FERMATE IL MONDO ... VOGLIO SCENDERE!

di cullenboy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Che serata! ***
Capitolo 2: *** Troppo avanti ***
Capitolo 3: *** Emmett ... no! ***
Capitolo 4: *** Vampiri ***
Capitolo 5: *** Ai confini della realtà ***
Capitolo 6: *** La gatta e il lupo ***
Capitolo 7: *** Addio Esme (Prima parte) ***
Capitolo 8: *** Addio Esme (seconda e ultima parte) ***
Capitolo 9: *** A prima vista ***
Capitolo 10: *** il passato... ***
Capitolo 11: *** ma tutti con me? ***
Capitolo 12: *** Vediamo come finisco... ***
Capitolo 13: *** Laurent... ***
Capitolo 14: *** essere o non essere... ***
Capitolo 15: *** ah...le donne! ***
Capitolo 16: *** sto morendo... ***
Capitolo 17: *** sta attento ***
Capitolo 18: *** caos... ***



Capitolo 1
*** Che serata! ***


<< Edward!! >> sento mia madre nell'altoparlante. Avere la stanza al  terzo piano di questa enorme villa è comodo: non sento nessuno, o se capita faccio finta di non sentire, invece... 
Schiaccio il tasto sopra il mio letto per attivare la risposta.
 << Che c'è? >> è mai possibile che mi debba dare fastidio alle... mi giro verso la radio sveglia sul comodino: 21:31. Ma che diavolo vuole?
 << Ho dimenticato il latte, andresti a prenderlo? >> mi domanda con un tono dolce per convincermi.
 << Ma perché non ci mandi papà? >> chiedo sbuffando. E' mai possibile che non posso starmene tranquillo nella mia stanza a sentire musica e leggere?
 << Amore, papà è a lavoro, ha il turno di notte. Poi se domani non vuoi il latte a colazione, fai tu! >> conclude senza lasciarmi via di uscita. Sa benissimo che se non mangio latte e caffè al mattina, non vado da nessuna parte. Uffa!
 Schiaccio di nuovo il tasto con la speranza di romperlo stavolta.
 << Vado, vado! Ma dove? A quest'ora non c'è un buco a Forks aperto!! >> mi lamento. Perarltro, il fatto che l'abbia ricordato a quest'ora fa discutere.
 << E lo so Edward, dovresti andare a Port Angeles >> sembra si senta in colpa. Speriamo, altrimenti questa è la volta buona che le regalo un aggeggio per stilare questa benedetta lista della spesa. Ha una certa età oramai, non può pretendere di ricordarsi tutto. Ma cazzo: il latte dovrebbe essere la prima cosa! Anzi noo, lo bevo solo io. Uffa!
 << Scendo! >>
 Mi alzo dal letto. Ho un jeans e una camicia chiara; se non fosse sgualcita, avrei lasciato questa. Cerco nel cassettone una maglia, tanto devo andare in un super mercato. Ne trovo subito una: la mia preferita, nera, e avanti a caratteri bianchi c'è scritto: FERMATE IL MONDO, VOGLIO SCENDERE!
Mai frase più azzeccata in questo momento. Scendo le scale, non guardo neanche mamma quando le passo davanti, afferro le chiavi della macchina che tiene in mano sospese a mezz'aria. Uso la porta sul retro per entrare nel box e prendere la mia macchina, una favolosa volvo argentata che mi è stata regalata ai miei sedici anni per la patente. Bè, papà mi voleva regalare un rottame. Mamma invece un suv. Si sono messi d'accordo e alla fine l'ho scelta da solo con un badget di dieci mila dollari. Niente male, eh?
Ci salgo e quando chiudo la porta il silenzio assoluto regna sovrano. Quasi quasi mi ci chiudo dentro e al diavolo il latte, vado a fare colazione al bar domattina...
Sì, ma se inzuppo il muffin nella tazza mi ucciderebbero solo a guardarmi. Che palle!
Mi tiro su, infilo le chiavi e avvio il motore. Il suono è piacevole, ma il silenzio lo era di più, decisamente di più.
 Aspetto che la grata si alzi ed esco. Percorro la strada principale di Forks con la vaga speranza che sia culo rotto e trovi qualcosa, anche un bar del cazzo aperto. Non mi  importa se spendo cinque dollari invece di due. Niente, neanche un'insegna. Schiaccio l'acceleratore e mi avvio sulla statale per Port Angeles, maledicendo Forks e la sua gente scansa fatiche. Arrivo verso le dieci, ma a quest'ora Port Angeles è viva al contrario di Forks - che non è morta, ma va a letto troppo presto per i miei gusti.
 Individuo quasi subito il supermarket, ma per trovare parcheggio sono costretto a fare il giro del palazzo. Dato che la sfiga non viene mai sola, lo trovo lontano: ovvero devo fare un chilometro a piedi. Dio mi vuole proprio male stasera.
 Scendo dall'auto, la chiudo e attraverso un vicolo largo sì e no due metri per arrivare al market.
<< Buona sera! >> saluto entrando. Non mi calcola nessuno, non sono l'unico cliente, anche altri fanno la spesa dell'ultimo minuto.
 Trovo la spalliera e prendo due bottiglie di latte, almeno mamma non rompe domani. Arrivo alla cassa, al mio turno la cassiera è impegnata a cambiare il rullo per lo scontrino. Proprio quando tocca a me, vabbè!
 "Fermate il mondo, voglio scendere!" mai frase più azzeccata, l'ho già detto? Tanto vale ribadirlo.
 Dopo non so quanto (mi sembrava di aver messo radici), sono riuscito a  pagare e uscire.
 << Che serata di merda! >> sussurro al nulla. Imbocco la viuzza di due metri di larghezza che avevo percorso prima, ma stavolta vicino alla parete vedo appoggiata una ragazza. Ha un vestito bianco e le braccia dietro la schiena, con i palmi appoggiati al muro. Non voglio essere disturbato io, figurati se mi va di  importunare una ragazza. Le passo davanti, ma un particolare mi porta a fissarle le gambe: è scalza. Strano. Continuo comunque ad ignorarla.
 << Ehi! >> una voce melodiosa e bellissima mi fa voltare verso quella figura, che a primo impatto non mi sono reso conto fosse così graziosa.
 << Serve aiuto?! >> è la prima cosa che ho pensato visto la sua calzatura, praticamente assente.
 Mi fermo e faccio un passo verso di lei, si raddriza e mi è subito vicina. Cavolo, o mi sono perso tre secondi o lei ci ha messo meno di un battito di ciglio ad essermi di fronte. Sono sorpreso, ma per niente impaurito. Mi afferra per la maglia e mi sbatte contro il muro, normale, mi è già capitato. Si alza sulle punte, mi afferra i capelli e mi sposta la testa per avere libero accesso sul mio collo.  Ma si ferma, e quasi ne sono triste: essere mordicchiato il collo credo sia la cosa più eccitante del mondo. Però lei si è fermata, ed ora mi guarda in volto. Cavolo, ha gli occhi di uno strano rosso. Rubino, direi. Le stanno divinamente sul viso pallido.
 << Non hai paura? >> mi chiede sorpresa.
 << Perché dovrei? >> quello che mi stavi per fare è il mio sogno proibito: una ragazza, io e un vicolo, che voglio di più dalla vita? A sì, che non ti fermi per chiedermi stupidaggini.
 << Ma così non c'è gusto >> si allontana infastidita. Torna qui! Vuoi che abbia paura?, grido come una donnetta, ma torna qui!!
 Solo che mi guarda con un broncio meraviglioso che mi fa - quasi - passare l'eccitazione del momento,  e le sorrido intenerito.
<< Sei carina, lo sai? >> le dico, ma mi rendo conto che è una cazzata perché non è solo carina ... è stupenda.
Si allontana di un passo. << Ti piaccio? >> si prende la gonna con le mani e l'allarga girando su se stessa per mostrarsi tutta. Poi continua,  << Non è facile avere questo corpo, lo sai? >> dice guardandosi. Sembra triste, ma il doppio senso della frase mi fa sputare quelle parole senza che me ne renda conto...
 << Mi piacerebbe "possederlo" un corpo così >> Lei probabilmente coglie il senso della frase e mi guarda con malizia.
 << A si? E che ci faresti sentiamo >> si avvicina molto lentamente.
 Io non oso pronunciarmi, ma la guardo dall'alto al basso con una cosa sola in mente: quel corpo nudo sotto il mio, che spettacolo dev'essere!
 Si avvicina, mi da un bacio sotto la mascella. Il contatto è freddo, ma estremamente piacevole.
 << Magari un'altra volta >> mi guarda intensamente, e io quasi rimango incantato, ma quando gli occhi mi si seccao sono costretto a sbattere le palpebre. Proprio in questo preciso istante lei scompare. Dio, se ho sognato mi do una botta in testa per sognarla ancora! Mi guardo in torno, ma niente. Il telefono squilla nei pantaloni, lo tiro fuori scocciato.
 << Che c'è? >> mi sembra di ringhiare.
 << Ehi! Calmino, signorino! Volevo capire perché ci mettessi tanto? >> mi rimprovera mamma.
 << Niente, sto arrivando, sono stato trattenuto >> ma purtroppo non più..
 << E da chi? >> mi chiede curiosa.
 << Eh! Bella domanda! Arrivo! >> chiudo il telefono e mi dirigo alla volvo. Continuo a guardarmi intorno, ma niente: possibile che abbia sognato sul serio?
 "Fermate il mondo, voglio risalire!"
 Salgo in auto ancora scoccato. Non è possibile sparire in quella  maniera. Inserisco la chiave, ma un brivido luogo la schiena mi blocca. Non un brivido, una sensazione. Apro la portiera e scendo rimanendo con le mani appoggiate una sul tettino, l'altra sulla portella. Il mio sguardo va subito al terrazzo di uno dei palazzi ... ed eccola, non era un sogno,  il vento le muove la veste e i capelli mogano. Mai creatura mi è sembrata così bella.
 Alza un braccio portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Poi con la stessa mano mi saluta, e un "a presto" portato dal vento mi  arriva alle orecchie un attimo prima di vederla sparire ancora. Risalgo in auto con il fiato corto.
 << A presto >> soffio al nulla.
Sono completamente affascinato da quella ragazza.

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Capitolo 2
*** Troppo avanti ***


Bibi bibi bibi...
Mi volto nel letto e do una manata alla sveglia.
Bibi bibi bibi...
<< Cazzo di sveglia! >>, impreco prendendola a pugni. E' possibile che mi abbia cambiato la sveglia? Tanto carina quella che schiacciavi il pulsante e tornava zitta. Anche se poi ogni tanto moriva e non suonava per niente ... ma quelli sono dettagli, piacevoli dettagli. Adesso no, ho questa cazzo di radio sveglia che, oltre a fare un casino infernale, se non la programmi bene, la devi spegnere da un maledetto tastino sotto.
Bibi bibi bibi...
<< Ma dove cazzo è?? >>, continuo a rigirarmi quell'affare tra le mani nella vaga speranza di trovarlo, ma con un occhio aperto non vedo una mazza!
<< Edward sono le 7e30! E' ora! >>, mamma mi parla dall'altoparlante.
Okay, domani o appena torno da scuola, mi armo di martello e comincio a spaccare tutto: sveglia e alto parlante, forse anche il citofono giù, non si sa mai!
Bibi bibi bibi...
Dio che nervi!! Mi giro e schiaccio quel maledetto interfono.
<< Mamma, ti prego dimmi come si spegne, altrimenti fa un volo giù! >>, e ne ho tutte le intenzioni, tanto la finestra è aperta: un volo dal terzo piano dovrebbe farla tacere.
<< Ma Edward! Il tasto rosso è quanto una noce, dovresti vederlo >>, Ma che cazzo dice!? Qua è tutto nero, possibile ...
...
Non l'avevo girata, e il tasto rosso era nascosto dalla mia stessa mano. Ma da uno a dieci quanto sono fesso? Meglio non darsi una risposta va!! Rimango sul letto e ripenso a ieri sera; che cosa assurda che mi è successa, non è possibile.
Era bellissima, e sembrava tanto un fantasma ... e se lo fosse stata davvero? Che abbia avuto un'allucinazione? Ma no dai, non avevo bevuto. Quando sono tornato a casa, mamma mi ha chiesto che cosa avessi. L'ho liquidata con un "niente" prima di salire in camera mia e buttarmi sul letto. Ho rivisto il suo volto, i suoi occhi rossi, il suo corpo. Mi sono addormentato e ho sognato solo lei. Sta diventando un'ossessione, quasi quasi stasera ritorno in quel vicolo ... chissà se la rivedo?
Mi alzo dal letto e vado in bagno a darmi una rinfrescata. Dallo specchio un'immagine che conosco bene mi guarda: occhi verdi, pelle chiara, qualche lentiggine sul naso. Personalmente non le sopporto, ma dicono che sono sexy ...  tanto vale!
Poi il tocco di classe: sti capelli bronzo. Mi chiedo: mamma castana, papà biondo, io bronzo ... ma di chi sono figlio? Mi devo informare.
Esco dal bagno e mi infilo un pantalone sabbia e una delle mie maglie da ganzo. Dunque ... oggi mi sento strafottente. Per cui sì, questa è perfetta. Prendo una maglia blu dal cassetto, non ha niente sul davanti, ma come la apro dietro sempre a scritta bianca dice: SE LEGGI QUESTO È PERCHÉ SONO TROPPO AVANTI!
<< Questa ad Emmett piace di sicuro! >>, parlo tra me e me mentre la infilo. Quando scendo per fare colazione, trovo mamma poggiata al piano cottura che sorseggia il suo caffè; mi guarda da capo a piedi.
<< Mmm...a parte i capelli che potresti darti una pettinata, sei vestito decente. Niente magliette del cavolo, almeno >> A momenti mi strozzo con li latte: non l'ha vista la scritta dietro, meglio non darle le spalle almeno finché esco.
<< Se leggi questo è perché sono troppo avanti. Edward, ma chi te le vende queste magliette? >>, mi domanda mio padre alle spalle. Sputo un pò di latte sul tavolo per la sorpresa, mamma invece si stava strozzando con il caffè.
<< Che cosa?? >>, domanda quest'ultima, << anche le scritte dietro adesso? >>
<< Esme calmati, vanno di moda. Devi vedere che scritte strane hanno a volte. L'altro giorno in infermeria un ragazzo si è presentato con una maglietta con scritto sopra: FERMATE IL MONDO...VOGLIO SCENDERE! >>, termina con una smorfia.
Campo minato: è meglio che vado via, mi alzo e sento mamma. << Ha anche quella! >>
<< Ma dai?! >>
Io intanto, mentre loro continuano a discutere, prendo le chiavi e scappo via. Salgo in macchina e mi avvio verso scuola. Impiego meno di cinque minuti; voglio stare un pò fuori con gli altri prima dell'inizio delle lezioni. Quando arrivo trovo tutti seduti sulle panchine dietro la scuola.
<< Cullen! Che fine hai fatto ieri? Ti aspettavamo in chat! >>, mi domanda Emmett, seduto sul tavolo con accanto Jasper.
<< McCarty, non stiamo sempre tutti a cazzeggiare come te! >>, lo rimprovera Jasper.
<< Taci Whitlock, anche tu sei andato via, ma almeno hai salutato >>, continua Emmett imperterrito a rimproverarmi.
<< Ma... >>, provo a difendermi prima di vederlo scattare in piedi e superarmi.
Rimanendo nella mia posizione, guardo Jasper con un punto interrogativo in faccia. << È arrivata la Hale >>, mi sussurra. Quando mi giro per vedere che intenzioni ha Emmett, lo trovo poggiato al muro in classica posa da figo: non ci credo che vuole farsi grande così! Quando la Hale gli arriva più vicino per entrare nell'edificio, non lo degna di un solo sguardo..
<< Buon giorno bellissima >>, la saluta voltandosi nella sua direzione e rimanendo poggiato al muro con il palmo della mano e il peso su di essa.
Lei lo guarda quel tanto che basta per essere educata secondo me. << Buon giorno, scimmione! >>, non sorride, fredda e glaciale. Ma Emmett si gira con un sorriso talmente radioso che sembra che gli abbia detto chissà che cosa.
<< Hai visto? Le piaccio! E' pazza di me >>, mi dice gesticolando con le braccia e indicando lei, che ormai non c'è più, e se stesso.
Con un'alzata di braccia e uno sbuffo esasperato mi giro e mi dirigo alla panchina dove ha i piedi Jasper.
Solo che mi blocca la risata tonante di Emmett. Mi volto cercando di capire perché cavolo ride. << Quella dove l'hai comprata? >>, mi indica la maglia.
<< Ti piace? La devo far leggere al prof di biologia, così non mi rompe più >>, gli dico alzando la maglia per le spalle e girandomi per farla leggere meglio.
Lui mi raggiunge, mi prende per le spalle e mi gira in direzione di Jasper. << Ma l'hai letta? >>, gli chiede ridendo.
<< Banner non sarà contento >>, ridacchia Jasper.
<< Banner non sarà contento di cosa? >>, una vocina squillante mi porta a guardare avanti trovando una piccola ragazzetta che risponde al nome di Alice Brandon.
<< Amore! >> Jasper scatta in piedi appena vede la fidanzata storica. Stanno insieme dalla nascita praticamente, i genitori sono amici d'infanzia e loro sembravano predestinati già prima di nascere. Neanche a farlo apposta si sono messi insieme alle medie con enorme gioia dei genitori. E' da allora che sono la luce degli occhi l'uno dell'altra ... ma come fanno a non annoiarsi mai?! Boh!! Jasper la prende in braccio e lei gli si avvinghia come un coala.
<< Si, okay, abbiamo capito. Ma prendetevi una stanza >>, li prende in giro Emmett.
<< Amore, hai sentito qualcosa? Era una mosca o una zanzara fastidiosa? >>, chiede Jasper dopo essersi staccato dalle labbra della sua ragazza.
<< Non lo so amore, io non ho sentito niente >>, le risponde lei. Quando però si accinge a baciarlo di nuovo, suona la campanella.
<< Bè piccioncini, questa l'avete sentita? >>, gli chiedo passandogli accanto e dirigendomi all'ingresso seguito da Emmett.
<< A dopo ragazzi! >>, saluto.
La prima ora è di inglese, e ce l'ho da solo. Passa in fretta, e arriva subito Biologia, due ore. Mi sono messo questa maglietta per sfottere Banner, ma in realtà non sono in vena. Continuo a vedere quegli occhi rossi che mi guardano, e mentre gli altri scrivono la formula fisica sulla lavagna io disegno due occhi sul foglio. Poi due labbra carnose e sensuali, quella superiore un pò più gonfia dell'inferiore, un particolare che mi è rimasto impresso.
Sotto la parola "Beautiful" : Bellissima. Era a dir poco stupenda: quanto vorrei rivederla! Mentre penso a lei ho una sensazione, la stessa che ho avuto nell'auto ieri sera. Alzo lo sguardo, mi guardo intorno e i miei compagni di classe sono tutti piegati a scrivere, mentre Banner legge il libro sulla cattedra. Il mio sguardo vaga fuori dalla finestra e la vedo su un ramo con lo stesso vestito, seduta mentre dondola le gambe.
<< Non è possibile >>, sussurro.
Mi strofino gli occhi e guardo di nuovo, è ancora li.
Mi alzo di scatto. << Professore, potrei uscire per favore? >>, gli domando di tutta fretta.
<< Hai risolto la formula? >>, mi domanda con aria saccente.
Non gli rispondo neanche, mi dirigo alla lavagna e con due svolgimenti risolvo la formula.
<< Posso uscire adesso? >>
Non mi risponde, non ne ha la forza forse. Mi fa cenno di si con il capo, mi volto, mi soffermo sulla porta per fargli leggere la maglietta. Un paio di risate si sentono prima di uscire dall'aula e correre fuori.
Quando arrivo sul retro della scuola, lei con un balzo scende dall'albero.
<< Ciao >>, mi saluta.
<< Ciao >>, sussurro, non mi esce la voce.
Mi sorride e si avvicina, mi annusa mentre io rimango di pietra. << Hai un ottimo odore, lo sai? >>, mi dice guardandomi negli occhi.
<< Gr...grazie >>, balbetto, mai stato così insicuro con una ragazza.
<< Come ti chiami? >>, mi domanda.
<< Edward >>, rispondo automaticamente. << Tu? >>
Mi sorride e si sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio. I suoi occhi rossi, e le sue labbra mi attirano come una calamita. Osservo prima uno e poi l'altro, aspettando che mi risponda.
<< L'hai indovinato mentre mi disegnavi >>, mi dice soltanto.
<< Bellissima >>, sussurro.
Mi sorride. << Bella, basta >>
Sorrido per il suo sorriso come un ebete. Lei salta e ritorna sul ramo.
<< Aspetta!! >> grido.
Lei mi guarda per un attimo prima di sparire di nuovo, e come ieri un "a presto" mi arriva portato dal vento.
<< Cullen?? >>, sento gridare alle mie spalle.
<< Whitlock!! Che ci fai qui? >>, gli domando con il cuore in gola.
<< Ti ho visto - indica me - l'ho vista - indica la foresta - chi era? >>
<< A saperlo Jazz, a saperlo >>, gli rispondo guardando la boscaglia fitta.
Lo so che mi stai guardando, lo so, ti sento.

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@ Dan... Ciao bellissima! È vero, l'avevi già letta, me n'ero dimenticato, volevo solo conferma a quello che mi avevi detto, quindi ti piace no? Si Bella è l'unico vampiro per ora...per ora precisiamo...a dopo!

@ Vale_cullen1992... Ciao darling!! Ti ho fregato il nomignolo ^_- Allora la mia Bella è un caso perso, qui è cattiva, e non ho ancora deciso se si riprende o meno, ma per il momento accontentati...quindi vediamo se hai dei suggerimenti a riguardo...per il mondeto ti sto prendendo come spunto per il suo carattere...l'hai notato? ^_^ sono un genio! Un bacio!

@ ILoveSmile_17... Ciao carissima! Sono contento che ti piaccia la mia follia...il bello che non riesco a farla andare avanti da solo, ossia questo primo capitolo deriva da un sogno, e anche il secondo...mi sa che se non dormo questa storia muore qui! Bugia, scherzo, comunque è vero che deriva da un sogno, e le maglie sono le mie...ti piacciono? A me da matti! Bè al prossimo sogno...

@ Shona... Tesoro...figurati se scrivevo un'altra follia e non ti dicevo niente...e poi chi mi faceva pubblicità? ^_- Sono contento ti piaccia, ultimamente è il sogno di molti essere aggredito da un vampiro in un vicolo, specialmente se in questo vicolo ci troviamo un Edward o una Bella! Bè continuiamo a sognare va'!! Un bacione!!

@  ross_ana... Ciao carissima...ti ringrazio vivamente del forte sostegno e della fiducia nei miei confronti, mi lusinga molto, ho cercato di essere il più svelto possibile, visto? Che ne pensi di questo? Lo so è più una spiegazione di come stanno le cose tra i nostri protagonisti, ma da prossimo ci muoviamo diversamente...alla prossima allora...

@ edlla... Si carissima, sono tutti umani tranne la nostra bellina psicopatica...e già non è proprio normale, non so se ci hai fatto caso, te ne renderai conto con l'andar del tempo...alla prossima!

@ luisina... Tesoro...ti devo essere sincero, non so neanche io perché non mi hai recensito subito...di solito lo fai, sono rimasto meravigliato, ma vabbè meglio tardi che mai no? Quindi non darti pena, dici che è onirico? Mi sto evolvendo non trovi? Da mezza calzetta sono diventato una calza sana ^_^ e per la maggiore è merito tuo! Un bacione! TVB a dopo!

@ vigife... Ciao cara! Io le ho quelle magliette per quello mi sono venute in mente...sono un genio...poi il titolo dei capitoli possono ritrarrli o no...ne ho solo sei e i capitoli non saranno solo sei...quindi forse un paio di volte lo farò vestire normalmente...^_- Alla prossima!

@ Angel94... Ciao angel...ho postato il prima possibile...continua a seguire, Bella ne combina altre!

@ hale1843... Ciao cara! Ti ispira eh?! Bene, anzi, benissimo...gli altri sono arrivati! Capito la disposizione delle coppie? Bè che ne pensi? Alla prossima!

@ elfa sognatrice... Ciao...come quasi sicura? È una vampirà! Si capisce da tutto! Ma dai! Non dirmi così ç_ç non è giusto, credevo si capisse...uffi!! Al prossimo!

@ Bellissima cullen... Hahahahahahahaha...non so che dirti...ho letto il tuo commento tre o quattro volte con la speranza di trovare una risposta adeguata...si si...solo che ogni volta ricominciavo a ridere e non ne uscivo più...così ti dico solo grazie e alla prossima! Un bacio!

@ Barbyemarco... Ciao barby...sei stata la mia prima fan...che bello! La bettina mi ha tradito, non ha recensito per prima...sob sob...ma vabbè si è
rifatta...farò pubblicità da ora in poi sicuro, così mi leggete di più...con la speranza che altri mi facciano pubblicità, o me la devo fare da solo? Forse è meglio! Va bè provvedo in questo e nei prossimi...un bacione! Ps quanto posso prenotarmi per un altro capitolo? Dammi il via!

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Capitolo 3
*** Emmett ... no! ***


Sono tipo venti minuti che mi sto sorbendo un interrogatorio di terzo grado.
Vi direte: da chi?
Bè, dalla persona più impicciona del mondo. Avete capito bene: Alice Brandon.
Siamo seduti al nostro tavolo: io, Emmett, Jasper e la sua dolce metà. Che poi, a mio avviso, tanto dolce non è.
Come dicevo prima, la signorina mi sta facendo il terzo grado. Perché? Semplice, Jasper non tiene la bocca chiusa.
<< Dai, non è possibile fosse scalza. Che vestito aveva? >>, mi domanda con un luccichio negli occhi. Quando fa così dubito fortemente della
sua sanità mentale.
<< Era bianco, stile impero, come piacciono a te >>, gli risponde Jasper al posto mio, dopo il mio ennesimo sbuffo.
Emmett non ci ascolta proprio, rimane sbilanciato verso destra guardando la porta e, trangugiando le patatine che ha preso
senza neanche guardare il piatto, do una gomitata a Jasper.
<< Guarda >>, gli sussurro, prima di sfilare il piatto sotto il naso di Emmett. Lo vedo tastare il tavolo alla ricerca delle patatine, ma, quando
non le trova, abbassa finalmente lo sguardo per rendersi conto che il piatto non c'è proprio.
<< Ehi!! >>, esclama cercando il piatto con gli occhi.
<< Ma che c'è di interessante alla porta? >>, gli domanda Alice.
<< La Hale non è ancora arrivata >>, le risponde tornando a guardare di nuovo la porta. Rischierebbe di perdersi il suo ingresso.
<< Lasciala perdere, non è alla tua portata. Ma l'hai vista? Può avere molto di meglio di uno scimmione come te >>, gli fa notere Jasper.
Emmett lo fulmina con gli occhi e non lo degna neanche di una risposta.
<< Vuoi che metto una buona parola? >>, lo incoraggia Alice con un sorriso. Il suo sorriso, quello di chi la sa lunga.
<< Dai! Lo faresti? Ti faccio una statua di platino e oro, lo giuro! >>, le dice Emmett a mani giunte con un luccichio negli occhi.
Un cane che chiede la pappa avrebbe più dignità. Ma ormai sono abituato a queste scene.
Neanche a farlo apposta entra Rosalie "Sono una star" Hale, con alle calcagna una Jessica "approfittatrice" Stanley, e il resto
dell'allegra combricola, tra le quali la Malloy e la Weber. Mi sono sempre chiesto che ci facesse la Weber con loro, visto che non ha
proprio niente a che fare con quelle galline. Alice si alza e, salutando prima Jasper con un bacio poi noi con il solito occhietto, si avvia nella tana del lupo.
La Stanley, appena vede Alice avvicinarsi si piazza davanti alla Hale impedendole la visuale sulla mia amica minuta.
<< Hale, ti siedi al nostro tavolo, vero? >>, le domanda squittendo come un topolino fastidioso.
La Hale non ha il tempo di rispondere che Alice la prende sotto braccio e la trascina via.
<< Mi dispiace Stanley, ma la mia amica ha promesso di pranzare con noi >>, finisce la frase con un falso sorriso rivolto alla Stanley e un
occhiolino alla Hale.
Lei ne approfitta subito, cogliendo al volo il salvagente. << Si, Jessica, scusami avevo detto ad... >>, si ferma visto che in
realtà non conosce il nome della sua salvatrice.
<< Alice >>, le sussurra subito per evitare di far fermare a lungo la frase.
<< ...Alice, che pranzavo con lei >>, finisce, ma la faccia della Stanley non è molto convinta.Però lascia correre con un sorriso che più falso non si può.
<< Okay, sarà per un'altra volta >>, si allontana con tutto il resto della combriccola.
<< Okay. Che sta succedendo? >>, chiede Emmett con tono quasi spaventato.
Io mi giro visto che fino a quel momento gli davo le spalle per guardare che intenzioni aveva Alice.
<< Bè, mio caro scimmione, se hai intenzione di provarci, questo è il momento perfetto. La strafiga sta venendo a questo tavolo. >>, lo informo con un sorrisetto come a dire, "E mo so cazzi tuoi".
Lo vedo sgranare gli occhi e sbiancare. Poverino, non se lo aspettava un'incontro di questo tipo. Avrebbe dovuto prepararsi psicologicamente.
Io scoppio a ridere per la sua faccia e un tossire alle mie spalle mi fa alzare la testa per guardare Alice con a braccetto una Hale per niente imbarazzata.
<< Ragazzi! Vi presento Rosalie Hale. Oggi pranza con noi >>, saltella Alice tutta contenta, poi continua << Allora, lui - mi indica poggiandomi una mano sulla spalla - è Edward Cullen >>
<< Ciao >>, la saluto alzando veloce la mano.
Poi continua. << Lui è Jasper Whitlock, il mio ragazzo - alza la mano come ho fatto io, senza dire niente - e lui è Emmett McCarty >>, indica
Emmett che sembra essere in black out. La fissa con la bocca semi-aperta senza fiatare, credo che non stia neanche respirando. Mi sa che tra un pò diventa viola. Per evitare che svenga per mancanza di ossigeno, gli do un calcio da sotto il tavolo, prendendo in pieno lo stinco.
<< Ahia! >>, Urla fulminandomi con lo sguardo.
Jasper non ce la fa più e scoppia a ridere, seguito a ruota da tutti.
Rosalie si accomoda tra Alice e Emmett. Quest'ultimo non ha argomenti e rimane a guardarsi il piatto e spostarsi un po' più in là per farla stare comoda.
Le chiacchiere tra le due sono le stesse di tutte le ragazze: moda, vestiti, scarpe, trucco. Cioè io praticamente sento solo "bla bla bla".
Io invece con Jasper parlo del suo compito in classe di storia, fino a che Rosalie sbuffa. << Emmett! Se parli un altro pò mi viene il mal di testa, davvero parli troppo >>, lo rimprovera con un' espressione seria. Cade il silenzio per una trentina di secondi. Emmett la guarda come se fosse un' aliena, poi cambia espressione e solleva un angolo della bocca in un sorriso mesto, che si dedica ad una scena dolce.
<< Dici che dovrei esprimere i pensieri in parole? >>, le dice con una voce che mai gli avevo sentito.
Guardo Alice e Jasper che ricambiano lo sguardo e faccio una smorfia come a dire "ma l'hai sentito?"
<< Sarebbe anche un buon inizio >>, gli risponde percorrendo con lo sguardo la sua figura, come uno scanner che giudica a prima vista.
<< Bè - allunga il braccio e le sposta i capelli dalla spalla - stavo pensando a tante cose, ma tra queste c'eri tu sulla nuova Lamborghini che ho visto allo show room di new york >> le dice con un sorriso estasiato.
Rosalie allarga lo sguardo e il timore che scoppia da un momento a l'altro con un insulto ci fa stare sulle spine.
Infatti Alice si porta una mano alla fronte, Jasper lascia cadere la testa e la scuote, io continuo a guardare con una smorfia, la tipica che si fa davanti ad una miccia accesa nell'attesa dell'esplosione.
Invece...
<< Davvero? L'hai vista? La nuova Lamborghini Revènton Roadster è stupenda. Con il tettuccio estraibile e sotto il cofano ai sono 670 cavalli di potenza, una bestia. Costa sul listino senza opzional un miglione e cento mila dollari, li vale tutti >>, a Rosalie le brillano gli occhi al solo pensiero, a noi invece è caduta la mascella. Ancora non ci credo che quelle parole sono uscite dalla bocca di quella ragazza.
Emmett, dopo un momento di smarrimento, si lancia nella descrizione di ogni pezzo della macchina, coinvolgendo la ragazza in un argomento che sembra prendere entrambi. Vanno avanti così fino alla fine dell'ora per la pausa pranzo.
Dopo di che...
<< Emmett! >>, lo prendo sotto braccio e cerco la sua attenzione.
<< Noi avremo educazione Fisica adesso! >>, lo scimmione non stacca gli occhi dalla sua bella bionda neanche a pagarlo.
<< EMMETT!! >>, gli grido per avere la sua attenzione.
<< Che cazzo vuoi?? >>, si volta ringhiando.
Alzo le mani in segno di resa. << Fai come vuoi. Lo sai come rompe quello di fisica, poi non sono cazzi miei, no? >>, mi volto quasi offeso. Non basta che cerco di farlo riprendere dalla sua bolla del cazzo, si arrabbia pure.
Ma in fondo che mi frega? Continuo a camminare verso la palestra. Quando esco dal primo edificio per dirigermi al terzo, di nuovo quella
sensazione. Mi volto verso la boscaglia e la vedo: Bella, in piedi sopra l'albero che mi fissa con un'espressione arrabbiata.
Mi fermo,  la guardo. Wuando muovo un passo verso di lei, squote la testa da un lato all'altro e ritorno sui miei passi.
Non so perché quell'espressione, ma quella ragazza mi incute timore, e se mi dice di non avvicinarmi forse è meglio obbedirle.
<< Ciao >>, soffio come se mi stesse di fronte; la vedo sollevare il mento in segno di saluto.
Continuo a camminare guardandola, poi però quando raggiungo l'edificio le do un' ultima occhiata prima di entrare: ha ancora
quell'espressione, e qualcosa mi dice che non c'è niente di buono.
Entro nell'edificio e mi dirigo in palestra. Negli spogliatoi mi cambio con una canotta e dei pantaloncini: oggi basket.
Quando rientro nella palestra mi guardo intorno e di Emmett nessuna traccia.
<< Cullen!! >>, mi chiama il proff. << Dov'è McCarty? Lo so che è venuto!! >>, mi dice alzando la voce che si espande per tutta la palestra come se avesse parlato in un megafono.
<< Non lo so proff!! >>, gli rispondo sinceramente << lo vado a cercare!! >>, non sento neanche la sua risposta. Comincio a correre verso l'uscita, e una strana sensazione mi monta dentro, e il batticuore insieme all'affanno mi dà una strana sensazione allo stomaco.
Spalanco la porta dell'uscita e quello che vedo mi lascia impietrito per una frazione di secondo: Emmett, contro un albero trattenuto dal piccolo corpo di Bella.
Subito collego quello che gli sta facendo.
<< BELLA! NO!! >>, comincio a correre verso di loro e lei volta il viso verso di me sporco di sangue, mentre Emmett si accascia a terra.
<< Emmett!! >>,  non riesco a raggiungerli: Bella prende Emmett tra le braccia e con un salto si lancia in corsa nel fitto della foresta.
Cerco di correre il più possibile per raggiungerla, ma si è come volatilizzata.
<< BELLA! LASCIALO!! Torna qui >>,termino la frase in un sussurro accasciandomi a terra con la disperazione nel cuore.

________________

Ed eccoci al terzo capitolo di questa storia, o ficci. Io non so come ringraziarvi il vostro affetto è grande, e vi ringrazio di cuore.
A chi recensisce sempre, grazie ragazze. A chi mi segue, a chi mi preferisce, grazie tante. Ma soprattutto a chi mi considera il suo autore preferito, non ho parole per dimostrarvi come ne sono lusingato. Quindi vi dico GRAZIE MILLE!!
Questo capitolo è stato bettato dalla mitica Luisina, grazie sorellina!!
Un bacione a tutte!
Davide

Risposte alle recensioni:

@ Dan... Ciao bellissima!! No non credo che i tuoi occhietti dolci mi fanno cambiare opinione, lo sei è un dato di fatto, hai fatto scalpore tra i miei amici.
Ti piace Eddy che si incazza con la sveglia? Tu immagina vederlo dal vivo, mio padre la stava buttando davvero dalla finestra...^__^ da piegarsi in due dalle risate. Qui invece abbiamo un pò di casino...non ci sono vampiri nuovi, sono sempre gli stessi, poi vedi cosa succede...un bacio alla prossima...

@ RenEsmee_Carlie_Cullen... Ciao! Sono contento che ti piace, il seguito è tutto tuo, e adesso che cosa succede???? Boh e chi lo sa...a si io!! ^__^ alla prossima!

@ Fracullen... Hahahahahahahaha...scusa se mi faccio una sana risata prima di dirti ciao...ma come l'ho letto mi sono immaginato la scena di te che ti strozzi con un biscotto...hahahahahahaha...ok ora mi ricompongo. Ti ringrazio per il complimento, molte parole le cambia la mia beta, ma per il resto è farina del mio sacco e sapere che ti piace mi fa gongolare... Gongolo e tric e trac...googlo...ok dopo questo sclero ti saluto ^_^ alla prossima...

@ nefertity85... Ciao...e già, noi poveri ragazzoni siamo sottovalutati...anche se a dirla tutta è stata mia sorella a lanciarmi il libro dietro quando le ho chiesto chi cavolo era questo Edward al quale somigliavo di carattere e Jacob al quale somigliavo di fisico...allora me li sono letti e così mi sono appassionato come un cretino...ora sono qui a scrivere storie perché quando aiutavo le altre mi dicevano 'hai una bella fantasia perche non ne scrivi una tua?' bè ci ho provato...e grazie a dio sono arrivato alla fine della prima...strano vero? Bè che dirti grazie tante per la pubblicità...ho letto la trovatella è bellissimo...ora vado a leggere aurora...a presto...

@ stezietta w...Ciao! Grazie...le magliette sono le mie, e ogni capitolo ne avrà una...e credimi sono tante...al prossimo capitolo...vedi che bella maglietta tiro fuori!! Alla prossima...

@ Uchiha_chan... Ciao Rossy! Già quella pazza è decisamente la mia fonte di ispirazione, per fare una Bella di questo tipo lei è perfetta non credi?
Allora rispondendo hai tuoi dubbi i volturi non lo so...i lupacchiotti...bè cara mia che storia sarebbe senza i nostri lupi...arrivano arrivano...alla prossima un bacio!

@ ClaryCullen... Ciao...ti piacciono le magliette? Modestia a parte sono le mie...e ne sono talmente affezionato che le dedico una storia, visto?? Di Bella si saprà sempre di più andando avanti...specialmente nella prossima...quindi continua a seguirmi...

@ Xx_scrittrice88_xX...Ciao Elisa...mi farebbe piacere invece ricevere tue recensioni, anche per dire "e adesso che succede?" Comunque sapere che hai seguito l'altra mia storia mi fa un immenso piacere, anche perche avere complimenti mi sprona a scrivere, quindi sono sempre accetti, per carità anche le critiche, almeno miglioro...tipo barbyemarco che mi ha rimproverato perche erano troppo corti ed ora sono decenti...no? Il sesto senso di Edward nei suoi confronti piace tanto anche a me e l'ho avrà per tutto il resto della storia, se hai piacere contattami...alla prossima...

