Galeotto fu il matrimonio.

di Narcissus in chains
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Gemelli ***
Capitolo 3: *** Gli inviti ***
Capitolo 4: *** La famiglia ***
Capitolo 5: *** Qualcosa di vecchio ***
Capitolo 6: *** Qualcosa di nuovo ***
Capitolo 7: *** Qualcosa di prestato ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


.

Nda : Premetto subito che può darsi che i personaggi vadano un poco ooc, può darsi che non vi piaccia il mio modo di scrivere, può darsi che faccia qualche errore, però è sicuro che scrivo perchè mi diverto da morire e che gradirò immensamente leggere qualche vostro commento.
  

Ambientazione della fic : 
 
In questa fic nella grande battaglia sono usciti tutti sani e salvi ( cattivi apparte ovvio) , cosa che avrei voluto acadesse anche davvero ma vabbè.. ç_ç  Compresi i nostri adorati gemelli e anche l' orecchio di George è sano e salvo  ;D Godetevi la storia. Un beso.!  
 
 
 
 
 
 
 
Prologo
 
 
Hermione fissò con distacco la vetrina davanti a lei.

Vestiti d' alta moda babbana se ne stavano in bella mostra sopra immobili manichini dalle facce depresse.  Sbuffò scontenta. Doveva trovare un vestito per il matrimonio di Ginny , ci sarebbe stata mezza Hogwarts e lei non aveva ancora trovato nulla da mettersi. 
 
Aveva compiuto ventiquattro anni e anche se ancora era un instancabile studiosa , aveva iniziato ad apprezzare le gioie dello shopping.  Aveva appuntamento alle tre con Ginny. 
 
Si guardò nella vetrina, adesso i suoi capelli erano un caschetto ondulato e lei adorava quella pettinatura, comoda e facile da aggiustare.  Si spostò un capello ribelle dal viso e con la coda dell' occhio vide Ginny weasley correre trafelata verso di lei. 
 
 
Ginny non era cambiata affatto, neppure il suo rapporto con Harry, erano sempre più uniti, due veri piccioncini, al contrario di lei e Ron. 
 
 
Dopo  la battaglia erano stati insieme alcuni mesi, ma lei si era presto stufata, certo Ron era adorabile però non a lei non piaceva più, troppo impacciato, troppo noioso. 
 
 
Hermione sospirò, forse stava diventando troppo esigente e il suo destino sarebbe stato quello di una zitella solitaria. Decise di non pensarci, la sua amica adesso si sposava, erano inutili i pensieri tristi!. 
 
 
Abbracciò Ginny con trasporto.  E la rossa la salutò calorosamente, sprizzava gioia da tutti i pori.
 
<< Hermy! Sei una favola con questi capelli!>> cinguettò la rossa squadrandola.

 Hermione sorrise e la ringraziò. Le piaceva la sua nuova pettinatura e riscuoteva un discreto successo.
 
<< Allora Ginny, sei pronta per il grande giorno? >> le chiese  prendendola a bracetto con fare  cospiratorio.
 
 
<< Certo! Non vedo l' ora di rivedere tutti. Poi finalmente ci sarà tutta la famiglia riunita, mamma è più emozionata di me!>>  rispose Ginny ridendo. 
 
Hermione annuì, era davvero felice per Ginny, lei ed Harry erano così belli assieme, si amavano molto , Molly  avrebbe pianto sicuramente come una fontana .

Per un attimo un velo di tristezza le attraversò il volte, era da tanto che Hermione non si innamorava, saltava da un uomo all' altro, tutte storielle leggere, mai nessuno che le rapisse il cuore.  
 
 
Ginny  vedendola incupirsi  le tirò un lieve buffetto sul braccio.  Hermione si riscosse . << Ginny, sarà tutto perfetto vedrai!>> le disse con dolcezza.

 Ginny la fissò seria e con movimento lesto prese le mani dell' amica tra le sue ,  fermandosi nel mezzo di strada. 
 
 
<< Hermione tu sai quanto sia importante per me questo matrimonio vero?>> chiese la rossa con voce supplicante . 
 
Hermione sentiva puzza di bruciato, ma sapeva quanto ci tenesse Ginny, e avrebbe fatto di tutto per vederle fare il matrimonio dei suoi sogni. Inoltre non poteva resistere allo sguardo da cagnolino dell' amica.  Annuì . 
 
 
<< Ebbene, ti ho preso il vestito>>   sbottò Ginny lasciandole le mani e tornando al suo sguardo spavaldo di sempre.

Hermione la fissò stupita. << OH Ginny! Non dovevi, insomma avrei trovato qualcosa anche se sono un po negata per gli abiti da cerimonia!>>
 
 
Ginny le sorrise maliziosa << Oh no, quello da damigella >>.

Per poco la mascella di Hermione non toccò terra per la sorpresa. Lei damigella?.   Guardò l' amica con occhi sbarrati. 
 
 
<< Ginny tesoro! Ma non dovevo anche organizzare per bene la cerimonia? Come farò a fare tutto? >> esclamò nel panico, guardando l' amica disperata.  detestava l' idea di fare la damigella e si augurava con tutto il cuore che la rossa cambiasse idea.
 
