i love you, no matter what.

di sbriashi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo. ***
Capitolo 2: *** always being late. ***
Capitolo 3: *** thank you, unknow. ***
Capitolo 4: *** you make my heart race. ***
Capitolo 5: *** you keep me making me weak. ***
Capitolo 6: *** suddenly. ***
Capitolo 7: *** i wish i was her. ***
Capitolo 8: *** it's funny how things change. ***
Capitolo 9: *** just friends. ***
Capitolo 10: *** so close but still so far. ***
Capitolo 11: *** two hearts finally colliding. ***



Capitolo 1
*** prologo. ***


Chapter 1.



Un raggio di sole, apro gli occhi. la luce filtrava dalla finestra direttamente sul mio viso. Non volevo svegliarmi ma era tardi, dovevo uscire, l’avevo promesso a Maddie.
Come al solito la sua immagine mi si presentò di fronte, era stupendo, la cosa più bella che avessi mai visto.
I suoi capelli dorati che scendevano lungo la fronte e quegli occhi azzurri che mai avrei potuto confondere con altri. Subito il suo nome iniziò a rimbombarmi nella testa, mi faceva sentire a casa, ero felice quando pensavo a lui. E lei ovviamente sapeva, la mia migliore amica, quanto ero pazza di lui. Ci pensavo ogni istante della mia vita, era fisso nella mia mente giorno e notte, non lo lasciavo mai andare. Purtroppo lei sapeva anche che questo aveva un lato negativo, mi faceva soffrire. Spesso di notte scoppiavo a piangere perché volevo averlo con me. Ma era così irraggiungibile?
Maddie non sapeva se prendermi per pazza o no, ero intensamente, pazzamente e totalmente innamorata di Louis Tomlinson.

Per un anno, in Italia, ho sognato l’Inghilterra perché era la sua casa e adesso che c’ero mi sembrava ancora più lontano. Era passata circa una settimana da quando io e la mia migliore amica eravamo arrivate a Londra, molto probabilmente ci saremmo rimaste per un mese anche se mi stava saltellando in mente l’idea di rimanerci tutta l’estate. Ci ero già stata due volte in passato quando ero più piccola, insieme ai miei. Adesso finalmente potevo girare per le vie di Londra da sola e facendo quello che mi pareva. Era passato davvero quasi un anno da quando avevo conosciuto Louis? Era da così tanto tempo che lui faceva parte della mia vita? Non riuscivo a crederci, ero davvero pazza allora. Scacciai improvvisamente quel pensiero dalla mia mente, non mi piaceva definirmi in quel modo, io amavo Louis, cosa potevo farci? Era colpa mia se ero stata stregata da quel maledetto ragazzo inglese così perfetto? Direi proprio di no.

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Capitolo 2
*** always being late. ***


Chapter 2.



-scendi da quel letto, subito- mi rimproverò la mia amica.
Feci un mugolio che stava come dire “aspetta, ancora cinque minuti dai” così lei sbuffò e mi lasciò fare.
Maddie era una ragazza davvero bella a parer mio. Aveva i capelli marroni un po’ dorati sulle punte ed erano tutti completamente ricci, gli occhi erano color nocciola con dei contorni verdastri, davvero bellissimi. Ogni ragazzo con cui era stata fidanzata era sempre stato uno dei più belli della scuola, aveva buon gusto la ragazza. Eppure non ero mai stata invidiosa di lei o se i ragazzi la preferivano a me. Ero sempre stata felice per lei, non avrei mai voluto perderla. È quella compagna di vita che sai che resterà con te fino alla fine, la mia migliore amica.
Finalmente una forza ignota mi spinse ad alzarmi da quel santissimo letto, ero sempre stata un’amante del sonno e ogni mattina era dura lasciare il mio vero amore. Quel giorno sarebbe stato davvero importante per Maddie, aveva deciso di tentare di farsi pubblicare un suo articolo, scriveva molto bene oltre a saper cantare. Per un po’ di mesi mi aveva aiutata, avevamo formato un duetto dove cantavamo tutte le nostre canzoni preferite. Il canto era davvero la mia vita.
 
Ero ancora in piedi sul letto quando realizzai che era davvero tardi, Maddie si era già vestita in modo molto formale ed aveva già preparato tutto, si vedeva che era molto tesa e purtroppo per colpa mia stava per fare tardi.
-cavolo Mary, muoviti!-
-cerco di sbrigarmi, aspetta-
-no, non aspetto niente! Lo so come sei tu la mattina appena sveglia quindi fai una cosa, ti racconto dopo com’è andata quando torno, ok?-
-no! Voglio vederti al tuo debutto!- insistetti io.
-allora tieni,questo è l’indirizzo, mi raggiungi dopo che non posso permettermi di fare tardi proprio oggi!- concluse la sua frase sbattendo di colpo la porta e senza lasciarmi il tempo di scusarmi con lei.
Mi sentivo così in colpa verso Maddie, non si meritava tutto questo. Ero quasi riuscita a farle far tardi in uno dei giorni più importanti della sua vita.
Passarono altri dieci minuti prima che aprissi l’armadio e decisi cosa mettermi. Era passata solo una settimana ma avevamo comprato già tante cose, speravo che Maddie ottenesse quel lavoro così magari ci sarebbero bastati i soldi. Appoggiai i panni scelti sul letto e dopodiché mi catapultai in bagno.
Quando usci, con mia grande gioia, vidi che il tempo non era brutto, c’erano solo un po’ di nuvole nel cielo ma ormai l’estate era alle porte. Tirai fuori dalla tasca il biglietto con l’indirizzo che mi aveva dato Maddie e mi avviai verso la fermata della metro. Stavo camminando da sola, sicura di me stessa a Londra, la città del mio principe azzurro. Non riuscii a trattenere un sorrisetto ebete che non volle più andare via dal mio viso. Ero semplicemente felice di essere lì, era uno dei miei sogni, però solo uno dei tanti. Cercai di individuare in quale linea fosse la fermata più vicina allo studio dove si trovava Maddie, non ero sicura se fosse la rossa o la blu. Dopo qualche minuto di osservazione al cartellone decisi di prendere la prima e mi diressi per le scale per prendere il metrò.
A quest’ora era sempre colmo di gente che andava a lavorare e trovai per pura fortuna un posto a sedere perché solitamente avrei dovuto scordarmelo. Passarono diverse fermate ed io ad ognuna di esse mi illudevo che così, all’improvviso, salisse proprio lui sul mio vagone. Vedevo Louis che alla mia vista sorrideva con quei suoi occhi color oceano, mi porgeva la mano dicendomi: “ciao, sono il tuo principe azzurro”. Era una fantasia troppo sfrenata, lo sapevo, ma non mi costava nulla sognare. Per un attimo potevo dimenticarmi della realtà ed entrare in un mondo tutto mio, in quel mondo dove ogni cosa era come volevo io. Lì potevo stare sempre con il mio principe azzurro, in ogni momento che volevo senza dover rendere conto a nessuno. Cosa che nella realtà era al di là dell’impossibile.
Finalmente il vagone si fermò alla mia stazione ed io scesi, insoddisfatta del fatto che Louis non era salito, ma che potevo farci?
Uscii in fretta dalla metro e una volta all’aria aperta mi guardai intorno per vedere bene dove mi trovavo. Ad essere sincera non lo sapevo molto bene, era una zona in cui non ero mai stata così decisi di chiamare Maddie per farmi spiegare bene dove era lo studio.
-Mary! Ce l’hai fatta?-
-sì, sono alla fermata della metro, dimmi come faccio a venire da te-
-allora.. attraversi la strada e poi svolti nel primo vicolo a sinistra, dopodiché cammini un po’ avanti fino a che non trovi un grosso portone rosso-
-chiaro, poi?-
-e poi entri lì, scusa ma mi hanno appena chiamata, oddio mi tremano le gambe-
-Maddie! No! Cavolo io voglio esserci!-
-non è colpa mia, dovevi venire prima cara-
-faccio una corsa e sono da te, a che piano sei?-
-al quarto, ma non ce la farai mai, sto entrando adesso-
-cazzo-
Riagganciai il telefono e attraversai la strada senza badare se in effetti potevo, ogni macchina presente suonò il clacson e non potevo certo dargli torto ma io stavo facendo tardi per vedere la mia migliore amica realizzare il suo sogno!
Appena svoltai il vicolo non badai ad una signora che aveva appena parcheggiato la macchina ed uno dei passeggeri posteriori aprì la portiera ed uscì non vedendomi, così l’unica cosa che sarebbe potuta accadere era che gli andassi a sbattere contro. La mia borsa finì sotto la macchina grigia della signora e mentre quel povero ragazzo cercava di scusarsi io gli detti le spalle e recuperai rapidamente la mia roba per poi ricominciare a correre.
“eccola” gridai appena vidi la grande porta rossa. Suonai il campanello e mi aprirono, entrai sempre di corsa e mi catapultai all’ascensore stranamente vuoto, la signora alla reception mi aveva guardata in un modo a dir poco strano. Una canzoncina a me sconosciuta stava risuonando dalle radio e mi metteva ancora più ansia, chissà come stava Maddie, chissà se l’avevano presa. Stavo andando in paranoia per lei, era più forte di me.
Come per magia, appena scesi dall’ascensore si aprì una porta di fronte a me ed uscì Maddie che stava ringraziando e stringendo la mano ad un signore in giacca e cravatta sulla quarantina. Appena l’uomo si ritirò in quello che, suppongo fosse stato il suo ufficio, la ragazza si buttò fra le mie braccia sussurrandomi: ce l’ho fatta.
Mi tappai la bocca con le mani per lo stupore e la commozione per lei, c’era riuscita davvero, aveva realizzato il suo sogno.
-questo giorno è da ricordare, fammi una foto qua!-
Disse indicandomi l’insegna con il nome del giornale appesa al muro.
-certo, aspetta-
Mentre rovistavo nella mia borsa il mio sguardo si fece sempre più cupo, poi frugai nelle mie tasche, poi di nuovo nella borsa. Alla fine lanciai un urlo e Maddie mi fece segno di stare zitta.
-che è successo?-
Mi chiese lei, preoccupata.
-ho perso il cellulare-.