@ Rebecca73... Ciao...puoi chiamarmi come vuoi...devi vedere quante se ne inventano per mail...dado, daddy, dadone ( sono ben piazzato ), david...a confronto il tuo è meglio. Guarda per me avere della pubblicità è lusingante non pensavo di essere bravo, invece mi sono dovuto ricredere grazie a voi che mi
seguite...e non ti dico la sorpresa quando leggo nuove recensioni da persone che non conosco e che si complimentano di cuore... Non sono un maschio frustrato! Anzi...sono il classico belloccio sicuro di se...ma finché mi sei davanti è un conto...per iscritto è tutta un altra questione, o no?
Di a tuo figlio da parte mia che è un grande, quelle magliette sono la mia passione...proprio questa settimana ne ho comprata un altra che citerò sicuramente in uno dei capitoli...un bacio e continua a seguirmi...alla prossima...

@ mieme... Ben venuta! Anche questa storia prende dalla mia vita...cosa? Solo le magliette per il momento...poi si vede se c'è qualche spunto con l'andare del tempo...continua a seguirmi non te ne penti promesso! Alla prossima...

@ shona... Bè tesoro meglio tardi che mai no? Dove prende le magliette? Allora...alle fiere o hai mercati, o ancora meglio un paio se le fatte stampare con scritte dettate da lui...come lo so? Sono le mie! Belle no? Emmett come vedi ci stava anche riuscendo, se non fosse per questo piccolo intoppo...bè ne vedrem  delle belle...un bacio alla prossima...

@ Ed4e... Ciao...bè come hai visto Bella è cattiva...o meglio iperprotettiva...emmett è stato cattivo con Edward e lei l'ha vendicato...che poi è riuscita a fermarla intempo...altrimenti...bè basta ti sto anticipando troppo...alla prossima un bacio...

@ lisa76 Ciao Lisa...benvenuta come disse qualcuno la pubblicità è l'anima del commercio per cui, ho seguito il consiglio...no Bella non ha nessun potere, apparte quello che conosciamo ma per il momento non serve visto la natura umana di Edward...poi vediamo come va'...si Bella come abbiamo visto non si fa scrupoli a bere sangue umano, ora vedremo cosa combinera al povero emmett...alla prossima...

@ vigife... Indovina un pò chi è? Si sono presentati e lei è stata più gentile dell'ultima volta anche se ora gli ha portato via un amico...che poi vediamo in che angolo lo butta...per il momento ha lo stesso vestito...poi lo cambia, tranquilla...ok che sei una selvaggia ma a tutto c'è un limite...alla prossima...

@ ILoveSmile_17... Ciao...sai l'idea di famiglia è scontata, apparte i cullen, Esme, Carlisle e Edward gli altri hanno i loro cognomi, che poi l'idea di dare a Edward il suo cognome originario non sapevo poi come inserire Carlisle ed Esme...in chat ci vanno tutti e come idea mi è tenuta proprio perche stavo chattando con le amiche mentre scrivevo...bè per la sveglia è inutile che te lo sto a dire vedere mio padre impazire mi ha fatto così ridere che non ho saputo resistere a metterla in mezzo...questo capitolo che tu ci creda o no è nato da un altro sogno...oramai vado avanti così con questa storia...alla prossima...o meglio al prossimo sogno!

@ Vale_cullen1992... Ciao pazza! Questo capitolo te lo dedico per i tuoi modi folli e omicidi...così sarai contenta e non sarò tra le tue prossime vittime...
Non mi crede nessuno dici? Guarda se faccio un sondaggio di chi crede che tu sia una malata di testa secondo me ho così tante adesioni da farne un corteo...vogliamo provare? Bè la sveglia è quella di mio padre, anch'io ho una sveglia che ti fa fare un salto dal letto per poi atterrare a terra... Rosalie ed Emmett stavano riuscendo a trovare un vicolo di appiglio ma purtroppo è svanito per colpa di Bella, forse torna o forse no...staremo a vedere...un bacio...ti voglio bene in fondo...ok molto in fondo...alla prossima!

@ ross_ana... Ciao Roxy! Grazie...mi devi scusare se non sono ancora covato a leggere la tua storia, ma appena posso vado promesso, anche perche voglio proprio vedere questa combriccola di stivati che si fanno le canne...vengo è una promessa...ti piace la presentazione di Bella? Non so come mi è venuta ma l'ho messo ed è piaciuto a quanto pare...e menomale, perche non mi convinceva per niente... Bè dai grande...me la cavo...ci sono le ragazze tra le storie scelte che sono più brave di me... Un bacio alla prossima!

@ Bellissima cullen... Ciao Azzurra...si sarebbe stato decisamente più facile come recensione, ma se l'avessi fatto non saresti tu no? Certo che parlare di maschilismo con me è un pò incarizzante, visto che per colpa mia molte quando salutano oramai non dicono più ragazze ma ragazzi, e quindi è stato sostituito con il maschile, ma vabbè a te non dispiace, giusto? Hahaha...anche tu non riesci a spegnere la sveglia? Ma bene siamo in due...poi l'auto ironia è sempre meglio, mai prendersi sul serio, ti prendono in giro di più, invece se ridi di te stesso sei sempre tranquillo... Dai in fin dei conti sei stata più buona questa volta mi hai dato la possibilità di risponderti e di ringraziarti per il commento grandioso, un bacio alla prossima!!

@ hale1843... Ciao...sono contento che sei rimasta viva, almeno hai potuto leggere questo capitolo, e spero che nonostante tutto anche questo ti abbia fatto fare un paio di risate, da questo in poi le cose si fanno un pò più incasinate...non ti ho sulla coscienza vero? Il nostro Emmett ci stava riuscendo, visto? Stava facendo colpo, aveva trovato un metodo per attirare la sua attenzione, però adesso...che succede? Boh...a si io lo so...alla prossima...

@ Barbyemarco... Ciao barby! Hai visto? Mi ha fatto pubblicità la mia beta...che bello! Ho provato a mettere un capitolo in più nella mia storia più seguita, che poi è la prima che ho scritto, poi luisa mi ha detto che non si può fare per cui l'ho cancellato, ma almeno qualcuno l'ha letto no? Bè se ha lo stile di luisa è normale, è lei che me lo corregge lo sai, io lo scrivo e lei mi cambia giusto le parole per renderlo più lineare...poi naturalmente con le sue correzioni io ho imparato da lei e così ho preso un pò el suo stile. Poi per colpa tua non riesco a smettere di scrivere, di notte di giorno, ho sempre il telefono carico perche appena ho uno spunto lo butto giù, figurati che ho l'altro pronto, o meglio ho da rivederlo un attimo, ma c'è già! Quindi vedi, le critiche migliorano lo scrittore...grazie ancora un bacio!

@ zsusy93... Ciao Susy! Sono contento che hai letto le mie storie, e sono ancora più contento che ti siano piaciute tanto da lasciarmi un commento positivo, eccoti un altro capitolo da leggere e spero anche da commentare, ma se lo vorrai leggere e basta come hai fatto sin ora mi sta bene, ora so che ti piacciono almeno...un bacio alla prossima!

@ Goten... Stefaniaaaaaaaaaa! Pazza esaurita che mi chiama mentre dormo e dopo si mette a parlare con quell'altra sciroccata di mia sorella, ora capisco come fate ad andare così d'accordo, siete uguali... Ma quale povera sveglia, non ti è mai capitato di non riuscire a farla stare zitta? Bè a me si, e avrei voluto avere volentieri un martello nel cassetto del comodino...che rottura non ti dico! Ho visto che sono tra i tuoi autori preferiti, ci sei riuscita alla fine, brava! Tanto già lo sapevo che stravedevi per me...e il premio per il più modesto dell'anno va?....rullo di tamburi...Davide
Gentile...*inchino* grazie grazie troppo buoni...un bacione alla prossima...

@  Elfa sognatrice... Ciao Elfa! E no la nostra bellina è Vampira con la V maiuscola...cattiva e succhia sangue umano...perfetta...l'unica eccezione alla regola il nostro Eddy al quale non resiste...o resiste...come la vuoi vedere la vedi...ma vedrai che casino che combina!...alla prossima!

@ LUISINA... Tesoroooooooooo...sorellina che non ho...cazzata ne ho due ma sei meglio tu...se io sono un mito lo devo a te e alla tua infinita pazienza...grazie che mi sopporti...lo sai che ti adoro... E già il nostro Jazz l'ha vista e per di più non ha venuto il becco chiuso...scatenando Alice...bè immaginati la scena dell'interrogatorio...un incubo...poi il suo vestito preferito è l'unico vestito che mi è venuto in mente...lo sai che per i vestiti femminili non tanto...forse se guardo l'armadio di Daniela riesco a farmi un idea...che dici? Bè tesoro...un bacio...ti voglio bene a dopo!

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Capitolo 4
*** Vampiri ***



Voi vi starete chiedendo, "Davide, come mai hai aggiornato prima questo di Destiny?"
Bè ve lo dico subito, devo aver detto qualcosa di sbagliato in una recensione, quella di < rebecca73 > e dato che mi sento responsabile per averle forse risposto male, le volevo dedicare questo capitolo, e scusarmi se ha frainteso le mie parole.
- Io non mi sono offeso per quello che mi hai detto, anzi ci ho riso sopra, e quello che ti ho scritto era per riderci sopra, poi non so posso aver scritto qualcosa di sbagliato.
Quindi dedico questo capitolo a < rebecca73 > per farmi perdonare, un bacio a tutte e buona lettura...



<< Edward! >> La voce di mia madre dall'interfono mi arriva dritta dritta al cervello.
<< Edward, per favore! >> No dai, le suppliche no!
<< Edward amore, sono tre giorni che sei lì. Ha chiamato Alice, voleva chiederti se sai niente di Emmett >>
Emmett...da quando Bella l'ha portato via non ho saputo che fare. Preso dal panico, sono tornato nella palestra e ho riferito al professore che era andato a casa perché non stava bene. Alla madre ho detto che sarebbe stato qui per il fine settimana. Non ha battuto ciglio, tanto non è la prima volta che lui lo fa, e dato che ha altri tre figli da accudire non bada al grande. Così non si è neanche accertata che fosse davvero qui. A Alice e Jazz non ho detto proprio niente, dovevano mantenere la copertura con la madre e basta.
Mi rigiro nel letto e mi copro la testa con il cuscino: non voglio sentire. Domani per giunta è lunedì, cosa dico a scuola? Cosa dico ad Aly e Jazz? Ma sopratutto a Rosalie, se me lo chiede, che cosa dico? Come faccio a spiegare che una ragazza l'ha morso per succhiargli il sangue? Perché, in fondo, è quello che gli stava facendo, no? Non sono pazzo, cioè non è uno scherzo architettato da Emmett per farmi disperare. L'ho visto, e quel che è peggio è che lei se lo ha caricato in spalla come fosse un fuscello. Emmett pesa sui novanta chili, come avrà fatto?
Mi tiro su a sedere con una domanda in testa. Chi... anzi no...che cosa è Bella?
Una cannibale? Può essere, ma quella forza?
Un esperimento genetico? Il che spiegherebbe la forza e la velocità, ma il sangue?
Mentre penso alle assurdità che sono successe, mi gratto la testa scompigliandomi i capelli ancora di più. Mi alzo e mi siedo alla scrivania alla destra del mio letto, sopra la stampante per foto ci sono tre tazze che uso come porta penne e 4 porta-cd con film pirata. Ho anche il mio portatile; lo apro, è sempre accesso perché scarica continuamente cose da internet. Subito appare la casella della password che inserisco: la mia data di nascita al contrario ... stupido? Lo so!
Carico google e digito la parola chiave che mi sembra quella più giusta "alimento-sangue". Mi appaiono varie immagini di pipistrelli che si attaccano alle mucche per cibarsi del loro sangue, poi in una casella c'è scritto "miti e leggende". Quando clicco lì per aprire, una parola come titolo a lettere cubitali fa bella mostra di sé al centro della pagina. Poggio la schiena contro lo schienale della sedia lasciando cadere le braccia luogo i fianchi e oltre la sedia.
Sollevo la mano sinistra portandomela alla fronte. << VAMPIRI >>, mi esce dalle labbra prima di sentire una folata di vento e la finestra sbattere.
Mi volto senza realmente guardare per andare a chiuderla, mi appoggio con le mani sulle gambe e mi alzo, sollevando così lo sguardo verso la finestra.
Gli occhi mi escono quasi fuori dalle orbite quando lo vedo. << Emmett!! >>, il mio voleva essere un grido di gioia ma mi si strozza in gola quando la luce riflette il colore dei suoi occhi: rossi. Ma non quel rosso porpora di Bella. No, rosso rubino, accesi e brillanti.
<< Edward... >> non è la sua voce, questa è più chiara; non so come definirla, è quasi surreale.
<< Emmett, stai bene? >> la mia voce trema, ma faccio ugualmente un passo verso di lui << ti credevo morto >> continuo a parlargli ed ad avvicinarmi visto che lui rimane fermo nella stessa posizione.
<< Sono morto, Edward! >> soffia.
Io mi blocco, mi sta prendendo in giro?
<< Ma sei qui. Anzi come hai fatto a salire senza ammazzarti? >> cerco di scherzare, ma un ringhio mi ghiaccia e poi succede tutto troppo in fretta.
Vedo Emmett scattare e venirmi addosso. Alzo le braccia per difesa e sento solo uno spintone che mi ributta sul letto e tre o quattro ringhi.
Quando non sento più niente, abbasso le braccia per vedere cosa è successo e vedo Bella rannicchiata davanti a me che non perde di vista Emmett. Questi continua a fulminarmi con lo sguardo e i denti scoperti. Dalla paura comincio a fissarlo: è cambiato, i muscoli sembrano più definiti di prima, la pelle già chiara,  adesso sembra bianca, e la sua espressione perennemente giocosa non esiste più.
<< Ti ho già detto che lui non c'entra niente >> gli ringhia contro Bella.
<< È colpa sua se sono così >> Emmett risponde con un sibilo assassino che mi fa capponare la pelle.
Bella si alza dalla sua posizione e lo guarda con aria di sfida. << Lui non si tocca, se vuoi arrivare a domani >> la sua calma mi fa più paura della frase in sé.
Mi alzo dal letto e l'affianco: è più bassa di me, così solleva il viso per guardarmi. << Che cosa è successo? >> le chiedo, ma lei non fa in tempo a rispondermi, lo fa Emmett al posto suo.
<< Secondo la qui presente Bellina, ti ho mancato di rispetto, e anzi, ti devo ringraziare per essere ancora vivo, altrimenti sarei morto dissanguato davanti alla scuola >> stavolta la sua voce sembra essere tornata quella del mio migliore amico.
<< Emmett... >> faccio due passi per avvicinarmi, ma lui ringhia e io mi fermo.
<< Emmett, non ti vedevo arrivare, sono uscito dalla palestra per cercarti, in questi tre giorni sono stato male... >>
<< Mai quanto me, amico. Sono andato a fuoco per tre giorni, e sono morto. Capisci? Morto, non posso tornare a casa, non posso tornare a scuola... >> si ferma e comincia a tremare come a contenere la rabbia.
<< Emmett, non sei morto! Sei vivo! Vedi, sei qui e stai parlando con me >> cerco di tirarlo su facendo un altro passo e allungando una mano per potergliela poggiare sulla spalla, come ha fatto lui tante volte per confortarmi. Solo che lui mi afferra il polso con uno scatto che non ho neanche visto, e me lo stringe fino a farmi male.Lo sguardo assassino col il quale mi guarda mi fa ghiacciare il sangue nelle vene, ho la convinzione di essermela fatta addosso.
Bella si mette tra di noi e gli ringhia contro. << Lascialo >> gli sibila.
<< Edward... >> mi tiene ancora il polso ora più lento almeno << ...tu non puoi capire la forza che sto mettendo su me stesso per non dissanguarti. Qui. Ora >> continua a fissarmi e ingoio a vuoto.
<< Lascialo >> continua a sibilare Bella.
Lui abbassa lo sguardo su di lei e lascia la mia mano, continuando a fissarla. << E cosa mi dai in cambio? >> le dice cingendole la vita con un braccio e sollevandola un po'.
<< Ti lascio vivere >> le dice fredda e distaccata.
<< Ma come sei crudele, Bellina. Come fa a piacerti quel pelle e ossa, quando puoi avere me >> la stuzzica, e in quel momento vedo veramente il mio amico, anche se ci sta provando con l'unica ragazza che per me significa qualcosa.
<< Dai Emmett, lasciala >> mi è uscito spontaneo, non ho riflettuto a chi sto parlando in realtà.
Mi guarda con aria scherzosa. << Ti rendi conto dell'assurdità che hai detto? Lei mi può ammazzare volendo, non ha bisogno di te che la difendi >> mi canzona, e in quel momento la domanda sorge spontanea.
<< Siete Vampiri? >> chiedo con un soffio, quasi a vergognarmi. Emmett lascia la vita di Bella e mi afferra per il polso sinistro, lei lo ferma acchiappandolo per il braccio. Io non posso notare la forza che ci sta mettendo, ma è palese dalle dita che affondano quasi nella carne che è molto forte.
<< Non gli faccio niente, ho già bevuto, voglio solo giocare >> le dice con un sorriso guardandola.
Lei annuisce e io mi spavento. Giocare? Come? Emmett ha sempre giocato con me uccidendomi di botte, se lo fa adesso mi ammazza proprio!
Mi guarda e sorride, in un attimo mi trovo agrappato alle sue spalle che vola giù dalla finestra, e d'istinto mi volto verso il balcone e vedo Bella fare lo stesso.
Quando arriviamo a terra comincia a correre e gli occhi mi si asciugano, tanta è la velocità.
Poi, lo spostamento d'aria si ferma e io li riapro.
<< Piaciuto? >> mi sfotte lasciandomi, cado di culo a terra e lui si volta ridendo.
<< Cazzo! Non salirò più sulle montagne russe, questo è molto meglio! >> gli allungo una mano per farmi tirare su. Appena me l'afferra noto il freddo delle sue mani.
Mi alzo guardandole. << Adesso, che dirò ai tuoi? A Aly e Jazz? A Rosalie? >> a momenti mi viene da piangere, ma la tristezza del suo viso è ancora peggio della mia, sembra che voglia farlo anche lui.
<< Non lo so, Edward! A mia madre posso dire che vado dagli zii, tanto non controlla quello che faccio lo sai, ma a Aly e Jazz voglio dire la verità >> mi informa come se fosse un impegno.
<< E Rosalie? >> gli domando incalzante.
<< Avevamo appuntamento ieri. Le ho dato ub bidone, non credo che voglia più vedermi. Se chiede di me, dille che sono partito, anche se quasi quasi vado a farle visita stanotte >> mi dice portandosi una mano sotto il mento come a pensare: la sua solita voglia di scherzare.
<< Ma vai a dormire! >> gli dico ridendo, figurati se va davvero a casa sua.
<< Dormire? >> mi domanda con un sopracciglio alzato, poi si sbilancia a destra per guardare dietro di me. Mi giro in automatico.
<< Vedi Edward, noi non dormiamo >> mi informa Bella.
<< Come non dormite? >> chiedo incredulo guardando di nuovo Emmett.
<< Già, niente coprifuoco. Vuoi provare? Tre giorni e diventi come me! >> mi dice come se fosse una cosa bella!
<< Non ti permettere >> gli ringhia Bella alle mie spalle.
<< Uffi! Come sei seria, si scherzava! >> alza gli occhi al cielo prima di girarsi e cominciare ad odorare l'aria.
<< Che c'è? >> le domanda Bella.
<< Un orso, qui vicino! Sento il suo cuore pompare >> dice continuando ad annusare l'aria.
<< Che vuoi fare? >>  gli domando curioso. Ne sente l'odore, io non sento niente. Sente il suo cuore addirittura, io non sento neanche il mio a volte.
<< Ci voglio giocare, vuoi venire a vedere? >> mi domanda con un sorrisone.
<< No, per stavolta passo. >> gli dico con un sorriso. Per lui è  naturale comportarsi così, come se fosse un vampiro da più tempo anziché da qualche giorno.
Quando lo vedo sparire, il mio sorriso si spegne. Non è qualche giorno: venerdì mattina è stato morso, sabato e domenica sera.
Mi volto verso Bella. << Che significa, "tre giorni e sei come me" >> Le domando interessato.
<< Ecco... >> comincia portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio << ...ogni volta che un vampiro morde un umano, e si ferma prima di lasciarlo dissanguato, il veleno dei nostri denti entra in circolo. Impiega tre giorni prima di far fermare il cuore definitivamente. In questo tempo sembra di andare a fuoco, non è una bella sensazione, quando riapri gli occhi è come rinascere >> finisce guardandomi come ad avere una reazione.
Solo che sono riuscito solo a sentirle le sue parole, non ad ascoltarle, mentre parlava guardavo ammaliato le sue labbra mentre si aprivano e chiudevano e la tentazione di baciarla non mi ha abbandonato un attimo. Molto lentamente mi avvicino a lei, che mi fissa e sicuramente ha capito cosa ho intenzione di fare, perché i miei occhi continuano a fissare le sue labbra anche quando si stendono in un sorriso.
Quando le sono a pochi centimetri di distanza, allargo le braccia avvolgendola e stringendo quel corpo così freddo e perfetto. Lei si alza in punta di piedi allacciando le sue braccia al mio collo, quando poggio le labbra sulle sue, il fuoco. Lo sento nelle labbra, nel corpo, nei pantaloni. Quando provo ad approfondire, lei si allontana lasciando le mie labbra e dedicandosi alla mascella, al collo poi si ferma e mi guarda.
I suoi occhi sono neri. Lentamente, quasi come se stesse lottando con una forza più potente di lei, scioglie l'abbraccio.
<< Devo andare. >> mi sussurra con la mascella contratta.
Annuisco e la vedo fare due passi in dietro, prima di non vederla più.
___________________

Bibi bibi
La sveglia suona, ma io non ho chiuso occhio.
Ieri sono tornato nella mia stanza passando dalla porta d'ingresso, cercando di non farmi sentire da mamma. Sono rimasto tutto il tempo (bè, tutto: quattro ore) a pensare a Emmett, a Bella, alle sue labbra, al suo corpo. E ogni volta che ci penso mi eccito come un ragazzino. Mi alzo dal letto e vado in bagno, allo specchio mi sembra di vedere un'altra persona: occhi lucidi labbra gonfie, occhiaie.
Bè, se non dormi che pretendi cretino!?
Mi sciacquo la faccia e con le mani ancora bagnate le passo tra i capelli. Quando mi sollevo li ho tutti schiacciati, una scrollata tipo cane li riportano alla forma originaria, nessuna forma praticamente. Dopo essermi lavato i denti esco dal bagno, apro il cassettone e cerco una maglia che possa esternare il mio umore.
Già, come mi sento oggi?
Triste per Emmett, eccitato per Bella, o preoccupato per la scuola che non ho fatto una mazza questo fine settimana?
Come mi sento? Ma che ne so!
Ne prendo una a caso e davanti in nero su sfondo bianco c'è scritto: SE CERCHI ROGNA, L'HAI TROVATA!
Massì, almeno non mi danno fastidio: posso scattare per un niente oggi.
Scendo a fare colazione e trovo mamma che sta mettendo la pancetta nel piatto con la spatola nella mano destra e la padella nella sinistra. Mi lancia una rapida occhiata. << Oggi ce le hai girate? >> mi prende in giro.
<< Si nota? >> le chiedo ironico gonfiando il petto per farle leggere meglio la scritta.
<< Decisamente >> mi sorride.
Mangio velocemente e, salendo in auto, mi dirigo a scuola. Arrivo in anticipo. Aly e Jazz sono al solito posto, sulle panchine del parco.
<< Cullen! >> mi chiama Jasper scendendo dalla panchina e venendomi incontro.
<< Che fine hai fatto? Dov'è Emmett? >> mi chiede arrabbiato.
<< Amore, se lo aggredisci non avrai niente. Calmati. Allora Edward, dov'è Emmett? >> mi domanda Alice aggrappandosi al braccio di Jazz.
<< Ragazzi, io non posso dirvi niente, sarà lui a dirvelo, anch... >>
<< Edward? >> una vocina stridula mi chiama alle spalle. Quando mi volto vedo una Lauren "vesto firmato da sopra a sotto, senza coordinazione" Malloy che cerca la mia attenzione.
Subito mi volto verso Aly e Jazz, facendo un gesto con le mani sventolandole sotto il cavallo dei pantaloni, come a dire "che palle!", poi mi giro con il migliore dei miei sorrisi finti. << Malloy? Ciao, come va'? >>
<< Ma dai Edward, chiamami Lauren, ci tengo >> cerca di fare la smorfiosa, non riuscendo a colpire il bersaglio.
<< Okay >> le dico soltanto.
<< Posso parlarti in privato, Edward? >> mi domanda titubante.
O.Mio.Dio un'altra dichiarazione no!
Annuisco e basta. Tanto è un'ennesima perdita di tempo, che sia veloce così passa la paura.
Lauren mi porta ai margini della boscaglia, mi appoggio all'albero aspettando, tanto so già la tiritera.
<< Vedi Edward... >> comincia imbarazzata << ...non ti nascondo che mi piaci tanto, fisicamente intendo, ma il tuo carattere mi ha fatto innamorare di te >> bè, almeno mi ha elogiato, tanto la risposta è sempre quella. << ecco mi chiedevo se tu provavi qualcosa per me? >> finendo la frase, fa un errore madornale: cerca di toccarmi allungando una mano. Quest'ultima non arriva al mio petto, perché una mano fulminea gliela blocca.
<< Mi dispiace, stai mettendo le mani su qualcosa di mio >> le dice Bella al mio fianco. Lauren la scannerizza, e io senza accorgermene faccio lo stesso. Il vestito è diverso: celeste pallido, con le bredelline larghe e dei sandali bianchi alla schiava sotto.
<< E tu chi saresti? >> le domanda.
<< Il tuo peggior incubo >> le sibila contro. E già mi immagino la testa di Lauren volare via.
Abbraccio Bella da dietro cingendole la vita. Nel momento in cui sente il mio contatto dietro la schiena, lascia il braccio di Lauren e si abbandona chiudendo gli occhi e inspirando forte: il mio odore le piace proprio.
<< Lei è Bella, Lauren. È la mia ragazza, scusala è molto gelosa >> la informo con un sorriso.
Lei non dice altro continuando a guardarci annuisce e va via.
<< Non puoi ammazzare tutti, te ne rendi conto? >> la rimprovero non lasciando la posizione. Anzi le do un bacio sul collo.
<< Mmm ... tu sei mio! >> mugugna senza aprire gli occhi.
<< Mi sta bene, ma hai già fatto del male ad Emmett. Okay, ora sembra più contento di prima, ma non puoi fare così con tutti >> continuo a rimproverarla, ma le mie labbra continuano il loro percorso sul suo collo salendo fin dietro l'orecchio.
<< Mmm .. .non hai idea dell'effetto che mi fai >> continua a mugugnare.
<< Lo stesso che mi fai tu >> a quel punto si gira e mi bacia con irruenza. Quando, come ieri, cerco di approfondire ... si stacca di nuovo.
<< Emmett andrà stanotte dai tuoi amici. Io devo andare >> mi dice con la mascella contratta e gli occhi neri, ma stavolta la fermo.
<< Lasciami Edward, non voglio morderti >> mi informa, subito le lascio il polso vedendola sparire nella boscaglia.
Bella, che effetto che mi fai!

__________

@ bigia... Ciao è un piacere conoscerti! Meglio tardi che mai! Io mi chiamo Davide e ti do il benvenuto nel mio mondo di follia...al prossimo capitolo...

@ Lauuh... Ciao...praticamente ti piace la storia no? ^_^ Volevo fare una cosa diversa, e visto che loro in realtà non sono una
famiglia ma persone di epoche diverse accumunate dallo stesso destino facciamo cominciare la storia al contrario...tipo...bella è sempre umana...lei è la prima ad essere vampirà...emmett è stato l'ultimo ad essere trasformato...ora è il primo...capito? Bè poi vedi che altro ho in mente! Alla prossima...

@ edif... Ciao carissima...è un piacere vedere il tuo nome tra i commenti, sai la tua storia è stata la prima che ho letto in questo sito, e l'ho seguita fino alla fine, ora hai cominciato un continuo e sto seguendo anche quella. Grazie per i complimenti, visto Emmett è
tornato...diverso ma è tornato...ora vediamo a chi tocca ^_- alla prossima!

@ Dan... Ciao Bellissima! Ma che morti di infarto!! Anzi dammi il tuo numero che mio cugino ti vuole conoscere assolutamente! E gli occhietti dulzi ( come li chiami tu ) con me non attaccano, io conquisto, non mi faccio conquistare! ^_-
Tranquilla è una ossessione di tutte le mamme...la mia aveva l'abitudine di entrare in camera alzare la tapparella e cominciare a chiamarmi..."Davide sono le 6"..."Davide, il latte, sono le 6.20"..."Davide se non ti alzi tra 5 minuti, ti tolgo il materasso da
sotto il culo" e lo faceva! Quindi tranquilla ci siamo passati tutti! Allora se ti devo essere sincero non lo so...per il momento sono
così...poi vediamo cosa faccio! Alla prossima un bacio!

@ Shona... Ciao...ebbene si il nostro Emmy è la prima vittima della nostra Bella! Prima, s'intende che non sarà l'unica!
Comunque, le cose non andranno nel migliore dei modi, aspe, non ti devo anticipare niente altrimenti ti rovino il seguito...un bacio!
Alla prossima...

@ stezietta w... Si ne ho tante, ma è una passione, ogni volta che vado da qualche parte ne compro una... Bè come vedi Emmett è tornato, un pò diverso ma è tornato...chissà cosa combina ora con Rosalie!? A si, io lo so! Alla prossima!

@ Ed4e... Ciao...bè Bella non l'ha ammazzato visto? Ma doveva portarlo via, non poteva farlo trasformare li davanti alla scuola, a rischio e pericolo di Edward no? Sembra che tu sei riuscita a capire il perché si è comportata così, altre me lo hanno proprio chiesto il motivo, credevo si capisse...qui si capisce di sicuro non credi? Bè Emmett con Rose non ha ancora finito...poi vedi che combina...alla prossima...

@ pinkgirl... Ciao...ti ringrazio, continua a seguirmi... Alla prossima!

@ vigife...
Ciao...e lo so che doveva rapire lui...ma poi la storia finiva...e io
che facevo!? ^_^ alla prossima!

@ Bchan... Ciao...non c'è stato bisogno! Lo scimmione è tornato all'ovile...visto? Chissà che combina adesso? Più che altro come dirà ad Aly e Jazz la verità? Bè lo scopriremo solo vivendo...mmm...non mi suona nuova sta frase! A te? Alla prossima...

@ Mieme... Ciao! Si ho cercato di farli come ragazzi normali e in più il loro carattere originale...certo Edward non so fino a che punto rispecchia quello originale, visto che più o meno sono io, ma vabbè sono dettagli!
Allora, il perché Bella attacca Emmett l'ho fatto spiegare a lui, visto che doveva dargli la colpa per qualcosa! Come vedi Bella è molto
protettiva nei confronti di Edward...non so se hai presente una frase del film, non ricordo se c'è anche nel libro..."io mi sento molto
protettivo verso di te", bè visto che è Bella ora la vampira i giochi sono inversi no? Si le magliette sono le mie! Mi picciono un sacco, quella in questo capitolo è stata una delle prime! Bè ora ti saluto...un bacio alla prossima...

@ Xx_scrittrice88_xX... Ciao...sono contento che mi commenti, sono sempre appaganti i commenti, negativi o positivi, poi sapendo che l'altra l'hai seguita in silenzio mi fa piacere avere un tuo commento!
Allora...da dove comincio...? Come vedi ho spiegato...o meglio ha spiegato perché Bella l'ha fatto, e ha spiegato che è ancora "vivo"
grazie a lui! Ora però se continui a leggere vedremo anche come si comporta con gli altri...l'avevo notato che non sei tanto
normale...^_^ scherzo! Un bacio alla prossima! Non essere in ansia...sai quanti spariranno? Morirai prima dell'ultimo capitolo...me
lo sento! Alla prossima!

@ ross_ana... Ciao Roxy! Sono contento di essere tra i tuoi autori preferiti. Lusingato più che contento...no bugia sto uscendo di testa perché ogni tanto vado a vedere quella pagina e il numero aumenta e io gongolo come uno scemo...ma lascia perdere, sono scemo di natura! ^_- E si anche lui è un vampiro...ma non sarà Bella a fare una strage...vedrai...! Alla prossima!

@ Bellissima cullen... Ciao Azzurra! Lui non lo ha scoperto, come hai (credo) notato nel secondo lui ha paura di lei, cioè si rende conto che comunque è una creatura pericolosa, per quello quando si voleva avvicinare a lei prima di andare in palestra, ad un cenno di lei lui si è fermato! In questo capitolo ha fatto una ricerca, strana ricerca, che gli ha fatto capire cosa fosse lei, o meglio loro in realtà. Quindi tranquilla, non ti sei persa niente, ho fatto un piccolo giro di spiegazioni in questo, visto?
Hahahahahahahaha...già nessuno si è mai permesso di fargli del male, ma io sono matto! Lo sai! Comunque mi serviva che fosse lui il primo...capirai il perché! Sei stata magnanima con questa recensione, ho avuto la possibilità di risponderti, come si deve...o no? Spero di si! Qualunque delucidazione...sai dove puoi trovarmi...sempre se ogni tanto ti facessi viva...un bacio...alla prossima!

@ Lisa76... Ciao Lisa! Visto Emmett sta bene...bè si, non è proprio vivo ma almeno non è sparito dalla circolazione, mi serviva che diventasse lui per primo un vampiro per far avvicinare Edward al suo mondo...bè oh! Ti sto dicendo troppo...piaciuta la maglia? Bè non è scritta in italiano quella originale, ma in spagnolo, solo che non avreste capito il significato se mettevo la scritta originale...un bacio! Alla prossima!

@ Fracullen... Ciao Fra! Non te l'ho fatto morire visto? E tornato più figo di prima...o no? Devi vedere cosa combina con Rosalie adesso? Bè se continui a leggere lo scopri da te...alla prossima...

@ Hale1843... Ciao...tranquilla, il nostro Emmett combina più casini in questo stato che da umano, poi vedrai perché...io non ci capisco niente di macchine, ma la passione di Rosalie è quella e mi dovevo informare su una macchina e quella che mi ha colpito di più nello showroom è stata quella, ma non mi chiedere quale mi piace di più perché a malapena conosco la mia...si sono un ragazzo strano -_-" Alla prossima...

@ Goten... Ciao Stefanuccia...come te la passi? Ancora esaurita per la sfilata? Dai che stai facendo un ottimo lavoro! Dici che Edward mi somiglia? Ma dai? Davvero? Ma secondo te quanta fantasia possiedo? Non tanta...-_-" se devo sviluppare dei pensieri sono sempre i miei alla fine, per quello fare il pov di Bella mi è difficile...ma vabbè tu lo sai benissimo chi mi aiuta con l'altra...
Bè questo capitolo lo hai già letto, ma dimmi la verità...che ne pensi? Un bacione grosso grosso! Alla prossima!

@ Barbyemarco... Ciao Barby! Allora...molte domande che ti sei posta hanno trovato risposta direttamente sul capitolo, no? Poi...metti in moto il cervello e fallo funzionare, hai una fantasia grandiosa, quindi sfruttala...aspetto la fine di Sette anime...quindi fatti da fare, e se io riesco a scrivere con quei due neuroni che mi ritrovo...tu puoi fare anche un libro...ok? Un bacio! Alla prossima...

@ Rebecca73... Ciao Rebecca! Ascolta, io non so cosa ho detto di male, ma non mi sono offeso quando hai parlato di maschio frustrato, figurati...stavo parlando per altri non per me stesso...vedi, non sono l'unico ragazzo che legge queste storie, ma gli altri non hanno le palle (scusa il termine) di scrivere o recensire, loro sono frustrati, forse mi sono espresso male, non so davvero, ti chiedo scusa, e se vorrai recensire ancora sarò ben lieto di leggere cosa pensi della mia storia.
A proposito...ti piace questa maglietta? È stata una delle prime che ho comprato! Un bacio! Alla prossima...

@ ILoveSmile_17... Ciao...dai consolati non sei l'unica che non ha capito una mazza...molte non l'hanno capito, ma in questo capitolo Emmett lo ha spiegato anche ad Edward così anche lui ha capito qualcosa no? Dai come hai visto, io sono stato l'unico pazzo che ha fatto quasi crepare Emmett, a parer mio merito una medaglia! ^_^ Alla prossima...

@ Zsusy93... Ciao Susy! Come hai capito, e come ha spiegato Emmett, la nostra Bellina è molto protettiva nei confronti di Edward, quindi immagina che casino succederà! Vabbè perché anticipare...poi ti rovino il finale...alla prossima.:)

@ Uchiha_chan... Ciao Rossy! Dici una EmmyxBella? Mmm...mi scombina un attimo la storia, ma si può fare...come non so ma ci provo...ma solo un momento di defajance...non ti aspettare molto, stavolata l'ha stuzzicata, vediamo la prossima...i lupi ci saranno, ma non ti posso dire niente, sai parche? Perché non ne ho idea...^_^ si lo so sono scemo...ma che ci vuoi fare...alla prossima...

@ Nefertity85... Hahahahahahahahahahaha...scusami se rido prima di salutarti ma tutte mi fanno questa constatazione, quindi non ti dare della pervertita, poi abbiamo la stessa età quindi... Bè lasciando perdere...non te l'ho ucciso Emmett visto? Ora staremo a vedere che combina...un bacio alla prossima...

@ vale_cullen1992... Tesoro mio! Ma tu lo sai che io ti adoro, non è in fondo ma in superficie... Comunque tu sei pazza e lo sai! Non ti salvi...un giorno ti devo venire a trovare solo per diagnosticarti la follia permanente...ah a proposito di follie...quando aggiorni?
Visto Emmett è ancora vivo...che ne dici di ritirare le tue truppe di sicari così posso uscire di casa? ^_- un bacio alla prossima...

@ vale_cullen1992... Grazie ^_-

@ shinalia... Ciao Manu! Bè che è successo? Bella aveva sete? Ehm...no. Bella era incazzata? Si, decisamente.
Perché? Lo hai scoperto in questo capitolo. Cosa succede adesso? Bè succede che...si si ti piacerebbe...^_^ Dopo questo ti volevo chiedere che cosa hai fatto con mission? Non l'ho mica capito! Lo stai riscrivendo come Ti amo & ti odio? Fammi sapere...alla prossima!

@ luisina... Ma sorellina non mi puoi picchiare...come faresti senza di me dopo? Comunque mi serviva che Emmett fosse così, poi vedrai il perché...un bacione alla prossima!

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Capitolo 5
*** Ai confini della realtà ***


PICCOLO ANGOLO DELLA BETA LUISINA
PERDONATE IL RITARDO, COME SEMPRE COLPA MIA ... MA DADO NON VUOLE ALTRE BETA ALL'INFUORI DI ME AHAHAHAHA (THANK YOU, MY SWEETHEART *_* I'M HONOURED). MI SONO SVEGLIATA ALLE 6 APPOSITAMENTE PER CORREGGERGLIELO, ED ORA TORNO A STUDIARE I MIEI DUE LIBRI DI DRAMMATURGIA XD (CE LA FARò ENTRO STASERA A FINIRLI??? HMM ... NON SO, VEDREMO!)
PARLANDO DI COSE SERIE: PRONTI PER UN CAPITOLO DA INFARTO???
SICURE SICURE?
BENE, ALLORA BUONA LETTURA ^^
P.S. RISPOSTE A RECENSIONI A FINE CAPITOLO!

