I am a vampire.

di xchocolatmuffin
(/viewuser.php?uid=143653)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quella notte in cui tutto è cominciato. ***
Capitolo 2: *** Ora tu sei come me. ***
Capitolo 3: *** Ti amo. ***



Capitolo 1
*** Quella notte in cui tutto è cominciato. ***


Eravamo tutte e quattro pronte per la famosa ed attesissima serata di halloween.
Aspettavamo questa serata da tantissimo tempo, avremmo parlato con i nostri idoli, senza avere nessuno che ci disturbava.
Avevamo passato tutto il pomeriggio a pensare a come vestirci e alla fine cosa era successo? Nonostante tutti i preparativi precoci, avevamo finito di vestirci e truccarci all’ultimo.
Ma si sa, le ragazze non riescono mai ad essere puntuali e poi è giusto far aspettare gli altri.
Io non stavo più nella pelle, ma anche le altre non erano da meno. C’era Mari che continuava a fare avanti indietro per la stanza sui tacchi ed il rumore ed il via e vai, mi aveva fatto venire il mal di testa. Au continuava a ripetere che fra poco avremmo visto i nostri eroi e non la smetteva più, ripeteva le stesse frasi, tipo:’Incontreremo Robert Pattinson e poi Taylor Lautner, Jackson Rathbone e Kellan Lutz’ ed io, Ale e Mari come rispondevamo?
Beh con una semplice frase ‘Lo sappiamo, conosciamo i nostri attori preferiti del film super mega galattico che atnto amiamo’
In fondo era normale essere così agitate, chi non lo sarebbe stata?
Sta di fatto che arrivammo alla discoteca con mezz’ora di ritardo.
Camminavamo su due trampoli ed eravamo tutte più alte di 10 cm.
Quando arrivammo all’entrata del locale per poco Ale non svenì sul colpo ed io non vomitai per chissà quale legge della natura.
Mi tremavano le gambe, avevo paura, non ero più così tanto sicura, infatti sulla grande entrata mi fermai e tutte le altre si voltarono verso di me, per capire cosa mi disturbava.
‘Als ora cosa c’è?’ mi chiese Ale spazientita
‘Ragazze andate voi, io non posso farcela…’
‘No, tu ora entri subito e non fai storie, ci sarà Robert, vuoi lasciarlo solo?’ continuò Au
‘Sì’ cercai di girarmi, ma appena vidi chi stava entrando, mi bloccai sul colpo ed iniziai a balbettare.
C’erano i nostri attori preferiti con il loro travestimenti da vampiri, quelli che usavano nella tanto amata Saga di Twilight.
Ero paralizzata, invece le altre si stavano trattenendo per non urlare, ma io proprio non ce la facevo, insomma il vampiro della mia vita mi stava fissando e non ce la facevo a far nulla.
I ragazzi entrarono e Robert mi sorrise, ero quasi morta e mi mancava l’aria, ecco, dovevo uscire.
Le altre stavano urlando come delle oche starnazzanti, ma se non mi avesse fissato con quei suoi occhi magnifici Jackson, probabilmente anche io avrei fatto come loro.
‘Ragazze io esco a prendere un po’ d’aria’ dissi guardandole con un’aria da -Io ste qua non le conosco, le ho trovate in mezzo alla strada e le ho prese così, tanto per divertirmi-
Non mi considerarono neanche ed allora uscii di fretta e furia, stavo male, insomma il mio amore più grande mi aveva fissato.
Uscii e mi appoggiai al muro freddo dietro di me, oramai non sarebbe più entrato nessuno, quindi potevo stare stranquilla.
Avevo bisogno di acqua e soprattutto aria, ma niente, più respiravo e più mi mancava l’aria.
Ero così concentrata a pensare ai suoi occhi, che non mi accorsi che qualcuno si era avvicinato a me e mi stava fissando, ma era l’ultimo dei miei problemi o forse sbagliavo.
 