-
ciao bellezze,questo è il mio secondo capitolo della mia prima fan fiction. non è un granchè, lo ammetto, però mi piace. è una storia che avevamo progettato in classe io e la mia compagna di banco durante un'ora di supplenza a scuola (perchè infatti noi non abbiamo niente di meglio da fare ahah). Allora, io mi chiamo Maria e nella storia il personaggio di Mary sarei io, invece Maddie sarebbe la mia amica che si chiama in realtà Maddalena. poi nella storia si scopriranno altri personaggi, per adesso godetevi questo inizio :)

se recensite mi fareste un grandissimo favore, ci conto ;) bhe, che dire? grazie per aver letto #muchlove

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Capitolo 3
*** thank you, unknow. ***


Chapter 3.



Nessuna risposta. Nessuna notizia. Il mio Iphone era andato perduto. Avrei voluto spaccare qualcosa dalla rabbia che avevo in corpo, ormai erano le nove di sera e di sicuro qualcuno se l’era preso. Avevamo fatto lo stesso identico percorso lungo il viaggio del ritorno ma del mio telefono nessuna traccia, eppure avevamo controllato bene. Quindi ormai era ovvio, era stato rubato. Maddie era sul letto che si ostinava a chiamarmi dal suo telefono ma senza nessuna risposta. Il mio umore andava sempre peggiorando, bella vacanza sì.
-dai smettila, non serve a niente- sbottai io. Lei si limitò a guardarmi con aria triste anche se non lo era davvero, quello era stato un giorno stupendo per lei.
-ti va di uscire?- mi chiese.
-non so, dove?-
-allo Swan, ti va? Beviamo qualcosa e poi torniamo a casa-
 Lo Swan era il primo pub in cui eravamo state, quello del nostro quartiere era carino ma niente a che vedere con l’altro. Ci andavamo sempre, solo quel giorno ci eravamo dimenticate di passarci.
Sforzai un sorriso e poi scesi dal letto, era abbastanza freddo per essere giugno così mi misi il mio caro e adorato cappotto di lana.
Mentre camminavo, ad ogni passo che facevo mi sentivo di appartenere sempre di più a questa città. Maddie mi osservava mentre avevo lo sguardo perso nel vuoto e lei sapeva benissimo a cosa, anzi, a chi stavo pensando. Il mio principe azzurro. Sognavo che all’improvviso sarebbe sbucato fuori da un vicolo e i nostri sguardi si sarebbero incrociati fino a non poter più guardare altrove. La sola sensazione di averlo accanto mi avrebbe fatto barcollare. Dico sul serio, era incredibile l’effetto che quel ragazzo aveva su di me, era indescrivibile, non si poteva spiegare a parole.
Ad interrompere i miei pensieri fu la suoneria di Maddie ed il suo urlo appena vide il display del telefono.
-Mary! Sei tu! Cioè, mi stai chiamando!-
-cavolo, rispondi dai!-
Stavo lì con il cuore in gola, ci tenevo davvero tanto al mio cellulare, c’era tutta la mia vita lì dentro. Se c’era qualcuno che l’aveva trovato che me lo avrebbe restituito, beh, l’avrei fatto santo. Maddie sorrideva e annuiva poi disse il mio nome, il nostro indirizzo e un “grazie mille, a domani allora, arrivederci”.
-allora?- chiesi io a dir poco impaziente.
-un ragazzo ha trovato il tuo telefono, ha detto che ieri gli sei andata addosso e non ti sei accorta che ti era caduto-
-già, adesso ricordo! Non gli ho neanche chiesto scusa a quel poveraccio, ero troppo di fretta-
All’improvviso mi si dipinse sul viso un sorriso che andava da una guancia all'altra, ero davvero felice, alla fine non era poi così male questa vacanza.
-ha detto che domani mattina passa a riportartelo, ok?-
-va bene, per fortuna che Dio esiste!-
-no, meno male che lui esiste! Chi sarebbe così gentile da trovare un Iphone 4 per terra e restituirlo? Ai tempi d’oggi sarebbe molto raro, se era un altro potevi scordartelo-
-lo so Maddie, domani lo ringrazierò-
Passammo la serata a sorseggiare qualche birra e a chiacchierare dentro il "nostro" pub fino a tardi, dopotutto fu una bella serata.
 
La mattina dopo fui svegliata dal suono del campanello, Maddie mi urlò dal bagno dicendomi di andare ad aprire perché lei stava facendo la doccia. Molto probabilmente era il ragazzo del telefono. Mentre scendevo le scale pregavo che non fosse un pedofilo o un pazzo, lo avrei preso a pugni di sicuro. Il campanello suonò di nuovo e per la sonnolenza inciampai per gli scalini, ero davvero ridicola per terra con la camicia da notte rosa con disegnati dei gattini con gli occhiali. Mi rialzai con calma e finalmente riuscii ad aprire la porta.

-
saaalve. ancora nessuna recensione? D: bhe, si vede che dovrò farmi più pubblicita. comunque, parlando di questo capitolo dico che non è un granchè perchè è solo un capitolo di passaggio, dopo questo qua entreremo nel vivo della storia. 
vorrei dire grazie a @loveenglishboys che pur avendo postato solo 3 capitoli mi ha detto che la FF è meravigliosa *-* e poi ringrazio pure @xheyselly che è stata la mia prima lettrice :D
ora vi saluto che vado a dormire #muchlove -mary

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Capitolo 4
*** you make my heart race. ***


Chapter 4.



Boom, boom.
I battiti del mio cuore acceleravano sempre di più in ogni millesimo di secondo che passava. Eppure, nonostante il mio cuore pulsava più che mai, io non mi sentivo viva. Mi sentivo in Paradiso.
 
"Si dice che un tempo gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non c’era distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li divise in due parti: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale torna all’antica perfezione."
 
Lo sapevo, sapevo perfettamente che lui era la mia perfezione. Sapevo che era proprio lui la metà che dovevo cercare e che adesso avevo proprio di fronte a me.
Non volevo crederci, non ci riuscivo. L'avevo sempre sperato e immaginato ma non ero mai stata cosciente che un giorno sarebbe potuto capitare seriamente. Le mie gambe tremavano all'impazzata, il mio viso si iniziò a colorare di rosso e il mio cuore continuava a battere, a battere e a battere sempre di più. La mia mano che un attimo prima stringeva la maniglia della porta, adesso non la sentivo più, riuscivo solo a vedere due occhi, due occhi azzurri come il cielo. Mi perdevo dentro quegli occhi, affogavo in quel mare. Ero sicura di star sognando, avrei voluto pizzicarmi ma non riuscivo a muovere un muscolo. Forse lui non se l'aspettava una reazione così, stava lì fermo e mi osservava. Per un attimo pensò pure che forse aveva sbagliato indirizzo ma poi mosse le labbra e mi parlò ed io mi sciolsi, era davvero lui adesso, la sua voce mi aveva dato la conferma.
-io, ehm.. avrei riportato il cellulare- disse un pò disorientato.
-grazie, sì, è mio- dissi tutto d'un fiato.
Per un attimo aggrottò la fronte perchè non aveva capito cosa avessi detto ma poi subito dopo capì.
Tirò fuori dalla tasca dei suoi pantaloni rossi, che stranamente indossava, il mio Iphone e me lo porse sorridendomi. Sospirai e risi un pò, lui se ne accorse nonostante io cercai di fare finta di niente.
-beh, se non c'è altro io vado, è stato un pi..-
-no!- gridai senza rendermene conto e mi tappai subito la bocca, lui mi guardò con un espressione interrogativa. Non potevo lasciarlo andare, non potevo.
-Louis, aspetta- appena pronunciai il suo nome lui sorrise di nuovo e sentii le farfalle nello stomaco, era la sensazione più bella che avevo mai provato.
-allora mi conosci!- esclamò soddisfatto.
-sì, scusami è che non mi sarei mai aspettata che fossi tu- mi misi a ridere e lui mi seguì a ruota. Sentii Maddie che scendeva le scale, a quanto pare aveva sentito le nostre risate. Adesso mi stavo preoccupando per la reazione che avrebbe avuto lei nel vedere che proprio Louis Tomlinson era venuto a restituirmi il cellulare.
Un urlo, eccolo. Louis rise di nuovo ma stavolta con più gusto. Ormai l'aveva capito che eravamo sue fan. Era un pò emozionato, si sistemava in continuazione i capelli, cosa che a me faceva andare letteralmente fuori di testa ed il mio autocontrollo non avrebbe retto ancora a lungo.
-tu? Oddio non posso crederci, non sta succedendo sul serio- Maddie continuava a blaterale cose su Louis mentre io avrei voluto sotterrarmi per l'imbarazzo così intervenni:
-senti, come posso ringraziarti? Sei stato davvero gentile con me-
-beh, se potreste venire al concerto dei One Direction questo weekend.. vi offro i biglietti per il backstage, che ne dite?-
Maddie urlò di nuovo ed io mi girai guardandola con uno sguardo assassino, lei capì e se ne tornò di sopra salutandoci con la mano.
-mi sembra che la risposta sia ovvia- dissi io, ridendo. Lui mi sorrise di nuovo e per poco il suo sguardo non mi uccideva.
-bene, allora ve li spedisco a questo indirizzo.. ehm, come ti chiami?-
-Mary, mi chiamo Mary-
-okay Mary, ci vediamo venerdì allora, ci conto!-
-certo, non ce lo perderemo-
Louis si accorse che io ero davvero in imbarazzo così si avvicinò a mi abbracciò, io ci misi qualche secondo per realizzare quello che stava succedendo e misi lentamente le braccia sulla sua schiena per ricambiare l'abbraccio.
In quel momento sarebbe anche potuto finire il mondo, non me ne sarei accorta.

