And after all, you're my WONDERWALL.

di ErisElly
(/viewuser.php?uid=156421)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Premessa ***
Capitolo 2: *** Un nuovo inizio. ***
Capitolo 3: *** Di nuovo casa. ***
Capitolo 4: *** 1 a 0 ***
Capitolo 5: *** Promesse silenziose. ***
Capitolo 6: *** Ferendomi nel profondo. ***
Capitolo 7: *** La festa! ***



Capitolo 1
*** Premessa ***


Allora una piccola premessa: io sono una Dramione sfegatata ma non sopporto quelle storie n cui Draco diventa uno zuccherino e Hermione gli dichiara amore eterno. Per quei due ci vuole tempo! Nonostante tutto però non mancheranno i momenti dolciosi. Leggete, divertitevi e Recensite. Grazie per chi seguirà la mia storia ;*

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Un nuovo inizio. ***


Tadààà Salve a tutti! Io sono Martins una ragazza di 14 anni che ha la passione per i libri. Ama Harry Potter, Fairy Oak e Il ritratto di Dorian Gray (d'altra parte chi non ama Oscar Wilde???) 
Vabbè sti cavoli passiamo al capitolo, starete dicendo, ma visto che ho intenzione di portare questa storia alla fine, una piccola presentazione mi pare il minimo. Vi risparmio la parte iniziale io sono una ragazza... bla bla bla... e passiamo al dunque: Mi conoscerete pian piano per chi vorrà seguire questa storia. Vi chiedo solo un favore faccio il liceo classico, quindi per cui (Wow che italiano! E va pure al classico questa!) non trucidatemi se ci metto un tantino tanto a postare i capitoli. Detto questo ENJOY !
 
 
 
 
 
 
 
 
Finita. Era finita.
Ancora non riuscivo a crederci. La guerra era finita.
Steso sul mio letto le immagini degli ultimi avvenimenti mi colpivano come fitte, a intervalli regolari.
Dopo mille sofferenze, mille obblighi, mille atrocità che avevo compiuto, tutto era finito.
Ancora non riuscivo a capacitarmi di cosa fosse successo quella notte ad Hogwarts, non riuscivo a capire perchè Potter, proprio Potter mi avesse salvato dalla Stanza delle Necessità.
Ma cosa ancora più incredibile è stata quando con un Protego salvai la Granger, dalla maledizione di mia zia.
Che mi era successo? Io, Draco Malfoy che salvo una sporca mezzosangue? IO, il principe delle serpi?
Tutto quel che ricordo è che stavo cercando disperatamente Blaise, quando appena girato l'angolo trovai la Granger per terra e mia zia che le puntava contro la bacchetta, come un riflesso involontario, come se fosse stata la bacchetta a decidere ancora prima di me, la salvai.
Non so come sia successo, so solo che ormai per me non contava la differenza tra purosangue e mezzosangue, tra persone comuni e mangiamorte. Volevo solo che finisse, e se ciò significava che dovevo schierarmi dalla parte dei "buoni"; ben venga!
Per tutta la mia vita, mio padre non aveva fatto altro che comandarmi, insegnarmi a farmi rispettare, ad odiare quelli diversi da me, inferiori a me!
Ora volevo essere solo me stesso, volevo decidere IO cosa odiare e cosa no, IO decidere a chi portare rispetto. 
Sin dalla nascita ero destinato ad essere quello, che altre persone avevano scelto per me; un Malfoy. Si dice che il nome non determina la persona: Niente di più falso.
Potevo mai io essere fuori dalla norma? Potevo essere solamemente me stesso? Ovvio che no. Da quando ero niente di più che un neonato, mio padre si è sempre preoccupato che diventassi un perfetto Malfoy. Quell'orrendo marchio tatuato sul suo braccio, non aveva condizionato solo la sua vita, ma anche la mia.
I miei pensieri furono interrotti da un gufo, entrato nella mia stanza. Presi la lettera e vidi che recava lo stemma di Hogwarts.
<< Altre seccature, immagino >>.
 
           SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS
                       Direttrice: Minerva McGranitt
 
Caro signor Malfoy,
siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto a frequentare l'ultimo anno della sua istruzione magica, alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
In vista degli ultimi eventi il Consiglio D'Istituto è propenso ad aggiungere un altro anno di scuola, per favorire gli studenti in uscita ed a conseguire un M.A.G.O. qualificabile; in quanto l'anno scorso non possiamo ritenerlo tale per vari motivi.
I corsi avranno inizio il 1° di settembre.
Il treno partirà dalla stazione di King's Cross alle 11 in punto al binario 9 e 3/4.
Con ossequi, Minerva McGranitt
 
<< Questa è bella! Un altro anno ad Hogwarts! >>
Ci misi qualche secondo a realizzare che il gufo aveva una seconda lettera.
 
Draaaaaa non è INCREDIBILEEEE un altro anno INSIEMMEEEE. WOWWWWW non vedo l'ora, insomma è FANTASTICOOO!!!!!!!
Lo so che non vedevi l'ora di liberarti di me...heheheh non ci riuscirai così facilmente!!!!!!! Ma cè ti immagini quante altre feste potremmo organizzare e il QUIDDITCH!!!!! WOOOOOOW!
Il tuo sclerato amico Blaise!!!!
 
Sorrisi tra me e me, solo il mio migliore amico Blaise Zabini, riusciva a vedere tutto positivo. 
"Certo lui non è mica figlio di un mangiamorte!", disse quella fastidiosa voce nella mia testa.  
"A lui che importa se tutti ti guarderanno come un rinnegato?"
Involontariamente posai lo sguardo sul mio avambraccio sinistro dove ormai il marchio nero, stava sbiadendo piano piano.
Ma in fin dei conti sì, aveva ragione Blaise mi era stata concessa 
un' ultima chance per dimostrare a tutti chi era il VERO Draco Malfoy!
E di certo non potevo sprecarla.  
Sì ne ero convinto quell'anno avrei fatto tutto ciò che avevo voglia di fare, senza rimpianti, solo godermi la vita appieno, fregandome di quello che gli altri avrebbero pensato di me. Quest'anno era il MIO anno e non avrei permesso a nessuno di rovinarmelo!
In fin dei conti non avevo sempre voluto dimostrare quanto valevo? Ed ecco qua che il mio desiderio era stato esaurito. Quest' anno sarei stato solo io il padrone delle mie scelte, avrei dimostrato a tutti di cosa ero capace, che valevo molto più di mio padre; che ero un uomo migliore di lui dopotutto.
Mi alzai e andai verso la vetrina dall'altra parte della stanza, là tenevo tutti i piccoli trofei che avevo conquistato, l'aprii e presi una foto ormai ingiallita dal tempo: La cornice nera era tutta piena di polvere e il vetro aveva una piccola crepa, che non lasciava vedere l'immagine della foto.
<< Reparo! >> Ordinai tirando fuori la bacchetta; la cornice improvvisamente divenne come nuova e la crepa si aggiustò. La foto rappresentava otto ragazzini vestiti di verde e argento. Al centro c'ero io; un piccolo bambino dalla pelle diafana, occhi color ghiacco e biondi capelli tirati all'indietro, che sorrideva al ragazzino accanto a lui. Un Blaise Zabini di tanto tempo fa mi sorrise con quegli occhioni color zaffiro e i capelli neri tutti ordinati, stringeva la mano ad una bambina con corti capelli neri: Pansy. Poi dietro, c'erano Daphne, Theodore, Goyle, Tiger e Millicent. Eravamo tutti dello stesso anno e così eravamo tutti amici. Amici per modo di dire nel tempo solo alcuni erano rimasti sempre con me e potevo davvero chiamarli amici, ed erano: Blaise e Theodore i due miei migliori amici, e le ragazze Daphne e Pansy.
Sì, dovevo tornare non solo per dimostrare a tutti chi ero, ma anche per loro, che dopo tutto quel tempo meritavano di essere ripagati.
Non posai la foto dove era, ma la presi e l'adagiai sul letto per ricordarmi di metterla in valigia.
Scesi piano le scale e andai diretto in salone dove trovai mia madre e mio padre, che stavano leggendo il giornale e bevendo thè. Presi un bel respiro e dissi: <<  Madre, padre è arrivata una lettera da Hogwarts, che dice che ho diritto di poter frequentare l'ultimo anno e prendere il M.A.G.O. Posso andarci vero? >> Glielo chiesi lo stesso, anche se ci sarei andato con, o senza il loro permesso.
Mia madre posò la tazza di thè sul tavolo e mi guardò sorpresa.
<< Davvero? >>
<< Sì. >>
<< Allora vai a fare le valige, non vorrai fare come tutti gli anni? >> Rispose mio padre guardandomi.
Era molto cambiato dopo la guerra, il viso era ancora incavato pieno di rughe, le occhiaie sotto gli occhi, li rendevano stanchi e speenti; i capelli si stavano facendo bianchi, ma nonostante tutto aveva ancora quell'aria austera.
<< Però non posso accompagnarti. Ho molto lavoro arretrato >> Aggiunse.
<< Fa niente. >> Dissi.
 E così me ne ritornai in camera, iniziando a fare il conto alla rovescia per la partenza.
 
_________________________________________________________________
 
Mi ero appena materealizzato alla stazione di King's Cross, nemmeno a farlo apposta, davanti a Blaise Zabini.
<< Wow! Dra, ti ricordavo più in forma! Non è che ti sei lasciato un pò andare? >>
<< Fottiti, Blaise! >> dissi con un sorriso.
<< Amico ti dirò che è un ottimo consiglio. >> Mi rispose con il sorriso a trentadue denti sulla faccia e gli occhi allegri.
<< Guardate chi si è degnato di onorarci con la sua presenza! Draco Malfoy in persona! >> Scherzò Theodore Nott.
<< Theo, io arrivo quando mi pare, dove mi pare e solo se mi va! Afferrato il concetto? >> Ribattei facendo l'offeso.
Mentre tutti ridevano e scherzavano con Blaise, mi sentii trapassato da uno sguardo, mi giraii e con immensa sorpresa, scoprii che la persona che mi stava letteralmente trapassando con lo sguardo, non era che la Granger.
Stava vicino alla colonna di destra e non si era accorta che Sfregiato le stava parlando, accanto a lei c'erano la Weasley attaccata come un adesivo a San Potty mentre dietro, i signori Weasley, stavano parlando un pò in disparte con due signori che non conoscievo.
"Fantastico, davvero, spero solo che adesso non si faccia mille seghe mentali, solo perchè l'ho salvata!" pensai.
Appena si accorse che l'avevo scoperta si girò di scatto, nascondendosi il viso con i lunghi capelli ricci. Improvvisamente si era interessata al Rosso.
 
_________________________________________________________________
 
Il treno era peno come sempre ed io con i miei amici stavamo cercando uno scompartmento libero per sederci. Il treno era più affollato degli altri anni però, perchè del settimo anno c'erano sia chi effettivamente doveva farlo e noi, che dovevamo ripeterlo. Superammo agilmente un gruppetto di ragazzini del primo anno, che si stavano esercitando con le bacchette, procurando solo fumo e poche magie. Gli strilli ti facevano venire il mal di testa: bambini che correvano su e giù per il corridoio, chi urlava qualcosa a qualcuno, le mamme e i papà che salutavano i figli che già erano saliti... la solita confusione insomma. Guardai con un sorriso mesto quei pivellini, anche io anni addietro ero tra  più piccoli e guardavo con grande ammirazione i ragazzi più grandi, immaginando come sarei stato io all'ultimo anno. Ed eccomi qui. 
<< Dove ci sediamo? >> Domandò Pansy.
<< Ovvio al solito posto. >> Risposi.
<< Hemm se non te ne sei accorto è già occupato. >>
<< Ma cosa dici Bla! Quel posto è nostro da sette anni! >>
<< Allora guarda tu stesso! >>
Rimasi sconcertato da quel che vidi.
<< Cosa ci fate voi qua? Questo è il NOSTRO scompartimento!  >> Dissi  indignato al quadretto che mi si rappresentava davanti. Il nostro scompartimento era occupato da San Potty, quei pezzenti dei Weasley, Lunatica Lovegood, l'imbecille Paciock e la mezzosangue zannuta.
<< Gli scompartimenti sono di quelli che li vedono per primi, quindi fossi in te non mi agiterei, furetto! >>
<< Nessuno ha detto che puoi parlare Granger!  >> Dissi con odio, mentre San Potty e Sfregiato tiravano fuori le bacchette.
<< Dra non ti arrabbiare non ne vale la pena, con certa gente. >> Mi rispose il mio migliore amico, cercando di tranquillizzarmi, ma prima di andarmene lanciai uno sguardo pieno di odio alla mezzosangue.
Trovammo uno scompartimento poco più distante, Theo e Blaise parlavano di quidditch, Daphne e Pansy di feste... Io pensavo.
Pensavo al nuovo anno, di come sarebbe stato, tranquillo? No, mai! Allora che avrei dovuto subire quest'anno?
I miei pensieri andarono subito alla mezzosangue e di come mi aveva risposto poco prima "Ma come si permette!" pensai.
Se non fosse stato per grazia mia, ora sarebbe a far compagnia a Voldemort. Però è anche vero che se non fosse stato per Potter io ... 
No! Avevo una scopa, sarei riuscito a fuggire e a mettermi in salvo. 
Ma no! Potter come sempre ha dovuto far l'eroe!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Di nuovo casa. ***


Allooora rieccomi qui con un altro capitolo a neanche un giorno da quello precedente, il motivo è semplice questa settimana sarà mooltooo luuunga e non avrò tempo per scrivere, quindi vi beccate questi due capitoli iniziali e ve li fate bastare U.U (no vabbè non sono davvero così cattiva XD entrerò qualche volta a vedere le vostre recensioni). Ma adesso facciamo un giochino in questo capitolo ho messo un tema che è molto importante per me, vediamo se lo riconoscete! (un piccolo indizio ne parlano sia Draco che Hermione) P.S Questo capitolo è più lungo del precedente, spero solo che non vi annoiate, ma vi prego leggetelo tutto perchè è la base di tutto. detto questo ENJOY!
 