La giornata scorre lenta, e il pensiero di Bella che mi accompagna la fa sembrare anche più lunga.
L'ora di Spagnolo che di solito condivido con Emmett, ora la faccio da solo.
<< Señor Cullen! Donde está su amigo? >> mi domanda la professoressa. Una donna sulla quarantina insignificante, nonostante provenga da un paese "passionale" come la Spagna; la corporatura è normale, e quei teuiller che si ostina a mettere non le stanno neanche bene; i capelli sempre raccolti con uno chignon alto; e quegli occhialetti fuori moda non le stanno neanche bene.
Una quarantenne vestita da nonna: incredibile!
<< Me perdona profesora, ma jo no sé! >> le rispondo in lingua, così è più contenta.
<< Moi bien señor Cullen, diga a su amigo que la proximera vez tengo poner un quesíto >> mi dice guardando il registro.  Sicuramente le manca un voto, non sa che quel voto non potrà mai averlo. Guardo il suo banco alla mia sinistra, quello accanto alla finestra.
Che starai facendo ora? Starai giocando con un orso come mi hai detto ieri?
Speriamo non stai diss ...
Appena vedo una testa al di là della finestra, mi prende un colpo; caccio un urletto tipo femminuccia.
<< Señor Cullen? Que pasó? >> mi domanda spaventata la professoressa.
Mi giro di scatto nella sua direzione, poi guardo la classe prima di abbassare la testa sul banco mettendomi un braccio sulla testa, come se bastasse a nascondermi, vergognandomi come un cane. << Perdona...jo...nada >> Devo sicuramente essere ridicolo, ma sopratutto rosso aragosta. Addirittura c'è chi ridacchia dietro di me.
Quando passano alcuni minuti con la testa ancora coperta dal braccio, mi volto per vedere se qualcuno ancora mi guarda, ma tutti sono impegnati in una traduzione sul libro di testo. Guardo la professoressa e anche lei sta trascrivendo qualcosa dal registro alla sua agenda nera, gliela devo fregare un giorno di questi. Alzo la testa e guardo fuori in cerca di Emmett, perché era la sua la testa di poco prima: sta ancora rotolando sull'erba trattenendosi la pancia per le troppe risa.
<< Stronzo... >> sibilo guardandolo.
Lui si ferma, come se mi avesse sentito, mi guarda e riprende a ridere indicandomi.
<< Ma smettila coglione, è colpa tua >> continuo a sibilare tra i denti, cercando di non farmi sentire dagli altri, ma sono sicuro che lui riesca a sentirmi. Si mette a sedere e si ricompone prima di alzarsi, io continuo ad alternare lo sguardo da lui alla classe, se lo vedono gli prende un colpo a tutti. Quando è in piedi mi fa segno con la mano di uscire.
<< Un attimo >> continuo a sibilare.
<< Professoressa, puedo asir por favor? >> domando all'insegnante, sono già il piedi pronto per uscire.
<< Aves terminado la traduzión? >> mi domanda scettica.
Merda, non ho tirato fuori neanche il libro!
Mi volto, vedo la pagina da Ben che mi sta dietro. Apro alla pagina, strappo il foglio dal quaderno e comincio la traduzione, nel giro di dieci minuti la finisco e mi alzo per consegnarla.
<< A ora puedo asir? >> ho il massimo dei voti nella tua materia, perché devi rompere sempre le palle?
Lei dà una rapida lettura, e con un sorrisino mi guarda, ma sopra gli occhiali. << Eso non eres la conversatíon número nueve eres la dies, señor Cullen >> mi fa notare la vipera, con un evidente sorrisino di scherno.
<< Non eres mejor, magnána aves meno da traduzer >> le rispondo, sperando che accetti la battuta e mi lasci uscire.
Rimane con quel sorriso stampato in faccia, poi scuote la testa. << Bueno, puede asir! >> mi dice alla fine.
<< Grazie >> faccio due passi per raggiungere la porta.
<< In lingua señor Cullen >> mi rimprovera priva che riesca a mettere la mano sulla maniglia della porta.
Mi giro completamente giusto per farle leggere la maglietta, SE CERCHI ROGNA L'HAI TROVATA.
<< Gratias >> le ringhio quasi, prima di aprire la porta e uscire dall'aula.
Corro per i corridoi, fuori dall edificio.
Appena varco la soglia... << BOO!! >> Un urlo in pieno orecchio mi fa saltare di un metro, minimo.
<< Vaffanculo Emmett! Io ti ammazzo prima a poi >> faccio per andargli incontro con fare minaccioso, dimenticandomi completamente di cosa lui sia diventato in realtà.
Lui indietreggia, con la mascella contratta.<< Edward ...fermati >> mi sibila con voce assassina.
Io mi blocco all'istante guardandolo spaventato. I suoi occhi sono neri, brutto segno.
<< Scusa, a volte tendo a dimenticarlo >> metto un pò di distanza, evitando così di essere dissanguato dal mio migliore amico.
<< Non scusarti Edward, non sei tu che potresti ammazzare me per davvero >> mi fa notare con un sorriso amaro, e il silenzio aleggia per un pò, finché non mi viene in mente una cosa.
<< Che ci fai qui? Se ti vede qualcuno? >> gli domando, guardandomi intorno.
<< Volevo vedere >> dice con un'alzata di spalle.
<< Cosa? >>
<< La scuola, i professori., Aly e Jazz ...Rosalie >> l'ultima la dice quasi sussurrando. << Ti rendi conto di quello che hai solo quando lo perdi >> continua abbassando lo sguardo.
<< Dai pensa positivo, cazzeggio a go go >> sorrido per cercare di sdrammatizzare, ma lui non è della stessa opinione.
<< Già ... >> e resta serio.
<< Dai vieni! >> gli faccio segno con la mano, iniziando a camminare prima all'indietro per vedere se mi segue, poi dandogli le spalle.
<< Dove? >> mi affianca, con le mani nella tasche.
<< La vuoi vedere? >> gli domando.
<< Chi? >> continua a non capire, e la cosa mi fa ridere.
<< La figa da paura: Rosalie >> gli dico dandogli una gomitata piano. Cazzo, non l'avessi mai fatto. Mi fermo tenendomi il gomito. << Ma di che cosa sei fatto? Sembra di aver dato una gomitata al muro! >> mi lamento massaggiandomi la parte lesa.
<< Bella dice che abbiamo la stessa consistenza del marmo >> mi dice come se fosse ovvio.
<< Dirmelo prima, no? >> lo rimprovero quasi, poi continuo a camminare con lui al mio fianco.
Svoltiamo l'edificio e ci troviamo nel campo da Football, rimaniamo nascosti dietro l'angolo dell'edificio per guardare meglio.
<< È una cheerleader? >> mi domanda guardando Rosalie mentre esegue dei passi insieme alle compagne.
Uno squadrone di almeno venti ragazze capitanate da una che mostra loro i movimenti, o meglio impartisce i passi che devono eseguire. A ritmo di musica continuano a muoversi con le loro divise, gialle e arancioni.
<< E che ti aspettavi? Ma l'hai vista com'è? >> gli rispondo con ovvietà.
In quel momento però le si avvicina il capitano della squadra Mike - ho un cervello quanto una noce - Newton. Con addosso la divisa da football, anch'essa gialla e arancione. Sulla maglia il numero undici in bianco, spalle imbottite, e pantaloni aderenti bianchi sotto ... ma che ci trovano le ragazze in lui?
Sento un ringhio provenire da Emmett.
<< Ehi, calmati! Dai andiamo! >> gli dico ritornando sulla strada. Si sta agitando, e da quello che ho capito non è una gran cosa per un vampiro.
Mi afferra un braccio, e quasi mi fa male. << Resta qui! >> mi sibila minaccioso.
Appunto che vi dicevo, non è per niente una gran cosa.
<< O-o-okay, ma calmati >> mi sa che mi sono cagato sotto.
Restiamo a guardare e li vediamo chicchierare, ogni tanto sento la mascella di Emmett che scatta. Quando poi Mike allunga una mano per sfiorarle la faccia,  vedo Emmett scattare, ma non fa in tempo perché viene atterrato.
Bella, praticamente in piedi sulla sua schiena, lo tiene giù. Quando il vestito che indossa ritorna luogo il suo corpo, solleva lo sguardo arrivando con il viso a due centimetri dal mio. Immobile nella stessa posizione di quattro secondi prima, perché sono convinto che sia successo tutto in quattro secondi.
<< Ciao ... >> mi sussurra.
<< Ciao ... >> il mio è un sussurro strozzato.
Mi perdo nei suoi occhi per un tempo infinito, rossi di un rosso che dovrebbe mettere paura, ma in realtà mi incanta. Poi come un sogno che si dissolve vengo riportato alla realtà da un cretino...
<< Quando avete finito avvisate >> Emmett ancora sotto i piedi di Bella si tiene la testa con un braccio, mentre picchietta sul terreno con l'altra mano, una scena  da fumetto in pratica.
<< Cosa volevi fare, idiota? >> lo rimprovera Bella scendendo dalla sua schiena, facendolo alzare.
<< Niente, mi dava fastidio, tutto qui >> dice in sua difesa, sbattendosi la ghiaia giù dalla roba.
Bella gli si avvicina minacciosa: sembrano Davide contro il gigante Golia.
<< Non puoi attaccare in questa maniera, avresti dovuto uccidere tutti gli altri per uno solo. Te ne rendi conto >> lo rimprovera con fare minaccioso.
Lui sorride e le passa una mano tra i capelli. << Adoro quando ti arrabbi >> le dice fermando la mano dietro la sua nuca e attirandola a sé. Il respiro mi si ferma: non vorrà baciarla?! Bella con un ghigno lo spinge via, e lui si allontana di pochi passi, poi scoppia a ridere.
<< Lo sai che non mi piace quando fai così!! >> gli ringhia contro, e io riprendo a respirare. Non so cosa avrei potuto fare se l'avesse baciata.
<< Tu non dovresti essere a lezione? >> mi ricorda Bella appena prima di sentire la campanella.
<< Merda! >> faccio per scappare nell'edificio, poi mi fermo e le vado incontro. Mi fermo pochi centimetri prima e le sfioro le labbra con le mie.
<< Ragazzi prendetevi una stanza >> ci prende in giro Emmett alzando gli occhi al cielo prima di voltarsi, e cominciando a camminare verso la boscaglia con le mani intrecciate sulla testa.
<< A dopo >> le sussurro dandole un altro piccolo bacio, poi scappo dentro l'edificio.

***

In mensa mi siedo al solito tavolo con Aly e Jazz, ma si aggiunge anche Rosalie. Sicuramente di ritorno dagli allenamenti, perché ha ancora la divisa.
<< Allora Alice, sai niente di Emmett? >> domanda Rosalie con tono preoccupato.
<< No, Rose, mi dispiace >> le risponde lanciandomi un'occhiata truce.
<< Sta dallo zio, è stata una partenza improvvisa, voluta dalla madre >> spiego ai presenti. Tanto Aly e Jazz stasera sapranno la verità. Rosalie ... sarà Emmett a decidere se dirglielo o meno.
Il pranzo continua tranquillo. L'argomento Emmett  non viene più ripreso. E le due ore consecutive sono passate abbastanza in fretta. All'uscita di scuola, salgo in macchina salutando Aly, Jazz e Rosalie, dopodiché e mi avvio verso casa.
Il cellulare mi squilla nei pantaloni, lo tiro fuori agganciandolo all'altoparlante dell'auto.
<< Pronto? >> rispondo.
<< Edward, stai tornando? >> mi domanda mio padre.
<< Sto a pochi metri, perché? >>
<< Potresti andare giù a La Push? Ti ricordi dove vive Billy Black? >> mi domanda. La Push? Billy Black? Sì, credo di ricordarlo.
<< Il signore sulla sedia a rotelle, giusto? >> gli chiedo ricordando il particolare.
<< Si, lui. Dovresti andare a casa sua a prendere delle lastre, ti dispiace? >>
Ma che cavolo chiedi se mi dispiace? << Se ti dico di si, ci devo andare comunque? >>
<< Dai Edward! Non ti costa niente, dieci minuti della tua vita >> mi dice con tono rassegnato.
<< Si, si, vabbè, mi devi dieci minuti di vita! >> chiudo la comunicazione, non gli ho dato il tempo di ribattere, si sarà arrabbiato? Boh! Chi se ne...
Percorro la strada che porta a La Push cercando di ricordare dove si trova la casa di Billy Black. Ad un tratto però vedo Bella tra la boscaglia venirmi dietro, ma come cavolo fa a correre così veloce? Dev'essere una figata essere un vampiro.
Poi ad un certo punto si ferma e, camminando, esce dalla boscaglia mettendosi in mezzo alla strada. Tutto questo lo vedo dallo specchietto retrovisore.
Inchiodo e scendo veloce dalla macchina, non capendo il motivo di quel gesto. Pensavo mi avrebbe inseguito fino a La Push.
<< Bella? >> la chiamo, avviandomi verso di lei a piedi.
Lei rimane in quel punto non muovendosi.
<< Che succede? Perché resti li? >> l'ho quasi raggiunta, quando un ringhio spaventoso dal bosco si erge prima di trovarmi ... un lupo?! O un orso? No no, è un lupo. E' gigantesco, ma è un lupo.
Davanti a me ringhia contro Bella, che resta impassibile, e mi dà le spalle, come a volermi difendere.
<< E questo ora che cosa è? >> la mia voce trema, una cosa del genere è troppo anche per me.
<< Lui, Edward, è un licantropo, e crede che io ti voglia attaccare. E' un difensore del genere umano, nonché mio nemico naturale >> mi spiega non battendo ciglio davanti al gigantesco lupo, ma non perdendolo di vista. << A dopo Edward >> solleva lo sguardo su di me prima di tornare nella boscaglia.
Rimango impietrito, ho un lupo davanti che continua a non abbandonare la posizione. Dopo un pò i suoi muscoli si rilassano visibilmente, e comincia a rimpicciolirsi, fino a tornare in forma umano. Prima di voltarsi verso di me si mette un paio di Jeans che aveva attaccati alla gamba.
<< Tu hai rischiato grosso >> mi ammonisce con un dito il ragazzone. Alto, scuro di carnaggione, ha i lineamenti di un indigeno, si vede lontano un miglio.
Io continuo a fissarlo impietrito, credo di non avere ancora sbattuto le palpebre. << Che...che...che cosa sei? >> Okay, oggi è la giornata più brutta e strana della mia vita.
<< Te l'ha spiegato la brunetta, succhiasangue >> mi dice indicando alle sue spalle con un gesto della testa. Sicuramente si riferisce a Bella.
<< Ma dove sono finito? Ai confini della realtà? Vampiri, licantropi ...  ora mi dite che esistono anche le fate e stiamo a cavallo!>> La mia più che una constatazione è uno sfogo, sono spaventato a morte.
<< Sali in macchina e vai dove dovevi andare. Io ti controllo, finché sei nel mio territorio, sei al sicuro >> mi dice indicandomi la macchina con un sorriso a trentaquattro denti.
<< Devo andare da Billy Black >> lo informo stizzito, dandogli le spalle e dirigendomi all'auto.
<< Ah okay, mi dai un passaggio? Dovevo giusto tornare a casa. Ah! Piacere, io sono Jacob Black >> mi allunga una mano, io la guardo, e poi guardo lui che continua a vendermi la mano.
<< Tu...tu...tu sei suo figlio? Qui...quindi anche lui è come te? Cioè, io devo andare nella tana del lupo? Oh per la miseria no! Io me ne torno a casa! >> affretto il passo per entrare in macchina. Al diavolo papà e i cazzi suoi, io non ci vado manco morto da Billy Black. Poi mi mordono e invece di rischiare di diventare un vampiro, divento un lupo. Sai che spasso! No no! Preferisco rimanere normale.
Salgo in macchina, appena chiudo il mio sportello si chiude anche l'altro, mi volto vedendo Jacob nella mia macchina.
<< Scendi >> gli intimo.
<< Dai, devi andare a casa mia, tanto vale! Mi dai un passaggio, no? >> mi dice indicando la strada davanti a sé, oltre il parabrezza.
<< Io? A casa tua? Neanche se mi pagano! Me ne torno a casa mia, non ci vengo da un altro lupo. Voi mi fate la festa altro che! Fuori dai! >> mi allungo e apro il suo sportello per farlo scendere.
<< Edward? Giusto? È inutile avere paura proprio di noi, è di loro che devi avere paura >> mi dice richiudendo lo sportello. << ora vai! Dai che ho fame! >>
Sgrano gli occhi, non ci credo, si mette a dare pure ordini?
Indignato e stizzito metto in moto lo stesso, direzione La Push.

****

A La Push, non ci sono rimasto molto.
Ho preso le lastre che dovevo portare a papà, e sono tornato a casa che ormai era buio. Troppo stressante questa giornata, sono salito in camera mia senza cenare con enorme disappunto di mia madre, ma non ce la facevo più, sono sfinito.
Così mi sono buttato sul letto vestito e tutto.
Mi sono svegliato alle prime luci dell'alba. Avendo dormito più di dieci ore, non mi è servita la sveglia per alzarmi.
Mi sono infilato in doccia che erano le 6.30, ne sono uscito esattamente ventun minuti dopo lindo e pinto per affrontare un'altra giornata ai confini della realtà. Si, perché sono convinto di essere finito in un film, o in uno di quei libri matti, o peggio ancora sto sognando e prima o poi mi sveglio, con la speranza di non essere morto per allora.
Mi metto una maglietta con la faccia di Joe Rivetto, e sopra una felpa nera, dietro c'è scritto: TUTTO MERITO DI MADRE NATURA. Una freccia rossa, dello stesso colore della scritta, indica il mio fondo schiena che, modestia a parte, non è niente male.
Jeans scuri e nike ai piedi e sono pronto.
Uscendo dalla stanza c'è uno specchio sul muro delle scale. Mi specchio un attimo, mi sistemo il cappuccio e cerco di dare una forma ai capelli, inutile. Appena scendo, vedo mio padre indaffarato con le sue cose, la valigetta nera e delle scartoffie.
<< Buon giorno >> saluto, non capendo tutta questa attività.
<< Oh Edward, ti devo dire una cosa >> okay, il suo tono allarmato non lascia presagire nulla di buono.
<< Che cosa è successo? >>
<< Siediti figliuolo. >> mi dice, poggiandomi una mano sulla spalla e indicandomi lo sgabello.
<< Papà, parla cazzo, che c'è? >> mi levo la sua mano dalla spalla, mi dà fastidio quando mi tratta come un bambino.
<< Edward, hanno trovato il corpo mutilato e dissanguato di una tua compagna di scuola >> mi dice con tono dispiaciuto, come ad annunciare la morte di una persona cara. Il mio pensiero va subito ad Aly, visto il tono che ha usato.
<< Chi? >> la voce mi si strozza in gola.
<< Lauren Mallory. L'hanno trovata stamattina, dissanguata e con gli arti spezzati. L'hanno massacrata, Edward >> mi dice quasi con le lacrime agli occhi mia madre.
Guardo lei, guardo mio padre, e collego tutto: Bella, maledizione!
Corro al box per prendere la macchina, con i miei che mi chiamano allarmati, li ignoro.
Mi fermo a metà strada, ed entro nella boscaglia.
<< BELLA!! >> urlo con tutto il fiato che ho in corpo. << BELLA, DOVE SEI!? >> continuo a chiamarla.
<< Edward? Che c'è? >> sbuca da dietro un albero con il viso d'angelo che si ritrova.
<< Lauren, sei stata tu? >> le domando con ira. Non è possibile che l'abbia ammazzata e torturata.
<< A fare che? Non so di che parli? >> mi dice con innocenza. Non le credo. Ripenso a come guardava Lauren ieri mattina, e come l'ha minacciata, può essere stata solo lei. << Non fare l'innocente Bella, è stata dissanguata. E gli arti staccati dal corpo, come se non bastava succhiarle il sangue, vero? >> continuo ad accusarla e continuo ad alterarmi ad ogni parola.
<< Edward, calmati >> si avvicina cercando di sfiorarmi il viso, ma mi allontano: non voglio essere toccato, non ora.
<< Calmarmi, CALMARMI? >> le urlo in faccia. << Sei stata tu? DIMMELO!! >> le intimo con un dito puntato a pochi centimetri dalla sua spalla.
<< Si, Edward. E' la mia natura, per sopravvivere io, devono morire altri. Lauren è entrata di diritto nella lista nera >> mi dice con un soghigno assassino.
Lista nera? Perché si è avvicinata a me? Ha meritato la morte secondo lei?
<< Non ti voglio più vedere. Basta, ho sopportato abbastanza. Prima Emmett, ora Lauren. Devo veder morire i miei amici per colpa tua? BASTA!! >> sono così arrabbiato che mi sento la testa quasi scoppiare. Mi giro per tornare all'auto quando sento un abbraccio alle spalle ghiacciato.
<< Non puoi lasciarmi, tu sei mio! >> mi sussurra alle spalle. Mi volto prendendola per le spalle, non smuovendola di un millimetro nonostante stia cercando di sbatterla.
<< TUO, MI CONSIDERI UN OGGETTO? Tu non puoi! Non puoi uccidere tutti! Se io non posso lasciarti? Allora uccidìmi! >> le dico allargando le braccia, come ad offrirmi << E ricorda che mi devi uccidere, perché se divento anch'io un vampiro, sarò io ad uccidere te. >> le ringhio contro quasi e mi scopro il collo offrendoglielo, sono talmente incazzato che non mi rendo conto neanche dei miei gesti.
<< Non ti ucciderò, Edward. Non sopravviverei in un mondo dove tu non ci sei >> mi dice con un sorrisino coprendomi il collo che ho scoperto.
Con violenza mi approprio delle sue labbra cogliendola di sorpresa. In un primo momento risponde al bacio, poi lo approfondisco tenendola stretta. Se lei non vuole, il suo istinto deciderà al posto suo. Infatti mi sbatte contro un albero, e mi sposta la testa come ha fatto durante il nostro primo incontro in quel vicolo, pronta a mordermi.
<< Fallo! >> il mio è un sussurro, ma detto con convinzione. Con la speranza di non morire, ma di rinascere più forte per farle capire che si può essere più umani, nonostante si sia vampiri.
Ma Bella si ferma appena in tempo, con gli occhi neri e la mascella contratta.
<< Addio, Edward >> mi dice poco prima di girarsi e sparire.

________

@ Fairy29...
- Ciao Vale...ma noooooooooooo...mi hai trovato!! Appena in tempo oserei dire, visto che mi sono trovato a scrivere le recensioni non appena hai postato la tua, quindi sei cula che ti sono riuscito a rispondere...le hai anche tu le magliette? Davvero? Io ne ho un casino, e non vedevo l'ora di citarle come vestiti per le storie...poi dimmi cosa c'è scritto nelle tue, come con le figurine, hai presente? Ce l'ho mi manca, ce l'ho ^_-" si ok sto esaurendo...alla prossima, visto che mi hai detto che mi romperai fino alla fine tanto vale sperarci ^_^

@ Eli87... -Ciao Eli sono contento che la mia storia ti piaccia, i caratteri dei protagonisti sono caratteri di persone che conosco, tipo Edward, è il mio, visto che scrivo dal suo punto di vista mi sembrava il più semplice, poi Bella e quello di una mia casa amica folle, ed Emmett...boh! L'ho fatto un pò pagliaccio e basta. Continua a leggere il resto è anche meglio...alla prossima...

@ Xx_scrittrice88_xX... -Ciao...mi dispiace averti deluso, ma non sono proprio uno proprietà dell'altra, anche perché la natura diversa e perversa di Bella per Edward è pesante...bè ha preso Emmett perché nel terzo capitolo ha mandato a cagare Edward e a Bella le ha dato fastidio...lo so è una cretinata, ma era nella trama...dovevo darle una scusa no? Spero non mi ucciderai per questo abbandono...alla prossima...

@ lilyanne89masen... -Ciao lily...sono contento che la mia storia ti piaccia, e non preoccuparti per il ritardo, meglio tardi che mai, hai letto cocktail and drinks? Ti è piaciuta? Quello è il mio battesimo a questo sito, e sono euforico per il successo che ha avuto, non credevo tanto...continua a seguire, non ti pentirai...alla prossima...

@ hale1843...
-Ciao...io sono più strano di te, non è facile trovare un ragazzo che non ci capisce una mazza...^_^ Comunque ci sei andata vicino, non se lo mangia per un soffio...però non finisce bene...continua a seguire, e vediamo che succede...alla prossima...

@ RenEsmee_Carlie_Cullen... -Ciao...si qui Edward, apparte essere più sveglio ha anche le paure normali, ossia ok essere spericolati, ma a tutto c'è un limite, i suoi pensieri in questo capitolo sono più che leciti visto quello che scopre in pochi giorni, io mi sarei chiuso in casa per la paura altro che affrontare tutto ^_^
Diciamo che Bella per il momento è così, come cambia e quando, sinceramente ancora non lo so...ci sto lavorando...alla prossima...colpa di Emmett? Perché no...

@ Ed4e... - Buon salve (non mi dire niente non so quando la pubblico quindi accontentati ^_-) girl, bè mi dispiace deludere le tue aspettative, ma purtroppo le cose cominciano a complicarsi, tutto pece e love sarebbe stata una rottura, concordi? Bè dai forse mi riprendo e la faccio tornare...forse...alla prossima...

@ Bellissima cullen... - Azzurra!! Grandissima, come va'? Bè l'hai capito finalmente l'ho scritto io la coerenza quando sono nato io era finita...^_- Bella, non sembra, è posseduta, dal demonio...^__^ come tutti i vampiri è assetata di sangue, e quello umano fa male al cervello ^_^ Si, l'ho notato, solo che quando spunti tu sto sempre a lavoro...e non posso darti molta retta, perdonami...alla prossima Azzurrina, un bacio...

@ Vale_cullen1992... -Allora esaurita, no bugia, sei una gattina selvatica e basta. Dal 2 che sono sparito ce ne siamo detti di cose, quindi non saprei che risponderti...quindi ti lasciò commentare liberamente il capitolo. Un bacio...alla prossima...

@ vigife... -Ciao...e dai, non mi prendere in giro, sono una frana con i vestiti, cioè apparte le magliette di Edward cosa le faccio mettere a Bella? Non ne ho idea, quel vestito l'ha rubato alla sua ultima vittima, perché lei vive nella foresta, non ha una casa è una nomade. Tu ti chiederai e da che lo dovevi capire...boh...mi è venuto in mente adesso...^_- ok, dai alla prossima...

@ Dan... -Ciao bellissima...ok ho ripreso a chiamarti così ^_-...lascia perdere tanto come auto critica fai cagare, non è possibile che la pensi realmente così...ok tralasciamo... Allora, la nostra Bella è un pò violenta, e qui l'abbiamo notato ^_^ ti somiglia dici? Allora si salvi chi può...^_- L'ho letta...davvero triste, ma molto bella, complimenti...alla prossima...

@ _illusa_92... - ciao Vale!! Come te la passi? E un pò che non ti sento...sono contento di leggere un tuo commento, finalmente sei riuscita a registrarti!! Chi sa di chi è il merito? ^_^ veramente Bella non legge nel pensiero, cosa te l'ha fatto pensare? Davvero sembra che lo faccia?? O.o mah!
Va scalza perché è una nomade, ricordi i tre di twilight? Erano scalzi ^_^ Alla prossima...e fatti viva quando vuoi...

@ serve...
- Ciao...visto? Ti ho accontentata! La cara lauren è andata all'altro mondo nel peggiore dei modi...^_^ sono sadico? Si si...continua a seguirmi...alla prossima...

@ MelCullen...
- ciao Mel...allora, che intendi con descrivere tutto? L'ambiente? Dici? Ci provo con la prossima, sperando di riuscire, non ti preoccupare non mi offendo, cerco sempre di seguire i consigli anche perché credo di essere alle prime armi e i consigli o i rimproveri sono sempre graditi...si migliora sempre...^_^ Alla prossima...

@ zsusy93...
- ciao Susy...dai ci sono magliette che devono arrivare che sono molto meglio...quella del titolo era adatta a tutta la storia...Bella come vedi è una selvaggia, hai visto che ha fatto a quella poverina di Lauren? Se l'è meritato secondo te? ^_^ Alla prossima...

@ Endif...
- ciao Endif ...come ti chiami non lo so -_-" Grazie per i complimenti, mi piace tanto la tua storia e che ti piaccia la mia mi onora...mi sa di avertelo già detto...^_- Ti piace la mia Bella? È una pazza assassina...e credo che cambierà, ma non tanto presto...^_^ Alla prossima...

@ lauuh...
- ciao...allora, con calma, ti rispondo perché è una sfida con il mio cervello, e io devo vincere sempre...^_- allora, mi dispiace deluderti ma questo Edward esiste, e sono io...quindi grazie per i complimenti...certo non sono bianco cadaverico e rosso/bronzo...tutto il contrario...moro di pelle e di capelli...ma sono dettagli...poooooi...Bella come hai notato è una pazza assassina, ma per il momento non cambia...perché deve fare ancora qualche danno...e
ne fa parecchi...poi vedrai... Le magliette? Si, sono mie, e le ho tutte, e ne citerò molte altre perché sono tipo una trentina o poco meno...quindi preparati...^_- alla prossima...e non sbavare sulla tastiera...ciao ^_-

@ Uchiha_chan...
- ciao Rosy, allora per EmmettxBella ci saranno poche citazioni, anche perché come vedi rimango su Edward e la sua storia, non mi spostero con il pov penso che sarà sempre lui. I lupi ci sono e ci saranno non come sopramobili, contenta? Qui abbiamo un piccolo avvicinamento con mister Jacob, quando Bella non ci
sarà Edward conoscerà i lupi...cazzo sto facendo un twilight al contrario...@.@ sono patetico...alla prossima...

@ ILoveSmile_17...
- ciao...hai visto che le ho combinato a Lauren, mi è sempre stata antipatica quella, meglio morta, fa più bella figura che dici? Bè il questo capitolo sono successi un pò di casini, nel prossimo sapremo come hanno reagito aly e jazz alla notizia del povero Emmett, e ci sarà una bella sorpresa...^_- alla prossima...

@ Rebecca73...
- ciao Rebecca, mi dispiaceva che avessi frainteso le mie parole, e sono contento che sei tornata a recensire, mi piace sapere il parere di tutte, per migliorare sopratutto. Senti stringi la mano a tuo figlio da parte mia perché quella maglietta ce l'ho anch'io, ce scritto in un altra maniera un pò più volgare, che ora non sto a citare, ma il concetto è quello...^_- non meravigliarti...quanti anni ha se non sono indiscreto? Ok dai se vuoi fare due chiacchiere contattami...alla prossima ciao...

@ fracullen...
- ciao Fra! Sai questa è stata una delle ultime magliette che ho comprato, quando l'ho vista nel negozio mi sono volto quella che avevo e sono uscito in strada con quella, avevo le scatole girate, ora non ricordo perché, e non ti dico quando sono andato dagli amici mi guardavano e non mi avvicinavano, ha il suo perché quella maglia ^_- bè alla prossima...

@ Nefertiry85...
- ciao...grazie dei complimenti, essere mia amica però è molto difficile, non so perché ma ho un effetto strano sulle persone, e la maggior parte si ritrova a volermi...cioè non so come spiegarlo...proprio l'altro giorno un'amica di una vita ha tentato di baciarmi...io proprio non so che devo fare se farmi prete o meno,
almeno non faccio danni...vabbè scusa, piccolo sfogo. Dicevamo...si lo so non sono molto veloce negli aggiornamenti ma faccio quel che posso, anche perché la mia beta è impegnata e io devo sottostare alle sue regole se voglio il meglio, quindi mi sa che devi avere pazienza...comunque destiny l'ho aggiornata dai un passo avanti...alla prossima...

@ stezietta w...
-Ciao Ste...come vedi Lauren è passata a miglior vita, per le reazioni di Aly e Jazz dovresti aspettare il prossimo, perché racconteranno ad Edward cosa è successo, e ci sarà una bella sorpresa...e no ti dico quale =P sono cattivo lo so...alla prossima...

@ Shinalia...
- Manuela!! Grande...che mi hai combinato ad edward in ti amo & ti odio...me lo hai fatto rincoglionire...hahaha...sei una grande... Hai visto che l'ho fatta fuori? Lauren è morta nel peggior dei modi...sono cattivo? Naaaaaa... Io mission lo aspetto...sono proprio curioso di vedere che hai fatto...alla prossima...

@ lisa76...
- ciao Lisa...bè il rapporto di Bella ed Edward non è come quello di molte storie...non c'è amore, ma ossessione, lei per lui e lui per lei, infatti quando le cose si complicano come in questo caso Edward si comporta come un normale ragazzo di 17 anni, lascia, scappa...ora sta a Bella cambiare se vuole, ma non tanto presto...deve fare qualche danno ancora...^_^ hai visto destiny l'ho aggiornato...alla prossima...

@ Bigia...
- Ciao...il piacere è tutto mio...come vedi il nostro Emmett non si smentisce mai, è facile dargli un carattere, per Bella ed Edward come vedi le cose non vanno tanto, anche perché il mio Edward non si scioglie davanti a lei, c'è attrazione, ossessione, ma non amore, e ora vediamo come si comporta la nostra Bella senza il giocattolo, diventa più agressiva o si calma? Boh chi lo sa...^_- alla prossima...

@ Ross_ana...
- Ciao Roxy...infatti non ti dirò niente, perché altrimenti non mi seguì più...allora resoconto...nel prossimo scopriamo cosa ha detto Emmett ad Aly e Jazz...poi anche che fine fa Bella...dalle notizie di Emmett sempre...bè alla prossima...

@ stellalilly...
- ciao Stella...sono contento e onorato che la mia storia ti piaccia...e se continui a seguirla prometto che non te ne penti...alla prossima...

@ Barbyemarco...
- Ciao Barby...come va? Anche questa l'hai già letta, quindi ti toccherà aspettare un altro pò per qualcosa di nuovo...se riesci a farmi le magliette mi faresti l'uomo più felice della terra, le metto in ogni capitolo...sai che bello? Non so che altro dirti sinceramente...un bacione e grazie per il continuo sostegno...alla prossima...

@ luisina...
- Amore mio...sei l'ultima ma non meno importante anzi, importantissima, perché senza di te non mi posso muovere ^_^ Bè lo sai come la penso, una donna così la vorrei eccome, ma dove la trovo una pazza, stronza e assassina così? Bè una c'è...però è meglio non indagare...no? Un bacione e a dopo...ti voglio bene anch'io...

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Capitolo 6
*** La gatta e il lupo ***


*******ANGOLO DELLA BETA LUISINA********
CIAO FAN DI CULLENBOY ^^
FINALMENTE DADO è TORNATO TRA NOIIIIIII
VI DICO FIN DA ADESSO CHE - CAUSA MIEI IMPEGNI - I SUOI AGGIORNAMENTI NON SARANNO REGOLARI.
BACIONE A TUTTIIIIIIIIIIII/EEEE
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Buona giornata ragazze/i sono tornato dopo un mese senza internet e un operazione al menisco, sono sfigato capitano tutte a me che ti devo dire!
Non rispondo alle recensioni perché è passato proprio tanto tempo e sinceramente non saprei cosa dirvi.
Vi lascio al capitolo, sperando che non sia troppo corto (Barby) ma mi è uscito così...un bacio a tutte...


