Fast Six

di vale ronron
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Finalmente liberi ***
Capitolo 2: *** Chi sarà il vincitore ?! ***
Capitolo 3: *** Femminuccia o maschietto !? ***



Capitolo 1
*** Finalmente liberi ***


E cosi eravamo finalmente liberi, liberi…. dalla minaccia  di  Hobbs e dei suoi agenti, liberi.. di avere una vita tutta nostra una vita  libera e  di felice, infatti io non mi  ero mai sentita cosi felice in vita mia stavo benissimo con me stessa e  mi sentivo al settimo cielo  finalmente eravamo tutti liberi, io Dom, Brian, Roman e tutti gli altri della squadra,  potevamo vivere felicemente. Io e il mio Brian avevamo comprato una casa nel litorale del mare della Germania non distante dalla grande caotica città di Monaco. La nostra casa era fantastica molto accogliente  con numerose stanze e sopratutto con una bellissima vista su tutto il mare, i tramonti visti dalle varie stanze  erano fantastici, la casa era circondata da sabbia e da numerose palme, sembrava di essere in paradiso, il mio paradiso. Sussultai, presa dai miei pensieri non mi accorsi che l’ amore della mia vita, Brian aveva più volte cercato di attirare la mia attenzione , infatti mi ero per cosi dire imbambolata nei miei pensieri, mentre ero  seduta  nella sdraio in spiaggia ad ammirare il mare. Mi voltai verso di lui  con un sorriso, come dire , a 32 denti, lui ricambio con il suo fantastico sorriso si avvicino mi accarezzo una guancia e mi bacio. Se prima ero in paradiso ora non so nemmeno descrivere dove mi potevo trovare…., adoravo il modo in cui mia baciava, adoravo il modo in cui mi teneva stretta tra le sue braccia, mi sentivo sempre amata e protetta da lui, dalle sue forti braccia che sapevo mi avrebbero  sempre  protetta. Terminato il fantastico bacio scambiatoci ci sorridemmo di nuovo e lui mi tocco il ventre e delicatamente si avvicino col viso ad esso e sussurro con la sua voce seducente: - hey piccolina o piccolino  di mamma e di papà come va ?-. è buffo lo so  ma mi diverto  troppo a vedere Brian k cerca di comunicare con la bambina o col bambino, e già  non abbiamo la minima idea se sia maschio o femmina infatti abbiamo deciso entrambi di non volerlo sapere….certo questo implicava dei piccoli problemi come il colore della stanzetta o dei vestitini e di tutto l occorrente, ma da bravi  amanti del rischio e del pericolo, avevamo scelto cosi. Comunque uscendo dai miei pensieri e ritornando alla realtà senti un movimento al interno della mia pancia, infatti il secondo amore della mia vita aveva per cosi dire risposto al suo papà scalciando dolcemente col suo piccolo piedino, nel punto esatto dove Brian teneva la sua forte e vellutata mano, ero emozionatissima come l ho era anche Brian come sempre d'altronde. Questi erano i nostri  magici momenti indimenticabili. Al improvviso Fummo destati dalle nostre emozioni da un rombo di auto proveniente dal vialetto d entrata. Io e Brian ci guardammo incuriositi, poi lui  mi aiuto ad alzarmi dalla sdraio e andammo a vedere chi fosse arrivato. Con grande nostra sorpresa e con grande nostra gioia il rumore che avevamo sentito apparteneva alla macchina  di Dom  infatti lui è la sua nuova fidanzata Elena ,  erano venuti a trovarci. Dom e Elena scesero dalla macchina e ci vennero a salutare, è stata una fantastica sorpresa e poi avevo una voglia matta di rivedere il mio fratellone Dom era da un pò che non lo vedevo, però c ‘eravamo sempre tenuti in contatto tramite i telefoni o il computer, infatti lui non stava con noi , ma si era stabilito in città a monaco insieme ad Elena  che continuava a fare la poliziotta mentre Dom si era trovato un lavoretto da svolgere in un garage tanto per passare tempo diceva lui, ma la verità era che lui non poteva sopravvivere senza essere circondato dal grasso e dai motori delle macchine, d’ altronde era lo  stesso malessere di Brian, che aveva tentato li leviare trasformando il nostro garage in una piccola auto officina privata. Tornando a Dom questo era il motivo principale che lo aveva spinto ad abitare in città anche per seguire meglio  le solite gare grandestine che si svolgevano di notte nelle strade di monaco . –ehy ci avete fatto una grandissima sorpresa ragazzi – disse Brian –che bello vedervi - , -si e proprio bello vedervi –dissi io soffermandomi ad abbracciare Dom – Hai un bel pancione sorellina !! sei ingrassata molto in questo periodo dovresti mangiare di meno !! -disse Dom con tono scherzoso io gli risposi con un sorriso toccandomi il grande pancione –e già- risposi –pero è sempre stupenda non è vero Dom -disse  Brian  avvicinandosi a me per abbracciarmi – certo che lo è, lo è sempre stata – rispose  Dom con il suo solito sorriso furbo. Io e Brian li facemmo accomodare io ed Elena ci mettemmo in spiaggia sedute sulle sdraio  ad osservare il mare e a chiacchierare del più e del meno, invece Dom e Brian si misero in veranda a gustarsi due corona e sicuramente a parlare di macchine. 
 
