Il segreto del castello

di Bloody Emily
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


                                                                                                               CAPITOLO 1
Un enorme portone in marmo bianco con decorazioni, una musica lenta e ipnotica che ti fa muovere anche contro volere, un grande salone addobbato a festa, al centro una grande sala da ballo piena di giovani donzelle e affascinanti cavalieri, un meraviglioso tavolo sul quale ci sono le più incredibili varietà di cibo e bevande e...  -Cathy?! Che stai facendo?- la voce di sua sorella riporta Catherine alla realtà. Un'altra visione del tempo Rinascimentale o qualcosa del genere si era di nuovo intrufolata nella sua mente e lei ormai non poteva più fermarle. All'inizio erano deboli e duravano solo qualche secondo, ma ora che erano passati 6 anni e le visioni di prolungavano sempre di più nelle ore, Cathrine era certa che non se ne sarebbe liberata mai più. -Niente Lizzie, mi ero distratta un secondo...- Elizabeth la guarda storto per qualche secondo, poi capisce e decide di lasciar perdere. -Allora Alfry, il castello ora è nostra?- domanda con voce sognante ed eccitata allo stesso tempo. Il signor Salling fa una faccia shoccata ed incredula insieme e poi risponde -Non mi chiami Alfry, signorina! E questo non è un castello, è una villa! E comunque ci vuole ancora una firma di vostro padre e poi potrete ufficialmente vivere qui!- E con queste parole l'anziano signore si congedò, lasciando le 3 sorelle ad esplorare l'enorme villa di almeno 1000 anni fa. 
Catherine aveva 16 anni ed era la maggiore insieme alla sua gemella- più piccola solo di qualche minuto- Elizabeth. Aveva strane visioni fin dal suo decimo compleanno, quando papà aveva presentato loro la nuova matrigna  e Cathy aveva visto in lei una strega che mescola una zuppa di occhi di rana. Era bassina e con i capelli biondi che le arrivavano alle spalle. Aveva gli occhi azzurri, molto tendenti al verde e con un milione di sfumature tra i due colori. Era molto bella ma del tutto diversa dalla sorella gemella Lizzy. Lei era alta e slanciata, con lunghi capelli rosso fuoco e gli occhi di un verde incredibile. Di sicuro il suo miglior pregio erano il coraggio e l'ottimismo, e il suo peggior difetto l'orgoglio. Ma al contrario di molte ragazze, lei non se ne vantava (forse perchè non si accorgeva di quanto fosse straordinaria) ed era molto giusta in fatto di giudicare le persone.  Susan era la sorella minore e aveva 9 anni. Aveva gli occhi di Cathy, di quel meraviglioso color non-so-identificare-che colore-sia, e i capelli di Lizzy, che sembravano ardere al fuoco ogni volta che un raggio di sole li illuminava. Era piuttosto magrolina, come Cath, ma alta e slanciata come Lizzy. In poche parole sembrava che Cathy e Lizzy si fossero tolte delle parti di loro per farla uscire così somigliante.              
 -Hey! Guardate! Questa doveva essere una delle camere da letto! E' bellissima!- disse Susan, gli occhi sognanti, entrando in una stanza con le pareti di un azzurro cielo e le tende color panna. -Io vado a cercare i sotterranei. E dopo la soffitta. C'è sempre qualcosa di interessante nelle soffitte. Chissà se nella stalla che c'è qui fuori ci sono degli spiriti. Fantasmi magari?! Oppure zombie!- disse Lizzy contenta.                                                                 -Calmati, tu non ci andrai, devi aiutarci a mettere a posto le cose, ti devi scegliere una camera, disfare le valigie, portare i documenti da far firmare a papà... No, questo lo faccio io, tu potresti buttarli solo per andare a vedere le tue amate soffitte.-          
-Uff Cathy! Ma quanti anni hai?! 40 forse?! Divertiti un pò! Anzi, raccontami che cosa hai visto stavolta! E' l'unica cosa che mi trattiene dallo strozzarti ogni volta che fai quello sguardo assente e la faccia da pesce lesso.- Catherine la guarda indignata per qualche secondo e poi trova la forza di rispondere a tono senza sembrare pazza. L'ottimismo e la voglia di divertirsi di Lizzy erano indisponente certe volte.
-Io ho gia 16 anni, come te del resto. Dovresti smetterla di comportarti come una dodicenne che cerca pericolo in qualsiasi cosa!- Allo sbuffo di Lizzy, Cathy capisce che ogni predica è del tutto inutile con lei. 
-Non ho visto niente di increbile. Solo una specie di ballo. Ah si, la sala da ballo era come quella del salotto di questa villa, solo che addobbato diversamente e con mobili più antichi e...- Lizz sbuffa di nuovo. -Senza offesa, ma preferisco di gran lunga farmi staccare i pollici con la batteria di un cellulare, non chiedermi come perchè sai che farei una dimostrazione pratica su di te, che starti ad ascoltare mentre mi parli dell'aristocrazia rinascimentale. Io vado a cercare la soffitta, Susy vieni?- Susan guarda un pò avvilita Cathy e poi segue Lizzy su per le scale. 
                                                                                ****
Fantastico! Questo castello è assolutamente fantastico! Scommetto che un tempo ci viveva un signore ricco e cattivo che aveva ucciso un sacco di persone e che il suo spirito di peccatore gira ancora tra queste mura, tormentando tutti quelli che si azzarderanno ad entrare quì! Sarebbe fantastico! Se solo Cathy capisse che ha un dono incredibilmente speciale, si divertisse di più e si decidesse a lasciare il ruolo da brava bambina e comportarsi da persona umana ogni tanto, sarebbe più sopportabile per tutte noi. Per tutte noi intendo me e Susan, papà la adora e quindi direi che non vale. Stiamo attraversando un corridoio buio e stretto. Sento Susy stringersi alla mia gamba e la sua piccola manina cercare la mia. Ho in mano una torcia che illumina veramente poco. Bene, così quando si spegnerà del tutto sarà ancora più spaventoso e ci divertiremo davvero! Adoro, e sottolineo adoro, questa casa! Brrr, c'è un quadro davvero osceno! Raffigura una donna con in braccio un cane, ma sembra che la donna abbia la faccia del cane (e onestamente anche i capelli sembrano presi ad uno di quei pappagallini bianchi che sono proprio brutti) e che il cane abbia la faccia della donna. -Ahi!- strilla Susan mentre cerca di rialzarsi. Punto la torcia verso il punto in cui è inciampata e illumino una botola. Sospiro -Vuol dire che partiremo dai sotterranei- Apro la botola ed entro per prima, saltando 2 o 3 scalini per volta. Illumino un pò il lungo corridoio che si apre di fronte a me, mentre aiuto Susy ad entrare. Ci sono delle piccole celle dove delle manette sono appese al muro e attaccate ad alcune ci sono degli scheletri. Finti, penso dentro di me. So che sono finti, non è possibile che dopo 1000 o più anni non si siano già sbriciolati tutti come un biscotto in bocca a Susan, ma spero che ci sia una strana maledizione su questa casa che lasci le cose intatte o qualche altra teoria simile, perchè, anche se sapere che delle persone sono morte quì e che quello è ciò che resta di loro è veramente triste e raccapricciante, io lo adoro. Adoro tutto ciò che è horror o spaventoso, perchè significa evadere dalla noia e dalla monotonia, significa non sapere che cosa ti succederà domani o se ci arriverai a domani, significa vivere per vivere, solo per la gioia di farlo, senza che nessuno pretenda qualcosa da te, perchè sei tu quello che pretende, pretende una vita spericolata e divertente. Avere paura non è una cosa brutta, è un campanello d'allarme, se sei troppo spaventato smetti, se invece pensi di riuscirci, pensi di riuscire a sconfiggere la paura, vai avanti e la distruggi, perchè la paura è solo una parte di te, la puoi chiudere in un angolo del tuo cervello e non pensarci per tanto tempo, ma poi, in un modo o nell'altro, ritorna a galla e puoi solo distruggerla. Adoro avere paura perchè è un brivido continuo, come se avessi freddo eppure sudi, come se ti sentissi piccola-piccola eppure sei enorme e puoi distruggerla, la paura, ma non lo fai, perchè pensi che la paura sia più grande di te. E' una contraddizione tutto questo, un pò come l'amore, con la differenza che tutti amano e appoggiano l'amore, mentre avere paura da molti è considerata una cosa stupida, pensano di non avere paura o che la paura in se non esista, che sia solo una cosa stupida ed inutile, che credono solo  le persone come me, che vogliono spaventare la gente. Ammetto che amo spaventare Cathy mentre dorme o quando è appena uscita dalla doccia, ma non lo faccio perchè la voglio spaventare... Ok, lo faccio anche per quello, ma solo perchè avere paura è normale... E perchè quando mi urla contro arrabbiata è veramente una di quelle scene che vorresti registrare e mettere su YouTube, così che il mondo veda Catherine Colfer per quella che è veramente, una pazza isterica che ha visioni ad ogni battito di ciglia, con gravi sbalzi d'umore e, sopprattutto, come la sua vena sulla tempia inizia a pompare, su e giù, su e giù. A volte è quasi rilassante startene lì, spaparanzata sul divano, a guardare la vena, mentre la proprietaria ti urla contro le più assurde imprecazioni e ti dice che non sei sua sorella, ma un mostro che vuole rovinarle la vita. Penso che uno di questi giorni la sua tempia esploderà e sarò io, il mostro che la vuole rovinare, a dover pulire il casino di sangue che si creerà, visto che è lei che pulisce di solito e non penso proprio che Susan alzerà un dito. 
