Piacere Hermione Granger, studiosa, responsabile ... e un pò incinta

di lunalba
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Notizia inaspettata ***
Capitolo 2: *** Pensieri e confusione ***
Capitolo 3: *** il re dei pannolini ***
Capitolo 4: *** Rivelazioni ***
Capitolo 5: *** Avvisetto ='( ***
Capitolo 6: *** prima ecografia ***
Capitolo 7: *** Il primo passo ***
Capitolo 8: *** Ossessioni ***
Capitolo 9: *** Maledette voglie! ***
Capitolo 10: *** Incidenti e Decisioni ***
Capitolo 11: *** Sorprese svelate ***
Capitolo 12: *** Inviti ... e sorprese! ***
Capitolo 13: *** Alla scoperta del mondo babbano! ***
Capitolo 14: *** Zucchero e Miele ***
Capitolo 15: *** Preparazioni, cene, e... ***
Capitolo 16: *** Famiglia... ***
Capitolo 17: *** Love, tears, sleepless nights and...Gam gnam style ***
Capitolo 18: *** Il dolce e l'amaro ***
Capitolo 19: *** Quando tutto cambia... ***
Capitolo 20: *** Avviso!!! ***
Capitolo 21: *** Ritorno alla normalità ***



Capitolo 1
*** Notizia inaspettata ***


UNA NOTIZIA INASPETTATA

 

Hermione era chiusa nel piccolo bagno della scuola e continuava a fissare la piccola lineetta blu.
Una parte di lei era contenta ma, certo, l’altra aveva paura e neanche poca.
Stranamente quella sera nel bagno delle ragazze non volava una mosca, nessuna coppia che si incontrava di nascosto per amoreggiare un po’ e nessuna traccia di Mirtilla mal contenta pronta a prenderla in giro per la sua agitazione.
Era sola, completamente sola. E forse questo era un bene visto il fatto che da un lato si sentiva… imbarazzata. Ma dall’altro avrebbe voluto qualcuno di fianco pronto a prestare la propria mano per metterla a disposizione delle sue, sudate, agitate e bisognose di stringere con tutta la forza possibile qualcosa.
Era troppo presto. Era troppo inaspettato. E loro… loro erano troppo, troppo giovani ed impreparati. Riabbassò la testa e ricontrollò quella linea, ma era sempre li e non sarebbe certo scomparsa. Non si sarebbe trasformata .
Positivo.
Una parola bella in molti casi. Ma tutto, naturalmente, dipende dalle condizioni, e stavolta questa parola rappresenta qualcosa di enorme, di gigantesco, ma allo stesso tempo qualcosa di piccolissimo.
Un bambino.
Un piccolo bambino all’interno della pancia di una ragazza.
Era… impensabile per Hermione. Eppure avrebbe dovuto abituarsi all’idea perché quella linea azzurra insisteva ad urlare e a gridare. Ed urlava solo una cosa: incinta.
Lei era Hermione Jane Granger. Ed ora era incinta.
I conti tornavano, non poteva essere niente di magico, nessuna pozione o incantesimo andato storto e nessuno scherzo stupido e di cattivo gusto. Sapeva, lo sentiva che era incinta.
Dopo minuti interminabili decise di rassegnarsi, rimanere ancora da sola a disperarsi era soltanto inutile. Prese un sospiro ed uscì dal bagno.
I corridoi erano bui e silenziosi, tutti gli studenti erano andati a dormire. Decise che per quella sera poteva smettere di perlustrare i corridoi, nessuno studente sarebbe uscito con quel freddo. Lentamente si diresse verso il parco avvicinandosi alle fredde panchine in pietra.
Improvvisamente qualcosa si posò sugli occhi della riccia che stava per urlare, quando qualcuno parlò.
- Zitta, sono io! – sussurrò la voce di Fred a pochi centimetri dal suo orecchio.
Hermione sospirò, aveva avuto paura che fosse qualche professore. Si voltò a guardare il fidanzato, bello come sempre, che la stava osservando sorridente ma anche un po’ preoccupato di trovarla all’aperto a quell’ora della sera.
- Ehi come è andata la giornata? – chiese trattenendo le lacrime. Voleva sforzarsi di sembrare normale ma proprio non ce la faceva. Doveva parlargliene, doveva dirglielo. Infondo… Fred era il padre. Era il futuro padre e doveva essere il primo a saperlo.
- Hermione c’è qualcosa che non va? – le chiese agitato il ragazzo vedendo gli occhi lucidi di Hermione, e andando poi a sedersi affianco a lei immediatamente.
La ragazza prese un respiro profondo.
- Aspetto un bambino- sussurrò mentre una lacrima le rigava il viso.
Con la coda dell’occhio la riccia giurò di aver visto il viso di Fred sbiancare all’improvviso ed di aver visto anche qualche capello rosso diventare grigi come per magia.
- Tu … tu… -
- si io? – lo incoraggiò Hermione.
- Tu… COSA? – Ed ora il viso non era più bianco, ma rosso come i capelli.
- Aspetto un bambino … - ripeté la ragazza ormai in lacrime.
- Aspetti chi? Che bambino?-
- Insomma Fred! Noi aspettiamo un bambino! Sono incinta! Ti ricordi qualche settimana fa … quando noi abbiamo …. Insomma Fred sono incinta … I-N-C-I-N-T-A! – urlò la ragazza
- Tu … sei … incinta? – chiese il rosso sbiancando
- Si … forse è meglio se ti siedi, mi sa che sei sotto shock – propose Hermione sospirando.
Il ragazzo fece per sedersi ma visto che la panchina era di fianco a lui e non dietro, cadde a terra.
- Intendevo di sederti sulla panchina! –
- Ma tu mi hai detto di sedermi e io pensavo che c’era la panchina dietro di me! – borbottò alzandosi
- Fred, sono seria …. Che facciamo ora? –
- Ma è una bellissima notizia! Un bambino! È meraviglioso!- urlò Fred prendendo in braccio la ragazza e facendola volteggiare.
- Si … ma siamo giovani … andiamo ancora a scuola!-
- Non importa! Hermione un figlio è sempre una cosa stupenda! Avremo un figlio, un figlio nostro!-
- Già … Fred promettimi che non mi abbandonerai … che non CI abbandonerai … -
- Lo prometto-



STORIA SCRITTA A 4 MANI DA BIKA95 E JENNYVAVA.
OGNI CAPITOLO RACCONTERà UN MOMENTO PARTICOLARE DELLA GRAVIDANZA DI HERMIONE, CI SARANNO MOMENTI BELLI E MOMENTI TRISTI. NEL PROSSIMO CAPITOLO VEDREMO QUANDO I NOSTRI PROTAGONISTI DARANNO LA NOTIZIA AI GENITORI, COME LA PRENDERANNO? FIDATEVI NE SUCCEDERANNO DELLE BELLE XD
SPERIAMO CHE VI PIACCIA E FATECI SAPERE SE VALE LA PENA CONTINUARLA
A PRESTO

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Capitolo 2
*** Pensieri e confusione ***


PENSIERI E CONFUSIONE

 

Hermione si aggirava per i corridoi. Mentre gli altri studenti chiacchieravano tranquilli,lei continuava a pensare a quella lineetta blu che le avrebbe cambiato la vita. Certo, sarebbe stato difficile, ma Fred l’aveva rassicurata promettendole che sarebbe rimasto sempre al suo fianco. Mentre questi pensieri le vorticavano in testa, notò due ragazze che ridevano felici e non poté fare a meno di pensare che lei non avrebbe più avuto la spensieratezza dei suoi 17 anni,  mentre quelle ragazze sarebbero state impegnate a superare i M.A.G.O, lei sarebbe stata impegnata a cambiare pannolini e a riscaldare biberon.  Era questo che voleva per il suo futuro? No, certamente aveva altri programmi, ma ormai questo bambino c’era e lei non poteva ignorarlo, ne rinunciarci perché sentiva che era una parte di lei. Ad un tratto una chioma rossa attirò la sua attenzione e la voce di Ginny la fece distogliere dai suoi pensieri

-         Ehi Hermione non indovinerai mai cosa mi è successo!-

-         Dimmi .. – esclamò la riccia distrattamente

-         Harry finalmente mi ha chiesto di uscire!-

-         Fantastico – rispose con poco entusiasmo Hermione.

Ginny troppo euforica non notò lo strano comportamento dell’amica

-         Andremo alla festa di Calì, pensavo di mettere il vestito azzurro cosa ne dici?- poi senza attendere risposta continuò

-         Tu potresti mettere il tubino nero, ti  sta benissimo!-

“ lo potrò mettere ancora per poco, tra qualche mese non ci entrerò più” pensò la mora immaginandosi con il pancione

-         Si, credo che indosserò quello …. – disse poi ad alta voce

La conversazione fu interrotta dall’arrivo  della professoressa McGranitt

-         Signorina Granger potrebbe seguirmi nel mio studio? avrei bisogno di parlarle-

-         Certo professoressa …. Ci vediamo dopo Ginny – rispose Hermione allontanandosi  dall’amica.

Mentre seguiva la professoressa pensò a quello che avrebbe pensato una volta saputa la notizia. Sicuramente non se lo sarebbe mai aspettato, almeno non da lei che era sempre stata la prima della classe, la studentessa modello che non trasgrediva mai a una regola, e ora quella stessa studentessa aspettava un bambino. Cosa avrebbero pensato di lei? Harry, Ron, Ginny, i professori, gli altri studenti…L’avrebbero guardata in modo diverso … li avrebbe delusi

-         Prego si accomodi signorina Granger … -

-         Volevo chiederle se stasera poteva fare lei la ronda perché il sign. Malfoy ha l’influenza … - continuò quando la ragazza si fu seduta

-         Certo … non c’è problema … - ma mentre stava parlando un attacco di nausea la bloccò e salutando in fretta la McGranitt corse verso il bagno.

Era inginocchiata nella piccola toilette quando una voce alle sue spalle la face sussultare

-         Ti senti bene? – chiese Mirtilla Malcontenta

-         Si … dev’essere qualcosa che ho mangiato –

-         Davvero? Non è che per caso centra qualcosa con quel test di gravidanza che hai fatto ieri?-

Hermione si alzò di scatto sorpresa

-         Come fai a saperlo?-

-         Questo bagno è mio … so tutto quello che succede qui dentro -spiegò il fantasma facendole l’occhiolino

-         Fantastico … bè tanto presto dovrò abituarmi alle occhiate della gente … - sbuffò la ragazza

-         Ci credi? Hermione Granger incinta! – continuò con gli occhi lucidi

-         Ma da quando Hermione Granger si preoccupa del giudizio degli altri? –

-         Da sempre, ma fino ad adesso ho saputo nasconderlo-

-         Non preoccuparti delle occhiate degli altri … sono invidiosi,  anche io lo sarei perché significa che tu e quel bel fusto del Weasley avete fatto … -

-         Mirtilla! – la interruppe Hermione arrossendo

-         Che c’è? Anche se sono morta so come funziona!.-

La ragazza uscì dal bagno scuotendo la testa divertita, quando una mano si appoggiò sulle sue spalle

-         Ehi amore come stai?- chiese Fred alludendo alla pancia

-          Bene … - rispose titubante … poi prendendolo per mano aggiunse più sicura:

-         Benissimo .. ora che sto con te va molto meglio –

E guardando le loro mani intrecciate capì che non era sola, e che insieme a lui avrebbe potuto affrontare tutto.

 

 

CIAO A TUTTI, PRIMA DI TUTTI RINGRAZIAMO CHI HA MESSO LA STORIA TRA LE PREFERITE, SEGUITE, RICORDATE E A CHI HA RECENSITO.

QUESTO CAPITOLO SI CONCENTRA SUI PENSIERI DI HERMIONE, MENTRE IL PROSSIMO PARLERà DI QUELLI DI FRED.

DOPO QUESTI PRIMI CAPITOLO INTRODUTTIVI INIZIEREMO A PARLARE DI ALCUNI MOMENTI DELLA GRAVIDANZA.

SPERIAMO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO.

PROBABILMENTE RIUSCIREMO A POSTARE UN NUOVO CAPITOLO DOMANI, SEMPRE CHE NON UCCIDA PRIMA JENNYVAVA XD

A PRESTO

BIANCA E VALENTINA

 

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Capitolo 3
*** il re dei pannolini ***


IL RE DEI PANNOLINI  

 

 

 

Fred era sdraiato sul letto a fissare il soffitto da minuti … forse ore, ormai aveva perso la concezione del tempo. “Sono incinta”, la frase di Hermione continuava a rimbombargli in testa. Un bambino avrebbe cambiato tutto, non ci sarebbe più stato tempo per gli scherzi, avrebbe dovuto assumersi delle responsabilità, sarebbe diventato padre! Fred Weasley padre … non avrebbe mai pensando di trovarsi in una situazione simile, davanti alla sua ragazza era riuscito a sembrare calmo e forte ma in realtà era spaventato a morte! Pannolini, biberon, notti in bianco … non erano cose che facevano per lui, insomma lui era il re degli scherzi! Mica il re dei pannolini! Cosa poteva saperne lui di come si cambiava un bambino!!!

Ricordava ancora quella volta in cui sua zia aveva lasciato la piccola Susan a lui e a George ed era stato un disastro! Per mettere un pannolino ci avevano messo mezz’ora e alla fine lo avevano messo storto, poi farla mangiare era stata una missione degna di James bond, appena avvicinavi il cucchiaio lei serrava la bocca e quando finalmente riuscivi a farla mangiare, tempo due minuti che ti vomitava tutto addosso. Per non parlare dei vari segni lasciati dai morsi e dai pugni di quelle pesti!

-         Ehi Fred!- disse George entrando nella stanza

-         Ciao- rispose senza distogliere lo sguardo dal soffitto

-         Qualcosa non va?- chiese guardando il gemello preoccupato

Il rosso sorrise leggermente, lui e George erano sempre stati in simbiosi, si capivano al volo e non si potevano nascondere niente.

-         Hermione è incinta!-

Inizialmente il gemello rimase perplesso, ma si riprese subito

-         Ahahah e di chi sarebbe? – chiese pensando che fosse uno scherzo

-         Non sto scherzando –disse alzandosi per guardare George in faccia

-         Bel lavoro fratello, hai fatto centro al primo colpo!-

Fred alzò gli occhi al cielo, era incredibile come riuscisse a sdrammatizzare anche in momenti seri

-         Quando l’hai saputo?- continuò sedendosi vicino al gemello

-         Ieri sera … A Hermione non l’ho fatto vedere, ma ho una paura fottuta … un bambino! George un bambino! Non sarò mai un bravo padre! Non so neanche come si faccia il padre!–

-          Ricordati che sei un Weasley, noi siamo bravi in tutto! –

Fred abbasso lo sguardo amareggiato

-         Avanti Fred, non sarete soli, ci saremo sempre noi! Ci sarà un vantaggio nell’avere 5 fratelli! E poi pensa a mamma … inizierà già a ricamare deliziosi completini da neonato! –

-         Si, quando avrà finito di squagliarmi vivo  - rispose sarcastico

-         Buongiorno!!!- urlò Ginny spalancando la porta

Fred salutò cercando si sembrare normale

-         Io vado a fare colazione … a dopo – disse uscendo seguito dallo sguardo comprensivo del gemello.

Stava camminando per i corridoi quando vide una chioma riccia davanti al bagno delle ragazze. Si avvicinò attento a non fare rumore e dolcemente appoggiò una mano sulla spalla di Hermione.

-         Ehi amore come stai? – chiese abbassando lo sguardo sulla pancia ancora piatta della ragazza

-         Bene … - Fred notò che sembrava titubante ma poi la vide sorridere e dopo aver intrecciato la mano alla sua aggiunse:

-         Benissimo … ora che sto con te va molto meglio –

Insieme andarono in sala grande dove già molti studenti avevano iniziato a mangiare. Si avvicinarono ai loro compagni e presero posto tra Harry e George

-         Buo ..ngior.. no rag..azzi – salutò Ron con la bocca piena

-         Buondì – rispose Fred riempiendosi il piatto seguito dalla sua ragazza

-         Ehi Hermione attenta a cosa mangi o nel giro di qualche mese diventerai una balena- scherzò George facendole l’occhiolino

Hermione quasi si strozzo e diventò tutta rossa , Fred doveva avergli detto tutto, si giro a guardarlo e vide che scuoteva il capo divertito

-         Non ascoltarlo … Sarai sempre bellissima – le sussurrò il rosso baciandola.

Fred si soffermò a guardare la sua ragazza, non si era mai sentito così felice in vita sua, sapeva che non avrebbe mai abbandonato ne Hermione ne il bambino ma non poteva nascondere che aveva paura, paura di sbagliare, paura di non essere all’altezza. Eppure sentiva che quel bambino era suo e che avrebbe fatto di tutto per essere un buon padre.

 

CIAO A TUTTI! ECCOCI QUI DI NUOVO! VORREI RINGRAZIARE FRANCYWEASLEY E FRAGOLINA_93 PER LE VOSTRE RECENSIONI, GRAZIE A VOI MI SONO TRATTENUTA DALL’UCCIDERE VALENTINA u.u

COME AVETE VISTO QUESTO CAPITOLO SI CONCENTRA SU FRED E SULLE SUE PAURE, NATURALMENTE NON POTEVANO MANCARE LE BATTUTE DI GEORGE! NEL PROSSIMO CAPITOLO VEDREMO SE FRED SOPRAVVIVRà ALL’IRA DI MAMMA WEASLEY.

ORA PER UN PAIO DI GIORNI NON AGGIORNEREMO ( COLPA DI VALENTINA CHE è RIMASTA INDIETRO CON LO STUDIO -.- ) PERò VENERDI DOVREMMO RIUSCIRE A SCRIVERE IL PROSSIMO CAPITOLO.

UN BACIO.

VALENTINA E BIANCA

 

 

 

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Capitolo 4
*** Rivelazioni ***


RIVELAZIONI

 

 

“Stai calma… Calma! Loro capiranno… forse”

pensò Hermione mentre mano nella mano con Fred si avvicinava al gruppetto di amici poco lontano. Ron come al solito stava mangiando una brioche con così tanta foga che se non lo avesse conosciuto avrebbe pensato che non mangiava da anni.

Ginny e George stavano giocando agli scacchi dei maghi, mentre Harry leggeva una rivista sul Quidditch e Luna, naturalmente, stava raccontando a Neville del Ricciocorno Schiattoso.

-         Sembrano di buon umore- disse Fred cercando di rassicurare con la sguardo Hermione, che sembrava quasi fosse pronta per andare al patibolo.

-         Ancora per poco … -rispose la ragazza sempre più agitata

-         Ehi ragazzi!!! – urlò Ginny accorgendosi di loro

-         Ehi tutto bene?- domandò il rosso cercando di sembrare naturale

-         Certo che si! Sto vincendo!- esultò Ginny entusiasta

-         Aspetta a cantare vittoria- rispose George concentrato sul gioco.

Hermione decise di non prolungare oltre la sua agonia e di non girarci troppo intorno. Alla fine dovevano dirlo, non serviva niente aspettare. Si fece coraggio e iniziò il discorso.

-         Ci dispiace interrompervi , ma dovremmo dirvi una cosa …. –

-         Siamo tutti orecchie!- la interruppe subito  George voltandosi verso di lei e fingendosi super incuriosito da quello che dovevano dirgli.

-         Io …. Noi … si, ecco … insomma …- Ecco! Tutto il coraggio che aveva racimolato se ne era andato così come era arrivato… era una cosa importante, voleva dirla con calma, con le giuste parole. Non poteva mica urlare tutta ad un tratto - Aspettiamo un bambino!-

Si bloccò immediatamente…  lo aveva pensato si… ma qualcuno lo aveva anche detto! Fred aveva appena dimostrato di avere il tatto di un orso polare!

Diede una gomitata al suo fidanzato.

-         Un po’ di tatto! – lo rimproverò

-         Tu non ti decidevi!  e poi in qualche modo bisognava dirglielo … - sussurrò lui.

-         Eh bravo … ma guardali ora!

I due ragazzi non sapevano se ridere o preoccuparsi della reazione degli amici, sembravano caduti in stato di shock, Ron aveva fatto cadere la brioche che stava mangiando ( cosa molto strana per lui ) Harry teneva lo sguardo fisso nel vuoto e Ginny era rimasta con una pedina a mezz’aria e con la bocca spalancata. L’unica che non sembrava sconvolta dall’affermazione del ragazzo  sembrava Luna che non perse tempo e iniziò a dire una delle sue solite frasi…

-         Sai che i bambini quando nascono sono pieni di nargilli? -  E continuò a dire cose che la ragazza non riuscì neanche a comprendere, poiché avevano dei nomi impronunciabili e Luna continuava a parlare in modo veloce. Sembrava proprio entusiasmata… non l’avrebbe mai capita.

-         Siete riusciti a fare andare 4 persone contemporaneamente sotto shock! Non è mica da tutti! complimenti- disse George che era piegato in due dal ridere

-         Non è divertente George!-  borbottò Hermione passando una mano davanti al viso di Ron, che finalmente si riprese e scattò in piedi andando velocemente davanti al fratello, prendendolo per il colletto

-         Che diavolo hai fatto!? Incinta? L’hai messa incinta! Come diavolo può essere successo!- urlò fuori di se, diventando improvvisamente più rosso dei suoi capelli.

Hermione non si aspettava certo una reazione cosi esagerata e si preoccupò che la situazione degenerasse. Invece George, che non si smentiva mai, si alzò e gli mise un braccio intorno alle spalle, facendolo staccare dal povero futuro padre.

-         Caro fratellino credo sia ora di spiegarti alcune cose… vedi due persone possono fare delle cose … quando sono soli… - iniziò George, spiegando al fratello come si concepisse un bambino.

-         So come si fa un bambino! – Ribattè Ron diventando ancora piu rosso

-         Non capisco come loro abbiamo potuto concepire un bambino!- continuò, ritornando a guardare in cagnesco Fred.

-         Dai la procedura è la stessa – esclamò Fred cercando di smorzare la tensione.

Ron sbuffò e continuò a parlare.

-         Ma … ma Hermione è la mia migliore amica e tu … tu sei mio fratello! –

-         Diventerò zia!!!- urlò improvvisamente Ginny interrompendo la discussione

-         Le darete come secondo nome il mio nome?- continuò con gli occhi che brillavano dalla felicità.

-         No, perché sarà un maschio!- intervenne George sicuro della sua affermazione

-         Nono! Sarà una femmina! E nel caso molto ma molto molto molto improbabile che sia un maschio lo chiameranno… Gino... si Gino! Almeno le prime due lettere corrispondono al mio nome! –

-         Stai scherzando vero? – le rispose George guardandola come se fosse una pazza.

 

-         Direi che l’hanno presa bene dopotutto- sussurrò Fred abbassandosi all’altezza dell’orecchio della fidanzata.

 

-         Diciamo di si – gli rispose la riccia.

 

-         Hermione sorrise nel guardare in suoi amici, Neville e Harry erano ancora un po’ imbambolati, Ginny e George litigavano sul sesso del bambino e Ron si tormentava la testa non capacitandosi che la sua amica fosse incinta.

-         Adesso manca solo una cosa … -

-         Dirlo ai nostri genitori!- finì la frase Hermione.

I due ragazzi di abbracciarono ridendo, continuando a osservare i loro strambi amici.

 

I giorni passarono e in breve tempo arrivò natale. Dovevano tutti riunirsi a casa dei Weasley per il pranzo della vigilia … era il giorno! Il grande giorno delle rivelazioni per i loro genitori!

 

Hermione si guardò un’ultima volta allo specchio, Ginny l’aveva costretta a indossare un vestito rosso che arrivava sopra le ginocchia e un paio di scarpe nere con il tacco, affermando che per un’occasione speciale ci voleva un vestito speciale.

-         Ginny con questi tacchi non riuscirò a scappare dalla furia dei miei genitori!- borbottò barcollando verso la porta

-         Avanti Herm, vedrai che la prenderanno bene- la tranquillizzò l’amica

-         Sarà… ma non ne sono poi così convinta sai? –

-         Come sei negativa – le rispose la rossa scuotendo la testa.

-         Sono realista – ribattè.

Le ragazze finalmente pronte, scesero al piano di sotto. Molly aveva imbandito una tavola strapiena di deliziose pietanze,  Arthur stava parlando con i signori Granger sulle spine e le televisioni babbane e tutti i loro amici erano già seduti a tavola.

Hermione incrociò lo sguardo di Fred, indossava un paio di jeans scuri e una camicia azzurra, con un solo sguardo le trasmise sicurezza e amore e le fece segno di sedersi vicino a lui.

-         Hermione!  Ginny! siete bellissime!- si complimentò mamma Weasley vedendole.

-         Già Hermione ti conviene usarlo adesso quel vestito, non vorrei  che mettessi su qualche chilo- scherzò George beccandosi un’occhiata da parte di Molly, non riusciva a stare in silenzio neanche in questa occasione.

-         George ricorda le buone maniere, e poi la nostra Hermione ha una linea perfetta- ribattè mamma Weasley contrariata.

-         Ancora per poco- borbottò Ron incrociando le braccia. Non aveva ancora digerito l’idea che la sua migliore amica, la ragazza che conosceva da cosi tanti anni e che aveva visto crescere stesse diventando mamma … e suo fratello stava diventando padre! Era l’ultima cosa che si sarebbe immaginato.

-          Cosa vorresti dire figliolo? – Chiese Molly non capendo il senso di quell’affermazione

-          Lascialo stare mamma, sai che ha sempre qualche motivo per tenere il muso, ormai dovresti sapere che tuo figlio è strano forte – disse Fred fingendo una risatina. Avrebbero avuto tutto il tempo di scatenare l’ira di sua madre e di suo padre, non serviva affrettare il tempo… avrebbe aspettato di aver mangiato almeno il dolce… o magari anche dopo… molto dopo! Almeno il pranzo della vigilia sarebbe passato tranquillo… Ma Fred si sbagliava…

Quando finalmente la signora Weasley iniziò a portare in tavola gli antipasti, cominciarono tutti a mangiare e a parlare tra di loro. Naturalmente non mancarono mai le solite battutine e i doppi sensi non molto appropriati che trapelavano dalla bocca di George in continuazione. Aveva persino dato il proprio piatto di lasagne a Hermione dicendole che serviva piu a lei che a lui e si era anche offerto, mentre Hermione e sua madre stavano sparecchiando la tavola, di prendere il posto di Hermione per “non farla affaticare”.

Ma la battuta peggiore arrivò quando Hermione disse di avere un po’ di nausea, a detta sua causata dal troppo mangiare,

-         Non sarai mica incinta! – le aveva detto “scherzando” facendo sbiancare il fratello. Per fortuna nessuno l’aveva preso sul serio.

 

Arrivò finalmente il momento del dolce, una squisita torta alla crema che Molly aveva preparato seguendo la ricetta di nonna Weasley. Sia Hermione che Fred sapevano che il momento in cui avrebbero dovuto dare la notizia si stava avvicinando, ma nessuno dei due osava introdurre il discorso.

Vedendo che nessuno dei ragazzi trovava il coraggio di parlare, George, pensò bene di parlare per l’ennesima volta in quella giornata, ma stavolta per aiutarli.

-          Fred… Hermione… sbaglio o dovevate dire qualcosa? – disse ammiccando verso di loro.

Fred sospirò facendosi coraggio. Era il momento.

In fondo era loro figlio… non lo avrebbero ucciso… giusto?

 

I signori Granger e i suoi genitori lo osservavano incuriositi. Di sicuro non si sarebbero mai aspettati quello che lui gli avrebbe detto tra pochi istanti.

-          Sapete bene che io e Hermione stiamo insieme da un bel po’ e che ci amiamo. So che sarà difficile accettare quello che vi dirò… ma spero che capirete e che ci darete una mano… - Iniziò sicuro di sé.

-          Ma come sei formale fratello, non sei un Ministro della legge che deve comunicare al popolo una nuova norma …- sussurrò per stemperare la tensione George.

 

-          Oddio tesoro cosa è successo!  - chiese la mamma di Hermione alla figlia.

-          Non vi vorrete mica sposare vero?! siete troppo giovani! – continuò agitandosi il signor Granger.

-          Nono non vogliamo sposarci…non ancora cioè… Oddio! Siamo incinti! Cioè lei è incinta io ho solo… ecco aspettiamo un bambino! –

Sia i signori Granger che i signori Weasley dopo pochi secondi di silenzio totale, scattarono in piedi e iniziarono a urlare contro ai ragazzi come dei pazzi furiosi.

-         Figlio degenere che caspita hai detto?! –

-         Stai scherzando vero?! –

-         No mamma non stiamo scherzando… - Disse Hermione mortificata

-         Siete degli irresponsabili!!! Non potevate stare più attenti??!!! –

-         Ha parlato  quella che ha avuto 6 figli… - borbottò George

-         Stai  zitto tu!!! – gli urlò contro la madre

-         Ma capite quello che avete fatto!! Vi siete rovinati la vita! – continuò verso i due “colpevoli”.

-         Melodrammatica… - parlò ancora George.

-         Ho detto di stare ZITTO!!!!

Hermione sentendo le due donne urlare iniziò a piangere e quando Fred se ne accorse si innervosì.

-         Non vedete che la state facendo agitare?!! Urlare non serve a niente! Lo sappiamo benissimo che siamo giovani, ma ormai questo bambino c’è e dobbiamo pensare a cosa è meglio per lui –

-         O per lei – Lo corresse Ginny, beccandosi un’occhiata omicida da parte della madre.

Vedendo le lacrime della ragazza, Molly capì che il figlio aveva ragione, urlare serviva solo ad agitare Hermione, e nelle sue condizioni, non era proprio il caso.

Sospirò calmandosi e si avvicinò alla ragazza abbracciandola.

-         Non piangere … non ce lo aspettavamo … ma vi staremo vicini, non sarete soli-

-         Grazie Molly … - disse Hermione, poi si alzò e andò vicino ai genitori

-         Mamma, papà … mi dispiace di avervi deluso … - sussurrò abbassando lo sguardo

-         Tesoro … non ci hai deluso, certo non è quello che avremmo voluto per te, non ora almeno, ma sei sempre nostra figlia e accetteremo le tue scelte, e poi sono contento che abbiate deciso di prendervi le vostre responsabilità- la tranquillizzò il padre abbracciandola.

Hermione guardò la sua famiglia, Molly, Arthur, i suoi genitori e i suoi amici e capì che lei e Fred non sarebbero mai stati soli, in fondo se erano sopravvissuti all’ira di mamma Weasley, sarebbero sopravvissuti a qualsiasi altra cosa.

-         Cosa?! Quando io prendo un brutto voto negli esami mi urlate dietro, mi mandate una strilettera, mi chiudete in casa e mi togliete la bacchetta! Loro vi hanno appena detto di aspettare un bambino e voi li abbracciate???- urlò Ron sempre più indignato.

Hermione scosse la testa divertita, mentre Fred con espressione orgogliosa disse:

-         Che ci posso fare se sono il preferito? E poi hai ragione, non dovrebbero arrabbiarsi se vai male a scuola, in fondo da una zucca vuota come te cosa ci si può aspettare?-

I due fratelli iniziarono a rincorrersi per la cucina come due bambini

-         E quello dovrebbe crescere un bambino? Hermione ti faccio le mie più sentite condoglianze- sospirò George fingendosi dispiaciuto.

Tutta la famiglia scoppiò a ridere e Hermione fù felice di essersi tolta quel peso ma si rese conto che la parte più difficile doveva ancora arrivare.

 

ECCOCI QUI! SCUSATE IL RITARDO MA SCRIVERE QUESTO CAPITOLO è STATO DIFFICILE. ABBIAMO INIZIATO SETTIMANA SCORSA MA POI ABBIAMO AVUTO UN BLOCCO E QUINDI ABBIAMO CONTINUATO OGGI.  

ACCUSE DI VALENTINA:

E’STATO DAVVERO UN LUNGO POMERIGGIO, BASTI PENSARE CHE ABBIAMO INIZIATO A SCRIVERE ALLE 16 ED ABBIAMO FINITO SOLO POCHI MINUTI FA (ALLE 21!).

IL MOTIVO? COLPA DELLA BIANCA, CHE CONTINUAVA A CANTARE CON LA SUA VOCE STONATISSIMA!  POI SI E’ ANCHE MESSA A PIANGERE PER UNA PUNTATA DI ROBIN HOOD,  LE è VENUTO MAL DI TESTA E HA INIZIATO A STRAPARLARE PER TUTTO IL POMERIGGIO DI UN FILM, DELLA SUA VITA E DEI SUOI ANIMALI (SOLO PER DARMI FASTIDIO MENTRE IO MI IMPEGNAVO A SCRIVERE QUALCOSA DI SENSATO U.U)

 

RISPOSTA DI BIANCA:

 

NON CREDETE A NIENTE DI QUELLO CHE HA DETTO QUESTA INGRATA QUA SOPRA.

1)    NON SONO STONATA … OK FORSE UN POCHINO, MA SOLO UN Po’ U.U

2)    IO HO SCRITTO LA STRUTTURA DEL CAPITOLO E QUINDI AVEVO DIRITTO DI SFOGARMI CANTANDO U.U

3)    LA PUNTATA DI OGGI DI ROBIN HOOD ERA DAVVERO TRISTE E NON è COLPA MIA SE A LEI NON PIACE QUEL TELEFILM

4)    IL MIO MAL DI TESTA è DOVUTO AL FATTO CHE L’HO SOPPORTATA TUTTO IL POMERIGGIO U.U

 

OK FORSE NON VI INTERESSANO LE NOSTRE DISCUSSIONI IDIOTE QUINDI ADESSO VI RINGRAZIAMO SERIAMENTE.

UN GRAZIE SPECIALE A CHI HA RECENSITO, CHI HA MESSO LA STORIA TRA LE PREFERITE,SEGUITE E RICORDATE.

CERCHEREMO DI AGGIORNARE IL PRIMA POSSIBILE.

UN BACIO

Bianca e Valentina

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Capitolo 5
*** Avvisetto ='( ***


Ciao a tutti =)

Ci dispiace per il piccolo ritardo, avevamo promesso che avremmo aggiornato presto, ma ci sano stati degli imprevisti.

Probabilmente lunedì o martedì troverete un altro capitolo.

Nel frattempo ci farebbe piacere sapere che nomi dareste voi al piccolo/a Weasley che nascerà. Abbiamo già delle idee ma come in ogni famiglia vogliamo sentire il parere di tutti, quindi diteci la vostra ;)   

Scusateci ancora per il ritardo.

A presto

Bianca e Vale

 

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Capitolo 6
*** prima ecografia ***


 

PRIMA ECOGRAFIA 

 

Nel mondo nascono centinaia di bambini,
belli, bellissimi …
forse anche perfetti, ma io di bambino volevo te.
Ti volevo perché eri mio,
nel bene e nel male eri mio figlio e io ti volevo.
Ti avrei amato perché saresti nato dalla mia carne,
avresti avuto il mio sangue..
e per me, bambino, saresti stato perfetto.

                    
 

La mente di Hermione stava ancora rielaborando le parole della dottoressa
- Mi dispiace non c’è battito- aveva detto tristemente, poi con un sorriso
malinconico aveva continuato.
- Sono cose che capitano alle prime settimane, però sei giovane e potrai avere molti
altri bambini-
Altri bambini? Hermione non voleva altri bambini, lei voleva quel bambino, il
suo bambino!
La ragazza non riusciva a distogliere lo sguardo dal monitor cosi  terribilmente silenzioso, cosi sbagliato. La foto del suo bambino, il bambino  suo e di Fred era ferma su quello schermo, si poteva distinguere il cuoricino fermo, immobile, morto.
Sua mamma e la signora Weasley erano in lacrime e cercavano di consolarla, il viso di George non era illuminato dalla gioia come era di solito, e Fred … Fred era immobilizzato, incredulo davanti a quella verità. Non avevano voluto quel figlio, non si sentivano pronti per diventare genitori, erano giovani … ma era loro figlio ed Hermione, se ne rese conto solo in quel momento, già lo amava, lo sentiva suo, ma  era troppo tardi, lo aveva perso per sempre. È strano come puoi amare una persona che neanche conosci, un amore grande e incondizionato che solo una madre può capire. Hermione si sentiva persa, vuota, come aveva potuto permetterlo? Come aveva potuto lasciare morire suo figlio?
Sul viso della sua famiglia poteva leggere il dispiacere, la tristezza, ma sapeva che l’unico che poteva capire il suo dolore era Fred, l’unico che non cercava di consolarla che non le diceva niente ma si limitava a stingerle la mano continuando a guardare il monitor.
- Non devi soffrire per lui Hermione, adesso è in un posto migliore … - stava dicendo Molly tra le lacrime.
“Già, bambino, adesso tu sei in un posto migliore, forse sei con altri bambini … ma io? Io cosa devo fare adesso? Non riesco neanche a immaginarti, come saresti stato? Moro come me? O rosso come il tuo papà? E i tuoi occhi? Il tuo sorriso?
Non lo saprò mai, Bambino, non saprò mai quali sono i tuoi piatti preferiti, non ti vedrò mai correre e giocare, non sarò orgogliosa quando ti vedrò salire sul binario 9 ¾ , non ti sentirò mai chiamarmi “mamma” … resterò per sempre la mamma di un bambino che non esiste e che non esisterà mai … “ pensò Hermione
alzandosi dal lettino, guardò per l’ultima volta l’immagine di suo figlio, poi uscì. Intorno a lei decine di donne sorridevano felice accarezzandosi i pancioni
“ loro sono state capaci di proteggere i loro bambini, tu invece lo hai lasciato morire … “ pensò la ragazza dirigendosi verso l’uscita.
- Hermione … - una mano calda la afferrò per il polso costringendola a
voltarsi
- No Fred, non dirmi niente, non cercare di consolarmi … è tutta colpa mia!-
- È vero …. È solo colpa tua! Tua!-


Hermione si svegliò di soprassalto, il cuore le batteva all’impazzata, le guance era bagnate dalle lacrime … era stato solo un sogno, ma sembrava cosi vero!
La ragazza sospirando di sollievo si accarezzò la pancia ancora piatta.  L’indomani avrebbe avuto la prima ecografia e se quello fosse stato un sogno premonitore? E se significava che non sarebbe stata una brava madre? E se suo figlio fosse davvero morto?
- Hermione … va tutto bene?- borbottò Ginny, mezza addormentata.
- Si, non preoccuparti, torna a dormire- rispose la riccia alzandosi e uscendo senza far rumore.

-Ok… - disse Ginny sbadigliando e tornando in pochi secondi nel mondo dei sogni.
Erano tornati a Hogwarts da una settimana, le vacanze di natale erano state stupende, ed Hermione, non avrebbe voluto tornare a scuola, cosa molto strana per lei che era la secchiona delle secchione.

Era solo di poche settimane, 5 per esattezza, e ancora non erano visibili i segni della gravidanza, ma ben presto avrebbe dovuto informare il preside e i professori, poiché nel giro di qualche mese si sarebbe notata la pancia e gli altri studenti avrebbero iniziato a parlare.
Eppure in quel momento niente di tutto quello sembrava importarle. L’unica cosa a cui riusciva a pensare era quel sogno … l’immagine del cuore del bambino, fermo, senza battito …
In punta di piedi entrò nella stanza dei gemelli, e senza esitazione si diresse verso il letto di sinistra dove Fred stava dormendo tranquillamente,
Hermione guardò la sveglia che si trovava sul comodino,segnava le 3.48 … non avrebbe voluto svegliarlo cosi presto, ma aveva davvero bisogno di sentirlo vicino.

Gli scosse delicatamente il braccio, finchè non aprì gli occhi.
- Ehi qualcosa non va?cosa ci fai qui?- sussurrò la voce del rosso impastata dal sonno
- Scusa non volevo svegliarti ma … - la voce della ragazza era rotta dai singhiozzi e quando il ragazzo se ne accorse si alzò di scatto preoccupato
- Hermione qualcosa non va? Ti senti male!?- aveva detto quasi urlando, svegliando così  il gemello che dormiva lì di fianco.
- Male? Chi si sente male? Andiamo al san mungo! Hermione? … il bambino! stai
partorendo!... che succede?- chiese tutto agitato George alzandosi in piedi sul letto, facendo ridere Hermione.
- 1) sto bene 2) niente san mungo 3) credo che per partorire ci vogliano altri 9 mesi … -
- Oh hai ragione, allora cosa c’è che non va?-
- Niente George, torna a dormire- Gli rispose con un sorriso. George, anche se non molto convinto tornò sotto le coperte e appena ricominciò a russare, Hermione si rivoltò verso il fidanzato
- Mi spieghi cosa c’è?- le aveva chiesto quest’ultimo guardandola preoccupato

- Niente, è solo che…ho fatto un incubo … il cuore del bambino non batteva e … e… era
tutto colpa mia! Fred non saprò proteggerlo, non sarò una buona madre … -
- Hermione vieni qui … - disse il rosso attirandola a se e coprendola col
lenzuolo
- Era solo un incubo … -
- E se domani si rivelerà la realtà? Se davvero qualcosa andrà male?- lo interruppe la riccia
- Ascolta, l’ecografia di domani andrà benissimo, il nostro bambino starà bene, stai tranquilla … è normale avere paura prima della prima ecografia- Le disse asciugandole le lacrime con una mano.
- Forse hai ragione, ma io ho paura Fred … -
- Ricordati che ci sono io e che  ci sarò sempre, qualsiasi cosa succeda io sarò qui … adesso
smettila di piangere, stanotte rimani a dormire qui-
- No Fred, se ci scoprono, c’è il coprifuoco … - cercò di ribattere Hermione,
ma alla fine, come succedeva quasi sempre, Fred ebbe la meglio e la ragazza si addormentò tra le sue braccia, un po’ più tranquilla.
 