 
Ginny sorrise estatica  con lo sguardo perso . << Non temere Hermy, i miei testimoni ti aiuteranno a organizzare il  tutto!>> . Hermione tirò un sospiro di sollievo, forse poteva farcela. Se non era sola, forse il suo compito le sarebbe parso meno gravoso. Anche se aveva paura del vestito che Ginny le avrebbe affibbiato.
 
<< E di chi si tratta?>> chiese Hermione  con voce speranzosa.  
 
" Di Fred e George" rispose Ginny   facendo spallucce e rompendo ogni traccia di speranza dagli occhi della riccia. 
 
 
Hermione si bloccò. Fred e George?  Avrebbe dovuto faticare il doppio con quei due nel mezzo!.  
 
Ginny la strattonò verso un negozio di bomboniere ed Hermione maledisse se stessa per essersi lasciata coinvolgere in tale impresa, era preparata a tutto fuorchè ad un matrimonio.

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Capitolo 2
*** Gemelli ***





Per sposarsi è necessario avere dei testimoni, come per un duello o per un incidente


Gemelli




 

 
 
 
Guardai schifata il vestito che Ginny aveva scelto per me, sapevo che sposarsi poteva fare strani effetti , ma lei aveva perso la testa!.  
 
 
Quella "cosa" che Ginny mi aveva spacciato per un vestito altro non era che un' enorme bomboniera rosa da calarsi addosso. piena di trine e merletti, un vestito perfetto per carnevale.  Avrei dovuto seriamente discuterne con lei, va bene che le damigelle non devono surclassare la sposa, 
niente  effetto Pippa e Kate Middleton okay, però neppure rendere ridicola la propria migliore amica!.E con quel vestito mi avrebbe riso dietro metà mondo magico. Non potevo tollerarlo. Già mi sentivo ridicola a fare la damigella, con quel vestito addosso sarei morta di vergogna. 
 
 Riposi con cura nella scatola quel mega confettone di vestito e mi apprestai a fare una cosa che mai avrei creduto di fare in tutta la mia vita. 
 
Chiamare I gemelli Weasley per farmi dare una mano. Risi al pensiero. Non erano proprio i tipi che avrei chiamato per farmi aiutare ma a quanto pare non avevo scelta. E dopo sarei passata a Ginny per farle cambiare idea su l' orrido vestito . 
 
 
 
 
Ginny mi aveva dato il numero di Fred o forse di George, in modo che li contattassi e ci occupassimo di tutte le incombenze della festa, non lo ricordavo con esatezza, così lo composi  per scoprire l' arcano. Dop 
 
 
" Weasley?" chiesi,  onde evitare imbarazzanti equivoci. 
 
 
" Certo! Qui George Weasley! Mi sembra di riconoscere una voce familiare !" disse con tono gioviale strappandomi un sorriso. 
 
Era un pezzo che non tornavo alla tana, era inutile negarlo , la famiglia Weasley mi mancava. Peccato che avessi bruciato tutte le mie possibilità di farne parte. Sentire una voce del passato mi dava una strana sensazione, forse malinconia.  Ricacciai subito in un angolo della mia mente i miei tristi pensieri  e mi concentrai sulla chiamata. Avevo un matrimonio da organizzare, era inutile piangere sul latte versato. 
 
" George!  Come stai?" chiesi  sinceramente interessata. 
 
Ovviamente lui rispose che stava alla grande, che stavano vendendo molto e che era felice che qualcuno gli levasse Ginny dalle scatole. Io risi comprensiva, Ginny talvolta era davvero una lagna, non potevo certo biasimarli, e gli chiesi se potevo passare a trovarli nel pomeriggio per discutere delle nozze. 
 
 
Mi disse che mi avrebbero aspettato e riaggangiò.  Non vedevo l' ora di un po' di sano umorismo Weasley!.  E a proposito di Weasley, composi veloce il numero di Ginny. Dovevo proprio dirgliene quattro. 
 
 
" Tesoro! Come stai?. Volevo dirti.. MA CHE DIAMINE DI VESTITO MI VUOI FAR METTERE?" 
 
 
 
 
 
                                &&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
 
 
 
    Arrivai da Zonko giusto poco prima che aprisse, il negozio era sempre stipato di gente ed io non volevo trovarmi a   discutere circondata da ragazzine  che compravano filtri d' amore o la caramella ridarella. Avevo da poco concluso un estenuante lotta con Ginny per arrivare ad un compromesso sul vestito ed il mio umore non era dei migliori, sentivo ancora il tono piagnucolante di Ginny mentre mi chiedeva perchè non amassi quel vestito..Come se i motivi non fossero ovvi: rosa, enorme, pieno di trine. Tre ottimi motivi per non amarlo. 
 
 
  Suonai il campanello e con terrore un grido mi sfuggì dalla labbra , mentre un vuoto si apriva sotto di me. Iniziai a scivolare nel buio. A braccia conserte attesi la fine della discesa, un altra assurda trovata dei gemelli. Ma se credevano di sconvolgermi con uno scivolo erano dei dilettanti.
 
 
 Mi ritrovovai su un enorme cuscino  bianco, con i gemelli che se la ridevano della grossa.  Li guardai e tirai un sospiro. Organizzare con loro un matrimonio non sarebbe stata una passeggiata, ma almeno ero certa che non si sarebbero annoiati assieme. Mi alzai composta , sistemandomi la maglietta un poco spiegazzata. 
 
 
" Allora Hermione sei arrivata proprio di volata!" esordì Fred. 
 