                                                                                     ****
Questo posto è spaventoso. Non sto piangendo come una bambina piccola solo perchè io sono grande e non posso piangere. E poi Lizzy mi prenderebbe in giro per il resto della mia vita se scoprisse che ho paura del buio. Lei ha uno strano rapporto con la paura. Anche se è pericoloso fare qualcosa, lei lo fa lo stesso e si diverte anche! Più è pauroso, più lei lo vuole fare. La sua più grande paura è essere sepolta viva. La posso capire, ma voler andare a visitare le grotte sottomarine ogni volta che andiamo al mare e farsi seppellire nella sabbia, oppure scavare fosse in giardino dove nascondere le scarpe di Cathy è davvero assurdo! E' strana, ma non voglio intromettermi troppo nella sua anormalità perchè lei è libera e non sarà mai felice se non continua ad esserlo. Mi avvicino a lei e la supero di qualche passo per stare nella luce fioca della torcia, in modo che lei mi veda e non mi perda mai di vista. -Lizzie, non ci vedo niente!- le sussuro -Ci credo che non vedi! Sei davanti alla torcia, come pretendi di vedere?! E poi smettila di sussurare, lo odio quando la gente sussurra!- Dice lei ridacchiando divertita. Nonostante il suo tono rassicurante, ha comunque alzato troppo la voce e un piccolo stormo di pipistrellini si è svegliato e ora sta volando molto vicino alle nostre teste. Strillo, cercando di togliermeli di dosso ma urto contro il muro e cado. Mentre cado mi aggrappo alla felpa di Lizzie -lei collezziona felpe con sopra delle scritte divertenti e di solito sono sempre piuttosto larghe- che cade con me. Cade, mi spiace ammetterlo ma è così, di sedere e con lo sguardo rivolto verso una cella. La vedo per un attimo stordita, ma subito dopo ecco tornare il suo ghigno vispo e malizioso e la vedo allungare un braccio attraverso le sbarre. Quando anche la spalla è ormai dentro le sbarre, lei esce con in mano un foglio bianco piegato in 4 parti. E' piuttosto annerito e sporco ma da quello che c'è scritto sopra si capisce che è ancora leggibile. Una piccola frase spicca sul foglio -Leggetelo insieme-. Lizzie sorride malandrina, e dice una semplice frase -Significa che faremo sciogliere la Principessa dei Ghiacci... - Questo non promette niente di buono...
                                                                                 **** 
Stupida Lizzie! Mi ha lasciato quì, in questa enorme casa/villa/castello (non so ancora come definirla) da sola, mentre lei starà girando nei sotterranei in cerca di un drago o di un pazzo assassino pronto ad ucciderci tutte! Ovviamente Susan non ti molla un'attimo, e quindi ora tocca a me pulire, mettere in ordine, scegliere le stanze per tutte... wow! Sono appena entrata nella stanza più bella che io abbia mai visto! La carta da parati è di un color pastello ci sono delle grandi finestre che rendono tutto più luminoso. Attaccato al muro c'è un letto a baldacchino bianco con delle pesanti coperte invernali azzurro leggero. Il pavimento è fatto di parquet che ti fa sentire calda e al sicuro. E' bellissima. Penso proprio che questa sarà la mia stanza. Non mi importa se non è molto grande e spaziosa, la voglio. -OOOOO CATHYYYYYY!!!- sento strillare dal piano di sotto. Sorrido pensando che Lizzie sarà sempre la stessa solita Lizzie. Scendo al piano di sotto, il salotto, e vedo un sorriso malizioso suo sul volto, mentre su quello di Susan ce n'è uno incerto ma pur sempre adorabile. -Abbiamo trovato qualcosaaaa!- dice Lizzie canticchiando felice. -Che cosa?- chiedo leggermente terrorizzata. L'ultima volta che Lizzie ha usato quel tono aveva portato a casa un cane rabbioso grosso il doppio di lei. Tira fuori un foglietto e subito davanti ai miei occhi si forma un nuovo paesaggio.  
Una donna molto bella che sale su una carrozza. Una ragazza di 15-16 anni la prende per un polso e le sussura qualcosa all'orecchio, molto dolcemente. Poi le porge una lettera bianca con un bollo di ceralacca blu. La donna, penso sia la madre della ragazza, sorride e abbraccia la figlia con fare affettuoso. Sale sulla carrozza che si allontana lentamente. 
-Secondo me uno di questi giorni ci rimane secca. E poi quella vena che ha sulla tempia è davvero inquietante! Se esplode io non ho inten...- apro gli occhi e sbuffo -Lizzie, ti sento...>> lei mi guarda per un pò e poi dice -Meglio, stavo dicendo, se un giorno quella tua maledetta vena esplode, io non pulirò un bel niente! Quindi ricordati di chiedere se puoi diventare un fantasma per tornare sulla terra e occuparti del tuo corpo, che io di sicuro strazierei e ridurrei in brandelli. Che cosa hai visto stavolta?- mi chiede speranzosa di ascoltare incredibili duelli o stregoni che lanciano formule magiche o altre assurdità simili. <> dico semplicemente. Lizzie, se possibile, amplia ancora di più il suo sorriso e mostra tutti i suoi meravigliosi 32 denti. -Sei grande sorellina! Noi abbiamo trovato una lettera, e forse potrebbe essere la stessa che tu hai visto nella visione!- la guardo scettica mentre inarco un sopracciglio mentre lei mi molla dall' abbraccio stritolatore nel quale mi aveva rinchiuso. -Tu vorresti trovare un tesoro che abbia a che fare con gente morta e spiriti maligni non è vero?- le chiedo. Lei si limita a sorridere -Voglio solo risolvere un mistero che forse è rimasto irrisolto per anni.- Si siede sul divano, vicino a Susan, e mi fa segno di mettermi accanto a lei. Si schiarisce la voce e poi inizia a leggere, tenendo le sue lunghe dita da pianista, è già, Lizzie suona il piano molto bene, sulla lettera
 -Cara mamma, spero che tu stia bene e che il viaggio sia andato splendidamente. Ti scrivo per chiederti di Giselle. Se ha qualche problema devi solo dirmelo e verrò subito. Sai, non vedo l'ora di conoscere la mia sorellina. So che ormai ha 11 anni ed è grande, ma voglio comunque far parte della sua vita. Onestamente sono molto perplessa per il fatto che tu non mi abbia mai detto di avere un'altra figlia oltre a me, ma la accoglierò comunque in famiglia come se la conoscessi da sempre.
Il Conte Ivan non è una delle persone con cui speravo di passare i mesi nella tua assenza, ma cercherò di andarci d'accordo per te, mamma. Passerò lo stesso molto tempo con Lilian che vive qui con noi. Spero che il tempo voli mamma. Mi manchi già
                                                                          Violet- 
                                                                         ****
Ora voglio proprio sentire che cosa dice. Ovviamente se inizierà a straparlare sulla privacy altrui le tirerò un ceffone in piena faccia, cercando accuratamente di evitare la sua tempia destra. La osservo per qualche secondo aprire e chiudere la bocca, il che fa sembrare che stia avendo un'altra visione visto che è la stessa espressione da pesce lesso, quando alla fine si decide a parlare. Un mezzo sorriso le increspa le labbra. -Susan, credo proprio che Lizzie abbia trovato il suo cervello e lo abbia messo in funzione!- adesso, non per sembrare isterica, ma mi ha apertamente offesa! -Haha!- rido sarcastica -Non starai dicendo che sei d'accordo con me vero!- mi guarda per un attimo, indecisa. ­­‑Vi aiuterò in questa "ricerca" ma non sono pienamente d'accordo... ma vi aiuterò, forse...- dice infine. Le salto letteralmente imbraccio -Grazie Cathy! GRAZIE!GRAZIE!GRAZIE!GRAZIE!- Abbiamo un mistero, solo nostro. Nessuno lo scoprirà mai se non noi. La casa sarà nostra non appena papà firmerà i documenti e vivremo qui per tutto l'anno. Un'intero anno per capire questa lettera, trovare altri indizi e, in modo del tutto professinale(per quanto 3 ragazze di 16 e 9 anni possano essere professionali), cercare fantasmi, zombie, cavalieri senza testa, streghe ecc... Ci divertiremo tantissimo, lo so!
