All you need is love

di Morpheus Wings
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 22 gennaio ***
Capitolo 2: *** 23 gennaio-parte I ***
Capitolo 3: *** 23 gennaio-parte II ***
Capitolo 4: *** 24 gennaio-parte I ***
Capitolo 5: *** 24 gennaio-parte II ***



Capitolo 1
*** 22 gennaio ***


1.

22 gennaio

Dean era beatamente sdraiato sul letto del motel mentre, suo fratello, Sam era già in piedi.

ci siamo svegliati” disse Sam ironicamente.

no” ribattè l’altro, mentre si stiracchiava e cercava di alzarsi dal letto. “sto morendo di fame” continuò.

Sam sbuffo, già sapendo cosa quella frase significasse perciò prima che gli fosse ordinato si offrì volontario per l’acquisto della colazione.

Nel frattempo Dean alzatosi dal letto si diresse verso il bagno con l’intento di farsi una bella doccia.

Finita la solita routine mattutina, che consisteva nel lavarsi e vestirsi, si sedette sulla sedia in attesa del ritorno del fratello.

Quando la porta si aprì, Dean sentenziò “finalmente! Avevi intenzione di farmi morire di fame?”.

Sam roteò gli occhi e decise tra sé e sé di non rispondere al fratello. Posò la spesa sul tavolo, lasciando l’altro a frugare tra le leccornie appena acquistate, dopodiché si sedette dall’altra parte del tavolo, giornale alla mano, e iniziò a leggere.

Dopo un po’ una notizia catturò l’attenzione di Sam che corrugò le sopracciglia quasi all’istante, mentre il fratello continuava ad ingozzarsi emettendo suoni osceni da quelle labbra fin troppo piene di schifezze varie.

Dean” chiamò Sam.

mmh?” si limitò a rispondere l’altro.

leggi qua” gli disse.

sto mancianto” rispose l’altro a bocca stra-piena, “lecci tu”.

Sam pazientemente lesse la notizia al fratello.

Il vero amore è già accanto a te”

Diceva il titolo della notizia. Sam guardò velocemente il fratello per vedere la sua reazione. Dean continuava ad ingozzarsi, ma i suoi verdi-occhi lasciavano trapelare il suo malcelato stupore. Infatti il cacciatore si aspettava qualche titolo più violento o comunque qualcosa che gli lasciasse intendere che c’era del lavoro per loro, non di certo qualcosa sull’amore.

Molti sognano il principe azzurro o la donna perfetta o, qualche eccentrico, tutt’e due, ma mai nessuno aveva pensato che fosse così facile trovare il “vero amore”.

Gli scettici rispondevano con sdegno e ironia a quei poveri romanticoni che ancora attendevano l’altra metà della mela, eppure tutti quelli che fino a ieri schernivano le dolci attese degli innamorati sono anch’essi vittime dell’amore.

È questa la romantica storia della cittadina di Grey Stone (nda. Inventata sul momento), Pennsylvania che ha colpito al cuore molti appassionati delle love story.

Basta così Sammy, mi sta venendo il diabete” rispose Dean con un grugno.

Abbi pazienza Dean” rispose Sam benevolo.

Che cos’ha a che fare questa storia con noi? Da quando ci occupiamo del vero amore?”.

ok Dean, ti leggerò la parte che ci interessa”. Sam riprese a leggere.

La suddetta cittadina raggiunge in una settimana il record dei matrimoni, battendo addirittura Las Vegas e la sua cappella dell’amore. Ad oggi nessun risiedente a Grey Stone può dirsi single, nemmeno i turisti che si sono diretti lì.

La fama della “cittadina dell’amore”, così ribattezzata, raggiunge il suo apice massimo e la fama diventa leggenda. Proprio così! È già una leggenda.

Si dice che chiunque varchi la soglia della città sia fulminato dall’amore e nel giro di pochi minuti trova il suo amore e la cappella, in fondo alla strada, è già pronta per le pratiche del matrimonio, bisogna solo attendere il proprio turno. L’ultima stima rivelava come tempo di attesa 5 ore.

Di certo è la fila più strana che si possa vedere, dato che è formata da coppie intente ad amoreggiare appassionatamente.

Poi continua con vari commenti sull’amore, che ne pensi?” chiese Sam richiudendo il giornale.

che non andrò mai a Grey Stone. Non vorrei ritrovarmi sposato con la prima puttanella che trovo!” rispose Dean seccato.

seriamente Dean” lo ribeccò Sam.

sono serissimo!”.

e non ti ho detto la parte più bella” rispose Sam per stuzzicarlo “non è detto che la tua metà sia del sesso opposto”.

Sam ebbe la soddisfazione di vedere sgranare gli occhi a Dean.

vuoi dire che il principe azzurro potrebbe essere gay?” rispose Dean sgomento.

Sam ridacchiò e poi aggiunse “proprio così… anche se non è detto che debba essere un… simil maiale” Sam scrutò il fratello meglio che poteva.

Al suono di quella parola Dean si stava quasi per strozzare “possono.. non… essere…simil…” ansimava, cercava di parlare e respirare e di non strozzarsi contemporaneamente “maiale?” disse esterrefatto! “cioè il tuo vero amore può essere anche un animale???”.

o pianta” aggiunse Sam divertito.

mi prendi in giro!” disse Dean prima di strappare il giornale da mano all’altro e leggere l’articolo. Sam attese che finisse di leggere.

allora, seriamente Dean cosa ne pensi?”.

L’altro non rispose subito, stava organizzando i pensieri, cercava una risposta plausibile a quella storia. “una cosa è certa” disse improvvisamente “questo è un lavoro per noi” concluse.

sono d’accordo” rispose l’altro cacciatore e dopo qualche minuto di silenzio prese a pensare ad alta voce “allora dobbiamo cercare qualcuno che riesce a far innamorare tutti in un solo colpo”.

di un amore struggente” aggiunse Dean al ragionamento di Sam.

e totale, non mi sembra ce ne siano molti in grado di poterlo fare” riprese Sam.

La mente dei due cacciatori era già iper-attiva e c’era un nome che gi frullava in mente, all’unisono.

io sto pensando a Cupido” asserì Dean.

anch’io” convenne Sam.

Un brivido percorse la schiena di entrambi al ricordo di quel grosso-riccioluto-nudo angelo che l’ultima volta aveva tentato di stritolarli con un abbraccio. Lo stesso angelo affermò che era in grado di fare queste cose e non ci aveva pensato due volte a dire ai Winchester che anche i loro genitori erano state vittime di un Cupido.

Il dubbio però si era insinuato nella mente dei due cacciatori. Il comportamento di questo Cupido era assai anomalo. Cupido agisce solo per unire una coppia destinata a stare insieme già dall’alba dei tempi. “e non per fare sposare i primi figli di puttana che gli capitano a tiro!” sentenziò Dean.

Sam era completamente d’accordo con il fratello e anche se era il genio di famiglia non gli venne nulla in mente che giustificasse tale comportamento. Entrambi convennero che era meglio chiedere consiglio a Bobby, ma nemmeno il saccente uomo-barbuto, con il suo inseparabile berretto, riuscì a trovare risposta e con un “vi chiamo appena so qualcosa” interruppe la telefonata.

Dean si alzò si scatto dalla sedia. “andiamo a questa cittadina dell’amore” disse al compagno.

Sam guardò Dean, aveva qualcosa da proporgli ma questo non sarebbe piaciuto al fratello.

Dean” iniziò col catturare l’attenzione dell’altro “sarebbe meglio se chiamassi Castiel”.

Dean rimase fermo un momento, cercando di assimilare le parole di Sam “perché devo chiamarlo io?” aggiunse infervorato.

In realtà non voleva che si rispondesse a quella domanda, sapeva già l’esito, Bobby e Sam lo avevano già canzonato più di una volta per quella situazione.

Infatti Sam prese a sorridergli e ironicamente rispose al fratello “perché se lo chiami tu lui viene” e il sorriso si spalancò, tanto che arrivava da un orecchio all’altro.

Dean infastidito gli rispose acido “quel figlio di puttana dà buca anche a me” tentò di tergiversare ma senza risultato.

Dean” lo rimproverò Sam “chiamalo e basta! Non possiamo andare contro un angelo, senza l’aiuto di un altro angelo, anche se il nemico è l’angelo dell’amore. Quindi fanculo il tuo orgoglio e chiamalo!”.

Sconfitto, Dean chiamò l’angelo con la solita finezza che lo contraddistingue “Cass, figlio di puttana, porta il tuo culo qui, c’è un angelo pervertito che fa scopare i primi cazzoni che gli capitano a tiro…e non solo”.

Minuto di suspance. Nemmeno una mosca osava violare tale silenzio. Dean sogghignò e stava già per prendersi la sua vittoria sul fratellino, quando si udì uno sbatter d’ali e una voce rauca e profonda chiamarlo. Castiel era arrivato.

Dean si girò all’istante con la faccia da martire, Sam tentò con tutte le sue forze di non ridere nascondendo il tutto con un sorriso benevolo.

I due raccontarono tutto l’accaduto all’angelo che li ascoltava indifferente, senza mostrare alcuna reazione.

Non capisco perché l’abbia fatto” fu il massimo dello stupore che i due riuscirono ad ottenere dall’angelo dagli occhi blu.

I tre confabularono per un po’ per decidere il da farsi. Alla fine optarono per la decisione più ovvia: Castiel avrebbe raccolto informazioni e possibilmente avrebbe parlato con l’altro angelo, mentre gli altri due lo avrebbero raggiunto a Grey Stone il prima possibile.

Dopo che Castiel se ne andò i due raccolsero i loro averi e salirono sull’Impala nera e si diressero in Pennsylvania.



I due cacciatori avevano guidato per più di tredici ore di fila per raggiungere Grey Stone. Arrivare era un eufemismo… sulla strada per la cittadina c’era un ingorgo madornale, -tutti fanatici figli di puttana- così li aveva definiti Dean, che andavano lì chi per trovare l’amore, chi per curiosità.

