La Migliore Ladra

di LadySusan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


 
Apro la porta e mi porto le mani alla bocca per trattenere un urlo.
Non posso credere a quello che vedo.
Faccio un passo indietro, ma con il piede vado a sbattere contro qualcosa che cade, rompendosi.
Due persone si staccano e mi guardano.
Dalle loro facce capisco che li ho colti sul fatto, chissà da quanto dura questa storia.
“Da… quanto?” chiedo con voce tremante
“Due mesi” mi risponde la ragazza, colei che dovrebbe essere mia sorella.
Le lacrime mi sgorgano dagli occhi e mi bagnano  le guance.
Il ragazzo si alza e mi si avvicina, arretro ancora, ma lui mi posa una mano sulla spalla.
Lo guardo con orrore.
“NON TOCCARMI” urlo spostandomi bruscamente.
Fine si alza e si avvicina al ragazzo.
“Scusa sorellina…” comincia Fine
“Scusa? È tutto quello che riuscite a dire? Voi due, io non me lo sarei mai aspettata da voi due! Shade ti credevo diverso dagli altri, pensavo di conoscerti, invece… E tu Fine? Sei mia sorella, ma non ci hai pensato due volte a tradirmi e con il mio ragazzo! Da voi due non me lo sarei mai aspettata, ma a quanto pare mi sono sbagliata alla grande” dico tutto d’un fiato, poi mi volto e corro giù dalle scale, lontano dall’appartamento in cui abita la famiglia Black.
Una mano mi afferra il polso, non mi volto perché questa stretta la riconosco.
“Scusa Rein, non era mia intenzione, non era una cosa che avevamo programmato”
Mi volto e lo guardo dritto negli occhi “Potevi mollarmi, ma ora lo faccio io. Addio Shade”
Velocemente mi ritraggo e corro fuori dall’edificio.
L’unica cosa che voglio fare è andarmene il più lontano possibile.
Lontano da Shade, da Fine, dal dolore… Da tutto.
Continuo a correre senza una meta precisa. Solo quando le gambe cominciano a farmi male mi siedo sulla prima panchina che trovo e continuo a piangere.
Una goccia mi bagna la spalla, alzo gli occhi verso il cielo coperto dalle nuvole e comincia a piovere.
È come se il cielo piangesse con me.
 
 
Pov Fine
Shade ritorna con lo sguardo basso e capisco che è successo qualcosa di grave con rein.
“Allora?”
“Non l’ha presa bene, ha detto che mi mollava ed è scappata” dice sedendosi sul divano
“L’hai seguita?”
“No, avrei peggiorato la situazione”
“Non è colpa tua”
“Neanche tua, l’unica colpa che abbiamo è quella di amarci” dice baciandomi e io ricambio.
Lentamente ci stendiamo sul divano e continuiamo a coccolarci.
 
