E fu così che ti incontrai..

di lostinacityofangels
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** L'incontro ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 1O ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


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Capitolo 2
*** L'incontro ***


Capitolo 2

POV TOM

«Biiilll!!!! Alza il culo dal letto e muoviti che sennò perdiamo l’aereo!» urlai al mio fratellino, siamo gemelli, ma diversi, lui si veste con tutte ste cose attillate, nere, mister macabro in persona, io sono un po’ più hip-hop, mi piace vestirmi con abiti larghi, maglie XXL, Pantaloni che mettono bene in mostra il mio c… ehm.. bellissimo lato B…

Scesi le scale per avviarmi in macchina quando sentii Bill urlare

«Toooom! Aiutami con queste caspito di valigie!» disse scendendo le scale con tre borsoni stra colmi di roba

«Bill dobbiamo andare un mese dalla mamma non tre anni alle Maldive» dissi cercando di alzare un borsone

«Ho solo preso le cose necessarie alla sopravvivenza … alla MIA sopravvivenza» mi rispose il gemello pazzo marcando bene la parola “mia”…

Caricammo i borsoni in macchina, salimmo e ci avviammo verso l’aeroporto …

***

Una volta saliti in aereo ci sedemmo ai nostri posti, firmammo qualche autografo e finalmente nessuno ci poteva disturbare, io ne approfittai per ascoltare un po’ di musica mentre il fratellino continuava a parlare non so di cosa, ma sapevo solo che parlava con me… mi addormentai

Venni svegliato all’improvviso dalla voce del comandante che ci diceva di allacciarci le cinture sicurezza che tra un po’ saremmo atterrati, ubbidii e cercai di svegliare il pazzo che avevo per fratello

«Bill.. svegliati» gli sussurrai

«Mhm… ancora cinque minuti mamma» disse girandosi, un momento mi ha chiamato mamma? Ma questo è scemo, gli tirai uno sganascione, il più potente e gli urlai uno “svegliati idiota!” che lo feci sobbalzare

«Se ma cosa vuoi? Siamo già arrivati?» chiese assonnato

«Si zucca vuota!» dissi picchiandogli la testa

«Ahia! Stupido!» urlo dandomi uno spintone

***

Scendemmo da quell’aereo, odiavo volare, ma purtroppo era l’unico modo per poter ritornare nella mia amata Germania. All’aeroporto ad attenderci c’erano una donna con i capelli biondissimi e gli occhi azzurri, la mamma, e un uomo alto con la faccia da scemo… ehm… no… bell’uomo, con il pizzetto, Gordon, il nostro patrigno

«Ciao mamma, ciao Gordon!» urlammo in coro io e il gemello

«Ciao ragazzi!» disse la mamma venendoci incontro

Prendemmo i bagagli li caricammo in macchina e con la mamma e Gordon ci dirigemmo verso Magdenburg.

Appena arrivati a casa andai a farmi una doccia, il viaggio mi aveva stressato.

Dopo una buona mezz’ora che ero sotto la doccia sentii Bill bussare e urlare

«Dai Tom! Spicciati!» risi chiusi la doccia, mi misi l’accappatoio e uscii

«Finito» dissi uscendo, non so perché ma da quando ci siamo trasferiti a L.A. eravamo stressati, speravo con tutto il cuore che questa specie di incazzatura collettiva ci passasse, a me è già passata e a considerare da come canta il fratellino sotto la doccia anche a lui.

Entrai in camera, era proprio come l’avevo lasciata l’ultima volta, incasinata come allora, la mia parte, mentre la parte di Bill ordinata come sempre…

La mamma ci chiamò per la cena, scendemmo e andammo in cucina e ci sedemmo ai nostri soliti posti…

Per cena mamma ci preparò il nostro pasto preferito, spaghetti con il Ketchoup, sembravamo dei bambini, ma a noi piaceva.

Dopo cena decisi di andare a fare un giro.

Camminavo, camminavo per quella città, quella bellissima città nella mia amata Germania, mentre camminavo mi fermai a un bar, non presi nulla, mi sedetti solamente al tavolo, mi era mancata l’aria della Germania.

Mi alzai feci per andarmene quando mi scontrai con una ragazza, era bellissima, aveva i capelli biondi e gli occhi marroni, molto profondi, una bella terza e un bel culo

«Scusami, non ti avevo vista» dissi sorridendo

Lei timida mi rispose «No tranquillo»

«Sei qui da sola?» lei mi rispose annuendo

«Dai siediti ti offro quelcosa» dissi indicando la sedia

«Ehm… grazie» disse arrossendo

«Non arrossire su! Comunque piacere Tom»

«Piacere Roxi» disse guardando l’orologio «Oddio devo andare scusami tanto, mi ha fatto piacere conoscerti Tom» disse alzandosi e andando via

«Ciao Roxi» dissi alzandomi a mia volta e dirigendomi verso casa

*Spazio Autrice*

Ecco il secondo capitolo della FanFic scritta da me e da _MINA_

Lasciate un commentino vi pregoo *-*

Un bacio

Aduzza_TK

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


Capitolo 4

POV TOM

Mi alzai dal tavolo per andarmene, ma non mi fidavo a lasciarla andare da sola a quell’ora di notte a Magdeburgo per giunta, decisi di seguirla. . . chissà cosa doveva fare di così tanto urgente. . . non poteva essere una prostituta, sennò me l’avrebbe già data e a pagamento pure, doveva avere un appuntamento, di sicuro con qualche ragazzo. . . Ma quale ragazzo normale da un appuntamento a una ragazza a quell’ora? Bah. . . che gente strana che c’è.

Ah ecco era arrivata a un pub, stava andando da un ragazzo, sembrava mezzo ubriaco, decisi di restare lì a sorvegliare la situazione.

