Un altro Ballo

di Barby_Ettelenie_91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Ballo del Ceppo ***
Capitolo 2: *** Un regalo inaspettato ***
Capitolo 3: *** La resa dei conti ***
Capitolo 4: *** Grattastinchi sei un genio! ***
Capitolo 5: *** Vuoi spiegarci che succede? ***
Capitolo 6: *** Il Gran Giorno è arrivato ***
Capitolo 7: *** Un Altro Ballo ***
Capitolo 8: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Il Ballo del Ceppo ***


"È bella, intelligente, determinata... Risponde a tono ai professori senza però insultarli ed così scaltra che riesce sempre a tirare fuori dai guai quegli sfigati di Potter e Weasley che gli stanno sempre appressi senza mai prendersi una punizione. Se solo non fosse una Grifondoro e per di più, purtroppo, mezzosangue..."

Erano questi i pensieri che frullavano nella testa di Draco Mlafoy da alcuni giorni, ovvero da quando la professoressa McGranitt aveva annunciato che ci sarebbe stato il Ballo del Ceppo al posto della festa di Natale in onore del Torneo Tremaghi.

Tutti potevano invitare chi volevano al ballo, che fosse di un’altra Casa o di un’altra scuola. Anzi, il ballo doveva servire proprio per fare amicizia con gente nuova.

Facile a dirsi... ma lui, fiero e rispettato purosangue Serpeverde, non avrebbe mai e poi mai potuto invitare Hermione Granger al Ballo.

Ripensò alla prima volta che si erano incontrati... o meglio, scontrati sull’Espresso per Hogwarts. Lei gli aveva risposto per le rime, ma ci aveva messo un attimo a finire il battibecco. Con noncuranza si era presentata e aveva detto di essere figlia di Babbani. Già all’epoca aveva carattere. Sarebbe stata una perfetta Serpeverde, se solo non fosse stata mezzosangue.

Malfoy un po’ ci aveva sperato, ma com’era prevedibile il Cappello Parlante la smistò a Grifondoro, mentre lui finì a Serpeverde, come lo erano stati i suoi genitori.

Sembrava passato un giorno e invece erano già passati quattro anni.

Da allora tante cose era successe ed erano cambiate, ma Hermione era rimasta il suo desiderio segreto. E ora che si presentava l’occasione perfetta, non avrebbe potuto realizzarlo.  Ma allora, che cosa poteva fare?

Alla fine si sarebbe dovuto accontentare di quell’oca di Pansy Parkinston, Serpeverde anche lei, che gli ronzava sempre attorno. Solo l’idea gli faceva venire una gran rabbia. Ma purtroppo non è che avesse molte alternative.

 

*

 

Hermione invece non è che pensasse poi così tanto al Ballo. L’unica cosa che la impensieriva un pochino era il trovarsi un cavaliere. Quei due... ragazzini... di Harry e Ron non si sarebbero mai accorti di lei, ed era certa di non avere nessun ammiratore che l’avrebbe invitata.

All’improvviso la sua mente venne occupata da un ragazzo biondo con gli occhi di ghiaccio. No, ma che stupidaggine! Come poteva pensare a Draco Malfoy in quel momento! Era l’ultima persona che avrebbe pensato a lei. Crollasse Hogwarts ma Malfoy sarebbe andato al Ballo con una Serpeverde.

E poi lui la odiava, odiava gli sporchi mezzosangue come lei, odiava i Grifondoro, non perdeva occasione per fare un dispetto a lei e ai suoi amici o a insultarli...

Ripensò alla prima volta che si erano incontrati... o meglio, scontrati sull’Espresso per Hogwarts. Stava per dirgliene quattro, ma quello sguardo magnetico glielo aveva impedito.

E poi ingenuamente gli aveva detto che era figlia di babbani. All’epoca non sapeva tante cose e non capiva l’atteggiamento di Draco di fronte a quella rivelazione.

Ora però erano passati la bellezza di quattro anni da allora e tante cose erano cambiate. Ma nonostante tutto lei non aveva mai smesso di pensare a lui. Soprattutto adesso che c’era il ballo. I fatti però erano tutti contro di lei. E allora cosa avrebbe potuto fare?

L’idea giunse una settimana più tardi, quando chiacchierando Calì Patil le chiese se un ragazzo le avesse mai dedicato una canzone.