I due fratelli dovettero rimanere intrappolati per un ora in quell’odiatissimo ingorgo per poi trovare, con somma gioia, una stradina che li avrebbe portati via, lontani da quei – fottuti coglioni- sempre a detta di Dean.

Fermatisi in un paese non molto lontano dalla cittadina dell’amore, i due avevano subito preso una stanza nel solito squallido motel. Come d’accordo, Sam si occupò della cena e Dean di chiamare Castiel.

Quando Sam rientrò con la cena, trovò il fratello ad imprecare ad alta voce, da solo.

Dean, cosa succede? Dov è Cass?” chiese perplesso.

Quel figlio di puttana ha mandato Balthazar a dire che non si farà vivo fino a domani” rispose Dean alzando la voce.

Non c’era bisogno di dire altro. Sam sapeva quanto il fratello odiasse l’angelo, compagno di Castiel, infondo neanche a lui piaceva. D’altronde il sentimento era reciproco. Balthazar non vedeva di buon occhio i Winchester, d’altra parte non aveva fatto nulla per nasconderlo anzi gliel’aveva più volte ripetuto. Quindi la rabbia di Dean era piuttosto ragionevole.

I due concordarono di andare a dormire e di provare l’indomani ad andare nella cittadina e vedere cosa potessero fare.




Salve!

In primis grazie per aver letto questo sclero.

Questa ficcina sarà composta di 5 capitoli (max 6-se la mia mente non gioca scherzi, cosa che capita spesso) di cui 3 sono già belli che scritti e il quarto è in via di lavorazione.

Pubblico questa storia nonostante non sia finita per seguire il consiglio di un'amica: Pubblicala magari ti viene voglia di proseguire, disse la bella gnocc- fanciulla.

E così feci, farò … insomma quello!

Ebbene sì avete letto bene... diciamo che è qualche mese che sono bloccata sul capitolo 4, colpa di una altra fic a cui sto lavorando ultimamente che mi sottrae tutta la mia vena artistica (si fa per dire).

Terminiamo qui prima che mi mandiate a quel paese.

Dedico la storia alla povera Kari che attende il continuo da ormai troppo tempo... pazienza fanciulla, pazienza u.u

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Capitolo 2
*** 23 gennaio-parte I ***


2.

23 gennaio-parte I

Alle prime luci dell’alba, Castiel si materializzò nella stanza dei due fratelli, che dormivano beati. Troppo presto.

Si avvicinò al letto di Dean e si sedette su. Dean aprì immediatamente gli occhi, ed era già pronto a scattare, se non avesse riconosciuto il volto del suo assalitore.

Cass. Ma che diavolo?!? Sono appena le 4! Noi umani abbiamo bisogno di dormire, sai?” borbottò.

Dean, ho scoperto cosa sta succedendo a Cupido” si limitò a rispondere l’angelo.

Non potevi aspettare qualche ora per dirmelo?”.

Castiel non rispose alla domanda di Dean e iniziò la spiegazione.

È complicato” disse sospirando “questo Cupido è… depresso” aggiunse poi.

Depresso?!?” ripeté Dean sconcertato “Cupido depresso? Che è successo è stato mollato dalla sua pollastra?” .

Cupido non ha animali” ribatté Castiel, mostrando di non aver capito affatto la battuta. Dean sollevò un sopracciglio.

“ È nuovo” proseguì Castiel “e non sa fare bene il suo lavoro, così ha litigato con gli altri fratelli…” l’angelo guardò la faccia esterrefatta di Dean e si fermò un attimo, innervosendosi un po’. Anche se non c’entrava per niente, si sentiva a disagio ad ammettere la stupidità dei suoi fratelli angeli. “…E per vendetta ora fa innamorare tutti” proseguì, schiarendosi la voce.

Aspetta! Mi stai dicendo che quel figlio di puttana va in giro ad accoppiare i primi poveracci che incontra solo per dispetto ai fratelli?” sintetizzò Dean sconvolto.

Sì” si limitò a rispondere Castiel.

Figlio di puttana” sputò fuori Dean.

Svegliato del tutto il cacciatore mise in moto il suo cervello, varando tutte le possibili mosse. Ma esordì con un “come lo fermiamo?”.

Non lo so” affermò Castiel “ho provato a parlargli ma… è emotivamente instabile”.

Emotivamente instabile?” ripeté Dean.

Sì. Ho passato tre ore a cercare di farlo smettere di piangere” affermò Castiel senza l’ombra di vergogna sul suo volto. Il suo modo di consolare consiste nello stare fermo immobile, come un palo, braccia unite al busto, mentre gli altri si buttano addosso in lacrime. Chissà se un giorno, tipo nel 2014, ripensando a questi momenti ci riderà su!

È pericoloso?” chiese Dean, pensando se fosse il caso o meno di attaccarlo spudoratamente.

Non è uno che ama combattere” rispose Castiel.

Dean non rimase colpito da quella affermazione, infondo era sempre un cupido, anche se faceva più danni di un demone!

E allora che cazzo facciamo?” sbottò Dean.

Balthazar mi ha suggerito di mandare voi due. Secondo lui se gli parlate potreste risolvere la situazione”. Ma l’angelo biondo aveva in mente tutt’altro. Lui sperava che la linguaccia lunga di Dean riuscisse a farsi odiare dall’angelo dell’amore.

Castiel lasciò Dean ai suoi pensieri. Dopo qualche ora anche Sam si svegliò. Appena in piedi Dean gli raccontò tutto quello che gli aveva detto Castiel. Entrambi convennero che una visitina al cupido non era poi una così cattiva idea.


Uscirono dal motel e si avviarono a piedi verso Grey Stone. L’Impala parcheggiata fuori l’entrata del motel, era inutilizzabile a causa del traffico. Ad entrambi non fece piacere camminare per un ora e mezzo, specialmente a Dean che non faceva che lamentarsi di aver abbandonato la sua piccola fuori un fottutissimo motel nel mezzo del nulla. Pazientemente Sam gli ripeteva che non potevano fare altrimenti.

Finalmente arrivarono a destinazione. La città pullulava di persone. Il cronista non aveva mentito! Era esattamente come l’aveva descritto. Gente che pomiciava ovunque, una fila enorme fuori la cappella… era semplicemente pazzia!

Come lo troviamo in tutta questa confusione?” chiese Sam guardandosi intorno.

Non ne ho idea” affermò Dean “continuiamo a dare un’occhiata, qualcosa ci inventeremo” terminò poco convinto, ma deciso a non darsi per vinta.

Attorno a loro c’era gente che praticava l’amore libero, essi erano di ogni genere, razza, rango… specie e materia. Ai due vennero i brividi.

Qualcosa andò a sbattere contro Dean. Lui si girò di scatto, pronto ad attaccare se ne fosse stato necessario. Ma quando si girò trovò due uomini che si slinguazzavano-perché non era un bacio, era proprio un arrotolarsi di lingue- e trattenne a stento un commento di disgusto.

Andiamo subito via di qui” si affrettò a dire a Sam.

I due aumentarono il passo e si diressero nella direzione opposta alla folla. Si infilarono in un vicolo appartato e si fermarono a prender fiato. Trovarono una scala antincendio fissata al lato di un edificio diroccato, dove viveva qualcuno a quanto sembrava. Salirono sul tetto e si sedettero, ognuno intento alle proprie riflessioni.

Dopo un po’ Sam esordì “Forse dovremmo chiamare Castiel. Lui può dirci dove trovare Cupido”.

Ero convinto che trovare un uomo nudo in una cittadina così piccola non sarebbe stato difficile. Mi devo ricredere, qui sono tutti nudi!” disse Dean esasperato “sì è meglio chiamare Cass”.

Sam lanciò uno sguardo a Dean, che nel frattempo stava guardandosi intorno. Quando percepì il suo sguardo, impiegò un minuto a capire cosa voleva.

Perché sempre io?” si lamentò, di nuovo.

Dean, quante volte ancora dobbiamo fare questa discussione” gli rispose Sam, di nuovo.

Dean ferito nell’orgoglio chiamò Castiel, di nuovo.

Dopo una serie di minuti, Castiel non apparve e Dean cominciò a spazientirsi. Anche svuotando i suoi polmoni, Dean non scorse il trench dell’angelo.

Passata un’ora, i due cacciatori cominciarono ad annoiarsi.

Andiamoci a prendere una birra” propose Dean.

E tornare in mezzo a quella folla di matti? Prendine una anche per me, io da qui non mi muovo” disse Sam.

Dean capì che non era una buona idea, così si acquietò, più o meno.

La quiete durò circa tre minuti, Dean aprì di nuovo bocca.

Non mi và di passare il mio compleanno a risolvere questo fottuto caso” bofonchiò.

Non sarebbe certo il tuo compleanno ideale” rispose Sam ridendo, sapeva bene i gusti del fratello.

Certo che no! Domani voglio proprio divertirmi! Sai cosa farò?” chiese, stuzzicando Sam.

Sesso, droga e rock’n roll” rispose Sam sarcastico.

Sul sesso ci hai preso in pieno! Un compleanno per essere perfetto deve essere festeggiato in un locale di strip-tees, con tanto alcool e soprattutto molto sesso!” disse fantasticando già con la mente.

Sam si sarebbe anche divertito a rispondere al fratello, ma si accorse dell’angelo dagli occhi blu che era entrato in scena proprio all’inizio dell’ultimo discorso di Dean. Quest’ultimo non si era accorto di nulla, intento nelle sue fantasie perverse.

Cass!” chiamò improvvisamente, ridestando Dean dalla sue fantasie.

Ciao Sam” gli rispose l’angelo.

Finalmente! È più di un’ora che mi sgolo a chiamarti!” si intromise brusco Dean.

Ero impegnato” si giustificò, semplicemente l’angelo “perché mi avete chiamato?”

Cass devi portarci da Cupido in questo casino non si capisce niente”.

Appena Sam ebbe finito di dire quelle cose, l’angelo si materializzò dietro di loro e li trasportò.


Erano in una stanza, le vetrate erano ricoperte di mosaici con rappresentazioni religiose.

