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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Tu vendi-Io compro *** Capitolo 2: *** Mission impossible, ovvero: come passare un’altra notte in bianco *** Capitolo 3: *** Conseguenze rilevanti *** Capitolo 4: *** Sette più sette fa quattordici.... *** Capitolo 5: *** Due giovani, un Perché. Perché non ci si fa mai i cazzi propri. *** Capitolo 6: *** La Maledizione dell'ultima Weasley *** Capitolo 7: *** -L’evoluzione della specie è solo un invenzione…- *** Capitolo 8: *** Canini di vampiro e mani di piovra *** Capitolo 9: *** Tanto fumo e niente arrosto...ma se c'è lo cucini tu! *** Capitolo 10: *** Intervista col Vampiro *** Capitolo 11: *** Quando si tratta di una Weasley e un Malfoy ***
Iago:
salve, salve… Piacere Valentina. Vega (la perfetta sosia di Hermione in tutto)
mi ha obbligato a svelare il mio nome, quindi, siccome di solito ha ragione
lei, l’ho accontentata. Avevo da una vita voglia di scrivere una ff, ma sol
solina non ne avevo il coraggio quindi ho trascinato di forza anche la mia
compagna di sempre. Eh sì, questo è il primo capitolo, spero vivamente che sia
di vostro gradimento, ma forse la più adatta a parlarne è la mia amichetta,
quindi lascio a lei la parola… Un ultima cosa, per le lamentele su Ginny
rivolgetevi a me, per i complimenti su Draco a Vega.
vega:
salve anche da parte mia… Per par condicio, il mio nome è Benedetta. Dunque,
per tutti quelli che hanno letto Blue Star (approfitto e ringrazio per le
recensioni!), come vedete sono tornata (per vostra sfortuna). Questa storia è
nata un giorno che io e la pazza che si è presentata prima uscivamo alle 11 da
scuola. Mi sto godendo il mio panino quando improvvisamente suona il telefono e
Iago pronuncia la fatidica frase che diventerà la causa delle vostre
sofferenze… “E’ un po’ che ci penso… Non so, e se scrivessimo una storia
insieme?”Il tutto intervallato da vari
“ma non so se è il caso”, “è un’idea malsana”, “non mi ascoltare” ecc…). Ed io
ho accettato! Il tema è venuto fuori pensando a “Ginny discola” e leggendo qua
e la il quinto libro. Se non sbaglio è stata un’idea di Iago comunque quella
di… No, non vi dico ancora niente!
E
così eccoci qui…
Per
farla breve, lei tiene Ginny (perché è uguale identica a lei caratterialmente),
io Draco… E vi dirò, ho scoperto nuovi lati del mio carattere… Non credevo di
riuscire ad essere così cinica!
Le
parti in cui sono presenti entrambi i personaggi le abbiamo scritte insieme, di
solito. Altrimenti sono scritte dal punto di visto uno dei due.
Come
ha detto Vale prima: per i complimenti su Ginny rivolgetevi a lei, per le
lamentele su Draco a me.
Ultima
cosa: vorremmo dedicare questo primo capitolo a tutte le bimbe che ci hanno
sopportato durante le ore di italiano e di storia (il soprannome “toporagna” è
tutto della nostra prof.!), mentre le costringevamo a leggere e revisionare i
nostri scritti. Grazie a Fra, Giulia e Gaia… Ed è tardi, se me ne sono scordata
qualcuna chiedo venia!
Un
saluto a Sunny (ecco la sorpresa!) e a Savannah (non vi ringrazierò mai
abbastanza delle vostre recensioni! Ehm, tranquille, ora ve le lascio anch’io!)
Vi
lascio alla lettura…
P.S.
Il titolo verrà spiegato più avanti…
Capitolo primo: Tu
vendi-Io compro
“Impossibile! Non è umanamente possibile, ho già finito
tutto un’altra volta!!” Non sapeva se esserne lusingata o infastidita. Questa volta
aveva esaurito i suoi prodotti in un tempo impressionante. L’ultima acquirente
era stata proprio la Chang, la signorina più corretta e sensibile della scuola.
“Sì come no?!” Ginny odiava trattare con i
Corvonero, era detto in una parola: snervante. Ore e ore sprecate per
contrattare il prezzo e la quantità, ma erano i suoi migliori clienti e non
poteva certo mandarli al diavolo.
“Anche se lo farei molto volentieri”
Cho poi era una delle peggiori, afflitta da sensi
di colpa e fastidiose paranoie continuava ad asserire che quella era l’ultima
volta, ma quel discorso Ginny era perlomeno la settima volta che lo sentiva. Da
quando Harold Dingle si era diplomato l’anno scorso, il punto di riferimento in
quel campo era diventata lei. I suoi prodotti non erano scadenti e fasulli come
quelli del Corvonero, anzi, erano a dir poco perfetti, ma costavano molto di
più proprio per la loro primissima qualità. Non che a Ginny dispiacesse,
tutt’altro. Gli acquirenti erano esclusivamente i rampolli delle famiglie più
ricche e nobili, bambocci viziati a cui era felice di rifilare i suoi prodotti
(forse proprio perché non era sicura che a lungo andare potessero provocare
qualche effetto collaterale). Per lo più erano di Corovonero e Serpeverde, e
qualche Tassorosso. Non osava vendere nulla ai Grifoni, malgrado fosse
interessata a piazzare i suoi prodotti teneva di più alla sua vita e la cara
Hermione non l’avrebbe certo risparmiata, anche se era l’adorata sorellina del
suo amore di sempre.
Quella sera comunque le sue scorte erano terminate,
e non rimaneva che una soluzione. Aveva promesso a Goyle e Tyger due pinte del
Elesir Cerebro di Baruffio, e gli piaceva essere puntuale, malgrado fosse
convinta che per conferire un po’ d’intelligenza a quei due scimmioni non ne
bastasse nemmeno un barile! Avevano pagato in anticipo, avrebbero avuto il loro
Elisir. Peccato che la cosa non fosse così semplice, gli mancava l’ingrediente
fondamentale: il cerebro di baruffio, un piccolo animaletto peloso che viveva
proprio nella foresta proibita e alle due di notte non era il miglior posto per
una gita. Come se non bastasse Gazza e la sua maledetta gatta erano sempre di
ronda, e vedere quel brutto muso avrebbe compromesso le poche ore di sonno che
le sarebbero rimaste dopo aver preparato le due pozioni. Come dicevo prima non
c’era che un'unica soluzione: il mantello dell’invisibilità di Harry! Ok, ok,
non era un furto, era soltanto l’ennesimo prestito, in fin dei conti lo aveva
sempre trattato bene quando lo aveva usato. Salì, per la milionesima volta, le
scale del dormitorio maschile, attenta a non far nessun tipo di rumore. In quei
momenti invidiava da morire la McGranitt, sarebbe stato tutto più facile se si
fosse trasformata anche lei in un gatto. Aprì lentamente la porta. Un odore
nauseabondo l’investì, “Ron bendetto te, lavati i piedi prima di andare a
letto!!”
Infilò cautamente la testa nella stanza, era sempre
meglio controllare la situazione prima di far irruzione: Neville e Dean
dormivano profondamente, Ron ed Seamus russavano così forte tanto che Ginny si
stupì che gli altri fossero in grado di dormire. Non rimaneva che controllare
Harry, il suo letto era proprio sotto la finestra, impossibile da vedere da
quella angolazione. Mise un piede dietro l’altro molto cautamente e finalmente
entrò nella stanza. Il viso rivolto verso quello del ragazzo, la luna
illuminava la stanza e un raggiò si riflesse sugli occhiali di Harry, che non
erano appoggiati sul comodino. Oddio, era sveglio, era sveglio, maledizione e
stava leggendo!!
“Calma Ginny, calma. Ragiona, pensa a qualche
scusa…non ti senti bene, ecco non ti senti bene e volevi Ron!! Sì, sì regge,
regge!!”
Stava per iniziare a parlare , quando si accorse che
c’era qualcosa di strano, perché Harry non aveva ancora detto nulla? Lo guardò
meglio, gli occhi erano chiusi, anche se aveva un libro aperto sulle gambe. Si
era addormentato mentre leggeva! Il sangue ritornò a scorrerle nelle vene,
respirò a fondo e con studiata calma si diresse verso il baule. Senza staccare
gli occhi dal ragazzo lo aprì e dopo due secondi trovò il suo compagno di tante
notti brave: il mantello. Il più era fatto, non rimaneva che uscire da quella
maledetta stanza, l’odore dei piedini di Ron gli stava dando alla testa.
Appuntò mentalmente di consigliare ai gemelli di usare i calzini del fratello
per le puzzobombe, il nuovo prodotto in via di sperimentazione di George
e Fred che avrebbe presto allungato la lista di Gazza.
Chiuse lentamente la porta e inspirò profondamente
l’aria pura. Riacquistando velocemente la lucidità mentale, indossò il mantello
e corse fuori dal ritratto della signora Grassa, che mugugnò qualcosa
d’incomprensibile. Si diresse il più velocemente possibile verso la foresta,
sapeva oramai a memoria tutti i percorsi migliori, da quello più sicuro, a
quello più corto.
Oh, se amava essere la sorellina preferita di Fred
e George! Era da due anni che aveva iniziato a trafficare sostanze illecite con
un unico scopo: Soldi, e i loro trucchetti erano stati veramente utili. No, non
era un tipo venale, per niente, ma si era stufata ogni volta che girava
l’angolo di esser chiamata stracciona, pezzente o qualche altro bell’aggettivo
affibbiatole dai Serpeverde. Non sapevano andare oltre l’apparenza, questo sì,
lo sapeva bene. Ma che diamine, aveva 16 anni e ci teneva al suo aspetto
esteriore! Le veniva ancora da ridere se pensava che la sua fortuna fosse tutta
merito di quell’uomo che la gente si ostina immeritatamente a chiamare Professore,
Mister Severus Piton, e di quello stupido, arrogante, pallone gonfiato di Draco
Malfoy….
“Dannazione a lei!”
Mentre girava l’angolo si scoprì a pensare a come
far morire quella filobabbana di una morte lenta e dolorosa. Svoltò a destra.
Chissà se… Di nuovo a destra. Senza dubbio rifilarle una delle sue Pozioni
Rinvigoramente, con la scusa che non era rimasto soddisfatto dell’ultimo
acquisto avrebbe potuto essere l’idea giusta. L’avrebbe tagliata male apposta
(a pozioni aveva il massimo dei voti solo perché c’era Piton, però non andava
certo malaccio, anzi)… E mentre gliela restituiva avrebbe casualmente
fatto qualche commento sulla sua scarsa competenza. Conoscendo il tipo
l’avrebbe bevuta sul momento pur di dimostrargli che l’aveva distillata alla
perfezione.
Ehi, un momento… Torna indietro, riavvolgi la
pellicola: conoscendo??? E mentre si rassicurava pensando che i loro
rapporti non andavano al di là dell’assioma spacciatore-cliente (Tu vendi-Io
compro), accadde l’(in)evitabile.
La vide. Anzi, le cadde proprio addosso. O meglio,
ci inciampò.
-Maledetta, fottutissima gatta del cavolo!!!-
Si rialzò e cominciò a correre, infilando a caso tutti i
passaggi segreti che conosceva per tornare alla Sala Comune di Serpeverde.
L’unico motivo per cui avrebbe potuto restare a girovagare era per far sì che
la toporagna trovasse anche la Weasley. Improvvisamente si rese conto di essere
arrivato in prossimità delle cucine. Grattò velocemente la pera e la porta si
aprì. Si infilò dentro appena in tempo. Si guardò un po’ intorno finché non
ebbe identificato l’oggetto del suo desiderio.
-Dobby!-
-Sig-Sig-Signorino M-malfoy.. Cosa desidera? Posso
offrire tè con pasticcini? Cioccolata calda? Muffin al cioccolato?- Nel mentre
che l’elfo parlava una moltitudine di dolci si era letteralmente moltiplicata
intorno a lui. Manco fosse stato Gesù.
La toporagna iniziò a grattare alla
porta, e lui era lì immobile a guardare il cibo completante inebetito. Doveva
trovare una soluzione al più presto. Maledisse se stesso, gli intrugli, e
quella maledetta piccola stracciona che glieli aveva venduti.
“Ecco, bravo. Lo sapevi che quelle
pozioni a lungo andare potevano dare degli effetti collaterali, ma tu niente…”.
Ebbe la fortuna di riprendersi presto dal suo
momentaneo instabile stato mentale e di minacciare Dobby di morte se non
l’avesse nascosto il più presto possibile nel più sicuro posto
possibile.
L’adorabile esserino ebbe la cura di
stiparlo sotto i fornelli, proprio in mezzo a due forni che erano in funzione
tutti i giorni, tutto il giorno, per la gioia degli studenti. E anche per la
sua se la sua massima aspirazione fosse stata carbonizzarsi completamente in
meno di trenta secondi. Come se non bastasse lo stesso adorabile esserino
si era dato la cura di spargere davanti al suo nascondiglio l’ultima creazione
di Winky, la sua altrettanto adorabile fidanzatina. Una marmellata alla
mandragola deliziosissima. E nauseabonda. -Per depistare Mss Purr,
Signore-. Diavolo, avrebbe fatto schifo pure alla Sprite!
Affrontò in silenzio e con una dignità da vero
Malfoy la tortura a cui era sottoposto, mentre la toporagna ispezionava ogni
più piccolo angolo della cucina. Fino a che (dieci minuti dopo) Sua
Signoria decise che il fuggitivo non aveva avuto voglia dello spuntino delle
due e mezza del mattino e se ne era presumibilmente tornato a letto.
-Era ora! Un altro minuto e ci sarei morto, là
dentro!- Grondava sudore da tutte le parti…
-Ma Dobby… U-unicomodo per… Io non volere…-
-Sta' zitto stupido elfo. Preparami una cioccolata
calda, corretta con un po’ di Brandy Golainfuocata. E fai in fretta, magari
decido di lasciar correre- E qui i suoi occhi si socchiusero malignamente.
Ma guarda te cosa gli toccava fare per colpa di
Ginevra Weasley. Meglio se la vedeva domattina, quella strega (nel senso
babbano del termine). Aaaah, ma ora si sarebbe goduto il meritato premio
culinario.
“C’è sempre un lato positivo, nevvero?”
L’avesse mai detto.
“Chissà cosa sta combinando quel furetto platinato
a quest’ora di notte?
Di ritorno dalla
foresta oscura, proprio mentre ero intenta a ricordare uno degli episodi
funesti dove compaiono, guarda caso, il naso adunco di Piton e il suo viscido
prediletto, tutto mi sarei aspettata tranne che vedere Sua Eccellenza
Purosangue intento a fare una giratina notturna.
“Ma guarda che carino così intento a cercare
qualcuno vicino alla mia Sala Comune, forse forse son io? Quale onore, il
signor Malfo, vuol me? Un nobile del suo lignaggio alla ricerca di una piccola
babbanofila stracciona? Non le si addice proprio signor Malfoy, no di certo, il
suo preziosissimo pedigree potrebbe risentirne.”
L’ultima volta che avevo avuto l’immenso dispiacere
d’incontrare Mr. Gelo era perché aveva bisogno di una delle miei creazioni. Se
non sbaglio l’episodio risaliva a circa una settimana prima: il “poveretto”,
oltre ad aver pagato in anticipo (non mi fido di quella serpe), si vergognava
tanto di prendere qualcosa da me, d’abbassarsi al mio livello, che non si era
nemmeno accorto di aver pagato il doppio dei suoi compagni di casa. Non che la
cosa mi meravigliasse più di tanto, se un po’ lo conosco, è stato così scemo da
non essersi confidato nemmeno con i suoi gorilla, poteva al massimo chiedere se
avessero mai comprato un po’ di pozione Rinvigoramente. Solo Merlino sa quanto
pagherei per vedere che faccia farà quando si accorgerà di esser stato spennato
come un pollo! Adoravo, ma che dico, amavo queste situazioni che
riuscivano sempre a mandare il mio umore alle stelle. Solo un bella sbornia con
il Whisky Incendiario mi faceva ridere di più delle mie piccole rivincite,
soprattutto su di lui.
Mi decisi a seguirlo per un po’, affetta da una
strana pazzia di notte fonda, nascosta dal mio meraviglioso, ah no pardon,
nascosta dal meraviglioso mantello di Harry. Totalmente presa dalla mia
missione serale: “pedina Malfoy e spaventalo a morte” rischiai di urtare quella
maledettissima gatta spelacchiata, ma qualcuno fortunatamente mi amava e per un
soffio riuscii ad evitarla. Repressi un richiamo a quella viscida serpe. Non so
per quale scellerato impulso lo stavo per avvertire che il felino era a pochi
centimetri da lui.
A quel bamboccio infatti non gli andò per niente
bene, poiché un secondo dopo Sua Stupidità Platinata, quasi schiacciò la
maledetta gatta spelacchiata, mandandola ad urtare contro il muro. Ora sì che
sarebbero stati guai. Una Mrs Purr arrabbiata è molto peggio di Gazza quando è
particolarmente nervoso, la signorina ha un ottimo naso e quattro zampe, il
custode ne ha malapena una e mezzo.
Anche Malfoy doveva essere del mio stesso avviso,
perché non l'avevo mai visto correre così veloce, nemmeno quando incontrava il
fasullo Alastor per i corridoi. La cosa mi rammaricò molto, mi dispiaceva
proprio averlo perso di vista così presto, avrei preferito strapazzarlo di
persona almeno per un po’.
Controllai l’orologio: le due e mezza
“Accidenti non pensavo fosse tanto tardi, domani
mattina probabilmente morirò durante l’ora di Rüf”. Un impegno non è tale
se non lo rispetti, e la mia parola ci tenevo che valesse, così mi arresi a
preparare quella stramaledetta pozione, avevo fatto trenta tanto valeva che
facessi trentuno. Mi avviai perciò verso il mio “laboratorio” sempre che così
si potesse chiamare il bagno di Mirtilla Malcontenta. Mancavano una manciata di
centimetri alla meta prefissata, quando sentii dei passi per il corridoio, dei
passi inconfondibili, quelli che per anni mi avevano fatto tremare ogni volta
che li sentivo seduta davanti ad un calderone nella tetra stanza di Pozioni:
anche Severus Piton vagava alle due notte. Probabilmente Malfoy era con lui, è
risaputo che gli scemi vanno sempre in coppia.
Dovevo trovare una soluzione al più presto, anche
se avevo il mantello dell’invisibilità, non era saggio rimanere nello stesso
posto con quell’uomo. Un brontolio del mio stomaco mi suggerì il rifugio
adatto: le Cucine.
Mi diressi il più silenziosamente possibile verso quella
che contavo che fosse la mia ultima tappa prima di preparare la pozione, decisa
a mettere più piani possibili fra me e Piton. Nessuno, nemmeno Harry lo odiava
come lo odiavo io.
Solleticai la pera e si spalancarono le porte del
paradiso, o almeno quello che credevo fosse tale poiché, sorpresa delle
sorprese vi incontrai di nuovo quel bamboccio di Malfoy che trangugiava una
cioccolata calda, rosso in viso. No, scusate mi sono senza dubbio espressa
male, poiché Dracuccio non raggiungerà mai quel colore proprio del basso rango!
E’ forse più opportuno dire che il suo viso aveva assunto una tonalità diversa
dal bianco neve.
-Che ti è successo Malfoy? Ti hanno cotto in forno?
-
Nessuno, giuro nessuno, riuscirà mai ad
eguagliare l’espressione che gli si dipinse in volto.
No. No, no, no, no.
"Ecchecazzo!". Proprio ora che
aveva deciso di rimandare all'indomani la sua seconda umiliazione.
Si era appena rovesciato metà della cioccolata sui
pantaloni. Infatti, oltre a tossire, aveva preso a saltellare per la stanza
come un matto al fine di interrompere un po' il bruciore. A parte che ormai,
cotto per cotto...
Ehi, un momento... Forse poteva approfittare
dell'occasione che gli era capitata. Gliela avrebbe fatta pagare, e con gli
interessi.
Cercò di riacquistare un po' del suo self-control.
Anche se effettivamente era difficile con un piede che pulsava per la botta che
aveva preso contro il tavolo accanto.
-Salve Waesley. Che ci fai in giro a quest'ora di
notte? Mi è per caso sfuggita la tua nomina a Prefetto?-
“Concentrati Ginny,
concentrati, non ridere, NON RIDERE”
Missione fallita… E come diamine poteva riuscirci,
aveva appena visto la persona più fredda che avesse mai incontrato saltare
per la cucina come un canguro ubriaco… Già, effettivamente sentiva puzzo
di alcool nella stanza.
-No, sai perfettamente che non lo sono, ma forse è a me
che è sfuggito qualcosa. Da quando in qua i capiscuola hanno il permesso di
bere alcolici?-
-Touché- Sapeva che non si sarebbe fatta
sorprendere. Ma in fondo era solo un commento come un altro, per iniziare una
conversazione. La vendetta, lui lo sapeva bene, è un piatto che va servito
freddo. Girò intorno alla tavola, poggiandovi nel mentre il suo bicchiere,
finché non le arrivò proprio di fronte.
Fissò i suoi occhi di ghiaccio in quelli della
ragazza. No, questa volta non gli sarebbe sfuggita.
-Dimmi Weasley, ti ha divertito prendermi il doppio
di quello che chiedi di solito? I tuoi genitori non ti hanno insegnato il
valore dell’onestà? Oh, scusa, forse chiedo troppo da degli straccioni come
voi-
-Dimmi Malfoy, il tuo piccolo cervellino era già
lesionato fino a questo punto, o le mie pozioni hanno contribuito a peggiorare
la situazione? Se i miei prezzi speciali, ideati appositamente per te non ti
aggradano rivolgiti pure a qualcun altro… Se lo trovi!-
-Bene, vorrà dire che farò così… Forse la McGranitt
potrebbe andare. Io dico che sarebbe molto contenta di farti concorrenza. Che
ne pensi?- Incrociò le braccia, come a sottolineare la sua superiorità.
“Maledetto bastardo, ma i tempi della piccola e
indifesa fiammiferaia caro mio sono finiti” -Chissà, potrebbe essere
interessata a prendere tutti i miei clienti, penso sì, che il primo della lista
potresti essere proprio tu!-
Sfoderai uno dei miei migliori sorrisi della serie:
“la più stronza sono io, lascia perdere”. Trattare con mezza scuola aiuta a
velocizzare le facoltà mentali, molto di più forse delle pozioni.
Fu un attimo. Ginny non si rese neppure conto che
qualcosa le veniva sfilato di mano. E, purtroppo per lei, qual qualcosa era in
mantello dell’invisibilità di Harry.
-Bene, bene Weasley… Non sei poi così astuta come
pensavi. Mai pensato di prepararti una pozione Rinvigoramente solo per te?
Chissà come reagirà Potter quando verrà a sapere in che mani è finito il suo
prezioso mantello… E poi il passo è breve a farsi la fatidica domanda “Come ci
è finito?”. E qui entri in ballo tu… Certo, devo ammettere che Potter non è un
asso in queste cose, ma anche uno stupido come tuo fratello arriverebbe alle
giuste conclusioni- Il solito ghigno perfido comparse sulle sue labbra.
Gelo totale. Il cervello non rispondeva più, ma le
sue mani sì, quelle avevano una vita propria. Soprattutto ora che quella
stupida, arrogante lingua biforcuta aveva firmato la sua condanna a morte. Un
troll probabilmente avrebbe avuto un idea migliore della sua, quando si scagliò
con tutto il suo (se pur scarso) peso su di lui.
-Waesley, che cazz-…?-. E fu così che si ritrovò a
barcamenarsi per mantenersi in equilibrio, visto che quella pazza aveva deciso
di attentare al suo centro di gravità. Quel mantello sembrava valere di più
della sua stessa vita.
-Mollalo Malfoy, o ti uccid-...- ma fu impossibile
terminare la minaccia poiché un barattolo di marmellata le cadde sulla testa,
sporcando accidentalmente non solo i suoi capelli, ma anche il preziosissimo
mantello e quel cerebroleso, che oltre a essere viscido, ora era anche appiccicoso.
Malfoy rimase un attimo interdetto. Voltò la testa
e si accorse che tutti gli elfi domestici li stavano fissando. Tutt’a un tratto
accadde qualcosa di impensabile. Draco lasciò cadere quel maledetto mantello e
si eclissò rapidamente.
Per una volta nella vita lui e
Ginevra-ho-il-coltello-dalla-parte-del-manico-Waesley si erano trovati
d’accordo sul sospendere le ostilità.
“Sopportare le risate del nemico è un conto, ma
umiliarsi davanti alla servitù è troppo. Sia per me che per quella strega”.
Ok, è vero, avrebbe potuto godersi appieno la sua
rivincita, ma così non c’era gusto. Se fosse stato Potter non ci avrebbe
pensato su due volte. Probabilmente a quest’ora sarebbe stato ancora lì a
morire dalle risate. Te lo immagini con gli occhiali sporchi di marmellata, più
cieco di una talpa, sbandare per tutta la cucina, con Dobby al seguito
“Signorino! Signor Potter!”…
Accantonò a malincuore l’idea.
Ma con la Waesley… Con la Waesley era diverso.
Sfotterla non era abbastanza. Ci volevano battute taglienti, rapidi botta e
risposta. Ci voleva ironia e un bel po’ di astuzia. Un pizzico di intuito e
tanto, tanto cinismo.
E lui era una grande amatore di tutti i sopracitati
punti.
Gli tornò in mente l’immagine di lei mentre gli si
buttava letteralmente addosso. Per un attimo aveva pensato che avesse voluto
sorprenderlo in un modo insolito. Solo per un attimo.
Si fermò poco prima di svoltare l’angolo e si
sporse un po’: niente gatte spelacchiate in giro. Bene, fra poco avrebbe potuto
finalmente godersi il suo meritato riposo.
In fondo la serata non era andata proprio sprecata,
aveva incontrato Miss spacciatrice disonesta e le aveva dato una bella lezione.
“Sì, ma…” Più ci pensava, più si sentiva
assalire da un senso di insoddisfazione. E, Cristo, doveva capire da dove
veniva. Non ci poteva fare niente. Se non analizzava ogni suo sentimento o
sensazione non stava tranquillo. Non che questo gli impedisse di essere
spontaneo, no. Diciamo però che dava una bel contributo alla sua freddezza.
Amava sentirsi sicuro. Amava avere sotto controllo
tutto ciò che poteva, come il suo carattere, le sue reazioni agli stimoli e
alle situazioni.
Ma, doveva ammettere con rammarico, lei lo
spiazzava. Sì, certo, quello delle risposte taglienti era il suo campo, ma con
lei… Insomma, con lei era diverso. Non riusciva ancora a definirlo bene, e ciò
lo irritava terribilmente, ma era diverso.
Era una sensazione indefinita, che non riusciva
ancora a catalogare. Non che la sua compagnia lo allettasse più di tanto, ma
trovava piacevoli i loro scambi di opinione, se così si potevano chiamare.
Quando erano insieme gli sembrava che non
esistessero altro che loro due e i loro sguardi, fossero questi di odio e
risentimento o pieni di sottile ironia e divertimento. Sì, perché lui si divertiva.
“La prossima volta devo ridurre la dose, quella
brodaglia mi sta dando alla testa…”
-Scaglie di serpente-
Entrò velocemente nelle Sala Comune della sua casa. I
camini erano ormai praticamente spenti e il freddo entrava fin quasi nelle
ossa. Ma a lui non dava fastidio, un po’ perché di suo non soffriva il freddo,
un po’ perché ci si era abituato. E pensare che era l’ultimo anno che gli era
concesso di vivere fra quelle mura.
“Rettifico, forse è l’ultimo anno che mi è
concesso di vivere e basta.”
Salì nel suo dormitorio e accese una candela. Cominciò
lentamente a spogliarsi, lasciando cadere la camicia e i pantaloni della divisa
sul baule posto ai piedi del letto. (E qui sto sbavando Ndvega)
Gli tornò in mente Ginny Weasley sporca di
marmellata. Gli occhi spalancati dalla sorpresa, la bocca aperta. Marmellata
color rosso scuro… Chissà di cosa sapevano le sue labbra… Forse di ciliegia, o
di frutti di bosco… Si lasciò cadere sul letto perso ancora in questi pensieri.
Il sonno lo colse prima che si accorgesse che la ragazza che aveva appena
pensato di baciare era Ginny Waesley. Colei che fino ad un paio d’ore fa’ gli
faceva venire il ribrezzo solo a pensarla, anche se era la sua spacciatrice
"preferita".
“TI ODIO, starmaledetto Malfoy, non potevi
comportarti come tutte le persone normali?”
Ma sua Maestà, tutto era tranne che normale.
“Capisco il fastidio di dare spettacolo davanti
a tutti gli elfi domestici, ma abbandonare così il mantello! Prima me lo
strappa di mano, poi lotta come una gargoyle impazzito per trattenerlo ed
infine lo lascia come se non gliene fosse mai importato niente!"
Questo non era una comportamento da persona
coerente, intelligente, assennata o comunque lo si volesse definire.
Effettivamente in quell’ultimo periodo il signorino era decisamente insolito,
colui che si era sempre sentito superiore al mondo, e malgrado mi costasse
ammetterlo, aveva sempre dimostrato di esserlo, aveva iniziato a far uso di
Pozioni Rinvigoramente, pur essendo uno fra gli studenti più brillanti di tutta
la scuola. Certo non a livello di Sua Saggezza Infinita, Hermione Granger
(vega, sosia di Herm, non ti offendere, nulla di personale N.d. IAGO), ma
nemmeno poi troppo sotto, oserei dire che fosse secondo solo a lei. Alla luce
di questa considerazione trovai solo due ipotesi possibili per spiegare il suo
strambo comportamento, una più improbabile dell’altra: o era in paranoia
completa per l’esame dei M.A.G.O., cosa possibile per qualsiasi altro studente
di Hogwarts, ma non per Signor. Emozioni Inesistenti; o stava tramando qualcosa
di così viscido e machiavellico, che le sue capacità mentali in condizioni
normali non erano abbastanza. Un brivido mi percorse la schiena. L’ultima
ipotesi non era poi così bizzarra, anzi, forse era meglio tenere gli occhi
aperti.
Entrai finalmente nel bagno di Mirtilla, altro
luogo che fino a poco tempo prima mi spaventava. Della fastidiosa presenza
nemmeno l’ombra, se avessi avuto la fortuna di non vederla almeno una cosa
quella sera sarebbe andata bene. Anzi due, non avevo incontrato nemmeno il “buon”
vecchio Gazza. Prelevai gli strumenti per la mia creazione nascosti in un buco
profondo, scavato ingegnosamente da me sotto una pietra, e mi misi subito a
lavoro. L’avevo preparata così tante di quelle volte che i miei gesti erano
ormai completamente meccanici, non c’era nessun bisogno che mi concentrassi, il
che era un bene dato che prima di andare a letto dovevo risolvere un altro
problema: levare la marmellata dal mantello di Harry.
Rimuginai per una mezz’oretta buona quando mi
balenò davanti agli occhi l’immagine di Ninphadora, che ripuliva il suo vestito
sporco d’inchiostro con un semplice incantesimo: “Gratta e netta”. Come avevo
fatto a non pensarci prima? Appena completai la pozione, imitai il gesto della
mia adorabile conoscente, e con un sorriso di sollievo notai che aveva
funzionato splendidamente.
Potevo finalmente mettere la parola fine alla mia
giornata. Volai, nel vero senso della parola, dentro la Sala Comune della mia
agognata casa, ignorando le minacce della Signora Grassa imbestialita dopo che
l’avevo svegliata per l’ennesima volta.
Rinserii la modalità gatto-on e mi avviai nel
dormitorio dei ragazzi, ripetendo alla perfezione tutto ciò che avevo fatto
qualche ora prima. Non era cambiato nulla: Harry e gli altri dormivano sempre
beatamente.