Sono rimasto qui attaccato al tronco non so da quanto, le gambe sono inchiodate al suolo dal terrore.
L'ho fatto! L'ho sfidata! Io, ho sfidato un vampiro.
Mi devo essere bevuto il cervello. Continuo a guardare il bosco.
Ora, torna e mi uccide!
Una folata di vento fa spostare le fronde e il rumore con lo stato d'animo che mi ritrovo è agghiacciante, il sangue mi si congela nelle
vene e una sensazione di freddo mi si diffonde per tutto il corpo.
E' una sensazione che fa scattare in me la giusta decisione scappare.
Non sono molto lontano dalla macchina, ma la paura che possa ritornare e finirmi dandomi retta, mi fa sembrare il tragitto più lungo. Cado, mi rialzo e cado di nuovo prima di arrivare all'auto. Ci salgo con l'affanno e il cuore a mille, stringo convulsamente il volante per scaricare la tensione. Guardo lo stemma al centro del volante e continuo a ripetermi che sono vivo.
Non l'ha fatto, non mi ha morso. Sono vivo.
"Tum...tum"
Il cuore sembra che si sia fermato. Con una lentezza esasperante mi giro verso il finestrino perché da lì è provenuto il bussare.
Quando incontro il viso di Charlie e papà oltre il vetro, il cuore ricomincia a battere furioso e la testa mi cade sul volante suonando
il clacson. Papà come vede che non alzo la testa e sono in iper ventilazione, apre lo sportello e mi tira fuori.
<< Edward? Edward? Mi senti? Piegati, porta la testa tra le ginocchia. >>Continua a darmi istruzioni e mi spinge come un automa senza carica a fare quello che dice.
<< Ma che gli prende? >>, chiede Charlie in piedi vicino alla mia macchina. Lo sportello è rimasto aperto; lo chiude, sento il rumore
quando lo chiude. Charlie è il capo della polizia di Forks, nonché migliore amico di mio padre.
In quella posizione, con papà che respira con me, riesco a calmarmi.
<< Carlisle? Che ha? >>, domanda di nuovo Charlie, meno preoccupato stavolta.
<< Un attacco di panico, è andato in iper ventilazione >>, gli spiega tirandomi su per il braccio destro. Come prima seguo il suo sforzo e mi alzo.
<< Che cosa è successo, Edward? Abbiamo visto la tua macchina e ci siamo fermati. Non dovevi essere a scuola a quest'ora? >>
La frase, cominciata con preoccupazione da mio padre, è finita come un rimprovero.
Annuisco guardandolo, non riesco a trovare la forza per parlare. Senza dire niente mi volto e allungo una mano per raggiungere la
maniglia dello sportello della mia macchina. Charlie proprio li accanto mi blocca la mano afferrandomi il polso.
<< Dove credi di andare, giovanotto? Non puoi guidare in queste condizioni, saresti un pericolo pubblico >>, mi rimprovera, mi lascia il polso e mi mette una mano sulla spalla, << Ti diamo un passaggio noi >>
Mentre mio padre ci segue con la mia macchina, io sono nella volante con Charlie.
Oramai mi sono calmato, il cuore è tornato ai suoi livelli.
Mi volto verso Charlie, è un uomo sulla quarantina come papà, capelli scuri, occhi castani. La sua pelle non è mai venuta a contatto con il sole, e si ostina a portare quei ridicoli baffi. Una volta gli chiesi perché non si radeva. Rende più professionale, mi rispose.
Ma dopo questi piccoli viaggi mentali una domanda mi nasce spontanea. << Come mai sei andato a prendere papà? >>
Charlie solleva la mano destra dal volante e se la passa tra i capelli, sembra agitato. << Tuo padre ti ha detto niente di quello che è successo alla tua compagna di scuola? >>, mi domanda con voce incerta trattenendo la mano sulla nuca.
<< Oh, si, Lauren... >>, riesco a mormorare ricordando di chi sia la colpa di quell'omicidio.
<< Si, ecco, tuo padre deve darci delle informazioni tecniche per risalire al colpevole >>, mi spiega.
Mi limito ad annuire mentre la macchina viaggia sull'asfalto costeggiando la foresta. Con la fronte sul vetro la contemplo in silenzio, fino a vedere le prime case di Forks. Non abitiamo così lontano dal centro abitato, ma l'andatura di Charlie è proprio lenta.
Lo sento prendere fiato, automaticamente mi volto.
<< Sai, non ho figli, non so immaginare come può essere perderne uno. Ti conosco da quando sei nato e non voglio ti succeda niente. Sta attento, non fermarti più vicino alla foresta da solo. Okay? >>
Charlie parla guardando la strada, e io lo ascolto guardandolo quando si ferma davanti alla scuola mi fissa. << Okay? >>, mi chiede alzando il freno a mano.
<< Si, Charlie, non ti preoccupare. Starò attento >>, gli sorrido e lui ricambia. Mi volto e trovo mio padre aspettare che apre lo sportello. Scendo dalla volante, affiancandolo.
<< Edward? >>
<< Si papà, la ramanzina, me l'ha già fatta Charlie >>, tiro su il cappuccio della felpa e infilo le mani nelle tasche.
<< Okay, allora stai attento. >> Mi porge le chiavi della macchina, le afferro e mi avvio all'ingresso della scuola.
Con il cappuccio e la testa bassa vedo solo i miei piedi che prima uno poi l'altro scompaiono e riappaiono seguendo l'andatura dei miei passi.
Poi ... sbatto la testa da qualche parte, e mi rendo conto che l'ho sbattuta contro una persona.
Alzo lo sguardo.
<< Ciao Jazz! >>, saluto il mio amico che ha la faccia troppo incazzata per ricambiare il saluto mi sa.
Resta a fissarmi senza dire niente, così lo aggiro e continuo a camminare.
<< Ieri sera è venuto Emmett a casa mia >>, mi informa senza guardarmi, però io mi giro a guardare lui e ritorno sui miei passi tornandogli di fronte.
<< Eh? >>, mi guardo intorno, lo acchiappo per un braccio e lo trascino nel bagno più vicino.
<< È venuto? Che ti ha detto? >>, gli domando agitato.
<< Sei uno stronzo, perché non me l'hai detto? >>, si arrabbia puntandomi un dito contro con l'altra mano sulla vita.
<< Ma non fare l'idiota! Che cazzo ti dicevo? >>, lo rimbecco, << "Senti
Jazz, lo sai che Emmett è stato morso da un vampiro ed ora lo è pure lui?" Che cosa avresti pensato? Come minimo mi facevi rinchiudere in manicomio >> Continuo a gesticolare in preda all'agitazione.
<< Mmm ... si, credo tu abbia ragione. >>, dice portando quel dito con cui mi stava indicando sotto le labbra.
<< E allora? >>, lo incalzo.
<< E allora che? >>, mi chiede come se stesse sulle nuvole.
Gli do uno scappellotto. << Ahia!! >>, si lamenta massaggiandosi la parte lesa.
<< Che ti ha detto Emmett? >>, gli chiedo più calmo.
<< Mi ha raccontato quello che gli è successo. Mi ha detto che per sopravvivere sta uccidendo gente, ma per lo più barboni e anziani... >>
<< CHE COSA?? >>, urlo senza accorgermene.
<< Ssshh! Che ti urli! È un vampiro, è normale! >>, mi dice cercando di zittirmi con le mani.
<< Ma sentitelo: lo giustifica pure, sai niente di Lauren? >>, gli domando di nuovo agitato.
<< Si, ma che c'entra con Emmett? >>, mi chiede sorpreso.
<< Con Emmett niente, mentre la ragazza che hai visto l'altro giorno, hai presente? >>, annuisce, << bè, è stata lei a cominciare tutto. Emmett, ora Lauren, solo che Emmett è stato più fortunato, Lauren c'è rimasta >>, gli dico abbassando la voce ad ogni parola insieme allo sguardo.
<< Ah! E ora dov'è...come si chiama? >>
<< Bella, si chiama Bella. Non lo so, stamattina come ho saputo di Lauren, l'ho cercata, abbiamo discusso, e se né andata >>, gli spiego ancora senza incontrare il suo sguardo.
<< Cavolo, che coraggio >>, commenta.
Sorrido. << Coraggio, si certo, quando è andata via mi stavo cagando sotto come tu non hai idea >>, sospiro pesantemente togliendomi il cappuccio dalla testa e voltandomi verso i lavandini che ho alle spalle. Due lavandini con un'unica specchiera sopra.
Alzo lo sguardo e guardo Jazz dallo specchio.
<< Aly lo sa? >>, gli chiedo continuando a guardarlo attraverso lo specchio.
<< Si lo sa, siamo andati da lei dopo. >>
<< Ti ha portato in spalla? >>, gli domando quasi con entusiasmo voltandomi e appoggiando il sedere sull lavandino.
<< Mado, non mi ci far pensare!Mancava poco che vomitassi, ho ringraziato il cielo che Aly vive a pochi isolati. >> Mi dice
coprendosi la faccia con le mani e poi sollevandole per farle scorrere tra i capelli.
Gli scoppio a ridere in faccia. << Che ha detto Aly? >>, gli chiedo continuando a ridere.
<< Sembrava ci stesse aspettando, e quando Emmett gli ha raccontato come è andata lo ha abbracciato. Vabbè, ma la conosci, è pazza! >>, mi racconta come se fosse normale che la sua ragazza abbracci un vampiro.
La campanella della seconda ora suona; ci guardiamo per un secondo prima di incamminarci alla porta del bagno. I corridoi sono pieni, ci avviamo verso gli armadietti come se nulla fosse.
<< Che fine avete fatto? >>, la vocina di Alice ci fa voltare come presi in castagna a combinare qualcosa che non si dovrebbe fare.
Jasper riprende subito il contegno andando incontro alla sua ragazza, e dopo averle baciato la fronte le racconta quello che ci stavamo
dicendo nel bagno, cercando di far sembrare la conversazione il più normale possibile. Si risparmia di nominare vampiri o corse pazze: anche i muri hanno orecchie.
<< Sapete se poi è andato da Rosalie? >>, domando alla fine del racconto ricordandomi che ci voleva andare.
<< Non lo so >>, mi risponde Alice automaticamente.
<< Perché? Non è a scuola? >>, le domanda Jazz, e quando lei scuote la testa per negare, mi assale un attimo il panico.
<< Chiamala!! >>, le ordino immediatamente.
<< Edward, calmati! >>, mi rimprovera.
<< Aly, pensa, Emmett le potrebbe aver fatto del male, chiamala! >>
Okay, sono preoccupato.
Alice prende il telefono, e chiama l'amica, finalmente nei suoi occhi un briciolo di preoccupazione come nei miei e in quelli di Jazz.
Quando risponde lei ricomincia a respirare e noi con lei.
<< Rose, come mai non sei venuta? >>, chiede Aly che rimane in ascolto per pochi minuti prima di fare un sorrisone e saltellare contenta.
<< Dai! Davvero? Poi racconta eh?! Si, si, a dopo >>, chiude la chiamata << No, ragazzi non ci crederete mai! Era con lui! >>, ci dice saltellando tutta contenta.
Io e Jasper ci guardiamo per poco, prima di scuotere la testa rassegnati. Aly vede il lato romantico anche tra un lupo e un gatto.
Solo che in questo caso stiamo parlando di un Leone e un Agnello. Speriamo in bene.
Certo, Emmett non ci ha fatto del male, non vedo perché dovrebbe farlo a lei. Ma non si sa mai!
Le lezioni passano lente e il mio pensiero è sempre rivolto alla foresta: Bella, che starai facendo?
Se n'è andata, mi ha detto "Addio". Sarà davvero così? Non la vedrò mai più?
Quando arriva la pausa mensa, la giornata è adatta a restare fuori sulle panchine del parco.
Sono cinque panche di legno a ridosso della parete dove molti, più che per mangiare, le usano per sedersi.
Arrivo in ritardo e Jazz con Aly sono già seduti all'ultima panca, quella più lontana dall'ingresso dell'edificio.
<< Edward!! >>, mi chiamano notandomi. Il mio stato d'animo mi si legge in faccia, infatti.
<< Ohi! Ed, che hai? Sembri proprio giù >>, mi domanda Jazz. Sono convinto che quel ragazzo mi legga dentro quando fa così, sembra che tiri ad indovinare ma non è così.
Non rispondo e mi siedo di fronte a loro che hanno la foresta alle spalle. Dietro di me un'altra panca con gli amici di Lauren. Mike,
Erik, Jessica e Angela. Parlano dell'assassinio dell'amica, e continuano a bisbigliare cose che non sento.
<< A cosa pensi, Edward? >>, mi domanda Alice quando vede che non partecipo al discorso. Perché sento che parlano ma cerco di prestare più attenzione al gruppo dietro di me.
<< A Lauren >>, bisbiglio, sperando che i ragazzi dietro non mi sentano. Però non si può sempre sperare in bene, no?
<< Cosa ne vuoi sapere tu di Lauren? >>, sento gridare da dietro una voce femminile.
Mi volto per vedere se era riferito a me il commento. Infatti, Jessica mi guarda male.
<< Come scusa? >>, le domando alzando le sopraciglia.
<< Tu non hai il diritto di parlare di lei! >> Mike si alza di scatto sbattendo i palmi delle mani sulla panca con uno "sbam".
Guardo lui, e guardo le sue mani, Jazz dietro di me si alza e lo noto dalla faccia di Mike che ne segue il movimento.
<< Perché non avrei questo diritto? Fammi capire! >>, lo sfido alzandomi e girandomi nella sua direzione. Non mi sono avvicinato, sono rimasto al lato della mia panca. Jazz è ancora in piedi con le dita appoggiate come artigli alla panca, Alice ancora seduta tiene la mano sinistra di Jasper con l'intento di calmarlo, ma qui non lo è nessuno.
Mike si porta al lato della sua panca.
<< Hai capito bene >>, indurisce la voce tirando su il mento, << non ne hai il diritto, è morta, bisogna avere rispetto per lei, e tu non
l'avevi da viva, l'hai rifiutata come si rifiuta un cane da compagnia >>, sputa la sua rabbia, infondata tra l'altro. Dovrei illuderla per farla contenta? Non sono quel tipo di ragazzo.
<< Mike! >>, lo richiama Angela, con un viso preoccupato. Sta capendo quello che sta per succedere, e con il carattere buono che ha non lo vuole permettere.
Ora anche Erik si alza lentamente, non è il tipo che si batte, infatti non lo degno neanche di nota, e so per certo che neanche Jazz l'abbia guardato più di tanto. O forse si, visto che si sta risedendo guardando nella sua direzione.
Intanto il nostro battibecco non è passato inosservato: molti studenti si sono avvicinati per curiosare.
<< Guarda che io non sono te, Mike >>, avanzo di un passo, << non mi prendo gioco delle persone, e men che meno delle ragazze . >> Avanzo di un altro passo. << Se ho rifiutato Lauren, è perché il mio scopo non era portarmela al letto come avresti fatto tu. >> Avanzando ancora mi trovo faccia a faccia con lui, che tra l'altro è anche più basso di qualche centimetro.
<< Brutto, figlio... >>, sibila tra i denti prima di caricare il braccio destro sulla spalla per darmelo in faccia.
Movimenti troppo lenti che riesco a schivare quando il suo pugno arriva, passandomi sopra la spalla sinistra. Con il braccio gli blocco il suo che rimane incastrato tra la mia spalla e il mio braccio, e gli sferro un gancio con il destro che lo colpisce una sola volta sullo stomaco. Si ritrova a barcollare in dietro con le mani sull'addome.
<< CHE STA SUCCEDENDO QUI? >>, il vocione del preside ci riporta alla sua attenzione.
<< Signor Cullen! Signor Newton!! Che sta succedendo? >>Il preside si trova tra me e Mike che con la mano destra è appoggiato alla panca dei suoi amici - che si sono alzati per essere fuori dalla portata visiva del preside -, e la sinistra ancora sullo stomaco.
Mi guarda truce, prende fiato per dare le sue giustificazioni, immagino. Ma viene preceduto da Alice. << Vede signore... >>, la sua vocina precede la sua minuta figura che si affianca al preside, e lo guarda con gli occhi più innocenti di questo mondo,<< Mike e Edward, stavano giocando e Mike per sbaglio ha urtato la panca facendosi male >>, dice indicando Mike che continua a tenersi la parte lesa. Lui la guarda meravigliato, e non accenna né a confermare né a negare.
<< Tutto questo trambusto per un'incidente di gioco? Sta scherzando? >>, il preside finisce la frase guardandola scettico.
<< Solo se lei lo trova divertente >>, gli risponde con il suo visino d'angelo.
Il preside a quanto pare crede alla versione di Alice e ritorna sui suoi passi verso l'edificio borbottando qualcosa di incomprensibile.
Nel momento in cui varca la soglia, la campanella della fine dell'intervallo suona. Tutti gli studenti rientrano nell'edificio e con loro anche gli amici di Mike, che se lo portano dietro sotto braccio.
<< Mi devi un favore! >>, esclama Alice che mi dà ancora le spalle.
<< Come, scusa? >>, le domando con un sopraciglio alzato.
Lei si gira lentamente verso di me con un sorrisino beffardo, ma quest'ultimo si spegne in un attimo e i suoi occhi sono puntati alle
mie spalle. Ho quasi paura a girarmi e guardare cosa c'è. Ma lo faccio.
Ai margini della foresta, vedo Emmett con una donna in braccio.
Non è Rosalie perché si trova a pochi passi da lui, ma allora chi è?
Faccio due passi nella sua direzione, prima di sentire la voce di Alice spezzarsi su l'ultimo nome che avrei voluto sentire in quel momento.
<< Esme ... >>

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Capitolo 7
*** Addio Esme (Prima parte) ***


Betato -Dado *******ANGOLO BETA LUISINA*******
CIAO A TUTTE/I FAN DI CULLENBOY!!!
UN NUOVO CAPITOLO PRONTO DA LEGGERE.
RINGRAZIO ANCORA DADO PERCHé, NONOSTANTE RICEVA MOLTE RICHIESTE DA ALTRI UTENTI PER BETAGGIO, CONTINUA A PREFERIRE ME. SONO MOLTO ONORATA, DAVVERO. A COSTO DI STARE SVEGLIA DI NOTTE PER CORREGGERE I TUOI CAPPY, NON TI LIBERERAI DI ME FACILMENTE, FRATELLINO!! ^_-
BUONA LETTURA!!
******************



<< Esme ... >>  Solo un sussurro e il mio cuore va in pezzi. L'aria mi manca. << Mamma ... >>, provo a sussurrare, ma non riesco neanche a pensare coerentemente. Non mi rendo conto neanche se l'ho detto o meno.
Muovo un passo in avanti, poi un altro, lentamente. Come un sogno tutto si offusca: gli alberi, il terreno, Emmett, anche mia madre; e mentre continuo lentamente ad avvicinarmi, mi rendo conto che non è un sogno. Sono i miei occhi che in qualche modo mi tradiscono. Una lacrima mi riga il viso e quando Emmett poggia il corpo di mia madre sul terreno, è come un colpo in più: corro, verso mia madre e verso  coluti che credo il suo assassino.
<< Che hai fatto? >>, il mio vuole essere un urlo, di rabbia, di disperazione ma ne usce una vaga somiglianza.
Sono disperato, non so neanche cosa fare. Non mi rendo conto neanche di oltrepassare il corpo di mia madre, tutto pur di far del male a quello che una volta chiamavo amico. Lo afferro per la camicia per poi spingerlo con forza, ma lui non si muove. Gli do un pugno, le mie dita a momenti si rompono, ma lui ... non si muove ancora. Resta li, con gli occhi chiusi a subire quello che neanche riesce minimamente a scalfirlo.
<< Perché? >>, gli chiedo ormai senza forze.
<< Non sono stato io >>, è l'unica cosa che mi dice guardandomi negli occhi, un rosso cremesi che metterebbe paura a chiunque, ma non a me: la mia vita è alle mie spalle morente.
<< Chi? >> Ho paura di sentire quel nome uscire dalle sue labbra, so che è stata lei.
<< Edward ... >>, un sussurro che mi riporta alla realtà.
Mi volto verso quella speranza. << Mamma. >> Mi inginocchio accanto a lei, perfino Alice e Jasper mi seguono; la prima le tiene la mano, l'altro è vicino alle sue gambe.
<< Ed ... cosa ... cosa è successo? >>, la sua voce tanto flebile da non sentirla.
<< Ssshh ... mamma, è tutto apposto. Ora chiamo papà >>, le dico accarezzandole la fronte. Prendo il telefono dalla tasca, voltando lo sguardo per un attimo all'edificio. Non so perché lo faccio, come un richiamo, qualcuno, qualcuno potrebbe vederci.
<< Edward... >>, la voce di Rosalie si fa strada nei miei pensieri,. Mi sono persino dimenticato che ci fosse. << È caduta, Edward. Dal balcone alto di casa tua. Eravamo nelle vicinanze e l'abbiamo vista cadere. >>
La guardo, mi sembra convinta di quello che dice, poi guardo Emmett che abbassa lo sguardo. Lei alterna gli occhi tra me e lui per un breve attimo prima di aggiungere, << Si sente responsabile, non ha fatto in tempo. Ha corso, ma non è arrivato in tempo. >> Gli afferra il braccio come per conforto, lui continua a non guardarmi.
<< Emmett... >>, lo chiamo, ottenendo finalmente un suo cenno di vita. Alza gli occhi dal terreno per guardarmi. << ... dobbiamo spostarci di qui, mi aiuti? >>, gli dico indicando il corpo di mia madre.
Lui non ha colpe, non è arrivato in tempo. Okay, ma non è stato lui la causa, ha subito il mio sfogo, e non ha reagito.
Come ho potuto dubitare di lui?
Mi fa solo un cenno con il capo prima di inginocchiarsi e prendere mia madre tra le braccia. Io le sorreggo la testa mentre ci innoltriamo nella foresta. Rosalie, Alice e Jasper ci seguono in silenzio.
<< C'è uno spiazzo più in la >>, mi informa Emmett, ma ad un certo punto la vedo aumentare il passo.
<< Che succede? >>, gli chiedo quasi con l'affanno, lui sembra non risentirne.
Mi guarda con gli occhi spalancati. << Il cuore, sta cedendo. >> A quel punto varchiamo dei cespugli e uno spiazzo ci si apre davanti.
Non ho ancora assimilato le sue parole, ma quando la poggia sull'erba, riesco almeno a fargli una domanda. Stupida, ma almeno mi riprendo. << Che significa il cuore sta cedendo? >>
<< Ha diminuito i battiti. >> La lascia e mi guarda.
Non riesco a capire, non ci credo ancora che sta succedendo per davvero. Mia madre sta morendo. Io non posso fare niente.
Perché?
Papà? Non arriverebbe in tempo, anche se portasse con sé un'ambulanza, intubarla potrebbe salvarla, ma se il cuore sta cedendo non arriverebbe in tempo comunque ...
Poi un'idea istintiva: se la mordesse diverrebbe un vampiro. Però come vampiro, a parte la sua immortalità, avrebbe anche sete di sangue come Emmett. E resistere a me o a papà sarà difficile per lei. Ma cosa posso fare? Rinunciare a lei? Per sempre?
Solo il pensiero è inconcepibile. Mia madre, la madre che mi ha cresciuto ed educato, la madre che mi ha amato e cresciuto.
No, non voglio rinunciare a lei. Non voglio.
Egoista? Si, ma mio padre farebbe lo stesso.
Prendo fiato, il cuore lo sento anche nelle orecchie, riesco a balbettare un flebile, << Mordila >>
Rimaniamo così: io in piedi e lui accovacciato vicino a mia madre, per un tempo che mi sembra troppo lungo. << Mordila, Emmett! >>,gli ripeto con più convinzione e meno paura.
<< Non puoi chiedermelo. Non riuscirò a fermarmi, la potrei uccidere >>, mi spiega scuotendo il capo.
Mi accovaccio vicino a lui, gli metto una mano sulla spalla. << Non l'hai afferrata, ti senti in colpa? >> Mi fa "si" con la testa. << Ora puoi salvarla, hai questa possibilità. Ti prego. >>
Mi guarda, con una nuova convinzione, e io con quello sguardo mi inondo di paura.
Potrebbe ucciderla. Come faccio io, misero essere umano, a fermarlo se va troppo in la? Come?
Le passa un braccio sotto la nuca, il mio cuore va a mille. Quando con l'altra mano le sposta la testa, ho addirittura l'affanno. Nel momento in cui apre la bocca, non ho il coraggio di guardare. Mi volto dall'altra parte e in quel preciso istante nella foresta si levano dei ringhi mostruosi.
<< Merda! >>, sento sibilare Emmett, che si solleva lasciando di nuovo mia madre a terra.
<< Che cosa sta succedendo? >>, gli chiedo preso dal panico. Mi metto in piedi accanto a lui. << Emmett, che ...? >>
<< Lupi >>, mi risponde senza aggiungere altro, e subito la figura di Jacob che torna umano si fa strada nella mia mente.
Comicio a guardarmi intorno, accanto a mia madre Alice e Rosalie, e appena dietro di me Jasper che si guarda intorno come faccio io. Solo Emmett guarda uno stesso punto nella foresta, dove si leva un secondo ringhio. Ma non sembra unico, sembra fatto da più lupi. Infatti, dalla boscaglia ne spuntano addirittura cinque.
<< Oh ... mio ... dio. >>, sento dire da Jasper dietro di me.
<< Sono enormi >>, gli fa eco Alice, con una nota stridula. Io li avevo già visti, ma così, tutti insieme, mi si è fermato il cuore in gola. Solo quando vedo Emmett assumere una posizione strana e ringhiare, riesco ad inquadrare quello che sta per succedere.
Istintivamente, senza pensarci - perché se riflettessi anche un solo secondo su quello che sto per fare, altro che coraggio da leoni, sarei scappato peggio di un agnellino - mi metto tra il vampiro e i lupi.
<< Fermi!! >>, grido ad entrambe le fazioni.
Con le braccia alzate, una contro Emmett, l'altra verso i lupi, alterno lo sguardo per accertarmi che abbiano obbedito.
Ecco, ora arriva la fifa. Respira Edward, respira.
Emmett è un tuo amico, e loro di regola dovrebbero proteggere gli umani. Quindi, ragiona.
<< Allora... >>, abbasso le braccia. << ... qui nessuno fa del male all'altro, okay? >>
Un unico ringhio proviene da entrambe le fazioni quando finisco la frase. Istintivamente abbasso la testa tra le spalle, è un suono troppo forte. << Ehi!! >>, urlo di nuovo. << Tu, piantala >> mi rivolgo a Emmett, indicandolo. << Se sto io in mezzo non credo ti attaccano >>
Poi, mi giro verso i lupi. << Voi, a cuccia!! >>
Un ringhio da parte di un lupo che sta al lato sinisto di tutto il gruppo, grigio, si fa sentire più forte. Lo guardo, e lui di sfida continua a ringhiare. Quello nero che sta alla testa del gruppo si volta a guardarlo e il lupo grigio abbassa le orecchie come rimproverato.
<< Allora, >>, continuo. << non posso perdere tempo, mia madre sta morendo. >>
Un ringhio da parte di un lupo con il pelo marrone al lato destro del gruppo mi interrompe.
Lo guardo male, prima di riconoscerlo, è lo stesso manto.
<< Jacob, tu meglio di chiunque altro può capirmi. Mia madre ha avuto un incidente. Non è stato Emmett a farle del male.
Ora, dicevo, mia madre sta morendo, l'unico modo per salvarla è che Emmett la trasformi. >> Finisco la frase guardandoli uno ad uno, e aspettando un loro segno, uno sguardo, ma niente. Guardo di nuovo Jacob. << Tu, >> lo indico << se avessi potuto salvare tua madre, anche così, l'avresti fatto? Avresti rinunciato a lei per un credo? Non penso, avresti tentato di tutto pur di lasciare che vivesse. >> Il mio è un appello accorato, e Jacob lo capisce.Infatti si siede, e con lui il resto del branco.
<< Grazie >> con il cuore in mano mi giro verso Emmett. << Ti prego. >> Non aggiungo altro.
Emmett si gira e, inginocchiandosi, esegue gli stessi movimenti di prima. Il braccio dietro la nuca, la mano a mantenerle la testa, e la bocca vicino al collo. Non riesco a vedere altro perché mi giro.
Non sento niente.
Poi un ringhio. Mi giro per capire da dove viene, appena in tempo per vedere Jacob che scatta verso Emmett, scaraventandolo dall'altra parte  dello spiazzo.
<< Jacob, perché? >> Non capisco la sua reazione. Perché? Mi ha appena dato il permesso!
Alice si avvicina a mia madre e con lei Rosalie; Jasper ed io andiamo in contro ai due che si trovano dall'altra parte.
<< Jacob! Smettila! >> Rimprovero il grosso lupo che continua a ringhiare contro Emmett, che non si è alzato se non per mettersi seduto.
<< Ha fatto bene invece, te l'avevo detto che non sarei riuscito a fermarmi >>, mi dice in tono dispiaciuto senza guardarmi in faccia.
È un attimo e assimilo le sue parole; mi giro di scatto verso mia madre e le corro incontro.
No, non può essere morta! Non si è fermato in tempo! No, no, no!
<< Edward!! >> Jasper mi corre dietro e prima che arrivi a mia madre dice, << Non è morta, Jacob l'ha staccato in tempo. >> Mi poggia la mano sulla spalla, e riesco a calmarmi.
Grazie Jacob, mi giro per ringraziare Emmett, ma lui non c'è più: è scappato via, per vergogna o per altro. Ma resta il fatto che ha salvato mia madre dove io non potevo.
<< Grazie Emmett! >> Sussurro nella sua direzione, con la speranza che nonostante la lontananza mi senta.
Poi ... è un attimo: il mondo mi crolla addosso.
Urla strazianti, urla di dolore, e mia madre che si contorce per esso.
Preso dal panico, la tocco, l'accarezzo, nominandola varie volte, dicendole che ci sono, che sono con lei, che non la lascio. Poi una frase che mi manda nel pallone più totale esce dalle sue labbra. << Uccidìmi, ti prego! >>
Paura, pura paura. Ho sbagliato, sono stato egoista. Non lo voleva, non voleva salvarsi a qualunque costo.
Non lo voleva.
<< Edward ... >>, una voce che non ho mai sentito mi chiama. Lentamente mi giro vedendo cinque ragazzi, e solo uno di loro ho già visto: Jacob, ma non è stato lui a chiamarmi. Faccio una carrellata dei loro volti, poi quello più vicino a me fa un altro passo.
<< Edward, tua madre si sta trasformando. Il dolore è il prezzo da pagare per l'immortalità. >>, mi dice prendendola in braccio. << La porteremo in un posto più sicuro, tu non puoi starle accanto quando si sveglierà, ti ucciderebbe. >>
Nel momento in cui si solleva con mia madre tra le braccia, m ricordo di una cosa divenuta improvvisamente importante.
<< Ha comprato una casetta nel bosco. La voleva restaurare, possiamo portarla li. >> Mi alzo e lo affianco facendogli stada, solo che mi perdo dopo poco.
<< Dov'è questa casetta? >>, mi domanda il ragazzo.
<< Vicino casa mia ... >> Ma non sono sicuro neanche dove sia casa mia in questo momento.
<< Jacob! >> Chiama il ragazzo.
<< Dimmi, Sam. >> Si avvicina Jacob dietro di noi
<< Hai idea di dove viva? >>, gli domanda voltandosi appena, con mia madre che ogni tanto lancia un urlo.
<< Si, è il figlio del Dottor Cullen. >> Lo informa Jacob. Lui allarga gli occhi e mi guarda.
<< Perché non me l'hai detto prima? >> Mi rimprovera Sam.
<< Non lo ritenevo rilevante. >> Mi scuso abbassando lo sguardo. Non mi risponde neanche, aumenta il passo dopo essere venuto a conoscenza di quell'informazione.
Arriviamo alla casetta nel giro di poco. I ragazzi lupo creano un giaciglio, io intanto saluto Jasper, Alice e Rosalie. Loro non mi possono aiutare. Resto fuori dalla porta della casetta affiancato dopo da tutti i ragazzi lupo, che uno ad uno vanno via sotto ordine di Sam. Con me restano appunto lui e Jacob.
<< Che hai intenzione di fare? >> Mi domanda Jacob sedendosi accanto a me sugli scalini fuori.
<< Non ne ho idea. Aspetterò, proverò a vedere come fare. Saperla viva e sapere che posso vederla per il momento mi basta. >> Gli rispondo sentendo già il magone sul petto. Per il momento questo mi basta.
Dopo attimi di silenzio mi alzo, devo fare il conto con un altra persona.
<< Dove vai? >> Mi domanda Jacob.
Comincio a camminare verso casa e gli rispondo mentre sto già parecchio lontano. << A dirlo a papà >>.
Ho aspettato poco a casa. Quando papà è tornato, l'ha notato subito che mamma non c'è.
<< Papà, devo dirti una cosa. >> Introduco il discorso come sono solito fare ogni volta che faccio qualcosa che non dovrei.
Ancora vicino alla porta, mio padre mi guarda quasi spaventato. Mamma non c'è quindi la cosa a lui pare grossa, resta li infatti quando gli dico di accomodarci in salotto.
<< Parla Edward!! >> Mi rimprovera non togliendosi né il soprabito né lasciando la valigetta.
<< Papà, mamma ha avuto un incidente. >> Dico in fretta, senza troppi convenevoli.
Accusa il colpo con un lieve movimento delle spalle. << Dov'è? Edward? Dov'è tua madre? >> Mi chiede con fretta. Mi viene incontro, lascia cadere la valigia e mi scrolla per le spalle. Non ho il coraggio di guardarlo.
<< Edward? Dov'è tua madre? >> Il suo tono diventa disperato.
<< Papà, mamma sta bene. Beh, non proprio, ma se te lo devo spiegare ti devi sedere. >> Gli dico portandolo in salone.
Gli racconto tutto. Lui ascolta in silenzio con i pugni serrati sulle gambe. Non mi dice niente quando concludo. Senza guardarmi si alza e va verso la porta dell'ingresso. Lo seguo, non parliamo mentre attraversiamo quel pò di bosco che ci separa dalla casina nel bosco. Appena arriviamo, Jacob si alza dai gradini dell'ingresso. Mio padre lo ignora e punta la porta, Jacob ferma il suo avanzare.
<< La devo vedere! >> Si impunta categorico mio padre.
<< Carlisle, non è un bello spettacolo. Sua moglie sta soffrendo le conseguenze della trasformazione. >> Lo informa Jacob.
Mio padre annuisce e bast, procedendo dritto. Lo vedo solo varcare la soglia. Non lo seguo, da fuori non si sente niente, quindi probabile che la trovi tranquilla.
Guardo Jacob che continua a fissare la porta. << Cosa senti? >> Gli chiedo, il suo udito è più sviluppato del mio.
<< Niente, il cuore di tua madre continua a battere furioso. Ci vorranno altri due giorni. >> Abbassa lo sguardo dalla porta e lo trascina verso di me. << Sei sicuro della scelta che hai fatto? Non sarà più come prima. Te ne rendi conto? Il suo unico pensiero sarà il sangue, che sia il tuo o quello di tuo padre non conta, non conterà nulla per lei dopo. >>
Ascolto le sue parole in silenzio. So che ha ragione, ma Emmett ci riesce, per amore, o per amicizia, riesce a trattenersi.
Perché lei non dovrebbe? Prima che possa rispondergli, papà esce dalla casa. Sconvolto, ha un'espressione sconvolta.
Non mi guarda, passa tra me e Jacob e si avvia verso la nostra casa.
<< A dopo, Jacob. >> Lo saluto seguendo mio padre, lui con un cenno della testa torna a sedersi dove stava.
Papà procede in casa, poi su per le scale, per finire nel suo studio dove sento la porta sbattere.
<< Papà... >> Non so cosa dirgli, non ci sono parole da dire. Non posso consolarlo in alcun modo, io stesso voglio essere consolato. Vado in camera mia. Mi butto sul letto. Guardo il soffitto per un tempo indeterminato, poi quando gli occhi mi si fanno pesanti gli chiudo per quello che mi sembra un attimo. Quando poi li apro è già giorno, mi sollevo dal letto completamente stordito, non sono stanco, anzi. Mi sollevo dal letto, e comincio a spogliarmi dai vestiti che ho tenuto ieri e dai quali non mi sono ancora liberato.
Li lancio alla come viene viene, quando arrivo in bagno ho addosso solo i boxer. Apro l'acqua calda e appena è ad una temperatura decente mi butto sotto il getto dell'acqua. Ci metto poco, esco con i capelli completamente appiccicati al viso. Li asciugo con lo stesso asciugamano con la quale mi stavo asciugando il corpo. Mi allaccio l'asciugamano in vita ed esco dal bagno.
Devo andare da mamma, stamattina niente scuola. Al diavolo la scuola.
Mi infilo i boxer e quando apro il cassettone, una maglietta che non ho mai messo mi salta subito all'occhio. Me l'ha regalata papà per prendermi in giro, ma ora come ora non mi importa niente di indossarla. Stacco il cartellino e la infilo.
Quando mi volto davanti allo specchio, finisco di sistemarla e mi viene da ridere.
<< Se mi vede qualcuno, mi prende per culo a vita. Ah! Ma chi se ne frega!! >>
Infilo dei pantaloni di una tuta blu e mi giro di nuovo a leggere la maglia stendendola.
PAPÀ ED IO SIAMO D'ACCORDO: LA MAMMA È BELLISSIMA!
<< Si, mi prenderanno per culo a vita. >> Mi dico di nuovo.
Ma sì, una volta si muore. Brutta analogia, ma azzeccata. Esco di casa e lo studio di mio padre è ancora chiuso. Busso.
<< Papà, vado da mamma. >> Gli dico attraverso la porta. Nessun rumore, nessun suono.
Lascio andare un sospiro e continuo a scendere le scale.
Mi avvio verso la casa; le urla di mia madre ne precedono la vista. Corro più veloce.
Fuori ci sono Sam e Jacob che non sanno che fare. Quando mi vedono, abbassano la testa. Entro e vedo mia madre mentre si lamenta e si agita, sembra che abbia un incubo. Mi siedo vicino, le tengo la mano, lei la stringe e sembra tranquillizzarsi.
Cosa ti ho fatto? Cosa ha voluto il mio essere dipendente da te? La tua sofferenza in questo che non è neanche un letto. Perché?
Non avrei dovuto forse. Avrei fatto meglio a lasciarti morire ieri, in quella radura. E papà cosa avrebbe pensato se avesse saputo cosa potevo fare e non ho fatto?
<< Perdonami. >> Le sussurro baciandole la mano. Dopo un pò, dato che sembra più tranquilla, esco e trovo solo Sam.
<< Jacob? >> Gli domando guardandomi intorno.
<< È andato a riposare, ha fatto il turno di notte. >> Mi risponde semplicemente. << Bella maglietta. >> Aggiunge con un sorriso.
Abbasso la testa per guardarla. Ci passo entrambe le mani sopra. << Bella, eh?? Me l'ha regalata mio padre il giorno della mamma. Allora mi sfidò a metterla, solo stamattina le ho tolto il cartellino. Stava lì da due anni. >> Gli dico con un mezzo sorriso.
<< Originale. >> continua a guardarmi, la maglia.
<< E non hai visto le altre! >>

______

@ fairy29...
Ciao Vale!! Mi dispiace tanto per il tuo braccio...la mia gamba va alla grande, ma come disse una mia amica è questa la maledetta regola del caos, quando accade una piccola cosa come il battito di ali di una farfalla, ossia la mia guarigione, dall'altro lato del mondo c'è un tornado, ossia il tuo braccio rotto...maledetta legge del caos eh? ^_- Vabbè e dopo questa parentesi che non c'entrava niente ti dirò, non so a chi tocca...però, facendo conto, che la prima coppia l'ho scoppiata con Emmett, la seconda è partita con Esme ora dovrebbe toccare o a jazz o alice...per par condicio poi non lo so è tutto come mi gira...questa storia è un mistero anche per me...=P
Visto? Un altra maglietta, questa c'è l'ho davvero ancora con il celofan mia sorella me l'ha regalata il giorno della mamma...non l'ho
mai messa...>_< Bè alla prossima...e buona guarigione...

@ shinalia...
Ciao Manu!! Bè è toccato ad Esme...in qualche modo devo farli convertire no? Perché non cominciando dalla meno sospettata...ok non ho proprio cominciato da lei ma è già la seconda...chi sarà il terzo? Boh! Dipende da che lato del letto scendo domani...^_-
Alla prossima...

@ bea_s...
Benvenuta allora!! Cocktail and drinks è stato il mio primo sclero...non sapevo cosa significasse scrivere, o avere dei commenti
per quello che scrivevo ed è stato così piacevole che mi sono detto proviamo di nuovo, bè ora sono a quota 4: 1 one-shot, 1 storia finita, e 2 in corso...non sono bravo ma faccio del mio meglio, continua a seguirmi, se ti va. Un bacio alla prossima...

@ MelCullen...
Ciao Mel!! Stavolta no...è stato un incidente, Bella o brutta come la chiami tu...per un pò non ci sarà, bisogna risolvere prima un paio di questioni...poi ritorna in grande stile...promesso...come vedi la linea me l'hanno ripristinata...^_^ ci sarò a rompere per un bel
po'...alla prossima...

@ Lauuh...
A bella!!! Come vedi Esme o diventava un vampiro...o ci restava secca...quindi il nostro eddy non ha voluto rinunciare alla mamma...e chi ci rinuncia mi chiedo? Poi chi stira le camicie...o le magliette...=P Cooooomunque!! Bella presto tornerà sui nostri schermi...e edward...bè for president...mmm...perché no? Un bacio alla prossima...

@ Uchiha_chan...
Ciao Roxy!!  Bè come vedi ci hai azzeccato...carlisle l'ha spesa malissimo, lo stesso edward fatica a crederci ancora, ma come vedrai
tutto si risolve...prima o dopo...comunque le scommesse sono aperte...a chi tocca dopo? A Rose, a Jazz o Aly...oppure a edward? O
lo lasciamo per ultimo...come cigliegina sulla torta!! Che ne dici? Alla prossima...

@ Dan...
Ciao Bellissima...=P il vizio non mi è passato...^_- No, come vedi Emmett l'ha salvata, per metà, perché se non ci fosse stato Jacob addio Esme...la nosta Bella per il momento viaggia in solitaria...presto torna comunque...niente paura...torna più forte di
prima...poi vi dico come...^_- Bè visto? Ti ho accontentata...una splendida maglia tutta per te...ce l'ho davvero...con il celofan e il cartellino...non la metterò mai...-_-" Alla prossima...e fatti viva...

@ Cullengirl...
Ciao! Sei nuova? È la prima volta che rispondo ad una tua recensione se non erro...anche perché me lo sarei ricordato visto che abbiamo più o meno lo stesso nick ^_-
Ho aggiornato il prima possibile...questo capitolo è stato una sudata...difficilissimo interpretare le emozioni...e gestire i personaggi...in alcuni minuti me ne perdevo uno per strada e lo recuperavo subito dopo...=P sono un disastro...comunque...spero che ti sia piaciuto...alla prossima...

@ serve...
Ciao...allora...ora mi spieghi perché ce l'avete tutti con bella? Perché siete arrivate a questa conclusione, Esme sta in braccio a
Emmett, il primo impatto e lui...io come Edward di conseguenza avrei dato la colpa a lui...perché bella? Bè per Emmett ok, lo ammetto non avevo scuse a disposizione e ne ho trovata una stupida...ma da qualcuno dovevo pur cominciare... No?
Nel prossimo ci sarà il risveglio sta a vedere che ti combino...^_^ Alla prossima...

@ _illusa_92...
Ciao VALE!!! Come te la passi? Mi sparirci, poi torni poi vai via...hai i minuti contati...che palle!! Riusciremo a farci una bella
chiacchierata io e te? Boh! Vabbè...dicevamo...allora tutte le tue domande hanno trovato una risposta in questo capitolo...per mike...un pò di pazienta...tocca anche a lui...tanto gli faccio fuori tutti vai tranquilla...anche il preside mi sta sulle palle...^_- alla prossima...

@ vale_cullen1992...
Ciao Gattina...io e te stiamo un pò messi male in questo periodo...ma il tempo sistema tutto...sarà così anche per noi.^_^
Bè per il momento mike mi serve vivo...appena avrà svolto il suo compito potrà andarsene al creatore promesso...^_-
Bella torna fra due capitoli...il tempo di sistemare tutto... Il ginocchio ora va bene...prima no...quanto sei cattiva...potresti
coccolarmi invece di fare la vipera no? =P alla prossima...

@ Vigife...
Ciao...grazie è bello tornare e rendersi conto di non essere stati dimenticati...bè immagino che ti sarai accorta che io non sono del
tutto normale...non ci sto più con la testa e perché non prendersela con la persona meno sospettata nel gruppo...e bam l'idea mal sana...e cazzo mai idea più brutta...ci ho messo una vita a pensare qualcosa per questo capitolo...è stato una tragedia...però spero vi
piaccia...alla prossima...