La cappella!” esclamò Dean “perché non ci abbiamo pensato prima? Figlio di puttana!”.

CAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAASS!”.

Si sentì un urlo provenire dietro le spalle dei due cacciatori.

Una figura, che ad occhio e croce, sembrava umana si diresse di corsa verso l’angelo col trench, finchè non gli fu abbastanza vicino da stritolarlo in un abbraccio. I due ragazzi sapevano che quello era il saluto dei Cupido, ma sapevano anche che quello era il loro segnale per mettersi al riparo. Si sparpagliarono e si coprirono il meglio che poterono, Dean chiuse addirittura gli occhi per non guardare. Quando li riaprì di nuovo notò due figure umane: una con il trench, l’altra nuda, che li guardavano senza capire cosa stessero facendo, quello dagli occhi blu aveva addirittura inclinato la testa di lato.

Dean lanciò uno sguardo a Sam, che ricambiò con lo stesso stupore.

Niente… saluto?” si azzardò a dire quest’ultimo.

ciao ragazzi! Voi dovete essere i Winchester” rispose soltanto Cupido.

I due si scambiarono un'altra occhiata, dubbiosi se avanzare o meno. Dean gli lanciò un occhiata eloquente, gli stava dicendo di andare prima lui. Sam corrucciò le sopracciglia infastidito, poi si decise a tornare al centro della sala, a passi molto lenti e stando molto bene attento a quello che faceva Cupido. Questi di tutta risposta si strinse ancora di più su Castiel, squadrando dall’alto in basso il tipo alto che avanzava. Quando Dean vide che non accadeva nulla, tornò anche lui dagli altri.

Allora” esordì Dean “andiamo al dunque, questa storia deve finire!”.

Quale storia?” rispose Cupido, facendo finta di nulla.

Figlio di…”

Dean!” lo fermò in tempo Sam “Questa faccenda che chi entra nella città s’innamora è sbagliata! Non puoi abusare dei tuoi poteri così!” concluse.

Perché?” ribattè Cupido.

Perché questi poveracci non meritano quello che gli stai facendo!” riprese Dean brusco.

Perché?”

Perché” Sam anticipò Dean “non è questo il tuo compito! Tu puoi usare i tuoi poteri solo sulle persone predestinate non chiunque!”.

Il Cupido ignorò tutte le parole dei due e continuò a stringersi a Castiel. Questi rimaneva impassibile.

Cass” chiamò Dean “dì qualcosa, figlio di puttana!”.

Le ultime parole del cacciatore catturarono l’attenzione dell’angelo dell’amore.

Come hai chiamato il mio Castiel?” disse furioso.

Sam e Dean si guardarono negli occhi, intuendo che qualcosa non era andato come doveva andare.

Dean non voleva offendere” Sam difese il fratello, presumendo che ne avesse molto bisogno. Infatti, una sgradevole sensazione lo pervase. L’istinto suonava l’allarme rosso.

L’ha chiamato figlio di puttana!” ribadì Cupido adirato.

E allora?” rispose Dean laconico, senza capire quanto fosse in pericolo in quel momento.

Cupido si staccò da Castiel, che nemmeno lui aveva capito cosa stesse per accadere, per fronteggiare il cacciatore maleducato. Dean di tutta risposta impostò la sua posa più da duro che aveva.

Dean!” lo richiamò Sam.

Stai indietro Sam. Ci penso io a questo angelo senza pannolone!”.

Angelo senza pannolone!” urlò il cupido, rosso in viso “ti mostro io cosa può fare questo angelo senza pannolone!”.

Così dicendo, in un lampo posizionò la mano sulla fronte di Dean e scagliò la sua punizione.

Il cacciatore indietreggiò con gli occhi spalancati. Si squadrò da capo a piedi per vedere se era tutto a posto. Apparentemente lo era. Poi guardò il fratello per capire se lui vedesse qualcosa di strano. L’altro di tutta risposta fece spallucce, mostrando una sguardo confuso. Allora guardò Cupido che invece sorrideva maligno.

Cos è? Hai fallito? Ti servono arco e frecce o che?” disse sollevato.

Il Cupido gli rispose con un sorriso ancora più accentuato. Poi si avvicinò a Castiel, che era rimasto esattamente dov’era dall’inizio, e lo posizionò dinanzi a Dean.

Questi sentì un’improvvisa forza che si insinuava in sé. Sentiva che il suo corpo si muoveva da solo, era come posseduto. Ma la sua mente era lucida. Così vide quello che accadde, ma non potè evitarlo.

Il cacciatore sentì una strana forza che lo atterrava, così cadde in ginocchio davanti all’angelo. Poi si allungò in avanti e abbracciò la gamba di Castiel.

Tutti, tranne Cupido, rimasero sconvolti persino Castiel, che fino a quel momento sembrava aver spento il cervello, riuscì ad agitarsi dicendo “Dean!” con una certa ansia.

Che cazzo sta succedendo?” disse Dean ancora avvinghiato alla gamba di Castiel.

Cosa gli hai fatto?” chiese Sam preoccupato.

Gli insegno a rispettare Castiel” rispose pacato Cupido.

Non ce ne è bisogno” disse Castiel, che stava capendo la gravità della situazione.

Questo è per sdebitarmi della tua gentilezza” gli rispose l’altro, senza ascoltare le sue parole. Dopodiché svanì, lasciando i tre in quella posizione.

Aspetta!” gli gridò l’angelo con il trench, ma invano.

Fa qualcosa Cass!” disse Dean supplice.

Ehm…” Castiel era abbastanza confuso “Non so che fare” ammise.

Come no…?”

Dean smettila!” ordinò Sam.

No! Non la smetto! Non sei tu quello attaccato alla gamba di Cass!” ribatté il biondino.

Cerchiamo di capire cosa ha fatto Cupido” propose Castiel.

Lo avrà fatta innamorare di Cass” sentenziò Sam, dato che era la risposta più facile.

Io non mi sento innamorato di Cass” ammise Dean con una certa riluttanza.

Prima di tutto, stacchiamolo da lì” suggerì Sam a Castiel.

L’angelo dagli occhi blu prese Dean per le spalle e lo sollevò, come se fosse un poppante, rimettendolo in piedi. Ma non fù una mossa felice, più o meno. Appena staccatosi dalla gamba di Castiel, Dean si aggrappò alla prima parte del corpo dell’angelo che aveva davanti. Dato che erano alla stessa altezza, il cacciatore serrò l’angelo in un abbraccio micidiale, quasi soffocandolo. Castiel emise un grugnito, mentre Sam iniziò a ridere.

Non è stata una buona idea” sentenziò Castiel.

Non lo è stato per niente!” rispose Dean, vicino al suo orecchio.

Vediamo se ho capito” disse Sam pensoso “Dean è attratto dal corpo di Cass…”

Non dire stronzate!” lo interruppe Dean.

Sam sorrise e proseguì “intendevo dire, che Cupido ha fatto in modo che il tuo corpo fosse attratto da quello di Cass” e qui soffocò un’altra risata.

Quel figlio di puttana!” sbottò Dean.

Non capisco cosa ci sia di rispettoso in questa cosa” confessò Castiel.

Che vuoi dire?” disse serio Sam.

Cupido ha detto che gli avrebbe insegnato a rispettarmi, ma non vedo dove sia il rispetto di cui parlava” spiegò Castiel.

Mmh…” mugugnò quello bruno “hai ragione” concluse, “forse ci sfugge qualcosa”.

Smettetela di chiacchierare e staccatemi da qui!” urlò Dean.

Forse dovrei chiamare Balthazar” propose Castiel, non curante delle proteste di Dean.

Balthazaaaaaaaaar!” chiamò improvvisamente Dean.

I due rimasero spiazzati, ben sapendo che Dean non avrebbe chiamato l’altro angelo così facilmente. Sam si decise per la disperazione, invece a Castiel rimase il dubbio tanto che chiese al biondino “Perché hai chiamato Balthazar?”.

Non lo so” ammise Dean.

D’improvviso apparve Balthazar “mi avete chiamato? Ero quasi convinto che fosse la voce di un certo cacciatore!” l’angelo si fermò, vedendo la scenetta e commentò “spero non sia un vostro giochetto erotico, perché mi darebbe parecchio fastidio!”.

Chiudi il becco, figlio di puttana!” disse Dean imbarazzato.

Comunque” riprese Balthazar “non dovete chiamarvi! Ma dato che sono qui cosa volete?”.

Io ho detto che dovevo parlarti” disse Castiel “e Dean ti ha chiamato, credo sia la punizione di Cupido”.





Salve!

Rieccomi qua con il secondo capitolo!

Finalmente avete conosciuto il famoso Cupido... io lo trovo adorabile >.<

Eh, sì... Balthazar ci voleva, non poteva mica perdersi quelle adorabili (?) scenette?

In realtà è stato lui a chiedermi di essere inserito... non vedeva l'ora di sbeffeggiare un certo cacciatore.

Vabbè bando alla ciance... posto presto il capitolo 2 perchè mi metto pressione da sola (LoL) e mi impongo a finire la fic.

Grazie a tutti coloro che mi hanno recensito questo sclero assoluto! Non immaginate nemmeno quanto mi rincuori sapere che vi piaccia... spero che questo e i prossimi siano di vostro gradimento!




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Capitolo 3
*** 23 gennaio-parte II ***


3.

23 gennaio-parte II

La plumbea atmosfera fu smorzata dalla risata sonora dell’angelo dai capelli biondi. Balthazar nell’udire le spiegazioni della vicenda non si trattenne dallo sbeffeggiare soprattutto Dean, che rimase incollato al corpo di Castiel, continuando ad imprecare all’orecchio di questi.

Fatemi capire, Dean ha offeso Castiel e Cupido l’ha punito con una venerazione totale e spasmodica mista all’obbedienza forzata? Quell’angelo comincia a salire nella lista dei miei preferiti!” disse ironico l’angelo.

I tre lo guardarono sbigottiti. La spiegazione di Balthazar era semplice e plausibile. A loro non era venuta in mente una cosa del genere.

