Malsane curiosità

Ciò che più lo infastidiva, era il non riuscire a smettere di pensare a quell’assurda situazione.
Un forte senso di frustrazione invadeva le sue membra, dilaniate da domande improponibili.

Si massaggiava le tempie, cercando di quietare la mente, ma così aveva mostrato alla compagna qualcosa che voleva nascondere, vergognandosene.
-Sai, Vegeta, mi domandavo se Tabler e sua moglie avessero dei figli- aveva detto.

Il saiyan la osservava attonito, possibile che anche lei ci pensasse?
Un brivido lo aveva percorso al pensiero della nascita di un mezzosangue simile.

–Secondo te è possibile?- gli aveva chiesto, curiosa.
-Spero di no!- aveva risposto, ritornando a massaggiarsi la testa

…Quella malsana riflessione lo stava torturando.

Non è come sembra

“Non è come sembra” le aveva detto Yamcha appena era stato sorpreso.
Lo aveva atteso, non trepidante, ma lo aveva aspettato e gli era sempre stata fedele, non meritava proprio di trovarsi in quella situazione.
Era stata delusa di nuovo, non capendo ancora come potesse dargli fiducia ogni volta.

Yamcha, per lei, era uno strafottente bugiardo.

E, in quel momento, si chiedeva come potesse la loro relazione andare avanti in quel modo.
-Questo non me lo sarei mai aspettata- aveva detto indignata –la Terra sarà attaccata e tu invece di allenarti riposi! Perfino Vegeta sta dando il meglio di se stesso…- gli aveva urlato voltandogli le spalle, borbottando –immaturo!-

 Tentazioni pericolose…






 
 

La guardava estasiato, ipnotizzato da quel fascino che lo stregava al punto da non capire più nulla.
Con certezza, Goku, avrebbe affermato di non averla mai vista in quel modo, soprattutto con l’orlo di pizzo rosso che fasciava le curve.

Quanto era provocantemente stupenda!
No, non poteva resisterle, non ce la faceva più a guardarla soltanto.

-Cosa pensi di fare?- aveva chiesto sua moglie –non pensarci nemmeno, è la torta per il compleanno di Videl ed io non ho intenzione di rifarne un’altra!- aveva urlato, in fine, alle sue spalle.

Il saiyan aveva sospirato sconsolato, avrebbe dovuto attendere ancora prima di godersi una fetta di quel succulento dolce.





















 

Attendendo la cena…








 

Era seduto a guardare il tramonto, in attesa che la cena fosse servita.
Vedendo Bulma poggiare i primi piatti in tavola, avvolta in quel succinto abito rosso, stava perdendo la ragione.

Avrebbe voluto avvicinare le mani callose ai suoi seni e palparli.
Il desiderio si era, ormai, impadronito del suo corpo e non sopportava l’idea di aspettare oltre.

Aveva allungato una mano verso il corpo della donna, vedendo la sua esile mano avvicinarsi al proprio volto.
Uno schiaffo risuonò nella casa, accompagnato dall’indignazione della scienziata che, arrabbiata, aveva urlato –Pervertito!-.

Muten era il solito vecchio che non smentiva mai se stesso, doveva considerarsi fortunato: Vegeta era fuori per gli allenamenti… 





 

 Inaccessibile









 
 

Gli era stato proibito severamente di entrare in quella stanza, soprattutto se al suo interno ci fossero stati i genitori.

Non era giusto!
Lui, da buon Brief, era curioso e non sopportava l’idea di obbedire a quell’ordine.

Sarebbe entrato di soppiatto, senza fare alcun rumore e senza destare l’attenzione di nessuno.
Finalmente, avrebbe soddisfatto quell’insana smania che lo spingeva a non dormire la notte.

La porta, aprendosi, aveva emesso uno strano cigolio e Trunks era entrato in punta di piedi.
-Cosa ci fai qui?- aveva chiesto suo padre, comparendogli dinanzi improvvisamente e, così, spaventandolo.

 –Sai benissimo che non puoi entrare nella Gravity Room- aveva detto nervoso, asciugandosi il sudore.























 

 Odio







 
 

Era certo che lo facesse apposta e con cattiveria.
Lo vedeva scuotere la testa senza motivo, per farlo innervosire.

Possibile che disapprovasse ogni sua azione o parola?