Verso sera saluto Shade e torno a casa.
Non appena apro la porta, i miei genitori si precipitano nell’atrio.
“Ah sei tu Fine. Sai dove è Rein?” mi chiede la mamma preoccupata
“No, perché?” domando cominciando a pensare al peggio
“Non è ancora tornata e a dirla tutta ci stiamo preoccupando” i risponde mio padre
Come non è ancora tornata? Vuol dire che è ancora fuori?
Spinta da un impulso, mi fiondo in camera sua, ma di lei nessuna traccia. È tutto in ordine, tranne la finestra aperta. La chiudo.
Mi siedo sul letto e subito noto una foto che ritrae lei e Shade abbracciati. La prendo e me la stringo al petto. Sento gli occhi pizzicare, ma non posso piangere. Ho rovinato tutto, mia sorella e Shade stavano insieme da due anni e io mi sono innamorata del ragazzo sbagliato. Spero che non le succeda niente, perché non me lo perdonerei mai.
Rimetto la foto sul comodino e scendo di sotto.
“Fine, non hai idea di dove possa essere?”
“No mamma. Avete provato a chiamarla?”
“ha il telefono spento. Abbiamo già avvisato la polizia, ma ci hanno detto che avrebbero iniziato la ricerca solo dopo 24 ore dalla scomparsa” mi dice papà
“Non è possibile!”
“Già, fortunatamente Aaron, ha preso con sé alcuni uomini e ora la stanno cercando per tutta la città. Ha detto che la conosce troppo bene e che deve essere successo qualcosa se non è ancora ritornata.”
Comincio a pregare affinché la ritrovino, perché lei è una parte importante di me, senza di lei non potrei continuare a vivere.
Un tuono ci avvisa che ha cominciato a piovere e qualcosa dentro di me si spezza. Ho un brutto presentimento.
Il campanello suona e mio padre va ad aprire.
Io e la mamma lo seguiamo.
“Aaron, allora? Qualche notizia?”
“Touluse…” dice con un tono serio che non mi piace.
“Perché quella faccia? Non mi vorrai dire che…”
“Purtroppo non l’abbiamo trovata, l’unica cosa che abbiamo trovato è la sua borsa” dice porgendocela “Era vicino al fiume”
“Oh Rein…” sussurra mia madre prima di portarsi le mani sul volto e cominciare a piangere.
“Rein, figlia mia…”
“Continueremo a cercare dalle prime luci dell’alba, state pur certi che la ritroveremo” dice Aaron
“Grazie”
“Noi andremmo. Fatevi forza” dice andando verso la macchina della polizia.
Mio padre chiude la porta e senza dire niente sale al primo piano.
 
 
 
Angoletto Autrice:
Ciao! Sono tornata con una nuova fic!
Questa sarà incentrata principalmente su Rein e Shade.
Lo so, devo aggiornare l’altra, ma lo farò in settimana.
Prometto che aggiornerò ogni sabato.
Grazie a chiunque leggerà e/o commenterà,
Susy Lovetta
 

 
 
  

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Pov Rein

“Forza Rein, svegliati” mi dice una voce femminile
In tutta risposta sbuffo e metto la testa sotto il cuscino.
“Ah è così?” dice la ragazza tirando via le coperte e l cuscino.
Sento i brividi di freddo passarmi, anzi attraversarmi tutto il corpo.
Mi alzo di scatto.
“MA SEI PAZZA?” le urlo
“No, ma dobbiamo andare e tu non ti svegliavi”
“Andare?” chiedo confusa
“Sì, in Canada”
“Ma… così presto?”
“Sì, ti stanno già cercando” dice avvicinandosi al comodino che c’è in camera e da un cassetto ne estrae una confezione “Tieni, ti servirà” dice lanciandomela.
La prendo al volo e la guardo.
Una confezione che contiene tinta per i capelli.
Bionda.
Ecco come diventerò.
La guardo interrogativamente.
“Così non ti riconosceranno”
Con la confezione vado in bagno.
Dopo un paio di ore esco con addosso solo un asciugamano e i capelli biondi.
“Wow, stento a riconoscerti”
“Cosa mi metto?” domando
“Tieni” dice pasandomi dei vestiti.
Quindici minuti dopo sono pronta. Indossa una maglietta bianca a maniche corte e scollata, dei leggins neri a buchi, degli shorts di jeans e degli stivali con il tacco alto.
Sono sicura che mi ammazzerò, non appena farò un passo.
“Sei pronta Rein?” mi chiede la ragazza
“Sì, Mirlo” le rispondo sorridendo
 
