Fairly Odd Dating

di Feel Good Inc
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** First. Food fight ***
Capitolo 2: *** Second. Practical jokes ***
Capitolo 3: *** Third. Fun times ***
Capitolo 4: *** Fourth. Victory! ***



Capitolo 1
*** First. Food fight ***


First. Food fight ~

 

 

 

 

Non era stato esattamente il suo incontro ideale. Oh, lei non era poi così esigente; in famiglia era Blonda a sognare il principe azzurro, a disegnare romantici cuori in aria con la bacchetta mentre fantasticava a un palmo da terra, a versare fiumi di sospiri davanti alle fiction sentimentali dei suoi divi preferiti. Wanda era piuttosto la figlia assennata: quella che sulle spalle non aveva solo le ali, ma anche la testa. Quella intelligente. Quella noiosa, come dicevano a scuola.

Eppure, quando il ragazzo con i capelli verdi le aveva involontariamente gettato la torta in faccia, era scattato qualcosa.

‘Mi perdoni, sono sinceramente mortificato. È stato un increscioso e disdicevole incidente. Sta bene, signorina?’

Queste sarebbero state le parole adatte per giustificare l’improvviso senso di soffocamento, le farfalle nello stomaco, la testa che girava impazzita; questo sarebbe stato il prosieguo perfetto di un approccio che non era proprio partito nel migliore dei modi. Wanda se l’aspettava, ci credeva davvero, che quel tipo stralunato con la divisa da cameriere le tendesse la mano e l’aiutasse a ripulirsi dalla crema con gentile sollecitazione, che la guardasse a lungo negli occhi e che le parlasse in quel tono calmo e profondo…

Invece Cosmo – così recitava la targhetta sfilacciata sulla sua camicia – si limitò ad osservarla con un sorrisone da pupazzo, e poi non trovò nulla di meglio da fare che materializzare una seconda torta e gettargliela in faccia con tutte le intenzioni.

« Battaglia di dolciiiii! »

No, non aveva la voce che si aspettava. Né la premura, o la maturità o quantomeno il senso civico. Wanda lanciò uno strillo isterico quando nella caffetteria infuriò la guerra, e un po’ si vergognò del proprio impulso di volare a nascondersi proprio dietro le spalle di quell’idiota.

Sarebbe stata dura ammettere che le andava bene esattamente così.

 

 

[ 300 parole ]

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Primo esperimento Cosmo/Wanda! Perché sono adorabili, perché fanno morire dal ridere, perché .

Vi starete chiedendo con che razza di storia vi ritrovate a che fare. Beh, essenzialmente non è altro che una raccolta di ‘prime volte’ che coinvolgono i nostri Fantagenitori preferiti. Qui ci troviamo, naturalmente, nel momento del loro primo incontro: il fatto che – diecimila anni addietro o giù di lì – Wanda abbia conosciuto Cosmo in una caffetteria dove lui lavorava, e che il loro primo approccio sia stato una torta in faccia alla suddetta, è documentato dal lungometraggio Potere ai bambini; ci tengo anche a precisare, per giusti motivi di copyright, che i temi su cui i miei capitolucci saranno incentrati sono tratti dalla community 10_laughs.

Che altro dire? Spero che questa raccolta sia una lettura piacevole quanto lo è per me scriverla! ^^

Aya ~

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Capitolo 2
*** Second. Practical jokes ***


Second. Practical jokes ~

 

 

 

 

Detestava questa cosa. Con tutte le sue forze. Ma per quanto ci provasse, per quanto spingesse al limite la sua immaginazione – e ne aveva, eccome se ne aveva, o non si sarebbe neppure posta il problema – non ci arrivava proprio. Non riusciva a capire cosa accidenti passasse per la testa di Cosmo. Oltre, s’intende, alle lucciole ubriache che così spesso si sostituivano a quel po’ di idee razionali che di norma sussistono in un qualsivoglia cervello che si consideri sano.

