Beh credo che sia giusto dirti che non voglio niente senza te! di Whatshername (/viewuser.php?uid=98000)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Shut up! ***
Capitolo 2: *** Il gusto dell'orrido ***
Capitolo 3: *** Merry Christmas,Chris! ***
Capitolo 4: *** Lost with Disney and Felix Felicis! ***
Capitolo 5: *** Saga scaccia saga? ***
Capitolo 6: *** Ciò non cambia il fatto che ti odio. ***
Capitolo 7: *** Oh...Shit! ***
Capitolo 8: *** ...Geloso?Io??Ma per favo-sì,da morire. ***
Capitolo 9: *** Non tutte le sbornie nascono per nuocere ***
Capitolo 10: *** Isteria,Golden Globe e ***
Capitolo 11: *** Ma...Non dovevamo fare gli gnocchi? ***
Capitolo 12: *** Drogatto e Drogarren! ***
Capitolo 13: *** The Ring: Quando guardare un film diventa traumatico ***
Capitolo 14: *** La prudenza non è mai troppa. ***
Capitolo 15: *** Altro che FNO.Molto meglio FSO! ***
Capitolo 16: *** Oh God,yes! ***
Capitolo 17: *** Darren Dissennato! ***
Capitolo 18: *** Più o meno di Star Wars?! ***
Capitolo 19: *** Desperate HouseDarren! ***
Capitolo 20: *** Together they are totally awesome! ***
Capitolo 21: *** Pancake e successione al trono! ***
Capitolo 22: *** Deficiente. ***
Capitolo 23: *** Galeotto fu il vischio! ***
Capitolo 24: *** Pillola. ***
Capitolo 25: *** Ragni e barattoli di biscotti ***
Capitolo 26: *** Damn,cigarette,give me a Darren! ***
Capitolo 27: *** Chris Criss...Gossip Girl ***
Capitolo 28: *** Stai per svenire? ***
Capitolo 29: *** Impressione. ***
Capitolo 30: *** Ehm,sono cleptomane.Non te l'avevo detto? ***
Capitolo 31: *** Team Darren ***
Capitolo 32: *** Mio,tuo,suo. ***
Capitolo 33: *** Lavatrici e spade laser ***
Capitolo 34: *** Rughe e tacchini da combattimento ***
Capitolo 35: *** CrissColfer roll ***
Capitolo 36: *** Mai dire mai ***
Capitolo 37: *** Verde e fucsia è l'agrifoglio...O qualcosa del genere. ***
Capitolo 38: *** Possiamo fare un altro giro? ***
Capitolo 39: *** Darren,Chris e la fine del mondo. ***
Capitolo 40: *** Meglio un topo oggi che una mandibola dislocata domani ***
Capitolo 41: *** Discarica ***
Capitolo 42: *** Quello che succede ai Golden Globes... ***
Capitolo 43: *** Super Darren ***
Capitolo 44: *** Spiedini di gufo ***
Capitolo 45: *** Versione ufficiale ***
Capitolo 46: *** Pesi, fughe ed mp3 ***
Capitolo 47: *** Dio! ***
Capitolo 48: *** Certe cose possono succedere solo nei bagni ***
Capitolo 49: *** L'amore CrissColfer ai tempi di Facebook ***
Capitolo 50: *** Storie d'amore non tanto segrete... ***
Capitolo 51: *** Di rotture e Bat-cose ***
Capitolo 52: *** Speed Date ***
Capitolo 53: *** San Schifino ***
Capitolo 54: *** Matematica ***
Capitolo 55: *** Di castelli infestati, strade bloccate, pecore e cibo agghiacciante. ***
Capitolo 56: *** Voglia di studiar saltami addosso... ***
Capitolo 57: *** Fiori e motori ***
Capitolo 58: *** Le cronache del Darren e del Chris ***
Capitolo 59: *** Mi casa es tu casa...Ma fino a un certo punto ***
Capitolo 60: *** Nome in codice PC: Padre Cretino ***
Capitolo 61: *** Chocolat ***
Capitolo 62: *** Baguette ***
Capitolo 1 *** Shut up! ***
Shut up!
Darren Criss era
praticamente spiaccicato sull'enorme tavolo di legno massiccio della
biblioteca,con le braccia distese e la testa appoggiata sopra.
« ...Chris? » Chiamò il suo
compagno,che gli sedeva davanti senza degnarlo di uno sguardo,tutto
preso a scrivere qualcosa su un block notes.
« Che c'è? » Chiese il
soprano,irritato:era più di mezz'ora che Darren continuava a
distrarlo.
« Ho caldo. »
« L'hai già detto.Trecento volte. Ora
taci. »
Subito dopo regnò il silenzio. Per due secondi.
« ...Chris? »
Il soprano si morse un labbro. « Sì,Darren?
» Domandò raccimolando tutta la pazienza possibile.
« Mi annoio. » Si lamentò
l'altro,sbuffando imbronciato.
« Hai già detto anche questo.Tutta la
biblioteca ha sentito le tue lamentele a proposito. »
« Uff...Ma non possiamo fare una pausa? »
Chiese speranzoso,con un sorriso incoraggiante.
Chris posò la penna per resistere alla tentazione di
ficcargliela su per il naso. « Tu,Darren,puoi fare quello che
vuoi,lo sai.Puoi andare a casa e guardarti tutti i film di Harry Potter
uno dopo l'altro senza pause,verrò personalmente a
recuperare il tuo cadavere appena avrò finito qui.
Io,invece,devo restare a cercare informazioni. »
Darren sbuffò per l'ennesima volta,guadagnandosi l'ennesima
occhiataccia dalla bibliotecaria,una specie di rachitico
tirannosauro.Con molte più rughe,però.
« Penso che quella donna voglia uccidermi.
» Bisbigliò da un angolo della bocca il ragazzo
riccioluto.
« Penso che chiunque in questa biblioteca voglia
ucciderti. » Rimbeccò il soprano,cancellando
qualcosa da un foglio per scriverci qualcos'altro.
« Tu no però,vero? »
Chris si limitò a sollevare eloquentemente un
sopracciglio,prima di tornare al suo impiego.
« Ma non ti annoi mai? »
« No.Mai.Sono un robot,programmato per fare soltanto
cose noiose. »Ribattè acido il soprano,continuando
a scrivere sul suo block notes.
« Ma come fai? »
« Non so,magari,come tutte le persone normali,ho la
capacità di restare concentrato su qualcosa per
più di trenta-quaranta secondi? »
L'altro lo fissò come se avesse appena ammesso di saper
leggere nel pensiero. « Mi spieghi che bisogno c'è
di documentarsi sulla vita di David Letterman?Sarai intervistato tra un
mese,c'è bisogno di sapere vita morte e miracoli?
»Domandò perplesso.
Proprio non capiva perchè Chris si ostinasse a fare
così tante ricerche,ogni volta che era ospite da qualche
parte.Era già tanto se lui,Darren,sapeva il nome del suo
intervistatore di solito.
« Beh,visto e considerato che manda avanti uno degli
show più importanti,famosi e seguiti d'America credo che un
minimo di informazione sia dovuta.Sai che mi piace sapere con chi
parlo,e poi ha una storia così interessante! »
Spiegò Chris,infervorato,con un involontario sorriso
affascinato.
Darren sbuffò. « Ho capito,ma sono tre ore che
stiamo chiusi qui dentro.C'è un mondo là fuori!
» Esclamò indicando le grosse finestre dall'altra
parte.
« Per ora tutto il mondo che mi interessa
è scritto qua. Ti ho già detto che nessuno ti
obbliga a restare,perchè non vai a fare un giro?
Esci,sfoggia i tuoi occhiali al "mondo là fuori" e torna qua
tra un'oretta,con una Diet Coke.Anzi,due. »
« Mi vuoi sfruttare? » Domandò
quasi indignato l'attore,portandosi una mano alla bocca.
« Cerco di unire l'utile al dilettevole.Per
inciso,l'utile è levarti di torno.
»Spiegò Chris,con un sorriso amabile tornando ai
suoi appunti.
« Perchè devi sempre essere
così cattivo con me? » Si lamentò
Darren,imbronciato,mentre con una smorfia disgustata usava una matita
per spostare un grosso libro tutto impolverato.
« Non voglio offenderti,Darren,ma è
l'unico modo per farti capire i concetti.Se non facessi
così,mi ignoreresti e continueresti a parlare e parlare
all'infinito,come quando l'altra sera sei stato al telefono per un'ora
e mezza parlando da
solo perchè
non ti eri accorto che era caduta la linea! »
L'altro aprì la bocca per ribattere ma poi la richiuse:cosa
c'era da dire?
Quindi,un pò abbattuto,aprì la biografia di
Letterman e riprese anche lui ad annotare gli avvenimenti
più importanti della vita del conduttore,cose di cui
sicuramente Chris si sarebbe complimentato alla fine dello show.
Poi proruppe « Però non riesco a capire cosa ci
sia di cos... »
A quel punto Chris si alzò,si sporse sul tavolo e
afferrò il colletto della camicia rosa di Darren
strattonandolo in avanti e facendo scontrare le loro labbra.
Quando si staccarono,Darren era strabiliato.
« Ora,pensi di poter tacere almeno dieci minuti?
» Domandò Chris,fintamente esasperato,abbassando
di nuovo lo sguardo sui suoi appunti.
« Facciamo cinque. »Mormorò
l'altro,con voce strozzata.
Quando tornarono ai libri,Darren cercava di nascondere un sorrisetto
soddisfatto.
Angolino
di Sara
Okay immagino di dover dire qualcosa su queste storie ora,ma
sinceramente non so bene cosa XD
Questa raccolta non so nemmeno io da dove venga,in effetti,ne quante
storie conterrà o quando
aggiornerò,perchè l'ispirazione va e
viene...Tutto questo nasce,comunque,dalla mia insana ossessione per
Darren e Chris e dal fatto che li pongo come protagonisti a qualsiasi
situazione cui io pensi o in cui effettivamente io
stessa mi trovi xD
Ovviamente se questa raccolta sarà eccessivamente penosa non
esiterò a cancellarla,I promise U__U
Che altro dire,se non che mi farebbe piacere ricevere recensioni di
ogni tipo?Critiche,consigli,spunti per altre OS,insulti (anche se
piangerò probabilmente ç__ç) e chi
più ne ha più ne metta! Pagina Facebook per
insultarmi più comodamente e pubblicamente: Whatshername
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Capitolo 2 *** Il gusto dell'orrido ***
Il gusto dell'orrido
Angolino
di Sara
Mmh.Nella
mia testa l'avevo immaginata migliore,scrivendola l'ho un po' persa,ma
spero possa piacere minimamente!
Stavolta
si tratta un'esperienza traumatica per la coppia: shopping.
« Dimmi di
nuovo come hai fatto a trascinarmi qui. »Fece Chris
disperato,ormai vicino alle lacrime.
Darren alzò
gli occhi al cielo. « Io non ho fatto proprio niente!Hai
perso la scommessa,ora paghi! »Rispose dandogli un'allegra
pacca sulla schiena.
Giusto per infierire
anche fisicamente.
Chris non avrebbe
mai,mai più in tutta la sua vita scommesso con
Darren,nemmeno una cicca.Mai più.
Perchè quel
ragazzo non aveva una morale,nè la benchè minima
decenza o una parvenza di serietà da salvaguardare e questo
gli dava un netto vantaggio per qualsiasi cosa,permettendogli
addirittura di andare da un povero spaurito vecchietto con la
barba,abbracciarlo praticamente il lacrime e mettersi a urlare per
tutta la piazza "SILENTE!Sei vivo!"
Quindi ora Chris non
poteva prendersela con nessuno se non con sè stesso per
trovarsi in un centro commerciale con Darren e il dovere di provare
tutto quello che volesse il ventiquatrenne.
Una tortura. Una
lenta,umiliante tortura.
Chris aveva
già passato le precedenti due ore e mezza a
indossare,ringhiare e togliersi il più velocemente possibile
di dosso una quantità spropositata di magliette
improponibili e pantaloni dai colori tanto brillanti che il soprano
aveva rischiato di perdere la vista solo guardandoli.
E tutta la sua
autostima,indossandoli.
Nemmeno guardare
Darren saltellare gioiosamente tra uno scaffale e l'altro agguantando
il più possibile dava molto sollievo al soprano,che tentava
in ogni modo di non far capire alla gente che lui e quel pazzoide
schizzato che stava mettendo a soqquadro il negozio si
conoscessero.Anche perchè era piuttosto imbarazzante vedere
Darren fermarsi di botto con uno squittio emozionato e scoprire che il
tutto era dovuto ad un'orrenda giacca a fiori lilla o delle scarpe di
vernice arancioni.
Insomma,Chris poteva
adorare tutte quelle cose e trovarle addirittura -nemmeno lui riusciva
a capacitarsi del come,in effetti- addirittura sexy quando ad
indossarle era Darren.Insomma,non esisteva cosa al mondo riguardante
Darren che Chris non adorava.
Ma essere lui stesso
il manichino di quelle assurdità era tutto un altro discorso.
« Ma proprio
no. »Sbottò quando Darren arrivò al
camerino -dove lui aveva tentato di nascondersi- con in mano un
qualcosa di indefinito dai colori decisamente sconvenienti.
Giallo,rosso e rosa. Tutto assieme in un mix altamente improbabile.
« Ma direi
di sì,invece. E' bellissima!Non so bene come si metta,ha un
po' troppe maniche... »
« Darren,sai
che ti amo,vero? »
Il ventiquatrenne
sorrise. « Sì,ti amo anche io. Ma la cosa non ti
darà il diritto di dartela a gambe e non riuscirai a farmi
sentire in colpa per tutto questo. »
« Taci,non
è quello il punto. Sai che qualunque problema lo
afronteremmo assieme,no? »
Darren si fece un po'
perplesso. « Sì,certo. »
« E allora
dimmi,in tutta onestà... »Chris si era
avvicinato posandogli le mani sulle spalle e guardandolo negli occhi.
« Sei daltonico? »
Darren si
tirò indietro scuotendo la testa e roteando gli occhi.
« Vai a quel paese. Anzi,vai lì dentro e provati
questo affare. »
Chris gli rivolse
un'occhiata velenosa e afferrò quel caledoscopio di colori
trascinandosi nel camerino.
Maledetto leprecauno
irlandese.
« Sembro un
camaleonte schizofrenico.Il Donnie Darko dei camaleonti.
»Mugugnò esasperato il soprano,guardandosi allo
specchio e desiderando scomparire.
Chris non aveva ancora
capito nemmeno se Darren lo facesse apposta a proporgli certi obrobri o
se fosse sinceramente in buona fede e avesse bisogno di sostegno
psichiatrico.
Nell'incertezza,per
sfogarsi,si dava al sarcasmo più sfrenato.
« Stai
scherzando. »Sbottò Chris alla vista del completo
che gli stava mostrando Darren.
« Ma... Ma
come?E' bellissimo. Insomma,ha un suo perchè... »
«
Già,il perchè no. »Ribattè
il soprano,reprimendo l'istinto di buttarsi a terra e fingere una crisi
di qualche tipo.
In tutta risposta il
ventiquatrenne assatanato lo costrinse a provare un paio di leggins
leopardati fucsia,quindi Chris decise di tenere per sè i
suoi commenti. In realtà li scrisse sul cellulare per
ricordarseli,perchè alcuni erano davvero geniali,modestia a
parte.
Quando,dopo averlo
trascinato nell'ennesimo negozio in cui Chris in condizioni normali non
sarebbe entrato mai e poi mai,Darren gli porse una maglietta verde mela
e un golfino giallo,il ragazzo si chiese perchè non fosse
rimasto a Clovis ad allevare capre.
« Dulcis in
fundo... »Borbottò il soprano,il cui cervello
aveva cominciato a elaborare un piano per evadere. Per il momento il
suddetto piano prevedeva l'arrivo di tre elefanti,una clessidra,un paio
di maracas e un monopattino.
Darren gli rivolse
un'occhiata perplessa. « ...Stupeficium? »
Chris non si prese
nemmeno la briga di informarlo che il suo era latino,limitandosi ad
afferrare mesto quello che gli veniva passato infilandosi nel camerino.
Okay,urgeva un piano
d'emergenza.
Aveva già
provato a impietosire Darren con gli occhi dolci,tentato di corromperlo
offrendogli un caffè e supplicato in nome del loro amore di
andare da qualsiasi altra parte,anche in Alaska,pur di sfuggire a
quello strazio;ma niente,Darren era irremovibile. Preso com'era dalla
frenesia dello shopping continuava a saltellare qua e la per i negozi
prendendo bracciate di vestiti e lanciandoli praticamente addosso al
soprano rischiando di ammazzarlo.
Se a trent'anni gli
fosse venuta la gobba avrebbe fatto sentire Darren in colpa tutta la
vita.
Quando però
il ragazzo riccioluto gli porse l'ennesimo scarto di produzione Chris
si limitò a lanciargli un'occhiata sconcertata.
Il ventiquatrenne
sbuffò« Eddai!La commessa mi ha detto che ho
gusto! »
Al che il soprano
sbuffò sonoramente.« Darren,non so come dirtelo,si
riferiva al pessimo gusto. Anzi,al gusto dell'orrido. »
Darren non gli rispose
nemmeno e Chris si ritirò di nuovo in camerino.
Poi però
successe qualcosa di strano.
Darren gli
passò una camicia apparentemente normalissima,azzurra,quasi
decente.
Chris la
fissò per un momento.
Poi sentì
una specie di morsa allo stomaco.
Quella camicia poteva
significare solo una cosa:Darren si era offeso.
Grandioso.
Il soprano
appoggiò la testa al muro bianco e chiuse gli
occhi.D'accordo,forse aveva un pochino esagerato con le battute
sarcastiche,ma era il suo modo di sfogarsi,ormai Darren avrebbe dovuto
saperlo!Come poteva ancora prendersela?
« Che ne
dici se ci abbino i leggins di prima? »Domandò
uscendo con la testa dalla stanzetta per farsi guardare dal
ventiquatrenne e assicurarsi che andasse tutto bene.
« Mmh.
»Fu la laconica risposta di Darren,apparentemente
impegnatissimo nell'osservare un manichino.Un manichino senza
vestiti,tral'altro.
Chiedendosi se fosse
il caso di ingelosirsi,Chris decise che a mali estremi occorrevano
estremi rimedi.
O meglio.
A Darren
estremo,estremo rimedio.
Sgusciò via
dal camerino approfittando del fatto che il ventiquatrenne fosse stato
distratto da una felpa con le orecchie e vi rientrò poco
dopo.
«
Allora,come va? »Domandò Darren dopo un po',visto
che il soprano non accennava ad uscire.
« Mmh,non
riesco ad infilare questi pantaloni... »Rispose
Chris. Poi aggiunse. « Perchè non vieni a darmi
una mano? »
Già,perchè
non vado a dargli una mano?
Lanciando un'occhiata
al lungo e deserto corridoio dei camerini,Darren si infilò
in quello di Chris.
Quindi
sgranò gli occhi,perse qualche anno di vita,morì
un paio di volte e finì all'Inferno per i pensieri appena
avuti.
Quello era
probabilmente il sogno di una vita che si realizzava.
«
Allora,vado bene vestito così? »Chris era certo
che quell'esperienza l'avrebbe traumatizzato a vita e che una volta
uscito da quel camerino non sarebbe mai più stato lo stesso.
E che l'avrebbero dovuto internare.
Darren fece scorrere
lo sguardo dagli strettissimi pantaloni verdi di Chris -erano i
migliori che avesse mai indossato,a parer suo- alla maglia rosa che
metteva in risalto il corpo del soprano sottolineandone i muscoli,fino
al cardigan viola che era la ciliegina sulla torta.
Chiunque altro sarebbe
stato quantomeno sconcertato o meglio disgustato,Chris stesso non era
sicuro di quale risultato avrebbe ottenuto,ma Darren era semplicemente
estasiato.
Chris Colfer
è l'unica persona al mondo capace di indossare tutto quello
e rimanere dannatamente sexy.
Il ventiquatrenne si
limitò ad annuire,con la salivazione azzerata,cercando di
contrastare i sintomi dell'infarto.
Il soprano sorrise con
un filo di imbarazzo;in fondo la sua reputazione passava in decimo
piano rispetto alla felicità di Darren.
« Sposami.
»Esalò il ventiquatrenne in pura adorazione
facendo ridacchiare l'altro che gli si avvicinò lento
piazzandogli una mano sul petto facendolo indietreggiare fino allo
sgabello in modo che vi si sedesse e lui potesse accomodarsi sulle sue
gambe.
Non ancora ripresosi
da quella visione Darren agì semplicemente seguendo gli
impulsi,senza un minimo di razionalità,assalendo le labbra
del soprano come se non ci fosse un domani,lasciandosi sfuggire un
gemito quando Chris strinse le gambe attorno al suo bacino.
Mentre le labbra del
soprano si spostavano a seguire il mento e scendevano incandescenti
sulla sua pelle del suo collo,Darren si perse a pensare a quanto
dovesse amarlo Chris per essersi infilato in quei colori appariscenti
solo per lui.
Poi un paio di
brividi gli attraversarono corpo e mente e lui non
riuscì a pensare ad altro se non a stringere il soprano e
tirarlo a sè il più possibile,perchè
in realtà non importava di moda,vestiti o colori,non
importava come fosse vestito,truccato o pettinato,non importava se
avesse appena finito di prenderlo in giro per i suoi opinabili gusti.
Insomma,chi non l'avrebbe fatto?
Importava piuttosto
che Chris non fosse fuggito a gambe levate davanti alla sua collezione
di cravatte ordinate per gradazione di fucsia o alla vista della
giacca-portafortuna completamente verde con un quadrifoglio
fosforescente sulla schiena,ricordo della sua patria irlandese.
E al momento
importavano anche le mani di Chris infilate sotto la sua maglietta
intente a stuzzicare la sua pelle,e le sue labbra che in cambio gli
mordicchiavano appena il collo.
Chris rivolse al
ventiquatrenne un sorriso,abbastanza sicuro di essersi ormai guadagnato
il perdono.
Darren si concesse di
far scorrere lo sguardo di nuovo su tutta la figura del soprano,ancora
galvanizzato da quell'abbigliamento.
Chris
ridacchiò. « Sai che questo evidenzia il tuo gusto
per l'orrido,vero? »
« E tu sai
che per proprietà transitiva se a me piace l'orrido e a te
piaccio io...A te piace l'orrido? »Ridacchiò
Darren,allegro.
Chris scosse la testa.
« Oh no,io lo amo.
»
Angolino
di Sara
Oh beh.Volete
dirmi che Darren si veste in modo normale per un essere umano?Volete
dirmi che non vorreste con ogni fibra del vostro Io assistere ad una
giornata di shopping di Darren,nonostante sarebbe sicuramente
l'esperienza più traumatizzante e sconcertante della vostra
vita?
>.>
Okay avevo
già scritto una OS sulla frenesia da compere di quello
scellerato di Darren ( Questa
qua! e mi sa che era venuta pure meglio di questa ._.")
ma...Ma niente,ho voluto scriverne un'altra xD
Scusate,sono
più sbarellata del solito (lo dimostra il fatto che abbia
usato il termine "sbarellata",che non pensavo nemmeno di
conoscere)
Comunque sia,vi
ho mai detto quanto infinitamente io adori leggere le vostre
recensioni?*-* Beh,TANTISSIMO.
E come sempre vi ringrazio tantissimo per seguire questa ff!*w*
Oh questa
è la mia pagina su fb,se vi va di leggere qualche scemata o
cose del genere potete farci un salto xD
Alla prossima!**
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Capitolo 3 *** Merry Christmas,Chris! ***
Merry Christmas,Chris! Era il 24 Dicembre e gli incauti abitanti di Los Angeles che si trovavano in centro erano esposti ad un terribile pericolo.Altro che essere rapinati,scippati o cose simili.Avrebbero potuto imbattersi in Darren Criss.E non in un Darren Criss in condizioni normali-almeno per lui-,che era già abbastanza pericoloso,ma in un Darren Criss in versione trottola impazzita e colta da continui attacchi isterici alternati a pura disperazione. Era il 24 Dicembre,e non aveva ancora trovato un regalo per Chris. E dire che quella volta non si era nemmeno ridotto a vagare per i negozi all'ultimo minuto per acquistare la prima cosa che gli fosse capitata!Aveva cominciato la ricerca addirittura un paio di settimane prima,senza avere però la benchè minima idea di cosa cercare. Per gli altri del cast era stato abbastanza facile:qualsiasi cosa acquistata in un sexy shop per Mark e Chord,un profumo squisito per Dianna,delle deliziose sciarpe per le altre ragazze...Ma Chris?Proprio non riusciva a prendergli niente. L'impegno ovviamente non era mancato,aveva passato giornate intere al centro commerciale e in città,aveva addirittura inseguito un tizio vestito da Chewbacca per tutta Brodway Street cercando di comprargli il costume,ma quello era fuggito terrorizzato. Sospirò,affranto.Anche se ogni anno finiva con il correre da un negozio all'altro per prendere i regali in super ritardo,fare gli acquisti di Natale gli era sempre piaciuto;adorava andare in giro e respirare quell'atmosfera tipica natalizia,sembrava che l'intera città avesse un aspetto diverso in quel periodo dell'anno.E ora invece cominciava ad odiare tutto quanto,perchè non trovava nulla che avrebbe reso felice Chris!In più vista la sua statura,il cappellino natalizio e il cappotto verde,i bambini continuavano a scambiarlo per un folletto aiutante di Babbo Natale.Degradante,davvero degradante. Sconsolato,prese ad insultare mentalmente il suo amico che lo costringeva a trascinarsi in giro nonostante il freddo,le urla isteriche delle commesse che prendevano in seria considerazione l'idea di ucciderlo per essere certe che non sarebbe tornato mai più ad assillarle elemosinando consigli per poi uscire senza comprare niente e la perdita di fiducia in se stesso. Ma che diavolo,lui era Darren freakin' Criss,non poteva arrendersi. * << Qualcuno ha visto Darren? >> Quasi urlò Chris,tentando di sovrastare il volume decisamente troppo alto della musica. Nessuno parve sentirlo,e lui sospirò. La festa di Natale a casa Salling era iniziata da un pezzo e di Darren nemmeno l'ombra. Non che non si stesse divertendo,Mark era un padrone di casa decisamente bizzarro e gli ospiti non erano da meno,ma insomma,non erano al completo.Lui,non era completo. Si avvicinò alla finestra per guardare i fiocchi di neve vorticare nel cielo grigio sorseggiando Diet Coke dal suo bicchiere;aveva costretto Mark a comprare una decina di lattine soltanto per lui. Gli andò di traverso il suo ultimo sorso quando si accorse che seduto su una panchina dall'altra parte della strada c'era un individuo ambiguo,inconfondibile. << Stai cercando di morire assiderato?O vuoi tentare di congelarti per bloccare l'invecchiamento?No,perchè la criogenica sta facendo passi avanti... >> Commentò Chris,avvicinandosi a Darren che se ne stava da solo al freddo con la testa tra le mani. << Odio il Natale. >> Bofonchiò l'altro,senza nemmeno alzare la testa. << Lasciami morire. >> << Darren,tu adori il Natale.Cominci a fare il conto alla rovescia di quanto manca al Natale successivo dal 26 Dicembre. >> Disse il soprano,chiedendosi quando il suo amico fosse diventato così teatrale. << Beh,quello era il vecchio Darren! >> Sbottò alzandosi di scatto << Quello che credeva che le buone intenzioni vengono premiate,che non esistono imprese troppo ardue e che se ti impegni trovi di sicuro un regalo per il tuo ragazzo!Ora sono il nuovo Darren,quello realista,quello disilluso,quello consapevole del fatto che la gente non è disposta a darti il proprio costume di Chewbacca nemmeno per cinquecento dollari nonostante tu la insegua per un chilometro e mezzo implorandola e rischiando di farti esplodere un polmone! >>Sbraitò il ragazzo riccioluto con una preocupante nota isterica nella voce,afferrando il soprano per le spalle prima di ritornare a tenersi la testa tra le mani,in una posa che racchiudeva tutta la sua disperazione. Chris lo fissò palesemente sconcertato.Forse doveva avvisare il reparto di neuropsichiatria che stavano per ricevere un nuovo paziente. << Fammi capire. >> Disse lentamente,certo di aver frainteso<< Tu stai facendo questa scenata perchè non sei riuscito a prendere un regalo? >> Darren sospirò,decidendosi ad alzare lo sguardo,poi annuì. << Il tuo. >> Borbottò,frustrato. Chris sul momento non sapeva se scoppiare a ridere,arrabbiarsi perchè l'aveva fatto preocupare o picchiarlo semplicemente perchè era un idiota! Però si sentiva anche stranamente lusingato e quasi in colpa:indirettamente era colpa sua se Darren era in quello stato pietoso. <> Cominciò il soprano,calmo. << So che per te che hai la maturità di un bambino di otto anni i regali sembrano la cosa più importante del Natale.Ma pensa,tra qualche anno,quando il tuo unico neurone si sarà reso conto che ubriacarsi da solo non è tanto divertente,capirai che ci sono cose molto più importanti di un'inutile e tristemente materiale regalo.C'è molto di più di questo,Darren!Credevo che nessuno meglio di te potesse capire la gioia dello stare insieme e tutto il resto. >> << Lo so,lo so...Ma i regali servono a far capire alle persone quanto teniamo a loro,quanto conosciamo i loro gusti... >> << I regali di Natale servono soltanto a far spendere cifre esorbitanti alle persone in modo che la crisi mondiale venga momentaneamente risanata.Ci sono altri modi per dimostrare affetto. >> Lo interruppe il soprano. Darren quasi sorrise. Chris gli sedette accanto,con un sorriso dolce. << Davvero mi ritieni tanto superficiale da prendermela perchè non mi hai preso niente? >> Darren si girò di scatto. << Non ho mai detto di non averti preso niente. >> L'altro lo fissò interdetto << E allora qual'è il problema? >> << E' che...Sei speciale,Chris.Davvero.Non so nemmeno spiegarlo...Sei sempre così divertente e maturo,e intelligente...E mi piaci un sacco,Chris.E volevo trovare qualcosa che ti ripagasse per tutte le volte in cui mi sopporti e che eviti di farmi a fettine con i tuoi sai-anche se so che hai pensato seriamente di farlo,un paio di volte-...E cercavo qualcosa di bello,per farti capire tutto questo,e non ho trovato niente che lo esprimesse... >>Ma cosa avrebbe mai potuto dimostrare tutto questo,in effetti?Forse la Luna,o qualcosa di simile. Con l'ennesimo sospiro triste infilò una mano nella tasca della giacca,tirò fuori una busta e la porse al suo ammutolito amico,senza nemmeno guardarlo.<< Questi li ho presi mesi fa. >> Il soprano prese la busta dopo un attimo di esitazione,sinceramente colpito dalle parole dell'altro. Trattenne rumorosamente il fiato quando tirò fuori due biglietti per il musical di Pinocchio. << Tu hai...E'...Io non... >> Non riusciva nemmeno a formulare una frase coerente.Prese un respiro profondo,cercando di ignorare l'improvviso magone e gli occhi che pizzicavano. Darren lo guardò sconvolto << Ehi,ehi,ma cosa...?Se non ti piace li puoi cambiare!So che avevi già visto Wicked con Lea e questo era il più adatto,visto il servizio di Rolling Stone e credevo ti sarebbe piaciuto e...e...e...Dì qualcosa,qualsiasi cosa,per favore! >> Il soprano però non potè accontentarlo e tutto quello che riuscì a fare fu buttargli le braccia al collo e tempestarlo di baci per poi abbracciarlo forte. Darren,superato il primo momento di pura sorpresa,ricambiò l'abbraccio. << Allora...Ti piace? >>Chiese piano. L'altro si limitò ad annuire contro la sua spalla e l'attore ridacchiò. Forse era riuscito a fargli capire quanto importante fosse per lui,quanto lo conoscesse,quanto gli volesse bene,quanto gli tenesse... O forse,il regalo più bello che potesse fargli,era semplicemente passare con lui il resto delle vacanze,e possibilmente anche di più.
Angolino di Sara! No beh ma è normale che in piena estate io mi metta a scrivere sul Natale...L'ho sempre detto,il mio orologio biologico è tutto sballato xD Dovrei chiedere un rimborso,in effetti... Comunque,eccoci ad un'altra OS,spero non vi dispiaccia che sia venuta così lunga :S Non ne sono un granchè soddisfatta ma mi è venuta così di getto che non ho voglia di cambiarla e lavorarci su troppo,perchè era una cosa spontanea...Spero di far meglio più avanti,voi fatemi sapere cosa ne pensate,mi farebbe piacere ^^ Grazie mille a chi l'ha letta,messa tra le seguite e le preferite e soprattutto a chi ha recensito lo scorso capitolo **
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Capitolo 4 *** Lost with Disney and Felix Felicis! ***
Lost with Disney and Felix Felicis!