 
 
Finalmente fuori dal finestrino iniziarono ad intravedersi le luci del castello tanto atteso, se possibile ancora più bello del solito, nonostante la battaglia che l'ha visto protagonista lo scorso maggio. Le luci che penetravano dalle finestre, danzavano come lucciole sulla lisca superficie del lago; solo qualche ondina tradiva la presenza del suo abitante: la piovra gigante.
Nonostante tutto il rumore del treno e il vociare dei bambini, si poteva udire l'ululare dei lupi nella foresta proibita.
Era bello poter ritornare di nuovo a casa.
Il viaggio era andato molto bene, eclusa la parte iniziale con furetto, si intende. Dopo sette lunghi anni, era strano vedere come tutti noi eravamo cambiati, non solo fisicamente ma anche caratterialmente e psicologicamente. Ma certe piccole cose, sarebbero rimaste così per sempre, indelebili nel tempo. Harry sarà sempre perseguitato dai guai, io cercherò sempre di fare la sorella maggiore per salvarlo; Ron sarà sempre lo sciocco cronico e l'irrimediabile ridardatario; Neville sarà sempre così sbadato e pasticcione, anche nelle piccole cose; Ginny rimarrà sempre la ragazza che in fin de conti, anche se ormai ci si è fidanzata, andrà sempre dietro al famoso Harry Potter; Luna, bhè Luna starà sempre nel suo strano mondo, insomma Luna sarà comunque "Lunatica"; e Malfoy sarà sempre il furetto rompiscatole. Certe cose quindi, non cambieranno mai, saranno sempre così, impresse nel tempo e nella nostra memoria.
Intanto il treno era giunto alla stazione di Hogsmade e la moltitudne di studenti si affrattavano a scendere. 
<< Dai, Mione, vieni altrimenti ci perdiamo le carrozze! >>
<< Un attimo Ron, non trovo il mio mantello...Oh! eccolo >>
<< Su dai, muoviamoci. >> Disse il Prescelto.
<< Hermione hai la testa piena di Gorgosprizzi. >>
<< Luna cosa sono i gorgosprizzi? >>
<< Non lo sa nemmeno lei. >>
<< Oh Ron, taci ogni tanto.>>
<< Ginny i gorgosprizzi sono delle creature immaginarie, che ti entrano dalle orecchie e ti confondono il cervello.>>
<< Ancora scettica vedo. >> Replicò con freddezza Luna.
<< Mione, forse i gorgosprizzi esistono davvero, come fai a provare che non 
esistono? >>
<< Neville, non ti ci mettere anche te! Se una cosa è inesistente come si fa a provare che esiste! E' impossibile gente! >>
<< Hermione basta dai, vogliamo muoverci? Invece di rimanere qui e tornare a Londra? >> Disse Harry abbastanza scocciato, se c'era una cosa che odiava era che noi niziammo a bettibeccare tra di noi. Ma davvero non riuscivo a trattenermi dalle affermazioni di Luna.
Era da un bel pò di tempo che ero distratta, è vero, ma non per colpa de gorgosprizzi! Probabilmente era lo stress accumulato in questi anni, ora iniziava ad emergere.
Era una sensazione indscrivibile, poter tornare ad Hogwarts, senza la paura di morire appena voltato un angolo. Dopo molto tempo ci saremmo goduti un anno normale, come unica preoccupazione i troppi compiti e i severi professori.
Non saremmo stati interi pomeriggi a rmurginare su cosa fossa nascosto sotto la botola del terzo piano, non saremmo andati in giro, puntando specchi ad ogni angolo; non ci saremmo più dovuti preoccupare di prigionieri scappati, di tornei mortali, di odiose professoresse, di continui attentati e soprattutto non dovevamo costantemente temere di morire. Sarebbe stato un anno normale, o almeno, normale per la nostra norma.
Intanto eravamo entrati nel castello che era accogliente e caldo come sempre, non mancava niente, nemmeno Pix, che si aggirava tra gli studenti a seminar dispetti.
Dopo aver guardato il castello tutto messo a lucido, entrammo. Come al solito dietro al tavolo dei professori c'era l'enorme stendardo d Hogwarts, che raffigurava un grifone, un serpente, un tasso ed un corvo, riuniti intorno ad una grande H nera.
La frase "Draco dormiens nonquam titillandus" era ben visibile anche da lontano.
Le finestree erano state riparate e i tavoli splendevano più lucenti che mai.
Ci sedemmo e assistemmo alla cerimonia dello smistamento: Demitri, Dray, Borran, Ellen, Morran, Spinner, Gron, McCrory, Gambol, i gemelli Leander, Borray e Carter; si unirono al nostro tavolo e furono accolti gioiosi.
Sarà stata una mia impressione, ma a mio parere la Sala non era mai stata più viva e splendente.
<< Mioneeeee >>
<< Hemm, sì Harry? >> Risposi, bruscamente interrotta dai miei pensieri.
<< Volevamo solo farti notare che stai mettendo il sale  nell'acqua. >>
<< Oddio! Ma dove ho la testa! >> Dissi accorgendomi solo quel momento che effettivamente stavo mettendo il sale nell' acqua, invece che nel piatto.
<< Non lo so, quando lo scopri dillo anche a noi, siamo curiosi. >> Replicò Ron ilare.
<< Dai Ron, lasciala perdere, che dire forse si sarà innamorata! >> Scherzò Harry, ridendo.
Improvvisamente sia io che Ron arrossimmo, per fortuna nessuno ci vide.
<< Pensavo a cosa faremo quest'anno senza cattivi da uccidere. >>
<<  Mione ha assolutissimamente ragione! vabbè dai ci rifaremo con furetto! >> 
<< A proposito di Malfoy, Hermione che gli hai fatto? Ok che vi odiate dal primo anno, ma mai ti ha guardato con così tanto odio, come invece ha fatto sul treno. Era uno sguardo di rancore, di... >>
<< Disprezzo? >> Risposi velocemente.
<< Bhè sì, più o meno. >> Ribattè Ron, pensieroso.
Sì, un altro pensiero che mi tormentava era il ricordo di Malfoy, che si para davanti a me, bloccando una maledizione di sua zia che mi avrebbe uccisa di sicuro. 
 E' vero che alla fine Draco si era unito con noi per salvare Hogwarts e tutti, dico TUTTI lo sapevano, ma non avevo mai raccontato di quando Draco mi aveva salvata. A nessuno nemmeno a Harry o Ron o a Ginny.
Che sia chiaro! Non è che adesso lo amavo!  No,mai! Provavo solo gratitudine per quel ragazzo.
Quel ragazzo che in una notte aveva completamente mandato all'aria l'opinione che avevo su lui.
_________________________________________________________________
 
<< Oddio che shonnooooo! >> 
<< Sì, Theo ma magari chiudi la bocca! >> rispose Blaise divertito, continuando a mangiare affamato il suo coscio di pollo.
<< 'Anto sei pigno... pigno... >> Disse sbadigliando Theo, che in vero era da quando stavamo sul treno
<< Pignolo volevi dire? No sai, perchè non si è capito granchè di quello che volevi dire! >>
<< Theo ha sonno alle nove di sera, Blaise lo rimprovera perchè parla a bocca aperta, e sarei IO, e dico IO quello che ha perso smalto? >> Rsposi indignato, da quando il treno aveva lasciato Londra, i miei amici avevano iniziato a sfottermi continuamente, e prima perchè così e poi perchè colà, e poi perchè secondo loro mi stavo trascurando etc...
<< Ma dai, Dra noi scherzavamo, vedi come sei noioso! >> Disse Pansy.
<< Ohhhhhh, una ragazza che dice che Draco è N O I O S O, bello mio stai perdendo punti, e taaantiiii >> Dissero all'unisono Theo e Blaise, cogliendo al volo l'opportunità.
La mia reazione non si fece attendere, mi alzai indignato: << IO NON STO PERDENDO PUNTI!  >> Urlai scantendo bene le sillabe.
Inutile dirlo tutta la Sala Grande si girò verso di me.
<< Hemmm Dra, ok non stai perdendo punti, ma ora siediti che ci stanno guardando tutti... >> Borbottò Theo, notante le teste che si giravano verso la nostra drezione.
<< Ed è un male? >>
Tutti risero alla battuta di Blaise, e anche io, perchè anche se non volevo ammetterlo davanti tutti, mi stavo lasciando andare... e tanto.
<< Vabbè su silenzio sta parlando la McGranitt. >> Annunciò Pansy.
 
Il solito posto riservato al preside infatti era occupato da Minerva McGranitt, che dopo la morte di Piton era diventata la preside.
Lungo il tavolo dei professori c'erano: Hagrid, Lumacorno, Vitous, Sprite, Cooman, Fiorenzo (anche se aveva un' aria riluttante), un professore che non conoscevo alquanto allampanato, con l'aria stanca ma vigile; una professoressa dal lungo viso cavallino e biondi capelli che le ricadevano sulle spalle, occhi nocciola  spaventati, come se uno non avesse niente di meglio da fare che attaccarla...Mmmmm mi sarei fatto delle belle risate con lei! 
La professoressa di astrologia, Madama Bumb, il professor Vector e con mia grande sorpresa il professor Ruf: il fantasma che insegnava storia della magia. Era la prima volta che vedevo tutti i docenti al completo.
Intanto la McGranitt, infatti si era alzata: non vestiva il solito vestito lungo color verde smeraldo, ma un vestito color porpora, lungo fino alle caviglie, con uno scollo quadrato e il cappello intonato; inutile dirlo i capelli erano legati nella sua rigorosa crocchia.
<< Allora benvenuti ai ragazzi del primo anno ad Hogwarts, e bentornati ai più vecchi. Con molto piacere posso annunciare che dopo la battaglia che ha raso  al suolo Hogwarts, tutti i docenti e dei volontari si sono uniti per dare una mano per ricostruirla pezzo per pezzo, e con ottimi risultati direi. Inoltre sono stati ristabiliti tutti gli incantesimi di protezione intorno alla scuola, anche se credo che non serviranno più di tanto.
Volevo aggiungere inoltre, i miei più sentiti ringraziamenti ai tre salvatori del mondo magico: Harry James Potter, Ronald Bilius Weasley ed Hermione Jane Granger, per aver combattuto con orgoglio e coraggio e aver posto la parola fine a questa battaglia che ormai durava da troppo tempo! >>
 
La Sala Grande esplose in un applauso verso i tre coraggiosi grifoni, sì tutta la sala anche i serpeverde.
 
<< Ma non meno ringraziamenti meritano tutto l'Ordine della Fenice e l'Esercito di Silente, per aver contribuito a salvare la nostra scuola. >> Altro applauso.
<<  Intanto però diamo il benvenuto al professore Lewis che ha gentilmente accettato di seguire i corsi di Difesa contro le Arti Oscure... >> Il tipo allampanato si alzò e fece un breve inchino.
<< ...E alla professoressa Burbe che invece ricoprirà la cattedra di babbanologia.
Per finire vorrei dare alcuni annunci: come professoressa di trasfigurazione, non avendone trovata nessuna, rimmarrò io, anche se svolgo già il ruolo di preside. Come vicepreside è stato nominato il professor Vitous, che comunque rimarrà a svolgere il suo ruolo di insegnante.
Per chi invece desidera fare parte della squadra di quidditch della propria casa, deve darmi un pezzetto di pergamena con il vostro nome e il ruolo che desiderate svolgere.
Tra una settimana darò i nomi ai capitani delle quattro case: Potter per Grifondoro, Malfoy per Serpeverde, Goodmoon per Corvonero e Abbott per Tassorosso.
Le lezioni inizieranno domattina alle 9 in punto, e come ultima cosa il Consiglio dei Docenti è favorevole all'iniziativa di dare un ballo in maschera per l' Equinozio d'autunno la sera del 23 settembre; ora vi auguro a tutti una buonanotte! >>
Nella Sala Grande partì un altro applauso, prima di sprofondare nel più totale caos, a chi doveva uscire per primo, io e i miei amici lasciammo prima svuotare la sala e poi uscimmo noi. Prendemmo la scala che portava ai sotterranei e mi sentii bene, come se rifare quel pezzetto di strada, che portava nella Sala Comune, equivalesse a tornare a casa.
Per me i lunghi corridoi freddi e lugubri, l'aria verdagnola che entrava dalle fnestre a causa della luce che rifletteva l'acqua sotto il lago, la ampie aule di legno, la Sala Grande; il campo da quiddicth su cui avevamo condiviso gioie e dolori, vittorie e sconfitte, il posto in cui ci eravamo allenati sia con il sole, che con la pioggia, che con la nebbia di prima mattina; la torre di astronomia, dove qualche volta mi piaceva stendermi e godermi l'intera volta celeste, il parco, le scale alle quali piace cambiare e per questo ti fanno arrivare in ritardo alle lezioni. Tutti questi luoghi li sentivo parte di me; posti che mi avevano visto arrabiato, deluso, stanco, gioioso, vittorioso, sfacciato etc... 
Insomma posti che mi avevano visto crescere.
Non per fare il sentimentale, perchè non ne sono proprio il tipo, ma anche a me tutti quelle cose facevano venire in mente tanti ricordi. 
Perchè anche se Villa Malfoy era la mia vera casa, solo qua nel castello mi sentivo bene.
Inoltre il concetto di casa non è relativo e del tutto soggettivo? Casa non può anche indicare anche un posto in cui ti senti a proprio agio con te stesso? 
Penso proprio di sì.
 
