It's gotta be you.

di ohijackles
(/viewuser.php?uid=150393)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Stop acting like a child! ***
Capitolo 2: *** We should stop meeting like that. ***
Capitolo 3: *** It's my birthday today? ***
Capitolo 4: *** What kind of best friend are you?! ***
Capitolo 5: *** Sorry, I just.. Can't ***
Capitolo 6: *** This is war! ***
Capitolo 7: *** Sunday bloody sunday. ***
Capitolo 8: *** You make me a better person. ***
Capitolo 9: *** Toc Toc, I'm who you don't want me to be. ***
Capitolo 10: *** You lied. ***
Capitolo 11: *** I'm sick and tired of being sick and tired. ***
Capitolo 12: *** Oh I wish that was me. ***
Capitolo 13: *** Now that you can't have me, you suddently want me. ***
Capitolo 14: *** Just friends? ***
Capitolo 15: *** Vas Happenin? I mean, what's happening? ***
Capitolo 16: *** You are the best thing that's ever been mine. ***
Capitolo 17: *** What the hell was I thinking? ***
Capitolo 18: *** Why me? ***
Capitolo 19: *** Dreams can confuse you. ***
Capitolo 20: *** We gonna be all right. ***
Capitolo 21: *** Oh shit. ***
Capitolo 22: *** It couldn't be better. ***
Capitolo 23: *** Something's not right. ***
Capitolo 24: *** Too many questions, I'm gonna explode. ***



Capitolo 1
*** Stop acting like a child! ***


Capitolo 1.

Le lacrime mi rigavano il volto mentre con sguardo perso guaradavo fuori dall'oblò di quel maledetto aereo che mi stava portando via dalla mia casa, dalla mia migliore amica e da colui che era stato il mio primo vero ragazzo. Le cuffie nelle orecchie non mi fecero percepire la voce di mia madre, che, esasperata dai continui richiami, mi tirò un pugno sulla spalla.
"Ahia!" esclamai togliendo le cuffie dalle orecchie "Che vuoi?"
"Liz, non essere così acida.."
"HAYLEY, per te è Hayley. Per gli amici è Liz.." dissi scontrosa.
"Hayley Elizabeth Pierce, piantala di rispondere così male a tua mamma." s'intromise mio padre.
"E tu cosa c'entri?" lo fulminai con lo sguardo più fulminante che mi potesse venire "Cosa c'è, mamma?" chiesi
"Asciugati quelle lacrime." disse lei con tono pacato.
Con le maniche della mia felpa mi tirai via le ultime lacrime che mi rigavano le guance "Tutto qui? MI hai fatto interrompere la canzone per dirmi di smettere di piangere? Non mi merito un po' di tristezza dopo quello che mi avete fatto?"
"No. Volevo dirti che la hostess ci ha avvisato che stiamo atterrando. Devi spegnere quell'affare."
"Si chiama Ipod mamma. I-P-O-D!" dissi spegnendolo. Tornai a guardare fuori; ci stavamo avvicinando a terra, le luci di quella città che mi avrebbe fatto da casa per i prossimi anni apparvero da sotto le nubi.
"Bah.. Londra. Cosa ci trovano di speciale in questa città proprio non lo capisco.." dissi sottovoce.
Dopo l'atterraggio le persone iniziarono ad uscire dall'aereo. "Toh, piove. Non me lo sarei mai aspettato" borbottai mettendo piede fuori dall'aereo.
"Hayley, vuoi piantarla di lamentarti? Ti ci abituerai.." rispose mio padre.
"Non stavo parlando con te." sbottai aumentando il passo e lasciando i miei genitori indietro. Entrai nell'aereoporto più famoso di Londra, l'Heathrow; era enorme. Mi stavo guardando intorno incantata da tanta bellezza quando qualcuno mi venne addosso. Mi ritovai con il sedere per terra e un forte dolore al braccio.
"Oddio, scusami!" disse il tizio fermandosi e tornando indietro per darmi una mano. 
"Nah, niente di che. Tutto a posto." dissi poco convincente. Il ragazzo rise e mi tese una mano per aiutarmi ad alzarmi. La afferrai con il braccio buono e con uno strattone mi ritrovai con la sua faccia molto, molto, vicino alla mia. Arrossi di botto e mi allontanai un po' da lui; era vestito con una maglia bianca a righe rosse e dei pantaloni beige. Lo guardai in faccia e mi sorrise. Cavolo se era bello: occhi azzuri, capelli castani e un sorriso incredibile.
"Ehm, hai intenzione di lasciarmi la mano o devo venire a casa con te?" chiese con tono divertito. Abbassai lo sguardo e notai che la mia mano era ancora stretta nella sua; mollai subito la presa. "Oh, s-scusami" dissi balbettando.
"Nah, niente di che. Tutto a posto." disse lui facendomi il verso "Comunque piacere! Io sono Loui.." il ragazzo non fece in tempo a terminare la frase che mio padre con una presa salda mi afferrò il braccio dolorante dopo la caduta e mi trascinò via. Guardai per l'ultima volta quel ragazzo, il quale aveva teso la mano per presentarsi e ce l'aveva ancora lì a mezz'aria, prima di voltarmi verso mio padre e urlargli contro: "Si può sapere cosa vuoi TU dalla mia vita?"
"Si può sapere cosa stavi facendo TU con quello sconosciuto?" urlò lui di risposta. Metà dell'aereoporto si era girato nella nostra direzione per vedere cosa stava succedendo; diventai subito rossa in volto.
"Non era uno sconosciuto!" abbassai la voce cercando togliere il braccio dalla mano di mio padre.
"Ah sì? E allora avanti, dimmi come si chiama." disse lui fermandosi.
"Bè.. Lui.. Vedi.. E' che sei arrivato tu.. E.. Si chiamava Loui-qualcosa." cercai di trovare un nome possibibile, ma prima che ci arrivassi, mio padre sbottò: "Loui-qualcosa eh? Ma fammi il favore Hayley. Cresci un po'. Andiamo a prendere il taxi, forza."
"Ma.. E le valigie?" chiesi guardandomi intorno nella speranza di rivedere Loui-qualcosa, mentre mio padre mi trascinava per il braccio.
"Già prese. Cammina."

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** We should stop meeting like that. ***


Capitolo 2.
 
"Mamma ma devo per forza andare in college? Una scuola normale no eh?" dissi guardando mia mamma. Il taxi ci stava portando nella mia futura casa, l'East London College.
"Si, tesoro. Noi non saremo quasi mai a casa, e nonna non è più in grado di badare a te.."
"Ma Buddha ha bisogno di me!
"E' un cane, tesoro. Lo cureremo noi e la nonna." disse lei esasperata.
"Ah, quindi la nonna non può tenere me, ma un cane sì. Wow." guardai fuori dal finestrino; il panorama era incredibile, nonostante la pioggia. Colline verdi, pratoni, campi di coltivazioni.. Tutto quello che una ragazza come me poteva desiderare. 
Il resto del viaggio proseguì in totale silenzio, e dopo una quarantina di minuti di viaggio, il taxi si fermò.
Il college era una meraviglia, di epoca medievale; assomigliava ad un castello. Sembrava magico. Mi scappò un "wow" e con la coda dell'occhio vidi mio padre sorridere. 
"Sapevo che ti sarebbe piaciuto" disse allegro. 
"Non mi avevate detto che era così.. E' bellissimo! Sto iniziando ad apprezzarlo!"
Papà mi aiuto a prendere le valigie, e con la mamma che ci seguiva entrammo nel college alla ricerca della segreteria. 
Arrivatì là, ci accolse un uomo paffutello di circa cinquant'anni con gli occhiali, che si trovava dietro una scrivania. 
"Buongiorno! Lei dev'essere la nuova studentessa! Benvenuta!" disse allegro.
"Si, sono io!" risposi alzando la mano.
"Hayley Elizabeth Pierce, giusto?"
"Yep.."
L'uomo si mise a cercare su una lista di nomi e dopo cinque minuti di ricerca esclamò: "Eccola qui. Pierce, stanza num.. Oh." si bloccò di colpo.
Guardai preoccupata mio padre, il quale ricambiò lo sguardo.
"C'è qualche problema?" chiese mia mamma con voce acuta, la solita che le veniva quando entrava nel panico.
"Oh, no. C'è stata un po' di confusione.. Vede.. Il fatto è che la signorina Pierce non è stata inserita in nessun dormitorio femminile e ora sono al completo.." spiegò l'uomo.
Mia mamma emise un piccolo urlo e mio padre trattenne il fiato.
"Oh bene. Perfetto. Ma', pa' non avete altra scelta. Dovete portarmi a casa con voi." dissi io felice di quella notizia prendendo le valigie pronta ad andarmene.
"Ma.." disse flebilmente il signore interrompendo la mia fuga "Ma ci sarebbe una soluzione!".
"Oh cribbio!" sussurrai. 
"I dormitori femminili sono al completo. Ma si da il caso che ci sia un posto vagante nella stanza di cinque ragazzi.."
"Woah, fermi tutti. Lei mi sta dicendo che io dovrei passare un anno intero in una stanza con cinque, dico CINQUE, ragazzi?! Oh no, non se ne parla neanche!"
"E' l'unica possibiltà che hai. Noi non ti portiamo a casa. O i ragazzi, o lo sgabuzzino. Scegli tu." mi rimproverò mio padre.
"Io.. Oh uffa. Va bene, vada per i ragazzi." sbuffai.
"Perfetto!" disse l'uomo paffuto allegramente "Queste sono le chiavi, seguitemi che vi guido al vostro dormitorio."
Si incamminò e noi lo seguimmo. "Pa', ma chi è questo qua?" gli chiesi sottovoce.
"Ma che sbadato che sono! Niente presentazioni! Io sono Charlie Cooper, il vice." disse bloccandosi e allungando la mano paffuta a mio padre.
"Piacere, io sono Alex Pierce e questa è mia moglie, Kate." entrambi strinsero la mano al vice e proseguimmo per la nostra strada.
Io mi guardavo intorno attonita, stupita da tanta bellezza; mi erano sempre piaciuti i palazzi d'epoca, ma mai avrei pensato di studiarci dentro. Enormi colonne di pietra reggevano il soffitto imponente, le pareti erano tutte affrescate da dipinti medievali e c'erano almeno un milione di scale in pietra.
I dormitori si trovavano all'esterno del palazzo ed erano poco più moderni del college.
"Eccoci qua, questa è la sua palazzina. La camera è al piano di sopra. Ci scusi ancora per l'inconveniente" detto questo si allontanò.
Mio padre mi aiutò a portare le valigie al piano di sopra, mentre mia mamma ci seguiva singhiozzando. "Già stai piangendo ma'?"
Arrivati al pianerottolo, la porta con su il numero 146 era la prima. Presi le chiavi ed aprii la porta.
La camera, o per meglio dire, la 'mini-casa' era enorme: sei camere da letto, un bagno, una cucina e un salottino molto carino.
"Woooooooow" eslamai appoggiando le valigie per terra.
"Bè, direi che è ora dei saluti" disse mio padre.
Mia mamma piangeva, quindi corsi da lei e l'abbracciai. "Mi mancherai Liz"
"Mi mancherai anche tu ma'". Sciolsi l'abbraccio e mi voltai verso mio padre, il quale aveva gli occhi lucidi.
"Oh no, non anche tu!" gli saltai al collo "Ti voglio bene pa'."
"Anch'io te ne voglio. Fai la brava mi raccomando" disse sciolgiendo l'abbraccio e dirigendosi verso la porta.
"Salutatemi Buddha e ditegli che gli voglio bene e che è colpa vostra se non sono con lui!" urlai prima che mio padre chiudesse la porta.
Dei ragazzi nessuna traccia, meglio per me. Mi diressi barcollando sotto il peso delle valigie verso l'unica camera che sembrava essere ancora libera e vi buttai le valigie.
Tirai le casse fuori dalla valigia a mano, ci misi l'Ipod e feci partire la musica, pronta a svuotare quell'amor di Dio che mi ero portata. Dopo una mezz'ora di traffici per sistemare tutte le mie cose, i ragazzi non erano ancora arrivati; decisi allora di uscire per vedere un po' com'era il college. Presi l'Ipod, il BlackBerry dalla borsa, le chiavi e mi diressi verso la porta. 
Feci per aprirla quando qualcuno aprì la porta da fuori prima di me. Ovviamente non feci in tempo a fermarmi che andai addosso a quel qualcuno e mi ritrovai con il sedere per terra per la seconda volta in un giorno.
"Ahia!" esclamai.
"Sai, dovremmo smetterla di incontrarci in questo modo" disse divertita una voce familiare.




Punciorno!! :D
Se vi va followatemi su Twitter, sono @xBooBear_.
E' solo il secondo capitolo, però spero che vi piaccia. :). Recensite, magari. Mi farebbe piacere.. 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** It's my birthday today? ***


Capitolo 3.

Sollevai lo sguardo e vidi chi non mi sarei mai aspettata di vedere.
"Tu?" dissi stupita.
"Già. Io. Il ragazzo dell'aereoporto." rispose porgendomi la mano. La afferrai e mi tirò su. "Si può sapere cosa ci fai tu nel nostro dormitorio?" chiese entrando.
"Bè.. E' una lunga storia" iniziai, pulendomi i pantaloni "C'è stato un errore con la mia iscrizione e non mi avevano messo in nessun dormitorio femminile e questa era l'unica stanza con un posto libero.." rinunciai all'idea di uscire e appoggiai ipod e BB sulla poltrona del salotto. 
"
Ferma un attimo.. Quindi mi stai dicendo che condividerai con noi ragazzi la 'casa'?" chiese trattenendo visibilmente una risata.
"Eh già, che peccato eh? Niente più libertà!" risposi io allargando le braccia. 
"Oh, wow. Povera te.. Comunque ciao! Io sono Louis Tomlinson.." disse allungandomi la mano. Ci misi un secondo a capire cosa voleva, ero distratta dai suoi occhi "Dovresti stringermi la mano, e dirmi il tuo nome.." sorrise facendomi tornare alla realtà. "Oh, ah già. Loui-qualcosa.. Louis.. Piacere, io sono Hayley Pierce, per gli amici Liz." mi guardò con sguardo interrogativo.. "All'aereoporto, non avevi finito di dire il tuo nome. Mi avevi solo detto 'Loui' e quando mio padre mi ha chiesto come ti chiamavi ho risposto con 'Loui-qualcosa'.." arrossii.
"Non ce ne vuole molto per arrivare da Loui a Louis eh!" rise "Comunque mi stavo chiedendo perchè Liz.. Cosa c'entra con Hayley?"
"Il secondo nome. Hayley Elizabeth Pierce"
"Oh capisco" si avvicinò al frigo e lo aprì "Vuoi una carota?" chiese allungandomi l'ortaggio.
"Perchè no? Sto morendo di fame.." dissi avvicinandomi.
"Ti piacciono le carote?" mi guardò stupito.
"Scherzi? Le amo!" la addentai con gusto e mi sedetti al tavolo.
"Allora, dimmi. Di dove sei?" chiese sedendosi a sua volta. 
"San Francisco.." dissi guardandomi intorno.
"Oh, America! E come mai sei qua?"
"Mamma e papà volevano cambiare aria.. E hanno preso lavoro qui e quindi.. Ehy, non è che ci sarebbe un'altra carota per me?" chiesi interrompendo il discorso.
"Certo che sì! Stai parlando con Mr. Carota! Te la prendo subito!" disse alzandosi "Hai già messo le cose a posto nella tua stanza?" chiese con la testa nel frigo.
"Yep, fatto tutto!" dissi dirigendomi verso Louis che mi stava allungando il cibo.
La porta si aprì improvvisamente, feci un salto per lo spavento e mi voltai; un ragazzo con i ricci entrò e si bloccò appena mi vide. I suoi occhi erano di un verde acqua magnifico, sembrava quasi di poterci nuotare dentro. 
"Oh, scusa Lou. Non volevamo interrompervi. Torneremo tra un po'. Dietro front ragazzi, Lou è impegnato!" urlò rivolgendosi a qualcuno dietro la porta, così che io non li potevo vedere. Il riccio fece per andarsene quando Louis lo bloccò. "Fermo lì Harry! Lei è la nostra nuova coinquilina, Hayley Elizabeth Pierce, per gli amici Liz" disse tutto d'un fiato. Sorrisi dopo quella presentazione e mi diressi con la mano alzata verso il riccio.
"Woha, frena un secondo la lingua Tomlinson. Coinquilina?! Stai cercando di dirmi che..". Abbassai la mano, mi fermai a pochi metri da lui e lo interruppi "Vivrò con voi per il resto dell'anno, si..".
"Oh cribbio.." sussurrò il ragazzo.
"Qualche problema?" chiese Louis poco felice della reazione dell'amico.
"Nono, nessun problema.. E' solo che mi dovrò ricordare di smettere di girare per casa nudo.." rispose lui. Una risata fragorosa travolse Louis che non riuscì a trattenersi.
"Coooomunque, piacere! Io sono Harry Styles" disse tendendomi la mano. Lo guardai per bene in faccia: i suoi occhi erano qualcosa di magnifico. "Piacere" gliela strinsi.
Un ricciolo ribelle gli cadde davanti agli occhi, lui con un movimento della mano se lo tolse tranquillamente. A quanto pare sapeva come comportarsi con le donne, quel semplice movimento mi aveva fatto andare le viscere in subbuglio.
"Ehy, dove sono gli altri?" intervenne Louis affacciandosi sul corridoio "Wheilà, tizi. C'è qualcuno che dovete conoscere!" urlò. Non riuscii a trattenere un sorriso, quel ragazzo era così simpatico!
Altri tre ragazzi entrarono nella stanza, uno dietro l'altro; il primo ad entrare aveva la carnagione più scura degli altri, gli occhi e i capelli quasi neri. Il secondo che entrò aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri come il mare. L'ultimo ad entrare era riccio quasi quanto Harry con gli occhi marroni. Cavolo, cinque ragazzi di una bellezza assurda. Ringraziai Dio per avermi fatto finire in una camerata così bella prima di guardare un po' imbarazzata i tre.
"Ragazzi.. Amici.. Fratelli.." attaccò Louis "Lei è la nostra nuova coinquilina.." Harry s'intromise "Hayley Elizabeth Pierce, per gli amici Liz!" concluse. I due si guardarono e si scambiarono un sonoro cinque (?).
I tre ragazzi si stavano ancora fissando increduli e fu il biondo a parlare per primo "Avremo una ragazza per coinquilina?"
"Mi dispiace dirvelo, ma non stanno scherzando!" dissi.
Sul volto dei ragazzi si creò un sorriso.
"Che, è per caso il mio compleanno?" chiese quello più scuro di pelle avvicinandosi "Piacere, io sono Zayn Malik" sorrisi e gli strinsi calorosamente la mano.
Il secondo che si fece avanti fu il biondino "Ciao! Io sono Niall Horan!" disse sorridendomi con accento irlandese.
L'ultimo si avvicinò cauto "E io sono Liam Payne, e ti do il benvenuto nella nostra casa!"



Puonasera!! :D
Questo è il terzo capitolo! (ma và?!). Non sono molto brava a comunicare, quindi vi chiedo solo: una piccola recensione mi farebbe molto più che piacere.. :)
Spero che continuiate a leggere questa FF: è la prima e devo prendere confidenza con la storia. :S
Followatemi su Twitter! Sono @xBooBear_. 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** What kind of best friend are you?! ***


Capitolo 4.

"Sveglia e brilla signorina!" urlò qualcuno da fuori la mia camera.
"Mhm, ancora dieci minuti mamma!" mugugnai mettendo la testa sotto il cuscino.
"Questo lo prendo come un insulto Liz! Daaaai, non vorrai mica fare tardi il tuo primo giorno di lezione!"
"Ghhhhn, lasciami in pace!" urlai da sotto il cuscino.
"Okeeey, non mi lasci altra scelta.." qualcuno entrò in camera "dovrò svegliarti con la forza!" sentii il ragazzo togliermi il cuscino e tirarmi giù le coperte.
"Ehy! E se fossi nuda?!" gridai mettendomi a sedere. Louis mi guardava sorridendo e si sedette sul letto.
"Bel pigiama!" esclamò. Era una maglietta grigia con su scritto "I love English Boys" e dei semplici pantaloncini grigi.
Arrossii "E' un regalo che la mia migliore amica mi ha fatto prima di partire.. Non avrebbe mai immaginato che sarei potuta finire in una camerata di soli ragazzi.." dissi coprendomi la faccia con le mani colta dall'imbarazzo.
"No, è simpatica! Su, vestiti che sei l'ultima. Siamo tutti di là" fece lui alzandosi e uscendo. 
Mi alzai a fatica e strascicando i piedi mi diressi verso il mio amato Ipod. Feci partire la musica e cercai nell'armadio cosa mettere: optai per dei pantaloncini grigi sopra i collant e una maglietta bianca bucherellata qua e là. Per coprirmi scelsi una camicia boscaiola con quadrati rossi e neri; ai piedi misi dei comodi stivali che mi arrivavano poco sopra la caviglia. Misi le mani nei miei capelli rossicci con alcune meches nere lunghi fin sotto il seno per cercare di decidere come pettinarli: decisi di lasciarli al naturale. 
Preparai la borsa e ci misi l'essenziale: Ipod, BB, penne e alcuni quaderni. Uscii dalla camera e ritrovai i ragazzi in cucina intenti a mangiare; Louis aveva la testa nel frigo e appena la sollevò e mi vide, rimase a bocca aperta con il latte in mano. Di conseguenza tutti i ragazzi si voltarono e rimasero di stucco; Zayn si stava sporgendo così tanto dalla sedia per vedere meglio, con il collo teso dietro la testa di Liam, che rischiò di cadere dalla seggiola. 
"T-tutto bene? Avete visto un fantasma per caso?" chiesi voltandomi alla ricerca di ciò che attirò la loro attenzione; appena mi resi conto che ero io, arrossii.
"Liz, guarda che hai dei buchi nella maglietta" puntualizzò Harry per interrompere quel silenzio che si stava facendo imbarazzante.
"Come sei spiritoso, Harry. Davvero divertente." dissi avvicinandomi a Louis e afferrandogli il latte dalle mani "Grazie mille".
I ragazzi tornarono tranquillamente alle loro tazze. 
"Che c'è da mangiare?" chiesi prendendo una tazza e sedendomi vicino ad Harry.
"Ci sono gli Special K, il modo migliore per iniziare la giornata (the best way to start a day), oppure Nutella e fette biscottate" elencò Louis sedendosi al mio fianco.
"Mhm, vada per gli Special K. Niall, me li passeresti per favore?" tesi la mano verso la scatola e Niall li spinse verso di me "Grazie". Me li versai nella tazza e iniziai silenziosamente a mangiare.
"Fe leffioni hai osci, Lish?" chiese Liam a bocca piena. Louis lo fulminò con lo sguardo e gli tirò una gomitata. "Oush! Fe sciè?" chiese innocentemente l'amico.
"Se non sbaglio alla prima ora ho letteratura" risposi io ridendo.
"Ehy, anche noi!" dissero in coro Harry e Louis, ai quali si illuminarono gli occhi.
Mi alzai per mettere la tazza nel lavandino, e sentii Niall sussurrare: "Mi raccomando, non uccidetevi per prendere posto vicino a lei, eh!". Sorrisi, senza capire che cosa ci trovassero in me..
"Perfetto, così mi insegnate la strada per l'aula. Vado un secondo in bagno per finire le ultime cose e sono subito da voi, d'accordo?". Louis ed Harry si alzarono e andarono nelle loro stanze; io mi avviai in bagno e feci ciò che dovevo fare. Mi misi un po' di matita negli occhi ed uscii; i due mi stavano aspettando all'entrata. 
"Pronta?" mi fece Louis. Presi la borsa che avevo lanciato sulla poltrona e annuii. "Cià ragazzi! Ci vediamo più tardi, se non mi perderò." dissi uscendo. 
Stavamo camminando uno di fianco all'altro quando Louis disse: "Sai, stavo pensando a ieri sera.." iniziò.
La sera prima ci eravamo fermati tutti a mangiare una pizza seduti nel salotto, parlando delle rispettive vite.
"Si?" lo incitai.
"Ci hai raccontato tutto, o quasi tutto, ma nessuno di noi ti ha chiesto quanti anni hai.." finì Louis. 
"Oh, ah già.. Ho ben 17 anni.." risposi guardandomi intorno, cercando di ricordarmi la strada. 
Il resto del 'viaggio' proseguì in silenzio; dopo aver superato il cortile esterno, attraversato una decina di corridoi e percorso almeno un milione di scale, arrivammo finalmente all'aula.
"Cavolo, qui io mi perderò di sicuro.." borbottai fermandomi davanti alla porta. Louis mi mise una mano dietro la schiena per incitarmi ad entrare e il mio cuore iniziò a battere incredibilmente forte e avevo quelle che vengono solitamente chiamate "farfalle allo stomaco".
Mi sedetti vicino a Louis con Harry che ci guardava in cagnesco dal banco di fianco al nostro.
"La prossima volta mi metto vicino a te, promesso." gli dissi sorridendo; lui ricambiò e per un momento non capii più niente.
Ero confusa, e anche molto. Avevo appena chiuso con il mio vero primo ragazzo e ora che mi ero trasferita, provavo qualcosa per due ragazzi diversi, entrambi fantastici.
La lezione proseguì bene, come le altre due; mi ritrovai con Liam durante biologia e con Niall durante matematica. Dopo pranzo avrei avuto due ore di storia, la mia materia preferita. 
All'ora di pranzo Niall mi accompagnò in mensa; prendemmo quello che gli inglesi definivano "cibo", cosa che io avrei definito invece "sbobba" e ci sedemmo in un tavolo libero aspettando gli altri.
Al loro arrivo, Zayn mugugnò: "Ma perchè qui?". Niall rispose per me: "Voleva vedere se era veramente così male come le dicevamo.."
"Si, okey. Avevate ragione, fa schifo. Prometto che questa sera vi cucinerò io qualcosa di sublime.." dissi io, alzando le braccia in segno di resa.
"Uuuuh" fecero in coro i cinque. 
"Devo preoccuparmi?" chiese Liam.
"Nah, sono piuttosto brava. Ehy, qualcuno di voi a storia dopo?" Zayn alzò la mano "Perfetto, così sarai tu ad accompagnarmi!". In quel momento il mio cellulare squillò.
"Oh, scusate" dissi alzandomi e dirigendomi fuori dalla mensa. "Pronto?"
"Hayley Elizabeth Pierce! Che razza di migliore amica sei?!" urlò una ragazza dall'altra parte del telefono.
"Ems! Ehilà, come stai?" chiesi innocentemente.
"'Come stai?'?! Pensavo fossi morta e mi chiedi 'come stai?'?! Nessun SMS, nessuna telefonata! A cosa ti hanno regalato a fare il BlackBerry?!" si lamentò.
"Oh, eddai Ems! Me ne sono dimenticata! Ma l'avrei fatto oggi, giuro! Son successe così tante cose.." dissi allegra.
"Mhm, belle o brutte?" domandò incuriosita.
"Belle, bellissime direi"
"Racconta." ordinò.
"Bè, c'è stato qualche problema con la mia iscrizione e non mi avevano messo in nessun dormitorio femminile, che al mio arrivo erano già tutti al completo.. Ma, siccome i miei mi avrebbero fatto dormire in uno sgabuzzino piuttosto che portarmi a casa con loro, hanno avuto la brillante idea di farmi stare in una camerata di ben cinque ragazzi.."
"C-cosa?! Cinque ragazzi?! E se fossero dei maniaci?!" esclamò lei preoccupata.
"Mannò Emma! Sono dei ragazzi fantastici.."
"Sono carini almeno?"
"Carini?!" sbottai "sono dei fighi da paura!" dissi ridendo.
"Oh dio, che invidia! Qualcuno che ti colpisce di più?" chiese
"Bè.. Sì.. Credo.. Il problema è ch.."
"Sì, ARRIVO!" sentii urlarle a qualcuno "Lizzy, devo scappare. Il professor Davis si sta incavolando."
"Oh, okey. Ne parliamo questa sera?" domandai.
"Sì, certo! Ti chiamo io. Inviami una foto dei ragazzi, d'accordo?!"
"Ovvio. Salutami Davis. Ti voglio bene.."
"Ti voglio bene anch'io, Hayls. Tanto, e mi manchi." attaccò.
Misi il cellulare in tasca e tornai in mensa, con un sorriso a trentadue denti pensando a quanto fossi fortunata ad avere delle persone così fantastiche nella mia vita.



Buondì!! :D
Non so mai cosa dire alla fine, ma vi ringrazio per il tempo che perdete a leggere questa FF. (sempre che qualcuno la legga ovvio).
Su Twitter sono @xBooBear_ se volete followarmi. Vi prego solo di lasciarmi qualche commento, se nò la voglia di scrivere passa
#MuchLove. Cià. :)

La maglietta di Liz è fatta così :)

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Sorry, I just.. Can't ***


Capitolo 5.

"Che battuta squallida Zayn!" dissi ridendo mentre entravo in casa.
"Dai, non è così male!" replicò lui chiudendo la porta. Louis era in cucina a mangiarsi una carota, mentre Liam e Niall erano spaparanzati sul divano.
"Dov'è Harry?" domandai e Louis indicò il bagno; qualcuno stava cantando sotto la doccia. 
"E' Harry che canta?" Louis annuì: "Il suo momento di gloria!".
"Caspita! Ha una voce fantastica!" esclamai. Il mio cellulare vibrò; lo presi dalla tasca e lessi il messaggio che mi era arrivato. "Liz, mi manchi. Non ce la faccio senza di te. Tom".
Subito gli occhi mi si appannarono a causa delle lacrime, intravidi Louis e Zayn scambiarsi un occhiata preoccupata e senza dire niente andai in camera. Mi buttai sul letto e iniziai a piangere; ci eravamo promessi che saremmo andati avanti senza ripensare a quello che avevamo passato insieme e che ci saremmo semplicemente dimenticati.
Qualcuno bussò delicatamente alla porta "E' permesso?" chiese il ragazzo con voce preoccupata. Mi asciugai in fretta le lacrime e mi sedetti sul letto "Entra pure.."
Louis entrò e mi porse una scatola di fazzoletti. "Grazie.." mormorai.
"Ho anche una carota, vuoi?" chiese avvicinandosi e allungandomi l'ortaggio.
"Magari dopo.." la presi e l'appoggiai sul comodino.
"Posso?" chiese indicando il letto.
"Certo.." risposi facendogli spazio.
"C'è una minima possibilità che tu mi dica cosa ti è successo o preferisci che stia in silenzio per farti sentire che non sei sola?"
Sorrisi dopo quella domanda; era davvero un ragazzo incredibile. Così dolce, premuroso.. Non ebbi problemi ad aprirmi con lui, mi sentivo come se lo conoscessi da anni. Gli parlai di Tom e di quello che ci eravamo promessi; Louis disse un semplice ma sentito "Oh" e le lacrime ripresero silenziosamente a ripercorrere il mio volto arrossato dal pianto.
"Oh no! Non piangere! Vedrai che starai meglio e che tutto andrà per il verso giusto.. Sei una ragazza fantastica, non ti meriti di essere triste per un ragazzo" disse abbracciandomi.
Appoggiai la testa sull'incavo della sua spalla e aspirai il suo profumo: era veramente delizioso. Mi sentivo protetta tra quelle braccia forti e, nonostante il momento difficile, il mio battito cardiaco aumentò incredibilmente. Dopo cinque minuti ci staccammo da quell'abbraccio, lui mi guardò in faccia e mi asciugò le ultime lacrime con le dita. 
"Un po' meglio?" domandò.
"Sì, grazie.." cercai di sorridere, sebbene in quel momento ero troppo presa dai suoi occhi azzurri.
"Ti va di uscire dalla camera? Gli altri si staranno preoccupando.."
"Sì, d'accordo.." mi aiutò ad alzarmi e ci avviammo verso la porta. Messo piede in salotto, mi ritrovai rinchiusa in un mega abbraccio di gruppo.
"Qualunque cosa sia successa, sappi che noi siamo qui per te, ok?" sentii dire a Zayn.
"Potrai contare SEMPRE su di noi, in qualunque momento tu ti senta triste, arrabbiata, felice o quello che vuoi, noi saremo al tuo fianco e ti aiuteremo" a parlare era stato Harry.
"Già ti vogliamo bene Liz. Non ci piace vederti triste.." disse Liam.
"Sei una di noi ormai, sei come nostra sorella. Non ti abbandoneremo." concluse Niall. Altre lacrime, ma questa volta per la felicità, ripresero a sgorgare dai miei occhi arrossati.
"E'-è tutto bellissimo quello che mi state dicendo, ma se non mi lasciate non avrete più nessuna a cui stare vicino; sto soffocando qui dentro!" gemetti.
Ci separammo, tutti con il sorriso; mi aciugai le ultime lacrime e mi feci forza. Avevo delle persone pronte a supportarmi e a starmi vicino; cosa volevo di più dalla vita?
"Grazie mille ragazzi, siete fantastici" mi diressi in cucina pronta a preparare la cena "Zayn, ti va di darmi una mano in cucina? Mi hanno detto che sei piuttosto bravo.." gli chiesi.
"Certo che sì, signora. Può contare su di me, sono ai suoi ordini!" rispose.
"Grandioso. Non chiedetemi cosa faccio perchè è una sorpresa."
Stavo prendendo il necessario per cucinare dal frigo e quando sollevai lo sguardo mi vidi Niall davanti con la faccia un po' dispiaciuta. "Tutto bene, Niall?" domandai.
"Sì, è solo che ci sarebbe un piccolo contrattempo.. Ci siamo dimenticati di dirti che io, Louis, Liam e Zayn abbiamo i corsi di teatro serale.." spiegò.
Zayn si tirò una pacca sulla fronte "Cazzo è vero! Me ne sono completamente dimenticato!"
"A che ora sono?" chiesi.
"Alle 21.00.." rispose Liam "e non ho assolutamente voglia di andarci.."
"Ma allora ce la si fa benissimo! Basta solo accellerare i tempi!" dissi sollevata "Ok, Zayn, passami quel coltello!" mi legai velocemente i capelli in una coda molto disordinata e iniziammo.
Louis uscì dalla mia camera con Ipod e casse "Ehy, Lizzy. Possiamo mettere un po' della tua musica?"
"Certo.." risposi indaffarata a tagliare le carote. Louis premette Play e subito la casa si riempì delle note di "Hello Cold World" dei Paramore; lui ed Harry iniziarono a ballare, mentre Liam e Niall se la ridevano sdraiati sul divano. Passarono circa due ore, e Louis ed Harry erano ancora a ballare, Liam e Niall ancora intenti a guardarli e a prenderli in giro e io e Zayn eravamo gli unici che stavano facendo qualcosa per la sopravvivenza. Erano le 19.00 quando finalmente finimmo.
"Ragazzi, che ne dite di apparecchiare la tavola mentre io mi faccio una doccia veloce? E non toccate niente, o non mangiate! Zayn, tu va' a sdraiarti, te lo meriti..". Presi il mio Ipod e le casse e mi diressi in bagno; mi spogliai e mi misi sotto l'acqua calda, con le note di "Lightweight" di Demi Lovato che mi rimbombavano nelle orecchie. Sottovoce, la iniziai a canticchiare, avendo paura che i ragazzi mi potessero sentire.

 
Make a promise please, you'll always be in reach just in case I need you there when I call.
This is all so new, seems to good to be true, could this really be a safe place to fall?
Light on my heart, light on my feet, light in your eyes, I can't even speak.
Do you even know, how you make me weak?

 
Finita la doccia mi misi l'asciugamano e mi assicurai di aver coperto bene tutto, prima di uscire dal bagno con i vestiti sotto braccio.
"Che ne dici di venire a cena così? Sei molto elegante" mi fece Harry; gli risposi con una linguaccia.
Con la coda dell'occhio vidi Louis mentre cercava di toccare il mio capolavoro culinario.
"Louis Tomlinson, allontanati da lì o giuro che ti taglio le mani." lo ammonii; lui si voltò verso di me e mise le mani dietro la schiena guardandomi con sguardo innocente.
"Zayn, butti la pasta per favore mentre mi vesto?" gli chiesi.
"Perchè dovrei buttare la pasta? E poi cosa mangiamo?" domandò lui senza capire.
Non riuscii a trattenere una sonora risata "No.. Zayn cos'hai capito?!" dissi quasi senza riuscire a respirare " 'Buttare la pasta' nel gergo culinario significa 'metti la pasta nella pentola dove bolle l'acqua ' " non riuscivo a smettere di ridere e lui si sentì offeso per questo; mi guardò male e disse: "E non lo potevi dire prima?!". Tutti gli altri ragazzi si misero a ridere; io entrai nella mia camera pensando a cosa mettere.
Mi infilai dei semplici pantaloni della tuta e una maglietta con scritto "Go dirty, Do work" degli All Time Low. Decisi di non asciugare i capelli e di farli venire più al naturale possibile. 
"Pronta la pasta?" domandai uscendo dalla camera.
Zayn ce l'aveva ancora con me "Sì, la sto scolando ora.." sbottò.
"Oh, eddai Zayn. Tutti i bravi cuochi commettono errori" gli dissi dandogli un leggero bacio sulla guancia; non riuscì a trattenere un sorriso.
"Ok, ragazzi. La cena è servita. Pasta al pesto e una torta salata con le verdure." dissi.
"Yeeeeeee" eslamarono tutti sedendosi a tavola; li servii delle mie pietanze e mi sedetti tra Louis e Harry, come al solito.
Si fecero presto le 20.50 e i ragazzi si prepararono ad uscire.
"Liz, sei stata fantastica, era tutto incredibilmente delizioso" fece Niall prima di darmi un bacio sulla guancia.
"Dubitavate così tanto delle mie capacità?" chiesi facendo la finta offesa.
"Bè.. Se proprio vuoi la verità.." disse Liam avvicinandosi; gli tirai un leggero pugno sulla spalla. "Ouch, ciao Liz" e mi baciò anche lui sulla guancia.
"E' stato divertente cucinare con te, dovremo farlo più spesso" mi disse Zayn abbracciandomi e dandomi un leggero bacio sulla guancia.
"Non me ne andrò da nessuna parte per un anno intero amico, abbiamo tutto il tempo per rifarlo" ribattei.
"Fate i bravi voi due eh!" ci ammonì Louis "Non andate a letto troppo tardi, mi raccomando".
"Sì, mamma" rispose Harry. Louis lo guardò in cagnesco prima di baciarmi e di andarsene con gli altri tre.
"Allooooora, siamo rimasti io  e te.." disse Harry dondolandosi sulle gambe.
"Già.."
"Che si fa?" domandò.
"Io devo lavare i piatti, tu fai pure quello che vuoi" risposi andando verso il lavandino.
"Dai, ti do una mano così fai prima.." si offrì Harry.
"No, davvero.. Faccio da sola" dissi bloccandogli la mano che era pronta a prendere un piatto.
"Insisto. Hai già fatto tantissimo per noi.." ribattè.
Passammo circa mezz'ora, lui a lavare io ad asciugare, parlando del più e del meno. Una volta finito, recuperai dalla borsa il mio cellulare e notai di aver ricevuto due messaggi.
"Cazzo!" mormorai.
"Che c'è?" chiese Harry.
"Mi sono dimenticata che la mia migliore amica doveva chiamarmi.." risposi aprendo il primo messaggio, da parte di Emma: "Non riesco a chiamare sta sera. Domani mattina ti sveglio io! Divertiti. Mi manchi. Ems". Sorrisi, ma appena vidi di chi era il secondo messaggio, diventai cupa: "Ho bisogno di sentire la tua voce. Ho bisogno di te. Non posso farcela. Tom". 
Le lacrime presero il sopravvento per la seconda volta in un giorno; stavo per correre in camera mia quando una mano mi afferrò il polso.
"Liz, che è successo?" Harry fece in modo che mi voltassi completamente verso di lui e mi afferrò saldamente le spalle.
"N-niente Harry. Lasciami andare, per favore" singhiozzai.
"Shhh, va tutto bene" e mi abbracciò; era caldo, profumato e protettivo. Un abbraccio perfetto, insomma. Piansi tutte le lacrime che ebbi la forza di piangere.
Cinque minuti dopo, Harry mi prese la faccia tra le sue mani e mi allontanò un po'; il cuore iniziò a martellare sempre più forte.
Cosa stava facendo? Mi guardò fisso negli occhi e mi asciugò le lacrime con i pollici; si avvicinò sempre di più e in meno di un secondo, prima che io avessi la forza di bloccarlo, mi ritrovai le sue labbra premere sulle mie. Era un bacio delicato, cauto, forse aveva paura di come potevo reagire. Il mio cuore esplose letteralmente.
Ero confusa, molto, troppo. Ero spaventata, non sapevo ancora cosa volevo. Il mio cuore era in guerra fra due ragazzi, e uno di loro aveva le sue labbra sulle mie. Ma io lo volevo? Era lui quello che avrei scelto? Non lo sapevo, era ancora troppo presto. Cosa dovevo fare?
Appoggiai le mani sul petto di Harry e gli diedi una leggera spinta; lui intuì quello che volevo.
Sì staccò e mi guardò dispiaciuto. Avevo i suoi occhi puntati addosso e non riuscii a dire quasi nulla, se non un balbettante: "S-scusa, non posso. E' troppo presto." prima di allontantarmi da lui e di rintanarmi in camera mia.

'Ngiorno!! :D
Questo è il capitolo più lungo e più faticoso che io abbia mai scritto, quindi spero che almeno un po' vi piaccia.
Non so ancora bene come andrà a finire tra Harry e Liz, devo ancora vedere.
Nel frattempo sto già mettendo giù il sesto capitolo. Cooomunque, spero di ricevere qualche recenzione in più, non sarebbe male.
Ringrazio quelli che hanno sprecato tempo a leggere la mia FF e spero che continuerete a seguirla.. :).
Twitter: @xBooBear_.
#MuchLove. Cià.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** This is war! ***


Capitolo 6.

