Look in my eyes;

di Rori98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** :: Un mare di lacrime :: ***
Capitolo 3: *** Ok, ciao allora. ***
Capitolo 4: *** Un'occasione UNICA ***
Capitolo 5: *** "El vuelo del àngel" ***
Capitolo 6: *** Lacrime. ***
Capitolo 7: *** Una notte movimentata. ***
Capitolo 8: *** Giochi Pericolosi; ***
Capitolo 9: *** Picnic; ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


"Hai degli occhi bellissimi!"
"Grazie!"
"Mi ricordano il prato in cui, a piedi nudi, correvo da piccola!"
"Ed era bello?"
"Bellissimo, quanto i tuoi occhi"


Due destini che si incontrano, due anime che si uniscono, due cuori che si appartengono e nessuno lo sa...

I protagonisti di questa storia sono due giovani adulti che vivono in due mondi diversi ma uguali. Il destino li farà incontrare... Loro lo seguiranno o faranno finta di niente?? Seguitemi e lo scoprirete! Se lasciate una recensione mi fate un immenso piacere, magari scrivendo secondo voi chi sono i due personaggi principali e cosa gli accadrà!

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Capitolo 2
*** :: Un mare di lacrime :: ***


Look in my eyes;
 
::Un mare di lacrime::
 
Là, vicino la riva, c'era lei.
Le lacrime le scendevano dal viso, quel viso così dolce e delicato, che sembrava un petalo di rosa bagnato dalle gocce di rugiada che scendevano senza sosta. I suoi occhioni color mandorla erano diventati rossi e lucidi.
Mi avvicinai piano, mi sedetti vicino a lei e l'abbracciai.
 
X: Ehi amore, perchè piangi?
Y: Benja...
 
Singhiozzava. Cominciava a preoccuparmi.
 
B: Oìì Lali, che ti prende?
L: Niente tesoro, niente...
 
Mi lasciò un bacio sulla guancia e fece per andarsene, ma la fermai per un braccio

B: Dai tesoro, raccontami!?
L: Vedi Benja... - i singhiozzi aumentarono e lei si agitò sempre più - io... tu... noi...
B: Lali, che vuoi dire? Che è colpa mia se piangi?
L: No, no, è difficile da spiegare...
B: Dai Esposito, non tenermi sulle spine!!

Lali ricominciò a piangere. Le lacrime scendevano da sole senza sosta.

B: Ehi - le alzai il mento - ho detto qualcosa che non va?
L: Nussuno mi ha mai chiamata Esposito, neanche i professori; solo lui mi chiamava così..
B: Lui chi? Peter?

Lei annuì.

B: Allora piangi per lui?!

Lei annuì nuovamente e abassò lo sguardo.

Io cominciavo a scaldarmi.

B: E perchè piangi?
L: Lo visto ieri... poi ho visto te.... e...
B: E cosa Lali? Ti piace?

Ero fuori di me; Lali lo vide subito e cercò di cambiare discorso.

B: Non cambiare discorso Lali! Ti piace si o no? - ero furioso
L: Si, lo amo!

Mi stavo tranquilizzando non so perchè, ma il fatto che Lali mi avesse  detto la verità mi aveva rasserenato.

L: Sei arrabiato? - chiese con lo sguardo basso.

Non le risposi. Mi avvicinai e l'abbracciai.

B: No, sono felice di vederti felice!
 

Angolo dell'autore: Eccomi qui con il primo capitolo!! Scusate per il ritardo ma la scuola mi ruba molto tempo! Spero che vi piaccia ( anche se a me fa un po' schifo xD) Come vi è sembrato? Cosa vorreste che accadeste?? Commentate in molti!! Ci sentiamo presto con il prossimo capitolo! ;)

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Capitolo 3
*** Ok, ciao allora. ***


Look in my eyes;
 
Ok, ciao allora.

 
Arrivammo a casa verso le 2.00. Mer stava già dormendo.
 