 

*

 

La domenica successiva a Hogsmeade Hermione mise in atto il suo piano.

Complice la neve e il freddo pungente che da alcuni giorni attanagliava la scuola e il villaggio, molti studenti si erano rintanati al Pub I Tre Manici di Scopa per bere una burrabirra calda. Tra di loro c’erano anche Harry Ron e Hermione. Con molto disappunto dei ragazzi però, si accorsero che anche Malfoy e i suoi amici erano seduti poco distanti.

I Serpeverde però non si accorsero di loro così fecero finta di niente e li ignorarono. Dal canto suo, Hermione era contenta di averli beccati al Pub, ora doveva solo sperare che andasse tutto come aveva previsto. Di certo la sua idea non sarebbe servita a molto, ma era l’unica che aveva.

La canzone che trasmetteva la vecchia radio del locale in sottofondo piano piano finì lasciando spazio alla voce della presentatrice. “Bene ora passiamo alle richieste degli ascoltatori. Oggi ci scrive la Signorina Grant che chiede di dedicare una canzone babbana al suo ragazzo dagli occhi di ghiaccio. Per voi, Un altro ballo dei Gemelli Diversi.

Quelle parole colpirono Draco come una doccia fredda. Era certo che quella dedica fosse per lui, come era più che sicuro di chi fosse il mittente. Si guardò intorno preoccupato, sperando che nessun altro se ne fosse accorto. In quel preciso momento però incrociò lo sguardo della mittente, ovvero Hermione Grant Granger, seduta qualche tavolo più in là. Lei gli fece un piccolo sorriso e gli sillabò una sola parola: “Ascolta.”

“Hermione... stai bene?” le chiese Ron.

“E’ solo una mia impressione, o tu hai sorriso a Draco Malfoy?!” precisò Harry incredulo.

“Certo che no! Draco Malfoy odia me quanto odia voi, cosa andate a pensare!” rispose Hermione con un tono che non ammetteva repliche.

 

La canzone intanto cominciò a diffondersi nella stanza e Draco cercò di non perderne una parola.

 

"Vorrei un altro ballo con te, baby...

Vedrai, saremo solo io e te

In balia di un sogno

Sfiorandoci e danzando

Fino a non poterne più...

Non fermarti

Ed io non smetterò mai..."

 

Ebbe una fugace di visione dl lui e Hermione che danzavano sorridendo davanti a tutta la scuola sconvolta e ammirata...

No, non poteva farlo. Però anche lei lo voleva... doveva assolutamente trovare un modo per rendere quella serata speciale, ma come?

 

"Ma la notte

passa in fretta e con sé ti porta via

dammi solo un altro ballo e potrò sentirti mia…" 



Un cielo stellato, un panorama mozzafiato visto dall’alto, da una torre...

La musica piano piano giunse al termine, ma forse Draco Malfoy aveva trovato la soluzione.

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Capitolo 2
*** Un regalo inaspettato ***


I giorni si susseguivano lenti, ma da quel pomeriggio ai Tre Manici di Scopa Hermione e Draco non si erano più visti.

A scuola intanto c’era aria di festa, ovunque si andava non c’era persona che non parlasse del Torneo o del Ballo.

Harry e Ron dal canto loro cercavano disperatamente una ragazza (Harry in particolare, visto che i campioni del torneo avrebbero dovuto aprire le danze) senza successo, ma cercavano di riderci sopra. Provarono a coinvolgere anche Hermione nella loro sfortuna con le ragazze ma non c’era verso. Anzi appena le si nominava il Ballo diventava tremendamente irritabile.

Il mercoledì successivo accadde però un fatto inaspettato.

Quel pomeriggio un gufo bruno che trasportava un grosso pacco insieme ad una lettera, entrò dalla finestra della Torre di Grifondoro attirando l’attenzione di quasi tutti i presenti in Sala Comune. Hermione era tra i pochi disinteressati e rimase alquanto sorpresa quando il volatile lasciò cadere sia il pacco che la lettera sopra il librone di Aritmanzia sul quale stava studiando.

Harry e Ron che erano vicino a lei insistettero, curiosissimi, perché li aprisse subito. Piuttosto seccata per questa inaspettata interruzione dallo studio, Hermione aprì la lettera per mettere finalmente a tacere gli amici. Quando la lesse all’improvviso arrossì. Dopodiché fece sparire rapidamente la pergamena nella sua busta, prese il pacco e si avviò a grandi passi lungo la scala che portava al Dormitorio delle ragazze.