 
                                                                                       

                                                                                        Lui vive in te 
                                                                                        Lui ride in te
                                                                                     o sta provandoci
                                                                                  è in te, si scalda in te
                                                                                     dorme o chissà,
                                                                              lui sta già ascoltandoci
                                                                                    
 
 
Hermione aprì lentamente gli occhi, la luce filtrava dalla finestre, quindi doveva essere già mattina. Lentamente si accarezzò la pancia ancora coperta dal
lenzuolo
- buongiorno piccolo- sussurrò sorridendo
- Buongiorno amore- disse Fred abbracciandola e posandole un leggero bacio sulla guancia
- Buongiorno … -
- Oggi è il gran giorno!-
Già, quel pomeriggio avrebbe avuto la prima ecografia, e il sogno di quella notte aveva lasciato un ombra nera sul suo umore. Da una parte non vedeva l’ora di vedere il cuore di suo figlio, ma dall’altra aveva paura.
La mattinata passò veloce, Hermione corse da una lezione all’altra cercando di prestare attenzione ai professori, anche se i suoi pensieri erano rivolti ad altro.
Finalmente arrivò il momento di uscire dalla scuola. La signora Weasley, con chissà quale scusa aveva detto a Silente che lei, Fred, George e Ginny sarebbero dovuto uscire un pomeriggio.
Hermione sorrise al ricordo di quando avevano deciso chi avrebbe accompagnato lei e George alla visita.
 
 
- Io voglio esserci!- aveva detto George sicuro
- Anche io!- si era intromessa Ginny
- Ehi anche io- si era aggiunto Ron
- Ragazzi non possiamo andare tutti, io e la signora Granger andiamo sicuro!- li aveva zittiti Molly
- Perché voi si e noi no?- aveva chiesto George mettendo il broncio come un bambino capriccioso.
- Perché noi siamo le mamme … -
- E io sono il gemello … -
- E io la sorellina preferita –
- E io … - aveva iniziato Ron ma era stato interrotto da George
- Tu sei il fratello più idiota e quindi non hai nessun diritto!-
Era cosi iniziata un’accesa discussione. Secondo Ron, lui e Harry avevano pieno diritto perché erano i migliori amici della futura mamma, secondo Ginny spettava a lei perché era la migliore amica di Hermione e la sorella di Fred, e tutti gli altri avevano trovato almeno un motivo per avere il diritto di
andare a vedere la futura/o nascitura/o.
Alla fine si era deciso per i genitori di entrambi e per Ginny e George,
promettendo che gli altri sarebbero andati a una delle visite seguenti.
 
- A cosa pensi?- chiese Fred stringendo la mano della ragazza
- Hai tuoi fratelli … mi dispiace che non siano potuti venire tutti-
- Non preoccuparti, hanno capito, e poi hanno altri 9 mesi per vedere la
futura nipotina …-
- O nipotino … -
- Sarà femmina me lo sento … -
La ragazza sorrise, non le importava di che sesso sarebbe stato bastava che
fosse sano, e comunque era ancora troppo presto per vedere chi aveva ragione.
Arrivarono alla clinica, e l’infermiera li guidò verso la sala delle visite
- Signorina Granger, salve, io sono la dottoressa Sardini, è la prima visita
vero?- aveva chiesto la dottoressa, una giovane donna con lunghi capelli rossi
e grandi occhi verdi
- Si …-
- Bene, voi dovete essere i parenti-
- Si, piacere Molly Weasley- si era presentata mamma Weasley sorridente, seguita da tutti gli altri.


- Prego Hermione sdraiati – l’ aveva fatta accomodare la dottoressa
- Ascolta ho qui fuori alcuni tirocinanti a cui piacerebbe assistere all’ecografia … se per te non è un problema … - aveva continuato accendendo il monitor
- No, nessun problema- le rispose Hermione
Dalla porta entrarono 5 signori di età variante tra i 28 e i 35 anni, e tra
loro e la famiglia nella stanza si stava abbastanza stretti
- Ok, iniziamo … il gel sarà un po’ freddo ti avverto … -
Hermione guardò il monitor terrorizzata. Pregò ancora una volta che tutto andasse liscio.
- Ok … ecco qui il nostro piccolo … vedi? Ancora non si è formato ma si riesce
bene a vedere il cuore … e tra poco potrai anche a sentire il battito … - aveva
spiegato la dottoressa indicando l’immagine
E pochi secondi dopo ecco il miracolo, un leggero bip bip che valeva più di
qualsiasi altra cosa, il miracolo più grande del mondo … la vita! Hermione
guardò affascinata il piccolo cuoricino che batteva sullo schermo, era la cosa più bella che
avesse mai visto. E quel leggero bip bip era il suono migliore che le sue
orecchie avessero mai ascoltato, meglio della sua canzone preferita, meglio
degli uccelli in primavera … era qualcosa di raro e unico.
- Un momento …- due semplici parole che avevano rotto l’incantesimo, il cuore
della ragazza smise di battere. Qualcosa non andava, la dottoressa stava
guardando attentamente il monitor e nella sala calò il silenzio assoluto
- Sono due … -
- Due?- chiese George sorpreso
- Si, ci sono due cuori …
- Due cuori?- chiese questa volta Fred
- Gemelli! – urlò George iniziando a abbracciare tutti i presenti, tirocinanti
compresi
- Gemelli … - ripete Fred
- Si fratello, hai presente io e te? –
- Due cuori … - Fred sembrava totalmente sotto shock
- Si e probabilmente avrà anche due teste, 4  braccia, 4  gambe … - rispose
George divertito dalla reazione del fratello.
Hermione continuava a guardare il monitor dove, se si guardava attentamente,
si poteva notare il secondo cuoricino. Non poteva crederci, si era appena
abituata all’idea di avere un figlio che già diventavano due?
Eppure, anche sapendo che con dei gemelli le difficoltà sarebbero aumentate, non poté
fare a meno di essere estremamente felice
- Fred avremo due bambini!- urlò girandosi verso il fidanzato.
- Gemelli … - ripete quest’ultimo prima di cadere a terra svenuto.
 
 
 
ECCOCI QUI! SCUSATE IL RIDARDO MA L’ISPIRAZIONE HA TARDATOO AD ARRIVARE.
COME AVETE VISTO C’è STATA UNA PICCOLA SORPRESA …  GEMELLI! xD
PENSIAMO CHE LA REAZIONE DI FRED SIA ABBASTANZA COMPRENSIBILE!
DETTO QUESTO, VI RINGRAZIAMO PER I NOMI CHE CI AVETE PROPOSTO, SONO MOLTO
CARINI. CI PIACEREBBE AVERE ALTRI CONSIGLI, ABBIAMO Già DELLE IDEE MA NIENTE DI
DECISIVO .

SPERIAMO DI AVER DESCRITTO BENE L’EMOZIONE DELL’ACOGRAFIA, CI TENIAMO PARTICOLARMENTE A QUESTO MOMENTO POICHé SIAMO ENTRAMBE STRACONVINTE CHE UN BAMBINO SIA DAVVERO UN MIRACOLO ( NONOSTANTE PIANTI,VOMITI E CAPRICCI xD )

A PRESTO

UN BACIO

BIANCA E VALENTINA

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Capitolo 7
*** Il primo passo ***


IL PRIMO PASSO... 

   

   

Le lezioni finalmente giunsero al termine, ed Hermione non vedendo nei paraggi il proprio ragazzo, approfittò di quel momento da sola per andare nel cortile.  Facendo attenzione a non sporcarsi si sedette contro un albero e aprì la sua borsa tirandone fuori un libro, che poi  mise sulle ginocchia. Chiunque l’avesse notata, non avrebbe trovato niente di strano del trovar Hermione Granger intenta a leggere durante un pomeriggio senza lezione. Da una studentessa modello come lei non ci si aspettava niente di meno, leggeva, studiava, ripassava, sarebbe stato strano se non lo avesse fatto!  Ma in realtà per quella volta la gente si sarebbe sbagliata.

Hermione non stava studiando.

La nostra futura mamma stava osservando, tenendo un libro per ripararlo da occhi indiscreti, il foglio con su l’ecografia dei suoi bambini.

Dei gemelli… doveva ancora abituarsi all’idea, era rimasta davvero shoccata appena glielo avevano detto, ma naturalmente ne era anche altrettanto contenta, e come lei anche Fred. Aveva sempre pensato che avere un gemello fosse qualcosa di meraviglioso. I suoi bambini avrebbero avuto  qualcuno di cui potersi sempre fidare ciecamente, qualcuno che poteva capirli subito e si sarebbero sempre sentiti protetti l’uno con l’altro. E da quando aveva conosciuto Fred e George, questa sua idea si era sempre più rafforzata.

-  Ehi Bellissima – la ragazza presa in contro piede alzò di scatto lo sguardo trovandosi il viso di Fred a pochi centimetri dal suo.

-  Ehi… - gli rispose sorridendo un po’ imbarazzata ma anche lusingata dal modo in cui l’aveva chiamata.

Fred si sedette al suo fianco e allungò il collo per sbirciare quello che la sua ragazza stava osservando con tanta attenzione. Appena si accorse di cos’era, iniziò a sorridere anch’egli, come solo un papà fiero dei suoi futuri bambini può fare.

-  La foto dei nostri figli… è la cosa più bella che io abbia mai visto – Le sussurrò baciandole una tempia. La ragazza appoggiò la testa sulla sua spalla e sospirò.

- I nostri bambini saranno bellissimi Fred, già me li immagino con le lentiggini e con i capelli rossi come i tuoi. Ma è anche vero che sarà dura… avremo 2 bambini, non uno ma due! Ed io ho 17 anni…-

Il ragazzo spostò la testa per avere il viso di Hermione di fronte al suo. Prese il suo viso tra le mani e le diede un piccolo bacio per poi continuare a guardarla.

- Prima cosa, che dovrai sempre ricordare, e che se un giorno dimenticherai sarò io stesso a venirtelo a ripetere all’infinito: ci sono io con te, sempre e comunque. Siamo giovani, ma siamo comunque insieme e ce la caveremo benissimo, già lo so.

- Ti amo – Fu l’unica cosa che la riccia potè  rispondergli dopo  quelle bellissime parole.

- Seconda cosa… anch’io ti amo – e le diede un altro bacio -  E poi, terza ed ultima cosa, ma non meno importante, anzi… mancano pochissime ore, e non avrai più solo 17 anni cara mia, ma ben 18!! -


Eh Già, il giorno dopo sarebbe stato il suo compleanno. Si preannunciava una giornata molto faticosa!


E non immaginava quanto…

                                                               ***

E QUANDO GLI AMICI TI FANNO UN REGALO .... MEGLIO SCAPPARE!


-Auguri!!!-

 

Un’Hermione mezza addormentata e mezza stravolta  nascose la testa sotto al cuscino sperando di riuscire a far tornare il silenzio e di poter tornare ai suoi tranquilli sogni. Ma la voce continuava ad urlare e ridere…  di chi diavolo era quella voca stridula e fastidiosa che urlava di domenica mattina?
- Sveglia sveglia festeggiata!! Oggi compi 18 anni!!!!-

La voce diventò riconoscibile, e la riccia sbuffando dovette tirar fuori il viso dal cuscino per trovarsi davanti ad una Ginny molto entusiasta… forse anche troppo entusiasta.

- Ginny lasciami dormire!-

- Oh eddai! Non vorrai mica rimanere a letto fino a mezzogiorno proprio il giorno del tuo compleanno! Sei sempre cosi mattiniera! Cosa succede oggi, inizi a sentire gli anni che passano? – le domandò sarcastica mettendosi le mani sui fianchi.

-  No, ma ho sonno. Lasciami dormire… ti prego! – le rispose Hermione con un tono che sembrava di suppliche.

- Ok…  visto che la metti cosi …mi costringi a usare le maniere forti!-  Hermione non ebbe nemmeno  il tempo di elaborare le ultime parole della rossa che il piumone scomparì improvvisamente lasciandola in balia del gelo … In un attimo fu sveglia però.
-Ginny!!!!!!!!!!!!- urlò alzandosi di scatto e iniziando a rincorrere l’amica per tutta la stanza.


Bene, la giornata iniziava proprio bene, cos’altro avrebbe dovuto aspettarsi?
La risposta arrivò dieci minuti dopo quando metà degli studenti del Grifondoro  le stavano cantando in modo molto convinto ma altrettanto stonato la canzone “tanti auguri a te”. Un po’ diversa dall’originale…

“ ma lei è bravissimissima e 18 anni oggi farà! Tanti auguri noi le farem perché lei èèèèèèèèèè bravissimissimaaaaaa! Ma lei è bravissimissima quindi tanti regali riceverà …..- urlarono gli studenti facendo arrossire e ridere la festeggiata.
- Si ma la torta la mangio io!- intervenne George sedendosi davanti alla riccia
- Auguri secchiona!- continuò con un grande sorriso
- Auguri amore- sussurrò Fred all’orecchio della ragazza sedendosi tra lei e Ginny
- Ehi quando si mangia la torta?- intervenne Ron entrando nella sala insieme a Harry. Neanche Il tempo di fare gli auguri alla sua migliore amica che già reclamava un pezzo di torta ( il solito Ron -.- )
- Herm aprì il mio regalo!!!- le disse Ginny porgendole una scatolina rossa. La ragazza la prese, iniziando a preoccuparsi dello sguardo pieno di aspettativa che aveva l’amica. Scartò immediatamente il regalo e quando capì cosa conteneva desiderò che il pavimento si aprisse e la inghiottisse .
-cos’è?- chiese Ron allungando il collo
- intimo commestibile!- spiegò Ginny orgogliosa
Hermione nel frattempo stava prendendo sempre più le sembianze di un pomodoro maturo.
- Mmmh bel regalo – commentò Fred malizioso
- Ahahah intimo commestibile? Ginny devo dire che stavolta hai battuto anche me ahahahah – si complimentò George con la sorella dandole delle pacche sulla schiena.
- Ma si possono davvero mangiare? Buoni!- disse Ron leccandosi le labbra
- Si, ma IO posso tu no – Chiarì subito Fred.
George salvò Hermione chiudendo la discussione e porgendole il suo regalo
“grazie George” pensò la mora afferrando il regalo, ma se ne pentì quando lo aprì e tra le mani si ritrovò una maglia extra-large con la scritta “non sono grassa, sono solo incinta”
- “non sono grassa sono sol …” – iniziò a leggere Harry ma non riuscì a
terminare che George gli aveva tappato la bocca
- Idiota, se lo leggi gli altri capiranno … -
“qualcuno mi salvi!” chiese mentalmente Hermione, e proprio in quel momento arrivò una grande civetta che posò davanti a lei un  grande pacco marrone con una pergamena che Hermione lesse a bassa voce per paura di ricevere altre sorprese un troppo  stravaganti.

 

“ Auguri!!! Come stai? Spero che le voglie e la nausea siano passate e che
Fred si stia comportando bene, se cosi non fosse faccelo sapere che gli
mandiamo subito una strilettera! Ti abbiamo allegato un piccolo regalo per il
tuo compleanno, speriamo ti possa essere utile. Con amore Molly e Arthur
Weasley
Ps. Arthur ha trovato qualche libro babbano che potrebbe esserti utile”

 


Hermione sorrise pensando alla sua seconda famiglia, i suoi genitori non sapevano usare la posta dei maghi ma i Weasley non si dimenticavano mai di lei.
Lentamente e questa volta senza nessuna paura aprì il pacco che le era stato mandato dai suoi futuri suoceri. 5 libri, come sempre Hermione aveva ragione, nessun regalo inappropriato o imbarazzante … un momento. “ 9 capitoli per vivere al meglio la gravidanza” ,“ tu e il tuo bambino” ,” guida per giovani mamme” “ come crescere un bambino” e “ streghe e gravidanze” ??? non poteva aver letto bene! Erano tutti libri sulle gravidanze!!!
Velocemente nascose i libri e fulminò con lo sguardo il suo ragazzo, che stava leggendo tutto interessato uno dei libri. Aspetta…Fred Weasley. con in mano. un LIBRO??? Questo si che era un miracolo

La giornata poi passò veloce, ed Hermione dopo un pomeriggio passato a ricevere
regali imbarazzanti e un po’ indiscreti sulla sua gravidanza, ma anche alcuni molto utili e “normali”, riuscì finalmente a ritagliarsi un momento di solitudine. Era in camera sua e stava leggendo un libro che parlava degli sbalzi d’umore delle donne incinte, quando una civetta bianca entrò dalla finestra appena aperta, la ragazza prese la pergamena che la civetta teneva stretta tra le zampe e la aprì.
“Tra 10 minuti sulla torre di astronomia, Fred”
La ragazza curiosa di sapere cosa il suo ragazzo avesse in mente, si preparò velocemente e salì sul luogo che le era stato indicato. Quando arrivò rimase totalmente pietrificata … tutta la torre era illuminata
solo dalla luce tenue di piccole candele rosse, i muri erano abbelliti con delle orchidee blu e nel centro della stanza c’era un enorme schermo che levitava a qualche centimetro dal pavimento.
Improvvisamente in tutta la torre si espanse un battito lento e regolare e sullo schermo comparìl’ecografia che rappresentava il cuore dei suoi bambini.
Ad accompagnare il suono delicato dei cuori fù la voce di Fred

(Video:
http://www.youtube.com/watch?v=w7h3Xjp3-JY&feature=youtu.be )

Amore mio, questo suono è il più bello che io abbia mai sentito e tu e i
nostri figli siete il mio mondo. Vi amo più di qualsiasi altra cosa, e mi
prenderò sempre cura di voi. Poche settimane fa, dicendomi che eri incinta, mi
hai fatto il regalo più bello che un uomo possa desiderare, e per questo
compleanno avrei voluto regalarti qualcosa di speciale, qualcosa degno di una
principessa come te, ma purtroppo non posso permettermi un castello e neanche
un diamante, l’unica cosa che oggi ti dono e ti chiedo di custodire è il mio
cuore che ti ama immensamente. Quando di notte immagino il nostro futuri insieme, mi vedo mentre ti aspetto all’altare, e tu che mi raggiungi con un lungo vestito bianco e un sorriso stupendo .

Poi ti sogno con una fede nuziale al dito che culli dolcemente i nostri figli, piccoli Weasley con i capelli rossi e grandi occhi color cioccolato come i tuoi.  Mi vedo la nostra casa in disordine mentre due piccoli uragani correranno in giro, e te che gli spiegherai l’importanza dello studio e cercherai di avere tutto sotto controllo. Vorrei prometterti  una vita sempre perfetta e senza problemi, ma non posso, l’unica cosa che posso assicurarti è che supereremo ogni ostacolo insieme, come una famiglia.

Non sono mai stato e mai  sarò un uomo perfetto, e forse tu meriti di più, ma ti amo più di qualsiasi altra cosa e vederti portare nel tuo ventre i miei figli mi rende un uomo fiero e orgoglioso. E quando alla mattina mi sveglio, ho solo voglia di realizzare questi sogni, e oggi farò il primo passo ….”

Quando l’ultima frase terminò,  Fred fece finalmente la sua comparsa e con occhi emozionati ed un sorriso stampato  si inginocchiò davanti alla ragazza aprendo una piccola scatolina blu. La ragazza non poteva crederci, aveva capito esattamente quello che da li a qualche secondo avrebbe sentito…

-Mi vuoi sposare?-  … e naturalmente la risposta poteva essere solo ed esclusivamente una. 

Con le lacrime agli occhi, lentamente si portò una mano sul ventre ancora piatto e sussurrò

-Si, certo che ti voglio sposare!-
Il rosso si alzò e l’abbraccio emozionato iniziando a darle piccoli baci su tutto il viso,

ripetendole in continuazione che era stupenda e che l’amava tantissimo.

- Fred … io … è il regalo più bello che ho mai ricevuto, le tue parole sono state… il video, l’ecografia e adesso questo …-
- Vorrei davvero poterti dare di più … - La interruppe il rosso abbracciandola ancora più stretta.

La ragazza rispose all’abbraccio con altrettanta forza ed amore.

- Il tuo amore è l’unica cosa che desidero -
E non ci fù bisogno di altre parole, il bacio che ne seguì espresse tutto il
loro amore .



 

 

CIAO A TUTTI!!! ECCOCI QUI CON UN ALTRO CAPITOLO! CI SCUSIAMO DELL'ECCESSIVO RITARDO MA ABBIAMO AVUTO UN PòL DI IMPEGNI CHE CI HANNO TENUTO LONTANE DALLA STORIA, MA D'ORA IN POI CERCHEREMO DI ESSERE PIù PUNTUALI.

NEL CAPITOLO PRECEDENTE ABBIAMO NOTATO CHE MOLTI DI VOI HANNO APPREZZATO LA SORPRESA DEI GEMELLI … MA VI ANTICIPIAMO CHE CI SARANNO MOLTI ALTRI COLPI DI SCENA. =D IL REGALO DELL'INTIMO COMMESTIBILE è UNA COSA REALMENTE ACCADUTA ( LO SPLENDIDO REGALO CHE ABBIAMO FATTO A UNA NOSTRA AMICA) E PER I LIBRI ABBIAMO PRESO ISPIRAZIONE
DALLA SORELLA DI BIANCA CHE QUANDO ERA INCINTA LEGGEVA QUEI MANUALE DI 2000 PAGINE CHE SEMBRANO DEI MATTONI U.U
COMUNQUE SPERIAMO CHE IL VIDEO VI SIA PIACIUTO =)

Da Bianca:
SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA ANCHE perché PER SCRIVERLO CI HO QUASI
RIMESSO LA MIA SANITà MENTALE E LA VALE MI HA ANCHE FINITO LA DELIZIOSA TORTA
CHE AVEVO PREPARATO ( L’UNICO MODO PER FARLA STARE ZITTA è FARLA MANGIARE U.U )
QUINDI SPERO CHE APPREZZIATE LA NOSTRA BUONA VOLONTà

DA VALENTINA:
Ciao a tutti! DI TUTTO QUELLO CHE LA MIA “CARISSIMA” COLLEGA HA SCRITTO, è
VERO SOLO CHE UN POCHINO L’HO DISTUBATA… MA SOLO UN POCHINO XD COMUNQUE è
STATA LEI AD OFFRIRMI LA TORTA, E VISTO CHE MI CONOSCE BENE, DOVEVA PREVEDERE
CHE CN DEL CIBO IN BOCCA IL MIO CERVELLO NON AVREBBE PRODOTTO IDEE U.U MA HO
DATO LA MIA PARTECIPAZIONE.

CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO, ASPETTIAMO ALTRE IDEE PER I NOMI DEI GEMELLI
=)
VALE E BIANCA

 

 

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Capitolo 8
*** Ossessioni ***


OSSESSIONI

 

 

Da quando Hermione aveva accettato la proposta di matrimonio di Fred molte cose erano cambiate.
Erano passati alcuni mesi e la pancia della ragazza si stava lentamente gonfiando, per non parlare dei suoi piedi che assomigliavano a due enormi pagnotte!
Ovviamente Fred badava bene a non farle notare che le dimensioni dei piatti che si preparava sarebbero bastati per saziare tutta la casa dei Grifondoro, ci teneva a difendere la sua vita dalla furia della ragazza, a differenza di suo fratello Ron, che appunto il giorno prima aveva avuto la grandiosa idea di far
notare alla nostra “dolce” futura mamma che la sua pancia aveva preso le sembianza di un enorme melone … inutile dire che la ragazza lo avrebbe tranquillamente usato come bersaglio per le freccette! E gli avrebbe fatto molto, molto male. Questo era sicuro.

 
Nelle ultime settimane non c’era stata occasione per parlare delle nozze, c’era stato solo un momento, pochi giorni prima, in cui ne avevano parlato. Fred sosteneva che sarebbe stato molto più bello e romantico se si fossero sposati prima della nascita dei gemelli, utilizzando frasi dolci e convincenti per
persuaderla.
“ Saresti bellissima vestita da sposa con il pancione” così aveva detto. Non che non fosse completamente sincero, ma nonostante la tenerezza del fidanzato, Hermione era contraria e persisteva a dire che primo, sicuramente con quella che si ritrovava, indossando un vestito bianco sarebbe sembrata un’ enorme meringa. E seconda cosa, ma non meno importante, voleva assolutamente sposarsi dopo la nascita dei piccoli!

 La discussione si era poi interrotta quando ad Hermione era venuta un’improvvisa voglia di un frutto con un nome stranissimo che Fred era stato costretto a cercare dappertutto e quando, dopo ore di estenuanti ricerche, era tornato tenendo orgogliosamente in mano quello strano frutto, la sua ragazza lo aveva guardato dicendogli che le era venuta la nausea. Poi era tornata a leggere il libro di Trasfigurazione, ed il rosso se n’era andato con una faccia esterrefatta borbottando tra se e se. Si era tanto impegnato poverino…

Ma le voglie e gli improvvisi cambi di umore della ragazza non erano l’unico problema.
L’ultimo mese era stato davvero pesante per i due neo genitori. Quando i professori avevano ricevuto la lieta notizia avevano avuto reazioni molto diverse tra loro, anche se tutti rimasero stupiti poiché ovviamente nessuno si aspettava una notizia simile. Silente aveva sorriso, rimanendo educato e
pacato come suo solito, augurando loro buona fortuna; la professoressa Mcgranitt aveva fatto loro un lungo discorso su come sarebbero dovuti maturare in fretta, guardando per la maggior parte del tempo e in modo molto insistente Fred, che capì che il “consiglio”era indirizzato soprattutto a lui, e di come
due bambini sarebbero stati una grossa responsabilità. Piton era rimasto impassibile e si limitò a borbottare un “ ci mancavano altri due gemelli Weasley” e gli altri professori si erano preoccupati di ripetere loro le solite frasi che si dicono in queste circostanze.
“congratulazioni” “auguri” “buona fortuna” “sono molto felice per voi” “sarete dei bravi genitori”… frasi da copione, si potrebbe dire.

Dopo aver comunicato la notizia a tutti i docenti, i due ragazzi speravano che i professori avrebbero compreso che una ragazza incinta ha certe necessità… ma naturalmente ce ne era uno che continuava a fregarsene e a fare finta che le condizioni di Hermione fossero uguali agli altri giorni: Piton.
Da quando era incinta Hermione passava più tempo a fare pipi che a fare altro, ma Piton si rifiutava di darle il permesso di andare al bagno. Sembrava quasi che si divertisse a vederla soffrire mentre la sua vescica urlava, e conoscendo il simpatico carattere del professore, la cosa era possibilissima. Inoltre
Fred, continuava a rimproverare la ragazza per questo, come se fosse stata colpa sua se non aveva l’autorizzazione di andare ai servizi più spesso.
- Hermione dovresti importi di più, insomma sei incinta, trattenere la pipì potrebbe fare male ai bambini!- la rimproverò Fred, ripetendo quella frase per almeno la quindicesima volta in quella settimana!
La ragazza sbuffò, aveva passato l’ora precedente a chiedere, anzi ad implorare , al professor Piton di farla uscire dall’aula, ma l’unica cosa che aveva ricevuto era la sottrazione di 10 punti alla sua casata. Ora si trovavano in cortile, avevano una buona mezz’oretta di pausa così pensavano di approfittarne per riposare un po’ e fare merenda, ma a quanto pare Fred, aveva voglia di discutere.
- Lo so Fred, lo so bene, ma cosa ci posso fare se Piton non capisce i miei
bisogni? Non posso certo scappare dall’aula! – le rispose con tono ovvio.
- Ma potrebbe fare male ai bambini!- Ribadì Fred. E siamo alla sedicesima…
Hermione alzò gli occhi al cielo.
- Fred stai tranquillo, non rischierò più di fare affogare i nostri bambini!- continuò la ragazza utilizzando un tono più scherzoso. Doveva allentare un po’ la tensione dei pensieri preoccupati del ragazzo, era troppo in ansia per questa situazione, cosi almeno si sarebbe fatto una risata perchè naturalmente non avrebbe preso sul serio la sua frase…
- Cosa? Dici che possono affogare? Oddio forse è meglio se andiamo dalla dottoressa a chiedere se … -
… Ma naturalmente anche Hermione Granger può sbagliare…
- Fred finiscila! stavo scherzando! Ti sembra possibile una cosa del genere?!
Una un po’ il cervello e cerca di non essere così apprensivo. Io e i bambini stiamo benissimo, devo solo resistere un’ora al giorno, durante le lezioni di Piton e poi posso stare tranquilla per tutto il resto del giorno. Non è un problema così grave, non succede niente se non vado al bagno ogni singolo
minuto! Anzi!- Lo sgridò un po’ esasperata la ragazza.
Dire che da quando aveva scoperto dei gemelli Fred era apprensivo è un eufemismo. Non la lasciava sola nemmeno un attimo, tranne che durante le lezioni naturalmente, anche se credeva che se ci fosse stato il modo sarebbe rimasto a controllarla anche in quei momenti.
Un altro segno preoccupante era l’ ossessione di Fred per i libri. Si avete capito bene! L.I.B.R.I.!
Ma non libri di scuola, ci mancherebbe altro! quelli non sono mai stati toccati dal giovane ragazzo.
I libri di cui parliamo sono libri sulla gravidanza, che di regola dovrebbero leggere le donne in dolce attesa.
Ma mentre Hermione si rifiutava di leggerne anche solo uno, per l’ansia che le procuravano e per il tempo che le avrebbero tolto allo studio, il ragazzo sembra essersene appassionato a tal punto che nella sua camera avevano iniziato a circolare libri con titoli come “9 capitoli per vivere al meglio la gravidanza”.
E proprio in quel momento tirò fuori quel libro per andare avanti con la lettura. La ragazza diede un’occhiata nella sua direzione. Era il libro che le aveva regalato mamma Weasley, il ragazzo lo aveva iniziato a leggerlo solo il giorno prima ed era già alla metà!
Che ossessione…
Qualche minuto dopo Fred era ancora concentrato sull’interessante lettura e si preoccupava di riferire ad Hermione, minuziosamente tutte le informazioni che gli sembravano importanti. Quindi la riccia,conosceva praticamente tutto il libro a memoria anche non avendolo letto, poiché tutto, per il ragazzo sembrava di vitale importanza.
- Qui dice che bisogna mangiare tanta frutta e verdura e anche carne, ma solo
carne ben cotta … un momento quella è un hamburger? Sicura che sia cotto al
punto giusto?- chiese il rosso notando che la fidanzata si stava gustando un bel panino con carne ed insalata. Hermione lo ignorò bellamente e fece un bel morso, grande quasi più della sua bocca, davanti agli occhi di Fred, come per fargli un dispetto. Poi continuò a mangiare chiedendosi se il suo ragazzo fosse stato rapito e se quello fosse in realtà una specie di alieno. Molti indizi avrebbero reso la sua intuizione
possibile.
- Ehi ragazzi sono stanchissimo, cosa state facendo? …aspettate… Fred Weasley
con un libro in mano? E magari lo sta anche leggendo?! Ecco lo sapevo che oggi
ci sarebbe stata la fine del mondo!! – Disse George comparendo all’improvviso davanti ai ragazzi con stampato uno sguardo sorpreso. Si accomodò vicino al gemello continuando a fissare il libro con occhi sbarrati. Tutto per prenderlo in giro.
- Finiscila. Mi devo preparare per l’arrivo dei gemelli…ehi Herm! qui dice che yoga fa bene alla gravidanza, e anche ascoltare la musica classica … -
- Fred, se mi ami, ti prego ti scongiuro, posa quel libro! non ho intenzione
di fare yoga e tantomeno ascoltare musica classica solo perché me lo consiglia un manuale per donne incinte!-
Fred la guardò un po’ dispiaciuto e a malincuore chiuse il libro e lo ripose
nella cartella, così Hermione tornò tranquilla.
-Ah meno male, ora ti riconosco fratello mio! – disse George abbracciandolo,
usando un tono commosso.
Si aggiunse al gruppetto anche Ginny, e si iniziò a parlare dell’argomento principale di quel periodo: i bambini.
- Avete scelto i nomi?- Fu la prima domanda di Ginny.
- Non ancora … tuo fratello ha gusti orribili sotto questo punto di vista- le rispose Hermione guardando Fred che le rispose con una linguaccia.
- Non è vero… Ho proposto dei nomi stupendi … RosyAnna … -
- RosyAnna? Ma che nome è…– commentò George inorridito
- Cosa ne dite di Gino?- propose Ginny
- Ma è anche peggio! sembra il nome di un nonnetto -
- Non è vero è bellissimo e originale … -
-Si, solo perché assomiglia al tuo nome! –
-Ma che c’entra! -
Iniziò cosi un’accesa discussione sui nomi dei gemellini. Hermione scosse la testa sorridendo, quella sarebbe stata la sua famiglia, anche se ormai si era abituata a considerarla già tale. La cosa che i fratelli
Weasley erano più bravi a fare era discutere e non andare d’accordo su niente, ma il fatto che avessero preso così tanto a cuore la scelta dei nome, indicava che sarebbero stati degli zii affettuosi… forse anche troppo.
Avrebbero mai trovato dei nomi adatti? O sarebbero stati costretti a chiamarli
gemello 1 e gemello 2 per sempre?


SCUSATE L’IMMENSO RITARDO, MA LE ULTIME SETTIMANE DI SCUOLA SONO STATE DAVVERO
UN INFERNO, E NON SIAMO RIUSCITE AD AGGIORNARE PRIME, MA ADESSO ECCOCI QUA!!!
PRIMA DI TUTTO VORREMO RINGRAZIARE CHI HA COMMENTATO, PROMETTIAMO CHE AL PIù
PRESTO VI RISPONDEREMO, E GRAZIE A CHI CI HA FATTO NOTARE ALCUNI ERRORI CHE
INVOLONTARIAMENTE ABBIAMO FATTO, CERCHEREMO DI STARE PIù ATTENTE.
E ORE PASSIAMO AL CAPITOLO, DOPO LUNGHI GIORNI PASSATI A CERCARE L’ISPIRAZIONE
, QUESTO è IL RISULTATO, SPERIAMO CHE VI PIACCIA.
COME SEMPRE CI FAREBBE PIACERE SAPERE COSA NE PENSATE, SE AVETE QUALCHE
CONSIGLIO O QUALCHE IDEA PER I NOMI DEI GEMELLI ( COME AVRETE CAPITO I NOSTRI
FUTURI GENITORI SONO ANCORA IN ALTO MARE)
A PRESTO ( SE NON MORIREMO DI CALDO XD )
Bianca e Valentina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Maledette voglie! ***


MALEDETTE VOGLIE!

 

 

 

 

 

Ormai erano ore che Fred girava per Hogsmeade in cerca dei” nippon al cioccolato”, un dolce di cui egli ignorava l’esistenza. Ma quando una donna incinta, chiede…anzi ordina qualcosa, è meglio esaudire qualsiasi sua richiesta senza fiatare.

Dopo l’ennesimo sguardo stralunato dei negozianti, Fred capì che cercare un dolce babbano nel mondo dei maghi  era come cercare una bacchetta nei meandri della foresta proibita.

Stava diventando un’impresa impossibile! Aveva quasi il timore di tornare dalla fidanzata a mani vuote.

Ma come trovare un dolce babbano qui?

Ok. Si convinse. Sarebbe tornato a scuola, ormai era stanco morto e il fatto che non avrebbe mai trovato quel cibo anche se avesse cercato per tutta la notte ormai era lampante.

Per di più, era già successo, troppe volte che al suo ritorno, la ragazza avesse già scordato la sua richiesta precedente. Quindi decise di rischiare, e tornare indietro anche se a mani vuote.

Hermione sicuramente avrebbe capito!

 

Le solite parole famose…

 

Al suo ritorno la ragazza che “ovviamente” stava leggendo in biblioteca, dolcemente e con tutto il suo amore, lo aveva accolto urlando.

<< E I NIPPON!?? >> Aveva chiesto appena lo aveva visto, alzandosi di scatto e  guardando accigliata le mani vuote del giovane. Non lo aveva nemmeno salutato che già lo sgridava. Eppure quando se ne era andato per partire alla grande ricerca era molto tranquilla e sorridente… le donne incinte e i loro umori…

Fred abbassò lo sguardo, sentendosi in colpa anche se sapeva di aver fatto il possibile per accontentarla.

<< Emh… non li ho trovati… è un dolce babbano… qui non si trova da nessuna parte… >>

<< Ti sembra una buona scusa? È impossibile che tu non lo abbia trovato! Sicuramente non hai cercato con tutto l’impegno possibile! >> lo accusò ancora.

Il ragazzo iniziava ad innervosirsi. Avrebbe volentieri utilizzato la magia per cercare quel dolce strano, sarebbe stato tutto più facile… ma purtroppo era vietato utilizzare la magia per scopi personali.

Aveva passato un sacco di giornate e di nottate a cercare come un disperato i cibi richiesti dalla fidanzata, e lei lo ringraziava così? Ormai non viveva più, tutto quello che faceva nel suo tempo libero era cercare di accontentarla, e questa era solo una delle poche volte in cui non era riuscito a trovare quello che Hermione desiderava.

 Ok che era incinta, ma c’era un limite a tutto!

<< L’altra notte, mi hai detto che avevi voglia di oltrepò alla vaniglia! Io mi ero proposto di andartele a prendere, ma tu avevi detto che non importava. Così mi sono rimesso a letto ,ma tu ti sei arrabbiata ugualmente perché pretendevi che io capissi che il tuo no era in realtà un si! Come se io fossi un veggente. Poi mi hai fatto passare l’intera giornata a Diagon Alley alla ricerca dei bilbo al cocco e dei pistacci… pistappi o come cavolo si chiamano! Mi sembra quasi di essere il tuo cameriere personale! >> Sbraitò Fred.

A quel punto, il viso della ragazza da accigliato passò a colpevole, per passare poi a triste ed i suoi occhi divennero lucidi nel giro di pochi attimi.

Fred si dispiacque a vederla così, però aveva detto quello che pensava, non poteva andare avanti a farsi trattare in quel modo… anche se… magari avrebbe potuto usare un altro tono.

In ogni caso e in qualsiasi modo si rigiri la frittata, i maschi sono destinati a sentirsi in colpa sempre e comunque. Proprio vero. Hermione sembrava davvero pentita...

<< Mi dispiace amore… sono insopportabile… non so più cosa mi succede, sono sempre nervosa… >> singhiozzò la ragazza coprendosi il viso con le mani.

Oh si che si sentiva in colpa adesso!

Fred si calmò immediatamente e si avvicinò alla fidanzata abbracciandola teneramente.

<< Ti prometto che non ti tratterò mai più così per delle stupide voglie… >> giurò Hermione.

Il ragazzo sorrise, scosse la testa ed alzò gli occhi al cielo… aveva già sentito la stessa frase tre giorni prima. Sapeva già come sarebbe andata a finire. Non sarebbe passata neanche un’ora che tutto sarebbe ritornato punto e a capo.

<< Ehi Hermione! Finalmente ti ho trov … >> disse Ginny, entrando in biblioteca ed interrompendo i due ragazzi. Notando le lacrime dell’amica si era girata furiosa verso il fratello.

<< Tu! Cosa le hai fatto??? Sicuramente avrai detto qualcosa di poco carino!!! Cosa hai fatto??? Su forza dimmelo!!! Le donne incinte non dovrebbero piangere! Sei uno stupido senza cuore! >>

<< no Ginny, hai frainteso … >> cercò di spiegare la riccia.

<< no Hermione non difenderlo! So che razza di stupido è mio fratello! Spero che i miei nipoti non diventino zucconi come il padre, in fondo cosa ci si può aspettare da uno che è stata bocciato un anno ed espulso l’anno dopo. Sei il mio fratello preferito ma certe volte mi chiedo se tu non abbia subito qualche trauma cranico da piccolo. Avanti Fred cosa hai combinato? >>

<< io stavo cercan … >>

<< no zitto! Non cercare di giustificarti, non hai scuse! … vieni Hermione andiamo via … >>

Hermione la seguì guardando mortificata Fred, sussurrandogli un “ le spiego tutto io non ti preoccupare”.

Il ragazzo rimase immobile non capendo cosa avesse detto di sbagliato, non aveva detto niente!

Guardò le due ragazze allontanarsi e scuotendo il capo si era diretto in camera sua dove aveva trovato il gemello.

<< la situazione sta diventando insopportabile>> sbuffò sdraiandosi sul letto.