Non voglio rubarvi tempo,quindi dico solo un paio di cose e poi vi lascio al capitolo! Mmh,prima di tutto...Beh avrete capito che qui si salta di palo in frasca e le storie non sono per niente legate tra loro,in questa ad esempio non stanno ancora assieme!Poooi,per quelli che non lo sanno (ma lo sanno tutti credo e spero xD) la Felix Felicis è la pozione del mondo di Harry Potter che rende fortunati! Credo di aver finito,buona lettura :D
Nell'auto scura che stava viaggiando a velocità media in una strada in mezzo al nulla,circondata da risaie,i due occupanti erano impegnati in una conversazione decisamente interessante. << Siamo arrivati? >> Chiese Darren,impaziente. << No. >> << E adesso,siamo arrivati? >> Domandò di nuovo il ventiquatrenne,esagitato. << No. >>Sibilò Chris lanciandogli un'occhiataccia dal posto di guida. << E ora? >> << Sì. >> << Davvero? >> << No! >>Esclamò l'altro,incapace di credere che potesse esistere un essere tanto irritante. ... << Ora siamo arrivati? >> << Darren,chiedimelo di nuovo e giuro che ti butto giù dall'auto,senza fermarmi. >>Ringhiò irritato il soprano,stringendo forte il volante. Darren ammutolì,incerto.Forse l'avrebbe fatto davvero. Poi prese a tamburellare con le dita sul cruscotto. Lentamente,con la furia negli occhi,Chris si voltò a guardarlo,raggelandolo. << Se posso dire la mia... Ci siamo persi. >> Commentò Darren,senza che il suo sorriso a trentadue denti vacillasse un momento. << No che non ci siamo persi >>Ribattè Chris. << Allora sai perfettamente dove siamo? >> Chris si guardò intorno,schiarendosi la voce.<< Penso di essere abbastanza sicuro che siamo in mezzo alla campagna. >> Darren scoppiò a ridere.<< Ah beh,allora hai ragione,non ci siamo persi. >> Chris sbuffò.<< Beh...Non eri tu ad incitare l'andare all'avventura e tutto il resto? >> << La mia idea di "andare all'avventura" consisteva nel recarsi al centro commerciale di sabato pomeriggio. >>Spiegò Darren,divertito. Okay,erano in auto da tre ore e mezza e forse sarebbe stato più piacevole essere in hotel ormai,ma in realtà a Darren bastava essere con Chris per sentirsi bene.Forse era banale,stupido,patetico,ma era così. Il soprano sospirò,guardando il suo sorriso nonostante il fatto che fossero dispersi.<< Si può sapere come fai? >>Chiese all'improvviso,perplesso. << Come faccio cosa? >> << Ad essere sempre così allegro!Dovresi arrabbiarti! >> Darren lo fissò,sconcertato.<< E con chi? >> << Con me! >> L'attore sgranò gli occhi.<< E perchè? >> Ma era tardo o cosa? << Perchè ci siamo persi,ed è tutta colpa mia! >>Esclamò l'altro,appoggiandosi allo schienale,sospirando. << Ma non è colpa tua.Non sappiamo nemmeno dove dobbiamo andare!E poi non ho bisogno di massaggi,saune e chissà che altro.Mi basta stare con te,anche in un'auto in mezzo all'unica zona desertica dello stato. >> Il soprano lo guardò con un'espressione dolcissima. << Ehm,Chris? >> << Sì? >>Fece l'altro,con gli occhi a cuoricino,pendendo dalle sue labbra. << Penso che dovresti guardare la strada. >>Rise Darren,appoggiando la mano sul cambio,sopra quella del ragazzo. E forse lui avrebbe dovuto dirlo un secondo prima,così avrebbero evitato la buca in mezzo alla strada e la ruota anteriore non si sarebbe esibita in un sonoro botto,per poi afflosciarsi a terra. La macchina fece un paio di metri sobbalzando e poi si fermò. Darren e Chris si scambiarono un'occhiata sconcertata,poi tornarono a fissare l'autostrada immobile davanti a loro. << Tu non sai cambiare una gomma,vero? >>Domandò Chris,rassegnato. L'altro scosse la testa.<< Nemmeno tu,eh? >> << No. >> Fu così che iniziò un'esilarante scenetta in cui Darren e Chris tentavano in ogni modo di smontare la gomma inutile afflosciata sull'asfalto utilizzando tutto quello che trovavano nel bagagliaio,senza alcun risultato. Quando entrambi presero a calciarla con forza per il solo infantile gusto di sfogarsi,questa cadde a terra e i due si strinsero la mano,soddisfatti. Ora bisognava montare l'altra. I due virili uomini dovettero unire ancora una volta le forze per sollevare la ruota di scorta dal bagagliaio. << Ma quanto accidenti pesa?Cosa c'è dentro? >> << Non lo so,ma qualcosa di pesante >>Borbottò l'altro affaticato mentre trascinavano.<< Oh accidenti! >> Esclamò Darren,quando si lasciò inavvertitamente sfuggire la ruota che prese a rotolare per l'autostrada deserta sotto i loro occhi increduli. << Siamo in piano maledizione,come fa ad andare così veloce?! >>Fece Chris,basito,che ormai aveva deciso di prendere le cose così come venivano,rassegnato. Entrambi rimasero appoggiati all'auto a fissare la maledetta gomma ormai immedesimata nel rotolo di carta igienica della pubblicità-quello che non finisce maiiii-con la testa inclinata,in attesa che si fermasse da qualche parte. Alla fine la maledetta cadde da un lato e i due si alzarono per raggiungerla,quando alle loro spalle udirono un inconfondibile,assordante clackson e un tir gli passò ad un palmo dal naso a tutta velocità,prendendo in pieno la ruota in mezzo alla strada e spedendola -semidistrutta- a velocità impressionante in una risaia,dove con un sonoro splat affondò di qualche centimetro nell'acqua. Darren era ancora sotto shock per essersi visto passare tutta la vita davanti,con gli occhi sbarrati e la bocca aperta;Chris invece si domandava quale divinità ce l'avesse così tanto con loro da far passare per quella strada dimenticata da Dio un tir proprio in quel momento. Si guardarono negli occhi per qualche secondo,entrambi increduli. Poi,all'unisono,scoppiarono a ridere.Non c'era un bel niente da ridere,erano bloccati in mezzo al nulla e avrebbero pure dovuto chiamare un carratrezzi,eppure non riuscivano proprio a placare le loro risa,tanto che si dovettero aggrappare l'uno all'altro per non cadere. L'unica cosa che li avrebbe fatti smettere probabilmente sarebbe stata una doccia fredda. << Dimmi che non era una goccia,quella che mi ha appena centrato un occhio. >>Mormorò Chris,preparato al peggio. << Non era una goccia quella che ti ha appena centrato un occhio. >>Ripetè l'altro,tornando serio. << Davvero? >> << No,mi hai chiesto tu di dirtelo.Ma o sta cominciando a piovere,o quello lassù è un cielo finto e qualcuno ci sta sputando addosso. >>Considerò Darren,anche lui cominciando a credere che la sfiga ci vedesse fin troppo bene quel giorno. Entrarono in macchina appena in tempo per ripararsi da un'acquazzone pazzesco. << Dev'essere uno di quei temporali estivi...Quelli che finiscono in fretta come sono inziati,no? >>Commentò Chris,alzando la voce per sovrastare il ticchettio delle gocce sul tettuccio. Darren annuì,convinto,e appoggiò la testa sulla spalla del soprano. Un'ora dopo,erano ancora in quella posizione,ma erano entrambi più sconcertati:non aveva smesso un secondo di piovere e il temporale non accennava a fermarsi.In più,come se non bastasse,i cellulari non prendevano. Dopo la prima crisi di panico di Darren che aveva preso a urlare "i migliori film horror iniziano sempre così!" a cui Chris aveva prontamente risposto con uno scappellotto,nell'auto era tornata la pace. << Beh,peggio di così non p... >> Darren fu costretto ad interrompere la frase a metà,perchè Chris,con un'espressione allarmata,gli aveva tappato la bocca con la mano. << Ma sei pazzo?! >> Strillò il soprano,affannato. << Mhhè? >> Okay,già capire Darren di solito era un problema,con una mano sulla bocca diventava un'impresa. << Perchè? >> << Non bisogna mai dire quella frase!E' come cercare la morte!Come sfidare il destino!Come quando i cattivi nei film sbottano nella solita risata malefica e poi dicono "nessuno potrà fermarmi" e dietro di loro sbuca qualcuno che urla "Vuoi scommettere?!"e poi lo ammazza! >> Il soprano gli afferrò le spalle<< Darren,vuoi che qualcuno sbuchi dietro di te urlando "Vuoi scommettere"? >> Darren stava considerando quante possibilità ci fossero che un pazzo sbucasse dal bagagliaio urlando proprio quella frase,ma poi riflettè sul fatto che quel giorno le probabilità statistiche erano decisamente contro di loro e lasciò perdere,un pò inquietato,lanciando dietro un paio di occhiate. << Ho io quello che ci serve! >>Esclamò Darren trionfante dopo qualche minuti,battendosi un palmo sulla fronte e cominciando a rovistare nella borsa. << Una bottiglia di Felix Felicis? >>Chiese speranzoso Chris,inarcando insistentemente le sopracciglia.Un pò di fortuna liquida era senza dubbio ben accetta. L'altro ridacchiò,poi si sporse a infiliare un cd nel lettore della macchina e... Chris scoppiò bellamente a ridere.<< Ti porti dietro il cd con le canzoni Disney? >> Darren gli rivolse un'occhiata carica di superiorità.<< Certamente! >> Inutile dire che dopo nemmeno cinque minuti si erano lanciati entrambi nelle performance disneyane,cantando a squarciagola sopra le voci originali,divertendosi come due bambini idioti,passando da La Sirenetta a La Bella e la Bestia,fino a trovarsi lanciatissimi in un meraviglioso duetto sulle note di "Se tu non ci fossi" di Pocahontas,che terminò con loro due vicinissimi, una mano stretta a pugno usata come microfono immaginario e le loro voci che si affievolivano nella nota finale. E all'improvviso non importava più della pioggia,del sole,del tempo,dell'eterosessualità di Darren,di che giorno,ora o minuto fosse.Importava solo di Chris e Darren,e del fatto che erano talmente vicini da poter respirare l'uno il profumo dell'altro. << Preferisco morire domani,che vivere cento anni senza conoscerti... >>Soffiò Darren,perso da qualche parte tra le iridi azzurre di Chris. << Qualunque cosa mi accada,sarò sempre al tuo fianco. >>Sussurrò il soprano in degna risposta. E poi avvenne,in modo così naturale che per un attimo non se ne resero conto nemmeno loro stessi,come se non fossero le loro labbra ad incontrarsi,le loro lingue a intrecciarsi e le loro mani ad esplorare i fianchi e la schiena dell'altro. Su e giù,bianco e nero,destra e sinistra...Niente aveva più senso,in quel momento.Nemmeno la sfiga assurda che li aveva colpiti tutto il giorno sembrava più tanto importante.Anzi,a pensarci bene,forse era era stato tutto un unico enorme colpo di fortuna,tutte le coincidenze che avevano maledetto si erano trasformate in quell'attimo,in quel bacio. Appoggiati al cofano della macchina,la mattina seguente dopo aver chiamato i soccorsi,si godevano quel magico momento tutto loro.Guardavano rapiti l'alba,tenevano le teste appoggiate e si tenevano per mano sotto al cielo rosato. << Sai una cosa? >>Fece Chris,ad un tratto. << Dimmi >>Sorrise Darren,guardandolo. << Quando sei con me non ho bisogno di nessuna Pozione della Fortuna. >>Disse il soprano sorridendo << Sei tu la mia Felix Felicis. >>
Angolino di Sara Appena finita questa OS mi sentivo davvero soddisfatta,cosa che non mi era mai successa,poi l'ho riletta una trentina di volte per correggerla e non la trovo più ben fatta come prima D: Però mi sono divertita un sacco a scriverla e immaginarmi Darren e Chris,quindi spero che possa piacere un pochino anche a voi! Ah,comunque le due frasi che si dicono prima di baciarsi sono sempre del cartone Pocahontas >.> Grazie infinite a chi segue questa storia e a chi la recensisce ** Sono ancora una novellina su questo sito e ricevere recensioni e addirittura complimenti è fantastico,invoglia un sacco ad andare avanti <3 Infine...Se siete in astinenza di CrissColfer e vi va di leggerne un altro po', ho scritto un paio di OS prima di questa raccolta e potreste dare un'occhiata...Lo dico da fan del CC visto che io leggo praticamente tutto ciò che riguarda questa coppia! XD
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Capitolo 5 *** Saga scaccia saga? ***
Saga scaccia saga? Aveva appoggiato la testa contro il finestrino del taxi e aveva chiuso gli occhi,distrutto.Era stata una giornata lunghissima e stracolma di emozioni contrastanti,potenti,che l'avevano fatto commuovere ben più di una volta. Andare alla Première di Harry Potter a Londra era stato fenomenale,un'esperienza indimenticabile.Ancora non poteva crederci. Non solo aveva incontrato l'attore che venerava,Daniel Radcliffe,e tutti gli altri,ma ci aveva pure scattato una foto assieme!Era andato in giro in uno stato di shock totale per quasi mezz'ora,subito dopo. Dio,era stato fantastico.Aveva parlato con persone meravigliose e pianto come una ragazzina durante i discorsi di Emma,Rupert,Daniel e di J.K.Rowling,la donna che più ammirava di tutto l'universo. E ora,dopo quella giornata mozzafiato,dopo aver visto finalmente il film che aveva aspettato con ansia,era tutto finito.Harry Potter era finito,lasciandogli una strana,terribile sensazione di vuoto,come se qualcosa di suo gli fosse stato strappato,come se una parte di lui si fosse persa tra scale a cui piace cambiare,porte che nascondono cani a tre teste e campi da Quidditch. Era assurdo stare così male per un film,ma non poteva farci niente. Harry Potter era stato il compagno di infanzia migliore che avesse mai potuto desiderare,gli aveva insegnato cose che nessun'altro avrebbe mai potuto insegnargli,fatto provare cose che altro libro aveva mai fatto...Se era la persona che era ora,lo doveva a quei libri,quei meravigliosi libri che aveva letto e riletto per anni. Sospirò,sentendosi un idiota,ma consapevole del fatto che migliaia di altri ragazzi e ragazze si stessero sentendo più o meno come lui,perchè Harry Potter aveva unito e appassionato tutto il mondo.Ora cos'altro avrebbe potuto appassionarlo in quel modo?Dio,c'aveva fatto su un musical-parodia! Sorrise,ripensando a tutti i ricordi di A Very Potter Musical e poi si rese conto che non sarebbe mai esistito se non fosse esistita la saga,che lui,Darren,forse non avrebbe mai stretto tante amicizie come quella con Joe Walker e tutti gli altri del cast. Gli vennero in mente le ore di attesa in libreria per acquistare i libri la notte d'uscita,l'ansia prima che iniziasse il film al cinema... Chris ad un certo punto gli aveva mandato un messaggio con scritto "Magic will never end!" e lui aveva sorriso,contento che nonostante gli innumerevoli impegni il suo migliore amico avesse trovato un momento per ricordarsi di lui. Magic will never end...Non ne era poi così sicuro.Come poteva continuare,dopo la morte di Silente!? Il taxista gli lanciò un'occhiata quando lo sentì sospirare forte,passandosi una mano sulla faccia,ma non commentò. Forse la stava facendo più tragica di quanto non fosse...Si ricordò che parlando con Chris era venuto fuori,qualche tempo prima,che in fondo Harry Potter aveva mostrato alcuni tipi di magia,ma che in fondo la vita stessa ne era piena. Darren aveva annuito,ma non ne era stato davvero convinto. Quando scese dal taxi e alzò gli occhi però capì immediatamente che era vero.Esistevano tipi di magia di cui era deplorevolmente ignorante. Come quella che avvenne in quel momento,quando sorrise quasi involontariamente alla vista di Chris seduto sui gradini davanti al suo portoncino,con un sorriso comprensivo e il cofanetto della trilogia de "Il Signore degli Anelli". << Saga scaccia saga? >>Fece il soprano alzandosi e andandogli incontro. Darren lo prese per mano,sorridendo.<< Saga scaccia saga. >>
Angolino di Sara! Okay chiedo scusa perchè Harry Potter c'entra un pò ovunque ultimamente...Ma sono appena tornata dal cinema e dopo aver implorato il tizio alla cassa di darmi qualsiasi cosa avesse riguardante HP ed essermi guadagnata -oltre ad un totale imbarazzo-il poster/locandina che sto amando con tutta me stessa...Non ho potuto fare a meno di scrivere questo.Non so come sia uscito,non ne ho proprio idea-ditemi voi XD-ma spero non faccia troppa pena!E' che dovevo scriverla,ecco... Grazie infinite per le recensioni dello scorso capitolo ** Ma anche soltanto per aver letto o messo tra le seguite,ovviamente!:D
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Capitolo 6 *** Ciò non cambia il fatto che ti odio. ***
Ciò non cambia il fatto che ti odio. << Mmh...Expelliarmus... >> Bofonchiò Chris Colfer abbracciando il cuscino,perso nel suo sogno magico. Vederlo addormentato era uno spettacolo incredibilmente adorabile:sembrava un angelo. Peccato che Darren lo preferisse da sveglio e quindi non si fece alcuno scrupolo nel rischiare di sfondare la porta della roulotte spalancandola di scatto e saltellando dentro. << Saluta il mondo,Chris! >> Urlò aprendo le tendine. Chris era sconvolto. Si era svegliato di soprassalto credendo di essere sotto assedio e poi aveva visto il ragazzo entrare con l'iperattività che lo contraddistingueva. Ti prego,no. Si ributtò tra i cuscini,tirandosi la coperta fin sopra la testa e sperando che la tattica "non mi muovo-non mi vede" usata con i tirannosauri funzionasse anche con Darren. << Forza e coraggio,la vita è un passaggio! >> Quando Darren cominciava con i modi di dire non finiva mai bene. << Chi dorme non piglia pesci! >> Probabilmente per lui non sarebbe finita bene. << Oh,sparisci... >>Borbottò Chris,ficcando la testa sotto al cuscino e sperando che quello fosse solo un brutto sogno.Okay,non tanto brutto,ma comunque avrebbe preferito tornare alla sua amata Hogwarts almeno per altre dodici o quindici ore. << E' tutto quello che hai da dire?Il sole è alto...No,okay,non è tanto alto... >> << Una cosa che avete in comune,allora... >>Bofonchiò Chris,che in realtà ne aveva di cose dirgli.Ma soprattutto da dargli:una padellata in testa,per esempio. Darren non parve minimamente toccato dalla frecciatina.<< Dai muoviti,voglio farti vedere una cosa! >>Continuò,saltellando iperattivo qua e là. << Darren,non mi interessano le tue collezioni di carte di Magic the Gathering... >> Darren lo fissò scandalizzato,con gli occhi sbarrati,poi prese un respiro per calmarsi.<< Dici così solo perchè non vuoi alzarti,ma ti perdono. >> Alla fine il soprano fu costretto a tirarsi a sedere,con la sola intenzione di strangolare quell'irritante presenza,nascondere il cadavere e tornarsene a dormire. Ma visto che non riusciva nemmeno a tenere gli occhi aperti decise di rimandare a più tardi l'omicidio. << Ca-aaw-ffè. >>Mugugnò,sbadigliando. Darren,prontissimo,gli porse il bicchiere che si era portato dietro. << Mmh...Sai come prendo il caffè... >>Borbottò incapace di formulare frasi sue e preferendo quindi copiarle dal suo personaggio. << Certo,Kurt. >>Ridacchiò l'altro,strappandogli all'improvviso il bicchiere mezzo pieno. << Ma che...!? >> << Prima ti vesti,poi te lo restituisco. >>Contrattò il ventiquatrenne,furbo. Chris si alzò di scatto e tentò di saltargli addosso con tutte le intenzioni di strappargli il bicchiere e la testa,ma aveva la lucidità e la prontezza di riflessi di un gerbillo ubriaco in letargo e finì per inciampare nelle coperte. << Io ti odio. >>Sibilò strisciando fino al bagno,conscio di non poterlo battere in quelle condizioni ma ripromettendosi di nascondergli tutte le Red Vines e guardarlo con gioia selvaggia attraversare le fasi dell'astinenza. << Anche io ti voglio bene,Chris! >>Gli rispose Darren soddisfatto,senza sapere quanto vicino alla morte fosse stato. << Non devi ritirare un altro Golden Globe,datti una mossa! >>Esortò allegro rivolto alla porta. Il ringhio che ottenne in risposta lo fece ridacchiare,poi la porta del bagno si aprì di scatto e comparve un Chris vestito,pettinato e pronto a farsi vedere dal mondo,a parte l'espressione ancora decisamente assonnata e gli occhi semichiusi. << Vedi dove cammini,almeno? >> << Ti odio. >> Fu la risposta intrisa di disprezzo. In uno stato di semi-incoscienza Chris seguì Darren tra le roulotte,rendendosi conto che doveva essere prestissimo:era ancora quasi buio! << Razza di folle,si può sapere che ore sono?! >>Strillò indignato mentre l'altro lo trascinava per un braccio. Darren si limitò a scrollare le spalle. Senza averne la piena consapevolezza,il soprano entrò nell'auto dell'altro che gli tenne la portiera aperta e la richiuse una volta seduto. << Bene,ora non posso più scappare.Mi dici dove diamine stiamo andando? >>Fece il soprano,i cui neuroni stavano cominciando a ricevere vitale caffeina;ora iniziava ad essere curioso,in effetti,anche se sapeva di non potersi aspettare niente di normale da quel folle del suo amico. << Sai che giorno è oggi? >> Chris lo lo fissò con sguardo vacuo.<< Non puoi farmi queste domande appena sveglio... >> Darren scoppiò a ridere.<< Hai ragione,scusa. Comunque...Beh,è il 22 luglio. >>Disse Darren,con gli occhi fissi sulla strada. << E ogni 22 luglio rapisci una persona all'alba? >>Chiese il soprano,perplesso.Darren alzò gli occhi al cielo e sbuffò. << Mi ritengo ufficialmente offeso.Non è affatto carino da parte tua dimenticarti che il 22 luglio scorso... >> << Ci siamo incontrati per la prima volta. >>Completò Chris,con un sorriso che Darren ricambiò subito,raggiante. Beh,dimenticarlo sarebbe stato impossibile.Quando un tornado con i ricci entra nella tua vita e spazza via la parte seria e razionale di te non puoi dimenticarlo,no? << Ma non vedo cosa c'entri tutto questo con la tua crudeltà nel costringermi ad alzarmi.Tra l'altro,ti odio.>> << Beh,se ti ricordi il nostro primo incontro dovresti anche ricordarti cosa ci siamo detti... >>Lo aiutò Darren,allegro. Chris prese a scervellarsi,si potevano sentire gli ingranaggi del suo cervello lavorare freneticamente.<< Allora...Abbiamo parlato di A Very Potter Musical... >> Darren sorrise:si ricordava benissimo dei complimenti che gli aveva rivolto il soprano,una delle uniche persone che aveva davvero visto e apprezzato quella follia fatta a musical.<< Poi? >> << Di Kurt e Blaine... >> Darren scosse la testa di nuovo,divertito. Chris trattenne il respiro:forse aveva capito.<< Di Clovis.Mi lamentavo perchè quando avevo vissuto in quella sottospecie di paese avevo sognato di andarmene,e invece ora mi mancano tante cose.Il tramonto tra le montagne. >>Mormorò,intuendo finalmente dove lo stesse portando così presto. Quel giorno Darren gli aveva detto che lui preferiva senza dubbio l'alba rispetto al tramonto,perchè era gioiosa,l'inizio di un nuovo giorno;quando Chris gli aveva detto che non aveva mai visto sorgere il sole,il ragazzo riccioluto l'aveva fissato sconcertato,come se si fosse trasformato in un alieno,poi aveva promesso solennemente che un giorno l'avrebbe portato personalmente ad assistere a quello spettacolo,appena ne avessero avuto l'occasione. Quando Darren parcheggiò l'auto sulla strada,erano arrivati a Venice Beach. Chris era ammutolito,non poteva credere che si fosse ricordato addirittura di quella stramba promessa. << Tu sei pazzo. >>Mormorò il soprano,sedendosi sulla sabbia chiarissima.Non amava le spiagge,di giorno:troppo caldo,troppa gente,e la sua pelle non era fatta per il sole. Ma quel momento era perfetto.Non c'era nessuno a parte loro due e non si sentivano altri rumori fuorchè i loro respiri e la risacca del mare. Quando finalmente il sole comparve all'orizzonte,trattennero entrambi il respiro per lo spettacolo mozzafiato che gli si presentò;il cielo cambiò colore,passando da un rosa magico,quasi innaturale,fino a diventare arancione con striature gialle. Il tutto era riflesso nello sconfinato specchio d'acqua sottostante e negli occhi meravigliati dei due ragazzi che si erano appoggiati l'uno all'altro per godersi quel momento insieme. Fu tutto molto breve ma infinitamente intenso,proprio come quello che avvenne subito dopo,quando Darren si voltò con un sorriso soddisfatto a guardare l'amico e questo gli buttò le braccia al collo per abbracciarlo e stringerlo forte ma lui si spostò in modo da far incontrare le loro labbra. Avrebbe anche potuto esserci un terremoto,nevicare,il sole sarebbe potuto implodere e la terra sotto di loro aprirsi.Non si sarebbero accorti assolutamente di niente. Quella era la loro alba. << Ciò non cambia il fatto che ti odio. >>Borbottò alla fine Chris senza la minima convinzione,prima che Darren riprendesse ad occupargli la lingua.
Angolino di Sara!
Okay è ufficiale:non so scrivere i finali.Non che sappia scrivere il resto,ma i finali mi vengono decisamente peggio,quasi quanto le parti fluffose. Va bene basta lamentarsi,insomma...Ma se avete consigli di qualsiasi genere e numero ditemi pure! Informazione di servizio:domani parto per la montagna e nonostante abbia comprato la chiavetta per la connessione...Non hanno saputo dirmi se là prenderà. Quindi è tipo una fregatura.Perchè l'ho presa?! Al tg sentirete di una pazza che vaga per i boschi con il portatile alla ricerca di rete. Coooomunque...Internet permettendo spero di riuscire ad aggiornare abbastanza in fretta,in caso contrario dopo aver bruciato la chiavetta cercherò comunque di trovare ispirazione e calma interiore per scrivere nuovi stupidi capitoli u__u Grazie mille a chiunque legga,recensisca(*-*) e segua questa raccolta!:D
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Capitolo 7 *** Oh...Shit! ***
Oh...Shit!
Darren,tutto sudato e con il fiatone,stava arrancando sul sentiero erboso su cui stava seguendo i compagni di cast in quella che avevano promesso sarebbe stata "un'allegra scampagnata". Lui non ci vedeva niente di allegro. Era stanco,spossato,aveva sudato talmente tanto che se avessero raccolto il suo sudore avrebbero potuto irrigare tutte le piantagioni dell'Africa e le gambe gli facevano malissimo:dov'era il divertimento in tutto ciò,dove?Dove?! Mark in capo al gruppo gli lanciò un'occhiata tra l'esasperato e il divertito,ma non pensò minimamente di fermarsi per farlo rifiatare. << Già,posso anche morire qui... >> Borbottò l'attore,guardando la vegetazione che circondava il sentiero,alla ricerca di un pò d'ombra. Chris gli si avvicinò,un pò preocupato,e Darren gli rivolse la prima occhiataccia della sua vita:come aveva fatto a convincerlo ad andare con loro? Sbuffò.Si era lasciato incantare per l'ennesima volta dagli occhi dolci del soprano,dalle sue moine...E poi non era stato nemmeno lucido,quando aveva detto che si sarebbe unito all'allegra-si fa per dire- scampagnata.Chris era stato estremamente sleale nel proporglielo durante una delle pause pranzo,quando si erano chiusi nella roulotte di Darren,impegnati a strapparsi i vestiti a vicenda.Darren avrebbe detto "sì" a qualsiasi cosa,in quel momento! << Stammi lontano. >> Sibilò inciampando in un sasso. Il soprano si trattenne dallo scoppiare a ridere. << Eddai,siamo pari adesso.Ti devo ricordare di quando mi hai fatto stare in coda tutta la notte per essere il primo a comprare i dvd di Grey's Anatomy? >> L'altro era semplicemente scandalizzato. << Stai paragonando il brivido di acquistare la settima stagione la notte di uscita allo scalare una stupida montagna?Che senso c'è in tutto questo? >> Chris inarcò un sopracciglio. << Già,a quale terribile tortura ti sto sottoponendo!Aria fresca,zero smog,alberi e un bel paesaggio... >> << ...Ore di cammino,niente negozi,caldo assurdo... >> Continuò Darren,riabbassandosi gli occhiali rosa sul naso. Non che lui non amasse la natura,questo assolutamente no.Avrebbe passato giornate intere al parco,sdraiato sull'erba o a scorrazzare come una marmotta qua e là.Ma un conto era rilassarsi in mezzo al verde,un altro era impiegare sei ore per "scalare" una stupida collina. Il soprano alzò gli occhi al cielo limpido.Al contrario di Darren,lui si stava divertendo parecchio. << Allora,piccioncini,vi date una mossa? >> Li raggiunse la voce di Mark,che con lo zaino in spalla e il cappellino con la visiera sembrava un vero alpino. Darren sospirò,affranto.Si stava pure perdendo Gossip Girl. Dopo un'altra ora di cammino estenuante Darren era certo di aver perso la sensibilità alle gambe,qualche decina di chili e gran parte della sua reputazione. Praticamente strisciando uscì dal sentiero e si diresse verso un tronco d'albero caduto a cui si abbarbicò come un naufrago ad una boa,con un sospiro di sollievo udibile a qualche chilometro di distanza. << Okay,io mi fermo qui.Quando tornate,scendo con voi. >> Annunciò convintissimo,mentre pensava ad un modo per riuscire a portare quel benedettissimo tronco in camera sua e costruirgli un tempietto in suo onore. << Ma noi scendiamo dalla parte opposta. >> Lo informò Chord,allegro. Tutti poterono udire distintamente il rumore di vetri rotti provocato dall'infrangersi delle speranze di riposo di Darren. << Qualcuno ha rotto un bicchiere? >> Domandò Cory,guardandosi in giro perplesso. Chris andò a sedersi accanto al suo ragazzo e tentò di convincerlo a staccarsi da quel tronco,visto che l'altro sembrava deciso a costruirci dentro una casa,come uno scoiattolo. << Preferisco essere divorato da un orso che farmi altra strada. >>Annunciò teatrale. Chris inarcò un sopracciglio << Non credo ci siano orsi qui intorno. >> << Meglio,non correrò pericoli allora. >> Borbottò Darren,scolandosi due bottigliette d'acqua una dopo l'altra per tentare di idratarsi. << Non sarebbe più ragionevole arrivare all'albergo in cima e tornare in taxi? >> << Sarebbe ragionevole se le mie gambe fossero in grado di muoversi,ma visto che non è così... >> Il soprano sbuffò. << Sei una palla.Mi sorprende che non rimbalzi. >>Avrebbero potuto divertirsi insieme se Darren non fosse stato così lamentoso! << Uh-uh,lite...Dieci dollari che Chris lo butta giù da un dirupo >> fece Mark,con aria scaltra. << Quindici che Darren si costruisce una tana nel tronco e ci passa l'estate. >> Si aggiunse Chord,inarcando insistentemente le sopracciglia. Quando però tra i due litiganti cominciarono a volare parole grosse,come "stupido bevitore di Diet Coke" e " Frodo-Sopracciglia a cespuglio-Baggins" il resto della truppa si rese conto che la situazione era seria e prima che Chris tirasse fuori i suoi sai e si ritrovassero tutti nella "Foresta dei pugnali volanti" decisero di levare le tende e darsi alla fuga,il più silenziosamente possibile per non disturbarli e attirare quindi la loro ira. << Non mi venga mai più in mente di portarti fuori dalla Contea! >>Stava giusto sbottando Chris,pur sapendo che in effetti era fin troppo facile fare battute sul Signore degli Anelli. << E tu Chord,passami il tuo bastone,voglio picchiarlo! >> Solo in quel momento si accorsero entrambi di una cosa. Erano rimasti soli. << Oh,grandioso! >> Esplose Chris,alzando le mani al cielo. << Dai,dì che è colpa mia! >> Sbottò Darren,contrariato. << Beh non ero io sull'orlo di un infarto,sai? >> Continuarono a litigare in quel modo per parecchio tempo e intanto cercavano una via d'uscita da quell'intricato intreccio di alberi,radici e rametti vari in cui erano finiti. << Attento,gli uccelli potrebbero nidificare nei tuoi capelli.Altro che Will Shuester... >> Borbottò Chris,sarcastico. Darren prese in seria considerazione l'idea di tirargli una bastonata in testa. L'attore imitò malamente il soprano<< Ohh,Darren,sarà una cosa divertente,uno spasso,di qui,di là...NON TI SEGUIRO' MAI PIU' NELLE TUE MISSIONI SUICIDE,SAI!? >> << Se avessi saputo che saresti stato un tale strazio non te l'avrei mai chiesto!Speravo che,come Mark,riuscissi a fare cinquanta metri senza aver bisogno di un respiratore! >>Replicò Chris tornando al sentiero. << Bene,mettiti con Mark allora e datevi all'arrampicata! >> Rimasero a fissarsi arrabbiati come mai;i ricci di Darren avevano un'aria ancora più selvaggia del solito e aveva la camicia da boscaiolo strappata in vari punti,a causa degli arbusti;Chris aveva il ciuffo decisamente scompigliato e le guance arrossate,in un contrasto adorabile con la sua carnagione chiarissima. Si squadrarono da capo a piedi,furibondi. Poi si slanciarono l'uno contro l'altro avvinghiandosi praticamente l'uno all'altro nello stesso momento,togliendosi di dosso quegli inutili zaini con movimenti frenetici,senza smettere un secondo di baciarsi. Chris affondò le dita tra i capelli del suo ragazzo mentre questo lo spingeva con voga contro un albero,baciandogli il collo,il mento,le labbra,facendogli sfuggire un gemito. Il soprano si ritrovò a strappare la camicia a quadretti dell'altro per poi disfarsi anche della sua.Ben presto entrambe le camicie e il resto del loro abbigliamento si ritrovò sparso un po' ovunque. Stesi sull'erba,impegnati com'erano a dar sfogo ai loro impulsi tra gemiti e respiri affrettati l'uno sulla pelle dell'altro,non poteva importare loro di meno dei vestiti. << Meno male che eri stanco >>Ansimò Chris. Poi,da quel tumulto di rumori,ne spiccò uno. Cronch. Chris e Darren alzarono la testa di scatto e rimasero impietriti,l'uno avvinghiato all'altro,sbiancando di botto per poi diventare paonazzi. << Ehilà. >> Salutò Mark,appoggiato ad un tronco,agitando un pacchetto di patatine in segno di saluto. Con orrore sempre crescente i due innamorati si resero conto che Mark non era stato l'unico spettatore e di fianco a lui c'era Chord,che teneva una mano sugli occhi di Cory,come si fa con i bambini durante scene inappropriate. Lea,Dianna,Jenna,Heather e Naya spargevano cuoricini qua e là,saltellando nei dintorni. << Oh... >> Borbottò Chris. << ...Merda. >> Completò Darren.