“Le ragazze... “ disse Harry osservando lo strano comportamento dell’amica.

“Chi le capisce è bravo!” concluse Ron.

 

*

 

Hermione tirò di nuovo fuori la lettera e la rilesse sospirando.

 

Gentile Signorina,

siete invitata al ballo in vostro onore che si terrà sabato 18 dicembre presso la Torre Ovest del Castello a Mezzanotte in punto. In merito a questo mi sono anche permesso di inviarvi un dono, che spero sarà di vostro gradimento.

Con ossequi,

Il vostro Cavaliere dagli Occhi di Ghiaccio

 

Poi prese il pacco e lo scartò: conteneva uno splendido vestito da sera rosa, con tanto di scarpe abbinate.

Non fece in tempo a metterlo nel baule che le arrivarono i commenti di ammirazione e un po’ di invidia di Lavanda e Calì, che notarono l’abito appena entrate in camera.

“Oh ma è davvero stupendo, quanto mi piacerebbe averne uno simile...”

“Ma te l’hanno mandato i tuoi? Quanti galeoni avete speso? Magari se non costa tanto...”

“Si ragazze, me l’hanno mandato i miei, non so però quanto costa. Ora per favore se non vi dispiace lo metto via...”

Mentre le compagne si allontanavano ridacchiando, Hermione ripensò a quello che le avevano detto. Ma quanto costa?

In effetti sul momento non ci aveva pensato, ma doveva costare non poco... e quell’invito cosa voleva dire? Ci sarebbe davvero stato un altro Ballo? Insomma, che cosa stava architettando Draco?

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Capitolo 3
*** La resa dei conti ***


Il giorno successivo ai Grifondoro toccò la settimanale lezione di Pozioni con i Serpeverde, cosa che reputavano alquanto sgradevole. Hermione però avrebbe finalmente rivisto Draco dopo quasi una settimana. Ma lei, presa da mille dubbi e preoccupazioni, il giorno prima non aveva risposto all’invito ricevuto e non aveva la minima idea di cosa aspettarsi da quell’incontro.

Quel pomeriggio Hermione e Ron si avviarono verso i sotterranei dove si svolgeva la lezione. Harry invece li raggiunse poco dopo davanti all’aula, dove si trovava già il resto della classe, con una faccia piuttosto depressa.

“Miseriaccia Harry! Cos’è quella faccia?”

“ Ecco... Ron, ho invitato Cho Chang al ballo!”

“Bè allora non dovresti essere contento?” chiese Hermione

“Lei... è stata già invitata! Ci ha già pensato un altro prima di me!” concluse Harry sconfortato.

“Ma come, un Campione che viene bidonato da una ragazza!” s’intromise Malfoy, che per caso aveva sentito la conversazione “Potter se non trovi nessuna, potresti sempre andare al ballo con Weasley! Di certo lui non ha una ragazza... e poi, al giorno d’oggi va di moda uscire tra maschi!” concluse sprezzante.

Nel giro di pochi secondi Draco si trovò le bacchette di Harry e Ron puntate alla gola, ma prima che potessero pronunciare un incantesimo arrivò affianco al gruppetto il l’insegnate di Pozioni, il professor Piton.

“Che succede qui?” chiese con sguardo glaciale.

“Professore, Potter e Weasley mi stavano minacciando!” rispose Malfoy

“Ma non è vero!”

“E’ lui che ha cominciato a insultarci!”

“Silenzio voi due! E’ vietato cercare di aggredire i compagni. 50 punti in meno a Grifondoro.” Concluse Piton con estrema soddisfazione.

“Ma prof...”

“Un’altra parola Potter e finisci in punizione! E ora tutti in classe, muovetevi!”

Fumanti di rabbia, Harry e Ron si avviarono insieme ai compagni. Meglio non esagerare con Piton, sennò era punizione certa.

Hermione, mandando all’aria tutti i suoi buoni propositi, prima di entrare bloccò Draco sulla porta.

“Tu brutto schifoso, come ti permetti di insultare i miei amici?!”

“Granger potevi pensarci prima… o forse avevi paura di beccarti una punizione?”