L: Ehi... vuoi salire?
B: No, grazie, ma è tardi!
L: Sicuro?
B: Si si, tranquilla Lali!
L: Ok, ciao allora!
B: Ciao ranocchietta! xD
 
Mi avvicinai a lui e gli lascia un dolce bacio sulle labbra.
 
B: No Lali, non farlo... ti prego! - una lacrima gli scendeva dagli occhi.
L: Scusa... 
B: Ciao Lali!
L: Ciao Benja!
 
 
BA, ore 8.00
 
La sveglia non smetteva di suonare, così la feci cadere a terra.
 
L: Finalmente hai finito di suonare!
 
Mi alzai e mi diressi in cucina. C'era un silenzio immenso, un pulito da record.
Guardai verso il lavabo e scorsi una scodella sporca. 
Mi allungai verso l'orologio e guardai l'ora: 8.05.
Cazzo! Sono in ritardo, di nuovo.
Veloce corsi in bagno, mi sciaquai la faccia, mi tolsi il trucco, tutto sbavato, della sera precedente e me ne misi dell'altro. Poi corsi in camera e tirai fuori dall'armadio una canottiera viola, un paio di leggins, una felpa grigia e delle All Star anch'esse viola. Mi vestii, poi corsi in cucina, presi un croissant al cioccolato, la borsa e corsi fuori.
 
X: Sempre la solita ritardataria tu, vero?
L: Scusa Gas... Ieri sera ho fato tardi... - dissi addentando il croissant.
G: Chi è il colpevole? Benjamin, scommetto!
L: Esatto ci hai azzeccato! Siamo stati in spiaggia tutta la sera e...
G: Non mi interessano i particolari - mi interruppe.
L: Non è successo niente... più o meno!
 
Mi interruppe la voce di Benja che mi avvisava che mi era arrivato un messagio.
 
L: Devo cambiare suoneria - sussurrai.
G: Cosa?
L: Niente, niente, pensa a guidare!
 
Lessi il messaggio:
Da Mer <3
 
Cara sorellina, sono andata a scuola e non ho voluto svegliarti visto che ieri sera hai fatto tardi. Volevo solo ricordarti che oggi pomeriggio ci sono le pagelle.
Baci, Mer <3
 
Rimisi il cellulare nella borsa. Eravamo arrivati. Dovevo sbrigarmi. 
Entrando salutai il propietario del bar che mi guardò con tono di rimprovero.
 
L: Si, lo so, sono in riatrdo. Adesso metto giù la borsa e arrivo.
 
Ero dietro il bancone da 5 minuti quando arrivò Peter.
 
P: Ciao.
L: Ciao.
P: Un croissant alla marmellata e un caffè da portar via, grazie.
L: Ecco il croissant e... ecco anche il caffè.
P: Ecco i soldi. Devo andare. Ciao.
L: - sussurrando - Ok, ciao allora.

Angolo dell'autore: Eccomi di nuovo qui! Scusate il ritardo, ma quest'anno è l'anno degli esami e a scuola mi massacrano! xD Spero che il capitolo vi sia piaciuto (anche se ho i miei dubbi xD). Recensite, por favor.
A presto con il prossimo capitolo.
Baci, Rori <3

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Capitolo 4
*** Un'occasione UNICA ***


Look in my eyes;
 
Un'occasione UNICA
 
La giornata passo velocemente. Nella mia mente c'era ancora il suo viso. Tornai a casa con l'autobus e Mer era già a casa.

L: Ciao Piccola <3
M: Ciao Patatina <3
 
Ci guardammo... sul nostro viso erano scese delle lacrime...
 
L: Scusami Meredith...
M: Scusami tu Lali... - stava piangendo
L: TI manca, vero?
M: Si... Tu sei fantastica - stava balbettando - ma la mamma...
L: La mamma era la mamma... Lo so - adesso stavo piangendo anche io.
 
L'abbracciai, la strinsi forte a me e le baccia la fronte spostandole i capelli che le cadevano sulla fronte...
 