Angolino di Sara! Capitolo in diretta da Santa Maria Maggiore,paese in cui l'età media è compresa tra i 150 e i 180 anni!Continuo ad aspettarmi di trovare Silente da qualche parte... Cretinate a parte...Come sempre non so cosa dire xD Non credo possa interessare,ma questo capitolo è nato dai miei ricordi di quando ero piccola e i miei parenti mi trascinavano per sentieri isolati e pullulanti di insetti (ricordo ancora il panico di quando una cavalletta ENORME-giuro che era gigantesca- mi si era aggrappata ad una gamba ç__ç) Okay basta.Avverto che questo capitolo non mi piace un granchè,ma è venuto fuori così e mi sembra giusto lasciarlo al vostro giudizio u_u Grazie mille a tutti,specialmente alle fantastiche persone che seguono e recensiscono questa ff **
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Capitolo 8 *** ...Geloso?Io??Ma per favo-sì,da morire. ***
...Geloso?Io??Ma per favo-sì,da morire.
Seduto al tavolo del più rinomato ristorante francese della città,Darren osservava con estrema attenzione il vino nel suo bicchiere,ben conscio che qualsiasi persona normale per pagarlo avrebbe dovuto probabilmente vendere un rene al mercato nero. Ma no,Jonathan Groff può permettersi questo e ben altro,pensò stizzito,lui lavora,viaggia,gnè gnè... Non era per niente infantile il suo comportamento. Proprio per niente. Chris intanto,seduto accanto a Darren,chiacchierava amabilmente con l'altro attore ed era apparentemente interessatissimo ai racconti dell'amico su Parigi,la città dell'amore. Sì,pensò Darren,come Venezia,Vienna,Praga,Verona...Forse tutto il romanticismo stava nelle lettere P e V. Ci mancava solo Paperopoli. << ...e arriva Celine Dion in persona!Allora le stringo la mano e balbetto enchantè... >>Stava raccontando un ancora emozionatissimo Jon. Darren sbuffò.Enchantè sto c... << Ti senti bene? >>Domandò Chris,voltandosi appena verso di lui. << Sì,solo che... >>Il ragazzo riccioluto si ritrovò a parlare da solo,perchè Chris era tornato a tempestare L'Altro-che lo guardava con gli occhi a cuoricino e la bava alla bocca-di domande. << Vuoi un bavaglino? >>Sbottò Darren,irritato,senza riuscire a controllarsi. I due colleghi lo guardarono,straniti. Lui tossì,imbarazzato,poi lanciò un'occhiata di sbieco a Jon.<< P-per non macchiarti... >> Perchè quella maledetta poltrona-non era umano definirla una sedia-non lo ingoiava ponendo fine alle sue sofferenze?La domanda giusta in realtà sarebbe stata cosa provocasse tanta sofferenza,ma al momento era troppo impegnato a riversare tutto il suo odio nella persona di Jon,per pensarci. Che tutte le altre volte che si erano incontrati fossero andati molto d'accordo non importava un accidente,ora non riusciva a guardarlo senza immaginarsi di ficcargli elegantement la forchetta su per il naso. Non sapeva nemmeno lui perchè,ma odiava tutto quella sera,tutto quello che riguardasse il nuovo arrivato.Dalla sua camicia chiara che metteva in risalto gli occhi-occhi da cui Chris sembrava incapace di staccarsi,si ritrovò a pensare stizzito- a quei maledetti capelli che sembravano pettinati uno ad uno per dargli quell'aria da ragazzo perfetto. Sì,perfetto bamboccio. Darren non si era fatto problemi ad indossare una camicia nera e accostarci una cravatta fucsia,abbinata ovviamente ai calzini e agli occhiali che si era portato dietro nonostante fosse sera,e ora invece si sentiva semplicemente stupido e fuori posto.Il maitre all'entrata gli aveva rivolto una smorfia carica di superiorità e aveva borbottato qualcosa di odiosamente simile ad "tsk,gli americanì!". Assurdo. Aveva voglia di cantare.Ma lui aveva sempre voglia di cantare,quindi non era una novità.Però avrebbe tanto voluto suonargliele, a quel bell'imbusto. Dopo quella pessima battuta si sentì ancora peggio. Prese a tamburellare con le dita sul tavolo senza prestare minimamente attenzione a quello che i due piccioncini stessero dicendo.Tanto era tutto un "oh,Chris,devi assolutamente vedere quel musical!" e un "Ohh,dev'essere stato meraviglioso,Jon!". Sembravano essersi dimenticati che lui era stato protagonista di un musical! Un musical parodia fatto da un gruppo di universitari,ma pur sempre un musical,no? Quando finalmente arrivarono le loro ordinazioni,Darren fissò disgustato les escargots nel piatto di Jonathan. Anche Chris guardava la stessa cosa e sembrava altrettanto orripilato,ma cercò di esibire un sorriso incoraggiante.<< Beh,sembrano... >> << Vomitevoli. >>Completò Darren,sincero. Chris gli lanciò un'occhiataccia,ma Jon scoppiò a ridere. Darren era pronto a giurare che qualcosa si fosse mosso in quell'inquietante piatto e gli passò immediatamente l'appetito. << Hai ragione,la prima volta che le ho assaggiate la pensavo come voi >>Fece Jon,allegro<< Ma in realtà sono délicieux,oh scusate,deliziose intendevo. >> Darren fissò la sua insalata e prese ad infilzare i pomodorini immaginando al loro posto la testa di Jonathan. Prendi questo,e questo,brutto... Un doloroso calcio alla sua gamba gli fece alzare la testa e si accorse che Chris lo stava fulminando con gli occhi mentre Jon lo guardava,come in attesa. << Cosa ti ha fatto quell'insalata per meritare tanta brutalità? >>Chiese l'attore divertito. Darren abbassò gli occhi e fissò quel che restava dell'insalata:brandelli di pomodori e qualche foglia verde malridotta. Jon fece una risata leggera e continuò<< Volevo sapere come ti trovi con il personaggio di Blaine,immagino ci sia una certa pressione,tutti vogliono vedere Kurt felice... >> << Certo.Ma si dà il caso che loro due siano molto felici insieme,Blaine è la cosa migliore che potesse capitare e non credo che si lasceranno facilmente. >>Si accorse di ringhiare più che parlare. << Quindi sei un Klainer convinto?Sei fortunato,mi piacerebbe lavorare con Chris,ci vediamo così poco... >> << Già,io e lui lavoriamo alla grande e passiamo un sacco di tempo assieme,in più stando a quello che mi hanno detto i produttori dovremo baciarci molto.>> Chris alzò gli occhi al cielo,innervosito dallo strano comportamento quasi possessivo del ragazzo riccioluto.<< Possiamo parlare di qualcos'altro,almeno stasera? >> La serata continuò tra ringhi e sbuffi spazientiti da parte di Darren e risate allegre da parte degli altri due,che tentarono più volte di inserirlo nella conversazione ma senza alcun successo. Una volta usciti dal ristorante e aver salutato Jon mentre saliva su un taxi giallo,Chris e Darren si ritrovarono da soli. Il soprano si girò di scatto con le mani sui fianchi. << Si può sapere qual'è il tuo problema?! >> << Non ho nessun problema,io. >>Rimbeccò Darren,scontroso,marciando in avanti. Chris,irritatissimo,contò fino a dieci,poi gli si piazzò davanti con un cipiglio spaventoso.<< Piantala di fare l'idiota e parlami,insomma!E' tutta la sera che ti comporti in modo strano,sei sicuro di stare bene?! >> << Oh,scusa tanto se non sono sempre perfetto e cortese come il caro Jon,scusa tanto se sono umano! >> << Ma cos'hai contro Jon?!E' una persona squisita! >> << Ah,certo,lui è così délicieux!Beh allora mettiti con lui e sposatelo,il tuo amato Jon! >> Chris assottigliò lo sguardo e spalancò la bocca,incredulo,poi riprese ad urlare.<< Io e Jon non potremmo mai stare assieme,idiota! >> << E perchè?E' troppo impegnato per avere una relazione?E' etero?Vuole diventare prete? >> << Perchè si è fidanzato con il ragazzo francese di cui ci ha parlato tutta la sera! >>Strepitò il soprano inferocito.Non poteva crederci,Darren non aveva ascoltato una sola parola di tutto quello che avevano detto,si era comportato da perfetto idiota e ora faceva pure l'offeso!Dio,voleva prenderlo a schiaffi! Darren strabuzzò gli occhi,sconcertato.<< L-lui è...Ha...Fidanzato?! >> << Sì,gran genio!Possibile che tu non abbia sentito assolutamente niente?!Lo metteva in mezzo una parola no e dieci sì! >>Scuotendo la testa arrabbiato Chris gli rivolse un'occhiataccia.Jon sarebbe stato in città una sola settimana,e non era così che avrebbe voluto passare quella serata. << Oh...Beh non lo sapevo...Ero arrabbiato. >>Non si era accorto di aver avuto un enorme peso sullo stomaco finchè questo non era sparito,alle parole di Chris. Il soprano sospirò davanti agli occhi sinceramente dispiaciuti dell'altro.<< Non capisco cosa ti sia preso,Darren.Jon pensava addirittura che tu fossi geloso! >> Darren scoppiò in una risata dai toni isterici.<< Geloso?Io??Ma per favo-sì,da morire. >> L'altro rimase a fissarlo,certo di non aver sentito bene.<< Cosa? >> Darren sbuffò,sentendosi arrossire.<< Non guardarmi così!Cosa vuoi che ti dica?Sì,ero geloso!Non so perchè,ma...Ogni volta che lo guardavi e lui ti guardava mi si attorcigliava lo stomaco,okay?E poi lui raccontava di Parigi, Londra, Praga,tirava in ballo l'amore e i musical ed tutto quello che meriteresti e che lui ti potrebbe offrire e io mi sentivo incapace e inutile... >>Finito quello strano sfogo Darren rimase ansante a fissare astiosamente il marciapiede,aspettandosi altre urla del soprano e qualche scappellotto. Quando si decise ad alzare gli occhi trovò le iridi innaturalmente lucide di Chris e si rese conto di aver fatto l'ennesimo casino. Perchè non imparava da Blaine ad essere serio e composto?Perchè dal suo personaggio aveva ereditato solo l'insana mania di salire sui mobili,neanche fosse Spider-man!? << V-vuoi dire che ti piaccio? >> Darren sospirò.<< No.Voglio dire che sono pazzo di te,Chris,dalla prima volta che ti ho visto.>> Il soprano era senza parole. Quindi gli si scagliò addosso a pugni chiusi,scandendo ogni parola con una dolorosa botta alle braccia o al petto dell'altro.<< E tu...Vieni a dirmelo...Adesso!?Razza-di-idiota! >>Strillò Chris,implacabile. << Ahia,Chris...!Ahia! >>Si lamentò Darren sconvolto,cercando di arretrare dai colpi del soprano. Finalmente Chris si fermò,ansante e incredulo. << Mi hai fatto male! >>Esclamò Darren,massaggiandosi il braccio dolorante. << Se avessi voluto farti bene ti avrei dato venti dollari. >>Rimbeccò Chris,scuotendo la testa,cercando di schiarirsi un po' le idee. << Ma sei pazzo?Ti dico che sono innamorato di te e tu tenti di uccidermi!? >>Esclamò Darren scandalizzato e Chris avrebbe tanto voluto continuare a inveire e spiegargli che aveva tentato di ucciderlo perchè era innamorato di Darren da un sacco di tempo,ma le parole gli si erano impigliate in gola e tutto quello che riuscì a fare fu sorridere come un ebete.<< Sei innamorato di me? >> Darren borbottò qualcosa imbarazzato e stava per aggiungere qualcosa di stupido quando si ritrovò senza fiato,con Chris incollato alle labbra,inebriato dal suo profumo dolcissimo e si rese conto che in effetti non aveva proprio niente da dire. Sì,era innamorato di Chris,e sì,si era comportato da idiota con Jon. Ma sinceramente in quel momento non poteva importargli di meno di Jon,della gente intorno a loro,del mondo intero,perchè da parecchi mesi,il suo mondo era Chris.
Angolino di Sara! Ta daaah un altro capitolo! ...Forse avrei anche potuto evitare,visto lo scempio che mi è uscito.Va beh che non mi piace mai niente di quello che scrivo,ma questo...Posso solo chiedere umilmente perdono e accusare il fatto che non riesco a stare molto al pc ultimamente,quindi ho cercato di fare un po' più in fretta... Ma credo che mi prenderò un po' più tempo d'ora in poi,che forse è meglio xD Grazie mille per le recensioni dello scorso capitolo ma anche per aver letto e messo tra le seguite/preferite ** |
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Capitolo 9 *** Non tutte le sbornie nascono per nuocere ***
Non tutte le sbornie nascono per nuocere!
Era tutto pronto.Piramide di lattine di Diet Coke sul tavolino,wii attaccata al televisore e il nuovissimo gioco di Super Mario pronto alla prima partita. Chris era impaziente di cominciare.Era la sua prima serata libera da un'eternità e quale modo migliore di passarla se non in compagnia del suo -praticamente unico- compagno d'infanzia,Mario? Guardò l'omino rosso e blu sorridere e salutare dallo schermo e poi la principessa Peach,dalla parte opposta,fare lo stesso. << Mario,Mario,quante volte devo dirtelo?In amor vince chi fugge! >>Sospirò Chris,scuotendo la testa<< E se non dovesse funzionare...Non vorrei dire,ma Donkey Kong... >>Lasciò la frase sfumare con una nota di malizia e si stappò allegramente una lattina. Probabilmente non era tanto normale parlare con i personaggi dei videogiochi,ma Super Mario per lui non era solo un videogioco.Era stato praticamente il suo unico amico durante l'adolescenza,forse perchè ad un videogioco non importava che il giocatore fosse etero,gay,bianco,nero o qualsiasi altra cosa,ma bastava che avesse un paio di pollici opponibili per poter usare il joystick. Un paio d'ore dopo Chris era seduto sul bordo del divano,circondato da lattine vuote e con le dita doloranti per l'uso frenetico,ma si stava divertendo un sacco. Amava quel videogioco.Altro che matrimoni gay,qui bisognava legalizzare i matrimoni gay-videogioco! Per questo quandò il suo cellulare prese a vibrare sentì l'irritazione salire.Chi mai poteva interrompere la maratona Super Mario!?Era una cosa illegale! Per un po' ignorò il cellulare,ma poi cominciò a pensare che potesse essere qualcosa di urgente o importante-o che fosse Darren?- e non riuscì ad impedirsi di afferrarlo e rispondere,ovviamente dopo aver messo in pausa. << Sì? >> << Chris!Grazie al cielo...Credo che abbiamo un problemino... >>Era Chord. Chris sbuffò.I "problemini" di Chord e i suoi compagni di cast erano cose tipo "Mark ha messo i miei boxer nel congelatore per tutto il giorno,cosa faccio ora?!". << Sentite,non ho tempo per i vostri stupidi giochetti erot... >> << Si tratta di Darren. >>Lo interruppe Chord. Il soprano non si rese nemmeno conto di aver lasciato cadere il joystick per terra e aver rovesciato un paio di lattine sul tavolino alzandosi di scatto.<< Che cos'ha? >> << Non allarmarti,lui sta bene.La sua reputazione un pò meno,però. >> << Che vuol dire? >> << Beh ecco eravamo usciti a bere qualcosa ma sai com'è con Mark,o si beve o si beve e...Insomma,Darren si è ubriacato.E' proprio andato,prima ha preso un tappeto,se l'è messo addosso e ha cominciato a correre per il locale urlando qualcosa riguardo al Mantello dell'Invisibilità.Mark ha appena rimorchiato due gemelle e...Beh,puoi venire a prendere Darren prima che le spaventi? >> Venti minuti dopo Chris stava guidando verso casa sua con accanto un deficiente. Darren non faceva altro che sporgersi fuori dal finestrino e cantare a squarciagola completamente stonato.Anche se era stato divertente osservarlo mentre quasi si decapitava con la cintura di sicurezza non si poteva definire divertente ascoltarlo in quelle condizioni per più di dieci minuti. Quando finalmente arrivò il momento di scendere dall'auto,Chris rimase a osservare divertito l'altro che tentava di uscire dalla vettura senza slacciarsi la cintura di sicurezza,per poi cadere per terra e rialzarsi come se nulla fosse successo. Alla fine,dopo aver constatato che Darren non solo non riusciva a camminare in linea retta,ma non riusciva proprio a camminare,passò la testa sotto al suo braccio e lo sostenne finchè non raggiunsero l'appartamento. Darren aveva continuato ad urlare e ridacchiare ininterrottamente per tutto il tragitto e la corsa in ascensore e Chris era certo che si sarebbe dovuto sorbire le lamentele dei vicini. Quando il soprano fu costretto a lasciare Darren per chiudere la porta,questo cadde nuovamente a terra,ridendo come un idiota;poi prese a saltellare in giro facendo cadere un po' di tutto fino ad arrampicarsi sullo schienale del divano urlando "I believe I can flyyyy!"un secondo prima di buttarsi di sotto,mentre Chris lo fissava interdetto. Il soprano seguì i rantoli di Darren,lo trovò a terra dietro al divano e fu costretto ad assistere al pietoso spettacolo di Criss che tentava di alzarsi senza riuscirci,continuando a ridacchiare come un folle ogni volta che finiva col sedere a terra. Chris avrebbe avuto degli incubi,quella notte,ne era certo. << Darren che ne dici di chiudere quel buco dentato che hai in mezzo alla faccia e smettere di disturggermi casa? >>Sospirò Chris,trascinandolo nella camera da letto cercando di farlo stare in equilibrio;così si ritrovarono estremamente vicini e Darren rimase a guardare ammaliato gli occhi del soprano,per poi esibire un sorriso adorabile.<< Mi piacciono taaanto i tuoi occhi. >>Biascicò,con aria seria.<< Mi piacciono taaanto così! >>Esclamò,allargando le braccia per far capire quanto intendesse esattamente con "così",rischiando ancora una volta di ribaltarsi. << Bene,ne sono lieto.Ora,ce la fai a stare seduto e fermo per trenta secondi? >> Darren fece un saluto militare.<< Sissignore,signore! >> Chris alzò gli occhi al cielo e Darren fece una smorfia.<< Però non ho mai capito di che colore siano. >>Borbottò il ventiquattrenne ubriaco. Chris gli rispose distrattamente,sfilandogli la tracolla e appoggiandola ad una sedia.<< Che cosa? >> << I tuoi occhi!A volte sono blu...Poi diventano grigi... >> << Sì Darren,cambiano a seconda della luce.Proprio come i tuoi. >> Chris gli sfilò le scarpe e lo convinse a sdraiarsi e infilarsi sotto le coperte,poi gli si sdraiò accanto,certo che se l'avesse lasciato solo sarebbe riuscito a far implodere la stanza,oltre che a rischiare di ammazzarsi. << Chris? >>Chiamò ancora Darren. Esasperato,il soprano lo guardò<< Che cosa c'è? >> Darren sorrise placido.<< Grazie. >> << Dormi,domani non mi ringrazierai,mi chiederai perchè non ti ho sparato. >>Replicò Chris,immaginandosi i postumi che avrebbero distrutto il suo amico il giorno dopo. Nel giro di cinque minuti Darren era sprofondato nel sonno,stringendo appena il cuscino. I could stay awake just to hear you breathing watch your smile while you are sleeping... "I don't wanna miss a thing" continuava a invadere la testa del soprano,come se avesse capito in quel momento,per la prima volta,il vero significato della canzone. Sarebbe rimasto giornate intere a guardare Darren mentre dormiva.E non solo perchè era probabilmente l'unico momento del giorno in cui non parlava a macchinetta e non saltellava come un grillo sotto exstasi,ma perchè era semplicemente la cosa più dolce che Chris avesse mai visto. Sospirò,avvicinando le dita chiare al viso di Darren per spostare un ciuffo di ricci che gli coprivano gli occhi. Darren si mosse appena e Chris ebbe all'improvviso l'innegabile conferma di quello che sapeva da fin troppo tempo,ma che aveva tentato di nascondere anche a se stesso. Era innamorato di Darren Criss. Ma non solo.Era innamorato di qualsiasi cosa riguardasse o ricordasse Darren Criss,qualsiasi cosa sapesse di Darren Criss. Dio,com'era arrivato a quel punto?Non lo sapeva nemmeno lui. Sapeva solo che ormai ogni volta che Darren lo sfiorava doveva reprimere ogni singolo brivido,che durante le scene Klaine il suo autocontrollo veniva portato al limite,che quando passavano del tempo da amici sentiva pulsare la dolorosa consapevolezza che non ci sarebbe mai stato niente di più. Darren,accanto a lui,strinse ancora un po' il cuscino e sul suo viso apparve un tenerissimo sorriso. Chissà cosa stava sognando. Chris si sentì decisamente stupido,perchè nei suoi sogni migliori,lui era con Darren. E poi non riuscì a resistere oltre,forse per il sorriso adorabile sul viso dell'altro,forse perchè era troppo stanco e la sua parte razionale era semi-addormentata,o forse soltanto perchè sapeva che Darren non poteva sentirlo e comunque non avrebbe ricordato niente per la sbronza... Forse per tutti quei motivi messi assieme,o forse per nessuno di essi,ma lo fece. Si chinò dolcemente verso il viso di Darren e gli posò un bacio leggerissimo sulla guancia,sussurrando appena.<< Ti amo. >> E con quelle due parole si addormentò raggiungendo un Darren che non era quello al suo fianco nel mondo reale,un Darren che rispondeva ai suoi baci e alle sue carezze,che lo stringeva facendolo sentire al sicuro... E come gli capitava da qualche tempo a quella parte,fu felice di addormentarsi. * Quando Darren uscì dal bagno dopo l'ennesimo conato arrivò in cucina,dove Chris-dopo essere stato supplicato in ogni modo di lasciarlo da solo a vomitare-lo attendeva con una tazza in mano colma di qualcosa dall'aria disgustosa. << Prendi,Bell'Ubriaco del Bosco. >> << Io non la bevo. >>Affermò il ventiquatrenne,dando prova della sua indubbia maturità. << Tu la bevi,e subito anche.E' il meglio per contrastare i postumi,ti farà passare tutto molto più in fretta. >> Sapendo che Chris quando si trattava di salute era irremovibile,Darren prese la tazza con una smorfia. << Sorsi lunghi,ti conviene. >>Aggiunse il soprano,appoggiato al tavolo. Dopo aver mandato giù quella poltiglia densa,Darren si accasciò su una sedia.<< Se lo scopo era farmi vomitare,non c'era bisogno di quella roba. >>Borbottò,chiedendosi come accidenti ci fosse finito un picchio nella sua testa. Fece avanti e indietro dal bagno un paio di volte ma alla fine la strana pozione che era stato costretto a bere cominciò a fare effetto e una volta quasi completamente rimesso,insistette per tornarsene a casa. << Sei sicuro di riuscire a guidare? >>Domandò Chris apprensivo accompagnandolo alla porta. << Sì,mamma. >>Scherzò Darren,uscendo sul pianerottolo. Il soprano lo guardò avvicinarsi all'ascensore chiedendosi se gli sarebbe mai passata la sensazione che una parte di lui sempre più grande andasse con Darren ogni volta che si salutavano;poi lo vide fermarsi e tornare indietro e fece un sorriso ironico.<< Cos'hai dimenticato stavolta?Le chiavi della macchina?O lo stomaco?Credo che tu l'abbia lasciato in bagno. >> Darren scrollò le spalle.<< Solo questo. >>Disse,prima di sollevarsi leggermente per prendere il viso perplesso del soprano e avvicinarlo al suo. D'istinto Chris sollevò le mani,non sapeva nemmeno lui per fare cosa,forse per respingerlo,forse per attirarlo a sè,ma sentendo le labbra di Darren dischiudersi appena contro le sue decise che il loro unico posto fosse tra i ricci morbidissimi dell'altro. Doveva essere l'ennesimo sogno,e quella volta svegliarsi sarebbe stato un vero trauma.O magari era lui quello ubriaco e quello era soltanto un delirio da sbornia,forse in realtà stava limonando con una scopa. Ma il bacio non era come quello dei suoi sogni,era decismente meno gentile e infinitamente più reale,più profondo...E i brividi scatenati dalle mani che gli stavano stringendo i fianchi non potevano essere solo un'illusione,no? E poi Darren allontanò di mezzo centimetro le labbra dalle sue.<< Ti amo anche io,Chris. >>Mormorò. E Chris si rese conto che quello era un sogno. Un sogno diventato realtà,che portava il nome di Darren Criss.
Angolino di Sara! Credo che tutta questa sdolcinatezza derivi dalla mancanza di romanticismo nella mia vita,quindi se volete che la smetta trovatemi qualcuno.Possibilmente un attore.Con gli occhi azzurri.Vincitore di un Golden Globe a vent'anni.Magari chiamato Chris Colfer.Non mi sembra di chiedere troppo... In realtà avevo pensato a qualcosa di triste all'inizio,ma poi ho aggiunto la seconda parte perchè...Non posso lasciare Chris infelice!Sarebbe contro natura u__u E ora ringraziamento-time! No cioè,gente,siete adorabili *-* Grazie mille per le belle recensioni,la mia autostima da scrittrice novellina vi ama xD
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Capitolo 10 *** Isteria,Golden Globe e ***
Isteria,Golden Globe e "te l'avevo detto!".