<< Le donne sono complicate, soprattutto quelle incinte! Gli uomini comuni non riescono mai a capirle ma tu sei il mio gemello! Dovresti capire i loro bisogni, come faccio io! Rilassati, ascolta un po’ di musica >> disse passandogli un registratore babbano regalatogli dal padre.

Il gemello iniziò ad ascoltare le canzoni senza soffermarsi su nessuna in particolare, quando una canzone attirò la sua attenzione:

 

Ci fanno compagnia certe lettere d'amore
parole che restano con noi,
e non andiamo via
ma nascondiamo del dolore
che scivola, lo sentiremo poi,
abbiamo troppa fantasia, e se diciamo una bugia
è una mancata verità che prima o poi succederà
cambia il vento ma noi no

 

Sentendo le parole Fred ripensò alla prima volta che l’aveva vista.  Aveva sempre adorato il modo in cui cercava di nascondere la sua insicurezza dietro la facciata da secchiona. Ricordava il momento in cui si era reso conto di essersi innamorato di lei, ricordava il modo in cui aveva cercato di scacciare quei sentimenti, ma alla fine si era reso conto di non poter fare a meno di amarla.

Tante cose erano cambiate da quando aveva deciso che lei era solo sua, era passato tanto tempo ma il loro amore era immutato ed anzi cresceva ogni giorno di più …

 

e se ci trasformiamo un po'
è per la voglia di piacere a chi c'è già o potrà arrivare a stare con noi,
siamo così
è difficile spiegare
certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si".

 

 

Amava la sua semplicità, il suo modo di essere se stessa senza sentire il bisogno di piacere agli altri.

Amava trovarla sempre li ad aspettarlo con il suo dolce sorrido.

Amava le notti in cui lei si accoccolava vicino a me  …

In fretta vanno via della giornate senza fine,
silenzi che familiarità,
e lasciano una scia le frasi da bambine
che tornano, ma chi le ascolterà...

 

Adorava le sue smorfie da bambina quando si arrabbiava,

Adorava i minuti passati in silenzio ad osservarla mentre leggeva,

Adorava ascoltarla mentre fantasticava sui nostri bambini …

 

E dalle macchine per noi
i complimenti dei playboy
ma non li sentiamo più
se c'è chi non ce li fa più
cambia il vento ma noi no

 

per i loro bambini sarebbe cambiato, sarebbe diventato l’uomo che meritava di avere vicino,

non gli  sarebbe importato di avere oggetti costosi, loro gli sarebbero bastati per tutta la vita…

non gli sarebbe importato di nessun altra se non di lei, il suo amore.

 

Siamo così, dolcemente complicate,
sempre più emozionate, delicate ,
ma potrai trovarci ancora quì
nelle sere tempestose ,portaci delle rose
nuove cose

 

Era cosi bella, anche quando lo faceva impazzire con le sue strane voglie ..

Era cosi bella quando lo abbracciava e lo baciava dolcemente …

Sarebbe stato sempre con lei, anche nei momenti peggiori …

 

e ti diremo ancora un altro "si",
è difficile spiegare
certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si"

 

Non vedeva l’ora che diventasse sua moglie, sognava già le notti passate a coccolare i loro piccoli. Era pronto ad affrontare ogni ostacolo, perché sapeva che se lei era vicino a lui, avrebbe avuto la forza di affrontare anche il mondo intero.


cambia il vento ma noi no

 

*Il loro amore era come il vento, non lo si poteva vedere ma lo si percepiva.

 

In quel momento Fred capì che non avrebbe mai potuto fare a meno di Hermione, e questo lo spaventava. Amare qualcuno era la cosa più bella del mondo, ma anche la più  pericolosa, eppure il ragazzo sentiva che il suo posto era accanto a lei, avrebbe lottato  contro chiunque, era disposto a rischiare di soffrire perché senza di lei, lui non era niente.

Nell’esatto momento in cui il rosso si stava togliendo le cuffie, la porta si aprì e una Hermione in pigiama si avvicinò stando attenta a non svegliare George che nel frattempo si era addormentato.

Senza dire una parola si sdraiò vicino al fidanzato che la abbracciò dolcemente. Rimasero in silenzio per alcuni minuti, con il russare di George in sottofondo, quando la riccia guardò Fred e facendo gli occhioni dolci gli chiese se l’amava.

<< certo che ti amo, che domande sono>> rispose confuso dalla domanda. Di solito veniva seguita da una richiesta …  “ti prego fa che non le sia venuta nessuna voglia” … pensò sconsolato

<< ti andrebbe di fare una passeggiata? >> continuò la ragazza

Fred sospirò sollevato, forse questa volta la sua preghiera era stata esaudita

<< certo  >>

<< bene già che vai mi sarebbe venuta voglia di biscotti al papavero … me li vai a prendere?>>

Fred si convinse che qualcuno lassù lo odiava … raccolse tutta la sua pazienza e si alzò, in fondo mancavano solo 4 mesi e tutto sarebbe finito, e poi i biscotti al papavero non erano difficili da trovare …

<< Ah Fred, se trovassi anche i nippon … >> aggiunse la ragazza…

NOOOOOOOOOO!!!!!!!

 

 

 

 

CIAO A TUTTI, SIAMO STATE VELOCI VISTO??? ANCHE SE ABBIAMO RISCHIATO DI NON POTERLO PUBBLICARE VISTO CHE LA FINESTRA DELLA VALE CI STAVA QUASI FACENDO VENIRE UN INFARTO ( SONO CONVINTA CHE QUI CI SIANO I FANTASMI U.U )

 QUESTO NON è UN CAPITOLO DECISIVO PER LA STORIA, MA CI SEMBRA UNA BUONA IDEA SCRIVERE DELLE VOGLIE DI HERMIONE, POVERO FRED … RIUSCIRà A NON IMPAZZIRE ???

LA CANZONE CHE ABBIAMO CITATO è “QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO” DI FIORELLA MANNOIA E LA FRASE CON L’ASTERISCO è TRATTA DAL FILM “ I PASSI DELL’AMORE”

IN QUESTO CAPITOLO SPIEGHIAMO IL MOTIVO PER CUI I GEMELLI SONO ANCORA A SCUOLA QUANDO IN TEORIA AVREBBERO Già DOVUTO FINIRLA.

 

Vale: questo capitolo è stato un suicidio…per tanti motivi! Il motivo principale è stato che la bianca attentava alla mia vita infilzandomi con un affilatissimo anello u.u 

Ha disegnato per tutto il tempo che scrivevo io, dei cuoricini su un foglio grande quanto 2 dita! Prendeva le idee dei cibi (inestenti) da il mio solvente per unghie u.u 

Per scrivere la parte in cui Ginny fa una sfuriata al fratello, si è ispirata alle litigate tra lei e suo fratello.

Bianca: primo, io non tentavo di ucciderla con il mio anello u.u secondo, in questo momento lei sta stracciando il mio bellissimo disegno e sta rompendo le scatole parlando con una molletta sul naso ( ci tengo a sottolineare che ha 17 anni!!!! ) e non ha fatto altro che ripete di quando odi inglese -.- ( noi e l’inglese siamo incompatibili xD)

terzo dovete ammettere che i nomi dei cibi sono originali xD

quarto … no ok ho finito xD

VI RINGRAZIAMO PER AVERCI CONSIGLIATO I NOMI DEI GEMELLI, SE AVETE ALTRE IDEE FATECELE SAPERE =) ALCUNI SONO DAVVERO BELLI =)

NEL PROSSIMO CAPITOLO SCOPRIREMO IL SESSO DEI BAMBINI  E MAGARI I NOSTIùRI NEO GENITORI SCEGLIERANNO FINALMENTE I LORO NOMI =)

PICCOLO SONDAGGIO, VI PIACE IL NOME EDOARDO?

ADESSO ANDIAMO A FARE MERENDA CON I NOSTRI ADORATI NIPPON!!!

ALLA PROSSIMA

VALENTINA E  BIANCA =)

 

 

 

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Capitolo 10
*** Incidenti e Decisioni ***


INCIDENTI E DECISIONI

 

Tutti lo sapevano, i ragazzi avevano un dono naturale: cacciarsi nei guai! E Fred in questo era il numero uno! Insomma quante volte Hermione gli aveva ripetuto che il Quidditch era pericoloso? Stava per diventare padre e cosa faceva? Andava suicidarsi, o a cercare il “brivido del pericolo” ( come diceva quello stupido somaro del suo ragazzo) in sella ad una scopa! Ed ora eccoci qua in ospedale, con una Hermione in lacrime ed un Fred tutto ammaccato.

<< Amore non ti preoccupare sto bene! >> disse dolcemente il rosso cercando di rassicurarla.

<< Io non piango perché sono preoccupata, ma perché sono furiosa! Ti rendi conto di quello che hai rischiato? Insomma potevi morire! >> urlò fuori di sé la riccia muovendo convulsamente le mani e le braccia da tutte le parti.

Fred alzò gli occhi al cielo. Come al solito la sua ragazza faceva l’esagerata con la sua preoccupazione inutile. Come poteva non capire l’adrenalina che provava in tutto il corpo quando era sulla scopa, o la felicità che sentiva quando la sua squadra segnava un punto… Giocare a Quidditch non era certo come giocare a bocce! Il pericolo più grande che può correre un vecchio che gioca a bocce è uno stiramento al braccio. Il Quidditch era pericoloso, questo non era un mistero … ma la sua ragazza non poteva fare a meno di essere melodrammatica. Al massimo aveva rischiato di rompersi qualche osso… ok in effetti si era rotto un bel po’ di ossa, ma tutte cose che si aggiustavano, niente di irreparabile.

<< E dai Hermione, sto bene. Le ossa sono facili da sistemare. ricordi quando ad Harry erano addirittura scomparse tutte le ossa? Farle ricrescere era stato un gioco da ragazzi! >>

Anche se intanto aveva sofferto come un cane per tutta la notte … ma forse è meglio non  rammentarglielo.  “ pensò tra se e se Fred. Dall’espressione della fidanzata capì che era già abbastanza infuriata e preoccupata.

<< Vorrei proprio vedere se ti fossi rotto l’osso del collo! Un gioco da ragazzi!? Fred io sono incinta, dovrei stare tranquilla ed invece mi ritrovo in ospedale a dover accudire un perfetto idiota! >> finì di sfogarsi Hermione, rimanendo quasi con il fiatone ed il viso tutto rosso.

La ragazza si vantava spesso di non rinfacciare le cose, di non usare mai la famosa frase “ te l’avevo detto” come invece faceva il più della gente. Eppure trovava sempre il modo di far sentire terribilmente in colpa il proprio ragazzo! Anche se non aveva proprio tutti i torti a riguardo … durante le ultime due settimane aveva ripetuto, non poche volte, quanto fosse in disaccordo con il fatto che lui partecipasse alla partita.

Diciamo pure che lo aveva assillato fino all’esaurimento.

Ma si sa bene che se si dice a Fred Weasley di non fare qualcosa… lui si convince ancora di più a farla!

Inizio Flash Back

<< E’ escluso! Tu non giocherai a Quidditch!!! È troppo pericoloso! Stai per diventare padre! >> ribattè Hermione.

“…52”  pensò il rosso quasi sul punto di sbuffare.  Stava contando le volte in cui la parola “pericolo” era uscita dalla dolce bocca della sua ragazza. Il numero iniziava ad essere un po’ troppo alto peri suoi gusti.

<< Insomma Fred è come se io uscissi da sola in piena notte! Non ti preoccuperesti? >> cercò ancora di convincerlo Hermione. Cercava ogni modo possibile per fargli cambiare idea. Ma il ragazzo era veramente deciso.

<< È diverso … tu sei una ragazza, la mia ragazza! Proprio per questo sarei preoccupatissimo. Ma io sono un ragazzo, non c’è bisogno di essere così apprensivi dai… >> Hermione ascoltò arrabbiandosi ancora di più.

<< Da quando sei diventato così sessista! Non cambia nulla! E non cercare di avere ragione ad ogni costo. Tu non giocherai, punto! >>  

<< Su Herm … io sono il numero uno con la scopa, nessuno mi farà cadere! >> si vantò Fred sicuro di se.

La ragazza lo guardò alzando un sopracciglio. Non che non avesse fiducia sull’abilità di Fred nel gioco… ma sulla sua ultima frase aveva qualche riserva.

Ed infatti…                                          

<< Dai George facciamogli vedere con chi hanno a che fare! >> urlò Fred salendo sulla sua scopa tutto gasato. Era davvero sicuro di se. Fin troppo bisogna anche dire.

<< Siamo i battitori migliori del mondo! >> rispose l’altro  con altrettanto entusiasmo prendendo il volo.

Si, i migliori a cadere … infatti pochi minuti dopo il loro “migliore amico”  Draco Malfoy  aveva “accidentalmente” spinto giù dalla scopa Fred, che non si era rotto l’osso del collo solo grazie all’intervento tempestivo di Silente che aveva rallentato la caduta.

<< Fred!!! O mio dio, si sarà fatto male?!?! Lo sapevo, io glielo avevo detto che sarebbe successo qualcosa di grave, le donne hanno un sesto senso per queste cose!  >> quasi urlò la riccia dal posto in cui era seduta a vedere la partita. Si precipitò subito da suo ragazzo che si stava lamentando a terra, circondato dai suoi compagni di squadra. La scopa si trovava, in mille pezzi, dall’altra parte del campo…

Fine Flash Back

Il ragazzo ricordando tutto si sentì un po’ in colpa… come al solito.

In effetti era stato avvertito, e non poche volte. Ma ormai quello che era stato fatto non poteva cambiare, si sarebbe rimesso in un paio di giorni.

Era sul lettino del San Mungo e la sua ragazza era da un buon quarto d’ora sulla sedia di fianco a lui. Mezz’ora prima la stanza dell’ospedale era riempita fino all’orlo dai suoi amici e compagni di squadra, ma poi erano stati tutti costretti a lasciarlo per concludere la partita con un suo sostituto.

La preoccupazione di tutti lo aveva fatto sentire molto importante. Persino suo fratello che continuava a fare battute con un sorrisino sulla faccia, aveva un’ombra di preoccupazione negli occhi mentre lo aiutava a salire sulla brandina per andare all’ospedale.

Ma nessuno superava la sua ragazza. Mai.

Però era da dire che Hermione nonostante le viarie urla e le sfuriate di pochi minuti prima, era ancora li su quella seria a vegliare su di lui.

Non lo guardava negli occhi, era girata ed aveva le mani conserte ed un’espressione corrucciata. Ma era li.

Questo convinse Fred a spostarsi un po’ per avvicinarsi di più a lei, ed esso gli causò anche qualche lamento di dolore che fece girare subito Hermione.

<< Stupido, devi stare fermo, vuoi peggiorare la situazione? >> Gli disse alzandosi e aiutandolo a sistemarsi.

Non c’era niente da fare, per quanto facesse l’arrabbiata e l’offesa, rimaneva  la più dolce e premurosa ragazza che egli avesse mai incontrato. Anche se aveva un bel po’ di ossa rotte, si sentì il ragazzo più fortunato al mondo.

<< Tranquilla rimettiti seduta, sto bene >> disse sorridendole e prendendole la mano.

<< lo so che ti ho fatto arrabbiare e preoccupare … >> 

<< Cosa te l’ha fatto intuire genio? È un’ora che ti sto urlando addosso >> lo interruppe Hermione con una punta di ilarità.

Ridacchiò leggermente e continuò.

<< Si beh, mi era venuta una mezza idea in effetti. Ma a parte gli scherzi … mi dispiace per davvero, credimi.  Ma sai come sono fatto… >> cercò si scusarsi Fred. Però era sincero.

<< Si sei fatto in un modo un po’ strano… testardo >> disse la ragazza distendendo ancora di più il viso in un grande sorriso.

<< Questo vuol dire che mi perdoni? >>

<< Ma certo… >> disse la ragazza avvicinandosi al viso del ragazzo. << … che no >> concluse. Ma il bacio arrivò comunque. E poi la ragazza si risedette tornando a fare il muso.

<< Io sarò testardo… ma tu sei strana forte. >> borbottò il ragazzo non capendo il comportamento di Hermione.

<< Tu sei su quel letto d’ospedale… ma non ti ricordi dove dobbiamo andare tra due giorni? >> gli chiese la riccia.

Fred ci pensò per un po’, poi spalancò gli occhi. Come aveva fatto a dimenticarsene!?

<< L’ecografia! >>

<< Eh già… e adesso? >>

<< Beh… l’ecografia si fa in ospedale no? Siamo già qua! >> scherzò Fred cercando di far ridere anche la fidanzata. Che però sembrava tutto tranne che divertita. Poi sospirò.

<< Prega di uscire da questo letto entro due giorni, oppure altro che ossa rotte… >>

<< Non ti preoccupare, con le medicine che hanno qui verrò dimesso nel giro di poche ore! >>

La ragazza si rincuorò e sovrappensiero aggiunse.

<< Pensi che i tuoi fratelli se la prenderanno per la nostra decisione? >>

<< E’ una nostra decisione… e poi pensa a come sarà divertente vedere la faccia di Ron quando gli diremo che non può venire >> disse il ragazzo ridacchiando.

<< povero … però credo che abbiamo fatto la scelta giusta, sono le uniche persone che potevamo scegliere, sono perfette, e poi Luna era cosi contenta quando l’abbiamo invitata >> rispose la ragazza ricordando il momento in cui aveva chiesto all’amica di essere presente all’ecografia. Luna era una ragazza strana però non le importava del pensiero degli altri e andava per la sua strada, e Hermione la stimava per questo, e poi era una persona speciale, e le voleva molto bene.

Due giorni dopo…

 

I due ragazzi stavano aspettando nella sala d’aspetto del San Mungo, la dottoressa gli aveva detto che probabilmente quella era la volta buona per sapere il sesso dei bambini, e questo ovviamente aveva scatenato una guerra in casa Weasley.  Tutti volevano andare ad assistere al “grande evento” ovviamente mamma Weasley non sarebbe mancata: lei era la nonna ed aveva il diritto di essere presente! Però anche Arthur desiderava andare, e Ginny, George, Harry, Percy, Ron … tutti sostenevano di avere il diritto di essere presenti, e avevano ragione però non potevano certo presentarsi al San Mungo in 200.

Ma Fred e Hermione quella volta sapevano esattamente chi sarebbe andato con loro, George, Harry, Ginny e Luna, ovviamente mamma e papà Weasley sarebbe stati presenti ( fermare Molly era impossibile) mentre i genitori di Hermione erano dovuti partire per l’Australia per impegni di lavoro.

<< Non è giusto, perché io non posso venire? >> aveva brontolato Ron offeso.

<< Perché tu sei stato adottato, quindi non sei lo zio e non hai nessun diritto >> rispose George sogghignando.

<< Io non sono stato adottato! >>  urlò il fratello diventando rosso come i suoi capelli.

<< Comunque hanno invitato noi quindi fuori dai piedi! >>

<< Basta! Ron prometto che verrai la prossima volta, ma questa volta abbiamo bisogno di parlare da soli con loro … >> si era intromessa Hermione sbuffando.

 

Mentre aspettavano Hermione pensò al sesso dei gemelli, le sarebbe piaciuto avere due maschietti come Fred e George, aveva sempre trovato bellissimo il loro rapporto, ma anche un maschietto e una femminuccia sarebbe stato bello …

<< Prego entrate >> disse la dottoressa con un gran sorriso  lasciando passare i ragazzi all’interno della stanza. Quando vide passare Luna la guardò stupida, era la prima volta che vedeva una ragazza cosi: sguardo stralunato, vestiti che assomigliavano a quelli delle protagoniste delle fiabe ed enormi occhiali brillantinati, aveva decisamente uno stile particolare.

<< Allora come ti senti cara, sei stata a riposo? E tranquilla? >> aggiunse premurosa affiancandosi a Hermione.

La futura mamma  guardò torva il fidanzato

<< insomma …. >>

La dottoressa la guardò senza capire  e aspettando una spiegazione

<< Vediamo … il mio bravissimo fidanzato non mi ha trovato ancora i nippon! ( ok era ossessionata ) E si è fatto male cadendo dalla scopa … >>

La donna guardò comprensiva il ragazzo, tanti anni al San Mungo le avevano insegnato che se per le donne incinte la gravidanza era un momento di gioia infinita per i ragazzi era una prova per il loro sistema nervoso, voglie, cambi d’umore improvvisi, iper-protettività … insomma sti uomini andavano santificati.

Finalmente l’ecografia iniziò, il battito dei gemelli riempì la stanza e ancora una volta Hermione si ritrovò in lacrime, seguita da Ginny e da Molly, mentre George continuava a ripetere che sarebbero stati belli come lo zio e Fred si era appoggiato al muro con un sorriso da ebete sulla faccia.

 

<< Ecco, qui si vede il cuoricino e si possono distinguere bene i due gemelli… >> la dottoressa iniziò a descrivere i bambini seguendo sullo schermo il loro profilo, mentre tutti lo guardavano incantati.

<< Allora, lo volete sapere il sesso? >>

Fred e Hermione si guardarono sorridenti e all’unisono riposero

<<< No, vogliamo la sorpresa! >>

In mezzo secondo sei paia di occhi si spalancarono stupiti

<< Come no! >>

 

 

 

QUESTO CAPITOLO NASCE IN UNA FREDDA MATTINA DI LUGLIO … DOPO NON AVER CHIUSO OCCHIO PER TUTTA LA NOTTE ( ABBIAMO ASPETTATO FINO ALLE SEI PER VEDERE L’ALBA MA NON ABBIAMO VISTO UN GRANCHè xD) E ORA ECCOCI QUI ASSONNATE PIENE DI FERITE A CAUSA DELLE VARIE CADUTE E SCONTRI CON GLI SPIGOLI ( SOPRATTUTTO LA BIANCA). SPERIAMO DI AVER SCRITTO QUALCOSA DI SENSATO E DECENTE =)

VI RINGRAZIAMO PER AVERCI CONSIGLIATO I NOMI DEI BAMBINI, FINALMENTE GLI ABBIAMO SCELTI!!!

NEL PROSSIMO CAPITOLO SCOPRIRETE COSA I NOSTRI DUE FUTURI GENITORI DEVONO DIRE AI LORO AMICI.

VOLEVATE SAPERE IL SESSO DEI BAMBINI VERO??? INVECE NOI SIAMO PERFIDE E NON VE LO DICIAMO =)

ALLA PROSSIMA

UN BACIO

BIANCA E VALENTINA

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Capitolo 11
*** Sorprese svelate ***


SORPRESE SVELATE

 

I nostri futuri genitori non sapevano più se fosse il caso di ridere o di iniziare a preoccuparsi per le espressioni delle persone davanti a loro.

Ammutoliti, scioccati … immobili. Quasi ridicoli.

Molly e Arthur dopo un primo momento di sorpresa erano tornati a sorridere normalmente. Essendo genitori era normale che capissero la scelta di loro figlio e della sua fidanzata, ed anche Luna non ci rimase male … anzi! Si mise ad applaudire concordando con la scelta dei due ragazzi.

 Tutt’altra storia era per Harry, George e Ginny.

Fred si avvicinò al gemello diventando un po’ preoccupato. Era strano che non parlasse, che non facesse battute … insomma, era George!

<< Avanti … non è questo gran dramma, non c’è bisogno di reagire così >>disse dandogli una leggera pacca sulla spalla. Finalmente reagì e lo guardò negli occhi, anche se l’espressione sconcertata non aveva ancora abbandonato il suo viso.

<<  Scherzi!? io ero prontissimo a sapere il sesso dei miei nipotini e voi cosa fate? dite che
volete la “sorpresa”?! ma ve la do io la sorpresa!! >>  sbottò il rosso agitando le braccia.
Fred sospirò. Per lo meno aveva parlato! Dopo averlo visto con un espressione incazzata e muto come un
pesce aveva seriamente pensato che il suo cervello si fosse spento avendo accusato qualche danno irreversibile.

Passò qualche minuto di silenzio,in cui sia Hermione che Fred cercarono di attirare l’attenzione dei “momentanei zombie viventi”. Dopo aver visto che non reagivano, la nostra bella riccia scoppiò.
<< Ma è ridicolo! Ripigliatevi, santo cielo! Cosa importa se sono maschio o femmina? Non era certo la cosa più importante da sapere in questo mondo! L’importante è che siano sani no? >>

 Hermione, che era ancora distesa sul lettino dell’ospedale , non vedendo comunque arrivare nessuna risposta si girò in direzione di mamma Weasley per cercare qualche conferma. Molly annuì e si mise a sgridare anch’ella i ragazzi.

<< Hermione ha ragione, smettetela di fare gli sciocchi! Se i bambini sono sani, il resto non conta >>

Finalmente anche Harry e Ginny ripresero possesso delle loro facoltà verbali. Ma mentre Harry, tranquillo come sempre, si limitò a scuotere la testa ancora sorpreso, Ginny reagì in modo più… esagerato diciamo.
<< voi siete perfidi! malvagi! meritate il purgatorio, anzi no l'inferno! >> si mise a gridare in faccia a Fred.

Hermione guardò la scena sconvolta. Era… era ridicolo!

Si aspettava che non sarebbero stati d’accordo con la loro decisione, ma certo non si aspettava una reazione così esagerata … così infantile.  Se i loro bambini avessero imparato dai loro zii a fare i capricci, la vita di lei e Fred sarebbe di sicuro stata un inferno … non ci voleva nemmeno pensare!

Si girò verso il fidanzato, e lo vide che si stava trattenendo dal ridere, anche se un po’ di fastidio, come lei, lo provava.

<< Beh ragazzi, lamentatevi quanto volete. Siamo noi i genitori in fondo e siamo noi a decidere. Non pensate anche voi che sia più bello scoprirlo al momento della nascita? >> cercò di essere convincente Fred con un sorriso incoraggiante.

Qualche secondo di silenzio e poi arrivò la risposta.

<< NO!!!! >> talmente forte che il ragazzo scattò un passo indietro dallo spavento.

La ginecologa intanto, vedendo la divertente scena davanti ai suoi occhi, prese delle salviette da un mobile di fianco a lei e le passò a Hermione,

<< ora vi lascio un po’ soli, se volete potete continuare  a vedere i vostri bambini e quando avrete finito pulite il gel con le salviette e chiamatemi. Volete che porti fuori anche i famigliari? >> chiese timidamente.

<< Oh si, li butti subito fuori! >> le rispose prontamente Hermione annuendo con forza.

Così mentre la ginecologa usciva dalla porta portando con se  mamma, papà Weasley e i quattro ragazzi, Fred si avvicinò alla ragazza.

Mise la mano sopra quella di Hermione ed insieme, sorridendo come dei deficienti, continuarono ad ammirare lo schermo che ritraeva i loro due piccoli.

Nel mentre che i due futuri genitori erano nella stanza, gli altri si trovavano nel corridoio seduti tutti su delle sedie.

Vedendo la ginecologa che entrava in un’altra stanza, Ginny e George si guardarono negli occhi, capendosi immediatamente.

<< Emh… noi andiamo a prenderci  qualcosa da bene >> disse George alzandosi insieme a Ginny.

Non aspettarono nemmeno che i genitori dessero il loro consenso che partirono in quarta.

Ed ecco che la missione “convinci la ginecologa” cominciò.

Prima di entrare nella stanza in cui si trovava, si fermarono un attimo a pensare a cosa dire.
<< Prima provo a convincerla io con il mio fascino, se non funzione passiamo alle maniere
forti >>  disse George preparandosi ad entrare in azione. Ginny, anche se non molto convinta lo lasciò fare.

Aspettarono che uscisse dalla stanza ed appena la videro attuarono il piano.
<< Dottoressa, salve! >> la salutò il gemello con grande entusiasmo.
Prima mossa: voce seducente.
<< Senta… volevamo parlarle di una cosa importantissima >> disse cercando di usare il tono più sensuale che riusciva ad avere.

 Seconda mossa: fare complimenti.
<< Oh! Prima non me ne ero accorto! ma sa che quella pettinatura le sta benissimo? >>
Terza ed ultima mossa: sguardo affascinante e magnetico. Il successo è garantito.
<< Allora i nostri nipotini, o nipotine ... >> iniziò il discorso cercando qualche segno di resa da parte
della dottoressa.

Che però non trovò. Anzi, la dottoressa lo guardò alzando un sopracciglio.

Ma … aveva usato le 3 mosse! Solitamente le ragazze dopo la prima, cadevano ai suoi piedi. Perché mai questa lo stava guardando come se fosse matto?
Ormai la missione per cui erano andati li era passata in secondo piano, mai giocare con l’orgoglio maschile dei Weasley!

Nuova  missione: capire perché quella strana donna non fosse ancora caduta ai suoi piedi con gli occhi a cuoricino.

<< Se siete venuti per sapere il sesso dei bambini perdete tempo, c'è la privacy! >> disse seria.
Ginny alzò lo sguardo al cielo mentre il fratello cercava di capire perché il suo bellissimo, strepitoso, infallibile fascino era andato a farsi un giro chissà dove.
<< Ma dottoressa  rimarrà tra noi! >> tentò Ginny passando al piano B: maniere forti  (ossia una supplica con tanto di mani congiunte e occhi da cucciolo bastonato)
George stava riflettendo su quella strana creatura che chiamavano donna.
Perché non era caduta ai suoi piedi? Gli vennero in mente solo tre possibili ipotesi:
1) forse era lesbica
2) oppure era sposata
3) o forse era una strana creatura venuta della foresta oscura!
o forse era tutte e tre!!!
Rincuorato dalla sua soluzione, George corse in aiuto della sorella.
<< cosa state facendo? >> la voce di Hermione li fece sussultare.
<< noi ... emh ... niente?!? >>  risposero i due in coro girandosi verso la ragazza, che li guardava in modo minaccioso.

Poco dopo, mentre cercavano un posto dove pranzare, i due sciagurati dovettero sorbirsi i rimproveri della loro futura cognata e di mamma Molly.
<< sarà una sorpresa e non cambieremo idea per niente al mondo >> affermò Hermione ponendo fine alla discussione.
<< Comunque vi abbiamo portato per un motivo >>  disse Fred cambiando discorso.
<< noi volevamo chiedervi una cosa .... saremmo onorati se voi, George, Ginny, Harry e Luna accettereste
di fare da madrine e padrini dei gemelli ... >> disse Hermione.

I quattro giovani avevano gli occhi lucidi, ovviamente si sentivano onorati da una tale
proposta
<< certo, ne sarei onorato >> rispose per primo Harry.
<<  ma certo! è una cosa bellissima! >>
<< Fred, Hermione, io accetto volentieri >> disse Luna con la solita espressione da pesce
fuor dall'acqua.

<< Oh finalmente una bella notizia! Sarò un bravissimo padrino! >> urlò entusiasta George.

<< Ed io una bravissima madrina >> aggiunse Ginny.

<< Pensavamo che il primo bambino che nascerà avrà come padrino George e come madrina Ginny, mentre il secondo Harry e Luna… >> spiegò Hermione, contenta di vedere i ragazzi approvare almeno una loro scelta.

Qualche ora dopo, Fred ed Hermione si trovavano seduti nel giardino della scuola e la ragazza gli stava leggendo, da un vecchio libro che le avevano regalato, una vecchia leggenda indiana.

 

“La leggenda narra della storia d’amore tra due ragazzi, due semplici
innamorati nati in un’ antica tribù indiana. La loro non è una storia speciale,
non parla di eroiche imprese o di grandi avventure, è solo una storia. Ognuno
di noi ha una storia, ognuno nella propria vita ha sorriso, pianto, amato e
sofferto. Ognuno di noi ha fatto delle scelte, e ognuna di esse ha avuto una
conseguenza; è cosi che si crea una storia, con decisioni e conseguenze, con
legami e rimpianti.
Premetto che questa non è una storia a lieto fine, niente nella vita finisce
con un “vissero per sempre felici e contenti”, sulla propria strada si
incontrano sempre degli ostacoli, dei dolori, delle scelte difficili … la
domanda è: se sapreste che una cosa che al momento vi rende felici un giorno vi
farà soffrire, cosa fareste? È giusto vivere un momento di felicità se poi
quello stesso momento può diventare un lontano ricordo doloroso?
Questa storia inizia con questa scelta. La scelta di Keira, il suo
nome significa “dai capelli scuri” ed erano proprio cosi i suoi capelli, lunghi
splendenti e color del cioccolato e di Rohini, il suo nome significava,colui
che sente la terra, lui era un guerriero, un capo. Lei era una normalissima
ragazza , non era come le principesse delle fiabe: bellissima, buona o generosa
era una ragazza normale, ma aveva due grandi qualità, il coraggio e la
determinazione.
Lui invece apparteneva a una delle più potenti ed importanti tribù; questo per lui, significava
diventare capo tribù e sposare la figlia del capo della tribù vicina, un
matrimonio, un’alleanza. Ma Rohini era un guerriero e voleva essere libero.
I due innamorati si incontravano ogni sera al tramonto consci che il loro
amore poteva vivere solo sotto la luce tenue della luna, unica testimone del
loro amore e come essa, all’arrivo dei primi raggi di sole, il loro amore
doveva nascondersi e tornare nell’oscurità.
Il loro era un amore impossibile, vivevano in un mondo in cui gli uomini si
dividevano in uomini forti e deboli, in capi e schiavi, uomini normali e uomini
diversi. Vivevano in un mondo dove l’uomo bianco e i pellerossa combattevano
per le terre, dove i capi tribù non potevano unirsi a figli di persone normali,
dove la diversità divideva le persone.
Si poteva vivere felici in un mondo popolato da uomini così egoisti e
presuntuosi, crudeli e violenti?
Valeva la pena vivere un momento di felicità pur sapendo che la vita ti
riserva altro?
“ perché succede tutto questo? Gli uomini sono tutti uguali, tutti hanno gli
stessi sentimenti, tutti soffrono, tutti ridono e tutti alla sera vedono lo
stesso tramonto. Allora perché l’uomo è cosi presuntuoso da credersi superiore
agli altri?” chiese una sera Keira, cosciente che non avrebbe mai ricevuto una
risposta che l’avrebbe soddisfatta.
“ perché l’uomo crea la differenza. L’uomo crede di aver bisogno della guerra
per sopravvivere, perché spesso si dimentica che tutti gli essere viventi sono
nati dalla stessa terra, perché l’uomo non conosce il vero amore” rispose il
ragazzo guardando la luna.
La ragazza iniziò a piangere cosciente che quella era la loro ultima notte
insieme, presto Rohini sarebbe diventato capo tribù e avrebbe compiuto il suo
dovere sposando un’altra, e anche lei era destinata ad un altro, la loro vita
era già predisposta e le loro strade si sarebbero divise per sempre. Il destino
aveva deciso per loro.
“ ne è valsa la pensa, amore mio, vivere questi pochi attimi insieme, pur sapendo
che la separazione sarebbe stata cosi dolorosa?” domandò di nuovo la giovane.
“ sopporterei le pene dell’inferno per restare un solo attimo con te, il
nostro non è un addio, due cuore che si amano non possono dirsi addio, un
giorno noi ci rivedremo, in un posto lontano in cui potremo finalmente amarci
liberamente” rispose sicuro il guerriero.
Quella sera si baciarono per l’ultima volta e affidarono alla luna il loro
amore.
La leggenda narra che da allora i due ragazzi non si siano mai più rivisti. Lui si
sposò e diventò un guerriero forte e valoroso, difese la sua terra combattendo
contro l’uomo bianco, ricordando però che lui non uccideva per la diversità,
uccideva per sopravvivere, come aveva detto una volta alla sua amata “ in
questa vita non possiamo fare altro che sopravvivere e sperare che la vera
felicità si trovi altrove”
Anche Keira si sposò e continuò la sua vita, ma ogni volta che alzava gli
occhi al cielo e vedeva la luna si ricordava di quell’amore lontano, forse l’
unico vero amore, di cui conservava gelosamente il ricordo, eppure anche se per
quell’amore aveva sofferto non si pentiva di quei momenti con lui, ogni ricordo
le dava la forza per andare avanti.
Nessuno sapeva di loro, nessuno conosceva la loro storia e nessuno l’avrebbe
tramandata, il loro era un amore nato e finito nel silenzio. Solo il vento e la
luna ne erano stati testimoni e si dice che se si ascolta bene il vento si può
sentire le dolci parole che il giovane guerriero sussurrava alla sua amata.
E che quando alzando gli occhi al cielo e non si scorge la luna è perché lei
ha nascosto il suo bagliore per lasciare ai due amanti una notte per amarsi e
per ricordare al mondo che il vero amore non è terreno ma va oltre, è qualcosa di
infinito, qualcosa di troppo bello e puro per essere vissuto sulla terra “
 

 

<< è una bella storia >> disse Fred abbracciando la fidanzata.
<< mia mamma me la raccontava quando ero piccola, mi è sempre piaciuta >> rispose la maga
sorridendo, ricordando le sere passate in compagnia della madre.
<< Keira è un bel nome, lo metterei nella lista dei nomi possibili per i gemelli >>
<< buona idea, Keira Ohana Weasley >> propose Hermione felice
<<  Ohana? >> chiese il rosso confuso guardando la fidanzata.
<< Significa famiglia ... l'ho sentito in un cartone babbano "Lilo e Stich". Ohana! significa famiglia
e famiglia significa che nessuno viene abbandonato o dimenticato  >> spiegò la riccia
ripetendo una frase del cartone con solennità.
<< mi piace ... >> approvò Fred.
<< e se fosse un maschio? >>
<< mamma proporrà sempre lo stesso nome, Luke! è un suo zio, lei ci è molto affezionata >> disse Fred, ricordando le volte in cui sua madre ripeteva all’infinito quanto suo zio fosse eccezionale e bla bla bla.
<< Luke, mi piace! mia mamma dice sempre che per scegliere un nome bisogna pensare
alle cose che ci piacciono ... >> disse Hermione pensando a quello che le aveva detto sua mamma
quando le aveva confessato che non avevano nessuna idea per i nomi dei gemelli
<< a me piacciono gli scherzi, il Quidditch ... >> elencò il ragazzo
<< Non possiamo certo chiamare un bambino “Quidditch”! lo prenderebbero in giro tutti! ... cosa ne dici di… Dylan? Significa mare >>

Fred ci pensò su, e poi approvò la scelta della fidanzata annuendo.

<< Luke Dylan Weasley, mi piace >>

<< Luke Dylan George Weasley, dove lo lasci tuo fratello? Una volta mi hai detto che ci tenevi a dargli il suo nome >> disse Hermione portando alla mente il giorno in cui il rosso le aveva detto che gli sarebbe piaciuto se uno dei suoi figli avesse portato il nome di George. La ragazza capiva questo suo desiderio, il rapporto tra loro era molto speciale e poi a George avrebbe fatto sicuramente molto piacere, già lo immaginava saltare felice come un bambino.

<< Pensavo non ti piacesse … mi avevi detto che tra i babbani si ereditavano solo i nomi dei defunti >> disse Fred richiamando l’attenzione della riccia

<< Non importa, è sempre un bel gesto >> lo tranquillizzò la ragazza.

<< E se fossero due maschi o due femmine? >> continuò a chiedere Fred.

<< Beh… che ne dici di Robert… o Johnny? E se invece fossero femmine… Rosie oppure Melanie >> propose Hermione.

Il ragazzo annuì pensando che comunque rimaneva ancora molto tempo per decidere definitivamente i nomi dei loro bambini.

Rimasero ancora qualche minuto a parlare, quando arrivò Ron a chiede ad Hermione un piccolo aiuto in un compito di trasfigurazione.

La ragazza sbuffò togliendo dalle mani del rosso la pergamena, e iniziò a leggerla attentamente.

Arrivò  a metà della lettura quando la vista le si appannò leggermente, e sbiancò in viso facendo preoccupare il suo fidanzato.

 


<< Amore stai bene? >> le chiese passandole un braccio intorno alle spalle
<< mi gira la testa >> sussurrò la riccia prima di cadere svenuta tra le braccia del rosso
Tutto successe in pochi attimi, Hermione si accasciò tra le sue braccia, il fidanzato non pensò
a nulla se non ad arrivare il prima possibile al San Mungo.
Pochi minuti dopo era in sala d'attesa a torturarsi le mani preoccupato, vicino a lui
la sua famiglia cercava di tranquillizzarlo.