 
Erano circa le 3 e 30 del mattino quando salì in camera mia.
Io, Bla, Theo, Daph e Pansy, eravamo rimasti ben oltre il coprifuoco, per fare una piccola festa di benvenuto ai piccoli serpeverde, e di bentornato a noi.
Le nostre feste erano molto speciali: Musica a tutto volume, ma non quella commerciale, quella vera: Rock'n'roll baby! Luci stroboscopiche (o almeno mi pare che i babbani le chiamino così), cibo a non finire e non poteva mancare il whisky incendiario. Oh bhe, che festa è senza alcol?
 Riguardai  l'orologio al polso: le 4 meno un quarto, ma ancora non riuscivo a chiudere occhio. 
Come mi succedeva da troppo tempo non riuscivo più ad addormentarmi sereno, come sola preoccupazione il pensiero di dovermi svegliare presto la mattina seguente.
Un altro anno ad Hogwarts, non riuscivo a capacitarmene, era del tutto impossibile, eppure non era cominciato così male, avevo scoperto con mia grande gioia di avere ancora degli amici su cui contare.
Ebbene sì, anche io Draco Lucius Malfoy, ho bisogno di amici che mi capiscano, che mi aiutino, che facciano qualcosa di pazzo e spericolato con me; e forse per grazia avevo ritrovato i miei migliori amici: Blaise Zabini, Theodore Nott, Daphne Greengrass e Pansy Parkinson, pronti ad accettarmi così per quello che sono. Solo io e basta.
Con mia grande fatica riuscii finalmente a dimenticare i miei problemi... (ok lo ammetto grazie a qualche altro sorso di FireWisky, forse!) Ma in fin dei conti come disse Macchiavelli...
"Il fine giustifica i mezzi" e così mi addormentai. 
Sereno da come non ero da tanto tempo.
 
_________________________________________________________________
 
*Boom* mi buttai sul letto a baldacchino color rosso e oro; era stata una giornata davvero faticosa! 
Ritornare a casa mi aveva dato la  speranza di potermi riprendere un pò di quella gioventù che mi era stata levata. 
Da quando avevo undici anni, la mia vita era stata completamente stravolta, perchè insieme ai due miei migliori amici, avevo giocato a fare l'eroina e alla fine lo ero diventata davvero.
Anche per una strega sconfiggere i mangiamorte, salvare una persona innocente da un destino orrbile, aiutare il tuo migliore amico a combattere draghi e girare per il mondo a soli diciasette anni per distruggere gli horcrux, in modo tale da poter uccidere il mago oscuro più potente di tutti i tempi, e a salvare l'intero mondo magico, che dipendeva solo da noi... Bhè sì, anche per una strega tutto quello era abbastanza stancante.
Ma ora ero di nuovo a casa, sì perchè Hogwarts dopottutto era diventata la mia vera casa, ed era una sensazione piacevole poter finalmente passare un anno tranquillo in compagnia dei miei migliori amici ...
Basta Hemione stai farneticando troppo, domani hai scuola e devi alzarti presto come tutti! 
Ma i miei occhi di chiudersi non ne volevano proprio sapere, quindi senza altre scelte mi alzai, mi misi la vestaglia e mi affacciai dalla finestra.
Da lassù il panorama era stupendo: La luna che si specchiava nel grande lago, le stelle che brillavano nel cielo come candele, la foresta che al buio era solo una macchia indistinta e l'aria ... l'aria non era ancora fredda e pungente, ma anzi, tirava un venticello fresco che ti rinfrescava il viso e ti faceva svolazzare i capelli, quel venticello piacevole che ti riempie di energia e ti fa sentire viva.
Nonostante tutti i pensieri che mi frullavano in testa; il sonno alla fine vinse e stanca finalmente chiusi gli occhi, e con il solo ricordo di quel fantastico e magico paesaggio ancora ben impresso nella mente, mi addormentai.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 1 a 0 ***


Allooooora rieccomi qua! Vi sono mancata??? Ok basta modestia, come vi è andata questa settimana a me abbastanza male... Stupida matematica! Ebbene sì ho fatto la verifica di mate e sono alquanto sicura di aver preso 2. Vaaabbèèè tralasciamo i miei problemi con la matematica, che sono davvero tanti. Su! Voglio sapere qualcosa di voi: Qual'è la vostra materia (babbana) preferita? Quali sono i vostri cantanti preferiti? (Lo dice sperando che qualcuno si senta i 30stm, gruppo che lei ama)  Ma cosa più importante, perchè non recensite???? Vedo che ci siete e che siete attivi e allora perchè non sprecare 1 minuto del vostro tempo, per questa povera disgraziata?? I capitoli vanno bene? Devono essere più lunghi? Più corti? Troppi errori? Vi sembra banale? Sususususu fatevi sentire! 
Coomunque contenti o no, vi beccate quest'altro capitolo quindi ENJOY!
 
 
 
 
 
 
Quella notte dormii bene, non mi ricordavo quanto il dolce soffio del vento che entrava dalla finestra di notte, conciliava il sonno. Feci un sonno senza sogni, il che è molto riposante, e poi mi svegliai con i tiepidi raggi del sole autunnale, a carezzarmi il viso.
Per questo la mattina dopo mentre mi avviavo verso la Sala Grande per fare colazione, ero stranamente di buon umore e di questo Harry che stava al mio fianco, se ne accorse.
<< Hey Mione, come mai così di buon umore, stamani? >> Disse ilare, con quel suo sorriso che brillava più del sole estivo a mezzoggiorno.
<< Così, non c'è una vera ragione. >> Risposi facedo spallucce e ritornai ad ammirare il castello pieno zeppo di studenti assonnati, che si dirigevano nella Sala Grande; ma Harry non demordeva, anzi...
<< Ok, ma ieri sera eri strana ed oggi felice, sicura che non mi stai nascondendo 
niente? >> Insistè con più forza Harry.
Rinunciai a godermi la vista del castello di prima mattina e i gira verso Harry, guardandolo negli occh smeraldini.
<< No Harry, seriamente cosa dovrei nasconderti? Una non può essere felice senza una ragione? >> Dissi esibendo uno dei miei migliori sorrisi di quando sono felice; non sapevo nemmeno io cosa mi rendesse così allegra quella mattina, ma decisi di cogliere l'opportunità e godermi un fantastico primo giorno di scuola in santa pace.
<< Una sì, ma te non fai niente senza una ragione. >> Continuò Harry guardandomi a sua volta, con tale insistenza che avrebbe potuto trapassarmi da parte a parte. Sospirai rassegnata e rinunciai a convincerlo, lo conoscevo bene, sarebbe stato capace di continuare per tutta la giornata, così gli dissi l'unica cosa che speravo, lo facesse tacere.
<< Se fai così però mi passa il buonumore. >> Lo avvisai divertita, certa che quella volta avrei avuto la meglio io.
<< Su dai ragazzi ho fame! sbrighiamoci! >> Disse una voce alle mie spalle, mi girai di scatto e solo allora mi accorsi che dietro c'era anche Ron. Di solito si nota la presenza di Ron, non fa che parlare, parlare e parlare...
<< Ron, tu hai SEMPRE fame. >> Puntualizzai con un sorriso. Ron non cambiava mai, era incorreggibile; dopo anni e anni la sua unica preoccupazione era rimasta il cibo. Questo non faceva che confermare la mia tesi di ieri sera: Certe cose non cambieranno mai, come la mia magica amicizia con Harry e Ron.
<< Lo so è che... però adesso ho fame fame  >> Rispose con un tono da cane bastonato, quasi come se volesse scusarsi, il che lo rendeva assolutamente dolce.
<< Allora muoviamoci non voglio che uno degli eroi del mondo magico muoia di fame! >> scherzò Harry, battendo fragorosamente le mani, per dare più vigore a quella discussione. Così tra frivole chiacchiere e insensate risate, ci dirigemmo a braccetto verso la Sala Grande, dove avremmo potuto (e Ron per primo) riempire  nostri stomaci vuoti.
A quell'ora la Sala Grande era ancora mezza vuota, infatti in tutto eravamo una cinquantina non di più; di solito la Sala veniva riempita gli ultimi dieci minuti da quei ragazzi che preferivano dormire di più e ridursi a mangiare in fretta e furia.
Io al contrario preferivo privarmi quei dieci minuti di sonno, per poter fare tutto con calma e poterm svegliare pian piano.
All'improvviso, mentre finivo di imburrare il mio tost sentii un brusio di voci elevarsi da tutta la Sala; decisi di girarmi e vidi lo spettacolo che si ripeteva almeno due volte al giorno: Il trio Serpeverde stava facendo il suo ingresso trionfale nella Sala Grande. Al centro come sempre si trovava Malfoy, alla sua destra Theodore Nott e alla sua sinistra Blaise Zabini: Il famoso trio Slytherin, dietro il quale sbavavano tutte le ragazze.
Mm... quanto odiavo il loro esibizionismo, e ancora di più, tutte le ragazzine che si giravano a guardarli e ad esplodere in commenti quesi adulatori, facendo crescere il loro, già smisurato narcisismo. Bhà che ci troveranno mai in loro poi...
Come a rispondere alla mia domanda Ginny, che era arrivata giusto cinque mnuti prima, parlò:
<< Saranno anche degli esibizionisti antipatici serpeverde, però devo ammettere che non sono niente male. >> Purtroppo per lei lo aveva detto a voce troppo alta, per questo Ron sputò tutto d'un tratto il suo succo di frutta in faccia a Neville, che gli si trovava davanti.
<< Ginevra Molly Weasley? Che cosa sono LORO? >> Gridò tutto paonazzo, mentre il povero Neville si ripuliva dall'appiccicoso succo.
<< Hey Ron calmati, lo so che sono sgradevoli e tutto, ma devi ammettere che non sono per niente brutti, anzi chi direbbe il contrario sarebbe un grande sciocco. >> Replicò Ginny mettendosi sulle sue.
<< Hemm Ginny, sai di chi stai parlando vero? >> Le chiese ancora Harry, come a confermare quello che aveva sentito, e che lui sperava, si fosse solo immagginato.
<< Oddio sì Harry, ma tutti lo possono ammettere! Carattere a parte Draco Malfoy, Blaise Zabini e Theodore Nott, non hanno niente  e dico NIENTE che non vada in loro! >> Ribattè la Rossa, che stava iniziando ad agitarsi.
Non avevo mai fatto caso a Malfoy e ai suoi amici, se non come le antipatiche serpi strafottenti, che è meglio evitare; quindi rimasi anche io colpita dalle motivazioni di Ginny.
Di colpo neanche a farlo apposta mi girai verso il Trio che intanto aveva preso posto alla loro tavolata, sì certo anche io potevo affermare che quello che aveva detto la mia migliore aamica era tutto vero, non ero una sciocca, sapevo distinguere il lato fisico, da quello caratteriale, ma comunque mi fece uno strano effetto starli a guardare; quindi veloce come mi ero girata, mi rigirai e vidi che Ron mi guardava con sospetto, forse aveva notato che anche io come tutte le ragazze mi ero voltata a guardarli. Ma il punto era proprio questo: io ero una ragazza! Ed era normalssimo che notassi i bei ragazzi e che Draco Malfoy era cambiato molto non solo caratterialmente ma anche fisicamente: Infatti si era lasciato crescere i capelli biondi che adesso gli ricadevano un pò sugli occhi color ghiaccio, che non erano più incavati e stanchi, ma normali e sereni. Il viso era diventato sempre più delineato e ovale, man mano che cresceva. Il naso aveva una forma leggermente dritta, le labbra erano sottili e appena più colorate della carnagione chiara, quasi diafana del resto del corpo (doveva proprio avere un bel sorriso!) 
E quanto all'aspetto fisico non gli si poteva dire assolutamente nulla.
Insomma da quando Malfoy mi aveva salvato la vita stavo imparando a guardarlo sotto un altro punto di vista, e a scindere carattere e aspetto fisico, che erano due parti totalmente diverse (Ah! Quanto mi sbagliavo!).
 