Angolino di Sara! Eccomi di nuovo con un'altra OS!Stavolta vedremo i due amici tra crisi di nervi e simili >.> Spero vi piaccia :)
Quando Darren arrivò all'appartamento dell'amico e aprì la porta si vide passare tutta la vita davanti e fargli "ciao ciao" con la mano. Un enorme,scintillante e ben affilato coltello sai sfrecciò a trenta centimetri dal suo naso e lui rimase paralizzato dalla paura sentendosi come un coniglio in mezzo all'autostrada.Ma che ci fa un coniglio in autostrada?! Portandosi una mano al cuore,certo di avere un principio di infarto,si voltò sconvolto verso la il corridoio da cui era venuta l'arma e da cui continuavano a provenire ringhi,sbuffi e urla isteriche. Con estrema cautela,prendendo un cuscino dal divano e portandoselo davanti a mò di scudo,Darren si avvicinò.<< Ehm,C-Chris? Sono arrivato! >> Per un attimo non si sentì alcun suono,poi dall'altra parte del corridoio comparve un Chris decisamente scompigliato;aveva i capelli arruffati,la camicia sbottonata e gli occhi spiritati. Lo fissò per un interminabile momento,per poi strillare << Non voglio andarci! >>E sparire di nuovo in camera sbattendo la porta. Il ragazzo riccioluto rivolse un'occhiata disperata all'uscita dietro di lui,poi decise di tentare la sorte seguendo il soprano in una stanza che una volta era stata definibile tale.Ora sembrava fosse passato un uragano.E se lo diceva Darren,la situazione doveva essere davvero grave. Vestiti erano sparsi un pò ovunque,c'era una cravatta appesa al lampadario-forse Chris aveva pensato di impiccarvisi-le ante dell'armadio ormai quasi vuoto erano spalancate e pendevano vestiti anche da lì. In più c'era una quantità sproporzionata di lattine vuote,e non era un buon segno:quando Chris è nervoso beve ancora più Diet Coke del solito.Il che è tutto dire. Sapeva bene a cos'era dovuta tutta quella confusione:Golden Globe 2012.Chris era stato nominato per la seconda volta e nonostante continuasse a ripetere che non avrebbe vinto nessun premio,l'idea di partecipare all'evento era semplicemente straordinaria. Peccato che Darren non avrebbe potuto partecipare:aveva un volo per Londra che non poteva posticipare,visto che avrebbe dovuto tenere un concerto. Per un attimo Darren si chiese dove accidenti fosse finito il soprano ma poi lo trovò buttato sul letto,con il viso nascosto nel cuscino. << Chris? >>Non l'aveva mai visto in quello stato. << Non posso farlo! >>Mugugnò il soprano,disperato. << Ma di che parli? >> << Di stasera!Non ci andrò.Dirò che...Che stavo male,ecco.Malissimo.Mi sono rotto una gamba. >> Per la prima volta da un sacco di tempo sembrava che i ruoli dei due si fossero invertiti:Darren inarcò addirittura un sopracciglio. << Sì,oppure potremmo dire che ti ha rapito un centauro di passaggio! >> Chris gli puntò un dito contro,annuendo vigorosamente.<< Sì! >> Darren sbuffò.In condizioni normali Chris gli avrebbe dato un pizzicotto e gli avrebbe detto che la sua fissa per le creature magiche era inquietante. Il ventiquatrenne lo guardò di sbieco.<< Non puoi disertare i Golden Globe e rinunciare a vincerne uno,quindi tirati su,mettiti una bella camicia e vedrai che andrà tutto bene! >>Esclamò con un sorriso raggiante. Chris lo guardò per un attimo,poi tornò a tentare di soffocarsi con il cuscino. Darren era incredulo,doveva fare qualcosa.Di solito era lui quello dalle mille crisi ed era sempre Chris a trovare il modo di fargliele superare,quindi...Doveva solo pensare a cos'avrebbe fatto Chris se fosse stato al suo posto! Allora si avvicinò al letto piantandosi le mani sui fianchi e poi prese ad urlare a pieni polmoni. << Christopher Paul Colfer,ora tu alzi immediatamente le chiappe dal letto e fili a cambiarti altrimenti,giuro su J.K Rowling,ti trascino di peso ai Golden Globe in queste condizioni! >> Wow,è liberatorio!Pensò Darren,gonfio d'orgoglio complimentandosi con sè stesso per essere riuscito a restare serio. Il soprano,sbigottito,gli lanciò un'occhiata spaventata e si affrettò ad agguantare un pò di camicie sparse e chiudersi in bagno per cambiarsi. << Comunque non sei per niente credibile,da arrabbiato. >>Arrivò il commento dal bagno. A Darren parve di sgonfiarsi e rempicciolire.Sperò ardentemente che fosse solo un'impressione,o sarebbe stato scambiato seriamente per un nano da giardino. Imbronciato si sedette a braccia conserte sul bordo del letto,in attesa. Chris uscì con indosso lo smoking e un'espressione decisamente poco convinta,ma sembrava un po' più razionale. << Cioè,tu pensi seriamente che potrei vincere un Golden Globe? >>Domandò ironico,rigirandosi per guardarsi allo specchio da ogni angolazione.Era un'idea semplicemente ridicola.Lui,un altro Golden Globe?E poi cosa,Paris Hilton laureata in medicina? << No,non lo penso. >> Rispose Darren,ammirandolo<< Io ne sono sicuro. >> Chris alzò gli occhi al cielo,scuotendo la testa.<< E' già abbastanza assurdo che ne abbia ricevuto uno l'anno scorso,la follia non può spingersi così oltre. >>Sospirò ed ecco tornare un pò dell'isteria di prima.<< Ma non sarebbe compito tuo evitarmi figuracce colossali?Sei il peggior migliore amico della storia dei migliori amici! >>Ecco tornare l'isteria. << Quanto la fai lunga,non farai nessuna brutta figura! >> << Darren,tu non capisci.Io divento idiota quando incontro gente che ammiro.Questa sera sarà un suicidio sociale!Ho incontrato Lady Gaga e ho fatto gaffe a ripetizione,ho strillato in faccia ad Helena Bonham Carter...Darren >>Disse serissimo,con una luce inquietante negli occhi,afferrandolo per le spalle<< Prometti che se per qualche strana coincidenza mi ritrovassi nel raggio di un chilometo da Barbra Streisand mi porterai via di peso ignorando qualsiasi mia supplica! >> << Chris,ma che stai dicendo? >> << PROMETTILO! >>Strillò scuotendolo,indemoniato. Darren era terrorizzato.Si lasciò sballottare quà e là troppo spaventato per reagire,certo che se l'avesse fatto si sarebbe ritrovato in volo fuori dalla finestra. Quello non era Chris Colfer,quella era una ragazza isterica in fase premestruale con il panico da palcoscenico! Il soprano parve tornare in sè e lo lasciò andare.Si sedette sul letto e sospirò pesantemente. Darren gli sedette accanto,lieto che fosse tornato normale.<< Chris,guardami.Stasera li farai tutti secchi.Vincerai quel Golden Globe perchè te lo meriti.Sei un attore,un cantante e una persona straordinaria,e quel premio è tuo.Lea e Naya ti impediranno di fare a pezzi la tua reputazione e se proprio non dovessero riuscirci potrai sempre dire di aver bevuto prima della premiazione per il nervosismo.Darai vita ad uno scandalo,ma credo sia meglio di cercare di rompersi una gamba... >> << Dici?Perchè sono ancora in tempo... >>Chris sorrise,incredibilmente rilassato.Guardare Darren gli faceva sempre quell'effetto.A meno che Darren non stesse cercando di nascondergli lo zainetto di Chewbakka,sia chiaro. Anche Darren sorrise,soddisfatto. << Grazie.Vorrei tanto che ci fossi anche tu stasera. >> << Londra mi aspetta.Ma terrò gli occhi incollati alla televisione per tutta la notte e stapperò dello champagne per la tua premiazione,lo prometto. >> * Chris non amava i "te l'avevo detto" e quella sera se l'era sentito ripetere una marea di volte.Se non fosse rimasto in stato di shock per tutto il tempo avrebbe anche potuto trovare la cosa irritante,ma dopo aver vinto il secondo Golden Globe della sua giovanissima vita sentirsi ripetere quella frase era quasi piacevole... I compagni di cast erano stati adorabili,le ragazze si erano commosse quando lui era salito sul palco a ritirare il premio e anche lui aveva fatto una gran fatica nel cercare di evitare di scoppiare a piangere. Non poteva ancora crederci. Eppure,nonostante l'euforia,l'incredulità,la sensazione di essere in un sogno,c'era qualcosa che non andava,e sapeva fin troppo bene cosa fosse:la mancanza di Darren. Il ventiquatrenne non aveva fatto altro che saltellare,strillare a applaudire per una settimana intera quando Chris era stato nominato,poi lo aveva sommerso di congratulazioni e abbracci incoraggianti e alla fine lo aveva spronato a presentarsi all'evento...Era ingiusto che non fosse lì anche lui. Alla fine di quella nottata indimenticabile Chris era salito in macchina con le mani che ancora tremavano e aveva appoggiato il premio sul sedile accanto,allacciandogli pure la cintura. Mark e gli altri gli avevano chiesto di andare a festeggiare in grande stile da qualche parte,ma lui aveva declinato l'invito accusando la stanchezza e il fatto che voleva passare il resto dell'anno ad ammirare e lucidare il nuovissimo premio,il risultato del suo impegno e dei suoi sforzi. E poi...Se non fosse stato troppo tardi in Inghilterra,avrebbe anche potuto chiamare Darren. Nel suo appartamento sistemò il Golden Globe sul suo comodino,come se dovesse vegliare su di lui,poi,sapendo che l'adrenalina che aveva in circolo non gli avrebbe permesso di addormentarsi per quattro o cinque anni,tornò in salotto e prese il cellulare,facendo il calcolo delle ore che differenziavano l'Inghilterra.Non ne aveva idea. Stava giusto per chiamare,anche soltanto per sentire la voce di Darren assonnata mandarlo a quel paese e dirgli di chiamare ad un'ora decente,quando qualcuno bussò alla porta del suo appartamento. Probabilmente era Mark con una caterva di alcolici e una schiera di spogliarellisti solo per lui. Sospirando,andò ad aprire. Davvero,Chris non amava i "te l'avevo detto". Ma quando aprì la porta e si ritrovò davanti Darren con un sorriso orgoglioso che gli disse << Te l'avevo detto,no? >> non potè far altro che sorridere come un ebete e trascinarlo nel suo appartamento,certo che non ci sarebbe potuto essere modo migliore per festeggiare se non passarlo tutta la notte con Darren a guardare tutti gli speciali dedicati all'evento appena concluso,commentando vestiti,acconciature,esaltandosi alle premiazioni più importanti. Ammirando il sorriso orgoglioso di Chris per la sua ennesima vittoria,a Darren non poteva importare di meno che avrebbe dovuto prendere l'aereo all'alba e tenere un concerto nonostante sarebbe stato certamente distrutto dalle poche ore di sonno. In quel momento il suo posto era lì,sul divano di casa Colfer,a ripetere "te l'avevo detto".
Angolino di Sara! Niente finale romantico stavolta,mi spiace...Solo un po' di amichevole fluffosità.Non so come mai,questo capitolo è venuto così,di solito se non li ficco a baciarsi non mi sento soddisfatta xD Diciamo che lo vedo come prequel del loro amore,ecco u__u Vaaaa beh.Allora qualche altra comunicazione di servizio...Qui tra passeggiate,pony,struzzi,anziani,gente che tenta in ogni modo di tenermi lontana dal pc e la connessione che lascia decisamente a desiderare credo che ci sarà un rallentamento degli aggiornamenti D: Scusatemi ç__ç ma ho davvero poco tempo per scrivere :( Forse dovrei dire ai miei che ho una storia da portare avanti e che non cerco cose sconce su internet,ormai chissà cosa pensano xD E ora...Grazie.Davvero.9 recensioni lo scorso capitolo e 34 persone che seguono la storia *-* I love you,folks!
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Capitolo 11 *** Ma...Non dovevamo fare gli gnocchi? ***
Ma...Non dovevamo fare gli gnocchi?
Angolino di Sara Non credevo di riuscire a postare così in fretta,ma questa OS l'ho scritta in meno di mezz'ora,è uscita talmente di getto!Stavolta li vediamo occupati in un po' di sana vita di coppia,che fa sempre bene u__u
Quella domenica mattina Darren si svegliò decisamente tardi e con un certo disappunto si accorse che il posto accanto a sè era vuoto.Chris doveva già essersi alzato. Sbuffò,sbadigliò,prese in considerazione l'idea di tornare a dormire fino al giorno dopo e poi si alzò e trotterellò in cucina,dove trovò Chris impegnato al piano cottura. Forse era più tardi di quanto avesse pensato. Arrivò alle spalle del soprano che stava infilando una forchetta in un pentolino e gli cinse i fianchi con le braccia,posandogli un tenero bacio sulla guancia. << Alla buon'ora... >> Fece Chris girandosi per dargli il bacio del buon giorno,con un sorriso raggiante.Ormai era dura stare senza Darren anche solo per qualche ora,anche se era solo qualche stanza a separarli. Darren fece per impossessarsi di nuovo delle labbra del soprano ma questo si era già voltato verso i fornelli. << Che stai facendo? >>Domandò Darren con un sospiro. << Gnocchi. >>Rispose l'altro,prendendo un cucchiaio di legno. Il ventiquatrenne inclinò la testa.<< Non potevi comprarli già pronti? >> Chris,fulmineo,gli battè il cucchiaio in testa.<< E poi cosa,i dolci che devi solo infornare?Il brodo in scatola?! >>Chris represse un brivido al solo pensiero. << Ahia...Che bisogno c'era? >>Mugugnò Darren andandosi a sedere.Poi tornò allegro come sempre.<< Allora posso aiutarti? >> Chris si pietrificò sul posto. Era proprio quello che aveva temuto. Non che Darren non sapesse cucinare...Solo che era un pericolo.Diventava praticamente Finn Hudson,quando era in cucina.Insomma,c'era un motivo se i pompieri avevano preso in considerazione l'idea di affittare una stanza a casa dell'attore. Ma guardando il sorriso smagliante del ragazzo Chris non ebbe cuore di dire altro che << Ma certo! >> simulando entusiasmo. Mai come in quel momentò sentì di aver meritato il Golden Globe. All'iniziò non ci fu molto da fare,solo aspettare che le patate fossero pronte,poi Chris ne mise un po' nello schiaccia-patate per far vedere a Darren come usare quello strabiliante utensile di cui l'attore aveva sempre ignorato l'esistenza. Peccato che mentre stava spiegando fu costretto ad interrompersi per trattenere un gemito,perchè il suo ragazzo si era di nuovo avvicinato alle sue spalle e le labbra di Darren avevano preso a lambirgli il collo,mentre le mani dell'attore erano scivolate su quelle del soprano. << D-Darren.Devo cucinare. >>Tentò Chris,per niente convinto,mentre piacevoli brividi gli scendevano lungo la schiena. << Non te lo sto mica impedendo. >>Mormorò l'altro al suo orecchio,maliziosamente soddisfatto. Chris afferrò di nuovo il cucchiaio di legno e glielò battè in testa.<< Vuoi mangiare o no oggi? >>Esclamò frustrato dalla sua scarsa resistenza alla presenza destabilizzante di Darren. L'altro attore,imbronciato,mugugnò qualcosa di indistinto. Aveva un altro tipo di fame,in quel momento. E poi,Chris bastava a soddisfare qualsiasi bisogno.Quando era con lui,Chris diventava la sua aria,i suoi battiti. Proprio come un bambino Darren si divertì parecchio a impastare il tutto,finendo con il ricoprirsi di farina e lanciarne addosso anche a Chris,che dovette minacciarlo con il solito cucchiaio. Quando l'impasto fu finalmente pronto e Darren poteva vantare la bellezza -e il dolore- di una decina di bernoccoli,Chris prese la mano del compagno per fargli capire come dare la forma agli gnocchi e come passarli sulla forchetta con il pollice per fargli prendere le righe. Ma appena le sue dita sfiorarono la mano di Darren sentì una scarica elettrica attraversagli la spina dorsale e quando alzò gli occhi trovò quelli color nocciola dell'attore a fissarlo con un'espressione decisamente poco casta. E quindi al diavolo gnocchi,patate,impasto e quant'altro,senza perdere un istante Chris lo trascinò sul tavolo tutto infarinato e gli si mise a cavalcioni strappandogli di dosso la camicia. Tra un bacio e un brivido di piacere Darren rise.<< Ma...Non dovevamo fare gli gnocchi? >> << Infatti.Io me ne sto facendo uno. >>
Angolino di Sara Prima di tutto scusatemi tanto per non aver risposto alle vostre recensioni,spero me ne lascerete comunque altreç___ç Assicuro di leggerle e apprezzarle sempre&comunque *__* Sapete che vi adoro,vero??E' che qua davvero,la connessione e la mancanza di tempo mi impediscono di rispondere,non sto nemmeno recensendo ç__ç Passando a questa OS...Non è niente di che,una stupidata nata dal cucinare con mia mamma,quindi scusate se è corte e un po' deludente...Però mentre ero li che impastavo mi è venuta in mente l'ultima frase che ho usato e da lì la mia mente ha ricamato,non potevo non scrivere e farvela leggere xD Grazie mille per le recensioni,giuro che cercherò di rispondere alle prossime perchè ve lo meritate ** Grazie anche a chi legge e mette tra seguite/preferite/ricordate ** Al prossimo sclero CrissColferiano allora!:D |
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Capitolo 12 *** Drogatto e Drogarren! ***
Drogatto e Drogarren.
Seduto sul divano di
casa Colfer,Chris se ne stava seduto a braccia conserte con un
inquietante cipiglio irritato.Tamburellava con le dita sulla pelle nera
del divano,e non era un buon segno.
Dov'era finito quel decerebrato del suo fidanzato?
Non che si aspettasse la puntualità da Darren,nessuno che lo
conoscesse anche solo di vista poteva aspettarsi che rispettasse un
orario.Per questo Chris aveva finito per dargli appuntamento ad un'ora
e arrivare quella dopo,trovandosi comunque ad attendere.
Darren si era preso tanti di quegli scappellotti ogni volta,che si era
formata una corazza sul suo collo.Ma ovviamente non aveva imparato un
bel niente sulla puntualità.Chris gli aveva pure regalato un
orologio digitale pensando che non sapesse leggere l'ora.
Il soprano sbuffò sonoramente.Avevano programmato quella
serata per loro due da un sacco di tempo e Chris non voleva attendere
oltre!
Finalmente sentì bussare alla porta e,cercando di ingoiare
il nervosismo per godersi la serata di coccole e amore
prevista,andò ad aprire.
Si era aspettato un po' di tutto:Darren mezzo investito,Darren in
pigiama...Ma non si sarebbe aspettato quattro occhi enormi a
fissarlo.
<< Che cosa sarebbe quello?
>>Domandò sconcertato,mentre la rabbia si
trasformava in perplessità:Darren stringeva tra le mani una
specie di informe palla di pelo con due occhioni sgranati,che lo
fissavano.
<< Cosa ti sembra,un dinosauro? >>Darren
ultimamente sembrava aver imparato ad usare il sarcasmo per
osmosi,stando vicino a Chris che ne faceva un uso
sfrenato.<< E' un micetto!L'ho trovato vicino ad un
cassonetto,tutto solo,povero...Non potevo lasciarlo lì!E'
adorabile,non trovi? >>
Chris fissò l'animale spaurito.<< Ci sono un
sacco di aggettivi che userei per descriverlo,ma adorabile non rientra
tra questi.E' praticamente deforme!Occhi troppo grandi,coda troppo
lunga e...Ommioddio,Darren,questo sei tu versione animale!Hai visto che
zampette corte? >>Scoppiò a ridere il
soprano,accarezzando piano il gattino,mentre Darren alzava gli occhi al
cielo ed entrava in casa,offeso.
<< E' bellissimo. >>Affermò
deciso,portandolo in cucina sotto lo sguardo divertito di Chris.
<< Se lo dici tu... >>
Il soprano si appoggiò allo stipite della porta e
guardò Darren versare un po' di latte in un piattino,poi il
micio si avventò sul liquido biancastro con
un'avidità spaventosa.
<< Mi ricorda te con la Diet Coke.
>>Commentò Darren,guardando con dolcezza
l'animale.
Touchè.
<< Sai,quando parlavamo di un po' di tempo senza altre
persone intorno non era un invito a portare un animale. >>
Darren non gli rispose neanche.
Curioso e suo malgrado divertito dalla bizzarra e felina presenza in
casa sua,Chris seguì il suo ragazzo e il gatto in salotto.
Il micio si ribaltò goffamente sul tappeto.
<< No,mi spiace,sei proprio tu.
>>Affermò il soprano con una
risata,appoggiando la testa sulla spalla di Darren,che
intrecciò le dita alle sue.
Chris tentò più volte di convincere Darren a
chiudere il gatto dove non potesse far danni e...fare qualcosa da
soli.In camera da letto,possibilmente.Ma anche altrove.Ovunque,in
realtà.
Ma Darren sembrava avere occhi solo per la creaturina che continuava a
miagolare stridula e giocherellare con le loro dita.
Ad un certo punto l'animale aveva cominciato a correre come un
pazzo,rischiando di distruggere tutto quello che incontrava.
<< Ma che gli hai messo nel latte,degli stupefacenti!?
>>
<< No,mi sa che Drogatto è così di
natura... >>
<< ...Drogatto? >>
<< Non è appropriato? >>
Chris stava per ribattere che se tutti i nomi dovessero essere
appropriati,Darren si sarebbe dovuto chiamare Folle di nome-e di fatto-
e Ritardatario di cognome,ma era troppo incredulo per far altro che
scuotere la testa.
Drogatto.
Alla fine si sdraiarono sul divano con il micetto in mezzo.
<< Mi dispiace,ho rovinato i piani della serata.
>>
Chris sorrise suo malgrado.<< Non è
vero,dai.Ho sempre voluto un animale.Oltre alle scimmie d'acqua quando
avevo quattordici anni non ho avuto altro,sono stato troppo male per
averle fatte evaporare lasciandole al sole.E' stato un trauma...
>>
<< Allora non ci sono problemi:dubito che un gatto possa
evaporare,anche se lasciato al sole per una settimana.In compenso,il
cadavere resterebbe lì per un bel po'. >>
Rimasero sul divano a coccolarsi,sentendo la pelle scoppiettare di
elettricità ad ogni carezza e ad ogni bacio.
Chris sospirò,nascondendo un sorrisetto malizioso contro il
torace del ventiquatrenne.<< L'unica cosa che mi dispiace
è aver rubato il body di Single Ladies,visto che non l'ho
nemmeno messo. >>
Cinque secondi di silenzio.
Sapeva benissimo quale immagine stesse circolando per la mente di
Darren.
Insomma,Chris in body nero aderente era un'arma di omicidio di
massa:non si poteva non morire in preda ai bollori,guardandolo.
<< I-il body? >>Balbettò
l'attore,con voce soffocata.
Chris giocherellò con il colletto della sua
camicia.<< Sì...Pensavo ti sarebbe piaciuta
un'esibizione privata...Ma capisco,questo piccoletto ha bisogno di
attenzione,no? >>Mormorò con voce
illecitamente bassa,senza nemmeno aver bisogno di guardare Darren per
sapere la reazione che stava ottenendo.
Sentiva gli ingranaggi del cervelletto del ragazzo lavorare
freneticamente.Ma forse era esattamente il cervello,quello con cui
stava ragionando in quel momento.
<< Ora che ci penso,Drogatto dovrà imparare a
stare da solo per lunghi periodi,no? >> Fece
Darren,alzandosi immediatamente.
<< Oh,sì,lunghissimi periodi.
>>Annuì Chris,cercando di non ridere.
In nemmeno due minuti Drogatto era chiuso in bagno e la musica di
Single Ladies copriva gran parte dei rumori provenienti dalla camera da
letto.
<< Forse dovrei chiamarti Drogarren. >>
Considerò Chris,accoccolato al petto del suo ragazzo.
<< Perchè sono stupefacente? >>
<< No,scemo,perchè sono assuefatto da te.
>>
Angolino
di Sara
...
Scusate.C'ho messo un sacco ad aggiornare,ma è un periodo
poco felice per la mia famiglia,quindi non so,potrei cominciare a
scrivere cose deprimenti o,cosa molto più probabile,OS
demenzialissime.
Riguardo a questa...No comment.Cioè non so nemmeno io da
dove sia venuta questa cosa...Va beh insomma,cercherò di far
meglio la prossima volta,I promise u_u
Beh,che Darren sia stupefacente direi che è pensiero comune
xD Anche se io sono assuefatta a Chris *-*
Infine...Grazie mille ** Per seguire questa folle raccolta,per
commentare,per tutto!Siete adorabili,mi fate morir dal ridere ogni
volta e vi sono infinitamente grata *-*
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Capitolo 13 *** The Ring: Quando guardare un film diventa traumatico ***
The Ring:quando guardare un film diventa traumatico.
Angolino di Sara E se i due fidanzatini si guardassero un film?E se il film fosse The Ring?E se questa OS non avesse molto senso? A voi la lettura xD
Darren Criss e Chris Colfer non erano esattamente due impavidi cuordileone,proprio no. Ma nessuno si sarebbe aspettato tanto terrore per un film.Che diavolo,erano attori! Quella sera era cominciata come ogni altra sera,in effetti. Darren era arrivato a casa con le pizze ancora calde,un dvd in mano e l'aria esaltata.Più del solito,cioè. Chris se ne accorse.<< Vai fuori. >>
<< Cos-Perchè? >>Chiese Darren,interdetto.
<< Perchè quando hai quell'espressione non succede mai niente di buono. >>
Darren sbuffò alzando gli occhi al soffito chiaro.<< Sei sempre diffidente... >>Borbottò trotterellando dentro sotto lo sguardo inquieto del soprano,che si domandava a quale sciagura dovesse prepararsi.
<< Darren,non è questione di fiducia,è un dato di fatto.Avevi quell'espressione quando abbiamo organizzato una grigliata in giardino,e le mie peonie sono state affogate dal getto dei pompieri.Avevi quell'espressione quando ti avevo chiesto di andare a comprare un tosaerba e sei tornato con una capra dicendo che si sarebbe occupata lei dell'erba e invece ha devastato tutto... >> << Ma è stato divertente! >> Non si sa come Chris riuscì ad evitare di tirargli qualcosa in testa. Darren intanto,in previsione di qualche scappellotto,si era nascosto dietro un cuscino del divano e ne emerse soltanto quando fu certo di aver scampato il pericolo. << Erano trovate geniali.Ma stavolta si tratta di un film,tutto qui. >>Disse cauto,attento alle reazioni di Chris. << Che film? >> Domandò il soprano,un po' più tranquillo:cosa poteva succedere di male guardando un dvd? << The Ring. >> E figuriamoci.A malincuore,visto che non amava gli horror,rispose<< Va bene ma ti avverto:se cominci a fare l'isterico ti caccio. >> * Sul set,qualche giorno dopo,tutti osservavano Darren comportarsi in maniera bizzarra anche per lui. Il ventiquatrenne si aggirava guardingo per il set con gli occhi sgranati e sobbalzando ad ogni rumore. << Ma che ha? >>Chiese Dianna,perplessa. << Non lo so,ma è uno spasso. >> Rispose Chord,guardando l'amico vagabondare inquieto. << Sembra malato. >> << Forse Chris l'ha avvelenato... >> A quel punto Mark con un ghigno che non preannunciava niente di buono soffiò nel suo pacchetto vuoto di patatine fino a gonfiarlo,si avvicinò a Darren e lo fece esplodere proprio dietro di lui. Inutile dire che l'intero cast,qualche tecnico del suono e qualcuno di sconosciuto che passava di lì per caso si rotolarono dal ridere nel vedere Darren saltare di mezzo metro e cacciare uno strillo che di virile aveva ben poco. Quando arrivò anche Chris trovò gli amici ancora piegati in due dalle risate con Mark che non riusciva nemmeno a reggersi in piedi e Darren poco lontano accasciato a terra con una mano sul cuore. Il soprano stava per girare i tacchi e sparire prima che la follia toccasse anche lui,ma Mark doveva raccontare a tutti l'esilarante scenetta quindi lo brancò e prese ad ululargli nelle orecchie alternando parole a risate. Alla fine Chris spiegò che era da qualche giorno che Darren era in quello stato.<< Insomma,vedere The Ring ha mandato nel panico i suoi unici neuroni. >>Concluse esasperato,avvicinandosi poi al suo ragazzo con estrema pazienza per spiegargli che no,Samara non l'aveva raggiunto e che sì,era davvero Chris e nessuno si era impossessato di lui. Forse vedere The Ring non era stata una grande idea. Non che Chris fosse rimasto impassibile durante il film.Durante le pochissime scene che aveva guardato aveva praticamente stritolato il bracciolo del divano conficcandogli dentro le unghie e poi aveva tentato di nascondere il viso contro la spalla di Darren. Tentato,perchè non ci era riuscito.Darren si era raggomitolato sul divano abbracciandosi le ginocchia con le braccia,gli occhi incollati al televisore pronto a sobbalzare a qualsiasi cambio scena. Che uomo. Menomale che era lui,quello ritenuto etero per anni. La virilità di Barbie Raperonzolo. * Quella sera Chris tornò alla roulotte assaporando in anticipo il gusto della Diet Coke che stava per scolarsi. Aprì quindi la porta e venne catapultato all'indietro da una massa indistinta di ricci scuri. Arretrando di qualche chilometro per cercare di restare in equilibrio,Chris non capiva un bel niente delle parole mormorate incessantemente da Darren,che sembrava intenzionato a decapitarlo con le braccia visto che si era attaccato al suo collo come un koala. Alla fine Chris riuscì a liberarsi dalla presa degna di Rey Mysterio e si ritrovò davanti un Darren Criss sconvolto,con le occhiaie e l'espressione da pazzo. << Ma che cavolo...? >> << SETTE GIORNI,CHRIS! >>Gli urlò in faccia il ventiquatrenne,afferrandolo per un polso per trascinarlo nella roulotte e poi sbattendo con forza la porta alle loro spalle,guardandosi intorno disperato. << Sette giorni...Centosessantotto ore...Diecimilaottanta minuti... >>Darren blaterava senza sosta. Chris Colfer non è una persona volgare.Ma quando ci vuole ci vuole. << DARREN EVERETT CRISS,SI PUO' SAPERE CHE CAZZO HAI?! >> Darren rimase a fissarlo sgomento per un paio di secondi,poi prese a sfrecciare per la roulotte abbassando tendine e chiudendo le finestre. << C-C-Chris,ho poco tempo... >> << Poco tempo per cosa? >> << Sai che ti amo,vero? >> Chris cominciava a spaventarsi.<< Certo che lo so,ti amo anche io,ma cosa... >> << MI RESTANO SETTE GIORNI! >>Strillò Darren impazzito,con gli occhi fuori dalle orbite. Okay,le opzioni erano tre:a) Darren da bravo idiota quale era gli stava facendo uno dei suoi scherzi cretini. b)L'unico neurone nella sua testa si era suicidato. c)Aveva imparato a contare fino a sette. Chris sapeva che quando qualcuno ha una crisi isterica bisogna prenderlo a schiaffi,ma colpire un ragazzo in quello stato era come sparare sulla Crocerossa,quindi lo afferrò per le spalle e prese a scuoterlo come un caffè shakerato. << Darren,merda,che hai fatto!? >> Alla fine il ventiquatrenne indicò con dito tremante una cosa. Una videocassetta nera sul tavolino. ... << Eh? >> << E' la cassetta,Chris!E' quella maledetta!Samara sta venendo a prendermi! >> Chris spalancò la bocca.La sua mascella toccò il pavimento. Dio,non poteva essere così demente. << Darren.Sai che ti amo.Ma se non la smetti di fare l'isterico giuro che ti prendo a craniate fino a che non torni in te. >> << Chris,è tutto vero!Sono tornato alla mia roulotte e ho trovato questa cassetta sui gradini!L'ho guardata,il telefono ha suonato e...e...sette giorni,Chris! >> Combattendo ferocemente contro l'impulso di chiamare la neuro,Chris prese un respiro profondo e si avvicinò alla cassetta. << Ora io la guardo e ti dimostro che sei un decerebrato che si lascia influenzare da qualsiasi cosa.Se guardassi i Teletubbies vedresti Tinki-Winki ovunque. >>Borbottò sollevando la cassetta prima che Darren gli si fiondasse addosso strappandogliela di mano. << NO!Non farlo Chris!Non guardarla!Morirai anche tu! >> Chris si schiaffò una mano in fronte.<< Piantala e fammi vedere,voglio capire che diavolo succede. >> Infilò la videocassetta e fissò il televisore mentre Darren si catapultava dietro al divanetto,pigolando. Lo schermo rimase nero per qualche secondo,poi vide qualcosa.O meglio,niente.Solo delle righe nere,grige e bianche. Proprio come nel film. << Darren,sarà rovinato il nastr... >>Non fece in tempo a ritirare la cassetta che il suo cellulare prese a vibrare. Coincidenze,solo coincidenze,si ripetè sorpreso dal vago senso di paura che lo aveva colto. << Seeette giorniiii... >> Chris alzò la testa con il terrore negli occhi che si rifletteva in quelli di Darren,poi si buttò tra le braccia del ventiquatrenne con le lacrime agli occhi. << Te l'avevo detto di non guardarla,te l'avevo detto! >>Urlò Darren in preda al panico,stringendolo forte. << Se moriamo Ryan ci ucciderà! >>Singhiozzò Chris,contro il petto di Darren. << Ti amo tanto,Chris! >> << Ti amo anch'io,Darren! >> Stavano per andare entrambi in iperventilazione quando da fuori si sentì un tonfo. << Ahia,maledizione... >> Darren si ributtò dietro al divano.<< E' SAMARA! >> Chris invece cercò di tornare ad essere una persona ragionevolmente intelligente.<< O Samara è un trans,o è una ragazzina dalla voce incredibilmente virile oppure... >>Mormorò avvicinandosi alla porta e spalancandola di colpo. Si pietrificò all'istante. Mark,Naya,Lea,Ashley,Cory,Kevin,Heather e Chord stavano ridendo talmente tanto da avere le lacrime agli occhi. Mark doveva essere appena caduto dalla cassa su cui si era arrampicato per guardarli dalla finestra.Stringeva una videocamera. Una videocamera.STRINGEVA UNA VIDEOCAMERA!? L'urlo di pura furia che lanciò Chris fece partire gli allarmi delle auto parcheggiate nel raggio di trecento chilometri. Gli altri smisero all'unisono di ridere. Darren sbucò dietro a Chris,cominciando a capire:era tutto uno scherzo. Mark sembrava l'unico abbastanza incosciente da continuare a sghignazzare.<< Siete...Uno spasso!Immagino i fan quando vedranno questo video! >> Chris stava tremando. Di rabbia. Si poteva vedere il fumo uscirgli dalle orecchie. In un secondo turbinò nella roulotte e tornò stringendo i suoi coltelli sai.<< Darren,prendi la videocamera. >> << Mark. >>Continuò,lentamente.<< Prova ad immaginare la reazione dei fan alla diretta della vostra castrazione. >>Sibilò prima di scagliarsi contro i suoi compagni di cast che presero a correre all'impazzata,terrorizzati. Se le riprese fossero uscite bene,Chris avrebbe proposto a Ryan una puntata horror di Glee. Il finale di stagione anticipato.
Angolino di Sara Muahahah! Piaciuto?A me abbastanza,stranamente,quindi a voi farà schifo xD No va beh insomma.. Mi sono divertita a scriverlo,Darren in preda al panico dev'essere uno spasso.Anche se lo dico per qualsiasi cosa,tipo "Darren che scrosta i fornelli dev'essere uno spasso" "Darren che spurga il wc dev'essere uno spettacolo"...Mmh...Ora che ci penso...Potrei scriverci su...+__+ *Idiota mode:off.*Va beeeh,stavolta mi sono ispirata a quando ho guardato con le mie amiche The Ring:panico allo stato puro.Che poi non faceva neanche così paura xD Eravamo giovani e stupide,dai...Poi si era pure fulminata una lampadina mentre guardavamo il film x'D Che ricordi... Come sempre grazie infinite alle care persone che perdono tempo a leggere e recensire *.*
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Capitolo 14 *** La prudenza non è mai troppa. ***
La prudenza non è mai troppa.
