La mia giornata

di The Blue Knight
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nadia ***
Capitolo 2: *** L'incontro-scontro ***
Capitolo 3: *** BB ***
Capitolo 4: *** Il mio nuovo compagno di banco ***
Capitolo 5: *** Un'incontro particolare ***
Capitolo 6: *** Gruppo investigazione BB ***
Capitolo 7: *** Elle ***
Capitolo 8: *** REGOLE ***
Capitolo 9: *** Mello è isterico, BB misterioso ***
Capitolo 10: *** La scuola tutta nostra! ***
Capitolo 11: *** Il delirio Di Beyond Birthday ***
Capitolo 12: *** Matt ***
Capitolo 13: *** Dai, che unpò di romanticismo non guasta mai! ***
Capitolo 14: *** Mello gossip girl (che razza di titolo è!?) ***
Capitolo 15: *** Tante novita'! ***
Capitolo 16: *** Risse e strane idee di Alma... ***
Capitolo 17: *** Festa! (parte 1) ***



Capitolo 1
*** Nadia ***


Oggi ho cominciato un'altra delle mie giornate.
Sveglia alle 7.
Mi vesto
faccio colazione
lavo i denti
prendo l'autobus per andare a scuola.
Già, quella maledetta scuola nella quale vado da quando ho 6 anni, e che non è cambiata di una virgola, eccetto chew per i suoi abitanti.
Professori che cambiano, amici che se ne vanno, gente che odi, gente che ami, gente che ti rompe le scatole chiedendoti come stai. Eccheccavoli! Lasciatemi in pace a viver la mia vita no!? 
No, sempre a curiosare! Come starò lo saprò no!? Perchè mai dovrei condividere anche una sola virgola dei motivi per cui sto bene o meno eh!?
Solitamente dopo questo sclero l'interlocutore non mi interroga più per mooolto tempo, e la cosa non mi dispiace...
Arrivo la scuola, appoggio lo zaino, e prima che arrivi la prof. vado in bagno.
Devo mettere la matita. A casa non ho ne il permesso ne il tempo.
Mi faccio la coda, ed eccomi pronta ad essere considerata la secchiona della classe, e perlopiù non ho nemmeno un fisico eccezionale e non sono nemmeno molto bella. 
 
Oggi c'è algebra, la mia materia preferita! Purtroppo non ho nessuno a cui confidare questo segreto, ne lo avrò molto presto. 
Altro motivo di derisione è il mio non dire le parolacce, non mi piace proprio! Tutti i miei compagni le dicono per rafforzare le frasi, e io posso solo concedermi dei cavolo o altre esclamazioni inventate da me simili alle originali (come cappio).
 
Esco da scuola e vedo il ragazzo al quale sto dietro da una vita. Ma lui è uno di QUELLI... 
quelli che non sanno manco che esisto.
 
Torno a casa e ricevo l'immediata domanda: "com'è andata a scuola?", seguita dalla mia solita risposta. Vado in camera mia e mi butto sul letto. La mia unica consolazione è Ray, il mio corvo, che mi ascolta, mi capisce, e fa i suoi bisogni fuori casa (meno male...).
Leggo un libro, ceno e vado a letto. Questa è la mia solita routine. Spero non continuerà a lungo.
Ma sarà così.
Lungo, infinito,
Mortale.

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Capitolo 2
*** L'incontro-scontro ***


 
 
Anche oggi ho trascorso una pessima giornata, come precedentemente descritta, con una differenza,
 
un'avvenimento:
 
L'ho incontrato.
 
Stavo passeggiando per i corridoi chiedendomi il motivo della mia esistenza, quando mi incontrai, anzi, scontrai, con lui. Subito tirò fuori dalla tasca un coltellino piuttosto affilato, ed' ero talmente felice di mettere fine a questa mia esistenza, che mi sfuggì un grazie, pieno di gratitudine, cosa che trovai io stessa molto inquietante...
 
Fatto sta che a questo mio ringraziamento, lui si fermò. Così potei osservarlo per bene. Aveva i capelli neri, molto spettinati, la pelle chiara, quasi pallida. Era vestito con blu jeans e maglietta nera. E aveva delle lenti a contatto. Rosse. La cosa mi spaventò parecchio e mi allontanai a tutta velocità
 
La stessa cosa fece lui, ma con molta calma, ma imprecando in modo piuttosto colorito...
 
La sua immagine mi rimase impressa per tutta la notte,
 
e il giorno dopo,
 
e il giorno successivo ancora.

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Capitolo 3
*** BB ***


Chi diavolo era!?
 
Fu questa domanda che mi svegliò.
 
C' avevo pensato tutta la notte, e infine (dopo numerose domande fatte a Ray, (il mio corvo), mi decisi a investigare.
 
A costo della vita, pensai.
 
Seguito da questo pensiero ci fu risolino, per l'esagerazione di questa frase, ma dopo essermi informata su internet, mi fu subito chiaro che quella faccenda non poteva essere presa come uno scherzo. Su internet mi apparse il suo nome sulla lista di un manicomio. Prima informazione: avevo a che fare con un pazzo omicida senza scrupoli né giudizio. BB
 
Non so perchè ma mi venne in mente la canzone dei beatle che comincia con: "HELP! i need somebody! Help! there is anybody!" ecc.
 
Nonostante la fifa non mi lasciai intimorire e continuai la ricerca, stavolta nella scuola.
 
Chiesi a Mello informazioni, un ragazzo dall'aria piuttosto inquietante, dal quale estorsi con molta difficoltà poche informazioni: BB era nato con gli occhi rossi. Niente lenti a contatto (e di nuovo la canzone dei beatles...).
 
Poi chiesi a un altro ragazzo, un pò più piccolo di me altre informazioni.
 
La prima cosa che mi spaventò in lui fu il vederlo giocare con degli omini sul dito, uno dei quali con gli occhi rossi, che colpiva (chiudendo e riaprendo il pollice e l'indice) un'altro omino. Innanzitutto mi scrutò dall'alto al basso, dopodichè mi chiese un seccato "Cosa c'è?"
Io gli esposi la situazione, e lui mi disse:"BB è un nuovo ragazzo di 17 anni trasferitosi da poco in questa città. Prima viveva in un manicomio, ma quando decisero che era in grado di autocontrollarsi gli permisero di andare in una normale scuola. In questa purtroppo. Ti sconsiglio di frequentarlo." Subito sbollii! Come si permetteva questo ragazzino di dirmi cosa fare!? Era mica mio padre!
 
E poi aveva un soprannome così stupido... Com'era? Ah, sì: Near! Lasciami in pace!
 
Poi mi venne in mente una cosa: in tutta la scuola ero l'unica senza un soprannome: Nadia, questo è il mio nome. Di solito un soprannome ti rispecchia, ma in questo caso... Sob! Avrebbero dovuto chiamarmi Emengarda...
 
Oggi lo rividi, e cercando di guardarlo con occhi non miei potei constatare che  era un bel ragazzo! Ma subito scacciai via questo pensiero. Per me lui era solo una persona molto interessante, ma non in quel senso.
 
A questo pensiero mi venne in mente quell'altro ragazzo, quello che mi piaceva, Light. Ma davanti a tutte queste occupazioni decisi di cancellarlo dai miei ricordi e premetti quel pulsantino esistente nella mia testa che per tutto questo tempo era la mia sola possibilità di andare avanti senza deprimermi totalmente: Canc
 
 
Angolino!
questo capitolo mi è piaciuto più di tutti gli altri!
Volevo anche dirvi una curiosità:
 
Sapevate che in origine l' immagine di Mello doveva essere di Near e viceversa?! Ve li immaginate!? Ma l'illustratore nel presentarli ha scambiato i nomi... Grazie a tutti quelli che mi seguono!

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Capitolo 4
*** Il mio nuovo compagno di banco ***


Ultimamente i miei voti scolastici stavano peggiorando, cosa che fece altamente arrabbiare mia madre. Può capitare a tutti di avere un crisi temporanea no? Senza contare che io ce l'ho da 17 anni, e pensate che ne ho solo 16.
Quelli della gravidanza contano.
 
Dopo i rimproveri di mia madre ci pensai un pò e notai che era vero: questo era il mio quadernino scolastico:
 
Materia                   Voto              Data            
ITALIANO                  9                 10/9
MATEMATICA            9/10          12/9
LATINO                      8                 14/9
SCIENZE                     7                17/9
GEOGRAFIA               6/7            26/9
ED. FISICA                   4               30/9
 
Se notate dal 14 settembre in poi i voti scarseggiano sempre di più. Pure il 4 in pallavolo, unica materia di ed. fisica che sono in grado di praticare. E sapete perchè?
 
Semplice
 
facile:
 
immaginate che un ragazzo non completamente a posto mentalmente stenda 3 ragazzini con un pugno (cosa matematicamente impossibile, ho calcolato)
 
e che questo stesso ragazzo venga trasferito nella tua classe come tuo nuovo compagno di banco
 
e che questo ragazzo non meno di una settimana prima ti abbia quasi ucciso con un coltellino
 
e che questo ragazzo ti superi in tutte le materie.
 
Questo abbassa notevolmente l'autostima e aumenta la paura.
 
Comunque non pensate che noi, compagni di banco, non parliamo mai di niente.
 
 
Al contrario,
 
trovo che parli sin troppo.

Dalle 7,00 del mattino alle 14,00 del pomeriggio, periodo di tempo in cui sto con lui.

Il peggio è di ciò che mi parla. Ad esempio:
"Hey ciao come stai? io sicuramente meglio di te, ieri infatti ho visto nightmare 6, e quel film si che è veramente bello, praticamente [...] e così alla fine lo uccide e muore. Poi, dopo aver visto questo film dalle 5.00 del mattino alle 7.00 sono uscito di ca... dalla mia abitazione, naturalmente dopo una buona dose di biscotti ragno. NON SAI COSA SONO!?! Te lo spiego! Praticamente tu prendi dello zucchero e ci metti sopra un pochinino di farina e acqua, quindi lo metti in forno, aspetti che prenda un colorito dorato, quindi li tiri fuori, ci metti come ripieno del caffè rigorosamente zuccherato, e lo mangi! Buono vero? Mai quanto le anguilline, ma la loro ricetta te la spiegherò un' altra volta. C***O!" Ok, qui urge una precisazione: lui non aveva detto la parolaccia: aveva detto la censura. Traduco, aveva detto: "CasteriscoasteriscoasteriscoO!!!" Allora gli chiesi il motivo e lui prima mi guardò come se fossi un'allien con un naso da pagliaccio e come se imprecare in quel modo fosse la cosa più naturale del mondo, ma quando gli rispiegai con molta pazienza il mio quesito lui mi spiegò: " tu non sei intollerante alle parolacce? Allora non te le dico no? E tu deficente, stai attento a dove metti i piedi!!!" come se fosse normale dire in una frase anche la punteggiatura... rassegnata lasciai perdere.

Fortunatamente diceva solo le poche parolacce o insulti che uso anch'io, come deficente, rimbambito o altro.
 
Ci tengo anche a precisare che io non sono la più brava della scuola, ma solo della classe (anzi, oramai nemmeno...).

Infatti in terza B il più bravo era Mello, in seconda C Near, e in terza A BB.
I miei futuri compagni d'avventura.
 
 
 
HOla punto esclamativo
ho deciso virgola di usare e parlare con le punteggiature come BB punto esclamatico esaltato
Ringrazio le solite persone che mi seguono e mi supportano due punti
GRAZIE 3 punti esclamativi

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Capitolo 5
*** Un'incontro particolare ***


Ok, lo confesso: la mia depressione era altamente diminuita, ma tanto diminuita, tanto da cambiare la mia routine:
 
6.30- sveglia
6.44-studio
7.40-avviamento a scuola
7.51-comprare marmellata di fragole al supermercato e fregare 10 bustine di zucchero nel bar dove sono solita fare colazione
7.53-aprire barattolo marmellata e zuccherarlo con tutte e 10 le bustine
7.56-dare il barattolo a BB
7.58- dopo il consumo del barattolo di marmellata di fragole da parte di BB sentire giudizio (solitamente negativo)
7.59-bocciare ancora quel tipo di marmellata come esca per avere con BB una conversazione normale (almeno le marmellate non uccidono...)
8.00-ricordarsi di cercarne un' altro tipo
8.01-sorbirsi tutta la mattinata di BB in 4 minuti (stranamente piena la sua mattinata...)
8.05-campanella, quindi classe
8.06- lezione italiano
9.05-italiano
9.55-matematica
10.45-ennesimo 5 in ed. fisica
 
ecc. fino a fine scuola, da lì le attività potevano variare.
 
Ma un giorno, durante il ritorno da scuola mi si avvicinò il tiziostranoalqualepiaccionomoltoifilviolentiechediceleparolacceconlacensura altrimenti detto BB. Mi guardò negli occhi. Coi suoi occhi rossi, e arrossì lievemente.
 
Ommiosantissimodivinoddio.
 
Aveva aperto la bocca.
 
Di solito in questi momenti nei film che piacciono tanto a mia madre comincia una canzone piuttosto romantica e voltastomaco, ma la scenografia reale si limitò ad un paio di macchine clacsonanti.
 
Dov'ero? Ah sì, e mi disse:
 
"Nadia?"
 
"S-sì?"
 
"Devo chiederti una cosa..."
 
"C-che cosa?"
 
"Beh, sai. è imbarazzante anche per me, quindi devi avere pazienza, ma..."
 
"S-sì, certo tutta la pazienza del mondo (e che cavolo, sei scemo o cosa? Guai a te se fai come le mie compagne che fanno delle scenate per decidere se dirti o meno un segreto, del tipo:"sai, io so una cosa ma... NON POSSO DIRTELA!" con tono drammatico eh?!)"
 
"Ehm... 
 
Hai ancora un po' di quella marmellata che mi hai fatto assaggiare questo pomeriggio!? Sai, inizialmente ho dato un giudizio negativo, ma poi ci ho riflettuto, e ho notato che quel gusto amarognolo le dà un non so che di particolare... dove l'hai comprata? Devi dirmelo!!! Ora! Oppure..."
 
Rimasi un pò delusa per questa rivelazione, ma...
In quel momento mise una mano in tasca con l'intento di tirare fuori qualcosa... Che cosa? Un coltello? Si, vedevo uscire dalla tasca un manico, e poi una lama! Aaaaaah!
 
"... Non ti darò il coltello del nostro primo incontro! Ricordi? Che bel momento!"
 
Bello?!? Ma se per poco non mi ammazzavi!!!
 
"Certo, inizialmente mi è venuto l'impulso di ucciderti, ma sentendo quel tuo 
' grazie ' sono tornato in me, e c' ho ripensato. D'altronde, anche se fossi un'assassino,  non ricaverei godimento nel fare un piacere a qualcuno..."
 
Fossi!?! Ma tu sei un'assassino!!!
 
"Certo, forse lo sono, anche se alla fine non mi hanno detto che fine ha fatto quella bambina delle elementari... Non credevo di avere un pugno così potente, anche se anche lei eh?... Rubare la mia marmellata, umpf! Almeno di nascosto! No, lei è venuta là e sotto i miei occhi me l'ha rubata! Non sono riuscito a trattenermi, anche se ha cominciato lei..."
 
Io ero allibita.
 
"Sei allibita e spaventata eh?"
 
Aaaah! Legge nel pensiero!
 
"Non credere che io legga nel pensiero, sono solo in grado di prevedere le tue mosse e azioni. Attenta."
 
"Attenta per cos..."
 
SDENG!!! Troppo tardi, ero già andata sbattere contro un palo... e avevo già superato di un centinaio di chilometri la via dove abito! Mi girai, e senza nemmeno salutare mi voltai e mi allontanai in fretta e furia, rossa come un peperone. Sentii in lontananza:
 
"Ciao anche a te! Comunque non mi hai detto che tipo di marmellata era!"
 