_________________________________________________________________
 
 
Dopo un pò finii la mia colazione e dopo che la McGranitt passò a darci l'orario, lo controllai per vedere che materie avrei avuto quel primo giorno.
 
1° Ora: Aritmanzia.
2° Ora: Antiche Rune.
3° Trasfigurazione.
Pranzo.
4° Pozioni.
 
Dopotutto non potevo lamentarmi del mio orario, così m incamminai di buon passo verso la torre grifondoro, per preparare la borsa ed andare a lezione di Aritmanzia.
Le prime due ore scivolarono senza che io me ne accorgessi, e in un batter d'occhio, m rtrovai davanti la porta dell'aula di trasfigurazione.
Mentre aspettavo che venisse la McGranitt, mi soffermai a vedere quanti alunni avrebbero frequentato il corso: Harry e Ron sicuri, poi c'erano Ginny, Helen, Seamus e Dean della mia casa; Luna, Roger, Marck, Luke, Davis, Angela e Grover per corvonero; altri cinque ragazzi di tassorosso che non conoscevano e per serpeverde c'erano un gruppetto che non avevo mai visto prima d'ora, e un'altro che invece conoscevo assai bene. Malfoy, Zabini, Nott, Greengrass, Parkinson e Bulstrode, stavano parlando in un gruppetto in disparte. Decisi di soffermarmi a guardare Malfoy, come sempre non sorrideva: era apatico quel ragazzo.
Intanto la professoressa entrò e così entrammo anche noi.
<< Malfoy, Granger vi pregherei di fermarvi cinque minuti dopo il termine della lezione, avrei qualcosa da dirvi. >> Disse la McGranitt, appena entrammo nella sua aula.
Io e Malfoy ci guardammo come a dire "E adesso che dobbiamo fare?", ma distogliemmo subito lo sguardo e ci sedemmo, per far iniziare la lezione.
Trasfigurazione era una materia che mi aveva colpito sin da subito, ma le lezioni erano diventate parecchio dure e anche io avevo dovuto chiedere alla McGranitt, di ripetere la spiegazione di alcuni esercizi; in quanto a Harry e Ron, per tutta la lezione giocarono, per questo dovetti rimproverarli un paio di volte.
Trasformare e modificare il proprio aspetto non era per niente facile, anzi! E loro che facevano giocavano tranquillamente! 
Dopo parecchi sopraccigli bruciati (Neville aveva sbagliato la formula e si era completamente depilato entrambi i sopraccigli ) e nasi deformi, la lezione terminò.
Come richiesto io e Malfoy ci avviammo verso la cattedra, dove la professoressa stava finendo di mettere in ordine alcuni fogli.
<< Bene allora prima di tutto scusate per il tempo che vi sto rubando. >> Iniziò, Malfoy sbuffò, ma la McGranitt continuò senza curarsi minimamente delle sue parole.
<< Avrei dovuto chiedervelo prima ma visto che le vacanze estive per noi docenti non sono state per niente delle vacanze, lo farò adesso. Bene, essendo voi, il ragazzo e la ragazza più bravi della scuola e appartenendo a diverse Case, io sarei davvero sollevata se entrambi possiate accettare il compito che sto per offrirvi:
Quello che vorrei chiedervi è se accettate il compito di Caposcuola. >> Disse la McGranitt guardandoci intensamente.
<< Wow si accetto molto volentieri! >> Risposi senza esitazione, la professoressa mi rivolse uno dei suoi rari sorrisi che riservava soltanto a me, quindi si rivolse a Malfoy.
Oh, cavolo! Avevo tralasciato che il mio compagno doveva essere Malfoy, oddio mi stancava soltanto il pensiero di dover affrontare intere ronde con quell'antipatico furetto, figuriamoci farle! Sì sarà anche diventato molto bello, ma sempre antipatico furetto restava! (Altra cosa da aggiungere alla lista di cose, che non cambieranno mai).
<< Mmm sì perchè no... Accetto anche io, ma SOLO perchè come ha detto, non c'è ragazzo migliore di me! >> Rispose sfoderando tutta la sua infinita modestia. E fidatevi era tanta. 
Quanto lo odiavo quel ragazzo! Avesse un minimo di coerenza, NO! doveva sempre rigirare il dito nella piaga e vantarsi delle sue qualità.
<< Allora grazie ad entrambi e buon inizio anno! >>Concluse la McGranitt, congedandoci con un gesto della mano e tornando al suo lavoro.
 
_________________________________________________________________
 
Appena la McGranitt ci congedò uscimmo dall'aula, il corridoio a quell'ora era vuoto poichè tutti gli altri già stavano alla lezione seguente, mi voltai verso la Granger che stava tirando fuori il suo orario scolastico dalla borsa già stracolma di libri. In quel momento la McGranitt si alzò e si diresse verso l'uscita, per non farmi rimproverare subito sin dal primo giorno, feci finta anche io di cercare un qualcosa dentro la borsa; il mio piano funzionò alla grande e la prof. mi disse solo di sbrigarmi per non fare ritardo alla lezione seguente. Intanto l'eco dei passi della proofessoressa stava diminuendo e nel corridoio s'udiva soltanto il suono del vento e il cinguettare degli uccelli, che entrava dalle finestre aperte. La Granger si mise la borsa in spalla e senza degnarsi di salutarmi si avviò verso la classe successiva, fu così che approfittai della situazione: Sicuramente quella pensava che  come caposcuola mi dessi una calmata e diventassi più responsabile, ma io non ne avevo alcuna fantasia, così decisi di mettere in chiaro le cose fin da subito per non destare fraintendimenti. A passo veloce la raggiunsi e a voce alta, in modo da farla girare le dissi: << Allora Granger mettiamo le cose in chiaro fin da subito. A me di questo ruolo non me ne potrebbe fregare di meno, quindi tu fai il tuo lavoro e soprattutto non rompermi. Fai così e prometto che non toglierò così tanti punti a voi Grifondioti solamente perchè passate davanti a me e mi infettate l'aria.  >> Notai che l'espressione della mezzosangue stava assumendo un tono un pò sul rosso... chissà quanto le mie parole poco decorose la stavano scandalizzando! Quanto potessero sembrare strane, per una che non faceva altro dalla mattina alla sera che passare ora dopo ora sui libri; senza mai uscire, senza mai divertirsi, senza mai staccare da quella che era la sua noiosa routine: Sala Grande, lezioni, pranzo, compiti, biblioteca, cena, dormitorio e poi di nuovo Sala Grande.
<< Malfoy se non te ne importa niente si può sapere perchè mai hai accettato? >> Mi rispose dopo aver fatto un lungo respiro per mantenere la calma.
<< Perchè voglio dei crediti extra, voglio poter essere esonerato dai compiti quando ho da fare le ronde, perchè posso usare il bagno dei prefetti e qualunque altre siano le ragioni a te non devono interessare! Fine del discorso punto. >> Ribadii, quella domanda me l'ero aspettata. Feci per andarmene quando la mezzosangue riprese a parlare con tono scocciato.
<< E invece sì! Essere Caposcuola è un lavoro serio! >> Disse indignata, mettendo le braccia conserte: Ecco così sembrava davvero una secchiona standart.
<< Senti Granger stiamo davvero partendo con il piede sbagliato, il mio non era un consiglio o una domanda, era un' affermazione; e per quanto io possa pensare che tu non serva a niente, ritengo che sei comunque abbastanza intelligente da capire la sottile differenza >> le risposi. La cosa stava prendendo una brutta piega sin da subito, avevo fatto bene a iniziare il discorso adesso con il corridoio vuoto.
<< Senti te, Malfoy! Io non ho intezione di dover fare tutto il lavoro da sola! Quindi o ti dai una mossa o sarò io a muovermi per andare dalla McGranitt a raccontarle tutto! E sinceramente non penso che creda ad una viscida serpe come te! >> Mi rispose così. La sua espressione trionfale balenava sul suo viso e lei sorrideva compiaciuta per aver avuto l'ultima parola sulla discussione; ma non sapeva che io ero molto più bravo di lei nelle discussioni, sapevo tener testa a chiunque. Rimasi ancora un pò in silenzo, godendomi il suo sorrisetto convinto e facendole credere di aver vinto realmente; fu solo quando ormai trionfa e soddisfatta fece per andarsene, che tirai fuori la vera Serpe che era in me, solo allora tirai fuori il mio asso nella manica, la conclusione per quel battibecco che sarebbe finito favorevole per me. Sì, quella cosa l'avrebbe fatta star zitta, quella volta non avrebbe trovato una risposta decente da rilanciare. L'avrebbe trovata col tempo, vero, ma non quella volta, quella volta avevo già la vittoria in pugno.
<< Ma come siamo aggressive oggi Granger, comunque non avrai il coraggio di fare niente, in quanto sei in aperto debito con me! >> Replicai, lei si voltò stupita dalle mie parole e nei suoi occho vidi la luce dell'incertezza. L'avevo in pugno, vittoria.
<< Ma di quale debito vai parlando?! Ti sei bevuto il cervello Furetto? Io non ho niente da renderti grazie, io non ho e non voglio avere niente a che fare con una viscida serpe come te! E adesso lasciami, devo andare a lezione, per oggi mi hai sprecato già abbastanza tempo. >> Detto questo si girò verso la prima rampa di scale a passo veloce, ma ormai ce l'avevo in pugno non potevo mollare, dovevo vincere!
<< Smettila di sembrare più stupida di quanto già sei, lo sappiamo benisso entrambi a cosa mi riferisco! >> Le urlai contro in modo che potesse sentirmi bene, lei si fermò, si voltò e mi lanciò uno sguardo carico di odio. Ormai era finita, ormai avevo vinto io; vittoria dolce vittoria. E assaporando il gusto dolce della vittoria raccolsi la mia borsa e mi incamminai verso il cortile accendendomi una sigaretta.
Sì lo sapeva bene anche lei, sebbene non lo dicesse apertamente. Era solamente troppo orgogliosa e testarda per ammetterlo. In un certo senso era orgogliosa quanto me, concordo, in questo aspetto eravamo molto simili, ma lei non avrebbe mai osato tanto, lei non si sarebbe mai spinta in quel modo; lei non avrebbe tirato fuori le unghie per difendersi. Ma io sì. 
Stupida ragazzina, pensava davvero di potermi battere! Pensava davvero di vincere contro il Principe delle Serpi e delle bugie? Non era stato neccessario specificare di che debito andavo parlando, lo sapeva più che bene.
Non ti scordi da un giorno all'altro della persona che ti ha salvato la vita, soprattutto se è il tuo più acerrimo nemico, da quando eravate bambini.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
P.S. Ringrazio molto le 5 persone che mi seguono e sprattutto _StayFoolish_ per aver recensito e avermi aiutata! : D

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Promesse silenziose. ***


Ta-dà rieccomi qua su questa FF, in clamoroso ritardo. Sì lo so, sono una persona orrenda, ma fidatevi, ho avuto vari problemi tecnici e psicologici (?) per cui manco da così tanto tempo.  
Comunque anche se recensite moltoooo poco, non mi scoraggio e vado avanti lo stesso, però una recensione me la potete anche fare, tranquilli non mi offendo se me la fate .___. 
Questo è probabilmente uno dei capitoli più importanti della storia intera, in quanto lega emotivamente i nostri due protagonisti... Ma non vi dico più niente leggete e leggete.
ENJOY!
 