@ lisa76...
Ciao Lisa...grazie...è un piacere tornare...e ricevere un bentornato...vuol dire che un pò vi sono mancato...^_- Bè come vedi NON è stata bella...in compenso Esme fa una brutta fine comunque...ma no problem...la storia va avanti promesso...un bacione
alla prossima...

@ Xx_scrittrice88_xX...
Ciao...ho fatto il prima che ho potuto anche perché questo capitolo è stato una tragedia greca...e come vedi non è neanche finito...c'è la seconda parte...ma vabbè... Mi dispiace non risponderti come meriti perché mi hanno trascinato via e il telefono si sta spegnendo...alla prossima un bacio...

@ RenEsmee_carlie_Cullen...
Ciao...il ginocchio si riprende velocemente...grazie a dio...dai non proprio a tutta forks...solo agli amici...no? È giusto...bè esme hai capito cosa ha avuto...ora bisogna vedere come la prende carlisle...alla prossima...

@ ladyEl...
Ciao...si mi sono reso conto che sei nuova...e ne sono lusingato...grazie mille e scusa se è corta ma come sai ho un cellulare tra le mani in questo momento e devo scappare...alla prossima...

@ hale1843...
Ciao! Bè dai sono umani e dei giorni nostri...io più o meno mi esprimo così...certo anche peggio...ma questo è irrilevante...
No, non l'avevi detto che mi adoravi *__* e anche se l'avessi fatto sentirlo mi fa gongolare...gongolo...e tric e trac...gongolo...vabbè riprendiamoci...alla prossima...

@ ross_ana...
Ciao Roxy! Allora...mike sto solo aspettando il momento giusto poi schiatta anche lui promesso...per quanto riguarda esme...dai tutto si risolve...alla prossima...

@ ed4e...
Ciao girl!! No come hai visto bella non c'entra niente...però viene vampirizzata lo stesso...cercherò di aggiornare più spesso ora...un bacio alla prossima...

@ stezietta w...
Ciao ste, povero emmett lui è solo una povera vittima delle circostanze o della mia pazzia...non c'entra niente poverino...bella
presto arriva promesso...^_- Alla prossima...

@ barbyemarco...
Ciao barby...mentre scrivevo questo capitolo ti ho pensato tanto...mi sono detto...sarà giusto metterlo...ma oramai l'avevo iniziato e ti
chiedo scusa...puoi sempre insultarmi...^_- Charlie come ti ho già detto non è un vampiro...alla prossima...

@ luisina...
Bè la corruzione ha funzionato dopo poco...grazie infinite per il tuo tempo e per il tuo aiuto...tvb ^_-

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Capitolo 8
*** Addio Esme (seconda e ultima parte) ***


****ANGOLO BETA LUISINA****
CIAO A TUTTE LETTRICI DI CULLENBOY ^^
ECCO A VOI UN NUOVO INTENSO CAPITOLO.
IL NOSTRO DADO SI TROVA ATTUALMENTE A RIPOSO, POICHé IN UN CERTO SENSO è STATO COINVOLTO IN UN "INCIDENTE" (CHIAMIAMOLO COSì, DAI). PRATICAMENTE PER PROTEGGERE SUA SORELLA, UN UBRIACONE L'HA COLPITO CON UN COLTELLO SUL FIANCO. INOLTRE HA ANCHE UNA COSTOLA INCRINATA (FA MOLTO PIù MALE, DICE DADO). E' STATO IN OSPEDALE PER UN GIORNO, ORA è A CASA CON UNA FASCIA SUL FIANCO (SUE TESTUALI PAROLE "SEMBRO UNA MUMMIA" AHAHAHAH). PER FORTUNA HA SOLO QUESTA FERITA, PERCHé NON IMMAGINO COSA SAREBBE POTUTO ACCADERE SE L'UBRIACONE AVESSE COLPITO IN ALTRI PUNTI. DADO HA SOLO BISOGNO DI UN Pò DI RIPOSO APPUNTO, E PRESTO TORNERà IN FORMA PIù CHE MAI.
FACCIAMOGLI SENTIRE IL NOSTRO AFFETTO CON I COMMENTI, CHE NE DITE?  ^_-
UN BACIO A TUTTE VOI,
VOSTRA LUISINA
***************


Sono sicuro di trovarmi in un sogno.
Ma, nonostante lo sappia, quella paura si fa largo nel mio essere.
Mi ritrovo di nuovo in questo posto, con quell'albero dietro di me, freddo e umido come ogni albero in questa foresta.
Poi quella folata di vento che pochi giorni prima mi ha consentito di contare su quella razionalità atta a scappare, questa volta mi inchioda all'albero con più forza.

E ... lei.
Esce splendita dal cespuglio, tanto bella quanto pericolosa; si avvicina lentamente a me, il vestito leggero che indossa segue i suoi movimenti sinuosi, i capelli mossi dalla leggera brezza ondeggiano sul suo viso creando un contrasto netto con la pelle candida.
Arriva ad un palmo da me, mi sposta la testa di lato e in questo momento la mia vita sta per avere fine.
 No, non fine, ma sembra un nuovo inizio.
Anche perché non avverto dolore, avverto il freddo delle sue labbra che assaporano in piccoli baci il mio collo; il freddo delle sue mani, tra i capelli e sotto la maglietta, mi accarezza e mi bacia il collo lentamente.

Poi dal collo sale su fino all'orecchio. Percorrendo l'angolo della mascella, arriva alle labbra. Prima l'angolo, poi si posano delicate sulle mie. Fredde, profumate.
Possibile che queste sensazioni così nitide sia capace di darle solo un sogno? E se fosse la realtà? Se davvero Bella mi stesse baciando stesa sul mio letto?
Non voglio svegliarmi. Non voglio che questo sogno finisca. ;Ma le prime luci dell'alba mi infastidiscono gli occhi e la mia coscienza si sveglia prima di me, senza far svanire l'incanto.
Poi...


<< Corri Edward. Tua madre si è svegliata. >>, un sussurro, un piccolo ricordo di una voce che credevo di non sentire più.
Spalanco gli occhi, con la speranza nel cuore, aspettandomi di ritrovare degli occhi cremesi che mi scrutano.
Invece no, sono neri; li ho già visti così neri.
Il tempo di sbattere le palpebre e non ci sono più. Mi alzo di scatto cercandola per la stanza: l'armadio, la porta del bagno aperta, il comò, la finestra spalancata ... l'avevo chiusa? Non ricordo, ma era lei ne sono certo. Era la sua voce.
Con un movimento secco del braccio sinistro, mi districo dalle coperte. Scatto giù dalla parte destra del letto ritrovandomi a doverlo raggirare per uscire fuori dalla finesta. Tuttavia mi rendo subito conto che è inutile il mio gesto: se in un battito di ciglia è svanita dalla mia visuale, cosa posso credere di cercarla tra gli alberi?
Cercarla è inutile. Ma le sue parole mi girano nella testa: mamma è sveglia. Mia madre è sveglia!
Subito raccatto da terra i jeans di ieri che infilo saltellando e una maglietta veloce. Stavolta non ha scritte, solo una stampa di un forcone con un'aureola incastrata sopra. Me l'ha regalata Alice durante un viaggio in Italia.
Angel and Devil, così si chiamava la ditta che le produceva, mi disse Alice. E che questa ditta rispecchia il mio essere "diavolo in un volto di angelo". Mah! Se lo dice lei!!
Corro giù per le scale, non mi fermo neanche per rinfrescarmi in bagno.
Indugio al primo piano dove c'è lo studio di mio padre. Lentamente busso.
<< Papà? >>, poggio le mani ai lati della porta. << Papà, ti prego, sono due giorni che sei lì dentro. Mamma oggi si sveglia, vuoi ved- >> Non riesco a concludere la frase che spalanca la porta. Sembra invecchiato, spettinato, la barba incolta, e la camicia sbottonata con la cravatta aperta che gli cade da entrambi i lati.
Restiamo a fissarci per pochi secondi, poi mi scosta con un braccio per passare. Lo seguo lungo le scale, fuori dalla porta.
Per un attimo riesco a vederlo come un uomo innamorato piuttosto che  un padre; mamma è sempre stata il suo grande amore, non hanno mai avuto dubbi sulla loro vita.
Ho sempre invidiato il loro rapporto, ed ora sta correndo per sapere che vita spetta alla sua compagna.
Quando siamo nei pressi della casetta, per poco non gli cado addosso: si è fermato di botto.
<< Papà? Che...? >>, le parole mi muoiono in gola quando, scostandomi da dietro lui, riesco a vedere ciò che l'ha fatto bloccare.
Una donna stupenda, mamma è sempre stata bellissima, ma ora...
E' circondata da quattro lupi, e al di fuori di questo cerchio Sam che la guarda cercando di calmarla. Lei, acquattata, continua a ringhiare, guardandosi intorno, finché i suoi occhi non cadono su di noi. I suoi bellissimi occhi castani sono di un rosso fuoco, che mi ricordano tanto quelli di Emmett di qualche notte fa.
<< Esme? >>, il sussurro di mio padre basta a calmarla.
Lei si solleva, non smettendo di guardarlo.
Papà avanza lentamente, finché Sam a passo di carica non lo raggiunge, provocando un ringhio da parte di mia madre.
<< Carlisle, non è una buona idea avvicinarsi ora >>, gli spiega toccandogli la spalla, poi continua, << Ora ha sete, se ti avvicini troppo ti potrebbe attaccare. >>
Papà distoglie lo sguardo da mamma per rivolgerlo a Sam.
E' disperato, lo si vede dalla sua faccia, e lo capisco. Come possiamo riavere mamma? Anche se controlla la sete, dovremmo permettere che uccida? Come possiamo fare? Ora ha sete, cosa potrebbe bere?
<< Sam, è così che ti chiami. Come posso non starle lontano? E' mia moglie, non ci riesco. Cosa potrebbe placarle la sete se non un essere umano? >>, la voce di mio padre rispecchia il suo volto: intrisa di disperazione. Una disperazione che condivido.
Come potrebbe sopravvivere se per farlo dovrebbe uccidere? Mamma ne morirebbe.
<< Non solo gli umani hanno sangue. Tu, meglio di chiunque altro, lo dovresti sapere, Carlisle. >>
Sam sembra convinto delle sue parole, e riesco a capire ciò che ha detto. Ma allora come dovrebbe fare?
I nostri sguardi interrogativi lo convincono a continuare, non parlando, bensì... << Jacob! >> si rivolge ai lupi che controllano mamma. << Vai a prenderle qualcosa! >> Il suo tono è imperioso e il lupo castano con uno scatto scompare nella foresta.
Mia madre reagisce a quello scatto, probabilmente intravedendo una via di fuga, ma il lupo grigio è più veloce, e chiude quel varco spostandosi con un balzo. Mamma ringhia e lui di rimando.
<< Sam? >>, mi rivolgo a lui guardando ancora mamma che non distoglie lo sguardo dal lupo grigio. << Secondo te ho fatto bene? >> iI mio è un appello a una persona imparziale. Voglio sentirmi dire che non ho sbagliato, che non è vero che ho trasformato mia madre in un mostro per puro egoismo di figlio.
Però non è Sam a rispondere.
<< Edward... >> Papà mi prende per le spalle girandomi nella sua direzione. << Figliolo, guardami >>, Alzo lo sguardo, ma non lo vedo bene, la vista mi si appanna, forse per via di lacrime che spingono per uscire, << Io avrei fatto lo stesso, sono stato a studiare vari modi per poterla salvare, ma non ne ho trovati. Se tu non avessi agito così, l'avremmo persa. Grazie Edward, grazie. >>
Con queste parole un mattone mi si è dissolto nel petto, un peso che pensavo di portarmi a vita, e proprio la persona che meno credevo me l'ha dissolto.
Nel momento in qui sto per aprire bocca e ringraziare mio padre, dalla foresta appare il lupo castano con in bocca un alce.
Lo lancia ai piedi di mamma, che lo guarda senza capire.
Papà, come per proteggerla, fa uno scatto in avanti che viene subito bloccato da Sam.
<< Anche quello è sangue. >>, dice Sam, più rivolto a mio padre che a mia madre.
Mamma afferra la bestia accovacciandosi, e affonda i denti nel collo dell'animale.
Non so se essere affascinato dalla sua eleganza nonostante quello che sta facendo, o provare repulsione.
Una volta finito, si alza guardando nella direzione del lupo castano
<< Posso averne ancora? >>
La sua voce ... non avevo mai sentito la sua voce così chiara e limpida. Certo, la voce di mamma è sempre stata molto bella, la ricordo bene quando mi cantava la ninna nanna, ma ora...
<< L'hai sentita? >>, mi sussurra papà. Non riesco a dirgli niente, muovo solo la testa per confermare.
Con un movimento del braccio, Sam dà l'ordine a Jacob che sparisce nella foresta.
Papà avanza di qualche passo e mamma, come spaventat,a si gira talmente velocemente che i boccoli biondi creano un ventaglio intorno al suo viso, per poi cascarle sulle spalle. I suoi occhi rossi guardano attenti ogni movimento.
Papà alza le mani, come per mostrarle che non è armato e che comunque non è una minaccia. Però sono convinto che gli occhi spalancati di mamma non sono per paura di lui, bensì per paura di fargli del male.
Papà continua ad avvicinarsi, tanto da trovarsi la coda di uno dei lupi vicino la spalla.
A tutto questo Sam assiste tremando, pronto a scattare.
<< Calma Sam, mamma non gli farà mai del male >>, gli dico guardandoli entrambi: lui fiducioso e lei che ad ogni passo addolcisce lo sguardo nei suoi confronti.
<< Non bisogna mai fidarsi di un vampiro. >>, il suo è un sibilo minaccioso, ma lo posso ben capire. Solo lo stare vicino ad un vampiro per un licantropo dev'essere dura.
<< Cosa avverti in questo momento? >>, continuo a guardare i miei genitori che passo dopo passo sembrano ritrovarsi. Solo che tra loro c'è ancora quello spazio che non viene del tutto colmato.
<< Fastidio, puzza, il lupo che cerco di tenere a bada spinge per uscire >>, lo guardo, ancora trema, respira con affanno e i muscoli sono contratti. Sta cercando in tutti i modi di calmarsi.
<< Carlisle... >>, sento il sussurro di mia madre e li vedo che molto lentamente alzano le mani per giungerle.
<< Esme... >>, le fa eco, poi continua, << Sei così fredda >>, le dice con un sorriso.
Lei si avvicina di un passo, accarezzandogli con l'altra mano il viso.
Poi le si avvicina all'orecchio, scatenando il ringhio dei lupi. Le sussurra qualcosa all'orecchio facendo ridere papà e Sam, e credo anche i lupi poiché rispondono con versi incomprensibili.
<< Che ha detto? >>, chiedo a Sam guardandolo. Ora non è più teso, anzi, sembra visibilmente rilassato.
<< Gli ha detto che quando erano a letto non si faceva problemi di freddo o caldo. >>, mi dice ancora ridendo, e credo che la mia espressione sia tutto un programma visto che Sam ride più forte.
<< Forse era meglio non sentire >>, mi prende in giro Sam.
Poi dalla foresta spunta di nuovo Jacob con un'altro cervo in bocca, lo lancia ai piedi di mamma e si siede come ad assistere.
Mamma lascia le mani di papà per dedicarsi al suo pasto.
Papà si allontana, per avvicinarsi a me.
<< Edward, mamma vivrà qui per il momento. Ristrutturiamo questa casa, così, finché non saprà gestire la sete, non avrà problemi. Inoltre se vorrà cercare selvaggina è già vicino alla foresta >>, mi spiega i suoi piani, dei quali sono pienamente d'accordo, però ...
<< Ma per ristrutturare non dovrebbero venire i muratori? >>, gli chiedo perplesso.
Conosco la passione di mia madre verso l'architettura, e l'ho già vista dirigere i lavori in casa, e ci sarebbero troppi umani nelle vicinanze se dovesse farlo.
<< Edward... >>, mi chiama mamma. Papà si sposta per concedermi la sua visuale, che continua a restare vicino ai lupi. << ...sono abbastanza forte per poterli fare da sola. Tuo padre prenderà le attrezzature e io farò il resto >>, lo dice come se fosse la cosa più ovvia.
Ed è talmente convinta che non posso far a meno di essere d'accordo con la loro scelta.

***

Da quel giorno sono trascorsi un paio di mesi.
Mamma va sempre a "caccia" con i lupi. Ha sistemato la casa come da programma, ovvero nel posto dove ha stabilito di vivere, e quando non siamo a casa è solita mettere ordine anche alla nostra.
E' contenta perché può fare tutto a modo suo: velocemente e senza mai stancarsi.
So che papà nei momenti liberi passeggia insieme a lei nei boschi, sempre con la supervisione dei lupi. Non la lasciano mai sola, per evitare qualsiasi problema. Come un escursionista avventuroso che si inoltra troppo nella foresta. In città ci sono voci riguardanti i giganteschi lupi che spaventano gli escursionisti costringendoli a scappare.
Tutti hanno paura di questi lupi, ma nessuno immagina cosa si cela dietro.
Tutti ... tranne me.
<< Si, proprio l'altro giorno sono venuti cinque escursionisti nel negozio cercando fucili e reti. Vogliono catturare i lupi >>, le parole di Mike mi portarono alla sua attenzione, e mi volto per guardarlo mentre parla con Erik.
<< Ma ti dico di si! >>, la voce di Jessica mi arriva dall'altra parte dell'aula.
<< Ma quando dovrebbe arrivare? >>, la vocina di Angela mi sorprende: lei non è il tipo da pettegolezzi.
<< Dicono oggi. E' la figlia dello sceriffo >>, la informa ancora.
Come sarebbe la figlia dello sceriffo??  Charlie non ha una figlia, che io sappia.
<< Ma l'unico sceriffo di Forks non ha una figlia >>
Appunto, che cosa si inventa Jessica?
<< A me hanno detto così. Si chiama Isabella Swan >>
Continuo a guardare Jessica stranito. Charlie ha una figlia ed io non ne sapevo niente?
Se proprio l'altro giorno mi ha ordinato di stare attento proprio perché non ha figli?
Poi il tossire del professore ci porta all'attenzione. Continuo a tenere lo sguardo basso cercando di capire chi possa essere questa Isabella Swan. Eppure il cognome è quello. Come è possibile che non ne sapevo niente?
<< Ragazzi, avete una nuova compagna di classe. Isabella Marie Swan, la figlia dello sceriffo >>
Sentendo la voce del professore, alzo lo sguardo verso la cattedra e gli occhi mi si allargano.
Non è possibile!
_________

@ luisina...
Come ho già fatto la volta precedente...te vai in prima fila...grazie a te che mi sopporti sia in questo contesto che in altri pochi lo
farebbero...e grazie per sopportare di aspettare...perché sono convinto che ora stai davanti allo schermo mandandomi al diavolo per
sapere che fine ho fatto...sto arrivando...immagino che non sia stato facile per te affrontare la stessa situazione e sai che non voglio
parlarne perché non mi sento all'altezza di capire le tue emozioni...quindi ti ringrazio semplicemente...un bacione sister...

@ Fairy29...
Non vi preoccupare per il ritardo...come vedi anch'io vi ho fatto aspettare, ma non mi veniva proprio niente.
È stato un incidente poverina, visto?? Ho fatto del mio meglio in questo capitolo, tant'è che ci ho messo una vita a finirlo...spero la magia ti sia piaciuta altrimenti cambio cilindro...^_- alla prossima...
Ps...sei guarita...bè io ho avuto un incidente...teoria azzeccatissima...-_-"

@ serve...
Bè cavolo...entrare nella mentalità femminile non è difficile...è impossibile...non c'ero arrivato proprio a questa semplice equazione...^_-
Visto come ne sono uscito? Mi sono affidato alla coscienza di Esme e all'amore di Carlisle...spero di esserne uscito alla grande...alla
prossima...

@ _illusa_92...
Ciao Vale!! Si bè Emmett l'ha detto...non ti so dire come...il mio pov è di edward e quando al massimo si mettono a chiacchierare tutt'e due al massimo lo faccio tirare fuori ok?? Un bacione...alla prossima...

@ cullenpersempre...
Ciao! Sei nuova quindi!! Grazie, sono contento che ti piaccia! Come vedi Bella è tornata...per la tua felicità!! ^_-
Un bacio alla prossima...

@ bea_s...
Ti dirò...questo libro mi ha colpito...ma non colpito che mi è piaciuto...quello dopo...ma mi ha colpito in piena testa, mia sorella
mi ha tirato il libro dietro e mi ha detto sei uguale a Jake al che io le ho fatto una faccia, come a dire e mo questo chi è?
Mi ha detto che era il personaggio che preferiva di Twilight...da li ho cominciato a leggere...poi la vena artistica è nata per
caso...quando ho cominciato a leggere le storie mi sono detto...e io ci posso riuscire?? Questi sono i risultati...fortunatamente sembra che piaccia quello che esce da questa testa bacata...^_^
Alla prossima...

@ shinalia...
Ciao manu!! Hai visto che è tornata?? Poveri tutti ma piano piano gli faccio contenti promesso...^_^
Un bacio alla prossima...

@ RenEsmee_carlie_cullen...
Lo credo anch'io...per quello ho fatto in modo che prendesse questa decisione...^_^ Poi...come vedi in qualche modo hanno risolto...alla prossima...

@ samy90...
Visto?? Bella è tornata...come vedi Esme e Carlisle non stanno tanto lontani...lei fa il lavoro che le piace...lui fa compagnia alla
moglie...i lupi...bè fanno i cani da guardia...come vedi...^__^ Alla prossima...

@ _la sua bella_ ...
Grazie Deb...ti sono grato per i complimenti...^_- spero che la stranezza del mio essere un ragazzo non intacchi in modo negativo i
sentimenti della storia...sai avvolte è difficile entrare nei dettagli...^__^
Alla prossima...

@ Hale1843...
Perdona l'attesa ma il capitolo non mi veniva proprio...gli altri non ci sono tanto in questo...nel prossimo tornato...promesso...un bacio vado di fretta...alla prossima...

@ Vale_cullen1992...
Bè vipera rimani...prendimi a calci quanto vuoi tanto non cambio idea...=P Poi non mi hai detto niente di Paolo e tuo padre...o forse non lo ricordo...pardon...ma sai la memoria dei lupi è corta...teso vado di fretta! Altrimenti non torno più alle mail...un bacione...

@ Uchiha_chan...
Ciao rossy...come vedi la nostra bellina è tornata alla grande...con una grande entrata sopratutto...il prossimo?? Bè non te lo
dico...prova ad immaginare...^__^ alla prossima...

@ claudiaSv16...
Ciao Claudia!! Sono contento che la mia storia ti piaccia...come vedi bella è tornata e il prossimo guarda caso l'hai azzeccato...forse...alla prossima...

@ Melcullen...
Ciao mel...per farti un dispetto l'ho fatta tornare...scusa il ritardo stavolta la connessione non c'entra niente...colpa mia e della mia
testa che non collaborava...sono stato giorni con il foglio vuoto...vabbè spero di essermi rifatto...alla prossima...

@ Dan...
Non è una tua impressione...piano piano se ne vanno tutti...però non prima di finire la storia...scusa la fretta ma devo scappare...un
bacio alla prossima...

@ Ed4e...
Bè credo che in questo capitolo ho risposto ad ogni domanda...l'alimentazione, l'incidente, il comportamento di Carlisle
praticamente mi sono basato sulle tue domande per finire il capitolo...grazie...alla prossima...

@ Xx_scrittrice88_xX...
Come vedo sei molto perspicace...^_^ anche se ti sei resa conto del particolare tardi sei arrivata subito alla conclusione che il prossimo sarà nell'ultima coppia rimasta...i miei complimenti...alla prossima...

@ ladyEl...
Alla faccia del poema e della profondità delle tue parole...ci vorrebbe un poema per risponderti adeguatamente...ma dato che non sono tipo te lo dico in parole povere...bella a molti ha rotto partendo dal terzo libro quando non sapeva se scegliere la strada nuova o quella vecchia...poi edward è diventato una palla di preoccupazione e ha rotto più di bella...per quello nella maggior parte delle storie sono diversi i caratteri...compreso questo...anche perché in questo edward sono io...quindi immagina quanto può essere diverso...^_^ alla prossima...

@ ross_ana...
Roxy!! Ciao!! Grazie mille...ma se noti in tutte le mie storie edward e jack vanno d'accordo o comunque non si fanno la lotta per la
ragazza...mi piace troppo jack per fargli fare il terzo incomodo...^_^ un bacio alla prossima...

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Capitolo 9
*** A prima vista ***


******ANGOLO BETA LUISINA******
SCUSATE IL RITARDO DELLA CORREZIONE, MA SOLO ORA SONO RIUSCITA A PORTARLA A TERMINE!!!!!
IL CAPPY ERA PRONTO 2 GIORNI FA, SORRY DADO XD
BENE, QUESTO è TRA I MIEI CAPITOLI PREFERITI ... PER UNA SCENA CHE CREDO RICONOSCERETE TUTTI!!!
UN BACIONEEEEEEEEEEEEEE
VOSTRA LUISINA 
p.s. PERDONATE IL LAY-OUT DELLA PAGINA, MA L'HTML NON VOLEVA COLLABORARE -.-
**************** 

*******ANGOLO DI DADO********
Allora, sono in un ritardo mostruoso, ma non ho potuto fare altro... Mi sono bloccato, capita, lo so ma è frustrante guardare una pagina bianca sapendo cosa devi scrivere e non riuscirci... Comunque, scusandomi con tutte vi lascio alla lettura di questo capitolo con la speranza di trovare delle recensioni positive, anchenegative, l'importante che mi suggeriate qualche cosa, perché la mia testa è il stand-bay...e non è molto produttivo...un bacione a tutte! 
*****************

Quello che ho davanti agli occhi dev'essere un sogno.
Bella, la vampira assetata di sangue, la mia ossessione nonché mio
sogno continuo, non può essere vestita come una classica adolescente. E presentata come una classica adolescente.
Mi sporgo verso Ben, protendendomi sul banco dietro il mio, senza però perdere il contatto visivo con la cattedra.
<< Ben? >> sussurro chiamandolo.
<< Dimmi, Edward. >> mi risponde abbassando il capo vicino al banco,
per evitare di essere visto.
<< Cosa vedi? Insomma, vedi anche tu quello che vedo io? >> cerco di
spiegarmi, ma come può capire ciò che intendo?!
<< Edward, stai bene? >> mi domanda visibilmente turbato << Capisco
che è molto bella, ma reagire così! >> mi rinfaccia guardandomi con un
sopraciglio alzato.
<< Quindi la vedi anche tu!? >>
Sto impazzendo, me ne rendo conto.
Distolgo lo sguardo dalla cattedra per guardare Ben che continua a
fissarmi con un cipiglio sul viso. Non colgo il momento in cui il professore concede a Isabella di sedersi.
Fortuna, o sfortuna, vuole che il mio banco di laboratorio sia l'unico
posto a disposizione.
<< Ciao >> Una voce, no, la sua voce, mi porta a girarmi di scatto,
ritrovandola a pochi centimetri da me.
Sobbalzo sul posto, facendo così cadere la sedia all’indietro: mi sono preso uno spavento! Il cuore batte fortissimo. Il respiro mi si accelera.
E lei è bellissima. Dapprima mi guardando scioccata, allarga la sua bocca
in un sorriso falsamente innocente.
<< Cullen?! >> mi rimprovera il professore. << Che le prende?! >>
Guardo lui, poi faccio un breve giro della classe con gli occhi, il
cuore ancora in gola. Che figura di merda! Mi stanno tutti fissando.
Mi giro sollevando la sedia, << Niente, professore... >> Dubito che abbia avvertito il mio sussurro. In fin dei conti posso sembrare un folle, vista la reazione che ho avuto.
Ma mi ha spaventato quella vicinanza improvvisa.
Mi siedo, fissando con insistenza le mie mani. Nervoso, le avvicino tra loro, in modo che possa torturarmi la pellicina sollevata con le unghie.
Non è possibile che sia lei! Insomma … che non senta il bisogno di nutrirsi?! Che riesca a resistere?
I suoi occhi sono diversi: non più rossi come li ricordavo, sono di un
oro liquido che mette sicurezza anziché timore.
Mi porto il dito in bocca tirando la pellicina con i denti.
Una volta tolta mi osservo il pollice, tenendomi quel pezzo di pelle
tra i denti. Una gocciolina di sangue mi si gonfia in superficie, allora mi porto il dito tra le labbra succhiando. Alterno lo sguardo verso la cattedra e inevitabilmente verso la mia compagna di banco che mi fissa tra lo sconvolto e lo sforzo. Arpionata al banco, che sembra quasi
sgretolarsi sotto la sua forza.
Continuo a tenermi il dito in bocca. Poi d’un tratto, allargando lo sguardo, ricordo un dettaglio di vitale importanza: merda, il
sangue!
Non ci avevo pensato.
Mi allontano lentamente continuando a guardarla.
Bella chiude gli occhi ormai neri, e lentamente lascia il banco.
Quel suo gesto mi porta a temere uno scatto repentino nella mia
direzione. Non la perdo di vista. Non può attaccarmi in un luogo
pubblico? Giusto?
Continuo a guardarla stando all’erta. Ma poi lentamente riapre gli occhi: il colore è ritornato nelle sfumature di quello strano oro liquido.
Cosa dovrei fare? Se mi tolgo il dito dalla bocca il sangue rischia di
uscire di nuovo. Però se resto così non posso neanche parlare in caso il
prof. mi interroga.
E continuo a guardarla, e lei restituisce lo sguardo sorridendo dopo.
Allunga la mano nella mia direzione, e per istinto mi allontano di
pochi centimetri.
Non posso mica saltare dalla finestra ...
Non posso? Siamo sicuri?
Volto lo sguardo alla finestra dietro di me: sono al primo piano.
Volendo ... ma la sua mano si è già posata sulla mia, fredda come la
prima neve d'inverno, e altrettanto bianca.
Osservo ammaliato il sorriso che mi riserva. Ancora quello sguardo dorato puntato nel mio, e lentamente mi abbassa la mano che tenevo nella bocca.
<< Tranquillo, non ti mangio >> mi rassicura facendomi un occhiolino.
E resto li come un ebete mentre si rigira all'indirizzo del professore, ma io non riesco a farne a meno: continuo a guardarla stralunato.
È così diversa da come la ricordavo. Così maledettamente carina, non
pericolosa, ma dolce. Cosa è successo alla Bella assetata di sangue?
La stessa Bella che ha fatto fuori Lauren?
Mentre continuo a pormi domande su domande, non allontanando lo sguardo dal suo volto, il professore si è avvicinato al nostro banco lasciandovi un microscopio. E insieme ad esso una custodia di plastica con al suo interno dei vetrini.
Non afferro ciò che dice, non mi interessa. Si allontana subito dopo dal nostro banco e io continuo a guardare Isabella che segue il professore con la sua espressione ipnotizzante, finché non si gira con un movimento secco del busto e della testa nella mia direzione, cogliendomi in fallo nel fissarla. Solo a quel punto sono costretto a distogliere lo sguardo subito, sistemandomi nervosamente parallelo al banco.
<< Cominci tu? >> mi domanda.
La guardo, non capendo a cosa si riferisca.
Cogliendo probabilmente la mia perplessità, mi indica la custodia di
plastica. << I vetrini, l'esperimento, la mitosi >> mi elenca.
Ancora il cervello non connette.
<< Che stai dicendo? >> mi viene spontaneo chiederle, ma sono io che
sono impazzito o lei che non si spiega.
Ride. << Il professore ha appena detto che nella custodia ci sono sei
vetrini e dobbiamo sistemarli per ordine, ognuno nel giusto stadio
della mitosi >> continua a ridacchiare e mi incanto a guardarla.
<< Quindi? >> soggiunge.
<< Quindi cosa? >>
E’ mai possibile che non riesco a connettere con lei vicino?!
<< Cominci tu? >> mi domanda di nuovo.
<< Oh! Si, si! >> mi riscuoto finalmente ritornando in pieno possesso delle mie facoltà mentali – o quasi.
Sveglia Edward!! Ma che ti prende?
Prendo il vetrino e lo posiziono sotto il microscopio.
È mai possibile che la sua presenza ti renda così stupido? No!
Trovo il particolare della particella.
<< Anafase >> decreto, tornando lo studente ligio allo studio che sono.
<< Posso controllare? >> replica, afferrando il microscopio.
Perché? << Non ti fidi? >> le domando sollevando un sopracciglio, scettico.
<< No, ma mi sei sembrato parecchio distratto, infatti non hai preso
neanche un foglio per scrivere che...>> afferra il vetrino da sotto il
microscopio sollevandolo <<...il vetrino tre è in anafase >> mi
sorride.
Punto sul vivo, prendo il quaderno dalla borsa, girandomi un attimo
visto che è sul pavimento alla mia sinistra, vicino al muro.
Mi sollevo, con in mano il foglio e una penna, scrivendo il risultato.
<< Vetrino tre, è profase >> mi informa.
Ehi, che adesso abbiamo controllato il primo vetrino!
Poi, il lampo di genio.
<< Posso controllare? >> le chiedo con un ghigno.
<< Certo >> mi risponde sorridendo, e nel farlo spinge il microscopio
nella mia direzione. Nell'afferrarlo per avvicinarlo a me, le nostre mani si sovrappongono.
Quel contatto così freddo mi porta per istinto a stringere la sua mano
nella mia, nel vano tentativo di scaldarla.
Ed è piacevole, immensamente piacevole, ma lei la ritira distogliendo
lo sguardo.
Perché sei così distante?
Sposto l'attenzione sul microscopio, cercando la particella. Aveva
ragione: con una smorfia ho scritto sul foglio quello che mi ha
dettato pochi secondi prima "Vetrino tre, profase"
Continuiamo l'esercizio senza aggiungere altro se non lo stretto necessario.
L'ora finisce, e Isabella viene circondata dalle ragazze che le
chiedono di tutto: dal come mai si trova a Forks, alle informazioni relative a suo padre. In particolare si chiedono se davvero lei è la
figlia dello sceriffo. Il che interessa maledettamente anche me … cavolo, sono proprio curioso di sapere che scusa s’è inventato.
Ma dalle dicerie esce fuori che è la figlia della sua prima moglie.
Era stata a Phoenix fino alla settimana scorsa, il che risulta abbastanza strano visto il suo pallore.
Isabella è riuscita a divincolarsi da quella domanda con una battuta, che pochi hanno afferrato "Sono mezza albina".
La campanella della mensa suona, e tutti si dirigono verso la
caffètteria. Resto seduto perché Isabella fa altrettanto.
Lentamente si gira verso di me.
<< Ti siedi con me, vero? Non mi lasci alla mercè di quelle
sanguisughe?! >> mi domanda implorante.
Rido del paragone. << Non eri tu la sanguisuga? >> gli domando divertito.
Lei abbassa lo sguardo, colpita dalle mie parole probabilmente.
<< Ehi, scherzavo! >> mi affretto a porre rimedio, vista la sua reazione.
<< No, non ti scusare, è vero. Per sopravvivere ho ucciso, mi sono
nutrita di esseri umani. Poi, ho incontrato...no, è meglio dire che mi
sono scontrata con Charlie. È un grande uomo, davvero. Dicevo, mi sono scontrata con Charlie, era sulle mie tracce per via di Lauren. L'ho attaccato, ma non so cosa mi ha trattenuto dall’ucciderlo. Forse la sua aria da buono, forse quei baffi, la sua espressione di sofferenza invece che di paura. Non lo so, ma lo risparmiai. Mentre stavo per andare via, mi fermò chiedendomi, "Perché mi hai risparmiato". Capisci – Isabella solleva lo sguardo un attimo per vedere se seguo il suo racconto probabilmente - Mi ha chiesto il perché? Chi lo fa? - continua a gesticolare con le mani mentre se lo chiede, poi le riporta entrambe sul banco una sopra l'altra. Prosegue. - "Perché sembri un papà, e non voglio che i tuoi figli ne soffrano, solo perché hai fatto il tuo dovere". Non so perché gli risposi così, generalmente non sono interessata alle persone che uccido, l'importante che allevino la mia fame. "Non ho figli " Mi Charlie rispose avvicinandosi, e io temetti davvero di assalirlo. Però non lo feci. Poi l’ultima frase mi ha lasciata di sasso: "Però posso essere tuo padre". Quale uomo si offre di fare da padre ad un'assassina di natura? Quale? Per quello credo che quell'uomo sia un grande uomo, meglio di tanti altri esseri umani. >> Isabella solleva lo sguardo di nuovo incrociando il mio. << Presenti esclusi ovviamente >>
<< Ovviamente >> le sorrido. << Continua... >>
<< Spiegai a Charlie tutto, di Lauren, di Emmet, e lui ha ascoltato.
Poi mi ha ospitata in casa, ma la fame si faceva sentire e non sapevo
come fare. Quando mi chiese se dormivo mi venne da ridere, e quando gli risposi di "no", risi per la sua faccia. >>
Scoppio a ridere per il ricordo della scena.
<< La prima settimana fui tranquilla, la seconda già davo segni di cedimento e Charlie se ne accorse. Mi portò del sangue, quando l'odorai mi fece schifo. Gli chiesi che cosa fosse, mi disse che era sangue di maiale. Avevo maledettamente fame, così lo bevvi per evitare di saltare
al collo di Charlie. Nel momento in cui finii, però, avevo
ancora fame nonostante la quantità di sangue fosse enorme. Charlie mi disse che andava a cacciarmi un cinghiale, perché se fosse tornato al macellaio, lo avrebbe preso sicuramente per pazzo. Allora lo seguii. Mentre lui cercava, io avevo già avvertito la presenza di molti altri animali e gli dissi che avrei cacciato da sola. Da li, cominciai a nutrirmi di sangue animale. Anche se un paio di volte mi sono presa a capelli con un’altra vampira... >> termina la frase soprapensiero.
<< Mamma >> mi sfugge.
<< Come mamma? >> si gira a guardarmi perplessa.
<< Si, ecco, mia madre è un vampiro >> le spiego guardandola
attentamente.
La sua reazione non tarda ad arrivare. << Esme è tua madre? >> mi domanda palesemente sconvolta.
<< Si, ha avuto un incidente... >>
<< La grondaia >> mi anticipa il racconto.
<< Avete parlato? >>
<< Si, dopo la seconda alce che ci siamo contese, abbiamo parlato come
persone e non reagito come animali >> mi dice.
Ci guardiamo per dei secondi che sembrano infiniti, i nostri visi si
avvicinano, e neanche ce ne accorgiamo.
<< Eccovi!! >> una vocina che riconoscerei tra mille entra saltellando in aula. Ci voltiamo verso di lei, separandoci di scatto.
<< Che c'è Alice? >> le domando visibilmente irritato per l'interruzione.
<< Aspettiamo la novità in mensa e tu ce la trattieni? >> continua a
saltellare, come se non avesse notato il momento inopportuno.
<< Ehm...veramente >> prova Isabella a parlare, ma Alice la prende per
un polso. Se volesse, so bene che Isabella si potrebbe opporre senza alcuno sforzo, ma segue il movimento della mia amica alzandosi.
<< Cavolo, sei fredda. Vieni in mensa ci sediamo vicino al radiatore.
Immagino che faccia molto più freddo di Phoenix... >> Alice continua a
parlare mentre si trascina Isabella dietro, ma lei si gira verso di me
che ormai mi sono alzato, e mi fissa insistentemente.
Poi con un lieve gesto, stacca la mano di Alice dal suo polso <<
Arriviamo subito, precedici >> le dice con un tono tanto dolce quanto
ammaliante.
Lei, senza ribattere, accenna un "si" con il capo e ci precede nei
corridoi vuoti.
Isabella si gira verso di me con un sorriso innocente. << È un invito? >> mi domanda guardandomi negli occhi.
<< Cosa? >> gli rispondo non capendo.
Allunga la mano indicandomi. << La maglia >> dice guardandola.
Abbasso lo sguardo, stamattina sono uscito da casa non soffermandomi
affatto su quello che mi sono messo addosso. Poi questa maglia l'ho trovata girata sull'asse da stiro, sicuramente mamma la stava stirando prima di tornare nella casa nel bosco.
Guardo la scritta in rosso sullo sfondo nero: Non mi fare succhiotti. Se proprio vuoi ... Mordimi!.
Spalanco gli occhi ritornando su di lei che si trova a pochi centimetri dal mio viso. Non mi ero reso conto di quanto si fosse avvicinata.
Il cuore mi rimbomba nel petto, e non so se è pura paura o emozione.
Isabella si avvicina al mio viso, lentamente, poi sento lieve la sua guancia che sfiora la mia. << Mi piacerebbe morderti >> mi sussurra all'orecchio.
Causandomi mille scariche lungo il corpo, e sono sicuro, che non sia paura, è eccitazione. La sua lingua fredda accarezza il mio lobo, e mi ritrovo a godere di quel contatto ad occhi chiusi.
Quando però li riapro, la trovo già parecchi passi lontana da me <<
Andiamo? >> mi dice senza girarsi.
Con un grugnito frustrato la seguo di corsa.
Maledetti, affascinanti, vampiri!