All’improvviso vidi che mentre si salutavano gli mise una mano sul sedere ma decisi di passarci su tanto lo facevo pure io e per me era una cosa normale, ma all’improvviso vidi che gli strappò la maglietta di dosso, “Però bel fisico la ragazza” pensai, ma dovevo agire non potevo lasciare che la violentasse.

Corsi verso di loro e presi per la maglietta quel ragazzo

«Ehi brutto stronzo!»

«Ma cosa cazzo vuoi brutto figlio di puttana?» mi rispose, aveva l’alito che puzzava di alcool, aveva bevuto e pure troppo

«Amico, c’hai la fiatella, ti consiglio di lavarti i denti con l’acido per farti passare sta puzza» dissi sferrandogli un pugno in pieno volto facendolo scappare.

Vidi la ragazza a terra ancora che piangeva con le mani sul volto, secondo me non si era nemmeno accorto della mia presenza, mi accovacciai vicino a lei e la strinsi forte, lei si tolse le mani dal volto per guardarmi in faccia, aveva degli occhi stupendi, anche se gonfi di lacrime

«Tranquilla è tutto passato» dissi cercando di rassicurarla

«Grazie» mi sussurrò, mi limitai a sorridere.

Vidi che era senza maglietta, era rimasta solo in reggiseno, mi tolsi la mia felpa

«Che vuoi fare?» mi disse lei con aria preoccupata

«Tranquilla. . . Tieni» dissi porgendole la felpa, lei la prese e se la mise

«Grazie ancora, ma scusa potrei sapere che diavolo ci facevi qui? Mi hai seguita?» mi chiese con aria interrogativa

«Ehm. . . si ecco. . . io. . .» dissi grattandomi la testa dall’imbarazzo. . feci un lungo sospiro

«Si ti ho seguita» dissi infine, mi aspettavo uno schiafo e invece mi arrivò solo un bacio sulla guancia che mi fece arrossire, lei rise di gusto

«E perché mi hai seguita?» mi chiese nuovamente lei

«Conosci questa città, la sera. . . mhm. . . non è l’ambiente ideale per una ragazza bella come te. . . bè si ecco. . . potrebbe succedere di tutto»

«Hai ragione» mi disse lei con aria triste

«Senti, adesso alziamoci da qui sennò ci scambiano per dei barboni e andiamo a casa mialì c’è mia mamma che può aiutarti» dissi, lei si limitò ad annuire, ci alzammo e ci incamminammo verso casa mia.

Una volta arrivati vidi come al solito tutte le luci accese, erano ancora svegli

«E poi si lamentano che pagano cifre enormi di luce» dissi per farla sorridere un po’, ci riuscii.

Bussai alla porta, mi aprì Bill

«Ehy fratellone alla buon ora! chi è lei?» chiese indicandola con il volto

«è una mia amica, poi ti spiego» dissi entrando e facendo accomodare Roxi.

Andai dalla mamma e gli spiegai la situazione e tutto quello che era successo

«Oh accidenti ! Povera ragazza, hai fatto bene Tom a portarla qui, adesso portala nella camera degli ospiti e falla dormire lì poi domani mattina la riaccompagni a casa» ubbidii all’ordine della mamma e andai a dormire. . .

*Spazio autrice*

Eccomi qui con i pensieri di Tom!

Recensite pleaseeeee

Aduzza_TK

P.S. Passate dalla mia storiella (?):

Potrei morire di te



E vorrei cogliere l'opportunità di fare gli auguri a _MINA_ Che oggi è il suo compleanno. . . ♥

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6

POV TOM

Ero mezzo sveglio, sentivo delle risate provenienti dal piano di sotto, di sicuro Roxi che si diverte a prendere in giro Bill. . . All’improvviso le risate si fecero più vicine e sentii dei passi avvicinarsi alla porta della mia camera e subito la porta cigolò, qualcuno l’aveva aperta

«Toc Toc» Roxi, sorrisi semplicemente e con un

«Mhm» risposi

«Tom?»

«Mhm» ero troppo addormentato per rispondere, all’improvviso sentii una specie di sacco di patate buttato a peso morto su di me e il mio povero stomaco, Roxi

«Buongiorno anche a te» dissi ancora mezzo addormentato

«Dai su svegliati che è pronta la colazione!» mi disse prendendomi le guancie e facendomi ‘poci poci’, rise, com’era bella quando rideva. . . Ehm. . . se. . Allora dov’ero rimasto? Ah si. . .

«Hai finito?» dissi facendo il finto serio

«No!» rispose lei iniziando a farmi il solletico, si mise sopra di me, non che quella posizione non mi piaceva ma dovevo difendermi, quindi la scaraventai sul letto nella posizione di come mi trovavo io poco prima e incomincia a farle il solletico, lei si dimenava come una matta, all’improvviso i nostri visi si trovarono vicini, quasi da sfiorarsi con le labbra

«Scusa» sibillai quasi imbarazzato, Roxi, anche lei mezza imbarazzata e con un sorrisino anch’esso imbarazzato, rispose

«Andiamo a fare colazione? Poi se ti va andiamo a fare un giretto e poi ti riaccompagno a casa» le chiesi

«Va bene» disse sorridendo e alzandosi dal letto e venendo di fronte a me con una mano tesa

«Andiamo» dissi afferando la sua mano e scendendo giù in cucina

«Tom alla buonora!» disse mia madra facendo la finta arrabbiata, indicò senza farsi vedere da Roxi le nostre mani ancora l’una nell’altra e guardandomi male, io mi limitai a sillabare un ‘ti spiego dopo’ e ad abbassare lo sguardo.

