Incantio talenti il destino chiama

di lorian
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio di tutto ***
Capitolo 2: *** Scontri e cattiverie ***
Capitolo 3: *** I sensi di colpa del principe ***
Capitolo 4: *** Incantio Talenti ***
Capitolo 5: *** Arrivo a Serpeverde ***
Capitolo 6: *** Bruschi risvegli e deboli equilibri ***
Capitolo 7: *** Gelosie e saggi consigli ***
Capitolo 8: *** Il giardino di Alicanto ***
Capitolo 9: *** Baci, rivelazioni e vendette ***
Capitolo 10: *** Malfoy Manor e Azkaban ***
Capitolo 11: *** Buone nuove e dichiarazioni ***
Capitolo 12: *** Rabbia e conseguenze ***
Capitolo 13: *** Punizione esemplare e grandi dolori ***
Capitolo 14: *** Alla ricerca dell'amore ***
Capitolo 15: *** Addio o arrivederci ***
Capitolo 16: *** L'arrivo di un angelo ***
Capitolo 17: *** Sentimenti d'amore ***
Capitolo 18: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** L'inizio di tutto ***


Capitolo 1 - L'inizio di tutto

 

" No, no, no e poi no! Come diavolo te lo devo dire che non accetterò mai quell'incarico; dannata Mezzosangue ti facevo più intelligente".

Gli occhi di Draco Malfoy ardevano di puro odio e di bieco disprezzo mentre si posavano sul volto di Hermione Granger, che sfoggiava un sorriso ironico che lo faceva imbestialire ancora di più.

La ragazza portò i suoi occhi all'altezza di quelli del rivale e un lampo di perfidia li attraversò velocemente. 

Poi facendo un gesto con la mano, come se volesse scacciare una mosca fastidiosa, disse:  " Oh Malferret, come sei noioso! Quello che non hai capito ancora tu e che io non sono qui a chiedertelo ma semplicemente a recapitarti un ordine della professoressa Mc Granitt; lei vuole e pretende che sia tu ad occuparti di quell'incarico.

Francamente io non ti reputo la persona adatta ma lei non la pensa così, quindi che a te piaccia o no sarai tu il giudice del concorso di bellezza e ora se non ti dispiace furetto, io ho cose migliori da fare che perdere tempo con te ".

Dette quelle frasi sprezzanti Hermione Granger girò sui tacchi, lasciando un Draco Malfoy senza parole e furioso all'inverosimile.

Il ragazzo stringeva le mani talmente forti che le sue nocche erano sbiancate e quasi trasparenti.

- Merlino quanto la odio, dannata Mezzosangue;  non so come faccia ma riesce sempre a lasciarmi senza parole e completamente basito - pensava dentro di se Draco.

Fremeva di rabbia e sussultò vigorosamente, quando Blaise gli poggiò una mano sulla spalla.

" Draco calmati,  guarda che fare così non ti aiuterà per niente! Devi cercare di vedere la situazione dal tuo punto di vista!".

" Che vuoi dire Blaise?" gli chiese Draco curioso, continuando a fissare imperterrito l'angolo del corridoio in cui era scomparsa la sua odiosa rivale.

" Beh, innanzitutto tu sei la persona più indicata per quel ruolo; in fondo chi meglio di te s'intende di bellezze femminili poi con questo concorso potresti trovare nuova merce da aggiungere al tuo carniere.

E per ultimo ma non meno importante, nel tuo ruolo potresti seriamente rompere le scatole alla Granger!".

Improvvisamente interessato al discorso che stava facendo il suo migliore amico, Draco si volse verso Blaise Zabini guardandolo negli occhi, come se il ragazzo fosse arrivato il quel momento e gli chiese: " In che senso potrei rompere le scatole alla Mezzosangue?".

Ottenuta la completa attenzione di Draco, Blaise con uno sguardo ironico,  gli rispose: " Come non lo sai? Sarà lei ad occuparsi dell'organizzazione dell'evento, lei penserà allo svolgimento e alla buona riuscita di questa cavolata che i professori hanno ideato per tirare su il morale degli studenti.                                         

La fine della guerra con Lord Voldemort invece di rallegrare tutti, ha lasciato strascichi abbastanza pesanti e tutti i ragazzi e le ragazze stanno affrontando lo studio in modo stancante e approssimativo".

Draco era senza parole poi con un ghigno, puramente stile Malfoy disse: " Passi che questa cazzata, secondo me non risolleverà il morale di nessuno ma come diavolo pensano i professori che questa cosa possa riuscire solo decentemente, se affidano il tutto in mano alla Mezzosangue so-tutto-io?".                                         

Blaise scosse la testa sconsolato, poi disse: " Draco, Draco tu non imparerai mai vero? L'odio che provi verso quella ragazza non ti fa apprezzare le sue doti organizzative! Io ho avuto modo di osservarla in questi giorni e mi sono reso conto che lei è veramente in grado di creare qualcosa di speciale da quell'accozzaglia di ragazzine che si sono presentate come pseudo-modelle".

Spalancando leggermente gli occhi, Draco guardò il suo più caro amico poi gli domandò: " Blaise da come ne parli sembrerebbe che quella ti piaccia!".

Il ragazzo tirò un profondo respiro poi gli rispose: " Draco, nonostante io sia il tuo più vecchio amico, che faccio parte dei Serpeverde e che ti vengo sempre dietro questo non vuol dire che devo utilizzare il mio pensiero come un riflesso del tuo!

Fortunatamente sono in grado di pensare con la mia testa e ti dirò, io trovo Hermione Granger una ragazza molto intelligente, perspicace, sagace e molto bella.

Certo lei non si cura del suo aspetto ma sono sicuro che se lo facesse e si presentasse come modella al concorso, tu per primo la eleggeresti come vincitrice assoluta!".

" Blaise non so quanta tentacula velenosa ti sei fumato questa volta" disse Draco spalancando gli occhi " ma ti chiedo di andarci piano amico, perchè mi sa che il suo veleno ti sta bruciando quel poco di cervello che ti è rimasto. 

Ma dico sei impazzito o cosa? Già solo il fatto che secondo me le parole intelligente, perspicace e sagace non hanno nulla a che fare con la mezzosangue ma il fatto che tu la definisca addirittura molto bella mi fa capire che tu debba avere davvero dei problemi!".                                                                                                               Blaise scosse la testa, prima di dire: " No caro Draco, qui se c'è qualcuno che ha dei problemi sei tu!

Dai non puoi negare che quanto ad intelligenza, perspicacia e sagacia la Granger ne ha da vendere; sai bene che è la prima della classe su tutte le materie e anche se tu ti ostini a definirla una secchiona so-tutto-io, lei sa usare per bene il suo adorabile cervellino.                                                                                                                                                                                    Non certo come quelle oche tutte rifatte che continui a portarti a letto, che riescono a mettere in moto il cervello solo davanti alle vetrine delle gioiellerie e delle boutique!

Lei nelle cose ci ragiona e devi ammettere che se fosse finita a Serpeverde, l'avresti messa in mostra come la nostra punta di diamante, fregandotene se lei era o no una mezzosansue" disse ghignando Blaise.                                                                                                              
" Quanto al fatto di trovarla molto bella ti consiglierei caro amico mio, di provare a guardarla meglio la prossima volta quando te la ritrovi davanti, invece di insultarla e basta.                                                                       

Guardale gli occhi Draco, sono due laghi di cioccolato che se li osservi bene però, hanno al suo interno tante piccolissime pagliuzze di oro puro.                                                                                                                                              
Degli occhi così non te li puoi scordare facilmente, credimi sulla parola.

Non parliamo poi delle sue labbra che secondo me sono fatte per portarti in paradiso solo con un bacio!

Ahhh ma che perdo tempo a fare con te ! Potrei elencarti per delle ore quello che secondo me c'è di bello in quella ragazza e tu rimarresti sempre della tua ignobile idea; io invece ti dirò di più Dracuccio, continua a portarti a letto la tua Pansy che è buona solo ad aprire le cosce e ignora che Hermione Jane Granger la mezzosangue zannuta, sarebbe l'unica con cui davvero tu potresti costruire qualcosa di infinitamente eccitante.                                             
Ed ora scusami ma io ho di meglio da fare, che perdere il mio preziosissimo tempo a cercare di fare entrare un concetto interessante nel tuo cervello dove sarebbe destinato ad annegare nel vuoto più assoluto".                                                                                                    

Detto questo Blaise si diresse verso la porta della sala comune ed uscì nei corridoi, lasciandosi alle spalle uno sconvolto Draco Malfoy, che non era riuscito ad interrompere il suo più caro amico mentre sciorinava tutte quelle astrusità.                                                                                                                                                                    In realtà la cosa che sconvolgeva Draco, era che mentre Blaise diceva quelle cose lui provava ad immaginarle e non riusciva a negare neppure a se stesso, che il suo amico avesse pienamente ragione.                           

Dannazione la mezzosangue era intelligente, perspicace, sagace e si anche molto bella.                            

Era da un pò che lui lo aveva notato ma sarebbe sceso a patti con il Diavolo in persona piuttosto che ammetterlo con Blaise e sopratutto con se stesso.

Draco era confuso e si sentiva come se la sua testa fosse avvolta dall'incantesimo testa-bolla ma gli insegnamenti che suo padre gli aveva inculcato negli anni, ebbero il sopravvento sui possibili ripensamenti riguardo all'odio verso i babbani e i mezzosangue, in particolare su quella mezzosangue.

Ghignando perfidamente, il principe delle Serpi uscì dalla Sala comune e si avviò verso la Stanza delle Necessità, dove sapeva che si sarebbe svolta quella buffonata.

Una volta arrivato nel corridoio del settimo piano vide un continuo viavai di persone che cariche di pacchi e pacchetti entravano ed uscivano dalla porta magicamente bloccata in modo che non sparisse.

Con le mani in tasca, con un aria indifferente, come se il fatto di essere lì fosse del tutto casuale si avvicinò, si sporse per guardare all'interno e quello che vide gli tolse il fiato.

La stanza che lui spesso si era trovato ad usare negli incontri di puro sesso, era stata ingrandita a dismisura e ora rappresentava un grande tempio antico, nello stile dei greci.

Dalle maestose colonne scendevano cascate di fiori multicolore e veli candidi che si muovevano grazie alla magia come se fossero accarezzati da una tiepida brezza.

Le pareti inscenavano un paesaggio sterminato e bucolico, che si estendeva a perdita d'occhio intervallato da dolci colline piene di verde, dei fiumi azzurri che si snodavano come piccoli serpenti e un cielo terso e pulito.

Osservando quel magico luogo, Draco non riusciva a credere che quella meraviglia fosse uscita dal cervellino della Mezzosangue e anche se la cosa lo infastidiva, era impossibile per lui ammettere che quella dannata ragazza aveva davvero del talento.

Alla destra della stanza erano state poste le gradinate che avrebbero ospitato il pubblico intramezzate dal tavolo della giuria dove lui avrebbe dovuto compiere il suo dovere.

E al centro di quel paradiso c'era lei, che con un aria adorabilmente corrucciata, mordicchiava una matita leggendo una lista di cose probabilmente ancora da fare.

Ogni tanto staccava gli occhi da quel plico di fogli e dava degli ordini secchi e precisi che venivano subito eseguiti.

Se lui non avesse saputo che lei era una Mezzosangue, avrebbe perfettamente potuto scambiarla per una Purosangue che sapeva farsi rispettare senza battere ciglio.

Parlava con la professoressa Mc Granitt di alcuni dettagli che ancora non gli erano chiari ed essendo lei quella precisina e pignola, non poteva permettere che qualcosa andasse storto.

Considerava un onore il fatto che la sua amata preside avesse affidato proprio a lei un incarico così importante e non era intenzionata, per nessun motivo al mondo a fallire. 

Draco Malfoy entrò nella stanza e si avvicinò con estrema lentezza ed eleganza alle due donne, che erano ferme al centro per definire tutto e rivolgendosi alla preside disse: " Buongiorno professoressa Mc Granitt".

La donna sentendosi chiamare, si girò e quando vide il volto del ragazzo, sorridendogli gli rispose: " Oh signor Malfoy sono contenta che lei sia venuto!".

Se la sua presenza lì avesse o meno infastidito la caposcuola, non gli era stato possibile scoprirlo dato che Hermione Granger lo aveva del tutto e secondo lui, volontariamente ignorato.

Ma come si permetteva una Sanguesporco come lei di ignorare la regale presenza del carismatico principe dei Purosangue.

Era una cosa inaudita che lo fece imbestialire in modo rapido e doloroso; ma se dentro di lui urlava di rabbia e furore, al suo esterno nulla faceva presagire che era ad un passo dall'esplodere.

La neo preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, la sempre saggia Minerva Mc Granitt dentro di sé gongolava, per essere riuscita a convincere niente meno che Draco Lucius Malfoy, a prendere parte a qualcosa che sicuramente lui non aveva perso tempo a definire una fesseria.

Lei invece credeva fortemente in questo progetto, che giudicava un ottimo motivo per risollevare il morale dei suoi studenti che giorno dopo giorno arrancava sempre di più.

Finalmente la terribile seconda guerra magica si era conclusa; Harry James Potter con grande coraggio e sprezzo del pericolo aveva ucciso il suo odiato nemico Voldemort.

In questa titanica impresa, era stato aiutato da molti studenti come lui e sopratutto aveva ricevuto l'immenso sostegno dei suoi più cari amici, Hermione Jane Granger e Ronald Bilius Weasley.

Purtroppo però, molti alunni e diversi Auror avevano perso la vita in quegli scontri e la loro dipartita bruciava ancora nel cuore degli abitanti del magico castello.

La perdita di parenti e amici aleggiava ancora sinistramente nei corridoi del grande maniero che con l'aiuto della magia era tornato come nuovo.

All'appello, in particolar modo mancavano il professor Remus Lupin con la moglie Ninfadora Tonks, che erano morti combattendo con valore e lasciandosi alle spalle un piccolo bambino, Ted, che non avrebbe più potuto conoscere i suoi meravigliosi genitori così come era successo ad Harry che per altro era il suo padrino.

Mancava anche Fred Weasley, il simpatico e scapestrato fratello di Ron e Ginny e molti altri.

La donna non riusciva, inoltre, a dimenticare le molte vittime che si erano succedute nell'arco di quei lunghi sette anni:

Sirius Black, lo sfortunato padrino di Harry.

Cedric Diggory, ucciso da Voldemort solo per essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Malocchio Moody, l'ex Auror e professore che era deceduto per difendere Harry in fuga dai Mangiamorte.

Charity Burbage, la professoressa di Babbanologia rapita dai Mangiamorte, torturata e uccisa da Voldemort.

Albus Silente, il preside sicuramente più amato e rispettato di tutti i tempi.

Severus Piton; si anche lui che sembrava un anima nera e dannata, si era rivelata infine una persona degna del massimo rispetto.

Minerva si riscosse dai quei tristi pensieri: ora il suo compito era quello di ridare un pò di gioia e di serenità ai cuori di quei ragazzi, che ancora troppo giovani erano stati costretti ad assistere a odi, rancori, battaglie, barbarie ed omicidi.

Tutto perchè alcuni credevano alle teorie razziste e omofobiche di quel folle, che si era autoeletto di sangue puro pur sapendo di essere a sua volta un mezzosangue.  

Si era ripromessa di riuscire a cancellare dai loro animi feriti, tutto il dolore e l'angoscia che oramai vi avevano messo radici e quale migliore modo se non quello di assistere a qualcosa di allegro e sereno, che avrebbe fatto dimenticare loro per qualche periodo la tristezza.

Con orgoglio aveva assistito a scene di collaborazione tra case, che prima non si era sognata mai neppure di immaginare: vedere per esempio, Pansy Parkinson, Daphne Greengrass e Millicent Bullstrode collaborare con Hermione senza fare storie, era sicuramente da annotare negli annali scolastici.

Ora il fatto di aver ottenuto che il cosiddetto principe di Serpeverde avesse accettato di rivestire il ruolo di capo giuria, era la conferma del connubio che si poteva creare tra i discendenti di Salazar e quelli di Godric, che notoriamente non avevano mai lesinato tra loro attacchi e cattiverie.

La donna si volse quindi verso il ragazzo, che continuava a tenere incollato lo sguardo verso la nuca di Hermione che ancora non lo aveva degnato di nessun interesse.

Dopo aver tossicchiato, per attirare la sua attenzione disse: " Le sono grata signor Malfoy, del fatto che lei abbia accettato di presiedere alla giuria di questa sfilata!".

Draco volse il viso verso la preside e ghignando leggermente disse: " Professoressa Mc Granitt, io accetterò di essere il giudice di questa manifestazione ad un solo patto; voglio poter collaborare a stretto contatto, con la qui presente signorina Granger nella realizzazione della sfilata; o così o non contate su di me!".

Sentendo quelle parole Hermione si girò, palesando la sua attenzione e rendendosi conto, per la prima volta che l'astuto e perfido principe aveva fatto il suo ingresso in quello che lei riteneva il suo regno.

Guardandolo in volto, la ragazza notò che i suoi freddi e profondi occhi brillavano di una punta di ironia e sadismo.

Indisponendosi per il suo atteggiamento, la bella caposcuola alzò fieramente il mento poi disse:  " La ringrazio signor Malfoy ma non credo che il suo aiuto sia necessario, qui siamo perfettamente in grado di proseguire da soli".

La professoressa Mc Granitt posò una mano lieve sulla spalla della ragazza, attirando la sua attenzione e puntando sul suo viso uno sguardo supplichevole, disse: " Suvvia signorina Granger l'idea del signor Malfoy non è assolutamente assurda anzi credo che questo sia un ulteriore modo per seppellire definitivamente l'ascia di guerra tra le due storiche case."

Capendo di non avere via di uscita, Hermione alzò le spalle apparentemente indifferente, poi disse: " Bene, allora signor Malfoy tenga conto che le riunioni necessarie per decidere il da farsi si tengono il lunedì, il giovedì e il sabato nella stanza dei capiscuola dalle 17 alle 19".

Detto questo si voltò nuovamente e si allontanò verso un gruppo di ragazzi che si stavano occupando dell'addobbo floreale.

Draco stavolta era davvero sul punto di esplodere: quella folle ragazza non aveva fatto una piega davanti alla proposta che lui le aveva fatto, con il solo ed unico scopo di farla uscire dai gangheri.

Ora invece, dai suddetti gangheri ci stava uscendo lui e dopo aver salutato la preside, completamente insoddisfatto si volse verso l'uscita, dove trovò Blaise che sorrideva sornione avendo assistito a tutta la scena.

Quando il caposcuola di Serpeverde lo raggiunse, insieme uscirono in corridoio e fatti pochi passi in silenzio Draco esplose di furore e di rabbia.

" Ahhhh! Ma quella mi manderà al manicomio prima o poi; ma ti rendi conto Bla non ha fatto una piega, una che fosse una.

Quella non è normale; secondo me viene da qualche pianeta sconosciuto ed è atterrata qui ad Hogwarts solo per rendermi la vita impossibile.

No dico ma l'hai sentita" disse poi scimmiottandola " Signor Malfoy le riunioni si fanno dalle 17 alle 19.

Ahhhh non la reggo, no proprio non la reggo; quella è sadica, indisponente, falsa, maligna e cattiva allo stato puro".

Blaise ghignando a più non posso, disse: " Hei Dra mi sa che ti stai sbagliando, quello con tutte quelle caratteristiche sei tu e comunque io ti avevo avvisato; Hermione è una ragazza molto intelligente!".

Draco si diede una manata sulla fronte poi disse: " Hermione? Ora la chiami Hermione? E a quando la proposta di matrimonio Bla?".

" Ma come siamo spiritosi fratello" disse il moro Serpeverde poi scuotendo la testa con fare rassegnato aggiunse: " Draco non ci sei ancora! Ma che ti ci vuole per capire che Hermione non è come tutte le altre sciacquette che ti ripassi sotto le lenzuola.

Lei può darti davvero del filo da torcere; ha carattere, è tenace, testarda e fiera e prima che tu ti perda in elucubrazioni inutili, sappi che io non sono affatto interessato a lei.

Se la chiamo per nome è perchè anche io faccio parte del gruppo che sta organizzando la manifestazione.

Il mio compito è di occuparmi del beveraggio.

Hermione per coinvolgerci tutti, come se fossimo una grande squadra, ha deciso di abolire la provenienza delle case e i cognomi in modo da non creare discordie ed imbarazzi.

Certo tutti sappiamo chi siamo e da dove arriviamo ma chiamarci semplicemente per nome, per quelle poche ore che passiamo insieme, ci fa dimenticare tutto.

Ora sono convinto che non ti chiamerà mai Draco, se non altro per mantenere le distanze il più possibile ed evitare che tu venga lì per vanificare con la tua inedia tutti gli sforzi che stiamo facendo!"

Ancora sorpreso di quello che aveva sentito Draco gli chiese: " E sentiamo quali sono le altre serpi che sono coinvolte in questa assurdità?" e Blaise, mettendosi un dito sul mento come se stesse pensando gli rispose: " Beh, ci sono Pansy e Daphne che oltre a concorrere come modelle si occupano degli abiti, Millicent che si è occupata della campagna pubblicitaria, io e Theo che si occuperà della musica ma anche altri componenti di varie case collaborano con noi.

Per esempio per Corvonero ci sono Luna Lovegood, Cho Chang, Padma Patil, Anthony Goldstein e Terry Steval.

Per Tassorosso ci sono Hannah Abbott, Susan Bones, Justin Finch-Fletchley, Ernie Macmillan e Zacharias Smith

Infine per i Grifondoro oltre ad Hermione, ci sono Harry Potter, Ronald Weasley, Ginevra Weasley, Calì Patil e Colin Canon.

Tutti noi Draco, grazie ad Hermione siamo riusciti a collaborare magnificamente finora e ti sarei grato se non rovinassi tutto.

Se hai intenzione di accettare quell'incarico fallo ma per l'amor del cielo, non combinare nessun casino, perchè ti giuro sulla nostra decennale amicizia che te la farei pagare cara; sono stato chiaro?".

" Cristallino Blaise, cristallino!" disse tranquillo Malfoy lasciando però non del tutto convinto il moro serpeverde.

Hermione fece il suo ingresso nella Sala comune dei Grifoni fumante di collera e di rabbia.

In presenza di quella serpe velenosa non aveva battuto ciglio, di fronte alle sue evidenti provocazioni ma ora che lui non c'era era intenzionata a salire nella sua camera, a chiudere la porta, ad imperturbare la stanza e ad urlare tutta sua frustrazione; urlare tanto ma così tanto da rimanere afona per almeno un mese.

- Viscida serpe - pensò Hermione - ma che cavolo ha voluto fare con quella sceneggiata? Ma certo, lo ha fatto in modo che io perdessi le staffe e magari di fronte alla professoressa Mc Granitt urlassi che non lo volevo, passando così per una ingrata e una disfattista.

Ah ma non gliela do questa soddisfazione! Lo farò pentire di questo scherzetto; il signorino non sa ancora con chi ha a che fare.

E' ora che Draco Lucius Malfoy, impari sulla propria pelle di porcellana come giocano le Mezzosangue. -

Il suo vendicativo pensiero, fu interrotto dall'ingresso nella stanza di Harry, Ron e Ginny che l'avevano vista passare di corsa dalla Sala comune, l'avevano chiamata senza ottenere nessuna risposta e preoccupati, erano andati a vedere che diavolo stava succedendo.

" Hei Herm tesoro, che cosa ti è successo?" le chiese Harry con la voce alquanto ansiosa e mentre lei stava per rispondere Ron le disse: " Diccelo piccola, puoi star sicura che qualunque cosa sia troveremo la soluzione".

Che dolce che era Ron, sempre timido ed impacciato; lui si che sarebbe stato l'uomo ideale, se solo lei ne fosse stata innamorata invece aveva avuto la terribile sciagura di innamorarsi di un altro.

" Scommettiamo che c'entra qualcosa la serpe bionda? Solo lui e Piton sono riusciti sempre a far perdere la proverbiale calma alla nostra dolce caposcuola ma siccome Piton è sotto due metri di terra, quello che rimane non può essere altri che Malferret" disse ironica Ginny.

" Ginevra" la redarguì Harry con un cipiglio pericoloso" ti ho già detto mille volte come la penso!" ma la ragazza lo interruppe: " Si, si lo sappiamo tutti Harry; non dobbiamo parlare male di Piton! Ascoltami bene Potteruccio, perchè non te lo voglio ripetere una seconda volta: anche se il nostro "caro", untuoso e defunto professore di Pozioni e di Difesa, a dispetto del suo aspetto e del suo carattere, si è poi rivelato un angelo io, Ginevra Weasley non posso e non voglio dimenticare tutti i soprusi che siamo stati costretti a subire.

Mi bruciano ancora tutte le volte che mi toccava stare nel suo bugigattolo puzzolente, perchè messa in punizione per qualcosa che avevano fatto le Serpi maledette.

E dove lo mettiamo l'amore sviscerato che quell'uomo aveva per il principino slavato ed in genere per tutte le serpi.

Ti sei forse dimenticato tutti i punti che ci toglieva ingiustamente mentre altrettanto ingiustamente, li regalava a quelli là.

Ora se a te sono venuti i scrupoli di coscienza, solo perchè hai saputo che da giovane era innamorato di tua madre e per aver scoperto che ha ucciso Silente dietro sua richiesta, a me non interessa.

Per quanto mi riguarda Severus Piton rimarrà sempre il bastardo che era; un bastardo che ha avuto seppure una volta, l'onore di essere stato innamorato anche se non ricambiato.

Forse è vero che non ha mai dimenticato tua madre ma allora avrebbe dovuto proteggerti, non angustiarti per cinque anni e non dimentichiamoci di Silente.

E' vero che lui ha agito così perchè gli era stato richiesto ma resta comunque il fatto che ci ha privato della persona più dolce, cara e buona del mondo.

Ora non venirmi a dire che mi devo calmare, altrimenti ti getto addosso una bella fattura orcovolante hai capito?" concluse Ginevra tra le lacrime.

Harry completamente basito e senza parole abbassò lo sguardo a terra, consapevole che in fondo Ginny aveva ragione e non riuscendo a trovare nulla su cui ribattere, preferì uscire in silenzio dalla stanza seguito da Ron che le lanciò uno sguardo gelido.

Una volta che si chiuse la porta, Ginny sbatté le mani come se volesse spolverarsele e disse: " Oh e anche questa è fatta!" poi volse lo sguardo verso Hermione, che la fissava ancora con la bocca spalancata e disse: " Forza tesoro levati dalla faccia quell'espressione stupita; era ora che qualcuno gliele cantasse a quello là.

Sono stufa che continui a voler imporre il suo pensiero a tutti.

Adesso occupiamoci di te piccola; che ti ha combinato il tuo amore segreto?" disse con lo sguardo ironico.

Hermione si riscosse all'istante, scrollando la testa e gettandosi malamente sul cuscino.

Ginny sigillò ed imperturbò la stanza per non essere disturbate e le si sedette accanto in attesa che la bella caposcuola si sfogasse, cosa che non si fece attendere: " Oh Ginny, io non credo di farcela sai? Stamattina la Mc Granitt mi ha mandato nei sotterranei di Serpeverde, per comunicare a Draco una sua decisione!".

Solo quando era da sola o con Ginny, Hermione, poteva chiamare il biondo con il suo nome di battesimo, dato che lei se ne era perdutamente e sfortunatamente innamorata.

" Che decisione?" le chiese curiosa la sua amica e lei sospirando le rispose: " La nostra cara preside, si è fatta venire la geniale idea di offrirgli la carica di Presidente della giuria della sfilata ma il peggio è che, se prima lui non voleva accettare, poco dopo si è presentato nella Stanza delle Necessità dicendo che avrebbe accettato l'incarico solo a patto di poter lavorare a stretto contatto con me!".

" Per il tanga di Morgana ma che cavolo gli ha preso?" disse sconvolta Ginny ed Hermione le rispose: " Lo ha fatto solo per farmi perdere le staffe davanti alla Preside, in modo da farmi fare una pessima figura ma lei non solo non se ne è accorta ma mi ha supplicato con lo sguardo di accettarlo in squadra ed io sono stata costretta a farlo.

Capisci Ginny, già l'esserne innamorata senza speranza mi fa stare male; almeno però il fatto di poterlo evitare mi dava quella parvenza di sicurezza, ora invece non solo me lo ritroverò accanto in ogni istante ma sono sicura che farà di tutto per sabotare il nostro lavoro ed infine dovrà decidere lui chi vincerà il concorso e questo sai già che cosa vuol dire no? Che al 99% a vincere saranno Daphne o Pansy e questo non è giusto!" concluse la ragazza gettandosi in lacrime sul cuscino e continuando a dire: " Perchè me ne sono innamorata? Ma come diavolo ho fatto?".

" Hermione tesoro, sai bene che al cuore non si comanda" le disse dolcemente Ginny " così come sai bene, quello che io penso di tutto questo pasticcio.

Draco Malfoy è un concentrato di alterigia e supponenza ma in fondo deve avercelo anche lui un cuore no? Anche se credo che sia del tutto rinsecchito e atrofizzato, visto che lui non lo ha mai usato.

Non so come andrà a finire tra voi due ma sai che ti dico? Se c'è una persona al mondo capace di cambiare quel furetto velenoso, in qualcosa che assomigli anche solo lontanamente ad un essere umano, quella sei tu tesoro!

Sei testarda quanto e più di lui, sei collerica al punto giusto, sei intelligente ed inoltre ricordati che non sei da sola.

Hai i tuoi amici che ti stanno a fianco e che non ti abbandonerebbero mai in nessun caso!"

Hermione fece un grosso respiro poi guardando negli occhi la sua dolce amica disse: " Non ne sarei così sicura Gin; su di te non ho alcun dubbio ma per quanto riguarda Harry e tuo fratello non me la sentirei di metterci le mani sul fuoco!

Sai già cosa pensano di Draco, sai perfettamente quanto lo odiano e quanto pensano sia una persona inutile.

Non credo che mi perdonerebbero mai, se venissero a sapere che me ne sono innamorata!" poi sospirando nuovamente continuò: " Ma perchè non mi sono innamorata di Ronald? Sarebbe stato tutto più facile!".

Ginevra fece una faccia buffa e parzialmente schifata poi disse: " Hei Herm non scherzare! Per quanto averti come cognata mi esalterebbe un sacco, non potrei mai e poi mai augurarti di vivere al fianco del mio sconclusionato fratellino.

Avanti siamo sinceri, Ron affiancato a Draco fa la stessa figura che farebbe un pulcino bagnato di fronte all'imponenza di un ippogrifo!

Mio fratello è un vigliacco e un debole, vive perennemente all'ombra di Harry e non è in grado di prendere una decisione che sia una.

Prendi per esempio il fatto che fin da piccolo ha sempre detto che voleva diventare un giocatore professionista di Quiddicth, ora invece da quando Harry ha detto che finita la scuola vuole frequentare il corso di Auror, all'improvviso è diventato anche un suo desiderio.

E non parliamo di shopping! Non so se hai notato che quando Harry si compra qualche maglietta o dei jeans, dopo neppure una settimana Ron li possiedi uguali e precisi.

Ora ha iniziato a fumare, solo perchè glielo ha visto fare e io credo che se potesse, sognerebbe le stesse cose che sogna lui.

Ron è una persona del tutto inutile e tu non puoi paragonarlo a Draco neppure lontanamente;  per quanto io non sopporti Malferret, devo essere sincera nell'ammettere che ha tutte le qualità che una ragazza sogna in un uomo: è alto, bello, affascinante e sexy, è bastardo al punto giusto, è ricco il che non guasta, sa sempre il fatto suo, è in grado di prendere decisioni autonomamente e di solito non torna mai suoi passi, indice del fatto che prenda sul serio le sue capacità affrontando a testa alta la gente.

Anche se quando è evidente che sbaglia, non lo ammetterebbe neppure sotto mille e più Cruciatus o sotto il veritaserum, dato che è dannatamente orgoglioso!

Eppure, nonostante abbia un miliardo di difetti, io credo che tu e lui siate fatti per stare insieme; basta solo sapersi giocare le carte giuste.

In fondo, non mi ricordo dove l'ho letto, la vita è una continua partita a poker con il destino; se vuoi vincere devi anche saper barare".

" Si può essere che tu abbia ragione Ginny ma vedi con Draco non avrò mai niente di sicuro mentre tuo fratello, per quanto sia tonto mi ha proposto di sposarlo e vuole fare una cerimonia magica già alla fine della scuola ed io sto pensando di accettare".

Ginny spalancò la bocca a quella notizia, guardando incredula gli occhi della sua migliore amica poi con la voce piena di rabbia disse: " Dimmi che sei impazzita Hermione ti prego, perchè solo il fatto di aver perso la tua sanità mentale potrebbe giustificarti riguardo a quello che hai appena detto! Tu non puoi sposarti con Ronald, perchè non lo ami; lo sai bene quanto me.

Perchè vuoi farti del male, amica mia? Ti rendi conto che qui stiamo parlando di un matrimonio e per di più di un matrimonio magico.

Sai che significa non è vero? Beh se caso mai te lo fossi dimenticato, ci penso io a rinfrescarti la memoria.

Un matrimonio magico è assolutamente vincolante e se porti a termine questa cazzata, non potrai mai più separarti da mio fratello anche se dovreste odiarvi da morire.

E' questo che vuoi Hermione? Legare la tua vita con una persona a cui vuoi bene, certo ma che non ami?

Perchè è inutile che lo neghi anche a te stessa, tu non ami Ronald ma ami lui e solo lui: il dannato furetto rimbalzante, Malferret alias Draco Malfoy,  il principe di Serpeverde."

" Andiamo Ginny" sospirò stancamente Hermione " siamo sincere; quando mai si è sentito che un Grifondoro e un Serpeverde si sono innamorati!

Un Grifondoro e un Corvonero si, un Grifondoro e un Tassorosso può darsi ma mai da millenni, si è sentito che un Grifondoro e un Serpeverde o viceversa, si siano uniti in un sentimento che valga la pena di essere chiamato sincero.

Inoltre non trascurare di chi è che stiamo parlando; non un Serpeverde qualsiasi ma del Serpeverde per eccellenza borioso, vanesio, egoista, gelido come un iceberg e con la fissazione del sangue puro.                                                                                             

Come puoi solo pensare che lui possa provare qualcosa per me, la mezzosangue zannuta di Grifondoro,  l'insopportabile so-tutto-io.                                                                                                                                                       
No Ginny, mi ritengo abbastanza intelligente e credo di avere ancora qualche neurone che viaggia nel senso giusto di marcia, per capire che mai lui potrà vedermi come niente altro che una valvola di sfogo per i suoi istinti maschili".                                                                                                                                                                     
Hermione concluse il suo monologo sedendosi sul letto e portandosi stancamente una mano sugli occhi, come se volesse cancellare con un solo colpo tutta la rabbia e la frustrazione che provava nel suo animo.

Ginny che si riteneva estremamente testarda, mise le sue piccole mani sui fianchi e poi con voce decisa e forte disse: " Oh basta Hermione, continui a piangerti addosso e a commiserarti.

Non è una colpa essere figlia di babbani né essere stata smistata a Grifondoro.

Ok,  lui non è un Serpeverde qualsiasi ma la tua nemesi in persona ma credo che proprio per questo, l'amore sia un sentimento completamente complesso.

Questo sentimento non guarda in faccia nessuno, né età, né sesso, né razze e né sopratutto case scolastiche.                                                                                                                                                                                          Porca vacca, Hermione è vero sei una sangue sporco, ops scusa, volevo dire che non hai il sangue cosiddetto puro ma sai che c'è, francamente chi se ne frega!

Coloro che, come i teneri genitori del tuo Draco, adoravano quella perla di Voldemort ignoravano forse che proprio colui che predicava sulla purezza del sangue,  era un maledetto sangue sporco? Non credo proprio! Sicuro che lo sapevano ma se ne fregavano altamente.                                                                                                                                                                                       
Gli bastava avere davanti a loro qualcuno che li convincesse che i tempi non sono cambiati, che la società moderna non si è evoluta anche qui nel mondo magico.                                                                                                                  
Sognano solo ed esclusivamente che la razza purissima continui; ecco perchè fanno matrimoni tra di loro, combinati spesso contro il volere dei diretti interessati".

Hermione sorrise della sequela di parole uscita dalla bocca di Ginny poi, alzando le spalle disse:

" Va bene, credo che tu abbia ragione su tutta la linea; ti prometto che ripenserò alla proposta di tuo fratello.

A questo punto non mi rimane altro che aspettare e vedere che succede!".

 

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Capitolo 2
*** Scontri e cattiverie ***


Capitolo 2 - Scontri e cattiverie

 

Il giovedì successivo, Draco arrivò nella saletta dei capiscuola ed entrando, notò che questa era stata ingrandita da un incantesimo in modo da farci entrare un grosso tavolo attorniato da 22 sedie, un comodo divano e una grossa lavagna dove erano appesi diversi bigliettini.

Mentre era intento a leggere questi biglietti, la porta alle sue spalle si aprì ed entrò Hermione con in mano diversi fogli ed alcuni fascicoli colorati.

Draco, non appena la vide ghignò pericolosamente e si avvicinò con l'intento di stuzzicarla ma rimase basito, quando la ragazza lo ignorò come se fosse uno dei fantasmi del castello.

Brontolando d'insoddisfazione, il ragazzo le disse: " Hei mezzosangue, cos'è non mi hai visto?" e la ragazza alzando gli occhi gli disse: " Oh scusa Malferret ma io di solito non perdo tempo a guardare le cose che non m'interessano!".

Draco era scioccato e non sapeva se lo era di più per il fatto di essere stato definito una cosa o per il fatto che lei avesse detto che non gli interessava.

" Caspita, vedo che abbiamo fatto colazione con dei limoni eh? Stamattina sei più acida del solito!" le disse brusco lui e prima che lei potesse ribattere, la porta si aprì e tutti gli altri componenti del consiglio fecero il loro ingresso.

Quando tutti si furono seduti, Hermione prese la parola e disse: " Buongiorno a tutti, come vedete l'ultima novità riguarda la presenza qui del signor Malfoy, al quale è stato chiesto dalla preside in persona di fare da capo giudice del concorso.

Ovviamente ora illustreremo al signor Malfoy, come si svolgerà tutta la manifestazione.

Daphne vuoi occupartene tu?".

Draco era ancora più furioso, dato che per ben due volte in pochi secondi Hermione l'aveva chiamato signor Malfoy solo per sottolineare, come gli aveva d'altronde predetto Blaise, che non era affatto intenzionata a chiamarlo per nome come faceva con gli altri.

Daphne sorridendo si alzò e disse: " Benvenuto Draco, allora devi sapere che la manifestazione si svolgerà il 31 ottobre dopo il tramonto.

Saremo noi, organizzatori della festa, ad aprire le danze nella Sala Grande alle sette di sera poi dalle otto fino alle nove ci sarà il concorso di bellezza che servirà ad eleggere Miss Hogwarts di seguito poi fino a mezzanotte ci sarà la sfilata di moda; infine dei fuochi di artificio magici, offerti da Zonko e dalla ditta dei Tiri vispi Weasley, daranno il via ai balli con musica da discoteca suonata dalle sorelle Stravagarie e questi si concluderanno all'alba."

Illustrato il suo discorso, Daphne si risedette ed Hermione riprese la parola: " Pansy vuoi essere così gentile da passare al signor Malfoy questi depliant, che gli spiegheranno tutti i nostri interventi in modo da farsi un quadro preciso della situazione."

La mora Serpeverde si alzò dal suo posto e si diresse verso Draco, dandogli il materiale indicato da Hermione poi con un sorriso languido se ne tornò al suo posto.

Hermione, con voce incolore disse: " Bene, se non ci sono altri aggiornamenti direi che per oggi possiamo anche chiudere qui".

Quindi dopo essersi salutati, ad uno ad uno uscirono dalla stanza lasciando Hermione lì seduta a ricontrollare tutti gli appunti.

La ragazza non si era però accorta che nella stanza era rimasto anche Draco, che continuava a guardarla stringendo forte i pugni.

Il ragazzo cercava di dominare i suoi impulsi: avrebbe voluto umiliarla ma non sapeva come fare.

Poi ghignando pericolosamente si avvicinò in silenzio, afferrando uno dei suoi boccoli ed attorcigliandoselo intorno al dito.

Hermione sussultò a trovarselo accanto e con quel movimento avvicinò involontariamente i suoi capelli al naso di Draco, che fu investito da un dolcissimo profumo al cocco.

" Che diavolo stai facendo Malferret? " gli chiese agitata la ragazza e lui, rimasto basito da quel profumo non gli rispose, continuando come se fosse ipnotizzato, a toccare quel morbido boccolo.

Quando però si rese conto di essere osservato, si allontanò con il cuore che gli batteva veloce nel petto.

Indispettito dal modo in cui si sentiva, cattivo replicò: " Stavo solo controllando la merce!".

Hermione spalancò gli occhi e disse: " Ma di che diavolo di merce parli? T'informo che io non sono in vendita!" ma il ragazzo ghignando odiosamente le rispose: " Oh sta tranquilla, io non sprecherei neppure uno zellino del mio immenso patrimonio per una sporca mezzosangue! Se però tu vuoi offrirti gratis, io sono sempre disponibile per la beneficienza!".

" Oh, senti dannato di un furetto, segui attentamente ciò che ti dico: evapora, svanisci, dissolviti!" urlò lei.

Draco scoppiò a ridere fragorosamente poi disse: " Uh, uh, uh Granger siamo nervosette eh? Cos'è Lenticchia non ti soddisfa tra le lenzuola o sei in piena sindrome premestruale?".

Hermione arrossì dalla rabbia, fino alla cima dei capelli poi quasi fuori controllo, urlò come una banshee impazzita : " COME CAZZO TI PERMETTI MALFERRET?" e Draco, sempre ghignando disse:

" Calma, calma, mezzosangue! Non pensavo che una puritana, frigida come te potesse avere un linguaggio così scurrile; e poi credi davvero che seguirei i tuoi consigli riguardo al fatto di sparire?".

La grifoncina con un sorrisetto ironico, puntò i suoi occhi sul volto del principe di Serpeverde poi disse: " Oh ma Malfoy, credo che tu abbia frainteso: quando ti ho detto di sparire non volevo darti un consiglio.                          

Il mio non lo era affatto; tutt'al più era un imperativo categorico: levati dai piedi!".

" Granger " disse sornione Draco " devo forse ricordarti le parole della preside? Lei mi ha detto che dobbiamo lavorare insieme, che dobbiamo collaborare per dare ancora più lustro a questa manifestazione ed io sono qui per questo".

Hermione sentì di essere sul punto di esplodere e alzatasi di scatto disse: " Draco Lucius Malfoy, principe dei miei stivali, capo di una ridda di folli marchiata Serpeverde, figlio di un fottuto Mangiamorte con quella faccia di bronzo puoi prendere in giro la preside e rigirartela come un calzino bucato ma a me non mi freghi.

So perfettamente che di questo concorso non te ne frega un beneamato cavolo; tu hai accettato questo incarico solo per rompere le uova nel paniere a me ma sappi che io non te lo permetterò.

Se vuoi la guerra, io ti darò la guerra e credimi quando avrò finito con te maledirai il giorno in cui hai messo piede ad Hogwarts per la tua prima dannatissima volta.

I tuoi cari ed "innocenti" genitori avrebbero fatto meglio ad iscriverti a Durmstrang; almeno lì non c'erano le ragazze che tanto hanno fottuto il tuo cervellino e i tuoi ormoni.

Forse un pò di astinenza e meno ginnastica lombare, ti avrebbe dato più possibilità di diventare una sorta di essere umano!".

" No mia piccola mezzosangue, non credo che sarebbe stata una buona idea andare a Durmstrang; basta guardare gli elementi che vi appartengono!" celiò il biondo.

Hermione, con uno sguardo interrogativo chiese: " Ma di che cavolo parli?" e Draco preparandosi a dare alla ragazza la sua stoccata finale. con tranquillità le rispose: " Oh, basta guardare Victor Krum!

Doveva essere proprio arrivato alle cozze se ha volto il suo ambito sguardo di scimmione a una scorfana come te; d'altronde tra reietti ci s'intende!".

La mano di Hermione, schizzò potente e si andò ad abbattere sulla guancia nivea del principe delle Serpi, lasciandogli il segno delle cinque dita poi con voce irata disse: " Sei proprio un verme! E' tipico dei Malfoy attaccare chi non né presente e non può difendersi; sei un vigliacco della peggior specie.

Vedo che non ti è bastato il pugno che ti ho dato al terzo anno! Ti do un consiglio Malferret non incrociare più il mio cammino, perchè la prossima volta non sarò così clemente" quindi dette quelle parole, marciò fuori dalla stanza dei capiscuola lasciando un Draco ferito e furioso.

Hermione entrò nella sua stanza in lacrime, delusa fortemente dal ragazzo che amava alla follia.

Dopo pochi secondi, Ginny arrivò al suo fianco e dovette sudare un bel pò di camicie per farsi raccontare dalla sua amica che cosa fosse successo.

Quando lo seppe, la piccola Weasley furiosa con il principe delle Serpi, attese che la povera Hermione si addormentasse stremata dalle lacrime ed uscì con un diavolo per capello, dalla torre del Grifondoro diretta nei sotterranei delle Serpi dove poco dopo s'imbatte in Blaise.

" Zabini, dov'è quella serpe velenosa?" disse furiosa e il ragazzo ghignando le rispose: " Beh, qui Weasley, siamo tutti delle serpi velenose ma credo che, vedendo il tuo viso alterato tu ti stia riferendo a Draco no? Che ha fatto adesso?" concluse nervoso.

La ragazza gli raccontò l'accaduto, così come le era stato riferito dalla disperata caposcuola e Blaise strinse i pugni, disgustato dal comportamento del suo amico.

E dire che lo aveva anche avvertito ma ora basta! Non era più disposto ad accettare inutili intolleranze da parte sua.

Era giunta l'ora che il principino Malfoy, si desse una regolata e se non voleva farlo di testa sua lo avrebbe costretto lui; parola di Blaise Zabini.

" Sta tranquilla Weasley, ci penso io a Draco; fidati di me, tu torna pure da Hermione che a sistemare sua maestà, ci penso io.

Mi ero tanto raccomandato che non facesse cazzate ma evidentemente il ragazzo deve essere un pò duro di comprendonio e credo che sia il caso che me ne occupi io, in modo da dargli una bella svegliata.

Ti prometto che domani, Draco Lucius Malfoy farà le sue scuse ad Hermione! Ti fidi di me?".

La ragazza rimase un pò lì a pensarci poi annuì in silenzio e girando sui tacch si diresse alla torre non prima però, di aver ringraziato il ragazzo.

Blaise aspettò che la ragazza scomparisse nel corridoio poi stringendo i pugni disse: " E ora a noi due, caro Draco!".

Quasi correndo rientrò nella Sala comune e chiese a Theo dove fosse il biondo e lui gli disse che era in camera sua.

Quindi salendo i gradini a due a due, arrivò davanti alla sua porta che spalancò con un calcio ben assestato.

Entrato nella stanza, trovò Draco disteso a letto intento a ripassarsi Pansy Parkinson.

Accecato dalla rabbia e dall'ira, Blaise prese per un braccio la ragazza e la gettò malamente fuori dalla camera, ignorando le sue urla di protesta poi chiuse la porta, la sigillò ed imperturbò la camera.

Draco intanto, si era alzato dal letto furioso per l'assurdo comportamento del suo amico e fuori di sé urlò: " BLAISE MA CHE CAZZO TI PRENDE? COME DIAVOLO TI SEI PERM...." ma non poté terminare la frase, che un pugno potente del moro lo fece atterrare dall'altro lato del letto.

Draco si rialzò a fatica, pulendosi il sangue che fuoriusciva dal labbro inferiore, con il dorso della mano e guardando il suo amico negli occhi furiosi gli chiese: " Ma si può sapere che hai?" e lui per tutta risposta, grugnì d'insoddisfazione poi esplose: " Draco, per Merlino ti avevo chiesto esplicitamente di non fare cazzate con Hermione e tu che fai la offendi in quel modo? Sei proprio un bastardo!".

Capito di cosa stesse parlando Blaise, il biondo scoppiò in una fragorosa risata poi disse, velenoso: " Ma guarda, madamigella Granger non ha perso tempo a correre dal suo cavalier servente, per reclamare giustizia vero?".

Blaise sputando sul pavimento, scosse la testa e disse: " Per quanto ti farebbe piacere vederla così, sappi che non è stata lei a venire da me ma sono stato io a scoprire tutto.

Poco fa, ho incontrato la piccola Weasley e vedendola furiosa, ho usato la legilimanzia scoprendo cosa avevi fatto ad Hermione".

Il moro si disse che era meglio non coinvolgere la Weasley in quel macello e decise di condire il tutto con dei grossi sensi di colpa: " Mi fai schifo Draco! La fine della guerra non ti ha proprio insegnato niente vero? I morti e i feriti non ti hanno insegnato niente? La glacialità e la bastardaggine di tuo padre non ti hanno insegnato niente?".

Draco lo fissava imperterrito, cercando di capire dove volesse andare a parare.

E Blaise continuò: " Sai a differenza tua, a me bruciano ancora le decine di cadaveri che ho visto stesi per strada; questa dannata guerra non ha fatto nessuna distinzione caro il mio Draco, tra Purosangue e Mezzosangue.

Molti hanno lottato fianco a fianco, perchè alla fine anche noi maghi perfetti ci eravamo resi conto della follia di Voldemort, che era rimasto solo attorniato da tuo padre, dalla tua pazza zietta Bellatrix col marito al seguito e dal padre di Nott.

Era solo, così come avrebbe dovuto essere fin dall'inizio; ho visto con i miei occhi, Ian Nott uccidere a sangue freddo Matthew Greengrass, solo per aver osato dire che tutto quello sembrava una follia.

Eppure Theo, non si sente responsabile delle azioni del padre e non è stato colpevolizzato da Daphne e Astoria.

Solo tu, ti comporti come se fossi d'accordo con i pensieri dei Mangiamorte, continuando a odiare i Mezzosangue.

Proprio tu, che dovresti odiare più di chiunque altro il pensiero dei Purosangue come tuo padre, specie dopo quello che ha fatto a te che sei suo figlio.

Non dirmi che hai dimenticato tutto, perché saresti davvero una grossissima delusione!"

Draco fissava il pavimento, consapevole di non riuscire ad alzare gli occhi sul suo amico, che gli stava gettando in faccia il fallimento della sua vita.

Blaise riprese: " Hai dimenticato tutte le Cruciatus che tu e tua madre vi siete beccati da tuo padre? Mi fai pena Draco, mi fai veramente pena.

Nonostante tu gli abbia detto in faccia che lo odiavi, per la freddezza con la quale ti aveva cresciuto, stai ancora utilizzando il suo metro di misura per giudicare i Mezzosangue e tutti quelli che reputi inferiori a te ma mettiti in testa che loro sono fatti come noi, amico.

Nelle loro vene scorre lo stesso sangue, rosso e denso come il nostro, il loro corpo è formato da carne, ossa e muscoli come il nostro.

Non sono diversi da noi e tu lo sai ma nonostante tutto continui a comportarti come una bestia e mi dispiace, perché io lo so che non sei così altrimenti non ti saresti opposto a lui per non diventare un Mangiamorte e non dirmi che lo hai fatto solo per egoismo, perchè sai bene che sarebbe una grande baggianata.

Certo è più facile e soddisfacente per te godere del dolore che infliggi alle persone no? Ti piace far soffrire gli altri, in particolare Hermione ma un conto è la battuta sarcastica mentre un altra cosa è utilizzare rabbia, cattiveria e odiose parole.

Mi spieghi cosa volevi dire con " volevo controllare la merce?" o con il fatto di non spendere uno zellino per una Sanguesporco?".

Draco a quelle parole trasalì, sentendosi per la prima volta assalire dai sensi di colpa.

Blaise, con un espressione sprezzante e con una voce odiosa, gli disse: " Beh sai che c'è Draco, io non credo che spenderò più uno zellino sulla nostra amicizia! Stai attento, perchè nonostante io ti conosca da quindici anni, sono pronto a voltarti le spalle.

Io non riesco a concepire neppure l'idea di poter essere amico di una persona, che è capace di deludermi nel giro di pochi giorni, dopo avermi promesso che si sarebbe comportato bene.

Non sono disposto a tornare sull'argomento, finché tu non andrai da Hermione a presentargli le tue formali scuse per il tuo ignobile comportamento.

Dimostrami che non mi sono sbagliato a darti fiducia, amico! Dimostramelo ed io tornerò a rispettarti ma fino ad allora, non considerarmi neanche e se m'incontri fai finta di non conoscermi!".

Detto questo, Blaise tolse l'incanto alla stanza e in silenzio uscì dalla porta, lasciandosi alle spalle Draco che si sentiva completamente un verme per averlo deluso.

Il biondo si gettò sul letto e per la prima volta in vita sua, pianse lacrime di vergogna.

 

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Capitolo 3
*** I sensi di colpa del principe ***


Ciao ragazze, eccomi da voi con il terzo capitolo della mia piccola fatica.                                                         Spero che sia di vostro gradimento come i due precedenti.
Non voglio annoiarvi con le mie chiacchiere e vi lascio alla lettura del brano, riservando i ringraziamenti e i saluti alla fine.

