I will be everything you need. In every way.

di _WishingWell12
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I will be everything you need. ***
Capitolo 2: *** In every way. ***
Capitolo 3: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** I will be everything you need. ***


 

 

Lentamente apri gli occhi.

Guardi la sveglia. Sono le 4.56.

 

Pian piano ti volti.

Sei ancora intorpidito.

La stanza è ancora avvolta nell'oscurità.

 

Guardi accanto a te.

Il posto è vuoto.

E sorridi.

 

Immagini la scena che ti si presenterà davanti.

Lei seduta sulla sedia a dondolo.

E la piccola tra le braccia.

 

Domani, dopo cinque mesi torna al lavoro.

In questi ultimi giorni ha passato molto tempo con lei.

Non lo vuole ammettere ma sarà un po' difficile lasciarla a casa ogni mattina.

 

Ti alzi e ti dirigi verso la stanzetta.

La porta e socchiusa.

La apri leggermente così da poterle vedere.

 

È proprio come avevi immaginato.

Kate è sulla sedia e si dondola dolcemente.

E la piccola dorme beata tra le braccia della sua mamma.

 

Non sapevo che ti fossi trovata un nuovo letto.”
Dici, entrando.

Alza lo sguardo e sorride.

 

La piccola si era svegliata.

Così ti ho lasciato dormire e mi sono alzata.

Poi si è riaddormentata e mi sono voluta godere questo momento.”

 

Prendi una sedia e la sistemi di fianco a lei.

Sai benissimo come mai sia rimasta lì.

Ti avvicini ancora di più a lei e le dai un bacio sulla guancia.

 

Ricordati che questa piccolina non scappa.

Ogni volta che tornerai dal distretto sarà qui che ti aspetterà.”

Sorride. Colpita e affondata.

 

Hai intenzione di fare il papà a tempo pieno?”

Ti domanda, voltandosi verso di te.

L'idea sarebbe fantastica. Ma anche lavorare insieme a te è magnifico.

 

Ti ricordi quel caso dell'anno scorso?

Quello dove ho sfoderato tutte le mie conoscenze sui supereroi?

Quello dell'Agente Hastings e di quello scrittore?

 

Come si chiamava?

Ah, sì... Paul Whittaker.

Ricordi?”

 

Si limita ad annuire.

Era uno dei suoi primi casi dopo il ferimento.

Quei mesi dopo il funerale di Montgomery erano stati difficilissimi.

 

Non ti aveva chiamato per tre mesi.

Poi non appena si era sentita pronta era tornata da te, alla presentazione del tuo libro.

E avete ripreso da dove tutto era terminato.

 

Le sei stato accanto.

Perché fingeva di stare bene, ma non era così.

E lo sapeva anche lei.

 

Poi era arrivato quel caso.

Sembrava uno di quelli semplici, dove c'è un emulatore.

In particolare un emulatore di un supereroe.

 

Avete indagato un reporter.

Finché non avete scoperto che era una delle agenti che si occupava del caso.

E li avete seguiti con lo sguardo finché non sono usciti insieme dal distretto, una volta chiuso il caso.

 

Ricordi ancora benissimo quella scena.

Si stavano incamminando verso l'ascensore, mano nella mano.

Uno scrittore e la sua musa che combattono il crimine. Proprio come noi.”

 

Hai detto, sorridendo.

I due, una volta entrati in ascensore, si sono avvicinano e baciati.

Probabilmente entrambi siete stati assaliti da un po' di imbarazzo in quel momento.

 

Ma in qualche modo quell'episodio aveva cambiato qualcosa tra voi.

Ricordo perfettamente.”

Dice in seguito.

 

Per cui non devi mai dimenticarlo.

Io sono lo scrittore e tu la mia musa.

E insieme combattiamo il crimine.

 

Quindi senza di me saresti perduta.”

Rotea gli occhi e sorride.

Non cambi mai, eh?”

 

Hey, ma è la verità.

Anche se sono consapevole che non lo ammetterai mai.”

Le dai un bacio sulla guancia per farti perdonare questa affermazione.

 

Continua dondolarsi dolcemente sulla sedia.

Guardi per alcuni istanti il vostro angioletto dormire.

Poi sposti nuovamente la tua attenzione sul suo viso.

 

Sai che c'è qualcos'altro che l'ha spinta a rimanere lì.

Ed è sempre legato al suo lavoro.

E, infondo, questo motivo spaventa anche te.

 

La senti sospirare.

E capisci che ormai è arrivata al limite.

Ti alzi lentamente e ti poni davanti a lei.