"Ti sei già messa con uno di loro?!?!" urlò Emma al telefono.
"Shhh, Ems, mi sono appena svegliata, non urlare per favore. Non ho detto questo, ho detto che mi ha baciato.." mugugnai.
"E tu?" chiese euforica.
"E io sono scappata.."
"Ma perchè?!" gridò.
"Ems! Non urlare! Perchè avevo appena pianto a causa di Tom e perchè non sono sicura.." spiegai.
"Non sei sicura? Che vuol dire?!" domandò sempre con un tono di voce troppo alto per i miei gusti.
"Vuol dire, che oltre a lui ce ne sarebbe un altro su cui avrei puntato gli occhi.. Sono piuttosto confusa, Ems, e non solo perchè mi sono appena svegliata.."
"Due? Oh mamma, e come si chiamerebbero?"
"Louis e Harry.." sussurrai per paura che mi sentissero "Harry è quello che mi ha baciato.."
"Com'è fatto?
"Bè, ha i ricc.." qualcuno bussò delicatamente alla porta "Chi è?" urlai appoggiando il cellulare sulla spalla.
"Sono Harry, posso entrare? Ho bisogno di parlarti" disse lui da fuori la porta.
"Oh cazzo oh cazzo oh cazzo! Ems, mi vuole parlare. Che faccio? Non sono ancora pronta!" sussurrai in preda al panico.
"Liz! Stai tranquilla e fallo entrare. Poi mi scrivi cosa ti ha detto. Ti voglio bene. Cià".
"Cià!" e attaccai "Avanti.." urlai ad Harry. Mi sedetti sul letto con le gambe incrociate; Harry si fece avanti timidamente.
"Che c'è?" dissi un po' troppo acidamente; mi pentii subito. Lui mi guardò triste.
"S-scusa, non volevo. E' che la mia migl.."
"Zitta un secondo per favore e lasciami parlare." mi bloccai; lui si sedette sul letto e io lo guardai severa, non sapendo bene cosa volesse fare.
"Volevo scusarmi per quello che è successo ieri, è stato inappropriato.." il mio sguardò si addolcì "Ho fatto una cazzata. Non dovevo, non in quel momento, solo che tu eri lì, più bella che mai nonostante avessi appena pianto, e non ho saputo resistere. Stupido me." si spostò con la mano un ricciolo che gli era caduto sulla fronte "Questa notte non ho chiuso occhio, mi sono sentito terribilmente in colpa; allora ho chiesto a Louis perchè avevi pianto e mi ha parlato di Tom e.." quasi non respirava più.
"Harry.." cercai di fermarlo.
"E io volevo solo essere carino abbracciandoti, solo che quando si tratta di te il mio cuore va in tilt e ho combinato.."
"Harry." riprovai.
"Un casino e magari tu non mi vorrai manco più rivolgere la parola e io non voglio perchè sei una ragazza straordinaria e.."
"Harry!" questa volta urlai.
"Che c'è?!" sbottò.
"Non sono arrabbiata con te.."
"Ah no?!" esclamò felice; sul suo volto immediatamente apparve un sorriso.
"No, però ho solo bisogno di dirti un po' di cose.. Primo, per favore non farlo mai più a meno che io non ci stia; secondo, non diremo a nessuno di quello che è successo.. Terzo, scusa.." mi guardò con sguardo interrogativo "Scusa se ho risposto al bacio e non ti ho respinto subito. Scusa se ti ho dato delle false speranze, ma mi hai preso alla sprovvista e non sapevo cosa dovevo fare e sono una che pensa molto lentamente.."
"Liz, non sei tu quella che deve scusarsi. Sono io l'idiota che ti ha baciato senza il tuo permesso e approfittando un po' della situazione.." prese un respiro profondo "E anche perchè tu mi piaci veramente tanto, e non ho saputo resistere. Sono disposto ad aspettare quanto vuoi e dimenticherò quello che è successo, nel frattempo, amici come prima?" mi allungò la mano per stringere quel patto.
"Oh Harry!" gli saltai al collo, che ragazzo incredibile; era un abbraccio diverso da quello della sera precedente, era un abbraccio tra amici.
"Ok, Hazza. Devo cambiarmi ora.." dissi allontanandomi.
"Hazza?" si alzò.
"Oh scusa, non ti piace? Sono sempre stata brava ad inventare nomignoli.."
"No, mi piace! Hey, ragazzi! Liz mi ha dato un soprannome bellissimo!" urlò chiudendosi la porta alle spalle.
Risi, ero piuttosto felice di come fosse andata a finire, anche se ero ancora più confusa di quanto non lo fossi prima. Mi alzai e andai verso l'armadio;  "Paradise" dei Coldplay riempiva la stanza. Mi misi dei jeans rotti sulle ginocchia e una maglietta a righe nere e bianche; presi la borsa, infilai i miei soliti stivali e uscii. I ragazzi erano come sempre a parlare in cucina, tranne Louis.
"Buongiorno Liz! Lou ti ha attaccato la 'rigomania'?" mi chiese Zayn venendomi incontro e baciandomi delicatamente la guancia; si stava instaurando un rapporto bellissimo tra me e lui, ero così felice.
"Eh? Di che stai parlando?" domandai senza capire. 
"Lascia perdere." tagliò corto lui. Guardai l'orologio e mi resi conto di essere in assoluto ritardo.
"Oh acciderboli, ma è tardissimo! Harry, perchè non sei venuto a svegliarmi prima?!"urlai.
"Liz.." cominciò a dire Niall.
"Devo sbrigarmi!" corsi in bagno senza neanche ascoltare cosa aveva da dire; presi spazzolino e dentifricio, iniziai a spazzolarmi i denti e uscii dal bagno. Louis era appena entrato con dei sacchi della spesa, mi vide e mi chiese: "Come mai sveglia così presto?"
"Preshto?! Lou! Shiamo in megha ritardo!" dissi sputando gran parte del dentifricio che avevo in bocca. Louis si scambiò un'occhiata divertita con i ragazzi.
"Fe sciè?!" chiesi impaziente.
"Liz, oggi non abbiamo lezione.. E' sabato.." spiegò.
Sgranai gli occhi "Sh-shabato?" lui annuì. Mi diressi verso il lavandino della cucina, sputai il dentifricio, mi asciugai la bocca e mi voltai incazzata verso Harry.
"Harry Styles! Come hai osato svegliarmi alle 8.00 di mattina del sabato?!" gridai. Non seppi resistere; di fianco a me avevo una pacchetto di farina, lo afferrai e ne tirai una manciata in faccia ad Harry.
Ci fu un minuto di silenzio, poi Harry con uno scatto aprì un armadietto, prese altra farina e me la lanciò. Riuscii a schivarla abbassandomi, ma dietro di me c'era Louis, che, ricevuta in piena faccia la farina, minacciò Harry: "Harold, tu sei morto." prese la prima cosa che gli venne in mano pescando dai sacchetti della spesa: uova.
"No, Lou, no. Le uova no!" gemette Harry prima che Louis lo colpì in pieno petto.
Liam, Zayn e Niall erano seduti che se la ridevano.
"E voi tre cosa fate senza aiutare?!" gridai tirando loro della farina.
La guerra era iniziata; ci tirammo di tutto, farina, uova, ketchup e senape. Non mi ero mai divertita così tanto.
Un'ora dopo eravamo sfiniti e ci buttammo stremati sul divano; la casa era un porcile e noi eravamo i maiali.
"Ok, ora mi tocca pulire.." sbuffai.
"Sei tu che hai iniziato eh! Non prendertela con noi!" esclamò Liam.
"Erm, noi non abbiamo niente con cui pulire casa.." disse Niall.
"Cosa?! Non avete mai pulito?!"
"Ci sono le donne delle pulizie, solo che il weekend non lavorano.." spiegò Zayn.
"Oh non ci voleva. Vabbè, vado a farmi una doccia e poi vado a comprare il necessario per la casa e per la sopravvivenza.." feci alzandomi.
Corsi in bagno e mi buttai sotto la doccia; ci misi più del solito, non era stato facile togliersi dai capelli quell'impasto di cibo.
Uscii di corsa con l'asciugamano in vita e mi chiusi in camera, senza ascoltare i discorsi di apprezzamento dei ragazzi; qualcuno da fuori la porta urlò.
"Liz, se mi aspetti un attimo mi lavo anch'io e vengo con te ad aiutarti" era Louis.
"Ok, fai in fretta" urlai a mia volta. Mi misi i pantaloni della tuta, una canottiera e una felpa di Jack Wills; mi asiugai velocemente i capelli ed uscii dalla camera.
"Ancora lì?" esclamai vedendo i quattro sdraiati sul divano. Sentii Louis cantare "Look After You" dei The Fray sotto la doccia; anche lui aveva una voce fantastica.
Cercai il mio cellulare per dire ad Emma quanto successo, ma non lo trovai da nessuna parte.
"Accidenti!" esclamai.
"Che c'è?!" chiese Harry.
"Non trovo il cellulare!" gridai in preda al panico.
"Dove ce l'avevi l'ultima volta?" domandò Liam.
"Nella tasca dei pantaloni.." mi toccai le tasce e ricordai ".. che ho lasciato in bagno!" mi diressi verso il bagno e bussai "Sì?!" urlò Louis.
"Lou, sono Liz. Posso entrare un secondo? Ho dimenticato il cellulare nei pantaloni e ho urgente bisogno di scrivere ai miei, prima che me ne dimentichi.."
"Aspetta un attimo.." sentii l'acqua fermarsi "Entra pure!" girai la maniglia e mi feci avanti; Louis era lì in piedi con l'asciugamano sui fianchi e il petto nudo, ancora bagnato e gocciolante.
Si girò verso di me e sorrise; il mio cuore smise di battere per un secondo, per poi riprendere a battere molto, troppo velocemente.
"Scuuuuusa" mormorai passandogli davanti per recuperare i miei vestiti che erano per terra.
"Figurati.." rispose lui.
Mentre stavo ripassandogli di fronte per uscire me lo ritrovai vicinissimo, a pochi centimentri dalla mia faccia; lui mi guardò negli occhi e sorrise, io dal canto mio, arrossii e mi sentii girare la testa.
"S-sarà meglio che esca.." balbettai non riuscendo a sopportare quello sguardo.
"Sì, forse hai ragione.." sussurrò avvicinandosi pericolosamente. Cavolo se era bravo a flirtare.
"M-muoviti a vestirti" dissi sgusciando via. Chiusi la porta e tirai un respiro profondo.
"Tutto bene?" chiese Zayn.
"Cosa? Ah, sìsì, tutto a posto.." presi il cellulare e composi di fretta "Ems, Louis ci sta provando spudoratamente con me. Che faccio?! Aiuto! ps. hai ricevuto la foto? Manchi." premetti invio.
Aspettando risposte scrissi ai miei: "Tutto bene, i ragazzi sono una favola. Mi sto divertendo molto. Come va? Buddha sta bene? Mi mancate. Cià.".
Louis era uscito dal bagno e si era vestito "Andiamo?" domandò afferrandomi i fianchi.
"Ehy!" mi allontanai "Scrivo una lista per ciò che dobbiamo prendere..". Segnai tutto il necessario e mi preparai ad uscire.
"Giuro che se vi ritrovo lì seduti, vi castro." avvertii i quattro che erano ancora spaparanzati sul divano.
Subito si alzarono; Liam e Niall corsero verso il bagno, litigando per chi dovesse fare per primo la doccia. Zayn ed Harry si risedettero, rinunciando all'idea di andare loro per primi.
Io e Louis ci avviammo, uno dietro l'altro; il cellulare vibrò, era Emma. "Woooooooooooow! Che farai allora? Con Harry com'è finita? Certo che l'ho ricevuta la foto, sono dei gran bei ragazzi!! Chi è Louis? E Harry? E gli altri chi sono e come si chiamano? Scrivi presto. Muha!" sorrissi. Sentii qualcuno ridacchiare sulla mia spalla. "Louis!" lo rimproverai.
"Le hai inviato una nostra foto? E perchè sa solo il mio nome e quello di Harry? E cos'è successo con Harry?" domandò.
"Ehy! Da quando si leggono i messaggi altrui? Mi aveva chiesto lei la foto, e io l'ho fatto. Vuole sapere chi siete. E non è successo niente con Harry." sbottai.
"Sì, ma perchè conosce solo il mio nome e quello di Harry?!" insistette.
"Non sono affari tuoi!" risposi imbarazzata.
"Ma.."
"Shhh! Zitto!" lo bloccai.
"Uffa" si rassegnò. "Scrivo più tardi. Louis è con me ed è un ficcanaso. Baci." inviai.
Arrivammo al supermercato del college. 
"Oh no! Non questa canzone!" si lamentò Louis. Nel super risuonava la voce di Justin Bieber con "Somebody To Love".
"Oh eddai! Non è così male!" dissi io.
"Pft. Prendi un carrello.
"Agli ordini signore!" scherzai. Afferrai un carrello, Louis ci saltò dentro e si sedette.
"Ma, ehy!!" esclamai.
"Zitta e spingi, donna!" mi ordinò. Passammo un'ora in quel super, era un vero e proprio labirinto; io che spingevo e Louis che se ne stava comodo seduto nel carrello afferrando ciò di cui avevamo bisogno.
Tornammo a casa con sacchetti giganti e mi preparai a psicologicamente a pulire; i quattro nullafacenti si erano lavati e vestiti ed erano in cucina a mangiare.
"Ma mangiate sempre voi?!" dissi mentre iniziavo a pulire il pavimento "dare una mano non se ne parla neanche eh?!"
"Ok, ora noi aiuteremo Liz, la quale ha fatto tanto per noi. E' ora di ricambiare il favore!" Harry si atteggiò come un capo e iniziò a dare ordini agli altri affidandogli i vari compiti.
Lavorando insieme finimmo in poco tempo; stremata, mi buttai sul divano e chiusi gli occhi.

Salve! :D
Non sono al 100% convinta di questo capitolo, anche perchè l'ho creato come forma di passaggio, diciamo, e anche perchè non volevo lasciarvi senza niente da leggere. Mi sono presa la libertà di far sì che Liz abbia inventato il soprannome "Hazza" per Harry. :3
Devo aspettare un po' prima che succeda quello che ho in mente che succeda. :)
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito, e spero che continueranno a farlo. Spero che non mi abbandonerete solo per colpa di questo capitolo intermedio.
In particolare ringrazio @quinn_ che c'è sempre per me e mi fa sentire bene con le sue recensioni. Poi ringrazio anche @xfflearea perchè la sua ultima recensione mi ha fatto tantissimissimo piacere. 
Rigrazio anche chi mi ha messo tra i preferiti, è un grande onore per me. 
Quindi boh, spero continuerete a leggere, la storia si complicherà. Ci saranno cose belle e cose brutte, chissà se il lieto fine.. 
Grazie ancora di tutto. 
Twitter: @xBooBear_
#MuchLove. Cià.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Sunday bloody sunday. ***


Capitolo 7.

Domenica. Il mio giorno della settimana preferito. Avevo passato l'intero pomeriggio del sabato a studiare con i ragazzi e la sera eravamo andati a fare un giro per il college bevendo un paio di birre.
Mi svegliai da sola con un mega sorriso; ero così felice di essere lì.. Mi alzai e decisi di uscire dalla camera in pigiama, non avevo voglia di vestirmi.
"Oh, grazie al cielo sei sveglia! Pensavo fossi morta!" esclamò Zayn abbracciandomi; lo strinsi forte, stava diventando un vero e proprio amico, soprattutto perchè ormai sapeva tutto di me. La sera prima, infatti, io e lui c'eravamo fermati a parlare fino a tardi e gli avevo raccontato ogni cosa; di Harry, Louis e Tom e di come mi sentissi.
"Ehy, cos'è tutto questo amore?" chiese ancora intrappolato nel mio abbraccio. Lo allontanai e lo guardai dritto in faccia.
"Grazie di tutto." mi sorrise.
"Che ore sono?" domandai avvicinandomi agli altri, che erano in cucina a studiare, e li baciai tutti sulle guance.
"Le 12.30.." disse Louis, il quale mi aveva abbracciato mentre lo stavo per baciare. Vidi Harry che ci guardava con uno sguardo da cucciolo bastonato; sapeva che quell'abbraccio non era lo stesso che mi ero scambiata con Zayn. Mi sentii in colpa e cercai di allontanare Louis.
"Erm, ok, Louis.. Puoi lasciarmi andare ora.." mugugnai "Bè, allora è troppo tardi per far colazione. Vado a vestirmi.."
"Liz, bel pigiama comunque!" urlò Niall prima che io entrassi in camera.  
Mi misi un vestitino bianco con una fascia in vita nera e dei collant neri; ai piedi i miei soliti stivali.
Tornai fuori, pronta a studiare, quando qualcuno bussò alla porta; io e i ragazzi ci scambiammo un'occhiata, per controllare se c'eravamo tutti.
"Chi sarà mai?" si chiese Liam andando alla porta "Chi è?" urlò prima di aprire.
"Eleanor!" rispose una ragazza.
Vidi Louis immobilizzarsi e impallidire, si scambiò un'occhiata con Harry e poi si girò verso di me con sguardo di scuse.
"Chi è Eleanor?" chiesi, ma Liam aveva aperto ed entrò una ragazza, con occhi i capelli castani che le arrivavano alle spalle.
"Louis!" gridò prima di saltargli in braccio.
Sgranai gli occhi, non riuscivo a capire. Aveva una ragazza? Non poteva essere vero. Si stavano guardando negli occhi; lei era completamente persa in quelli di lui, lui era ancora scioccato dall'arrivo di lei.
Intuii cosa doveva essere lei per lui: era la sua ragazza, di cui nessuno mi aveva mai parlato.
Zayn si voltò verso di me, e vedendomi paralizzata a fissare quella scena, mi si avvicinò.
"Liz, non è esattamente come pens.." iniziò a dire.
"Non dirmi che non è esattamente come penso perchè ti prendo a cazzotti Malik. Non sono stupida, sai? Mi ha mentito, per tutto questo tempo non ha fatto altro che prendermi in giro." bisbigliai con le lacrime agli occhi. Non volevo piangere, non volevo, ma quello che era appena successo, quello a cui avevo appena assistito, mi aveva trapassato il cuore come una pugnalata. 
"Non è vero.. Non ti ha preso in giro.." cercò di spiegare.
"Allora spiegami che cos'è, Zayn, perchè a quanto pare sono troppo tonta per capirlo da sola." sbottai guardando Louis ed Eleanor scambiarsi un bacio.
"Perchè non me l'hai detto Zayn? Perchè non mi hai detto che aveva una ragazza e che stavo soffrendo inutilmente? Perchè non mi hai detto che potevo lasciarlo perdere e prendere in considerazione solo Harry?" singhiozzai con le lacrmie che mi rigavano il volto; mi sentivo bruciare la pelle.
"Liz, non fare così. Te l'avrei detto se avessi saputo che sarebbe tornata." disse lui prendendomi la mano.
"C-che cosa vuoi dire con 'tornata'?" balbettai in preda ai singhiozzi.
"Lascia che sia Louis a parlartene, Liz. Fidati, è molto più sorpreso lui di noi.." rispose cercando di asciugarmi le lacrime.
"No. Non voglio che Louis si avvicini ancora a me." sbottai scansandolo e andando in camera, sbattendo la porta. Ci ero cascata, pensavo fosse veramente interessata a me, invece si stava solo divertendo con i miei sentimenti mentre aspettava la sua amata Eleanor. Già l'odiavo quella ragazza. Qualcuno bussò la porta, interrompendo i miei pensieri.
"Chiunque tu sia non voglio vedere nessuno, quindi vattene!" urlai singhiozzando.
"Liz, sono Harry. Per favore." mi implorò.
Sbuffai e mi sedetti sul letto "Avanti".
Harry entrò e mi fissò "Tutto bene?" fece sedendosi al mio fianco.
"Ci sono stati giorni migl.."
"Ti piace Louis, vero?" chiese triste.
Sbiancai e lo fissai, non sapevo cosa dire e iniziai a balbettare cose senza senso.
"E' per questo che hai iniziato a piangere quando li hai visti insieme, lui ed Eleanor, vero?" insistette.
"No, Harry! Cioè forse, non lo so!" ero nel panico. Non volevo ferirlo. Non volevo perderlo.
"Ed è anche per questo che mi hai respinto quando ti ho baciato, giusto? Perchè a te piace Louis.." chiese con la voce che gli tremava.
"No! Sono confusa, Hazza. E' che.." non sapevo come concludere la frase, non sapevo cosa dire per non fargli ulteriormente male.
"Ho capito.." intravidi una lacrima percorrergli il volto prima che si alzasse e uscisse.
"Complimenti Liz. Ora li hai persi entrambi!" mi dissi da sola. 
Mi buttai sul letto, ma mi accorsi di non voler stare chiusa in camera per colpa di Eleanor senza approfittare della rara giornata di sole; mi infilai il cappotto, presi l'Ipod e uscii.
"Zayn, io esco, ci vediamo più tardi" dissi al moro seduto sul divano insieme a Niall e Liam; Harry non c'era.
Sentii Louis e 'lei' parlare in cucina e cercai di non farci caso.
"Vuoi che venga con te?" domandò alzandosi.
"No, ho bisogno di stare da sola." e mi allontanai provando a non fare caso ai 'loro' occhi puntanti addosso, e in particolare a quelli di Louis.
"Liz.." mi chiamò, ma era troppo tardi; avevo ormai chiuso la porta, in tutti i sensi. 
Con la musica nelle orecchie mi avviai verso il parco, intenzionata a sdraiarmi sul prato senza fare niente.
Era una giornata fantastica, per essere una domenica d'ottobre londinese; mi sedetti sotto un grande albero, appoggiai la schiena sul tronco e chiusi gli occhi, con la musica che mi invadeva la mente, cercando di pensare a cosa potessi fare.
Non so quanto tempo stetti lì in quella posizione, sta di fatto che quando riaprii gli occhi era quasi sera, il sole stava tramontando e iniziava a fare freddino; mi alzai e mi stiracchiai.
Vidi una figura venirmi incontro correndo e tolsi le cuffie.
"Liz!" la chioma riccioluta di Liam si fece più vivida "Oh dio! Ci stavamo preoccupando un casino. Ti stiamo cercando da ore!" mi abbracciò in modo paterno. Era quello il ruolo di Liam nella nostra 'famiglia': il papà protettivo che si preoccupa sempre per tutti.
"Scusate, avevo bisogno di passare del tempo da sola." dissi stringendolo.
"Porta il cellulare con te la prossima volta che hai bisgno di passare del tempo da sola" mi guardò sollevato "Andiamo, ci hai fatto morire, pensavamo fossi scappata. Louis si sente terribilmente in colpa"
"P-perchè si sarebbe dovuto sentire in colpa?" balbettai in parte per cercare di nascondergli i miei sentimenti nei confronti di quel ragazzo che mi aveva fatto impazzire, per poi ferirmi, in parte per colpa del freddo; lui mi cinse le spalle per cercare di scaldarmi un po'.
"Oh eddai Liz! Pensavi davvero che non l'avessi capito?! Io, Liam Payne?! Non sono stupido sai? Come non lo è nessuno di noi. Tutti hanno capito che ti piace Louis.."
"Oh cazzo" mormorai. Si vedeva davvero così tanto?!
"Se ci fosse solo lui.." bisbigliai.
"Che vuoi dire?" domandò.
"Hayley Elizabeth Pierce!" Zayn mi venne incontro "Non farlo mai più idiota! Mi hai fatto morire!" e mi abbracciò; Liam guardò Zayn come per dire "Anche lui ti piace?", io feci segno di no con la testa e indicai con gli occhi Harry, che si stava avvicinando insieme a Niall. Liam capì; non appena Zayn si staccò da me, mi si avvicinò e sussurrò: "Ne parliamo più tardi, ti va?" annuii.
Per ultimo arrivò Louis, che appena mi vide tirò un sospiro profondo, sollevato dal fatto che mi avessero trovato.
"Stai tremando, torniamo a casa" fece Zayn, mettendomi sulle spalle il suo cappotto.
Camminammo tutti vicini lungo il tragitto; Louis e Liam davanti, io di fianco a Zayn e poi Harry e Niall.
Entrammo in casa ed Elenaor ci venne incontro.
"L'avete trovata?" chiese; Louis annuì e le scoccò un bacio sulle labbra.
Io distolsi lo sguardo e lo puntai su Harry, il quale aveva evitato di rivolgermi la parola per tutta la strada. Eleanori si rivolse a me.
"Oh, meno male stai bene! I ragazzi erano così preoccupati! Comunque, piacere, io sono Eleanor" mi disse allungandomi la mano; con disgusto gliela strinsi.
"Hayley." mi presentai con il mio vero nome, lei non era un'amica.
Non ero riuscita ad arrivare a nessuna conclusione quel giorno, se non che la domenica era diventato il giorno più brutto della settimana.




Buonassssssera!! :D
Questo capitolo mi piace molto di più del precendente, quindi spero che sia così anche per voi.
Non ho molto da dire, solo che ho già messo giù la brutta dell'ottavo (nel quale ci sarà un altro colpo di scena), quindi probabilmente lo posto domani.
Ringrazio chi mi ha messo tra i preferiti e chi recensisce, mi fanno molto felice :)
Qundi, per favore, recensite e fatemi felice! ;)
Twitter: @xBooBear_

#MuchLove Cià.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** You make me a better person. ***


Capitolo 8.

Erano passati cinque giorni dall'arrivo di Eleanor; lei non studiava al college, quindi alloggiava in un hotel lì vicino ma passava la maggior parte del tempo a casa con i ragazzi. Diventava sempre più difficile cercare di odiarla, perchè dopo tutto era una ragazza a posto; era simpatica, spontanea  e sempre allegra. Il bello è che era un'allegria contagiosa. 
Io e Louis non ci rivolgevamo la parola, anzi, io non gli rivolgevo parola; anche se lui ci provava spesso, io lo evitavo.
Parlavo a mala pena con Harry, e questo mi rendeva veramente triste; non sapevo come parlargli, lui spesso evitava di guardarmi e mi mancava tantissimo stare con lui.
Zayn e Liam erano diventati i miei migliori amici e mi confidavo sempre con loro; Niall era una specie di fratello che non avevo mai avuto, percui non riuscivo a parlargli di tutto, ma amavo averlo intorno.
"Liz, chi fa per prima la doccia?" mi chiese Eleanor.
"Falla pure prima tu, ho bisogno di stendermi un attimo.." dissi buttandomi sul divano; avevo la testa che mi scoppiava.
"Ok, a dopo." e si chiuse in bagno. Sbuffai, non c'era nessun altro in casa, così decisi di guardare un po' di televisione; iniziai a fare zapping, non essendomi mai interessata vermente alla televisione se non per alcuni programmi. Qualcuno entrò in casa: Harry, perfetto.
"Oh, ciao.." disse senza guardarmi; stava per andare in camera quando lo chiamai.
"Hazza, per favore.. Dobbiamo parlare." lui sospirò e si fermò con la mano della maniglia della sua porta; si girò, mi guardò e venne a sedersi sul divano.
"Non abbiamo niente da dirci." disse duro.
"Tu credi?" lo fissai "Harry, non sopporto più questa situazione. Cinque giorni, cinque giorni in cui tu mi hai parlato a mala pena. Capisco che forse ti ho ferito, ma non vedo motivo di quello che stai facendo.. Mi manchi, Hazza, mi manca la tua presenza." ammisi.
"Non ne vedi motivo? Vedi, Liz, in effetti hai ragione: mi hai ferito. Cazzo, sono innamorato di te e da un giorno all'altro scopro che a te piace il mio migliore amico" scoppiò; sgranai gli occhi, non poteva averlo detto veramente.
"Tutto quello che volevo era starti vicino, ma tu non sei interessata a me. Non hai la più pallida idea di come mi senta quando ci sei tu in giro: il mio cuore va in tilt e non ci capisco più niente. Sto soffrendo come non ho mai sofferto prima. E' colpa mia, sarei dovuto essere più sveglio e accorgermi prima che tu eri interessata a Louis. Ma no, ho fatto la cazzata di innamorarmi di una ragazza che per la prima volta non ricambia. Non ci sono abituato, e pensavo che starti lontano mi avrebbe aiutato, ma fa solo più male.." i suoi occhi diventarono lucidi; l'aveva detto davvero, cavolo. 'Sono innamorato di te'. 
Lo stavo fissando scioccata quando sentii una strana sensazione allo stomaco.
"Oh cazzo!" mi alzai e mi precipitai in bagno.
"Liz?!" Harry mi era corso dietro.
"Ehy! Donna nuda qui!" urlò Eleanor da sotto la doccia.
"Oh dio! Scusa El!" fece Harry coprendosi gli occhi. Mi gettai sul water e iniziai a vomitare; probabilmente avevo mangiato qualcosa di scaduto oppure era stata la reazione dopo ciò che mi aveva detto Harry. 
Sentii qualcuno sedersi accanto a me e prendermi la fronte e i capelli; finita la prima botta di vomito, alzai la testa e vidi la chioma riccioluta di Harry.
"Mhm, Hazza.. Faresti meglio ad andartene.." mugugnai.
"Nope, hai bisogno d'aiuto" disse in tono fermo; sollevai per bene la testa e vidi Eleanor mettersi l'asciugamano e guardarmi compiaciuta, felice di come stessero andando le cose tra me e Harry. Probabilmente sperava in una love story tra noi due.
"Ti preparo qualcosa?" chiese con tono protettivo.
"No grazie, El.." mormorai; lei uscì e, dopo un'ultima occhiata, chiuse la porta.
"Spero non sia colpa mia.." scherzò Harry.
"Non credo.. Ho mangiato in mensa oggi.."
"Allora si spiega tutto.." rise.
"Oh no.. Non di nuovo!" sbottai prima di vomitare di nuovo; Harry era sempre lì che mi teneva la fronte e i capelli.
Smisi, e lo guardai.
"Non devi per forza assistere a questo spettacolo, lo sai vero?"
"Naaah, va tutto bene.." alzò le spalle. Ci furono cinque minuti di silenzio, rotti da Harry che mi chiese: "Come ti senti?"
"Credo sia finito.."
"Ti va di alzarti e di sdraiarti sul divano? Io ti preparo un the, ti sentirai meglio dopo.. Se te la senti, ovvio.."
"Mhm, okey.." mi aiutò ad alzarmi e mi accompagnò al divano; mi sdraiai e lui mi porse una coperta.
"Stai lì da brava eh.." mi ammonì scherzando.
"Stai tranquillo che non vado da nessuna parte!" lo assecondai.
La porta si aprì e gli altri quattro entrarono.
"Buondì gente!" esclamò Zayn prima di vedermi "Oh cavolo! Che ti è successo?!" domandò correndo verso di me e sedendosi di fianco al divano, in modo da avere la sua faccia davanti alla mia.
"Qualche problema di stomaco per colpa del cibo della mensa.." e poi sottovoce aggiunsi "e per colpa di Harry che mi ha detto che è innamorato di me.."
Zayn sobbalzò e sgranò gli occhi "Oh davvero? Strano da parte sua.." nel frattempo si erano seduti lì anche Niall e Liam, il quale mi prese la mano. Louis invece mi guardava da lontano e chiese ad Harry: "Dov'e Eleanor?"
"E' in camera tua, si è appena fatta la doccia" rispose il riccio intento a preparare il the. Senza neanche chiedermi come stavo, se ne andò in camera sua e vi si chiuse dentro, insieme alla sua adorata ragazza.
"Mi sa che c'hai la febbre, Liz." disse Zayn toccandomi la fronte e facendomi tornare coi piedi per terra "Ce l'abbiamo un'aspirina in casa?" chiese alzandosi e andando in bagno, dove iniziò a frugare negli armadietti.
"Ehy, che è successo?" mi domandò Liam avvicinandosi di più, sempre con la sua mano stretta sulla mia.
"Cibo della mensa.." borbottai pentendomi di aver mangiato lì.
"No, intendo con Harry.."
"Oh, quello. Nah, niente. Mi ha semplicemente detto che è innamorato di me.."
"Che cosa?! Harry?! Sei sicura?!" esclamò lui sorpreso.
"No, guarda, me lo sono sognato. Che cavolo di domanda è?!" sbottai.
"No sai.. Harry non si era mai innamorato di nessuno, lui è più uno da 'una botta e via'.. Di solito.."
"Non mi stai facendo sentire meglio Liam, per niente.." dissi rimiuginando a quelle parole che mi aveva appena detto.
Zayn mi si avvicinò con un bicchiere d'acqua e un'aspirina; nello stesso momento arrivò Harry con il the.
"Devo mangiare prima di prendere la medicina.." dissi tirandomi un po' su con le braccia per poter appoggiare la schiena al bracciolo del divano.
"Grazie mille ragazzi.." dissi sorseggiando il mio the "Harry, è delizioso!"
Dalla camera di Louis arrivarono delle urla; stavano litigando. Subito dalla camera uscì Eleanor in lacrime e se ne andò da casa; immediatamente dopo arrivò in salotto Louis, con le guance arrossate dopo il litigio, e si sedette di fianco a Niall.
"Tutto bene amico?" gli chiese Harry, che era seduto sul tavolino, appoggiandogli la mano sulla spalla.
"Sì, grazie.." rispose "Stai bene Liz?"
"Ho la febbre, ho appena vomitato e no, non sto bene." ribattei scontrosa.
"Cavolo!" Harry, Liam e Zayn!" esclamò improvvisamente Niall. 
"Che c'è?!" fecero in coro i tre.
"Abbiamo gli allenamenti tra cinque minuti!"
"Oh cacchio!" i quattro si alzarono e andarono nelle loro camere a prendere il necessario per poi ri-uscire di corsa.
Zayn tornò da me e mi baciò sulla fronte. "Stammi meglio, piccola. Torniamo presto."
"Ma.. Ma.. Ma non potete lasciarmi qui da sola!" mi lamentai.
"Grazie per la considerazione, oh!" fece Louis; lo ignorai.
"Non sei da sola. Sopportalo per un'oretta, su!" mi disse allontanandosi.
"Ciao Liz, ci vediamo presto!" mi asscurò Liam prima di uscire con Niall che mi salutava con la mano; Harry mi guardò, poi guardò Louis, si rattristì ed uscì.
Si creò un silenzio imbarazzante in quella stanza.; cercai di afferrare l'aspirina e il bicchiere che Zayn aveva lasciato sul tavolino ma non ci arrivavo. Louis mi vide in difficoltà e mi passò il tutto.
"Grazie." sbottai; le nostre mani si sfiorarono mentre prendevo il bicchiere dalla sua mano e mi vennero i brividi.
Potevo fare l'arrabbiata con lui quanto volevo, ma i miei sentimenti non cambiavano di una virgola, anzi erano sempre più accentuati.
"Liz.. Ti devo delle spiegazioni.." iniziò a dire.
"Non abbiamo niente di cui parlare.." dissi cercando di alzarmi dal divano; non volevo passare un minuto di più in quiella stanza con lui, era troppo difficile. Louis si sedette sul divano, mi afferrò il polso e mi tirò; cercai di oppormi, ma con le poche forze che avevo, persi l'equilibrio e caddi seduta al suo fianco.
"Non pensi di avermi fatto soffrire abbastanza?" sussurrai priva di forze.
"Sì, lo so. E mi sento terribilmente in colpa per questo."
"E fai bene" lo interruppi "Ti sei divertito a giocare con me e con i miei sentimenti?"
"Liz, ti prego, non fare così. Non avrei mai immaginato che sarebbe tornata. Facevo sul serio quando ci provavo con te, non ho mai finto. Niente di quello che ho fatto l'ho fatto col fine di ferirti" disse torturando il suo portachiavi a forma di carota. "Vorrei solo che tu ascoltassi quello che ho da dire, ti rubo sono dieci minuti. Poi puoi andartene e decidere di smettere di parlarmi per il resto dell'anno, ma non mi sembra giusto che tu lo faccia senza sapere la storia.."
"Racconta." non potevo dargli torto, aveva assolutamente ragione..
"Io ed Eleanor siamo stati insieme un anno e due mesi, eravamo felici insieme e io l'amavo. Un giorno me la ritrovo a casa a fare le valige e l'unica cosa che mi ha detto prima di andarsene è stata 'scusa, è finita'. Ci sono stato veramente male, ero una specie di zombie, una specie di Bella Swan dopo che Edward se n'è andato; non mi ha mai chiamato e non riuscivo a capire che cosa avessi fatto di sbagliato.."
"Quindi non sai perchè ti ha mollato?" mi intromisi.
"No.. Almeno non fino ad oggi.." sospirò, era davvero stanco e infelice; non era più il Louis che avevo conosciuto.
"E' per quello che avete litigato oggi?" domandai.
"Sì, ma non è di questo che volevo parlare. Quando Eleanor se n'è andata le mie giornate iniziarono ad essere grigie e tristi, nonostante i ragazzi cercassero di fare il possibile per farmi stare meglio. Pensavo davvero di non uscire mai più da quel periodo, ma poi ho incontrato te, e il sole è riapparso nella mia vita. Tu Liz, mi rendi una persona migliore, tu mi fai tornare quello che ero prima che rompessi con Eleanor. Averti accanto mi fa stare meglio; tu sei il raggio di sole che illumina le mie giornate, il raggio di sole dopo la tempesta." nessuno mi aveva mai detto delle parole così belle, ero allibita.
"Sì, però ci sei tornato insieme.. Perchè?"
"Non lo so. Magari una parte di me sperava che tutto potesse tornare come prima, oppure volevo fare un favore ad Harry che ti muore letteralmente dietro" arrossii "Liz, quello che ti sto dicendo è che averti anche solo come amica mi farebbe il ragazzo più felice sulla faccia della terra.."
"Perchè se n'è andata?"
"Oh, questo non è importante." tagliò corto lui.
"Eh no, Tomlinson! Ora me lo dici! Sono sulla strada del perdono, lo sai?"
"Erm.. Era.. E-era rimasta incinta e si è spaventata e non voleva rovinare tutto.." spalancai la bocca. Questo voleva dire solo una cosa: Louis era padre. "Però.. Però ha abortito. E ha semplicemente pensato che nulla fosse cambiato e che poteva tornarsene tranquillamente.." tirai un sospiro di sollievo.
"Oh, wow. E pensava sbagliato?"
"Decisamente. E' cambiato tutto. Io sono cambiato, lei è cambiata, cosa penso di lei è cambiato.."
"Quiiiiindi, vi siete lasciati?" dissi fingendo tristezza; me la ridevo alla grande dentro di me.
"No, non lo so. Però voglio farlo, non voglio prenderla più in giro."
"Ok, Louis, ti sei meritato il perdono. Non ti assicuro che tornerò tutto come prima, ma possiamo provarci. Ora, se non ti dispiace, sto male e vorrei andare a sdraiarmi nel mio letto." feci alzandomi; lui si alzò con me e mi aiutò ad arrivare al mio letto sana e salva.
"Grazie. Grazie per avermi ascoltato." disse rimboccandomi le coperte.
"Figurati.. Amici come prima?"
"Amici come prima." e mi scoccò un bacio sulla fronte.
"Ehy, Lou!" lo chiamai prima che uscisse
"Sì?"
"Chiama Eleanor, dille qualcosa, perchè c'è rimasta veramente male dopo il vostro litigio.." borbattai sbadigliando.
"Lo farò. Ora riposati" e chiuse la porta. Chiusi gli occhi con un sorriso e subito caddi nel mondo dei sogni, con un pensiero fisso in testa: "Sono innamorato di te"


Buonasera!! :D
BUM
! Colpo di scena! Sono felice di com'è venuto fuori, due ore di storia a scuola hanno aiutato a comporre questo capitolo.. ;).
Spero piaccia anche a voi.. :).
Ringrazio come al solito chi mi ha messo tra i preferiti e vi prego di recensire un poooooo' di più, che poi la voglia di scrivere passa.
A presto con il nono capitolo.
Twitter: @xBooBear_
Cià. #MuchLove

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Toc Toc, I'm who you don't want me to be. ***


Capitolo 9. (!!!)