Le candide coperte del mio letto mi avvolsero quasi
coccolandomi, ero distrutta e frastornata. Non riuscivo a capire per quale
assurdo motivo Draco continuasse a frullarmi nella mente, ma soprattutto non
potevo accettare l’idea che quel fastidioso essere dopo tutto quello che mi
aveva fatto la sera stessa e non solo, riuscisse a farmi risultare la sua
presenza quasi, dico QUASI divertente. Cercai di scacciare quel pensiero
soffocandomi con il cuscino. Ora non rimanevano che i suoi occhi freddi come la
brina mattutina, che copre sotto di sé il mondo circostante, ma non lo nasconde
del tutto. Realizzai un attimo prima di addormentarmi, con puro terrore, di
aver già deciso, se pur inconsciamente, di essere tremendamente interessata a
scoprire cosa fosse celato da quelli occhi magnetici.
To
be continued…
***************************************
Allora, che ne dite, la continuiamo?Beh, per un po’ di sicuro, visto che siamo
già un po’ più avanti…
Sono ben accette critiche costruttive e commenti.
Recensire non costa niente e aiuta le autrici ad essere più motivate e a
scrivere meglio!
Ah, “furetto platinato” è un termine che forse può
essere già stato trovato in qualche storia, ma posso assicurare che per quanto
riguarda il nostro Malfoy l’ha coniato Iago mentre rimproverava il suo furetto
bianco troppo intraprendente!
Capitolo 2 *** Mission impossible, ovvero: come passare un’altra notte in bianco ***
Ed eccoci ancora qui
Ed eccoci ancora qui! Lo sappiamo, avete sperato
fino in fondo ma... Che ci volete fare, ci stressiamo a vicenda per scrivere! E
le ispirazioni sono continue e proficue.
Ci ha fatto tantissimo piacere ricevere le vostre
recensioni, alle quali peraltro trovate le risposte alle fine del capitolo.
Vi preghiamo, continuate a recensire! Chi, oltre
che lettore, è anche scrittore, sa quanto siano utili i commenti. Davvero,
aiutano a lavorare meglio e motivano un sacco. Così le autrici aggiornano
prima!
Veniamo al capitolo: speriamo che risulti
divertente come quello precedente, anche perché sinceramente ne siamo molto
fiere. Ci siamo fatte certe risate rileggendolo! Ok, ok, fine pubblicità...
Diciamo solo che vedremo i due alle prese con
un'altra notte in bianco...
Chiediamo scusa per gli eventuali errori di
battitura sfuggiti per miracolo alle nostre infernali manine.
Ultima cosa, ma non per questo meno importante: un
saluto particolare a Opalix e Oryen (mi sa che c'è un h... ^^'''). Sono state
anche le vostre bellissime storie a spingerci a scriverne una nostra!
Abbiamo veramente finito... Buona lettura!
Capitolo secondo: Mission
impossible, ovvero: come passare un’altra notte in bianco
-Ma dove diavolo è finita?!-
Accidenti a lei! Non aveva ancora capito se, da
brava donna, avesse un senso dell'orientamento pari a zero, specialmente al
buio, oppure se lo facesse apposta. Conoscendola, forse la seconda.
Continuò a
camminare, stando bene attento a non inciampare ancora nell'animaletto malefico
che era Mss Purr. "Ci manca soltanto che finisca prima in infermeria e
dopo da Silente. Meno lo vedo il suo studio, meglio sto". Era veramente
incredibile: di giorno, quando aveva fretta, se la ritrovava sempre sotto il
naso ad attaccar briga. Quando invece aveva bisogno dei suoi prodotti, non
riusciva mai a rintracciarla. Puff. Volatilizzata. O meglio, crack.
Smaterializzata.
Si fermò un istante a controllare la situazione.
Non si era allontanato troppo dalla sua Sala Comune (Non si sa mai N.d. Draco).
Un raggio di luna penetrò dalla piccola finestrella posta in alto, proprio a
livello del terreno esterno. Era una delle pochissime pseudo-finestre che
c'erano, lungo il corridoio che costeggiava il perimetro del castello.
Ammirò un attimo la polvere volteggiare in
controluce. Hogwarts... Ci sarebbe mai stato un posto in cui si sarebbe sentito
più a casa? La magia che permeava quelle mura non era la solita che praticavano
i maghi. Era qualcosa di più, qualcosa fatto di sensazioni, di stati d'animo,
di ricordi. Un luogo antichissimo, che trasudava storia da tutti i pori, ma
allo stesso tempo non annoiava. Anzi, ti prendeva sempre di più fino a
conquistarti completamente. Un luogo arcano e misterioso... da esplorare.
Si riebbe dai suoi
pensieri. Ogni tanto aveva la tendenza ad estraniarsi dal mondo, volando col
pensiero, o più semplicemente riflettendo su ciò che gli stava più cuore, anche
se l'unica convinta che ce l'avesse pareva essere sua madre. Forse lo intendeva
in modo anatomico. Non lo aveva ancora capito.
Continuò a camminare imboccando diversi corridoi
bui, fino a trovarsi vicino allo studio di Piton. E fu lì che la vide. No, non
Mrs Purr, proprio la Waesley. Il punto è che non vide solo lei. E no, l'altra
non era comunque la toporagna.
-La seconda notte in bianco?? Ginny dovrai darti
una regolata, prima o poi...- Tanto per cambiare, quella viscida serpe
riusciva in qualche modo a scombinarle i piani. La missione serale se tutto
fosse andato per il meglio, sarebbe stata breve, ma Malfoy aveva deciso che
doveva avere a tutti i costi, senza nemmeno aspettare il giorno dopo, 2
stramaledette pinte di Elisir di Cerbro di Baruffio. A nulla erano servite le
proteste fatte quella mattina, anche quelle incivili. A dire la verità non
aveva mai detto una cosa civile a quello scemo, non era possibile! Giusto? Per
dieci minuti buoni era stata irremovibile dalla sua decisone, quella notte
voleva dormire almeno cinque ore, ma quando Mr. Malfoy gli aveva offerto il
triplo, bene 36 galeoni a pinta, aveva capitolato, consolandosi con la classica
frase: "dormirò domani". 72 galeoni non li aveva mai visti tutti
insieme, e avrebbe finalmente potuto comprarsi una nuova fiammante scopa. Lei
non era mai stata, e grazie al cielo non lo sarebbe mai nemmeno diventata un
Prefetto come il suo bravissimo, dolcissimo, corretissimo ma soprattutto
noiosissimo fratellino Ron.
Così anche quella sera, mi ritrovai a vagare in
cerca di guai per i corridoi della scuola, naturalmente con il mitico mantello
di Harry. Avevo uno strano (brutto) presentimento, ma forse era solo
l'avvicinarsi dei sotterranei che lo provocava, o perlomeno mi convinsi che
fosse così.
Prima di recarmi da Malfoy però volevo fare un
salto nell'ufficio dell'uomo più rivoltante che avessi mai conosciuto: Severus
Piton. Non ci potevo far nulla, ogni volta che pensavo quel nome mi sentivo
quasi obbligata ad inserirci un epiteto offensivo, ormai ne avevo trovati così
tanti da poterci scrivere perlomeno tre rotoli di pergamena. Il primo obiettivo
serale comunque era piuttosto interessante: avevo scoperto, dopo averci passato
cinque ore in punizione, che nell'ufficio del suddetto essere rivoltante, c'era
uno stupefacente libro intitolato: "Cento e più pozioni per velocizzare la
mente". Ottimo testo per migliorare e allargare il giro di affari. Valeva
la pena prenderlo in prestito A VITA.
Arrivata nei sotterranei, miracolosamente senza
incontrare anima viva (e non), presi dalla tasca una delle orecchie Oblunghe
dei Gemelli, pronta a darmela a gambe se il Viscido fosse stato ancora sveglio.
Rimasi in ascolto per cinque minuti buoni, non si sa mai, meglio essere sicuri
al cento per cento quando combini qualcosa di losco e c'e di mezzo un
professore, sopratutto Sua Mollezza Imperiale. Nessun tipo di rumore, via
libera. Aprii con un semplicissimo incantesimo la porta, insospettendomi della
facilità con cui avevo compiuto quell'operazione, Mocciosus non si era ancora
scordato di quando Dobby aveva prelevato nel suo ufficio degli ingredienti per
Harry ed era troppo strano che il tutto fosse stato così semplice. Decisi di
fare più in fretta possibile. Frantumai senza troppi complimenti la serratura
del mobiletto e presi l'enorme tomo. Rimasi per un secondo bloccata, quasi
meravigliata che quello stupido non fosse uscito gridando qualcosa del tipo
:"Al ladro" o "Avada Kedavra". La seconda era la più
probabile, ahimè che sconsiderata incurante del pericolo che sono sempre stata.
Decisi quindi di fare le cose in maniera perfetta, spostai un pochino i libri
in modo che non si vedesse a colpo d'occhio la mancanza di quello che avevo
preso io, aggiustai il lucchetto e controllai accuratamente di non aver mosso
nulla in quel tetro luogo. A malincuore notai che conoscevo a memoria quella
stanza, troppe volte ero finita in quella galera per qualche assurda
ingiustizia con il peggior carceriere che avessi mai avuto la sfortuna di
incontrare. Uscii risigillando la porta, soddisfatta per la mia nuova
conquista, quando notai con terrore l'orologio, Mr Insensibilità erano quasi
trenta minuti che mi aspettava. Girai un secondo lo sguardo cercandolo nei
sotterranei, non vidi nulla per qualche secondo ma sentii subito dopo la sua
voce sprezzante...
-Waesley, finalmente. Ancora un po' e avrei creduto
che ti fossi tirata indietro-
Con un rapido movimento Malfoy mi bloccò i polsi dietro
la schiena, facendomi cadere il libro che avevo tra le mani.
"Ho capito che sono in ritardo ma non mi
sembra il caso, stupido squilibrato, di agitarsi così tanto!". Mi
morsi la lingua, ero piuttosto seccata ma non avevo voglia di discutere, una
gita in quell'ufficio era capace di provarmi, così dissi soltanto: -Malf-...-
Quando però mi resi conto della situazione spalancai gli occhi. Ero
praticamente attaccata al muro, con una mano di Malfoy dietro la schiena e
l'altra accanto al mio orecchio sinistro.
-Pensavi davvero che ti avrei perdonato l'uscita di
oggi?- Ora più che spaventata ero sorpresa.
-Te l'avevo detto che te l'avrei fatta pagare cara
se ti avessi trovato in giro-
-Malfoy, ma che cazzo stai dicendo?!- Poverino era
fuso, completamente.
-Zitta, stupida- poi, più piano -assecondami-. Si
guardò intorno, ma senza voltare la testa, come se sapesse che qualcosa doveva
accadere da un momento all'altro.
E in effetti qualcosa avvenne.
-Che sta succedendo qui?-
Hermione.
"Porc-" Stavo già pensando al colore
della mia bara...
-Granger...- Malfoy sembrava quasi seccato, come se
la Caposcuola l'avesse interrotto sul più bello.
-Stavo appunto spiegando alla Weasley che non è
opportuno aggirarsi per la scuola di notte. Specialmente di questi tempi- Così
dicendo mi squadrò come se mi stesse facendo un radiografia (Ehi, vedi di
scrivere cose comprensibili, cosa vuoi che ne sappiamo noi di che cos'è una
radiografia?! N.d. Draco&Ginny).
Tremai.
Ma mi
costrinsi a pensare che era il freddo a farmi quell'effetto (Ma quale freddo e
freddo! Andiamo, sono io che ho un fascino irresistibile... E' già caduta ai
miei piedi Nd. Draco Mai!!! Piuttosto mi ammazzo! N.d.
Ginny)
-Bene, grazie del pensiero, ma adesso posso farlo
io. 'Notte Malfoy- Tradotto volgarmente: -Togliti dalle palle-. Terminata la
frase Hermione gli rivolse uno sguardo di ghiaccio, così freddo che faceva
addirittura concorrenza ai suoi.
Malfoy si mosse lentamente, lasciandomi i polsi. Mi
rivolse uno sguardo penetrante e sparì nel corridoio.
Il mio primo pensiero andò al libro che avevo fra
le mani. Mi voltai, ma vidi soltanto delle piccolissime scintille verdi. Il
ragazzo l'aveva fatto tornare al suo posto. Sullo scaffale dietro la scrivania
del Professore di Pozioni.
"Non si sa mai un cazzo!!!"
Ormai ne era certissimo. La sfiga lo perseguitava.
Non era mica come l'amore, no... Lei ci vedeva benissimo. Soprattutto se doveva
sbirciare cosa faceva Draco Malfoy.
Il ragazzo aveva accelerato il passo, anche se
mancavano pochi metri alla Sala Comune. Ci mancava solo di incontrare Pit-...!
No, non l'ho detto!
Pregustava già una bella dormita, quando si ricordò
del motivo per cui tutti i suoi libri si trovavano sul tavolo vicino al camino.
Il saggio per la McGranitt. E il grafico di Astronomia. Ma bene, oltre ad aver
perso ore di sonno inutilmente adesso avrebbe anche dovuto finire i compiti.
Senza la sua pozione.
Basta. Basta, basta , basta. BASTAAAAAAA!!! Non ci
pensare. Non ci pensare!...Troppo tardi.
Va bene, le aveva salvato il culo. No, aspetta,
rettifichiamo: lui aveva parato il culo solo a sé stesso. Niente favori,
niente pietà, niente di niente. L'aveva semplicemente vista con qualcosa in
mano davanti allo studio di Piton e aveva pensato fosse la sua pozione. La
Granger non poteva scoprirla con quella roba in mano. Specialmente se quella
roba era destinata a lui. No, non lo spaventava il fatto che avrebbero
potuto accusarlo di uso di sostanze proibite. Semplicemente aveva paura di
rimanere senza scorte. Infatti.
No, non era vero. No, non aveva pensato che
quello che aveva in mano Ginevra potesse essere un libro. No, non gli
sembrava troppo grosso. Sì, era distratto. Sì, era in un
corridoio che conosceva, di notte, al buio, disobbedendo al regolamento ed
aveva tutti i sensi all'erta, e allora? Non l'aveva notato. Capita quando hai
paura. Ok, ok, sono Draco Malfoy ma ho paura anch'io. Lo so, non sembra
vero? Nooooo, non sto facendo lo spaccone... Draco Malfoy non fa mai lo
spaccone, Draco Malfoy é l'arroganza fatta Serpeverde.
Lo so, sto continuando a girare intorno al punto, ma non
ci voglio arrivare. Non voglio chiedermi perché ho aiutato Ginny. Porc...
E poi da quando in qua la chiamo per nome?!
Continuo a sostenere che quelle pozioni abbiano
qualcosa di anomalo, magari qualche grammo in più di radice di Mandragola...
Avete presente quelle medicine che se ne metti una goccia meno non fanno
niente, se ne metti una di più ti uccidono? Ecco, una cosa del genere. (Ehm...
Qui l'unico che non ha presente le medicine dovrei essere io, o sbaglio? N.d.
Draco Sbagli!!! N.d. Vega)
Si sedette e cominciò a concentrarsi, non poteva
passare anche un'altra notte in bianco.
Sicuramente lei non l'avrebbe neppure ringraziato,
e con tutta probabilità l'avrebbe anche mandato a quel paese per aver rimandato
il libro al suo posto.
-Malfoy, si può sapere che cazzo credevi di fare
ieri sera?! Senza quel libro non ho idea di come sperimentare le nuove pozioni
che ho in cantiere!-
Appunto.
-Ti facevo più intelligente, Waesley... Primo:
Piton, che tu lo creda o no, non è stupido. Fa l'inventario delle sue cose ogni
sera. Dopo la storia delle alghe è diventato ancora più maniacale- Il
Serpeverde si appoggiò al muro incrociando le braccia. Sollevò la testa quel
tanto che bastava per poterla guardare negli occhi.
-Secondo: non credo che la Mezzosangue sarebbe
stata particolarmente contenta di coglierti in flagrante con la refurtiva
dell’ufficio di Piton-
Per un istante Ginny sembrò che non avesse nulla da
ribattere ma solo per un attimo…
-Sono la prima del mio corso in Pozioni, avrebbe
potuto pensare che me lo avesse dato Mr. Oleosità Personificata per qualche
ricerca più approfondita...-
-Casomai per qualche ricerca supplementare causa
punizione, Weasley- Il solito ghigno apparve sulle sue labbra sottili. Forse
non aveva gradito l’appellativo.
-Modera il linguaggio, ho ancora qualcosa che
t’interessa se non mi sbaglio-
Forse era meglio tralasciare il terzo punto.
Detestava non avere la situazione sotto controllo.
Pronunciate le ultime parole, la rossa si morse
nervosamente le labbra, per un attimo pareva che avesse provato a trattare
Draco come una persona normale, ma a quanto pare il signorino riusciva a farle
abbandonare il buon intento e l’auto controllo.
-Cosa pensi che faccia qui? Non ammiro certo il
panorama-. La faccia del ragazzo era una maschera di ghiaccio, priva di
qualsiasi emozione. Anche il disgusto che di solito trapelava durante i loro
incontri sembrava essere scomparso.
-No, Malfoy infatti tu non sei in grado di ammirare
qualcosa all’infuori di te. Comunque se vuoi quello che mi hai chiesto rispetta
la prassi, prima paghi poi sarai accontentato- Affarista fino al midollo, la
signorina.
Draco, ancora appoggiato al muro non se lo fece
ripetere due volte. Con un movimento fluido, elegante, ma repentino tirò fuori
i 72 galeoni e li consegnò alla ragazza.
Prima sarebbe finita quella storia, meglio sarebbe
stato per tutti.
Il ragazzo vide la Grifondoro prendere altrettanto
velocemente 3 boccettine dalla tasca. Agguantò i soldi con l’altra mano e gli
consegnò la pozione, stando bene attenta che nemmeno il più piccolo atomo della
sua mano potesse sfiorarlo. Per un attimo ebbe l’impulso di afferrargli quella
mano e... Ma non era il caso di cedere alla rabbia.
Si voltò senza degnarlo né di una parola né di uno
sguardo, lasciandolo solo nel vuoto corridoio.
Un momento, c’era qualcosa che non tornava...
-Weasley, ma che fai??? Guarda che queste sono tre,
non due pinte...!-
La Granger doveva averle fatto il lavaggio del
cervello.
Con un debole colpo di reni si staccò dal muro,
avviandosi alla lezione di Trasfigurazione.
Ginny sorrise pensando alla faccia che Malfoy aveva
fatto quando si era accorto dell’insolito gesto di generosità da parte sua. Era
a dir poco appagante riuscire a provocare una qualsiasi emozione, diversa dalla
rabbia, all’odio o al disgusto su quel volto altrimenti marmoreo. Ed era
addirittura la seconda volta in poche ore che il comportamento di Draco era
decisamente surreale. Infatti durante il breve tragitto con Hermione, la sera
prima, aveva rivalutato colui che un tempo definiva molto felicemente :”Lurida
Serpe”.
Malgrado Miss Purezza, Hermione Grenger avesse
sempre ragione, quella sera si era sbagliata di grosso: non era lui il
malfattore, ma lei! A volte, durante uno dei suoi attacchi di pazzia
quotidiana, desiderava rivelarle tutto, i suoi traffici, i tour furori orario,
i prestiti non autorizzati, ma poi realizzava che con lei non sarebbe stata
mite come con Harry o con Ron, lei non era una delle elette, non era abbastanza
“in” per appartenere alla ristretta compagnia della strega più brillante di
tutta la scuola. Aveva smesso da molto di soffrire per questo, aveva smesso da
quando aveva scoperto cosa significava vivere veramente. I suoi attacchi di
pazzia, le missioni serali, infrangere le regole erano tutte cose che la
rendevano felice, le davano una carica di adrenalina per la quale valeva la
pena di rischiare, perché lei si poteva definire ormai una habitué
dell’azzardo, la regina dell’incoscienza. Ma mai e poi MAI avrebbe pensato che
sarebbe stato proprio Malfoy a salvarle la pelle, ma soprattutto che l’unica
volta che avrebbe potuto sicuramente prendere un’ottima rivincita su Potty e la
sua patetica combriccola, rinunciasse così.
La pozione l’aveva comunque sempre dentro una tasca
interna al mantello dalla notte scorsa, poiché Hermione aveva fatto un’arringa
lunga più di quaranta minuti contro il Signor Arroganza, cosa che un comune
essere umano non sarebbe mai riuscito ad eguagliare. Oh, come aveva desiderato
un calzino di Ronnino il Prefettino, non sarebbe mai stato utile come in quel
momento. L’avrebbe stordita con quel paradisiaco profumo oppure glielo avrebbe
messo in bocca, così da tappargliela una buona volta. Miss. Sapienza per una
volta non aveva afferrato al volo la situazione, ma in fondo come biasimarla, il
furetto platinato si era mostrato ancora una volta come tutti lo immaginavano e
lo consideravano: un viscido, lurido, arrogante arrivista, ma il miracolo era
successo: per una volta aveva fatto qualcosa non solo per se stesso, e cosa più
apprezzabile non si era aspettato nemmeno un grazie. Un debito non si scorda,
soprattutto se si ha con Draco Malfoy e dovesse costare anni di duro lavoro, in
qualsiasi modo sarà debitamente ripagato. Come portare a termine l’obbiettivo?
Era tutto lì il vero problema, non era certo una cosa da poco. Riuscire
nell’intento era una missione disperata, il soggetto in causa oltre ad essere
enigmatico, impenetrabile e sfuggente era anche maledettamente orgoglioso.
Arrovellandosi per risolvere quell’impossibile
enigma: ironia della sorte, Mr. Riservatezza gli ricordò Fierobecco, l’austero
ippogrifo di Sirius, che quattro anni prima lo aveva ferito lievemente ad un
braccio, per la gioia di tutti i Grifondoro. La soluzione stava dunque nel
trovare il giusto inchino, un modo per far abbassare a Malfoy
quell’invalicabile muro di Berlino che li divideva. In effetti quello scemo
aveva molte cose in comune con Beccuccio, non solo l’orgoglio, erano infatti
entrambi due anime libere, indomite e superbe.
Era meraviglioso volare con Fierobecco, molto più
che una comune scopa, poiché oltre a sentire il vento che ti sfiora i capelli,
il viso ed ogni altra parte del tuo corpo, riesci a sentirti viva e priva di
ogni inutile legame sai che cavalchi un animale che segue esclusivamente
l’istinto, completamente incontrollabile almeno che lui stesso non lo voglia.
Chissà se anche Draco riusciva a provocare nelle persone gli stessi sentimenti,
chissà se anche lui aveva il potere di farti sentire libera come il maestoso
animale. Nella sua mente balenò l’immagine traditrice della mano di Malfoy che
gli accarezzava i capelli, e istantaneamente, senza nemmeno rendersi conto di
cosa la sua piccola mente malsana stava pensando si ritrovò a chiedersi se il
suo tocco assomigliasse al vento freddo e intenso della tramontana. Malfoy era
senza dubbio il tipo che provocava nelle poche persone che avevano accesso alla
sua regale persona emozioni così intense ma allo stesso tempo così vane!
“Malfoy? Emozioni intense? Provare lei
emozioni grazie a Mr. Insensibilità Sovrumana?” Completamente orripilata
e sconvolta da ciò che aveva appena osato cogitare non si rese conto che aveva
lasciato cadere tutti i libri che portava in braccio, ma cosa ben più grave non
si era accorta che il libro di Cura delle Creature Magiche, “Mostro dei Mostri”
del 6 anno stava liberamente scorrazzando per il corridoio. Per essere precisi
aveva appena finito la sua giratina per il corridoio e stava mordendo
voracemente la gamba del vecchio Zio Gazza. Proprio le urla iraconde di
quest’ultimo la riportarono alla realtà.
Muovendo convulsamente la gamba sana, il povero
custode cercava disperatamente di staccarsi quel maledetto libro dal suo
polpaccio ma visto che non c’era versi di liberarsene iniziò a invocare i
soccorsi a squarcia gola -Fermalo, ferma questo dannato coso…Aiuto,
aiuto…Professor Piton, Professore-
Ginny, tornata bruscamente nel mondo dei comuni
mortali si rese subito conto della situazione, non era proprio il caso
incontrare Piton in quel frangente. Non aspettava altro che una bella scusa per
metterla in punizione per almeno una settimana. Impugnò rapidamente la
bacchetta e gridò -Immobilus-
Il libro si bloccò di colpo, ma non Gazza che
continuando a muovere la gamba perse l’equilibrio e casco rovinosamente addosso
alla toporagna, accorsa ad aiutare l’odioso padrone. Dalla padella alla brace,
povera Ginny. La giovane Grifondoro cercò di riparare il rimediabile aiutando
il malcapitato Gazza, ma il magonò decisamente infuriato, raccolse
quell’orribile matassa di pelo miagolante e girandosi verso di lei con gli
occhi quasi fuori dalle orbite sbraitò -Punizone! Punzione, ci vuole proprio,
guarda cosa hai fatto alla mia povera, piccola Miss. Purr-
Detto questo si girò bruscamente, facendogli cenno
di seguirlo, e si avviò zoppicante verso un ala del castello che Ginny
conosceva benissimo: l’ufficio della McGranitt. La ragazza tirò un sospiro di
sollievo, la sua direttrice di casa malgrado per alcuni versi assomigliasse
terribilmente a Hermione, avrebbe capito la situazione e sarebbe stata sicuramente
più indulgente di Mocciosus. Dopo qualche interminabile minuto giunsero a
destinazione. Gazza bussò alla porta ma non rispose nessuno. Incuriosito decise
di chiedere ai due Gargoyles situati davanti alla porta che fine avesse fatto
la professoressa. I due gli rivelarono che non si trovava né a lezione né nel
suo ufficio, e che forse era meglio, più pratico e veloce rivolgersi a qualcun
altro. Gazza non era così tanto felice dai i tempi della Umbrige, che
rammentava ancora con note nostalgiche.
La direttrice della casa non c’era, poteva dunque
rivolgersi a qualcun altro sicuramente per lui più competente. Con un sorriso
fin troppo allegro, che strideva con la sua brutta faccia perennemente
crucciata, si diresse da un'altra parte, seguito dalla ragazza ormai rassegnata
al peggio. Direzione: i sotterranei dunque l’ufficio del maledettissimo Piton.
“Mai una cosa che vada per il verso giusto, ti
pare?” pensò la ragazza, mentre metteva faticosamente un piede davanti
all’altro, a testa alta ma con il morale decisamente atterra. Assomigliava ad
condannato che si avvia fingendo di non aver paura al patibolo.
Frustrata ed infuriata contro il destino si
incamminò pronta al peggio. Ma proprio davanti alla porta del covo di Sua
Repellenza Inaudita trovò sorpresa delle sorprese: Potter e Malfoy, scortati da
un indignatissima McGranitt.
-Ehi, Malfoy!-
Ecco come iniziare male una giornata già di per sé
non bellissima.
Forse poteva ancora evitarlo, si ricordava di un
passaggio segreto dietro un arazzo. Doveva essere vicino...
-Malfoy- Si sentì afferrare per una spalla.
"Ma porc-"
Si voltò, divincolandosi elegantemente dalla
stretta del ragazzo.
I due si fissarono qualche secondo, finché il
Serpeverde alzò il mento dicendo:
-Potter, spero che tu abbia una ragione valida per
questo comportamento-
-Certo che ce l'ho. Dovresti saperlo bene- Il
Grifondoro sembrava decisamente arrabbiato. Il suoi occhi verdi brillavano
dietro le spesse lenti degli occhiali.
Draco si mise una mano sotto il mento e alzò gli
occhi con finto fare meditabondo -Sarà, ma in questo momento non mi
sovviene...-
Un nanosecondo dopo si sentì afferrare e sbattere
alla parete. Che ci volete fare, gli piaceva troppo provocarlo. Era una delle
tentazioni alle quali non poteva resistere.
Però non pensava che avrebbe reagito così. Insomma,
era pur sempre un Grifondoro! Doveva essere Potter quello coraggioso e leale,
il classico "bravo ragazzo". Insomma, che seguisse anche lui il
copione!
-Levami.Le.Mani.Di.Dosso.Potter- Ok, gli piaceva
stuzzicarlo, ma non voleva fare il replay dell'incontro con la Granger al terzo
anno.
-Scordatelo! Che cazzo volevi da Ginny stanotte? La
Parkinson non ti basta?-
-Questi sono affari miei, San Potter- Draco era
immobile. Lo stava guardando fisso negli occhi. Così, tanto per stuzzicarlo un
po' di più. La conversazione stava prendendo una piega interessante...
-E poi che ti importa? Non dirmi che finalmente ti
sei accorto di lei...- Vediamo un po'...
Gli occhi di Harry brillarono di una luce strana.
-Non.Osare.Toccarla. Sono stato abbastanza chiaro?-
Tombola.
-Senti amico, quello che facciamo io e la Weasley
non è affar tuo. Se me la voglio portare a let-- Ecco, aveva esagerato.
Draco non aspettò certo che il suo avversario si
rimettesse in posizione, si rialzò e gli sferrò un gancio destro sul mento.
Cazzo, Potterino
aveva messo su dei bei muscoli. Lo zigomo gli pulsava da far schifo. Di lì alla
scazzottata vera e propria il passò fu breve, e fu proprio così che la
McGranitt li trovò mentre presumibilmente si stava recando da Silente:
avvinghiati in una lotta stile lottatori di Sumo, uno sopra l'altro a darsi
poco elegantemente botte "'ndo cojo cojo"."
Draco non poteva crederci. Si era fatto fregare
come uno stupido. E poi per cosa?! Per una ragazza! Cavoli, non aveva mai, MAI,
fatto a botte per una ragazza in vita sua. Qualunque fosse la ragione. E il
fatto che la donzella in questione fosse la Weasley escludeva a priori
qualunque sorta di sentimento che non fosse il buon senso degli affari.
La McGranitt, come c'era da aspettarsi, dopo
l'iniziale lavata di capo, li condusse nei sotterranei per "concordare la
punizione con il responsabile della sua Casa, Sig. Malfoy".
Svoltato l'angolo si ritrovarono di fronte Gazza.
Dietro di lui, la causa di tutti i suoi guai da qualche giorno a questa parte.
Ginevra Weasley.
To be
continued…
***************************************
Allora, che ne pensate??? Lo sappiamo, siamo
cattive a lasciarvi così, come facevano gli scrittori del periodo Vittoriano
che scrivevano sui giornali (Rumori funesti e... Ragazzi, continuiamo pure, le
ho dato un colpo in testa così torna normale, ha di questi attacchi alle volte
N.d.Iago).
Sorprese dal comportamento di Malfoy? E di Ginny
che ne pensate? Previsioni per il futuro? In questi primi chaps c'è già qualche
indizio... Piccolo piccolo, ma c'è.
Per finire passiamo alle recensioni:
Donnasole: carino il nick! Onore (o onere) di essere stata
la prima a recensire! Ti ringraziamo tanto! Ci fa piacere che ti sia piaciuto
l'epiteto "sua stupidità platinata", coniato da Iago. Divertirti era
uno dei nostri obiettivi, ci fa piacerissimo che sia stato davvero così. Cosa
ne pensi della nuova parte? A presto!
Elwel: grazie mille per i complimenti cara! Scrivere a
quattro mani è meno difficile di quanto sembra e viene davvero bene se si
riesce ad essere sinceri e schietti, ma gentili. Speriamo deciderai di
recensire di nuovo…
Savannah: ciao!!!!!!!!! Onoratissime!!!!!!! Quando abbiamo
visto la tua recensione abbiamo praticamente spaccato i timpani alle nostre
rispettive famiglie che, ignare, si chiedevano cosa stesse succedendo... ^^'''
L'hai letta DUE volte??? *_* Ci fa davvero piacere
(piacere?! Ci manda letteralmente in brodo di giuggiole! N.d.Iago) che ti sia
piaciuta così tanto. Come "pensione"?!?! Torna presto da noi!!! Facci
sapere cosa ne pensi di questa nuova parte... Ah, Iago fa presente che si è
addirittura scaricata la canzone degli U2!
gb87: no, anzi! Le critiche sono sempre ben accette!
