Inuyasha:another story

di Maria Nakamura
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


LEGENDA
-............- =parlato / _*_*_*_*_*_*=il giorno dopo

INUYASHA: ANOTHER STORY

Ciao! io sono Yuki Higurashi, ho 17 anni, vivo a tokio. Ho i capelli abbastanza lunghi e neri,la pelle chiara (da qui il mio nome) e gli occhi neri, sorrido sempre sono molto vivace e frequento il liceo... Ah! non dilunghiamoci!
Ora ho un problema mooolto più grande! Il treno che in teori doveva portarmi a casa ha deciso di arrivare in anticipo! Ecc, la mia solita sfiga!
Mi siedo sul marciapiede, è inverno, fa un freddo cane, io ho solo la giacca della divisa e in più la gonna è corta! Può andare peggio?
Non mi va di tornare a casa così, faccio un giretto e guardo i negozi: tra poco sarà Natale e io non vedo l'ora!
Mmm... forse potrei andare in un bar, non sembra una cattiva idea, ma non mi va di andare da sola...
Ah aspetta! quello lo conosco, è della mia scuola! magari rimedio un passaggio!  
Mi dirigo verso il ragazzo seduto sulla moto che mi nota subito
-ciao- una piccola pausa poi proseguo -tu sei della mia scuola? ti chiami Komuro* vero?- mi guarda -s...si-
-io sono Yuki Higurashi, piacere! seeeeeenti komuro-kun io ho perso il treno non è che mi daresti un passaggio fino a casa? Sono un pò diretta lo so, ma fa un freddo tremendo! Se vuoi prima ci fermiamo in un bar e ti offro qualcosa per debitarmi!-
Sorride e fa cenno di si con il capo, mi porge un casco. Santo! Grazie al celo ci sono persone come lui!
Salgo sulla moto e ci dirigiamo in un bar vicino alla stazione, davvero un bel posto dovrei tornarci con le mie amiche, Saeko e Rei!
Io opto per una cioccolata calda mentre lui prende un succo all'arancia, chiacchieriamo del più e del meno finchè non finiamo entrambi.
 vado a pagare e poi lui mi riaccompagnia a casa.
Finalmente siamo arrivati al tempio, dietro c'è casa mia, ci abitiamo io mia madre, mia sorella Kagome, il mio fratellino Sota,mio nonno e fino all'anno scorso anche mia nonna...
è stata proprio lei a convincermi a diventare una sacerdotessa a insegniarmi ad usare la katana** e anche a guarire le ferite con le piante...
Almeno con l'arco ha rinunciato dopo che ho rotto la finestra di camera di Kagome e quasi ammazzato il gatto.
Devo dire che sono molto brava con le erbe, anche se, dico io a che serve nel XXI° secolo?
Ah bè mia nonna diceva sempre " niente è inutile bambina specialmente per te" e io da brava tonta la ascoltavo!
Melo diceva come se sapesse qualcosa in più di me...
é stata come una econda madre per me e mi manca tanto, ma me ne sono fatta una ragione.
Finalmente a casa!  Ah è quasi ora di cena devo essermi attardata più del previsto! apro la porta -Sono a casa!- urlo, mia mamma si affaccia dalla porta della cucina
-Finalmente! dai una mano ad apparecchiare, tra poco si mangia!-
-Ma kagome non sta facendo niente! chiedi a lei!- le rispondo un pò interdette -Non fare storie Yuki, non sei una bambina!- Kagome si accorge della nostra conversazione -
Yuki dammi quei piatti, tu li farai cadere!- mi sorride più che può -scusa chi è quella distratta tra noi due?- le rispondo io e scoppiamo a ridere.
Un bel bagnio dopo cena era proprio quello che ci voleva! ora mi infilo sotto le coperte e mi faccio una bella dormita!

_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*

Che fortuna! oggi non devo andare a scuola! io adoro gli scioperi!
Vado in camera di mia sorella a svegliarla -kagome alzati!- le urlo dall'altra parte della porta, nessuna risposta... grido ancora, niente anche sta volta. Ah lampo di genio! -KAGOME SIAMO IN EXTRARITARDISSIMO!!!!- sento un tonfo e poi altri rumori confusi, alla fine mi trovo un'assonnata kagome davanti.
Dopo averle detto che non era vero ed essermi presa un pugnio in testa scendiamo a fare colazione.
Mio nonno è esilarante. crede ancora ai mostri! Bè almeno Buio, il nostro gatto, ha graditio la zampa di kappa per colazione... Subito dopo indosso il kimono da miko e mi dirigo al tempio.
Mentre cammino il mio sguardo si sofferma su una piccola costruzione quadrata, dentro c'è un pozzo.
Ci sono entrata poche volte sempre accompagniata da mia nonna, da kagome, dalle mie amiche.
Ci ha sempre messo ansia ,a me che alle ie amiche, e anche un pò di inquietudine, non che io sia fifona sia chiaro, ma quel pozzo ha un non sò chè di strano...
Mi accorgo che Buio, inseguito da Sota, stà entrando nel tempietto del pozzo
Ah, Sota sta correndo in casa forse a chiamare kagome,  meglio che vada a recuperarlo io, quella maldestra fa solo disastri!
Entro e mi guardo in torno,forse è meglio fare luce con il cellulare...  NO! allargo gli occhi, stupido sasso del cappero! il mio cellulare. è finito dentro al buco nero in mezzo alla costruzione!
Boccheggio un po poi mi fiondo immediatamente a guardare giù dal pozzo: chissenefrega di Buio, di Kagome, di Sota: il mio cellulare è più importante!
Vedo chiaramente la luce dello schermo e sento la suoneria per i messaggi, devo pensare a qualcosa!
Ok ora io mi butto giù e... No non funziona, così m faccio male...  Si! mi calo dalla parete recupero tutto e poi torno su! Ce la posso fare!
Mi arrampico sul bordo un po impacciata a causa dei pantaloni, mi aggrappo alla terra e alle piante ma è ovvio che la fortuna sia in una spa extralusso quando io ne ho bisognio!
Infatti cado, chiudo gli occhi in attesa della botta, ma questa non arriva. Perchè non cado al suolo? perchè non mi faccio male? perchè... oh finalmente! ok ora devo solo risalire.
Con un notevole sforzo mi tiro su ed esco dal pozzo.
Confusione, non solo per la botta ce ho preso uscendo, ma anche per il paesaggio che ho intorno.
Mmm... c'è qualcosa di strano, va bene che non sono entrata molte volte nel tempietto del pozzo dietro casa, ma sono assolutamente sicura che NON ci fossero alberi li dentro!

____________________ANGOLINO MIO______________________

Ok, ho completamente stravolto il capitolo, ma quello che avevo scritto faceva schifo!
Spero che questo sia migliore!
Recensite!!

YUKI HIGURASHI

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*Takashi Komuro,Saeko Busujima e Rei Miyamoto sono personaggi di highschool of the dead sono qui a causa della mia scarsa fantasia per nomi e cognomi
**KATANA= tipica spada giapponese

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Premetto che sesshomaru nella mia storia ha 2 braccia e non una. Ma insomma, inuyasha non poteva proprio fare a meno di tagliargli un braccio?
Buona lettura!

INUYASHA:ANOTHERE STORY CAP 2

Va bene, yuki calmati siediti e ragiona, magari non ti hanno vista e...
-hey c'è qualcosa la!- ok ora puoi farti prendere dal panico! cosa faccio?
Gli uomini si avvicinano mentre io vengo paralizzata dalla paura.
Sento dei rumori provenienti dai cespugli: giro la testa di scatto terrorizzata e subito dopo una freccia si conficca nel terreno affianco allamia gamba.
 -fermi ragazzi è una miko!- grida lo stesso che mi ha quasi colpita, tiro un sospiro di solievo e mi trattengo dal urlargli insulti a tutto andare.
Mi porge una mano, io la afferro un pò titubante e mi rialzo.
Mi conducono al villaggio e mi offrono ospitalità e cibo e io mi rilasso un pò.
Osservo meglio i vestiti delle persone che mi stanno intorno,le donne indossavano kimoni molto semplici mentre gli uomini erano vestiti come i contadini delle epoche passate.
Non ci capisco più niente! Mi sento svenire, tutto intorno a me gira poi le immagini si fanno sempre più sfocate e le voci più confuse infine si fatutto buio e silenzioso.

*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_

Mi sveglio con un panno begniato sulla fronte e la testa dolorante, apro gli occhi il sole è accecante. mi alzo in piedi e raccolgo il tanto per uscire dalla capanna.
Sono ancora piuttosto confusa ma è meglio non darlo a vedere, prima devo capire cosa sta succedendo e soprattutto voglio capirecome sono arrivata qui.
Appena mi vedono, dei bambini mi corrono incontro urlando miko-sama o qualcosa del genere -sono Yuki, voi come vi chiamate?- chiedo con fare dolce una bambina più grande si fa avanti -io sono Kyoko,poi ci sono Masato, Kikuri, Raiko,Rikara, Sho- mi dice indicandomi tutti i piccoli intorno a me -e poi c'è anche un altra bambina si chiama Rin- a quel nome i bambini fanno una piccola smorfia poi corrono via salutandomi con la mano.
Una donna del posto credo Reyko mi si avvicina -Miko-sama...- la interrompo -sono Yuki-  mi guarda un pò interdetta poi riprende -Yuki-sama, venite prego, vi abbiamo preparato la casa della vecchia sacerdotessa: lì potrà riposarsi- Cosa? io volevo andare dalla bambina! Uff!
giro lo sguardo al fiume, un gruppo di uomini sta accerchiando qualcosa o meglio qualcuno...
-Reyko-san! cosa stanno facendo?- chiedo io confusa -non vi preoccupate Yuki-sama è solo Rin che ne avrà combinata un'altra delle sue. Un paio di ceffoni non le faranno di certo male!- Mi dice totalmente tranquilla.
Rabbia, è l'unica parola con qui riesco a descrivere quello ch sto provando in questo momento.
Spalanco gli occhi e comincio a correre verso il gruppo di persone quando vedo che uno di loro ha alzato una mano pronto a colpire.
Gli arrivo dietro -se ti azzardi a picchiarla non mi limiterò a restituirti le botte- dico con voce glaciale mettendo la lama del tanto sul collo.
Abbassa lentamente le mano e si sposta di lato per farmi passare, la bambina immezzo al cerchio sembra terrorizzata: ripongo il pugniale dietro la schiena, la prendo in braccio e mi dirigo verso Reyko che mi osserva scioccata -mi stavi per mostrare la cosa dove mi sistemerò durante la mia permanenza, procediamo?- le dico stringendo di più Rin a me.
Quando arriviamo alla casa delle persone,che probabilmente stavano riparando qualcosa, mi guardano esterrefatte: rivolgo loro un sorriso dolce poi poso la bambina a terra - Rin dove abiti?- la bimba non parla, si limita ad indicarmi una piccola e malridotta casetta sulla riva del fiume.
-Rin non ha più i genitori- mi dice uno degli uomini che riparavano il tetto   -vive lì da sola- Torno a guardare la bimba -Rin ti va di venire ad abitare con me? Sarò un pò come la tua sorellona!- le dico, nonostante sia ancore spaesata e molto, molto confusa.
 Il suo volto si apre in un sorriso e annuisce con energia. é troppo tardi per tornare in dietro
La sua dolcezza è quasi disarmante e io non posso fare a meno di sorridere -andiamo a prendere le tue cose?- in tutta risposta la piccola mi prende la manica del kimono e mi trascina verso la casetta.
_________________________________________________

Sono passati mesi ormai dal mio arrivo qui nel villaggio, ho rimediato una katana, anche se di seconda mano, grazie ai soldi che ottengo quando vado a far visita ai paesi vicini per svolgere incarichi.
Mi piace vivere qui, tutto sommato è davvero un bel posto.
Mi sono dovuta abituare ai continui attacchi dei demoni e, di sicuro, non è stato facile.
Ho scoperto che posso percepirli a distanza e ne sono rimasta letteralmente scioccata ma mi sono ripresa in fretta.
Ammetto che la nostalgia spesso mi prende ma in fondo le uniche persone della famiglia a me care ereno mia nonna e Kagome... Già, chissà se mi starà cercando...
Cambiando discorso, qui mi trattano con rispetto e poi Rin è davvero una bambina dolcissima e allegra!
Quando si è trasferita da me ha iniziato a parlarmi!
-Riiiiiin! aspettami Riin! non correre così non riesco a starti dietro!- Rido e corro,come non mai  mentre la inseguo tra i campi dei fiori.
A volte porto anche i bambini del villaggio a fare una scampagniata ma oggi la giornata è dedicate a noi.
Quando non ho lavori passiamo le giornate così: giocando o allenandomi con la spada.
D'un tratto entrambe ci fermiamo una luce abbagliante passa nel celo e sparisce dietro gli alberi: è un demone, ne sono sicura.
Rin si nasconde dietro di me mentre io sguaino la mia katana.
 Con la bambina sempre dietro di me mi avvio verso la foresta dopo qualche metro troviamo qualcuno steso a terra.
Ho un po di paura e inoltre non riuscirei a difendermi da questo demone, quindi cerco di non avvicinarmi molto.
 Da dietro i cespugli però riesco a vederlo chiaramente, I capelli sono lunghi e argentati, ha una mezzaluna tatuata sulla fronte, e sulle guance e sulle braccia, dei segni viola.
Gli occhi sono gialli e freddi, sembrano tristi quasi umiliati.
Devo dire che a prima vista non sembra pericoloso, ma la sensazione di inquietudine che provo soltanto osservandolo basta per convincermi del contrario.
d'un tratto rin tira le manica del mio komono - Yuki, chi è lui?- la guardo, cercando di non dare a vedere che ho paura quanto lei, e le rispondo con un sorriso - Non lo so, ma forse dovremmo portargli qualcosa da mangiare...-

_________ANGOLINO MIO____________

Ho cercato di migliorare,e spero di essrci riuscita
Le critiche sono graditissime specialmente se fanno notare gli errori! Grazie!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


INUYASHA:ANOTHERE STORY CAP 3
Non mangia! il cibo umano non è di suo gradimento! Ma guarda tu che ingrato, noi gli portiamo il cibo e lui non mangia! Io lo faccio a fettine, lo avveleno, giuro!
-senti tu! mangia e datti una mossa o giuro che telo facio inghiotire a forza quel pesce!-
Il suo sguardo glaciale mi trapassa, nonostante questo tipo mi metta ansia al solo incrociare i suoi occhi, non lo dò a vedere anche se, so benissimoche lo ha capito.
 -Rin andiamo a casa! dobiamo fare cena noi!- dico con voce molto stizzita ma che nasconde, in realtà, il mio desiderio di allontanarmi il più possibile dal suo sguardo.
La piccola, che era ancora accanto a me, mi prende per mano e mi trascina via, quasi avesse paura che io e il demone ci scannassimo a vicenda.
Il giorno dopo ci alziamo entrambe di buon'ora, ho una brutta sensazione ma non ci faccio caso.
Mentre io preparo la colazione e Rin si esercita nela scrittura
-Rin! io ogi devo fare un lavoro nel vilaggio vicino starò via fino a sera, porta tu il cibo allo scemo, ok?-
Sento Rin ridere poi anuisce -preparo anche la cena Yuki?- Santa bambina!
-bravisima picola! hai capito tutto!- le sorido e mi avvio verso la porta -ci vediamo sta sera!-
Colgo l'ocasione per comprare un nuovo kimono a Rin, quello che ha adesso è tutto logoro...

Arrivo a casa verso tarda sera, rin ha messo la zuppa in due ciotole, che tenera! Mi ha aspettato per cenare!
Mi porge una scodella e mangiamo, ridendo e scherzando come se non mi fossi accorta del suo occhio gonfio.
-Accidenti! Rin è finito il pesce! io lo vado a prendere dalle reti, tu intanto porta questi all'ingrato!- le porgo dei "nonsocosa" che ho trovato in giro, tanto non li mangia!
-Ah! poi passa anche della tua vecchia casetta vedi se riesci a trovare qualcosa per cucire ok? Io devo andare da Raiko oggi.-Glielo dico distrattamente mentre cerco affannosamente il kimono che le ho comprato questa mattina,le farò una sorpresa quando torno!
 Mi sorride e fa cenno di si, prende quello che le ho dato, e corre verso la foresta.
Passa una mezz'oretta... mmm... è strano che non sia ancora tornata...
Infilo velocemente il vestitino nella borsa ed esco per andare a vedere se arriva, ma mi si presenta davanti uno spettacolo orribile.
Gli abitanti del villaggio sono stati tutti divorati,sangue dappertutto...
Vedo un ragazzo, ha  i capelli neri raccolti in una coda, occhi grigi, è vestito di pelle e una coda.
 è un demone lupo ma cosa più inportante: ha le mani sporche di sangue.
Se prima avevo paura, un odio e una rabbia profondi verso quel demone, si impossessano di me, ma solo per poco.
L'angoscia e la paura quando non vedo rin da nessuna parte si fanno spazio nel mio cuore.
Mi attaccano un paio di lupi ma li uccido velocemente, quasi meccanicamente.
Corro verso la foresta in cerca di Rin, l'unico posto dove può essere andata è...

