Voi, loro, altro..

di Liakey
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ali ***
Capitolo 2: *** Jack ***
Capitolo 3: *** Gaia ***
Capitolo 4: *** Fabio ***
Capitolo 5: *** Demi ***
Capitolo 6: *** Sapo ***



Capitolo 1
*** Ali ***


ali
Ali




Una brezza leggera soffia sull'erba. Un soffio, una melodia di giornata.
E' quel venticello fresco, freschissimo, appena dopo un temporale.
Soffia solo lì, su un prato privo di fiori, ma di un'erba verdissima, e pungente.
Una brezzolina frizzante, che non tocca terra, rimane in superficie, sospesa, a scompigliare i fili d'erba.
Un compito semplice, leggero, affidato dagli angeli stessi.
Poi, in uno squarcio di tempo, la brezza non vi è più, torna il caldo.
Un caldo pesante.
Opprime, distrugge, secca.
Poi ancora più caldo. Sempre più opprimente.
Scottante, doloroso, Struggente. Straziante.



Infine la brezza torna a soffiare.
Sulle terra secca.










P.S.
Beh, ho cercato di racchiudere l'essenza di una persona
in un paesaggio, in un'immagine.
Volevo aggiungere un altro paio di cose,
ma per stare in 100 parole giuste giuste non ci sarei riuscita.
Magari sarebbe stato meglio se la brezza fosse stata marina,
con quel sapore di sale, che poi ti
rimane sulla pelle...
E poi volevo aggiungere che nonostante il caldo,
la brezza era rimasta viva, dispersa nell'aria, ma c'era ancora.
Forse ho sbagliato.
Ma d'altronde è il mio stile. :)

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Capitolo 2
*** Jack ***


jack
Jack




Una valle nascosta tra le montagne, dimenticata da tutti, e grazie a questo, mistica.

Un'oasi nella parte più alta del mondo.

Con un lago azzurrissimo, che prova a riflettere il cielo, ma ha una superficie troppo increspata dai venti per riuscirci. 

Una valle fredda, ma piena di vita, sebbene silenziosa: la crescita lenta di un bosco di pini. 

Dei fiori, una distesa di fiori multicolori, dai colori tenui, ma così brillanti, da sembrare sgargianti. 

Poi l'erba, altissima, ma dolce, morbida, un'erba che avvolge teneramente, e con cura. 



Magia, quindi, in una valle che è quasi un paradiso, o poco più..








Ok...:
Beh, niente. Trascrivere da carta a pixel questa descrizione è stata
un'impresa, ma c'è l'ho fatta. Beh, nient'altro da aggiungere.
Forse, se smettessi di limitarmi alle 100 parole delle drabble, sarebbe venuta meglio, e un po' mi dispiace.
Ma ormai è andata.

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Capitolo 3
*** Gaia ***


gaia
Gaia




Una ricetta, un dolce dal sapore particolare.
Un miscuglio di erbe e zucchero.
Menta, liquirizia, prezzemolo.
Un dessert dai colori vivavi, e da un gusto deciso.
Una dolcezza che può essere anche troppa, come troppi cucchiaini di zucchero nel caffè.
Ma anche come un cristallo di caramelle, bellissimo alla vista, ma fragilissimo.
Un cristallo dolciastro, che ha paura del caldo.
Un diamante talmente brillante che ti senti in dovere di proteggere.
Tra le caramelle più dolci, forse persino troppi, ma è questo che la distingue, unica al mondo, con quel retrogusto particolare, diverso ogni volta.
Una melodia dal sapore mielato.











E anche questa è andata.
Tra parentesi: il soprannome della Gaia è Dolce.
Mi sono accorta di averla descritta come una caramella solo dopo
e ho sorriso come una scema per questa coincidenza.

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Capitolo 4
*** Fabio ***


Fabio
Fabio




Sempre tra i venti, un miscuglio di cicloni, ecco un vento diverso, tipicamente invernale.
Un vento forte, che graffia il viso, che può far gelare l'inferno.
Quel soffio che porta la neve, pieno di fiocchi di tutte le forme, bellissimi nel freddo, quasi cristalli di diamante.
Vento notturno, di una serata che sa di cioccolata calda e luci natalizie, e di poche ore di sole.
Porta odore di zucchero, fuoco, abeti in una folata morbida e pungente al tempo stesso.
Una battaglia di sapori, odori, visioni, in un silenzio quasi religioso.


Un suono di sax irrompe nella tranquillità della neve.







Beh, vi voglio bene:
Penso che questa sia la descrizione che mi è venuta
meglio tra quelle che ho fatto.
Da notare riferimenti alla religione. :P
E il sassofono.

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Capitolo 5
*** Demi ***


Demi
Demi




Un giardino di rose, forse una serra.
Rose di tonalità costanti, partendo dal bianco più puro al rosso sangue, in ordine sparso, coprendo il perimetro della serra.
Al centro, un prato di erba brillante da cui spunta con timidezza qualche margherita.
Un fiore selvatico qui e là, a ribellarsi all'uniformità di una sola razza floreale, che viene straziato dalle spine.
Una guerra tra le piante per crescere più in fretta, per poter baciare i raggi del sole, per avere radici più profonde.



La dolce fragranza delle rose rende quel luogo surreale, di una bellezza troppo graziosa per essere vissuta.
Purtroppo.





Ecco:
Avevo pensato anche agli insetti.
Ma forse basta così. Senza troppa vita rumorosa.

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Capitolo 6
*** Sapo ***


Sapo
Sapo




Un soffio flebile delle nuvole, un venticello presente solo ad altezza improponibili.
Sfiora le cime delle montagna e l'abisso oltre queste, ma rimane intoccabile alle persone, al pari di una divinità celeste.
Segue i cieli più azzurri, resistendo docilmente a tutto.

Forte e fragile al tempo stesso.

Si unisce alle correnti più potenti, diventando anche bufera, temporale, monsone, per poi mitigare l'aria, diventando un soffio leggero, ma sempre in grado di opporsi alla pioggia, trattenendo ciò che è l'arcobaleno.

Infine si trasforma in carezza, dolce, tenera, calda, di quell'aria che viene bruciata da un fuoco d'artificio esploso in mille scintille.







Mi sto fissando:
Ormai impazzisco a ricercare la perfezione delle drabble.
Quelle 100 parole esatte, ogni volta.
Tremila ricerche per cercare quelle giuste, per contarle e ricontarle.
Ma ne vale la pena.

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