-
buonasera bellezze c: 
finalmente il 4 capitolo, da qua si entrerà nel vivo della storia, lo so che non è un granchè però è corto e semplice, a me piace così. il concetto è più chiaro (?)
comunque RECENSIIITE please. per ora ho ricevuto solo una recensione çç mi servono anche per sapere se vi piaccio o no. 
spero che lo farete u.u 
adesso vado, sciao belli. #muchlove


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Capitolo 5
*** you keep me making me weak. ***


Chapter 5.



Mi spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e poi insoddisfatta la tolsi di nuovo. Quella sera non riuscivo a vedermi bella, ero truccata, avevo comprato un vestito stupendo ma nonostante tutto mi sentivo a pezzi. Era arrivato il venerdì e fra circa un'ora sarei dovuta andare al concerto. Perchè allora non riuscivo a sorridere? Ogni altra lo sarebbe stata al posto mio. Mi sentivo un idiota. Aver incontrato Louis non aveva fatto crescere l'amore che provavo per lui, mi aveva fatto aprire gli occhi. Adesso avevo solo paura. Non so di cosa ma avevo paura.
Maddie se n'era accorta ma mentii dicendole che mi girava un pò la testa quella sera. Ma davvero ero stata così convinta che proprio Louis Tomlinson si sarebbe confuso con una come me? Che ridicola.
E più mi guardavo allo specchio più mi veniva da piangere. Ma non potevo, avevo il mascara, poi non ne valeva la pena, avrei dovuto godermi la serata e basta.
-Mary, ma ci pensi? Louis ci ha invitato al loro concerto! Se ci penso ancora non ci credo, è tutto così assurdo-
-lo so Maddie, lo so- il mio sguardo era ancora cupo e in quel momento mi stavo odiando. Che rispetto avevo per le altre fan? No, non potevo più reagire in quel modo.

 
---
 
Erano le 20.30 e fra circa mezz'ora i ragazzi avrebbero iniziato a cantare. Io adesso mi sentivo meglio, scherzavo come sempre con Maddie ed ero tornata a sorridere. Non so perchè avevo avuto quel momento di malinconia, ma quando succedono queste cose forse è normale. Mi ero aperta alla realtà, avevo smesso di vivere nel mio sogno.
Maddie stava giocando con il telefono e a me venne la brillante idea di entrare su Twitter:

 
Mezz'ora al concerto. Sono troppo eccitata, sono fiera di quei ragazzi.
 
Dopo qualche minuto che eravamo sedute sui divanetti rossi dietro le quinte entrò nella stanza un'altra ragazza, aveva i capelli castani ed un'aria molto simpatica, mi chiedevo chi fosse.
Si sedette nella poltrona accanto a noi e ci salutò, noi ovviamente ricambiammo.
-voi come mai qui?- chiese la ragazza misteriosa.
-storia lunga, siamo state invitate da Louis- risposi -tu invece?-
-oh, io sono un'amica- lo disse un pò insicura, avevo quasi il dubbio che non fosse così.
-come ti chiami?- le chiese Maddie.
-Allison, che sciocca non mi sono presentata, voi?-
-tranquilla, io sono Mary e lei è Maddie-
Restammo in silenzio per cinque minuti, nessuna delle tre sapeva di cosa parlare. Io non potevo certo dirle che Louis aveva ritrovato il mio cellulare, sicuramente lei li conosceva molto meglio di me, questo era ovvio.
-quindi.. siete amiche di Louis?-
-bhe, più o meno- non sapevo cosa dire, non potevo raccontarle la mia stupida storia.
Lei mi guardò con uno sguardo un pò confuso e poi continuò a sorridere. Aveva un sorriso dolcissimo ed era davvero carina.
-ma che accento avete? Non siete inglesi, vero?-
-no infatti, siamo italiane. Siamo a Londra da circa due settimane- risposi io.
-che bella l'Italia! Ma vi siete trasferite qui?-
-no, magari! Siamo solo in vacanza-
Allison mi sorrise di nuovo e così chiacchierammo ancora per un pò, era davvero simpatica come pensavo.
 
---
 
 
Can we fall, one more time?
Stop the tape and rewind
Oh and if you walk away I know I’ll fade
Cause there is nobody else

It’s gotta be you
Only you
It’s gotta be you
Only you

 
La prima canzone era già iniziata ed io, Maddie e Allison urlavamo come pazze nel vedere i nostri ragazzi dare il meglio di loro.
Non potete immaginare cosa si provava a stare lì, sentire le loro voci così vicine, così raggiungibili.
Ad un certo punto io e Maddie iniziammo a ballare sempre continuando a cantare, adesso sì che ero felice. Non c'era altro posto dove avrei preferito essere in quel momento.
Notai che Allison aveva le lacrime agli occhi, stava piangendo.
Se era sua amica mi immaginavo quanto poteva essere fiera di loro, mi commossi pure io per lei, era uno spettacolo stupendo. Però più i secondi passavano e più il pianto di Allison si faceva più forte così non ci pensai due volte e corsi ad abbracciarla, non importa se non la conoscevo, eravamo entrambe lì per un motivo, per i nostri ragazzi.
Dopo qualche canzone il mio trucco era andato a farsi fottere insieme alla mia voce. Io e le altre due ragazze ce ne stavamo a braccetto dondolando qua e là a ritmo delle canzoni e guardavamo i One Direction con gli occhi lucidi e l'emozione che chiunque in quel posto aveva quella sera.
Dal dietro le quinte non si potevano vedere tutte le altre fan ma si sentivano molto bene. Cantavano e gridavano i loro nomi. I ragazzi qualche volta si erano anche fermati tra una canzone e l'altra per leggere i cartelloni delle ragazze. Eravamo tutte come una grande famiglia.
 
---
 
Ecco, la mia coca era finita per terra. Per fortuna non sul vestito, sarebbe stato un trauma. Raccolsi il bicchiere e lo buttai, guardai in giro per rintracciare Allison e quando la vidi la raggiunsi, era insieme ai ragazzi.
Mi trovavo alla festa che avevano organizzato dopo il concerto, Allison era stata così gentile da invitarci dopo aver scoperto che fortunatamente non eravamo fan "urlatrici".
A parte me ed Allison c'erano solo Niall, Louis e Zayn. A dire il vero Liam non l'avevo neanche visto alla festa però Harry era sparito e anche di Maddie nessuna traccia. Ognuno di noi stava commentando lo svolgimento della serata, i ragazzi erano ancora emozionati e vederli così dal vivo mi faceva un grande effetto, erano a pochi centimetri da me che parlavano come se niente fosse mentre il mio mondo era in pieno panico e subbuglio.
Louis non era di molte parole quella sera, stranamente. Si limitava a ripetere che era stato bello e a sorridere. Avrei voluto davvero sapere cosa gli passava per la testa, l'avrei voluto sapere davvero.
Non so se gli altri se n'erano accorti ma ormai lo stavo fissando da quasi mezz'ora e non riuscivo a smettere. Quel ragazzo mi faceva diventare pazza. Certo che poteva almeno rivolgermela la parola, in teoria ci conoscevamo io e lui, ci eravamo già presentati.
Forse mi stavo semplicemente illudendo troppo ma adesso che lui era lì vicino a me, come potevo non amarlo?
-io vado fuori a prendere una boccata d'aria, ci vediamo dopo belli- disse Allison facendomi l'occhiolino ed io le sorrisi. Subito dopo Niall si alzò dalla poltrona e se ne andò pure lui, ero rimasta sola con Louis e Zayn, adesso potevo anche sotterrarmi. Ma dov'era Maddie in questi momenti?
-che fortuna che proprio il mitico Louis Tomlinson abbia ritrovato il tuo cellulare, eh?- mi chiese Zayn con uno sguardo divertito.
-sì, non me lo sarei mai aspettata infatti- dissi io ridendo.
-ma infatti questa graziosa fanciulla dovrà ringraziarmi a vita o non la inviterò più ad un nostro concerto- Louis pronunciò quella frase con un espressione a dir poco provocante ed io sentii le mie guancie andarmi a fuoco.
-sapete, fa caldo qua eh, io esco un pò fuori così faccio compagnia ad Allison- non feci in tempo a dirlo che Louis mi prese i fianchi da dietro e mi ributtò sulla poltrona, mi ritrovai a sedere sulle sua gambe.
-perchè l'hai fatto?- gli chiesi ridendo come una scema, il fatto che Louis stesse facendo il cretino con me mi piaceva da impazzire.
-ehm, sì, bhe..- si accarezzò il mento con due dita per fare un espressione pensierosa ed io scoppiai di nuovo ridere.
-allora? Io vorrei andare!- davvero l'avevo detto?
-ok, allora vengo con te- mi girai di scatto a guardarlo negli occhi perchè vi giuro che non potevo credere a quello che aveva appena detto.
Mi alzai lentamente sistemandomi il vestito poi Louis mi accompagnò alla porta sul retro, si guardava attorno come se cercasse qualcosa o qualcuno poi si fermò.
-Louis, vogliamo uscire?-
-ehm, aspetta..-
Sbuffai ed aprii la porta, Louis lanciò un urlo ed io mi misi le mani sulla bocca e rimasi lì impalata come un'idiota.
Certo, sapevo che Allison era un'amica dei One Direction ma non avrei mai immaginato che avesse una storia con Niall. Erano appoggiati al muro mentre si stavano baciando dolcemente ed io, naturalmente, ero stata la cretina che aveva rovinato tutto. Niall si sbatté una mano sulla faccia e Allison cominciò a ridere. Louis si scusò con i due anche da parte mia perchè io ero ancora incredula.
-oh mio dio, non so che dire- mi sentivo troppo imbarazza in quel momento, una pala per sotterrarmi mi avrebbe fatto comodo.
-ti prego Mary, non dirlo a nessuno, non vogliamo che si sappia in giro- mi disse Louis preoccupato riguardo a Niall ed Allison.
-ricordi il mio nome?-
-perchè? Avrei dovuto scordarmelo?-
-bhe, ti vanteresti di conoscere una come me?-
-non so, però andrei volentieri in giro con una tua foto stampata sulla maglietta-
Scoppiai a ridere e, dopo avergli dato dello stupido, mi abbracciò.