Avrai notato la differenza di stile fra la parte di Draco e quella di Ginny:
abbiamo sfruttato il fatto di avere due stili completamente diversi, come i
caratteri dei personaggi. Le parti in cui parla Malfoy sono infatti molto più
concise e ricche di punti di quelle di Ginny, affollate invece da periodi
lunghi con molte virgole. Speriamo di leggere ancora una tua recensione, le
più belle sono proprio quelle delle persone che dicono la loro opinione così
com'è. Ci ha fatto davvero piacere, quindi non preoccuparti!!! Cosa te ne pare
di questo chap? A presto!
kamomilla: grazie! Grazie! GRAZIE! Ci fa piacere aver
ricevuto il tuo commento e Iago ha preso a saltellare sulla sedia quando ha
letto che ti è piaciuta la sua Ginny. Lei non lo sa, ma è uguale... Alla
prossima e facci sapere cosa ne pensi della nuova parte!
Maho: in effetti Ginny può sembrare un po' OOC, ma noi
abbiamo preso spunto essenzialmente dal quinto libro... Ci ha galvanizzato
troppo! Questa Ginny è ancora peggio dei gemelli... Molto più decisa, ma anche
molto più... Lo vedrai, lo vedrai. ^^ Ora è il turno di vega di saltellare
sulla sedia. Grazie dei complimenti! Speriamo continuerai a recensire.
Seyenne: che bel nick! (vega in adorazione *_*).
L'espressione "è mitica Gin che spaccia" ci ha mandato in
fibrillazione e anche il commento su Draco... Iago ci tiene a far sapere che
d'ora in poi sarà anche più cattiva e che non si limiterà solo a spennarlo...
(Aiuto! Una più sadica dell'altra! Aiut- N.d.Draco Zitto!N.d.Iago&vega
^^''') Anche a noi piace molto la scena della marmellata! Ci fa piacere che il
chap non ti sia parso noioso e che tu abbia deciso di lasciarci un commento così
lungo. Cosa ne pensi della nuova parte? Ansiose di sapere... Alla prossima!
*ALE_BLACK*: solo per il tuo nick vega ti farebbe un
monumento! Adora Sirius...! Grazie dei complimenti, come vedi sei stato/a
accontentata... Dicci che ne pensi!
terry: anche a te grazie mille del commento! In effetti
la prima scena dove si vede Draco può sembrare un po' poco chiara, perché è un
po' rocambolesca... Mi dispiace ma non riesco a trovare qualche altra
motivazione, avendola scritta mi riesce difficile vederla da fuori ^^'''''.N.d.vega.
Anche a noi piace tanto la parte della cucina! Ci fa piacere tu abbia deciso di
lasciare un commento, continua a dirci cosa ti sembra poco chiaro e cosa non ti
torna, ci aiuta davvero a migliorare! Che te ne sembra di questa parte? A presto!
E così abbiamo finito con le risposte... Ragazzi,
ci abbiamo messo un'ora! E la prossima volta speriamo di mettercene due...
Quindi commentate!
Salve a tutti, eccoci
qua con un nuovo capitolo... sì lo so, potevamo benissimo evitare ma scusateci
non abbiamo proprio resistito... ringrazio innanzitutto tutte le persone che
sono state così carine nelle precedenti recensioni e che ci hanno riempito letteralmente
di complimenti.
Ora qualche
delucidazione sulla nuova parte: Weasel in inglese significa donnola,
persona subdola ed astuta... non so cosa abbia in testa la mia compare (vega),
ma dovrebbe essere importante visto che mi ha chiesto di appuntarlo prima della
storia. Lo so che dovrei saperlo, ma nessuna delle due rivela mai alcune parti
(spesso le più importanti) all'altra... è un giochino un po’ sadico visto che
ci lasciamo sempre nei momenti più incasinati possibili... comunque forse è il
caso che la smetta di dilungarmi inutilmente e vi lasci leggere in pace la
storia, ma siate pazienti solo un secondino poiché vorrei dedicare al mio
fratellino ( che vi assicuro, almeno per i piedini profumati assomiglia a Ron)
e alla sua consorte attualmente emigrati in Canada, questo capitolo.
A Sandro e Pinzica,
nella speranza che il clima polare vi rinfreschi i pensieri... Tornate presto,
ma dopo i miei esami possibilmente...
Iago
P.s.
La mia compare paranoica non era soddisfatta di pubblicarla solo a suo nome,
quindi attivato questo account ha fatto evanescere la storia e la
rimaterializzata qui... (L’ho fatto solo perché l'abbiamo scritta insieme ed è
giusto che sia pubblicata a nome di entrambe, visto che tu non hai ancora un
account...N.d.vega Visto che sei
paranoica?N.d.Iago-che-corre-lontanto-da-vega-che-la-guarda-in-modo-truce)
**********************
Salve,
un salutino e un ringraziamento anche da parte mia!
Mi
raccomando, recensite che ci fate tanto tanto piacere!
Per
chi non ho ancora recensito io, abbiate fede, iniziano le vacanze.
Una
dedica anche da parte mia: alla mia sorellona e al mio fratellone, che mi
sopportano con tanta pazienza… Tanti auguri Eli!
Scusate
per l’inconveniente del ri-postaggio… ^^’’’ Grazie a Donnasole che ha recensito
il primo capitolo della storia anche se le pareva di averlo già fatto, e dopo
ha recensito anche il secondo!
Per
chi ha recensito solo il primo… Ragazze, latitate??? Scherzo, il solo fatto che
abbiate letto ci fa un immenso piacere. Ma vi assicuro che ci si affeziona
anche alle recensionists… Bene, ho finito e vi lascio leggere…
vega
Capitolo terzo: Conseguenze
rilevanti
D’accordo, che Harry e Draco non si amassero alla
follia era noto anche ai muri; che regolarmente, appena l’uno posava gli occhi sull’altro,
dovevano stuzzicarsi, offendersi, esprimendo molto elegantemente l’affetto che
provavano reciprocamente, era nella norma; ma questa volta anche a Ginny parve
decisamente che i due avessero esagerato. Ed “esagerare” per Ginny era un verbo
quasi sconosciuto.
Non sapeva stabilire bene chi avesse avuto la
meglio in quell’incontro di lotta babbana, ma entrambi erano conciati piuttosto
male.
Draco aveva uno zigomo pericolosamente
gonfio, il labbro sanguinante, le noccole della mano sinistra completamente
sbucciate. Senza contare che i suoi perfetti capelli per una volta erano
completamente arruffati (facevano concorrenza quasi a quelli di Harry) e in
vari strati la sua immacolata divisa di preziosissima stoffa era strappata,
spiegazzata e, oh mio Dio, addirittura sporca!
La ragazza pensò con una nota
particolarmente divertita alla faccia che avrebbe fatto Lucius se in quel
frangente avesse visto il suo adorato bambino di pura razza magica afflitto,
come un qualsiasi altro essere vivente, da polvere e sporco. Sì, sarebbe stato
decisamente uno spasso se per una volta, quel maledetto snob effeminato avesse
guardato il sangue del suo sangue con lo sguardo che di norma relegava solo
alla sua famiglia, o no? Chissà se a Draco sarebbe dispiaciuto, è normale tenere
al giudizio del proprio padre, no? Anche se le risultava impossibile che Malfoy
potesse essere dispiaciuto.
L’esalazioni delle sue pozioni dovevano
averle irrimediabilmente danneggiato il cervello poiché si stava facendo delle
paranoie assurde sulle relazioni familiari di quello, di quello… Era malata,
era malata mooolto gravemente, non riusciva ad affibbiargli nemmeno un epiteto
offensivo. Si toccò la faccia convinta che da un momento all’altro sarebbe
stramazzata al suolo esanime. Non era possibile che si preoccupasse per Malfoy,
ed era l’ora che la piantasse di strale sempre in testa. Trattenne a stento uno
schiaffo diretto verso la guancia già sanguinante del ragazzo. Sarebbe sembrata
più matta di quello che fosse già in realtà oltre alla punizione a vita che le
avrebbe affibbiato la McGranitt.
Presa com’era nei bui e contorti meandri
della sua mente che in quel periodo le stava dando dei seri problemi, non si
era accorta che Gazza aveva iniziato a parlottare con la Direttrice della sua
Casa e che un Harry più che mai attonito la stesse fissando con una buffa
espressione tipica dei pesci lessi. Della famosa triade era l’unico che
riuscisse a sopportare, anzi per la verità un po’ gli era affezionata. No, no,
non era solo per il suo mantello. Era una delle persone, quando era in vena,
più simpatiche e comiche che fossero nel Castello. Anche in quel momento era
adorabile con quel suo faccino e quegli occhi da cucciolo abbandonato, altro
che quella serpe di Draco.
-Una settimana di punizione Weasley- La voce
autoritaria ed irata della professoressa McGranitt fu un brusco risveglio.
-Ma professoressa…- Doveva almeno provare a
spiegarle com’era andata, non aveva nessuna intenzione di essere considerata
un’attentatrice ai danni di quell’odioso, stupido, inetto, rugoso di Gazza.
-Niente “ma” signorina Weasley, oggi
pomeriggio nel mio ufficio alle cinque, non un minuto di ritardo. E se dice
un'altra parola le settimane saranno due. Lei, Signor Malfoy, si levi quel
sorriso dalla faccia, perché l’assicuro che fra un istante non avrà nessun
motivo per essere allegro. Ora, se non mi sbaglio, lei ha lezione quindi vada
immediatamente-
L’unica cosa positiva che riuscì a trovare
in quel momento (si sforzava sempre di farlo, soprattutto nei momenti peggiori)
era che Piton non poteva essere in aula, perché era nel suo ufficio, e che
avrebbe perso una buona parte della lezione anche lei poiché ora aveva ben due
ore di pozioni. Si avviò lentamente in classe, ma proprio prima di scomparire
dalla vista dei tre una voce fin troppo conosciuta la bloccò -Signorina Weasley
una settimana di punizione e dieci punti in meno a Grifondoro per essere
arrivata con più di venti minuti in ritardo alla mia lezione. Ed ora vada.
Senza proferire verbo-
Lo Voleva Morto Quel Maledetto Bastardo di
MOCCIOSUS.
Alla
luce dei fatti accaduti il suo futuro pareva essere ben poco roseo. Dal
cipiglio di Piton poteva dire con certezza di avere al massimo due ore di
vita... Due ore che sarebbero state estremamente funzionali alla sua definitiva
eliminazione.
-Prego-
Tono di voce troppo calmo. Tipo di voce troppo neutro.
Ahia.
-Sedetevi-
Impostazione baritonale troppo sadica.
Doppio
Ahia.
-Bene-
Leggero accenno di ironia.
Se
lo sentiva, era arrivata la fine.
-Dunque.
Siete stati trovati avvinghiati in un lotta stile greco-romana babbana
nel corridoio del secondo piano- E qui i suoi occhi dardeggiarono
pericolosamente verso il suo prediletto.
-Spero che vi rendiate
conto che qualsiasi tipo di scusa voi possiate cavar fuori dalle vostre ottuse
menti non potrà mai essere sufficiente ad evitare la punizione che sto per
infliggervi-
-Che
stiamo per infliggervi- Anche la McGranitt era arrabbiata, ma non
abbastanza per rinunciare alla sua giurisdizione e lasciare Potter nelle
grinfie dell'avversario.
Piton la guardò come
avrebbe potuto guardare uno studente che arrivava tardi alla sua lezione.
Ora,
da una parte c'era l'innegabile fatto che lui fosse l'allievo prediletto del
Professore di pozioni. Sacrosanta verità.
Dall'altra
c'era che, pur essendo lui un purosangue ed espressione di ogni aspetto più
ricercato dal suddetto Professore in ogni studente della scuola, era stato
trovato a calpestare pubblicamente la sua dignità di mago. Senza contare
l'infrangersi della promessa fatta a... Ma perché non l'aveva sfidato a duello!
Ma porca miseria!
Mentre Draco naufragava
dolcemente in quel mare di pensieri inerenti al "come trovare un
escamotage alla questione", il Professor Piton e la vecchia megera
rimbambita si erano allontanati di qualche passo per discutere della possibile
punizione. Draco osservava con circospezione. Quando furono vicini al camino si
arrischiò a dare un occhiata al ragazzo al suo fianco, che aveva bellamente (e
giustamente, a parer suo) ignorato da un buon quarto d'ora a questa parte.
-Complimenti Potter,
ecco dove ci ritroviamo per colpa del tuo inesistente self-control- Andiamo,
era più forte di lui. Quando vedeva Potter la sua scheggia nelle carni lo
pungolava, lo pungolava, lo pungolava... Incessantemente. Finché non
soddisfaceva questa sua voglia.
Peggio di un donna
incinta.
-Sta'
zitto Malfoy. Sei tu che mi hai provocato! Sporco bastard-...-
Mentre
i due erano intenti a scambiarsi tali apprezzamenti, i due avvoltoi
avevano finalmente trovato un accordo.
-Bene-
Disse la McGranitt -Visto che a quanto pare avete qualche questione in sospeso
che vi ostinate a non rivelare- E qui le sue labbra diventarono un filo
sottilissimo -Abbiamo ritenuto opportuno che troviate modo di chiarirvi mentre
svolgerete insieme la vostra punizione-
Fra
tutte le possibilità questa non era la peggiore. Era di più.
-Una settimana, da
scontare tre giorni con me, tre con il Professor Piton, e uno con Gazza. Tutte
le sere alle 18. Oggi nel mio ufficio, puntuali. Potete andare-
I
due ragazzi si alzarono, entrambi scoraggiati alla prospettiva dei loro futuri
appuntamenti settimanali. Entrambi desiderosi di finire ciò che avevano
iniziato, in un posto possibilmente più tranquillo ed isolato. Entrambi...
-Ah,
visto che siete tutti in punizione, sconterete queste ore in compagnia della
Signorina Weasley-
Decisamente
poco signorile prendere lo stipite della porta in mezzo alla fronte. Decisamente.
Alle cinque spaccate, più precisa di un orologio
svizzero, mi presentai nell’ufficio della McGranitt pronta al peggio, visto il
suo truce umore mattiniero. Non solo mi aveva punito per un banale incidente,
ma non aveva voluto nemmeno sentire come si era svolta realmente la vicenda, la
mia spiegazione dei fatti, non quella modificata di Gazza. Come se non
bastasse quello stronzo di Piton, felice come una Pasqua di trovarmi fuori
dalla sua classe, aveva deciso che meritavo la sua trentaduesima punizione.
Anche quella volta non aveva perso l’occasione di dimostrarmi il suo infinito
amore. Si divertiva il bastardo.
Quello era il momento della verità. Mancavano pochi
istanti alla sentenza definitiva. Bussai timidamente alla porta del mio
giudice.
-Entri Signorina Weasley. E’ in ritardo di due
minuti-
“Ti pareva!” strinsi convulsamente le labbra, non
era il caso di rispondere con termini poco consoni alle orecchie di un
insegnate, figuriamoci poi le sue.
-Mi scusi professoressa, non pensavo di essere in
ritardo- mugugnai fra i denti.
Non avrei abbassato la testa, non avevo intenzione
di lamentarmi, non mi sarei messa a piagnucolare, avrei affrontato la punizione
con dignità.
-Non so se sia stato un incidente o no, non lo
voglio nemmeno sapere. Stamattina ero troppo arrabbiata per pensare a mente
fredda, potrei essermi sbagliata. Per questo Signorina Weasley avrei preferito
non punirla, ma ahimé era presente anche il Professor Piton, quindi non posso
più tirarmi indietro-
Mr. Unticcio.
-Il professor Piton ti ha assegnato la stessa
punizione di Malfoy e Potter, la sconterai con loro. Tre giorni di punizione da
lui, tre giorni da me e uno con Gazza . Mi aspetto un comportamento serio da
parte sua. Non voglio sentire lamentele da chicchessia, lei e il signor Malfoy
non dovete litigare, o temo che ne sarò molto contrariata-
Le sue parole erano chiare. Si avvicinavano
pericolosamente ad una minaccia. Ma sicuramente non si rendeva conto di che
cosa volesse dire una punizione con quei due matti. Cane e Gatto. E il mio
ruolo qual era? Il topolino schiacciato dagli altri due? No, no, no.
Malfoy… Che fosse l’occasione buona per
rendergli il favore? Con Harry intorno sarebbe stato impossibile, quelle erano
solamente ore e ore di tortura inutile. Non era possibile, non era giusto, non
sarei riuscita a sopportare sei giorni in compagnia di quell’essere.
-Va bene professoressa, se questo è tutto io me ne
andrei-
-Signorina Weasley ritorni qui fra un ora
precisa, le comunicherò insieme agli altri due quale sarà la vostra punizione-
Uscii abbattuta dalla stanza, non avevo voglia di
passare una settimana con loro. Oltre a rallentarmi nello studio, bloccava
anche i miei traffici serali, proprio ora che la mia scopa era sempre più
vicina… Accidenti! Dovevo trovare una soluzione! Mentre mi arrovellavo,
inutilmente direi, ecco che vidi la causa di tutti i miei guai. Veniva verso di
me con il solito passo lento ed elegante, la grazia di una pantera, il cuore di
un serpente. Che diavolo voleva quel maledetto cerebro leso? Se non fosse stato
per lui e quell’altro probabilmente non mi sarei trovata in quel pasticcio. La
rabbia mi salì terribile e funesta, e no, non era perché prima di
recarmi dalla mia Direttrice l’avevo visto con quella cortigiana della
Parkinson.
“Quando cammini con quella tua cadenza,
bella d’abbandono,
fai pensare a un serpente che danza
in cima ad un bastone.”
C.
Baudelaire
- E’ possibile che tutte le cose che fai in questo
periodo, finiscano sempre per danneggiarmi Malfoy? Credimi, ti conviene farla
finita!-
Le mie parole non lo colpirono, tutt’altro… Scattò
come una molla! Appuntai mentalmente di prenotargli una stanza al San Mungo
accanto al quell’imbroglione di Allock. Matto, quello era uno squilibrato, per
la seconda volta in meno di ventiquattro ore mi spiaccicò al muro senza una
ragione apparente. Le sue mani mi stritolavano polsi. I suoi occhi, una distesa
di ghiaccio invalicabile, grigi come il cielo prima di un terribile temporale,
accesero in me rabbia e vergogna, se la mia mano fosse stata libera nulla
l’avrebbe salvato.
“I Tuoi
occhi in cui nulla si rivela
di dolce né d’amaro
son gioielli freddi in cui si lega
il ferro all’oro”
C. Baudelaire
Era come se, da quando ero
uscito dall’ufficio di Silente, la realtà intorno a me avesse perso i suoi
contorni, come se il tempo si fosse improvvisamente dissolto. Non avvertivo
nulla, solo la testa che continuava a pulsarmi dolorosamente. Era l’unica cosa
che riusciva a farmi ancora conservare coscienza di me stesso.
Qualcosa dentro di me si
era spezzato.
Non riuscivo a pensare a
niente… O forse pensavo a così tante cose insieme che non ero in grado di
focalizzarne nessuna. Solo una cosa era chiara, stampata a caratteri cubitali
nella mia mente.
Mia madre era scomparsa.
Eppure più che mi sforzavo
più che non sentivo niente. Ero solamente… Svuotato. Dolore, tristezza,
rabbia…Niente di niente. Mentre vagavo, in uno dei tanti corridoi dove si
aprivano diverse porte, mi sembrava di non essere nemmeno più a Hogwarts, ma in
un posto che potevo vedere solo io. E che mi faceva paura.
Non c’era coordinazione nei
miei pensieri, non c’era razionalità.
Non aveva voluto essere
protetta.
“Sono una Black, non dimenticarlo.
Io ed io soltanto posso decidere di come disporre della mia persona. La cosa
non deve riguardarti”.
E invece sì mi
riguardava, dannazione!
Se solo… Se solo avessi
insistito, forse lei avrebbe ceduto. Se solo una parte di me non avesse
compreso e condiviso quell’orgoglio, lei sarebbe ancora qui. Se solo… Ma anche
i sensi di colpa non perdevano senso in quel contesto.
Una barriera si era frapposta fra me e il
mondo esterno, un velo impercettibile che sfumava ogni cosa. Niente pareva
riuscire a scalfirlo.
Quando qualcuno… Una voce… Qualcosa era
riemerso dal profondo del mio essere, qualcosa di istintivo, di animalesco
quasi.
Un attimo e mi
ritrovai con i polsi della Weasley fra le mani. Dovevo essere proprio ridotto
male per attaccarmi a lei a quel modo, senza ragione apparente e soprattutto
senza che la mia volontà ne fosse almeno in parte interpellata.
E fu sempre quell’istinto
primordiale da cui mi ritrovavo posseduto a spingermi a baciarla senza pensare
a quello che stavo facendo. Senza pensare se fosse la cosa giusta da fare (che
poi esistono davvero “giusto” e “sbagliato”?), se ne valesse la pena, se ciò
avrebbe comportato qualche conseguenza rilevante.
La baciai, in un modo tutto
mio, privo di qualsiasi logica e dolcezza.
Non so cosa cercassi, ma lo trovai.
“Mi chiedono i tuoi occhi
chiari come il cristallo:
-Per te, bizzarra amante,
qual è insomma il mio merito?-
- Sii incantevole e taci!
Il cuore che tutto irrita,
eccetto l’innocenza
dell’antico animale,
non vuole che tu legga il
suo segreto infernale”
C. Baudelaire
Paura, avevo
irrimediabilmente paura. La sua faccia era così tremendamente pallida, le sue
mani che stringevano convulsamente i miei polsi riuscirono a congelare ogni
centimetro del mio corpo, ma furono i suoi occhi che mi pietrificarono. Tanto
che non riuscivo neanche a respirare.
C’era qualcosa di strano,
di terribile e irraggiungibile. Capii in un istante cosa effettivamente fosse
diverso: il suo sguardo sempre così freddo e privo di sentimenti, in quel
momento, in quel preciso istante era un uragano di passioni, di paure, di
terrore, per la prima volta il cuore di Draco era in diretta comunicazione con
il suo viso.
Non ero in grado nemmeno di
parlare, non potevo, non riuscivo a staccare i miei occhi dai suoi, il mondo
intorno a me si fece sempre più confuso, privo di contorni, vedevo solo lui,
sentivo solamente le sue mani e il suo respiro sul collo che continuava a farmi
perdere il senso dell’orientamento, non avrei retto neanche un secondo di più
quella situazione, il cuore stava per scoppiarmi, volevo andar via eppure il
mio corpo sembrava godere di quell’assurda situazione.
Il mio polso si liberò per
un istante, subito dopo la sua mano strinse la mia. Tremavo. Non capivo più che
diavolo stesse succedendo, cosa avesse in testa, se stesse un'altra volta
giocando con me o no, se avesse idea di dove eravamo, cosa sarebbe potuto
accadere se fosse uscita la McGranitt, se… Sparì ogni dubbio, sparirono la
paura, l’imbarazzo, la rabbia, rimanevano solo le sue labbra appoggiate sulle
mie, il suo sapore dolce-amaro, la mia mano strinta dalla sua. Il suo profumo
inebriante sconvolse i miei sensi, non ricordavo di essere una Weasley, non
sapevo più che lui fosse un Malfoy.
Il mondo crollò nuovamente
quando quel contatto meravigliosamente dannato finì, quando pentito di ciò che
aveva fatto se ne andò senza una parola, senza uno gesto o uno sguardo. Ma non
fu questo che mi distrusse, non fu il suo disinteresse, la sua insensibilità,
no, era la consapevolezza di cosa diavolo avevo permesso che accadesse: mi ero
lasciata baciare dalla persona più snob, arrogante, avida, cinica e
terribilmente intrigante di tutta Hogwarts. Se solo uno dei miei compagni di
casa avesse saputo cosa fosse realmente successo, se mio fratello avesse appena
sospettato una cosa del genere la mia morte sarebbe sicuramente stata di gran
lunga più crudele di quella di Cedric. Afflitta da mille e più paranoie decisi
di smaltire la frustrazione passeggiando per i corridoi senza meta certa.Prima o poi le sei sarebbero arrivate. Il
colloquio con la McGranitt sarebbe stato il momento delle spiegazioni, sperando
nel silenzio di quello psicopatico e nella mia buona stella, che sembrava
essere momentaneamente latitante. In fondo anche a Malfoy conveniva il
silenzio, o sbaglio?
Forse volevo zittirla.
Forse volevo punirla. Forse, per qualche assurda ragione che ancora non mi
sovveniva, volevo semplicemente fare quello che avevo fatto.
Avevo altro a
cui pensare che stare a farmi paranoie su che cosa potesse o non potesse
pensare quella stupida testa rossa. Chissenefrega. Figuriamoci se le poteva
venire in mente... Cazzo, era proprio questo che intendevo con
"conseguenze rilevanti"!
Chiusi la finestra del
quarto piano dove mi ero rifug-recato dopo il breve scambio di battute (e non
solo) con la Weasley.
Qualunque fosse la causa
del mio comportamento, quel gesto aveva avuto il potere di risvegliarmi.
Non mi importava se quel
vecchio rimbambito con gli occhialini strani avesse intenzione di tenermi
nascosta la dinamica della vicenda. Aveva fatto di tutto per rinchiudermi a
scuola nei mesi precedenti, figuriamoci cosa si sarebbe inventato ora. Ma
adesso basta. Non sarei rimasto con le mani in mano, non più.
Questa volta avevo
intenzione di fare di testa mia. Di prendere in mano la mia vita.
E ci sarebbe stato di che
preoccuparsi.
Per mio padre.
To
be continued…
Note:
*per informazioni più precise vedi la filosofia di
Kirkegaard (Sì, sì, un tipo pazzo, concordiamo NdIago&vega Ma utile per le
citazioni! Ndvega Solo per le tue!NdIago Ehi, guada che ho citato anche
Leopardi! Ndvega Appunto. Di male in peggio, da una depressione all'altra... TT
NdIago...)
***************************************
Siamo cattivissime...
Savannah abbiamo preso da te... attendiamo le vostre opinioni con trepidazione.
Un bacio dalle due autrici internate nella clinica di Igiene mentale...
Ed ecco le risposte alle
recensioni (di rispondere questa volta si è occupata prevalentemente Iago, per
par condicio):
DIPA: Ma tu guarda chi ha recensito la nostra storia...
lo sai che non vale??? Te sei più avanti di tutti qui... comunque te lo avrò
detto un milione di volte che Ginny è una bomba, ma tu niente... menomale che
finalmente ti sei ricreduta... tanto lo sai che ho SEMPRE ragione io... no, no
va bene non ti arrabbiare! Facciamo così... ha sempre ragione vega, su questo
non puoi eccepire, lo sai non si critica Capogranger. Per Draco come
contraddirti? E’ chiaramente un gran bel pezzo di ragazzo... sai perfettamente
che per i soprannomi non mi batte nessuno, quanti ne ho affibbiati alla Cosa
Tonda non lo sa nessuno. Grazie tante per i complimenti, sei sempre la mia
compagnuccia preferita...
Sunny: il mio computer si è inchinato quando si è
accorto di chi aveva appena scritto la sua recensione. Sunny il mostro sacro...
mi ha profondamente commosso la tua gentilissima recensione, ma più di tutto mi
ha galvanizzato il fatto che tu sia riuscita a capire perfettamente come
volevamo caratterizzare Ginny, che spero piano piano riesca a incuriosire
quell’acido corrosivo che è Draco. Più che un essere umano sembra un labirinto,
con tutti quei casini mentali che ti combina... come darle torto se ogni tanto
lo vuole strangolare? Dopo questo capitolo poi... i piedini di Ron sono una
citazione diretta dalla mi triste realtà... a nulla servono i deodoranti... mi
auguro che ti sia piaciuto anche questo capitolo, ma soprattutto non vedo l'ora
di leggere io il prox della tua storia...
Opalix: la cosa più bella di questa storia è scriverla,
ci facciamo anche noi delle grasse risate, soprattutto io quando vega tira
fuori qualche innovazione particolarmente divertente, appunto come quella della
lotta stile lottatori di sumo di Harry e Draco... e' il momento che mi
confessi: non ho mai recensito nessuno dei tuoi capitoli anche se li ho letti tutti
e spesso anche più di una volta... ti Prego non fare come me!!!
Sicura del tuo animo
buono e gentile attenderò il tuo commento con ansia.... meno male che vega
tappa questi miei sfondoni, lei è brava e diligente, recensisce sempre....
Savannah: sì, visto, abbiamo poteri magici anche noi... il
mio Mostro Sacro ha recensito nuovamente... somma felicità...visto, come ho
confessato a Opalix è raro che lasci una recensione, ma a te lo faccio
sempre... la canzone è bellissima, vado sulla fiducia ormai con te...
vega prende il posto di
Iago, che deve correre a casa, onde evitare l’ira funesta della madre…
Grazie! Contentissime
che ti sia piaciuta la caratterizzazione dei personaggi!
Come vedi anche questa
volta Draco non ne è uscito tanto bene… ^^’’’ Po’raccio!
Felici di averti fatto
ridere, soddisfatta anche di questo chap??? Grazie per aver risposto alla mail,
i complimenti te li sei meritati tutti quanti!
kamomilla: grazie mille! Che ne pensi di questo nuovo
chap???
Seyenne: ciao cara! Che bello rileggerti! Anche a noi
piace molto la parte finale, l’idea della scazzottata mi è venuta un po’ così,
quella di Ginny che inciampa sulla toporagna è naturalmente di Iago. Piuttosto,
sei tu che ci hai fatto scompisciare dalle risate! Davvero ha immaginato così
Piton??? Felici di averti suggerito tale esilarante visione… Anch’io quando ho
letto la parte su Fierobecco sono rimasta basita…
Contenta che ti sia
piaciuta la parte sul cuore, ricorretta più volte per farla tornare e quasi
cassata.
Hai ragione, a causa dei
frequenti cambi di persona e punti di vista la storia può risultare un po’
contorta… Ci stiamo impegnando per migliorare!
Alla prossima e grazie ancora per l’accurata recesione!
Elwen: grazie del commento! Che ne pensi di questo
chap???
terry: grazie! Che ne dici dei nuovi colpi di scena???
Donnasole: ciao cara! Ma, grazie per aver commentato due
volte! In effetti l’episodio dei piedi di Ron è molto gettonato… Harry poteva
essere davvero svenuto! La scena di Fierobecco è, sì, uno dei primi indizi…
Sai che sto cercando di
convincere la mia compare a scrivere una raccolta di epiteti? Spero di
riuscirci! A presto e grazie!
Bene, dopo aver
riscritto due volte da metà risposta a Savannah e tre da quella a Seyenne in
poi (non chiedetemi come ho fatto, mi stava per venire una sincope quando mi si
è chiuso Word per l seconda volta e mi sono accorta di non aver salvato… T_T
Perdonate misericordiosamente gli eventuali errori, quindi…), vi lascio,
sperando di riuscire a raggiungere il letto…
Grazie a tutti quelli
che si sono fermati un attimo sulla nostra storia, anche solo per leggerla
senza lasciare un commento.
Capitolo 4 *** Sette più sette fa quattordici.... ***
Eccoci con il quarto capitolo, mamma mia quante recenzioni anche questa
volta
Eccoci con il quarto capitolo, mamma mia quante recenzioni
anche questa volta... ma che bello, anzi no che bellissimo...questa parte
perlomeno a noi scrittrici ci ha divertito particolarmente, io personalmente
sono morta dalle risate numerose volte (le parti di vega sono a dir poco
esilaranti)! Speriamo vivamente che sia così anche per voi!!! Buona lettura...
Iago e vega (non ho ancora capito per quale motivo, ma la propretaria del nick
vuole che sia scritto minscolo... mah!!! NdIago)
Ah sì, scusate un'ultima cosa importantissima: questo chap
lo dedichiamo interamente a tutti voi lettori e lettrici carissimi, perchè con
le vostre meravigliose recenzioni siete riusciti veramente a galvanizarci!!!
Capitolo quarto: Sette più sette fa quattordici...
"Malfoy,
Malfoy, Malfoy… Credimi non sei mai, ripeto MAI stato così vicino alla
morte!"
Le sei meno
cinque, chissà quale dei due sarebbe arrivato prima? Sperai ardentemente che la
poleposition per una volta non toccasse a Harry. Con mio sommo stupore notai
che effettivamente doveva esserci qualcuno che mi ascoltava da qualche parte
poiché la scena di un ora fa si stava per ripetere, ma questa volta non mi
sarei fatta sorprendere tanto facilmente.