Angolino di Sara Rieccomi con una nuova scemata CrissColferiana!Visto che non ho niente da fare (c'è una montagna di compiti accanto a me che non la pensa esattamente così,ma sono solo dettagli) la mia mente malaticcia inventa cose nuove.Stavolta,le reazioni di Chris alle fan del suo amato Darren xD
Quando Chris si svegliò quella mattina la prima cosa che fece fu sbuffare sonoramente:Darren era già uscito. E lui si era pure svegliato presto e ormai senza Darren non riusciva a riaddormentarsi. Caspita,non aveva mai pensato di potersi legare ad una persona in così tanti modi diversi,di poter dipendere da una persona come ora dipendeva da Darren.Forse non era nemmeno una cosa sana.Però solo con Darre stava veramente bene. Non aveva mai pensato di trovare qualcuno che lo facesse sentire così amato,apprezzato,importante. E invece Darren in un turbinio di ricci scomposti si era fatto largo nella sua vita e si era infilato nel suo cuore mettendoci le radici,facendogli provare emozioni mai provate. Con un sorriso abbastanza idiota stampato in faccia e gli occhi a cuoricino per il solo pensare a Darren,Chris si ritrovò a vagare per la casa innaturalmente silenziosa,senza l'esaltata presenza che di solito saltellava in giro suonando e cantando ininterrottamente. Per passare il tempo Chris vagò per la casa come un'anima in pena,bevve un sacco di caffè,accese la tele cambiando canale ogni dieci secondi,provò a leggere qualche libro ma proprio non riusciva a concentrarsi su niente. Alla fine sedette davanti al computer e lo accese,sperando di riuscire a distrarsi un po'. All'inizio non sapeva nemmeno lui cosa cercare,quindi scrisse il nome Darren Criss e premette "invio". Guardando le foto del suo ragazzo su internet Chris si rese conto di un paio di cose: 1) Darren in foto sembrava quasi alto 2)Le foto non rendevano assolutamente giustizia al ragazzo. Gli occhi perdevano vivacità,i loro colori magnetici e cangianti,la loro allegria e la loro unicità non potevano essere catturate da un fotografo. La pelle ambrata del ragazzo non rendeva giustizia fotografata,risultando sempre troppo chiara o troppo scura perchè i filtri fotografici sembravano incapaci di cogliere la sfumatura dorata che nella realtà la accendeva rendendola irresistibile. Il sorriso di Darren però,era meraviglioso anche in foto. Poi,non si sa bene come,Chris finì su un forum dedicato a Darren. E i suoi occhi presero ad assottigliarsi sempre di più,accendendosi di furia cieca. * << Amore,sono a casa! >>Esclamò allegramente Darren trotterellando in salotto. I suoi sensi di ragno ereditati dalla visione prolungata di Spiderman cominciarono a ronzare freneticamente. Non fece in tempo ad alzare gli occhi che balzò indietro agghiacciato alla vista dello sguardo truce che Chris gli stava rivolgendo. << DOVE CREDI DI ANDARE? >> Darren era completamente spaesato. Non gli sembrava di aver combinato nessun disastro nelle ultime ore...Niente di irreparabile,almeno.<< E' u-una domanda trabocchetto? >> In realtà lui voleva solo andare a prendersi un pacchetto di Red Vines dalla credenza. << TU NON METTERAI PIEDE A LOS ANGELES! >>Sbraitò il soprano ergendosi in tutta la sua altezza puntandogli contro un dito.Era fuori di sè,Darren si aspettava che si sollevasse dal pavimento e prendesse a far levitare gli oggetti. Il ventiquatrenne sbattè le ciglia,tra il perplesso e il terrorizzato.Più tendente al terrorizzato,però. Chris non si arrabbiava spesso,ma quando capitava...Darren lanciò un'occhiata apprensiva ai sai appesi al muro. << Non per essere indiscreto,ma potrei sapere perchè?Sai com'è,ho un concerto a LA tra due giorni.. >> << Appunto! >>Strillò il soprano<< E sai che cos'hanno in mente di farti le tue fan!?Col cavolo che ti avvicinano!Maledette oche... >>Ringhiò furioso Chris. << Chris,per l'amor di Lady Gaga... >> << Non cominciare!Dovresti leggere quello che scrivono!Sono pazze,assatanate,indemoniate!Dovrebbero rinchiuderle!Fare certi pensieri su ragazzi già occupati..Le denuncio per pensieri osceni su sito pubblico! >> Okay a Chris stava per partire un embolo.Darren si aspettava che i bulbi oculari che tanto amava gli uscissero dalle orbite e rotolassero per la stanza. Con cautela e una certa tenerezza Darren si avvicinò al soprano che se ne stava a braccia conserte a fissare astiosamente il pavimento,con un broncio dolcissimo. Uno dei tanti motivi per cui Darren amava Chris:era adorabile,anche quando era isterico.E soprattutto quando era isterico perchè era geloso. << Chris,so che è ancora difficile crederci vista la mia innegabile virilità,ma credevo di averti dato qualche indizio su questo: io-sono-gay. >> Chris sbuffò.<< Da quando ha qualche importanza?Etero,gay,assessuato...Pensi che si faranno problemi quelle depravate quando ti avranno messo gli artigli addosso?!E poi sei gay da così poco tempo!Le abitudini più stupide sono le più dure a morire!E se avessi una ricaduta?E se ci fosse una ragazza lesbica?Varrebbe come un ragazzo? >> Ridacchiando Darren si avvicinò al soprano abbracciandolo e avvicinando le labbra al lobo del suo orecchio,per sussurrare.<< Chris.Io ti amo,più di qualsiasi altra cosa.Sei l'unico per me,sei tutto quello che potrei desiderare... >> Chris rimase in balia dei brividi che gli stavano facendo perdere la testa per parecchi secondi,inspirando forte l'odore rassicurante del ventiquatrenne.<< Ma io non sono...Ecco,loro... >> Darren spostò le labbra lentamente dall'orecchio ad un centimetro da quelle del soprano e vi soffiò sopra.<< Non esiste nessun "loro".Non in quel senso.Non per me.Non finchè tu esisti. >> Il cuore di Chris si sciolse completamente e il ragazzo si aggrappò a Darren come se non volesse lasciarlo andare mai più,travolgendolo in un bacio impaziente e possessivo,come se da quel bacio dipendesse la sua vita. Dio,quanto lo amava. Insomma,quando si aveva accanto una persona del genere era più che lecito dare di matto all'idea di perderla,no?! Darren si scostò e lo prese per mano.<< Sei un po' più tranquillo,ora? >> Chris arricciò le labbra.<< Un pochino. >>Borbottò,trattenendo un sorrisetto per poi dargli un bacio a fior di labbra prima di dirigersi verso il corridoio. << Che fai? >>Domandò Darren guardando il suo ragazzo prendere la spada giapponese che teneva appesa al muro della sala e mettendola nella valigia. << Beh,questa la porto.Nel caso qualche fan sfugga alla sicurezza.La prudenza non è mai troppa,no? >>
Angolino di Sara Se nell'altro capitolo era Darren quello isterico,stavolta è toccato a Chris!E ammettiamolo,non ha tutti i torti xD Ma se sapesse cosa pensiamo pure di lui... E niente,anche questa è andata,spero possa piacervi almeno un pochino :) Grazie alle persone che hanno recensito lo scorso capitolo,a chi l'ha letto e a chi leggerà pure questo!:D |
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Capitolo 15 *** Altro che FNO.Molto meglio FSO! ***
Altro che FNO.Molto meglio FSO!
Angolino di Sara Alllllora questa OS è ispirata al video del promo FNO che ha girato il cast di Glee (ho cercato di mettere il link qua ma sono un po' un disastro con queste cose :S Scusatemi,se non l'avete visto dovrete cercarlo sul caro Youtube .__.)e all'Occhiata di fuoco che si scambiano i due.Occhiata con la O maiuscola,direi. Oh,questo capitolo lo dedico ad Alice_In_Warblerland!Perchè oltre ad avere un nick geniale e seguire la mia ff dall'inizio,è stata lei a dirmi di questo video imperdibile appena è uscito e mi ha consigliato di scriverci su *-* Detto fatto!xD Non è niente di che,solo un modo per interpretare un po' la cosa ^^
<< E io come dovrei entrare lì dentro? >> Sbuffò Chris con le mani sui fianchi e una nota di panico nella voce. Stava fissando con una certa apprensione per le sue gambe i pantaloni-anche se era disumano chiamarli pantaloni-che sembravano più che altro una trappola mortale. Dire che erano stretti,era un eufemismo madornale.Quanto definire Mike Tyson "un tipo nervoso". E dire che ne aveva indossati di pantaloni stretti...Ma quelli battevano tutti. Sospirò:entrarci sarebbe stata un'impresa titanica. Uscì dal camerino alla ricerca di Darren per chiedergli una mano ad entrare in quei cosi che gli avrebbero bloccato la circolazione riflettendo su come avrebbe reagito Ryan Murphy all'amputazione delle gambe di uno dei suoi attori principali... Trovò il suo ragazzo impegnato a parlare con un branco di modelli in camicia da boscaiolo completamente sbottonata. Camicie da boscaiolo di colori estremamente fosforescenti,completamente sbottonate. Modelli assolutamente gay che sbavavano sul suo ragazzo,in camicie da boscaiolo di colori estremamente fosforescenti,completamente sbottonate. Con gli occhi ridotti a due fessure che emanavano fiamme,Chris si avvicinò al suo ragazzo che stava per essere decapitato. Voleva tirargli un ceffone tanto forte che se anche l'avesse mancato,con lo spostamento d'aria gli avrebbe fatto prendere una broncopolmonite. Darren aveva recuperato chissà dove una chitarra-cominciavano a circolare leggende su come facesse ad ottenerne una in qualsiasi luogo-e stava strimpellando qualche nota per la gioia del suo pubblico. Quello in camicia fucsia-Chris l'aveva puntato fin dall'inizio come il peggiore di tutti-fece scivolare la mano sul manico dello strumento. << Sai,non ho mai imparato a suonare...Potresti insegnarmi tu... >> Al che il soprano si fece largo tra i corpi palestrati e raggiunse Darren,urlando.<< Bene gente,lo spettacolo è finito,chiaro?F-i-n-i-t-o!E non sperate in un bis,visto che sto per strappargli le corde vocali. >>Sbottò agguantando Darren e trascinandolo via di peso. << Ahia,Chris ma che hai? >> << Io?!Dovevo lasciarti flirtare senza alcun ritegno con quegli ammassi di steroidi?! >> << Ma che flirtare,stavamo conversando amabilmente...E poi sono settimane che te ne stai in giro con costumisti e balle varie per scegliere i vestiti del promo,preparativi al Fashion's Night Out,ho bisogno di contatti umani! >> In effetti negli ultimi giorni tra preparativi per il promo,colloqui con costumisti e fotografi,non c'era stato molto tempo per loro due. << Tu non hai diritto ad avere contatti umani con soggetti diversi dal sottoscritto! >>Strillò il soprano,inviperito. << Eh mica ho fatto qualcosa di male...Ehi ma da quando sei così geloso? >> Chris arrossì di botto.<< Non sono geloso. >>Farfugliò<< Ma mi da fastidio. >> << Ti da fastidio perchè sei geloso! >> << No! >> Gli dava fastidio perchè Darren era un cretino! << Allora non hai motivo di infastidirti. >> Fece Darren risoluto.Voleva sentirselo dire?Beh mai.<< Nemmeno se vado a parlare con loro.A dopo! >> Salutò con un sorriso mielosamente fastidioso prima di saltellare verso i modelli,lasciando Chris schiumante di rabbia,gelosia e tremenda voglia di vendetta. Bene. L'aveva provocato. Era la guerra ciò che voleva?Guerra avrebbe avuto.E Chris non aveva mai detto che avrebbe combattuto lealmente. Gli avrebbe dimostrato che lui non aveva bisogno di pettorali da paura e una quantità sproporzionata di tricipiti per ricordargli quanto fosse suo. Darren era ancora tutto ringalluzzito per il successo che sembrava ottenere sul set con quei ragazzi.Non che gli importasse davvero qualcosa,ma il suo ego maschile ogni tanto,tra una pedicure e una French,si faceva sentire. E poi adorava vedere Chris geloso.Anche se non avrebbe mai ammesso di esserlo. Che poi,cos'aveva da essere geloso?Sapeva perfettamente quanto Darren lo amasse,quanto adorasse ogni sua mossa,quanto il suo cuore gli appartenesse. Quindi lasciò che il senso di colpa gli scivolasse addosso. Finalmente i fotografi e tutto il resto della troupe furono pronti e chiamarono tutti sul set. Okay,avete presente le entrate in scena dei protagonisti del film,quelle dove parte una musica rock e si vede tutto a rallentatore,tutti si fermano a guardare il nuovo arrivato con espressioni depravate e cose simili? Bene,Chris fece un'entrata in scena meravigliosa senza rallenty e senza musica. A lui non serviva. Darren perse una decina di battiti,ma il suo cuore li recuperò tutti subito dopo,cominciando a pompare all'impazzata. Chris era...Era...Era Chris. Una volta Darren lo aveva definito "Ninfa del Bosco" e il soprano l'aveva corretto chiamandosi "Ninfa delle Nevi". Beh,in quel momento era molto più di una Ninfa,era qualcosa di di più. Quei pantaloni erano la cosa più maledettamente sexy che Darren avesse mai visto,anche più di quelli di Single Ladies. Il ventiquatrenne si sentiva esattamente come Danny Zuko di Grease davanti a Sandy versione Sexy-lady:fulminato. E la cosa che più lo sconvolgeva,lo inquietava e lo eccitava era il fatto che Chris non lo degnasse minimamente di uno sguardo. Ma sorrise in maniera adorabile ai modelli nel corridoio,che risposero con parecchi fischi ed occhiate eloquenti. Darren sentì la bile risalirgli lo stomaco. Prima che potesse andare lì e prendere tutti a calci negli stinchi-erano alti quei ragazzi,eh!-fu il loro momento di sfilare. Non dovevano fare niente di che in effetti,Darren doveva solo camminare dritto davanti a sè ostentando sicurezza,lanciare un'occhiata alle telecamere passandosi una mano tra i capelli,girarsi e tornare indietro mentre Chris gli passava accanto. Tutto qua. Quindi con una certa naturalezza Darren prese a camminare cercando di imitare i modelli delle passerelle di Milano che aveva visto di recente*,eccentuando movimenti ed espressioni. Si divertiva sempre un sacco durante i servizi fotografici,aveva scoperto con sua somma piacevole sorpresa di essere capace a stare al centro dell'attenzione,e che gli piaceva pure. Aveva appena ripreso a muoversi dopo la posa davanti ai fotografi quando vide Chris raggiungerlo dalla parte opposta,gli occhi fissi davanti a sè e l'espressione più illecita di sempre. Darren non riuscì ad impedirsi di fissarlo incantato, combattendo contro la voglia crescente di fregarsene della piccola folla sul set e saltare addosso al soprano. Doveva essere professionale,dannazione.Professionale un gerbillo fritto,Chris era la creatura più sexy della terra! E poi,mentre si ripeteva che ancora poco e poi sarebbero stati liberi di fare quello che volevano,Chris alzò lo sguardo. E Darren sentì i suoi neuroni scoppiettare come popcorn. Oddio le gambe!pensò terrorizzato,visto che non se le sentiva più,come se si fossero liquefatte istantaneamente. Perchè l'occhiata che Chris gli aveva appena lanciato era stata l'occhiata più devastante che avesse mai ricevuto,l'aveva mandato completamente in tilt,voleva mettersi in ginocchio e implorarlo di amarlo fino alla morte. Meno male che lui aveva dei pantaloni abbastanza larghi che gli permisero di non scandalizzare nessuno. Chris tornò a guardare davanti a sè e Darren,fregandosene delle istruzioni della regista,girò su sè stesso per ammirare il soprano da tutte le angolazioni;i suoi occhi scesero ammaliati a seguire i movimenti dei fianchi del soprano mentre sentiva il cuore tentare di uscirgli dal petto per raggiungere il suo vero posto,tra le mani di Chris. Quando finì dietro le quinte si accorse di tremare. << Ti ha freddato,eh? >>Commentò Chord,malizioso. << Ma che freddato,sta andando a fuoco,non lo vedi? >>Si unì Mark,scoppiando a ridere. Darren non li ascoltò nemmeno.Aria,aveva bisogno di aria.Macchè aria,gli serviva un bagno nel ghiaccio... Prese un respiro profondo.Chris era stato crudele,tentare il suo autocontrollo in quel modo!Maledetto.Maledettissimo. Intanto il soprano finì gli ultimi scatti,tra complimenti vari,soddisfatto della reazione provocata nel suo ragazzo. Alla faccia dei modelli in camicia fosforescente. Arrivò nel camerino certo che le sue gambe fossero ormai definitivamente da tagliare,con il solo desiderio di toglierseli di dosso. Invece appena entrato si ritrovò contro il muro,con le labbra di Darren contro le sue e le mani del suo ragazzo sotto la maglietta. Sorrise,soddisfatto,mentre il dolore alle gambe per la scarsa circolazione passava in secondo piano. << Sei sleale. >>Mormorò Darren,roco. << Niente più modelli. >>Chiarì Chris,lanciandogli un'occhiata seria. << Mai più. >>Promise Darren,mordicchiandogli il collo.<< Visto che sono finalmente finiti i preparativi per i FNO...Che ne dici di FSO? >> << FSO? >> << Fare Sesso Ora. >>Spiegò Darren,con un sorriso accattivante. Ridendo contro le labbra del ventiquatrenne,Chris chiuse a chiave la porta e si fiondò sul corpo impaziente del ragazzo,allacciando le gambe al bacino dell'attore,prendendo possesso delle sue labbra,del mento,del collo,del petto... Altro che FNO. Molto meglio FSO.
Angolino di Sara * Darren è davvero venuto a Milano qualche mese fa per guardare una sfilata.La cosa mi ha scatenato parecchie crisi di nervi xD Maledetto,se avesse avvisato anche solo mezz'ora prima di arrivare mi sarei fiondata lì...Invece no ç___ç Ma forse è stato meglio così,perchè se l'avessi visto mi sarei attaccata a lui come una cozza allo scoglio e mi avrebbero dovuta abbattere per staccarmi.. Ma prima o poi arriverà Chris e nemmeno un sedativo per rinoceronti mi fermerà u_u Coooomunque,stavo pensando che qua le idee cominciano un po' a scarseggiare anche se ho qualche OS in mente,e se avete voi qualche suggerimento su qualcosa che vi piacerebbe leggere di loro due,sentitevi sempre liberi di farmi sapere!Sul mio profilo trovate indirizzo mail e fb,ma potete scrivermi anche qua su Efp :) GRAZIE a quelle folli che continuano a leggere e recensire queste scemate (I love you so bad!*O*) e ovviamentissimo anche a chi legge e mette tra le seguite/preferite!!*____*
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Capitolo 16 *** Oh God,yes! ***
Oh God,YES.
Angolino di Sara E rieccomi con l'ennesima stupidata su Chris e Darren,le creature più adorabili de la Planète.(Odio il francese.Non c'entra un cavolino di Bruxelles,ma odio il francese.) Questa l'ho scritta seguendo una delle idee geniali di Medea00,che ringrazio infinitamente *-* Immagino che abbiate visto tutti quanti anche l'intervista di Chris con Tom O'Neil,in cui si lascia sfuggire il commento "Oh God,yes!" alla domanda "Is Darren Criss a good kisser?" http://www.youtube.com/watch?v=KAgeAat3HeU Era da un po' che non scrivevo di loro non ancora dichiaratamente innamorati,un po' mi mancava xD Spero possa piacervi almeno un pochino :)
Quella mattina dire che Chris era stanco morto era un banale eufemismo. Cioè,se fosse possibile morire davvero di sonno,Chris sarebbe stato sul letto di morte. L'intervista con Tom O'Neil della sera precedente l'aveva tenuto sveglio fin troppo e poi i ricordi del Golden Globe,delle premiazioni -di Darren- gli avevano ronzato in testa tutta la notte impedendogli di prendere sonno. Quando arrivò sul set raggiunse i compagni che facevano colazione e si accasciò sulla panca di legno mormorando soltanto una parola. << Caffè... >>Rantolò come uno zombie,sotto lo sguardo divertito degli amici. << Vuoi una brioche? >>Buttò lì Darren,porgendogliene una. << Sì,grazie. >> Il sorriso di Darren si fece più simile ad un ghigno.<< Solo "sì grazie"?Mi aspettavo un"Oh Dio,sì"! >> Silenzio. Chris impiegò qualche secondo a recepire. Poi alzò la testa con un'espressione di puro orrore e divenne rosso paonazzo. << No.No,no,no. >>Prese a ripetere incapace di fare altro se non continuare ad arrossire e cambiare colore. Darren sciabolò le sopracciglia.<< Oh Dio,sì. >> Al che Chris si alzò dal tavolo e marciò fuori deciso a buttarsi da un ponte. Che diavolo,perchè non c'erano ponti da quelle parti?Come potevano i giovani suicidi trovare sollievo?Anche se forse da lì a qualche minuto sarebbe morto di vergogna. Dietro di lui sentiva Darren ridacchiare come un'idiota. Come aveva fatto a guardare l'intervista così presto?! Cavolo.Non sapeva nemmeno lui come gli fosse uscita quella frase,diventava semplicemente stupido quando era intervistato. Quando era intervistato su Darren. Davvero,come gli era venuta?! Ora Darren l'avrebbe perseguitato.Quell'essere irritante sempre pronto a saltellare,cantare e suonare la sua maledettissima chitarra era anche estremamente bravo nell'esasperare il soprano con battutine e simili,per il solo gusto di stuzzicarlo.Sembrava divertirsi sempre di più nello scherzare spudoratamente su una loro fantomatica relazione,e le reazioni di Chris rendevano tutto ancora più esilarante. << Si può sapere dove stai andando? >>Chiese il ragazzo riccioluto che ormai l'aveva affiancato,senza riuscire a togliersi dalla faccia quel sorriso maledettamente irritante. << A sotterrarmi.Non ci sono ponti da cui lanciarmi,quindi opto per il sotterramento.Almeno mi libererò della tua espressione schifosamente compiaciuta. >>Rispose il soprano incapace di guardare l'altro nemmeno di striscio. Okay non era la prima volta che gli intervistatori chiedevano di queste cose,ma di solito riuscivano a sviare con una battuta o qualcosa del genere. << Non capisco perchè fai così... >> << Perchè tu ti galvanizzi sempre un sacco alle mie stupide affermazioni pubbliche che vengono sempre fraintese e mi prendi in giro fino alla morte,ecco perchè! >> << Se ti fermassi un momento potremmo parlarne,sai? >> Come se Chris volesse parlarne. Ma ormai era arrivato al cancello.Chiuso. Con un po' di fortuna forse sarebbe riuscito a scavalcarlo e darsi alla macchia per i prossimi trenta o quarant'anni... << In fondo hai soltanto detto la puuuura verità! >>Cantilenò Darren,godendo come una iena nel vedere il viso di Chris riprendere la scalata verso nuove tonalità di rosso ancora sconociute. << La smetti!?Ero stanco morto,non sapevo nemmeno quello che dicevo! >>Sbottò il soprano esasperato. Doveva raggiungere i suoi sai e fare harakiri. << Suvvia sto scherzando,ragazzo suscettibile.Anzi no,è vero che hai detto la verità.Che ci vuoi fare,il ricordo dei miei baci ti ha dato alla testa,posso capire.Ma sarebbe meglio che tu nascondessi un po' il tuo sconfinato amore per me,sai? >> Chris strinse i pugni e si voltò di scatto lanciandogli un'occhiata di pura superiorità. << Quella risposta mi è uscita male,punto.Pensi davvero di essere tanto bravo?So che il tuo ego è smisurato,ma pensavo fosse minimamente realista. >> Vide Darren sgonfiarsi,letteralmente. Un palloncino bucato. Anzi,un pallone gonfiato,bucato. Il soprano si complimentò con sè stesso per l'abilità nel mentire,poi girò i tacchi e si allontanò. Magari per un po' quel petulante ragazzo avrebbe smesso di tormentarlo. O magari no. << Ehi,Chris! >>Sentì Darren chiamarlo e si voltò pronto a mollare un pugno se avesse visto di nuovo quel sorrisetto odioso su quella -meravigliosa- faccia da schiaffi. L'idea di pestarlo però turbinò via dalla mente del soprano nel momento in cui,con una certa prepotenza,Darren aveva preso il suo viso tra le mani e l'aveva baciato. L'aveva baciato. Senza telecamere,registi,qualcuno che gli dicesse come,dove e quando,senza freni e senza inibizioni. Tutto quello che Chris riuscì a fare fu rispondere al fuoco con il fuoco. E se avessero continuato,la città sarebbe finita alle fiamme.Altro che Nerone. Le labbra di Darren sembravano decise a togliergli completamente il respiro,le sue mani sembravano bollenti mentre stringevano il viso di Chris. Il suo profumo fresco e familiare era squisito. Ma Chris si staccò fin troppo presto,perchè oltre alla strana,meravigliosa sensazione di calore che gli aveva riscaldato il corpo,c'era una fitta di irritato dolore. Perchè dopo le battute,le ore passate a parlare di Harry Potter,il tempo assieme,Chris provava qualcosa per Darren.Qualcosa che non avrebbe mai dovuto provare,ma ormai...Ed era già abbastanza doloroso staccarsi dai baci sul set,non aveva bisogno di farlo anche fuori per stupide prove. << Che cosa pensi di aver dimostrato,ora? >>Borbottò cercando di ricomporsi.<< Che sei un baciatore da "Oh Dio,sì"?Beh lo eri anche prima,contento?E' questo che vuoi sentirti dire,no?Va bene,sei il miglior baciatore della storia del mondo!Gente,è arrivato un fenomeno,dovreste... >> Darren seguì i movimenti delle labbra del soprano per tutta la sfuriata che non riusciva nemmeno a sentire. << Oltre a quello,temo di aver dimostrato anche che sono innamorato di te. >>Lo interruppe Darren,probabilmente per la prima volta nella sua vita senza alcuna traccia di ironia. Chris ammutolì. E dire che avrebbe potuto andare avanti con il suo monologo per qualche ora. Diciamo solo che Darren trovò un modo migliore per impegnargli la bocca,e che questo modo non richiedeva parole,solo amore. Quella sera,nella roulotte di Darren,Chris se ne stava con la testa appoggiata alla spalla di Darren mentre questo gli baciava piano la fronte. << Perchè chiedono solo a me se sei bravo a baciare?Dovrei sentirmi offeso?Non ti chiedono mai di me! >> Darren ridacchiò e il suo respiro caldo sulla guancia del soprano lo fece aggrappare ancora di più a lui. << A me non lo chiedono perchè sanno già la risposta: Oh Dio,sì. >>
Angolino di Sara
Okay dai ditemi che secondo voi Darren non è irritante. Cioè,con quella faccia da schiaffi come si può immaginarlo diversamente?XD Ma gli si può perdonare tutto,quando è così adorabile,dai... Passando alle cose serie...Così,per caso,vi ho mai detto che vi amo?No,perchè io vi amo *O* Quattordici capitoli e 90 recensioni,tutte positive?!?*__* Non so nemmeno come ringraziarvi,semplicemente vi adoro!! Cavolo sono una schiappa nei ringraziamenti .__." Ma sono sincera nel dirvi GRAZIE MILLE ancora una volta u__u Alla prossima,stay tuned! (Sono anni che volevo dirlo e non ho mai trovato un'occasione adatta xD)
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Capitolo 17 *** Darren Dissennato! ***
Darren Dissennato.
Angolino di Sara Eh rieccomi,speravate di esservi liberate di me,eh?E invece no,mi spiace >.> Stavolta è tuuuuutta farina del mio misero sacco e non so nemmeno io come sia nata 'sta cosa,probabilmente è tutta colpa di filosofia.Non mi mancava per niente studiare D: Ormai siete abituate al leggero delirio di queste OS,no?
Dopo una giornata di lavoro intensa,tra riprese ripetute decine di volte,errori a iosa,urla isteriche di Ryan Murphy e coreografie provate fino allo sfinimento,la notte era l'unico momento in cui nei dintorni del set regnava la tranquillità totale. O almeno,così sarebbe dovuto essere. Chris stava dormendo nello scomodo letto della roulotte,stremato dopo tutto quel lavoro,quando la porta fu quasi scardinata da colpi incessanti che non preannunciavano altro che Darren. Chris si prese l'appunto mentale di comprare un fucile. Aprì la porta con i polmoni gonfissimi,pronto ad urlare le peggiori cose a quel maledettissimo ragazzo,quando questo gli saltò praticamente in braccio strillando.<< Non ho più l'anima! >> E tutti gli insulti che si era preparato mentalmente si volatilizzarono davanti alla demenza di tale affermazione. << Darren,quante volte devo dirtelo?I Dissennatori non esistono! >> Fece il soprano esasperato. << Non c'entrano i Dissennatori!Sono spacciato.Quando morirò finirò in un limbo spaventoso,tutto solo,tra atroci sofferenze! >> Ma cos'ho fatto di male?Pensò Chris,esasperato.Nella vita precedente doveva essere stato un serial killer e quella era una tutta una vendetta divina alla sua vecchia pessima condotta. Prese un respiro profondo. Sì,Chris amava Darren alla follia.Ma questo non gli impediva di progettare la sua morte lenta e dolorosa. << E,di grazia,cosa ti ha fatto venire quest'idea? >>Chiese,sapendo che se anche l'avesse buttato fuori di peso Darren sarebbe riuscito a entrare di nuovo. Un po' scosso Darren prese a raccontare.<< Ecco,stavo girovagando su internet e guardavo le mie foto... >> << Narcisista... >> Borbottò Chris. << E ho trovato una leggenda indiana secondo cui ogni volta che vieni fotografato una parte della tua anima rimane intrappolata nella foto! >> << Un Horcrux,insomma. >>Commentò Chris roteando gli occhi. Darren rimase spiazzato.Era una cosa a cui non aveva pensato. << Cioè,Voldemort ha ammazzato una caterva di gente quando bastava una foto? >> Chris adorava parlare di Harry Potter,specialmente con Darren,ma alle tre e mezzo di mattina era un pochino poco appropriato. << Darren,continua con la tua follia. >> << Oh giusto...Insomma,hai idea di quanti servizi fotografici abbia fatto ultimamente?!Non mi sarà rimasto nemmeno un frammentino di anima! >> Quello era il momento giusto per sbatterlo fuori.Dopo un'idiozia del genere. Il suo migliore amico era ufficialmente un cretino. << Darren,non so come dirtelo,ma...TU NON SEI INDIANO!E perchè dovresti credere ad una cosa detta da qualche indigeno che si procaccia da mangiare nella savana con stecche di legno appuntite e pensa che un Cercopiteco sia il suo animale-guida?L'unica cosa che ti succede quando qualcuno ti fa una foto...E' che qualcuno ti fa una foto! >> Darren mugugnò qualcosa a riguardo della "chiusura mentale" di Chris. Il soprano ringhiò.Ormai aveva imparato che era impossibile tentare di far ragionare Darren,quindi si arrese.<< E,di grazia,cosa dovrei fare io per salvarti da un atroce destino? >> Darren si fece immediatamente tutto innocenza.<< Beh,ecco...C'è un'altra leggenda che sostiene che attraverso il bacio una persona ti dona parte della sua anima. >> Il soprano sgranò gli occhi. Codice rosso,codice rosso!Cuore in fibrillazione!Uno,due,tre...Libera! << E hai...Hai pensato subito a me? >>Domandò con un filo di voce tendente all'isterico. << Noo,prima sono passato da Mark ma mi sa che ormai ha donato tutto il donabile a Chord... >> << Quindi sarei la seconda scelta. >>Borbottò Chris,che continuava a sentire un certo caldo. Darren aveva l'espressione più dolce,seria e impaziente che il soprano avesse mai visto. I suoi occhi erano tanto grandi che Chris temette di caderci dentro. << Allora,Chris...Vuoi salvare la mia anima? >> << M-ma...Darren... >>Non sapeva nemmeno lui cosa dire. Darren doveva essere impazzito.O era uno dei suoi giochetti,o era impazzito.O forse la tensione sessuale che aveva avvertito praticamente ogni giorno non era frutto della sua mente perversa.Cioè,non solo. Il ventiquatrenne si avvicinò tanto da alitare sulle labbra del soprano.<< Per favore... >> Eccheccazzo,l'autocontrollo di Chris Colfer non può essere infinito. Quindi gli si avventò contro,spingendolo contro il muro con le labbra attaccate alle sue,mandando definitivamente al diavolo il cervello per seguire semplicemente gli impulsi. Darren emise un gemito soffocato quando dischiuse finalmente le labbra di cui Chris si era impossessato,intenzionato com'era a risucchiargli ogni briciolo di sanità mentale già piuttosto latente in Darren. Quando dovettero staccarsi per riprendere fiato,boccheggiavano entrambi;Darren prese immediatamente a lambire le labbra leggermente arrossate di Chris,scivolando sul mento,sulla gola,lasciando una scia invisibile di umidi baci infuocati;quando le labbra del ventiquatrenne scesero ancora sul pomo d'Adamo,Chris trattenne il respiro affondando le dita tra i ricci di Darren,allacciando le gambe al bacino dell'altro,in balia del profumo di fresco e di buono che emanava la pelle incandescente del ventiquatrenne. Con un'impellente voglia di ridere,il soprano riuscì a sussurrare<< Ti sei inventato tutto per questo? >> << Sì.Sono un genio,ammettilo. >> << Bah.La prossima volta invece di rintronarmi con la tua pazzia,puoi sbattermi direttamente al muro?Stavo per mozzarti la lingua e chiuderti da qualche parte! >> << Oh,beh...Meglio che tu non l'abbia fatto,direi... >> Per la prima volta da un sacco di tempo,Chris concordò con Darren. Eh già. Proprio meglio.