ciaaao.
allora, grazie per le recensioni, mi fanno davvero piacere :)
e poi capisco se vi piace o no la storia u.u
ho scritto questo capitolo ascoltando le canzoni di "Up All Night" quindi vediamo cos'è venuto fuori e.e
bhe, spero che vi piaccia e che mi lasciate una recensione, anche piccola piccola :D

bye, mary. <3

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Capitolo 6
*** suddenly. ***


Chapter 6.

~ Maddie.


Non so com'era successo, durante la festa post-concerto ero uscita a fumare una sigaretta, dentro non si respirava e c'era un casino di gente. Me ne stavo tranquilla per conto mio con i miei pensieri ed ad un tratto è arrivato lui, senza neanche un preavviso. Avete presente quando delle persone entrano nella tua vita per la prima volta e senza che tu lo sappia ti mettono ogni cosa sottosopra? Lui era esattamente una di quelle. Mi chiese chi fossi e perchè ero alla sua festa, poi si presentò meglio. Ovviamente io sapevo perfettamente chi era, come si fa a non conoscere Harry Styles?
"ti amerei solo per questo" questa fu la sua risposta quando gli rivelai che ero italiana. Lo ringraziai e lui mi sorrise, era vero che quel ragazzo aveva un sorriso perfetto.
Io stavo tremando di freddo e indossavo il cappotto mentre lui se la cavava con solo un maglione, a quanto pare ci era abituato. Nonostante fosse stata quasi estate la sera faceva ancora freddo là. All'improvviso mi prese le mani e cercò di riscaldarmele strofinandole con le sue.
-cavolo, sono congelate!- esclamò il riccio.
-le tue invece sono caldissime, ma come fai?-
-considerami la tua stufa personale- scoppiammo a ridere entrambi e solo in quel momento notai i suoi occhi: erano verdissimi come due smeraldi che mi stavano fissando dolcemente.
-allora, Maddie.. cosa ci fai qui a Londra?-
-sono in vacanza con la mia migliore amica, stiamo qua un mese- risposi.
-la tua amica è Mary?- a quanto pare la storia del cellulare scomparso si era sparsa in giro.
-sì, esatto. come fai a saperlo?-
-me ne ha parlato Louis, io so sempre tutto- mi sorrise in un modo un pò provocante ed un brivido mi percorse tutta la schiena.
-hai ancora freddo?- No testa di rapa, sei tu che sei troppo sexy.
Mi limitai a sorridere ed annuire.
-guardati, hai il naso tutto rosso- mentre diceva questo mi accarezzò il viso e sentii le guancie andarmi a fuoco, stavo guardando a terra ma continuavo a sentirmi i suoi occhi addosso. La sua mano si spostò dalla mia guancia verso il mento e mi alzò delicatamente la testa. Ormai i nostri nasi si stavano toccando e mi mancò il respiro al contatto delle sue labbra sulle mie. La sua lingua cercava la mia e i nostri respiri si facevano sempre più affannosi. 
Nella mia mente ormai c'era solo un pensiero: sto baciando davvero Harry Styles
Mi cingeva i fianchi con le mani e i nostri corpi si facevano sempre più vicini fino ad essere attaccati, con una mano iniziò ad accarezzarmi i capelli ed io mi sentivo sempre più bene ogni millesimo di secondo che passava.

-Maddie! Aiutami a scegliere cosa mettermi!- La voce di Mary interruppe i miei pensieri riguardanti la sera prima, lei non sapeva niente di questa storia e non so per quanto avrei dovuto tenerla nascosta. Sapevo solo che fra un pò lei sarebbe uscita con gli altri mentre io sarei rimasta in casa da sola, o meglio, da sola con Harry.

---

salve c: 
ho voluto farvi vedere anche il punto di vista della storia di Maddie, ero costretta a farlo o @xvashappeninboy mi avrebbe uccisa e.e
comunque non è molto lungo questo capitolo ma penso che il 7 lo pubblicherò MOLTO preso u.u
mi lasciate almeno una recensione se leggete? solo per farmi sapere cosa ne pensate.
anche una piccola piccola piccola çç
adesso vi saluto, ciaaao. 

-Mary.


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Capitolo 7
*** i wish i was her. ***


Chapter 7.


Quel giorno mi ero svegliata con il sole, a Londra. Cosa poteva esserci di meglio? Era un buon segno, no? Adesso speravo solo che ogni cosa sarebbe andata per il meglio.
Driiin
Suonò il campanello. Eccoli, erano arrivati. Allison mi aveva invitata ad uscire con lei, Niall e Louis. Sarebbe dovuta venire pure Maddie ma mi aveva detto all'ultimo momento che non si sentiva molto bene così era rimasta in casa. Bene, uscita a quattro. Ansia? A mille.
Dopo aver salutato la mia coinquilina uscii di casa e salii in macchina, al volante c'era Louis e nel sedile affianco Niall, io e Allison eravamo nei sedili posteriori.
-ciao bellissima!- mi disse Allison, era dolcissima, una ragazza fantastica a parer mio. Mi abbracciò e mi dette un bacio sulla guancia, la conoscevo da poco ma mi stavo già affezionando a lei.
-allora signorina, ha qualche preferenza su dove andare?- disse Louis guardandomi dallo specchietto, io gli sorrisi e poi risposi che mi sarebbe piaciuto tornare ad Hyde Park. Ci ero stata insieme a mia madre, quattro anni fa. Andavamo in giro con le noccioline da dare agli scoiattoli che si avvicinavano così tanto da toccarti la mano, sono degli animali carinissimi. Adoravo quel parco, non sapevo perchè, mi aveva colpita fin dalla prima volta.
Louis chiese agli altri se anche a loro andava bene la mia scelta, approvarono tutti e così mise in moto la macchina e ci dirigemmo verso Hyde Park.
 
Eravamo circondati dai prati verdi ed alberi altissimi, alcuni laghetti si alternavano tra le dune. Era proprio come me lo ricordavo, era quasi magico.
Stavamo passeggiando in uno dei tanti vialetti del parco, Louis e Niall si facevo gli scherzi e battutine a vicenda mentre io e Allison li osservavamo ridendo, lei sembrava molto felice.
-Allison, senti.. non mi sono ancora scusata per venerdì sera- dissi io tutto d'un fiato.
-oh, Mary ma ti pare, non l'hai fatto apposta.. poi mi fido di te-
-grazie, sul serio- le sorrisi e lei mi poggiò una mano sulla spalla per farmi capire che era tutto apposto.
-e comunque se lo dici io ti uccido, chiaro?- mi disse Louis facendomi una linguaccia, a quanto pare non era capace di farsi gli affari suoi.
-mi tremano già le gambe Tomlinson!-
Allison iniziò a ridere e Louis mi guardò male per poi fare lo stesso. Era tutto così meraviglioso, non potevo ancora credere che stava succedendo sul serio.
Ad un tratto Allison aumentò il passo e si diresse da Niall, gli sussurrò qualcosa all'orecchio e poi il ragazzo si girò verso di me.
-Mary, ti dispiace se rimani un pò con Louis? Sai, ehm..- Niall cercava di spiegarsi ma non ci riusciva.
-ho capito Niall, tranquillo- mi sorrise e poi cambiò strada con Allison accanto, erano davvero bellissimi.
-bene, siamo rimasti soli soletti- eccolo, Louis aveva deciso di farmi morire.
-eh già, che facciamo?- gli chiesi.
-non so, magari andiamo dove ci sono meno persone, potrebbero scambiarti per la mia amante- disse ridendo.
Amante? No, non ci siamo capiti: io voglio essere la tua ragazza.
-ma non avevi detto che andresti in giro con una mia foto sulla maglietta? Sei un falso Tomlinson!-
-allora, prima cosa smetti di chiamarmi per cognome. Secondo io sarei anche fidanzato, sai cosa succede se mi fotografano con un'altra ragazza?-
Ah ecco, dunque io ero l'altra. Ma cosa ti aspettavi Mary? Sei un'illusa del cazzo. Mi iniziò a mancare il respiro ed avrei voluto piangere, avrei voluto urlare. Ma non potevo.
-se sei una nostra fan dovresti già sapere di me ed Eleanor-
Quel nome, quel fottuto nome. Lei era la ragazza più fortunata del mondo, era bellissima e sì, era meglio di me. La mia autostima stava sprofondando ogni secondo sempre di più. Fanculo Louis.
-ancora lei?!- forse lo dissi con un tono un pò disprezzante perchè Louis si voltò a guardarmi male, non l'avevo fatto apposta, era venuto spontaneo, giuro.
-sì, ormai è da tanto-
Deglutii, non trovavo la forza di parlare.
-come va con lei?- dissi con un filo di voce.
-bene direi, solo che la vedo poco perchè è impegnata con l'università a Manchester-
Sospirò, sembrava triste, avrei voluto dirgli che se aveva bisogno di qualcuno su cui contare, di una spalla su cui piangere, io c'ero.
-dev'essere una brava ragazza- deglutii di nuovo.
-sì, lo è- sorrise mentre lo disse, era innamorato sul serio.
Non so perchè ma mi aggrappai al suo braccio, in quel momento avrei voluto tanto Maddie con me, qualcuno con cui potermi sfogare.
-che stai facendo?!-
-shh, calmati Lou, non ci vede nessuno-
-va bene- sospirò -però mettiamoci a sedere un pò-
 