 
 
 
<< Hey Dra! Che voleva quella da te e dalla Granger? >> mi domandò Blaise appena sbucai in Sala Comune. Blaise era così, non riusciva a trattenersi era come un bambino o come una pettegola (fate voi), proprio non riusciva a domare quella sua voglia di sapere sempre tutto di tutti. Se volevi sapere qualcosa su qualcuno, non c'era persona più informata e fidata di quella serpe di Bla... a volte facevano a gara tra Daphne e lui per chi sapeva più notizie, roba da scuotere la testa per la rassegnazione.
<< Voleva proporci l'incarico di caposcuola. >> Risposi ad un curioso Blaise che ormai non stava più sulle spine.
<< Ah, e tu che hai detto? >> Insistè un pò deluso, chissà che cosa aveva pensato la sua mente perversa... Oh sì, perchè insieme a me e a Theo, Blaise faceva parte del famoso Trio Slytherin, ovvero il Trio Serpeverde formato dai tre ragazzi più ambiti della scuola e di conseguenza più perversi.
<< Che accettavo, sai che pacchia poter essere esonerato dai compiti quando ho da fare la ronda! E poi mio caro Blaise, dimentichi che essendo caposcuola conosco la parola d'ordine di TUTTE e dico tutte le Case! >> dissi visibilmente eccitato per la nuova idea che mi era appena venuta in quel mio fantastico cervello.
<< E a noi che ce ne fregherebbe? >>
<< Oddio Bla, smetti di fare il deficente per una buona volta e usa quel cervello che ogni tanto metti in moto. Vabbè guarda lascia stare, adesso te lo spiego. >> Tirai un luuungo respiro e continuai.
<< Cos'è che ci riesce meglio in assoluto a noi serpi? Rovinare le feste a quei idioti di polli naturalmente, ma il problema era, che non avevamo mai la possibilità di entrare nella loro Sala e mettere in atto il sabotagio quindi io... >>
<< ...vorresti usare i tuoi privilegi di caposcuola, per mandare in aria le feste dei polli! Ma perchè non ci ho pensato prima! Draco Lucius Malfoy sei un genio! >> Rispose tutto euforico il mio migliore amico, sì dovevo ammetterlo ho davvero delle idee geniali io (modestamente), finalmente dopo tanti anni noi Serpi potevamo iniziare a fare sul serio per rovinare la vita ai polli.
Rovinargli la vita? Ma che dico, più rovinata di quella! Poverelli mi facevano davvero una gran pena, con quella vita che si ritrovavano un pò più di azione non poteva fare altro che migliorarla. Ah! Se non esistessimo dovevano inventarci.
Finita la nostra breve chiacchierata, Bla si buttò in un'accesa conversazione con Pansy che era lì vicino, cercai con lo sguardo Daphne ma non la vedevo e nemmeno Theo...
Mi buttai sulla poltrona di pelle verde smeraldo davanti al fievole fuoco, e pensai alla discussione appena avuta con la Granger, che idiota che era... pensava davvero di poter fregare me? Me, Draco Malfoy? Se ne era davvera convinta aveva seri problemi, ma ora dopo lunghi anni finalmente avevo trovato un modo di farla tacere per una buona volta! E dalla sua reazione non le dovrebbe passare così velocemente, questa volta ero stato un genio a tutti gli effetti. Ma poi mi fossi inventato chissà che, no! Era tutto vero dalla prima all'ultima parola, avevo usato sì, un linguaggio duro e freddo, ma erano state quelle parole intrise di verità a ferirla nel profondo.
Presi dal tavolo una bottiglia di burrobirra, la stappai e faci un brindisi silenzioso a me e alla mia bravura, poi posai la bottiglia vuota e con le braccia dietro la nuca, rimasi a fissare le fiamme che danzavano nel cammino acceso.
 
_________________________________________________________________
 
Avevo appena finito di raccontare quello che mi aveva detto la McGranitt a Ron e ad Harry, quando Ginny entrò visibilmente agitata in Sala Comune strillando come un' ossessa...
<< Mione, Mione, Mioneeee ti è arrivata una lettera, ma il gufo ha sbagliato persona e l'ha consegnata a me! Giuro non volevo aprirla, ma appena ho visto che veniva dalla Bulgaria non ho resistito! Scusa scusa scusaaaa >>
<< Vabbè tranquilla Ginny, non fa niente per questa volta, ora dammi la lettera. >> Risposi con calma senza scompormi di una virgola. In fin dei conti Ginny ed io non avevamo segreti, e quindi non mi importava che avesse letto la mia lettera (anche perchè essendo la mia migliore amica gli avrei raccontato tutto io). Ma iniziai a preoccuparmi quando la mia migliore amica iniziò a diventare tutta rossa e scoppiare in lacrime.
<< Mione scusa davvero! Te lo giuro la stavo rimettendo a posto quando Nott, si è avvicinato a me e l'ha presa! Io ho cercato di farmela ridare, ma lui se n'è andato di corsa appena ha visto che  veniva dalla Bulgaria e che era firmata Viktor! Mi dispiace! Ma scossa com'ero non sono riuscita nemmeno a tirargli un incantesimo! Oddio scusa non sai quanto mi dispiace! >> Disse tutto d'un fiato, poi scoppiò a piangere e si buttò tra le braccia di Harry, suo fidanzato.
Merda! Adesso sì che dovevo preoccuparmi, solo una persona poteva avermi mandato una lettera dalla Bulgaria e quella persona era non di meno che Viktor Krum: Cercatore della nazionale bulgara, campione della scuola di Durmstrang al Torneo Tremaghi e anche mio ex.
Se la lettera l'aveva davvero presa davvero Theodore Nott, sicuramente l'aveva portata a farla vedere al resto della combriccola Serpeverde.
Oddio non volevo neanche pensare che la mia lettera, di cui non sapevo neanche di cosa parlasse, potesse essere letta davanti a tutti i Serpeverde, che sicuramente nei prossimi giorni non avrebbero fatto altro che prendermi costantemente in giro per quella lettera! Quella fottutissima lettera!
Feci un lunghissimo respiro e mi voltai verso Harry e Ron che cercavano di calmare Ginny che ormai era scoppiata in lacrime. La conoscevo bene, e sapevo che quello che più la feriva non era il fatto di averla aperta, ma piuttosto il fatto che si era lasciata soppraffare dallo spavento e di non aver reagito.
<< Dai Ginny non fa niente, la colpa non è tua! Te hai solo visto che la lettera era di Viktor e curiosa come sei l'hai aperta. Non è colpa tua se Nott è un Serpeverde maleducato e deficente allo stesso tempo! Figurati ne ho passate anche di peggio! >> Cercai di rassicurare  e tranquillizzare Ginny, sì certo ero incavolata con lei perchè non doveva aprirla a priori, ma vederla così mi spezzava il cuore.
<< Mione grazie! Ma credimi sono dispiaciuta a morte!  >> Mi rispose alzando la testa dalla spalla di Harry, mi faceva quasi pena... le lacrime le rigavano il viso sciogliendo anche il mascara, creando della chiazze nere sotto gli occhi arrossati.
<< Dai Tesoro non ti preoccupare, Hermione ti ha già perdonato e per quanto riguarda Nott e quel branco di deficenti, ci penseremo noi. Giuro che gliela faremo pagare cara se solo si azzarderanno a fare qualcosa di strano. >> Mi appoggiò Harry, continuando ad accarezzare Ginny.
All' improvviso un gufo entrò dalla finestra e si diresse verso me, aprii la lettera e quasi mi venne un infarto e un istinto omicida verso la McGranitt (cosa molto strana per me, visto che era uno dei professori che più stimavo).
 
"Cara Signorina Granger, vorrei informarla che il giro di ronde notturne inizierà stasera alle 22:00, la prego quindi, di presentarsi in Sala Grande a tale ora.
Augurandomi che la scuola sia iniziata bene, la McGranitt "
 
Perfetto doppia merda! Proprio a poche ore da lì sarei dovuta andare in Sala Grande, per iniziare il giro di ronde che guarda caso era proprio con Malfoy! Oddio mi avrebbe sfottutta per tutta la notte, quasi quasi mi venne in mente di fingermi malata, ma il mio orgoglio di Grifondoro da quale ero, non me lo permetteva. 
Uff che strazio a volte essere una Grifondoro!
Mmm che rabbia n quel momento, la scuola era iniziata da solo un giorno e già stava andando tutto a rotoli. Non avrei permesso a Malfoy di continuare a fare il bello e cattivo tempo; è vero, mi aveva già ferita poco fa, ma proprio per questo in nessun modo gli avrei permesso di riprendersi la rivincita.
 
 
<< Mione devi mangiare qualcosa, visto che devi stare tutta la notte alzata! e per di più con Furetto! Devi caricarti di energia per non sclerare e tirargli qualche incantesimo... Pensandoci dopottutto non è una brutta idea anzi... >>
<< ...Ron sai bene che in quanto Caposcuola non posso partecipare ad alcun duello magico, partendo sempre dal presupposto che i duelli magici sono severamente vietati a tutti. >> Gli risposi con tono severo, ma in fin dei conti quell'idea mi allettava e anche parecchio. Io e Malfoy eravamo i più brav della scuola, ma tra noi due chi lo era veramente?
<< Tranquilla Mione, Ron scherzava, spero. >> Scherzò Ginny alla quale finalmente era tornato il buon umore.
All'improvviso tutta la Sala si ammutolì per lasciare che il Trio Serpeverde facesse la sua entrata trionfale.
Chissà se avevano già letto la mia lettera e quindi aspettavano solo il momento più giusto per attaccare, oppure... 
Oppure non sapevo che pensare neanche io, ma in quel momento "oppure" era di gran lunga meglio della prima opzione.
Continuai a guardare il Trio e tutto d'un tratto fui di nuovo colpita dai pensieri che mi avevano già invaso quella stessa mattina a colazione.
Sì erano antipatici e incredibilmente sgradevoli, però erano anche belli. Uff, che mi stava succedendo? Loro non erano belli erano solo delle viscide serpi.
Per distogliermi dai quei pensieri mi diedi un pizzicotto da sola sul braccio. Niente. Non aveva funzionato.
Con un enorme sforzo cercai di concentrarmi sulle voci di Harry e di Ron, che sembravano venire da lontano e tornai alla realtà.
<< E invece ti dico che la squadra di quidditch promette già bene! Siamo al primo giorno e la McGranitt mi ha già dato 10 nomi per i provini della squadra di quest'anno! >> Disse Harry diventando rosso in faccia per l'euforia.
<< Ma non so...è che non ci alleniamo da tanto e quindi non sono tanto sicuro >> Gli rispose Ron, che al contrario di Harry, non era  molto convinto del loro successo.
<< Oddio Ron se già inizi così! Siamo messi proprio male! Sei anche peggio di Mirtilla Malcontenta! >> 
Quidditch. I maschi non sapevano parlare di niente se non di Quidditch! 
Presi un cosciotto di pollo e lo addentai con un pò troppa forza visto che mi morsi la lingua.
<< Ahi! >> strillai sia per la sorpresa che per il dolore.
<< Che c'è Mione? >> chiese subito Ron, con aria affettuosa, forse un pò troppa per i miei gusti; che a Ron piacevo lo sapevo da tanto tempo e sapevo anche che avevo peggiorato la situazione baciandolo. Ora speravo solo che non si illudesse. 
Non avevamo più ripreso quell'argomento, ma al più presto ero decisa a riprenderlo per mettere le cose in chiaro.
Volevo dirgli che io l'amavo, ma non in quel modo, lo amavo come si ama un fratello maggiore o un migliore amico. 
Gli volevo tanto tanto bene, lo ammiravo, mi piaceva, ma non riuscivo ad amarlo come lui faceva con me. E questo volevo, anzi DOVEVO dirglielo prima che lo ferissi ancora di più. Perchè dopottutto volevo che quell'amicizia rimanesse e quindi il mio timore era che mettendomi con lui se qualcosa non fosse andata bene, anche la nostra profonda  amicizia ne avrebbe risentito. E tanto.
E poi se ciò accadesse sapevo anche, che non solo ne saremmo stati male noi due; ma anche Harry (migliore amico di entrambi) si sarebbe sentito diviso in mezzo a due fuochi... ma anche Ginny, la quale mi aveva detto innumerevoli volte, che un pò Ron già soffriva per qusto mio atteggiamento, ma io non sapevo che fare.
Non volevo essere frettolosa perchè avrei avuto l'impressione di una che non ne voleva più sapere e quindi che Ron per me ormai non valeva più niente.
Ma d'altronde se continuavo a rimandare avrebbe capito da solo e ne avrebbe sofferto ugualmente.  E se lui avesse sofferto per causa mia, ero certa che non avrei mai potuto perdonarlo.
Ma perchè tutte queste complicazioni a ME! Che avevo fatto per meritarmi tutto ciò?
Sì a volte essere una Grifondoro era davvero uno strazio, in quel momento avrei preferito essere una Serpeverde, almeno non mi facevo tutti questi problemi e avrei messo in primo piano la mia felicità e non quella deglia altri per una buona volta!
Forse Malfoy aveva ragione, aveva ragione su tutto pensai. Come un flashback mi tornarono dei spezzoni del nostro recente litigio, io ferma a subire quelle atroci parole, non facendo niente se non provando a sostenere inutili scuse e argomentazioni; e lui con quell'aria tronfia e un ghigno stampato sul volto, che stava là, vorrei dire -ad insultarmi-, a dirmi in faccia quello che tutti pensavano di me, dissi invece. Perchè era vero, anche Harry, Ron, Ginny, i miei amici mi avevano detto più volte di staccare la spina per un pò, di essere solo una ragazza, ma io non li avevo ascoltati, perfino qualche volta li avevo derisi, ci erano volute le parole di Malfoy per farmi capire. Strinsi i pugni sotto il tavolo così forte da sentire le unghie che mi ferivano la carne, sentii anche gli occhi farsi lucidi e feci in silenzio, una muta promessa: Non avrei mai e poi mai, lasciato che Malfoy o qualcun'altro mi ferisse in quel modo. 
L'orgoglio bruciava troppo, mi girai nascondendo il viso tra i capelli e mentre allenta i pugni, una lacrima scese silenziosa sulla mia guancia.
 