 
 
 
Nota dell' autrice:
Allora, questa storia l'ho sognata! Non c'erano proprio questi personaggi, ma io e le mie due sorelle, ma la storia è la stessa. I caratteri dei personaggi sono molto diversi tra loro, ma trovo fantastico che una famiglia possa andare d'accordo nonostante le diversità. Vabbè, stiamo dilagando! Ora, in questo castello/casa/villa c'è qualcosa. Che cosa? Questo non lo so neanche io perchè mi sono svegliata prima di scoprirlo. Mi inventerò qualcosa comunque! So solo che Lizzie ha un pò il mio carattere, ovviamente lei è molto più determinata e leggermente emm... tetra, a volte. Hahahah, comunque io la adoro lo stesso (Che egocentrica, adoro un peronaggio che somiglia a me e che io ho creato solo perchè somigliasse a me). Cathy, lei è molto particolare. Ha queste visioni di un tempo imprecisato, ma che più o meno poniamo nel rinascimento. E' una ragazza silenziosa e riflessiva, molto dolce, ma se si arrabbia è meglio non trovarsela davanti (forse per la vena che pompa sulla tempia? XD). Susan invece è insicura, non si fida di nessuno -compresa se stessa- apparte le sue sorelle, che le considera una specie di esempio da seguire. Loro sono le 3 sorelle, negli altri capitoli parlerò della madre, del padre e anche di altri personaggi aggiuntivi. 
P.S. Non solo Cathy avrà dei "poteri". Anche Lizzie e Susy avranno delle capacità di scoprire cose sul passato. Ora vi lascio in pace.
Maya_Dark

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


                                                                                                              CAPITOLO 2
                                                                                                                     ****
-Sai che al terzo piano c'è una biblioteca enorme? E'davvero fantastica! Ho trovato dei libri molto interessanti sui mostri e addirittura dei romanzi horror!- dice eccitata Lizzie, accoccolandosi a me sul divano, stingendo al petto un enorme libro rilegato in cuoio marrone. -Figuriamoci se potevi interessarti ad un libro così pesante se non c'entravano qualcosa i tuoi mostri e i tuoi racconti horror- le sorrido. Siamo di fronte al fuoco del camino scoppiettante ed è bello. E' bello stare con la mia gemella. Lei è il mio opposto, lo so, eppure è la persona a cui sono più legata, insieme a Susan ovviamente. Loro sono la mia famiglia. La mamma è sparita subito dopo la nostra nascita e ci ha lasciato sole con papà. Poi un giorno è tornata con Susan, e l'ha lasciata tra le braccia di Lizzie. Non si è neanche fermata a parlare. Ha suonato al campanello e ha lasciato una bambina appena nata alla prima persona che ha aperto la porta. Papà nel frattempo si era risposato tantissime volte, ma non aveva mai avuto altri figli. Ne desiderava così tanto degli altri che aveva tenuto Susan e l'aveva cresciuta come se fosse sua figlia. -Che cosa stai bevendo?- mi chiede Lizz tappandosi il naso. -E' una tisana Lizzie, serve a rillasarsi.- le dico leggermente irritata del fatto che non la sopporti. Ha sempre detto che ha un'odore orrendo e che un giorno mi affogherà nel water pur di non sentirne mai più la puzza. -Bè, a te serve decisamente, ma potresti andare, chenneso... sulla luna, tutte le volte che la bevi?!- mi chiede con voce nasale provocata dalle narici tappate. Io gliel'ho sempre detto che esagera in tutto quello che fa. -E va bene, me ne vado. Ma sappi che tornerò, e quando ti avrò obbligato ad annusare ogni tipo di thè o tisana esistente al mondo, morirai lentamente, triste e sola invocando il mio nome!- le dico con voce misteriosa. Lei mi sorride felice -Mi piace la Catherine versione film dell'orrore!- sono le ultime parole che sento prima di abbandonare la stanza e dirigermi verso la cucina. Quando arrivo mi accorgo per la prima volta che è una stanza grande e spaziosa. E' molto bella anche se era riservata alla servitù. Le pareti sono giallo canarino e ci sono piccoli disegni che non riesco bene a distinguere. I fornelli sono tutti su un lato della stanza e affianco c'è una credenza contenente tutti i piatti e le pentole. Solo l'entrata è un pò scomoda. E' una porticina alta massimo un metro e 45. Solo Susan riesce a passare normalmente, senza doversi chinare. Per Lizzie è una vera tragedia visto che è la più alta fra di noi e che la sua vita si divide tra film horror, libri horror, noi, pianoforte, sport e viaggi continui tra la sua camera, la cucina e il salotto. Già, Lizzie suona il piano da quando aveva 3 anni. Le è sempre piaciuto suonare pezzi spaventosi nel bel mezzo della notte per spaventarci tutti mentre dormiamo. Poi le piacie lo sport. Gioca a baseball, football, calcio, nuoto e quando andiamo in montagna fa parecchio sci e snowboarding. Appoggio la tazza nel lavandino e lascio scorrere l'acqua per qualche secondo. Svuoto la tazza e la riempo di nuovo di acqua. Esco dalla cucina e mi avvio verso la mia stanza. Alla fine ho scelto quella che tanto mi piaceva, piccola ma luminosa. Apro un cassetto del mobile che ho ordinato all' IKEA e prendo una vestaglia rosa chiaro di lana, calze alte di lana e la biancheria. A volte l'unica cosa che mi viene spontaneamente da fare è una bella doccia calda. Non bollente come quelle che fa Lizzie, lei esagera sempre, ma neanche gelate come quelle di Susan. Loro due sono incredibili. Una è la persona più estroversa e solare del mondo e, anche se è momenti di totale pazzia e altri in cui sembra potersi trasformare nel Conte Dracula da un momento all'altro, piace a tutti, mentre l'altra è timida e insicura e anche se tutti l'adorano perchè è la persona più dolce del mondo, non riesce ad accettarsi. Sono l'una l'opposto dell'altra e io sto perfettamente alla metà, come per stare vicine ad entrambe. Mi stringo un pò nel mio maglione di cashmire e mi avvio verso il bagno che sta accanto alla mia camera. La cucina è al primo piano, come il salotto. La mia stanza è al secondo piano, come quella di Susan, mentre quella di Lizzie è all'utimo piano di una torre, dall'altro lato del castello. L'ha scelta perchè quando piove si sentono le goccie sbattere contro il tetto e si può stare comodamente sedute sul letto a leggere davanti al camino e al calduccio. Se non si conta questo, solo Lizzie poteva scegliere una stanza del genere. E' enorme e con le pareti rosso vino. Il letto è enorme, nero con i coprilenzuola rosso sangue. C'è un' immensa libreria di legno di acero, stracolma di libri dell'orrore (penso che in parte siano di Lizzie) e una scrivania piena di fogli con disegni e appunti di Lizz. Anche se non sembra lei è molto brava a scuola. Cioè, in classe non ascolta una parola e sta tutto il tempo a chiaccherare, guardare fuori dalla finestra, divorare la sua merenda prima dell'intervallo di nascosto, chiedere di andare in bagno per finire di leggere il libro horror della settimana, insomma fa di tutto tranne che seguire, però a casa studia, fa degli schemi, mi chiede gli appunti e rilegge le cose almeno un centianio di volte. Molte professoresse pensano che usi bigliettini o che copi, visto che come comportamento non è molto stimata, o forse perchè è stata sospesa 4 volte. Per non contare le infinite note che ha preso e le punizioni. Tornando alla stanza, il pavimento è di ben poco allegro blu notte, quasi indistinguibile dal nero. E' veramente molto bella come camera, ma non ci dormirei mai. E' perfetta per Lizz, anche se a volte il suo carattere è così, altre invece sembra aver bisogno di una camera completamente azzura, come il cielo limpido d'estate, e altre verde, perchè lei è così ottimista che non smetterà mai di sperare. Lei ha degli sbalzi d'umore davvero inquietanti a volte, ma è per questo che è così speciale e le voglio così bene. 