" Con quanta fretta!" rincarò George.   
 
I due ridevano come matti, divertiti dalla sua espressione seria. 
 
Con uno sforzo trattenni un sorriso, certe cose, per fortuna , non cambiano mai. 
 
 
Quando si ricomposero, la squadrarono da capo a piedi.  " Ti sei tagliata i capelli! " esclamò Fred. 
 
" Fratello come sei perspicace!" lo sfottè George. 
 
Con sguardo compiaciuto sorrisi. "  Sono comodi così  e pratici, invece vedo che voi li avete rifatti allungare! "   dissi osservando i due gemelli che adesso sfoggiavano due belle  chiome rose lunghe fino alle spalle. 
 
" Oh sai, è faticoso tagliarli" disse George " E poi i ragazzi con i capelli lunghi sono più affascinanti non trovi?" mi disse cingendo le mie spalle con un braccio. 
 
Fred si affrettò a raggiungerci ed esclamò  " Ma noi siamo affascinanti sempre" con una risata. 
 
 
Io risi e staccandomi dai due dissi  " Sono felice di rivedervi! Ma abbiamo questioni più urgenti dei vostri capelli da discutere!" in un tono che non ammetteva repliche. 
 
 
" Per esempio..Harry riuscirà a sopportare nostra sorella o ce la rispedirà a casa?" disse George ridacchiando malefico. 
 
" Oppure come far si che vostra sorella abbia un magnifico matrimonio!" ribattei seria, tirando fuori dalla mia bella borsa in perfetto stile Mary Poppins un enorme pergamena. 
 
 
I gemelli la fissarono disperati. 
 
" Non temete non ci sono poi così tante cose da fare!" dissi , con una risata stridula e nervosa. 
 
I ragazzi deglutirono. Erano bravi a fare scherzi , trappole e birbonate , ma i matrimoni erano tutto un altro affare!
 
 
Nda : Questo è un capitolino di preludio all' inizio vero e proprio  racconto( E voi direte ..ma non c' era già il prologo!? . Verissimo XD Ma con il capitolino di introduzione mi torna meglio.. poi capirete il perchè :P ) . Comunque sono felice che questa storia stia interessando gente e grazie mille per le recensioni *_* Non sapete quanto mi ha fatto felice vedere subito due recensioni al primo capitolo *________* Spero di risentirvi anche per questo e, ovviamente, per il resto della fic, che vi avviso più in là si farà un poco piccante. :P  A presto !
 
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** Gli inviti ***


 
     nda :  Eccomi con un nuovo capitolo. Ringrazio immensamente tutti i  19 che seguono,  i tre cha hanno avuto il coraggio di infilarmi tra i preferiti e :  Marta_Mad_Malfoy  ,stella 13,syria weasley,saretta 98,lily uchiha,merygreis e carolina evans che hanno recensito . Grazie mille per il vostro sostegno. Spero di riavere i vostri bei commenti anche in questo capitolo. Un bacio. By Narcissus.   
 

                         Gli inviti.  
 
 
 
 
Guardai gli inviti che l' attempata commessa mi proponeva. Corsivo? In rosa?. Color lillà?.  A mio parere andavano bene tutti, ma i gemelli alle mie spalle smontavano ogni proposta che veniva fatta. 
 
" Oh no Ginny odia il lillà!"  gracchiava Fred. 
 
" Gufi bianchi? Orribili! Meglio tinti di rosa"  diceva George . 
 
Mi voltai verso di loro, a braccia conserte e con sguardo esasperato. Era passata un ora e ancora non avevamo trovato un invito che andasse bene a tutti e tre, io optavo per qualcosa di sobrio e classico , ma i gemelli amavano le cose pacchiane e ipercolorate. 
 
 
" Vogliamo deciderci? O passare la notte qui?" chiesi irritata. 
 
" Bene, io vi saluto, ho da tornare al negozio. George occupatene tu! E Gufi rosa, ricorda enormi gufi rosa!. "  disse Fred , prendendo baracca e burattini e andandosene. 
 
George annuì e salutò il fratello. Io guardai lui. E adesso?. 
" Allora?" feci con tono incalzante. 
 
" Biglietti beige e gufi rosa?" chiese lui con un sorriso.  
 
Io sbuffai, quei due avevano entrambi il gusto dell' orrido. 
" Ma che razza di gusti avete tu e tuo fratello?!" sbuffai  guardando disperata la foto di un gufo tinto di rosa. Era orribile, povera creatura. Come se io tingessi grattastinchi di verde. 
 
" Parla quella che  stava con Ronald.." disse lui fischiettando. Lo guardai inviperita. Come si permetteva di tirare in ballo suo fratello minore ?. 
 
" George, fammi tacere ti prego, ho visto le tue vecchie fidanzatine e credimi hai dei pessimi gusti anche in fatto di donne!"  dissi ridendo e anche mentendo, ricordavo bene le conquiste dei gemelli ed erano sempre state graziose. 
 
" Come hai ragione Hermione. Cambierò gusti, Potrei chiedere un appuntamento a Mirtilla Malcontenta. Chissà se girovaga ancora.."   disse George  sospirando. 
 
Io scoppiai  a ridere immaginandomi la scena. 
 
" Biglietti, i primi che abbiamo visto e gufi bianchi"  disse George rivolgendosi alla commessa, lei sorrise felice, finalmente  avevamo scelto. 
 
