Ron ed Hermione, Missing Moments

di Khaleesi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dopoguerra. ***
Capitolo 2: *** Prima notte. ***
Capitolo 3: *** Biblioteca. ***
Capitolo 4: *** Devo dirti una cosa. ***
Capitolo 5: *** Rose. ***
Capitolo 6: *** Fine. ***



Capitolo 1
*** Dopoguerra. ***


Erano passate diverse ore dalla fine della guerra magica, Minerva McGrannit pregò Molly Weasley e l’intera famiglia a prender posto nei dormitori del castello. Molly, tra un singhiozzo e l’altro acconsentì riconoscente, tornando poi a guardare il corpo senza vita del figlio che teneva tra le braccia.

Così Ron, Ginny, Harry e Hermione si diressero verso il loro domitorio in silenzio; le ragazze ancora in lacrime e gli altri due con il volto livido e gli occhi vuoti. Si sedettero per alcuni minuti nella Sala Comune di Grifondoro, lasciandosi cadere sulle poltrone, mantennero l’assoluto silenzio che era interrotto solo ogni tanto dal ritratto della Signora Grassa che si apriva per far entrare qualcuno diretto a letto, il quale si sentiva in dovere di battere un colpetto sulla spalla di Harry in segno sia di congratulazioni sia di condoglianze. Dopo questi minuti interminabili, Ginny si alzò, prese per mano Harry e dopo esser scoppiata a piangere abbracciando suo fratello Ron, si diresse con il Prescelto verso il piano superiore, desiderando e regalando un po’ d’intimità.

Ronald Bilius Weasley e Hermione Jane Granger erano seduti vicini sul divano rosso, mano nella mano, senza guardarsi né parlarsi. Fu solo intorno alle quattro del mattino che sembrarono risvegliarsi dal coma in cui erano caduti durante tutta la notte; lei posò la testa sul petto di lui.

Ron le accarezzò i capelli e vi posò un bacio delicato, stringendola di più a sé, come se non volesse lasciarla andar via. Ma alla ragazza questo pensiero non aveva neanche sfiorato la mente.

«Ron» sussurrò con la voce rotta dal pianto.

«Si?» chiese il ragazzo fissando solo in parte il volto di Hermione.

«Sono così stanca, Ron» continuò lei iniziando a battere le palpebre che diventavano sempre più pesanti, secondo dopo secondo. Lui si scostò lentamente facendola sedere sulle sue ginocchia e permettendole di posare la testa sull’incavo del suo collo.

«Dormi amore» le sussurrò di rimando, stupito dalla facilità con cui aveva detto quelle parole.

Lei s’irrigidì nell’udirle, alzando leggermente il capo lo guardo negli occhi, perdendosi nell’azzurro che vi albergava, notando con troppa disperazione che non brillavano come molte ore prima.

«Shhh» soffiò lui non distogliendo lo sguardo da quegli occhi color del cioccolato che si stavano riempiendo di lacrime; Hermione non notò neppure il fatto che avesse ricominciato a piangere. Ron intrecciò la mano dietro alla nuca della ragazza, facendosi spazio tra i capelli ricci.

Posò le sue labbra su quelle di Hermione, dapprima dolcemente poi sempre con più rabbia.

Era un bacio salato, passionale, disperato, indispensabile, triste … un bacio vero.

Un bacio pieno d’amore e di speranza. Speranza.

Perché quella era l’unica cosa oltre al loro amore che non era mai sparita o diminuita in tutti quegli anni e così come il loro amore non avrebbe mai smesso di vivere.








 

 

Salve, questa fanfic sarà della durata di ben sei capitoli, tutti molto piccoli come questo che avete letto e spero piaciuto! :)

Amo la coppia Ron/Hermione, e con questi capitoli vorrei raccontare come secondo me sono andati i “missing moments” della loro vita. Un abbraccio a tutti!

Fatemi sapere la vostra opinione :3

Buongiornoavederci, Ash.

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Capitolo 2
*** Prima notte. ***


Litigavano e poi facevano la pace, e tutto ricominciava di ancora …

Sembravano una vecchia coppia di coniugi quando avevano invece solo cinque mesi di relazione … e c’era ancora tanto di loro che dovevano scoprire, in molti sensi.

Durante le vacanze di Natale, Hermione si trasferì nella casa che Ron aveva comprato vicino al numero 12 di Grimmauld Place e alla nuova Tana, prima di ritornare a Hogwarts per finire il settimo anno.