“Cosa? Io non …” ma poi si interruppe. Malfoy si era comportato da stronzo, come sempre del resto, però non se l’era sentita di dirgliene quattro davanti a Piton. Almeno, non dopo la sorpresa che gli aveva fatto il giorno prima.  

“Cavolo a me… ma la scuola è piena di ragazzi migliori di lui, perché il mio cuore deve battere per uno del genere?!” pensò Hermione con rabbia.

La voce di Draco però la riportò al presente.

“A quanto pare ho ragione… in ogni caso, ieri aspettavo un gufo di risposta che non mi è arrivato. Sappi solo una cosa Granger, un Malfoy mantiene sempre quello che dice.”

“Bene, allora io ci sarò!” rispose Hermione quasi in tono di sfida, prima di entrare in classe, seguita da Draco.

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Capitolo 4
*** Grattastinchi sei un genio! ***


“Felicissima di avere accettato l’invito, ma adesso come faccio?! Non posso mica scappare dal dormitorio di notte, per di più in abito da sera... se mi beccassero, oltre a darmi una bella punizione mi prenderebbero per pazza! Senza contare che rischierei di mettere nei guai pure Draco... “

Di certo a Grattastinchi non interessavano i suoi problemi sentimentali, ma quando Hermione era in pensiero amava raccontare quello che le passava per la testa al suo caro gatto. Chissà perché, ma parlarne la faceva sentire meglio.

All’improvviso però l’attenzione di Grattastinchi fu attratta da un animale che si muoveva sotto una poltrona. Questione di un attimo ed era già partito all’inseguimento. Hermione riuscì a riacciuffarlo appena in tempo, prima che saltasse addosso al malcapitato Oscar, il rospo di Neville, che si era perso per l’ennesima volta.

Quella corsa per la sala comune quasi deserta però l’aveva fatta arrivare ai piedi della scala che portava al dormitorio dei ragazzi. Ed ecco arrivare come un fulmine l’idea: “Grattastinchi, ma tu sei un genio! Quante volte li abbiamo usati, ma come ho fatto a non pensarci prima... ”

Bastava usare il Mantello dell’Invisibilità e la Mappa del Malandrino, più facile di così!

Di certo però non avrebbe potuto semplicemente chiedere a Harry di prestarglieli, perché altrimenti gli avrebbe dovuto raccontare il motivo per cui le servivano e quindi tutta la storia che c’era dietro. No, avrebbe trovato un altro modo per prenderli in prestito senza dover chiedergli il permesso.

Nonostante quel pomeriggio, a differenza sua, Harry Ron e gli altri ragazzi del Grifondoro del loro anno fossero a lezione, non poteva azzardarsi a salire nella loro camera, perché comunque la sala comune non era del tutto deserta. Ma in fondo Hermione era una strega... cosa c’è di più che facile di far apparire un topolino con un colpo di bacchetta? In  un attimo un bianco topino correva su per le scale del dormitorio dei ragazzi, seguito a ruota da Grattastinchi. Nemmeno un minuto dopo, Hermione entrò trionfante nella camera.

Non le volle poi molto a trovare il mantello e la mappa, piegati con cura sul fondo del baule di Harry, in mezzo a libri di incantesimi e calzini. Li prese e li fece sparire velocemente nelle tasche della divisa. Quindi riacciuffò il suo gatto che stava ancora inseguendo il magico topolino. Cinque minuti dopo era già seduta sul suo letto a contemplare vittoriosa i magici oggetti che avrebbero finalmente risolto i suoi problemi.

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Capitolo 5
*** Vuoi spiegarci che succede? ***


Visto che ormai ci siamo, tantissimi auguri di Buon Natale e Buone Feste a tutti i miei lettori! Bacioni, Barby

 

 

Nonostante mancassero solo due giorni all’Altro Ballo, il tempo sembrava non passasse mai. Hermione di solito sempre attenta durante le lezioni era distratta, il suo pensiero andava continuamente a Draco, alla serata che l’attendeva, al suo bellissimo vestito da sera, piegato con cura nel baule insieme alla Mappa del Malandrino e al Mantello dell’invisibilità.

“Signorina Granger!”

“S-si?”

“Vuole rendere partecipe tutta la classe dei suoi pensieri? Giri a pagina 394 e continui la lettura. E 10 punti verranno tolti Grifondoro per la sua continua distrazione.”