Ecco cosa ha fatto Cupido!” esordì Sam facendo accendere la lampadina che aveva in testa.

Quel pennuto maledetto mi ha fatto diventare la puttanella di Castiel?” sputò Dean, con tutta la rabbia che aveva in corpo. Per fortuna Castiel non aveva, ne poteva avere, problemi all’udito o avrebbe perso un timpano a causa delle urla del cacciatore che era avvinghiato a lui.

Ma davvero voi stupide scimmie dal cervello ristretto non lo avevate capito?” chiese Balthazar palesemente esultante dal fatto che lui fosse stato lo scopritore della punizione, ma una vocina dentro di lui gli disse che forse era meglio se fosse stato zitto e lasciare così il gratto capo alla mercè di quei tre, almeno si sarebbe fatto altre risate. Ma la frittata era ormai fatta!

Obbedienza… mmh…” riflettè Sam ignorando le parole dell’angelo.

Fottiti!” fu la risposta secca di Dean.

Hey Cass” s’intromise Sam di nuovo in quel battibecco, senza prenderne parte “proviamo a fare una cosa!”

Cosa?” risposero gli altri all’unisono, ovviamente ognuno con differenti stati d’animo, Dean con speranza, Balthazar con curiosità e Castiel… beh Castiel, si può supporre che la sua fosse una sorta di… no è inutile era proprio impassibilità!

Castiel, prova ad ordinare a Dean di staccarsi da te!”

I tre rimasero sorpresi dalla semplicità della cosa. Se Dean doveva obbedire a Castiel, effettivamente poteva staccarlo solo lui da quella situazione angusta e ambigua.

Credi che funzionerà?” chiese l’angelo, quello con il trench.

A provare non costa niente!” gli rispose Sam.

Su Cass muoviti!” esortò Dean.

Eh sì…” cominciò Balthazar “ Devi proprio imparare a rispettare mio fratello!”

Chiudi il becco maledetto pennuto!” sentenziò Dean.

Dean, staccati da me” ordinò grave Castiel.

Dean sentì di nuovo la forza invadere il suo corpo e prenderne controllo. All’ordine dell’angelo il suo corpo reagì, staccandosi da questi e rimanendo immobile a fissarlo, non molto distante da lui.

I quattro osservarono la scena, ma da angolature diverse. Balthazar era quello più lontano perciò riuscì a vederla nella sua completezza. Sam, che era quello accanto ai due, sbattè le palpebre più volte, senza distogliere lo sguardo, fisso e puntato davanti a sé. Castiel e Dean potevano solo vedersi a vicenda, data la vicinanza ridotta, ogni respiro poteva essere sentito e percepito dall’altro.

Credo che ci sia un limite di distanza che Dean deve rispettare” alitò Castiel, accarezzando il volto del cacciatore. Questi di rimando fu attraversato da una strana scossa, che imputò all’opera di Cupido senza soffermarsi due volte.

sì, lo credo anch’io” Sam si limitò ad asserire.

Ma che scenetta romantica!” rispose Balthazar passandosi una mano davanti alla bocca per non scoppiare a ridere di nuovo.

Cass” parlò Dean ignorando l’altro angelo “ricordi della questione del personal space di cui parlammo l’ultima volta?” si affrettò a dire all’angelo dagli occhi blu dato che non si spostava.

Sì Dean, ricordo, ma io non ho fatto niente” si giustificò l’angelo.

Lo so, ma dato che io non posso, perché non provi a spostarti tu?” suggerì il biondino.

Quello con il trench non si fece ripetere due volte il suggerimento e si affrettò a mettere distanza dall’altro. Purtroppo per Dean, si mosse troppo in fretta e con troppa foga, tanto che il corpo di Dean venne scaraventato in direzione del fuggiasco, sbattendoci contro. Ma ahimè per la sanità mentale del cacciatore, in seguito anche del fratello, i loro corpi non furono gli unici a collidere, nello scontro vennero chiamate in causa anche le loro labbra, che si unirono in un leggero bacio sotto lo sguardo stupefatto di tutti i presenti.

I due si separarono, prendendo di nuovo le distanze per quanto possibile, senza staccarsi l’uno dagli occhi dell’altro, il respiro affannato. Dean sentì di nuovo la scossa che aveva sentito in precedenza, che gli fece rizzare la pelle. Nessuno dei due osava proferire verbo.

Per oggi credo di aver visto abbastanza” Balthazar ruppe il silenzio e dopo aver parlato lasciò la stanza con un sonoro sbatter d’ali.

I tre furono di nuovo lasciati da soli a risolvere la faccenda.


I Winchester si trovavano nel motel, dopo che Castiel li aveva trasportati, con qualche difficoltà visto che Dean al minimo contatto della mano dell’angelo si era di nuovo avvinghiato a lui, scoprendo così di non poter resistere al tocco della creatura celeste con il trench.

Castiel li aveva lasciati per tentare di convincere Cupido a togliere quella stupida punizione, così ai due non rimaneva che attendere il suo ritorno sperando in buone notizie.


L’angelo era ritornato in città, convinto di poter ritrovare Cupido e infatti era lì, intento ad osservare le sue creature che pomiciano incessantemente per tutta la cittadina.

Castiel gli si avvicinò poggiandogli una mano sulla spalla per attirare la sua attenzione e quando la conquistò cominciò a parlargli in tono autoritario.

Devi annullare la punizione di Dean”.

Non posso!” aggiunse Cupido temerario.

Devi! Abbiamo bisogno di lui per combattere”

Non mi interessa!” disse voltando il viso in segno di superiorità “deve imparare a rispettarti, come osa trattarti in quel modo?”

Castiel tacque, non sapeva che dire, infondo la conversazione non era il suo forte.

L’attenzione di entrambi fu catturata da una coppia che si era seduta sulla panchina proprio dinanzi a loro. I due erano entrambi uomini, ma non era quello che colpì la loro attenzione. La cosa che colpì Castiel fu il suono della parola compleanno pronunciato dai uno dei due sconosciuti, che lo scosse immediatamente dai suoi pensieri.

Il biondino di sinistra prese le mani di quello di destra e, guardandolo negli occhi, gli chiese di sposarlo. Gli occhi del suo amante si illuminarono e gettò le braccia intorno al compagno urlando “Sì” ad alta voce. Poi il biondino di destra, che dalle circostanze doveva essere il festeggiato, esordì con una frase ad effetto che fece breccia nel cuore del suo amato e, senza averne la minima idea, nel cuore di Castiel.

Non ho bisogno di anelli né di regali nel giorno del mio compleanno, mi basta averti accanto e in dono voglio solo le tue labbra”. Detto ciò baciò l’altro appassionatamente, scatenando la gioia dell’angelo dell’amore.

Che magnificenza!” disse saltellando e battendo le mani.

Non puoi giocare con i sentimenti altrui” gli rispose l’altro con il trench.

Castiel, si chiama Amore ed è la cosa più bella che nostro Padre ci abbia mai regalato”

Ancora con i regali… se… ami una persona… devi regalargli qualcosa?” disse nervoso portandosi la mano dietro il collo per smorzare la tensione.

Cupido lo guardò da capo a piedi come se l’avesse visto per la prima volta.

Certo!” rispose velocemente “se ami una persona vuoi solo renderla felice! E un modo carino è quello di regalargli qualcosa, specialmente quando è il suo compleanno, ma il regalo più bello e desiderato che si possa fare è l’Amore stesso! Non c’è nulla di più bello che sussurrare Auguri sulle labbra della persona amata. Lo trovo stupendo, non credi?”

Castiel s’innervosì ancora di più, ricordandosi che l’indomani sarebbe stato il compleanno di Dean, e non rispose alla domanda muovendosi sul posto, mostrando la sua agitazione che all’altro non sfuggì.

Che c’è fratello? Sei innamorato di qualcuno?” disse alzando di un’ottava la sua voce e facendo sbrilluccicare i suoi occhi.

Io… ehm… io devo andare” si affrettò a dire Castiel e con la stessa velocità a smaterializzarsi.

Dopo qualche minuto di riflessione si decise ad andare al motel per riferire a Dean che Cupido non voleva liberarlo dalla punizione.


Dean era sotto la doccia, lasciando che l’acqua percorresse tutto il suo corpo e sperando che portasse via tutti i suoi pensieri. Me quelli erano lì aggrappati al suo cervello e più s’imponeva di non pensarci più le cose gli sfuggivano di mano.

Non riusciva a non pensare che aveva baciato Castiel! Il verginello della situazione! Vabbè che era stato un incidente, ma non se l’era presa per quello. Il motivo per cui era così frustrato è che in fondo gli era piaciuto! Aveva avvertito una strana scossa percorrerlo per tutto il corpo e soprattutto in zone che non avrebbero dovuto essere chiamate in causa! E tutt’ora il solo pensarci provocava in lui un'altra scossa che arrivava fin al basso ventre, destando qualcuno che fino a poco prima era rimasto dormiente. Per giunta, poteva essere quasi sicuro di aver visto uno strano guizzo nello sguardo di Casiel.

Ma che diavolo ti prende Dean?” pensò il cacciatore, tirando un pugno contro il muro per riprendere controllo del suo corpo. “ Andiamo amico è Castiel! Non solo lui è un angelo, ma è anche nel corpo di un uomo, come ti salta in mente di pensare a certe cose!” si disse quando ripensò alle labbra così carnose e ruvide dell’angelo e al suo respiro che gli aveva solleticato il volto, inebriandolo del suo profumo.

Maledetto Cupido! Deve essere colpa sua! Non c’è altra spiegazione” aggiunse, pensando a Sam che se la rideva, come aveva fatto prima.

Non si accorse dello sbatter d’ali che anticipava l’ingresso dell’angelo, sentì solo la sua voce chiamarlo.

Dean” disse la voce roca alle spalle del cacciatore.

La strana e estranea forza catturò di nuovo il corpo, nudo stavolta, del biondino che lo condusse direttamente tra le braccia dell’intruso. Castiel non ebbe il tempo di accorgersi del cambiamento nel corpo del suo avvinghiatore, ma notò che era tutto bagnato.