Bacchetta alla
mano, sguardo fiero e sicuro, voce decisa e forte, sì ero pronta! Peccato che
le mie gambe sembrassero due fuscelli mossi da un vento particolarmente
potente.
Ero o non ero
una Grifondoro?
-Ora pregherei
Sua Grandissima Incoerenza Platinata di spiegarmi cosa diavolo passa in quella
mente bacata- Il mio tono si era forse un pochino alzato, ma fortunatamente la
mia temibile Professoressa di Trasfigurazione sembrava distratta.
E te pareva.
Forse era
meglio se qualche paranoia me la facevo, magari riuscivo a inventarmi una scusa
decente. Anche se effettivamente "scusa" non era il termine adatto
visto che si trattava di inventare una ragione di sana pianta.
-Weasley, Weasley, Weasley... Non c'è niente di incoerente. Ormai
dovresti averlo imparato, ciò che voglio prendo- In genere era davvero così, ma
questa volta avevo bisogno di liquidare l'argomento in due battute. Confidando
nel fatto che Potter arrivasse ad un'ora decente (anche se m’avrebbe fatto
piacere che si beccasse un'altra punizione) o che la McGranitt ci chiamasse di lì
a poco.
-Non farmi
ridere Malfoy, da quando in qua t’interessa baciare una stracciona, babbanofila
come me? Senza contare che così incontrerai il sommo disappunto del tuo adorato
paparino!- Uno pari mio caro! Non crederai mica che questa tua stupida spiegazione
sia sufficiente.
Forse non era
stata la mossa giusta tirare in ballo il suo fascino da latin-lover. Avrebbe
dovuto pensarci, alle femmine non piace mai sentire di essere state trattate
come un oggetto.
Soprattutto a
quella particolare femmina. Un esemplare per cui i concetti
"lasciar correre" e "pensaci due volte a nominare persone
assenti e indesiderate" parevano essere del tutto privi di significato.
Non aveva
voglia di tirare in ballo suo padre. Non era assolutamente il caso. Lui
era fuori dalla sua vita. Non avevano più niente a che spartire a parte...
Dannazione alla Waesley e a tutti i suoi insulsi parenti!
-Non parlare di
cose che non conosci. Non osare nominare quell'ess-uomo-
Non pensarci.
Non pensarci. Non pensarci. Non. Pensarci.
Strinse forte i
pugni.
Malfoy può
essere considerato un essere umano? La risposta è ovvia: no, certo che no.
Arriva e fa lo sbruffone, il Don Giovanni, il belloccio del momento, poi gli
nomini quell'insulsa "cosa" che doveva aver bevuto un intero litro di
limone prima di concepirlo e lui smatta.
-Problemi con
Lucius Malfoy, Dracuccio caro? Papà non ti ha comprato il ciucciotto nuovo?O
non sei stato abbastanza all'altezza delle sue pure e meravigliose
aspettative?- Sono una piccola lingua lunga, lo so.
-Ragazzi,
prego-
Un altro
secondo e, giuro su Dio, l'avrei schiantata lì nel mezzo del corridoio. O forse
l'avrei baciata di nuovo. Chi lo sa.
"Draco,
questi pensieri sono deleteri"
Menomale era
arrivata la McGranitt, così magari riuscivo a placare i miei istinti
sess-omicidi.
Con la coda
dell'occhio vidi Potter arrivare trafelato appena in tempo.
Peccato.
Riservò un
breve sguardo alla Weasley come per dirle "Tutto ok?".
E quello che
riservò a me poco dopo mi fece capire uno per uno tutti i modi in cui me
l'avrebbe potuta far pagare se avessi commesso un passo falso.
Povero
diavolo... Non sapeva nemmeno cosa fossi capace di fare io. No, non con le
mani.
Con le parole.
Salvato per un
pelo, sarà per la prossima sciocco Purosangue. La McGranitt e Harry, suo
malgrado, l'avevano aiutato ma il momento delle spiegazioni era solo
posticipato.
-Buonasera
Professoressa- sussurrai fra i denti, avevo ancora una voglia di... meglio
accantonare pensieri impuri.
Scambiai con
Harry un occhiata fugace di saluto, che come tutte le volte che vedeva quella
serpe nei paraggi, cercava di chiedermi con un linguaggio tutto suo se fossi
incolume. Non aveva ancora capito che non avevo certo bisogno delle guardie del
corpo. Me la cavavo sicuramente meglio di tutti e tre, a me, e sottolineo a me
nessuno mi aveva mai scoperto.
Entrammo nella
stanza in assoluto silenzio, aspettando le disposizioni della Professoressa.
Doveva essere fastidioso per Malfoy non giocare in casa, senza Piton ci saremmo
risparmiati una buona dose di frasi pungenti.
-Bene, il
vostro compito sarà quello di riordinare e ritrasfigurare tutto ciò che gli
studenti delle mie classi hanno utilizzato per le loro esercitazioni, durante
il giorno. Questo vuol dire che non dovrete limitarvi soltanto a ciò che vedete
d'inanimato. Vi è richiesto anche di scovare furetti, donnole e tutto ciò che
potrete trovare sotto i banchi e negli anfratti più recogniti della mia aula.
Lavorerete due ore ogni giorno per una settimana a partire da adesso. Con una
settimana intendo sette giorni, compresi i sabati, le domeniche e le eventuali
gite ad Hogsmeade. Naturalmente alternati con gli altri sette di punizione con
Piton.-
Ma non erano
sei? Sette più sette: quattordici? Ma dico siamo impazziti? Forse la malattia
di Malfoy è contagiosa!? (Autriciiiiii!!!!!NdGinny-imbestialita)
-Ma
Professoressa...- Dovevo, DOVEVO, togliermi da quel madornale casino. Non era
umanamente e sopratutto psicologicamente sopportabile.
-Niente ma
signorina Weasley, questo è quanto. Ora potete benissimo recarvi nella mia
aula, sapete già cosa fare.-
Si che lo
sapevo cosa fare: correre verso la finestra più alta di tutta la scuola e
buttarmi a capofitto di sotto. Magari prendendo la rincorsa.
Aula di
Trasfigurazione: Io, Draco ed Harry. Sembrava la scena di un film horror
babbano particolarmente sadico e drammatico, precisamente come quella benedetta
situazione.
Durante il
breve tragitto nessuno dei tre fiatò, Harry si mise fra me e la vipera,
incarnando ancora una volta l’immagine del ragazzo d’oro, pronto a tutto per
proteggere gli amici dal Male. Come se Malfoy per me rappresentasse veramente
un pericolo! Un giorno o l’altro dovevo assolutamente spiegare a qui due (Ron
and friend) che ero cresciuta, che non avevo bisogno di essere trattata come un
ornamento di cristallo, anche se in fondo quella situazione mi facilitava tutto
il resto poiché mi conferiva l’aria da bambina innocente e immacolata.
- Ginny io e te
prendiamo la parte in fondo all’aula, Malfoy tu fai l’altra! – Che voleva dire
io e te? Potevamo benissimo dividerci in tre, non c’era nessun motivo per
lavorare in coppia.
- Malgrado tu
sia abituato a comandare quel cretino del tuo amico che possiede esclusivamente
un neurone malconcio, Potter, io non prendo ordini da te!-
Eccoli che
riniziavano, nemmeno due minuti dopo dall’ultima ramanzina. Se si aspettavano
che io stessi lì a fare da spettatrice ai loro battibecchi da vecchi acidi
rimbambiti si sbagliavano e nemmeno di poco.
- Hai ragione,
tu prendi ordini solo da sporchi bastardi assassini- Le parole di Harry appena
sussurrate mi rimbombarono nelle orecchie come se le avesse urlate a
squarciagola. Rabbia e disgusto mi assalirono rapidamente, no non nei confronti
di Malfoy. Come diavolo si permetteva? Che diavolo ne sapeva lui della sua
vita? Che si credesse un santarellino poteva passare, un incompreso potevo
accettarlo ma un giudice maledizione no! Chi pensava di essere San Potter per
decidere a priori che vita potesse condurre quell’altro stupido arrogante?
Perché che Malfoy fosse un borioso snob era chiaro ma in quel momento mi sembro
altrettanto cristallino che il Martire non fosse da meno.
La mia
linguaccia lunga parlò senza interpellare quell’altro organo funzionale a dire
cose sensate ma soprattutto non avventate: - Che cazzo ne sai te scusa? Pensavo
che i pregiudizi fossero solo repertorio dei Purosangue, Harry!-
Silenzio,
silenzio di tomba. Come mai non me ne sto mai zitta? Malfoy non mi degnò
nemmeno di uno sguardo, Harry invece mi fissava con occhi stralunati e
attoniti, incapace di articolare qualche suono. Meno male che non era Hermione,
se no si che sarebbero stati guai!
- Voi due
continuate pure a litigare come due gallinacci, io non m’immischio più, non ho
nessuna intenzione di perdere il senno con le vostro cretinate.-
Me la svignai
in due secondi verso la cattedra, pericolo momentaneamente scampato.
Gallinaccio. Gallinaccio.
Purosangue snob, Sua Grandissima Incoerenza Platinata, Furetto codardo... Ma Gallinaccio
no!
Purtroppo
quando il mio cervello si decise a elaborare queste parole la Weasley era già
lontana chilometri, più o meno dall'altra parte della stanza.
Diciamoci la
verità, ero rimasto troppo scosso dalla sua uscita di poco fa per continuare a
provocare Potter. La frase "Weasley-difeso-me" (stile Homo di
Neanderthal) lampeggiava a caratteri cubitali nella mia mente. Ok, mi aspettavo
che si sarebbe sdebitata in qualche modo. Tipico di elementi come lei,
orgogliosi e arroganti, fare di tutto per non avere più debiti nei miei
confronti. Me l'aspettavo, c'ero preparato.
Però che
facendolo andasse contro Potter no. Questo sembrava troppo anche ad una mente
allenata come la mia.
Eppure l'aveva
fatto. Gli aveva praticamente dato del Malfoy. Che carina, anche sdebitandosi
non perdeva occasione per spregiarmi. Un tesoro di bambina.
E quel tesoro
in quel momento era sdraiata per terra mentre cercava disperatamente di far
uscire un cucciolo di armadillo da sotto l'armadio posto dietro la cattedra.
Devo dire che la scena aveva un che di buffo.
Potter,
ripresosi dall'ennesima ramanzina, si era fiondato verso dei pappagalli
aggrappati alle aste delle tende sul lato destro. A me rimanevano il settore
vicino alla porta o il lato sinistro. Mi diressi alla svelta verso quest'ultimo,
dove mi aspettavano un centinaio di ricci da ritrasformare in puntaspilli.
Potter
dirimpetto e la Weasley accanto, sarebbe stata una serata interessante...
Almeno per stasera decisi che avrei potuto concedermi unpo' di sano divertimento. Sì, mi sarebbero
mancati proprio i battibecchi con la donnola rossa. Ma nella vita, si sa,
bisogna fare delle scelte. E io avevo appena deciso cosa fare della mia vita.
Impiegai quasi
mezz’ora a stanare quello stramaledetto armadillo da sotto quell’altrettanto odioso
armadio, che aveva pensato bene di aprirsi a mia insaputa proprio mentre alzavo
la mia povera testolina che rovinosamente andò a cozzare contro lo spigolo
dello sportello. Imprecai a bassa voce, non volevo che le fini orecchie del
santarellino sentissero parole poco adatte alla sorellina del suo amichetto. Mi
conveniva mantenere una parvenza di buone maniere dopo la mia ultima brillante
uscita.
Realizzai che
in tutto quel tempo nessuno dei presenti in quella stanza aveva proferito
verbo. Stupore! Sommo stupore! Harry Potter e Draco Malfoy non avevano litigato
per un tempo maggiore ai trenta minuti pur trovandosi nel solito luogo, se
controllate nel libro dei Guinnes dei primati sotto la sezione animali
squinternati sicuramente lo troverete scritto.
I miracoli però
non durano per sempre ed io lo sapevo benissimo, l’inevitabile doveva per forza
realizzarsi. Non si può sovvertire l’ordine naturale delle cose nemmeno
pregando tutti le divinità presenti nella galassia, e credetemi io lo stavo
facendo.
Malfoy iniziò a
fischiettare perché Weasley è il nostro re, la canzone più stupida che
il suo cervello, ah no pardon mi correggo, che lo spazio vuoto contenuto dalla
sua scatola cranica avesse mai elaborato.
Mi voltai verso
Harry che continuava imperterrito a fissare avanti stranamente molto calmo.
Forse le mie parole avevano fatto breccia? Sorrisi trionfante, ma solo per un
istante. Forse le mie parole lo avevano ferito? Questo era molto più probabile.
Pensai sconsolata che avrei dovuto sopportare il suo muso lungo per chissà
quanto tempo, le occhiatacce di Ron e gli attacchi verbali di Hermione ogni
volta che le sarei capitata a tiro. No, la Granger dopo la punizione era
insostenibile. Decisi di accantonare il mio orgoglio avviandomi verso l’altro
Grifondoro presente nell’aula, anche se un po’ a malincuore.
- Harry?- gli
sussurrai timidamente
-mmmh- muggito,
nulla di buono all’orizzonte.
- Hai bisogno
di una mano? Io ho appena finito con la mia parte!- Capii un nano secondo dopo
di aver fatto la mossa sbagliata, me lo aveva già proposto lui e io avevo poco
elegantemente rifiutato.
- Perché non lo
chiedi a Malfoy? Siete così uniti- Ecco cosa avevano in comune quei due, sì
entrambi con le loro dolci paroline, con i loro modi di fare così premurosi ed
aggraziati riuscivano a corrodere le superfici più resistenti. La mia pazienza
però aveva un limite, ed Harry nemmeno sapeva quanto si stava avvicinando alla
soglia del non ritorno. Repressi l’irritazione per amor della pace, ma
soprattutto per la mia precaria sanità mentale, Hermione sarebbe riuscita a
farmi perdere anche quel piccolo rimasuglio di integrità cerebrale se non
avessi sistemato la situazione nel migliore dei modi.
Mantenni un
tono di voce naturale, non volevo dare soddisfazione a quell’altro viscido
essere vivente (Mr. Boriosità Draco Malfoy!), visto che su quello stupido muso
da vipera si era già dipinto quel fastidiosissimo sorrisino snervante. Oh come
gli avrei volentieri lasciato l’impronta della mia mano sulla sua candida
guancia. Si uno schiaffo dato bene una volta per tutte sarebbe stato un ottimo
anti stress. Socchiusi gli occhi ed espirai a fondo.
–Non ti sembra
di esagerare Harry? Perché ti assicuro che prima hai veramente esagerato anche
per una Weasley!-
- Si una
Weasley piuttosto insolita oserei dire. Non trovi Ginevra?!- Che cosa pensava
di fare quello scriteriato? Non poteva certo raccontare quello che era successo
qualche ora prima, non era il caso nemmeno per lui che si sapesse. Era un
Serpeverde, ma soprattutto era un Malfoy e non era salutare né per il suo onore
né per lui confessare di avermi baciato. Giusto? Tremai al solo pensiero.
-Che cosa
intendi Malfoy?- La voce di Harry risuonò lontanissima mentre tentavo di
sostenere lo sguardo glaciale e assolutamente impenetrabile di Draco.
-Niente,
niente...- Mi sentivo effettivamente combattuto: spifferare tutto (naturalmente
modificando qualche parte saliente), o lasciar correre e palleggiare Potter
come sempre?
-Solo che trovo
strano che una perfetta Grifondoro come lei si diverta a giocare con i
serpenti...- Forse potevo trovare una via di mezzo.
-Specialmente
quando è risaputo a chi appartenga il suo cuore...- No, non potevo.
-Malfoy, per
cortesia, taci- Eh, sì... La Weasley si stavo proprio alterando. Il volto
leggermente arrossato, gli occhi lucidi e vispi, le mani strette a pugno.
Probabilmente, se avesse potuto, avrebbe stretto il mio collo, al posto delle
straccio. Eh, sì.
-No, no, Malfoy
continua pure, mi interessa...- Ehi, ehi, ehi... Il martire mi stava tenendo il gioco. Senti ganzo.
Feci finta di
controllarmi le unghie e mi spazzolai un inesistente granello di polvere dalla
spalla sinistra.
-Avanti
Weasley, non dirmi che non hai ancora confessato tutto al tuo fidanzatino-
-Harry non è il
mio fidanzato- Aveva sussurrato lei cercando di trattenere la rabbia.
-Forse hai
ragione, se lo fosse tu probabilmente non andresti in giro a dispensare baci ai
suoi peggiori nemici- Sganciata la bomba, l'atmosfera divenne quasi
insostenibile. Potter sembrava avesse preso in pieno una secchiata di acqua
ghiacciata. La Weasley guardava a terra, incapace di ribattere. Probabilmente
non si era aspettata che lo dicessi davvero. Ok, ok, lo so cosa state
pensando... Prima mi aveva difeso, è vero. Ma questa era o no la mia ultima
serata di gloria?
-Comunque,
fossi in te, ci proverei Potter. Non è brava solo nei baci alla francese, te
l'assicuro- Il Santo strabuzzò gli occhi.
Mi voltai con
studiata lentezza e la fissai negli occhi.
Non ci potevo
credere, l'aveva fatto, l'aveva fatto VERAMENTE! Non solo aveva raccontato
tutto ma da perfetto bastardo qual'era aveva attribuito tutta la colpa a ME!
Come se la responsabilità fosse mia, come se lo avessi baciato io, come se ci
fosse stato qualcosa di più. Il mio cervello faticava effettivamente a capire
perchè avesse dovuto insinuare che io fossi finita a letto con lui. Che
maledetto, viscido, stupido ofidio. Se prima poteva sperare di salvarsi, se
prima poteva credere di passarla liscia, ora era MORTO. Sì ora era proprio
morto, anche perchè prima che il mio povero, piccolo, tardo cervellino
realizzasse cosa avesse detto quella linguaccia biforcuta, la mia santa manina
impugnò la bacchetta e con un movimento deciso e sinuoso la mossi, urlando,
sneza rendermene conto, con quanto fiato avevo in gola: - Stupeficium-.
Il povero
disarmato Draco finì a terra privo di sensi. Piccolino probabilmente non si
aspettava una reazione così drastica, ma non era ancora finita, era appena
iniziato il Ginevra Weasley's show. Eh no, questa volta non l'avrebbe spuntata,
nemmeno se da quella porta fosse entrato Silente in persona.
Non degnai
nemmeno di uno sguardo Harry, che credesse cosa gli pare. Al diavolo lui, mio
fratello, Hermione e tutti i grifondoro. Si stava parlando della mia integrità
morale, del mio orgoglio e del mio onore e nessuno sarebbe mai riuscito a
fermarmi. Piazzai i miei piedini proprio sopra le braccia di quell'infido
essere attualmente semivivo, e decisi di risvegliarlo. Ma come? Mi guardai
intorno e vidi il secchio d'acqua che il buon vecchio adorabile Gazza usava per
pulire i pavimenti. Oh sì, caro il mio magonò per una volta nella tua vita
avevi fatto una buona, anzi no una buonissima cosa. Il secchio si avvicinòa me grazie ad un semplice ma alquanto utile
incantesimo d'appello. L'acqua era marroncina e puzzolente. Sul mio viso si
dipinse un sorrisino sadico e trionfante. Versai tutto il contenuto alquanto
nauseabondo addosso a Mr. Sono-Io-Il-Più-Figo-E-Pulito, che in un attimo si
svegliò. Era ancora un pò frastornato, meglio! Il suo risveglio non sarebbe
stato certo all'insegna del buongiorno.
-Prima di
parlare di me Malfoy sarebbe meglio che ti lavassi accuratamente la bocca.-
Pespicace il ragazzo, sgranò quei suoi occhietti un attimo prima che io
pronunciassi - Gratta e netta-
Mi fermai, non
ci tenevo particolarmente che soffocasse, anche perchè mi sarei persa la scena
successiva. Sembrava una fontana intasata mentre sputachiava bolle di sapone e
molta, molta acqua.
- Inoltre
Malfoy non ho MAI avuto l'immenso dispiacere di vederti senza vestiti, poichè
probabilmente sarei morta dal senso di nausea - Detto questo spostai
casualmente il mio piedino laggiù dove il sole non batte mai, facendo
attenzione a "pigiare" nel punto esatto senza esagerare.
La mia vittima
ululò per una manciata soddisfacente di secondi, così quasi del tutto appagata
me ne andai verso la porta. Draco era ancora disteso a terra, Harry era
imbabolato in mezzo alla stanza, sembrava proprio una statua di sale.
- Per quanto mi
riguarda Potter gli puoi anche credere, ma se così fosse scordati che esisto-
Si questa frase era perfetta, ad effetto e gravida di significato. Mi piaceva
il gioco duro, sembrava fatto apposta per me. Quel poveretto ancora mezzo
tramortito per terra si sarebbe ricordato per sempre di cosa fosse capace una
Ginevra Weasley veramente arrabbiata.
Me ne andai
dalla stanza con un malsano sorrisetto trionfante dipinto sulle labbra.
Quella stupida,
schifosa, pezzente arrivista di una Weasley...! Cercai di tirarmi su,
nonostante lo stordimento.
Ancora un po' e
mi avrebbe soffocato! Insomma, che avevo fatto di male per meritare questo?!
Andiamo, non avrà mica pensato che Potter potesse davvero credermi... Io
sono "il nemico" (Charlieeeeeeee!Ndvega ah ah ah ah ah ah ah ah ah!
Charlieee al rogo NdIago), sono il mangiamorte, sono il... Insomma, ho reso
l'idea.
Manco a dirlo,
mi ritrovai schiacciato di nuovo a terra, le ginocchia di Potter sul mio petto
e le sue mani sul mio collo. No, non ebbi paura... Non sono forse un Malfoy?
Piuttosto, non
so come riuscii a vincere il disgusto di ritrovarmelo così vicino.
-Malfoy-
-Potter-
risposi con la mia solita voce strascicata.
-Malfoy-
-Potter...-
-Malfoy-
-Potter, vuoi la mia
carta di identità?- Pessima idea.
La sua stretta si
strinse ancora di più. Accidenti a lui!
-Giura su Dio
che tutto ciò che hai detto non sono altro che falsità- I suoi occhi parevano
bruciare dietro le spesse lenti degli occhiali.
-Sono ateo,
Potter, cosa vuoi che me ne freghi?-
-Malfoy, dimmi
che hai mentito, o ti spacco la faccia!-
Ok, ok, già per
poco ci avevo rimesso i gioielli, la faccia non avevo intenzione di
giocarmela...
-Mentito è una
parola grossa...- ...Ma nemmeno potevo dargliela vinta! Avevo capito cosa
provava per la stupida oca (ho un problema con la parola oca, la considero
proprio un offesa personale alla mia povera Ginny, non è che vega può farci
qualcosa?! NdIago NO!Ndvega)spacciatrice, e non avrei desistito così
facilmente. No, non perché la cosa mi infastidisse.
-Diciamo che so
come trattare le gattine riottose come lei... Ok, forse non posso assicurarti
delle sue prestazioni sotto le coperte, ma per quanto riguarda dalla
vita in su... Hai capito, la ragazza...- Approfittando del fatto che il
Il-ragazzo-ormai-per-sempre-traumatizzato fosse momentaneamente su un altro
pianeta dopo la mia ultima rivelazione, riuscii a liberarmi con un ginocchiata
sullo stomaco.
Rialzatomi,
pronunciai un incantesimo per asciugarmi e riassettarmi i vestiti. Faceva
comodo avere un padre fissato sul settecento e l'ordine, ogni tanto.
-Se ti
interessa l'articolo Potter, vedi di sbrigarti. Non sono abituato a dare troppo
vantaggio agli avversari- E questa da dove cazzo mi era uscita?!?!
Ritrasformai
l'ultimo riccio in un puntaspilli e infilai la porta.
Avversari... Io
e Potter rivali in amore... Interessante...
Non potevo
tornare in Sala Comune, non avevo nessuna intenzione di rivedere Harry, Ron e
tanto meno la Granger. Ero a dir poco furiosa, non sarei riuscita a
controllarmi nemmeno per un semplice ciao detto con un tono troppo
acceso, figuriamoci se avrei sopportato i tre magici impiccioni.
Decisi quindi
di vagare per il castello senza una meta precisa, la biblioteca era off-limits.
Miss. Perfezione era rintanata al suo solito posto al novanta percento delle
possibilità, ma se la Saputella non si trovava lì era sicuramente da qualche
altra parte a litigare con Ron. La spia dell’allarme rosso risuonò nella mia
povera testolina affaticata dalla dura giornata appena in tempo forse, per
evitare il danno supremo: se Harry gli aveva già raccontato tutto, probabilmente
erano già di ronda per acchiapparmi e tormentarmi fino alla morte. Meglio i
mangiamorte che Miss. So-tutto-io assieme a Potter-paladino degli sfigati.
Meglio Voldemort in persona che il mio Iper Protettivo fratellino convinto che
io sia stata a letto con Malfoy. Quasi collassai a terra quando realizzai che
esisteva la remota possibilità che avesse già mandato un gufo a mamma. Se
l’avesse detto a casa? Oh mio Dio! Oh mio Dio! Oh mio Dio! Cosa avrebbe pensato
Bill?
Mi diressi a
tutta velocità in guferia con la faccia delusa del mio fratellone stampata in
mente, ero la perfetta imitazione di una freccia rossa scoccata da un lancio
portentoso direttamente dall’arco di Robin Hood. Ma perché diavolo quei due non
si mettano insieme? Magari invece di passare il loro tempo a zonzo per il
castello a combinare catastrofi di quella portata, si rintanavano nella stanza
delle Necessità per intrattenersi con azioni sicuramente più allettanti. Ma
ché, quei due giocavano a fare gli eterni incompresi! A proposito di incompresi,
che cazzo gli era preso a quell’obsoleto essere vivente, quel cretino,
decelebrato, viscido, falso, maligno, gobbo…(ok, ok Ginny su dai ora basta con
gli insulti, abbiamo capito NdIago).
Tentai di
calmarmi ma nemmeno la tremenda tortura che gli avevo inflitto poco prima era
riuscita a scaricarmi da tutta la rabbia accumulata in quegli ultimi tre
giorni! Oh insomma, prima mi bacia in quel modo strano, poi finge che non sia
successo nulla, si imbestialisce quando gli cito suo padre, rilitiga con Harry,
praticamente lo difendo e lui che fa? Logicamente cambia la versione dei fatti,
mi fa passare per la sua nuova Parkinson davanti al Bambino Imbambolato per
puro divertimento. Solo perché in realtà è proprio uno stronzo. No? Voleva
semplicemente ferire il suo eterno rivale. No? Doveva per forza essere felice
di aver almeno una volta sconfitto San Correttezza. No? E allora perché mi
aveva salvato da Hermione? Perché? Quello era un controsenso! Non rispondeva
agli schemi, anzi non c’entrava proprio niente.
Arrivai
finalmente in guferia, chiamai Leo e constatai che si trovava sempre lì. Magari
Ron non sapeva ancora nulla? Magari aveva usato un gufo della scuola più
affidabile e più veloce? Si, una notizia di quella portata sarebbe viaggiata
sulle ali sicure di un grosso, affidabile e responsabile pennuto. Ormai ero
spacciata, finita, morta, stecchita, ita, andata…ho reso l’idea? La situazione
era critica, mi veniva quasi da piangere, anzi lo stavo quasi per scoppiare in
lacrime quando…
-Non gli credo
sai, almeno non del tutto.- Aspetta, aspetta, forse mi salvo l’osso del collo
anche questa volta.
-Spiegati
Harry!- mantenni volutamente un tono di voce basso e tremante. Non avrebbe
resistito anche ai miei occhietti dolci, da cerbiatta ferita.
-Non sei andata
a letto con lui! Di questo ne sono sicuro!- sì, stava già capitolando, fascino
Weasley signori.
-Non l’ho
neanche baciato Harry, o perlomeno non l’ho fatto volutamente- Questa era la
sacrosanta verità, ok non l’avevo respinto ma non avevo molta scelta. Giusto? No,
non mi era piaciuto. Cercai di cacciare quell’assurda idea, non era il momento
per distrarsi. Gli raccontai com’erano andati dettagliatamente i fatti. Magari
omettendo qualche piccolo insignificante dettaglio: come ad esempio le mani
intrecciate o quella strana, piacevole eccitazione che mi aveva colto del tutto
impreparata in quel momento.
Il Ragazzo
Doppiamene Palleggiato mi credette in pieno, anzi mi coccolò per qualche dolce
istante fra le sue braccia, assicurandomi che quel brutto momento era del tutto
passato e che se avessi voluto lui sarebbe sempre stato accanto a me.
-Certo lo so
Harry, tu sei un amico veramente prezioso!- Non so perché ma le mie parole non
lo avevano reso proprio l’emblema della felicità. Anzi mi sembrò un po’ deluso,
ma che diavolo avevano tutti?
Ora però non
era più così importante, non ora che il viso di Bill mi sorrideva come sempre…
*************************
To be continued...
Sì, sì, siamo consapevoli di aver bloccato la storia in un
puntaccio, ma cosa ci volete fare siamo fatte così!!! (sembra un pezzetto della
canzoncina dei Puffi ma vi assicuro che non è voluto! vega naturalmente pensa a
quella di filmini sul corpo umano...)
Questa volta Iago (cioè colei che scrive) è riuscita a
rispondere a tutti, tutti, sopravvivendo all'ira funesta di colei che l'ha
procreata...Giustamente vega ha inserito qualche parte qua e là.
Terry: speriamo vivamente che questo cap ti sia risultato
più chiaro… mi raccomando, sono importanti anche le critiche costruttive…
Sandropelatouhahah!: immagino che il nick più corretto
fosse Sismondi, comunque cari i miei canadesi grazie per aver recensito la
nostra storia…
Savannah: grazie, grazie, grazie, aspettiamo sempre con
trepidazione la tua recensione, è veramente importantissima… Sì, pestare Draco
è veramente divertente e abbiamo il presentimento che presto accadrà di nuovo…
sì, sì, sì!!! vega (la cattivona ndIago) si diverte sempre tanto a
strappazzarlo poverino… (Guarda che te non sei da meno!!! ndvega). Il giretto
nei cuoricini della possibile-improbabile coppia è stato estremamente difficile
scriverlo, siamo quindi soddisfattissime che sia stato di tuo gradimento… Iago:
un complimento così dal mio “mostro sacro” mi fa saltellare dalla gioia… a
proposito, quando avrò l’immenso piacere di poter leggere un'altra tua
stupefacente storia????
Kamomilla: Grazie tante…spero che continui a piacerti!!
Thilwen: ti assicuro che quando ho letto la tua recensione
sono arrossita, no non sono un genio, macché!!! Grazie comunque, entrambe siamo
emozionate dal fatto che tu sia così entusiasta della storia… le risposte alle
recensioni oggi le scrivo io, quindi posso darti in pieno ragione… lo stile di
vega è spettacolare e coinvolgente… non per niente è vega!! Ora non c’è quindi
non può fare la modesta… in questi momenti mi sento potente… mi auguro
vivamente che non ti sia venuta l’ulcera, per le pozioni sto provando a
convincere Ginny a darmene un paio ma è una taccagna malefica… (Iago
scappamooooolto veloce, ti
conviene…ndGinny). Noto che i compiti di mate sono un problema per tutti… anche
per noi… speriamo in un 6! Ti assicuro che non pubblicherò felice se non leggo
una tua recensione, positiva o negativa che sia! Un bacione…
Opalix: Visto? Visto? Visto? Ho lasciato una recensione
all’ultimo cap… te lo meritavi sei bravissima, anche se non si va più di tanto
d’accordo sai??? Di DF è l’ultimo cap il prox che esce? Noooooooooo… Ginny, si
l’ho sempre vista anch’io così, forse un po’ meno menefreghista ma più o meno
era questa la mia idea della sorellina di Ron. Ma vi è proprio piaciuto vedere
il povero Dracuccio pestato?! Ma poverino, comunque sì, presto gli succederà
qualcos’altro… (Che non sai ancora!Ndvega-che-fa-la-linguaccia-a-Iago). Quei
due non risolveranno le loro questioni molto presto, no immagino di no… Curiose
di leggere la tua opinione e la tua storia… kiss… Iago e vega che si profonde
in scuse ma domani recensirà e ti giura che sarà un commento lunghissimo ^^'.