Mi sedetti a tavola accasnto a Roxi e di fronte a Bill, Bill mi guardava strano

«Che c’è fratellino-ino-ino?» dissi in modo scherzoso addentando una fetta biscottata

«Ti devo parlare, quindi tu adesso posi quella fetta biscottata, alzi il tuo culo flaccido dalla sedia e vieni con me di la in soggiorno. . ADESSO!» disse il mio fratellino in modo mooolto minaccioso

«Ehy il mio culo è sodo non flaccido! Ho fatto palestra. . » dissi alzandomi e seguendo il pazzo in soggiorno

Ci sedemmo sul divano e feci segno al pazzo di iniziare a parlare

Lui incrociò le braccia è iniziò

«La tua ragazza. ..»

«Non è la mia ragazza» lo interruppi

«Va bè quello che è! Ha detto che sono gay!» sbottò

Risi di gusto a quell’affermazione

«Bè che c’è da ridere» disse ancora più arrabbiato

Mi feci più serio «Senti fratellino, porti il pigiamino-ino-ino con i coniglietti disegnati, grazie al bip che ti scambiano per gay!»

«Ma a me piacciono i coniglietti, e comunque dì alla tua amica di non chiamarmi più gay perché non lo sono!»

«Va bene fratellino ci parlo io» dissi alzandomi e tornando in cucina.

Tornai in cucina e non trovai più nessuno e tutto sparecchiato

«Ma che cazz. . .» dissi, quel piccolo deficiente idiota di mio fratello mi ha fatto perdere la colazione. . . uffa

Decisi di andare in camera a prepararmi, salii le scale ed entrai, con mia sorpresa trovai Roxi

«Ehy dolcezza, la tua camera è di la» dissi sorridendo

«Si lo so. . . mettiti questi, e poi andiamo, ho voglia di uscire» disse passandomi dei vestiti, ubbidi all’ordine.

Uscimmo, la portai ad un bar, dovevo fare colazione, avevo fame, e poi la portai al centro commerciale, lì le comprai qualche maglietta e qualche vestio. . .

Guardai l’orologio : le 13, era meglio portarla a casa.

La riaccompagnai a casa, la salutai con un bacio a stampo che la fece rimanere di pietra, dopodichè salii in macchina e me ne andai a casa

*Spazio Autrice*

Ciao ragazze! Si lo so questo capitolo fa letteralmente cagare!

È troppo confuso. . . un po’ come me in questi tempi. . . scusatemi vi preeego. . .xD

Ah volevo cogliere l’opportunità per fare gli auguri a quei due bei fustacioni di Bill e Tom. . .

Wow. . . 22 Anni. . . stanno invecchiando i nostri gemellini. . .xD

P.S. Passate dalla storia della mia socia _MINA_?

Ich Weiß das wir für einander geschaffen sind

E potete passare anche dalla mia?

Potrei morire di te

Baci e recensite in tanti

Aduzza_TK

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


 Salve a tutti! In questo capitolo ho voluto inserire i pensieri della parte femminile
di Tom (Autrice, Corsivo) e quelli di Tom in neretto. .  Spero vi piaccia come idea 
Colgo adesso l'occasione di ringraziare chi ha recensito i capitoli precedenti

 POV TOM
Mandai il messaggio di risposta a Roxi e posai il cellulare sul comodino, non avevo sonno e quindi decisi di ascoltare un pò di musica, mi alzai dal letto per prendere l'i-pod, quando mi squillò il cellulare, andai a vedere
«Roxi!» esclamai, quasi urlando, ok mi stavo preoccupando troppo, magari voleva solo fare una chiacchierata. Risposi alla chiamata
*Pronto?*
*Ciao Tom, sono Roxi, ti disturbo? Mica stavi dormendo?*
*No no tranquilla, dimmi pure, è successo qualcosa?*
*Non è. . . potresti venire qui a casa mia a farmi compagnia?* disse, c'era una punta di timidezza nelle sue parole
*Ma certo! Il tempo di mettermi una felpa e dei jeans e arrivo*
*Grazie Tom*
*Di nulla piccola mia* dissi infine chiudendo la chiamata.
Aprii l'armadio, mi misi la felpa di Spongebob, quella che avevamo comprato insieme e un paio di jeans presi a caso dall'armadio, scesi giù in cucina per prendere le chiavi della macchina che come al solito erano sul tavolo.
Uscii di casa senza fare rumore per non svegliare gli altri,  salii in macchina e mi avviai verso casa di Roxi.
Arrivato sotto casa sua, gli mandai un messaggio

 

Ciao principessa mia ♥
Sono arrivato, sono sotto casa tua

Dopo pochi minuti vidi che la porta di casa sua si schiuse e vidi lei, bellissima, che mi faceva segno di entrare, scesi dalla macchina e mi avviai verso di lei
«Ciao piccola» dissi dandole un bacio sulla guancia
«Shshsh. .  sennò svegli tutti» disse sorridendo e prendendomi per mano per portarmi al piano di sopra
«Ecco entra e shshssh» disse di nuovo lei.
La presi per i fianchi avvicinandomi per baciarla ma lei si allontanò
«Ehy ma. . .» balbettai io
«Non ti ho chiamato per questo Tom, volevo solo qualcuno che mi potesse tenere compagnia tra le sue braccia, ed ultimamente l'unico di cui mi fido sei tu» disse lei sedendosi sul letto leggermente in imbarazzo, io rimasi scioccato da quelle parole, sorrisi e mi sedetti accanto a lei e la strinsi forte a me e le bacia la fronte
«La mia principessa» le sussurrai all'orecchio, ci sistemammo per bene sul letto e la abbracciai accarezzandola, lei era appoggiata sul mio petto, mi abbracciava, all'improvviso incominciò a parlare
«Sai perchè ti ho chiamato?»
«Me lo hai detto prima» sorrisi
«Non è solo per quello»
«Ah. . . e. .  allora dimmi, sono qui per ascoltarti»
«Ho. . .» esitò un attimo «Ho sognato Andrea, quella sera» scoppiò a piangere, sembrava una bambina, era una bambina, una dolce bambina solo un pò cresciuta, la mia bambina, la strinsi più forte
«Piccola su tranquilla, ci sono io qui con te adesso e non devi aver paura ci sarò io qui a proteggerti» dissi. .  Momento, momento, momento. . . Quelle parole sono uscite dalla mia bocca? Dalla bocca di Tom Kaulitz il sexgott? Ma cosa diavolo mi prende . . .? Non ho mai detto queste cose ad una ragazza

