Dove stanno le anitre di PattyOnTheRollercoaster (/viewuser.php?uid=63689)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Morte ***
Capitolo 2: *** Mattina ***
Capitolo 3: *** Notte ***
Capitolo 4: *** Paura ***
Capitolo 5: *** Felicità ***
Capitolo 6: *** Foglio ***
Capitolo 7: *** Giocare ***
Capitolo 8: *** Volare ***
Capitolo 9: *** Pensare ***
Capitolo 10: *** Raffreddore ***
Capitolo 1 *** Morte ***
Dove stanno le anitre
Stavo in quell’hotel a non fare niente, quando mi
venne in mente mio fratello Allie. Lui aveva quella malattia incurabile
e io ero stato malissimo quando era morto. La cosa curiosa è
che avevo capito davvero che era morto solo due giorni dopo la sua
morte.
Me ne stavo nella mia stanza e una farfalla era entrata dalla
finestra. Pensai di dirlo ad Allie, a lui sarebbe piaciuto un sacco che
una farfalla entrasse dalla finestra nella stanza di qualcuno mentre
lui non stava facendo niente di che.
Mi sentii triste quando mi resi conto che non lo potevo fare.
Salve a tutti!
Sono
tornata in un nuovo fandom, inesplorato - anche perché non
esiste, per questo l'ho messa nella sezione generale.
Questo
è l'ennesimo sperimento: ho provato a scrivere delle
drabble, e tutte sono esattamente da cento parole l'una (conta del
contatore di microsoft word). Tutte le drabble hanno un prompt di
partenza, e parleranno di quel tema. Spero di aver fatto un lavoro come
minimo decente.
Chiunque abbia
letto "Il giovane Holden", di J. D. Salinger, sa che il protagonista
ama divagare nei suoi pensieri e parlare di cose che non c'entrano
nulla con ciò che gli sta accadendo, e su questo io ho
puntato per scrivere un po' di pensieri del protagonista. Ditemi un po'
cosa ne pensate!
Se volete sapere quale
sarà il prompt di Domenica prossima cliccate qui.
Un saluto a tutti,
Patrizia
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Capitolo 2 *** Mattina ***
A Pencey, tutte le mattine,
c’erano dei ragazzi del giornalino scolastico a distribuire
la copia del giorno. Non l’ho mai letto, perché di
mattina non mi va di mettermi a leggere il giornale. La mattina di
solito mi guardo attorno per vedere che aria tira. Se non lo faccio di
mattina allora non lo faccio più, perché la
giornata è già iniziata e non ha più
senso farlo.
Però mi facevo sempre dare una copia di quel giornaletto,
perché mi piace andare in giro con il giornale sotto
braccio. Mi da tutta l’aria di un intellettuale o che so io.
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Capitolo 3 *** Notte ***
Quando D.B. era andato via da poco Phoebe non riusciva a
dormire. Diceva che era strano pensare che lei era lì in
casa e a due camere di distanza lui non c’era più.
Ogni volta che diceva cose del genere mi lasciava secco.
Comunque, io le mettevo su un disco. «Chiudi gli
occhi, e quando il disco finisce ti addormenterai», le
dicevo. Rimanevo con lei finché il disco non finiva. Non si
addormentava mai, ovvio, ma faceva
finta di farlo perché così io potevo
andare a dormire.
Era una cosa che mi faceva impazzire. Era così
tenero da parte sua.
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Capitolo 4 *** Paura ***
Io non sono uno di quei tizi coraggiosi, quelli
che magari vedi in giro e hanno
proprio l'aria di essere dei tizi coraggiosi.
Per questo mi venne una paura del diavolo quando quello
schifoso di Stradlater mi piombò addosso e
cominciò a darmi una scarica di pugni proprio sulla faccia e
sul petto. Continuava a dirmi: «Ti vuoi stare fermo
Caulfield?! Ti vuoi stare fermo?!». Ma io continuavo a
divincolarmi come un’anguilla, anche se capivo benissimo che,
se avessi smesso di muovermi, lui mi avrebbe lasciato in pace.
Ma, ragazzi, che paura del cavolo con Stradlater sopra che mi
picchiava!
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Capitolo 5 *** Felicità ***
«Holden, sei felice?»
«Perché no?»
«E’ quello che ti ho chiesto
io.»
«E’ una domanda davvero stupida. Dipende
dal giorno.»
«In quali giorni sei felice?»
«Di solito il Mercoledì o il Sabato
verso il pomeriggio tardi.»
«E perché?»