Meredith si asciugò le lacrime e continuò a parlare.
 
M: Comunque... oggi lo hai incontrato?
L: Chi?
M: Come chi? Quel ragazzo alto, moro, il figlio di quel regista, quello che ha fatto quel film bello che piace a te!?!
L: Intendi Peter?
M: Si... proprio lui! Allora com'è andata?
L: Niente... ha preso il suo solito caffè con il croissant, ha pagato e se n'è andato!
M: Ah... ok.
L: Stasera comunque io vado ad una festa a cui probabilmente verrà anche lui!! ... tu che fai??
M: Posso andare a dormire da Vale?
L: Certo, ti porto io verso le 7 ok??
M: Certo! Ora però andiamo a vedere cosa c'è nel tuo armadio!?! Per un'occasione così importante ci vuole un bellissimo vestito!
L: Okkey...
 
Mi trascinò fino in camera e aprì le porte dell'armadio... 
 
M: Questo no, questo no... Mi sa che dovremmo andare a fare.... SHOPPING!!
L: E con che soldi?!?
M: Quelli che hai messo da parte per un'occasione speciale!!!
L: Appunto, per un'occasione SPECIALE! 
M: E questa lo è, è un'occasione UNICA!

Angolo dell'autore: Eccomi di nuovo qui! Sono stata abastanza veloce eh? Scusate se il capitolo è un po' corto ma il prossimo vi prometto che sarà più lungo! Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che i dubbi che avevate nell'altro capitolo siano stati chiariti! <3 Recensite in molti! 
Vi aspetto presto con un altro capitolo!
Baci, Rori <3

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Capitolo 5
*** "El vuelo del àngel" ***


Look in my eyes;
 
"El vuelo del àngel"
 

Ore 15:30 - Centro Commerciale BA
 
M: Daiiiiiiii, muoviti Lali!
L: Arrivo calmati
M: Entriamo qua!
 
Entrammo in un negozio abbastanza grande, diviso in reparti. Mer mi trascino fino in fondo. Era un reparto pieno zeppo di vestiti! Alzai la testa e sopra di me c'era un cartello: VESTITI.
Appunto.
Mer cominciò a prendere alcuni vestiti e mi portò nel camerino per provarli.
 
1° vestito:
Vestiti rosa pesca, tutto in tulle, corto fino sopra alle ginocchia, senza spalline, fascia nera sotto il seno e "gonna" che scende libera. 
 
2° vestito:
Vestito nero a righe, canottiera a righe nere e bianche sopra, sotto il seno una fascia con un enorme fiocco e sotto di nuovo una gonna, nera, che scende libera.
 
3° vestito:
Vestito rosso e nero: sopra una camicetta mezzamanica rossa carminio scollata con dei "frufru" di tulle dello stesso colore; poi una cintura, di quelle elastiche che si allaciano sotto il seno con una chiusura ad incastro; infine una gonna attillata, nera, che arriva poco sotto il sedere.
 
E infine il 4° vestito:
Il più semplice. un tubino nero, che mi avvolgeva il corpo, da sopra il seno a sotto il sedere, come fossi una mummia. Semplice.
 
M: Questo! Mette in evidenza tutte le tue curve, senza togliere troppa attenzione al tuo volto, che dovrà essere stupendo!
 
Andammo alla cassa e pagammo: 30 euro.
 
M: Quanti soldi rimangono?
L: 20 euro.
M: Non fare la tirchia!
L: Ok... 50!
M: Perfetto! 30 per le scarpe e il resto per gli accesori!
 
Mi prese di nuovo per il braccio e mi trascinò in un negozio di scarpe. Presi un paio di tacchi 15, neri.
Poi mi trascinò in un negozio di acessori... Bracialetti, orecchini e una favolosa collana. Mi arrivava sotto il seno ed era piena di piccoli brillanti.
 
M: Perfetta! Ti mette in risalto il seno!
L: - sussurrando - per fortuna che non doveva togliere l'attenzione al viso!
 