‘Ehi tutto bene?’
Mi voltai verso la voce, sembrava la sua, quella di Robert Pattinson, ma non era possibile, insomma voleva dire che mi aveva seguito e perché mai avrebbe dovuto seguire me, una perfetta sconosciuta?
Ma lui era lì, al mio fianco e stava fissando proprio me, ma perché?
Non riuscivo più a respirare, eppure ero appena uscita e se non riuscivo a prendere ossigeno, sarei morta sull’istante.
‘Sìsì..tutt…tutt…ben…’ dissi inziiando a balbettare
‘Hai per caso freddo?’                                                                        
Se avevo freddo?
Beh in realtà un po’ sì, visto che il mio vestito era un po’ troppo leggero, ma il fatto che avevo davanti a me il mio attore preferito e non riuscivo a capire se era un sogno o meno.
‘Sì e no’
‘Sì o no?’ mi chiese sorridendo
Che sorriso fantastico, da farmi venire i brividi, ma quanto cavolo è bello questo ragazzo?
‘Sì, con un vestito così leggero è il minimo’
Mi passò la sua giacca vampiresca e me la appoggiò sulle spalle.
‘Grazie’ dissi cercando di accennare un sorriso, ma ero troppo concentrata a perdermi nel vedere i suoi occhi.
‘Forse è meglio che entriamo non credi?’
‘Lo penso anche io’
Andammo dentro il locale e ci sedemmo in un angolino della discoteca, nel quale si poteva parlare con un tono della voce normale.
Le mie amiche non le trovavo da nessuna parte, ma non mi importava, ora mi dovevo concentrare su di lui.
Parlammo e bevemmo per quel che mi parvero ore.
Tra un bicchiere e l’altro, ci ubriacammo abbastanza, quel giusto per iniziare a dire stupidate a caso.
Eravamo abbracciati l’uno all’altro e lui si stava avvicinando a me e dopo qualche secondo trovai le sue labbra sulle mie. Stavo sognando?
Forse, era il sogno più bello che potessi fare e non avrei mai voluto svegliarmi.
-Finalmente ti ho conosciuto, è da tempo che volevo parlarti, è da tempo che volevo sapere da te qualcosa, anche se io ti conosco benissimo. Mi sono innamorato di te, sei splendida piccola-
Ci stava baciando, ma continuavo a sentire questa voce ed assomigliava moltissimo alla sua, ma non era possibile e non potevo essermela inventata che mi stava capitando?
Mi staccai da lui quel poco per capire se stavo inventandomi tutto o meno, quando mi venne un conato di vomito e corsi in bagno.
Mi guardai allo specchio, avevo gli occhi rossi, rossi come il sangue e facevo fatica a respirare.
Mi faceva male il cuore, le gambe, le braccia, ogni singolo arto del mio corpo, che mi stava capitando?
Dolore, dolore, dolore. Solo questo ricordavo di quella sera e poi delle braccia intorno alla mia vita.
Che mi era successo?




ANGOLO AUTRICE:
Lo so, perdonatemi non è un granchè come inizio, ma spero d rifarmi in seguito.
Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate di questo inizio e secondo voi cosa sta succedendo ad Allegra?
Spero di aggiornare presto.
Aspetto delle recensioni, nonostante la mostruosità della storia, come inizio.
Als

