New Age

di Alopix
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** First Day ***
Capitolo 2: *** First day (2) ***



Capitolo 1
*** First Day ***



"This is the first day of my life
Glad I didn't die before I met you
Now I don't care, I could go anywhere with you
And I'd probably be happy"

 

1° settembre 2016


Albus  

"Non manca molto, fra poco ci andrai anche tu". Eccola. Mamma stava ancora cercando di far smetter di piangere Lily, inconsolabile.
"Fra due anni.Io voglio andarci adesso !".
Ma non le stavo più sentendo.Ignorando gli sguardi incuriositi dei passanti e guardai la parete fra il binario 9 e 10...e lì, davanti alla realtà che stavo andando ad Hogwarts, non ce la feci più e mi abbandonai all'angoscia.
"Non voglio! Non voglio essere un Serpeverde!" , dissi, disperato.
"James, piantala!", intervenì mia madre contro mio fratello, con uno sguardo che, in condizioni normali, mi avrebbe fatto arretrare di dieci passi, ma che fece solo allargare il sorriso che James mi stava rivolgendo.
"Io ho detto solo che potrebbe . Non c'è niente di male. Potrebbe essere un Serpe...", ma cogliendo la vena collerica che stava attraversando il viso della Signora Potter, finalmente, tacque e decise di svignarsela attrversando la barriera. Un attimo dopo era sparito.
"
Mi scriverete, vero?", chiesi, approfittando dell'assenza di James.
"Tutti i giorni,se vuoi".
"Non proprio tutti." Mi affrettai a rispondere a mia madre. "James dice che gli altri ricevono lettere da casa una volta al mese".
"L'anno scorso gli scrivevamo tre volte alla settimana", mi ricordò lei.
"E non devi credere a tutto quello che ti dice su Hogwarts. A tuo fratello piace scherzare." Le diede man forte mio padre, prima di spingermi verso la barriera.
Ma non mi ero ancora calmato. Neanche poco più tardi, quando emersero dalla nebbia le figure degli zii ,e soprattutto, quella della mia migliore amica: Rose.
Lei già indossava la divisa,e mi sorridiva radiosa. Quel sorriso mi riscaldò per un po', fino a quando non colsi uno stralcio del discorso degli adulti.
"....E così quello è il piccolo Scorpius. Cerca di batterlo in tutti gli esami ,Rosie. Per fortuna hai il cervello di tua madre".
Guardai nella stessa direzione dello zio e...eccolo lì.Biondo, occhi grigi, la miniatura del padre -che vedevo per la prima volta-  e per niente diverso da come me lo ricordavo io. Ma , d'altronde, erano passate solo due settimane dall'ultima volta che l'avevo visto.
Intercettò il mio sguardo, e io  gli feci un rapido cenno d'intesa, senza che zio, papà o chiunque altro se ne accorgesse.Lui annuì e si allontanò con la sua famiglia.
Intanto, lo zio stava già preannunciando a Rose la rabbia del nonno se avesse mai sposato un purosangue. Sorrisi inconsapevolmente. Chissà come avrebbe reagito lo zio scoprendo che lo stesso purosangue era un mio grande amico.
Passammo ancora un po' di tempo lì, vicino al binario, mentre James spifferava la novità del momento: Teddy e Victoire.
Li aveva visti mentre si baciavano,e ora stava fantasticando sul far entrare definitivamente Teddy nella famiglia. Quando mai si farà i fatti suoi? Bha! A volte -....ok, lo ammetto, SEMPRE-  non lo capisco.
"Sono quasi le undici, è meglio che salite". Oh no. OH MERLINO NO. Pensai, mentre l'angoscia tornava a farsi sentire.
"Ci vediamo a Natale", mi disse mamma, baciandomi sulle guancie.
"Ciao, Al. Non dimenticare che Hagrid ti ha invitato a prendere il tè venerdì prossimo.Non perdere tempo con Pix: Non sfidare a duello nessuno finché non avrai imparato. E non farti prendere in giro da James".
"E se divento un Serpeverde?". Ecco, l'avevo detto.Il cuore mi batteva fortissimo.
"Albus Severus.Tu porti il nome di due Presidi di Hogwarts.Uno di loro era un Serpeverde e probabilmente l'uomo più coraggioso che io abbia mai conosciuto".
"Ma se..."
"Vorrà dire che la Casa di Serpeverde avrà guadagnato un ottimo studente, no? A noi non importa, Al. Ma se per te è importante, potrai scegliere Grifondoro invece di Serpeverde. Il Cappello Parlante tiene conto della tua scelta".
"Davvero?" .Non riuscivo a crederci e lo guardai tutt'occhi mentre mi rispondeva...
"Con me l'ha fatto". La meraviglia sul mio viso era palese. Sentii il peso sullo styomaco dissolversi e, mentre guardavo i miei genitori che mi salutavano da terra, sorridenti, una consapevolezza prese il suo posto: sarebbe andato tutto bene.
Mi inoltrai nel treno, alla ricerca di una testa bionda....