Prese una molletta con un enorme fiore nero e pagò. 50 euro.
 
L: Il mio portafoglio ti ringrazia!
M: Domani mi ringrazierai tu!
 
 
Ore 19:00 - Casa Esposito
 
M: Sei stupenda!
 
Ero pronta. Avevo indossato il vestito e i tacchi e Mer mi aveva arricciato i capeli e li aveva raccolti nella molleta on il fiore. I boccoli cadevano da essa e si appoggiavano sulla schiena. Solo un piccolo boccolo, un ribelle, era riuscito a sfuggire alla furia di mai sorella e cadeva libero davanti al mio occhio sinistro. Mer mi aveva anche truccato. Un trucco "leggero", come dice lei. Fondotinta, Blush, matita nera, rimmel, rossetto rosso e una passata di lucidalabbra. Avevo indossato i vari accesori che Mer mi aveva comprato.
 
M: Muoviti che Benja e Gas ti stanno aspettando giù!
L: Ma non ti devo portare da Valentina?
M: Non ti preoccupare, passa lei a prendermi!
L: Sicura?
M: Certo, vai! Non far aspettare i tuoi uomini! E soprattutto non far aspettare Pitt!
L: Ciao sorellina!
 
Le lascia un lieve bacio sulla guancia e andai.
 
 
Ore 20:00 - Discoteca "El vuelo del ángel "
 
La discoteca era piena di gente. Due buttafuori si erano posti adavanti all'entrata e non ci lasciavano entrare.
 
X: Lasciali entrare! Sono miei amici - disse una voce da dietro
 
I due uomini si spostarono e noi entrammo. Mi voltai per ringraziare il ragazzo che ci aveva fatto entrare ma lui non c'era più!
Così mi avvicinai a Cande e gli sussurrai qualcosa all'orecchio.
 
L: Ehi... dove andiamo?
C: Tu non lo so, mai io mi butto in pista!!
L: Candeeeeeeee!!!
 
Urlai ma lei era già troppo lontana.
Così rimaneva una sola cosa da fare: buttarsi in pista!
Dopo dieci minuti circa ero già  ballare con un tizio che non conoscevo, quando una voce famigliare apparve dietro di me.
 
X: Scusa, te la rubo un attimo!
 
E così dicendo mi mise una benda sugli occhi, mi prese in braccio e mi portò via.
Mi potò lontano dal fracasso, lontano dalla discoteca.
Mi portò dove si sentiva solo il rumore del mare e quello del suo respiro.

Angolo dell'autore: Eccomi di nuovo qui! Ultimamente rieco aggiornare più spesso, anche se a scuola ho ogni giorno una verifica xD Spero che il capitolo vi sia piaciuto, ma mi scuso se non è stato così! Come promesso è stato più lungo, spero non noioso!
Comunque, prima di annoiarvi con le mie chicchere vi saluto e vi aspetto per il prossimo aggiornamento!
Baci, Rori

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Capitolo 6
*** Lacrime. ***


Look in my eyes;

Lacrime.
 

  Respirava in modo affannoso. 
Doveva aver fatto una grande fatica a portarmi fin li.
 
L: Puoi anche lasciarmi andare... Benja!
B: Come fai a sapere che sono io? - disse togliendole la benda dagli occhi.
L: Il tuo respiro. Il tuo battito. Le tue spalle e i tuoi capelli. LI riconoscerei ovunque!
B: Così è troppo facile però, Nanetta!
L: Nanetta a chi? - dissi tirandogli dei pugni sulle sue braccia muscolose
 
Iniziai a rincorrerlo. Fino a quando non lo trovai più. 
D'un tratto una mano mi afferò il braccio e mi fece voltare.
Non riuscivo a vedere niente ma lo avrei riconosciuto ovunque: era Peter.
 
P: Ehi! Che fai qui tutta sola?
L: Niente... ero con Benja ma non lo trovo più! A proposito, lo hai visto?
P: No. Dovrei aver avuto un appuntamento con lui qui mezz'ora fa! Mha...
 