RISPOSTE A RECENSIONI 

@ luisina...
Tesoro!! E come sempre ti commento per prima nonostante tu sia l'ultima...che poi non è così...perché sei la prima che recensisce
quindi...vabbè basta che altrimenti mi si arrovella il cervello...^__^ Questo capitolo lo hai scritto con me praticamente quindi ho una vaga idea di quello che ne pensi...^__^ ti voglio bene! Un bacio!

@ Chiara84...
Piacere, oramai mi è passato ^_^ e sto bene, sono contento che appezzi la mia follia, come vedi Bella è tornata, ora staremo a vedere che altro combina...alla prossima...

@ LadyEl...
Dopo tempo interminabile, e non per altri impegni, sono riuscito a
finire questo capitolo. Oramai sto più che bene, quindi non ci sono più problemi. ^__^
Esme e Carlisle gli ho messi in mezzo perché in questa storia sto dando spazio a tutti, e visto che loro non vengono messi in mezzo più di tanto, gli ho lasciato questo piccolo spazio, ma forse torno su di loro durante la storia...forse...^_-
Spero che questo capitolo ti piaccia altrettanto...alla prossima...

@ Fairy29...
Ciao! Dai non ti preoccupare...in fin dei conti non è stata colpa tua! ^_-
Poi ora dovremmo stare bene entrambi quindi...
Dai in questo c'è la maglia...visto? Ed è anche divertente, non ho cambiato cilindro solo perché è uscito un bel coniglietto ^_- però mi
sa che il prossimo dovrò proprio raschiare il fondo per trovarne un altro!
Fammi sapere che ne pensi di questo ok?
E anche come stai...visto che io sto bene non oso immaginare come starai tu! ^__- alla prossima...

@ bigia...
Grazie! Ora sto molto meglio...devo solo riprendere la fantasia! ^_-

@ samy90...
Ciao! Si Bella torna a scuola con Edward...e non sarà facile per lui riuscire a stare composto...^__^ vedrai!

@ lisa76...
Ciao Lisa! Finalmente sono riuscito a scrivere, e recensire anche...visto? Si, Bella è molto vendicativa e altrettanto intrigante, ma non ti aspetteresti mai che ha in mente...tutto da scoprire...^_- un bacio!

@ Ed4e...
Ciao! Sono contento che ti piace come ho fatto comportare i due piccioncini...e dopo aver risolto questo passiamo al perché Bella sta
a scuola...tu lo sai? Io si! Alla prossima...un bacio!

@ Lovelgirl96...
Grazie...^_^

@ ross_ana...
Ciao Roxy...il salto ci voleva altrimenti non si spiegava come faceva
Bella ad essere già vegetariana...e questo era fondamentale per continuare la storia...sono contento che ti piaccia come ho gestito la
storia...e questo seguito te l'aspettavi?? Un bacio alla prossima!

@ Dan...
Ciao Bellissima...i vampirini da guardia non si possono sentire! Hahahaha...no vabbè comunque sono guarito visto!
Ora c'è un altra vampirà per i boschi da controllare...^_^ Alla prossima...

@ Renesmee_Carlie_Cullen...
Ciao! Spero di aver risposto almeno alla metà delle tue domande...^__^ Mi sono districato bene no? Staremo a vedere che intenzioni ha la nostra Bella...alla prossima ^_^

@ Cullenpersempre...
Grazie! Visto la reazione di Edward? Molto nervosa...ma come biasimarlo...^__^ Staremo a vedere come si comporta...speriamo prima del mese prossimo...^_-

@ Uchiha_chan...
Ciao rossy!
Mmm...non ci avevo pensato, poi riprendo i lupacchiotti così vediamo come si comportano con la new entri! ^_- alla prossima!!

@ _illusa_92...
Ciao Vale! Mi dispiace di aver aggiornato così tardi...ma fantasia zero...anche il pezzo di rosalie e emmett l'ho scordata...se però mi trovo la racconto...non ti prometto niente...alla prossima!

@ Bchan...
Grazie...menomale come è andata...^_-

@ rebecca73...
Ciao! Scusami per il ritardo! Ma spero che almeno non ho fatto uno schifo di capitolo!
Tuo figlio è un grande!! Me lo devi far conoscere! Non credo che te lo cambino...sai come si dice...sai quel che lasci
non sai quel che lasci non sai quel che trovi...è capace che ti ritrovi uno peggio...^__^
Lascialo fare...crescerà...un bacio alla prossima...

@ hale1843...
Ciao hale! Scusa il ritardo ma ho perso l'ispirazione e l'ho giusto ritrovata la settimana scorsa...mamma me l'ha lavata nel jeans...^__^
Apparte gli scherzi...io i cani gli adoro...quindi non riesco ad essere cattivo con loro!
Spero di scrivere il più presto possibile...^_-

@ piccolinainnamora...
Continua a leggere e lo scoprirai...^_-

@ CriPattinson...
Grazie Cris...spero di trovarti dopo un mese e più...^__^

@ MelCullen...
Di chi parli? Bella? Bè tesoro mi dispiace...ma Bella mi serve...^_-

@ vale_cullen1992...
Ciao vale...bè le cose sono cambiate in questo periodo...quindi non hai letto questo capitolo...però spero ti piaccia...un bacio...^_-

@ ClaudiaSv16...
Bè che dire...tanto di cappello! Hai indovinato...ora se ci riesci mi devi dire il come...^_^ sono curioso!

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Capitolo 10
*** il passato... ***


Buona sera ragazzi! perdonatemi se non rispondo alle recensioni ma è passato tanto e per non far passare altro tempo ho evitato.
scusate errori e cosi via ma come sapete non sono bravo come si crede, e avevo una beta fantastica.
SCUSA LUISA! un bacio, buona lettura


<< Edward... >> un sussurro, che sembra portato dal vento.
<< Edward, dai alzati, so che sei sveglio >> la sua voce ora è più nitida, meno ovattata dal sonno.
Apro gli occhi lentamente, e un bagliore mi acceca, per una frazione di secondo, il tempo di mettermi il braccio sugli occhi.
<< Edward, io non posso venire a scuola oggi >>
Un attimo, il tempo di metabolizzare la sua frase, che apro gli occhi, male o non male.
Pronto a protestare, ma la sua pelle scintillante mi blocca il respiro sul nascere.
<< Oh! >> non riesco a dire o pensare altro, è una cosa splendida, la sua pelle reagisce ai pochi raggi del sole, che entrano dalla finestra, come un diamante, non uno, come miglioni di diamanti pieni di sfaccettature, la sua posizione, inginocchiata ai piedi del letto con i gomiti appoggiati sul materasso mentre le mani le mantengono il mento, fa si che ad ogni movimento del viso altri diamanti si illuminano o svaniscono.
<< Sono così spaventosa? >> il suo tono è sicuro, ma al tempo stesso triste, come se il fatto che potesse sembrare spaventosa ai miei occhi, fosse motivo di timore, abbassa lo sguardo sotto il peso di quella sua verità, togliendo le mani dal mento per stenderle davanti a se.
Probabilmente lo deduceva dal semplice fatto che mi fossi incantato a guardarla, e nonostante la sua domanda del tutto infondata non riuscivo ad articolare una frase coerente da dirle, per dissuaderla da quel pensiero stupido.
<< Ho capito. >>
Il suo movimento fu di una frazione di secondo, si sollevò per andarsene, il mio gesto impiegò più tempo, ma sufficiente a fermarla prima che compiesse il primo passo verso la finestra aperta.
Le afferrai il polso, e sono sicuro, che se non si aspettava già la mia reazione, non si sarebbe neanche resa conto del fatto che l'avessi toccata.
<< Resta. Non mi hai spaventato, sono rimasto...abbagliato, ecco >> credo di risultare un povero stupido che si vergogna di ammettere una piccola, bè piccola, enorme debolezza, incantarsi a guardare la ragazza dei suoi sogni.
<< Quindi >> continuai quando si risedette sul mio letto << è per questo che non puoi andare a scuola, no? >> mi girai su un fianco, puntellandomi con il gomito destro, per poi afferrarle la mano con la mano destra e accarezzarle il braccio con la sinistra, sopra le sfaccettature, delicato, come se la sua pelle potesse rovinarsi con un contatto maggiore, lei mi lasciò fare, non si ritrasse a quella carezza, ma continuava a guardarmi come se da un momento all'altro le dovessi dire altro.
<< Che c'è? >> domandarglielo fu più forte di me.
<< Non ti faccio paura, schifo, non so >> mi disse con un alzata di spalle.
<< Bella, >> allungai la mano accarezzandole la guancia << non puoi spaventarmi o farmi schifo, ti ho visto attaccare Emmett, ti ho visto attaccarmi, per ben due volte. Se fossi stato abbastanza furbo, invece di venirti dietro una settimana fa, sarei scappato dalla parte opposta >> le dissi sorridendo.
Lei aveva abbassato lo sguardo, poi, come un illuminazione, lo rialzò.
<< Non te la sei messa più quella maglia! >> mi accusò puntandomi il dito.
Risi. << Ne ho altre più irriverenti >>
<< Si ma quella mi stuzzicava proprio >> mi disse con malizia.
<< E non è meglio evitare? >> risposi facendole l'occhiolino.
Era passata una settimana dal suo primo giorno di scuola, giorno in cui per poco non mi succhiava vivo.
Quando si voltò, lasciandomi impalato in corridoio, mi dissi che di sicuro sarei stato più attento ai doppi sensi delle mie magliette.
Però la raggiunsi di corsa, non volevo lasciarla in pasto alla vipera di nome Alice Brandon, o forse più semplicemente, non volevo perdere occasione di mostrare che lei, infondo, stava con me.
Quando entrammo in mensa mano nella mano, ci fu un silenzio di tomba, poi una marea di brusii.
Lei rideva, o sorrideva, e mi chiedevo il perché, finché non si avvicinò al mio orecchio, e sono sicuro che da fuori pareva tutt'altro, visto che la sala mensa si zitti di nuovo, e mi sussurrò.
<< Le ragazze mi odiano, e i ragazzi ti invidiano >>
Mi guardai un attimo intorno, e notai che tutti ci guardavano, allora feci una cosa che andava contro il mio essere riservato. Le avvicinai, con la mano libera, il viso, abbassandomi quel poco per sfiorarle le labbra, senza scatenare la sua sete, ma riempiendomi di orgoglio.
Quella fu l'ultima volta che la baciai.
<< Però, se non ti sbrighi farai tardi >> mi rimproverò guardando la sveglia sul mio comodino altre il letto.
<< Oggi, salto. >> le dissi non curante, sollevando le spalle.
<< Vuoi saltare? >> mi stuzzico con un sorriso malizioso.
Da prima non compresi cosa volesse dire, poi ricordai, Emmett, la prima volta che lo vidi dopo la trasformazione, il salto, la corsa.
Le sorrisi, << perché no! >>
***
Scendere dalle spalle di una ragazza era una cosa piuttosto contro natura, ma cosa lo è in fin dei conti?
Bella, fermò la sua corsa nella radura circolare, che tante volte è stato scenario di assurde circostanze.
Ci stendemmo al sole, che non riuscivo ad immaginare che effetto potesse fare sulla sua pelle. Forse lo stesso calore che provavo io lo provava lei, solo che mentre io sistemato di lato dovevo addirittura strizzare un pò gli occhi per il fastidio dei raggi solari che avevo alle spalle, Bella mi fissava in posizione supina, senza battere ciglio, non una smorfia, non un fastidio. Neanche il sole la poteva scalfire, solo renderla più bella.
Toccarle la guancia fu un richiamo troppo forte, e mentre avvicinavo il braccio con un movimento del bacino sull'erba mi avvicinai anche con il corpo, arrivando a farle ombra per metà corpo.
La mia mano le sfiorava il viso, scendendo poi sul collo, era come accarezzare una statua, liscia, perfetta, fredda.
<< Mi piace il tuo calore >> mi confessa in un sussurro.
Non riesco a trattenere il sorriso, però neanche la curiosità.
<< Come sei diventata così? >>
Spalanca gl'occhi tirandosi a sedere. Guarda tutto tranne me, nervosa.
<< Ho detto qualcosa che non dovevo? >> le domando sollevandomi anch'io.
<< Non è una bella storia Edward...se lo fosse, starei dove dovrei, ora >> mi dice con un sorriso amaro, sollevando solo un attimo gli occhi nei miei.
Ingoio a vuoto immaginando a cosa si potesse riferire. << Cioè? >>
Solleva lo sguardo e senza giri di parole conferma il mio timore.
<< Sotto terra, Edward, sotto terra... >>
Si abbandona sull'erba guardandomi, con la paura o anche la speranza che mi alzi e vada via. Ma il buon senso l'ho lasciato a casa e mi stendo anch'io guardandola.
<< È da tanto? >> le domando.
<< Si, 1930, mi dovevo sposare >> mi risponde tranquilla.
<< Oh... >> non riesco a dire altro << e lo amavi? >> senza rendermene conto mi sono allontanato da lei.
Lei si volta, guardando prima me, poi abbassa lo sguardo per constatare la distanza che ci separa. Allunga una mano intrecciandola alla mia poggiata sull'erba.
<< A quei tempi, non potevi scegliere, o innamorarti, erano gli altri a scegliere per te, o peggio ancora erano gli altri che per pagare i loro debiti ti vendevano. >> mi guardò negli occhi, nei quali leggevo una profonda tristezza.
Poi continuò evitando il mio sguardo.
<< Ovviamente, poteva andarti bene, come poteva andarti male, e Pedro era un uomo che, nonostante l'enorme ricchezza ereditata dal padre, era un brav uomo >> alzò lo sguardo puntandolo oltre gli alberi, oltre il tempo, immaginai << sai, dopo la trasformazione, il cervello rinasce, e i ricordi umani se non gli recuperi subito tendono a svanire. Io, non volevo dimenticare, non volevo dimenticare mio padre, che mi ha amato più di se stesso, non volevo dimenticare Pedro, che nonostante fossi merce di scambio, mi ha voluto bene, ma sopratutto non volevo dimenticare David Martin! >> un ringhio le uscì dal petto, la cosa mi inquietò appena, perché subito dopo mi guardò e sorrise tranquilla, almeno così sembrava.
Il discorso parve chiuso, anche se ero curioso di sapere altro, su Pedro e David, però non volevo che si innervosisse, nonostante la sua apparente tranquillità si vedeva che ci soffriva ancora.
La domanda più innocente che potessi trovare era quella che le feci.
<< Dove sei nata? In che paese? >> la guardai attentamente cercando di capire se la mia domanda le potesse dare fastidio o comunque scatenare ricordi spiacevoli.
Sorrise, << Barcellona >> disse senza spegnere il sorriso che la illuminava. << Barcellona era una bella città prima della guerra >> mi rispose con una risata leggera.
<< Perché ridi? >> le domandai incuriosito.
<< Perché non ci sono più tornata, dopo che sono partita non sono più tornata. >> mi risponde sollevando lo sguardo verso il cielo per poi stendersi completamente sull'erba.
Il sorriso non aveva abbandonato il suo viso, per cui preferìi rimanere in silenzio, aspettando che fosse lei, solo in caso ne avesse voglia a continuare. E così fu...
<< Mio padre andò in guerra, e quando tornò, il paese per il quale aveva combattuto gli voltò le spalle. Cademmo in miseria, e mia madre scappò. >> il suo sorriso si spense a quel ricordo. Stendermi vicino a lei mi venne spontaneo, anche se consolarla dopo tanti anni, non so fino a che punto possa essere di solievo.
<< Papà, poter uomo, tentò il suicidio. Pedro, gli salvò la vita, e dopo gli offrì un lavoro, lui lavorò come autista, visto che le macchine non erano roba da signorini, e io lavoravo come sua assistente, battevo a macchina ciò che lui scriveva.
Erano begli anni quelli. Al mio diciassettesimo compleanno Pedro chiese la mia mano a mio padre, lui, non esitò ad accettare, non badava a cosa potessi volere io per me stessa, lui vedeva il mio futuro con Pedro senza problemi ne intoppi, in fondo pensava al mio futuro, così accettai anch'io >> finì la frase guardandomi.
Non riuscivo a capire come mi sentivo, ma una cosa l'avevo capita.
<< Quindi più che Pedro, tuo padre vedeva i suoi soldi? >> conclusi.
<< No, mio padre non voleva che io finissi come mia madre, per cui in Pedro vedeva una stabilità economica >>
<< Oh, poi? Cosa andò storto? >>
Abbassò lo sguardo come in colpa.
<< Il giorno della festa del nostro fidanzamento venne tutta la gente più IN di Barcellona. Tra queste un uomo, David, David Martin, era un uomo di letteratura, era affascinante, ed io ero troppo giovane per capire. Fu facile per lui conquistarmi, ci vedevamo di nascosto, sempre di notte, poi un giorno...il 13 di settembre del 1930 mi morse, senza chiedermi perché o se volevo rinunciare alla mia vita, mi morse, perché insinuava di amarmi. Io una volta in questa vita lo maledii, per avermi strappato a mio padre, per avermi strappato al mio futuro. Per avermi strappato la vita. Non lo rividi più da quel giorno. >> finì il suo racconto raccapricciante con un sospiro, e mi guardò con un sorriso amaro.
<< Dopo un anno dalla mia scomparsa >> continuò << tornai da mio padre, sicura che non gli avrei fatto del male. Ma trovai la casa vicino la villa vuota, e nella rimessa delle auto un altro servo che non avevo mai visto, gli chiesi che fine avesse fatto Manuel Sañier, mi rispose che dopo la scomparsa della figlia l'ha cercata fino a perdere la ragione, e cadde nel lago ghiacciato dietro la villa, e non vi è più riemerso. Lo odiai più di prima per quello, non potèi darmi pace. Da quel giorno invece di non volerlo vedere, lo vado cercando, il giorno che lo trovo lo riduco in cedere io stessa! >> concluse con un ringhio che mi fece trasalire, cercai di ricompormi subito ma si rese conto dell'effetto che avevano avuto le sue parole.
<< Mi dispiace, non volevo ne spaventarti ne annoiarti >> si giustificò allontanandosi lievemente.
<< Oh guarda, sempre meglio della mia vita piatta e umana >> cercai di alleggerire la tensione cominciando a gesticolare, per poi lasciarmi andare sull'erba << Quando lo trovi avvisa, ti vengo a dare una mano >> le parole uscirono insieme al gesto di colpire l'aria con i pugni, non feci neanche caso a quello che mi aspettava se veramente mi ci fossi trovato in mezzo.
La vidi alzarsi.
Non capi il suo gesto, ma non ci pensai due volte quando l'affiancai, toccandole la spalla.
<< Bella? >>
Guardava un punto preciso della vegetazione, senza badare che la stessi toccando.
<< Che succede? Bella? >> stavo cominciando a spaventarmi.
<< Un cavallo >> sussurrò.
<< Come un cavallo?! E quindi? >>
<< Sta venendo qui >>
<< Oh, vabbè, sarà selvatico, c'è la riserva indiana qui vicino >> tolsi la mano dalla sua spalla sollevato che non sia quel David Martin, o qualcuno che avrebbe potuto farci del male.
<< Non è selvatico, qualcuno lo cavalca >> restava rigida, non capivo il motivo, se qualcuno lo cavalca, può essere solo umano, con il gusto di correre che hanno vampiri e licantropi, non penso che userebbero un cavallo per spostarsi.
Poi cominciai a sentire anch'io i passi dell'animale, e il suo muso fece capolino dalla vegetazione.
<< Oh! >>...

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Capitolo 11
*** ma tutti con me? ***


Ragazze buona sera!
Comincio con il dire che questo capitolo l'ho vissuto in brima persona, ovviamente non è andato proprio cosi, ma quasi vicino.
Però senza anticiparvi niente, vi lascio alla lettura. un bacio.

CAPITOLO NON BETTATO

Il cavallo avanzava lentamente. Fui sorpreso di vederlo in quelle vesti.
<< Jasper! che ci fai da queste parti? Su un cavallo poi?! >> gli corsi in contro, lasciando Bella indietro, non si era mossa, non so perchè.
<< Edward? Un pò fuori porta no? >> mi prese in giro con un ghigno ambiguo, lanciando uno sguardo a Bella.
<< Bè si, con una bella giornata come questa, andare a scuola era uno spreco >> mi voltai verso Bella che era rimasta dove l'avevo lasciata. La sua pelle che reagiva come un diamante sotto il sole, mi preoccupò, ma guardando Jasper sembrava abbastanza tranquillo. Le feci segno di avvicinarsi, ma non lo fece.
<< Si, infatti, Alice è fuori con la madre, ed io volevo approfittarne. Ma... ha paura dei cavalli? >> mi domandò Jasper, non capendo neanche lui il motivo di quella lontananza.
<< Non credo... di cosa può aver paura un vampiro >>
Non mi preoccupai di quell'affermazione, nella settimana che è stata a scuola. Fin da subito, Alice si è resa conto della somiglianza del colore diafano della pelle, con quello di Emmet e di mia madre.
Sorrise guardando Bella, poi afferrò più saldamente le redini. << Dici che non si spaventa? Proviamo? >> diede un colpo secco ai fianchi del cavallo con le gambe, e partì al galoppo verso Bella, la quale cominciò ad indietreggiare, come spaventata.
Scoppiai a ridere per la faccia che stava facendo, e per come gesticolava nel tentativo di fermarlo. Prima di vedere il cavallo, a meno di un metro da lei, impennare spaventato.
Jasper cercava di calmarlo, e Bella di allontanarsi una volta calmato, ma appena si muoveva anche impercettibilmente, il cavallo ricominciava.
<< Ha paura di me! >> spiegò Bella convinta.
Jasper, come me, trovava la cosa senza senzo. << Non dire sciocchezze! >> ma il cavallo ricominciava ad impennare.
Stufo di guardare senza poter far niente, cominciai a correre verso di loro, con l'intenzione di prendere le redini, come avevo visto tante volte fare nei film e documentari.
Il cavallo, non stava fermo un attimo, continuava a scalciare, e Jasper, da bravo fantino, riusciva a starci sopra cercando di fermarlo.
Nel momento in cui sono riuscito ad arrivare il prossimità del cavallo, questo si volta, sbattendomi la coda sulla faccia, distratto da quel colpo, non badai alle zampe che mi stavano arrivando sul torace, ma con uno scatto, Bella, riusci a togliermi dalla traiettoria delle zampe, salvandomi la vita.
Ma mentre mi rimprendevo dal momento di shock, steso sull'erba, con Bella in ginocchio davanti a me, vedo il cavallo che cade all'indietro con Jasper ancora sopra.
Bella, si volta appena in tempo per vedere il cavallo che schiaccia Jasper, con uno scatto, afferra il cavallo sollevandolo, per lasciarlo cadere poco distante, nel tentatovo di evitargli traumi.
<< Edward! >> Bella cercava di farmi riprendere strattonandomi.
Ripresomi, gattono verso Jasper steso a terra.
<< Perde sangue, Edward >> la sua era un'affermazione, sicuramente ne sentiva l'odore.
La guardai allontanarsi di alcuni passi, prima di cominciare a cercare la perdita di sangue, cosa che mi sembrava abbastanza semplice visto il completo chiaro che indossava, ma non trovai niente, le braccia, le gambe, niente.
<< La testa... >> mi suggerisce con un sussurro.
Gli tasto il collo cercando di non muoverlo troppo, spostandomi con le dita dietro la nuca, fino a trovare qualcosa di viscido, la ferita era sicuramente nella parte posteriore della testa.
<< Bella! Lo dobbiamo portare il ospedale! >> l'agitazione non mi faceva ragionare, come avrei fatto a trasportarlo?
<< Non posso >> Bella cercava di non ringhiare, ma continuava a tenere la mascella tesa.
Guardavo lei, per poi guardare Jasper, e quella maledetta macchia di sangue che mi sporcava le mani.
<< Okay, okay, calma >> gesticolare come un idiota mi venne spontaneo. Poi il lampo di genio. << Corri! vai a prendere mio padre e digli quello che è successo, almeno fermiamo l'emorragia! >> non finiì neanche la frase che Bella era partita in corsa, se avesse trovato anche mia madre sarebbe stato meglio, almeno potevano portare papà e dell'attrezzatura più ingombrante, come una barella magari.
Attesi minuti interminabili, cercando, con la maglia che portavo, di tamponare la ferita, almeno evitando in cuor mio di fargli perdere altro sangue.
Mi guardai intorno, il cavallo ai margini della radura, brucava tranquillo, beato lui.
<< Ma che diavolo ci sei venuto a fare qui? >> cominciai a parlare con Jasper privo di sensi << Ma giustamente, che ne sapevi tu che il cavallo avrebbe reagito a Bella in quella maniera? Che poi... >> il mio sproluquio venne interrotto dal nitrito improvviso del cavallo, sperai ardentemente che papà avesse portato l'attrezzatura necessaria. Ma purtroppo, non era papà, nè Bella, nè mamma.
<< Ciao! >> mi salutò cordiale. poco importava il modo in cui lo disse, sapevo già cosa fosse dai suoi occhi rossi. Un vampiro!
Rimasi impietrito, possibile che ci fossero cosi tanti vampiri da queste parti? Ma ancora peggio, possibile che ce l'avessero con me?
Sistemai la maglia il meglio possibile sotto la testa di Jasper e mi sollevai cauto, trovandomi la vampira a meno di un metro di distanza, trasalii.
Nonostante la sua bellazza, aveva un che di inquietante, saranno stati gli abiti consumati, il fatto che non portasse scarpe, o semplicemente quella chioma rossa, in contrasto con la carnaggione troppo chiara, ma mi resi conto che il cuore a momenti mi schizzava via dal petto per la paura.
<< Se hai problemi con il tuo amico, ti posso aiutare >> mi disse cordiale spostando la testa per guardare Jasper.
Non so cosa mi portò a spostarmi per coprirgli la visuale su di lui, ma fu quasi istintivo e senza pensieri, volevo proteggerlo, come non so, ma ci avrei provato.
Sorrise guardandomi, e fece un altro passo in avanti, io non potevo neanche indietreggiare, e non avevo il ben che minimo pensiero su quello che potevo dirle, anche per perdere tempo, Bella sarebbe arrivata, presto o tardi, sperando presto.
<< Non preoccuparti, stanno già arrivando i soccorsi >> era sensato? Avrei dovuto minacciarla? Di sicuro la voce tremula e bassa non aiutava.
Si avvicinò ancora, e io scattai sul posto come una molla, non potevo muovermi, scappare sarebbe stato inutile e da vigliacchi, restare non sarebbe comunque servito a niente, ma meglio che lasciare Jasper a la sua totale mercè.
Allungò una mano sfiorandomi il braccio, la pelle d'oca fù inevitabile, scese con la mano fino alla mia e prendendomi il polso la tirò su, vicino al suo viso, non riuscivo a reagire, e non capivo che stava facendo, finchè non ricordai che sulle mani avevo il sangue di Jasper.
Annusò profondamente << Buono, ma il tuo è meglio, ti terrò per desser >> cosi dicendo lecco lascivamente il palmo della mia mano, prima di sollevare anche l'altra mano e ancorarmi le spalle, per poi lanciarmi a un paio di metri di distanza, caddi di ginocchia, facendomi un male cane, ma più che il dolore avevo paura per Jasper. Mi sollevai, nonostante il dolore e cercai di correre per fermarla << NOO!! >> non riuscì neanche a toccarla che mi afferrò per il collo sollevandomi.
<< Toccherà anche a te, non preoccuparti >> mi sorrise stringendo di più la presa, l'aria mi mancava e la testa mi martellava a ritmo del cuore.
<< Ti...Ti prego... Lascialo... >>
<< Anche se cominciassi con te, toccherebbe a lui dopo, cosa risolvi? >> il suo discorso non faceva una piega, se non fosse che ai confini del bosco esattamente davanti a me, sbucò Bella con sulle spalle mio padre, vidi a malapena farlo scendere.
<< Ecco... Cosa ho risolto... >> non finii la frase che fui un 'altra volta scaraventato lontano e stavolta mi feci davvero male!


Risposta alle recensioni...
@ ClaudiaSv16:
ciao Claudia! Grazie dell'accoglienza! Si Bella ed Edward stanno insieme, o comunque c'è del tenero. il passato di Bella me lo ha ispirato un libro che ho letto di recente, "il gioco dell'angelo" altrimenti non avrei usato altri nomi, se non quelli della Meyer. Vedremo se tornerà il suo passato ^_-. Alla prossima!!!

@ lisa76: Ciao lisa!! Come hai visto è un cavallo, e credo di aver risposto a quasi tutte le tue domande in questo capitolo. Per quanto riguarda il passato di Bella ho avuto uno spunto da un libro che ho letto ultimamente. altrimenti avrei usato solo i nomi della Meyer come ho sempre fatto. ^_- un bacione alla prissima!

@ Ed4e: CIAO!!! dai hai visto? ci ho messi 10 giorni!!! questo si che è un record, almeno, per me lo è! ^_^
Hai visto chi è? Ma soprattutto hai notato il macello che ha fatto? Bè che altro dire...a si, vuoi sapere chi è addesso? E no, lo saprai con il prossimo capitolo! un bacione!

@ Dan: Ciao Dany!! Il tuo film volendo stava in piedi, solo che non stava nel mio cervello ^_^
Spero che comunque il mio filmino ti sia piaciuto ^__- un bacione!!

@ RenEsmee_Carlie_Cullen: Dai, non ti ho detto chi è il tipo sul cavallo, ma in compenso ho aggiurnato il prima possibile ^_^
Spero ti piaccia! Un bacione alla proxima!!!

@ Romina75: Grazie Romina, sono contento che ti piaccia, da ora si complicheranno le cose visibilmente ^_^ un bacione!

@ 4lb1c0cc4: ciao! Ma è quello il divertimento far restare tutti con la curiosità, forse questo capitolo è un pò corto, ma ho rifatto lo stesso, giusto per rompere le scatole ^__^ posto persto però, promesso. Un bacione, alla prossima!!

@ LadySile: ciao! Allora, si, tra i due c'è del tenero, ovviamente lui non mi sembrava il caso di farlo ingelosire per il suo passato, non ha senso, il passato è passato.
Poi mi puoi dire dove vedi che sia freddo che posso cercare di modificarlo in qualche maniera ^__^  alla prossima!!

@ Roxelle: ciao! mi hai recensito tutti i capitoli tranne questo, non fa niente rispondo comunque, mi ha fatto molto piacere ricevere i tuoi complimenti, perche oltre a lodarmi per le mie idee, mi hai anche fatto notare i miei errori, ti ringrazio, cercherò di migliorare ^__^ un bacione alla prossima!!


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Capitolo 12
*** Vediamo come finisco... ***


<< Ecco… Cosa ho risolto… >> non finii la frase che fui un'altra volta scaraventato lontano e stavolta mi feci davvero male…

 

Vi ho lasciate così l’ultima volta, purtroppo tra lavoro e altro non ho potuto continuare a scrivere…un po’ quello e un po’ il fatto che non sapevo se continuare a scrivere o no.

Questa la considero una forma d’arte, alternativa alla pittura e alla scultura…anche decorare un piatto da portata è un’arte, come la decorazione di un bicchiere da cocktail…però molti non guardano lo scritto o il piatto, preferiscono guardare chi c’è dietro.

Ora vi chiedo…quante di voi seguono le mie storie perché cono un uomo?

Spero nesssuna…

Quante di voi apprezzano davvero la mia storia?

Spero tutte quelle che la seguono…

Ora vi posso dire, che non importa il nome di un autore in questo sito, come non importa il suo sesso, perche anche quello è stato messo in dubbio, cosa assai ridicola, conta il cervello, che per quanto ne so io non ha né sesso né nome, conta il cuore, che come il primo ne è sprovvisto, conta anche una buona dose di fantasia, ed anche quella non cambia. Dopo questo misero monologo, che non avrà letto nessuno, passo a scrivere questo capitolo… forse l’ultimo… poi si vedrà.

Buona lettura…

 

L’impatto con il suolo è stato doloroso, molto doloroso, ma l’idea di Jasper a due passi da lei, lo fa passare in secondo piano.

Steso sul terreno a pancia in giù, provo a rialzarmi, spostando il braccio destro per istinto, non si è rivelata una buona idea, un terribile crak, seguito da un dolore lancinante, mi fa cadere di nuovo sull’erba senza forze.  Mi devo alzare, non posso stare qui inerme, è da vigliacchi, è da umani, ed io oramai, voglio far parte di un altro mondo.

Stringo i denti cercando di non urlare, e con il braccio sinistro mi sollevo lentamente, il braccio destro penzoloni mi fa mancare il fiato dal dolore, ma riesco a soffocare i lamenti.

Forza Edward! Muovi il culo, non ti sei fatto niente!

Facile a pensarlo il mio braccio non la pensa cosi.

Una volta in piedi, il resoconto danni è: un braccio rotto, e il ginocchio sinistro che non mi regge, ma è nulla a confronto di quello che mi ritrovo ad assistere.

Davanti a me, la Rossa ha tra le mani Jasper, afferrato per il collo a proteggerla da Bella che le è davanti in una strana posizione, come pronta a scattare a ogni mossa, dietro di lei, mia madre, piazzata davanti a mio padre, sicuramente per proteggerlo.

La Rossa mi da' le spalle, se fossi stato in condizioni migliori, e magari non un piccolo umano, avrei potuto attaccarla, sono in una posizione perfetta per prenderla alle spalle.

Cerco di muovermi, non ho idea di cosa fare, e come attaccarla, se attaccarla, in compenso la posso distrarre, se perde la concentrazione su Bella, lei potrebbe approfittarne per attaccarla.

Saltello con la gamba destra cercando di non far rumore, dalla Rossa non ci sono cambiamenti, da Bella sembra che si sia spostata, o forse è solo una mia impressione. Altri due saltelli, che mi avvicinano a sufficienza per rendermi conto che non sono io a essermi avvicinato a loro, ma loro a me, infatti, la distanza che separava mia madre da Bella è aumentata, e non me ne sono accorto, ora solo un paio se non qualcosa di più separa me dalla Rossa.

E se spezza il collo a Jasper? Se non l’ha già fatto. Se non riesco a distrarla e rimane concentrata su Bella? Invece di aiutarla, ci facciamo ammazzare tutti…

Non ci pensare Edward! È un ottimo piano, tu distrai la Rossa e Bella le stacca la testa, finale perfetto, tutti a casa e tu in ospedale… Bella prospettiva no?

Con altri due saltelli mi avvicino, stavolta non perdendole di vista, e mentre il mio piede tocca il suolo al secondo saltello la Rossa solleva Jasper e lo lancia contro Bella, nella frazione di due secondi, non faccio in tempo a vedere come cade Jasper che mi ritrovo le braccia della Rossa strette intorno al collo.

<< Cosa credevi di fare? >> mi soffia nell’orecchio, sensazione che fa gelare il sangue nelle vene, un sibilo di serpente a confronto sarebbe stato meno agghiacciante. << Volevi attaccarmi? Tu? >> Continua a parlarmi, mentre non riesco a togliere gli occhi di dosso a Bella, che regge in braccio Jasper con uno sguardo duro come il ghiaccio, la mascella contratta, e sicuramente il richiamo della sete nella gola.

<< Lascialo >> non dice altro, mentre lentamente e senza abbandonare i miei occhi, s’inginocchia per appoggiare Jasper a terra.

<< Se lo lascio tu mi attacchi, a che pro dovrei farlo? >> mi sembra di vederlo il suo ghigno, e, infatti, stringe la presa nel momento in cui Bella si solleva.

Respirare comincia a diventare complicato, mi sento la testa pulsare, cercare di allargarle il braccio mi sembra fatica sprecata, e di sicuro non ho la forza per togliermela di dosso.

<< Lascialo e non ti uccido >> non fa in tempo a finire la frase che la Rossa si sposta, con me che le devo stare attaccato, ma il mio collo ha fatto un brutto trac. Rilassante se lo fai scrocchiare tu, ma se te lo fa qualcun altro è alquanto doloroso, soprattutto se la pressione sul collo non diminuisce anzi aumenta.

<< Che succede? Lo vuoi per te, o lo preferisci dividere? >> che vuole fare? Dividermi con Bella?

<< Se permetti lo vorrei per me! >>

<< Lo possiamo dividere, e riderci su, ce ne sono addirittura tre >>.

A quell’affermazione, un ringhio, per niente amichevole parte dalla gola di mia madre, che fa due passi in avanti, pronta anche lei ad attaccare.

<< Vedo che non si tratta di spuntini, voi li volete vivi, le nostre leggi non lo consentono questo, lo sapete? O morti, o come noi! >> la Rossa ha cambiato tono, si è fatto serio, come se avesse lei la ragione di quello che sta per compiere.

<< Saranno come noi, non temere, però ora lascialo >> Bella sembra essersi calmata, come se fosse sicura che non ci sarà fatto niente, infatti, abbassa le spalle e sembra non essere in procinto di un attacco.

Ma la Rossa, probabilmente ottenendo quello che voleva, scatta all’indietro, con me attaccato, ma la posizione in cui sto le è d’intralcio, infatti, m’issa sulle spalle come un sacco. Non riesco a divincolarmi, perché appena cerco di farlo stringe il ginocchio sinistro, facendomi perdere le forze, intanto la foresta corre sotto le sue gambe, non riesco a vedere niente o sentire, il forte spostamento d’aria m’impedisce di tenere gli occhi aperti e di sentire ciò che accade, è veloce, maledettamente veloce, più di Bella probabilmente, infatti, non credo che ci stia dietro.

Le foglie mi sferzano il viso e il corpo, ma niente è pari al dolore che provo ogni volta che cerco di divincolarmi o di scalciare, tenendomi sulle spalle mi afferra proprio il braccio e il ginocchio.

Un salto, mi rendo conto che ha saltato, e si arresta di colpo. Approfittando di quest’arresto improvviso apro in fretta gli occhi, e vorrei urlare di gioia piuttosto che di dolore quando vedo dieci lupi intorno a noi, ma lei mi riporta nella posizione iniziale, davanti a lei, con molta poca delicatezza.

I dieci lupi le ringhiano contro, diminuendo il diametro del cerchio che hanno creato.

Sono mai stato così felice di vederli così? No, credo di no!

<< Lasciatemi passare o gli spezzo il collo >> e, ovviamente stringe per far capire che non scherza.

I lupi che ho davanti abbassano le orecchie, due meno uno, Jacob.

<< Jacob, prendetela… >> ok, sono folle, come mi viene? È anche vero che se non la prendono può tornare per Bella, per papà, mamma, Jasper, se è ancora vivo. << Jacob, come ultimo favore, prend… >>

<< STA ZITTO! >> mi solleva per il collo, togliendomi il fiato per finire la frase. << Ti ammazzo, non t’importa di vivere? >>

Non riesco a risponderle, cerco di sollevarmi tenendo le mani afferrate al suo polso, cercando di non farmi spezzare il collo per davvero.

<< Mettilo giù! >> Bella! La sua voce, ma non riesco a girare quel poco la testa per poterla vedere, la sua voce però viene dalla mia sinistra.