Elwen: Orgogliosissime che il precedente capitolo ti abbia
interessato… e questo??? Facci sapere…
Angele87: No, non ti preoccupare, l’importante è che tu
l’abbia letta, no? VERAMENTE grazie per i complimenti, ne siamo veramente
felici anche perché i commenti fatti da una scrittrice brava come te sono
entusiasmanti, (anche se mai come le tue storie! Perle! NdIago)… a presto,
spero! Un abbraccione… P.S. vega continua a profondersi in scuse e promette che
recensirà.
Seyenne: ma ciao mia adorata! Sì, sì, siamo cattivissime…
ah ah ah ah ah ah… poi oggi rispondo io che sono anche la più cattiva!!! Eh
povero Draco, ma dammi retta non si farà mettere sotto il ragazzo, almeno non
così facilmente!!! Meno male che ti è piaciuta la parte del bacio, giuro che
scriverla è stato un vero casino… Maledetto Piton, ti assicuro che a volte lo
piccherei io di persona, il suo comportamento è comunque una citazione dalla
realtà!!! Spero che questo chap ti sia piaciuto… mi raccomando, my love, fammi
sapere (anche se così non fosse!).
Fanny: "Purtroppo" non hai mai recensito! Ti
giuro, i commenti sono fondamentali per il morale degli scrittori… L’idea dei
due punti di vista è naturalmente venuta a vega, che malgrado non sembri, adora
che il suo personaggio sia palleggiato in tutte le maniere! Povero Draco, in
che mani che è! Fra me, vega e Ginny non so chi è più cattivo. Sarà meglio non
sottovalutarlo però, quando meno te lo aspetti… Ginny rispecchia una minima
parte del gomitolo matto che è il mio povero cervellino, ti assicuro che non è
affatto difficile, lei è molto meno impossibile di me! vega naturalmente
ringrazia per i complimenti sul suo nick (confesso di averlo sentito per la
prima volta in un cartone sui draghi, ma poi, durante una visita ad un
osservatorio astronomico l'ho risentito, poi l'ho letto sul libretto che avevo
comprato... Insomma, il cielo stellato è per me una meraviglia del creato e
inesauribile fonte di ispirazione!Ndvega), io ti ringrazio perché così ho
scoperto da dove diavolo l’aveva preso. Ho sempre pensato che fosse un
personaggio di un videogioco… me infinitamente ignorante! Il mio nick cmq no,
non è una stella!! Recensisci mi raccomando!!! A presto…
Donnasole: no, non temere almeno per ora non è una
Draco/Ginny, e come hai potuto notare si punzecchieranno ancora per un po’… di
più non posso!!! Un bacione da me, vega e il mio furo che è un ora che
passeggia sulla tastiera facendomi impazzire…
Mireia: Draco parlandoci chiaro è proprio un figo… Ginny
devo ammeterlo è proprio una peperina!! Spero che continui a piacerti… smack!
Capitolo 5 *** Due giovani, un Perché. Perché non ci si fa mai i cazzi propri. ***
Saaaalve a tutti
Saaaalve a tutti! Qui vega e
Iago momentaneamente fuggite dal manicomio, ci raccomandiamo non fate la spia...
e anche il quinto capitolo è arrivato anche se in ritardo. Causa forza maggiore
(La Toporagna, no, no non Mrs Purr, La Coppo---Prof di filosofia, con i baffi,
vi assicuriamo, anche se non ve ne frega un tubo, che non è un bello spettacolo,
ma ispira una sequela di offese che noi riportiamo molto spesso sui nostri
amatissimi e lodatissimi personaggi.) Capitolo di svolta, ci scusiamo se è un pò
più breve degli altri, ma le autrici essendo due stronze matricolate vi vogliono
lasciare con il fiato sospeso...no dai scherziamo (veramente solo vega, io No!
NdIagoDai, non è così cattiva come sembra... E' peggio!Ndvega parla quella che
un secondo fa mi guardava l'occhio con la lente di ingrandimento. NdIago E' che
non ho potuto resistere... Era una vita che sognavo di fare una cosa del
genere!Ndvega ) è che proprio non ne possiamo fare a meno.
Capitolo intermente dedicato a
Joe e Fly che non leggeranno mai la storia. Anche perchè sono i nostri
cagnolini...Iago furente con vega decide di dedicarlo anche a Furo, poverino che
ti ha fatto? Mio sommo muso, musino, musetto che mi ricorda perennemente il più
bel furetto platinato mai esistito: Draco Malfoy.
Buona lettura a tutti, scusate
la deficenza delle autrici, tutta la colpa và al titolo che è sempre un parto
cesario.
Momento di serietà: vega è lieta
di annunciare di essere diventata per l'ennesima volta cugina del piccolo
Matteo, batufullo questo capitolo è tutto per te! Iago si aggiunge felice per
vega, Matteo & co.
Due giovani, un
Perché.
Perché non ci si fa mai i cazzi
propri
Prese una manciata di polvere di
Mandragola e la versò in un barattolino di vetro. Questo era l’ultimo. Dopo aver
messo tutti gli ingredienti in una scatola di legno impugnò la bacchetta e
pronunciò -Reduco- (me lo sono inventato di sana pianta, non so se
esistaNdvega).
La scatola diventò delle
dimensioni di una noce e il ragazzo la infilò in una tasca dello zaino di cuoio
che stava sul letto. Intorno, dei vestiti, un paio di libri e qualche oggetto
strano che aveva sicuramente ben poco di legale.
A parte le poche cose tirate
fuori dalla cassapanca, la camera era completamente in ordine. L’aria era
immobile, si stava facendo sempre più pesante man mano che il tempo
passava.
Il ragazzo finì di sistemare le
sue cose, poi con un colpo di bacchetta rimise a posto ciò che aveva deciso di
lasciare al castello.
Sì, si era decisamente
divertito, prima. Non era stato corretto... Ma in fondo, chi si aspetta
correttezza dai Malfoy?
Si sedette alla scrivania, prese
carta e penna e accennò a scrivere qualcosa. Poco dopo accartocciò il foglio e
lo buttò nel cestino. Chi se ne frega del vecchiaccio malefico, non gli doveva
nessuna spiegazione.
Solo la Weasley sembrava davvero
incredula di fronte alle sue rivelazioni... Comprensibile, era sbigottita dal
fatto che avesse cambiato la versione dei fatti... O forse unicamente dal fatto
che avesse parlato di ciò che era successo, indipendentemente dalla versione che
aveva dato? Non capiva, sembrava esserci qualcos’altro... Come se lei avesse
percepito una sorta di accordo segreto tra loro. Che lui aveva irrimediabilmente
violato.
Strano, cos’era quella
sensazione...? ...Dispiacere forse? Senso di colpa... Per aver rovinato qualcosa
di appena nato? No, quel qualcosa non era mai iniziato. Comunque, qualsiasi cosa
fosse, non era il caso di iniziare a rifletterci ora.
“Non ora che sono un morto che
cammina”.
Prese zaino e mantello e uscì
dalla camera, forse per l’ultima volta.
Non era possibile, quella notte
non sarei mai riuscita a dormire. Nulla poteva assopirmi, nemmeno la miracolosa
pozione di Madama Chips. O forse si? Era per questo che avevo deciso di recarmi
ad un ora inammissibile per chiunque in infermeria. L’emozioni dei giorni
passati per quanto provassi a lasciarmele dietro le spalle, ritornavano come i
sogni. Oh sì, quelli erano ancora più tremendi dei sensi di colpa puntuali come
l’espresso di Howgorts, al risveglio. Draco, le sue
labbra che si avvicinavano, il suo sapore, i suoi occhi, le sue parole
continuavano a perseguitarmi imperterriti e per quanto provassi a scordarli ad
ingorarli, erano sempre lì più inquietanti e tentatori che mai. Potevo negarlo a
tutti ma non a me stessa, volevo ripetere quell’esperienza assolutamente
sconvolgente. No, non dovevo, non potevo. La mia famiglia, i miei fratelli, Ron,
Harry, i miei amici, Hermione nessuno avrebbe capito, nemmeno Malfoy. Lui forse
meno che tutti gli altri. Dovevo eliminare il problema alla radice e sbarazzarmi
dei sogni era il primo passo. Di giorno a occhi aperti, spalancati come due
saracinesche riuscivo a controllarmi. La sera, affascinante ed oscura come lui,
il mio subconscio vinceva su tutto, sulla ragione, sulla mia famiglia, sulle mie
paure. Doveva finire tutta questa dannata storia e Madama Chips volente o
nolente avrebbe contribuito a tutto ciò.
Mi diressi così di soppiatto,
come mille volte prima di quella, per i corridoi deserti della mia amata scuola,
quando lo vidi. Il suo mantello nero svolazzava incurante delle regole (altro
che Potter e compagnia), dei quadri che gli urlavano dietro, delle armature che
si giravano al suo passaggio. Non poteva essere altri che lui a quell’ora di
notte a giro per il castello con chissà quale scopo (Il Bambino Imbambolato di
solito gira sempre in compagnia NdGinny). Già, come mai gironzolava a quell’ora?
Diamine, erano le due di notte. Lo seguii, dimentica di tutti i miei sani
principi e propositi. Volevo soltanto rubare un ultima sua immagine e poi basta
con quel malsano passatempo, fine della mia assurda
fissazione.
-Draco?!-
sussurrai.
Si girò appena e i suoi occhi
furono attraversati per un attimo da una strana luce... Paura? Preoccupazione?
Preoccupazione?!-Gira al largo Weasley, sono di ronda- Qualcosa nel suo tono di
voce mi fece rabbrividire. Il mio cervellino, dimentico dell’apatia di quei
giorni, mi consigliò calorosamente di andarmene, ma quell’altro dannato organo,
che poteva evitare di complicare ulteriormente la mia vita, mi impedì di
farlo.
-Aspetta!- Aveva già ripreso a
camminare. Non quadrava nulla quella notte. Aveva bisogno di me. Non voleva
ammetterlo, ma lo sentivo, era così. Lo segui.
Lo persi un paio di volte per
quei dannati corridoi, sembrava un labirinto e quel subdolo furetto era abile a
far perdere le sue tracce. Lo cercai per un po’ e alla fine quasi disperata per
averlo perso, decisi di far dietro front quando… il suo volto era illuminato da
una candela, sembrava quasi un angelo riuscivo a capire bene chi fosse, a
distanza di sicurezza. Fissava qualcosa nelle sue mani. Che cazzo ci faceva con
uno zaino? Mah!
Lo raggiunsi di soppiatto,
sempre amato le capacità feline, erano infinitamente utili. Prima che potesse
sfuggirmi di nuovo lo bloccai per una mano. Lo avessi mai fatto, il mondo cambiò
un'altra volta, il mio ombelico mi provocò il consueto strappo, che diavolo
stava succedendo questa volta?
Un attimo e mi ritrovai nel
corridoio del terzo piano. Peccato che questa fosse l'ultima volta che sfruttavo
le mie conoscenze sui passaggi segreti del castello.
"Dai Draco, non essere così
catastrofico" disse un parte di me al mio cervello.
"Già, forse la morte è il male
minore"
"Ma dai! Pensa a uscire di qui
prima che ti veda qualcuno. E vedi di liberare il lato ottimistia che c'è in
te"
"Io sono
realista"
"E' proprio per questo che sei
pessimista"
Basta, ora avevo anche iniziato
a parlare con un amico immaginario. Come se già non fossi abbastanza fuori di
mio. Insomma, qualcosa da mio padre dovevo pur prendere. Sapete, "Il sangue non
è acqua", "Tale padre tale figlio" e tutte quelle stronzate un fondo di verità
devono pur averlo... E' una vita che la gente mi perseguita con questa storia,
alla fine me ne sono convinto.
-Draco?!-
No. No, no, no, no.
Noooooooooooo! (E qui immaginatevi l'incarnzione dell'urlo di MunchNdvega) Dio,
ti prego, non poteva essere davvero lei. Lei no. Tutti, ma lei
no.
-Gira al largo Weasley, sono di
ronda-
Bella scusa del cavolo.
Però a)presupponeva che io non
stessi facendo niente di illecito b)minacciava implicitamente la sua incolumità
c)erano le du-Cazzo, le due di notte?! No, non ci avrebbe mai
creduto.
Mi voltai e cercai di
allontanarmi velocemente.
-Aspetta!-
Appunto.
"Ma porca puttana! Meglio
Silente in papalina!"
Corsi più veloce che potevo,
facendo nel contempo attenzione a non fare troppo rumore. Per questa mia
capacità ero stato spesso paragonato a un felino.
E dopo quello che successe
potevo tranquillamente essere paragonato alla Weasley. Accidenti a lei, alla sua
famiglia, al fratello Re dei perdenti, ai suoi due amici Santi protettori e alla
sua stupida curiosità! Ma porca miseria!
Questi ed un infinità di altri
insulti mi attraversò la mente mentre venivamo trasportati nel luogo
programmato.
Con la fortuna che avevo mi
sarebbe anche finita sopra all'atterraggio.
To be
continued...
***********************************
Fine capitolo, se siete arrivati
a questo punto, fate il passo successivo, lasciate una bella, grossa, grassa,
recensione (basta anche piccola e secca!)...
Dove saranno finiti? Eh sì, non
ve lo aspettavate si sa, o forse sì? Nella speranza che sia stato di vostro
gradimento...
Iago&vega
Ed ora ecco le risposte alle
recensioni:
Seyenne: Ginny è sempre lieta di
far ridere i lettori, ma ama torturare il povero sconsolato Dracuccio, che c'è
quasi rimasto poverino... ma tanto è di vega affaracci sua!!! vega:
ringraziamenti sentiti per i complimenti sull'ultima frase di Draco, ne sono
orgoliosa anch'io. Come vedi c'abbiamo messo un po' ad aggiornare ma è
abbastanza ricco di colpi di scena...esilarante? Siamo onorate!!! Iago dal canto
suo è un po' rammaricata perchè non può più palleggiare San Potter, si
sollazzerà lautamente con Draco. A presto e grazie delle tue bellissime
recensioni...kiss
Elwen: tesoro ma grazie! Tutti
questi complimenti ci fanno arrossire! Come vedi ci paice palleggiare San Potter
dalla mattina alla sera... Po'raccio. Malfoy è un vero stronzo... Come vega ha
già detto questo personaggio ha fatto emergere lati nascosti della sua
personalità! A presto e continua a farci sapere!
Savannah: "San Potter vergine e
martire" ci ha fatto morire entrambe dalle risate Mettici il copyrigth o Iago ha
detto che prima o poi te lo frega! Onorate che proprio il mostro sacro (non nel
senso dell'aspetto) ci faccia tutti questi complimenti per l'ironia della
storia. Tu cogita, che noi aspettiamo fiduciose qualche storiella... Iago
ringrazia sentitamente per la recensione alla sua fanfiction, che non si
meritava tutti quei complimenti...
L'uomo dal fiore in bocca: come
ti ho detto a scuola, non è stato difficile capire chi fossi... Grazie per la
recensione. Iago protesta perché l'ha scritta anche lei! ^^ Felice però che
almeno qualcun'altro riconosca vega come Hermione, anche se sarebbe impossibile
non accorgersene!
Fanny: parole sante, il potere
delle recensioni è veramente notevole. Ci stiamo impegnando a leggere i lavori
dele nostre recensionists!
Grazie per i complimenti, Iago
si stupisce di quanto le lettrici siano sadiche, ma lo è anche lei quindi non si
scompone più di tanto! In questo momento si sta dando all'alcool, vabbè, non
c'entra niente ^^'.
E certo Iago nella vita non
conclude nulla, almeno lasciatela divertire nelle fanfictions (Seeeeeeeeeeeeeee,
sposata! Quella frustrata sono io...Ndvega). vega è intervenuta in tempo in modo
che gli unici gioielli di famiglia utili al poveretto rimanessero illesi. A
presto!
Opalix: onore supremo!!! Come
siamo state brave, anche se vega dovrebbe recensire ancora l'ultimo chap... ^^'
Iago protesta sentitamente perché non hai ancora postato la nuova storia, lo
farebbe anche vega ma si sente in colpa...^^'''
Le tue caratterizzazioni dei
persoanggi sono perfette, ci fa piacere che siano proprio come li volevamo
rendere. Hai colto alla perfezione! Non guardiamo City Hunter ma ci fid-sorry
Iago lo vedeva da piccola e dice che hai pienamente ragione. Eh sì, con Harry
non siamo state troppo buone... Ma tu sei peggio!!! Quando continui?????? A
presto!!!!!!
kamomilla: già, Ginny gli ha
spiegato tutto... Ma il colpaccio rimane! Sarà battaglia! Grazie per i
complimenti, a presto!
Thilwen: il tempo piacevole lo
passiamo noi leggendo la tua fantastica storia! Cioè, vega anche qui si cosparge
il capo di cenere e assicura che si metterà in pari presto, anzi prestissimo...
Grazie mille per i bellissimi complimenti!vega è scappata a farsi un bel
bagnetto caldo e ha lasciato me sola solina a recensire...pazza squilibrata, non
sapete in che mani siete finite...ribadisco il concetto, una recensione positiva
fatta da una scrittrice come te vale tantissimo...non pubblico tranquilla se
prima non la vedo...con questo non voglio fare pressioni (no, non mento sapendo
di mentire, è la verità)...spero di leggere presto il tuo nuovo capitolo, un
abbraccione...
terry: felici che questo
capitolo sia stato di tuo gradimento, continua, ti prego a farci sempre i tuoi
appunti stilistici...sono fondamentali per migliorare. Un bacione anche a te, a
prox chap.
eva_elamela: una new entry, ma
ciao!!! grazie per i complimenti, siamo felicissime che sia stata di tuo
gradimento...non è stato proprio prestissimo ma ci siamo riuscite...ci auguriamo
che anche questo chap ti sia piaciuto...A presto!
Lady Numb: Ma grazie! Troppi
complimenti rischiano di farci montare la testa!!! La parte di vega è veramente
esilerante, i pezzi che hai citato mi hanno fatto ridere per un quarto d'ora...
Ginny, sì è un po' particolare. Hermione...mmmh vega è la sua copia vivente,
scrivo quelle parti felicie di prenderla un po' in giro...preferisco palleggiare
Harry comunque, non so' se si era notato...ah ah ah ah ah ah!!! Draco è la
stronzissima creatura di vega, direi che rispecchia tutte le sue
paranoie!
gb87: ciao! che bello, ci hai
lasciato un altra recensione, pensa ero convinta che non ti piacesse la storia,
meno male che non è così. Non temere ci stiamo attrezzando a leggere le tue,
presto vedrai una nostra recensione. Ginny, si è una matta scatenata, io
sinceramente avrei fatto lo stesso... peggio non so, forse mi avrebbero
arrestato. Draco sarà, suppongo, presto più incasinato, confuso che mai...ci
contiamo di ri leggere presto un tuo
commento...kiss!
Capitolo 6 *** La Maledizione dell'ultima Weasley ***
“I know” Di Jude
Finalmente ce l’abbiamo fatta, non vi abbiamo fatto
aspettare tantissimo dai…speriamo che il capitolo vi diverta perché noi ci
siamo divertite tantissimo a scriverlo, ma non solo…alt non diciamo di più,
leggete e scoprirete…ah ah ah, manie da oracolo!
Grazie per le ben 14 recensioni che ci avete lasciato,
onore e onere, di continuare sempre meglio…grazie anche a chi ha soltanto
letto!
Buona lettura a tutti!
Iago&vega
Capitolo
sesto: La Maledizione dell’ultima Weasley
Draco si alzò in fretta, senza nemmeno dare a Ginny il tempo di
metabolizzare l'accaduto, cioè che si era ritrovata nel pieno della notte in un
posto che non conosceva a mezzo centimetro di distanza dal viso del ragazzo.
Il biondo si guardò intorno mentre si spolverava i
pantaloni, per prendere poi la ragazza per un polso e sbatterla al muro
dell'edificio adiacente senza troppe cerimonie.
La fissò, i suoi occhi sembravano più freddi del
ghiaccio.
-Dimmi Weasley, cosa credevi di fare...?-
La situazione si stava facendo difficile per la ragazza,
non solo per il fatto che Malfoy si stesse a malapena trattenendo dallo
strangolarla tenendola prigioniera contro un muro. O per il fatto che la sua
vicinanza potesse in qualche modo annebbiarle i sensi. No. Una figura si
ereggeva alle spalle del ragazzo, sarebbe stata felice di avvertirlo se la sua
bocca avesse funzionato a dovere, ma in quelmomento l'unica parte funzionante del suo corpo sembrava essere il
cuore. Il tango in confronto batteva un ritmo decisamente più placido.
Mise a fuoco per due istanti la strana immagine dietro
Malfoy, quando per loro fortuna realizzò che cosa fosse: un angelo. Sì, uno di
quelli che di solito si trovano nei cimiteri babbani.
Un cimitero.
Erano in un cimitero. Di notte. Senza luna.
-Po...pos...Possiamo parlare, se non ti disp...dispiace
da un altra parte?- La voce era un po' più tremolante di come avrebbe voluto
che le uscisse. Se avesse avuto le minime capacità intellettuali in funzione
probabilmente avrebbe urlato così forte, che i morti non solo si sarebbero
svegliati, ma sarebbero corsi via impauriti.
-Qual è il tuo problema, Weasley? I cimiteri di notte, o
il fatto di essere sola ed indifesa con un probabile mangiamorte?- un ghigno
sadico gli si dipinse in volto.
-No, M...Mal...Malfoy non ho di certo pa...paura di te,
ne tanto meno l'essere sola, sperdut..sperduta chissà dove, in un cimitero
buio, senza luce, senza persone non ostili, per chissà quali motivi.....
Aaaaaaah-ah- Il tono vagamente ironico di Ginny fu seguito dallo svolazzare
d'ali di una comune e normalissima civetta. Di normale c'era ben poco in quella
situazione, soprattutto le labbra di Malfoy appiccicate alle sue.
Il ragazzo indugiò un momento sulle labbra della giovane, poi si tirò indietro. La coprì col suo
mantello e cominciò a camminare rasentando il muro della chiesa, guidandola
passo passo tenendola per le spalle.
La ragazza, probabilmente troppo sorpresa dalla nuova
iniziativa del giovane, si lasciò guidare senza fiatare.
Camminarono ancora per qualche minuto. La poca luce si
rifletteva sull'erbetta all'inglese e sulle croci delle tombe, rendendo
l'ambiente surreale e spettrale al tempo stesso.
Ad un certo punto il ragazzo si inginocchiò e iniziò a
premere in un ordine a lei sconosciuto qualcosa su una pietra tombale. Dopo
secondi che sembrarono ore Draco si alzò, rivelando delle scale che portavano
sottoterra.
Si guardò un ultima volta intorno, poi la fissò e disse:
-Prima le signore-
La giovane strabuzzò gli occhi.
-Sì, così magari mi ci chiudi dentro e mi ci lasci
marcire per l'eternità...! Tu sei pazzo! Tu e tutti quelli come te! Accidenti a
me, e a quando ho deciso di seguirti e di...!-
Malfoy la prese per un braccio e se la trascinò dietro.
-Chiudi quel forno Weasley... Vedi di tenerlo a mente
dove stiamo andando-
La giovane si voltò, sospettosa.
-Avanti, non avrai paura di passare la notte in una
cripta-
Una statua di sale probabilmente sarebbe stata più
mobile di Ginny.
-Malfoy non ho nessuna intenzione di passare la notte
lì! - il suo tono era infinitamente più sicuro di quanto la ragazza lo fosse in
realtà.
-Weasley, o c'entri da sola, o ti ci scaravento dentro
con la forza!- quello del Serpeverde era infinitamente più minaccioso e
preoccupante, non che la spaventasse di più del tetro luogo che si trovava in
fondo a quella lunga e interminabile scala, ma gli provocava comunque un
leggero tremito alla base del collo.
-Preferirei dormire abbracciata ad uno Schiopodo. Io lì
non c'entro senza saperne il motivo!- niente riusciva, in apparenza, a scalfire
il tipico temperamento Weasley della ragazza, malgrado essa facesse quasi di
tutto per non assomigliare a Ron.
-Non ti devo nessuna spiegazione! Perché se per una
volta, solo una e possibilmente questa,
nella tua vita, tu avessi ritenuto opportuno farti i santi affari tuoi, io non mi sarei ritrovato a fare da baby-sitter
alla donnola ficcanaso quale sei!- Nemmeno lui era capace di smentirsi a quanto
pare, mai una spiegazione, mai una parola d'incoraggiamento, niente di niente.
-Bene, allora rimandami indietro subito!- ora sì che la
situazione si faceva scottante. In realtà la giovane voleva rimanere soltanto
per la curiosità di sapere cosa stesse combinando, o forse solo per studiare
quell’esemplare raro da vicino. Non capita tutti i giorni di osservare un
Malfoy, lontano dal suo habitat naturale. L'unico non proprio irrilevante
problema era il terrore di passare la notte in un cimitero, anzi no, forse
passarla lì sarebbe stato come dormire nella casa dei fantasmi al Luna park in
confronto a dormire in una cripta, insieme a dei morti e a MALFOY. Non che la
carnagione fosse poi così diversa. Insomma la situazione non era del tutto rose
e fiori. No, direi che era del tipo morte e desolazione.
Dal canto suo
Draco l'avrebbe volentieri rispedita da dov'era venuta, non al creatore, ma a
scuola. Peccato che lei, suo malgrado, si fosse addentrata un po' troppo nel
suo piano e conoscesse un piccolo ed insignificante elemento: il luogo dove
aveva intenzione di nascondersi. Quindi, per quanto Silente potesse essere
rimbambito, non gli sarebbe stato difficile fare due più due e scoprire dove si
trovava.
-Per quanto l'idea mi compiaccia, non è possibile,
quindi prima che ti schianti e ti trascini per le scale, muovi il tuo flaccido
fondoschiena e entra qui dentro.-
La minaccia non l'aveva sconvolta più di tanto, ma non
aveva più voglia di discutere ed infondo, la curiosità in lei aveva sempre
vinto su tutto. Come quella volta che aveva rovesciato la pozione: "Omnia
Collum" in classe solo per testare quanto Piton potesse diventare appiccicoso
a contatto con una miscela altamente collosa. Si era beccata un mese di
punizione, ma il risultato dell'esperimento era stato di gran lunga più
appagante. Probabilmente anche quella volta sarebbe stato così.
-Entra prima te, preferisco che sia tu a morire per
primo, magari io forse riesco a scappare!-
La faccia del ragazzo aveva accennato ad un piccolo
sorriso divertito, aveva perfettamente capito che se la stava facendo sotto
dalla paura. Anche se naturalmente non l'avrebbe ammesso nemmeno se Piton
l'avesse minacciata di baciarla. Una volta arresa era meglio non discutere,
finalmente la sua boccaccia larga si era chiusa e a lui era permesso di
rivedere il piano in ogni piccolo dettaglio, visto che quel vortice rosso aveva
scombinato tutto per l'ennesima volta.
“Innanzi a me
camminano, quegli Occhi risplendenti,
che un Angelo sapiente
certo ha calamitato;
vanno, divini fratelli
e miei fratelli, a un tempo,
scuotendo nei miei
occhi i fuochi diamantati.”
C. Baudelaire
-Andiamo-
Malfoy le prese un braccio e se la trascinò dietro giù
per le scale, onde evitare possibili fughe (comunque altamente improbabili) o
altre manifestazioni di reticenza da parte della nuova giornalista del Settimanale delle Streghe. Si
ritrovarono in una stanza che definire buia e polverosa era poco. Anche se la
luce era praticamente impercettibile si poteva intravedere l'altare proprio
qualche metro di fronte a loro. Le pareti ai lati, per fortuna della sua
compagna (e anche un po' sua, diciamocelo) erano fuori dalla loro portata.
-Bene. Sta ferma qui- Il ragazzo si mosse velocemente
lasciando la mano della povera anima impaurita.
-Ma...Malfoy...?! Dov-dove... Sei?-
Silenzio.
-Malfoy?!?!- Il tono si stava precipitosamente alzando.
Crack.
-Malfoy!!! Non è divertente! Giuro che se non esci fuori
ti ammazzo! Ti-Aaaaaah!- Il ragazzo l'aveva afferrata per un braccio.
-Sta' calma Weasley, ho solo aperto una tomba. Seguimi-
-Non ci pensare nemmeno! Una tomba?! No, no, io non mi
muovo di qui!- Determinata a perseverare nelle sue convinzioni si sedette a
gambe e braccia incrociate.
Draco le girò le spalle.
-Bene, fa come vuoi. Libera di dormire fra topi, ragni,
scarafaggi...-
Iniziò a camminare scomparendo lentamente nel buio.
-Immobilizzati!- Con uno scatto felino catturò la sua
mano in una morsa supplichevole, mostrandogli due occhioni che imploravano
protezione.
Draco la guardò col suo solito sorrisetto sadico di chi
sa che ha in mano la situazione e la sta sfruttando al meglio per vendicarsi.
Però, che occhi...
Il ragazzo si voltò di scatto. E meno male che era buio,
perché le sue guance in quel momento era tutto fuorché di un pallore mortale...
-Aaaaah... Weasley, non ti facevo così sottomessa. Dai,
dammi la mano, saresti capace di perderti anche in un unico corridoio-
-Malfoy, non ti azzardare mai più a mettere nella stessa
frase il mio cognome e la parola sottomessa, sennò giuro che ti strangolo a
mani nude- Non era una minaccia, era una promessa.
Nessuno avrebbe dovuto Mai più pronunciare quel vocabolo. Charlie, Gorge, Fred e Ron
l’avevano fatto troppe volte. Ero sempre io a raccattare le pluffe, a stordire
gli gnomi, a fare i lavori assegnati da mamma perché ero la più piccola e
dovevo sottomettermi al volere dei
maggiori. Sì, come no? Oramai nessuno si azzardava a pronunciare più una cosa
del genere, non dopo quello che aveva fatto a Fred.
Sorrisi al ricordo, di quel piccolo, meraviglioso scherzetto. Mamma mia
quanto tempo era passato, e in quel momento mi sembrò ancora più remoto. Ombre
scure si stagliavano ai lati di quel tetro corridoio, un posto ancora più
funesto della ufficio di Piton. Tutte quelle schifezze morte sugli scaffali
dell’Unticcio mi davano sempre un leggero senso di nausea ma quella bara aperta
mi faceva girare la testa come se fosse un boccino impazzito durante una partita
di Quidditch.
Strinsi comunque la mano di Draco, persino lui riusciva
a rassicurarmi un minimo in quell’orribile posto. Ma poi che cosa c’eravamo a
fare? Perché era scappato da scuola? Qualsiasi motivo fosse, doveva essere
decisamente importante, nessuno rischia un espulsione per nulla. Espulsi.
Espulsi? Merda, non ci avevo minimamente pensato. Chissà mamma! Questa volta
l’avevo fatta più grossa dei gemelli. Non era il momento di pensarci ed in
fondo non farlo, era decisamente la soluzione migliore.
Tuttavia la moltitudine di pensieri, di spostamenti che
avevo avuto in meno di un’ora mi fecero venire un sonno insostenibile e
probabilmente, a meno che non fosse un vampiro (data la situazione poteva anche
essere vero NdGinny) anche Malfoy doveva riposare. Una soluzione (visto
l’immensa organizzazione) doveva averla architettata, così mi decisi a scoprire
almeno un piccolo dettaglio di tutto quel rebus.
-Geniaccio, sarei curiosa di sapere dov’è che dormiamo,
sai saranno quasi le tre, e malgrado sia in gran forma ho qualche problema a
tenere gli occhi aperti!-
-Non credo che sia difficile da immaginare, Weasley-
Alt. Fermate tutti gli ippogriffi galoppanti. Potevo
passare il fatto di essermi ritrovata in un cimitero, potevo sforzarmi di non
scappare dall’interno di un cripta, ma non avrei dormito lì. No, tutto, ma non
dentro una bara.
