The Power That I Have Inside

di _Jane_Doe_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ...Isn't A Coincidence... ***
Capitolo 2: *** ….Power And Past…. ***
Capitolo 3: *** ...Danger? ***
Capitolo 4: *** Look Into My Soul ***
Capitolo 5: *** ..Nightmares... ***
Capitolo 6: *** ..Marked.. ***
Capitolo 7: *** ..I Must Complete The Mission. But…. Which Mission? ***
Capitolo 8: *** Please... Protect Them. ***



Capitolo 1
*** ...Isn't A Coincidence... ***



“Tu mi ami Gaara?”
“Certo che ti amo Max…e lo farò sempre..”
“Mi ami veramente tanto…..da potermi anche perdonare?”
“Perdonarti…per cosa?”
“Perché me ne devo andare….adesso!”

 

Mi sveglio di colpo.
Sono sudato ed ho il fiatone.
Mi appoggio una mano sul petto : il mio cuore…batte forte.
Quella sera, un anno fa, quando lei se ne è andata, lasciandomi solo…di nuovo.
Quella scena, ancora così vivida nella mia testa.
 
Maxim.
Bellissima, ogni giorno, come la prima volta che l’ho vista.
I suoi capelli scuri che fluttuano nel vento della sera.
I suoi occhi dorati così dolci, che mi hanno fatto sciogliere ogni volta che li ho incontrati, anche solo per un misero istante.
La sua pelle chiara, morbida sotto le mie dita, che rifletteva la luce della luna piena.
La luna che quella notte, ha fatto da testimone alla nostra separazione.
Una luna, che sembrava aver benedetto la nostra unione.
Ma dal giorno in cui l’ho incontrata, non ho mai pensato che una persona mi sarebbe potuta mancare così tanto.
Una ragazza che, a distanza di tempo, avrei amato ancora.
E che per poterla vedere anche un solo minuto, avrei voluto dare qualsiasi cosa.
 
Mi rimetto a dormire, con una lacrima di amarezza che mi riga il viso.
 

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-Stai bene fratello?
Kankuro.
Dovrebbe smetterla di preoccuparsi così tanto per me.
Ma è mio fratello maggiore, questo glielo devo. –Si.
Lo vedo abbassare lo sguardo.
Sperava in una mia risposta più articolata, ma dovrebbe essersi abituato ormai: rispondo sempre a monosillabi. –Ok…come vuoi…
Sospiro.
Quasi mi dispiace vederlo così, è sempre gentile con me – Sono solamente stanco…non ho dormito molto questa notte.
-Come mai?
Non mi sembra proprio il caso di dirgli di Maxim. Si preoccuperebbe ancora di più. – I soliti incubi.. niente di strano.
-Se vuoi parlarne…io ci sono…
-Lo so, Kankuro….lo so.
 
Sospiro di nuovo.
Sono veramente stanco, non era una scusa.
Mi sento come se non avessi dormito per niente.
 
Bussano alla porta.
-Avanti!
Io continuo a chiedermi quando, mio fratello si ricorderà che sono io il Kazekage.
-E’ arrivato un messaggio da Konoha.
Prendo il rotolo – Grazie…
Temari entra nella stanza, nello stesso istante in cui lo apro per leggerne il contenuto.
 
Silenzio.
 
Appoggio la pergamena sul tavolo e mi alzo per andare a guardare fuori.
-Gaara…cosa dice il messaggio?
Vedo il riflesso di Temari mentre prende il rotolo e lo legge.-Tsunade…richiede la sua presenza il più presto possibile o, almeno, la nostra Kankuro…
Silenzio.
-Tu ne sapevi qualcosa Temari?
-No.. non mi hanno detto niente, l’ultima volta che sono stata li…
Sospiro.
-Risponderemo positivamente…
 

…non mi sei tornata in mente per caso…vero Max?

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Capitolo 2
*** ….Power And Past…. ***


Konoha.
Dieci anni sono passati dall’ultima volta che sono stata qui.
Quel giorno, ho preso le mie cose e sono partita, senza dire niente.
Solo io, la mia consapevolezza di essere diversa ed il mio maledetto potere.
 
…Avevi solo otto anni…
 
Ma ora sono tornata per affrontare il mio passato.
 
Sospiro.
 
…ma sei pronta per vedere lui?
 