Capitolo 3: I sensi di colpa del principe

L'indomani mattina, Draco uscendo dalla Sala comune diretto a fare colazione dopo una notte insonne, incrociò sul suo cammino Hermione e Ginny e stringendo i pugni, si diresse verso le due ragazze.
Dopo aver preso per un braccio la riccia, mormorò: " Granger ti devo parlare!" e portatala in disparte disse: " Io mi volevo scusare con te, per le parole che ti ho detto ieri mattina.
Non so che mi è preso; so che con molta probabilità tu non crederai al mio pentimento e ne avresti tutte le ragioni ma ti assicuro che è sincero".
Hermione aveva la bocca spalancata per lo stupore e non riusciva a parlare ne a pensare e Draco ne approfittò per continuare: " Certo non credere che la smetterò di stuzzicarti, dato che quello è il mio sport preferito, quasi meglio di una bella partita a Quidditch ma ti posso promettere che le mie, saranno offese al limite della decenza e collaborerò con te, nel meglio delle mie capacità.
Ora scusami ma credo di essermi umiliato abbastanza ai tuoi occhi" e senza lasciargli il tempo di reagire, si diresse verso la Sala Grande lasciandosi dietro due Grifone sconvolte e sorprese.
A questa scena assistette anche Blaise che, fatto un occhiolino a Ginny, si diresse a fare colazione dicendo dentro di sé: " Grazie amico!".
Le successive due settimane di lavoro furono, per Hermione e Draco, tutte all'insegna della sopportazione e del finto cameratismo.
Sotto gli occhi amorevolmente attenti della Preside e quelli curiosi e sconvolti del resto del gruppo, era frequente che si assistesse a scene al limite del paranormale, tipo vedere i due ragazzi confabulare vicini o Hermione ridere a delle battute fatte dalla serpe bionda.
Chi gongolava più di tutti, erano ovviamente Blaise e Ginny: il ragazzo, perché sapeva quanto questo fosse strano e difficile per il suo amico e la ragazza, perché sapeva quali fossero i veri sentimenti che provava la sua amica del cuore.
Il più scettico era Harry che non credeva e non a torto, che questa tregua sarebbe durata a lungo; era sicuro infatti, che non appena la manifestazione si sarebbe conclusa i rapporti tra i due ragazzi, sarebbero tornati a quelli oramai conosciuti da tutti.
Infine il più furibondo era Ron, che non riusciva ad accettare che Hermione lo mettesse spesso da parte, per preferire la conversazione o il lavoro con quel maledetto Malfoy da strapazzo: lui considerava la ragazza di sua proprietà e non vedeva l'ora che tutto questo finisse, per tornare al passato e ristabilire le sue priorità.

Certo, il principe di Serpeverde chiamava sempre la regina di Grifondoro mezzosangue, ma sembrava che lo facesse con una sorta di rispetto intrinseco.
Si arrivò così finalmente, alla sera del 31 ottobre; tutti coloro che si erano occupati della preparazione, controllarono che tutto fosse a posto poi andarono a prepararsi per aprire le danze.
Hermione stava terminando di vestirsi in camera sua, quando sentì bussare alla porta.
" Avanti" disse la ragazza e pochi istanti dopo fece il suo ingresso Ron già vestito con il suo improponibile smoking.
Certo non era allucinante come quello che aveva indossato al ballo del ceppo, durante il quarto anno ma era comunque in stile antiquato ed Hermione dovette ammettere con se stessa, che Ronald non aveva neppure un briciolo dell'eleganza innata che possedeva Draco.
" Tesoro sei bellissima!" le disse il rosso, che stava indecentemente sbavando di fronte alla figura della ragazza, che in quel momento si trovava davanti ai suoi occhi.
Hermione per quell'occasione era davvero affascinante, con il suo abito di seta nero che le arrivava fino alle caviglie, impreziosito lungo lo scollo da una complicata decorazione di lucenti cristalli di Swarovski che si estendevano anche sulle bretelle.
A completare quella magia, c'erano delle deliziose decolleté nere con il tacco alto dieci centimetri.
La grifona aveva tirato su i capelli, in un elaborata acconciatura che le metteva in mostra il flessuoso collo da cigno e aveva truccato con semplicità e raffinatezza, il suo volto.
" Stasera sarò il ragazzo più invidiato di tutti" gongolava Ron " entrare al tuo braccio nella Sala Grande, sarà un vero onore per me, piccola!".
Hermione spalancò leggermente gli occhi poi, schiarendosi la voce disse: " Oh ehm, Ron mi sa che non sarà possibile ciò che pensi.

Ehm, vedi la professoressa Mc Granitt mi ha detto che saremo, ehm io e Malfoy a dover entrare per primi in sala e dovremo essere noi, ad aprire le danze".
" CHE COSAAAAA?" urlò Ronald fuori di sé dalla rabbia; il suo viso in pochi istanti aveva variato le gradazioni di colore dal chiaro al rosso carminio, arrivando ad assumere un espressione sconvolta resa ancora, se possibile più buffa dal colorito a dir poco paonazzo.
" ASSOLUTAMENTE NO!" gridò il rosso Grifondoro " QUESTO NON DEVE SUCCEDERE! TU SEI LA MIA FIDANZATA ED E' CON ME CHE ENTRERAI IN SALA CHIARO?".
Stavolta fu Hermione a diventare paonazza dal furore e cercando a fatica, di contenere la sua voce disse: " Ronald Weasley, non ti permetto di trattarmi come un oggetto di tua proprietà.
Le decisioni della Preside non sono da mettere in discussione; se lei mi ha chiesto di entrare in sala al braccio del furetto, puoi stare certo che io lo farò e ora sei pregato di uscire dalla mia stanza! SUBITOOOO!".

L'ultima parola, urlata con la potenza di una banshee isterica, fece saltare in aria Ron che si affrettò ad uscire, grugnendo e borbottando parole incomprensibili.
Dopo la misera uscita di scena di Ronald Weasley, nella stanza della Caposcuola fece il suo ingresso Ginny, avvolta in un bellissimo abito color bordeaux con un ricamo di fiori stilizzati sul corpetto.
La ragazza aveva lasciato i suoi lunghi capelli rossi, sciolti sulla schiena ed elegantemente mossi in dolci onde.
" Che gli hai fatto al mio fratellino, Hermione?" disse ridendo Ginevra " aveva una faccia talmente schifata che sembrava avesse appena visto il redivivo Piton, baciare in bocca un Schiopodo sparacoda!".
La mora non poté esimersi dal ridere per l'immagine che le si era parata davanti nella mente evocata da Ginny poi, perdendo la sua allegria in un istante disse: " Tuo fratello è ufficialmente un idiota!" e la rossa sorridendo, celiò: " Non hai mica scoperto l'acqua calda, tesoro! Che cosa ha combinato stavolta?".
Hermione tirò un profondo respiro poi le rispose: " Quel troll che risponde al nome di tuo fratello, si è permesso di urlare in mia presenza, dicendo che non avrebbe mai permesso che facessi una cosa, perché lui mi riteneva di sua proprietà!".
Ginny scosse la testa rassegnata, di fronte all'ennesima dimostrazione di quanto fosse idiota Ron poi le chiese: " Ma che cosa non voleva che tu facessi?" ed Hermione avvampando, le rispose: " La Mc Granitt mi ha detto stasera, che dovremo essere io e Draco ad entrare per primi in sala e ad aprire le danze!".
Ginny cacciò un urlo di gioia poi disse: " Ma è meraviglioso Hermione! Tu stasera sei bellissima e lui come sempre, non sarà da meno; sono certa che sarete il pettegolezzo più succulento delle prossime settimane.

Sfido che mio fratello abbia dato di matto! Credo che sia, se pur minimamente intelligente, da dover ammettere anche con se stesso che lui sparisce al confronto del furetto e sicuramente teme che tu possa finire con il fare paragoni; cosa poi, non troppo lontana dalla verità, no?".
" Già" dovette ammettere Hermione poi chiese alla rossa: " E tu con chi entrerai in Sala?" e l'amica con aria del tutto indifferente, le rispose: " Ah, io entrerò con Zabini ma il peggio lo passerà Harry che dovrà entrare al braccio di Pansy Parkinson!".
Hermione scoppiò a ridere davanti all'immagine del suo migliore amico al braccio del carlino serpeverde poi disse: " Non vedo l'ora di vedere la reale coppia fare il loro ingresso, comunque è meglio muoverci dato che la serpe velenosa mi ha imposto con la sua grazia innata, di essere puntuale!".
Le due ragazze uscirono dalla stanza e si diressero con passo leggero ed elegante verso la Sala Grande.
Arrivate davanti alla scalinata maggiore, notarono che ai piedi di questa vi erano appostati due perfetti adoni, pieni di fascino ed eleganti all'inverosimile.
Blaise Zabini indossava uno smoking blu che lo fasciava, rendendo la sua figura ancora più tenebrosa e misteriosa mentre Draco Malfoy, superbo nel suo smoking nero, sembrava non appartenere neppure a questo mondo.
Hermione sentì le sue gambe piegarsi per l'emozione e Ginny dovette sostenerla con un braccio.
I due ragazzi si accorsero della presenza delle due grifone in cima alle scale e guardandosi negli occhi, ghignarono simultaneamente.
Draco era scioccato di fronte alla bellezza della mezzosangue e non riusciva quasi a respirare ma non avrebbe mai mostrato a nessuno ciò che si stava agitando nel suo cuore.
Nel medesimo istante, come se fossero sincronizzati, Draco e Blaise si mossero verso le ragazze e salendo qualche gradino allungarono le loro mani per afferrare quelle delle grifone poi Blaise secondo lo schema della Mc Granitt si fece da parte e sottobraccio a Ginny, fece passare Draco che reggeva con superiorità al suo fianco Hermione.
Il biondo si sentiva, stranamente bene con lei accanto ma la sua sensazione non era minimamente vicina a quella di Hermione che sentiva il suo cuore che in petto faceva le capriole.
Il loro ingresso nella Sala Grande, fu accolto da un grande applauso che proveniva da tutti gli altri alunni, i loro genitori, compresi i professori e il ministro Shackelbot giunto lì con gran parte del Wizengamot.
Hermione si sentiva al settimo cielo mentre camminava lenta verso il centro della sala appoggiata al braccio del furetto.
Distrattamente volse lo sguardo alle sue spalle e vide che erano seguiti dagli altri organizzatori uniti nelle coppie decise dalla Preside in persona:
Per Grifondoro e Serpeverde a parte lei e Draco c'erano Ginny Weasley e Blaise Zabini - Harry Potter e Pansy Parkinson - Colin Canon e Daphne Greengrass - Ronald Weasley e Millicent Bullstrode - Calì Patil e Theodore Nott.
Per Tassorosso e Corvonero c'erano invece Ernie Macmillan e Luna Lovegood - Zacharias Smith e Cho Chang - Justin Finch-Fletchley e Padma Patil - Hannah Abbott e Anthony Goldstein - Susan Bones e Terry Steval
Hermione notò che tutte le altre coppie si erano disposte a cerchio lungo tutta la pista da ballo lasciando lei e il biondo al centro della sala.
Fortemente emozionata, la ragazza portò i suoi occhi dorati all'altezza di quelli argentei del principe delle serpi, che in quel momento la squadrava con un sguardo tra il serio e il sornione.
Quando sentì la musica partire, Draco l'afferrò per la vita con una mano mentre con l'altra prendeva quella della ragazza.
Leggeri e lievi cominciarono a danzare sulle note di un meraviglioso valzer viennese.
Draco era un ballerino abilissimo e con la sua maestria, mascherava alla perfezione anche quei piccoli errori che lei commetteva presa dall'emozione e dalla scarsa pratica.
Più e più volte durante i loro volteggi, Hermione riuscì a notare il viso sorridente di Ginny e Blaise, quello furente di Ron e Pansy e quello stupito di Harry, Daphne e Theo.
Poi a poco a poco, seguendo uno schema ben preciso anche le altre coppie si unirono a loro nelle danze raggiunti poi dalla Preside che ballò con il ministro e da tutti gli altri.
Nonostante la pista da ballo fosse piena di persone, Hermione non aveva occhi che per Draco Malfoy che continuava a fissarla, come se fosse l'unica ragazza presente in quella affollatissima sala.
Dopo un ora di ballo consecutiva, interrotta solo un paio di volte per andare a prendere da bere, il biondo si avvicinò ad Hermione e disse: "Granger, se non sbaglio è ora di iniziare il concorso no?" e lei annuì in silenzio, guardandolo negli occhi color della tempesta.
In quell'istante notarono Ron, che con lo sguardo scuro si stava dirigendo verso di loro e in un lampo Draco ghignando, prese la mano della ragazza e le fece un perfetto baciamano poi si avvicinò al suo orecchio e disse: " Vieni, dobbiamo annunciare a tutti che è l'ora di avviarsi nella Stanza delle Necessità!".
Lei annuì ancora in silenzio, rossa in volto per quel baciamano poi ripresasi, si fece portare dal biondo verso il palco sbirciando con la coda dell'occhio la reazione del rosso e quello che vide la fece scoppiare a ridere.

Ron se ne stava fermo in mezzo alla sala con una mano stretta in un pugno furioso mentre con l'altra si stava scombinando furiosamente i capelli.
I suoi occhi erano ridotti a due fessure, le sue labbra erano tirate e spiccavano pallide nel suo volto reso paonazzo dall'ira e dalla gelosia.
Draco si portò al centro del palco e dopo essersi puntata la bacchetta alla gola disse: " Sonorus" e grazie all'incantesimo riuscì a farsi sentire da tutti i presenti: " Siamo spiacenti di dover interrompere queste meravigliose danze ma la mia collega, la signorina Hermione Granger, mi ha fatto gentilmente notare che è giunta l'ora di dirigersi verso il settimo piano, dove tra poco inizierà il concorso di bellezza per eleggere Miss Hogwarts.
Ora cedo a lei la parola, in modo che vi illustri come avverrà il passaggio verso il luogo dell'evento" quindi pose fine all'incantesimo facendosi poi da parte per lasciare lo spazio a lei che a sua volta praticò l'incanto e guardandolo negli occhi, iniziò a parlare dicendo: " Grazie signor Malfoy" poi riportando lo sguardo alla folla continuò: " Ora i nostri organizzatori si divideranno nuovamente nelle coppie già fissate e a piccoli gruppi, vi scorteranno al settimo piano in modo da non creare confusione.
Una volta giunti lì, vi indicheranno il vostro posto e rimarranno lì a disposizione per qualsiasi vostra necessità.
Spero che i nostri sacrifici serviranno per farvi passare qualche ora nel divertimento più sincero".
Quindi a sua volta tolse l'incanto e si girò sorridendo verso il biondo.
In quel momento, Ronald Weasley si avvicinò a loro e con voce dura disse: " Hermione, credo che non succederà nulla se il furetto andrà con Millicent mentre tu verrai con me, no?".
Draco, strinse involontariamente i pugni e stava per rispondere a tono a quell'essere disgustoso, quando la voce della regina dei grifoni lo fece zittire di colpo: " Ronald Weasley, ti rispondo come ho già fatto poco fa alla torre: non ti permetto di trattarmi come un oggetto di tua proprietà quindi per favore va, che Millicent ti sta aspettando e non voglio più discutere; le coppie decise dalla preside rimarranno tali fino alla fine della manifestazione ed io non voglio mai più dover riprender l'argomento!".
Ronald, che non era mai stato una cima nel capire quando era ora di ritirarsi in buon ordine, riprese a parlare duro: " Hermione ma dico sei impazzita? Non vorrai farmi credere che preferisci la compagnia del malfuretto, piuttosto che la mia?".
Draco strinse i denti furioso, pronto a ribattere a sua volta ma nuovamente l'intervento della ragazza, lo fece zittire: " Se devo essere sincera Ronald, si in questo momento preferisco la compagnia di Malfoy e come ti ho già detto, Millicent ti sta aspettando e tu stai venendo meno ai tuoi compiti!".
Il rosso fece uno scatto verso di lei, con il viso trasfigurato dalla rabbia e con il braccio alzato come se volesse colpirla ed istintivamente, Draco si frappose fra i due tirando fuori la bacchetta e puntandogliela al petto, con la voce gelida, disse: " Weasley, ti consiglio di non provare neppure a fare quello che stai pensando.
Se solo ti avvicini a lei, stavolta non mi limiterò a farti sputare le lumache ma ti ci trasformo del tutto in un mollusco strisciante e bavoso; sono stato chiaro? E ora sparisci subito dalla mia vista!".
Ron furente, tentò di ribattere poi ringhiando se ne andò raggiungendo la sua compagna che lo stava attendendo in fondo al palco.
Hermione era scioccata sia dal comportamento del rosso grifone sia dalle parole di Draco e senza riuscire a staccargli gli occhi di dosso, lo fissava imperterrita.
Lui sentendosi osservato, ghignò leggermente, infine disse: " Non ho mai sopportato i prepotenti!" poi rendendosi conto che la ragazza lo fissava sarcastica come se le volesse dire - allora come fai a fissarti ogni mattina allo specchio?- aggiunse: " Ovviamente, tutti tranne me!".
Hermione ghignando a sua volta, disse: " Ovviamente!".
L'ultimo gruppo da accompagnare fu quello scortato da loro due che s'incamminarono lentamente.
Mentre si avviavano per le scale, Draco disse: " Granger, so che non ti fidi di me e probabilmente ne hai tutte le ragioni ma ti voglio rassicurare sul fatto che farò il mio dovere in modo giusto e leale.
Se pensavi che la mia idea fosse quella di fare vincere una ragazza di Serpeverde, ti devo confessare che all'inizio questa possibilità mi aveva sfiorato il cervello, se non altro per farti infuriare, cosa che come sai mi manda sempre in estasi ma ora che ho apprezzato tutto il lavoro che voi ragazzi avete fatto, ti posso promettere che il mio giudizio sarà del tutto imparziale.
Se a meritarsi la vittoria sarà una ragazza di qualsiasi altra casa, compresa quella di Grifondoro, io le assegnerò il premio, calpestando il mio dannato orgoglio di serpe!".
Hermione lo guardava con la bocca spalancata, incapace di dare un corso lineare ai suoi pensieri poi deglutendo con calma disse: " Grazie Malfoy; ti ringrazio, perchè so quanto questo ti tocca e ti ringrazio anche per avermi difeso poco fa con Ronald!".
Il biondo grugnì una risposta incomprensibile ma Hermione capì che non era nulla di brutto, perchè sul bel viso del ragazzo aleggiava un sorriso sereno.
Quando tutti si furono accomodati, Draco ed Hermione si separarono: lui si andò a sedere nel tavolo della giuria affiancato dal ministro Shackelbot, dalla Preside e da tre o quattro membri del Wizengamot mentre lei si diresse verso il palco dove, grazie all'incanto Sonorus, disse: " La scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, presieduta dalla professoressa Mc Granitt vi da il benvenuto, ringraziandovi per la vostra numerosa presenza e augurandosi che lo spettacolo sia di vostro gradimento.
Le ragazze che sfileranno e si sfideranno per il titolo sono allieve di questa scuola, provenienti da tutte le case e cioè: Corvonero, Grifondoro, Serpeverde e Tassorosso.
La loro età varia dai quindici ai diciotto anni e ci tengo a precisare che si sono presentate di loro spontanea volontà, senza alcuna coercizione.
Ma ora bando alle ciance; non voglio stancarvi ulteriormente con le mie chiacchiere, anche perchè se continuo il mio illustre collega, nonché capo della giuria del concorso, il signor Draco Malfoy è pronto a lanciarmi addosso un Petrificus Totalus pur di farmi smettere!".
Tutti i presenti risero di cuore, spostando in contemporanea lo sguardo sul biondo che all'inizio era scioccato ma che poi era scoppiato a ridere.
Nell'ora che seguì, sfilarono molte bellissime ragazze che lasciarono estasiati i componenti della giuria; tutti tranne uno.
Draco Malfoy infatti, in quel momento non aveva testa per godersi lo spettacolo: nelle sue orecchie rimbombavano ancora le parole della mezzosangue, dette con la sua melodiosa voce.
Quando pensava di non essere visto spostava il suo sguardo verso di lei, che si trovava presso il bordo della passerella.
Doveva ammettere, anche e sopratutto con se stesso, che la ragazza quella sera era davvero uno schianto e all'improvviso gli vennero in mente le parole che Blaise gli aveva detto quando lei era venuta nei sotterranei per comunicargli la decisione della Mc Granitt: - Certo lei non si cura del suo aspetto ma sono sicuro che se lo facesse e si presentasse come modella al concorso, tu per primo la eleggeresti come vincitrice assoluta! -
Draco rabbrividì al pensiero che Blaise aveva detto il vero; se solo lei avesse partecipato, lui le avrebbe assegnato la vittoria ad occhi chiusi.
Alla fine del concorso il biondo confabulò per qualche minuto con la giuria e trovandosi tutti d'accordo, scrissero su di una pergamena le prime tre classificate.
Il principe di Serpeverde, in tutta la sua maestosità, si alzò dal suo tavolo e chiamata con un gesto Hermione al suo fianco si apprestò a fare i nomi delle ragazze.
Con voce netta e squillante il ragazzo disse: " Io, Draco Lucius Malfoy, capo della giuria di questo concorso trovandomi in completo accordo con gli altri giurati decreto che al terzo posto, proveniente dalla casa di Serpeverde, si classifica Tracy Davis; al secondo posto, proveniente dalla casa di Grifondoro, si classifica Natalie Mc Donald e al primo posto, proveniente dalla casa di Tassorosso, vince il titolo di Miss Hogwarts la signorina Heidi Macavoy!".
Un boato accolse l'ingresso della ragazza, a cui fu donata da Hermione, una fascia e una medaglia mentre da Draco, un abbraccio e un bacio focoso.
Quest'ultimo provocò, in una nota Grifondoro, un eccessivo attacco di bile che la portò ad allontanarsi dal palco.
Ginny si accorse subito della reazione di Hermione e decise di salire al posto suo al fianco del biondo.
Draco che solo allora si accorse della scomparsa della regina, la cercò imperterrito; non trovandola spostò il suo sguardo verso Ginevra che lo fissò alquanto contrariata.
Ginny prese la parola dicendo al pubblico che così come era stato fatto per il concorso, le coppie ora li avrebbero scortati fuori in giardino dove, sotto la magia delle stelle, si sarebbe svolta la sfilata.
Mentre la rossa si allontanò per raggiungere la grifona, Draco rimase sul palco alquanto interdetto da quella sparizione improvvisa poi i suoi pensieri furono distolti dall'arrivo di Blaise.
La serpe bionda, con una nota di nervosismo nella voce, chiese: " Blaise, hai visto per caso dove è andata la Granger?" e il moro sorridendo, gli rispose: " Oh si Draco, lo hanno visto tutti ma non credo che tu abbia la sensibilità per volerlo sapere!".
Il ragazzo lo fissò sconcertato poi disse: " Ma di che cavolo parli Bla, certo che lo voglio sapere!" e il suo amico gli rispose: " Davvero t'interessa? Beh pensavo che tu fossi più ricettivo nelle reazioni, perchè sei l'unico che non l'ha vista scappare via dal palco, quando ti sei incollato come una ventosa alla bocca della Macavoy e questo se non avessi capito vuol dire che quel bacio ha fatto stare male Hermione!".
Draco era scioccato e rimase per qualche secondo con la bocca spalancata poi come se avesse compreso l'enormità della cazzata che aveva appena compiuto, chiese al suo amico: " E ora lei dov'è? " e lui alzando le spalle gli fece capire che ignorava del tutto dove fosse la ragazza.
Intimamente frustrato, Draco decise di andarla a cercare e poco dopo la trovò dietro gli spalti, abbracciata a Ginny sconvolta dai singhiozzi.
Lentamente si avvicinò ma decise di rimanere nascosto dietro una colonna per ascoltare ciò che si dicevano le due ragazze.
Hermione, tra le lacrime continuava a ripetere: " Stupida, stupida, stupida; ecco cosa sono Ginny, sono solo una scema che si era illusa. Ma che diavolo mi ero messa in testa".
Draco non riusciva a capire a che cosa si riferisse la grifona, anche se era certo che la sua rabbia era stata provocata da lui che non sapeva spiegarsene la ragione.
Poco dopo Ginny le disse: " Basta tesoro, ti prego; ti stai rovinando tutto il trucco! Smettila, per lui non ne vale la pena; tu non devi dimostrare niente a nessuno e ora asciuga quegli occhi, torna di là e fagli vedere chi è Hermione Jane Granger!".
Il ragazzo si allontanò dal suo nascondiglio e tornò scioccato, al centro del palco dove attese il rientro della regina dei Grifoni che fece la sua ricomparsa pochi minuti dopo evitando di guardarlo in volto.
Draco era furioso con se stesso, perchè aveva compreso che con quel fottuto bacio aveva mandato a monte quella sorta di equilibrio, che si era venuto a creare tra lui e la ragazza.
Avrebbe voluto parlarle per chiederle che cosa avesse ma l'orgoglio di cui abbondava, lo fece stare zitto e sulle sue.
Pochi minuti dopo arrivarono in giardino, scortando l'ultimo gruppo, senza guardarsi negli occhi sotto la felice espressione di Ronald che finalmente vedeva il pericolo Malfoy farsi nuovamente lontano.
Dopo che Blaise e Ginny annunciarono l'inizio della sfilata Hermione, con il morale sotto i tacchi si avvicinò ai due ragazzi e dopo aver abbracciato la sua amica disse: " Tesoro, io non ce la faccio; preferisco tornare in camera mia.
So che lascio tutto in buone mani, affidando a voi due il comando; perdonatemi ma non mi sento per niente bene!" concluse sentendo le lacrime pizzicargli gli occhi e sotto lo sguardo triste e dispiaciuto dei due, si volse per rientrare nel castello.
Poco distante da loro, Draco assistette alla scena e quando vide la grifona rientrare cercò di dominare la rabbia e la delusione serrando i pugni.
C'era quasi riuscito, quando fu raggiunto da Blaise che fissandolo negli occhi gli disse: " Draco lasciatelo dire, sei proprio un coglione!".
Lui non riuscì a ribattere, sapendo che il suo migliore amico aveva perfettamente ragione: per la prima volta in vita sua, lui stava provando dei fastidiosi sensi di colpa ma la cosa che lo sconvolgeva di più e che li stava provando per una mezzosangue.
E non per una qualsiasi ma per la mezzosangue, che lui aveva detestato di più in quegli anni passati nella scuola di Hogwarts.
Non pensava sarebbe mai arrivato il giorno in cui si sarebbe sentito una vera merda, nel vedere quegli splendidi occhi dorati riempirsi di lacrime per causa sua.
Fuori di sé scosse la testa: no, lui non poteva assolutamente permettersi di provare pena per la mezzosangue zannuta.
Diamine! Lui era Draco Lucius Malfoy, il principe di Serpeverde, il purosangue per eccellenza, il dio del sesso, il ragazzo che più odiava le persone come lei e i babbani.
Come poteva allora sentirsi in colpa per un bacio qualsiasi; era ora che il suo mondo risalisse sui binari giusti e che la cosa avvenisse il più presto possibile.
Riscuotendosi dai suoi pensieri, si avvicinò con fare sensuale alla neo Miss Hogwarts e afferratala per un braccio, la trascinò con se verso i sotterranei.
Era certo che una sana scopata avrebbe lavato via i suoi rimorsi di coscienza ma il fatto di sentire ridacchiare quell'oca come una scema, lo mandava ancora più in bestia.
Arrivato nella sua stanza, con un calcio aprì la porta e con poca grazia la richiuse sigillando ed imperturbando la stanza .
Privo di delicatezza le strappò, letteralmente i vestiti di dosso e una volta che se la ritrovò nuda davanti, sentì schifo per se stesso ma deciso a non farsi prendere dai tentennamenti senza neanche spogliarsi si abbassò la zip dei pantaloni e tirato fuori il suo membro, lo mise dentro la ragazza con una violenza che quasi lo spaventò.
La moretta cacciò un urlo di dolore ma questo non fermò il ragazzo, che sempre con più rabbia la fece sua.
Ad un tratto, Draco si fermò ad osservare il corpo dentro il quale si stava muovendo con furia, come se lo vedesse per la prima volta e quando il suo sguardo arrivò al suo viso, si sentì come schiaffeggiato con violenza nell'esatto momento in cui, al posto della miss in lacrime, gli apparve il viso distrutto di Hermione.
Cacciando un urlo, uscì da lei senza neppure finire e rimessosi apposto raccolse in silenzio gli abiti della ragazza e dopo averglieli messi tra le braccia le disse, gelido: " Va via, sparisci!".
Senza farselo ripetere, la giovane uscì ancora nuda dalla stanza lasciandosi alle spalle il ragazzo, che poco dopo si buttò sul letto a piangere prendendo a pugni il cuscino.

Eccomi a voi per rispondere ai vostri commenti:
Neera Sharim: Beh che devo dire! Le tue parole sono meravigliose e mi spronano sicuramente a dare di più.
Parlando dei capitoli devo ammettere che forse la descrizione che do di Ron è un pò di parte, anche perchè non è che mi faccia impazzire ma devo ammettere che far dire quelle cose a Ginny forse è stato un pò pesante ma chi meglio della sorella poteva descriverlo.
Per quanto riguarda Blaise lo vedo un pò come il grillo parlante della situazione e vedrai che più avanti sarà molto determinante per i complessi del nostro biondino.
Riguardo a Draco volevo mettere in risalto il fatto che, come mi ero convinta nei film, lui fosse interessato a Hermione altrimenti non avrebbe avuto senso che la cattiveria gli uscisse solo con lei e non con gli altri mezzosangue presenti a scuola.
Con il tempo verrà fuori il vero Draco ma non voglio dirti di più.
Grazie ancora per le tue parole e alla prossima.
Mi raccomando continua a seguirmi
Black_Yumi:Si hai proprio ragione su Blaise; è proprio una forza e vedrai nei prossimi capitoli la presenza di questo angelo custode si farà più presente e il suo aiuto sarà fondamentale per sbloccare la situazione.
Grazie per la tua recensione continua a seguirmi ne vedrai delle belle.
oOclorophillaOo:Ohhh!!! potrebbe stupirti cosa può fare una buona dose di sensi di colpa sopratutto su uno come Draco che considera Blaise il suo unico amico sincero.
Comunque non dovrai attendere tanto per il prossimo capitolo è già pronto e penso di pubblicarlo stasera.
Ciao alla prossima.

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Capitolo 4
*** Incantio Talenti ***


Capitolo 4: Incantio talenti

L'indomani mattina, Hermione si svegliò all'alba sentendosi un vero straccio: quella notte non aveva praticamente dormito, visto che aveva passato quasi tutta la notte a piangere.

Con lentezza si alzò e si diresse in bagno e quando vide il suo volto riflesso nello specchio, trasalì per lo spavento: due enormi e nerissime occhiaie stavano in bella mostra sotto i suoi occhi, spiccando come se avesse preso due bei pugni in faccia, i suoi capelli erano più arruffati del solito e il colorito del suo viso era a dir poco cadaverico.

Sentendo un urto di vomito salirle in gola, si gettò letteralmente sul wc e cominciò a vomitare anche l'anima, facendo fatica a respirare e non riuscendo a vedere nulla per via delle lacrime che le offuscavano gli occhi.

Ginny fece il suo ingresso nella stanza e sentendo i conati della ragazza, spaventata sigillò l'ingresso e corse dalla sua amica.

Quello che vide quando giunse in bagno, le fece stringere il cuore: Hermione stava per terra in ginocchio tenendosi con le mani alla tazza del water, continuando a vomitare e a piangere contemporaneamente.

" Oh Merlino, piccola! Che ti succede?" le disse inginocchiandosi al suo fianco e stringendola più forte che poteva.

Hermione riprese a singhiozzare convulsamente, incapace di far cessare quelle dolorose lacrime.

Con delicatezza Ginny la fece alzare e la portò a letto poi una volta lì, la strinse forte cominciando a cullarla dolcemente canticchiando una vecchia nenia che sua madre le aveva insegnato.

A poco a poco la grifona si rilassò e smise di piangere; quando si fu calmata, Ginny la fissò negli occhi e disse: " Tesoro ora basta piangere, altrimenti ti verranno due occhi gonfi come canotti.

So che il comportamento del furetto non è stato dei più esemplari ma in fondo devi ammettere, che tra voi due non era scoppiato nessun fuoco.

Avevate stabilito solo delle regole di buona convivenza ma da qui a dire che tra voi era nato l'amore, ce ne corre!".

Hermione la guardò e disse: " Lo so Ginny ma forse il fatto che mi ha difesa da tuo fratello, mi aveva illuso che se lo aveva fatto ci doveva pur essere un motivo!".

Ginny corrucciò la fronte e arricciò il labbro superiore poi disse: " Tralasciando il fatto che mio fratello è un perfetto idiota e che non doveva neppure permettersi di fare una cosa così assurda, lui magari ti ha difeso perchè a te ci tiene, solo che il troppo orgoglio e tutti gli insegnamenti di suo padre hanno avuto il sopravvento.

Ora cerca di tirarti su il morale; hai dormito tutto il giorno e fra un ora dobbiamo essere giù in Sala Grande per la premiazione.

Di certo non puoi presentarti con questa faccia quindi indossa momentaneamente , la maschera più fredda che possiedi e affronta tutto e tutti.

E se come credo io, ti troverai faccia a faccia con Malferret, trattalo come hai sempre fatto; non dargli un potere che a lui non compete.

Per l'amor della magia, sei Hermione Granger, la creatura più intelligente, orgogliosa e bellissima del mondo magico e se quell'essere non ti ama, a perderci è solo lui!".

Nei quaranta minuti successivi, Hermione si fece convincere da Ginny a fare una doccia rilassante poi con calma e con perizia, la rossa compì sul viso della sua amica un vero e proprio miracolo, facendo sparire magicamente ogni traccia della sua notte insonne.

Con il volto fresco, riposato e leggermente truccato la grifona si apprestò a scendere nella Sala Grande, consapevole che prima o poi avrebbe incrociato lo sguardo di ghiaccio del furetto ma si ripromise di ignorarlo il più possibile, ricacciando nel suo cuore tutto il dolore che quell'amore impossibile le stava procurando.

Arrivata nella Sala Grande, rimase incantata a fissare l'enorme stanza da dove erano sparite del tutto, le meravigliose decorazione che il giorno prima facevano bella mostra di sé abbellendo l'ambiente.

" Granger!" due voci femminili all'unisono pronunciarono il suo cognome a mò di saluto, ridestandola dai suoi pensieri.

Hermione si girò e vide di fronte a sé Pansy e Daphne che le rivolgevano un sorrisetto di circostanza e alla grifona venne quasi da ridere, pensando al fatto che ora che la manifestazione si era definitivamente conclusa, con essa si era anche concluso l'uso dei nomi propri di persona, tornando in fretta a pronunciare i cognomi con più o meno astio.

" Parkinson, Greengrass ben arrivate finalmente tutto si è concluso.

Comunque ci tengo a ringraziarvi, anche se dei miei ringraziamenti voi serpi non ve ne fate nulla.

Anche se per poco, ho trovato stimolante collaborare con voi!" disse Hermione imitandole nell'uso dei cognomi ma non potendo fare a meno di ringraziarle.

Le due ragazze le rivolsero un impercettibile cenno della testa, come se le volessero fare capire che erano d'accordo con lei poi le volsero le spalle e si diressero verso il loro tavolo.

" Caspita! Si sono sprecate!" disse Ginny, arrivando da dietro ad Hermione e la riccia si limitò ad un alzata di spalle, un mezzo sorriso e un cenno di assenso.

Poi insieme alla sua migliore amica, si diresse verso il proprio tavolo.

Ad un tratto Hermione, sentì come una lama attraversarle la schiena e giratasi, incrociò gli occhi gelidi di Draco che la stavano fissando insistentemente; ingoiando un magone che temeva l'avrebbe soffocata, si girò portando il suo sguardo verso il tavolo degli insegnanti.

Poco a poco, la Sala grande si riempì totalmente e immediatamente scese il silenzio, quando la preside si alzò dal suo posto e andò al centro del palco.

Con l'incantesimo del potenziamento della voce, la buona donna si rivolse a tutti i suoi studenti e disse: " Miei cari ragazzi, sono veramente felice che questa manifestazione sia stata davvero un successo.

Sappiate che abbiamo ricevuto i complimenti del ministro Kingsley Shackelbot in persona, per aver creato qualcosa di così gioioso ed allegro e ora passerò a premiare tutti coloro che hanno permesso questo miracolo!".    

Ad uno ad uno, la Preside chiamò sul palco i ragazzi che si erano occupati di portare a termine, un progetto che prima d'ora sarebbe stato del tutto impensabile, assegnando loro una medaglia a ricordo del lavoro svolto e dieci punti per la casa di provenienza.

Per ognuno da parte del resto della sala, c'era un applauso sentito e caloroso che li accompagnava fino al loro ritorno al tavolo.

Per ultimi rimasero Draco ed Hermione, che a differenza degli altri furono chiamati insieme sul palco.                                                                                                                                                                             Un pò sorpresi per la differenza di trattamento e un pò infastiditi di dover camminare affianco, i due ragazzi procedettero verso il palco dove furono accolti dalla Preside, che con un grande sorriso appuntò sul loro petto le medaglie di premiazione.

Poi la professoressa Mc Granitt letteralmente in brodo di giuggiole, mise una mano sulla spalla della ragazza e disse: " Sono lieta signorina Granger, che lei abbia saputo portare a termine un compito così arduo come organizzare una sfilata di moda e un concorso di bellezza dal nulla.

Indipendentemente dal loro risultato, tutto il corpo docente ha deciso di assegnarle 100 punti per i meriti della sua impresa e per i fatti che seguono: innanzitutto lei è riuscita a mantenere la sua media scolastica, nonostante fosse presa dal suo impegno, poi è riuscita a fare in modo che tutte le ragazze sia pure di case diverse, siano andate d'amore e d'accordo ma la cosa più importante è che lei è riuscita a lavorare accanto alla sua nemesi personale e cioè il signor Malfoy, senza che ci scappasse il morto.

Proprio per questo motivo, più che per gli altri, io e il corpo docente abbiamo deciso di assegnarle anche un altro compito: sarà suo e solo suo l'incarico di seguire l'Incantio Talenti, che comporta ovviamente il dispendio di grosse energie e di un notevole impegno".

Hermione spalancò gli occhi al limite del possibile, incredula che la sua fortuna l'avesse abbandonata.

La ragazza non poteva accettare che tutte le disgrazie fossero nate insieme dopo quella fottuta guerra.

"E che cavolo" pensò in preda al panico " ma questa è sfiga! Che ho fatto di male? Mi sa che il caro Voldy, dal buco nero dell'inferno nel quale riposa si sta spanciando dalle risate per ciò che mi aspetta, anche se con molta probabilità è stato proprio lui a gettarmela addosso questa iattura, per punirmi di aver collaborato con Harry ed essere riuscita a mandarlo all'altro mondo".

La ragazza fu distratta da un verso di stizza proveniente dal suo fianco e quando si volse, vide un Draco Malfoy alquanto contrariato, quindi si rimise a pensare: " E certo poverino, non deve portare lui a termine l'Incantio Talenti, non deve essere lui e stravolgere tutta la sua vita e a dover sopportare ulteriori angherie! No, non è giusto ma che ho fatto di male?".

Dentro la ragazza stava avvenendo una lotta continua, anche se esteriormente il suo viso non aveva mostrato la benché minima emozione.

Nessun segno dava a vedere il suo vero stato d'animo, se non fosse per l'enorme quantità di goccioline di sudore che le imperlavano la fronte.

La Mc Granitt per nulla impensierita, dall'improvviso stato di catatonia della sua adorata alunna disse: " E a proposito, la cosa è da ritenersi eseguibile già da stasera!" poi senza sforzo e senza cambiare il tono di voce, si rivolse verso Draco e gli disse: " Ovviamente devo fare i miei complimenti anche a lei signor Malfoy, per l'impegno profuso in questa sfilata e per questo, le assegniamo 50 punti!".

Il ragazzo, con educazione eseguì un breve inchino di ringraziamento poi tornò alla posizione precedente, non dimenticandosi di ghignare verso la mezzosangue per la sua incredibile sfortuna.

Hermione era sull'orlo di scoppiare dal furore e lo fu ancora di più, quando sentì dire alla preside che potevano tornare al loro posto e si sentì prendere sottobraccio da Draco.

Certo questo prevedeva l'etichetta ma la ragazza fu comunque attraversata da una scossa, che la colpì alla base della schiena.

Fu così che tra gli applausi degli ignari alunni, la mezzosangue più famosa di Hogwarts e il Purosangue più spocchioso del mondo magico, tornarono ai loro tavoli.

Draco Malfoy in silenzio e sempre ghignando, l'accompagnò alla sua sedia, gliela spostò per farla sedere poi all'orecchio le sussurrò: " Ci vediamo dopo dolcezza!".

Hermione aveva voglia di piangere, di urlare e di scappare da quella sala e dal suo tavolo dove stava continuando a ricevere i complimenti dai suoi compagni.

Poi ad un tratto Harry le chiese: " Hermione, scusa ma che cavolo è l'Incantio talenti?" e la ragazza sull'orlo delle lacrime, gli rispose: " E' la peggiore sfiga che mi potesse capitare" facendo perdere all'istante il sorriso al ragazzo sopravvissuto, che gli chiese: " Ma che vuoi dire?" e lei gli rispose, con la morte nella voce: " Vuol dire che da stasera e per i prossimi quaranta giorni, io non sarò più una Grifondoro ma diventerò a tutti gli effetti una...... Serpeverde!".

Un silenzio glaciale scese sulla tavolata dei Grifoni, silenzio che durò fino a che Harry, quasi urlò:

" Ma che cazzo vuoi dire?" e lei, con la voce rotta dal pianto gli spiegò: " L'incantio Talenti prevede che io la fortunata, viva con la persona con la quale ho collaborato più a stretto contatto, in modo da apprendere da lui tutto il suo potere e da potergli trasferire il mio e se non lo hai ancora capito, quella... persona è Draco Malfoy!".

Harry, sgranò gli occhi e lo stesso fecero Ginny e Ron poi il vendicatore del mondo magico disse:

" Ma stai scherzando vero? La Mc Granitt deve essere impazzita! Non puoi vivere a contatto con le Serpi, studiare con loro, mangiare al loro tavolo e dormire nel loro dormitorio!".

La testa di Hermione crollò sul suo piatto, fortunatamente ancora vuoto poi disse: " Forse non hai ben compreso la portata della mia sfiga ma io dovrò vivere attaccata al furetto e questo comporta studiare al banco con lui, mangiare al suo fianco, stargli accanto durante le pause e purtroppo per me......" e si preparò a lanciare la bomba atomica " dormire nella sua stanza!".

BUM! Ecco che ora Harry era ad un passo dall'infarto al miocardio:  certo che faceva quasi ridere il fatto che fosse sopravvissuto alla seconda guerra magica, avesse distrutto l'impero di un folle, avesse infine combattuto ed ucciso Voldemort e finisse schiantato a diciotto anni, da un infarto grazie all'Incantio Talenti.

Harry e Ron scattarono in piedi all'unisono poi, entrambi rossi come il fuoco dissero: " No, non se ne parla!" ma la ragazza, quasi rassegnata disse: " E' inutile che vi scaldiate così; è una situazione senza via d'uscita, perchè se mi rifiuto sarà lui a venire a vivere con noi a Grifondoro ma non per quaranta giorni ma fino alla fine dell'anno scolastico. E ovviamente sarebbe lui a dormire in camera con me!".

I due ragazzi crollarono sulle loro sedie con lo sguardo vitreo e si misero le mani nei capelli, in segno di frustrazione.

Hermione si girò verso il tavolo dei Serpeverde, per incontrare lo sguardo di ghiaccio del loro principe che in quel momento seraficamente, stava sghignazzando in compagnia di Blaise.

Sentendo addosso lo sguardo della ragazza, Draco la fissò prima di donarle uno dei suoi ghigni più malefici, che fecero abbattere ancora di più il morale della quasi ex caposcuola di Grifondoro.

La cena al tavolo dei Grifoni, proseguì all'insegna del silenzio, del malumore e dello scoramento: sentimenti che vennero acuiti quando il principe delle Serpi, con accanto Blaise Zabini e seguito dalle sue immancabili e stupide guardie del corpo, cioè Tiger e Goyle si avvicinò per venire a prendere la ragazza.

Ghignando senza freni, Draco disse: " Forza mezzosangue, non ho mica tutta la sera da perdere io!".

Il gelo correva negli sguardi delle due fazioni poi Hermione rassegnata, si alzò seguita da Harry, Ron e Ginny.

Il ragazzo sopravvissuto, volse il suo sguardo carico di rancore verso il volto impassibile del suo odiato nemico poi con voce irata disse: " Attento a te Malfoy! Se solo le torci un capello o la vedo versare una lacrima a causa tua, non vivrai abbastanza per dire la parola Quidditch!".

Draco rise di cuore poi disse: " Andiamo sfregiato ma come siamo melodrammatici! Sta tranquillo, non è mia intenzione degnare di uno sguardo la vostra saccente caposcuola; fra quaranta giorni tornerà da voi senza un graffio!".

Le Serpi a parte Blaise, scoppiarono a ridere sguaiatamente ed Harry, comprese che neppure Malfoy aveva preso in considerazione tutti i risvolti di quella sciagura, quindi pregustando la sua vittoria disse: " Non vedo come farai a non degnarla di uno sguardo, se lei per questi fottuti quaranta giorni, dovrà viverti a fianco in ogni istante e per ogni istante intendo dire che dovrete sedervi accanto in aula, dovrete mangiare vicini e sopratutto dovrete dormire nella stessa stanza e cioè la tua!".

Draco sbiancò all'improvviso e tutto il gruppo si ammutolì di colpo.

Il principe sconvolto, guardò verso la ragazza per ricevere la conferma delle parole dello sfregiato e quando vide che lei annuiva scoraggiata, sbottò: " Ma quella megera è impazzita! Io non voglio vivere un solo secondo accanto a questa sporca mezzosangue, figuriamoci dormirci accanto!".

Hermione in un moto di orgoglio raddrizzò la testa e cominciò a pregustare la sua vendetta, dicendo: " Oh Malfoy ma tu devi, perchè altrimenti ti toccherà diventare un Grifondoro a tutti gli effetti fino alla fine dell'anno scolastico" e Draco rabbrividì disgustato.

Hermione riprese a gongolare: "Stai bene attento e cerca di afferrare per bene la portata della cosa, in modo da renderti conto del suo peso.

Nonostante sia la tua camera, sarò io a dettare legge e le prime regole che metterò saranno niente fumo e niente donne; non voglio sentire quella puzza terribile ammorbare la stanza dove dormirò e non voglio vedere le tue troiette entrare e uscire a qualunque ora del giorno e della notte.

L'unico esemplare di razza femminile che avrà libero accesso in quella stanza, sarò io ed io soltanto".

Draco spalancò gli occhi e la bocca ed annaspò nel vano tentativo di ritrovare la voce poi respirando in modo lento, posò il suo sguardo incredulo su Harry ed Hermione che sghignazzavano impuniti e disse: " Spero che tu stia scherzando mezzosangue" e lei gli rispose: " No affatto e non cercare di cambiare stanza né di dormire fuori con altre ragazze, perchè l'Incantio Talenti si spezzerebbe, facendoci finire all'istante a Grifondoro".

Il biondo Serpeverde era scioccato e senza parole; quello che lui aveva previsto come un gioco al massacro nei confronti della mezzosangue, ora gli si era rivoltato contro.

Per quaranta giorni, avrebbe dovuto sopportare la presenza di quella che era la ragazza che lui più odiava e non solo, doveva vederla aggirarsi altezzosa nel suo regno ma doveva dividere con lei la sua stanza e sopportare i suoi odiosi ricatti.

Era semplicemente assurdo! Ma come cavolo si era cacciato in questo ginepraio?

Si sentiva mancare l'aria e aveva voglia di urlare ma il maledetto orgoglio dei Malfoy non glielo consentiva, quindi tirando un profondo respiro, strinse i pugni e disse: " Andiamo, muoviti mezzosangue non sopporto di respirare ancora a lungo l'aria di voi Grifondoro.

Già dovrò farlo con te per questi maledetti quaranta giorni e non vedo l'ora che questo incubo finisca.

Non appena sarà trascorso l'ultimo schifoso istante in cui mi ammorberai con la tua presenza, mi toccherà disinfettare e sterilizzare tutta la mia stanza; sai non vorrei che mi trasmettessi qualche sudicia malattia di voi Mezzosangue!".

Hermione sogghignò poi disse: " Oh non temere Malfoy, sarà mia cura e mia premura starti lontano il più a lungo possibile una volta finito questo incubo.

Non credere ma anche a me fa schifo solo la tua presenza, figuriamoci dividere la tua stanza immaginando le porcate che ci avrai fatto là dentro.

Mi terrà alto il morale, in questi quaranta giorni, solo il fatto che sarai costretto a stare in astinenza e in castità, visto che io e te dovremo stare vicini 24 ore su 24.

Pensa un pò alla tua povera Pansy-sono-un-carlino-Parkinson; chissà come reagirà quando le dovrai dire in mia presenza, che per quasi un mese e mezzo chiuderai bottega!".

Blaise a quella battuta scoppiò a ridere sonoramente, guadagnandosi un gelida occhiataccia da Draco.

Quando se ne accorse, il moro Serpeverde disse: " Beh devi ammetterlo Draco! La ragazza ha classe nel fare le battute.

In fondo sono curioso anche io di assistere alle scene da tragedia greca che farà la dolce Pansy.

Sai bene che lei ti ritiene di sua proprietà!".

Il principe di Serpeverde sputò tra i denti, un astioso: " Blaise fottiti!" e dovette ingoiare amaro quando il suo migliore amico, di fronte al trio dei miracoli e alla rossa Weasley, che ghignavano imperterriti gli rispose: " Dopo di te, Dracuccio!".

Draco con fare insofferente, girò le spalle a tutto il gruppo poi con la voce cavernosa, prima d'incominciare ad incamminarsi disse: " Vedi di muoverti Granger, non ho mica tutta la notte a disposizione!".

Blaise scosse la testa rassegnato, guardando il suo amico cominciare ad avviarsi verso i sotterranei seguito da quei due leccaculo di Tiger e Goyle.

Lui dal canto suo, alzò le spalle e decise di attendere la ragazza per scortarla fino a destinazione.

Quindi con un mezzo sorriso disse: " Tranquilla Hermione, io ti aspetto; fai pure con calma!".

La ragazza gli rivolse un grande sorriso poi si girò verso i suoi amici e un pò più sollevata si apprestò a salutarli.

Per primo si avvicinò ad Harry e con voce dolce disse: " Stai tranquillo e dormi pure sereno; vedrai che non succederà nulla, in fondo quaranta giorni passano in fretta!".

Il ragazzo sopravvissuto le sorrise dolcemente ed annuì senza aprire bocca poi Hermione, si rivolse verso Ron dicendo: " Per quanto mi riguarda è già tanto che ancora ti parlo, perchè quello che hai fatto ieri non ha giustificazioni ma siccome io sono una che non porta rancore ti saluto e ti auguro che questi giorni di separazione ti servano per chiarire nel tuo cuore, quali sono le giuste priorità!".

Il rosso abbassò lo sguardo a terra consapevole che in quel momento, qualsiasi cosa avesse detto avrebbe solo peggiorato la situazione.

Infine fu la volta di salutare Ginny e qui Hermione, ci mise davvero tutto il suo affetto.

" Grazie di tutto tesoro, tu sei e resterai per sempre la mia migliore amica qualunque cosa succederà!" e lei abbassando la voce, quasi sussurrando le disse ad un orecchio: " Piccola, non dimenticare il tuo cuore, ricordati che lo ami, coltiva i tuoi sentimenti ma non permettergli di calpestarti!".

Hermione sorrise annuendo in silenzio quindi si volse verso Blaise e tendendogli la mano gli disse: " Forza Zabini, sono pronta ad entrare nella fossa dei leoni!".

La serpe mora guardò la mano tesa della ragazza ed istintivamente l'afferrò poi volgendosi verso Harry disse: " Sta tranquillo Potter, la controllo io!" ed Harry gli rispose: " Grazie Zabini, se so che tu la proteggi sono molto più sereno!".

Blaise annuì in silenzio quindi scortando Hermione, sempre tenendola per mano, uscì dalla Sala Grande.

Fuori in corridoio trovarono le altre tre serpi ferme ad attenderli e Draco notò subito che i due ragazzi si tenevano per mano e si sorprese di quanto quel semplice gesto, lo facesse stare male.

Grugnendo di rabbia riprese a camminare, sempre seguito dalle sue stupide guardie del corpo, tendendo il suo orecchio ai discorsi di Blaise ed Hermione, che in quel momento stavano confabulando mentre sorridevano come vecchi amici.

Dopo pochi minuti di cammino arrivarono davanti all'ingresso della casa di Salazar Serpeverde ed Hermione sentì Draco pronunciare, con voce chiara e squillante, la parola d'ordine: " Superbia serpens" e le venne istintivamente, da sorridere.

Blaise se ne accorse e con un espressione allegra sul viso disse: " E già Hermione come vedi anche la nostra parola d'ordine serve a farti capire chi siamo.

L'orgoglio dei serpenti è in fondo, quello che ci definisce e ci accomuna!".

La mora annuì in silenzio e si apprestò ad entrare nella loro sala comune.

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Capitolo 5
*** Arrivo a Serpeverde ***


Capitolo 5: Arrivo a Serpeverde

 

Una volta varcato l'ingresso, rimase con la bocca spalancata per qualche secondo.

La stanza che appariva davanti ai suoi occhi era lunga e con un basso soffitto dal quale pendevano, tramite delle catene nere due grossi cerchi di metallo pieni di candele accese.

Un grosso camino di pietra, si stagliava tronfio in mezzo alla parete opposta e tre grandi divani di pelle nera, erano posizionati di fronte a quell'unica fonte di calore.

Quattro eleganti scrivanie, erano sparse in punti strategici della grande stanza, diversi tappeti verdi e argento coprivano gran parte del pavimento di pietra grezza e tutto l'ambiente era pervaso da una luce verdastra proveniente da un unica finestra che dava uno scorcio delle profondità scure del Lago Nero, dato che tutta la casa delle Serpi si estendeva sotto la sua superficie.

Gran parte degli alunni era fermo nella stanza a parlottare del più e del meno e quando videro che la grifona con ancora indosso la sua divisa, aveva fatto il suo ingresso con gli altri il silenzio scese glaciale.

Hermione si sentì come denudata da tutti quegli sguardi ed istintivamente, strinse ancora più forte la mano del moro che le sorrise rassicurante.                                                                                               Draco a quella vista s'incupì maggiormente e alzando pericolosamente la voce disse: " Beh, che cazzo avete da guardare!".