"Marmellata ' Sunday ' !"
 
"E il coltello?"
 
"Credo che riuscirò a sopravvivere senza di lui fino a domani!"
 
"Ah...
capito..."
 
E entrambi si avviarono verso la propria casa, l'una chiedendosi se lo zucchero  non stesse facendo impazzire il proprio compagno di banco,
l'altro chiedendosi come mai il mondo non apprezzava come lui lo zucchero.
 
 

Angolo autrice
 
Che ne dite di questo capitolo? A me è piaciuto, spero anche a voi!
Suggerimenti per continuazione molto graditi!

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Capitolo 6
*** Gruppo investigazione BB ***


Perfetto, ora sapevo quasi tutto di BB: marmellata preferita, film preferito, libro preferito, sito internet preferito, cantante preferito ecc. ecc...
Aveva dei gusti molto strani, inquietanti...
Gli piacevano i film horror e i libri gialli, con le descrizioni dei vari omicidi, gli piacevano molto i siti dedicati interamente alla cronaca nera e i suoi cantanti preferiti erano tutti death voice...

Comunque non mi spaventava più, perchè avevo raggiunto (tutto da sola!) una conclusione valida per spiegare il suo comportamento:

era -o faceva- uno scemo.

Non sapevo come non ci fossi arrivata prima, era chiaro! Non esiste gente COSì anormale! Ho capito che per scoprire chi era veramente bisognava risalire alle sue origini!

Probabilmente (da cosa ho capito durante la lezione di informatica) era stato LUI a mettere su internet le notizie dei suoi finti omicidi! Certo, un atto rischioso, ma non per lui evidentemente.

Ma rimaneva il dubbio che lui non facesse lo scemo per ogni cosa, solo per gli avvenimenti che voleva... nascondere, cancellare. Come quando la prof ci chiedeva di raggiungere una conclusione per scoprire nuovi teoremi, e lui era il primo ad accennare ad una risposta, che però lasciava finire ai miei compagni... Nascondeva una grande intelligenza e perspicacia invidiabile ed innaturale per uno studente della sua età. Forse farei meglio a cercare qualche amico/a per fare qualche ricerca più approfondita...

Avevo già notato qualche compagna che avrebbe potuto diventare mia amica, quindi dischiusi il mio personale guscio sociale, e mi avviai verso una ragazza che molti chiamavano Ange, o si riferivano a lei dicendo Lange, quindi ero già nella prima difficoltà:
come chiamarla?
Ma era già troppo tardi, lei stava leggendo il libro "Percy Jackson e gli dei dell'olimpo 4" molto assorta, e perciò non mi meravigliai molto quando fui accolta con un poco amichevole "COSA VUOI?" "B-beh, e-ecco, io m-m-mi chiamo N-Nadia, e-e tu?" "Piacere Federica, ora lasciami tornare  nel mio mondo Persyjacksiano grazie" e senza troppi complimenti tornò alla lettura del suo apparentemente stupendo libro. "D-di cosa parla?" mi lanciò uno sguardo iniettato di odio, ma parve molto grata per la mia domanda e cominciò a spiegare: "Dunque, ok, boh, allora, parla di questo ragazzo, che, praticamente, è un semidio, e allora, nel primo libro ha [lunga spiegazione...], poi nel secondo, con i suoi compagni deve [e spiega qualcosa a proposito di un tizio che quando dorme sbava, ma non ho capito se parla del primo o del secondo], e nel terzo, che è bellissimo lui pensa che [a questo punto schiaccio un pisolino ad occhi aperti], ma adesso sono nella parte culminante del quarto, quindi con permesso..." E si rituffa a capofitto nel libro...

"G-grazie..." balbetto. Cavoli, io non balbettavo! Era uno dei miei pochi pregi!!! Uffete!

Passai quindi alla seconda ragazza che avevo individuato, che appena mi vide mi fece una domanda a dir poco traumatizzante: "come si accoppiano le balene!?" "C-come tutti gli altri esseri viventi...?" azzardai, e lei tornò a chiedere al resto del mondo come cavolo facesse quell'evento naturale ad avvenire, e come facessero degli uccellini a colpire delle strutture così facendole crollare e salvare maialini (angry birds). Ciiaooo...

Infine andai a trovare la terza ragazza con una faccia simpatica, e quando le emanai un "ciao" senza speranze fui mitragliata da dei rasta che mi colpivano la faccia, ma anche salutata con un simpatico
"Ciao! Come stai?"
"Bene, tu?"
"Bene, abbastanza, in che classe vai? Non ti ho mai notato..."
"Nella A, con Beyond Birthday"
"Ah, BB? Lo conosci?"
"Sì, è il mio compagno di banco"
"Che sfiga..."
"Perchè?"
"Beh, tutti conoscono la sua storia, basta che vai a dare un'occhiata su internet..."
"Sì, lo so, ma ho il sospetto che sia stato proprio lui a mettere delle storie false su internet, e pensavo di chiedere a un pò di gente informazioni su di lui, unirle, vedere cosa viene fuori e decidere allora cosa fare, che ne dici?"
"..."
"Beh?"
"Mi sembra un'idea molto buona!"
"Bene, ora che facciamo?"
"Dunque, stampiamo un poster di Zac Efron, prendiamo un libro di scienze naturali con una bici rosa e sellino leopardato incluso come disegno, della cioccolata, un bel puzzle, e dei dolcetti sfiziosi!"
"Ok, ho capito che dobbiamo prendere le varie esche per attirare i componenti del nostro gruppo investigazioni, ma i dolcetti a cosa servono?"
"Come, vuoi andare senza L!? Si dice che sia lui chi ne sa di più di BB, no L no BB claro? Sono quasi identici!"
"Veramente io non l'ho mai visto..."
"Problema risolubile, andiamo!"
"Come ti chiami?"
"Alma, ma tu chiamami Mina, l'appasionata di Percy Jackson Federica, la pazza Anita."
Perfetto, ora ho un gruppetto investigazioni!


Angolo autrice insonnolita

Lungo uesto capitolo, spero piaccia tutti e ringrazio i pochi che hanno letto le mie storie, e osanno chi me le commenta:
avevo l'ispirazione, ma non mi convince... ciao!

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Capitolo 7
*** Elle ***


Io e Alma ci avviammo verso un corridoio con tre porte disposte sulle tre pareti. Bussammo alla porta centrale e ci aprì Watari, un commesso dal passato misterioso che tutti cercavano di evitare. Era vestito in giacca e cravatta (cosa insolita per un commesso) e ci scrutava con aria quasi indignata (per non si sa cosa...).
 
“Ciao Watarietto! Come stai! Elle c’è?”
“Sì, ma temo non voglia essere disturbato, quindi con permesso...”
Stava per chiudere la porta quando si ritrovò la mano di Elle che gli impediva la chiusura della porta. 
“Grazie Watari, sono felice che tu segua alla lettera le mie istruzioni, ma per oggi faremo un’eccezione, va bene?”
“Sì signore”
“Ciao Elle!!! Quanto tempo!” esordì Mina
“Ci siamo visti ieri...”
“Beh, 24 ore sono mica poche! Questa è Nadia, la mia nuova amica!”
“Piacere Nadia” disse cortesemente
“Piacere... Elle?”
“Puoi chiamarmi così” rispose con indifferenza.
 
“Senti Elle” riprese Alma “la mia nuova amica vorrebbe offrirti dei pasticcini e chiederti un paio di cose, ti va bene?”
“Pasticcini? Sì...” Alla vista dei pasticcini era andato in estasi, e Mina mi fece gesto di fargli domande in quel momento di debolezza prima che finisse i dolci. Cercai di assumere un’aria controllata, feci un bel respiro e glielo chiesi:
“Beyond Birthday è davvero un’assassino?”
“Mmm”
“...?”
“Mina non mi hai detto che riguardavano questo le domande” disse infine Elle
“Non vuoi rispondere alle nostre domande?” chiese Mina con finta aria innocente.
“Hai afferrato il concetto velocemente vedo”
“Ho capito, in questo caso dirò a BB che lo hai cercato ok? Ciaaao...” e fece per andarsene.
“Ricattatrice” disse Elle a denti stretti
“Già...” rispose lei con un sorriso soddisfatto
“Sì” disse lui all’improvviso
Spalancammo entrambe gli occhi a quella risposta improvvisa. Proseguì:
“Anna Mastreng, studentessa morta nell’ospedale St. Paolo per emorragia al naso provocata dalla collusione col pugno di BB.”
“oh”
“Lara Stickland, James Goldy, Laura Buch, tutta gente innocente, morta dopo l’incontro con Beyond.”
 
La nostra bocca era rimasta aperta tutto il tempo, in una “O” perfetta.
“Elle...” cominciò Mina dopo una lunga pausa, probabilmente per informarsi ancora. Quanto mi sbagliavo.
“Sai per caso se qualche batterista è disposto a far parte di un gruppo!?”
“Mello e Federica” rispose Elle senza battere ciglio, come se tutto ciò che era stato detto pochi secondi prima non gli importasse più.
“Grazie!” rispose Alma col suo solito sorrisone.
“Di niente” rispose “ma non fatene parola a nessuno, nessuno chiaro!?”
Ovviamente se lui non ci avesse avvertite saremmo rimaste mute come tombe, ma come l’aveva fatto il desiderio di contrariarlo era più forte di noi, ma ci promettemmo di resistere stoicamente!
“Sì certo Elle!” rispose Mina con naturalezza.
 
Nel frattempo Watari era rimasto fermo come un palo a scrutarci con sospetto, e quando uscimmo ci rivolse un umile inchino, poi girò i tacchi dopo aver chiuso la porta e tornò alle sue trattative, come Elle e noi.
 
“Hai un gruppo?” chiesi ad Alma
“Sì, tra poco, a dir la verità devo ancora formarlo, io suono la chitarra elettrica!”
“BB un’assassino?!” cambiai domanda ad una velocità impressionante
“Sì! Sbalorditivo vero? Eppure è in libertà... speriamo bene...”

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Angolo autrice!

Spero questo capitolo piaccia a tutti! Ciao, ringraziamenti a:
-Lupa Nera
-...
-...
Sob! Ciao!

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Capitolo 8
*** REGOLE ***



Dall’incontro con Elle cercavo di ignorare il più possibile BB, quando mi salutava sfoggiando un sorriso che partiva dagli angoli della bocca (e che aveva un chè di sadico) gli rispondevo con un occhiata sprezzante, quando mi offriva la sua marmellata (evento assai raro) la rifiutavo. 
 
Inizialmente mi divertiva quasi la cosa, perchè mi faceva sentire più forte, ma non era vero. In realtà avevo Paura.

Paura di LUI

Paura di ciò che poteva farmi

Paura che mi leggesse (di nuovo!) nel pensiero e scoprisse che ero andata da Elle

Paura di BB.

Avevo Paura di farlo incavolare ed essere punita, di farmi notare da lui e di farmelo avvicinare.

Per la prima volta avevo avuto Paura

Vera Paura.
 
Ma nel contempo mi mancava (è normale!?):
ero divisa in 2 dalla paura, ma anche dallo strano rapporto (non si può chiamare amicizia, decisamente no) che era nato tra noi. Ma per distrarmi mi feci coraggio e riuscii a consolidare un’amicizia, con Mina, e a conoscere della gente: un giorno in cortile avevo notato un ragazzo con una maglietta a righe che giocava alla PSP tenendo una sigaretta in bocca, quindi mi sedetti silenziosamente vicino a lui per aspettare che finisse la partita e mi notasse; poco dopo parve accorgersi della mia esistenza e si girò:
 
“Ciao, chi sei?”
“Sono Nadia, 3° A, tu?”
“Matt, 3° D. Mi piacciono i videogiochi e le sigarette. A te?
“A me piacciono i social-network, i libri e i film. Non per far la guastafeste, ma non puoi fumare qua dentro.”
 
Lui guardò la sigaretta, poi fece scorrere lo sguardo per il cortile, si rimise in bocca la sigaretta, se la tolse, fece nuovamente scorrere lo sguardo per il cortile, e infine mi riguardò:
 
“Ah sì?” disse distrattamente
“Ehm... sì”
“In tal caso...”
 
Buttò a terra la sigaretta, la calpestò col piede, quindi ne prese un’altra, la accese con calma e se la mise in bocca.
 
“Al diavolo le regole”
“...”
“...”
“Già...”
“Che cosa?”
“Al diavolo le regole. Grazie”
 
Lui la guardò senza capire, molto perplesso, ma ritrovò consolazione nel suo videogioco.
 
Io intanto percorrevo con decisione il cortile avviandomi verso BB, che quando mi vide chiese allegramente, quasi affettuosamente:
 
“Ciao ragazza! Infine ti sei degnata di guardarmi eh? che c’è? Ti vedo turbata!”
Ora ero a un passo da lui, sfoggiando il mio sguardo più penetrante e sibilando gli chiesi:
 
“Chi diavolo sei?!”
 
Lui mi guardò un pò perplesso, quindi torno in modalità “normale ragazzo liceale”:
 
“Beyond Birthday, molto piacere, ma credo di essermi già presentato!”
 
“Da dove vieni!” chiesi ancora
 
“Dov’è casa tua? I tuoi genitori?”
 
“Lasciami in pace!” disse stavolta più turbato
 
“No”
 
“No?” rispose, con tono minaccioso.
 
Cominciavo a spaventarmi. Deglutii e dissi:
 
“No.”
 
Mi fissò. I suoi occhi scintillavano, e ora sorrideva, ma non di gioia, o almeno, non della gioia che conoscevo io.
 
“D’accordo” e fece per allontanarsi girandosi, quando mi colpì la faccia dandomi un calcio, con una mossa che mi sembrò di capoeira.
 
Barcollai, ma non caddi. Anzi, gli restituii il corpo.
Mina mi aveva spiegato un paio di cosette su come dare pugni. Lo colpii in faccia, prendendolo di sorpresa. Evidentemente non l’aveva previsto, ma subito mi prese i polsi e li contrasse facendomi un male dell’ inferno, ma io rischiai di slogarmeli usando le mani di BB come appiglio e dandogli un calcio allo stinco. Lui mollò la presa, ma non cadde.
 
Avevo notato che faceva il possibile per non cadere, evidentemente quell’ atto lo considerava come un segno di resa. Dovevo stenderlo in pratica.
Nel frattempo una calca di ragazzi si era avvicinata a noi, le ragazze incitandomi, e i ragazzi pure, col timore di un nuovo omicidio di BB...
 
A quel punto lui fece per cadere in avanti, e io stavo per dichiararmi vittoriosa, quando però mi prese la caviglia e la tirò così facendomi cadere. Allora io col timore di venir colpita mi misi a tirare calci a casaccio, colpendo l’aria. Solo quando riaprii gli occhi (sì ce gli avevo chiusi) potei vedere che tutti mi osservavano con un misto di curiosità e scherno. Incluso BB che mi osservava dall’alto con le braccia incrociate con un sorrisetto vittorioso. Mi rialzai subito, e gli porsi la mano in segno di resa. Lui la strinse. Io pure. E all’improvviso (non sapevo che ne avrei mai avuto il coraggio) lo strattonai all’indietro lasciando la presa. Lui barcollò, e spingendolo da dietro lo avrei tranquillamente fatto cadere.
 
Ma sarebbe stato troppo frustrante per lui, mi limitai a guardarlo con soddisfazione, e lui accettò quella come una semi-sconfitta.
 
Il giorno dopo tutti mi guardavano con ammirazione, sentivo spesso nominare il mio nome, e (addirittura!) Mello mi si avvicinò per stringergli la mano.
 