Restai chiusa in camera ammalata per tre giorni; i ragazzi passavano la maggior parte del tempo possibile con me tra una lezione e l'altra e cercavano di autarmi un ogni modo possibile.
Sentivo Emma ogni giorno, e mi mancava tantissimo passare del tempo con lei.
Il secondo giorno di malattia mia madre era passata a trovarmi e aveva portato anche il mio adorato Buddha; era stato divertente passare del tempo con lei, anche perchè i suoi discorsi di apprezzamento sui ragazzi, e in particolare su Zayn, erano esileranti.
Il quarto giorno mi sentivo meglio, la febbre era passata e così pure la nausea, quindi decisi di tornare a vivere; uscii dalla camera in pigiama strascicando i piedi.
"E' viiiiiiiiva!" urlò Louis venendomi ad abbracciare; i rapporti tra me e lui erano tornati quasi normali, semplici amici, anche se entrambi sapevamo che non sarebbe durata.
Eravamo troppo attratti l'uno dall'altro.
Eleanor se n'era andata, tra loro due era definitivamente finita; Louis era tornato il ragazzo solare e divertente di sempre.
"Bonjour madame!" esclamò Zayn abbracciandomi.
"Come ti senti?" mi chiese Harry e gli diedi un bacio sulla guancia; avevo finalmente messo in chiaro le cose e avevo capito cos'era lui per me. Un semplice, ma molto importante, amico.
Lui, dal canto suo, aveva capito che non c'era niente da fare: a me piaceva Louis
Aveva ammesso che avrebbe smesso di lottare, ma che non si sarebbe messo da parte e che sarebbe stato lì per me, in qualunque momento ne avessi avuto bisogno.
"Decisamente meglio!" affermai afferrando una tazza pronta a fare colazione.
"E' strano che tu ti sia svegliata così presto.." disse Niall.
"Sì, lo so. Però ero stufa di stare chiusa in camera.." presi latte e cornflakes e li appoggiai sul tavolo.
Qualcuno bussò alla porta; sollevai lo sguardo dalla mia tazza e vidi i ragazzi iniziare a ridere.
"Che c'è? Perchè nessuno va ad aprire?" chiesi.
"Liz, perchè non ci vai tu?" fece Harry scambiandosi un cinque con il biondino.
"Che cosa mi state nascondendo?" mi diressi verso la porta e la aprii; immediatamente mi bloccai.
Davanti a me ritrovai la ragazza dagli occhi nocciola e i capelli neri come la pece che mi era mancata come non mai.
"Ems?" dissi incredula.
"Buonsalve Liz!" eslcamò allegra vedendo la mia reazione. 
"Ems!" le saltai al collo e l'abbracciai stretta; non volevo più lasciarla andare "Che cosa ci fai qui? E perchè hai delle valigie?"
"I ragazzi mi hanno invitata qui per due settimane, sono in vacanza baby!" esclamò entrando trascinando le valigie.
"Hai parlato con i ragazzi?" li guardai velocemente, avevano tutti un sorriso a trentadue denti, divertiti da quella scena.
"Un giorno avevi dimenticato il cellulare in salotto ed Emma ha chiamato.." s'intromise Liam, con lo sguardo fisso su di lei.
"Così abbiamo deciso di rispondere e ci ha detto che le sarebbe piacuto venire a trovarti e noi ne abbiamo approfittato e l'abbiamo invitata a stare qui.." concluse Niall.
"Liam e gli altri sono stati così carini, sono felice di conoscerli personalmente!" disse Emma. I ragazzi si alzarono e si andarono a presentare; Liam sembrava particolarmente colpito da lei.
Sorrisi a quella scena, la mia famiglia era al completo ora.
"Dove dormirà?" domandai rendendomi conto del fatto che non c'erano abbastanza stanze.
"Con te!" rispose Zayn "Nella tua camera ci sta la branda che abbiamo qui in più, quindi.."
"Grandioso!" gioii; Niall le prese le valigie e le portò in camera.
"Allora, stavi facendo colazione?" Ems si sedette al tavolo della cucina, mentre i ragazzi si buttarono sul divano.
"Yep!" dissi sedendomi accanto a lei con la mia tazza di latte e cornflakes.
Mi rubò una cucchiaiata di cereali, rovesciando gran parte del latte sul tavolo.
"Ehy! Un po' di attenzione no eh?!" risi.
"Capita.. Bè, Louis è veramente moooooolto carino dal vivo.. Ma anche Harry non scherza.." constatò osservando i due che erano seduti sul divano insieme agli altri "In realtà, sono tutti belli da paura.." concluse.
"Sì, sono bellissimi. Ma ora c'è solo Louis."
"Che cosa romantica.." sospirò Emma. Finii in fretta la colazione e andai a vestirmi per poter portare Emma a fare un giro per il college.
"Ragazzi, io ed Emma andiamo a fare un giro, torniamo tra poco.." dissi uscendo dalla camera con Emma alle spalle.
"Posso venire con voi?" chiese Louis alzandosi dal divano "Se non vi do fastidio.."
Guardai Emma per vedere se a lei stava bene; avrei voluto passare un po' di tempo da sola con lei, ma questa era un'occasione da non perdere per poter farle conoscere Louis.
"Certo che sì! Hayls mi ha parlato così tanto di te!" rispose Emma al mio posto.
Arrossii, lui mi sorrise e gli si illuminarono gli occhi.
"Ok, allora vado a prendere il cappotto.." e si allontanò.
"Liz, puoi venire un secondo qui?" fece Harry.
"Che c'è?" mi avvicinai al divano; lui mi prese la vita e mi tirò, così da farmi cadere sopra di lui, Niall e Liam che erano al suo fianco.
"Ouch Hazza! Che stai facendo?!" esclamai senza fiato per la caduta.
"Solo divertirmi un po' con te.." disse ridendo. Sentii qualcun altro buttarsi, letteralmente sopra di me.
"Of, non respiro!" urlai con la voce attutita dal petto di Harry, su cui avevo spiaccicata la faccia.
"Dai ragazzi! Lasciate stare la mia guida!" gridò Emma, con le lacrime agli occhi per le risate.
Sentii il peso sopra di me attenuarsi, così mi alzai e mi voltai pronta a fulminare con lo sguardo il mio assalitore; Zayn e Louis si diedero un sonoro cinque.
"Liz, spero tu non abbia sbavato su questo golfino. E' nuovo ed è costato una cifra." disse Harry; lo guardai male, presi un cuscino e glielo tirai in faccia "Cretino." borbottai.
"Ti ho sentito!" cantilenò.
"Voi due, azzardatevi di nuovo a fare una cosa del genere e vi taglio quelle parti che vi servono per avere una voce diversa da quella di Justin Bieber in Baby.. Intesi?" minacciai i due che mi erano salati addosso,
Emma se la rideva allegramente, piegata in due con la mano sulla pancia e le lacrime agli occhi; la afferrai per un braccio e la trascinai via.
"Andiamo Lou!" sbottai; prima di uscire notai lo sguardo di Liam che seguiva Emma, era completamente rapito da lei.
La lasciai andare avanti e sussurrai a Lou: "Per caso Liam so è preso una sbandata per Emma?"
"Perchè non lo chiedi a lui? Non è mica il tuo migliore amico?!" disse ridacchiando.
"Scoprirlo dagli altri è più divertente." sarei stata felice se fosse successo qualcosa tra Liam e la mia migliore amica, lei aveva davvero bisogno di uno come Liam nella sua vita.
"So che siete molto legati, ma volete spiegarmi come fate a mostrarmi il college se state dietro di me?" sbottò lei voltandosi.
"Hai ragione, scusaci" farfugliò Louis che la superò e iniziò a fare lo stupido "Allora, miss, alla vostra sinistra potete vedere un meraviglioso affresco che rappresenta.." si fermò a guardarlo bene "che rappresenta degli angeli sopra la Madonna?"
"Non sembra molto convinto, sir" scherzai; Emma stava per morire soffocata dalle risate.
Facemmo tutto il giro del college, con Louis che faceva da 'guida' ed Emma che se la rideva alla grande. Si fece presto ora di pranzo e decidemmo di prendere delle pizze da portare a casa.
"Signori, la pizza!" urlò Louis entrando in casa. Ci sedemmo in salotto, io per terra in mezzo ad Harry e Louis, Emma vicino a Liam e iniziammo a mangiare; guardai allegra i due, sperando che sarebbe successo qualcosa e che sarebbero andati oltre la semplice amicizia. Finimmo presto di mangiare, il tempo passò in fretta tra risate e racconti.
"Niall, Harry, Zayn e Liam ricordatevi che avete gli allenamenti oggi." feci portando le scatole delle pizze in cucina; Emma mi si avvicinò e bisbigliò: "Ti devo parlare.. In privato.." la fissai curiosa e la portai in camera.
"Chè c'è?" chiesi chiudendomi la porta alle spalle. Lei iniziò ad agitarsi e a camminare avanti e indietro per la stanza.
"Non so cosa mi stia succedendo Liz. Ho il cuore a mille, un terribile vuoto allo stomaco nonostante abbia appena mangiato, sono accaldata anche se fa un freddo cane e non ci capisco più niente" era nel panico; potevo capirla, solo una volta aveva provato tutto ciò, e con il ragazzo sbagliato.
"E tutto questo quando..?" la incitai.
"Quando sono vicino a Liam!" gridò guardandomi terrorizzata.
"Sì!" esultai; lei mi fulminò con lo sguardo "Cioè, Em, è normale, sei solo fortemente attratta da lui, tutto qua.."
"Quindi tu consideri 'normale' che dopo neanche tre ore che lo conosco avvenga tutto questo scombussolamento interiore?" si buttò sul letto depressa.
"Ems, rilassati! E' esattamente ciò che provavo con Harry e che provo tutt'ora con Louis.." dissi sedendomi al suo fianco.
"Ho paura.." balbettò appoggiando la testa sulla mia spalla.
Poteva apparire dura e sicura quanto voleva, ma quando si trattava di sentimenti, diventava una ragazzina insicura e impaurita.

See this heart
Won't settle down
Like a child running scared from a clown
I'm terrified of what you do
my stomach screams just when I look at you.


Sottovoce le cantai "Catch Me" di Demi Lovato.
"Ems, stai tranquilla. So che è difficile per te, ma è così che funziona. E questa potrebbe essere la volta buona.." sussurrai accarezzandole i lunghi capelli neri.
"Ma se fosse come Max?" a pronunciare quel nome un brivido le attraverso la schiena; la strinsi forte.
In effetti aveva tutte le ragioni per avere quelle insicurezze: un anno prima si era messa con Max, un ragazzo apparentemente gentile, simpatico e capace d'amarla, ma che si rivelò un completo stronzo. Si drogava, e più di una volta le aveva messo le mani addosso.
"Liam?! Come Max?! Scherzi? Liam è il ragazzo più dolce, tenero e gentile del mondo, e non ti farebbe mai, e dico MAI, soffrire.. E in più è il più serio dei cinque.."
"Davvero?" domandò sollevando la testa.
"Sì, davvero. E aggiungo, è attratto da te quanto tu lo sei da lui.. E' perfetto!" esclamai battendo le mani; volevo che Emma fosse felice, e con lui lo sarebbe stata.
"Frena l'euforia, Pierce, non sono ancora sicura." mi bloccò.
"Parlerò con lui e gli spiegherò un po' di cose più tardi.." dissi più a me che a lei "Su, usciamo da qui.." le presi la mano, mi alzai e cercai di portarla con me, ma lei non si mosse.
"Che succede ancora?" domandai sbuffando.
"Tom?" capii subito quello che voleva sapere.
"Tom? Tom chi? Completamente dimenticato, non fa più parte della mia vita." risposi sicura.
"Bene, e senti.. Ti dispiace se mi sdraio un po'? Sono stanca moooooorta!" disse sdraiandosi sul suo nuovo letto.
"Oh, certo fai pure. Ci vediamo dopo" uscii e vidi i ragazzi pronti ad andarsene.
"Emma?" chiese Harry.
"Vuole riposare un po'"
"Ci vediamo più tardi Liz!" gridò Niall uscendo. Zayn mi abbracciò e subito dopo di lui arrivarono anche Harry e Liam, al quale dissi: "Poi ti devo parlare.."
"Mi devo preoccupare?" fece lui allarmato, avviandosi verso la porta.
"Nono, tranquillo.." mi avvicinai al divano e mi sedetti.
"Che ti va di fare?" domandò Louis una volta che se n'erano andati tutti.
"Ah, io devo studiare e tirarmi avanti, questa settimana ho fatto davvero poco.." dissi afferrando i libri e iniziando a sfogliare quello di letteratura.
"Allora io mi siederò qui e leggerò il mio bel libro.." si buttò sul divano e iniziò a leggere.
"Che libro è?" chiesi curiosa.
"Twilight."
"C-che cosa?" risi, non potevo farci niente, pensavo stesse scherzando.
"Che c'è? Hanno detto tutti che è bello!" si giustificò lui.
"Prima di tutto, è un libro per ragazze; secondo è stupido. Bella, l'umana che vuole rinunciare alla sua mortalità per vivere per sempre con Edward, il vampiro vegetariano, ossessionata da questo pensiero che la fa ritenere vecchia a diciotto anni."
"Li hai letti?" chiese senza staccare gli occhi dalle pagine del libro.
"Sì, ma solo per farmi quattro risate.."
"Però li hai letti!" puntualizzò "Ora shhh, che siamo in un momento cruciale!"
"Dove sei arrivato?"
"A quando Bella scopre che Edward è un vampiro."
"Solo lì?! Ma come sei lento Tomlinson!" mi tirò un leggero calcio "Ahia!"
"Studia, Pierce!" mi rimproverò. Mi misi seduta a gambe incrociate con la schiena sul bracciolo, in modo da avere Louis di fronte a me.
Passò mezz'ora e mi venne una gran sete, allora mi alzai e mi diressi in cucina; afferrai un bicchiere e ci versai dell'acqua del rubinetto.
Mi voltai, il bicchiere mi cadde quasi dalle mani per lo spavento; Louis era dietro di me e ora si ritrovava a poca distanza dal mio viso. Il cuore iniziò a martellare sempre più forte, pensavo che stesse per esplodere.
"Scusa, non volevo spaventarti." sussurrò.
"Solo non farlo mai più." farfugliai.
Sentivo il suo respiro caldo e profumanto sempre più vicino, stavo per svenire, le gambe mi reggevano a fatica; stava succedendo davvero, niente mi avrebbe fermato.
Chiusi gli occhi, pronta ad assaporare il sapore delle sue labbra che avevo sognato di baciare da giorni.
Eravamo a pochi centimentri l'uno dall'altro, quando qualcuno bussò; aprii gli occhi e vidi Louis allontanarsi e abbassare la testa sospirando.
"Cavolo" mormorai "V-vado io." mi avviai all'ingresso ed aprii; i miei muscoli si paralizzarono non appena i mei occhi distinsero quello che avevo davanti; non era possibile, non poteva essere davvero lì.
Un ragazzo coi capelli castani tendenti al biondo e gli occhi verdi era lì fermo a fissarmi, con le mani in tasca, come suo solito.
"T-Tom?" sussurrai incredula.


Sera!! :D
BUM! Colpo di scena!
Finalmente il nono è arrivato, dopo tante fatiche, ed  è tutto merito delle ore di filosofia che mi hanno ispirato.
Non so come mi sia venuta fuori la storia di Twilight, ma premetto che non sto dicendo niente di offensivo, ho solo detto quello che penso attraverso Liz. 
Stessa cosa per Justin Bieber, non sono una Belieber, ma ascolto alcune sue canzoni e lo trovo figo, ma non si può non dire che in Baby aveva una voce un po' da femmina.
Ringrazio chi recensisce e chi mi ha messo tra i preferiti, e mi scuso per questo periodo di mancanza di capitoli, ma sono stata affetta dal famoso "blocco dello scrittore". Una sensazione orribile, non la consiglio a nessuno.
Sono felice di come sia venuto fuori in fondo, mi son messa d'impegno per scriverlo.
Quindi, per favore, recensite... :)
Ho cambiato nick su Twitter, ora sono @xsuperlouishere.
#MuchLove. Cià.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** You lied. ***


Capitolo 10.

"Che cosa ci fai qui?" sussurrai al ragazzo con gli occhi verdi che mi squadravano.
"Avevo bisogno di vederti e di parlarti.." Tom fece un passo avanti, con la mano tesa verso di me, pronto ad afferrarmi il braccio.
Mi tirai indietro "N-non mi toccare" balbettai a denti stretti; ero arrabbiata, furiosa anzi, di vederlo. Non sarebbe mai dovuto venire.
"Oh, eddai Liz, lo so che ti sono mancato." fece altri due passi in avanti, in modo tale che Louis riuscì a scorgerlo da dietro la porta; superò il tavolo della cucina e si avvicinò.
"Vattene Tom. Non dovevi venire, non ti voglio qui." la porta della mia camera si aprì ed Emma uscì sbadigliando; la sentii bloccarsi, probabilmente alla vista di Tom e mormorò: "Oh cazzo."
"Mi è mancata la tua voce. Il mio nome pronunciato dagli altri non da lo stesso brivido che mi dai tu. Non me ne andrò da nessuna parte senza di te. Non voglio lasciarti."
"Ehy, amico, credo di aver capito che Hayley non abbia molta voglia di passare del tempo con te.." s'intromise Louis, avvicinandosi a me.
Tom girò la testa verso di lui e sorrise beffardo.
"E questo chi è? Il tuo ragazzo? Liz, come mi sei caduta in basso!" mi fissò, sempre con quel sorriso stampato sulla faccia; era diverso dal solito, non si era mai comportato così prima d'ora.
"Sparisci e basta." dissi dura, non si doveva permettere di insultare i miei amici.
"E' davvero il tuo ragazzo?! Questa sì che è bella!" esclamò con una risata finta.
"Non ti permettere" sbottai a denti stretti facendo un passo avanti, con la mano puntata su di lui "Devi sparire, vaporizzati, fai quello che ti pare, ma sparisci dalla mia vista. Ti pago io il volo se questo serve per fartene andare. Non hai alcun diritto di venire qui e pensare che sarei tornata con te. E' finita, over, caput, done. Ho una nuova vita ora, e tu non ne fai più parte. V-A-T-T-E-N-E!" scandii l'ultima parola perchè lui potesse capire meglio.
"Non me ne vado senza di te." mi afferrò il polso della mano che lo puntava.
"Ahi, mi stai facendo male, mollami!" mugugnai, stava stringendo troppo forte.
Poi successe tutto molto velocemente: Louis attirò la sua attenzione, Tom si voltò verso di lui e Louis, il ragazzo che sembrava tanto pacifico e dolce, gli tirò un pugno in faccia. Rimasi allibita dalla sua reazione; me lo sarei aspettato da Liam o da Zayn, ma mai da Louis.
Tom mollò la presa dal polso e fece qualche passo indietro; dopo essersi ripreso, guardò minaccioso Louis e gli si lanciò addosso.
"No, Tom, NO!" urlai, senza alcun risultato; i due caddero a terra e iniziarono a menarsi, Tom sopra e Louis con la schiena al pavimento.
"Tom, lascialo stare!" cercai di fermarlo afferrandogli le spalle, ma non riuscii a muoverlo di un millimetro.
Davanti alla porta ancora aperta apparvero i ragazzi che fissarono per un minuto la scena, per poi intervenire; Zayn e Liam lasciarono cadere le loro borse, presero Tom per le braccia e lo fecero alzare.
"Ehy, amico, si può sapere cosa cazzo fai?" gli urlò Zayn.
"Ha iniziato lui!" si giustificò, asciugandosi con la manica il poco sangue che gli usciva dalla bocca.
Io ero immobile, lo guardai sbigottita e poi volsi lo sguardo verso Louis, ancora a terra; aveva il naso che perdeva sangue, un labbro tagliato e un occhio gli stava diventando nero.
Mi buttai in ginocchio di fianco a lui e gli presi il volto tra le mani.
"Lou, mi dispiace così tanto!" avevo le lacrime agli occhi e mi sentivo terribilmente in colpa per quello che era appena successo.
Mi girai verso Tom, il quale si stava massaggiando la mascella in piedi tra Zayn e Liam, con le lacrime che iniziarono a scendere mi rialzai e andai verso di lui, iniziandolo a spingere.
"Si. può. sapere. che. cosa. cazzo. ti. prende?!" a ogni parola, uno spintone "Sei impazzito?! Te ne devi andare e subito. Non provare a scrivermi o a tornare okey? Vattene. Sparisci."
"Ma.." cercò di dire; Harry gli mise una mano sulla spalla per incitarlo ad uscire.
"Se non te ne vai di tua spontanea volontà, ti piglio a calci fino all'America, ci siamo capiti?" lo minacciò Zayn.
"Vai via." sibilai. 
"Sei cambiata." sussurrò.
"E grazie al cielo! E, sono stupita quanto te, anche tu sei cambiato. E in peggio. Meno male me ne sono andata, non avrei sopportato di stare con te. Ciao Tom."
Mi diede un'ultima occhiata, si tolse la mano di Harry dalla spalla con uno scrollone e se ne andò. Giurai di avergli sentito dire: "Non è finita" ma cercai di far finta di niente.
Emma mi si avvicinò e mi abbracciò; la strinsi forte e iniziai a piangere singhiozzando.
"E' finita, è tutto finito. Se n'è andato.." sussurrò.
Feci appena in tempo ad allontanarmi da lei che altre due braccia mi avvolsero; il profumo di Harry inondò le mie narici.
"Deduco che quello era Tom.." disse ridendo leggermente.
Anuii con la testa appoggiata al suo petto.
"Se prova a tornare e a metterti anche solo una mano addosso, gliele faccio vedere io" borbottò.
Mi allontanai e altre braccia mi circondarono; riconobbi immediatamente l'abbraccio di Zayn.
"Non ti toccherà più, non glielo permetteremo" cercò di tranquillizzarmi.
"Non mi ha stuprato, eh" farfugliai; lui rise.
"Ehilà, ragazzo a terra qui, ricordate? C'è stata una rissa, l'ex ragazzo di Hayls me le ha date.. Niente?" gridò Louis, dimenticato dai ragazzi, i quali stavano pensando solo al mio bene; mi sentivo lusingata.
Abbracciai velocemente anche Liam e Niall e andai ad aiutare Louis; lo presi per un braccio e lo sollevai. Lo feci sedere sul divano e andai a prendere il necessario per medicarlo.
Gli porsi il ghiaccio e mi sedetti di fianco a lui, con uno straccio bagnato e iniziai a passarglielo sulla faccia per pulirlo un po' dal sangue.
"Scusami Louis.." borbottai.
"Scusa di che? E' stato un onore combattere per una meravigliosa madamigella come lei.." disse tastandosi l'occhio.
"Non so perchè è venuto, non gliel'ho mai chiesto, non lo volevo.."
La camera di Zayn si aprì e lui ne uscì a petto nudo; nello stesso momento uscì anche Liam dalla sua stanza, senza maglietta. Emma era in cucina e quando si voltò e lo vide, notai che appoggiò le mani sul bordo del lavandino per non cadere, diventò paonazza e si rigirò, facendo finta di pulire il lavandino.
"Non siamo in spiaggia, lo sapete?" risi.
"Sono sparite le nostre magliette!" dissero in coro i due. Io e Louis ci scambiammo un'occhiata.
Trattenendi a stento le risate, Louis chiese: "Avete perso tutte le vostre magliette?"
"Sono sparite! Non le abbiamo perse!" urlò Liam. Dal bagno provennero delle risate; il moro e il riccio si guardarono e in coro esclamarono: "Harreh!" e si misero davanti alla porta del bagno.
"Sai, non so perchè, ma mi è venuta in mente una cosa.." iniziai a dire a Louis.
"Cosa?" mi incitò.
"Che cosa ci facevi all'aereoporto quando ci siamo incontrati la prima volta?" chiesi fissando il vuoto, mentre ripensavo a quel giorno.
"Scontrati, semmai. Bè, ero andato ad accompagnare i miei che mi erano venuti a trovare.."
"E dove sono andati poi?"
"Si sono fatti una vacanza in.. Italia.." spiegò.
"Ah.." borbottai senza distogliere lo sguardo dal tavolino; non so quale fu il collegamento ma mi venne in mente una 'chiaccherata' che mi ero fatta con Eleanor.
"Sai, sono qui da quasi un mese.. Sono arrivata il 29 settembre a Londra.. Ero in aereoporto e avevo chiamato Lou perchè mi venisse a prendere.. E' stato strano.. Non appena mi ha visto agli arrivi, è scappato di corsa, sembrava proprio che non volesse avere niente a che fare con me.. Certe volte non lo capisco proprio quel ragazzo.."
Spalancai gli occhi e iniziai a contare mentalmente, maledicendomi per quanto fossi stata stupida a non accorgermene prima.
"Eri andato a prendere Eleanor.." sussurrai.
"C-cosa?" balbettò; colpito e affondato.
"Il 29 settembre è quando sono arrivata, il 29 settembre tu eri andato a prendere Eleanor.." ragionai.
"Io.. ehm.. io.." panico.
"Sicuramente vi siete incontrati dopo che ti era passato il panico da 'omioddio Eleanor è tornata che faccio'. L'avevi invitata tu a stare qui da voi?" le lacrime riapparvero nei miei occhi stanchi; Harry era appena uscito dal bagno e stava per fare a botte con Zayn e Liam quando vide la mia faccia.
"Che cos.." stava per avvicinarsi ma Emma gli mise una mano sul petto per bloccarlo.
"Hanno bisogno di chiarirsi." disse semplicemente, prima di andare in bagno a sua volta per fare la doccia.
"Liz.. l'ho fatto prima di conoscerti, volevo credere che le cose tra me e lei potessero tornare come prima. Ma poi sei arrivata e tutto è cambiato; mi ero addirittura dimenticato di quello che avevo deciso con Eleanor.."
Niall uscì dalla camera con un raggiante: "Salve ragazzi, come mai mezzi nudi?!"
"Shhh! Zitto, idiota!" sussurrò Liam tirandogli un cuscino in faccia.
"Che ho fatto?!" si lamentò; Liam ci indicò con la testa e subito Niall si zittì.
"Quindi hai mentito, tu volevi Eleanor, non l'hai mai dimenticata.." farfugliai alzandomi.
"No, io.. E' stato tutto prima di conoscere te.."
"Vaffanculo Louis, non funziona più." mi voltai e andai in camera mia sbattendo la porta.
Mi accucciai lì davanti e cercai di spegnere il cervello, che non smetteva di ripensare al primo giorno in cui si erano incontrati.
In salotto sentivo Louis litigare con gli altri; a quanto pare erano tutti dalla mia parte. Qualcuno bussò leggermente alla porta.
"Liz, sono Ems, sono in asciugamano e c'è Liam mezzo nudo nella stessa stanza, non è che mi faresti entrare?"
Mi spostai dalla porta e le aprii.
"Oh, scricciolo. Mi dispiace così tanto.. Aspè che mi vesto e poi vengo lì da te.." si vestì velocemente e si sedette al mio fianco, nella mia stessa posizione.
"Vuoi parlarne?" mi chiese; feci segno di no con la testa, non avevo la forza di parlare.
"Ok, allora io starò qua fino a che non te la senti, d'accordo?".
Era questo il bello di Emma, con lei non servivano le parole, lei non voleva per forza sapere che cosa avevi, a lei bastava stare vicino a una che stava male, per sentirsi utile.


Sometimes it lasts in love, sometimes it hurts instead.



Ma salve!!! :D
Mhm, che dire di questo capitolo? Sì, non è male, ne sono abbastanza fiera.. :).
Non è uno dei migliori che ho scritto, però non lo considero tanto male, no? Perchè non me lo fate sapere attraverso qualche recensione? ;)
Ringrazio come al solito chi mi ha messo tra i preferiti e bla bla bla, solite storie. 
Non abbandonatemi, e recensite come solo voi sapete fare.. 
Twitter: @xsuperlouishere.
#MuchLove. Cià.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** I'm sick and tired of being sick and tired. ***


 
Capitolo 11.

"Sai che te la sei presa un po' troppo, vero?" mi voltai con la bocca piena di cornflakes e la fulminai con lo sguardo.
"Da quant'è che non gli parli?" alzai le spalle.
"Non te l'ha detto perchè non ti voleva fare soffrire, lo vuoi capire?"
"Mi ha mentito comunque, Ems, e sai con lo sopporto. E poi come se adesso non stia soffrendo. Mi manca, tanto; ma non voglio dargliela per vinta."
"Sì, ma non pensi che avresti sofferto di più se te lo avesse detto?"
"No. Da quand'è che stai dalla parte di Louis? Sono io la tua migliore amica, ricordi?" sbottai alzandomi per mettere la tazza nel lavandino.
"Liz, sembra uno zombie. Sta da cani, è peggio di Bella Swan, e non esce mai da camera sua.. Mi dispiace vederlo così, tutto qua. Avevate una così bella amicizia.."
"Appunto. Avevamo. Comunque, come va con Liam?" cambiai discorso, ero stufa di sentire parlare di Louis.
"C-come dovrebbe andare? Bene, siamo amici.." balbettò arrossendo.
Parli del diavolo ed ecco che spuntano le corna, Liam apparve in cucina e toccò Emma sulla spalla; lei fece un leggero saltino sulla sedia per lo spavento.
"Ehm, senti.. Ti volevo chiedere.." iniziò a parlare il ragazzo torturandosi le mani; non lo avevo mai visto così insicuro e titubante.
"Ti andrebbe di uscire con me sta sera?" disse tutto d'un fiato.
Prese alla sprovvista sia me, che a momenti feci cadere la tazza, sia Emma che lo fissava impietrita.
"Sì! Sì che lo vuole!" esclamai al posto suo "Vero che lo vuoi Emma?!".
La ragazza non riusciva a dostogliere lo sguardo da Liam; allora lo presi per un braccio e lo portai in camera sua e mi ci chiusi dentro.
"Ehy! Non aveva ancora risposto!" gli appoggiai le mani sul petto e lo feci sedere sul letto.
"Tu, devi sapere che Emma ha avuto una brutta esperienza in passato.. Il suo ex ragazzo era uno manesco, parecchio, e anche dograto.. Quindi, ogni volta che si parla di 'appuntamenti' entra nel panico totale." raccontai.
"Oh cavolo! Non potevi dirmelo prima? Adesso magari non accetterà mai perchè l'ho spaventata!" si agitò.
"Calma Liam! Tu le piaci, davvero tanto, credimi. E questo è grandioso perchè sei un ragazzo fantastico e so che con te lei può essere felice. E poi siete i miei migliori amici, quindi non potrei desiderare di meglio" mi sorrise; aveva un sorriso così bello, era in grado di scaldarti dentro.
"Ora, io vado di là e parlo con Emma, poi vedi che accetterà senza esitazioni. E se non lo fa lo faccio io al posto suo e la costringo ad uscire con te che è anche ora" dissi sicura avvicinandomi alla porta.
"Liz?!" mi chiamò.
"Sì?"
"Lo sai che ti voglio bene, vero?" mi sciolsi letteralmente.
"E vorrei ben vedere! Sono adorabile. Ti voglio bene anch'io, Payne" uscii dalla camera con un mega sorriso e Harry mi venne incontro.
"Ti è passata la cotta per Louis e ora hai puntato Liam?" disse ironico.
"Idiota!" gli tirai un pugno sulla spalla "Ha appena chiesto ad Emma di uscire, ma lei si è impanicata (?) e gli ho raccontato il perchè del suo comportamento.."
"Mhm.." mi squadrò con un sorriso "Okey, ti credo. Davvero ha chiesto ad Emma di uscire? Era ora!" era felice di ciò; tutti erano impazienti che tra Liam ed Emma succedesse qualcosa.
"Vado a prendere i miei 10 dollari.. Sai ho fatto una scommessa con Niall" rise vedendo la mia faccia e si allontanò.
Andai in cucina,  dove trovai Emma nella stessa posizione in cui l'avevo lasciata: bocca semi aperta, occhi sbarrati e un po' pallida.
"
Ems, vieni" l'afferrai per un braccio e la trascinai in camera.
"Tu ora vai da Liam e accetti il suo invito, d'accordo?" le tirai una leggera pacca sulla testa che la aiutò a riprendersi.
"Ahi! Devo proprio farlo?" chiese guardandomi con occhi da cucciolo.
"Sì, Emma, devi. Non aspettavi altro. E' il tuo momento e lui sta morendo dalla voglia di sapere la tua risposta, che ovviamente sarà Sì" si mise a girare per la stanza a testa bassa.
"Facciamo una cosa: io accetto l'invito di Liam se tu vai a parlare con Louis" mi guardò con atteggiamento di sfida.
"Eh? C-cosa? No, assolutamente no! Non se ne parla neanche! Non devi accettare per una sfida, ma perchè gli muori letteralmente dietro e ogni minuto con lui è importante. Torni a casa tra dieci giorni, vuoi davvero che finisca così tra voi due? Io credo di no."
"Io supererò la mia paura, se tu superi la tua" sapeva che avevo ragione, ma cavolo se era testarda!
"Seriamente? Ma.." mi fermai a pensare; tra Emma e Liam doveva succedere qualcosa, era destino che stessero insieme. Cosa mi costava parlare con Louis? Certo, non l'avrei mai perdonato e non sarebbe cambiato niente, allora perchè non farlo?
"Oh uffa! Va bene, vado a parlare con Louis!" sbuffai.
"Davvero?" esclamò; probabilmente sperava in una risposta negativa
"Croce sul cuore." sapeva che non stavo mentendo, se io facevo una promessa la mantenevo a costo della vita "Però prima accetti tu, poi vado a parlare con Lou" le afferrai il polso e la portai in salotto.
"Liam! Emma ha qualcosa da dirti!" il riccio uscì di fretta dalla camera e ci venne incontro; intorno a noi arrivarono anche Niall, Zayn e Harry curiosi di sentire la risposta di Emma. Louis era chiuso in camera come al solito.
"Su, Emma cosa gli devi dire?" la ragazza deglutì rumorosamente e fece un passo avanti, in modo da trovarsi perfettamente di fronte a Liam; lui la guardava in un modo in cui speravo un ragazzo guardasse me. 
"D'accordo. Uscirò con te" sul volto del ragazzo apparve un sorriso a trentadue denti e mi guardò riconoscente; io abbracciai velocemente Zayn e mi misi a saltellare dalla gioia.
"Ok, Liz. Ora tocca a te" mi bloccai e impallidii.
"Tocca a lei fare cosa?" chiese curioso Niall.
"Deve andare a parlare con Louis.." spiegò Emma
"Oh" esclamarono i quattro presenti.
"Ma.. Ma i-io pensavo di farlo più tardi.." cercai di andarmene indietreggiando ma Harry me lo impedì.
"Direi che ora è il momento migliore" sussurrò lui afferrandomi le spalle e portandomi contro la mia volontà verso la porta della camera di Louis.
Lo guardai in cagnesco "Io e te facciamo i conti dopo" mi girai, presi un respiro profondo e bussai.
"Avanti!"
"Non chiede neanche chi è? E se non volesse vedermi? Oh quanto vorrei che fosse così. Ok, forza e coraggio Liz. Se ce l'ha fatta Emma puoi farcela anche tu" mi dissi sottovoce; girai la maniglia e aprii la porta.
La sua camera era un casino totale, non avrei neanche visto il letto se non ci fosse stato sdraiato lui, con lo sguardo fisso sul soffitto; i suoi vestiti erano ovunque.
"Ehm, Lou?" dissi piano.
Appena sentì la mia voce, girò lo sguardo verso di me, spalancò gli occhi e si mise a sedere.
"Liz!" esclamò imbarazzato "Che ci fai qui?!"
"Mi hanno costretto, in realtà. Dovrei parlarti, ma non ho assolutamente niente da dirti, quindi starò qui per dieci minuti in silenzio per far credere agli altri che stiamo parlando.." conclusi.
Sul suo volto apparve un'ombra di tristezza e i suoi occhi diventarono lucidi.
"Oh no! Non mi guardare così! Non funziona, amico. Se tu che ti sei messo in questo pasticcio."
"Mi dispiace Liz. Non te l'ho detto perchè pensavo di ferirti.."
"Bla bla bla, cazzate." iniziai a vagare per la stanza toccando qua e là per vedere cosa aveva in giro "Ew, è un pezzo di pizza questo? Da quanto tempo è qua?!"
"Eleanor non significa più niente per me" si alzò e cercò di avvicinarsi.
"Non ti avvicinare, non ci provare neanche" lo ammonii "Stiamo solo fingendo di parlare civilmente."
"Hayley, ti prego. Perdonami" non mi ascoltò e si avvicinò; feci qualche passò indietro, ma la parete era troppo vicina e ci andai a sbattere.
"Allontanati immediatamente o giuro che.."
"Giuri che?" mi provocò.
"G-giuro che urlo!"
"Oh, che paura. Ascoltami ti prego, non avrei mai voluto ferirti. Non ho mai provato niente di simile se non che con te, neanche con Eleano mi sono mai sentito così. Sto impazzendo, non mi sono mai sentito così male.." mi prese la mano e iniziai a sciogliermi lentamente; era bravo a cercare di convincere le persone, non potevo resistere ancora per molto..
"No, Louis. Non ti perdono una seconda volta. Non voglio soffrire ancora per colpa tua." tolsi la mano dalla sua e mi scansai.
"Ora vado, che ne dici?" mi avviai alla porta.
"Due cose: sai che Liam ha chiesto a Emma di uscire?" misi la mano sulla maniglia e la girai.
Lui sospirò "Che bello!" ironizzò.
"Secondo, metti a posto la camera. Fa davvero schifo." uscii dalla camera cercando di non fargli notare che avevo gli occhi lucidi.
"Ehy, com'è andata?" mi chiese Emma venendomi incontro; la guardai triste.
"Come pensi che sia andata?" singhiozzai; la superai e mi chiusi in camera. Mi mancava Louis, mi mancava veramente tanto passare il tempo con lui; la sua risata, i suoi occhi, il suo profumo.. Mi mancava tutto.
Mi buttai sul letto e qualcunò bussò.
"Liz, sono Zayn, posso entrare?"
"Avanti." farfugliai con la faccia sul cuscino. La porta si aprì e Zayn entrò, si sedette sul letto e iniziò ad accarezzarmi la schiena.
"Che è successo con Louis?"
"Posso parlartene dopo? Sono stanca.."
"Vedrai che si sistemerà tutto. Stanca di cosa? Ti sei appena alzata!" cercò di sollevarmi un po' il morale.
"Sono stanca di trovarmi in questa situazione, sono stanca di piangere, sono stufa e stanca di essere stufa e stanca."
"So cosa potrebbe farti stare meglio. Mettiti sdraiata sul fianco.." feci come mi disse e lui si sdraiò accanto a me, mettendo il braccio intorno alla mia vita e prendendomi la mano.
Il suo calore mi rassicurava, quindi chiusi gli occhi cercando di calmarmi e di fermare le lacrime.
"Meglio?" sussurrò.
Anuii, mi sentivo davvero meglio tra le sue braccia, mi sentivo protetta. Amavo quello che avevo con Zayn, sapevo che potevo contare sempre su di lui e che era lì pronto a sostenermi in qualunque momento ne avevo bisogno.
Con questi pensieri felici, non ebbri problemi a prendere sonno, nonostante mi fossi svegliata da poco più di un'ora, e mi addormentai cullata dal suo respiro.

I'll be here, by your side. No more fears, no more crying.




Ma puongiorno!! :D.
Prima di tutto mi scuso per questo ritardo nel postare il capitolo, ma questa settimana a scuola è stata piuttosto pesante. :S
Mi piace questo capitolo, sono felice di come mi è venuto; il rapporto tra Zayn e Liz è il mio preferito, è quello che io ho sempre desiderato.
Devo rigraziarvi per avermi messo nelle seguite e nelle preferite, siete tutti fantastici :3.
Spero che questo capitolo riceva delle belle recensioni, se lo merita. (?). E poi mi fanno taaaaaaanto felice. :)
Hope you enjoy.
Twitter: @xsuperlouishere. #MuchLove. Cià.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Oh I wish that was me. ***


Capitolo 12. 

"Hey.." una voce gentile mi destò dal mio sonno e mi fece aprire gli occhi.
"Ghhhhhn.." biascicai con la bocca impastata dal sonno.
"E' ora di pranzo, Liz. I ragazzi si staranno chiedendo cosa stiamo facendo.." sussurrò Zayn.
Abbassai lo sguardo e vidi il braccio del ragazzo ancora intorno alla mia vita con la sua mano stretta nella mia; tolsi la mia mano dalla sua e mi strofinai gli occhi.
"Mi sono davvero addormentata così?" chiesi sbadigliando.
"Oh sì! Sei adorabile quando dormi!" fece lui alzandosi; io mi sedetti lentamente sul letto e mi stiracchiai.
"Zayn!" mi alzai e corsi da lui per abbracciarlo "Grazie per essere un amico così fantastico. Ti voglio tanto bene Malik."
"Ti voglio bene anch'io, Pierce.." lo facevamo sempre, ci chiamavamo per cognome; era un abitudine ormai.
Uscimmo dalla camera; dalla cucina proveniva un delizioso profumo di cibo. 
Harry era in cucina intento a cucinare.
"Che vedo! Hazza che cucina!" esclamai; appena sentì la mia voce, si girò verso di me e venne ad abbracciarmi.
Mi strinse forte e ricambiai la stretta; nel mio sonno avevo pensato a cosa sarebbe successo se avessi scelto Harry.
Lui mi amava, sapeva come rendermi felice ed era pronto a fare tutto per farmi stare meglio; ma nonostante tutte queste cose, il mio cuore aveva scelto Louis.
"Tutto bene?" sussurrò; annuii e mi lasciò andare.
"Harry. Ti voglio bene.
Il suo sguardo era un misto di felicità e tristezza, perchè io gli volevo solo bene; io non lo amavo.
"Ti voglio bene anch'io, Lizzy." e mi baciò sulla fronte.
Emma si alzò dal divano e mi venne vicino "Lhayls, che è successo?"
La fissai; era da una vita che con mi chiamava Lhayls..
"Che c'è?" domandò; la abbracciai senza dire niente "Ehiiiiiii"
"Va tutto bene ora." borbottai; mi allontanai da lei e mi rivolsi ai ragazzi "Louis è ancora in camera sua?"
"Sì, perchè?" chiese Niall; quel ragazzo era terribilmente curioso! 
Gli scomplgliai i capelli "Devo fare una cosa.." una mano mi afferrò il braccio; Zayn mi stava guardando con un misto di curiosità e preoccupazione nel suo sguardo.
"Ci ho riflettuto.. Sono pronta a perdonarlo.. Credo.. Harry, è pronto?"
"Sì signora!" rispose voltandosi con una scodella di pasta in mano; andai in cucina, presi un vassoio, ci misi due piatti e mi servii della pasta.
"Scusate ragazzi, ma oggi non pranzerò con voi.." mi diressi con il vassoio in mano verso la porta di Louis e senza bussare la aprii.
"Spero tu non sia nudo o stia facendo cose di cui potrei imbarazzarmi perchè devo mangiare e sarebbe bello non stare male.." chiusi gli occhi.
"Hay?" aveva preso quest'abitudine di chiamarmi con il mio primo nome, cosa che mi avrebbe dato fastidio se non fosse stato pronunciato da lui. Socchiusi gli occhi e vidi la stanza molto più ordinata di quando l'avevo lasciata l'ultima volta.
"Oh, vedo che hai messo in ordine.. Bravo.. Mangiamo? Ti ho portato un po' di cibo.." appoggiai il vassoio sulla scrivanie e lo guardai; sorrideva.
"Grazie.. Mangi con me?" chiese speranzoso.
"Sì, se non ti dispiace.." Presi il mio piatto e mi sedetti a gambe incrociate sul letto, con la schiena appoggiata alla testiera; Louis rimase un secondo immobile, poi prese il suo piatto e si sedette di fronte a me. Iniziai a mangiare in silenzio, pensando a cosa dirgli.
"Senti, Lou. Non so neanche perchè lo sto facendo; hai commesso due volte lo stesso errore, due volte mi hai fatto soffrire e due volte sono disposta a perdonarti. Mi manca passare il tempo con te.." dissi senza distogliere lo sguardo dalla mia pasta, che per altro era deliziosa.
"Liz, non sai quanto mi stai facendo felice.." esclamò lui al settimo cielo.
"Ma.. Tu prova a farmi stare male un'altra volta e giuro.. GIURO.. che non ti rivolgerò mai più la parola, Tomlinson." lo ammonii guardandolo dritto negli occhi; aveva già finito di mangiare la sua pasta e appoggiò il suo piatto per terra.
"Non succederà" si avvicinò di poco, così che le sue ginocchia toccarono le mie "E' da tanto che aspettavo questo momento." sussurrò; alzò una mano e mi mise dietro l'orecchio un ciuffo che mi era sceso davanti agli occhi e me la appoggiò sulla guancia.
"A-aspetta un secondo, devo appoggiare il piatto. Non vorrei che cadesse.." lui fece una leggera risata, io feci quello che dovevo fare e tornai a guardarlo.
Lui mise la sua mano sulla mia guancia destra e si avvicinò; era il momento, nessuno mi avrebbe fermato.
Sentii la porta aprirsi, io e Louis ci allontanammo e guardammo la porta; la chioma bionda di Niall era appena apparsa.
"Ehy, avete finito di mangiare? Devo prendere i piatti."
"Niall, via via!" gridò Louis tirandogli un cuscino; il biondo chiuse la porta per proteggersi e la riaprì, fece la pernacchia a Louis e poi la richiuse.
"Quel ragazzo è proprio strano" sussurrai con un sorriso; adoravo Niall, il suo accento era irresistibile ed era sempre così allegro! Lo invidiavo per questo.
Louis si schiarì la voce e io tornai sulla terra; lo guardai. Lui si avvicinò, questa volta più veloce, e in meno di un secondo mi ritrovai le sue labbra premere sulle mie.
Sentii letteramente i fuochi d'artificio, il mio cuore esplose e sentii le farfalline nello stomaco iniziare a ballare la salsa (?).
Non era un bacio timido, anzi; misi le mie braccia intorno al suo collo e iniziai a giocherellare con i suoi capelli, lui mi prese la vita e mi tirò a sè.
Eravamo una cosa sola, io desideravo lui quanto lui desiderava me; era una sensazione magnifica.
Dopo circa cinque minuti di quel primo bacio che entrambi aspettavamo da mesi, lui si allontanò e mi guardò negli occhi.
"Visti da così vicino i tuoi occhi sono ancora più belli" sussurrò sorridendo.
Arrossii; me li avevano già fatti i complimenti sui miei occhi, in molti, ma sentirlo da lui era differente.
"No, davvero. Quell'azzurro-blu nasconde un po' di verde vicino alle pupille; sono incredibili!" esclamò "E adoro il modo in cui arrosisci" mi accarezzò la guancia.
"Smettila, Lou." abbassai lo sguardo; leccai le mie labbra, il suo sapore c'era ancora.
"Tutto bene?" domandò alzandomi la testa.
"Oh, sì! Stavo solo assaporando le mie labbra" disse baciandolo velocemente "Su, alzati. E' ora di uscire da qui." mi alzai.
"Oh uffa! Dobbiamo proprio?" si lamentò seguendomi; presi i piatti e li misi sul vassoio.
"Sì, dobbiamo proprio pelandrone!" mi prese i fianchi e mi fece girare.
"Sei bellissima." e mi baciò "E sei mia" sussurrò staccando leggermente le sue labbra dalle mie.
"Andiamo, muoviti" mi allontanai e presi il vassoio; Louis mi aprì la porta e mi fece passare.
"Lou è tornatoooo!" urlò Harry felice di rivedere il suo migliore amico.
Mi diressi in cucina per mettere i piatti sporchi nel lavandino ed Emma mi raggiunse; iniziò ad emettere uno strano suono dalla bocca, una specie di gridolino sommosso.
"Allora?" riuscì a dire.
"Allora cosa?" risposi sorridendole; aveva capito.
Mi saltò al collo "Lo sapevo lo sapevo lo sapevo! E dimmi, com'è stato?" mi guardò seria.
La fulminai "E tu invece? Hai deciso cosa mettere per uscire con Liam?" cambiai discorso, odiavo stare troppo al centro dell'attenzione.
Prima che lei potesse rispondermi, mi ritrovai intrappolata da una serie di braccia.
"Siamo così felici per te e Louis!" esclamò Niall.
"Estremamente felici!" puntualizzò Liam.
"Okey, ragazzi. Ora lasciatemi andare, per favore.. Non respiro!" borbottai imbarazzata; Niall, Liam e Zayn mi guardavano sorridendo.
Con la coda dell'occhio vidi Harry chiudersi in camera; temevo di sapere il motivo.
"S-scusate un attimo" e mi allontanai; cercai Louis con lo sguardo e lo trovai seduto sul divano con sguardo triste.
"Ti dispiace?" Louis mi guardò e io indicai la camera di Harry; lui fece un cenno di consenso e mi lasciò andare a parlare con lui.
Non bussai neanche, sapevo che se l'avessi fatto non mi avrebbe lasciato entrare; Harry era seduto sul bordo del letto con la testa tra le mani.
Sollevò lo sguardo, i suoi occhi azzurri erano arrossati e aveva qualche lacrima che gli percorreva il volto; un pugnale mi trafisse lo stomaco.
"Oh, Harry!" mi gettai al suo fianco e lo abbracciai; era tutta colpa mia se stava così male, solo colpa mia.
"S-scusami. Non volevo reagire così, sapevo che vi sareste messi insieme, ma accettarlo è molto più dura di quanto immaginassi" singhiozzò.
Non sapevo veramente cosa dirgli, mi sentivo terribilmente in colpa; gli misi una mano tra i capelli e iniziai a giocherellare con i suoi ricci.
"Pensavo che col tempo sarebbero passati, ma a quanto pare mi sbagliavo.."
"Sarebbero passati, cosa?" sussurrai; domanda stupida, sapevo cosa stava per dire.
"I miei sentimenti per te. Sono molto più forti di quanto pensassi.." mi guardò; era distrutto, l'amore per me lo stava distruggendo dall'interno.
"Harry.. I-io non so cosa dirti.." balbettai in preda al panico.
"Non ho mai provato niente di simile prima d'ora.." disse più a se stesso che a me.
"Non dire così, non complicare ulteriormente le cose. Io ti voglio bene, tanto, non voglio perderti. Vorrei aiutarti, lo vorrei davvero, ma non so come.."
"Forse starmi lontano?" disse duro, togliendo la mia mano dai suoi capelli.
Lo guardai stupita "Hazza, non credo sia la decisione migliore. Non ti piacerebbe stare con me anche solo da amici, così che io possa passare del tempo con te? Non soffriresti di più sapendo che non ti rivolgerò parola, eviterò di starti vicino e altre cose solo perchè tu mi hai chiesto di starti lontano?" volevo farlo ragionare, non volevo perderlo.
Lui sospirò, mi prese la mano e me la rimise tra i suoi capelli; ero l'unica a cui permetteva di farlo, odiava quando le persone gli toccavano i suoi ricci.
"Probabilmente hai ragione.." ammise.
"Lo so, Hazza, lo so. E so anche che è difficile, ma per favore.. Provaci." gli scompigliai i capelli, gli diedi un veloce bacio sulla guancia e mi alzai.
"Dove vai?" chiese.
"Devo aiutare Emma a scegliere un vestito per stasera.. Ci vediamo più tardi.." aprii la porta e uscii.
Louis mi venne incontro "Allora?
"Tutto bene. Si è risolto tutto.." gli diedi un veloce bacio sulla bocca sorridendo "EMS! E' ora di prepararsi!" gridai lasciando il mio ragazzo tra le risate.
"Ma è presto!" si lamentò lei alzandosi di mala voglia dal divano.
"Presto un corno! Ti voglio perfetta" le presi un braccio e la portai in camera, pronta a farle fare la cosa che odiava di più al mondo: provare i vestiti.