In realtà non stava succedendo nulla di nuovo: lo conosceva da due mesi, e finora non si era mai smentito. Continuava a svolazzarle incontro con il suo sorriso assurdo, gli occhioni sgranati, e a Wanda sarebbe parso adorabile se non fosse stato per le bizzarre e potenzialmente letali creature che in genere lo accompagnavano – d’accordo, passi fare la conoscenza dei suoi molteplici amici immaginari; ma da quando le aveva presentato Palla di Neve era sempre bene immobilizzargli, almeno per i primi due minuti di conversazione, il braccio armato di bacchetta magica.

Il fatto che anche oggi Cosmo stesse dando sfoggio della propria pericolosità non costituiva di per sé una novità nella giornata tipo di Wanda. Era più che altro la frequenza delle sue apparizioni a preoccuparla. Se l’era ritrovato ovunque: sotto casa, fuori scuola, in palestra, nell’armadietto dei libri – dove un foglietto intriso d’acqua di colonia e firmato ‘Juandísimo’ giaceva ormai ridotto in pezzettini infinitesimali – e ogni volta con lui c’era una delle sue sorpresine.

« Per l’amor del cielo, Cosmo! »

Sbottò soltanto dopo l’attacco – nell’ordine – di un barattolo di miele, un nugolo di api, un vaso di pece, un sacco di piume, un gavettone all’aranciata e la settima delle classiche torte in faccia. Tutto sommato, era stata di una pazienza a dir poco eroica.

« Va bene, hai vinto. Ti sto ascoltando. Ora degnati di spiegarmi cosa vuoi da me. »

Cosmo smise di lottare per la riconquista della bacchetta prontamente sfilatagli. Sollevò su di lei uno sguardo ansioso, l’aria innocente del bambino che vede andare storto il suo piano geniale per ottenere l’agognato leccalecca.

« Ma come, Wanda? Non sai che giorno è oggi? Eppure sembri così intelligente. »

Un calcolo rapidissimo, perché Wanda era intelligente. « È San Valentino… Oggi è San Valentino. Ma cosa c’entra questo con…? »

« Brava! » Cosmo applaudì estasiato. « Giusto, è San Valentino. E a San Valentino i ragazzi fanno scherzi alle ragazze, no? Gli fanno trovare in giro cose carine e intanto ridono alle loro spalle. »

Un attimo di silenzio, perché Wanda a volte perdeva colpi. « Cosmo. Stai confondendo San Valentino con il Pesce d’Aprile. »

Il sorrisone fu sostituito da uno sguardo che pareva un punto interrogativo. « Davvero? »

Davvero sì, avrebbe voluto urlargli, ma già nel pensarlo non ne era più così sicura. In quel modo tutto suo, contorto e bislacco, forse Cosmo alla fin fine non aveva visto che la verità. Però non ebbe il coraggio di sporcare con il sarcasmo la sua pulitissima visione del mondo, e preferì tacere.

Di una sola cosa non aveva dubbi, rifletté, mentre la bacchetta di Cosmo nelle sue mani si tramutava in un gigantesco cobra assassino e lui scoppiava a ridere. La maniera di Cosmo di chiedere un appuntamento era quantomeno la più originale di cui si fosse mai sentito parlare.

 

 

[ 538 parole ]

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

D’oh! Non so proprio dire come mi sia venuta l’idea per il loro primo San Valentino xD Cosmo è un tonto, un folle adorabile tonto. Ma ci azzecca troppo, a volte.

Il riferimento a Palla di Neve l’avete capito, no? Chiamasi così il drago sputafuoco che Cosmo evocò per la prima volta alla Fantaccademia Militare. Gli ‘amici immaginari’ che ho citato sono invece una mia personalissima idea; tutto sommato, sapendo com’è Cosmo, non penso sia assurdo che a Wanda sia stato dato di conoscere creature inesistenti nel corso dei suoi primissimi incontri con il futuro marito…

Ringrazio di cuore tutti i lettori che sono passati a sbirciare il primo capitolo – sperando che non gli abbia fatto rimpiangere il tempo sprecato ^^’ – e in particolare: Rein94 per aver aggiunto la storia alle preferite, ChibiRoby, Hayley Black e Nuit per averla aggiunta alle seguite, e Mary Lennox per il gentilissimo commento che mi ha fatta rotolare dalle risate (per la cronaca: da attempata ventuno-quasi-ventiduenne sono orgogliosa di guardare ogni santo giorno Due Fantagenitori; non sentirti sola xD).