Allora che ne dite? Sususu opinioni gente, non siete zombie apatici (almeno spero XD) .
Vorrei iniziare a ringraziare qualche persona, che con molta probabilità farò santa, per aver sprecato un minuto di tempo per me e la mia FF. Allora sinceri ringraziamenti a _StayFoolish_  ;  Anastasia_Malfoy ; morgana124 ; Poseidonia e tikysgirl.
Grazie a tutte :*

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Ferendomi nel profondo. ***


Allora rieccomi qua con un altro capitolo finalmente! Dovete scusarmi davvero ma sono stata male e poi ho avuto una settimana da incubo! Ogni giorno una verifica diversa! Ora il primo quadrimestre è finito e spero d avere più tempo per scrivere. 
Voi che mi raccontate? Vi piace scrivere o leggere? A me sì (e si era capito -.-") ma ad essere sincera preferisco leggere, la mia saga preferita è ovviamente H.P. seguita da "La ragazza drago" e "Le cronache di Narnia" e "Il ciclo dell'eredità", tutti fantasy in poche parole. Ma amo alla follia Oscar Wilde e il ritratto di Dorian Gray! Anche i libri di Percy Jackson non scerzano però! Voi che leggete, se leggete, ovvio, qualcuno di voi ha letto Heat Wave? Per chi non lo conoscesse è il libro di Richard Castle, sì proprio quello della serie televisiva. Io la amo quella serie, tra Castle, Body of proof e Bones sto tutti i giorni su fox life! 
Ok ora vi lascio alla storia.
ENJOY!
 
 
 
<< Io vado, ci vediamo >> annunciai ai miei compagni Blaise, Daphne, Pansy e Theo che stavano tutti facendo qualcosa per combattere la noia.
<< Ok, ti aspettiamo >> mi rispose Blaise, ancora tutto impegnato nella lettura del suo nuovo libro: "Come inebriare i sensi".
L'aria fuori dalla Sala Comune era bella frizzante, anche se, ripensandoci effettivamente nei sotterranei faceva sempre fresco, poiche'si trovavano sotto il livello del lago e questo spiegava anche la lugubre luce verde che penetrava dalle finestre.
Erano solamente le dieci di sera, ma già regnava il silenzio per il castello, i miei passi rimbombavano nel corridoio deserto. Quella sera avrei preferito rimanere bello e comodo nella mia Sala, sdraiato sul divano a parlare con i miei amici davanti ad un bel bicchiere di FireWisky, l'avrei preferito di gran lunga che fare la ronda notturna con la mezzosangue-sotuttoio-zannuta-granger.
A proposito della Granger, quel pomeriggio ci eravamo fatti un bel pò di risate leggendo la sua lettera, dovevo ricordarmi di dirle "tuo Viky", quella nuova presa in giro mi serviva proprio, visto che le parole "Sudicia Mezzosangue" non la ferivano più. 
Presi il foglio stropicciato di pergamena da dentro la tasca della divisa e lo rilessi per la centesima volta, o così mi pareva.
 
"Cara Hermaioni. (Risi, non sapeva neanche scrivere il suo nome)
Spero tu stare bene. E' fassato molto tempo da nostra ultima visita.
Tra quidditch e impegni non zono potuto liberarmi per fare visita a te.
Volevo dirti che mi manchi, io mai avere conosciuta ragazza come te, tu essere difersa da altre ragazzine urlanti. Sono molto felice di safere che tu stai bene anche se hai salvato mondo magico (salutami Harry e il tuo amico rosso).
Credo a ragione che noi riverderci presto.
Tuo Viktor"
 
Mha, che ci troverà mai nella Granger deve spiegarmelo, ok dopo un  pò le ragazzine urlatrici possono stancare (io ne so qualcosa) ma addirittura innamorarsi della Granger ce ne vuole!
"Credo a ragione che noi riverderci presto." Chissà perchè...
Ma a me in fin dei conti che me ne importava del perchè? Anzi non me ne doveva neanche fregarmi di rileggerla tante di quelle volte da  consumare l'inchiostro sulla pergamena.
Ma su una cosa ero sicuro: La Granger nascondeva qualcos' altro dietro quel faccino  da miss-so-tutto-io. Possibile che quella dell'antipatica era solo una maschera?
Nha nessuno sa recitare bene in quel modo fatta eccezione per il sottoscritto. 
E la Granger era ancora lontana anni luce da me e dal potermi eguagliare.
Intanto la temperatura saliva mentre mi avviavo verso la Sala Grande dove avrei iniziato il noioso compito di girare per il castello sorprendendo coppie indaffarate e a levare punti alle loro case.
Mentre salivo le scale notai che due figure stavano parlando davanti alla porta della Sala, mi avvicinai fino a raggiungere le figure della McGranitt e della Granger in carne e ossa.
<< Malfoy sei in ritardo, la signorina Granger la sta aspettando da almeno dieci minuti, la prossima volta le sarei grata se decidesse di arrivare in orario. Detto questo vi auguro di passare una tranquilla notte e per ogni stranezza è vostro dovere informare il professor Vitous immediatemente >> disse la McGranitt con tono severo, di una che non ammette discussioni.
<< Certo professoressa, buonanotte anche a lei >> rispose immediatamente con tono adulatorio la Granger, quanto riguardo a me non mi scomodai ad aprire la bocca per augurare una buonanotte ad una persona a cui non gliela auguravo affatto.
<< Allora Granger da dove vuoi iniziare la ronda? >> le dissi una volta che la prof se ne era andata a dormire.
<< L-la ronda? >> rispose arrossendo improvvisamente.
<< Mio Dio ma ti sei rimbecillita tutto d'un colpo? Sai il motivo per cui mi rode? il motivo perchè non posso stare comodo nella mia camera? >>
<< Certo bhè, per me va bene qualsiasi luogo >> rispose un  pò più tranquilla.
<< Ho capito faccio da solo che faccio prima, allora Granger dirigiamoci verso la Sala dei trofei poi prendiamo il passaggio dietro il ritratto di Elizabeth Burke e iniziamo dal corridoio centrale per fare tutti i piani e poi tornarcene a letto. Sono stato chiaro? >>
<< Sai a differenza di come credi non sono stupida, riesco a capire quando la gente mi parla >> rispose con fare altezzoso e mettendosi sulla difensiva.
<< Da come mi hai risposto prima non sembrerebbe >> dissi incamminandomi verso la Sala dei trofei.
Lei non rispose, ma mi segui silenziosamente, anche troppo per i miei nervi deboli.
<< Sai Granger questo pomeriggio nella Sala Comune Serpeverde abbiamo avuto un bel pò su cui ridere, ti interessa? >> dissi con ghigno malefico.
<< N-No non vedo perchè dovrebbe >> mi rispose diventando ancor dii più di un  rosso fiamma; avevo appena cominciato a divertirmi, così mi accesi una sigaretta sotto lo sguardo severo della Granger e mi voltai lentamente verso di lei.
<< Invece dovresti sai? >> continuai a punzecchiarla per vedere quanto sarebbe resisistita.
<< Perchè? >> rispose lei fingendo di non sapere niente di quel che dicevo.
<< Come perchè? Non dirmi che non lo sai!La tua amichetta rossa non t'ha detto niente?No, giusto è troppo ovvio, ti si legge in faccia che non vedi l'ora di sentirmi dire qualcosa su una certa lettera >> le dissi ssfoderanddo il mio miglior sorriso malefico che sapeevo fare.
<< Fatti gli affari tuoi Malfoy e stanne alla larga, tutta questa faccenda non ti interessa! >> mi urlò contro la Granger; degli schizzi della sua saliva mi finirono in facca, in altre occasioni le avrei detto di non infettarmi, ma non quella volta.
<< Ok scusa, che caratteraccio però! Non so proprio come fai ad avere qualcuno che ti venga dietro! Mha... secondo me è vero che vai avanti a filtr d'amore, non vedo altrimenti come... >>
<< Ti ho già detto che ti devi fare gli affari tuoi! Non ti riguarda!  >> mi rispose subito rimanendo in difensiva con la bocca arricciata, le sopracciglie inarcate e le braccia sui fianchi, in un modo del tutto uguale a quello della McGranitt.
<< Ok ho capito...allora non rivuoi questa indietro? >> le domandai tirando fuori dalla tasca il pezzo di pergamena.
<< Dammela! >> ordinò, quasi come se volesse saltarmi addosso per strapparmela di mano.
<< Non c'è bisogno che mi salti addosso imbrattandomi la divisa te la do subito, ma attenta a non toccarmi la mano, ci tengo all'igiene io >> le dissi faceno un passo indietro come per allontanarmi da un mostro.
<< Fottiti Malfoy! >> rispose a tono, strappandomi di mano la lettera, la prese e se la mise in tasca.
<< Non la leggi? >>
<< No, e poi ti ho già detto di farti gli affari tuoi. >>
Ma io lo sapevo che moriva dalla voglia di sapere cosa c'era scritto, di sapere anche lei quello che ormai sapevano Blaise, Theodore, Daphne, Pansy e ovviamente io.
<< Solo così per informazione perchè non stai con Sfregiato? >> le domandai, in effetti tutti si aspettavano che dopo anni e anni a battibeccare sempre lei e Sfregiato si sarebbero messi insieme.
<< Chi? >>
<< Weasley, non sono cieco e per tua informazione se lo sta chiedendo anche tutta la scuola, mi sembra giusto che Weasley sappi che non vuoi stare con lui perchè in confronto al grande Viktor Krum lui non è niente. E' davvero crudele lasciare una persona nell'ignoranza dell'illusione, hai deciso di spezzarli il cuore o non sei coraggiosa abbastanza da dirglielo? Comunque in tutte e due i casi ti facevo un pò più Grifondoro! >>
La sua reazione non sifece attendere...
<< Ma come osi! Come osi parlare di cose che nemmeno conosci? Come fai a parlare di amore se non sai nemmeno cos'è? Come credi di potermi giudicare TE! Come puoi solo immagginare di potermi criticare, tu non sai niente, NIENTE! Non sai niente, quindi ti consiglio di tenere la bocca chiusa! Ti risparmierai una figuraccia la prossima volta! >>
Come osavo, come osavo io? Come osava LEI. Lei di me non sapeva niente, lei di amore non sapeva niente! Non IO che ho dovuto soffrire, che ho dovuto quasi farmi ammazzare perchè amavo qualcun'altro!
<< Visto che siamo in argomento ti ricordo che anche te di me non sai niente! Quindi taci! >> gli sputai quelle parole in faccia.
<< Non credo proprio! Come ci si sente ad essere sputtanato da altri? Come ci si sente a sentire parlare di cose che gli altri non sanno ma che a te importano? Quindi per una buona volta scendi dal piedistallo e sii come tutti! sentiti come tutti, perchè non sarai sempre il principino di casa! Non sarai sempre il cocco di papà! >>
<< BASTA! >> Il mio urlo rimbalzò tra le pareti fino a rieccheggiare nel castello vuoto. Chiusi gli occhi, quella volta la Granger aveva oltrepassato tutti i limiti, strinsi i pugni finchè non sentii le unghie ferirmi la pelle; le orecchie mi fischiavano, tutto intorno a me sembrava sparito, c'eravamo solo io e la mia collera. La mia collera per Voldemort, per la Granger, per le persone che giudicavano senza conoscere, per l'intera società.
Come mi aveva insegnato mio nonno da piccolo, decisi d calmarmi, mi sarei sfogato n un altro modo, in un altro momento.Contai fino a dieci ma non funzionò, allora decisi con ispirare ed espirare lentamente. Inspiravo col naso e buttavo giù l'aria dalla bocca. Ila sangue al cervello diminui la pressione, mi sentii improvvisamente meglio. Sempre molto lentamente aprii gli occhi e mi girai verso la mezzosangue, sicuramente non s'era aspettava una reazione simile e spaventata stava a spalle contro il muro, in attesa che sfoderassi la bacchetta o che la prendessi a pugni. In effetti avevo voglia di fare entrambe le cose, ma il mio buonsenso mi diceva di lasciar perdere, che non valeva la pena.
Avevo ancora i pugni serrati e le vene che pulsavano per lo sforzo che stavo facendo di non spaccare tutto, quando dissi con la voce più pacata che riuscii a tirar fuori, come se non fosse successo niente. Come se avevo davvero deciso di lasciar correre, reprimendo la rabbia e la voglia di urlarle addosso che era LEI che non sapeva niente di me! Lei che non poteva immaginare che cosa avevo fatto perchè non volevo che delle persone che amavo si facessero male, per protteggerle! E lei quindi non aveva nessun diritto di poter dire a ME che non sapevo cos'era l'amore, che non sapevo amare!
<< Finiamo la ronda che sono stanco e voglio andarmene a dormire >> borbottai con voce strozzata.
<< O-ok. >>
Finimmo la ronda in totale silenzio, rotto soltanto dal rumore dei nostri passi che facevano rumore quando toccavano il duro e freddo pavimento.
Ci separammo senza dirci niente, senza neanche voltarci.
Lei era offesa per come l'avevo trattata e io ero ancora incazzato nero per come aveva osato passare il limite dei miei nervi, cianciando di cose che lei non poteva neanche immagginare.
<< Hey Dra! siete stati veloci! Non sono nemmeno le due! Allora che avete fatto? >> disse subito il mio migliore amico appena varcai l'entrata della Sala Comune.
<< Niente >> tagliai corto, Blaise sapeva che cosa doveva fare, non era come gli altri era il mio migiore amico, il fratello che non avevo mai avuto e il mio psicologo.
<< Vado a dormire >> annunciai ai miei amici che mi guardavano con sguardo sorpreso e investigatore. Tutti tranne Blaise.
Salii più velocemente che potei le scale senza preoccuparmi di non fare rumore.
Mi buttai sul letto a baldacchino e chiusi gli occhi, cercando di dormire. Così con la divisa, senza neanche mettermi una tuta.
Dopo quella che mi era sembrata la mezz'ora più lunga della mia vita sentii bussare alla porta.
<< Avanti >> sapevo già chi era.
<< Scusa Dra, ho aspettato che tutti se ne andassero. >>
<< Fa niente Blaise, siediti e levami la bacchetta. >>
<< Perchè? >>
<< Perchè non voglio rompere niente. >>
<< L'avevo intuito che la cosa era seria >> disse con espressione grave.
<< Già siediti e ascolta bene perchè non ho intezione di ripeterlo. >>
E così iniziai. Raccontai delle mie frecciatine, delle sue reazioni, delle sue parole e della mia reazione. Ma non ero ancora pronto per raccontargli che la Granger era riuscita a fare centro; ferendomi nel profondo. Non lo dissi. Ma lui capì lo stesso.
Lui capiva sempre.
 