Gli alunni dei primi tre anni, davanti a quel tono furioso sobbalzarono affrettandosi a lasciare la sala comune.

Gli altri, invece fecero finta che il gruppetto non fosse entrato ma mantennero il silenzio come se aspettassero che qualcosa di forte sarebbe successo.

In effetti dopo pochi secondi, una voce nasale e vagamente isterica disse: " Draco, che diavolo ci fa quella qui?" e il biondo, alzando le spalle in segno di indifferenza rispose: " Non credo che debba per forza dare delle spiegazioni a te, Pansy ma siccome con molta probabilità non la finiresti più di scassare ascoltate per bene quello che vi dirò, perchè non è mia intenzione ripeterlo ancora!".

Draco attese che tutti gli prestassero attenzione poi riprese a parlare: " Come avete sentito prima dalla bocca della Preside, alla Granger è stato affidato il compito di portare a termine l'Incantio Talenti che prevede la sua permanenza in questa casa per quaranta giorni.

In questo lasso di tempo, lei studierà con noi, mangerà al nostro tavolo e dormirà qui, diventando a tutti gli effetti una Serpeverde!".

" CHE COSA?" urlò fuori di se la Parkinson " IO NON PERMETTERO' MAI CHE LEI ENTRI NEI NOSTRI DORMITORI! SONO STATA CHIARA?".

Draco assottigliò gli occhi, riducendoli a due fessure e con calma si avvicinò alla ragazza con la faccia da carlino, poi afferratala per un polso la strinse con rabbia e forza facendola urlare di dolore.

Hermione istintivamente, cercò di lanciarsi per difendere la ragazza ma fu fermata da Blaise che scosse la testa in segno di diniego poi con un sussurro disse: " Non ti immischiare Herm, lascia che sia lui a gestire la cosa!".

Draco intanto, continuava a stringere con forza il polso della mora che cominciò a singhiozzare e lui le disse, gelido: " Primo Pansy, non permetterti mai più di alzare la tua sdegnosa voce in mia presenza; secondo se c'è qualcuno qui che può permettersi o no qualcosa, quello sono io e terzo ma non meno importante, non abbiamo bisogno dei tuoi luridi dormitori dato che la Granger dormirà in camera con me!".

Pansy a fatica, per il dolore si girò verso il biondo e sgranando gli occhi disse: " Ma ti senti Draco? Ti sei vagamente reso conto di quello che hai detto? Come puoi permettere che quella dorma nella tua stanza? E noi?".

Draco, sospirò rumorosamente poi disse: " Innanzitutto Pansy, non c'è assolutamente nessun noi da considerare, in quanto per me tu non esisti e poi non sono certo io che ho deciso che lei dorma da me ma questo è ciò che prevede l'incanto e ora non voglio più dover dare nessun tipo di spiegazioni né a te né a nessun'altro; spero di essere stato del tutto esauriente!".

La ragazza liberato il polso dalla stretta del biondo scoppiò in lacrime e corse a rifugiarsi in camera sua seguita a ruota da Daphne e Millicent.

Draco rivolse un gelido sguardo a tutti gli altri alunni e con voce dura disse: " Lo spettacolo è finito; potete ritirarvi!" e ad uno ad uno tutti lasciarono la sala comune dove rimasero solo lui, Zabini ed Hermione.

Rivolgendo lo sguardo ai due e notando che continuavano a tenersi per mano disse: " Andiamo in camera!" e s'incamminò seguito dai due ragazzi.

Arrivato nella stanza aprì la porta e rimase basito quando notò che la Preside aveva già provveduto a fare aggiungere un secondo letto per la ragazza.

Decise però, di non dire niente e con l'umore nero assistette alla scena che lo fece stare ancora peggio.

Blaise accompagnò Hermione fino al suo letto e giunto lì si sedette con lei mettendogli una mano sulla spalla per cercare di farla calmare.

Fumante di rabbia, il biondo si avvicinò ai due e rivolto al suo amico disse: " Blaise è ora che tu te ne vada!".

Il ragazzo lo fissò distrattamente poi tornò a guardare la ragazza come se avesse ignorato le parole appena sentite.

Draco del tutto fuori di sé riprese: " Forse non mi sono spiegato, Blaise ma ora provvedo subito; vai fuori dalla mia stanza, perché devo riposare e prima che tu possa solo aprire la tua sudicia bocca mezzosangue, te lo ripeto perchè ti entri bene in testa.

Questa è la mia stanza, anche se per i prossimi quaranta giorni sarai tu a comandare poi tornerà ad essere di mia sola proprietà e tornando a noi Bla, se non hai ancora afferrato il mio chiarissimo concetto cercherò di spiegartelo con delle semplici parole comprensibilissime anche per un bambino di sei anni: " FUORI DAGLI ZEBEDEI, AMICO!" concluse irato e con un tono sopra le righe.

" Ehi calma, calma Dra" gli disse pacato Blaise " ora me ne vado comunque non mi sembra il caso di usare un tono così pesante: non dimenticare che sei in presenza di una signorina!".

Draco spostando gli occhi da Blaise verso Hermione e ghignando perfidamente gli rispose: " Io non vedo nessuna signorina!".

Blaise si alzò furente ma venne fermato dalla grifona che gli disse: " Lascia Blaise, ci penso io; con questo tipo di furetto è meglio essere chiari fin da subito" poi rivolgendosi al biondo aggiunse:

" Malferret presta bene attenzione alle mie parole, perchè non amo ripetermi; se dovessi dare ascolto alla mia coscienza, che rappresenta la parte bastarda di me, dovrei farti pagare in questi quaranta giorni tutto il male e le umiliazioni che mi hai imposto in sei anni ma fondamentalmente non sono così iena quindi mi basterà che tu righi dritto e la nostra convivenza forzata, si potrà risolvere senza l'omicidio di uno dei due.

Se però tu non hai intenzione di collaborare con me, ti sarei grata se mi informassi adesso in modo da darmi il tempo di fare affilare le unghie alla mia suddetta coscienza."

Draco era furente, perchè sapeva bene che era lei ad avere il coltello dalla parte del manico: se solo lui avesse osato trattarla male, lei con una sola parola avrebbe rotto quel maledetto Incantio Talenti e l'avrebbe trasformato in un secondo in un grifone, cosa alquanto stomachevole in verità.

Da millenni i Malfoy erano sempre stati smistati a Serpeverde e lui non aveva nessuna intenzione di essere il primo, ad interrompere quella onorata tradizione.

Per quanto odiasse e detestasse suo padre, doveva ammettere che essere una serpe ti dava quel quid in più di bastardaggine e autorevolezza che nella vita serve sempre.

Il biondo grugnendo di rabbia, le girò le spalle senza risponderle e si chiuse in bagno.

Hermione sospirò stancamente e a fatica trattenne una lacrima che però fu notata da Blaise, che si limitò ad abbracciarla stretta.

Tra le calde e rassicuranti braccia del moro, Hermione iniziò a piangere ma temendo che il furetto tornasse, si riscosse fissando in volto il ragazzo.

Blaise ne approfitto per dirle: " Scusalo Hermione, ma credimi anche se Draco si veste di bastardaggine in fondo ma molto in fondo è un bravo ragazzo e anche se non è compito tuo, io mi auguro che tu riesca a compiere il miracolo tirando fuori il buono che c'è in lui".

Poi sorridendo dolcemente le puntò l'indice nella fronte e sospingendola delicatamente disse:

" D'altronde chi meglio di te sa far funzionare questo adorabile cervellino.

Ora è meglio che vada perchè se esce e mi trova ancora qui può dare di matto.

Mi raccomando, riguardati scimmietta e per qualsiasi cosa tu abbia bisogno chiamami!".

Finito di parlare Blaise si sporse per darle un piccolo bacio sulla fronte ed uscì lasciando da sola la ragazza, che si sedette sul letto in preda all'ansia.

Poco dopo il biondo uscì dal bagno con indosso il suo pigiama di seta verde e rivolto alla grifona disse: " Granger il bagno è tutto tuo! Cerca di non lasciare disordine, non lo sopporto!".

Hermione senza rispondergli, prese la sua borsa e si chiuse la porta alle spalle.

Quando dopo dieci minuti, Draco la vide uscire dal bagno ci mancò poco che non stramazzasse al suolo colpito da un infarto.

Chissà perchè, se l'era sempre immaginata con indosso pigiamoni di flanella informi, dai colori e dagli accostamenti improponibili con disegnini di animaletti rivoltanti e nauseanti e con ai piedi delle babbucce che facevano pandant con l'abbigliamento di cui sopra.

Invece la ragazza appena uscita da quel fottuto bagno, assomigliava quasi ad una dea avvolta in una camicia da notte di seta bianca semplice ma innegabilmente sexy.

Ai piedi portava delle delicate pantofole candide che risaltavano le sue sottili ed affascinanti caviglie.

- Come è possibile - si disse Draco stringendo furiosamente i denti - che questa meraviglia sia la Granger? Dico ma questo non è pensabile! Quel corpo è da reato.

Se non fosse una sporca mezzosangue gli farei posto nel mio letto senza pensarci su due volte ma visto che lo è, non ho intenzione di farmi fregare come uno stupido scolaretto alla sua prima volta.

Certo che però i suoi fianchi sono urlo, quel seno è da uscirci pazzi e le sue meravigliose gambe, nascoste dal vedo e non ti vedo della seta mi sta facendo andare il sangue al cervello! Granger che cazzo mi stai facendo! -

" Malfoy? Ma mi ascolti?" la sua voce gli giunse lontana poi guardandola nei suoi spettacolari occhi dorati, il biondo si rese conto che la ragazza gli stava parlando senza che lui avesse sentito una sola parola che le fosse uscita dalle labbra e che ora lo stava fissando con uno sguardo misto tra il divertito e l'incuriosito.

Draco scosse la testa per ritornare alla realtà poi le disse: " Ero soprapensiero! Dimmi, che dicevi?" e lei con un sorrisetto di circostanza gli rispose: " Ti chiedevo se ti da fastidio se tengo ancora un pò la luce accesa. Sai sono abituata a leggere prima di dormire!".

" Ma và?" gli disse lui ironicamente, come per sottolineare che quella non era una novità.

Tutta Hogwarts sapeva che la grifona viveva per i libri e che se fosse stato possibile ci avrebbe fatto anche del sesso ma rendendosi conto che lei attendeva una risposta, incurante disse: " Fa come vuoi!" poi si diresse verso il suo letto scostò le coperte e si coricò girandosi dall'altro lato.

Hermione tirò su le spalle in segno di rassegnazione e spostate le sue coperte si distese aprendo un grosso libro antico ed immergendosi nella sua lettura.

Dopo qualche minuto Draco si girò a guardarla e rimase incantato dalla ragazza che assorta leggeva quel tomo come se bevesse un bicchiere di acqua fresca.

Prima di poter impedire alle parole di uscire dalla sua bocca, si sentì dire: " Che stai leggendo Granger?".

La ragazza al suono della sua voce sobbalzò poi ripreso il controllo delle sue sensazioni si girò a guardarlo e disse: " Sto leggendo il mito delle due metà di Platone!".

" Il mito di chi?" disse incuriosito il biondo e la grifona sospirando si mise a sedere e rispose: " Il mito di Platone!".

" E chi è questo Placone?" chiese il ragazzo che non aveva idea di che stesse parlando la riccia.

Hermione sorrise dolcemente e rispose: " Non Placone, ho detto Platone" e Draco sbuffando disse: " Si va beh ma chi diavolo era?" e la ragazza gli rispose: " Platone era un famoso filosofo greco che nacque e morì ad Atene, in Grecia intorno al 348 A.C.!".

Draco annuì poi le chiese: " E che cos'è questa cosa delle metà?" ed Hermione, sorridendo disse:

" Sarebbe un pò complicato farti il riassunto ma cercherò di farlo.

Allora secondo Platone una volta l'uomo era un individuo perfetto, che bastava a se stesso ed era felice.

Non c'erano distinzioni fra uomini e donne c'erano solo questi individui perfetti ma totalmente arroganti, perchè consapevoli della loro perfezione.

Solo che Zeus il padre degli dei, un giorno geloso della loro felicità e stufo della loro arroganza decise di dividerli e da quel giorno l'uomo ha cominciato a cercare disperatamente la sua metà, perchè senza di lei si sentiva incompleto ed infelice .

Solo che per quanti tentativi facesse non riusciva mai a trovare la sua metà esatta e non ce la fa tuttora. 

Perchè è praticamente impossibile trovare la propria metà e riconoscerla.

Ci vorrebbe un miracolo; credo che sia anche per questo che i rapporti sentimentali sono sempre più complessi ed infruttuosi e spesso portano a fallimenti dolorosi!".

Draco rimase senza parole per la profondità di quel pensiero e dentro di sé si ripromise di leggere qualcosa su questo Platone, non appena avrebbe potuto.

Il principe delle serpi continuò a fissare la ragazza poi disse: " Perchè non me ne leggi un pò?" ed Hermione con la bocca spalancata per lo stupore, annuì in silenzio.

Quindi tirato su il libro cominciò a leggere a voce alta: " Allora c'erano tra gli uomini tre generi e non due come adesso, il maschio e la femmina.

Ne esisteva un terzo, che aveva entrambi i caratteri degli altri.

Il nome si è conservato sino a noi, ma il genere, quello è scomparso.

Era l'ermafrodito, un essere che per la forma e il nome aveva caratteristiche sia del maschio che della femmina.

Oggi non ci sono più persone di questo genere.

Quanto al nome, ha tra noi un significato poco onorevole.

Questi ermafroditi erano molto compatti a vedersi e il dorso e i fianchi formavano un insieme molto arrotondato.                                                                                                                                              Avevano quattro mani, quattro gambe, due volti su un collo perfettamente rotondo, ai due lati dell'unica testa.                                                                                                                                                  Avevano quattro orecchie, due organi per la generazione e il resto come potete immaginare.

Si muovevano camminando in posizione eretta, come noi, nel senso che volevano.

E quando si mettevano a correre, facevano un po' come gli acrobati che gettano in aria le gambe e fan le capriole: avendo otto arti su cui far leva, avanzavano rapidamente facendo la ruota.

La ragione per cui c'erano tre generi è questa, che il maschio aveva la sua origine dal Sole, la femmina dalla Terra e il genere che aveva i caratteri d'entrambi dalla Luna, visto che la Luna ha i caratteri sia del Sole che della Terra.

La loro forma e il loro modo di muoversi era circolare, proprio perché somigliavano ai loro genitori. Per questo finivano con l'essere terribilmente forti e vigorosi e il loro orgoglio era immenso.

Così attaccarono gli dèi e quel che narra Omero di Efialte e di Oto, riguarda gli uomini di quei tempi: tentarono di dar la scalata al cielo, per combattere gli dèi.

Allora Zeus e gli altri dèi si domandarono quale partito prendere.

Erano infatti in grave imbarazzo: non potevano certo ucciderli tutti e distruggerne la specie con i fulmini come avevano fatto con i Giganti, perché questo avrebbe significato perdere completamente gli onori e le offerte che venivano loro dagli uomini; ma neppure potevano tollerare oltre la loro arroganza.

Dopo aver laboriosamente riflettuto, Zeus ebbe un'idea. "lo credo - disse - che abbiamo un mezzo per far sì che la specie umana sopravviva e allo stesso tempo che rinunci alla propria arroganza: dobbiamo renderli più deboli.

Adesso - disse - io taglierò ciascuno di essi in due, così ciascuna delle due parti sarà più debole.

Ne avremo anche un altro vantaggio, che il loro numero sarà più grande.

Essi si muoveranno dritti su due gambe, ma se si mostreranno ancora arroganti e non vorranno stare tranquilli, ebbene io li taglierò ancora in due, in modo che andranno su una gamba sola, come nel gioco degli otri."

Hermione s'interruppe girandosi a guardare Draco e s'intenerì quando vide che il ragazzo si era tranquillamente addormentato.

Chiuse il libro e lo posò sul comodino poi lentamente scese dal letto e si avvicinò a quello del ragazzo per poterlo fissare con calma.

La ragazza si sorprese nel constatare che il viso di Draco, mentre dormiva, sembrava un altro: era bello, sereno e quasi vagamente sorridente; sembrava quello di un bambino al quale era stato donato qualcosa di bello.

Dovette farsi forza per non allungare una mano ed accarezzare quella pelle liscia e bianca che tanto la faceva fremere e dando le spalle quella visione tornò nel suo letto.

Si rimise sotto le coperte e prima di spegnere la luce disse a bassa voce: " Buona notte, amore mio!" poi presa la bacchetta disse: " Nox!" e il buio calò nella stanza.

Durante la notte, Hermione fu svegliata da un mugolio indistinto e si accorse che proveniva dal letto di Draco.

Presa la bacchetta pronunciò " Lumus" e una calda luce rischiarò la camera quindi spostò le coperte e scese dal letto diretta verso il ragazzo.

Giunta lì vide che il biondo era sudato e tremava lamentandosi, chiaramente preda di un orribile incubo.

Senza rifletterci oltre, la ragazza si sedette sul letto e iniziò ad accarezzare quel volto ansante cercando di calmarlo.

Con la voce ferma e serena cominciò a dire: " Draco, Draco calmati; è solo un brutto sogno" e prese a ripetere diverse volte quella frase come se fosse un mantra.

Forse tranquillizzato da quella voce serena o dal tocco delicato delle carezze di Hermione il biondo si calmò e piano, piano aprì gli occhi spalancandoli del tutto quando riconobbe l'autrice di quei gesti.

Imbarazzata per essere stata scoperta, la regina dei grifoni si alzò dal letto del biondo e si diresse nel suo ma fu bloccata dalla voce del principe, che ansiosamente le disse: " Granger ti prego, non te ne andare!".

Convinta forse da quel tono bisognoso o da quel  " ti prego " mai uscito dalle labbra della serpe malefica, la ragazza tornò sui suoi passi riavvicinandosi al letto di Draco.

Il ragazzo si spostò per farle posto e lei con timore si sdraiò al suo fianco.

Il biondo, dopo pochi istanti, si accoccolò appoggiando la sua testa sul seno di Hermione che fortemente imbarazzata prese ad accarezzare dolcemente i suoi capelli.

Draco, poco prima di addormentarsi, mormorò uno stentato " Grazie " e cadde in un sonno sereno e tranquillo.

La ragazza lo fissò dormire, per qualche minuto poi decise di farlo a sua volta e tenendo stretto tra le braccia il ragazzo rispense la luce con la magia.

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Capitolo 6
*** Bruschi risvegli e deboli equilibri ***


Rieccoci con il 6° capitolo dove scopriremo l'inizio dell'incanto talenti.

Ringrazio le persone che mi hanno lasciato le meravigliose recensioni che mi spronano a continuare e anche tutti coloro che hanno letto questi capitoli.

 

 

Capitolo 6: Bruschi risvegli e deboli equilibri

 

 

 

L'indomani mattina Draco si svegliò per primo e rimase un pò interdetto di sentire un calore che di solito non sentiva nel suo letto.

Fortemente curioso alzò la testa e un dolcissimo profumo al cocco lo stordì per qualche istante prima che il suo volto venisse investito da una cascata di morbidi ricci color cioccolato.

Vagamente confuso il ragazzo cercò di capire perchè la mezzosangue fosse nel suo letto; non poteva pensare di aver fatto sesso con lei ed averlo dimenticato quindi decise di sforzarsi di ricordare e facendo mente locale si ricordò del suo incubo ricorrente e della dolcezza con cui lei lo aveva consolato.

Rammentò di essere stato lui, in persona, a chiederle di restare al suo fianco e il fatto che lei avesse accettato gli fece provare uno strano calore nel petto.

Si fermò ad osservare il volto disteso della ragazza che in quel momento dormiva serena con un sorriso che lieve le aleggiava sulla bocca.

Ad un tratto la riccia mugugnò qualche parola incomprensibile per il ragazzo, fino a che tra quelle che non capiva ce ne fu una decisamente chiara: " Draco".

Il biondo sgranò gli occhi di fronte all'evidenza che la regina dei grifoni lo stava sognando e la meravigliosa sensazione che avvertì nel sentire pronunciare, per la prima volta, il suo nome di battesimo da quelle morbide e affascinanti labbra s'impadronì di lui.

Non ebbe, però, il tempo di approfondire il suo pensiero perchè l'improvviso ingresso di una Pansy furiosa lo costrinse a procrastinare la faccenda.

La serpe mora cominciò ad urlare provocando il brusco risveglio di Hermione che guardandosi intorno si rese conto di dove si trovava e arrossì furiosamente.

" Che diavolo significa questo Draco? ma che meraviglia vengo qui a trovare il mio uomo e lo trovo a letto con una puttana che non ha certo perso tempo ad infilarsi tra le sue lenzuola!! che dire, mezzosangue, ci siamo sbagliati tutti dato che ti credevamo una verginella acida ma a quanto pare non è così".

Adesso si!!! adesso Draco Malfoy si era decisamente rotto le cosiddette scatole dell'invadenza di quel carlino a due zampe.

Perdendo totalmente la calma si alzò dal letto e si avvicinò alla ragazza che improvvisamente capì di aver fatto una cazzata ed iniziando a tremare cercò di parlare ma dalla bocca le uscirono solo delle parole del tutto balbettanti: " Dra-Draco io-io io non vo-volevo!!! io ti chi-chiedo pe-pe-perdono!!".

Il gelido ed algido principe delle serpi la prese per un braccio facendole cacciare un urletto stridulo poi con voce tetra le disse: " Sciacquati la bocca stupida oca senza cervello!!! non credo di doverti dare nessuna spiegazione come invece dovresti fare tu. Mi auguro che abbia una fottuta buona ragione per essere piombata in camera mia senza essere stata invitata, Pansy, perchè se così non fosse ti conviene pregare Salazar Serpeverde di confondermi la mente.

Solo in questo caso sono disposto a passare sulla cosa; se invece nulla e nessuno mi annebbierà l'intelletto comincia a scappare perchè questa è la volta buona che ti ammazzo, stupido carlino mentecatto!!! ciò che io faccio nel mio letto, con chi lo divido, perchè e sopratutto tutto ciò che riguarda la mia stanza in generale non è un argomento che tu possa solo pensare di prendere in discussione.

Ora va fuori da qui e non farti più vedere dai miei occhi se ci tieni alla vita e fai bene attenzione perchè se mi giunge all'orecchio un solo piccolo pettegolezzo su quello che hai visto oggi ti assicuro che un bell'avada kedavra non te lo toglierà nessuno!!!".

Quindi dette o meglio sibilate con odio quelle parole il biondo la prese per un braccio e con violenza la buttò fuori dalla stanza richiudendo la porta, sigillandola ed imperturbando la camera.

Poi si girò verso Hermione che con la bocca spalancata era rimasta a letto impalata e disse: " Granger stai bene? mi dispiace per quello che è successo. Ti prometto che non accadrà più" poi grattandosi il mento pensieroso aggiunse: " Per quanto riguarda ieri notte.... grazie!!!".

Quindi dette quelle parole il ragazzo si andò a chiudere nel bagno lasciando una grifona scossa e senza parole.

Quando il biondo pochi minuti dopo uscì lei, con in mano la divisa di Serpeverde che la Mc Granitt le aveva fatto recapitare, prese il suo posto.

Vedersi con i colori verde-ardento la stupì non poco e le lasciò dentro la sensazione di tradimento che si sarebbe, di certo, acuita quando sarebbe entrata nella Sala Grande sotto gli occhi di tutti e specialmente di Harry, Ginny e Ron.

Ma quei pensieri pessimistici furono ben presto sostituiti da quello che era successo la notte precedente: aveva ancora impresso bene, nella pelle, il calore che le aveva trasmesso Draco quando si era appisolato abbracciato a lei.

In quei momenti si era sentita importante e fondamentale per lui e il fatto che glielo avesse chiesto anche pregandola l'aveva stupita non poco.

Quando uscì dal bagno trovò il ragazzo seduto alla scrivania intento a scrivere su una pergamena.

Sentendo la porta aprirsi Draco si girò e si fermò a studiarla in silenzio poi si alzò e con passo cadenzato si avvicinò a lei mettendole una mano sotto il mento e dicendole: " Questa divisa ti sta d'incanto Granger! è un vero peccato che tu non sia davvero una serpe come noi!!".

Hermione tremò nel suo interno poi a voce bassa rispose: " Sai bene che questo non sarebbe stato possibile Malfoy dato che nella casa di Salazar è precluso l'ingresso alle sporche mezzosangue!!".

Davanti a quelle evidenti e dure parole, Draco sentì il cuore fremergli potente nel petto e non riuscendo a trovare una sola parola su cui obiettare le disse: " Andiamo Granger la colazione ci aspetta!".

Usciti dalla stanza del biondo, si diressero verso la sala comune dove trovarono Blaise che li stava attendendo, ansioso di scoprire quali dei due avesse più ferite in corpo.

Il moro rimase sorpreso di vedere i due ragazzi avanzare, vicini, totalmente illesi e sereni.

Poi con un sorriso, che vago, aleggiava sulle sue labbra Blaise disse: " Buongiorno ragazzi!! Draco vedo che la presenza di Hermione nella tua stanza ti ha sicuramente giovato; non ti ho mai visto così sereno la mattina appena sveglio e sopratutto non ho mai visto quel sorriso sulle tue labbra!!".

Il principe grugnì qualcosa d'intellegibile scuotendo la testa sfoggiando, però, ancora quell'espressione dolce sulla sua bocca.

Hermione sembrava seguire un incontro appassionante di tennis dato che il suo volto si alternava dal biondo al moro per capire cosa sarebbe successo a breve poi Blaise chiese: " Hei Dra, ma che cavolo è successo con Pansy? l'ho vista schizzare fuori, poco fa, con un espressione sul viso che definire incazzata è dire poco; credo di avere sentito anche qualche parola poco gentile uscire dalla sua bocca diretta a te!!".

La serpe bionda sbuffò scocciato poi alzò le spalle con evidente menefreghismo e fece un gesto con la mano come a minimizzare l'accaduto quindi seguito da Hermione che, sempre in silenzio si torceva le mani e da Blaise che ghignava contento si avviò fuori dalla sala comune.

Tutti e tre, in silenzio si diressero verso la sala grande ognuno perso nei propri pensieri: Draco rifletteva sulla sensazione di disagio che aveva sentito nel cuore quando la mora aveva detto che il mondo di Serpeverde era precluso per lei che era una sporca mezzosangue.

Hermione pensava, furiosamente, alla sua autostima che aveva fatto un salto alto tre metri quando lui le aveva fatto i complimenti per la sua divisa.

Blaise, invece, concentrava il suo pensiero sui due ragazzi che gli trasmettevano vibrazioni estremamente positive comprendendo che tra i due stava nascendo qualcosa di importante anche se era più che certo che nessuno di loro lo avrebbe ammesso per primo invaso dall'orgoglio che profondo scorreva veloce nelle loro vene.

Il loro ingresso, insieme, scatenò una ridda di sensazioni ed espressioni che lasciarono Hermione per un attimo senza fiato: a gran parte dei Grifondoro cadde, letteralmente, la mascella e dilatò fortemente gli occhi alla vista della loro caposcuola che non solo si accompagnava a due serpi, uno dei quali suo acerrimo nemico, ma che indossava la divisa di Serpeverde; un vero oltraggio!!!

Per i Tassorosso e i Corvonero fu più la sorpresa che altro a dominare i loro volti; in particolar modo tra le ragazze si scatenarono i bisbigli e le scommesse su chi tra le due serpi si sarebbe fatta, per primo, la grifona; insomma un vero e proprio succulento gossip!!!

Gli unici ovviamente che non fecero una piega furono i Serpeverde dato che la loro dose di sorpresa l'avevano avuta la sera precedente.

Sulle reazioni individuali solo cinque furono degne di nota: Harry che se pur sorpreso era al tempo stesso rammaricato della situazione e sollevato di vedere che la ragazza stava ancora bene e che anzi sembrava serena.

Ron aveva la saliva del tutto azzerata e il viso di un paonazzo assurdo mentre sotto il tavolo stringeva furiosamente un tovagliolo.

Ginny aveva un espressione estasiata perchè sapeva quanto la sua migliore amica fosse innamorata del biondo bastardo e senza farsi vedere dagli altri le fece un occhiolino e mandò un bacio silenzioso alla riccia.

Pansy, invece, era nera per davvero perchè ancora rimuginava sul fatto che aveva visto con i suoi occhi i due fedifraghi dividere il letto insieme e il fatto di non poterlo dire a nessuno la stava logorando dentro. Inoltre la cosa che la faceva imbestialire di più era che dall'arrivo di lei, la sera precedente, Draco si era permesso di umiliarla due volte e questo proprio non riusciva a digerirlo.

Daphne, infine, era triste per la sua amica perchè sapeva bene che non si era ancora rassegnata al fatto che con l'arresto di Lucius la ragazza aveva perso più degli altri.

Infatti non appena si era liberato della presenza ingombrante del padre il biondo non aveva perso un solo secondo per rompere la promessa di matrimonio che legava lui e Pansy fin dalla nascita.

Draco che faceva della bastardaggine il suo pane quotidiano decise, sopratutto dopo aver visto la reazione del rosso patetico, di dargli il colpo di grazia afferrando la mano della ragazza e trascinandola verso il tavolo delle serpi.

Hermione era letteralmente divisa in due: da una parte c'era l'emozione che aveva invaso il suo povero cuore quando lui le aveva preso la mano mentre dall'altra la faceva da padrone la sensazione che in tutto questo ci fosse qualcosa di fondamentalmente sbagliato.

Arrivati ai loro posti, Draco, da vero cavaliere spostò la sedia ad Hermione, la fece sedere poi prese posto accanto a lei e in silenzio iniziò a mangiare.

Hermione, che non era abituata ad avere tutti gli occhi puntati addosso si sentiva annientata e non riusciva a toccare cibo.

Il biondo se ne accorse e notando che tutti ma proprio tutti li stavano osservando fu colto da un moto di profonda rabbia e calcando la voce con una vibrante esasperazione urlò: " Ma insomma vi fate i cazzi vostri?".

Diversi alunni delle quattro tavolate sobbalzarono non aspettandosi la replica del principe e volsero lo sguardo verso il loro piatto.

Hermione lo fissò stupefatta poi con un sussurro disse: " Grazie!!!" e lui voltandosi a guardarla scosse le spalle e rispose: " Ero in debito con te per ieri sera; ora siamo pari!!!".

Il ragazzo chiuse il discorso ricominciando a mangiare ma Hermione si accorse di un piccolo e tiepido sorriso che lieve gli aleggiò sulla bocca.

Le situazioni imbarazzanti si susseguirono anche nell'arco della giornata che la ragazza passò appiccicata al biondo.

Hermione sentiva i bisbigli e le risatine che emettevano gli altri quando loro due passavano; in più doveva sorbirsi anche gli sguardi di odio di Pansy e Ron e quelli d'invidia prodotti da tutte le oche che avrebbero voluto essere al suo posto.

Il ragazzo, dal canto suo, era indifferente agli avvenimenti almeno così credeva la riccia; il principe delle serpi, dentro di sé, stava urlando dal furore ma non lo stava facendo per il fatto di essere lì con lei, cosa che a dire il vero stava incominciando a piacergli ma bensì perchè non riusciva a capire come mai gli stesse proprio piacendo tanto.

Durante la prima lezione di trasfigurazione, che i due ragazzi passarono seduti vicini, Hermione per la prima volta in sette anni non riuscì a seguire neppure una parola di quelle dette dalla professoressa Mc Granitt: sempre tenendo gli occhi bassi sul banco la riccia si torceva le mani sopraffatta dagli avvenimenti e dal profumo persistente del ragazzo che le colpiva le narici.

Sentiva la gola completamente secca come se avesse appena ingoiato un sacco pieno di sabbia e  i brividi che le serpeggiavano sulla schiena la stavano facendo tremare dall'interno.

Avvertiva il battere furioso del suo cuore quando, involontariamente il suo braccio sfiorava quello del ragazzo e con la coda dell'occhio vedeva lui che la fissava altrettanto sconcertato.

Finita la lezione lentamente si avviarono fuori dall'aula e furono raggiunti, immediatamente da Blaise che iniziò a parlare con Draco senza che, però, lei sentisse una sola delle parole che i due si dicevano.

Le sue orecchie fischiavano potenti come lo storico treno che faceva la spola dalla stazione di King's Cross fino a quella di Hogsmeade.

Poco dopo la ragazza tossì per attirare l'attenzione dei due, disse a Draco e a Blaise che doveva andare al bagno e loro, in silenzio, l'accompagnarono in quello dove dimorava lo spettro di Mirtilla Malcontenta.

Una volta entrata nella stanza la riccia notò che dell'ectoplasma della sfortunata ragazza non c'era traccia e sospirando si diresse verso il cubicolo più vicino.

Dopo aver fatto i suoi bisogni Hermione uscì e si diresse verso i lavandini per potersi sciacquare il viso e quando si alzò con il volto bagnato per asciugarselo si sentì gelare le ossa non appena vide sullo specchio il riflesso di Pansy che la fissava furibonda.

La mora, con la faccia da carlino, sempre più pronunciata di avvicinò alla riccia e dopo averla afferrata per un braccio con la voce gelida disse: " Mi piacerebbe proprio sapere, schifosa mezzosangue, come cavolo ti sei permessa di entrare nel letto del mio uomo; fai in modo che questo non avvenga mai più perchè la prossima volta stai pur sicura che non te la farò passare liscia.

Lui mi appartiene di diritto, forse non lo sai ma siamo promessi sposi e una volta finita la scuola uniremo le nostre esistenze e i nostri immensi patrimoni convolando a giuste nozze.

Quindi se ti sei solo illusa che lui potesse provare per te quello che è evidente che tu provi per lui sei solo una stupida sciocca; te lo ripeto Granger, non farti più trovare in situazioni compromettenti con il mio Draco perchè altrimenti la prossima volta potrei ricordarti le mie parole lasciandoti un bel ricordino sul tuo viso da insignificante babbana!!!".

Finito di parlare Pansy marciò fuori dal bagno lasciandosi alle spalle Hermione che tremando, con le lacrime agli occhi, crollò seduta sul pavimento.

Quando si fu sfogata la riccia si alzò, si sciacquò nuovamente il viso ed uscì dal bagno raggiungendo Blaise e Draco che l'aspettavano poco più avanti.

" Hermione che ti è successo?" le chiese Blaise fissandola, serio, in volto e la ragazza alzò le spalle tremando    impercettibilmente e rispose: " Niente, ti ringrazio Zabini!!".

Il moro serpeverde sussultò quando si sentì chiamare dalla ragazza con il cognome quindi con una scusa si allontanò dai due e si diresse verso il bagno dove era stata poco prima Hermione.

Non appena entrò sentì nell'aria un lamento triste e sportosi vide il fantasma di Mirtilla Malcontenta dondolarsi seduta sulla finestra.

Non appena lo spettro si accorse della presenza del moro spalancò i suoi vacui occhi e si avvicinò con il dito puntato urlando: " PERCHE', PERCHE' VOI MASCHI VI DIVERTITE A FARCI SOFFRIRE? MI DICI CHE CAVOLO CI GUADAGNATE?".

Blaise preso in contropiede non riuscì a rispondere e volse le sue spalle per uscire poi ripensandoci si girò nuovamente e disse: " Perdonami Mirtilla ma non credo di averti mai mancato di rispetto visto che è la prima volta che metto piede nel tuo bagno quindi ti sarei grato se mi spiegassi come posso averti fatto soffrire!!".

Mirtilla lamentandosi rispose: " Certo è facile per te ma prova a spiegare a me perchè ho dovuto assistere impotente alle lacrime della povera Hermione!!".

Blaise sgranò gli occhi poi chiese, con la voce stridula: " Hermione ha pianto? ma perchè? che è successo? ti prego puoi dirmelo?" e lo spettro, sempre lamentandosi, rispose: " E' evidente no? è innamorata solo che lo è della persona sbagliata. Scoprire che lui l'ha ingannata in quel modo deve essere stato doloroso per lei"

e il moro che non riusciva, veramente, a capirci più nulla le chiese nuovamente che diavolo fosse successo.

Mirtilla gli spiegò tutto quello che aveva visto mentre nascosta assisteva alla cattiveria di Pansy nei confronti di Hermione.

Una volta finito il racconto il moro scuotendo la testa disse: " Mirtilla, credimi, le cose non stanno come pensi. Io non so se Hermione sia per davvero innamorata di Draco anche se qualche dubbio mi è passato per la mente ma ti posso assicurare che il mio amico non è affatto promesso a nessuna.

Effettivamente lo era ma non appena ha potuto ha rotto l'accordo che era stato preso dai loro genitori senza il suo permesso. Mirtilla, Draco ha un sacco di difetti e anche se io sono il suo migliore amico sono il primo a sbatterglieli in faccia ma ti assicuro che lui non sta ingannando Hermione.

Con molta probabilità non si è neppure reso conto dei sentimenti che lei prova nei suoi confronti perchè se solo lo sospettasse stai pure certa che fuggirebbe a gambe levate.

Lui è terrorizzato dal provare qualsiasi tipo di sentimento però credo e spero che la presenza di Hermione possa riuscire a sciogliere il blocco di ghiaccio che gli circonda il cuore!!".

Mirtilla lo fissava attentamente come se volesse leggere sul volto del moro qualche bugia e quando si rese conto che era sincero disse: " Sei un bravo ragazzo; scusami se ti ho attaccato ma Hermione è una mia amica e detesto vederla piangere! ti prego stalle vicino, aiutala perchè lei ne ha bisogno per davvero".

Blaise promise di farlo poi salutato lo spettro uscì dal bagno alla ricerca di Draco.

Lo trovò poco dopo, nella sala comune, seduto sul divano con un espressione sconcertata dipinta sul volto.

Non appena il biondo si accorse dell'ingresso dell'amico si alzò e gli andò incontro dicendo: " Mi puoi spiegare che diavolo sta succedendo? non appena te ne sei andato la Granger non ha più aperto bocca e quando siamo rientrati qui si è diretta nella nostra stanza e ci si è chiusa dentro!!".

Blaise che di tutto il discorso aveva prestato attenzione al fatto che il principe avesse, involontariamente, definito < nostra> la sua stanza rispose: " Beh, Draco, in effetti è successo qualcosa!" e quando il biondo gli chiese di spiegarsi meglio il moro gli raccontò quello che Mirtilla gli aveva detto tralasciando il fatto che lo spettro credesse come lui, che Hermione fosse innamorata.

L'espressione di Draco, di fronte a quello che aveva fatto Pansy, divenne gelida e furibonda e stringendo i pugni disse: " Io quella l'ammazzo!!" poi senza aspettare un secondo di più si diresse verso i dormitori femminili.

Una volta giunto davanti alla porta della ragazza la spalancò con un calcio ed entrò.

La mora, che stava seduta sul letto intenta a parlare con Daphne, non appena vide sul volto del biondo l'odio e il furore si mise immediatamente sulla difensiva.

" Daphne fuori!!!" ordinò gelido il principe delle serpi e la bionda non perse un secondo affrettandosi ad uscire lasciando soli i due ragazzi.

Quando la porta alle loro spalle si chiuse il biondo avanzò verso Pansy che tremante era rimasta seduta sul letto e dopo averla afferrata per un braccio la tirò su come un sacco di patate.

Con gli occhi socchiusi dalla rabbia disse: " Non permetterti mai più di avvicinarti di un solo passo alla mezzosangue perche se solo lo vengo a sapere ti farò un bel servizietto su questo viso da cagna in calore che ti ritrovi!!".

La mora recuperata a fatica un pò di coraggio disse: " Certo che non ha perso tempo quella a correre da te a lamentarsi!!" e lui sprezzante le rispose: " Vorrei che lo avesse fatto ma invece si è tenuta tutto dentro!! sei una stupida che quando minaccia qualcuno non si prende neppure la briga di controllare che qualcuno la possa ascoltare.

Mirtilla Malcontenta ti ha sentito e lo ha riferito a Blaise che a sua volta lo ha detto a me.

Te lo ripeto, Pansy, non provare mai più ad avvicinarti a lei altrimenti io ti ammazzo e non sto scherzando; mettiti in testa una buona volta che io e te non siamo più promessi e che mai e poi mai io ti sposerei a costo di restare celibe a vita! mi fai schifo, sei stata utile solo per scaldarmi il letto ma ti posso assicurare che da questo momento non mi servirai neppure più per quello.

Come ti ho detto stamattina non devo rendere conto a te di quello faccio della mia vita né di chi mi porto a letto ma siccome mi ritengo ancora un signore ti dico che tra me e lei non è successo né mai succederà qualcosa e questo non perchè io la trovi brutta ma perchè non potrei mai fare sesso con una mezzosangue né credo che lei lo farebbe mai con me quindi smettila di spargere il tuo veleno e prega che io non scopra altre schifezze che tu possa solo aver pensato di fare perchè faresti prima a lanciarti da sola un bell'avada prima che lo faccia io!!".

Quindi finito di parlare uscì veloce dalla stanza della ragazza diretto nella sua.

Entrato nella camera Draco trovò Hermione addormentata nel suo letto; sul suo viso c'erano ancora le tracce delle lacrime che avevano stravolto la ragazza e la federa del suo cuscino era bagnata segno che doveva aver pianto veramente tanto.

Il biondo provò l'irresistibile impulso di accarezzare quei ricci indomabili ma poco prima di sfiorarli bloccò la sua mano e la ritirò.

Si accucciò sulle sue ginocchia e rimase lì svariati minuti a fissarla dormire sentendo il suo cuore battergli in petto potente e veloce.

- Che cazzo mi stai facendo, Granger; quale magia o quale incantesimo stai usando su di me? io mi sento strano come mai mi è capitato di sentirmi; provo l'impulso di proteggerti mentre dovrei continuare ad odiarti ma per quanto ci provi io non ci riesco - pensò il ragazzo poco prima di alzarsi diretto verso il suo letto dove si distese rigirandosi di continuo.

Ad un tratto si rialzò e si avvicinò nuovamente al letto della riccia e dopo averla guardata per un secondo si piegò verso di lei e appoggiò, delicatamente, le sue labbra su quelle di lei.

Una scossa potente gli attraversò la colonna vertebrale e un piccolo gemito gli uscì dalla gola prima che potesse fermarlo.

Terrorizzato che la ragazza potesse svegliarsi e trovarlo in quella posizione compromettente si affrettò a raddrizzarsi ed uscì veloce dalla stanza.

La sera, mentre insieme si dirigevano a cena, Draco afferrò per un braccio Hermione portandola vicino al porticato e una volta giunto lì guardandola negli occhi disse: "Granger, io so quello che è successo oggi nel bagno!! Mirtilla lo ha raccontato a Blaise e lui me lo ha riferito".

Gli occhi della riccia s'inumidirono e all'istante la ragazza abbassò il suo sguardo verso il pavimento.

Draco le pose due dita sotto il mento obbligandola, gentilmente, a rialzare il viso e quando lei ristabilì il contatto visivo lui riprese a parlare: " Granger, ascoltami bene perchè non intendo ripetere questo discorso una volta di più!!! non fare più caso alle parole che escono dalla bocca della Parkinson; è vero io e lei eravamo promessi fin dalla nascita ma questo era un accordo preso dai nostri padri.

Io, però, non appena ne ho avuto la possibilità ho rotto questo accordo riprendendomi la mia libertà perchè non potevo e non volevo accettare che qualcuno che odiassi con tutte le mie forze potesse decidere del mio destino.

Troppe volte l'uomo che chiamavo padre si è arrogato questo diritto ed io che ero decisamente un vigliacco accettavo le sue decisioni senza provare a ribellarmi.

Quando lui è stato arrestato ho ripreso in mano le redini della mia vita ed ora sono io e solo io che comando di essa.

Mai e poi mai accetterò di legare la mia vita con una persona che non amo e che mi è stata imposta quindi ti prego di non credere più ad una sola delle falsità che Pansy possa solo pensare di dire.

So che non ero tenuto a darti nessun tipo di spiegazione ma ho deciso di farlo ugualmente perchè se io e te dobbiamo convivere per i prossimi quaranta giorni voglio e desidero farlo nella totale sincerità.

Non so perchè ma ne sento la necessità e vorrei che anche tu fossi sincera con me e mi dicessi tutto quello che ti passa per quella testolina!!! accetti di farlo?".

Hermione lo fissò in silenzio, per qualche secondo, poi disse: " D'accordo, Malfoy, per i prossimi quaranta giorni tra me e te ci sarà sincerità assoluta, rispetto incondizionato e collaborazione spero produttiva.

Non nego che sia le parole che il tono volutamente cattivo della Parkinson mi abbiano fatto male ma in fondo da lei non potevo aspettarmi di meno!!! io e te ci troviamo, nostro malgrado, a condividere questa esperienza particolare e chissà che collaborando da entrambe le parti non ne esca qualcosa di buono.

Diciamo che questa società potrebbe anche essere divertente!" concluse con un sorriso.

Davanti all'espressione dolce della ragazza Draco fu attraversato da una scossa che gli partì dalla base del collo e gli arrivò in fondo alla schiena e sorridendo a sua volta allungò una mano verso di lei e disse: " Ok allora socia permettimi di scortarti a cena!!" e la riccia sorridendo pose la sua mano in quella di lui e si avviò versò la Sala Grande.

I giorni intanto passavano e la ragazza spiegava al biondo tutto quello che sapeva e lo stesso faceva lui con lei.

Era frequente vederli parlare a bassa voce e ogni tanto, tra lo stupore generale, era capitato che i due dopo essersi fissati negli occhi scoppiavano a ridere di gusto.

Tutto il gruppo di Serpeverde, Pansy e Daphne a parte, aveva ormai accettato la presenza della regina dei Grifoni e spesso capitava che si rivolgessero a lei per qualcosa che non avevano capito a lezione.

La sera non era più capitato che lui la invitasse a dormire nel suo letto, cosa che aveva intristito un pò la bella giovane ma questo, fortunatamente, aveva significato che lui non aveva più avuto incubi.

Draco si fermava a pensare spesso che da quando lei aveva varcato la soglia della dimora di Salazar lui aveva dormito sonni tranquilli come se si sentisse protetto dalla sua presenza.

Hermione si intristiva solo del fatto di non potersi più fermare a parlare, liberamente, con i suoi compagni, sopratutto con Ginny ed Harry, perchè sapeva bene che l'algido principe si sarebbe rifiutato di avvicinarsi a loro e lei non voleva rompere il delicato equilibrio che era riuscita a stabilire con lui.

Blaise li osservava, sempre in silenzio, constatando tutti i piccoli cambiamenti che Draco aveva fatto: primo era più tranquillo e sereno, secondo non creava più problemi e non dava più fastidio a nessuno e terzo aveva ripreso a studiare con buona lena tanto da far aumentare vertiginosamente la sua media che prima agonizzava, pozioni a parte, sulla media del troll.

 

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Capitolo 7
*** Gelosie e saggi consigli ***


Ciao a tutte eccomi con un nuovo capitolo che è in realtà un capitoletto dato che si tratta di un pezzo di transizione per far capire ciò che passa in testa a Pansy.

Non potevo non metterlo quindi leggetelo e come sempre siate clementi.

Comunque state tranquille che il vero e proprio capitolo, quello più succulento è già pronto per essere postato al più presto.

Ora vi lascio leggere e come sempre ringrazio tutte quelle che mi hanno scritto i loro adorabili pareri e anche quelle che hanno solo letto le mie parole.

 

 

Capitolo 7: Gelosie e saggi consigli

 

Quando si giunse al decimo giorno dell'incanto tutti, chi più chi meno, si erano ormai abituati a vedere i due ragazzi, storici nemici, camminare fianco a fianco come se fossero amici da sempre.

La complicità e l'affinità che dimostravano faceva tirare un sospiro di sollievo a chi credeva che la loro unione, che sembrava dover essere l'inizio di una nuova guerra magica, si era invece dimostrato come l'ennesimo colpo di genio della professoressa Mc Granitt.

A Draco ed Hermione si univa spesso Blaise e a molti sembrava che, anche in questo caso, si fosse creato il nuovo trio dei miracoli anche se due terzi di quest'ultimo erano cambiati.

Il principe delle serpi, grazie alla presenza della riccia, era realmente cambiato e tra lo shock di molti spesso lo era visto aiutare i bambini più piccoli sia che fossero Purosangue o Mezzosangue, indistintamente.

Un paio di volte aveva ricevuto i complimenti della Preside che di nascosto gongolava complimentandosi da sola per la geniale decisione di accostare quei due che erano agli antipodi del comportamento e che si erano rivelati, invece, una meravigliosa sorpresa.

Gli unici due che mordevano il freno di fronte a questa situazione erano Ron e Pansy che, per ovvi motivi, non vedevano l'ora che quei trenta giorni passassero veloci in modo da riappropriarsi delle loro cose senza interferenze esterne.

Sopratutto la mora non voleva accettare che alla grifona fossero bastate poche ore per mettergli contro l'uomo che fino dalla nascita era destinato a lei.

La ragazza non riusciva a dimenticare che per ben tre volte, a causa di quella sciacquetta, Draco l'aveva umiliata, anche pubblicamente, facendola vergognare oltremodo e minacciata di feroci ritorsioni se lei si fosse nuovamente permessa di farle del male.

Nonostante Daphne cercasse di convincerla a starsene tranquilla, il cervellino della ragazza lavorava a pieno regime, per cercare un modo più o meno pericoloso per farla pagare a quella che riteneva l'unica responsabile dell'innegabile fatto che il biondo non scaldasse più le sue lenzuola.

Diceva a se stessa che se avesse giocato per bene le sue carte avrebbe ottenuto molti benefici: primo la riccia sarebbe sparita dalla circolazione, secondo Draco sarebbe rientrato nei canoni della bastardaggine che erano la sua firma di riconoscimento e terzo, e di questo era più che certa, lei sarebbe riuscita a riconquistarlo riprendendo in mano la concreta possibilità di diventare la nuova Lady Malfoy sfoggiando così il potere che quel nome ancora esercitava e usufruendo di tutto quel denaro che lui possedeva.

La ragazza già s'immaginava camminare per le strade di Hogsmeade o di Diagon alley guardando tutti dall'alto in basso come se fossero mosche da scacciare con disgusto.

In fondo per ottenere questo le bastava sposarsi con lui e sfornare al più presto un figlio, possibilmente maschio, per continuare il cognome della famiglia così come aveva richiesto Lucius a suo padre.

Quel pomeriggio Pansy era seduta in biblioteca e mentre, distrattamente, sfogliava un grosso tomo di pozioni fu attirata dal suono di alcune risate che provenivano dal giardino.

Alzatasi dal suo posto si avvicinò alla finestra e rimase scioccata nel vedere Draco ed Hermione rincorrersi in giardino, allegri e spensierati.

Ad un tratto il biondo era riuscito ad acchiappare la riccia buttandola sul prato e finendogli addosso e per alcuni minuti erano rimasti fermi a guardarsi l'uno negli occhi dell'altro.

Pansy strinse i pugni, in preda alla tensione nervosa perchè era consapevole che tra quei due scorreva a fiumi l'attrazione sessuale e tirò un sospiro di sollievo quando la grifona, rossa in viso, si era divincolata dall'abbraccio del principe delle serpi e alzandosi si era allontanata da lui.

La serpe mora aveva visto Draco dirle qualcosa e lei annuire serena poi li aveva osservati allontanarsi insieme, vicini, stupendosi del fatto che non si fossero presi per mano come due fidanzatini.

Ora basta!!!! lei non poteva più perdere tempo; doveva assolutamente trovare qualcosa che separasse quei due definitivamente prima che l'attrazione sessuale cedesse il posto ai sentimenti più profondi.

Pansy era certa che la riccia fosse già innamorata del biondo; d'altronde solo un cieco e Draco non se ne sarebbero accorti.

La grifona respirava la stessa aria del ragazzo, pendeva dalle sue labbra, gli camminava sempre affianco e quando lo guardava aveva gli occhi a cuoricino.

Quello che dava un margine di tranquillità alla ragazza era che conosceva l'incapacità del principe d'innamorarsi: lui era allergico a qualsiasi tipo di sentimenti e lei era sicura che se lui avesse compreso la reale portata di ciò che sentiva la Granger nei suoi confronti l'avrebbe allontanata seduta stante.

Come fare, però, a separarli rimaneva per lei l'unica incognita ed era quel piccolo particolare che non la faceva dormire la notte.

Lentamente si andò a sedere e nei suoi occhi si palesò l'immagine di Draco che stringeva tra le braccia la riccia e che la baciava con passione.

In preda alla furia diede un forte pugno al tavolo e nel silenzio della biblioteca quel rumore uscì più forte di quello che avrebbe voluto facendo girare diversi occhi e facendole  guadagnare un'occhiataccia da Madama Pince.

Rendendosi conto che restare lì era controproducente si alzò, mise a posto il tomo e lentamente uscì dalla biblioteca.

Mentre passeggiava nei corridoi rimuginava su ciò che aveva visto in giardino, sull'immagine che le era apparsa e malediva in tutte le lingue che conosceva la riccia, la Preside e l'incantio talenti.

Poco dopo fu raggiunta da Daphne alla quale raccontò quello che aveva visto poi con un nervosismo al limite del pensabile disse: " Daph, tu mi devi aiutare; io devo assolutamente separarli non posso permettere a quella stupida di ottenere quello per cui ho faticato e sudato fino ad ora".

La bionda la guardò con rassegnazione poi le rispose: " Pansy credo che sia inutile che tu ti faccia prendere dal nervoso; sai bene che Draco non è capace di provare alcun tipo di sentimento e anche se tra loro c'è un innegabile attrazione la Granger non regalerebbe la sua verginità ad uno che dopo trenta giorni tornerebbe a trattarla come la sua nemica numero uno.

Sai quanto sia bigotta ed antica quella; giusto uno come il rosso può sposarsela perchè tra idioti ci s'intende anzi ho sentito dire in giro che lui le ha già fatto la proposta e che lei l'ha accettata quindi sta pure tranquilla perchè non credo che la bigotta toglierebbe al rosso il privilegio di essere il primo.

