Talk to Origins

di Kitsune Blake
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Suddito ***
Capitolo 2: *** Il Principe ***



Capitolo 1
*** Il Suddito ***


Il Suddito

 

Perché, Vegeta? Perché l’hai fatto?

Questa banale domanda ti sorge spontanea, Goku, mentre sulla tua mano aperta un globo di energia minaccia Kaiohshin. D’accordo, se l’orgoglioso principe lo desidera, allora combatterai. E lui avrà la sua vendetta. Perché è di questo che si tratta, no?

Sì, è di questo che si tratta. Ne sei così sicuro? Il tempo sembra fermarsi, mentre Kaiohshin lentamente si fa da parte, arrendevole. Due saiyan che si scontrano non si devono interrompere, mai, per nulla al mondo. E’ questo che pensi, vero Goku?

Ora sono tutto tuo, Vegeta.

Le iridi azzurre del tuo nemico ti guardano, esaltate. Sì, perché qualcosa di diverso si fa strada in te, in una vita, in un istante. Invade le tue vene, le tue arterie, il tuo cervello, il tuo cuore.

Istinto. Gioia. Irrefrenabile voglia di combattere con il formidabile avversario che ora ghigna malevolo nella tua direzione.

Lo stadio gremito scompare, per lasciar posto ad un arido deserto. Ma tu nemmeno te ne accorgi, mentre scruti il tuo principe, il tuo nemico. I muscoli sono tesi, pronti all’assalto. Ogni fibra di te stesso freme nel desiderio di combattere. Hai sempre amato lottare, vero Goku? Ma ora è diverso, il tuo nome è diverso, il tuo sguardo è diverso.

Perché, Vegeta?

Ma in fondo sai, Kakaroth, che di quella risposta non ti importa più. Ti poni la domanda per essere sicuro di non abbandonare te stesso. Te stesso? Nemmeno sai chi sei.

Ed ecco, infine, tu e Vegeta siete soli. Ogni legame col mondo è momentaneamente sciolto, come se una bolla vi avvolgesse entrambi, catapultandovi in un passato che mai è stato, in un futuro che forse mai sarà. Ma il presente è qui. Ed è esaltante.

Esaltante il desiderio di combattere. La furia del tuo avversario che ti studia.

Esaltante l’adrenalina che scorre nel tuo sangue, esaltante solo come può esserlo un combattimento fine a se stesso.

Uno scontro che si apre e si chiude in un solo atto. Kakaroth, hai sempre combattuto per gli altri, ma adesso? Ed è questo che ti eccita più di ogni altra cosa, mentre il sangue guerriero pulsa nelle tue vene, mentre l’orgoglio prende il posto di ogni altra cosa.

Così scatti in avanti, verso Vegeta.

Vuoi sentire, Kakaroth, vuoi sentire ogni colpo che sferri, ogni colpo che subisci. E il combattimento inizia alla pari. Come uno specchio il principe ti attacca.

Una, due, tre volte lo eviti. Il quarto colpo va a segno. Il sangue cola dal taglio che si è appena aperto sulla tua fronte, cola sul viso, negli occhi, ti offusca la vista. Ti inebria la mente. Le ferite non fanno che aumentare il tuo desiderio di lottare.

Subito ti riprendi e parti al contrattacco, i tuoi occhi azzurri colmi di eccitazione nel furioso slancio che porta a segno il tuo colpo, scaraventando il tuo avversario contro un muro di roccia. Sai bene che non gli hai fatto del male, sai che in un attimo riaprirà gli occhi e ti sarà di nuovo addosso.

E tutto questo ti manda in fibrillazione. Non è vero, Kakaroth?

Senti il sangue? Il suo sapore nella bocca e il suo calore sulle nocche scorticate? Il tuo sangue, quello di Vegeta, si mescolano. Ad ogni pugno, ogni calcio, ogni schivata. Mai stanchi di tutto questo, dimentichi di ogni altra cosa. Solo un saiyan può conoscere tale gioia nel combattere, nessun altro. E lottate, sempre più stremati, sempre più feriti ma esaltati. Potenti ed agili, col chiaro intento di uccidere.