Castiel!” chiamò “Quante volte devo dirti che non devi materializzarti quando sono in bagno!”.

Mi dispiace” disse vicino al suo orecchio, scuotendo di nuovo il corpo del cacciatore con delle scosse, che raggiunsero di nuovo certe parti del corpo.

Dean iniziò ad innervosirsi quando sentì la presenza incalzante di qualcun altro, qualcuno che gli apparteneva tra l’altro, non voleva che Castiel se ne accorgesse sarebbe stato troppo imbarazzante, e già lo era tutta quella situazione per giunta era nudo e perciò non poteva nasconderlo come avrebbe voluto.

Dean” riattaccò l’altro, minando con la sua graffiante e suadente voce l’autocontrollo del Winchester “dobbiamo parlare, staccati” ordinò.

Dean spalancò gli occhi e indietreggiò a malincuore, il terrore lo pervase, ora Castiel avrebbe scoperto il suo segreto.

La sua mente ragionò in fretta e dato che non poteva disobbedire, si decise per la seconda opzione che Cupido aveva incluso nel pacchetto attrazione-fulminante-per-l’angelo-con-lo-sparco-trench, quindi allungò una mano a sfiorare l’altro e immediatamente si ritrovò avvinghiato a lui.

Tirò un respiro di sollievo, parte del pericolo era scongiurato, solo la parte più evidente ora bisognava tenere la parte più percettiva a bada e il gioco era fatto.

Dean… ma cosa?” domandò confuso Castiel, era convinto che all’altro non piacessero certe cose, ma forse si sbagliava e un sentimento, piccino piccino, simile alla speranza, iniziava a farsi strada in lui.

È meglio stare così” farfugliò Dean, provando la prima spiegazione logica che gli venne in mente “Se restiamo a 5 centimetri di distanza potrebbe accadere un altro incidente come quello di stamattina”.

Castiel tacque un momento e a Dean non piacque affatto quella pausa, poi riprese a parlare cambiando completamente discorso.

Ho parlato con Cupido, ha detto che non ti libererà dalla punizione finchè non avrai imparato a rispettarmi”

Figlio di puttana” si limitò a dire cercando con tutte le forze di tenere a bada la parte percettiva del problema che diventava sempre più grossa man mano che il respiro di Castiel solleticava il suo orecchio e l’odore gli invadeva le narici.

Odore di… vento” si ritrovò a pensare. Il suo odore emanava freschezza come se fosse un misto tra la menta e il muschio, ma non era così invadente, era così inebriante sembrava di poter sfiorare il cielo semplicemente con un profumo.

Cosa ti ha detto?” aggiunse velocemente tentando di distrarsi da quella nuova dipendenza e tornare al suo problema che stava per sfuggirgli di mano.

Che non ti toglierà la punizione” ripetè l’angelo.

Cos’altro?” i discorsi di Dean diventavano sempre più brevi e concisi.

Castiel cominciò ad accelerare il suo respiro, complicando la situazione senza saperlo. Il suo corpo, fino a quel momento immobile, iniziò ad agitarsi al ricordo di quello che aveva appreso poco prima.

Dean fraintese la situazione, imputando al suo fallimento quel cambiamento repentino in Castiel. Varò nella sua mente varie scuse da poter rifilare per potersi parare il culo, ma non accennò una parola aspettando che l’altro facesse la prima mossa.

Castiel riprese a parlare ma disse solo poche cose.

Nulla… nulla che ti interessi” gli rispose infine “ora devo andare” detto ciò si volatilizzò, con profonda gratitudine di Dean.

Dean corse sotto la doccia e la regolò in modalità circolo-polare-artico cosicchè avrebbe raffreddato i bollenti spiriti.

Si intimò di rilassarsi ma dopo un minuto si ritrovò ad urlare:

MALEDETTO CUPIDOOOOOOOOOOOO!!!”




ok scusate per il ritardo ma è colpa di Misha e del suo maledetto Gishwhes!!!

ecco qui il terzo capitoletto!

Il quarto è a buon punto e sono fiduciosa di terminare questo sclero con il quinto capitolo.

Che dire? ah... se non ci fosse Balthazar... bisognerebbe crearlo!

Comunque... grazie mille per i vostri commenti, mi commuovono sempre ç_ç

Ps potrei impiegare un po' di tempo a postare il capitolo 4... esami in vista, perciò non odiatemi ç_ç

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Capitolo 4
*** 24 gennaio-parte I ***


4.

24 gennaio

Ore 00.13

Dean era seduto al tavolo che era nelle loro camera, con una birra alla mano intento ad accurate riflessioni.

Non sono gay. Non sono attratto da Castiel. Non sono gay. Non sono attratto da Castiel. Non sono gay. Non sono attratto da Castiel.

Continuava a ripetersi ogni volta che pensava ai fatti-della-doccia accaduti qualche ora prima.

Bevve avidamente dalla sua birra, la terza precisamente, poi venne interrotto dal fratello.

Hey Dean, auguri” gli disse porgendogli un fagotto, incartato con del giornale.

Oh grazie Samantha. Non dovevi” disse con tono stridulo, imitando una donnetta da quattro soldi, schioccandogli addirittura un bacio con le mani.

Sam rise di gusto guardando con intrepida pazienza che il fratello aprisse il regalo. Ma l’altro continuò a scherzare.

Hai addirittura aspettato che si facesse mezzanotte per essere il primo a darmi gli auguri. Mi commuovo!”.

L’altro non abboccò alla trappola e insistette perché venisse aperto il regalo.

Dean non potè fare a meno di notare con quanta insistenza il fratello tentasse di fargli aprire quel pacco. Insomma non si aspettava nulla di buono.

Cominciò a togliere i giornali con molto calma, aguzzando lo sguardo ad ogni strato di carta che veniva tolto.

Alla fine dell’operazione si trovò ad osservare un cofanetto, una raccolta di dvd come gli aveva appena spiegato il fratellino.

Mi hai regalato le prime due stagioni di Dr. Sexy MD?” gli chiese quasi isterico.

Sam non capì mai se l’isterismo era dovuto alla felicità o all’orrore. Lui non chiese mai la risposta, immaginando che Dean gliela avrebbe negata sempre.

Sapevo che eri un fan così te l’ho regalato” rispose beffardo, riprendendosi qualche rivincita sull’altro. Il suo sorriso la diceva lunga.

Hey amico, ma per chi mi hai preso? Per una donna in menopausa?” rispose in tono scherzoso.

Afferrò un’altra birra, tolse il tappo e la porse al fratello.

Al tuo compleanno” brindò Sam.

No a Dr. Sexy MD” rispose il festeggiato, trangugiando la sua quarta birra.

Dean, so che questo non è il compleanno che ti saresti aspettato…”

No, non lo è” rispose secco, bevendo un altro sorso di birra, sperando di dimenticare tutto.

Non ti scoraggiare. Oggi riparleremo con Cupido, magari ha cambiato idea” il tono di Sam era poco convincente e l’altro se ne accorse. Gli lanciò un occhiata che diceva che lui non ci sperava proprio.

Ma Sam non si lasciò fermare.

Chiamiamo Castiel, gli chiediamo di riprovare” propose.

Il biondino si stava quasi per strozzare con la birra, tentò di fermare quello stupido gigante ma non ne ebbe il tempo, l’aveva già chiamato.

Un secondo dopo si sentì uno sbatter d’ali, fu sufficiente per far sobbalzare Dean, che venne catapultato contro l’angelo.

Castiel ormai non faceva più caso a quegli attacchi, pensò Dean quando si ritrovò ad abbracciare una mazza di scopa.

Perché mi hai chiamato Sam?” chiese l’angelo.

Sam in realtà non lo stava ascoltando. Per la prima volta da anni lui aveva chiamato e Castiel era corso, subito! Si chiese se non c’era qualche enorme problema in vista.

Sammy!” gli gridò contro Dean, risvegliandolo dai suoi pensieri.

Oh… Cass… senti, perché non provi a parlare di nuovo con Cupido?”

Ci ho già provato, ma lui non vuole cedere”

Sì, ma lui è l’angelo dell’amore” rispose il bruno, conquistandosi una battuta sarcastica da uno e uno sguardo confuso dall’altro.

Intendo dire, a lui piacciono tutte le cose sdolcinate e melense. Quale cosa più dolce c’è, se non festeggiare il compleanno con la persona amata?” tentò di spiegare.

I due strabuzzarono gli occhi, deglutendo rumorosamente, nello stesso momento, mostrando un certo nervosismo. Sam li guardò perplesso.

Sammy! Sapevo che non dovevo darti quella birra, ti ha annebbiato il cervello!” disse il maggiore.

Andiamo Dean, è un buon piano!” ribattè il minore.

Di quale piano stai parlando? Io non vedo nessun piano! Diglielo Cass!”

S…Sì” farfugliò l’angelo, palesemente in imbarazzo per qualcosa.

I due lo rimirarono perplessi, o almeno ci provarono dato che uno dei due era in una pessima posizione per poterlo davvero osservare.

Allora, Cass devi dirgli che Dean ha un appuntamento romantico per il suo compleanno così si sentirà in colpa, o entusiasta andranno bene entrambe le cose, e lo riporterà normale”

Questo lo chiami piano?” dissentì Dean.

Ok, se ne hai un altro dimmi pure” lo canzonò Sam.

Dean imprecò rumorosamente nell’orecchio di Castiel, che continuava ad essere agitato. Il cacciatore non sapeva che pensare, si sentiva molto a disagio, più delle altre volte.

Cass tutto ok?” chiese infine.

Sì”

Dì di nuovo sì e te lo ficco lì dove non batte il sole” disse adirato.

L’altro si irrigidì di colpo e Dean si maledisse mentalmente.

È un modo di dire” aggiunse lesto.

Ho capito. Ora vado a parlare di nuovo con Cupido”.

L’angelo si smaterializzò lasciando i Winchester con molti dubbi e perplessità e con una domanda sulle labbra.