E poi per quanto riguarda Draco secondo me lui si sta solo divertendo: probabilmente ha fatto qualche assurda scommessa con Blaise o con Theo per vedere se riusciva ad espugnare la fortezza delle vergini e vedrai che quando avrà ottenuto quello che vuole tornerà da te come un cagnolino con la coda fra le gambe.

E' sempre stato così lo sai!! anche se ora non siete più promessi sono certa che lui si renderà presto conto che tu sei l'unica adatta a stargli accanto e poi non mi preoccuperei più di tanto perchè sai bene che lui non potrebbe mai e poi mai pensare di fare sesso con una Sangue sporco figuriamoci sposarla: primo perchè andrebbe contro tutti i suoi principi, secondo perchè non si metterebbe mai contro Lucius e Narcissa che ti portano sul palmo della mano e terzo perchè non rischierebbe mai che suo padre lo diseredi.

Draco non è fatto per vivere in povertà, lui ha bisogno di essere servito e riverito, deve avere sempre dei sottoposti e deve poter umiliare le persone che reputa inferiori ai Malfoy.

Voi due siete simili più di quello che volete ammettere, siete nati per stare insieme ma anche se, mettiamo il caso, non sia tu la persona che lui sceglierà come compagna di vita stai pur certa che quella non sarà di certo la Granger.

Draco, come Blaise, non è stupido e sa con certezza che se stesse con una come la Granger ne otterrebbe solo fastidi e problemi quindi sta tranquilla e fallo divertire.

Vedrai te lo ripeto che quando si sarà stancato, della grifona so-tutto-io non sentiremo più parlare!!".

Pansy annuì in silenzio e tirando un grosso sospiro disse: " Hai ragione Daphne sono certa che mi sto preoccupando inutilmente e in fondo non è la prima volta che Draco si porta a letto un altra quindi me ne starò lì buona, buona ad aspettare questi trenta giorni che mancano alla fine di questa buffonata e poi stai pure certa che mi riprenderò ciò che è mio di diritto.

Io non rinuncerò a diventare la nuova Lady Malfoy; sono nata per quello e fin da piccola sono stata educata per essere la moglie di Draco e così sarà di sicuro!!".

Molto più tranquilla la serpe mora esibì, all'amica, un bel sorriso e poi insieme si diressero verso i sotterranei.

 

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Capitolo 8
*** Il giardino di Alicanto ***


Eccoci giunti al capitolo per me più intenso, quello in cui Draco apre finalmente il suo cuore alla sua Hermione.

Leggete e commentate

 

 

Capitolo 8: Il giardino di Alicanto

 

Intanto i giorni passavano ed incredibilmente erano giunti al ventiquattresimo giorno dell'incantio talenti senza che avessero avuto qualche problema: Draco ed Hermione continuavano la loro collaborazione senza dare motivo agli altri di spettegolare.

La goliardia dei primi giorni aveva lasciato il posto ad una tranquilla complicità che dava una parvenza di serietà a quella strana unione: i due ragazzi non ridevano più in pubblico ma parlavano delle loro facoltà senza perdersi in inutili giochi o stupide ripicche.

Andavano sempre più d'accordo anche se a volte Draco si estraniava perdendosi nei suoi pensieri; in quei momenti Hermione non si avvicinava ben sapendo che lui avrebbe potuto cacciarla via in malo modo.

Quel giorno erano tutti fuori in giardino a parlare; le lezioni erano finite e nonostante il freddo pungente la facesse da padrone nessuno aveva voluto perdersi uno dei più bei pomeriggi soleggiati che ancora gli erano concessi.

Hermione era ferma vicino ad una siepe a parlare con Millicent Bullstrode, Tracy Davis e Astoria Greengrass di alcuni compiti di pozioni che il professor Lumacorno aveva assegnato loro.

Draco, invece, stava parlando di strategie di quiddicth con Blaise, Theo, Tiger e Goyle.

Ad un tratto Draco si rivolse a Blaise, tirandolo leggermente per la giacca per allontanarlo dagli altri e gli disse: " Zab, posso parlarti un secondo in privato?".

" Spara, amico!!" gli rispose il bel moretto e Draco dopo aver scosso la testa leggermente, sorridendo disse: " Ho bisogno del tuo aiuto perchè mi devi coprire con Vitious e la Mc Granitt per almeno un quattro ore dato che ho intenzione di andarmene nel mio posto segreto e starmene un pò tranquillo a recuperare le energie".

Blaise sorrise al suo amico poi disse: " Draco sai perfettamente che coprirti per me non sarebbe un problema ma credo che tu abbia dimenticato un piccolo dettaglio insignificante che ti potrebbe mettere i bastoni tra le ruote!!!!".

" Cioè? di che dettaglio parli?" gli chiese il biondo inarcando il sopraciglio e Blaise puntando il dito verso il gruppo delle Serpi poco più in là disse: " Ventiquattresimo giorno....... Hermione...... Incantio talenti!!!!".

Draco rivolse il suo sguardo verso il dito del suo amico e ne seguì la traiettoria fino a trovarsi ad osservare una bellissima ragazza che in quei giorni lo stava sconvolgendo e stravolgendo nel suo interno.

" Merda" sputò livido e pieno di rabbia " ma è proprio per lei che ho bisogno di staccare la spina.

Blaise io non ce la faccio più; innanzitutto sono ventiquattro giorni che non faccio sesso, dormo in camera con una ragazza che è l'estasi in persona e nonostante non la toccherei neppure con un dito devo ammettere che è sexy da impazzire.

E' un misto tra una gattina che fa le fusa in modo eccitante però pronta a tirare fuori le unghie in qualsiasi momento e una pornostar inconsapevole di esserlo; il tutto condito con molto ma molto candore verginale.

Ogni suo movimento mi fa andare il sangue al cervello e fa andare sull'attenti il coinquilino dei piani bassi.

Guardala!!! anche in questo momento il solo fatto di vederla arrotolare i suoi ricci tra le dita mi sta facendo impazzire!!!!! aiutami Bla, io non posso desiderare di fare sesso con una mezzosangue.

Poi per assurdo non una mezzosangue qualsiasi ma una mezzosangue che non me la darebbe neppure che si spegnessero tutte le fiamme dell'inferno.

Porco Merlino, Blaise, per farti capire a che livello sono arrivato ti dico solo che ieri sera sono stato ad un passo dal soddisfarmi da solo e tu lo sai che questo non mi è mai capitato.

Cazzo, faccio sesso da quando avevo tredici anni e mai una volta mi sono masturbato e ora ne ho quasi sentito il bisogno; ho perso ormai il conto delle docce gelate che mi sono dovuto fare.

Ti prego, aiutami, non ce l'ha faccio più. Se non stacco un pò da lei non resisto altri sedici giorni e ho paura che prima o poi potrei alzarmi in piena notte e violentarla mentre dorme".

Blaise che aveva ascoltato tutto lo sfogo del suo amico con le braccia conserte gli rispose: " Dra permettimi di dirtelo ma credo che tu sia un idiota con i controfiocchi" e visto che il biondo gli rivolgeva uno sguardo interrogativo lui riprese: " Stai ancora commettendo lo stesso errore di sempre e cioè sentirti superiore a lei in tutto ma mettiti bene in testa che tu non lo sei affatto!!! devi capire una volta per tutte che le differenze di sangue sono tutta una cazzata che hanno tirato fuori i nostri nonni e i nostri genitori solo per difendersi dal fatto che la modernità era arrivata anche qui nel mondo magico.

Dimmi che cosa, secondo te, fa in modo che un purosangue e una mezzosangue si differenzino? te lo dico io: niente!!!! sai, perfettamente, che lei in qualità di Mezzosangue è in grado di fare magie che tu come Purosangue non sai fare e sa cose che tu neppure immagini perchè si porta dietro il retaggio di un mondo che tu non conosci.

Lei ha la conoscenza di due diversità mentre tu no!!! ti prego, Dra, non continuare a vivere attaccato al tuo passato e alle sue reminescenze.

Lei è perfettamente in grado di starti al fianco senza che tu debba vergognartene anzi credo che dovresti metterla in mostra con orgoglio perchè lei può, seriamente, insegnarti a vivere.

Comunque tornando al tuo problema sai che c'è solo un unica soluzione e cioè o aspetti sedici giorni o ti porti a letto Hermione!!!".

Draco spalancò gli occhi di fronte a quella affermazione poi recuperata la voce disse: " Blaise ma ti senti quando parli? fare sesso con la Granger? ma allora non mi hai sentito? quella non me darebbe manco morta!!!".

Facendo segno di si con la testa Blaise disse: " Vero!!! lei non sprecherebbe la sua prima volta con qualcuno che la tratta con disprezzo e sufficienza. 

Prova a comportarti degnamente e sono sicuro che lei ricambierebbe i tuoi sentimenti!!!".

Stavolta Draco ebbe la netta sensazione di aver ricevuto un pugno in pieno stomaco e respirando a fatica disse: " Sentimenti? ma di che cazzo di sentimenti parli Blaise? io ho solo la fisiologica necessità di scopare e niente altro!!! non venirmela a condire con romanticherie ed insulse parole dolci.

SCO-PA-RE!!!!!questo e niente altro chiaro?".

Il moro serpeverde, guardandolo negli occhi, disse: " Mi dispiace amico ma sei senza speranza!!! non vuoi renderti conto che ne sei già innamorato perso.

Basta guardare come arrossisci quando lei ti si avvicina o come t'infiammi quando il rosso le prende la mano.

Sei un innamorato geloso e finché non te ne renderai conto non uscirai da questo circolo vizioso nel quale ti sei cacciato da solo.

Io credo, anzi no, sono sicuro che anche lei prova per te dei sentimenti e ti basterebbe essere più dolce e rispettoso per fare in modo che le grotte dell'inferno si congelassero per te.

Finché tu non capirai cosa ti porti nel cuore io non ti posso aiutare mi dispiace, amico.

Se vuoi andare nel tuo posto segreto io ti coprirò ma dovrai andarci con lei!!! non hai altra scelta a meno che tu non voglia essere il primo Malfoy a diventare un Grifondoro.

Tutti i tuoi infiniti predecessori si rivolterebbero nella tomba sapendo che sei diventato un Grifone solo perchè non sei riuscito a resistere alla voglia di scopare.

E comunque mettitelo in quella testa ossigenata che Hermione non vuole fare sesso ne con te ne con gli altri; lei non vuole scopare ma vuole fare l'amore quindi fai chiarezza nel tuo cuore e conquistala.

Credimi ne hai solo da guadagnare!!!!" concluso il suo discorso Blaise si allontanò verso il gruppo delle serpi poco distante lasciando da solo un biondino decisamente nervoso e disperato.

Poco dopo Draco fu raggiunto da Hermione che, vedendolo serio e taciturno mentre gesticolava da solo, si avvicinò curiosa di sapere cosa avesse il ragazzo.

Quando fu ad un passo da lui gli pose una mano sulla spalla e Draco pensando che fosse Blaise che tornava pentito di non averlo aiutato si girò con un grande sorriso sulle labbra che gli si spense di colpo quando vide chi aveva di fronte.

" Malfoy stai bene?" gli chiese Hermione e lui annuì incapace di farsi uscire una sola parola di bocca ripensando furiosamente alle parole che il suo amico gli aveva detto pochi minuti fa.

( -  Sei già innamorato perso - sei geloso - arrossisci quando si avvicina - finché tu non capirai cosa ti porti nel cuore, sei senza speranza)

Draco guardò negli occhi Hermione poi come spinto da qualcosa più forte di lui disse: " Granger verresti con me in un posto che vorrei farti vedere?".

Intimamente il biondo temeva che lei rifiutasse e il suo cuore fece una capriola nel petto quando lei, arrossendo, con un sorriso gli disse: " Certo volentieri!!!".

" Bene" rispose sorprendentemente felice lui " dammi solo il tempo di avvisare Blaise e poi andiamo" quindi si allontanò e si avvicinò al suo amico e dopo avergli messo una mano sulla spalla disse: " Grazie amico, ho deciso di seguire il tuo consiglio e vada come vada.

Spero solo che tu non ti sia sbagliato riguardo ai suoi sentimenti perché di certo farei una figura di merda a confessare i miei ad una mezzosangue per scoprire poi che lei non li ricambia".

" Sta tranquillo Draco" gli disse sorridendo Blaise "sono certo di non sbagliarmi; lei ti ama comunque cerca di non rovinare tutto. E' una ragazza d'oro e si merita di essere trattata come tale.

Cerca di usare il cuore non gli ormoni, sii gentile, romantico nei tuoi limiti e falla sentire protetta; non dimenticarti che è la sua prima volta e se lei non se la sentirà non farle pressioni.

Falle capire che lei è davvero importante per te e vedrai che tutto sarà perfetto.

Per quanto riguarda la vostra " fuga " sta tranquillo io e Theo vi copriremo senza problemi e nessuno scoprirà nulla; prendetevi  tutto il tempo che vi serve e siate felici!".

Draco abbracciò Blaise poi ringraziandolo si diresse verso Hermione che lo aspettava poco distante e che aveva assistito alla scena senza sentire una sola parola del discorso avvenuto tra i due ragazzi.

 "Andiamo, Granger, per di qua!!!" le disse indicandogli un sentiero che si snodava fino alla foresta proibita. I due ragazzi camminavano, in silenzio, completamente immersi nei loro pensieri: Hermione si chiedeva che cosa stesse nascondendo il biondino con il suo comportamento così strano e atipico mentre Draco pensava a come potersi avvicinare alla ragazza e farle capire i suoi sentimenti senza che lei lo prendesse in giro o lo ritenesse un pazzo.

Ad un certo punto superata la capanna di Hagrid, il sentiero si fece ripido e scosceso e temendo che la ragazza potesse scivolare Draco le prese la mano stringendogliela forte.

Quel contatto procurò ai due una scossa potente che partì dal loro cuore e arrivò al loro inguine facendoli arrossire furiosamente, imbarazzandoli ma non al punto da dividere le mani.

I due ragazzi continuarono la discesa ancora per qualche minuto fino a che arrivarono vicino ad un muro ricoperto di rampicanti di edera.

Draco lasciò, con riluttanza, la mano di Hermione sentendo subito un inspiegabile sensazione di abbandono e si avvicinò al muro.

Girandosi per guardare il viso della ragazza notò solo un espressione di pura curiosità aleggiare sul suo bel volto arrossato ancora dall'emozione che aveva provato stringendo la mano del principe delle serpi.

Intimamente felice per ciò che aveva visto Draco le volse nuovamente le spalle e aprì il palmo della mano destra immergendolo, letteralmente, nella folta vegetazione e ruotandolo leggermente a sinistra finché Hermione sentì come il rumore di uno scatto.

Davanti agli occhi sorpresi della ragazza si aprì una piccola porta che come una nera ferita divise in due il muro lussureggiante.

Draco si avvicinò di nuovo a lei e in silenzio le riprese la mano e la guidò verso quella porta che si richiuse alle loro spalle dopo averla attraversata.

Dopo un breve corridoio, completamente scuro, i due ragazzi ritornarono alla luce e ad Hermione parve di essere finita in paradiso.

Davanti ai suoi occhi si aprì un mondo del tutto nuovo composto da una meravigliosa vallata piena di fiori dai colori delicati e dai profumi inebrianti.

Al centro di questa vallata c'era una radura con in mezzo un piccolo stagno dove galleggiavano tante ninfee.

L'acqua era trasparente e pulita ed Hermione poté vedere nuotare, sul fondo, una miriade di piccoli pesci colorati che indifferenti alla loro presenza scivolavano sul fondo come se danzassero.

Tutto intorno alla riva dello stagno c'era del muschio verde, profumato e soffice e fu lì che Draco portò la regina dei Grifoni facendola sedere.

Alti alberi svettavano tutti intorno a loro come se volessero proteggerli dal mondo esterno e sui loro rami tanti piccoli uccellini cinguettavano sereni.

Draco si sedette accanto ad Hermione e chiudendo gli occhi si appoggiò con la schiena al tronco di un grande albero secolare.

In silenzio cominciò a respirare e nonostante avesse gli occhi chiusi riuscì a percepire lo sguardo della ragazza riscaldargli la pelle.

" Che posto è questo Malfoy?" gli chiese la grifona e lui, senza aprire gli occhi, disse: " Questo è il giardino di Alicanto creato dalle fate quasi mille anni fa?".

" Alicanto? non capisco? come mai nessuno ne ha mai sentito parlare?" chiese frustrata la regina di Grifondoro.

Draco ghignò leggermente pensando al fatto che finalmente c'era qualcosa che lui sapeva, al contrario della sotto tutto io più famosa di Hogwarts.

" Non è dato a tutti di conoscere questa meraviglia" disse con fare saccente " solo i prescelti possono farlo e coloro che a questi si accompagnano come nel tuo caso!!!".

" Vuoi forse dirmi che tu sei un prescelto? e con quale criterio si decide chi è idoneo e chi no?" chiese la ragazza, un pò indispettita " Oooh!!! sono sicura che ora mi dirai che è un privilegio di voi Purosangue no?".

" Tze tze!!! ti deluderò, mia piccola mezzosangue ma stavolta ti sei sbagliata!!! avere la fortuna di ammirare questo incanto non è un privilegio di noi Purosangue" disse il ragazzo con un aria sufficiente " ma di tutti, mezzosangue e babbani compresi.

Per quanto riguarda i criteri di scelta non li stabiliscono gli umani ma le fate in persona che decidono coloro che ritengono meritevoli; infine per il mio caso mi è concesso vederlo per diritto di famiglia.

Vedi, secondo le fate, la persona meritevole di tale onore era mio nonno, Abraxas Malfoy e di conseguenza lo siamo anche io e i miei genitori.

Ora anche tu, oltre a Blaise, puoi conoscerlo perchè io ti ho invitata a vederlo ma non hai il potere di portarci altre persone!!! sono stato chiaro?".

La ragazza annuì in silenzio rapita dalle parole del serpeverde poi come se si fosse ricordata di una cosa

importante disse: " Ma perchè ci hai portato proprio me, Malfoy? perchè non Pansy o Daphne?".

Il ragazzo fece un segno di diniego poi le rispose: " Tu ce le vedi Pansy o Daphne mantenere un segreto che nessuno deve conoscere? per quanto riguarda te, io ho deciso di mostrarti questo posto.... perché..... ecco io..... ehm.... si ecco io ..... volevo stare un pò da solo..... da solo con te!!!!" concluse imbarazzato.

Hermione spalancò gli occhi, indecisa se credere o no a quello che aveva sentito.

Da una parte desiderava che quelle parole fossero state dette con sincerità mentre dall'altra parte temeva di restare delusa; d'altronde il ragazzo al suo fianco aveva passato sei anni a trattarla come se fosse la peggiore disgrazia del mondo magico e non.

E non riusciva a trascurare il fatto che era la prima volta che vedeva Draco Lucius Malfoy imbarazzato e nervoso, specialmente davanti a lei.

" Da-da solo co-con me Malfoy? ma che-che vuoi dire?" chiese la ragazza balbettando nervosa ma non riuscì a dire una sola parola di più perché i suoi occhi si persero incatenandosi in quelli argentei di Draco.

Hermione era stravolta da strani ed intensi brividi che la scuotevano fin dal suo interno e rimase senza fiato quando vide il volto del ragazzo avvicinarsi al suo e le sue labbra morbide e fredde appoggiarsi delicate alle sue.

Draco, tremando come non gli era capitato mai prima d'ora, accarezzò con la sua lingua il labbro inferiore di Hermione chiedendo l'accesso a quell'antro meraviglioso e tanto desiderato.

Permesso che gli fu accordato permettendo alle lingue dei due ragazzi di incontrarsi per la prima volta e di iniziare una danza sensuale che fece accelerare i battiti del cuore alla regina e al principe che in un secondo gettarono nel dimenticatoio anni di cattiverie e soprusi.

La magia di quel luogo faceva da cornice alla nascita di un sentimento fra le due persone più inimmaginabili che ci potessero essere.

Draco strinse forte Hermione tra le braccia come se volesse diventare parte di lei desideroso che quel momento magico non finisse mai.

Le due lingue si scontravano, si intrecciavano e si accarezzavano rincorrendosi languide e passionali.

Per debito di ossigeno furono, però, costretti a staccarsi e rimasero in silenzio a fissarsi negli occhi persi, ognuno, nelle proprie elucubrazioni mentali.

La ragazza aveva paura che quello fosse tutto un meraviglioso sogno e inoltre la terrorizzava il fatto che lui potesse vederla al pari di tutte le altre: - Magari - pensò - per via di questa forzata astinenza e pronto a portarsi a letto anche una che odia e detesta più di se stesso - e decise con timore di esternare le sue paure.

" Ma-Malfoy che sta succedendo? io non capisco: tu mi hai sempre odiata, mi hai detto che ti facevo schifo; non volevi neppure essere sfiorato da me perché dicevi che ti avrei contaminato ed ora non solo mi rendi partecipe di un tuo segreto meraviglioso ma mi baci.

Puoi spiegarmi per favore che ti passa per la testa; è necessario che tu me lo spieghi perché non voglio essere una delle tue puttanelle, una di quelle da una botta e via; non lo accetto e non ti permetterò di toccare il mio corpo sprecando la mia prima volta con qualcuno che si abbassa a fare sesso con una sangue sporco solo perchè è un ninfomane in crisi di astinenza".

Hermione si aspettava che dopo quel monologo Draco scoppiasse di rabbia e furore e rimase sconcertata quando non solo lui non parlò continuando a fissarla ma la sua bocca si piegò in una specie di sorriso appena accennato.

" Mia piccola Granger" disse, poi, teneramente Draco accarezzando il viso sconvolto della grifona " so che non ho attenuanti riguardo al mio comportamento.

Sono stato e forse sono ancora un fottuto egoista che pensa prima di tutto a se stesso che agli altri; se c'è una cosa di cui non vado fiero è l'essere un Malfoy che non è propria quella gran bella passeggiata che sembra.

Ti ho odiato per partito preso perchè così mi era stato insegnato ma la collaborazione per la manifestazione e la convivenza " forzata " di questi giorni mi ha fatto capire che tu non sei il mostro a tre teste che il mio caro genitore si ostinava a dirmi che fossi.

Sei bella, fiera e combattiva e so che queste possono essere solo parole vuote dette da me ma credimi che te le sto dicendo con tutto me stesso!!!".

Non riuscendo a sostenere più il suo sguardo indagatore, Draco si alzò di scatto sciogliendo l'abbraccio che ancora lo legava ad Hermione e si avvicinò alla riva dando le spalle alla ragazza.

" Non ti ho portata qui" riprese il ragazzo " perché sono in crisi di astinenza o per una stupida scommessa fatta con le altre serpi ma solo perchè lo desideravo veramente.

Non so che magia tu mi abbia fatto ma so solo che ho voglia di starti vicino nonostante tutti i problemi che ne possono derivare.

Tu riesci a calmarmi e mi fai sentire bene ma voglio che tu sappia che anche se ti desidero da impazzire non farei mai nulla per costringerti; non sono così meschino da obbligare una ragazza a fare sesso con me anche perchè so che tu non vuoi fare solo del sesso ma vuoi fare l'amore.

Io, però, non sono in grado di parlarti d'amore, Granger e non perchè non sappia pronunciare quella parola ma perché io non so che cosa sia!!!!".

Draco chiuse gli occhi sconfitto, certo che dopo quelle parole la ragazza si sarebbe alzata per fuggire così come si sarebbe meritato ed in effetti sentì lei alzarsi ma, meraviglia delle meraviglie, i suoi passi non si diressero verso l'uscita ma verso di lui.

Hermione arrivò ad un passo da lui e delicatamente gli mise le mani sulle spalle per poi portarle a stringere i suoi fianchi.

Il principe delle serpi trasalì a quel contatto che di certo non si aspettava e si sconvolse ancora di più quando sentì le parole che la ragazza gli disse: " Lascia che sia io ad insegnarti ad amare Draco!!!".

Il biondo si girò verso di lei, senza parole e si perse negli occhi d'oro della regina dei grifoni che in quel momento lo stavano fissando pieni di speranza.

" Perchè vuoi farlo Hermione?" disse lui stupendosi del fatto che gli fosse così facile dire il suo nome come se lo avesse sempre pronunciato.

" Perchè lo desidero con tutta me stessa!!!" gli rispose la riccia sinceramente emozionata.

Poi, per le loro bocche ansiose di un contatto, non fu più tempo di parlare.

Il loro secondo bacio fu, se possibile, ancora più sconvolgente del primo perchè ora avevano la profonda consapevolezza che entrambi lo desideravano.

Era come se si stessero fornendo l'aria l'un l'altro senza remore ed indugi.

Senza staccare il contatto Draco prese in braccio Hermione e la riportò dove erano seduti prima e la fece stendere cominciando ad accarezzare il suo corpo con una delicatezza che non credeva di possedere.

La mano del biondo partì dalle spalle della grifoncina per scendere lenta e sensuale verso il suo seno che però sfiorò solamente continuando la sua corsa andandosi a fermare sul suo ventre piatto.

" Hermione, ti prego" disse il ragazzo " se non vuoi, fermami adesso perché ho paura che poi non sarò più in grado di farlo e l'ultima cosa che voglio è farti del male!!!!".

La regina lo guardò con gli occhi velati di desiderio poi disse: " Io non voglio che tu ti fermi; so che è la mia prima volta ma voglio che sia con te!" e il ragazzo, sinceramente stupito e piacevolmente sorpreso, disse:

" Perchè proprio con me?" e lei, con un sorriso dolce, gli rispose: " Perchè lo desidero con tutta me stessa e non c'è un altra persona con cui desidererei farlo!!!".

Senza più parlare il ragazzo sciolse delicatamente la cravatta verde-argento poi ad uno ad uno aprì i bottoni della camicia della divisa.

Una volta aperta, ai suoi occhi si rivelò un seno piccolo ma ben fatto, sodo al punto giusto contenuto dentro un semplice reggiseno bianco senza pizzi ne fronzoli che tanto era abituato a vedere.

D'altronde quando le altre facevano sesso con lui venivano già preparate nella sua stanza e cercavano di stupirlo con lingerie sempre più ricamate e preziose ma che lui trovava volgari e ostentate.

Infatti spesso non le degnava di uno sguardo togliendole dalla sua vista il più in fretta possibile.

Invece in quel momento vedere quel semplice reggiseno di cotone bianco lo eccitò ancora di più ma non sentì il bisogno di toglierlo anzi prese ad accarezzarlo con lentezza e lussuria.

Deciso a lasciare per dopo la scoperta di quei tesori la mano di Draco scese ad accarezzare il ventre di Hermione facendola ansimare profondamente.

Arrivato all'apertura della gonna, il ragazzo, esitò per un attimo per poi dedicarsi di nuovo all'indumento che in breve si trovò gettato sul prato.

Draco notò che anche gli slip della ragazza erano di un semplice cotone bianco, carini ma senza pretese con un unica decorazione un piccolo fiocchetto di raso bianco al centro dell'elastico.

Il biondo prese ad accarezzare, come ipnotizzato quel fiocchetto poi riscossosi cominciò a scendere sulle cosce coperte da delle calze autoreggenti color carne.

Tolse le scarpe della ragazza poi con maestria fece scendere le calze ad una ad una e partendo dalle caviglie prese ad accarezzare quella pelle, incredibilmente liscia, che sembrava bruciare al passaggio del suo tocco.

Il principe delle serpi, detto anche il dio del sesso, si stupì di sentirsi come se fosse alla sua prima volta e non riusciva a contenere le sue emozioni.

Come era possibile, si chiedeva, che quella ragazza gli procurasse tali e potenti sensazioni e non trovando una risposta valida ai suoi dubbi decise di non pensarci per concentrarsi sul corpo di Hermione che al suo tocco era scosso da continui brividi.

Arrivato all'interno cosce si avvicinò all'inguine della ragazza e prese a giocherellare con l'elastico delle mutandine per poi spostarle delicatamente e giocare con i riccioli del suo pube.

Hermione respirò profondamente chiudendo gli occhi e sorridendo leggermente: sapeva di essere ad un passo dal perdere la sua verginità e non voleva essere da nessun'altra parte in quel momento.

Sentiva lo sguardo di Draco su di sé e si sforzò di aprire gli occhi guardandolo e si stupì a sua volta quando incontrò le sue iride argentate rese liquide dal prepotente desiderio.

Il biondo tolse la mano dai riccioli color cioccolato e ricominciò a risalire per dedicarsi al reggiseno che ancora ricopriva quelle meraviglie che non vedeva l'ora di baciare.

Con una complicata manovra riuscì a slacciare l'indumento che poi tolse, senza fretta, perdendosi ad ammirare i due capezzoli rosa che stavano lì erti, in attesa, desiderosi di un suo tocco.

Piano piano, con una lentezza quasi esasperante, Draco si avvicinò ad uno dei due seni e prese in bocca il capezzolo iniziando a stuzzicarlo con maestria mentre con le dita della mano si occupava dell'altro.

Hermione sussultò brevemente per poi tornare a respirare profondamente godendosi quelle sensazioni che non avrebbe mai immaginato fossero così intense.

Certo, non era stupida, sapeva che quello era solo la minima parte di ciò che sarebbe successo ma in quel momento quelle attenzioni la stavano stravolgendo non sapendo che lo stesso stava accadendo a lui.

Draco decise di occuparsi dell'altro capezzolo e spostò la sua mano verso gli slip che fece evanescere con un incantesimo non verbale.

Delicatamente prese ad accarezzare il clitoride di Hermione godendo dei suoi gemiti, profondi e tremanti.

Comprendendo di volere di più entrò con un dito nella femminilità della ragazza che lanciò un piccolo grido sorpresa da quella intrusione.

Draco la guardò preoccupato, pensando di averle fatto male e quello che vide lo lasciò senza parole: il viso della grifona era piacevolmente arrossato e con gli occhi chiusi si stava tormentando il labbro inferiore con i denti.

Rassicurato dal fatto di non averle procurato dolore il ragazzo prese a muovere il suo dito con lentezza e dolcezza infondendo alla ragazza un piacere estremo che le dava degli spasmi profondi e meravigliosi.

Quando sentì che la sua femminilità era bagnata di piacere decise di spostarsi abbandonando il seno per stuzzicare l'ombelico che prese a leccare con lascivia mentre, contemporaneamente, metteva un secondo dito al suo interno.

Hermione non capiva più niente, per la prima volta nella sua vita il suo cervello si era del tutto sconnesso travolto da quelle sensazioni che stavano dilagando in lei.

Non pensava minimamente che fosse così bello condividere il suo corpo con qualcuno e sapeva che ora non avrebbe più potuto fare a meno di lui sperando che per Draco fosse la stessa cosa.

Implacabile nel suo desiderio Draco introdusse in lei un terzo dito e prese a muoverlo profondamente sentendo che la ragazza era prossima a raggiungere il piacere e per la prima volta in vita sua decise di non essere egoista e dedicarsi completamente a lei.

Con pochi movimenti delle dita Hermione raggiunse l'orgasmo tanto agognato venendo stravolta da tante piccole scosse che si irradiavano dal suo inguine fino al suo cervello

" Dra- Dracooo, pe- per Mo-Morgana, è bellissimo!!!!" sussurrò senza più forze facendo sorridere il ragazzo

che uscì lentamente da lei e si stese sulla ragazza riavvicinando il volto a quello di lei.

" Sono contento, Hermione, di essere stato io a farti provare il tuo primo orgasmo e sono felice del fatto che tu me lo abbia permesso!!" disse sincero fino in fondo.

La ragazza lo guardò serena poi, notando che era ancora vestito, decise di occuparsi di lui e con un piccolo scatto delle reni si alzò portando le sue mani sulla cravatta verde-argento che prese a slacciare lenta.

Sorpreso positivamente dell'intraprendenza della regina dei grifoni decise di lasciarla continuare godendosi appieno le sue carezze.

Piano piano, Hermione sbottonò la camicia del ragazzo e la sfilò facendola cadere sul prato.

Estasiata guardò le spalle ampie, i pettorali scolpiti e gli addominali definiti e con la mano prese dolcemente ad accarezzare la pelle liscia e compatta ignara di provocare in Draco delle sensazioni prepotenti.

Quando arrivò verso la cintura dei pantaloni Draco aprì di scatto gli occhi e fissò il viso di Hermione che sorrise dolcemente continuando a fare quello che stava facendo.

In un breve istante l'indumento inferiore del ragazzo andò a fare compagnia alla gonna di Hermione e alle due camicie che giacevano poco distante.

Draco decise di riprendere il controllo della situazione e con un incantesimo fece evanescere i suoi boxer rimanendo completamente nudo di fronte a lei.

Con vergogna e riluttanza la ragazza spostò il suo sguardo verso l'erezione del biondo rimanendo senza parole poi come ipnotizzata allungò la sua mano e prese ad accarezzare il sesso di Draco che emise dei gemiti gutturali.

All'improvviso il principe delle serpi bloccò la mano della riccia che si sorprese di quel gesto poi con la voce resa roca dalla passione disse: " Hermione, per l'amor di Merlino, fermati se non vuoi che io perda il controllo!!! non puoi neppure lontanamente immaginare quanto ti desideri ma se continui così non risponderò più delle mie azioni!!!".

La ragazza, senza pensarci, si avvicinò all'orecchio del ragazzo e sussurrò: " Fammi tua Draco!!!".

Il biondo sussultò a quelle parole e poggiate le mani sulle spalle della ragazza la spinse nuovamente sul manto di muschio profumato e baciandola con voluttà prese ad accarezzare, di nuovo, la sua intimità.

All'orecchio del ragazzo arrivarono ben presto i gemiti di Hermione che contribuirono a far crescere in lui il desiderio di possederla completamente.

Quando la regina dei grifoni fu ad un passo dal raggiungere il piacere per la seconda volta, Draco si posizionò tra le sue cosce e togliendo le sue dita dal centro di Hermione vi appoggiò la punta del suo membro.

Hermione trasalì e Draco prese ad accarezzarle le guance arrossate poi disse, guardandola negli occhi:

" Farà male, piccola, ma ti giurò che sarà solo per un secondo poi ti prometto che ti donerò il più grande piacere della tua vita!!!".

Hermione sorrise annuendo vigorosamente e Draco non si fermò entrando con lentezza e delicatezza dentro di lei fino ad arrivare alla barriera della verginità che era l'ultimo ostacolo frapposto tra di loro.

Il ragazzo chiuse gli occhi e tirato un profondo respiro uscì leggermente da lei per poi entrarvi di nuovo con più forza rompendo quel diaframma che rappresentava la purezza della ragazza.

Hermione urlò di dolore e subito Draco posò le sue labbra sulla bocca della ragazza per spegnere, quel grido che lo stava devastando dentro, rimanendo fermo dentro di lei per farla abituare alla sua presenza.

" Mi dispiace, piccola, mi dispiace veramente di averti fatto tanto male" disse Draco sorprendendosi per primo delle sue parole.

Non era la prima volta che si era trovato a sverginare una ragazza ma mai prima d'ora si era sentito così partecipe del dolore della sua compagna: che Blaise avesse ragione quando gli diceva che solo lei era in grado di costruire qualcosa di infinitamente eccitante con lui.    

Fortemente curioso uscì un pò da lei e prese ad osservare, in silenzio, la macchia di sangue verginale che si estendeva sul muschio.

Ora lei era sua, solo sua e lui non aveva intenzione di rinunciarci per nessun motivo al mondo; non gli importava più di nessuna ragazza.

Solo Hermione era degna di essere la sua compagna e fanculo a tutto il mondo e a tutti quelli che sicuramente li avrebbero giudicati e avrebbero tentato di separarli, per primi San Potter e Lenticchia.

Che ci provassero pure; non sapevano ancora che cosa significava affrontare l'ira di un serpente velenoso come lui.

Dando un ultima occhiata al suo sangue delicatamente rientrò in lei e notando che il suo dolore era sparito le sorrise felice.

Senza togliere gli occhi da quelli dei suoi prese a muoversi, dapprima lento e dolce poi sempre più vigoroso e passionale.                                       

I loro corpi si unirono persi l’uno nell’altra e cominciarono a muoversi insieme.                                                          Per Draco essere un tutt’uno con lei, fondersi con il suo corpo, respirare all’unisono, sentire i gemiti di passione che Hermione emetteva ed emetterli a sua volta tutto quello valeva più di ogni altra sensazione.   Vivevano quel momento fatato con l'ardore e il desiderio che da sempre provavano l'uno per l'altra e che da sempre avevano cercato di nascondere l'uno all'altra.                                                                                                               Ma ora, no, non più.                                                                                                                                                                  Draco alternava movimenti rapidi ad altri lenti che lo portarono ben presto a muoversi con passione e oramai non riusciva più a capire niente, si sentiva leggero, capace di volare mentre annegava dentro di lei. Hermione godeva appieno di quelle stupende sensazioni; averlo dentro di se era qualcosa di infinitamente appagante e non voleva che questo finisse mai.                                                                                                                                 Il suo corpo stava provando per la prima volta qualcosa che non avrebbe mai immaginato neppure se avesse letto un milione dei suoi adorati libri.                                                                                                                     Nessuno scrittore, neppure quello più bravo, poteva avere la maestria di riportare sulla carta quelle forti sensazioni che la stavano stravolgendo fin nel profondo sentendo le spinte di Draco dentro di lei.                       " Sei mia ora, piccola" le sussurrò Draco nelle orecchie " ricordalo, sei mia per sempre" ed Hermione strinse gli occhi per ricacciare indietro le lacrime di gioia che lui avrebbe sicuramente frainteso scambiandole per dolore.                                                                                                                                                                                           Pochi istanti dopo i loro corpi, caldi e frementi, vennero stravolti dai brividi ed insieme raggiunsero l'estasi dei sensi gridando il nome dell'altro, serrando i muscoli per non farsi scappare, fino all'ultimo istante, quella sensazione.                                                                                                                                                                                                     La magia di quell'unione aveva spazzato via ogni incomprensione, ogni rigurgito di orgoglio, ogni inibizione.
Un ragazzo e una ragazza erano abbracciati stretti sul prato.                                                                                                       Non un imbarazzo, non più alcun timore l'uno dell'altro.
Dopo un'ora i due ragazzi, distesi nudi nel prato, si guardarono negli occhi persi l’uno in quelli dell’altra, totalmente appagati dopo aver fatto l’amore.                                                                                                                            " Per Merlino, Draco è stato meraviglioso; mi sono sentita in grado di volare e ti giuro che per un attimo credo di averlo fatto. Sono riuscita a volare senza staccarmi da terra e tutto questo lo devo a te" disse la ragazza sinceramente emozionata e il biondo le rispose: " Hermione ora che abbiamo condiviso questo momento speciale ci tengo a chiederti scusa per la cattiveria con cui ti ho trattato negli anni passati e nei mesi scorsi.

Sono stato un idiota e credo che dovrò percorrerne di strade lastricate di buone intenzioni per farmi perdonare da te".                                                                                                                                                                Poi, accarezzandola lentamente, disse: " Vorrei essere una cima in Divinazione per sapere come finirà tra di noi ma credimi se ti dico che desidererei che tra me e te filasse tutto liscio!!! so che dovrò affrontare la ferma opposizione dei tuoi amici così come tu dovrai far fronte alle cattiverie delle Serpi e tutto ciò non sarà una passeggiata.

Quindi ti chiedo sei pronta a farti carico di tutto ciò che comporta una storia con il principe delle serpi o come mi hai chiamato tu qualche tempo fa principe dei miei stivali, capo di una ridda di folli marchiata Serpeverde, figlio di un fottuto Mangiamorte?".                                                                        

Hermione arrossì di vergogna al ricordo di quelle parole poi guardando il ragazzo negli occhi gli rispose: " Si, sono pronta ad affrontare l'ira funesta dei tuoi compagni di casa nonché quella di tutte le ragazzine che ogni giorno si mettono in tiro per farsi notare da te ma c'è una cosa che vorrei sapere e cioè cosa succederà quando fra sedici giorni io tornerò alla torre?".

Draco la guardò negli occhi poi sorridendole le rispose: " Sbaglio o mi stai chiedendo se, quando tornerai ad essere una grifona, io mi dimenticherò di te? o vuoi sapere se riprenderò il mio giro di conoscenze puramente occasionali? è questo che vuoi sapere Hermione?" e la ragazza annuì in silenzio incapace di fare uscire una sola sillaba dalle sue labbra.

Draco sorrise nuovamente poi disse: " Forse non hai compreso per bene le parole che ti ho detto poco fa mentre facevamo l'amore!! se è così lascia che te le ricordi: io ti ho detto che sei mia, ora sei mia per sempre e questo non l'ho detto perchè ero sballato dalle sensazioni ma l'ho fatto perchè lo sentivo veramente.

Voglio farti notare, mia piccola Hermione, che non solo per te questa è stata la prima volta ma lo è stata anche per me perchè se io sono conosciuto come il Dio del sesso e ho avuto mille rapporti con molte ragazze solo con te ho fatto l'amore e ora non voglio rinunciarci mai più!!! mi credi???"                                                 Hermione con le lacrime agli occhi gettò le braccia al collo del biondo principe e lo strinse forte sussurrandogli nell'orecchio: "Ti credo Draco! ti credo!!".

Poi dopo qualche minuto di silenzio Hermione, pratica e razionale come sempre, disse: “ Andiamo, Draco, ora è meglio rientrare prima che tutti si accorgano della nostra scomparsa”.                                                                                                                                               Il biondo, seppur a malincuore, annuì in silenzio.                                                                                                                                Quindi dopo essersi abbracciati, ancora nudi, in riva allo stagno si rivestirono, si avviarono verso l’uscita, chiusero il magico passaggio e risalirono il sentiero tenendosi per mano.

Giunti all'ingresso dei sotterranei, istintivamente, la ragazza lasciò la mano di Draco per evitare che qualcuno li vedesse ma lui la riafferrò deciso dicendole: " Forse non sono stato chiaro, Hermione ma io non mi devo nascondere da nessuno.

Da stasera sei la mia compagna e al diavolo commenti e pensieri; non devo rendere conto a nessuno solo a me stesso e a te quindi non vedo perchè dovrei farmi dei problemi a camminare mano nella mano con la mia ragazza!!!".

Hermione era senza parole e sentiva un ondata di emozione riscaldarle il cuore.

Il biondo poi continuò: " A questo punto, però, credo sia inevitabile chiedermi se non sia tu che vuoi nasconderti.

Vorrei davvero sapere cosa desideri per la nostra storia: vorresti che ci amassimo in segreto e che continuassimo ad odiarci davanti agli altri o sei pronta a dare scandalo ufficialmente davanti a tutti, per esempio domani mattina in Sala Grande!!!"

La ragazza lo guardò confusa poi gli chiese: " Cosa vorresti fare domani mattina in Sala Grande?" e lui, con un sorrisetto sadico, le rispose: " Oh, niente di ché, Hermione!! voglio solo mettere in chiaro le cose una volta per tutte; voglio sapere se sei pronta a metterti in gioco perchè io domani mattina, entrando in Sala Grande, ti bacerò davanti a tutti e mi piacerebbe che tu facessi lo stesso; sai sarebbe un pò imbarazzante baciarti e venire schiantato subito dopo!!!".

La riccia ghignò davanti alla scena che le si parò davanti poi disse: " Si sarebbe un pò imbarazzante ma devi ammettere che sarebbe anche molto divertente!!!".

Draco si diede una manata sulla fronte, con fare plateale poi le rispose: " Mi sa che il Cappello Parlante ha sbagliato per davvero a mandarti nei Grifoni perchè tu in fondo in fondo hai un anima da serpe!!".

La riccia rise con tutto il suo cuore poi quando si fu calmata disse: " Ci sto, amore, a due condizioni però!" e lui, estasiato dal sentirsi chiamare amore, chiese: " Quali condizioni?".

Hermione, con uno sguardo malizioso, gli rispose: " La prima è che stasera mi coccoli come si deve e la seconda è che il bacio che mi darai domani davanti a tutti sia spettacolare!!!".

Draco rise di cuore poi disse: " Amore, credo che la mia vicinanza non ti abbia fatto proprio bene. Comunque per quanto riguarda il bacio che ti darò domani mattina ti posso assicurare che rimarrà negli annali di Hogwarts mentre per la prima condizione che mi hai posto credo che non ti risponderò ma ti farò vedere!".

Quindi tirandola con forza per avvicinarla a sé prese a camminare entrando nella sala comune delle serpi che in quel momento era deserta.

Arrivati davanti alla stanza del biondo caposcuola aprirono la porta ed entrarono veloci dentro la stanza chiudendosi alle spalle l'uscio sigillandolo.

Ad un tratto Draco si fermò pensieroso ed Hermione per un istante temette che il ragazzo avesse cambiato idea.

Piano, piano si avvicinò a lui e gli chiese: " Draco che c'è?" e lui sorridendole prese la bacchetta, fece un piccolo gesto con la mano e mormorando qualche parola che Hermione non comprese, fece sparire il letto della ragazza dicendo poi malizioso: " Credo che quello non ti serva più!!!".

Poi prese la ragazza e stringendola forte prese a baciarla con passione e foga.

Da quel bacio infuocato al ritrovarsi completamente nudi a letto il passo fu davvero breve; sembrava che i due ragazzi avessero fatto l'amore da sempre, tanto era il trasporto e la conoscenza del corpo altrui.

L'unione dei loro sessi scatenò in tutti e due la consapevolezza che mai più avrebbero potuto fare a meno l'uno dell'altra.

Tra di loro non c'erano parole passionali, non ce ne era bisogno; sapevano perfettamente che quelle erano superflue dato che a parlare ci pensavano già i loro corpi da soli.

Draco ed Hermione fecero l'amore tutta la notte, instancabili, persi l'uno dentro l'altra come se quella fosse l'unica cosa giusta da fare.

 

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Capitolo 9
*** Baci, rivelazioni e vendette ***


Come avete visto finalmente i nostri piccioncini hanno unito i loro corpi e i loro cuori e adesso sono pronti ad affrontare tutto quello che la loro unione comporterà.

Saranno davvero preparati a tutto il caos che scoppierà davanti alla loro rivelazione o la loro coppia non riuscirà a superare il giro di boa?

Leggete e lo saprete.

Grazie ancora a chi recensisce e anche a chi legge solamente.

 

Capitolo 9: Baci, rivelazioni e vendette

 

L'indomani mattina i due ragazzi si risvegliarono, ritrovandosi ancora abbracciati e sorridendosi si alzarono per prepararsi.

Ad un tratto la riccia si fermò al centro della stanza e guardando nei gelidi occhi il suo principe disse:                         " Draco sei sempre della stessa idea riguardo all'uscire allo scoperto con il nostro sconvolgente bacio?".

Il biondo, con un sorriso dolcissimo, annuì in silenzio poi schiarendosi la voce aggiunse: " Hermione lo so da solo di non essere il partito alla quale tu avresti pensato per la tua vita; sono egocentrico, testardo, bastardo, vanitoso e chi più ne ha più ne metta ma se devo essere del tutto sincero neppure tu eri la donna che avrei mai immaginato al mio fianco.

Siamo totalmente diversi ma in fondo si dice sempre che gli opposti si attraggono inevitabilmente ed io mi sento attratto da te come se tu fossi il fulcro della mia intera esistenza.

Ovviamente non so che cosa ci riserva il futuro ma so che vorrei averti sempre al mio fianco.

In cinque anni ho avuto tante, tantissime ragazze ma ho sempre compreso che sono stati solo molti corpi che sono transitati nel mio letto.

Con loro era solo un puro sfogo sessuale e allora mi bastava, perchè per me era più che sufficiente trovare qualcuna con cui sfogare i miei istinti.

So che questo non mi mette in buona luce ai tuoi occhi ma ad onor del vero, a mia discolpa, posso dire che quello usato, alla fine ero solo io; non ho mai fatto promesse a nessuna di loro e molto probabilmente nessuna di loro se le aspettava.

Mio padre aveva deciso fin dalla mia nascita che avrei sposato Pansy e con il tempo avevo deciso di accettare quell'imposizione dalla quale non vedevo il modo di uscire.

Ero, però, stato chiaro con lei; io non l'amavo! certo, avrei fatto il mio dovere legando la mia vita ad un altro di quei corpi che nel suo caso sarebbe servito solo da involucro per generare i figli che avrebbero dovuto portare avanti il dannato cognome dei Malfoy.

Lei era consapevole di essere una delle tante con una sola certezza in più e cioè quella che un giorno si sarebbe fregiata d'utilizzare quel cognome tanto altisonante che la mandava in brodo di giuggiole.

Quando Lucius fu arrestato, per me si aprì un mondo tutto nuovo; per la prima volta in vita mia ero libero di decidere per conto mio senza dover sottostare ad ordini ed imposizioni e la prima cosa che feci fu presentarmi al Parkinson Manor per annullare quel contratto capestro.

William Parkinson cercò in tutti i modi di convincermi a non farlo ma io fui irremovibile e non mi piegai neppure davanti alle lacrime di Pansy che sapevo essere false; a lei non interessava il mio amore ma bensì il mio immenso patrimonio.

E poi nella mia vita sei entrata tu, che come un tornado hai spazzato via tutte le mie convinzioni.

Negli anni mi sono trovato diverse volte nell'occasione di deflorare ragazze inesperte ma non ho mai sentito il trasporto che ho sentito con te.

Ieri pomeriggio, insieme a te, ho provato il dolore che provavi tu e mi sono sentito davvero onorato di essere stato io il tuo primo e spero unico uomo.

Non aspettarti, però, da me parole d'amore Hermione perchè io non sono il tipo ma ti posso promettere che per te ci sarò sempre, per qualunque cosa tu abbia bisogno!!".

La ragazza aveva le lacrime agli occhi e d'istinto si gettò tra le braccia del biondo che la strinse forte a sé poi tirando un grosso respiro lei gli disse: " Coraggio, biondino, andiamo a dare spettacolo!!" provocando nel principe una sana e grossa risata.

Poco dopo si trovarono davanti al grande portone della sala grande che chiuso sembrava un ostacolo insormontabile e per farsi coraggio si presero per mano guardandosi negli occhi.

Draco appoggiò una mano sul battente del portone ma prima di abbassarlo chiese ancora una volta alla sua compagna se si sentisse pronta e lei annuì decisa quindi lui mosse la maniglia e spinse la porta.

Insieme, tenendosi per mano, i due ragazzi entrarono nella grande sala da pranzo dove il cicaleccio dei quattrocento studenti cessò all'istante.

Il biondo mise una mano sulla spalla della ragazza stringendola e girandosi verso di lei si avvicinò fulmineo, con un sorriso sghembo impresso sul nobile volto e poggiò le sue fredde labbra su quelle morbide e carnose di Hermione.

Il loro bacio all'inizio timido divenne ben presto caldo e passionale provocando reazioni che avevano dell'assurdo.

Tutti gli alunni rimasero all'istante a bocca aperta poi cominciarono le urla di dissensi da parte di tutte le aspiranti amanti di Draco e i fischi di approvazione della fauna maschile dei Serpeverde.

Totalmente presi dalla loro performance non videro lo scatto di Ron, prontamente fermato da Harry, che si era gettato verso di loro per dividerli né si accorsero del sorriso felice di Ginny e Blaise o delle lacrime di Pansy tanto meno dello scuotimento della testa del ragazzo sopravvissuto. 

In quel momento, con il loro bacio, i due ragazzi si erano del tutto estraniati dal resto del mondo e nella testa del principe stava avvenendo una vera e propria rivoluzione.

Draco pensava - Diamine, non posso crederci sto baciando Hermione davanti a tutti e per la prima volta sento che quello che sto facendo è la cosa giusta. Lei è mia, solo mia.

Accidenti come cambiano le cose: se solo mi fossi permesso di baciarla qualche settimana fa mi sarei di certo beccato uno schiantesimo che mi sarei ricordato fino all'anno successivo.

Ora invece siamo qui uniti in questo bacio che è qualcosa di talmente forte, talmente eccitante che mi toglie ogni volontà.

Non sono innamorato di lei, d'altronde un Malfoy non s'innamora mai ma mi piace.

Lei mi comprende, mi calma, mi fa sentire un uomo fatto e rifinito; ma dove è stata fino adesso questa creatura meravigliosa, come ho fatto a non vederla.

Forse perchè ero talmente preso dal mio sfizio quotidiano, che consisteva nel ferirla e farla arrabbiare, da non vedere quanto lei fosse istinto allo stato puro, un flash di quelli accecanti che ti lasciano cieco, incapace di vedere al di là del tuo naso-

Quando, per non rischiare l'asfissia, decisero d'interrompere il loro contatto magicamente ritornarono con i piedi per terra venendo investiti dalle urla che numerose prolificavano nell'habitat circostante.

Draco, sempre tenendo tra le braccia la sua ragazza si girò verso quella bolgia infernale e alzando la voce, volutamente, disse: " Io e la mia ragazza speriamo che questa palese dimostrazione serva a mettere in chiaro nei vostri cervellini che da ora in poi noi siamo una coppia.

Lei è la mia compagna ed io sono il suo e non voglio altre rotture di scatole; sono stato chiaro!!!".

La maggior parte degli alunni, compresi i professori, aveva la bocca spalancata per lo stupore tranne per Ginny che esultava felice per la sua amica saltando sul posto emettendo gridolini estatici.

Draco vedendola, perplesso, chiese ad Hermione: " Ma che le prende?" e la riccia gli rispose: " Beh è felice per noi!!" lasciando il ragazzo ancora più sorpreso.

Nella norma rientravano, invece le reazioni di Blaise che era felice per il suo amico, di Harry che scettico continuava a scuotere la testa esprimendo i suoi dubbi, di Pansy che piangeva isterica definitivamente certa di veder volare via i suoi sogni di gloria e di Ron che era sull'orlo di un colpo apoplettico.

Draco volgendo lo sguardo verso Hermione le disse: " Tesoro che ne dici se andiamo in cucina a mangiare per conto nostro? non mi va di farlo con questo branco di decerebrati!".

La ragazza sorridendo annuì felice e prendendosi, nuovamente, per mano volsero le spalle alla grande sala e si avviarono in cucina.

Di pomeriggio i due ragazzi, finita la lezione di Pozioni, stavano passeggiando nel giardino quando furono raggiunti da Ronald.