Uccidere.

Sì, anche tu, Kakaroth, lo desideri. Ma vorresti che non finisse mai. Perché lo sai, sai di essere più potente del tuo principe. Perché non lo mostri? In realtà, non lo vuoi. Vuoi invece che questa lotta terribile ed eccitante continui il più possibile.

Te ne convinci sempre di più, sentendo il tuo corpo che risponde pronto ai tuoi comandi, più di quanto non abbia mai fatto, mentre è attraversato da scariche di adrenalina. Ti scuotono dal profondo.

Da una memoria che ormai non è più, ma di cui sei consapevole.

Ora lo senti, Kakaroth? Te ne eri dimenticato. Senti questa sensazione, un ruggito perso nei tuoi ricordi, che riscuote le tue origini?

Stai combattendo per te stesso, per il puro piacere di farlo. Non c’è da difendere nessuno, questa volta no. Siete tu e il tuo avversario. Fermi, sospesi in aria vi studiate ancora.

E mentre la tua bocca meccanicamente ripete quella domanda, quella a cui nemmeno tu sapresti dare una risposta, il tuo cervello, i tuoi occhi sono concentrati su Vegeta. Sul principe, seccato dalle tue parole, già proiettato nella ripresa del combattimento.

Allora tu che farai, Kakaroth? Glielo chiederai ancora?

Perché…

La realtà è che non ti interessa più. La realtà è che hai capito ciò che prova il tuo avversario. L’hai sempre saputo, ma non l’hai mai ammesso a te stesso, saiyan.

Che tutto questo è ciò che senti anche tu, mentre in un impeto di antico orgoglio, con un folle grido, ti lanci nuovamente all’attacco.

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Capitolo 2
*** Il Principe ***


Il Principe

 

L’hai dimenticato, Vegeta, principe perduto?

Dimenticato…

Hai dimenticato le tue origini?

So benissimo chi sono.

Ne sei sicuro? Dimostralo.

Hai il tuo più grande avversario davanti a te. Dopo tanto tempo, finalmente potrai distruggerlo. Dimostra chi sei.

Così sorridi, di quel sorriso che ormai era perso nel più profondo della tua memoria. Un sorriso glaciale, che brama sangue, che desidera la vittoria. E il tuo braccio destro è teso, verso quel pubblico che assiste alla scena ammutolito, che si chiede chi siano quegli sconosciuti, piombati così all'improvviso nello stadio.

Urla e sgomento.

Le urla delle persone che hai ucciso. Lo sgomento di una donna dai limpidi occhi azzurri, che non si capacita del tuo comportamento assurdo.

Assurdo? No, è questa la tua vera indole. Questo pensi, mentre tendi nuovamente il braccio, questa volta verso l’odiato rivale. Deve combattere con te, per questo lo provochi. I tuoi occhi brillano di eccitazione.

Dirigi il colpo verso gli spalti dietro di lui. Costretto a trasformarsi, Kakaroth si difende. L’hai provocato abbastanza, Vegeta. Sai che non ti lascerà andare oltre. Risponderà al tuo attacco. Lui è un saiyan, proprio come te. E i minuti passano, mentre gli occhi azzurri si scrutano.

Lo vedi, Principe? Qualcosa di diverso in quello sguardo sempre troppo umano. Una scintilla, un desiderio a lungo represso. Sì, è lui il Kakaroth che tanto a lungo hai aspettato.

Perché lo sai. Sai che il tuo avversario ha già preso la sua decisione. A nulla vale l’intervento di quel buono a nulla di Kaiohshin. Kakaroth è già proiettato nel vostro combattimento.

Una silenziosa minaccia, un silenzioso e arrendevole consenso.

Lo percepisci nel suo gelido sguardo. Il suo pensiero.

Ora sono tutto tuo, Vegeta.

Il sorriso si allarga sul tuo volto, mentre guardi il tuo avversario, fremendo di voglia di combattere. Dopo tanto tempo, finalmente avrai la tua vendetta. L’umiliazione che hai subito costerà cara a Kakaroth.