Ancora grazie a tutti, e alla prossima con il primo appuntamento di Cosmo e Wanda!

Aya ~

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Capitolo 3
*** Third. Fun times ***


Third. Fun times ~

 

 

 

 

Aveva dovuto allontanarlo a forza con la magia e con le cattive maniere. Non che non apprezzasse la commedia, intendiamoci; ma sorbirsi Il folle e fantasmagorico fantatour del Re degli Scherzi di Fantamondo e dintorni per sei ore e mezza di fila non rientrava decisamente nel suo archetipo di primo appuntamento. Così, quando al fly-in accanto era partita la proiezione di Fantatitanic – con regia di Cupido, vincitore di undici premi Zappy – non aveva esitato ad indirizzarvi Cosmo con tutta la gentilezza con cui si può trascinare una fata per le ali. Andiamo, nessuno l’avrebbe biasimata per questo. Il Re degli Scherzi proprio no.

Da quando si era ritrovata a fare i conti con la goffissima corte di quella minaccia ambulante, Wanda si era scoperta – e mai lo avrebbe ammesso, neppure sotto le leggendarie torture di Jorgen Von Strangle – molto più romantica di quanto avesse mai creduto. E quel film, oh, le sarebbe piaciuto immensamente, e le avrebbe anche strappato la classica lacrimuccia, se solo...

« Wanda, chi è quella signora considerevolmente grossa con lo sguardo truce da assassina? »

« È la fantamaschera, Cosmo. Si occupa di mandar via gli scocciatori. Tu, per lei, sei un potenziale scocciatore. Ora lasciami guardare il film. »

« Cooosa? Vuoi dire che tirerebbe fuori dalle tasche arnesi strani e digrignerebbe i denti contro di me se le andassi vicino? »

« Sì, Cosmo. Qualcosa del genere. Molto probabilmente. Ora lasciami guardare il film. »

« Urge provarci. »

« Non pensarci nemmeno, Cosmo. Ti mangerebbe vivo. Da bravo. Guarda il film. »

Silenzio.

« Cosmo?... Cosmo! »

Gli corse dietro in tempo per sentir strillare la donna, appena assalita dal suo strambo accompagnatore. E Cosmo alzò gli occhi dall’attaccatura dei suoi capelli – dove aveva conficcato polpastrelli e bacchetta – e scrutò Wanda con uno sguardo esageratamente deluso.

« Ma non c’è la sua vera faccia, qui! »

Fine primo tempo.

« Wanda, prendi dei popcorn! »

« No, ti ringrazio, Cosmo. Non amo il cibo salato. »

« Oh, dovevi dirmelo subito! Vado subito a prenderti un gelato al pistacchio. Ti piace il pistacchio? »

« Sì, certo, ma... Cosmo, non credo sia il caso. Resta pure qui. »

« Ma io voglio prenderti un gelato al pistacchio. »

« Cosmo, la fantamaschera è già stata abbastanza gentile da non sbatterci fuori. Cerca di fare il buono, per favore. »

« Buono? Ah! Ho capito! »

Un lampo della bacchetta magica, un puff, e davanti agli occhi di Wanda fluttuò un cono verde con gli occhi di Cosmo. Naturalmente nel corso della trasformazione i popcorn erano volati dappertutto.

« Oh, Cosmo... »

Wanda era giusto sul punto di sciogliersi – ma ciò le fu risparmiato: fu Cosmo stesso a sciogliersi, letteralmente, dritto sulla sua gonna nuova nuova in mussola rosa. E per la seconda volta quegli occhioni verdi la fissarono costernati.