" Hermione ti devo parlare" le disse il rosso con un espressione contrariata nel volto e Draco si sentì in dovere d'intervenire: " Credo che tu possa benissimo parlare davanti a me, Lenticchia!!" scatenando la reazione, improvvisa del penultimo dei Weasley che disse: " Io devo parlare da solo con lei!!".

" Non credo sia il caso!" gli rispose il biondo affrontandolo a muso duro ma la ragazza rivolgendogli uno sguardo supplichevole gli disse: " Te ne prego, amore, lascia che parli da solo con me!!".

Ron mimò un conato di vomito nel sentire la ragazza chiamare il furetto, amore ma fu fulminato da Hermione che gli disse: " Se vuoi davvero parlare con me evita atteggiamenti infantili; se, però, non li puoi evitare per quanto mi riguarda puoi anche andartene!!".

Il rosso grugnì in segno di assenso ed Hermione si rivolse nuovamente verso Draco che le disse: " Ok, però, io non mi allontano di molto; raggiungo Blaise lì sulla panchina ma se tu hai bisogno chiamami va bene?".

La ragazza annuì con un sorriso poi gli diede un bacio veloce sulla guancia e si volse nuovamente verso Ron.

Draco si avvicinò al suo amico sempre tenendo gli occhi addosso alla grifona e si sedette sulla panchina pronto ad accorrere se lei avesse avuto bisogno.

Hermione guardò il ragazzo di fronte a lei e disse: " Forza, di che mi devi parlare?" e lui, dopo essersi accertato che il suo nemico fosse lontano disse: " Volevo farti i complimenti, sei stata davvero divertente ma se hai fatto tutta quella sceneggiata con l'assurdo scopo di farmi ingelosire sappi che non c'è davvero bisogno; io ti amo e ti ho già proposto di sposarmi e non credo di aver mancato in qualcosa nei tuoi confronti!".

La riccia sgranò gli occhi, incredula per ciò che stava sentendo poi disse: " Cioè, fammi capire bene; tu pensi che io e Draco ci siamo baciati davanti a tutta la scuola compresi i professori per fare ingelosire te? beh ti do una notizia in anteprima Ronald Bilius Weasley: il mondo non gira intorno a te!!! premesso che non avrei voluto che tu lo sapessi così, ti confermo che io e Draco stiamo insieme e che siamo una coppia a tutti gli effetti e non ci sono discussioni di nessun genere da fare".

Ronald si passò una mano sui capelli, portandoseli indietro poi disse: " Hermione te lo ripeto non sei per niente divertente. Mettiamo il caso che quello che tu mi stai dicendo sia vero, questo vorrebbe dire che sei sotto Imperius perchè solo così si potrebbe spiegare una follia del genere!!".

La regina dei grifoni sbuffò scocciata e poi disse: " Ora basta Ron; come te lo devo dire? stare con Draco è una mia libera scelta e non sono assolutamente sotto Imperius.

Mi offende solo il fatto che tu lo stia pensando!!" e il rosso le afferrò le mani stringendogliele forte.

Draco, che dalla sua postazione riusciva a vedere i due ragazzi, davanti a quel gesto si alzò di scatto.

Blaise rise di cuore di fronte a quella reazione e disse: " Caspita, amico, ti stai logorando dalla gelosia ed è chiaro segno che per la prima volta Draco Lucius Malfoy si è innamorato!!".

" Cazzo, Blaise, ma quando la finirai di psicanalizzarmi?" chiese fortemente infastidito il biondo e il suo migliore amico, con un sorrisetto sadico gli rispose: " Mai, Draco, dovresti saperlo che io sono nato solo per quello!!".

Il rosso, intanto, disse alla ragazza: " No, Hermione, io non posso accettare questa cosa; pensa a quanto soffrirà la mamma.

Sapessi come era contenta quando le ho detto che avevi accettato di sposarmi!!".

Hermione spalancò la bocca sconvolta poi alzando di un tono la voce disse: " Che cosa? Ron tu mi stai dicendo che hai detto a tua madre che ci sposiamo senza avermi informato prima, per altro? come diavolo ti sei permesso? guarda non voglio neanche saperlo; ti consiglio solo di trovare una soluzione perché non è mia intenzione sposarti.

Io non ti amo e non credo ti amerò mai; ti voglio bene, sei un mio caro amico ma da qui allo sposarci ce ne corre. Non posso credere che tu ti sia arrogato il diritto di decidere al posto mio; ora ho la conferma che tu sei davvero un idiota!!".

Ronald l'afferrò per un braccio strattonandola e dicendo: " Torna da me, torna con me; tu sei mia!!!".

Dopo pochi secondi, però, il volto dell'aspirante innamorato si trovò a fare un incontro ravvicinato con un violento pugno tiratogli da Draco che era accorso quando aveva visto il suo comportamento.

Furioso, il biondo, sputò per terra poi disse: " Weasley, non permetterti più di toccarla, né di avvicinarti a lei a meno che tu non voglia andare a trovare anzitempo il vecchio zio Voldy; sono stato chiaro?".

Poi presa tra le braccia la ragazza, stringendola forte, la portò via.

Intanto i sedici giorni che mancavano alla fine dell'Incantio Talenti passarono veloci e la mattina  del suo ritorno alla torre del Grifondoro, Hermione si svegliò con un magone che le impediva quasi di respirare.

Draco se ne accorse e la strinse forte a sé.

La ragazza aveva la sensazione che quel passaggio obbligato significasse rinunciare ad una parte di sé ma la voce di Draco la destò dai suoi nefasti pensieri: " Hermione so come ti senti perché anche io mi sento come te ma voglio che tu sappia che le cose tra me e te non cambieranno per niente.

Ci vedremo a colazione, pranzo e cena; studieremo insieme, staremo vicini durante le pause e ovviamente voglio che tu dorma qui con me, ogni notte, perché non potrei più fare a meno del tuo corpo.

Ti chiedo solo di stare attenta a Lenticchia; quello non mi piace per niente e non voglio che si permetta anche solo di sfiorarti. Promettimi che se solo ci proverà tu me lo dirai, va bene?".

Hermione annuì emozionata poi si alzò per andarsi a preparare.

Appena uscirono fuori dalla stanza del biondo caposcuola, la ragazza si bloccò sconvolta quando si trovò tutti gli alunni della casa di Salazar fermi lì davanti per festeggiarla e salutarla; ovviamente tutti tranne Pansy e Daphne.

La regina dei grifoni aveva le lacrime agli occhi e stringendosi ancora di più al braccio di Draco si apprestò a salutare tutti quei ragazzi che per quaranta giorni erano stati i suoi compagni e che dopo il primo imbarazzo l'avevano accettata facendola sentire di casa.

Poco dopo lei e il biondino si ritrovarono davanti al ritratto della signora Grassa per fare in modo che la riccia ritornasse ad essere a tutti gli effetti una grifona.

Hermione aveva il morale sotto i tacchi e il principe delle serpi, con uno slancio del tutto inusuale per lui, la strinse forte a se poi le disse: " Hei, piccola, togliti dal viso quell'espressione triste ok? te l'ho già detto, al nostro risveglio, che le cose tra me e te non cambieranno di sicuro; anche se non indosserai più questa stupenda divisa sei e sarai sempre la mia serpe preferita!".

La ragazza gli donò un bacio carico di significati poi gli disse: " Audaces fortuna iuvat" lasciando perplesso il biondo che le chiese: " Che significa?" e lei sorridendo gli rispose: "Significa la fortuna aiuta gli audaci ed è la nostra parola d'ordine; così se ti verrà voglia di vedermi potrai farlo quando vuoi.

So che non lo farai perchè tu non metteresti mai piede nell'antro dei grifoni però tu lasciami sognare: mi piace l'idea che possa venire da me anche se avvolto dietro un incantesimo di disillusione per non farti vedere!".

Il principe delle serpi, ghignò, fissando la sua ragazza poi disse: " Audaces fortuna iuvat eh? sai, Hermione, credo che questa parola d'ordine mi sarà molto utile e penso che la userò spesso!!".

La grifona sorrise di felicità poi si avvicinò al suo ragazzo e lo baciò con trasporto; una volta staccatosi lui le disse: " Ok, piccola, ora devi andare, ci vediamo tra poco in Sala Grande per la colazione e se non sbaglio abbiamo insieme anche due ore di pozioni e due di trasfigurazione.

Ovviamente è scontato che tu ti siederai accanto me e su questo non transigo; poi ci vedremo a pranzo e anche durante le pause magari per un bacio veloce ma stasera ti aspetto nella mia stanza perchè non vedo l'ora di fare l'amore con te!!!".

La riccia annuì felice e a malincuore si avvicinò al quadro e mormorata la parola d'ordine varcò la soglia tornando ad essere a tutti gli effetti la caposcuola di Grifondoro.

Dentro la sala comune trovò tutti suoi compagni che l'abbracciarono stretta felici del suo ritorno poi, però, la ragazza si sentì afferrare la mano e voltatasi vide Ginny che la trascinava verso il dormitorio.

Una volta entrate la rossa le disse: " Innanzitutto togliti quella divisa se non vuoi farmi venire la nausea poi siediti e parliamo!!".

Hermione fece quello che l'amica le aveva detto e dopo essersi cambiata si sedette sul letto lanciando un profondo sospiro; quindi sotto lo sguardo indagatore di Ginevra cominciò a parlare: " Oh, tesoro, non so che mi prende ma stamattina avevo un magone grosso quando un armadio svanitore; non fraintendermi io sono felice di essere tornata ma l'essermi dovuta allontanare da lui mi fa stare davvero male!!".

Ginny la fissò in silenzio poi le chiese: " Hermione che è successo tra di voi?" e la ragazza arrossendo le rispose: " Io sono stata sua!!".

La piccola Weasley spalancò la bocca sconvolta poi ritrovando a fatica le parole disse: " Tu-tu hai fa-fatto l'amore con lu-lui?" ed Hermione sorridendo le rispose: " Si, Ginny, hai capito bene! io ho fatto l'amore con Draco ed è stato talmente bello che non credo potrei mai e poi mai rinunciarci; sapessi come è stato dolce la prima volta che lo abbiamo fatto.

Lui stesso ha ammesso di aver sentito un trasporto che non aveva mai provato con le altre ragazze e di aver addirittura sofferto il mio stesso dolore!!".

Se solo la riccia avesse voltato i suoi occhi verso la porta avrebbe notato che dietro l'uscio Ronald stava ascoltando tutto serrando i pugni furibondo.

Il penultimo dei Weasley cominciò a pensare furiosamente: - Maledizione!!! come si è permessa quella serpe schifosa di portarsi a letto la mia donna; dovevo essere io a toglierle la verginità!!! ohhh ma non c'è problema, questa succulenta notizia mi darà modo di vendicarmi.

Non ora, però, perchè in fondo si sa la vendetta è un piatto che va servito freddo!!! io li farò lasciare e lei tornerà da me con la coda fra le gambe, parola di Ronald Bilius Weasley -

Poi per non farsi sentire volse le spalle alla porta della caposcuola e scese nella sala comune dove Harry lo stava aspettando.

Il ritorno della ragazza alla torre del Grifondoro fu un avvenimento ben presto dimenticato con il passare dei mesi.

Sembrava che nulla fosse cambiato se non fosse per il fatto che Hermione e Draco camminavano per i corridoi, mano nella mano, felici e sereni.

Piano, piano fece sempre meno scalpore anche il fatto di vederli seduti sotto il salice piangente intenti a scambiarsi effusioni pubbliche che non li imbarazzavano affatto.

Aveva creato, invece, clamore la prima volta che Draco aveva fatto uso della parola d'ordine datale da Hermione per fare il suo ingresso nella sala comune dei grifoni: Harry e Ron erano scattati in piedi con le bacchette sguainate ed avrebbero attaccato il biondo se l'arrivo, felice della sua fidanzata non li avesse bloccati.

La ragazza disse loro che era stata lei a dare la parola d'ordine a Draco e gli alunni rosso-oro non poterono fare altro che accettarlo anche se per Ron fu un colpo durissimo quando lei gli prese la mano e se lo portò in camera da dove uscì, sereno e soddisfatto, il giorno successivo.

Nella stanza del principe delle serpi era cessato, del tutto, l'ingresso di altre ragazze dato che lui era pienamente soddisfatto di tutte le volte che faceva l'amore con la sua fidanzata.

A volte era lei che dormiva da lui mentre altre volte era lui che si presentava alla torre.

 

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Capitolo 10
*** Malfoy Manor e Azkaban ***


Eccomi di ritorno con un  altro capitolo che spero sia di vostro gradimento.

Devo ringraziare tutte le persone che hanno impiegato il loro tempo per leggere la mia storia.

Però, un pò, mi spiace che i commenti siano così calati e mi auguro che questo non sia sinonimo che del fatto che la storia non vi piace.

Scusate il mio sfogo ora vi lascio alla lettura.

 

Capitolo 10: Malfoy Manor e Azkaban

 

Una mattina Draco se ne stava in camera sua immerso nei suoi pensieri talmente assorto da non accorgersi dell'ingresso di Blaise che lo fissava da alcuni minuti.

" Sai Draco" disse sorridendo il moro " per quanto tu possa negarlo nessuno mi convincerà del contrario: tu ti sei innamorato, amico!!"

" Oh, Blaise, credo che tu abbia ragione. Penso di essermi innamorato per davvero, per la prima volta in vita mia; lei rappresenta tutto per me: è la mia forza, il mio calore, è come il fuoco ardente che ti riscalda in inverno, è una coperta calda che dove potermi accoccolare, è come l'abbraccio di un amico che ti stringe nei giorni in cui tu hai più bisogno di affetto, è come la pioggia primaverile che con le sue gocce bagna i prati pieni di fiori, è come la neve candida che tutto copre e purifica; in un unica parola è perfetta, perfetta per me!!" disse il biondo con lo sguardo perso.

Blaise lo fissava senza parole: da quando conosceva Draco non aveva mai sentito il ragazzo parlare con quell'intensità e tutto questo era merito di Hermione.

Alla fine, quella ragazza, era riuscita a compiere il miracolo sciogliendo il ghiaccio che circondava il cuore del suo amico.

" Draco, io non so che dire; per la prima volta vedo che anche tu hai un anima e questo non può che farmi felice ma mi viene spontaneo chiederti che intenzioni hai?" e il principe, con un sorriso, gli rispose: " Non credo che sarò mai capace di ripetere queste parole davanti a lei anche perché ho una dignità da difendere ma quello che voglio fare oggi è chiedere un permesso alla preside!!!".

Con lo sguardo confuso, il moro gli chiese: " Un permesso? non capisco di che permesso parli?" e il ragazzo gli rispose: " E' mia intenzione andare al Manor per informare mia madre del sentimento che mi sta scaldando il cuore e allo stesso tempo voglio andare ad Azkaban per sbatterlo in faccia a Lucius.

A dire la verità non vedo l'ora di vedere che faccia farà il mio caro genitore quando saprà che il suo unico figlio, l'erede dell'impero Malfoy, la copia fatta a sua immagine e somiglianza si è innamorato, veramente, di una mezzosangue. Si, credo che sarà altamente istruttivo!!".

Blaise, ghignò di fronte all'immagine di Lucius Malfoy in preda ad una crisi isterica e gli venne spontaneo scoppiare a ridere.

" Eh si amico sei proprio una serpe velenosa ma credo che tu faccia bene a sbatterlo in faccia a Lucius.

Solo vorrei che mi spiegassi perchè hai intenzione di farlo!!" e Draco gli rispose: " Per quanto riguarda mia madre è giusto che sia informata dato che finita la scuola ho intenzione di chiedere ad Hermione di diventare mia moglie e non credo che sia il caso di mettere Lady Narcissa al corrente sbattendogli in faccia la fede che adornerebbe la mano sinistra della mia consorte.

Per quanto riguarda Lucius voglio farlo solo ed esclusivamente per farlo soffrire, almeno quanto lui ha fatto soffrire me; sapere che si trova rinchiuso in cella e comprendere che non potrà fare nulla per distruggere tutto questo sarà per lui una dannazione eterna e per me una soddisfazione infinita!!!".

Blaise aveva la bocca spalancata dallo stupore e a fatica riprese il possesso della sua ugola: " Scu-scusa ho capito bene o hai appena detto che vuoi chiedere ad Hermione di diventare tua moglie?" e Draco lo fissò ghignando, poi disse: " Si hai capito proprio bene!! voglio chiedere alla mia ragazza di diventare la nuova Lady Malfoy e di dividere con me il resto della sua vita!!! ti ho stupito vero?".

Blaise scosse la testa poi disse: " Beh più che stupito mi hai sconvolto! immaginavo che tra voi due la cosa fosse importante ma da qui a pensare al matrimonio ce ne corre! Draco se proprio sicuro?" e il suo amico rispose: " Mai stato così sicuro di una cosa Bla, lei mi è entrata dentro e non posso più immaginare di vivere senza la sua presenza!!".

" Bene, allora" mormorò Blaise " in questo caso io voglio che tu sappia che sono incredibilmente felice per te, amico. Ho sempre pensato che Hermione fosse l'unica adatta a te e ora come ora ne ho la certezza più assoluta; quindi vai, Draco, va dalla Mc Granitt a parlarle in modo che prima andrai e prima tornerai.

Sono curioso di sapere, soprattutto, la reazione di Lucius; ho proprio bisogno di farmi delle grasse risate!!".

Draco scoppiò a ridere insieme all'amico poi preso il mantello salutò Blaise e si diresse nell'ufficio della Preside.

Una volta giunto lì, bussò, attese che gli fosse dato il permesso di entrare e quando lo ricevette fece il suo ingresso.

" Signor Malfoy" gli disse la donna " a che devo la sua presenza qui?" e il ragazzo, con lo sguardo serio le rispose: " Professoressa Mc Granitt io sono qui per chiederle un favore; oramai credo che non sia un mistero, neppure per lei, che io ed Hermione stiamo insieme ma la cosa che lei non sa è che non appena la scuola si sarà conclusa è mia intenzione chiederle di sposarmi!".

La donna sgranò gli occhi, sorpresa per la notizia, poi disse: " Beh, signor Malfoy, se voleva sorprendermi devo dire che è riuscito perfettamente nel suo intento ma io come posso aiutarla?" e il biondo le rispose:

" Voglio precisare che Hermione non è ancora al corrente di questa mia decisione; se sono qui è perchè vorrei da lei un permesso per poter uscire oggi da scuola dato che è mia intenzione andare a Malfoy Manor per comunicare a mia madre ciò che voglio fare inoltre, anche se so che lo faccio con poco preavviso, vorrei un permesso speciale per andare ad Azkaban in modo da dirlo anche a Lucius!!".

La professoressa, sorvolò sul fatto che il ragazzo avesse chiamato suo padre per nome e rispose: " Va bene, signor Malfoy, lei intanto vada al Manor ed io le farò avere il permesso per Azkaban direttamente a casa sua!!".

Draco con un sorriso la ringraziò alzandosi ma poco prima di uscire si voltò verso la donna e disse: " Voglio che lei sappia che la mia decisione non è stata presa alla leggera e non è motivo di vendetta verso i miei genitori, per quanto so che se lo meriterebbero; io non farei mai soffrire la mia Hermione dato che l'amo davvero e a tal proposito le vorrei chiedere un ultimo favore se le è possibile: vorrei che avvisi Hermione del fatto che sono dovuto partire senza però dirle il vero motivo, può farlo?" e la preside sorridendo benevolmente acconsentì dicendo: " Stia tranquillo, farò come mi chiede ma lei veda di tornare entro sera. Ah, signor Malfoy, ci tengo a precisarle io, una cosa: non avevo dubbi sul sentimento che la legava alla signorina Granger!!".

Draco sgranò gli occhi poi le sorrise e la salutò uscendo.

Dopo circa un quarto d'ora il biondo stava fermo lì a fissare l'imponente facciata del Manor che impressionante nella sua grandezza si stagliava all'orizzonte.

Non appena arrivò di fronte alla porta questa si aprì magicamente, segno che aveva riconosciuto il suo padrone.

Draco entrò e subito fu accolto da Puk, il suo piccolo elfo personale che, dopo mille inchini, gli disse: " Che onore padroncino Draco, ben tornato in cosa posso esserle utile?" e il biondo, con un espressione seria sul viso rispose: " Puk resto qui solo poche ore; a breve dovrei ricevere una lettera dal Ministero della Magia e non appena arriva ti pregherei di portarmela subito" poi aggiunse " Puk dov'è mia madre?" e la piccola creatura, con un ennesimo inchino, gli rispose: " La padrona è nel salottino lilla a leggere!!".

Draco annuì in silenzio e si diresse verso il luogo dove c'era sua madre.

Narcissa era talmente assorta nella lettura di un grande libro di uno scrittore babbano, un tale, William Shakespeare che raccontava la storia sfortunata dell'amore di due giovani colpevoli di appartenere a due famiglie che si odiavano.

Era talmente assorta che non si rese conto che suo figlio era entrato nella stanza da cinque minuti e che la stava fissando in silenzio.

Per Draco era una novità vedere sua madre interessarsi, così tanto, ad un libro non magico; d'altronde la donna ora, che suo marito era in prigione, poteva permettersi di fare molte cose che prima le erano vietate: ridere a squarciagola, cantare ad alta voce, piangere pubblicamente e leggere libri babbani.

Draco tossicchiò, per fare notare la sua presenza e la nobildonna alzando lo sguardo dalla sua passione quotidiana sgranò gli occhi per la sorpresa.

" Draco, per l'amor del cielo, che è successo come mai sei qui?" gli chiese, allarmata, sua madre e il ragazzo con un sorriso le rispose: " Non temete madre non è successo niente! se sono qui è solo perchè ho chiesto un permesso alla preside per venirvi a parlare riguardo ad una questione!".

" Bene, allora, siediti e dimmi tutto" disse un pò più tranquilla la donna e Draco fece come gli aveva detto Narcissa, sedendosi sull'ottomana su cui si trovava sua madre.

Senza perdere un secondo di più, fiero e diretto, il biondo disse: " Sono qui per comunicarvi, madre, la mia intenzione di convolare a nozze con la mia fidanzata alla fine dell'anno scolastico e prima che saltiate ad inutili supposizioni vi dico subito che non si tratta di Pansy!".

La donna aveva la bocca spalancata per la sorpresa che quella notizia le aveva procurato poi ripresasi disse: " A parte il fatto che sono contenta che la tua prescelta non sia la Parkinson che ho sempre giudicato solo un'arrampicatrice sociale, mi è concesso sapere chi sarebbe la fortunata destinata a diventare la nuova signora Malfoy?".

" Certo" le rispose suo figlio " la donna che ho deciso di sposare è Hermione Jane Granger e per inciso, cara madre, se non lo sapete è una mezzosangue!!".

Narcissa Black in Malfoy sbiancò pericolosamente poi alzatasi in piedi si avvicinò alla finestra e disse: " Ma tu la ami?" e il ragazzo le rispose: " Più della mia stessa vita!!! nel momento stesso in cui mi sono reso conto di essere innamorato di lei ho compreso che tutto l'odio che mi aveva inculcato vostro marito era stato inutile e deleterio.

Sappiate che non me ne frega nulla se siete favorevole o contraria; lei è riuscita a fare breccia nel mio cuore con la pazienza che ha una goccia nello scavare un solco nella pietra.

Hermione è una persona pulita che si è innamorata di me non temendo di sporcarsi al mio fianco perchè per quanto voi vi riempiate la bocca con la purezza del sangue non potete negare che proprio voi Purosangue avete commesso le cose più atroci ed aberranti: i crimini di cui si sono macchiate le persone come Lucius, Nott o vostra sorella Bellatrix sono inenarrabili e senza speranza di ottenere il perdono né da Dio né dagli uomini.

Eppure, lo ripeto, nonostante lei sapesse da chi provenivo non si è fatta nessun problema a donarmi il suo cuore e non solo! lei è stata mia e non mi vergogno a dire di essere stato il suo primo uomo e questo lo considero un vero onore!! ci tengo,inoltre a precisare che Hermione non è ancora al corrente di questa mia decisione dato che l'ho presa solo questa mattina e ho deciso, prima di comunicarglielo, di farlo sapere a voi madre!!".

" Draco" disse sua madre " non farò finta che la cosa non mi abbia sorpreso ma se questo è quello che desideri per me va bene; sposala e sii felice, in fondo chi più di te si merita un pò di serenità!!".

Stavolta fu il ragazzo a spalancare la bocca stupito dalle parole di sua madre e avrebbe sicuramente detto qualcosa se la sua attenzione non fosse stata distolta da un discreto bussare.

" Avanti!" dissero all'unisono il biondo e sua madre e pochi secondi dopo Puk fece il suo ingresso portando su un vassoio un busta bianca con il fregio del Ministero.

Draco si alzò di scatto e la prese e il piccolo elfo si smaterializzò.

Il principe delle serpi aprì la busta, con mano malferma e lesse il contenuto della missiva e man mano che andava avanti nella lettura il suo volto si rischiarava.

Narcissa fissò suo figlio poi curiosa gli chiese di che si trattasse e il giovane fissandola negli occhi le rispose: " Questo, madre, è un permesso speciale per entrare ad Azkaban e per vedere vostro marito!".

La nobildonna sgranò gli occhi impaurita poi con la voce angosciata chiese: " Perché vuoi vedere Lucius? " e il ragazzo le disse: " Semplice!!! non voglio privarmi del piacere personale di informare Malfoy senior delle mie imminenti nozze calcando maggiormente sul fatto che sarà un unione con una mezzosangue!".

Narcissa si portò una mano sulla bocca ma non osò ribattere ben sapendo che questa era una cosa che sicuramente faceva stare bene suo figlio.

" Bene, madre, ora è il caso che io vada; ci vedremo comunque a giugno quando porterò qui Hermione per farvela conoscere" quindi dette quelle parole e senza un saluto che riteneva superfluo si smaterializzò ritrovandosi pochi istanti dopo davanti al portone d'ingresso del carcere di Azkaban.

Draco dopo aver fissato per qualche minuto, con sguardo schifato, la grande costruzione di pietra che conteneva al suo interno migliaia di anime perse come suo padre, si diresse con passo indolente verso il grande portone di metallo nero.

La guardia lo fermò e lui gli consegnò il permesso.

Il giovane Auror controllato che tutto fosse apposto gli aprì le grandi porte e lo fece passare.

Draco era davvero senza parole: nonostante lui fosse abituato all'umidità dei sotterranei di Hogwarts, dove passava nove mesi all'anno, il gelo che c'era in quei corridoi gli penetrò nelle ossa e cominciò a fare a pugni con i suoi neuroni che sognavano una calda vacanza ai Caraibi.

L'oscurità la faceva da padrona dato la scarsità di lampade accese nei corridoi: quando ne trovava una che funzionasse Draco poteva notare i volgari graffiti incisi sul pezzo di muro illuminato in quel momento.

Una puzza orribile aleggiava nell'aria e il biondo non riusciva a capire se si trattasse di urina, escrementi o cadaveri in decomposizione: sapeva solo che faceva sempre più fatica a trattenere l'istinto di dare pace al suo stomaco.

Di tanto in tanto, con la coda dell'occhio, fissava l'Auror dell'ingresso che in quel momento lo stava scortando: era giovane, forse uno o due anni più di lui, alto con delle possenti spalle larghe.

Sul viso, illuminato da due splendidi occhi celesti campeggiava una deturpante cicatrice che gli attraversava metà volto.

Camminava dritto e sicuro, imponente nella sua fierezza e in quel momento Draco non poté fare altro che ammirarlo.

Ad un tratto un urlo disumano squarciò il silenzio facendo sobbalzare il biondo e L'Auror si sentì in dovere di tranquillizzarlo: " Non si agiti non è niente; sono solo le urla di coloro che vengono informati del loro destino! con molta probabilità a quell'uomo è stato appena comunicato che riceverà il bacio dei Dissennatori".

Draco sentì un profondo brivido scendergli dalla base del collo lungo la spina dorsale ed improvvisamente ebbe solo voglia di darsela a gambe ma l'odio nei confronti di suo padre e il forte desiderio di vendetta lo fecero andare avanti.

I due ragazzi entrarono in un grande montacarichi e l'Auror tirò una leva che fece chiudere le porte e partire la cabina.

Dopo due minuti arrivarono al piano destinato e una volta che le porte si aprirono la sua scorta gli fece cenno di seguirlo.

A differenza del primo corridoio questo era più illuminato e non c'era quella puzza insopportabile, in compenso però si sentivano lamenti strazianti che, come vecchie nenie, ti entravano nelle orecchie.

Pochi minuti dopo la giovane guardia si fermò davanti ad una porta nera di metallo e guardando il biondo disse, con un sorriso amaro: " Mi raccomando stia attento, ovviamente gli è stata tolta la bacchetta ma credo che lei sappia meglio di me quanto possa essere ugualmente pericoloso; comunque io sarò qui fuori e se ha bisogno mi chiami!".

Draco lo ringraziò ed entrò attraverso il varco che il giovane gli aveva aperto.

Una volta dentro il biondo fissò lo sguardo su quello che fino a pochi mesi fa era il nobile ed altezzoso Lucius Malfoy e dovette convenire con se stesso che nonostante lo odiasse da morire per un attimo il suo cuore aveva provato della pena per lui; ovviamente solo per un attimo.

Dell'eleganza e della fierezza, di quello che una volta lui aveva chiamato padre, era rimasto ben poco: i suoi abiti erano laceri ed anneriti dallo sporco, il suo corpo emanava un pessimo odore, il suo volto era pieno di graffi e croste e i suoi occhi erano spenti e contornati da delle nere e profonde occhiaie.

Ma la cosa, che per assurdo, colpì maggiormente il giovane furono i capelli del condannato che se prima erano lindi, lisci e ben curati ora erano grigi, arruffati e appiccicati.

" Salve Lucius" disse Draco trattenendo a stento un violento conato di vomito e suo padre alzò le iride vuote verso di lui.

Un gelido ghigno adornò le sottili labbra di Lucius quando riconobbe suo figlio di fronte a se e con voce bassa disse: " Ohhh!! quale sorpresa; il mio rampollo si degna di venirmi a trovare. A che debbo tale onore?" e Draco, con un sorriso smorto, gli rispose: " Sono qui per portarti buone notizie!!".

Un veloce lampo di gioia passò negli occhi di Lucius che gli fece segno di proseguire e il ragazzo con gioia disse: " Sono qui per informarti che alla fine dell'anno scolastico convolerò a giuste nozze!".

" Bene" mormorò Lucius, con una voce strascicata " sono certo che tu e Pansy sarete una bella coppia e che riporterete lustro al nome dei Malfoy e quando io uscirò da qui, perchè so che uscirò da qui, otterrò la mia vendetta e ti posso assicurare che sarà davvero tremenda!!".

Poi ghignando aggiunse: " I primi che pagheranno saranno quel Potter e i suoi degni amici che hanno ucciso il mio Signore, poi ad uno ad uno periranno anche tutti gli altri!".

Draco scosse la testa rassegnato e disse: " Vedo che il tempo trascorso in questo letamaio non ti insegnato proprio niente; per quanto il fatto di farla pagare a Potter e al suo rosso amico mi alletti devo mio malgrado informarti che non sposerò Pansy Parkinson!!".

Lucius spalancò gli occhi e alzando la voce disse: " Che diavolo dici, Draco, voi due siete promessi fin dalla nascita e non si viene a meno di una promessa!".

" Giusto" disse il ragazzo " ma vedi questa decisione l'avete presa tu e William Parkinson non io quindi, visto e considerato questa attenuante, non sono venuto meno a nessun accordo!!".

Abbassando nuovamente il tono della voce Lucius disse: " Ed è possibile sapere chi è la fortunata?" e suo figlio illuminandosi di gioia rispose: " Semmai sono io il fortunato; comunque si, sono qui apposta per dirtelo: la mia futura moglie sarà Hermione Jane Granger, una mezzosangue!".

" CHE COSAAA????" urlò Lucius fuori di sé " TU DEVI ESSERE IMPAZZITO; IO NON TE LO PERMETTERO' MAI. TU NON PUOI CONTAMINARE IL NOSTRO NOBILE E PERFETTO SANGUE CON UNA FECCIA DEL GENERE.

SI, NON C'E' ALTRA SPIEGAZIONE: QUELLA PUTTANA TI HA MESSO SOTTO IMPERIUS!!".

Draco, contenne a fatica tutto il suo livore, cercando di mantenere basso e calmo il suo tono di voce poi disse: " Modera i termini, Lucius, ti ricordo che stai parlando della mia fidanzata, a breve futura moglie e spero presto madre dei miei eredi.

I nostri figli, che porteranno avanti il dannato cognome dei Malfoy; non sei contento? pensa avrai dei nipoti mezzosangue. In fondo dovrebbe essere un onore per te dato che hai venduto l'anima a Satana per servire colui che per primo era un lurido sanguesporco".

" NON TI PERMETTERE, FIGLIO DEGENERE, TU NON ERI DEGNO NEPPURE DI CALPESTARE IL SUOLO DOVE PASSAVA IL SIGNORE OSCURO" riprese ad urlare Lucius, completamente fuori di sé " SE NON SEI SOTTO IMPERIUS QUESTO VUOL DIRE SOLO CHE TU SEI UN FOLLE. NON PERMETTERO' CHE TU COMMETTA UN TALE ABOMINIO!!" e il ragazzo ghignando disse: " Non credo che tu sia nelle condizioni di permettere o no qualcosa Lucius. Rassegnati perchè io ed Hermione ci sposeremo presto e anche volendolo non potrai fare nulla per impedircelo!".

Con gli occhi fuori dalle orbite, Lucius urlò tutto il suo disprezzo per il frutto dei suoi lombi: " TU NON SEI PIU' MIO FIGLIO. IO TI RINNEGO E TI MALEDICO AUGURANDO A TE E ALLA TUA SPORCA MEZZOSANGUE UN ESISTENZA DI DOLORE E DISPERAZIONE. NON ACCONSENTIRO' CHE QUELLA ABBIA L'ONORE DI PORTARE IL MIO NOBILE COGNOME NE' PERMETTERO' CHE TU POSSA TOCCARE UNO SOLO ZELLINO DEL MIO PATRIMONIO. TI DISCONOSCO E PRESTO FARO' IN MODO CHE TU POSSA CESSARE L'USO DEI DIRITTI E DEI PRIVILEGI CHE COMPORTA UN COGNOME COME IL NOSTRO!!".

Draco scoppiò a ridere poi disse: " Sei un illuso, Lucius; anche se l'idea di non fregiarmi più del tuo cognome mi alletta sappi che non potrai fare nulla di ciò che ti sei prefissato: a breve riceverai il bacio e per avere un appuntamento con avvocato passano dei mesi.

Comunque non ti servirebbe a nulla dato che dopo il tuo arresto per impedire che tutto il nostro immenso  patrimonio finisse sotto sequestro per mano del Ministero mia madre ed io abbiamo fatto in modo da svicolare il denaro e passarlo sotto il cognome dei Black.

Ufficialmente, noi Malfoy, siamo poveri in canna mentre i Black sono immensamente ricchi e come saprai di certo l'unico erede del patrimonio della famiglia della mamma sono io.

Ora mi ritrovo tutta la ricchezza dei Malfoy aggiunta a quella dei Black; quindi come vedi tu non puoi fare nulla! sono e resterò un Malfoy, solo per prestigio ma mi onorerò di essere un Black per ricchezza.

Ora tolgo il disturbo dato che ho sprecato fin troppo tempo  in questo lurido posto e non vorrei che il tuo fetido odore mi si appiccicasse sulla pelle!!".

Dette quelle parole Draco bussò alla porta che venne, immediatamente, aperta dall'Auror che attendeva fuori.

Il biondo uscì in corridoio ma prima di chiudersi la porta alle spalle disse: " Buon eterno soggiorno ad Azkaban, Lucius!!" quindi si volse sbattendo l'uscio.

L'urlo di rabbia e di frustrazione emesso da suo padre penetrò nelle orecchie di Draco fino a quando arrivò al montacarichi.

Quando la cabina partì, sul volto del ragazzo aleggiava un sorriso di compiacimento e l'Auror disse: " Certo che lo ha fatto proprio arrabbiare!!" e Draco scoppiò a ridere seguito a ruota dalla guardia.

Arrivati nuovamente nel buio corridoio l'Auror lo scortò fino all'ingresso e una volta aperto il grande portone gli disse: " Signor Malfoy, io non ho avuto il dispiacere di conoscere Lucius fuori da questo contesto ma quello che ho visto qui non è degno di essere chiamato padre ed io l'ammiro per come ha affrontato la situazione!".

Draco gli sorrise riconoscente e gli tese la mano poi salutatolo si smaterializzò.

 

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Capitolo 11
*** Buone nuove e dichiarazioni ***


Ahi ahi! Eccomi tornata con un altro capitolo, dove finalmente vedremo in atto la vendetta del rosso malefico.

Iniziano i problemi! Ma dico io per questi due poveri ragazzi, non c'è davvero pace.

Leggete e commentate; ringrazio di vero cuore titty79, Black_Yumi, oOclorophillaOo, MissChanel, mikilily, Coby, Neera Sharim, bribry85 che mi hanno scritto delle bellissime recensioni, così come ringrazio le tantissime persone che hanno letto i miei capitoli, nella speranza che continuino a farlo.

Ora basta chiacchiere, altrimenti vi scocciate della mia parte logorroica.

Vi saluto, augurandovi una splendida settimana.

 

Capitolo 11: Buone nuove e dichiarazioni

 

Una volta tornato ad Hogwarts, il biondo si diresse subito verso l'ufficio della preside per ringraziarla ed informarla di ciò che era successo poi si diresse verso i sotterranei, dove trovò un ansioso Blaise che non vedeva l'ora di sapere come era andato l'incontro con Lucius.

Quando Draco finì di raccontare tutto, Blaise seguito a ruota dall'amico, scoppiò a ridere soddisfatto.

Intanto un altra settimana trascorse serena e si arrivò velocemente alla fine di febbraio.

Quella mattina Hermione, si svegliò con il suono fastidioso della magisveglia che gli ronzava nelle orecchie e con un fastidioso senso di oppressione alla bocca dello stomaco e a fatica si trascinò fuori dal letto, diretta verso il bagno.

Giunta lì, si guardò allo specchio e il colorito verdognolo che vide specchiandosi, non le piacque per niente.

- Accidenti, mi manca solo di beccarmi una bella influenza!- penso la grifoncina avvilita - proprio ora che devo mettere a frutto la mia tabella di marcia sullo studio; quest'anno ci sono i M.A.G.O.  e non posso permettermi di non studiare.

Mi sa che è il caso che vada da Madama Chips per farmi dare qualcosa, in modo da prevenire qualsiasi malattia mi stia beccando -

Decise, così di farsi una doccia e una volta vestita, si precipitò in infermeria.

La buona infermiera quando se la ritrovò davanti, prese ad osservarla con serietà prima di chiederle di che cosa avesse bisogno.

Hermione le disse: " Madama Chips, stamattina non mi sento troppo bene, credo che mi stia per beccare un influenza ma con gli esami alle porte non me lo posso permettere; volevo chiederle se per caso lei non poteva darmi qualcosa che faccia al caso mio!" e la donna sorridendole amabilmente le rispose: " Ma certo signorina Granger! Io posso aiutarla ma prima di darle qualsiasi pozione, devo sapere alcune cose: innanzitutto mi serve sapere che cosa si sente effettivamente poi ho bisogno di sapere quando è stato il suo ultimo ciclo e se ha rapporti sessuali completi!".

Hermione, che non capiva il perchè di tutte quelle domande, arrossì un pò ripensando alla terza domanda poi però decise di rispondere: " Stamattina mi sono svegliata con un senso di oppressione allo stomaco, come una fastidiosa nausea e guardandomi allo specchio ho notato che avevo un colorito verdognolo che mi faceva assomigliare pericolosamente ad un avvincino; per quanto riguarda il mio ciclo non le posso rispondere con certezza, dato che non è mai stato puntuale ma credo che fosse all'inizio del mese scorso; infine " e qui arrossì da morire " per rispondere alla sua ultima domanda.... beh..... si io......ho rapporti sessuali completi!!".

La donna le sorrise poi le disse: " Va bene, si stenda sul lettino che la visito così posso darle la cura giusta per i suoi malesseri!".

La ragazza fece come le aveva detto l'infermiera e la donna prese la sua bacchetta magica; dopo aver pronunciato delle parole incomprensibili, cominciò con il far scorrere la bacchetta su tutto il corpo della ragazza partendo dalla sua testa.

Non appena giunse all'altezza dell'inguine, la punta del bastoncino s'illuminò e prese a vibrare.

Madama Chips, con un vago sorriso, prese la mano di Hermione e la fece alzare poi si sedette sul letto con lei e disse: " Mi dispiace signorina Granger ma non posso darle nulla!".

La riccia, sentendo quelle parole, si spaventò e con la voce tremante le chiese: " Madama la prego si spieghi, in che senso non può darmi niente! Vuol forse dirmi che sono talmente malata che non c'è una cura?" e la donna scoppiò a ridere: " No signorina Granger, per le pudenda di Godric ma che dice! Forse mi sono espressa male e se l'ho fatta spaventare me ne dispiace; se le ho detto che non posso darle nulla è solo perchè, ora come ora, qualsiasi cosa le darei sarebbe pericolosa per lei e per il suo bambino!".

La regina dei grifoni spalancò la bocca sconvolta poi balbettando disse: " Ba-ba-bambino?" e la donna, con il volto illuminato in un sorriso radioso, le rispose: " Si ha capito bene; lei è incinta e su questo non c'è ombra di dubbio!".

Le lacrime presero a scorrere sulle guance della ragazza, che cominciò a scuotere la testa dicendo: " No, non è possibile!" ma l'infermiera sempre sorridendo le rispose: " Oh, invece è possibile e sicuro; ma perchè sta piangendo? Forse teme la reazione del padre?".

Hermione, portandosi le mani sugli occhi disse: " Credo lo temerebbe anche lei, se al mio posto dovrebbe dare una notizia del genere a Draco Lucius Malfoy!".

Madama Chips spalancò la bocca sconvolta poi, ritrovata la voce disse: " Ah, già che sciocca!

E' vero che è lui il suo compagno! Beh in effetti, in questo caso al suo posto credo che anche io avrei una certa ansia ma se la mia veneranda esperienza può esserle d'aiuto, posso dirle che ho notato come il signor Malfoy la guarda e posso asserire con certezza, che quel ragazzo la ama anche se forse non sarà mai in grado di dirglielo come farebbe qualsiasi altro fidanzato e sono sicura che sarà felice di questa notizia!".

Hermione tirò su con il naso poi disse: " Lo spero proprio!" e la donna le rispose: " Stia tranquilla signorina Granger; ora però, non voglio sentire ragioni.

Lei oggi salterà le lezioni e starà a riposo; avviserò io i professori della sua assenza e prima che si agiti inutilmente, le dico subito che non li metterò al corrente del suo stato; quello sarà solo compito suo, io gli dirò solo che sei leggermente indisposta!".

Hermione le sorrise poi la ringraziò dirigendosi verso il suo dormitorio; una volta arrivata in camera si sdraiò sul letto e cominciò a pensare, a come dirlo alla serpe bionda.

Dopo circa un ora, qualcuno bussò alla porta e quando la riccia disse di entrare, fece il suo ingresso Draco che con un sorriso le diede il buongiorno.

Hermione cominciò ad agitarsi e ad innervosirsi irrigidendosi oltremodo; il biondo se ne accorse e veloce le fu accanto chiedendole: " Hermione che c'è? Ti vedo strana, stai bene?" e la ragazza annuendo gli fece un sorriso.

Draco tirò un sospiro di sollievo poi fu la sua volta di agitarsi; la sera prima aveva detto a Blaise che era sua intenzione dire alla sua ragazza che l'amava e chiederle di sposarlo ma ora che se la ritrovava davanti, le parole non gli uscivano neanche sotto Imperius.

Quindi un pò per prendere tempo, un pò per farsi coraggio l'abbracciò stretta e pose le sue labbra su quella della ragazza.

In breve il trasporto e il desiderio presero il sopravvento sui due innamorati e prima che il tentativo di confessarle i suoi sentimenti finisse in un incontro fisico, il biondo si allontanò sempre tenendola tra le braccia.

Poi tirato un profondo respiro, cominciò a parlare: " Hermione, se sono qui stamattina è perchè, primo avevo voglia di vederti e salutarti e secondo perchè ti devo parlare, però prima ti devo chiedere un favore personale; ho un estremo bisogno che tu mi faccia parlare senza interrompermi, perchè credo che non riuscirei a dirti niente se lo facessi.

Purtroppo oggi, anche il tempo lotta contro di me, dato che tra mezz'ora comincia la partita contro i corvi e devo essere allo stadio prima, quindi ti ripeto: non interrompermi ok?".

La ragazza annuì, guardandolo negli occhi e lui riprese: " Questi mesi con te sono stati per me, come una manna dal cielo, ho imparato a conoscerti e ad apprezzarti; sei unica e credo che rinunciare a te sarebbe una pazzia ed io non sono pazzo.

A volte mi chiedo che cosa ti spinge a stare con me, dopo tutto il male che ti ho fatto in passato; sono stato davvero un idiota e devi credermi se ti dico che mi dispiace tanto.

Io non ho mai usato cose come il cuore o i sentimenti, dato che li ho sempre considerati un inutile perdita di tempo ma credo di aver compreso di provare per te, qualcosa che va al di là di una semplice attrazione fisica.

Non so che si dice in questi casi e in verità credo che non saprei neppure come comportarmi ma mi piacerebbe fare un tentativo e vorrei tanto, che tu mi aiutassi in questo!".

La ragazza lo fissava incredula sentendo quelle parole ma come aveva promesso, non un fiato usci dalla sua bocca.                                                                                                                                                  

" Senti, Hermione" Draco sospirò profondamente prima di continuare " se vorrai aiutarmi credo che ti attenderà un gran bel lavoro, perchè il mio cuore è come una pianta dove non scorre più la linfa vitale.

Un arbusto totalmente rinsecchito e privo della clorofilla, che lo renderebbe colorato e brillante; io non ho mai saputo come ci si possa sentire ad essere colorati e brillanti.

Nella mia vita non ci sono mai stati i colori con tutte le loro sfumature ma solo ed esclusivamente il bianco o il nero netti e precisi.

Mi sentivo più come una pianta di gramigna che infestava i campi, non lasciando respirare le altre piante, anche se profondamente avrei voluto essere un fiore dai colori delicati.

Spero che tu abbia il pollice verde, Hermione e mi auguro che tu sappia far rinverdire  e rifiorire il mio cuore, perché ora come ora è solo un muscolo che se ne sta lì nel mio torace e batte solo perchè sa che è il suo dovere farlo!"

La ragazza gli sorrise, in modo dolce, poi disse: " Oh Draco, so che mi attende un lungo lavoro ma sarà bellissimo perchè lo faremo insieme; io so quanto ti è costato dirmi le parole che mi hai detto e anche se dalle tue dolcissime labbra non sono uscite le classiche paroline che ogni ragazza vorrebbe sentirsi dire, mi va bene così!".

Draco abbassò gli occhi imbarazzato poi disse: " Dammi tempo, Hermione; per me non è facile.

Questa è la prima volta che apro il mio cuore ad una ragazza ma sei vorrai continuare a starmi accanto, vedrai che prima o poi riuscirò a dirti quelle parole!".

La grifona sorrise afferrandogli le mani poi disse: " A me non interessa se ci metterai una vita per dirmele, Draco; ho tutto il tempo del mondo per aspettare.

Intanto sarò io a dirtele e questo basterà per entrambi; ti amo, tesoro mio.

Ti amo dal primo giorno che ti ho rivisto qui a scuola quest'anno; non lo pensavo possibile ma ho dovuto ricredermi, perchè piano piano mi sei entrato nel cuore e come una pianta bellissima, colorata e profumata, ci hai messo le radici.

Il mio sogno ora è creare con te una vita lunga e speciale all'insegna dell'amore e della famiglia e a tal proposito, volevo dirti una cosa che è davvero molto importante che tu sappia!".

In quell'istante le campane dell'orologio, suonarono i dieci rintocchi che fecero capire a Draco di essere in ritardo per la partita quindi concitato disse: " Hermione mi dirai dopo, quello che mi devi dire, perchè ora sono in ritardo; mi stanno aspettando allo stadio.

In fondo come hai detto tu, abbiamo tutta la vita davanti per parlare!".

Quindi dette quelle parole, rubò un bacio veloce alla ragazza ed uscì correndo fuori dalla stanza.

Hermione rimasta da sola, si gettò sul letto e con le lacrime agli occhi dalla felicità, cominciò a far lavorare il suo cervellino ed a immaginare la sua vita con Draco e il loro bambino.

Purtroppo non aveva fatto in tempo a dire al ragazzo la splendida novità e anche se in fondo al suo cuore aveva paura che lui reagisse male, davanti al fatto di diventare padre così giovane, la forza del suo amore le dava l'estrema convinzione che insieme avrebbero affrontato qualsiasi problema.

Cominciò a fantasticare immaginando la loro casa, perfino i loro mobili; si vide in cucina intenta a preparare la cena per suo marito e per il loro bambino oppure presa a rigovernare la casa per mantenerla pulita e in ordine.

Una cosa su cui non sarebbe scesa a patti con lui, era il suo rifiuto ad utilizzare la presenza degli elfi.

Voleva essere lei ad occuparsi della gestione della loro dimora; tutt'al più gli avrebbe concesso di assumere del personale che se ne occupasse, dietro compenso.

Certo era intelligente abbastanza da capire che non sarebbe stato facile, sopratutto fare accettare la cosa ai suoi genitori ma in quel momento era così felice che decise di non voler pensare a quelle brutte e nere  eventualità.

Il tempo passò veloce e il boato lontano che le giunse all'orecchio dallo stadio, le fece capire che la partita si era appena conclusa e nel suo cuore sperò che a vincere fossero state le serpi, altrimenti il morale del biondino non sarebbe stato certo quello adatto per gioire della notizia e lei sarebbe stata costretta, a rimandare la felice comunicazione.

Al suo rientro negli spogliatoi, Draco era doppiamente allegro: la sua dolce Hermione ricambiava i suoi sentimenti ed ora avevano anche stracciato i Corvi vincendo 150 a 30.

Che giornata memorabile! Il principe si sentiva euforico e niente e nessuno gli avrebbe potuto rovinare quella sensazione.

- Per essere perfetta - pensò Draco - mi manca solo di poter umiliare San Potter e Lenticchia anche se so che ora ci devo andare piano, perchè se esagero la mia piccola ci sta male ed io non voglio farla soffrire, quindi credo che mi limiterò ad ignorarli.

A proposito che ci fa qui il rosso? Che io sappia non sono in previsione gli allenamenti dei Grifoni! Bah affari suoi -

Mentre finiva di rivestirsi, Draco osservava Ronald Weasley che sembrava attendere qualcuno appoggiato alla porta degli spogliatoi.

Quando fu pronto, fortemente incuriosito, si avvicinò al grifone e gli disse: " Hei Weasley cos'è, hai perso la strada forse? Qui ora non ci sono i grifoni ma le serpi e i corvi!".

" Lo so perfettamente " disse ironico Ron " ed infatti io stavo proprio cercando una serpe e per la precisione aspettavo te, Malfoy!".

Il sopraciglio del biondo schizzò in alto, dando al suo volto un aria incredula e sorpresa: " Me, Weasley? Tu stavi aspettando me? E perchè di grazia?".

Ron, fece un gesto con la mano come se volesse indicarlo in modo ovvio e palese poi disse: " Beh ecco, io sono qui per ringraziarti!".

Draco era sempre più perplesso e con voce lievemente su di tono disse: " Ringraziarmi? Per quel fottuto di Salazar, ti vuoi spiegare? Di che diavolo devi ringraziarmi?" e il rosso sorridendo continuò: " Volevo farlo per avermi tolto un grosso fardello dal cuore.

Sai, io non ho mai avuto la bravura e la pazienza necessarie quando devi sverginare una ragazza, perchè odio le persone piagnucolose quindi per questo sento che devo ringraziarti: per averci pensato tu con la mia Hermione!". 

Draco era sconvolto e del tutto confuso, annaspava e boccheggiava cercando quel briciolo di aria che gli permettesse di non soffocare.

Ron, che intimamente godeva dell'espressione del biondo, decise di continuare ad infierire:

" Certo non dico che essere ufficialmente un fidanzato cornuto, mi faccia piacere ma mi consolo poi quando lei mette in pratica con me tutto quello che ha fatto con te; è divertente pensare che entrambi possediamo la stessa ragazza, che accarezziamo lo stesso corpo e che godiamo dentro di lei! Beh ora scusami ma ho da fare e in fondo il motivo per cui ero venuto, l'ho portato a termine: volevo ringraziarti e l'ho fatto!".

Quando terminò di parlare, girò sui tacchi lasciandosi alle spalle un ragazzo, che in quel momento aveva il cuore ridotto in briciole talmente piccole da sembrare fine borotalco.

Draco si sentiva morto dentro; avrebbe voluto piangere ma nonostante si sforzasse non una maledetta goccia usciva dai suoi occhi.

- Perchè Hermione - pensò disperato - perchè mi hai fatto questo.

Io ti avevo affidato il mio cuore e tu lo hai schiacciato senza pietà; come farò adesso? Adesso che mi sento morire, ora che ho gettato la mia corazza e sono esposto a tutto il dolore che mi sconquassa l'anima! Maledette lacrime, scendete vi prego, cadete giù dai miei occhi perchè almeno così avrò un barlume di speranza e di consolazione! -

Stringendo i pugni, Draco volse lo sguardo verso la torre del Grifondoro e digrignando i denti, si mise a correre per andare da quella che fino a pochi minuti prima, rappresentava la sua unica speranza di felicità.

In pochissimo tempo arrivò davanti al quadro della signora Grassa e quasi ruggendo, disse la parola d'ordine poi una volta che l'ingresso fu aperto, si precipitò all'interno.

Oramai non faceva più sensazione vedere Draco Malfoy varcare la soglia della sala comune dei grifoni ma chi vide quel giorno entrare il principe delle serpi, avvertì nell'aria un presagio di tempesta.