Cosa diavolo stava accadendo a Castiel?


L'angelo dallo sporco trench si volatilizzò di nuovo in quella maledettissima cappella, dove il Cupido era accucciato in un angolo ad osservare-o meglio stalkerare- le persone che si stavano sposando.

Osservava le sue creature con orgoglio e una lacrima per la commozione gli scivolò giù dalla guancia, quando l'ennesima coppia disse Sì.

Non sono così amorevoli?” disse singhiozzando, quando si accorse di non essere più da solo.

Non saprei” rispose quello dai capelli spettinati.

Ma come fai ad essere così insensibile?” accusò infine l'angelo dell'amore “L'amore è una cosa meravigliosa! Non vorresti essere innamorato?”.

Ma Castiel non rispose, abbassò lo sguardo, tormentandosi il collo in cerca di qualche scappatoia.

All'angelo nudo non sfuggì lo strano atteggiamento del suo adorato fratello, perciò si girò nella sua direzione puntandogli addosso due occhi nocciola, che brillavano di una strana luce.

CASTIEL!” urlò con voce stridula, saltellando sul posto e battendo le mani “sei innamorato!”.

In rimando l'altro sgranò gli occhi e rimase a bocca aperta- del tutto fuori dagli standard del nostro angioletto- guardandolo con occhi da cerbiatto.

Io... sono un saldato, non posso essere innamorato”.

Ma Cupido non diede peso a quelle parole.

Chi lo dice? Nostro Padre ha creato l'amore e noi per diffonderlo all'universo intero. Perchè non potresti provare un sentimento creato da nostro Padre?”

Io... non lo so, non ci ho mai pensato” concluse strofinandosi di nuovo il collo.

Cupido si avvicinò a lui prendendogli le mani.

Allora! Dimmi chi è!” chiese con la voce di un bambino che ha appena visto un giocattolo nuovo e vuole che la mamma glielo compri.

Non... sono innamorato” tentò di essere freddo è impassibile, ma era lontano un miglio dalla realizzazione di ciò “Sono qui per chiederti di sciogliere l'incantesimo su Dean” tentò di sviare il discorso.

Ancora Dean Winchester...” stavolta non si arrabbiò, alzò un sopracciglio e cominciò a girare intorno al fratello guardandolo dal basso verso l'alto, scrutandolo per bene, intento a pensare.

Oggi è il suo compleanno...” proseguì il soldato “e... ha un appuntamento con la persona che ama” non diede molte spiegazioni all'altro anche perchè Sam non aveva aggiunto altro e lui non era esperto in queste cose, ma l'altro angelo capì alla perfezione, infondo era pur sempre il suo mestiere quello.

Il suo compleanno? Appuntamento romantico?” saltò di gioia sbattendo le mani.

S...Sì” mentì il poveretto, ma sappiamo quanto sia pessimo nel farlo! Fortuna che l'altro aveva la mente occupata da altro.

Stupendo! Magnifico! Fantastico!” urlava saltellando attorno a Castiel, formando un cerchio intorno a lui.

Lo abbracciò forte, sollevandolo da terra “Sono proprio contento!”

Quindi... lo libererai?” cercò di chiedere, ma con una certa difficoltà dato che era avvolto da due braccia forti che gli stringevano il petto.

Sì! Sì!” cinguettò “Non posso certo rovinare una così bella serata! Allora che regalo gli hai fatto?”

Regalo?”

Regalo certo! Non ti ho insegnato proprio niente?” mise su il broncio.

Castiel abbassò il capo, era disposto a combattere demoni, angeli Lucifero, Michael... e tutto il resto dell'allegra combriccola, ma quando si trattava di sentimenti voleva solo darsela a gambe levate.

Non so cosa regalargli” ammise infine.

Non è il regalo di per sé che conta, ma il gesto. Deve essere fatto con il cuore!”

Con il cuore?” disse inclinando la testa di lato.

Sì! Il tuo cuore sa cosa lui vorrebbe come regalo e perciò non puoi fallire. Sarà sempre il regalo giusto!”

Ma Castiel non era molto convinto della cosa. Dean era una persona fuori dal comune, quello che piaceva a lui non piaceva alla gente normale e viceversa. Perchè mai avrebbe potuto interessargli una cosa così sciocca e frivola e comune?

Era convinto che Dean lo avrebbe preso in giro per anni se lo avesse fatto, lo denigrava sempre quando faceva qualcosa per lui che andava oltre il semplice cacciare. Quindi perchè rovinarsi con le proprie mani?

Non disse a Cupido cosa pensava davvero, si limitò solo ad annuire ad ogni suo discorso sull'amore e cose così. Poi finalmente si diede a gambe levate, volatilizzandosi all'istante e passando dai Winchester per dare loro la lieta novella.


Ore 08.00


Dean” esordì facendo sobbalzare l'interpellato.

Prima che potesse rimproverargli l'entrata ad effetto, fu subito tra le sue braccia.

Cristo Cass” potè finalmente asserire.

Castiel lo guardò, per quanto possibile, e notò subito che era a petto nudo, gocciole d'acqua rigavano il suo volto e i capelli erano completamente spettinati. Poco lontano da loro, un asciugamano era buttato a terra. Ipotizzò che era quello con il quale si stava asciugando i capelli.

Dov'è Sam?” chiese notando l'assenza del minore.

É andato in una biblioteca poco lontano da qui. Voleva vedere se riusciva a trovare qualcosa su questa faccenda, probabilmente tornerà verso sera.”

Non ce n'è più bisogno”

Che significa?”

Cupido ha detto che ti libererà dalla punizione” si limitò a rispondere.

Cazzo Cass! Ti devo sempre cavare le parole da bocca? Dimmi tutto!” sentenziò il biondino irritato, ma al contempo felice. Felice di poter tornare alla sua libertà. Era sicuro che entro breve, e con la giusta distanza, si sarebbe fatto passare questa strana sensazione che provava ogni qualvolta si ritrovava avvinghiato all'angelo.

Passerà ne sono sicuro. È solo colpa di quel dannato angelo col pannolone! Mmh... questo profumo mi fa impazzire... NO!

Ho fatto quello che Sam mi ha chiesto e lui ha acconsentito a lasciarti andare” spiegò, convinto di essere stato esauriente, ma fece solo irritare il cacciatore ancora di più, che incominciava a sbuffare con forza. Doveva essere proprio arrabbiato o non si spiegano quegli sbuffi, no?

Gli hai raccontato la storia dell'appuntamento e se l'è bevuta?” disse tanto per parlare, non lo stava chiedendo per davvero aveva capito il concetto.

Sì, era molto entusiasta della faccenda.”

E allora perchè sono ancora attaccato a te?”

Forse ha bisogno di tempo per rendere efficace l'incantesimo” riflettè sulla cosa, ma la ritenne poco probabile. Pensava più che il Cupido stesse guardando qualche altra coppia e, quando ne avrebbe avuto abbastanza, poi sarebbe venuto.

Allora che facciamo? Ce ne stiamo qui appassionatamente abbracciati?” disse ironico, visto che il suo angelo non si decideva ad ordinargli di staccarsi da lui.

L'altro non rispose. Il silenzio calò tra di loro, Castiel continuava a starsene lì frigido mentre Dean continuava ad avere pensieri incoerenti.

Era una battuta Cass” precisò dopo che l'altro non dava cenni di vita. Se non era che sentiva il suo petto alzarsi e abbassarsi, avrebbe creduto che era abbracciato ad un palo della luce.

Non capisco cosa vuoi che faccia Dean” la frustrazione che trapelava nella sua voce dava l'idea che c'era ben altro ad occupare la sua mente, ma al cacciatore questo sfuggì, come in genere gli sfuggivano tutte le altre cose ovvie.

Comincia con il farmi staccare da qui!” urlò improvvisamente, stanco del flusso di pensieri che in quelle ore gli occupavano la mente.

Dean staccati” obbedì fermo il soldato.

E Dean da brava marionetta si staccò ma, come la prima volta, gli restarono pochi centimetri di libertà.

Troppo pochi. Troppo pochi. Non guardarlo negli occhi. Non farlo. Oddio il suo respiro... no, Dean no...

Cass...” le parole gli morirono in bocca, quel respiro gli faceva venire l'acquolina, tentandolo. Dovette farsi forza per non avvicinarsi e mordicchiare quelle labbra così piene e sensuali. Colpa di Cupido. Si aggrappava solo a quel pensiero per tirare avanti. Si schiarì la voce “Dimmi di andare a sedere” chiese disperato, aveva bisogno di spazio o... NO!

Dean siediti”. Com'era ingenuo il povero angioletto. Non aveva capito la malizia del perfido Cupido! Vabbè che lui non sapeva nemmeno dov'era di casa la malizia.

Fatto sta che, sbagliando a formulare l'ordine, Dean fu obbligato a sedersi seduta stante, poggiando le sue amate chiappe a terra.

Castiel sbattè le palpebre, mentre al Winchester salì il sangue alla testa. Ci mancava solo quella presa per il culo a completare la lista. Giurò che, appena ne avesse avuta l'occasione, avrebbe messo lui stesso il pannolone a quel maledetto pennuto!

Castiel!” urlò arrabbiato.

Mi dispiace” rispose questi, già pronto a dargli un altro ordine, ma quello lo fermò.

Aspetta, lascia perdere. Qui dovrei stare al sicuro” o almeno si illudeva di esserlo. Poverino, tutto il tempo aveva avuto gli occhi rivolti al suolo, per non incrociare quei fari così dannatamente blu che si ritrovava al posto degli occhi, quella bacchetta di compagno che si ritrovava. Perciò quando rialzò gli occhi, credendosi salvo dal raggio d'azione di quelle calamite blu, si ritrovò a fissare parti del corpo che non avrebbe mai creduto di poter rimirare da così vicino. Era a così poca distanza da certe parti così maschili, che gli salì il groppo in gola.

Merda.

Come vuoi tu” rispose ingenuamente il verginello, senza accorgersi della situazione imbarazzante.

Cass...” soffiò il biondino “Tirami su” ingoiò l'ennesimo groppone.