Non so se si vedeva, ma ero diventata tutta rossa! L'aveva fatto a posta quel b******o!
 
P: Be' ma mi è andata bene!?!
L: Perchè? - dissi un po' incerta
B: Perchè ho incontrato una bellissima ragazza!
 
Io arrosì ancora di più!
In sottofondo c'era un lento.
 
P: Ti va di ballare?
L: Non so ballare.
P: Allora andiamo a farci un bagno?
L: Non ho il cambio.
P: Quanto sei complicata!
 
Mi prese il braccio, mi fece abbracciare il suo corpo con le gambe e io misi le braccia intorno al suo collo e la testa appoggiata alla sua spalla.
In quello stato iniziammo a ballare. O, per meglio dire, LUI iniziò a ballare! Io ero solo abbracciata a lui e mi facevo trasportare dalla sua danza!
Restammo così una decina di minuti. Poi lui prese la rincorsa e si gettò in mare, con me in braccio.
 
L: Grazie tante sai! - dissi in tono scherzoso - e adesso come vado a casa?!?
P: Vieni a casa mia, ho un paio di cose di mia sorella...
L: Di tua sorella?
P: Allora vieni?
L: Ok.
 
Andammo a casa sua. Una casa enorme.
"Dovevo immaginarmelo! Con tutti i soldi che ha!" esclamò una vocina nella mia testa.
2 piani, scale in cristallo, un salotto enorme, una piscina immensa.
Salimmo di sopra e percorrendo un lungo corridoio si fermò in fondo. Entrò in una porta, a sinistra, mentre io rimasi sulla soglia.
Uscì poco dopo con un asciugamano, un paio di mutande, un reggiseno e un vestitino estivo.
 
P: Penso ti stiano! Tanto lei era come te!
 
ERA. 
 
L: Perchè "era"?
P: Lei è mancata un paio di anni fa, aveva la tua età.
 
Una lacrima gli rigava il viso. Una lacrima mi rigava il viso. Presi i vestiti e corsi in bagno. Chiusi la porta a chiave.
Ora tante lacrime mi rigavano il viso.

Angolo dell'autore: Ehiiii eccomi qui! Scusate per il breve capitolo, innanzi tutto! Spero di farmiperdonare riuscendo a pubblicarne un'altro in serata! Intanto voglio ringraziare tutte le persone che recensiscono, soprattutto ginnasta_98, Flaquimarthiagojaznacho! Grazie xD
Al prossimo aggiornamento.

Baci, Rori <3

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Capitolo 7
*** Una notte movimentata. ***


Look in my eyes;

Una notte movimentata.

Rimasi in bagno, ferma, per circa 5 minuti. Poi mi asciugai gli occhi e mi iniziai a spogliare.
Mi misi sotto la doccia e aprì il getto dell'acqua fredda.
Ora le lacrime si confondevano con le goccioline d'acqua che veloci mi percorrevano il viso e il corpo.
Poi chiusi la doccia, e con essa anche le lacrime cessarono di scendere. Mi avvolsi nell'asciugamano e mi vestii.
Era tutto perfetto. 
Il vestito era a canottiera e scendeva morbito fino sopra le ginocchia.
Presi coraggio e girai la chiave.
Lui era lì davanti che mi aspettava.
 
P: Ehi... tutto a posto?
L: Certo tu?
P: Si si, non ti preoccupare sono abbituato. Ormai sono passati 2 anni.
L: Ok. Ma possiamo parlare d'altro?
 
La serata passò veloce, tra una chiaccherata e una risata.
Verso le 2 di notte arrivarono anche Cande e Vico.
 Erano un po' ubriachi.
 
L: Un po' tanto, mi sa!
 
Cercai di staccarli, ma non ci riuscivo! Sembravano attaccati con l'attack!
Quando riuscì a staccarli presi Cande e la portai in bagno.
La infilai sotto la doccia e aprii, di nuovo, il getto dell'acqua fredda.
Uscii dal bagno e andai verso Peter che stava uscendo dall'altro bagno dove aveva fatto fare la stessa fine di Cande a Vico.
 