-------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Il giorno dopo ero ancora scossa e stupita degli avvenimenti della sera passata.
Ancora mi bruciava la ferita che ieri notte Malfoy aveva osato riaprire, forse per lui era tutto un gioco, forse lui si era divertito ma io avevo dovuto stringere i denti per non dar sfogo alle lacrime che da troppo premevano per uscire.
Anche se le parole di Malfoy mi avevano ferito, mi dovevo rendere conto che di menzogna non c'era niente. Aveva ragione: ero troppo fifona per affrontare la situazione, non ero all'altezza di portare lo stemma che avevo sul petto.
Il dilemma non era scegliere Ron o Viktor, perchè se il problema fosse stato quello non sarebbe esistito affatto. L'ostacolo era dire ad entrambi che non mi piacevano che non volevo qualcuno al mio fianco, volevo essere sola.
Viktor pensavo che avesse capito, in quanto a Ron, bhè almeno lui meritava la verità per essersi illuso per così tanto tempo, per aver sofferto ed urlato di dolore dentro lui, ma senza a darlo mai a vedere. Dovevo mettere in chiaro le cose per quelle che erano veramente, non potevo permettermi il lusso di continuare come se niente fosse, ignorando il fatto che uno dei miei migliori amici stava male e la causa ero io.
Non potevo far continuare quella situazione, se solo io potevo farla finire.
Ma questa volta volta aveva ragione Draco: ero troppo fifona.
Draco, già. Chissà che gli era preso la scorsa notte, non l'avevo mai visto così.
Eppure le mie parole non dovevano pesargli più di tanto. 
Ok, forse non dovevo dirgli che non sapeva amare, ma non riuscivo ad esserne dispiaciuta, anzi, in quel momento era la cosa migliore che avevo combinato.
Per troppo tempo era stato lui a ferirmi a farmi male ora toccava a me.
Mi ero ripresa la mia rivincita.
Per una volta doveva provare anche lui dolore e ammettere di essere stato sconfitto.
<< Vado a prendere una boccata d'aria ci vediamo dopo in biblioteca >> annunciai ad Harry e a Ginny che stavano lì vicino a me, a leggere un libro.
<< Ok, ci vediamo dopo >> disse Ginny.
<< Sicura di stare bene? >> 
<< Sì, Harry voglio solo respirare un pò d'aria. >>
<< A dopo allora. >>
<< A dopo e ripensaci per domani sera, sei ancora in tempo. >>
Avevo voglia di stare all'aperto di respirare un pò d'aria fresca, e quale miglior posto se non passeggiare lungo la riva del lago?
Feci dei lunghi respiri per rilassarmi ispirando ed espirando.
Aveva iniziato a piovigginare così decisi di imboccare il corridoio del 1 piano, quello che portava fino al bel vedere. Da lì si poteva godere della vista del lago e delle montagne circostanti.
Il corridoio era deserto se non per qualche uccellino che becchettava quà e là.
Mentre camminavo intravidi una figura che stava seduta sul muretto con le spalle appoggiate alla colonna.
Avvicinandomi scorsi il volto che proprio in quel momento era l'ultimo che volevo vedere.
<< Salve Granger. >> 
<< Malfoy >> risposi con voce atona, senza nessuna sfumatura di emozione se non di seccatura.
<< Allora voi polli date una festa domani sera? >>
Sbarrai gli occhi come diavolo faceva a sapere della festa che noi Grifondoro volevamo dare? Persino io me ne ero dimenticata del tutto! Come diavolo facevano a sapere tutto quelle luride serpi?
<< E tu come fai a saperlo? >> Domandai curiosa e investigatrice allo stesso tempo.
<< Ho le mie fonti, ma quello che volevo chiederti era come mai hai permesso ai tuoi compagni di dare una festa, il regolamento della scuola dice che è proibito, lo sai? Una Caposcuola così perfetta non dovrebbe avere certe dimenticanze o hai deciso che uno strappo alla regola non faceva male? >>
<< Primo fatti gli affari tuoi. Secondo l'ho saputo solo a giochi fatti. >>
<< Peccato pensavo che finalmente volevi dare un pò di entusiasmo alla tua misera vita accendendola un pochino. Insomma quello che voglio dire era che pensavo che avevi finalmente deciso di goderti la vita. >>
<< La mia vita è perfetta così com'è grazie mille >> risposi con disprezzo.
<< Stai mentendo >> rispose tranquillamente
<< Ma che ne sai?! >>
<< Fidati lo so. >>
<< Fidarmi di te? Te? Lurida serpe che non sei altro? Piuttosto mi fido di più di uno schiopodo sparacoda >> gli risposi, iniziavo davvero ad incavolarmi.
<< Ma davvero? Sei talmente ingenua che non ti rendi nemmeno conto che di quello che sto dicendo non c'è niente di falso? Dimmi ne sei davvero sicura? Dimmi ha già scordato le mie parole? Pensavo che fossimo già passat di qui. >>
<<  La mia vita è fantastica così com'è adesso >> risposi, in quanto risposta lui fece una risata di disprezzo e di incredulità.
<< Smettila per favore di mentirti. Te sai quanto me che la tua vita non è piena, ti manca qualcosa e quel qualcosa è la stessa voglia di vivere! >> disse iniziando ad accalorarsi.
<< Te non ti sei mai goduta la tua vita appieno. Eri troppo occupata a seguire Potter e Weasley per salvare il mondo magico per divertirti. O pensi che sia divertimento essere piena di responsabilità cercando di essere la migliore e la perfetta in tutto.
Di essere talmente perfetta da assomgliare molto di più ad una marionetta che ad una ragazza! Le ragazze si divertono, fanno come gli pare se ne fregano delle regole, fanno tutto quello che sentono di voler fare!
Non si fanno mille problemi a modificare loro stesse e la loro personalità per compiacere tutti tranne che loro stesse.
Te sei troppo schematica per cercare di capire certe cose, figuriamoci per provarle!
Perchè io so che è da tanto tempo che non sei te stessa, da troppo tempo che cerchi di soffocare la tua personalità per compiacere tutti: amici, parenti, professori e persone.
Sei troppo occupata ad essere perfetta in tutto per essere te stessa! Nessuno è come te! Tutti si divertono te no. Te sei e sarai per sempre la marionetta di tutti, un oggetto da far muovere a loro piacimento cercando sempre di essere migliore e di fare felici tutti.
Tutti tranne se stessa.
Oh, sì Granger, devi davvero imparare a vivere! >> Lu si alzò e sorridendomi se ne andò, lasciandomi là impalata sotto la pioggia.
Gli occhi mi si riempirono di lacrime e l'orgoglio lo sentivo rompersi e cadere, lasciandomi sola e indifesa. Ci eravamo già passati e io avevo fatto una scelta, ma a sentirle ancora quelle parole facevano ancora male. Quelle parole che mi avevano ferito, che mi avevano rotto, che erano arrivate fino in fondo.
Quelle parole così crudeli e dure e al tempo stesso così vere.
Perchè le parole possono uccidere.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** La festa! ***


Bentornati a tutti! Allora come và? Io sono al settimo cielo *--* , perchè in questi giorni a Frascati, un comune di Roma, dimenticato  da Dio, finalmente ha nevicato, e le scuole sono rimaste chiuse! Un sogno! Da voi ha nevicato? Ora la neve si sta sciogliendo :( però spero in una futura nevicata. Sono stata un pò assente e a corto di idee, perchè mi hanno regalato i 4 misteri d Fairy Oak e il 3° e il 4° libro della ragazza drago. Sono così belli che li ho letti tutti n una settimana! Buttando in un angolo dimenticato della scrivania un libro che dovrei leggere per scuola, ma che non mi ispira per niente... Si chiama "fahrenheit 451" lo conoscete? So solo la storia a grandi rime, ma non mi convince lo stesso... Fosse per me leggerei soltanto fantasy e gialli (anzi di gialli sono Heat Wave di Richard Castle). A voi che generi piacciono? Vi sto raccontando queste cose d me, per poterci conoscere meglio, ma è inutile se voi leggete la mia storia e non recensite -.-" Lo so che ci siete! Lo vedo dalla gente che legge le mie storie, quindi vi chiedo "per favore" di recensire. Mi basta una sola parola, una, ma fatelo! Ora vi lascio alla storia và, che è meglio.
ENJOY!
 
 
 
 
 