 
 -Allora Dom come ti vanno le cose giù a Monaco ? – domandò Brian a Dom  mentre prendeva due corone in frigo per poi portarle in veranda dove Dom si era seduto a guardare le due donne che parlavano allegramente –Abbastanza bene, ho il solito lavoretto del auto officina….perora –aggiunse con il suo sorrisetto –sputa il rospo –disse Brian mentre assaporava la corona sulla sedia accanto a quella di Dom  -te ne parlerò al momento opportuno, quando ce ne sarà bisogno – rispose Dom – piuttosto è la prima volta che vedo Mia cosi felice – continuò Dom –è  perchè siamo liberi  - spiego Brian –è già -  assenti Dom. Nel frattempo Brian volse lo sguardo verso le macchine posteggiate nel viale e disse –voglio la rivincita – si? –disse Dom –si –assenti Brian –niente scommesse solo io e te una volta per tutte – continuò Brian –e un'altra sconfitta potrai sopportarla ? domandò  Dom – col suo famoso sorrisetto – e tu ? – rispose Brian – d’accordo O’ Conner vediamo che sai fare !!! -.    
                                                                                                                     
   Nel frattempo che  le ragazze parlavano dei loro uomini e dei loro passatempi preferiti e delle vite degli altri componenti della banda k se la spassavano per monaco ognuno con il proprio bottino, furono  ridestate da Dom e da Brain che si erano avvicinati per avvertirle che si sarebbero allontanati, Elena dopo aver scambiato un bacio con Dom disse –d’accordo ci vediamo dopo allora – Mia invece che aveva notato gli sguardi eccitati dei due ragazzacci li guardo con uno sguardo apprensivo e gli intimo di stare attenti e di non fare cavolate. Dom e Brian si guardarono e si scambiarono un sguardo furbo dopodiché  si avvicinarono a lei e la salutarono dicendogli di stare tranquilla e che avrebbero fatto i bravi ragazzi e che sarebbero tornati presto.
  

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Capitolo 2
*** Chi sarà il vincitore ?! ***