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Ora tu sei come me. ***


Mi trovavo in una casa completamente bianca, nella quale non c’era neanche un mobile che non fosse identico a quello della casa.
Dove ero finita e soprattutto perché mi trovavo qui?
Cosa mi era capitato e perché mi sembrava che tutto quello intorno a me fosse qualcosa di diverso?
Mi alzai e lentamente mi diressi verso la porta che si trovava alla mia destra.
Appena toccai terra con un piede mi sembrò quasi di volare, non sentivo nessun peso alle gambe, sembrava quasi che non toccassi terra, ma perché?
Mille domande nella testa, continuavano a rimbombare, ma non erano solamente i miei pensieri.
‘Perché Allegra non si sveglia? Ho bisogno di parlare, devo sapere delle cose da lei, soprattutto perché è diventata come noi’
Ma questa era la voce di Robert, ma come era possibile?
Di colpo ricordai tutto.
La notte di Halloween, l’incontro con lui e gli altri del cast di Twilight, quei bicchieri di troppo, il bacio e poi quel dolore atroce che mi aveva fatto svenire.
Ma ora in che luogo ero, ma soprattutto quanto avevo dormito?
Cercai di andare verso la porta, ma appena cercai di fare un passo, caddi per terra come se non mi ricordassi più come si camminava, che cavolo mi era successo?
Sentii dei rumori dietro alla porta e poi entrarono Rob, Kellan e Jackson.
‘Amore ti sei svegliata’ mi disse Rob venendomi incontro
-Amore?- mi ero persa qualche pezzo
-Che figa cazzo, se non fosse di Rob me la scoperei subito- sentii una voce, ma nessuno aveva parlato, allora cosa era successo?
-Si deve calmare questa ragazza, non deve agitarsi troppo-
Un’altra voce, ma cosa cavolo stava succedendo?
’Cosa è successo?’ chiesi impaurita
‘Diciamo che ora sei come noi’ disse Kellan facendo lo stupidone, ora capivo perché gli avevano dato il ruolo di Emmet in Twilight, era identico
‘Certo che siamo uguali, siamo umani’
‘Eh no, ti sbagli, noi non siamo umani’ disse Jack
‘Come no? Giusto siete vampiri’ dissi inziiando a ridere.
Mi aspetto che anche loro facessero lo stesso, ma no, non risero, anzi diventarono ancora più seri
-Intelligente la ragazza-
-Poverina, non doveva diventare come noi-
-Mi dispiace Allegra, tutta colpa mia, colpa del mio stupido amore-
Mi portai le mani sulle tempie, mi stava scoppiando la testa, tutti questi pensieri mi stavano facendo impazzire.
‘Smettetela di parlare’ dissi alzando la voce
‘Allegra noi non abbiamo detto’ disse Rob con aria preoccupata
‘Sì, avete parlato. Tu, Kellan, hai detto –intelligente la ragazza-, Jack –Poverina- e qualcosa sul fatto che non dovevo diventare come voi e tu Rob che è stata colpa tua. Vi prego mi potete dire cosa sta succedendo?’ dissi alzando la voce sempre di più
‘Allegra, noi non siamo umani, siamo vampiri-
Di colpo inziiai a ridere, era una risata isterica, tutto questo era un brutto sogno e doveva finire subito, all’istante.
‘Ma mi state prendendo in giro?’
‘No’ risposero tutti e tre
‘I personaggi che noi rappresentiamo in Twilight, siamo noi stessi. Noi possiamo avere le sembienze di umano e vampiro’
‘Impossibile’ sussurrai a bassa voce
‘Te lo dimostreremo’ continuò Rob
Iniziarono a correre velocemente, ma una velocità normale, quella di Usain Bolt, no, quella dei vampiri, la stessa di Twilight
‘Ma come è possibile? I vampiri non esistono’
‘Questo lo credi tu’ disse trattenendo un sorriso Kellan
‘Ma perché sento i vostri pensieri?’
‘Beh diciamo che ognuno, come nel film ed il libro, ha un suo potere e tu hai quello della lettura delle mente’ disse Jack tutto tranquillo.
‘Ma non era il tuo potere?’
‘No, amore, io ho quello del teletrasporto’
‘Scusami perché amore?’
‘Giusto non ti ho spiegato. Però dobbiamo parlare in privato. Kellan e Jack fuori’
‘Agli ordini capo’ disse Kellan facendo il bambinone e poi uscirono.
‘Ti consiglio di sederti’ mi disse Rob