-Vero che stai scherzando? E’ la tua solita ironia da
stronzetto, no?- Speranza vana, lo sapevo, ma non avevo intenzione di
ammetterlo.
-Mai stato più serio Weasley! Comunque come ti ho detto
prima, se vuoi rimanere qui a far compagnia ai topi fai pure, in fondo dovresti
esserci abituata-
Maledetto bastardo, doveva offendere la mia famiglia
anche in un momento del genere?
-Immagino che tu ci sia abituato a dormire con i morti
Malfoy, tuo padre ti avrà iniziato tanto tempo fa, se questo è il prezzo del
vostro onore e della vostra fama preferisco dormire a casa mia con i topi–
E ti pareva! Non gli dovevo rispondere a tono
complicando le cose, la situazione era già abbastanza tragica di suo.
Non è carino ritrovarsi per l’ennesima volta appiccicati
al muro, con le sue iride conficcate nelle mie, con il suo corpo che premeva
convulsamente contro il mio, con la sua mano attorno alla gola e l’altra
occupata a tenere fermo il fianco…
-Sta' zitta-
Alla fine aveva ceduto. Si era rivoltato come un
serpente e l'aveva afferrata con la mano sinistra per il collo, mentre con la
destra le teneva il fianco.
-Malf-...-
-Sta’. Zitta.- Draco sembrava un 'altra persona. Di
nuovo. L'ambiente sembrava diverso, di nuovo. I due avevano perso il senso
della realtà. Esistevano solo loro e ciò che stava accadendo.
-Sta' zitta. E non ti muovere. Non fiatare. Non nominare
quel viscido e schifoso verme-
Doveva darsi una calmata. Doveva imparare a controllarsi,
per il bene suo e in questo caso anche della Weasel.
Ad un tratto, occhi negli occhi. Di nuovo.
Di nuovo, tutto di nuovo.
Le
loro labbra che si incontravano, i loro respiri che si fondevano, i loro corpi
che, pressati l'uno contro l'altro, si adattavano alla perfezione.
Ma
perché doveva sempre fargli questo effetto?! Dannazione, non avrebbe dovuto
farsi trascinare così, non avrebbe dovuto lasciare che tutto il suo rancore si
riversasse fuori di nuovo... Non avrebbe dovuto dare via libera a quel qualcosa
che sentiva dentro da un po' di tempo a questa parte, di nuovo.
Eppure
era così piacevole rimanere lì, stretto a lei, e non pensare a niente che non
fossero le sue labbra morbide e il suo profumo di fresco. Tenerla fra le sue
braccia, come se loro non fossero né amici né nemici, come se il mondo non
esistesse, come non si trovassero in una cripta polverosa di notte, come se...
Si
spostò lentamente a baciarle il mento e poi il collo mentre una mano di lei
finiva tra i suoi capelli.
Non
riusciva a sottrarsi a quella dolce tortura. Era come una maledizione.
Ti
distrai un istante, ti preoccupi un secondo per la tua vita, sicura che questa
volta l’hai fatto infuriare seriamente e lui invece di comportarsi come
dovrebbe, decide di scombinare le carte, di cambiare tutto per l’ennesima
volta. Perché?
I suoi occhi,
erano loro la chiave di Draco Malfoy, erano l’unico modo che avevo per cercare
di capirlo. All’inizio erano sempre glaciali, un bagno nel Mar del Nord il 21
Dicembre probabilmente sarebbe stato più caldo… Dopo assumono sempre quella
luce particolare. Un mare in tempesta carico di significati che non ero ancora
in grado di comprendere e finiva sempre nel medesimo modo: con il lato
razionale che smetteva di consigliarmi di fuggire il più lontano possibile perché
da sempre il mio mondo era l’esatto opposto del suo. Prima sapevo perfettamente
che nessuno avrebbe mai capito il perché della nostra “relazione”, se così si
poteva chiamare, ma quando si avvicinava, quando il suo profumo mi invadeva i
polmoni, quando le sue labbra sensuali si appoggiavano sulle mie, quando
assaggiavo il suo sapore dolce e amaro allo stesso tempo, non rispondevo più di
me, non volevo altro che continuasse, che mi stringesse sempre più forte che
non smettesse di baciarmi, proprio come in quel momento. Con le sue mani che mi
attiravano a sé, con quella passione, con il suo torace schiacciato contro il
mio, con le sue labbra che indugiavano sul collo. Era capace di farmi tremare
dal desiderio e io, invece di smetterla dato che ero sempre in tempo, non
volevo altro che continuasse.
Questa volta
desideravo che non finisse, che rimanesse lì con me, lontano da tutti, dai loro
pregiudizi, dal loro voler capire una cosa che non capivamo neanche noi… “Non
fermarti Draco, non fermarti” era l’unica cosa razionale(?!) che riuscivo a
carpire da tutto quel turbinio di emozioni che mi sconquassavano l’anima.
Il
tempo sembrava essersi fermato, eravamo di nuovo nel nostro universo.
Fu
una voce lugubre che ci riportò di nuovo dove eravamo. Rimpiansi quasi Piton.
La sua minaccia imperiosa risuonò nell’aria:
-Voi,
esseri irrispettosi, andatevene o morirete…-
To be continued…
***************************************
Allora, dite che siamo state troppo diaboliche??? No
dai, così la prossima volta siete più curiosi… (E lo sono anch’io, visto che
adesso mi devo anche inventare chi sia il tipo dalla vocina agghiacciante…
Grazie Iago!Ndvega)
Bene, vi lasciamo alle risposte alle rcensioni… Che
magari aumenteranno!
Ha risposto Iago, io mi scuso con chi mi ha chiesto di leggere le sue
storie. Sono un po’ indietro causa esame e due giorni parrocchiali.
Fanny:
Ma che carina, grazie mille per la recensione, non ti preoccupare nessun
problema, ritarda pure quanto ti pare nel commentare il fondamentale è che ti
sia piaciuta la storia, se poi recensisci è anche meglio! Draco direi che ora
sta discretamente meglio, peccato che abbia sempre quella “pulce” di Ginny alle
calcagna! (Puoi dirlo forte! NdDraco si si, come faresti senza di me!? NdGinny)
Il luogo non è ancora del tutto chiaro, ma presto capirete tutto…almeno
credo…leggeremo senz’altro la storia, ma temo che ci vorrà un po’…vista
esami…acc… spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo… a presto!
Thilwen:
A Praga? Ma che bello, gita scolastica… magari anche quella dell’ultimo anno
che è più degenerante (la nostra è stata quasi da fantascienza…) No, il tuo
commento non deve mancare, non puoi essere così cattiva da costringere Iago a
pubblicare senza di te, lo sai non ce la fa! Scherzo naturalmente, non è certo
obbligo…vega se non si muove a leggere la tua storia la strozzo, visto che non
sa che cosa si perde…Mi auguro con tutto il cuore che anche questo ti sia
piaciuto…ma soprattutto non vedo l’ora che tu ritorni da Praga per leggere il
tuo prossimo chap capolavoro (tanto lo so, è sempre bellissimo.) Un bacio…
Sunny:
Non ti preoccupare, fa sempre un immenso piacere leggere una tua recensione, ma
le autrici non uccidono nessuno, fondamentale è che ti sia piaciuta la
storia…anche perché malgrado Iago abbia letto tutte le tue storie, sia un
appassionata sfegatata di Jack e Dan, e sistematicamente tutti i fine settimana
controlla sempre se esce un tuo chap, non ha mia recensito (La peggiore, lo so
NdIago). Mamma mia quanti complimenti, siamo diventate tutte rosse quando
l’abbiamo letta…è un infinito piacere che una scrittrice brava come te si sia
appassionata alla nostra storia…i due purtroppo rispecchiano la nostra psiche
malata e non so quanto riusciranno a rinsavire, Draco sicuramente sarà un po’
più ebete, visto la faccia di vega in questo periodo…(^Iago corre lontano da
vega che ha tutte le intenzioni di ucciderla…^) Ci auguriamo che questo
capitolo sia stato di tuo gradimento…
Lady
Numb: e chi non ama Draco Malfoy? Io, lo amo da
sempre…malgrado la sua costante pazzia, quindi possiamo fare a metà…a Ginny i
malandrini le fanno un baffo, vedrete cosa avrà in serbo per voi, se Draco è
matto Ginny è senza dubbio peggio. Non ti abbiamo fatto aspettare poi così
tanto, no? Speriamo che questo chap ti sia piaciuto…un abbraccio…
L'uomo
dal fiore in bocca: Grazie, grazie mille, per la recensione…
ci fa sempre molto piacere che tu legga le nostre storie, malgrado la presenza
matta di Iago, che tu non consideri mai (Povera me…NdIago)!!
gb87:
Lo so, lo so, non abbiamo ancora recensito… ma Iago giura solennemente che ha
letto le storie, e giura anche che appena avrà un minimo di tempo sarà la
primissima cosa che farà. (E lo farò con somma cura…promesso NdIago) Meno male
che ti è piaciuta…bè anche Iago ammette che Draco è molto meglio, come fare a
non cedere al suo fascino? A prestissimo….
Eva_elamela:
Si questo era un po’ più lungo, almeno credo…speriamo ti sia
piaciuto!? Grazie mille per la recensione e Iago ringrazia calorosamente, molto
calorosamente per la bella recensione che hai lasciato anche nella sua
storia…un bacio…
Seyenne:
si, ci cospargiamo il capo di cenere per la “cortezza” del
capitolino, speriamo che questo anche se non molto più lungo sia stato almeno
più sostanzioso…vi abbiamo dato anche qualche spiegazione…non tutte, anche se
non abbiamo resistito alla tentazione di bloccarlo in un momentaccio…speriamo
che questo ti sia sembrato un po’ più chiaro ma soprattutto che sia stato di
tuo gradimento… faccia sapere ci teniamo molto alle opinioni altrui… forse più delle
nostre… un abbraccio!
Opalix:
Ok vega so benissimo che non centra nulla quello che sto per rispondere ma lo
devo fare: grazie, grazie mille per la tua recensione all’altra storia, mi hai
commosso quasi davvero!!! Mille, mille grazie… Ora passiamo a questa storia:
povero Draco, cerca di capirlo è difficile ragionare tutto da solo, con tutto
quello che deve risolvere…e poi immagino che Ginny intorno sarà ancora più
difficile… questo capitolo anche se non lunghissimo era più sostanzioso... non
ti è permesso lamentarti per la fine, visto dove hai fatto terminare la tua
storia meravigliosa… dovevo dirtelo per l’ennesima volta…Un bacione…
Savannah:
Il titolo del chap precedente è il motto che adotto ogni santo
giorno della mia vita, non c’è niente di più giusto! Grazie per tutti i
complimenti per la mini one shot che ho pubblicato… mi fanno piacere anche se
tanto “grande” non sono…(direi + o -come un gnomo)…come avrai notato la gioia
di Draco ha portato la povera Ginny in un luogo bello, felice e solare (sarebbe
da sopprimere NdGinny)! Non è stata prestissimo la pubblicazione, però non ti
abbiamo fatto aspettare più di tanto, no?! Cogita Sav, cogita che noi
aspettiamo con impazienza…un bacio enorme come Tyger e Goyle…
Kamomilla:
felicissime che ti sia piaciuto… ora dovresti avere una vaga
idea di dove son finiti… anche se non proprio chiara…a presto, crediamo…
Terry:
Anche questa volta non abbiamo resistito… sai com’è con due
autrici cattivone come noi…ci auguriamo che l’ultimo cap ti sia piaciuto…
Donnasole:
il destino e le autrici pazze ci mettano sempre la zampa, poverini costretti ad
incontrarsi , povero Draco soprattutto…io rido di più immaginando Piton con un
bel pigiamino rosa, con su stampato un enorme orsetto…
Capitolo 7 *** -L’evoluzione della specie è solo un invenzione…- ***
Ma salve
Ma salve!!! Sì, sì lo sappiamo che siamo in ritardo… un pazzesco ritardo. Ma vi prego cercate di capirci, gli esami si avvicinano…speriamo sinceramente e vivamente che questo capitoletto sia di vostro gradimento…
Per ultima e non meno importante cosa Iago è lieto di dedicare l’ultima creazione a Gualtiero Dominghi (tu sai che sei te) e lo avverte di fare il bravo bambino con vega, se così non fosse incorrerai nella mia ira più funesta… ma tanto lo so che sei una pasta di ragazzo, malgrado tu faccia fisica, indi per cui un pazzo squilibrato!!!
Iago&vega
-L’evoluzione della specie è solo un invenzione…-
-Darwin ha toppato: ecco tutta la verità sulle tartarughe delle Galapagos-
-Non sei divertente, Al-
Ma porca puttana, sempre nei momenti migliori.
Dio, lo avrebbe ucciso con le sue mani quel dannato essere che aveva elevato l'arte di rompere le palle a suo supremo stile di vita. Forse succede quando uno ha molto tempo libero. Appuntò mentalmente di trovargli un lavoretto.
Sì, come gli sarebbe piaciuto torturarlo in modo lento e doloroso, per poi donargli la morte. Peccato che qualcuno gli avesse soffiato l'idea del regalo tempo fa. Diciamo un... tot di anni fa (che vega non sa ancora quanti ^^''').
Oddio, sarebbe più corretto dire che gli aveva tolto la vita... Gli aveva dato la morte dell'anima, o come la volete chiamare.
-Aaaaaaah, dai Draco, mi togli sempre tutto il divertimento... Per una volta che porti nella mia umile dimora una dolce pulzella che profuma di... verginità...- L'essere si passò la lingua sulle labbra con fare a metà fra il sensuale e l'affamato.
I vampiri sanno essere odiosamente monotoni.
-Possibile che pensi sempre a quello?-
-Guarda caro, che l'unico qui che mi sembrava pensare a quello sei tu... E comunque il mio discorso era più, come dire... mangereccio-
Draco giurò di aver sentito distintamente il corpo di Ginny scosso da un tremito. Eh, beh. Non poteva darle torto. Questa volta almeno.
Il ragazzo riservò una delle sue occhiate di gelo al vampiro, che ormai era solo ad un paio di metri da loro.
Ginny notò che somigliava decisamente molto a Draco, anche se aveva gli occhi verdi, di un verde così strano però, che parevano quasi più freddi di quelli del suo compagno. Altra cosa da aggiungere alla sua personale lista dei Guinness dei primati, qualcuno ha lo sguardo più freddo del Ghiacciolo-Malfoy. I capelli erano lisci, di un biondo chiarissimo, che contrastava in modo sinistro con l'ambiente circostante.
-Mi dispiace deluderti, non è lei la ricompensa che ti avevo promesso-
Draco aprì il suo zaino e ne tirò fuori una piccola scatolina. Pronunciò un incantesimo e questa si ingrandì di almeno dieci volte, dopodiché la fece levitare fino al vampiro.
-Avevi detto che saresti stato solo tu ad avere bisogno di ospitalità... E, a meno che non decidiate di fondervi tipo Salmacide ed Ermafrodito io n-...-
-Per favore, non mettere in mezzo la mitologia. La ragazza dormirà con me, quindi non occuperemo spazio in più. Dovessero esserci problemi ti farò avere una porzione supplementare di quello che ti ho portato, ok?- Draco stava diventando impaziente. Tuttavia sapeva che non avrebbe rifiutato.
-Tesoro, tranquilla. Non ho intenzione di fare il replay di questo bislacco avventuriere-
Ginny non pareva molto convinta.
-Sicuro?-
-Mah, sicuro è una parola grossa... Ma non mi sembra che tu abbia molta scelta-
Detto questo le tese la mano.
Non bastava un pazzo pervertito strettamente imparentato con le arti oscure? Non bastava un cimitero, una cripta e una bara? Certo che no, ma che domande? Ci mancava un vampiro depravato, con mire alquanto pericolose verso il mio povero, piccolo e indifeso collo.
Riservai un occhiata omicida a Malfoy, maledizione a lui e ha tutte le sue trovate geniali del c…. Strinsi la mano di Al, se così si chiamava, temendo che quello fosse solo l’inizio di un più che pessima serata.
-Ginevra Weasley, piacere se così posso dire!- mormorai a denti stretti, strettissimi.
-Alambicco Arturo Dalmar Ofidio Steel Tas Malfoy per servirla, signorina Wealsey- dopo segui il consueto inchino, e un baciamano, per esser sinceri non concluso poiché alquanto preoccupata ritirai in fretta il mio prezioso arto.
-Rimasti cafoni voi Weasley!-
Non bastava un Malfoy, no, bisogna averne due di stupidi convinti come loro. Non provai nemmeno a reprimere uno sbuffo alquanto stizzito.
-Non siete certo voi il simbolo dell’evoluzione della specie, razzisti prima ed adesso!- dissi indicando con un cenno della mano lui e poi Draco. Parenti? Ma di che grado? Un vampiro. Mah!
-Già a distanza di secoli manteniamo sempre un pessimo gusto in fatto di donne.-
Offesa la mia famiglia in generale, mancava un offesa personale, maledetto stile Malfoy. Maledetti loro e tutta la loro dannatissima, purissima casata. Perché non si estinguono mai?
-Suvvia Al non si litiga con i bambini lo dovresti sapere alla tua veneranda età!-
Eccola là, la sua melliflua lingua non aveva resistito di nuovo.
-Sapete una cosa? Voi e il vostro puro sangue andate da soli a farvi ammazzare, uccidere, torturare o vampirizzare come preferite. Io me ne vado! Ciao.-
Detto questo, sicurissima di quello che stavo facendo mi diressi verso le scale e l’uscita di quel tetro luogo. Peccato che non vidi mai la porta, e come avrei potuto, con Draco che mi teneva per le braccia e quell’altro cretino del suo trisavolo che mi teneva per le gambe, riportandomi indietro!? Draco lasciò la presa, mentre Al continuando a tenermi per i piedi mi teneva sollevata da terra.
-Mettetimi giù, razza di pipistrellaccio rincoglionito! Sarebbe questa l’educazione che decantati tanto. Draco digli di mettermi a terra. Almanacco, Alticcio, Altarinco o come diavolo ti chiami, mettimi giù.- Strillai in preda alla rabbia, agitando ogni muscolo e parte del mio corpo.
-Magari se ti va un po’ di sangue in quel cervellino annacquato ragioni, lascio ad Al il privilegio della scelta- Le sue parole non fecero altro che aumentare all’ennesima la mia ira. Mai una volta che accorresse in mio aiuto.
-No, mia adorabile Ginevra non mi è possibile, andandotene rovineresti il piano del mio giovane parente e questo non posso permetterlo, quindi se mi dai la tua parola di rimanere qui ti lascio immediatamente, se no, posso passare anche tutta la notte così-
Non mi sarei mai arresa, mai e poi mai. Non ad un ricatto di quei due, non senza sapere lo scopo di quell’insolito nascondiglio con quella stramba e preoccupante compagnia. Passarono una quarantina di minuti. Nessuno dei tre parlò, nessuno dei tre si mosse. La testa mi pulsava pericolosamente e la vista si stava annebbiando. Il buio mi avvolgeva quasi totalmente, non sentivo nemmeno la presa di Al sulle mie gambe. Ma non si stancava mai?
Un conato di vomito mi riscosse dal mio torpore, poi non vidi né senti più nulla.
Persi i sensi, per tutta la notte! Mi risveglia la mattina dopo, con un mal di testa da paura e un umore non solo pessimo, ma anche terribilmente vendicativo. Malfoy dormiva come un bambino, quasi mi dispiacque quando, dopo avergli levato la bacchetta, lo legai come un insaccato.
-Bene, Malfoy, ora esigo una spiegazione e fa che sia esauriente se no rimarrai lì fino a stasera e io per allora sarò già molto, molto ma molto lontana da qui!-
-Tesoro mio, non si fa così. No, no, no-
Ginny era pietrificata. Le sue mani fredde sulla vita. Il suo alito sul collo. Oddio.
-Waesley, Weasley, Weasley... Capisco lo svenimento, ma questo implica avere l'intelligenza di un criceto nano. Pensavi davvero che con l'orecchio fino che mi ritrovo ti avrei permesso di prendere la mia bacchetta, di legarmi in questo modo assurdo- un paio di movimenti e si liberò facilmente- e di minacciarmi a viso aperto?- Draco si alzò dall'inusuale giaciglio e la guardò negli occhi inarcando un sopracciglio.
-Penso che abbia capito la lezione Al, puoi lasciarla andare-
-E chi ti dice che io lo voglia fare?- Gli occhi del vampiro saettarono dal suo collo a quello del suo discendente per poi riposarsi sulla sua giugulare.
Goccioline di sudore freddo le scesero lente dalla fronte. Il fiato di Al sul collo era sempre più vicino, iniziava veramente a pensare che quello fosse l'ultimo giorno che avrebbe passato con la sua adorata anima.
-Al...? Al, c-che st-stai facen...do?- La sapeva, lo sapeva che non avrebbe dovuto seguire il suo istinto la notte prima. Dannazione a lei e alla sua maledetta curiosità! Quei due erano in combutta, avrebbe dovuto capirlo subito, fin dal primo istante!
Malfoy la guardava con uno sguardo indecifrabile. Ma perché non faceva qualcosa?!?! Qualsiasi cosa!!!
-Al, basta-
-Dai, Draghetto... Fammi divertire un po'-
Il ragazzo aveva iniziato ad avvicinarsi.
-Solo un assaggino...-
Accadde tutto repentinamente. Da un momento all'altro Ginny passò dalle braccia del vampiro a quelle di Malfoy.
Gli occhi del ragazzo dardeggiavano d'ira.
-Ho.Detto.Basta- La teneva stretta per un braccio, mentre con l'altro le cingeva la vita, frapponendolo fra lei e il suo antenato.
-Ehi, ehi, ehi... Che tono possessivo... Lo sai anche tu che non l'avrei certo fatto davvero. A che mi serve dell'altro sangue?- Lo squadrò in modo strano.
-Non mi fido di te-
-Fa come vuoi-
Il vampiro girò i tacchi diretto verso la sua parte della cripta. Un luccichio malizioso balenò nei suoi occhi, prima che scomparissero nell'ombra.
-Graz…gra…grazie- dovetti deglutire con decisione un paio di volte, prima di pronunciare per intero quell’unica piccola parola. Questa volta avevo veramente avuto per un attimo il terrore che Malfoy mi lasciasse alla mercè di Al- scucchiasangue a domicilio. In effetti doveva averlo pensato Draco stesso, visto come aveva reagito.
Ritenevo che il suo controllo della situazione fosse praticamente totale, ma a quanto pare così non era. Sarebbe stato meglio per tutti e due che le cose, in futuro prendessero la piega da lui ponderata, se no… meglio non pensarci. Far finta che i problemi non esistessero era (ed è) il mio metodo personale sano e sicuro per risolvere tutte le questioni in sospeso. Chiaramente è sinonimo di non risolverli, ma non ponderarli comunque, finché non ti sbattano contro, equivale a non averli.
Al, da quanto avevo intuito macchinava qualcosa, sentivo stridere le rotelle del suo cervellino vecchio secoli. Aveva uno scopo, aveva un obbiettivo. Era un Malfoy, oscuro e calcolatore di razza dunque. Non era il pacchetto che Draco gli aveva dato all’inizio ad interessargli, no, era altro, quello era solo un pretesto, solo una scusa. Ma cosa voleva veramente? L’unico che poteva intuire realmente cosa voleva lo psicopatico sicuramente meglio di me era Draco, per forza fra malati di mente ci si capisce. Solito cognome, solito cervello, tanto a distanza di secoli non erano cambiati, Al e il suo modo di fare ne erano la chiara prova lampante.
Il braccio di Draco continuava a stringere i miei fianchi, l’aria cominciava di nuovo a farsi più pesante, lo scintillo negli occhi della viscida sanguisuga inoltre mi aveva messo, se possibile, ancor più in fibrillazione.
Mi guardava così intensamente senza nemmeno sbattere le sopracciglia. Era strano, soprattutto perché era zitto.
Sentivo il suo sguardo bruciarmi addosso. Tentai di riportarlo alla realtà.
-Primo: leva quel braccio di lì. Maniaco pervertito. In secondo luogo se vuoi che ti sia utile a qualcosa almeno spiegami cosa ci stiamo a fare qui-
Vano, inutile tentativo. Ci volevano le maniere dure con il ragazzo. Niente, niente di niente. Immobile, con lo sguardo fisso su di me e l’aria completamente assente. Una pulce schiacciata era sicuramente più vitale. Ebbene qual è l’unico rimedio per le persone sotto shock? Un bello, forte e poderoso schiaffo assestato bene su una delle due guance. Io scelsi naturalmente quella più distante: maggiore slancio, maggior intensità. Draco non ne fu molto felice a dir la verità.
-Ehi ma che diavolo fai?- l’ira si manifestò chiaramente nella sua voce.
-Dracuccio, mica te la sarai presa vero!- perfetta imitazione del obeso carlino della Parkinson, nulla di più divertente per irritare Malfoy.
-Weasley…- il mio cognome pronunciato con il suo solito tono strascicante e ammonitore non fece che stuzzicare di più la mia innata vena bastarda.
-Che c’è Dracuccio? Volevo semplicemente levarti quell’aria da bamboccio, sai sembravi la perfetta imitazione di Potter alle prese con la sua cicatrice e i suoi sensi di colpa, pensavo di farti un favore, non te la devi mica prendere-
-Weasley, sei un idiota te l’ho mai detto?- un sano paragone con Harry fa sempre breccia nell’orgoglio dei Malfoy.
-Si, ma detto da uno che assomiglia a celebroleso-Potter-, malgrado faccia finta di essere l’opposto non risulta molto offensivo. Dimmi, visto che sei ammalato da Potterite acuta, quel missione eroica e lodevole siamo venuti a compiere in questo luogo paradisiaco?-
Il color acceso, rosso non è possibile definirlo, che assunse mi fece quasi impressione. Avevo fatto centro, ne ero praticamente certa. Potevo sperare forse in una piccola, insignificante delucidazione. Inutile sciocca speranza immediatamente disillusa, dato che mi ritrovai un nano secondo dopo a correre a perdifiato per le scale della cripta. E ora dove diavolo andavamo così di fretta? L’unica cosa che mi rincuorava era finalmente scappare da lì e da Al, se non per sempre, almeno per qualche ora.
Si fermarono su una specie di scalino più grande, un pianerottolo, che la sera prima Ginny non aveva notato. Alla loro destra, una porta che sembrava essere sopravvissuta senza troppi problemi alle generazioni di termiti che dovevano averla rosicchiata negli ultimi secoli.
Malfoy recitò una breve formula (che non assomigliava ad un alohomora, ma a qualcosa di ben più antico) e la porta si aprì cigolando sui propri cardini.
Altra scala.
Il ragazzo la condusse su (su, su sempre più su....!Ndvega La pazzia dilaga...*_*'''NdIago), da dove sembrava venire una debole luce. Ginny sentì come un misto di ansia e sollievo. Da una parte era contenta di uscire dal buio inquietante che aveva caratterizzato le ultime ore, dall'altra... Beh, un detto babbano recita: "Chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che cerca ma non sa quel che trova".
I due ragazzi emersero in quella che pareva una stanza ovale. In realtà, si rese conto Ginny, lei aveva preso in considerazione soltanto una parte dell'ambiente. Alle loro spalle stava un muro alle cui estremità si notavano due entrate.
Se loro avevano passato la notte in una cripta... Quella doveva decisamente essere la chiesa soprastante.
Malfoy si guardò un attimo intorno, quasi come se si aspettasse di veder comparire da un momento all'altro chissà quale strana creatura... In realtà il ragazzo era sempre all'erta. Non si era rilassato neanche durante la notte, nonostante ritenesse che né suo padre né Voldemort in persona fossero a conoscenza di quel nascondiglio... E di chi lo abitava. Da quel che aveva capito Al Malfoy era un rinnegato, ripudiato dalla propria famiglia o qualcosa di simile, e poi era un vampiro. Comunque nonostante si fosse reso conto che la sua ansia era del tutto (o quasi) immotivata, non aveva potuto fare a meno di sfruttare le sue capacità feline dormendo quasi letteralmente con un occhio aperto e uno chiuso.
E ora doveva anche abbassarsi a spiegare i suoi piani alla Weasel. Dannazione a lei!
La guidò attraverso una delle entrate verso l'unica navata del piccolo edificio. Arrivato all'altare con un rapido colpo di reni vi si issò sopra appoggiando le mani al lato della gambe.
Poteva sembrare un'atteggiamento cordiale, ma Ginny aveva notato subito la fiamma che ardeva nei suoi occhi: determinazione, rabbia a stento trattenuta.
-Bene Weasley- Malfoy squadrò la ragazza da cima a fondo.
-Io e te dobbiamo parlare. O meglio, tu devi aprire bene le orecchie e starmi a sentire- Il suo sguardò sembrava di fuoco.
-Punto primo: mi sembra chiaro che la tua presenza qui sia più che fortuita, imputabile comunque totalmente alla tua fissa di non farti mai gli affari tuoi. Punto secondo: proprio per le sopracitate ragioni non avrai un trattamento di favore, non mi importa se sei una donna. Punto terzo: ficcati in quella testa rossa di non farmi domande di alcun tipo sul perché ho deciso di fare questo viaggietto. Sono affari miei, e se diventi troppo indiscreta potrei dare qualche consiglio di enogastronomia al vecchio Al. Sono stato chiaro?-
-Cristallino- Ginny non era tipo da farsi spaventare ma l'ultima frase su Al, dopo i recenti sviluppi, l'aveva un po' scossa.
-Solo... Non sei un mangiamorte, vero? Non sei qui per conto di tuo padre, no?-
-Weasley, quale parte di "non fare domande" non hai capito esattamente?-
-Ehm...- Ginny si morse il labbro inferiore in un modo che la fece sembrare una bambina.
No, Santoddio, non fare così... Non fare così! Poi va a finire che...
-Sono qui per ritrovare mia madre. Ho buone ragioni per ritenere che sia stato mio padre a rapirla, per indurmi a passare al Lato Oscuro...-
To be continued…
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Grazie a chi legge e recensisce, ma anche a chi legge anche se non recensisce!
Per chi ci dice di leggere le sue storie, promettiamo di farlo, davvero, solo che in questo periodo è un vero calvario… Entrambe frequentiamo il sito 1/10 di quello che facevamo prima… Indi per cui certe volte ci perdiamo anche gli aggiornamenti…! E quindi li dobbiamo recuperare…
Ed ecco le risposte alle recensioni:
Il pazzo o uomo dal fiore in bocca: la ringrazio sentitamente per i suoi complimenti gentile signor Pazzo, ma come lei ben saprà, dato che siamo nella medesima classe, gli impegni scolastici ritardano di molto le nostre funzioni vitali. Mi impegno formalmente a leggere al più presto il continuo del suo thriller (il primo capitolo l’ho letto e le assicuro che mi è piaciuto malgrado il garbuglio sintattico)…a presto, anzi no a domani…
Fanny: la povera Ginny si deve ancora riprendere dallo schock avuto! Non capita tutti i giorni di essere scaraventata chissà dove con quel deficiente di Malfoy in un tetro luogo…(no dai Draco, era così per dire…Nd.Iago che fugge dalle ire dello stupido furetto ritardato)…Per quanto riguarda il ritardo non ti preoccupare, ti capiamo BENISSIMO! Maledetti esami di stato…spero vivamente che questo chap ti sia piaciuto!
Lady Numb: Non siamo proprio due cultrici della morte, ma questo luogo ci stuzzicava particolarmente, soprattutto per inserirci come ai potuto vedere Al…si Ginny è una peperina ma solo perché c’è Draco intorno… grazie mille per la tua carinissima recensione…un abbraccio!!!
Eva_elamela: ti fidi di noi? Ti sei messa in buone mani…sinceramente al momento queste due povere autrici hanno solo una vaghissima idea di come si evolverà la storia…pensa che la vocina misteriosa non era nemmeno prevista, è stato un mio cattivissimo scherzetto a vega… l’ambientazione è inconsueta ma stimolante…vedrete!!! Ah ah ah ah ah ah (manie di onnipotenza dell’autrice più pazza). A presto…
kamomilla: eh, sì… Anche noi! L’idea della tomba è tutta colpa di Iago… Lei mi lascia nei casini e io mi adatto… E mi vendico!