Il suo sguardo era cupo e foriero di pessimo notizie e il suo viso, era contratto in una smorfia di pieno disgusto.

Il biondo arrivò davanti alla porta della caposcuola, dove poche ore prima aveva aperto per la prima volta il suo cuore e si sentì ancora più deluso.

 

 

Mi butto con due domandone: Cosa fareste voi a Ronald? E come avreste reagito al posto di Draco? Ditemi la vostra, così vedremo come si comporterà lui nel prossimo capitolo.

 

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Capitolo 12
*** Rabbia e conseguenze ***


Ciao a tutti non odiatemi ma in questo capitolo ne succederanno davvero delle belle o delle brutte!!! come diceva la signorina Rotthermayer " punti di vista ".

Draco per molti sarà una delusione ma non voglio anticipare nulla.

Leggete e commentate. Baci baci

 

Capitolo 12: Rabbia e conseguenze

 

Senza bussare aprì l'uscio ed entrò nella stanza.

Hermione era distesa sul letto con il braccio posato sugli occhi e quando sentì aprirsi la porta si distolse dai suoi pensieri rivolgendo un largo sorriso verso la persona che era appena entrata.

Alla ragazza bastarono, però, pochi istanti per capire che al suo fidanzato era successo qualcosa di brutto.

" Amore che hai?" gli chiese preoccupata " hai una faccia!!! ti prego dimmi che ti è successo".

Draco continuava a fissarla senza parlare con lo sguardo carico di rabbia poi all'improvviso sorrise e iniziò a battere le mani in segno di applauso.

" Brava!! ti devo fare i miei complimenti; sei stata veramente un ottima attrice!!" disse con la voce piena di astio.

Hermione spalancò gli occhi stupita del cambiamento del suo ragazzo in così poche ore.

" Draco ma che dici? di che attrice parli? non capisco!" disse con la voce tremante e il principe delle serpi, con tutto il livore di cui era capace, urlò: " Ah, la signorina non capisce? mi fai ridere! puoi anche smetterla di fingere; sei falsa come una moneta da tre galeoni.

Non m'incanti più, Granger; dovrai trovare qualcun'altro che ti istruisca nei segreti del sesso perchè Draco Lucius Malfoy si chiama fuori!!!".

Hermione strizzò gli occhi per ricacciare indietro le lacrime che volevano uscirle poi con la voce sconvolta disse: " Draco, per l'amor del cielo, ma di che stai parlando? come puoi dire che sono falsa, io non ti ho mai mentito.

Perchè avrei dovuto farlo, non capisco? ma si può sapere che ti è successo? perchè fai così? io ti amo!!!".

Sentendo quelle parole Draco perse del tutto la calma e presa per le spalle la ragazza cominciò a scuoterla come se fosse un fuscello poi gridò con tutto il fiato che aveva in corpo: " Mi fai schifo, sei una lurida pezzente, falsa e ipocrita.

Devo ammettere che sei stata brava!! sei riuscita a menare per il naso l'algido principe delle serpi.

Chissà quante risate vi sarete fatti dietro le mie spalle; sei una bugiarda e una poco di buono e mi rendo conto che in fondo mio padre non aveva tutti i torti quando diceva che le mezzosangue sono buone solo per scaldarti il letto!!".

Hermione si sentì raggelare da quelle parole astiose e rimase senza fiato guardando sconvolta negli occhi l'uomo che amava.

Lui sempre più ferito e rabbioso riprese: " Hai giocato con i miei sentimenti; devo ammettere che non ti credevo capace di così turpi bassezze ma in fondo cosa mi potevo aspettare da una come te!! và corri da Lenticchia a scaldargli le lenzuola come hai fatto finora e scordati che io esisto.

Per te, lurida mezzosangue, Draco Lucius Malfoy non esiste più!!!".

Poi girandole le spalle aggiunse: " Non voglio più vederti, non osare più avvicinarti a me perchè se lo fai non ci penserò due volte a lanciarti addosso un Avada Kedavra dovessi finire i miei giorni ad Azkaban!!!".

Quindi stringendo i pugni aprì la porta ed uscì per le scale sbattendosela dietro e lasciandosi alle spalle una ragazza totalmente distrutta che fu solo in grado di urlare in lacrime: " No, Draco, ti prego no!!!" prima di cadere, sul pavimento, totalmente senza forze.

Draco marciò a passo deciso fuori dalla sala comune dei grifoni e uscì furioso dalla Torre Grifondoro, passando dal ritratto della Signora Grassa.

Totalmente soprapensiero andò a sbattere contro Ginny Weasley che stava rientrando in quell'istante.                   " Porca miseria, Malfoy ma non puoi stare un pò più attento?? e poi tu che cavolo ci fai qui a quest'ora a Grifondoro?" sbraitò quasi la ragazza.

Il ragazzo, ancora infastidito, dalla discussione con Hermione reagì con rabbia: " Quello che ci faccio io qui non sono proprio affari tuoi, rossa!!!".

Ginny, arrabbiata, insorse: "Certo che lo sono dato che questo non è affatto il tuo territorio.                               
Il tuo, se lo avessi dimenticato, sono i paludosi sotterranei creati apposta per voi serpi".

Se in quel momento Draco non fosse stato del tutto fuori di sé avrebbe trovato persino divertente lo spirito combattivo di Ginny ma in quel momento aveva il morale sotto i piedi e l'unica cosa che fece fu sbuffare rumorosamente.

La giovane Grifondoro capì subito che il ragazzo aveva qualcosa che lo faceva stare male e pentendosene all'istante gli chiese di getto: " Che hai Malfoy una delle tue serpi ti ha morso la coda?".

" Si certo" ringhiò furioso Draco " una serpe travestita da Grifone!!!".

Ginny cominciò a sospettare che l'ibrido in questione fosse in realtà la sua cara amica Hermione e sapendo che tra i due era scoppiato il fuoco della passione capì che qualcosa ora stava per mettere in pericolo tutto.

Quindi mordendosi il labbro inferiore per contenere il nervosismo chiese a Malfoy: " Che è successo con Hermione?".

Il ragazzo ghignò come al suo solito non stupendosi del fatto che la giovane Grifondoro avesse capito subito di chi lui stava parlando.

" E' successo che la tua dolce amichetta è in realtà una gran bugiarda, un'infida calcolatrice e una pessima

attrice!!!" disse Draco quasi tutto in un fiato.

" A che si devono tanti complimenti gratuiti Malfoy? e poi come diavolo fai a dire che Hermione è una gran bugiarda? proprio lei che condannerebbe sua madre pur di non mentire!!! sentiamo di che bugie vai cianciando!!!" gli rispose Ginny sull'orlo di uno scatto d'ira.

" E cosi Santa Hermione non direbbe mai bugie? ma ti prego!!!" aggiunse sarcastico e perfido " a me l'ha detta proprio grossa.

Pensa che si è fatta circuire, mi ha perfino donato la sua verginità per poi venirmi a dire che lo aveva fatto per amore.

Peccato però che me lo avesse detto solo dopo che io le avevo detto che provavo qualcosa per lei.

Se io non avessi parlato, neppure lei lo avrebbe fatto stai pure tranquilla!!!! la nostra ex casta e pura verginella ha cercato di convincermi che tutto quello che provava per me era già presente in lei da prima che venisse a letto con me.

Ma allora come mai dopo che io avevo avuto il discutibile onore di deflorarla lei passava le notti a rotolarsi nel letto di tuo fratello".                                                                                                                                      Ginny era livida di rabbia e sputando tutto il suo odio si rivolse al ragazzo che riteneva l'unico responsabile del crollo della sua meravigliosa giornata: " COSAAA? e sentiamo te lo ha detto Hermione che si rotolava nel letto di mio fratello?".

" No a quello ci ha pensato il diretto interessato che è venuto negli spogliatoi dopo la partita per sputarmelo in faccia" le rispose tra i denti lui.

" Evidentemente io, Ginevra Weasley, devo rassegnarmi a vedermi crollare nel nulla il mito della scaltrezza e dell'intelligenza di Draco Malfoy!!! sei proprio uno stupido!! ma non hai capito che mio fratello ti ha solo preso per il tuo beneamato culo.                                                                                                                     Hermione non solo non si è mai rotolata nel letto di quella zecca di Ronald ma addirittura lei non ha mai voluto mettere piede nei dormitori maschili." gli disse quasi divertita la ragazza e a Draco prese quasi un colpo.

"Quanto al discorso dei sentimenti che Hermione prova per te non pretendo che tu possa capirli dato che tu non ragioni con il cervello che porti nella testa, né con quell'organo chiamato cuore che ti batte in petto.

Tu ragioni solo ed esclusivamente con il tuo regale batacchio che ti pende dalle cosce. Sei un fottuto idiota Malfoy e te lo dico con tutto il cuore.                                                                                                         Anche se non meriti che io perda un solo istante a giustificare la mia amica con te, voglio farlo per farti capire a che cosa hai rinunciato.                                                                                                                         Hermione ti ama dall'inizio dell'anno e cioè dal primo giorno in cui ti ha visto, quindi molto prima che ti desse il discutibile onore di deflorarla.

Mio fratello la metteva sotto pressione per potersi sposare con lei e il fatto che tu non potessi prenderla seriamente in considerazione le aveva fatto accettare un fidanzamento che in realtà non desiderava.                  Lei sognava di amare, sposare e avere dei figli solo ed esclusivamente da te, razza di idiota debosciato e se non te lo ha mai detto e solo perchè temeva che tu le ridessi in faccia.                                                                      D'altronde hai sempre detto che un Purosangue della tua razza non si abbasserebbe mai e poi mai ad amare una Sanguesporco quindi dove pensi che avrebbe mai trovato il coraggio di parlartene .

Evidentemente il fatto che tu lo abbia fatto per primo l'ha fatta decidere ma tu insopportabile egoista non le hai creduto e come temeva non solo le hai riso in faccia ma l'hai anche lasciata. Mi fai schifo Malfoy!!

Ora ti prego di andartene perche qui nella torre Grifondoro non sei più il benvenuto" quindi dette quelle parole ad uno sconcertato Draco, Ginny sussurrò la parola d'ordine alla Signora Grassa che le sorrise felice e le aprì l'uscio per farla entrare.

Draco era del tutto scioccato; durante l'interminabile monologo della rossa lui non era stato in grado di dire una sola parola e ora mentre si dirigeva furioso verso i dormitori ci stava anche peggio.

Una volta entrato nella Sala comune individuò all'istante Blaise intento a parlare con Goyle.

Avvicinatosi a lui a grandi falcate Draco lo afferrò per un braccio e lo trascinò all'interno della sua camera senza lasciare il tempo all'amico di reagire.

Una volta arrivati a destinazione sigillò ed imperturbò la stanza poi si sdraiò nel letto e sospirando rumorosamente cominciò a raccontare a Blaise tutti gli avvenimenti di quella maledetta giornata a partire dalla sua quasi dichiarazione ad Hermione per poi passare alla visita mattutina del bavoso lumacone di Weasley fino alla litigata con il suo fiore con annessa e per lui definitiva rottura per non tralasciare lo sfogo infinito della rossa.

Alla fine Blaise gli disse: " Draco vuoi che ti dica che cosa ne penso di tutta questa assurda storia?" e al segno di assenso del suo amico d'infanzia lui riprese: " Ti dico che secondo me tu, caro il mio Draco Lucius Malfoy, sei un emerito coglione e una sacrosanta testa di cazzo!!!! ma come diavolo hai fatto a credere alle parole sputate o meglio vomitate da quel mollusco di Ronald Weasley e non a quelle che ti ha detto la tua dolce Hermione?  beh se non lo sai vorrà dire che te lo dico io: lo hai fatto solo ed esclusivamente perchè tu hai una fottuta paura dei sentimenti.                                                                                                                                                 Finché si trattava di fare il grande e dire alla tua donna ciò che si albergava nel tuo cuore ci potevi sguazzare dentro ma quando lei ha fatto lo stesso con te hai subito tirato i remi in barca.

Sei un codardo e un viziato figlio di papà e l'unica cosa che mi sento di chiederti è che cazzo hai intenzione di fare ora?".

Draco si passò una mano sui morbidi crini biondi, in segno di frustrazione poi si alzò dal letto e disse: " E' mia ferma intenzione riconquistare Hermione, chiederle di tornare con me, cercare in tutti i modi di farmi perdonare e di proporle di diventare la futura signora Malfoy quindi come regalo di nozze voglio ed esigo la testa del rosso malefico su un piatto d'argento!!".

Ginny bussò con decisione alla porta di Hermione e non ricevendo nessuna risposta decise di entrare.

Quello che vide le fece salire subito un magone incredibile alla gola: la sua migliore amica giaceva seduta per te, come una vecchia marionetta che non serve più, mentre piangendo stringeva convulsamente il copriletto rosso-oro.

Con una calma, che in realtà non sentiva e una lentezza esasperante Ginny si avvicinò ad Hermione e le chiese, inginocchiandosi accanto a lei: " Tesoro, piccola, che è successo?".

Non ottenendo nessuna risposta afferrò la sua amica per le spalle e la tirò su dal pavimento mettendola a sedere sul letto.

" Hermione" riprese imperterrita " che è successo con Draco?".

Al suono di quel nome Hermione parve risvegliarsi e volgendosi verso la finestra disse, con voce flebile:

" Oh Ginny è finita; con Draco è finita per sempre!!! io ci ho provato con tutto il mio cuore ma credimi non è possibile riuscire ad amare una persona che non vuole farsi amare e che non è capace di amare".

Ginny scosse la testa con fare rassegnato poi le disse: " Hermione, per favore, vuoi spiegarmi che diavolo è successo in modo che anche io possa capirci qualcosa; in questo momento ho il cervello che mi fuma e i miei pochi neuroni fanno a pugni tra loro per decidere chi deve sopravvivere!" tentò di scherzare la ragazza nel misero ed inutile tentativo di farla sorridere.

Vedendo che non era riuscita nel suo intento sbuffò rassegnata e si rivolse nuovamente verso la sua amica che continuava a fissare la finestra.

" Raccontami su" le disse ed Hermione cominciò a dirle, dopo un singhiozzo, cosa era accaduto: " Draco è venuto qui alla torre circa tre ore fa; era meraviglioso e dolce, ci eravamo baciati a lungo e mi aveva stretta a sé dicendomi che aveva capito che provava per me qualcosa che andava al di là di una semplice attrazione fisica.                                                                                                                                                               Si era scusato perchè non era in grado di esprimersi in modo diverso poi era uscito per andare a giocare la partita di quiddicth contro i Corvonero.                                                                                                           Oh credimi Ginny ero al settimo cielo; a modo suo Draco mi aveva detto di amarmi e come sai anche io lo amo da impazzire ma purtroppo due ore dopo lo vidi rientrare.                                                                               Nei suoi occhi non c'era più quella luce dolce che aveva prima ma lampi di odio e di furore.                            Mi prese per le spalle stringendole forte poi cominciò a dire che ero stata davvero brava a prenderlo in giro, chiedendosi chissà quante risate mi ero fatta nei suoi confronti.                                                                    Ginny, io ti giuro che non so di che diavolo parlasse ma cominciò ad urlare che ero una bugiarda, che lo avevo preso in giro giocando con i suoi sentimenti.                                                                                                     Ha usato parole orribili e dure definendomi una poco di buono e dicendomi che ero una prostituta.                   Io ho cercato di difendermi ma lui non me lo ha permesso e girandomi le spalle mi ha detto che non voleva più vedermi, mi ha ordinato di non avvicinarmi più a lui a meno che non volessi rischiare una maledizione senza perdono e mi ha urlato che gli facevo schifo poi se ne andato sbattendo la porta!!!".

" Dannato idiota!!" imprecò tra i denti Ginevra poi tirando un profondo respiro disse: " Tesoro ora cerca di calmarti e ascoltami; io so che cosa è successo e il motivo esatto per cui Draco è cambiato con te!!".

Hermione si volse verso Ginny spalancando gli occhi e le prese i polsi stringendoglieli furiosamente: " Ginny di che stai parlando? cosa sai di questa schifosa storia? ti prego dimmelo; dimmi perchè il ragazzo che amo più della mia stessa vita mi ha appena trattato come l'ultima degli esseri viventi!!!".

" Ronald Bilius Weasley!!!!" tre sole parole che per Hermione avevano il significato del vuoto assoluto.

" Cosa c'entra tuo fratello, Ginevra, ti prego dimmi che diavolo c'entra lui!!" sibilò furente la caposcuola guardando dritta negli occhi la sua migliore amica.

Ginny si esibì in un sospiro profondo poi disse: " Poco fa ho incontrato o meglio mi sono scontrata con Draco fuori dall'ingresso della torre e siccome l'ho visto furioso gli ho chiesto che cosa diavolo avesse e lui mi ha raccontato della vostra litigata dicendomi che era fuori da ogni controllo perche quella sottospecie di essere che ho la sfortuna di avere per fratello si era presentato negli spogliatoi di Serpeverde per, come dire, ringraziarlo di averti iniziato alle gioie del sesso dato che tu e lui vi davate da fare alla grande sotto le lenzuola!!!".

" COSAAAAAA?????" urlò Hermione scattando in piedi con gli occhi fuori dalle orbite " COME HA POTUTO FARE UNA COSA DEL GENERE? COME SI E' PERMESSO RON DI FARE UNA COSA DEL GENERE? PERCHE'?".

" Sul perchè posso darti io una semplice spiegazione che si riassume in due sole ed uniche parole: gelosia ed idiozia!!! solitamente queste due parole non si usano insieme ma per quanto riguarda mio fratello vanno di pari passo, sopratutto l'idiozia!!!". 

" Oh, mio Dio, Ginny ti rendi conto? Draco deve aver creduto alle sue parole ed è per questo che è venuto qui e mi ha offeso! come, dico come ha potuto credere a quelle menzogne? è tutta qui la fiducia che ha in noi!!" disse amareggiata Hermione e Ginevra le rispose: " Tesoro cerca di non affrettare i tuoi giudizi perchè così facendo ti metti al suo stesso livello. Io non conosco bene il furetto come lo conosci tu ma penso che non deve essere stato facile per lui sentirsi dire quelle cose in faccia da quello schifoso di mio fratello.

Guarda che non lo sto giustificando ma devi ammettere che per lui tutto questo è nuovo; mi riferisco all'uso dei sentimenti e al fidarsi di qualcuno.

Probabilmente quando aveva cominciato a farlo nei tuoi confronti gli deve essere crollato il mondo addosso ascoltando quelle bugie ed è stato più facile per lui attaccare invece che essere colpito e ferito".

" Ma Ginny allora che dovrei dire io che da quando sono tornata alla torre non so cosa faccia lui tutto il tempo! per quanto ne so poteva benissimo fare entrare nel suo letto tutte le ragazze che voleva e mantenere una facciata davanti a me" disse la grifona frustrata " nonostante tutto, però, io mi sono fidata di lui e non mi è mai passata per l'anticamera del cervello l'idea che lui potesse tradirmi!!".

" Hermione ora tu sei arrabbiata e ne hai tutte le ragioni ma ti do un consiglio: fai sbollire la tua delusione e domani vai a parlagli in modo da chiarire tutti i malintesi!" gli disse pratica la piccola Weasley ma la regina dei Grifondoro furente e disillusa le rispose: " So che dovrei farlo ma in questo momento mi aborrisce solo l'idea di vederlo figuriamoci parlargli; non è mia intenzione farlo anche perchè è stato lui a sbagliare nei miei confronti.

Non riesco a pensare a quanto ero felice stamattina: avevo saputo una cosa che non vedevo l'ora di dirgli ed ora mi sento svuotata e del tutto demotivata!!".

" A che ti riferisci Hermione?" le chiese Ginny e la ragazza abbassando leggermente lo sguardo le rispose:

" Vedi stamattina non mi sentivo molto bene e sono andata da Madama Chips per farmi dare qualcosa.

Temevo di essermi beccata l'influenza e con i M.A.G.O. alle porte non potevo permettermi di ammalarmi".

" Ma che ti sentivi tesoro?" le chiese Ginevra e la ragazza le rispose: " Avevo una fortissima e fastidiosa nausea!!".

La rossa intuendo all'istante, quello che la sua amica le cercava di dire, sussultò risucchiando l'aria nei polmoni e portandosi una mano sulla bocca poi recuperata la calma le chiese: " Hermione, per favore, credo che potrei andare in iperventilazione se non mi confermi subito ciò che penso: sei incinta?" e la riccia sorrise dolcemente e mentre con la mano si accarezzava il ventre le rispose: " Si, Ginny, lo sono".

Ginevra esplose in grido di gioia abbracciando la sua amica continuando a dirgli: " Oh mio Dio Hermione ma ci pensi? no dico un bambino tuo e suo!!!" ma la mora la interruppe astiosa: " No, Ginny non mio e suo ma solo mio; lui non dovrà mai sapere dell'esistenza di questo bambino e questo me lo devi giurare.

Non so se ti rendi conto ma io e Draco abbiamo creato una nuova vita e ora che non vedevo l'ora di gioire con lui di questa meraviglia lui mi ha dimostrato che non ha nemmeno un briciolo di fiducia nel nostro amore!! santo cielo, Ginny, lui non mi ha neppure dato il beneficio del dubbio, mi ha attaccato urlandomi contro delle parole tremende non pensando neanche per un istante che io potessi essere una vittima proprio come lui!!!".

Ginny la guardò negli occhi poi le chiese: " Come pensi di fare per nasconderglielo? alla fine della scuola mancano ancora quattro mesi e per allora tu sarai già, come minimo di sei o sette mesi no? quindi cosa hai intenzione di fare?" e la mora le rispose: " Voglio lasciare Hogwarts!!!".

" Cosa???" urlò fuori di sé Ginevra " ma che diavolo stai dicendo Herm? non scherzare dai!!! come puoi lasciare la scuola, proprio tu che sei una secchiona!!".

" Non è mia intenzione abbandonare lo studio; voglio chiedere alla professoressa Mc Granitt se mi darà il permesso di studiare privatamente e di tornare qui al castello solo per effettuare gli esami.

Sono certa che una volta che avrà saputo tutta la storia sarà d'accordo con me!!! ora te lo chiedo Ginny: promettimi che non dirai a Draco o a nessuno della mia gravidanza!! giuramelo per favore".

La rossa si morse il labbro inferiore in segno di nervosismo poi disse: " E sia Hermione! se è questo ciò che ritieni giusto fare, io te lo prometto ma sappi che io non sono d'accordo né sul nascondere al furetto che sta per diventare padre né sul fatto di lasciare Hogwarts ma la decisione spetta solo a te e credo che se sei arrivata a questo risultato tu abbia le tue ragioni. Ti chiedo solo di stare attenta: ora devi riguardarti per tutti e due!!".

Hermione le sorrise poi le rispose: " Ginny so che non sei d'accordo su quello che sto per fare ma credimi è meglio per tutti che io me ne vada: non voglio vedere né tuo fratello né Draco e tanto meno voglio che lui sappia che sta per diventare padre.

Lo reputo così idiota ed orgoglioso che sarebbe capace di credere che questo bambino sia di Ron ed io non sopporterei un dolore così grande.

Per quanto riguarda il fatto di stare attenta, stai pure tranquilla: ora mio figlio è la cosa più bella che ho e non farei nulla che lo faccia stare male o che lo metta in pericolo".

"Oh, Hermione vorrei poterti aiutare ma non so che fare! vorrei trovare una soluzione ai problemi che ora dovrai affrontare da sola; ti rendi conto di quanto sarà difficile? lasciare Hogwarts e per andare dove poi!" le disse la ragazza ed Hermione le rispose: " E' mia intenzione andare a Brighton nella casa al mare dei miei nonni.

Ma tu non preoccuparti: non voglio fare nulla che non sono in grado di affrontare; questo bambino sarà amato e coccolato da sua madre e dalla sua madrina e cioè tu!!".

Ginny spalancò gli occhi poi, in lacrime, abbracciò stretta la sua amica e le disse: " Grazie Hermione!!!".

Le due ragazze si separarono poi la riccia mormorò: " Ora vado dalla Mc Granitt in modo da esporgli il mio problema! ci vediamo dopo".

Arrivata nell'ufficio della Preside, Hermione si sedette e con molta calma e tranquillità le raccontò per filo e per segno tutta la storia a partire dall'odio tra lei e Draco fino alla loro prima volta.

Le disse delle sensazioni che aveva provato quando aveva capito di essersene innamorata e della gioia quando aveva compreso di essere ricambiata.

Gli raccontò inoltre di ciò che comportò la fine dell'Incantio Talenti e della scoperta della gravidanza.

Infine le disse ciò che era successo quella mattina e le fece la sua richiesta.

L'anziana donna, che per lei aveva sempre avuto un debole, la fissò a lungo in silenzio come se la stesse studiando poi con un groppo alla gola le rispose: " Hermione, mi permetto di darti del tu perchè potresti essere mia nipote!!! è innegabile che quello che è successo è da una parte bello mentre dall'altra è tremendo sopratutto quello che ha fatto il signor Weasley, che da me riceverà presto un bel castigo.

Per quanto il signor Malfoy non posso certo giustificare le parole cattive che ti ha detto ma conoscendo la sua storia ti chiedo solo di riflettere prima di cacciarlo via dalla tua vita.

E se per riflettere tu hai bisogno di lasciare la scuola, io ti darò il permesso; tanto so che studieresti lo stesso con la medesima attenzione.

Promettimi però che per qualsiasi cosa tu faccia riferimento a me senza remore e senza indugi va bene?"

Hermione emozionata annuì in silenzio e la professoressa si alzò dalla sua poltrona e fatto il giro della sua scrivania abbracciò stretta la ragazza augurandole buona fortuna.

La regina dei grifoni la ringraziò con un sorriso poi le volse le spalle ed uscì dallo studio.

Una volta rimasta da sola Minerva volse lo sguardo verso il ritratto di Silente che dormiva sereno e disse:

" Oh, Albus, aiutala tu; stalle vicino perchè ora come ora dovrà affrontare tanti pericoli e tanti problemi!! non sono sicura di aver preso la decisione giusta; mi auguro solo di non essermi sbagliata e in tal caso che Dio ci aiuti!!".

 

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Capitolo 13
*** Punizione esemplare e grandi dolori ***


Eccoci giunti al capitolo delle punizioni e dei sensi di colpa.

Hermione dovrà fare i conti con lo spiacevole ed innegabile fatto di essersi fidata per tanti anni di qualcuno che non ha esitato a pugnalarla alle spalle.

Come reagirà la nostra eroina? e Draco riuscirà a far tacere i sensi di colpa che lo devasteranno.

Non vi dico di più ma vi ringrazio sempre per i vostri messaggi.

 

Capitolo 13: Punizione esemplare e grandi dolori

 

Hermione di ritorno dall'ufficio della professoressa Mc Granitt entrò nella Sala comune e lì, seduti sul divano, vide Harry e Ron.

L'odio nei confronti del suo ex amico ed ex quasi fidanzato le incendiò il petto come un vulcano in piena eruzione e parandosi davanti ai due ragazzi con le mani posate sui fianchi disse con astio: " Ma bravo Ronald Weasley!!! credo che io debba farti i miei complimenti. Ti sarei grata però se raccontassi anche a me che cosa hai detto a Draco Malfoy".

Il suo tono di voce era volutamente alto ed in un secondo in tutta la Sala comune piombò un silenzio di tomba.

Ginny scese le scale e si avvicinò alla sua amica guardando suo fratello con rancore e con odio.

Hermione riprese ad urlare: " Racconta anche a me, anzi racconta a tutti quello che gli hai detto; illuminali di come io e te ci rotoliamo nelle lenzuola, deliziali con il racconto delle nostre infuocate notti di sesso selvaggio. Metti a conoscenza tutti della carognata che hai appena fatto!!".

Ronald diventò rosso quasi come il colore dei suoi capelli ed alzatosi dal divano seguito da Harry cominciò a balbettare: " He-Hermione no-non so di c-che stai pa-parlando!! io non ho de-detto niente a quel fo-folle!!" ma la ragazza non lo fece continuare riprendendo ad urlare: " No, qui se c'è qualcuno che è folle sei tu; con la tua bugia sei riuscito a distruggere l'unica cosa bella che ancora ci legava e cioè la nostra amicizia.

Sparisci dalla mia vista, non farti più vedere e sta attento Ronald Weasley, d'ora in poi guardati le spalle perchè la mia vendetta sarà molto, molto dura".

Con un guizzo di orgoglio, l'ultimo maschio di casa Weasley, alzò la voce e disse: " Ma di che diavolo stai parlando!!! tu non puoi minacciarmi ed io non ho intenzione di sparire tu sei la mia fidanzata non lo dimenticare e come tale mi devi rispetto!!!".

Hermione strinse pericolosamente gli occhi poi riprese a parlare sibilando: " Rispetto? io ti devo rispetto? ora ho la conferma che se c'è un folle in questa scuola quello sei proprio tu.

Io non ti devo nulla; non sono mai stata la tua fidanzata e tu questo lo sai benissimo dato che non abbiamo mai ufficializzato il fidanzamento; la tua era stata una proposta, che io ho provveduto a rifiutare dopo che tra me e Draco le cose si erano fatte serie ed è proprio per questo che, per vendicarti, tu hai fatto quello che hai fatto.

Non starò mai con te men che meno dopo quello che hai appena combinato; anzi sai che c'è ora mi voglio proprio divertire e voglio deliziare tutti i nostri compagni con la punizione che ti darò e c'è qualcuno qui che vuole aiutarmi con tutto il cuore. Ginny?".

La piccola di casa Weasley si fece avanti e si mise accanto alla sua amica con la faccia trasfigurata dall'odio e dalla rabbia: " Eccomi Hermione!!!"

Ron si rivolse verso sua sorella e sputando con astio le disse: " Ginny tu che cavolo vuoi? non metterti in mezzo a questa storia e fila in camera; sono tuo fratello non te lo dimenticare!!!"

Ginevra divenne paonazza dal furore e urlando disse: " Purtroppo anche se lo volessi, non potrei scordarlo dato che legalmente e biologicamente lo sei e me ne vergogno.

Sei infimo e mi fai solo schifo; hai cercato in tutti i modi di distruggere una bella unione e ci sei riuscito complimenti; Draco Malfoy ha lasciato Hermione ma lei ha lasciato te e non vuole più vederti né sentirti e la stessa cosa vale anche per me".

Harry che fino a quel momento era rimasto ad ascoltare la lite scioccato e senza parole si volse verso il suo amico e gli chiese: " Ron hai fatto davvero quello di cui ti stanno accusando Hermione e Ginny?".

Il rosso guardò il ragazzo sopravvissuto e ricominciò a balbettare: " Ha-Harry io... io...".

Harry Potter, che in quel momento sarebbe andato volentieri all'inferno a lavare le luride e nere mutande di Voldemort piuttosto che trovarsi lì, alzando a sua volta la voce disse: " Io cosa? io cosa Ron? porco Merlino che diavolo hai fatto?" ma la risposta alle sue domande non giunse dal suo amico che portò il suo sguardo alla punta delle sue scarpe ma da sua sorella Ginevra che gli disse: " Te l'ho dirò io che cosa ha fatto il mio "adorabile" fratellino!!! una volta che ha scoperto che Hermione e Draco si erano innamorati e che vivevano appieno il loro rapporto si è presentato negli spogliatoi di Serpeverde, dopo la partita con i Corvonero, è andato di filato da Malfoy e gli ha sputato in faccia che lui si portava Hermione a letto!!!".

" Ma non è vero?" disse sconvolto Harry e Ginny gli rispose: " Certo che non è vero ma quell'idiota di furetto ci ha creduto e si è presentato qui lasciandola dopo averla coperta d'insulti spregevoli  e adesso per colpa sua loro due non stanno più insieme ed lei sta soffrendo.

Il meno che possa capitargli e di ricevere una bella punizione; non sei d'accordo Hermione?".

La bella caposcuola, con la voce affranta e delusa, le rispose: " Credimi Ginny solitamente non sprecherei neppure un secondo con un ameba come lui ma visto che ancora marcia imperterrito nella sua bugia credo che sia il caso che si metta bene in testa che con le donne non si scherza!!".

Dette quelle parole Hermione cominciò a guardarsi intorno fino a che i suoi occhi non si posarono sul divano della Sala comune dove erano posizionati una serie di cuscini gialli e rossi.

Con un tocco lieve della bacchetta la ragazza trasfigurò i cuscini facendoli diventare degli orrendi ed enormi ragni pelosi, ben sapendo che quelli erano gli unici insetti di cui aveva terrore Ronald Bilius Weasley.

Poi con un " arania oppugno" netto e preciso li spedì addosso a Ron che cominciò ad urlare terrorizzato.

Il ragazzo cercò di scappare verso il ritratto della Signora grassa ma una volta giunto lì Ginny gli lanciò una potente fattura Gambemolli che lo fece crollare sul pavimento.

Vedendo avvicinarsi quei mostri, disperato Ron cominciò ad urlare e a strisciare riuscendo ad uscire per il buco del ritratto e andando nelle scale.

Tutti i presenti nella Sala si precipitarono fuori per seguire fino all'ultimo la punizione del traditore.

Ronald quel giorno imparò sulla sua pelle che cosa si meritavano coloro che mentivano e tramavano nell'ombra: deriso sia dai suoi compagni che dai ritratti appesi al muro, seguito sempre a breve distanza da quelle bestie fameliche riuscì a fatica ad arrivare alla Sala Grande dove totalmente senza forze svenne.

La professoressa Mc Granitt, sorrise tra sé per la vendetta della ragazza poi per non incrementare le risate degli alunni Grifondoro ai quali si erano aggiunti quelle delle altre case decise di porre fine a quella tortura  con un Finite incantate.

Ginny intanto rideva come una pazza per la figura di suo fratello fino a quando girandosi non si accorse che Hermione non era più al suo fianco.

In preda all'ansia corse al dormitorio e la trovò intenta a preparare le sue cose.

Con le lacrime agli occhi la ragazza si avvicinò all'amica e la strinse forte in un abbraccio che sapeva di disperazione poi le disse: " Hermione ti prego cerca di ripensarci! mio fratello ha avuto quello che si meritava  e stai pure sicura che ci penserà due volte prima di avvicinarsi a te".

Hermione si sciolse da quell'abbraccio e scuotendo la testa disse: " No, Ginny, mi dispiace ma la mia decisione è insindacabile.

Voglio andare via da Hogwarts; ho già parlato con la professoressa Mc Granitt e lei mi ha gentilmente concesso di studiare in privato poi mi farà tornare qui il giorno in cui si svolgeranno i M.A.G.O. in modo che potrò finire gli esami e una volta preso il diploma volterò le spalle a questo posto e Hogwarts diventerà solo un brutto ricordo.

Un ricordo che cancellerò così come cancellerò anche quello di Draco Malfoy."

Ginny scosse la testa  poi le disse: " Come pensi di poter cancellare il suo ricordo se porti in grembo suo figlio, Hermione? credo che ti sarà impossibile!!!".

La ragazza sorrise tristemente poi disse: " Hai ragione ogni volta che vedrò mio figlio mi ricorderò di lui ma questo mi servirà da lezione in modo che, in futuro, non mi fidi più di persone senza cuore come il furetto rimbalzante.

Le uniche persone che rimpiango di lasciare qui siete tu ed Harry ma per quanto ti riguarda stai tranquilla, amica mia, perchè io e te saremo per sempre unite.

Ti voglio bene tesoro e ricordati: non permettere mai a nessuno di metterti i piedi in testa".

Ginny in lacrime si strinse nuovamente tra le braccia della sua amica poi singhiozzando disse: " Sta tranquilla Hermione non lo permetterò a nessuno ma tu promettimi che starai attenta al mio figlioccio.

Per qualsiasi cosa mandami un gufo e in pochi minuti sarò da te capito?".

Hermione annuì in silenzio poi chiuse l'ultima valigia e la posò vicino alle altre quindi con un incantesimo riduttore le fece rimpicciolire e se le pose in tasca poi salutata Ginny diede un ultimo sguardo alla sua stanza ed usci diretta verso la Sala comune.

In silenzio uscì dal ritratto e scese con lentezza le scale; tra i quadri e gli alunni serpeggiavano ancora le risate della punizione di Ron e la ragazza sorrise suo malgrado.

Una volta arrivata all'ingresso lo varcò con lentezza senza voltarsi una sola volta.

Superò il Platano picchiatore, il salice dove si trovava con Draco per scambiarsi tanti baci, la capanna di Hagrid, volse un breve sguardo al sentiero che portava al giardino di Alicanto poi riprese a camminare fino a giungere ai cancelli del castello.

Una volta lì si girò ad osservare Hogwarts, con una lacrima che prepotente gli scese sulla guancia poi mise una mano sul suo ventre ancora piatto come a proteggere la sua creatura che era l'unica cosa che la legava a Draco e velocemente si smaterializzò.

Intanto il biondo nella sua stanza, ignaro della partenza di Hermione, stava dando tanti pugni sul muro dandosi continuamente dello stupido per aver lasciato il suo amore in quel modo.

Blaise non sapeva come consolarlo; ad un tratto sentirono ridere in modo convulso fuori dalla porta e poco dopo l'uscio si spalancò e ne entrarono una Daphne e una Pansy letteralmente piegate in due dalle risate.

Blaise chiese loro che diavolo avessero da ridere e le due ragazze cercarono di recuperare a fatica un pò di calma.

Una volta smesso di ridere Daphne disse: " Ragazzi vi siete persi una scena memorabile in Sala Grande".

" Che vuoi dire" chiese scocciato Draco; l'ultima cosa di cui aveva bisogno era sentire pettegolezzi stupidi e senza senso.

Daphne riprese:  " Lo sfigato Weasley è piombato letteralmente nella Sala, strisciando, colpito da una fattura Gambemolli che a quanto pare gli è stata lanciata da sua sorella e inseguito da un gruppo di schifosi ragni pelosi che erano in realtà dei cuscini trasfigurati dalla Granger".

Draco era totalmente senza parole e alternava il suo sguardo da Daphne a Blaise poi all'improvviso uscì, correndo, dalla sua camera seguito dal suo amico.

Giunto nella Sala Grande del rosso malefico non c'era più traccia e una volta chiesto delucidazioni a Nott, che stava ancora sghignazzando, venne a sapere che la Mc Granitt dopo averlo liberato dalla fattura e dai ragni l'aveva fatto portare in infermeria dove era preda di violente crisi di panico.

Tra gli alunni si continuava a chiacchierare dell'accaduto e molti occhi si puntavano anche su di lui seguiti da segni di dissenso e bisbigli.

Poco dopo fece il suo ingresso nella Sala la professoressa Mc Granitt e il silenzio la fece da sovrano.

Prima di dare il via alla cena la buona strega si avvicinò al palco e puntandosi la bacchetta alla gola enunciò: SONORUS!!! e con la voce amplificata disse: " Sarei grata a tutti voi se le chiacchiere su quello che è successo cessassero in questo istante.

Il signor Weasley è già stato punito dalla diretta interessata e presto riceverà anche la mia di punizione.

Ora voglio solo che qui ad Hogwarts la vita riprenda il suo corso e quindi cominciate pure la cena."   

Quindi pronunciando la parola " QUIETUS" riportò la sua voce ad un livello normale e si diresse verso il tavolo dei professori.

Draco portò il suo sguardo verso il tavolo dei Grifondoro per incontrare gli occhi della sua Hermione ma tutto quello che poté notare fu che a quel tavolo mancavano due persone: il suo amore e il rosso bastardo.

Poco dopo incrociò lo sguardo di Ginny Weasley e rimase basito quando la ragazza lo abbassò verso il pavimento.

Fortemente in ansia si rivolse verso il suo migliore amico e disse: " Blaise c'è qualcosa che non va; Hermione non è tavola e questo non mi piace!!".

Il suo amico cercò di calmarlo dicendogli: " Sta tranquillo magari preferisce evitare gli sguardi degli altri alunni; inoltre non trascurare il fatto che molto probabilmente non è del morale giusto per cenare con tutti e rischiare di incontrare te".

Ma Draco ripetè di nuovo: " No, Blaise, lei doveva essere qui e questo non mi piace; devo andare alla torre Grifondoro per vedere come sta".

" Draco lasciala in pace" disse stancamente Blaise "  falla sbollire e potrai parlarle domani" ma il ragazzo sempre più in preda ad un inspiegabile ansia fece segno di no con la testa e disse: " No, Blaise, io devo andare da lei!!".

L'amico, allora, sospirando rumorosamente gli disse: " E va bene Draco ma io vengo con te!!" e ricevuto un gesto di assenso dal ragazzo si apprestò ad alzarsi ed insieme uscirono dalla Sala Grande.

Ginny si accorse subito che Draco e Zabini erano usciti dalla Sala e senza dare nell'occhio si alzò per seguirli.

Una volta uscita li vide in lontananza, si rese subito conto che stavano andando verso la torre e cominciò a correre.

Arrivati davanti al quadro della Signora Grassa, Draco disse la parola d'ordine che Hermione gli aveva dato e la donna malvolentieri gli aprì il passaggio.

Entrati nella Sala comune, Draco si diresse verso le scale e salendo i gradini a due a due arrivò davanti alla porta della bella caposcuola.

Il ragazzo, sempre più in preda all'ansia, cominciò a bussare alla porta chiamando a gran voce il suo amore: " Hermione, Hermione aprimi; PORCO MERLINO, HERMIONE TI HO DETTO DI APRIRMI!!!" ma dalla stanza non arrivò nessun segno.

Blaise cercò di calmarlo ma lui non sentiva ragione e presa la bacchetta disse: " Alohomora" e l'uscio si spalancò.

I due ragazzi entrarono nella stanza che si trovava in penombra.

Draco con la bacchetta illuminò la camera e rimase basito nel constatare che sembrava del tutto inabitata: non c'erano tracce di libri, piume né pergamene come era solita tenere Hermione, il letto era intatto e un senso di vuoto aleggiava nell'aria.

Draco a grandi passi si diresse verso l'armadio della bella caposcuola e quando lo aprì sentì il cuore spezzarglisi in petto: il mobile era del tutto vuoto, non c'erano tracce di vestiti, scarpe né divise.

Si girò attonito verso Blaise e angosciato disse: " Ma che diavolo sta succedendo qui? dove sono i vestiti di Hermione? dov'è la mia Hermione, Blaise?".

In quell'istante arrivò, trafelata, Ginny che, ripreso il fiato, disse: " Malfoy che ci fai qua dentro?".

Draco si avvicinò in due passi alla ragazza e una volta afferratala per un braccio disse: " Rossa dimmi dove cavolo è Hermione? ti prego dimmi dov'è?".

La ragazza si riscosse dalla sua presa e dura gli rispose: " Malfoy non sono affari tuoi!!!".

Draco per tutta risposta gli disse: " Lo sai benissimo che sono affari miei!!" e la ragazza gli rispose: " Non più Malfoy non sono più affari tuoi; ti ricordo che stamattina tu hai lasciato Hermione e che quindi lei non è più la tua ragazza!!".

Draco non demorse e con voce stanca le disse: "Ginny per favore dimmi dov'è?" lasciando basita la ragazza per il fatto che in sette anni quella era la prima volta in cui lui la chiamava per nome.

Ginevra si morse il labbro inferiore poi disse: " Malfoy, Hermione, non è più qui!!!" e allora il ragazzo gli chiese se avesse cambiato stanza ma lei facendo segno di no con la testa gli disse: " Malfoy non mi ha capita!!! Hermione non è più qui ad Hogwarts; se ne è andata, ha lasciato il castello circa mezz'ora fa.

Ho cercato di farle cambiare idea ma è rimasta inflessibile nella sua decisione!!!".

Draco sgranò gli occhi poi con rabbia disse: " Che cazzo stai dicendo, rossa?".

Ginny non sapeva se aveva o no voglia di sorridere per la velocità con cui era tornata a chiamarla rossa ma ignorando volutamente il fatto gli rispose: " Non ti sto mentendo, Malfoy; ha chiesto alla Mc Granitt il permesso di studiare privatamente e di tornare ad Hogwarts solo per completare i M.A.G.O.

D'altronde non vedo come tu possa darle torto; lei ha preso questa decisione perché non voleva più vedere né te né mio fratello.

Non riesce a perdonarti il fatto di aver creduto a Ron anziché a lei mettendola davanti all'evidenza che tu non ti fidi di lei!!".

Draco era disperato e quasi in lacrime disse: " No, non è possibile, non è vero; io non posso lasciarla andare. Ti prego Weasley aiutami a ritrovarla, dimmi dov'è?"

La ragazza negò con la testa poi disse: " Mi dispiace Malfoy ma non posso dirtelo.

Hermione mi ha fatto giurare che non te lo avrei riferito ed io non intendo darle un altra fregatura dopo quella che ha ricevuto da te e da quell'ameba di mio fratello.

Se avrai qualcosa da dirle potrai farlo quando verrà per sostenere l'esame".

" Credo che tu sia impazzita, rossa" disse esacerbato Draco " come credi che possa aspettare quattro mesi prima di parlarle io voglio vederla adesso!!!".

Ginny sospirò rumorosamente poi disse: " Malfoy come te lo devo dire? lei non ti vuole vedere!!! e da una parte è meglio così; ti sei rivelata una persona indegna del suo amore, lei hai girato le spalle in un men che non si dica senza pensare minimamente ai sentimenti di Hermione ma d'altronde cosa potevamo aspettarci da una persona che non sa cosa siano i sentimenti".

Draco strinse i pugni poi con la voce irata disse: " Per voi è facile giudicare" e Ginny in preda all'ira sputò con tutta la sua rabbia: " PER NOI E' FACILE GIUDICARE!!! avanti Malfoy non fare la vittima; credimi non ti si addice!!!".

Il ragazzo la guardò negli occhi poi le disse: " Lungi da me fare la vittima rossa ma per voi è sempre stato facile giudicare dall'alto del vostro scranno!!! PORCA MISERIA, SAPETE FARE SOLAMENTE QUESTO SPUTARE SENTENZE E NIENT'ALTRO!!!".

Draco crollò seduto, senza forze, sul letto di Hermione e disse: " Non avete mai capito niente di me!!!".

Quindi si rivolse verso il suo amico con uno sguardo spento e quasi supplicante chiamandolo: " Blaise? " e

il suo amico recepito il messaggio annuì in silenzio.

Quindi tirato un profondo sospiro disse: " Senti, Weasley, Draco sta cercando di spiegarti che voi vi siete sempre e solo limitati a giudicarlo per apparenza ma in realtà la sua vita non è stata propriamente quella che si può definire felice.

Suo padre non è proprio la perla d'uomo che tutti immaginano....."

" Mai immaginato Malfoy senior come una perla d'uomo. " l'interruppe gelida Ginevra.

" Brava Weasley" disse con un ghigno Blaise " dici sempre quello che pensi senza pensare alle conseguenze e questo mi piace. Per alcuni potrebbe essere presa per incoscienza ma io lo reputo coraggio.

Comunque tornando al discorso precedente Lucius Malfoy è stato in realtà un padre e un marito padrone della peggior specie. Non ha mai dato alla moglie e al figlio manifestazioni di affetto anzi li puniva per un nonnulla e spesso le punizioni erano corporali."

" Punizioni corporali?" disse sconvolta Ginny spalancando la bocca " di che diavolo parli?".

Blaise respirò nuovamente a fondo e chiuse brevemente gli occhi poi una volta riaperti riprese a parlare:                  " Tu non hai minimamente idea di quante volte ho dovuto curare le numerose ferite sul corpo di Draco durante la nostra adolescenza. Ferite che gli procurava suo padre ovviamente!!!".

" C-come? come gliele faceva?" chiese Ginevra con la voce tremante e Blaise le rispose: "Cruciatus per lo più ma non disdegnava di usare anche la frusta e il bastone".

" Ma perchè? " chiese Ginny guardando Draco che seduto sul letto di Hermione aveva lo sguardo fisso nel vuoto e stringeva furiosamente i pugni come se stesse rivivendo in quell'istante tutto quell'orrore.

" Perchè? mi chiedi il perchè?" disse ironico Blaise " non c'era veramente bisogno di un motivo valido per punirli o almeno è quello che lui pensava.

Gli bastava, che ne so, che Draco prendesse un brutto voto, che perdesse una partita di quiddicth o che si rifiutasse di diventare un Mangiamorte obbedendo così agli ordini di un pazzo senza scrupoli.

Per quanto riguarda Narcissa era più che sufficiente che lo guardasse in un modo che a lui non piaceva o che da buona madre cercasse di difendere suo figlio.

Te l'ho detto Weasley, non era necessario che loro facessero qualcosa di grave per far scattare la bestia che Lucius nascondeva dentro di sé e se non mi credi chiedi a Draco di mostrarti le numerose cicatrici che ha sul suo corpo".

Ginevra mosse il capo in segno di diniego trattenendo a fatica le lacrime che minacciavano di spuntarle dagli occhi.

Non voleva che un semplice atto di compassione fosse scambiato da quel duro ragazzo come pietà nei suoi confronti con il solo risultato di sentirsi doppiamente umiliato.

Dopo un pò Blaise riprese: " Per Draco era scontato che il suo futuro fosse nelle schiere dei Mangiamorte se non altro per evitare che suo padre lo uccidesse prima o poi ma "fortunatamente" è arrivato Harry Potter che facendo in modo che la profezia si avverasse ha ucciso quella bestia di Voldemort.

Il conseguente arresto di Lucius ha dato a Draco una parvenza di tranquillità e una speranza che anche per lui ci fosse un futuro roseo e normale.

Lui non è mai stato padrone del suo cuore anzi direi senza paura di sbagliare che non ha mai imparato ad usarlo fino a che, nella sua tortuosa strada, non ha incrociato Hermione che piano piano ha scalfito le sue resistenze e ha sfondato il muro che lui aveva eretto a protezione della sua anima scavando una breccia sempre più profonda".

Blaise fece una pausa per accendersi una sigaretta; il ragazzo fece un tiro profondo e lungo inalando più fumo possibile poi lo rilasciò lentamente e riprese a parlare: " Quando si è sentito del tutto coinvolto da lei ha deciso a modo suo, ovviamente, di renderla partecipe dei suoi sentimenti.

Quando l'ho visto arrivare negli spogliatoi prima della partita aveva un sorriso sul viso che credo di non avergli mai visto in tutta la vita.

Ma quel sorriso gli è stato tolto da tuo fratello con la sua bugia.

Per Draco è stato mille volte più semplice ricostruire quel muro di durezza e d'indifferenza piuttosto che fermarsi a chiedere se avesse o no diritto anche lui di credere per una volta alla felicità.

Le tue parole gli hanno fatto capire la sua stupidità e anche io credo di averci messo del mio per farlo svegliare un pò, solo che quando è venuto qui per chiedere ad Hermione un altra possibilità ha scoperto che lei aveva lasciato Hogwarts così dall'oggi al domani".

Ginny si passò una mano sugli occhi sentendosi improvvisamente molto stanca poi con calma si diresse verso il letto dell'amica e si sedette accanto a Draco mettendogli una mano sulla spalla.

Il ragazzo a quel gesto si riscosse e voltando lo sguardo verso la giovane disse semplicemente: " Io la amo!!"

Ginevra a quel punto sospirando rumorosamente disse: " Ma porca miseria Malfoy ma prova solo a metterti nei panni di Hermione che ti vede arrivare qui nella sua stanza con negli occhi uno sguardo degno del principe dei suoi sogni che con una serie di parole sconnesse ma belle gli dici che provi qualcosa per lei che va al di là della semplice attrazione fisica.

Poi prova ad immaginare che cosa deve aver provato una volta rimasta qui da sola, felice come non mai, quando ha cominciato a fantasticare di un futuro da costruire con il ragazzo che amava.

Infine pensa solo a cosa deve aver provato nel suo cuore quando neppure due ore dopo sei entrato qui nella stessa stanza che l'aveva vista così felice aggredendola, strattonandola e dandole della prostituta.   Non tralasciando il fatto che l'hai anche minacciata di morte se solo si avvicinava ancora a te!!

Hermione era come morta, era come se andandotene via da quella porta sbattendola le avessi risucchiato anche l'ultima briciola di anima che aveva in corpo.

E tutto per l'infima bugia di quel bastardo, mentecatto, subdolo, mellifluo essere che per mia estrema sfortuna mi ritrovo come fratello."

Blaise non riuscì a trattenere una sincera risata per il tono imperioso usato dalla ragazza nei confronti di quel microcefalo di Ronald.

La risata calda e coinvolgente di Blaise fece per un attimo dimenticare ai tre ragazzi il motivo per cui si trovavano lì nella stanza di Hermione la caposcuola di Grifondoro, facendoli scoppiare a ridere.

 

 

Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento e vi chiedo come vi sareste comportate voi in questo frangente.                                                                                                                               
Vi sentite più Draco, più Ginny, più Blaise o più Hermione?

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Capitolo 14
*** Alla ricerca dell'amore ***


Ciao a tutti!!!! sono tornata con un nuovo capitolo che spero vi piacerà!!
Qui scopriremo la reazione di Draco alla scomparsa di Hermione e se Ginny tradirà o no il segreto della sua migliore amica.
Vi lascio alla lettura chiedendovi sempre con tutto il cuore di recensire e ringraziando già chi lo fa.