«Non capisco perché non puoi finire anche tu la scuola, Ronald» insistette Hermione apparecchiando velocemente la tavola, mentre in cucina Ron bofonchiava stancamente scuse assurde. Appena entrò nella sala da pranzo, trovò Hermione seduta al suo solito posto che gli rivolse una domanda che non si sarebbe aspettato da un tipetto come lei.

«Tu mi desideri ancora come il primo giorno in cui hai capito di esserti innamorato di me?»

«No» rispose quieto lui avvicinandosi alla ragazza che intanto si era irrigidita tutta, come soleva fare quando non aveva una risposta immediata … ma intanto Ron stava continuando.

«Ti desidero molto di più. Io ti amo, Mione» concluse sorridendole dolcemente e arrossendo come un peperone l’attimo dopo.

Hermione Granger era nota per essere una ragazza coraggiosa e intelligente, a differenza dei Grifondoro comuni non agiva d’impulso, lei amava pensare attentamente a ciò che faceva.

Ma tutti abbiamo un’eccezione alla regola e la sua si chiamava “Ron Weasley”.

Si alzò dalla sedia di scatto, gli gettò le braccia al collo e iniziò a baciarlo assaporando le sue labbra, lui la strinse a sé posando una mano sul suo bacino mentre l’altra si faceva spazio sotto la maglietta, sulla pelle nuda e bollente della ragazza, in un attimo si ritrovarono nella camera da letto di Ron.

Erano consapevoli che quel momento sarebbe, prima o poi, arrivato ma non avevano mai pensato che potesse essere cosi intenso!

Non mi aveva mai detto ‘ti amo’, pensò la Granger un attimo prima di spegnere il cervello. Si avvinghiarono l’uno all’altra baciandosi con foga e togliendosi di dosso i vestiti, Ron avvampò quando con mani tremanti riuscì finalmente a staccare i ferretti del reggiseno della bruna.

Si stesero sul letto e Ron portò delicatamente il corpo di Hermione al di sotto del suo, baciandola dall’incavo del collo fino alle labbra sottili e carnose.

Le loro lingue si unirono in una danza ben conosciuta ma che non era mai andata oltre, fino a quel momento. Hermione si afferrò ai capelli rossi del ragazzo con le sue dita affusolate mentre s’inebriava del suo profumo.

Poche volte, quella notte, aprirono bocca per parlare e tutto quello che dissero furono rantoli di piacere, gemiti non completamente soffocati e la ripetizione dei loro nomi in dolci sussurri.

 

***

«Ti amo anch’io, Ron» soffiò Hermione all’orecchio del ragazzo prima di prendere sonno sul suo petto nudo.

 

 

 

 

 

 

 

In questo capito ho voluto descrivere la loro prima notte insieme! :3 da quello che JKR ci ha detto, solo Hermione ha finito la scuola mentre Harry e Ron sono entrati nel mondo del lavoro .u.

Sfaticati!   Al prossimo capitolo (che è in assoluto il mio preferito <3)!

Buongiornoavederci, Ash.

P.S. Nonostante questa fanfic si stata ricordata da 1 utente, preferita da 2 e seguita da altri 8 non ho ricevuto nessuno commento positivo/negativo. Vi chiederei di commentare questo o l’altro capitolo per farmi sapere che cosa ne pensate in generale :3 Grazie.

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Capitolo 3
*** Biblioteca. ***


«Ti prego, Ron! Così farò di nuovo tardi al lavoro!» brontolò Hermione cercando di sfuggire all’abbraccio dell’uomo. «Bugiarda! Ma se, addirittura, arrivi prima del custode del Ministero!» l’accusò lui dandole un bacio veloce sulle labbra e lasciandola libera di muoversi. La donna si alzò dal letto tirando via le lenzuola bianche e avvolgendovisi il corpo nudo, sorrise al rosso che rimaneva ancora steso sul letto.

A Ron mancò il fiato e il suo cuore perse qualche battito nel vedere la sua donna avvolta in quella specie di abito bianco, con le guancie ancora in fiamme e gli occhi lucidi per aver fatto l’amore tutta la notte.

Senza sapere quali pensieri avesse atto scattare nel suo uomo, Hermione si legò i capelli ricci in una treccia disordinata che lasciò cadere sulla sua spalla sinistra.