Non arrivo in tempo.
Vedo rin stesa a terra, gli occhi di solito così vivaci ora sono bui, vuoti.
Ha segni di morsi sul collo e il vecchio kimono sulle spalle è imbrattato da quel maledetto liquido rosso.
Mi inginocchio a terra, le gambe sono molli e sento nel petto il cuore, che quasi si ferma difronte a questa vista.
Le lacrime sgorgano dai miei occhi come la pioggia durante un temporale, il sapore salato mi rimane in bocca mentre mi porto le mani al viso e comincio a singhiozzare sempre più forte.
Sento dei passi, ma non mi sposto, che senso avrebbe?
Ormai mi hanno sicuramente sentita.
Alzo gli occhi quel tanto che basta per vedere quelle iridi ambrate che tanto mi facevano paura, ma che ora esprimono solo... dispiacere?
No impossibile...
Estrae la spada e con un colpo taglia l'aria sopra al corpo di Rin...
Non capiso il suo gesto, ma rimango comunque ferma a guardarlo.
Prende la bambina tra le braccia e lei poco dopo riprende coscienza.
I miei occhi si allargano e le lacrime si fermano, e il mio volto si apre in un sorriso.
Mi inginocchio davanti alla piccola e la stringo forte, quasi
da soffocarla.
Dopo essermi ricomposta mi alzi in piedi -Tu chi sei?- chiedo al demone
-Come osi parlare così al Padron Sesshomaru insignificante umana!- Mi fa il rospaccio che è accanto a lui
-Zitto Rospo, non sto parlando con te! Così sei sesshomaru eh?- sposto lo sguardo dalla pseudo ranocchia all'uomo - non so cosa tu abbia fatto ma grazie- gli dico, sempre mantenendo un sorriso che esprime tutta la mia gioia.
 -Allora è deciso, verremo con te! Sesshomaru sei d'accordo?- dico io -tsk... fate come volete...- Lo guardo con un espressione confusa, vedo Rin che si affretta a seguirlo e io subito le vado dietro.

 

Non mi piace il suo carattere freddo ma non  importa, mi ci abituerò...
probabilmente...
bè, forse no...
Oh bè! Un modo lo troverò per sopportarlo, no?

______________________ANGOLINO MIO_______________
ECCO QUI IL 3° CAPITOLO!
Spero di essere migliorata!
Recensite mi raccomando!!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


INUYASHA: ANOTHER STORY CAP 4

-Sesshomaru! Sesshomaru fermati! sono stanca!- sono mesi che viaggiamo insieme a sesshomaru e quel barboncino piastrato non si è ancora reso conto che gli esseri umani si stancano!
-Jakeeeen!- dico in tono lamentoso -di qualcosa al barb... ehm... a Sesshomaru! Ti preeeeeego!- feccio gli occhioni da cucciolo e lui in tutta risposta mi punta addosso il suo orribilante bastone:
-stupida umana! come osi dare del "tu" al padron sesshomaru? dovrei punirti per questo!- gli tiro un pugnio sulla testa e lui si mette a saltellare in giro urlando, come se lo avessi squartato.
- piantatela voi due, ci accamperemo tra poco perciò smettila di lamentarti. Sei noiosa- grrr!
Sono giorni che camminiamo e lui mi dice di non lamentarme, ma guarda te! - Va bene,va bene ma... dove stiamo andando di preciso?-
Jaken, che nel mentre si è zittito, si gira verso di me con una faccia che dice "ma questa è totalmente lesa!" nonostante ciò mi spiega la situazione.
Cioè, sono 2 mesi che inseguiamo un megalomane codardo, rischiando la vita tutti i giorni, e io non lo sapevo?!?
-COSA? perchè non me lo avete detto?!- io e il rospaccio continuiamo a litigare finchè non sbatto il naso sulla schiena di sesshomaru.
-ma dico sei impazzito? perchè ti sei fermato, prima arriviamo al lago prima ci accampiamo no?-
Non risponde... -hey!! sei sveglio?-
Mi alzai in punta di piedi e col pugnio chiuso gli picchietto sulla testa,i suoi capelli sono morbidi, la mia mano si apre e non posso fare a meno di carezzare quei lunghi fili di seta.
Rimarrei a toccarli per tutto il giorno ma lui si gira e mi guarda come se volesse affettarmi e questo, mi fa desistere.
-cosa c'è! non ho fatto niente!- sono piuttosto seccata dalla sua reazione, ma non posso non pensare che sia estremamente carino quando fa così!

Torna a guardare dritto davanti a se ripetendomi di nuovo di stare zitta, ormai ci sono abituata.
Rin, Jaken e Ah-uhn* ci superano, mentre io resto sempre poco dietro di lui.
Non continua a camminare, scruta l'orizzonte come se stesse cercando qualcosa e, a quanto pare, lo trova.
Vedo un fulmine rosso che ci passa davanti tagliandoci la strada, e che poi, torna indietro.
-Sesshomaru sei qui per combattere? Se è così fatti sotto!- Il ragazzo dalle buffe orecchie lo dice in tono spavaldo,lui non ha paura come molti altri incontrati fino ad oggi.
Non mi ha notata, probabilmente perchè nascosta dal boa che il demone si ostina a portare sulla spalla.
Poco dopo sento una voce familiare - Inuyasha! Cosa stai facendo? non ti avevo detto di aspettarci?- Inuyasha eh? Il ragazzo si gira e sbuffa, come quando i bambini vengono richiamati dalle loro madri.
Ora la ragazza che lo aveva chiamato è affianco a lui ma io non la vedo, è nascosta dall'uomo davanti a me.
Si sono messi a litigare ci stanno ignorando alla grande.
Mi affianco a Sesshomaru per vedere meglio le 2 figure difronte a noi.
Inuyasha non assomiglia molto a Sesshomaru se non per il colore di occhi e capelli, il carattere poi è completamente diverso, a quanto pare il giovane è una testa calda al contrario del demone che mi sta accanto.
La mia espressione cambia deltutto quando il mio sguardo si sposta da Inuyasha alla ragazza.
Capelli neri, pelle chiara, occhi scuri e una divisa scolastica... Qualcosa non torna!
Un misto di sorpresa, felicità e mille altre emozioni mi invadono alla vista di mia sorella Kagome.
Prendo poca rincorsa e mi butto al suo collo come un koala, facendola cadere con un sonoro tonfo.
Dapprima spaesata, quando mi vede in faccia ricambia con affetto l'abbraccio.
Certo, i miei capelli si sono notevolmente allungati e il mio colorito, in genere, chiarissimo si è scurito ma siamo inseparabili da 10 anni, come potrebbe non riconoscermi?
Dopo questo momento di gioia torna l'aria pesante che c'era all'inizio,io e Kagome ci siamo alzate pio mi sono girata verso di lei e le ho sussurrato - Ma cosa succede?-
Non mi ha risposto subito, ha guardato prima Inuyasah poi Sesshomaro e infine mi ha risposto - Sesshomaru e inuyasha si odiano, anche se sono fratelli...-

Come si odiano?
Sono un pò spiazzata da questa affermazione, i legami di sangue, l'affetto fraterno non contano niente?
Mi avvicino a Sesshomaru e gli tiro la manica per attirare l'attenzione e, soprattutto, spezzare la tensione - Io ho fameee! Mi voglio accampare al più presto!-
Accidenti sembro una bambina di 6 anni che fa i capricci.
La mia mano è ancora attaccata alla morbida stoffa, con un lieve strattone mi toglie la veste da sotto le dita e mi sorpassa.
Il boa mi solletica il viso, mentre lo guardo allontanarsi, certo che anche da dietro è proprio carino!
Supera anche Inuyasha con uno sguardo ancor più fiero del solito, e raggiunge Jaken, Rin e Ah-uhn.
Mi avvio anche io ma sento una mano che mi trattiene, è mia sorella.
-Yuki perchè non vieni con noi?- melo chiede con un sorriso gentile e so che vorrebbe accettassi, ma io, con un lieve gesto libero il braccio dalla sua presa, mi giro e le dico allegra  - naaaa... Le mie lamentele mancherabbero troppo al "ghiacciolo"!-
Per poi mettermi a correre girandomi solo un ultima volta per salutare kagome e i suoi amici.
Questo viaggio si sta facendo più interessante di quanto pensassi!

__________ANGOLINO MIO_________
* Ah uhn non so come si scrive!
Ah!
è un pò deprimente che nessuno recensisca ma io persevero!
Spero di essere mogliorata!
Recensite in tanti!!!

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


INUYASHA:ANOTHERE STORY

Finalmente ci riposiamo!
Siamo arrivati a destinazione da circa una mezz'ora, il tempo di sistemarci.
- Rin! Portami dell'acqua! Preparo il pranzo!- accidenti, ho una fame che non ci vedo, ma sono contenta di essere rimasta con Sesshomaru.
Io, Rin e Jaken ci riuniamo intorno al fuoco mentre sesshomaru, data la sua felicità nell'averci al seguito, se n'è andato.
Sono un pò preoccupata anzi, molto preoccupata!
-Rin! Finisci di mangiare, così poi andiamo a prendere alcune erbe medicinali!-
Aspettiamo un pò prima di andare, non ho voglia di muoverm subito dopo mangiato.
Ci avviamo e, a passo veloce, raggiungiamo il luogo dove avevo intravisto alcune piante utili.
Voglio tornare all'accampamento il prima possibile.
Forse siamo partite un pò troppo tardi, infatti si sta già facendo buio... meglio sbrigarsi.

Sento un ronzio strano ma non ci faccio molto caso, qui ci sono insetti di tutti i tipo, comunque meglio non abbassare la guardia...
-Rin! Prendi delle more per sta sera!- mi guarda come se le avessi detto di andare al patibolo ma, anche se molto lentamente e con riluttanza, si avvia verso il cespuglio che le ho indicato.
Mi giro dalla parte opposta e continuo a raccogliere alcune erbe mediche quando, ad un tratto, Rin urla con tutto il fiato che ha in gola.
Mi volto di scatto verso la bambina, che con faccia terrorizzata guarda un gruppo di insetti gialli e con i pungiglioni ben in vista.
Mi lancio su Rin e la butto a terra appena in tempo per salvarla da una puntura di quelle bestiacce, purtroppo l'attacco colpisce me.
Fortunatamente ha preso il braccio sinistro perciò, igniorando per quanto posso il dolore, impugnio la Katana e urlo a Rin di scappare.
La piccola non selo fa rpetere 2 volte e comincia a correre verso l'accampamento.
Ho paura, una paura tremenda, ma per sopravvivere la devo superare o, quantomeno, accantonare per il momento.
Lo so, si potrebbe pensare che io sia fifona e che non sappia fere niente da sola ma non è cosi!
Immaginatevi come sarebbe se un giorno del tutto normale, venissi catapultata in un mondo che non conosci e dove devi lottare tutti i giorni per sopravvivere!
Torno a concentrarmi sugli insetti anche se, mi risulta sempre più difficile non pensare al braccio, che ormai non riesco più neanche a muovere.
Un insetto si avvicina e, non so neanche io come, lo taglio a metà.
Non è stata una grande idea visto che, già da quando la lama lo ha sfiorato, nell'aria comincia a diffondersi una nube violacea, che non promette niente di buono.
Corro, forse ora è l'unica cosa saggia da fare.
Sempre più veloce, sempre più lontano, fuggo dagli insetti che, anche se per poco, mi inseguono.
Il ronzio cessa e io sono quasi arrivata all'accampamento e, fortunatamente, anche Rin è sana e salva.
Appena la piccola mi vede mi corre in contro e mi aiuta a sdraiarmi con la schiena appoggiata ad un albero.
Sono debole ora, ma devo concentrarmi!
-Jaken, ravviva il fuoco! Rin, metti a bollire dell'acqua e fai una tisana con queste!- le porgo delle erbe prese dalla borsa e lei, un pò titubante, le prende.
Continuo a gridare ordini ancora un pò, l'ansia che c'era prima è svanita, ora sono sicura di quello che faccio.
Finito di urlare, con un gesto secco, strappo un pezzo della mia manica bianca e lo lego poco sotto la spalla, il mio braccio sta diventando violaceo troppo in fretta per i miei gusti!
La bambina mi porge la tisana ancora calda, ne bevo un sorso poi la poggio difianco a me, dovrebbe fermare l'effetto del veleno o almeno è quello che spero.
Faccio comunque un impacco di erba sulla puntura, per sicurezza.
Passata qualche ora il braccio riprende pian piano il suo colorito e a me è rimasta solo un pò di febbre, tiro un sospiro di sollievo ma ancora non riesco a dormire.
Il Ghiacciolo è arrivato già da un pò ma figurati se mi aiuta, si è messo da una parte a guardare chissà dovove!
Arriva la notte, nera come la pece, Tokyo mi manca molto ma la vista delle stelle è impagabile.
Rin e Jaken dormono già da un pezzo mentre il demone si è limitato a sedersi dall'altra parte dell'albero ma non sta ancora dormendo.
Ho freddo e la febbre non è ancora passata anche se, entro domani dovrei essere guarita.

Gattonando vado verso Sesshomaru e lo guardo, se ne sta seduto, con lo sguardo freddo perso nel nulla, la schiena appoggiata al tronco, una gamba piegata e un braccio appoggiata su di essa.
Mi porto affianco a lui, un pò di capelli mi ricadono sul viso ma li sposto, mi sento a mio agio.
-I demoni si ammalano?- gli dico con un filo di voce, le spalle coperte dal kimono bianco tremano a causa del vento.
- non dire sciocchezze, non siamo fragili umani- risponde lui sempre con il viso rivolto al cielo e la voce fredda.
-perfetto- prendo il suo braccio e lo appooggio sull'erba, faccio pressione sul ginocchio affinchè lo abbassi, mi guarda ma non fa niente per fermarmi.
Che strano, mi sarei aspettata un qualche tipo di reazione...
Mi siedo accanto a lui stringendo il morbido boa, che ho scoperto da poco essere la sua coda*, sulle spalle.
Si scosta un pò ma io, in cerca di calore, mi avvicino nuovamente a lui che alla fine si arrende e mi lascia fare.
Distoglie di nuovo lo sguardo e torna a osservare le stelle mentre sento il peso del suo braccio sul mio fianco.
Mi accoccolo di più sul suo petto -sei caldo- dico in un soffio prima di addormentarmi.

____________ANGOLINO MIO____________
Innanzi tutto mi scuso per il ritardo ma si erano rotte le porte usb e il mouse touch del computer, non chiedetemi come -.-''
Rinngrazio Lily inuzuka che non ho ringraziato prima e  Michiyo_Asuka che mi ha dato un pò di coraggio XD
Bè Recensite in tanti!!!

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


INUYASHA:ANOTHER STORY

Mi sono svegliata presto, è ancora l'alba e, come da previsione, la febbre è sparita.

Ho il kimono di sesshomaru sulle spalle ma il demone non è accanto a me.
Mi alzo in piedi e lo vado a cercare, lo trovo sulla riva del lago seduto a gambe incrociate.

-'giorno...- dico il con voce assonnata e in risposta ricevo un mugugnio confuso che somiglia ad un saluto e un "tks" seccsto -scusa se ho interrotto i tuoi pensieri!- gli dico poggiandogli malamente il kimono sulle spalle.
Faccio per andarmene ma mi trattiene, senza dire niente, senza cambiare espressione, semplicemente mi afferra un braccio.