Ma avevi det...”

TIRAMI SU!” strillò isterico in risposta.

Castiel si chinò un po' per raggiungere le spalla dell'amico, così da tirarlo su. Ma al solito, appena lo sfiorò questi gli si appiccicò addosso.

Il biondino si ritrovò spiaccicato su quelle parti che, fino a poco prima, aveva soltanto rimirato a distanza troppo ravvicinata.

Entrambi rimasero shockati dall'accaduto.

Dean voleva sprofondare, ovunque perfino all'inferno. No! Non ho la mia faccia schiacciata sull'uccello di Castiel. No, non è vero.

Castiel invece stava tentando di non dare sfogo ai suoi bisogni, che in quel momento stavano diventando inarticolati. Uno strano calore gli saliva dal basso ventre, propagandosi per tutto il corpo. Cos'era?

Dean cominciò a pregare. Sì, proprio pregare... mentalmente però, che qualcuno giungesse su rapide ali a salvarlo.

...e le rapide ali giunsero.

Diciamo che le rapide ali erano state pensante in senso metaforico non letterale, ma al Winchester non importò, tutto ciò che contava è che stava per essere salvato.

Almeno lo sperava.

Le rapide ali appartenevano al ben noto angelo dell'amore, che aveva scelto proprio il momento giusto per entrare e fraintendere tutto.

Lo sapevo!” ciguettò questi, allargando un sorriso davvero abbagliante. Davvero. “Voi due state insieme!” saltellò sul posto e battè le mani. Come era solito fare, proprio come un bimbo.

No! no... aspetta! Hai frainteso tutto!” cercò di spiegarsi Dean, ormai nel panico totale.

Andiamo Dean! Non c'è bisogno di essere timidi... non con me! So bene cosa provate!”

Cosa?” strillò di rimando alla cazzate che l'altro gli proprinava “Noi non stiamo insieme! Diglielo anche tu Cass!” lo pregò infine.

Ma l'angelo stavolta non accolse la sua richiesta, troppo impegnato a decifrare quel turbinio di emozioni che stava provando.

Cupido lo interpretò come un segno e finalmente gli fu tutto chiaro. Almeno dal suo punto di vista. Lanciò uno sguardo scrutatore, al soggetto che riteneva essere la fonte del problema: Dean. Era così ovvio!

Ho capito!” decretò “Dean, sei troppo frigido, hai bisogno di essere più disinvolto. Non c'è nulla di male a mostrare il proprio amore!”

COSA?!? tu non hai...” non ebbe il tempo di terminare che il Cupido lo fermò.

Non temere ci penserò io! Sono pur sempre l'angelo dell'amore” e con un occhiolino si dileguò.




Ecco a voi il capitolo 4! ce l'ho fatta.. davvero?!?

Prima di tutto grazie per i vostri meravigliosi commenti ç_ç Sono stati questi ad incitarmi ad andare avanti... davvero, perciò non sminuitevi!!!

spero che questo capitolo vi piaccia come gli altri *incrocia le dita*!

Il prossimo dovrebbe essere l'ultimo. Vi lasciò col dubbio visto che sono imprevedibile quando si tratta di scrivere (pensate che questa fic doveva avere solo 3 capitoli e stimo già al 4... e si pensa già al 5, quindi traete voi le vostre conclusioni u.u)...

Promette che in queste vacanze di natale mi farò distrarre poco dal resto e mi dedicherò di più a questa fic, che è in corso dall'estate ç_ç

che altro? Mmh... buona lettura ^_^


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Capitolo 5
*** 24 gennaio-parte II ***


5.

24 gennaio-parte II


Nessuno dei due capì cosa accadde per davvero, non subito almeno. Furono improvvisamente attraversati da una scarica elettrica e, come due calamite che si attraggono, inesorabilmente si trovarono l'uno addosso all'altro a dare libero sfogo ai propri impulsi primari. Non capirono perchè, non subito, ma Dean pensò soltanto che stavolta se lo sarebbe fatto quel verginello.

E infatti così fece.

Gli strappò con violenza i vestiti di dosso, mentre Castiel faceva lo stesso con lui. Non avevano tempo, anche se non avevano niente in programma, eppure avevano una certa urgenza.

Dean si avvinghiò sul collo del suo angelo e cominciò a mordicchiarlo, scendendo pian piano sempre più giù, lasciandosi dietro una scia rossa.

Dean” chiamò con voce rotta l'angelo “Buon... compleanno” aggiunse con un tono più basso e suadente che mai.

Il cacciatore sollevò lo sguardo e lo incatenò in quello blu.

Cass... vuoi farmi un regalo?”

Castiel annuì serio.

Per il mio compleanno vorrei scoparti”.

L'angelo annuì di nuovo e Dean ricominciò esattamente da dove si era interrotto.

Quando arrivò al membro dell'altro, se lo portò in bocca senza pensarci due volte, facendolo ansimare senza ritegno.

Castiel, in preda agli spasmi di piacere, inarcò la schiena, portando le mani tra i capelli del cacciatore, che continuava nel suo lavoro.

Dean lo assaliva con una certa bramosia e lussuria. Non riusciva a smetterla di ingoiare il sesso dell'altro, neanche fosse un panino e lui un affamato che non mangiava da mesi. Continuava a succhiare, mordere e ingoiare. Non smise nemmeno quando Castiel arrivò all'orgasmo.

L'angelo dovette fermarlo con la forza. Lo tirò per i capelli per costringerlo a lasciarlo libero, ma appena si staccò si fiondò sulle sue labbra.

Tecnicamente Castiel non avrebbe dovuto essere così attivo, eppure aveva una bella erezione già pronta per il secondo round.

Cass...” tentò di chiedere Dean, tra un bacio e l'altro “Hai usato il tuo potere per questo?” e allungò la mano sul pene dell'altro.

Sì” ansimò oscenamente l'angelo.

A quel punto il cacciatore ne ebbe abbastanza, era al limite di sopportazione, la testa che gli girava, gli ormoni che ululavano e il sangue che ribolliva nelle vene. Era troppo impaziente. Si sistemò meglio tra le gambe dell'altro e lo penetrò, così seduta stante, senza preavviso né preparazione alcuna, non aveva tempo per quello.

Ma all'altro sembrò non dare fastidio anzi, avvinghiò le sue gambe intorno alla vita di Dean, favorendone la penetrazione e buttando la testa all'indietro, mise a sua disposizione il suo collo.

Lo strinse più forte che potè, lasciando segni sulla schiena del suo amante, come se l'impronta della mano non fosse abbastanza, lo voleva addosso il più possibile, ne aveva bisogno.

Le spinte di Dean divennero irregolari e più profonde, era al limite e dagli ansimi di Castiel, lo era anche lui.

L'orgasmo li travolse in pieno, facendo rizzare ogni pelo del corpo.

Normalmente, Dean a questo punto si sarebbe accasciato su un fianco e si sarebbe fatto una bella dormita, ma i suoi pensieri erano tutt'altro che soporiferi e il suo corpo non ne voleva proprio sapere di staccare la spina.

Sentiva un bisogno che nasceva dalle viscere, qualcosa di doloroso che lo faceva attorcigliare su se stesso.

Era come un drogato in una sua crisi di astinenza.

Voleva, doveva rientrare in quel corpo così caldo e così stretto ma, allo stesso modo, sorprendentemente piacevole. Ma sapeva che per le prossime ore non avrebbe potuto farlo. A meno che...

Cass... ti pregò” il tono era disperato “usa quel potere su di me” lo guardò dritto negli occhi, per fargli capire quanto fosse disperato il suo bisogno, ma non ne aveva bisogno. Era chiaro che anche Castiel provava la stessa cosa, era chiaro dal suo sguardo così disperato quanto languido e voglioso.

Posizionò due dita sulla fronte di Dean e il pene di questi tornò a nuova vita, permettendogli così di ricominciare tutto d'accapo.


Ore 16.21


Sam avanzava con passo spedito in direzione del motel. La sua ricerca aveva avuto buoni frutti. Dopo circa otto ore di ricerca, finalmente aveva trovato la soluzione al problema del fratello.

Un vecchio libro, abbandonato in uno scaffale nascosto agli occhi della gente comune, ma in vista per coloro che sapevano dove cercare, riportava un incantesimo per annullare il potere dei Cupido.

Quindi ora non gli restava che tornare al motel, avvertire Dean e insieme cercare gli ingredienti necessari per l'incantesimo e suo fratello sarebbe stato libero.

Salì gli scalini a due, arrivò alla porta e cominciò a bussare pesantemente.

Qualche minuto di silenzio e Dean non aprì.

Bussò di nuovo, stavolta accompagnando la sua voce al bussare. Niente.

Recuperò la sua chiave e spalancò la porta un po' preoccupato.

Quello che vide lo traumatizzò per il resto della vita.

Suo fratello, nudo, a cavalcioni su Castiel, mentre facevano sesso.

I suoi occhi si sbarrarono completamente e la sua bocca assunse la tipica forma ad O, di colui che è davvero shockato da quello che accadeva.

Dean continuava ad ondeggiare sul corpo steso sotto di lui, senza fermarsi, senza smettere di ansimare anche con Sam lì presente, che li osservava con la faccia da pesce lesso.

Dean!” chiamò con la voce rotta, il labbro tremulo.

Ma l'altro niente, non staccava gli occhi dall'angelo che gemeva ,inarcando la schiena e artigliando coperta e cuscino.

Quando ne ebbe abbastanza di quella scena, uscì dalla stanza richiudendosi la porta alle sue spalle e appoggiandosi contro pesantemente.

Non poteva credere ai suoi occhi. Dean e Castiel. Avrebbe fatto impazzire chiunque.

Stava per scappare a gambe levate quando il suo telefono squillò.

Dean? Pensò quando lesse il nome sul display. Forse vorrà spiegare quello che ho visto nella stanza.

Con riluttanza accettò la chiamata. All'inizio sentì solo gemiti e ansimi vari, proprio quando stava per riattaccare, irritato e disgustato come non mai, Dean lo chiamò.