Mi alzai con gli occhi rossi per la stanchezza e con le occhiaie. Quella notte non avevo chiuso occhio, per più di due ore. Ingannavo me stessa, convincendomi che non riuscivo a dormire perchè la sera avevo mangiato pesante, oppure accusavo l'insonnia, ero adirittura arrivata ad accusare il mio mal di testa alle troppe ore passate sui libri, alla fioca luce della lanterna della mia camera.
Ma sapevo benissimo che la causa della mia insonnia non si chiamava in nessun di questi modi, ma si chiamava Draco Malfoy.
Era la seconda volta in quei giorni che gli permettevo di ferirmi crudelmente, non  potevo permettergielo ancora, perchè nonostante avevamo passato gli ultimi sette anni a scannarci a vicenda, quest'anno, se possibile, era diventato ancora più insopportabile.
Ma come faceva quel dannato furetto a cogliere sempre nel punto debole delle persone? 
Avevo passato gli anni scorsi a cercare di creare me stessa, ma la verità era la stessa di quella di Draco. Io non avevo creato me stessa, o meglio mi era creata come gli altri volevano che fossi, plasmando il mio carattere in modo da accontentare tutti tranne me. Non potevo ancora negarmi che, non era vero che cercavo sempre di essere la migliore in tutto, cercando sempre di spuntare, di distinguermi dalla massa. Purtroppo alla fine ero davvero diventata una marionetta che tutti potevano muovere a loro piacimento. 
La verità sapevo qual'era, è solo che cercavo di soffocarla di risbatterla dentro di me, nascondendola; ma nonostante tutte le mie difese, i muri che mi ero costruita attorno, Malfoy era riuscito ad entrare, cogliendo nel centro la questione.
Ma perchè me la prendevo tanto? Harry più di una volta mi aveva detto le stesse cose, in maniera molto più dolce e sensibile, ma le aveva dette. Anche Ron me le aveva dette con meno tatto di Harry, ma l'aveva fatto anche lui. Poi Ginny con tono più aspro e duro, ma non troppo. Loro i miei amici, mi avevano detto già tante volte che dovevo cercare di divertirmi un pò di più, che dopo quel che avevamo passato mi meritavo un pò di sano divertimento, ma proprio perchè erano loro amici io avevo imparato a  non ascoltarli, ad ignorarli dicendo che tutto andava bene così com'era senza cambiamenti.
Sì, uno dei miei più grandi difetti era che io odiavo i cambiamenti e amavo la solita vecchia cara routine. Non mi piaceva dover cambiare un atteggiamento, oppure  un luogo troppo spesso, perchè alla fine non riuscivo più ad avere il controllo della situazione e finivo per diventare irrascibile. Io AMAVO la mia tranquillità, la semplicità, la normalità delle mie azioni, dei miei atteggiamenti.
Eppure anche io mi rendevo conto che necessitavo di sani e radicali cambiamenti, tuttavia continuavo a mentire a me stessa dicendo che andava per il meglio, quando tutto andava, tranne che bene.
Con calma mi alzai dal letto, mi preparai ordinatamente i vestiti e andai a farmi una bella doccia calda. La doccia calda era una delle poche cose che riuscivano a farmi calmare, mi rilassavano.
Infatti mi rilassai, appena misi la testa e il mio corpo nudo sotto il getto dell'acqua calda. Era una bellissima sensazione, sentire l'acqua scivolarti addosso lasciandoti bagnata e fresca. Era come se l'acqua cadendomi sulle spalle riuscisse in qualche modo a portare via, lontano con sè, anche tutte le mie preoccupazioni.
Uscii dalla doccia bagnata, consapevole di una cosa: Questa volta avrei reagito, questa volta non avrei lasciato andare, questa volta ero decisa a fargliela pagare a quell'insopportabile serpeverde.
Raggiunsi la Sala Grande, che ai tavoli c'erano solo poche persone e infatti al tavolo dei Grifondoro oltre a me c'erano solamente Dean, Neville, Lavanda, Harry, Calì e altri sei ragazzini del primo anno che non conoscevo. Mi andai a sedere vicino a Harry che appena mi vide mi face cenno di sedermi accanto a lui e smise di parlare con Dean di quidditch.
<< Hey Mione, dormito bene? >> chise con quell'aria affettuosa.
<< Ho deciso verrò anche io questa sera alla festa! >> dissi con tono deciso ma sottovoce per non farmi sentire dagli altri tavoli.
<< Co-cosa? >>
<< Vengo alla festa! >>
<< Mione sei sicura?? >>
<< Non sono mai stata più sicura Harry. >>
<< Wow Mione, ti divertirai! sicuro! >>
<< Lo so, lo so Harry. >>
E mentre Harry diffondeva tra i miei compagni, la notizia che alla festa ci sarei andata pure io, iniziavo a pensare che forse non era una grande idea. Ma ormai la cosa era fatta e non potevo più tirarmi indietro.
Al tavolo intanto, si unirono anche Ron e Ginny.
<< Ragazzi la sapete la novità? Hermione viene alla festa! >>
Ron sputò tutto il suo succo di frutta e  Ginny poco mancò, che cadde dalla sedia.
<< Cosa? >> Domandò Ron con la voce in falsetto per via del succo che gli era andato di traverso.
<< Zitto Ron, prima che Mione cambi idea >> lo zittì Ginny, con lo sguardo puntato su di me.
<< Mione appena hai finito di fare colazione, alzati e prenditi una borsa, perchè noi due usciamo a comprare qualcosa da metterci per questa sera. >>
<< Ok Ginny. >>
Finita la colazione andai su in dormitorio presi la mia borsa, ci infilai dentro il portafoglio e uscii per raggiungere Ginny che mi stava aspettando davanti al portone. "Cattiva idea, non mi piace Hermione ti stai solo complicando la vita, lascia perdere finchè sei in tempo." Diceva una voce nella mia testa.
Iniziava a fare più caldo quando raggiungemmo Hogsmade.
<< Per prima cosa ci serve un vestito >> annunciò Ginny.
<< Ok, andiamo in quel negozio dietro l'angolo non è caro ed ha dei bei vestiti. >>
<< Ok. >>
Appena entrammo rimasi un attimo scioccata davanti alle mille file di vestiti che mi si presentavano davanti. C'erano per tutte le occasioni, di tutti i tipi, di tutti i colori, di tutte le taglie.
Ginny intanto già puntava sui colori che sapeva, gli stavano bene.
<< Che dici con il vestito oro sono troppo grifondoro? >>
Sapevo cosa voleva dire, con i capelli rossi e il vestito oro, era in pieno stile Griffyndor.
<< Hemm, forse... Ginny che colore mi consigli? >> Ma intanto Ginny se n'era già andata a cercare un altro vestito. Ripensandoci io odiavo fare shopping con lei.
Per fortuna mi si avvicinò una commessa:
<< Posso aiutarla signorina? >>
La commessa aveva l'aria simpatica: I capelli grigi erano raccolti in una treccia laterale, molto lenta, ed infatti sul vecchio scialle della signora, ricadevano morbide ciocche grigie. Gli occhi marroni erano circondati da un filo di eyeliner nonostante l'età; sulle labbra carnose portava un rossetto rosa. Vestiva con un lungo abito color lavanda a fiori verdi, che gli arrivava fino alle caviglie, sopra portava uno scialle anch'esso verde. I stivaletti erano di cuoio e consunti. Nonostante l'aspetto da vecchia, aveva una bella voce squillante; decisi di fidarmi.
<< Sì grazie, che colori mi consiglia per un vestito? Sà non è per una festa troppo elegante ma comunque... >> non riuscii a finire la frase.
<< Tranquilla venga con me che troviamo qualcosa. >>
Chissà perchè quella commessa mi ispirava fiducia.
<< Mioneee vieni un attimo a vedere! >> strillò Ginny.
<< Mi scusi arrivo subito >> dissi alla commessa.
Ginny aveva trovato un vestitino corto color oro, con una sola spallina. Il vestito era interamente coperto di perline oro e bianche. Gli arrivava appena un pò sopra le ginocchia ma non era troppo attillato. Nel complesso gli donava.
<< Wow Ginny è perfetto! >>
<< Concordo >> disse la commessa, spuntata all'improvviso dietro di noi. 
<< Ok allora lo prendo! >> rispose soddisfatta la rossa; <<  Ora però bisogna pensare a te! >>
<< Io gli consiglierei un color pastello o adirittura un bianco >> suggerì la signora.
<< Sisisisisi un bianco ti sta benissimo Mione! >>
<< Ok e vada per il bianco allora! >> e iniziai a cercare, non ci misi tanto a trovarne uno che mi piaceva.
Arrivava sopra alle ginocchia era stretto e interamente bianco. Aveva delle spalline del medesimo colore fatte con del velo brillantinoso su cui erano cucite delle minuscole perline bianche, il corpetto era semplice tranne per una striscia di raso che passava sotto il seno.
Lo mostrai entusiasta alla commessa e a Ginny, entrambe alzarono i pollici, così decisi di provarmelo.
Una volta messo però, constatai che lasciava gran parte della schiena scoperta.
Uscì scalza e mi ammirai davanti allo specchio. Sì, mi stava davvero bene. 
Ero bellissima e sexy allo stesso tempo.
<< Wow Mione sei strafavolosa! >>
<< Dici? >>
<< Assolutamente! Vedrai quanti ragazzi rimorchierai stasera! Oppure ne hai già in mente uno? >>
<< Piantala Ginny >> risposi con un sorriso.
Mentre scherzavamo sentimmo delle voci provenire dall'ingresso. 
<< Ma perchè!? >>
<< Perchè così glielo regalo e facciamo pace. >>
<< E per quello gli devi ragalare un vestito? >>
<< Minchia! Sì, per forza quindi aiutami a cercare un vestito Dra! >>
Le voci di Draco e del suo fedele amico Blaise intanto spuntarono dietro l'angolo insieme alle loro regali figure.
Appena ci videro rimasero un attimo senza parole tanto che Ginny iniziò ad attaccare.
<< Che c'è? Mai visto delle ragazze? >>
<< Molte, non immagini nemmeno quante >> rispose Zabini << Carini vi donano quei vestiti >>
<< Pff... >>
<< Su Dra non essere sempre così scontroso, quel che è vero è vero! >> Rispose con semplicità Blaise.
Ma Draco aveva occhi solo per me. Si avvicinò lentamente mentre Ginny e Blaise parlavano. Si avvicinò talmente tanto che mi sussurrò all'orecchio...
<< Devi proprio sentirti ferita mezzosangue, ti ho ferita a tal punto che hai deciso di dare una svolta alla tua miserabile vita? >>
<< Fatti gli affari tuoi Malfoy, sono stanca di ripeterlo >>
Si staccò da me, ma sempre guardandomi negli occhi; anche se i miei iniziavano a lacrimare non abbassai lo sguardo e lo guardai con sfida.
<< Comunque quel vestito non è adatto a te Granger, per portarlo ci serve una ragazza che abbia qualche curva.
Gli stavo per rispondere ma Blaise fu più veloce di me.
<< Hey senti non puoi negare l'evidenza! La Granger con quel vestito è perfetta! Smettilo di essere sempre così orgoglioso e piantala! Nemmeno io sto esultando nel fare i complimenti a delle Grifondoro ma quando ci vuole ci vuole! >>
 
_________________________________________________________________
 
<< Allora che facciamo gliela roviniamo quella festa? >> Domandò tutto entusiasta Blaise.
<< Nha, non ne vale la pena. Quella festa sarà già pietosa di suo figuriamoci se organizzata da dei polli. Non mi spreco neanche per una simile cazzata! >> replicai. Quella sera ero come la maggior parte delle volte: annoiato. Sì un mio difetto era o che mi divertivo tanto o mi ammazzavo di noia. 
Ero fiero di poter dire che Draco Malfoy non accetta mezze misure, no signore!
Se una cosa la dovevo fare, la facevo in grande oppure non la facevo proprio. Ero fatto, così amavo questo aspetto del mio carattere se le cose andavano fatte andavano fatte bene o per niente! E per organizzare il sabotagio dei polli, ci voleva organizzazione, non poteva essere fatta così su due piedi, quindi per quella volta mi disse di lasciarli perdere e di farli "divertire" alla loro miserabile festa.
 
_________________________________________________________________
 
Appena scesi le scale che separavano i dormitoi dalla sala comune, mi accorsi che quest'ultima era stata trasformata per l'evento. Stoccardi oro e rosso erano appesi dovunque, le poltrone erano state spostate tutte di lato per lasciare uno spazio per ballare e il tavolo del buffet era stato messo nella parete in fondo. La sala era già piena di molti ragazzi e ragazze, così non potei fare l'ingresso che avevo programmato e di nascondermi dietro la tenda.
Così, quando scesi, tutte le teste si voltarono verso di me e mi fissarono era un momento imbarazzante e quindi fui grata a Harry quando corse verso di me, abbracciandomi ed esclamare:
<< Wow, Mione certo che se ti ci metti d'impegno sei davvero bellissima! Che ne dici Ron? Ron? >>
Ron fino a quel momento era stato vicino ad Harry senza fiatare nè dire alcunchè.
<< Bhè si Hermione sei davvero bella stasera >> blaterò Ron diventando tutto paonazzo.
<< Hemm, grazie non è che avete visto Ginny? >>
<< No, ma conoscendola si starà ancora preparando! >>
<< Eggià... >>
Mentre l'aspettavamo ci sedemmo su una poltrona e iniziammo a parlare  non come se fossimo ad una festa, ma come se fosse un normale giorno dopo le lezioni. Alla fine Ginny si presentò, era fantastica. Si era tirata su i capelli in una crocchia storta bassa, lasciando fuori solo qualche ciuffo. Si era messa la collana d'oro fino che gli avevo regalato per il suo diciasettesimo compleanno, abbinata a dei grandi orecchini dorati a cerchio e per finire portava un paio di sandali aperti con un pò di tacco, anchessi dorati.
Io, Ron ed Harry, rimanemmo a guardarla come ipnotizzati fino a quando lei ci disse: << Hey, allora nemmeno un complimento? >>
<< Che c'è da dire amore? Tu sei bellissima sempre >> disse Harry.
<< Bel vestito >> borbottò Ron.
<< Ginny sei meravigliosa! Ma in fin  dei conti non mi aspettavo niento di meno grandioso di come sei! >>
<< Ok, avevo detto un complimento, se continuate arrossisco! >>
Ginny era sempre sfavillante in ogni occasione. Anche con la divisa sapeva avere stile, si truccava ma non mai troppo pesantemente, mentre io anche quella sera ero semplice.
Oltre al vestito con cui avevo abbinato delle ballerine bianche, i capelli lasciati sciolti con qualche boccolo e un braccialetto d'argento, non avevo nient'altro, solo dell'eyelner. Ero semplice. Essenziale.
Quella sera mi divertii un casino, con Harry parlavo, Ginny mi faceva divertire come non mai e anche Ron non era più impacciato, con lui ballai tutta la sera. Ridendo per ogni cosa, sentendomi le guance arrossate dalla felicità, gli occhi brillavano e io mi sentivo bene. Felice da come non lo ero da tanto tempo.
E quando arrivò una certa ora, in cui decidemmo di andare a letto mi rattristai, perchè volevo che quella sera durasse per sempre. Perchè mi volevo sentire sempre così leggera.
Così quando mi misi il pigiama e mi buttai sul letto non potei fare a meno che sorridere, felice di come era stata la serata e subito pensai "C'è l'ho fatta! Ho battuto Malfoy", ma in quel momento era l'ultimo dei miei pensieri. Così mi addormentai felice da come non lo ero da tanto tempo. E mi feci una promessa da domani sarei stata solo Hermione, una normalissima ragazza di diciotto anni che voleva vivere la vita e divertirsi con i suoi amici.
 
 
 
 
 
Allora come v'è sembrato? Troppo lungo? La storia si sta facendo sempre più chiara, il prossimo capitolo soprattutto racconterà di quando.... Ah no! Non vi anticipo niente! Sono crudele e mi crogiolo nel dolore altrui Mhuahahaha (no, a parte gli scherzi, devo ancora inventarmi cosa far succedere. D: ) 
Hermione finalmente ha capito che deve sciogliersi, è troppo legata! Ha capito grazie a quell'affascinante biondino, che la sua vita ha bisogno di svolte, anche se ancora è solo all'inizio. Ron è geloso, ossì, vorrebbe dire tutto il suo amore a Hermione, ma è timido, molto timido... ed Hermione abbiamo capito che non se lo caga proprio. Non mi è mai, MAI piaciuto Ron, è un idiota senza cervello -.-" troppo scemo e cretino per una bellissima ragazza quale Hermione. Poi chi c'è? Ah sì Blaise *--* Amo quel ragazzo! E' così, così "vivi e lascia vivere, ma se si tratta dei Grifondioti, perseguitali anche da fantasma." Poi abbiamo Potterfesso, lo odio, ma meno di quell'imbecille di Weasley, e a proposito di Weasley, che ne pensate d Ginny la piattola? personalmente può andare a farsi fottere, ma per il momento Hermione ha bisogno di lei... quindi PER ORA rimane.
Ora vi lascio alla prossima!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=877000