" Niente gufi rosa?" chiesi io  con un sorriso sarcastico. 
 
" No,  il rosa non si abbina all' arredamento rosso fuoco che sceglieremo!"   disse lui  entusiasta ed io sbiancai. 
 
No, no no arredamento rosso?. Era un matrimonio non un circo!.  Mi premetti le mani contro la fronte disperata. Sarebbe stata una lunga  tragedia preparare un matrimonio decente. 
 
 
Uscimmo dal negozio con gli inviti spediti. Gufi bianchi partirono come piccole nuvole attorno a noi, tutti pronti a consegnare la lieta novella in graziosi biglietti color beige. 
 
Li guardai spiccare il volo felici verso il cielo e sorrisi. 
 
" Non sei felice?" chiesi a George con un sorriso. 
 
" Certo," rispose lui " Ginny non mi romper più le scatole!" . 
 
" Cattivo!" lo rimproverai io "  Ginny è una bravissima ragazza, se vuole" . 
 
" Esatto! Se vuole!"  disse ridacchiando. 
 
Ammiravo molto la loro unione, anche se scherzavano , sapevo che erano molto uniti e che entrambi i gemelli avrebbero dato un polmone per la loro sorellina.  Li invidiavo un pochino. 
 
Io adesso vivevo sola, nessuno a cui confidare i miei pensieri la sera, nessuno con cui scherzare o bisticciare. Forse, pensai, avrei dovuto organizzare qualche cena. La mia vita stava diventando quella di una triste zitella giovane. 
 
 
" Stasera ceni con noi alla tana vero?" chiese Geoge distrandomi dai miei rovinosi pensieri. 
 
" Certo!" risposi con un sorriso. 
 
" Non temere, mio fratello non sarà nei paraggi. " disse lui  sorridendomi. 
 
" Fred?" chiesi io. 
" No Ron" rispose lui "  Sai che adesso ha una nuova lovestory no?"
 
 Io  annuì, quell' oca di Lavanda aveva subito spiatellato ai quattri venti di come lei e Ron si fossero follemente innamorati dopo che lui aveva avuto una donna superstronza. Ovviamente si riferiva a lei.
 
" Ecco, lui e Lavanda sono andati in vancanza in marocco, lei gli ha spaccato i timpani per andarci, e Ron ha ceduto. Povero scemo, ha speso due stipendi pur di farla contenta!" disse lui con un sospirone. 
 
Io feci spallucce, Ron sapeva bene che tipo era Lavanda, se stava con lei probabilmente gli piaceva farsi sfruttare. 
 
" Nostra madre e Lavanda non possono vedersi" disse George,  ed io non avevo dubbi, nessuno sopportava quella sciocca petulante di Lavanda. 
 
" Non c'è gara, nostra madre continua a fare paragoni con te"  mi disse strizzando l ' occhio.
 
 Io divenni color peperone. Sapevo di star simpatica a Molly  e sapevo che era davvero dispiaciuta per la rottura tra me e Ron, e che dava a lui tutte le colpe, però non volevo che questo ricadesse sul suo attuale rapporto amoroso, in fondo ero stata io a scaricarlo. Molly avrebbe dovuto odiarmi.
 
" Sarà un piacere rivederla" mormorai. 
 
" Anche lei non vede l' ora! " esclamò George. 
 
" Miss Granger le  andrebbe un caffè prima di tornare a lavoro? " chiese lui facendo un inchino. 

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Capitolo 4
*** La famiglia ***


nda : Grazie mille a tutti per le recensioni *_* Mi fanno piacere . Tanto,tanto, tanto, tanto, tanto.  Oggi appena tornata dopo le estenuanti ricerche di un paio di jeans che non mi stessero larghi ( E che ho trovato yatta!!)  mi son messa subito ad aggiornare :D Spero che questo capitolo vi piacerà. 
La famiglia. 
 
Un bel caffè era quello che mi ci voleva .  Specialmente dopo un ora di discussione per un paio di inviti.  Inoltre dopo sarei passata a casa e mi sarei preparata per la cena alla tana, una bella doccia e poi avrei comprato qualche pensierino a Molly e Arthur, ero davvero felice di rivederli. 
 
George mi scortò in un grazioso bar a Diagon Alley. E bevemmo il nostro caffè, scherzando sui vecchi tempi, su Harry e su Ginny, Per un attimo mi sentì di nuovo a casa. 
 
 
Arrivammo alla tana con il sole rtramontato da un pezzo. Guidai io, caricai  entrambi i  gemelli che non smisero di tormentarmi cambiando canzoni alla radio. Finchè non frenai bruscamente facendo sbattere i loro bei musini e allora si tranquillizzarono. 
 
" Mio Dio! Hermione guidi come un siluro" commentò Fred uscendo di macchina.
 Io lo fulminai con lo sguardo, guidavo benissimo e non accettavo critiche. Sbattei la portiera e tirai fuori dal bagagliaio i regali per Arthur e Molly. Presi le grosse buste e ne diedi rispettivamente una a Fred e una a George. 
 
" Siate gentiluomini e portatemele" dissi tirando fuori una bottglia di spumante. 
 
" Hai svaligiato un supermarket?" chiese Fred  guardandomi incuriosito.
 
" Non mi piace presentarmi a mani vuote " risposi facendo spallucce. 
 