Mi sentivo una grande, per la prima volta ero il soggetto di qualcosa! Certo, mi ero presa una punizione, mia madre mi aveva sgridato, ma ne era valsa la pena. Anche BB cominciò a trattarmi in maniera differente. Più... prudentemente. Ma non mi rivelò niente di lui, dovrò aspettare che mi guariscano le ferite per chiedergli qualcosa...
Ma non mi pentii per niente delle mie azioni.
 
Grazie Matt.
 
AL DIAVOLO LE REGOLE.
 
 
 
Angolo autrice esaltata per la bellezza del capitolo!!!

bellobellobello! spero sia piaciuto anche a voi, io l’ho adorato!
VIVA LA MODESTIA!
aspetto commenti e ringrazio Lupa Nera!
e chi legge, certo!

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Capitolo 9
*** Mello è isterico, BB misterioso ***


“Ciao Fede!”
Federica stava chiaccherando con Mina davanti alla scuola, quindi si decise a guardarmi solo alla fine della sua luuunga frase:
 
“Hey Cleo! Come va la vita?”
“Mai andata meglio, a te?”
“Potrebbe andare meglio, peggio o uguale!”
“Oh... bello...”
“Già”
“Già... Ciao Mina!”
“Ciaaaaoooo!” rispose lei in modo tenebroso
“Sssì... volevo chiedervi se avete scoperto qualcosa su BB!”
“Che da ottimi suggerimenti! Sia Mello che l’ Ange sono ottimi batteristi! Come acciderbolina faccio a scegliere? Per gli ippopotami del polo sud sloveni!”
“Questo mi è sembrato un commento razzista sugli ippopotami, ma azzeccato!” la riprese Federica.
 
“AAAAAAAGGGHH!!!” udimmo poco dopo tutte e tre in lontananza.
Subito ci lanciammo scommesse:
“Per me è stato L che si è accorto del fatto che la sua scorta di dolcetti è finita!”
“Per me Matt la quale PSP si è scaricata e spenta all’ultimo livello!”
“Nononono, era qualcosa di più rabbioso, disperato... MELLO!”
E corremmo tutte e tre verso un Mello disperato... a causa della sparizione di ben 3 barrette di cioccolato!
Ci mettemmo tutte a cercarle temendo che lui diventasse eccessivamente pericoloso.
“Ne ho trovata una alle nocciole in questa buca! L’avrà presa un cane! È tutta sbausciata!” ci annunciò Federica
“Io ne ho trovata una in corridoio, hai le tasche bucate Mello!” comunicai, e infine:
“E io mi sono appena accorto che la terza dispersa è quella che sto mangiando...”
 
In quel momento vedemmo tutti una figura femminile avvicinarsi verso di noi: Capelli lunghi, maglietta allungata, occhi leggermente addormentati.
Ci chiamo storpiando i nostri nomi
 
“Almuz! Federicuz! Nadiuz!” prima di dire il nome successivo intravidi un Mello spaventato e intento a un autocontrollo. Sussurrò a Matt (che si era avvicinato a noi curioso, con la sua solita sigaretta) di togliergli la pistola dalla tasc... LA PISTOLA?! Non PUò avere una pistola! Infatti constatai che era finta, ma di quelle con la scossa. Fiù! Era solo scena. Comunque Lucia (sì hachiko98, hai capito bene) proseguì inesorabilmente con i soprannomi peggiori immaginabili
“...Mattuz! Melluz!” Mello parve avere un raptus omicida, e si trattenne a fatica dal prendere della benzina dal benzinaio lì vicino, usare la sua pistola accendino (che Matt aveva usato per accendersi una nuova sigaretta...) e darle fuoco. Ma fece un respirone (o un sospiro...?) e le disse:
“C-ciao Lucia, co-come stai?” “Bene!” rispose con la sua voce stridula “Anch’io, ma ora
d-dovrei andare a-a studiare * DRIIIIIIIIIN! * senti? è suonata! Ci vediamo!” e partì via a razzo lasciando la povera Lucia a guardarsi intorno smarrita, mentre noi (io Mina e Matt) ci congratulavamo per il risultato delle nostre lezioni sull’autocontrollo e la buona educazione davanti a Lucia tenute a Mello. A braccetto ci dirigemmo verso la scuola, per entrare, e a questa allegra compagnia si unì BB che però ci accompagnò a distanza con seri dubbi sulla nostra sanità mentale, e quando finalmente riuscimmo a decifrare il motivo di tutti quegli sguardi ci separammo imbarazzati, ma ridendo come scemi.
 
Quel giorno c’era la verifica, per la quale mi ero preparata meglio che potevo per superare BB (dejavu...?), mentre lui (ci potevo scommettere) aveva letto solo una volta il testo. Comunque quel giorno ero deciso a seguirlo fino alla sua dimora con Alma e Anita, che conosceva bene quella zona dove lui si dirigeva sempre.
Dopo scuola ci dirigemmo (io, Alma, Anita, Matt e Mello ) verso il solito incrocio dove ci separavamo sempre. Solitamente rimanevamo sempre solo io e Matt a far la stessa strada per andare a casa, ma purtroppo quel giorno dovevo seguire BB. Fingemmo per un attimo di andare al parco, senza però perderlo di vista, e poco dopo ci lanciammo al suo inseguimento. Continuò a percorrere quella via, sempre dritto, dirigendosi verso una grande mansione. Ogni tanto ci nascondevamo per sicurezza dietro a una macchina, ma non fummo scoperte. All’improvviso girò verso destra ed entrò in una squallida casetta. Aprì il cancello e lo spinse mentre andava avanti senza voltarsi nè togliere lo zaino.
Alma bloccò la chiusura del cancello con una cicca che abbandonò a malincuore, ed entrammo nella casa, c’era un giardinetto affianco alla casetta, quindi pensammo di andare lì per spiare, magari da una finestra... Lui non c’era, ma in compenso intravedemmo una luce, piccola, di un’altra porta che era stata posta sull’altro lato della casa.
Un sotterraneo.
Che portava all’esterno.
In una grande casa.
Con sopra un cartello.
Con una scritta (ma no!).
The Wammy’s House.
Ommioddio...



ANGOLO AUTRICE

sono un pò di fretta, comunque ringrazio chi legge e spero che questa ff piaccia a tutti!

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Capitolo 10
*** La scuola tutta nostra! ***


ho deciso di cambiarela  descrizione di Nadia: non ha gli occhiali, ha la pelle olivastra i capelli neri, ricci ma lisciati, quindi leggermente ondulati! scusate se non aggiorno da un pò, e per questo il chappy sarà un cicinino più lungo!
------------------------------
Provammo a seguirlo ulteriormente, ma il cancello dell’edificio era alto, liscio e serrato.
Uffa!
Provammo a  forzare la serratura, ma non ottenemmo niente, eccetto rumore, al quale però BB non sembrò far molto caso (che sia sordo? Mah!).
Tornammo indietro, proponendoci però di indagare più a fondo il giorno seguente.
 
Arrivata a casa salutai mia madre, mangiai e salii in camera mia. Stetti una mezz’oretta in camera mia al computer giocando a the sims 3, l’altra mezz’oretta la trascorsi al piano terra a vedere un film (mezzo film a questo punto).
Poi sono andata a dormire.
 
Il giorno dopo mi svegliai prima, alle 6.45, quindi decisi di alzarmi per arrivare a scuola un pò prima. uscii di casa alle 7.45, e mi ritrovai davanti, e intendo per davanti davanti A CASA, L!
“ciao...”
“c-ciao...”
“...”
“eeehm... che ci fai qui?”
“Oh, sì, volevo solo chiederti se... se per caso avevate scoperto qualcosa... tu e le altre...”
“di che?”
“di BB. Ho sentito dire che tu e le altre avevate seguito per scoprire qualcosa su di lui”
“Chi te lo ha detto?” chiesi cominciando a incamminarmi
“Questo non ha importanza. Cos’hai scoperto?”
“Non te lo dico!”
“D’accordo.”
Camminammo per un po’, in silenzio
“Ok L, se mi dici chi ti ha dato questa informazione, io ti dico cosa abbiamo scoperto di BB ok?”
“... ok... me l’ha data Beyond stesso.”
“Cosacomequando!? Ma se non se ne era manco accorto!”
“Non è vero. Aveva intuito che l’avreste seguito, ma sapendo l’impossibilità di accesso nella sua dimora vi ha semplicemente ignorate. Adesso dimmelo.”
“Cosa?”
“Cosa avete scoperto di BB.”
“Boh... non molto, solo dove abita e... boh...”
“Basta? Non avevate notato, ad esempio, tentativi di nascondere la propria abitazione?”
“... ora che mi ci fai pensare... sì... era entrato in una casa, dalla qual però ne è uscito dall’altra parte, ma perchè t’interessa tanto?”
“... semplice curiosità...”
“non mi pare, è stato BB a chiederti di venire qui?”
 “a fare che?”
“non so... a dirmi di non indagare più su di lui, a verificare che non avessi scoperto qualcosa d’importante... che ne so!?”
“a dir la verità è proprio così, Beyond non voleva che te lo dicessi, ma ha detto anche che caso tu avessi insistito ma scoperto poco, di dirtelo.”
“oh. Ma perchè non c’ha detto di non seguirlo? E perchè tu obbedisci!?”
“se qualcuno ti seguisse tu gli chiederesti di non farlo, insistentemente? E se ti venisse puntato un coltello in gola come minaccia, impedendoti di compiere qualsiasi mossa rifiuteresti a una richiesta simile?”
“effettivamente... Ciao Alma!”
eravamo arrivati, e prima di rivolgermi alle mie amiche, ricordai sussurrando a Elle, che la discussione non era finita.
“ciao Anita!”
“Ciao Nadia! Ricordi che ieri ci hanno detto che oggi non si fa algebra? Ebbene, non si fa nemmeno latino!”
“No? Perchè?” “Una prof. è malata, l’altro ha problemi di famiglia!” “Uffa!”
“Perchè!? Volevi fare la verifica di latino?”
“No, ma sarei più felice anch’io se non fosse per il fatto che sono andata a dormire all’una di notte studiando...”
“Sì certo, come no! Scommetto che sei uscita a divertirti, magari in compagnia di qualcuno, e...” “SMETTILA ANITA!” “Ok, calma, era solo un’ipotesi, respiiiraaa...” “Anita?” “Sì?” “muori.”
“HEY! Mi hai rubato la battuta! Non ti ho autorizzata!! E comunque non puoi, perchè adesso sto indossando il mio scudo quantico, per il quale non puoi  nè toccarmi, ne rubarmi le battute!”
“Allora anch’io ho uno scudo quantico col quale posso rubarti le battute e picchiarti!”
“Non puoi!” “Perchè?” “Il gioco è mio, le regole pure.”
“eeehm... ragazze?”
“CHE C’É!?” rispondemmo contemporaneamente.
“No, è che è suonata e... beh, sono già saliti tutti e... sono le 8 e un quarto...”
“E SOLO ORA LO DICI!?”
 
Ci catapultammo dentro a scuola, investendo la bidella-rompiscatole, salimmo le scale di quattro gradini per volta, entrammo in classe e...
 
non c’era nessuno.
 
“Che è successo?” chiese Federica.
“Forse c’hanno diviso!”
Corremmo a vedere nelle altre classi, ma erano tutte vuote. Infine capimmo.
“Ragazze, ho il sospetto che oggi bisognasse entrare dopo a scuola...”
“Beh, ormai siamo qui, io a casa non ci torno. Andiamo a vedere se c’è qualcun’altro!” “Ok!”
Percorremmo un pò i corridoi, entrammo in un paio di classi, e infine sentimmo delle voci venire da un’aula.
Guarda caso, era proprio Beyond Birthday che stava facendo lezione a 2 annoiatissimi Matt e Mello. Possibile che stessero sempre insieme!?
“...ed è così, che si viviseziona una persona!” concluse.
“Ciao ragazzi!” salutò Alma.
“mh... sciao...” biascicò un’appena svegliato Matt.
Mello, dopo averci rivolto un frettoloso saluto, senza farsi troppi complimenti spinse giù dalla sedia il povero Matt, che così si svegliò definitivamente.
“Come dove quando?! Sono presente prof!”
“MATT! SVEGLIATI! Siamo a scuola!”
“Cosa? E ho dormito?!”
“Bisognava entrare un’ora dopo e noi, da bravi cretini, ce ne siamo dimenticati!”
 
Nel frattempo io le ragazze BB ed Elle, che fino a quel momento non aveva parlato, li osservavamo con divertito interesse.
 
“Ok, ora che avete assistito allo spettacolino, cosa diavolo facciamo!?”
“Giusto Mello, non c’avevo pensato! Potremmo rimanere in classe ad aspettare i professori annoiandoci a morte studiando, oppure potremmo girare per la scuola ridendo chiacchierando e ridendo!” propose BB.
“Messa così mi pare evidente” disse Elle.
A quella frase tutti esultarono e cominciarono a uscire, tutti tranne Elle:
“Veramente... io pensavo di rimanere qui... ma... sarà per un’altra volta...” e, con enorme sforzo e molti saluti (all’aula) uscì dalla propria classe per seguire i propri amici.
 
“Allora, esploriamo tuuuutta la scuola, e poi ci reincontriamo qui, tra esattamente quindici minuti. Allora, Alma con Beyond e Elle (NdAlma: grazie Cleottina adorata! Andiamo Beyond, andiamo Elle * dice i nomi prendendoli rispettivamente a braccetto *) Mello con me (Anita) e Federica, e infine Nadia con Matt. Contenti?”
Annuimmo tutti.
“Allora, il primo gruppo formato da Alma BB e L, esplora il terzo piano, io e il mio gruppo il secondo e il gruppo o meglio, coppia, il primo. Escludiamo quello terra perchè ci sono le bidelle da guardia; non ammetto repliche: preparateviperchè la partenzase ne va VIA!!!”
Rimanemmo tutti un’altro poco fermi cercando di capire il significato di quella frase, e quando lo capimmo, ci dirigemmo tutti ai rispettivi piani.
 
Passeggiammo un po’ in silenzio, mentre Matt si accendeva con calma la sua sigaretta, e se la metteva in bocca. Mi ci ero abituata, ma continuava a darmi fastidio. Cominciai a sforzarmi di trovare degli argomenti per non lasciare quella passeggiata nella totale assenza di conversazione, ma non ci riuscii. Fortunatamente fu lui a cominciare:
“É completamente pazza l’Anita!” “Concordo pienamente!”
“Tutti ci avevano sempre tenuti uniti, io e Mello, ed oggi è la prima volta che ci assegnano in gruppi, e noi due non siamo uniti.” “Oh... ti dà fastidio? P-perchè se è così possiamo sempre cambiare i gruppi e...” “no, non hai capito, sono felice di cambiare! Al contrario di Mello, cambiare mi piace!”
“Ah, meno male, anche a me piace cambiare. In meglio certo...”
Dopo quella frase ero rimasta un pò in silenzio, malinconica per il fatto che avevo sempre provato a cambiare, ma non c’ero mai riuscita. Lui parve intuirlo, e cercò di cambiare argomento:
“Tu hai un computer?” “Sì, voglio dire, ce l’avevo, prima che entrasse in corto circuito e morisse.” “Se ti va posso riparartelo, me ne intendo di queste cose, oh guarda una palestra!”
Altrochè se mi andava! Voglio dire, non che mi piacesse. In quel momento nella mia mente apparve l’immagine della faccia di Alma che diceva un’eloquente “seeeeeeee... come no!”. Tra tutti questi pensieri mi dimenticai di rispondere:
“Nadia?” “Oh sì, s-scusa, è che m-mi ero persa nei miei pensieri e, scusa, mi sono distratta e-“ mi interruppe sorridendomi dolcemente: “calma, capita anche a me. Allora, ti va se ci vediamo dopo scuola così ti riparo il computer?”
“Sì, certo! Te ne sarei davvero grata, anche se non credo che ne sarai in grado!” “Quanta fiducia!” “Simpaticone!” “Allora va bene, oggi pomeriggio alle 3?” “D’accordo!”
 