Inizio Flashback
Sento la pioggia bagnarmi tutta, ma non mi importa. Spero che riesca a portare via il mio dolore.
Sento dei passi, ma non ci faccio caso e continuo ad osservare il fiume che mi scorre davanti.
I passi si arrestano e non sento più la pioggia picchiettarmi addosso.
Alzo lo sguardo e vedo una ragazza in piedi accanto a me che mi tiene coperta con un ombrello nero.
“Cosa ci fai fuori a quest’ora?” mi domanda
“Guardo il fiume” le rispondo tornando ad osservarlo
“Senza ombrello?”
Sorrido. “Lascio che la pioggia scacci il mio dolore”
“Centra un ragazzo?” chiede sedendosi accanto a me
“E mia sorella” dico.
Ho come l’impressione che lei possa capirmi e ho bisogno di dire quello che ho dentro a qualcuno.
“Capisco… Colti sul fatto?”
“Sì”
“E ora?” mi domanda
Mi volto lentamente e la guardo negli occhi, occhi di un colore viola, che ti ipnotizzano.
“Voglio andarmene, lontano da lui, da lei, dal dolore, da tutto, da tutti”
“Vorresti venire con me?”
La guardo interrogativamente.
“In Canada” mi dice
“Non so neanche come ti chiami” le dico
“Mirlo Barlow”
“La famosa ladra” dico, non so perché, ma non ho paura. Non ho nessuna reazione, non scappo, non urlo. Niente.
“Sei la prima persona che non scappa o che non chiama la polizia. Hai fegato e tu sei?”
“Rein. Rein Rose.”
“Hmm… antica famiglia benestante, vuoi venire con me?”
“Solo se mi insegni tutto sul mestiere del lavoro”
“Perché?” mi domanda con una nota di curiosità nella voce.
“Penso che in questo momento mi servirebbe l’adrenalina nel corpo, il senso del pericolo, scappare. Sì, scappare è quello che voglio fare” dico, immaginando di scappare con un diamante in mano, inseguita dalla polizia.
Mi sorride e mi tende una mano “Allora vieni con me, in Canada. Ti insegnerò tutto sul mestiere”
Le afferro la mano “Grazie Mirlo”
Sono sicura che diventeremo ottime amiche.
Fine Flashback
 
 
Pov Shade

Accendo la televisione e la prima notizia che sento è che Rein è scomparsa.
“Come già anticipato prima nel sommario, la notizia più sconvolgente riguarda la scomparsa di una ragazza di 16 anni, Rein Rose. L’annuncio della sua scomparsa…” chiudo il telegiornale ed esco di casa, prendo la moto e mi dirigo verso casa Rose.
Parcheggio la moto e suono il campanello.
Ad aprire e Fine.
“Ciao Shade! Come va?”
“Ho appena saputo che Rein è scomparsa”
“Sì, entra e ti dico tutto” dice Fine spostandosi di lato e facendomi entrare in casa.
Quando siamo in camera sua, mi siedo sulla sedia posta davanti alla scrivania, dall’altra parte della stanza c’è un armadio bianco con disegnata sopra una rosa rossa, il letto è al centro della stanza. Su di esso spiccano delle lenzuola rosa scuro e dei cuscini bianchi e rosa.
Un altro particolare che noto è che sulle pareti ci sono tantissime foto che ritraggono fine.
“Allora?” le domando
Fine si siede sul letto e comincia a dirmi quello che sa.
“Allora, ieri sera hanno trovato la borsa di Rein, al suo interno c’era il cellulare, il suo beauty-case e il portafoglio. Aaron, l’amico poliziotto di papà, ha aperto il portafoglio e ha trovato la carta d’identità in mille pezzi. Poi ci ha chiesto se aveva con sé dei soldi e noi gli abbiamo detto di sì. Adesso stanno seguendo la pista del rapinatore e quella del ladro”
“ah” dico.
Non riesco a dire nient’altro. Ho un groppo alla gola.
Speero che Rein non sia stata rapita, che stia bene.
Non me lo perdonerei mai se le succedesse qualcosa, perché sarebbe colpa mia.
Io l’ho tradita.
Io l’ho fatta soffrire.
“Shade che ne dici di uscire?”
“No Fine, vado a casa, ciao” dico uscendo dalla sua camera.
….
Quando arrivo a casa, mai madre mi abbraccia.
“Mamma, perché mi abbracci?”
“Ho appena sentito al telegiornale che Rein è stata rapita e che probabilmente è morta”
NO! Non può essere… morta!
Mi rifiuto di crederci!
Mi stacco da mai madre e vado in camera mia.
L’unica persona che ha potuto entrarci è stata Rein, quella volta che dovevamo fare lo spettacolo teatrale.
 
