Elena diventa la Befana (Tit Prov)

di Black_Yumi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


La festa di Halloween si avvicinava, mancavano solo pochi giorni.
Elena doveva ancora trovare il travestimento perfetto, così da vincere il trofeo come travestimento più pauroso.
Decise di chiedere aiuto a Bonnie, la sua amica strega.
- BOOOOONNNNIIIIIIIEEEEEEE!!! MI DEVI ASSSOLUTAMENTE AIUTAREEE!!! Ho urgente bisogno di un vestito, per la festa di Halloween a scuola!!-
Bonnie, all'inizio pensò che fosse la cornacchia, che spesso si appollaiava sull'albero vicino alla sua finestra.
Ma poi si accorse della sua amica, appena entrata nella stanza, con aria trafelata.
- Che succede!?- chiese Bonnie saltando dallo spavando, vedendo la faccia da pazza dell'amica.
- Mi devi assolutamente aiutare!! Devo trovare un vestito per Halloween, ma deve essere perfetto!! Così tanto da sembrare reale!! -
- E cosa dovrei fare io????- disse Bonnie, indicandosi con aria interrogativa.
- Ma é ovvio!! - disse Elena con la sua voce, così stridula che ruppe la lampadina della lampada.
-Devi trovare un incantesimo, e fare in modo che crei il travestimento perfetto!!-
Bonnie , che nel frattempo si era messa due tappi nelle orecchie, per non sentire la voce spacca timpani dell'amica, si chiese come facesse Stefan con il suo super udito a sopportarla 24 ore su 24.
Prese il libro degli incantesimi, e cercò quello che le serviva.
- Allora, Incantesimo contro le verruche no!! Incantesimo per trasformare il principe azzurro in rospo, no!! Incantesimo per rendere brutta la persona odiata, può tornare utile!!
Ecco, trovato!! Incantesimo per creare un vestito per Halloween.
L'ho trovato Elena.- disse la strega.
- Che aspetti!! Fallo!!-
- COSA??- Gridò Bonnie
-HO DETTO DI FARE L'INCANTESIMOOO!!-
-MA PERCHÉ URLII??- urlò Bonnie, a sua volta, ricordandosi solo ora di aver ancora i tappi nelle orecchie.
-NON LO SOOOO!!!!!- esclamò Elena, così forte da rompere tutti i vetri della finestra.Una volta raccolti i vetri Bonnie si apprestò a recitare l'incantesimo.-
Una luce color verde marcio iniziò ad avvolgere la bionda.
Poi fu avvolta da un gonnellone scuro ed ampio, un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto in testa, un paio di scarpe consunte, il tutto vivacizzato da numerose toppe colorate.
Divenne gobba, con un naso adunco e il mento aguzzo e sporgente.
La bocca poi, era molto grande, con labbra grosse e i denti erano marci e ne aveva solamente tre.I capelli divennero bianchi e tutti spettinati.Infine il viso era scorparso da numerose verruche.
-Allora Bonnie? Come ti sembro??- chiese Elena con voce sdentata.
Bonnie le diede uno specchio, ma appena provò a specchiarsi si ruppe- non capisco perché succede!! Bonnie dimmi te, come ti sembro?-le chiese Elena
- Sei bellissima Elena!- esclamò la rossa cercando di essere convincente.
- Quanto durerà l'incantesimo??-
- Qui dice fino alla mezzanotte di Halloween-  disse Bonnie, non accorgendosi di aver recitato l'incantesimo sbagliato.
- Grazie mille Bonnie!! Ora é meglio che vada, non vorrei che Stefan si preoccupasse. Ciao!!-
- Ciao- la salutò Bonnie, e con un sospiro di sollievo di sdraiò sul letto.

Elena nel frattempo era arrivata alla pensione e cominciò a chiamare a gran voce il fidanzato.
- STEFAAANNN!! AMOREEE!! DOVE SEIIII??-
- Eccomi qui, Elena! Cosa desideri??- ma appena la guardò in faccia si prese un spavendo tale che...

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Scusate l'enorme ritardo ma non sapevo come continuare. Il capitolo é un po' corto ma spero che possa piacervi ugualmente.


Elena nel frattempo era arrivata alla pensione e cominciò a chiamare a gran voce il fidanzato.
- STEFAAAN AMOREE!! DOVE SEII??-
- Eccomi qui Elena!! Cosa desideri??-
ma appena la guardò in faccia si prese uno spavento tale che scappò a nascondersi sotto il letto.