''eh Tom ti stai innamorando eeehh''
''Non mi sto innamorando!''
''Sisi certo dicono tutti così''
''Sta zitta''

''Gne gne''
____
Rimasi lì a coccolarla, tra le mie braccia, abbassai lo sguardo per vedere i suoi bellissimi occhi,  vidi che si era  addormentata, era bellissima quando dormiva.
Dopo un pò mi addormentai anch'io. .
Il giorno dopo mi svegliai ancora con lei tra le braccia, feci piano piano per non sveglairla, ma fu invano, dopo un mio piccolo movimento si svegliò
«Scusa piccola non volevo svegliarti»
«Tranquillo» disse lei ancora con la voce assonnata, si stiracchiò e si alzo dal letto con uno scatto da lepre. . .
Sentimmo bussare alla porta
«Si?» disse lei
«Rosci! Posho etrare?» disse una voce da bambina, la sorella piccolina
«Si amore, vieni» disse con una voce dolce, la porta si aprì ed entrò una bambina piccola, con in mano il suo orsacchiotto di peluche, era davvero tenera, somigliava moltissimo a Roxi.
«Rosci, ma chi è quel cosho butto lì» disse indicandomi, spiritosa la ragazzina, quest'affermazione fece scoppiare Roxi a ridere
«Piccola lui è Tom, un mio amico»
«Ok. . .» disse la piccola salendo sul letto accanto a me per scrutarmi, e per tirarmi le treccine
«Come tono belle le tue teccine» disse la piccola
«Ma grazie piccola» dissi accarezzandola
«Peò tei butto lo tesso» disse andandosene dalla sorella che intanto era andata in bagno
Era una birbona quella bambina
«Eccomi, allora, visto che la mamma non c'è, andiamo al bar a fare colazione? Ah e tu non ti vergogni ad uscire con la felpina di spongebob?» disse ridendo
«No, l'ho messa perchè piace a te» dissi infine stendendomi sul letto
«Eh no Kaulitz adesso ti alzi» disse lei tirandomi per un braccio
«Ok ok mi alzo, eh. .  tesoro bello. . . il braccio mi serve, se la pianti di tirarlo» dissi scoppiando a ridere
«Allora tu scendi giù in cucina e aspettaci lì, io intanto vesto Sarah»
«Va bene» dissi alzandomi e avviandomi verso la cucina.
Dopo neanche due minuti scese Roxi con in braccio la sorellina
«Andiamo?»
«Ehm. . . S-si A-andiamo»
''ma perchè diavolo balbetto?''
'' Eheh ammettilo Tommino.. . ti sei innamorato''

''Non mi sono innamorato''
''invece si''
'' e invece no''
''invece si''

'' ma perchè discuto con t? bohhh''
'' ma perchè io sono la tua stupenda voce interiore e dovresti ringraziarmi di esistere senno ti piacerebbero i maschi''

''gne gne''

«Dai su Sarah adesso Tom ci porta a fare un giro contenta?» chiese lei alla sorellina, che annuì contenta
«Ah ah ah. . . se non mi dai un bacino non ti porto da nessuna parte» dissi avvicinandomi a Sarah
«No te niente bacino pecchè tei butto»
«Grazie tesoro anche tu sei carina, ma Roxi non mi difendi?»
«No! Perchè in fondo la mia sorellina ha ragione. . . tei butto butto ecco» disse lei ridendo
«Grazie ti voglio bene anch'io» dissi facendo il finto offeso
«Dai Tom non fale cotì» disse la piccolina avvicinandosi a me, facendomi abbassare e dandomi un bacino sulla guancia, era davvero tenera, la presi in braccio
«Tom?»
«Dimmi piccola»
«Ti chiami come il cane della zia»
«Bene, che razza è?»
«Chiwawa*»
«Bene» risi, aprii la porta di casa e mi avviai verso la macchina seguito da Roxi, sistemai la piccola sul sedile di dietro, salii in macchina e misi in moto
«Allora ragazze, dove andiamo?»
«Io vorrei andare a fare colazione, sei d'accordo con me Sari?»
«Siii»urlò la piccola
«Bene, vi porto a un bar qui vicino, è un posto tranquillo ed è anche molto bello» dissi.
Arrivammo al bar, ci  sedemmo, ordinammo tutti e tre un cappuccino ed un cornetto al cioccolato
Quando vidi Roxi sbarrare gli occhi
«Roxi? Tutto bene? Roxi!»
________________________________________
*Non sapevo come si scriveva. . .xD

Quanto mi piacciono i finali così che lasciano
col fiato sospeso. ..xD Passo la mano alla mia
socia _MINA_
Un bacione
Aduzza_TK
P.S. Passate alla Storia della mia sorellona pazzoide _MINA_?
Tu sarai per sempre nel mio cuore <---- Passate è molto bella

Passate anche dalla mia? =)
Potrei morire di te

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Hai trovato un baco su EFP, per questa non vedi il testo della storia.