Inizio Flashback
“Oh Romeo, Romeo! Perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre; e rifiuta il tuo nome: o, se non vuoi, legati solo in giuramento all'amor mio, ed io non sarò più una Capuleti.”
“Guarda che mi chiamo Shade e tu non sei una Capuleti, ma una Rose” dico
“Shade! Sii serio!”
Mi piace vedere quando si arrabbia, le sue guancie prendono calore.
“Dai Rein, non mi puoi paragonare a quello sfigato di Romeo”
“Sfigato, Romeo? È romantico! Hai mai letto Romeo e Giulietta, l’opera di Shakespeare?”
“Ehm… no. È roba da femmine” dico
“Se l’avessi letta sapresti che Romeo e Giulietta si amano anche se appartengono a famiglie..”
Non la lascio finire “Rein è solo un’opera”
“Un’opera in cui il ragazzo è romantico!”
“Secondo me non è mai esistito”
Rein sbuffa e dice qualcosa che somiglia molto a ragazzi e scuote la testa.
“Dai Rein, non puoi prendertela”
“Non capisci. Quanto vorrei u ragazzo come Romeo” dice con aria sognante.
“Rein tu hai di meglio” dico indicandomi e avvicinandomi a lei.
“Preferirei di gran lunga Romeo”
“Così mi offendi” dico baciandola e Rein ricambia.
Fine Flashback
 
Le lacrime mi rigano le guancie e tiro un pugno al muro.
 
 
Spazietto autrice:
Ciao, anzi Buonasera a tutti.
So di essere un pochino (diciamo) in ritardo.
Su questo capitolo non c’è molto da dire, a parte alcune frasi che mi sono uscite un po’ troppo romantiche e io non sono una tipa molto romantica. (preferisco gli intrighi).
Per la frase di Romeo e Giulietta l’ho ricopiata da un libro che ha la mia best.
Ora vado,
al prossimo capitolo,
Susy Lovetta 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Pov Shade

Ormai sono passati due anni da quando tutto il Mondo ha saputo che Rein Rose è morta. 
In questi due anni sono cambiate molte cose, per esempio ho mollato Fine, ma ora non mi dà pace e devo vederla tutti i giorni dal momento che frequentiamo la stessa scuola. Poi, per citare un’altra cosa che è cambiata, ho intrapreso la carriera di detective, nella speranza di ritrovare Rein.
Sì, ho proprio detto Rein, perché l’unica cosa che in questi due anni non è cambiata è la certezza che lei, la ragazza che ho tradito, sia ancora viva.
Non l’ho ancora detto a nessuno, ma qualcosa dentro di me mi dice che lei è ancora viva, che si trova in qualche parte del Mondo e io voglio trovarla per dirle che ho fatto una sciocchezza.
Sì, perché essermi messo con Fine, è stato un grande errore, lei non è Rein e non lo potrà mai essere.
“Grazie ancora Shade, non saremmo mai riusciti a catturare il colpevole senza il tuo aiuto” dice Aaron riscotendomi dai miei pensieri.
“Solo dovere commissario”
“Senti Shade, vorrei affidarti un caso” dice appoggiandosi allo schienale della sedia
“Omicidio, furto o altro?” gli chiedo incuriosito
“Si tratta di due ladre, conosciute con il nome di Mirlo Barlow e Princess2”
“Chi è Princess2?” domando, non l’ho mai sentita prima d’ora
“Una nuova ladra, è comparsa sei mesi fa insieme a Mirlo Barlow in America, più precisamente a New York. Fino ad adesso hanno rubato solo una cosa, un gioiello di grande valore; la collana di zaffiri
La collana di zaffiri? Ma era molto protetta!”
“Guarda” dice Aaron facendo partire una registrazione
“Salve a tutti, sono Lione Journey e vi parlo in diretta da New York. Due ladre, Mirlo Barlow e Princess2, ieri hanno rubato la famosa collana di zaffiri esposta qui al Museo.
Si narra che la collana appartenesse alla principessa Grace e che fosse stata lei stessa a donarla ad una giovane donna come pegno di ringraziamento per l’ospitalità in casa sua. Ultimamente alcuni studiosi hanno identificato un legame di parentela tra la giovane donna e la principessa, ma questo ve lo diremo nel programma che andrà in onda per la prima volta questa sera.
Ritornando alla notizia del furto, a quanto pare Mirlo Barlow è entrata per prima e successivamente è entrata Princess2 che ha superato i vari dispositivi di sicurezza, i raggi infrarossi e ha astutamente prelevato la collana, sostituendola con una statuetta dello stesso peso. Non sappiamo ancora come abbia fatto ad effettuare lo scambio, anche perché questo nuovo dispositivo fa automaticamente scattare l’allarme dopo una decina di secondi e dalle registrazioni delle telecamere nascoste, ad effettuare lo scambio è stata la nuova ladra.”
Aaron spegne il televisore e dal suo cassetto prende un foglietto e me lo passa.
È un biglietto di colore celeste con un motivo floreale blu sul lato destro, al centro spiccano delle parole scritte in argento con un carattere raffinato.