Dopo un po' di sconcerto da parte della ex bionda, decise di andare a cercare il fidanzato non capendo il motivo di tale spavento.
Appena Stefan vide un paio di scarpe consunte sul stipite della porta si mise a tremare.
Non aveva mai rivelato a nessuno la sua fobia, solo Damon lo sapeva, ma sicuramente se n'era dimenticato.
Lui fin da bambino ha sempre avuto una paura tremenda per la Befana, con quel naso adunco e il mento aguzzo. Con quella bocca molto grande poi!!
Suo fratello si divertiva a inventarsi delle storie su quella vecchina.
La sua preferita era quella che mentre tutti i bambini aspettavano la donna per portare loro i doni, lei aspettava che si addormentassero per poi mangiarli in un sol boccone.
Dal giorno in cui Damon gli ha raccontato qualla storia a lui non è mai passata quella paura.

Intanto, mentre Stefan era distratto dai suoi pensieri, Elena aveva raggiunto il letto e con non poca fatica riuscì ad inginocchiarsi.
Stefan vedendo quel volto a qualche centimetro dal suo fece un grido e scivolando fuori dal letto scappò da lei, mentre cercava di scappare saltò sul letto sfondandolo.

Scese le scale di tutta fretta e quando arrivò all'ingresso andò a sbattere contro al fratello, appena rientrato dal pasto appena fatto.
Il fratello minore dei Salvatore andò a nascondersi dietro il fratello facendosi scudo col suo corpo.
- Che diavolo ti prende??- chiese Damon cercando di scrollarsi di dosso il fratello.
- N..n..no...asp..et..ta..t..ti..pr...eg...o..c'è..c'è...-balbettò Stefan incollandosi ancora di più al fratello e indicando le scale.
Il maggiore dei fratelli guardò il punto che il fratello indicava e vide una vecchiaccia vestita in modo orribile, con tutti i vestiti ratoppati e sporchi.
In più aveva l'impressione di averla già vista da qualche parte, non fece nemmeno in tempo a finire quel pensiero che la donna si catapultò giù dalle scale, più veloce di quanto l'età le permettesse.
Il lato positivo era che Stefan si era scollato da lui, andando a nascondersi sotto il tavolo, per poi riprendere a tremare.
Ma non fece ora di finire anche questo pensiero che si ritrovò la donna adosso
.- DAMON AMOREEE!!! FINALMENTE SEI ARRIVATO!! NON CAPISCO PERCHÉ TUO FRATELLO CONTINUA A SFUGGIRMI!! INFONDO SONO LA SUA BELLISSIMA FIDANZATA!!-
- Ma chi é questa?!?!-si domandò Damon.
- che io sappia mio fratello ha solo una fidanzata, ed é bellissima!! Non una racchia come lei!! E adesso si scolli che devo andare dal mio bellissimo angelo- esclamò Damon
- Ma Damon sono io, Elena!! Non mi riconosci??-Damon fece un grave errore, la guardò in faccia.
E per poco non si prese un colpo da tanto era brutta.
- Se lei è il mio Angelo allora io sono Babbo Natale! Con tanto di renne al seguito!- disse Damon scansandola e andando a versarsi un po' di whisky in un bicchiere.
- Ma Damon perché non mi credi? Sono davvero io!!!-- Allora se sei davvero lei, che accidenti ha fatto alla faccia?? Sei orribile!- le domandò aprendo le braccia, per poi farle ricadere lungo i fianchi.
Prendendo in mano il bicchiere andò a sedersi sulla sua poltrona.
Aspettando una risposta.- Bonnie mi ha aiutata col costume per la festa di Halloween, non trovi che mi stia bene??- domandò Elena facendo lentamente una giravolta, per poi ritornare di fronte al moro e facendo un sorriso sdentato, finendo per rompere lo specchio antico appeso alla parete dietro al vampiro.
Lui fece un sorriso appena accennato."Spero solo che quell'incantesimo duri poco, altrimenti non avrò più specchi su cui specchiarmi ed ammirare la mia immensa bellezza" pensò Damon.
- Sta tranquilla angelo, ti sta d'incanto- disse a fatica, per non scoppiarle a ridere in faccia.
- Si devo dire che Bonnie ha fatto un'ottimo lavoro con quell'incantesimo, sono sicura che riuscirò a vincere il trofeo per il vestito più pauroso!!- disse Elena, sorridendo.
- Oh tranquilla! Lo vincerai di certo, nessuno avrà un vestito più pauroso del tuo.-
- Si lo credo anch'io, sarebbe impossibile che io non vincessi. Damon sai dirmi come mai Stefan si comportà in un modo così strano?? Ogni volta che cerco di avvicinarlo scappa a nascondersi, a proposito dov'è?- domandò la vecchina.
- Non saprei. Da cosa saresti vestita?- disse il vampiro non avendo ancora capito in cosa consistesse il travestimento.
- Da strega!!- esclamò Elena con voce scandalizzata.
- Credo che il mio travestimento si capisca piuttosto bene.-
- Si hai ragione! Ma perché non te lo togli? Non vorrai che si rovinasse prima della festa vero?-
- Hai ragione, credo che andrò a troglierlo- poi Elena gli fece un altro sorriso, facendo un'altra crepa nello specchio già abbastanza malridotto.
Damon sperò che la ragazza tornasse come prima. Altrimenti non sarebbe riuscito a guardarla un'altra volta in faccia.