La voce era rotta dal piacere, lo fece rabbrividire da cima a fondo. Che fosse una nuova perversione del fratello? Era davvero spiacevole.

Sam” chiamò di nuovo.

Ci... sei?” gemette nel telefono, Sam avvampò da cima a fondo “De...Devi aiutarci!”

Cosa?!?” chiese isterico.

Ennesimo gemito, di Castiel stavolta.

Cu... pido” balbettò il fratello senza fiato, se la stava proprio spassando.

Cupido?” ribadì il povero cacciatore.

Ma dall'altra parte nessuno risposte, o meglio si sentivano suoni ma erano tutt'altro che discorsi sensati... erano urla di puro piacere.

Sam ingoiò la bile.

D...Dean?” chiamò imbarazzato. In un altra occasione avrebbe già riattaccato il telefono, dandogli fuoco, ma aveva l'impressione che c'era qualcosa che doveva sentire dal fratello... e non erano i suoi ansimi.

Dopo l'ennesima chiamata a vuoto, provò a ipotizzare l'accaduto.

Dean è stato Cupido a farvi... questo?”

Sì! Sì!” finalmente Dean rispose, ma Sam non era esattamente sicuro che avesse risposto alla sua domanda. Sembravano tutt'altreapprovazioni.

Chiuse la chiamata e andò alla ricerca degli ingredienti necessari, se quella era opera di Cupido doveva finire all'istante!


Ore 18.33


Sam aveva passato le ultime due ore e mezza a cercare quello di cui aveva bisogno per l'incantesimo e a togliersi di mente quell'immagine raccapricciante di Dean che si faceva scopare da Castiel, almeno credeva visto che anche se il fratello era sopra era l'uccello dell'angelo che...

BASTA! NON CI PENSARE!

Urlò a se stesso di non pensarci e di concentrarsi sul rito.

Per fortuna non aveva bisogno di tornare in camera per farlo, lo poteva fare anche lì, nascosto, dietro il parcheggio del motel.

Recitò la formula, seguendo passo per passo il rituale, poi si tagliò e fece sgorgare un po' del suo sangue, che aveva lo stesso DNA di Dean, ecco perchè non aveva bisogno di lui per ultimare il tutto.

Prese l'accendino e diede fuoco all'intruglio, che s'infiammò all'istante tanto in fretta quanto impiegò a spegnersi.

Esalò un respiro profondo, si fece coraggio e tornò in camera.


Aprì lentamente la porta, sporgendosi appena per vedere cosa accadeva là dentro, nulla si muoveva e nulla si sentiva. C'era il vuoto assoluto.

Dean?” chiamò preoccupato, mentre avanzava all'interno della camera.

D'improvviso sentì il getto d'acqua provenire dal bagno.

Dean?” chiamò più forte quando giunse fuori la porta del bagno.

Sam!” si degnò di rispondere quello.

Tutto... ok?” domandò timoroso.

Sì, tutto a posto, l'incantesimo ha funzionato”

E... Castiel?”

Minuto di silenzio. Sam pensò che dovesse fare male parlarne, ma lui doveva sapere cosa era accaduto.

Andato...” si limitò a dire.

Dean senti, lo so che non ti va di parlare ma...”

SAM!” fu interrotto bruscamente dall'altro “è tutto finito ok? Non pensiamoci più. Quel fottuto pennuto col pannolone si è solo divertito con noi, ma adesso è tornato tutto a posto. Ora voglio solo andarmi a divertire! Me lo merito o no un giorno di svago? Cristo è il mio compleanno!”.

La furia di Dean trapelava in ogni sua parola, il rumore di un tonfo accompagnò il discorso, così Sam pensò che era meglio lasciare che sbollisse la rabbia.

Quando hai finito mi trovi giù al bar” dichiarò uscendo dalla camera.


Dopo circa un ora Dean si degnò di raggiungere il fratellino al bar.

Ce l'hai fatta finalmente!”.

Questi non rispose e ordinò una birra.

Il bar pullulava di gente, erano accalcati gli uni sugli altri. Cameriere più o meno vestiste servivano ai tavoli.

Sam osservava Dean. Normalmente avrebbe fatto apprezzamenti sul locale o sulle donne e poi si sarebbe fiondato nella mischia, per rimorchiare qualche tipa. Ma stavolta né un commento nè un sorriso né uno sguardo partirono dal fratello, che se ne stava seduto sullo sgabello a bere con ingordigia, ignorando tutto e tutti.

Probabilmente c'era qualcosa che voleva dimenticare e lui sapeva cosa.


Ore 22.56


Dean era ubriaco fradicio, non riusciva neppure a stare seduto sullo sgabello che cadeva da un lato. Quello era il segnale d'uscita, pensò Sam.

Gli mise un braccio intorno la vita e si portò il suo sulla spalla e lo alzò di peso.

Lo trascinò via da quella mischia.

All'area aperta Dean comiciò a ridere.

Cosa c'è di divertente?”

Lo so che ci hai visti, Sammy!”

Sam arrossì, non pensava che Dean avrebbe mai parlato di quello. Tacque mentre continuava a trascinarlo.

So anche che adesso sei ancora sconvolto!” ritentò di riallacciare il discorso.

Se sai tutto perchè me ne parli?” lo stuzzicò un po', per farlo irritare proprio come lui lo faceva irritare con le sue sciocchezze.

Perchè tu non sai niente!”.

Il discorso non aveva molto senso, ma cosa ci si poteva mai aspettare da un uomo ubriaco?

Dimmi, cos'è che non so?” ma Sam non aveva voglia di cedere, se suo fratello voleva parlarne lui era tutto orecchie. Quella era l'occasione che stava aspettando, quando gli capitava più un Dean così disponibile a chiacchierare? Probabilmente mai.

Tu...” singhiozzò “credi di sapere tutto e non è vero! Saccente!” poi rise ancora.

Sam sbuffò.

Ho capito” disse con tanta pazienza “non so niente. Allora dimmelo tu quello che non so”. Ardeva di curiosità, doveva farlo parlare.Doveva.

Non sai come mi sento io!” accusò.

Uno schifo e questo è chiaro!”

No... non lo sono... sono … a pezzi!” poi si piegò in due dalle risate.

Dean, che hai da ridere?”

Sam lo fece accomodare sull'asfalto, mentre l'altro era in preda alle convulsioni.

Ho sverginato Castiel!” e continuò a ridere.

Sam aggrottò le sopracciglia, non faceva ridere per niente anzi...

Sai qual'è la cosa buffa?”

Il gigante fece segno di no con la testa.

Che mi è piaciuto!”

Questo sì che era strano, parecchio!

Eri sotto l'incantesimo di Cupido, era lui che voleva che ti piacesse” tentò di spiegare il genio della situazione.

no... no... no... lo pensavo anche io. Ma poi prima, sotto la doccia... non facevo che ripensarci e sai una cosa? Mi sono arrapato! Sì mi sono arrapato pensando a me che scopavo Castiel per più di sei ore senza fermarmi!”

Ok, se qui c'era qualcuno che aveva bisogno di conforto questo era il povero Sam. Non solo si era sorbito quelle immagini rivoltanti, ma adesso gli toccava ascoltare pure le confessioni del fratello, ma soprattutto doveva affrontare la dura verità ovvero: che Dean era attratto da Castiel!

Tacque a lungo, tentando di dare ordine ai suoi pensieri.

Che c'è non parli più saputello? Non avresti mai pensato che tuo fratello si scopava un uomo e che gli piaceva anche?”.

Dean, smettila stai solo...”

Sai perchè mi sono ridotto così?”

Immagino di non saperlo...”

Sto così perchè prima l'ho mandato via, Sammy. Gli ho detto di non farsi più vedere! E lui se ne è andato... se ne è andato per sempre!”

In realtà Sam aveva pensato che una cosa del genere fosse accaduta, ma era sicuro che si trattasse dell'imbarazzo del momento e che poi sarebbe sbollito. Ma adesso non ne era più sicuro. Forse Dean era davvero innamorato dell'angelo col trench.

Tirò dentro un bel respiro, ossigenando la mente per dare spazio a nuovi pensieri.

In tutto quel casino era quasi sicuro che ci fosse solo una cosa da fare.

Si allontanò dal fratello, che con stupore continuava a chiamarlo, ma lui non si fece impietosire.

Prese il telefono dalla tasca e cercò il numero, poi premette il tasto verde.

Il telefono squillò per un po', poi una voce bassa rispose.

Ho abbandonato mio fratello nel parcheggio del motel, completamente ubriaco, se non vuoi che qualcuno approfitti di lui faresti meglio ad andarlo a recuperare”.

Minuto di silenzio, Sam ipotizzò che Castiel fosse già lì a salvare le chiappe di suo fratello, come faceva sempre.

Cass...” disse infine “Non farmelo vedere per un paio di giorni!”.

Riagganciò e salì in camera.

Si affacciò alla finestra che dava sul parcheggio, suo fratello era sparito.

Un sorriso solcò il suo volto, stavolta era stato lui il Cupido del momento.


FINE





Rieccomi qua!

Non pensavo di riuscire a mettere la parola “fine” a questa fic, che mi perseguita da agosto... e invece eccola qua! *sventola i pon pon*

Allora in primis mi scuso per avervi fatto aspettare così tanto, ma davvero non mi veniva l'ultima parte ç_ç perdono.

Vi dico che non è il finale che mi ero prefissata e che mi è venuto così di getto tra ieri (24 gennaio) e oggi, perciò spero vi piaccia >.<

eh sì la parte finale è molto incentrata su Sam, scelta fatta perchè sennò non ne uscivo più da questa situazione di stallo.

Mi sarebbe piaciuto pubblicare l'ultimo capitolo il 24, ma non ci sono riuscita mea culpa! *si frusta da sola*

vabbè finiamola qui o divento piagnucolona!

Lasciate un commento e ditemi cosa ne pensate di questo capitolo e come avreste voluto che finisse #sembra una cosa carina da fare#

Baci, la vostra

Morpheus


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