«Perché il Mercoledì non
c’è nessuno a casa e io devo andare a prendere
Phoebe a scuola, e a me piace andare a prenderla a scuola. E il Sabato
tardi perché, di solito, andiamo io e te a quella
caffetteria là, e posso mettere una canzone nel
jukebox.»
«E… Holden?»
«Sì?»
«Cosa
succede quando non è Mercoledì o Sabato
tardi?»
Rimasi zitto.
Una piccola nota:
Se avete letto "Il giovane Holden" allora vi ricordere di certo della
'vecchia Jane', l'amica del protagonista, che non compare mai
ma sappiamo della sua esistenza perché lui ne parla molto.
In questa scena ho immaginato che parlasse con lei, sotto il portico di
casa della ragazza (questo spiega la fotografia), dove, Holden ci dice,
passavano la maggior parte del tempo. Ho preferito non nominarla
esplicitamente, al contrario di come fa il libro, e invece farla
apparire nella narrazione - che al contrario non accade mai.
Patrizia
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Capitolo 6 *** Foglio ***
Avevo davanti il foglio per il tema di storia. Non
era molto difficile, potevi parlare di quello che preferivi. Il
problema è che io non preferivo niente e quindi quel foglio
sarebbe rimasto bianco. La cosa mi faceva venire una paura terribile,
perché un foglio bianco è sempre terribile.
Nessuno sa mai cosa pasticciarci su.
Tutti gli altri al mio fianco stavano scrivendo
come pazzi. Io presi la biro, me la rigirai fra le dita e poi la
poggiai sul foglio.
In alto a sinistra scrissi: Holden
Caulfield.
Per cominciare andava bene. Almeno quel maledetto
foglio non sarebbe stato bianco.
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Capitolo 7 *** Giocare ***
Quando Allie era ancora vivo io e lui portavamo
sempre Phoebe a giocare nel parco. Lei non se lo ricorda
perché era troppo piccola, ma ci mettevamo su quella rete
elastica per saltare. Siccome lei ancora non stava in piedi molto bene
la mettevamo seduta in mezzo e io e Allie le saltavamo intorno. Phoebe
si divertiva un mondo, quello era il suo gioco preferito. Poi la
facevamo scivolare sullo scivolo, girare sul girello, dondolare sul
dondolo e
compagnia bella.
In realtà, a pensarci bene, credo che
tutti i giochi le piacessero solo perché anche noi giocavamo
assieme a lei.
Buon Natale!
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Capitolo 8 *** Volare ***
D. B., prima di andare a Hollywood a sputtanarsi
per soldi, scriveva quelle belle storie per bambini, come dovrebbe fare
uno scrittore in
piena regola.
Ce n’era una che mi piaceva un sacco,
però non ricordo il titolo. Parlava di una tartaruga che
voleva avere le ali per volare in più in alto possibile nel
cielo. L’aveva scritta così bene, quella storia,
che quando me la fece leggere ebbi voglia di avere le ali
anch’io.
D. B. è molto bravo a scrivere, è un
peccato che sia andato a sputtanarsi a Hollywood, avrebbe potuto far
spuntare le ali a tutti.
Buon anno!
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Capitolo 9 *** Pensare ***
Il mio tassista era davvero una brava persona. Io
gli avevo fatto quella domanda sulle anitre, e anche se si era un
po’ arrabbiato perché non riusciva a trovare la
soluzione ci aveva pensato per davvero.
E’ difficile trovare delle persone che ancora ci
pensano a quelle cose, cose come dove vanno le anitre quando il
laghetto di Central Park ghiaccia. Ormai non c’è
molto a cui pensare, tutto quanto è già stato
pensato e si tratta solo di ricordare. Quindi è bello
trovare qualcuno con cui pensare a cose come le anitre.
A questo proposito, avevo
sentito che migrano…
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Capitolo 10 *** Raffreddore ***
Una volta avevo preso il
raffreddore, quando Allie era ancora vivo. Mi dispiaceva molto
perché gli avevo promesso che saremmo andati al cinema in
quei giorni. Allie adorava il cinema, ogni volta si metteva
lì a decidere chi fosse l’attore più
bravo.
Comunque, io me ne stavo raffreddato con il moccio
al naso e tutto quel che segue, e Allie arriva in camera mia con due
tazze di cioccolata calda comprata al bar. Mi dice: «Ho
venduto i biglietti del cinema e ci ho comprato due
cioccolate».
Allie era così maledettamente gentile!
Il raffreddore ti passava prima assieme a lui.
Fine
I personaggi di questa
raccolta non mi appartengono, sono di proprietà di J. D.
Salinger, autore di “Il giovane Holden” e detentore
di tutti i diritti sul libro. Questa raccolta non è stata
scritta a fini di lucro ma per puro divertimento.
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