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Capitolo 10
*** Capitolo 1O ***


Capitolo 1O
POV TOM

Pagai il conto del bar e poi con Sarah e Roxi ci dirigemmo verso casa visto che Roxi voleva chiedere scusa al gemello.
Arrivammo a casa, Roxi andò dal gemello mentre io mi diressi in camera, presi la chitarra e mi misi a suonare 'In Die Nacht', quella splendida canzone che anche dopo averla suonata una miriade di volte mi suscitava ancora tante emozioni e mi faceva ripensare a quando eravamo ancora degli adolescenti che volevano realizzare il loro sogno, quello di diventare famosi e di girare il mondo grazie alla loro musica. Mentre ero totalmente assorto tra i miei pensieri, sentii la porta aprirsi e subito dopo la vidi, smisi di suonare, posai la chitarra e lei iniziò a parlare
«Ho chiesto scusa a tuo fratello e ora è insieme a Sarah» disse poi sedendosi accanto a me sul letto
«In macchina avevi detto che mi dovevi parlare?» continuò lei
«Si, cosa hai visto al bar?» le chiesi e lei incominciò a spiegarmi tutto, non ci potevo credere, come faceva un padre a non difendere la figlia dopo che una puttana qualsiasi le dà della troia, in fondo la capivo, anche io ho avuto un padre. . . totalmente assente nella mia vita.
La abbracciai. Sentii bussare alla porta
«Avanti» dissi sciogliendo l'abbraccio, Bill. . . Ma è possibile che deve sempre disturbare nei momenti meno opporturni? Mah
«Tom, ha chiamato David è successo un casino!» disse, all'inizio non capii di cosa si trattava, ma poi mi feci spiegare tutto. . . Le nostre foto su un giornalino americano. . . Ma è possibile che sti paparazzi non c'hanno niente da fare oltre che rompere a noi?
Era solto un piccolo problema, a causa di questo fatto io e il gemello dovevamo andare di corsa a L.A, ma non volevo, non volevo lasciare da sola Roxi, come avrebbe fatto? Proprio ora che ha trovato una persona di cui si fida! E come farò io senza di lei? Senza il suo dolce profumo, senza i suoi morbidi capelli, senza i suoi splendidi occhi? Comne avrei fatto?
Dovevamo partire alle 1O di stasera, avevo tutto il tempo di salutarla per bene, già penso a come mi mancherà. . .
«Allora. . » disse alzandosi in piedi «Prepariamo le valigie!» continuò con un finto sorriso stampato sulla faccia, era triste e si vedeva. Mi tirò per un braccio per farmi alzare, aprì l'armadio e tirò furi tre felpe e tre dei miei pantaloni XL
«Kaulitz? Ma come fanno a stare su sti pantaloni?» mi chiese
«Ah boh. . . e poi a me non fa nulla se scendono un pò. . . mi piace mostrare il mio lato B» appena finii la frase mi arrivarono i pantaloni in faccia e poi sentii lei ridere
«C'è da ridere?» dissi serio, lei smise di ridere
«Scusa» disse dispiaciuta, risi
«Ehy Kaulitz adesso che c'è da ridere?» disse ancora lei
«Stavo scherzando, non volevo farti dispiacere piccola» dissi avvicinandomi a lei e dandole un bacio sulla guancia, lei andò verso il letto per poggiare un altro paio di pantaloni sul letto, quando si girò per ritornare a rovistare nel mio armadio, i nostri occhi si incontrarono, mi avvicinai a lei e la baciai, all'inizio fù un bacio casto ma poi si fece sempre più passionale. .. All'improvviso lei si staccò
«Che c'è?» Dissi. . . «
E che ci stanno chiamando dal piano di sotto» disse poi scappando fuori. . . Ci stavano chiamando? E non ho proprio sentito. . . Sto invecchiando ragazzi. . .
Scesi giù le scale, andai in cucina e mi sedetti vicino a Roxi e iniziai a mangiare.
Dopo pranzo portai Roxi a fare una passeggiata, Sarah visto che si era addormentata era rimasta a casa con la mamma e Bill
«Allora. . . Dove ti va di andare?»
«Non lo so. . . Decidi tu. . . Qualsiasi posto per me va bene» disse sorridendo
La portai in un parchetto non molto lontano da casa, era un posto tranquillo e lontano da occhi indiscreti
Scese dalla macchina e si sedette su una panchina, io la seguii e mi sedetti accanto a lei e la abbracciaie e lei  appoggiò la testa sulla mia spalla, era davvero tenera
«Sto bene con te» disse all'improvviso lei
«Anche io» risposi, ci baciammo di nuovo.
Si fecero le 9. . . era tardi
«Ehy piccola, meglio se andiamo»
«Certo, sennò fai tardi» disse alzandosi e avviandosi verso la macchina seguito da me. Arrivammo a casa presi la valigia e la caricai nella macchina della mamma, poi subito dopo caricai le valigie di Bill che come al solito si caricava molto. .
Salimmo tutti in macchina e ci avviammo verso l'aereoporto.
Arrivati tutti scensero dalla macchina, Roxi si avvicinò a me e ci baciammo davati agli occhi stupiti di Bill e della mamma e anche dai piccoli occhietti di Sarah. Ci staccammo
«Devo andare» dissi
Mi avviai seguito da Bill.

_________________________________
E rieccoci! Mi scuso per il ritardo ma ho avuto pochissimo tempo. . . Colpa della scuola -.-''
Allora. . . Ringrazio tutte quelle che hanno recensito i capitoli precedenti. . . ;)
Allora. . . Che ne dite? A me non convince per niente. .  però lascio i commenti a voi
Passo la mano alla mia socia
Un bacione e recensite in molti
Aduzza_TK

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Hai trovato un baco su EFP, per questa non vedi il testo della storia.