  Sto tornando,
Pensavate fossi sparita?
Mi dispiace deludervi, ma non è così. Sono ancora VIVA.
Ho avuto modo di approfondire i miei studi … e …
… presto vedrete ciò che ho appreso.
Sabato, 10 ottobre, io, Princess2 e Mirlo Barlow abbiamo intenzione di -prendere in prestito- il Diamante di Venere, esposto al pubblico in occasione della sfilata di moda.
Fatevi trovare,
                           Princess2 e Mirlo Barlow
P.S.: Più siete, più divertimento per noi  ;P 

 
Alzo gli occhi e li punto in quelli di Aaron “Me ne occupo io”
 

Pov Rein

Entro nel mio vecchio liceo insieme a Mirlo.
È strano ritrovarsi qui, questi corridoi sono pieni di ricordi, alcuni belli ed altri brutti.
Istintivamente mi dirigo a sinistra ed entro nel corridoio che passa davanti all’aula di scienze. Questo è il mio corridoio preferito, due anni fa lo percorrevo durante l’intervallo per andare sul terrazzo della scuola.
Dovete sapere che in fondo al corridoio c’è una porta e se la si attraversa  ci si trova davanti ad una scala, che ti conduce in cima all’edificio. Il terrazzo era il mio posto preferito, era lì che io e Shade potevamo rimanere da soli.
Non ho sbagliato tempo verbale, ma come ho detto, quello era il mio posto preferito.
Il solo pensare a Shade mi provoca una fitta al cuore, ho provato a dimenticarlo, ma non ci sono riuscita, così ho strappato tutte le foto di noi due insieme e mi sono imposta di non avere più nulla a che fare con i luoghi che frequentavo con lui. Inoltre, ho rinchiuso il sentimento che provo per lui in fondo al cuore.
“Rein. Rein?”
Una voce mi distoglie dai miei pensieri, così mi volto e incontro gli occhi viola di Mirlo.
“Sì?”
“Ho fatto. Adesso siamo ufficialmente iscritte in questa scuola, ah a proposito, come la prenderesti se Shade fosse il nostro compagno di classe?”
“Cambierei sezione”
“E se non si potesse?”
“Me ne farei una ragione. Perchè tutte queste domande?”
“Io se fossi in te comincerei a farmene una ragione” dice Mirlo sorpassandomi
Farmene una ragione? Ma cosa…?
Aspetta… Non sarà mica che…?
“Mirlo! Non sarò mica in classe con Shade?” le domando raggiungendola
“Sì, ma guarda il lato positivo, ci sono pure io” dice sorridendomi e correndo via
Questo sarà un anno molto difficile, oltre ad essere molto lungo.
 