 
Capitolo 14:  Alla ricerca dell'amore

 

Il primo che ritornò alla realtà fu Draco che, inaspettatamente, prese entrambe le mani di Ginevra e con voce carica di emozione disse: " Senti, rossa, io so che sono l'ultima persona alla quale tu affideresti qualcosa a cui tieni e so che ne avresti tutte le ragioni.
L'uomo che mi ha generato e cresciuto e che non riesco più a chiamare padre mi ha inculcato nella testa idee di odio e di superiorità.
Mi ha insegnato ad odiare i mezzosangue con tutto la mia dannata anima ed io l'ho fatto ignaro che proprio una mezzosangue mi avrebbe rubato il cuore.
Ora non riesco ad immaginare la mia vita senza Hermione e se lei non volesse più vedermi so che morirei di dolore nello stesso istante in cui lei me lo direbbe ma cerca di capirmi io devo rischiare.
Rischiare di perderla, rischiare di ritrovarla, rischiare di amarla.
Quando ho capito di cominciare a provare qualcosa di più per lei sono andato a trovare mia madre a Malfoy Manor e gliel'ho detto e lo stesso giorno mi sono presentato ad Azkaban per sputarlo in faccia a Lucius.
Mia madre, con mia profonda sorpresa, ne è stata felice mentre come puoi immaginare la reazione di quel bastardo ha reso felice me" sospirò Draco non reprimendo un sorriso.
" Lui mi ha maledetto gettandomi addosso tutto il suo odio e tutto il suo furore rinnegandomi come figlio ma credimi in quell'istante se veramente e legalmente mi avesse rinnegato io sarei stato il ragazzo più felice e sereno del mondo.
Il cognome dei Malfoy tanto temuto e rispettato è stato per me come una zavorra pesantissima da trascinarmi sulle spalle e del quale non sono mai riuscito a liberarmi".
" Non mi sembra che ti pesasse tanto farne
sfoggio negli anni passati Malfoy" disse un pò ironica Ginny e Draco sorridendo, tristemente, le rispose: " Dici bene rossa ma vedi io non capivo veramente che cosa significasse tutto il male che riversavo sulle persone finché non l'ho sentito sulla mia pelle.
Con l'arresto di Lucius il cosiddetto buon nome della mia famiglia e il potere che ne ricavavo è caduto nel dimenticatoio.
Certo io e mia madre abbiamo conservato il nostro patrimonio ma quando sono tornato quest'anno a scuola e mi sono sentito additato da tutti come il figlio del Mangiamorte ho compreso quanto male avevo fatto alle persone con la mia arroganza e con la mia superbia.
Ma come sai, si dice che le colpe dei padri ricadono sempre sui figli e anche se io potevo dimostrare che non ero un Mangiamorte mettendo in mostra il mio braccio sinistro, bianco ed immacolato, non potevo dimostrare di essere cambiato veramente. Solo Blaise sapeva la verità.
Perfino i miei compagni Serpeverde mi trattavano come un appestato e anche se francamente non me ne importava più di tanto, mi feriva che tutto il male che avevo fatto in passato non potesse essere cancellato.
In particolar modo con Hermione, con Potter e con voi Weasley sono stato veramente una carogna ma la mia piccola e dolce mezzosangue mi ha cambiato ed io ora ho bisogno di lei.
Quindi ti prego rossa dimmi dove posso trovarla in modo che io possa andare incontro al mio destino una volta per tutte."
Ginny si torceva le mani nervosa sapendo bene che se avesse rivelato a Draco il segreto di Hermione, la sua migliore amica non l'avrebbe perdonata tanto facilmente ma sapeva anche che la ragazza ne era davvero innamorata.
Non poteva pensare che lei sarebbe stata così orgogliosa da nascondergli la presenza della loro creatura ma ricordava alla perfezione ciò che aveva letto negli occhi di Hermione, totalmente disillusa da Draco: odio, rabbia e disperazione.
Ginevra decise in quell'istante che avrebbe rivelato a quel ragazzo disperato il fatto che presto sarebbe diventato padre tenendo perfettamente in conto che avrebbe perso la sua amica del cuore quindi si rivolse verso Draco e gli disse: " Senti Malfoy tu non mi sei mai piaciuto ma devo ammettere che sei cambiato molto rispetto agli anni passati e questo di certo è merito di Hermione e del suo amore.
Ora come ora lei ti detesta perchè si è sentita tradita nel modo più vile e sono sicura che se ti presentassi da lei ti caccerebbe in un attimo senza pensarci su due volte.
Ti dico questo perchè tu sappia che dovrai armarti veramente di santa pazienza con lei perchè di sicuro ti umilierà nei modi peggiori che conosce.
Quindi ti chiedo che cosa sei davvero pronto a fare per lei?"
Draco la guardò a lungo poi le rispose: " Sono pronto a morire per lei!!!".
" Non ti chiedo tanto biondino" disse sorridendo Ginny " ciò che vorrei sapere è quali sono i tuoi progetti nell'immediato futuro?".
Blaise osservava i due ragazzi alternando lo sguardo ora su uno ora sull'altra poi si avvicinò al suo migliore amico e gli mise una mano sulla spalla e gli disse: " Lascia parlare il tuo cuore Draco; per una volta nella tua vita lascia parlare solo lui!!".
Draco si alzò dal letto e si avvicinò alla finestra guardando  per un lungo momento l'orizzonte ma senza vederlo realmente.
Aveva lo sguardo perso nel vuoto poi come se si fosse ridestato da un incubo si volse verso i due ragazzi e sorridendo in modo dolce disse: " Per me è difficile riuscire ad aprire il mio cuore a qualcuno e mi è tanto più difficile considerando  che io e te, rossa, fino a ieri quando c'incontravamo non ci risparmiavamo le cattiverie aprendo ufficialmente le ostilità ma voglio cercare di riuscire a farti capire le mie intenzione in modo da fugare dal tuo machiavellico cervellino tutti i dubbi e tutte le incertezze.
I miei progetti per l'immediato futuro sono solo in funzione di Hermione: voglio cercarla e trovarla e se tu mi aiuterai, mi risparmierai davvero una notevole perdita di tempo.
Una volta che l'avrò trovata, perchè io la troverò con o senza il tuo aiuto dovessi mettere sottosopra tutta l'Inghilterra babbana o magica, le chiederò perdono in tutti i modi che mi verranno in mente.
Se lei, cosa che io spero con tutto il mio cuore malandato, mi perdonerà voglio chiederle di sposarmi, voglio creare con lei un futuro ricco e pieno di meravigliose sorprese, voglio formare con lei la mia famiglia e voglio, sopratutto, impegnarmi per renderla la creatura più felice sulla faccia della Terra.
Non posso prometterti che io e lei non litigheremo anzi sicuramente succederà spesso perchè io, anche se sono cambiato, ho sempre un carattere del cavolo e anche lei non scherza quindi ci scontreremo spesso ma voglio davvero impegnarmi perche la cosa tra noi funzioni anche perchè ce la metterò tutta per rendere meravigliose le nostre riappacificazioni."
Ginevra sorrise dolcemente quindi si alzò e si avvicinò al biondo, gli prese le mani e disse: "Malfoy io ti dirò dove si è nascosta Hermione perchè con la tua spiegazione hai fugato dal mio machiavellico cervellino tutti i dubbi e tutte le incertezze".
Draco le sorrise e lei riprese: " Ma prima voglio dirti una cosa che vi riguarda e che tu non sai!!".
" Di che parli rossa? " le chiese Draco curioso e lei abbassando lievemente gli occhi disse: " Stamattina, poco prima che succedesse la lite, Hermione voleva dirti una cosa che aveva appena saputo ma poi ovviamente non lo aveva più fatto.
In teoria non dovrei essere io a dirtelo anche perchè toccherebbe a lei farlo ma temo che ora come ora sia talmente furiosa che te lo nasconderebbe".
" Continuo a non capire rossa; che cavolo è successo ad Hermione non farmi spaventare!!!".
Ginevra sorrise e lui per un attimo trattenne il fiato poi la ragazza riprese a parlare: " Ascoltami bene, furetto, perchè non te lo ripeterò una seconda volta.
Dicendoti questa cosa io perderò l'amicizia di Hermione perchè in questo istante tradirò un suo segreto e verrò meno ad un giuramento che ho fatto a lei ma credo che tu abbia il diritto di sapere tutto e poi di comportarti di conseguenza.
Credo sia meglio, però, che tu ti sieda in modo da non svenirmi sul pavimento!!!".
" Oh andiamo rossa stai girando intorno alla cosa in modo del tutto assurdo; per favore dimmi di che si tratta e facciamola finita" disse contrariato Draco ma poi vedendo che Ginevra incrociava le braccia al petto capì di non avere scelta e sbuffando sonoramente si andò a sedere.
Ginny incrociò lievemente gli occhi in segno di esasperazione, gesto che fece scoppiare a ridere Blaise.
La ragazza si girò a guardarlo come se lo vedesse per la prima volta e dovette ammettere con se stessa che quel ragazzo era davvero affascinante e sexy.
Cercando di riprendersi da quegli strani pensieri pensò di fare una battuta per alleviare la tensione quindi sbuffando leggermente disse: " Caspita, però, che fatica mi sembra davvero di avere a che fare con un bambino!!!".
Blaise guardò Ginevra a lungo pensando che quella ragazza era una forza della natura e che non gli sarebbe dispiaciuto conoscerla meglio.
Ginny riportò, con un pò di fatica, la sua attenzione su Draco che stava attendendo seduto sul letto incuriosito da quel gioco di sguardi tra i due ragazzi capendo all'istante che tra i due poteva crearsi qualcosa di molto bello.
" Ok Malfoy " si riscosse Ginny cercando di concentrare la sua attenzione sull'ignaro futuro padre " la cosa che devo dirti è veramente seria quindi stai in silenzio ed ascoltami perchè come avrai già capito non amo ripetermi.
Stamattina, prima che scoppiasse tutto quel putiferio, Hermione si era sentita poco bene e aveva deciso di andare da Madama Chips per farsi dare qualcosa che le facesse passare la fastidiosa nausea che la stava stravolgendo".
Blaise che aveva cominciato a capire qualcosa, al contrario dello sprovveduto Serpeverde seduto sul letto, decise di avvicinarsi al suo amico e di sedersi accanto a lui.
Draco che, come aveva sospettato Blaise, non aveva ancora capito un beneamato cavolo di tutta quella faccenda si limitò a dire: " Beh forse aveva mangiato qualcosa che le aveva fatto male o magari era stata troppo tempo sui libri a studiare, la mia saputella".
In quel momento, all'unisono, sia Blaise che Ginny alzarono gli occhi al soffitto completamente rassegnati: quello di donne non capiva proprio niente.
Ginevra, lungi dal farsi sconfiggere dalla beata ignoranza del biondo, disse: " No, Malfoy, la responsabilità del suo malore non è da attribuire né al cibo né allo studio ma a qualcosa di più importante".
Poi vedendo che il ragazzo ancora non capiva sbuffò nuovamente.
In quel momento Blaise, alzandosi da letto,  intervenne con un sorrisino misterioso: " Senti, Weasley, ho avuto un idea che sistemerà formalmente ogni cosa.
Visto che a differenza di questo qui che non vuole capire, io credo di aver compreso dove tu voglia arrivare facciamo così; io comunico al mio degno amico qual'è il segreto di Hermione in modo che ufficialmente non sia tu a rompere il giuramento fatto alla tua amica e se mi sbaglio tu mi potrai smentire; che ne dici?"
Ginevra spalancò la bocca sorpresa, non tanto dal fatto che la Serpe mora avesse capito cosa stava cercando disperatamente di fare capire al biondo slavato ma bensì dal fatto che lui volesse aiutarla con le sue crisi di coscienza nei confronti della sua migliore amica.
Prima che la ragazza potesse rispondergli Blaise si affrettò ad aggiungere: " Se Hermione dovesse chiederti come l'ho saputo potrai sempre dirgli che te l'ho estorto facendo uso del legilimens".
A quel punto, estremamente sollevata di non essere lei a rompere il patto fatto con la sua amica, annuì in silenzio, esortandolo con un gesto della mano a proseguire al suo posto aggiungendo con la voce tremante: " Grazie Zabini e spero che tu abbia più fortuna di me".
La ragazza si andò a sedere al posto di Blaise accanto a Draco e il moro Serpeverde sorridendole le rispose: " Oh non serve la fortuna basta usare il tatto" poi rivolgendosi verso il suo amico che aveva seguito, senza capirci niente, quello scambio di battute gli disse con un sorrisetto divertito: " Ehi, pesce lesso, non hai ancora capito che stai per diventare papà?".
Draco sbiancò pericolosamente afferrando il copriletto e stringendolo come se volesse strapparlo in un sol colpo.                                                                                                                                                                                           Ginny si alzò di scatto, preoccupata per la reazione di Draco poi con lo sguardo allucinato si rivolse a Blaise dicendogli: " E questo tu lo chiami usare il tatto. Zabini non c'è che dire hai la grazia di un Basilisco in un negozio di specchi".
Blaise alzò incurante le spalle borbottando qualcosa d'incomprensibile poi si avvicinò al suo amico che sembrava essere caduto in catalessi non appena aveva appreso la notizia della sua futura paternità.
Ginevra con la voce tremante provò a chiamare il biondo: " Ma-Malfoy ehi mi senti? cerca di riprenderti su!
non-non farci spaventare!!!".
Blaise posò, con estrema delicatezza, una mano sulla spalla del suo amico che si riscosse all'improvviso portando gli occhi sulla ragazza sconvolta di fronte a lui.
" Rossa, ti prego, dimmi che questa sottospecie di essere non ha indovinato, dimmi che questo coglione ha ripreso a fumarsi la tentacula velenosa e ora sta sparando cazzate. Dimmelo ti prego!" ma lo sguardo eloquente che la ragazza gli rivolse gli fece capire che le cose stavano proprio così.
Era semplicemente assurdo: lui e la sua dolce Hermione avevano creato una nuova vita e ora che avrebbero dovuto gioire di questa meravigliosa novità lei se ne era andata per colpa della sua immensa stupidità.
Draco si alzò di scatto dal letto e cominciò a misurare a grandi passi la stanza, passandosi la mano tra i capelli e mormorando parole sconnesse tra le quali: " Io..... bambino...... Hermione......che casino.....".
Blaise vedendo la reazione del suo amico sorrise apertamente prima di dire: " E poi sono io quello ha fumato la tentacula velenosa!!!! ecco che gli ultimi neuroni in suo possesso sono andati a farsi benedire!!".
" Ti aspettavi forse una reazione diversa" disse sarcastica Ginny " in fondo basta pensare a come lo ha saputo!!!".
" Ah Weasley " disse Blaise in un tono falsamente scocciato " mi deludi!! se mi sono permesso di dargli questa notizia così era perchè sapevo che era l'unico modo in cui lui l'avrebbe recepita. 
Draco Lucius Malfoy odia le cose stucchevoli e troppo sdolcinate quindi l'unica soluzione era adottare la cosiddetta terapia d'urto. Sta a vedere: ora io conterò fino a tre e quando avrò finito lui avrà compreso la portata della notizia e salterà di gioia."
" Ne sei davvero convinto Zabini? " gli chiese scettica la ragazza e il moro le rivolse uno splendido sorriso che le fece accartocciare lo stomaco.
" Umpf malfidente!!! guarda e impara: Uno!"
Draco continuava ad andare avanti e indietro imperterrito.....
" Due!!" ..... gesticolando, agitato, con le mani......
" Tre!!!" ....... all'improvviso si bloccò e disse solo la parola " Bambino!!" poi riprese a camminare angosciato.....
" Ehm quattro!!!" disse imbarazzato Blaise guardando con la coda dell'occhio una sorniona e sorridente Ginny.
Draco intanto sembrava che continuasse a vivere in una realtà parallela.......
" Uff!!! Cinque!!!" sibilò secco Blaise .....e il suo amico riprese a gesticolare agitato.........
" Oh cazzo Draco!!! Sei!!!" ringhiò questa volta Blaise mentre la risata della ragazza si faceva più forte.
" Io.... bambino.... Hermione... che casino....." riprese a mormorare Draco.
" Che figura di merda!!! Sette!!!" quasi urlò Blaise esasperato mentre Ginny si teneva forte la pancia dal gran ridere.
Poi all'improvviso Draco di fermò di botto facendo trasalire l'amico e bloccando le risate della ragazza e con gli occhi dilatati disse: " Cazzo, cazzo, cazzo!!! Blaise, rossa sto per diventare padre!!! io padre ma vi rendete conto; io sto per diventare padre!!!".
Un grande sorriso gli si allargò sul volto e Blaise riprendendo a respirare disse: " Grazie Salazar è rinsavito" poi rivolto a Ginny disse: " Weasley non una parola di più siamo intesi?".
La ragazza scoppiò nuovamente a ridere e poco dopo fu imitata dal moro tornato di nuovo tranquillo.
Dopo qualche secondo Draco si avvicinò al suo amico e con il viso stravolto lo abbracciò quasi volesse stritolarlo poi come se fosse preda di qualche misterioso incantesimo cominciò a saltare per tutta la stanza abbracciando un imbarazzata Ginevra che non aveva mai visto il Principe delle Serpi in quelle condizioni.
" Sono felice, sono felice rossa e ora più che mai voglio trovare la mia Hermione e se fosse necessario mi metterò in ginocchio davanti a lei per chiederle perdono".
Ginny sorrise poi disse: " Con il mio cuore di inguaribile romantica mi auguro che non sia necessario Malfoy anche se questo sarebbe il minimo che dovresti fare per farti perdonare. Sono contenta che tu sia felice per la notizia!!".
" Come potrei non essere felice rossa io e lei avremo un bambino!! ti rendi conto un piccolo pezzo di lei e di me unito per creare un legame indissolubile. Ora ti prego dimmi dove la posso trovare!!!".
" E a Brighton nella casa al mare dei suoi nonni!!!" disse la ragazza emozionata.
Draco si avvicinò subito alla porta ma fu fermato dalla voce di Blaise che gli disse: " Hei calma biondo dove credi di andare!!!" e lui spazientito gli rispose: " Non hai sentito Blaise? lei e a Brighton ed è mia ferma intenzione uscire da questa stanza, scendere le scale, attraversare l'ingresso e il parco e fuori dai cancelli smaterializzarmi lì. Voglio andarmi a riprendere la mia futura moglie e mio figlio!!".
" Bingo!" disse contento Blaise " questo lo avevo capito ma quello che intendo dire è dove credi di andare tu senza di me? sai che non ti mollo amico?".
Draco sorrise al moro e riconoscente gli tese la mano poi gli disse: " Grazie Blaise, sono contento che tu ci sia" poi rivolgendosi a Ginny disse: " E grazie anche a te rossa per avermi aiutato!!".
Ginevra gli sorrise poi disse: " Prego Malfoy ma ricorda che l'ho fatto solo perchè sono fortemente convinta che lei ti ami almeno quanto tu ami lei sciocco testardo. E ora stupide serpi portate il vostro culo fuori dalla stanza della nostra adorata caposcuola e mi raccomando Malfoy riportacela ne abbiamo bisogno!! io vi accompagnerò fino ai cancelli e incrocerò le dita per te!!".
Draco, Ginny e Blaise uscirono insieme dal ritratto della signora Grassa.
Draco disse al suo amico: " Grazie Blaise; il fatto che tu venga con me mi è davvero di conf....."
Non poté, però, terminare la frase dato che davanti a loro sulle scale era apparsa in tutto il suo splendore Narcissa Black in Malfoy.
Il giovane principe di Serpeverde fu scioccato nel trovarsela di fronte e quando a fatica riacquistò la padronanza di sé disse, con voce altera: " Madre che ci fate qui ad Hogwarts?".
La donna, prima di aprire la bocca, lo squadrò a fondo poi disse: " Sono qui perché ti devo parlare; comunque credo che dovrei essere io a chiederti come mai ti trovi vicino alla torre di Grifondoro anziché nei sotterranei!!!".
Draco emise un profondo sospiro unito ad un verso che a Ginevra parse una specie di grugnito poi disse:
" Non che siano affari vostri come e con chi passo il mio tempo al castello, madre.
Comunque visto che non ho nulla da nascondere vi dico che ero qui per venire a trovare la mia ragazza; ve ne ho parlato ricordate?".
La nobildonna annuì brevemente poi posò gli occhi sulla piccola Weasley e disse: " E' lei?" e Draco giratosi in direzione dello sguardo della madre sorrise leggermente poi rispose: " No!!!! non è lei e comunque torno a chiedervi che cosa ci fate qui ad Hogwarts?".
Narcissa guardò negli occhi suo figlio poi alternativamente passò lo sguardo da Blaise a Ginny e disse: " Ti devo parlare di una faccenda seria, delicata e personale quindi ti chiederei di seguirmi in modo da parlarne privatamente!!!".
Certa che suo figlio la stesse seguendo voltò le spalle al trio ma venne bloccata dalla voce di Draco che, gelida, le disse: " Non è necessario parlare in privato, madre;  può benissimo farlo davanti a loro dato che sono miei amici!!!".
Ginevra sussultò brevemente nel sentirsi definire sua amica e lo stesso Draco si dovette rendere conto, con sorpresa, con quanta facilità avesse definito così quell'uragano rosso.
Narcissa vedendolo così deciso girò su se stessa e si avvicinò a suo figlio fronteggiandolo poi con voce tremante disse: " Figlio mio, domani mattina tuo padre riceverà il bacio dei Dissennatori!!!".
Draco per un istante si stupì del fatto che non provasse niente davanti a un notizia del genere e alzate le spalle con fare noncurante sibilò: " Bene, madre, fategli gli auguri da parte mia!!!".
Narcissa spalancò gli occhi e per la prima volta in vita sua perse la flemma aristocratica che l'aveva sempre contraddistinta e portandosi una mano al petto disse: " Draco ma che dici? forse non hai capito ma a tuo padre ruberanno l'anima!!!!".
Ginny e Blaise erano sconvolti davanti al composto dolore della donna ma la sensazione di gelido che sentivano nel cuore era stata determinata sia dall'efferatezza della notizia sia dalla tremenda risposta data da Draco.
Il biondo principe delle Serpi strinse fortemente gli occhi poi con voce rancorosa disse: " E la cosa come mi dovrebbe interessare? forse non avete capito bene il discorso che vi ho fatto la settimana scorsa, madre; nello stesso istante in cui ho capito di essermi innamorato di Hermione che è una mezzosangue, ho compreso quanto vuoti siano stati gli insegnamenti che mio padre mi ha inculcato in tutta la mia fottuta vita.
Da lui non ho mai ricevuto né tenerezza né amore ma solo sgridate, castighi e nozioni di odio e rancore verso coloro che erano diversi da noi: i mezzosangue e i babbani.
Neanche da voi ho ricevuto il benché minimo gesto di affetto; non so se lo facevate di vostra iniziativa o per paura di quel mostro ma per tanto tempo, da bambino, quando ero nel mio letto ho sperato che voi vi comportaste così per terrore e non perchè foste priva d'istinto materno.
Comunque non sono mai riuscito a provare odio nei vostri confronti memore delle innumerevoli volte  in cui vi siete beccata un Cruciatus da Lucius per difendere me.
Nella mia piccola mente da bambino mi dicevo che quello era di sicuro un chiaro gesto del vostro amore ma poi quando mi avvicinavo a voi mi cacciavate senza pietà urlandomi che ero un debole e che un Malfoy non doveva mai piangere!!!!
Non avete la più pallida idea di quante volte ho dovuto schiacciare la faccia sul mio cuscino la notte per non farvi sentire i miei singhiozzi!!".
Narcissa Black sgranò leggermente gli occhi poi portò il suo sguardo verso il pavimento incapace di reggere quello rancoroso di suo figlio.
Ginevra era impressionata dalla quantità di rabbia e dolore che aveva nel cuore quel ragazzo e in quell'istante comprese le parole che poco prima le aveva detto Blaise.
Loro, i Grifondoro, troppo spesso si erano erti a giudici nei confronti di Draco Malfoy e della sua cricca senza fermarsi neppure un secondo a riflettere se si comportassero così per una cattiveria innata o per qualche altro motivo.
Era di sicuro più facile decidere che lui era il male personificato piuttosto che pensare che l'algido principe delle Serpi avesse nel suo cuore dei sentimenti come tutti.
Solo Hermione era riuscita a vedere aldilà delle apparenze; rendersi conto del fallimento che lei aveva compiuto verso l'interazione con gli altri le fece spuntare le lacrime agli occhi.
Blaise si accorse della reazione della ragazza e istintivamente le prese la mano e gliela strinse forte.
Ginny si volse a guardarlo sorpresa di quel gesto e vedendo il sorriso sul volto del moro sorrise a sua volta comprendendo di sentirsi bisognosa di quel caloroso contatto.
Draco intanto riprese a parlare: " Anche quando vostro marito decise che sarei stato marchiato come servo di quell'infame di Voldemort, non faceste nulla per impedirlo e se non fosse stato per il provvidenziale intervento di Potter ora io sarei in tutto e per tutto uno schifoso Mangiamorte come il vostro adorato sposo e magari ora sarei con lui ad Azkaban ad attendere in sua compagnia il giorno in cui i Dissennatori mi avrebbero succhiato l'anima.
Solo la mia Hermione è riuscita a capire che dentro questo petto batteva un cuore che era capace di amare e non si è arresa quando la trattavo con durezza e cattiveria.
Secondo i dettami dell'insegnamento vostro, io avrei dovuto odiarla ma sapete che c'è, madre, io le sono grato perchè con un infinita pazienza è riuscita a donarmi di nuovo una speranza.
Speranza che stamattina io ho distrutto, cacciandola via dalla mia vita; perchè per me era più facile credere ad una bugia sapientemente raccontatami piuttosto che al suo amore.
La verità è che sono io a non essere degno di lei non il contrario; per la prima volta in millenni un Malfoy s'inchina alla regalità di una mezzosangue".
Narcissa rimase scioccata dalla maturità delle parole di suo figlio e comprese il grande errore che aveva fatto nel crescerlo in modo impersonale.
Draco, allora continuò: " In questo momento l'unica cosa che mi preme e andare a cercare la mia ragazza che è fuggita da me dopo che io l'ho trattata come una poco di buono.
Lei che è pura come un giglio! sapete madre anche se, con molta probabilità non vi interessa la mia Hermione, la sporca mezzosangue come la chiamerebbe Lucius, sta aspettando un figlio da me."
Poi vedendo l'espressione scioccata di sua madre Draco aggiunse: " Siete sorpresa madre? beh anche io lo sono dato che l'ho scoperto solo qualche minuto fa.
Lei piuttosto che approfittare della situazione ha preferito allontanarsi da una bestia come me facendo giurare alla sua migliore amica che non mi avrebbe mai detto nulla di mio figlio.
Ma io non commetterò i vostri stessi errori e se lei vorrà perdonarmi io m'impegnerò perchè questo bambino sia l'essere più amato e coccolato di tutto il mondo magico.
Vi rendete conto? voi la grande Narcissa Black state per diventare nonna e per quanto so che la cosa vi lascia del tutto indifferente a me riempie d'orgoglio potervelo annunciare.
Come vedete ho di sicuro di meglio da fare che andare a trovare in prigione un uomo che odio, solo perchè domani gli verrà strappata l'anima.
Lui a me l'ha tolta molti anni fa ma non si è mai fermato a pensare al male che mi ha fatto.
Ora vi prego lasciatemi passare perchè il mio unico pensiero è quello di andare a riprendermi il mio cuore e la mia anima e cioè Hermione e nostro figlio.
Vi sarei grato, però, se portaste i miei saluti più cari a vostro marito e magari già che ci siete comunicategli che sta per diventare nonno del figlio di una mezzosangue così, per quelle poche ore che la sua dannata anima sarà ancora dentro di lui, si struggerà di rabbia".
Quindi terminate quelle gelide parole riprese a camminare sorpassando sua madre senza degnarla più di uno sguardo seguito da Blaise e Ginevra che si tenevano ancora per mano.
Nel passare Ginny guardò negli occhi Narcissa e le disse con voce flebile: " Buongiorno signora Malfoy" mentre Blaise le disse: " Mi dispiace Narcissa!!" quindi poco dopo sparirono dalla vista della donna lasciandola da sola sulle scale in preda ai rimorsi di coscienza.
Solo una volta che rimase sola, la nobildonna cominciò a piangere a calde lacrime, comprendendo il male che aveva fatto a suo figlio e dentro di sé ringraziò Dio e la mezzosangue di averlo salvato dal baratro dell'inferno.
All'improvviso rialzò gli occhi, aprì l'elegante borsetta, ne estrasse un ricamato fazzoletto e si asciugò con delicatezza le lacrime poi con uno strano sorriso disse: " Nonna, sto per diventare nonna!!! hai ragione figlio mio; è sicuramente una buona idea informare Lucius della bella notizia dato che è ora che per una volta sia lui a dannarsi l'anima prima di perderla!".
Detto questo rimise in borsa in fazzoletto e con il bel viso altero si apprestò a lasciare Hogwarts non accorgendosi che nel buio di un corridoio un paio di vispi occhi chiari avevano assistito a tutta la scena. 
Nel frattempo i tre ragazzi erano giunti in silenzio ai cancelli della scuola e Draco e Blaise si apprestavano a smaterializzarsi quando Ginny li chiamò.
I due Serpeverde si girarono verso la Grifondoro, le chiesero cosa volesse e Ginny disse: " Vengo con voi!!".
Draco guardandola a lungo le chiese: " Perchè vuoi venire con noi, rossa? sai che potresti finire nei guai se scoprono che manchi da scuola?".
Ginevra sorrise dolcemente poi annuì dicendo: " Si, lo so ma voglio venire lo stesso in fondo anche voi come me potreste passare dei guai se vi scoprono!!!!".
" Si ma " aggiunse Blaise " noi Serpeverde siamo abituati, per così dire, alle punizioni mentre non credo che tu lo sia e non mi sembra giusto fartene rischiare una senza un motivo valido!!".
" Oh ma io ho più di un motivo valido per voler venire con voi!!!" disse convinta Ginny.
Blaise,  con la ferma intenzione di stuzzicarla, si avvicinò con un passo cadenzato e un sorriso sghembo impresso sul volto poi quando fu a venti centimetri da lei disse: " Ah si e sentiamo quali sarebbero questi motivi!!".
Ginevra arrossendo per la vicinanza del bel moro inspirò a pieni polmoni incamerando più aria possibile.
Così facendo però le sue narici furono invase dal profumo persistente che usava il ragazzo e questo la fece andare ancora di più in confusione.
Poco distante, a braccia conserte, Draco si godeva la scena ghignando: aveva capito subito che al suo migliore amico non dispiaceva la piccola rossa tutto pepe e si disse che in fondo poteva aspettare ancora qualche minuto prima di andare da Hermione per dare modo a quei due di approfondire la conoscenza.
Cercando di recuperare un pò del suo innato controllo Ginny scosse la testa e disse: " Innanzitutto non dimenticare che Hermione è la mia più cara amica, secondo solo io so l'indirizzo esatto della sua casa poi voglio poterci essere se lei avesse bisogno di me.
Inoltre non credo che un parere femminile possa esservi d'intralcio per farvi capire come addentrarvi nel mondo delle donne, poi come ha detto Draco poco fa a sua madre siamo amici e noi Grifondoro non abbandoniamo gli amici nel momento del bisogno e....."
" E.....?" chiese Blaise incuriosito dal fatto che la ragazza non avesse terminato l'esposizione delle sue ragioni.
Ginevra decise di giocarsi il tutto per tutto: dannazione quel ragazzo le aveva fatto capire che lei non gli era indifferente ed era sua ferma intenzione fargli comprendere che la cosa era reciproca.
Draco capì all'istante cosa stava per succedere e si avvicinò con fare noncurante per non perdersi la faccia del suo amico quando quella pazza gli avrebbe detto ciò che provava per lui.
" E....." riprese Ginny "..... infine voglio utilizzare tutto il tempo che mi è concesso per conoscerti meglio!".
Blaise, sotto la sua abbronzatura impallidì per poi arrossire di colpo; era certo di non sbagliare ma quella ragazza gli aveva fatto capire che lui gli piaceva!!.
" Pe-per co-conoscermi meglio? in ch-che senso?" cominciò a balbettare il moro Serpeverde; a quel punto Draco scoppiò a ridere poi calmatosi disse: " Caspita, amico, io sarò pure passato per idiota nel non capire che stavo per diventare padre ma possibile che tu non capisca che la piccola, qui, ti sta facendo una specie di dichiarazione?".
I due ragazzi arrossirono di colpo poi Blaise recuperato il suo naturale self-control sorridendo le prese la mano e le disse: " Andiamo, Ginny, sarà un onore per me farmi conoscere da te!!".
Quindi prendendosi tutti e tre per mano si smaterializzarono.
Nel frattempo nell'infermeria del castello una nervosa e scocciata Madama Chips stava cercando, senza riuscirci per altro, di calmare un agitata e furiosa Molly Weasley che era stata chiamata dalla professoressa Mc Granitt per qualcosa che aveva combinato quella peste di suo figlio Ronald.
Al suo arrivo la buona donna, che doveva essere abituata alle incongruenze della sua moltitudine di figliolanza specie con Fred e George, si era trovata davanti suo figlio in preda a delle violente crisi di panico.
Il suo sguardo era allucinato mentre si guardava attorno guardingo, come se temesse di veder spuntare all'improvviso qualche nemico inatteso, il suo corpo aveva scatti inconsulti e frequenti come se fosse percosso da violente scariche elettriche.
Ma la cosa che faceva più impressione a Molly era il fatto il suo penultimo figlio sembrava vivere in una dimensione parallela mentre continuava a ripetere frasi tipo: " Aiuto!!! mi inseguono" oppure "Hanno otto zampe, no dico otto ma vi rendete conto e le tenaglie poi".
La donna con un gesto di stizza si allontanò dal letto di suo figlio per togliere dai suoi occhi quella visione angosciante e riportò il suo sguardo sulla buona infermiera.
Madama Chips le ripetè per l'ennesima volta le parole che già le aveva detto: " Gliel'ho già detto signora Weasley!! io non so che cosa sia successo a suo figlio; so solo che lo hanno condotto qui già in quelle condizioni e che c'entra qualcosa sua figlia e la signorina Granger".
Molly riportò, brevemente, il suo sguardo sul letto del degente prima di lasciarsi andare ad un sospiro di frustrazione.
" Posso spiegarle io che cosa è successo" sentì dire la donna e quasi riconoscente si girò verso quella voce.
Di fronte a sé c'era il giovane Harry che aveva in viso un cipiglio serio e arrabbiato.
" Oh, Harry, ti prego dimmi quello che sai; che diavolo è successo qui per ridurre Ronald in quello stato?".
Il ragazzo girò il viso verso il letto del suo amico poi lo riportò verso la donna e disse: " Sono state Ginny ed Hermione!!!".
Molly sgranò gli occhi del tutto scioccata poi disse: " Ma non capisco; perchè mia figlia ed Hermione hanno fatto una cosa del genere?" e Harry dopo aver preso un lungo respiro cominciò a raccontare alla buona donna tutto quello che era successo a partire dal tentativo di convincerla a fidanzarsi fino alla schifosa bugia detta da Ron che aveva portato alla rottura del rapporto tra Hermione e Draco.
Non tralasciò di dire che lui credeva veramente che i due ragazzi si amassero e che il dolore per quella separazione aveva portato le due amiche a reagire con quella punizione tremenda.
Molly ora era veramente furiosa con suo figlio Ronald e ringraziò profondamente la sua fortuna che lui fosse fuori di sé perche se fosse stato cosciente le crisi di panico gliele avrebbe fatte venire lei.
Ma come aveva potuto suo figlio comportarsi in quel modo bieco e vergognoso; la donna era allucinata e si ripromise di dargli una sonora lavata di capo una volta che si fosse ripreso.
Oh si!!! questa volta Ronald Bilius Weasley l'avrebbe sentita; eccome se l'avrebbe sentita.

 

Come sempre vi chiedo come vo sareste comportate voi al posto dei nostri amati protagonisti?
Fatemelo sapere; baci Lorian

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Capitolo 15
*** Addio o arrivederci ***


Ciao a tutte!!! Eccoci giunte al 15° capitolo che vedrà Draco impegnato in qualcosa di molto molto importante per la sua vita.

Riuscirà a portare a termine il suo compito? non vi anticipo niente e vi saluto ringraziandovi per le vostre recensioni invitandovi a lasciarvi il vostro parere.

 

Capitolo 15: Addio o arrivederci

 

Brighton apparve agli occhi di Draco, Blaise e Ginny come una splendida città soleggiata, nonostante il clima fosse di solito uggioso.

Il profumo salmastro la faceva da padrone e la distesa del mare incantava i tre maghi che non erano abituati ad un panorama così bello.

La villetta dei nonni di Hermione si trovava a pochi passi dalla spiaggia e lo stridere dei gabbiani, che sorvolavano il pelo dell'acqua in cerca di cibo era un piacere per le orecchie.

Draco era nervoso perchè comprendeva di aver sbagliato con la donna che amava e temeva nel profondo del suo cuore che lei non lo perdonasse affatto.

Era pronto a sopportare tutte le parole cattive che sicuramente lei gli avrebbe gettato contro se questo sarebbe servito a farla tornare da lui.

Ancora non poteva credere al fatto che stava per diventare padre e si sarebbe sicuramente svenato dalla disperazione se lei gli avrebbe negato di conoscere il frutto del loro amore.

Amava ogni istante di più la sua Hermione ed il terrore di perderla cresceva di pari passo con la convinzione e con la consapevolezza di non essere in grado di farsi perdonare.

D'altronde lui l'aveva delusa profondamente non fidandosi di quel sentimento che in fondo lo atterriva ma arrivando addirittura a ferirla con parole dure e a minacciarla di morte.

- Che schifosa bestia sono stato - pensò dentro di se il biondo - io non merito il suo amore ma anche se so di non esserne degno ho la certezza di non poterne fare assolutamente a meno -

Arrivati davanti alla porta, Ginny bussò diverse volte ma nessuno venne ad aprire; Draco si fece prendere dall'ansia: e se lei avesse cambiato destinazione all'ultimo istante? o se si fosse sentita male e nessuno in questo momento la potesse aiutare?

La piccola Weasley, sempre tenendo per mano il moro Serpeverde, si diresse verso il retro del villino e giunta lì si accorse che Hermione era seduta sulla riva del mare con le gambe incrociate e lo sguardo perso nell'orizzonte.

Draco trattenne il fiato poi stringendo i pugni si diresse verso la ragazza facendo cenno agli altri due di attenderlo.

Arrivato vicino a lei si sedette al suo fianco e con la voce tremante disse: " Ciao piccola!!" e la ragazza voltatasi verso quel richiamo spalancò gli occhi trovandosi il ragazzo davanti.

" Che diavolo ci fai qui?" disse astiosa la grifona e il biondo le rispose: " Blaise ha usato la legilimanzia su Ginny e abbiamo scoperto dov'eri. So che io sono l'ultima persona che tu vorresti vedere; ne sono cosciente e sono pronto ad assumermi tutte le mie colpe; ti chiedo solo di darmi qualche minuto per potermi giustificare ai tuoi occhi.

So che questo non servirà a farti cambiare idea ma almeno potrò dire di aver tentato".

" Parla, ti ascolto" disse la ragazza con la voce atona e lui tirò un grosso respiro e cominciò a parlare: " So che non ho scusanti per il mio comportamento; sono stato una bestia e merito tutto il tuo odio ma vorrei cercare di farti capire che cosa ho sentito nel cuore.

Sai perfettamente che io non sono capace di parlare d'amore, non mi è mai stato insegnato il suo valore, né mi è mai stata spiegata la sua intensità.

Sarebbe semplice, per me, dirti ora che ti amo ma non sarebbe onesto perchè sono sicuro che non sono quelle le parole che vorresti sentirti dire; non ora per lo meno.

Io ti ho dimostrato di non fidarmi del nostro rapporto e questo sa tanto di tradimento; non sono degno di essere la persona che ti dovrebbe stare affianco! io ti ho deluso perchè mi ero ripromesso che ti avrei sempre difeso da tutto il male che ci circonda invece ho creduto alla bugia che Weasley mi ha detto, senza pensarci su due volte e se l'ho fatto è perchè, come mi ha fatto notare Blaise, io ho una fottuta paura dei sentimenti.

Sono un vigliacco della peggior specie, non ho mai avuto la forza per affrontare le avversità che la vita mi poneva davanti: accettavo, senza lamentarmi, le decisioni che mio padre prendeva per me, fermamente convinto che lui fosse nel giusto.

Chi ero io per oppormi al volere dell'uomo che mi aveva generato; ma quando Lucius fu arrestato decisi di prendere in mano la mia esistenza facendo i conti con il fatto innegabile che non sapevo che diavolo fare.

L'unica decisione che fui in grado di prendere e che sapeva di buono fu annullare la promessa di nozze che mio padre aveva preso con la famiglia Parkinson.

Il tuo arrivo nella mia vita è stato così repentino da non lasciarmi il tempo di capire che cosa dovessi fare con quello che sentivo nel mio cuore.

Avevo iniziato a provare qualcosa per te durante la collaborazione per la preparazione del concorso ma, vigliacco come al solito, mandai tutto a puttane baciando la Macavoy.

Ti giuro che non avevo compreso di averti fatto così male ma Blaise fu pronto a farmelo capire e quella sera mi sentì per la prima volta una merda per come ti avevo mancato di rispetto.

Sono sincero se ti dico che ho goduto tanto del fatto che la Mc Granitt ti avesse assegnato l'esecuzione dell'Incantio Talenti perchè era mia intenzione umiliarti da morire dato che ti ritenevo responsabile del fatto che mi sentivo così male nei tuoi confronti.

Mi faceva rabbia se Blaise ti teneva la mano o se parlava amichevolmente con te perchè avrei voluto farlo io ma il dannato orgoglio dei Malfoy me lo impediva.

Iniziai a capire quanto eri speciale, la prima sera che dormisti in camera con me quando mi accarezzasti e mi consolasti per l'incubo che avevo fatto.

Provai odio nei confronti di Pansy quando ti offese e non ti nascondo che sentì il prepotente desiderio di ucciderla con le mie mani".

Hermione ascoltava, in silenzio, le parole del ragazzo che amava, sempre fissando l'orizzonte ma non poté impedire a due lacrime di scenderle lente lungo le guance.

Draco ebbe l'istinto di asciugargliele con tanti baci ma si trattenne comprendendo che quello sarebbe stato un grosso errore quindi stringendo i pugni riprese a parlare: " Giorno dopo giorno tu riuscisti a mostrarmi un lato di te che mi lasciò del tutto spiazzato: eri pulita, perfetta e semplice.

Fu con terrore che compresi di desiderarti non solo fisicamente e quando facemmo l'amore, per la prima volta, mi sentì improvvisamente più ricco e compresi che non avrei mai potuto più fare a meno di te.

Eppure nella mia ignoranza e nella mia stupidità non volevo accettare che quello che sentivo era amore: io preferivo classificarlo come bisogno di possesso che era sicuramente un sentimento che conoscevo.

Quando tornasti alla torre compresi che il dolore che sentivo dentro era disperazione per non averti più al mio fianco e capì ed accettai finalmente il mio sentimento per te.

Decisi così di andare al Manor e ad Azkaban per mettere al corrente anche i miei genitori di questa novità".

Hermione sussultò di fronte a questa notizia portando il suo sguardo incredulo verso gli occhi di Draco che disse: " Perdonami se non te l'ho detto; lo avrei fatto ma poi le cose sono precipitate! comunque mia madre fu, incredibilmente, felice di ciò che gli dissi mentre, ovviamente Lucius mi gettò addosso tutto il suo odio e tutto il suo disprezzo.

Ma sai, francamente, di fronte a quell'evidente dimostrazione di superbia mi sentì bene perchè fui certo per la prima volta in vita mia di aver fatto una scelta sensata.

Quando stamattina venni da te volevo dirtelo ma poi non ne trovai il coraggio e cercai in tutti i modi di farti capire il mio amore per te.

Probabilmente ho usato delle parole assurde e la metafora della pianta deve averti fatto ridere ma in quel momento erano le uniche cose che riuscivo a dire e quando tu mi hai detto di amarmi io mi sono sentito vivo come non mi sentivo da tanto tempo.

Purtroppo, come sai già, Weasley mi disse quelle cose ed io caddi nella più profonda disperazione; avrei voluto morire ma fondamentalmente sono un vigliacco che non avrebbe trovato mai il coraggio per togliersi la vita.

Fu più facile per me gettarti addosso tutto il mio odio per le mie illusioni infrante e la mia superficialità mi fece dire cose di cui mi pentì subito ma per orgoglio preferì andarmene.

Prima Ginny e poi Blaise mi fecero capire quanto ero stato stronzo e decisi di correre da te per chiederti perdono ma scoprì che tu te ne eri andata.

In quell'istante il mio cuore si spezzò in mille piccoli pezzi perchè sapevo che era solo colpa mia se tu non eri più lì.

So che ora ti arrabbierai ma Blaise, con la legilimanzia, ha scoperto anche dell'arrivo del bambino!!".

Hermione sussultò e lentamente cominciò a tremare e Draco le disse: " Sta tranquilla, tesoro, io non farò mai nulla per farti del male volevo solo che tu sapessi quanto ero stato felice di scoprirlo.

So che con il mio comportamento ho perso tutti i diritti d'amore verso questa creatura ma devo ammettere che mi riempie di gioia sapere che esiste qualcosa, di così bello, che abbiamo creato insieme.

Perdonami se mi prendo il diritto di dire che sono orgoglioso di essere suo padre anche se nella mia vita non ho mai avuto un buon esempio dal mio.

Avrei voluto che le cose fossero andate diversamente: mi sarebbe piaciuto che tu mi avessi detto del bambino ed io ti avrei abbracciato, tenendoti stretta a me per non perdere neppure un briciolo di quella felicità.

Poi quando avessimo assaporato per bene tutta la gioia che comportava quella notizia ti avrei chiesto, in ginocchio, di diventare mia moglie così come avevo deciso di fare alla fine dell'anno scolastico".

Hermione lo fissò esterrefatta incapace di parlare e lui lo fece per lei: " Si, tesoro, è proprio così; io ti volevo sposare e a dire la verità lo voglio ancora anche se so di non esserne degno.

Fu questo che dissi a mia madre e a Lucius ma per quanto riguarda te volevo aspettare la fine della scuola per darti il tempo di decidere se volevi davvero stare con me! ora sai tutto e sei libera di odiarmi e di cancellarmi dalla tua vita e da quella di nostro figlio.

Ovviamente io spero che tu lo non faccia anche se so che non ho diritto di aspettarmi un tuo perdono che non merito affatto".

Draco abbassò lo sguardo mettendosi a fissare la sabbia, totalmente senza forze e completamente disilluso.

Hermione lo fissava senza parole poi tirando un grosso respiro disse: " Draco, io ho ascoltato le tue parole e devo ammettere che sei riuscito a sorprendermi ma ora come ora io non riesco a perdonarti quello che hai fatto.

Per quanto mi riguarda la fiducia è fondamentale in un rapporto; io mi sono fidata di te nonostante avessi un passato alquanto burrascoso in fatto di donne! non mi è mai passata per l'anticamera del cervello l'idea che tu potessi tradirmi ed ancora voglio fidarmi.

Mi ha sorpreso il fatto che tu sia andato dai tuoi genitori per dirgli che mi ami e che mi vuoi sposare ma come ti ho detto non riesco, in questo momento, a passare sopra alla tua mancanza di fiducia.

Ti amo come sempre ma questo ora non mi basta più: se si fosse trattato solo di me forse sarei già tra le tue braccia ma adesso c'è coinvolto un bambino che non ha colpa se i suoi genitori sbagliano.

Sono sincera se ti dico che all'inizio non avrei voluto che tu sapessi della sua esistenza; volevo tornare ad Hogwarts solo il giorno degli esami e poi sparire dalla tua vita con il bambino".

Draco tremò violentemente e trattenne il fiato terrorizzato da quell'eventualità poi si rilassò quando lei gli disse: " Ma già dopo poche ore passate qui la mia rabbia ed il mio dolore si erano attenuate.

Io non so se torneremo insieme; l'unica cosa che so è che non ti priverò della presenza di tuo figlio né toglierò a lui il diritto di avere un padre.

Io sono sicura che tu sei e sarai un padre meraviglioso che non commetterà gli stessi errori fatti da Lucius.

In questi mesi che siamo stati insieme io ho visto il vero Draco ed è di lui che mi sono innamorata anche se il mio sentimento era presente dal primo giorno che ti ho rivisto.

Credo che a scatenare il tutto sia stato il fatto che tu non ci abbia traditi quando Bellatrix ti chiese se era Harry quel ragazzo deforme che ti trovavi davanti.

Inoltre ho visto le tue lacrime mentre tua zia mi stava torturando e ti ho rispettato per quello.

Io so che tu sei capace di grandi sentimenti ed è per questo che voglio che tu faccia parte della vita di nostro figlio ma per quanto riguarda noi non me la sento, per ora, di perdonarti.

Non riesco più a fidarmi di te, ho paura che un giorno tu possa nuovamente mettere in dubbio il mio amore e francamente non me la sento di rischiare!!".

Draco iniziò a piangere perchè sentiva che lei aveva già deciso di escluderlo dalla sua vita e con la voce rotta dal pianto disse: " Hermione io rispetto la tua decisione; mi faccio da parte e ti lascio libera se vorrai rifarti una vita che non sia al mio fianco anche se solo pensare a questa possibilità mi sta uccidendo dentro; io non mi sento degno del tuo amore e ti ringrazio per non negarmi quello di mio figlio! sappi, però, che per quanto mi riguarda io ti aspetterò ogni giorno nella speranza che tu possa cambiare idea e che possa perdonarmi per la stoltezza che ho dimostrato.

Ora torneremo ad Hogwarts e ti giuro che non verrò più a disturbarti; aspetterò che prenda una decisione e la rispetterò sia che questa sia negativa o positiva.

Sai, piccola, tu hai portato nella mia vita la luce e la gioia e adesso faccio una fatica tremenda a vivere con la consapevolezza che dovrò coesistere nuovamente con il buio e con il dolore.

Perdonami per tutto il male che ti ho fatto e ti prego di credermi se ti dico che ti amo con tutto me stesso e che questo sarà così per sempre!!".

Dette quelle parole Draco si alzò e iniziò a tornare verso il villino sentendo, con dolore, i singhiozzi di Hermione perforargli i timpani.

Arrivato davanti a Ginny e Blaise si gettò tra le braccia del moro iniziando a piangere a calde lacrime.

I due amici si sentivano del tutto incapaci di aiutare quel ragazzo e Ginevra aveva sempre più voglia di avere tra le mani la testa di suo fratello per potergliela fracassare contro il muro.

Blaise aveva gli occhi pieni di lacrime e continuava a stringere tra le braccia Draco che era distrutto.

Quando il biondo si fu calmato i tre ragazzi si presero per mano e concentratisi si smaterializzarono trovandosi davanti ai cancelli di Hogwarts.

Arrivati sotto al porticato Ginevra mise una mano sulla spalla di Draco e disse: "Senti Malfoy a me dispiace tanto per quello che ha fatto quella bestia di Ron; mi sento in colpa perchè avrei dovuto intuire che lui aveva brutte intenzioni ma ultimamente sembrava che si fosse rassegnato ed invece non era così.

Vorrei avere la Giratempo che usava Hermione quattro anni fa per poter tornare indietro nel tempo ed impedire a quel mollusco di fare quello che ha fatto!!".

Draco la guardò poi le disse: " Grazie Ginny, per le tue parole ma non devi sentirti in colpa per ciò che ha fatto tuo fratello.

Il problema fondamentale non è lui, anche se avrei un impellente voglia di sfigurarlo con le mie mani.

Hermione me lo ha fatto capire: alla base di tutto c'è il mio problema di non riuscire a fidarmi della gente; io non avrei mai dovuto attaccare la donna che amavo nel modo barbaro che ho usato senza averle prima dato la possibilità di spiegarsi o di difendersi.

Ora l'unica cosa che mi resta da fare e attendere una sua decisione e spero di non dover aspettare molto perchè fino a quel giorno io cesserò di vivere! adesso scusatemi ma devo andare in infermeria per poter chiarire qualche punto con un rosso di nostra conoscenza".

Finito di parlare il biondo si girò poi parve ripensarci e voltandosi nuovamente disse: " Ah, Ginny, da ora in avanti io sono Draco non più Malfoy; d'altronde, se non ti perdi in inutili giri, diventerai la ragazza del mio migliore amico che per me è come un fratello".

"Comunque ti concedo" aggiunse con un sorrisetto stentato " di chiamarmi furetto quando litigheremo!".

Poi, lasciandosi alle spalle Ginevra e Blaise, completamente basiti, entrò nel castello diretto in infermeria.

Arrivato lì Draco entrò nel grande stanzone ma non trovò nessuno: i letti erano tutti vuoti ed immacolati. Dopo pochi secondi il ragazzo fu raggiunto da Madama Chips che gli chiese chi cercasse e quando lui glielo disse lei gli rispose che Ronald Weasley era stato espulso e che era stato portato via da sua madre che furiosa era venuta a prenderlo avvisata dell'espulsione dalla Preside in persona.

" Sa, signor Malfoy, a me non piace fare pettegolezzi" disse sogghignando l'infermiera " ma visto che in questa storia c'è coinvolto anche lei credo che non ci sia nulla di male se la metterò al corrente.

La signora Weasley è arrivata qui circa due ore fa completamente all'oscuro del motivo della cacciata di suo figlio ed io non potevo aiutarla dato che quando l'avevano portato qui da me era in condizioni veramente pietose ma non ne sapevo la causa.

Purtroppo neppure la Professoressa Mc Granitt era disponibile a darle spiegazioni dato che era dovuta partire con urgenza per il Ministero.

Fortunatamente ha trovato una fonte più che attendibile che le ha dato delle risposte veramente chiare".

" Di che fonte parla Madama Chips?" chiese il biondo, fortemente curioso e lei gli rispose: " Del signor Potter; lui ha spiegato alla signora Weasley quello che aveva combinato suo figlio ma la cosa che più mi ha colpito è stato il fatto che lui abbia preso le sue difese!!".

" Beh, non poteva essere altrimenti " sputò con astio Draco " in fondo sono amici!!" e la donna stupita disse: " Credo che lei non mi abbia capita, signor Malfoy; quando ho detto che il signor Potter aveva preso le sue difese io non mi riferivo al signor Weasley ma a lei, Draco!!".

Il principe delle serpi spalancò gli occhi poi a fatica disse: " A me?" e la donna gli rispose: " Oh si, proprio a lei e doveva vedere con quanta enfasi asseriva di credere nel vostro amore e condannava il comportamento del suo amico".

Completamente basito, Draco Malfoy, salutata Madama Chips e ringraziatala decise di andare a cercare lo sfregiato per comprendere come mai lo avesse difeso a discapito del suo storico amico.

Lo trovò, poco dopo, in giardino e lo chiamò per parlargli; Harry si fermò e disse: " Che vuoi Malferret?" e lui gli chiese perchè avesse preso le sue difese con la signora Weasley.