P: Ti porto un vestito anche per Cande.
L: Si, grazie.
P: Di niente.
L: No, grazie, DAVVERO!
 
Gli lasciai un leggero bacio sulla guancia e tornai da Cande.
Poco dopo mi portò i vestiti.
Chiusi il getto e avvolsi Cande nell'asciugamano.
Piano le tolsi gli indumenti bagnati e gli infilai quelli puliti.
Poi le misi un po' di dentifricio in bocca, giusto per toglierle quell'odore sgradevole dalla bocca.
 
L: Dove la porto?
P: Seconda porta a destra.
 
Era una piccola stanza, con un letto singolo.
Aiutai Cande a distendersi, la coprii e, lasciandole un leggero bacio sulla guancia, ritornai da Peter.
 
L: Bene! Io dove dormo?
P: In camera mia! Seconda porta a sinistra, così sei di fronte a Cande!
L: E tu dove dormi?
P: Nel divano!
L: Non se ne parla! è casa tua e quindi sul divano ci dormo io! u.u
P: Neanche a pensarci! Tu sei l'ospite e quindi dormi nel letto!
L: No!
P: Si!
L: No!
P: Si!
L: No!
P: Si!
L: N......
 
Non feci in tempo a finire la parola perche le sue labbra premevano contro le mie.
Si staccò dopo qualche minuto.
 
P: Scusami...
L: Non ti preoccupare!
 
"Non ti preoccupare"?!?!?!?!? è stato il bacio più bello della mia vita e tutto quello che sono riuscita a dire è stato "Non ti preoccupare"?!?
"Basta Lali! Reagisci!"
 
L: Io devo avere qualcuno vicino, se no non riesco a dormire!
P: Ok, allora se ti va bene dormiamo tutti e due in camera mia?!? Tanto il letto è a due piazze.
L: Va benissimo!
 
Andammo a dormire. Io girata dal lato sinistro, lui dal lato destro.
Ci addormentammo schiena contro schiena, ma chissà perchè ci svegliammo uno abbracciato all'altra!!

Angolo dell'autore: Ciauuuuuuu! Eccomi di nuovo qua! Scusate per il ritardo! Scusate... scusate... scusate!! Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto! Al prossimo aggiornamento.
Baci, Rori <3

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Capitolo 8
*** Giochi Pericolosi; ***


Look in my eyes;

Giochi Pericolosi;

Mi svegliai per prima.
Eravamo cosi vicini che i nostri nasi si sfioravano.
Peter mi teneva stretta in un forte abbraccio e mi tirava sempre più vicino a se. Così cercai di svegliarlo, senza ottenere, però, nessun riultato.
Allora decisi di alzarmi e di andare a controllare come stava Cande.
Dormiva profondamente e sul comodino vidi un bicchiere e la confezione di aspirine. Si doveva essere svegliata stanotte e per il gran mal di testa doveva averne presa una.
Le rimboccai il lenzulo.
Poi scesi in cucina, misi su il caffè e intanto mi diressi al bar li vicino, dove presi 8 cornetti.
Decisi di non svegliare Cande e Vico, in modo tale che smaltissero la sbornia nel migliore dei modi.
Così preparai un vassoio con due tazze di caffè e 4 croissant e mi avviai in camera di Peter per fare colazione insieme. Appoggiai il vassoio sul comodino e cercai di svegliarlo dolcemente
MISSIONE FALLITA.
Mi prese per il braccio e mi fece cadere nel letto, anzi per meglio dire sopra di lui.
I suoi occhi si aprirono piano e mi baciò dolcemnte la guancia.
 
P: Buongiorno Esposito.
 
Ero quasi certa che le mie guance si fossero colorate di rosso e che lui se ne fosse accorto perchè mi fece sedere dolcemente sul letto e si alzo anche lui.
Aloora prese il vassoio e lo mise al centro. Prese un croissant e iniziò a mangiarlo.
 