Stefan nel frattempo senza farsi vedere dai due riuscì a strisciare verso la porta d'ingresso per poi scappare all'esterno, il più lontano possibile da quella donna che da bambino non gli faceva chiudere occhio per settimane intere. Sperando, che quando sarebbe ritornato a casa non l'avrebbe rivista.

Grazie a tutti quelli che hanno letto :-)Fatemi sapere cosa ne pensate!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Elena decise che Damon aveva ragione e non poteva rovinare quel vestito che le serviva per vincere la gara per il travestimento più bello.

Dopo diversi minuti, impiegati a salire le scale e raggiungere la sua stanza, la ragazza si mise subito davanti allo specchio.

Portandosi le mani al viso, tentò subito di togliersi quella maschera, ma dopo vari tentativi non ci riuscì, per il momento decise di lasciare perdere, per cui decise di passare a togliersi i vestiti.

Si tolse lo scialle che portava sulle spalle, per poi passare a levarsi il fazzoletto che aveva sui capelli, posò tutto su una sedia li affianco.

Ma ebbe appena il tempo di voltarsi e vedere il suo riflesso che vide di riavere i vestiti appena tolti di nuovo addosso.

Riprovò a toglierseli varie volte, e tutte le volte ottenne lo stesso risultato.

Dopo essersi stancata si riportò le mani al viso, ma invece di togliersi quella maschera da strega, ottenne solo il risultato di farsi un gran male.

Confusa per quello che le stava accadendo scese al piano di sotto, per cercare di trovare un modo insieme ai due fratelli Salvatore.

Chiamò il suo ragazzo ma non ricevendo risposta andò a cercarlo, credendo che non l'avesse sentita.

Giunse in salotto dove trovò solo Damon girato di spalle, intento a sorseggiare un bicchiere di whisky.

  • Damon, puoi darmi una mano con questo vestito? Non riesco a togliermelo. - chiese Elena.

Il vampiro credendo che la ragazza si sia finalmente tolta quella brutta maschera, si voltò, ma non riuscì a non impedirsi dal commentare:

  • Come mai hai ancora addosso quel' orrendo vestito ? - domandò Damon

  • Non riusco a togliermelo, potresti venire qui a darmi una mano? Non riesco a trovare Stefan -

Damon, nonostante avesse desiderato a lungo togliere tutti i vestiti alla ragazza, quella volta avrebbe preferito di gran lunga vedere Mutt fare lo streap tise completamente nudo, e questo rendeva perfettamente quello che provava in quel momento.

Si alzò per poi dirigersi davanti a Elena, la afferrò sotto il mento cercando di toglierle la maschera ma dopo l'ennesimo verso di dolore da parte della ragazza decise di lasciare perdere, non riuscendo a levargliela, sembrava incollata alla pelle.

Perciò provò a sfilarle lo scialle, e lo buttò con noncuranza per terra, passò al fazzoletto che aveva sui capelli, che fece la fine del capo precedente.

Stava per passare al grembiule, ma non fece in tempo ad allungare le mani che come per magia si smaterializzarono sul corpo della ragazza i vestiti che aveva appena tolto.

Per un'attimo rimase sorpreso e come aveva fatto in precedenza Elena tentò più volte di ripetere l'operazione, ottenendo sempre lo stesso risultato.

  • Ma che sta succedendo? - si domandò, per poi ripetere la domanda alla ragazza.