«… Quindi dovrò andare in Biblioteca» finì Mione rivolta a Ron, che si era perso la parte iniziale della conversazione e riuscì solo a strascicare «O - ok! Ci andiamo assieme»

«Stai bene?»

«Ero solo sovrappensiero …»

«D’accordo puoi venire con me» acconsentì la strega uscendo dalla stanza per dirigersi in cucina a fare colazione con le solite uova e la solita pancetta.

 

***

Si sedettero in uno dei tavoli più isolati che potessero trovare nella grande Biblioteca in Diagon Alley, uno di fronte all’altra. «Accio ‘Ministero A-Z’» sussurrò Hermione facendo svolazzare la bacchetta in aria. Dopo pochi istanti il libro più grosso che Ronald avesse mai visto si posò sul legno scuro tra di loro.

«Ti stai ancora dando alle letture leggere?»

Hermione cercò di trattenere le risate tappandosi la bocca con la mano, una volta riacquistata la lucidità, la donna iniziò a sfogliare il volume con attenzione sentendosi addosso lo sguardo di Ron.

Dopo qualche minuto il rosso sbottò «Mione! Ma quello non è Gilderoy Allock?», la bruna si voltò nella stessa direzione in cui lo sguardo del rosso si stava posando, ma non notò nessuno che potesse somigliare alla loro vecchia conoscenza.

Sbuffando ritorno a guardare gli occhi blu di Ron che brillavano emozionati.

«Dì di si» sussurrò facendo un cenno con il capo su un punto imprecisato del tavolo. Un cofanetto nero e brillante era appoggiato aperto sulla pagina del libro, al suo interno un anello d’argento con un diamante era in bella mostra.

Un anello semplice e bellissimo, come il loro amore.

Un velo di lacrime appannò gli occhi marroni di Hermione che riuscì a soffiare un “oh, miseriaccia, si!” prima di scoppiare a piangere.

Lui le fu accanto in un attimo, abbracciandola e facendola alzare da terra quel tanto che bastava per farle fare una piroetta; poi con lentezza tolse l’anello dal cofanetto e lo infilò all’anulare destro della donna.

Mione gli gettò le braccia al collo e lo baciò con passione rantolando «Sei uno stupido, Ronald Weasley! Avrei potuto avere un infarto!» dandogli dei colpetti delicati sul petto.

«Allora dai a me il tuo cuore, Hermione. Così non gli accadrà mai nulla di brutto, te lo prometto» rispose Ron sollevandole il volto con due dita, guardandola negli occhi. Lei annuì dicendo poi «Ma io in cambio voglio il tuo»

«Il mio cuore è sempre appartenuto a te»

 

 

 

 

 

 

Spero che vi sia piaciuto, personalmente è il mio preferito! :3 Ovviamente tutto si svolge nello stesso giorno, e mi piace pensare che Ron si sia fatto consigliare da nonno Arthur per l’anello .u.

Nel prossimo capitolo ovviamente ci sarà il matrimonio!! (Yep!)

Buongiornoavederci, baci Ash.

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Capitolo 4
*** Devo dirti una cosa. ***


«Sei meravigliosa» le dissero in coro un’incinta Ginny e un’altrettanta incinta Luna, guardando risplendere la Granger nel suo semplicissimo abito bianco da sposa.

Era l’abito appartenuto prima alla mamma di Hermione, lungo fino al pavimento con un piccolo strascico, era aderente senza fronzoli né eccessi, si adattava perfettamente alla figura snella e alta della donna, con uno scollo a “V” sulla schiena; niente velo.

Fleur entrò in quell’istante per fare gli ultimi ritocchi ai capelli di Hermione che erano stati domati con una pozione lisciante e legati in una treccia, andavano a formare una crocchia, «Ginny, poer favore poutresti tenere mon petit Dominique?» chiese la Veela passando a Ginevra la piccola Weasley in fasce.

«Oh, com’è tranquilla!» disse annuendo con vigore Luna, preoccupandosi di quanti futuri pimpli d’acqua dolce avrebbero fatto scappare, un giorno, i suoi gemellini, prossimi alla nascita.

«Victorie non lo è?» chiese la sposa, Fleur per tutta risposta scoccò alla futura sposa un’occhiata stanca. In quel momento entrò la neo-mamma Angelina, con in braccio la piccola Roxanne, seguita da nonna Molly e da Audrey all’ultimo mese di gestazione. Angelina annunciò «Teddy, Fred, Victorie e James hanno appena abbattuto il Platano Picchiatore … da soli!».