Quando entrai in casa Weasley fu come tornare ai vecchi tempi, mi colpì l' odore familiare di cibo caldo, i rumori, gli scricchiolii, la luce dolce, che dava al luogo un aria accogliente. Inspirai a pieni polmoni quell' odore familare e dopo un attimo fu travolta da Ginny che mi cinse in un abbraccio. Harry sfilò la bottiglia dalle mie mani con maestria ed io venni sottoposta ai consueti saluti, baci e abbracci per tutti.  
 Molly e Arthur gradirono i pensierini e mi fecero subito sedere offrendomi una dolce bevanda di vino e mirtillo. 
 
 " Allora ragazzi" sussurrò Molly mandando Harry e Ginny a prendere delle cose in soffitta. "Come procedono i preparativi?" chiese con voce eccitata.
 
" Alla grande!"rispose Fred con un sorriso enorme. Io sorrisi a mia volta. Non volevo dirle che avevamo appena deciso gli inviti e che ci mancava tutto il resto. Era imbarazzante e poi non voleva farla preoccupare inutilmente, ero certa di poter gestire tutto per la data prevista, compreso i suoi due temibili figli. 
 
 La cena era piacevole, mangiammo tutti a sazietà, e le portate erano buonissime. Ci trovammo satolli a fine cena , a fissarci l' uno con l' altro sorseggiando un bicchiere di vino caldo e rosso. 
 
Ginny ed Harry se ne stavano su una poltrona, lei appoggiata a lui, si scambiavano tenere effussioni, Fleur e Bill  avevano salutato tutti e si erano dileguati, Arthur e Molly  erano in cucina a  sistemare. 
Io,  in soggiorno, su un sofà, nel mezzo ai gemelli
 
Li guardai. Non mi piaceva quel posizionamento. Mi sentivo in mezzo a due fuochi. 
 
" Allora Herm, dormi qui stanotte?" disse Fred .
 
" Emh io, ho la macchina.." dissi sfuggente. Non che non volessi dormire lì, ma era passato molto dall' ultima volta che avevo dormito alla tana, ed erano tutte coppie , mi sembrava poco carino. 
 
" Non puoi guidare! Hai bevuto!" Disse George pratico, versandomi un altro goccio di vino nel bicchiere. 
 
" Basta! Ehy!" dissi bloccandolo . 
 
Ma lui mi riempì il bicchiere e fece lo stesso con il suo e quello del fratello. 
" Alla salute" disse Fred alzando il bicchiere. 
" Alle sorelle che si sposano" disse George
" Ad Harry e Ginny" Dissi io. 
" Alle belle donne come la nostra Hermione!" rincarò Fred. 
 
Io arrossì per il complimento.  Brindammo e poi mi gustai il buonissimo vino.
 
"Allora stanotte per non sentirti sola.." disse Fred ridacchiando. " Dormirai con me e George!" . 
Io divenni ancora più rossa. " Certo! Come no!" esclamai sarcastica  scuotendo la testa. 
Ero abituata alle frecciatine dei gemelli e ovviamente, ora che non ero più una ragazzina, sapevo che  ci sarebbero state anche battutine meno puritane. Se c' era una cosa che i gemelli amavano fare , era scandalizzarmi. 
 
Ma decisi che non mi sarei fatta imbarazzare dalle loro battutine. Non ero una sprovveduta. 
 
" Ci rifiuti così! Ma che crudele!" esclamò George fingendosi triste . Fece un broncio da ragazzino che mi fece subito scoppiare in una grosa risata.
 
" Non mi convincerai! " dissi ridacchiando. 
" Ah no?" fece lui lanciando un occhiata  a George. 
" Oh si che cederai" disse Fred. 
Ed in men che non si dica loro due mi furono addosso . Iniziarono a farmi il sollettico ed io tentai di divincolarmi, ridendo fino alla lacrime ed implorandoli di smettere.   Smisero solo quando io dissi " Si ! Va bene!"  reggendosi la pancia per il troppo ridere . 
 
" Ottimo, " Disse Fred " Ma guarda che noi non scherziamo!" disse con tono serio. Io lo fissai, forse per il vino, forse per il troppo ridere, mi sembrò che la voce del rosso avesse un aria stranamente sensuale. 
 
Distolsi subito dalla mia mente quel sordido pensiero. Sensuale e Fred weasley erano due parole che stonavano assieme. 

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Capitolo 5
*** Qualcosa di vecchio ***


Qualcosa di vecchio. 
 
 
Capitolino nuovo, spero vi aggraderà. Stavolta è scritto dal punto di vista di uno dei gemelli. . I prossimi tre capitoli infatti saranno narrati in modo diverso dai precedenti e da differenti personaggi. Saranno più comici e un pochino scemi XD Spero che vi piaceranno, era una cosa che avevo in mente di fare da un po, ma mi peritavo, però alla fine ho deciso di farlo, spero che apprezzerete questi capitolini un poco differenti. Un poco maliziosi e un poco scemi XD   Ovviamente tutto quello che narrerò qui è inventato di sana pianta XD Quindi non voglio sentire cose del tipo " Ma non è mai successo! " " é ooc" lo so ed è fatto conscientemente V_V . Che dire? Di nuovo grazie per i commenti *_* 
 
Vi lascio alla lettura . 
 
 
flashback
 
                                      George. 
 