But I see you with him
Slow dancin'
Tearin' me apart, cause you don't see
Whenever you kiss him
I'm breaking
Oh, how I wish that was me




Salve salvino!! :D.
Tadààààààà! Sono tornata! Speravate che fossi sparita eh?! E invece no! Eccomi qua con uno scintillante nuovo capitolo!
Scusate tanto per il ritardo, la colpa è sempre della scuola. ç_____ç.
E scusate anche del mio commento pazzo, ma questo è quello che mi succede quando sono stanca..
Allora, su questo capitolo non ho molto da dire, è venuto abbastanza bene.. Credo.. Spero.. Vabbè.
Ringrazio con TUTTO il mio muscolo cardiaco (meglio conosciuto come cuore) chi mi ha messo tra le preferite, le ricordate e le seguite, vi voglio bene.
Vedere il vostro apprezzamento è più emozionante di quella volta che avevo dimenticato come ci si siede (?). [Peter Griffin©].
ç____ç Sono stanca, capitemi.
Spero di ricevere delle belle belle recensioni, sennò non scrivo più.. v.v. Muahahahah! *just kidding*.
Cià. #MuchLove.
Twitter: @xsuperlouishere.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Now that you can't have me, you suddently want me. ***


Capitolo 13.

Tirai un calcio alla sedia, ero furioso. Non poteva aver detto davvero quelle cose; mi massaggiai la mascella ripensando a ciò che era successo quella sera.
Mi sedetti sul letto sfinito, ero stanco, stufo di quella città, ma non me ne volevo andare; non senza di lei.
La sua immagine era ancora vivida nella mia mente; i capelli rossi che le cadevano morbidi fin sotto il seno, gli occhi azzurri che, anche se infuriati, erano comunque luminosi e incredibili, il suo corpo snello e alto..
"Va tutto bene?" mi voltai, la ragazza sotto le coperte mi guardò maliziosa; non mi ricordavo nemmeno il suo nome, era una delle tante che mi ero portato a letto come passatempo.
"Sì.. E' ora che ti vesti, io devo fare delle commissioni.." le raccolsi i vestiti da terra e glieli tirai sul letto.
"Posso aspettarti qui, se vuoi.."
"No." dissi duro con un tono di voce troppo alto; lei sobbalzò, prese i vestiti e inziò a vestirsi.
Mi massaggiai le tempie, la testa mi stava scoppiando; avevo bevuto troppo, come ogni sera, d'altra parte.
"Ok, allora io vado.." disse timidamente la sconosciuta, superandomi e dirigendosi verso la porta; dopo un ultimo sguardo verso di me e un leggero saluto con la mano, uscì.
Il bello è che non mi sentivo neanche in colpa.. Che cosa ero diventato?
Sospirai e mi buttai sul letto, ero devastato; mi aveva davvero mollato per quello là?
Il cellulare vibrò facendomi tornare al mondo degli uomini; lo presi e lessi il nome sul display, sperando che fosse lei. Matt.
"Accidenti." sussurrai prima di accettare la chiamata.
"Fratello! Dove cavolo sei finito?!" urlò.
"Oh, non urlare ti prego, ho la testa che mi scoppa.." mormorai.
"Sono giorni che cerco di parlarti! Dovei sei?" chiese preoccupato.
"A Londra.." dissi senza darci troppa importanza.
"LONDRA?" gridò.
"Amico! Sai cosa vuol dire 'non urlare'? Sì, Londra" risposi come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
"E che ci fai lì?"
"Devo riaverla.." sussurrai.
"Di che vai blaterando?"
"Di Hayley" era da tanto che non pronunciavo il suo nome, mi mancava.
"Oh, Tom. Perchè non vuoi lasciarla andare? Si sarà fatta una nuova vita, no?"
"E' tutto. E' il mio universo, senza di lei non sono niente. E sì, si è già fatta una nuova vita, compresa di ragazzo, ma non me ne frega. Io la rivoglio." dissi sicuro.
"Sì, come vuoi. Lasciala perdere, amico; ha il ragazzo, è felice.. Perchè vuoi rovinare tutto? E' ora che ti trovi anche tu una nuova ragazza." cercò di farmi ragionare; Matt era molto vicino a Liz, erano stati insieme, anche se non per molto. La loro amicizia però era forte, si volevano un gran bene.
"No, Matt. Io voglio lei."
"Non è un oggetto, sai? Senti, non fare mosse azzardate e niente cazzate. Non farmela stare male, se no te la vedi con me. Sono tuo amico, ma anche suo, e sai quanto odio vederla soffrire. Devo scappare che ho lezione, ne parliamo più tardi."
"Sì, okey. Ciao Matt.
"Ciao Tom, torna presto." appese; buttai il telefono sul letto e chiusi gli occhi.
Cercai di pensare a cosa fare, ma il sonno vinse il mio cervello e in poco tempo mi addormentai.

-

"Liz!" qualcuno urlò da fuori la porta "Sai dov'è Louis?"
"Niall, vai via!" mugugnai riconoscendo il suo accento.
"Ma.." cercò di dire.
"Via!" urlò Louis, sdraiato al mio fianco.
"Oh, non importa. L'ho trovato. Con te ci parlo più tardi Lou."
Socchiusi gli occhi e mi ritrovai i suoi che mi fissavano; era magnifico anche da appena sveglio.
"Buongiorno principessa" sussurrò e mi baciò; il miglior risveglio di sempre.
Non era successo niente tra di noi quella notte, aveva solo dormito con me, tutto qua; ma in fondo a me stava bene così, non volevo mettere fretta al fato.
"Mhm, che ore sono?" mormorai afferrando il cellulare che era sul comodino; mi era arrivato un messaggio.
"Ma che cavolo..?" esclamai appena vidi il contenuto "Ti sto per chiamare, spero tu sia sveglia - Matt"
"Che c'è?" chiese Louis, ma prima che potessi rispondergli, il cellulare squillò.
Mi sedetti a gambe incrociate e accettai la chiamata.
"Pronto?"
"Hey, Liz! Dormi?" chiese la voce maschile che mi era mancata tanto al di là della cornetta.
"No! Mi sono appena svegliata.. Matty! Che bello sentirti!" esclamai felice "Pensavo ti fossi dimenticato di me.."
"Dimenticato di te? E come potrei mai? Scusa se non ho chiamato prima, ma questa è una cosa piuttosto importante" la sua voce divenne un po' allarmata.
"Che succede?" domandai preoccupandomi; Louis si mise seduto al mio fianco e mi guardò.
"Si tratta di Tom. Sai quanto tengo a lui, è mio fratello quasi, ma tengo molto anche a te, e mi sembrava giusto avvertirti.."
A sentire il nome di Tom rabbrividii; Louis cercò di attirare la mia attenzione mettendo la sua mano sul mio ginocchio.
"Continua.." lo incitai.
"E' come impazzito. Ha detto che vuole riaverti ad ogni costo, ma non mi ha ancora detto che intenzioni ha. Ti volevo avvertire di fare attenzione a te e al tuo ragazzo.."
"Oh cavolo.. Ehy, e tu come lo sai che ho il ragazzo?"
"Dettagli." tagliò corto lui "Ho paura che faccia qualcosa di veramente stupido.."
"Cosa sta succedendo, Hayley?" chiese allarmato Louis; lo zittii con un gesto della mano.
"Okey, grazie per avermelo detto, Matty. Ci sentiamo, d'accordo?" cercai di non andare nel panico, non volevo spaventare Louis.
"Certo, cercherò di fargli cambiare idea. Ti terrò informata.. Mi dispiace Liz." e appese; fissai il display del mio BlackBerry per un minuto, prima di guardare Louis.
"E' tutto a posto.. Matt è un mio caro amico, e mi ha detto che si è sentito male ed ora è in ospedale.. Niente di che, sono solo preoccupata per lui.." mentii; non so perchè lo feci, ma non volevo rovinare l'attimo di felicità con Louis, non volevo creargli paranoie.
"Oh, mi dispiace tanto.. Andiamo a fare colazione? Il mio stomaco sta iniziando a brontolare.." mi diede un bacio sulla testa e si alzò; nello stesso momento entrò Emma.
"Voi due! La prossima volta andate a dormire insieme nella tua camera, Louis. Io là non ci metto più piede, voglio il mio lettuccio caldo." Louis rise, le diede un bacio sulla guancia ed uscì.
"Ems! Scusa, ieri volevo aspettarti sveglia per sapere dell'appuntamento, così ho chiesto a Louis di farmi compagnia in camera ma mi sono addormentata.." lei si sedette sul letto, mi guardò e sorrise.
"Eravate bellissimi insieme.." non so a cosa pensò in quel momento, ma le si illuminarono gli occhi ed arrossì.
"Em, c'è qualcosa che mi devi dire?" iniziai a saltellare sul letto.
"E' stato.. magnifico! Liam era così bello ed è stato gentilissimo e tenerissimo.. E, cavolo, bacia in una maniera assurda."esclamò allegra, non vedeva l'ora di dirlo a qualcuno.
"Yììììììp! Vi siete baciati?!" la abbracciai presa dall'entusiamsmo, mi alzai, uscii dalla camera e cercai Liam.
"Payne!" lui si alzò dal tavolo e mi guardò curioso; presi lo slancio e gli saltai in braccio, con le gambe incrociate dietro la sua schiena.
"Of! A cosa devo tanto entusiamo?" non so se ne fu felice, ma per reggermi fu costretto a mettermi le mani sul sedere.
"Tu, sei magico! Sei per fetto per lei e, yìììììììp, sono troppo felice!" lo baciai sulla guancia "Okey, ora puoi lasciarmi andare" tornai con i piedi per terra.
"E, aggiungo, non devi essere felice solo perchè sei uscito con Emma, ma anche perchè hai avuto l'opportunità di toccarmi il culo!" rise; ero euforica.
Harry si alzò dal tavolo e aprì le braccia "Io ho dormito quattordici ore, non merito un abbraccio del genere?" aveva una faccia troppo tenera e non seppi resistere.
Gli saltai in braccio e lui mise le mani dove, poveretto, doveva per forza metterle per non farmi cadere.
"Okkkey, direi che può bastare.." s'intromise geloso Louis; Harry mi fece scendere e gli diedi un leggero bacio sulla guancia.
"Che si mangia?" esclamai salutando tutti e andando a prendere una tazza; Emma uscì dalla camera e andò a sedersi vicino a Liam.
"Il solito.." rispose Louis prendendomi in vita e facendomi sedere in braccio a lui.
"Kelloooooogs!!" esclamai; grazie a loro riuscii a dimenticare momentaneamente ciò che mi aveva detto Matt, ma c'erano dei momenti in cui continuavo a pensarci.
La giornata trascorse in fretta, tra mille cazzate e tra mille momenti passati con Louis, la sera arrivò presto. 
Dopo mangiato si fece tutto molto più calmo, quindi tornai a pensare a Tom; che cosa avrei dovuto fare?
Era un peso che dovevo togliermi.
"Ehy, va tutto bene?" mi chiese Louis accarezzandomi.
"Sìsì, stavo solo pensando. Sono stanca, vado a letto, ti dispiace?" domandai mordendogli il labbro.
Lui fece per alzarsi "Questa volta da sola.." chiarii.
"Oh, okey. Buona notte allora.." mi abbracciò e poi mi baciò.
"Buona notte Louis. 'Notte ragazzi.. Vi voglio bene." me ne andai in camera; non ero per niente stanca in verità.
Afferrai il cellulare e dopo cinque minuti in cui me lo rigirai e rigirai nella mano, composi quel numero che mai mi sarei aspettata di ricomporre ma che ricordavo ancora a memoria; squillò tre volte, prima che rispondesse.
"Tom, dobbiamo parlare."




Salve!! :D
BUM BUM BUM! Colpo di scena! 
Ho postato presto, avete visto??! Mi piace tanto questo capitolo, anche se non è molto lungo..
Non ho molto da dire, le solite cose..
Grazie mille a chi mi ha messo tra le preferite, le ricordate e le seguite, vi voglio bene.
Eppoi, regalatemi momenti di gioia mentre leggo le vostre recensioni!! :D.
Grazie mille, davvero.
Cià. #MuchLove.
Twitter: @xsuperlouishere.

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Just friends? ***


Capitolo 14.

Era una fredda e piovosa mattina; la voglia di alzarmi dal letto caldo era poca, ma mi feci coraggio, mi preparai ed uscii dalla camera.
"Buongiorno bellissima, dormito bene?" Louis mi venne incontro e mi abbracciò; aspirai il suo profumo, era così buono.
"Ghhhhhnn" risposi dandogli un veloce bacio e mi allontanai per andare in cucina.
"Ehy, tutto qui? Una notte intera passata senza il tuo ragazzo ed è questo il modo di salutarlo la mattina?" si lamentò; sorrisi, feci dietro front, andai da lui mettendogli le braccia al collo e lo baciai, più appassionatamente.
"Ecco, così va meglio" sussurrò guardandomi negli occhi, mi girai per andarmene e lui mi diede una pacca sul sedere.
"Ehy!" esclamai ridendo; salutai i ragazzi seduti al tavolo e presi la mia tazza.
Notai che Liam si guardava intorno alla ricerca di qualcuno; aveva una faccia tale da sembrare un cucciolo abbandonato.
"E' a dormire, Liam. Non ti ha abbandonato, stai tranquillo." dissi ridendo; tra lui ed Emma andava alla grande, erano sempre insieme, parlavano, si baciavano, erano bellissimi insieme.
Lui mi guardò, arrossì leggermente e rise; Niall gli mise una mano sulla spalla, ridendo a sua volta.
"Liam è innamorato signori e signore!" urlò Harry; Niall gli tappò la bocca con la mano e indicò la porta della mia camera.
"Sei un idiota, Hazza" rise Louis; lo guardai e non trovai nessuna imperfezione sul suo volto. Era perfetto ai miei occhi, le labbra piegate in quel sorriso che mi faceva impazzire, gli occhi azzurri, la sua risata; mi stavo seriamente innamorando di quel ragazzo.
"Liz, tutto okey?" mi chiamò Louis facendomi tornare con i piedi per terra.
"Sì, stavo solo pensando.." lo guardai sorridendo.
"Che cosa?" chiese Niall; mi stupiva sempre come potesse essere curioso.
Risi "Che oggi devo passare a Londra.." dissi alzandomi a mettere la mia tazza nel lavandino; andai da Louis e mi sedetti sulle sue ginocchia.
"Oh, davvero? Come mai?" domandò Zayn; lo guardai, sospettava che gli stessi nascondendo qualcosa, lo vedevo nei suoi occhi.
"Vado a trovare i miei." mentii; ogni bugia era una pugnalata nello stomaco, ma non volevo far sapere loro di Tom, si sarebbero preoccupati inutilmente.
"Sai che devi andare a chiedere il permesso in segreteria vero?" puntualizzò Louis alle mie spalle; mi mordicchiò il collo.
"Ouch, sì lo so. Ora vado, se mi lasci andare" mi voltai per baciarlo, mi alzai, andai in bagno e fu pronta ad andare a lezione.
Prima di entrare in classe, andai di corsa in segreteria e ottenni il permesso per andare a Londra; l'autobus sarebbe passare alle 15.30 e sarei arrivata a destinazione dopo un'oretta circa di viaggio.
La giornata scolastica trascorse serenamente; passate in compagnia dei ragazzi, non c'erano state lezioni complicate o compiti in classe.
"Hai bisogno di un accompagnatore?" propose Zayn mentre preparavo la borsa; Ipod, BB, un libro, una rivista e l'ombrello.
"No, grazie. Vorrei passare del tempo da sola con i miei.." stavo per uscire dalla camera quando il moro mi afferrò per il braccio e mi guardò negli occhi.
"Hayls, pensi davvero che io non abbia capito che mi stai nascondendo qualcosa? Sono il tuo migliore amico, cavolo!"
"Non ti sto nascondendo niente, Zayn" cercai di dire senza apparire insicura; mi tremò la mano.
"Cosa vai a fare a Londra?" chiese fissandomi senza lasciare la presa sul braccio.
"Vado a trovare i miei, ve l'ho già detto."
"Stai mentendo. Guardami negli occhi e dimmi che cosa vai a fare a Londra." disse duro; lo fissai.
"S-sto andando a trovare i miei" distolsi lo sguardo, non riuscivo a reggere i suoi occhi marroni che mi fissavano accusatori; fece un leggero sorriso.
"Hayley, sto perdendo la pazienza. Puoi fregare il tuo ragazzo e i tuoi amici, ma non me. Cosa stai andando a fare a Londra?"
"I-io.. Oh, d'accordo. Sto andando a parlare con Tom" mi arresi.
Lui sgranò gli occhi "Cosa?" pensavo si aspettasse una risposta del genere, ma lo presi alla sprovvista.
"Il suo migliore amico, che è anche un mio amico (per la precisione è stato il mio ragazzo prima di Tom) mi ha chiamato dicendomi che Tom è ancora qui e che ha intenzione di fare qualcosa di stupido per riavermi. Ho bisogno di parlargli civilmente e dirgli che è completamente finita."
"No." sbottò.
"No, cosa?" chiesi senza capire cosa volesse dire.
"Tu non ci vai a Londra, non posso permetterti di ferire Louis." scrollai il braccio e lui allentò la presa.
Gli misi le mani sulle guance e lo fissai "Zayn, io amo Louis. Lo amo come non ho mai amato nessuno, neanche con Tom mi sono mai sentita così. Forse non è mai stato vero amore, tra noi due. Tu non hai la più pallida idea di come mi sento con Louis. Non potrei fargli mai qualcosa che lo possa ferire, è per questo che non gli ho detto niente. Ma devo farlo, Zayn, devo andare a parlare con Tom e chiarire tutto. So che sei preoccupato, ma fidati di me: non farò niente di stupido con il mio ex, saranno solo quattro chiacchere, poi vado a trovare i miei e torno qui. Non ho intenzione di perdere troppo tempo a parlare con lui, ho già perso un anno della mia vita. Io amo Louis."
Queste parole lo convinsero, annuì e si spostò dalla porta facendomi passare "Sei sicura che non vuoi che venga con te?" chiese speranzoso.
Lo guardai e sorrisi "Puoi venire, ma solo se mi prometti che tu non sarai tra i piedi quando sarò con Tom. Puoi venire con me, solo se passiamo del tempo insieme dopo la chiaccherata con lui.."
"Lo prometto" disse serio, andando in camera sua.
"Ehy! Ma devi chiedere il permesso!" urlai dal salotto, ma lui aveva chiuso la porta e non mi sentì.
"Viene anche Zayn?" domandò Harry; era sdraiato sul divano senza maglietta.
"Perchè sei mezzo nudo?" chiesi fissandolo; lui alzò le spalle.
"Ehy, bella. Sto già facendo uno sforzo immenso per non muovermi in casa completamente nudo, accontentati dei miei risultati." risi "comunque Zayn ha il permesso di un anno di andare a Londra quando vuole.."
"Oh, e come mai?
"Non ti ha mai parlato di suo padre?" si mise seduto sul divano, prendendo un atteggiamento serio.
"No, cosa c'è da sapere di suo padre?" mi sedetti di fianco a lui.
"E' malato, e potrebbe morire da un momento all'altro; quindi il college gli ha dato questo permesso in modo tale che se succede qualcosa all'improvviso, lui può andare là senza preavviso.." spiegò; rimasi un minuto in silenzio, pensando al perchè non mi avesse mai detto di suo padre.
"Forse non te l'ha detto perchè non vuole compassione.." cercò di rimediare Harry; Zayn uscì dalla camera e mi guardò.
"Andiamo?" mi tese la mano; la afferrai e mi alzai dal divano. Louis mi venne incontro e mi baciò sulla fronte "Fai attenzione Lizzy. Zayn, tienila d'occhio" e diede una pacca sulla spalla all'amico.
"Louis, quando Liam e Emma tornano, di' loro che sono offesa che non siano venuti a salutarmi." dissi uscendo con Zayn.
Ci avviammo in silenzio alla fermata dell'autobus, mi torturai il cervello per cercare di trovare un motivo per cui mi avesse nascosto la storia di suo padre, senza trovare risposte.
Il viaggio durò poco, passato tra risate e chiacchere; mi ero momentaneamente dimenticata del fatto che Zayn non mi avesse detto niente, quindi non fu difficile divertirsi con lui.
Arrivammo a Londra, in una zona a me del tutto sconosciuta, quindi diedi a Zayn il biglietto con scritto il nome del bar e la via.
Ero già stata a Londra, una volta sola con la scuola per cinque giorni, quindi avevamo visto proprio poco.
"Dovremmo esserci, credo" disse Zayn girando un angolo; si fermò fiero di sè per aver trovato il poso giusto "eccolo, è quello lì".
Era un piccolo bar d'epoca, come quelli che piacevano tanto a me; Tom conosceva bene i miei gusti.
"Sei sicura di volerlo affrontare da sola?" disse tornando a fissarmi; c'era preoccupazione nei suoi occhi.
"Sì, Malik. E' diverso dalla persona che avete conosciuto voi, si è sentito minacciato e quindi ha agito da stronzo. Ma in realtà è esattamente il contrario. Per qualunque prolema ti chiamo." gli diedi un veloce bacio sulla guancia e attraversai, rischiando di essere investita, avendo ancora qualche problema nel capire da che parte arrivassero le macchine.
"Ci ritroviamo qui!" urlò il moro prima che entrassi nel bar; all'interno era ancora più bello.
Di Tom nessuna traccia, quindi mi sedetti ad un tavolo vicino alla finestra e ordinai un cappuccino; guardai fuori, Zayn era ancora là in piedi a fissarmi. Gli feci segno di andarsene e con la testa bassa si allontanò.
Aspettai cinque minuti prima che la porta si aprisse e apparisse la chioma mora del ragazzo; si guardò intorno e appena mi vide sorrise.
Si sedette e mi fissò "E' bello rivederti. Mi sei manc.."
"Stop. Non aggiungere altro. Non sono venuta qui per dirti quello che forse vorresti che ti dicessi. Tom, è finita. Perchè non vuoi lasciarmi vivere la mia vita in pace?
Sapevo che quelle parole lo avevano ferito, lo vedevo dai suoi occhi, ma non potevo fare nient'altro.
"Non voglio lasciarti andare." sussurrò; ora lo riconoscevo come il ragazzo di cui mi ero innamorata.
"Ma devi. Ci sono così tante altre ragazze nella mia vecchia scuola che ti venivano dietro.. Ce ne sarà pur qualcuna che ti piace!"
"Ma tu sei l'unica per me."
"No. Devi andare oltre, okey? Non sono mai stata perfetta per te, la nostra relazione si basava sulle litigate. Litigavamo così tanto, ricordi?" sorrisi.
"Sì.. Ma io ti amo." abbassò lo sguardo; sospirai e gli afferrai la mano.
"No. Tu ami il pensiero di tornare insieme a me per non dover ricominciare tutto dall'inizio. Tu meriti di essere felice Tom."
"Lo ami?" mi interruppe e tornò a guardarmi negli occhi.
Sapevo di chi stava parlando "Sì, Tom, lo amo."
"Più di quanto amavi me?"
"Non puoi chiedermi una cosa del genere. Ti ho amato, ho immaginato anche una vita con te. Ma ora è finita."
"Sei felice?"
"Sì, tanto." ammisi sentendomi un po' in colpa.
"Allora, va bene. A me basta sapere che sei felice. Partirò con il primo aereo che trovo. Non sentirai più parlare di me e non mi vedrai più"
"No, non è questo che voglio. E' la solita frase fatta, e so che a te darà fastidio. Ma potremmo benissimo essere amici. Ricordi prima che ci mettessimo insieme, vero? Eravamo perfetti come amici, probabilmente eravamo meglio come amici che come fidanzati.."
Ci ragionò su "Sai che forse hai ragione?" disse con un tono più allegro.
"Perfetto. Allora, sai che ti dico? Che ci chiameremo e parleremo come fanno due amici, okey?" risi; ero felice di com'era andata a finire.
"Ci sto." mi strinse la mano come se stessimo facendo un patto.
Passammo mezz'ora in quel bar, e parlammo da amici; era finita molto meglio di quanto mi aspettassi.
Pagò lui il conto da vero gentil uomo e uscimmo.
"Mi sono divertita" dissi; aveva smesso di piovere, però faceva ancora molto freddo.
Vidi Zayn che mi aspettava dall'altra parte del marciapiede e lo salutai con la mano; Tom si voltò e fece altrettanto.
"Ci si sente, allora" disse tornando a guardarmi; mi tese la mano.
Feci finta di non vederla e lo abbracciai; lui rimase un secondo a braccia aperte, per poi chiuderle intorno alla mia vita.
"Certo che sì. Fai buon viaggio" gli diedi un veloce bacio sulla guancia e attraversai la strada dirigendomi da Zayn.
"Allora?" chiese abbracciandomi stretta; mi staccai e guardai dall'altra parte, Tom ci stava ancora guardando e ci salutò con la mano, prima di incamminarsi verso il suo hotel.
"Benissimo! Ti va di andare dai miei?" domandai prendendogli la mano e incamminandomi.
"Certo, ma sai dove stai andando?" mi bloccai, in effetti aveva ragione; presi il cellulare e chiamai mia mamma.
"Mà, sto venendo a trovarti, dove abiti?" chiesi veloce; sentii gli urli di gioia di mia madre e dopo che si riprese mi feci dire la via.
Io e Zayn camminammo per dieci minuti prima di raggiungere la casa dei miei.
Passammo un pomeriggio fantastico; mia mamma aveva una specie di "cotta" per Zayn e si comportò come un'adolescente.
Anche mio padre, uomo serio, si lasciò un po' andare e cercò di divertirsi come poteva.
Lasciammo la casa verso le 19.00 per poter prendere l'autobus delle 19.30; mentre lo aspettavamo alla fermata, trovai il coraggio di fare quella domanda a Zayn che aspettavo di fare da tanto.
"Zayn, posso chiederti una cosa?" domandai timida.
"Sì, certo" annuì.
"Perchè non mi hai mai raccontato di tuo padre?" si pentì all'istante di aver accettato di rispondere alla domanda e impallidì.
"Chi te l'ha detto?"
"Harry, ma solo perchè pensava che lo sapessi.."
"E' malato, di cancro, e gli resta poco da vivere. Tutto qua." l'autobus era arrivato; salimmo e ci sedemmo nei posti più in fondo.
"Sì, e mi dispiace tanto per questo. Ma quello che vorrei sapere è perchè non me l'hai mai detto.. Sono la tua migliore amica, giusto?" gli appoggiai la testa sulla spalla; ero stremata.
"Non lo so, non voglio persone intorno che tristi per me e.. mi dispiace.." mi diede un leggero bacio sulla testa.
"Okey, va bene. Non ti preoccupare.."
"Non ne parleremo più, d'accordo?"
"Anche se secondo me aiuta parlarne, se è quello che vuoi, d'accordo, non parleremo più di tuo padre." sorrisi leggermente e chiusi gli occhi.
Ci mettemmo molto meno a tornare, probabilente perchè avevo schiacciato un pisolino sulla spalla di Zayn.
Entrammo in casa e i ragazzi ci vennero a salutare; Emma mi venne vicino e mi abbracciò.
"Scusa se non ti ho salutato oggi pomeriggio. E' che io e Liam abbiamo fatto una passeggiata e abbiamo perso la cognizione del tempo.."
"Stai tranquilla, è tutto a posto. Sono felice per voi.." mugugnai intrappolata nel suo abbraccio.
"Abbiamo deciso che è meglio rimanere amici."
"COSA?" urlai guardandola in faccia; non poteva averlo detto sul serio.
"Liz, tra cinque giorni devo partire, ci starei troppo male se andassimo avanti con sta storia."
"Ma, voi non potete lasciarvi! Siete fatti apposta l'uno per l'altra!" mi lamentai; non volevo che succedesse quello ma non volevo neanche che Emma soffrisse ancora.
Louis si avvicinò, era il suo turno "Ne parliamo dopo con calma" mi fece Emma allontanandosi; cercai Liam con lo sguardo e lo vidi seduto in cucina con lo sguardo depresso.
"Tutto bene, Liz?" mi chiese Louis prendendomi il volto tra le mani.
"Più o meno, Emma e Liam si sono lasc.." mi baciò senza lasciarmi finire la frase; forse era meglio così, avevo bisogno di distrarmi.
"Mi sei mancata.." disse guardandomi negli occhi; gli sorrisi.
"Anche tu.."
"Molto toccante. Ma ora le cose serie: che si mangia?" intervenne Niall. 






Salve!! :D
Direi che non è troppo brutto questo capitolo, no? Voi che ne pensate?
Allora, vi dico già che non potrò aggiornare fino a Gennaio, siccome vado in montagna e là non c'è internet.. ç___ç.
Quindi spero di ricevere tante belle recensioni per questo capitolo. :3
Ringrazio chi mi ha messo tra le preferite, le ricordate e le segutie, vi voglio tanto bene. <3.
Non mi resta altro che augurarvi un sereno Natale e un felice inizio anno nuovo!
Ci risentiamo a Gennaio!
Cià. #MuchLove.
Twitter: @xsuperlouishere.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Vas Happenin? I mean, what's happening? ***


Capitolo 15.
 
Il mio battito cardiaco diventava irregolare quando ero vicino a lui, era una sensazione stranissima. Camminavamo uno di fianco all’altro, con le mani così vicine che sentivo la sua pelle sulla mia. Eravamo in silenzio, nessuno dei due parlava; ma ci stava bene così.
Il parco di quel college era immenso, e la mancanza di persone a causa di quel tempo, lo faceva sembrare ancora più grande; rabbrividii e Liam mi mise il suo braccio intorno alle spalle e mi strinse a sé per scaldarmi un po’.
Subito le guance divennero rosse e le farfalline iniziarono a danzare nel mio stomaco; quel ragazzo mi faceva un effetto così nuovo.
Mai avevo provato qualcosa del genere per un ragazzo; sorrisi, ma subito tornai cupa.
Sarei partita tra cinque giorni, che senso aveva continuare quella “relazione”? Che senso aveva innamorarmi di quel fantastico ragazzo dal cuore d’oro per poi lasciarlo?
Avrei fatto del male sia a me che a lui, e io non volevo.
Mi schiarii la voce e mi preparai a parlare.
Liam..” pensai alle parole da usare, non era una cosa facile da fare, soprattutto se il ragazzo con cui stavi era fragile come un neonato; amavo quella parte di lui, eppure dovevo lasciarlo andare, era ora che imparasse a camminare da solo.
Lui si fermò, tolse il braccio dalle mie spalle, si voltò verso di me, mise le sue mani sulle mie guance e mi baciò; ecco, come rendere le cose più difficili.
Era un bacio così delicato, sentivo che c’era qualcosa di diverso in lui.
Si staccò e mi guardò negli occhi; c’era un velo di tristezza nel suo sguardo.
Ehm, dobbiamo parlare..” sussurrai con un groppo in gola; le lacrime lottavano per uscire, ma mi feci forza e continuai.
Tra cinque giorni parto, Liam. Non credo nella relazione a distanza, quindi credo che sia meglio finirla qui e rimanere solo amici.” dissi tutto d’un fiato guardando i miei piedi; sollevai lo sguardo e lo fissai.
Era triste, si vedeva, ma si aspettava una risposta del genere.
Sapevo che sarebbe arrivato questo momento, anche se non così presto. Prima che tu te ne vada, voglio solo che tu sappia che non ho mai provato niente del genere prima d’ora. Le tue insicurezze ti rendono così forte, sei timida, ma faresti di tutto per aiutare chi ti è caro, sei spontanea e solare. Ci sono così tanti pregi di te, e onestamente non sono riuscito a trovare un difetto. Sarà dura lasciarti andare, Emma, ma se è quello che vuoi, va bene. Amici e basta. Forse così eviteremo di soffrire..” mi accarezzò lievemente la guancia asciugandomi una lacrima.
Non potevo credere di averlo fatto, mi sono fatta scappare un ragazzo unico.
Liam, devi capire una cosa. Tu mi hai salvato. Dopo Max avevo paura di mostrare i miei sentimenti nei confronti di un ragazzo, ma tu mi hai salvato. Ma ho sofferto così tanto dopo aver rotto con lui, e non voglio che mi succeda ancora. Non è colpa tua, anzi, ho passato le due settimane migliori della mia vita. Io.. io sono innamorata di te, ma devo lasciarti andare, non sono pronta a soffrire ancora.” lacrime amare mi scesero dagli occhi, anche se lottavo per farle tornare indietro.
Liam sorrise “Ti amo, Ems. Ma non voglio farti soffrire. Per questi cinque giorni ci comporteremo da semplici amici..” mi diede un ultimo leggero bacio sulle labbra “da adesso in avanti”.
Mi leccai le labbra, per assaporare il sapore di quell’ultimo bacio e tornai a camminare, con Liam al mio fianco.
Ripensai a quello che era appena successo, chissà cosa avrebbe detto Hayley; lei sperava che la relazione sarebbe continuata anche quando fossi tornata in America, sapeva che Liam mi faceva bene.
Sbuffai e scossi la testa, non riuscivo a credere a quello che stavo per dire.
Hayley non lo deve sapere.” dissi sicura.
Cosa?!” chiese stupito Liam.
Credo che starebbe peggio lei che io” risi leggermente “ci tiene così tanto a me, e sa che tu mi fai del bene. Non vuole che io soffra, e anch’io non voglio che lei soffra. Quindi zitti.
Non credo che sia giusto. E’ la tua migliore amica e c’è sempre stata per te; anche se crede che la nostra relazione ti faccia del bene, sa benissimo che non vuoi che succeda quello che è successo dopo Max. Diglielo e parlane con lei, magari ti sentirai meglio..
Forse hai ragione” ammisi ripensandoci.
E vedi che non soffrirà troppo, c’è Louis al suo fianco.” rise.
Già.. Credi che sia già tornata da Londra?” guardai l’orologio; erano le 20.30.
Credo proprio di sì. Andiamo, ci starà cercando” aumentammo il passo e in poco tempo arrivammo a casa.
Hayley era appena arrivata e stava abbracciando Harry; le corsi in contro e la strinsi forte.
Scusa se non ti abbiamo salutato oggi pomeriggio. E’ che io e Liam abbiamo fatto una passeggiata e abbiamo perso la cognizione del tempo..
Stai tranquilla, è tutto a posto. Sono felice per voi..” mugugnò chiusa tra le mia braccia.
Mi feci coraggio “Abbiamo deciso che è meglio rimanere amici.
COSA?!” mi urlò in faccia allontanandosi un po’.
Liz, tra cinque giorni devo partire, ci starei troppo male se andassimo avanti con sta storia..” le spiegai il motivo della mia decisione; ovviamente se fossi rimasta in Inghilterra per un anno di certo non avrei lasciato mica scappare un ragazzo come Liam.
Ma, non potete lasciarvi! Siete fatti apposta l’uno per l’altra!” vidi i suoi neuroni mettersi in moto e probabilmente capì che lo facevo non solo per il mio bene ma anche per quello di Liam; era la mia migliore amica, non avrebbe mai lasciato che soffrissi ancora.
Louis arrivò e mi accarezzò delicatamente la spalla, probabilmente aveva già parlato con Liam; lo guardai, sorrisi e mi feci da parte.
Ne parliamo dopo con calma..” mi allontanai e mi sedetti sul divano; Louis e Hayls si scambiarono un bacio dolcissimo, ma furono interrotti da Niall con un bel “Molto toccante. Ma ora le cose serie: che si mangia?”. Risi, quel biondo era veramente troppo divertente.
Guardai in cucina e vidi Liam con uno sguardo più triste di quando volessi; Zayn gli si avvicinò e gli tirò una pacca sulla spalla che lo fece tornare al mondo reale.
Ragazzi io non mangio. Sono stanca morta, credo che andrò a dormire..” mi alzai dal divano e mi avviai verso la camera.
Ems, vuoi che venga con te?” chiese Hayley; la guardai e le sorrisi, cercando di apparire più solare possibile.
Non ce n’è bisogno, non ho bisogno della mamma per addormentarmi..” i ragazzi risero.
Sei sicura?” mi sfidò.
Sì, sicura. Sto bene, sono solo stanca. Buona notte, Lizzy. Notte ragazzi” entrai e mi chiusi la porta alle spalle; mi gettai nel letto senza neanche mettermi il pigiama e crollai nel mondo dei sogni.
 

