Meta (A Dalton Side Story)

di CP Coulter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Windsor ***
Capitolo 2: *** Stuart ***



Capitolo 1
*** Windsor ***


Il dormitorio tremava fin dalle fondamenta e il legno iniziava a scricchiolare. Il vetro delle finestre si stava scheggiando mentre le scosse diventavano sempre più forti. I lampadari tremavano e i libri cadevano dagli scaffali. Gli utensili della cucina iniziavano a cadere dalle mensole e dai ganci..

“Dwight!” urlò Wes sopra la confusione. “Dwight, smettila!”

“Non posso!” strillò Dwight con gli occhi dello stesso color dell'avorio e pallido come un fantasma. Dove si trovava, inginocchiato all'ingresso, si premeva le mani sulle orecchie. “Non riesco a fermarmi! Non ci riesco!”

“Fate qualcosa!” urlò Kurt dalla ringhiera. “Charlie!”

“Dategli un pugno o qualcosa!” ululò David, temendo il fatto di dover dire una roba del genere.

Charlie fece un balzo da dove si trovava sul pianerottolo e prese la sua mazza da baseball. “Dwight!!”

“Fallo!” strillò Dwight. “Fallo, per amore del cielo.. Fermami!”

Charlie sussultò e fece ondeggiare la mazza, che colpì la schiena di Dwight, facendolo finire rumorosamente disteso per terra. Reed urlò.

Le scosse si fermarono immediatamente e l'urlo di Reed svanì.

Col respiro affannoso, Charlie si inginocchiò accanto a Dwight facendo cadere la mazza. Si voltò verso di lui. “Dwight! Dwight!”

David arrivò di corsa. Abbassò lo sguardo verso Dwight con gli occhi sgranati e gli controllò il polso. Poi sospirò. “Sta bene. E' solo svenuto.”

“Dio..” Charlie si lasciò cadere indietro, sedendosi sul pavimento. “Pensavo di averlo ucciso.”

“Che cosa diavolo è successo?” sibilò Wes

“Lo stesso che è successo a Reed..” borbottò Charlie. “Per lo stesso motivo per cui è successo tutto il resto.”

Reed si teneva la mano davanti alla bocca. La tolse e sussurrò, “..starà bene?”

“Sì, starà bene. Wes vai a prendere dei sali o altro. Dobbiamo risvegliarlo.”

“Wes annuì e spiccò un salto in aria, volando dritto al secondo piano, senza bisogno delle scale. I suoi piedi toccarono terra e corse nella camera che divideva con David.

Kurt si strinse a Blaine. “Stai bene?” domandò Blaine.

“Sì..” rispose Kurt, ma sembrava un po' scosso. “Pensavo.. pensavo che fosse solo casi isolati, come David e la sua memoria muscolare e il fatto che Wes possa volare... Che cosa cavolo è successo a Dwight?”

“Non ne ho idea,” ammise Blaine. “Ma qualsiasi cosa fosse.. non la sa controllare. Mi preoccupa però che cosa potrebbe succedere agli altri.”

David si rivolse a Reed. “Vai a prendere i gemelli. Portali dentro.”

Reed annuì e corse fuori, ma poi si fermò. “Ehm.. Tutti?”

Charlie sembrava arrabbiato. “Di' loro di smetterla di moltiplicarsi, di far sparire i loro cloni e di tornare qui.”

Reed sembrò spaventato, ma annuì. “Va bene.” Corse verso la porta e la spalancò.. scardinandola. “Dannazione!” sibilò, stringendo la maniglia e tenendo in mano l'intera porta.

“Fai dei respiri profondi, Reed,” gli consigliò Blaine. “Fai.. attenzione. Vacci piano.”

Reed annuì. Era difficile abituarsi alla super forza. Con cautela mise giù la porta e corse fuori.

Kurt si alzò e guardò fuori dalla finestra. “Oh no..”

“Che c'è?” domandò Charlie stancamente. “Altre buone notizie? Altri gemelli? Che c'è?”

“..Stuart ha dei problemi. Qualcuno va a fuoco.”

“Che cosa?” Blaine corse alla finestra.

“A fuoco!?” Charlie si alzò.

“Sì ma.. non sta bruciando.” Kurt stava guardando dritto davanti a sé, stupefatto. “La persona che va a fuoco.. è Julian.”

“E Logan e Derek?” chiese Charlie mentre Wes atterrava dietro di lui e gli passava il kit. “Ci sono anche loro?”

“Non vedo Derek, ma riesco a vedere Logan?” Kurt aveva il respiro mozzato.

“Che problema c'è?” domandò Wes.

“Lui.. è sul tetto. E... ha le ali.”
 