 
Ricordo ancora quando vidi la Granger, era un cesso, non scherzo, lo era davvero. Denti sporgenti, capelli terribili e aria da sfigata.  
 
Mai avrei creduto di  vederla sotto un ' altra luce, eppure accadde.  Non che io mi fossi innamorato di lei o sciochezze simili. Nessun colpo di fulmine, niente batticcuore ne altro, solo per la prima volta la vidi in modo diverso. 
 
Non sono riuscito  a scordarla e anche se ormai non penso a lei da un bel pezzo, rivederla mi ha fatto riaffiorare alla mente vecchi ricordi.
 
 
Ricordi scemi da adolescente in piena crisi ormonale. Insomma , torniamo a noi , ero giovane, più giovane di ora, avevamo appena aperto Zonko. Eravamo entusiasti, ebbri di felicità. Ricordo bene quel periodo, lavoravamo come matti, non ci è più risuccesso da allora. 
 
 Io e Fred ci dilettavamo come al solito nelle nostro burle, quando il nostro caro fratellino non decise di venire a fare shopping da noi con i suoi amici.  La cosa ci interessava poco. ci auguravamo solo che Ron ci facesse una buona pubblicità. Anche se già eravamo molto popolari. Vuoi per la nostra simpatia, vuoi per il nostro essere gemelli, vuoi per il nostro aspetto piacente, la gente ci adorava.
 
Ron e company entrarono da noi e io mi affrettai ad accoglierli mentre Fred tentava di appiopare un filtro d' amore ad un gruppo di ragazzine urlanti.
 
Non avevo mai prestato particolare attenzione ad Hermione, non prestavo mai particolare attenzione a nulla a dire il vero, Di lei non me ne curavo, era un amica di Ron, punto e basta. 
 Sapevo che era una secchiona e questo la rendeva molto noiosa ai miei occhi.  Troppo noiosa per essere degna di particolare considerazione.
 
Ma quel giorno la vidi con occhi diversi. E prima che pensiate che me ne fossi innamorato follemente , vi avviso, non era amore di sicuro quello che avevo provato per Hermione Granger. 
 
La vidi chinarsi a guardare uno dei nostri artefizi e fu più forte di me, non potei evitare di farlo.
 
 Le guardai il sedere. 

 
Tondo, perfetto, i jeans tiravano nei punti giusti. 
 Guardai le sue rotondità come incantato, fino a che Fred non mi cinse con un braccio in una stretta fraterna, allontanandomi dall' oggetto della mia attenzione.
 
Era bello, accidenti! La secchioncella con un sedere da dieci.
 
Ron venne più volte a chiaccherare con me .assieme a lei  ed io decisi di osservarla, forse, mi dissi, sarebbe cresciuta bene. Il sedere prometteva bene.  
 
Aveva ancora l' aria da sfigatella ma qualcosa in lei era diverso, il suo corpo mostrava le prime forme da donna e il suo viso era meno bambinesco.  Ne presi nota mentalmente e tornai a lavoro, congedandomi da loro. 
 
 
Poi arrivò la notte. Fu un tormento. Mi addormentai tranquillo e felice, quel giorno avevamo fatto vari soldi con le vendite, tutto grazie a quei farlocchi di studenti, erano vittime facili di noi venditori incalliti. 
 
Ero lì, steso nel letto, con le coperte tirate su che mi godevo il silenzio e il pensiero del denaro che spuntò nella mia mente una terribile e magnifica visione. 
 
Quel tondo fondoschiena, Lo vedevo come se lo avessi avuto davanti agli occhi.  Hermione, piegata con il suo bel fondoschiena in sù, che sembrava volerti invitare a dare un occhiata. 
 
Ero giovane e mi sentì subito in colpa per quei pensieri poco casti, specialmente dopo, quando inizia ad associare alla visione una precisa posizione.  Naturalmente nelle notti a seguire la immaginai in tutte le posizioni da me allora conosciute e mai sperimentate. 

Ero disperato. Di giorno ero tranquillo, lavoravo, scherzavo, costruivo scherzi  stupendi, ma la notte era un inferno. 

Mi sforzavo di non pensare a lei durante le mie fantasticheria, cercavo di immaginarmi le mie vecchie compagne, la ragazze che venivano a comprare da noi e i volti delle star, ma niente da fare, il sedere di lei spuntava sempre fuori. Ed io mi arrabbiavo con me stesso per quel chiodo fisso.

Sognavo di toccarlo o almeno di mollargli una bella pacca, e se non fosse stata amica di Ron probabilmente non mi sarei fatto problemi. Ma non l' ho mai fatto, nessun tiro vispo a quel fondoschiena. Temo morirò con questo rimpianto. 

Insomma fu atroce e rivederla adesso è strano.  Era da un po che non pensavo al suo fondoschiena, che adesso avrò l' occasione di ammirare più di sovente, e adesso? . Tornerà a infestare i miei sogni notturni?.  

Mi auguro solo per il suo bene che non mi dia mai le spalle. Non scherzo, potrei giocarle un brutto tiro, sicuramente mi beccherei una manata. ma ormai Ron non c'è , qindi a lui non fare un torto e così non mi troverò a 150 anni sul letto di morte a chiedermi : Perchè? Perchèèèè non ho toccato il sedere della Granger?.