 

Scorpius

Stavo guardando fuori dal finestrino, assorto.
Hogwarts, stavo andando ad HOGWARTS. Il mio più grando desiderio e la mia più grande paura si stavano per realizzare.
Ovviamente, rivedere il mio migliore amico mi aveva fatto sentire meglio ,ma la paura era troppa. Sarei rimasto da solo, come sempre, all'ombra dei pregiudizi, all'ombra del mio cognome. Perché nessuno, mai, si era mai spinto oltre il mio cognome. Questo mio padre lo sapeva, e lo faceva sentire in colpa.
Ogni volta che mi vedeva da solo, un ombra gli attraversava il viso, la stessa ombra in cui mi trovavo io. Neanche lui lo voleva, neanche lui aveva mai voluto fare niente di cià che aveva fatto. Ma lo aveva fatto, spinto, istigato dalla paura di soccombere, dalla paura del padre.
Ammiravo mio padre, nonostante tutto, o forse, proprio per quello: perché non lo aveva mai voluto ,ma poi aveva avuto il coraggio di andare avanti e di lottare contro i giudizi della gente. E l'avrei fatto anche io. Me l'ero promesso, e l'avrei fatto.
Ma comunque non ero del tutto solo, come mi ricordò la porta dello scompartimento che, apertasi, mi mostrò una chioma corvina, due occhi verdi e un sorriso smisurato, al quale risposi. E come non potevo?
Eccolo lì, il mio migliore amico.
"Ciao Scorpius!" ,mi salutò energico.
"Ciao Al!" ,Risposi. si sedette di fornde a me, poggiando la gabbia con il suo gufo.
"Ti piace?" , mi chiese indicandolo. "I miei me l'hanno comprato a Diagon Alley, come regalo di incoraggiamento.Devo ancora decidere come chiamarlo ,però".
"E' molto bello. "Risposi sincero."Bé, potresti cambiarli nome ogni giorno, come facevamo noi due ...", arrossii e la voce mi venne meno, "...em...all'inizio."
"Quando? Quando non volevi dirmi il tuo nome per paura che me ne scappassi?",mi canzonò lui, bonario.
"Più o meno", sorrisi al ricordo.
"Però sai che mi hai dato un'idea?"
"Vuoi veramente cambiarli nome ogni giorno? Guarda che io scherzavo, eh! Si confonderebbe dopo un po' di tempo!", lo guardai preoccupato. Non credevo realmente che l'avrebbe fatto, ma quel ragazzo era capace di tutto.
"Senti,sarò scemo, ma non fino a questo punto!", alzai un sopracciglio, prendendolo questa volta io in giro.
"Ok, va bene, FORSE sì ma" ,mi guardò molto male, "...non intendevo quello. Ricordì Il primo nome che ti associai?". Arrossii di nuovo. Certo che ero stato veramente stupido ad accettare di fare quel gioco.
"No."
"Certo che hai una bella memoria, eh! Mi sembri la Fata Smemorina", continuò lui.
"La fata-che?!?!"  , lo guardai scettico, temendo veramente per la salute dei suoi neuroni.
"A già, è vero, un purosangue come te non vedrebbe mai dei cartoni animati da babbani!", e mi fece la linguaccia, continuando a prendermi in giro. Mi sentivo veramente molto stupido.
"Cos'è un cartone animato?", chiesi, stralunato.
Per tutta risposta lui scoppiò in una fragorosa risata.
"Comunque, lo volevo chiamare Tempesta.Che ne dici? Secondo me gli sta bene.Sì, ho deciso.", e sorrise soddisfatto.
La porta dello scomartimento si riaprì.
"Albus eccoti! Ti stavo cercando! Sei sparito subito dopo che è partito il treno. Non  mi aspettare, figurati, d'altronde, sono solo la tua migliore amica, che vuoi che sia!". Rose Weasley, appena entrata, aveva  incominciato a rimproverare scherzosamente suo cugino, e nella foga di farlo, non si era ancora accorta di me.
Mentre meditavo una fuga e rimpiangevo di non saper ancora evocare un incantesimo di disillusione, Albus la interruppe.
"Calmati, Rosie! Stavo solo cercando una persona",. Assunse un aria solenne.Io lo guardai, implorante.
Lui , ovviamente fece finta di niente.
"Posso presentarti Scorpius Malfoy?"
La rossa, che si era appena voltata, raggelò sul posto.
OH OH.