Fleur e Ginny fecero un sospiro rassegnato, mentre la povera Audrey un po’ per gli ormoni e un po’ per vera preoccupazione scoppiò in un pianto da cui uscì solo «Non voglio che mia figlia sia una pazza a piede libero!». Nonna Weasley la rassicurò dicendole che Percy era del tutto normale e ragionevole e che, forse, con qualche preghiera lo sarebbe stata anche la nascitura.

Tutte scoppiarono a ridere, divertite dalla battuta.

Molly Weasley, intanto si era avvicinata a Mione e con mani tremanti le posò sul capo la tiara di famiglia sussurrandole «Sei bellissima, ora va!» e dandole un leggero bacio sulla guancia la sospinse verso il parco di Hogwarts.

Neville Paciock, l’insegnante di Erbologia e Preside della scuola aveva consentito di far celebrare il matrimonio sulle rive del lago nero. Mentre percorreva la navata accanto a suo padre, Hermione, era circondata da volti che la guardavano ammirati. Persino Vicktor Krum, il suo famoso ex-ragazzo le sorrideva tranquillo amichevolmente.

Ron, Ron, Ron pensò Hermione trovando il suo sposo con un sorriso accecante alla fine del tappeto bianco sul quale lei stava camminando. Lui indossava un semplice smoking nero che esaltava il suo fisico muscoloso, i capelli erano più rossi che mai ed era visibilmente teso; riuscì a rilassarsi solo quando Mione gli fu accanto.  Nick-Quasi-Senza-Testa si era sentito in dovere di celebrare egli stesso il matrimonio dei due Grifondoro, ritenendolo quasi un obbligo morale come fantasma della casata in cui anni fa erano stati smistati gli sposi.

Così iniziò la cerimonia, tra le battutine di George che urlava parole poco decenti sulla vita privata dei futuri coniugi mentre Angelina e Molly lo pregavano di chiudere la boccaccia, gli strilli dei bambini che giocavano a rincorrersi e schizzarsi vicino al lago e i singhiozzi di Hagrid che si univano assieme in un modo quasi magico.

E Hermione era felice, come mai lo era prima …

«Pss! Ron, ti devo dire una cosa» sussurrò la donna.

«Mmh?» fece di rimando lui non staccando gli occhi dal fantasma.

 

CONTINUA … 

 

 

 

 

 

La prima parte del matrimonio, spero che vi sia piaciuto! :D vorrei ringraziare:  Cioccorana24, Abby Granger, ironforge e pincapalla per aver inserito la storia tra le preferite. E un altro grazie a MioneCullen101, Alicia Weasley, Ely Jean Weasley e (ancora :)) Cioccorana24!

Sono rimasta sorpresa che 14 persone seguano questa storia, al prossimo capitolo! Commentate!

Buongiornoavederci, Ash.

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Capitolo 5
*** Rose. ***


«Pss! Ron, ti devo dire una cosa» sussurrò la donna.

«Mmh?» fece di rimando lui non staccando gli occhi dal fantasma.

 

CONTINUA …

 

 

Ron sbatté le palpebre più e più volte,non riuscendo ad assimilare bene le parole che la sua giovane sposa gli aveva appena detto.

«Sono incinta, Ron!» sbuffò di nuovo lei sorridendogli dolcemente, il rosso boccheggiò e riuscì solo a rantolare ‘miseriaccia’ ‘amore’ e ‘famiglia’. La leggera brezza di Marzo era un buon aiuto contro il rossore  che nasceva in Ron, infatti quando si voltò verso gli invitati per esclamare « È incinta, gente!» era di un rosa molto scuro e non del solito rosso paonazzo.

Applausi e urletti di gioia si alzarono da ogni dove, il gruppo incinta più nonna Molly scoppiarono a piangere all’unisono, Harry si gettò addosso a Ron dandogli i suoi più sinceri auguri e dispensando consigli sulla popò del futuro pargolo. Hermione scoccò un occhiata furente a Ron che aveva strappato al povero Teddy Lupin le fedi dalle mani, facendolo scoppiare in lacrime. Grazie al cielo la piccola Victorie gli dava bacini affettuosi sulla guancia per farlo calmare.