E se adesso mi odiasse?
E se, invece, non si ricordasse più di me?
E se….
Adesso basta con questi se!
Non risolvo niente stando qui a distruggermi il cervello, continuando a pensare a cose senza senso.
 
Devo trovarlo.
 
…Kakashi…il mio primo amico.
 
L’unico che mi ha accettata per quello che sono.
È anche per lui, che ho passato questi anni lontano da casa, allenandomi, cercando in tutti i modi, di tenere segreto ciò che è dentro di me.
 
Sospiro di nuovo, e vado.
 
Le vie del villaggio non sono cambiate per niente.
Tutto è rimasto lo stesso, come se il tempo si fosse fermato.
Cammino a passo deciso.
Tre giovani ninja mi guardano.
Un ragazzo con un grosso cane bianco vicino, uno con un paio di occhiali da sole che mi fa una certa impressione, ed una ragazza con i capelli lunghi.
Mi incuriosisce quest’ultima…e rallento mentre le passo accanto.
Deglutisco… il Byakugan.
Sarebbe interessante vedere come funziona quest’arte oculare.
 
Faccio un mezzo sorriso come per salutarli e continuo per la mia strada.
 
Forse.. so do si trova Kakashi in questo momento.
 
 
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Eccomi.. campo degli allenamenti.
Avevo ragione… è proprio qui.
Capelli argentei, il collo della maglia che gli ricopre metà del viso ed il simbolo del villaggio messo di traverso sull’occhio sinistro.
Là sotto, c’è lo Sharingan.
Abbasso lo sguardo.
 
È con quello che ha visto….cose c’è… sotto la mia pelle.
 
Rialzo gli occhi, per continuare a guardarlo e…
Kakashi mi sta fissando, come se fossi un fantasma.
Come posso dargli torto dopotutto?
-Ma…xim…
 
Mi ha riconosciuto.
Si ricorda!
 
-Ciao….
 
Il mio cuore si blocca.
Vicino a Kakashi c’è un ragazzo biondo.
 
Non è un ragazzo come gli altri…
C’è qualcosa di oscuro in lui..
 
…Kyuubi…
 
Già, è quello che pensavo anche io.
Un Jinchuuriki.
 
Io è questo ragazzo… non siamo poi così diversi.

 

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Capitolo 3
*** ...Danger? ***


Chi è questa ragazza?
Perché fissa così Kakashi-sensei??
E lui perché si comporta come se avesse appena visto un fantasma???
-Ma…Maxim…sei veramente tu?
Si è messo persino a balbettare adesso?
-Si, sono io Kakashi
-Ma tu non…non puoi..
La ragazza sbuffa – Ok..se credi che io sia un fantasma – si volta- Me ne vado.
-No, aspetta… - Le prende il polso – Quando sei tornata?
-Adesso…devo ancora andare a casa.
-Hai tante cose da raccontarmi – Fanno per andarsene.
 
Cosa, cosa, cosa?
Mi vuole lasciare qui?
 
-Ma, maestro.. e il mio allenamento?
Sono nel panico più totale.
-Ne riparliamo domani, eh Naruto? Ora, ho altro da fare..
E si allontanano.
 
Sbuffo.
Almeno poteva presentarmela no?
Sospiro.
Beh, non credo di avere altra scelta.
Ormai sono andati..
 
…Kakashi-sensei era strano…sembrava un’altra persona.
E poi..
Quando è arrivata.. ho sentito una strana vibrazione…
Bah… me lo sarò immaginato.
 
-Ciao Naruto!!!
Sakura-chan?
-Ehy!!
-Sei qui da solo? – Annuisco- Come mai?
- Kakashi-sensei se ne è andato con…
-Ehy Naruto! Ti stai allenando?
Sospiro. – Mi stavo allenando Ero-sennin, poi Kakashi-sensei se ne è andato con una ragazza…
Spalanca gli occhi.
-Una ragazza??
È quasi spaventato – Si, mora, occhi dorati.. una bella ragazza - è molto più bella di Sakura.. – ed era appena arrivata…
-Naruto… - mi guarda fisso negli occhi – conosci il suo nome?
Ci penso un attimo – Mi sembra… - ok, non me l’ha presentata, quindi non posso essere sicuro che sia il suo nome – Maxim.
 
Ok, adesso vedo chiaramente la paura.
-Dove sono andati?
-Verso il villaggio – non ci capisco più niente- Ma..
-Rimani qui..io torno subito insieme a Kakashi.
Sparisce.
 