TO BE CONTINUED...



Angolo dell'autrice.
Eccomi qui! Non  era mia intenzione dividere questo capitolo in due parti ma, l'orario - o ,per meglio dire, mio padre- mi costringe a fare ciò.
Questa vuole essere la continuazione della mia prima e unica ( per il momento) One-shot, che troverete sul mio profilo. 

Primo giorno di scuola per Albus e Scorpius, entrambi spaventati, anche se per motivi diversi:
Albus, teme di diventare un Serpeverde; Scourpius, di non farsi accettare come persona e non come Malfoy.
Scriverò e pubblicherò l'altra metà, e a seguire, il resto della storia, il prima possibile (vedi: appena non avrò così tanti compiti da non poter nemmeno respirare).
Sarei contenta di trovare critiche, perché, in fondo, sono qui per migliorare.
Con affetto,
Vostra Slytherin_






 

 

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Capitolo 2
*** First day (2) ***


"Your first day of a never-ending day 
Right here reach out in this never-ending life 
Your first day on a brand new world in front of you
"

 


Rose

 
Ero pietrificata. Altro che incantesimo delle pastoie!
Stavo ancora cercando di riorganizzarmi le idee. Doveva esserci un errore. Dovevo aver capito male io.
Insomma, non riuscivo nemmeno a pensare una frase che contenesse “Potter” e ”Malfoy” insieme.
Non era possibile. Non poteva esserlo.
Ma la realtà era lì, davanti ai miei occhi: Scorpius Malfoy  era lì,con mio cugino Albus Potter. Erano amici.
Il biondo era immobile almeno quanto me. Anzi, sospettavo che non stesse neppure respirando, dato il suo colorito tendente al bordeaux. Sembrava volesse sparire. Mi temeva. Temeva il mio giudizio.
Ma ero troppo shockata per rendermene conto.
“Albus, è uno scherzo, vero?”, riconobbi una vena isterica nella mia voce, ma la ignorai.
“Uhm….no. Perché dovrei fare uno scherzo così? Per caso è divertente?”, chiese lui. Evidentemente per lui lo era. Molto,  molto più del dovuto. “ Ti sto solo presentando un amico”, concluse, facendo attenzione a sottolineare per bene l’ultima parola.
“Un…un amico?!? Albus! Ti ha dato di volta il cervello?!?”, lo guardai fisso, facendo attenzione a ogni suo minimo movimento; ogni suo battito di ciglia potevo tradirlo perché, ne ero certa, stava bluffando: non c’era altra spiegazione. O forse stavo sognando. Mi tirai un pizzico per accertarmi di essere sveglia…ahi!
Rose, respira profondamente. Con calma. Non-è-successo-niente.
“Non più del solito, no”, mi rispose lui tranquillo. Stava sorridendo.
Eh al diavolo la calma!
Albus! Ma ti rendi conto di quello che dici?!? Che cosa direbbe papà se lo sapesse!”, gli urlai involontariamente contro. La tensione era troppa per farci caso.
“Insomma, lui è Malfoy!”.
Scorpius ricominciò  a respirare. Mi pentii immediatamente di quello che avevo detto –o almeno di come l’avevo detto-.
“Sai, Al”, incominciò a dire lui , apparentemente calmo. “questo era esattamente quello che volevo spiegarti quando ci siamo conosciuti. Tu sei l’unico che mi pensi come Scorpius, solo come Scorpius”. Sorrise amaro.
Albus gli sorrise, rassicurante. Poi, mi guardò, irato, ma mi parlò con calma.
“Vedi ,Rose, questo Malfoy è un mio amico. Io ti voglio bene –e lo sai- ma se questa mia scelta non ti va a genio, sei pregata di andartene. Ora.” Stava digrignando i denti. Ma non era l’unico : il mio orgoglio gli stava facendo compagnia.
Bene!”. E uscii dallo scompartimento.
 Se preferiva stare col suo amichetto.
 