Non che gli importasse, lui era solo una misera e infima terza classe senza valore, ma gli avrebbe staccato volentieri ogni arto, uno ad uno dopo averglieli prima spezzati.
L’apice della frustrazione, per non poterlo sopprimere, era giunto quando l’altro aveva ondeggiato la lunga chioma, sorpassandolo.

-Che fai lì dietro, Nappa?- aveva chiesto Radish, sogghignando.
L’altro saiyan, si era passato una mano sulla testa sudata e pelata.

Lo odiava per svariati motivi, primo fra tutti: quella chioma che scarrozzava con troppa fierezza.
 

























 

 Tormenti notturni








 

Si era svegliato nel cuore della notte ansante, sudato e impaurito.
Quell’incubo lo stava tormentando…
Appena chiudeva gli occhi quelle immagini apparivano meste, trasportandolo in un’angoscia tale da renderlo irriconoscibile.

Stava odiando la notte e suoi colori, il buio e il letto stesso.
Aveva deciso di non dormire, avrebbe risolto così: restando sveglio!
-Smettila di fare il bambino!- gli aveva ordinato Chichi, svegliandosi per l’ennesima volta a causa dell’insonnia del marito.

-Quante volte devo ripeterti che era solo una siringa per dolci- aveva, in fine, detto sospirando.
-Sicura che non fosse per me?- aveva invece chiesto Goku, spaventato.
-No e adesso fammi dormire- gli aveva risposto la donna, rassegnata.



















 

 Insoliti malori






 

Aveva avvertito il diaframma contrarsi e un rigurgito salirgli alla gola, bruciandola.
Il pallore del viso tradiva la sua finta compostezza, offuscando la fierezza del suo volto.

-Oh, povero caro!- aveva detto la signora Brief, vedendolo –non ti senti bene, hai forse la febbre?-
Aveva chiesto poi avvicinandosi, ma il principe indietreggiava d’un passo ad ogni suo spostamento; finché la donna, distratta dall’arrivo del marito, lo aveva lasciato respirare.

Vegeta, ancora nauseato, aveva borbottato -stupidi terrestri, con le loro stupide abitudini!-
Domandandosi perché quell’insana passione doveva averla proprio il padre di Bulma.

Erano anni che viveva sulla Terra, ma non aveva ancora capito perché usassero i vermi per pescare...
 
 

 Prime incomprensioni





 
 

Si grattava il capo goffamente, per l'imbarazzato.
La donna gli aveva sussurrato –non preoccuparti, t’insegnerò io come si fa-
Chichi continuava a baciarlo e quella sensazione stimolava i sensi del giovane sposo.

Quel nuovo contatto era più che piacevole, ma l’idea di imparare qualcosa, in quel preciso istante, non lo allettava per niente.
-Dovresti sapere che non sono bravo in certe cose- aveva detto alla moglie, deglutendo un nodo di saliva.
-Perché non continuiamo quello che stiamo facendo?- aveva domandato, in fine.

Un sorriso si era dipinto sul volto della donna che, poco prima, gli aveva detto –la tua ingenuità è pari soltanto alla tua forza-
 














 

 Scontro finale








 

Continuava a lottare, non si sarebbe mai arreso, non contro Kakaroth.
Lo avrebbe sconfitto, sì quella battaglia l’avrebbe vinta lui, il Principe dei Saiyan.

Non avrebbe potuto perdere ancora.
No, il suo orgoglio non glielo avrebbe permesso, poiché ne aveva abbastanza di assaporare l’amaro sapore della sconfitta.

-Dai papà, forza!- lo incitava speranzoso suo figlio, quel cucciolo che aveva lanciato la sfida tra i due.
Poi un suono acuto che aveva decretato la fine dello scontro, zittendo i presenti.

-Hai visto Goten, te lo avevo detto che mio padre è imbattibile- aveva affermato, guardando il piatto del padre ormai vuoto, mentre in quello di Goku giaceva ancora una salsiccia.













































Note finali: dato che siamo in argomento, metto il link di una mia drabble comica postata singolarmente ai miei esordi su efp, s'intitola "Cucina francese" http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=725664&i=1

Ansia da prestazione

Metodi educativi
 






 
 

Certo che Bulma stava osando troppo! La richesta, poco prima formulata, era assurda.
-Scordatelo, è impossibile. Rassegnati!- le aveva detto, con il solito fare arrogante, con le braccia conserte e lo sguardo accigliato.
Lui tra l’altro non aveva colpe in quella situazione, era stato il cucciolo a insistere per essere addestrato e non avrebbe ridotto, per nulla al mondo, i loro allenamenti.