Ma che cavolo. – Perché se ne è andato in questo modo?
-Si è innervosito parecchio.
Guardo Sakura. Sembra preoccupata.
-Qualcosa non va? – Non risponde – Sakura-chan?
-Uhm…pensavo.. se Jiraya-sama è andato via di corsa, solo perché gli hai detto quel nome…
-Uhm?
-Forse…quella Maxim può essere pericolosa….per te intendo.
-Per me?
Annuisce – Ti ha detto direstare qui no?
 
Allora quella sensazione… potrebbe anche essere stata reale.

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Capitolo 4
*** Look Into My Soul ***


Kakashi questa volta ha superato il limite.
 
Pensavo di essere stato chiaro due giorni fa, quando abbiamo parlato.
Le notizie che mi erano arrivate erano vere, lei è qui.
 
Questa cosa, per quanto possa rendermi felice, potrebbe mettere in pericolo tutti.
Naruto per primo.
 
Se dovesse succedere qualcosa a lui…
 
-Ah Jiraya!
 -Kakashi, ti ho trovato!
-Sapevo che ci avresti seguito, non appena avessi appreso il ritorno di Max.
 
Guardo la ragazza al suo fianco.
Per essere cresciuta fisicamente, lo è.
Dopotutto sono passati 10 anni da quando non abbiamo più avuto sue notizie.
Ma per quanto riguarda…
 
-Quando la pianterai di fissarmi?
-Cosa?
-Se vuoi chiedermi qualcosa fallo Jiraya… non troverai le risposte guardandomi e riflettendo nella tua testa.
 
Accidenti, che caratterino.
Lo stesso di suo padre.
 
Identici, come i suoi occhi dorati.
 
Lo devo ammettere.
Quando ho conosciuto Kaito, quegli occhi mi hanno impressionato un po’ .
Poi, mi ci sono abituato.
 
Ma quelli di Maxim sono diversi.
 
È come se ti leggessero l’anima.
 
-Maxim…
-Si?
 
Devo farlo.
Anche l’idea non mi piace.
 
-Devi andartene…il più presto possibile.
-Ma è appena arrivata!!
-Non c’è altra scelta Kakashi! Se resta qui potrebbe..
 
La ragazza ride.
Cosa ci sarà di tanto divertente in quello che le sto dicendo?
 
-Dovresti vedere la tua faccia Jiraya, fa morire.
-Non è una cosa su cui scherzare Maxim! Sai bene cosa è successo…
-Tredici anni fa? – Incrocio i suoi occhi – Si, lo so purtroppo. È stata colpa mia, come potrei non saperlo?
-Allora sai anche che..
-Cosa pensi? Che sia rimasta la stessa bambina di dieci anni fa?
-Non metto in dubbio che tu sia..
-Non succederà niente a questa gente.
 
La sua voce è così fredda.
È proprio decisa a restare.
Convinta di quello che dice.
 
-Prima che arrivassi.. Maxim mi stava dicendo che conosce tutto adesso…
 
Tutto?
 
-Quello che mi è stato nascosto quando ero una bambina… non ha più segreti per me.
-Quindi tu sai…
 
-La maledizione. –Sorride- In realtà non la chiamerei così, a Suzu non piace essere catalogata come una cosa negativa.
Mi stai dicendo che adesso, conosce anche il suo nome? – Suzu..
-Ah….e il ragazzino di prima non corre alcun rischio, a meno che non mi faccia arrabbiare.
 
Il ragazzino…
Sta parlando di Naruto?
 
Sorrido -E così.. hai capito chi era.
-Non è così difficile per me.
-Ha un chakra potente non è vero? Tutto merito mio!
Maxim scuote la testa sorridendo.
 
E così, dici di essere cresciuta e cambiata.
Conosci il segreto della tua famiglia, il demone che hai dentro.
 
Ma sei sicura di riuscire a controllarlo?
Non rischierai di perderti dentro il potere della fenice?
Sei diventata l’utilizzatrice degli elementi come lo era tuo padre prima di te?
 
-Staremo a vedere se è vero quello che dici… intanto… Andiamo a festeggiare il tuo ritorno! –Sorrido.
-Solo per oggi pago io.. che sia chiaro! – Mi sorride di risposta.
 
 
Per il momento, è meglio tenerti sotto controllo… non si sa mai.
 
Non sappiamo ancora cos’hai fatto in questi anni.