Iniziai a vagare per il treno alla ricerca di uno scompartimento e finalmente, ne trovai uno in cui c’erano soltanto mia cugina Dominique e una ragazza coi capelli scuri.
“Ehi, Rosie! Come mai da queste parti?Pensavo fossi con Albus!”,  mi fece la bionda.
“Ti dispiace se mi metto qui?”, le chiesi io, ignorando la sua domanda che aveva colpito un nervo scoperto.
“Certo che no! Accomodati. Ti posso presentare Sarah Finnigan? E’ del nostro stesso anno.” Cercò di suonare spensierata, ma i suoi occhi mi scrutavano indagatori. D’altronde, come darle torto? Fin da piccolissima ero sempre stata la fedele compagna di Albus, e vederci separati non era all’ordine del giorno. Ma se lui preferiva così.
Piacere Sarah!”, sorrisi , alla fine,  rivolta alla ragazza, che a sua volta mi sorrideva,radiosa.
“Piacere Rose!”. I suoi occhi , verde chiarissimo, erano raggianti.
Mi sedetti e incominciammo a chiacchierare. Il primo argomento, come prevedibile, era Hogwarts.
“Io spero di finire in Corvonero”, dichiarò mia cugina “ma col carattere che mi ritrovo non escluderei Tassorosso.” , aggiunse, immusonita.
“Mio padre era Grifondoro e mia madre Corvonero, ma io sarò smistata in Tassorosso, non ho dubbi”.
“Come mai tutta questa convinzione?”, le chiesi io, ammiccando.
“Perché con due fratellini piccoli  ho sviluppato una pazienza!”, alzò gli occhi al cielo e scosse il capo, sorridendo. “Sono due pesti!”.
“Rose, e tu?”, mi domandò mia cugina.
“Per me va bene tutto….tranne Serpeverde. Per il momento, non voglio ancora essere diseredata!”.
“Su, non esagerare!”.Sarah mi guardò, divertita.
Credimi, non esagera per niente. Zio Ron sarebbe capace di questo e altro!”
Continuammo a trascorrere il tragitto verso Hogwarts così, fra una risata e l’altra.
"Ragazze, credo cho dovremmo indossare le divise.Non mancherà molto", disse dopo un momento di pausa Sarah.
E come aveva predetto la mia nuova amica, dopo circa mezz'ora eravamo già giù dal treno.
Hogwarts.Finalmente!