Che giornata fantastica era e sarebbe stata!


Angolo autrice!

Spero vi sia piaciuto il capitolo, a me sì, e anche molto! Ciao!

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Capitolo 11
*** Il delirio Di Beyond Birthday ***


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Alla fine i professori erano arrivati, avevamo tenuto delle normali lezioni. Io ero ancora con la testa tra le nuvole pensando alla possibilità di riavere il mio computer... O alla possibilità di rivedere Matt? No no, il computer (sbaglio o sto cercando di autocorrompermi? Bah!).

 

Stava andando tutto bene, ed era arrivato infine l’ultimo intervallo, e per fare qualcosa, io e l’Alma, avevamo deciso di andare a dare un’occhiata alla soffitta/solaio/comecapperosichiama della scuola. Ma arrivando all’ultimo gradino, emisi un gridolino, causato dalla visione di Beyond Birthday che ci fissava, come se ci stesse già aspettando da chissà quanto.

“Ciao Alma, ciao Nadia”

“Ciao Beyond... che ci fai qua?” chiesi

“potrei chiederti lo stesso, ma questo tu lo sai vero?”

“sì, è che”
“tu SAPEVI che ti avrei risposto in questo modo, come tutte le persone di questo mondo...” il suo tono stava cominciando ad alzarsi, allarmandomi

“aah... Beyond?”

“SANNO che prima o poi dovranno prendere certe decisioni, che dovranno morire!”

“BASTA!!!” urlai infine io, avvertendo l’inizio di una crisi isterica

“Perchè?”

Stavo per andare a mollargli un pugno sul muso, quando Alma mi precedette, dandogli un calcio sullo stomaco, facendolo così barcollare.

“Dicci cosa vuoi e basta, senza fare troppe storie!!!”

Nel frattempo Alma si era allontanata da lui, affiancandomi.

“Solo farvi capire...” dicendo questo tirò fuori un coltellino, e cominciò a camminare lentamente verso la nostra direzione.

“LA VUOI SMETTERE!?! Lasciaci in pace!”

“Credete che il momento della vostra morte sia vicino vero? Che voi non possiate vivere più di così. A causa mia.”

Detto ciò mi prese con uno scatto il braccio, e col coltello ci incise sopra qualcosa:

 

B

“AAAAAH!!! MA SEI SCEMO!?!”

Alma non riuscì più a trattenersi, e una scarica di pugni e calci investì il ragazzo che le rispose con altrettanta violenza.

“Brutto... figlio... di...”

“ALMA!!! VA BENE CHE SEI ARRABBIATA, MA INVECE CHE PARTIRE CON GLI INSULTI CHE NE DIRESTI DI AIUTARMI!?” pregai preoccupata io, a causa della mia ferita che sanguinava sempre di più.

“Giusto Alma, va ad aiutarla.” disse provocandola Beyond

Lei gli ringhiò, ma preferì posticipare la rissa per un’altra volta. Effettivamente Alma era abbastanza forte, ma BB di più, e lei se ne rendeva conto.

“Vieni Nadia, andiamo. Non possiamo farti curare la ferita da un’infermiera, ma... ah, ecco, dammi la tua bandana... ecco, così va un po’ meglio, vero?”

In effetti adesso la ferita era stata nascosta dalla bandana, ma faceva ancora molto male, e sanguinava. Ma la cosa che più mi preoccupava era l’atteggiamento di Beyond, che inizialmente passeggiava tranquillamente, osservando le ragnatele del solaio, ma che ora mi si era avvicinato, per osservare il lavoro di Alma, non lo so, fatto sta che era inquietante.

“Perchè?”chiesi gli chiesi infine.

“Perchè cosa?.”

“Non lo so, mi hai inciso sul braccio l’iniziale del tuo nome e cognome!”

“e negarmi questa vista?”

Per “questa vista” intendeva quella del sangue sul suo braccio e sul suo coltello, dal quale ora tirava il sangue con le sue affusolate dita, che si portava in bocca.

“Che schifo!” dissi

“Tu che ne sai? Mai assaggiato?”

“Mi fai ribrezzo!”

“Io... cosa!?”

“Hai capito bene!” stavolta era Alma a parlare.

“L’hai quasi fatta crepare dissanguata, e ora te ne stai qua a gironzolare tranquillamente bevendo sangue! Vorrei dire!”

“Stai tranquilla, tanto non sarebbe morta comunque. Non era oggi.”

“Cosa!?”

“Niente! Comunque davvero ti faccio ribrezzo?”

Cercò di fare gli occhioni, ci riuscì, ma non la intenerì

“Sì. N-non capisco come tu ne sia capace! Guardala, guarda cosa le hai fatto.”

Infine Beyond si zittì, e poco dopo se ne andò.

“Maledetto figlio di una buona donna... Stupido...”

“Calmati Alma, non mi fa più male... o meglio, me ne fa di meno... adesso mi sistemo la felpa... e nascondo la ferita...”

“Sì, ma come lo spieghi a tua madre che hai un taglio a forma di B sul braccio?”

“Boh... glielo nasconderò...”

“Ok... adesso ha smesso di sanguinare. A casa disinfettatela, mi raccomando.”

“Sì...”

Però non avevo dimenticato che Matt sarebbe venuto, e speravo che non notasse un rigonfiamento sotto la felpa causato dalla fascia...

“Torniamo in classe, dev’essere già suonata...”

“Tanto ora c’è tecnica!”

“Sì, ma è meglio andare... Anita e Federica ci staranno cercando...”

 

 

Poche ore dopo ero a casa. Avevo mangiato e stavo andando a farmi una doccia. Dopodichè mi feci una treccina, mi vestii con jeans, maglietta blu e felpa, e aspettai che arrivasse Matt. Una decina di minuti circa e sarebbe arrivato.

DRIIIIIIIIIING!

L’angelico suono della nostra campanella mi fece quasi venire un infarto, ma riuscii a riprendermi e ad aprire la porta:

“Ciao Matt!”

“Hey Nadia, come stai?”

“Bene tu? Entra pure, fa freddo fuori...”
“Già...”
Restammo un attimo in un silenzio imbarazzato, che spezzò lui:

“Ehm... dov’è il computer?”

“Ah, sì, è di sopra!”

Lo accompagnai su nella mia celeste stanza, e glielo mostrai.

“Bella camera! Deduco che il tuo colore preferito sia l’azzurro, giusto?”

“Esattamente! Ecco, il computer è qui, in questa scatola... Eccolo!”

“Ah, un mac portatile? Come si è rotto?”

“Boh, si è spento all’improvviso, poi quando ho cercato di riavviarlo, si è acceso, ma non riuscivo a muovere nè il mouse nè altro.”

“Ok, aspè che do un’occhiata...”

Nel frattempo ci mettemmo a chiacchierare. Scoprii che gli piacevano i computer, i videogiochi di tutti i tipi, da Supermario a assassin’s creeds, e che gli piaceva molto la musica e i googgles, quegli occhialetti che indossava spesso e che fino ad allora non ero riuscita a capire cosa fossero. Scoprii anche che era cresciuto con Mello, suo amico di infanzia che Matt considerava un fratello, e alcune loro ragazzate che avevano compiuto.

“E poi c’è stata una volta in cui praticamente gli avevo lanciato la palla, ma lui non era riuscito a pararla, e questa ruppe la finestra dei vicini, che vennero da noi incavolati neri avendo l’evidente intenzione di punirci, ma io, dopo essere stato preso per le orecchie insieme a Mello da uno di loro, gli morsi la mano, mentre il biondo gli diede un calcio sugli stinchi, e riuscimmo a salvarci!”

Ormai aveva addirittura smesso di trafficare col computer, e stavamo tranquillamente chiacchierare.

“Hey! Ma quello è il nuovo disco dei green day?”

“Sì, me lo ha regalato mia madre il mese scorso! Guarda, se vuoi te lo presto!”

Era in un ripiano piuttosto alto, e dovetti mettermi in punto di piedi ed alzare il braccio per prenderlo. Matt stava addirittura venendomi ad aiutarmi a prenderlo, quando la manica della mia felpa scivolò, rivelando il taglio, che sotto la doccia si era rimarginato, consentendomi così di togliere la fascia.

“Come ti sei fatta questo taglio!?”

Oh cavolo!

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Capitolo 12
*** Matt ***


“Ehm... no, niente, solo uno spigolo, sai com’è...”
“Sì, ma non penso che tu ti sia data la rottura di ferirti il braccio con la forma di una B!”
“Ehm...”
“Nadia. Dimmi chi è stato
“Ma no, non mi fa neanche più male e”
“DIMMI CHI E’ STATO.” disse alzando il volume della voce
“NO! E poi a te che importa!?”
“Per piacere.”
Allora capii che Matt era davvero preoccupato per me, ma non volevo che succedesse niente né a Matt, né a Beyond, perchè nonostante tutto avevamo sviluppato un rapporto di nemesi-amicizia, e tutto sommato andavamo d’accordo...
“n-no... mi dispiace molto ma non posso dirtelo...”
“...E’ stato Beyond Birthday, vero?”
“N-no, no! Come ti viene in mente!”
“...”
“...”
“... scusami.”
Lo disse sussurrando e io lo sentii, ma nonostante ciò non riuscivo a credere che qualcuno si arrendesse tanto facilmente.
“C-che cosa?”
“Hai sentito. Mi sto comportando come se ti conoscessi da chissà quanto, sono solo un tuo amico, niente di più... non sono né tuo padre, né il tuo migliore amico, né altro... Per questo mi scuso.”
Rimasi senza parole. Perchè prendeva come se fosse una colpa non essere il mio migliore amico? Non capivo.
“... è... è stato Beyond Birthday...”
Lui alzò il viso, e non sapevo cosa aspettarmi, se una sclerata da parte sua per non averglielo detto, o qualcos’altro.
E invece, semplicemente sorrise. O meglio, non era esattamente un sorriso, era il movimento di un’ angolo della bocca verso l’alto. Un sorrisino. Ok, basta riflettere su cosa fosse.
“Grazie.”
“Però non fare sciocchezze, per piacere... che motivo ne avresti?”
“... oh, aehm, quasi dimenticavo! Il computer è a posto!”
“Davvero?! Perfetto! Ma lo vuoi o no il disco dei Green Day?”
“Assolutamente!!”
“Vieni a prenderlo!”
Ci mettemmo a giocare, a chiacchierare, e io notai che il mio corvo non lo si vedeva da un po’... forse si era fatto una famiglia, una vita, chissà...
“Preso!”
“Ci credo, per poco non mi uccidevi...”
“Si certo come no!”
“Piuttosto... parlami un po’ di te, non so niente di te!”
“ehm... beh, sono cresciuto insieme a”
“Mello, lo so, e? Genitori?”
“ehm, sono sempre in giro per... lavoro...”
“Che lavori fanno?”
“mmmh... Ma a te che ne frega?!” rispose all’improvviso brusco
“no, niente, solo curiosità!”
“capisco... senti devo andare, e mi devi promettere una cosa.”
“Sarebbe?”
“Non metterti più nei guai Con Beyond Birthday. Se lo vedi di umore strano, evitalo, se lo vedi incavolato, tieniti lontana da lui, ok?”
“ok... ma anche tu, non metterti nei guai eh?”
“Che cosa potrebbe accadermi? Io al contrario di te, ho questi!” disse esibendo scherzosamente i bicipiti.
“Se quelli sono muscoli, io sono Marilyn Monroe! E ti assicuro che non lo sono!” lo schernii.
“Hey!”
E ci rimettemmo a chiaccherare ,scherzare e ridere.
“Oh cavolo! Ora devo DAVVERO andare!” disse a un certo punto guardando preoccupato l’orologio di camera mia.
Effettivamente doveva rimanere fino a massimo le 5, ed erano già le 5,40...
“Oddio! Corri! Ma sei scemo forte allora eh!?”
“Cosa hai detto!?”
“Che sei sordo! Corri!!”
“Okok! Vedi!? Sto correndo!”
Gli passai la giacca sulla porta, lui mi ringraziò, e mi salutò correndo. Non sapevo fosse COSI’ simpatico!


Il giorno dopo però alla scuola, all’ingresso, intravidi un Matt furente che si dirigeva deciso verso un tranquillo Beyond. Mi avvicinai per vedere la scena da vicino, affiancata da Alma: “Ne vedremo delle belle...”

“Ciao M..”
BB non potè finire la frase a causa di un pugno che lo colpì in viso.
“ma porc...”
E subito lui cominciò a prenderlo a pugni e calci, ai quali Matt nemmeno in grado di reagire.
Infine riuscii (più o meno) a mettermi in mezzo ai 2. Beyond stava per colpirmi, quando appellai alla sua sconfitta subita da me poco tempo prima:
“Ti ricordo che la volta scorsa ho vinto io, Beyond Birthday.”
Alma mi aveva dato anche qualche lezioncina su come tirare calci alle persone...
Beyond alzò un sopracciglio. Guardò male me, e malissimo, con odio e disprezzo Matt. Poi digrignò i denti e fece per andarsene.
Ma Matt, caduto a terra, si rialzò e spinse Beyond Birthday per terra. Quello fu il colpo di grazia.
BB rimase a terra a contemplare il pavimento per un attimo. Poi, con uno scatto, si rialzò, tirò fuori dalla tasca il coltellino, prese per la maglietta il ragazzo, lo sollevo per quella, e gli puntò il coltellino in gola.
“Ora sei finito, Matt.”
I suoi occhi erano di un rosso intenso, più del solito, mettevano paura.
Ma all’improvviso di fermò. Si fermò quando udì qualcuno chiamare il suo nome. Non con forza o con rabbia. Lo chiamò come se semplicemente volesse dire un nome. ma questo bastò, per far si che il ragazzo si interrompesse:
“Beyond Birthday.”
“Elle!”
“Metti giù quel ragazzo.”
“Chi sei tu per dirmi cosa fare eh!? Vuoi mandarmi di nuovo in manicomio, vero!?”
“No, ma è la fine che farai se non lascerai cadere quel ragazzo.”
“E come mai ti sta tanto a cuore!?”
“A me no, ma Watari mi ha chiesto di farti, anche solo minimamente, cambiare di atteggiamento,o, caso non ci riuscissi,  di rispedirti nell’ospedale psichiatrico.”
Beyond esitò. Guardò Elle, poi guardò me, e poi scrutò negli occhi di Matt, ormai privati dei suoi Googgles, che giacevano a terra, a pezzi.
Ringhiò, e lasciò cadere malamente Matt, prima di allontanarsi con passo furioso e deciso.

“Grazie mille Elle! Hai salvato la vita di Matt!! E, a proposito, perchè lo hai aggredito? Cosa poteva importartene? Va bene che mi ha fatto male, ma ormai è passato! ”
Questa domanda la rivolgevo a Matt, che se ne stava in piedi, a capo chino.
“...”
E senza rispondermi arrossì e scappò via. Nel frattempo Ellle si accingeva a rispondermi:
“Per gli stessi esatti motivi che ho detto a Beyond e perchè... beh, tu mi stai simpatica.”
Detto questo mise le mani intasca, si voltò e se ne andò.
Alma avvicinandosi mi disse un verità indiscutibile:
“2 piccioni con una fava eh?”

Nota d'autore:
Ciao! QUesto capitolo è pieno di avvenimenti, ma avevo così tante idee in testa che temo di averle esposte male... comunque... speriamo!

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Capitolo 13
*** Dai, che unpò di romanticismo non guasta mai! ***


Ave popolus, chiedo perdono per i rari aggiornamenti, e prima che questo capitolo inizi volevo chiedere un’informazione di scrittura diciamo... Si può passare come farò io dalla narrazione in prima persona ad una narrazione in terza persona? E’ solo per un’attimo! Attendo risposte!
 