   Oh si questa e la volta buona me lo sento Finalmente,  eh si finalmente e l’ aggettivo appropriato , avremmo  scoperto chi fosse tra noi due il migliore, il più veloce e stavolta senza scommesse o favoreggiamenti  e senza gli altri della squadra solo io e lui nello scontro finale…questa volta sono sicuro,sono sicuro di farcela ,sono sicuro ansi sicurissimo di tagliare il traguardo prima di lui sarò  tutto uno con la macchina io, la macchina e il traguardo non penserò a nient’ altro tranne a questo, seguirò attento con l’ udito i giri del motore e sentirò l’ adrenalina salirmi nelle vene con l’ aumentare della velocità e della potenza della macchina. Ecco ci siamo abbiamo trovato una strada periferica poco trafficata ma non priva di semafori distanti fra loro precisamente di un  quarto di miglio, proprio quello che cercavamo. Bene, la pista ce, le macchine ci sono i piloti anche e il semaforo è appena diventato giallo, è ora di mettersi in posizione. Stavolta me lo sento vincerò io, ormai manca poco, il semaforo dal giallo è diventato rosso, mi volto sicuro di me stesso verso Dom gli lancio uno sguardo di sfida e lui fa lo stesso sfoggiando sempre quel suo sorrisetto, ma stavolta non mi faccio intimorire- sei proprio sicuro O’Conner !? se vuoi siamo ancora in tempo per fermarci - mi sentì dire da Dom –Un vero pilota non si arrende mai davanti agli ostacoli pensa sempre e solo a uscirne vincitore -  gli risposi –mi sembra che questo me lo abbia insegnato tu no?- gli feci notare. Ma ormai non c’ era più tempo per parlare era tempo di correre, cosi volsi lo sguardo verso il traguardo e so che Dom fece lo stesso, stavolta mi sentivo davvero motivato a vincere era proprio la volta buona, ormai mancavano pochi minuti allo scattare del verde del semaforo, se non pochi secondi, ma al improvviso mi squillò il cellulare non sapevo se rispondere o no,  a momenti sarebbe scattato il semaforo ma qualcosa mi diceva di dover rispondere e in modo molto scocciato ma non poco veloce risposi al cellulare-pronto- BRIANNNNNNNNNNNNNN – l’ urlo quasi mi fece  saltar via  il telefono dalle mani, agitato risposi a Mia e senza pensarci  contemporaneamente spensi  il motore del’ auto –Mia che succede ?!?!? – Brian vieni subito quiiiiiii ho le doglieeeee – Mia continuava a gridagli  istericamente al orecchio, non facendolo parlare e ad un certo punto senti un rumore strano dal altra parte della cornetta, infatti Elena aveva strappato il telefono ha un insolita,  isterica  e molto nervosa Mia,- Brian sono Elena vai a casa prendi la borsa con l occorrente, che credo di aver capito come mi ha detto urlando Mia, si dovrebbe trovare nel’ armadio della vostra camera da letto e raggiungici subito!!!!- gli riferì un abbastanza alterata  Elena -anzi ancora meglio manda Dom a prenderla e tu raggiungici subito in ospedale, ti prego non ce la faccio più – disse supplichevole Elena  dopo l’ ennesimo lamento isterico di Mia –penso che solo tu puoi  farla tranquillizzare, ti prego cerca di essere veloce-  aggiunse riattaccando subito il telefono ad un sconcertato e confuso Brian. Non ci capiva più niente e soprattutto non aveva avuto la possibilità di dire niente, era rimasto come un pesce lesso con il cellulare ancora appoggiato nel orecchio, ad un certo punto si senti bussare al finestrino, si girò verso di esso e si accorse che ha farlo era stato un Dominic Toretto, impossibile ma vero più sconcertato e sconvolto  di lui. –Che diavolo ti è saltato in testa O’ Conner !?!? –  gli intimò Dom nel momento esatto in cui Brian analizzò la situazione e soprattutto nel momento esatto in cui si rese conto del fatto che non aveva tempo da perdere, e che doveva fare una delle gare più importanti della sua vita, cioè decollare prima possibile davanti la porta del ospedale dove si trovava la sua Mia.  Così accortosi non senza sorpresa di possedere ancora l’ uso della parola, spiegò velocemente a Dom l’ accaduto e si diresse in tutta fretta al’ ospedale, mentre Dom in fretta e furia si avviò  a casa a  prendere la borsa.                                                                                                                         
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  

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Capitolo 3
*** Femminuccia o maschietto !? ***



 Certo che la vita è strana un attimo prima stavo correndo per vincere contro  Dom e adesso stavo correndo contro il tempo. Infatti sfrecciavo nel traffico cittadino di Monaco a tutta velocità con la mia Nissan GT-R . Non volevo assolutamente, rischiare di arrivare troppo tardi e di non poter stare vicino a Mia, nel momento più felice della nostra vita, cioè la nascita del nostro bambino o della nostra bambina, non volevo che lei affrontasse questo da sola. Volevo che sentisse la mia presenza costante vicino a lei, volevo stringerle la mano e farle coraggio. Non me lo sarei mai perdonato se non fossi arrivato in tempo per entrare in sala operatoria con lei.
 