Una presa delicata, da cui potrei facilmente liberarmi e andarmene, ma non lo faccio.
Invece, mi siedo affianco a lui per guardare l'alba.
Il sole mi illumina il viso con una luce rossastra, da un pò fastidio ma ne vale la pena, lo spettacolo è splendido.
Mi avvicino di più al demone che, questa volta, non si scasna -Sesshomaru?- chiedo, senza guardarlo -mh- risponde lui, lo prendo come un segnio per continuare -perchè odi Inuyasha?-
Si irrigidisce un pò ma si rilassa subito dopo, quasi con la speranza che io non me ne sia accorta.
Rimane in silenzio, capisco subito che non mi risponderà e comunque non ne avrebbe avuto il tempo.
Jaken infatti si avvicina trotterellando a noi -Yuki, sbrigati vai a preparare la colazione e smettila di infastidire padron sesshomaru!- dice con la sua voce gracchiante -Sissignore!- rispondo io ridacchiando un pò.
Mi avvioverso l'accampamento, dove Rin sta attizzando il fuoco -Yuki cosa mangiamo per colazione?- mi chiede allegramente la bambina.
-mmm... qui non c'è più niente- abbiamo finito tutte le provviste, dovremo passare in un villaggio per prenderne altri.
Nel mentre ci arrangiamo -Sesshomaru, Jaken! Prendete qualche pesce, non abbiamo pù cibo!- come si suol dire: "se la vita ti dà i laghi, tu pesca i pesci" o forse non era così... Oh bè, pace!
Finita colazione ripartiamo, non ne ho molta voglia ma non posso lamentarmi,sono io che ho deciso di seguirlo.
Rin viaggia ingroppa ad Ah-Uhn che a sua volta viene trascinato da Jaken mentre io cammino affianco a sesshomaru un po più avanti.
-ehm... Sesshomaru? Posso chiederti un favore?- Mi guarda e alza un sopracciglio per poi tornare con lo sguardo davanti -Sè, comunque volevo chiederti:mi aiuteresti a migliorare la mia tecnica di spada?-
Si ferma un attimo poi prende improvvisamente una strada secondaria, io mi limito a seguirlo senza chiedergli il perchè.


_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*


Qualche giorno dopo il nostro "gruppo",o meglio:io Rin e Jaken, si trova in un villaggio umano.
Sesshomaru si è fermato poco prima del paesino dicendomi schiettamente che gli umani non gli piacciono.
Devo cercare una certa Kaede che pare essere una vecchia miko di questo villaggio.
Chiedo ad un abitante dallo sguardo gentile -Scusi, dove posso trovare la sacerdotessa Kaede?-
Il ragazzo mi accompagnia fiuno ad un tempio dove una figura curva, dai capelli grigi prega.
Tossisco lievemente per attirare l'attenzione e l'anziana si gira di scatto.
Ha una benda sull'occhio, è un pò grassottella , a causa della vecchiaia fatica un pò a muoversi e l'arco che ha sulla spalla di certo non aiuta.
Mi guarda malissimo e, dapprima non capisco il perchè, poi il mio cervello collega: una ragazza, da sola e con una bambina.
Arrossisco e farfuglio qualcosa che neanche io capisco.
-cosa ci fai tu qui ragazza?- mi chiede aspra.
La guardo attentamente, mi sembra un pò scorbutica -Ecco, Sesshomaru mi ha detto di lasciare qui Rin e Jaken per un pò...-
La nonnina mi interrompe -stai attenta, Sesshomaru non è uno di cui fidarsi-
-Tranquilla nonnina, starò bene!- poi mi giro verso Rin -Non so quando, ma torneremo a prenderti presto, d'accordo?- Rin annuisce così io mi incammino verso il luogo dove il demone mi stava aspettando.


_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_


Striamo camminando da qualche ora e la curiosità ha la meglio su di me -dove stiamo andando?- gli chiedo abbastanza eccitata.
- a prendere una spada decante- mi risponde lui lanciando un occhiata all'arma che ho ul fianco, sono un pò delusa: pensavo avremmo cominciato subito con l'allenamento.
Camminiamo per un pò poi improvvisamente si ferma e si guarda intorno.
-stai attenta- fa una pausa poi riprende -vai dietro quella roccia- faccio come mi dice, corro verso la pietra, mi siedo con la schiena contro il muro e porto la mano al manico della spada pronta a sfoderarla.
Mi sporgo per vedere cosa sta succedendo, 3 oni alti almeno 2 metri sono a poca distanza da Sesshomaru che però non perde la calma.
I demoni corrono in 3 direzioni diverse, uno attacca frontalmente e gli altri due dai lati.
Il demone-cane ne uccide un paio senza problemi, io chiudo gli occhi e torno completamente dietro la roccia, è quasi finita.
Il rumore di un respiro roco mi fa alzare la testa di scatto.
Uno degli orchi è davanti a me, la pelle è marrone scuro, quasi rosso gli occi sono neri come la pece.
Un pò di pelle alla vita è il suo vestito, dai capelli biondo scuro spuntano le corna e io ho paura.
La meno ancora ferma al fodero è come congelata e il mio corpo trema per il terrore.
Quando solleva l'enorme clava per colpirmi chiudo gli occhi di scatto, le lacrime scendono sul mio viso copiose.
Dopo qualche secondo sento qualcosa bagniarmi il viso ma non è acqua, sbarro gli occhi e subito mi guardo i vestiti che sono imbrattati di sangue.
La testa dell'oni mi rotola affianco, sono stata salvata da Sesshomaru.
Tiro un sospiro di solievo - alzati- mi dice, come se niente fosse.
Riprendiamo a camminare e io intanto penso a quello che è successo.
Mai più.
Non accadrà mai più.
Non voglio dipendere da nessuno, non voglio essere debole.
Diventerò forte e non mi lascerò battere ne spaventare.
Mai più.

_______________ANGOLO MIO___________

Innanzi tutto: BUON NATALE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Si, perchè, siccome non ho niente da fare, alle 2 di mattina io pubblico le storie XD

Bè, che dire? In questo capitolo volevo che Yuki desse l'impressione di una ragazza che vuole essere indipendente e che sa come cavarsela anche nelle situazioni difficilo, spero di esserci riuscita.
Recensite in tanti! anche solo per dirmi che la storia fa schifo e dovrei darmi all'ippica (o ittica?)!!!

INFINE
Ringrazio Michiyo_asuka che per la seconda volta ha recensito la storia e l'ha anche messa tra i preferiti, anche se laa storia non è gran chè
Ringrazio 1 - ive [Contatta]

                  2 - XxXGirls99XxX 

che hanno messo la storia tra i preferiti!
Ringrazio
1 - Zakurio che ha messo la storia tra lericordate!

Ringrazio fedelity_angel_92  che ha messo la storia tra le seguite !
Al prossimo capitlo!!!!!!!!!!!!!!

Crystal98

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


INUYASHA: ANOTHER STORY

Sono in posizione, la spada nelle mani, la mente concentrata sul mio avversario.
Uno scatto, un affondo e il fantoccio davanti a me cade.
Sono passate due settimane da quando siamo partiti, Sesshomaru, dietro di me corregge, la mia posizione.
-Basta! Non ce la faccio più: ho fame, sete e sono stanca! Riposiamoci!- dico sedendomi -Dichiaro beco(*)!-
Sospira, poi si siede come me vicino al fuoco.
Metto a cuocere due pesci, (non mangiamo altro a giorni) e mi sdraio sull'erba, ormai è sera -ho visto delle vasche d'acqua calda, dopo andrò a farmi un bagno-
Mi guarda -mh...- dice soltanto prima di prendere il cibo e mangiarlo -seriamente Sesshomaru, a volte mi stupisco delle nostre conversazioni!- Si gira e mi guarda malissimo così, smetto di parlare.
Mi alzo per andar a fare un bagno quindi mi tolgo la parte bianca del kimono e la appoggio affianco al focolare per farla rimanere calda quando la rimetto così, rimango con la fasciatura(**) a coprire il petto.
Quando arrivo alle vasche mi spoglio completamente e mi immergo.
Il calore avvolge il mio corpo e le mie guance si arrossano, sto bene.
Passa un ora di sicuro e io comincio a non sentirmi bene, dove avrò messo i vestiti?
Guardandomi in torno noto una figura che sembra, come me, godersi il bagno.
Afferro la spada che, per sicurezza, mi ero portata dietro e mi avvicino anche se sembro più un'ubriaca che una che dovrebbe incutere timora.
Vedo la sagoma girarsi, per nulla preoccupata, e guardarmi.
La figura si fapiù nitida e ora la distinguo chiaramente, è una donna dai capelli bianchi raccolti in due codini, sicuramente è un demone, gli occhi gialli corpo snello.
-Buona sera, anche tu sei venuta a godere delle terme di questo posto?- mi dice con voce tranquilla.
- Chi sei? Sei un demone?- le rispondo io sempre allerta - Che maleducata, e io che volevo solo essere gentile!-
Abbasso la spada, un pò per istinto e un pò perchè sono stata troppo nell'acqua calda (e se non mi siedo svengo), non sembra che voglia attaccarmi.
Mi affianco a lei e comincio a chiacchierare - sono Yuki, piacere! Lei è...?- mi rivolge un sorriso -Kariya, sei simpaticaper essere un umana.-Mi guarda, non capisco se è rossa per il calore o perchè sta trattenendo una risata, comunque sia, si ricompone e mi dice -Quindi, stai viaggiando con un uomo?-
Scuoto la testa -Ora devo andare, mi accompagni?- Fa cenno di si e mi fascia di nuovo il petto, poi ci incamminiamo verso l'accampamento.
-hey! sei sveglio?- Sesshomaru si gira verso di me con uno sguardo misto tra il "sai che ore sono" di un padre preoccupato e il "perchè sei ancora viva" di un assassino ma non ci faccio caso.
-Comunque abbiamo un ospite, mi passi il kimono? ho freddo.- mi lancia l'indumento come se sperasse che prendendolo mi faccia male, non deve piacergli avere ospiti...
- Grazie, comunque lei è Kariya- la donna avanza, vedo Sesshomaru assumere un espressione, se possibile, ancora più fredda -Madre- saluta.
Un momento, madre? I miei occhi slittano da lui a lei, da lei a lui, ad una velocità impressionante: si fermano su Kariya quando sento il suo sguardo su di me.
-Un umana? Sesshomaru, stai cadendo in basso...- dice in tono tanto velenoso che potrebbe uccidere se volesse, il tono amichevole di prima è sparito e non credo tornerà.
Mi metto difronte a lei e la guardo con disprezzo -voleva essere un insulto?- mi guarda intensamente, come a volermi trapassare -Non si era capito, mia Cara?-
Ma che stronza! -Sparisci!- dico soltanto, non deve averla presa molto bene: tira su la manica del kimono, mostrando gli artigli, io intanto sfodero la catana.
Se mi attaccasse, ne sono consapevole, non avrei scampo ma non voglio assolutamente darle la soddisfazione di vedermi impaurita.
La donna sta per attaccare ma Sesshomaru, che fino a quel momento era stato in disparete, si affianca a me, forse per proteggermi, forse per evitare disastri.
-Figlio, ti metti contro tua madre?- si guardano -e sia, ci rivedremo!-

Tiro un sospiro di sollievo e mi vado a sedere sotto un albero - vieni, appoggiati qui- dico sbattendo le mani sulle gambe.
Non si muove  -Forza, non fare l'idiota! vieni!- un pò titubante si avvicina e si stende poggia la sua testa sulle mie gambe e chiude gli occhi.
Prendo ad accarezzargli i capelli -simpatica tua madre... gentile soprattutto!- rido quando emette una specie di ringhio.
-Le voglio bene- mi dice, sono decisamente stupita ma sorrido -Non avevo dubbi. Grazie, se non l'avessi fermata mi avrebbe uccisa-
Sembra che dorma, ha gli occhi chiusi e il respiro regolare -Mia madre amava mio padre, ma lui la lasciò per quell'umana- dice le ultime due parole con tutto il disprezzo che ha in corpo
-Quell'umana, che ha riempito di amore suo figlio, e io? mia madre era fredda, non midava affetto- lo ascolto in silenzio passandogli una mano sul viso di tanto in tanto -mio pade mi voleva bene, non mi ha mai fatto mancare niente e anche la madre di Inyasha mi trattava come fossi suo figlio, ma mio fratello aveva ciò che a me mancava: una famiglia- un lungo silenzio cala su di noi, quando capisco che ha finito gli chiedo -perchè mi stai raccontando tutto questo?-
-Non lo so...- mi risponde lui.
Di scatto si alza a sedere e mi guarda negli occhi, avvicina il suo volto al mio, mi studia.
Siamo vicinissimi e io non resisto, annullo la poca distanza che ci separa unendo le mie labbra alle sue, chiudendo gli occhi, più per paura di guardarlo negli occhi.
Dopo il primo attimo di disorientamento si riprende e lecca il mio labbro inferiore per chiedermi il permesso di entrare.
Schiudo le labbra e le nostre lingue si incontrano, sento la sua mano che comincia a scostare il mio kimono.
Mi stacco e lo guardo negli occhi -Stai solo giocando con me? Dimmelo, e non mi farò illusioni- mi passa una mano in torno alla vita per avvicinarmi a se e si fa serio per un arrimo -Non ti amo ma mi piaci, sei interessante- dice -per ora mi basta- gli rispondo, mi basta davvero,non posso aspettarmi di più per ora.
Scosta la manica del mio kimono, da li in poi ci sono solo corpi che si toccano, bocche che si cercano, mani che si intrecciano.
Mi guarda come a chiedere  il permesso di continuare, lo avvicino a me -mi hai preso per vergine?- gli dico io in risposta.
Il demone allora entra in me senza esitazioni, il piacere mi offusca i sensi fino a quando quando sento qualcosa di caldo dentro di me.
Mi addormento accoccolata al petto di sesshomaru, siamo coperti soltanto dal kimono del demone, ma va bene anche così.

______________ANGOLINO MIO__________

*Dichiaro beco: Lo dice mia mamma quando non ha più voglia di fare qualcosa ^^
** A volte in giappone, sotto i kimoni si portavano delle fasciature per non far vedere il seno (o almeno credo, comunque si fasciavano il petto!)

Ringrazio:
Kagome_94MaNuU_fedelity_angel_92 Che hanno recensito,
ive  , Michiyo_Asuka , XxXGirls99XxX  Che hanno messo la storia tra i preferiti
fedelity_angel_92 Che l'ha messa tra le seguite e pure tra le ricordate
Zakurio  Che l'ha messa tra le ricordate!

Bè, il capitolo non mi convince più di tanto... Sono impaziente di sentire i vostri pareri!!!

Crystal98!

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


INUYASHA:ANOTHERE STORY
Ormai è passata una settimana da quando abbiamo lasciato Rin dalla nonnina e solo l'altro ieri ho anche fatto conoscenza della "deliziosa" mammina di Sesshomaru.
Dopo ciò, siamo tornati al villaggio dove ci siamo incontrati, gli abitanti rimasti, anche se pochi, stanno ricostruendo le case.
Ci siamo fermati qualche giorno e io ho aiutato con i lavori visto che del demone non si fidavano.
Attravarsando la foresta ci siamo imbattuti nel pozzo da cui sono "sbucata" fuori tempo addietro e, sotto mie stressanti richieste, abbiamo deciso di fare una pausa.
Questo ci riporta al presente, ovvero io e Sesshomaru che limoniamo tranquillamente appoggiati al pozzo.
Non stiamo insieme, lui mi tratta, se possibile, ancora peggio di prime.
ogni tanto però ha questi cambiamenti d'umore...
Io sono in posizione decisamente precaria visto che  sono seduta sulla sponda quando, da brava idiota che sono, perdo l'equilibrio cadendo all'indietro.
Non faccio in tempo ad aggrapparmi a qualcosa che sono già quasi arrivata al fondo, chiudo gli occhi -aiutami scemo!!- urlo prima di sbattere una sonora culata al suolo.
Mi guardo in torno, ero già pronta ad urlarne di tutti i colori ma mi accorgo di una cosa: è molto, più buio di prima... che sia tornata nel mio tempo?
Con fatica mi arrampico fino a raggiungere il bordo del pozzo.
Esco dal tempietto, una folata di vento mi sompiglia i capelli, mi guardo intorno poi comincio a correrre verso la casa.
Busso alla porta insistentemente, ma, visto che non apre nessuno, mi stufo e la spalancco.
Sota, che era probabilmente venutoad aprire, appena mi vede mi corre incontro urlando "onee-chan".
Io mi inginocchio per abbracciarlo meglio e lui si accoccola al mio petto, poco dopoarriva anche mio nonno che, come di suo solito, esagera mettendosi a piangere.
Mia mamma si affaccia dalla cusina, giusto in tempo per rovinare l'atmosfera -Yuki, non dirmi che sei sbucata fuori dal pozzo anche tu-
 Mi alzo e mi metto difronte a lei -Kagome è già tornata?- le chiedo -sì, il suo amico l'ha riportata nell'epoca sengoku ieri- accidenti, l'ho mancata di poco -e tu? come mai sei tornata?- sembraquasi che ti dispiaccia, brutta stega!
Ignoro mia madre e sorridendo dico -vado a farmi un bagno!- faccio per salire le scale quando la porta si spalanca.
Mi volto -ce ne hai messo di tempo! quanto sei stato a fissare il pozzo prima di venirmi a cercae?- il demone mi guada io giro la testa di lato e sbuffo -comunque lui è Sesshomaru-
Sono ancora irritata per ciò che ha detto mia mamma, mi volto allora verso Sota -dagli un pigiama accompagnialo nalla mia stanza e non assillarlo con domande- dico, riferandomi ovviamente a Sesshomaru, poi mi giro verso il sopra citato -e tu, se ti assilla, non torcergli un capello. io, come ho detto prima, vado a fare un bagno-
Detto questo salgo le scale e sparisco nella stanza, chiudendomici a chiave: ho tutta l'intenzione di stare nell'acqua il più possibile.