 
Angoletto Autrice:
* Si barrica in camera e chiude la porta a doppia mandata, prende un megafono e lo accende *
Salve a tutti,
lo so di essere molto in ritardo, ma la mia prof, la mia adorata prof, c’è l’ha con me e non perde mai occasione di interrogarmi.
Il lato positivo è che, adesso si è rotta una gamba e abbiamo un sostituto, molto, ma molto gentile….
Questo lato positivo si collega al fatto che potrò aggiornare la storia di settimana in settimana, cosa che prometto, avverrà.
Beh, spero vi sia piaciuto il capitolo,
ringrazio tutti coloro che leggono e recenciscono,
Susy Lovetta
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Pov Shade

Il professore di matematica, nonché coordinatore della nostra classe, entra in classe lasciando al porta aperta.
Che cosa strana, di solito la chiude.
“Buongiorno ragazzi, oggi alla nostra classe si aggiungeranno due nuove ragazze, spero le tratterete bene e le aiuterete ad ambientarsi. Ragazze potete entrare” dice guardando la porta, dalla quale entrano due ragazze bionde, una con i capelli lunghi e una con i capelli corti.
Le due si fermano poco prima della cattedra.
“Su raccontateci qualcosa di voi” le incita il professore
“Io sono Selen Barlose, ho 18 anni, non mi piace leggere, ma adoro tutto ciò che ha a che fare con i numeri e le strategie” dice sorridendo
“Io sono Cornelia Barlose, sono sua sorella, mi piace leggere soprattutto i romanzi d’amore e devo ammettere che non ho proprio un buon feeling con la matematica” dice accennando un sorriso al professore, il quale le sorride di rimando
La sua voce ha un so che di famigliare, ma non riesco a ricordare dove l’ho sentita.
“Bene, Cornelia non ti preoccupare, molti hanno problemi con la matematica, magari puoi farti aiutare da Shade Black, è il migliore in matematica" dice sorridendomi e io faccio un cenno con la testa
Vedo la ragazza irrigidirsi sul posto, ma si rilassa subito annuendo a qualcosa che le ha detto al sorella.
“Selen vai a sederti davanti a Bright, il ragazzo con i capelli biondi, mentre tu Cornelia vai a sederti dietro Shade, vicino alla finestra”
Le due ragazze si dividono, quando Cornelia mi passa accanto il suo profumo mi inebria.
Profumo alle rose.
L’unica che lo metteva era Rein, diceva che le sembrava di essere immersa in un giardino pieno di rose, i suoi fiori preferiti.
“Ragazzi l’argomento di oggi saranno i limiti delle funzioni. Il sesto punto che dovete aggiungere alla teoria è il comportamento della funzione ai confini del campo di esistenza”  dice prendendo un gessetto e scrivendo una funzione fratta.
“Non ci capirò mai niente” sento sussurrare dietro di me, sorrido ripensando a quante volte lo ha detto Rein.
Quando l’ora di matematica finisce, la professoressa di inglese entra in classe e notando le sorelle le chiama alla cattedra per una presentazione con i fiocchi.
Non sto molto ad ascoltare, più che altro osservo Cornelia.
Non so cosa sia, ma qualcosa in lei mi attira.
I suoi capelli sono lunghi, biondi ed ondulati. La frangia le copre la fronte e una parte degli occhi, così non riesco a vederli bene.
I lineamenti del viso mi ricordano quelli di Rein.
Sono sicuro che Rein sia viva, ma non penso possa essere questa ragazza, lei ha sempre odiato il biondo.
Anche se avesse cambiato idea, non si presenterebbe mai nella scuola in cui era iscritta.
Come so questo?
Per un semplice motivo, se la conosco bene, Rein sarà ancora arrabbiata e delusa da me e da Fine.
Quanto vorrei poterla rivedere, magari un attimo, solo per dirle del mio errore, solo per chiederle perdono.
“Signor Black! Allora mi risponde?”
Guardo interrogativamente la professoressa, la quale mi guarda male.
“Signor Black non si distragga, capisco che le sorelle Barlose siano belle, ma ormai la presentazione è finita!”
Dietro di me sento qualcuno ridere, mi volto e incontro due occhi verde-acqua divertiti.
Rimango immobile a fissarli fino a che Cornelia non parla “La smetti di fissarmi?”
Subito mi volto a guardare la lavagna, mentre il cuore mi batte forte.
Forse mi sono sbagliato su Rein…
Quando la campanella dell’intervallo suona, vedo Cornelia uscire dall’aula seguita da Selen, le seguo.
Le vedo voltare l’angolo e non sento più i loro passi. Mi fermo ed origlio.
“Allora, come è andata?”
“Bene. Giuro che te la farò pagare”
“Senti, te l’ho già detto non è colpa mia se siamo finite in quella classe, nell’altra c’era Fine”
“Preferisco di gran lunga questa”
“Lo sapevo, senti vado a dare un’occhiata al terrazzo, a dopo e dimmi come va” dice Selen camminando.
Quando non sento più i suoi passi esco allo scoperto.
“Ciao” dico avvicinandomi alla ragazza, la quale si volta e guarda sopra la mia spalla
“Ciao. Tu sei Shade, giusto?”
“Sì, prima vi ho osservate, non sembrate sorelle”
“Lo siamo”
“Sai, tu mi ricordi una persona” dico avvicinandomi a lei, mentre Cornelia arretra e finisce contro un muro “Mi ricordi una persona che ho amato e che amo tutt’ora” dico poggiando le mani sul muro, intrappolandola.
“C … Chi ti ricorderei?”
“Rein. Rein Rose" dico alzandole il volto e guardandole gli occhi.
Sono gli stessi, verde-acqua. Sono gli occhi di Rein, ne sono sicuro.
La ragazza scoppia a ridere “Ahahah, ma fammi il piacere. Chi è Rein Rose?” mi domanda
“Dovresti saperlo”
“Ah, ho capito, ti riferisci alla ragazza che è stata uccisa”
“No, quella ragazza sei tu. Sei davanti a me. Rein non puoi negarlo, riconoscerei i tuoi occhi dappertutto” dico avvicinando il mio volto al suo
Improvvisamente sento un dolore nella zona addominale e tolgo le mani dal muro, questo permette alla ragazza di scappare.