Angolino di Sara Eddai che Darren è un genio xD Cosa non si fa per Chris?!** Oggi sono di poche parole,ma ci tengo a ringraziare le addirittura 9 persone che hanno commentato lo scorso capitolo,le 48 (*_*) persone che hanno messo la ff tra le seguite e le 16 (folli *___*) che l'hanno infilata tra le preferite!
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Capitolo 18 *** Più o meno di Star Wars?! ***
Più
o meno di Star Wars?!
Angolino
di Sara
Ta daaan,ennesima
CrissColferata abbastanza stupida,tanto ormai sapete cosa aspettarvi xD
Stavolta bisogna
ringraziare non una,ma ben due persone: GleeKinn518 che
mi ha dato la fantastica idea di base (*w* Grazie ancora!) e Medea00 che
mi ha adorabilmente linkato questa
foto dandomi
l'ambientazione e facendomi riflettere sul
ragazzo in tuta rossa e bianca >.> E' Darren?Non
è Darren?Non importa,tanto ormai c'ho scritto questa OS xD
(No ma guardate cosa faccio per voi,imparo pure a mettere i link alle
parole!**
...Come se ci
volesse un'intelligenza superiore a quella di un orango...
Ehm,nel caso non
si aprisse nessun'immagine,conoscendomi è una cosa molto
probabile,fatemelo sapere xD)
Vabbè
non è una delle OS migliori,ma spero non faccia schifo..
Seduto sul letto della
roulotte del set di Struck By Lightning Chris stava sorseggiando
allegramente l'ennesima Diet Coke della giornata,al riparo da tutti gli
amici che gli avrebbero detto che quella roba era peggio dell'alcool e
che il suo fegato sarebbe annegato tra le bollicine scure.
Era stato un
pomeriggio intenso e divertente allo stesso tempo,Chris ci stava
mettendo anima e corpo in quel film e non vedeva l'ora di portare a
termine il progetto.
L'unico lato negativo
della situazione era che lui e Darren erano costretti a vedersi e stare
assieme meno delle ventiquattro ore al giorno a cui erano abituati,ma
il ragazzo riccioluto aveva dimostrato una grande pazienza sostenendo
che per lui non era un problema perchè che sapeva quanto
fosse importante il film per il soprano.
Chris sorrise quasi
involontariamente pensando a Darren.
Poi con la coda
dell'occhio colse un movimento vicino alla finestra della roulotte
e,perplesso,aprì la porta e mise la testa fuori.
Non c'era nessuno.
Forse era
semplicemente stanco o forse le bollicine gli avevano dato alla testa.
Stava per prendere il
pigiama quando sentì un rumore provenire da qualche parte
all'esterno.
Ma che diavolo...?
Con una vaga
inquietudine alla bocca dello stomaco Chris guardò la porta.
Cavolo,sapeva che
vedere tutti quei film horror con Darren non era stata una buona
idea,l'avevano reso facilmente influenzabile,oltre che un vero fifone.
Si avvicinò
alla porta estremamente cauto e la aprì,ficcando la testa
fuori giusto in tempo per vedere un'ombra sparire dietro la roulotte.
Chris chiuse la porta
di scatto,con il cuore in gola.
Afferrò uno
dei suoi sai che si era portato dietro per tenersi in allenamento e
chiedendosi chi diavolo glielo facesse fare,scese i tre gradini della
scaletta.
Senza fare il minimo
rumore,come un vero ninja,il soprano si tenne pronto a scattare come un
fulmine nel caso gli si fosse parato davanti un pazzo che voleva
bucherellarlo come una gruviera con un mitra.
Che bei pensieri.
Prendendo un respiro
profondo Chris fece il giro della roulotte dalla parte opposta
all'ombra che aveva visto aggirarsi da quelle parti e quando fu sul
punto di girare di nuovo,una sagoma scura gli arrivò davanti.
Chris urlò.
La sagoma
urlò.
Dio li fa e poi li
accoppia.
Due dementi al prezzo
di uno.
Chris era
traumatizzato:Darren aveva in testa uno scolapasta e teneva in mano una
mazza da baseball.
Una mazza da baseball di plastica gonfiabile,a dirla tutta.
Darren era
terrorizzato:i coltelli di Chris erano estremamente vicini alla sua
povera,tenera carne indifesa.
Rimasero a fissarsi
con gli occhi sgranati per qualche secondo,sconvolti.
<<
D-Darren?! >>
<<
Chris!Ma che cavolo...Potevi mutilarmi!Il mio braccio destro si
è visto tutta la vita passargli davanti,povero caro...
>>
Il ventiquatrenne
prese ad accarezzarsi il braccio con una certa dolcezza,incurante dello
sguardo stravolto del soprano.
<<
Darren,che ci fai qua?!E come hai fatto ad entrare?! >>
<< Ho
scavalcato.Tre volte,a essere sinceri,perchè le prime due il
tizio all'entrata mi ha beccato riportandomi fuori di peso,non credeva
che fossi Darren Criss.Razza di bifolco,ma li guarda i giornali?!
>>
Chris lo
squadrò:occhiali neri,capelli pieni di gel neanche fosse
Blaine,e,giusto per passare inosservato,indossava una tuta rossa e
bianca.
Ripeto:rossa e bianca.
Un genio del
travestimento,chi è Diabolik in confronto?
<<
Ma...Hai scavalcato...Ma perchè?Che accidenti ci fai qua?E
perchè hai una mazza da baseball gonfiabile?!
>>
<<
Faccio la guardia! >>
Chris annuì
come se avesse dimenticato un'ovvietà.<<
Aah,ecco,giusto.Fai la guardia.. >>
Anche Darren
annuì,soddisfatto.
Chris l'avrebbe voluto
picchiare.<< Ma fai la guardia a che cosa?!
>>
Il ventiquatrenne
inarcò un sopracciglio in perfetto stile
Colfer.<< A te,a chi altro se no? >>
<< A me?
>>Ripetè,sconcertato.
<< Pensi
di smetterla di ripetere quello che dico io? >>
<< E tu
pensi di spiegarmi perchè avrei bisogno di una guardia del
corpo? >>
Darren gli rivolse
un'occhiataccia.<< Come se tu non lo sapessi.
>>
<< Cosa
dovrei sapere?! >>Strillò il soprano
imbufalito.
<< Che
un'orda di pazze isteriche ti da la caccia da quando hanno pubblicato
le foto di Struck By Lighting!Sai quanti computer hanno dovuto buttare
perchè la bava di quelle pazzoidi ha mandato in tilt i
circuiti?Hai la minima idea dell'esplosione di ovaie che hai
provocato?Eh?EH?Alcune sostengono di essere rimaste incinte dopo averti
visto quasi senza maglietta! >>
Chris si
coprì gli occhi con la mano.<< Fammi capire.Tu
ti stai appostando davanti alla mia roulotte perchè sei
convinto che un'orda di ragazze vogliose del mio corpicino gay stia
tentando di raggiungermi? >>
<<
C'è poco da ridere,stanno organizzando una battuta di
caccia!Si sono già divise i quartieri!Tu non hai letto
quello che ho letto io,roba che nemmeno una porno star...Ma dove le
imparano certe cose?Io alla loro età mi preocupavo di far
evolvere il mio Pikachu e del fatto che Ron ed Hermione non si fossero
ancora messi assieme! >>
<<
Questo perchè eri un ragazzo nerd solo e senza amici,Darren.
>>Commentò Chris.
<<
Ciò non toglie che tu non uscirai più di casa se
non sotto la mia stretta sorveglianza.Tragitto set-casa e
casa-set.Fine.Nient'altro. >>
<< Tu
stai delirando. >>
<<
Nessuno ti si avvicinerà se non avremo la certezza di
conoscerlo e nessuno entrerà più nella nostra
abitazione.Niente postini,fattorini, e qualsiasi altra categoria di
persona il cui lavoro finisca in "ini". >>
<<
Okay,quindi se tu devi lavorare tutto il giorno,a casa non
c'è più cibo e io sto lentamente morendo di fame
non posso nemmeno ordinare una pizza? >>
<<
Farò in modo che il frigo sia sempre pieno e per sicurezza
monterò una carrucola alla finestra,così
scambierai la pizza con i soldi. >>
<< E se
scoppia un incendio mi devo rassegnare a morire carbonizzato?Non posso
nemmeno correre in strada? >>
<<
Prenderemo degli estintori e li piazzeremo in ogni angolo della casa.
>>
<< E
immagino che se entrasse in casa un pazzo assassino non potrei
nè tentare la fuga all'aperto nè chiamare la
polizia perchè implicherebbe l'arrivo di sconociuti,no?
>>
<< Non
stai prendendo la cosa seriamente! >>Esclamò
Darren scandalizzato.
<<
Darren,non posso prendere una cosa del genere
seriamente,perchè se lo facessi ti piglierei a testate fino
a farti tornare attivi i neuroni. >>
L'attore
incrociò le braccia al petto con un'espressione corrucciata.
Adorabile.
Chris
sospirò.
<<
Darren,a parte il fatto che sono gay,io sono innamorato di te.So che
è assurdo e inconcepibile,insomma,sei un pazzo che sta
tentando di farmi entrare nel programma protezione testimoni,ma
è così.Io ti amo.Non mi importa di nessunissima
ragazza,ragazzo,essere assessuato o alieno,capito?Perchè io
amo te.Più di qualsiasi altra cosa al mondo,più
di Star Wars,d'accordo?Non mi interessa nient'altro. Ma se non ci dai un taglio,ti faccio internare. >>
Darren lo
guardò con un sorrisetto<< Più di
Star Wars? >>
<< Molto
di più,stupido. >>Sorrise Chris,intrecciando
le dita con quelle di Darren.
<< Ho
esagerato un pochino,eh? >>Mormorò l'attore
contro le labbra del soprano.
<<
Naah... >>Chris segnò il contorno delle labbra
del suo ragazzo con la punta della lingua.<< Hai
esagerato un sacco. >>Continuò,lasciando una
scia di umidi baci incandescenti lungo la guancia di Darren,che lo
assecondava stringendogli i fianchi.
<< Ma
adoro che sei geloso di me... >>Miagolò
appoggiato al fianco della roulotte.
Darren era inebriato
dal profumo di Chris,dalla sua vicinanza,dalle sue parole...
Come si poteva non
essere gelosi di una persona del genere,leggendo poi i commenti
perversi di perfetti sconosciuti su qualcosa che era indiscutibilmente
suo?
<<
Sai...Tra i commenti al tuo bel corpicino ho letto un po' di cose che
mi piacerebbe provare... >>Disse con voce bassa e intrisa
di puro desiderio.
<< Ah
sì? >>Fece Chris,seguendo con le dita il bordo
della maglietta chiara.
Poi,senza alcun
preavviso,si spostò rimettendosi a posto i
capelli.<< Senti,domani ho una scena importantissima,non posso
avere le occhiaie,le borse sotto gli occhi o varie macchie viola sul
corpo causate dalle tue labbra,okay?E tu sei in pessime
condizioni.Senza offesa,ma hai bisogno di una doccia.Quindi ora
torni a casa e domani avviserò l'ingresso di lasciarti
passare,d'accordo? >>
Darren si
ritrovò a fissare la porta chiusa della roulotte di Chris.
<< Sai
una cosa?! >>Strillò<< Non sono
più così sicuro di amarti più di Star
Wars! >>
Sentì una risatina e prima che potesse fare qualcos'altro la serratura scattò e una mano lo
trascinò dentro.
Passarono la notte ad amarsi...
Più
di Star Wars.
Angolino di Sara
Se
non sono riferimenti ad Harry Potter sono riferimenti a Star Wars o al
Signore degli Anelli,mi dispiace xD
Ma la colpa è di Darren e Chris,insomma,uno ha lo zaino di
Chewbakka,l'altro ha fatto la parte di Harry Potter in un musical,non
posso ignorare le loro passioni!(Che condivido ampiamente
>.>)
Grazie per sopportare tutto questo xD
Scappo perchè dire che ho una marea di compiti da fare
è un eufemismo madornale,non ho fatto un cavolo di niente
tutta l'estate e ora mi maledico...
Grazie
infinte come sempre per leggere,recensire e infilare questa folle FF
tra le seguite/preferite,anche dire che vi amo è un
madornale eufemismo :D
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Capitolo 19 *** Desperate HouseDarren! ***
Desperate HouseDarren!
Angolino
di Sara
Ma tipo abolire
la quarta superiore?No eh..?
Va beh,ecco un
altro po' di (in)sano CrissColfer,che -almeno spero-non fa mai male
>.>"
Sentendo il casino provenire dalla cucina,Chris si allarmò
non poco:Darren in cucina era un pericolo ambulante.
Non per niente il soprano aveva appeso sulla porta della stanza un
cartello con la foto di Darren e una X rossa sopra la sua faccia con la
scritta "Io qui non posso entrare." e sotto aveva aggiunto "Nemmeno in
braccio".
Con estrema cautela,chiedendosi dove fosse finito l'elmetto che aveva
comprato ad un mercatino dell'usato,il soprano infilò la
testa in cucina.
Quindi vide una cosa che l'avrebbe segnato a vita.
Una cosa che non avrebbe mai voluto vedere.
Una cosa che nessun essere umano vorrebbe mai vedere.
Darren se ne stava in mezzo a secchi d'acqua e stracci con un grembiule
a fiori legato in vita e una bandana rosa in testa.
Una mondina.
E come se non bastasse nella stanza rimbombava la musica dall'iphone di
Darren,che cantava a squarciagola sopra la voce originale di Cory la
canzone Jesse's Girl!
<< WHERE CAN I FIIIIIND A WOMAAAAN LIKE
THAAAT?!>>
Chris si appoggiò alla porta e si godette lo spettacolo
quantomeno imbarazzante di Darren che usava il mocio Vileda come
chitarra e si agitava convulsamente per la cucina seguendo un ritmo
tutto suo,che non c'entrava un cappero salato con la canzone.
Per qualche secondo Chris non seppe nemmeno cosa dire,combatteva tra la
voglia di ridere come un idiota e quella di espatriare.
<< YOU KNOW I WISH I HAAAAVE JEEEESSE'S GIIIIIRL!
>>
<< E io che pensavo fossi gay...
>>Commentò il soprano,divertito.
Darren si bloccò sulla sedia su cui era saltato in preda
all'euforia del momento con un mestolo in mano.Lo stava usando come
microfono.
Rimase immobile qualche secondo.
<< Oh. >>Fece,assumendo un'espressione e
una posa normali per una persona sana di mente e lucidò il
mestolo con la manica,come se questo sistemasse tutto.
<< Darren,che diamine stai facendo? >>
La risposta giusta sarebbe stata "Mi agito come un'orango impazzito,non
si vede?".
<< Le pulizie di primavera! >>Rispose
l'altro serafico,saltando giù dalla sedia e afferrando uno
spruzzino a caso,allagando quindi il tavolo con un liquido azzurrino.
<< ...Siamo ad Agosto. >>
<< Oh.Allora le pulizie d'estate.
>>Corresse l'attore saltellando qua e là con
uno straccio,passandolo sui mobili.
Chris sospirò.
Era una cosa che faceva spesso,da quando aveva conosciuto Darren.
<< E da quando tu fai pulizia?Sei l'essere più
disordinato,caotico e confusionario del pianeta.Il tuo habitat naturale
è il disordine,tu respiri scompiglio!
>>Esclamò Chris con una certa enfasi.
<< Eh che esagerato!Diciamo che non sempre ripongo quello
che prendo... >>
<< Diciamo che sparpagli in giro quello che prendi...
>>Rettificò Chris ironico.
Darren sbuffò,passandosi il dorso della mano sulla fronte.
Un lavoratore instancabile.
<< Vuoi continuare ad infierire o pensi di andare a
guardare un po' di tv mentre al resto pensa il tuo caro Darren?
>>
<< In realtà preferirei restare a guardarti
ancora un po',sei molto meglio di qualsiasi programma comico.Comunque a
cosa devo questa nuova politica?Hai aperto il tuo armadio e sei quasi
morto sotto la massa di vestiti che ti ha sommerso?
>>Ridacchiò il soprano,senza sapere che in
effetti qualche giorno prima Darren aveva rischiato grosso con
quell'armadio stracolmo.
Darren esitò,imbarazzato.<< Beh...Io lo sto
facendo per te. >>
<< Per me? >>Ripetè
Chris,perplesso.
<< Sì!E un po' anche per me,in
realtà...So che tu ami l'ordine e che a volte vorresti
prendermi a padellate quando inciampi in quello che inavvertitamente
dimentico in casa...Ma ieri in tv stavano intervistando una donna che
in un raptus di follia omicida ha assalito il marito con un
pelapatate,tentando di rasarlo a zero perchè il malcapitato
aveva lasciato la cassetta degli attrezzi in salotto e lei era
inciampata per l'ennesima volta...Insomma,non voglio che tu arrivi a
rasarmi con un pelapatate,Chris. >>
Il soprano scoppiò a ridere,raggiungendo Darren e
abbracciandolo schioccandogli un meritato bacio sulla
guancia.<< Darren,di che ti preocupi?Altro che
pelapatate,mi ci vorrebbe un tosaerba per quel nido di Condor che hai
in testa. >>Sorrise,allacciando le mani dietro al collo
del ragazzo suo malgrado divertito,appoggiando la fronte contro quella
di Darren.
<< Io ti amo per come sei,Darren.Pregi e difetti.Mooolti
difetti.Più difetti che pregi. >>
<< Si è capito il concetto,sai?
>>
Chris ridacchiò contro le sue labbra.<< Fatto
stà che ti amo,pazzo,canterino e disordinato.
>>
<< Quindi posso smettere di pulire e riordinare?
>>
<< Sì,Darren. >>
<< Bene,perchè mi è venuto il
ginocchio della lavandaia,il gomito della casalinga,l'ernia del
lavavetri... >>
<< E la stupidità dello sfaticato no?
>>
<< Oh quella da sempre ormai.Ma vuoi mettere, il fascino
del perfetto uomo di casa?Tipo Mastro Lindo,o Mr Muscolo?
>>
<< Ma che razza di gusti hai? >>Fece
Chris,schifato.
<< Beh,sto con te... >>Ribattè
Darren,ironico,mentre Chris emetteva un verso scandalizzato.
<< Bene,allora stasera perchè non dormi sul
divano con il cartellone di Mr Muscolo? >>Disse
Chris,acido,incrociando le braccia al petto.
<< Eddai stavo solo scherzando!
>>Esclamò subito Darren,agghiacciato alla
prospettiva ben poco allettante.
Chris scosse la testa,fintamente offeso.
Darren esibì la sua collaudatissima e sempre ad effetto
espressione da cucciolo bastonato e poi lasciato in mezzo ad
un'autostrada sotto al temporale,abbracciando il soprano e posandogli
un bacio caldo e languido sulle labbra che non poterono non tendersi in
un sorriso.
<< Per stasera non so ancora. >>Fece
Chris,lanciando un'occhiata all'orologio ed esibendo un sorriso
malizioso<< Ma hai tutto il pomeriggio per convincermi.
>>
Angolino
di Sara
Lo so,lo so,non
è niente di che,ma che ci volete fare,la scuola mi
dà alla testa e questi sono i risultati...
Comunque,Darren
versione donnina di casa non è la cosa più
inquietante e allo stesso tempo esilarante che abbiate mai immaginato?XD
*Vittimismo
Time*Essendo io abbonata a vita a Sfiga&Affini,m'è
venuta la tendinite alla mano destra-la mano della bacchetta,santo
cielo!- e devo tenere un affare che me la blocca un po'...No,non
smetterò di scrivere,a costo di dovermela far amputare XD Ma
visto che dovrò usare per lo più la sinistra e
che non ne sono affatto capace(sono uno spettacolo imbarazzante
>.<") potrei metterci un po' di più a scrivere
e probabilmente ci saranno un sacco di errori di battitura che mi
sfuggiranno :S
Chiedo quindi
scusa in anticipo,se me li fate notare li correggerò subito
u__u
Ma ho mai
ringraziato tutte quelle fantastiche e forse un po' masochiste persone
che continuano a leggere e recensire questa ff?XD E quelle 20 che
l'hanno messa tra le preferite?!E le 49 che l'hanno messa nelle
seguite?!
*____*
Ora vado ad
uccidere i bambini del cortile di fronte alla mia finestra,che giocano
a calcio e urlano ininterrottamente da mesi (ma che polmoni hanno!?) e
non li sopporto più.Aggiornerò al più
presto dal carcere +___+
|
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Capitolo 20 *** Together they are totally awesome! ***
Together they
are totally awesome!
Angolino
di Sara
Io vi avverto,il
tasso di stupidità di questo capitolo è
illegale,e il senso è davvero poco.Un'ammasso informe di
idiozie probabilmente non fanno nemmeno ridere,ecco
cos'è!Insomma,siete ancora in tempo per chiudere tutto ed
evitare il delirio u__u
Se invece siete
così coraggiosi da voler continuare lasciate che vi dica che
in questa OS quei due geniacci (...) non stanno ancora assieme...Prima
o poi azzeccherò la loro dichiarazione >.>"
L'idea me l'ha
suggerita Medea00 (amatela *.*),ancora una volta grazie cara,e scusa se
è venuto così nonsense questo capitolo...
Ma era l'unico
modo in cui riuscivo a immaginarmi questa cosa,quindi scusate ma non
potevo fare altrimenti! Oh,e spero che sappiate chi sono gli Starkids...Beh,il gruppo con cui Darren ha recitato "A very Potter Musical"!
Chris salì in auto con un'ansia che non aveva avuto nemmeno
quando era andato ai Golden Globe.
Si torse nervosamente le mani voltandosi a guardare Darren,che invece
era la gioia fatta a persona,il suo sorriso smagliante era ancora
più abbagliante del solito.Quasi quasi ci volevano gli
occhiali,per guardarlo in faccia.
<< Darren,e se non dovessi piacergli?
>>Domandò un po' isterico il soprano.
Il ventiquatrenne sorrise,rassicurante.<< Ma certo che
gli piacerai,piaci a tutti!Andrà tutto bene.Sono decisamente
pazzi ma in fondo hai un debole per i folli,no? >>
Chris sospirò e mise in moto.
Sì,Darren tirando in ballo qualcosa della serie "mi casa es
tu casas" e addirittura straparlando della proprietà
transitiva secondo cui "Chris era amico di Darren,gli Starkids erano
amici di Darren,Chris era-o sarebbe diventato-amico degli Starkids"
l'aveva convinto ad uscire con lui e tutti i suoi amici Starkids.
Sarebbero passati a prendere prima Joe Walker,l'inquietante e spassoso
Voldemort di A Very Potter Musical e poi avrebbero raggiunto gli altri
al ristorante.
Chris notò che man mano che si avvicinavano a casa
Walker,Darren si faceva sempre più impaziente e non
potè trattenersi dal sorridere:era adorabile.
Quando finalmente arrivarono Darren si catapultò
letteralmente giù dalla macchina prima ancora che questa
fosse ferma,saltando addosso al ragazzo che se ne stava appoggiato al
muretto con un sorriso talmente ampio che Chris l'aveva visto
già da qualche chilometro.
Il soprano assistette quasi commosso all'incontro dei due migliori
amici che rimasero abbracciati per un'infinità di tempo e
poi presero a tirarsi stupidi amichevoli pugni sulla spalla,troppo
contenti per sostenere una conversazione.
Anche se Chris era rimasto in disparte sperando che la sua presenza
passasse inosservata tutta la sera,Joe gli si avvicinò con
una certa curiosità,presentandosi.
E uno è andato...Pensò il soprano mentre guidava
verso il benzinaio,con Darren e Joe seduti dietro che non facevano
altro che ridere.
Al distributore il benzinaio,un uomo africano con dei dred
lunghissimi,si avvicinò al finestrino e Chris gli porse una
banconota da venti dollari.
Quando ripartirono,Darren e Joe presero a parlare concitati.
<< Ma hai visto com'era arrabbiato? >>Fece
Joe,sorpreso.
<< Sì infatti!Poveretto,chissà che
gli è successo per essere così furioso...
>>
Chris era perplesso.<< A me è sembrato
normale,era gentile... >>
<< Scherzi?No,era proprio arrabbiato... >>
<< Infatti,non l'hai visto? >> Darren
scambiò un'occhiata con Joe << Era proprio
incazzato.Incazzato nero! >>
Uno.Due.Tre...
E giù a ridere come delle iene strafatte.
Chris era scioccato per lo sketch improvvisato da quei due dementi ma
superata la sorpresa si ritrovò a ridere come un'idiota pure
lui.
Incazzato nero...Un africano...Che cretini...
Se gli Starkid erano tutti così,la serata sarebbe stata uno
spasso.
E in effetti fu una delle più divertenti di sempre.
Quei ragazzi erano le persone più esilaranti che Chris
avesse mai incontrato,riuscivano a scherzare su qualsiasi cosa
e,proprio come Darren,sembrava impossibile immaginarli di cattivo umore.
Forse il sorriso perenne era un requisito per diventare Starkid.
Joey Richter nonappena era arrivato aveva cominciato a ripetere "ciao"
ininterrottamente,finchè una perplessa Bonnie Gruesen gli
aveva chiesto perchè non ci desse un taglio.
E lui,con il tono di ovvietà,aveva risposto<<
Perchè mi sta venendo il raffreddore e dire "ciao"
è salutare,no? >>
La ragazza si era schiaffata una mano in fronte mentre gli altri erano
scoppiati a ridere.
Darren aveva lanciato un'occhiata quasi di scuse al soprano che
però gli aveva stretto la mano e continuato a sghignazzare
assieme agli altri.
Chris era stato accolto con un calore e una naturalezza che l'avevano
sconvolto,abituato com'era ad essere l'emarginato o la
celebrità del gruppo,trattato in ogni caso come un diverso.
Stavolta invece fu trascinato senza possibilità di appiglio
nel circolo di pura follia,genialità e idiozia che quel
bizzarro gruppo di ragazzi tanto affiati era riuscito a creare,come se
si conoscessero da anni e non da una manciata di minuti.
<< Oh,oh ragazzi,sapete com'è che si uccide
un'orologiaio? >>Saltò su Lauren Lopez ad un
certo punto,ormai assuefatta all'ilarità
generale.<< COLPENDOLO! >>
Continuò difilato,mentre Joey si aggrappava alla sua spalla
ridendo come un'ossesso.
Questo diede via ad un giro di barzellette veramente penose.
<< Cosa dice un'arancia arrabbiata? >>
Joe guardò le facce perplesse dei presenti e poi
esclamò<< Ora ti spicchio! >>
Ovviamente Darren non potè esimersi dall'unirsi a quella
banda di pazzi alzandosi in piedi ottenendo l'attenzione generale per
declamare ad alta voce<< Pierino cade,si sbuccia un
ginocchio...E se lo mangia! >>
Chris,che ormai rischiava una paralisi facciale per le troppe
risate,capì perfettamente perchè a Darren
mancassero così tanto i suoi amici e perchè ne
parlasse tanto spesso:sembravano una grande,divertente famiglia.Era
come se fossero tutti fratelli,legati da qualcosa di indissolubile ed
estremamente forte:amicizia.Pura e sincera.
Spinto quindi dal clima familiare e di pura idiozia pure Chris si
arrovellò il cervello alla ricerca di una battuta abbastanza
pessima da restare in linea con gli altri,quindi sospirando
disse<< Ragazzo scoppia di salute:otto morti,tre feriti.
>>
Si guadagnò talmente tante pacche soddisfatte e ammirate che
gli sarebbe certamente venuto un ematoma.
<< Un'altra,dai! >>Lo incitarono un po'
tutti,decisamente allettati all'idea di trovare un nuovo matto da far
entrare nella cricca.
Ma il soprano scosse la testa,desolato.<< Ho finito le
battute che avevo in serbo... >> Sovrastando il deluso
mormorio indistinto,il soprano proseguì <<
Potrei cominciare con quelle in croato,però. >>
Non poteva credere che si stessero davvero sganasciando per una cosa
così stupida.
E dire che aveva sempre sognato di dirla.
Era tutta colpa di quel clima innaturale che aleggiava intorno a quei
ragazzi,un'atmosfera bizzarra,confortevole,che faceva sentire tutti
uniti e a loro agio,liberi di dire qualsiasi cosa.
Quando ad un certo punto Joey baciò Bonnie e nessuno
sembrò particolarmente turbato,Chris non potè
nascondere la sorpresa.<< Non sapevo che steste assieme.
>>
<< Infatti non stanno assieme,fanno sempre
così. >>Spiegò
Joe,allegro<< Non sarebbe professionale andare a letto
con una collega... >>
<< Però siamo stati tutti a letto con
Darren*... >>Commentò Joey,mentre gli altri
ridevano,Chris compreso.
<< E infatti lui è un maschio,no?
>>
<< Mah...Io ho ancora i miei dubbi.. >>
Darren gli mollò uno scappellotto simile a quelli che Chris
riservava a lui.In effetti dava una certa soddisfazione.
Il ventiquatrenne scambiò un'occhiata con il soprano,che
sembrava assorto in chissà quali pensieri.
<< E voi due invece,da quanto state assieme?
>>Domandò Lauren,interessata.
Chris e Darren si guardarono.
Gli Starkids li guardarono.
<< Ma...Noi due non stiamo assieme,ragazzi.
>>Fece Darren,certo che scherzassero.
Tutti quanti sbatterono le ciglia un paio di volte,perplessi.
Poi scoppiarono tutti a ridere,abbracciandosi gli uni agli
altri.<< E poi cosa,Darren,sei ancora etero?
>>Ululò Joe,battendo freneticamente la mano
sul tavolo in preda alle convulsioni per il troppo ridere.
Darren vide distintamente la sua credibilità andare in frantumi.
<< Ma noi davvero non stiamo assieme. >>Si
aggiunse il soprano,un po' turbato:come potevano essere giunti ad una
conclusione tanto assurda?Okay che erano gli Starkids,ma insomma...
Il silenzio che calò sulla tavolata fu surreale.
<< Oh. >>Fu l'unico commentò che
Joey riuscì a fare,battendo forte sulla schiena di Joe,che
per lo shock aveva ingoiato una Red Vines e ora stava diventando blu.
Un bel contrasto con l'allegro rossore che colorava le guance di Chris
e anche quelle di Darren.
<< Beh,c'è tempo!Brindiamo!
>>Esclamò Joe una volta ripresosi dal
principio di soffocamento,cercando di salvare l'amico dall'imbarazzo.
Tutti ripresero a bere e la faccenda scivolò via,tra spruzzi
di birra e Red Vines.
Darren e Chris parvero pensierosi ancora per un po'.Insomma,tutti gli
intervistatori e i giornalisti chiedevano speranzosi di una relazione
tra loro due,ma sentirselo chiedere da degli amici era...Diverso.
E poi i ragazzi pensavano che stessero insieme da tempo addirittura!
Anche i due interessati comunque non ebbero molto tempo per riflettere
perchè furono nuovamente trascinati nel vortice di
sconclusionata ilarità della compagnia,trovandosi a cantare
a squarciagola "500 Miles " dei Proclaimers tutti su una panca con
Darren e Joe alla chitarra,a bere "a goccia" una quantità
indefinita di alcolici e a sfidarsi a stupide gare.
Darren stava giusto tentando di battere il record di Joey infilandosi
trentotto Red Vines in bocca sotto lo sguardo leggermente schifato di
Chris,che in qualche modo era riuscito a sfuggire a Bonnie che l'aveva
inseguito un po' per tutto il locale per convincerlo a mandare
giù un'intruglio di alcolici che probabilmente l'avrebbero
mandato direttamente all'altro mondo.
Quando la serata finalmente si concluse e a malincuore gli amici si
salutarono,Chris era certo di aver lasciato tutta la sua
credibilità da qualche parte vicino al bancone.
<< Sai,credo che dovremmo andare a piedi.
>>Fece il soprano,un po' brillo.
Darren annuì.
<< Perchè pensano tutti che stiamo assieme?
>>Domandò il ventiquatrenne,calciando un
sassolino.
<< Perchè...Ma che ne so,io?
>>Rispose Chris,scrollando le spalle.