Scorpius

 
Eravamo  arrivati. Eravamo ad Hogwarts. Ero elettrizzato, e non facevo nemmeno caso agli sguardi che mi rivolgeva a gente intorno a me ,di tanto in tanto. Ero troppo emozionato per rendermi conto di qualsiasi cosa, perfino del mezzo-gigante che ,poco distante da noi, gridava sonoramente “Primo anno! Primo anno : da questa parte”.
A riscuotermi dalla mia apatia fu Albus, che mi guardò : era agitato quasi quanto me. Addirittura un po’ spaventato.
“Andiamo”, mi disse.
“Al, tutto bene?”, gli chiesi, incamminandomi dietro di lui.
“Perché, non dovrebbe?”, mi sorrise, sardonico.
“No. Solo che ti vedevo strano”, mi giustificai. Lui si voltò e continuò a camminare, come a volere nascondere la sua espressione.
“Ehi, tu! Fratello Serpenteeeello?”, sentii ad un tratto qualcuno gridare, dietro di noi.
“Scorp, accelera!”, mi bisbigliò invece Albus, in fuga.
“Ma che…”, feci per rispondere prima di essere spintonato.
“Albus Severuccio!Che fai? Te ne scappi? Non ti mangio mica sai, fratellino. Sei troppo indigesto”. Lo canzonò – adesso lo avevo capito- James Sirius Potter.
“Piantala James!”, sbottò irato  Albus, guardandolo torvo.
“Calma, calma, CALMA. Come sei scontroso oggi, fratellino. Ma suppongo tu stia facendo pratica per essere alla pari delle altre serpi”, James gli sorrise, divertito e solo allora mi notò.
“Toh, il Malfoy. Fred,  non vedi? Albus si sta già ambientando, che ti dicevo? Hai dinnanzi a te il primo Serpeverde di famiglia accompagnato dal Verde-Argento per eccellenza.”, fece rivolto al suo accompagnatore, l’ennesimo Weasley  “Non-piacere di conoscerti, testa platinata”.
“JAMES VATTENE IMMADIATAMENTE!”, gli urlò contro Albus. Definirlo “furioso” sarebbe stato decisamente riduttivo.
“Scorpius, andiamocene o non troveremo neanche un traghetto libero”, aggiunse rivolto a me.
“…PRIMO ANNO! Con me!...”
Raggiungemmo, finalmente i traghetti e ne occupammo uno con altri due ragazzi molto simili fra loro: tutti e due con una faccia vispa e rotonda, con lo stesso naso all’insù. L’unica differenza che colsi fra i due era che il viso di lei  era cosparso di lentiggini.
Albus, di fianco a me, era ancora nervoso per via del fratello e ,di certo non fu di aiuto la comparsa di Rose, nel traghetto vicino, accompagnata da una bellissima ragazza bionda e da un’altra ragazza mora.
Lui era arrabbiatissimo con la cugina. Si era aspettato un comportamento diverso da lei, si era aspettato chi accogliesse come aveva fatto lui: a bracci aperte. Ma evidentemente non era stato così. Così Albus era arrabbiato con lei, ma io mi sentivo molto in colpa: infondo, si conoscevano da molto più tempo ed erano sempre stati grandi amici, da come mi aveva detto Al. Non mi piaceva pensare che avessero litigato per colpa mia….
“Al, come mai tuo fratello ti prende tanto in giro sui Serpeverde?”, gli chiesi.
Lui mi guardò un po’ stralunato, evidentemente l’avevo riscosso  dai suoi pensieri…
Sospirò, chinando il capo. “Dice che finirò in Serpeverde. E’ tutta l’estate che mi tratta così. Non che prima mi trattasse meglio…”, mi rispose mogio. Abbassò ancora di più la voce, tanto che mi dovetti avvicinare a lui per capire quello che stava dicendo. “Non voglio essere smistato a Serpeverde. Ho paura.”, ammise.
Lo guardai, sommamente meravigliato. Come poteva  lui anche solo pensare di poter finire a Serpeverde?
Certo, sapevo che le faide fra le diverse Case erano diminuite dopo la Seconda Guerra Magica  che Serpeverde non era più il “covo dei cattivi” come in passato ma comunque non godeva di buona fama.
“Non ti dovresti neanche per un momento preoccupare di una cosa del genere”, gli dissi “se c’è qualcuno qui che si deve preoccupare di finire a Serpeverde, quello sono io”, aggiunsi, triste. Non volevo essere un Serpeverde. Ma non avevo speranza: lo era stata tutta la mia famiglia, generazione dopo generazione.
“Io non credo”, mi disse lui, sorridendomi. E io gli sorrisi di rimando, come ogni volta: era inevitabile.


Angolo Autrice:
Toc toc? em...em...beeene. C'è nessuno? Eccomi qui, dopo qualche secolo, di ritorno! ^^'''
Chiedo venia! Sono stata troppo impegnata per la scuola (prove di orchestra qua, prova di orchestra là....).
Comunque, ecco qui il seguito del primo capitolo. Fatemi sapere cosa ne pensate! :)
Vostra...
Annalisa.

 
 

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