 

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Capitolo 6
*** Qualcosa di nuovo ***


 
Nda : Mi scuso subito per il ritardo, ma l' inizio dell' università quest' anno mi ha fatto stramazzare, tra quella ed il tirocinio tra poco mi ritroverò l' aspetto di Gazza e la pazzia della Cooman ( Con tanto di visioni  wow XD )  , quindi perdonatemi se sarò poco puntuale o poco brillante ( Insomma non sono del cast di twilight! Okay perdonate la battuta triste) .. a presto e spero vi piaccia il capitolo , un pochino  più serio del precedente^^


 
                             Qualcosa di nuovo
 


  Fred 

 
La guardai, seduta nella poltrona, dove quasi sprofondava, sembrava un piccolo folletto dagli occhi scuri. Guardai la figura esile, il collo deliziosamente armonioso, lasciato scoperto, le braccia magrissime. 
 
 La Granger, non mi era mai sembrata nulla di chè, eppure avevo visto George guardarla in modo lascivo alcune volte nella nostra gioventù, più gioventù di adesso, insomma, però credevo fossero gli ormoni, quelli se ci si mettono sono bolidi impazziti, schizzano di qua e di la che è una meraviglia, ma forse mi sbagliavo.  La riguardai per sincerarmi di non essere in preda ai vaneggiamenti. 
 
Dovendomela sorbire in questi giorni , ho avuto modo di notarla meglio. 
 
 Hermione possiede qualcosa di attraente e non voglio scadere nel volgare, certo è graziosa ma ho visto ragazze molto più graziose e con alcune di loro mi sono anche divertito parecchio, bei tempi quelli.
 
Ma tornando a noi, Hermione ha quella cosa che si chiama carisma. Ed io me ne sono reso conto solo ora. Come una folgorazione, guardandola con attenzione ho notato un certo non so che in lei che mi ha colpito, e mi capita di rado di venir colpito da una ragazza, apparte da qualcuna che ha in mano un oggetto contundente. 
 
 Insomma mi sono sempre chiesto cosa ci vedesse Ron e non ho mai trovato risposta fino adesso.
 Le sorrido e lei ricambia il sorriso con sfacciataggine.  
 
Hermione ha carisma e carattere da vendere, anche se non credo riuscirà a spuntarla con me e mio fratello . 
 
 Mi ritrovo sempre più spesso  perplesso a fissarla  : mentre sceglie i biglietti, mentre chiacchera animata con mia madre. mentre guarda annoiata gli articoli del mio negozio. 
 
Non mi piace osservala di sottecchi, mi fa sentire una sorta di maniaco che spia la propria vittima, ma non riesco a farne a meno. 
 
Solo ora comprendo che forse un oscura parte di me prova una specie di attrazione per quella ragazza.   E la cosa non mi entusiasma affatto. Primo perchè è la ex di mio fratello , e non sarebbe molto carino portarsi a letto una che si è portato a letto mio fratello minore, non perchè lo trovi moralmente poco accettabile, ma perchè credo che Ron gradirebbe la cosa,  secondo , la Granger è sempre stata una grande rompiscatole , e non mi pare sia cambiata molto, sarebbe masochistico volersi invischiare con una donna così no?.
 
Conosco  anche altri validissimi motivi per cuì non sono felice di avere questa attrazione per lei.  
 
E non è vero che sono allergico ai legami, quelle sono solo malelingue!.  Io amo i legami, sono molto legato ad un sacco di persone. 
 
Comunque vedrò di farmela passare, trovo Hermione graziosa e particolare e allora?. Punto e basta , non significa nulla. 
 
Devo farmela passare, non posso infatuarmi di Hermione Granger, non io, non posso, non è il mio genere, maledizione, io non mi infatuo!. 
 
Sono le ragazze che si infatuano di me non io di loro, e non voglio cambiare le cose. 
 
Quindi mi calmerò, sfogherò i miei bollenti spiriti con qualche giovane donzella disponibile e poco impegnativa e saremo tutti felici e contenti. Niente donne impegnative, tipo la Granger. 
 
Non mi piacciono gli impegni, di conseguenza non possono piacermi le donne impegnative.
 
 Probabilmente mi attrae perchè  la considero una donna diversa dalle altre, con maggiore personalità, ma forse mi sbaglio,forse la idealizzo, forse dovrei andarci a letto e smettere di idealizzarla. 
 
Forse, forse, forse..

Non mi piacciono le donne che mi confondono, ecco un altro ottimo motivo per cui non dovrei starle vicino.  Ma così suono esagerato, insomma ho solo ammesso di trovare attraente Hermione, non ho detto che voglio sposarla e andare a vivere con lei soli in un cottage in Groelandia.

Però confesso che l' idea di passare una notte con lei non mi schifa affatto. 

Ma forse è meglio di no, quando inizi a pensare di una donna che non è come le altre sei gia fottuto. 

La guardo di nuovo, ha chiuso gli occhi e si è appoggiata con la testa contro i cuscini della poltrona. 

" Granger , che fai ti addormenti?! " le gridò sarcastico. 

" No, rifletto cosa che ti è estranea Fred!" dice ridacchiando. 

Io faccio spallucce, vorrei davvero che mi fosse estranea , purtroppo i miei pensieri attualmente corrano persino troppo per i miei gusti. 

Devo smetterla di alambiccarmi su certe questioni da ragazze, diamine.
 