                                                                                                                  ****
Ah! Che bello ceh è starsene quì, sul mio letto, a pensare. Penso alle mie sorelle, alla scuola che quest'anno non faremo. Ci siamo appena trasferiti qui in Inghilterra, e papà pensa che bisogni aspettare un pò prima di mandarci a scuola. Ci ha comprato questo castello per farci stare qui e non cominciare subito con il ritmo frenetico di Londra. Io non ho assolutamente problemi a saltare ben 9 mesi di scuola, non la sopporto infondo. Non ho mai rispettato le stupide regole che mi impongono. Io sono libera e posso fare quello che voglio. Mi hanno messo in punizione, mi hanno sospesa, hanno chiamato papà, mi hanno dato almeno 3000 note, una volta hanno persino tentato di espellermi, ma i miei voti sono troppo alti e le punizioni che mi becco sono così tante che il grafico dei voti lo faccio praticamente io. Sono una delle migliori e anche una delle peggiori della scuola. Però infondo è bello. Forse però dovrei ripassare un pò storia, è la materia in cui vado peggio, per quanto la media di 8 possa essere la peggiore. Non voglio che gli studenti inglesi mi considerino una che non riesce a stare a passo con il programma. Mi siedo alla scrivanie e prendo il mio pesantissimo libro di storia. Apro la pagina in cui si parla del Rinascimento. Uff, ma quant'è noioso!? Niente può interessarmi meno della povera e sfortunata vita degli artisti! Aspetta... che cos'è questa musica? Sembra che qualcuno l'abbia scritta apposta per un temporale in arrivo. E' così bella e disperata che potrei suonarla con il piano se solo lo avessi qui. No, la musica sta diventando sempre più bassa, ormai quasi non si sente più. Cerco di seguirla, mi sta portando fuori dalla torre dove si trova la mia camera. Ora si sente più forte, sempre più forte. Sto salendo una rampa di scale di cui neanche sapevo l'esistenza. Devo essere salita al quarto o al quinto piano, perchè non si sente più il rumore della pioggia che sbatte contro i vetri delle finestre. La musica inizia a farsi più veloce quando io sto praticamente correndo e... Silenzio. Non si sente più niente quando mi fermo di fronte ad una porta di marmo, stranamente nero, piuttosto grande. La apro lentamente e, con mio enorme piacere, sento che scricchiola senza pietà. Al suo interno non c'è nulla apparte un grande pianoforte. Mi siedo e inizio a suonare le note dello spartito. Mi accorgo con stupore che sono le stesse della melodia che sentivo prima e che mi hanno condotto fino a qui. Poi all'improvviso si uniscono anche degli archi e e ogni tanto delle percussioni. Mi guardo intorno, cercando una Cathy che suona il suo violino e una Susan che picchia su un tamburo trovato in giro. Ma loro non ci sono. Ci siamo solo io, il pianoforte e la musica. In un tuttuno, come se la canzone fosse mia, scritta da me, e tutto quello che è in quella stanza io lo potessi sentire non con le orecchie, ma con il cuore di un compositore quando scrive la musica. Quella canzone mi appartiene, lo sento, quello è ciò che giace nell'anima di qualcuno, non io, non potrei mai provare emozioni così devastanti e profonde, appartengono a qualcuno che non conosco. Vengo bruscamente portata alla realtà quando, presa com'ero dai miei pensieri mi accorgo di aver confuso un tasto nero con uno bianco e la musica improvvisamente si ferma. Non solo quella del piano, ma anche gli archi e le percussioni. Mi guardo intorno spaesata per qualche secondo e poi comprendo che tutto questo era solo frutto della mia immaginazione. Solo un sottofondo creato nel mio cervello (o nel mio cuore forse?) che accompagnava la melodia al piano, tutto quì! Bè, desidero con tutta me stessa che questo sia opera di un fantasma oppure un incantesimo lanciato da una strega tanti anni fa! Desidero sapere se c'entra qualcosa con la lettera e la visione di Cathy. Guardo il mio orologio da polso che papà ha regalato a me e a Cathy per il 15esimo compleanno (Quadrante rettangolare con piccoli cristalli incastonati sulle lancette e vicino ai numeri e polsino d'argento con disegni di ombre nere misteriose) e noto che sono le 8. Scendo le scale correndo, se arrivo in ritardo anche oggi per la cena penso che Cathy mi ucciderà! Diventa intrattabile quando non mangia (o forse è meglio dire divora) la cena in orario. Se solo mangiasse di più durante il giorno ed evitasse di bersi quelle pozioni puzzolenti che lei chiama "tisane rilassanti" non sarebbe così acida all'ora di cena.  
                                                                                                                     ****
-Ma dove si è cacciata Lizzie?!- chiede Cathy spazzientita, picchiettando ritmicamente le dita sul tavolo. Mi viene quasi da ridere. C'è lei, Catherine Colfer, la reginetta delle buone maniere e dell'autocontrollo che si imbestialisce solo perchè Lizzie è in ritardo di 2 minuti. 
-2 minuti e 54 secondi, sei in bel guaio Lizzie, un grosso grosso guaio!- dice ridendo in modo folle. In questo momento somiglia veramente tanto a quello scenziato pazzo di cui mi ha parlato Lizzie, come si chiamava? Ah giusto, Frankeinstain o una roba del genere. 
-2 minuti e 58 e 59...- conta in modo maniacale, fissando il suo orologio da polso che papà gli ha regalato per i suoi 15 anni. E' uguale a quello di Lizzie, solo che il suo ha delle ombre, mentre quello di Cathy dei piccoli fiorellini. Chissà se papà ne regalerà uno anche a me quando compirò 15 anni. Bè, devo ancora aspettare 6 compleanni, quindi è meglio concentrarsi su altro.
-3 minuti e 13... e 14...- forse neanche lei è proprio un bello spettacolo da vedere.
<> ecco, Lizzie è una fonte di distrazione continua per qualsiasi persona la guardi. 
-3 minuti e 17 secondi! Sei in un ritardo "mostruoso", tanto se vogliamo dirla come piace a te!- le sbraita contro Cathy e per qualche secondo penso quasi che le stia per staccare la testa a morsi, ma Lizzie le salta addosso e l'abbraccia canticchiando -Io sono un grande genio, che fa grandi scoperte!- poi si stacca da Cathy e mi solleva dal divano sul quale sono seduta. Mi prende in braccio e mi fa saltare, girare, poi improvvisiamo una canzoncina ridicola sui nostri capelli rossi e mimiamo il gesto di lavarli, e alla fine lei mi abbraccia di slancio e mi fa quasi cadere dal divano. Poi, come se niente fosse, fa comparire il ghigno che significa da-ora-sono-la-Lizzie-tenebrosa, si alza e si siede a tavola con un'eleganza che non ha mai mostrato in nessuna circostanza.  Senza più dire una parola, si versa dell'acqua naturale nel bicchiere e inizia a sorseggiarne un pò. Questa ragazza è gravemente disturbata.
Nota dell' autrice:
Allora, ecco il potere di Lizzie! Lei sente la musica che tanti anni fa veniva suonata nel castello, e la sente dentro al cuore, perchè quella musica veniva suonata da una persona molto simile a lei, con le stesse passioni, come la musica e le cosa che c'entrano con l'orrore. Anche se è incredibile è passato un giorno e Lizzie non ha ancora tormentato le sue sorelle per andare a cercare un qualsiasi cosa che possa c'entrare con la lettera. Qui si scopre che Susan e le gemelle non sono figlie dello stesso padre, ma solo della stessa madre. A loro questo non importa, ma a Susan potrebbe interessare, una volta cresciuta. Non so se farglielo scoprire, potrebbe essere un passo importante per la storia, ma anche uno del tutto inutile se lo metto insieme a fatti troppo importanti! Non lo so! Ditemelo voiiii! Recensite, recensite, recensite, recensite, recensite, recensite, recensite!
P.S. Quello del recensire non è un ordine, è molto più una supplica!! Vi prego recensiteeeeee! E' la prima storia originale che scrivo e ho BISOGNO di sapere se vi piace oppure se mi devo affogare nella tazza del water e dopo impiccarmi al mio letto a castello! Vi pregooooo recensiteeeeee!!!!! Sto sfociando nel ridicolo quindi vi lascio. 