Harry e Ron la guardarono preoccupati. Va bene che per Piton ogni scusa era buona per togliere punti a Grifondoro ingiustamente, ma l’atteggiamento della loro amica era sempre più incomprensibile. 

Alla fine della lezione i ragazzi decisero di parlarle. Insomma, erano amici da quando si erano conosciuti sul treno quattro anni prima, qualunque fosse il segreto, Hermione non poteva tenerglielo nascosto!

“Hermione scusa ma perché...”

La ragazza non lasciò Harry finire di parlare.

“...ero così distratta? Semplice, il capitolo che abbiamo letto in classe l’avevo già studiato la settimana scorsa, ma tanto a Piton non gliene frega niente di sapere le risposte giuste durante le sue lezioni da parte di una stupida Grifondoro! Così per una volta nella mia carriera scolastica ho deciso di non dare ascolto a quello che diceva. Contenti adesso?!”

“Miseriaccia Herm ma si può sapere che scemenze dici?!” 

“Ron ha ragione, lo sai benissimo anche tu che il problema non è Piton. Si può sapere cosa succede? E’ da giorni che sei distratta, ci parli a malapena, quando non studi sparisci nella tua camera...Cavolo, ci conosciamo da quattro anni, se è successo qualcosa puoi parlarcene... ”

“Dì la verità, ormai mancano solo dieci giorni al Ballo e non hai ancora un cavaliere. E magari non hai neanche il vestito pronto... così ti sta venendo una crisi di nervi!”

“Per tua informazione Ronald Weasley IO a differenza tua ho già un accompagnatore per il ballo e ho anche il vestito! Quindi piantala di dire cretinate e usa il tuo tempo per trovarti una ragazza visto che ci tieni tanto!”

Detto ciò lasciò i sotterranei a passo di marcia lasciando i suoi amici più increduli che mai.

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Capitolo 6
*** Il Gran Giorno è arrivato ***


Finalmente il grande giorno era arrivato. Hermione si svegliò all’alba e, visto che il suo stato di euforia ed eccitazione non le permise di riprendere sonno, decise di scendere in Sala Comune. A quell’ora era deserta, ma a quanto pare non era l’unica studentessa del castello sveglia a quell’ora. Un altero gufo grigio entrò dalla finestra e le lasciò cadere in grembo un messaggio, sul quale erano scritte solo tre parole: Ci vediamo stasera.

“Aspetta” disse al gufo, poi prese velocemente penna d’oca e pergamena e rispose: Allora a più tardi, Signor Malfoy. Piegò il foglio e lo consegnò sorridendo al volatile che ripartì un attimo dopo.

La ragazza continuò poi a rimirare il biglietto e a pensare al da farsi per il Ballo per quella che le parve un’ora, quindi decise di andare in Sala Grande per fare colazione.

Mentre scendeva incontrò Ginny che stava confabulando con i Gemelli.

Appena la videro si zittirono, ma poi Ginny la prese da parte “Hey Hermione più tardi ti va di venire a Hogsmeade con noi? Sai Fred e George hanno finito la loro scorta di scherzi di Zonko...”

Hermione fece una risatina. Sapeva benissimo che i Weasley andavano al villaggio di nascosto, tramite il passaggio segreto che si trovava dietro la statua della Strega Orba al terzo piano e che portava dritto nella cantina di Mielandia.

“No grazie Ginny, ho molto da studiare per la prossima settimana e volevo portarmi avanti i compiti.”

“Peccato, non sai cosa ti perdi! Oh guarda che la prossima volta pretendo che vieni con noi, hai capito?!”

 “Ma si dai non ti preoccupare... ora andiamo a mangiare? Stamattina mi sono alzata presto e sto morendo di fame!”

 

*

 

I quattro Grifondoro arrivarono in Sala Grande e raggiunsero il loro tavolo, al quale era già seduta un po’ di gente. Lo sguardo di Hermione però corse subito verso la tavolata dei Serpeverde. Stranamente quel giorno Draco Malfoy non era andato a fare colazione. “Chissà cosa starà combinando!” si chiese ragazza sorridendo al pensiero.

Poco dopo si sedettero affianco a lei Harry e Ron. I ragazzi si erano resi conto che la loro amica non avrebbe parlato nemmeno sotto tortura, così rinunciarono a farle domande onde evitare inutili discussioni.

“Hermione?”

“Si?”

“Ecco... te hai già finito i compiti di incantesimi?”

