Drabbles from Sixth Year

di Ashleigh
(/viewuser.php?uid=6058)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tuo figlio ***
Capitolo 2: *** Lei non ha mai capito ***
Capitolo 3: *** Wormtail ***
Capitolo 4: *** Proposal ***
Capitolo 5: *** Two-A-Side Quidditch ***
Capitolo 6: *** Midnight Dust ***
Capitolo 7: *** You Failed Me ***
Capitolo 8: *** Lollymolly ***



Capitolo 1
*** Tuo figlio ***


Drabbles from Sixth Year

Drabbles from Sixth Year

 

Tuo figlio

 

Quando è nato non pensavi avrebbe dovuto avere sulle spalle un carico del genere – ti sbagliavi.

 

Quando lo guardi non vedi più tuo figlio – vedi i suoi occhi grigi spenti, e i suoi capelli biondi quasi scoloriti, e pensi che quello non è più tuo figlio.

 

E pensi che non puoi lasciarlo imbarcare in un’impresa come questa, perché se anche lui si sentisse pronto, non è vero.

 

È solo un’illusione, ma in fondo sai qual è la verità.

 

Lui è tuo figlio, e anche se lui può fare a meno di te, tu non puoi fare a meno di lui.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Lei non ha mai capito ***


Drabbles from Sixth Year

Drabbles from Sixth Year

 

Lei non ha mai capito

 

Lei non ha mai capito – non ha mai capito l’importanza di quello che stavano facendo.

 

Era come se cercasse di allontanarsi dal quel mondo: un mondo al quale apparteneva.

 

Probabilmente era colpa di Andromeda.

 

Narcissa aveva sempre trovato Andromeda più rassicurante, l’aveva sempre considerata più sorella.

 

Bellatrix non aveva avuto il tempo.

 

Ma dopo il tradimento di Ada, le cose erano cambiate – e Narcissa, da quel momento, era addirittura arrivata a dubitare il giudizio del Signore Oscuro.

 

Draco doveva essere più che felice ad intraprendere quella missione, contro Babbani e traditori del sangue – ma Narcissa non l’ha mai capito.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Wormtail ***


Drabbles from Sixth Year

Drabbles from Sixth Year

 

Wormtail

 

Lui era stato il più grande dei servitori del Signore Oscuro – lui medesimo l’aveva detto.

 

Gli era stato vicino quando nessuno era stato con lui, lo aveva sostenuto.

 

E il Signore Oscuro l’aveva ricompensato. Sì, l’aveva fatto!

 

Non aveva mai dubitato di lui, nemmeno per un istante…e la ricompensa era stata quella patina argentata che adesso ricopriva la sua mano destra.

 

Codaliscia, però, non pensava che una delle mansioni fosse pulire la casa di Piton, o servire bicchieri di vino agli ospiti.

 

Piton! Un traditore!

 

Ma Codaliscia sapeva che, prima o poi, Piton avrebbe saputo qual era il suo posto.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Proposal ***


Drabbles from Sixth Year

A/N – Questo non è esattamente un drabble, quasi una ficlet: un drabblet?

Grazie a tutti quelli che hanno lasciato un commento – siete stati gentilissimi.

 

Drabbles from Sixth Year

 

Proposal

 

Quando lei lo guardava, il mondo intero andava in secondo piano – tutto quello che li circondava veniva annullato dalla sua bellezza.

 

Niente era più importante di lei, niente era più splendente, e delicata di lei.

 

E se fuori lei era una regina, dentro era ancora più grande, e splendente: solo lui sembrava vedere la bellezza che c’era dentro di lei.

 

Amava tutto di lei: la sua premura nei suoi confronti, il suo corpo, il suo viso, il suo senso dell’umorismo, il suo modo di esprimere affetto, la sua voce ed il suo accento…

 

Si conoscevano da poco, ma adesso era importante trascorrere quanto più tempo possibile insieme – uno di loro poteva benissimo morire l’indomani, la paura era attorno a loro, ma quando era con lei, tutto sembrava svanire in una bolla di sapone.

 

Guardandola, vedeva tutte le possibilità di un futuro insieme.

 

E così, seduti in un bistrot del mondo magico parigino, lui si era avvicinato al suo orecchio, e le aveva sussurrato la domanda, così che la gente attorno a loro non sentisse.

 

E la risposta era stata la più dolce di tutte.

 

Mais oui!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Two-A-Side Quidditch ***


Drabbles from Sixth Year

Drabbles from Sixth Year

 

Two-a-side Quidditch

 

“Forza, tira giù quella Pluffa, Ginny!” esclamò Ron, incitando la sua compagna di squadra a puntare verso la porta avversaria, delimitata da due alberi di mele, dove sostava Hermione.

 

“Attenta Hermione!” gridò Harry ridendo, mentre Ginny si avvicinava alla porta sorridendo.

 

Ginny non segnò – grazie anche ad una “miracolosa” presa di Hermione – e si riportò in aria, mentre Harry provava a sottrarre la Pluffa e segnare nella porta di Ron.