‘Preferisco stare in piedi’
‘Va bene. Allora da dove posso incominciare?’
‘Non saprei, dimmi tu’ dissi spazientita. Non ci stavo capendo nulla.
‘Sono un vampiro, ma l’idea che hanno le persone di questo mostro, animale, chiamalo come vuoi, è sbagliata in parte. Inanzittuo possiamo esporci alla luce del sole con tranquillità e la trasformazione non avviene solo attraverso il morso, ma anche con un bacio…’
‘Quindi tutte le ragazze che hai baciato sono diventate vampiri?’
‘No, viene trasformata solamente l’amore della propria esistenza ed evidentemente tu sei questo.’
Mi dovetti sedere per terra. Voleva dire che lui era l’uomo della mia vita?
‘Lo so amore, è una cosa strana, ma mai avrei pensato che tu potessi essere l’amore della mia vita.’
‘Quindi io e te siamo destinati a stare insieme?’
‘Sì, in parte è più semplice per noi vampiri, capire chi è la persona adatta o meno’
‘Quindi io sono un vampiro a tutti gli effetti?’
In fondo questa storia mi piaceva, insomma ero la donna della vita di Robert Pattinson, ma mi spaventava un po’ l’insieme di idee
‘Non ancora. Lo sarai quando deciderai il tuo destino’
‘In che senso?’ chiesi sedendomi vicino a lui’
‘Nel senso che puoi decidere se vivere il resto della tua vita con me o tornare umana’
‘Una domanda, ma è vero che non si può morire?’
‘In parte sì, in parte no. Si può essere uccisi se si vieni pugnalati da un coltello di marmo sul cuore o se beviamo un determinato veleno, ma ormai i vampiri sono abituati a berlo e non fa nessuno effetto. Comunque se vuoi ti posso lasciare tutto il tempo che vuoi per decidere’
‘Ma tu, per me, cosa provi?’
Mi fissò negli occhi e mi prese il volto tra le sue mani
‘Io ti amo e se decidessi di vivere per sempre con me, sarei la persona più felice al mondo’
‘Ma scusa e Kristen Stewart?’
‘Lei è mezza umana e mezza vampiro e non siamo più fidanzati’
‘Ma scusa tu che sei un attore, come fai a giustificare la tua giovinezza continua?’
‘Noi possiamo fare quello che vogliamo, nessuno si ricorderà mai da quanto tempo viviamo. Sono un attore dal 1904, come gli altri e ti assicuro che nessuno se ne è mai accorto.’
Di colpo lo baciai, posai le mie labbra sulle sue.
Mi sembrava che fosse passata una vita dall’ultimo bacio che ci eravamo dati, ma forse era vero, era passato tantissimo tempo.
Iniziammo a baciarci con passione e quel pizzico di desiderio che non manca mai tra due persone che si amano, perché sì, io Robert l amavo.
Lentamente si staccò
‘Questo vuol dire che accetti di diventare un vampiro?’
‘Sì, per tutta la vita sì’
Mi sorrise, quel sorriso fantastico.
‘Mi hai reso l’uomo più felice su questo pianeta. Ti amo’
Appenai sentii quelle parole mi bloccai, non avrei mai pensato che me le avrebbe dette subito.
Avevo il cuore a mille
‘Amore cosa c’è?’ mi chiese preoccupato
‘Non capisco questo –ti amo-, in fondo non sai neanche chi sono’
‘Io ti conosco da quando sei nata, conoscevo anche tua madre. Ti amo da quando sei piccola’
‘Come è possibile?’
‘Ti ricordi l’incidente che avete avuto tu e tua madre 10 anni fa, quando avevi 12 anni?’
‘Sì, ci siamo salvate per miracolo’
‘Sono stato io a salvarvi’’
Lo guardai sbalordita, cosa voleva dire questo?
Voleva dire che lui mi conosceva da sempre
‘Allora perché non hai salvato mia madre quando era sul punto di forte, otto anni fa?’ chiesi con le lacrime agli occhi, alzandomi di colpo
‘Non posso salvare le persone sempre’
‘Ma è stata pugnalata, potevi evitare questo fatto’ dissi alzando sempre di più la voce
‘Non potevo, mi dispiace’ disse abbassando lo sguardo
‘No, tu potevi’
Volevo stare sola, non volevo parlare con nessuno.
Uscii dalla camera, corsi giù per le scale ed uscii. Iniziai a correre, usai tutta la forza che avevo, dovevo andarmene da questo posto, volevo essere lasciata stare. Avevo scoperto già fin troppo.