“Certo Ron, mica sono pigra come te!”

“E’ inutile se ti chiedo se ci puoi aiutare?”

La ragazza assunse un’espressione severa al pari della Professoressa McGranitt.

“Sentite un po’ voi due, se non vi date da fare, come pensate di arrivarci agli esami? E poi Harry tu hai anche le prove del Torneo!”

“Per favoooreee!” esclamarono in coro Harry e Ron.

“Uff e va bene vi darò una mano! Ma che sia l’ultima volta!” ma i ragazzi entusiasti ormai non l’ascoltavano più.

Finito di mangiare tornarono in Sala Comune e passarono tutta la mattina ad esercitarsi con gli Incantesimi.

 

*

 

Dopo pranzo però non ci furono suppliche che tenessero, Hermione lasciò soli gli amici e andò a rintanarsi nel dormitorio per prepararsi per il Ballo.

Si accertò che nessuno entrasse in camera a disturbarla e tirò fuori il vestito dal baule. Lo indossò, si mise davanti allo specchio e cominciò a provare trucco e acconciature.

Trucco chiaro, trucco più scuro, capelli naturali, capelli lisci, capelli raccolti... Più provava meno sembrava convinta di quello che aveva fatto.

Finalmente per l’ora di cena riuscì a trovare un look che la convincesse, così si cambiò, rimise il vestito nel baule, chiuse la porta della camera e raggiunse gli altri in Sala Grande.

Ma era talmente in ansia che non riusciva nemmeno a mangiare.

“Hermione ma non mangi?”

“No, non ho fame” dicendo questo fulminò Harry con uno sguardo. Vista la reazione, il ragazzo non osò più aprire bocca. Aveva paura che se le avesse rivolto ancora la parola l’amica avrebbe cercato di Schiantarlo. “Bah valle a capire le ragazze!” pensò allibito da quel comportamento.

 

*

 

La cena per fortuna non durò a lungo. Una volta tornati in Sala Comune, Hermione andò di filato in camera da letto, si mise il vestito per il Ballo e si infilò sotto le coperte. Avrebbe aspettato che le compagne rientrassero e, una volta arrivata l’ora, si sarebbe alzata silenziosamente per raggiungere l’appuntamento.

Passarono più di due ore prima che le altre ragazze tornassero al dormitorio e si misero a letto. Per essere più tranquilla, Hermione sussurrò un incantesimo per farle addormentare e poi si alzò. Nascose accuratamente la lunga gonna rosa sotto il Mantello dell’Invisibilità e uscì dalla camera. Silenziosamente scese le scale e raggiunse il buco del ritratto. Una volta in corridoio tirò fuori dalla borsetta una vecchia pergamena. “Giuro solennemente di non avere buone intenzioni!” sussurrò e sul foglio apparve la Mappa del Malandrino. Controllò accuratamente sulla cartina che i professori di ronda quella notte e Gazza il guardiano fossero ben lontani da lei, attraversò il corridoio e poi cominciò ad avviarsi per le scale. Salì due rampe, raggiunse il pianerottolo del piano di sopra e poi riprese a salire. All’improvviso però la scala si spostò ed Hermione finì in un altro corridoio. Non ebbe bisogno di guardare la Mappa per capire chi fossero le due persone che si stavano avvicinando: le loro voci erano inconfondibili. Gazza e il professor Piton stavano camminando dritti verso di lei. E’ vero che la ragazza era invisibile, ma il mantello non la rendeva anche incorporea. Quindi doveva stare molto attenta.

“Professore la mia gatta ha avvistato uno studente che a quanto pare era fuori dal letto stanotte! Il tempo che arrivassi però era già scappato!”

“Se becco Potter o qualcun’altro dei suoi amichetti che è di nuovo in giro per i corridoi di notte giuro che lo faccio espellere, quanto è vero che io mi chiamo Severus Piton! E non stia lì impalato Mastro Gazza! Se vogliamo beccarli dobbiamo muoverci!”

“Uh si certo Professore, andiamo!”

Hermione rimase immobile con il cuore che le batteva furiosamente. Per una volta Harry era innocente, era Draco che rischiava di farsi beccare!

I due uomini erano sempre più vicini... per fortuna le passarono affianco e proseguirono per la loro strada.