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L'amministrazione provvedera' a fare il possibile per sistemare.
Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12

I giorni senza di lei sembravano anni, passavo la maggior parte del mio tempo in studio a provare, non riuscivo a non pensarla, mi mancava come l'aria. . .
Presi il cellulare in mano e composi il suo numero di cellulare
*Pronto?* disse una voce stupenda all'altro capo del telefono
*Ciao piccola* dissi
*Ehylà Guarda un pò chi si sente, come stai?*
*Diciamo bene, mi manchi tantissimo*
*Oh piccolo anche tu mi manchi*
*Dolce la mia piccolina* dissi sorridendo, rimanemmo al telefono a parlare per due ore, finquando non mi chiamò quel guasta feste di Jost, lo avrei strangolato
«Ti ho forse disturbato?» disse ridendo
«No tranquillo, ma non sò perchè mi viene voglia di strozzarti con le mie mani!» dissi, lui rise e mi rispose
«Ahahaha si Tomi ti voglio bene anche io» disse raggingendo i membri della band seguito da me, mi sedetti sulla poltroncina a puffo
«Allora, fra due ore avete un'intervista, cosa raccontiamo della foto del pigiamino di Bill?» disse ridendo
«Ah-ah-ah simpatico il nostro Jost» disse Bill facendo il finto offeso
«Io proporrei di dire che avevamo organizzato una specie di pigiama party e quindi con pigiami strambi» propose Gustav
«Buona idea Gustav, diremo così» dissi tagliando corto e alzandomi da quella stupida poltrona per andare a fumare una sigaretta in santa pace. . .
Dopo la mia bella fumatina andai al pc e inviai una mail a Roxy

Ci scambiammo varie mail quando un giorno decisi, dovevo andare da lei
«Ehm ragazzi, che ne dite di fare un giretto diciamo a. . .» dissi esitando rivolgendomi ai ragazzi
«A?» disse Bill
«Magdenburgo magari?» dissi implorando con gli occhi
«Aaah Magdenburgo, per fare cosa?» chiese stavolta Gustav
«PerAndareDaRoxi» dissi tutto d'un fiato
«Va bene Tomi, abbiamo capito, su prepara òe valigie, tanto dobbiamo partire lo stesso, partiamo solo in anticipo» disse Georg
Li ringraziai, andai in camera mia e preparai di fretta e furia le mie valigie e chiamai l'aereo porto per prenotare un volo.
***
Arrivammo a MAgdenburgo, presi la mia Cadillac nera e andai a casa di Roxi con tutta la band
Bussai alla porta e mi aprì lei
«Ciao piccola» dissi sorridendo
«Tomiii» disse abbracciandomi

Ci fece entrare in casa e passammo tutta la sera a parlare. . .

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Saaaalvee. . scusate per il ritardo ma ho avuto moooltissimi problemini

Scusate per questa grandissima schifezza di capitolo ma al prossimo mi farò perdonare

Passo il testimone alla mia socia ; )

Mi raccomando _MINA_ Fa meglio di me ; )

BAcioni Aduzza_TK

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Capitolo 14
POV TOM

La serata a casa di Roxi era stata stupenda, la madre si era ripresa e si vedeva.
Ero tornato da poco a casa, mi stesi sul letto, ero distrutto, lo so non avevo fatto un bel niente, ma prendere in braccio Roxi era un'impresa, mi sa che sto invecchiando. . .
Presi il mio I-Pod e mi misi ad ascoltare un pò di musica.
Presi sonno
***

Sentii squotermi, mi svegliai
«Bill che diavolo vuoi?» chiesi al fratellino che c'aveva na faccia da funerale
«E. .. E. . I-il telefono»
«Ah. . . ahah ok buonanotte e fammi dormire»
«No dai Tom meglio che rispondi al telefono» disse Bill con tono preoccupato, afferrai il telefono e risposi
*Pronto?*
*Ciao Tom sono la madre di Roxi*
*Oh salve signora, cosa posso fare per lei?* Ok sembravo un operatore di un call center. . .
*Ehm. . Roxi è in ospedale, è svenuta dopo un pò che voi eravate andati via* Rimasi pietrificato, come mai era in ospedale? Dovevo correre da lei.
*Va bene arrivo subito* riattaccai presi le chiavi della macchina, presi Bill per la maglietta e lo trascinai con me in macchina, misi in moto e mi diresi verso l'ospedale
«Tom, dimmi un pò. . . C'entri qualcosa tu con lo svenimento di Roxi?» mi chiese l'impiccione con voce maliziosa
«In che senso?»
«Daaii Tom, hai capito»
«Aaaahh quello, perchè dovrebbe essere colpa mia scusa?»
«Tom, non è che magari lei è. . . capito no?»
frenai di colpo e poi mi rivolsi a mio fratello
«Ma che discorsi sono? Allora, uno, per mia sfortuna, non è successo niente, due cazzo sarò stare pure attento»
«Va bene va bene» concluse Bill.
Arrivammo a quel maledetto ospedale, chiesi all'infermiera dov'era la cemera di Roxi, presi l'ascensore e mi diressi nella camera 48 al terzo piano.
Bussai delicatamente alla porta, sentii un avanti e piano e mi avvicinai al letto, era sveglia
«Ehy piccola, lo sai che mi hai fatto preoccupare tantissimo» dissi accarezzandole a testa
«Tommi, scusami, mi dispiace averti fatto preoccupare» disse lei tirandomi a se e abbracciandomi, sorrisi, mi staccai e parlai in disparte con la madre
«Allora cos'ha avuto?»
«Non lo sappiamo ancora, stiamo aspettando il medico» rispose la donna andandosi a sedere accanto al letto della figlia, rimasi lì imapalato per un pò quando sentii tirare la felpa, abbassai lo sguardo, la piccola Sara, la presi in braccio
«Ehy piccolina, cosa c'è?»
«Tommi, ma tu la vuoi bene alla mia sorellona?»
sorrisi e risposi
«Certo che la voglio bene la tua sorellina, forse anche di più» la misi giù e mi avvicinai alla madre che intanto stava parlando col medico
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Saaaalveee!! Stavolta sono stata puntuale e precisa (?) LOL
Ok il capitolo è corto e lascia ancora molte domande, ma non ho potuto accordarmi con la
mia socia, perchè non ho avuto modo di sentirla, spero che _MINA_ non mi ammazza
e spero che il capitolo vi piaccia =D
Bacioni
Aduzza_TK