Dal litigio tra Matt e Beyond Birthday era passata già una settimana, una settimana pessima tra l’altro: BB alla mia vista o mi ignorava completamente, o cambiava strada, o, caso gli facessi delle domande, mi rispondeva freddamente. Matt invece, si limitava ad arrossire lievemente ed evitarmi. Tra l’altro negli ultimi giorni Alma era visibilmente depressa. Non interagiva con nessuno, non partecipava alle lezioni, e durante gli intervalli non usciva dalla classe, e se ne stava a fissare il vuoto.
Io alla fine mi stufai di questa solitudine, presi un po’ di coraggio e mi diressi in primis da Matt:
 
“Matt!”
 
 “ehm.. ciao Nadia...”
“cos’è successo! Come mai tutti mi evitano! Puzzo per caso!?”
“aah... n-no...”
“Ho fatto del male a qualcuno?”
“no...”
“E allora!?”
“...”
“Su! Di qualcosa!”
“É... é che... ho agito un po’ troppo d’impulso... e... non so nemmeno io cosa mi sia preso... mi ha dato... fastidio il fatto che qualcuno abbia fatto del male a una persona... non so... scusa...”
“Ti ho già scusato, e trovo molto... gentile la tua azione, ma... ci eravamo detti che non avresti fatto niente!”
“Già.”
“Beh, pazienza... ti sarai mica fatto male?”
“No, è già tutto passato...”
“Perfetto!”
“... sbaglio o ultimamente sei più... allegra?”
 
E’ vero, l’avevo notato anch’io, e non sapevo il motivo, saranno stati gli eventi che continuano a susseguirsi, ma ero diventata più estroversa, cosa che ogni volta mi faceva venire in mente un lontano deja-vu, di qualcosa che mi era capitato tempo prima ma che non riuscivo ad identificare...
 
“...è vero! Non lo avevo nemmeno notato...”
 
Sorridemmo, ci salutammo, e ci dirigemmo ognuno per la propria strada.
 
Bene! Problema number  one risolto! Problema number two: capire cosa cavolo abbia Alma!
Mi diressi verso l’aula d’informatica, posto dove ultimamente andava spesso, e di fatti entrando me la ritrovai lì, la testa appoggiata sul banco, tra le braccia, gli occhi aperti fissando un angolino del banco.
 
“...Alma...?”
Non mi rispose
“Ciao Alma... ultimamente ti vedo molto giù... cos’è successo? Me lo puoi dire?”
Niente.
“Uff... come vuoi... ma per caso è stato... che so, BB o qualcun’altro a farti qualcosa?”
Nada. Stufa, stavo per andarmene, quando la sentii parlare:
 “Beyond... non ha fatto niente... nessuno mi ha fatto... qualcosa...”
“Alma...”
“Semplicemente... sono un po’ depressa per... problemi familiari.”
“Oh.”
Era evidente che non volesse essere disturbata, anche perchè poi rimase zitta.
“Va bene, se non vuoi non indagherò”
“...”
 
Uscii dall’aula d’informatica ed andai a sbattere contro... di bene in meglio, BB!
“B... Beyond?”
“mh”
“Senti, dobbiamo parlare... Matt ha visto cosa mi avevi fatto al braccio – e non ho ancora capito che necessità avevi di ferirmi ma vabbè - e quindi si è incavolato, è andato da te ed è successo ciò che sai, scusa scusa scusa - anche se teoricamente dovresti essere tu a scusarti per avermi tagliato il braccio, ma ho attribuito il tutto ad un raptus - nonostante gli avessi chiesto più volte di non intromettersi non mi ha obbedito e-“
“Non... non fa niente, non è questo il problema.”
“...e... no?”
“No.”
“E allora quale sarebbe?”
“... non posso dirtelo...”
“ooh... pure tu!? Alma già ha problemi suoi che non può dire, poi ti ci metti pure tu!”
“Ah... cos’ha Alma?”
“oh, non lo so... si rifiuta di parlare con chiunque, è sempre con la testa tra le nuvole e depressa... adesso è in classe... senti, vedo che state diventando amici, non è che potresti... boh, parlarle? Magari preferisce sfogarsi con una persona che le è un po’... estranea che con un amico...”
“Noi due... amici? Ma se non facciamo altro che picchiarci!”
“Ah boh, non guardare me! Siete voi quelli strani!”
“Bah...”
“Bah!”
“e... Nadia?”
“Oui?”
“Sbaglio o sei molto vivace ultimamente?”
“E te ce metti anche tu!?”
“Perchè? Chi altro l’ha notato?”
“Solo Matt, e ora anche tu!”
“Mh”
“Allora, parli sì o no con Alma?”
“Vedrò”
“Ottimo!”
 
Problema number three e forse two risolto (caso ve lo stesse chiedendo, mi piace molto l’inglese)! E mancava ancora mezz’ora alla fine dell’intervallo! Benedetti rientri, ma ora che faccio? Uh! C’è Matt col nintendo ds! E’ vero, dovevo prestargli un gioco! Dovrei averlo qui nella tasca... Esatto! Spyro! Vado a portarglielo!
 
 
Nel frattempo, Beyond Birthday si era messo a cercare Alma. Certo, non credeva che l’avrebbe tirata su di morale, ma gli dispiaceva che lei stesse male (ho fatto una rima!). Già, non l’avrebbe mai detto, ma tra loro c’era un certo... diciamo feeling... Certo, alle apparenze sarebbero potuti sembrare come cane e gatto, ma solo i soggetti in questione sapevano che in realtà si era già consolidata una forte amicizia, tra loro. Perciò andò a cercarla.
Dentro all’edificio c’erano poche persone, poiché la maggior parte di queste preferiva trascorrere fuori l’intervallo. La cercò nelle aule, nei bagni e in auditorium, ma niente. Diede un’occhiata giù in cortile, nisba. Infine, si ricordò del solaio. In fondo lo conosceva anche lei.
Di fatti, la trovò la, seduta per terra fissando con occhi vitrei una trave di legno appoggiata al muro.
 
“...Alma?”
“...ciao...”
 
Non sapeva come fare, non era abituato a consolare la gente. Esitò un momento sui gradini, poi si decise a sedersi vicino a lei.
Spesso aveva sentito dire che un silenzio vale molto più di mille parole, e quello gli sembrava il momento adatto per stare zitto, ma non sapeva bene cosa fare. Si mise a contemplare le sue scarpe, quando all’improvviso, un leggerissimo singhiozzo. Si girò verso di lei. Un’altro. Stava per mettersi a piangere. Oh no. Oh no. Ti prego no, non avrebbe saputo cosa fare! Infine Alma prese fiato, e BB sperava che lo avesse fatto per calmarsi. Quanto si sbagliava:
 
“Non.. non è giusto! Anche lui adesso! Perchè tutti... tutti prima o poi se ne vanno!? Non bastava mia nonna, così rendendo mia madre instabile, no, ora anche il nonno! La mia famiglia sta andando a pezzi, mia sorella è stufa per non ho capito cosa, forse per la madre stressata, forse per i litigi con suo fratello, fatto sta che è la terza volta che scappa di casa, mio fratello se ne sta sempre chiuso in camera, mia madre piange sempre e il papà è via!! Forse l’unica persona che teneva veramente a me era lui, lui che mi ha insegnato a difendermi quando ero piccola e derisa, lui che mi consolava quando succedevano le cose brutte, lui che sapeva sempre sorridere alla vita! Ora anche lui, nonno David se ne è andato, e io sono rimasta sola! Sola con me stessa! La mia famiglia non c’è più! E nessuno ha più bisogno di me!”
 
E detto ciò scoppiò a piangere. Beyond non sapeva proprio cosa fare, la guardava sbalordito, di vedere quell’ atto di debolezza da parte sua. Infine si decise, e le appoggiò con una mano, la testa alla sua spalla, dove lei continuò a piangere, mentre lui le accarezzava la guancia. Restarono così per 10 minuti. Lui confuso, ma consolatorio, lei infine, senza più quel peso che la opprimeva, infine libera. Passati i 10 minuti, lei a poco a poco smise di piangere, le lacrime le rigavano il viso, e BB, gliele asciugò con la mano, e le sollevò il viso davanti al suo. Si guardarono negli occhi per pochi istanti, dopodichè, sempre con Beyond che non capiva come mai il suo corpo continuava a muoversi da solo... Le loro labbra si congiunsero in un bacio dolce, leggero. BB con gli occhi socchiusi, Alma con gli occhi spalancati dalla sorpresa (NdAlma: non sgradita, da dire! NdA: Alma, vai-via.). Si staccarono, e B, constatando felice di aver ripreso il controllo del proprio corpo, tornò all’osservazione delle sue scarpe, un po’ stranito, mentre Alma era rimasta nella stessa identica posizione con cui si erano baciati (NdA: 1, 2, 3, stella! NdAlma: vuoi smettere di sdrammatizzare tutto!?)
 
“Scusa... n-non so cosa mi sia preso...”
“...”
“...”
“... non... c’è problema, anzi...”
BB si girò verso di lei con fare interrogativo.
Nessuno dei 2 sapeva cosa dire, cioè, non vorrei dire ma, come fa una ragazza che ha appena ricevuto un bacio dal ragazzo che agli occhi di tutti e dell’interessato dovrebbe odiare ma che verso il quale in realtà prova affetto!?
 
 
“intendi dire che... non sei arrabbiata?” disse infine BB
“no... affatto”
 
Si guardarono e sorrisero, visibilmente imbarazzati.
Infine suonò la campanella, e tutti noi sappiamo che in realtà a loro, quel fastidioso trillo, apparve come un coro di angeli, si rialzarono, si ripulirono dalla polvere, e scesero i gradini del solaio per arrivare in corridoio. Aprirono la porta, e fortunatamente non c’era nessuno. Ma prima che ognuno si dirigesse verso la propria classe, non essendoci nei corridoi nessuno, Alma lo prese per la manica della maglietta, e lo baciò. BB era alquanto sorpreso, ma non molto dispiaciuto, fatto sta che ricambiò il bacio, e se avesse cominciato a diluviare sarebbe stato il perfetto finale di un film. Ma questo era solo l’inizio.
 
 
Note d’autore:
E così si conclude questo meraviglioso capitolo! Alma è soddisfatta perchè ho accontentato la sua richiesta, e io pure, perchè mi piace questo capitolo, recensite presto, mi raccomando, prima dello stop al televoto e... ehmehm! * spegnelaTV * Ringrazio i pigroni che leggono ma non recensiscono, e i simpaticoni che leggono E recensiscono! Ciau!
Cleo
P.S: Il capitolo mi è piaciuto tutto, ma avviso che non so descrivere le scene romantiche
P.P.S: ricordate di rispondere alla domandina lassù please!
P.P.P.S: Caso vi stesse chiedendo perchè inserisco i post scriptum nonostante sul computer possa inserire le cose anche dopo io vi rispondo: PERCHErsquo; SI! Ciaociao!

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Capitolo 14
*** Mello gossip girl (che razza di titolo è!?) ***


Alma e Beyond Birthday, per motivi non chiari, avevano deciso di mantenere la loro relazione segreta, forse per non essere bersagliati dalle gallinelle della scuola cui piaceva molto gossip girl, forse per non essere vittime di interrogazioni da parte dei loro amici.
 
Io, nel frattempo, come il nostro corpo d’investigazione non aveva avuto progressi, pensai bene di chiedere a qualcuno di pedinare BB. Alma no, perchè nonostante si fosse ripresa dallo shock per la perdita di suo nonno, era spesso e volentieri con la testa tra le nuvole, Federica era troppo presa nel guardare sul suo cellulare le foto dei personaggi di “Glee”, e temevamo che durante l’inseguimento si distraesse perdendosi nell’osservazione di quelle facce sin troppo conosciute sul suo samsung. Rimanevano solo Anita, Matt o Mello, e naturalmente io, che parò ero stata scartata, perchè definita, nel pedinare la gente, “delicata come una giraffa in un negozio di ceramiche” da Anita. Certo, ci sarebbe dovuto esserci all’appello anche Near, ma avevamo tutti dei seri dubbi sulle sue capacità motorie... alla fine, venne “eletto” alla carica di pedinatore Mello, in cambio di una generosa porzione di cioccolato.
Avrebbe cominciato al successivo intervallo. Io, nel frattempo, mi ero ricordata che dovevo proseguire quella conversazione che avevo avuto poco tempo prima con L. Andai a cercarlo e lo trovai nell’aula con la lavagna elettronica:
“Ciao L...”
“Uh? Oh, ciao Nadia”
“Senti, hai presente quella... conversazione che avevamo tenuto l’altro giorno?”
“mmmh... oh, sì, dovevamo continuarla per caso?”
“Esattamente... posso farti una domanda?”
“sì?”
“Ah... in che rapporti sei con BB? Ho notato che vi conoscete da tempo, nonostante i vostri... ultimi contatti non siano stati dei più gradevoli...”
“Uff... sono per caso obbligato a parlarti?”
“Ehm no, ma preferirei così... per magari capire qualcosa...”
“Certo che sei curiosa tu eh?”
“Eeeh... appena un pò...”
“Come ti ho già detto mi stai simpatica... Il fatto è che Beyond, tempo fa, come ti ho già rivelato, era un vero e proprio assassino, e come si può immaginare... solitamente i killer sono delle persone scosse emotivamente, senza amici, famiglia... Beh, dal momento in cui ti ha conosciuta, non so come mai... si è aperto, certo, con una facciata, una maschera, ma non teme nè te, nè la tua amica... Alma... Per questo trovo che col tempo consolidando la vostra amicizia potreste curarlo... definitivamente.”
“Come definitivamente? Prima di... aver cominciato a uccidere... com’era la sua vita? Dove vive? Dov’è la sua famiglia? Non mi hai ancora spiegato in che rapporti eravate tu e lui!”
“Una cosa alla volta. Per ora ti basti questo.”
“Ma...”
Prima che potessi finire la frase, però, lui se ne era già andato, essendo l’intervallo finito.
“uffa...”
Passai 2 ore di latino e geometria, e proprio quando stavo cominciando a considerare l’idea di suicidarmi con una penna, la campanella suonò.
“Aleluja...” sussurrai, ma come la classe era in totale silenzio mi udirono tutti, e qualcuno cominciò a ridacchiare. La prof, mi si avvicinò, con l’evidente intenzione di farmi un sermone sul fatto che i miei voti si fossero abbassati. Fortunatamente mi sbagliai. Semplicemente mi disse, sorridendo: “Nadia... va bene che avevo detto a tua madre che studi troppo e non hai molti amici ma... così stai esagerando...”
Sorrisi di risposta, e uscii dalla classe, per verificare che Mello mi stesse obbedendo.
 