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Capitolo 5
*** ..Nightmares... ***


Buio.
 
Non vedo altro intorno a me.
Solo buio.
 
Hai paura?
 
No, conosco questo posto,
Ci ho passato un periodo della mia vita.
 
Un luogo impregnato di un odore di sangue, misto a rabbia, rancore, lacrime e sudore.
 
Sapore di vendetta.
 
Odore di morte.
 
Profumi di vite diverse, unite da un’ unica cosa: il dolore.
 
Pensavo di aver dimenticato questo posto e invece… mi sbagliavo.
 
Mi sbagliavo di grosso.
 
Ogni crepa nel terreno, ogni venatura della scura roccia delle pareti.
Ogni istante passato qui dentro con quella che mi piaceva definire famiglia.
 
Ho perso tutto.
 
Per colpa loro
 
O forse, anche per colpa mia.
 
Non mi sono accorta in tempo di quello che volevano fare.
 
Non ho saputo scegliere tra loro, che mi avevano accettato e la promessa di ritornare che avevo fatto a lui.
Non ho saputo cancellare il mio passato e ricominciare una nuova vita come invece pensavo di riuscire a fare quando mi sono unita a loro.
 
Non ho potuto scegliere, e ho perso tutto.
 
Si, è colpa mia.
 
Come quella volta, tredici anni fa.
 
Un giorno come gli altri, un giorno felice.
Nessuno avrebbe mai immaginato che quella giornata di sole si sarebbe trasformata in un giorno di distruzione.
 
Certo, lo ricordo come se fosse ieri.
 
Avevo cinque anni, ero insieme ad altri bambini
Giocavamo, ridevamo, com’è giusto che sia per dei bambini di quell’età.
 
Poi, una parola di troppo, la frase sbagliata al momento sbagliato.
 
I figli dei traditori non devono stare qui.
 
E non sono riuscita a trattenere la rabbia.
A contenere il potere dentro di me, di cui però non conoscevo l’esistenza.
 
Quei bambini non dovevano morire.
Non avevo il diritto di togliere loro la vita.
 
Però è successo.
 
Solo per colpa mia.
 
Fuoco, fiamme incontrollabili sono uscite dal mio corpo alimentate da un vento impetuoso la cui sorgente era sconosciuta.
 
Ho chiuso gli occhi.
Non sapevo cosa stava succedendo e nemmeno lo volevo.
 
Avevi paura, non è vero?
 
Si.
Paura di qualcosa che non conoscevo.
 
Lei, la fenice mi fece fare quest’azione.
 
Non volevo soffrissi.
 
Quando ho deciso di riaprirli, ho visto quello che avevo fatto.
 
I due edifici vicini al parco dove mi trovavo erano stati completamente bruciati dal fuoco, ridotti in cenere, distrutti da qualcosa che non riuscivo a spiegare.
Intorno a me, non c’erano più le due altalene dove mi piaceva stare praticamente tutto il giorno.
 
Ora, solo una costruzione quasi irriconoscibile di quello che fino a pochi minuti prima era il mio posto preferito.
 
Ma non era finito.
La distruzione non aveva colpito solo gli edifici e i giochi del parco: anche le persone.
 
Terra nera, bruciata, accoglieva senza timore due piccoli corpi carbonizzati.
I resti dei due bambini con cui giocavo sempre, a cui mi ero affezionata moltissimo.
 
Una morsa di gelo mi ha stretto il cuore.
Loro erano li.
 
Immobili e senza vita.
 
Ed io.. senza nemmeno un graffio, o una scottatura.
Niente.
Ero… indenne.
 
Mi sono sentita….
 
Morire.
 
Da quel giorno, la mia vita non è stata più la stessa.
 
La gente ha cominciato a trattarmi diversamente.
 
Dolore, odio, disperazione…. Morte…
 
Solo questo da quel giorno.
 
Allontanata da tutto e da tutti..
 
 
Perché….Perché a me?
Perché tutto questo?
 
Perché…
 
 
Mi sveglio.
Il mio cuore batte velocissimo, sembra quasi voglia uscirmi dal petto.
I miei vestiti s’incollano alla pelle.
 
È successo di nuovo.
 
Ogni volta così, lo stesso sogno.
Gli stessi luoghi, gli stessi ricordi.
Le stesse domande senza risposta.
 
 
Sono tornata qui sperando di trovarle tutte e per poter espiare i miei peccati.
 