 Maya_Dark

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


                                                                                 CAPITOLO 3
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 Sto correndo per arrivare alla sala da pranzo in tempo, ma ad un certo punto la musica ricompare. Ok, non è riapparsa perchè la musica non si vede, si sente. Ma è come se la potessi vedere! Vorrei tanto seguirla, ma se non vado Susy potrebbe anche andare contro morte certa, visto che Cathy non perdona, e siccome io non ci sono, si sfogherà su di lei. Però la musica adesso sta deguendo me! Quindi la sentiranno anche loro due! -3 minuti e 17 secondi! Sei in un ritardo mostruoso, tanto se vogliamo dirla come piace a te!- ma perchè Cathy è sempre così precisa?! Le salto addosso e poi mi butto sopra Susan, l'abbraccio, la bacio, poi balliamo! Sono troppo felice! Sentono la musica e non potranno più dirmi che sono una pazza! Guardo un'attimo Susan negli occhi e vedo solo confusione, non allegria o felicità. Perchè? Forse non sente la musica? Guardo Cathy è anche lei è piuttosto sconcertata. Mi faccio all'improvviso seria mentre metto su il mio adorabile ghigno e mi vado a sedere a tavola. Penseranno anche che sono pazza, ma almeno io riesco a sentire qualcosa che loro neanche immaginano.
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-Hey pazzoide! Che cosa ti prende perchè sei più strana del solito?!- le chiedo sbalordita dei suoi sempre più incredibili sbalzi d'umore. Lei si limita a guardarmi misteriosa e parlare con voce lugubre, che però non riesce a nascondere un pò di eccitazione neglio occhi. -Ero nella mia stanza, quando ho sentito una musica tormentata. Era devastane, quasi come se descrivesse la morte di qualcuno, o la rabbia... non saprei descriverlo bene...- si ferma un'attimo a pensarci, poi scuote la testa e ricomincia a parlare -Ad un certo punto la musica si allontana e io cerco di seguirla prima che sparisca! La seguo fino a quando non salgo una scalinata e poi la musica si fa più veloce e più rabbiosa, come se mi stesse dicendo di correre, e io corro! Corro più che posso, fino a quando la musica si ferma e io mi trovo di fronte ad una strana porta di marmo nero, (Cathy, esiste il marmo nero?) ed entro. C'è solo un pianoforte al suo interno. Io inizio a suonare dallo spartito, e mi accorgo che è la stessa melodia che sentivo prima! Poi si aggiungono degli archi e le percussioni ed è stato grandioso! Quasi come se la musica mi appartenesse! E poi mentre sono venuta qui è ricominciata! Poi, quando mi sono accorta che voi non la sentivate, è sparita!- la guardo sbalordita. Com'è possibile che senta una musica che nessuno di noi riesce a sentire, che la riesca a seguire e poi trova anche lo spartito della melodia. Certo, se la paragoniamo alle mie visioni, sarebbe normale anche che un drago venisse da noi su una mongolfiera e ci invitasse a fare un giro per poi lasciarci proprio di fronte ad un ristorante per offrendoci la cena! Guardo d'impulso Susan che la guarda felice. Forse anche Lizzie ha una "potere"! Forse non sono l'unica ad essere "anormale"! Sarebbe bellissimo! Però una domanda mi frulla in testa... -S-secondo voi c'entra qualcosa con la lettera e la mia visione? Se fosse così sarebbe... come diresti tu, Lizzie? Straordinario, grandioso oppure forte?- chiedo, se una volta tanto che mi interessa il modo in cui funziona la mente malata di mia sorella deve esserci per forza qualcosa di insolito nell'aria. -Io direi fantastico, e comunque si, penso che le cose siano collegate. Voi invece? Cathy, neanche te lo chiedo, so che dirai di no. Susy?- sono indignata! Mi sta forse dicendo che io non credo nel destino?! Ammetto che non sono proprio come lei, che pensa che ogni cosa succeda perchè ne deve succedere un'altra che migliora le cose, ma non ho una mentalità così chiusa infondo! -Anche secondo me le 2 cose sono collegate. Ma forse dovresti chiedere anche a Cathy...- dice lanciandomi un'occhiatina incoraggiante, che trovo assolutamente adorabile. -La penso come voi. Lizzie, ti andrebbe di andare a cercare in biblioteca qualcosa riguardante le persone che vivevano qui?- mi guarda con un sorrisone pieno di gioia ed ecciazione. Lei sente odore di avventura (come praticamente in ogni cosa), a quanto sembra -Vado a prendere la lettera! Forse ne sapremo di più su questa Violette e questa Giselle!- dice uscendo dalla stanza di corsa. Ecco, e la mia perfetta cena si va a far benedire!
 ****
Osservo Cathy, che sta guardando desiderosa il pentolone di zuppa fumante. Ci ha messo all'incirca 2 ore per prepararlo e secondo me è davvero delizioso. Ma Cathy è troppo educata per cenare se a tavola non ci sono tutti. -Cathy, se vuoi possiamo mangiare noi due sole. Lizzie non ha fame scommetto.- le sussurro ad un orecchio. Lei mi sorride ed annuisce. Mangiamo (o meglio io mangio e lei divora) in silenzio, non tanto per la situazione tesa ma perchè ho paura che se lei parlasse potrebbe strozzarsi con la zuppa. Quando arriva Lizzie io ho finito ma Cathy si sta servendo il quarto piatto. -Chi sei tu e che cosa ne hai fatto di mia sorella Miss Catherine Colfer, la più perfetta del reame?!- dice Lizzie, leggermente arrossata sulle guancie per aver corso per tutto il castello per arrivare in camera sua, è li che tiene la lettera. -Hahaha...- ride sarcastica Cathy, mollando il mestolo dentro alla pentola e salutando con la manina e facendo ciao-ciao all'idea di ingozzarsi come ogni sera. Allora -Andiamo?- chiede Lizzie leggermente spazientita quando vede che io mi sono accoccolata sul divano e Cathy ha lo sguardo fisso nel vuoto. Aspetta, Cathy non ha mai lo sguardo fisso nel vuoto, solo quando ha... Oh, no! Non ora! Se dura ancora 2 ora giuro che aiuterò Lizzie ad affogarla nel pentolone della zuppa!
****
 Un'uomo che suona un pianoforte. E' in una grande stanza con le pareti rosso vino ed un camino scoppiettante. Ride in modo folle e ha i capelli corvini troppo lunghi e disordinati. Deve avere un ventina di anni perchè il suo viso è giovane. E' un bel ragazzo, forse il più bello che io abbia mai visto, ma nei suoi occhi si legge cattiveria e disperazione. Molto dolore. Una lacrima gli riga il volto e poi un'altra, e un'altra. Smette di suonare e appoggia i gomiti sulla tastiera del piano, producendo un suono fastidioso e strozzato. Sembra disperato... -Ok Susy, al 3 le mettiamo la testa nella pentola. 1... 2...- -Mettetemi giu!- strillo quando mi rendo conto che Lizzie mi tiene per un braccio e Susy per un altro e mi stanno infilando in un pentolone. Tze! Tradita dalla mia stessa famiglia! -Che cosa hai visto?- mi chiede Lizzie impazziente. Ci penso un secondo e poi rispondo. -Un uomo disperato che suona un pianoforte dentro ad una stanza molto simile alla tua, Lizzie. Era bello, con i capelli e gli occhi neri. Poi smette di suonare ed inizia a piangere.- rispondo pensandoci un pò su. -Ma è fantastico! Com'era la melodia?- mi chiede Lizzie, sempre più esaltata. -Triste e tormentata, come lui.- le rispondo. Poi mi viene in mente quello che ha detto. Della melodia disperata che diventa sempre più forte, poi si spegne e ricomincia più intensa. Ci guardiamo, come se potessimo trovare la soluzione una negli occhi dell'altra. Susy ci osserva un pò confusa e poi farfuglia qualcosa molto simile ad un -Non ci sto capendo niente...-. Lizzie si alza e annuncia solenne con una mano sul petto -Io vado in biblioteca e chi mi ama mi segua!- io e Susy sorridiamo e quando ormai è fuori dalla sala da pranzo ci decidiamo a seguirla.