  • Non ne ho idea, non riesco a spiegarmelo! È successo anche prima. - disse la vecchina con voce lamentosa.

  • Ricapitoliamo. Tu sei andata dalla streghetta, le hai chiesto di farti un incantesimo per trovarti un costume adatto al ballo, e da quel momento tu hai avuto il tuo vestito. Bene! Sai qual'era questo incantesimo? -

  • Beh no, non vedevo l'ora vedere il mio travestimento, non ho guardato che incantesimo ha fatto Bonnie -

Damon intuendo che la strega avesse combinato un pasticcio andò alla finestra per poi volare verso la casa della rossa, nel frattempo Elena si chiese che cosa fosse capitato a Damon.


 

In un'altra zona di Fell's Church, più precisamente in camera da letto di Bonnie McCullogh.


 

Bonnie, aveva appena finito di farsi una doccia rinfrescante, ed ora dopo essersi vestita ritornò in camera pronta a mettersi a letto.

Ma evidentemente non aveva previsto un affascinante vampiro dagli occhi neri, seduto sul suo letto.

Dopo un' attimo di sconcerto, Bonnie fa qualche passo verso di lui, ma lo sguardo di Damon la ferma, visto che sembra arrabbiato, infatti qualche secondo dopo la raggiunge e le dice:

- Che diavolo hai combinato! É colpa tua se adesso il mio splendido angelo è una bruttissima vecchia! Trova subito un modo per farla ritornare al suo stato originale. -

La strega all'inizio è un po' sconcertata, ma sentire il vampiro così alterato non la sorprende più di tanto, in fondo farebbe di tutto per Elena, chi non farebbe qualunque cosa per farsi bello ai suoi occhi?

Lei invece doveva sempre stare all'ombra della sua amica, tutti credevano che lei fosse ancora una bambina bisognosa di protezione, ma voleva solo riuscire a dimostrare che tutti si sbagliavano.

Ricacciando indietro le lacrime che rischiavano di sfuggirle dagli occhi da un momento all'altro, Bonnie decise di rispondere al vampiro.

  • Damon, di cosa stai parlando? - domandò, non capendo quello che il ragazzo intendesse dire.

  • Prima mi è capitata davanti una donna che sosteneva di essere Elena, all'inizio non le ho creduto visto che mi sembrava troppo improbabile questo fatto, peccato che dopo vari tentativi per toglierle quel travestimento non ci siamo riusciti, e so che c'entri tu in tutto questo visto che ti aveva chiesto un costume per la festa di Halloween -

  • Beh, lei mi ha chiesto se potevo trovare un incantesimo che potesse aiutarla col suo problema, e che fosse adatto all' occasione e io l'ho fatto. - rispose Bonnie sulla difensiva.

 

Damon stava cercando in tutti i modi di trovare un modo per non saltarle alla gola, sapeva che probabilmente non l'ha fatto apposta ma si stava innervosendo.

    • Fammi vedere che incantesimo hai praticato, così almeno riuscirò a guardare di nuovo Elena in faccia, e Stefan ogni volta che la vede non verrà a nascondersi dietro al mio corpo. -

    • Bonnie corse subito a prendere il libro, per poi sfogliarlo in cerca dell ' incantesimo utilizzato, dopo qualche secondo lo passo al moro, indicandoglielo.

Damon dopo qualche riga si accorse che l'incantesimo che la strega aveva praticato serviva per far uscire dal corpo di qualcuno quello che maggiormente si avvicinava alla sua persona interiore, e da quanto c'era scritto non esisteva ancora nessun modo per spezzarlo.

Si voltò furente verso la ragazza che per tutto quel tempo era rimasta immobile a fissarlo aspettando una sua reazione che non tardò ad arrivare

    • Che diamine hai pensato mentre facevi questa magia? Ora dovrai trovare un contro incantesimo! - disse Damon passando il libro a Bonnie.

La ragazza dopo aver letto l'incantesimo che il vampiro le aveva messo sotto gli occhi capì di essere in grossi guai.



 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


 

Bonnie, prese in mano il libro che il vampiro le stava allungando, per poi rileggere più volte l'incantesimo scritto in quella pagina.

Nel frattempo si impose di trovare in fretta una risposta da dare a Damon, che era in piedi davanti a lei con le braccia incrociate sul petto, mentre aspettava una soluzione al pasticcio che lei aveva causato.

Ma sembrava che la sua testa si fosse improvvisamente svuotata, in più avere gli occhi del ragazzo che ti piace puntati su di te non aiuta per niente.