Cosa avrebbe fatto se fosse successo qualcosa alla sua ragazza? Ed ai bambini? Pregò che non fosse niente di grave, finchè una voce non lo ridestò dai suoi pensieri.
<< signor Weasley? >> chiese una dottoressa che non avevano mai visto
<< si, sono io! come sta la mia ragazza? e i bambini? >>
<< non si preoccupi, la sua ragazza sta bene, è stato solo un calo di pressione ... e adesso
faremo un'ecografia per vedere come stanno i gemelli >> spiegò invitandolo a entrare per la visita.
<< Herm, stai bene? >> le chiese appena la vide sdraiata sul lettino
<< si tutto apposto, scusa, non volevo farti preoccupare >>
<< tranquilla ... >>
<< allora ecco qui ... adesso vediamo i vostri gemellini >>
<< dov'è la dottoressa Graceland? >> chiese Fred
<< Oggi non è di turno, ma non si preoccupi faccio questo lavoro da diversi anni, siete in
buone mani! >> sorrise la dottoressa spalmando il gel sulla pancia della giovane
<< ecco, qui si vede bene uno dei gemelli, i due cuoricino battono forti e sani,
un gemelli è girato e non si vede bene ma l'altro eccolo qui si vede il nasino ...
anzi la gemellina ...>>
<< nooooo >> l'avvertimento di Fred era arrivato troppo tardi
<< cosa c'è che non va? non volevate una femmina? l'altro gemello non si vede a potrebbe
essere un maschietto e poi anche se fosse una femmina, sono sempre dei doni ... >>
iniziò a dire la dottoressa fraintendendo l'affermazione dei giovani
<< non è questo ... è che volevamo la sorpesa >> spiegò Hermione
<< oh, mi dispiace non lo sapevo, avrete sempre la sopresa per l'altro ... >> disse sinceramente
dispiaciuta la dottoressa Malyem

<< non importa, almeno i miei fratelli saranno felici, anche se per metà >>sorride il rosso
<< già quindi abbiamo una piccola Ohana Keira Weasley >> disse Hermione felice.

 

 Quando i famigliari, soprattutto George e Ginny seppero la notizia impazzirono. Corsero lungo tutto il corridoio dell’ospedale comunicando a tutti quelli che incontravano che sarebbero diventati zii di una bellissima bambina.

Fred si preoccupò che sarebbero stati costretti a farli ricoverare.

<< Se sarà bella come lo zio dovrò tenerla d'occhio giorno e notte! >>affermò George felice
<< nessuno dovrò toccarla e neanche guardarla! chi vuole parlarle dovrà prima avere
la mia approvazione!>>  aggiunse serio.

Hermione scosse la testa sconsolata. La loro bambina non era nemmeno nata, e già aveva una guardia del corpo…

 

 

ECCOCI QUI, DOPO LE VOSTRE “DOLCI” RECENSIONI =)

LA SORPRESA è STATA PER METà ROVINATA, ADESSO SAPPIAMO CHE UNA è UNA FEMMINUCCIA, CHISSà L’ALTRO GEMELLO … MA QUESTO RIMARRA UNA SORPRESA ( E NON SERVIRANNO LE VOSTRE MINACCE PER FARCI CAMBIARE IDEA )

COME AVRETE NOTATO ABBIAMO CITATO IL CARTONE “LILO E STITCH” E ANCHE ALCUNE RECENSIONI CHE ABBIAMO RICEVUTO NELLO SCORSO CAPITOLO ( COME LE MINACCIE RIGUARDANTI IL PURGATORIO).

STAVOLTA NON STAREMO QUI A FARE UN MONOLOGO LUNGO TRE ANNI, ANCHE perché VALENTINA STA INSISTENDO PER ANDARE A BUTTARSI IN PISCINA.

ALLA PROSSIMA

BIANCA E VALENTINA

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Capitolo 12
*** Inviti ... e sorprese! ***


Inviti... e sorprese

  

  

Hermione era assolutamente certa di aver letto male, sua mamma non li aveva appena invitati a recarsi nel mondo babbano per una giornata al mare, e Ginny non stava saltellando felice … no era impossibile! Che razza di idee aveva sua madre?

Era incinta di sei mesi! E visto che avrebbero dovuto aspettare la fine della scuola per andare in vacanza, cioè poco meno di un mese … no no e ancora no!  Lei non sarebbe andata al mare incinta di 7 mesi di due gemelli! Sembrava una balena, come poteva farsi vedere in costume!?! No, era deciso lei sarebbe rimasta a casa a leggere un bel libro! Si sarebbe andata cosi …

 

<< io non ci vengo! >> aveva affermato puntando i piedi e mettendo le braccia incrociate, come avrebbe fatto una bambina.

<< oh si che vieni invece! Nella lettera tua madre dice che non può che far bene ai bambini >> le aveva risposto Fred con un tono che non ammetteva repliche. Proprio non capiva perché la sua ragazza si sentisse cosi, con quel pancione era semplicemente stupenda! Se fosse stato per lui l’avrebbe fatta uscire con una maglietta con una freccia circondata da lucine intermittenti per indicare la pancia.

<< I bambini staranno benissimo anche a casa! io non mi metterò in costume! Sembro un mega pallone! >> aveva risposto stizzita la giovane cercando di porre fine alla discussione, parlare di costume e della sua linea davanti agli altri la metteva in imbarazzo.

<< e dai Hermione sarebbe scortese e maleducato rifiutare l’invito di tua mamma >> si intromise Ron.

Hermione lo guardò alzando un sopracciglio, proprio lui voleva darle lezioni di educazione? Lui che in quel preciso momento stava parlando con la bocca piena di torta!

<< cos’è un costume? >> intervenne George incuriosito.

<< l’abbigliamento che si usa al mare, assomiglia al normale intimo >> rispose Ginny con l’espressione da “ io conosco più cose babbane di te!”

<< me l’ha spiegato Hermione >> aggiunse allo sguardo interrogativo del fratello.

Hermione non stava più seguendo la discussione, lei amava il mare, ricordava che da piccola i suoi genitori la portavano sempre… ma con quel pancione si sarebbe sentita decisamente a disagio!

<< dai ti accompagniamo noi a scegliere un bel costume! >> la rassicurò l’amica cercando di convincerla, in fondo non capitava tutti i giorni un invito del genere, non potevano certamente farselo sfuggire!

<< risponderò a mamma per dirle che andremo appena iniziate le vacanze estive … sempre che vostra madre sia d’accordo >> acconsentì infine la ragazza.

<< non preoccuparti di mamma, ci penseremo noi a convincerla! >> le assicurò George facendole l’occhiolino.

<<  ah Hermione, ho pensato di organizzare una festa per i bambini, cosa ne pensi? >>

La riccia sapeva che era una domanda retorica, anche se avesse rifiutato, la rossa avrebbe organizzato lo stesso la festa, quindi si limito a alzare le spalle.

<< bene chiederò alla Mcgranitt il permesso e preparerò tutto io, non ti preoccupare >>

I ragazzi si incamminarono verso le aule di lezione, Hermione affianco a Fred pensava a quello che stava succedendo: feste, giornate al mare … certamente tutte cose bellissime, ma non poteva fare a meno di pensare che mancavano solo pochi mesi alla nascita dei gemelli, dovevano iniziare a pensare a cose pratiche, pannolini, vestitini, carrozzine e cose del genere, e il problema si duplicava se tutto serviva doppio!

 

<< Fred come faremo per le cose pratiche che serviranno ai gemelli? Non abbiamo ancora comprato niente … >> disse Hermione esternando i suoi timori.

<< hai ragione dobbiamo iniziare a comprare qualcosa per i gemelli … >>

Detto cosi sembrava facile! Ma forse si era scordato che per comprare, bisogna anche avere dei galeoni, e a parte quelli messi a disposizione dai loro genitori, e quelli che Fred aveva risparmiato vendendo i suoi scherzi, non avevano nient’ altro. Non erano certo ricchi.

Il rosso sembrò intuire i pensieri della fidanzata, la abbracciò e cerco di tranquillizzarla

<< tranquilla, ci faremo bastare i soldi che abbiamo per gli oggetti di prima necessità, tra poco farò i MAGO e finirò la scuola, poi mi cercherò un lavoro e nel frattempo porterò avanti il progetto di aprire un negozio con George … >>

 

Hermione sapeva che non era cosi semplice come sembrava, ma si fidava del suo ragazzo. Sapeva che i gemelli avevano già da parte dei galeoni per il negozio, e se il progetto fosse andato a buon fine, il negozio avrebbe fruttato qualche galeone … ma se fosse fallito? Come avrebbero fatto? La ragazza scacciò il pensiero. Fred, anche se a volte non sembrava, era un ragazzo maturo e sicuramente avrebbe trovato una soluzione, insieme potevano farcela … forse.

 

L’ultimo mese di scuola passò velocemente, tutti si stupirono di vedere Fred Weasley  studiare. Si lo stesso Fred Weasley che durante il quinto anno aveva terrorizzato la Umbrige con dei fuochi d’artificio, lo stesso Fred che era letteralmente allergico a qualsiasi libro, ora era chino sui libri, deciso a passare i MAGO … ok forse non era proprio chino sui libri, diciamo che ascoltava mentre Hermione leggeva,gli spiegava e cercava di non farlo distrarre … povero dobbiamo capirlo, Fred Weasley sui libri?

Ma almeno si stava impegnando!

Una settimana prima delle vacanze estive, si sarebbe tenuta la festa organizzata da Ginny in onore dei gemelli, e Hermione era terrorizzata. Fino all’ultimo aveva sperato che la Mcgranitt rifiutasse la proposta della rossa, ma contro ogni aspettativa la professoressa aveva accettato.

La riccia indossò l’uniforme ( che aveva dovuto allargare visto il crescere della pancia) e scese in sala comune, e tutta quella gente da dove era uscita? Ginny le aveva detto che era una festicciola intima! E quella lei la definiva intima!?! Praticamente tutti i  Grifondoro e anche qualche Corvonero e  Tassorosso la stavano guardando sorridendo.

<< ecco la nostra futura mamma! >> urlò Ginny facendo calare un improvviso silenzio nella sala.

Fred la guardò comprensivo, sapeva che non amava stare al centro dell’attenzione.

<< lo sai com’è fatta mia sorella! >> disse passandole un braccio intorno alla vita mentre le guance della ragazza si coloravano di tutte le gradazioni di rosso conosciute. La stavano guardando tutti, anzi no diciamo che guardavano la sua pancia enorme, dopo quasi 7 mesi ancora non si erano abituati!

<< guarda c’è anche una torta! >> le fece notare Ron, e figurati se lui non pensava a mangiare! Hermione guardò l’enorme torta appoggiata sul tavolo, era alta 4 piani, ricoperta di fondente lilla con dei fiori colorati ad abbellire ogni strato, e con in torno  anche delle farfalle incantate che volavano e rendevano tutto perfetto… era la torta più grande e bella che Hermione avesse mai visto ...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

<< Herm .. perché piangi? >> le chiese preoccupato il fidanzato notando gli occhi lucidi

<< io … è tutto cosi bello >> rispose la riccia emozionata. Vedere li tutti i suoi amici per lei la faceva sentire meno sola.

<< prima di tutto i regali! >> urlò Ginny battendo le mani e accompagnando i due futuri genitori davanti a una valanga di pacchetti colorati

<< sono tutti per noi? >>

<< certo, per voi e per i gemelli, apri prima il mio >> rispose porgendole un grosso pacchetto rosso che conteneva due tutine gialle una con la scritta “ sono bella come la zia” e l’altra “ ci sono voluti 9 mesi per fare uno schianto come me”

<< Grazie, sono bellissime! >> risposero in coro i due fidanzati.

 

I due ragazzi ci misero più di un ora ad aprire tutti i regali, gli amici più stretti avevano fatto regali personalizzati:  il pacchetto di George conteneva una tutina con la scritta “ state alla larga, ho uno zio grosso che vi può uccidere” e un bavaglino con scritto “ lo so, il mio fascino uccide”

Harry gli aveva regalato un set di biberon e ciucci per tutte l’età. E Ron due orsacchiotti che eseguivano ogni comando li venisse rivolto.

 

Alla fine il divano era pieno di peluche, pannolini magici ( se erano blu significava che erano puliti, se il loro colore diventava rosso significava che era ora di cambiarlo) di strani giocattoli, tutine e altre mille cose che avrebbero fatto decisamente comodo ai due genitori.

<< questo te lo manda mamma >> disse Ginny porgendole un pacchetto che si rivelò contenere solo un biglietto:

io e Arthur abbiamo pensato che vi avrebbero fatto comodo due culle, la prossima volta che venite alla tana andremo a sceglierle insieme. Tanti Auguri. Molly e Arthur

Hermione pensò che fosse un gesto davvero carino, sapeva che i Weasley non erano ricchi, e che ogni cosa veniva guadagnata con fatica, quindi apprezzava molto il loro gesto.

 

<< manca il mio regalo! >> si intromise Luna porgendole uno stranissimo pacchetto multicolor.

La ragazza lo scartò sorridendo, e sperando che non contenesse qualcosa di troppo strano.

<< un … mmh … cos’è? >> chiese un po’ in imbarazzo guardando lo strano aggeggio che aveva tra le mani.

Luna non rispose e si limitò a puntargli la bacchetta sopra sussurrando “ginglos” e dall’oggetto uscirono sei palline luminose che rimasero sospese a mezz’aria, poi la bionda sussurrò ancora “ music” e una dolce melodia si diffuse, mentre le sei palline iniziavano a girare come se stessero facendo un lento giro giro tondo.

 

<< è stupendo! Davvero Luna, è bellissimo >>

<< dicono che tenga lontano la malvagità e i cattivi pensieri … >> spiegò la strega

Dopo aver mangiato la torta e aver parlato un po’, la sala comune iniziò a svuotarsi e alla fine rimasero solo Fred, Hermione,Ginny,Ron,Harry,George, Luna e Neville.

<< grazie Ginny, è stata una bellissima festa >> disse sinceramente Hermione

<< per i miei nipotini solo il meglio >> rispose la rossa facendole l’occhiolino

Saranno dei bambini fortunati, circondati da amore e persone che li proteggeranno sempre. Pensò Hermione sorridendo, in quel momento capì quanto fosse fortunata ad avere una famiglia cosi unita e fantastica!

 

 

CIAO A TUTTE! ABBIAMO NOTATO CHE MOLTE DI VOI VOLEVANO LA SOSPRESA PER QUANTO RIGUARDA IL SESSO DEI GEMELLI, MA ABBIAMO DECISO DI RIVELARE ALMENO IN PARTE LA SORPRESA =)

RINGRAZIAMO TUTTI PER I COMMENTI E SPERIAMO CHE ANCHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO =)

PICCOLA SPIEGAZIONE SU FRED: COME ABBIAO Già SPIEGATO LUI E GEORGE HANNO PERSO DUE ANNI E PER QUESTO SI TROVANO ANCORA A HOGWARTS, IN QUESTA STORIA LUI E IL GEMELLO STANNO METTENDO  DA PARTE DEI GALEONI PER APRIRE IL NEGOZIO E NONOSTANTE LA NASCITA DEI GEMELLI CONTINUERANNO IL LORO PROGETTO.

 TRA POCO LA VALENTINA CI ABBANDONERà PER ANDARE IN ABRUZZO QUINDI PER UN PAIO DI SETTIMANE NON RIUSCIREME AD AGGIORNARE.

VI AUGURIAMO BUONE VACANZE.

A PRESTO

BIANCA E VALENTINA =)

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Capitolo 13
*** Alla scoperta del mondo babbano! ***


ALLA SCOPERTA DEL MONDO BABBANO!

 

La scuola era finalmente giunta al termine, ed Hermione non poteva che esserne felice.

Adesso avrebbe potuto occuparsi della sua gravidanza senza altre preoccupazioni.

Lei e Fred dovevano ancora parlare di molte cose che andavano sistemate prima della nascita dei gemelli. Ma per fortuna, la questione pannolini, tutine e giocattoli per il momento era risolta, poiché tra amici e parenti avevano racimolato tutto quanto il necessario per i primi mesi.

L’unica cosa che dovevano ancora comprare erano le carrozzine, il fasciatoio e le culle e questo faceva sorgere un altro problema … avevano bisogno di un posto in cui andare a vivere!

Casa Weasley era decisamente fuori questione. Li dentro ci vivevano già troppe persone, loro avevano bisogno di un posto più tranquillo. Ma non potevano permettersi di prendere una casa loro … 

Hermione era comodamente spaparanzata sul divano un po’ vecchiotto di casa Weasley e stava rimuginando su come risolvere il problema,  quando Molly attirò la sua attenzione sventolandole una mano davanti agli occhi. Risvegliatasi dai suoi ragionamenti, posò lo sguardo sul viso materno davanti a lei.

<< Io e Arthur pensavamo di andare a prendere le culle, il nostro regalo per i piccoli … cosa ne dici di andare oggi? Te la senti? >>

<< Sarebbe perfetto! >> rispose la ragazza grata di quello che i suoi futuri suoceri stavano facendo per lei. Cosi quel pomeriggio, lei, Fred e i signori Weasley si recarono a Diagon Alley, ovviamente non senza aver discusso per un’ora con George e Ginny che pretendevano di andare con loro.

<< Non potete venire, discussione chiusa! >> aveva detto risoluta Molly ponendo fine alle proteste dei due figli, che dopo qualche altro lamento dovettero arrendersi a testa bassa.

 

Hermione indossava un vestito lilla, piuttosto leggero che le arrivava poco sopra il ginocchio, e che evidenziava il rigonfiamento, ora piuttosto evidente, della sua pancia.

Non voleva più nasconderlo, anzi, voleva farlo vedere a tutti. Desiderava dar sfoggio dei suoi futuri bambini. Di fianco a lei c’era Fred, anche lui vestito piuttosto leggero, e a precederli c’erano i signori Weasley.

Quando arrivarono, Hermione entrò nel negozio stringendo la mano del fidanzato. Si guardò intorno stupita, non era mai entrata in un negozio per bambini … o meglio, era entrata in quelli babbani ma mai in uno magico, e nessuna parola poteva mai definire la bellezza di quel posto: le pareti sfumate tra il rosa e il celeste, la dolce ninna nanna che si udiva appena si entrava nel negozio, i giochi sospesi per aria, le mille carrozzine, le culle e le tutine sistemate nel negozio … era suggestivo. Era semplicemente magico! Come del resto era, d’altronde.

Fecero una veloce rassegna di tutte le culle presenti nel negozio, ed Hermione le trovava tutte stupende,una più bella dell’altra. Camminava dietro alla sua futura suocera, che ad un tratto si fermò di colpo, costringendo anche lei a fermarsi per non andarle addosso.

<< Guarda questa culla che carina! >> disse Molly indicandole un’ enorme culla ... verde?

Hermione guardò prima la culla interessata, poi il dito che la indicava sperando che avesse sbagliato direzione, ed infine guardò Molly per controllare che non avesse qualche cosa sugli occhi che le impedisse di vedere bene... Era la culla più brutta che Hermione avesse mai visto! Tra tutte le culle stupende del negozio, quella era di certo l’unica che non avrebbe mai e poi mai preso in considerazione!  Ma come poteva dirlo a sua suocera senza offenderla?

<< Beh è … originale … >> cercò di essere gentile, anche se il suo tono non era molto convinto.

<< È orribile! >> intervenne Fred, salvandola, con il suo tatto degno di un elefante ed un’aria schifata.

Hermione poteva giurare di aver sentito un risatina smorzata provenire da dietro uno scaffale, ma quando si girò non vide nessuno, quindi tornò a concentrarsi sulla discussione in corso.

<< Ma cosa dici! È stupenda! Cos’è non ti piace più il verde speranza? >>  si difese la signora Weasley mettendosi le mani sui fianchi.

 

<<  Il verde speranza mi piace mamma, ma questo è verde vomito! >> ribatté Fred, irritandola ancora di più.

<< E cosa ne dite di questa? >> si intromise  Arthur per salvare la situazione, mostrando la culla bianca e azzurra lì a fianco, decisamente meglio di quella verde … ma si intenda che non era poi difficile esserlo. Anche se non era ancora quella giusta.

<< Carina … ma non so … pensavo a qualcosa di più originale … tipo … tipo quella! >> spiegò Fred indicando una culla in legno poco distante.

 

Dopo quasi un’ ora avevano deciso di prendere due culle in legno, con le tendine bianche.

In una c’era inciso un cavallo alato mentre nell’ altra una fata,  ed entrambe le immagini si muovevano sul tessuto come se dovessero spiccare il volo da un momento all’altro… erano semplicemente stupende. Ed Hermione era soddisfatta perché sapeva che erano quelle giuste.

<< Ok, già che ci siamo direi di prendere anche qualche tutina … >> propose Fred emozionato.

Era bello vederlo così coinvolto. Hermione aveva sentito dire che di solito in queste situazioni i maschi si annoiavano e lasciavano tutto il lavoro e tutte le scelte alle donne, ed era rimasta piacevolmente stupita quando aveva visto il suo ragazzo così preso e così contento.

Ma Fred non era certo un ragazzo come tanti … per fortuna!

 

Girarono ancora un po’ per il negozio, e infine scelsero delle tutina davvero adorabili e anche qualche gioco.

Mentre continuavano a guardare tra gli scaffali, Hermione si accorse che nel cestello che volava sospeso dietro di loro, in cui si mettevano gli oggetti da comprare, erano presenti alcuni giochi che non le pareva di aver nemmeno visto. Guardò i signori Weasley,  giungendo ad una sola conclusione  “ le avranno scelte loro, magari è un’aggiunta al regalo che vogliono farci”, pensò tornando a prestare attenzione al fidanzato che le stava mostrando una bacchetta giocattolo.

Ma Hermione sentiva che c’era qualcosa di strano, si sentiva osservata, era sicurissima di aver sentito qualcuno ridere e borbottare mentre parlava con Fred, ed era assolutamente certa di aver visto una capigliatura rossa dietro ad uno scaffale.

Le bastò fare due più due per capire la situazione.

<< Fred … ma quando abbiamo deciso di comprare la scopa giocattolo? Non avevamo detto che era pericolosa per i bambini appena nati? >> fece notare l’anomalia al fidanzato, osservando il cestello sempre più carico di roba, la cui maggior parte non era stata certo scelta da loro.

Il rosso non fece in tempo a rispondere che due voci familiari fecero capolinea da dietro lo scaffale dei pannolini.

<< Ahi, e spostati, quello è il mio piede! Sto cadendo! >> urlò una voce a loro ben nota.

“ecco … lo sapevo!  “” pensò sconsolata la riccia mettendosi le mani tra i capelli.

<< Ma cosa … >> Fred si sporse per chiarire il mistero e quello che vide lo fece scoppiare a ridere; George e Ginny accucciati dietro a una colonna, con cappellini rossi e gli occhiali da sole magici, stavano litigando tirandosi pacchetti di pannolini a vicenda.

<< Cosa ci fate qui!!! >> urlò la signora Weasley appena vide i due giovani litiganti.

Appena sentirono la voce squillante della madre si fermarono, notando solo in quel momento, che erano stati bellamente smascherati.

<< Ma guarda che coincidenza! >> disse George fingendosi sorpreso.

<< George, Ginny … cosa ci fate qui? >> ripeté la donna con sguardo accusatorio.

<< Calmati mamma, eravamo solo venuti a fare un giro … >> spiegò con una voce falsamente innocente.

<<  E da quando frequentate posti come “ il mondo dei piccolo maghi” ? >> chiese Molly alzando un sopracciglio

<< Stavamo … e-ecco noi, volevamo aggiornarci sui prodotti per i neonati, s-sai stiamo p-per diventare zii! >> rispose Ginny balbettando.

<<  È proprio cosi! Ehi Freddie sapevi che esistono pannolini super assorbenti? E pannolini elastici? Ci sono anche quelli con i disegnini! >>  intervenne George con in mano una busta di pannolini.

<< E il nostro cestino si è riempito di giocattoli da solo? >> chiese Arthur indicando la massa di giocattoli che nessuno di loro quattro aveva preso.

<< Saranno caduti! Oppure sono state le commesse! Io l’ho sempre detto che sono furbe! >> cercò di discolparsi Ginny, usando un tono da attrice consumata.

<< Ma piantatela! Adesso rimettete a posto tutto quello che avete preso e poi aspettateci fuori! >> quasi urlò la signora Weasley.

<< Si mamma … >> si arresero entrambi andando a compiere il loro dovere.

E così passò il pomeriggio, con qualche  galeone di meno e qualche giocattolo di troppo e due culle in più.

Alla sera, come quasi tutte le sere da quando era finita la scuola, i due fidanzati si trovavano a cena dalla famiglia del ragazzo. Molly aveva come al solito esagerato, preparando una cena che bastava a sfamare più di 30 persone. La sua scusa era che essendoci George e Ron, che mangiavano come dei maiali, ed Hermione che doveva mangiare per 3, il cibo serviva in abbondanza. Ma la bella riccia non sembrava proprio dell’umore per gustarsi a pieno la cena. Stava ancora pensando al problema della casa, avevano comprato le culle, avevano giochi e pannolini, ma avevano bisogno di un posto in cui metterli…

<< A cosa pensi? >> chiese sottovoce Fred per non farsi sentire dal resto della famiglia, passandole un braccio intorno alle spalle.

<< A dove metteremo tutta questa roba >> disse indicando le scatole contenenti la roba per i gemelli che occupavano l’intero divano della casa.

<< Ci serve una casa >> aggiunge appoggiandosi alla spalla del ragazzo, chiudendo gli occhi.

<< Troveremo un posto provvisorio e appena riusciremo a guadagnare un po’ di soldi compreremo un posto solo nostro >> le promise sorridendo, cercando di nascondere la tristezza. Il solo pensiero di non poter offrire una casa ai suoi figli lo demoralizzava.

La soluzione a quel problema arrivò  in un batter d’occhi. A cena erano presenti anche Bill e Fleur, che erano venuti a trovare i genitori…

<< Vorremmo dire una cosa … >> disse Bill facendo calare il silenzio assoluto in tavola.

<< Io e Fleur volevamo farvi un regalo per i gemelli, qualcosa di utile, ma sappiamo che le cose essenziali le avete già ricevute, e che adesso la cosa che vi serve di più è un posto in cui stare per un po’, quindi abbiamo pensato di offrirvi ospitalità da noi … villa conchiglia è abbastanza grande, potreste sistemarvi li per un po’ … >> spiegò guardando Fred ed Hermione, che aveva gli occhi lucidi per l’emozione.

<< Ma voi siete sposati da poco, non vorremmo disturbarvi >> fece complimenti la riccia stringendo la mano del suo fidanzato. La loro proposta era allettante, e davvero utile in quel momento, ma non voleva approfittarsene.

<< Non preoccupatevi, a noi fa piacere darvi una mano, è il nostro regalo per i gemelli >> insistette guardando la moglie che annuì sorridendo.

<< Grazie, davvero, è … è una cosa fantastica! >> disse Fred abbracciando grato il fratello, subito seguito da Hermione.

<< Eh bravo Bill, capiti proprio a fagiolo … non ti fai mai vedere, ma quando arrivi ti rendi utile >> disse George facendo sorridere tutta la famiglia.

 

<< Non avete dimenticato nulla? Siete proprio sicuri? >> chiese per la terza volta Molly. Era contenta che i suoi figli avessero l’opportunità di vedere come vivevano i babbani, ma senza di loro la casa sarebbe stata cosi silenziosa … e casa Weasley da tempi remoti non era mai stata silenziosa! E se fosse successo qualcosa?

Mille preoccupazioni vorticavano in testa alla donna mentre i gemelli, Ron, Ginny, Harry, Luna e Hermione si preparavano a viaggiare con la metropolvere.

<< State attenti e siate gentili con la signora Granger! >> raccomandò ancora prima di salutare i sette ragazzi schierati davanti a lei.

<< Si mamma! >> rispose in coro i quattro rossi.

<< Hermione per qualsiasi cosa fateci sapere! >>

<< Certo, Molly… non ti preoccupare, te li controllo io >> rispose la riccia sorridendo, guardando complice la donna.

<< Fred figliolo, se tu riuscissi a capire l’esatto funzionamento di un telepono oppure della televitiose >> disse il signor Weasley avvicinandosi al figlio entusiasta come un bambino.

<< Certo papà, adesso dobbiamo proprio andare >> gli rispose frettolosamente.

 

Pochi minuti dopo i sette ragazzi si ritrovarono nel salotto di casa Granger, i primi 10 minuti passarono tra abbracci e saluti, poi tutti i ragazzi si sistemarono nelle stanze degli ospiti; Ginny e Luna avrebbero dormito insieme a Hermione nella stanza di quest’ultima, Fred e George nella stanza affianco e Harry e Ron in quella in fondo al corridoio.

Dopo aver sistemato le loro cose i ragazzi si accomodarono in cucina. Hermione marciava davanti a loro con le mani sui fianchi e lo sguardo severo, avrebbe fatto paura anche a un sergente militare

<< allora, la prima regola è niente magia! Non si parla di magia, non si usa la magia e non si pensa alla magia! >> disse rivolta soprattutto ai gemelli che erano gli unici maggiorenni, quindi gli unici a poter usare le bacchette al di fuori di Hogwarts.

La guardarono come se fosse pazza…

<< seconda regola: non si possono testare le vostre invenzioni sui babbani! >> aggiunse sempre rivolta ai due rossi.

<< e terza regola: non andate in giro a chiedere nulla sul funzionamento degli oggetti babbani, chiedete a me se avete bisogno! >> questa volta rivolta a tutta la combriccola.

<< si signora! >> risposero in coro i ragazzi cercando di non scoppiare a ridere davanti all’espressione seria della giovane.

<< Hermione guarda! Una casa volante! >> urlò George guardando con gli occhi spalancati fuori dalla finestra.

<< non ci casco George >> gli rispose truce la ragazza.

<< ma è vero! guarda! >>

La riccia si voltò e scoppiò a ridere vedendo che l’unica cosa che animava il cielo in quel momento era un aereo.

<< non è una casa, è un aereo! >> gli spiegò la ragazza piegata in due dalle risate.

<< un aepeo? >> si intromise Ron affacciandosi alla finestra.

<< no, si chiama aereo! >>

Ci volle quasi mezz’ora per spiegare ai cinque maghi che cos’era un aereo e a cosa servisse, e che no, non potevano assolutamente portarne a casa uno come souvenir.

<< Hermione vi serve un passaggio fino in centro? >> chiese la signora Granger affacciandosi nella stanza.

<< no, mamma andiamo a piedi, tanto mi sento in gran forma! >> rispose sorridendo la giovane.

La donna annuì salutando e sparì avviandosi in cucina.

<< Ho fatto un programma per oggi; allora disfare le valigie, fatto. Mangiare, comprare il costume, mangiare, andare in un cempro compelciale, mangiare, guardare la televisione, e mangiare … >> terminò Ginny felice.

<< sbaglio o il verbo mangiare è citato tipo quattro volte? >> chiese Harry.

<< Ron ha dato il suo contributo >> spiegò la rossa alzando gli occhi al cielo.

<< ok, allora direi di andare a prendere i costumi! >> propose Luna.

Così un quarto d’ora dopo erano tutti dentro ad un negozio, la commessa si era quasi messa le mani nei capelli quando aveva visto quella massa di ragazzi entrare nel suo negozio come bisonti.

<< iniziamo con voi ragazzi, cosi poi potete togliervi dai piedi >> disse Ginny andando nel reparto maschile.

<< io non mi metterò mai questo coso! >> affermò Ron afferrando un costume rosa con davanti un pon pon bianco.

<< è stupendo! Credo che ti starebbe benissimo! >> lo prese in giro Harry.

<< George prova questo >> intervenne Ginny passandogli un costume a pantaloncino azzurro.

George, sotto gli occhi sorpresi della commessa iniziò a spogliarsi proprio al centro del negozio, attirando su di se gli sguardi degli altri clienti, qualche sguardo malizioso da parte di alcune ragazze e, Hermione dovette trattenersi dallo scoppiare a ridere, aveva quasi provocato lo svenimento di una ragazzina che aveva la bava alla bocca.

<< George non puoi spogliarti cosi! Ci sono i camerini! >> gli fece notare Hermione indicandogli agitata i camerini di prova poco lontani.

Il rosso rispose con un “ok” dirigendosi, a petto nudo, verso di essi.

<< Fred, Harry e Ron voi andate a provare questi! >> intervenne Ginny passando ad ognuno alcuni costumi di vari colori.

Poco dopo le tre giovani si ritrovarono davanti a un Fred e un George con due costumi perfetti, un Ron con un ridicolo costume rosa a fiorellini ( ovviamente era puramente casuale il fatto che proprio lui avesse il costume ridicolo)  e un Harry … un momento dov’era finito Harry?

<< Ehi prescelto hai intenzione di uscire da li? >> chiese gentilmente Hermione.

<< questo costume è piccolo! >> rispose Harry rimanendo nel camerino e passandole il costume

<< 12/13 anni? Ma Ginny questo è un costume da bambini! >> le fece notare la riccia.

<< ma sono elastici! >> si difese l’amica con tono ovvio.

Hermione alzò gli occhi al cielo, sarebbe stata una giornata decisamente lunga!

Quasi un’ora dopo tutti i ragazzi avevano scelto i loro costumi, così Ginny li spedì fuori con la raccomandazione di non muoversi, non parlarla, e non fare niente, insomma a fare le bella statuine. Solo Fred rimase per aiutare la sua ragazza nella scelta!

<< sto malissimo! >> sbottò la riccia guardandosi allo specchio con sguardo amareggiato.

<< stai benissimo! >> la contraddisse Fred abbracciandola da dietro.

<< Sai che nel mondo magico si crede che il pancione delle donne incinte sia circondato da Lopoldi Magascardici! Animali magici che proteggono il bambino! E che fanno apparire la strega più bella e raggiante!  >> si intromise Luna affacciandosi sorridente all’interno del camerino.

Hermione alzò gli occhi al cielo, sicuramente era una bella credenza ma se qualcuno in spiaggia l’avesse guardata non sarebbe stato certamente per i Lopoldi Magascardici ma solo per l’enorme pancia.

<< grazie per la spiegazione ma sembro lo stesso una balena! >> ribattè sempre più convinta di essere orribile.

Aveva indosso un costume celeste, che lasciava la schiena scoperta, e che secondo lei la faceva sembrare un’immensa botte.

<< sembri solo una donna incinta! >> cercò di rassicurarla  Fred accarezzandole la pancia.

La ragazza continuò a sbuffare per un po’, lo sapeva che andare al mare avrebbe causato quel problema. Non voleva che la gente la vedesse così! Aveva sempre avuto una linea perfetta ed adesso…. Non che si vergognasse, questo no. Ma… in costume da bagno… era diverso…

<< No! Ho deciso! Non ci vengo, sono orribile! >>

<< Tu sei sempre bellissima amore… e poi pensa a cosa succedesse se non venissi. Delle ragazze potrebbero avvicinarsi ad uno schianto di ragazzo come me e provarci … no? >>

Hermione si immaginò la scena. In effetti, quel costume non le stava più così male…

<< Ok mi hai convinto, ma solo per questa volta >> sbuffò la ragazza, cacciando il ragazzo fuori dal camerino, non prima di avergli stampato un veloce bacio sulle labbra.

Alla fine Luna optò per un costume a due pezzi rosso, Ginny ne prese uno simile ma arancione e Hermione aveva finalmente accettato di prendere il costume  intero celeste.

Quando uscirono videro Ron e George guardare confusi verso tre ragazze che si stavano allontanando, e Harry che rideva tenendosi la pancia senza più fiato.

<< cos’è successo? >> chiese Hermione allarmata.

<< quelle ragazze ci hanno chiesto i numeri e noi glieli abbiamo dati! Ma loro ci hanno insultato, o almeno credo, e se ne sono andate >> spiegò Ron grattandosi la testa con fare confuso.

Ok detta cosi sembrava una cosa strana, succede spesso che dei ragazzi si scambino i numeri, ma se si sta parlando di due maghi che non sanno neanche cosa sia un telefono la storia cambia!

<< che numeri gli avete dato? >> chiese allora la riccia provocando altre risate da parte di Harry.

<< delle scarpe, ovviamente! >> rispose George come se fosse una cosa ovvia.

Hermione scoppiò a ridere seguendo Harry a ruota libera, mentre George e Ron li guardavano sempre più confusi… quella era l’ennesima prova che portare dei maghi nel mondo babbano era come portare un bambino al Luna park!

Il giorno dopo, Hermione fece alzare tutti molto presto, per andare al mare.

I signori Granger  accompagnarono i ragazzi più le 3 borse strapiene di Ginny in spiaggia.

<< Ma cosa ci hai messo dentro? >> chiese curiosa Hermione.

<< Solo le cose essenziali : 2 vestiti di ricambio, 3 paia di scarpe, due asciugamani, la spazzola, la crema solare, abbronzante, doposole, idratante, e quella levigante. >> rispose Ginny sorridendo davanti allo sguardo sconvolto della riccia.

Hermione era sempre più sconcertata, ma doveva anche cercare di capire le loro stranezze, in fondo non erano abituati alle usanze del mondo babbano.

 

 Hermione guardò i suoi amici che giocavano nell’acqua, e sorrise, sembravano dei bambini, il sorriso si allargò ancora di più quando vide George tentare di affogare il fratello più piccolo.

<< dai Herm togliti quel coso ed entriamo in acqua! >> la spronò Fred per l’ennesima volta.

<< no, no e ancora no! Dai guarda qui è pieno di ragazze bellissime e in forma, e io invece sembra che ho un pallone al posto della pancia! >> piagnucolò ancora la ragazza.

<< e poi non vorrei far affogare i Lopoldi Magascardici! >> continuò sarcastica.

<< li dentro ci sono i nostri figli! E dai sei bellissima! Non ne avevamo già discusso prima? >>

<< Si ma non avevo mai promesso che mi sarei tolta di dosso il copricostume! >> continuò cocciuta.

Alla fine la ragazza si lasciò convincere e un po’ insicura entrò in acqua.

<< è fredda! >> urlò cercando di tornare alla sua fedele sdraio, ma Fred la cinse per i fianchi e la trascinò in acqua, continuando ad abbracciarla.

La giovane appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo pensando a quanto era fortunata, quando notò due ragazze che guardavano il suo ragazzo e sogghignavano come due oche.

<< io le uccido! >> borbottò fulminandole con lo sguardo.

Il rosso non ci mise molto a capire il motivo del malumore della ragazza e sorrise compiaciuto.

<< sei gelosa! >>

<< non è questo il problema! Sono due oche quelle! >>

<< ma io amo solo te, lo sai! >> la tranquillizzò il rosso baciandola.

Si era davvero fortunata…

 

Più tardi i due giovani decisero di fare una passeggiata sul lungo mare, così mano nella mano iniziarono a camminare con i piedi nell’acqua, Hermione teneva una mano dolcemente posata sulla pancia e Fred le cingeva i fianchi con un braccio.

E quando passarono davanti alle due ragazze di poco prima, Hermione notò, compiaciuta, che li stavano guardando con invidia.

“ rosicate oche! È solo mio!” pensò la ragazza sorridendo soddisfatta.

<< Ehi piccioncini tornate qui! Dai >> li richiamò all’ordine Ginny, spezzando il momento “romantico” e di “compiacimento”.

I due ragazzi fecero un veloce corsa per ritornare dagli amici, schizzandosi di tanto in tanto l’acqua del mare addosso.

<< Andiamo sugli scogli! Su sbrigatevi! >> urlò ancora Ginny.

Cosi i sette ragazzi nuotarono fino ad arrivare su uno scoglio abbastanza liscio dove sedersi.

<< Herm stai attenta! Non avvicinarti troppo! Attenta al pancione! >> continuava a ripetere preoccupato Fred mentre la ragazza ignorando bellamente le sue proteste continuò la sua ricerca di granchi e ricci. Aveva ereditato questa passione dalla madre; quando era piccola, andavano sempre insieme sugli scogli alla ricerca di animali marini. Ricordava ancora tutte le volte che un granchio l’aveva pizzicata, o le serate passate a disinfettare i graffi provocati dagli scogli … sorrise ripensando a quei momenti, erano i ricordi più belli della sua infanzia.

<< ho trovato un granchio! >> annunciò attirando l’attenzione degli amici, che si avvicinarono incuriositi

<<  che bello! Che cos’è? Non è una specie di ragno vero? >> chiese Ron guardando diffidente l’animaletto che camminava sul braccio della riccia.

<< no, è un granchio! Questo è piccolo, ma ce ne sono di molto più grandi >> spiegò la ragazza porgendolo a Ron che lo prese titubante sul palmo della mano.

<< wow, mi fa il solletico! >> affermò il giovane piacevolmente stupito.

Restò a guardarlo finché il granchietto, forse stanco di tante attenzioni, lo pizzicò cercando di tornare nell’acqua.

<< ahi!! Che male! Quel coso mi ha morso! >> urlò il rosso guardando il punto dell’acqua dove l’animale era scomparso.

<< non fare il melodrammatico! È solo un pizzico! Tra pochi minuti non sentirai più niente!>>

<< perderò la sensibilità della mano??? >> chiese entrando in paranoia il piccolo Weasley

<< no, perché sarai morto! >> lo spaventò Fred con un’espressione seria che fece impallidire il fratello.

<< cosa? Morirò? Oddio, ma io non voglio morire! >>

<< Ronald Weasley finiscila di fare lo scemo, non morirà proprio nessuno! Era solo un granchio! >>

Ma questo non rassicurò il giovane che una volta tornati in spiaggia continuò a esaminarsi la mano piagnucolando.

<< finiscila! Non si vede neanche il punto in cui ti ha pizzicato, e adesso dacci una mano a preparare la roba per tornare a casa! >> lo sgridò Hermione cercando di far entrare tutte le creme di Ginny nello zaino.

<< Herm ma è normale che la schiena e il petto mi brucino così? >> chiese George con una smorfia di dolore.