<< Metterlo giù, e farmi attaccare da dei fetidi lupi? >>

<< No, loro lasceranno il piacere a me! >> non vedo cosa fa Jacob, ma vedo quello che fanno i quattro lupi dietro la Rossa, indietreggiano, ma di appena due passi.

<< Bene! >> con la fine della parola, mi mette giù, almeno così sembrava. Appena riesco a toccare il terreno con la punta dei piedi, sono sbalzato in aria, oltre i primi rami di un grosso albero, e alla caduta mi ritrovo a rimanere incastrato tra due rami abbastanza vicini da reggere entrambi il mio peso, la distanza tra me è il suolo è improponibile, ma riesco a vedere Bella, che insieme con alcuni lupi, ha alzato lo sguardo.

<< Bene, fantastico, e da qui come scendo? >> ora parlo anche da solo.

Visto che le forze non mi aiutano, l’unica cosa che posso fare è assistere, perché appena Bella ha riportato il suo sguardo sulla Rossa, la attacca, provocando i ringhi dei lupi, che assistono alla lotta tra le due, come se fosse una zuffa per strada con chi assiste intorno.

Le mosse che usano le due le vedo a malapena, vedo la Rossa che più e più volte è sbattuta a terra, ma anche Bella per alcune volte era fermata contro l’albero dove sono incastrato, provocando lo spostamento di quest’ultimo e probabilmente, fino alla fine mi faranno cadere, bah, meglio di stare qui ad assistere senza neanche poter scendere.

Poi un'altra vibrazione dell’albero, convinto che fosse di nuovo una delle due finita contro il tronco, guardo verso il basso, ma stanno combattendo lontane dal tronco.

<< E questa scimmia che ci fa qui? >> una voce maschile alle mie spalle, cerco di girarmi ma ci pensa lui acchiappandomi per il braccio sinistro, e tirandomi verso l’alto.

<< Grazie… >> mi è venuto spontaneo, come quello di sorridergli.

<< Per cosa? >> inclina la testa di lato, probabilmente credendo che sono impazzito, infatti, di regola dovrei avere paura di un uomo dagli occhi rossi che ha la forza di tirarmi su, neanche fossi un fuscello.

<< Ho l’altro braccio rotto >> che faccio? Glielo dico pure?

<< Oh, figurati! >> sorride, lui a me, mah!

<< Mi metti giù? >> gli chiedo visto il suo comportamento affabile.

<< Mmm… No, a Victoria non andrebbe giù credo >>

<< Victoria? >>

<< Sta combattendo per averti, mmm…il profumo sembra buono, ma combattere per te…non è una scelta sensata >> la sua educazione mi mette i brividi.

<< Cosa avresti intenzione di farmi? >>

<< Per il momento un viaggetto >>

Cosi dicendo mi carica in spalla come un sacco di patate, con il busto al contrario dietro la sua schiena, e le gambe davanti penzoloni. Comincia a saltare da un tronco all’altro, senza mai toccare il suolo, guardo dietro, nella speranza che ci segua qualcuno, ma nessuno sembra seguirci, né sugli alberi né a terra.

<< Non si sono resi conto della tua assenza, i lupi guardano il combattimento, e la brunetta è impegnata con Victoria >>

<< Non sei preoccupato per, Victoria? >>

<< Se la caverà, il tempo di portarti da Loran e torno da lei >> continua a essere affabile e sicuro, come è possibile? Non devo farmi portare via!

<< Non ci sarà più quando tornerai! Bella la farà fuori, o i lupi! >>

Si ferma su di un tronco, senza calcolare che probabilmente non ci avrebbe retto, infatti, cadiamo giù, il suo atterraggio è leggero, un po’ meno il mio, che sbatto la testa contro la sua schiena facendomi male per l’ennesima volta.

<< Ce la farà… >>

Toccato!

<< Fino a che punto ne sei sicuro? >> vediamo se almeno torna indietro, possibilmente con me.

<< Victoria è veloce… >>

<< E con Bella ci sono dieci lupi >>

<< Tornerò in tempo >> ricomincia a camminare, non a correre.

<< Se non tornassi in tempo? Come consolazione ci sarei solo io da bere, e poi? Io finisco subito, e Victoria comunque non la rivedrai più >>

<< TACI!! >> dice la parola con tanta rabbia, che mi scaraventa contro il tronco di un albero, e la schiena non ne risente tanto quanto la testa che va a sbattere contro una radice sollevata, lo vedo andar via prima di perdere i sensi…

 

RISPOSTA ALLE RECENSIONI:

 

@CoryBlack:  Scusa il ritardo ^^

 

@Uchiha_chanSi lo so sono un disastro con i verbi, e menomale che ho il word che avvolte mi toglie qualche imperfezione di troppo altrimenti verrebbe un disastro ^^.

 

romina75E non solo la Rossa! Come vedi c’è tutta l’allegra comitiva ^^

 

MelCullenCi ho provato Mel, ma questo è stato il frutto di un mese di buio ^^ spero ti piaccia ^_-

 

 @RenEsmee_Carlie_Cullen:  Mi sa di si, ma per ora non lo sappiamo ^^

 

@ClaudiaSv16: Non se lo aspettava nessuno, però ci stava dai!!

 

@Ed4eCiao girl!! Vabbè i record sono fatti per essere battuti una volta ogni tanto, poi ho sono due neuroni, se non si scontrano, la storia non prosegue =P

 

@4lb1c0cc4Si gli animali hanno l’istinto di sopravvivenza, ma gli uomini sono fessi e lo sappiamo, quel povero cristo che ne sapeva? Grazie ^^

 

@Dan: C’è mai stato qualcosa di logico in me?? No!!! Hahahahahahahahahahahahaha!

 

lisa76:  Grazie Lisa! Ma che ci vuoi fare? Se non fanno i deficienti, non si divertono ^^

 

LadySile: Bellissimo il resoconto di sfiga che porta Eddy, ma in fondo anche bella nell’originale, non era messa più o meno nella stessa situazione di porta sfiga ambulante? Perché non la par condicio? ^^

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Capitolo 13
*** Laurent... ***


Ok! Altro che tempi record, mi sono trovato a non riuscire a dormire per l’ispirazione, infatti questo capitolo l’ho cominciato alle 10, mi pare, di stamattina e ora sono le 3:23 e l’ho finito.

Chi era che voleva il tempo record??

Accontentata? Eh?

Be, non vi rispondo ad una ad una, però sappiate che vi sono grato del vostro affetto.

Non è orario per monologhi, non c’ho la testa né la lucidità, quindi buona notte e buona lettura ^_-

 

 

Riprendere i sensi dopo una botta in testa?

Una cosa terrificante, come una sbronza, il mal di testa è uguale, almeno non ti ritrovi i conati di vomito.

Sollevarmi dal terreno è più semplice stavolta, ho il tronco che mi sostiene, ma le forze non mi danno di sicuro una mano.

Che cosa fare adesso?

Scappare mi sembra una stupidaggine, mi riprenderebbero, che Victoria sia morta? Probabile.

Che Bella sia riuscita a cavarsela? Probabile anche questo.

Che riescano a trovarmi? Forse, avendo dieci lupi a disposizione, se non trovano la mia traccia, figli miei cambiate mestiere o forma, è anche vero che non sono stato sul terreno fin ora, ma non credo che ci siamo allontanati molto, forse urlando…

<< … >> se mi uscisse la voce.

Anche questo ci mancava!

Bene, chi fa da se, fa per tre! Muovi il culo Edward!

Con la sinistra, perché sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico, mi appoggio al tronco ruotando il busto aiutandomi con le gambe, più la destra che la sinistra, dopo la tortura di Victoria, credo che anche quello ormai sia rotto, o slogato.

Una volta in piedi mi riappoggio al tronco, bè e ora? Dove si va?

<< Dove vai? >>

<< … >> e me lo sto chiedendo anch’io…ma…?

Sollevo la testa trovandomi un uomo seduto sul tronco dell’albero, si guarda le unghie della mano indifferente, come se stesse parlando con un suo amico.

Sposta lo sguardo su di me, appoggiando la mano sul tronco e dandosi lo slancio per scendere con l’altra, atterrandomi davanti.

Un ragazzo, poco più grande di me, con i capelli neri e la pelle olivastra, l’abbigliamento è simile a quello del biondino, consunto, e scalzo.

Non credo di star respirando, infatti, mi gira la testa.

<< Tu sei un ragazzo sfortunato, o fortunatissimo! Hai amici che non avrebbero dovuto tenerti in vita, e stranamente lo sei, hai incontrato i miei amici, e apparte qualche ammaccatura, e bè, se non ne avessi saresti fin troppo fortunato, sei ancora vivo. >>

<< Per poco mi sa… >> un filo di voce, almeno.

<< Se ti togliessi la vita, ti farei un favore, Victoria e James sono famosi per la tortura dei loro pasti, li rimprovero sempre di non giocare con il cibo, ma che ci vuoi fare, sono fatti così! >>

<< E quindi? >> e quindi è meglio farmi i fatti miei mi sa!

Ride, dovrebbe essere una cosa buona.

<< E quindi, mi sei simpatico. >> mi guarda, con il sorriso sulle labbra.

Dovrei essere grato di essergli simpatico o preoccuparmi ancora di più?

<< Sai, nei miei trecento anni, li dimostro? >> fa un giro su se stesso ridendo. << Non credo di aver conversato con un possibile pasto, ma sei mal ridotto e di sicuro non puoi scappare, in compenso ti faccio un’offerta che non potrai rifiutare. >>

<< Quale? >>

<< Vuoi essere come me? >> appoggia le mani sul tronco, ai lati della mia testa, avvicinandosi con il viso, e non so come mi viene, ma la lingua è più veloce del cervello, che cerca invano di fermarmi.

<< Cioè? Gay? >>

Ritorna a ridere, anche più forte di prima, ed io stavolta sogghigno con lui, vero è stata una mossa azzardata, ma oramai è fatta.

<< Tu mi piaci, e non in quel senso, anche se… >> e si avvicina, per poi fermarsi e farmi l’occhiolino. Ok, ora mi preoccupo sul serio.

<< Allora? È questa la tua proposta, o come te o morto? >>

<< Si! >> si allontana allargando le braccia << è un peccato perdere quel bel faccino, e sei anche molto simpatico, forse un’esistenza in questi panni è meglio in una morte, non credi? >>

<< Non mi ci vedo come assassino >>

<< E come cadavere? >>

<< Neanche. >>

<< Bene, allora che si fa? >>

<< Allora facciamo cosi, tu mi lasci guarire, cosi almeno sono in grado di camminare, mi fai scegliere, e anche diplomarmi, visto che ci siamo, e tra sei mesi ci ribecchiamo qui >>.

Ricomincia a ridere con fragore. << Ci hai provato >>

Un ringhio, più forte della sua risata, gliela fa morire in gola.

Sorridere mi viene spontaneo, quando vedo spuntare, a uno a uno i lupi, se prima ero contento di vederli, ora lo sono di più.

<< Non è possibile >> sussurra indietreggiando, solo che mentre indietreggia si ritrova a due passi dal venirmi addosso, e in quel momento mi rivedo tra me e il branco per l’ennesima volta, invece…

<< Bè, rosso >> mi dice mettendomi il braccio intorno alle spalle << ho un'altra proposta, tu dici ai signori qui che sono tuo amico, ed io ti devo un favore grosso grosso >> finisce la frase dandomi una pacca sulla spalla.

I lupi hanno smesso di ringhiare a metà della frase, io continuo a spostare lo sguardo, dal grosso lupo nero al vampiro che mi è di fianco.

<< Non sono io a decidere >> gli dico quasi dispiaciuto, in fin dei conti non mi ha fatto niente.

<< Decidere cosa? >> Bella, sbuca da dietro l’ultimo lupo, che si trova proprio dietro quello nero davanti a me.

<< Bella! >> sta bene, ma… << Jasper? >>

<< Tua madre >>

<< Papà? >>

<< Con tua madre, avvolte, è difficile fermarsi, specialmente per un neonato >> abbassa lo sguardo.

<< Ahia! >> esclama il vampiro che mi è accanto.

Guardo lui, poi guardo Bella, che con gli altri lupi tiene gli occhi bassi.

<< Era l’unico modo? >> so che lo era, avevo capito che salvarlo sarebbe stato difficile, ci avevamo messo troppo, dovevamo intervenire prima, ma le coincidenze erano troppe.

<< Mi dispiace Edward, tuo padre ci ha provato, l’hanno portato nella casetta nel bosco >>.

<< Visto che siamo in vena di chiacchiere >> s’intromette il vampiro << James e Victoria? >>

I lupi tirano su le orecchie, e Bella sorride. << Mi dispiace, nessuno ti può salvare >>

<< Bè, uno si >> e si aggrappa a me, come se fossi davvero la sua ancora.

<< Lascialo! >> gli ringhia contro.

<< Bella, non mi tiene, o meglio, si mi tiene, ma in parole povere, non mi vuole far del male, o meglio… >>.

<< Scusa, fermati, collega il cervello alla bocca e ricomincia! >> lo dice con non curanza, muovendo anche la mano con il palmo rivolto verso il basso. Si ora ne sono convinto, è gay!

Lo indico, con la mano sinistra << Vedi com’è? Dai, è un peccato ucciderlo >>

Lui indica me, alzando le spalle << Vedi che non mi vuole morto? Gli sono simpatico… >> mi afferra in viso muovendolo << Vero che ti sono simpatico? >>

Cerco di liberarmi dalla morsa delle sue dita << si, ok, non mi spezzare la mascella ora! >>

<< Oh, pardon >>

<< Ok, vai! Non tornare! >> gli dice Bella, e lui non se lo fa ripetere due volte, spicca un salto sul tronco, dove poco prima era seduto, s’inchina, muovendo le braccia, una verso l’alto e l’altra sull’addome, dopo di che sparisce tra le fronde.

Tirare un sospiro di sollievo mi viene spontaneo, e cadere sulle ginocchia anche, mai stato così sotto pressione il vita mia.

Bella mi prende in braccio << Hai bisogno di un dottore >>.

<< Dai? Cosa te lo fa pensare? >> ride. Non mi risponde e mi bacia.

 

 ***

 

Le due settimane successive “all’incidente” così l’abbiamo chiamato con i compagni di classe, sono stati i più brutti della mia vita.

Alice, purtroppo ha avuto una crisi isterica, finché a essere vampiri erano persone lontano da lei era una cosa fantastica, ora invece…

<< A che pensi? >> la voce di Bella mi fa tornare nella mensa della scuola.

<< Ad Alice >> le rispondo ricominciando a giocherellare con la pizza sul mio piatto.

<< Si, ci stavo pensando anch’io, poverina >> si sposta con il busto all’indietro poggiando la schiena alla sedia e guardando fuori << Jasper le è vicino, ma non più di tanto, non riesce a controllarsi, è persino più dura che con Emmett >>.

<< Perché secondo te? >> lascio definitivamente la pizza, di mangiare non se ne parla, e di appoggio anch’io con la schiena alla sedia guardandola seduta davanti a me.

<< Non saprei, forse per questo suo dono, controllare i sentimenti delle persone è una cosa strana, ma più che controllarli è avvertirli, sentire quello che provano, lo distraggono, non è concentrato, e si lascia andare al desiderio del sangue >> lo spiega con tanta facilità.

<< è per tutti cosi? >>

<< No, hai visto tua madre >> torna a guardarmi appoggiando le braccia sul tavolo << non ha toccato nessuno, la sua bontà e la sua forza di volontà gliel’hanno impedito >> mi sorride incoraggiante.

<< Pensi che sia facile quando sei consapevole? >>

<< Non saprei, forse. >>

Torna a fissare la finestra alla sua destra, ed io rimango a guardarla, il suo profilo, i suoi lineamenti, perfetti.

<< Voglio esserlo anch’io! >> lo sputo cosi, senza preavviso, ma sembra che se lo aspettasse.

Chiude gli occhi, prende aria e la rilascia in un sospiro, che sa di rassegnazione.

<< Non vedere >> comincia, s’interrompe, gira lo sguardo verso di me e si sporge in avanti appoggiando i gomiti sul tavolo. << Non vedere il buono in questo, non vedere me che sono seduta davanti a te, è tutta apparenza, solo apparenza. Sai cosa provo adesso? Sete, ho sete, ho sempre sete, e la combatto, per parlarti, per starti vicino, per frequentare le lezioni, per avere una parvenza normale, ma io non sono normale. >>

<< Non cedere che sia cosi stupido da non sapere! >> mi rendo conto di aver alzato troppo la voce, mi guardo intorno alla ricerca di qualcuno che mi fissa, e ne trovo solo un paio, che ritornano alle loro conversazioni dopo pochi secondi. << Ho visto, ho visto Emmett, ho visto mia madre, ho visto Jasper. Ognuno ha reagito in modo diverso alla trasformazione, ognuno ha scelto cosa essere… >>.

Sbatte sul tavolo, provocando un incrinatura << No! Non l’hanno deciso, gli è stato imposto! Da me, dal caso, da un incidente, non l’hanno scelto! >>

Tutta la sala mensa ormai ci fissa, non credo abbiano capito di cosa stiamo parlando, ma Bella si alza e va via.

<< Maledizione!! >>



ps...ho il vago sospetto che, nel momento in cui ho finito di scrivere non ero propriamente lucido, quindi il capitolo...be...potrebbe essere assurdo ^^ scusate

ps2 grazie della correzione, non sono andato a controllare il nome sul libro e l'ho scritto come lo pronunciano nel film...sbagliando ovviamente...ma vi avevo avvisato, non avevo tutte le rotelle apposto ^^

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Capitolo 14
*** essere o non essere... ***


Grazie a tutte delle recensioni, è un po’ tardi per rispondere a tutte, ma lo farò promesso ^^

Questo, strano ma vero, mi è venuto più lungo di altri, spero di aver spiegato un po’ di cose, o almeno di aver ripreso in mano la storia, come mi aveva fatto notare qualcuno, un bacione alla prossima!!

 

<< Certo che avvolte sei testardo come tuo padre >>.

<< Almeno abbiamo capito che non sono adottato! >>

<< Ma come ti viene? >>

Mi alzo dallo sgabello, della piccola cucina di mia madre, è quasi, mezz’ora che stiamo discutendo sul perché Bella si comporta in questo modo, poiché l’unico vampiro femmina a disposizione è lei, mi tocca chiederglielo, solo che ovviamente, prima di essere un vampiro è mia madre.

<< Siediti! >> mi minaccia con il coltello puntato nella mia direzione, sta tagliando delle rondelle di pasta sfoglia, le preferite di papà fatte fritte.

Mi siedo, sai com’è, già faceva paura prima, ora ancora di più, ma non senza sbuffare, ho pur sempre una dignità.

<< Devi capire Edward, che Bella è un vampiro da molto più tempo di me. Già io non riesco a gestirla questa cosa, nella forza, nei rapporti personali… >>.

<< Sì, sì, ok, di rapporti, non mi sembra il caso di parlare >> ora mi deve stare pure a descrivere cosa fanno lei e papà.

<< Certo, che sei scemo! Rapporti personali, non con tuo padre! Ma vedi te! >> sbatte troppo forte il coltello contro la sfoglia, e la lama si va a incastrare per un buon centimetro nel tagliere. << Dicevo… >> lo estrae come fosse burro << ora come ora io non ho cosi grandi problemi, certo stare vicino a te e tuo padre mi crea qualche problema, ma non tanto oramai, però quando parlo con altre persone, tipo, la vicina, i clienti di tuo padre, be loro hanno una…come la posso chiamare…una specie d’istinto, che la vostra, tua e di tuo padre, consapevolezza del mio essere ha assopito. >>

<< Che vuoi dire con istinto? Non capisco >> mi sporgo con le braccia conserte sul tavolo per poi appoggiarci il mento, come facevo quando ero piccolo e la vedevo cucinare mentre cantava, era tanto che non mi capitava.

<< Vedi, gli umani, come gli animali, sono dotati dell’istinto della sopravvivenza, gli animali scappano da noi, e anche alcuni umani, un po’ più sensibili degli altri, se sono intelligenti. Poi ci sono quelli che avvertono il pericolo, e lo temono, ma non capiscono da dove proviene. Per quello è difficile rapportarsi con le persone se sai che hanno paura di te >> prende il tagliere e si volta per versarlo nella padella con l’olio bollente.

Io rimango li, a guadare i suoi movimenti e a riflettere. << quindi Bella non vuole trasformarmi per questo? I rapporti interpersonali? >>

<< No, Bella non ti vuole trasformare, perche hai troppo da perdere >> si gira con uno sguardo di rimprovero.

Mi sollevo non capendo, scuoto addirittura le mani chiedendolo << Cosa? >>

<< LA VITA!! >> sbatte il palmo aperto contro l’isolotto sul quale poco prima stava tagliando la pasta sfoglia, e uno strano crac ci fa capire subito che è da buttare.

<< Mamma, calmati, non perdo la vita. Sì, insomma, non in senso figurato, divento come te >> cerco di guardarla e rassicurarla, ma oramai è troppo arrabbiata per ragionarci.

<< E dopo? Io la mia vita l’ho fatta, ho studiato, lavorato, avuto te. Tu? Che cosa hai fatto? Non ti sei diplomato, non hai lavorato, non hai vissuto, e se t’innamori di una ragazza? Cosa le dici? Oh, scusami non ti ho detto una cosa, sono un vampiro! >> oramai era incontrollabile, continuava ad alzare la voce.

<< Io amo Bella mamma >> unica giustificazione possibile.

<< Ne sei sicuro? Hai diciassette anni, renditene conto, ciò che vuoi a diciassette anni non la vorrai a venti! >>

<< Mamma… >> mi avvicino lentamente, non mi ucciderà, ma il timore ci sta tutto << calmati, io ho diciassette anni, è vero, sono un ragazzino è vero anche questo, ma ti posso dire, con assoluta certezza, che Bella non smetterà di far parte della mia vita, ne sono innamorato. >> persino doverlo ammettere con mia madre mi rende più leggero.

Sono due settimane che non la vedo, e non so come rintracciarla, mi manca e continuo a sperare di poterle essere accanto per sempre.

 

***

 

<< Io non l’ho vista >> continuava a non guardarmi.

<< Sicuro Emmett? Dai, se ti ha detto di non dirmelo va bene, ma dimmi se l’hai vista almeno >>.

Si gira verso di me, lasciando cadere un masso sul terreno. << Sicuro, di qui non è passata >> Emmett da quando è diventato, un vampiro sembra annoiarsi incredibilmente, il fatto di non dormire sembra anche innervosirlo, “almeno passava più veloce il tempo” mi disse, io di risposta me la risi e gli dissi “be, trovati un lavoro”. Non credevo che mi prendesse alla lettera.

Lavora da quasi un mese in questa cava, sposta tranquillamente tre massi se riesce a non farli cadere, ma darebbe troppo nell’occhio, cosi, anche se rimane strano, ne sposta solo uno, senza l’aiuto del muletto, che al contrario utilizzano tutti per i loro spostamenti. È quello che fa più turni, è riuscito a rapportarsi perfettamente con gi altri della cava, e per nutrirsi approfitta delle ore notturne per correre su in montagna a dare la caccia agli orsi, non ho capito come faccia a divertirsi cosi tanto.

<< Ok, ti credo >> torniamo insieme verso lo spiazzate, dove deve trasportare un'altra decina di massi, grandi quasi come il primo, ossia quanto due confezioni d’acqua attaccate.

Ne solleva un altro, se lo carica in spalla e cammina, io lo seguo.

<< Con Rosalie? >> si blocca. << Che succede? >>

<< Il quoter back, le va dietro >> non mi guarda, c’è il masso tra me e il suo viso, ma vedo distintamente la sabbiolina che cade, probabilmente sotto il peso delle sue dita.

<< Vuoi mettere un quoter back a un vampiro? >> cerco di sdrammatizzare, lui cammina e raggiunge il punto in cui appoggiare il masso, lo raggiungo quando oramai l’ha messo a terra e ci si è seduto sopra.

<< Edward, lei vuole stare con lui… >> lo dice con le braccia appoggiate alle ginocchia e la testa bassa.

<< Ti ha lasciato? >>

<< No, ma dai discorsi che fa, non vuole stare con me >>.

<< In che senso? >> mi siedo sull’altro masso, che ha portato poco prima sedendomi di spalle al suo fianco.

<< Vuole andare al college, vuole vivere la sua vita, vuole fare l’infermiera, vuole avere figli, vuole avere un marito che torni a casa la sera dal lavoro, vuole vivere Edward…ed io… >>.
<< E tu…sei morto… >>

<< Esatto >>

Queste parole, dette da un vampiro, che non è mia madre, mi fanno ancora più effetto.

Davvero la vedo in maniera tanto superficiale?

Davvero voglio abbandonare la normalità di una vita piena e soddisfacente per l’immortalità?

Dire addio al mio mondo, dire addio ai miei amici, dire addio alla vita, per lei? Per starle accanto? Per evitare queste situazioni di stallo, dove lei scappa ed io la inseguo senza gli stessi mezzi?

Voglio questo?

Mi alzo di scatto.

<< Che c’è? >> mi domanda guardandomi.

Mi volto sorridendo, spostando i lembi della camicia a scacchi aperta che indosso m’infilo le mani nei pantaloni, ma gli vedo guardare la maglia.

<< è cosi allora? >> mi domanda alzando le spalle e sorridendo.

<< Sì, Emmett. “Ho il mondo nel palmo della mano, e ora, ci voglio giocare!” quale modo migliore per farlo che avere quello che vogliamo? >> non ho capito se sono io a cercare di convincere me stesso o cerco di tirare su lui.

<< Ok >> si solleva sbattendo le mani, facendo un rumore strano, come di pietre che sbattono tra di loro. << Non vedo cosa quel, Royce King, abbia più di me. Vuole una vita? L’avrà anche con me! >>

<< Emmett? Posso farti una domanda? >>

<< Dimmi >>

<< Sei libero di non rispondere, sia chiaro! >>

<< Dai Edward, non mi mettere curiosità >>.

<< Ok. Tu e Rosalie…avete…sì, insomma hai capito >>.

<< Se abbiamo fatto sesso? >> ma perché con lui o sei esplicito o non ci arriva?

Non riesco neanche a guardarlo, a momenti mi viene da ridere, continua a guardarmi con il sopracciglio alzato, come se davanti a lui ci fosse un alieno e non io.

<< Allora? >> che mi fa essere anche impaziente.

<< Be, ci siamo andati vicino, solo… >>

<< Solo cosa? >>

<< Le ho lasciato un livido sul braccio, senza volerlo, e si vedeva distintamente la mia mano con le cinque dita, e da allora non sono riuscito a toccarla. >> abbassa gli occhi, mettendosi le mani in tasca.

<< Hai pensato che forse stando più attento? >>

<< Edward, non è facile! Questa è un'altra fregatura, fare l’amore, perche non sarebbe sesso, sarebbe amore, con Rosalie, è la cosa che vorrei di più al mondo! Solo…solo che se penso a quando vado a caccia, anche in quel caso, sarebbe l’istinto a dominare, ed io non posso lasciarmi andare all’istinto, non con lei, la ucciderei, e se le succedesse qualcosa…io…non ne sopravvivrei >>.

Accidenti! Essere vampiro comincia a essere complicato!

Lascio Emmett, continuare il suo lavoro, e salgo in macchina con una nuova convinzione, posso aspettare!

 

***

 

Parcheggio nel vialetto di casa Brandon. Sapevo che Alice, aveva avuto un crollo nervoso dopo l’incidente di Jasper, e sapevo anche che Bella è molto attaccata ad Alice, però, so anche che la poverina viene sedata di continuo, e delira spesso.

Busso alla porta, e non faccio in tempo a finire il secondo colpo che mi apre la porta, la madre.

<< Ti stavamo aspettando >> il punto interrogativo che mi si è dipinto in faccia deve essere molto visibile perche continua << Alice. Stava urlando che saresti arrivato, avvolte non le diamo peso, con tutti i farmaci che prende, ma poi ho visto la tua macchinale le ho creduto. >> il suo sorriso tirato voleva essere un benvenuto.

Povera donna, queste settimane l’hanno invecchiata molto, si vede che non lascia la casa da molto, ha i capelli in disordine, non ha un filo di trucco, le occhiaie marcate, e non faccio in tempo a fare due passi che un tanfo di sigaretta mi colpisce in pieno.

 Ha ricominciato a fumare, grandioso!

<< Alice è in camera sua, ma ha perso i sensi appena prima che arrivassi >> non aggiunge altro, si abbraccia il petto e mi da le spalle diretta verso la cucina, al quale si appoggia un attimo prima di prendere un’altra sigaretta e accendersela con le mani tremanti.

Vederla cosi mi fa una pena indescrivibile, è sempre stata uguale alla figlia, nel carattere e nella fisicità, piccolina, bruna, e molto solare, se fosse stata mia madre mi avrebbe messo in imbarazzo tante volte, specialmente con gli amici che invitava regolarmente la figlia. Invece Alice no, anzi, quando la madre faceva la pazza, che voleva sapere ogni cosa gliela diceva, anche in maniera esplicita, non si perdeva niente, ne censurava niente, e la madre non si sentiva in imbarazzo. Si vedeva che erano l’una la forza dell’altra.

Ora però…

Mi aggrappo allo corrimano e salgo la prima rampa di gradini lentamente, alla seconda, un urlo mi fa accelerare il passo, arrivo veloce alla porta della camera di Alice, la spalanco e mi ritrovo davanti ad una scena da incubo.

Non è tanto la sua stanza completamente rivoluzionata, da essere interamente sulle tonalità del pesca e arancione, e con peluche per ogni dove, a colpirmi. Non è il vuoto intero intorno al suo letto, con addirittura le protezioni in ferro, come una gigantesca culla.

Ma vedere, lei rannicchiata di lato, con il cuscino tra le braccia e le gambe, tremante, con Bella davanti al suo letto, che ringhia contro un Jasper, totalmente diverso, accucciato sullo stipite della finestra, a essere un incubo.

Jasper mi guarda come se mi volesse ammazzare, e non ne avrebbe tutti i torti, Bella, non si volta nemmeno e continua a puntare Jasper, che mi sa sia il vero problema, e Alice, che poverina rimane con lo sguardo vacuo e continua a tremare.

<< Edward? Tutto bene? >> la madre di Alice mi chiama dal piano di sotto, quindi queste visite sono del tutto inaspettate.

<< Si! Si signora Brandon, tutto bene! Si è calmata! >> sono io che sto tremando, vigliacco? Forse, ma con due killer a due passi voglio vedere chi sta tranquillo.

<< Edward… >> sussurra Alice. In tre ci voltiamo a guardarla. << Non lo fare, Edward, è allettante, la vedrai come una cosa bella, ma non lo fare >> la sua voce si affievolisce sull’ultima parola, e mentre Jasper continua a guardarla, mentre chiude gli occhi e si addormenta, Bella si gira verso di me.

<< A che cosa si riferiva? >> mi guarda accusandomi.

<< Oh, ciao, come va? Io sto bene e tu? Che hai fatto in queste due settimane che sono scomparsa? >> ho alzato la voce, ma che se ne uscisse con una frase accusatoria dopo due settimane che non so che fine avesse fatto, non mi stava bene. Per niente!

Fa schioccare la lingua, e si volta verso Jasper << L’hai vista, andiamo! >>

<< No! >>

<< Jasper! Non fare i capricci, andiamo! >>

<< La voglio toccare >>

<< Non puoi! >>

<< Perché? >> un altro ringhio, superato in forza da quello di Bella.

<< Perché la puoi uccidere! La vuoi uccidere Jasper?! >>

<< No… >>

<< Succederà… >> un altro sussurro, e un piccolo movimento delle gambe di Alice, ci riporta al silenzio.

Bella si gira, senza dare completamente le spalle a Jasper, e si china al capezzale di Alice. << Cosa succederà? >>

Ma Alice non le rispose, continuò a dormire, apparentemente tranquilla, ma si vedeva che stava avendo degli incubi, i suoi occhi si muovevano frenetici, come le sue labbra, che tremavano, ma non so se Bella se ne accorse.

Le lasciò la mano, alzandosi. Per raggiungere Jasper vicino alla finastra << Andiamo >> Jasper, non si mosse, continuava a guardare Alice << Andiamo! >> gli poggiò una mano sul petto, e probabilmente lo stava spingendo di sotto perché dove stava la mano di Jasper, sullo stipite della finestra, cominciò a scricchiolare.

<< Una cosa >> le disse per poi girarsi verso di me << Edward, io non posso, ma stalle vicino, lo so che le vuoi bene… >> a quella frase le spalle di Bella hanno avuto un sussulto, anche Jasper se n’è accorto, tant’è che l’ha guardata un attimo per poi guardare di nuovo me e continuare << …come si vuole bene a una sorella, me lo devi amico >> la serietà dei suoi occhi rossi m’incuteva, ma una strana sensazione mi faceva restare calmo, fin dal mio ingrasso nella stanza.

<< Sì, amico, tranquillo >> e lasciandosi andare, cadde all’indietro.

Bella guardava la finestra, e aspettò un po’ prima di alzare la gamba per saltare anche lei.

<< Aspetta…Quando ti rivedo? >>

Non mi risponde, prende lo slancio e salta.

Resto cosi, a guardare una finestra aperta, ma quando vedo Alice che si rannicchia, penso che sia per il freddo e la chiudo, per poi rimboccarle le coperte bianche, lei detesta il bianco, e restarle accanto per un po’.

 

***

 

Il ritorno a casa è stato lungo, troppo lungo, persino trovare la giusta svolta per il sentiero è stato complicato, non riuscivo a pensare ad altro che alle parole di Alice, allo sguardo di Jasper, alla mancanza di interesse da parte di Bella.

Avevo in pratica la testa tra le nuvole.

Non sono entrato nel garage, ho lasciato la macchina ferma sul vialetto, non mi va neanche di scendere.

<< Che fai resti in auto? >> mi aveva colto alla sprovvista, facendomi fare un salto dal sedile, aprendo la porta e facendo quest’entrata.

<< Cosa vuoi? >> rivolgerli la parola oramai era diventato facile, troppo strano come vampiro.

<< Io? Niente! Sai passavo di qui…ho seguito il tuo odore >> continua a elencare altro muovendo la mano per aria e girandosi una ciocca di capelli nell’altra.

<< Mi hai seguito? >> osservarlo con un sopracciglio alzato mi sembrava in minimo.

<< Senti Ciccio >> Ciccio? O signore! << Non credere che perché mi hai salvato la vita di debba qualcosa >>

<< Senti…cocco >> no vabbè mi ha contagiato << Ma chi ti ha cercato, sei tu che stai nella mia macchina, sotto casa mia >>

<< Preferisci che saliamo in camera tu? Saresti più a tuo agio? >>

<< Ma anche no!! Anzi, vattene! >> esco dalla macchina sbattendo lo sportello, ma non faccio in tempo a girarmi che me lo ritrovo davanti con le braccia sollevate e i palmi in alto, come se portasse appeso qualcosa sugli avambracci.

Ma si può essere più gay?

<< Era solo una proposta, mamma mia, come sei permaloso >> dio, anche la vocetta no!!

<< Senti… >>

<< Laurent >>

<< Senti, Laurent, hai una vaga idea del perché mi hai cercato? Ho volevi solo farti due chiacchiere? >> certo che fare l’indisponente con un vampiro, per giunta gay, non era il massimo.

<< Be… >> comincia girando su se stesso, per poi camminare in maniera totalmente assurda, mettendo un piede davanti l’altro, come se stesse su un filo che vede solo lui, e muovendo le braccia per darsi equilibrio. << Sono passate due settimane… >> continua girando solo la testa e un po’ del busto per guardarmi.

<< Lo so anch’io, e quindi? >>

<< E quindi, hai valutato la mia offerta? >>

<< Quale? >>

<< Ciccio! Ma ci fai o ci sei? >> si gira del tutto indicandosi facendo scivolare il dorso della mano sulla sua figura << L’offerta di essere come me, un vampiro, spietato e assetato di sangue! >>

Sollevo il sopracciglio << Tu saresti spietato? >> scoppiargli a ridere in faccia mi viene spontaneo, persino trattenermi la pancia.

Lui solleva il mento offeso e si mette le mani ai fianchi, cosa che mi fa sbellicare ancora di più.

<< Ok, ok, diciamo che sei un sanguinario assassino. Io in tutto questo che c’entro? >>

Si fa serio, maledettamente serio, e anche abbastanza spaventoso, in un battito di ciglio me lo ritrovo a due centimetri dal viso, tant’è che sento il fiato gelido sulla faccia. << O come me, o morto >> lo dice in un ringhio.

Cazzo! Non scherza!



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Capitolo 15
*** ah...le donne! ***


Non sono in ritardo vero?^^
Questo capitolo sono giorni che lo scrivo, non sapevo mai come continuarlo o finirlo, poi il lampo di genio, facciamo tornare le cose al loro posto.
E questo è quello che ha macchinato la mia mente bacata.
Ora, sperando che i miei neuroni collaborino dovrei fare un altro resoconto, Jasper e Alice, ne vedrete delle belle ^_-
Alla prossima!
 