****
Sto percorrendo il lungo corridoio che porta da una piccola scala. Sento dei piccoli passi dietro di me e capisco che Cathy e Susy mi hanno seguita. Quando mi trovo di fronte ad un enorme quadro, lo sposto, lasciando scoperto un enorme buco rettangolare, dove il buio regna sovrano. Ci entro dentro e prendo in mano il telefono. Non fa molta luce ma l'importante è che riesca a vedere dove metto i piedi. Cammino per circa uno o due minuti e poi mi fermo di fronte ad un piccolo spiraglio di luce. Guardo dallo spiraglio e vedo Susy che dice a Cathy di andare più piano. Sorrido e per un attimo mi sento quasi in colpa per lo scherzetto che sto per fargli. Loro non hanno la minima idea di dove sia la biblioteca, visto che viviamo qui da due giorni e non ci sono ancora andate. Pensano di stare seguendo me, ma io non ci sono. Non si possono perdere visto che sto seguendo tutto il corso della parete da dentro e quindi basta che sposti un quadro per uscire e dirgli che stanno sbagliando strada. Giro velocemente la testa di lato e poi torno a guardare lo spiraglio e Cathy, avvolta nella sua vestaglia rosa, che si è fermata ad aspettare Susy, con indosso i suoi pantaloni blu che le arrivano poco più sotto alle ginocchia e una felpa nera. Rimango immobilizzata al mio posto. Non riesco più a muovere un muscolo. Di fianco a me c'è una bambina di più o meno 10 anni, fatta di luce. Sposto lentamente la testa verso di lei. Ha lunghi capelli biondi e gli occhi di un'incredibile azzurro. Sembrano fatti di ghiaccio e penserei che lei stessa sia fatta di ghiaccio se solo non avesse una risata così calda e allegra. Smette di ridere e mi sorride gentile. La guardo stupita e poi cerco di accarezzarle una guancia per vedere se è vera, se esiste seriamente qualcosa di così bello. Appena prima che io la sfiori, prende definitivamente una faccia seria e viene inghiottita dal buio. No! Penso. Non può essere! E' così piccola! Così innocente! Poi mi dico che è solo andata via, e che non è stata rapita o altro, solo andata via. Ma che cos'era di preciso? Un fantasma? Un angelo? Oppure solo la mia fantasia? Esco dal primo quadro che vedo, facendo prendere un colpo a Cathy e mandando in una specie di come epilettico Susy. -Stiamo andando nella direzione sbagliata...- dico, guardandole sgranare gli occhi. Sono sconvolta, agitata, preoccupata, impaurita (e questo dice tutto su come mi sento strana) e triste. Non voglio che se ne si andata perchè aveva paura di me! Io non le farei mai del male! Vado avanti, da sola, non so se le altre mi stanno seguendo oppure sono rimaste lì, non lo so e in questo momento non mi interessa. Voglio solo andare in biblioteca e cercare più informazione possibili sui fantasmi (anche se potrei definirmi quasi un'esperta) , sugli angeli (sono piuttosto ignorante su questo argomento) e sulla mente (la mia mente malata che forse si vede bambine che scompaiono senza motivo). Arrivo di fronte al grande portone della biblioteca senza quasi accorgermene, lo apro ed entro. E' più impolverata di qualche ora fa, quando l'ho trovata. Vado di fronte ad uno scaffale piuttosto grande e prendo un scaletta di legno. Leggo qualche titolo e prendo in mano sei o sette libroni impolverati. Scendo e mi metto su una poltroncina di uno strano rosso tendente al nero. -Lizzie, che cos'hai? Prima sei corsa via e avevi una faccia...- dice Susy, quasi timidamente, accoccolandosi ai miei piedi. -Gia, che cosa ti è preso?! Volevi farci perdere forse?!- strilla Cathy, affondando nella poltroncina vicino alla mia. Alla sguardo severo di Susan che può voler dire solo "Se fai la predica adesso prenderò in seria considerazione l'idea di ucciderti di Lizzie!", lei si zittisce. Guardo per un'attimo Susy, che mi fa gli occhi dolci, e subito Cathy, che sembra volermi fulminare per averla fatta correre per mezzo castello. Sospiro e poi torno a guardare Susy. -All'inizio volevo farvi perdere. Sono entrata in un passaggio segreto che avevo scoperto stanotte. Si Cathy, sono andata in giro per il castello stanotte. Non fare quella faccia shoccata, infondo lo sapevi che quella che ha aperto le finestre per farle sbattere e spaventarti non sei tu!- dico subito in risposta allo sguardo shoccato di Cathy -Ci sono entrata e sono andata avanti. Vi ho osservate venire davanti al quadro e... poi mi sono girata di lato e ho visto una bambina...- Susan mi guarda spaventata, mentre negli occhi di Cathy si vede solo quanto sia sconcertata. Vado comunque avanti, visto che nessuna delle due ha intenzione di commentare per ora. -Ma non so se lo era davvero... una bambina intendo, non so se era una bambina...- Cathy continua a guardarmi sconcertata e sconvolta. -In che senso non sai se era una bambina...?- mi chiede alla fine. -Non lo so! Era luminosa, quasi fosse fatta di luce... e rideva. Aveva una risata bellissima. Poi, sembrava un angelo da quanto era bella. Aveva gli occhi azzurrissimi e i capelli di un biondo che neanche pareva vero. Le stavo per accarezzare una guancia per vedere se lei era vera, ma quando la stavo per sfiorare, lei smette di ridere, si fa seria, quasi triste, e poi diventa tutto buio e lei sparisce...- concludo confusa. Cathy mi fissa per un pò e poi si alza e prende Susan per mano. -Noi andiamo a dormire, tu cerca di capire che cosa hai visto e domani spiegalo meglio... Buonanotte...- dice uscendo. Che cosa?! Pensa che mi sia inventata tutto e sta cercando di dirmelo in modo gentile per caso?! Io non invento frottole! Ok, molte volte lo faccio, ma non adesso! Quando si può scherzare scherzo, ma nei momenti seri non lo farei mai! Dico piccole bugie solo per far riuscire i miei scherzi, ma non mentirei mai alle mie sorelle senza motivo! Non importa ora, devo capire chi furono le ultime persone ad abitare qui prima di noi, perchè se ne andarono, se per caso avevano dimenticato una bambina sui 10-11 anni... Prima però mi serve il mio portatile. Sbuffo ed esco dalla biblioteca. Risalgo tutte le numerose rampe di scale che devo fare per arrivare alla mia torre. Quando sto per aprire la porta mi viene come l'impulso di bussare. Ma perchè? Infondo sono a casa mia, di fronte alla mia camera da letto, perchè dovrei bussare? Eppure lo faccio. Busso e, quando nessuno risponde, entro lentamente nella mia stanza. Rimango letteralmente immobilizzata quando vedo lei. Quella bambina fatta di luce. Ora che non è al buio è un pò meno affascinante, visto che i suoi capelli non risplendono più, i suoi occhi non sembrano la cosa più brillante che esista al mondo, e il suo sorriso non somiglia più alla mezza luna perfetta che si crea solo alcune notti al mese. Ora è più normale, ma rimane comunque bellissima sotto i miei occhi. Lei mi sorride ancora e parla con voce sicura e gentile insieme. -Scusa se prima sono sparita, è che mi chiamavano.- ha una voce così dolce e gentile che se le spuntassero le ali e l'aureola e volasse sulle nuvole non mi stupirei. -Figurati...- è tutto quello che riesco a dire. Lei, se possibile, allarga ancora di più il suo sorriso e continua. -Tu chi sei? Io mi chiamo Giselle. Sono la figlia della Contessa Jennet.- si presenta. Mi chiedo solo se qui in Inghilterra esistano le contesse, i conti e i duca ecc, ecc... Io sono Elizabeth Colfer, Santo Horror, non posso avere paura di una bambina! Su fatti coraggio Lizzie e parla, perchè se c'è una persona che non tace mai, puoi giurarci che quella sei tu! -Io sono Elizabeth Colfer... figlia di William Colfer...- le dico un pò stranita dal fatto che mi abbia detto il nome di sua madre. Ok, ho una mentalità aperta, ma in questo momento voglio sapere cose su di lei, non su sua madre! -Emm... ma tu sei... vera...?- le chiedo alla fine un pò imbarazzata. Lei sorride e mi guarda per un pò. Sospira e mi risponde. -A te posso dirlo, hai un'aura molto forte.- Oh, ma grazie! Ma... -Che cos'è un'aura?- le chiedo ancora. Non ho più paura di lei ormai, non sono imbarazzata, voglio solo sapere che cos'è un'aura, chi è lei e se è un fantasma, un angelo o quant'altro. -E' l'anima di una persona, il carattere, il modo di essere insomma, ed il tuo è davvero molto forte.-
-Oh, grazie.-
-Ti stavo dicendo, io sono vera solo per alcune persone.-
-In che senso?-
-Nel senso che sono morta molti anni fa, e da allora vivo in questa casa. Sono vera solo per alcune persone, come la mia famiglia, che è morta anche lei, ma non la posso mai vedere perchè siamo imprigionati in stanze diverse. Solo il conte Ivan può andare dove vuole.- -Wow, quindi sei un fantasma?-
-Non proprio, sono un'anima punita per una colpa del mio padrone.-
-Quindi sei uno spirito infelice, come in quel film... come si chiama...? Oh, si Casper?-
-Che cos'è un film? E che cosa dovrebbe essere Casper?-
-Oh, giusto! Tu sei morta prima che ci fosse tutto questo, lascia perdere, va avanti. Chi è questo Conte Ivan?-
-Lui era il nostro pianista, ma un giorno ha...- non finisce la frase perchè la stanza inizia ha tremare. Giselle sembra preoccupata si stringe al mio letto. -Scusa ma il Conte Ivan è arrabbiato. Sono molto in ritardo. Tornerò...- e con queste parole scompare. Prendo il mio portatile e corro in biblioteca. Devo capire se lei è quella Giselle, oppure solo una bambina con lo stesso nome. Cavolo, ho incontrato un fantasma! Ok, ha detto di essere un'anima punita, ma è come se fosse un fantasma no? Devo dirlo a Cathy e Susy. No, Cathy la sera è intrattabile è meglio aspettare domani mattina. Penso che sopporterò tutto, persino il terribile odore di quelle "tisane" che si beve pur di raccontargli questa cosa domani stesso.