«Leviosá» recitò Ronald leggendo la parola che era stata incisa nella fede nuziale, e tremando la mise al dito della moglie. «Oppungo» sussurrò lei di rimando, prendendo l’altra fede e mettendola al dito del marito.

Fu Rolf Scamandro ad urlare ‘baciooo!’  poiché Nick-Quasi-Senza-Testa era svolazzato via indignato nel momento stesso in cui Ronald l’aveva interrotto.

E così il Signor e la Signora Weasley giurarono amore eterno davanti a tutti i loro amici.

 

***

Un ottobre gelido e tanto atteso era finalmente arrivato, portando con se i colori caldi e la pace solita dell’autunno …

«RONALD BILIUS WEASLEY!». Più o meno.

Hermione “correva” da una parte all’altra della stanza gettando confusamente vestiti presi a caso in una valigia. «Tesoro, cosa c’è?» chiese Ron preoccupato precipitandosi dalla moglie che non aveva ancora interrotto la sua attività nel rispondergli «Mi si sono rotte le acque, sto per partorire» concluse mettendogli in mano la valigia con tutti gli effetti personali necessari.

Cinque minuti, tre strade sbagliate e undici tentati omicidi dopo la coppia era arrivata al San Murgo dove un Ron in preda ad attacchi di panico aveva urlato in faccia alla prima dottoressa che aveva osato toccare sua moglie «FLEUR! DEVE ESSERE FLEUR!». La bionda e bellissima cognata, nonché capo di uno dei reparti dell’ospedale, fu da loro in mezzo secondo portando la Weasley in sala parto.

Li Hermione diede il meglio di se con tutta la calma e la razionalità necessaria in certi momenti, «WEASLEY- QUESTA - ME - LA PAGHERAI!»

«Ecco, si ci siamo quasi»

«IO - VOLEVO - ESSERE - UNA - CORVONERO - E - INV-- …» le spinte che la donna dava sillabando ogni parola si fermarono, la sua espressione si addolcì in un istante quando Fleur esclamò gioiosa «Oui! La mia petit nipoute!».

Il silenzio idilliaco di quei pochissimi secondi fu squarciato da due pianti differenti, uno era della bimba appena nata e l’altro … di Ron.

 

***

«Non abbiamo deciso che nome dargli» ricordò Hermione mentre cullava la sua dolce creatura.

Il neo papà tossicchiò più volte prima di rispondere «bhè, io un nome c’è l’avrei»

«Mmh?»

«Rose» commentò fiero.

«Come mai?» chiese Mione sorridendogli dolcemente e passandogli la creatura; lui la prese con attenzione e lanciando un sorriso prima alla figlia e poi alla moglie rispose«Perché è l’odore che sentii la prima volta che ti vidi quando tu apristi il vagone sull’Espresso per Hogwarts»

 

 

 

 

 

 

Sei preferite, due ricordate e venti seguite! Grazieee!

Lancio un engorgio sul mio abbraccio affinche vi ossa prendere tutte! Al prossimo capitolo!

Bongiornoavederci, Ash.

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Capitolo 6
*** Fine. ***


Hugo era voluto ritornare a casa con Harry e Ginny; così Ron ed Hermione erano da soli al ritorno da King’s Cross. La bruna stava piangendo in silenzio, guardando fuori dal finestrino dell’auto tirando su col naso di quando in quando, incapace di spiccicare parola.

Ronald la guardava di sottecchi, preparandosi all’esplosione imminente.

Infatti …

«Ohhhhh!» rantolò la donna sbattendo la testa a destra e a manca, schiaffeggiandosi le cose con i palmi delle mani. L’uomo accostò velocemente la macchina verdognola sul ciglio della strada, spense il motore e si volto verso la donna, imprigionandole entrambi i polsi con una sola mano mentre con l’altra la posò sul volto arrossato di lei.

«Hermione …» sussurrò lentamente.

«Lasciami, Ron … Lasciami! Non ci riesco, è mia figlia! È una delle poche cose che amo incondizionatamente in questo mondo, è sbagliato che sia lontana da noi … ha solo undici anni, per l’amor del cielo! Non ti senti morire tu?» sibilò la Weasley, strattonando le mani del compagno per cercare di divincolarsi dalla stretta, senza riuscirci.