Opalix: carissima! Che bello, leggere le tue recensioni eleva l’animo di noi autrici!
Spiagge assolate, prati fioriti, colline verdeggianti, ruscelli di montagna… Che dire, tutti bei posti, ma cosa ti puoi aspettare da due fan sfegatate di Baudelaire?!
L’idea iniziale era quella di mandarli in un posto che io e vale abbiamo visitato un anno fa… Diciamo che in quel posto c’è una Chiesa molto "carina", se così si può dire. Ma mi sembrava un po’ troppo poco noir e mentre scrivevo mi è venuta in mente l’idea della cripta… Quando Iago l’ha letto le è presa una sincope. Insomma, lei mi lascia nei guai, io dovrò pur vendicarmi! La vocina invece è une delle sue di vendette… "Non vedo l’ora di sapere chi è il rompiballe che disturba il loro idillio": tesoro mio, la stessa domanda me la sono fatta io, solo che dovevo inventarmelo. Inventarmi una cosa del tutto fuori dai programmi, fra l’altro… Che però dovrebbe rivelarsi importante! Tieni d’occhio Al… Ti è piaciuto? A presto e scusa se non recensisco spesso ma è un periodaccio… Fra esami e ragazzo, il tempo vola… Ciao ciao
Terry: tesoro, la colpa è tutta di quell’animalaccio di Iago! Ma diciamo che la sua invenzione è andata in porto… Grazie della recensione e dei complimenti! A presto! Che te ne pare di Al???
Donnasole: sai che il fatto che la tomba facesse tanto Romeo&Juliet non ci era proprio venuto in mente??? Senti ganzo…
Sì in effetti è un po’ macabro, che vuoi siamo due fan di Baudelaire…
Non è che Ginny si stia proprio abituando… Diciamo invece che ricambia! No, dai, ce ne vorrà di tempo ancora… Comunque la storia è e rimane una Draco Ginny, come è infatti segnalato dal pairing.
Per ora comunque non siamo ancora nel vivo della storia, anzi… l’azione deve ancora arrivare! Che te ne pare di Al??? Grazie della recensione, a presto.
Capitolo 8 *** Canini di vampiro e mani di piovra ***
Saaaaaalve a tutti!!!
E finalmente rieccoci qui, più pronte che mai a continuare questa storia che -almeno per le sottoscritte, che proprio ieri hanno elaborato almeno i successivi... 5 o 6 capitoli- si sta facendo sempre più avvincente. Attenzione, abbiamo detto elaborato, non scritto... Purtroppo la maturità ha assorbito la maggior parte delle nostre energie, distogliendoci dai nostri impegni di fan-writers... Ma adesso siamo di nuovo in corsa! Certo, ci saranno le vacanze, ma per un po' non vi libererete così facilmente di noi! Siamo in crisi d'astinenza da scrittura... Altro che sindrome da calo di ispirazione!
Insomma, ecco qui un nuovo capitoletto. Non è molto lungo, anche perché potremmo definirlo "di transizione"... Tuttavia dovrebbe essere abbastanza carino: c'è molta riflessione, ma accadono anche cose interessanti.
D'ora in poi ci sarà molta più azione, visto che la storia sta per entrare nel vivo. Che dire di più? Capitolo dedicato a tutti quelli che ci sostengono, in particolare a Seyenne!
Un bacione e buona lettura!
Iago&vega
Attenzione, NOTA per Sunny:
Ho tentato di mandarti due mail, una per l’in bocca al lupo, l’altra di auguri per il diploma, ma mi sono tornate indietro entrambe... Non è che hai cambiato indirizzo? Mi complimento adesso comunque!
Capitolo ottavo: Canini di vampiro e mani di piovra
Per un istante, un misero istante, che valeva più di un milione di galeoni, più di tutti i possedimenti dei Malfoy, Draco si era confidato con me, non tutto certo, ma la parte sostanziale, il motivo per cui ci trovavamo lì e tutto ciò era notevole. L’ippogrifo iniziava a cedere. Lucius aveva rapito Narcissa, bene, anzi no male, molto male per ricattare Draco. Solo una cosa non mi tornava, il quadro della situazione era decisamente confuso, un garbuglio di immagini e motivi, avevo bisogno di riordinare un secondo le idee. Dunque io e Draco, cioè Draco era lì io c’ero finita solo per colpa della mia dannata curiosità, il risultato era sempre il medesimo, indi per cui potevo ragionare benissimo al plurale. Dicevo dunque eravamo lì per salvare la signora Malfoy da suo marito, non che noto mangiamorte intenzionato a far passare l’unico figlio (il sopracitato essere platinato) che aveva dalla parte del lato oscuro, costringendolo. Costringendolo?
-Ma tu non volevi diventare un seguace di Colui Che Non Deve Essere Nominato?- Pessima, pessima mossa. Ginevra Weasley sei la più grossa testa di melone mai esistita sulla terra. Ma perché? Perché? Mai vista persona più deficiente della sottoscritta e la sua faccia sottolineava perfettamente la mia grandissima idiozia. Se Narcissa era stata rapita evidentemente Draco non aveva intenzione di diventare un mangiamorte. Mi ero permessa di riprendere Harry qualche giorno prima perché era un pregiudizio vivente ma io non ero di certo da meno. Naturalmente non potevo arrivarci prima. Stupida, stupida, STUPIDA!!!
-E tu Weasley non vuoi fare la mendicante come tuo padre?- la sua voce strascicata mi colpì, l’avevo ferito e dovevo fare ammenda, al diavolo il mio stupido maledettissimo orgoglio.
-Ok Draco recepito il messaggio, hai ragione. Ripartiamo da capo, tu non vuoi fare il mangiamorte e io non ho intenzione di lavorare nella sezione babbani al Ministero della Magia, non fare quella faccia lo so che non è il momento adatto per pensare al futuro.-
Un sorrisino sarcastico era comparso nuovamente sulle sue labbra, bene per lo meno era tornato del suo naturale umore. Poi capii, improvvisamente realizzai vagamente come Draco si sentisse, se mamma fosse stata rapita da papà e ci fossi solo ed unicamente io in grado di risolvere la situazione, il mio cuore sarebbe stato lacerato, distrutto fra l’amore per i miei genitori e l’odio verso colui che mi ha messo al mondo. Come se la mia anima fosse tirata da due cavalli impazziti da lati tremendamente opposti. Senza pensare minimamente a ciò che stavo facendo sfiorai delicatamente la guancia di Draco, un gesto inutile e palesemente goffo, ma in quell’istante decisi che lo avrei aiutato contro tutto e tutti. Malfoy spostò repentinamente la faccia come se una frustata lo avesse colpito in viso. I suoi occhi dardeggiavano d’ira e frustrazione.
- Non.Voglio.La.Tua.Pietà.Weasley!- Orgoglio Serpeverde in azione.
-Non è pietà la mia Malfoy! E’ comprensione.- Ostinazione Grifondoro risponde.
-Non vedo la differenza! Cavilli tipici della vostra casa, ma io non HO BISGONO DEL TUO AIUTO, non sono un indifeso da salvare, E’ CHIARO?- i toni si stavano facendo decisamente troppo accesi.
-Non tu non sei un indifeso da salvare, lo so! Tu sei…-
-Andiamo Weasley cosa sarei io? Forza sentiamo quale altra stupidaggine tiri fuori dal cappello ‘sta volta. –
-TU SEI UN GRANDISSIMO CRETINO, ecco quel che sei. Quindi se non lo capisci da solo vai pure a quel paese. – E lo mollai lì. Senza aggiungere altro. Non mi seguì, sapeva perfettamente che non me ne sarei andata.
Dannazione a lei, tutti i Weasley e tutti i Grifondoro riuniti. E dannazione anche a lui, che ogni volta che succedevano cose come questa si chiudeva a riccio.
Lì per lì lo aveva… Ferito sentirsi dire che era come suo padre, che avrebbe voluto fare da schiavo a Voldemort. Pensava che lei lo sapesse, che fosse diversa… Che lo capisse.
Evidentemente si era sbagliato.
Tuttavia la Weasel, appena elaborato la cazzata che aveva sparato due secondi prima –perché evidentemente lei seguiva la regola di vita : prima parla, poi pensa- aveva fatto marcia indietro. Anche a lei non andava a genio essere paragonata ai familiari. Forse perché era l’ultima di sette fratelli e questo l’aveva portata ad essere sempre in competizione o comunque ad essere confrontata ed omologata come Weasley.
Dannazione a lui! Che fai Draco Malfoy, prima ti confidi, cerchi affetto, e poi ti tiri indietro?! Sei un vigliacco, ecco cosa sei! Un fottuto vigliacco!
Però quando lei aveva parlato, lui aveva sentito crollare quelle poche certezze che si era costruito su di lei, sul loro rapporto.
E il bello era che non si era accorto di averle. Credeva che lei non contasse niente, al massimo che lo attraesse grazie al suo corpo di donna, che fra loro ci fosse una qualche chimica particolare sul piano fisico... E quando l'aveva sentita dire così aveva sentito come una coltellata nello stomaco.
Ma perché lo pensava? Perché tutti lo pensavano?
Per il suo cognome, certo. Ma poteva un cognome...?
Improvvisamente gli tornarono alla mente tutti i suoi atteggiamenti scostanti, scontrosi e tutte le sue allusioni. A come l'aveva trattata in tutti quegli anni, specialmente al secondo anno, con la storia della Camera... Ok, non era stato proprio un angelo.
Era strano... Non gliene era mai fregato niente, che i suoi compagni dicessero pure quello che volevano, li avrebbe sbalorditi tutti, e lasciati con un pugno di mosche in mano.
Ma lei no, lei doveva sapere. Doveva capire, comprendere le sue ragioni. Ok, se ne era uscita con quella frase ma...
Che cosa aveva fatto lui in realtà per farle pensare il contrario?
E rieccoci, come al solito quella stupida lo portava a mettere in discussione persino il fatto che l'elettroencefalogramma di Tiger e Goyle potesse essere diverso da una linea perennemente piatta.
Forse non era commiserazione la sua... Forse era devvero comprensione. Forse.
Era questo che Draco pensava mentre, raggiuntala senza farsi sentire, la abbracciava da dietro appaggiando la testa sulla sua.
-Questo è il mio modo di scusarmi e dirti grazie, Weasley. Vedi di non abituartici-
Due secondi dopo aveva le sue braccia al collo e la testa sul suo petto. Alla faccia dell'abitudine.
-Ginny...-
-mmmh...-
-Sai, capisco che il mio collo sia particolarmente invitante, ma ti ricordo che non sei Al...-
-Draco...-
-mmmh...-
-Sai, capisco che il momento è come dire... un po' particolare, ma saresti pregato di smettere di armeggiare con la mia camicetta, sempre che tu ci tenga al tuo arto...-
-Così ti fa credere che io ci tenga...?-
-Potresti anche non tenerci, ma immagino che sarebbe meglio rimandare a quando non ti servirà più!- Cioè quando... Ginny? Non poteva evitare di citare il disastro familiare dei Malfoy? Doveva farlo proprio in quel momento poi?! Tipico suo, mettersi da sola nei casini e non sapere come uscirne. "Ragionare prima di parlare": DOVEVA ricordarselo prima di rovinare come al solito tutto. No, forse era un po' troppo complicato anche per lei, non è facile concentrarsi con Draco che continua a mordicchiarti un orecchio.
Il ragazzo appariva infatti molto occupato. Era così bello disconnettere il cervello e lasciarsi trasportare dalle emozioni, senza pensare al contesto. Un minuto prima era lì, a fare discorsi seri, a confidarsi con lei, a discutere delle sue vicende familiari. Un minuto dopo lei faceva o diceva qualcosa di inaspettato, o ci pensava il caso a mettersi in mezzo... E finivano abbracciati o peggio. Come adesso. Per fortuna il caso era altrettanto abile nel fornirgli anche l'occasione per tirarsi fuori da quel tipo di situazioni che lui definiva "interessanti, ma pericolose".
Si staccò dalla ragazza prendendola per le spalle, costringendola a guardarlo in viso.
-Ascoltami bene, Ginny. Non avrei mai voluto che finissi invischiata in questa storia, ma siccome pare tu abbia eletto a tuo sommo divertimento ficcare il naso nei cazzi miei, sono costretto a rivelarti il minimo indispensabile perché tu non continui a rompermi le palle. Dunque, questo è il mio piano-
Mezz'ora dopo un ruggito distorto giunse anche nella sua cripta. Suonava pressapoco come "Che cazzo pensi di fare tu?". Non gli era mai andato particolarmente a genio che le donne usassero quel genere di vocaboli, si rivoltò infastidito nella tomba. In fin dei conti quello che non aveva mai apprezzato nella sua vita (quella vera) aveva finito alla fine per amarlo... e poi Miss. Ginevra gli piaceva. Era però il caso di arginare la paranoie della soave donzella, Draco era già abbastanza agitato di suo.
To be continued….
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Finalmente un altro nuovo capitoletto…
Grazie a chi ha recensito e a chi ha solo letto
Iago&vega
Ed ora le risposte alle passate recensioni:
Ginny: che bello una new entry, gongolo di felicità…si si, siamoin due me cioè Iago e vega che attualmente mi ha abbandonato per il suo moroso… beh sai Hermione l’ho descritta così, dato che la parte di Ginny è interamente ed esclusivamente mia (manie di onnipotenza n.d.vega) solo per prendere in giro un po’ vega, che è la copia vivente della signorina Grenager…beh Al e Draco hanno in servo per voi molte, molte altre cosettine…grazie mille…
eva_elamela: accidenti che successo ha avuto il vampiro squilibrato, pensare che è nato tutto solo per infastidire un po’ vega… fra Draco e Ginny potrebbe e sottolineo potrebbe essere nato qualcosa, ma è ancora tutto da scoprire…scusaci per il ritardo…un bacio
Lady Numb: ah chi lo dici…la scuola ci ha letteralmente ucciso…a me senza dubbio, vega è un genio, non fa testo. Al sta diventando il mio mito e immagino rappresenti l’ideologia squilibrata delle due autrici…per il capitolo, mi dispiace hai atteso tanto, ma incombevano quegli inutili esami… un bacione enormissimo…
l'uomo dal fiore in bocca: ma ciao, allora vecchio amico come te la passi? Hai fatto il bravo in questo periodo? Ora che la scuola è finita te la godi è? Visto te l’avevo detto che eri andato benone agli orali… un bacio Iago.
Opalix: si è stato un periodaccio, ma ora è FINITA! Innanzi tutto le devo chiedere umilmente perdono se in questo periodo non ho recensito, ma ti giuro che ho letto tutti i capitoli della tua superlativa storia… mi prodigherò per lasciarti come è giusto che sia un lunghissimo commento il prima possibile. Il vecchio caro Al è adorabile, quel vampiretto ha in serbo tante, tantissime cose…comunque per ora non posso dire di più, vega mi ammazza se lo faccio. Sai Ginny è fatta così, incontrollabile anche per se stessa, spero che si renda utile prima o poi, invece di scassare e basta… spero vivamente che saremo più puntuali, ma penso proprio che sia possibile dato che ormai gli impegni scolastici sono terminati… un bacione enorme I.&v.
Elwen:siamo felicissime che la storia ti sia piaciuta e spero che continui così…avevamo un po’ di timore ad inserire un nuovo personaggio, ma a quanto pare ha riscosso parecchio successo! Meno male… inoltre credo che Al rimarrà fra i piedi ancora un po’…anche perché io l’adoro! Un baciottolone
Savannah: carissima ciaooo… lo so, lo so che è un po’ che non mi faccio sentire, ma come ho detto precedentemente gli esami hanno risucchiato ogni mio istante di tempo libero. Questo naturalmente non mi ha impedito di leggere la tua storia, ma (mi cospargo il capo di cenere) non riuscivo proprio a lasciarti una recensione come si doveva…prometto lo farò al più presto anche perché "Originale Sin" è una delle ff più belle mai scritte… non sto facendo la ruffiana, è la realtà! Ma passiamo ad altro…l’antenato è a dir poco adorabile, meglio lui di quello scorbutico di Dracuccio… bhè, per il marchio nero e le spiegazioni temo che dovrai attendere ancora un po’…
Seyenne:questa volta ad aggiornare ci abbiamo messo una marea di tempo la sappiamo, ma chiediamo scusa…umilmente…non sai che soddisfazioni quando leggo le tue recensioni, sono sempre spettacolari… Spero vivamente che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento, mi raccomando diccelo se così non fosse… purtroppo e dico purtroppo perché almeno sarebbe una ottima scusa, non facciamo uso di sostanze illegali…siamo due squilibrate al normale!!! un bacio dalle autrici e da Al il vampiro pazzo…
Kamomilla: bhè presto presto non si è proprio aggiornato, ma mi auguro che il chap ti sia piaciuto, temo che per capirci qualcosa di più dovrai attendere ancora un po’…
Terry: oh perdono, perdono… abbiamo aggiornato tardissimissimo lo sappiamo ma che ci volete fare…gli esami!!! Almeno questa volta non abbiamo interrotto in un momentaccio, giusto???
Capitolo 9 *** Tanto fumo e niente arrosto...ma se c'è lo cucini tu! ***
Saaaaaalve a tutti! Ed eccoci qui! Finalmente reduci dalle vacanze ma soprattutto... Con Front Page! Così il sito non si sovraccarica... ^^ Capitoletto non troppo lungo ma... Interessante. A voi l'ardua sentenza!!!
Capitolo dedicato a Opalix e Savannah, a cui Iago ha ormai affibbiato l'appellativo di "Mostri Sacri"...
Iago&vega
Chap. IX
Tanto fumo, niente arrosto... Ma se c'è lo cucini tu!
Bene. Ma proprio bene. Un idillio.
Com'è che avevo detto? Ah, già:
"Ficcati in quella testa rossa di non farmi domande di alcun tipo sul perché ho deciso di fare questo viaggietto. Sono affari miei, e se diventi troppo indiscreta potrei dare qualche consiglio di enogastronomia al vecchio Al. Sono stato chiaro?". Come no, cristallino. Perché poi avrebbe dovuto fargli domande? Non si era forse già sputtanato abbastanza? Accidenti a lei e... E anche a lui, che si faceva fregare così! Solo perché lei aveva fatto quel faccino così innocente, bisognoso d'affetto, così carino... Ehi, un momento, riavvolgi... Carino? Da quando il termine carino rientrava nel suo vocabolario?! Meglio fare finta di niente e non pensarci...
Insomma, l'aveva guardata e tutti i suoi buoni propositi erano andati allegramente a farsi benedire da un pretino di campagna. Forse avrebbe dovuto accompagnarli, chissà che qualche unzione fatta bene, qualche segno della croce e una manciata di Ave Marie, non lo aiutassero un po' a rinsavire...
Alla fine l'aveva fatta partecipe di parte del suo piano. Non era così stupido da rivelarle tutto. Conoscendola non avrebbe parlato neanche sotto tortura -che poi anche quel 'conoscendola'non gli tornava tanto...-, ma per esperienza sapeva che era meglio non fidarsi nemmeno di se stessi. Non con quella gente.
Non con quello che stavano per fare. Quello che stava per fare.
E poi... Gli costava ammetterlo, ma forse... Forse aveva avuto bisogno di parlare con qualcuno. Sì, lui aveva avuto bisogno di un amico. Anzi, amica. Non un professore che ti ha praticamente adottato, un preside coi sensi di colpa che spera di poter salvare almeno te da quell'infausta sorte che non è riuscito ad evitare a tuo padre, non un vampiro spuntato fuori dal nulla che ti ha costretto ad affannanti ricerche per scoprire se diceva la verità - o almeno quanta te ne diceva- e che ti sta col fiato sul collo, il che fatto da un vampiro è parecchio inquietante... Niente di tutto questo.
Solo qualcuno che ti stia ad ascoltare, magari facendo qualche domanda di troppo, urlandoti in faccia che secondo lui stai sbagliando, che ti stai buttando dritto dritto fra le braccia della morte, che sei uno stupido... Ma lo fa perché è preoccupato per te, e davanti a questo anche un tipo come lui è costretto a cedere.
Pensare che qualche giorno prima il suo maggior problema era il ribrezzo di vedere tutte le sere quell'infido essere di Piton. Pensare che fino a qualche momento prima era terrorizzata dai canini di Al e dalle urla di sua madre. Ora invece il suo maggior problema era una schiera indefinita di Mangiamorte, pronti a farli fritti senza nemmeno pensarci due volte! Una volta arrivati sul fondo non si può far altro che risalire, giusto? Almeno che qualcuno non ti scavi una fossa su quel dannato fondo. Non era certo rassicurata da quello che Draco aveva escogitato, un piano peggiore di quello non l'aveva mai visto. Effettivamente non aveva mai studiato un piano vero e proprio quando aveva fatto qualcosa di così terribilmente pericoloso, ma se aveva salvato la pelle al Ministero poteva salvarla anche lì. Questa volta sarebbero stati loro due l'elemento sorpresa.
Prima mossa da eseguire ora era potenziare un po' le loro capacità, in un duello normale sarebbe risultato estremamente scorretto, ma quello non era uno scontro normale. Una schiera di pazzi sanguinari non si poteva certo definire normale.
Prima della prima mossa era vitale non pensare e soprattutto non scoppiare a piangere come la fontana del Ministero solo all'idea di non poter più vedere i suoi occhi fissi nei miei intenti a scavarmi l'anima fin nel suo abisso.
"Che cosa sto pensando? Ginevra Weasley torna immediatamente in te, stai parlando di Draco Malfoy!"
"Guarda che lo so che sto parlando di Draco!"
"Appunto, è quello che è preoccupante."
"No cara, quello che è veramente preoccupante è il fatto che tu stia parlando da sola!"
-Weasel prima che faccia notte credi che riuscirai a darmi una mano con questo dannato calderone?-
Giusto per non smentirsi mai.
-Se me lo chiedi per favore, forse e sottolineo forse, posso anche prendere in considerazione l'idea-
I due erano tornati nella cripta, del sole ormai alto nel cielo neanche un misero raggio. Entrambi si erano trovati d'accordo sul mettersi di buona lena a lavorare per produrre tutto ciò che gli sarebbe potuto servire nello... Chiamiamolo "scontro finale". Inutile dire che Draco non poteva sopportare il termine, che avrebbe significato secondo lui l'immediata diagnosi di Potterite acuta a chi l'aveva pronunciato. Ma si sa, "quando il vicino è più bravo di te a miscelare pozioni, mettiti un rospo in bocca e se ce la fai ingoialo".
Eccoli quindi sull'altare, da bravi scolari diligenti, a preparare tutti gli strumenti necessari. Naturalmente l'arsenale era quello di Draco, visto che l'armadietto dove Ginny teneva tutti i suoi mestoli autorimescolanti era rimasto ad Hogwarts.
-Adesso mi toccherà anche ri-incantare tutti gli strumenti!-
-Perché, quelli che usi li hai incantati tutti personalmente? Naaaaa, non ci credo...Proprio tu, quella che ha quasi scaraventato il povero Vitious fuori dalla finestra provando un incantesimo di levitazione? - Il ragazzo inarcò un sopracciglio, dubbioso.
-Non l'ho quasi scaraventato per sbaglio, caro, ho tentato di farlo e per tua informazione, razza di incapace io sono superiore a te, non solo fuori Hogwarts ma anche dentro le aule-
Detto questo adottò la miglior aria boriosa degna del vecchio Salazar, sfoderò la bacchetta come se fosse la spada dell'illustre Godric e concentratissima iniziò a lavorare. Impiegò quasi tre ore a eseguire tutti gli incantesimi necessari, ma ad opera finita, tutto funzionava per il meglio. La fiamma del calderone era auto regolante, il mestolo era a prova di qualsiasi elemento corrosivo e soprattutto non si surriscaldava mai, il dosatore prelevava senza sforzo l'esatta quantità dell'ingrediente e il coltello stava tentando di ammazzare Draco, no non era un errore, se avesse evitato di paragonarla ad un efficiente elfo domestico, forse non sarebbe successo.
Sarebbe stato un lungo giorno e probabilmente una lunga notte. Soprattutto con Al che vagava da perfetta anima in pena da una parte all'altra.
Draco si era appoggiato alla parete della cripta, stanco -e affamato- dopo tutto quel lavoro. Mentre Ginny infatti si era messa a incantare tutti gli strumenti lui si era dato da fare per preparar loro un degno giaciglio, che non fosse il pavimento di pietra del luogo o l'interno di una tomba di marmo. Naturalmente non era capace di trasfigurare qualcosa in un letto -due letti, singoli-, né tantomeno di farne apparire uno dal nulla. Così si era messo a trasfigurare a casaccio blocchi di pietra in coperte e cuscini. Qualcuno potrebbe obiettare che poteva rimediare con un semplice sacco a pelo, ma... Ebbene sì, non si faceva problemi a fare lo sbruffone dormendo in una tomba scoperchiata ma non aveva la più pallida idea di come fosse fatto, o meglio, di cosa fosse e basta un sacco a pelo.
In più quella dannata donnola impicciona aveva avuto la bella idea di incantare il coltello che sarebbe dovuto servire a sminuzzare una salamandra in modo che cercasse di fare a pezzi lui. Ma dico, siamo impazziti?! Solo per quell'innocuo commento sulla sua somiglianza con un efficiente elfo domestico... Senza contare che tutto quel fracasso aveva svegliato Al, che aveva iniziato a vagare da una parte all'altra della cripta come se l'avesse morso tarantola.
Ricapitolando: il letto era pronto, poco distante stava un fuoco auto-ravvivante che serviva sia per riscaldare l'ambiente che per cuocere la loro cena. L'altare invece era la loro base operativa, e della sua messa a punto si era occupata la ragazza. Draco aveva solo dovuto consegnarle tutto ciò che si era portato dietro, naturalmente ricevendo commenti ben poco lusinghieri su come il suo arsenale fosse del tutto inadeguato per affrontare un compito del genere.
Il ragazzo aprì debolmente gli occhi e dette uno sguardo all'ambiente. Al era tornato al suo sonno e la Weasley, sudata fradicia, stava ultimando i preparativi per mettere su una pozione Rinvigoramente.
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And you can't fight the tears that ain't coming
Or the moments of truth in your lies
When everything feels like the movies
And you bleed just to know you're alive
Iris, Goo goo dolls
Draco sorrise sotto i baffi quando lei si asciugò le goccie di sudore dalla fronte con la manica del maglione della divisa. Lavorare stancava, ma faceva troppo freddo per togliersi i vestiti.
-Oh, bene, vedo che hai finito-
Ginny lo guardò.
-Già- disse.
-Vorrà dire che adesso preparerai il pranzo. E non fare quella faccia, è già tanto se mangierai. Non avevo previsto di portare provviste per due persone, visto che qui qualcuno si nutre solo di sangue-
Naturalmente il lavoro da elfa domestica toccava tutto a me, prima preparare ingredienti e occorrente per le pozioni, dopo il pranzo.
-Caro Malfoy, se credi che farò tutto da sola ti sbagli e nemmeno di poco!-
Sguardo gelido, sorrisino snervante.
-Come vuoi Weasley... Forse Al sarà contento di divivere il suo pasto con te. Il sangue che gli ho portato è di prima qualità. Certo che forse lo preferirebbe fresco... E vergine-
Arrogante bambino viziato. Meraviglioso arrogante bambino viziato, con quei dannati capelli che ti scendono ribelli sugli occhi e che ti danno quell’aria particolarmente sexy. Non cucinerò per te, neanche se mi guardi così, neanche se ti sbottoni la camicia. No, maledizione ho detto di no!
-Cosa hai portato da mangiare?-
Ecco Ginny questo è quello che dico una decisione irremovibile. Tutta colpa degli ormoni, tutta colpa di quell’inutile malsana curiosità che mi ha portato a baciarti. Diavolo come vorrei non averlo fatto, come vorrei riuscire a resisterti.
-Qualcosina...-
Detto questo sfoderò la bacchetta, pronunciò sottovoce un incantesimo e un minuscolo sacchettino si trasformò in un enorme sacco nero pesante perlomeno una trentina di chili.
-Con questa roba Draco potresti sfamarci tranquillamente tutto il corpo degli auror per un mese!-
-Non essere esagerata Weasley... So che a casa tua il cibo scarseggia ma io sono abituato a mangiare come si deve-
Pietrificata. Immobile. Senza parole. L’aveva fatto, un'altra volta! Perché? Ora non aveva senso. L’avevo aiutato, avevo deciso anche di cucinare e mi aveva offeso ancora. La differenza, la piccola irrilevante differenza è che mi aveva ferito forse troppo perché non era possibile che soffrissi così tanto, per una sua insignificante battuta.
-Weasley?-
Niente, il mio cervello non dava segnale di risposta, l’unica cosa funzionante dentro di me sembra il cuore che sanguniava dal dolore decisamente troppo smisurato. Non era normale che reagissi così, non era una cosa da me.
-Terra chiama Weasley! Weasley, ci sei?-
Strano, il suo sguardo sembrava fastidiosamente preoccupato. Non era il momento di cedere, se la mia presenza era così fastidosa, se il mio rango anche in quel caso contava ancora così tanto non gli avrei dato la soddisfazione né di mostrarmi debole né tanto meno di cucinare per lui.
-Mangia Malfoy, io non ho fame. Lo sai no, ci sono abituata a non mangiare.-
Non una sola parola né uno sguardo, si voltò e se ne andò verso il calderone.
Mezz’ora dopo passata ad ignorare con tutte le mie forze quell’inutile essere insensibile un odorino di carne arrosto, irresistibile per chi non mangia da almeno un giorno invase la cripta. Il mio stomaco gorgogliò paurosamente ma non avevo nessuna intenzione di cedere, nemmeno morta, neanche con il piatto terribilmente invitante che mi porgeva.
-Sei sordo Malfoy? Ti ho detto che non ho fame!-
-Non sono sordo, Ginevra-
La sua mano vellutata mi sfiorò delicatamente la guancia, i suoi occhi erano incatenati irremovibilmente nei miei, quello che mi aveva appena detto assomigliava ad una resa, forse avrei potuto accettare, forse se il suo viso non si fosse avvicinato al mio avrei anche potuto rispondere, forse avremmo anche iniziato a mangiare se le nostre labbra non si fossero casualmente incontrate, per qualche interminabile secondo.
-Ehi ragazzi appena avete finito di succhiarvi l’anima vi dispiace spiegarmi cosa diavolo è questo puzzo!-
L’unica cosa che avevo capito in tutta quella situazione ingarbugliata era che Alambicco-io-sempre-nel-mezzo-mi-ficco, non sceglieva MAI il momento adatto per comparire.
To be continued…
******************************
Allora??? Che ve ne è parso??? Correte a recensire e fateci sapere!!!!!!!!!!
Ed ora ecco le risposte alle vostre recensioni,
grazie a tutti (a chi recensisce e non)
Iago&vega
***ginny***: carissima new entry, come vedi oltre che pazze siamo anche telepatiche! Che dire, vedere la tua nuova recensione forse ci ha spronato un po' ad aggiornare il più presto possibile! ^^
Cmq non credo che ci siano errori in quello che abbiamo scritto, infatti è sì giorno, ma i nostri eroi stanno in una cripta, per cui Al può stare sveglio senza pericolo di ustioni mortali (tipo Spike di Buffy ^^)... Diciamo che è come se per lui fossero le nostre due di notte ^^... Grazie per i complimenti e continua a commentare! Buone vacanze!
Ayumi-chan: grazie, l'esame è andato benissimo a entrambe! (vega fa la modesta, ma è un genio N.d.Iago che può scriverlo perché il mostro è in vacanza)E chi ha mai parlato di interromperla?! Questa fic va avanti, eccome... ^^''' per vostra immensa disgrazia!!!
Guarda a dire il vero non sappiamo nemmeno noi come sia venuta fuori una storia così assurda... E' tutta colpa di Iago che mi ha chiamato mentre mi stavo guastando un buon panino alla mortadella un lontano giorno dopo essere uscite alle undici da scuola... Ci ho provato, le ho detto che era pazza! Ma siccome dividiamo un cervellino in due... Anch'io non sono da meno! Ginny grintosa, con motivazione??? Perché, non è pazza di suo? Ndvega ?_? Ehi, piano con le offese! Certo che ha una motivazione! NdIago-che-mi-lancia-occhiate-di-fuoco.