Rimanemmo lì su quella panchina per circa un'ora, parlammo di tutto.
Cercai di evitare l'argomento "Eleanor" e così provammo a trovare qualche cosa che avevamo in comune. Scoprimmo di avere gli occhi identici, o meglio, io lo sapevo già, lui lo scoprì solo in quel momento.
Mi raccontò della band, di quanto adorasse i ragazzi. Si sentiva davvero fortunato e adorava la sua vita, stava andando tutto alla grande. Probabilmente neanche s'immaginava che tutte le notti una ragazza piangesse per lui.
Iniziai a raccontargli della mia vita, del mio carattere, della mia timidezza e delle mie stupide insicurezze. Gli confessai che in quel periodo stavo soffrendo per un ragazzo ed ero a pezzi, ovviamente non gli dissi che si trattava di lui.
Poi il mio cuore iniziò a battere forte e mi scese una lacrima al suono di alcune sue parole:
-Mary, onestamente io penso che tu sia speciale e voglio che tu sappia che se hai bisogno di qualcuno se cui contare, di una spalla su cui piangere.. io ci sono-


---

saaalve ragazzuole (?)
ho scritto questo capitolo mentre avevo la febbre quindi non so come sia venuto D:
ringrazio tutti quelli che mi hanno recensito la ff, siete stupendi :')
il prossimo arriverà presto perchè salterò la scuola per altri due giorni e non avrò nulla da fare, yeaaah (?)
adesso vi saluto carissimi, sciaaao. :)

-Mary


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Capitolo 8
*** it's funny how things change. ***


Chapter 8.


MADDIE.


-ciao- gli dissi sorridente, era davvero bello quel ragazzo.
-salve bellezza- mi rispose lui, sorridendo altrettanto. Devo ammettere che a lui il sorriso era riuscito meglio, era semplicemente perfetto. E quelle fossette? Wow, senza parole.
-qualcosa che non va?- mi domandò un pò serio, forse si era accorto che mi ero incantata a fissare il nulla pensando a lui. Alzai lo sguardo e incontrai i suoi occhi verdi, bellissimi come sempre.
-no, è tutto ok Harry-
-meglio così allora, che stavi facendo?- si mise a sedere accanto a me sopra il letto ed il mio cuore sobbalzò. È vero, mi aveva baciata ieri sera ma adesso che era qui in camera mia era tutto così diverso, era come se fosse la prima volta che parlavamo.
-niente di che, Mary è andata via da poco con gli altri ed io ti stavo aspettando-
-Louis aveva invitato pure a me- si stirò il collo e poi continuò a tenere il suo sguardo fisso su di me in attesa di un mio commento.
-io invece ho detto a Mary che non stavo bene- dissi ridendo -non riesco a credere che mi ha creduta, lo sa che Londra è il mio sogno, non me ne starei a casa per un mal di pancia-
Harry iniziò a ridere con me e poi così, senza di nuovo un preavviso fiondò le sue labbra sulle mie. Le nostre lingue si cercavano e le sue mani iniziarono ad esplorare il mio corpo. Le sentivo sulla mia pelle, non riuscivo a non tremare, quel ragazzo era straordinario. Io stavo giocherellando con i suoi ricci, poi scesi sul collo accarezzandolo fino ad arrivare lungo la schiena. Ad un certo punto Harry appoggiò una mano su un mio fianco e, continuando a baciarmi, mi fece sdraiare delicatamente sul letto e salì sopra di me. Ci staccammo un attimo da quel bacio, i nostri respiri ormai all'unisono ed i nostri occhi che si guardavano reciprocamente. Tutto questo mi stava facendo impazzire.
-Harry..- fu l'unica cosa che riuscii a sussurrare.
-se non vuoi..- lo fermai prima che potesse finire la frase appoggiandogli l'indice sulle labbra, ero sicura di quello che stavo facendo. Lo so, avevo conosciuto Harry solo l'altra sera ma che importava? Era quel fottuto Harry Styles, sappiamo tutti com'è fatto. A lui non importava un cazzo avere una relazione seria, chissà quante come me si portava a letto alla settimana, però in quel momento stava succedendo a me, perchè dire di no?
Iniziò a spogliarmi dalla parte superiore e ad ogni pausa che faceva l'intesa del bacio cresceva ed io mi sentivo sempre più bene, ero sempre più convinta di star facendo la cosa giusta.
Ormai io tenevo le mani aggrappate alla sua schiena e ogni tanto gli baciavo il collo, lui scorreva le sua mani su tutto il mio corpo e i nostri respiri erano affannosi. Entrambi non volevamo staccarci da quel piacere che ci stava scorrendo dentro, era tutto così dannatamente emozionante.
-lo sai che sei stupenda?
Sorrisi gli accarezzai una guancia, era tremendamente eccitante.

 
MARY.


Louis mi aveva chiesto se volevo tornare a casa in macchina con lui ma avevo rifiutato, lo so: mossa alquanto idiota. Io però avevo bisogno di stare da sola, era uno di quei momenti dove scopri che ogni cosa in cui hai creduto o sperato è una totale stronzata e non sai come reagire. Ero più che felice del rapporto che si stava creando fra me e Louis ma non era quello che mi sarei mai aspettata. Io ho sempre amato i One Direction ma lui era diverso, gli altri li vedevo come fratelli, lui lo amavo con tutta me stessa. Inutile ammettere che ero gelosa. Sì, ero gelosa della ragazza che aveva rubato il suo sguardo, che aveva il suo cuore nelle mani. Ero gelosa della ragazza che lo rendeva felice, di quella che finalmente stava facendo girare il suo mondo nel verso giusto.
All'improvviso realizzai quanto fossi ridicola, lui era felice, mi doveva bastare questo. Avrei voluto fargli sapere che avrei dato tutto per averlo ma se lei lo rendeva così felice allora mi sarebbe toccato mettere da parte il mio sogno. Speravo sul serio che lo avrebbe trattato bene e che lo avrebbe amato più che potesse perchè era davvero una ragazza fortunata.

---

buonasssera :D
allora, che dire?
ho scritto questo capitolo un pò in fretta però boh, spero vi piaccia lo stesso ùù
volevo ringraziare:
 

Waitingaprince

Fooshly
LouisTomlinson
xfuckyeahoran
xhugmecarrot
_You are so beautiful_
Laura22elle


per le recensioni, siete stupende :')

baaaci, Mary.

@sbriashi on Twitter.

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Capitolo 9
*** just friends. ***


Chapter 9.



MARY.

Sbattei forte la porta di casa e salii le scale, avevo una gran voglia di parlare con Maddie, lei di sicuro mi avrebbe capita. Non ce la facevo più a gestire questa situazione, avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse a superarla.
Buttai il cappotto e la sciarpa sul divano e subito arrivò Maddie dalla cucina, si accorse immediatamente che qualcosa non andava dal mio modo di toccarmi le mani, lo facevo sempre quando ero nervosa o agitata per qualcosa.
-Buonasera! Com'è andata?- mi chiese raggiante, come di suo solito.
-Non so, bene credo- dissi io un pò imbronciata.
Lei si avvicinò e poi dopo essersi messa sul divano mi fece segno di sedermi pure a me. Mi sedetti e appoggiai d'istinto la mia testa sulla sua spalla.
-Dimmi tutto, avanti-
Prima di cominciare a parlare sospirai un pò, pensavo di scoppiare in lacrime da un momento all'altro. Per un'altra persona io potrei sembrare una totale rimbambita ma credetemi che se non avete mai provato una cosa del genere non riuscireste a capire e convincerci ogni giorno non è per niente facile, anzi, tutto il contrario.
-Sono un'illusa Maddie, una povera ragazza illusa di poter stare con il suo principe azzurro-
Mi portai le mani sulla faccia per impedirmi di iniziare a piangere.
-Perchè dici così?- iniziò ad abbracciarmi ed in quel momento mi sentii un pò meglio.
-Perchè il mio principe azzurro ha già trovato la sua principessa-
Forse era davvero arrivato il momento di arrendermi, molto probabilmente quel sogno non era quello adatto a me, magari il mio principe azzurro era ancora là fuori chissà dove pronto ad accogliermi a braccia aperte. La cosa strana è che più cercavo di incoraggiarmi, più nella mia mente si focalizzava soltanto un nome: Louis Tomlinson.
-Ascolta Mary, non è ancora detto! Cioè..-
-Basta! È inutile tutto questo, non capisci che così mi do solo false speranze? Ed in questo momento ho solo bisogno di certezze-
Maddie resto ammutolita, molto probabilmente non si aspettava una risposta del genere. Io ero sempre stata la ragazza sognatrice, tutti mi conoscevano come quella con la testa sempre fra le nuvole e non avevo mai rinunciato ad un mio sogno.
Le chiesi scusa e l'abbracciai, non era mia intenzione reagire così ma ero stanca e per la prima volta avevo ricevuto la mia batosta, era tempo di aprire gli occhi e guardare in faccia la realtà.