P: Che ne dici se più tardi andiamo a fare un giro al parco? Ho sentito che ci sono degli spazi adatti per dei picnic!
L: Non se ne parla nemmeno! Cande e Vico stanno male e bisogna riportarli alla normalità e poi... non mi fido di TE!!
 
Pitt si alzò dal letto, mi prese in braccio e mentre io scalciavo, mi portò fino al corridoio, dove mi mise giù.
 
P: Dolcezza, INIZIA LA GUERRA!! Chi riuscirà a svegliare per primo il proprio amico, deciderà cosa fare oggi pomeriggio!
L: Okkey! Però io mi prendo Vico! Cande è impossibile svegliarla!!
P: Ho detto il proprio amico... e Cande è amica TUA!!! Pronti, Partenza, Viaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!
L: Uffi però... così non vale!!!
P: Non ti conviene perdere tempo se vuoi vincere!!! A meno che tu non voglia fare quel bellissimo picnic! - gridò mentre si dirigeva verso la camera di Vico.
 
Svegliare Cande fu un'impresa... Peter, dopo aver svegliato Vico, ha dovuto aiutarmi a prenderla in braccio e portarla sotto la doccia!! 
 
Quando tutti e 2 erano finalmente svegli e stavano fcendo colazione, Peter si avvicinoò a me e mi sussurò qualcosa all'orecchio.
 
P: Ho vinto!! Oggi pomeriggio picnic al parco!!

Angolo dell'autore: Scusate per il ritardo... ma ora che sono finiti gli esami spero di poter aggiornare più spesso!! Spero che il capitolo sia piaciuto almeno a voi perchè io non ne sono proprio soddisfatta!! A presto!!
Baci, Rori <3

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Capitolo 9
*** Picnic; ***


Look in my eyes;

Picnic;

Casa Lanzani, ore 12.30

Mangiammo tutti e quattro insieme e poi Cande e Vico preferirono andare a casa a riposare un po’.
Io sparecchiai e Peter preparò il cestino per il picnic.

P: Hai finito?
L: Si tu?
P: Ancora 10 minuti! Preparati intanto che poi partiamo!
L: Come partiamo? Io devo passare a casa, cambiarmi e lasciare un biglietto a Mer!
P: Appunto! Tra 10 minuti partiamo! Altrimenti non arriveremo mai al parco!
 
Un sorrisetto malizioso non fece in tempo a formarsi sulla sua faccia che io gli tirai un pugno!
Non l’avessi mai fatto: si girò di scatto, mi prese in braccio e mi buttò sul divano facendomi il solletico.
Questo era troppo, non lo potevo sopportare! Cominciai a gridare e a scalciare fino a quando, stanca e ansimante, non supplicai Peter di fermarsi.

P: Adesso muoviti! Altrimenti arriveremo in ritardo.
 
Arrivammo a casa mia alle 13.
 
P: Ti aspetto qua! Muoviti!
L: Non conosco questo verbo! – dissi in tono scherzoso – Ti conviene accompagnarmi!
P: Ok! Ma sbrighiamoci!
L: Certo! - Annuii io, totalmente convinta che sarebbe passata una buona oretta prima di ripartire!
 
Entrammo in casa e feci accomodare Pitt sul divano dove gli porsi il telecomando.
 
L: Fai come se fossi a casa tua!
P: No grazie! Dobbiamo andare!
L: Io mi metterei comoda sul divano se fossi in te!
P: OK! Ma tu cerca di sbrigarti!
 
Corsi in bagno e aprii il getto dell’acqua.
 
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Stette in bagno per circa un quarto d’ora e ne uscì coperta solo da un piccolo asciugamano verde, che la copriva meno ancora del vestito che aveva la sera prima in discoteca. Un altro asciugamano, bianco, era rigirato sopra la testa, come un gelato, quelli che compri al bar e che escono a vortice sopra al cono, per asciugare i capelli. Era splendida. Le sue gambe bagnate e magre, il suo viso acqua e sapone rispecchiava i lineamenti della sua faccia, e l’asciugamano, legato al seno, lo metteva in mostra. Si diresse in camera e ne uscì 10 minuti dopo con tre vestiti in mano. Venne da me e mi chiese un consiglio.
 