 
 
Quante volte nei film dicono, mi sono visto la vita passare davanti?
Pensavo fosse una cazzata. Solo quando ti rendi conto che probabilmente è la fine, la vedi davvero, tutta, dal tuo primo ricordo importante, a quello più stupido che vorresti cambiare, non riesci a fermare il corso dei pensieri neanche quando sei paralizzato fisicamente.
Che cosa ho sbagliato?
Questo potevo farlo meglio!
Se non fossi andato a prendere il latte…
Se ci fosse andato papà…
Se, ma, forse…tutte domande stupide che ti vengono in testa, una dopo l’altra, e quella, invece, alla quale sei costretto a rispondere, resta ferma a mezz’aria.
Voglio vivere o morire?
Voglio passare l’esistenza da vampiro o meglio non passarla proprio.
La risposta più ovvia sarebbe da vampiro, ma dopo?
Dopo cosa divento?
Resto me stesso?
<< Sto aspettando! >> continuo ad averlo a pochi centimetri da me.
Non riesco a muovermi, i pensieri nella testa sono troppi, cosa dirà mia madre, i miei amici, Bella, mi vorrà accanto a se?
Lauren probabilmente non è un tipo paziente. Mi afferra per il collo e comincia lentamente ad alzarmi, io per quanto le forze me lo permettono, mi acchiappo con le mani alla sua, cercando di non essere strozzato.
<< Se non ti decidi tu, lo farò io! >> e stringe la presa sul collo.
<< Tante storie… >> riesco a fiatare << …e in fine mi vuoi morto? >> lo vedo titubare un attimo, con la presa, con la smorfia del viso, poi però sorride.
<< Sei furbo, sarebbe uno spreco ucciderti >> lentamente mi rimette con i piedi per terra, ma non mi lascia il collo. << Ma credimi, non ti sto facendo un favore >> mi afferra il braccio e se lo avvicina alla bocca << questo sarà più doloroso della morte >> e apre la bocca portandosi il braccio tra i denti.
Chiudo gli occhi. Non è vero, non sarà doloroso, auto convinzione, di solito funziona.
Ma non succede niente, non c’è il morso, non c’è il dolore e dopo pochi secondi sono sbalzato in aria.
Apro gli occhi prima di sbattere violentemente contro qualcosa di morbido, davanti a me tre lupi puntano Lauren, e dietro di me, un altro lupo mi ha fatto da cuscino.
Mi volto ancora spaesato, il lupo come risposta mi da una musata sul braccio, forse per tranquillizzarmi. << Grazie >> e sorrido a quell’enorme bestia, che non accenna a spostarsi da dietro di me, come se avessi bisogno di sostegno.
Appena mi alzo, vedo il lupo girarmi intorno e mettersi davanti. E mentre gli altri fronteggiano Laurent il lupo, non si sposta.
Laurent, salta, cerca di afferrarli per le zampe, a quello sabbia ci riesce, lo scaraventa contro un altro, mentre quello nero gli afferra la gamba trascinandolo a terra, un altro gli atterra sopra la schiena, pronto a staccargli la testa ma con una botta di reni se lo toglie di dosso, facendolo volare.
Il lupo davanti a me solleva le zampe davanti, come a incitare.
<< Vai >> lo istigo, uno in più forse farebbe la differenza.
Mi guarda, soffia dal naso e si rivolta a guardare lo scontro, probabilmente gli è stato imposto, altrimenti non sarebbe rimasto qui.
Mi sposto per osservare meglio lo scontro e il lupo si sposta con me, impedendomi una vista più completa. A un certo punto però si sente un rumore, come di pietre che sbattono, e vedo un braccio volare, un braccio, gli hanno staccato un braccio. Cerco di guardare meglio appoggiando le mani contro l’enorme lupo che per proteggermi non mi fa assistere allo scontro, come gli tocco, il fianco sussulta, come spaventato, o colto di sorpresa, volta lo sguardo per un attimo nella mia direzione prima di capire il perche non lo stessi neanche degnando di uno sguardo.
Laurent, senza un braccio, ma comunque capacissimo di battersi ancora, si appoggia con il braccio destro, quello che gli resta, sulla testa di uno dei lupi, sbattendone il muso a terra e salendogli sopra a cavalcioni. Gli tira un orecchio e quindi farlo sollevare, giusto in coincidenza con l’attacco di altri due lupi che senza volerlo mordono il compagno, uno sulla spalla e l’altro sulla zampa, il guaito dei lupi è in sincrono, neanche avesse fatto del male ad ognuno di loro.
Il lupo tra le mani di Laurent torna ad essere umano, rivelando il volto di Quil, sanguinante e nudo.
Laurent lo afferra per il collo, e il ragazzo, dolorante non riesce a liberarsi dalla presa che gli costringe il collo.
<< Ora, io mi riprendo il mio braccio, e voi mi lasciate andare, altrimenti gli spezzo il collo >> e per spingere la resa dei lupi, glielo stringe, facendolo lamentare.
I lupi, ringhiando, non lo attaccano mentre si muove verso sinistra, nonostante lo puntino, ha pur sempre uno di loro tra le mani.
Raggiunge il suo braccio, ed ora mi chiedo, se lascia il ragazzo, i lupi non lo assaliranno?
<< Edward? >> mi chiama come se fossimo in una normale conversazione e chiedesse la mia attenzione, ma il lupo davanti a me, risponde prima che io riesca a prendere fiato per rispondere, con un sonoro ringhio.
<< Calma lupacchiotta! Mi deve solo recuperare il braccio! >> lo dice con un ghigno, facendo innervosire il lupo, o lupa, possibile che proprio Leah abbia ricevuto l’ordine di stare attenta a me?
Le poggio una mano sul fianco, dove le avevo poco prima. << Il tuo dovere l’hai fatto, gli ridò il braccio e va via… >> mi giro verso Lauren, guardandolo male << Vai via, vero? >> mi abbasso per ridargli il braccio, che acchiappa, allungando di poco il braccio destro, non lasciando la stretta sul collo di Quil.
<< Certo amico mio, ma ricordati, non sarai sempre al sicuro >> e facendomi l’occhiolino scaraventa Quil tra i lupi e si dissolve, neanche Leah, che gli corre dietro, riesce a raggiungerlo, infatti, torna dopo poco con la testa china.
 
***
 
Avere il controllo costante di lupi intorno a me non è una delle migliori cose al mondo, specialmente se una di queste si è imposta di sorvegliarmi da vicino.
<< Leah, non c’è bisogno che resti in piedi, o fuori dalla porta, devo studiare, ma se ti accomodi in camera mia, non ti dico niente >> mi rivolgo alla porta aperta, sapendo perfettamente che lei è appoggiata al muro fuori.
Da quando Laurent è scappato, i lupi hanno portato Quil dentro casa, poiché mio padre ha l’attrezzatura per curarlo. Dopo poco è tornato dall’ospedale si è occupato di lui, ma i lupi non l’hanno voluto lasciare fuori dalle terre del branco, per cui l’hanno riportato a casa per fare i suoi giorni di convalescenza, a quanto pare molto meno di quelli normali umani, vista la loro guarigione accelerata “roba di lupi” mi ha detto Jacob andando via, e ordinando a Leah di restare con me, e che altri due lupi avrebbero sorvegliato la casa.
Leah, dopo il mio invito, è entrata in camera, con le braccia conserte e il mento alzato, fiera e, forse, un po’ incazzata. Le darà fastidio stare con me.
<< Accomodati >> restando seduto, le indico l’unica cosa che le può fungere da sedile, il letto.
Lei lo guarda un attimo, prima di incrociare le gambe e sedersi a terra.
<< Come vuoi >> la guardo un attimo, prima di girarmi verso la scrivania e continuare a fare i calcoli di fisica.
È incredibile quanto il silenzio di una stanza possa essere pesante. Specialmente quando sai, di non essere solo. Nonostante a momenti non la sentivo neanche respirare, ero ben consapevole che era lì intenta a fissarmi, e a guardarsi intorno. Solo dopo un bel po’, e non l’ho calcolato secondo quello che mi sentivo, perche il tempo sembrava non passare mai e quell’ora che ho messo a finire fisica e inglese, sembrava che fosse durata tre volte tanto, ma nel momento in cui ho scostato il libro d’inglese, perche finito gli esercizi di lessico, lei si alza, andando alla finestra. La seguo con lo sguardo, sollevando addirittura la testa quando mi passa alle spalle, lo sguardo concentrato davanti a se.
<< Che succede? >> le domando una volta arrivata alla finestra.
<< Hanno dato il cambio a Embry e Colin >>.
<< Chi c’è ora? >> è poco probabile che non sia rimasto nessuno.
<< Seth e Sam >> lo dice sbuffando, come se la cosa le desse fastidio, si volta appoggiando le spalle al vetro e si lascia scivolare sul pavimento.
Mi alzo dalla sedia per raggiungerla e sedermi anch’io contro il muro, poco distante.
<< Che c’è? Non sopporti che tuo fratello mi faccia la guardia? >> sorrido appoggiando la testa al muro, senza guardarla.
Solleva le gambe abbracciandole con le braccia, << Se fosse solo Seth, non mi darebbe fastidio… >> brontola con il mento appoggiato alle ginocchia.
La osservo un attimo, per poi comprendere, se non è Seth, allora è Sam.
Ritorno a guardare davanti a me, se vuole parlare del perché sono disposto ad ascoltare, ma dei fatti degli altri difficilmente mi impiccio, al contrario di Alice.
Alice, sorrido al pensiero di com’era, già com’era, oramai non è più la ragazzina tutto pepe che adoravo e odiavo allo stesso modo, dopo “l’incidente” di Jasper è peggiorata tanto.
<< Perché hai sorriso? >> quando si dice, la curiosità è donna.
<< Pensavo… >> la butto la, e so che tanto vorrà sapere altro.
<< Okay >>
Come “okay”?
Sollevo la testa dal muro guardandola, quasi allibito, e pensare che ero convinto che mi avrebbe posto qualche domanda, invece, si è disinteressata.
<< Che c’è? >> mi domanda dopo un minuto buono che la guardo.
<< Sei strana >> le dico convinto.
<< Perché? >> stranamente me lo chiede anche ridendo.
<< Perché di solito una ragazza, se lasci un discorso incompiuto, vuole sapere il resto, curiosità insomma, tu invece hai detto “okay” e hai lasciato cadere il discorso >>
<< Lo hai fatto anche tu, con il discorso di Seth e Sam >> mi fa notare alzando le spalle con ovvietà.
<< Ma io sono un ragazzo, non ho voluto invadere la tua privacy >>
Scoppia a ridere, una risata fragorosa, che mi contagia, ma resto con il sorrisino da cretino, mentre lei ride di gusto.
<< Ti faccio ridere? >> le domando dopo un po’.
Si calma, o almeno ci prova , passandosi il palmo della mano sugli occhi per togliere le lacrime.
<< Vedi, Edward, io non so cosa sia la privacy, nel branco sappiamo tutto di tutti, ci leggiamo nel pensiero, che tu non mi abbia fatto domande su Sam, perche avrai capito che era a lui che mi riferivo, non mi ha fatto pensare più di tanto, e neanche la tua affermazione “pensavo”. Anche perché, sinceramente, quando hai detto, “pensavo”, non ho riflettuto a cosa potessi aver pensato, ma a come sei fortunato a poterlo tenere per te >> il suo ragionamento non faceva una piega, gliene dovevo dare atto.
Dopo il breve scambio di battute, tornò il silenzio pesante di prima. Durò pochi secondi, perche Leah scatto in piedi, o per meglio dire saltò al centro della stanza, ringhiando contro la porta, mi gelai, per farla reagire cosi ci poteva solo essere un vampiro nelle vicinanze, ma com’è possibile?
Lentamente guardai alla mia destra, per vedere se da dov’ero, riuscivo a scorgere i due lupi che avrebbero dovuto controllare, che fossero morti?
Solo che dalla posizione in cui ero, seduto a terra contro il muro adiacente alla finestra, non riuscivo a vedere niente.
<< Calma Leah, sono io, Esme. Posso entrare senza che mi stacchi un braccio? >> la risatina che ne è seguita ci ha fatto rilassare visibilmente.
Leah, infatti, si solleva, ma non dice niente.
<< Entra mamma! >> mi alzo anch’io.
E appena mamma sbuca sulla soglia, Leah comincia a tremare.
<< Scusate >> dice voltandosi appena verso di me << Scendo con gli altri >> e scappa, letteralmente, fuori dalla stanza.
Mamma continua ad osservare le scale dal quale è scappata prima di guardarmi con un’aria a dir poco incazzata.
<< Tu >> comincia puntandomi il dito contro << Ma è possibile che come ti giri e ti volti combini guai!! >>
La guardo allibito << Adesso sarebbe colpa mia? >> mi indico con la mano, non ci credo che lo pensa sul serio.
<< Sì, Edward, è colpa tua. Che hai detto a Leah, perché è scappata? >> ok, stavamo rasentando il ridicolo.
La guardo sollevando un sopracciglio, e incrociando le braccia al petto.
<< Che c’è? >> mi domanda.
<< Forse, e dico forse, è scappata giù perché nella stessa stanza di un vampiro, forse eh! >>
<< Oh! >> dice solo abbassando la testa.
<< Mamma… >> mi avvicino abbracciandola. << Non è con te che ce l’ha, e la sua natura di lupo che stona con la tua, tranquilla, tu sei la più adorabile delle donne >> l’allontano di poco per guardarla in faccia e aggiungo << Quando dormi >>
Il suo viso in quel momento tra lo scioccato e il sorpreso è la cosa più divertente e impagabile al mondo.
 
***
 
Ritornare a scuola dopo i fatti accaduti è desolante.
Bella che resta al fianco di Jasper, Alice, che non si è ripresa, Emmett, che non ho ancora capito cosa deve fare della sua non-vita, con Rosalie, neanche ho un rapporto, che si possa definire di amicizia, ogni tanto credo che mi odi.
<< Sempre con la testa tra le nuvole eh amico? >> non guardavo la classe, mi ero incantato a guardare fuori durante la noiosa ora di spagnolo, ma quella voce, quella voce mi fece girare di scatto.
<< EMMETT! >> mi alzai quasi spaventato, che ci faceva qui!
<< Sono tornato >> mi fa un occhiolino, la scusa che fosse da una zia in un altro stato era quello che sapevano tutti.
<< Grande amico! >> dargli il cinque mi era venuto spontaneo e anche a lui, sono che la mia mano ne ha notevolmente risentivo. Me la stringo con l’altra, mordendomi il labbro, per evitare di gridare. Dio che male!
Molti notarono il ritorno di Emmett, seguì le lezioni come se nulla fosse, in attesa, e lo sapevo, che arrivasse l’ora di andare tutti in mensa.
Avevo capito il perché, lui la rivoleva, voleva Rosalie, voleva farle vedere, che anche con nature diverse, lei poteva vivere una vita normale con lui.
<< Non ti creano problemi tutti questi umani? >> gli domando prima di seguire il flusso degli studenti verso la mensa.
<< No, ci ho fatto l’abitudine, e prima di venire mi sono nutrito abbondantemente >> detto questo, il mio primo impulso è stato quello di guardarlo negli occhi, non gli aveva rossi, come l’ultima volta, ma più scuro, tendenti al nero.
<< Sicuro? >> gli domando un po’ perplesso.
<< Sì, vai tranquillo, e se mi viene sete, ci sei sempre tu no? >> mi fa un occhiolino unendosi alla folla.
<< So io che ti devi bere! >> e lo seguo, guadagnandomi la sua risata fragorosa.
Entrati in mensa, non avevamo idea di dove sederci, ogni tavolino era occupato e i tavoli più grandi, dove c’erano posti a sedere, non gradivamo la compagnia.
<< Vieni >> mi prende per il gomito.
<< Dove? >> ma non faccio in tempo a terminare la frase che si ferma all’ultimo tavolo all’angolo della mensa, quello che una volta era il nostro, ed ora ci sedevano le cheerleader.
<< Buon giorno ragazze! C’è posto? >> l’aveva detto con cosi tanta non curanza che ero quasi convinto che ci avrebbero fatti sedere. Senza contare che sì, un vampiro ha il suo fascino, ma ci sono anche i giocatori di football, tra i quali il nuovo ragazzo di Rosalie, Royce King.
<< Smamma >> gli risponde quest’ultimo, alzandosi.
Lo sguardo di Emmett, che ero convinto fosse sulla figura di Royce abbastanza minacciosa, era sul viso scioccato di Rosalie, che restava a guardarlo con la bocca aperta.
Royce, come me, nota lo scambio di sguardi e rincara la dose.
<< Cerchi guai McCarthy? >> lo minaccia Royce.
Non intervengo, contando sul buon senso di Emmett, e naturalmente io mi aspetto troppo dalle persone.
<< Anche se fosse? >> sposta lo sguardo su Royce, uno sguardo di fuoco, che farebbe impaurire un orso, ma Royce è troppo stupido per rendersi conto del guaio in cui si sta cacciando.
Mi sfrego gli occhi abbassando la testa rassegnato, qui finisce male. Non lo poteva vedere prima, figuriamoci ora.
<< Royce >> una voce che fa voltare tutti e tre, quella di Rosalie. << finiamo di mangiare tranquillamente, non mi va di assistere alla vostra punizione, prima usciamo da scuola poi si pensa >> ritorna a mangiare tranquillamente, come se non avesse detto niente.
<< Si ecco, buona idea, andiamo Emmett? >> lo trascino per un braccio inutilmente, se lui non vuole spostarsi, di sicuro io non ci riesco.
<< All’uscita, McCarthy! >>
<< Vedi di esserci, King >>
Poi schioda, e ci allontaniamo dal tavolo, seguiti dallo sguardo di Rosalie.
<< Tu, tu, tu >> non riesco a continuare, gli insulti sono troppi.
<< Sì, pronto? >> mi prende in giro ridendo.
<< Non scherzare Emmett!! Se quello ti colpisce, si rompe una mano, e se lo colpisci tu, lo ammazzi! Te ne rendi conto!! >> fuori dalla mensa all’aperto, fa un freddo pungente, continuo a gridargli contro gesticolando.
<< Lo ha voluto lui >> mi dice tranquillamente.
<< Sì, perché è abituato a comportarsi cosi, perché se sei umano sei battibile, ma non lo sei Emmett, non lo sei!!! >> e l’agitazione mi porta a camminare come un forsennato a destra e sinistra.
Ispira, come se avesse sentito un odore, e resta cosi con il viso rivolto verso l’altro << Ci ha messo più del previsto >> sussurra sorridendo.
<< Chi? >> mi fermo domandandoglielo.
Non mi risponde, lo fa una voce per lui.
<< Emmett! >> una Rosalie, anche un po’ alterata esce dalla porta della caffetteria, dirigendosi verso di noi. << Che intenzioni hai? >> gli punta un dito contro,come a volerlo minacciare.
<< Nessuna, perché? >> fa anche il finto tonto, con un ghigno palese in volto.
<< Nessuna Emmett? Che cosa significava quella messa in scena? Eh? Hai intenzione di batterti? >> sembrava parecchio arrabbiata, e continuava a pungolarlo con il dito.
<< Sei preoccupata per il tuo King? >> il viso di Emmett, divenne scuro d’un colpo, come se da quella risposta dipendesse tutto.
Rosalie abbassa il dito, e dopo di quello anche il viso << Ti sembrerà stupido… >> sussurra appena, tanto che a momenti io non riuscivo a sentirla. << Ma mi stavo preoccupando per te >> aggiunge prima di guardarlo e girarsi per andarsene.
Lui la prende, prontamente, per il polso, avvicinandola e cingendole la vita.
Mi allontano, tornando dentro la caffetteria, e lasciandoli fuori da soli, non prima di sentirli dire…
<< Vieni con me >>
<< Ok >>
 
 
RISPOSTA ALLE RACENSIONI:
 
@ RenEsmee_Carlie_Cullen : e si, la nostra Bella era giusto un po’ gelosa, e non ti dico cosa succederà dopo, anche perche sappiamo che una cosa che accomuna molto i vampiri, apparte il sangue, e la gelosia e l’egoismo, quindi basandomi su questo, immagina cosa ne viene fuori ^_-
 
@  Ed4e : ho fatto un po’ di macelli lo scorso capitolo vero? ^_- vedrò di farmi perdonare.
Coooomunque, la storia di Alice e Jasper non è ancora finita, ci saranno altri riscontri, poi nel prossimo credo che ne parlerò, e non so fino a che punto saranno piacevoli =P
Per l’orso e la barbie, bhe, come Edward non posso sapere molto, ma come migliore amico di Emmett…sta a vedere ^_- alla prossima.
 
@ _illusa_92: Ciao Valeeeeeeeeeeeeeeee!!! E già disgraziata, è stata colpa tua, anche perché avevi ragione e mi stavo perdendo, ma che ci posso fare, i neuroni viaggiano per cazzi loro (si può dire? Bho ormai l’ho detto), quindi ti ringrazio ^_- sei un tesoro. Alla prossima!
E comunque, le recensioni a parer mio sono fatte per quello, elogiare, si ok, ma se una critica è costruttiva e puoi sistemare la rotta dei neuroni (se si può ovviamente)perche non seguirla? ^^
 
@ bambola_e_bibola: ok siamo praticamente ad un terzo grado, quindi ora mi siedo, mi punto la lampada contro e comincia dalla prima domanda…dunque…Alice comincia a leggere nel futuro perche assume psyco-farmaci che le fanno male. Il potere di Jasper non ci ho pensato sinceramente, mi è venuto spontaneo farglielo utilizzare. Rosalie vuole Royce come abbiamo appreso da Eclipse perche è innamorata dell’amore, o di quello che un ragazzo normale le può offrire, al contrario di Emmett, che è un vampiro. Bella a quel sussulto per gelosia, sentire che la persona che ti piace voglia bene ad un’altra dell’altro sesso, non penso faccia piacere.
Ok, ci sono? Ho risposto a tutte? ^_- ok sono stato telegrafico lo so, ma ci sono riuscito ^^
Mi conservo la lampada per il prossimo…^_- ciao!!
 
@lisa76: ciao lisa!!! Non pendere dalla penna che altrimenti per quanto ci metto cadi di brutto su un foglio bianco e desolato =P
Coooomunque, si decisamente avere una famiglia è l’ultimo dei pensieri maschili oramai, persino avere una compagna stabile, figurati un figlio…però come hai visto non c’è stato bisogno di scegliere ^^ ma chissa forse più in la qualcosa succederà, perche il nostro caro Lauren è ancora in circolazione!! Alla prossima!!

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Capitolo 16
*** sto morendo... ***


E dopo, quanto un mese? Due? Si ritorna sulla tastiera.
Blocco dello scrittore, forse.
Trasloco? Anche.
Linea internet inesistente? Soprattutto.
Un bacio di buon natale, due baci di buon anno, tre baci alle befane che mi hanno pensato.
Ma soprattutto un abbraccio grande a chi nonostante il tempo che ci metto ad aggiornare continua a seguirmi. Pietà? Molto probabile. Ma spero più che altro curiosità.
A dopo vi voglio bene!!

 

JASPER AND ALICE
EXTRA

 
Jasper
 
Vederla in quelle condizioni mi procurava un dolore atroce.
Essere impotente davanti a questo era per me il peggiore dei tormenti, persino quello della morte mi sembrava più leggero di questo.
Vederla cosi sofferente, per uno shock, cosi dicono i medici.
Ho controllato ogni persona che entrava e usciva, cosa mi trasmetteva, sicurezza, agitazione, rassegnazione. Ne sono venuti cinque diversi. Le conoscenze del padre gli hanno permesso di chiamare i migliori specialisti.
Nessuno ha potuto niente.
Lei ha queste visioni, non abbiamo capito cosa sia, le ho portato un quaderno con una matita. La madre, le ha tolto tutto quello che potrebbe ferirla, e tra queste cose ci sono le matite, e i fogli.
Io la controllo, le sto vicino per quanto posso, non la faccio tremare. E non so perché con me non trema, invece, quando entra la madre sì.
Come se avesse paura, e non riesco a capire da quello che emana se è paura o no.
Cosi, vedo ciò che scrive, vedo ciò che disegna, e sono sempre cose strane, perche non disegna niente che conosco.
Ha disegnato una casetta, e non l’ho mai vista. Ha disegnato un viso, e somiglia al suo, vagamente, ma i lineamenti sono troppo definiti, e lei li ha morbidi. Ha disegnato due cerchi intrecciati insieme, come gli anelli di una catena, e non ha saputo dirmi il perché. Poi ha scritto, ha scritto numeri, e parole, ha scritto il nome di Edward, ha scritto il mio, ha scritto quello di Rosalie, e tante altre cose che sembravano senza senso.
Quando le dovevo togliere le cose, per via delle visite periodiche della madre o dei dottori, mi strattonava, non voleva andassi via, ma non potevo restare.
Il suo odore con il tempo è diventato facile sopportarlo, ma solo il suo. E poi, la madre non capirebbe.
Cosi mi allontano, mi allontano per cacciare, sempre roba di un’oretta, non di più, lo spesso delle volte mi accompagna Bella, che dopo avermi controllato per settimane, si era allontanata per lasciarmi vivere tranquillamente, ma la preoccupazione c’era sempre in lei, ogni volta che mi lasciava con Alice.
Oggi, per la decima volta, minimo, le hanno cambiato le medicine, e dormiva, all’apparenza tranquillamente, nel suo letto, che ormai più che un letto sembrava una prigione, le sbarre per contenerla, eventualmente facesse dei movimenti bruschi, non riuscivo a sopportarle, infatti, le sfilavo da sotto il materasso, non appena la madre se ne andava, per rimettercele non appena facesse ritorno.
Cosi mi siedo vicino alla testiera del letto, prendendola in modo tale che la possa tenere tra le braccia. Mi sento incredibilmente responsabile per quello che le sta succedendo.
Prima del mio “incidente” era tranquilla, per quanto lo potesse essere Alice. Ora, invece.
<< Mi dispiace, amore  mio >> le sussurro mentre le accarezzo i capelli.
Tanto bei quei capelli corvini che aveva, corti, sempre con le punte alzate. Si lamentava sempre di non riuscire ad averli più gonfi, perche le piaceva il riccio, non quello esagerato, ma il boccolo, e lei non lo aveva e non riusciva a tenerselo neanche con l’arriccia capelli, perche non era adeguato il suo capello.
Quante volte l’avrò sentita, tante da ricordare a memoria ogni difetto che potessero avere i suoi capelli. Per me erano perfetti.
Ora, invece, li aveva legati, più semplice per la madre tenerglieli in ordine cosi.
Le sfilo l’elastico, per infilarci le dita.
<< Mi mancano le tue paranoie sui capelli, lo sai? >> continuo a sussurrare. << Mi manca la tua voce >>
<< Jazz >> la sento, un lamento strozzato, cerco di guardarle il viso per vedere se si è svegliata, ma dorme, gli occhi sono chiusi. Controllare dal respiro se è sveglia, è impossibile, per via dei farmaci lo ha sempre accelerato.
<< Dimmi, amore mio >> capita spesso che parlandole, entri nei suoi sogni, solo cosi riesco a calmarla.
<< Mi manca la tua pelle >> continua a dirmi, scivolo di fianco a lei spostandola verso l’interno del letto, trovando il suo viso vicino al mio.
Le prendo la mano e me la poggio sul viso. << Questa è la mia pelle ora >>
<< Lo so >> non apre gli occhi ma le sue dita sfregano il mio viso, con un movimento circolare del pollice.
Chiudo gli occhi per godermi quel tocco, per poi spalancarli quando sento il suo fiato che mi solletica le labbra e d’istinto allontano il viso.
<< Mi mancano le tue labbra >> sussurra aprendo di poco gli occhi.
<< Alice, non posso >> dio solo sa quanto mi manchi anche a me poterti baciare e toccare, ma non posso, il mio auto controllo non è collaudato per questo.
<< Ti prego >> una preghiera seguita da una lacrima. Occidetemi, vi prego!
Lentamente avvicino le mie labbra alle sue, evitando di aprirle come vorrei fare, ma a quel punto la sete sarebbe più grande di me, e già così faccio concorrenza a una statua di cera, non respiro neanche.
Lei, però, non bada a come posso stare io e comincia a fare quello che fa sempre dopo un primo bacio a stampo. Mordicchia il labbro inferiore per poi leccarlo.
Ed io, scatto.
La mia mascella scatta.
Il mio corpo scatta.
La mia voglia di lei scatta.
E mi ritrovo sopra di lei a baciarla come un affamato, sentendo la sua lingua sulla mia, sentendo il suo sapore che già conoscevo amplificato per cento volte.
Le afferro le mani e gliele porto sopra la testa mentre continuo a baciarla e lei non oppone resistenza, anzi, con le gambe cerca più contatto fra i nostri corpi.
Dalle labbra, passo alla guancia per arrivare al suo collo, lo lecco prima di aprire la bocca.
Mille campanelli nel cervello mi urlano di fermarmi!!
Ed io mi blocco, pietrificato, smetto di respirare, smetto di muovermi, e vorrei essere fuori da questo maledetto corpo per uccidermi con le mie stesse mani. Ma che sto facendo!!
<< Jazz >> mi chiama con gli occhi aperti stavolta.
Io muovo appena i miei per incrociare i suoi, il resto del corpo è cera.
<< Jazz, fanno di prego >>
<< No! >> stringo i denti dopo aver quasi ringhiato il mio rifiuto.
<< Jazz, sto morendo. Fallo… >>
La fisso incredulo, cosa significa questo, cosa significa che sta morendo?
Continuo a non muovermi, non è vero, mi sta mentendo, non può essere vero.
<< Jasper >> comincia, dopo aver sospirato e chiuso gli occhi, due lacrime le rigano il viso fino alle orecchie. << Sei andato via, non hai sentito i medici. È scoppiato un aneurisma nel cervello, sarei morta all’istante se non avessi avuto una semi calcificazione intorno ad esso. Ho il cancro Jazz, e il cancro mi ha salvato la vita, per ora, ma il sangue viene rilasciato lentamente e non vivrò ancora molto. Ora. Fallo. >>
Perché mi sembra cosi assurdo?
Perché quello che mi ha detto mi sembra del tutto impossibile?
Perche allora sto avvicinando lentamente il mio viso al suo collo?
Perché il suo sorriso mentre apro la bocca mi crea una brutta sensazione?
<< Mi stai mentendo!! >> sollevo il viso guardandola con rimprovero e lei chiude gli occhi girando il viso dall’altra parte per non guardarmi.
Mi sollevo lasciandola li, ancora nella stessa posizione, con le gambe leggermente divaricate e le braccia sollevate.
<< primo cassetto del comò, in camera di mia madre >> non si muove, non mi guarda, sa che andrò a controllare che cosa c’è lì dentro, nonostante il rischio di essere scoperto siano alte, ma non m’interessa.
Esco dalla camera, la stanza della madre è proprio a fianco.
Velocemente entro, e non c’è nessuno che possa vedermi, apro il cassetto trovando una cartella gialla con scritto Alice Brandon. All’interno, vari esami, delle tac.
E quando gli ha fatti?
Su un certificato rilasciato dall’istituto, vi erano delle note del medico.
“aneurisma celebrale, contenuto in sacca calcificata. Somministrare dello xy per coagulare il sangue, e dello xx per diminuire il cancro”.
Lessi quelle righe almeno dieci volte prima di richiudere la cartella e rimetterla al posto.
Tornai nella sua stanza più spaventato di prima. Lei aveva cambiato posizione, era in posizione fetale e teneva gli occhi stretti.
<< Alice >>
<< Tu mi vuoi vedere morire >> si lamenta cominciando a dondolare la testa.
Che ironia << Ti vedrò morire ugualmente >>.
<< Per essere come te, non è morire. Potremmo stare insieme >>
Non dico altro, vederla cosi era già una tortura, e non c’era cura migliora alla tortura che cessare la sofferenza.
Mi avvicino al suo letto, la prendo per un polso, lei si lascia trascinare finche non si trova in piedi davanti a me. Troppo debole per sorreggersi da sola la stringo son un braccio mentre le accarezzo la guancia.
<< Se non dovessi fermarmi? >>
<< Mi ami? >>
<< Più di me stesso, morirei per te >>
<< Allora non uccidermi >> sorride, trova dell’ironia anche in queste situazioni.
Si tiene con le braccia al mio collo, per poi buttare la testa a un lato.
Mi avvicino al suo collo, lo lecco << Ti amo >> e di scatto ci affondo i denti…
 
E mo?
Stavolta farò prima promesso!! 

ps tre di notte ci sono un mucchio di errori, comprensione plese, in giornata, per le deboli di cuore, li correggo.

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Capitolo 17
*** sta attento ***


Meritavano anche loro. Lo so che è corto ma nel prossimo si torna alle origini.
 

Rose and Emmett
Extra 2

 
Emmett
 
Le ho chiesto di venire con me, ha accettato, e ci stavamo dirigendo verso il bosco lentamente, la guardavo, mi guardava e le nostre mani intrecciate l’una nell’altra.
Che piacevole calore avvertivo.
Poi…
<< McCarthy!!! >> la voce decisa di un povero pazzo mi risveglia dal sogno.
La vedo allargare gli occhi prima di girarsi verso la porta d’ingresso della caffetteria e accertarsi di quello che già sapevo, avrebbe trovato.
Mi volto, cercando di lasciarle la mano, ma lei la stringe ancora più forte.
<< No! Andiamo via!! >>
La guardo, spaventata poverina, ma non deve preoccuparsi. Allungo il braccio e le infilo la mano tra i capelli, dietro la nuca, lo so che non dovrei, ma lo faccio, la bacio.
Persino lei ne resta sbalordita, tant’è che lascia la presa sulla mia mano. << Torno subito >> le sussurro prima di avviarmi verso un King, a dir poco incazzato.
Quando gli sono davanti. << Dimmi King! >> spavaldo, come lo sono sempre stato, non intimorito, più che darmi fuoco non può, e nel panico più assoluto quando vedo Rosalie mettersi in mezzo.
<< Fermatevi! >> ci intima guardandoci male. Mi guarda << Emmett, stavi andando via >> poi guarda lui << Royce, non mi sembra né il luogo né il caso. Torniamo a lezione >> nel momento in cui fa due passi verso di lui per far si che la seguisse dentro, lui le da un sonoro schiaffo che mi rimbomba in testa, più forte che mai.
<< Sgualdrina! >> le sputa contro.
Persino i suoi amici dietro hanno lo stesso sguardo di Royce, nei suoi confronti.
Lei resta con la guancia tenuta dalla mano e lo sguardo perso, forse nella vergogna.
<< Tu… >> mi ritrovo a tremare << era l’unico sbaglio che non dovevi fare, e l’hai commesso! >> gli sono davanti in un battito di ciglio, il suo equilibrio vacilla dallo spavento, ma lo aiuto a riacquistarlo prendendolo per il bavero del maglione.
Lo avvicino al mio viso << Tu permettiti di toccarla ancora, di guardarla, di parlarle, o di pensare anche solo a lei e sei un uomo morto. >> non lo lascio andare, anzi lo sollevo di un paio di centimetri da terra, giusto per far capire che non scherzo.
<< Emmett >> la sua voce alle mie spalle mi convince a rimetterlo giù, ma non lo lascio, non ci riesco, la voglia di ammazzarlo ringhia dentro di me, e combatte con la mia coscienza. Spero per lui che non abbia la meglio.
<< Ehi, McCarthy! >> sento la voce di Edward, che poi si fa largo tra la folla. << Il preside sta venendo, ti conviene lasciarlo se non vuoi una sospensione. Dai amico, sei appena tornato, staccargli la testa non è un buon punteggio sul tuo curriculum scolastico, non trovi? >> mi fa l’occhiolino, ed io sorrido della sua uscita. Lascio andare di scatto Royce, che cade rovinosamente a terra.
<< Andiamo Rose, mettiamoci del ghiaccio >> la prendo per mano e ci avviamo all’ingresso.
<< Non finisce qui McCarthy! >> lo sento dire, ancora seduto per terra, mi fermo e sto per girarmi quando sento le parole che Edward gli sussurra nell’orecchio, una volta piegato sulle gambe.
<< Hai a che fare con un vampiro incazzato modera i toni >> si solleva prendendo una pietra delle dimensioni del mio pugno e raggiungendomi me la mette in mano. << Mostraglielo >> e continua dritto per la caffetteria.
Guardo il sasso e poi guardo King che ancora non accenna ad alzarsi, e lo distruggo riducendolo in polvere, per poi farlo scivolare dal mio palmo come sabbia.
Lui resta solo, e atterrito sul pavimento, compio due passi con Rose presa per mano, per poi girarmi e dirgli altre due parole << Ovviamente, sangue in bocca! >> e mi volto ridendo come un idiota della mia precaria battuta ma ancora più felice di sentire Rosalie che ne ride.

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Capitolo 18
*** caos... ***


Sono in ritardo, anzi in ritardissimo.
Mi scuso con chi ha atteso che tornassi, mi scuso, con chi non voleva per niente che tornassi ^^.
Mi scuso, umilmente prostrandomi ai piedi di chi crede ancora che questa storia possa avere un senso. Per me l’aveva perso, o forse ero io a non volergliene dare uno.
In poche parole periodo buio finito. Credo.
Ma ora nessun indugio, ricominciamo la storia, dove l’avevamo lasciata.
 
Dove eravamo rimasti?
Allora Esme è caduta dalla grondaia (fuori uno).
Emmett l’ha ammazzato Bella (fuori due)
Jasper è caduto da cavallo…giusto? O.o (fuori tre)
Alice…ancora non si sa ^_^ (fuori, forse, quattro).
In poche parole Edward si ritrova protetto dai lupi per via di Lauren, Leah ha il compito di tenerlo d’occhio più rispetto agli altri e…a fare i riassunti sono una schiappa.
 

 
Forse abbiamo esagerato, forse King non avrebbe dovuto sapere, forse avrebbe fatto meglio a non venire a scuola Emmett.
Non riesco a non pensarci, non riesco a non tornare con la mente a questa mattina.
Sul letto di camera mia continuavo a pensarci, il vento mi solleticava la pelle, una sensazione strana sul corpo, non so cosa sia ma sembra una carezza gelida, chiudo gli occhi godendomi la sensazione.
<< Buona sera >> fu solo un sussurro, e se non ci avessi messo tre secondi ad aprire gli occhi probabilmente avrei creduto di sognare.
La trovai sdraiata accanto a me, i suoi occhi caramello a pochi centimetri dai miei.
Non riuscii a capire, il mio cervello era spento, non seppi neanche che tipo di slancio fosse, ma mi trovai in un momento di buoi sulle sue labbra, e poi su di lei.
Il bacio che le diedi fu da prima casto poi sempre più passionale, quando s’irrigidì passai a baciarle il collo ad accarezzarle i capelli, a sentirla mia di nuovo dopo tanto tempo.
<< Mi sei mancata >> non riuscii a dirle altro, era quello che sentivo, era quello che provavo, era quello che mi era passato per primo dalla testa.
<< Anche tu >> un sussurro seguito da uno splendido sorriso.
<< Ehm, ehm >> un finto tossire mi fese voltare verso la finestra.
Prima di vederne il volto mi attiro la folta chioma di capelli rossi, un rosso fuoco che faceva risaltare ancora di più la pelle bianca e gli occhi rossi.
Bella mi spinse appena portandomi ad alzarmi.
<< Edward, lei è Victoria. È una nomade, eravamo amiche ai bei tempi. Se cosi, li possiamo chiamare >> sorrise, un sogghigno quasi sadico, che mi fece ricordare la sua espressione la prima volta che la incontrai. Victoria rispose con lo stesso sorriso, e dai suoi occhi si poteva ben capire che i bei tempi non gli aveva abbandonati.
<< Piacere >> allungai la mano facendo due passi nella sua direzione, lei me la strinse prontamente e il suo tocco mi fece rabbrividire, per un attimo ne ebbi paura, ma durò solo un attimo, perché quello che accadde fu ancora peggio.
Dalla finestra ringhiando come la sua natura di lupo le imponeva entrò Leah, con tutte le intenzioni di non essere per niente amichevole con le mie ospiti.
Di conseguenza finii in mezzo all’incudine e al martello, due da una parte e una dall’altra. Ora, se fossi stato in una situazione normale avere tre belle donne nella mia camera sarebbe stato uno dei sogni di chiunque, ma purtroppo io non riuscivo ad avere situazioni normali da quella maledetta sera che andai a comprare quel maledetto latte.
Per cui mi ritrovai ad avere un lupo da una parte e due vampiri dall’altra, ed io?
Potevo lasciarle scannare nella mia camera?
Ma ovviamente no!
<< Ferme! >> mi piazzai tra di loro allargando le braccia. Ora, un qualunque essere umano, davanti a tre esseri soprannaturali se la sarebbe filata, io invece scemo, e del tutto fuori di testa mi ci piazzo in mezzo, ma si può?
<< Allora, con calma, lei è Leah, è un lupo >> idiota, credo che se ne siano accorte.
Lo sguardo delle tre si piantò su di me, come se avessi detto la cazzata del secolo, e non avevano tutti i torti.
<< Ok, scusate. Dicevo, il suo alfa l’ha assegnata alla mia protezione. Un vampiro ha giurato di uccidermi >>
<< Chi? >> Bella si addrizza assumendo una posizione normale, mentre Leah, tiene ancora sotto controllo Victoria.
<< Si chiama Lauren, non mi chiedere come è successo perché non ne ho idea, ed ora ha come preso il sano principio che deve farmi fuori >>
<< Potevi scegliere! >> la voce di Victoria ci sorprende a tutti e tre.
<< Come scusa? >> le chiedo frastornato, si potevo scegliere, morire o essere un vampiro, che vuol saperne lei?
<< Potevi scegliere la vita eterna piuttosto che una caccia senza tregua.
<< Tu che ne sai? >> sia Bella che Leah, glielo chiedono nello stesso momento, si guardano, per poi guardare Victoria.
Sorride, un sorriso a mezza bocca che non preannuncia nulla di buono.
E poi succede tutto in un attimo, una pressione al petto mi fa volare fuori dalla finestra e prima di arrivare al suolo, vendo afferrato dalle fauci di un lupo, ma non sono trattenuto, perché delle mani mi strappano da quelle fauci per trascinarmi da un'altra parte.
Non riesco a capirci niente la testa la sbatto un paio di volte.
Poi il buio…
Una sensazione gelida mi porta a svegliarmi, mi è stata gettata dell’acqua gelida sulla faccia.
<< Buona sera Edward! >> la sua voce, non l’avrei dimenticata mai.
<< Lauren! >> usci alla luce della lampada, non si vedeva altro, solo i suoi occhi rossi che risplendevano alla luce della lampadina.
<< Indovinato… >>
 
 
 Lo so, non è un granchè, ma credetemi, non ho avuto proprio tempo!
Un bacio grande a chi mi segue e chi mi seguirà in futuro.
un bacio!
Dado

 
 

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