« M-m-mi dispiace! F-f-fa f-f-freddo così! »

Fine intervallo.

« Wanda... »

« Non ora, Cosmo! Jock sta per salvare dalle gelide acque artiche Miss Dewittfantabukater! »

« Dew... Dutte... Beh, questo dovresti proprio scrivermelo. Magari in stampatello. »

« Shhh! È un momento cruciale! I poverini stanno affogando! »

« Sì... Sì, ecco, è proprio questo che... »

Un tuono improvviso, immediatamente seguito da uno scroscio ghiacciato di acqua fitta.

Wanda sobbalzò e si voltò finalmente a guardare Cosmo, che per la terza volta la guardò con l’aria di un cucciolo spaesato.

« Visto? È che si è rotta la cappotta. Mi dispiace, Wanda, annegheremo come il Fantatitanic! »

Wanda non replicò. Lontano alle loro spalle, dal fly-in al lato opposto della strada, il pubblico del Re degli Scherzi rise a crepapelle. E allora – perché con Cosmo era così: ogni accenno di razionalità se ne andava chissà dove, e non restava che il nonsenso – Wanda si ritrovò a ridere con loro; e Cosmo con lei; e gli sguardi a dir poco oltraggiati degli spettatori del terribile naufragio non li sfioravano neanche di sfuggita.

Il folle e fantasmagorico fantatour del Re degli Scherzi di Fantamondo e dintorni? Una serata con Cosmo era immensamente più comica.

 

 

[ 635 parole ]

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Questo capitolo è così pregno di riferimenti – più o meno evidenti – che meritate un premio se siete riusciti a decifrare quelli più difficili xD Per chi di voi si è perso qualcosa, invece, eccovi qualche giusta spiegazione.

 

- Il ‘fly-in’ è essenzialmente un drive-in; il cartoon ci mostra che i giovani Cosmo e Wanda uscivano in macchina, ma poiché sono fate e sanno volare, beh, trovavo un po’ inutile la cosa. Allora ho trasformato la dicitura in ‘fly-in’, per restare un po’ più fedele alla loro natura alata.

- Fantatitanic è naturalmente la versione del Fantamondo di Titanic, e gli undici premi Zappy corrispondono agli altrettanti premi Oscar vinti dalla pellicola.

- Quando Cosmo chiede se la fantamaschera “tirerebbe fuori dalle tasche arnesi strani e digrignerebbe i denti” e poi cerca di trovare “la sua vera faccia”, quello è invece un riferimento a The Mask, di Jim Carrey, film che ha segnato la mia infanzia e il cui protagonista è quasi demenziale quanto Cosmo. xD

- Perché il gelato al pistacchio? Ma perché il colore di Cosmo è il verde, e l’unico gelato che sia verde è al pistacchio, naturalmente! :P

 

Confesso di essermi un po’ incartata nel corso dei capitoli quattro e cinque e non so ancora se sarò regolare nei prossimi aggiornamenti. Spero comunque che anche questo piccolo episodio vi sia piaciuto.

Grazie di vero cuore a everyday per la recensione al secondo capitolo – nonché per aver inserito la storia tra le preferite, così come amanotsukiko4evr; grazie anche a marly29 e Marti TD per averla aggiunta alle seguite. Uao, non pensavo che ci sarebbero stati tanti lettori! *-*

Aya ~

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Capitolo 4
*** Fourth. Victory! ***


Fourth. Victory! ~

 

 

 

 

« Cosmo, te lo chiedo per l’ultima volta. Esci. »

Incastrato tra il libro di incantesimi e quello di fantalgebra, Cosmo alzò su di lei uno sguardo carico di puerile rimprovero.