 
 
Mi guardo intorno.
La mia camera.
 
Kakashi aveva ragione, non è cambiato nulla in questa casa.
 
Tutto è rimasto come l’ho lasciato quando sono partita non dicendo nulla a nessuno.
 
Sembra che il tempo si sia fermato qua dentro.
 
La scrivania dove mi mettevo a studiare tutte le tecniche apprese da Kakashi, il letto dove a volte ci sedevamo a parlare e dove spesso mi teneva compagnia perché non riuscivo ad addormentarmi.
Il luogo dove ho pianto n silenzio perché a nessuno importava ciò che pensavo  e perché nessuno mi ha mai spiegato quello che non capivo.
 
Solo da alcuni elementi s capisce che negl’ultimi 10 anni qualcuno è entrato qui dentro: non c’è nemmeno un granello di polvere.
 
Segno del fatto che forse lui sapeva che prima o poi sarei tornata. O ci sperava solamente.
 
Mi alzo dal letto.
È veramente presto, ma ormai sono sveglia, non mi riaddormenterò sicuramente.
 
Mi lego i capelli e sospiro.
Troppi ricordi che fanno male al cuore.
 
Passo con il dio sulla liscia superficie della scrivania.
 
Sospiro ancora.
 
Tredici anni da, c’erano solo pupazzi qua sopra.
Poi, solo fogli e ora… armi e documenti.
 
L’evoluzione di una vita, il cambiamento di una persona.
 
 
Si, sono successe tante cose.
 
Se solo Kakashi potesse conoscerle senza odiarmi…
No, non succederà.
 
Se solo dovesse scoprirlo, sarebbe la fine.. di tutto.
Non voglio… non voglio perderlo di nuovo.

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Capitolo 6
*** ..Marked.. ***


Maxim.
Questo nome continua a ronzarmi nella testa.
 
Infine ieri non sono riuscito a trovarla.
Nemmeno Kakashi-sensei ho visto in realtà.. ma lui, è meno importante.
 
Ci sono tante domande a cui vorrei trovare una risposta.
 
Perché lei dovrebbe essere pericolosa per me?
Insomma… non mi sembra…
 
Sospiro.
Beh. Non devo più pensare a lei…. O continuerò a vederla ovunque!!
 
No, un momento… quella ragazza….
 
Capelli scuri, neri, come l’oscurità con dei riflessi blu cobalto, lo stesso colore del mare.
 
La ragazza si volta nella mia direzione e di nuovo quegli occhi color miele cosi profondi mi scavano l’anima.
 
Si, è proprio Maxim.
 
Gira l’angolo.
 
Devo seguirla, forse avrò il tempo di farle delle domande.
 
Comincio a correrle dietro, anche se aumento il passo non riesco a raggiungerla.
 
Usciamo dal villaggio, e la verde erba di un campo di allenamento mi si para davanti.
Il vento fresco mi scompiglia i capelli.
Guardo dritto davanti a me, Maxim che lentamente sta entrando nella fitta foresta.
 
Cosa ci va a fare una ragazza tutta sola in una foresta?
 
Entro anche io.
Cavolo, è proprio buio qua dentro.
Avanzo.
 
A giudicare da come è messo il sottobosco, Maxim è passata da qui.
I fitti alberi impediscono alla luce di entrare, solo qualche raggio qua e là illumina un po’ il sentiero che sto seguendo.
 
Rumore, il verso di qualche animale raggiunge le mie orecchie facendomi rabbrividire.
 
accidenti, ma dove cavolo è finita quella ragazza? Non può essere andata così lontano.
Cavolo se è veloce!!!
 
Il suono di una cascata in lontananza mi fa pensare..
Forse…
Mi sono perso.
 
No, non può essere accaduto è solo che.. non c’è mai stata una cascata da queste parti.
 
Da dove è saltata fuori una cascata?
 
Continuo ad avanzare.
 
Ecco, la luce del sole, finalmente.
 
Esco dalla foresta e uno spiazzo erboso si apre davanti a me.
Il sole mi acceca.
Chiudo gli occhi.
 
Se Maxim è passata di qua…
Devo sbrigarmi o non la raggiungerò.
 
Li riapro.
 
 
Qualcosa attira la mia attenzione, una macchia scura sul bordo dell’acqua.
 
Mi avvicino lentamente.
 