Appena sparirono alla vista Hermione, mandando all’aria ogni prudenza, iniziò a camminare sempre più veloce, incurante del rumore dei suoi tacchi sul pavimento di pietra. Continuò a percorrere corridoi e salire scale, fino a quando finalmente non si trovò davanti alla porta che dava sulla Torre Ovest. Si tolse il Mantello dell’Invisibilità e lo mise nella borsetta insieme alla Mappa, poi bussò.

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Capitolo 7
*** Un Altro Ballo ***


Ultimo capitolo prima dell’epilogo, fatto di puro romanticismo. Spero che di non farvi venire il diabete, mentre lo leggete! xD

Un mega grazie poi va a crystal25396 che ha disegnato questa bellissima fanart per la storia! :) 

Fatta questa premessa, buona lettura! Barby

 

 

 

 

La porta si aprì e sulla soglia apparve Draco Malfoy, bellissimo nel suo elegante smoking nero. I capelli biondo platino alla luce della luna sembrano una cascata d’argento e i suoi occhi di ghiaccio parvero illuminarsi alla vista della bellissima Hermione che si trovò davanti. Non fece in tempo però a dire nulla che la ragazza lo travolse di parole.

“Venendo qua ho visto Gazza e Piton che erano di ronda...”

“Ti hanno visto?!” la interruppe Draco preoccupato. Lui ovviamente non sapeva del Mantello dell’Invisibilità.

“No, ma Mrs Purr ha visto te non è vero? Loro ti stavano cercando... in realtà erano convinti che fosse Harry fuori dal letto, ma se ti beccano, anzi se ci beccano sono guai! Ci faranno espellere...”

“Shhh... non sono venuto qua solo per sentire i tuoi lamenti!”

La prese per mano e l’allontanò dalla porta “Ora spostati...” prese la bacchetta dalla tasca e borbottò un incantesimo. La porta si chiuse con uno scatto. “Ora non ti devi preoccupare... Siamo solo tu ed io, nessuno ci disturberà.”

Una piccola radio magicamente stregata cominciò a trasmettere una lenta melodia che piano piano si diffuse in tutta la torre.

“Ora Signorina, mi concede questo ballo?”

“Con molto piacere!”

Draco prese Hermione per mano e cominciò a farla ballare. La ragazza si perse completamente in quegli occhi di ghiaccio che da tanto tempo sognava. Solo che ora non erano freddi e indifferenti ma brillavano come stelle in mezzo al cielo nero, solo per lei.

“A quanto pare anche i sogni impossibili a volte possono realizzarsi...” pensò sorridendo.

“A cosa stai pensando?”

“E’ bellissimo essere qui... con te... non pensavo che tutto questo potesse essere vero!”

“Ma io cosa ti avevo detto? Un Malfoy mantiene sempre quello che dice! Per me conta di più rispettare una promessa fatta che tenere fede allo stato di sangue di una famiglia... e poi qui non c’è Grifondoro o Serpeverde, il rispettato purosangue e la perfettina sottutto nata babbana... siamo solo io e te, ed è questo quello che conta!”

Hermione sorrise e si strinse di più al suo cavaliere, prima di fare una morbida giravolta e poi ritornare tra le sue braccia. Era tutto perfetto, non c’era bisogno di aggiungere altro.

Danzarono per ore, fino a quando il grande orologio del castello batté i rintocchi delle tre.

“Mio cavaliere, non ti sembra che sia un po’ tardi?”

“Hai paura che la magia finisca quando suona l’orologio, come in quella fiaba babbana? Com’è che si chiama...?”

“Cenerentola signor Malfoy, Cenerentola!” esclamò Hermione con una risatina. “A parte gli scherzi però è davvero tardi... forse Gazza e Piton sono ancora in giro...”

“Si forse hai ragione... allora prima di andare facciamo un brindisi!” rispose Draco prendendo due calici e una bottiglia di champagne che aveva tenuto al fresco vicino alla radio. Riempirono i bicchieri e si avvicinarono al parapetto della torre, guardando l’immenso cielo stellano che si stendeva davanti a loro.

“Alla nostra Notte!”

“Al nostro Ballo!”

Dopo il brindisi i loro volti erano sempre più vicini...

Ma Draco ruppe l’incanto. “Mi stavo dimenticando, c’è ancora una canzone...”

 

“Vorrei un altro ballo con te, baby...

Vedrai, saremo solo io e te

In balia di un sogno

Sfiorandoci e danzando

Fino a non poterne più...