NEL FRATTEMPO
 
Non ci posso credere……non ci posso davvero credere, ma come è possibile !?!? è stato sempre con me a casa, le poche volte che si è allontanato senza portarsi me dietro sono state rare, e proprio quando avevo più bisogno di lui perché  mi erano iniziate  le doglie, e ci mancava poco che si aprissero le acque, lui non c’ era?!?!. Incredibile nemmeno a farlo apposta ma porca miseriaccia…… non voglio che succeda senza di lui non mi sento per niente tranquilla, ho una paura tremenda, forse l’ avrei avuta anche se avessi avuto lui vicino, ma sono sicura che la sua presenza mi avrebbe almeno relativamente rassicurata. Ed è cosi che per l’ ennesima volta urlai
 < Brian porca miseria dove diavolo ti sei cacciatoooo >,
 ma io non lo so, proprio oggi tu e mio fratello dovevate fare questa maledetta gara non potevate spostarla ad un altro giorno!?!?.
Lo so che questo modo di comportarmi non e da me ma all’ improvviso mi sono crollate a dosso tutte le paure e le insicurezze che non avevo avuto prima di questo giorno, non so perché è successo così anche perché questo e un giorno bellissimo il giorno in cui nasce il mio bambino, frutto del’amore mio e di Brian. Comunque questo non bastava a togliere  la mia insensata voglia di urlare, e soprattutto di picchiare qualcuno. Volsi il mio sguardo verso un ormai esasperata  Elena e mi ritrovai a  meditare su di lei, da quando ero rimasta incinta era una cosa che facevo spesso mi piaceva meditare sulle cose o sulle persone comunque ritornando a Elena  non so, io penso che, si beh   Elena era una brava,  buona, e bellissima ragazza ma secondo me lei non è proprio adatta per Dom o forse più che un problema di adatta o no il vero problema è che lei  non è la nostra Letty…….. oh Letty quanto mi manchi, per me eri come una sorella e quando sei morta ti sei portata via anche un pezzo di me stessa e soprattutto ti sei portata un pezzo del cuore  di Dom, perchè il suo più grande amore sarai sempre e solo tu. Che grandissima tristezza … basta ho deciso se a nascere sarà una bambina proporrò a Brian di chiamarla Letizia in onore di Letty la persona più vicina che io abbia avuto ad una sorella. All’  improvviso i miei pensieri furono ridestati dall’ ennesima doglia più forte delle altre e dalla mia ennesima imprecazione, interrotta dall’ ingresso del dottore e dei paramedici

 < signorina, allora la sala operatoria e pronta e il suo travaglio e terminato lei e pronta per mettere al mondo  il suo bambino> mi disse il dottore avvicinandosi a me con una sedia a rotelle seguito dai paramedici e aggiunse
 < su signorina Toretto si sieda sulla sedia e non si preoccupi la aiuteremo noi ad alzarsi> io lo guardi scandalizzata e gli risposi
 < che cosa ?!?! io non ci entro neanche per sogno  in quella stanza senza Brian ve lo potete dimenticare !!!> ,
< mi dispiace signorina Toretto ma lei deve subito entrare in sala operatoria >
mi rispose con tono autoritario e irremovibile.
Stavo giusto per rispondergli per le rime quando al’  improvviso come in un’ apparizione compare Brian dall‘ uscio della porta. Se non fossi stata così felice di vederlo gli e le avrei dette di tutti i colori, ma  questo di certo non toglie il fatto che gli e le posso dire alla fine di questa avventura.
 
 

DUE ORE DOPO      
(DOM)
                                
Quella attesa era estenuante… erano passate circa due ore da quando ero arrivato all’ ospedale  portando la borsa di Mia a Elena e chiedendole se c’ erano novità sentendomi rispondere di stare tranquillo e che perora non c’ era nessuna novità e che era entrata in sala operatoria da neanche una ventina di minuti. Ora non so quanto precisamente ci stia una donna a dare la luce ma penso che due ore bastino e avanzino no ?!.....ma da come stavano procedendo le cose sembrava che il o la piccolo\a O’conner non la pensasse così.  Beh comunque spero proprio che non abbia preso dal padre, se no come si usa dire saremo  conciati per le feste e per le settimane !!!!. Ed ecco che dopo due ore di inquietante e preoccupante attesa vedo uscire dalla sala operatoria un dottore e dietro di lui un uomo con un camice verde i capelli biondi e gli occhi azzurri e un esserino  dormiente
in braccio.

< Amore di papà ti presento lo zio Dom > mi si avvicinò Brian porgendomi emozionato il piccolo frugoletto nascosto dalla copertina,
< Dom ti presento la tua nipotina….Letizia >.    
 

 
 

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