La ragazza guardò il futuro cognato e scoppiò a ridere costatando che la pelle di quest’ultimo era rossa come i suoi capelli.

<< ti sei bruciato! Hai messo la crema solare? >>

<< è roba da donne! Noi non mettiamo le creme! >> rispose orgoglioso il rosso.

<< io l’ho messa! >> si intromise Fred.

<< il mio gemello sta diventando una femminuccia! >>

<< almeno non si è bruciacchiato  >>  gli fece notare Hermione dandogli una  pacca sulla spalle che gli provocò un urlo di dolore.

 

Quando tornarono a casa, i sette ragazzi faticarono a trascinarsi fino alle loro camere, avevano mangiato una pizza sulla spiaggia e ora il loro unico desiderio era di andarsene a letto.

Ma prima bisognava convincere George che per guarire doveva almeno un po’ soffrire …

<< non fare la femminuccia! Ti devo mettere solo un po’ di crema! >> Disse Fred spalmandosi sulla mano la crema che gli aveva dato sua sorella.

<< Ginny ha detto che bisogna lasciarla su per almeno 10 minuti, al tre … uno, due …  >> il tre non arrivò mai …

<< AAAHHHHH avevi detto che aspettavi il tre! >>

<< ma cosi non te lo aspettavi e hai sofferto meno! >> spiegò il gemello compiaciuto.

<<  col cavolo! Ha fatto malissimo! >>

<< cosa state facendo? >> chiese Hermione allarmata dalle urla.

Il suo ragazzo le spiegò la necessità di mettere sulle bruciature la crema che gli aveva dato Ginny.

Hermione guardò la confezione con gli occhi sbarrati e inorriditi.

<< toglila subito!!! >> urlò afferrando uno straccio.

I due ragazzi la guardarono confusi mentre Ginny nascosta dietro la porta rideva come una pazza.

<< non è crema per le bruciature solari, è una crema depilatoria! >> spiegò proprio mentre notava che la pelle di George era diventata liscia come il culetto di un bambino.

<< Ginny! Ti uccido!!! >> urlò il rosso iniziando a rincorrere la sorella per tutta la casa.

 

Finalmente i giovani riuscirono ad andarsene a letto, e a Fred quel materasso morbido sembrò come il paradiso, riposo, dolce riposo! Era mezza notte, facendo un veloce calcolo, concluse che avrebbe potuto dormire almeno otto ore … ma si sa che quando si fanno dei piani c’è sempre qualcosa che li sconvolge, infatti …

 

<< patatine? Come possono andarti le patatine a quest’ora della notte? >> chiese sconcertato Fred sbadigliando. Era troppo chiedere qualche ora di sonno??

<< si patatine! Mi è venuta voglia di patatine!>> sbuffò in risposta la riccia con un’espressione alla “ cosa c’è di strano?”.

Stavano discutendo da ormai venti minuti buoni, da quando la dolce ragazza si era intrufolata nella stanza del ragazzo, svegliando, con il suo soave tono, anche il povero George, che aveva preso la saggia decisione di non intromettersi, era ancora in lutto per i peli perduti.

<< ma amore, sono le quattro di mattina! Non puoi aspettare almeno le sette? >> la pregò Fred sognando solo di tornare a dormire.

<< ok torna pure a dormire, ma io vado a cercare le patatine! >> rispose Hermione alzandosi e fiondandosi al piano di sotto ancora in pigiama, seguita dal ragazzo assonnato e da George, che nonostante il sonno era anche curioso di sapere come sarebbe andata a finire, quel poveretto tentò davvero di essere silenzioso ma inciampò finendo sullo spigolo della porta, provocandosi un bel bernoccolo in testa.

Ma quel tappetino c’era sempre stato?!

<< George che fai? >> chiesero i due ragazzi in coro girandosi nella sua direzione.

<< ehi volevo vedere la fine! In fondo non si guarda un film a metà! >> rispose con ovvietà.

I tre scesero “silenziosamente” le scale e stavano per aprire la porta quando una voce li fermò.

<< ehi dove andate a quest’ora? >> chiese Ginny spuntando dalla cucina.

<< ho voglia di patatine, e voi cosa ci fate svegli? >> si incuriosì Hermione vedendo spuntare anche Luna, Ron e Harry.

<< io e Luna ti abbiamo sentito uscire e poi ci è venuta fame >>

<< e noi siamo stati svegliati dalla tua dolce voce, ti si sentiva dalla nostra stanza! >> spiegò Ron con la bocca piena di cibo.

<< dai andiamo a cercare un negozio aperto >> si intromise George.

<< veniamo con voi! >> disse Luna seguendoli a piedi scalzi.

Così i sette ragazzi si incamminarono, in pigiama, lungo le strade deserte.

Dopo circa mezz’ora erano ancora in giro, per di più il cielo era coperto da brutti nuvoloni grigi, brutto segno!

<< ho sentito una goccia! >> quasi urlò Ron.

<< stai zitto, o sveglierai tutto il vicinato! >> lo zittì Ginny.

Ma per una volta, e probabilmente non sarebbe mai più successo, Ron aveva ragione, si proprio Ron Weasley!

Le gocce si fecero sempre più numeroso fino a diventare un vero e proprio temporale.

<< Piove! torniamo a casa! >> propose Harry cercando riparo sotto una vecchia tettoia bucata.

<< no! Non abbiamo ancora trovato le mie patatine! >> rispose Hermione continuando ad avanzare sotto la pioggia.

<< amore ti ammalerai, non fa bene ai gemelli! >> cercò di farla ragionare il fidanzato, un po’ esasperato.

Ci vollero circa 20 minuti per convincerla che era meglio tornare, e a quel punto il temporale si era trasformato in una vera e propria tempesta, e i sette ragazzi furono costretti a correre, per quanto una donna incinta possa correre.

<< ehi guardate! Una macchinetta per le fototessere! Facciamo una foto! >> propose Hermione fermandosi di scatto, gli altri ragazzi sembravano avere solo voglia di tornarsene a casa, ma avevano imparato che era meglio non contraddire una donna incinta, così in pigiama e sotto la pioggia e alcuni di loro scalzi, si incamminarono verso la piccola macchinetta.

<< non ci staremo mai tutti! >> si rese conto George, ma ovviamente Hermione disse che ci sarebbero stati e così alla fine Hermione si sedette sopra Fred che era seduto su George che schiacciava Ron contro il muro, e Luna e Ginny erano inginocchiate sopra ai piedi di George.

<< ehi ma io non ci sono! >> si lamentò Ron, con in mano la fototessera appena stampata, notando che di lui si vedeva solo una mano.

<< ma si che ci sei, vedi c’è la tua mano! >>

Quella certamente era una foto unica, nessuno si vedeva per intero, di Ginny si vedeva solo la fronte e gli occhi, così come a Luna, George era incastrato tra Fred e Hermione, e la mano di Ron faceva da cornice sullo sfondo della foto.

Una volta tornati a casa, senza dirsi una parola andarono ognuno nella propria stanza, stanchi e bagnati come dei pulcini.

La mattina dopo, avevano tutti il raffreddore e quando mamma Granger seppe il motivo scoppiò a ridere.

<< ma tesoro, le patatine erano nel cassetto! Le ho comprate mentre eravate al mare >>

Tutti si voltarono verso Hermione che si scusò con uno sguardo alla “ come facevo a saperlo”.

I ragazzi non dissero più una parola; George era ancora in lutto per i suoi peli e guardava in cagnesco Ginny che sghignazzava nascosta dal cartoncino del latte. Harry era quasi addormentato sul tavolo e Ron si stava ingozzando di biscotti.

Fred guardò con tenerezza la sua ragazza che stava dolcemente accarezzandosi il pancione

<< lo sai che ti amo? >> le chiese avvicinandosi al suo orecchio

<< ti amo anch’io  >> rispose la ragazza sgranocchiando le patatine tanto ricercate.

Un momento … patatine a colazione?

 

 

 

CIAO A TUTTI! ECCOCI QUI! FINALMENTE LA VALE CI HA DEGNATO DELLA SUA PRESENZA!

QUESTO CAPITOLO CI STA PARTICOLARMENTE A CUORE, VISTO CHE PARLA UN Po’ DI NOI! IL MARE, LA RICERCA DI GRANCHI ( VERA ANCHE LA STORIA DEL MORSO), LA SERATA SOTTO LA PIOGGIA A PIEDI SCALZI ( NON è UNA NOSTRA ABITUDINE, MA CI FACEVANO MALE I PIEDI E COSI ABBIAMO FATTO LE HIPPY SENZA SCARPE XD) , LA FOTOTESSERA, TUTTE COSE REALMENTE SUCCESSE A DUE POVERE RAGAZZE SFORTUNATE COME NOI! ADESSO PERò NON PRENDETECI PER DUE PAZZE! xD

QUESTO CAPITOLO è DEDICATO A UNA NOSTRA AMICA CHE HA VISSUTO QUESTE ESPERIENZE CON NOI =)

DOPO DUE SETTIMANE DI ASSENZA SIAMO TORNATE CON 10 PAGINE WORD, SPERIAMO CHE SIA ABBASTANZA LUNGO =)

RINGRAZIAMO TUTTI QUELLI CHE HANNO RECENSITO E MESSO LA STORIA TRA PREFERITE, SEGUITE E RICORDATE.

PROBABILMENTE NON RIUSCIREMO AD AGGIORNARE FINO A FINE SETTIMANA PROSSIMA, VISTO CHE PER IL  4 SETTEMBRE è FISSATA LA NOSTRA CONDANNA A MORTE ( ESAMI!!!) MOMENTO DI PANICO!!!!

SE SOPRAVVIVEREMO CI RIVEDREMO PRESTO =) INTANTO RISPONDEREMO ALLE VOSTRE RECENSIONI ( SE CE NE SARà QUALCUNA)

A PRESTO

BIANCA E VALENTINA

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Capitolo 14
*** Zucchero e Miele ***


Zucchero e Miele

 

 

 

Inizio Flash Back
 
“ << ehi Hermione dove stai andando? >> chiese una voce femminile attirando l’attenzione di una ragazza riccia poco distante.
<< Ginny, tutto ok? Sto andando in biblioteca >> rispose la mora voltandosi verso l’amica e mettendo in bella mostra la piramide di libri in scarso equilibrio tra le sue braccia.
<< muoviti,non c’è tempo da perdere dobbiamo scegliere i vestiti per la festa!  >> le ricordò la rossa con fare impaziente.
Hermione alzò gli occhi al cielo esasperata, la suddetta festa di cui si stava parlando era stava organizzata dalla signora Weasley per festeggiare l’inizio delle vacanze. E contando che la scuola non era ancora finita, la festa sopra citata si sarebbe svolta tra circa due settimane, diamine! Perché doveva ricordarglielo ogni 5 minuti?!
<< Ginny… mancano due settimane, c’è ancora tempo per scegliere i vestiti … che tra l’altro credo di aver già scelto … >>
<< si jeans e t-shirt della nonna! Toglitelo dalla testa non ti farò indossare niente che sia diverso da un vestito da sera! È una promessa! >>  dichiarò la piccola Weasley.
<< A dir la verità mi pare più una “minaccia”… “ >> Concluse la conversazione la riccia, voltandosi pronta
ad andare alla sua adorata biblioteca.
Ma i suoi piani furono sabotati appena girò l’angolo che l’avrebbe portata dritta alla sua meta, quando qualcosa … o meglio qualcuno, la fece cadere distesa sul pavimento circondata dai suoi amati libri.


<< Ehi tutto bene? >> chiese subito una voce … una voce che Hermione conosceva molto bene. Inconfondibile.
Hermione alzò lo sguardo pronta ad aggredire il suo interlocutore.

<< Fred razza di idiota, mi hai fatta cadere! Oh i miei poveri libri! >> sbraitò iniziando a raccogliere affannosamente i libri più vicini a lei.
<< Fred? E chi ti dice che sono Fred? Potrei benissimo essere George >> la stuzzicò il rosso chinandosi per aiutarla a tirar su i libri.

<< Hai voglia si scherzare?! >> continuò a brontolare la riccia. Quel giorno era particolarmente “acida”.
<< Sempre!... E poi ad essere sinceri … i tuoi “poveri libri” non possono ferirsi, insomma sono solo … libri!
>> aggiunse con un espressione disgustata tenendo i libri con prudenza come se potessero esplodere da un momento all’altro.
<< certamente hanno più sensibilità di te, caro Fred, perché sono stra sicura che tu sia Fred >> rispose la riccia pronta ad avviarsi nuovamente verso la biblioteca.
<< aspetta, “sapientona so tutto io” volevo chiederti una cosa >> la trattenne bloccandola per un braccio prima che sparisse a tutta velocità.
<< che vuoi? Stavo andando in biblioteca! >> disse senza neanche rigirarsi verso di lui.
<< questa non è una novità! Comunque volevo offrirti una burro birra, sei libera domani pomeriggio alle 4? Bene a domani! >> propose il ragazzo lasciando il braccio della ragazza e andandosene con un sorriso da guancia a guancia senza aspettare neanche la risposta di Hermione.
La ragazza un po’ disorientata si girò verso il ragazzo che stava camminando già lontano da lei con le mani in tasca

<< M-ma io non ho accettato! Non verrò! Hai capito!!? >> gli urlò contro sperando che la sentisse.
<< Si che verrai! A domani! >> le rispose Fred sempre col sorriso accennando un saluto con la mano.
E cosi la discussione si chiuse lasciando alla ragazza una strana sensazione allo stomaco. Sarebbe dovuta andare? No, ma cosa stava pensando, non poteva uscire con Fred Weasley! Un momento era un appuntamento? Forse solo un’uscita tra amici, forse voleva chiederle un aiuto per qualche compito o forse o forse … non sapeva cosa pensare! … E cosa avrebbe dovuto indossare!? C’era una persona sola
che potesse aiutarla e quella persona era Ginny Weasley! L’unica e sola!
E cosi ignorando la meta di poco prima si diresse verso camera dell’amica.

Aprì la sua stanza di scatto, buttando letteralmente tutti i libri sul letto più vicino. Ginny era vicino alla finestra e stava aspettando che lo smalto si asciugasse, Hermione lo capì dal fatto che l’ amica sventolava le mani continuamente come se stesse cercando di prendere il volo.
<< Ginny! Ginny! Ho bisogno del tuo aiuto! AppuntamentoamiciFredvestito>>  disse tutto d’un fiato diventando tutta rossa. Per l’agitazione, per l’imbarazzo o per la corsa appena fatta? Bah…
<< calmati, ho capitolo solo “Fred” e “vestito” … non vorrai mica dirmi che mio fratello sta andando in giro con un vestito, vero? Non te li metti tu a momenti, e se li mette mio fratello?! >> scherzò Ginny assumendo un’espressione un po’ confusa alla vista dell’agitazione della ragazza. Non l’aveva mai vista così, nemmeno quando era in ansia per un compito in classe.

Così Hermione le spiegò la situazione, tra imbarazzi e balbettii, ed una volta concluso,  le due ragazze si misero in azione: dovevano trovare un vestito adatto all’occasione.
Dopo ore di estenuanti ricerche ed interi minuti passati a discutere se fosse stato  più opportuno indossare jeans o vestiti, le due amiche optarono per un paio di jeans chiari ed una maglietta a maniche corte azzurra dello stesso colore delle ballerine. Non troppo elegante, ne troppo sportiva.

 Ginny  avrebbe preferito una vestito viola che secondo lei era più adatto alla situazione, ma si dovette arrendere.
La giornata passò tra paranoie e domande a cui Hermione non riusciva a darsi risposte: cosa sarebbe successo con Fred, cosa doveva aspettarsi?
Il giorno dopo la ragazza si preparò con i vestiti scelti il giorno prima, si truccò leggermente gli occhi e lasciò i capelli sciolti lungo le spalle, raccogliendone solo una piccola ciocca con una molletta blu.

Si controllò un attimo davanti allo specchio, si passò le mani a dare volume ai capelli per l’ennesima volta dandosi dell’idiota. Perché mai tutta quella preparazione per un appuntamento?! E perché tutta quell’agitazione?!
“ respira, calma, forza Hermione è lo stesso Fred a cui gridi dietro ogni volta che testa uno dei suoi aggeggi su quelli del primo anno, lo stesso Fred, il fratello di Ron, Fred Weasley! Cosa mai potrà succedere!?”
La ragazza riuscì a staccarsi dal proprio riflesso e si incamminò verso i tre manici di scopa dove trovò, con un po’ di stupore, il rosso ad aspettarla.  Si aspettava che ritardasse ed invece …
<< aspetti da molto? >> gli chiese imbarazzata arrivandogli davanti.
<< non ti preoccupare, sono appena arrivato. Wow sei propri carina >> disse Fred con noncuranza. Aveva sempre quel sorriso da furbetto.
<< grazie, tua sorella diceva che era meglio un vestito ma io ecco … >>
“ stupida, stupida Hermione, adesso penserà che ho passato il pomeriggio a scegliere i vestiti per questo appuntamento .. taci che è meglio…“
<< non ti ci vedo con il vestito, cioè sono sicuro che saresti bellissima ma non sei il tipo! >>
A quelle parola la ragazza arrossì ulteriormente.
<< entriamo? >> aggiunse il rosso porgendole il braccio. Il rossore della ragazza non fece che aumentare, ma annuì e lo prese a braccetto.
È proprio vero che quando stai bene il tempo vola: stettero seduti a quel tavolo a sorseggiare burro birre per quasi due ore, a scherzare e parlare, e ad Hermione sembrava di essere uscita con un ragazzo diverso dal Fred Weasley che conosceva.  Un Fred più dolce, serio, che amava parlare di varie cose e che riusciva
a restare serio per più di due minuti, cosa che fino al giorno prima reputava una “mission impossible”.

 Ma allo stesso tempo sentiva di aver di fronte lo stesso Fred che odiava i libri e che combinava un guaio dietro l’altro!
<< sono stata bene oggi! >> ammise sincera, quando infine uscirono, abbassando lo sguardo.
<< anch’io, il tempo è volato! Dovremmo uscire di nuovo, magari domani e dopodomani e poi anche il giorno dopo e quello ancora … potrei anche farti allontanare dalla tua amata biblioteca per più di due giorni! >> disse sorridendo.
Hermione guardò quel ragazzo tanto bello quanto pericoloso. Tutti sapevano che non era capace di stare con una ragazza per più di una settimana, e poi loro due erano l’opposto dell’altro, lei cosi seria e responsabile e lui sempre a fare lo scemo …

E se le cose fossero andate male? Lui era il fratello del suo migliore amico dopotutto, quella storia era troppo pericolosa!
<< come finirà? >> chiese esprimendo le sue paure mentre si avviavano verso il castello.
<< non lo so, lo sapremo solo vivendo! >>  le rispose semplicemente.”
 

Fine Flash Back
 

Hermione si ridestò dai suoi pensieri.  Le sembrava che da quella serata fosse passata un’eternità. Una burro birra, era iniziato cosi, semplicemente con un’innocente uscita, ed ora eccoli li, con due gemelli in arrivo, un matrimonio alle porte e la paura del futuro.
Se qualcuno le avesse detto che sarebbe finita così non ci avrebbe creduto.
Lei e Fred Weasley? Nessuno avrebbe scommesso su loro due ed invece eccola li con un anello all’anulare sinistro, in un negozio per bambini.
<< Amore va tutto bene? >> chiese Fred prendendola alla sprovvista, abbracciandola da dietro ed accarezzandole il pancione di ormai 7 mesi con due mani.
<< benissimo, quella carrozzina mi sembra perfetta! >> rispose dandogli un leggero bacio a stampo e indicando una carrozzina per gemelli verde acqua. Il ragazzo non ebbe il tempo di rispondere che la ragazza spalancò gli occhi e portò entrambe le mani sul ventre.
<< che c’è? Ti senti male? Amore?! >> si allarmò il rosso spostando lo sguardo dalla pancia al viso della fidanzata.
<< ha … hanno … scalciato! Ho sentito un calcio! Fred qui! Metti la mano senti! >> quasi urlò prendendo la mano del ragazzo, che di tutta risposta restò impalato con la mano sulla sua pancia, gli occhi lucidi fissi sul punto in cui suo figlio aveva dato il primo calcetto.
<< è bellissimo! Senti! Sono i nostri figli! >> disse estasiato da quel gesto tanto semplice ma anche tanto importante.
<< ti amo! Vi amo a tutti e tre! Siete la mia vita! >> aggiunse abbracciando Hermione e asciugandole le lacrime che scendevano lungo la guancia.
<< che succede? >> chiesero Ginny e Harry arrivando quasi di corsa. Dai toni un po’ troppo acuti dei due ragazzi, avevano avuto paura che fosse successo qualcosa.
<< i vostri nipotini hanno appena scalciato >> spiegò  Fred tenendo stretta la fidanzata con una punta di orgoglio. Finalmente i suoi figli si facevano sentire, diventavano reali, sempre di più. Sentiva la loro presenza.
<< oddio!!! Voglio sentirli!!! >> e cosi dicendo la rossa si avvicinò e appoggiò una mano sul ventre dell’amica. Hermione sorrise vedendo i suoi amici accarezzarle delicatamente la pancia come se avessero paura di rompere il più prezioso dei cristalli.
“ Crystal” pensò all’improvviso, era un bel nome … ci avrebbe fatto un pensierino.
Ad un tratto Fred le cinse i fianchi e l’ avvicinò a se guardando con fastidio qualcuno dietro di lei.
<< che succede? >> chiese la giovane confusa dallo sguardo minaccioso del fidanzato.
<< niente, andiamocene >> rispose arrabbiato il rosso con un piede già fuori dal negozio.
<< no, aspetta, dobbiamo scegliere le carrozzine! >> cercò di trattenerlo Hermione.
<< le prendiamo domani, voglio tornare a casa o giuro che vado li e gli spacco la faccia! >>
Hermione si voltò e capì subito cosa aveva provocato l’improvviso cambio d’umore del fidanzato; un ragazzo la stava fissando come in trance …   anzi meglio precisare che stava fissando il suo fondoschiena!
<< oh avanti Fred porto un anello di fidanzamento al dito e i tuoi figli nella pancia quindi non fare il geloso, dai dobbiamo scegliere le carrozzine per i gemelli! >> cercò di farlo ragionare.
<< Fa niente non devono guardarti in quel modo! E tu non potevi metterti dei jeans più lunghi e meno attillati! E la maglietta è troppo scollata! >> brontolò Fred indicando il vestiario della ragazza.
<< Ora so cosa regalarti per il compleanno amore: degli occhiali da vista! Ma ci vedi bene?! Fred porto dei jeans a ¾ premamam e la maglietta non è per niente scollata! Cosa dovrei mettere un burqa? >> rispose innervosita la giovane.
<< lasciamo perdere! >> cercò di chiudere il discorso il ragazzo, ma ormai la nostra dolce mammina era arrabbiata e niente e nessuno sarebbe riuscito a fermare la sua furia.
<< Ah ah Lasciamo perdere un corno!! Non puoi dare la colpa a me se un ragazzo mi fissa, e non puoi fare il geloso in questo modo! E i miei jeans non sono attillati! Sono io quella che ha gli ormoni impazziti quindi non dirmi di lasciare stare! Sono io che ho una pancia enorme, la nausea e mal di schiena! Sono io che porto dentro di me i nostri figli quindi non dirmi di lasciar perdere!! >> urlò Hermione con le lacrime agli occhi. Delle persone si girarono non sapendo se ridere per la scena appena vista o se spaventarsi.
Fred rimase sorpreso dalla reazione della fidanzata, cosa diavolo centravano i dolori della gravidanza con la sua gelosia?
<< amore non piangere, agitarti non ti fa bene! >> cercò di calmarla. All’improvviso, chissà come mai, la sua rabbia era svanita, completamente sovrastata da quella della ragazza.
<< sto benissimo, tu devi fidarti di me! >> rispose cercando di scacciare l’ansia che si era impossessata di lei. Da quando era incinta il suo umore cambiava continuamente e, ovviamente, quello che ne pagava le conseguenze era Fred. Poverino …
<< mi dispiace ok? Non voglio litigare, però non è giusto che tu dia la colpa a me se un idiota mi guarda! >> aggiunse con voce più calma.
<< hai ragione, mi dispiace. Neanche io voglio litigare. Dimentichiamo tutto ok? >> Le accarezzò la guancia cancellando l’ultimo segno  di pianto dal viso della fidanzata.

<< ok, Ti amo >> disse Hermione calmandosi del tutto. Fred scosse la testa ridendo, un attimo prima gli urlava contro indemoniata e l’attimo dopo gli diceva che lo amava con tono dolce. Un giorno sarebbe impazzito a cause dei suoi cambi di umore!               
<< anch’io ti amo >> E quell’improbabile litigata si concluse con un bacio.
Per tutto il tempo  che passarono al negozio, il ragazzo non si allontanò dalla ragazza nemmeno un secondo, e ogni tanto lanciava dello occhiate omicida verso ogni essere di sesso maschile che sembrava avesse anche solo la minima intenzione di posare lo sguardo su Hermione.
<< ok, ci rinuncio, domani andiamo a vedere da un’altra parte, queste carrozzine non mi fanno impazzire dopotutto! >> sbuffò Hermione uscendo seguita dai suoi amici e dal fidanzato sempre ancorato a lei.
Stavano tranquillamente camminando guardando le vetrine quando una canzoncina famigliare attirò l’attenzione di Hermione.
<< e il pulcino pio, il pulcino pio! In radio c’è una gallina, in radio c’è una gallina … >> stava intonando George saltellando allegramente come un bambino di 5 anni.
<< George Weasley dove hai sentito quella maledetta canzone? >> chiese poco gentilmente la mora.
<< ieri in radio … non ti piace? A me sembra cosi carina! >> disse continuando a cantare e a ballare.
<< no, non mi piace smetti di cantarla o stanotte potresti ritrovarti senza un letto in cui dormire! >> lo minacciò la ragazza non dandogli neanche modo di ribattere.
Ma ovviamente non bisogna mai, e dico mai, dire a uno dei gemelli Weasley che non può fare qualcosa, perché questo di tutta riposta lo farà solo per il gusto di disobbedire.
E cosi con un Fred rassegnato, una Hermione innervosita ed un George canterino, i ragazzi si avviarono verso casa Granger seguendo le note dell’odioso pulcino pio, che per fortuna alla fine rimase spiaccicato sotto al trattore!!
<< mamma siamo a casa! >> urlò Hermione entrando in salotto e lanciando la borsa sul divano.
<< buon pomeriggio, allora com’è andato lo shopping? >> chiese la donna sorridendo.
<< abbiamo comprato giochi, vestitini, ma niente carrozzine! Domani andiamo nel negozio in centro, magari avremo più fortuna >>
<< non ti preoccupare, avete ancora due mesi per sceglierla >> la tranquillizzò la donna appoggiando sul tavolo un vassoio di biscotti appena sfornati che i ragazzi accettarono di buon grado.
2 mesi… mancavano solo due mesi al parto, ma il dottore le aveva detto che visto che si trattava di due gemelli avrebbe anche potuto partorire prematuramente … aveva due mesi, forse meno per prepararsi a diventare mamma, ce l’avrebbe fatta?
<< ah tesoro, sono andata ad informarmi, tu e Fred potete frequentare il corso pre parto, si fa nel terzo trimestre, di solito si inizia al sesto mese, ma anche al settimo va bene, vi ho iscritti e domani c’è la prima lezione>> informò Jane tornando in cucina.
<< corso pre parto? >> chiese Fred con un grosso punto di domanda stampato in fronte rivolto alla ragazza.
<< si, è un corso in cui ti insegnano la giusta respirazione per il momento del travaglio e ti fanno fare degli esercizi di yoga e stretching per i dolori alla schiena dovuti al pancione >> spiegò Hermione con la sua aria da “ secchiona”. Era peggio di un vocabolario! Era peggio addirittura di Wikiperdia!

Ovviamente il ragazzo trovò la cosa molto entusiasmante ed il giorno dopo era impaziente di recarsi in ospedale per la prima lezione.
Ad accoglierli ci fu una dottoressa giovane di nome Susan.
<< per prima cosa, voglio darvi il benvenuto, e poi ci tengo a dire a tutte che qui non dovete sentirvi costrette a fare niente, se non ve la sentite di fare un esercizio potete fermarvi senza nessun problema >> spiegò gentilmente.
<< allora siamo in attesa di un bel …. ? >> aggiunse guardando il pancione della ragazza.
<< veramente sono due gemelli, una femminuccia e l’altro è ancora una sorpresa >> rispose con un sorriso Hermione, trovava la dottoressa molto gentile e cortese e si sentì subito a suo agio.
<< bene allora iniziamo! Per prima cosa la respirazione! >> disse rivolgendosi anche alle altre coppie.
<< sedetevi sul tappetino e ricordate, nel momento della contrazione sarete portate a respirare più velocemente, ma cosi rischiate di andare in iperventilazione , quindi dovete mantenere la calma, dovete inspirare e espirare tranquillamente >>
E cosi iniziò la prima lezione del corso pre parto, Hermione trovò molto utile la parte sulla respirazione ma quando dovette sottoporsi a degli esercizi di yoga con una specie di ninna nanna di sottofondo trovò la cosa meno interessante, e quello serviva a rilassarsi? Avrebbe preferito di gran lunga leggere un libro, quello si che l’avrebbe rilassata! Ma nonostante il poco interesse, da buona “prima della classe” si mise di impegno e fece tutti gli esercizi nel migliore dei modi. Ovviamente Fred non fece altrettanto, come poteva quella dottoressa, pretendere che Fred Weasley stesse sdraiato su un tappetino con le gambe incrociate a “sentire” ed imparare a conoscere il proprio corpo, per più di cinque minuti?
<< Herm, mi sembra stupido che debba farlo anch’io! Mica sono incinto! E poi non ho bisogno di conoscere il mio corpo! >> le sussurrò dopo il secondo esercizio.
<< non lamentarti e continua! >> lo sgridò a bassa voce Hermione.
<< adesso sdraiatevi, io vi dirò una parte del vostro corpo e voi dovrete
concentrarvi solamente su quella parte imparando a conoscerla! >> spiegò la dottoressa passando all’esercizio successivo.
A fine lezione Fred aveva smarrito l’entusiasmo che aveva quando era entrato.
Almeno aveva capito che lo yoga non faceva proprio per lui!
<< io non ci torno li! Quella donna è pazza! Mi spieghi perché dovrei stare 10 minuti concentrato sul mio mignolo! Conosco il mio corpo! >> sbuffò una volta tornato a casa.
<< Fred, Hermione, siete tornati! Venite devo mostrarvi una cosa >> li interruppe George trascinandoli al piano di sopra.
<< Hermione, ricordi quando mi hai parlato di quelle camicette portafortuna che si regalano ai neonati? >> continuò rivolto alla futura cognata, che annuì confusa.
<< ecco, ho pensato che sarebbe stato bello regalarle ai miei nipotini, però invece di comprarle ho pensato di ecco … si di farle io! O almeno ricamarle! >>
E cosi dicendo passò un pacchetto ai due ragazzi.

Hermione si accorse solo in quel momento delle condizioni in cui si trovavano le mani di George. Completamente ed interamente ricoperte di cerotti con sopra i personaggi dei cartoni animati. Non era visibile neanche un centimetro di pelle, tutto era ricoperto dalla figura del re leone, dai cagnolini della carica dei 101 e dal faccione di Topolino.

Lui e l’ago usato per ricamare dovevano aver avuto una lunga lotta sanguinosa …

Comunque il pacchetto conteneva due camicette leggere bianche con sopra ricamata una scritta in rosso:
<< “ l’amore della mia famiglia illuminerà la mia vita” >> lesse Hermione commossa.
Il ricamo non era di certo uno dei più precisi, le lettere non erano precisamente allineate, ma quello era uno dei regali più belli che avessero ricevuto.
<< tua mamma mi ha insegnato a ricamare, almeno ci ha provato! >>
<< sono bellissime! Grazie George! >> rispose abbracciando il ragazzo.
<< grazie, sarai uno zio fantastico! >> aggiunse Fred appoggiando una mano sulla spalla del gemello.
<< ragazzi ascoltate bene perché non lo ridirò mai più! Vi voglio bene e io per voi ci sarò sempre! Ok basta, se avete sentito bene altrimenti tanti cari saluti! E adesso basta frasi dolci perché altrimenti mi rammollisco >> concluse con tono più scherzoso. Non si smentiva mai.
<< grazie George, sei il cognato migliore del mondo! >>

<< Si si lo so, sei molto fortunata! Adesso basta ho detto! Ho una reputazione io! >>

<< Ma smettila e vieni qui tenerone! >> si avvicinò pericolosamente Fred al fratello prendendo la sua guancia con due dita strizzandola come si farebbe ad un piccolo bambino pacioccone.

I due finirono per fare la lotta sotto gli occhi divertiti  di Hermione.

<< Tesoro? Puoi scendere un momento? >> li interruppe Jane dal piano inferiore.
La ragazza, ancora emozionata per il regalo di George, raggiunse la madre in cucina.
<< potresti andare al supermercato a prendere il pane e il latte? Mi sono dimenticata di comprali! >> le chiese gentilmente la donna.
<< certo, prendo la borsa e vado subito! >> rispose uscendo dalla cucina per avviarsi poi verso il salotto. Ad un certo punto, proprio mentre stava per salire le scale per prendere la borsa con i soldi, lo squillo del telefono attirò la sua attenzione.
<< pronto? >> chiese mettendosi la cornetta all’orecchio.
<< Hermione? Sono Marie! >> disse una voce sorpresa ed emozionata dall’altro capo del telefono.
<< Marie! Da quanto tempo, come stai? >> chiese Hermione riconoscendo la voce dell’amica d’infanzia.
<< tutto bene e tu? Quando sei tornata? >>
<< alcuni giorni fa … una di queste sere vieni a cena da me, ti devo raccontare
tante cose! E come va con Rob? >>
<< oh va benone, verrò sicuramente, anch’io ti devo raccontare molte cose! Cosa ne dici di domani? >>
<< Certo, va benissimo! Alle sette a casa mia? >>
<< va bene, a domani allora! >> confermò prima di chiudere la conversazione.
Quando la ragazza attaccò un sorriso nacque spontaneo dalle sue labbra, lei e Marie erano cresciute insieme, lei era sempre stata una delle sue amiche più care, e durante gli anni a Hogwarts si erano tenute in contatto, ma non si vedevano da molto tempo! Chissà che effetto le avrebbe fatto vederla col pancione! Pensò la mora salendo le scale per prendere la borsa e andare al negozio.
<< amore mio … >> iniziò a dire entrando nella stanza del fidanzato ma si bloccò quando lo vide addormentato, con il viso rilassato, la bocca leggermente socchiusa, e le lentiggini ancora più evidenti sotto la luce che filtrava dalla finestra.
<< si è addormentato appena ha toccato il cuscino! >> disse George sottovoce.
<< Forse gli esercizi di yoga lo hanno stancato! Io vado al supermercato, se si sveglia glielo dici tu? >>
<< se ti fa piacere vengo con te, almeno ti faccio compagnia! >> propose il rosso chiudendo la rivista che stava leggendo.
<< certo mi farebbe piacere! Ah e grazie per il regalo, è la cosa più dolce che qualcuno abbia fatto per i gemelli, davvero è un regalo stupendo! >> lo ringraziò nuovamente la ragazza.
<< certo che è il regalo più bello, l’ ho fatto io!!! e poi ci ho versato il mio sangue da battitore quindi è davvero unico! Non esiste cosa più preziosa! >> disse orgoglioso alzando la testa trionfante.
Hermione sorrise, forse lui lo aveva detto scherzando, ma quello era davvero il regalo più prezioso, forse non era perfetto, ma era fatto col cuore e questo lo rendeva davvero speciale!
<< lascio un biglietto a tuo fratello così se si sveglia non si preoccupa! >>
disse la ragazza prendendo un pezzo di carta e una penna dal cassetto.
<< lo scrivo io! >> si affrettò a dire George strappando il foglio e la penna dalle mani della riccia.
 
“ Caro Fred, forse dirtelo per lettera non è giusto, ma non riusciremmo mai a
confessarti questa cosa guardandoti negli occhi, sarebbe troppo doloroso!
Premettiamo dicendoti che non è stata una cosa intenzionale, è successo per
caso, nessuno dei due lo voleva, ma è successo e non lo possiamo ignorare. Io e
Hermione ci siamo innamorati, abbiamo tentato di reprimere i nostri sentimenti,
ma è stato inutile. Quindi abbiamo deciso di scappare insieme, non ti
preoccupare mi prenderò cura dei tuoi figli come se fossero miei. Spero che un
giorno potrai perdonarci, ci dispiace davvero.
Con affetto
Tuo George.
Ps. Siamo andato al supermercato, torniamo tra poco. “
 
<< George sei uno scemo! >> sussurrò Hermione tirandogli un leggero pugno sulla spalla ridendo.
<< vorrei proprio vedere la sua faccia quando lo leggerà! Dai andiamo se no si fa tardi! >> disse appoggiando il foglio sul comodino e trascinando la ragazza fuori dalla stanza prima che potesse strapparlo o scrivere altro.
 
Il supermercato non era molto distante e in breve i due ragazzi si ritrovarono davanti all’enorme insegna. Appena entrati a George gli si illuminarono gli occhi.
<< una colla gigante! >> urlò correndo verso un uomo vestito da colla che stava pubblicizzando l’oggetto in questione.
<< è un uomo vestito da colla! >> puntualizzò Hermione alzando gli occhi al cielo. Era proprio un bambinone…
<< voglio farci una foto insieme! >> rispose battendo mani emozionato come un bambino davanti a un pacchetto di caramelle.
Cosi un entusiasta George e una rassegnata Hermione si misero ognuno ad un lato dell’uomo vestito da colla, mentre un’anziana signoria scattava loro una foto.
<< guarda è stupenda! >> esultò George entusiasta ammirando il suo trofeo.
Dopo aver comprato il pane e il latte, e ovviamente caramelle, biscotti, gelati, pistacchi e altre mille cose al di fuori della lista, che secondo George si erano buttati nel carrello da soli, finalmente i due amici si avviarono verso le casse.

<< ehi Hermione guardami >> urlò il rosso stando in bilico sulla parte inferiore del carrello e “guidandolo” come se fosse al volante di una ferrari.

<< guarda come vado veloce! Uuuuooooh sono il re del mondo!!! >> aggiunse sempre urlando.

<< oddio! George scendi e spingi quel carrello come una persona normale! Dai fai il bravo! Se vai subito alla cassa ti compro un ovetto di cioccolato! >> cercò di convincerlo la riccia, impaziente di tornare a casa.
<< ok, adesso andiamo a casa! >> sospirò Hermione dopo aver pagato ed insacchettato tutto.
<< no! Prima devi portarmi al piano superiore a vedere quel negozio di oggetti strani! >> la interruppe George fermandola per una braccio.
<< ok! Però solo cinque minuti! >> lo avvertì la riccia, sapendo che cercare di dissuaderlo non sarebbe servito a nulla. Cosi i due ragazzi si avviarono verso l’ascensore, mentre George mangiava golosamente il suo ovetto kinder.
Per fortuna l’ascensore era vuoto, Hermione odiava essere circondata da troppe persone in uno spazio cosi ristretto.
<< i babbani si sono organizzati bene anche senza la magia! >> ammise George appena sentì che stavano salendo.
<< ehi che succede? >> aggiunse preoccupato quando sentì l’ascensore bloccarsi di colpo.
<< si deve essere bloccato! >> rispose allarmata la ragazza premendo poco delicatamente il pulsante d’emergenza.
<< cosa vuol dire bloccato? >>
<< vuol dire che siamo chiusi qui, non andremo ne giù ne su! >> quasi urlò isterica la ragazza lasciandosi scivolare sul pavimento. Lei odiava gli ascensori! Ma con quella pancia fare le scale era diventato praticamente impossibile!
“ maledetta claustrofobia” pensò quando sentì il suo sangue freddo andare in frantumi, sostituito da un agitazione sempre più grande.
<< calmati Herm, nelle tue condizioni non ti fa bene agitarti, vedrai che ci tireranno fuori! >>
Ma le parole del giovane non servirono a calmare la ragazza che di tutta risposta lo fulminò con lo sguardo e chiuse gli occhi cercando di regolarizzare il respiro.
<< Hermione Granger che perde il controllo! Hai combattuto contro i maghi più oscuri del mondo ed ora esci fuori di testa per essere rimasta bloccata in un ascensore?! >> la schermì sedendosi vicino a lei e passandole un braccio intorno alle spalle.
<< soffro di Claustrofobia! Mi manca il respiro! >>
<< vedrai che ci tireranno fuori … pensa a quando Fred si sveglierà e non ti troverà a casa … >> cercò di distrarla George.