«Certo che si! -iniziò lui- ma non sono certo diventato matto come te! La nostra Rose deve andare a Hogwarts come tutti gli altri ragazzini … non vorrai mica che non studi e rimanga ad oziare pe-»

«Per le mutande consunte e sgualcite di Morgana, ovvio che non lo voglio!» esclamò Hermione annuendo con energia. Ron le lasciò i polsi e rimise entrambe le mani sul volante. «E poi sarà qui per Natale la nostra piccola Grifoncina

«Vorrai dire Corvoncina, mi auguro!» lo corresse la moglie con un’alzata di spalle.

«Nono! Eravamo d’accordo che sarebbe entrata in Grifondoro!» sbottò Ron.

«Ah - ah! Ma ti prego! L’hai vista, no? Ha il mio talento, appena ha iniziato a parlare aveva una padronanza del linguaggio migliore della tua, vecchiaccio» lo punzecchiò la donna facendogli la linguaccia.

«Ma … Però! …»

« “Ma però” non si dice!»

«Abbiamo la stessa età, vecchia!»

«Dettagli» commentò lei alzandosi i capelli e legandoli in una coda alta, lasciando visibile il collo; Ron vi posò subito un bacio facendole il solletico.

«E’ la nostra bambina, lei e Hugo sono la cosa più bella che il nostro amore abbia creato e ne sono immensamente felice» disse il rosso.

Hermione Weasley deglutì con troppa foga, cercando di rimandare indietro le lacrime che volevano uscire a tutti i costi dagli occhi. «Oh, Ron» sussurrò quieta.

«Mione» rispose lui sempre con un sussurrò, la riccia lo fissò negli occhi blu elettrico che brillavano ogni giorno di più e disse lentamente «Non saranno gli unici».

«Che?» chiese Ron non riuscendo a cogliere il senso della frase.

«Questa volta evita di gridarlo ai quattro venti … sono rimasta incinta»

Confusione. Gioia. Sbalordimento. Preoccupazione. Tristezza.

«E’ mio, giusto?» le chiese Ron.

«Miseriaccia, si! Di chi vuoi che sia: Viktor Krum?» esplose lei indignata, stringendo le braccia al petto.

Felicità.

«PER TUTTI I BOCCINI DEL MONDO, è MERAVIGLIOSO!!!» ululò Bilius gettandole le braccia al collo e baciandola velocemente, prima di esplodere in un altro urlo di approvazione.

Hermione prese il volto dell’uomo tra le mani, riacquistando la sua completa attenzione, poi affermò «Sai, sei sporco proprio qui» e gli passò un dito sulla guancia.

Ron fece un largo sorriso prima di risponderle «Tu hai proprio bisogno di rivedere le tue priorità»

E si baciarono, come la prima volta, curiosi di assaporare le labbra dell’altro e di scoprire cosa gli avrebbe riservato il futuro.

Un futuro che avrebbero vissuto insieme.

 

 

 

 

 

 

 

Fine! :) spero che tutta la storia vi sia piaciuta! Secondo me Herm e Ron faranno altri bambini, si! Non ci la vedo la Weasley con solo due figli … anche perché Ron è cresciuto con una marea di fratelli e lei è stata figlia unica quindi non penso che lascerebbero Hugo e Rose da soli! :D (si ho la mania di mettere incinta Hermione è.è) Grazie a voi 24 che avete seguito questa storia, a voi 7 che la preferite e voi 4 che la leggerete poiché inserita nelle ricordate. Un abbraccio alle ragazze che hanno recensito questa fanfic!

Un appello! Se vi è piaciuto il mio modo di scrivere vorrei che leggeste (e commentaste) queste due mie nuove storie: la prima è una serie con protagonista Roxanne Weasley (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=875481&i=1) e l’altra è una one shot.

Di quest’ultima vi metto la descrizione prima di aprirla:

Se James e Piton non fossero gli unici innamorati di Lily Evans?
I una scuola dove innamorarsi è facile come lanciare incantesimi: Ritroveremo una nostra vecchia conoscenza innamorata della persona sbagliata. Incapace di rivelare le sue vere emozioni a Lily, terrà tutti all'oscuro di quello che lo tormenta. Un foglio di pergamena è l'unico custode del segreto ma ... Se fosse un malandrino l'innamorato?

(http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=875485&i=1).

Ecco fatto, ora è tutto veramente finito. Grazie ancora, davvero.

E per l’ultima volta…

Buongiornoavederci, Ash.

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