 

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Capitolo 7
*** Qualcosa di prestato ***


 
 
Rieccomi!! Mi scuso per l' immenso e schifosissimo ritardo ç_ç purtroppo non ho avuto un periodo molto roseo, tra università, tirocinio e rottura con il ragazzo, ho avuto la mente altrove uff ç_ç Però, rieccomi con più grinta di prima! Pronta a rimettermi in pari e chi lo sa, ad esorcizzare la mia rabbia tramite la scrittura..meglio che prendere a pugni qualcuno no?.
 
 
 
Qualcosa di prestato
 
Hermione  prima di rivedere i gemelli.



 
 
Mi alzo svogliata stamani, non è mattinata. Avete presente quelle mattine in cui fuori è bellissimo,il sole splende, gli uccellini cantano e  dentro di voi c'è solo il gelo della siberia?. Ecco è una di quelle mattine. 
 
Mi alzo e mi catapulto in cucina, vorrei farlo con un sorriso da donna felice invece  fissandomi allo specchio noto con rammarico che la mia espressione è molto più simile a quella di uno zombie che di una donna felice.
 
Guardo disperata il caffè che sale, come se fosse la mia unica ancora di salvezza su un isola deserta e me ne verso un abbondante quantità in una tazza . 
 
Mi siedo e fissando il  fumo del caffè che sale verso il cielo mi guardo attorno. Tutto è strano, stanotte ho avuto una nottataccia. 
Avete presente quelle notti in cui ti tormentano gli incubi?. In cui in quegli incubi appare la creatura più mostruosa del mondo?  L' ex. 
 
Avevo sognato quel pesce lesso di Ron per tutta la notte, era stato terribile, primo perchè non solo non tentava di uccidermi o strangolarmi o simili, ma era dolce e premuroso, mi stringeva tra le sue forti braccia e mi cullava dolcemente sussurrandomi parole che non odo più da un pezzo. 
 
Sbuffo, perchè dopo tanto mi tornano in mente certi pensieri?. Certi ricordi che sembrano talmente nitidi da essere quasi palpabili. 
 
 Come lessi da qualche parte, non è l' addio che uccide ma i flashback che lo seguono. Quanta ragione in così poche parole.
 
Sapevo che non sarebbe stato facile, lo avevo sempre saputo, ma non immaginavo di scontarne la pena anche dopo l' addio.
 
Anche in momenti inpensabili, quando il mio spirito era più debole, si insinuava in me il pensiero del passato, come un virus mi infettava, subdolo e silenzioso. 
 
Bevo un sorso di caffè, l' amaro mi solletica la lingua, ecco il sapore di oggi, giornata al sapor di amarezza!
 
Perchè devo farmi del male così? Gratuitamente. Perchè non riesco ancora a dimenticarlo?.  Eppure l' ho lasciato io. 
 
L' ho lasciato per un brivido, e adesso mi ritrovo a rimpuangere la noia. Quanto sarò stupida?. 
 Voglio dire, ricordo bene il giorno in cui tra me e lui misi la parola fine. 
 
Eravamo soli, lui appoggiato ad un albero. tremava, aveva capito ed io piangevo come una vite tagliata.  I lacrimoni mi offuscavano la vista e vedevo solo i suoi capelli rossicci splendere al sole. Anche quel giorno era una bellissima giornata di sole. 
" Io non voglio più essere la tua ragazza" gli gridai con voce ferma a dispetto del pianto. Ferma e ferrea, d' acciaio.  Mentre dentro ero liquida, tutta di lacrime. 
 Pianse anche lui allora, mi chiese perchè, ed io provai a spiegarmi, ma era difficile. Come fai a spiegare ad una persona che lui ha tutto. ma che quel tutto non  è abbastanza?. Come fai a spiegargli che tu vuoi altro? Vuoi brividi, emozioni, vuoi sentire la vita che ti scorre addosso, vuoi la libertà?. 
 
Come spiegargli tutto questo in poche parole?. Rimasi inerme di fronte alla sua sofferenza, mi avvicinai per porgergli una carezza, il carnefice che consola la vittima, ma lui scansò la mia mano, iroso. 
 
Allora mi allontanai.col capo chino sotto il peso dei sensi di colpa. 
 
Il mio cuore, calpestato. Il suo anche. Solo che io gliel' avevo prestato e poi ero riuscita a riprendermelo, strappandoglielo dalle mani, il suo lo aveva lasciato a me, stupido, stupido ragazzo. 
 
Il prestito era scaduto , ma il suo era stato un dono ed io lo avevo gettato. Ancora mi odiavo pensando a quel giorno, era come se rivedessi nei suoi occhi tutti i miei difetti, le mie mancanze. Quegli occhi dicevano : Sei una donna insensibile Hermione, fredda e menefreghista, e io piangevo, perchè avevano ragione. 
 
 
L' ora di andare è vicina.
Finisco il caffè, ingoio l' amarezza tutta d' un fiato .  Alla faccia dei sogni che turbano la mia quiete.  
 
Mi affaccio alla finestra, saluto il sole, forse è ora di smetterla di pensare al passato, ma non è facile.  Vorrei che il pensiero di lui svanisse, vorrei prestare il mio cuore a qualcun' altro, vorrei sentire di nuovo il brivido dell' amore, sono pronta a ributtarmi.  E stavolta niente restituzioni, voglio prestare il mio cuore, per sempre. 

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