-
 
Sentii qualcuno iniziare a saltare sul mio letto sulle notte di “Super Bass” di Nicky Minaj; mugugnai e misi la testa sotto il cuscino.
Sorgi e brilla bellissima!” urlacchiò Louis con voce acuta.
Vattene, non sei il benvenuto” non riuscivo a trattenere le risate, non ero in grado di stare seria quando c’era lui.
Svegliati!” mi saltò letteralmente addosso.
Of! Okey, sono sveglia, sono sveglia!” mi voltai e me lo ritrovai di fronte.
Mi era mancato il tuo volto sorridente..” sussurrò e mi baciò.
Ma se hai dormito con me!” dissi allontanandolo.
Sì, ma non posso guardarti con la luce spenta.” e tornò a baciarmi; iniziò ad accarezzarmi il fianco e mise la sua mano sotto la mia maglietta.
Mhm, Lou. No, per favore” gli afferrai la mano; lui si bloccò subito e mi guardò.
Scusa.
Ehy, non devi scusarti. Solo che non.. è troppo presto..” dissi accarezzandolo; mi sorrise e si alzò.
Alzati pelandrona che sono le undici!” urlò Harry dalla porta.
Ancora dieci minuti mamma” risposi; la porta si aprì ed Harry entrò di corsa per poi buttarsi sul letto.
Ma che è sto vizio?!” sbottai con una leggera risata; mi guardò ridendo.
Ma eri già sveglia!” si voltò e vide Louis che rideva in un angolo “Oh, ti ha già svegliata lui?” sembrava deluso.
Sì, ma la tua sveglia è stata migliore!” risi cercando di farlo sentire meglio.
Ehy!” esclamò Louis “Com’è andata ieri sera Hazza?” continuò; lo guardai.
Che è successo ieri sera a Hazza?” gli chiesi; lui guardò il riccio senza sapere se poteva rispondermi.
Che è successo ieri sera, Hazza?” domandai rivolgendomi ad Harry; iniziò a giocherellare con un riccio, come faceva sempre quando si innervosiva.
Bè, ho visto una..” iniziò tentennando.
Okey, vi lascio da soli..” fece Louis uscendo.
Hai visto una? Che vuol dire?
Bè, devo farmi una vita, giusto? Ieri ho incontrato una ragazza e ci sono uscito, tutto qui.
Oh” provai una strana sensazione in quel momento. Gelosia? Scossi la testa, non poteva essere vero “Sono felice per te! E come si chiama questa ragazza?” esclamai.
Mary.. No, Rose.. O forse era Kate?
Sgranai gli occhi “Come puoi non sapere il nome della ragazza con cui sei uscito?!
Bè, non pensavo fosse importante..” disse mettendosi a sedere e iniziando a massaggiarsi le tempie.
Cos’è successo con lei?” mi tolsi le coperte e mi avvicinai a lui; quella era una parte che non conoscevo del suo carattere, anche se i ragazzi me l’avevano detto che non era mai stato innamorato e che per lui era tutto “botta e via”.
Niente. Siamo usciti, abbiamo bevuto un paio di drink e lei mi ha portato nella sua camera e..
Okey, okey. Non servono i dettagli. Wow, Hazza. Bella persona che sei, scommetto anche che non la richiamerai giusto?” ero arrabbiata e delusa allo stesso momento da lui; sembrava così innocente con quelle fossette sulle guance che gli venivano quando sorrideva, e invece aveva quel lato oscuro che mi faceva venire da vomitare.
No, non credo. Pensavo sapessi come sono fatto..
Già, sei uno da ‘botta e via’, hai ragione, scusa.” mi alzai e iniziai a frugare nell’armadio alla ricerca di qualcosa da mettere; ero frustrata e arrabbiata.
Cosa pensavi? Che sarei cambiato solo perché sono innamorato di te? Sono stufo di stare a guardare te e Louis che vi sbaciucchiate. E’ ora che io vada avanti e cerchi di dimenticarti.” iniziò a urlare contro di me.
Sì, in realtà sì. Pensavo che se avessi capito cosa si prova quando si è innamorati non avresti più agito come prima. Hai la minima idea di quanto potrebbe soffrire quella ragazza aspettando la tua chiamata? Credi davvero che fare sesso con ragazze di cui non sai neanche il nome possa aiutarti a dimenticarmi?
Ma se ci siamo visti solo una volta?! E sì, credo sia la scelta migliore..” sbraitò.
Piantala di urlare, non ce n’è bisogno. Descrivimela.” mi tolsi la maglietta del pigiama e me ne misi una con scritto Riot!.
Ehm, puoi evitare di spogliarti davanti a me?” mi voltai e lo vidi arrossire.
Su, dimmi com’era.” insistetti; se era la ragazza che pensavo che fosse, ci sarebbe rimasta veramente male.
Capelli castani, occhi azzurri, sorriso smagliante, abbastanza alta e magra.. Un bel seno..
Caroline. Si chiama Caroline.
E tu come lo sai?” mi guardò stupito.
Il college non è così grande. Facciamo lezione di spagnolo insieme, sono la sua compagna di banco. E, fidati, hai fatto un casino.
In che senso?” si sedette sul letto.
Bè, ci parliamo, abbastanza. E’ piuttosto simpatica, anche. Sai che sono molto curiosa no? Spesso sbircio quello che scrive nei quaderni, o nel diario o in qualunque pezzo di carta che trova in giro..
Deglutì “E..?
E quello che scrive è il tuo nome, Harry. Credo che abbia una mega cotta per te, e tutto ciò che hai fatto ieri è stato darle una falsa speranza..
Impallidì “Oh cazzo” si mise le mani nei capelli e sbuffò.
Già. Oh cazzo. Se non la chiami le spezzerai il cuore, ma se lo fai le fai crescere le speranze con te e forse ci rimarrebbe ancora peggio quando le dirai ‘Caroline, sono innamorato di un’altra. Tu non sei altro che un passatempo’.
Cosa devo fare?” mi guardò in cerca di aiuto; era disperato, non pensava di aver fatto quel casino.
Chiamala e chiedile scusa. Dille che hai sbagliato e che sei innamorato di qualcun altro.” cercai di pensare.
Non credo di esserne in grado..” ed ecco gli occhi lucidi; dio quanto era carino così.
Non c’è bisogno di piangere Hazza! Forse posso parlarci io, se per te è meglio..” iniziai ad accarezzargli la spalla.
Lo faresti davvero?” chiese speranzoso.
Certo che sì. Gli amici servono per questo, giusto? Ora esci che finisco di vestirmi e vado da lei..” gli baciai la guancia.
"Sei una persona fantastica. Scusa se ti ho attaccato, non avevo motivo."
"Scusa te, sono affari tuoi se decidi di farti una. Sei pur sempre un ragazzo!"
"E questo cosa vorrebbe dire?" disse fingendo sdegno.
"Che siete tutti pervertiti!"
"Idiota" borbottò; lo abbracciai, era bello averlo come amico, sapevo di poter contare sempre su di lui.
Mi guardò, sorrise e si alzò "Grazie." disse prima di uscire dalla mia camera.
“In che pasticcio mi sono cacciata? E ora che faccio?” mi dissi.
Uscii anch’io dalla camera e andai in cucina; Emma era seduta a fissare la sua tazza.
Ems, salve!” urlai gioiosa; sarebbe partita tra due giorni, cercavo di non pensarci.
Sollevò gli occhi “Ehy..” rispose senza entusiasmo; le cose tra lei e Liam erano peggiorate.
Cavolo” borbottai “Ragazzi, io vado a prendere un po’ d’aria..” afferrai il cappotto e mi preparai ad uscire.
Niente colazione?” mi chiese Niall a bocca piena.
No, non ho fame” aprii la porta.
C’è qualche problema?” fece Zayn preoccupato.
Nope, ho solo bisogno di sgranchirmi un po’ le gambe. A dopo!” uscii e mi chiusi la porta alle spalle.



-
 
Ehy, Lou. Mi passeresti la Nutella? LOU!” urlò Niall facendomi tornare con i piedi per terra.
Che c’è?” sbottai.
La Nutella, per favore..” ripetè il biondo.
Gliela passai e tornai a pensare “Che ti succede amico?” mi disse Harry dandomi una pacca sulla spalla.
Niente, va tutto bene” tagliai corto, non avevo voglia di parlare con lui dei miei problemi con la mia ragazza, nonostante fosse il mio migliore amico.
Se lo dici tu..” abbandonò la speranza di avere risposte e si allontanò.
Ehy, che ti succede Tommo?” fece Liam prendendomi per un braccio e trascinandomi verso la sua camera; mi fece sedere sul letto e chiuse la porta.
Niente, sto bene.” mentii.
Ti conosco, non sta andando tutto bene” si sedette al mio fianco e iniziò a fissarmi.
Sbuffai “E’ Hayley..
Che succede?” si preoccupò “Non vorrai mica lasciarla, vero?
No! No, assolutamente no! E’ solo che..” non sapevo come dirlo, pensarlo era un conto, ma dirlo sembrava da pervertiti.
Che..?” mi incitò.
Che vorrei che succedesse qualcos’altro..” lo guardai; non capì “Oltre ai baci e al dormire insieme..” aggiunsi per aiutarlo.
Sgranò gli occhi “oh.. E qual è il problema?
Lei non è pronta.. O almeno così dice..
Senti, Tommo, lasciale il suo tempo okey? Non mettere fretta alle cose. Succederà quando sarà pronta, fidati.
Sì ma, sai.. Sono pur sempre ragazzo..
Avete un rapporto così bello, non rovinarlo solo perché hai bisogno affrettare le cose per tuo piacere personale..
Liam, odio quando hai ragione” mi misi le mani nei capelli e scossi la testa “E come va con Emma?
Si intristì “Come dovrebbe andare? Bene. Amici.
Ma tu sei d’accordo su questo?
Sì, parte tra due giorni. Non credo nelle relazioni a distanza, è inutile solo provare. E’ stato bello fin quanto è durato, punto.
Ma tu sei innamorato di lei..” puntualizzai.
Si alzò e si diresse alla porta “E allora?
E allora vuoi davvero lasciarla andare così?” mi alzai a mia volta
Sì, credo di sì..” disse con tono insicuro.
Naah, io non credo” aprii la porta e uscii, lasciando il riccio a pensare.
 

-
 
La ragazza era in piedi davanti alla porta che mi fissava incuriosita.
Iniziai ad innervosirmi “Caroline, ehy!” dissi cercando di sembrare più solare possibile.
Hayley! A cosa devo questa visita?
Bè, avevo bisogno di parlarti.. Posso entrare?
Certo che sì, vieni” si fece da parte e mi fece passare; anche lei condivideva la camera con altre tre ragazze, era più piccola della mia però era molto meglio arredata.
Se mi cercate sono in camera!” urlò alle sue coinquiline sedute sul divano; mentre passavo sentii i loro occhi puntati addosso.
Allora, cosa mi devi dire?” chiuse la porta e si sedette sul letto.
Mi schiarii la voce “Sono curiosa, sono una ragazza moooolto curiosa e più volte mi è capitato di girare gli occhi verso i tuoi fogli durante le lezioni di spagnolo..
Il suo sguardo passò da incuriosito ad allarmato.
Sì, so che hai una mega cotta per il mio coinquilino Harry.. E so anche cosa è successo ieri sera tra te ed Harry..” la ragazza arrossì violentemente e iniziò a mangiarsi le unghie.
Cos’ha detto? E’ stato pessimo? Mi richiamerà?” mi tempestò di domande.
Woha, calma” presi fiato “Il fatto che lui non è interessato a te.” troppo diretta?
Sgranò gli occhi e trattenne il fiato; gli occhi le diventarono lucidi e le lacrime iniziarono a scendere.
No, Caroline, per favore non piangere!” esclamai sedendomi al suo fianco; che cosa avevo fatto?
Sono stata pessima vero? Ho fatto schifo? Perché?” disse in preda ai singhiozzi.
Shhh, non è colpa tua. Assolutamente no! Vedi.. Harry è interessato ad un’altra, e” ouch “credo ti abbia usato solo per dimenticarla..” che cosa orribile che stai facendo, Hayley!
Perché? Perché sei venuta a dirmelo?” chiese disperata.
Io.. Non volevo farti credere che ci fosse qualcosa di più. Lui è così, è uno da ‘botta e via’.”
E scommetto che sei tu quella?
Quella?” non capivo.
Harry è interessato a te, vero?” sbuffò.
Beccata “I-io.. Sì, ma io no! Cioè.. Io sono fidanzata!
Ah, quindi non è per gelosia che sei venuta qui?
No! L’ho fatto perché pensavo di aiutarti, non volevo che tu soffrissi!
Ma se non mi conosci neanche!” sbottò alzandosi.
Oh cazzo “Senti, pensavo di far del bene.
Chissà cosa dirà il tuo ragazzo quando saprà che sei venuta qui a dirmi di stare lontana da Harry. Quando saprà che sei gelosa per lui, cosa penserà?
Non dirà niente perché io non provo niente per Harry ed è solo un mio amico” mi infuriai.
Ne sei veramente sicura? Sei sicura di non provare niente per Harry?
I-io..” sì, ero sicura di non provare niente per Harry, ma allora perché non riuscivo a rispondere? Mi alzai e senza parlare uscii dalla camera e dalla camerata.
Camminai veloce per raggiungere la mia camerata e ripensai a quello che aveva detto lei.
Non ero gelosa e non provavo niente per Harry; ero sicura o stavo solo cercando di convincermi?
Cazzocazzocazzo!” mormorai aprendo la porta; Harry mi venne incontro sorridendo.
Quella ragazza è una vipera, ti consiglio di non rivederla mai più” sbottai senza lasciarlo parlare.
Emma! Ti devo parlare!” le urlai e la portai in camera; era l’unica con cui mi sentivo di parlarne. Se ne sarebbe andata tra due giorni, mi promisi di passare il maggior tempo possibile con lei.
"Che succede?" le raccontai tutto, quello che era successo con Caroline e quello che mi aveva portato a pensare.
"Mannò dai, vedi che è solo un momento passeggero. Stai tranquilla.." mi accarezzò i capelli sorridendomi.
"Mhm.. Come va con Liam?
"Amici." disse triste.
"Sei sicura che è quello che vuoi?" ero preoccupata, avevo paura che potesse soffrire ancora.
"Sì, anche se è più dura di quanto pensassi.."
"Sta sera si esce, okey?" le dissi alzandomi e dirigendomi al mio armadio.
"E dove andiamo?
"Dove possiamo dimenticare le disgrazie che ci succedono" afferrai un vestito e mi guardai allo specchio.
"Sta sera si tratta solo di te e me, Ems. Solo noi due. Non penseremo ai nostri problemi e ci dimenticheremo di tutto. Vestiti."
Mi afferrò la mano "Saremo sempre insieme, vero? Nonostante abitiamo in due continenti diversi e siamo lontane l'una dall'altra, staremo sempre insieme?"
La guardai "Per sempre, Emma Evangeline Austen"



Salve!! :D
Questo è il mio regalo di Natale per voi! Ho postato molto prima di Gennaio, felici?!
Boh, capitolo carino, credo che faccia più schifo degli altri, ma avevo bisogno di postare qualcosa, mi sarei sentita in colpa sennò.
Alloooooora, ringrazio chi mi ha messo tra le preferite, le ricordate e le seguite, vi voglio bene.
Ringrazio chi mi recensisce, mi fate tanto felice.
Allora, recensite anche questa cacca, e ditemi pure che fa schifo, no problem.
Mi scuso.
#MuchLove. Cià.
Twitter: @xsuperlouishere

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** You are the best thing that's ever been mine. ***


Capitolo 16.

Ero in una stanza d'albergo, grande, molto grande; Louis era difronte a me, a petto nudo.
"Su, avanti.." che cosa voleva che facessi? Non riuscivo a capire niente, ero distratta dal suo fisico perfetto, dalla sua faccia, da lui.
"Corri verso di me che ti sollevo come in 'Dirty Dancing'"
Lo guardai allibita "Stai scherzando vero?" sbottai, lui mi gurdò serio "Okey, non stai scherzando.. Non so se sei in grado di fare una cosa del genere..". Guardai in basso, indossavo un magnifico vestito lungo fin poco sopra alle ginocchia, blu.
"Su, non ti fidi di me? Posso farcela."
"Ma.. io.." lo guardai negli occhi, sembrava piuttosto sicuro di sè "Uff, okey, va bene. Ma se mi fai cadere sei morto." sospirai e presi la rincorsa verso di lui; sentii le sue mani sui miei fanchi, mi sollevò e.. Bum.
*BRIIIP BRIIIP*
Mi svegliai con un sobbalzo , ansimando; guardare "Crazy, Stupid Love" prima di dormire non era stata una così grande idea.
Mi misi a sedere sul letto e guardai l'ora: le 5.30 del mattino.
"Oh cazzo" mormorai "Emma, svegliati" iniziai a scuotere la ragazza che dormiva nel letto di fianco al mio.
"Mhmmm" farfugliò e si rigirò nel letto.
"Alza quelle chiappe flaccide che ti ritrovi da quel letto che devi partire!" urlai scuotendola con più forza.
"Ehy! Come osi!" esclamò scandalizzara sendendosi "Il mio culo è perfetto.. (ù.ù)"  si alzò e accese la luce, pronta a prepararsi.
"Aaaaah, la luce!" urlò Louis sdraiato al mio fianco; si nascose sotto le coperte.
Risi e lo raggiunsi lì sotto "Buongiorno mangia carote!" gli diedi un leggero bacio sul naso.
Aprì gli occhi e mi sorrise "Buon mattino, principessa" e mi scoccò un bacio sulle labbra.
"Ehy piccioncini, chi mi accompagna in aereoporto? Le cose sono triplicate da quando sono arrivata" disse Emma palpandomi amichevolmente il sedere. La sentii borbottaire "E poi il mio di culo sarebbe flaccido, pft."
"Zayn e io, culo flaccido." risposi ridacchiando ancora da sotto le coperte; sospirò "ma posso chiedere a Liam di venire.. Se vuoi.."
"No!" urlò "Assolutamente no!"
"Okey, okey non ti scaldare" borbottai; Louis sghignazzò e io gli tirai un leggero schiaffo sulla guancia.
Mi guardò scandalizzato e iniziò a farmi il solletico; incominciai a dimenartmi nel letto, tirando calci al nulla e togliendo le coperte da sopra le nostre teste.
"No, Louis, smettila!" gridai senza fiato.
"Voi due, piantatela! Mi fate venire voglia di vomitare" urlò Emma; Louis era sopra di me e si immobilizzò, io lo spinsi facendolo cadere sul letto e mi misi a sedere col fiatone.
"Erm, mi preparo.." dissi leggermente imbarazzata; mi alzai dando un bacio al mio ragazzo che si rimise sdraiato e andai verso l'armadio.
Mi preparai in fretta, diedi un bacio veloce a Louis e uscii dalla camera con Emma; Zayn era in salotto che ci aspettava.
"Meglio tardi che mai, eh, bella?!" mi diede un bacio in fronte e io una leggera spinta.
"Le donne hanno bisogno del loro tempo, cafone!" sbottai.
"Pft, altro che bisogno del loro tempo! Se l'è presa comoda facendo la tenera con Louis!" puntualizzò Emma; la fulminai.
Zayn ridacchiò "Colazione?" domandò indicando la cucina.
"Sss.." iniziai a dire.
"No, siamo in ritardo" Emma ci superò e usci dalla camerata.
"Okkkkkeeey.." presi il cappotto "Ho la strana sensazione che voglia evitare qualcuno.." sussurrai al moro, lui annuì ed uscimmo.

-

"Woah!" esclamai sedendomi sul letto; che incubo, ero sudato, nonostante il petto nudo.
Mi massaggiai le tempie e guardai l'ora: le 6.15 del mattino.
Sgranai gli occhi "Cazzo" mormorai "Cazzocazzocazzo!" mi alzai di fretta dal letto e senza preoccuparmi del fatto che avevo solo dei boxer addosso uscii dalla mia camera.
"Emma!" urlai; nessuno in vita e tutte le luci spente. Corsi verso la porta della camera di Hayley e aprii senza bussare; buio totale.
"Emma?" sussurrai sperando che fosse ancora a dormire; qualcosa si mosse sotto le coperte.
"Oh grazie al cielo sei ancora qui.." mi avviai verso il letto e mi sedetti sul bordo "Senti, non puoi partire, okey? Ti amo, non voglio lasciarti andare senza lottare.." le appoggiai la mano su una spalla "Emma?"
La figura grugnì "Sono commosso, fratello, davvero. Ma io non sto andando da nessuna parte, e sì, anch'io ti amo, ma non in quel modo. E poi credo che tu stia parlando con la persona sbagliata.." Emisi un urlo e caddi dal letto.
"Louis!" esclamai massaggiandomi la testa.
"Liam!" si girò verso di me e mi guardo sghignazzando.
"Che ci fai qui?!" ansimai alzandomi; l'avevo persa.
"Che ci fai Tu qui! Bel completo, comunque.." disse riferendosi al mio petto nudo e ai boxer di Abercrombie "Bè, sai com'è. Ho preso l'abitudine di dormire con Liz..".
Lo guardai allibito "Dormire e basta, Liam" puntualizzò; sospirai.
"Che succede?" borbottò Harry assonnato "Ho sentito un urlo e mi sono svegliato. Un cucchiaio ti ha assalito nel sonno, Liam?" subito arrivò anche Niall.
"Tutto bene ragasshi?" chiese il biondo grattandosi gli occhi con la voce impastata dal sonno.
"Sì, non potrebbe andare meglio" risposi rassegnandomi all'idea di aver perso la persona più importante della mia vita.
"Se n'è andata, eh?" fece Harry guardandomi con i suoi occhi verdi; annuii guardando in basso, gli occhi mi pizzicavano.
"Ehy, fratello" mi voltai verso Louis che era seduto sul bordo del letto "Se non vuoi lasciarla andare senza lottare, perchè ti stai arrendendo?"
"Cosa dovrei fare? E' troppo tardi ormai.." mugugnai.
"Non che non è troppo tardi. Perchè non vai all'aereoporto?" fece Louis guardandomi negli occhi; era serio.
"Che?
"Il suo aereo parte alle 8.30 amico. Ce la puoi fare se prendi la macchina a noleggio a nostra disposizione!" aggiunse Niall; guardai tutti, mi sorridevano cercando di rassicurarmi.
Corsi in camera e mi vestii in fretta; ero riuscito ad ottenere il permesso d'uscita il giorno precedente. Avevo in mente di andare da lei, avevo solo bisogno che qualcuno mi spronasse.
Presi le chiavi della macchina e corsi fuori, sotto gli occhi divertiti di Harry e Niall.

Percorsi quella strada di campagna con curve tortuose ad altissima velocità ed arrivai all'Heatrow in un'ora e mezza; parcheggiai la macchina e mi precipitai all'interno dell'aereoporto.
Diedi un'occhiata veloce ai tabelloni degli orari e scorsi quello di Emma: San Francisco, gate 8.
Mi ripetevo quel numero in testa mentre percorrevo di corsa quel posto immenso; guardai l'orologio, erano le 8.00.
Arrivai al controllo, superai la coda e cercai una polizziotta, forse convincerla a farmi passare senza biglietto sarebbe stato più facile; in fondo, non ero un brutto ragazzo, no? Avrei usato le mie doti persuasive.
Dopo aver superato milioni di persone che mi bestemmiavano contro, avvistai la mia preda; giovane, di bell'aspetto e sorridente.
"Perfetto. Forza Liam, ce la devi fare" mi dissi e mi diressi con sguardo innocente verso di lei "Erm" mi schiarii la voce per attirare la sua attenzione; la ragazza mi guardò, aveva degli occhi magnifici.
"Salve, senta. Devo chiederle un enorme favore." cercai di leggere il suo nome sulla targhetta "Elena? Posso darti del tu, vero? Hai un gran bel nome!" Elena sorrise timidamente, era pronta.
"La ragazza che amo sta per prendere un aereo che la porterà dall'altra parte del mondo e non ho avuto l'opportunità di salutarla e di dirle quanto la amo.." sembrava un po' scocciata del fatto che fossi innamorato di un'altra e mi guardò severa, ma mi lasciò finire di parlare.
"Quello che ti chiedo è, ti prego Elena, lasciami passare. Devo vederla per l'ultima volta, ti prego." subito il suo sguardo si addolcì.
"Oh non fare quella faccia. Mi dispiace, ma senza biglietto io non posso farti passare.." la sua voce tremava un po', stava per cedere; continuai a fissarla con sguardo da cucciolo.
"Oh.. Io.. Ok, va bene! Corri, vai da lei!" si spostò per farmi passare; la abbracciai e mi allontanai.
"Grazie! Chiederò ai tuoi superiori di darti un aumento, parola di Liam Payne!" urlai correndo via; le 8.15.
"Forza Liam." corsi il più velocemente possibile, le mie gambe non erano più abiutate a tutto quello sforzo.
Un grosso cartellone sopra di me mi annunciò che ero arrivato al gate 8; mi guardai intorno col fiatone, ma la sala era ormai vuota, si erano imbarcati tutti.
"No.." sussurrai; feci cadere le mani lungo il fianco, rassegnato.
"Liam?" fece una voce sorpresa alle mie spalle; l'avrei riconosciuta ovunque.
Mi voltai; lei era lì, con la valigia in mano che mi fissava allibita. Alle sue spalle c'erano Liz e Zayn che si scambiarono un cinque ridendo; vidi Zayn tirare fuori dalla tasca una banconota da dieci dollare e darla a Liz, che mi fece l'occhilino.
Tornai a guardare Emma, più bella di quanto mi ricordassi.
"Che ci fai qui?" chiese con voce tremante.
"Ti amo, e non volevo lasciarti andare senza che tu non lo sapessi.." mi avvicinai.
"Me l'hai già detto, ma questo non cambia le cose; io parto." rispose con gli occhi lucidi.
"Non smetterò mai di dirtelo, Ems. Ti amo."
"Stai rendendo le cose ancora più difficili Liam. Devo andare, l'aereo sta per partire" distolse lo sguardo da me.
"Ehm, se posso intromettermi, volevo ricordarti, Emma, che l'aereo è in ritardo di venti minuti.." puntualizzò Liz, che evidentemente era dalla mia parte; la guardai riconoscente, mentre Emma si voltò per fulminarla.
Tornò a guardarmi "Io non resto, Liam."
"Lo so, e io ti lascerò andare, ma non volevo farlo senza dirti che sono pronto.."
"Pronto per cosa?" domandò; le misi le mani sulle gance e la sentii arrossire sotto la mia pelle.
"Per una relazione a distanza" sgranò gli occhi; Liz dietro di lei iniziò a saltellare trattendendo un urlo di gioia, e subito anche Zayn si aggregò nella danza.
"Sei la cosa migliore che sia mai stata mia. Non sono pronto a perderti, ma sono pronto a stare con te anche se separati." continuai; gli occhi le si riempirono di lacrime e sorrise leggermente, prima di prendere la mia faccia tra le sue piccole mani e darmi un bacio.
Non me l'aspettavo, ma appena ripresi confidenza con le sue labbra, misi le mie braccia intorno alla sua vita e ricambiai il bacio.
Sentii Liz esclamare: "Ah, altri cinque Malik! Ho vinto!" mi impressi nella mente di ricordarmi di chiedere loro su cosa avessero scommesso.
Emma si staccò di poco e aprì gli occhi "Ci sto" e sorrise.
"I passeggeri del volo diretto a San Francisco, USA, sono pregati di recarsi all'imbarco. L'aereo è ormai pronto a partire" l'altoparlante interruppe quel momento  e annunciò il triste evento; la guardai negli occhi.
"Ci sentiamo presto, Payne." mi scoccò un altro bacio e si allontanò "Ciao Lizzy!"
Zayn mi si avvicinò e mi diede una pacca sulla spalla "Sono fiero di te amico" disse ridendo.
"Perchè hai sborsato quindici dollari a Liz?" domandai guardandolo; lui tornò serio, ma non fece in tempo a rispondere che Emma gli andò vicino per abbracciarlo.
"Ciao di nuovo, bello" un altro bacio, un altro addio; la seguii con lo sguardo.
"Ci sentiamo su Skype, fidanzato" esclamò lei girandosi a guardarmi; subito dopo tornò sulla sua strada ed uscì pronta a prendere l'aereo.
Sospirai e Liz mi venne ad abbracciare; sentivo la sua euforia invadermi i pori della pelle.
"Sono così feeeeeeeelice per voi!" mi urlò nell'orecchio "Farò in modo che tu non cada in tentazione, promesso" disse allontanandosi.
"Ehy, ma voi due come siete arrivati fin qua?" sbottai rendendomi conto solo in quel momento che loro non sarebbero dovuti essere lì.
"Ehm, abbiamo corrotto un poliziotto" disse imbarazzato Zayn.
"E come?" ridacchiai; ci incamminammo pronti a tornare alla macchina.
"Zayn le ha promesso un appuntamento.." spiegò Liz sghignazzando.
"Si chiamava per caso Elena?
"E tu come lo sai?" fece sorpreso il moro; lo guardai.
"L'ho corrotta anch'io.." ammisi; Liz mi guardò severa, giuro che in quel momento era pronta ad uccidere.
"C..con la mia gentilezza e tenerezza! Anzi no, credo che io le abbia fatto pena. L'ho praticamente supplicata in ginocchio.." risi ripensando a quello che avevo fatto.
"Mh, okey" mi puntò il dito contro "Fai qualche cazzata Payne, e sei morto".
"Tranquilla. Ora, voi due, su che cosa avete scommesso?"
"Oh, quello. Ho vinto la scommessa. Zayn pensava che non saresti mai arrivato." fece la rossa ridendo "E io ci ho aggiunto un cinque dollari se vi foste baciati.. Sono un mito"
Ridemmo; dopo tanto tempo ero felice.
"Torniamo a casa, che è meglio" uscii dall'aereoporto e presi le chiavi della macchina dalla tasca.
"Guido io!" urlò Zayn rubandomi le chiavi dalla mano.



 
Salve salvino, bella gente!! :D 
FIRST OF ALL: mi scuso per il ritardo.
L'idea del "ti sollevo come in Dirty Dancing" l'ho presa da qui - http://www.youtube.com/watch?v=2rgT8UiRjoM&feature=related- Yaya.. :D.
E il vestito nel sogno di Liz è lo stesso di Emma Stone nel video.. ;). Che ladra di idee che sono.
E scusate la faccina dopo "il mio culo è perfetto" ma mi sono vista Emma proprio così.. :3.
Ho voluto concentrare questo capitolo su Liam e Emma, se lo meritavano, dai :).
Come al solito ringrazio chi mi ha messo tra le preferite, le ricordate e le seguite e bla bla bla.
Spero di ricevere qualche bella recensione, ci tengo tanto.
Potete dirmi anche che fa schifo, mica mi offendo.
AMO leggere le vostre recensioni, mi fanno tantissimissimo piacere.. 
Vi voglio bene, bella gente.
#MuchLove. Cià.

Twitter: @xsuperlouishere

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** What the hell was I thinking? ***


Capitolo 17.

Era passata ormai una settimana dalla partenza di Emma, il Natale era sempre più vicino e così anche il compleanno del mio ragazzo e io non avevo la più pallida idea di cosa regarargli.
"Hayhay?!" esclamò Zayn appoggiato con la spalla allo stipite della porta.
"Yessa?" dissi io seduta sul letto senza staccare gli occhi da quei fogli che mi stavano facendo dannare l'anima su cui stavo scrivendo regali a caso.
"Tutto bene?" chiese sedendosi di fronte a me.
"Mhm" annuii.
"Che stai facendo?" domandò afferrando uno dei tanti fogli di carta appallottolati sul letto.
"Sto cercando un regalo per Lou e sto per impazzire, Malik. Ecco cosa sto facendo.." borbottai afferrandomi la testa tra le mani lasciando cadere un altro foglio.
"Dai, stai tranquilla che troverai una soluzione!" disse mettendomi una mano sulla spalla; sospirai e alzai la testa.
"Ne sei sicuro?"
"Assolutamente
"Ti voglio bene, Malik"
"Anch'io te ne voglio, Pierce" si sporse in avanti pronto ad abbracciarmi quando fummo interrotti dallo sbattere della porta d'ingresso.
"Ragazzi!" urlò Harry con tono allegro.
"Oh, una visita!" riconobbi la voce di Niall.
Guardai incuriosita Zayn, prima di alzarmi di corsa e fiondarmi in salotto. 
Liam mi venne incontro e mi abbracciò.
"Ciao bellezza" sorrisi; era una delle persone più dolci che io avessi mai conosciuto, come non innamorarsene? Emma era così fortunata.
"La tua dolcezza mi farà venire le carie, Payne.." mugugnai allontanandomi e dandogli un bacio sulla guancia.
Mi guardai intorno, alla ricerca di quegli occhi azzurri che mi creavano sempre conforto; incontrai quelli di Harry.. No, non lui. 
"Dov'è Lou?"
"E' a far la spesa!" mi rispose Niall venendomi ad abbracciare; lo strinsi forte, ne sentii il bisogno.
"Ok, bello" feci per andare in cucina, quando mi accorsi di una presenza estranea. 
Una ragazza coi capelli corti fino alle spalle, mossi e biondi tendenti al castano era seduta in cucina che parlava con Harry, il mio Harry. 
Scossi la testa "No, non il mio Harry. Harry non è mio." farfugliai a me stessa.
Il riccio vide che non mi facevo avanti e mi venne incontro per abbracciarmi; lo stritolai quasi, il motivo era a me oscuro, ma sentivo il bisogno di averlo vicino e di non lasciarlo più andare.
"Ehm, ora puoi lasciarmi" borbottò; le mie braccia non volevano ubbidire, non volevo lasciarlo andare.
"Ancora un secondo" dissi sottovoce; lacrime? Ricacciale indietro, Liz!
"Tutto bene?" fece lui preoccupandosi.
"Sì!" lo strinsi ancora per far sì che non riuscisse a vedere i miei occhi rossi "Avevo solo voglia di abbracciarti" mi feci forza e mi allontanai.
"Stai piang..
"NO!" lo interruppi "I tuoi ricci mi sono finiti negli occhi" mentii.
Mi guardò storto poi scrollò le spalle "Ti voglio presentare una persona.." pugno allo stomaco; sapevo già chi era, e mi dava fastidio. Ma perchè?
La ragazza si avvicinò sollevando leggermente la mano a mo' di saluto; era carina, però.
"Ciao, Harry mi ha parlato tanto di te.." fece timidamente.
Arrossii e guardai Harry "Hayley, lei è Charlie una mia.. ehm.. amica" esitò sull'ultima parola, Charlie si voltò verso di lui guardandolo triste e poi tornò a sorridermi.
"Chiamami Liz. Hazza, non sono stupida, sai?" le strinsi la mano e poi mi diressi verso il frigo: vuoto.
"Ma che.."
"Il vostro eroe è qui!" urlò Louis entrando "Vi ho portato il cibo!" gli corsi incotro e lo baciai; lui lasciò a terra le buste, mise le sue braccia intorno alla mia vita e mi sollevò leggermente da terra.
"Ciboooooooo!" esclamò Niall uscendo dal bagno di corsa, afferrò le buste e le portò in cucina, pronto a dirvorare tutto ciò che aveva appena preso Louis.
Louis mi mise a terra e mi sorrise "Ciao meraviglia"; ero ammaliata dai suoi occhi, erano un oceano. 
"Fameee" mugugnai andando in cucina, dove presi il necessario per fare colazione. 
"Oh, lei dev'essere Charlie! Harry mi ha parlato di te!" esclamò Louis alla ragazza di Harry; ouch.
Harry mi si avvicinò "Hay, tutto bene, vero?"
"Sì, certo. Perchè non dovrebbe andare bene?" risposi dura.
"Ti stai comportando in modo strano.." borbottò giocando con una forchetta; groppo in gola.
"H..ho.. Devo andare in bagno, scusa" lo scansai e mi chiusi in bagno.
Mi sedetti sulla vasca e mi mise a pensare; che cavolo stava succedendo? Perchè sentivo mille piccoli pugni che mi tartassavano la pancia? Perchè non riuscivo a guardare Charlie senza provare invidia?
Qualcuno bussò alla porta "Hay?" Niall.
"Che c'è?"
"Posso entrare?" chiese timido.
"Certo.." mi asciugai quella lacrima pronta ad uscire e aprii a Niall; lui entrò in silenzio e si sedette sul water di fronte a me.
"So che non abbiamo mai parlato veramente, ma sappi che se hai mai bisogno di qualcuno e Liam o Zayn non sono presenti, io ci sono" mi sentii terribilmente in colpa per non averlo mai considerato; cioè, per me era come un fratello maggiore, non avrei mai pensato che sarebbe potuto diventare un amico con cui sfogarsi.
Lo guardai con occhi diversi, occhi pieni di lacrime, ma pur sempre diversi.
"Oh, Niall" sussurrai fiondandomi tra le sue braccia "Scusami
"E di che?" ridacchiò leggermente; credo che tutto ciò che avrebbe voluto, si era appena avverato. 
"Perchè è tutto così difficile?" mugugnai.
"La vita è un casino, lo so.." mi accarezzò i capelli; mi sentivo protetta tra quelle braccia. 
Mi allontanai per poterlo guardare bene negli occhi "Sai dove mi piace stare quando ho bisogno di pensare?"
Fece segno di no con la testa; che faccia da cucciolo che aveva..
"Spesso quando ho bisogno di star da sola e ragionare sul perchè la vita è così difficile, mi siedo nella vasca.. Vieni." feci sedendomi nella mia solita posizione.
Lui sorrise e mi seguì, sedendosi di fronte a me; iniziai a raccontargli tutto, le parole venivano fuori da sole.
Il biondo stette in silenzio tutto quel tempo; più gli parlavo, più mi pentivo di non averlo fatto prima.
Finii il discorso e sbuffai.
"Beh, vedi che è solo una situazione passeggera. Tu ami Louis, vero?" annuii convinta "Buono a sapersi. Comunque, tu sei la prima di cui Harry si è innamorato, in un certo senso lo senti tuo. Ma non pensi che sia meglio così? Ha sofferto tanto, forse Charlie lo farà stare meglio.."
"Non lo metto in dubbio questo, voglio che sia felice ma.. non lo so!" sbuffai.
"Quello che io so è che un sentimento come quello che Harry ha provato per te non si dimentica facilmente. Potrà anche farsi Charlie milioni e milioni di volte, ma nel profondo del suo cuore, lui amerà sempre te. Se ti fa stare meglio.."
"Sì, ma se io amo Louis, perchè cavolo una parte di me vuole che Harry sia ancora del tutto innamorato di me?! Oddio, suona così egoista detto così!" mi tirai una pacca in testa.
"Questo non te lo posso dire io. So che ami Louis, nessuno lo mette in dubbio, e so che sei felice con lui, ma sei tu che devi capire perchè ti senti così" si alzò, uscì dalla vasca e mi tese la mano; la afferrai ed uscii a mia volta.
"Niall, secondo te Louis mi ama?"
"Cosa? Certo che ti ama, non l'ho mai visto così" rise "Che domande mi fai?!"
"Secondo te me lo dirà mai? Non voglio essere io la prima.."
Mi prese il volto tra le mani "Aspetta e vedrai"
"Cosa vuol dire?"
"Andiamo, va'
"Grazie Horan, mi sei stato molto d'aiuto"
"E' stato un vero piacere!
"EHY BIONDINO! Vuoi lasciare andare la mia donna o devo sfondare la porta e venire a prenderla con la forza?!" urlò Louis dall'altra parte della porta; abbracciai velocemente il biondo ed aprii.
Louis ci guardava facendo il finto offeso; risi e guardai Niall.
"Oh, Niall. E' stato così divertente!" scherzai.
"Dovremmo farlo più spesso, Hayley" fece Niall; Louis era diventato rosso come un pomodoro e io di risposta gli scoppiai a ridere in faccia.
"Che avete fatto voi due?!" disse seccato.
"Niente, Lou. Solo parlato" gli saltai al collo e lo baciai; per reggermi fu costretto a mettere le mani sul mio sedere.
Sorrise nel bacio "Ciao bel culetto".
Scesi a terra e andai in cucina; Harry e Charlie smisero di parlare e mi guardarono.
Mi guardai intorno "Che c'è? Avete visto un fantasma?" dissi cercando di farli tornare a parlare.
Mi sedetti con la mia tazza di fronte alla ragazza "Allora, Charlie, come vi siete conosciuti?" chiesi senza il minimo interesse.
"Oh, a lezione" rispose sorpresa dal fatto che gli avessi rivolto parola "Niente di troppo romantico"
"Uhm, capisco." Harry non la smetteva di fissarmi, i suoi occhi mi squadravano come aghi; forse voleva capire cosa provavo.
"Harry, stai cercando di vedere se hai dei poteri magici che sono in grado di farti vedere attraverso i vestiti delle persone?" dissi fin troppo acida; lui sbattè gli occhi, confuso dalla mia reazione.
"Vado a vestirmi" sbottai alzandomi senza finire di mangiare.
Mi vestii in fretta e rimasi in camera, fissando il letto su cui c'erano sparpagliati una ventina di fogli accartocciati.
Qualcuno bussò; alzai gli occhi al cielo.
"Si può avere un po' di privacy?!"
"Sono Harry.
"E..?"
"Mi fai entrare?" disse.
"Avanti" entrò e si chiuse la porta alle spalle.
"Si può sapere cosa diavolo ti è successo?
"A me? Niente, perchè?" risposi scontrosa; odio, provavo odio in quel momento.
"Hayley, c'è qualcosa che devi dirmi?"
"No! Perchè dovrei?" sbottai.
"Ti sei comportata come una stronza, sia nei miei che nei confronti di Charlie. Ti ha fatto qualcosa di sbagliato?"
"NO!"
"E allora perchè ti stai comportando così?" urlò disperato; sembrava davvero triste.
"Così come?" lo provocai.
"Come una troia a cui non interessano i sentimenti degli altri!" lo fissai a bocca aperta.
"S..scusa. Come hai detto?" ouch.
"Non volevo dirlo così"
"No, okey. Ho capito. Charlie mi ha completamente cancellato dalla tua testa. Sono felice per te. Ora mi odi, stai meglio?"
Sospirò "Io non ti odio, Hayley. Non potrei mai e poi mai odiarti. Io ti amo, e ti amerò sempre. Ma tu no. E io sto soffrendo. E ho bisogno di andare avanti"
Cazzo. Aveva detto 'ti amo' o sbaglio? Lui prima del mio ragazzo. Non va bene.
"Cosa hai detto?" farfugliai.
"Che ho bisogno di andare avanti?" fece lui confuso.
"No, non quello. Prima.
"Oh, che ti amo." abbassò la testa.
"Sì, quello. Sul serio?"
"Sì, ma questo non cambia niente. Non voglio rovinare il rapporto tra te e Louis. Lui è il mio migliore amico e non potrei fargli niente che possa farlo soffrire." si fermò; io iniziai a mangiarmi le unghie. 
"Charlie mi piace. E' una brava ragazza. Ho bisogno di una distrazione." fece qualche passo avanti e mi prese il viso tra le mani.
"Hai il diritto di essere felice" borbottai con il cuore che mi batteva a mille.
"Sarà meglio che vada, ora" sussurrò dopo cinque minuti.
Non so cosa pensai in quel momento, probabilmente non pensai neanche, perchè mi sollevai sulle punte dei piedi e gli diedi un leggero bacio sulle labbra.
Mi staccai subito, arrossendo violentemente; cosa diavolo era appena successo?!
Lui mi guardò sorpreso, sorrise leggermente e uscì dalla camera, chiudendo la porta. 
Mi toccai le labbra; non l'avevo fatto davvero, vero?
Qualcuno bussò "Sta sera usciamo insieme, ti voglio più bella che mai!" urlò Louis senza aprire la porta.
Alla faccia del "non voglio rovinare il rapporto tra te e Louis"! Cosa avrei dovuto fare ora?




Salve gente.
I'm back bitches! 
Mhm, questo capitolo non mi piace. ç______ç.
Vabbè, ci stava un colpo di scena. 
Ringrazio chi mi ha messo tra le preferite, le ricordate le seguite e bla bla bla.
Spero di ricevere almeno qualche recensione per questo schifo di capitolo, anche solo per dirmi che fa schifo. 
Vi voglio bene. :3
So che in un capitolo precedente avevo detto che la mia Liz era simile a Demi Lovato, ma scherzavo.
Ho finalmente trovato chi è la mia Hayley Elizabeth Pierce: https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-snc7/317207_238091462895350_181828655188298_592354_1894118_n.jpg
Much Love. Cià.
Twitter: @xsuperlouishere
 

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Why me? ***


Capitolo 18. 