_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*

Tornando in camera,nel corridioi incocio mio fratello, sembra che abbia visto un fantasma ma non ci faccio caso -Sota domani che giorno è?- gli chiedo -domani è martedì sorellona, ti è andata male!- yack*, domani devo andare a scuola!
Sconsolata mi dirigo verso la camera e trovo sesshomaru appoggiato al letto.
Avevo detto a sota di dargli un pigiama e invece melo ritrovo a dorso nudo in camera!
-esci, mi devo mettere il pigiama- gli dico - ti ho già vista- fa lui noncurante, in risposta, io divento rosso peperone e gli tiro un cuscino -Baka! tienilo sugli occhi!-intanto comincio a vestirmi.
Al momento di dormire mi sistemo comodamente sul letto, ma guardando Sesshomaru sdraiato a terra sul tappeto peloso mi si stringe il cuore.
Per un attimo ho pensato di farlo dormire con me però, mi sono ricordata che ho un letto singolo quindi... Una coperta e un cuscino andranno benissimo!
Sistemato anche il "cagnetto" mi addormento, finalmente, in un letto caldo.

_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*

La sveglia suona da ormai 10 minuti, io faccio finta di dormire mentre, di soppiatto, guardo Sesshomaru che ci armeggia per cercare di spegnerla: alla fine opta per spappolamento a mani nude.
Mi alzo decisamente assonnata e mi dirigo all'armadio, prendo l'uniforme e mela infilo velocemente dimenticandomi della presenza del demone in camera mia.
Corro nella stanza di mia madre e, da uno scatolone, tiro fuori un paio di jeans, una maglia nera a maniche corte e una giacca anc'essa nera, non posso credere che mio padre indossasse questa roba!
La tiro, letteralmente, a Sesshomaru per poi scendere a fare colazione.
-Sota vai ad insegnare a sesshomaru come vestirsi e prendigli un paio di boxer di papà, ti accompagno io a scuola- mi guarda un pò strano ma non fà obbiazioni.
-Scendete!- urlo -siamo in ritardo!- mio fratello arriva giù correndo come un matto e si fionda a mettersi le scarpe.
Mi volto verso la scala mentre il demone scende, è degno di un modello di Abelcrombie!
-hai i capelli troppo lunghi Sesshomaru! vieni qua ti faccio una coda!- finito col lavoro sono estremamente soddisfatta del risultato!
Accompagnato sota a scuola, prendo il cellulare dalla tasca -Saeko? si sono yuki! si,si poi ti spiego... ascolta, sono davanto alla scuola di mio fralello mi vieni a prendere? Dai! no è che ehm mi sono dimenticata come ci si arriva!- scoppia a ridere ma accetta, conosce il mio pessimo senso dell'orientamento.
Appena arrivate a scuola ci sono state un mucchio di grane, ho fatto molte assenze che mio nonno ha giustificato con un seminario per sacerdotesse nel nord del giappone.
Non è un gran chè ma per lo meno non si è inventato strane malattie.

_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*

Combatto contro terribili demoni ogni giorno ultimamente, ma la mia prof di giapponede sarà sempre peggiore!
Comunque, finite le lezioni, raggiungo Saeko e Rei per andare a fare un pò di comere.
Stiamo uscendo da scuola, quando notiamo un gruppo di persone ammassate al cancello così, ci affrettiamo e andiaamo a vedere che succede.
Mi faccio strada tra la folla a suon di gomitate e finalmente riesco a vedere la causa del trambusto.
Sgrano gli occhi -Sesshomaru cosa ci fai tu qui!?!- tutti mi guardano e io arrossisco  più che vistosamente.
-tuo fratello, mi ha deto di aspettarti quì- calma e gesso Yuki, non è successo niente, non ha ancora affettato nessuno.
-ok, ma... perchè diavolo ti sei portato dietro la spada?!?-  urlo, sono nel panico più totale così, in preda all'agitazione e soprattutto all'imbarazzo, lo prendo per mano e comincio a correre fino a casa.
Con le guance arrossate e il fiatone arriviamo davani alla porta di casa, la spalanco e urlo -sono a casa!- come al solito nessuna risposta, non importa.
Ho lasciato Sesshomaru in giardino, con alcune raccomandazioni: non distruggere niente, non usare la spada, non uccidere qualcuno perchè ti passa affianco... le solite cose no?
Io intanto mi chiudo in camera fino all'ora di cena.
Quando siamo a tavola il silenzio è totale, fino a he mia mamma se ne escie con un -quando tornate nel passato- detto in tono acido.
-Rimarrei qui solo per farti dispetto! davvero non sopporti così tanto la mia presenza?- dico io spavalda.
Mi guarda un pò poi, inaspettatamente dice -si, mia cara- con un sorriso finto tanto quanto una barbie.
Mi alzo in piedi di scatto facendo cadere la sedia, tutti i presenti si girano, compreso il demone che, fino a quel momeno, se ne era stato seduto in un angolino della stanza.
Sento la rabbia montarmi dentro e faccio una cosa che avrei voluto fare molto temo fa: e tiro uno schiaffo, talmente forte che la guancia diventa tutta rossa.
So che non le piaccio ma sentirselo dire in quel modo è orribile!
Si gira più adirata che mai e a sua volta mi colpisce, a stento trattengo le lacreime, non sono per il dolore.
Scappo, scendo le scale che portano al tempio e corro, piove ma non mi importa.
Arrivo in un parco giochi e mi fiondo dentro una capanna di legno e comincio a piangere.
Il tempo passa e le lacrime non smettono di scendere, sento dei passi e scatto sull'attenti, rilassandomi appena scorgo Sesshomaru che si avvicina.
-Cosa vuoi?- gli chiedo brusca girandomi dall'altra parte, lui si siede accanto a me, sempre a debita distanza -Tuo nonno è preoccupato-.
-non mi importa- dico duramente, stiamo un pò in silenzio poi parlo -è sempre così- si gira ma non mi interrompe -intendo quando litigo con la mamma, è sempre così. Io scappo e vengo qui a piangere, poi Kagome mi raggiunge e mi consola-
Lo guardo per qualche secondo poi riprendo -sono sempre stata più carina di kagome, ma visto che sono stata adottata, mia madre adottivae non l'ha presa bene. Suo marito invece mi voleva bene, ma poi c'è stato quell'incidente- le lacrime si sono fermate, ora ho solo un sorriso amaro sul volto.
-stavamo accomagnando mia nonna all'ospedale per dei controlli, io mi ero seduta davanti. Era inverno e la strada era ghiacciata. Improvvisamente un uomo difronte a noi inchioda, mio padre non è riuscito a frenare. Ha cercato di proteggermi ed è morto. è successo tempo fa, io ero piccola. mia nonna invece è morta da due anni.-
Non lo guardo mentre parlo, i miei occhi sono persi nel vuoto.
Gli racconto che l'auto che ha inchiodato era quella di Saeko e che anche sua madre è morta nell'incidente.
Passa altro tempo, non so quanto di preciso, non cerco un abbraccio o del conforto, non mi servono.
Dopo un pò prende un ombrello che era affianco a lui e melo porge -il marmocchio melo ha dato, ma non so cos'è- scppio a ridere e sospiro per poi aprirlo e avviarmi verso casa con il demone.

_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*

Oggi partiamo, ieri ho litigato con mia madre e non ho iù voglia di stare qui.
Ho fatto una telefonata alle mie amiche e ho spiegato che sarei partita di nuovo.
Mentre mi preparo lo zaino penso al perchè ho raccontato tutto a Sesshimaru, ma non trovo una risposta.
Guardo nell'armadio, per un attimo ho pensato di portarmi la divisa, ma infondo chi sarebbe tanto idiota da mettersi una gonna per combattere i demoni?
Opto invece per un paio di short's di jeans e una maglia bianca a maniche corte e già che ci sono prendo anche un pail e li infilo nella borsa, dove ho messo anche qualche medicina e roba per il prontosoccorso varia.
Scendo giù di corsa e mi dirigo verso il tempietto del pozzo dove il demone mi aspetta.
Lui salta per primo e io lo seguo a ruota, sono già pronta per dirgli che dobbiamo metterci subito in marcia quando mi blocco.
Una figura vestita di pelliccia di babbuino è di fronte a noi, e non  mi piace.
-Così in miei insetti non si sbagliavano, ti accompagni ad un umana sesshomaru- dice con voce calma, quasi di scherno -Naraku- fa una breve pausa -cosa vuoi?-
-niente, sono solo venuto a prendere una cosa...- lo sento dire solo questo poi c'è buio.

________________________ANGOLINO MIO_________________________________

Allora, posto subito perchè probabilmente non userò il computer per un pò.
Mi avevano fatto notare che Yuki non sentiva la mancanza di tornare a casa, così ho spiegato il perchè in questo capitolo!
* Yack, per chi se lo chiede, è un insulto alternativo che io uso spesso al posto delle imprecazioni ^^"
Ringrazio chi ha recensito nello scorso capitolo, chi ha messo la storiatra le seguite, le ricordate o le preferite!
Mi raccomando recensite!!!
Al prossimo capitolo!
Baci, Crystal98

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


INUYASHA: ANOTHER STORY

Quando riprendo conoscenza mi guardo intorno, sembra un'antico palazzo giapponese, percepisco l'aura di un demone molto potente dentro a questo posto.
Provo a gattonare ma muovo solo qualche passo, la mia gamba è bloccata da una catena di ferro.
Sento le porte scorrevoli aprirsi e mi giro di scatto, l'uomo che è sulla soglia si avvicina -Tu devi essere Yuki vero?- si è fatto sempre più vicino -cosa vui da me?- Rispondo aspra.
-Oh niente...- si avvicina di più e ora i nostri visi sono a pochi centimetri di distanza -avevo solo bisogno di una piccola esca...- guardandolo da vicino è un bell'uomo.
I lunghi capelli neri gli ricadono mossi sulle spallelegati in una treccia disordinata, indossa un kimono semplice blu che lascia intravedere il fisico, indubbiamente bellissimo.
Negli occhi rossi però, scorgo cattiveria, odio puro ma anche delusione e... tristezza.
Gli sputo sul viso in segno di disprezzo e la sua espressione, da spavalda, muta in furiosa.
Sta per colpirmi quando la porta si spalanca, attirando l'attenzione di entrambi.
Entrano, con un vassoio, una donna vestita con un kimono bianco e rosso e una bambina, che ricorda più uno spirito della neve che un demone.
Naraku, so che è lui, si allontana e velocemente raggiunge la soglia ed esce.
Le altre due figure si avvicinano a me, la donna mi porge il vassoio con sopra una ciotola di riso e qualche verdura arrostita.
La bambina mi osserva, quasi a studiarmi, e dopo qualche istante mi si avvicina -mi chiamo kanna- dice con voce pacata.
La donna la fulmina con lo sguardo ma non ci faccio caso e le rispondo, un pò incerta -io sono Yuki- poi entrambe guardiamo la terza persona, quasi aspettandoci che dica qualcosa.
Dopo un pò sbuffa e si presenta dicendo bruscamenta -sono Kagura-

_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*

Oramai i giorni si confondono, quanto sarà passato? Una settimana? due? chi può dirlo, di certo non io.
Come al solito attendo Kanna e Kagura che dovrebbero portermi la colazione tra poco, non ho più incontrato Naraku da che sono arrivata.
La porta si spalanca e io alzo lentamente lo sguardo.
La donna di fronte a me porta, come sempre, un vassoio con due tazze.
Si siede accanto a me e versa del tè a tutte e due, passiamo qualche minuto in silenzio poi le chiedo -come mai sei con Naraku?-
Abbiamo parlato in questi giorni, era da un pò che volevo chiederglielo, ma non risponde, il suo sguardo è perso nel vuotopoi d'un tratto comincia a parlare -Sono un'emanazione di Naraku. Fuggirò un giorno- non so cosa dirle, non mi aspettavo che mi rispondesse.
-Immagino ti chiederai perchè sei qui no?- mi dice improvvisamente, io annuisco e la lascio continuare -Naraku ha una strana ossessione per Sesshomaru, pensa che sia l'unico che può battere Inuyasha ma a volte mi chiedo se non ne sia innamorato-
Dimenticandomi di essere imprigionata scoppio a ridere di gusto e Kagura si unisce a me poco dopo, poi, come un flash mi viene in mente una cosa - e se sesshomaru non abbocca?- lei mi guarda, sento gli occhi pieni di lacrime solo a immaginare la risposta.
Kagura sospira - allora troverò un modo per farti scappare- l'abbraccio di slancio e finiamo tutte e due a terra, ridendo dinuovo.
Quando il demone se ne, va noto la mia borsa in un angolo e mi allungo per prenderla.
Frugandoci un pò dentro trovo il mio telefono che, ovviamete, in quest'epoca non prende.
Comincio a giocare a snake col telefonino fino a che la porta non si spalanca dinuovo, facendo entrate il freddo.
Naraku sta sull'uscio della porta, il mio sguardo è duro, di sfida, ma segnato dalla mancanza di sonno.
Con indosso gli short fa freddo e rabbrividisco, mentre Naraku ni si avvicina.
-Tu mi sarai molto utile ragazzina, sento che un demone potente si sta avvicinando, spera per te che sia Sesshomaru- continuo a guardarlo negli occhi, il suo sguardo fa paura ma, per orgoglio, non voglio distoglierlo.
-Come se fosse possibile, megalomane da quatro soldi!- mi tira uno schiaffo -silenzio stupida umana! se non dovesse farsi vivo, ho progetti interessanti per te- dice con una malizia nella voce che non mi piace affatto.
In un momento di sua distrazione riesco ad afferrare la mia spada, che stupidamente aveva messo al fianco e spezzo le catene.
Naraku tuttavia, ha i riflessi più pronti dei miei e afferrata una katana, ancora infoderata, e mi colpisce la gamba, abbastanza forte da non permettermi di camminare.
Mi lega con una corda i polsi e chima Kagura e Kanna a farmi da guardia.
Appena il demone esco la donna si dirige verso di me e controlla la gamba -immagino non potrai muoverla per un pò, ma non è niente di grave-
Nonostante io sappia che Kagura è una mia nemica non posso fare altro che volerle bene.
Non so neanche perchè, ma non riesco ad odiarla -Hey puoi scioglierle le corde, non scappo, almeno finchè non arriva Sesshomaru!- le sorrido rassicurandola ma si vede che non si fida - ti metterei nei guai se scappassi ora no?- Sospira, mentre slaccia le corde che mi legavano i polsi.ù
-Grazie!- mi stendo a terra con il braccio come cuscino, sento gli occhi chiudersi ma non voglio dormire.
Dentro di me c'è una stupida briciola di speranza, che aspetta che Sesshomaru venga qui e mi salvi, ma c'è anche la parte realista (o pessimista) a voi la scelta, che è certa che non verrà.
Osservo Kaura che è intenta a guardare il vuoto, so che probabimente saremo nemiche ma, finchè sarà possibile voglio avere almeno un'amica qui.
Passiamo il tempo in silenzio, fino a che non si sentono dei rumori forti provenire da fuori.
Kagura si affaccia alla porta e mi lancia la mia spada, che fino ad ora aveva tenuto sulle gambe.
La guardo confusa, un pò perchè sono intontita dalla stanchezza e un pò perchè non capisco il suo gesto, ricambia il mio sguardo e si gira dall'altra parte arrossendo -Siamo amiche no?- sbuffa, e mi fa sorridere.
Torno a concentrarmi sui rumori, sento dei passi che si dirigono verso di noi.
La porta viene buttata giù e io chiudo gli occhi dallo spavento, quando li riapro vedo che Sesshomaru è sull'uscio della porta.
Mi alzo di scatto ma la gamba colpita da Naraku cede, facendomi ricadere a terra.
Sento gli occhi che si riempiono di lacrime quando mi solleva.
Stiamo per andarcene e io mi giro verso Kagura -Qualinque cosa farai- la vedo sorridere -ci sarò sempre per te- si avvicina a noi e ci sringiamo le mani, poi Sesshomaru spicca un salto e ce ne andiamo.
-non pensavo saresti venuto- dico appoggiandimi al suo petto e asciugandomi gli occhi.
-avresti dovuto saperlo- mi dice, sogno o son desta? lo guardo, non capendo se ho sognato o se lo ha detto davvero.
Atterriamo vicino a un fiume, sesshomaru si siede e io appoggio la mia testa alla sua gamba.
Non ho dormito finchè sono stata da naraku, prima di chiudere gli occhi però gli dico -devo prendere questo salvataggio come un atto di romanticismo?- lo sento sbuffare - non lo ammetterai mai vero? Allora lo dico io: Ti amo!-
Lo bacio e poi, stravolta dalla stanchezza, mi addormento abbracciata a lui, con il forte proposito di non lasciarlo andare fino alla mattina.