Pov Rein

Cavolo!
Perché Shade deve essere così perspicace? Mi domando correndo verso il terrazzo, dove trovo Mirlo.
“Hey Rein, allora come è andata?”
“Abbiamo un problema, mi ha riconosciuta”
“E tu?”
“Ho negato, ma non voleva sentire ragioni”
“Capisco, ne parleremo con Lei e vedrai che troverà una soluzione” dice sorridendomi “Guarda, da qui si vede la casa” dice indicando un punto all’orizzonte
“Già. Aspetta, a soli due isolati da noi abita Shade!”
“Quando si dice destino”
Voglio ribattere, ma non so cosa dire.
Penso che il destino c’è l’abbia con me, non riesco a dimenticarlo.
Sbaglio o Shade ha detto che mi ama?
Al solo pensiero delle parole il mio cuore comincia a battere all’impazzata.
E ora cosa faccio?
Da un lato vorrei dirgli che sono io Rein, ma dall’altro sono ancora arrabbiata con lui.
Sono solo scuse dice una vocina dentro di me.
No, non è una scusa.
Sì che lo sono, ammettilo. Tu lo ami con tutta te stessa.
No, ti sbagli.
“Rein? Shade ti sta facendo un brutto effetto” dice Mirlo passandomi le mani davanti al viso.
“Hai detto qualcosa?”
“La campanella è suonata, con Shade comportati normalmente, come se non fosse successo nulla” dice Mirlo prendendomi sottobraccio.


Angoletto Autrice:
Ciao!
Come promesso ho aggiornato.
Non sono molto convinta della riuscita di questo capitolo, quindi lascio decidere a voi xD
Ringrazio tata_angel, LadyDream e Blue Dream che hanno commentato lo scorso capitolo,
Susanna
 

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