Ecco la seconda delle Dalton Side Story.
Non preoccupatevi, non sto trascurando la traduzione di Dalton. E' solo che queste piccole one shot sono una gradevole distrazione quando il capitolo diventa troppo difficile.
Ci sono altre due storie del Meta!verse: una è su Stuart e l'altra comprende un po' di personaggi vari (ad esempio le ragazze di Dobry Hall). Aspetterò a postare queste due perché alcuni personaggi non sono ancora stati introdotti e non vorrei spoilerare niente a nessuno. C'è anche una lista dei super poteri dei personagggi: quella è comoda perché aiuta a capire un po' meglio!

Fatemi sapere cose ne pensate e ditemi se c'è qualcuna delle altre side stories che vi piacerebbe che traducessi, altrimenti la mia idea sarebbe quella di seguire l'ordine in cui si trovano sul blog di CP.

Un bacio, 
Caro.

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Capitolo 2
*** Stuart ***


“Svelti!” urlò Bailey mentre il fuoco in cucina continuava a crescere e gli estintori non potevano più far nulla contro di esso.

“Julian!” Logan gridò e Derek cercò di trattenerlo – le sue ali erano spiegate e le piume fremevano non appena qualcuno provava ad avvicinarsi. “Julian..!”
“CHE C'E'!?”

Tutti gli Stuart si fermarono quando udirono quella risposta indignata, che non sembrava assolutamente quella di una persona spaventata o ferita, ma solo completamente contrariata.

“Julian, amico...” Derek si fece avanti, ma indietreggiò immediatamente per le fiamme.

Fu in quel momento che l'attore iniziò a gironzolare, come se nulla fosse, e uscì dalla cucina, illeso, senza un graffio, sistemandosi semplicemente la divisa e brontolando. “Che diavolo.. Ho solo sbattuto la testa, tutto qui.”

“Ma..” Bailey fissò le fiamme a bocca aperta. “Julian, stai andando a fuoco!”

“Oh.” Julian spazzolò via le ultime lingue di fuoco che rimanevano sui suoi vestiti e che si spensero immediatamente. Alzò lo sguardo e vide Logan. Reagì a scoppio ritardato. “Ma che cavolo? E quelle quando ti sono spuntate!?”

“Quando Derek è stato sparato fuori dal secondo piano e io gli sono corso dietro,” borbottò Logan, guardando le sue ali con aria truce.

“Incidentalmente, hai anche dato fuoco alla cucina quando hai sparato con quelle tue mani,” Julian sgridò Derek.

“Ehi, senti, se sapessi controllarle correttamente..” sbottò Derek.

“Julian,” esclamò Bailey, incredulo. “Non sei morto. Perché non sei morto!?”

“Gli piaccio.” Julian puntò una mano verso la cucina e una scia di fiamme volò fuori dalla porta e incominciò ad avvolgergli il braccio e poi all'improvviso tutto il suo corpo prese fuoco.

Gli Stuarts fecero immediatamente un salto indietro. Logan rimase abbagliato. “Ma che diavolo..?”

“Ora,” disse l'attore in fiamme. “Perché cavolo tu hai un paio d'ali?”

“Pensi che le abbia chieste io?” ribatté Logan, indicando le gigantesche appendici bianchi che ornavano la sua schiena.

“Okay stop, piantatela!” disse Derek, sempre più spaventato. “Dobbiamo spegnere l'incendio! Julian, puoi..”

L'attore corse di nuovo in cucina.

Logan guardò di nuovo le sue ali; rendevano particolarmente difficile muoversi in un ambiente chiuso. Inoltre, se a Stuart stava accadendo tutto ciò, chissà che cosa stava succedendo altrove?

“Io vado fuori,” dichiarò

“Dove?” domandò Derek.

“Sul tetto. Voglio vedere com'è il resto della scuola e i danni”

“E' messa piuttosto male. Penso di aver visto i Brightman passare di qui ormai dieci volte,” disse Bailey con aria piuttosto spaventata.

“Quindi possono moltiplicarsi..” concluse Logan brontolando. “Meraviglioso. Fantastico. Perché niente può andare storto con un potere del genere in mano loro..” La sua voce era piena di sarcasmo mentre si dirigeva verso la porta. Poteva anche provare a volare, visto che aveva addosso quelle stupide cose.

Derek corse fuori non appena Logan ebbe sbattuto le ali ed ebbe spiccato il volo verso il cielo. Volò in maniera un po' instabile – ma stava incominciando a prenderci la mano – e atterrò perfettamente sul tetto del dormitorio di Stuart. Intento ad osservare la scuola sembrava una delle statue di angeli del Vaticano, con il sole che si rifletteva sulle sue ali e sui suoi capelli dorati.

Julian corse fuori da Stuart – l'incendio all'interno era stato spento, ma lui era ancora in fiamme – alla ricerca di una spiegazione per tutto.

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