Un Draco originale? Oh, gioia e gaudio (no, non quello del tennis ^^) Forse non lo sai, ma questo è uno dei più bei commenti che si possano fare a chi scrive di Draco Malfoy! Grazie mille e mi raccomando, continua a recensire!
Sunny: oh somma! Tesssssoro mio! Ma che perdono e perdono, tu non hai proprio niente da farti perdonare, non più di me! Come noi avevi gli esami che incombevano, ma sei stata più celere di noi a commentare! Proprio poco fa stavo scrivendo la tua recensione, che è un po’ troppo lunga e penso che ti invierò una mail...
Cmq, grazie mille per i complimenti! Ci fa molto piacere che ti sia piaciuta l’evoluzione della storia, e soprattutto il personaggio di Al... Quando qualcuno mi chiedeva chi fosse... Avrei voluto rispondere che me lo chiedevo anch’io! Non era stato programmato e anche per me, come per voi, per diversi giorni è stata solo una voce fuori campo introdotta da Iago per mettermi in difficoltà ^^’’’... Ma come vedi si è rivelata utile! Sta scalzando Draco dal primo posto della hit parade dei personaggi di cui mi piace scrivere e poi è stato divertentissimo deciderne la storia (peraltro ancora incompleta e sempre da revisionare) con Iago! (Gia, volevo fare la furba, ma or siamo nei guai tutt’e due…Iago)^^
Anche a me è piaciuto molto rimettere al suo posto Ginny! (ehi!NdIago) Ma poi, come vedi, alla fine l’ha sempre vinta lei... (Ecco, infatti...NdIago è_é). Buone vacanze e a presto!
Il_Pazzo: certo che leggeremo le tue! Mi accomando, non perdiamoci di vista!
Lady Numb: ma che bella recensione!!! E come è lunga!!! Me e Iago gioiose ^^ Sì, sì, anche noi maturande maturate e felici del come. Molto probabilmente anche il nostro equilibrio ne ha risentito... e continuerà a risentirne!!! Basta vedere l’ultimo chap, e probabilmente anche nei prossimi. E’ vero, quei due hanno proprio dei cervellini malaticci... Hi hi... Rispecchiano i nostri! Eh sì, è vero che forse la pazzia è più diffusa nel mondo della normalità... Come diceva Svevo. Ricorda niente? ^^ (vega lascia Svevo dove sta, mi ricorda la grassa e non fa bene al MIO di equilibri…NdIago)
Già, proprio commenti di grande conforto... La nostra Ginny, sono d’accordo, è proprio un mito per quanto riguarda l’autoflagellarsi mentalmente. Mi ricorda qualcuno... vero Iago? (Cosa vorresti dire? Io non mi flagello come Ginny, e va bene una volta forse ti ho fatto abbandonare GUALTIERO per goderti tutte le mie paranoie, ma proprio come Ginny, dai no…NdIago) ^^ Effetti su di lei? Dovrei chiedere a Iago... ^^
Eh sì, anch’io posso dire di essere d’accordo sul considerare Draco un maledetto angelo, anche se questo termine si adatta di più al Draco di fanfictions come quella di LadyofDarkness o Savannah in certi casi. Il mio Dracuccio...^^ Grazie, anche a me piaceva un sacco quella battuta! Poi sì, è vero, ha proprio bisogno di un’analista! Credo che quando torneranno, se torneranno, lo manderò in cura! Ma mi sa che un po’ di geni purtroppo centrano, ma solo negli sbalzi d’umore!
Tormentone dell’estate? Ma grazie!!! A presto e buone vacanze!
eva_elamela: ciao cara! Sempre con noi e questo ci fa immensamente piacere! Grazie, gli esami sono andati bene a entrambe. Liete di sapere che con le nostre parole siamo state degli ottimi caffé! ^^
Che cosa penserà di fare Draco??? Ehm... scusate, ho un appuntamento...^^’’’ Ehm... Boh!!! No, dai, qualcosa in pentola c’è, ma dobbiamo ancora studiare le cose nel dettaglio... Diciamo che cmq il corso della storia è già abbastanza definito... Ma attenzione, noi siamo abbastanza lunatiche!
Seyenne: non temere mia cara, nessun problema! L’importante è che ti sia piaciuta la parte! Spero che sarà di tuo gradimento anche questa…Un baciottolone
Prima
di tutto mi sembrano appropriate delle scuse a tutte le persone che ci hanno
seguito ma che negli ultimi mesi non hanno più visto aggiornamenti. La colpa è
essenzialmente mia (di vega) che, fra calo di ispirazione e altro ho avuto
ritardi mostruosi su tutto, non solo la storia.
L’inizio dell’università ha portato grandi novità (per quanto mi riguarda stavo
in facoltà fino alle sei dalle otto e mezzo di mattina, per quanto riguarda
Iago… non so se qualcuno sa che cosa vuol dire “Primo appello di Diritto Privato
a Dicembre”).
Purtroppo, nonostante la volontà di portare avanti il lavoro, non ci siamo
sapute (cioè, non mi sono, perché la colpa è essenzialmente mia) sapute
organizzare bene e così i giorni sono diventate settimane, le settimane mesi…
fino a oggi, quando, dopo l’esame di letteratura inglese del ‘700 e il
pomeriggio col pc sulle gambe incrociate sul lettone dei miei, il tempo e
l’ispirazione hanno fatto il loro lavoro.
Speriamo che riprenderete a seguirci, e promettiamo che aggiorneremo
periodicamente, anche se una volta al mese invece che una alla settimana.
Per
chi ha letto la mia storia… Sono a quota sei pagine del continuo… Ma lo
pubblicherò solo quando sarà completo, proprio per evitare queste brutte figure.
^^’
Passiamo al capitolo: è un chap di passaggio, ma molto importante per inquadrare
la figura di… leggete, no?^^ Scritto interamente da Iago…
Grazie ancora a tutti,
Iago&vega
Chap. X
Intervista col Vampiro
The
boast of heraldry, the pomp of pow’r,
Ad all the
beauty, all that wealth e’er gave,
Awaits alike the
inevitable hour.
The path of
glory lead but to the grave.
Elegy Written in
a Country Church Yard,
Thomas Gray
Una settimana di duro lavoro era appena passata e mancavano ormai solo pochi
giorni alla fine della mia avventura. Quella settimana doveva essere l’ultima,
non potevano tradire le mie aspettative, non questa volta.
Il
lavoro sporco, quello faticoso, quello difficile toccava naturalmente sempre e
solamente a me. L’educazione nel ventesimo secolo dovevano essersela scordata,
nessuno di quei due marmocchi si era mai preso le briga di
ringraziarmi per la mia preziosa e fondamentale collaborazione.
-Al, razza di vampiro sfaticato, la pianti di vegetare lì dentro?! Sono le due
di notte! Mai visto uno che dorme più di te! –
Cosa avevo detto? Gentilissima Miss Weasley, come sempre.
Non sarebbe stato decisamente più adatto rivolgersi ad un uomo della mia età con
una frase del tipo “Signor Malfoy, vi chiedo perdono, vedo che state riposando
ma devo proprio svegliarvi dato che siete l’unico qui dentro che può recuperare
gli ingredienti”… Decisamente molto meglio, non trovate?
-Non stavo vegetando Miss, stavo riposando…-
-Al, i vampiri non riposano, l’unico motivo per cui spariscono dalla
circolazione è il sole!-
Ed
ecco il signorino so-tutto-io, altro che quell’altra tizia che Miss
Weasley ogni tanto cita per provocare il mio sciocco parente, lei in confronto
sarebbe una benedizione.
Strani esseri questi due, passano tutto il loro santo tempo a litigare come due
gatti che marcano il proprio territorio e poi quando temi che stia per succedere
il peggio, quando sono lì lì per sfoderare le bacchette e scatenare un
pandemonio, si guardano per lunghi interminabili secondi e smettono seduta
stante.
Cosa passerà mai nel loro cervellaccio bacato, io proprio non lo so.
O
forse lo so fin troppo bene? L’altro ieri sera ad esempio, dopo aver passato una
buona parte del pomeriggio a punzecchiarsi, sono finiti come sempre a
urlarsi contro come due pazzi forsennati fuggiti dal San Mungo.
Scocciato da tanta confusione mi sono deciso ad uscire. E’ vero, avevo un
appuntamento con Mik-acquisti-semplici-McGrey ma non avevo così fretta, dato che
ero in anticipo di ben quattro ore.
Per
guadagnare tempo quindi ho fatto una proficua giratina verso Nocturn Alley dove
ho finalmente trovato una boccettina di sangue di Re’em. Draco mi deve un bel
monumento a Malfoy Manor, se mai ci tornerà. Non potete aver idea di quanto
possa costare una cosa del genere, ho speso la maggior parte dei guadagni di
tutta la mia vita (con e senza anima), e la mia è stata lunga, così
terribilmente lunga. Non riesco a pensare ad altro, vorrei poter finalmente
riposare per sempre questa volta, insieme a… Ah, ma è inutile pensarci adesso.
Non
sarà un altro stupido mago, per quanto potente, malvagio, pazzo o qualsiasi
altra cosa a fermarmi, soprattutto se il cognome che porta è il mio.
Se
c’è qualcosa che adoro (l’unica, vorrei sottolinearlo) in quell’insulso
marmocchio, è il suo sarcasmo, la sola che ha preso dalla nostra
famiglia.
Non
sapete quanto ho ringraziato Merlino, quando è comparso davanti a me. Il destino
per una volta mi è stato d’aiuto. Quando ho visto lei, mmmhmm… Ho quasi toccato
il cielo con un dito.
Saranno quei due a liberarmi finalmente e non m’importa se per farlo
rischieranno la loro pellaccia. Problema loro. Esclusivamente loro. Non
posso rimandare anche questa volta.
Non
posso, neanche se Miss Weasley mi scruta con quei suoi occhietti intelligenti.
Trovarla tutte le mattine seduta sulla mia tomba non aiuta, soprattutto se mi
aspetta per darmi la buonanotte (o il buongiorno) e accertarsi che io
stia bene.
Erano secoli che nessuno si preoccupava più per me. Erano quasi
settecento anni che non ridevo più, ma da quando quelle due piccole pesti sono
piombate dal cielo i miei giorni sono diventati meno tristi… Va bene, lo ammetto
una volta per tutte, effettivamente se Miss Weasley morisse probabilmente ne
sarei dispiaciuto, ma quello stupido di Draco… Beh di lui non me ne importa
niente. Ok, ho speso tutta la mia fortuna per trovargli il sangue di Re’em e la
pelle di Tebo, ho impiegato tre giorni per recuperare un mantello
dell’invisibilità, ho rischiato di essere mangiato da un Longhorn Romeno e
successivamente di essere catturato da un orda di Auror infuriati dopo essermi
intrufolato nel Ministero per rimediare un paio di passaporte, ma in fin dei
conti di lui non m’interessa. Forse un pochino. Un tantino. Abbastanza. Troppo
maledizione!
Ci
sono cascato un'altra volta. Maledetto cuore, ma non potevi perire con l’anima
mia?! Ma anche questo fa parte della mia punizione, che presto finirà, presto…
Ambition this
shall temp to rise,
Then whirl the
wretch from high,
To bitter scorn
a sacrifice,
And grinning
Infamy.
The stings of
Falsehood those shall try,
And hard
Unkindness’ altered eye,
That mocks the
tear it forced to flow;
And keen Remorse
with blood refiled,
And moody
Madness laughing wild,
Amid severest
woe.
Ode on a Distant
Prospect of Eton College,
Thomas Gray
To be
continued…
******************************
Allora? Che ne dite? Molto breve ma intenso… ^^ Vi lasciamo ancora un po’ col
fiato in sospeso… Ma un pezzo della prossima parte è già pronto, tranquilli… Un
grazie speciale a chi vorrà recensire e comunque grazie a chi legge! Ci date
forza e voglia di continuare con tante nuove idee questa fruttuosa
collaborazione!
Per
chi non è pratico (ed anche per chi lo è, diciamocelo, visto che parliamo della
poesia del settecento inglese) posto qui anche la traduzione dei versi delle due
poesie di Gray:
Elegia scritta in un camposanto di campagna
“Il
vanto di un nome illustre, lo sfarzo del potere,
e
tutto ciò che la bellezza, che la ricchezza ha mai concesso,
attendono tutti quanti l’or inevitabile.
Le
vie della gloria conducono soltanto alla tomba”
Ode su Eton College visto da lontano
“Questi l’Ambizione inciterà ad elevarsi,
poi
scaglierà il disgraziato dall’alto,
sacrificato all’amara derisione
e
all’Infamia sogghignante.
Costoro le fitte della falsità proveranno
e lo
sguardo mutato della dura Ingratitudine
che
deride le lacrime che fece fluire;
e il
Rimorso pungente macchiato di sangue
e la
lunatica Pazzia che ride forsennata
in
mezzo alle più dure tribolazioni”
*
*
*
*
*
Ed
ecco anche le risposte alle recensioni, curate da vega (che fa ammenda)…:
Acchan: grazie
mille, siamo contente che tu abbia trovato la nostra storia… e ancora di più che
ti sia piaciuta! Il soprannome è opera di Iago, come la maggior parte… forse
forse ne facciamo una raccolta! Alla prossima, continua a seguirci!
Savannah:
mostro sacro! ^^ cara… come vedi siamo tornate… no, dai, siccome non ti abbiamo
mai visto la mattina… non ti diamo del mostro per quello, ma solo per la tua
bravura! Tesora, grazie mille di tutti i complimenti… ci fa tanto piacere farti
ridere! Sì, sì… manca proprio l’aria… lo dice anche Draco che non aveva letto la
tua recensione! Poi, vedi, le esalazioni delle pozioni… ecc, ecc, ecc… E
patatrack! Quie dei son di nuovo frustrati! “Una delle cose più divertenti che
io abbia mai letto”… Adulatrice! Grazie! ^^ Ultima cosa… Ci dai il permesso di
riutilizzare il tuo epiteto “Al-prezzemolo-di-ogni-minestra”?????? Sotto
copyright naturalmente… ^^ A presto cara… Non mi linciare, recensisco!
Lady Numb:
affezionatima! Ma che lunghissima recensione che ci hai lasciato! Noi contente
^^… Grazie dei complimenti per la sequenza sul pretino… Ora che mi hai descritto
la scena… Ci sta che la riutilizzi! Con copyright naturalmente! Grazie anche per
i complimenti sulla battuta sul “fiato sul collo del vampiro”. Anche tu sei
autrice, quindi sai quante idee sono capaci di dare i recensori! Sì Ginny è
proprio una “dea dell’autoflagellazione mentale”, come la sua degna scrittrice
Iago… Guarda, non hai idea delle pena che mi fa patire… (Ah, sì??? è_é NdIago).
Anche lei parla da sola (come vedi non sei la sola) e una volta addirittura mi
ha risposto “sì bene lo so” senza che io avessi fiatato… ^^’ Il coltello con i
denti aguzzi e gli occhietti rossi??? Ganzo!!!^^ Potremmo chiedere di farlo
disegnare… O potresti farlo tu! Noi non siamo assolutamente capaci, ma ci
piacerebbe vederlo. Attack nella bara di Al?! Questa sì che è bella! ^^ Potrebbe
essere un’idea… Grazie mille della recensione… Dove ti sei trasferita? Sfrutta i
pc dell’università e recensisci! Bacioni
***ginny***:
carissima, come vedi finalmente siamo tornate… Ahimé la colpa è essenzialmente
mia, fra l’inizio dell’università, il tremendo raffreddore continuo (sì lo so
sto cercando scuse…^^’’’), gli esami e il calo di ispirazione… MA adesso ho
rispreso e spero di continuare… Anche le mie storie! Le migliori con Angele87?
Tu ci fai troppi complimenti, Angele è un “mostro sacro”! Grazie mille, alla
prossima!
terry: eh, sì
Ginny è proprio imbattibile… e anche Iago nella vita reale non è da meno! I due
continueranno a litigare ancora un po’, ma non saprei… qui si vive alla
giornata! Scherzo, le linee (non solo generali) sono già ben definite… A presto
e grazie!
Ayumi-chan: che
traditrici… Avevamo appena detto che volevamo andare avanti e poi ci siamo
bloccate per mesi! Cioè, è colpa mia… Scusaci. Anche perché la tua recensione è
veramente bella bella bella. Una delle più belle che abbiamo mai ricevuto!
Davvero! Le leggiamo tutte con grande attenzione e la tua ci ha colpito
particolarmente, perché sembra quella di una professionista! Soprattutto la
frase “mai pensato di filtrare il paesaggio per descrivere le emozioni?”… Ce la
spiegheresti meglio? Cioè, se sei d’accordo, e se ti va saremmo davvero contente
di ricevere una tua mail. Ci hai davvero dato spunti bellissimi con le tue
critiche costruttive, e ci piacerebbe approfondire un poco, senza impegno,
naturalmente. Grazie dei complimenti e pensaci, alla prossima!
IL_Pazzo: ehi,
come hai mollato il teatro??? E noi che eravamo ansiose di vederti…^^ A quando
la prox storia? Grazie dei complimenti! Alla prossima!
Melchan: ciao,
new-entry! Ma certo che è una fortuna! Soprattutto perché hai lasciato una
cospicua recensione zeppa di idee e consigli! Grazie mille per i complimenti da
parte di Iago, anch’io penso che la sua Ginny sia quasi superiore all’originale!
Sono identiche, ma a quanto sento molte delle nostre recensitrici si sentono
“Ginny-inside”… Io invece con Draco sto scoprendo il mio lato cinico e mi sento
molto “Draco-inside”… E dire che il mio ragazzo assomiglia troppo a Harry
Potter! MA solo esteriormente! Comunque sì, lui figo c’è nato… Intendo Draco,
vabbè, per me anche il mio ragazzo… ^^’ aiuto sto facendo casino… Insomma,
grazie mille della tua recensione, persevera nell’opera che ci fai contente!
cris: grazie
dei complimenti, visto come abbiamo fatto presto? Beh se non contiamo i 4 mesi…
Ehm ehm… Grazie, continua a recensirci!
Capitolo 11 *** Quando si tratta di una Weasley e un Malfoy ***
I nostri ritardi sono ormai dive
I nostri ritardi sono ormai diventati
imperdonabili. Ci prostiamo umilmente ai vostri piedi, ci cospargiamo il capo di
cenere, nella speranza di ottenere la vostra amnistia...ma soprattutto speriamo
che questo nuovo capitolo sia di vostro gradimento!
Iago&vega.
Ai viaggi in Irlanda, nella speranza che tu possa
sorridere senza pensare a me.
Cap. XI
Quando si tratta di una Weasley e un Malfoy
“I called you
brazen
Called you whore right to your face
And watched you silenlty
And publicly disgraced
I didn't noticed
When you strengthened like a vice
That you were trembling
And burned beneath the ice”
Brazen, Skunk Anansie
Draco alzò gli occhi dal tomo di magia nera che stava
leggendo, per controllare il calderone che stava bollendo a ritmo sostenuto.
L’altra pozione era bruciata… Beh, diciamo che gli improvvisati pozionisti
erano… Occupati. Ad un tratto, notò qualcosa di strano.
-Che diavolo stai facendo?-
Ginny aveva letteralmente “preso in mano” parte del suo
letto e lo stava trascinando un po’ più in là, lontano dal suo.
-Non ho intenzione di starti accanto un attimo di più-
Detto questo si pulì le mani e si chinò, per sistemare le
coperte alla ben’e meglio.
-Ti ho forse avvelenato la cena senza accorgermene? Sai,
l’abitudine…-
-Non dire idiozie…- Non lo stava guardando.
Draco decise di lasciar perdere il suo libro per un
attimo, anche se era arrivato ad un paragrafo molto promettente: “Come uccidere
un vampiro senza che lui se ne accorga”. Ehi, era pur sempre un Malfoy, doveva
prepararselo un piano B!
Si alzò con eleganza dalla pietra dove era seduto e posò
il volume sull’altare, vicino ai mestoli.
-Allora? Sua Eccellenza Non-Voglio-Sporcarmi-I-Piedini
non gradisce l’alloggio?- Il solito ghigno si dipinse sul suo volto.
-Senti, se c’è uno qui che non vorrebbe sporcarsi i
piedini quello mi pari tu. Non voglio ripetimi-
Ecco, adesso iniziava davvero a preoccuparsi. Cos’era
quello sguardo? O meglio, quel non-sguardo. Perché, per la prima volta nella sua
vita, quell’odiosa pel di carota non lo stava guardando. Lo guardava sempre
negli occhi, quando gli parlava, anche quando lo incontrava per i corridoi o in
Sala Grande. Come se volesse sfidarlo, ogni volta. Come se, ogni singola volta,
gli volesse ricordare che avevano sempre un conto aperto e nuovi incontri da
affrontare.
Odiava questa sensazione, e odiava ancora di più provarla
per la Wesel, ma si stava preoccupando.
E, anche se sembra un paradosso, questo lo rendeva ancor
più preoccupato. Dovevano essere le esalazioni, lì sotto non c’era molto circolo
d’aria…
La afferrò delicatamente per un braccio, stringendo un
po’ quando incontrò resistenza, ma stando attento a non farle male. Nonostante
adesso i loro visi fossero l’uno di fronte all’altro, lei si ostinava a non
guardarlo. Le sollevò il viso con un dito e lei acconsentì finalmente a
guardarlo.
-Mi vuoi dire che cosa c’è?-
La sua voce era uscita così bassa e roca, che stentò a
riconoscersi. Ehi, no, non la voleva sedurre… Non per ora, almeno.
-Niente- Spiegazione chiara
e concisa, nonché cazzata megagalattica, ma non posso mica spiegargli qual è il
problema, ho una dignità, più un rimasuglio di dignità, ma comunque sempre
qualcosa da difendere.
Ed eccolo, ora inarca quel
dannato sopracciglio, si Malfoy lo so che sei intelligente, ma non ho intenzione
di spiattellarti gli affari miei.
-Mollami il braccio!-
Stare troppo vicini è
estremamente rischioso, i precedenti mi danno ragione, non ho nessuna intenzione
di ritrovarmi a rotolarmi nel letto con lui, in un emozionante corpo a corpo.
-No- Pacifico e
lapalissiano come sempre. Ti stordisce proprio con le sue chiacchiere.
-Sì- Ecchecavolo sarò
almeno libera di disporre dei miei arti
-No- Ora sta passando
veramente il limite.
-Sì- e ti assicuro che è la
mia ultima parola.
-Se mi dici che hai, ti
lascio- sette parole in un unica frase, un record.
-Se stai fuori dalla mia
vita privata forse è meglio- e forse è meglio che tu non ti avvicini troppo, non
rispondo delle miei azioni.
-Detto da te sembra quasi
una battuta- il solito simpaticone.
-Pensala un po’ come ti
pare, ma l'aggettivo privata accanto a vita per me significa qualcosa-
-Strano, davvero non
l'avrei detto. Pensavo che il concetto ti sfuggisse completamente-
-Pietrificus totalus-
chiedo scusa tesoro, ma la conversazione adesso è davvero finita, che ti piaccia
o meno, sono io a dettare le condizioni.
-Buonasera Miss Weasley-
oddio, mi è quasi preso un infarto. Ma questo qua è possibile che spunti sempre
nei momenti peggiori?
-Buonasera Matusa- e
vabbene potevo anche evitare, ma proprio non ho resistito.
-Sarebbe così magnanima da
spiegarmi cosa a combinato questa volta il giovane Malfoy?- faceva esattamente
quello che stai facendo tu ora.
-Diciamo che è stato
particolarmente insistente, e la cosa non era di mio gradimento-
Cambia faccia
istantaneamente, sembra sconvolto da un attacco d'ira, ma che cavolo gli prende
adesso?
-Ma che villano, che
scostumato, che schifoso verme, rifiuto di questa società...- Non avevo idea che
conoscesse dei vocaboli così coloriti…Ma che gli prende? Non è il caso di
infervorarsi tanto, ecco non mi pare proprio il momento più opportuno. Ho
capito, non c'è altra spiegazione, Al è impazzito. Tutti quegli anni chiuso in
una tomba non potevano che rovinargli irrimediabilmente l'apparato celebrale. Mi
avvicino lentamente, posandogli una mano sulla spalla, non vorrei provocargli
qualche reazione violenta con movimenti improvvisi.
-Non mi sembra il caso di
esagerare Al, è tutto a posto!-
Un movimento improvviso,
una luce argentea e Draco è di nuovo libero di muoversi. Da quando un vampiro
può usare la magia?
-Weasley questa me la
spieghi!- Ecco i pazzi in circolazione adesso sono due. Ma Al non è proprio
capace di farsi mai gli affari suoi?
-Ehi, per te si risolvono
così i problemi?! Gridando “petrificus totalus”?-
-Senti Malfoy, sono stanca,
ho mal di testa…-
-Anch’io adesso, grazie a
te!-
Due attoniti occhi verdi
seguivano straniti la conversazione.
-Perfetto, quindi direi che
la conversazione, a causa delle condizioni precarie di salute dei due
partecipanti può decretarsi finalmente conclusa. Buonanotte.-
Draco le riservò
un’occhiata allibita. Ginny ormai aveva finito di spostare sia il letto che i
libri che aveva deciso di studiare.
-Weasley…-
Troppo tardi. La ragazza
gli diede le spalle e infilò la testa in un tomo intitolato “Le uova di
Runespoor e le loro molteplici proprietà”.
Sarebbe stata di nuovo una
luuunga serata.
Un’attonita faccia,
guardava basita i due giovani che facevano finta di ignorarsi. E’ possibile
essere tanto sciocchi? Beh quando si tratta di un Malfoy e di una Weasley...
Un ora dopo.
-Malfoy...- Nessuna
risposta. Silenzio di tomba, o per rimanere in tema, silenzio di cripta.
-Draco? Dormi?- Eddai, che
ti costa strascicare qualche rispostaccia come al tuo solito?
-Mhmm...- Il ragazzo si
rigirò fra le coperte per qualche secondo... Finché non infilò la testa sotto il
cuscino. Era proprio un bambino in queste cose...
Ginny si avvicinò titubante
al suo "letto", la bacchetta ovviamente nella tasca sinistra, non si può
lasciare nulla al caso con un Draco fortemente irritato.
-Draco…- il respiro era
calmo e regolare, gli occhi chiusi. Sembrava che dormisse veramente e
cosa più che preoccupante sembrava veramente un angelo. Solo quando
dormiva, da sveglio non era altro che il solito arrogante, antipatico, altezzoso
e tremendamente affascinante Malfoy. La sua situazione mentale stava
notevolmente peggiorando, la presenza continua di quel maledetto stava
fortemente danneggiando le sue povere cellule cerebrali. Era decisamente meglio
lasciar perdere la discussione e tornare nel proprio letto e se domattina avesse
continuato a tenerle il muso e a fare il bambino tanto meglio. Meno avevano
contatti e meno rischiava.
Si giro lentamente, diretta
verso il suo letto, quando con un gesto repentino il ragazzo le afferrò la
caviglia sinistra. Barcollo per qualche istante cercando di trattenere
l’equilibrio, ma non ci fu niente da fare, ricadde all’indietro come un sacco di
patate, stando ben attenta a schiacciare più parti possibili, e più forte
possibile quell’essere impossibile.
Un sospiro rassegnato e un
impercettibile movimento della testa scosse una figura quasi invisibile
all’interno della stanza.
Sfortunatamente per la
ragazza, Draco aveva calcolato tutto e aveva fatto in modo che lei cadesse
proprio sul suo pseudo materasso senza che potesse causargli dolorosi infortuni.
-Resta qui-
Il ragazzo le stava tenendo un braccio intorno
alla vita in modo molto possessivo. Le aveva fatto posare la testa sul suo
cuscino e teneva il viso fra i suoi capelli scomposti.
-Sai di mare-
Ginny era immobile, quasi non respirava e questo
fece capire a Draco quanto il contatto con lui la preoccupasse. Non voleva che
la sua vicinanza le causasse imbarazzo né tanto meno paura…
-Ti prego, non voglio spaventarti. Voglio solo
dormire-
A questa parola a Ginny uscì una specie di verso
soffocato.
-Davvero. Solo che… Ho bisogno di
riposare e… Lo faccio veramente solo quando sei con me-
Sospirò.
-Resta-
E lei, a dispetto di tutto, a dispetto di sé
stessa, restò.
“You said a
prayer
And I betrayed with a kiss
You never relized that all had come to this
So keep your dignity
Don't trow it all to waste
Stronger feelings
Then you've ever learned to face
“
Brazen, Skunk
Anansie
To be continued…
Sì, lo sappiamo, poca azione, ma presto (si
spera) per voi amanti del pericolo, avremo un po’ di intriganti...e no, no
scusate, di più non vi posso dire, mica vi voglio rovinare la sorpresa!
Ed ecco le risposte alle recensioni, curate da
Iago che sostituisce vega, poiché ella attualmente è in migliore compagnia della
mia...
Calcifer: Direi che la poesia di Catullo ci
calza a pennello, e aggiungerei che il tuo commento ci ha fatto veramente
piacere, non capita tutti i giorni di ricevere anche una recensione attenta e
mirata come la tua.
Kiaretta: Davvero ti è piaciuta? Non posso che
dire: grandioso! Spero vivamente che sia stato di gradimento anche quest’ultimo
capitolo...
Il Pazzo: Si sa, si sa che sei un poliglotta. Ed
intervista con il vampiro oltre ad essere un gran bel film, ha anche dei gran
“fighi” come attori, ma immagino che tu non abbia apprezzato il film per questo.
Tanto per la cronaca io domani volevo andare al cinese.
Ginny: ginny cara, ora si che sarai
arrabbiata...regolarmente, non credo che sia possibile, siamo tutt’ora sommerse
da infiniti esami, amici, fidanzati etc. Tanto che ci risulta quasi difficile
vederci, ma non temere abbiamo studiato un metodo nuovo ed ingegnoso per
scrivere anche a distanza. I commenti negativi sono SEMPRE graditi, purché
siano costruttivi come i tuoi!
Terry: mi sa che anche questa volta ti abbiamo
fatto aspettare un po’...speriamo che questa attesa abbia fruttato bene...
Lady Numb: I tuoi commenti sono sempre i
migliori, ci tenevo a dirtelo. Diritto Privato è ormai passato, ora sopportiamo
Costituzionale, ma fra un po’ le agognate vacanze arriveranno anche per me.
Effettivamente dire che la nostra Ginny è
tenera, forse è un po’ eccessivo, e forse no, chissà cosa ha in quella testolina
rossa. Io se fossi in te terrei d’occhio uno dei due biondi, hanno grandi
sorprese in risevero...io non ti ho detto nulla, se vega legge questa recensione
io sono morta...
Lucyfer: Tutti e dieci i capitoli insieme?
Accidenti dopo un pò gli occhi ti saranno andati in palla. Come la fame vien
mangiando, l’ispirazione vien scrivendo...
Xacchanx: presto, presto farò un
infinita raccolta di soprannomi...
Melchan: i tuoi commenti mi
lasciano sempre a corto di parole, sei veramente carinissima, c’abbiamo messo un
po’ tantino, ma alla fine siamo riuscite a pubblicare anche questo chap... spero
vivamente che un pochino ti abbia fatto sorridere e spero soprattutto di trovare
un altra tua recensione. Un bacione enorme...
Giulia Lastrange: Oddio, mi hai
quasi commosso! Beh per Al e Draco i complimenti vanno tutti a vega, e mi
rinnovo anch’io nel congratularmi, se non ci fosse lei io sarei fritta. Confermo
pienamente il tuo parere su giovane Malfoy, quel ragazzo cresce proprio bene.
Hai letto la storia tutta di un fiato? Mamma mia immagino che occhi avevi
dopo...
p.s. vega lo so che non hai capito
la dedica...ma per questa volta forse è il caso che non chiedi spiegazioni. (Lo
dico per la tua sanità mentale, non altro).