 

LOUIS.

-Come sarebbe a dire che stasera non vieni?- le chiesi con ansia e agitazione dall'altra parte del telefono.
-Louis hai capito, non posso venire, sono troppo impegnata-
-E quando ci vediamo noi, Eleanor?- la mia ragazza sembrava distaccata ed i miei occhi stavamo diventando lucidi.
-Non lo so Louis, la prossima settimana cercherò di venire, te lo prometto- mi disse lei, cercando di calmarmi ma con scarsi risultati positivi.
-Non sembra che ti importi così tanto- Non volevo dirlo ma ormai la mia pazienza stava andando a farsi fottere.
-Ma sai benissimo che non è colpa mia! Io mi sto facendo il culo a studiare, a differenza tua! Smettila di dire che a me non importa, cazzo-
Mi ero reso conto di non averle detto una bella cosa, in quel momento avrà pensato che non mi fidassi di lei e in effetti non sapevo che impegni potesse avere il fine settimana d'estate da non permetterle di vedersi con il suo fidanzato.
-Mi dispiace, non volevo farti arrabbiare- dissi cercando di tranquillizzarla.
-Non fa niente Louis, tanto è sempre la solita storia- la sentii sbuffare dall'altra parte del telefono. Ormai la nostra storia stava andando avanti da quasi dieci mesi ma l'intensità del nostro amore si stava affievolendo pian piano. Era tutto dato per scontato, ci vedevamo solo per il weekend e a lei spesso dava noia la mia vita da cantante. Non odiava le fan, anzi, era sempre stata gentile con loro. Non so qual'era il suo problema, fatto sta che da un pò le cose tra noi non andavano alla grande ma io facevo di tutto per convincermi del contrario.
-Ho bisogno solo di vederti Eleanor, ho bisogno di te.. questo lo capisci?- ormai ero sul punto di arresa.
-Amore, certo che lo capisco. Anche io ho bisogno di te, lo sai- a dire il vero no, non lo sapevo. Sembrava che ormai io per lei fossi solo un passatempo.
-Io devo andare, ci sentiamo più tardi- tagliai corto.
-Ok, ciao Louis, mi manchi-
-Pure tu-
Nel mio cervello regnava il caos totale, mille pensieri si stava facendo la guerra là dentro. Decisi di mettermi la giacca ed andare a fare un giro in macchina, era sempre la soluzione giusta.
 
All'improvviso, mentre stavo guidando, mi ritrovai a pensare a Mary, la ragazza del cellulare. Mi sembrava diversa dalle altre, non so cos'aveva per differenziarsi, fatto sta che lo faceva. Era una ragazza così semplice e modesta, forse questo dipendeva dal fatto che era cresciuta in campagna. Non m'importava, era dolcissima con la sua risata strana e quella sua treccia che le ricadeva sulla spalla sinistra. Uno stupido sorriso ebete mi si dipinse in voltò e lo scacciai via, subito il pensiero di Mary si volatilizzò. Non volevo pensare a lei come più che un'amica, era una ragazza fantastica ma non potevo. Non c'entrava il fatto che fosse mia fan perchè lei ormai riusciva ad essere se stessa con me, era che proprio non la vedevo come eventuale fidanzata.
Proprio in quel momento mi accorsi di essere sotto casa sua, una finestra era accesa.
Accostai la macchina e sporsi la testa dal finestrino per guardare il palazzo, non intravedevo nessuna figura.
-Pronto?- la sua voce suonò squillante dal mio telefono.
-Hey, che fai? Ti disturbo?-
-Nono, tranquillo Louis- pensai che una chiamata da me a quell'ora non se la sarebbe mai aspettata.
-Pensavo stessi dormendo-
-Io no, Maddie invece sì. Ma posso sapere il motivo di questa chiamata?- alla fine della frase emise una delle sue risatine adorabili.
Mentre cercavo di stabilire una conversazione stabile uscii dalla macchina.
-Mary cosa vedi dalla finestra di camera tua?-
-Un grande platano, perchè scusa?- la stavo mandando nel pallone.
Mi accorsi che alla sinistra del palazzo c'era un vecchio cancello arrugginito, mi basto toccarlo per aprilo ed emise un suono fastidiosissimo.
-Louis? Ma ci sei?- continuava a ripetere.
-Uhm, aspetta- iniziò a sbuffare e a lamentarsi ed aveva ragione poveretta, l'avevo chiamata io e non stavo parlando.
Stavo camminando su un classico prato verde che circondava tutta la casa, arrivai sul retro e mi ritrovai sotto ad un grande albero.
-Tomlinson mi stai facendo perdere la pazienza!-
Spostai una specie di scaletta con una pianta rampicante attorcigliata, poi misi il telefono fra i denti e cercai di arrampicarmi.
Tu Tu Tu
Mary aveva riagganciato e proprio in quel momento riuscii a bussarle alla finestra, sperando che fosse la sua. Era da me fare questo genere di pazzie, non sapevo esattamente perchè ero andato a cercarla quella sera ma avevo bisogno di un'amica con cui parlare e lei mi faceva sentire meglio solo con uno sguardo.
-Louis! Oh mio Dio, tu..- Da quanto era sorpresa scoppiò a ridere ed io me ne uscii fuori solamente con un "Tadaaan" facendole aumentare la risata.
La osservavo e la trovavo adorabile quando cercava di tapparsi la bocca con una mano mentre le scappava da ridere. L'intesa che si stava creando fra di noi era davvero bella, avevo avuto solo una migliore amica in tutta la mia vita ed era stata Hannah, forse adesso che lei non c'era più avevo bisogno di un'altra persona su cui contare.
-Tu sei un pazzo Tomlinson-
-Lo so, se non lo ero molto probabilmente non sarei qui e tu non saresti così felice-
Dissi appoggiando i gomiti sul davanzale della finestra.
-E cosa ti fa credere che io adesso sia felice?- mi domandò con aria di sfida.
-Il tuo sorriso, è semplicemente stupendo-.

---


salve bellissimi,
come vi sembra? :)
l'ho scritto ascoltando 'Stand Up' dei nostri cari carotoni u.u
ho sperimentato pure a fare la parte di Louis,
mi farebbe TAAANTO piacere sapere se l'ho fatta bene secondo voi e.e
poi qua Louis è troppo dolcioso :3
ok adesso vi saluto, lasciate una recensione per favore :')
se lo fate vi amo a prescindere, fuck yeah u.u
bye, vostra Mary.

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Capitolo 10
*** so close but still so far. ***


Chapter 10.


~ MARY.
 
Proprio quando finalmente mi decisi a dimenticarlo lui cosa fece? Venne a bussarmi alla finestra alle due di notte solo per parlare con me e dirmi che avevo un sorriso stupendo. Lo stavo quasi odiando quel povero ragazzo, mi faceva andare in tilt il cervello, o meglio, il cuore. Lui aveva Eleanor, non aveva bisogno di una come me. Era passata una settimana ma ancora non riuscivo a comprendere il suo gesto, ero in un caos totale.
Me ne stavo sdraiata a pancia in su nel mio letto mentre aspettavo che Maddie avesse fatto la doccia così avrei potuto farla io. Dopotutto un bella rinfrescata mi avrebbe fatto proprio bene, almeno lo speravo. Da una parte dovevo ammettere che ero felice, amavo ricevere quelle attenzioni da Louis però sapevo anche che tra noi non ci sarebbe mai potuto essere niente e questo mi faceva star male.
Non so perchè ma mi ritrovai a pensare alla mia famiglia, al mio paese, mi mancava così tanto. Qua era decisamente tutto diverso, fin da piccola ho vissuto in campagna e adesso mi trovavo a Londra.
Ad interrompere i miei pensieri fu il campanello, mi alzai di scatto ed andai ad aprire.
-Ehm, Mary?- mi chiese Harry, un pò disorientato. Ma che ci faceva lì a casa mia?
-Sì?-
-Già, senti..- A quanto pare non riusciva ad esprimersi.
-Cosa?- gli chiesi io appoggiando il braccio sulla porta.
Prima che potesse finire la frase sentii Maddie fiondarsi giù per le scale fino a venirmi a sbattere addosso, Harry rise ed io rimasi un pò confusa per la situazione.
Il riccio abbracciò la mia amica ed io li guardai con gli occhi sbarrati ed un sopracciglio alzato.
-Mary, c'è una cosa che dobbiamo dirti..- iniziò Maddie. -Io ed Harry usciamo insieme, non sappiamo neanche noi com'è successo ma è così-.
Saltai in braccio a Maddie e poi feci segno con la mano ad Harry di unirsi al nostro abbraccio, ero così felice per lei, speravo solo che quel riccio la trattasse bene. Non ero arrabbiata per il fatto che non me lo aveva detto prima, potevo capirla benissimo.
Vedevo i suoi occhi che brillavano solo alla presenza di Harry e le sue guancie prendevano colore ogni secondo che passava, per un attimo desiderai di poter provare anche io quella felicità che sembrava impossibile. Adesso l'unico problema sarebbero state le fan, tutti sapevano che Harry era il preferito dei cinque e molte ragazze idiote avrebbero cominciato ad offendere Maddie se solo avessero saputo della loro relazione.
-Hey riccio non farla soffrire sennò ti spezzo in due, sia chiaro- dissi ad Harry con sguardo minaccioso, lui mi rispose con una linguaccia e mi arruffò i capelli.
-Che programmi hai oggi?- mi chiese Maddie sorridendo.
-Beh, se voi due piccioncini uscite allora me ne starò in casa oppure farò un giretto ad Hyde Park, voi invece?-
-E sprechi così una tua giornata a Londra? Vieni con noi!- esclamò Harry.
-Non se ne parla, non faccio il terzo in comodo- risposi negando con l'indice.
-Ma se chiami Louis? Così siamo in quattro- guardai Maddie con il mio solito sguardo assassino. Cavolo, sapeva benissimo che era per il mio bene se non vedevo quel ragazzo. Era ovvio che mi avrebbe fatto piacere passarci un giorno insieme ma poi sarei stata peggio, dovevo dimenticarlo. Era così difficile da capire?
-Bell'idea! Adesso lo chiamo, tanto l'avevo lasciato sul divano a guardare la tv- disse Harry.
Sbuffai senza farmi notare dal riccio e Maddie dovette tapparsi la bocca per trattenere una risatina.
 