Il biondino nel frattempo, curioso e riconoscente per la generosa porzione di cioccolata che gli era stata donata, stava silenziosamente pedinando Beyond Birthday. Lui qualcosa sul suo conto sapeva, ma non gli andava di dirlo a nessuno, perciò per non creare sospetti obbediva.
BB stava salendo le scale, diretto verso il terzo piano. Arrivatoci, si fermò un attimo, guardandosi in torno, come se stesse aspettando qualcuno. Pochi istanti dopo quel qualcuno arrivò. Era... Mello non poteva credere ai suoi occhi, era Alma! E senza dire una parola, si diressero, con una buona dose di non-chalance verso una classe. Aprirono la porta, entrarono, e la richiusero alle loro spalle. Mello si avvicinò alla porta e la aprì molto leggermente. Stavano parlando, tranquillamente, come 2 normali liceali, del più e del meno... il biondo si sporse un po’ di più per capire cosa stessero dicendo, ma non carpì molto, perchè... e per la seconda volta Mello temette di essere vittima di allucinazioni: Alma e Beyond Birthday, i ragazzi che più si odiavano nella storia... ok, diciamolo in fretta: avevano cominciato a baciarsi, molto intensamente, constatò Mello. Prima di entrare riflettè su cosa avrebbe potuto dire, qualcosa di ironico, sarcastico...:
“Ehm ehm...”
Subito BB e Alma si staccarono, per fissare Mello, che sorrise soddisfatto:
“Oh, scusate, vi ho disturbati... E’ che, diciamocelo, la scuola non è esattamente il posto migliore per...”
“N-non stavamo facendo niente!”
“Ah sì, giusto, anche a me è capitato un paio di volte di sbaciucchiarmi, naturalmente involontariamente, con una ragazza...” disse sempre sorridente appoggiandosi allo stipite della porta.
“Maledetto bastar...”
“Oh, che paroloni! Non c’è niente di male nell’avere una ragazza Beyond! O meglio, io non la prenderò male, ma quando lo sapranno gli altri...” disse ridacchiando, per poi correre via.
“Lo giuro: un giorno, io lo uccido.”
“Quel giorno, io sarò lì con te. E sarà un bellissimo giorno di sole.” rispose sorridendo Alma.
Lui si girò nella sua direzione ridacchiando:
“Piuttosto, devo ripassare una mossa di capoeira, la “Aù sem mao*”... l’ultima volta mi sono slogato il polso...”
“Complimenti! ok, praticamente per prima cosa devi...”
 
Passate le rimanenti 2 ore, io e gli altri, ci incontrammo davanti alla scuola:
“Hey Anita!”
“Ciao Fede! Ciao Nadia!”
“Ciao! Piuuuttosto, avete visto Mello?”
“Prima sì... ah, eccolo!”
Effettivamente Mello si stava dirigendo verso la nostra direzione, con aria evidentemente soddisfatta.
“Ciao Mello... sbaglio o ti sentivi come... hai presente i modelli o i cantanti che camminano a rallentatore col vento in faccia?”
“Continua a crederci Anita, ho delle notizie importanti per voi... dov’è Matt?”
“Sono stato interpellato?” disse avvicinandocisi con la PSP in mano, molto concentrato.
“Ah, eccoti, perfetto: ho una notizia importante da darvi che potrebbe aiutarci!”
“Dì”
“Spara”
“Sputa il rospo allergico alle zanzare!”
“...sì... detto in modo schietto, durante il mio attento accurato e silenzioso pedinamento, ho visto Beyond, che si incontrava con Mina...”
“Per picchiarsi?”
“No! Ed è proprio questa la parte sconvolgente! Dopo sono entrati in un’aula, l’anno chiusa da dentro, e... eddai che ci arriva anche un procione in letargo!”
“Hanno cominciato a sbaciucchiarsi... è evidente...” completò Matt, leggermente annoiato.
“C-cosa! Beyond e Alma!? E’ impossibile! T-ti sarai confuso... avrai confuso Beyond con qualcun’altro, è-è sicuramente così!”
“In tal caso vanno di moda le lenti a contatto rosse, perchè anche questo ragazzo aveva gli occhi... rossi.”
“Uh”
“Allora avremo una piacevole conversazione con Alma... eheheheheh...”
“Sì Anita, certo.”
Andammo a cercarla, effettivamente era strano che non fosse ancora uscita... arrivò quasi un quarto d’ora dopo:
“Hey Alma...”
“Ciao ragazze! Che succede?”
“Vieni vieni...”
“M-ma... no, voi mi spiegate qui e adesso cosa sta succedendo!”
“Va bene...” intervenne Matt
“E’ che abbiamo notato che tu e BB siete diventati... amici...”
“M-m-ma che cavolo dite! Non è vero! Ci odiamo a morte!”
“E allora come mai vi ho beccati a sbaciucchiarvi in santa pace in una classe!?”
“Che cosa!? Ma che dite!!”
“Mello, sii più fine... E tu, Alma, perchè continuare a negare!”
“C-cosa... a negare cosa!?”
“Sei rossa come un peperone. E’ evidente.”
“COSA!?”
“Che tu stai con il pluriomicida, non totalmente a posto mentalmente, Beyond Birthday.”
“Ma da quando in quà!”
“Ciao ragazzi... che ci fate ancora qui?”
Beyond ci si era avvicinato, con fare leggermente incuriosito
“oh, eccoti, capiti proprio a fagiolo!”
“stai zitto Matt.”
“mi vaporizzo!”
“meglio... comunque, cosa sta succedendo?”
“Vedi, stavamo proprio discutendo con la nostra carissima Mina della vostra... relazione!”
“Quale relazione!?”
“Ma la smettete di negare tutti tutto!? IO-VI-HO-VISTI!!!”
“A fare che?” chiesero simultaneamente
“Alma, te l’ho appena detto, mentre te BB... Eddai che è chiaro come il sole! Prima vi salutavate menandovi, ora vi limitate a un ciao!”
“Voi siete fusi... io me ne vado..:”
“Sì, scappa scappa...”
“No Matt.” “No?” “No.” “uff...”
“Tsè, io lo seguo! Vi siete fumati il cervello? Noi due insieme? Sentite, non so chi abbia sparso in giro questo pettegolezzo, ma non è affatto divertente ok?”
E detto ciò se ne andò, a passo veloce, visibilmente infuriata.
“E mo’ che facciamo?” “Eh, Mello, bella domanda, davvero un’ottima domanda...”
 
Tornata a casa, mangiai, e mi precipitai al telefono per chiamare Alma, scusarmi e chiarire due cosine.
 
“Pronto? Ciao Alma, sono Nadia...”
“Ah... che c’è?”
“Miss cortesia... volevo scusarmi per il nostro comportamento, io a nome di tutti...”
“Non c’è problema, capita che... qualche pettegolezzo prenda piede...”
“Perfetto! Comunque volevo chiederti... se c’è davvero qualcosa fra te e BB... giuro che se ci fosse non lo direi a nessuno!!”
“Ehm... non c’è niente tra noi due! Nulla!”
“Nemmeno un’amicizia?”
“...”
“...”
“F-forse solo un po’ di... intesa, ma niente di più! Abbiamo infine deciso di andare d’accordo!”
“Hai confessato, hai confessato!” dissi con fare scherzosamente canzonatorio
“Eddai!”
“Bon, io vado, sennò poi spendo troppo di telefono maaa... se dovesse nascere qualcosa tra te e BB... fammi uno squillo!”
“Ma... Nadia!”
“Scherzo! Allora ciao!”
“Ciao scema...”
Misi giù e mi allontanai saltellando e canticchiando un motivetto allegro. Non sapevo cosa fare, i compiti li avevo fatto il weekend, le poche persone di cui avevo il numero non avevo voglia di sentirle... o meglio, se avessi avuto il numero di BB lo avrei chiamato per farmi spiegare qualcosa, ma non avendolo... Rimaneva Matt, ma... non so, temo che me ne vergognassi... Boh. Magari potrei fargli uno squillo, magari per vederci al parco! Ma che dico! Mica sono così! Non mi riconoscevo più... Già, quel gruppo di pazzi mi stava davvero cambiando... ma se era in meglio, non c’era problema! Mi precipitai nuovamente sul telefono e digitai il numero:
“...Chi è?”
“Hey Matt! Come stai!? Sono io, Nadia!”
“Oh, ciao Nadia! Io sto bene, tu?”
“Benissimo! Senti, che ne dici se magari ci vediamo al parco per prenderci un gelato?”
“Ehm... Mi piacerebbe, ma questo pomeriggio temo di non potere...”
“Oh! E perchè?”
“Mmmmh... devo studiare...”
“Se vuoi ti aiuto! Ricordati che sono comunque la secchiona della classe!”
“Ma no! Comunque... aspetta, chiedo, resta in linea...”
“Ok!”
Aspettai un paio di minuti, poi lui tornò
“Pronto? Allora, possiamo vederci per studiare, ma fuori casa, sai...mia madre sta pulendo...”
“Perfetto! Ci vediamo tra 10 minuti al parco, porto io il libro!”
“Ok”
 
Mi cambiai con vestiti un po’ più pratici per i miei gusti (maglietta jeans e felpa aperta), intercettai mia madre, e tanto ero felice che le diedi un bacio sulla guancia, e lei mi disse sorpresa:
“Dove vai così allegra? Dal tuo ragazzo?”
“M-ma... Mamma!”
“Scherzo... a dopo tesoro!”
“Ciao!”
 
Poco dopo me ne stavo appoggiata ad un albero aspettando Matt. Ero contenta, di vedere un’amico non solo via facebook skype o telefoni!
 
“Nadia!”
“Ciao Matt!”
“Scusami per il ritardo!”
“Ma che dici? Non c’è problema!”
Sorrise. Mi si avvicinò, e andammo a sederci su una panchina, per studiare.
“Allora... da cosa preferisci iniziare? Greco latino o storia?”
“Cavolo, ho l’imbarazzo solo della scelta...”
“Aleluja! Qualcuno che faccia un po’ di ironia decente! Comunque decido io: storia!”
“Ok, se ti va!”
“Duuunqueee...”
Studiammo il capitolo, io lo ripetevo a lui, lui lo capiva e me lo ripeteva. Metodo semplice veloce e pratico, tra l’altro con un ragazzo come Matt che memorizza tutto così velocemente, ci mettemmo pochissimo.
“Finito! Allora, mancano i compiti di latino e ripassare Greco!”
“Quelli li ho fatti!”
“Allora abbiamo finito!”
“Sì? Pero’, veloce! Sei un’ottima insegnante!”
“Ah, non mettermi in imbarazzo!” risposi fingendo di gongolare
“Mmmh... sto gelato lo vuoi o tua madre non te lo permette?”
“Nono, lo prendo volentieri, ho giusto qualche spicciolo...” rispose frugandosi le tasche e tirandone fuori monetine da 50 centesimi
“Ottimo! Cioè, al massimo te lo avrei pagato io volentieri ma la mia paghetta diventa a poco a poco più piccola...”
Ridemmo. Era da anni che non ridevo così di gusto... allora è a questo che servono gli amici? A renderti felice? Perchè se era così, questi stavano adempiendo perfettamente al loro “compito”! Improvvisamente vidi Matt farsi pensieroso, mentre mi porgeva il gelato che avevo appena pagato.
“Oi Matt? Tutto ok?”
“Sì! Sìsì, sto bene... stavo solo pensando...”
“A cosa?” Chiesi curiosa, uscendo dalla gelateria.
“A... a come la nostra amicizia si sia solidificata in sole 2 settimane, e a quanto tu sia curiosa di scoprire qualcosa su BB, e a come io ne sia preoccupato.”
“Ah Matt! Stai tranquillo! Non mi può uccidere, lo vedo sempre e solo all’interno dell’edificio scolastico! E poi è –più o meno- mio amico!”
“Speriamo...”
“Paranoico...”
 
Finimmo il gelato, ci salutammo, e ci dirigemmo ognuno verso la propria casa.
Ma, tornando a casa, nel parchetto vicino a scuola, intravedo una figura familiare: Beyond Birthday.
Bene, mi avvicino a lui, per fare semplicemente 2 chiacchiere:
“BB?”
“Mh? Ah, ciao Nadia, sei tu...”
“Senti, perchè non ammetti che tu con Alma vai d’accordo? Non c’è niente di male! Anzi!”
“Perchè non è così!”
“Ma lei ha ammesso che tra voi c’è un’intesa...”
“Che!?”
Esattamente in quell’istante, il suo cellulare squillò:
“Pronto?”
rimase in silenzio a lungo, e dopo qualche secondo
“... ho capito. Va bene, a domani”
“Ebbene?”
“Cosa?”
“Come cosa?? Chi ti ha chiamato?”
“Ehm... era Alma che confessava di averti detto che noi due andiamo d’accordo.”
“AHA!!! Lo sapevo!”
“Ok, ma non ti esaltare e NON spargere in giro la voce, va bene?”
“Mh... vedrò... e sempre un bene avere un’arma di ricatto...”
“Sei fastidiosa!”
“Ciao!”
“A domani...”

 
 
(death) Note d’autore:
Ok, questo capitolo mi fa semplicemente schiiifooo!!! Cioè, non so più bene come continuare, e poi mi sembra un po’ banale... Lupa Nera qualche idea me l’ha data, ma non so... cooomunque:
 
*L’Aù sem mao (litteralmente “l’Aù senza mano), è una mossa di capoeira (arte marziale brasiliana, praticata anche da L, come ben si sa) che consiste nel fare una specie di ruota a scopo offensivo, senza una mano.
 
Oh beh, vi saluto, e attendo ansiosa recensioni!

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Capitolo 15
*** Tante novita'! ***


Il giorno dopo nel cortile della scuola, subito mi accorsi che c'era... come dire, odore di pettegolezzo in giro... Le ragazze si riunivano in gruppi, e chiaccheravano sghignazzano... Mi avvicinai ad Anita, che sapeva tutto di tutti, e le chiesi cosa stava succedendo:

Uh? Ah, ciao Nadia! Come stai? Non ho capito molto bene cosa stia succedendo... Comunque ha a che vedere con Alma e BB, temo... che ci sia stata un'altra rissa?”

Ah, giusto, lei non sapeva niente di loro...

La salutai e andai a cercare Mello, convinta che ci fosse sotto lui... lo individuai, al centro di un gruppo di ragazzi, che parlava, al centro dell'attenzione:

Signorino Mello!” gli dissi prendendolo per la maglietta e strattonandolo verso di me, lontano dai suo amici:

Che vuoi?!”

Hai sparso in giro di Alma e BB!?”

Io?? Certo che no!”

E allora di cosa stavi parlando tu con I tuoi amici!?”

Ah... di calcio!”

se, come é vero che io parlo sempre di shopping”

Hai visto recentemente 'trainspotting'?”

Io? Certo che no!”

Ah, ok... comunque no, io non ho detto niente a nessuno!”

Ah no? Ok, volevo farmelo dire da me ma a questo punto... Ti informo che anche un'emarginata sociale, per sopravvivere deve avere almeno un'amica! O, nel mio caso, un amico!”

Detto ciò, pescai dal gruppo un ragazzo. Capelli lunghi fino alle orecchie, castano chiaro, occhi azzurri, alto quasi 2 metri, passo strascicato e erre moscia. Milo.

Hey! Ah, ciao Nadia, ehm... che c'é?”

Ciao Milo, volevo chiederti... di cosa stavate parlando, tu con gli altri?”

Ehm...”

Con la coda dell'occhio vidi Mello che gesticolava come un forsennato, per farlo stare zitto. Lui lo ignorò tranquillamente, e mi rispose:

Boh, non ho capito bene, ma Mello raccontava che un tipo si é messo con una tipa che prima odiava e...”

Capito, grazie Milo!”

Ma io non ho nemmeno... vabé, ciao...

DICEVI MELLO BELLO!?”

uff, va bene, forse qualcosina mi é scappata, ma che vuoi succeda!”

Non so, ORA LO SA TUTTA LA SCUOLA!”

Beh, ma pure tu sapevi la trilogia della storia tra me e Linda, no?”

MA E' DIVERSO!”

E in cosa, dimmi?”

B-beh, noi ti avevamo chiesto chiaramente di non dirlo a nessuno! E poi tu non sei un assassino, e Linda non ti ha mai odiato! O meglio... cioé, hai capito!”

Ok! Ho sbagliato! Ma ora cosa vuoi che faccia?? Non si può certo tornare indietro nel tempo!”

Sbuffai e mi allontanai da prima, prima di avere un qualsivoglia desiderio di ucciderlo senza pietà.

 

Dopo poco, arrivò Alma, anche lei aveva notato lo strano clima presente a scuola...

Ciao Nadia! Come stai? Ci sono novità per caso?” “Sto bene grazie... e sì, qualche novità c'é... purtroppo...Tu? Come stai?”