______________ANGOLINO MIO____________

Aaaaaaaaalora! è da un pò che non posto,  in questo Capitolo è più evidenziata la parte in cui Yuki sta da Naraku, e del rapporto che si crea con Kagura, che la Sesshomaru X Yuki ma spero di non avervi deluso!!
Ringrazio chi ha recensito, chi a messo la storia tra i preferiti, le ricordate e le seguite.
Recensite in tanti, anche per dirmi che questo capitolo non ha un senso logico XD
Alla prossima!!!!!
Baci, Crystal98!

P.S io non posso postare per un pò, come si è già notato dall'enorme ritardo, ma se lasciate qualche recensione a questo o ai acpitoli precedenti, non mi dispiace!! XD

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


INUYASHA:ANOTHER STORY

Sento una mano leggera che mi carezza la testa, mi sono appena svegliata e ho gli occhi ancora socchiusi.
Sono appoggiata alla gamba di Sesshomaru, ma deve essersi accorto che sono sveglia, perchè si alza di scatto facendo sbattere la mia testa sui ciottoli.
-delicatezza zero proprio eh?- mi ghiaccia con lo sguardi, giro la testa di lato e sbuffo -andiamo a prendere Rin- mi dice.
-E ci andiamo a piedi?- gli rispondo io alzando un sopracciglio, si è dimenticato che abbiamo lasciato Ah-Hun al villaggio?
-tsk, stupida umana- sospiro, meglio lasciar perdere tanto non mi ascolterebbe comunque.
- meglio metterci un marcia allora!- non mi degna di uno sguardo, mi passa una mano intorno alla vita e spicca un salto.
Perdo un battito e mi aggrappo più stretta che posso al suo kimono, chiudendo gli occhi per non guardare di sotto.
Atterriamo dopo un bel pò, appena toccato terra tiro un lunghissimo sospiro di solievo -Non farlo mai più- gli dico terrorizzata.
-tsk- mi risponde lui, se non lo conoscessi potrei dire che abbia fatto un accenno di risata.
Sbuffo, per la seconda volta in poche ore, e mi dirigo verso il villaggio -vieni anche tu?- gli chiedo, ma mi risponde con un no secco, così vado avanti da sola.
Mi giro una volta, non lo dà a vedere, ma sembra molto stanco -Riposati testa dura, si vede che non ce la fai più!- gli dico, probabilmente ieri ha affrontato Naraku e non si è ancora ripreso.
Vado via velocemente, prima che possa ribattere o fare qulunque altra cosa.
Arrivo al villaggio e mi guardo intorno, la gente si gira e mi saluta, come se mi conoscesse.
Un gruppetto di bambini corre sulla strada, riconosco Rin che gioca allegra.
Alzo il braccio e, chiamandola, lo agito, nella speranza che mi veda.
La bambina si accorge di me, e mi corre incontro, saltandomi addosso.
-Rin! Come mi sei mancata!- le dico carezzandole la testa -Yuki, sei venuta a riprendermi! pensavo che non saresti più tornata!- si accoccola di più al mio petto,  com'è dolce!
Mi rabbuio un attimo, e se Rin non volesse più partire con noi? Sarebbe comprensibile...
Come se si accorgesse delle mie preoccuazioni, alza la testa a guardarmi in faccia -Rin vuole partire con te e il padron Sesshomaru!- dice testarda, come se avesse paura di essere lasciata indietro.
Mi alzo in piedi -Dov'è Jaken?- le chiedo, lei mi indica una casetta ai margini del fiume -Jaken sta aiutando la vecchia Kaede, ci sono anche la signorina kagome e inuyasha!- mi dice tutta allegra.
Le sorrido, non vedo l'ora di reincontrare Kagome e la sua "banda"!
Mi faccio accompagnare da Rin fino alla casetta che mi aveva indicato e scosto la tenda che funge da porta.
La scena che mi trovo davanti non so de definirla esilarante o assurada, forse entrambe.
Un monaco con il codino è stedo ai miei piedi con un grosso bernoccolo sulla testa, mentre una ragazza gli è seduta di fronte con il pugno stretto e il viso rosso.
In un angolo della casette vedo Jaken che, raggiante, parla di Sesshomaru ad una disperata vecchietta, mentre Inuyasha sta litigando con un piccolo scricciolo, un cucciolo di demone volpe credo, per un pesce arrostito.
Il tutto coranato da un -Inuyasha a cuccia!- urlato dalla mia dolce sorellina.
Scoppio a ridere di guste e, a quel punto, tutti si girano verso di me.
Mia sorella mi si fionda addosso e io, per poco, non rischio di cadere, ma ricambio calorosa il suo abbraccio.
Mi prende per un braccio e mi porta fuori dalla casetta, camminiamo accanto alle risaie ed il panorama è stupendo.
Kagome comincia subito ad assillarmi di domande, cosa hai fatto, chi hai incontreto, cose del genere insomma.
Parto da quando ci siamo separate e le racconto tutto, quando le dico che sono stata a casa si rabbuia un pò ma la rassicuro.
Le racconto del rapimento di Naraku, e del forte rapporto che si è creato con Kagura.
Tralascio alcuni dettagli, ad esempio quando abbiano incontrato la madre di Sesshomaru, e così via.
Poi tocca a lei, mi racconta di Miroku, Sango e del piccolo Shippo, mi parla del suo rapporto con inuyasha, mi racconta la sua storia e, dal suo sguardo capisco cosa prova.
-Kagome- mi fermo e la guardo negli occhi -Inuyasha ti piace?- arrossisce, sta per ribattere, ma si ferma e, con lo sguardo basso annuisce.
Le prendo il viso tra le mani e lo alzo -Allora combatti! Non lasciarti intimorire da qualcuno che ormai fa parte del passato!- Kagome mi fissa, ha gli occhi pieni di lacrime e le mani tremanti.
Si butta su di me, comincia a singhiozzare -Ma lui la ama ancora!- sento le sue lacrime che mi bagnano la maglietta -e tu fagli cambiare idea, no?-
Le carezzo la testa e la stringo, stiamo così per un pò, sedute a terra.
è ormai il tramonto, torniamo alla capanne ed io, entrando, fulmino il mezzo-demone con lo sguardo, nessuno può far piangere mia sorella e passarla liscia.
La mia vendetta però deve aspettare, sono qui per riprendere Rin, e Sesshomaru ormai sarà stufo di aspettare.
Mi faccio spazio verso la vecchia che mi guarda come se fossi la sua salvatrice, penso sia perchè ho tirato un "lieve" pugnetto sulla testa di Jaken, facendolo finire faccia a terra.
-Sono venuta a riprendere Rin, ha detto che vuole partire con noi- le dico sorridendo.
La vecchia mi guarda, poi il suo sguardo si sposta sulla bambina -sei sicura piccola? Sesshomaru è molto pericoloso, inoltre è impossibile che si affezioni a qualcuno, non si prenderebbe buona cura de te-
Quest'affermazione mi fa arrabbiare non poco, sto per ribattere ma la piccola mi precede -Non è vero! il Signor Sesshomaru è una persona gentile! è venuto a riprendermi!- dice tutta d'un fiato, ha gli occhi chiusi e le guance arrossate, le manine sono strette in dei pugni.
Sorrido e le carezzo la testa per poi rivolgermi a Kaede con voce falsamente gentile e un sorriso chiaramente finto -arrivederci- poi ci dirigiamo verso la porta, mi ha fatto irritare tremendamente!

_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*

è una settimana che viaggiamo, Sesshomaru si è allontanato e non tornerà che tra qualche giorno.
Tengo per mano Rin, sta volta Jaken non è rimasto con noi ma abbiamo Ah-Hun a farci copagnia.
Siamo arrivate in un villaggio, ma non vedo nessuno in giro.
Mi guardi intorno e, dopo qualche minuto, scorgo una cosa alquanto curiosa.
In un grande spiazzo dietro al villaggio ci sono dei filari interi di tombe.
Rin ancora mi tiene la mano, leggermente spaventata e, lo ammetto, anche a me questa cosa non piace.
Entro in qualche casa nella speranza di trovare del cibo, ma ci sono solo delle armi fatte con ossa di demone.
-Rin- urlo alla bambina che mi stava aspettando fuori -Qui non c'è niente da mangiare, andiamo a cercarne un pò, prima che sia buio!-
Ci dirigiamo verso la foresta, siamo abbastanza lontane dal villaggio ormai.
Le prime goccie di pioggia cadono sul mio viso, prendo la bambina per mano dicendole che dobbiamo trovare un riparo e cominciando a correre.
Arriviamo davanti ad una grotta, mi fermo un attimo e allungo la mano verso l'entrata.
C'è una barriera, ma a quanto pare posso attraversarla, spingo la piccola avanti e poi entro anche io.
Le pareti sono bluastre, arrivate nella parte più larga c'è la statua di una donna in armatura, avvolta da demoni.
cìè della legna sparsa qua e là, accendo un fuoco e facio addormentare Rin, poi mi siedo accanto a lei e copro entrambe con la parte superiore del mio kimono e mi addormento.
Mugugno infastidita, sento qualcuno che mi scuote delicatamente -Rin, devi andare in bagno? non puoi trattenerla?- biascico girandomi.
Apro gli occhi e subito, mi tappo la bocca per non urlare.
sbatto le palpebre, sto sognando vero? Davanti a me vedo uno spiritello o un fantasma o quel che è!
Insomma, è davanti a me che mi sorride gentile, come se niente fosse.
Mi fa cenno di stare in silenzio e io, un pò impaurita, ma soprattutto sorpresa, annuisco con vigore, per poi seguirla davanti alla statua.
-Questa sono io, mi chiamo Midoriko- dice, mentre io continuo a guardarla come un ebete -sono colei che ha creato la sfera dei 4 spiriti, tua sorella te ne ha parlato suppongo- annuisco lentamente, la sto ancora fissando con la bocca spalancata, scuoto la testa e mi riprendo -e tu cosa avresti a che fare con me? e soprettutto perchè diavolo mi hai svegliata alle...- prendo il telefono (anche se non posso usarlo è comunque comodo come orologio) -2 di notte? Ma dico sei impazzita?-
Il timore che avevo è sparito, sono piuttosto lunatica da appena sveglia.
Ride piano per poi sorridermi -tu sei la mia reincarnazione- cosa? -Ok, tu ti sei fumata qualche muschio strano non è vero?-
-Sai mia cara, è la stessa cosa che mi disse tua nonna quando la incontrai la prima volta- chi? come ha fatto mia nonna ad arrivare nell'epoca sengoku?
-Con il pozzo, mi sembra ovvio!- la guardo negli occhi.
Stiamo in silenzio per un pò poi: -Sei un mezzo demone- dice lei ad un tratto, deltutto tranquilla, ci manca poco che svengo -i miei genitori sono entrambi umani! è impossibile!- le rispondo, con voce isterica.
-insieme alla mia anima, anche un pò di quella del demone è arrivata nel tuo corpo, non hai poteri particlari, solo longevità. mi stupirei se qualcuno se ne fosse accorto- ok ora non può stupirmi niente.
Faccio un profondo respiro e mi tranquillizzo -va bene, perchè sei qui?- mi siedo a terra e ascolto attentamente cosa ha da dirmi, comincia raccontandomi la sua storia, da come è diventata sacerdotessa a quando ha creato la sfera dei 4 spiriti.
-Tu hai un grande potere Yuki, non scordarlo. ma...- lascia la frase a metà, io la incito a continuare -Ma non è tuo compito salvare l'epoca sengoku, se è questo che stai pensando. tu sei qui per salvare l'anima e il cuore di una sola persona- dice lei seria.
Sono confusa, abbasso lo sguardo, troppe notizie tutte in una volta, e poi che c'entro io con tutta questa storia? non faccio nemmeno parte della stessa famiglia di kagome!
- Ti sei mai chiesta perchè, fra tante bambine, proprio tu sei stata adottata dagli Higurashi?-
Alzo dinuovo gli occhi sulla figura e sorrido amaramene -mia madre non voleva che Kagome diventasse una sacerdotessa, così hanno adottato me, che le somiglio, è stato un caso-
-Il caso non esiste mia cara, non scordarlo- mi sento confusa, ho la testa che mi scoppia e non mi reggo in pied.
Sento le gambe che cedono, cado all'indietro sbattendo il sedere, non me ne curo.
Devo aver preso l'influenza, faccio in tempo a pensare questo, poi mi addormento.

_________________ANGOLINO MIO___________________

Dopo tanto tanto tanto tanto tanto tempo eccomi qui!!!
Mi sono rifissata con lo yaoi e ci ho perso dietro un bel pò di mesi...
Cooooooooooooooooooomunque:
Diciamo che il capitolo non mi piace particolarmente, mia sorella, che in via puramente teorica è la mia "beta" (anche se non lo è su efp) è in california per un anno di studi quindi le sue e-mail sono rade.
Penso che il discorso tra Midoriko e yuki sia un po contorto, ma volevo sottolineare il fatto che la storia non cambia, anche se in realtà Yuki è più forte di Kagome.
Sono ben accette le critice e i complimenti, ma soprattutto i consigli!!!
Se non ci capite niente di quello che ho scritto, non è colpa vostra, sono io che do i numeri XD
Ringrazio:
1 - Calia
2 - ive
3 - Michiyo_Asuka
4 - susy e francy
5 - _XxBaByDoLl99xX_
Che anno messo tra i preferiti
............................................
1 - animegirl91
2 - fedelity_angel_92
3 - MaNuU_
4 - Samirina
5 - Zakurio
che hanno messo tra le ricordate
................................................................
1 - Desyree92
2 - Diosmira
3 - fedelity_angel_92
4 - ro_chan
che hanno messo tra le seguite
............................................................
e MaNuU_ che ha recensito

Andrò un pò lenta perchè ho un muchio di cose da fare ma...
ALLA PROSSIMA!!!!
Crystal98

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


INUYASHA: ANOTHERE STORY

Una bambina di circa 6 anni corre incontro ad una signora anziana nel salotto di casa.
-Nonnina! Nonnina!- la donna si volta stupita -cosa ci fai qui tesoro?- dice.
La bimba stringe se l'orsetto di pezza -Mi racconti una storia?- la signora sorride, prendendo la bambina per mano e dirigendosi verso le scale.
entrano in una cameretta tutta azzurra, nonostante sia quella di una ragazzina.
Dopo essersi messa a letto, la bambina richiama la nonna e la fa sedere accanto a lei, ripetendole ancora di voler ascoltare una storia.
La donna sorride bonariamente alle parole della bimba e, arrancando un pò per via dell' età, si sedette sul letto.
-Allora tesoro, cosa vuoi che ti racconti?- la piccola si fece pensierosa, poi, con voce eccitata disse -una storia nuova!!-
La nonna sospirò pensosa, poi come un illuminazione, cominciò a raccontare: - vedi, non molto tempo fa una bambina circa della tua età stava giocando a nascondino con i suoi amici. Lei, che assolutamente non voleva perdere pensò ad un nascondiglio sicuro "se mi nascondessi dentro il pozzo, certo nessuno mi troverebbe" si disse, così si arrampicò sul bordo e vi si calò fino a metà ma, mettendo male un piede cadde e, per la botta svenne.- la bambina ascoltava rapita il racconto della donna.
-Quando si svegliò cominciò ad urlare e a chiamare aiuto, ma via via che la lancette delle ore si spostava, sul suo piccolo orologio da polso rosa, più la speranza andava scemando, quando, d'un tratto udì un rumore di cavalli che si avvicinavano. Ricominciò ad urlare, a chiedere aiuto e, finalmeante, qualcuno la soccorse- La donna fece una pausa, notando che la piccolo stava quasi per riaddormentarsi ma subito quella la riprese un pò imbronciata -va avanti!- così continuò.
-L'uomo che la raccolse era un feudatario, sai un signore ricco, con un palazzo e dei servitori. La moglie non poteva avere figli, così, arrivati al castello, richiamò tutti i suoi servi e mostrando la ragazzina proclamò a gran voce "da oggi, lei sarà mia figlia!". Così la vita della piccola continuò al castello, tutte le notti piangeva per la nostalgia ma, col passare degli anni, anche questa andò via. Crebbe e divenne una donna, ormai sedicenne fece molti incontri, uomini, sacerdotesse, spiriti. Il più importante però fu quello con un demone-cane.- Lo sguardo dell'anziana era dolce, perso in lontani ricordi.
Guardò la bambina e fece per andarsene, visto che ormai aveva gli occhi chiusi ma venne trattenuta per un braccio.
Sospirando riprese -presto i due si innamorarono ed ebbero un figlio, ma proprio quando stava nascendo un grosso incendio distrusse il palazzo. Il demone, suo innamorato per proteggere lei ed il piccolo morì- solo in quel momento che, forse, quello che stava raccontando era un po troppo per una bimba di sei anni ma quella sorrise, come a chiederle di non fermarsi.
Quella di nuovo sorrise - La ragazza, ormai madre crebbe suo figlio tuttavia un giorno, quando aveva ormai vent'anni, una donna, accecata dalla gelosia perchè l'uomo che amava l'aveva lasciata per l'altra, la spinse nel pozzo da cui era arrivata. Cercò di tirarsi su e, arrivata incima, si accorse che non era tornata a casa, nel suo tempo. Pianse tutte le lacrime che aveva, quando la trovarono e le chiesero chi fosse lei, malinconicamente mentì, dicendo che non ricordava niente. ma non ti preoccupare: la sua vita andò avanti, si sposò ed ebbe altri figli e anche dei nipoti.- La bimba, ormai in procinto di addormentarsi, disse flebile -nonnina, pensi che ora quella donna sia felice?-
L'anziana, rimboccandole le coperte e guardandola dolcemente disse: -Ne sono certa- così rimboccandole le coperte uscì dalla stanza spegnendo la luce.