<< sa che sono andata a fare la spesa e starà tranquillamente sdraiato a pensare a come fartela pagare per quello stupido bigliettino! >> rispose demoralizzata ma anche felice che almeno lui non sarebbe stato in ansia.
<< quando si tratta di te, il mio adorato gemello sa essere molto protettivo.
Mi ricordo alla vostra prima uscita, lui diceva di essere tranquillo, ma si è cambiato tre camicie, ed è rimasto quasi un’ ora a fissare lo specchio … >> raccontò sorridendo al ricordo.
<< davvero? Io ho passato un intero pomeriggio a frugare nell’armadio con Ginny alla ricerca dell’abito adatto … >> ammise arrossendo.
<< nessuno avrebbe scommesso su di noi … all’inizio neanche io … >> aggiunse voltandosi verso il futuro cognato.
<< io si, ho visto la vostra storia crescere, e mio fratello non è mai stato preso così tanto da una ragazza … gli hai davvero rubato il cuore! E poi averti come cognata ha i suoi vantaggi, mentre lui ti distrae io posso provare le nuove invenzioni … >> scherzò facendole l’occhiolino.
La ragazza di tutta risposta gli dirò un pugno sulla spalla.
<< anche tu sei un bravo cognato … ti voglio bene George >> sussurrò sincera.
<< ti voglio bene anch’io, anche se a volte sei una rompi bolide so-tutto-io >> rispose spettinandole i capelli con fare fraterno.
I due ragazzi si interruppero quando sentirono l’ascensore scendere lentamente. In quel momento Hermione si ricordò di dove si trovava, e che era bloccata, e la paura torno più forte di prima.
<< ehi c’è qualcuno li dentro? >> urlò una voce estranea appena l’ascensore si fu fermato.
<< siamo qui! C’è anche una donna incinta! >> urlò George alzandosi e avvicinandosi alla porta.
<< state tranquilli, ora vi tiriamo fuori, la porta è bloccata ci vorrà un po’ di tempo>> ripose l’estraneo.
<< tempo? Quanto tempo? >> chiese Hermione agitandosi ulteriormente.
<< tranquilla, sanno che siamo qui e ci tireranno fuori … >> ma nulla sembrava calmare la ragazza, e George sapeva che una sola persona sarebbe riuscita a farla tranquillizzarla.
<< ehi siete ancora li fuori? >> urlò cercando di attirare l’attenzione dei loro salvatori.
<< si, siamo qui! >>
<< dovete chiamare mio fratello, Fred Weasley, fatelo venire qui! >> disse dandogli anche il numero di telefono di casa Granger.
<< d’accordo, come vi chiamate? >>
<< George Weasley e Hermione Granger >>
<< state tranquilli, tra poco uscirete di qui. La signora ha bisogno di qualcosa? Ha dolori al ventre? >> si informò il pompiere.
<< no, ma soffre di claustrofobia! >> lo avvertì il rosse guardando preoccupato la ragazza che stava impallidendo e respirava più veloce del normale. Dovevano farli uscire di li al più presto …
 
 
Nel frattempo in casa Granger …
 
<< cosa? Bloccati in un ascensore? Dove? Come sta Hermione? >> chiese preoccupato Fred quando la madre di Hermione gli disse cos’era successo.
<< non ti preoccupare, hanno detto che stanno bene ma che devi andare li, probabilmente Herm si sarà agitata, soffre di claustrofobia >> rispose Jane cercando di nascondere la preoccupazione.
<< andiamo il supermercato è a pochi minuti. >> aggiunse prendendo le chiavi della macchina.
<< veniamo con voi! >> aggiunsero gli altri ragazzi seguendola fuori dalla porta.
<< non ci stiamo tutti in macchina, voi restate qui e telefonate a mio marito, il numero è a fianco del telefono >>
<< io vengo con voi! >> disse Ginny salendo in macchina mentre Harry, Ron e Luna entravano a chiamare.

Appena arrivati al supermercato, Fred si precipitò presso la folla che circondava la porta dell’ascensore.
 
 
 
<< Herm? Amore? George? State bene? >> urlò Fred appoggiando l’orecchio alla porta cercando di sentire anche il minimo rumore.
<< Fred! Siamo qui! Tirami fuori! >> lo pregò la riccia sul colmo delle lacrime.
<< tranquilla, tra poco ti tirano furori … non devi agitarti, pensa ai nostri bambini. Ah George? Sei un idiota! Come ti è venuto in mente di scrivere una cosa del genere! >>
<< scusa non ho resistito! Avrei proprio voluto vedere la tua faccia mentre la leggevi! >> rispose ridendo il gemello dall’interno dell’ascensore.
<< non ci ho creduto neanche per un momento! Ehi Herm tutto bene? >>
<< chiedimelo quando sarò fuori di qui! Amore? >>
<< si? >>
<< ricordi il nostro primo appuntamento? >> gli chiese improvvisamente la ragazza che sembrava tranquillizzata dalla presenza del giovane.
<< si, come potrei dimenticarlo, avevi una maglietta azzurra e un semplice paio di jeans ma eri bellissima, ci avevi messo davvero un pomeriggio intero per scegliere cosa indossare? >> le chiese ricordando come lo aveva entusiasmato sapere che lei aveva accuratamente pensato a cosa indossare per uscire con lui.
<< si, ho fatto diventare matta Ginny … avresti mai pensato che sarebbe finita cosi? >> gli chiese Hermione appoggiandosi una mano sul ventre gonfio.
<< con te chiusa in un ascensore con mio fratello e io qui fuori a cercare di tranquillizzarti? >> scherzò il rosso.
<< sinceramente non pensavo che ci saremmo ritrovati cosi giovani con due bambini in arrivo, però adesso mi sembra la cosa più bella e naturale del mondo >> continuò appoggiando la testa al muro e pensando a quanto era fortunato.
Conquistare la Granger non era stata sicuramente un’ impresa facile, ma avrebbe rivissuto ogni litigata, l’avrebbe corteggiata altre mille volte, avrebbe fatto qualsiasi cosa, anche solo per tenerla tra le braccia una sola volta.
<< Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata >> sussurrò dolcemente pur sapendo che la fidanzata non lo avrebbe sentito.
<< chissà se avranno i capelli rossi come voi … >> continuò Hermione ignara dei pensieri del ragazzo.
<< Vorrei che avessero i tuoi occhi, ma spero che non diventino dei so-tutto-io come la loro mamma! >>
<< ehi! I nostri figli sapranno l’importanza dello studio! >> disse Hermione seriamente.
<< ecco, stiamo per aprire la porta, ragazzi state indietro! >> intervenne il pompiere interrompendo la discussione.
Pochi minuti dopo Hermione si buttò tra le braccia del fidanzato che la strinse dolcemente a sè.
<< Non salirò mai più su un ascensore! >> giurò la riccia felice di essere finalmente libera.
<< non ci pensare, adesso sei qui e stai bene, questo è l’importante! >> la tranquillizzò il fidanzato.
<< Ehi Herm,sai quante ragazze sognano di rimanere chiuse in un ascensore con me! E poi pensa se invece che con me ci fossi rimasta con Ron! >> scherzò George con una faccia fintamente disgustata.
<< Hermione? >> la chiamò Fred alzandole il viso dolcemente.
<< si? >>
<< ti amo, ti amo da morire! >> le sussurrò dolcemente all’orecchio.
<< ti amo anch’ io … e sono felice di aver rischiato e di essere venuta a quel primo appuntamento, tu e i bambini siete tutta la mia vita. >> rispose la giovane appoggiando la testa sul petto del ragazzo.
Ma ovviamente un momento cosi romantico non poteva durare troppo al lungo, non
con George Weasley nei paraggi …
<< ma cosa sta facendo tuo fratello? >> chiese sconcertata Hermione vedendo il
rosso tenere il povero uomo vestito da colla per un braccio e pregarlo di fargli provare il suo
costume, mentre l’uomo cercava, terrorizzato, di liberarsi e scappare lontano da quello strano ragazzo.
<< e dai uomo-colla fammi provare il costume! Ehi Fred vieni qui! Guarda questa colla gigante! Secondo te sarei bello anche con questo costume addosso?! >> urlò attirando l’attenzione dei clienti che stavano passando di li in quel momento.
<< i gemelli Weasley sarebbero bellissimi anche con la maschera di Voldemort addosso! >> rispose Fred correndo in aiuto del gemello.
“ cresceranno mai? “ pensò Hermione accarezzandosi la pancia sconsolata ma felice.
 
CIAO A TUTTI! SIAMO SOPRAVVISSUTE AGLI ESAMI ( ESULTAZIONI DI GIOIA ) ED
ECCOCI QUI CON UN NUOVO CAPITOLO!
RINGRAZIAMO CHI HA MESSO LA STORIA TRA LE PREFERITE, RICORDATE E SEGUITE E CHI
SEMPLICEMENTE LEGGE IN SILENZIO.
IN QUESTO CAPITOLO SONO SUCCESSE TANTE COSE,  NON è UNO DEI Più IMPORTANTI,
MA SOLO UNO TRANSITORIO. COMUNQUE PRESTO ARRIVERà UN CAPITOLO IMPORTANTE!
ALCUNI DI VOI CI HANNO CHIESTO SE LA STORIA CONTINUERà ANCHE DOPO LA NASCITA
DEI GEMELLI, LA RIPOSTA è SI, CI DISPIACE MA NON VI LIBERERETE TANTO PRESTO DI
NOI U.U CERTO CON L’INIZIO DELLA SCUOLA NON RIUSCIREMO AD AGGIORNARE
FREQUENTEMENTE COME ADESSO, MA CERCHEREMO DI ESSERE REGOLARI. QUINDI VEDRETE I
NOSTRI NEO-GENITORI ALLE PRESE CON DUE NEONATI! TRA POCO CI SARà
LA TANTO ATTESA NASCITA, QUINDI PREPARATEVI A CONOSCERE I DUE GEMELLI
WEASLEY!
AH LA PARTE IN CUI GEORGE FA LA FOTO CON L’UOMO VESTITO DA COLLA, è ISPIRATA
ALLA REALTà ( SIAMO ORGOGLIOSE DI DIRE DI AVER FATTO UNA FOTO CON UNA COLLA
GIGANTE U.U )
ORA VISTO CHE LE NOTE STANNO DIVENTANDO Più LUNGHE DEL CAPITOLO, VI
SALUTIAMO.
ALLA PROSSIMA
BIANCA E VALENTINA.
 

ps. ABBIAMO SCELTO IL TITOLO " ZUCCHERO E MIELE" PERCHè IN QUESTO CAPITOLO CI SONO STATI PIù MOMENTI ROMANTICI DEL SOLITO ( SPERIAMO CHE NON VI SIATE SENTITI MALE PER LE  TROPPE SDOLCINATEZZE)xD

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Capitolo 15
*** Preparazioni, cene, e... ***


PREPARAZIONI, CENE, E...

 

 

 

Hermione chiuse l’ultimo scatolone.
Vedere la sua roba chiusa negli scatoloni la riempiva di malinconia, sapeva
benissimo che non era una decisione definitiva, presto lei e Fred avrebbero
avuto una casa tutta loro … ok, forse non tanto presto, prima dovevano superare
la nascita dei gemelli, lei doveva finire la scuola, Fred doveva trovarsi un
lavoro e dovevano mettersi via dei galeoni.

La questione casa era galoppata velocemente in fondo alla lista delle necessità con tutti questi impegni. Per il momento avevano accettato l’invito di Fleur e Bill,ed era grata al suo futuro cognato per l’aiuto che le aveva offerto, almeno avrebbero avuto più tempo per occuparsi dei gemelli.
<< tutto pronto? >> chiese Fred che aveva già portato la maggior parte della
roba dal fratello: roba per i gemelli ( vestitini, giocattoli, culle e le
carrozzine che finalmente avevano scelto) e le loro cose.
<< si, questo è l’ultimo … mi mancherà la tana … >> sussurrò guardando la
stanza che l’aveva ospitata per molte estati.
<< Hermione non stiamo partendo per sempre, e poi mamma ci vorrà qui a cena
almeno una volta a settimana! >> la tranquillizzò il rosso chiedendosi che
bisogno c’era di portarsi dietro tutta quella roba. Se fosse stato per lui
avrebbe lasciato li tutti i libri ( che avevano occupato 4 scatoloni per giunta!).
<< lo so, ma sarà strano non abitare più qui … >>
<< pensa che saremo vicino al mare! I gemelli potranno giocare sulla sabbia e
imparare a nuotare! >> cercò di rallegrarla il fidanzato prendendo lo scatolone
per soppesarne il peso.
Ma le sue parole suscitarono in Hermione un senso di ansia.
<< per quando i gemelli saranno abbastanza grandi per giocare al mare e
imparare a nuotare, noi ce ne saremo già andati! Non voglio approfittarmi della
gentilezza di Bill e Fleur! >> disse accarezzando il pancione ormai al massimo
della grandezza.
<< non intendevo questo! Amore troveremo una casa nostra, te lo prometto! >>
promise il rosso dandole un leggero bacio a stampo.
<< coraggio è ora di andare, dobbiamo sistemare le nostre cose prima di
tornare dai tuoi genitori! >> aggiunse sollevando lo scatolone.
La ragazza non era ancora completamente rassicurata, ma decise per il momento di lasciar stare, dovevano trasferirsi, poi avrebbe pensato meglio a come organizzarsi per il futuro.

 
Villa conchiglia era una grande villa a due piani, Fred e Hermione occupavano
una grande stanza al secondo piano con un bagno privato, e cosa più importante, c’era abbastanza spazio per i gemelli.
<< Bill non so come ringraziarvi, siete stati gentilissimi! >> disse Hermione per la milionesima volta.
<< Quante volte te lo devo dire? È un piacere per noi ospitarvi, e poi qui c’è
abbastanza spazio per tutti! >> sorrise il maggiore dei Weasley.
È inutile dire che per Fred mettere in ordine la nuova stanza non era una necessità.
“ quello che per voi è disordine per me è ordine! “ si ostinava a ripetere
mentre la sua futura moglie, più testarda di un mulo, lo ignorava piegando e
mettendo perfettamente in ordine i vestiti all’interno dell’armadio profumato
di vaniglia.
<< avanti Hermione! hai finito?  È la terza volta che pieghi quella camicia! e
poi come puoi fidarti a lasciare quegli scapestrati dei miei fratelli soli
soletti nel mondo babbano? >> disse il giovane comodamente sdraiato sull’enorme
letto al centro della stanza.
<< se tu mi dessi una mano a quest’ora avrei già finito! >> ribatté acida
ripiegando per la quarta volta la camicia nelle sue mani, “ se non è ben piegata si stropiccia! “ continuava a ripetere.
<< se hai intenzione di lamentarti senza muovere un dito puoi anche andartene!
>> continuò poggiando delicatamente l’indumento finalmente ben piegato nell’armadio.
<< ok, vado a mangiare qualcosa! >> rispose il ragazzo seguendo il consiglio
della fidanzata.
<< vai pure, lascia la tua ragazza incinta di 8 mesi a sistemare la tua roba!
>> disse con tono sprezzante e calcando sulle parole “tua” ed “incinta”.
<< ok ti do una mano! Cosa devo fare? >> si arrese Fred avvicinandosi alla
riccia con uno sbuffo. La ragazza sorrise vittoriosa, sapeva come ottenere le cose che voleva.
Dopo venti minuti i due giovani stavano ancora sistemando la roba del primo
scatolone. Qualsiasi cosa Fred facesse, Hermione doveva rifarla perché a suo
parere era fatta male.
<< cosa ti do una mano a fare se tu poi rifai quello che faccio io! >> sbuffò
andando a sdraiarsi nuovamente sul letto.
<< e perché non posso usare la magia? >> aggiunse già pronto a tirare fuori la
bacchetta.
<< perché il bello dei trasferimenti è sistemarsi le proprie cose, e fare
qualcosa con i genuini metodi babbani non può di certo farti male! >> rispose
aprendo lo scatolone contenente i libri.
 
Dopo altre tre lunghe ore, i due ragazzi, o meglio Hermione, finì di sistemare la roba.
<< bene, adesso possiamo preparare la borsa per l’ospedale?>> chiese Fred
sollevato nel vedere gli scatoloni vuoti.
La sera prima durante una cena con i signori Granger si era deciso che la
ragazza partorisse in un ospedale babbano, così i ragazzi dopo aver portato la maggior parte delle loro cose a Villa conchiglia sarebbero tornati ad essere ospiti dei Granger fino alla nascita dei gemelli
Le cose necessarie ( vestiti e oggetti quotidiani) erano già a casa Granger, ed ora mancava solo la valigia da portare all’ospedale.
<< sisi, ecco ho qui la lista che mi ha dato la dottoressa al corso pre parto
… >> rispose la mora tirando fuori dalla tasca un foglietto stropicciato.
<< per me servono: camicie da notte aperte sul davanti per l’allattamento,
slip, mutande di seta usa e getta, coppette assorbi latte, assorbenti per la
notte … >> a questo puntò la riccia si bloccò imbarazzata diventando di un
acceso rosso peperone.
<< dicevo … per il piccolo invece: pannolini, tutine, body, bavaglini,
vestitini,copertina … >> continuando a elencare la giovane iniziò a tirare
fuori dai cassetti la roba sopracitata.
<< per sicurezza metterei anche due o tre cappellini, i guanti, due coperte e
7-8 tutine! >> disse Fred iniziando a tirare fuori il doppio della roba
necessaria.
<< Fred non useremo tutta quella roba! Dobbiamo portare solo il necessario! >>
lo rimproverò Hermione.
<< e se fa freddo? Portiamo due coperte per sicurezza, ah e anche il
completini che ci ha regalato mia mamma! >> rispose prendendo uno dei duemila
completini fatti dalla signora Weasley, erano tutti molto colorati, con
deliziosi ricami, ma quello che Fred teneva tra le mani era in lana! Quei
poveri bambini sarebbero schiattati di caldo un secondo dopo che fossero stati vestiti!
<< prendi quelli più leggeri! Fred negli ospedali fa caldo, sai sono muniti di
riscaldamento! >> gli fece notare la riccia.
<< e se si rompono?! >>
La mora alzò gli occhi al cielo, quel ragazzo era troppo ansioso!
Dopo varie discussioni, finalmente la valigia fu pronta, ovviamente Fred aveva
costretto la fidanzata a mettere il doppio della roba necessaria e la borsa
quasi non si chiudeva.

<< Tu l’hai appesantita e ora la porti tu! >> disse autoritaria Hermione indicandola.
 


Salutarono Billy e Fleur dieci minuti dopo aver finito di fare la borsa. Hermione naturalmente li ringraziò ancora una volta per l’ospitalità causando gli occhi alzati del fidanzato, e tornarono a casa Granger, utilizzando la polvere volante.
<< finalmente a casa! >> borbottò Hermione buttandosi letteralmente sul divano mentre Ginny le raccontava le cose successe durante la loro assenza.
<< Ginny ti dispiace se mi vado a fare una doccia? Stasera Marie viene a cena,
devo ancora prepararmi! >> si scusò la ragazza bloccando la parlantina dell’amica sul nascere, per poi alzarsi e dirigersi verso il bagno.
Si spogliò lentamente, con l’intenzione di rilassarsi, quando, ormai solo in
intimo, si guardò allo specchio, rimase immobile a fissare il suo enorme
pancione. E solo in quel momento vide la verità nelle parole ripetute dal suo
fidanzato: era la cosa più bella che avesse mai visto.

Quel pancione, con i suoi bambini dentro era la sua luce personale, da quando avevano sentito i primi calcetti Fred diceva che sembrava che dovunque lei andasse splendesse una luce angelica, e forse era cosi, da quando aveva iniziando a sentire i suoi bambini, a sentirli reali, si sentiva la donna più fortunata del mondo.
Si sfilò anche l’intimo e con cautela entrò nella vasca lasciando che l’acqua
calda scivolasse lungo il suo corpo, mentre il calore dell’acqua permetteva ai
suoi muscoli di rilassarsi, la sua testa iniziò a sintonizzarsi su un pensiero che ormai la preoccupava da giorni: il parto.

Non aveva paura del dolore, certo sapere che avrebbe sofferto non la rendeva ovviamente felice ma la cosa che più la preoccupava era il fatto che si sentiva impreparata a quel momento, aveva letto dei libri a riguardo, fatto ricerche, ma nonostante tutto non si sentiva pronta, era la prima volta che nessun libro le era d’aiuto, si sentiva sola, come se nessuno potesse capire come si sentiva. Fred le aveva promesso che sarebbe entrato in sala parto, ma se poi si fosse sentito male? Se fosse rimasta lì da sola circondata da sconosciuti? Cosa avrebbe fatto?
Cercando di ignorare i mille pensieri che le affollavano la testa aprì il sapone ai lamponi e si spalmò la sostanza fresca sul corpo per poi sciacquarla via lasciando sulla pelle un delicato profumo. Aveva ancora un mese per pensarci, quella sera doveva solo pensare alla sua amica Marie che avrebbe finalmente rivisto dopo tantissimo tempo.
Uscì dalla doccia,stando attenta a non scivolare, nonostante i due tappetini anti-scivolo che Fred aveva insistito per inserire dentro e fuori dalla doccia, non voleva assolutamente mettere in pericolo i bambini.
Indossò un semplice jeans elastico abbinato ad una elegante maglietta pre-maman
color beige. Con ovviamente le immancabili ballerine.
<< ehi come sto? >> chiese scendendo le scale e facendo una giravolta su se
stessa.
<< sei uno schianto! >> rispose il fidanzato sorridendo.
<< sei davvero la cognata più bella che potessi avere! >> aggiunse George che
stava guardando l’ingrandimento della foto con la colla fatta al supermercato,
ingrandimento che aveva voluto fare sostenendo che era un capolavoro e che era un per l’umanità non avere un ingrandimento con cornice da mettere sulla parete di casa!. Altro che il diploma o i premi d’oro da far vedere alla gente con orgoglio, lui aveva “la foto con la colla”!! Quello si che era un vero vanto!
<< Grazie, allora ricordate, non si parla di magia! Marie pensa che io vada in
una scuola fuori città, quindi nessun riferimento ad oggetti magici! Oh è tardi,
sarà qui tra poco, è tutto pronto? >> chiese rivolgendosi alla madre che stava
portando l’ultimo piatto in tavola.
La madre non fece in tempo a rispondere che il campanello suonò, facendo
precipitare la riccia verso l’ingresso.
<< Marie! >> urlò abbracciando l’amica appena la vide.
<< Hermione! Ma sei bellissima! >>

Ricambiò l’abbraccio Marie. Una volta che si staccarono si poterono vedere meglio tra di loro, e mentre Hermione si accorgeva della nuova pettinatura dell’amica, quest’ultima si accorgeva della pancia di Hermione.

<< O mio dio! Ma guarda che pancione, cosa c’è lì dentro un bisonte? >> scherzò poggiando entrambe le mani sul ventre dell’amica. Era sorpresa, di vedeva dalla sua espressione, ma non era per niente cambiata durante gli anni, era sempre pronta a scherzare. Sarebbe andata davvero d’accordo con George…
<< no solo due piccoli ippopotami! >> ripose ridendo la mora facendo entrare
la ragazza in casa.
Marie era da sempre stata una bella ragazza, da piccola aveva dei folti capelli neri ma appena compiuti i quindici anni si era tinta di biondo e manteneva quel
colore da allora, e sul dolce viso risaltavano i grandi occhi verdi.
<< signori Granger che piacere rivedervi! E ditemi chi è quel povero santo che
sopporta questa secchiona? Insomma dev’ essere un adone con una bellezza fuori dal comune per aver fatto spostare Hermione da un libro il tempo necessario per concepire due gemelli! >> scherzò guardando i ragazzi presenti nella stanza.

I genitori di Hermione tossicchiarono un po’ imbarazzati per la battuta, così come la figlia. Ma infondo non potevano  imbarazzarsi più di tanto, probabilmente, anzi sicuramente sapevano come si facevano i figli! Cosa pensavano? Che fosse disceso lo spirito santo sulla loro casta  e pura figlia?
<< Credo che l’adone super bello sia io! Fred Weasley >> si presentò il
rosso trovando l’amica della fidanzata già simpatica.
<< e io sono il gemello ancora più bello, George Weasley! >> si intromise George
facendo un baciamano alla bionda. Il solito …
<< e loro sono Luna, Ron, Harry e Ginny >> finì le presentazioni Hermione.
Una volta riuniti tutti a tavola Marie iniziò a raccontare all’amica degli
ultimi avvenimenti.
<< Jenny si è fidanzata con Marco, l’occhialuto bassino e antisociale! Te lo
ricordi? E la mamma di Cristina si è sposata per la … terza volta? >> iniziò a
raccontare riempiendosi il piatto di ogni pietanza presente sul tavolo.
<< Jenny la ragazza che alle elementari mi prendeva sempre in giro perché
studiavo sempre? >> chiese Hermione curiosa su che fine avessero fatto le sue
vecchie conoscenze.
<< studiavi anche alle elementari? Ma hai mai giocato con una bambola o con
qualcosa che non sia un libro? >> chiese Ron masticando un grosso pezzo di
pollo.
<< i suoi giochi preferiti erano i libri che facevano i versi degli animali!
>> intervenne mamma Granger.

Fred scosse la testa guardando Hermione ironico.

<< Lo sapevo che già da piccola eri strana >>

<< Ma stai zitto stupido, almeno io ero già colta >> gli diede un giocoso pugno la ragazza ridendo.

La cena passò tra racconti e risate fino a quando, una volta sparecchiato,
arrivò il momento imbarazzante a cui ogni mamma sottopone i figli almeno una
volta nella vita.
<< vi faccio vedere i filmini e le foto di quando Hermione era piccola! >>
esultò andando a prendere la vecchia scatola che conteneva tutti i ricordi.
<< qui aveva 4 anni e aveva insistito per imparare a leggere perché voleva
leggere da sola il menù dell’asilo! E qui ne aveva 5 e cercava di imparare a
scrivere! È sempre stata piuttosto precoce! E guardati qui, in questa foto
aveva preso i miei trucchi perché voleva diventare come la barbie che le
avevamo regalato per natale! >> raccontò sua madre mostrando varie foto della
piccola Hermione truccata come un pagliaccio.
<< allora c’è stato un momento in cui ti sei interessata ai trucchi! >> la
prese in giro Ginny fingendosi sorpresa.
<< peccato che le foto babb … >> iniziò a dire Ron ma per fortuna fu
interrotto da Harry che gli diede una forte gomitata nelle costole, provocando
un lamento di dolore da parte dell’amico.
<< babb? Cosa? >> chiese Marie incuriosita.
<< oh niente diceva che è un peccato che ancora non la conoscessimo perché ci saremmo divertiti un sacco! >> cercò di rimediare George chiedendo in che periodo era stata scattata un’altra foto.
Dopo l’album fotografico ovviamente si passò ai filmini. Hermione che mangiava
la lasagna mettendosi il piatto in testa, Hermione che leggeva un libro
intimando al padre di fare silenzio perché doveva concentrarsi, Hermione che,
appena nata, piangeva ogni qual volta che qualcuno, oltre alla madre o al
padre, le si avvicinava. O, parte più divertente, Hermione che urlava come un’indemoniata mentre la madre cercava di toglierle una spina dal piede.

<< stava giocando sugli elastici in un luna park quando le si era infilata una spina nel piede, ha continuato ad urlare anche dopo che la spina era stata tolta, dovevate esserci! >> raccontò Jane ridendo e ricevendo sguardi omicidi da parte della figlia.

<< che bel caratterino! Già da piccola eri cosi? >> chiese George ridendo.
<< Ti ho detto che appena nati i bambini sono pieni di Nordicchi? >> chiese
improvvisamente Luna guardando una foto della riccia appena nata.
Marie guardò l’amica incuriosita, che a sua volta si colpì la fronte con la mano, ma quando dava gli avvertimenti loro a cosa stavano pensando?.
<< oh è una leggenda che quasi nessuno conosce! >> intervenne Ginny mentre
George da dietro le spalle di Luna mimava un “ è fuori di testa”.
Quando la serata giunse al termine, Marie salutò e tornò a casa promettendo di
ritornare a trovare l’amica.
<< mi raccomando chiamami appena nascono i gemelli! >> le raccomandò
salutandola prima di andarsene.
<< simpatica la tua amica! >> disse Harry aiutando Jane a mettere via le
foto.
<< e anche carina! >> aggiunse George guardando fuori dalla finestra.
<< non sei il suo tipo, a lei piacciono i ragazzi seri, studiosi, e
affidabili! E tu non hai nessuna di queste caratteristiche! >> lo prese in giro
la riccia.
<< io sono affidabile! E poi la mia bellezza può recuperare le altre cose!
Decisamente ho fatto colpo, hai visto come mi guardava?! >>
Hermione alzò gli occhi al cielo, i gemelli Weasley erano sempre stati cosi
vanitosi?
 
Il giorno dopo passò tra shopping e giri al parco, in cui Harry cercò di
insegnare agli amici ad andare in bicicletta.
<< Hermione peccato che non puoi salire è bellissimo! >> urlò George andando
avanti e indietro con la bici rossa che aveva ribattezzato “ super bici”. Anche
Luna e Fred se la cavavano abbastanza bene, lo stesso non lo si poteva dire
per la piccola Weasley.
<< ma come si fa a stare in equilibrio con sto coso!? >> borbottò Ginny
cadendo per la terza volta.
<< Ginny devi pedalare non dire alla bicicletta di pedalare! Mica è una scopa
magica! >> le sussurrò Harry attento a non farsi sentire dai babbani intorno.
<< ehi ho capito quale sarà il mio lavoro! Farà quello che va in bicicletta!
Guardate sono bravissimo! >> disse Ron che, strano ma vero, era caduto solo due
volte.
<< quello che va in bicicletta, si chiama ciclista! >> lo corresse Hermione
che se ne stava seduta sull’erba a leggere un bel libro.
<< farò il ciclista!!! Guardatemi! Sono un genio! Ho un vero talento! >>
continuò a vantarsi il piccolo Weasley finche un bambino di all’incirca 9 anni
si fermò accanto a lui con la sua bicicletta azzurra e, guardandolo dall’altro
al basso disse:
<< so andare in bicicletta da quando ho sei anni ma mica vado a urlarlo in
giro! >> gli fece notare con voce da “figlio di papà”, prima di andarsene.
Tutti i ragazzi, tranne Ron che rimase immobile a guardare il punto dopo il
piccolo snob era sparito, scoppiarono a ridere iniziando a prendere in giro il
povero Ron.
Dopo l’avventura con la bici, i ragazzi tornarono a casa dove Fred e George
decisero che era il momento di imparare a mettere un pannolino. Così muniti di
palloncini e pannolini iniziarono l’esperimento.
<< allora devi aprire qui e appoggiarlo qui >> disse George leggendo un libro
che spiegava l’esatta proceduta.
<< cosi .. Oh no, è scoppiato! >> borbottò Fred demoralizzato.
<< e quello doveva essere nostro figlio? >> chiese Hermione terrorizzata.
<< non ti preoccupare, imparerò! Non farò scoppiare nostro figlio… è impossibile far scoppiare un bambino… vero? >> chiese il fidanzato ricevendo uno scappellotto in testa dalla ragazza.
Dopo vari tentativi e molti palloncini esplosi, il ragazzo riuscì a mettere ad
un palloncino verde un pannolino.
<< ce l’ho fatta! >> urlò orgoglioso di sè.
<< ma Fred è storto! >> gli fece notare la riccia.
<< non importa, almeno è su! >> rispose con non curanza il rosso.
 
 
Alla sera i ragazzi decisero di andare al cinema a vedere un nuovo film “
Shark”, cosi vestiti di tutto punto con curiosità ed emozione per la nuova
avventura, si avviarono verso il multi-sala.
<< ok, mi raccomando durante il film non si deve parlare >> raccomandò
Hermione mentre prendevano posto. Dopo lo stupore iniziale per lo schermo
gigante che i maghi non avevano mai visto, si passò allo stupore per il film
vero e proprio.
Ron passò metà film a coprirsi gli occhi con le mani, mentre Ginny e George
continuavano a ripetere che si vedeva che il sangue era finto.
Ad un tratto Hermione portò entrambe le mani sul ventre, piegandosi
leggermente in avanti.
<< tutto bene? >> le chiese Fred poggiandole una mano sulla schiena.
<< le acque >> borbottò la riccia.
Il rosso guardò lo schermo e vide che, nel film, lo squalo aveva appena morso
una persona, colorando di rosso l’acqua.
<< ti fa impressione? Dai si vede che è finto! >>
L’unica risposta della riccia fu un piccolo urletto.
<< ma dai Herm! Non fa per niente paura! >> si intromise George porgendosi
verso l’amica.
<< Mi si sono rotte le acque! >> quasi urlò la ragazza.
<< quali acque? >> chiesero in coro i due gemelli mentre sui visi di Ginny e
di Harry si dipingevano due maschere di terrore.

Mentre Ron guardava demoralizzato la coca cola rovesciata dallo spavento causato dall’urlo della migliore amica.

<< la mia coca cola! Mi si è rovesciata la coca cola! >> piagnucolò come un bambino.
<< cosa mi interessa della tua coca cola! sto per avere i bambini! >> urlò piegandosi ancora di più su se stessa.
In un attimo Fred si rese conto della situazione e aiutò la fidanzata ad
alzarsi, mentre Ron terrorizzato iniziava a correre verso l’uscita gridando “
bambini senza acqua! “
<< perché urla “bambini senza acqua” ? >> chiese George guardando il fratello
incredulo.
<< non lo so e in questo momento non lo voglio sapere! >> rispose Hermione
stringendo i denti e stritolando ancora più forte la mano di Fred.
Pochi minuti dopo i genitori di Hermione arrivarono e fecero salire la figlia
e il genero in macchina e George si intrufolò insieme a loro.
<< Ragazzi tra poco arriverà mio fratello a prendervi, aspettate qui! >> disse
Jane rivolta a Ginny, Harry e Ron che annuirono un po’ confusi.
<< avanti amore, resisti, stiamo andando in ospedale, inspira ed espira, con
calma, ricorda cosa ti ha detto la dottoressa, respiri regolari … >> le ricordò
la madre.
<< fa male! >> urlò di tutta risposta la riccia stringendo sempre la mano del
fidanzato.
<< mamma non posso partorire, manca un mese! >> aggiunse cercando di non
pensare al dolore.
<< il dottore aveva previsto un parto prematuro, eccoci arrivati! >>
Hermione entrò in sala parto mentre Fred sconvolto ed emozionato cercava di trattenere le lacrime.
<< Fred, fa male! >>
<< lo so amore, pensa a quando vedrai i nostri figli! >>
<< e perché dobbiamo soffrire noi donne! Voi non fate niente! Perché cavolo
dobbiamo essere noi a partorire! >> urlò fuori di sè.
Dopo tre ore di travagli la seconda coppia di gemelli Weasley vennero al mondo.
Il piccolo Dylan Luke George fu il primo ad uscire, riempiendo la
stanza con il suo dolce pianto che fece piangere entrambi i suoi genitori.
Poi fu il turno della piccola Keyra Ohana Crystal, che fece il suo ingresso al
mondo subito dopo il fratello.
Hermione allungò il collo cercando di vedere i bambini, entrambi i ragazzi
piangevano emozionati.
<< Ti amo >> sussurrò Fred all’orecchio di Hermione, che esausta si era
lasciata sprofondare tra i cuscini.
Ma il rosso si rese conto che qualcosa non andava, un gemello continuava a
piangere, ma il suo era l’unico suono udibile, i ragazzi rimasero in silenzio
ad attendere un pianto che non arrivò. Fu un attimo, un solo secondo in cui
Fred sentì il mondo crollargli addosso.
<< non respira! Qualcosa non va! Presto, presto! >> le urla del dottore
sovrastarono tutte le altre e il ragazzo si sentì svenire, Hermione iniziò ad
urlare, le urla disumane di una madre che si rende conto che il figlio è in
pericolo. Fred lasciò la mano della fidanzata e corse da sua figlia, i dottori
cercarono di allontanarlo ma era troppo tardi, aveva visto tutto. Si lasciò
cadere in ginocchio, gli occhi puntati su sua figlia, immobile, con gli occhi
chiusi e la carnagione bluastra, la piccola bocca socchiusa da cui non usciva
nessun suono.
“ forse” pensò il giovane padre “ la leggenda aveva ragione, il lieto fine non
esiste” e non questa consapevolezza si lasciò sprofondare nell’oblio.
 

 

 

 


OK, NON UCCIDETECI! MENO MALE CHE NON SAPETE DOVE ABITIAMO SE NO SAREMMO IN GRAVE PERICOLO!

COSI DOPO 13 CAPITOLI ECCO IL TANTO ATTESO PARTO. LO SAPPIAMO PROBABILMENTE NON è COME MOLTI DI VOI SI ASPETTAVANO, MA IL BELLO DELLE STORIE SONO LE SORPRESE BELLE E BRUTTE …

COSA SARà SUCCESSO ALLA PICCOLA GEMELLINA? E COME ANDRà A FINIRE?     

COME AVETE VISTO I GEMELLI SONO UN MASCHIO E UNA FEMMINA, SPECIFICAMENTE DYLAN LUKE GEORGE WEASLEY E KEYRA OHANA CRYSTAL WEASLEY.

LUNEDì O MARTEDì, SCUOLA PERMETTENDO, DOVREMMO RIUSCIRE AD AGGIORNARE.

 A PRESTO

VALENTINA E BIANCA

PS. LA STORIA NON FINIRà A BREVE QUINDI METTETEVI IL CUORE IN PACE. CONTINUEREMO A PERSEGUITARVI u.u

 



 

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Capitolo 16
*** Famiglia... ***


Famiglia...

 

 

    

 

 

   I ragazzi erano tutti seduti al cinema a guardare “Shark”, un film che, Hermione ne era sicurissima, non sarebbe tornata a vedere mai più.
Colori scuri, sangue, braccia e gambe senza il corpo abbandonate nell’acqua
sporca … e squali.
Riteneva che fosse stata una vera fortuna averlo visto in quel momento e non prima di essere andati al mare… se no col cavolo che qualcuno avrebbe osato entrare in acqua! Lei sarebbe stata la prima a rifiutarsi!! Dove erano finiti i cari, vecchi film comici?!
Fred era di fianco a lei, completamente preso dall’”interessante” film, ma stringeva la sua mano da quando era iniziato.
Lo squalo appari all’improvviso sullo schermo e il suono che riempì la sala fu talmente forte ed inaspettato che fece sobbalzare dallo spavento quasi tutta la sala, tralasciando i più coraggiosi.
Anche Hermione era quasi saltata via dalla poltrona del cinema e aveva stritolato la mano del suo ragazzo.
Forse era per questo che non si era accorta subito di quello che era appena successo.

 

 Le ci volle qualche secondo, ma poi ebbe la sensazione di essersi fatta la pipì addosso.
Divenne tutta rossa per l’imbarazzo. Possibile che se la fosse fatta addosso
come una bambina di 3 anni spaventata dai mostri immaginari sotto al letto?
Con la mano non impegnata a stringere la mano di Fred controllò se i pantaloni si fossero bagnati.

E non li trovò bagnati … ma zuppi!
Mentre pensava a come avrebbe fatto ad uscire dal cinema senza perdere tutta la sua dignità, iniziò il dolore.
E capì all’improvviso che cosa stava succedendo.
Non si era fatta la pipì addosso … le si erano rotte le acque!!
Si fece prendere la panico, non sapeva come comportarsi.

Erano al cinema, non voleva che tutti rinunciassero al film per soccorrerla però… ma cosa stava dicendo?! Le si erano rotte le acqua diamine!
<< Le acque… >> sussurrò certa che Fred l’ avrebbe sentita.
Infatti si girò verso di lei, guardandola confuso. Si rigirò verso lo schermo cercando di capire cosa volesse dire.
<< Ti fa impressione? Dai si vede che è finto >> le disse pensando che la ragazza si riferisse all’acqua rossa di sangue del film.
Ma l’urlo di Hermione gli chiarì le idee.
<< Mi si sono rotte le acque!!! >>
E in quel momento tutti si mossero insieme per aiutarla.
Hermione non capiva più cosa stesse succedendo. Camminava, si sentiva toccare da tante mani, si lasciava trascinare, ma non riusciva a concentrasi su nient’altro che non fosse il dolore alla pancia.
Sentiva tante voci che le dicevano di stare tranquilla e percepiva ancora più chiaramente Fred di fianco a lei che le mostrava il modo in cui doveva respirare, facendo profondi respiri, peggio di un asmatico.
Gli avrebbe detto che sembrava un cretino, se in quel momento non fosse
stata in procinto di partorire!

Cercava di stare calma nonostante tutto, ma ad intervalli regolari il dolore alla pancia tornava a farle mancare il respiro.
Sentì Fred di fianco a lei in ogni momento, da quando uscirono in tutta fretta dal cinema al viaggio in auto con i genitori di lei per raggiungere l’ospedale.
Hermione gli stringeva la mano ogni volta che avvertita una nuova contrazione e gli urlava contro quando lui si lamentava per la troppa forza usata, ma rimaneva al suo fianco, da buon fidanzato e da buon futuro padre. Un futuro non troppo lontano oramai.
<< Ahi! La mia mano sta diventando una spugna tumefatta!! >>
<< Taci! Tu non devi proprio parlare! Non sei tu che stai per partorire! Non
sai cosa si prova!! >>
<< Ma amore, lo sai che se potessi prenderei il tuo posto anche adesso… >>
<< Ceeerto!! Come no! A parole è facile! Vorrei proprio vederti! >>
E così non osò lamentarsi più, fino che non raggiunsero l’ospedale.
Nonostante ci fosse stata anche troppe volte in quei 8 mesi, Hermione non si era ancora abituata allo sgradevole odore, proveniente dai detersivi e dai medicinali, che riempiva l’ospedale.
Le dava fastidio ed era talmente forte che le faceva venire il mal di testa,
oltre che la nausea.