Ma questo.. è…è…. il vestito che indossava Maxim….
Questo vuol dire che…
Che…
 
Arrossisco, alzando lo sguardo dall’abito.
 
Infondo, vicino alla cascata, in piedi dentro l’acqua cristallina, una figura femminile che mi da le spalle.
I capelli scuri raccolti, lasciano scoperta la schiena della ragazza.
 
Un enorme fenice dalle ali aperte, tatuata su tutta la schiena.
 
È… veramente strano… ma.. è così affascinante.
 
Un attimo e mi ritrovo a terra.
-Cosa cavolo…
-Ad un certo punto mi sono chiesta se avessi già finito di seguirmi… a quanto pare… no.
Mi metto seduto. Nella caduta ho battuto la testa. Che male.
 
Maxim è in piedi, davanti a me.
Come ha fatto a vestirsi così velocemente?
 
Deglutisco quando si avvicina a me.
Gli occhi dorati fissi nei miei.
-Non è..come pensi. – I capelli umidi brillano al sole, le gocce d’acqua scendono bagnandomi i vestiti. – non sono qui per.. –Arrossisco – Volevo solo…farti delle domande.
La ragazza sorride. Il sorriso più bello che abbia mai visto, ma anche così triste. – Vai..
 
-Ieri, quando sei arrivata.. ho sentito una strana vibrazione scorrermi sulla pelle – Il sorriso sparisce, lentamente – Poi l’Ero-Sennin mi ha fatto capire che… tu sei… ecco… pericolosa per me.
-E tu.. cosa pensi? – Silenzio. Non so cosa dire. Non mi sono preparato per rispondere, ma solamente per fare domande. – Va bene, ti risponderò.
-Veramente?
Si avvicina ancora di più-
Sto per svenire. Non ho mai avuto una ragazza così vicina a me.
-Hai visto il tatuaggio no? – Annuisco- Fino a quando non ne scoprirai il significato, non dovrai preoccuparti, Uzumaki Naruto.

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Capitolo 7
*** ..I Must Complete The Mission. But…. Which Mission? ***


- Fino a quando non ne scoprirai il significato, non dovrai preoccuparti, Uzumaki Naruto.
Resto li, immobile, a fissare quegli occhi azzurri colmi di.. di cosa?
Paura? Rassegnazione? Confusione? No… quello che vedo non è altro che desiderio.
Voglia di conoscere qualcosa in più su di me.
 
Un rumore nella foresta.
-Ma..
Sospiro.- Qualcuno ti ha seguito..
-Mi chiedevo dove foste finiti- Jiraya avanza verso di noi, uscendo dall’oscurità del bosco che ci circonda – Pensavo di trovarvi ognuno a casa propria – Mi lancia uno sguardo truce, come se fosse colpa mia.
È lui che mi ha seguito!
 
Sospiro di nuovo. Alzandomi e aiutando il biondo a fare lo stesso.
-Ero-sennin! Che ci fai qui?
-Sono venuto a cercarti Naruto! Ho interrotto qualcosa?
Naruto scuote violentemente la testa, rosso come un peperone.
Sorrido leggermente.
È veramente buffo.
 
-Bene, io vi lascio. Ho delle cose da fare. Ci vediamo!
Mi allontano, senza aggiungere altro.
Non faccio nemmeno caso al biondo mentre chiama il mio nome, dicendo di fermarmi.
 
No grazie Naruto.. per oggi ho fatto già troppo.
 
Mi mordo un labbro.
Maledizione a quel ragazzo.. spero che in qualche modo capirà di starmi lontano.
E io che volevo bloccare la sua curiosità, anche se sapevo benissimo che non sarebbe stato semplice.
Volevo solo, cercare di tenerlo fuori da questa storia.. almeno per un po’.
L’ho promesso a Kakashi..
 
 
..Loro lo stanno cercando..
Sospiro, al suono delle parole della fenice.
Lo so, è per questo che devo stare attenta.
..Maxim…
 
Una voce familiare sposta la mia attenzione da Suzu al palazzo dell’Hokage.
Ero così presa da Naruto, che non mi sono nemmeno accorta di essere tornata al villaggio.
Stare qui comincia a farmi male, e sono arrivata solo ieri.
 
Due persona, un ragazzo e una ragazza da me ben conosciuti, stanti, immobili.
Capelli biondo scuro, vestito nero e un grande ventaglio sulla schiena per lei, felpa nera con cappuccio e pantaloni dello stesso colore per lui.
…Kankuro e Temari…
Se loro sono qui, la mia lettera è arrivata a destinazione.
 