****
C'è Lizzie. E' bellissima. Come sempre, ma oggi di più. Si vede una certa tristezza nei suoi occhi, come se avesse pianto, eppure sento rabbia montargi dentro, come se si stesse trattenedo dal fare qualcosa di sbagliato. Di fianco a lei c'è un uomo, piuttosto giovane. Un bell'uomo, alto, con i capelli neri come i suoi occhi profondi. Anche lui nasconde qualcosa nello sguardo. Il suo è eccitato e spaventato, come se stesse aspettando quel momento da anni, eppure, ora che ci è così vicino, avesse paura che tutto possa andare a rotoli. Noto solo ora che Lizzie indossa un vestito bianco di un'epoca oramai passata. Ha i capelli legati in una coda elegante e i suoi occhi risaltano in modo incredibile grazie alla molletta che porta. Poi di fronte a loro ci siamo io e Cathy, immobili. Abbiamo uno sguardo perso, arrabbiato, colpevole, incredulo, tutto insieme. Ci sono altre mille emozioni nei nostri occhi, ma sono troppo profonde e complicate da capire. Poi Lizzie si allontana dall'uomo, che ora la guarda sorpreso. Viene vicino a noi e sussura qualcosa al mio orecchio. Non capisco cosa mi dice, ma la me del sogno annuisce. Lizzie guarda Cathy, me e poi di nuovo Cathy, come se ci volesse abbracciare, spiegare tutto, ma non può. Si allontana da noi e torna a guardare il vuoto. -Hey, calmati! Ci sono io, Susy, sono con te!- mi sta dicendo Lizzie. Non è più come nel sogno, lei è quella vera, quella bella ma non triste, bella e buona, bella e coraggiosa, bella e simpatica, bella e leale. Questa è la mia sorellona, non quella triste, Lizzie non è mai triste e mai lo sarà. Spero... -Che cosa è successo?- chiedo, e mi accorgo di avere la fronte imperlata di goccioline di sudore. -Devi avere avuto un'incubo, stavi urlando e poi piangevi...- risponde Cathy, seduta vicino al mio letto. -Secondo me non era un semplice sogno!- dice Lizzie alzandosi dal pavimento sul quale si era seduta appena ho riaperto gli occhi. -Raccontami il sogno...- io lo raccontai nei minimi particolari. Era strano, ma ricordavo tutto alla perfezione. Di solito dimentico i sogni dopo due secondi che li ho fatti, e ora so addirittura descrivere un uomo che non ho mai visto in vita mia e che mi è comparso in sogno solo per pochi secondi. -Anche Susy deve avere qualche potere strano!- annuncia Lizzie -Non sarebbe fortissimo?! Che razza di famiglia! Cathy che ha delle visioni sul passato, Susy che sogna cose che succederanno nel futuro e io sento la musica nella mia mente! No aspetta... il mio potere è stupido! Posso solo sentire una melodia e seguirla! Certo, potrei andare in posti che non conosco, ma non è come saper vedere il futuro!- guardo Lizzie rassegnata. Lei è così, vuole qualcosa, e appena la ottiene ne vuole una diversa. Alcuni la considererebbero ambizione, io penso solo che sia stata viziata un pò troppo. -Lizzie, il tuo potere è fantastico- cerca di convincerla Cathy. Lei scuote la testa e mette su un broncio adorabile. -Io voglio il potere di Susy! Cathy dammi il potere di Susy!- saltando in braccio a Cathy. -Lizzie non posso dartelo- dice lei leggermente scocciata, mettendola giù con ben poca delicatezza. Ora si rivolge a me, non mi viene in braccio solo perchè è alta il doppio di me e perchè sono coricata. Mi si siede comunque vicino e inizia così a supplicare con la sua voce da bimba piccola che fa solo ed esclusivamente per convincere le persone a fare quello che vuole. -Ti prego, Su! Dammi il tuo potere! Io lo voglio! Lo voglio tanto, tanto, tanto, tanto, tanto, tanto!- guardo Lizzie sorridendo. -Non posso, tu hai il tuo e devi tenertelo stretto, visto che non è detto che risentirai la musica, come non è detto che io sogni ancora il futuro. Anzi, non siamo neanche certe che sia davvero il futuro! Potrebbe essere un sogno normale!- dico. Lizzie mi fulmina con lo sguardo. -Certo che i nostri poteri resteranno! Se domani non avremo più nessun potere io non mi chiamo Elizabeth Maya Colfer, tu non ti chiami più Susan Lucy Colfer, e tu, oh si parlo con te- dice indicando Cathy che la guarda scettica, come se Lizzie avesse appena detto di voler diventare una top-model internazionale. -Tu non ti chiamerai mai più Cathrine Miranda Colfer!- dice in tono solenne. Neanche sapevo che il mio secondo nome era Lucy!




NOTA DELL'AUTRICE:
Ed ecco il terzo capitolo! Si lo so, sono in ritardo (ho specialmente paura di Anonima_me, che sarebbe benissimo capace di uccidermi domani a scuola...) ma dovreste essere orgogliose che ho "lavorato" la domenica! Domenica mattina per di più! Sono un mito, lo so! Ok, parlando del capitolo, non so se la ragazza/angelo/fantasma sia ben chiara... Allora, lei è morta, non si sa ancora il perchè (ma io lo so muahhahhahha), insieme alla sua famiglia, ed è costretta a restare in quel castello per sempre, per colpa del Conte Ivan. Può stare solo in alcune pati del castello, come i passaggi segreti e la camera di Lizzie, che è concessa a tutti gli spettri. Penso che il resto sia chiaro (il sogno di Susy penso sia piuttosto comprensibile... penso), quindi ci vediamo, se tutto va bene, domani sera con il prossimo capitolo! Maya_Dark

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


CAPITOLO 4
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Non ci posso credere. Non è possibile! Lizzie si è inventata una storiella per... per... non so perchè se l'è inventata, ma non può essere vera. Non esistono fantasmi o spiriti! Non esiste niente del genere! Sulla terra esistono solo gli uomini, gli animali e i vegetali, basta! Solo noi, nessuno spirito di persone morte, specialmente bimbe bionde con gli occhi azzurri morte per chissà quale strano motivo e ora si ritrova a vivere imprigionata in casa nostra perchè il suo padrone glielo ha ordinato! NO! NON PUO' ESSERE! NO, NO E ANCORA NO! Forse Lizzie e Susy hanno ragione quando dicono che sono ripetitiva...
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Lizzie sta parlando di un fantasma... deve essersi ubriacata, come quella volta che lei e Cathy hanno festeggiato il loro quindicesimo compleanno, e lei ha bevuto così tanto che il giorno dopo è stata a letto fino alle 3 del pomeriggio e poi è andata all'allenamento di calcio come se niente fosse! Lizzie è completamente andata, ma dire una cosa del genere non è da lei. Cioè, si lo è, ma lo direbbe scherzando, oppure come per spaventarci, e non quegli occhi così sinceri!
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Uff, domani devo portare i documenti a papà... ma perchè io? Ah, giusto, sono l'unica che guida la moto. Per salire sul mio piccolo teoruccio lo posso fare un viaggetto fino a Londra! Cosa vuoi che siano 187 kilometri se sei sulla moto più bella che Dio abbia mai creato! Meglio se vado a dormire, non voglio fare un incidente solo perchè oggi non ho dormito a sufficenza!