Mi guardai allo specchio, forse avevo esagerato un pochino; feci una piroetta, rischiando anche di cadere per colpa della poca confidenza con i tacchi.. Già, forse avevo esagerato.
Un vestito bianco attillato che mi arrivava poco sotto il sedere, maniche fino al gomito, scollatura sulla schiena; ai piedi degli scomodi tacchi che mi facevano sembrare tre volte più alta del dovuto. Certamente sarei arrivata a baciare Louis senza alzarmi sulle punte.
Perchè mi dovevo torturare così? Era solo uno stupido appuntamento.
Non avevo messo neanche tanto trucco: un po' di fondotinta, un leggero filo di matita negli occhi e del mascara.
I piedi mi facevano già male, quindi decisi di togliere le scarpe nell'attesa quando Louis bussò; sempre al momento sbagliato.
Imprecai sotto voce "Sì?"
"Sei pronta, carota?" diedi un ultimo sguardo schifato al mio riflesso; cavolo, sembravo una prostituta, ero davvero troppo sexy.
"Sì, arrivo" sospirai, era troppo tardi per tornare indietro.
Presi la borsetta e il cappotto e aprii la porta; rimasi letteralmente paralizzata davanti allo spettacolo che avevo di fronte.
Louis avevo lo smoking.. lo SMOKING! Nessuno aveva mai messo lo smoking per uscire con me; forse era lui che aveva esagerato.
"Lou! Sei bellissimo!" esclamai sorridendo; lo vidi arrossire leggermente, ma rimase immobile intento a fissarmi.
"I..io bellissimo?! Ma ti sei vista?!" riuscì finalmente a dire; arrossii e iniziai a mordicchiarmi il labbro.
"Troppo?" mormorai abbassando lo sguardo; e intanto una vocina nella testa continuava a ripetermi "stupida stupida Hayley, non dovevi scegliere quel vestito
"Assolutamente no! Sei uno schianto e io.. sei semplicemente bellissima" mi sollevò la testa con le mani e mi baciò; mi sentii come se il mio intestino si stesse annodando su se stesso.
Mi sentivo una merda - ops - per quello che era successo con Harry e la cosa peggiore era che non potevo neanche incolparlo, ero stata io l'idiota a baciarlo.
"Mhm, Lou.. Non dovremmo andare?" biascicai staccandomi un poco; senso di colpa, ecco cos'era.
"Hai ragione, andiamo" mio sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mi prese la mano e mi trascinò in salotto con fare furtivo, come se mi volesse nascondere da qualcuno.
Sentii un piatto cadere e rompersi e mi voltai verso la cucina; Zayn mi fissava a bocca spalancata e con la coda degli occhi vidi Louis mettersi le mani tra i capelli.
Era dai ragazzi che voleva nascondermi?
"Zayn, ti sei fatto male?!" chiesi preoccupata; lui fece di no con la testa e mi indicò con la mano leggermente tremante.
"St..stai bene vestita così" borbottò; sorrisi e abbassai la testa per non far vedere le mie guance diventare rosse.
"Non guardare così la mia ragazza, moro!" fece geloso Louis; sì, non voleva che i ragazzi mi vedessero.
Alzai gli occhi al cielo; com'era geloso quel ragazzo. Io non lo meritavo, era davvero troppo per me.
Io un'idiota che bacia il suo migliore amico per no reason e lui così carino, geloso e disponibile per me; come potevo piacergli?
La voce di Liam mi tolse dai miei pensieri "Ehy, che succ.. Cazzo!" esclamò uscendo dalla sua camera; appena mi vide si immobilizzò.
Immediatamente uscì dalla sua camera anche Niall, che finì per fare la stessa fine di Liam.
"Tutto bene rag.. Oh" potevo capire che mi avevano sempre vista in tuta o con jeans e magliette, ma fare tutta sta scena mi sembrava esagerato: o ero davvero uno schianto o non avevano mai visto una ragazza in un vestito. Optai per la seconda.
"Ragazzi, giuro che se entro tre secondi non smettete di fissare la mia ragazza vi uccido tutti mentre dormite" li minacciò Louis; lo guardai e mimai con le labbra un 'grazie', sapeva quanto odiassi stare al centro dell'attenzione.
Liam parve riprendersi "Stai benissimo così" disse frettolosamente superandomi con occhi bassi e andando in cucina ad aiutare Zayn a raccogliere i piatti; lo seguii con lo sguardo e vidi il moro arrossire e togliere gli occhi da me.
"Ha ragione Liam. Vi aiuto anch'io!" aggiunse Niall correndo in cucina; con che compagni di stanza ero mai finita?
Sembravano ragazzi normali, ma cononscendoli potevi renderti conto di quanto strani fossero: ed era per quello che li amavo.
Mancava Harry, per fortuna. Sospirai e mi voltai verso la sua camera; ecco, come non detto.
La porta si aprì e ne uscì Charlie seguita da Harry, il quale appena si accorse di me spalancò la bocca.
"Cavolo Hayley, sei bellissima!" esclamò Charlie cercando di rompere il silenzio che si era creato; alquanto imbarazzante.
Le sorrisi "Grazie mille!"; tornai a guardare Louis, tentando di non prestare attenzione agli occhi azzurri del riccio che erano ancora puntati su di me.
"Muoviamoci o faremo tardi" Louis mi aiutò a mettere il cappotto e dopo aver salutato tutti velocemente uscimmo.
Ci avviammo in silenzio, mano nella mano; l'unico pensiero fisso che mi torturava la mente era se avrei dovuto dire a Louis del bacio.
Poi un altro pensiero mi balenò in testa: "Dove stiamo andando?"
"Ehy, Lou, dov.." iniziai a dire, ma lui mi interruppe.
"Shh, non fare domande! E' una sorpresa!" sbuffai; odiavo le sorprese.
Proseguimmo il viaggio in silenzio e il buio non mi aiutava a capire dove ci stavamo dirigendo; certo era che entrammo nel college.
Ci fermammo davanti a una porta che non riconobbi.
"Aspetta un secondo qui" mi scoccò un bacio ed entrò prima che potessi ribattere; cercai di dare una sbirciatina all'interno, ma la porta si chiuse prima che potessi riconoscere l'aula.
Iniziai a camminare avanti e indietro nervosa; che cosa avrei dovuto fare?
Una mano mi afferrò e mi allontanò dalla porta; stavo per emetter un urlo quando quel qualcuno mi tappò la bocca.
Mi trascinò in un angolo buio e mi fece voltare verso di lui; era buio, ma non si poteva non vedere la chioma riccioluta del ragazzo.
Harry allontanò leggermente la mano con la paura che potessi urlare ancora; gli iniziai a tirare leggeri pugni sul petto.
"Non. farlo. mai. più. Styles. Mi hai spaventato a morte!" gracchiai; lo sentii ridere leggermente.
"Che cosa ci fai qui?!" gli chiesi finendo di sfogarmi.
"Non ho avuto l'opportunità di dirti quanto sei bella con questo vestito prima.." rispose; lo vidi sorridere al buio.
E meno male che era buio, almeno non avrebbe visto le guance arrossire.
"Grazie" dissi cercando di mantenere un tono distante; mi accarezzò leggermente la guancia.
"Vorrei essere io il ragazzo che ti sta aspettando dietro quella porta" iniziò a dire guardandomi dritto negli occhi.
"No, Harry, ti prego!" mormorai distogliendo lo sgaurdo; mi mise un dito sulla bocca per zittirmi.
"Vorrei essere io quello che si siederà di fronte a te in quel tavolino. Vorrei essere io il ragazzo dei tuoi sogni. Vorrei essere io quello che il tuo cuore ha scelto. Vorrei che tu fossi felice con me. Ma tu sei felice con Louis e siete perfetti insieme, non vorrei mai ferirti. Mi farò da parte, ma voglio solo dirti che il sentimento che provo per te non passerà mai"
"Hayley!" sentii urlare Louis; mi stava cercando.
"Ora va', non farlo aspettare" aggiunse Harry; mi baciò la guancia e se ne andò senza farmi parlare.
"Hayley!" di nuovo; corsi verso la voce e lo trovai lì con il panico negli occhi.
"Oh dio, sei qua! Pensavo mi avessi dato un bidone!" esclamò rilassandosi; lo abbracciai.
"Ma ti pare? Dovevo solo fare un salto in bagno, ed essendo buio ci ho messo più di quanto volessi.." lo guardai negli occhi e sorrise.
Mi prese la mano e mi portò dentro la stanza da dove mi aveva chiuso fuori prima.
Era la palestra, solo che c'era qualcosa di diverso; un tavolino apparecchiato e con candele occupava il centro della sala, mentre tutt'intorno, sulle scalinate, c'eano altre candele.
"Oh mio dio, Louis! E' magnifico!" riuscii a dire dopo essermi ripresa.
Sorrise "Ti piace?" mi portò al tavolo e mi fece sedere.
"Mi piace? E'.. Oddio Louis!" non riuscivo a trovare parole adatte a come mi sentivo il quel momento.
"Sono felice che ti piaccia"  rise leggermente; lo guardai negli occhi, sembrava nervoso.
"Perchè?"
"Cosa?"
"Perchè tutto questo? Perchè tutto questo per me?!"
"Oh, bè, vedi, io.." prese fiato "bè, perchè io.. oh cavolo, io ti amo Hayley" disse tutto d'un fiato.
Dov'era finito il mio cuore? Era come se avesse abbandonato la gabbia toracica e fosse finito nello stomaco; riuscii a trattenermi dal saltare sulla sedia e gridare.
Probabilmente diventai rossa paonazza, trattenevo il fiato da quando me l'aveva detto.
"Hay? Tutto bene?!" tratteneva visibilmente una risata; dovevo sembrare una bambina che aveva appena ricevuto il regalo che tanto aspettava.
Mi alzai senza dire niente e andai da lui, gli presi la faccia tra le mani e lo baciai.
"Ti amo anch'io" mormorai allontanandomi; gli brillarono gli occhi e mi baciò di nuovo.
Sentii uno strano rumore provenire dal mio stomaco e Louis scoppiò a ridere nel bacio.
"Hai fame?" disse tra le risate; il mio stomaco brontolò ancora.
"Sai com'è, ho fatto solo colazione oggi." mi rimisi a sedere al mio posto, con il sorriso stampato in faccia.
"Di' al tuo stomaco di calmarsi, ora dovrebbero arrivare..
"Chi dovrebbe arrivare?" feci, ma prima che potesse rispondermi le porte della palestra si aprirono ed entrarono due ragazzi con in mano un piatto.
Guardai sbalordita Louis "Ho pagato quelli del club di scacchi per fare da camerieri.. E quelli del corso di cucina per farci da cuochi" spirgò innocentemente; gli tirai un calcio da sotto il tavolo.
"Mademoiselle, la cena è servita!" disse un ragazzo con gli occhiali e i brufoli.
"Grazie" cercai di sorridere, ma probabilmente quello che venne fuori era una specie di smorfia schifata.
Quando i due si allontanarono sussurrai a Louis "La prossima volta che fai una cosa del genere, scegli almeno dei ragazzi che non ti fanno venire da vomitare prima ancora di mangiare".
Un filetto mi aspettava fumante sul tavolo "Mmmmmh, gnam!"  esclamai.
"Sapevo che ti piaceva tanto e quindi ho fatto arrivare da Londra la carne migliore, e i miei uomini l'hanno cucinata nella cucina del college.." addentai la mia forchetta e chiusi gli occhi: tutto quello che una ragazza poteva desiderare era successo a me.
Finimmo velocemente la carne e subito tornarono i due a sparecchiare.
Louis si schiarì la voce "Ora che hai mangiato la carne, ti aspetta una bella fetta di torta e poi si torna in camera, che se ci beccano siamo espulsi."
"Non hai chiesto il permesso a nessuno?!" urlai quasi "Vuoi dire che stiamo facendo una cosa illegale?!
Lui annuì, preoccupato di dire qualcosa che potesse peggiorare la situazione.
"Figo.." conclusi; lui tirò un sospiro di sollievo.
"Senti, posso chiederti una cosa?" fece più timidamente.
"Sì, certo. Tutto quello che vuoi" presi il bicchiere dell'acqua e me lo portai alle labbra.
"Ti piace Harry?" l'acqua mi andò di traverso e rischiai di ammazzarmi; mi diedi una pacca al petto e cercai di riprendermi.
"C..cosa?" finsi una risata "Ma cosa ti viene in mente?! Sì, mi piace come amico, ma niente di più!" era vero? O stavo dicendo una bugia? Non lo sapevo neanche io.
"No, sai.. Lui ha una cotta assurda per te e volevo solo sapere se tu ricambiavi..
Cazzo "No, Louis, assolutamente no. E' solo un amico, niente di più"
"Come mai non hai detto niente del fatto che ha una cotta per te?
"Pensi che non me ne sia accorta? Non è che la nasconda molto.. E poi ho le mie fonti..
Sembrò sollevato "Mhm, okey".
"Louis William Tomlinson, piantala di essere così geloso. Io amo te." su questo ero sicura, almeno.
Sorrise, che bel sorriso che aveva.
La porta si aprì e riapparvero i due ragazzi con due piatti con due fette di torta; la mangiammo velocemente e brindammo a quella serata.
Mi aiutò ad alzarmi e mi mise il cappotto in spalla "Grazie.."
"Will, Kevin!" i due ragazzi apparvero di corsa dalla porta "Questo è quello che vi aspetta, divideteli anche con gli altri. E mettete tutto a posto, per piacere" Louis diede dei soldi nelle mani del ragazzo brufoloso.
"Grazie mille, ragazzi. Era tutto perfetto" li ringraziai ed insieme al mio ragazzo uscii.
Mi sentivo così fortunata, e non ero del tutto sicura di meritarmelo; avevo fatto cose così brutte nei confronti di Louis.
"Che cosa ti frulla per la testa signorina?" disse Louis distogliendomi dai miei pensieri; eravamo usciti e il freddo mi invase la faccia.
"Niente, solo a quello che è appena successo. Non sembra reale.." mi diede un pizzicotto sul braccio.
"Ahi! Perchè lo hai fatto?!" urlai tirandogli uno schiaffo sulla mano.
"Ora sai che sei sveglia e che niente di ciò che è successo è frutto della tua immaginazione!" si giustificò ridendo.
Arrivammo davanti alla porta della nostra camerata; prima che aprisse, Louis mi prese la vita e mi avvicinò a sè.
"Ti amo. Ti amo. Ti amo. Ti amo!" disse prima di baciarmi; sorrisi leggermente.
"E' così bello dirlo, era da tanto che me lo tenevo dentro!" aprì la porta e mi fece entrare; tolsi il cappotto e lo appoggiai sul divano.
Non c'era nessuno erano tutti a dormire a quanto pareva; dalla camera di Harry proveniva un leggero russare.
Louis mi cinse la vita con le sue braccia e appoggiò la testa alla spalla.
"Che si fa?
"Mhm, è stata una serata piena di sorprese, penso che andrò a letto" iniziai ad incamminarmi verso la mia camera con Louis che non si staccava.
Si allontanò solo quando entrai in camera e chiuse la porta; mi voltai verso di lui, e dal suo sguardo indovinai a cosa stava pensando.
"No, Lou"
Sbuffò "Ma che cavolo devo fare d'altro?!
"Se hai detto che mi ami solo per portarmi a letto, wow, dieci punti a te campione!" dissi iniziando ad arrabbiarmi.
"No, no Hayley! Non vederla così, ti prego! Io ti amo!" era entrato nel panico, non sapeva cosa dire per giustificarsi; lo conoscevo abbastanza da sapere che non avrebbe mai fatto una cosa del genere.
Mi avvicinai a lui e gli presi la faccia tra le mani "Scusami, davvero. E' solo che  non mi sento pronta. Può sembrare una scusa, lo so. Ma sono spaventata solo all'idea e non voglio rovinare tutto. ho bisogno del mio tempo, ho bisogno di sapere che potrò contare su di te sempre."
"E' perchè ti piace Harry?"
Gli tirai un leggero schiaffo sulla guancia "A me non piace Harry. Piantala di dire così. E' solo perchè ho bisogno del mio tempo, e ora è troppo presto. Ti prego Lou, non essere come gli altri."
Sospirò "D'accordo, scusami se ti premo tanto"
"Voi ragazzi non sapete pensare ad altro, eh?" ridacchiai allontanandomi.
"E' così che chi hanno fatto, non è colpa mia!" si giustificò "Ti lascio cambiare e poi vengo qua a dormire, se per te va bene.."
"Certo che mi va bene!" gli diedi una pacca sul sedere e lo feci uscire.
Ero davvero felice per come fosse finita ad andare; avevo il ragazzo migliore del mondo, mi aveva finalmente detto ti amo ed era sempre disposto ad ascoltarmi. Cosa volevo di più dalla vita?
In quel momento mi ero dimenticata di tutti i miei problemi, niente poteva rovinare la serata.
Mi misi velocemente il pigiama, ringraziando il cielo quando tolsi le scarpe, corsi in bagno a fare ciò che dovevo fare, mi lavai i denti e tornai in camera, dove trovai Louis già sotto le coperte.
Lo seguii e poco dopo mi addormentai, con la sua mano stretta nella mia. 



Il vestito di Hayley: http://29.media.tumblr.com/tumblr_lz2x2kaN4l1qghabdo1_500.jpg

Sciao belli.
Come scusarmi? Scuola, tutta colpa sua. 
Mi dispiace tantissimo per il ritardo, ma sono stata sommersa da compiti. ç____ç.
Ecco qua un nuovo capitolo, che ho voluto concentrare per bene sulla storia di Hayley e Louis, e come al solito non mi convince, ma non volevo lasciarvi a mani vuote.
So che molte di voi rimarranno deluse dal fatto che non ci sarà nessun "dopo" la cena, ma vedete; io voglio esprimere quello che penso attraverso Liz.
Stanno insieme da due mesi circa, e secondo me è ancora presto.
Ma vedrete che succederà, ve lo prometto, siate pazienti. :).
Ringrazio di cuore chi mi ha messo tra le preferite, le ricordate e le seguite, siete tantissimi! :D.
Mi piacerebbe ricevere qualche recensione, non sarebbe male.
(anche perchè il diciassette a ricevuto un casino di recensioni! Grazie!).
Mi sento famosa e mi fate veramente felici.
Eppoi, non abbiate paura di dirmi che c'è qualche problema o qualcosa che non capite: per favore, fate domande se avete voglia!
Alla prossima.
#MuchLove. Cià.
Twitter: @xsuperlouishere

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Dreams can confuse you. ***


Capitolo 19. 

Eravamo su un ponte, la strada leggermente illuminata da un lampione, nevicava; mi guardai intorno per cercare di capire dov'eravamo.
Avevamo camminato molto, mi dovevo essere distratto. 
La ragazza era appoggiata al parapetto, che si affacciava fissando ammirata il corso del fiume.
Il suo profilo era di una bellezza inaudita; i fiocchi di neve iniziarono ad attaccarsi ai suoi capelli, rendendo il tutto molto più bello di quanto già lo fosse.
Non riuscivo a distogliere lo sguardo da lei, era come ipnotizzato da lei; si voltò verso di me sorridendo, e per quell'istante in cui i nostri occhi si incrociarono, sentii un brivido lungo la schiena.
"Tutto bene?" mi chiese con voce dolce avvicinandosi a me.
"S..sì" balbettai arrosendo, a stento credevo che potesse parlare con me; mi guardai alle spalle per vedere se c'era qualcun'altro, ma eravamo soli.
"Sai, ti vedo un po' distratto" proseguì "Cosa ti passa per la testa?"
"Niente, niente" mi avvicinai al parapetto e iniziai a fissare lo scorrere veloce del fiume, quasi interamente ghiacciato.
"Oh, sai che a me puoi dire tutto!" la ragazza rise leggermente.
Mi voltai a guardarla, un vento leggero le scompigliava i capelli; come preso da un impeto, mi avvicinai a lei.
"Che stai facendo?" domandò, ma io avevo chinato la testa verso di lei posandole le labbra sulla bocca. Per tre lunghi secondi temetti che lei mi respingesse, ma poi la sentii superare il momento di sorpresa e ricambiare il bacio, dapprima cauta, poi più appassionata.
Mi dimenticai di tutte le mie preoccupazioni, tutto ciò che contava ora era lei; non me ne fregava niente di non sapere di dov'eravamo, di che ore fossero e del perchè ci trovassimo lì solo io e lei.
Mi allontanai leggermente, i suoi occhi azzurri mi fissavano lucidi; le accarezzai la guancia e la sentii arrossire sotto la mia pelle.
Improvvisamente vidi la sua faccia diventare sfocata, come se stessi per svenire.
La chiamai, ma lei non si mosse; poi, il buio.
Aprii gli occhi ansimando e mi resi conto di trovarmi nella mia stanza; era un sogno, solo un un sogno che sembrava terribilmente vero.
Spostai le coperte e mi misi seduto suel letto con la testa tra le mani; era così bella..
Guardai l'orologio, segnava le 6.00. 
Mi alzai rassegnato all'idea che non avrei più dormito, tanto mi sarei dovuto svegliare tra un'ora; con la mia canottiera e i pantaloni del pigiama, andai in salotto con passo strascicato.
"Zayn, che cosa ci fai sveglio a quest'ora?" chiese Liz; sbattei le palpebre per metterla meglio a fuoco e solo allora mi resi conto che era anche la ragazza del mio sogno.
"Mhm, brutto sogno.." mugugnai dirigendomi in cucina "E tu?" aprii il frigo alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare.
"Stessa cosa.." borbottò lei con la bocca piena dal divano.
"Che stai mangiando?" andai da lei e mi sedetti al suo fianco.
"Biscotti, vuoi?" me ne offrì uno, per poi mettersi sdraiata con la testa sul bracciolo del divano e le gambe sulle mie.
"Fai con comodo eh!" sbottai  ironico.
"Grazie" ribattè lei ridendo; iniziai a mordicchiare in silenzio il biscotto, con la mente persa nei miei pensieri; sarebbe cambiato qualcosa nel rapporto tra me e Liz? Provavo qualcosa di strano standole accanto? Farfalle nello stomaco? Cuore che batte troppo forte? Cos'e sta puzza? Abbassai gli occhi, i piedi di Liz erano a pochi centimetri dal mio viso.
"Schifo!" sbottai abbassandole la gamba con la mano "Sto mangiando!"
"Finalmente ti sei ripreso. Tutto bene?" fece lei prendendo un altro biscotto  dal pacchetto.
"Sì, sto solo ripensando al sogno" di cui non ti parlerò, aggiunsi nella mente.
"Che hai sognato?"
Di certo non potevo dirgli la verità "E' questo il problema, non me lo ricordo.. So solo che era brutto." mica poi così tanto, pensai. Immaginai cosa sarebbe potuto succedere se le avessi detto: "Ehy, Liz. Ho fatto un sogno in cui ti baciavo, e probabilmente ora ho una cotta per te, perchè quel bacio mi è piaciuto parecchio"
"Mhm" la ragazza mi porse il pacchetto di biscotti e ne presi un altro; lei appoggiò il pacchetto sulla pancia.
"E tu?" chiesi per portare avanti il discorso.
"Non è molto chiaro. Mi ricordo solo molti ragni" la sentii rabbrividire "E io sono aracnofobica.."
"Sono animali così innocui!" dissi ridendo.
"Bah, non si sa mai. Secondo me si stanno preparando per invadere la terra." la vidi sorridere, ma subito dopo tornò cupa, come se un brutto pensiero le fosse ritornato in mente.
"Che mi nascondi?" chiesi.
"Nah, niente." mentiva, la voce le tremava quasi impercettibilmente.
"Hay, sono il tuo migliore amico sai?
Mise in bocca un biscotto intero e iniziò a masticarlo molto lentamente, come se non volesse parlare; con uno scatto felino le rubai il pacchetto che aveva sulla pancia.
Lei sgranò gli occhi, presa alla sprovvista "EHY! Pfuelli psono miei!" urlò con pezzetti di biscotto che volavano in giro.
"Ora non hai più scuse! Parla." ingoiò il biscotto e prese un respiro profondo.
"Charlie è in camera con Harry?" domandò mangiandosi alcune parole, sperando che io non la capissi.
"Yep. Perchè?"
"Oh" sembrava delusa "Cosa pensi di lei?"
"E' una ragazza simpatica, è piacevole stare con lei.. Perchè?"
"Ah, boh. Così.. Tanto per sapere..
"Lizzy, non sarai mica gelosa, vero?"
"Pft. Gelosa, io? Pft. Quando mai! Pft. Ma ti pare?!" borbottò.
"Hayley! Ma perchè?!" la rimproverai.
"E' che Harry.. Non lo so Zayn!" la guardai severo, lei sbuffò "E' che Harry continua a dirmi che mi ama e che non si metterà da parte e bla bla bla! E ora sta con quella là e in un certo senso non è più 'mio' e non oso immaginare cosa fanno quei due in quella stanza"
"Lascialo perdere, Liz" la interruppi; conoscevo Harry, era così che si divertiva. Sapevo che era veramente innamorato di Liz, ma per cercare di andare avanti scaricava su di lei tutti i suoi sentimenti, rischiando di rovinare il rapporto tra lei e Louis.
"Sì, ma è il primo che mi ha baciato ed il primo che mi ha detto ti amo qua dentro, vorrà pure significare qualcosa? O no? Sto vaneggiando. Io amo Louis, ma con Harry non ho la più pallida idea di cosa fare."
"Harry è un cazzone" conclusi "Davvero. Non rovinare tutto per colpa sua" misi in bocca un altro biscotto "Non guardarmi così, voglio bene ad Harry. Ma certe volte mi fa davvero incazzare. Non voglio pensare che cosa ne farà di Charlie. Sicuramente la usa solo come distrazione"
"Cosa mi consigli di fare?" mormorò.
"Prima di tutto, dimentica Harry e non fare caso a quello che ti dice. Secondo, cerca di conoscere meglio Charlie, a mio parere potreste diventare buone amiche..
"Dici?" tirò su col naso, come una bambina.
"Ohssì. Harry è abbastanza felice. Devo ammetterlo, sarà anche cazzone, ma ha passato un brutto periodo.."
"Sai cosa ti dico? Hai ragione Malik. Oggi pomeriggio devo andare a Londra, devo assolutamente andare dal parrucchiere, la ricrescita sta iniziando a farsi vedere troppo, e a prendere il regalo per Louis.. Posso portare anche Charlie!"
"Gran bella idea, Pierce" concordai.
"Bene, ora passami i biscotti, grazie"

-

"Svegliati Louis!" urlai entrando in camera e iniziando a saltare sul letto; lo sentii grugnire.
"William, alzati che è un buon giorno!" mi sdraiai sopra di lui.
"Mhm, devo proprio?" mugugnò aprendo gli occhi.
"Ohssì, eccome se devi!" gli stampai un bacio sulla bocca veloce e mi misi a sedere sul bordo del letto.
"Che cos'è tutta quest'allegria?" borbottò sedendosi, mentre si grattava gli occhi.
"Sono sveglia dalle 5.50, capiscimi.." mi alzai e andai verso l'armadio.
"E come mai?" domandò sbadigliando.
"Brutto sogno, niente di che" rabbrividii al solo pensiero di quei rgni; mi spogliai senza problemi davanti a Louis, tanto l'intimo l'avevo già addosso.
"Mi dispiace, perchè non mi hai svegliato?
"Non volevo disturbarti, eri così bello mentre dormivi!" mi misi una maglietta a fiori e jeans bucati sulle ginocchia; ai piedi i miei stivali da Marines.
"E cosa hai fatto per un'ora e dieci?" chiese alzandosi.
"Mah, mangiato, chiacchierato con Zayn, giocato a carte.. Non ti sei perso niente.." misi i vari libri nella borsa, Ipod e BlackBerry li infiliai in tasca.
"Oh, e ti sei divertita?" ed ecco il solito gelosone
"Sì, abbastanza. Lou, piantala di essere geloso. Zayn è il mio migliore amico" gli diedi un bacio sulla guancia "Ora va' a vestirti, sbrigati"
Uscimmo insieme dalla mia camera, io andai in salotto e lui in camera sua; Charlie era sul divano con Harry.
Mi schiarii la voce ed andai da loro; entrambi mi guardarono interrogativi.
"Charlie, hai qualcosa da fare oggi pomeriggio?" domandai.
"Buongiorno anche a te" fece Harry; lo ignorai.
"Mhm, no. Perchè?" sembrava speranzosa che le chiedessi di fare qualcosa insieme; desiderio esaudito.
"Ti andrebbe di accompagnarmi a Londra? Devo andare dal parrucchiere e a ritirare il regalo di Louis..
Spalancò gli occhi "Sarebbe fantastico!" esclamò infine.
"Perfetto! Io ho già chiesto il permesso, quindi pensavo di partire verso le 14.30, se per te non ci sono problemi.."
Ci pensò su un secondo "Nessun problema, ora vado a chiedere il permesso in segreteria" si alzò dal divano, corse in camere a prendere la sua borsa, baciò Harry e se ne andò; tutto questo in una frazione di secondo.
"Ragazza strana" borbottai sottovoce.
Harry mi guardava con i suoi occhioni verdi.
"Che hai da fissare?" sbottai.
"Che stai cercando di fare?" sussurrò duro; mi stava minacciando?
"Niente. Solo conoscerla un po'.." risposi guardandolo storto. 
"Perchè?" si alzò e mi ritrovai la sua faccia a pochi centimetri dalla mia; feci un passo indietro.
"Perchè siccome passa molto tempo qui, mi sembrava giusto conoscerla un po' meglio, non trovi?"
Non rispose, sapeva che avevo ragione; si rimise seduto sbuffando.
"Bene, felice di aver risolto il problema" borbottai andando a salutare gli altri; dopo una veloce colazione (ebbene sì, avevo ancora fame. Ero peggio di Niall), andai in bagno e fui pronta ad uscire.
Le ore di lezione passarono in fretta, anche perchè avevo la fortuna di avere in ogni mia lezione almeno uno dei ragazzi.
Alle 14.00 mi ritrovai alla fermata dell'autobus con Charlie; dopo un'ora e mezza di viaggio passata interamente a parlare, arrivammo a Londra.
Non era poi così male stare in sua compagnia, Zayn aveva ragione.
"Allora, che si fa per prima cosa?" chiese Charlie scendendo dall'autobus. 
Guardai l'orologio "Io ho appuntamento con il parrucchiere alle 16.30, quindi abbiamo un'ora. Mhm, direi che possiamo andare a prendere il regalo per Louis.."
Avevo affidato il  compito a mia madre di andare dal fotografo a sviluppare alcune foto.
"Che cosa gli regalerai?"
"E' un regalo stupido, una semplice cornice con alcune foto di noi due..
"E' il pensiero che conta, scommetto che gli piacerà. Anche perchè è un ragazzo così semplice.." mi accarezzò la spalla.
"Grazie" sorrisi; forse avevo trovato un'amica..
Proseguimmo il viaggio verso il negozio parlando di tutto, dei ragazzi, della nostra vita, di come ci trovavamo al college; mi stavo veramente divertendo.
"Ecco a lei, hanno già pagato" mi disse il commesso dandomi il pacchetto incartato.
"E' stata per caso una donna alta, magra con gli occhi verdi e i capelli rossicci?
"Mhm, sì!" confermò il signore.
"Grazie mille!" uscii dal negozio sbuffando.
"L'ha pagato tua madre?" domandò Charlie. 
Annuii "Muoviamoci che sennò faccio tardi per l'appuntamento. Vuoi fare qualcosa anche tu hai capelli?"
"No, non credo. Ti faccio compagnia dentro, comunque".
La guardai bene, era proprio carina; capelli corti fino alle spalle, mossi e sul biondo tendenti al castano. Aveva gli occhi azzurri e delle leggere lentiggini sulle guancie.
"Come va con Harry?"
Si stupì del fatto che gleilo chiesi "Non male, per ora va piuttosto bene.."
"Mhm, sono felice per voi. Era ora che si trovasse qualcuno quello scansafatiche" scherazai.
"Siete molto amici, vero?" chiese.
"Sì, direi di sì. Gli voglio molto bene, e mi piace vederlo felice" cercai di mantenere un tono neutro, per non far trapelare nessuna emozione.
"Cosa pensi che succederà?"
"In che senso?"
"Non so, pensi che sia solo una cosa da niente quella che succede tra me e lui?" iniziò a giocorellare con i suoi capelli.
Avevo un groppo in gola che faticai a mandare giù "Non lo so, Charlie. Questo non te lo so dire"
"Mhm, ma ha mai detto qualcosa su di me?"
"E' da un po' che non ci parliamo.." mi guardò con degli occhi a cui era impossibile resistere; mi sentivo una cacca.
"Vedrò di scoprire qualcosa.." conclusi; lei mi abbracciò tutt'allegra.
Passammo un'ora buona dal parrucchiere, decisi di cambiare completamente tinta; puntai su un viola scuro con alcune meches nere sulle punte.
"Wow, i tuoi occhi risplendono molto di più così" fece il parrucchiere, visibilmente gay; era stata un'ora divertente, quel signore era di una simpatia assurda.
Arrivammo alla fermata dell'autobus alle 17.30 e prendemmo subito l'autobus che arrivò.
Il viaggio di ritorno come al solito sembrava molto più corto dell'andata, così optai per mettere un po' il mio Ipod.
'I Love You' di Avril Lavigne risuonava senza interruzioni dalle cuffie.
"Mi dispiace del fatto che non siamo riuscite a fare shopping.." dissi mentre ci incamminavamo verso la camerata.
"Oh, ci sarà sempre una seconda volta, no?" chiese speranzosa Charlie.
La guardai sorridendo "Certo che sì.."; in quel momento sperai veramente che Harry non la lasciasse.
Aprii la porta e trovammo i ragazzi spaparanzati sul divano che guardavano la tele.
"Che bel bentornate che ci date" commentai; Louis si voltò verso di me e sgranò gli occhi.
Forse non gli piaceva la tinta "Non ti piace?"
"Non mi piace? E' bellissima!" esclamò alzandosi "I tuoi occhi risaltano molto di più in questo modo!" mi baciò.
"Wow, Liz! Sono bellissimi!" concordò Liam venendomi ad abbracciare.
"Già, fighi!" commentò Niall, baciandomi la guancia.
"Ciaooooo Charlie!" fece Harry "Ti sei divertita con questa pazzoide?" mi passò vicino e mi scompigliò i capelli.
"Sì, molto!" gli diede un leggero bacio.
"Bel colore, comunque!" aggiunse il riccio indicandomi i capelli; gli sorrisi. 
"Dov'è Zayn?" mi guardai intorno, notando la sua assenza.
I ragazzi si intristirono.
"Che sta succedendo, ragazzi?"
Louis si fece avanti e mi prese la mano "Liz, si tratta di suo padre."
Mi misi una mano sulla bocca; temevo quello che era successo, ma non volevo ammetterlo.
"Non sarà.. Non sarà mica.." farfugliai con le lacrime agli occhi; Louis annuì triste.
"E' morto."




Sera!! :D.
Ta daaaaaa. Capitolazzo così alla cazzo (fa anche rima, viva me!) ma ci stava.
Allora, che dire? Mhm, sì, non è male.
Il capitolo precedente ha ricevuto quindici, no dico, QUINDICI recensioni, e sarebbe bello arrivarci vicino anche con questo.
Ah, perchè voi non vi dimentichiate, il colore dei nuovi capelli di Liz è questo: https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-snc7/317207_238091462895350_181828655188298_592354_1894118_n.jpg.
Ringazio dal profondo del mio cuore chi mi ha messo tra le preferite, le ricordate e le seguite, grazie, davvero.
Ringrazio anche chi recensisce, mi fate taaaaanto felice. 
Quindi spero di ricevere delle recensioni anche per questo, anche se non è bello come l'altro. Forse. Chi lo sa.
Oh, quasi dimenticavo. Charlie è ispirata a una ragazza vera.
Cià. #MuchLove.
Twitter: @xsuperlouishere.

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** We gonna be all right. ***


PAY ATTENTION.
Allora, metto il coso dello scrittore qui così sono sicura che tutti lo leggiate.
Prima di tutto volevo scusarmi per questo immenso periodo di pausa, ma davvero è stato difficile trovare tempo per scrivere il capitolo.
Poi, boh. Sto ricevendo un casino di complimenti, cosa che mi fa assolutamente, tremendamente, incredibilmente felice. 
Siete davvero fantastici.
Vi ringrazio di cuore per avermi messo tra le preferite, le seguite e le ricordate.
Preannuncio che ho portato sfiga col capitolo precedente, perchè due giorni dopo che lo avevo postato, lo zio di Zayn è morto; mi sono sentita in colpa.. 
Su questo capitolo non ho molto da dire, solo che è una parte centrale in cui si scoprirà qualcosa del passato di Liz e l'amicizia traballante tra lei e Zayn.
E, scusate, ma sono stata costretta ad inventare il nome della madre di Zayn, perchè io non me lo ricordo e su Twittah nessuno mi ha dato una mano.. 
Spero che vi piaccia, anche se non è il migliore capitolo che mi sia venuto fuori.
Ultimamente sono molto distratta, ed è difficile per me scrivere cose decenti.
Spero comunque di ricevere tante e belle recensioni che mi facciano dimenticare per un secondo la situazione di merda (lasciatemelo dire) in cui mi trovo.
Cià. #MuchLove.
Twitter: @xsuperlouishere.


Capitolo 20. 