Il ragazzo sopravvissuto, sogghignò poi rispose: " Vedo che le notizie volano veloci!!" poi più seriamente aggiunse: "Malfoy non credere che io abbia dimenticato tutto il male che hai fatto in sei anni ad Hermione.

Non posso scordarlo come, però, non posso scordare i suoi occhi disperati quando ti hanno perso; erano vuoti e senza luce esattamente come i tuoi in questo momento.

Tornerà sta tranquillo perchè lei ti ama troppo e Hermione non è capace di portare rancore". 

Quindi come se nulla fosse Harry Potter voltò le spalle al suo nemico, Draco Malfoy, per tornarsene alla torre e il biondo, sentendosi come spinto da una forza estranea gli urlò: " Grazie sfregiato!!!".

Il grifone non si fermò ma gli fece un gesto con la mano a mò di saluto e scomparve alla vista della serpe bionda.

Nei giorni che seguirono Draco si lasciò andare rifiutandosi sia di mangiare che di presentarsi alle lezioni.

All'inizio la Preside si oppose a quelli che credeva capricci ma quando fu informata da Blaise, dell'incontro disastroso avuto con Hermione, non se la sentì d'infierire ulteriormente lasciando che il ragazzo restasse in camera nella speranza che un pò d'isolamento lo aiutasse a riprendersi.

A turno Blaise, Pansy, Daphne, Ginny e perfino Harry si presentarono in camera sua tentando di spronarlo a reagire  ma tutto fu inutile.

A tutti lui rispondeva: " Senza la mia Hermione e mio figlio non ho nessuno scopo!!".

Al quattordicesimo giorno di volontario isolamento Daphne cominciò a dare di matto e riunì tutte le persone interessate nella Stanza delle Necessità.

Ad uno ad uno si presentarono Zabini con la sua ragazza Ginny, Tiger e Goyle, Pansy, Harry e Theodore Nott.

Daphne prese la parola: " Credo che sia chiaro a tutti il motivo per il quale siamo qui; per quanto mi riguarda io sono stufa di vedere che il mio migliore amico si sta lasciando morire per amore e non è mia intenzione farglielo fare.

Weasley, ti pregherei di dirmi dove si è rifugiata quella testarda di una Grifondoro perchè è mia intenzione andare da lei a cercare di spiegarle che diavolo sta succedendo qui!".

Tutti gli sguardi si spostarono verso la ragazza che, dopo un pò annuì in silenzio e disse alla bionda come raggiungere Hermione.

" Grazie Weasley; io so che noi serpi non siamo mai andati d'accordo con voi grifoni ma in questi giorni ci siamo resi conto che non siete poi così male come credevamo.

Domani mattina, approfittando della mia ora buca, andrò dalla Granger e tenterò di parlarle!!".

Quindi tutti d'accordo si salutarono.

 

Bene ora che avete letto cosa ne dite? chi si è comportato meglio Draco o Hermione? e voi che cosa avreste fatto al loro posto?

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Capitolo 16
*** L'arrivo di un angelo ***


Ciao a tutti; innanzitutto mi scuso se questo è un capitolo un pò più cortino rispetto agli altri ma ho preferito spezzarlo per lasciare un pò di suspance riguardo a ciò che succederà.

Ok ogni tanto anche io sono un pò cattivella!!! Scherzo.

Sono contenta che la mia storia vi piaccia e che la leggiate in tante così come mi fa piacere ricevere i vostri commenti che spero siano sempre numerosi.

Beh bando alle ciance vi lascio alla lettura di ciò che capiterà

 

Capitolo 16: L'arrivo di un angelo

 

L'indomani mattina Daphne si trovava sulla spiaggia proprio di fronte alla villetta di Hermione; stava per bussare quando la riccia aprì la porta e sconvolta la fissò chiaramente sorpresa di trovarsela davanti.

" Greengrass che ci fai tu qui?" chiese la mora e la Serpeverde le chiese di poter entrare; una volta in salotto Daphne disse: " Credo che tu possa immaginare il motivo della mia visita ma se così non è, te lo dico io: si tratta di Draco.

Prima che tu possa parlare per interrompermi io voglio dirti che la situazione ad Hogwarts non è delle migliori.

Il mio migliore amico si sta lasciando morire rifiutando di mangiare e di uscire dalla sua stanza da quindici giorni; io non so se a te questo può fare male ma a me e a tanti altri francamente lo fa.

Quello che io credo è che tu lo ami come lui ama te ma che ti stai facendo guidare troppo dall'orgoglio e questa non è mai una scelta intelligente!!".

" Ascoltami, Greengrass, la situazione è un pò più complicata di quello che pensi" disse la grifona ma fu interrotta dalla bionda che disse: " Guarda che so perfettamente che sei incinta; tutta Hogwarts lo sa ma proprio per questo ti chiedo di riflettere!".

Daphne con lo sguardo triste disse: "Tante volte, sia io che Blaise, siamo stati tentati di schiantarlo per farlo reagire.

Granger non è un segreto che per quanto mi riguarda io non ti reputo adatta per un Malfoy ma devo ammettere che Draco è innamorato di te".

Hermione sempre più sconvolta le chiese: " Cosa te lo fa credere?" e la bionda le rispose:  " Senti, benedetta ragazza, il mio migliore amico si sta lasciando morire e langue nella sua stanza rifiutandosi di uscire da quindici giorni.

Non vuole neppure prendere parte alle lezioni; dice che non gli importa più di niente se tu e suo figlio non siete al suo fianco".

La Grifondoro la guardò stupita poi, disillusa, le disse: " Ma Greengrass lui è una serpe! chi mi dice che non stia mentendo?" e lei le rispose: " Granger, hai forse mai visto Draco Lucius Malfoy disperarsi per una donna? ".

La ragazza sorrise amaramente poi disse: " No, non l'ho mai visto! forse perchè non hai mai ricevuto un rifiuto; magari è il suo orgoglio ferito che lo fa stare male in fondo finora è stato lui quello che ha scaricato le sue amanti e il fatto di aver subito quel trattamento non riesce a digerirlo".

" Senti testarda di una Grifondoro" le disse esasperata Daphne " io conosco Draco da quando eravamo bambini.

Lui ha giocato con le altre perchè ha sempre impedito al suo cuore di ghiaccio di sciogliersi; ora non so che magia o incantesimo sia intercorso tra voi due ma tu sei riuscita in quello che, compresa io e Pansy, abbiamo cercato di ottenere fallendo miseramente! i sentimenti per delle serpi come noi sono un lusso che non possiamo permetterci.

Noi cresciamo con la consapevolezza che la nostra vita e il nostro destino viene già deciso dai nostri genitori che ci programmano esistenze, amicizie, studi e amori.

Draco si è ribellato a tutto questo quando ti ha conosciuto mettendosi contro suo padre che era la persona che più rispettava, temeva e al tempo stesso odiava; sapeva perfettamente che quel borioso non avrebbe mai permesso che il suo perfetto erede cresciuto a sua immagine e somiglianza mischiasse la purezza del suo sangue con una come te e nonostante ciò ha preso la sua decisione che ha avuto nel bene e nel male strascichi pesanti.

Granger non mi è dato sapere cosa tu deciderai o penserai ma da amica di Draco ti posso dire che non l'ho mai visto piangere per una donna come piange per te; la sua vita è nelle tue mani e che mi piaccia o no anche io come tutti dovrò mettermi da parte ed aspettare una tua decisione per capire in che modo potrò aiutare il mio amico: se gioire della sua felicità o raccoglierne i cocci nella speranza che lui non si faccia del male".

Hermione era sconvolta nell'apprendere che Draco l'amava fino a quel punto ma il suo dannato orgoglio non le permetteva di lasciarsi andare ad un sentimento che la spaventava quindi ripreso a respirare con calma disse: " Io ti ringrazio Greengrass per le tue parole; so che non eri tenuta a dirmele dato che io e te non siamo mai state grandi amiche ma in questo momento non mi sento di vederlo.

Hai ragione nel dire che lo amo ma amo di più la creatura che porto in grembo per ipotecare il suo futuro in un unione che ha il sapore dell'incertezza".

La bionda Serpeverde alzò le spalle rassegnata poi disse: " Senti Granger, è vero io non ero tenuta a venire qui per dirti queste cose e ci tengo a precisare, anche se non credo sia necessario, che non l'ho fatto per te ma per lui.

Sta soffrendo come un cane e non l'ho mai visto così abbattuto; non riesce nemmeno più a ribattere alle provocazioni che gli lancia Potter anche se ho il profondo sospetto che il tuo amico lo attacchi con il solo ed unico scopo di farlo reagire.

Credo che lui abbia stabilito un invisibile patto di non belligeranza dato che ha veramente compreso la reale portata del vostro sentimento.

Ora tocca a te capirne l'intensità ma ti posso giurare che lui è davvero innamorato di te".

Poi come se si fosse ricordata di una cosa importante  aggiunse: " Il mio dovere l'ho fatto ora tolgo il disturbo" e fatto un lieve cenno del capo in direzione della Grifondoro si smaterializzò.

Hermione si lasciò cadere stancamente sulla poltrona; si sentiva sfinita, senza forze e totalmente confusa.

L'unica cosa di cui era certa era di amare il biondino ma la velocità con cui lui l'aveva delusa le bruciava ancora dentro.

Piano, piano la stanchezza prese il sopravvento e i suoi occhi si chiusero facendola sprofondare in un sonno agitato e denso di volti che non facevano altro che ripeterle che lui l'amava alla follia.

Dopo circa un'ora la ragazza fu svegliata dal tipico " Pop" della materializzazione e chiedendosi chi fosse venuto ora lì, a perorare la causa di Draco, si alzò dalla poltrona e andò in cucina.

Quello che vide la lasciò sconvolta e senza parole: davanti a lei c'era Narcissa Malfoy.

La donna guardò Hermione per qualche secondo senza dire una sola parola poi le tese la mano e la Grifondoro meccanicamente l'afferrò; le due donne sempre in silenzio si diressero in soggiorno dove si sedettero sul divano.

La nobildonna dopo aver guardato in volto la ragazza fece qualcosa che la lasciò del tutto interdetta: la strinse forte in un abbraccio poi una volta separatasi le disse: " So che può sembrarti strano il mio comportamento e di certo sono sicura di essere l'ultima persona da cui ti saresti aspettata una visita giusto?"

La ragazza annuì emozionata incapace di parlare e la donna riprese: " Hermione so che il modo di fare di noi Malfoy ti ha procurato in passato tanto dolore ed io sono qui a chiederti scusa.

Vorrei dirti che lo faccio anche da parte di mio marito ma ti direi una bugia; lui non ha accettato la vostra storia e men che meno il vostro bambino ma oramai non rappresenta più un problema.

Da quando ha ricevuto il bacio di lui è rimasta solo una carcassa vuota e ti devo dire, ad onor del vero, che ne sono contenta".

" Ma..." disse Hermione ma la donna la zittì con un gesto della mano: " Ti prego non interrompermi, tesoro, dato che è già difficile per me essere qui e vorrei dirti tutto quello che devo senza distrazioni.

Io mi prendo tutte le mie responsabilità di madre per come è venuto su Draco perchè per quanto io lo abbia amato non sono stata abbastanza forte da farglielo capire e da oppormi alla follia di mio marito.

Ho sposato Lucius per amore ma mi sono resa conto ben presto che la realtà era del tutto diversa da come appariva.

Davanti agli altri mio marito si comportava come un principe mentre quando eravamo soli era freddo, scostante e volgare.

Mi tradiva senza remore e mi mancava di rispetto sempre più spesso arrivando a portare a cena le sue amanti in mia presenza.

Sono sicura che tu ti starai chiedendo perchè ho accettato tutto questo senza lasciarlo; beh potrei dirti che l'ho fatto per amore ma in realtà ciò è avvenuto perchè lui ha preteso che il nostro, fosse un matrimonio magico quindi come saprai del tutto vincolante.

Quando nacque il mio piccolo Draco ero al settimo cielo ma Lucius uccise presto le mie speranze di poter salvare almeno quella creatura dalla tediosa esistenza in cui ero sprofondata.

Mi disse che con lui avrei dovuto evitare la qualsiasi forma di affetto per non parlare di carezze e baci; voleva forgiare il carattere di nostro figlio facendone una sua perfetta copia.

Non puoi immaginare quante lacrime ho versato quando mi ritrovavo sola perchè non potevo permettermi di farlo davanti a lui.

Se mi avesse visto piangere mi avrebbe cruciato senza farsi nessuno scrupolo e benché non mi preoccupassi per me avevo il profondo terrore che sarebbe stato capace di prendersela con il mio bambino.

Con il passare del tempo vedere che Draco era diventato come lui mi diede la reale prospettiva del mio fallimento come madre ma non ebbi la forza per fare nulla in contrario.

Mi sentivo svuotata e nonostante Lucius premesse con me per avere altri figli feci di tutto per evitare che altre creature vivessero quell'esistenza disgraziata.

Spesso capitava che quella bestia cruciasse Draco per delle sciocchezze, come non so un voto troppo basso o una partita di quiddicth persa e in quei momenti sentivo su di me tutto il dolore che in quell'istante stava provando mio figlio".

Hermione aveva gli occhi pieni di lacrime e sentiva un fastidioso nodo stringerle la gola.

Narcissa riprese: " Mi ricordo, in particolare una volta, in cui quel mostro ci andò giù davvero pesante e in quel caso ci entravi tu!!".

La ragazza spalancò gli occhi poi con la voce rotta dal pianto disse: " Io? in che senso ci entravo io?" e la nobildonna disse: " Quella volta Lucius cruciò Draco perchè aveva ricevuto un voto più basso del tuo; ai suoi occhi era inammissibile che suo figlio, un Purosangue perfetto, fosse stato battuto da una Sanguesporco figlia di babbani.

Credo di aver perso il conto delle Cruciatus che gli lanciò cercando di costringerlo ad urlare che ti odiava da morire ma lui non volle farlo e Lucius ancora più furioso arrivò ad un passo dallo scagliargli addosso una Avada Kedavra.

In quel momento mi misi in mezzo cercando di fare ragionare quel folle che parve calmarsi e dopo avermi lanciato addosso tre potenti Cruciatus uscì lasciandoci a terra senza forze.

Draco era svenuto ed io nonostante fossi dolorante riuscì a portarlo in camera e a curargli le ferite poi con un Oblivion gli cancellai dalla mente quello che era successo.

Credo di poter affermare che già allora mio figlio fosse innamorato di te anche se lui per primo lo ignorava; solo così si poteva spiegare il fatto che si fosse rifiutato, così caparbiamente, di urlare che ti odiava.

Quando quel maledetto Voldemort ricomparve Lucius mi annunciò che ben presto Draco avrebbe ricevuto il marchio; ero terrorizzata e mi rivolsi a Silente disperata, chiedendogli aiuto.

Lui mi promise di proteggerlo ma poi fu ucciso da Piton; ero angosciata, non sapevo più che fare e pregavo tutti i santi giorni che accadesse un miracolo che evitasse a mio figlio quell'ennesima umiliazione.

Nonostante sapessi che in fondo al suo cuore Draco aborrisse solo all'idea di essere marchiato come una comune bestia, all'esterno non faceva trasparire la benché minima emozione anzi spesso gli sentivo dire che era onorato di diventare un Mangiamorte.

Sapevo che quelle non erano parole sue ma bensì erano dettate dall'esigenza di mio figlio di conquistare

il rispetto di suo padre.

Fortunatamente quel calvario finì grazie ad Harry Potter che uccise quel pazzo prima che venisse compiuta quell'infamia e con l'arresto di mio marito ricominciai a respirare.

Quando un mese fa mio figlio venne al Manor per dirmi che si era innamorato di te io ne fui felice per lui perchè vidi per la prima volta il mio bambino veramente sereno.

E quando mi disse che tu aspettavi un figlio da lui vidi, per la prima volta nei suoi occhi, felicità e gioia ma anche dolore perchè mi rivelò che tu te ne eri andata per un suo errore.

Sentir dire a mio figlio che il suo unico pensiero era quello di andare a riprendersi il suo cuore e la sua anima e cioè tu e vostro figlio mi ha riempito di una gioia immensa perchè ho capito che in fondo non avevo fallito come madre e che per lui c'era davvero una speranza.

Tu, piccola, tu eri e sei quella speranza.

Ora sono qui per pregarti, come solo una madre può fare, di non voltare le spalle al mio ragazzo; non negargli la gioia di poterti amare e non privarlo della possibilità di essere un buon padre.

L'orgoglio, credimi, non porta a niente se non a farsi ancora più male."

 

Bene bene: allora veniamo a noi avreste mai detto che la nostra Hermione ricevesse la visita di Narcissa Black Malfoy in persona?

Certo è da farsi venire i brividi pensare che sia la tua probabile suocera che per altro ti ha sempre considerata una nullità ad intervenire per risanare la situazione.

Cosa avreste pensato e fatto voi al posto di Hermione quando ve la sareste trovata di fronte?

Secondo voi cosa deciderà Hermione

Ora vi lascio ai vostri interrogativi e vi rimando alla prossima volta ciao Lorian

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Capitolo 17
*** Sentimenti d'amore ***


Ciao a tutte!! Ragazze ci siamo io ho appena esaurito una scorta di fazzoletti che non si può calcolare.

La mia incontinenza lacrimale è dovuta al fatto che questo è l'ultimo capitolo quello che finalmente mette i puntini sulle i nel rapporto tra i nostri protagonisti.

Devo dire che le loro avventure mi mancheranno e anche se ora come ora sono presa nel nuovo racconto ambientato su Twilight loro rimarranno per sempre nel mio cuore.

Accidenti l'ho detto io che oggi sono veramente triste; comunque bando alle ciance  non voglio farvi perdere tempo.

Aggiungo solo che per coloro che mi hanno chiesto di continuare " Mia " cercherò di farlo non appena finirò "La leggenda di un amore".  Ora vi lascio all'ultimo capitolo e grazie ancora di avermi seguito con tanto affetto e spero che continuerete a farlo per le mie prossime storie.

 

Capitolo 17: Sentimenti d'amore

 

Hermione piangeva, ormai, senza remore e di slanciò abbracciò la madre del ragazzo che amava poi disse:

" Grazie Narcissa, di essere venuta perchè con il suo racconto ho visto un lato della vita di Draco che non immaginavo.

Ora sono pronta a tornare ad Hogwarts e lo faccio con il cuore sereno perchè so che lui è davvero una persona speciale perchè è stato allevato da una donna speciale e le prometto che farò di tutto per rendere felice suo figlio".

La donna asciugò una lacrima che impertinente scese sulla sua guancia poi disse: " Hermione io sono felice di averti convinta anche se ho la segreta certezza che le mie parole ti abbiano dato solo una piccola spinta dato che tu nel tuo cuore avevi già deciso di tornare ma c'era qualcosa che ti frenava.

Ora se sono stata io a sciogliere quell'unico dubbio ne sono orgogliosa ma avrei un favore da chiederti!!" e quando la ragazza annuì silenziosa la donna riprese: " Vorrei chiederti di non rivelare a mio figlio la mia visita!".

Hermione provò a protestare ma la donna la fermò dicendole: " No, tesoro, io voglio che il mio ragazzo si goda la sua nuova opportunità senza sentirsi in dovere di rendermi grazie di qualcosa che qualunque madre avrebbe fatto.

Ora me ne vado; devo andare al Manor per liberarlo di tutti i vecchi ricordi.

Mi piacerebbe che veniste a vivere lì anche voi con il mio nipotino ma non chiedo tanto; spero solo che tu mi permetta ogni tanto di vedere il figlio di Draco e che possa dargli parte dell'affetto che non ho potuto dare a lui!!"

La ragazza abbracciò stretta la donna poi disse: " Voi siete la nonna di nostro figlio e dovrete fare parte della sua vita senza nessuna obbiezione da parte nostra!".

Narcissa sorrise a quella dolce e forte ragazza poi salutatala si smaterializzò.

Hermione sentiva dentro di sé un calore che non provava da parecchio tempo e senza attendere un secondo di più si concentrò e dopo pochi istanti si trovò davanti ai cancelli di Hogwarts.

Nel frattempo Blaise, nel dormitorio di Serpeverde, combatteva la sua lotta quotidiana e cioè convincere Draco a venire in Sala Grande per il pranzo.

Sapeva che, come gli altri giorni, lui non si sarebbe fatto convincere ma il moro aveva la sensazione che quel giorno non si sarebbe dovuto arrendere.

Così dopo diversi tentativi e mille offese ricevute dal suo amico, Blaise riuscì a spuntarla sul recalcitrante principe e a trascinarlo con se per mangiare.

Non appena fecero il loro ingresso nella sala il silenzio piombò tra gli alunni: erano ormai quindici giorni che il ragazzo non usciva dal suo dormitorio.

La preside, con immensa gioia, lo vide entrare e pensò dentro di sé che forse il peggio stava per passare.

Draco in silenzio raggiunse il suo posto conscio di avere puntato su di sé lo sguardo di tutti i ragazzi; si sedette e iniziò a mangiare.

Poco dopo anche gli altri alunni fecero lo stesso.

Dopo circa un quarto d'ora le porte della Sala grande si aprirono ed Hermione fece il suo ingresso lasciando di stucco tutti i presenti.

Draco che non aveva alzato gli occhi dal suo piatto non si accorse del suo arrivo e Blaise che stava per farglielo notare fu fermato con un gesto da Hermione.

La ragazza si diresse verso il tavolo dei Serpeverde e posizionatasi alle spalle del suo amore gli pose le mani sugli occhi.

Draco trasalì poi con un gesto di stizza disse: " Pansy, porca miseria, smettila, con questi giochi stupidi!"

provocando l'ilarità dei suoi compagni e un verso di protesta della ragazza che disse: " E adesso che cavolo c'entro io?".

Il principe delle serpi capendo di essersi sbagliato afferrò le mani che gli coprivano gli occhi, le spostò poi si girò e rimase letteralmente senza parole quando di fronte a sé vide la sua Hermione sorridente.

Molto lentamente come se fosse un film al rallentatore si alzò e girò le spalle a tutta la Sala poi abbracciò stretta la sua ragazza cominciando a piangere sommessamente.

In tutte le tavolate regnava il silenzio più assoluto che fu interrotto da Harry Potter che, con le lacrime agli occhi si alzò in piedi e cominciò ad applaudire seguito subito dopo da tutti gli alunni di Grifondoro.

Dopo pochi istanti il suo esempio venne imitato anche dai Tassorosso, i Corvonero e i Serpeverde compreso il tavolo degli insegnanti.

Tutta la sala era in un tripudio di gioia ma i due innamorati non se ne accorsero persi in un bacio mozzafiato desiderato da entrambi da parecchio tempo.

Quando si dovettero separare obbligati dall'incessante richiesta di ossigeno, Draco la fissò negli occhi ancora incredulo di trovarsela di fronte.

Con un brusio lontano e vagamente fastidioso alle orecchie del Serpeverde giunsero gli applausi, che nella Sala Grande, erano continuati imperterriti.

Prima che quelle mani da applausi diventassero abbracci il ragazzo afferrò deciso la mano di Hermione e tirandola a sé corse fuori dalla sala.

Non aveva una meta ben precisa; voleva solo riappropriarsi del suo mondo che negli ultimi quindici giorni era stato completamente stravolto.

Ora che Hermione, il baricentro del suo universo, era tornata da lui Draco aveva la certezza che tutto sarebbe tornato a posto.

In pochi istanti arrivarono nei sotterranei e detta la parola d'ordine entrarono nella Sala comune dei Serpeverde.

Sempre senza parlare e leggermente affannato il biondo salì le scale trascinandosi dietro una felice Hermione .

Con un calcio aprì la porta della sua stanza di Caposcuola e una volta entrati al suo interno la richiuse sigillandola ed imperturbandola in modo da non essere disturbati da nessuno.

Quando finalmente furono soli Draco fissò i suoi occhi in quelli di lei; oro e argento nuovamente tornarono a fondersi come se fossero una cosa legata dal destino.

Il ragazzo, con la voce rotta ancora dall'affanno della corsa disse: " Amore, dimmi che non sto sognando; dimmi che sei davvero qui, che sei reale. Non potrei sopportare tutta questa felicità se poi all'improvviso aprendo gli occhi tu non ci fossi più".

Hermione era davvero sorpresa dato che sapeva che non era da lui essere così dolce e smielato e capì in quell'istante quando aveva davvero dovuto soffrire per quella separazione.

Sorridendo felice disse: " Non è un sogno vita mia; io sono qui, anzi io e nostro figlio siamo qui ovviamente se ancora tu ci vuoi!!!".

Draco per tutta risposta si avventò, letteralmente, su quelle carnose e morbide labbra come se fosse un assetato che nel deserto trova una bottiglia di acqua fresca.

In pochi istanti si ritrovarono, completamente nudi, sul letto di Draco presi ancora a baciarsi.

All'improvviso e senza dire una parola Draco entrò in lei con una sola ed unica spinta che fece inarcare il corpo della Grifoncina e come se fosse un impellente bisogno primordiale prese a muoversi dentro quel corpo fantastico che ora era nuovamente suo.

E preso dall'ardore e dal desiderio Draco si rese conto che tutto finalmente era davvero tornato a posto:

il cielo era cielo, le stelle erano stelle, il vento era vento e il suo cuore era tornato a battere.

Le lacrime presero a scorrere dagli occhi del ragazzo mentre continuava, imperterrito a spingere il suo membro dentro di lei come se fosse l'unica cosa che gli rimanesse da fare.

Hermione gli era oramai indispensabile come lo era respirare e ringraziò il Cielo che lei fosse tornata tra le sue braccia.

I sospiri e i gemiti dei due innamorati riempirono il silenzio della stanza che fu poi rotto dalla voce di Draco che, fermandosi di botto, disse: " Amore, sei sicura che non facciamo del male al bambino?".

La ragazza sorrise e poi gli rispose: " Si, tesoro, sta tranquillo non gli facciamo alcun male!!!" e quindi ricevuta questa risposta il ragazzo riprese la sua danza.

Dopo qualche minuto i due ragazzi giunsero, gridando all'unisono il nome del proprio amato, al culmine di quella passione e Draco riversando in lei tutto se stesso crollò esausto sul corpo di Hermione per poi spostarsi velocemente timoroso di farle male.

Ansimavano, senza riuscire a parlare, continuando a guardare il soffitto come se fosse un meraviglioso cielo stellato e tenendosi stretti per mano.

Quando si furono calmati Hermione chiese al ragazzo: " Come stai?" e lui, sorridendo, le disse: " Chiedimelo quando torno giù dal paradiso!!!".

Poco dopo Draco divenne serio e pensieroso; Hermione se ne accorse e gli chiese: “ Amore, che c’è? a che pensi? ” e il ragazzo guardandola negli occhi le rispose: “ Stavo pensando a quanto sono stato idiota.                                                                                                               Per poco non ho perso te e nostro figlio e non sarei mai riuscito a perdonarmelo.                                                              La mia stupidità non ha avuto limiti e non so se tu potrai mai dimenticare il dolore che ti ho dato.”                                                                                                                                                   Poi aggiunse: “ Ti delusa non è vero?”.                                                                                                                                         La donna lo guardò profondamente e gli disse: “ Forse un po’ ma poi ho compreso la tua reazione" poi gli chiese: " Che ne è stato di lui?" e Draco girandosi a guardarla le rispose, con un sorriso sadico: " E' stato espulso e ora è tra le adorabili mani di mamma Weasley!!!".                                                              Hermione emise un fischio che poteva significare - Capperi, poverino, che sfiga - ma che in realtà voleva dire - Finalmente ce lo siamo tolti dalle palle!!-.

Draco poi le disse: " Sai chi ci ha aiutato dicendo alla signora Weasley tutta la verità?" e quando la ragazza gli rivolse uno sguardo interrogativo lui riprese a parlare: " Potter!!! si hai capito bene: lo sfregiato l'ha messa nel di dietro al suo migliore amico e ha difeso me, dicendo alla donna quanto fosse sicuro che io ti amassi. Questo incontro è avvenuto il giorno in cui io, Ginny e Blaise venimmo da te.

Ah proposito sai che quei due pazzi stanno assieme?".

Hermione che era già rimasta con la bocca spalancata dalla notizia che Harry aveva difeso Draco la spalancò ulteriormente davanti a quella dolce novità: " Davvero?" disse non appena riuscì a riprendere il controllo della sua mascella.

" Si " le rispose Draco, accarezzandole il braccio " comunque tornando a Potter questo incontro mi è stato riferito parola per parola da Madama Chips quando mi presentai furioso in infermeria per guardare in faccia il rosso malefico e sputargli addosso tutto il mio livore.

Arrivato lì non lo trovai e quando chiesi a Madama Chips che fine avesse fatto lei mi disse che era stato espulso e che era stato portato via da una furiosa signora Weasley che poco prima aveva ricevuto delle esaurienti risposte da Harry Potter.

Completamente basito decisi di andarlo a cercare per capire perchè avesse preso le mie difese e quando lo trovai lui mi disse: " Malfoy non credere che io abbia dimenticato tutto il male che hai fatto in sei anni ad Hermione. Non posso scordarlo come, però, non posso scordare i suoi occhi disperati quando ti hanno perso; erano vuoti e senza luce esattamente come i tuoi in questo momento. Tornerà sta tranquillo perchè lei ti ama troppo e Hermione non è capace di portare rancore"  poi come se nulla fosse si volse e cominciò a camminare ed io preso da un impeto folle gli urlai: " Grazie sfregiato!!!".

Lui non si fermò ma mi fece solo un gesto con la mano per farmi capire che aveva sentito e che andava bene così".

Hermione aveva le lacrime agli occhi dalla grande felicità e velocemente si strinse al suo uomo che però si affrettò a dirle: " Hei, hei con questo non credere che io e lui diventeremo amici per la pelle!! questo non accadrà mai neppure se si sciogliessero tutti i ghiacci del Polo Nord; per me lui sarà sempre.....".

La ragazza sorrise poi interrompendolo disse: " Si lo so lui sarà sempre lo sfregiato e tu sarai sempre Malferret, il mio adorabile furetto rimbalzante!".

Il ragazzo sorrise e cominciò a baciarla con una passione sempre più accentuata ma prima di perdere del tutto la cognizione del suo corpo si fermò e chiese alla sua amata: " Hermione chi ti ha convinto a tornare da me?" e lei sorridendo in modo dolce gli rispose: " Un angelo, è stato un angelo!!!".

Draco la fissò interdetto poi le disse: " Non me lo dirai vero?" e quando lei gli fece il segno di no con la testa alzò le spalle rassegnato e riprese a baciarla.

Quello che gli importava di più in quel momento era sentirsi ancora parte di lei: ci sarebbe stato il tempo di farglielo dire chi era quell'angelo.

Oh si prima o poi lui l'avrebbe fatta parlare.

 

FINE

 

P.S. Ok ragazze proprio non c'è la faccio a staccarmi da questi due quindi asciugando a fatica le mie lacrime ho deciso che posterò al più presto un epilogo per sapere che cosa succederà ai nostri eroi.

Baci, baci, baci, baci Lorian

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Capitolo 18
*** Epilogo ***


Eccoci arrivati alla fine di questo cammino che mi ha emozionato e che spero abbia fatto altrettanto con voi.

Se devo essere sincera mi si stringe il cuore sapendo che non scriverò più nulla su di loro ma d'altronde la vita deve andare avanti ed io sto portando a termine altri progetti.

Sono certa che prima o poi tornerò a scrivere del meraviglioso amore tra Draco ed Hermione ma lo farò solo quando sarò sicura di scrivere qualcosa che possa toccare il vostro cuore.

Ora bando ai sentimentalismi e vi lascio alla lettura dell'ultimo capitolo di questo splendido e tormentato amore.

 

Epilogo:

 

Draco Lucius Malfoy, ex principe della casa di Salazar Serpeverde, stava seduto sul divano immerso nelle lettura della Gazzetta del profeta.

Il biondo era talmente assorto che non si accorse che una cascata di riccioli color biondo platino gli stava correndo incontro finché non si trovò il suo dolce peso sul grembo.

Fintamente esasperato alzò gli occhi al cielo poi disse: " Cissy tesoro lo sai che non voglio essere disturbato quando leggo il giornale!!".

La smorfia triste e corrucciata che esibì la biondina lo stordì per un attimo; era sempre così: davanti a quell'espressione desolata simile ad un cagnolino bastonato lui si sentiva completamente annientato.

D'altronde era sempre più innamorato di quella splendida creatura; innamorato di lei dalla prima volta che i suoi occhi avevano incrociato il suo viso.

Narcissa Jane Malfoy: sua figlia aveva questa prerogativa; gli bastava fissarlo in quel modo supplichevole per renderlo schiavo di lei.

Se solo glielo avrebbe chiesto sarebbe andato in groppa sulla scopa a rubare tutte le stelle per fargliene dono.

Quel giorno, la principessina Malfoy, compiva tre anni e lui benediva ogni singolo momento che poteva passare con lei.

Era ancora vivo e forte in lui il terrore che aveva provato quando la sua Hermione gli aveva detto quella frase: " Sono sincera se ti dico che all'inizio non avrei voluto che tu sapessi della sua esistenza"; era stato ad un passo dal sentire il suo cuore fermarsi di botto fino a quando lei aveva aggiunto: " L'unica cosa che so è che non ti priverò della presenza di tuo figlio né toglierò a lui il diritto di avere un padre".

Erano stati attimi di puro terrore che fortunatamente appartenevano al passato: ora lui era, felicemente, sposato con Hermione da quasi tre anni ed era orgoglioso della sua splendida famiglia.

Draco, riportò la sua attenzione sul viso di sua figlia che esibiva ancora quell'espressione affranta e gli scappò quasi da ridere.

Dolcemente le accarezzò la testina bionda poi disse: " Su, piccola, papà stava scherzando; lo sai che io ti adoro no?" e la bambina ridendo allegramente rispose: " Si, certo che lo so, ma è normale visto che sono il meglio che c'è sulla pazza!!".

Stavolta Draco scoppiò a ridere e quando si fu calmato disse: " Piazza, Cissy, non pazza; tu sei il meglio che c'è sulla piazza capito?".

La ricciolina fece un ghigno degno del padre che mormorò: " Oh, santo cielo, eccolo il ghigno made in Malfoy!! si vede che sei proprio figlia mia anche se quando assumi quell'aria da sapientona sei tutta tua madre!".

Sua madre, la sua Hermione, che aveva litigato furiosamente con lui sul nome da mettere alla loro bambina: Draco voleva continuare con la tradizione dei Black che sceglievano per i propri nati i nomi delle costellazioni mentre lei si ostinava e s'incaponiva a dire che il nome adatto per quella meraviglia che stringevano tra le braccia era quello di Narcissa Black in Malfoy.

Il biondo aveva lottato con lei continuando a dire che per lui sua madre non esisteva più e che faceva parte della vita del vecchio Draco ma lei scuoteva la testa, testarda, dicendo: " Tu non puoi capire!!!".

E già lui non poteva capire chissà perchè quella sembrava una prerogativa prettamente femminile anche se doveva ammettere che in questo caso, ma solo in questo, lui non riusciva proprio a comprenderla.

Avrebbe dovuto essere lei quella che si opponeva con tutte le sue forze nell'imporre a sua figlia il nome di una donna che tanto l'aveva detestata; invece no! lei aveva lottato e alla fine aveva vinto anche se lui aveva, di controparte, scelto il nome di sua suocera come secondo nome per la principessina occhi d'oro.

Cissy scese dalle braccia del padre sedendosi sul tappeto a giocare con i suoi pupazzi e Draco guardandola si perse nei ricordi.

Rammentò con estrema lucidità il momento in cui chiese ed ottenne da Hermione il suo si per le nozze.

Era stato subito dopo il suo ritorno ad Hogwarts, nei dormitori Serpeverde, dopo aver fatto l'amore per la seconda volta.

Lui, con l'affanno dell'orgasmo ancora nella voce, le aveva chiesto: " Amore, sposami!!" e lei aveva riso di gioia poi tornata seria aveva detto: " Si ti sposerò, Draco Lucius Malfoy ma solo dopo che sarà nato nostro figlio!!".

Lui aveva dovuto accettare la sua decisione anche se avrebbe voluto farla diventare sua moglie già il giorno dopo.

Alla fine erano arrivati anche gli esami finali e nonostante il pancione della sua amata fosse ormai più che evidente lei riuscì a creare per tutti dei turni di studi che semplificò di molto la preparazione per i M.A.G.O. e la cosa che sorprese di più fu il fatto consegnò i suoi schemi anche a Daphne, a Pansy, a Tiger e a Goyle.

Grazie al suo aiuto tutti superarono l'ultimo scoglio che li legava ad Hogwarts.

Dal giorno dopo sarebbero entrati di diritto nel mondo degli adulti e anche se Draco sapeva che grazie alla sua immensa ricchezza poteva permettersi di vivere senza lavorare Hermione gli aveva presentato dei depliant di nuove scuole di specializzazione.

Dopo tante discussioni decisero che ci sarebbero presi un meritato anno sabbatico dove avrebbero messo a posto la loro nuova casa ( una bellissima villa nello Wiltshire che era un luogo di cui la riccia si era innamorata dopo aver visitato il mistico monumento di Stonehenge), avrebbero atteso la nascita del loro bambino, ( la mora non ne aveva voluto saperne di scoprirne il sesso adducendo varie scuse tra le quali il fatto che non aveva prezzo il sapore della sorpresa), si sarebbero sposati, avrebbero fatto il viaggio di nozze e si sarebbero goduti un pò di serena pace.

Draco ricordava, ancora alla perfezione il giorno in cui la loro famiglia si era allargata.

Erano riuniti a Grimmauld place per festeggiare il fidanzamento ufficiale di Blaise e Ginevra; c'erano tutti tranne, ovviamente, il rosso malefico.

Ginny non aveva più voluto perdonare suo fratello per quello che aveva fatto e lui dopo alcuni tentativi, fortunatamente andati a vuoto, di parlare con Hermione per far rivalere le sue ragioni aveva deciso con buona pace di tutti di partire con suo fratello Charlie per la Romania dove avrebbe studiato i draghi.

Nella stanza della festeggiata si erano riunite Hermione, Pansy che ora stava sorprendentemente con Harry, Daphne e Luna che stavano cercando disperatamente di calmare la futura fidanzata in preda ad una crisi di nervi mentre i maschietti facevano altrettanto con Blaise prendendolo, goliardicamente, in giro per i sudori freddi che gli stravolgevano il viso.

Harry che un mese prima c'era già passato con Pansy e Theo che era il più veterano dato che la sua storia  con Daphne aveva già raggiunto quota quindici mesi lo sommergevano di consigli uno più assurdo dell'altro.

Il più calmo e pacato era Neville che, secondo tutti, aveva dovuto fare buon viso a cattivo gioco visto che convivere con quella pazza di Luna era un terno al lotto continuo.

Certo a volte faceva davvero pena come quella volta che si era materializzato nella cucina di Harry, con il viso stravolto, supplicandolo di fargli fare una sana colazione dato che a detta della sua strambissima compagna la loro dispensa era stata presa di mira dagli inesistenti ricciocorni schiattosi che le impedivano di cucinare.

Draco sorrise solo ripensando alla faccia buffissima di Neville mentre con le mani giunte pregava Harry e Pansy per qualche cosa da mangiare.

Riconcentrando il suo ricordo in quel giorno il biondo rammentò la confusione che si creò quando il salone della casa di Potter fu invasa da una famelica orda di rossi: i Weasley al completo.

L'esuberante Molly e il nervoso Arthur non facevano altro che distribuire, al povero Blaise, soffocanti abbracci e pacche sulle spalle, che avrebbero fatto invidia alla delicatezza di Grop il gigantesco fratellino del mezzo gigante Hagrid; il mezzo lupo Bill con sua moglie, la veela Fleur, lo spocchioso Percy con la fidanzata Audrey e il simpatico George con la compagna Angelina che non facevano altro che dire al moro serpeverde che sbaglio enorme faceva a prendersi quella pazza della sorella come compagna di vita moltiplicando ansie e paure.

Neppure da parte della sua famiglia il caro Zabini aveva trovato un pò di appoggio dato che sua madre, che di esperienza in campo sentimentale ne aveva eccome, dato che era al settimo matrimonio aveva liquidato la cosa con alzata plateale di spalle dicendo: " Esagerato!! alla male c'è sempre il divorzio" guadagnandosi un'occhiataccia dai Weasley al completo che avrebbe gelato un vulcano in eruzione.

Alla fine era stato, proprio lui, Draco che si era avvicinato al suo amico chiedendogli: " Zab cosa ti colpisce di lei quando la vedi? e non dirmi le tette perchè ti stronco!!" e lui deglutendo aveva risposto: " La sua luce; è quello che mi colpisce Dra, la sua luce!!" e il biondo gli aveva chiesto: " Zab tu l'ami? " e il moro aveva risposto: " Da morire!" e ciò che il principe gli aveva detto lo aveva tranquillizzato all'istante: " Allora, fratello, stai facendo la cosa giusta!!".

E se ancora qualche minimo dubbio aleggiava nella testa della serpe mora si dileguò immediatamente quando vide la sua fidanzata scendere le scale avvolta in un meraviglioso abito di seta bordeaux che la faceva sembrare una principessa.

Dopo lo scambio degli anelli e delle promesse seguite da altrettanti brindisi l'attenzione era stata catturata dall'urlo di Hermione che si era portata una mano sul ventre mentre ai suoi piedi si andava allargando la macchia prodotta dalle acque che le si erano rotte in quell'istante.

In pochi momenti la confusione e l'agitazione la fecero da sovrane in quella casa dove c'era chi correva intorno al divano gesticolando, chi si faceva prendere da panico, chi rideva e chi di contro piangeva.

Le uniche calme e tranquille erano Molly Weasley e Katherine Zabini e straordinariamente anche Draco che sembrava un organizzatore perfetto che dava ordini secchi e precisi.

Hermione tra una contrazione e l'altra non faceva altro che chiedere scusa a Ginny e Blaise per avergli rovinato la festa.

Finalmente riuscirono ad organizzarsi e con una complicata manovra si erano smaterializzati al San Mungo dove gli infermieri avevano preso in consegna la gestante dicendo al futuro padre che lo avrebbero chiamato, secondo la legge che vigeva in quell'ospedale, quando la testa del nascituro sarebbe stata visibile.

Draco senza più Hermione tra le braccia, cominciò a tremare, chiuse gli occhi e cadde a terra svenuto.

Il biondo scosse la testa ripensando a quello stupido svenimento che gli era costato mesi di feroci prese in giro da parte di Blaise, Harry e Theo.

Ricominciando a ricordare Draco rammentò l'emozione che aveva provato quando l'infermiera gli aveva messo tra le braccia, per la prima volta, quello scricciolo delicato che come primo miracolo gli aveva preso un dito stringendoglielo forte e non lasciandolo più.

Una nuova ondata di emozione gli fu prodotta dal ricordo dolcissimo della sua Hermione che avvolta in un meraviglioso abito bianco avanzava nel prato della villa dello Wiltshire dove avevano deciso di sposarsi.

Dopo lo scambio delle vere, la pronuncia delle rispettive promesse e il tanto sospirato bacio finalmente Hermione Jane Granger era diventata la nuova Lady Malfoy.

Il loro viaggio di nozze a tre era stato favoloso: avevano girato quasi tutta l'Italia e gran parte della Grecia dove Draco aveva approfittato della natura di babbana di sua moglie che sicuramente era più ferrata di lui.

Poi erano cominciate quelle strane uscite da parte di sua moglie che imbellettava la sua erede ed usciva da casa, misteriosamente, senza dirgli dove andasse.

Draco era curioso ma aveva deciso di non fare domande a sua moglie timoroso che lei gli rinfacciasse la sua mancanza di fiducia.

Alla fine dell'anno sabbatico avevano deciso di frequentare la stessa scuola anche se con materie diverse: Pozionista per lui e Medimagia per lei.

Nel corso di Hermione c'erano anche Blaise e Ginevra, che intanto si erano sposati mentre nel suo c'era Pansy che stava preparando il matrimonio con Harry che, nel frattempo, era diventato uno dei più famosi Auror.

Draco fu riportato al presente dalla voce di Hermione, che dal piano superiore, lo avvisava che gli ospiti della festa di Cissy stavano arrivando.

Il biondo si alzò sbuffando leggermente: quella dannata donna aveva fatto scoppiare una guerra colossale quando lui le aveva proposto di prendere degli elfi domestici per occuparsi della casa.

L'unico elfo che poteva girare tranquillamente per casa era Puk, che però, dietro pretesa di Hermione era stato liberato e ora il suo unico scopo era essere amico personale di Cissy.

Draco andò ad aprire la porta e si trovò davanti Blaise che teneva in braccio la piccola Nessie di due anni che era la fotocopia, precisa e sputata di Ginevra, a parte gli occhi che era di colore blu zaffiro come quelli del padre.

Dietro a Blaise e alla piccola, c'erano Ginevra e la famiglia Potter.

Harry e Pansy che si erano sposati l'anno prima ed erano in attesa del loro primogenito; dopo pochi minuti arrivarono anche Luna e Neville con la loro bambina Alice e Daphne e Theo con il loro figlio Damon.

In pochi istanti il silenzio, perfetto e pacifico, della villa si trasformò in un brusio assordante contornato da risolini infantili che rallegravano il cuore.

Draco dopo pochi minuti salì al piano superiore per andare a vedere come mai Hermione non scendesse ma arrivato davanti alla porta chiusa della loro stanza da letto fu attratto dalla voce di sua moglie che stava parlando con qualcuno.

Istintivamente accostò l'orecchio alla porta e sentì la riccia dire: " E' una questione di puntiglio! non capisco perchè deve essere tutto così complicato; io credo che sia un suo diritto sapere!".

Il biondo strinse un pugno per contenere il nervosismo e sospirò per cercare di rilassarsi poi tornò ad ascoltare: " Per favore, io devo dirglielo! non voglio più continuare a mentirgli; i nostri incontri clandestini devono cessare, perchè io non me la sento più d'ingannarlo!!".

Alla parola < incontri clandestini> Draco non si trattenne più ed entrò di scatto nella stanza esibendo sul viso un espressione feroce.

Hermione sussultò al suo ingresso e guardandolo in volto capì di essere stata scoperta: istintivamente chiuse la comunicazione via camino che stava intrattenendo e si avvicinò a suo marito più tranquilla che poté ma si bloccò subito quando vide l'enorme sofferenza negli occhi dell'uomo che amava.

" Draco io...." cercò di dire la ragazza ma lui con la voce gelida le rispose: " Cosa c'è Hermione io non ti basto più?".

Per la ragazza fu come ricevere uno schiaffo potente in pieno viso e con le lacrime agli occhi rispose: " Ma che stai dicendo, amore?".

Draco stringendo i pugni disse: " Non chiamarmi amore, per favore; non sporcare una cosa così bella.

Se non sei in grado di essere sincera con me almeno non prendermi in giro!!!" e la riccia, giungendo le mani, disse: " Io non ti ho mai preso in giro ne tantomeno ti ho mai mancato di rispetto! puoi dire lo stesso di te? Draco lo stai facendo di nuovo! stai mettendo in dubbio i miei sentimenti così come hai fatto con Ronald; stai saltando subito alle conclusioni. E' tutta qui la fiducia che hai nel nostro matrimonio?".

" Conclusioni? fiducia? rispetto? ti faccio notare Hermione che non sono io che ha degli incontri clandestini con un altro! io ti ho sempre rispettata perchè la mia vita siete tu e mia figlia e non potrei mai immaginarla priva della vostra presenza ma sei stata tu pochi secondi fa a dire che non vuoi più ingannarmi né mentirmi! ti ho sentita" concluse, amareggiato, Draco.

Hermione crollò, sconfitta, sul letto poi passatisi le mani sugli occhi disse: " Hai ragione, io ti ho mentito e ti ho ingannato ma non ti ho mai mancato di rispetto!".

La ragazza sentì il cuore gelarglisi in petto quando vide le lacrime di dolore scendere sulle guance di suo marito e con decisione disse: " Ora basta! io non posso più mentirti per la testardaggine e l'orgoglio di altre persone. Non posso mettere in pericolo il mio matrimonio e la nostra serenità per fare da scudo all'indecisione di qualcuno che non sa masticare pane ed umiltà al punto da rivelarsi!".

" Di che diavolo parli, ora?" chiese furioso e sconcertato il biondo e lei gli fece cenno di sederglisi accanto cosa che lui fece con riluttanza.

Hermione gli prese le mani e Draco fu tentato di staccarsi ma lei non glielo permise poi guardandolo negli occhi disse: " Tesoro, in questi tre anni e mezzo che siamo tornati insieme, tu mi hai chiesto più e più volte chi fosse l'angelo che mi aveva convinto a tornare da te ed io non ho mai voluto dirtelo giusto?" e lui annuì, perplesso, chiedendosi cosa diavolo c'entrasse ora quel discorso ma lei riprese a parlare: " E di certo molte volte ti sei chiesto dove io portassi Cissy durante le nostre misteriose uscite non è così?".

Draco annuì nuovamente e lei disse: " Beh è arrivata l'ora che tu sappia tutto! le mie uscite < clandestine > con nostra figlia erano motivate solo dal fatto che quell'angelo voleva passare del tempo con lei!".

Il biondo, sbottando, disse: " Ma chi cavolo è quest'angelo?" ed Hermione gli rispose: " Draco quell'angelo è tua madre!!".

Il ragazzo spalancò gli occhi all'inverosimile poi a fatica disse: " Mi-mia ma-madre? ma ch-che stai dicendo? guarda che se è uno scherzo non è divertente!!" ma lei, sorridendo teneramente, gli rispose: " Non scherzo, amore!!! è stata tua madre a convincermi a tornare con te all'epoca; ".

Il biondo, ancora scioccato, disse: " Cos'è ti ha minacciato? o ti ha messo sotto Imperius?" ed Hermione, scoppiando a ridere, rispose: " Ma che minacce o Imperius del cavolo! lei venne lì la stessa mattina che io tornai da te e mi parlò con il cuore in mano raccontandomi di te, della tua infanzia e delle torture alle quali ti sottoponeva Lucius e alle quali lei non ha mai avuto la forza di ribellarsi; mi ha spiegato quanto si sentiva in colpa verso di te per non averti mai aiutato alla luce del sole!".

" Se è per questo non l'ha fatto neppure all'ombra" disse amareggiato Draco e lei lo bloccò dicendo: " Mi spiace deluderti, amore ma ti stai sbagliando; lei ti ha sempre aiutato di nascosto per evitare di farsi scoprire da Lucius che l'aveva più volte minacciata di ucciderti se si sarebbe immischiata in fatti che lui riteneva puramente da uomini.

Fu lei che andò da Silente per chiedere il suo aiuto per evitarti il marchio ma purtroppo Piton lo uccise prima che potesse fare qualcosa di concreto per te!".

Draco era sbigottito di fronte a tutte quelle notizie e a fatica disse: " Hermione non mi stai mentendo?" e la ragazza, sorridendo gli rispose: " Ti pare che se le cose non fossero andate così io avrei mai messo il suo nome a nostra figlia? so che ti sei chiesto molte volte perchè lo avessi fatto! beh ora sai la risposta; Cissy porta il nome dell'angelo che ci ha permesso di tornare insieme".

" Perchè non me lo hai detto?" chiese Draco ed Hermione gli rispose: " Se te l'ho nascosto è perchè è stata lei a chiedermelo! all'epoca mi disse che voleva che tu ti godessi la tua felicità senza sentirti in dovere di ringraziarla per qualcosa che qualunque madre avrebbe fatto.

Draco, per quanto ti sembri più facile continuare a credere che lei sia quella cattiva io devo farti capire che stai sbagliando: tua madre è un altra vittima di Lucius e se vorrà sarà lei a raccontarti tutto quello che in questo periodo mi ha detto.

Dovresti vederla con Cissy; è letteralmente, innamorata di lei così come lo è di te! ogni volta mi fa mille domande al tuo riguardo e vuole sapere tutto quello che ti succede!!".

Dopo un pò di minuti di silenzio Draco si alzò e disse: " Andiamo!!" ed Hermione gli chiese dove volesse andare e lui, con un sorrisetto mellifluo, rispose: " Andiamo a riprenderci un angelo!!!".

La riccia saltò al collo di suo marito e felice all'inverosimile lo baciò con un trasporto e una passione enormi poi insieme si avviarono verso il camino diretti a Malfoy Manor certi che finalmente tutti i tasselli del puzzle erano andati al posto giusto.

 

 

FINE.

Ringrazio tutti quelli che hanno seguito la mia storia sperando di non dimenticarne nessuna:

 

A tutte le persone che l'hanno commentata:

 

MissMalfoys - aranciata - titty79 - oOclorophillaOo - mikilily - susyprincy - Herm93 - MoonFencing - elisadi80 - whatashame - LaSabriii - Teya - barbarak - Coby - Black_Yumi

MissChanel - bribry85 - Neera Sharim

 

A tutte quelle che l'hanno aggiunta tra le preferite:

BabyBaffy  - CeC - elenusiaHP - francesca88 - Kaichan__ - ladyathena - Luna_Dora  - MeLiIiIi - MissMalfoys - mv3028 - oOclorophillaOo - RoselyMalfoy - saritenera - Scarlett96 - soga6 - stellabella

A tutte quelle che l'hanno aggiunta tra le ricordate:

dumbly - Herm93 - Juliee - kuro - maryam - MissMalfoys - Shi no Neko

A quelle che l'hanno messa tra le seguite:

25112000 - Allice_rosalie_blak - Aly84 - ania2692 - aquizziana - aranciata - Atena_ - a_lena - BabyFairy - banvany - barbarak - bluesea - bribry85 - cecilycullen94 - Ciaolao - Ciccii - cinamomo - Coby - Crystal Hell - debby91 - Desyree92 - Elena Gilbert - elisav - elly04 - excel sana - Faith18 - fange69
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Sunny Lock - Teya - titty79 - tykisgirl - vale_nad - Veriti - Veronica91 - yukii96

Io dico solo:

 

GRAZIE

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