Eccomi qui, sulla mia bella moto, che sfreccio tra le macchine troppo lente per starmi dietro. Cathy ha ragione, uno di questi giorni farò una brutta caduta, e mi romperò qualche osso, ma fa lo stesso. Finchè sono giovane mi devo divertire! Sono appena arrivata difronte all studio di papà. Suono al campanello del grattacielo che mi sta davanti al cognome Colfer. Mi risponde Nicholas, il portiere di papà. Nicholas è il mio migliore amico da quando avevo 7 anni. L'ho conosciuto ad una fiera dell'horror, e siamo diventati subito amici. Appena è diventato maggiorenne gli ho fatto ottenere un posto di lavoro da papà, e vista la sua crisi ha subito accettato il lavoro. Lui ha 21 anni... non importa, l'età è solo un numero. Tralasciando l'età, ho proprio l'impressione che Nick e Cathy si piacciano... non so, forse perchè litigano sempre, perchè non si sopportano, perchè semplicemente sono così simili da fare paura, ma quei due si piacciono! Sono la migliore amica sia di Cathy che di Nick, e certe cose le so! Ok, non me ne hanno mai parlato, ma lo so! Saranno troppo imbarazzati da poter rovinare il rapporto che hanno con me, o forse semplicemente imbarazzati di loro stessi. La rigidissima figlia modello Catherine Colfer non può certo innamorarsi del portiere di suo padre... non può innamorarsi, punto!, e il dolcissimo e insicuro Nicholas Riley non può certo innamorarsi della figlia del suo capo, e della sorella della sua migliore amica! Quei due sono uno più stupido dell'altra! Ma come diavolo si fa ad essere così tonti! Se solo la trovassi io una persona che mi piace e che forse sono anche corrisposta....
-Emm... Lizzie? Sai dovresti imparare a mascherare meglio ciò che pensi... credo di essere riuscito a capire quasi tutto quello che dicevi nella tua mente....- vengo bruscamente riportata alla realtà... ma che cavolo Nick! Proprio mentre faccio un pensiero romantico in tutta la mia vita, tu mi interrompi anche?! Ma che razza di mgliore amico sei!?
-Prima cosa: sei uno stupido; Seconda cosa: continui ad essere uno stupido; Terza cosa: Ma ti rendi conto di che cosa hai appena fatto?!- lui mi fissa come se avessi appena detto di voler diventare un maialino e ballare insieme a lui nel fango... ok, lo ammetto, sarebbe divertente essere un maialino, mi rotolerei nel fango, farei quello che voglio quando voglio, potrei mangiare come un maiale (doppiosenso fatto non di proposito O.o ), però prima o poi mi ucciderebbero perchè sarei davvero un gran bel maialino...
-Ti prego dimmi che non stavi pensando come sarebbe bello essere un maiale!- lo guardo leggermente scocciata dal fatto che continui ad interrompere i miei pensieri profondi.
-Si, pensavo ai maiali e a quanto è brutto per i maialini belli come me essere uccisi e poi mangiati!-
-Lizzie, tu non sei un maiale...-
-Ma se lo fassi sarei bellissima!-
-Gia, il primo maiale rosso della storia dell'uomo...-
-Hey! Ora sfotti i miei bellissimi capelli?! Sono bellissimi e i maialini rossi esistono... penso...-
-Certo... comunque sei qui per far firmare il modulo a tuo padre?- annuisco svogliatamente. Nick sarà anche il mio migliore amico, ma a volte dice cose talmente banali che mi stupisco. Dovrei fare 187 kilometri solo per salutarlo, dargli un bacino sulla guancia, chiedergli come sta e poi ritornare a casa? Ma che è scemo?
-Si, per quale altro motivo dovrei essere venuta?!- ok, sono un pò acida di prima mattina, ma infondo che vuole? Per essere allegra, positiva e ottimista per tutto il giorno, almeno la mattina devo essere un pò antipatichella no?
-Oh, perchè mi ha detto che non si fida a lasciarti sola in una casa con le tue sorella e che ha paura che tu possa bruciare la casa o altre cose spaventose che solo tu in uno dei tuoi momenti di pura follia che solo tu puoi avere, e quindi mi ha detto di venire a stare con voi per un pò, tanto perchè tu non ti metta in testa cose strane...-
Stare un intero anno a vivere con Nick, vederlo giocare con Susy, litigare con Cathy... magari provarci con Cathy.... infondo papà non ne saprà mai niente... si, è ufficiale, voglio un mondo di bene al ragazzo che mi sta di fronte e, quando si fidanzerà ufficilamente con mia sorella, gliene vorrò ancora di più! Gli salto praticamente imbraccio, dimenticando che la mattina presto sono suscettibile e scorbutica, e tornando ad essere la solita Lizzie, non posso fingere per  sempre! Sono stra-stra-stra-felice! Il mio migliore amico Nick, il mio "fratellone adottivo" che vienea vivere con noi! Yeaaaaaaaaaaaaaaaa!
-... e ci sarà anche Matt...- e tutto il mio affetto per Nick svanisce, trasformandosi in odio profondo. Come può farmi questo?! Lo sa che odio Matt, più di quanto Cathy finga di odiare lui! Perchè?! Matt è il fratello minore di Nick (17 anni), e vive con lui. Io lo odio, perchè è ottimista, perchè è coraggioso, perchè è spavaldo, perchè spontaneo, perchè è presuntuoso, perchè... perchè è troppo, davvero troppo, simile a me. Non posso essere amica di una persona come me, ma allo stesso tempo così diversa. Anche se siamo molto simili (cioè lui mi somiglia ma non sarà mai neanche lontanamente simile alla sottoscritta) non siamo uguali e non ci siamo mai capiti. Siamo destinati a starci lontano, perchè allora farci stare nella stessa casa per un anno?! Se è uno scherzo non è divertente. Se è un sogno svegliatemi. Qualsiasi cosa sia, per favore, ditemi che non è vera! Che sfigaaaaaaaaaaaaa!
Nota dell' autrice:
Allora, questo capitolo fa capire che non ci sono solo Lizzie, Susy e Cathy, ma anche il papà assente e indaffarato, un migliore amico un pò timido ma dolce e, per ultimo ma non da meno, un nemico di Lizzie, leggermente più antipatico e odioso di lei, ma pur sempre un personaggio buono. Nick e Matt sono due 2 ragazzi rimasti orfani, molto poveri che devono andare avanti contando solo su loro stessi. Un grande contrasto con il mondo delle mie sorelline preferite, che cercano comunque di stargli vicino il più possibile. Per la Cathy/Nick penso proprio che sia solo nella mente malsana di Lizzie, ma se vi piace posso anche farla nascere, mentre per la Lizzie/Matt farò una storia come si deve, con tanto di litigate, qualche lacrima (da parte di lui, la mia Lizzie non piange MAI!), e dei copli di scena. 
Ok, so che cosa penserete ora, i cognomi! Colfer, come Chris Colfer (Kurt di Glee) e Riley come Amber Riley (Mercedes di Glee), ma che ci posso fare?, mi piacciono come nomi e secondo me ci stanno benino... bho, non posso saperlo senza conferme, perciò (non è una scusa, lo faccio per puro interesse scientifico) RECENSITEEEEEEEEEEEEEEE!!!! Fatelo per la scienza! E con questa supplica per la quale Lizzie e Matt si staranno suicidando per la mia assenza di orgoglio in questo momento, vi saluto.
Riley, secondo te potremo continuare ad accettare di essere scritti da una che non si vergogna di supplicare come un cane? Io sarei tentata di andarmene...
Per  una volta sono d'accordo con te Colfer, è davvero ridicola!
Emmm... Lizzie, Matt, io sono ancora qui...
Bene, per prima cosa, non puoi farmi piangere! Sono troppo figo per piangere su EFP! Quella matta di una Colfer mi prenderà in giro a vita!
AHAHAHAHAH! Si, ti prego Maya! Fallo piangere! Fallo piangere per me! *vocina assillante da bambina piccola*
Hey! Ma che fine ha fatto il tuo orgoglio?
L'ho perso alla parola "piangere"
Visto? Non posso piangere per una senza orgoglio!
Ho ritrovato il mio orgoglio, e ti sta per fare molto male!
*Si crea una mini-rissa nella quale Lizzie sta stra-battendo Matt, che triste e ferito in orgoglio se ne va con la coda tra le gambe*
P.S. Mi vergogno di questa piccola parte finale, se vorrete insultarmi fate pure, ma non toccate i miei amati personaggi che ci ho messo una vita a crearli (hehehe al contrario dei cognomi!). 
Sono davvero stupita della mia stupidità....
 Maya_Dark

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