_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_

Apro gli occhi ancora un pò rintontita e turbata dal sogno, o meglio dal ricordo, che ho fatto.
Non ho il tempo di pensarci, perchè mi guardo intorno e noto che degli alberi mi sfrecciano davanti.
scrollo la testa e mi riprendo, un ciuffo di peli mi solletica il naso ed io starnutisco.
Ok, ricapitolando: sono posizionata a sacco sulla spalla di uno sconosciuto e, nonostante questo, non mi sento in pericolo.
Cerco comunque una via di fuga, un modo per liberarmi insomma.
mi volto a destra e a sinistra furiosamente, poi l'occhio mi cade sul didietro del demone, così noto la coda.
Con entrambe le mani l'afferro e la tiro con tutta la forza che ho.
Un urlo, molo simile all'ululato di un lupo, accompagna la mia caduta, poi svengo, rendendo vani i miei tentativi di fuga.

_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*__*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*

Mi risveglio, di nuovo, stavolta però sono appoggiato ad un muro, l'odore è un misto tra cane bagnato e sudore, fa venire seriamente il voltastomaco!
Mi guardo intorno di sottecchi, tastando il terreno e cercando la Katana che, sfortunatamente, è appoggiata lontano da me non molto, ma non riesco a prenderla allungando la mano.
Sono in un covo di demoni, disarmata e senza poteri particolari, stringo le gambe al petto, senza nascondere un pò di timore, cerco di non fare rumore, ma tocco un sasso con il piede.
Tutti i presenti nella grotta si girano verso di me, i lupi mi guardano e ringhiano, sembrano affamati.
Lentamente mi accerchiano sotto gli occhi dei demoni-lupo che non fanno niente per fermarli.
Probabilmente ho l'espressione di una bambina spaurita ora, sento le lacrime bagnarmi gli occhi e, quando uno degli animali salta per azzannarmi, d'istinto stringo ancora di più le gambe, premendo la testa sulle ginocchia ma il morso non arriva, al contrario sento il rumore di qualcosa che sbatte contro la parete.
-Non mi sono spiegato? ho detto che non si mangiano gli umani, vi è chiaro?!?- urla il mio salvatore, alzo un poco il viso ancora bagnato dalle lacrime e un lampo di ceca rabbia mi passa attraverso gli occhi quando incrocio lo sguardo di quello che deve essere il capo.
Dimentico tutto, dalla paura all'autocontrollo e faccio uno scatto verso la katana.
Agile salto addosso al demone, che non si sposta, e lo atterro, sedendomi su di lui.
-tu!!- urlo -Tu sei quello che ha attaccato il villaggio, per colpa tua Rin...!- un'altra lacrima scende sul mio volto già bagnato al pensiero del corpo della bambina disteso a terra, senza vita.
Premo la spada sulla sua gola fino a fargli uscire il sangue, vedo comunque il suo volto rabbuiato dopo la mia affermazione -Fallo- lo guardo scioccata, come tutti gli altri del resto -ne hai il diritto, ciò che ho fatto in passato è orribile, sbrigati- guardo in basso e faccio un respiro, togliendo la katana dal suo collo e dirigendomi verso la borsa (che evidentemente hanno portato assieme a me) e ne estraggo del cotone con cui tampono la sua ferita.
-sei pentito?- dico in un sospiro, fissandolo negli occhi, distoglie lo sguardo e il viso diventa cupo.
Muove il capo quasi impercettibilmente in un gesto affermativo, sospiro di nuovo, non sto facendo altro ultimamente - Rin sta bene ora, per cui non è il caso di serbare rancore -
Si gira di scatto, quasi piangendo e tira su col naso, sembra proprio un bambino!
-Il mio nome è Koga, sono il giovane signore della tribù Yoro- si sbatte la mano sul suo petto, quasi vantandosi. Scoppio a ridere.
-Tu sei la persona più strana che io abbia mai incontrato- dico con le lacrime agli occhi, ma sta volta dal ridere.
A quest'ora Sesshomaru dovrebbe già essere da Rin, avevo detto ad Ah-Hun di andarlo a chiamare se fosse successo qualcosa, quindi non mi preoccupo più di tanto.
In fondo la bambina era seduta dietro una roccia, quindi non mi stupisco che non l'abbia vista ed inoltre eravamo dentro ad una barriera particolare quindi, probabilmente, non ne ha neanche sentito l'odore.
-Senti lupacchiotto, resterò qui fino a domani, ti dispiace?- riprendo a conversare, fortunatamente i lupi hanno smesso di guardarmi come fossi un tacchino arrosto, quindi anche la paura è svanita.
-Fai pure, ma ad una condizione: dimmi dove hai preso quei vestiti- mi guardo, effettivamente il mio abbigliamento potrebbe sembrare strano a qualcuno di quest'epoca.
Davvero non so cosa rispondergli, certo se gli dicessi che sono arrivata qui attraverso un pozzo mi prende per pazza apro la bocca per dire qualcosa (non so neanche io bene cosa) ma lui mi precede -i tuoi vestiti sono uguali a quelli della mia Kagome...- manca solo che gli vengano i cuoricini agli occhi e poi sarebbe perfetto per fare il personaggio di un manga!
Aspetta un momento! -Hai detto Kagome?- mi guarda come se non capisse,gli schiocco le dita davanti alla faccia -Mi hai sentito? Sveglia!- scuote un pò la testa -La conosci? Non è la persona migliore del mondo?- mi dice con lo sguardo luccicante, alzo un sopracciglio, è un idiota o lo penso solo io?
Mi guardo in torno, alcuni sospirano altri borbottano cose tipo "eccolo che ricomincia" e cose del genere.
Tossisce per intimare a tutti di stare zitti con un lieve rossore sulle gote, trattengo una risata -è mia sorella, sai come sta? è un pò che non la vedo- strabuzza gli occhi ma si ricompone subito -Oh, bè sta bene...- è un pò in imbarazzo, forse per la sua uscita di prima, non ci faccio caso.
Mi guardo in torno con più attenzione, noto subito due persone in particolare, non sembrano particolarmente intelligenti ma hanno un buon rapporto con Koga, a quanto sembra, infatti questi si sono messi a ridere di gusto, finendo con un bernoccolo a testa.
Oggi è particolarmente caldo, vedo filtrare la luce attraverso l'entrata e il sole mi picchia subito addosso appena esco dalla caverna.
Cerco di capire dove sono ma è inutile, per me è tutto uguale dal basso, figuriamoci da qui, credo si possa dire che ho il senso dell'orientamento di un maialino nero *.
Scruto il celo limpido e di un azzurro intenso quando vedo qualcosa che lo attraversa.
Riconosco Kagura, comincio ad agitarmi come se avessi le pulci e ad urlare come un ossessa, dietro di me sento i bisbigli e gli sguardi dei ragazzi della tribù, probabilmente pensano che sia pazza...
La donna, seduta sulla sua piuma, si accorge di me e abbassa la quote, permettendomi di vederla chiaramente.
Mi fa segno di allontanarci da la, poi visto che siamo piuttosto in alto, riesco a vederla atterrare affianco ad un piccolo laghetto vicino alla foresta.
Corro giù per la strada che porte alla base della montagna, anche se è piuttosto corta, arrivo alla fine con il fiatone.
Raggiungo il lago e vedo la donna che mi da le spalle, si è accorta di me, lo so, così prendo un poco di rincorsa e le salto addosso, facendola sbilanciare, credo che, da quando sono qui, saltare addosso alla gente sia un abitudine.
Finiamo entrambe in acqua, ma ridiamo... non ho mai visto Kagura ridere, ora che ci penso, anche se, in realtà, non siamo state molto tempo insieme.
Ci tiriamo su, bagnate fradice e con i capelli gocciolanti e ci sdraiamo al sole, parlando del più e del meno.
Mi chiede cos'ho fatto nei mesi in cui ci siamo viste, così le racconto di Sesshomaru e di sua madre, dell'incontro con Midoriko, insomma di tutto quello che è successo.
Quando finisco un dubbio mi sorge spontaneo, perchè non si è voluta avvicinare alla grotta?
La guardo, forse un pò troppo insistentemente e lei mi sorride in risposta, poi sposta lo sguardo davanti a noi, perso.
-io...- comincia titubante, come se avesse paura -io ho fatto del male a molte persone, ti va davvero bene?- continua - Un giorno potrei attaccare anche te o tua sorella-
Abbasso lo sguardo, so che ha ragione, la abbraccio, sento le lacrime che mi bagnano gli occhi ma non piango -ora, ora non pensiamoci!- dico, un pò da codarda forse ma non voglio pensarci -C'è tempo ancora, non possiamo sapere cosa accadrà domani, è inutile preoccuparsi, sono certa che andrà tutto bene-
Sorrido, per rassicurare lei ma anche me, per dirmi che, almeno per adesso, va tutto bene.
Mi sorride, un sorriso vero che, di sicuro, non farebbe mai davanti a nessun'altro, perchè è imprigionata, costretta a celarsi dietro una maschera di freddezza, una maschera che la costringe a reprimere i suoi sentimenti, a racchiudere le sue emozioni infondo al cuore.
Porta una maschera che può togliere solo quando è con me, al sicuro, lontana da Naraku e da tutti i suoi problemi, e ora si può lasciar andare in un tanto desiderati pianto liberatorio.
Questa non è la Kagura di sempre, ma è quella vera e questo è un segreto che custodiremo sempre, solo io e lei.

*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*

Tornata alla grotta, ormai a sera tarda mi siedo in un angolo e cerco di addormentarmi.
Uno dei lupi, forse pentito per avermi attaccato, si accuccia sulla mia pancia per tenermi caldo, gli gratto dietro le orecchie e, dopo poco, sprofondo nel sonno.
*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*

La mattina dopo, come promesso riparto anche se, in realtà non ho una meta precisa.
Mi dirigo verso il fiume dove potrò finalmente farmi un bagno e rilassarmi un pò.
Arrivata a destinazione comincio a spogliarmi, appena mi sono tolta la maglia però, avverto un fruscio tra i cespugli, subito afferri la katana, appoggiata ad un albero vicino, e mi metto in posizione di combattimento.
Tiro un sospiro di sollievo appena scorgo una striscia morbida e pelosa sbucare dalla vegetazione, seguita a ruota da dei familiari capelli lunghi e argentati.
Sorrido allegra - Dov'è Rin?- chiedo al demone appena apparso che, con il solito tono freddo mi risponde schiettamente -è con Jaken- poi torna a squadrarmi e, a quel punto, mi guardo anche io, ricordandomi della mia situazione.
-GIRATI! GIRATI! GIRATII!- urlo coprendomi con le braccia e voltandomi di schiena completamente rossa.
Raccolgo frettolosamente la maglia da terra e la rinfilo, ancora imbarazzatissima.
Non riesco a guardarlo in faccia per una buona mezz'ora, poi, con l'avvicinarsi dell'ora di pranzo mi appresto a pescare qualche pesce.
Finiamo di mangiare in silenzio e io decido di rilassarmi un pò appoggiandomi ad un albero li vicino.
Chiudo gli occhi e mi lascio accarezzare dal vento, con tutto quello che è successo ieri non ho avuto neanche il tempo di pensare.
Improvvisamente sento un peso sulle mie gambe, apro un occhio ee quello che vedo mi lascia decisamente stupita ma non mi muovo.
Sesshomaru si è appoggiato alle mie gambe, ha gli occhi chiusi e sembra quasi che stia dormendo, il volto, che di solito è contratto in un espressione fredda ora è rilassato.
Senza accorgermene comincio ad accarezzare i suoi capelli, sotto le mie dita sembrano come seta, non diciamo niente, stiamo così per un tempo indeterminato, poi d'un tratto apre gli occhi e li fissa nei miei.
Si alza lentamente, lascio scivolare la mia mano sull'erba bagnata, curiosa di sapere cosa ha intenzione di fare.
Si mette a sedere e mi tira verso di lui, c'è decisamente qualcosa di strano, aspetto di vedere cosa ha intenzione di fare, si sdraia sull'erba trascinandomi con se e mi bacia con lentezza, intrecciamo le lingue in una danza lenta e confusa.
Ci stacchiamo solo per riprendere fiato, appoggio la mia fronte sulla sua.
Mi alzo di scatto -Ma tu scotti!- urlo, lo aiuto ad alzarsi e ad appoggiarsi all'albero, lo vedo barcollare un pò, deve stare davvero male ma non lo da a vedere, dannati lui e il suo orgoglio!

_______________ANGOLINO MIO________________________


Innanzitutto ci tengo a precisare che Sesshomaru sarà ooc in questo e nel prossimo capitolo per via della febbre (e non perchè si è addolcito, rammollito o quant'altro), ciò significa che appena passati questi due tornà normale. ovvero freddo e scostante.
Ora passiamo alle cose semi serie XD
Yatta! finalmente sono riuscita ad aggiornate!!!
*=Me lo dice sempre mia sorella, così lo ho usato anche qui! è un chiaro riferimento a Ryoga Hibiki di Ranma 1/2 (http://it.wikipedia.org/wiki/Ryoga_Hibiki ) qui spiega tutto!
Cooooooooooooooooooooooooooooooooomunque, in questo periodo mi sono fissata con Saiyuki, ve lo consiglio, è talmente idiota che io muoio dal ridere quando lo guardo!!!
Ma bando alle ciance, parliamo della ff.
Voi che dite di questo capitolo? Non avrò calcato un poco la mano, sul rapporto tra Yuki e Kagura? Yuki non avrà perdonato troppo facilmente Koga? Secondo me sto dando poco spazio al rapporto tra Sesshomaru e Yuki, secondo voi?
Ho già pronta la bozza dell'inizio del prossimo capitolo, perciò vi chiedo per farlo andare avanti:
Credete che debba mettere una scena un poco più dolce nel prossimo capitolo? oppure preferite che le cose si evolvano più con calma? Avete capito il sogno/antefatto iniziale? Dovrei spiegarmi meglio?
Ditemelo voiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Pendo dalle vostre recensioni, mi raccomando!!!!!!!

P.S Ringrazio tutti per la comprensione della mia lentezza, non garantisco che passato questto periodo aggiornerò più velocemente, ma ci proverò, lo prometto!!

