Aro – solitudine

Vuota.

La sala era totalmente vuota.

Jane e Alec a caccia, Heidi con loro, i miei fratelli, Caius e Marcus, in Sud America insieme a Felix, Demetri e l'armata di guardie per punire un clan un po' troppo "appariscente"...

Chi restava in quella stanza?

Io.

Unico ma solo, in cima ad una piramide che in quel momento non sembrava esistere.

Quelle poche ore di solitudine, in confronto ai duemilaottocento anni che avevo trascorso erano una goccia nell'oceano, ma pesavano come un macigno al collo, perché un padre non può essere felice senza la famiglia.

Come un re non può essere soddisfatto senza sudditi.

Senza nessuno che invidi la sua corona.

 

Angolo dell'autore
Primo capitolo!
Spero tanto che vi sia piaciuto, perché credetemi, non è facile scrivere centodieci parole esatte e dargli anche senso compiuto! ^.^
Recensite!
Enjoy it!
 

Jasper – confusione

Peter, Charlotte, io.

Avevo abbandonato l'esercito di Maria, vivevo con loro da quarantasei anni.

Era strano che dessi importanza al tempo, non era mio solito.

Un giorno capii cosa volevo veramente, chiesi ai miei due amici di lasciarmi prendere la mia strada e partii.

Contavo i secondi dalla mia decisione, dalla mia nascita, erano un paio di mesi che vagavo, quell'interminabile e fastidioso turbine nella mia mente.

Allora mi vidi arrivare incontro lei, e quella confusione divenne improvvisamente piacevole.

Mi disse soltanto un: "mi hai fatto aspettare parecchio!", aveva una voce melodica, quasi ipnotica.

Realizzai di aver perso il conto del tempo in un attimo.

Ma non avrei ricominciato più.

Esme – cura

Non vedevo più nulla, avevo solo nebbia nella mente, mi sentivo respirare, avevo capito di non esserci riuscita.

Ricordavo molto nitidamente le rocce appuntite sempre più vicine, l'impatto, il dolore...

Ma ero ancora viva.

Un suono mancava all'appello, la ritmica pulsazione al centro del petto.

Avevo aperto gli occhi, davanti a me un angelo, forse quello che finalmente mi avrebbe portato via.

Ora lo so, era molto più che un angelo, lui era Carlisle.

La sua scelta di trasformarmi non era stata compassionevole, lui mi... amava. Ora lo so, lui è il mio angelo.

L'unica cura a quell'irreparabile ferita.

La ragione per cui sento il pulsare del mio immobile cuore.

Embry – indecisione

Gli occhi di Sam erano puntati sui miei.

Sembrava che mi stesse ipnotizzando, mi sentivo male. Anche solo ricordare l'avvenimento del giorno prima mi faceva rabbrividire. Mi ero come trasformato in un animale, in un lupo, a detta di Sam.

Parlò, intesi ben poco di ciò che mi disse, ma capii che voleva una risposta in fretta, così andai in cerca di una parola sensata nella mia mente, invano.

Chinai la testa, ormai in preda all'indecisione.

Pensai a Jacob, a Quil, che vedendomi con Sam mi avrebbero forse odiato, e pur essendo quella la strada giusta da intraprendere, volevo evitarla.

Ma ormai avevo annuito, mi ero arreso.

Forse troppo presto.

Angolo dell'autore

Heilà... un nuovo capitolo!

Questo prompt (credo si capisca) racconta di quando Sam chiede a Embry di entrare nel branco, ciò che veramente pensava.

Per il prossimo prompt vorrei che mi faceste sapere che personaggio vorreste sentir palare nel prossimo capitolo... tramite recensione o PM... come preferite!

Enjoy it!