La scena a quel punto fu molto imbarazzante, io e Louis eravamo nella sua macchina nei sedili davanti e non spiccicavamo parola mentre Harry e Maddie stavano nei sedili posteriori che si scambiavano bacetti e parole dolci dette sottovoce. Mi scappò da ridere pensando da fan che molto probabilmente Louis era geloso del suo Harry ma trattenni la risata per il bene di tutti.
Per un momento rimpiansi di non essere rimasta a casa nel mio letto a guardarmi un film horror senza dover pensare a quell'idiota che mi sedeva accanto. Ma alla fine cosa poteva saperne lui? Non sospettava neanche tutto l'amore che io provavo per lui, non poteva capire.
-Esco a prendere una boccata d'aria- dissi uscendo dalla macchina per poi andare a sedermi su un muretto poco distante da lì.
Volevo cantare, dovevo cantare. Era l'unico mio modo per sfogarmi davvero, mi bastava solo tirar fuori la mia voce e inseguire le note. Mi accertai che non ci fossero passanti e poi iniziai ad intonare sottovoce le prime parole di Someone Like You di Adele.
 
Non importa
Troverò qualcuno come te
Spero solo nel meglio anche per te
Non dimenticarmi, ti prego
Ricordo che dicevi
A volte l'amore dura
Mentre a volte invece fa male
 
Eccola, una lacrima, poi un'altra, ed un'altra ancora. Mi stavo odiando, avevo promesso che non avrei più pianto per lui ma ora che era qui era un pò tutto più reale, pure il dolore lo era.
Mi asciugai in fretta le lacrime prima che qualcuno potesse vedermi ma ormai era troppo tardi, quando alzai il viso notai Louis dietro l'angolo che mi stava osservando, molto probabilmente aveva visto tutto. Scesi dal muretto e corsi verso la macchina non facendo caso a lui ma appena gli passai accanto mi prese per il braccio e mi abbracciò, mi avrebbe uccisa prima o poi con tutti quegli abbracci.
Si accorse che non stavo rispondendo alla sua presa così mi strinse ancora di più, a quel punto non ci vidi più.
-Louis ti prego, basta- dissi prima di girare l'angolo e tornare dagli altri.
Camminavo più velocemente possibile con il cappuccio della felpa sulla testa, non volevo che mi fermasse di nuovo.
-Mary!- gridò Louis rincorrendomi.
Non mi girai, seguii dritta.
-Fermati! Ti prego!- continuava a ripetere.
Molto probabilmente le mie doti da atleta erano andate a farsi fottere perchè Louis ormai era riuscito a prendermi di nuovo per il braccio e a farmi voltare verso di lui. Tenevo la testa abbassata per non guardarlo in faccia, non ce la facevo.
-Ricordi? Ti avevo detto che io per te ci sarei stato quando stavi male-
-Lo so ma, non so cosa dire-
Mi tirò giù il cappuccio e sorrise cercando di far sorridere pure me ma non ci riuscì così il suo sguardo tornò cupo.
-Inizia con il dirmi perchè stavi piangendo-
Sbuffai e mi sistemai i capelli, lo facevo sempre quando ero nervosa.
-E' per colpa di quel ragazzo, vero?-
I miei occhi si fecero lucidi di nuovo, avevo paura che scoprisse che si trattava di lui.
-Già, sono un caso perso- dissi con un filo di voce.
Louis rise e poi mi accarezzò una guancia, lo guardai finalmente dritto negli occhi e non riuscii a non sorridere con lui, era incredibile l'effetto che aveva su di me.
-Non chiedermi perchè ma mi sono affezionato a te, dico sul serio-
Mi scappò una risata perchè non volevo crederci ma lui mi fece segno di stare zitta e continuò.
-Non voglio che tu stia male, okay? Quindi ascoltami, non voglio che tu scappi via da me come hai fatto prima, ci sono rimasto davvero male, sembrava che ce l'avevi con me-
-Scusami Louis, non so cosa mi era preso- Un pò ero felice per il fatto che aveva detto di essersi affezionato a me ma dall'altra parte c'era ancora quel dolore che mi perseguitava.
-Allora amici?- disse ridendo come se fossimo due bambini dell'asilo che fanno pace subito dopo aver litigato.
-Amici- dissi mordendomi le labbra e sforzando un sorriso sapendo benissimo che in realtà no, non era proprio quello che io volevo.
Ci girammo verso la strada per tornare alla macchina e subito dopo qualche passo Louis mi poggiò il braccio sulle spalle ed io sobbalzai guardandolo stupita.
-Che fai? E se ci vede qualcuno?-
-Impossibile, qua ci siamo solo io e te-.

---

mary's space.
aaallora, prima di tutto volevo ringraziarvi per le recensioni, grazie grazie grazie.<3
questo capitolo mi è venuto spontaneo, non avevo idee e quindi ho scritto sul momento dato che doveva essere solo di passaggio.
vi dico subito che nel prossimo capitolo ci sarà una
big surprise *taaadaaan* ;)
beh, che dire?
R E C E N S I T E. se lo fate sarete coscenti che mi avete fatto sorridere :')
un bacione,
mary.

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Capitolo 11
*** two hearts finally colliding. ***


Chapter 11.


MARY.
 
Quella sera mi sentivo bellissima, era da tanto che non indossavo un vestito e devo dire che quello era davvero stupendo. Ero sempre stata un pò un maschiaccio da piccola ed avevo sempre odiato i tacchi e le gonne ma negli ultimi anni mi ero "convertita".
Maddie era felice in quel periodo, le si leggeva negli occhi che si illuminavano appena si pronunciava il nome Harry. Era seduta accanto a me sul vagone della metro ed eravamo dirette ad un ristorante di nome J Sheekey che a quanto pare mi dicevano che fosse uno dei più popolari della città. I ragazzi avevano organizzato una cena per stare un pò in compagnia il fine settimana ed io ero troppo agitata. Lo so, da quando avevo incontrato Louis lo vedevo quasi ogni giorno e il nostro rapporto andava sempre migliorando. All'inizio mi ero decisa a dimenticarlo ma poi lui aveva rovesciato le carte in tavola facendo il dolce con me e chiedendomi di essere sua amica. Come potevo dirgli di no? Era pur sempre Louis Tomlinson.
Speravo con tutta me stessa che quella serata sarebbe stata stupenda, mi accontentavo pure di scherzare insieme a lui come due amici, l'importante era averlo accanto, vederlo, parlargli.. la sua presenza era tutto per me.
Il vagone si fermò e seguii Maddie verso l'uscita, quando fummo fuori il venticello fresco della sera ci travolse ed ebbi un brivido di freddo che si mescolò a quello dell'emozione che avevo. Riconoscemmo subito dall'altro lato della strada i ragazzi, c'erano tutti tranne Louis ed io mi preoccupai un pò. Forse doveva ancora arrivare.
Oltre a loro c'erano Allison e Danielle, la ragazza di Liam. Appena vidi la mia amica le corsi in contro e l'abbracciai, in questa settimana avevamo avuto modo di conoscerci meglio e passare molto tempo insieme dato che Maddie era quasi sempre con Harry.
Salutai con un bacio sulla guancia tutti gli altri e mi presentai a Danielle, da quanto dicevano doveva essere proprio una ragazza stupenda.
-Ma Louis non viene?- chiesi ad Allison sottovoce.
-Certo, stiamo aspettando lui adesso- mi rispose lei con uno dei suoi grandi sorrisi.
-Ma che si muovesse, non so per quanto so trattenere ancora la fame!- esclamò Niall.
-Sei sempre il solito tu- gli disse Allison abbracciandolo, lui le diede un bacio sulla nuca e poi continuarono a parlare fra di loro. Spostai il mio sguardo verso Maddie che come al suo solito era impegnata a parlare con Harry, a questo punto andai da Zayn visto che eravamo gli unici senza partner.
-Zayn, tu non hai portato la ragazza?-
-Quale delle tante?- disse scherzando.
-A quanto pare siamo dei "forever alone"- dissi io ridendo e facendo scattare una risata pure a lui.
Vidi che Zayn fece sennò con la mano da lontano a qualcuno e Niall gridò il nome di Louis, mi girai di scatto con un sorriso che andava da guancia a guancia ma pian piano diminuì trasformandosi in una linea ricurva appena vidi che non era solo. Già, c'era Eleanor.
Era bellissima, sempre impeccabile in ogni dettaglio, non aveva niente a che fare con me. Mi sentii come un pesce fuor d'acqua, in quel momento capii che la serata sarebbe stata molto peggio del previsto.
Louis si avvicinò a me con il suo solito sorriso che mi faceva mancare l'aria, mi abbracciò e poi mi presentò la sua ragazza. Cercavo di sembrare il più naturale possibile ma non ci riuscivo, non sono mai stata brava a fingere. Mi sentii stringere la mano da Maddie e avrei voluto piangere, sfogarmi, scappare via da lì.
-Avevi ragione, siamo gli unici due idioti stasera- mi disse Zayn.
Avrei voluto strangolarlo in quel momento ma non poteva sapere che ero innamorata del suo amico.
Tutti ripetevano che il ristorante era enorme e bellissimo ma in quel momento non m'importava, i miei pensieri erano altrove. Louis non aveva occhi che per lei quella sera, ma come biasimarlo, era meravigliosa, non era di certo una come me.
Ci sedemmo al piano di sopra in un grande tavolo tondo, io capitai accanto a Zayn e a Maddie.
 