L: Quale metto?
P: Non lo so! Fai tu!
L: E’ la tua giornata: hai vinto tu! E quindi adesso decidi anche cosa mi metto!

P: Ok! Allora quello rosa!

Mi aveva colpito subito, era semplice: scendeva fluido sul corpo seguendo le sue curve fino a metà coscia; era rosa antico a pois bianchi e lei ci aveva abbinato un paio di ballerine bianche che concordavano perfettamente.

Nel vestire è sempre stata la migliore, fin da piccola.
Entrò in camera sua e non ne uscì per circa 30 minuti, ma quando lo fece l’attesa sembrò dileguarsi, e i miei occhi si fissarono su di lei.

 
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Mi stava guardando. Forse avevo qualcosa che non andava o forse avevo esagerato.
 
 
P: Wow! Sei stupenda Esposito!
 
Esposito. Mi aveva chiama Esposito. Il mio cuore iniziò a battere velocemente e le mie gote presero fuoco.
 
L: Grazie!
 
Ci fu un momento di silenzio, che sembrò eterno, in cui ci fissammo dritti negli occhi.
Poi lui parlò.
 
P: Ti aspetto giù! Muoviti! Non fare tardi!
L: Lascio un biglietto a Meredith e ti raggiungo!
P: Ok!


MESSAGGIO:
 
Io esco con Peter.
Se ti serve qualcosa chiamami.
 
Lali.


 
Un quarto d’ora ed eravamo arrivati al parco.
Stendemmo la tovaglia sopra il verde prato e iniziammo a mangiare, a scherzare, a ridere e a farci il solletico.
 
L: Dai smettila!
P: Aspetta che sei sporca un po’ qui!
 
Disse avvicinandosi alla mia faccia per pulirmi con un dito l’estremità del labbro destro. Lo guardavo negli occhi, in quei suoi meravigliosi occhi verde smeraldo, e lui mi fissava.
 
L: Hai degli occhi bellissimi!
P: Grazie!
L: Mi ricordano il prato in cui, a piedi nudi, correvo da piccola!
P: Ed era bello?
L: Bellissimo, quanto i tuoi occhi
 
Pitt si avvicinò di più, fino quasi a sfiorami le labbra…
 
X: Lali, non sapevo avessi trovato qualcuno che ti sopporta!
L: Veronica, sempre a scherzare tu eh?!
 
Dissi mentre io e Peter ci alzammo in piedi.
 
V: Quindi questo non è il tuo ragazzo?Già, una sfigata come te non può avere un ragazzo così!
L: …
V: Allora? E’ o non è il tuo ragazzo?
L: N…
P: Si perché? Hai qualche problema?
 
Peter girò verso di me e mi baciò.
Ci staccammo per un minuto e poi fui io a baciarlo.
L’odore, il sapore delle sue labbra contro le mie era qualcosa di indescrivibile.
Ad un tratto partirono i getti dell’acqua, che ci bagnarono tutti. Ma in fondo non mi importava, c’eravamo solo io e lui e per un istante mi scordai del mondo e mi abbandonai fra le sue braccia.

Angolo dell'autore: Scusate.. Lo so che sono più di 7 mesi che non aggiorno ma è successo così tanto in questo periodo che ho un po' trascurato la storia. Spero che il capitolo vi piaccia! Non è che mi convinca abbastanza, ma spero vi sia piaciuto almeno un poco.
Siamo giunti alla fine e spero che la storia vi sia piaciuta almeno quanto è piaciuto a me scriverla! Grazie a tutti quelli che hanno recensito e anche a quelli che hanno letto in modo silenzioso.
 un po'!
Recensite! 
Baci,
Ro <3

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