Poi le venne un flash, le venne in mente che poteva chiedere un consiglio alla Signora Flowers, sicuramente lei sapeva come rompere l'incantesimo.

Ma il buon umore che aveva ritrovato scomparve quando si ricordò che l'anziana era partita per andare a trovare una cara amica che non vedeva da diverso tempo, e non sapeva quando sarebbe ritornata.

Più cercava una soluzione e più il suo cervello andava in fumo.

Alzò gli occhi, pronta a sentire l'ira di Damon, sapeva benissimo che si sarebbe infuriato ancora di più quando gli avrebbe detto che non sapeva come rompere l'incantesimo, aveva solamente bisogno di parlare con una strega più esperta di lei.

  - Ecco...io...ehm...non...- balbettò Bonnie, non sapendo come iniziare il discorso che di sicuro l'avrebbe condotta a morte certa.

Streghetta, parla chiaro! - ruggì il vampiro.

  - Io...non...- la rossa tossì per schiarirsi la gola – Nsngncmrmpctsm -

Nonostante il suo udito da vampiro, non capì cosa avesse detto Bonnie.

  - Ripeti più lentamente, non ho capito niente! Non ho tempo da perdere con te! - esclamò Damon.

  - Non so come rompere l'incantesimo. - ripetè Bonnie, mentre si preparava ad un altra sfuriata del ragazzo.

  - Come sarebbe a dire che non sai come rompere l'incantesimo! Sei una buona a nulla!- sbraitò Damon - Ora tu vieni con me, e cascasse il mondo tu troverai una soluzione.-
 
  - Ma...-

  - Niente ma, tu hai combinato questo casino, e tu lo sistemerai.-

  - Damon, io...non saprei nemmeno dove mettere le mani! Farei solo altri casini! -

Ma le parole che Bonnie disse volarono al vento, visto che il vampiro in questione si era volatilizzato prima che la ragazza riuscisse a completare la frase.

Scoraggiata, Bonnie si mette a letto, ben sapendo che l'indomani dovrà cercare un modo per rompere il maleficio che ha colpito la sua amica.

 

 

Dopo una nottata passata insonne, Bonnie si prepara per andare a trovare Elena.

Durante il tragitto ha pensato a vari modi per spezzare in qualsiasi modo l'incantesimo, ma nessuno per lei era abbastanza valido.

Sapeva che non era molto brava con la magia, ma doveva pur provare!

Però appena fù giunta a destinazione, avrebbe voluto subito tornare indietro. Se Damon faceva paura quando era arrabbiato, Elena era anche peggio.

Lei sarebbe stata morta in ogni caso, o per mano del ragazzo di cui era innamorata da molto tempo, o per quella della sua migliore amica, visto che se si toccava il suo aspetto fisico poteva diventare peggio di una belva.

Ritrovando un po' del coraggio che le rimaneva, decise di entrare in casa, pronta a sentire le ire della sua amica, era certa che si sarebbe arrabbiata, chiunque l'avrebbe fatto.

Si diresse verso il salotto, dove sentiva delle voci provenire da quella stanza.

Appena varcata la soglia vide una vecchia signora venire verso di lei, e subito la riconobbe come la sua amica Elena.

Si vedeva che era molto furiosa, e dedusse che Damon le aveva riferito quello che aveva scoperto la sera prima.

 - Elena io... - Balbettò Bonnie, cercando di trovare le parole adatte per spiegare alla sua amica il pasticcio che lei avava combinato, ma ogni volta che cercava di aprire la bocca Elena la interrompeva e ricominciava a sbraitare.

 


Stefan era comodamente seduto su una poltrona collocata vicino alla finesta nella sua stanza, stava leggendo un libro ed era perso nella lettura mentre si imedisimava nei personaggi e nelle avventure scritte in quelle pagine ingiallite nel tempo.

All'improvviso fece un balzo, sentendo un grido agghiacciante provenire dal piano inferiore.

Non badando molto a dove finì il libro, si precipitò di corsa verso il luogo da dove veniva quell'urlo.

Ma appena finì di percorrere le scale, si ricordò che la sua ragazza ora aveva il volto della sua più grande paura.

Indeciso su cosa fare, prese la decisione di andare comunque a vedere quello che stava accadendo.






Per la prima volta sono riuscita ad aggiornare in tempo!
Spero che il capitolo vi piaccia, fatemi sapere quello che ne pensate.





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