Erano passate circa due ore da quando avevamo cominciato a cenare e adesso ce ne stavamo tutti lì a parlare mentre aspettavamo di pagare il conto.
Per distrarmi parlavo con Zayn del più e del meno, a volte ridevo più forte per attirare l'attenzione di Louis e illudendomi di farlo ingelosire in qualche modo. Al contrario lui era impegnato a parlare con il resto del gruppo e non mi considerava. Maddie prima di dirmi che sarebbe tornata a casa in anticipo appoggiò la mano sulla mia spalla e fece spallucce come per dirmi che non poteva farci niente e che molto probabilmente dovevo lasciar perdere tutto.
Mollare il mio sogno? Era troppo difficile.
Ad un certo punto Eleanor catturò la mia attenzione alzandosi e dicendo che se ne doveva andare o avrebbe perso il treno per tornare a Manchester ed io mi rincuorai un pò. Forse Louis mi avrebbe dedicato un pò più attenzioni adesso.
Louis si alzò dalla sedia e dopo che la sua ragazza ebbe salutato tutti i presenti l'accompagnò alla porta. Mi scansai di lato cercando di intravederli e mi sentii mancare, si erano baciati.
-Mary stai bene? Stai sudando- mi chiese Zayn, io andai nel pallone.
-No, no..- fu tutto quello che riuscii a dire.
Prima che il moro riuscisse a dirmi altro tornò Louis con aria a dir poco felice.
-Ragazzi, penso che presto io ed El andremo a vivere insieme- Tutti esultarono e ci furono pure alcuni applausi. Io invece in quel momento riuscivo solo a sentire un rumore: quello del mio cuore che si frantumava.
-Hey! Ed io dove andrò a vivere?- disse Harry facendo il finto adirato.
-Tu resti nel nostro appartamento attuale, noi lo cercheremo un altro-
No, basta, ero arrivata al limite.
-Io esco a prendere una boccata d'aria, non sto molto bene- dissi tutto d'un fiato alzandomi dalla sedia ed uscendo dal ristorante.
Il freddo sulle mie guance si andò a contrastare con le mie lacrime calde, sentivo che tutta la mia favola stava per finire. Volevo tornare a casa dai miei genitori e scordarmi di tutto questo. Volevo cancellare dalla mia vita quel maledetto Louis Tomlinson.
La gente che passava mi guardava male ma non ci facevo caso, non avevano mai visto una ragazza piangere? Cercavo in ogni modo di asciugarmi le lacrime ma ne cadevano sempre di più. Ad un certo punto qualcuno mi toccò la spalla da dietro e sobbalzai. Mi ritrovai davanti a gli occhi più belli che avessi mai visto, purtroppo quegli occhi erano anche la causa di tutti i miei problemi ultimamente.
-Che succede?- mi chiese serio Louis.
Scossi la testa come per dire che non avevo niente e lui sbuffò causandomi altre lacrime.
-Cavolo Mary, non fai altro che piangere e stare male. Vuoi dirmi che cazzo succede? Lo sai che ci tengo a te, mi sono confidato e pensavo che tu potevi fare lo stesso con me-
-Louis, lascia perdere- dissi singhiozzando.
-No! Non riesco a vederti così cazzo- esclamò mettendosi una mano fra i capelli facendomi morire.
-Non sono affari tuoi, tutto qui- dissi seccata.
-Ma non capisci che io voglio aiutarti?-
-Tu non puoi aiutarmi!-
-E come fai ad esserne sicura?-
-Lo so e basta!-
Sbuffò di nuovo e cercò di abbracciarmi ma lo allontanai, piansi ancora.
-Senti, sono stanca e come puoi vedere non sto bene quindi è meglio se vado a casa-
-Ti accompagno io- disse Louis cercando di farmi sorridere.
-Louis, per favore smettila-
Mi prese per entrambi i bracci e poi mi costrinse a guardarlo negli occhi, mi persi nel suo sguardo e in quel momento desiderai solamente che si avvicinasse solo un pò di più per poterlo baciare.
-Ti accompagno a casa e basta, poi torno dagli altri-
Mi arresi e accettai.
 
-Ecco, siamo arrivati, grazie del passaggio- dissi velocemente prima di aprire la portiera della macchina.
-Aspetta-
-Che c'è adesso?-
Nell'istante in cui mi girai Louis mise la sicura alla macchina da far in modo che non potessi uscire.
-Cosa vuol dire questo? Fammi uscire Tomlinson!- cominciai ad urlare.
-Vuoi uscire?- disse ridendo.
-Beh, tu cosa dici?!- risposi io invece facendo l'incazzata.
-Facciamo così: tu mi dici perchè piangevi ed io ti lascio uscire-
Detto questo iniziò a tamburellare i suoi diti sul volante come per farmi capire che stava aspettando una mia risposta. Volevo morire.
-Dai non fare il cretino- gli dissi mentre lui rimaneva impassibile a guardarmi divertito.
Iniziai a sbuffare e a maledirlo ma sembrava non importargli granchè.
-Allora me lo dici?- insistette.
-No! No e no!-
Iniziò a stuzzicarmi facendomi il solletico e robe varie, supplicandomi una decina di "ti prego" di fila per poi ricominciare appena dicevo la parola "no".
-Louis, cazzo, finiscila! Vuoi davvero sapere perchè piangevo?!- dissi con le lacrime agli occhi. Lui annuì serio.
-Non volevo dirtelo in questo modo ma tu hai rovinato tutto, non è colpa tua, non l'hai fatto apposta ma sto male per colpa tua! È per te che piango Louis!-
Sembrava stordito e non riusciva a capire.
-Per me?- domandò indicandosi con l'indice.
-Louis io sono innamorata di te-
Le lacrime iniziarono a rigarmi di nuovo le guance mentre Louis se ne stava a fissare la strada davanti a lui con le mani ferme sul volante.
-E leva questa cazzo di sicura!- gli urlai singhiozzando.
Finalmente riuscii ad aprire la portiera e ad uscire, mi fiondai alla porta e prima che infilassi le chiavi nella serratura sentii strattonarmi il braccio.
Il suo respiro, lo sentivo insieme al mio mentre si univano, le sue labbra si erano precipitate sulle mie senza un preavviso e adesso la sua mano accarezzava delicatamente i miei capelli, tutto questo doveva essere un sogno. Le mie lacrime si asciugarono da sole e in quel momento riuscivo a percepire solo il battito del mio cuore che accelerava ogni secondo sempre di più.
Eravamo finalmente solo io e lui.

Una volta che ci eravamo staccati da quel bacio non riuscivo a ragionare, non riuscivo a fare niente.
-Sei sicura di voler dormire da sola?-
Scossi la testa e Louis mi prese per mano, arrivammo fino all'ascensore e premette il pulsante per farci portare al quarto piano.
-Perchè l'hai fatto?- chiesi io.
-Fatto cosa?-
-Mi hai baciata-
-Perchè tu sei diversa- disse stringendomi la mano.
Non riuscii a trattenere un sorriso, era la serata più bella della mia vita.
-Diversa?-
-Sì, non sei come le altre fan urlanti e poi anche se eri innamorata non ci hai mai provato con me-
-Per via di Eleanor..- gli dissi cercando di farlo tornare alla realtà.
-Lei sarà anche bella ma non avrà mai il tuo carattere-
Non so perchè ma mi scesero altre lacrime, erano di felicità stavolta.
-Grazie Louis però io non voglio rovinare niente-
-Secondo me invece non è un caso se sei entrata nella mia vita- disse sorridendomi.
Ma non potevo, no. Avrei rovinato tutto e non sono quel genere di persona ma, quello era il mio sogno.
-Sei fidanzato! Non scordartelo!- urlai.
La sua reazione fu una sola, un bacio, poi un altro e così via. Ci facemmo prendere dall'emozione e non m'importo più niente all'improvviso, avevo Louis, lo sentivo mio come non lo era stato mai. Cosa potevo volere di più?
Arrivammo all'appartamento mentre ormai le sue mani stavano esplorando il mio corpo e giocavano con la mia maglietta cercando di sfilarmela, aprii la porta ed urlo ci bloccò.
-Oh mio Dio!- esclamai portandomi le mani sulla bocca. Louis ormai rideva come un matto alla vista di Harry e Maddie sul divano mezzi nudi.
-Andiamo da me, ti va?- mi chiese Louis.
Annuii baciandolo sulle labbra e poi chiudemmo la porta per evitare di fare altre figure di merda.

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