In ospedale furono abbastanza rapidi a trovarle un lettino libero e a trasferirla in sala parto, ma Hermione era sempre più agitata. Non servivano a niente le parole di Fred che le continuava a dire che sarebbe andato tutto bene. Aveva una bruttissima sensazione … Stava per partorire i suoi due bambini con un mese d’anticipo, ed anche se sua madre l’aveva rassicurata dicendole che era normale che succedesse quando si aspettavano 2 gemelli, non riusciva a non entrare in paranoia.

<< Ok signorina, adesso si calmi e faccia profondi respiri, così possiamo cominciare >>
Le disse una delle dottoresse mettendosi i guanti senza nemmeno guardarla.
L’aveva chiamata “signorina”, aveva un nome, che cavolo! E non bastava dirle “respira e cominciamo” per convincerla a calmarsi, non era certo lei che stava avere due gemelli con un mese di anticipo!
Pensò che c’era una buona percentuale di possibilità, che quella donna che le stava già sulle palle, potesse essere la donna che avrebbe fatto nascere i suoi bambini, quella che sarebbe riuscita a vederli ancora prima di lei.
No. Questo no!
Vide la dottoressa di fianco a lei e la indicò senza pensarci molto. Senza pensare che era da maleducati, da scortesi e da viziati. Quella donna non avrebbe fatto nascere i suoi figli! Sarebbero potuti nascere con un trauma irrimediabile se la prima cosa che avessero visto fosse stata la sua brutta faccia!
<< La prego la prego! Venga lei Venga lei! Li faccia nascere lei! >>
La dottoressa ls guardò scioccata, a differenza della dottoressa antipatica che le riservò un brutto sguardo.
Non dissero nulla per fortuna e si scambiarono i posto. Hermione sorrise, grata alla dottoressa brava brava.
<< Mi chiamo Hermione, solo per vostra informazione! >> urlò per informare tutti.
<< Ok Hermione, ora calma, ancora poche ore e vedrai i tuoi bambini, non ti preoccupare >> le disse la donna accarezzandole i capelli mettendosi subito dopo al lavoro.
Fred, era andato a cambiarsi, per poter rimanere nella stanza insieme a lei.
Appena lo vide, si riappropriò della sua mano e ritornò a strizzarla con tutta la forza che aveva.

 

Male. Male. Male.
Cacchio… Faceva male!
<< Spingi Hermione spingi, manca poco! >> diceva la dottoressa.
<< Dai amore un ultimo sforzo! >> la incoraggiò anche Fred.
<< Stai zitto o ti giuro che tra poco mi parte una bestemmia! >> urlò con
tutta la voce che aveva continuando a spingere.
Ad un certo punto tutti smisero di incitarla.

Fred non guardava più lei.
E nella stanza al posto delle sue urla di dolore, c’era il suono di un pianto.
La dottoressa ci mise pochi secondi a tagliare il cordone e ad avvolgere il nuovo arrivato in una coperta.
<< Il primo è un bel maschietto >> annunciò con voce emozionata.
Un maschietto … Dylan Luke George Weasley era nato.
Hermione pianse di gioia, come il ragazzo al suo fianco. Era la prima volta
che lo vedeva piangere, e questo la fece ancora più felice.
Ma era solo a metà dell’opera, e questo glielo ricordò un altro dolore alla pancia.
<< Aaah!! >> tornò ad urlare.
La dottoressa dopo aver affidato ad una signora il primo bambino, tornò ad occuparsi del prossimo arrivo.
<< Ormai sei un’esperta Hermione, spingi! >>
Vedeva appannato, sarebbe svenuta se quello strazio non fosse finito al più presto.
Male. Male. Male.
Se possibile ora faceva ancora più male di prima! Com’era possibile!
Respirava, piangeva, spingeva. Non capiva più niente.
Non riusciva nemmeno a vedere suo figlio da quanto era impegnata a soffrire come un cane!
Quando anche quel momento finì, smise di urlare, smise di sentire dolore.
Ma si sentiva vuota. Svuotata.
I gemelli erano nati, tutti e due.
Affondò con la testa sul cuscino, mentre Fred ancora in lacrime la baciò
ripetendole che l’amava.
<< Ti amo. Ti amo. Ti. Amo. Vi amo >>
Non aveva forze, ma allungò ugualmente il collo per intravedere i suoi due bambini. Era strano che non glieli avessero ancora portati no? Perché la dottoressa brava brava ci metteva tanto?
Solo adesso si rese conto che c’era un unico suono nella stanza. Un pianto.
Non due, come sarebbe dovuto essere.

Poi il peggior incubo per due genitori si realizzò nelle parole del dottore:
<< non respira! Qualcosa non va! Presto, presto! >>
Hermione iniziò ad urlare con tutto il fiato che aveva in corpo, il pianto del
primo gemello si stava allontanando, e l’unico suono che riempiva la stanza
erano le urla dei dottori,di Fred e il suo pianto. Passarono solo pochi
secondi, i dottori si allontanarono, e la stanza calò in un innaturale
silenzio, Fred si teneva la testa tra le mani, inginocchiato, consapevole di
essere totalmente impotente.

Sua figlia stava male e lui non poteva aiutarla.
Hermione si rannicchiò, piangendo lacrime che sostituirono quelle di gioia di poco prima.

Perché proprio la sua bambina? Cosa avevano fatto di male?
Pianse per quelle che parvero ore, poi sentì Fred abbracciarla e ripeterle che
sarebbe andato tutto bene, la loro bambina ce l’avrebbe fatta.
<< Signori Weasley … >> attirò la loro attenzione l’infermiera che poco prima
aveva aiutato la ragazza a partorire.
<< la piccola è nata con il cordone ombelicale intorno al collo, ora le sue
condizioni sono stabili ma dobbiamo fare degli esami per assicurarci che non
abbia danni celebrali permanenti >> spiegò con voce dispiaciuta. Poi uscì dalla stanza di tutta fretta, forse per controllare la bambina…
Hermione scoppiò nuovamente a piangere, il rosso la strinse forte contro il
suo petto come a volerla proteggere da quel dolore insopportabile, può il cuore
di un genitore sopportare quel dolore?
<< andrà tutto bene … vedrai starà bene! >> le sussurrò cercando di convincere
più se stesso che la ragazza.
Rimasero li per secondi, minuti forse ore, pregando in attesa di una qualsiasi
risposta, sapere era meglio che rimanere li, senza sapere nulla, lontani dalla
loro bambina.
<< qualcuno vuole conoscere i suoi genitori! >> disse l’infermiera tornando
nella stanza tenendo tra le braccia il piccolo Dylan Luke George che agitava i pugni chiusi.
<< sei bellissimo >> sussurrò la riccia prendendolo teneramente tra le braccia, come se avesse paura che sparisse da un momento all’altro.
<< ti assomiglia … >> singhiozzò rivolta al fidanzato che si sentiva diviso
tra due fuochi, da una parte la gioia di vedere suo figlio sano tra le braccia
della donna che amava e dall’altra il dolore, il senso di vuoto nel sapere sua
figlia che lottava per la vita.
<< Dylan Luke George … tra poco conoscerai la tua sorellina! >> le sussurrò
accarezzandole dolcemente la testa.
<< signori Weasley abbiamo appena ricevuto i risultati delle analisi di vostra
figlia, sta bene, non risultano danni celebrali, ha solo voluto fare un’entrata
in grande stile! Forse pensava che così sarebbe stata viziata! >> sorrise il dottore facendo l’occhiolino ai due neo-genitori pietrificati per la notizia appena ricevuta.
<< piccola hai fatto prendere un bello spavento ai tuoi genitori … >> aggiunse prendendo dalle braccia dell’infermiera la bambina addormentata e porgendola a un Fred emozionato e felice.
<< sta bene! Sta bene! >> sussurrò incredulo, avvicinandosi alla fidanzata in modo da farle vedere la piccola Keyra Ohana Crystal che salutò la madre aprendo gli occhi e osservando i genitori con uno sguardo furbo.
<< sta bene! I nostri figli stanno bene! >> disse guardando Fred che
piangeva, di nuovo. Ormai erano due fontane, probabilmente non c’erano più liquidi nel loro corpo.
Rimasero cosi abbracciati, proteggendo quei piccoli angeli, stringendoli con
la paura che potessero scomparire da un momento all’altro.

 

<< ehi anche noi vogliamo conoscere i nostri nipotini! >> urlò Ginny entrando
nella stanza. A Hermione non sfuggirono gli occhi arrossati dell’amica, chissà
come si erano preoccupati …
<< o-mio-dio! Ma sono bellissimi! >>
Ci vollero solo pochi minuti per riempire la stanza con le voci di tutti i
parenti e gli amici.
<< come avete fatto a convincere l’infermiera a farvi entrare tutti?>> chiese
Hermione sapendo quanto erano rigidi i dottori riguardo gli orari di visita.
<< ho incantato l’infermiera con il mio fascino! >> rispose George che cullava
dolcemente il nipotino e gli parlava con una vocina da deficiente.
<< allora adesso ci dite che nomi avete scelto? >> li incitò Harry che stava guardando la figlioccia da sopra la spalla di Ginny.
Fred e Hermione si guardarono sorridendo.
<< per il piccolo abbiamo deciso “Dylan” che significa mare, Luke come lo
zio di Molly e George … >> disse Hermione guardando la signora Weasley commuoversi e George rimanere imbambolato con gli occhi lucidi.
<< lo avete chiamato George!? >>
<< se vuoi possiamo cambiarlo! >> lo prese in giro Fred dandogli una leggera
pacca sulla spalla.
<< no, no è un gesto bellissimo! >> rispose il rosso guardando il piccolo che
teneva tra le braccia.
<< Luke! Lo avete chiamato Luke! Oddio che bello! >> urlò Molly iniziando a
piangere come una fontana.
<< e la femminuccia? >> chiese mamma Granger abbracciando la figlia con
orgoglio.
<< Ohana che significa famiglia, Keyra Crystal, vi piacciono? >> disse Fred.
<< Sono dei nomi bellissimi! >> rispose il signor Granger abbracciando il
futuro genero.
Rimasero a ridere e festeggiare per alcuni minuti poi i neo-genitori rimasero
soli con i gemelli.
<< sono i bambini più belli del mondo! >>
<< hanno preso tutto dalla mamma! >> rispose Fred dando un leggero bacio alla
fidanzata.
<< Ti amo! >>
<< anch’io ti amo, e presto diventerai mia moglie! >>
<< non vedo l’ora! Fred ma ci pensi, ora siamo genitori! >>
<< già, siamo una famiglia! >>
<< una famiglia … >> ripetè la ragazza assaporando tutta la dolcezze e
bellezza di quella parola. 

 

 

 

CIAO A TUTTI! SCUSATE PER IL RITARDO, AVEVAMO DETTO CHE AVREMMO AGGIORNATO
LUNEDì MA ABBIAMO AVUTO DEI PROBLEMI PERSONALI E CI è STATO IMPOSSIBILE ANCHE
SOLO AVVICINARCI AL PC!
ORA PARLIAMO DELLA STORIA, COME AVETE VISTO LA PICCOLA STA BENE!
MA LA STORIA NON FINISCE QUI E I NOSTRI NEO-GENITORI NE DOVRANNO AFFRONTARE
DELLE BELLE, CI SARANNO TANTE SORPRESE E NOVITà …
CI FAREBBE PIACERE SAPERE COSA NE PENSATE DEI NOMI CHE ABBIAMO SCELTO E SE IL CAPITOLO VI PIACE.
ALLA PROSSIMA
VALENTINA E BIANCA.

 

 

PS: QUESTO CAPITOLO è STATO UN PARTO... LETTERALMENTE XD

 

  

 

 

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Capitolo 17
*** Love, tears, sleepless nights and...Gam gnam style ***


Love, tears, sleepless nights and…. Gam gnam style

 

 

Avete presente quel momento della vita in cui vi chiedete cosa avete fatto di male per meritare una determinata cosa? Quella era la domanda che frullava in testa a Fred Weasley alle prese con, non un pannolino, ma due!
<< avanti Hermione dammi una mano! >> la pregò il rosso voltandosi verso la fidanzata comodamente seduta sul lettino dell’ospedale.
<< no! “ che ci vuole, è facilissimo! “ >> rispose acida la riccia ripetendo le parole che il ragazzo le aveva detto quella mattina.
<< come si fa a capire qual è la parte avanti e quella dietro?  E poi cosa ci dovrei fare con quello sporco .. ah che puzza! >> si lamentò ancora tappandosi il naso con due dita e assumendo un’espressione disgustata.
<< cosa pensavi che profumava di rose?!? Da qui! >> disse Hermione alzandosi e sbuffando.

Si mise di fianco al fidanzato spostandolo con un colpo di fianchi dalla sua postazione e poi gli strappò il pannolino pulito dalle mani.
<< e butta questi! >> aggiunse passandogli i due pannolini sporchi per poi sorridere ai due neonati che li guardavano con un’espressione alla

“ dove siamo capitati?” . Ed in effetti avevano proprio ragione ad essere preoccupati.
<< ecco qui, i miei due bellissimi bambini! Non vi preoccupate c’è la mamma a prendersi cura di voi, ecco qui piccolo Dylan, adesso ci infiliamo la tutina, vestiamo la sorellina e poi mangiamo la pappa! >> quasi cantilenò con una voce da deficiente ignorando Fred che si era seduto sul letto imbronciato.
<< passami la tutina azzurra e quella rossa con il ricamo bianco! >> gli ordinò tornando quasi seria, ma non riusciva a trattenere  il sorrisino che le nasceva spontaneo ogni volta che vedeva Fred impacciato davanti ai gemelli, non lo avrebbe mai ammesso ma la trovava una cosa dolcissima.

Non si sentiva ancora sicura di quello che faceva, e non sapeva neanche cosa dire o come comportarsi davanti ai pianti dei suoi bambini, ma cercava di mostrarsi sicura, come se avesse tutto sottocontrollo. In fondo era solo il suo primo giorno da mamma, aveva tutto il tempo per fare esperienza.
<< ma si può sapere perché negli ospedali portano i bambini su dei carrelli come se fossero merce in vendita? >> chiese il rosso osservando l’infermiera che portava i bambini nelle varie stanze con una specie di culla gigante.
<< smettila di lamentarti e prendi tuo figlio! >> rispose la mora mettendogli delicatamente il bambino  tra le braccia.
<< non hanno l’espressione da secchioni, probabilmente diventeranno simpatici come il loro papà! Grazie al cielo! >> sussurrò Fred che si pentì subito della sua frase. La  ragazza lo stava guardando con uno sguardo degno di un serial killer.
<< cosa vorresti dire? Che forse io non sono simpatica? E i tuoi figli hanno semplicemente l’espressione di due neonati, come diavolo puoi sapere come saranno? Fred Weasley giuro  che .. >>
Ma non riuscì a finire la frase che una persona sulla porta si schiarì la voce divertita.
<< signorina Granger, vedo che il signor Weasley non ha atteso a farla arrabbiare! >> disse Silente entrando nella stanza in grande stile come solo
lui  sapeva fare.
<< Professore! >> urlò Hermione aprendosi in un grande sorriso a 32 denti.
<< Cara come ti senti? >>  chiese la Mcgranitt entrando subito dopo Silente, seguita da un serio Piton con l’aria indifferente.
<< professoressa Mcgranitt! Professor Piton!  >> aggiunse la riccia non scomponendosi neanche di fronte allo sguardo severo e ai capelli unti di
Piton.
<< devo dire che questi due neonati hanno preso proprio dai Weasley! Ma che begli occhioni! >> si complimentò la professoressa appena vide i due bambini.

Proprio questi ultimi, avevano si degli occhioni stupendi, ma anche molto ma molto confusi. Chi erano tutti quei pazzi con i cappelli a punta e i vestiti lunghi?! Poveri bambini, li stavano traumatizzando già dal loro primo giorno di vita.

<< Posso? >> chiese Silente facendo un cenno verso il piccolo Dylan.

Hermione annuì subito. << Certo non si preoccupi >>

<< Ma non lo faccia cadere!! >> lo avvertì Fred già sull’attenti nel caso il professore non avesse preso bene suo figlio.

Silente gli lanciò un’occhiataccia e poi prese il bambino tra le braccia, iniziando a cullarlo.
<< come si sente signorina Granger? >> continuò.
<< benone, la piccola Crystal ci ha fatto prendere uno spavento, ma adesso va tutto bene >> rispose cullando la piccola che si stava lentamente
addormentando. Era davvero tenerissima mentre apriva e chiudeva gli occhi ed intanto sbadigliava.
<< ci è giunta voce dell’accaduto, siamo contenti che sia andato tutto per il meglio! >> annuì il professore.
<< Signor Weasley come ci si sente a diventare padre?>>  chiese la Mcgranitt al rosso ancora seduto sul letto.
<< difficile, quando potrò usare la magia mi sentirò meglio, quei pannolini sono peggio di un ordigno esplosivo! >>  sbuffò guardando irritato il pacchetto di pannolini sul letto di fianco a lui.

<< Oh non si preoccupi ci farà l’abitudine, ci siamo passati tutti >> gli rispose la professoressa sorridendo rassicurante.

Il silenzio dominò la stanza per diversi secondi, e l’aria si riempì di stupore e di incredulità. Occhi che si spalancavano, bocche che cadevano fino al terreno lasciando libero accesso alle mosche di passaggio…

Il primo a riprendersi fu Silente.

<< Emh… ma… professoressa Mcgranitt io non credevo che … ma chi è lo sfortun… cioè… lei è sposata? >>

<< NO! Ma cosa avete capito! Era un modo di dire non ho figli io! >> si giustificò la diretta interessata mentre la sua pelle pallida e le sue rughe pronunciate diventavano color peperone maturo.
Tutti i presenti nella stanza scoppiarono a ridere, forse sollevati dal fatto che nessun bambino di questo benedetto mondo fosse costretto ad avere una mamma come la Mcgranitt.

<< Piton ma ha visto come sono deliziosi!? >> cercò di cambiare il discorso quest’ultima, rivolta allo scorbutico professore che fino ad allora era rimasto in silenzio in un angolo.
<< marmocchi, non capisco perché Silente abbia insistito tanto perché venissi anch’io in questo orribile posto! >> borbottò prima di guardare indifferente verso i due gemelli.
Fred ebbe l’impulso di buttarlo fuori dalla stanza ma si trattenne cercando di pensare ad altro, proprio come faceva ogni qual volta che si trovava in una situazione che lo innervosiva.

Il primo pensiero fu di Piton che ballava la conga con una gonnella hawaiana. Seguito dall’immagine di Piton che faceva uno spogliarello
davanti alla Mcgranitt, e subito dopo arrivò il pensiero più bello: Piton che si pettinava i capelli facendosi deliziose treccine  con elastici rosa e
bianchi.
A quel punto il rosso dovette trattenersi dallo scoppiare a ridere.
<< tutto bene signor Weasley? >> chiese Silente notando lo strano comportamento del giovane.
<< mmh si si tutto bene >> rispose cercando di ricomporsi.

<< Ok signori, direi che è ora di lasciare i nostri due neogenitori da soli. Penso che siano stanchi e che abbiano bisogno di riposarsi >> disse Silente facendo cenno alla coppia prima di avviarsi alla porta.

<< Oh si ho proprio bisogno di fare una lunga dormita! >> si lamentò Fred.

<< Cosa?! Tu sei stanco! Guarda carino che sono IO quella che ha partorito! >> urlò la riccia guardando malissimo il fidanzato.

Questo scambio di battute scaturì in un’altra risata collettiva.
<< oh quasi dimenticavo! Questo regalo è per i piccoli >> disse la Mcgranitt sorridente porgendo alla coppia un pacco.
<< grazie! Non dovevate! >> ringraziò la mora notando solo in quel momento il pacco verde a pallini blu.

<< è solo un pensierino … una cosa che speriamo vi potrà aiutare con i gemelli … >>

Il pacco conteneva due bracciali con sopra un orsacchiotto, una cosa normale, quasi babbana … un momento! Qualcosa non quadrava, erano andati a fare spese nel mondo babbano? Si chiese Hermione immaginando i tre professori a fare shopping in un centro commerciale.

<< Sono bracciali magici, nel caso i bambini si trovino in pericolo questo orsacchiotto si staccherà, venendo ad avvertirvi immediatamente! >> spiegò la professoressa indicando l’orsacchiotto sul bracciale.

<< oh, ma è una cosa fantastica, di certo mi farà dormire più tranquilla …  >> disse Hermione osservando il regalo.

<< e questo è un piccolo pensiero personale che ci tenevo a darvi >> aggiunse Silente porgendole un piccolo pacchetto rosso, prima di uscire seguito dai colleghi.

Fred guardò la fidanzata scartare delicatamente il pacchetto e quasi si commosse nel vedere i due piccoli braccialetti dorati con sopra lo stemma di Hogwarts e incise al centro le iniziali dei gemelli. D e C.

<< Silente è sempre cosi gentile … >> sussurrò Hermione sorridendo davanti a quei ciondoli.

I giorni passarono,  e tra sorrisi, discussioni e pannolini sporchi, finalmente arrivò il tanto atteso momento di tornare a casa.

<< è ora di tornare a casa!!! >> annunciò mamma Granger spingendo una sedia a rotelle dentro alla stanza dove Hermione stava preparando i gemelli mentre Fred caricava le valigie in macchina.
<< non vedo l’ora, sono stanca di stare qui dentro! >> sospirò la ragazza mettendo Crystal tra le braccia di George, appena entrato nella stanza. Si era stranamente proposto di aiutare la coppia a spostare le proprie cose dall’ospedale a casa Granger.
<< ehi piccola ma com’è possibile che ogni giorno ti fai sempre più bella? >> disse George guardando incantato la nipote. Da quando era diventato zio era fin troppo zuccheroso, ma Hermione non poteva che esserne contenta.
<<  ma dov’è andato tuo fratello? È sceso quasi mezz’ora fa! >> borbottò la riccia guardando fuori dalla finestra.

<< lo incroceremo per strada, su vieni e siediti, è ora che i nuovi gemelli Weasley tornino a casa! >> la incoraggiò la madre.
<< salve a tutti, finalmente si torna a casa! >> salutò l’infermiera entrando nella stanza.
<< una firmetta qui e potete andare >> aggiunse facendo firmare a Hermione un foglio per la dimissione.
<< arrivederci e buona fortuna! >>
<< arrivederci e grazie per le vostre cure, mi sono trovata davvero molto bene>> la ringraziò la neo-mamma uscendo dalla stanza.
George continuò a parlare alla nipotina con una vocina da idiota mentre Hermione seduta sulla sedia a rotelle diceva al piccolo Dylan quanto gli sarebbe piaciuta casa sua.
<< quando vi trasferite da Bill e Fleur? >> chiese mamma Granger guardandosi intorno alla ricerca del genero.
<< pensavamo di restare da voi ancora un paio di settimane, così potrai darmi una mano con i gemelli, e poi dobbiamo ancora sistemare delle cose … ma dov’è Fred? >> richiese non vedendolo arrivare.
<< credo di averlo trovato >> disse George scoppiando in una fragorosa risata.
Le due donne si voltarono verso il punto indicato dal rosso dove un Fred irritato e confuso cercava di infilare le chiavi in una macchina poco lontano.
<< ma cosa sta facendo? >> chiese mamma Granger alzando un sopracciglio davanti alla scena di Fred Weasley che davanti alla portiera, in equilibrio su un piede cercava di aprire la macchina, borbottando qualcosa tra se e se.
<< dite che dovremmo fargli notare che ha sbagliato macchina? >> rise George divertito dalla scena.
<<  credo che sarebbe la cosa giusta da fare .. .>> constatò Hermione con anche lei un sorrisetto divertito sotto i baffi.
<< ho avuto un’ idea! State qui e guardate! >> disse George dando la piccola neonata alla nonna e  avvicinandosi in punta di piedi al fratello, che troppo concentrato nella sua impresa non si accorse di nulla.
Una volta arrivato alle sue spalle George si sporse verso l’orecchio del gemello gridando un forte “buuuuu” che fece spaventare Fred, il quale si sbilanciò indietro cadendo addosso al fratello.
<< ma sei scemo! Mi hai fatto venire un colpo! Ahi il mio povero fondoschiena! >> sbottò alzandosi con una smorfia.
<< questa maledetta macchina non si apre! >> aggiunse guardando imbronciato la macchina.
<< è la macchina sbagliata stupidotto! >> gli fece notare George indicandogli il punto in cui Hermione stava ridendo.
<< oh, io … bè si assomigliano! >> si giustificò Fred arrossendo un poco,  avviandosi verso la fidanzata.
<< andiamo a casa! >> aggiunse salendo in macchina, quella giusta ovviamente, e aiutando Hermione a legare i neonati nel seggiolino.
<< credo che dovremmo installare delle telecamere nella stanza dei piccoli, e anche dei microfoni, e dobbiamo installare tutte le precauzioni per i neonati …  >> iniziò a dire Fred pensieroso, mentre la sua ragazza si assicurava che i neonati fossero legati bene.
<< non credi di esagerare? Mica possiamo assumere un’ agenzia di agenti della CIA per controllarli 24 su 24! >> sbuffò Hermione guardando torva il fidanzato.
<< buona idea!!! La sicurezza dei bambini prima di tutto! Dovremo far sparire anche i coltelli, e coprire tutte le prese … >> continuò il ragazzo prendendo sul serio la proposta della riccia.
<< spero che non rivoluzionerete casa mia! Soprattutto perché nelle due settimane che rimarrete i piccoli non faranno altro che mangiare e dormire, ed è altamente improbabile che possano prendere dei coltelli o mettere le dita nella corrente, anche perché dopo solo due giorni di vita di certo non inizieranno a gattonare >> gli fece notare Jane ridendo dell’ingenuità del “genero”.
<< la sicurezza non è mai troppa! >> ribatté Fred costringendo il fratello a chiudere il finestrino che secondo lui “ faceva entrare troppa aria”.
<< eh dai Fred uno spiraglio minimo non può certo farli del male! >>
Dopo svariate discussioni sulla sicurezza dei bambini i quattro arrivarono a casa Granger dove i parenti e gli amici avevano organizzato una piccola festa a sorpresa per i nuovi arrivati.
Hermione sorrise leggendo lo striscione in bella mostra sull’entrata, “ Un benvenuto speciale ai due bambini più belli e intelligenti del mondo! E complimenti ai genitori!“
<< finalmente siete tornati! >> urlò la signora Weasley andando incontro al figlio.
<< i miei nipotini! >> urlò in contemporanea Ginny correndo incontro all’amica.
<< Hermione sai che ho scoperto che aspirando l’aria di questi palloncini ti viene una vocina stupenda? Ron sembra più idiota del solito! >> aggiunse sventolando i palloncini colorati che teneva in mano.
<< ma cosa hai organizzato? Avevi detto “ piccola festicciola tra parenti” chi è tutta sta gente? >> chiese la riccia guardando dei visi sconosciuti girare e parlare in giro per la casa.
<< Ci sono i vicini, poi c’era l’idraulico e mi sembrava maleducato non invitarlo, e poi ovviamente c’è il giardiniere e penso di aver invitato anche quel simpatico ragazzo che vive in fondo alla strada … >> le spiegò la rossa entusiasta.
<< intendi il ragazzo che è appena uscito di galera per furto? >> chiese Hermione alzando un sopracciglio.
<< può essere, comunque sembra proprio un bravo ragazzo! Ha anche apprezzato la torta di mele che ho preparato! >> rispose la piccola Weasley guardandosi intorno felice.
“ certo uno appena uscito di galera deve avere gusti davvero raffinati sul cibo! “ pensò la riccia.
<< non so se tutto questo frastuono faccia bene ai bambini! >> sussurrò al fidanzato che sembrava spaesato quanto lei.
<< mamma sta già provvedendo a mandare via gli “intrusi”, ha organizzato tutto Ginny ... >> rispose Fred come se quell’unica frase potesse spiegare tutto, e in effetti poteva, solo Ginny poteva organizzare una cosa simile …
<< Hermione cara, scusa, Ginny ha esagerato, adesso sono rimasti davvero solo gli amici e i parenti più stretti … venite ho preparato
una torta per l’occasione! >> annunciò Molly allegra come sempre.
Con grande sollievo di Hermione la festa finì presto e prima di quanto pensasse, lei, Fred e i bambini si trovarono soli nella stanza dove erano state sistemate le culle temporanee per i neonati.
<< credo sia ora di allattarli … >> disse Hermione sollevando la piccola Crystal e sistemandola vicino al seno.
<< non è che soffoca? >> chiese preoccupato Fred guardando la fidanzata che iniziava ad allattare la piccola.
<< Fred è una cosa naturale che bevano dal seno, non soffocano! >> rispose esasperata cercano di restare tranquilla, e tornando a guardare incantata la figlia che succhiava serena.
Non riusciva proprio a capire perché fosse cosi ossessionato, anche lei si preoccupava ma c’erano dei limiti!
<< sono bellissimi! Mi hai fatto il regalo più bello del mondo! >> disse Fred avvicinandosi alla fidanzata e abbracciandola cercando di non infastidire la figlia che intanto si leccava i baffi felice e beata.

La prima nottata con i gemelli andò relativamente bene, entrambi i bambini si svegliavano solo negli orari per mangiare e poi si riaddormentavano beati. I due neogenitori già si stavano illudendo di non dover passare tutto quello che i loro amici e parenti gli avevano raccontato: notti in bianco, pianti, ecc ecc.

Per loro si prospettava un futuro pieno di notti tranquille, sorrisi felicità e … tanta preoccupazione.

<< Fred dove vai? I gemelli dormono, torna a letto! >> borbottò Hermione sentendo il fidanzato che si alzava per la quarta volta.

<< controllo che stiano bene! >> rispose avvicinando il volto alla culla per accertarsi che i gemelli respirassero.

<< certo che stanno bene, torna a letto o da domani dormi sul divano! >> lo minacciò la riccia mettendo la testa sotto al cuscino.

Ma per quanto facesse la spavalda anche lei si era ritrovata spesso ad alzarsi in piena notte per guardare i gemelli, avrebbe potuto rimanere imbambolata a guardarli dormire e a sentire il loro respiro per sempre.

<< guarda che prima ho sentito che ti sei alzata per controllarli! >> le fece notare Fred.

<< infatti li ho già controllati io, non c’è bisogno che li controlli anche tu >> cercò di sviare il discorso la ragazza.

La mattina dopo entrambi i giovani si pentirono di non aver chiuso occhio, se con un bambino sarebbe stato difficile, con due era un vero incubo! Quando un gemello iniziava a piangere l’altro lo seguiva a ruota, quando Crystal aveva fame ovviamente anche Dylan richiedeva attenzione, e con le sue orla ci riusciva anche molto bene! Avevano una specie di sensore innato che li portava a copiarsi a vicenda … era snervante!

<< per essere così piccoli hanno dei polmoni potenti! >> si lamentò il rosso cullando la figlia che piangeva ormai da dieci minuti.

<< fratello non ci sai fare! >> lo prese in giro George canticchiando una canzone  sentita alla radio.

Nell’istante in cui la sua voce giunse all’ orecchio della nipote il pianto scemò in un leggero lamento.

<< ha smesso! >> esultò il giovane padre. Mentre George si beava del silenzio e sorseggiava un po’ di latte.

Ma quel benedetto silenzio non durò al lungo, ed infatti tempo pochi minuti che il pianto tornò a riempire la stanza. Ancora più forte di prima!

<< ehi Fred hai notato? >> chiese Ginny che stava seduta sul divano leggendo una rivista.

<< cosa? >> chiese il rosso confuso.

<< George canta … >> gli chiese la sorella interrompendo i pensieri profondi del fratello che si chiedeva se latte e succo di frutta potessero essere mischiati.

<< Oppa is Gangnam style, Gangnam style … * … >> cantò il rosso confuso dalla richiesta della sorella.

All’istante la stanza calò nel silenzio.

<< le piace la tua voce, quando canti smette di piangere! >> disse Fred con gli occhi che brillavano di speranza.

<< prendila in braccio e canta! >> gli ordinò passandogli la bambina.

E cosi George Weasley passò la sua giornata a cullare e a  cantare, sfondando i timpani ai presenti con la sua “melodiosa e intonata” voce.

<< preferisco il pianto di Crystal alla voce di quell’ idiota, e poi non può cambiare canzone?! >> borbottò Ron tappandosi le orecchie mentre il fratello intonava per la ventesima volta la stessa canzone.

<< è ora della pappa! >> intervenne Hermione prendendo in braccio la piccola che, nel momento esatto in cui non sentì più la voce dello zio, ricominciò a piangere disperata.

<< continua a cantare, perché hai smesso! >> lo rimproverò Fred guardandolo torvo.

<< perché non posso venire in camera vostra mentre Hermione allatta! >> si giustificò George un po’ imbarazzato.

Fred ci pensò un po’ su e poi ebbe un’ idea geniale e diede il permesso al gemello di salire in camera con loro.

Così i tre ragazzi si ritrovarono in camera, Hermione allattava la piccola, Fred guardava adorante la figlia e George stava in un angolo, con la faccia rivolta verso il muro a cantare.

<< non girarti! >> lo avvertì Fred controllando che il suo sguardo fosse fisso al muro.

<< Hermione cara, il piccolo si è addorm … ma cosa … >> mamma Granger entrò nella stanza con il piccolo Dylan addormentato in braccio e guardò la scena confusa.

<< poi ti spiego, è una storia lunga, a quando pare a tua nipote piace la voce di George >> spiegò la riccia rendendosi conto di quando doveva sembrare ridicola la situazione.

 La giornata passò così tra poppate, cambi di pannolini ninne nanne e … gam gnam style!

La seconda notte non passò tranquilla come la prima, il piccolo Dylan aveva le coliche e piangeva disperato e di conseguenza anche la sorellina piangeva. L’unico modo per tenere la situazione sotto controllo era che tenesse tranquillo il piccolo camminando avanti ed indietro cullandolo e tenendogli una mano sul pancino mentre George cantava e nel frattempo Hermione cullava la piccola. Una squadra vincente!

Dopo un’ ora entrambi i gemelli si riaddormentarono lasciando i tre ragazzi distrutti.

<< non ce la faccio ad alzarmi …  >> si lamentò George rimanendo sdraiato di fianco al fratello già mezzo addormentato.

<< fare la mamma è decisamente il lavoro più duro del mondo >> borbottò Hermione prima di addormentarsi abbracciata al fidanzato.

La mattina Ginny si ritrovò davanti ad una scena alquanto insolita, Fred e Hermione erano abbracciati nel grande letto matrimoniale, i gemelli dormivano beati, ma la cosa insolita era George che dormiva abbracciato al fratello con la bocca aperta, un filo di saliva che scendeva sul mento ed un piede che penzolava dal letto.

Nella sua giovane ed ingenua mente si sovrastarono mille interrogativi che però vennero interrotti dal lamento del piccolo Dylan che si era svegliato.

<< vieni piccolo, sai che hai una famiglia strana vero? >> sussurrò sdraiandosi in un angolo libero del letto iniziando a cullare il nipotino.

Quest’ultimo vece un piccolo versetto, quasi per risponderle.

 

***


<< avanti Fred voglio tornare dai gemelli, sono piccoli hanno bisogno di me, e se dovesse succedere qualcosa? >> si lamentò Hermione cercando di opporre resistenza al fidanzato che la trascinava.
<< sono con tua madre e i miei fratelli e non succederà niente, è solo un oretta! >> rispose Fred per la milionesima volta.
Erano tornati nel mondo magico tramite la metà polvere, e Fred aveva, non si sa come, convinto la riccia a bendarsi per assaporare meglio il gusto della sorpresa!

Ora che aveva constatato che i bambino non potevano correre quasi nessun rischio con la madre della ragazza a casa  a controllarli, era molto più tranquillo e meno ossessionato per la sicurezza dei bambini.  Tutt’altra storia era per Hermione…
<< siamo arrivati? >> chiese per la centesima volta la riccia.
<< quasi … attenta ci sono dei gradini … arrivati. Sei pronta? 1,2, 3! >>
contò togliendole la benda.
La ragazza si trovò  in una delle strade di  Diagon Alley davanti ad una grande vetrina da cui si poteva vedere l’interno spoglio.
<< dove siamo? >> chiese confusa la ragazza.
<< nel nuovo negozio di Fred e George Weasley! >> rispose Fred in modo teatrale.
<< cosa? Come diavolo avete potuto comprare un locare del genere? >> chiese ancora più confusa.
<< con i soldi risparmiati grazie alle nostre magnifiche creazioni! >> le spiegò il rosso sorridendo e aprendo la porta per farla entrare.
<< il proprietario è un amico di papà, ci ha fatto un buon prezzo, non è molto grande, ma è un inizio >> aggiunse prendendola per mano e portandola a vedere il retro.
La ragazza si guardò intorno, era uno spazio con le pareti grigie, dava l’impressione di essere abbandonato da un po’, cosa diavolo era passato per la mente del suo ragazzo? Con due gemelli appena venuti alla luce, lui andava a comprare un negozio?!
<<  Fred ti sei accorto che questo posto sembra cadere a pezzi vero? >> gli fece notare la riccia.
<< io e George lo sistemeremo, e una volta avviato guadagneremo dei soldi che ci faranno comodo per i gemelli! >> rispose entusiasta il ragazzo, pronto per la ramanzina della ragazza. Già sentiva la sua voce che gli rimproverava il fatto di essere un irresponsabile, cretino, ecc ecc. invece con sua grande sorpresa la sfuriata non arrivò.

Hermione sospirò, annuendo un paio di volte, e poi si girò in direzione del fidanzato.

<< Io mi fido di te, e lo so che farai di tutto per aiutare me e i gemelli. L’idea è geniale amore mio… Grazie >> e sorprendendo ancora una volta Fred, gli mise di slancio le braccia al collo e lo baciò.

Cercò dopo pochi secondi di staccarsi, ma due braccia glielo impedirono.

<< Non puoi dirmi una cosa così dolce e pensare che io mi accontenti di un bacetto cara mia >>

E così si riappropriò delle sue labbra, dando inizio ad un bacio molto più lungo e passionale del precedente.

<< Prima di iniziare i lavori… si potrebbe battezzare questo nuovo negozio. Che ne pensi? >> le propose con un sorriso un po’ malizioso.

Hermione arrossì un po’. Parlare di certe cose, e sentirsele dire la mettevano ancora un po’ in difficoltà, e probabilmente non si sarebbe mai abituata a quei discorsi… anche se le piacevano.

<< Perché no?... potrebbe portarti fortuna >> sorrise a sua volta lasciandogli un altro bacio sul mento.

<< Oh si, molta >> un bacio sul collo << molta >> un bacio sugli zigomi << molta fortuna >> concluse con un bacio sulle labbra.

La ragazza si bloccò all’improvviso e si mise a strillare come una pazza!

<< Aaaahh un ragno!!! Nonono io non lo faccio in un posto infestato da bestiacce! Te lo scordi! >> e senza dare il tempo a Fred di capire il motivo per cui il loro momento di tenerezza era finito, uscì come un fulmine dal nuovo negozio del suo fidanzato e di suo cognato.

Fred guardò il piccolo ed innocuo ragnetto che camminava tranquillo su una parete, e lo insultò mentalmente.

<< Tutta colpa tua! >

E sconsolato ed insoddisfatto seguì la ragazza fuori dalla porta.

A casa c’erano sua madre e i bambini ad impedirgli di stare solo con lei, mentre li ci si mettevano i ragni!

Prevedeva un lungo periodo di astinenza

 

 

 

 

*LA CANZONE CHE FA CALMARE LA PICCOLA CRYSTAL è GAM GNAM STYLE, CHE PROBABILMENTE TUTTI CONOSCETE =)

 

CIAO A TUTTI! E FINALMENTE SIAMO QUA … è Già … xD

SCUSATE PER IL RITARDO, MA TRA LA SCUOLA E ALTRI MILLE IMPEGNI SCRIVERE QUALCOSA DI DECENTE ERA DAVVERO IMPOSSIBILE.

FINALMENTE I GEMELLI TORNANO A CASA!!!