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


INUYASHA:ANOTHER STORY
 
Cerco di calmarmi, faccio un lungo respiro e comincio a ragionare a mente fredda su che cosa posso fare.
Ha la febbre molto alta, se fosse stato un umano non avrei avuto problemi a curarlo, ma trattandosi di un demone non so proprio come comportarmi.
Ricordo che una volta Jaken è stato avvelenato dagli insetti di Naraku e Rin era andata a recuperare l'erba millenaria sulla coma di una montagna.
Mi aveva parlato però della casa di una strega e di suo figlio Jinenji, dove coltivavano moltissime erbe medicinali.
Portarlo in un villaggio non mi sembra la scelta più saggia, così portarlo dalla strega mi sembra la scelta più saggia.
Mi accuccio accanto al corpo del demone sussurrandogli all'orecchio -Riesci a richiamare Ah-Hun?- il demone mi guada, cercando di non far trasparire la stanchezza ma gli occhi lo tradiscono.
Si mette seduto appoggiandosi ad un tronco e porte una mano alla bocca fischiando* come Peter, quello di Heidi.
Subito nel celo appare una macchiolina che si ingrandisce man mano che si avvicina a noi.
Tendo una mano al demone per aiutarlo ma lui la colpisce, quasi quasi lo preferivo quando delirava!
Comunque sia, in qualche modo riesco a sistemare tutti e due sul dorso di Ah-Hun e partiamo verso il posto di cui Rin mi aveva parlato.
Atterriamo dopo un paio d'ore vicino ad una casetta solitaria, scendo da Ah-Hun e mi metto a correre, spalancando la porta costituita da comportamento ma mi riprendo subito -mi aiuti per favore!- dico rivolta in direzione della vecchia -un mio amico sta male, è un demone ed io non so come aiutarlo!- mi osserva per qualche secondo e io sostengo il suo sguardo, pronta a non arrendermi ad un rifiuto ma, con mia sorpresa, mi da il permesso di portarlo in casa, pur con un lungo sospiro rassegnato.
Esco, un pò più tranquilla rispetto a prima, e mi dirigo verso il demone, nonostante tutto non ha voluto farsi aiutare, ne per scendere da Ah-Hun ne per arrivare alla casa, infondo però, so che non posso aspettarmi di più da lui, in un certo senso sono persino stupita che si trovi qui.
Scosto di nuovo la tenda e la donna invita Sesshomaru a sedersi, questo nonostante con un espressione truce in volto, rivolta principalmente a me, fa come gli viene chiesto.
L'anziana gli leva la coda dalla spalla e solo ora mi accorgo di un piccolo strappo sul suo kimono, la donna finalmente leva anche la casacca ed ora posso vedere con chiarezza una piccola cicatrice dall'insolito colore viola sulla sua spalla.
Io non ci avrei dato troppo peso, ma la signora la esamina attentamente insieme al mezzo-demone che è vicino a lei.
Si consultano per un attimo a bassa voce, talmente bassa che non riesco neanche a sentirli, poi la vecchia si gira verso di me con un espressione troppo seria per i miei gusti e, lanciando un ultima occhiata al demone mi dice -Questa non è una ferita qualunque, vedi molti demoni infliggono piccole ferite, che si rimarginano nel giro di pochi secondi- la guardo sempre più attenta e preoccupata , mentre lei continua a parlare -questi graffi non hanno lo scopo di far del male alla vittima ma bensì di mettere in circolo nel sangue del veleno. Normalmente questo uccide dopo qualche ora, tuttavia il fisico del tuo amico è più forte di quello degli altri demoni quindi credo sarà in grado di resistere ancore 4 giorni, non di più-
La guardo, un misto di emozioni mi ronzano per la testa, mi confondono tanto che le gambe  cedono ed io mi ritrovo inginocchiata sul pavimento.
una lacrima solitaria solca il mio viso, una sola perchè dopo questa mi riprendo, la asciugo, faccio un respiro profondo e guardo negli occhi la donna -C'è un rimedio?- ti prego dimmi di si, ti prego!
i miei interlocutori si guardano, poi il mezzo-demone parla: -in effetti c'è qualcosa che possiamo fare, un infuso di erbe che dovrebbe bloccare il veleno, ma non funziona in tutti i casi, e inoltre non ho molti degli ingredienti- si gira verso la legna per attizzare il fuoco.
Lo guardo per interminabili secondi prima di rispondere -quali sono- si volta di scatto -dimmi gli ingredienti, li vedo a prendere- mi osserva stupito poi annuisce, io tiro fuori carta e penna (che scaturisce la curiosità dei presenti) e aspetto che cominci ad elencare le erbe -allora, questo infuso è composto principalmente da fiori, le piante che mi mancano sono: un fiore di loto, dell'anagallide blu, non arancione mi raccomando, un gladiolo di campo e, in fine, una particolare specie di giglio, mentre le altre si trovano molto facilmente quest'ultimo fiore si trova solo ed unicamente nei pressi del monte Hakurei-
Appuntando tutto con al mia solita calligrafia disordinata inghiottisco a vuoto quando sento nominare la montagna,  qualche tempo fa ci sono passata vicino con Sesshomaru, aveva attorno a se un aura maligna spaventosa!
Cerco di calmarmi il più possibile e penso a cosa posso fare per recuperare tutte le parti mancanti per l'infuso.
Esco dalla casa ringraziando la vecchia, che si è offerta di tenere li Sesshomaru.
Chiamo Ah-Hun e gli dico di portare Rin qui, poi mi metto in viaggio verso il monte Hakurei.


_______________ANGOLINO MIO_____________

Ok, questo capitolo è un po più corto degli altri ma vabè! Sono qui per dirvi che mi fermo per l'estate, ovvero: fino a settembre niente aggiornamenti!!!
Mmm... non ho niente da dire su questo capitolo, non so se mi è venuto bene, ma non mi sembra che sia poi così male, GIUDICATE VOI!!!
Recensite mi raccomando!!!

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


INUYASHA: ANOTHER STORY
Un giorno, è da uno stramaledettissimo giorno che cammino, non mi sono fermata per mangiare, bere e nemmeno per andare in bagno e il mio nervosismo è pari a quello di una ragazza che ha il ciclo da due settimane!
Passando per le vie del villaggio dove sono capitata mi accorgo che tutti si tengono a debita distanza da me, probabilmente per lo sguardo truce che ho in volto.
Mi avvicino ad un abitante a passo spedito, chiedendogli dove si trova il monte Hakurei, la mia voce deve essere uscita più arrabbiata di quanto pensassi, visto lo sguardo di puro terrore del tizio che mi sta difronte.
Nervosamente e con la mano tremante mi indica il nord, la direzione che avevo deciso di prendere in ogni caso.
Lo ringrazio e me ne vado voltandomi decisa a continuare imperterrita il mio viaggio almeno fino a sera ma, come se la sfiga mi perseguitasse, vado a sbattere contro qualcuno.
La botta sul fondoschiena è stata forte, ma questo è l'ultimo dei miei problemi.
Mi alzi in piedi imprecando a mezza voce e scrollandomi la polvere di dosso -Guarda dove vai la prossima volta!- dico stizzita -qui c'è gente che non ha tempo da perdere!- solo dopo aver finito pulirmi alzo lo sguardo con la persona che ho urtato e, con mia sorpresa, mi ritrovo davanti Kagome, anche lei intenta a levarsi la terra di dosso, che mi guarda con un espressione mista tra il felice, lo stupito e lo spaventato.
Sospiro, mi sono calmata un pochino vedendola -mi dispiace, non sapevo fossi tu-  lei mi sorride -è tutto a posto-
Nel mezzo della nostra conversazione si intromette Inuyasha, mi pare -Se tu sei qui deve esserci anche mio fratello, ha voglia di combattere forse*? Oppure ti ha lasciato qui perchè non ti sopportava più?- dice arrogante, porto la mano al fodero della katana, sono tentata di puntargliela alla gola ma, per amor di mia sorella, inspiro profondamente rivolgendomi a lui poco dopo -Hai per caso voglia di morire?- il mio sguardo non è arrabbiato, solo spaventosamente raggelante, tanto che si gira dall'altra parte sbuffando e borbottando qualcosa.
Sposto di nuovo l'attenzione su mia sorella, un sorriso teso ed un po imbarazzato  si fa spazio sul suo volto -dove sei diretta sorellina?- mi dice con una risatina imbarazzata -verso nord, il monte Hakurei- rispondo breve e in maniera sbrigativa -Oh anche noi!- il suo volto si illumina -Andiamo insieme!-
*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*
Ala fine mi sono unita anche io alla combriccola di mia sorella.
Ormai è notte tarda, così ci siamo accampati per la notte in una piccola radura nella foresta, ma quì non c'è altro, oltre le foreste?
Sono giorni che non vedo altro che alberi, ovunque mi giro e questo non fa che aumentare la mia nostalgia.
Da che sono tornata qui questo sentimento ha cominciato a farsi spazio dentro di me, silenziosamente e mi ha colpito solo ora, come una freccia, scagliata da lontano e che piano piano arriva a centrare il suo bersaglio, dritto al cuore.
Accantono ancora una volta questa sensazione e comincio invece a pensare a tutto quello che mi è successo in questo periodo.
E' accaduto tutto talmente in fretta che non ho neanche fatto in tempo a soffermarmici. 
Ho mal di testa, probabilmente per la stanchezza, ma so che se ora mi addormentassi penserei costantemente a lui, che in pochi mesi è diventato parete integrante della mia vita.
Una lacrima solitaria scende sul mio viso quando ripenso a quello che mi ha detto la vecchietta solo stamattina, a questa ne seguono altre, finche non sono scossa completamente da silenziosi singhiozzi.
Mi alzo, con la vista annebbiata a causa delle lacrime e mi dirigo lontano dall'accampamento, cercando di fare il meno rumore possibile.
Arrivo ad un albero molto grosso, mi appoggio al tronco e mi accascio a terra piangente, mi era capitato più volte di pensare a come avrei fatto se Sesshomaru mi avesse abbandonata, se fosse morto.
Avevo liquidato il problema dicendomi "non succederà mai, lui è troppo forte, per farsi mettere i piedi in testa".
Probabilmente me lo ripetevo solo per non affrontare questo dolore, che ora mi stringe il cuore in una morsa ferrea, dolorosa, talmente forte che ho quasi paura che si spezzi.
Mi rannicchio ancora di più, stringendo le gambe al petto e abbandonando la testa sulle ginocchia, me lo diceva sempre mia nonna: non si capisce l'importanza di una cosa finchè non si sta per perderla. Lei doveva saperlo bene.
Ancora persa nei miei pensieri, sento dei rumori e, solo in quel momento mi accorgo di non aver portato con me la mia katana.
Rimango in allerta, ascoltando ogni piccolo rumore, sento un fruscio tra i cespugli e mi volto di scatto, rilassandomi quando vedo Kagome.
Si avvicina a me sempre di più, con passo lento e un espressione vagamente preoccupata.
Mi volto di lato, asciugandomi affannosamente le lacrime dal viso, Kagome sembra non notarle, ma continua a camminare spedita verso di me.
Man mano che si avvicina scorgo sul volto la sua espressione che si fa sempre più arrabbiata, quando mi è davanti la vedo alzare la mano e tirarmi uno schiaffo, tanto forte da farmi girare la faccia.
Si butta in ginocchio subito dopo, abbracciandomi e piangendo -hai idea di quanto mi sia preoccupata?- le passo la mano sulla testa accarezzandola -ti ho vista andare via, nel bel mezzo della notte, senza spada, Da sola!- continua stringendomi.
Si asciuga le lacrime e mi guarda negli occhi -cosa è successo? - distolgo lo sguardo, non voglio piangere, non di fronte a lei.
Sono stata sempre io la sorella forte, solo in rari momenti Kagome mi ha visto piangere - io... va, va tutto bene, solo, solo che... Non ce la faccio!- le dico scoppiando a piangere, una scena pietosa per il mio orgoglio.
Ci calmiamo dopo un pò e ci appoggiamo all'albero -ne vuoi parlare?- mi fa lei, guardo il celo, è ancora notte.
Tutto intorno a noi è buio, illuminato solo dalla luce della luna, un silenzio quasi irreale ci avvolge, finchè non lo rompo parlando -io... sai perchè mi sono messa in viaggio?- le domando con un sorriso amaro sul volto, pensando a quello che potrebbe succedere se non riesco ad arrivare in tempo.
Mi guarda interrogativa, io riprendo a parlare -Devo trovare dei fiori- rido amaramente a questa affermazione -degli stupidissimi fiori e se non li trovo, una delle persone più importanti della mia vita, potrebbe non farcela, potrebbe abbandonarmi, lasciarmi sola- ancora, le lacrime mi rigano il viso.
Allora Kagome mi abbraccia, non mi chiede chi è, o a cosa servono le erbe, solo mi fa appoggiare la testa sul suo petto e mi carezza i capelli -sai come si è fatto quelle ferite?- scuoto la testa contro la sua spalla -se le è fatte salvandomi la vita- mi racconta la storia ed io, per un istante, sento di odiarla.
Solo il fatto che Sesshomaru sia in fin di vita mentre lei è qui viva e vegeta mi fa venire voglia di... farle male, ecco, causarle dolore, poi, la consapevolezza che avrei potuto perderla mi colpisce come una secchiata d'acqua ed allora la stringo di più a me.
-io, io lo amo, lo amo! non posso perderlo! non...!- lei sorride -Shh, lo so, lo so, stai calma ora- Ormai è l'alba, la luce rosea del sole ci illumina.
Torniamo all'accampamento e subito mia sorella sveglia tutti per mettersi in marcia, blaterando qualcosa sul "non perdere tempo" e su sette tizi che stanno diventando sempre più potenti.

______________________ANGOLINO MIO___________________
COME PROMESSO SONO TORNATA A SETTEMBRE!!!!
Il capitolo è venuto fuori molto corto ma è di passaggio, il prossimo dovrebbe essere un poco più lungo!!

Recensite in tanti!!!!!!!!

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


INUYASHA: ANOTHER STORY
 
Oramai ho raccolto la maggior parte degli ingredienti, ora l'ultimo che manca è il giglio.
Ripensando a tutto il viaggio che ho fatto, da che sono arrivata fino ad ora, non mi sembra neanche di essere mai stata una studentessa delle superiori.
Un forte rumore mi riscuote dai miei pensieri, davanti a noi centinaia e centinaia di demoni si stanno scontrando, probabilmente è perchè non si sente più l'aura malvagia di Naraku, devo ammettere che anche io sono sollevata da questo.
Il grosso gatto -Kirara mi pare- su cui stiamo viaggiando si sposta lateralmente, rischio di cadere e per reggermi afferro la prima cosa che mi capita sotto mano, ovvero la veste del monaco,che ne approfitta per attirarmi verso di se.
Sto per tirargli un pugno ma Sango mi precede, lasciandogli un segno rosso sulla guancia, si nota lontano un miglio che è gelosa.
Un poco li invidio, sono fatti l'uno per l'altra, anche se non se ne sono ancora resi conto.
Evitato il campo di battaglia posso chiaramente vedere il monte Hakurei, pensandoci non ho ancora chiesto a mia sorella come mai erano diretti li, in realtà però non è che mi interessi particolarmente.
Arrivati, io scendo ai piedi della montagna mentre loro si dirigono verso la cima, un piccolo tanuki vigliacco mi accompagna, un amico del monaco mi hanno detto, mi riporterà dalla vecchia a storia finita.
Stranamente non abbiamo incontrato nessuna barriera, meglio così in fondo...
Ora non mi resta che percorrere il perimetro della montagna, certo non avevo pensato a questo dettaglio, "ai piedi del monte Hakurei" in effetti non è un gran che come informazione.
Mi metto immediatamente in marcia, seguita dal procione che non si stacca dalla mia veste.
Dopo qualche ora di cammino, sfinita, mi stendo con la schiena sull'erbae mi guardo intorno, la foresta circonda il monte e i villaggi, qui intorno, sono scarsi.
Metto le braccia dietro la testa a 'mo di cuscino socchiudendo le palpebre per il sole ed è allora che lo vedo.
Su una piccola sporgenza sta una piantina, è piuttosto bassa per essere quella di un giglio, ma il fiore è inconfondibile: è molto grosso rispetto allo stelo, di un viola scuro intenso, quasi nero e delle piccole macchie nero su tutti i petali, nero è anche il pistillo.
E' abbastanza in alto per la mia statura, arrotolo i pantaloni del kimono e piano piano mi arrampico sulla parete scoscesa, ogni tanto gli appigli cedono sotto il mio peso. cado, una, due, tre volte,quasi come fossi incapace di superare una linea invisibile.
Sdraiata a terra con lo sguardo perso nel vuoto ripenso a tutto quello che è successo, come sono arrivata qui e tutto il resto.
La voce del procione mi fa tornare alla realtà: -Credo che dovresti rinunciare- dice timidamente, lo guardo, un moto di rabbia mi passa attraverso gli occhi, mi alzo in piedi e mi metto di fronte a lui -Rinunciare? Hai solo una vaga idea di tutte le persone che ho visto morire, davanti ai miei occhi?- gli dico, ripensando a quello che è successo al mio villaggio.
-Chiedevano il mio aiuto, a terra, feriti, ma io sono scappata. Non lo farò, non dinuovo.- così dicendo mi dirigo nuovamente verso la parete di roccia e ricomincio a scalare, cadendo ancora e ancora, ma senza mai arrendermi.
Arriva il tramonto, io, stremata, mi accascio a terra stringendo forte il lo strano fiore tra le mani.
Ho quasi le lacrime agli occhi ma mi trattengo, non è ora di darsi ai sentimentalismi.
Sveglio il demone che mi accompagna e lo costringo a partire subito, questo, borbottando, si tasforma in un grosso "coso" giallo con tanto di bocca e occhi.
Salgo velocemente, nonostante sia poco stabile mi accontento, quando partiamo mi stringo più che posso alla pelle, provocandogli un gemito di dolore, non me ne curo.
La mia mente, ora come ora, è impegnata a pensare, sperare, perfino pregare, di raggiungere in tempo Sesshomaru.
 