Bene, allora è l’ora di chiamarla.
M’infilo in uno stretto vicolo tra due edifici facendo tutti i sigilli necessari – Kuchiyose No Justu! –Attraverso il fumo della tecnica intravedo un paio d’ali azzurre. Lo stesso colore della neve illuminata dai raggi lunare in una fredda notte invernale – Cia Fuyu
Sorrido alla mia aquila color cielo.
-Maxim… perché mi hai evocato?
La sua voce fredda e irritata mi colpisce come una stilettata dritta al cuore.
-Volevo solo complimentarmi con te per il successo della missione.
-Capisco.. – Silenzio –Tu hai trovato chi cercavi? – Annuisco - .. Avevi ragione? È proprio quello che pensavi?
Annuisco di nuovo – Va da Aki, Haru e Natsu. Tenetevi pronti. Non so quando potrei aver bisogno di voi.
-Max.. – La guardo – Non metterti nei casini ok?
Sorrido – Ci posso provare.
Fuyu sospira. – Devi portare a termine una missione.. ricordatelo.
 
Sparisce in una nuvola di fumo, proprio come era comparsa.
..Missione eh?
 
Sospiro.
Nulla mi impedirà di fare tutto ciò che è necessario.
In un modo o nell’altro credo di avere il dovere di impedire che loro lo vengano a prendere.
Non permetterò a nessuno di portare via Naruto a Kakashi.
Anche se questo vorrà dire far del male a qualcuno.
..Non sei convinta di ciò che di Maxim.. ed è la prima volta nella tua vita..
Mi mordo un labbro.
-Devo portare a termine la mia missione, e basta.
..Si certo.. ma quale?

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Capitolo 8
*** Please... Protect Them. ***


Missione. Quale Missione porterò a termine?
Dopo tre anni ancora non l’’ho deciso. Non è da me tentennare in questo modo.
Ma scegliere una delle due strade distruggerebbe l’altra e di certo non lo voglio.
 
Esco dal vicolo cercando di non farmi notare. Fortunatamente, sono abbastanza brava in questo. Lentamente, mi dirigo verso il palazzo dell’ Hokage.
Sospiro, aumentando il passo. Qualcuno mi sta seguendo.
 
Stai invecchiando Kakashi.
 
L’uomo si mette proprio davanti a me, bloccandomi la strada.
-Ciao Max!
-Kakashi.. potresti smetterla di seguirmi?
-Volevo darti il buongirono!
Sta mentendo. Sei incorreggibile – Giorno! Ora, se non ti dispiace.. – Faccio per andarmene ma l’uomo mi blocca prendendomi per il braccio –Kakashi… - Mi tira dentro ad un vicolo mettendosi davanti a me dopo avermi spinto contro il muro.
-Dove stai andando? – Non rispondo. Lo guardo nel suo occhio scoperto. Lo sento, è nervoso – Max.. che mi stai nascondendo?
-Niente.- La mia è una risposta secca, senza possibilità di replica.
-La verità…
Un gesto quasi involontario. Gli tiro un calcio, facendogli perdere l’equilibrio, poi mi allontano da lui, saltando.
Lui si rimette in piedi e cerca di prendermi, ma riesco nuovamente a spostarmi.
-Sei lento Kakashi – Sorrido divertita
-Max.. almeno dimmi dove devi andare..
Mi blocco, dandogli le spalle.
Contraggo i muscoli, sono troppo nervosa maledizione. Devo rilassarmi un po’.
-Dovevo.. incontrare qualcuno del mio passato.
Si avvicina a me, mettendomi le mani sulla spalle.
Suzu si innervosisce a questo contatto.
E come darle torto? Se continuo così la mia copertura rischia di saltare troppo presto.
-Maxim…
-Sto bene, Kakashi.. non preoccuparti.
Mento. Nemmeno io sono brava a farlo… non con lui almeno.
Non ci riesco proprio.
-Io devo preoccuparmi. Sei sotto la mia protezione.
Scuoto la testa. – No, non hai più il dovere di farlo. – Mi allontano voltandomi a guardarlo – Da tre anni ormai.
-Cosa..
-Da quando.. ho accettato la presenza di Suzu..
 