SIAMO MOLTO CURIOSE DI SAPERE COSA NE PENSATE =)

ALLA PROSSIMA

BIANCA E VALENTINA

 

 

 

 

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Capitolo 18
*** Il dolce e l'amaro ***


 

IL DOLCE E L'AMARO

 

Hermione aprì la finestra e respirò la fresca aria del mattino. La casa era in un’insolita tranquillità che si può assaporare solo di prima mattina, quando tutti dormono e tutto sembra fermarsi, come se il tempo non trascorresse …
La riccia si preparò una tazza di cioccolata calda e guardò la foto dei gemelli appoggiata sulla mensola. Adorava prendersi cura dei suoi bambini, ma era decisamente molto stancante, per fortuna sua madre le aveva regalato un buono per una giornata al centro benessere, quindi quel pomeriggio lei, Ginny, Luna e Marie si sarebbero trovate tra le esperte mani di professionisti pronti a coccolarle e a farle rilassare. Le dispiaceva di non poter usare quel buono per intero,ma con due bambini piccoli non si poteva certo permettere una giornata intera fuori casa, quindi sarebbero rimaste solo un paio d’ore. Sempre meglio che niente no?
<< già sveglia? >> le chiese Harry sbadigliando assonnato.
<< si, mi gusto un po’ di tranquillità, Fred e i gemelli stanno dormendo … >>
Rispose la ragazza sorseggiando la cioccolata.
<< Herm, posso chiederti una cosa? >> domandò il prescelto abbassando lo sguardo imbarazzato.
<< certo, dimmi … >> gli rispose tranquillamente.
<< per te … ecco, mi chiedevo se … dovrei invitare Ginny a uscire? >>
La ragazza cercò di nascondere l’enorme sorriso che le era nato spontaneo. Finalmente era arrivato il momento! Era un sacco di tempo che aspettava che Harry si decidesse.
<< Harry …si vede lontano un miglio che tu e Ginny vi piacete, ancora mi sto chiedendo cosa state aspettando! >> rispose sincera.
<< non lo so, ho paura di rovinare l’amicizia … e poi Ron come la prenderà? >>
<< Ron? Ti preoccupi di lui? Non fraintendermi, gli voglio bene ma non ha un buon sesto senso … non deve per forza sapere tutto e subito! >>
<< dovrei mentirgli? >>
<< no, diciamo piuttosto che dovresti … tralasciare la cosa … >> spiegò guardandolo eloquente e facendogli l’occhiolino, poi si alzò e si avviò verso il piano superiore dove si sentivano i deboli lamenti di uno dei gemelli. Il lavoro della mamma è un lavoro a tempo pieno, si sa.
***
Alle ore 3.30 di quel pomeriggio Fred era già in piena crisi… di gelosia!
<< saranno tutte donne vero? >>
<< non lo so Fred! >> sbuffò la riccia cullando Crystal. Era circa mezz’ora che continuava a stressarla con le sue paranoie da fidanzatino geloso.
<< se c’è qualche uomo torna subito a casa! Hai capito?! >>
<< non ho intenzione di rovinare la mia giornata rilassante per i tuoi stupidi capricci! >>
<< come ti sentiresti se andassi a farmi fare i massaggi in un centro pieno di donne? >> chiese il rosso guardandola di traverso.
<< verrei con te! >> rispose la mora pentendosi subito della sua risposta.
Gli occhi del ragazzo si illuminarono e senza dire una parola iniziò a salire le scale due alla volta.
<< dove vai? >>
<< a preparare la mia roba! >> urlò Fred entusiasta.
<< scordatelo tu non vieni! >> Gli rispose “gentilmente” Hermione alzando il tono della voce. Alzandola molto!
<< E perché no scusa?! >>
<< E poi chi curerebbe i bambini?! Smetti di fare il cretino! >> urlò di rimando la ragazza voltandogli le spalle.
Il rosso sbuffò e se ne andò borbottando.
<< Dovrei comprarti un burqa per il compleanno … >>
<< non metterò nessun burqa! >> urlò la riccia intuendo le intenzioni del fidanzato.
Un’ ora dopo le ragazze erano pronte per iniziare la loro giornata rilassante, anche se in quel momento di rilassante non c’era molto. Fred continuava a stressare la fidanzata, rendendosi anche un po’ ridicolo nel tentativo di nascondere la gelosia. 
<< sarà come se non ci fossi … >> provò per l’ennesima volta.
<< Fred ti ho già detto che non puoi venire! È una giornata per sole donne, e a meno che tu non metta una parrucca, unghie finte laccate di rosso e una gonna con i fiorelloni non puoi venire! >> sbuffò mettendo lo zaino in macchina.
Non appena incontrò lo sguardo del fidanzato capì che il rosso non aveva colto il tono sarcastico nella sua voce.
<< No! No! No! Non puoi indossare una gonna, le unghie e tantomeno una parrucca! Fred adesso basta, ti stai rendendo ridicolo! >> disse spazientita ma anche divertita dall’immagine creata dalla sua mente di Fred con una lunga chioma bionda e una gonna di jeans … mmmh sexy.
Finalmente le quattro ragazze partirono accompagnate dalla signora Granger, pronte per rilassarsi e godersi un po’ di tranquillità.
Per tutto il tempo le ragazze furono trattate come delle principesse, coccolate e viziate, affidate alle mani di professionisti dalle mani d’oro.
<< credo che non tornerò più a casa! >> mormorò Ginny mentre un bel ragazzo moro le massaggiava la schiena con un olio profumato.
<< dobbiamo assolutamente ritornarci! >> rispose Hermione che si stava rilassando dentro alla vasca idromassaggio. Per quanto si fosse spazientita per l’insistenza del fidanzato, capiva il suo punto di vista, anche a lei avrebbe dato fastidio sapere il suo ragazzo in un centro di massaggi con delle ragazze. Al solo pensiero la gelosia l’assaliva … ma non lo avrebbe mai ammesso! Mai e poi mai!
E comunque non amava particolarmente trovarsi a stretto contatto con degli sconosciuti, figuriamoci accettare di farsi massaggiare da loro!
<< Tra meno di un’ ora dovremo tornare a casa … >> si lamentò Marie rattristendosi alla sola idea di uscire da quel paradiso terrestre.
E prima che le ragazze potessero rendersene conto si ritrovarono di nuovo in macchina pronte per tornare a casa. Portarono a casa Marie e la lasciarono davanti a casa sua, e salutarono e poi si avviarono verso casa Granger.
Appena Hermione varcò la porta d’ingresso capì che qualcosa non andava, una nube nera aveva invaso l’ingresso e dalla cucina provenivano strani rumori e imprecazioni.
<< che succede? >> chiese entrando in cucina, pronta a tornare alla solita vita … addio relax!
<< abbiamo tentato di fare i pancake … >> iniziò George con il musone triste che toccava quasi terra.
<< volevamo farvi una sorpresa … >> terminò Fred messo anche peggio del fratello .
La riccia scoppiò a ridere. Si sarebbe aspettata di tutto ma non di trovarsi di fronte ai gemelli sporchi di uova, impasto e con i capelli rossi pieni di farina, che ora erano più bianchi di quelli di due vecchietti di 109 anni.
<< gli ingredienti vanno nella scodella… non sui vestiti! >> li prese in giro indicando i loro vestiti completamente sporchi. Riconobbe la t-shirt che avevano comprato insieme… una volta era blu, mentre adesso di blu non si vedeva assolutamente nulla.
<< comunque apprezzo il pensiero, però penso che faremmo meglio ad andare a prenderci una pizza … >> continuò avvicinandosi e dando un leggere bacio a stampo sulle labbra del fidanzato.
<< i gemelli? >> chiese di nuovo facendosi seria e iniziando a salire le scale.
<< Sono di sopra con Harry e Ron … >> 
Hermione andò a controllare i bambini, trovando Harry e Ron abbastanza stressati nel tentativo di mettergli le tutine.
<< ho paura di farle male al braccio >> disse Harry lasciando Crystal nelle mani della madre.
<< grazie per averli controllati mentre quei due matti del padre e lo zio distruggevano la cucina e provavano ad avvelenarci >> li ringraziò sincera, guardando estasiata i gemelli. Anche se era stato solo per poche ore, gli erano mancati. Sarebbe passato molto tempo prima che si ripresentasse l’opportunità di fare una piccola pausa, quindi nel frattempo si sarebbe goduta ogni attimo con i suoi figli  appena arrivati, ma che già erano parte integrante della famiglia.
Cambiò i piccoli, li fece mangiare e poi li cullò finche i due piccoli non si lasciarono andare tra le braccia di Morfeo. 
Quando scese trovò George con dei vestiti puliti e Fred ancora alle prese con quello strano impasto.
<< arrenditi, avrà un sapore orribile! >> gli disse la riccia ridendo.
<< Fred Weasley non si arrende mai! Voi andate pure a prendere la pizza, io mi mangerò i miei fantastici pancake! >> disse alzando il mento e ritornando ad accanirsi come un pazzo su quello strano pastrocchio. Un vero… PACIUGO!
<< come vuoi, andiamo ragazzi, la pizza ci aspetta! >> rispose Hermione andando a chiamare il padre per farsi dare un passaggio.
<< io resto qui … ho bisogno di una doccia! >> disse Ginny avviandosi verso il bagno.
<< anch’io resterò qui … >> aggiunse Luna accendendo la tv.
<< vengo io! >> disse George entusiasta.
<< bene, allora torniamo subito >> salutò Hermione. I bambini ormai dormivano profondamente e doveva lasciarli a casa, ma  probabilmente non si sarebbero accorti della sua mancanza visto che sarebbe stato solo per una decina di minuti.

Il padre di Hermione era contento di poter aiutare la figlia, ma trovarsi in una macchina con due ragazzi che cantano a squarcia gola delle canzoni orribili che possono piacere solo ai giovani, non era di certo la cura migliore per la sua emicrania.
Hermione non si rese subito conto di quello che successe.

Fu un attimo, stava parlando con George quando sentì le urla di suo padre, si voltò appena in tempo per vedere due fari puntati verso di loro.

Poi il buio.

 

***

Era confusa.

Non ricordava cosa fosse successo, era in macchina, c’erano George e suo padre … poi un’altra macchina … 
Cercò di aprire gli occhi ma la luce le dava fastidio agli occhi, così li richiuse. Le faceva male la testa, e si sentiva indolenzita.
Quando riaprì gli occhi capì di non essere sola, sentiva una pressione sulla mano destra e percepiva distintamente  dei singhiozzi provenienti da qualcuno di fianco a lei.
<< Fred … >> sussurrò sorprendendosi di sentire la sua voce roca.
<< Herm amore … stai giù non ti agitare! >> le disse Fred quando vide che stava cercando di alzarsi.
<< cos’è successo? >> 
<< avete avuto un incidente, un pazzo stava andando troppo forte ed è uscito dallo stop… vi ha preso in pieno .. >> le spiegò con le lacrime agli occhi. Si era spaventato davvero moltissimo.
Ma Hermione capì che non le aveva detto qualcosa, i suoi occhi erano spenti, la luce di sollievo che li aveva illuminati quando l’aveva vista sveglia si era già spenta …
<< papà? E George? >> chiese timorosa della risposta.
<< Tua papà è in sala operatoria … ormai sono due ore che sono dentro … George … lui è .. è in coma! >> disse scoppiando in lacrime.
Vuoto. Solo vuoto c’era in quel momento nella testa della ragazza. Sembrava irreale.

Quasi non si accorse delle lacrime gelide che avevano comincia a scendere lungo le guance … cos’aveva suo papà? E George si sarebbe risvegliato? George… in coma.

La sola idea sembrava assurda.
Guardò il suo ragazzo scosso dai singhiozzi che le stringeva la mano, e sperò che fosse tutto un incubo, un terribile incubo.
<< i gemelli? >> chiede debolmente
<< sono in sala d’attesa con tua mamma, credo che le diano forza e speranza … loro stanno bene >> disse cercando di farsi forza con quella sicurezza.
<< voglio vederli … >>
<< adesso è meglio se riposi, sei un po’ ammaccata, hai battuto la testa, e la dottoressa mi ha detto di non farti muovere una volta che ti fossi svegliata, stiamo aspettando i risultati degli esami che ti hanno fatto poco fa, vogliono assicurarsi che sia tutto apposto … >>
<< ma George e papà … >> cercò di dire tra i singhiozzi.
<< non possiamo fare niente, solo aspettare >>
Hermione chiuse gli occhi sperando che quando si fosse risvegliata sarebbe tornato tutto come prima.

Era… assurdo.

CIAO A TUTTI!!! PER PRIMA COSA CI SCUSIAMO PER L’IMMENSO RITARDO, MA I NOSTRI PROFESSORI, COME REGALO DI NATALE, CI HANNO RIEMPITO DI COMPITI, POI BIANCA è ANDATA IN MONTAGNA E AL RITORNO CI SIAMO RITROVATE CON UN MONDO DI IMPEGNI -.-  
MA ADESSO ECCOCI QUI! 
RINGRAZIAMO TUTTI QUELLI CHE HANNO COMMENTATO E MESSO LA STORIA TRA LE PREFERITE, SEGUITE E RICORDATE.
SAPPIAMO CHE IN QUESTO MOMENTO CI STARETE RIEMPENDO DI INSULTI PER QUELLO CHE è SUCCESSO E PER COME ABBIAMO FATTO FINIRE IL CAPITOLO, MA UNA STORIA CON SOLO PARTI BELLE CHE STORIA SAREBBE? QUINDI ECCO UN ALTRO OSTACOLO CHE I NOSTRO AMICI DOVRANNO AFFRONTARE, COME FINIRà? 
ADESSO SMETTIAMO DI ASSILARVI E ANDIAMO A MANGIARE I NOSTRO BUONISSIMI PANCAKE **
A PRESTO 

Bianca e Valentina =)

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Capitolo 19
*** Quando tutto cambia... ***


Quando tutto cambia... 

  

Non ci si accorge che i morti se ne vanno,

una volta che hanno deciso di partire.

Non è previsto.
Al massimo li si avverte come un sussurro o

come l'onda di un sussurro che si placa piano piano...

( amabili resti)

 

Buio. Intorno a lei c’era esclusivamente ombra. E stranamente quel buio non la intimoriva, anzi la faceva sentire sicura, protetta dall’oscurità …

Quando aprì gli occhi la luce l’ accecò e il suo corpo iniziò a tremare, quasi consapevole del rischio a cui era sottoposto. Non si trattava di un pericolo fisico, tutt’altro, ma poche parole e tutto il suo mondo poteva crollare, frantumarsi come piccoli vetri. Poche parole e tutto sarebbe cambiato … Sperava fino all’ultimo di non doverle sentire, voleva essere ottimista fino alla fine ma non riusciva a fingere con se stessa. Sapeva, sentiva cosa stava succedendo. Sentiva cosa ormai era successo, e non poteva sopportarlo.

<< Fred >> sussurrò intimorita mentre l’eco delle sue parole spaccavano in due il silenzio assoluto che dominava la stanza.

Doveva essere un incubo, un terribile incubo.

Ad un tratto i suoi occhi focalizzarono la scena che mai, mai avrebbe voluto vedere:  Fred inginocchiato con la testa tra le mani, sua madre che stringeva i gemelli come a volerli proteggere da una verità troppo crudele. Ma furono gli occhi di Molly a dargli la conferma, gli occhi di una madre a cui hanno strappato un pezzo di cuore, occhi pieni di puro dolore, dolore che solo un genitore può provare …

Non servivano più le parole, era chiaro.

Ma Hermione sapeva che erano necessarie, solo dicendole a voce alta tutto sarebbe diventato reale.

Il rosso alzò lo sguardo, si vedeva lontano un miglio che avrebbe voluto essere in qualsiasi altro posto tranne che in quello. La guardò tristemente e con la voce più cauta che riuscì a trovare in quel momento sussurrò quelle parole. Le parole standard, quelle scontate che dovrebbero addolcirti la pillola.

Era inutile dire che non addolcivano proprio niente di niente!

<< Herm … mi dispiace, il dottore dice che le lesioni erano troppo gravi … dice di aver fatto di tutto…  >> un singhiozzo improvviso lo interruppe, con la manica levò una lacrima che stava sfuggendo ai suoi occhi.

<< No… nonono… no non può essere … >>

<< Gerge è… >> riprovò a dire Fred, ma un nuovo singhiozzò glielo impedì.

Hermione attendeva. All’improvviso si sentì afferrare in modo violento da dietro, venne girata di scatto e si trovò davanti il viso di Arthur, quasi irriconoscibile. Tutto rosso come i capelli, gli occhi, le guance… tutto diventò rosso all’improvviso, la stanza non era più buia ma era diventata di un rosso sangue che rendeva il tutto quanto più macabro possibile.

L’avvicinò a sé e poi la spintonò a terra in modo disperato. Chiuse gli occhi aspettando il violento impatto.

Dio…

<< George è morto!! E’ tutta colpa tua!! >>

 

 

Luce. Si c’era luce. Niente buio, niente rosso, niente urla…

Hermione ci mise un po’ a capire che era stato tutto un incubo, per fortuna.

Sbuffo dall’esasperazione e si asciugò dalla fronte il sudore che le aveva causato quel terribile incubo. Era la terza notte di fila che sognava sempre la stessa scena, il suo tormento non le dava veramente più pace.

Di fianco a lei Fred si mosse, probabilmente avvertendo il risveglio agitato della fidanzata. Si stirò le braccia e nel farlo le accarezzò dolcemente la schiena.

<< amore stai bene? >> La riccia si tirò su e lo guardò tristemente, gli occhi del fidanzato erano incavati e tristi, la pelle pallida, i capelli scompigliati. Per giorni aveva corso da una stanza all’altra, assicurandosi che suo suocero e suo fratello stessero bene e poi tornava da lei portando sempre la stessa notizia :

“ condizioni critiche, bisogna vedere come reagiscono alle cure”.

Sempre le stesse parole che volevano dire tutto e che allo stesso tempo non volevano dire niente.

Hermione non poteva far altro che starsene nella sua stanza, a pregare e sperare …

Le infermiere avevano gentilmente sistemato delle culle nella sua stanza, in modo che i gemelli potessero stare con lei. Tutti erano stati gentili, ma naturalmente questo non riusciva a scatenare sorrisi veri sul volto dei due giovani. Solo una cosa sarebbe riuscita a farlo: il risveglio.

<< forse se portassimo George al Sam Mungo … >> azzardò Luna speranzosa.

<< ho già chiesto, neanche con la magia si può svegliare una persona dal coma … >> rispose Fred guardando fuori dalla finestra.

Si era sempre chiesta che cosa volesse dire essere apatico. Ecco… ora lo vedeva sul volto di Fred, non piangeva, non mostrava nessuna emozione. Solo dalle occhiaie impossibili da nascondere si poteva intuire ciò che provava.

I giorni passavano, il padre della giovane aveva passato bene l’operazione e le sue condizioni si stavano lentamente stabilizzando, ma la situazione di George non subiva nessun cambiamento, i dottori dicevano che era come se fosse fermo in un limbo:

“ in queste situazioni bisogna solo pregare in un risveglio a breve termine, più tempo passa e più le possibilità di un risveglio diminuiscono … “ disse un dottore il terzo giorno dopo l’incidente.

Hermione si tormentava continuamente.

<< perché? Perché loro si sono feriti e io invece sto bene? Perché ? >> chiese la riccia scoppiando a piangere, una botta in testa e qualche giorno sotto osservazione  non erano niente a confronto a quello che stavano passando suo padre e George …

 << loro sarebbero felici di sapere che stai bene, sono sicuro che questo gli darebbe forza … staranno bene, vedrai si sistemerà tutto >> le rispose il fidanzato con un debole sorriso. Voleva rassicurarla, fare la persona forte ed ottimista, ma si vedeva lontano un miglio che non credeva nemmeno lui in quello che diceva.

I giorni passarono e finalmente il signor Granger si svegliò dando un po’ di gioia ai famigliari sempre più pessimisti sulle condizioni di George …

La polizia iniziò a tempestare sia Hermione che il padre di domande, bisognava avviare una denuncia, e ci sarebbe stato un processo, ma era l’ultimo dei loro problemi, la priorità era George.

<< ehi cognato… >> lo salutò la mora avvicinandosi al suo letto. Il rosso era sdraiato, la sua espressione impassibile, le sue labbra inespressive, avevano bisogno di essere bagnate e non mostravano nemmeno l’ombra del suo solito sorriso. Non sembra nemmeno lui, e questo la spaventava.

Dietro di lei entrò Fred, rigido come al solito. Non era più lo stesso, dal giorno dell’incidente non aveva più sorriso, aveva detto poche parole e le uniche volte che dava segni positivi era quando teneva in braccio i gemelli o vedeva Hermione, per il resto restava nel suo mondo, una statua incapace di sorridere.

Si sedette su una sedia di fianco al letto del gemello e gli prese la mano stringendola. Capì che con lei in stanza non avrebbe spiccato parola e che aveva bisogno di parlarci da solo, così senza farsi sentire uscì.

Voleva essere forte per Fred, sarebbe crollato a breve se la situazione non fosse migliorata, ma non riusciva a non sentirsi in colpa.

Anche quella notte avrebbe avuto gli incubi.

***

 

 

I jeans, la maglietta,le scarpe, le ciabatte, i pannolini, biancheria… cosa manca?

<< Harry prenderesti Crystal per favore? >> gli chiese Hermione.  Piegare la roba con un braccio era decisamente difficile, nonostante fosse una donna e quindi un essere che possedeva la capacità di fare tante cose contemporaneamente.

Il prescelto prese la nipote e la cullò mentre la riccia preparava la valigia. Non voleva essere dimessa, avrebbe voluto rimanere li, vicino a George, ma i dottori ritenevano che stava meglio e che poteva tornare a casa.

Suo padre sarebbe rimasto in ospedale sotto osservazione e George … i suoi valori erano nella norma, ma non dava segno di un possibile risveglio. Come detto prima era in una specie di limbo, non si muoveva. Non peggiorava fortunatamente ma nemmeno migliorava e questo era sempre più preoccupante man mano che i giorni passavano.

<< Preso tutto? >> chiese Ron entrando nella stanza e afferrando la valigia sul letto.

<< si … sono pronta >> rispose la ragazza prendendo Dylan e dandogli un leggero bacio sulla fronte: si torna a casa!

<< stai bene? >> le chiese aprendole lo sportello.

<< si, starei meglio se George fosse qui … >>

<< E’ qui, è ancor qui è questo l’importante. Stai tranquilla >>

Le cercava di essere tranquilla… ma era tutto inutile.

 

 

 

***

 

 Entrare in casa fu strano, tutto era come quando era uscita, come se il tempo si fosse fermato. Eppure era tutto più triste, sembrava solo l’ombra della casa che era stata, senza le risate di George, le urla di Ginny, le lamentele di Ron … a Hermione veniva quasi voglia di scappare.

<< Hermione cara, ho preparato qualcosa da mangiare, sarai affamata … >> disse Molly abbracciando la ragazza. Dopo giorni interi passati al capezzale del figlio, i figli l’avevano convinta a  uscire da quella stanza d’ospedale.

<< grazie Molly … >>

 

Hermione stava allattando il piccolo Dylan e Fred stava cambiando Crystal quando il telefono suonò, la casa era vuota, tutti erano in ospedale quindi il rosso appoggiò il figlio sul letto e si diresse verso il telefono. La riccia dalla stanza da letto non poteva sentire chiaramente la conversazione, ma bastò il tono della voce del ragazzo a farle capire che era successo qualcosa, la voce che tanto amava e che da giorni era triste e piatta, ora stava parlando animatamente. I passi che sentì poco dopo, quasi una corsa, le confermarono che non era stata una semplice telefonata di cortesia.

Si! Cercò di non sperare e di non sorridere fin quando non fosse stata certa della sua intuizione.

Fred entrò di botto, un sorriso felice che non si vedeva già da troppo tempo.

<< Herm! Sbrigati dobbiamo andare in ospedale! George si è svegliato! >> urlò entrando nella stanza.

Non disse nulla, non servivano le parole, saltò dalla sedia e lo abbracciò stretto. Il peso allo stomaco si stava alleviando pian piano.

Uscirono di corsa, con i gemelli in braccio.

Corsero per tutto il tragitto, per fortuna l’ospedale non era lontano. Corsero ignorando la gente che li guardava come se fossero due alieni, continuarono a correre anche quando una vicina li chiamò a gran voce chiedendogli cosa stava succedendo: niente aveva importanza, dovevano solo arrivare in ospedale il prima possibile.

Quando arrivarono avevano il fiatone, salirono le scale due alla volta e probabilmente la signora Granger e Luna dovevano aver sentito i loro passi “ leggeri” sulle scale perché gli andarono incontro.

<< calma! Datemi i bambini, gli altri sono in sala d’aspetto, adesso il dottore lo sta visitando >> disse tutto d’un fiato bloccando sul nascere le mille domande che i due ragazzi le stavano per rivolgere.

Affidarono loro i bambini e corsero dagli amici. Harry, Ginny e Ron erano nella sala d’aspetto e li accolsero con un grande sorriso.

<< Mamma e papà sono dentro, si è svegliato! >> urlò Ginny abbracciandoli di slancio.

Fred si catapultò nella stanza del fratello seguito da Hermione.

La stanza non era più ferma, non era più grigia, non era più triste. George sorrideva e riusciva ad illuminare l’intera stanza.  Era circondato da fili e monitor e li guardava come se fossero videogiochi. Molly sembrava volesse mangiarlo con lo sguardo e Arthur gli stringeva la mano come se avesse paura di vederlo scomparire.

Accanto a lui c’era un dottore che controllava il suo stato di saluto, ma dall’espressione non sembrava ci fossero cose di cui preoccuparsi. Sembrava troppo bello per essere vero.

<< Ragazzi, posso farvi restare solo per pochi minuti poi dovete andarvene, ha bisogno di riposare … >> poi uscì dalla stanza.

<< George! >> quasi urlò Fred abbracciando il gemello.

<< ehi fratellino calma, niente smancerie, sto bene >> sorrise il rosso con una voce roca. << Non sono molto sicuro di sapere ciò che è successo ma sto bene, così dice il medico >>

<< ma … come siete vestiti? >> aggiunse poi guardando i due ragazzi.

Solo in quel momento Fred e Hermione si resero conto di essere usciti in pigiama e con le pantofole, Fred con le sue amate ciabatte a forma di leone e Hermione con quelle di topolino …

Hermione rise , ma scoppiò contemporaneamente a piangere.

<< Idiota! Sempre a farmi preoccupare! Guardati te? Con quel camice bianco da paziente sfigato! >>

George preso in contropiede si guardò gli abiti e rialzò lo sguardo inorridito.

<< Devo cambiarmi!! Questi orribili abiti non fanno onore al grandissimo George Weasley!! >>

E finalmente, dopo quello che sembrava un secolo, iniziarono a ridere, risero per il risveglio di George, per la loro immancabile sbadataggine, per la felicità di essere con la loro famiglia, e soprattutto per la vita che anche dopo mille difficoltà ti regala sempre un sorriso.

E in quel momento Hermione ricordò una frase che suo padre le ripeteva nei momenti bui

“  i momenti brutti ci servono per goderci di più quelli belli”

E capì che era proprio cosi, ora sarebbero stati più uniti di prima.

  

 

Il legame che unisce la tua vera famiglia non è quello di sangue,

ma quello del rispetto e della gioia per le reciproche vite.

Di rado gli appartenenti ad una famiglia crescono sotto lo stesso tetto.

( Richard Bach)

 

 

 

CIAO A TUTTI!!! CHIEDIAMO UMILMENTE PERDONO PER QUESTO IMMENSO RITARDO. È INUTILE RIPETERE QUANDO LA SCUOLA ABBIA INFLUITO SUGLI AGGIORNAMENTI -.- MA ADESSO è ESTATE E NOI

AVREMO MOOOOLTO TEMPO PER SCRIVERE =)

AVETE VISTO, GEORGE STA BENE =)

Oggi non abbiamo tempo di rispondere alle vostre recensioni ma promettiamo che nei prossimi giorni  provvederemo =)

A presto

Vale e Bianca  

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Capitolo 20
*** Avviso!!! ***


Avviso!

 

Scusate! Scusate! Scusate! Probabilmente non basterebbero mille scuse per questo lungo periodo di silenzio da parte nostra.

 A causa di vari impegni non aggiorniamo da molto tempo ma non abbiamo assolutamente intenzione di abbandonare questa storia, anzi! Siamo già all'opera per scrivere il nuovo capitolo.

Non possiamo assicurarvi un aggiornamento nei prossimo giorni a causa della crisi       pre-maturità di una di noi, ma promettiamo che appena finita questa tortura scolastica continueremo a raccontare le avventure di Fred e Hermione!

Scusate ancora.

A presto

Valentina e Bianca! 

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Capitolo 21
*** Ritorno alla normalità ***


NON CI CREDERETE MA… SIAMO TORNATE!
DOPO SEI ANNI, LA MATURITÀ, LE LAUREE E FIDANZATI VARI… CI SIAMO SVEGLIATE UNA MATTINA E CI SIAMO DETTE “PERCHÉ NON RIPRENDERE IN MANO LA NOSTRA STORIA…” E QUINDI ECCOCI QUI, PiÙ CRESCIUTE E MATURE (FORSE) E PRONTE A CONTINUARE QUESTO PROGETTO A QUATTRO MANI. SPERIAMO CHE VI FACCIA PIACERE E PROMETTIAMO DI PORTARLO A TERMINE.
FATECI SAPERE COSA NE PENSATE, PER NOI È IMPORTANTE IL VOSTRO PARERE.
VALENTINA E BIANCA  
 
RITORNO ALLA NORMALITÀ

 
TRE SETTIMANE DOPO …

Hermione e Fred arrivarono davanti all’ospedale, il cielo era illuminato dal caldo sole di luglio e, da quando George si era svegliato tre settimane prima, tutto sembrava tornato alla normalità. Finalmente quel giorno avrebbero potuto portarlo a casa insieme a loro.
<< chissà se quel pigrone di mio fratello si sarà preparato la valigia >> domandò il rosso in tono ironico voltandosi verso la fidanzata.
<< dalla fretta che ha di lasciare questo posto, mi stupisco di non averlo trovato già fuori ad aspettarci…>> rispose lei sorridendo guardando la grande finestra al terzo piano, in cui George aveva trascorso le ultime settimane. Si accorse subito dopo che la finestra era aperta, ma quello che attirò in particolare la sua attenzione furono un paio di calzini a pois che ondeggiavano davanti alla finestra, quasi creando una danza, e un paio di mutande, abbinate ai calzini, che si dimenavano nel tentativo di uscire dalla finestra, evidentemente incastrate nella maniglia.
Se fossero stati nel mondo magico Hermione non ci avrebbe fatto molto caso, ma in un ospedale babbano sicuramente un episodio del genere era alquanto insolito.
<< Credo proprio che la valigia si stia facendo da sola >> disse la ragazza alzando gli occhi al cielo, ebbe a mala pena il tempo di terminare la frase che dietro di loro un bambino quasi urlò:
<< Mamma guarda! Un paio di mutande che volano >>
Per fortuna la madre tirò il braccio del bambino senza neanche verificare le parole del figlio e rimproverandolo di inventarsi stupide storielle.
<< andiamo a fermarlo prima che qualcuno se ne accorga! >> esclamò Fred dirigendosi a passo svelto verso l’ingresso dell’ospedale.
La scena che si presentò ai due ragazzi non appena entrarono nella stanza fu a dir poco surreale: mutande, calzini, magliette e pantaloni volteggiavano per la stanza in una specie di danza disordinata mentre un George super rilassato se ne stava sdraiato sul letto. L’unica fatica era il movimento della mano con cui scuoteva la bacchetta a destra e a sinistra.
<< George che diavolo stai facendo?>> quasi urlò Fred saltellando a destra e a sinistra nel bizzarro tentativo di afferrare i vestiti del fratello.
<< preparo la valigia >> rispose con nonchalance il rosso come se in quella scena non ci fosse nulla di strano, e probabilmente per lui, che era un mago, era così ma il fratello e la cognata non osavano immaginare che reazione avrebbero potuto avere dei babbani davanti a quel comico quadretto …
Per fortuna Hermione con un solo movimento di bacchetta riuscì a fermare la danza dei vestiti che caddero, con un tonfo sul pavimento.
Con uno sbuffò George si alzò dal letto, restando appoggiato sul bordo  << Ecco! Avete rovinato il mio piano per preparare la valigia. Ora è un vostro problema! >>
La mora non rispose e con tranquillità iniziò a raccogliere i vestiti, piegandoli e riponendoli ordinatamente nella grande valigia posta sul letto.
<< sei sempre il solito! Lo sai che non ci è concesso utilizzare la magia qui! In più per un motivo così futile >> lo rimproverò Fred, facendo sorridere divertita Hermione che, scuotendo la testa continuò la preparazione del bagaglio; in passato si sarebbe arrabbiata, avrebbe rimproverato lei stessa il ragazzo e avrebbe dato il via ad un’interminabile sfuriata, ma dopo gli avvenimenti delle settimane precedenti era così felice e si sentiva così fortunata che niente e nessuno avrebbe potuto rovinare il suo buon umore.
Dopo aver sbrigato le ultime faccende burocratiche in ospedale e parlato con il dottore sulla riabilitazione che George avrebbe dovuto fare al ritorno a casa, i tre ragazzi si diressero verso casa Granger.
Nei giorni precedenti alle dimissioni del ragazzo i genitori di Hermione si erano resi disponibili ad accoglierlo a casa propria per i primi giorni di convalescenza visto che il ragazzo non era ancora in grado di camminare in totale autonomia e necessitava del supporto di una stampella per muoversi, quindi sarebbe rimasto qualche giorni nel mondo babbano, in cui avrebbe iniziato la riabilitazione, che poi avrebbe concluso nel mondo magico, una volta tornato a casa.
Non appena varcarono l’ingresso i tre ragazzi furono accolti da un’aria festosa e dall’allegria della piccola combriccola che li attendeva con tanto di palloncini e festoni in onore di George e del suo ritorno a casa.
<< Bentornato a casa! >> urlarono in coro quando George entrò in casa e salì i pochi gradini dell’ingresso barcollando. Hermione e Fred immediatamente si fiondarono in suo aiuto ma ricevettero un netto rifiuto a  qualsiasi assistenza da parte loro.
Nel giro di pochi minuti il rosso si ritrovò circondato dall’affetto dei suoi cari, parenti e amici lo stringevano felici di poterlo rivedere nella sua forma, quasi, splendente.
Al centro della sala era stata preparata una torta al cioccolato, a cui Molly aveva lavorato tutta la sera prima. Ovviamente vicino ad essa c’era Ron con l’acquolina in bocca. Prese in braccio Crystal per far assaggiare un po' di torta anche a lei nascondendosi da Hermione che probabilmente non avrebbe approvato. Anche Harry decise di fare altrettanto, così prese in braccio Dylan ma prima che potesse avvicinarsi al tavolo della torta venne trascinato in un angolino della sala da Hermione.
<< Vieni un po' qui tu… non avevamo forse un discorso in sospeso? >>
Il prescelto all’inizio non capì, o fece finta di non capire, e la guardò con una faccia da pesce lesso. Come al solito gli uomini non capivano le cose all’istante, così la riccia si spiegò meglio
<< non dovevi chiedere a qualcuno di uscire? >>
<< Beh ma forse… non è il caso… non so come … non lo so Herm … e se dicesse no? >>
<< Almeno provaci >>
<< E Ron poi? Non sarebbe sicuramente d’accordo >>
<< Non deve per forza esserne al corrente, beh non subito almeno, se dovesse andar bene >>
Harry non troppo convinto fece un grosso sospiro e provò a farsi coraggio. O la va o la spacca! Diede Dylan in braccio alla mamma e si diresse verso Ginny, che in quel momento stava chiacchierando animatamente con la signora Granger. A pochi passi da lei Harry provò a chiamarla, ma prima ancora di iniziare a dire qualcosa sentì la ragazza urlare un secco ed energico NO.
“Forse un segno del destino?” Pensò Harry facendo immediatamente dietro front.
Vedendolo tornare sui suoi passi Hermione lo incenerì con lo sguardo. Harry la vide pronunciare silenziosamente mille minacce.
<< Scusa non ci riesco, davvero >> rispose lui a bassissima voce, che quasi lei non lo sentì.
La riccia alzò gli occhi al cielo. << Ho proprio l’impressione che dovrò occuparmene io >>
 
***
 
UNA SETTIMANA DOPO…

Nonostante i timori di Harry, Hermione aveva preso in mano la situazione e aveva organizzato un primo appuntamento con i controfiocchi.
Nei giorni in cui George era rimasto nel mondo babbano, la riccia era stata tremendamente impegnata, ma da quando erano tornati tutti a casa, nel mondo magico, aveva avuto il tempo per organizzare una serata a cui aveva invitato Harry e Ginny, ovviamente tralasciando il fatto che ci sarebbero stati solo loro due.
L’appuntamento si sarebbe svolto al cinema e, in teoria, avrebbero dovuto essere presenti anche Fred ed Hermione che però, “sfortunatamente”, avrebbero avuto un imprevisto che li avrebbe costretti a rinunciare, lasciando i due piccioncini soli soletti. Un piano perfetto!
Il giorno dell’appuntamento Ginny arrivò puntuale davanti al cinema, convinta di trovare i suoi amici lì ad aspettarla trovò però solo Harry, in super anticipo (una volta tanto) e in uno stato di super ansia, che cercava da un po' di minuti di tenere sotto controllo, non avendo però molto successo.
Ginny lo salutò sorridendo e poi gli chiese dove fossero gli altri che mancavano all’appello.
<< Purtroppo i gemelli si sono svegliati con la febbre alta, così Herm e Fred hanno deciso di rimanere a casa con loro >>  rispose subito Harry.
<< Ah che peccato… beh forse allora è il caso di rimandare, non credi? >>
<< No! Non si può >>
Ginny lo guardò un po' esterrefatta per la sua reazione.
<< Intendo dire… ci tengo molto a vedere questo film, è l’ultimo giorno in cui fanno lo spettacolo >>
<< Ah capisco. Beh se ci tieni così tanto allora andiamo. Di che film si tratta a proposito? >>
 Senza pensarci troppo il ragazzo allungò la mano indicando la locandina alla sua destra, rendendosi poi conto di star indicando un film per bambini basato su elefantini alle prime armi con la magia.
<< sei serio?! Ci tieni tanto a vedere quello spettacolo? >>
<< ma si, se vuoi possiamo vedere altro … >> rispose Harry imbarazzato, passandosi una mano tra i capelli disordinati.
<< no no, se ci tieni tanto … >> sorrise la rossa avviandosi verso la cassa per prendere i biglietti.
Proprio in quel momento, Harry notò inorridito che dietro di loro c’era Ron con un enorme contenitore di popcorn che stava studiando attentamente le locandine degli spettacoli; ringraziò mentalmente di aver scelto un film che sicuramente l’amico non avrebbe mai visto. Pericolo scampato!
I due ragazzi entrarono nella sala e si sedettero ai loro posti, entrambi in evidente imbarazzo per quello strano appuntamento.
Per l’entusiasmo di entrambi lo spettacolo si rivelò più piacevole del previsto, dallo schermo fuoriuscirono colorate bolle di sapone, la sala fu invasa da allegri personaggi animati che danzavano tra gli spettatori e, contro ogni aspettativa, Harry e Ginny si stavano davvero divertendo.
Mentre Ginny rideva di gusto Harry pensò di fare la sua mossa e con un eclatante gesto cercò di circondare le spalle della ragazza con il suo braccio, con l’utilizzo della tattica dello “stiracchiamento”, ma non appena alzò le braccia venne disturbato da dei colpetti improvvisi provenienti dalle sue spalle. Quando si voltò per verificare che cosa lo stesse colpendo, vide un agitato Ron, paonazzo che con l’ausilio di una cannuccia gli stava sparando popcorn come se avesse una cerbottana.
Dopo uno sguardo di fuoco tra i due Harry volse lo sguardo allo schermo, tentando di ignorare l’amico e rimettendo le braccia lungo i fianchi, mentre Ron era molto tentato di alzarsi per frapporsi tra i due quando si rese conto di non riuscire ad alzarsi dalla poltrona. Una forza sconosciuta lo tratteneva mentre nella sua testa sentì la voce di Hermione:
<< Non osare disturbali! Dopo tutto l’impegno che ci ho messo per organizzare questa serata! >>
Grazie all’intervento di Hermione, l’appuntamento proseguì senza ulteriori interruzioni da parte di Ron; al termine dello spettacolo Harry capì che l’appuntamento aveva dato l’effetto sperato, infatti Ginny, inaspettatamente, gli presa la mano
<< mi sono divertita tantissimo… con te. Grazie e mi piacerebbe organizzare di nuovo…ma la prossima volta scelgo io il film! D’accordo? >> disse sorridendo felice.   
Cosi la serata terminò con Harry e Ginny che lasciavano la sala mano nella mano e un Ron incollato alla poltrona anche dopo che tutti se ne furono andati dalla sala che imprecava e chiedeva all’amica di lasciarlo libero.
Hermione guardò la scena attraverso la sua bacchetta e pensò soddisfatta “ e uno finalmente è sistemato! Ora bisogna pensare a quell’altro… “ rivolgendosi ad un George a gambe incrociate, ostinatamente seduto sul divano, rifiutando qualsiasi tentativo del gemello ad iniziare la riabilitazione.
“ questi uomini mi faranno impazzire” pensò alzando gli occhi al cielo.
 
 

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