*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*
 
Raggiungiamo la casa delle vecchia con un giorno di anticipo, io, in realtà, mi aspettavo una dei quelle corse contro il tempo, come nei film, probabilmente nella vita reale non succede, o si arriva troppo tardi o troppo presto.
-sono tornata, ho preso tutto!- nonostante il largo anticipo ho corso fino alla porta ed ora, per la stanchezza, cado in ginocchio.
Siccome non c'era posto per atterrare il procione mi ha lasciato in una valletta in mezzo alla foresta che ricopre la montagna e così sono dovuta andare a piedi.
Porgo la borsa alla donna che ora mi sta guardando, lei la prende e si volta -tirati su ed entra!- mi ordina, per poi sparire dietro alla porta di bamboo.
entro e mi siedo, ha un espressione così serena mentre dorme, vorrei poterlo dire, la realtà però è diversa, il viso è contratto in una smorfia di dolore ad occhi chiusi,mi stupisce perfino che stia dormendo.
-io me ne vado- dico, non riesco a stare di più in quella casa, non con lui in quelle condizioni.

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


INUYASHA: ANOTHER STORY

Mi avvio verso il paese decisa a non pensare a Sesshomaru, almeno per cinque minuti.                                                                                                              
Sembra che oggi ci sia una fiera così, con il borsello alla mano mi aggiro per le bancarelle, ci sono molti articoli carini.
Una bancarella in particolare attira la mia attenzione, è piena di Kimono colorati, ne prendo alcuni e li guardo, intenzionata a prenderne uno per me ed uno per Rin.
Ad un tratto noto una stoffa tra le altre: è azzurra chiara e nera, la afferro ed il venditore mi lancia uno strano sguardo, lo ignoro e tiro su la stoffa.
è decisamente corto, è azzurro con sopra disegnati dei fiori di pesco neri, come i bordi del collo, delle maniche e l'orlo.
Lo compro, mi serve un abito di scorta e poi, se ci tengo sotto una tuta come quelle degli sterminatori di demoni, posso sfilarlo velocemente e combattere.
Per Rin non trovo niente se non un fermaglio nuovo e, nello stesso posto compro un fermaglio anche per me, mi lego i capelli con l'elastico che avevo al polso e lo metto.
è un pettinino nero con sopra disegnato un giglio rosa, contenta dei miei acquisti riesco a non pensare a Sesshomaru troppo spesso, mi dirigo verso un ristorante per mangiare.
-Oh quindi è cosi? benissimo me ne vado allora!- dal locale che avevo puntato esce una donna dall'aria arrabbiata, nonostante l'espressione corrucciata devo dire che è davvero bella, il viso è splendidamente truccato, il rossetto fa risaltare le labbra e le due righe blu che partono dagli occhi fino alla guancia in qualche modo le donano.
Mi incuriosisce il fatto che sulla sinistra porta una spada mentre a destra il kimono è ripiegato, probabilmente, per facilitare i movimenti in battaglia.
I capelli, raccolti in una pettinatura davvero strana, mi sorpassa e così noto anche il fermaglio: una specie di sfera che sembra fatta di giada.
Si dirige a passo di marcia verso la fine del villaggio e, mentre cammina, noto che perde il fremacapelli.
Mi sbrigo a raccoglierlo e, prima di affrettarmi a raggiungerla mi volto verso la locanda,  vedo un ragazzo dalla lunga treccia appena sulla porta, è vestito di bianco, i pantaloni sono simili a quelli di Sesshomaru e sul petto ha una specie di armatura con disegnate delle piume (?) blu ed una cintura arancione in vita.
Sul volto ha un espressione mista tra l'arrabbiato e il... non so come definirlo, ma sembra che  si sta dando dell'idiota da solo. 
-signorina! Signorina aspetti, il fermaglio!- corro tra la gente, incurante delle occhiate dei passanti a cui pesto i piedi o tiro gomitate.
Oramai con il fiatone mi fermo per riposare, tanto ormai l'ho già persa di vista.
Lentamente mi dirigo fuori dal villaggio, imboccando la strada che mi avrebbe riportato alla casa ma mi fermo sentendo un lieve, anzi, lievissimo singhiozzo.
Mi dirigo in quella direzione, attenta a non fare rumore ma, ovviamente, non ci riesco e pesto un rametto secco.
La figura, che riconosco come la donna di prima, si intravede dalle foglie si gira ed io, per istinto, mi immobilizzo, comincia ad avanzare piano verso di me, asciugandosi le lacrime con la manica del kimono e portando la mano ad estrarre la spada.
Oh cazzo. Non avevo pensato che, siccome porta una spada affianco, potrebbe essere pericolosa, non mi è nemmeno passato per la testa!
Mi dò mentalmente dell'idiota per poi portare la mano all'arma che ho al fianco, mi metto in posizione e attendo che arrivi.
Ora siamo una di fronte all'altra ma non osiamo muoverci, l'altra abbassa leggermente il busto così che intravedo dentro la scollatura del kimono.
Spalanco la bocca scioccata e punto la spada verso il mo avversario -Ma tu sei un uomo!- dapprima sembra non capire il mio stupore poi si sbatte sonoramente la mano sulla fronte -certo, cosa pensavi che fossi, un orso?-
scoppio a ridere, smorzando l'atmosfera tesa di prima -mi... mi dispiace- gli dico, senza smettere di ridere e lui mi segue a ruota.
Si siede su una roccia e mi invita a fare altrettanto così mi posiziono accanto a lui, mia nonna mi ha detto fin da piccola che mi fidavo troppo delle persone...
 In ogni caso, siccome non percepisco nessuna aura demoniaca sono piuttosto tranquilla -sono Yuki, piacere- gli porgo la mano -Jakotsu- mi dice lui stringendola
 -ah! a proposito! Volevo ridarti questa- frugo un pò nella tasca e ne tiro fuori il fermaglio per capelli, porgendoglielo.
Lo prende dalle mie mani e lo guarda con dolcezza -presumo che sia importante- si gira verso di me -già, me lo ha regalato Bankotsu...-
-è il ragazzo che era con te alla locanda?- annuisce -voi, voi due siete... si insomma...- gli dico arrossendo -ti crea qualche problema?- arrossisco ancora di più, mi sento molto Hinata di Naruto, in questo momento -no no affatto!- mi sorride.
-Prima stavate litigando, come mai?- la sua espressione si rabbuia ed io mi pento di avere fatto questa domanda ma ormai è troppo tardi -Sai, io e la mia squadra siamo inseguendo un gruppetto di persone- lo ascolto in silenzio senza guardarlo -oggi stavamo pianificando un attacco e, di punto in bianco ha cominciato a dirmi che sono inutile, che sono l'unico che non ha provato ad attaccarli, che sono un peso...- una lacrima scende dai suoi occhi, una sola perchè le altre le ricaccia dentro -così mi sono arrabbiato ed è finita come hai visto- mi dice sospirando.
Sorrido -sono sicura che chiarirete- segue un lungo periodo di silenzio, da seduta la spada mi da fastidio così me la sposto affianco -che bella spada, è un regalo?- sorrido annuendo -me la ha regalata...- già, chi me la regalata? cosa sono io per Sesshomaru, la sua donna? una semplice ragazza con cui avere delle sveltine ogni tanto? un amica? o gli sono indifferente? Non lo so, non lo so davvero.
Non lascio trasparire questo mio turbamento, così rispondo semplicemente -me la ha regalata lui...-
 
FLASHBACK
Mi guardo intorno, il paesaggio è roccioso e quasi privo di erba, davanti a noi c'è una grotta nella quale scorgo un focolare.
Sesshomaru mi ha detto che saremmo andati da un fabbro amico di suo padre per la mia spada, un certo Totosai, ad accoglierci arriva un vecchietto dagli occhi enormi seduto su un bue a con tre occhi.
-Sesshomaru! Vedo che hai ricevuto Tenseiga! Comunque, cosa ti porta qui?- entrano nella grotta e si mettono a discutere mentre io rimango fuori a giocare con l'animale, per quanto sipossa giocare con una mucca/toro con il terzo occhio...
Dopo circa una mezz'oretta escono entrambi -la spada sarà pronta domani, fino ad allora staremo qui- mi dice il demone cane per poi andarsi a sedere al'interno.
-Sono Yuki- dico al fabbro che, intanto, ha cominciato a fondere il materiale per la spada - Totosai -mi risponde lui -cosa ti porta a viaggiare con Sesshomaru?- osservo attenta i movimenti, quasi meccanici, dell'uomo -diciamo che sono successe un sacco di cose- gli rispondo, per poi andarmi a sedere affianco al demone e cominciare a parlargli fitto fitto, come solo una ragazza sa fare, non so nemmeno se mi capisce in realtà...
Poco più in là, con la coda dell'occhio, vedo Totosai sorridere ma non capisco perchè.
 
Mi sveglio, non ricordo nemmeno quando mi sono addormentata ieri, mi accorgo di essere appoggiata a qualcosa, stropiccio gli occhi e accorgo di essere appoggiata alla spalla di Sesshomaru -sei sveglia- mi dice senza scostarsi -Buongiorno- gli rispondo io biascicando.
-la spada è pronta!- mi dice porgendomi la katana, io mi alzo e la afferro -quindi... cosa ha di diverso da quella che avevo prima?- dico rigirandomela nelle mani.
Sesshomaru mi fulmina con lo sguardo alzandosi mentre Totosai ride leggermente -questa è una spada demoniaca, Sesshomaru è convinto che tu possa usarla senza problemi- una spada demoniaca eh... -ma non è pericoloso? intendo, non rischio che mi corrompa e cazzate varie?- il fabbro sembra pensieroso -Non ci resta che fidarci della parola di Sesshomaru, in ogni caso il fodero servirà a controllare il suo potere oscuro- annuisco -Come ci chiama?- Sesshomaru si gira e comincia ad avviarsi verso l'uscita -si chiama Yami- dice, si chiama oscurità eh...  osservo ancora un po' la nuova arma poi faccio un inchino a Totosai e mi avvio.
Di nuovo, con la coda dell'occhio, lo vedo ridacchiare -sei cambiato davvero molto, mio caro "principe glaciale"-
-è una spada molto preziosa, non romperla-  mi dice ad un tratto -quanto ti è costata? Dovrei ridarti i soldi...- gli dico io -lascia perdere- mi risponde affrettando il passo sorridendo soddisfatta e stringendo tra le mani la mia nuova spada.
FINE FLASHBACK
-Yuki! sei sveglia??- scuoto un pò la testa e vedo la mano di Jakostu che sventola la sua mano di fronte al mio viso -scusa, scusa, dicevi?- dico "cadendo dalle nuvole".
sospira, scuotendo a testa io scoppio a ridere per la sua reazione, mi ricorda molto quella delle mie amiche.
-Vuoi parlare di questo "lui"?- mi chiede, è quasi un'affermazione più che una domanda -credo mi sarebbe utile...- il ragazzo accavalla le gambe e si mette comodo,preparandosi psicologicamente ad ascoltare il mio sproloquio e le mie paturnie.
dopo una buona mezz'ora mi sento più leggera ma, nonostante ciò, continuo a blaterare su dettagli inutili, giungendo, finalmente, al termine del mio racconto: -e così non ce l'ho fatta a rimanere lì con lui- dico abbassando lo sguardo.
Mi passa una mano sulla schiena come conforto -è normale, nessuno riesce a vedere la persona che ama in quello stato- dice dolcemente.
Sento le lacrime pizzicarmi gli occhi, non ho mai avuto paura di piangere di fronte agli altri ma, da che sono qui, l'ho fatto troppo spesso, così mi trattengo.
Ora mai è quasi sera, il vento mi scompiglia i capelli mentre, dalle fronde degli alberi intravedo il rossore del tramonto.
-sarei dovuta rimanere lì, con lui- mi sorride -puoi andare ora- mi alzo di scatto, come se mi fossi risvegliata di soprassalto -devo andare- sussurro -devo andare!!- ripeto, quasi urlando.
-ci vediamo!- mi urla dietro Jakotsu, ben consapevole anche lui che sicuramente ci saremmo rincontrati, se da amici o da nemici però, ancora non posso dirlo.
Si alza anche lui, ben deciso a farsi fare delle scuse dal suo fidanzato e, soprattutto, a perdonarlo il più presto possibile.
 
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Corro più veloce che posso, fermandomi poco prima di schiantarmi contro l'albero che sta di fronte alla "famosa" casa.
Per la verità non so' nemmeno io come ci sono arrivata fino a qui, è come se avessi usato il teletasporto e, improvvisamente, da un posto mi fossi ritrovato in un altro.
Le mie riflessioni vengono fermate dalla vecchietta ferma a guardarmi sull'uscio della porta -giusto in tempo Yuki-san, abbiamo appena dato la medicina al demone- nella fretta credo di aver dimenticato di dirle il nome di Sesshomaru e, conoscendo quest'ultimo, non credo che abbia fatto molti sforzi per socializzare.
Scosto la tenda ed entro, mi avvicino al demone e mi siedo accanto a lui, lentamente.
Il suo volto, ora, è placidamente addormentato.
Lo osservo, come se lo vedessi per la prima volta: gli occhi gialli sono chiusi: sta dormendo profondamente, così tanto che per qualche istante mi viene da pensare che sia morto.
Scaccio velocemente quel pensiero dalla mia mente e distolgo lo sguardo, perdendomi a fissare un punto vuoto.
-Yuki-san, lo porto fuori, ha bisogno d'aria- il "gigante" mi invita a seguirlo, credo di essermi dimenticata il suo nome o forse non lo ho mai nemmeno saputo...
Mi siedo comodamente contro l'albero e dico al "gigante" di appoggiare Sesshomaru in mezzo alle mie gambe.
Il mezzo-demone rientra, così rimaniamo soli.
Se Sesshomaru ora fosse cosciente credo che non resisterebbe all'umiliazione di essere accudito come un bambino, sorrido al pensiero del suo smisurato orgoglio e prendo ad accarezzare i suoi lunghi capelli.
-Se non si sveglia entro l'alba, significa che la medicina non ha fatto effetto- dice la vecchia affacciandosi alla porta, poi si rintana di nuovo nella piccola costruzione e noi rimaniamo di nuovo soli.
Nel sonno si muove leggermente, io, ad occhi chiusi, posso sentire chiaramente il respiro leggero e rilassato e il battito lento, troppo lento, del suo cuore.
Pensavo che non avrei dormito ed invece, come se fosse passato meno di un secondo da quando mi sono seduta qui, sento i primi raggi del sole sulla faccia, non ho il coraggio di aprire gli occhi.
Porto le mani sulla pancia, accorgendomi che non c'è più nessuno appoggiato a me.
Mi alzo di scatto aprendo gli occhi, lo vedo, in tutta la sua altezza, mentre sta raccogliendo la sua armatura da terra, girato di spalle.
Smetto di pensare, gli corro incontro abbracciandolo da dietro, sussulta, forse non si era accorto di me... i suoi sensi devono essere ancora deboli.
Nascondo il viso nella sua schiena, bagnandogli il Kimono con le lacrime.
-Non farlo mai più...- sussurro -Non spaventarmi mai più così- sento le sue mani calde posarsi sulle mie.
 Sorride, forse.

_________________________angolino mio___________________


Ho aggiornato con due capitoli di seguito, il 14 è daaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaavvero corto...
Comunque, spero che questo capitolo vi piaccia, a me sembra carino...

Spero che recensiretevin tanti!!

P.S

A tal proposito, la mia corissima amica Rumyantsev mi ha dedicato una storia, vorrei farlo anche io ma mi vergogno, non sono sicura di scrivere molto bene...
Ma voglio dirti comunque: se questo capitolo ti piace, puoi considerarlo dedicato a te.
So che non è perfetto, grammaticalmente e sintatticamente, forse non è nemmeno il migliore che ho scritto ma... ci tenevo a ricambiare il pensiero ecco...

baci Mary

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