Tutto ok... raccontami!”

Mh... Allora... Hai presente Mello no? Ecco, lui...”

Le spiegai tutta la vicenda, osservando quasi divertita la sue reazioni, che passarono dalla curiosità alla comprensione della situazione alla rabbia, e infine, come me, all'odio per Mello. La distrassi, comunicandole dell'arrivo di una nuova compagna, anche se a tutti era parso strano il motivo di tale avvenimento a metà anno inoltrato...

Ah, e in che classe va?” “Non ho capito bene, ma mi pare la mia...” “Ah... ma allora posso tranquillamente uccidere Mello, no? Che problema c'é?” “Lascia perdere...”

Ancora pochi minuti al suono della campana... adesso cercavo con lo sguardo la ragazza nuova, per vedere che tipo fosse, probabilmente al suo arrivo sarà circondata da curiosi... ma niente!

Infine entrammo in classe, e vicino all'ingresso intravidi di sfuggita una ragazza, ma non riuscii a vedere chiaramente il suo viso, quindi entrai in classe.

 

Poco dopo ero al mio posto, con BB al mio fianco un po' seccato per la resa “pubblica” della relazione tra lui e Alma, ma abbastanza tranquillo. Almeno finché non entrò la ragazza nuova. Subito l'attenzione di tutta la classe, fu focalizzata su di lei, principalmente quella dei ragazzi. In effetti, non si poteva negare che fosse bella. Magra, ma non semianoressica, mediamente alta, dal bel viso. Capelli rossicci, corti, che su molte sarebbero potuti apparire mascolini, ma non su di lei. Occhi verdi, senza troppe sfumature. Vestita in modo piuttosto semplice, una magliettina senza maniche e dei jeans corti.

Come da rituale, si avvicinò alla cattedra, e cominciò la sua presentazione:

Buongiorno a tutti, il mio nome é Miranda Mores e ho 16 anni come tutti voi suppongo. Pratico judo a 2 anni, e mi piace molto, ormai é diventata la mia passione, io...”

Non fece in tempo a finire la frase che ero già nel mio mondo dei sogni... Però non potei non notare l'irrigidimento di BB alla vista di Miranda, e le continue occhiatine che questa continuava a lanciare al ragazzo... Forse dovrei riferire ad Alma di tenersi il suo ragazzo stretto al guinzaglio...

 

Più tardi, all'intervallo giù in cortile, continuavo a tenere d'occhio Beyond e la ragazza nuova, la quale si era subito ambientata, ma non staccava gli occhi di dosso dal mio compagno di banco. Certo, lui era un bel ragazzo, ma mi sembrava un po' esagerato il suo interesse... Lo vidi passare, con affianco a se Alma (si erano resi conto che era inutile continuare a nascondersi quando erano insieme, ma restavano comunque molto... contenuti), e alla vista della ragazza si irrigidì nuovamente. Stavolta anche Alma lo notò, e, intuii da lontano, gli chiese il motivo di tale preoccupazione, ma non ci mise molto ad arrivarci da sola, notando anche lei I continui ammiccamenti di Miranda, e anche lei, come me, fece 2+2, e subito la gelosia fece il suo corso, e la vidi bombardare di domande il povero ragazzo, che si trovò in difficoltà a seguire anche solo il corso di queste... Mi alzai, e andai a salutare Matt, cosa che non avevo ancora fatto:

Hey Matt! Come stai?” “Mh? Oh, ciao Nadia, bene, tu?” “Tutto ok!” “Bello...”

Senti, che ne pensi della ragazza nuova?” “Mmmh... Miranda, dico bene?” “Già!” “A proposito, eccola!”

Di fatti Miranda si stava avvicinando con fare apparentemente pacifico, con evidente intento di parlarci:

Ciao, molto piacere, io sono Miranda! Sono nuova in questa scuola, e vorrei fare qualche nuova conoscenza! Come vi chiamate?” “Piacere, Nadia” salutai “E Matt!” aggiunse il mio amico.

Mi sembrate simpatici! Comunque, vorrei dire 2 paroline in disparte a Nadia...”

Matt mi lanciò uno sguardo interrogativo, al quale però non badai, perché avevo già intuito ciò che voleva chiedermi:

Dunque cara... Conosci per caso una certa... Alma?” “Si, certo, perché?” “Mmh... Quindi suppongo che tu conosca anche il ragazzo pazzo, Beyond... Birthday, giusto?”

Non mi piaceva come parlava dei miei amici, comunque le risposi, incuriosita: “Si... Perché scusa?”

Vedi... Io lui lo conosco da prima di venire qui, eravamo molto amici... e qualcosa di più... Poi però ha cambiato istituto, ci siamo dovuti lasciare, purtroppo. Ma vedo che si é già ripreso dallo shock mh?”

Veramente stanno insieme da poco e...”

Bene, come lui ha rovinato la vita a me, io con lui farò la stessa cosa, anche se non penso proprio che Roger ne sarà felice, ma non importa.”

Cosa vuoi...”

Lascia perdere bella, penso a tutto io. Grazie e ciao, devo andare, salutami anche il tuo ragazzo.”

Ma che?”

Ma di cosa parlava quella lì? Vendetta? Più di semplici amici? Roger? E...

Il mio ragazzo?

 

 

Poco dopo, mentre tornavo in classe dalla fine dell'intervallo, mi imbattei in una Alma fumante di rabbia e imprecante. Prontamente, prima che facesse pazzie, le chiesi il motivo:

Almalmalma! Che succede!”

DIMMI TUTTO CIÓ CHE SAI SU QUELLA PU****A!!!” Mi urlò contro, indicando la ragazza nuova in allegra conversazione con BB.

G-guarda! Praticamente gli si struscia contro! Farebbe prima a stuprarselo nudo e crudo qua in corridoio no?? Praticamente stanno insieme!!”

ALMA! Uno, moderiamo I termini!! Due, prima di accusarla di qualcosa, verifica che sia vero! E infine, tre, ti faccio notare che non é la prima ragazza che gli ronza intorno! Anche se solitamente sono solo quelle nuove che si interessano a lui! Al massimo, fai con lei una bella chiacchierata chiarendo le cose! E guarda anche il povero BB, come si sente a disagio con lei!!”

Ci voltammo, ed effettivamente BB, mentre Miranda parlava, continuava a farfugliare brevi risposte, a grattarsi la nuca, a cercare di allontanarsi ma per poi essere ripescato da lei... Però suonata la campanella, ciò che vedemmo, non ce lo saremmo mai aspettato:

Per salutarlo, invece di un normale ciao... un bacio. Sulla guancia, ma comunque un bacio. BB diventò rosso (se già gli capitava di arrossire ai baci della sua ragazza, immaginate a quelli di una ex ritornata...), Alma diventò rossa, e io, per solidarietà più che altro, pure.

Ora basta. La picchio.” Purtroppo non riuscii a trattenerla, e lei era già corsa da Miranda, che vedendola arrivare, si girò:

Che c'-”

Non finì la frase che ricevette un pugno ben assestato in faccia, da una mano coperta da un guanto nero borchiato sulle nocche. Non é necessario dire che fece molto male alla ragazza, la quale cadde a terra sanguinante. Io e Matt intervenimmo in suo aiuto, mentre BB tratteneva Alma, che ora si era invece messa a picchiare per l'appunto il suo ragazzo:

Aaah! Lasciatemi che la faccio fuori! E lasciami tu, brutto gigolò!!! Aaaah!! Crepate tutti e 2!!!”

Alma, Alma! Calmati! Non é successo nulla, solo un innocuo bacio sulla guancia!”

Si, ma io non do vaci sulle guancie a dei totali sconosciuti!”

É perché lei é una sua ex!”

Silenzio totale. Forse avevo parlato un po' troppo

ups”

Che??”

Ehm... torniamo in classe! Miranda stai bene che bello, Matt, torniamo nella nostra classe! E anche tu BB! Almina, vai nella tua, ecco, brava, ciao a dopo e tanti saluti!”

E spiccia tentai di scacciare tutti nelle proprie classi. Entrai trafelata nella mia, la lezione non era ancora cominciata, fortunatamente.

 

Dopo scuola, ci incontrammo come al solito io e con I miei amici. Alma non c'era, e quando chiesi a BB dove fosse finita, lui mi disse che l'aveva vista scappare a casa, prima di correre anche lui verso l'uscita per raggiungerla.

Rimanemmo io, Federica, Oriana (un'altra mia nuova amica), Lucia, Anita e Matt. Federica e Oriana andavano dall'altra parte della strada solitamente, mentre Lucia abitava praticamente davanti a scuola e Anita tornava sempre a casa in bici. Fatto sta che alla fine rimanemmo solo io Matt e Mello che si avvicino poco dopo:

Hey Matt, ciao Nadia... Andiamo a casa?” “Direi di sì, no?” “Aha, e... Aspetta! Quella é Linda! Ehm... ragazzi, scusate, devo andare... Capite vero...?” “Per me se te ne vai e' meglio, mi dispiace solo per quella poveretta...” replicai acida io “Grazie eh... mentre te Matt, ci si vede!” “ok”

Camminammo un po' in silenzio, ma dopo poco prese lui la parola:

Mh... Tu conosci tutta la vicenda tra lui e Linda, no?”

Si, tipo che loro stavano insieme, ma lei era paranoica ed era certa che lui la tradisse sempre, anche se non era vero...?”

Esatto!Vedo che sei informata!” “Quando non hai amici, il senso d'osservazione ne giova...”

Oh...”

Camminammo ancora un po' senza parlare, quando lui mi fece una strana domanda...:

Hey Nadia, tu ce l'hai il ragazzo?”

Io subito arrossii. Mi imbarazzavano sempre quel genere di domande, e rispondevo sempre nella stessa maniera, quando me le ponevano” “saranno cavoli miei?” perché ero certa che qualsiasi fosse stata la mia risposta subito mezza scuola ne sarebbe venuta a conoscenza. Ma di lui mi fidavo:

...T-ti pare?” “Ah, come pensavo... Mai avuti?”

Altra domanda imbarazzante... e il peggio e' che un ragazzo l'avevo avuto, in prima... Ma subito avevo intuito che non faceva per me, mi prendeva in giro davanti ai suoi amici, ed era circondato da centinaia di altre ragazze, tra cui Misa, la più carina della scuola (non a mio parere ovviamente). Non capivo proprio infatti come mai avesse deciso di mettersi con me, forse era stata solo una presa in giro, o una scommessa persa... Decisi di confidarmi, e gli raccontai, brevemente e sorvolando alcuni dettagli, questa storia.

Oh, Ma chi e'? Per caso lo conosco?”

No, non penso proprio, ha cambiato scuola l'anno scorso...”

Ne sono felice per lui, senò...” e si mise a mimare una rissa tra lui e un avversario immaginario

Io ridacchiai, per poi rivolgergli la stessa domanda

Ehm, si, qualche ragazza ho avuto, e... oh, siamo arrivati! Vado!”

Note:
Eh, che dire, chappy un po' piu' lungo del solito (per i miei parametri), tanti avvenimente, e quindi aspetto tante recensioni c: ok? A presto!

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Capitolo 16
*** Risse e strane idee di Alma... ***


Ciao tesoro!”
Ciao mamma...”
E' pronto fra mezz'ora!”
Sisi...”

E me ne scappai su in camera. Non avevo nulla da fare in quella mezz'ora. Diedi un'occhiata veloce al calendario:

14 gennaio... 3 giorni al mio compleanno... lo segnai su di esso. Come al solito, avremmo fatto la solita festicciola in famiglia, con solo parenti e amici stretti... Non mi sono mai dispiaciute, ma ora che avevo qualche amico in più, sarebbe stato divertente fare qualcos'altro, con loro... non ci pensai più, giocai un po' al computer, dopodiché andai a pranzare, e cominciai a fare I compiti. Finii verso le 4, ascoltai un po' di musica, incubus, radiohead...

Mi assopii dopo poco, e mi risvegliai al suono del campanello di casa. Mia madre era uscita... uff...

Mi alzai di malavoglia, aprii la porta, e mi ritrovai davanti a casa... Alma.

..hey, ciao Mina...” “Hey Nadia! Ti vedo un po' giù... vuoi che vada?” “Nono, resta pure, stavo solo riposando un poco..” “Ah! Beh, allora ti aggiorno: sono le 18,30! Dai, usciamo, andiamo a fare un giro!” “...e dove...?”
Ok, ho capito, allora staremo qua a chiacchierare, disturbo?” “No no, niente affatto!”

Le mostrai la mia camera, che lei osservò attentamente, esaminando ogni dettaglio, per poi esordire nel suo commento:
“Bella stanza! Però, ci trattiamo bene eh! Che? I green day! Il loro nuovo disco? Ti prego, me lo presti??”

Senza aspettare una mia risposta, prese il contenitore del disco che però scoprì... vuoto.

..? Dov'é il disco?”
Ehm... l'ho prestato a Matt...”
CHE? Matt é stato qui??”
Si, ma un po' di tempo fa... mi pare di avertelo già detto...”
Ah... e... vi siete divertiti?” chiese maliziosa dandomi gomitate sul braccio.

Subito saltai su stizzita e imbarazzata, e cominciai a picchiarla abbastanza amichevolmente, mentre lei rideva senza ritegno.

M-m-ma ALMA!”
Eh! Cosa posso immaginare, voi 2, soli, in una camera, magari chiusa...”
AAALMAAA!!!”
Ahahahahah! Calmati! Perche' te la prendi tanto! Hahahah! Magari... ti piace?” chiese lanciandomi l'ennesima occhiatina maliziosa...
Uffa però Alma! Sei pressaaanteee!” cantilenai
No, sono Alma! Ahahah! Comunque, stai tranquilla, non (pfffftti)ti, anzi, vi prenderò più in giro!”
Se, e io sono un fungo ambulante...”
Si, ok... ma... pffft... sei sicura che non ci sia stato nulla tra voi... un bacetto..?”
NOOO! Piuttosto, tu e BB... se vi... scambiate effusioni soltanto in privato... dove...”
NON mi parlare di quel... quel... uff, ma l'hai visto! Con quella tr***a...”
Ma... vabé... gli ha solo dato un bacio sulla guancia!”
C-che? Si, certo, un innocente bacio sulla guancia, faceva prima a...”
...stuprarlo nudo e crudo in corridoio, l'hai già detto!”
Sgrunt...”
Eddai! Che ti costa perdonarlo!”
Ci penserò... ma... cosa dicevi a proposito dell'essere la sua ex...?”
Ehm... come? Ah, già... Ma no, era così, sul momento, l'enfasi, e...”
Nadia.”
Miranda é venuta da me e mi ha spiegato le sue intenzioni, e temo che voglia riconquistare il tuo ragazzo, e vendicarsi su di lui per averla mollata. Per questo dico che non dovresti prendertela tanto! Vuole separarvi!”
Mah, non so... vedrò...”
Uff... devo andare... ero venuta solo a farti un saluto veloce, massimo 20 minuti... dai, ci vediamo domani!” aggiunse poco dopo guardando l'orologio.
Ok...”

Mentre la accompagnavo alla porta, notai che il suo sguardo si era calato e soffermato sul mio calendario, ma subito se ne distaccò, e mi raggiunse giù per le scale, fino all'uscita, dove ci salutammo.

Il giorno dopo, non era successo nulla di importante, solo un'altra breve rissa tra Miranda e Mina. Era tutto cominciato dal tentativo di Alma di far capire all'avversaria che BB era, come diceva lei, suo. Evidenziava il fatto baciandolo in pubblico, o meglio davanti a lei, e standogli sempre attaccato.