 

Sta osservando la bambina.

Allunghi un braccio e con l'indice la costringi dolcemente a guardarti.

Ha gli occhi lucidi.

 

Ma lo sguardo è sempre abbassato.

Se c'è qualcosa che non è cambiato in lei è questo.

Non ha mai sopportato di mostrare le sue debolezze.

 

Le accarezzi il viso.

Rick...”, inizia.

Ma non trova le parole.

 

Allora le appoggi l'indice sulle labbra.

Sai qual è il problema e desideri parlarne insieme a lei.

Torniamo in camera, amore.”

 

Le sussurri dolcemente.

Poi allunghi entrambe le braccia.

Vuoi tenere per qualche istante la piccola.

 

Ti avvicini e le dai un piccolo bacio sul naso.

Nel frattempo lei la adagia tra le tue braccia.

E inizi a cullarla lentamente.

 

Con la coda dell'occhio noti che sta sorridendo.

Quell'immagine le porta un po' di sollievo.

Ma non è così che vuoi affrontare il problema.

 

Okay, piccolina.

Ora il tuo papà e la tua mamma tornano nella loro stanza.

Se dovessi avere bisogno, beh... Credo che tu sappia come fare.”

 

La appoggi dolcemente al lettino.

La guardi un'ultima volta: sta dormendo beatamente.

Poi ti volti verso di lei, che è rimasta immobile sulla sedia a dondolo.

 

Ti dirigi verso di lei e le porgi una mano per aiutarla ad alzarsi.

I suoi movimenti sono lenti, come se non volesse affrontare questo momento.

Ora è in piedi, di fronte a te.

 

Sai che è difficile per lei aprirsi a te.

Lo è sempre stato e non cambierà mai

Perché in fondo lei è sempre la detective che hai incontrato cinque anni fa.

 

La stringi forte, la avvolgi nel tuo abbraccio.

Poi le dai un bacio a fior di labbra.

E la prendi per mano, conducendola in camera.

 

 

Note dell'”autrice”: Rieccomi qui! Non sono sparita, ma ormai non ho più tempo di fare nulla.

Scuola. Basket. E dormire, per fortuna.

Quindi mi scuso, se lunedì non ci sarà il consueto capitolo di “And now together we will rise”, ma l'ultimo episodio non mi ha ispirata particolarmente e preferisco sbizzarrirmi sui prossimi due.

Ma veniamo a questo. Cos'è?

In teoria in origine era una shot. Solo che l'ho divisa in due capitoli più un epilogo.

Per capire il titolo, che è ispirato a “We believe” dei Good Charlotte, dovrete aspettare il prossimo capitolo, ma credo non tarderà ad arrivare.

Cioè non so quando pubblicherò, ma non passerà un mese!

Ringrazio la mia Apple, madeitpossible e Ari, ice_cream per averla letta in anteprima.

Al prossimo capitolo!

Over & Out.


 

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Capitolo 2
*** In every way. ***


 

Vi sedete sul letto con la schiena appoggiata ai vostri cuscini.

Le cingi le spalle con un braccio.

Kate, cosa... Cosa c'è che non va?”

 

Sospira come per trovare la forza.

Ho sempre saputo che diventando una poliziotta avrei dovuto fare delle scelte.

Quando sono entrata in accademia non... non pensavo al futuro.

 

Pensavo solamente a rendere giustizia a mia madre.

Poi sei arrivato tu.

E ho iniziato a guardarmi attorno.

 

Ho capito che non potevo scegliere tra l'amore e il lavoro.

Non potevo scegliere tra il lavoro e la maternità.

Mi sono detta: “Se puoi arrestare un serial killer, puoi far coesistere anche queste cose.”

 

Sei stupito.

Sta liberando tutto ciò che ha accumulato in questi mesi e non solo.

Intrecci la tua mano con la sua.

 

E continui ad ascoltarla.

Rick... Ho paura.

Ne sono già uscita una volta.

 

La prossima volta potrebbe non essere lo stesso.

So che abbiamo chiuso il caso di mia madre.

Ma ogni giorno facendo il mio lavoro affronto il pericolo.

 

E adesso, se... se solo penso a Johanna.

La sola idea di lasciarla senza madre.

La sola idea che possa... che possa provare quello che ho vissuto io...”

 

Queste parole ti feriscono come un pugno nello stomaco.

Abbassa lo sguardo.

Forse questa dichiarazione la fa sentire vulnerabile, più di quanto non lo sia mai stata.

 

Con l'indice della mano destra le sollevi la testa.

Vuoi mantenere il contatto visivo, mentre le parli.