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Capitolo 16
POV TOM
Ero ancora in ospedale, aspettavo fuori dalla sua stanza visto che stava parlando, o per meglio dire, litigando con suo padre, appena l'uomo uscì dalla camera mi squadrò, mi prese per un braccio e mi disse
«Fa soffrire MIA figlia e ti pentirai amaramente» disse con fare minaccioso e marcando per bene la parola 'mia', io mi limitai a sorridere e a rispondere
«Non la farò soffrire come l'ha fatta soffrire lei, come ha fatto soffrire sua moglie, sua figlia non immagina nemmeno quanto sia stata male e a lei non gliene fregato un emerito cazzo, lei si deve pentire amaramente di quello che ha fatto, io non farò mai soffrire sua figlia, mai ha capito?» alzai leggermente la voce, l'uomo stupito dalle mie parole si allontano con la sua nuova ragazza, io intanto entrai in camera e corsi ad abbracciarla
«Ehy Amore come ti senti?» Amore? Ma da dove cazzo mi è uscito? Boh
«Ehm. . si bene e tu?» disse leggermente a disagio, Merda, mi sa che 'Amore' me lo potevo pure risparmiare.
Mi chiese della madre e degli altri, le risposi che stavano arrivando. una parola tira l'altra e ci baciammo, un bacio non come gli altri, non come quelli che davo a una troia qualunque, mi batteva forte il cuore, non capivo perchè, forse aveva ragione il gemello, mi stavo innamorando, ma come potevo io, il sexgott, come potevo? Ecco un'altra cosa da aggiungere alla lista dei misteri della vita.
Arrivò come al solito Bill a rompere le uova nel paniere, detto bruscamente sarebbe a rompere i maroni a noi.
«Vedi che uomo fortunato che sei? Ma soprattutto innamorato» disse Bill guardandomi con aria di sfida
«Bill ma devi sempre rompere le palle? Io innamorato? Ma perfavore!»
«P-perchè n-non lo sei?» Balbettò Roxi
Non sapevo cosa rispondere, ero confuso, innamorato o no? Non lo so nemmeno io, Cazzo!
Balbettai qualcosa mi alzai e me ne andai.
Uscii dall'ospedale, Bill mi raggiunse col fiatone
«Tom perchè te ne sei andato così?» disse ancora col fiatone
«Bill cazzo, che minchia ti metti a dire, NON SONO INAMORATO LO VUOI CAPIRE!?» urlai, mio fratello mi balbetto un 'Mi dispiace' e io senza calcolarlo presi le chiavi della macchina dalla mia tasca, salii e misi in moto. Mi fermai ad un bar a prendere qualcosa che mi potesse rilassare, ordinai della vodka al limone, mi si avvicinò e mi disse
«Ehy ma tu sei Tom Kaulitz? Il chitarrista dei Tokio Hotel?» io annuii e le chiesi
«Vuoi qualcosa da bere?»
«Certo! Vodka alla pesca» ordinò e in due minuti gli arrivò il bicchierino di vodka, era una ragazza abbastanza carina, capelli lisci, rossi e la frangetta tirata all'indietro tenuta da una mollettina, occhi azzurri e una terza abbondante, aveva sui sedici anni o poco più, indossava un abitino corto che arrivava a metà coscia e senza spalline. Parlammo del più e del meno, fino a tardi, dopodichè mi ofrii di accompagniarla a casa, lei mi disse che voleva fare prima un giro e la accontentai
«Allora, ti va di venire da me?» le chiesi e lei senza esitare accettò.
La portai da me e la condussi in camera mia, uscii un attimo per andare in cucina ma mia madre mi fermò
«Chi è quella?»
«Si chiama Karen»
«E Roxi?»
«Roxi è in ospedale»
«Senti, non so a te cosa ti frulla in quella testa di so io cosa, mentre la tua ragazza è in ospedale te la fai con una puttanella che di sicuro hai appena conosciuto? Ma ci sei con la testa? Adesso che ne hai trovata una decente le fai le corna? Fai le corna a quella povera ragazza?? Non ti capisco proprio Tom!» disse infine
«SENTI MAMMA LA VITA E' LA MIA E ME LA GESTISCO IO! TU NON C'ERNTRI UN CAZZO VA BENE? FATTI UN PO' I CAZZACCI TUOI! SONO MAGGIORENNE E POSSO FARE QUELLO CHE CAZZO MI PARE VA BENE? VEDI DI NON ROMPERE I COGLIONI ANCORA EH?» Dissi in preda alla rabbia e ritornando in camera.
Facemmo sesso, quello sfrenato, quello senza amore, si quello mi piaceva.

***
Erano passate due settimane, Roxi mi mandava messaggi a raffica, ma io sono molto confuso, non so cosa fare con lei e tutto per colpa del rincoglionito di mio fratello, intanto frequentavo ancora Karen, mi piaceva quella ragazza, però non mi faceva provare le sensazioni che mi faceva provare Roxi, si era brava a fare sesso ma, non mi faceva provare nulla di superiore.
***
Ero in camera mia sul letto che baciavo Karen quando ad un certo punto la porta si spalancò: Roxi
«Piccola, ti posso spiegare» dissi, lei di tutta risposta mi attacò, aveva ragione, mi sentivo uno schifo. Non sapevo che fare, dopo avermi fatto una scenata se n'era andata, mi aveva lasciato, adesso ero sicuro di una cosa, la amavo, si mi ero innamorato, la amavo con tutto me stesso.
_____________________________________________________________________________________________

Ed eccomi qui con il capitolo 16! Che ne dite vi piace??
Ringraziamo tutti quelli che hanno recensito. . . ;)
Passo il testimone alla mia socia. . . Alla quale non ho fatto leggere il capitolo, Sorry tesoro. . . Bè. . Tadaaa sorpresa. . XD
Bacioni a tutti
Aduzza_TK