-Trunks ha distrutto una parete, te ne rendi conto?- gli aveva urlato.
- E allora? Non è un mio problema. Non mandarlo più a quella stupida scuola- le aveva risposto, ringhiando nervoso.
Cosa poteva farci lui se i terrestri costruivano edifici poco adatti a suo figlio...
  


































 

Premessa: scusate il ritardo, ma le vecchie drabble sono finite e non avendo molto tempo, solo stamattina ho potuto scriverne una nuova e aggiornare. Spero vi piaccia :)
Buona lettura, Jo.

Insoliti rumori notturni

Tutti al mare

Ingiustizie della vita
 



 

Non capiva perché Chichi fosse arrabbiata.
Sì, in realtà difficilmente comprendeva sua moglie, ma adesso la sua ira era divenuta un mistero incomprensibile che doveva essere svelato.

Così, si era rivolto all’unica persona che ritenesse capace di dargli una risposta.
-Gohan, ma cosa ho sbagliato?- aveva chiesto al figlio che, stupito e imbarazzato, non aveva risposto.

Possibile che anche lui avesse lo stesso problema?
Aveva pensato, grattandosi il capo dubbioso.

Quella giornata tutto era andato storto: il principe gli aveva urlato contro e sua moglie si era arrabbiata.
E ancora non aveva capito perché Vegeta potesse mangiare le fragole con la panna nella stanza da letto e lui no.

Era un’enorme ingiustizia! 






























Piccolo sondaggio:

Secondo voi Goku ha capito la situazione "hot" oppure ha pensato soltanto al cibo in camera da letto?

 

Festività, feste, festini terrestri… Tsk!






 

Quella situazione era assurda!
Non solo aveva dovuto rinunciare ai suoi allenamenti, ma addirittura era stato costretto a trascorrere una serata con l’allegra combriccola.
 

Dannati terrestri, con le loro dannate feste: compleanni, anniversari e quanto di più ridicolo si potesse festeggiare!
Sì, era molto nervoso, ma soprattutto suscettibile.
 

-Signori, a breve vi porterò l’antipasto della casa- aveva detto un cameriere, vestito elegantemente, almeno più dello stesso zotico Kakatoth.
Doveva anche aspettare, adesso!

Quando rivide l’inetto arrivare e scoperchiare il vassoio, rabbrividì.
Cosa diamine erano quelle cose striscianti?

-Escargot, perfetto!- aveva detto sua moglie, ammiccando all’insulso terrestre.
In un’altra circostanza lo avrebbe eliminato, ma adesso aveva un nemico peggiore da affrontare…
 

Volete sapere una cosa?
Ok, ve la dico XD
Questa drabble nasce da un'esperienza personale orrenda(-isssima- con issima periodico) 
Al compleanno del mio papà ci hanno servito delle escargot, e due di loro si muovevano ç_ç povera me!
Ok, sto delirando, scusate è la filosofia a farmi questo effetto.
Besos =)

Tormenti interiori




 

Rare erano state le volte in cui si era sentito in quel modo: deluso e affranto.
Aveva fatto di tutto, si era impegnato e aveva combattuto con tutto se stesso per vincere quella bizzarra battaglia.

“Suvvia Goku, non ci pensare, tra poco è pronta la cena” gli aveva detto Chichi comprensiva.
Ma come poteva dimenticare o lasciar perdere se i suoi capelli continuavano ad avere la stessa forma e lunghezza, non era normale quella situazione...

Eppure le aveva provate tutte per farli crescere, anche annaffiarli!
Non riusciva a raccapezzarsi, ma l’odore del pollo si era insinuato nelle sue narici, inebriandolo.

Beh, alla fine i capelli non erano così importanti, aveva pensato affamato. 









 

Usanze terrestri

In ritardissimo eccomi qui, finalmente aggiorno questa raccolta. Sapete, in questi mesi ho sostenuto tre esami, quindi l'umore non è stato dei più adatti per scrivere, soprattutto fanfic comiche.
Comunque mi farebbe piacere se passaste a dare un'occhiata alle ultime che ho pubblicato.
Spero che questa drabble sia all'altezza delle altre.
Buona lettura, Jo.

Appetito famelico

Furto con dolo

Momenti catartici