Comincio a correre, fuggendo da lui. Salto sopra un tetto, poi su un altro e un altro ancora, fino a tornare davanti alla foresta.
Non è per questo che non devi più preoccuparti per la mia vita…
Mi dispiace Kakashi.. non posso ancora dirti cosa mi passa per la mente.
Mi addentro nell’ombra della fitta selva.
Un senso d’angoscia mi prende. È come se fossi osservata.
No, non è una sensazione.. c’è veramente qualcuno.
Dal suolo, proprio davanti a me, esce una figura.
-Ciao Maxim – una voce roca e demoniaca, mi mette quasi i brividi.
Zetsu. Che diavolo..
-Che sei venuto a fare qui?
-Siamo venuti a trovarti – La sua parte bianca sorride tranquillo. – È  da tanto che non ci vediamo.
Mi sto irritando.
-C’è un motivo concreto della tua visita o no?
Silenzio. So che c’è, non ti saresti disturbato altrimenti.
-Io non voglio nulla… - Ancora quella voce cupa. – Lui si però.
Mi volto di scatto non appena sento la sua presenza.
I capelli neri, gli occhi cremisi.
Lo Sharingan fisso su di me.
-Ita…chi.
Ho le gambe che tremano, una morsa che mi stringe il cuore, la testa che non capisce più nulla. Non riesco a muovermi, a malapena respiro.
Perché la sua visione mi fa sempre quest’ effetto?
-Io vi lascio eh? Ciao Ciao!
-No, Zetsu.. aspetta! – Troppo tardi, è andato. Sospiro. Il restare qui è inevitabile dunque. Anche se provassi a scappare, mi prenderebbe comunque.. Per questo ha attivato lo Sharingan. – Itachi.. quindi tu.. – Mi rivolto verso il moro, molto lentamente.
Me lo ritrovo di fronte a pochi centimetri da me.
-Qualcosa non va, Maxim?
Deglutisco. E me lo chiede anche.
Non sa quanto vorrei prenderlo a pugni in questo momento.
-Io.. non mi aspettavo di vederti.
Silenzio. Tra di noi, è come se si fosse improvvisamente eretto un muro di pietra.
Lo posso perfino sentire.
-Nemmeno io.. ma avevo bisogno di trovarti.
Il modo in cui l’ha detto non preannuncia nulla di buono.
Qualcosa non va, è strano vederlo così preoccupato.. almeno per me.
-Itachi.. taglia corto e dimmi cosa vuoi..
Un altro silenzio.
Indietreggio appena.
Un sospiro, e un brivido lungo la schiena.
Mi fa male vederlo così.
-Devi promettermi una cosa Max.
-Un favore eh? – Annuisce chiudendo gli occhi, non sono affatto tranquilla. – Come i vecchi tempi.
-Me lo devi.. e lo sai bene.
Questa volta sono io a sospirare, Itachi ha ragione, se non fosse stato per lui a quest’ora.. non sarei qui.
-Dimmi di che hai bisogno e finiamola qui. Stiamo rischiando parecchio e..
-Io morirò Maxim.
Una fitta al cuore. – Non ricordarmelo.
-Per mano di mio fratello.
Mi mordo un labbro – Itachi.. smettila. – Non mi piace nemmeno quando parla in questo modo.
-Promettimi che in qualche modo li proteggerai entrambi.
Spalanco gli occhi. – En.. entrambi?
-Sasuke e Uzumaki Naruto.
-Naruto?
Itachi si avvicina di nuovo. – Se lui cadesse nelle sue mani.. il mondo finirebbe.
Stringo i pugni. È questo il suo piano allora. Però..
-Questo è.. – Non può chiedermi una cosa del genere. –Impossibile.
-Maxim.. ti prego.
-Non sono onnipotente, Itachi! È una cosa che non puoi chiedermi!!
-L’ho appena fatto. – Mi alza il mento con la mano. – Ti prego Max.
Detto questo, insieme ad uno stormo di corvi, la figura di Itachi si dissolve, lasciandomi qui, immobile, arrabbiata.
Tiro un pugno d un albero.
Lui si scuote, barcolla ed infine cade, portando con se anche un’altra decina di alberi.
-Merda.
Ora che cavolo faccio?
Grazie Itachi, ora sono più confusa di prima.
Avrei dovuto lasciar perdere, dimenticare, lasciarmi tutto alle spalle.. e invece…
Perché mi sento sempre così frustrata quando c’è di mezzo l’Akatsuki?

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