« Non mi muoverò di qui finché non mi avrai risposto! »

Wanda socchiuse gli occhi, sperando che il linguaggio del corpo risultasse più efficace del tono di voce più minaccioso che era riuscita a trovare. « Cosmo... »

« Io devo saperlo. Chi è questo Juancoso che continua a mandarti bigliettini? Ormai tutta la scuola sa che usciamo insieme. Perché non si arrende, eh? »

« Cosmo... »

« E poi, dovresti anche dirgli di cambiare profumo. Questo qui fa proprio schifo. Non è così che si conquista una ragazza! Biglietti puzzolenti! Puah! »

« Cosmo, esci. »

« No! »

« Cosmo. » Wanda alzò la bacchetta. Ogni residuo di buona volontà se n’era andato a farsi un giro a braccetto con Von Strangle. « Non è il momento più adatto per la tua prima scenata di gelosia. Vengo da una disastrosa ora di ginnastica; ho litigato con la mia insegnante perché sosteneva che un buon battito d’ali è più importante di una bacchetta efficiente; ho la schiena a pezzi, i nervi a fior di pelle e adesso anche un idiota nell’armadietto... »

« Uh? » L’ira di Cosmo sbollì di colpo; il suo umore doveva essere persino più volubile di Blonda. Compì un’elaborata manovra col collo per potersi guardare alle spalle, scrutando il fondo metallico dell’armadietto di Wanda. « Un idiota? E dov’è? »

Wanda lo fissò, seriamente tentata di sbattergli l’anta di ferro direttamente sulle dita.

« Sul serio: come ho potuto innamorarmi di te? »

Ancor prima di chiudere bocca realizzò di aver commesso un grosso errore. Cosmo si voltò di scatto, così velocemente che tutte le ossa del suo corpo incastratissimo schioccarono all’unisono, e il suo sorriso – in perfetto stile idiota – fu l’ultima cosa che Wanda vide prima di ritrovarsi travolta dall’armadietto che, nello slancio, le rovinò addosso.

Un attimo dopo, al buio, ricoperta di libri e stretta tra le braccine di Cosmo, dovette far ricorso a tutto il proprio autocontrollo per impedirsi di sorridere a sua volta – o di spaccargli il naso. Come al solito, aveva vinto lui.

 

 

[ 350 parole ]

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

No, voglio dire. Ventidue recensioni?! O__O

Ehm, sì, dunque. Mi ricompongo. Il punto è che non mi sarei mai aspettata che questa raccolta riscuotesse tanto successo – insomma, è nata come una tale sciocchezza! – e trovare invece tante parole entusiaste è stato un colpo. Autentico.

Dio. Voi siete più matti di me. :’3

Mi dispiace infinitamente di avervi fatto aspettare tanto; arrivata a questo punto mi sono scontrata con la faccenda PoV e sono stata a lungo indecisa su come proseguire... Mi spiego: all’inizio avevo progettato un certo numero di capitoli dal punto di vista di Wanda e un certo altro numero dal punto di vista di Cosmo. Poi, dovendo trattare la sua prima scenata di gelosia, mi sono resa conto che è troppo, TROPPO difficile scrivere dal punto di vista di Cosmo. Adoro descrivere i suoi atteggiamenti attraverso gli occhi esasperati/divertiti di Wanda, ma da qui al renderlo vero protagonista ce ne vuole. Il risultato è che mi sono incartata.

Vorrei poter dire che, risolto questo ostacolo e optato per l’onniscienza soltanto di Wanda, i prossimi aggiornamenti saranno più regolari, ma non voglio fare promesse che potrei non mantenere. Già questa flash non è che mi soddisfi molto. Sapete, ho paura di aver perso l’ispirazione iniziale. Spero davvero di no, ma nel caso, beh... Non odiatemi se sparirò di nuovo: vi ho proprio parlato col cuore in mano. ^////^’

Ad ogni modo grazie, grazie, grazie a tutti voi che vi siete fermati a commentare questa roba, che l’avete aggiunta alle storie preferite/ricordate/seguite e che, soprattutto, la leggete. Non avete idea di quanto mi rendiate felice. E anche incredula, accidenti.

Aya ~

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