Un giorno la rivale si avvicinò alla coppia, proponendo al ragazzo di bere un caffé con lei, ma Alma si fece avanti, suggerendo di chiederlo prima a lei,se il suo ragazzo poteva bere il caffé con un'altra ragazza e si ebbe una conversazione più o meno così:

Calmati! Va bene, stai tranquilla!”
Dunque?”
Posso andare a bere un caffé con BB, Alma?”
No.”
Perché?”
Perché non voglio."
Ma non ha senso!”
Oh, sì che ne ha, e comunque se non voglio non voglio!”
Mi stai sfidando?”
No! O meglio, se vuoi si, tanto sono un po' fuori allenamento...”
“Ti avverto che io ho fatto 2 anni di kung-fu!”
“Oh! E io 3 anni di tai-chi, 4 di capoeira, 1 di kung-fu e 2 di judo.”
...se, certo, credici...”
Vuoi che te lo provi?”
“Magari...”
Ok...”

5 minuti dopo, Alma aveva messo K.O. Miranda, usando una miscela di tutte le attivita' fatte, eccetto il tai-chi per evitare di ucciderla.

Dicevi?” chiese, tenendo una mano sul suo collo per bloccarla a terra, e un'altra chiusa a pugno in caso di altre repliche, mentre una calca di studenti urlava, facendo il tifo chi a Alma, chi a Miranda:
Niente! Hai ragione tu! Ma ora lasciami andare! Lascerò in pace te e il tuo ragazzo!”
Brava ragazza! E ora corri a casa, corri!”

Appena saputo dell'accaduto, subito andai a cercare la mia amica, e trovatala, la rimproverai per ciò che aveva fatto, poteva essere espulsa, se Miranda fosse andata dal preside!

Beh, l'ho menata fuori scuola no?”
Nel cortile!
Bah, dettagli! Comunque... andiamo in classe?”
M-m-ma... bah... ok...”

Seguimmo le lezioni, fino alla fine delle 5 ore, dopo 1 interrogazione, e 2 verifiche... Ero andata come al solito piuttosto bene, ma ero contenta di non essere piu' la secchiona della classe, studiavo anche un po' meno, per avere piu' tempo libero da trascorrere con I miei amici.

Un paio di giorni dopo, un sabato, subito dopo scuola, Alma fece (a me e a Lucia) una strana proposta...:

“Ragazze? Che ne dite di fare un party stasera??”
Mh... si, perché no!”
Perché sì?”
Così, per toglierci un po' lo stress della scuola!”
Ok, ma... anche se fosse, dove?”
“Facciamo una colletta per affittare un locale!” propose Lucia
La mia casa é grande, ma mia madre non vuole confusione...” dissi io
Invece, casa di mio padre é grande, e lui é via per lavoro!”
Aggiudicata!” esclamò Lucia
Ok...” esitai io
Perfetto! Ci incontriamo, oggi alle 3.30, in via di mio padre, il cui nome vi inviero' poi via cellulare!”
Ok, ma... per cosa ci incontriamo?”
Ah no, non tu! A te ti preparo io, conoscendoti non avrai molti vestiti... qualcosina ti presto, qualcos'altro te lo compro!”
O-ok!”

Perciò, poco dopo mi ritrovai a casa sua, a provare abiti che non mi era passato mai nemmeno lontanamente di indossare.


Note d'autore:
Heyla'! E' da un bel po' che non aggiorno eh! Imploro il perdono! Ma, tra sbalzi di ispirazione e vacanze... 
Ah, e non temete, questa e' solo una parte, ho scritto anche molto altro, n tutto sto tempo!
Beh, a presto, e ringrazio tutti i lettori, e principalmente i nuovi seguitori della storia! 
A presto!


 

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Capitolo 17
*** Festa! (parte 1) ***


Perciò, poco dopo mi ritrovai a casa sua, a provare abiti che non mi era passato mai nemmeno lontanamente di indossare. All'inizio mi mostrò solo dei copribraccia (http://acf rg.com/i/3 00_400_fit /ACfrG/pro ductimg/1/ 156767a1.j pg ) che trovai passabili, indossabili senza problemi, ma quando le chiesi con cosa, lei mi mostrò un vestito che le aveva regalato una parente, sbagliando taglia, e invece della sua M/S, le aveva dato un L. Quello, mi rifiutai categoricamente di indossarlo. Era corto, e completamente nero,con la parte inferiore tutta svolazzante, e la parte superiore... strana!

 

( http://acf rg.com/i/3 00_400_fit /ACfrG/pro ductimg/1/ 196303a.jp g)

 

Di certo non l'avrei mai indossato! Poi, eravamo andate a casa mia, e frugando tra le scarpe di mia sorella trovammo... delle specie di anfibi col tacco. Odiavo I tacchi. Niente da fare, Alma mi obbligò a prenderli, e a provarli. Di lunghezza mi stavano, ma erano scomodissimi! Quando glie lo dissi, lei mi zittì... mah... (http://acf rg.com/i/3 00_400_fit /ACfrG/pro ductimg/1/ 184098a2.j pg)

 

E infine, mancavano gli accessori. Mi diede un collanina con un ciondolo un po' strano, ma piuttosto carino (http://acf rg.com/i/3 00_400_fit /ACfrG/pro ductimg/2/ 232368.jpg) e degli orecchini diversi da mettere spaiati, (http://acf rg.com/i/3 00_400_fit /ACfrG/pro ductimg/8/ 808744.jpg e http://acf rg.com/i/3 00_400_fit /ACfrG/pro ductimg/8/ 806875.jpg ).

 

Dopo tornammo a casa sua, e mi infilò nel bagno, obbligandomi a indossarli. Manco morta. Mi rifiutai categoricamente, ma per quanto insistessi di lasciare stare, che non c'era problema, nulla, lei mi chiuse in bagno con la chiave obbligandomi a stare lì fino a quando non mi fossi vestita. Quasi mezz'ora dopo, riuscii a infilarmi tutti quegli abiti, e a sistemarmi anche il trucco con il mascara l'ombretto e la matita che Alma mi aveva dato.. come fa la gente ad andare in giro vestita così??

 

Fatto! Ora fammi uscire però!!”

Ok, fammi vedere come stai e...”

uscii, camminando a malapena sui tacchi.

Cavolo! Stai benissimo! C'é... Sei meravigliosa!”

Eh, non esageriamo!  Tu non ti cambi però?”

No, mi cambio a casa di mio padre, é lì che ho tutti I vestiti di questo genere!”

Ok, ma IO NON ESCO DA QUI VESTITA COSÍ!”

Pochi minuti dopo, eravamo per strada, io che cercavo di apparire il più invisibile possibile, mentre I passanti mi fissavano, Alma invece che camminava tutta pimpante, fiera del suo lavoro fatto su di me..

Ti odio...”

Lo so cara!”

Grrr...”

eheheh!”

Vabe... chi viene?”

Eh... segreto!”

Almeno questo dimmelo!”

 

Va bene va bene... allora... Anita, Lucia... Federica, Oriana, Mello, Milo, BB, e Matt! Penso di non aver dimenticato nessuno...ah, forse viene anche L!”

C-che!? A-anche I ragazzi??”

Ovvio! Ma non penso che sia quello che ti da fastidio... Almeno con Matt ti divertirai, no?” chiese di nuovo lanciandomi occhiatine maliziose e sghignazzando come una pazza.

Ma la smetti!?” Urlai di nuovo io

Okokok!”

 

Dopo una ventina di minuti (I miei piedi non ne potevano piu'!) giungemmo a casa di suo padre, un'enorme palazzo... viola, con su il numero 48 scritto a indicare il numero della via.. Vi entrammo, e prendemmo l'ascensore per arrivare al suo piano, nel frattempo io e Alma ci mettemmo a chiacchierare, su che vestito avrebbe indossato lei, su com'era la casa... Ma quello lo scoprii pochi minuti dopo, quando entrammo. Erano ancora solo le 4.20, ed eravamo lì solo per far cambiare anche Alma. Lucia non era ancora arrivata, col suo senso dell'orientamento, si sarà sicuramente persa...

 

La chiamai, per darle indicazioni. Arrivò mezz'oretta dopo. Alma non si era ancora cambiata, ma mi spedì alla pasticceria dietro l'angolo a comprare qualche dolce... ma dietro l'angolo non c'era una pasticceria! Girai un po', per vedere se lì intorno c'era qualcosa del genere... Niente. Allora pensai di andare a comprare qualcos'altro, patatine, popcorn, bibite... meno male che in tasca avevo 15 euro... tornai alle 5, e mentre tornavo, feci uno squillo ad Alma, dicendole che non avevo trovato la pasticceria, ma che avevo preso I salatini.

 

C-che? C-cioé, vabene, m-ma devi assolutamente prendere dei dolci! Senti, allora vai al negozio di CD e...”

Ma non usiamo il tuo computer, con itunes e youtube?”

...sì, ma il karaoke...”

Karaoke?? Io non canterò mai in pubblico! Comunque, anche quello, youtube!”

Uffa! Cioé, allora... prendi... c'é... FACCIAMO che resti in giro qualche minuto, tanto per conoscere il quartiere...”

Alma, cosa mi nascondi? Sai, non sono stupida, e ho notato che cerchi di nascondermi qualcosa!”

Non é vero!”

...”

...cioé. E' che Lucia si deve preparare, e non volevo che tu la vedessi pronta! Anche Anita si sta preparando..”

ANITA INDOSSERÁ QUEI VESTITI??”

Noo! O meglio, io avrei voluto, ma lei ha insistito e minacciava di mordermi se avessi perseverato in quest'idea...”

..Ah... e come si vestirà?”

Vedrai... senti, torna tra un'oretta, così che tutto sara già più che pronto, ok?”

Ok... Ma dove posso andare vestita così!”

Allora gira un po' per il nostro edificio! Dormi! Arrangiati, che ti devo dire!?”

Bah... ok, grazie eh...”

 

Gironzolai un po' per l'edificio (che effettivamente era gigantesco), poi uscii, nonostante il mio aspetto, e andai al parco, sull'altalena... Anche là, I bambini mi indicavano col braccio, mentre I miei coetanei, qualcuno si girava verso di me, ridacchiando, qualcun'altro interessato al vestito...

Trascorsa un'ora, mi recai nuovamente a casa del padre di Alma. Mi persi un paio di volte per l'edificio, ma infine trovai la porta chiusa. Citofonai. Niente. Lo rifeci, e niente ancora. Poi mi accorsi che la porta era semichiusa. L'aprii. Tutto buio. Mi stavo già spaventando, quando le luci si accesero, e un sacco di gente salto' fuori, urlando:

 

TANTI AUGURI!!”

AAAAH!!!” urlai, sorpresa

C-CHE! MA RAGAZZI! Oddio, é vero, oggi era il mio compleanno...”

Te ne eri dimenticata?? Ma com'é possibile! Io lo aspetto per tutto l'anno!” esclamò Oriana

Eeeeh... non proprio dimenticata... cioé...”

Cioé cercavo di non pensarci, certa che nulla di tutto ciò sarebbe accaduto.

Uao! E-e poi, guardatevi, siete bellissimi! Guarda il tuo vestito Alma!”

E, nonostante a me quel genere non piacesse molto, Il vestito di Alma, su di lei, stava benissimo. Era simile al mio, pero' rosso, e con un bel motivo a scacchi! (così: http://acf rg.com/i/3 00_400_fit /ACfrG/pro ductimg/1/ 199023am.j pg)

Degli anfibi (normali, beata lei... http://acf rg.com/i/0 _0_fit_fff fff__png/A CfrG/produ ctpics_ful lsize/1/17 0992a.jpg),

dei copribraccia ( http://acf rg.com/i/3 00_400_fit /ACfrG/pro ductimg/2/ 205564am.j pg ) e vari ciondoli, tra cui un anello col teschio (http://acf rg.com/i/3 00_400_fit /ACfrG/pro ductimg/2/ 219218a.jp g), 1 orecchino solo, alquanto (a mio parere) singolare (http://acf rg.com/i/3 00_400_fit /ACfrG/pro ductimg/8/ 841167m.jp g) e infine un ciondolo molto carino! (http://acf rg.com/i/3 00_400_fit /ACfrG/pro ductimg/2/ 200308a2.j pg) I capelli, erano tenuti sciolti, e il trucco era bello e accurato, che evidenziava la forma degli occhi.

 

Anche Lucia, era vestita molto bene. Aveva un vestitino nero con il collo e le maniche (corte) nere e blu (http://acf rg.com/i/0 _0_fit_fff fff__png/A CfrG/produ ctpics_ful lsize/2/21 9459a.jpg ma senza teschietto). Capelli tenuti legati, e all star blu.

 

Anita, invece aveva un semplice vestito nero, con un fiocchetto bianco sulla scollatura (NdA:per questo non ci sono immagini, me lo sono immaginata sul momento) e ballerine nere.

C'erano infine Federica e Oriana, vestite con una giacca di pelle, sotto, Fede una maglietta colorata da lei con la candeggina, e Oriana una camicia scura con su scritto in bianco 'loves Chris'... Pantaloni jeans scuri, con una catena.

 

I ragazzi invece erano vestiti normalmente, Mello con una giacca di pelle nera e dei pantaloni (anch'essi di pelle nera) da un laccio piuttosto ambiguo... cercai di non pensarci piu'. BB era vestito con la solita maglietta di cotone nera e pantaloni jeans scuri. C'era L, che incredibilmente era venuto anche lui, ma non si era degnato nemmeno di cambiare vestito, ed era venuto con jeans un tempo blu, ora schiariti, e una maglietta bianca. Infine Matt, era vestito con una maglietta a righe rossa e nera, felpa beije, pantaloni aderenti, e googgles, dai quali non si era voluto separare.

 

Quando le luci erano state accesa, subito era partita la musica con una canzone dei Beatles.

Ero felicissima, e stavo chiacchierando con tutti per sapere come avessero preparato la casa in un'ora sola. Difatti, erano appesi ovunque cartelloni con su scritto “Tanti Auguri” “Buon compleanno Nadia” e simili, c'era un tavolo pieno di salatini e dolcetti (alla fine glie li avevo dati), e dalle casse sparpagliate per la casa, la musica che ne usciva pareva essere ovunque. Poi, una decina di minuti dopo, Alma salì sul tavolo, prese il microfono, e, richiamata l'attenzione di tutti, annunciò l'inizio del karaoke. Subito balzai su:

A-ha! Nonononono! IO non mi metto a cantare!”

Sisi, calmati! E poi... vedremo... comunque non dobbiamo per forza partire da te, ma vedrai, arriverà il tuo turno..”

Tze'! Aspetta e spera!”

Ok... chi vuole venire a cantare?” urlò poi

All'inizio nessuno si fece avanti. Solo dopo un po', Oriana e Federica decisero di farsi coraggio e cantarono una canzone dalla serie Glee. Non avevano delle voci particolarmente belle, ma in compenso erano molto intonate. Finita la performance, applaudimmo tutti. Poi Mello e Matt avevano cantato scherzosamente e ironicamente la canzone “E' affetto per chi lo sà da scrubs in italiano. Tutti ci mettemmo a ridere, per il modo esilarante con cui interpretavano la scena. Cercammo di convincere anche L o BB a cantare, ma quando capimmo che con il primo era una causa persa,      ci concentrammo solo sul secondo:

Eddai BB! Tipregotipregotiprego!!” continuava ad implorarlo Alma, abbarbicata al suo braccio.

No! N-non cercare di convincermi! Lo sai che non ce la fai con quella faccina! P-per quanto sia carina!”

Ooooouwn... che tteeeenerooo!! Ma ora tu canti.”

Nooo!”

Si! Eddai! Tipreeeeeegoooo!”

NO!”

Ok, ho capito, se non mi vuoi fare un favore... snif, me ne andrò in quell'angolino, sola soletta, aspettando che tu ti decida... sigh...”

Ma no, cioé, io non canterò, ma tu..”

Niente, lei si era messa in un angolo, mentre Oriana si riesibiva, stavolta da sola.

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