Una lacrima le riga il viso.

 

Poi lentamente iniziano a scendere una dopo l'altra.

Amore.

È tutto a posto.”

 

La stringi nel tuo abbraccio.

Lo so, non sarà facile.

Ma ricordati che al tuo fianco ci sono io.

 

Se ti dicessi che non ho paura, sarei un bugiardo.

Ho paura, Kate.

Ma quel giorno, quando ti hanno ferita al funerale di Montgomery ho imparato una cosa.

 

Ho imparato a vivere giorno per giorno.

Ho imparato a godermi ogni attimo.

Perché non ti accorgi di quanto tieni a qualcosa o a qualcuno finché non stai per perderla.

 

Quando sei tornata al lavoro, un anno fa, ti sono rimasto accanto.

Ti sono stato vicino perché non volevo perdermi niente.

Perché volevo aiutarti.

 

Non desideravo altro.

Soprattutto dopo quello che ti avevo detto.

Quel giorno, in ospedale, quando mi hai confessato di non ricordare quasi nulla è stato come...

Come se avessi ricevuto una pugnalata.

 

Mi sono domandato: “E ora? Devo ricominciare tutto da capo?”

Poi è arrivata quella notte, quando hai chiuso il caso di tua madre.

Abbiamo guardato insieme l'assassino che veniva condotto in prigione.

 

È stato il giorno più bello della mia vita.”

Continua a guardarti, probabilmente è sorpresa da questa dichiarazione.

Le asciughi un'ultima lacrima che sta scendendo lentamente sulla sua guancia.

 

Lo ricordo ancora perfettamente.

Quando le porte dell'ascensore si sono chiuse ti sei immediatamente precipitata sulla tua scrivania.

Probabilmente non volevi che ti vedessi piangere.

 

Erano lacrime di gioia.

Paura.

Una valvola di sfogo.

 

Forse c'era anche un po' di commozione.

Mi sono avvicinato lentamente e ho appoggiato la mano sulla tua spalla.

Non ti sei voltata subito.

 

Sei rimasta immobile.

Quasi pietrificata.

Poi improvvisamente ti sei girata e mi hai abbracciato.

 

Devo essere sincero, non mi sarei mai aspettato una reazione del genere.

Ma capivo che questo fatto ti avrebbe cambiata.

Avevi appena chiuso un lungo capitolo della tua vita.

 

Non sono sicuro di cosa sia accaduto di preciso nei cinque minuti seguenti, ma una cosa la so.

So quello che mi hai detto, quello che mi hai rivelato.

Castle, io... Io ricordo tutto.”

 

Mi hai spiazzato.

Ma in qualche modo poteva essere un segno.

Un segno che mi diceva che era il momento giusto.

 

Avremmo abbattuto insieme quel muro.

Avremmo combattuto insieme il crimine.

Saremmo diventati proprio come loro.

 

Ho paura, Kate.

Non te lo posso nascondere.

Ma ti amo e...”

 

Non riesci a finire la frase.

Anzi, qualcosa te lo impedisce.

Il suo indice si è posato improvvisamente sulle tue labbra.

 

Rick, ricordo perfettamente quel giorno.

Non potrò mai dimenticarlo.

Perché è stato il giorno in cui ho fatto giustizia a mia madre.

 

Perché è stato il primo giorno, dopo moltissimi anni, in cui mi sono sentita me stessa.

Libera da quella corazza che ho costruito.

Fuori da quel muro che avevo alzato.

 

Ma c'è un altro motivo per cui non dimenticherò mai quel giorno.

Quel motivo sei tu.

E quello che mi hai detto.

 

È ancora perfettamente impresso nella mia mente.

Kate, questo mondo è un peso troppo grande per affrontarlo da sola.

Mettilo a terra di fronte a me, sarò ogni cosa che ti occorre, in ogni modo.”

 

L'ultima prova che mi serviva.

Non mi avresti mai più lasciata.

Non mi avresti mai fatta soffrire.

 

L'ho capito tardi, Rick.

Ma dopo il mio ferimento non ero pronta.

Non era il momento.

 

Perché prima dovevo togliere gli ostacoli dal mio percorso.

Rimuoverli, distruggerli.

Per ritornare quella che ero veramente.

 

Per essere chi volevo veramente essere.

Per avere la relazione che volevo veramente avere.

Per avere te.”

 

Durante questi cinque anni tutto è rimasto uguale.

Anche il modo di confessarvi le vostre preoccupazioni, le vostre paure.

È questo che vi rende speciali, magici.