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


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Si tratta di un form per violazioni del regolamento, ma copiate pure quanto scritto in grassetto nella casella.
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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


 Capitolo 18
POV TOM
Ero disteso sul mio letto, dopo la litigata sia Ro sia Karen se ne erano andate, ero distrutto avevo combinato davvero una grande cazzata, ero davvero distrutto.
Scesi in cucina a prendere un bicchiere di latte, entrai in cucina e mi sedetti, in cucina c'erano Bill e la mamma.
«Mamma perfavore, mi daresti un bicchiere di latte?» dissi con lo sguardo basso, la mamma obbedì e in men che non si dica il bicchiere di latte era davanti a me.
«Ho- ho deciso di tornare a L.A» dissi poi tutto d'un fiato, la mamma si avvicinò a me e mi cinse le spalle con un braccio
«Sicuro? Non vuoi, magari riprovare a parlare con lei per fare pace?» mi disse, forse era l'unica cosa giusta che avessi potuto fare, ma non ce la facevo mi sentivo estremamente in colpa
«No mamma, non ce la faccio mi dispiace» mi alzai dalla sedia e mi diressi verso la porta, mi fermai sotto l'arcata
«Ormai ho deciso, prendo il primo volo» dissi e corsi in camera.
Presi la valigia che era dimenticata da Dio sotto il letto, la misi sul letto e mi avvicinai all'armadio, mi venne in mente quando Roxi mi aiutò a preparare le valigie, sorrisi a quel ricordo, aprii l'armadio presi un paio di pantaloni, poi afferrai una felpa, quella che io e Roxi avevamo comprato insieme, sorrisi ancora e la posai accuratamente nella valigia, la chiusi e mi avviai al pc per prenotare il primo volo e  per mettere qualche video stupido sul mio blog.
Scesi le scale con la mia valigia, chiesi a Bill se poteva accompagnarmi all'aeroporto visto che il mio volo partiva due ore dopo, Bill annuì mi aiutò a caricare la valigia in macchina, salimmo in macchina e ci dirigemmo verso l'aeroporto.

***
Arrivai a L.A. chiamai Jost, che era ancora lì per la faccenda delle foto e perchè L.A. gli piace, e gli chiesi se poteva venire a prendermi all'aeroporto, visto che  ero senza macchina, mi venne a prendere e mi portò a casa, durante il tragitto mi chiese
«Allora? Come mai se tornato così presto? Avevi ancora una settimana per stare con la tua famiglia»
«Mi ero stufato e. . . Lasciamo perdere tanto poi te lo racconta Bill!» dissi sbuffando, lui sorrise e mi portò a casa.
Appena arrivato mi buttai sul letto.

***
Erano già tre giorni che ero ad L.A, ero uscito si e no la sera per massimo due ore a bere qualcosa al bar, niente ragazze, niente amici, solo io, cominciavo a sentirmi forever alone.
Ero disteso sul letto a pensare ancora a quella giornata, catalogata la peggiore della mia vita, il giorno che avevo perso l'amore della mia vita.
Mi squillòil telefono, lo presi e risposi
*Pronto?*
*Ciao Tom, sono la madre di Roxi*
*S-salve signora* dissi deglutendo e balbettando
*Devi venire subito a Magdenburgo* disse la donna con tono preoccupato
*Cos'è successo?*
*Ro è in ospedale*
Rimasi pietrificato da quell'affermazione, cosa poteva avere ancora? Forse le sue condizioni si erano aggravate, forse non aveva solo il ferro basso, forse era malata. . .
*Ok prendo il primo volo * dissi riagganciando senza attendere risposta, presi la valigia, la buttai sul letto e in fretta e furia rifeci i bagagli e mi precipitai davanti al pc per prenotare un volo per Magdenburgo e come al solito per mettere qualche stupido video sul mio blog.

***
Arrivai a Magdenburgo mi vennero a prendere Bill e la mamma, e subito ci dirigemmo all'ospedale, durante il tragitto Bill mi spiegò tutto, Andrea quel bastardo l'aveva violentata, gliela farò pagare, costi quel che costi.
Appena arrivati in ospedale, mi precipitai alla camera di Ro, bussai piano e sentii la voce della madre di Roxi che tra le lacrime mi diceva di entrare. Vidi la madre seduta su una sedia accanto al letto che piangeva e Roxi che era stesa sul letto che fissava il vuoto, probabilmente era ancora sotto shock, mi avvicinai alla madre e le misi una mano sulla spalla, la donna dopo un pò cominciò a parlare
«Visto cosa le ha fatto? Visto? Dovevi essere lì a proteggerla, ma non c'eri! Ti prego, non farla soffrire» la donna si alzò di scatto «Vi lascio soli» continuò, si avviò alla porta, la aprì e la chiuse dietro le sue spalle.
Mi sedetti sul letto accanto a lei e le strinsi la mano, lei girò lievemente il volto verso di me, sorrisi e le accarezzai i capelli, a lei scese una lacrima, la abbracciai forte
«Piccola ci sono io adesso» dissi quasi tra le lacrime, lei si allontanò e mi sorrise dolcemente, avvicinammo le nostre labbra e quel lieve tocco si trasformò in un bacio appassionato, in un bacio che nessuno dimentica, provai una sensazione mai provata prima, anzi, l'avevo già provata, quando vidi lei la prima volta.
_____________________________________________________________________________________________
Eccomeeee!! Mi scuso per il ritardo, ma ho fatto tardi pure a leggere il capitolo precedente della mia socia
Allora che ne dite? Per me fa abbastanza schifo. . . Ed è anche corto! >.<
Mi scuso se è troppo corto ma serviva il pc a mia mamma >.<
Vabbè recensite in molti! Baci
Aduzza_TK
P.S. Non l'ho fatto leggere alla mia socia, spero che non mi ammazza
Mimi scusa *occhi da cucciola*
 
 

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


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