Guardai fuori dalla finestra; nevicava, e anche tanto, sul terreno c'era già un alto strato di neve.
Immediatamente sorrisi, come sorride una bambina davanti alla "polvere bianca", come la chiamavo io da bambina; ma quello non era il momento per essere felici e sorridenti.
Mi voltai, tornando cupa; Zayn era seduto sul bordo del letto, con la testa tra le mani.
"Zayn, sei pronto?" chiesi sedendomi al suo fianco e appoggiandogli la mano sulla spalla.
Annuì in silenzio; sospirai, erano tre giorni che non parlava a nessuno.
"Lo so che è dura, ci sono passata anch'io.. Ma devi andare avanti, fidati che prima o poi questo senso di vuoto svanirà.."
Lui alzò la testa e singhiozzò: "Non pensavo che fosse così difficile.. Eppure sapevo che sarebbe successo.."
Sorrisi leggermente, mi era mancata la sua voce "Nessuno è preparato alla perdita di qualcuno, neanche se lo sa.."
Mi guardò e proseguì "Tu hai perso qualcuno di importante della tua vita?"
Era una cosa che non avevo mai detto a nessuno, una cosa che mi lasciava una voragine dentro e che non volevo dire a nessuno per paura che quella voragine si potesse aprire di nuovo e distruggermi dall'interno; solo i miei genitori e Emma lo sapevano, ma solo perchè erano presenti.
Ma forse era anche ora che provassi a dirlo a qualcuno, in fondo Zayn era il mio migliore amico..
Con mano tremante afferrai la catenina che tenevo nascosta sotto i vestiti e che portavo sempre con me; Zayn sgranò gli occhi, colto dalla sorpresa.
La catenina militare con quel nome inciso sopra che mi uccideva solo a guardarlo, penzolava lentamente dal mio palmo.
"Hay, chi era?" sussurrò.
Lottavo per trattenere le lacrime; potevo sentire la voragine lentamente riaprisi mentre tiravo fuori quelle parole che avevo tenuto nascoste per un anno.
"M-mio fratello, in Afghanistan.. Un anno fa, a vent'anni.."
"Oh cavolo" mormorò, prendendo il ciondolo per ammirarlo meglio.
"Jamie Pierce. Era la persona più importante della mia vita, eravamo come migliori amici. Non avevo nessuno con cui andavo così d'accordo, neanche Emma.. E' anche per la sua morte che ci siamo trasferiti, la casa a San Francisco sapeva troppo di lui..".
Rimanemmo un minuto in silenzio, Zayn giocherellava con il ciondolo e io cercavo di riprendermi.
Mi asciugai le lacrime "Ma ora non è il mio momento, ora si tratta di te. Sei tu che devi essere consolato, non io" rimisi la catenina sotto il vestito nero e mi alzai.
"E' ora di andare, il funerale inizia tra due ore e mezza.." gli presi la mano e lo feci alzare "Stai bene con lo smoking" dissi sistemandogli la cravatta; senza preavviso mi abbracciò e mi baciò la testa.
"Sei la persona migliore che io abbia  mai incontrato" sussurrò e io mi sciolsi letteralmente.
"Awwww, Zayn! Ma così mi fai piangere.. Ancora.. Anche tu, Malik." mormorai staccandomi "Su, è ora di andare".
Uscii dalla camera con lui al mio seguito; i ragazzi in salotto si alzarono tutti dal divano e ci vennero incontro.
Louis fu il primo a farsi avanti "Zayn, tutto bene amico?"
Lui annuì "Sì, fratello. Sto meglio.." Louis lo abbracciò e così fecero anche gli altri; erano delle persone meravigliose, mi sentii come se fossi a casa, eravamo una famiglia.
Louis mi si fece incontro e mi tese la mano "Pensi che ce la farà?" domandò baciandomi la guancia.
"Tutti ce la fanno, prima o poi.." mormorai più a me stessa che a lui; qualcuno bussò alla porta d'ingresso.
"Dev'essere Charlie.. Pronti ad uscire?" fece Harry andando alla porta.
"Apettate un attimo. So che non è il momento migliore, ma devo farvi una foto. Cioè, è la prima volta che vi vedo tutti con lo smoking, è un momento da immortalare!" presi il cellulare in mano e loro si misero in posa.
"Sforzate un sorrisino.. Ecco, grazie" rimisi il cellulare nella borsa e andai da Louis; uscimmo tutti in fila indiana e io chiusi la porta a chiave.
Presi un respiro profondo, cercando di non far notare a nessuno come mi sentivo; dire a Zayn di mio fratello non era stata poi una così grande idea..
Charlie era appoggiata al muro con addosso un cappotto nero; appena ci vide, un leggero sorriso le si formò sul viso.
Abbracciò Harry, poi Zayn e poi si diresse titubante verso di me; probabilmente aveva notato che non ero molto in forma.
"Tutto bene?" senza risponderle la abbracciai; avevo bisogno di un abbraccio al femminile, non so se mi spiego.
"Ehyy, che ti prende?" disse senza lasciarmi andare; la sentii iniziare ad accarezzarmi leggermente la schiena.
"Niente. Solo un brutto periodo.." mi allontanai e la guardai sorridendo; mi sarebbe dispiaciuto se Harry l'avesse lasciata. 
Il mio cellulare squillò con la solita suoneria dei We Are The In Crowd facendo saltare tutti per lo spavento.
"Scusate, sono io.." afferrai il cellulare e lo misi all'orecchio, mentre Louis mi prendeva la mano e mi accompagnava verso il garage contentente le due macchine a disposizione dei ragazzi da usare per le emergenze.
"Pronto?"
"Ehy, Liz, come butta?" disse una voce familiare al di là del telefono.
"Emma!" esclamai felice "Maaaah, ci sono stati giorni migliori.."
"Eh già. Promettimi una cosa.."
"Cosa?"
"Promettimi che abbraccerai forte forte Zayn da parte mia..
Risi leggermente "Lo prometto..
Sentii Emma sospirare "E tu come stai?"
"Io? Bene, come dovrei stare? Cioè, sono in pensiero per lui ma direi ch.."
"Liz, sai di cosa sto parlando.." mi interruppe; cavolo, perchè mi conosceva così bene?!
"No, non lo so." non volvevo parlarne, speravo che Emma avesse capito il messaggio.
"Di Jamie. Non vorrei che tornassi in depressione acuta dopo questo funerale.."
Arrivammo al garage e Niall accese la luce; sbattei le palpebre per abituare gli occhi alla luce al neon sparata dai soffitti.
Il van dei ragazzi era enorme, conteneva sette persone; lo usavano solo se tutti e cinque i ragazzi dovevano andare da qualche parte, o se dovevano portare altri ospiti oltre a loro.
"Emma, sto bene" la voce mi tremò, e temetti di scoppiare a piangere da un momento all'altro; Louis si mise alla guida e di fianco a lui Liam.
"Già come no" borbottò lei; salii sul van e mi trovai in mezzo a Harry e a Zayn, mentre negli ultimi due posti si misero Niall e Charlie. 
"L'ho detto a Zayn comunque.." il motore si accese e fummo pronti a partire. 
"E per quale stupida ragione?" mi rimproverò; sapeva che parlarne mi faceva stare male.
"Volevo farlo stare meglio, avevo bisogno che capisse che so come ci si sente in casi come questi, e che lo supererà.."
"Sì, ma tu non l'hai superata.." puntualizzò con tono da "so-tutto-io".
Alzai gli occhi al cielo "Dettagli. Lui lo sapeva che sarebbe successo, io no. Sarà più facile per lui.."
"O almeno, lo sapevi, ma speravi che non succedesse proprio a Jamie."
"NON DIRE QUEL NOME" urlai; i ragazzi mi fissarono sbalorditi. Vidi gli occhi di Louis fissarmi preoccupati dallo specchietto retrovisore e gli sorrisi leggermente.
"Okey, okey. Scusa." si offese.
"Scusa te, reagisco male quando si tratta di lui.." appoggiai il cellulare alla spalla e mi rivolsi ai ragazzi "Volete farvi i fatti vostri?
"Figurati, so che è dura.." sentii uno sciaquone partire.
"Eri in bagno?" sorrisi.
"E che ti devo dire? Mi scappava.." si giustificò.
"Ems, ora è meglio che appenda, troppe orecchie nello stesso posto."
"Okey, bella. Oh approposito, come va con Lou?"
"Alla grande!" lo guardai attraverso lo specchietto retrovisore e anche lui alzò lo sguardo e mi sorrise.
"Pagherei oro per un appuntamento come il vostro.." mormorò.
"Eh già. Ci sentiamo Ems" feci per appendere, ma sentii gli occhi di Liam puntati addosso.
"EMMA!" la chiamai sperando che fosse ancora in linea.
"E'?"
"Ti saluta Liam." un altro sguardo da parte sua "e ti dice che ti ama" inarcò le sopracciglia "e ti chiamerà sta sera su Skype" sorrise, soddisfatto delle mie risposte.
"Oh, okey. Digli che lo amo e dagli un bacio da parte mia" e appese; mi sporsi un poco e baciai Liam sulla guancia "Questo è da parte di Emma".
"Ehnnò, se fosse da parte di Emma sarebbe sicuramente sulle labbra" scherzò.
"EHY!" lo rimproverò Louis; io risi e tornai al mio posto.
Rimisi il cellulare nella borsa e con un gensto del tutto inaspettato, appoggiai la testa sulla spalla di Harry; sentii i suoi muscoli contrarsi, cosa che mi fece rendere conto che ero sulla spalla sbagliata.
"Oh, scusa. Volevo appoggiarmi a Zayn.. Che stupida che sono" mi diedi una leggera pacca sulla fronte e spostai la mia testa sulla spalla di Zayn e gli afferrai la mano; lui continuava a fissare fuori dal finestrino, senza dire una parola.
"Hay, stai bene?" fece Harry riprendendosi; si notava così tanto che non stavo per niente bene?!
"Sì, solo che io e i funerali non andiamo molto d'accordo.." sentii Zayn sospirai e gli strinsi la mano più forte. 
"Sei mai stata ad un funerale prima d'ora?" disse il riccio dopo un po'; questa volta era Zayn a stringermi la mano.
"Erm, sì.. Del mio.. bis-nonno.." mugugnai, cercando di ricacciare indietro il groppo che mi si era formato in gola.
"Oh, mi dispiace.." sembrava imbarazzato a parlare con me, come se si vergognasse a parlarmi liberamente, con Charlie nella stessa stanza.
"Nah, niente. Tanto non lo conoscevo neanche.." biascicai chiudendo gli occhi; probabilmente mi addormentai, perchè quando riaprii gli occhi eravamo davanti al cimitero.
"Grandioso, funerale all'aperto" mormorai, pentendomi di aver scelto di mettere i tacchi; Zayn si alzò ed andò avanti.
"Zayn, un secondo!" urlai per farlo fermare; lui si voltò e tornò da me.
Lo abbracciai "Questo è da parte di Emma." gli sussurrai all'orecchio; lo sentii sorridere e poi si allontanò e tornò sui suoi passi.
Era tutto innevato, e questo rendevo il tutto ancora più tetro, ma almeno aveva smesso di nevicare.
"Accidenti a me e ai miei stupidi tacchi. Perchè nessuno mi ha avvisato del funerale all'aperto?" sbottai; feci per mettere giù i piedi quando Louis si presentò da me con i miei stivali in mano.
"Ma io sono più sveglio di te e ti ho portato anche i tuoi stivaletti!" disse sorridendo; lo amavo, lo amavo veramente tanto.
"Awwwwww, sei il ragazzo migliore del mondo. Ti amo!" gridai afferrandogli la cravatta e portandolo verso di me; lo baciai, come non lo baciavo da tanto tempo.
Mi sentivo riconoscente e innamorata persa di quel ragazzo; ogni giorno era come se fosse la prima volta, ogni giorno me ne innamoravo sempre di più.
"EHY, piccioncini! Muovete i vostri bei culetti e andiamo, che stanno per iniziare!" gridò Niall col suo accento irlandese.
Mi allontanai da Louis e gli sorrisi "E questo per che cos'era?!" domandò.
"Che? Una ragazza non può baciare il proprio ragazzo senza una precisa ragione?" risposi togliendomi i tacchi e mettendomi gli stivaletti; Louis mi porse la mano e mi aiutò a scendere dal van.
Entrati nel cimitero, l'aria si era già fatta più triste e cupa, e un brivido mi percorse la schiena; una folla di gente in nero era raggruppata intorno ad una tomba.
Mi strinsi a Louis e in silenzio ci avviammo verso la collina; davanti a noi, Zayn era andato ad abbracciare quella che probabilmente era sua madre.
Louis mi lasciò la mano e insieme agli altri andò ad abbracciare la donna; io mi misi da parte con gli occhi fissi sulla bara.
"Mamma, lei è Hayley Pierce, la coinquilina di cui ti ho parlato.." fece Zayn; sua madre mi si avvicinò e mi abbracciò inaspettatamente.
"Zayn mi ha parlato tanto di te, Hayley.." disse con la faccia affondata tra i miei capelli.
"Mi chiami Liz, per favore, signora Malik
"E tu chiamami Mary" ribattè allontanandosi; aveva gli occhi rossi e lucidi, ma si sforzava comunque di sorridere.
Zayn le assomigliava molto, ma scommetto che aveva preso molto di più dal padre.
Andammo in prima fila e io mi misi di fianco a Zayn con la mano stretta nella sua; aveva bisogno di qualcuno.
Mi fu inevitabile piangere, quelle immagini mi erano troppo familiari; la bara, le persone che piangevano in silenzio, il prete.. Solo che questa volta non c'erano militari che ti portavano la bandiera americana piegata e che sparavano in aria.
Chissà dov'era la bandiera, forse l'avevo infilata in uno dei tanti scatoloni del trasloco; mi ripromisi che me la sarei andata a cercare, e a prenderla insieme alle nostre foto insieme.
Alla fine del funerale, ci dirigemmo tutti verso casa Malik per la veglia.
Una volta entrati, Louis mi tolse da vero gentleman il cappotto e io rimasi con il mio vestitino nero, lo stesso che avevo usato per il funerale di Jamie; Liam mi guardò affascinato.
"Com'è possibile che tu sia così bella anche con un semplice vestito nero?" sbottò dopo avermi osservato per bene; abbozzai un sorriso e mi rimisi i tacchi, lasciando gli stivali sulla soglia.
"Non dirlo ad Emma!" lo ammonii "E' una tipa gelosa." borbottai accarezzandogli la spalla mentre lo superavo.
"Ehy, avete visto Zayn?" chiese Harry rivolgendosi a noi; teneva per mano Charlie, cosa che mi fece sentire felice e.. gelosa?
"E' andato in camera sua" rispose la madre di Zayn mentre si dirigeva in salotto con un vassoio in mano "Sopra le scale, giri a sinistra e poi la prima porta a destra" e se ne andò.
"Vado io" sbuffai lasciando andare la mano di Louis, che nel frattempo si era avvicinato a me; salii le scale e arrivata in cima bussai alla prima porta sulla destra, come da istruzioni.
Non ricevetti nessuna risposta "Zayn?" sussurrai, aprendo leggermente la porta; la stanza era vuota, leggermente illuminata dallo spiraglio di luce che entrava dalla finestra.
Tornai in corridoio guardandomi intorno; aprii la prima porta che mi ritrovai davanti, ma anche quella era vuota.
Feci qualche passo avanti nel corridoio e trovai una porta socchiusa, a differenza delle altre; mi avvicinai e l'aprii lentamente.
Zayn era immobile che fissava davanti a sè il letto ancora disfatto, probabilmente quello dei genitori, dove dormiva il padre.
"Zayn?" mi avvicinai e allungai la mano per afferrare la sua; con uno scatto felino lui la ritrasse prima che potessi toccarla.
"Vai via, Liz" si voltò lentamente e mi guardò con uno sguardo furente; non l'avevo mai visto così.
"Non ti lascerò solo" borbottai.
"Ho bisogno di stare solo, non fartelo ripetere due volte. Vai via."
"La solitudine non ti aiuterà, lo sai?
"Sto meglio da solo, sono sempre stato meglio da solo. Non ho bisogno di te" pronunciò quelle parole con odio, come se si fosse reso conto che era stata una rovina incontrarmi; la perdita di suo padre lo avevo stravolto, questo lo potevo capire, ma che cosa c'entravo io?
"Stavo solo cercando di aiutarti.." sussurrai con le lacrime agli occhi.
"Non ho bisogno del tuo aiuto. Oh, stai piangendo? Che strano, sai fare solo quello?" sbottò girandosi completamente verso di me.
"Quando Jamie è morto, non avevo nessuno che mi potesse aiutare. Persino Emma aveva paura ad avvicinarsi, aveva paura di potermi 'rompere'. Ero sola, fragile e indifesa. La perdita di mio fratello, mi ha reso una persona diversa da quella che ero prima; rischiavo di rompermi ad ogni singola caduta. Pensavo che per me fosse finita, pensavo che trasferirmi qui potesse definitivamente distruggermi. Ma poi ho incontrato voi, VOI, siete stati la mia salvezza; ora so che ogni volta che cado, c'è qualcuno di voi disposto ad aiutarmi ad alzare.
So di poter contare sempre su di voi.
Zayn, tu hai bisogno di quel qualcuno che sia disposto a farti alzare ogni volta che cadi; e io sono qui. Io sono quella persona.
"
"E se invece non lo fossi? E se a me non me ne frega di cosa è successo a te? Non si tratta solo di te, sai?" urlò quasi.
"C-cosa?"
"Hayley, vattene via." ribadì duro; lo guardai negli occhi un'ultima volta. Erano occhi pieni di odio e disprezzo, occhi che non si addicevano alla persona che era veramente.
"Riprenditi Zayn." me ne andai furiosa, con le lacrime che mi percorrevano il viso, senza guardarmi indietro.
"Ehy, hai parl.." Harry sbucò da dietro l'angolo, facendomi sobbalzare "Cazzo, Hayley, che ti è successo?!"
"Niente.. Niente.." feci per scansarlo, ma lui mi afferrò le braccia bloccandomi.
"Come niente?! Sembri un panda!" sbottò guardandomi negli occhi; probabilmente si riferiva al trucco sbavato.
"Z..Zayn. E' solo sconvolto. Non intendeva veramente quello che ha detto. Lui ha bisogno di me." o ero io che avevo bisogno di lui, ma non potevo permettermi di perderlo; stavo delirando.
"Probabilmente è scosso per quello che gli è successo. Vedrai che tutto tornerà alla normalità." rimase fermo per un secondo, poi con fare incerto allargò le braccia "Vuoi un abbraccio?" chiese con tono impacciato. 
Non me lo feci ripetere due volte che gli fiondai la testa nel petto; il suo profumo mi invase le narici.
Tra quelle braccia le lacrime si sentirono libere di scendere, e io non feci niente per fermarle; sentivo i muscoli di Harry contratti sotto la mia guancia.
Mi allontai per poterlo guardare in faccia "Sai che non devi essere sempre così teso ogni volta che hai contatti fisici di qualunque innocuo tipo con me, vero?"
Abbassò lo sguardo, arrossendo leggermente; sorrise e con la sua tipica mossa si mise a posto i capelli.
"Harry, non voglio allontanarti da me. Voglio sapere di poter contare su di te quando ne avrò bisogno. Non lasciare che i tuoi sentimenti si mettano in mezzo e rendano imbarazzante il nostro rapporto. Io ti voglio bene, Hazza..
"Io ti amo." baiscicò sperando di non farsi sentire; sorrisi.
"Ecco, appunto. Questo lo devi dire a Charlie, non a me" gli sollevai la testa con la mano "Tu ti meriti di essere felice, e con me non lo saresti. Sono una gran scassapalle, sai? Davvero non so come faccia Lou a sopportarmi.." risi, e subito anche lui si unì alla risata; per un secondo dimenticai il motivo per cui avero versato lacrime amare.
"Sai, Lou non sarebbe felice se ti vedesse così col suo migliore amico" fece Zayn passandoci accanto senza fermarsi.
"Che cavolo gli è preso?" esclamò Harry seguendolo con lo sguardo mentre scendeva in salotto.
"Quello di cui ti stavo parlando" borbottai; vidi Louis salire le scale e sentii Harry allontanarsi un poco da me.
"Ehy, Styles. Posso avere due secondi con la mia ragazza?" gli fece sorridendogli e dandogli una pacca amichevole sulla spalla.
"Certo, Tommo" mi accarezzò il braccio e se ne andò, voltandosi un'ultima volta per lanciarmi uno sguardo che mi diede serenità.
Louis mi prese la mano e mi trascinò nella prima stanza che trovò libera; chiuse la porta alle spalle e mi fece accomodare sul letto.
"Che sta succedendo Lou?" feci poco convinta sedendomi sul letto.
"Nah, niente. Solo parlare." rispose lui al mio fianco "Volevo solo sapere come ti sentivi, ti ho visto parecchio scossa.."
La voragine era ormai aperta, quindi decisi di raccontare anche a Louis la storia di mio fratello.
"Perchè non me ne hai mai parlato?" sbottò dopo che gli raccontai ogni cosa.
"Perchè fa male" sussurrai; le sue braccia muscolose mi avvolsero in un tenero abbraccio e mi fecero sentire protetta.
"E con Zayn vedrai che si sistemerà tutto, è solo un momento molto difficile per lui" disse al mio orecchio.
"Lou, posso chiederti una cosa?" tornai seria e mi allontanai da lui; i suoi occhioni azzurri mi mettevano suggestione.
"Certo, qualunque cosa"
"Come fai con Harry?" domandai tutto d'un fiato.
"Che cosa intendi dire?"
"Cioè, come fai ad essere così tanto amico di lui, nonostante tu sappia della stratosferica cotta che ha per me?"
Sorrise "Perchè so che per te non è altrettanto. Lui per te è solo un amico, e questo si vede. E poi, siamo migliori amici da sempre, non voglio punirlo solo perchè il suo cuore ha scelto te.
Come avevo già detto, ogni giorno lo amavo sempre di più; era una persona incredibile, dolce, simpatica e disponibile. 
"Louis William Tomlinson, io ti amo." gli saltai in braccio e gli baciai il naso.
"Anch'io ti amo, Hayley Elizabeth Pierce".




Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Oh shit. ***


Capitolo 21.

Aprii gli occhi a fatica, la testa mi stava letteralmente scoppiando; era come se mille piccoli aghi mi pungessero la faccia.
A stento mi appoggiai sui gomiti, anche i muscoli mi facevano male, e iniziai a massaggiarmi la testa; ero nel mio letto, credo, con a fianco Louis che dormiva tranquillamente steso sulla pancia, senza una maglietta.
"Che cazzo è successo?" borbottai mettendomi a sedere e sentii i miei addominali imprecare; mi guardai intorno, la camera, o meglio quella che una volta era la mia camera, era un disastro.
Sul pavimento c'erano bicchierini, bottiglie di birra, lattine e vari vestiti; avevamo fatto una festa? Non me lo ricordavo, e se provavo a ricordare, la testa mi faceva solo più male.
Appoggiai delicatamente i piedi nudi sulla moquette, cercando di non fare rumore e sentii sotto la pianta qualcosa; mi piegai e raccolsi il reggiseno che avrei dovuto avere addosso.
Subito una lampadina mi si accese nella mente e con mano tremante sollevai leggermente le coperte, per poter guardare il mio corpo; nessuno vestito, nessun pigiama, niente intimo.
Riavvicinai immediatamente le coperte al mio corpo "No. Nonono. NO!" urlai; mi raggomitolai appogiando i piedi sul letto e mi misi le mani tra i capelli, sforzandomi di ricordare.
Sentii Louis muoversi nel letto, ma non si svegliò; lo guardai terrorizzata, maledicendo chiunque dei ragazzi che avesse avuto la grande idea di fare una festa.
Allungai piano la mano verso Louis, e cercando di non svegliarlo alzai leggermente le coperte.. tanto per essere sicura.
Rimasi per un paio di secondi con le coperte sollevate, impressionata sia dal fatto che non ero a conoscenza del fatto che Louis avesse un così gran bel sedere, sia dal fatto che ogni mia speranza fu vana; l'avevo fatto con il mio ragazzo, e la cosa divertente era che non me lo ricordavo. Riabbassai le coperte e pensai al fatto che sì che sapevo che Louis aveva un bel sedere, ma visto senza pantaloni faceva tutt'altro effetto; sorrisi, ma rimisi subito il broncio.
Rialzai leggermente le coperte, così, per dare un'altra occhiatina, ma Louis grugnì e si girò; abbassai di nuovo le coperte, prima di vedere il suo dingaling. 
Aprì gli occhi e sorrise, senza neanche aver bisogno di vedermi; doveva essere andata alla grande, allora. 
Mi guardò e il suo sorriso si allargò "Buongiorno principessa.." si avvicinò per darmi un bacio ma io lo scansai.
"Buongiorno?! BUONGIORNO?! Buongiorno un corno, Lou!" gridai; lui si ritrasse con gli occhi spalanzati.
"Vuoi.. vuoi dire che non ti è.. piaciuto?"
"Non lo so, Louis!"
"Che cosa vuoi dire?" domandò senza capire; si sollevò leggermente per potermi guardare meglio.
"Voglio dire che non mi ricordo nulla!" sbottai a voce fin troppo alta.
"Nulla di nulla?!" chiese preoccupato.
"Niente, zero, black out totale!" raccolsi una maglietta che trovai ai piedi del letto, misi il reggiseno senza che Louis potesse scorgere qualcosa, me la infilai e mi alzai.
"Ma di chi.." farfugliai guardando in basso; la maglietta decisamente non era mia, era troppo lunga, mi arrivava a metà coscia.
"Oh, chissene" alzai le spalle e andai all'armadio, per mettere delle mutande e dei pantaloncini corti e neri. 
"Sei sicura?" fece Louis mettendosi i boxer.
"Sì, sono sicura. Quanto cazzo ho bevuto?!" avevo le lacrime agli occhi per la rabbia che provavo perso me stessa.
"Ehi, ehi piccola. Non c'è bisogno di piangere" corse da me e mi prese la testa tra le mani.
"Non c'è bisogno di piangere dici? Lou, abbiamo fatto sesso e io non mi ricordo assolutamente niente!" sbottai distogliendo lo sguardo; sapevo che non reggevo l'alcool, perchè avevo esagerato?
"Bè, fidati che è stato magnifico. Sia la serata, sia il.. ehm.. dopo.." mi cercò di rassicurare.
"Davvero?" chiesi tirando su col naso; che domanda stupida, ovvio che era stato magnifico, sono o non sono Hayley Elizabeth Pierce?
"Sì, davvero. Comunque, dicono che succede spesso di dimenticarsi cos'è successo dopo un'ubriacatura; vedi che poi ricorderai tutto.."
"mhm.. Spero.. Ora mi abbracceeresti?" mormorai; sorrise e mi strinse le braccia intorno al collo.
Appoggiai la testa sulla sua spalla e aspirai il suo profumo; gli diedi un leggero bacio sul collo e lo sentii rabbrividire.
Risi "Allora non sono l'unica che sente i brividi a causa dei baci..
"Mi fai un effetto strano, Liz. Tutto è migliore quando ci sei tu.." mi baciò in fronte "Ora, se permetti, mi vesto che sto congelando"
Mi strinsi tra le mie braccia, e provai a ricordare.
"Sai, l'ultima cosa che ricordo è Liam che apre le birre..
"Già un passo avanti.." fece lui, rischiando di cadere mentre si metteva i jeans..
"E' successo qualcosa di cui dovrei seriamente preoccuparmi?"
"Niente, a parte il bacio che hai scambiato con Harry.."
"WOH WOH WOH, frena la lingua, Tomlinson. Io ho baciato Harry Edward Styles? E perchè avrei dovuto fare una tale cazzata?!" gracchiai.
"Bè, Zayn.. Lui ti ha sfidato.. Stavamo giocando a 'Obbligo o verità' e quando tu hai scelto obbligo lui ti ha obbligato a baciare Harry.. E tu l'hai fatto.. Hai visto le mie scarpe?" disse iniziando a guardarsi intorno.
"Zayn. E' stato Zayn." lacrime amare si formarono nei miei occhi "Perchè ce l'ha ancora con me?" mormorai.
"Nessuno riesce a capirlo, siamo tutti sconvolti dal suo atteggiamento." era piegato sulle ginocchia a cercare sotto il letto le sue scarpe.
"E a te non da alcun fastidio che abbia baciato Harry, per niente?" lo guardai, temendo una brutta reazione; lui si alzò e mi sorrise.
"No. Eri ubriaca, e tanto. E poi, era solo uno stupido gioco. Scommetto che se fossi stata sobria, avresti preferito spaccare una bottiglia di birra su Zayn che baciare Harry, giusto?"
Ci pensai un secondo, poi rinsavii "Giusto, assolutamente vero."
"TROVATE!" eclamò felice, dopo aver trovato le sue scarpe sotto un mucchio di vestiti.
Mi schiarii la voce "Per caso ti ricordi perchè ci sono i miei vestiti sparsi per tutta la camera?"
"Hai fatto una specie di sfilata.."
"Sono l'unica che ha bevuto tanto?" dissi mordicchiandomi l'unghia dell'indice.
"Nope, anche Harry non ha scherzato.. Buon Natale, comunque." aggiunse.
"Oh, già, è Natale!" presi tra le mani la collanina che Louis mi aveva regalato, e sorrisi; lui mi vide e la indicò con la mano.
"Ti piace?
"Scherzi? Così è come se ti avessi sempre con me" era una collana con il suo nome in oro, era bellissima.
"Sono felice, e a me piace molto la cornice che mi hai fatto, e anche il braccialetto dell'amicizia..
La Vigilia di Natale era anche il compleanno di Louis, e i ragazzi erano abiutuati a scambiarsi i regali in quel giorno.
"Usciamo da qui?"
"Oddio, ho paura" mi avviai verso la porta.
"Perchè?"
"Sarà un disastro totale.." aprii la porta e mi ritrovai con il piede dentro ad un mucchio di bicchieri usati.
"Com'è possibile che in sei abbiamo fatto un tale casino?" esclamai, ma Louis mi zittì con un gesto della mano.
"Che c'è?!" sussurrai; lui indicò il salotto e io seguii con lo sguardo la sua mano.
Harry dormiva sul divano, con la mano che toccava per terra, russando leggermente; spostai lo sguardo da lui, e vidi Niall dormire per terra, in mezzo ad un gruppo di lattine vuote.
"Ma che cavolo..?!" Zayn uscì dalla sua camera strascicando i piedi; aveva gli occhi rossi e le occhiaie, doveva aver passato la notte in bianco.
Appena mi vide si immobilizzò, per poi riprendere la sua strascicante camminata verso la cucina; Niall grugnì e alzò la testa.
"Oh dio, che è successo?" borbottò mettendosi a sedere "Wow, ci sarà da lavorare" mormorò, per poi alzarsi; una volta in piedi, fece un passo, ma inciampò su una lattina e cadde.
Harry si svegliò e si mise a sedere di scatto "Che è?
"Sto bene! Sto bene!" urlò il biondo, cercando di rimettersi in piedi; dopo svariati tentativi abbandonò l'impresa e si sedette a gambe incrociate sul pavimento.
Osservai a quella scena ridendo, sembrava di essere in un film.
La porta di Liam si aprì, e lui ne uscì stiracchiandosi; era l'unico che sembrava riposato.
"Buongiorno ragazzi, come va?" disse sorridendo; lo guardai allibita, come poteva essere l'unico a stare così bene?
"Liam ha un solo rene, non può bere. Lui si è goduto le sue Coca-Cola e basta.." mi spiegò Louis, dopo essersi accorto del mio sguardo stupefatto.
"Ehy, buddie. Dammi una mano ad alzarmi, il pavimento continua a muoversi." mugugnò Niall con tono ancora da ubriaco.
"E Niall è quello a cui l'ubriacatura rimane più a lungo.." fece Louis, per poi allontanarsi e andare in cucina.
Mi guardai in torno, ma i miei occhi si bloccarono quando notai quelli di Harry fissarmi; mi sorrise timidamente e mi salutò con la mano.
"Come ti va, Pierce?" fece cercando di alzarsi; perse un po' l'equilibrio, ma si appoggiò al bracciolo del divano e rimase in piedi.
"Bene, direi." borbottai sorridendogli.
"Ci siamo divertiti eh?!
"Ah boh, non ricordo" sgranò gli occhi e guardò Louis, in cerca di risposte sensate; lui scosse semplicemente le spalle e sorrise.
"Come non ricordi?" mi chiese Niall che era finalmente riuscito ad alzarsi grazie all'aiuto di Liam; alzai le spalle.
"Yep, non ricordo nulla di nulla. Come se ieri non fosse mai successo niente. Ricordo i regali, ricordo Liam che porta le birre e poi il vuoto" spiegai.
Harry scoppiò a ridere e io incrociai le braccia al petto "Non c'è niente da ridere!" sbottai irritata.
"Dai, Liz, bisogna amettere che è buffa come cosa." concordò Liam trattenendo una risata.
"Io non la trovo per niente divertente" risposi offesa andando in cucina a prendere da mangiare.
"CAZZO!" sbottai mentre aprivo il frigorifero.
"CHE C'E'?" gridarono i ragazzi in coro.
"Avrà visto uno stupido ragno" sentii sussurrare a Zayn, ma feci finta di niente.
"Il pranzo! I miei genitori! Omioddio!" i ragazzi si diedero tutti delle pacche sulla fronte e si lanciarono nelle loro camere.
"Che ore sono?" chiesi a Louis.
"Le, mhmm, le 7.30." rispose ridendo leggermente; lui sapeva, ma non aveva detto niente.
"Oh" era presto, era davvero tanto presto; eravamo organizzati per uscire alle 11.30 da casa per andare a pranzo con i miei genitori.
"Vado ad avvertire i ragazzi" feci per andare quando Louis mi bloccò per un braccio.
"Voglio troppo vedere le loro facce quando usciranno dalle camere tutti di corsa.." ridacchiò.
Zayn era l'unico che era rimasto in cucina, a sorseggiare il suo caffè; la sua presenza mi rendeva nervosa, non sapevo come comportarmi con lui.
"Vi siete divertiti voi due ieri sera eh?!" attaccò "Peccato che non ricordi nulla, Lizzy." fece con tono sarcastico.
"Piantala Zayn." mi difese Louis.
"Non sto parlando con te, o sbaglio? E' un peccato che non ricordi neanche il bacio che ti sei scambiata con Harry, è stato molto appassionato"
Guardai Louis, non mi aveva detto che ero andata oltre ad un semplice e innocuo bacio; Zayn ne approfittò.
"Lo stava quasi per spogliare, vero Louis?" finì il suo caffè e andò verso camera sua senza aggiungere altro.
Non riuscii ad impedire alle lacrime di scendere e mi voltai verso Louis "Lou, io.. mi dispiace, non volevo baciare Harry, e non pensavo neanche di aver esagerato così tanto e.. faccio schifo, non.. non.." non sapevo più come continuare, mi sentivo una merda.
"Ehi, ehi, shhhh. Eri ubriaca, come ho già detto, non lo avresti mai baciato sennò." tese le sue mani verso di me.
"Lou, ti devo dire una cosa." dissi di punto in bianco, non so perchè, ma mi sentivo in dovere di dirgli almeno in parte la verità.
"Sputa il rospo" si mise a sedere e io presi fiato, con le lacrime che non la smettevano di uscire.
"Sai quella volta che sono andata a Londra con Zayn, io ti avevo detto che ci sarei andata perchè volevo andare a trovare i miei.. Bè, in verità sono andata a trovare Tom."
Lo vidi chiaramente sul suo volto, quell'espressione di delusione e tristezza che solo in poche occasioni solcavano il suo volto; sospirò, ma non disse niente.
"Ma non è successono nulla!" mi affrettai ad aggiungere "Gli ho solo detto di sparire, puoi chiedere a Zayn. Scusami se ti ho mentito. E c'è un'altra cosa.. Prima che ci mettessimo insieme, molto prima.. Io e Harry.. ehm.. Ci siamo baciati. Cioè, lui mi ha baciato, ma io l'ho respinto. Più o meno. E da lì il mio cervello è andato in confusione e sì, è probabile che una piccola, piccolissima parte di me sia attratta da lui." balbettai; lui mi fissava imperterrito.
"E anche un po' di tempo fa, ci siamo baciati. Un bacio innocente, stupido, non sense. Niente di che." aggiunsi, tanto ormai il guaio l'avevo combinato, e lui meritava di sapere.
"Lou. Di' qualcosa ti prego." continuava a fissarmi, non sapeva cosa dirmi.
"Io ti amo.." sussurrai; lui non fece niente, o meglio, si alzò senza parlare e si andò a chiudere in camera sua. 
"LOU!" lo chiamai, ma ormai troppo tardi; Harry era appena uscito dalla sua camera e mi fissava.
"E tu che hai da guardare?!" dissi acida; lui fece con le mani in tasca fece qualche passo avanti e si fermò dall'altra parte del bancone.
"Tutto bene?"
"Ti sembra che vada tutto bene Harry? Seriamente, ti sembra che vada tutto bene?!" gridai "E' tutta colpa tua, lo sai vero?!" spalancò la bocca per ribattere, ma io non glielo permisi.
"Oh, 'non voglio rovinare la tua relazione con Louis'" cantilenai cercando di imitare la sua voce "Certo non ti sei impegnato a starne fuori! Se solo tu non mi avessi mai baciato, non mi avessi mai detto che mi ami, se tu te ne fossi stato lontano da me e dalla mia relazione, forse tutto questo non sarebbe successo."
"Forse sei tu Liz che non lo ami abbastanza per cercare di non perderlo. Se lo amassi davvero, di me non te ne sarebbe fregato un cazzo." disse lui, alzando un po' i toni.
"Io non lo amerei abbastanza? Tu non hai idea di come mi senta quando sono con lui!" ribattei furiosa.
"Sì che lo so, Liz. Perchè tutto quello che tu dici di provare per Louis, io le provo per te!" gridò; stavo per dire qualcosa, quando vidi una esile figura entrare dalla porta d'ingresso per poi rimanere paralizzata a fissarci.
"Che c'è?" Harry si girò e vide Charlie che lo fissava con le lacrime agli occhi.
"Quindi, tu ami lei. Io non.. non sono niente per te." disse con voce tremante.
"Io.. non Charlie.. Non è così.." cercò di giustificarsi il riccio, ma non sapeva proprio cosa dire.
"Tieni, queste sono vostre" gettò ad Harry le chiavi e uscì, senza rivolgermi una parola.
"Perfetto, guarda cosa hai combinato!" mi urlò contro lanciando le chiavi sul tavolo; lo guardai allibita.
"Cosa? Colpa mia?! Sarebbe colpa mia se tu sei innamorato di me?! Io.. Io non so più cosa dire Harry!"
"Permettimi di essere arrabbiato, ho appena perso la mia ragazza!
"No, Harry, tu non hai perso la tua ragazza. Tu hai solo perso una ragazza che ti portavi a letto solo perchè ne avevi bisogno! Tu sei fatto così!"
"Non.. non da quando si tratta con te!"
"Oh, e secondo te ci credo? E' inutile che tu prenda questa strada, io amo Louis!"
"Sì, come no" tagliò corto e si avvicinò paurosamente a me "Se ami tanto Louis, perchè ogni volta che mi avvicino il tuo cuore batte molto più velocemente e arrosisci sempre?"
"I..io" cercai di dire, ma avevo la lingua impastata.
"E perchè non riesci a parlare normalmente quando ti accarezzo?" mi passò velocemente la mano sulla gancia e poi mi prese la mano.
"P..piantala Harry" mugugnai.
"E perchè smetti di respirare quando le mie labbra sono vicine alle tue?" si avvicinò sempre di più, mise le sue mani sulle mie guance "A proposito, stai d'incanto con la mia maglietta addosso." sussurrò, prima di premere le sue labbra sulle mie.
Era un bacio diverso dai soliti, qualcosa che non avevo mai sperimentato con lui, almeno, non da sobria; nonostante fossi incazata con lui in quel momento, mi era difficile esserlo ancora per molto.
Gli presi la vita tra le mani ma non lo allontanai; perchè stavo facendo così?
Avevo appena litigato con Louis, ed era così che io lo superavo? Però non potevo non dare ragione a Harry, tutto quello che aveva detto era vero.
Chi dei due amavo veramente?
Harry si staccò e mi sorrise "Visto?" sussurrò.
"Sei uno stronzo" riuscii a dire dopo essere sicura di far uscire dalla mia bocca una frase di senso compiuto. 
Rise leggermente e mi mise un capello dietro l'orecchio "Sarebbe tutto molto più semplice se lasciassi che ti guidi il tuo cuore.."
"Io amo Louis.." borbottai allontanandomi di un passo.
"Ma ami anche me.." aggiunse lui beffardo.
"Che cazzo state facendo voi due?" sbottò Liam che era in salotto con le braccia incrociate.
"Oh cavolicchio" biasciai abbassando lo sguardo. 




Hola! :D
Prima di tutto, grandi grandissime GIGANTESCHE scuse per l'enorme ritardo nel postare questo capitolo, che sinceramente mi fa anche abbastanza cagare.
Ebbene sì, non sono affatto fiera di quello che è venuto fuori, ma la scuola non mi permette di concentrarmi troppo su quello che scrivo. 
Vabbè, comunque spero che a voi piaccia, almeno un pochino.. 
Allora, ringrazio chi mi ha messo tra le preferite, le seguite e le ricordate e bla bla bla solita storia.
Ringrazio chi mi recensisce, mi fa troppo ridere leggere quello che scrivete.. :)

E in particolare ringrazio quella piccola topa di nome Ila (la quale è da più di un mese che mi pressa con sta storia della dedica) che è sempre qui per me, che recensisce a ogni singola cazzata che scrivo, che mi fa compagnia durante le ore di lezione, che è l'unica che mi capisce quando parlo di Klaroline e TVD in generale. Insomma, è una figa. Se volete seguirla su Twittah è: @NouisWife.
Vabbè, spero di ricevere tante belle e divertenti recensioni.
Se fa schifo, non abbiate paura di dirmelo, non mi offendo mica (anche perchè so già da me che fa schiferrimo).
Vi abbandono. Cià. #MuchLove.
Twitter: @xsuperlouishere.

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** It couldn't be better. ***


Capitolo 22. (meglio tardi che mai, mi dissero).

S
ALLLLVEEEE! :D
E sono ancora viva, ladies and gentlemen!
Alllora, scusatemi davvero tanto. TANTO TANTO TANTO per questo ritardo; lo so, è imperdonabile da parte mia, ma vi giuro che non è mia la colpa.
Indovinate un po' di chi è? Già, lei: la scuola. 
Sono nella merda più profonda, trovare tempo per scrivere e postare i capitoli è sempre più difficile.
Cosa ho da dire su questo nuovo, e tanto atteso (spero), capitolo? Una cosa sola: FA SCHIFO.
Okey, mi ritiro. Ahggià, grazie per tutti i bei commenti e tutto.
Commentate anche questo magari, anche solo per dirmi che schifezza enorme è.
Bacccccci.
#MuchLove. 
Twitter: @xsuperlouishere


"Niall?" bussai delicatamente alla porta del biondino, sperando che mi sentisse.
"Niall?" riprovai alzando di poco il tono della voce; iniziai a tremare dal freddo e fui sicura di aver visto una nuvoletta di vapore scaturire dalla mia bocca.
Erano stati i tre giorni più pesanti della mia vita, tutti ce l'avevano con me; al pranzo di Natale Louis non mi aveva neanche rivolto uno sguardo, Zayn non aveva praticamente parlato e Liam era incavolato con me, ma con mia madre si era comportato come un angelo. Gli unici due che se la godevano erano Niall, che aveva pensato solo al cibo, e Harry, il quale dopo quello che era successo non la smetteva di sorridere come un ebete.
Gli altri due giorni li avevo passati chiusa in camera mia, con la paura di affrontare i ragazzi: avevo avuto contatti solo con Niall, che era l'unico con cui stavo bene in quel momento.
"Niall!" urlai battendo con forza i pugni sulla porta; sentii un imprecazione e dopo pochi minuti la porta si aprì.
Il pigiama di Niall era composto da dei boxer con sopra dei quadrifogli e una maglietta con la faccia di Demi Lovato sopra; sorrisi leggermente, poi mi ricordai del freddo e iniziai a battere i denti.
"Sai che ore sono vero? Che ci fai davanti alla mia porta alle 3.00 di notte?" gracchiò con voce assonnata.
"Mi dispiace, ma ho bisogno di parlare con qualcuno.."  mi giustificai.
"E tu hai bisogno di parlare alle 3.00 di notte? Mi sembra giusto.." si lamentò sfregandosi gli occhi.
"Non riesco a dormire.. Busserei alla porta di Liam, ma ormai anche lui non mi parla, come gli altri del resto.. Mi sei rimasto solo tu.." borbottai.
Lui sbuffò e si fece da parte per farmi passare "Dai, entra" mi avviai piano e lo abbracciai delicatamente; lui ricambiò quell'abbraccio goffamente.
Mi allontanai da lui e mi buttai sotto le coperte del suo letto; lui mi seguì e si stiracchiò.
"Allora, cosa hai combinato?"
"Un casino, e ora tu sei l'unico che mi rivolge la parola.."
"Non stai calcolando Harry, anch.."
"Non.dire.quel.nome!" lo interruppi "E' tutta colpa sua, è colpa sua se mi ritrovo in questa situazione." mormorai irritata.
"Racconta.." mi incitò sbadigliando.
"Ho detto a Louis di Tom e dei due baci che mi ero scambiata con Harry.."
"Ouch" borbottò.
"E si è incazzato, si è chiuso in camera e ora non mi parla più.."
"E ci credo!" commentò; lo fulminai con lo sguardo, ma continuai imperterrita. 
"Dopo il mio litigio con Lou, Harry mi ha baciato e Charlie era presente quando lui mi ha detto che mi ama, e Liam ci ha visti e si è incazzato.. In più Zayn continua a comportarsi da stronzo per nessuna ragione valida." parlai quasi senza prendere fiato, era da una vita che non parlavo sinceramente con qualcuno; era come se qualcuno mi avesse premuto il tasto 'play' della parlantina.
Parlavo così veloce e senza alcuna interruzione che non mi accorsi del leggero russare fino a che non ebbi finito di sfogarmi; Niall si era addormentato, e sembrava un angelo.
Rimasì lì cinque minuti a fissarlo dormire, poi mi sentii una stalker e decisi di andarmene. 
Feci per alzarmi quando una mano mi strinse delicatamente un polso.
"Ghnn, resta." mugugnò Niall nel dormi-veglia; mi rimisi le coperte addosso e mi appoggiai al petto di Niall.
Avevo mille pensieri che mi vagavano in testa e che fino a poco tempo prima mi avevano impedito di addormentarmi, ma il muoversi leggero del petto del biondo mi cullò e mi fece finalmente chiudere gli occhi e cadere nel mondo dei sogni.



-

Il soffitto della camera era diventato monotono, e fissarlo non aiutava a renderlo più divertente; non riuscivo a dormire, avevo qualcosa che mi impediva di chiudere occhio.
"Forse sono i sensi di colpa" pensai, per poi scuotere la testa; non potevano essere sensi di colpa, io non avevo fatto niente.
Sentii la porta di una delle camere aprirsi, dei leggeri passi il salotto e il sussurro di Hayley che chiamava Niall; pensai velocemente se fosse stato il caso di alzarmi e andare da lei, ma forse non era la migliore delle opzioni.
Avevo combinato un casino, non solo con lei, ma anche con il mio migliore amico, il quale non mi rivolgeva più la parola, giustamente..
"Niall!" questa volta Liz urlò, il biondo probabilmente non l'aveva sentita le prime due volte; la porta si aprì, e dopo due minuti si richiuse.
Chissà cosa voleva Liz da Niall; un'altra porta si aprì e altri passi si sentirono nel salotto.
Sbuffai, non ce la facevo più a stare nel letto a fare niente; decisi dunque di alzarmi e d andare a mangiare qualcosa, forse quello mi avrebbe aiutato a prendere sonno.
Andai in cucina sulla punta dei piedi e aprii il frigo, alla ricerca di cibo.
"Maledizione" sbottai vedendo il frigo vuoto.
"Avevo intenzione di andare a fare la spesa domani.." non potei non riconoscere la voce di Louis, mi era così familiare, l'avrei riconosciuta anche in mezzo a una folla; mi voltai lentamente, lui era seduto sul divano con in mano un libro.
"Credo che sia stato Niall a spazzolarsi l'ultimo pacchetto di biscotti.." mormorò.
"Peccato, non riuscivo a dormire.." borbottai sistemandomi i capelli al mio solito modo.
"Problemi di insonnia anche tu eh?" domandò.
"Già.." concordai; cadde il silenzio, il nostro rapporto era cambiato, ervamo distanti l'uno dall'altro.
Presi un respiro profondo e mi preparai a fare una cosa che non ero solito fare: chiedere scusa.
"Senti,.." iniziai, ma lui mi interruppe.
"Non c'è niente da dire" iniziò, cercando di non intraprendere quel discorso che aveva capito avrei iniziato.
"No, invece. C'è molto da dire." mi sedetti sulla poltrona davanti a lui "Non posso scusarmi per i sentimenti che provo per Hayley, mi sono innamorato di lei dalla prima volta che l'ho vista.. Ma posso chiederti scusa per le mie azioni e il mio atteggiamento. Se non avessi fatto ciò che hi fatto, niente di tutto questo sarebbe successo; se avessi tenuto per me i miei sentimenti, tu saresti ancora con Liz e io con Charlie, e tutto sarebbe stato più semplice. Mi dispiace Tommo, di aver rovinato la tua relazione con Liz." dissi tutto ciò con il cuore in mano, con la speranza che mi perdonasse; lui sospirò ma non disse niente.
"Ti prometto che starò lontano da lei, d'ora in avanti" aggiunsi, poco convinto.
"No, no. Questo no. Lei ha bisogno di te.." disse; lo guardai allibito negli occhi, era sincero.
"Non sarebbe la stessa se non ci fossi tu nella sua vita.." continuò "quello che voglio è che tu la smetta di mettere in dubbio i suoi sentimenti, e che tu ti faccia da parte, almeno per quanto riguarda baci e parole sdolcinate.." concluse; quelle parole mi schiaffeggiarono in faccia, ma non osai controbattere, sapevo che aveva ragione.
"Lo farò Lou, te lo prometto." dissi.
"Ti perdono, Hazza." allungò la mano per farsela stringere, ma io la ignorai e lo abbracciai; ero felice di come si fosse conclusa la cosa, pensavo sarebbe andata peggio.
Rise e mi diede due pacche sulla schiena "Ora andiamo a dormire, che ne dici?" fece allontanandosi.
"Gran bella idea" sbadigliai; mi sentivo alleggerito da quel peso che sentivo sulle spalle.
"Notte Tommo" dissi prima di entrare in camera e buttarmi pesantemente sul letto.



