Si è Fratelli anche da Lontano...
prima parte – Romano
 

A volte mi manca, mio fratello.
Siamo stati separati da un giorno all’altro senza che nessuno ci dicesse nulla
e io, da stupido, mi sono anche sentito in colpa.
Per cosa?
Ricordo ancora le parole di nostro nonno, chiare nella mente come questo stupido sole spagnolo
che mi sveglia tutte le mattine da quando sono qui.
“Lovino devi proteggere tuo fratello minore. È un duro compito, ma è questo il tuo dovere”
Io ci ho provato, nonno… ma come posso proteggerlo se mi trovo così distante da lui?
Feliciano mi raccomando resisti. E non fare nulla di stupido mentre non ci sono.
Ti verrò a prendere.
Lo farò, appena il bastardo si sarà convinto che non so fare nulla.
Lo prometto.

Si è Fratelli anche da Lontano...
seconda parte – Feliciano
 

Il fratellone Romano è stato portato via l’altro giorno e mi ha lasciato solo.
Austria-san non vuole darmi la pasta per cena ed è da giorni che muoio di fame, però non mi trovo poi così male.
Ungheria-san è sempre molto gentile, mi ha prestato tanti suoi vestiti e mi aiuta sempre a fare le pulizie.
Chissà come se la starà cavando il fratellone?
Mi spiace che ci hanno divisi ma sono sicuro che mi verrà a trovare presto e gli mostrerò tutti i miei disegni nuovi!!
So che non mi devo preoccupare perché è coraggioso e Spagna lo tratterà bene, però vorrei non essere tutto solo qui
senza nemmeno un po’ di pasta…
«Ita-chan vedi questo bambino?»
Ungheria mi ha portato davanti ad un ragazzino strano vestito tutto scuro e con due grandi occhi blu.
«Vivrà con noi da oggi… fate amicizia» mi dice lei con un sorriso.
Rimango un po’ perplesso, il ragazzino mi squadra intimorito. Penso che infondo stare qui non sia male, ora che non sarò più solo.
Gli prendo la manina e gli sorrido come meglio posso anche se, sai fratellone, mi manchi tanto.
«Vuoi che ti insegno a disegnare?» gli chiedo timidamente.
Il bambino mi scruta leggermente rosso in volto, poi annuisce.
Non vedo l’ora di presentartelo, fratellone.