ANGOLO AUTRICE:
Non chiedetemi come mi è venuta in mente questa storia, perchè non ne ho la minima idea.
Comunque cosa ne pensate?
Me lo potreste dire?
Anche se lo so, è uno storia stupida e fa schifo, ma va beh, per me è un periodo molto duro e l'unico modo per sfogarmi è la scrittura
Als

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Ti amo. ***


Mi madre era morta, punto.
Ora nella mia famiglia esistevo solamente io, gli altri erano tutti morti, quindi di cosa mi preoccupavo?
Non potevano tornare a vivere sulla terra.
Ero tornata nella casa di Robert & Co. Con la consapevolezza che stavo per vivere gli ultimi momenti da umana, ma non avevo paura.
Entrai in casa, quella casa tutta bianca che già amavo.
‘Amore’ era la sua voce.
Mi voltai verso di lui.
-Mi hai fatto preoccupare-
‘Lo so’ dissi fredda.
-Non volevo-
‘Intanto che servono questo parole? E’ morta, punto.’
-Non vuoi più diventare come me?-
‘Ho un’altra scelta’
-Certo, se non mi vuoi, puoi andartene e dimenticarti di tutto.-
‘Non posso, non ora’
-Allora?-
‘Voglio diventare come te’ dissi accennando un sorriso
-Mi hai reso l’uomo più felice-
Lentamente si avvicinò a me e posò le sue labbra sulle mie.
-Ti amo-
Lo sapevo, lo avevo capito ed è per questo che non potevo diversi da lui, perché lo amavo e sarei diventata un vampiro per lui, per passare insieme l’eternità.
Lentamente mi staccai.
‘Ti amo anche io’
Ci baciammo per quel mi parvero ore, ma mi sentivo a casa, mi sentivo felice.
-Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo-
Sorrisi.
Era dolcissimo.
‘Ti amo anche io’
-Sei pronta?-
‘Non puoi parlare?’
‘Mi diverte l’idea che tu possa leggermi nel pensiero’
‘Dovresti essere abituato per il tuo personaggio’
‘Ma non è realtà’
‘Comunque sono pronta per cosa?’
‘Per diventare come me’
‘Sono nata pronta’
Mi lasciò un leggero bacio ed in tre secondi mi addormentai con la consapevolezza che tutto sarebbe cambiato.
 
Mal di testa, mal di panci, male agli arti, ma che cosa mi era successo?
‘Amore, ti sei svegliata’
‘Rob’ dissi guardandolo come amore.
‘Sono qui’
‘Pensavo di essermi inventata tutto’
‘Invece no’
‘Ora…ora sono come te?’
‘Ora sei come me’ disse con un grande sorriso.
Mi catapultai tra le sue braccia.
‘Piano piccola, ora sei più forte di me’
‘Ti amo’ dissi con un mega sorriso.
‘Anche io’
‘Sono…Sono come te’
‘Sì, vuoi vederti allo specchio?’
‘Sì’
Mi fece mettere davanti all’armadio nel quale c’era attaccato uno specchio e mi fssai.
Non sembravo io, ero stupenda, ma non potevo essere io.
‘Sono…’
‘Bellissima, sì’
‘Grazie’
‘Grazie? Se mai grazie a te, perché mi ami’
‘E potremo stare insieme per sempre’
‘Sì per sempre’
‘Benvenuta in famiglia’ era Kellan.
‘Benvenuta’ era Jackson.
‘Ora però lasciateci soli’ disse Rob
‘Ovviamente, vi dovete dare da fare’ disse Kellan.
Sorrisi e poi guardai il mio ragazzo.
‘Sì, diamoci da fare’
Lo baciai con passione e facemmo l’amore per la prima volta, perché di tempo in seguito ne avremmo avuto, avremmo avuto l’eternità, perché ora ero un vampiro, come lui.



ANGOLO AUTRICE:
Scusatemi per il ritardo, ma eccomi qui.
Vi è piaciuta questa stupidissima storia?
Mi piacerebbe saperlo con una recensione.
Alla prossima,
Als Malfoy

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=856938