 

La guardi negli occhi e sorridi.

Poi ti avvicini e la baci.

È meglio se proviamo a dormire un po'.

 

Domani sarà una giornata lunga.”

Dici, poi.

Lei annuisce e sistema il cuscino.

 

Appoggia la testa sul tuo petto.

La tua mano è intrecciata nella sua.

Ed entrambi vi lasciate accogliere dalle braccia di Morfeo.

 

 

Note dell'”autrice”: Eccomi qui. Come avevo promesso alle ragazze del Castle Made Of EFP Writers. È un tardi, ma oggi visto che domani è il patrono della mia città ho dormito un po'.

Poi allenamento.

Sì, lo so. Oggi in classe una mi chiede: “E tu cosa fai stasera?”.

Io la guardo e le dico: “Ho allenamento alle 20, quindi dopo direttamente a nanna.”

Lei mi guarda come se fossi pazza e se ne va. Ma è questione di scelte.

E io sono felice così.

Ma questa è un'altra storia. Siamo ormai giunti alla fine di questa scenetta.

Manca solamente l'epilogo.

Direi che chiudo qui, magari provo a scrivere qualcosa su una canzone su cui mi sono fissata, ma non voglio svelarvi nulla.

 

Over & Out!


 

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Capitolo 3
*** Epilogo ***


 

L'alba bussa anche alla finestra della vostra stanza.

Lentamente la illumina.

E tu apri gli occhi, infastidito da questa luce.

 

Siete ancora nella stessa posizione di ieri sera.

Lei dorme ancora beatamente.

Le accarezzi dolcemente i capelli.

 

Poi ti avvicini e le dai un bacio sulla guancia per svegliarla.

Buongiorno, dormigliona.”

Le dici, una volta che apre gli occhi.

 

Solitamente i ruoli sono invertiti.

Ma oggi è diverso.

Oggi è un giorno importante.

 

Si volta verso di te e incatena gli occhi ai tuoi.

Sorridi. Le sposti una ciocca di capelli ribelle.

Poi ti avvicini e la baci.

 

Quando combattete quel magnetismo che vi lega è solo per bisogno di ossigeno.

I tuoi occhi azzurri si perdono ancora nei suoi, verdi smeraldo.

Lo senti?”

 

Le domani dopo alcuni istanti.

Cosa?”

Esatto. Questo silenzio. Non è strano?”

 

Forse un po'. Ma magari Johanna sta ancora dormendo.”

Non ne sono sicuro. Magari se andiamo a vedere ci possiamo chiarire le idee.”

Annuisce. Entrambi scendete dal letto.

 

Aprite lentamente la porta della cameretta.

La piccola sta ancora dormendo.

Sorride.

 

Approfittate di questo fatto per scendere in cucina e fare una breve colazione.

La osservi mentre sorseggia il caffè.

È silenziosa, ma sembra più serena rispetto alla notte appena trascorsa.

 

Ritornate nella vostra camera ed iniziate a prepararvi.

Ormai manca poco al vostro ritorno al distretto.

Come al solito è stata più veloce di te.

 

Esce dalla camera quando tu devi ancora mettere la camicia e la cravatta.

Fai velocemente il nodo alla cravatta.

Sei sempre il solito ritardatario.

 

Ti chiedi dove possa essere la tua musa.

Ma in cuor tuo, probabilmente sai già la risposta.

Entri nella camera della piccola.

 

È in piedi accanto al lettino.

La sta guardando.

E sorride.

 

Ti avvicini lentamente e la abbracci da dietro.

Posi le mani sul suo ventre, ormai piatto.

Come facevi un tempo, quando aveva il pancione.

 

Questo gesto ti ha sempre fatto sentire più vicino a lei.

E anche adesso che è nata la piccola non cambiato.

Sei pronta?”

 

Le sussurri.

Sono pronta come non mai.”

Ti risponde sicura.

Questa è la Detective che hai conosciuto.

 

Prende la piccola in braccio e insieme scendete le scale.

Martha è già in cucina che vi aspetta.

È entusiasta di fare la nonna.

 

Le passa la piccola e per alcuni istanti ti guarda.

Poi insieme vi avviate verso la porta, mano nella mano.

Ora siete pronti. Pronti a vivere giorno per giorno.

 

 

Note dell'”autrice”: Eccomi qui.

È finita anche questa.

E non sarebbe negativo se stessi scrivendo qualcosa. Ma non è così, credo che la mia ispirazione si sia presa una vacanza. xD

Beh, ci risentiamo con un capitolo sulla 4x10!

 

Over & Out. 

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