Nemmeno fai caso allo stadio che sparisce, così come non se ne accorge il tuo avversario. I tuoi muscoli sono già tesi, pronti per scattare, all’attacco. Da tanto tempo non provavi una simile gioia.

E’ davvero la vendetta ciò che vuoi, Vegeta?

Non lo sai nemmeno tu. La verità è che questo combattimento non ha un senso. Non più. Solo quest’arido deserto sarà testimone dell’istinto più antico della vostra razza.

Così comincia la lotta furiosa. Kakaroth ti viene incontro con uno scatto fulmineo, ma lo conosci troppo bene, sai quali sono i suoi punti deboli. Lo ferisci in viso con una ginocchiata, rispendendolo indietro. Sai benissimo che questo non basta. Kakaroth si rialzerà, e allora sarà lui ad attaccare.

Perché, Vegeta?

Allora la rabbia esplode dentro di te, nel guardare il tuo nemico. Lui, che ha osato umiliarti salvandoti la vita. Che ha osato superarti in potenza. Che è troppo buono per farti notare che sei sempre stato più debole.

Debole.

Questa parola risuona nel tuo cervello concentrato nella lotta, inquinato dal controllo di quel dannato mago. Una nuova fitta percorre il tuo corpo posseduto. E’ dolorosa.

Ma c’è qualcosa di più forte del dolore. Te lo ricordi, Principe?

Qualcosa che impedisce al nemico di controllarti. Qualcosa che rende quella lettera sulla tua fronte nient’altro che un simbolo vuoto. Perché tu sei te stesso, Vegeta. Lo sei come non lo sei stato per molto tempo.

Te ne ricordi ora?

E la lotta infuria in quell’anonimo deserto, mentre tu ritrovi quella selvaggia gioia che tanto a lungo avevi dimenticato. Il marchio sulla tua fronte ti ha aiutato a ritrovare ciò che avevi perso. Non è nulla di più.

Perché esso è semplicemente inciso sulla tua pelle, non nella tua anima nera.

Non potrà mai essere estirpata la tua natura più profonda, la tua indole più antica, che scorre nelle tue vene e inebria la tua mente.

Studi il tuo avversario. Il suo sguardo è lo specchio delle tue emozioni. Persino Kakaroth ha abbandonato il suo lato umano che tanto disprezzi. Quell’umanità che negli ultimi anni ha contagiato anche te.

Lo ricordi ora, Vegeta?

Ricordi quella sensazione, quell’ebbrezza, quella gioia nel lottare e nell’uccidere? E’ questa la tua natura, un guerriero instancabile. Inarrestabile.

Un ringhio sommesso esce dalla tua gola mentre scorrono i ricordi del tuo passato. Un ringhio di dolore e di rabbia, di gioia a stento repressa.

E il combattimento riprende, più terribile di prima, più eccitante che mai. Ormai, anche il tuo nemico ne è sopraffatto. Quel saiyan così diverso da te, così simile. L’unico fratello rimasto. Lo odi, ma non puoi fare a meno di essere orgoglioso di quella folle scintilla che arde nei suoi occhi azzurri. Lo stesso sentimento che ora brucia dentro di te.

Hai ottenuto ciò che volevi? Attacchi ancora, convinto che tutto ciò che fai sia solo per vendetta. Ma non è così, ammettilo. Tutto ciò che volevi era tornare ad essere ciò che non eri più da tempo.

Un principe è stato perduto.

Sai bene ciò che eri. Mentre i muscoli scattano in quella danza mortale, mentre l’antico orgoglio scuote il tuo essere fino alla tua anima. Tu non lo comprendi, ma in fondo sai bene cosa sei.

Un re è stato ritrovato.

 

***

L’angolo dell’autrice:

Ecco finita la mia breve fanfic. Ho voluto esprimere il mio punto di vista su un combattimento che purtroppo non è stato abbastanza approfondito, almeno secondo me! Resto convinta che questa breve battaglia sia una delle più spettacolari di tutto Dragon Ball. Spero che abbiate gradito…se volete lasciate una recensione. Vorrei sapere la vostra opinione! A presto! ^^

Kitsune

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