-

Mi svegliai e mi trovai sola nel letto di Niall; lui era sparito e mi aveva lasciato sola.
Mi stiracchiai e lentamente, con passo strascicante, mi avviai verso la porta e l'aprii; prima che potessi mettere piede in salotto, mi ritrovai in faccia un filo colorato di stelle filanti, quelle che era solito spruzzarsi a Carnevale.
"Ma che cavolo.." mi guardai intorno; Niall scappava da Liam, Louis, Harry e Zayn erano faccia a faccia con le bombolette puntate contro. 
"Buongiorno Lizzy!" gridò Niall ancora scappando da Liam, che gli puntava la bomboletta addosso; appena mi vide, il moro si bloccò.
Immediataente mi sentii gli occhi di tutti che mi guardavano; capendo le loro intenzioni, cercai di indietreggiare lentamente per nascondermi in camera, ma non feci in tempo a chiudere la porta che tutti mi furono addosso e mi riempirono di stelle filanti colorate.
"Okey, okey! Mi arrendo! Avete vinto!" boccheggiai; i ragazzi abbassarono le armi e iniziarono a ridere.
"Sapete che non è Carnevale, vero?" sbottai; i miei capelli erano un disatro.
"Sei bellissima così!" disse Zayn tra le risate; lo guardai sbalordita, ma subito il mio sbalordimento si tramutò in ira.
"Oh, finalmente il signorino si degna di rivolgermi la parola senza essere un totale pezzo di merda!" dissi tra i denti cercando di pulirmi i capelli impregnati di quella sostanza appiccicosa. 
Lui smise di ridere e s schiarì timidamente la voce.
"Oh, sì! Riprendi gli atteggiamenti da stronzo.." borbottai lasciando cadere le braccia ai fianchi, arrendendomi all'impresa di ripulire i miei capelli.
"Zayn!" tossì Niall; lo guardia, mi sorrise innocentemente.
"Scusami Liz" esclamò il moro; mi voltai verso di lui con gli occhi accesi d'ira.
"Scusa? SCUSA?!" gridai "E tu pensi davvero che tutto possa risolversi con uno scusa?!" mi avvicinai a lui con l'indice puntatogli contro "Uno stupido scusa non basterà a farmi dimenticari i tuoi atteggiamenti da stronzo nei mei confronti! Oh, ma certo! 'Io sono Zayn Malik e posso risolvere tutto con uno scusa perchè sono figo'. No caro, qui non funziona così!" ero furiosa e finalmente avevo l'opportunità di dirgli in faccia come mi sentivo.
"Non ci provare mai più!" iniziai a tirargli pugni addosso "Non pensare che io ti perdoni così facilmente, dopo tutto quello che mi hai fatto passare!
"Ahi, Liz. Mi stai facendo male!" si lamentò.
"Oh, bene! E' proprio quello che volevo dopo il male che hai fatto tu a me!" non smettevo di tirargli pugni fino a che non sentii delle braccia circondarmi la vita da dietro e allontanarmi; cercai di combatterle, avevo bisogno di continuare a picchiare qualcuno, mi faceva sentire meglio. 
"Lasciami, andare!" gracchiai iniziando a scalciare in aria.
"Liz, calmati" quella voce mi bloccò, lasciai cadere le gambe e le appoggiai al pavimento e smisi di dimenare le braccia; avevo il fiatone e non osavo parlare, per non fare altre figure di merda.
"Meglio?"
"Mhm-mhm" mi limitai ad fare un cenno con la testa.
"Zayn, puoi continuare" il ragazzo alle mie spalle non mi lasciava andare la vita; aveva le braccia intorno alla mia pancia, con le mani unite, in modo da non poter farmi allontanare.
La sua vicinanza mi faceva sempre lo stesso effetto; battiti accellerati, coccinelle che ballavano il can-can nello stomaco.. 
"Sono stato uno stronzo per nessuna ragione, solo che quello che mi è successo mi ha colpito molto più pesantemente di quello che pensassi. Tu eri lì, pronta a sostenermi quando nessun'altro era disposto a farlo, e io ti ripago così? So che non mi merito le tue scuse, ma spero soltanto che il nostro rapporto possa tornare.. non dico come prima, ma almeno che ci arrivi vicino.. Però intanto io mi scuso.." disse rapidamente; dimenticandomi delle braccia che mi circondavano, tentai di fare un passo in avanti, invano.
"Ehm, ora puoi lasciarmi.." mormorai. 
"Sicura?"
"Sì, l'istinto omicida è passato, puoi stare tranquillo" Louis sciolse l'abbraccio e i lasciò andare; mi avvicinai a Zayn, che cercò di proteggersi mettendo le braccia davanti al petto.
"Non farmi del male ti prego" disse con voce acuta; allungai la mano e inaspettatamente gli accarezzai la guancia.
"Zayn Jawaad Malik, sei un'enorme testa di cavolfiore, ma io ti voglio bene e ti perdono. Mi sei mancato.." si rilassò un poco e io ne approfittai tirandogli uno schiaffo sulla guancia.
"Ouch!" esclamò massaggiandosi la guancia colpita, diventata rossa.
"Questo è per tutto quello che mi hai fatto.." borbottai.
"E i pugni di prima?!" chiese.
"Oh, quelli erano soltanto uno sfogo" spiegai alzando le spalle.
"Ah bè!" rise; mi era mancato tutto di lui.
"Un giorno mi spiegherai meglio il motivo del tuo comportamento; ora, passiamo alle cose importanti.." mi voltai verso Louis e sospirai; avevo paura, non sapevo cosa dovevo dire.
"Louis, senti.." non riuscii a finire la frase che mi ritrovai le sue labbra che premevano sulle mie e le sue braccia intorno alla vita; i ragazzi intorno a noi urlarono e applaudirono per la gioia e i sentii le mie guance diventare rosse.
Mi allontanai "Dopo tutto quello che ti ho fatto, tu sei ancora qui che mi baci in questo modo? Non ho scusanti, solo che sono un'idiota".
"Ti amo Liz, e non posso.. non riesco a stare lontano da te per troppo tempo. Tre giorni mi sono sembrati un'eternità, e mi hanno fatto capire quanto la mia vita dipenda da te. Hai commesso i tuoi errori, chi non? E ti perdono.." disse senza distogliere gli occhi dai miei.
"Urrà!" gridò Niall; lo guardai riconoscente, tutto quello che stava succedendo in quel momento doveva essere per forza merito suo.
"Lou, io ti amo!" gracchiai ridendo; si allontanò e mi sorrise; mi voltai verso Liam, il quale mi guardava sorridendo leggermente.
Andai da lui e lo abbracciai senza dire niente.
"Il tuo segreto è al sicuro, sta a te decidere se è giusto dirglielo o no.." sussurrò al mio orecchio; strinsi l'abbraccio.
"Grazie Liam, sei un vero amico." mormorai allontanandomi; era il turno di Niall.
"Tu, non so cosa abbia fatto o come abbia fatto, ma sappi che ti sarò riconoscente a vita!" dissi stringendolo tra le braccia. 
"Naah, avevano solo bisogno di capire quanto schifosa sarebbe stata la loro vita senza te.." spiegò ridendo.
"Oddio, non ce la posso fare.." iniziai a piangere dalla felicità, si stava risolvendo tutto; tutto sarebbe tornato alla normalità.. o quasi.
"Harry.." mi separai dal biono e avvinghiai le mie braccia al collo del riccio. 
"Grazie. Ti devo tanto, sei una delle persone migliori che io abbia mai incontrato. Sei sempre pronto a difendermi e a sostenermi e ci sei sempre quando ho bisogno di qualcuno. Non so se questo dipenda dai tuoi sentimenti per me, ma grazie. Ho capito tante cose in questi tre giorni e ho bisogno che anche tu le capisca: sembra assurdo dirtelo, ma io, o almeno una parte di me, ti amo.." lo sentii sorpirare, non so se per la gioia o se perchè aveva capito quello che avrebbe seguito "ma è Louis. E' sempre stato lui e lo amo più della mia stessa vita. Amo lui, e te.. E' un casino, lo so. Ma ho bisogno di te, della tua presenza e della tua amicizia" sottolineai quelle parole, sperando che capisse il messaggio "Io voglio Louis..". 
Mi allontantai e lo guardai in faccia, con le mie mani appoggiate alle sue gancie; sorrideva ma aveva gli occhi lucidi. 
Zayn si schiarì la voce "Allora, festeggiamo?!"
"Non voglio pià sentire la parola 'festeggiare' uscire dalle vostre bocche" li ammonii "vi devo ricordare io che cosa è successo l'ultima volta?"
"Già, forse hai ragione.." concordò Liam "Mettiamo a posto sto casino.."
I ragazzi si misero alla ricerca di scope e attrezzi per pulire e iniziarono a lavorare; io mi guardavo intorno sorridendo.
"Tutto bene?" mi chiese Louis baciandomi la guancia.
"Non potrebbe andare meglio" lasciò cadere la scopa che aveva in mano, mi avvinghiò per la vita, mi sollevò da terra e mi baciò; sì, non poteva andare meglio.


Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Something's not right. ***


CAPITOLO 23! (o.o)

Cagatemi un secondo.
Oh yeah bitches, I'm back! Mi sono presa un break estivo, ma ora eccomi qua, a spaccare i culi più forte di prima.
Allora, prima di tutto mi scuso per l'assenza.
Perchè voi lo sappiate ho avuto due debiti (latino e italiano) e fortunatamente sono riuscita a passare: sono in quarta liceo. *clap clap*
Molti di voi hanno abbandonato questa ff, vi capisco; mi dispiace solo un pochino però.
Comunque ringrazio chi è rimasto ad attendere impaziente l'arrivo del nuovo capitolo.
Spero vi piaccia, questo bambino parlerà in gran lunga del passato di Lizzy.
Enjoy.
ps. per chi volesse, ho cambiato nick su twittah, ora sono @raawrjay. c;


21.01.09.
"Jamie?" sussurrai aprendo lentamente la porta della sua camera; lo trovai intento a riempire una valigia di vestiti presi a casaccio dall'armadio.
"Jamie?" ripetei attirando la sua attenzione "che stai facendo?" mi chiusi la porta alle spalle e mi ci appoggiai.
"Che ci fai qua?" farfugliò ficcando con rabbia una canottiera nella valigia.
"Stai partendo?" domandai senza rispondere alla sua richiesta.
"Avevi detto che saresti stata a casa di Emma a studiare oggi.." chiuse con forza la valigia e tirò la zip; sospirò e si guardò intorno triste.
"Jamie, dove stai andando?" iniziai a sentire il panico invadermi il corpo e il respiro farsi più forte; mi avvicinai lentamente.
"Liz, che ci fai a casa?" mi evitò, aprì la porta e si diresse in corridoio; lo seguii.
"Avevo un brutto presentimento.." inciampai sulla moquette e rischiai di cadere, se non fosse stato per Jamie, che giratosi prontamente, mi afferrò per le braccia e mi impedì di abbracciare il pavimento.
"Grazie" bofonchiai aggiustandomi la maglietta; lui sorrise e mi accarezzò la guancia.
"Ooh Hayley Elizabeth Pierce, sei sempre la solita" ridacchiò tornando sui suoi passi; scese le scale, con me al suo seguito, e arrivammo in cucina.
"Jamie Jack Pierce, non te lo chiederò di nuovo: dove cavolo stai andando?" gli chiesi prendendo un tono autoritario; tolta la testa dal frigo, mi guardò triste e mi si avvicinò con cautela.
"Vado dove hanno bisogno di me.
"E questo cosa vorrebbe dire? Te ne volevi andare senza dirmi niente?"
"Liz, è più facile se non lo sai" fu la sua unica spiegazione.
"No, sono tua sorella, ho il diritto di saperlo" avevo quel brutto presentimento che mi perseguitava "Devo saperlo"
Sospirò "Afghanistan"
Lo guardai perplessa "Afghanistan? Che cosa ci vai a fare in Afghanistan?"
"Vado in Afghanistan come volontario.."
Ci misi un secondo per capire e quando il mio cervello fu abbastanza lucido da intendere quello che aveva appena detto, sentii il mondo crollarmi sotto i piedi; feci fatica a rimanere in piedi, sentivo che le gambe mi si erano trasformate in gelatina.
"Vedi? Vedi perchè non te lo volevo dire? Ti volevo proteggere" sussurrò dispiaciuto.
"Avresti preferito che io avessi saputo che eri andato in guerra dai generali che vengono avvisare i parenti della morte del proprio caro? E' così che volevi che venissi a saperlo? Non dalle tue stesse labbra? Non dalla stessa voce della persona che amo di più su questa terra?" gracchiai in preda al pianto.
"Come sei poco fiduciosa, sorellina." rise.
"Come fai a ridere in una situazione del genere" gridai perdendo il controllo "Hai la più pallida idea di cosa stia accadendo laggiù? Non ne uscirai vivo!"
"Come sei pessimista!"
"Non sono pessimista, sono realista. Tu non andrai in guerra a farti ammazzare per una causa neanche tua." affermai abbassando i toni.
"L'America ha bisogno di me" ribattè convinto.
"L'America ha già dato abbastanza carne da macello. Non sei Captain America, non farai alcuna differenza" cercai di farlo ragionare, non potevo permettermi di perderlo.
"Hanno bisogno di me laggiù, posso sempre fare la differenza"
"Tu e i tuoi cazzo di sogni, non sei un eroe, Jamie. Non lo sarai mai" gridai.
"Modera i toni, Elizabeth. Non sei nessuno per dirmi cosa devo fare" ribattè adirato.
"Sono tua sorella, questo non conta? Pensavo che almeno tu ci tenessi a me!
"Hay, ci tengo a te, eccome se ci tengo. Ma è più forte di me, ci devo andare"
Sospirai; era cocciuto il ragazzo.
"Mamma e papà lo sanno?" lui annuii "E sono d'accordo?"
"Non possono farci niente, ho già preso la mia decisione" disse alzando le spalle.
"Da quanto tempo? Da quanto tempo ti sei arruolato?" domandai dondolandomi sulle gambe.
"Un mese" aprì il frigo e prese il cartone del latte, da cui iniziò a bere.
"Perchè non me l'hai mai detto?" chiesi fissandomi le scarpe; non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi, non volevo.
"Non avresti capito e saresti stata solo peggio
"E quindi pensavi che sarei stata meglio se lo avessi saputo da mamma e papà. Mi sembra giusto come ragionamento" alzai gli occhi dalle mie vans e li puntai sui suoi.
"Sono un coglione, lo sai" rimise il latte al suo posto e mi guardò; tornai a piangere in silenzio.
"N..non posso farcela senza di te" ammisi singhiozzando.
"Ehi, ehi shhh" mi si avvicinò "Starò bene e sarò a casa tra un anno" lo fissai nei gli occhi per non dimenticarmene "Tornerò, te lo prometto" mi mise le braccia intorno al collo e mi strinse sul suo petto; sapevo che quella sarebbe stata l'ultima volta che lo avrei abbracciato, non so come, ma lo sapevo.
"Ti ho lasciato una lettera sulla tua scrivania" sussurò baciandomi la testa; non dissi niente e lo sentii trarre un profondo respiro. 
"Liz, devo andare" strinsi con tutta la forza che avevo in corpo le mie braccia intorno alla sua vita; non volevo lasciarlo andare, non potevo permettermi di perderlo.
"Ehy, mi stai soffocando, Lizzy" rise leggermente; allentai la presa e lui si allontanò.
"Voglio che mi ricordi col sorriso, okey?" mi asciugò una lacrima e ne vidi una scorrere sul suo volto perfetto; non l'avevo mai visto piangere prima.
Afferrò la valigia e si diresse all'uscita con me che lo seguivo.
"Ti scriverò tutte le volte che me ne daranno la possibilità. Ti voglio bene, Lizzy Dizzy" disse guardandomi per l'ultima volta.
"Io di più" farfugliai.
"E io più del tuo più".

- 20.01.10.
Afferrai la foto dal mio comodino e sospirai, era il giorno più brutto della mia vita; il cellulare vibrò, distogliendomi per un secondo dai miei pensieri.
"Vorrei essere lì con te, abbracciarti e dirti che andrà tutto bene. Ma sfortunatamente non ci sono. Per favore, promettimi che andrai da Zayn e ti farai consolare da lui. O da Harry, o Niall o Liam. Ma non restare sola. Mi manchi. Ti amo. Lou xx" buttai il cellulare ai piedi del letto e sbuffai; era il quarto messaggio che ricevevo di quel tipo.
Qualcunò bussò alla porta, facendomi sobbalzare; mi misi a gambe incrociate sul letto.
"Avanti
"Ehyooooo" la chioma riccioluta di Harry spuntò dalla porta; stava per buttarsi sul letto, ma poi vide la condizione in cui mi trovato e si bloccò.
"Ehi, tutto bene?" domandò con cautela. 
"Naah, sì, tutto apposto" dissi con poca convinzione.
"Sicura sicura? E' per l'assenza di Louis?" sospirai; il mio ragazzo era a trovare i suoi genitori e ci sarebbe stato per molto tempo e io mi sentivo vuota senza di lui.
"Dai che mancano solo 12 giorni al suo ritorno!" sbottò cercando di tirarmi su di morale; sospirai ancora più forte.
"Ehm, magari torno più tardi, che ne dici?" fece per alzarsi, ma glielo impedii afferandolo per il polso.
"No, non andartene ti prego" lo supplicai; lui sorrise imbarazzato e si rimise al suo posto.
"Non è per Louis." dissi improvvisamente, dopo un lungo silenzio passato a fissare il vuoto; aprii il cassetto del comodino e afferrai la catenina militare di mio fratello.
Harry sbarrò gli occhi, preso alla sprovvista.
"Un anno esatto fa, mio fratello Jamie mi disse che voleva andare in guerra e che oggi sarebbe tornato. E invece, cosa mi torna cinque mesi dopo la sua partenza? Questo. Questa è l'unica cosa che è tornata" sentii gli occhi pizzicarmi, ero pronta a piangere, anche se non volevo; non volevo mostrare le mie debolezze, volevo sembrare forte.
Il riccio afferò titubante la collana "Avevi un fratello?" annuii in silenzio "perchè non me ne hai mai parlato?"
"Non ero pronta per farlo, tutto qua"
"Lo sa qualcun'altro?" domandò giocherellando con il ciondolo.
"Solo Lou e Zayn.." sospirai "voleva che lo ricordassi con il sorriso" afferrai di nuovo la foto e accarezzai la figura sorridente che mi teneva sulle spalle.
"E invece tutto ciò che ricordo è lui che mi dice: 'Ehi, Lizzy Dizzy, vado in guerra, fai la brava'" sbottai con le lacrime che ormai sgorgavano a fiotti dai miei occhi; gettai la foto sul letto e mi coprii la faccia.
"Ehi ehi, va tutto bene" sentii Harry avvicinarsi e posarmi una mano sulla spalla.
"Sai, anche lui ha detto che sarebbe andato tutto bene e mi aveva promesso che sarebbe tornato. Ma in effetti non aveva specificato se vivo o morto, me lo sarei dovuta aspettare" gracchia ormai in preda ai singhiozzi; Harry mi strinse tra le sue braccia senza permettermi di parlare ancora.
"E' tutta colpa mia" sussurrai sul suo petto.
"Sei pazza? Perchè ti dai colpe che non hai?
"Avrei dovuto lottare affinchè rimanesse, non avrei dovuto lasciarlo andare così tranquillamente" iniziò a cullarmi lentamente.
"Aveva già preso la sua decisione.."
"Non ho lottato abbastanza.. E sai cosa c'è di ancora più divertente?" scattai allontanandomi da lui "Che voleva andarsane senza neanche salutarmi.. Mi aveva lasciato una lettera. UNA LETTERA!
"Ehi, voleva solo proteggerti.." 
Sbuffai e ripresi la foto; Harry mi fermò e la prese.
"Però.. Era un bel ragazzo.." constatò "E questa è una bellissima foto.."
"Grazie.." bofonchiai; allungai la mano e afferrai la catenina appoggiata sulle ginocchia del riccio.
"Lizzy Dizzy?" disse rendendosi conto solo in quel momento di quello strano nome; sorrisi leggermente.
"Jamie mi chiamava sempre così, da quando ero piccola."
"Ah.." fece soltanto "Sembri così felice in questa foto" disse porgendomela; la presi e la misi al suo posto.
"Lo ero, ero davvero felice con lui..
"Ora non lo sei?" sembrò un po' deluso. 
"Ora come ora, no. Ma sto meglio, e lo devo soltanto a voi.. Mi avete letteralmente salvato la vita." ammisi.
"Che tenera che sei.. Siam.." qualcuno bussò alla porta, interrompendolo.
"Sì?" chiesi in coro ad Harry; la porta si aprì e sbucò la testa del mio migliore amico.
"Ehi, Malik" feci salutandolo; lui mi corse in contro e senza dirmi niente mi abbracciò.
"Ouch, mi stai soffocando
"Questo è da parte di Louis e questo.." mi baciò sulla guancia "da parte mia"
"Graaazie, Zayn" gli sorrisi, cercando di sembrare il più felice possibile.
"Vi lascio soli" fece Harry alzandosi.
"Ehi, Hazza!" lo chiamai.
"Sì?" chiese aprendo la porta, pronto ad uscire.
"Grazie mille" lui mi sorrise, annuì e se ne andò; Zayn lo seguì con lo sguardo, poi tornò a me.
"Gli hai raccontato tutto?"
"Yeeep. Mi è servito.. Un po'" sbuffai e mi buttai sul letto; il moro si mise al mio fianco.
"Lou mi ha incaricato di non lasciarti sola, quindi se non ti dispiace, per oggi sarò la tua ombra" disse dopo un po'.
"Oooh cheppalle" mi lamentai; mi piacevano i ragazzi che si prendevano cura delle amate, ma Louis era fin troppo protettivo. 
"E devo trovare un modo per farti distrarre" si mise a pensare, sentii i suoi neuroni mettersi in moto.
"Non ho voglia di fare niente oggi." chiusi gli occhi e mi preparai a dormire; preferivo dormire che restare sveglia col pensiero fisso di mio fratello in testa.
"Sono le due, non vorrai veramente dormire?" mi chiese Zayn tirandomi un cuscino in faccia.
"AHIA!" gridai "Sei un idiota!" afferrai il mio cuscino e contrattaccai; era iniziata la guerra.
"Okey, okey! Mi arrendo, hai vinto tu!" disse Zayn fra le risate, con le mani alzati in segno di resa dopo dieci minuti passati a suon di cuscinate "fai di me quello che vuoi!
"Ahah, grazie dell'offerta Malik. Ma sto bene così." ridacchiai. 
"Anche se.." mi prese per la vita e mi fece cadere sul letto "Conosco il tuo punto debole, non puoi sfuggirmi!" e iniziò a farmi il solletico.
Mi dibattei come una pazza, e per tenermi ferma si mise sopra di me.
"Basta ti pregoo" gridai in mezzo agli spasmi "Mi arrendo, hai vinto tu!"
Lui si fermò e mi tenne le braccia ben ferme sul letto, tenendomi per i polsi; smisi di dimenarmi e mi ritrovai bloccata tra le gambe di Zayn.
Il moro non toglieva gli occhi dai miei, non riuscivo a capire che cosa avesse.
"Ehi, ho detto che mi arrendo" ripetei col fiatone "puoi lasciarmi andare.."; non mi ero accorta di quanto la faccia del moro si fosse avvicinata alla mia.
"Ehi.." sussurrai "Che stai facendo?" lui si avvicinò ancora di più, senza prestare attenzione a quello che stavo dicendo.
In men che non si dica, mi ritrovai le sue labbra premere delicatamente sulle mie; sbarrai gli occhi, non riuscivo a credere a quello che stava succedendo.
Non potevo muovermi, ero bloccata dal peso del corpo di Zayn; la cosa brutta e che non riuscii a tenere gli occhi aperti.
Caspita se baciava bene, se fossi stata una ragazza non fidanzata con uno dei suoi migliori amici, avrei pagato oro per finire con lui.
Dopo cinque minuti di un bacio più intenso di quanto sperassi, lui si allontanò da me e mi guardò in faccia.
"Oh cazzo" bisbigliai dopo essermi ripresa "Si può sapere che ti è preso?!" alzai un po' il tono di voce; cercai di alzarmi, ma lui ancora non si muoveva.
"Puoi levarti da sopra di me, per cortesia?" gracchiai in preda al panico; l'avevo baciato, avevo baciato il mio migliore amico e non avevo fatto niente per fermarlo.
Si alzò e si mise sulle ginocchia sul letto; sospirò.
"Non mi hai respinto" farfugliò dopo un po'.
Mi misi seduta "Sai com'è, avevo sessantacinque chili sopra di me.
"Non peso così tanto" protestò.
"E' questo che ti interessa? Sul serio? Zayn, mi hai baciato, duh!"
"Anche tu
"Eh? No, io no" dissi.
"Sì, sentivo bene la tua lingua." affermò sicuro di sè; arrossii.
"Cosa volevi che facessi, che ti mordessi?"
"Potevi serrare le labbra..
Stavo per ribattere, ma sapevo che aveva ragione: una qualche parte di me aveva acconsentito a baciarlo, sicuramente non il cervello.
"Visto?" si mise più comodo "Tu mi hai baciato"
"Allora, Malik, chiariamo le cose: uno. Sì, ti ho baciato, forse. Ma non succederà mai più perchè io amo Louis. E non te. due. Non ha significato niente, almeno non per me. tre. se questo che è appena successo cambierà il nostro rapporto, non ti perdonerò mai. quattro. perchè l'hai fatto? Non provi niente per me, vero?" chiesi titubante; mi sarei messa a piangere se avesse detto di sì, giuro.
"Che? No!" gracchiò; non era molto convincente, ma feci finta di crederci.
"Allora perchè mi hai baciato?"
"Liz, senti. Eravamo in una brutta situazione. Dimenticatene okay? Ho fatto una cazzata, non so cosa mi sia preso. Ma non ha significato niente nè per te nè per me. Però ha funzionato a disrtarti, visto?" si alzò dal letto, visibilmente imbarazzato.
"Mhm, che non succeda di nuovo però, okay?" lo ammonii.
"Certo capo. Vado a farmi una doccia, poi ci facciamo un giro okay?" si strofinò le mani e uscì senza lasciarmi dire niente. 
"Strano ragazzo" bofonchiai infilandomi sotto le coperte.

-
"Oh cazzo" farfugliai a me stesso chiudendomi la porta alle spalle.
"Zayn, come sta?" Harry mi distolse dai miei pensieri.
"Oh, bene, bene. La porto a fare un giro dopo. Vado a farmi una doccia" corsi nel bagno e mi ci chiusi dentro; mi tolsi i vestiti e mi gettai sotto l'acqua calda.
Avevo bisogno di certezze, era da un po' di tempo che mi sentivo diverso nei confronti di Liz; forse avevo esagerato, ma almeno così avevo chiarito tutti i miei dubbi.
Ero innamorato della mia migliore amica. 

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Too many questions, I'm gonna explode. ***


Capitolo 24.

NOTICE ME.
Allora, il capitolo precendente è stato un totale FIASCO. ma lo capisco, gran parte della colpa è mia; vi ho fatto aspettare sei mesi prima di aggiornare, e ovviamente avete perso interesse.
Non so perchè sto continuando la storia, tanto voi non la cagate più; però boh, mi piace scrivere. Quindi continuerò imperterrita e spererò che qualcuno torni a cagare 'sta storiazza.
Saluti.
F.


- 21.01.09 -
Cara Lizzy Dizzy,
Come iniziare? Non sarà facile per te accettare quello che ti sto per dire, ma voglio che tu sia forte e che tenga duro.
Sono diretto in Afghanistan, come militare.
Sai che è sempre stato il mio sogno, poter fare la differenza e aiutare il mio paese.
So che ce la posso fare, e voglio che anche tu lo sappia; tra un anno tornerò e tu mi dovrai chiamare Captain America.
So che mi odierai perchè tutto ciò che ti ho lasciato è una lettera, stupida come idea, ma se ti avessi detto quello che volevo fare tu mi avresti impedito di partire.
Avresti dato tutto pur di non farmi andare, ti conosco bene; ma starò bene, e anche tu.
Voglio che tu stia vicino a mamma e papà e che sia forte anche per loro, non so se ce la farebbero senza di te.
Voglio che tu ti ricordi tutti i momenti passati con me, e voglio che questi pensieri ti facciano compagnia per l'anno in cui sarò assente.
Tieni duro sorellina, sarò sempre con te.
Ti voglio un bene che manco immagini e non voglio che tu sia arrabbiata con me; sii fiera, il tuo fratellone diventerà presto un eroe!
Ci vediamo presto, Dizzy.
Jamie.

ps. ti lascio in allegato la mia foto preferita di noi due; io ho una copia che porterò sempre con me, sarà il mio porta fortuna. Saluti.



- 21.01. 10 -
"Tra undici giorni torna Lou!" esclamò Niall qundo uscii dalla camera; sbadigliai e senza dire niente mi sedetti al tavolo, pronta per fare colazione.
"Dov'è Zayn?" biascicai versando il latte nella tazza; avevo avuto incubi tutta la notte, ero riuscita a chiudere occhio solo per un paio di ore.
"Fuori, perché?" spiegò Liam, con il cellulare in mano; alzai le spalle, era meglio che non fosse a casa.
Dopo quello che era successo, non avrei saputo come comportarmi, anche se sapevo che avevo bisogno di chiarimenti con lui.
"Era Emma al telefono?" chiesi afferrando il pane e nutella; lui annuì e gli spuntò un sorriso sulla faccia.
"Quanto l'ami da uno a dieci?" gli domandò Niall tirandogli una leggera pacca sulla spalla; lui arrossì e non disse niente.
"Di' a quella stronza che non si fa mai sentire e che la odio perchè ho bisogno di parlare ma lei non è mai disponibile"  farfugliai con la bocca piena.
"Ti saluta e ti manda un bacio" aggiunse Liam; gli feci una linguaccia.
"Ehy, Harry! Perchè quel muso lungo?" domandai al riccio accorgendomi solo in quel momento della sua silenziosa presenza; addentai la mia fetta biscottata in attesa di risposte.
"Mi manca Charlie" rispose di getto; mandai di traverso il boccone e rischiai di soffocare.
Liam e Niall erano muti, allibiti quanto me; iniziai a tossire e a sputacchiare pezzi di pane e nutella ovunque.
"Scusa?" domandai infine pulendomi la bocca.
"Mi manca" ripetè.
"E allora diglielo!" affermò Niall, alzandosi per mettere la tazza nel lavandino.
"Naah, non mi vuole manco parlare"
"Domani inzia la scuola, sarete in classe insieme. Approfittane!" lo incitò il biondo.
"Non funzionerà" senza aggiungere altro, Harry si alzò, mi prese per un braccio e mi trascinò via dalla mia tazza, che cadde rovesciando il suo contenuto.
"EHI!" mi lamentai quando chiuse la porta della sua camera "Si può sapere che ti prende?"
"Ci devi parlare tu" disse lasciandomi il braccio "Ti prego"
Restai cinque minuti in silenzio, senza sapere cosa dire; il riccio iniziò a giocherellare con le sue dita, in attesa di risposte.
"S..scusa?" riuscii finalmente a sputare dalle mie labbra serrate.
"Ci devi parlare tu, io non posso" ripetè sedendosi di peso sul bordo del letto.
"Harry, cosa ti fa pensare che abbia voglia di parlare con me? Insomma, le hai praticamente detto in faccia che sei innamorato di me!" dissi sedendomi al suo fianco.
"E' passato molto tempo da quel giorno.." sussurrò.
"Certe cose non si dimenticano facilmente.. Aspetta.. Non.. non sei più innamorato di me?" da una parte mi sentii sollevata, mi ero tolta un peso di mezzo; ma un'altra parte di me, imprecò silenziosamente.
"Non lo so, Hayls. Non sono più sicuro di niente ormai, ma so che mi manca Charlie." tirai un sospiro di sollievo e sorrisi; voleva dire che potevamo essere finalmente amici, senza complicazioni.
"Ti senti sollevata, vero?" domandò accorgendosi del mio sorriso; lo lo guardai dritto negli occhi, e gli diedi un leggero bacio in fronte.
"Se devo essere sincera, sì Hazza. Ma sai perchè? Amici, potremo essere veramente amici. Niente complicazioni, niente ripensamenti; solo amici" dissi con entusiasmo "E ti dirò un'altra cosa, Harry. Tu sei sempre stato innamorato di Charlie, eri solo troppo stupido e troppo occupato a pensare a quanto fossi 'innamorato' di me che non te ne sei mai accorto"
"Ma io sono.. ero.. non lo so.. io ho provato veramente qualcosa per te
"Lo so, questo non lo metto in dubbio, ma non è mai stato vero amore. Forse, avevi solo bisogno di qualcuno che riempisse quel vuoto che ti senti dentro, forse. Ma avevi Charlie, e l'hai persa per una tua cazzata" dissi mettendogli un braccio intorno alle spalle.
"Allora ci andrai?" chiese speranzoso.
"No" affermai sicura "E' un tuo problema"
"Ma!" lo bloccai mettendogli un dito davanti alla bocca.
"Sht! Ma, un corno. Tu ora alzi il tuo bel sederino e vai da Charlie. E le dici tutto"
"Tutto cosa?!" domandò nel panico; risi leggermente, era così tenero quando si trattava di queste cose.
"Che sei stato uno stupido prima a non accorgerti di prima di quanto realmente tenessi a lei"
"Funzionerà?"
"Ci puoi scommettere, bello. Cadrà ai tuoi piedi. Ora, alzati e vai" lo spinsi giù dal letto e gli tirai un cuscino in faccia; iniziammo entrambi a ridere.
"Ooh, chi l'avrebbe detto che sarebbe stato così facile?" disse lui tra le risate tenendosi la pancia.
"Cosa?" domandai a mia volta piegata in due dal male agli addominali.
"Essere amici!" si mise in piedi e si sistemò la maglia "Come sto?"
"Sei bellissimo" sorrisi alzandomi e andandogli in contro; quando gli fui  di fronte, lo abbracciai.
"Sappi che per te ci sono sempre, Hazza" gli sussurrai all'orecchio.
"Vale lo stesso per me, Lizzy Dizzy" un groppo alla gola mi si formò improvvisamente e contrassi i muscoli; Harry se ne accorse e mi allontanò.
"Oh cazzo scusami! Mi è uscito così, non so perchè l'ho detto!" iniziò a scusarsi; mandai lentamente giù quel groppo che mi impediva di respirare e forzai un sorriso.
"Figurati, nessun problema" mentii "Ora va'" lo incoraggiai.
"Scusami.." mi passò accanto "e grazie mille" si avvicinò alla porta.
"Oh, aspetta!" corsi da lui "Ufficializiamo la cosa" gli tesi la mano "Amici?"; lui la guardò, e poi si rivolse a me.
"Amici." disse stringendola.



-

"Mamma, non hai idea. E' la ragazza migliore che possa esserci su questo pianeta. Non pensavo esistesse una ragazza come lei, o almeno che potesse finire con me! Non riesco proprio a capire cosa ci trovi in me, non ho niente di speciale. Credo di essere completamente pazzo per lei.."
"Louis.." mi interruppe mia madre "ci trasferiamo". 
Feci cadere il cucchaio dalla mano, non poteva aver veramente quelle parole.
"Papà a trovato un posto di lavoro fantastico a New York, una proposta che non può rifiutare" spiegò lei.
"Ma io non voglio andarmene
"Mi dispiace Lou, niente discussioni" disse ferma.
"Ma ho vent'anni! Posso benissimo stare in college senza che voi stiate qua! Son sempre stato da solo!" mi lamentai.
"Ci dispiace, ma non ci fidiamo a lasciarti da solo" rimasi in silenzio cinque minuti, col cervello che ronzava per poter dire qualcosa.
"E i miei amici? E Liz?" domandai con un groppo in gola "Cosa dovrei fare con loro?
"Ci dispiace" ripetè, senza alcun dolore nella voce. 
"Siete sempre stati bravi in questo.." farfugliai guardando la mia tazza pieno di amarezza e dolore.
"Cosa?
"A rovinarmi la vita" mi alzai senza guardare mia madre negli occhi e mi chiusi in camera.

-

Il freddo mi pungeva la faccia, mentre camminavo in silenzio nel parco; tutto era coperto di neve e stava iniziando a nevischiare.
Avevo mille domande nella mente a cui non riuscivo a dare risposte: perchè avevo baciato Hayley? Cosa provavo veramente per lei? Era amore? 
Che cosa speravo di ottenere? Lei stava con Louis, lui era la sua luce, la sua vita.
Non avrei avuto alcuna speranza con lei, perchè torturarsi in questa maniera?
"Malik!" una voce mi richiamò sulla terra; mi voltai e vidi un'esile figura venirmi in contro di corsa.
"Uh, pensavo di non trovarti mai più" disse la ragazza appoggiando le mani sulle ginocchia, per recuperare il fiato "Uff, mi hai fatto correre!"
"Che ci fai qui?" domandai acido; lei sollevò lo sguardo e mi guardò dritto negli occhi.
"Ancora con l'acidità, Zayn? Devo per caso ricordarti che sei stato tu a baciarmi?"
Sospirai, non aveva tutti i torti.
"No, comunque" riprese iniziando a camminare "Avevo bisogno di parlare e tu sei stata la prima persona che mi è venuta in mente.."
La guardai "Che mi devi dire?"
"Due cose: primo, questo è per te" disse porgendomi un caffè "secondo, si tratta di Harry"
Afferrai la tazza bollente e iniziando a sorseggiare il caffè "Mhm, ci voleva proprio. Grazie!" ringraziai sorridendole "Che cos'è successo con Harry?"
"Mi ha detto che non è più innamorato di me" mandai di traverso un po' di caffè e cercai di far finta di niente; Hayley mi guardava divertita.
"Serio?" mi pulii le labbra con le maniche. 
"Mai stata più seria in vita mia! E' andato a riprendersi Charlie.." spiegò tornando a guardare la strada; la neve stava iniziando a scendere più fitta.
"E tu come ti senti?" domandai guardando dritto.
"Direi sollevata. Anche se una parte di me è un po' triste, mi mancheranno le sue attenzioni. Ma è meglio così, con Louis sarà tutto più semplice ora.." si piegò, afferrò una manciata di neve e la iniziò a mangiucchiare.
"Che diavolo stai facendo?" domanda stizzito buttando il caffè nel bidone della spazzatura. 
"Mangio neve, perchè?" domandò innocentemente; risi leggermente.
"Sai, di solito la neve non serve per questo.." afferrai una manciata di neve dalla panchina.
"E per cosa serve, sapientone?" mi provocò.
"Bè, per sciare prima di tutto.. E poi per fare questo." gli gettai la neve all'interno del cappotto e lei iniziò a muoversi tutta cercando di salvarsi dalla morsa di freddo.
"ZAYN JAWAAD MALIK TU PER ME SEI MORTO!" gridò prendendo altra neve e lanciandomela addosso; la guerra era iniziata.
"Aspetta! Aspetta!" gridò dopo pochi minuti "Devo fare una telefonata!
"Adesso?" domandai con in mano una palla di neve pronta ad essere lanciata.
"Sì, adesso." afferrò il cellulare e si allontanò da me, per non farmi sentire cosa stava dicendo; iniziai a mangiucchiare la neve, e lo trovai un bel passatempo.
"Fatto, dove eravamo rimasti?" chiese con una palla in mano che mi lanciò subito dopo.
Passarono cinque minuti, prima di accorgermi che ero circondato; Hayley aveva chiesto rinforzi.
"Oh, sul serio ragazzi? Siete dalla sua parte?" gracchiai mentre Liam e Niall mi bombardavano di neve.
"Ehh, il fasino delle donne" si scusò Hayley alzando le spalle.
"OFFRO VENTI DOLLARI A CHIUNQUE COLPISCA QUELLA RAGAZZA!" gridai; lei sbarrò gli occhi, non appena vide i suoi due alleati con le armi puntate su di lei.
"Così non vale!" si lamentò scappando.
"Ehh, il fascino dei soldi" mi giustificai, caricandomi di neve e correndo verso di lei.


-

"Mi prenderò un accidente in questo modo!" mi lamentai correndo verso la porta di casa nostra "La doccia è mia! Zayn, hai tu le chiavi?"
"Yep" disse il moro correndomi in contro "Eccomi".
Quando fu abbastanza vicino gli sussurrai "Sei riuscito ad evitare di parlare del bacio per questa volta, ma sappi che non è finita
"Lo so.." sussurrò a sua volta aprendo la porta.
Mi fiondai dentro pronta a correre nel bagno, ma qualcosa me lo impedì.
Harry era seduto sul divano con la testa tra le mani; era in uno stato pietoso.
"Harry?" mi gettai al suo fianco e lo guardai preoccupata "Che è successo?!"
"Charlie mi odia" singhiozzò; alzai lo sguardo verso i ragazzi che mi guardavano e condivisi con loro tutta la preoccupazione, in silenzio.
"Andiamo in camera tua" lo invitai, aiutandolo ad alzarsi "Vedrai che si sistemerà tutto" lo baciai sulla guancia e chiusi la porta alle nostre spalle.





Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=856375