 

“Harry, Harry, Harry,” disse con un finto tono saccente Ginny mentre gli toglieva la palla. “Non puoi competere con una Cacciatrice esperta come me…”

 

Ginny provò a tirare di nuovo verso Hermione, ma probabilmente tirò troppo forte, perché il colpo la lasciò instabile sulla scopa – e Harry, in un impeto di premura, la strinse in una specie di mezzo abbraccio.

 

“Sempre un gentiluomo, eh, Harry?” chiese lei ridendo, mentre Hermione borbottava scandalizzata di sotto.

 

“Sempre,” rispose lui. “Ma sai, Ginny, non puoi competere con i riflessi di un Cercatore…”

 

Fu un momento: i loro sguardi s’incontrarono, mentre ancora sorridevano.

 

Harry poteva vedere la ricca, calda tonalità degli occhi di lei, Ginny poteva vedere il suo riflesso negli occhi limpidi e verdi di lui.

 

“Ehi, voi due!” urlò Ron, evidentemente ansioso di riprendere il gioco.

 

Hermione aveva lanciato loro la Pluffa, che adesso stava docilmente galleggiando a mezz’aria in attesa che uno dei due riprendesse a giocare.

 

“Oh…ehm,” riprese Harry, distogliendo lo sguardo.

 

“Fai pure tu,” disse lei, facendogli segno di colpire la Pluffa per primo.

 

Leggermente disorientato, Harry battè la palla, e la partita riprese.

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Midnight Dust ***


Drabbles from Sixth Year

Drabbles from Sixth Year

 

Midnight Dust

 

Perché sua sorella era un’anormale?

La loro era stata una perfetta famiglia felice.

Erano cresciute in una perfetta famiglia normale, avevano vissuto in un quartiere alto borghese e normale, erano andate in scuole normali e avevano frequentato scuole normali.

Perché era successo tutto quello?

Perché lei aveva dovuto rovinare tutto?

E anche da morta, era riuscita a rovinare la sua vita, in altri modi, lasciandole un bambino avuto da quell’odioso scapestrato con capelli terribili, quel poco di buono.

Per sedici anni era stata costretta a guardarla negli occhi, e a guardarlo in viso.

Non era giusto, non era giusto che anche da morta fosse riuscita a rovinare la sua serenità.

Ma era andata così e – era forse polvere, quella?!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** You Failed Me ***


Drabbles from Sixth Year

Drabbles from Sixth Year

 

You Failed Me

 

“Ci rivediamo, Karkaroff,” disse la voce di quell’essere che non era più un uomo: gli occhi erano rossi, le pupille solo fessure, i lineamenti solo meri ricordi di quelli che furono. “Dubitavi forse che non ci saremmo più visti?”

 

L’uomo chiamato Karkaroff rimase in silenzio.

 

“Mi hai deluso,” disse a bassa voce l’altro. “Ritirarti così dalle mie schiere, senza nemmeno una lettera di commiato…”

 

Alcune risate si levarono dal circolo di persone incappucciate che li circondavano, ma si spensero quasi immediatamente.

 

“Sai cosa ti sta per succedere, vero, Igor?”

 

Karkaroff rimase in silenzio mentre cadeva in ginocchio, come una bambola di pezza.

 

Nella sala era calato il silenzio, rotto all’improvviso da un singhiozzo dell’uomo inginocchiato. Evidentemente stava piangendo.

 

“Su, su, non fare così,” disse l’Essere guardandolo senza pietà.

 

“Perdono, mio Signore, chiedo il vostro perdono,” mormorò Karkaroff, che adesso si era come rimpicciolito sul pavimento. “Perdonatemi…”

 

“Oh, Igor, lo sai che ho sempre avuto un problema con il perdono…” disse l’Essere con tono freddo e compiaciuto. “Alzati. Sii un uomo.”

 

Lentamente, come se avesse sulle spalle un enorme peso, Karkaroff si rialzò, ancora singhiozzando.

 

L’Essere puntò quindi la bacchetta verso di lui.

 

Avada Kedavra,” mormorò l’Essere, e dalla punta della bacchetta partì una raggio di luce verde, che colpì in pieno petto l’uomo davanti a lui.

 

Igor Karkaroff non c’era più.

 

Nella stanza calò un silenzio di tomba.

 

Quindi l’Essere parlò.

 

“Portatelo via.”

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Lollymolly ***


Drabbles from Sixth Year

Drabbles from Sixth Year

 

Lollymolly

 

“Come l’ha chiamata?!”

“Te l’ho detto, Lollymolly.”

“Ma è…è…è disgustoso…ugh …papà chiama mamma Lollymolly…”

“Quando sono da soli, Ron, quando sono da soli,” ribadì Harry, sorridendo mentre colpiva il cuscino per renderlo più comodo.

“Harry!”

“Che c’è?!” chiese Harry, che a stento controllava le risate. “Questo vuol dire che c’è ancora – come l’ha descritta Hermione? – intim…”

Le orecchie di Ron erano diventate pericolosamente rosse.

“Cosa c’è, Ronnie, non ti hanno spiegato i fatti della vita?” chiese Harry con la sua faccia più innocente. “E poi, non è molto carino…Lollymolly…”

Un cuscino ben lanciato colpì in piena faccia Harry – ciò che venne dopo fu una appassionata battaglia.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=86362