Non fermarti

Ed io non smetterò mai...”

 

Hermione sorrise, ripensando al perché di quella canzone... “Beh a questo punto, questa sarà la nostra canzone!” concluse.

 

“Ma la notte

passa in fretta e con sé ti porta via

dammi solo un altro ballo e potrò sentirti mia… “

 

Si strinsero di nuovo, per l’ultima volta. Ormai la musica era giunta al termine, ma loro non volevano che finisse. Si persero uno negli sguardi dell’altra, erano sempre più vicini... la musica finì del tutto mentre le loro labbra si sfioravano.

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Capitolo 8
*** Epilogo ***


Il giorno dopo, in infermeria.

Una luce sempre più forte entrò dalla finestra. Hermione sbatte le palpebre e poi si guardò intorno. Anche Draco era lì.

“Ehi mezzosangue finalmente ti sei svegliata! Ma si può sapere cos’hai combinato ieri che ti sei presa una mezza polmonite?!”

Ora ricordava... dopo il ballo erano tornati ognuno al proprio dormitorio. Lei si era subito messa a letto ma aveva cominciato a stare male... Harry e Ron la accompagnarono in infermeria quella mattina che aveva la febbre alta.

“Potrei fare la stessa domanda a te, Malfoy!”

Si guardarono per un attimo con espressione arrabbiata per poi scoppiare a ridere.

“Oh bene vi state riprendendo!” esclamò Madama Chips. “Signorina Granger, ci sono delle visite per lei. Mi raccomando, solo dieci minuti! Non vorrei che diffondessi l’influenza a scuola!”

Un attimo dopo Harry e Ron corsero ad abbracciare l’amica.

“Miseriaccia Hermione ci hai fatto prendere uno spavento!”

“Quando ti abbiamo portata qui, Madama Chips ha detto che avevi la febbre quasi a 40...”

“Oh vabbè non vi preoccupate per un po’ di influenza...”

Harry ebbe come l’impressione che l’amica gli nascondesse qualcosa e il fatto che anche Malfoy fosse lì in quelle condizioni non fosse un caso...

“Nah ma cosa vado a pensare! Quei due si odiano!” pensò quasi ridendo di tutti gli insulti e le malefatte che il Serpeverde le aveva fatto.  

Poco dopo che i ragazzi se ne fossero andati, un gufo portò a Hermione un messaggio. Lei lo lesse e poi guardò Draco.

 

Cara Herrmioni,

se non ti hanno ancora invitata volevo chiederti se ti andava di venire al Ballo con me.

A presto, Victor Krum

 

“Cosa c’è?”

“Leggi” e gli porse il biglietto.

“Oh... “ Si vedeva che Draco ci fosse rimasto male. Ma continuò come se niente fosse. “Hermione, digli di sì. Lo sai anche tu che non possiamo. Ieri sera... bè, ieri sera sarà il nostro segreto.”

“Certo” un ultimo malinconico sorriso, un ultimo bacio prima che Madama Chips facesse entrare gli amici di Draco e Hermione rispondesse a Krum.

Le loro vite avrebbero preso strade molto diverse, ma quella notte sarebbe rimasta per sempre nei loro cuori.

 

 

 

 

 

 

 

Agolino dell'autrice

Ebbene siamo giunti alla fine! Sigh! Sob! Ormai mi ero affezionata a questa ficci...

Insomma un pò di contegno! nd_Hermione & Draco

Zitti un pò voi due! ehehe xD

Non vi preoccupate che di sicuro presto tornerò con una nuova storia! ;)

Innanzitutto volevo ringraziare le mie care Wicked Girls, Reira74, Enedhil e helin per aver letto e recensito la mia ficci, anche se non fa parte del loro genere preferito. Ehehe ;) E poi un mega grazie anche a ellemalfoy che ha recensito e amato il mio Draco e la mia Hermione!  :)

Infine un grazie a tutti i miei lettori anonimi, a chi ha inserito questa storia nelle seguite, nelle ricordate e nelle preferite!

Per finire (si vede che non avevo niente di meglio da fare nelle feste!) ho creato un piccolo video per questa ficci:

http://www.youtube.com/watch?v=PNyg5NoMxyk

Spero vi piaccia! :)

Ok, ora siamo veramente alla fine...

alla prossima storia!

Baci Barby

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