<< Ma se lo pensano tutti... >>
<< Aspetta un attimo.Prima di continuare questa
conversazione devo sapere quanto sei ubriaco. >>
<< Mah...Non molto,riesco a ricordarmi dove abito quindi
sto abbastanza bene. >>
Il soprano sospirò.<<
D'accordo,dai,parliamone. >>
Attimi di silenzio.
<< ...Beh? >>
<< "Beh" che cosa?Perchè devo parlare io?
>>
<< Perchè sei tu che hai tirato in ballo il
discorso,quindi avrai qualcosa da dire. >>
Darren sbuffò.<< Okay.Joe dice che...Ci
guardiamo in modo strano.Che io ti guardo in modo strano.
>>
Chris si grattò la testa.<<
Perchè?Come mi guardi? >>
<< Non lo so,aspetta. >>Darren si
fermò davanti al soprano.
Per un interminabile minuto si fissarono,occhi negli occhi.
Poi Chris balzò indietro.<< Eh cavolo,sembra
che tu mi voglia stuprare! >>
<< Ma che dici?!Sei tu quello con gli occhi a cuoricino!
>>Ribattè il ventiquatrenne,arrossendo fino
alla punta dei capelli.
Darren mugugnò qualcosa di indistinto,forse per l'imbarazzo
o forse per l'alcol.
<< E poi Joe ha detto che c'è una strana
elettricità tra di noi,come se fossimo due calamite che
tentano di attirarsi o qualcosa del genere...Ho sempre pensato che quel
ragazzo avesse dei problemi,ma non mi ha mai dato retta.
>>
Chris gli lanciò un'occhiata brevissima e
imbarazzata.<< Ma...Insomma,io non...Non ti piaccio,no?
>>
Darren sgranò gli occhi.<< Cos-No!No,no.No.
>>Forse ripetendolo se ne sarebbe autoconvinto.
<< Ah...Ehm,no problem allora... >>
No,Chris,la tua voce non gronda di delusione,ma và,figurati.
Camminarono in silenzio l'uno accanto all'altro sul marciapiede deserto.
<< Chris? >>
<< Dimmi. >>
<< Credo che tu mi piaccia.
>>Mugugnò,abbattuto.
Lusinghiero,molto lusinghiero detto con quel tono.
<< Ed è una cosa così orribile?
>>Domandò Chris,cercando di suonare stizzito e
non sognante.
<< Considerando che siamo colleghi,che dovremo baciarci
spesso sul set,che siamo migliori amici e questo potrebbe incrinare
decisamente il nostro rapporto e minare alla base la mia
sanità mentale... >>
<< Ma quale sanità mentale...
>>Borbottò Chris.
<< Un minimo di rispetto per i miei sentimenti sarebbe
gradito! >>Strillò Darren,chiedendosi che
diavolo gli fosse passato in quel cervelletto bacato.Confessare i suoi
sentimenti?!Prima regola di Starkid-dannazione-"non dire mai alla
persona che ti piace che ti piace!".
Della serie "predico alla grande e razzolo neanche malissimo,a cazzo
proprio."
Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeek!
Strillo da ragazzina dodicenne alla vista del portatile di Hello Kitty.
O,in questo caso,strillo cerebrale dei quattro neuroni di Darren prima
di crepare,stroncati da un infarto alla "Pavarotti Mode".
E stavolta erano proprio andati eh,senza speranza di ritorno.
Perchè il contatto delle labbra di Chris contro le sue aveva
mandato una serie di scariche elettriche attraverso la sua spina
dorsale fino al cervello,mandando il cuore in fibrillazione e facendo
cuocere il cervello di Darren in due secondi netti,neuroni compresi,che
ora stavano friggendo allegramente.
Forse sentire il cuore accellerare i battiti in quel modo,smettere di
respirare per chissà quanto tempo e sentire uno stormo di
aquile-chi è quel demente che pensava fossero
farfalle?!-levarsi nel suo stomaco sarebbe dovuto essere spaventoso.
E invece si sentiva meravigliosamente bene.
Semplicemente,meravigliosamente bene.
Con Chris stretto a sè,le labbra intrecciate e quella strana
sensazione di benessere che sembrava scorrere nelle sue vene al posto
del sangue...
Poi qualcuno da qualche parte nel mondo reale cominciò a
cantare,alle loro spalle.<< 'CAUSE TOGETHER THEY ARE
TOTAAAALLY AWESOOOME! >>
E Darren,senza nemmeno staccarsi da Chris,alzò una mano
mostrando elegantemente il dito medio a Joe,Joey,Bonnie e Lauren,i cui
sorrisi smaglianti e soddisfatti illuminavano la città.
Angolino di Sara
...Ehilà,ehm...Come va? Nooo,non è un'idiozia
immane questa OS,per niente proprio...Quando mai...
Dai capitemi,non potevo scrivere niente di serio con quei soggetti!E
poi avevo avvertito!>___>"
*Chiarimento time*Allllora,lo sketch del benzinaio di colore
è avvenuto realmente e,cioè,vade retro razzismo
per carità,ma sul momento ho riso come una pazza.Il pessimo
umorismo lo adoro,non posso farci niente.Le altre battute e cretinate
varie sono per lo più mie cretinate varie e stupidate dette
da amici >.>
*Avevo letto un sacco di tempo fa un'intervista agli Starkid in cui gli
veniva chiesto se fossero andati a letto con colleghi Starkids e loro
avevano risposto di no,ma che erano stati tutti a letto con
Darren.Poniamoci delle domande,gente XD
Poi poi poi...No vabbè ma solo io trovo esilarante
l'immagine degli Starkids che cantano e suonano questa canzone?
--> 500
Miles-Proclaimers
Forse sì,sono l'unica.Ma va bene così,non
preocupatevi.
Sono ancora in fibrillazione,oggi sono andata a Milano
solo&esclusivamente per guardarmi il Live Concert in 3D *-*
C'era troppo poco Kurt,ma è bellissimo lo stesso *O*
Basta,vado che sono tipo stanca morta e questo "angolino" sta
diventando un angolo giro.
Mah,sarà anche banale e prevedibile eh,però
MUCHAS GRACIAS *_______* Siete adorabili,tutti quanti.
|
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Capitolo 21 *** Pancake e successione al trono! ***
Pancake
e successione al trono.
Angolino di Sara
Buonasera gente!Okay dopo essermi divertita davvero tanto con lo scorso
capitolo mi è uscito questo,che non è niente di
chè...Un po' di crisi,un po' di vita di coppia,un po' di
fluff,un po' di ammmmmore CrissColferoso-per che altro sareste qui,se
no?!-e basta credo.
Quella mattina a
svegliare Darren non fu nè un'amorevole carezza di Chris
nè -grazie a Dio-uno dei suoi strilli spaccatimpani dovuto
alla scoperta di una macchia sul suo Golden Globe,bensì un
meraviglioso profumo di dolci che si faceva ogni secondo più
intenso.
Che Chris gli stesse portando la colazione a letto?
Darren stava già spargendo cuoricini qua e là
quando l'occhio gli cadde sulla sveglia.*
Di solito non faceva colazione alle tre meno un quarto di notte e non
gli sembrava che Chris avesse cambiato tanto radicalmente la sua natura
da trasformarsi in un vampiro,quindi,con la lucidità che
solo Darren sveglio da pochi minuti poteva dimostrare,intuì
che c'era qualcosa di strano.
Arrivò in cucina e capì perfettamente come
dovevano essersi sentiti Hansel e Gretel nella casetta di marzapane.
Quella era la cucina di marzapane.
Ovunque Darren guardasse trovava tortini,pancake e muffin.Cataste di
pancake e muffin di ogni genere,tipo e colore.
Alcuni erano perfino celesti,e la cosa era decisamente inquietante.
<< C-Chris? >>
Il soprano,intento com'era a mescolare con un frustino da cucina
un'impasto dall'aria morbida in una ciotola enorme,non si era nemmeno
reso conto dell'arrivo del ragazzo.
Quindi sobbalzò schizzandosi addosso un po' di impasto e si
voltò a guardarlo con gli occhi iniettati di sangue.
Darren,agghiacciato,si portò immediatamente dietro al tavolo.
<< Chris,tesoro,mi sono perso qualcosa?C'è la
sagra del pancake?Una gara di preparatori di muffin? >>
Il soprano scosse solamente la testa,troppo concentrato nel versare
quella morbida crema sulla piastra.
Darren addentò un muffin spostando un paio di teglie dal
bancone per potercisi sedere.
Forse non era poi così male avere la casa che strabordava di
dolci.
<< Mmh,dici che posso accettare la cosa senza fare
domande o mi dovrei preocupare del tuo raptus?
>>Domandò masticando quello che era
indubbiamente il miglior muffin ai mirtilli e cioccolato che avesse mai
assaggiato.
<< Non ho nessun raptus. >>Fece
Chris,sfrecciando da una parte all'altra della cucina destreggiandosi
tra presine,teglie bollenti e torte appena sfornate.
<< Oh...Allora posso chiedere cos'ho combinato di
così grave fa farti decidere di farmi andare in coma
diabetico? >>Chiese nascondendo un sorrisetto dietro ad
un altro muffin.
<< Sono nervoso,okay?E quando sono così
nervoso devo sfogarmi in qualche maniera e...Beh,questa è la
mia maniera. >>Borbottò facendo saltare il
pancake sulla padella con una maestria esemplare.
Alla facciaccia di Buddy Valastro*.
<< Oh beh,ricordami di farti innervosire più
spesso allora. >>Commentò Darren lanciando
un'occhiatina divertita al soprano,che però si
limitò a sospirare.
La cosa era preocupante.
<< Ma come,nemmeno uno scappellotto?Nemmeno uno piccolo
piccolo?Un'occhiataccia,almeno!? >>
Chris sospirò di nuovo,forse non lo stava nemmeno ascoltando.
E la cosa era ancora più preocupante.
Darren si avvicinò al soprano con sguardo decisamente
allarmato e tentò di togliergli la ciotola di mano.
Chris non sembrava dell'idea di separarsi da quell'affare e ci si
abbarbicò.
<< Christopher,molla.Quello non è un albero di
eucalipto e tu non sei un koala. >>
A malincuore il soprano allentò la presa e Darren
agguantò il tegame per portarlo fuori dalla sua portata.
Chris si chinò chissà dove a prendere un'altra
ciotola stracolma di impasto e riprese a mescolare freneticamente.
<< E va bene,ti verrà il tunnel carpale
però,ti avverto.Puoi guardarmi almeno un secondo?
>>
Chris sollevò appena lo sguardo mentre la sua mano destra
non si fermava un secondo,sbattendo e ribattendo quella massa informe
color crema.
<< Potresti dirmi che cosa turba il tuo cervelletto
malefico?E non prenderla come un'offesa,insomma,hai passato gli ultimi
tre giorni a spiegarmi come e perchè dovresti essere settimo
nella lista all'eredità al trono inglese. >>
Il soprano lo trafisse con un'occhiataccia.
Finalmente.Darren cominciava a sentirne la mancanza.
<< E' una cosa stupida.
>>Bofonchiò,abbassando di nuovo lo sguardo.
<< Io dico cose stupide ogni minuto. >>Lo
incoraggiò Darren,apprensivo.
<< Ma questa è stupida stupida.
>>
<< Mi preparo a twittarla,allora. >>Il
soprano arricciò le labbra e Darren roteò gli
occhi.<< Chris,ti prego! >>
Il soprano sbattè con una certa forza il recipiente sul
tavolo,facendo sobbalzare Darren.
<< Okay,ma non voglio che tu rida o cose simili
perchè altrimenti ti ficco questo cucchiaio su per il naso.
>>
Darren annuì,serio.
E il soprano lo investì con una cascata di parole
ininterrotta,tanto che Darren fu sul punto di chiamare quelli di
Guinnes World Record e avvertire che Chris stava giusto battendo ogni
primato di apnea.
<< Beh...Okay,sai che ultimamente i giornalisti mi stanno
mettendo sotto torchio,no?Insomma,tra la nomination agli Emmy,Glee e
tutto il resto...E le loro domande mi stanno facendo impazzire!E se il
successo mi desse alla testa?E se invece nessuno mi scriturasse
più e io diventassi un frustrato alcolizzato e passassi il
resto della mia vita in riabilitazione o attaccato al bancone di un
bar?!E se invece dovessero propormi un film da girare dall'altra parte
del mondo e dovessi partire lasciandoti qua e tu conoscessi un altro
meno isterico e inquietante di me e senza tendenze alla
teatralità e ti innamorassi?E se tu decidessi di
lasciarmi?Insomma potrei accettarlo perchè voglio che tu sia
felice,ma penso che finirei con il diventare uno di quegli eremiti in
cima all'Himalaya che vivono in totale solitudine perchè
hanno perso l'amore e non... >>
Darren non lo lasciò continuare con quelle
assurdità,fermando le labbra del soprano con le sue in un
contatto tanto dolce quanto deciso.
<< Darren... >>Cominciò il
soprano,sbuffando appena.
Il ventiquatrenne gli posò il pollice sulle labbra per farlo
tacere.
<< Tu sei impazzito. >>Dichiarò
convinto.<< Se pensi veramente...Dio,Chris...
>>Non sapeva nemmeno da dove cominciare.
Non era bravo nei discorsi seri.
Chi l'avrebbe mai detto.
Si passò una mano tra i capelli e riprese.<<
Sei la persona più immotivatamente insicura di questo
sistema solare,lo sai?Come potrebbero smettere di scritturarti quando
sei uno degli attori più promettenti del millennio?!E
poi,Chris,non sei capace a montarti la testa.Dico davvero,sei sempre
così modesto e umile che mi fai venire il nervoso,non ti
rendi conto di quanto tu sia straordinario!Vorrei che tu potessi
vederti anche solo un momento con i miei occhi...E qualunque cosa
succeda,in qualunque momento e luogo sappi che io ti seguirò
Chris.In capo al mondo,se devo.Se dovrai partire,verrò con
te e se mai cadessimo in rovina ci tasferiremo in messico a coltivare
patate,insieme.Sempre insieme. >>
Chris fece una risatina acquosa,passandosi una mano sugli occhi umidi.
<< Chris,dai... >>
<< Che c'è,non posso aver paura?
>>
<< Paura di cosa?! >>
<< Di perderti!Di perdere tutto!Di svegliarmi un giorno e
rendermi conto che sono di nuovo intrappolato a Clovis e che tu eri
solo uno strano e contorto sogno,la mia mente ne sarebbe capace,lo sai.
>>Sbottò il soprano voltandosi di scatto per
dargli le spalle e nascondere gli occhi decisamente troppo lucidi.
Maledetta emotività.
Darren intanto si era perso da qualche parte tra l'isteria da pancake
di poco prima e quella nuova strana crisi.Ma che diavolo..!?Non
riusciva a tenere il passo.
Dopo un momento di defiancè il ventiquatrenne si
avvicinò al suo amato.
<< Chris... >> Lo chiamò,piano.
Il soprano non si girò e Darren emise un lieve sospiro.
Chris fissava ostinatamente le piastrelle chiare che aveva scelto lui
stesso,dandosi dello stupido.Non sapeva neanche lui che diavolo gli
prendesse,solo...Era tutto così strano,teso e confuso,tutti
sembravano interessati alla sua vita quando nemmeno lui aveva tempo per
pensarci,ponendogli domande importanti,domande a cui avrebbe
già dovuto saper dare una risposta...
All'improvviso sentì la mano calda e familiare di Darren
prendere delicatamente la sua e immediatamente sentì
scariche di pura elettricità attraversagli la spina dorsale.
Avrebbe voluto che Darren lo lasciasse lì a comportarsi da
idiota,non voleva costringerlo a quello spettacolo patetico,ma allo
stesso tempo non avrebbe sopportato vederlo allontanarsi.
Non si voltò,non aprì gli occhi,rimase
semplicemente fermo,con la mano di Darren stretta nella sua.
<< Chris... >>Mormorò il
ventiquatrenne,mettendosi di fronte a lui<< Dubito che la
tua mente sia tanto malata e masochista da inventare un sogno del
genere.Cioè,siamo realisti,se fosse un sogno io avrei le
sembianze di Johnny Depp.E poi,mi sento decisamente reale,sai?
>>
Chris affondò il viso contro il torace di Darren,che lo
abbracciò immediatamente e prese a sussurrargli all'orecchio.
<< Tutto questo è reale,Chris.Questo
>>Disse,prendendo una mano chiara e vellutata di Chris e
poggiandosela sul petto,proprio sopra il cuore che batteva
accellerato.<< E' reale.Tutto quello che hai,l'hai
guadagnato con le tue incredibili forze e nessuno,mai,potrà
portartelo via.Anche perchè lo infilzeresti con i tuoi
coltelli.E io,Christopher... >>Mormorò
piano,sentendo il corpo del soprano fremere al suo nome completo
sussurrato con quell'intensità e quella
dolcezza<< Sono tuo.Sono tuo.E lo sarò
sempre,finchè mi vorrai. >>
<< Per sempre. >>Mugugnò
Chris,la voce ovattata dalla maglietta di Darren.
<< Ah,cavolo,speravo un po' meno... >>
Quando sentì lo scappellotto colpirlo con precisione
infallibile e fargli sinceramente male,non potè non
sorridere.
Lentamente Chris alzò la testa e Darren perse un battito nel
vedere le iridi azzurre così limpide e vicine a lui.
<< E quando mi verrà la displasia all'anca per
tutte quelle mosse di Single Ladies e dovrai scarrozzarmi in giro in
sedia a rotelle? >>
<< Chris,ti porterò anche in braccio se
sarà necessario. >>Promise Darren,con un
sorriso dolcissimo,che si smorzò nel vedere gli occhi di
Chris tornare lucidi.
<< E poi mi chiedi perchè penso che tu sia un
sogno? >>Esclamò il soprano<<
Sei troppo meraviglioso per essere vero! >>
Darren non riuscì a impedirsi di prendere il viso di Chris
tra le mani e avvicinarlo con una dolcezza disarmante al suo,facendo
scontrare le labbra in un contatto di zucchero.
Veramente era Darren quello che ormai pensava di vivere in un sogno.Lui
era soltanto un ragazzo nerd,sfigato,che passava le giornate a cantare
canzoni Disney davanti ad una webcam,e ora si ritrovava insieme alla
persona più straordinaria che avesse mai conosciuto.
Era così facile amare Chris,era una cosa naturale,come
respirare...Non si poteva passare con Chris più di un minuto
senza rimanere abbagliato dalla sua personalità e
affascinato dal suo umorismo,non si poteva restare indifferenti alla
sua sagacia,alla sua tenerezza,alla sua bontà...
Cercò di mettere tutto quanto in quel bacio,cercò
di fargli capire come si sentisse,quanto lui fosse straordinario.
E forse ci riuscì,perchè quando furono costretti
a riprendere fiato l'espressione di Chris era raggiante,come se avesse
finalmente capito che Darren non l'avrebbe mai abbandonato,mai e poi
mai e che insieme avrebbero potuto superare qualsiasi cosa.
<< Non puoi immaginare quanto ti amo...
>>Sussurrò al soprano,che lo strinse forte.
Rimasero a scaldarsi con il loro amore per quella che potè
essere un'ora o anche tutta la notte.
<< Non per rovinare l'atmosfera eh...
>>Esordì Darren,distogliendo appena lo sguardo
da Chris per lanciare un'occhiata allarmata alla
cucina.<< Ma cosa ne facciamo di tutti quei dolci?
>>
<< Non so...Se hai qualche nemico con il diabete puoi
spedirgliene un po'. >>
<< Adoro come riesci a distruggere i bei momenti.
>>Commentò Darren<< Comunque
è un'idea maleficamente geniale,e se ci mettiamo del veleno
ne manderemo un po' a tutti i tuoi rivali per gli Emmy. >>
<< E magari anche al Palazzo Reale.In fondo sono soltanto
settimo in linea di successione... >>
Angolino di Sara
*Io lo dico,ho impegnato tutta la mia forza di volontà per
non scrivere "lo raccolse".Sono senza speranza.
*Buddy Valastro è Il Boss delle Torte!Ha un programma su
Real Time e fa delle torte assuuuuuurde...
Passando all'OS...Bom,con questa ho superato il limite di
stucchevolezza concesso dalla legge.
Non so nemmeno io perchè mi è venuta
così!
Non credo che Chris sia fondamentalmente così insicuro,ma
penso che ognuno abbia dei momenti di incertezza,ecco.
E credo anche che dovremmo avere tutti un Darren a
consolarci,quindi vi auguro di trovare il vostro ;)
E ora...Con qualcuno dovrò pur sfogarmi sull'episodio della
terza stagione!Cioè,la scena del Mago di Oz
è...è...*O*
Ero completamente estasiata,ecco.
Va beeeene basta così XD
Come sempre...Grazie per sopportare queste strambe
assurdità!*.*
|
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Capitolo 22 *** Deficiente. ***
Deficiente.
Angolino
di Sara
Lo so,lo so,sono
una palla.Non riesco a non scrivere cose su Harry Potter,ma che
diamine,è un argomento che va sempre bene quando si parla di
D&C!
E poi stavolta
non è proprio Harry Potter,ma Pottermore.
E se non sapete
cos'è Pottermore *ingoia indignazione* è un sito
ideato da JK Rowling in cui si possono fare un sacco di cose,tra cui
leggere delle curiosità e degli approfondimenti che non
c'erano nei libri.Cavolo è una cosa lunga da spiegare...
Basti sapere che
quest'estate rispondendo a delle domande sul sito e aspettando con una
malsana ansia tre mail,si poteva far parte del milione di persone che
avrebbero avuto accesso al sito prima dell'apertura "ufficiale" di
Ottobre.
Mmh.Non sono
brava a spiegare le cose.
Comunque io ero
una di quelle isteriche che aprivano le mail tipo centocinquanta volte
all'ora in attesa delle 3 mail per accedere in anteprima XD
E ORA SONO
DENTRO!
*Grilli in
sottofondo,balle di fieno che rotolano*
Va bene,va
bene,ho capito,la smetto.
Vi lascio a
questo capitolo cretino!
Darren
arrivò alla saletta relax emanando tanta tristezza che un
paio di tecnici passandogli accanto scoppiarono in lacrime.
Camminava a passi
lenti e fissava dritto davanti a sè con un'espressione di
pura depressione e quando arrivò alla poltroncina nera vi si
lasciò cadere pesantemente senza degnare nessuno di uno
sguardo.
Con un sospiro
esagerato appoggiò la testa allo schienale e non fece
più niente.
<< E'
una mia impressione o ha l'aria ancora più patetica del
solito? >>Domandò Mark,indicandolo con un
cenno della testa.
Lea gli
tirò uno schiaffetto sul braccio.<< Sembra sul
punto di piangere >>
<< O
vomitare. >>Soggiunse Kevin,lanciandogli un'occhiata
vagamente preocupata.
Darren intanto era
rimasto lì seduto senza dire o fare alcunchè,e la
cosa era veramente strana.
<<
Ragazzi,c'è qualcosa che non va.Vi rendete conto che
c'è una chitarra,laggiù?
>>Domandò Dianna,concitata.
Chord
sgranò gli occhi.<< E non sta ancora
suonando?!Bisogna intervenire. >>
E,in un solo fluido
sincrono movimento,tutti si girarono a guardare Chris,che era appena
arrivato e stava giusto lanciando un'occhiata al ventiquatrenne in
trance.
<<
P-perchè mi guardate tutti?Mi fate paura.
>>Disse fermandosi a distanza di sicurezza.
<<
Darren sta seminando tristezza e tetraggine per il set,penso che un
tecnico stia per tentare il suicidio tral'altro quindi forse dovremmo
tenerlo d'occhio,e quindi vai a parlare con l'hobbit prima che ci
scappi il morto. >>
<<
Ma,così,per curiosità,perchè devo
andare io? >>
<<
Perchè sei l'unico che riesce a capirlo quando blatera a
vanvera di unicorni che non gli parlano più e cose
simili.Vai,vai prima che finisca in tragedia! >>
A passi incerti,in po'
inquietato dalla strana atmosfera che aleggiava intorno a quella
poltrona,Chris si avvicinò sempre di più a Darren
mentre gli altri compagni di cast accorrevano in corridoio a soccorrere
Martin,il tecnico di prima,che tentava di impiccarsi ad un cavo delle
luci.
<<
Ehilà,ehm,bella giornata,vero? >>
Okay,era pessimo.
Darren gli rivolse
un'occhiata vacua,come se non lo vedesse veramente.
<<
Darren,mi daresti qualche segno di vita?Tipo sbattere le palpebre?
>>Chris cominciava a temere che gli fosse preso un
coccolone e fosse morto stecchito lì.
<<
Ehi?Mirtillo Malcontento?! >>
Finalmente,una
reazione.
Darren con una
lentezza esagerata si voltò verso Chris.
E una sola parola
lampeggiava a caratteri cubitali sulla sua fronte: MUORI.
Il
soprano,agghiacciato,fece un balzo indietro.
<< Non
parlarmi di Harry Potter. >>Sibilò
Darren,trucidandolo con gli occhi.
Okay,se Darren Criss
non voleva parlare di Harry Potter il mondo aveva un problema.
Chris lo
fissò incredulo.<< N-non dici sul serio.Non
puoi dire sul serio.Non riesco nemmeno a immaginare quale immane
catastrofe potrebbe farti passare la voglia di parlare di Harry Potter!
>>
Il panico stava
invadendo la mente del soprano che dovette trattenersi dal cominciare a
correre in tondo urlando che la fine del mondo era vicina.
<<
Cos'hai,sei malato?Sei terminale?Quanto tempo ti resta?Darren,per
favore,dimmi che hai! >>Chris era seriamente
preocupato,insomma,non l'aveva mai visto in quello stato!Che cosa
doveva fare?Chiamare un'ambulanza?Un esorcista?
Il labbro inferiore
del ventiquatrenne si fece improvvisamente tremulo e i suoi occhi si
velarono di lacrime.
Forse era davvero
malato,forse quelli erano i suoi ultimi giorni da hobbit irritante e
saltellante e tutto quello a cui Chris riusciva a pensare era tutte le
volte in cui gli aveva urlato di smetterla di suonare alle tre di
notte,lanciandogli dietro qualsiasi cosa avesse avuto sotto mano.
Darren
mugugnò qualcosa di indistinto a voce bassa e interrotta.
<< Eh?
>>
<< Non
mi è arrivata la terza mail.
>>Mugolò Darren tirando su con il naso.
<< Terza
mail?Ma... >>Un lampo di mera comprensione
attraversò la testa del soprano.
Chris si
schiaffò una mano in faccia.
No.
Si rifiutava di
crederci.
NO.
<<
Darren,ti prego,anzi,ti imploro.Dimmi che non sei così
malato da fare questa scenata per... >>
<< Non
dirlo.Non dire quel nome,Chris. >>Lo supplicò
Darren con gli occhi colmi di infinita tristezza.
Chris lo
ignorò.<< ...Pottermore. >>
<< AH!
>>Strillò Darren portandosi una mano al petto
come se fosse stato colpito al cuore,scivolando giù dalla
poltrona e cominciando a contorcersi a terra<<
Perchè,perchè non è
arrivata?Perchè il mondo è contro di me?Centinaia
di persone in questo momento stanno smanettando su quel sito e io no,io
dovrò aspettare,dovrò attendere per sempre!
>>
<< Ma se
apre per tutti ad Ottobre! >>Non riuscì a
controllarsi Chris.
<<
Ottobre?Ottobre?!Io,Harry Freakin' Potter devo aspettare fino ad
Ottobre?E poi non è detto,doveva arrivarmi la terza
mail,quella di conferma,e sono settimane e settimane che attendo!Con la
mia sfiga non riuscirò mai ad accedere,nemmeno ad Agosto del
prossimo millennio... >>
Tutto preso dal suo
disperato monologo Darren non si era reso conto che il soprano aveva
cominciato a gonfiarsi come una rana-toro.
<<
TU-SEI-UN-DEFICIENTE! >>
L'urlo di Chris fu
sentito da tutti i presenti nei set nei dintorni,rovinando non poche
riprese.
<< Non
si può fare così!Credevo di doverti dire l'ultimo
saluto prima che tu andassi verso la luce,e invece viene fuori che sei
il solito DEFICIENTE! >>
<<
Ma...Chris,Pottermore! >>Ribattè
Darren,incredulo.
<< "Ma
Pottermore" UN CORNO! >>Sbottò il soprano
inferocito.
La paura si era
ovviamente trasformata in rabbia.
Voleva ucciderlo lui
stesso,per poi farlo resuscitare e ucciderlo di nuovo!Gli aveva fatto
venire un infarto,per la miseria!
Stavolta era Darren
quello preocupato,perchè la pelle diafana del viso di Chris
stava diventando tanto rossa da far paura.
<<
Chris,se esplodi per colpa mia Ryan mi ammazza...
>>Pigolò Darren,che non si era mai sentito
così piccolo.
E questo dice tutto.
Il soprano stava
tentando di darsi una calmata perchè altrimenti avrebbe
ridotto Darren ad un cumuletto di ricci.
<< E per
colpa di chi dovrei esplodere?L'unico DEFICIENTE in grado di farmi
uscire di testa in questo modo sei tu,razza di...di... >>
<< ...Di
deficiente? >>Darren venne in suo soccorso.
<<
Esatto! >>
<< E' la
parola del giorno? >>
<< E' la
parola per descriverti!Deficiente da "deficere",cioè
"mancare" e a te il cervello manca completamente!Credevo fossi malato!E
invece era una delle tue esagerate e teatralissime scenate che non
servono a niente,se non farmi perdere dieci anni di vita per la
preocupazione! >> Ecco,si stava surriscaldando di nuovo e
Darren sapeva fin troppo bene che se non fosse riuscito a distrarlo
entro i prossimi otto secondi,Chris sarebbe andato avanti a sbottare
per tre o quattro giorni di fila,senza pause.
Ne era in grado.
Otto...
Pensa Darren,pensa...
Sette.
Parla di Harry Potter!
Sei...
No,non puoi parlare di
Harry Potter è per questo che sta cercando qualcosa con cui
farti brutalmente a pezzetti!
Cinque...
...
Quattro...
Panico.Panico,panico,panico.
Tre...
Chris è
così bello quando si arrabbia!
Due...
Oh,le labbra di Chris
mentre ti urla contro!
Uno...
Oddio,fa qualcosa,FA
QUALCOSA PRIMA CHE TI SCUOI!
E Darren fece qualcosa.
Lo baciò.
E in effetti fu una
grande idea,perchè funzionò decisamente bene
visto che Chris smise di inveire contro di lui e si limitò a
pietrificarsi contro le labbra di Darren.
Quindi il
ventiquatrenne si allontanò abbastanza rintronato e sorpreso
dal suo stesso gesto.
Per un attimo regnò il silenzio.
<< MA
SEI COMPLETAMENTE DEFI- >>
Darren sì
avventò di nuovo sulla sua bocca,bloccando il fiume di
parole che voleva travolgerlo.
Le labbra di Chris
sapevano di miele,di zucchero,di buono.
All'inizio il soprano
rimase totalmente immobile,incredulo,aspettando che quella sottospecie
di essere umano-un hobbit,precisamente- ci desse un taglio.
Ma poi qualcosa
cambiò,non si sa quando,non si sa come,non si sa
perchè.
O forse il
perchè Darren un po' lo sapeva.Chris così
terribilmente preocupato per lui,così
apprensivo,così adorabile...
Le labbra di Darren da
semplicemente decise a fermare quelle del soprano parvero prenderci
improvvisamente gusto e farsi allo stesso tempo più
incerte;in tutta risposta,Chris dischiuse le sue permettendo alla sua
lingua,che sembrava così impaziente,di raggiungere quella di
Darren e unirvisi in un contatto languido e quasi elettrico.
Era una situazione
tanto assurda che non sembrava nemmeno reale.
Cioè,si
stavano baciando.
Durante una sfuriata
di Chris.
Durante una crisi di
Darren.
Durante la pausa.
Con un possibile caso
di suicidio nei dintorni,per di più.
<<
...'ciente. >>Concluse Chris,sbigottito e ormai a corto
di parole.
In effetti non
ricordava più perchè si era arrabbiato.
Non ricordava nemmeno
come si fa ad essere arrabbiati.
Con Darren,poi.
Ma cos'era successo al
mondo,perchè era tutto rosa e a fiorellini?
Okay anche a lui ora
mancava qualcosa.
Come il senso della
ragione,il senno e il dono della parola,visto che se ne stava
lì a guardare Darren come un pesce fuor d'acqua.
Il ventiquatrenne dal
canto suo era ancora sconcertato da quello che aveva fatto e a dirla
tutta era anche abbastanza preocupato che Chris lo decapitasse con una
mossa ninja.
Però ne
sarebbe valsa la pena.
Ma quando si decise a
guardare il soprano capì che non sarebbe stato mortalmente
ferito nè irrimediabilmente mutilato.
Ma probabilmente
stuprato.
Non che la prospettiva
gli dispiacesse,eh,ma era ancora piuttosto frastornato.Aveva voluto
baciare Chris in quel modo dal primo giorno in cui si erano incontrati
e non poteva credere di averlo fatto così,senza nemmeno un
minimo di premeditazione e preparazione...
<<
Chris,non so che-Woah! >>
Woah.
Okay,riflettendoci
"woah" non è nemmeno una parola.Neanche un verso
universalmente riconosciuto.
Eppure sembrava
l'unico modo per descrivere l'assurdo e sconcertante fatto che stavolta
era stato Chris-Christopher Paul Colfer,mica pizza e fichi!- a
trascinare Darren in un mondo rosa e a fiorellini,in cui non esisteva
altro che...Beh...Chris.
Chris e le sue labbra.
Chris e il suo profumo.
Chris e Chris.
Chris e Darren,anche
se probabilmente ancora per poco visto che il ventiquatrenne stava per
passare a miglior vita.Anzi,peggior vita,visto che non riusciva a
immaginare esistenza migliore di quella,in quel momento.
Diventava un po'
patetico quando veniva baciato all'improvviso.
<<
...Chris,quando ti abbiamo chiesto di occupartene non intendevamo
esattamente questo. >>Kevin li fissava a occhi
sbarrati.Come tutti gli altri,tecnico ormai fuori pericolo compreso.
<< Io
intendevo proprio questo,invece. >>Ribattè
Mark inarcando insistentemente le sopracciglia,ridendo sguaiatamente.
<<
Commenti per la stampa?E con "stampa" intendo il mio twitter,che sta
per dare al mondo la notizia che aspettava da una vita.
>>Domandò Naya,tirando fuori il cellulare a
velocità impressionante.
<<
Woah,direi. >>Fece Darren,lanciando un'occhiatina al
soprano.
<<
Deficiente. >>Rispose Chris,alzando gli occhi al soffitto.
Darren,sdraiato sul
letto accanto ad un Chris profondamente addormentato,prese con
delicatezza estrema il cellulare e andò sulla posta
elettronica cercando di muoversi il meno possibile per non disturbare
il ragazzo accanto a sè,appoggiato al suo petto.
I suoi occhi scorsero
lo schermo e si sgranarono.
Il cuore
mancò un battito.
<< NON
CI CREDO! >>Urlò,saltando sul letto mentre
Chris traumatizzato come mai nella vita si alzava di scatto afferrando
i Sai che teneva sul comodino,cominciando ad agitarli a vuoto senza
capire che cavolo stesse succedendo.<< EVVAI!SI'!LO
SAPEVO!I'M HARRYYYYY FREAAAKIN' POTTEEEER!I AM THE CHAMPIOOOON!
>>
Darren era
impazzito.Continuava ad urlare,cantare e saltare per la roulotte come
una palla impazzita,senza nemmeno rendersi conto che a Chris stava
prendendo un coccolone.
Il ventiquatrenne
aprì la porta e si tuffò giù dalla
scaletta,mettendosi in ginocchio e alzando le mani al cielo
ringraziando tutti i gufi del mondo.
Continuò il
festeggiamento selvaggio finchè non vide Ashley uscire dalla
sua roulotte con una mazza da baseball,allora battè in
ritirata,tentando in ogni modo di aprire la porta della roulotte del
soprano,sigillato ermeticamente dentro.
Appeso alla porta
c'era un foglio.
Puoi
andare ad Hogwarts?Bene.
Dormi
al tuo dormitorio,allora.
Deficiente.
CC.
Angolino
di Sara
No,aspettate,parliamone.Cioè,questa
raccolta di idiozie e scleri insensati è davvero quinta
nella classifica delle storie più popolari del fandom?!
______________<--mio
encefalogramma al momento della scoperta.
Ma..Ma..*___* Voi
siete folli,anche più di me!61 persone seguono questa
raccolta??6 l'hanno infilata tra le ricordate??30 l'hanno messa tra le
preferite?!
Cioè,io
semplicemente vi adoro!*___________*
(Quando sono
nervosa-imbarazzata-commossa comincio a dire "tipo" "cioè" e
"come" una parola no e cinque sì,nel caso non si fosse
notato xD)
Voi sì
che sapete rendere felici una ragazza *O*
Okay la smetto
con questa melensità,che è meglio xD
Non potevo non
scrivere di Pottermore!Cioè,dai,solo io immagino Darren con
i costumi di AVPM attaccato al pc che aggiorna freneticamente la pagina
della posta?(Lo so,lo so,ho l'immaginazione più fervida di
JD di Scrubs )
Che altro
dire...Stasera mi guarderò la seconda puntata di Glee,quindi
sono praticamente iperattiva xD
Tipo quattro
minuti fa ho creato una pagina su fb,se vi va di parlarmi,o
fangirlizzare tutti insieme allegramente su Glee e CrissColfer,o
qualsiasi altra cosa!Mi farebbe piacere,ecco *w*
Pagina!:D
Ancora una volta
grazie mille,a presto!:D
|
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Capitolo 23 *** Galeotto fu il vischio! ***
Galeotto fu il vischio!
Angolino
di Sara
Buon Natale!
...
Mi sa che ho
sbagliato di nuovo...Giusto per ribadire il concetto "orologio
biologico sballato" ecco un'OS un po' invernale xD
Sarà
che studiare mi strema e devo sfogare in qualche modo la
stupidità repressa e sarà che non si
può immaginare Chris e Darren seri,questa è
uscita abbastanza cretina.Abbastanza tanto,mi sa,e anche senza molto
senso!Ma ormai siete tutti abituati,spero xD
Che altro dire,in questa OS non stanno ancora assieme (-_-")
See ya later!
Quando
Chris arrivò finalmente sul set tutti i suoi pensieri furono
racchiusi e trasmessi al mondo con un raffinato ed elegante «
NEVE DI MERDA! » urlato a pieni polmoni all'ingresso.
Era praticamente
sull'orlo dell'ipotermia,con un principio di congelamento e il piede
destro totalmente insensibile per il freddo,in più era
arrivato in ritardo perchè la macchina si era impantanata in
uno schifosissimo miscuglio di acqua,neve e fango.
Neve di merda.
Zoppicando come un
deficiente,trascinando il piede ormai da amputare,lanciò
un'occhiata omicida ad un paio di truccatrici che sembravano
già intenzionate ad assalirlo con fondotinta e make up prima
ancora che si fosse cambiato.
A camminare in quel
modo si sentiva un vero pinguino.Ma non un adorabile cucciolo,si
sentiva uno di quei vecchi,scorbutici pinguini eremiti.
Sempre che esistano.
Arrivò al
suo camerino e si costrinse a non assalire a suon di capocciate Darren
che se ne stava appoggiato allo stipite bloccandogli il passaggio,con
un sorrisetto che aveva poco di rassicurante.
«
Levati,Stregatto,sono in ritardo! »Abbaiò irritato.
« Va
bene,dammi un bacio e vado. »
...
« Okay,cerco
di essere più esplicito.Se non ti togli immediatamente e mi
lasci cambiare,ti seppellisco sotto la neve e ti lascio morire
assiderato. »
Darren
ridacchiò,ormai abituato alle minacce del
soprano.« Eddai,siamo sotto al vischio,sai cosa vuole la
tradizione... »Ammiccò il ventiquatrenne,inarcando
le sopracciglia.
Chris
sollevò lo sguardo e in effetti attaccato alla porta c'era
un misero e rinsecchito rametto di vischio.
Si erano sprecati con
le decorazioni,eh.
« L'unico
sotto al vischio veramente sei tu. »Precisò
distogliendo lo sguardo e maledicendo la sensazione di calore che gli
aveva infiammato il viso.
Quel maledetto
hobbit...
Sapeva benissimo che
Chris era...sensibile
alla sua presenza,ecco.
Non che avesse una
vera e propria cotta.
Solo che quel
sottotipo di ragazzo lo agitava.
E ora se ne usciva col
vischio per torturarlo un altro po'!
Meno male che a Natale
bisogna essere più buoni...
Non avrebbe ceduto.Non
l'avrebbe baciato,non gli sarebbe saltato addosso,non avrebbe fatto
assolutamente niente.
Professionalità
-e un minimo di salvaguardia della propria reputazione- in anzitutto.
« Paga il
pedaggio e sarai libero di passare. »Continuò
Darren imperterrito.
Chris strinse i pugni
e si costrinse a non ammazzarlo lì sul posto.
Poi,voltandosi di
scatto a sinistra con gli occhi sgranati dalla
sorpresa,strillò« Oddio ma quello è
Daniel Radcliffe! »
Nemmeno una frazione
di secondo dopo Darren si era fiondato in mezzo al corridoio squittendo
istericamente.
Passati i primi
istanti di confusione,Darren sentì la delusione e la mera
consapevolezza di essere appena stato gabbato invadergli anima e corpo.
« Come puoi
cascarci ogni volta? »Domandò Chris quasi
incredulo,sbattendogli la porta del suo camerino in faccia.
Arrabbiato
più che altro con se stesso ma ancora più
determinato a raggiungere il suo scopo,Darren dichiarò a
voce alta,per farsi sentire dal soprano.« Tanto
riuscirò a baciarti,oggi! »
E così
iniziò la giornata più lunga ed estenuante della
vita di Chris Colfer.
Doveva continuamente
guardare in alto per evitare di finire accidentalmente sotto ad uno
degli innumerevoli rametti di vischio che chissà chi aveva
avuto la malsana idea di appendere praticamente ovunque e balzando di
lato ogni volta che vedeva Darren avvicinarglisi con aria innocente.
Innocente?Darren?
Tsk.Tutta finzione.Era
uno spietato e crudele torturatore mentale,ecco cos'era!Ed era pure un
professionista.
Chris stava giusto
nascondendosi per avere un attimo di tranquillità tra prove
e fughe da Darren quando si accorse con indicibile indignazione -che
gli costò un principio di infarto-che sul pavimento c'erano
alcune gocce scure.
Diet Coke.
L'avrebbe riconosciuta
ovunque,in qualunque forma e su qualunque superficie.
CHI AVEVA OSATO?!
Okay,forse tra le
centinaia di persone che facevano avanti e indietro qualcun altro a
parte lui beveva Diet Coke e nessuno l'aveva rubata dal suo frigorifero
personale...
Con il cuore che
piangeva,chiedendosi cos'avrebbe pensato la gente se si fosse messo a
leccare il pavimento,il soprano seguì le tracce di Coke
deciso a trovare l'ignobile responsabile di tale scempio.
La sua mente piuttosto
malata gli fornì come sottofondo la musichetta
della Pantera Rosa e si prese l'appunto mentale di comprare una pipa e
una lente d'ingrandimento,giusto per far concorrenza a Conan.
Con sua gran sorpresa
si accorse che le gocce di bibita proseguivano verso una porta
semichiusa,che doveva essere un ripostiglio di oggetti di scena.
Pronto a insultare
pesantemente il profanatore di Diet Coke Misterioso,Chris
entrò nella stanza completamente buia.
Al suo arrivo,si
accese una luce,una torcia.
« MOSTRO!
»Fu lo strillo isterico del soprano quando il fascio di luce
illuminò una povera e innocente lattina argentea
pericolosamente inclinata verso terra e poi la figura che la teneva
sollevata.
« Puoi
salvarla,Chris. »Disse Darren,serio.« Ha bisogno di
te.Non senti le bollicine implorare il tuo aiuto? »
« Cosa devo
fare?Dimmi cosa devo fare! »Esclamò il soprano
istericamente.
Darren si
limitò a puntare la torcia al soffitto.
Vischio.
Chris
ringhiò.« Darren,falle del male e giuro che
noleggerò uno schiacciassassi soltanto per passare sopra i
tuoi maledettissimi occhiali rosa! »
Darren
sgranò gli occhi immaginando la scena straziante,poi
tornò a sorridere mellifluo.« Ho chiuso il mio
camerino a chiave,non puoi arrivare a niente di mia
proprietà.Ora,se vuoi raggiugerci e porre fine alle
sofferenze della qui presente...
»Ribattè,accennando alla lattina.
« Non
cederò ai tuoi sporchi ricatti! »Sbottò
Chris,costringendosi a distogliere lo sguardo dall'oggetto e correre
fuori dalla stanza.
I sensi di colpa
l'avrebbero tormentato per mesi.
Voleva distruggere
qualcosa.Qualcosa di Darren.
Darren,possibilmente.
Forse tra una decina
di secoli sarebbe riuscito a ripensare alla cosa e trovarla
divertente,insomma,quel cretino aveva appena rapito e torturato una
lattina,quale mente malata poteva fare una cosa del genere?
Anche se pensato da
uno che aveva un orologio con delle scimmie d'acqua di cui una era
chiamata Douglas forse non era il massimo della credibilità.*
Forse,eh.
Purtroppo non
riuscì a rimanere arrabbiato con Darren in quel
modo,perchè dovettero girare assieme un po' di scene
e,insomma,era uno spasso recitare con Darren.Sempre lì a
fare battute improvvisate e dimenticare cosa dire,era impossibile
restare seri sul set insieme a lui.
Maledetto.
Quando finalmente la
giornata di riprese terminò,Chris tornò alla sua
roulotte.
« Neve di
merda... »Borbottò dopo essere scivolato per
l'ennesima volta ed essersi infilato una quantità
spropositata di neve praticamente dappertutto,anche dove non avrebbe
mai dovuto infilarsi.
« Mi piace
quando dici le parolacce. »
Chris
sbuffò.Darren,giusto
per completare l'opera.
«
Bene,perchè ho una gran voglia di dirtene qualcuna.
»Brontolò l'altro cercando di non cadere e
rompersi qualche osso.
Il ventiquatrenne
alzò gli occhi al cielo grigio,ma prima che potesse dire
alcunchè Chris lo precedette.
« Se hai in
programma di catturare e torturare Chewbakka ti giuro su Douglas che ti
faccio arrestare. »Minacciò serio il
soprano,puntandogli contro un dito.
Darren parve
addirittura offeso.« Non arriverei mai a tanto!
»Esclamò indignato.
« Meglio per
te... »Chris guardò la sua roulotte e rimase
praticamente pietrificato.
O
congelato,più probabilmente.
In realtà
rimase a fissare quella che una volta era stata la sua roulotte.Ora era
completamente rivestita di-indovinate?-vischio.
Ovunque,tranne che
alle finestre.
« Ma tu sei
fuori di testa... »Sussurrò
sconcertato.« Quando...Come...Ma...E' legale? »
« Non ne
sono sicuro,quindi ti sarei grato se non mi denunciassi.
»Rispose l'altro accennando un sorriso.
Chris
guardò di nuovo l'ammasso informe di verde.
« Ci
metterò un sacco a ripulirla...
»Mugugnò,esasperato.
Darren
sbuffò,scuotendo la testa.« E' tutto quello che
hai da dire?!E' una cosa fantastica!Modestia a parte,è stato
un lampo di genio,voglio dire,dai,è
una roulotte ricoperta di vischio! »
« Oh grazie
tante,non me n'ero accorto! »Ribattè acido il
soprano,grondando sarcasmo.« Vuoi che mi metta a fare le
capriole?Che applauda per i tuoi metodi di tortura?Ma
cos'è,facevi parte dell'Inquisizione?! »
« Ma che
stai dicendo? »Sbottò Darren,irritato.Non era
quella la reazione che si era aspettato.
Bella domanda.
« Ma che ne
so!Non so quello che faccio,non so quello che dico...Mi hai riempito la
roulotte di vischio,Darren!Cosa dovrei pensare,a parte che sei
completamente fuori controllo? »
« Non
so,potresti semplicemente
tacere per una volta nella vita e cercare di cogliere i
segnali!Che altro dovrei fare per essere più
esplicito,inginocchiarmi col cuore in mano e donartelo?! »
« N-no.Credo
mi farebbe abbastanza schifo. »Rispose Chris,basito.
Darren si
passò una mano tra i capelli,sospirando esasperato.
«
Perchè non riusciamo a fare conversazioni serie,noi due?
»
«
Perchè abbiamo un senso dell'umorismo ipersviluppato,credo.O
almeno,io ce l'ho,tu sei solo stupido e a furia di sparare idiozie
qualcosa di divertente lo dici. »Considerò
Chris,annuendo.
Che razza di segnali
doveva cogliere,a parte quelli di evidenti manie di protagonismo
dell'altro?
Darren
roteò gli occhi.
Chris rimase a
guardarlo in attesa che l'elfo natalizio si spiegasse un tantino
meglio,oppure che sparisse in uno sbuffo di lustrini verdi e rossi.
« I
segnali,Chris,i segnali! »Ripetè Darren
contrariato.
« Scusa
tanto,devo essermi perso le scritte al neon,i cesti con biglietto,le
cartoline e le mille lettere,perchè non mi sembra mi sia
arrivato niente per posta.E non ho visto strani cerchi nel giardino di
casa,quindi di che segnali dovrei essermi accorto?! »
« Beh non
credevo servisse così tanto!Pensavo che...Dai,cavolo!Ti
aspetto col caffè ogni mattina! »
« Sai che
senza rimarrei in stato comatoso... »Ribattè
Chris,confuso.
« Ti ho
accompagnato al ristorante messicano!E sai quanto io detesti il cibo
messicano! »
« Volevi
festeggiare ad ogni costo la mia nomination agli Emmy...
»Controbattè il soprano ancora più
perplesso.
« No,volevo
passare del tempo con te!Voglio sempre passare del tempo con te,come
fai a non accorgertene?! »
« Siamo
amici,è normale... »
O forse non era
normale e lui era stato davvero,davvero stupido a fraintendere tutte le
attenzioni-comunque il più delle volte irritanti- che Darren
gli aveva rivolto.Forse la sua stupida umiltà gli aveva
impedito di credere che Darren nascondesse una certa serietà
nelle sue allusioni e quelle che lui aveva ritenuto prese in giro.O
forse il solo pensiero che Darren potesse fare qualcosa seriamente era
assurdo e quindi aveva sempre pensato a stupidi scherzi volti a
torturarlo e irritarlo.
Darren quasi
ringhiò,insoddisfatto.« Christopher Paul
Colfer,ragazzo totalmente incapace di cogliere qualsiasi segnale
amoroso che qualcuno possa mandarti,puoi smettere di fare il razionale
della situazione,capire che sono innamorato di te e...Beh,scappare
urlando o -finalmente- baciarmi? »
Non che Darren si
aspettasse esattamente che il soprano gli saltasse in
braccio,però un minimo di dolcezza sarebbe stata gradita,in
fondo aveva appena rivelato i suoi sentimenti.
« E quelli
erano segnali?Cretino,un segnale sarebbe stato dirmi che non sei etero!
»Sbottò Chris che in realtà stava
praticamente iperventilando.
Cavolo.Doveva essere
caduto e aver picchiato una capocciata pazzesca,per avere allucinazioni
del genere.Forse era addirittura morto!A soli ventun'anni!
...Neve di merda.
« Come se
c'avesse mai creduto qualcuno,alla mia eterosessualità!
»Continuò Darren un po' risentito.« E
ora sto morendo di freddo,quindi ti puoi gentilmente decidere a dirmi
qualsiasi cosa?Vuoi che me ne vada? »Probabilmente sarebbe
arrivato alla sua roulotte e sarebbe scoppiato a piangere.Giusto per
essere virili.
Chris si
limitò a guardarlo e scuotere la testa.
« "No" non
ti vuoi decidere o "no" non vuoi che me ne vada? »
Chris gli rivolse
un'occhiataccia.« Secondo te? »
Se non fosse stato
così felice e impaziente Darren avrebbe sicuramente
sogghignato,ma in quel momento l'unica cosa che riuscì a
fare fu raggiungere il soprano in due passi,alzarsi appena sulle punte
e accogliere con urgenza le labbra di Chris contro le sue.
E all'improvviso non
era più inverno e non erano più in mezzo ad un
cortile davanti ad un'assurda roulotte verde,perchè non
sembrava possibile esistesse qualcosa intorno a loro,non sembrava
possibile esserci qualcosa che non fosse Darren,o qualcosa che non
fosse Chris.
« Ma secondo
te,se sotto ad un rametto di vischio ci si bacia...
»Considerò Chris,innocente.« Sotto a
quello »continuò accennando alla
roluotte« Cosa si dovrebbe fare? »
Vide lo sguardo di
Darren accendersi e non potè non ridere quando questo lo
trascinò letteralmente dentro la sua stessa
roulotte,chiudendo la porta con un calcio.
Angolino di Sara
Lo so che là fuori ci sono tipo 27 gradi,non so nemmeno da
dove mi venga l'idea di scrivere di neve e vischio xD Ma questo mi
vorticava nella testa malata e questo ho scritto >.>
Spero vi sia piaciuta almeno un pochetto,so che è abbastanza
stupida...
Ormai sarete stufe dei miei ringraziamenti e so che la smetterete di
recensire e infilare la storia tra le preferite/seguite/ricordate solo
per farmi smettere di ringraziare,ma insomma,ho bisogno di farvi sapere
ogni volta quanto mi facciate piacere u__u quindi: GRAZIE
alle 34
(folli,completamente folli **) persone che l'hanno messa tra le
preferite,le 67
(assurdo...) persone che l'hanno messa tra le seguite e le 9(**)
che l'hanno messa tra le ricordate.
Too much love will kill me,gente!
Infine,visto
che mi sento triste e sola,vi invito a "mi piacizzare"
(Sì,esatto,"mi piacizzare".Voce del verbo "mettere mi
piace.") alla mia insulsa pagina di fb e scrivermi qualsiasi cosa xD
Tipo che cosa ci faccia Darren sulla copertina di quello che ho capito
essere un giornale gay,per esempio.O cosa ci facesse il suddetto alla
manifestazione del Trevor Project.E come faccia a sembrare ancora
più gay di Chris quando canta "It's not unusual" in Glee.
E'
etero.Davvero.Un maschio virile.
La
mia pagina insulsa.Qua.Esatto,proprio qua!
Alla prossima!:D
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Capitolo 24 *** Pillola. ***
Pillola.
Angolino di Sara
Sappiate che a
volte mi spavento da sola.Tipo mentre scrivevo questa cosa senza avere
la minima idea di come mi fosse potuta passare anche soltanto per
l'anticamera del cervello.Cervello...Che parolone per descrivere
l'arachide che ho in testa.
Non ho mai messo
avvertimenti,ma non vorrei turbare qualcuno quindi lo dico qua:è una OS mpreg,cioè
in cui un uomo è incinto.Se si dice così.Insomma
è presente una gravidanza maschile.Quindi
se l'idea vi infastidisce,vi turba,vi scandalizza o che so
io...Chiudete ed evitiamo drammi xD
E' pure molto
OOC.Credo.Sono più insicura del solito stasera
>.<"
Ma è
una scemata,come al solito!Molto scema!
« Passa!Passa,cazzo,tira quel pallone...Dai...Dai...NOOO!Ma
dai!Buffone... »Darren,incollato al televisore,lo teneva con
entrambe le mani come se fosse pronto a catapultarsi dentro lo
schermo,prendere il posto di quel disgraziato di un giocatore e segnare
un maledettissimo goal.
« Squadra di mmm...iseriaccia ladra!Era vuota quella
porta,VUOTA!Anche un disabile avrebbe segnato,un
DISABILE!Eeee...Vai!Vai,vai...MA PORCA TROTA!...FALLO!FALLOOOO!FALLO!
»
Avrebbe volentieri preso a testate il televisore,ma era troppo occupato
a inginocchiarsi e imprecare,insultando pesantemente gli avi
dell'arbitro.
« Darren,se stai sparpagliando patatine sul divano te lo
faccio pulire con la lingua! » Arrivò la voce
soave e angelica di un Chris Colfer incazzato.
Il ventiquatrenne lanciò un'occhiata al divano,che sembrava
appena uscito da uno scontro ketchup-nachos.
Oh beh.Tanto Chris non sarebbe sceso tanto presto.
« Okaaay...NO!TIRA!TIRAAAAA...GOAAAALL! »Si
alzò in piedi e prese a correre per la sala con la bandiera
sulle spalle.
« Mentecatto... »Borbottò Chris al piano
di sopra.« Darren?Darren,vieni un attimo? »
Il ventiquatrenne boccheggiò.« Ma...C'è
la partita! »
« LA PARTITA SAREBBE PIU' IMPORTANTE DEL TUO MERAVIGLIOSO
FIDANZATO!? »
Darren si ghiacciò sul posto.
Ultimamente Chris aveva sbalzi d'umore abbastanza spaventosi.
Cioè,più del solito.
« Scherzavo,scherzavo,arrivo amore!
»Esclamò subito Darren,lanciando un'occhiata
implorante alla tv e salendo le scale fino alla camera da letto,dove
Chris giaceva circondato da riviste e cianfrusaglie di ogni tipo.
« Come stanno i miei amorucci? »Domandò
Darren,cercando di arruffianarselo un po',lanciando un'occhiata carica
di sincera dolcezza al ventre di Chris.Il ventre rigonfio di Chris,dove
da cinque mesi a quella parte stava crescendo una piccola
meraviglia,frutto del loro amore.
Harry,loro figlio.
Darren avrebbe voluto chiamarlo Yoda,in realtà,ma Chris si
era categoricamente opposto e quindi la scelta era stata quasi
obbligata.
Il ventiquatrenne si era comunque mantenuto il diritto di chiamare il
piccolo "Gollum" finchè fosse stato pelato,viscido e
stridulo.
« Cosa posso fare per te,mio sempre gentilissimo,cortese ed
educato amore? »
Chris gli rivolse un'occhiata colpevole.« Io...Io
vorrei...Delle carote. »Decise il
soprano,annuendo.« Con...Il ketchup. »
« Carote col ketchup?! »Ripetè Darren
schifato.
Errore.
Errorissimo.
« Sì,perchè?Non posso?
»Abbaiò il soprano improvvisamente inferocito.Lo
sapeva benissimo che era una cosa disgustosa,ma il suo organismo quello
voleva.
« C-certo,anzi,volevo giusto mangiarne un po' anche
io,pensa...Le coincidenze... »
Prima che Chris lo menasse Darren si precipitò in cucina.
Carote...Carote e ketchup...Ma che cavolo di bambino avrebbero avuto?
« Carote...Perchè io so dove sono,è la
mia cucina quindi... »Borbottò aprendo
praticamente tutti le antine e i cassetti che trovava.
« ALLORA?! »
« 'Nattimo! »Strillò Darren correndo qua
e là.Finalmente le trovò.In frigorifero,chi
l'avrebbe mai detto?!
Afferrò il barattolino del ketchup e sfrecciò su
per le scale.
« Ta daaaan! »Esclamò
trionfale,avvicinandosi al soprano che alla vista del cibo...Fece una
smorfia disgustata.
Il sorriso di Darren si congelò all'espressione pentita del
soprano.« Non ti vanno più? »
Chris scosse la testa,dispiaciuto,reprimendo un conato.
« L'avevo detto che fa schifo...
»Borbottò Darren,beccandosi l'ultimo numero di
Vogue dritto sulla capoccia.
« E cosa vorresti ora? »
Chris non ebbe bisogno di pensarci nemmeno per un secondo.«
Cocco! »
La mandibola di Darren raggiunse il pavimento,lo sfondò e
arrivò al piano di sotto.
Cocco.
Certo.
Perchè erano in spiaggia e stava giusto per passare il
venditore ambulante che urlava "cocco bellooooo,cocco frescoooo!".
In inverno le palme strabordavano di noci di cocco.
« Ma...Siamo a novembre. »
Chris inarcò un sopracciglio.« Vuoi dirmi anche
che sono incinto e che tu sei stupido?Facciamo a gara di
ovvietà? »
Adorabile ragazzo.Adorabile,davvero.
« Intendevo che sarà un tantino difficile trovare
del cocco in questo... »La sua voce andò via via
affievolendosi sotto lo sguardo truce del soprano.« Ma io lo
troverò! »Aggiunse subito,facendo un inchino e
sparendo di nuovo giù per le scale.
Avrebbe fatto di tutto per Chris,sia chiaro.Però faceva
ancora un tantino fatica a capacitarsi delle crisi di nervi,di pianto e
di rabbia che assalivano di tanto in tanto il soprano,e ancora meno
capiva quelle strane voglie.
Mai una volta che avesse voglia di pizza. E se ce l'aveva,era pizza con
gorgonzola,acciughe e patatine.
Spalancò il frigo e rimase a fissare con espressione vuota
gli scompartimenti che contenevano di tutto.
Tranne quello che gli serviva.
Passandosi disperatamente una mano tra i capelli puntò
l'altra davanti a sè urlando « Accio cocco!
»
...
Non so cosa mi aspettavo.
Poi,dal ripiano più alto,cadde una confezione azzurrina di
una strana merendina al gusto di...Cocco.
Darren sollevò la testa.
Quello era un miracolo.Anzi,macchè miracolo.Era una magia.
« SEI MORTO? »
« Se dico di sì ti rassegni e mi lasci tornare
alla partita? »Urlò Darren alle scale,salendole
tre a tre.
Era decisamente fuori allenamento.
Con il fiatone fece capolino nella camera e trovò Chris con
gli occhi lucidi e le labbra serrate.
E non aveva la minima idea di cos'avesse combinato.
Lo raggiunse in un attimo,sedendoglisi accanto.«
Chris,qualsiasi cosa abbia detto o fatto,mi dispiace!Scherzavo per la
partita,cosa me ne frega di undici cretini che scorrazzano
sull'erba,quando ho un fidanzato e un figlio... »
« Ma come fai a sopportarmi? »Sbottò
Chris,mezzo isterico mezzo depresso.Una combinazione davvero
strana.« Mi dispiace,so che ti sto facendo fare di
tutto...Questi stupidi ormoni...Mi dispiace... »
Dio.Quel ragazzo era...Era assurdo.Come aveva fatto a meritarselo!?
Darren lo strinse forte.« Non dirlo neanche...Non faccio
nemmeno abbastanza,non so dove trovare del cocco!Andrei anche
dall'altra parte del mondo a prendertelo,ma credo che intanto ti
verrebbero altre quindici o venti voglie al minuto e qualcuno potrebbe
rinchiuderti in un'ospedale psichiatrico,vedendoti corspargere crackers
di cioccolato... »
Chris ridacchiò.« L'ho fatto davvero,eh?
»
« Sì.Ed è stato abbastanza
disgustoso,se me lo concedi. »
Il soprano sospirò,adocchiando il dolcetto al cocco.
« Sai cosa ci starebbe bene assieme? »Fece con gli
occhi che quasi brillavano.
Darren ebbe quasi paura a chiedere« Che cosa? »
« Maionese.E hamburger.Con le patatine fritte!Oh
e...Peperoni,acciughe e mele cotte!Anzi no,ora ho voglia di succo
d'ananas,ribes e arancia!Pasta!Mirtilli!Sofficini con burro di arachidi
e pesche sciroppate!E poi... »
Mandorle tostate,prosciutto,yogurt al limone,gelato aglio e
pistacchio,sciroppo d'acero sul pollo...
« Aaaaaaaaaaaaaaah! »
Darren si svegliò con una vaga sensazione di nausea,si
alzò a sedere di scatto sul letto e strattonò via
la coperta dal soprano,che si svegliò comprensibilmente
infastidito.
« Ma sei scemo? »Mugugnò tentando di
aprire gli occhi per poterlo guardare male.
« Grazie a Dio... »Sospirò Darren
tastandogli il ventre piatto,per poi rivolgergli un'occhiata quasi
implorante.« Chris,mi fai un favore? »
Il soprano annuì,decisamente confuso.
« Da domani,prendi la pillola. »
Angolino di Sara
Questo,carissimi,è il frutto di qualcosa come trecento ore
di sonno arretrato,stress,una scarsa vita sociale e una marea di
problemi di sanità mentale.E una spaventosa ossessione per
quei due là,quei due mentecatti di cui "scrivo".
Non so molto delle voglie da gravidanza,ma mi ricordo che per un po' si
parlava di Beyoncè che mangiava cetrioli col cioccolato
e...Beh,chissà cosa farebbe Chris!Considerando poi che
è un sogno di Darren mi sono concessa schifezze varie
>.>
Sapete che vi amo sempre e comunque?*w*
Alla prossima,se non vi sarete ancora stufati di me (cosa
più che comprensibile) e di queste assurdità :S
|
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Capitolo 25 *** Ragni e barattoli di biscotti ***
Ragni e barattoli di biscotti
Angolino
di Sara
Okay,allora avete
presente quando siete a scuola,nell'ora di diritto,con i neuroni ancora
in fase rem (Loosiiing my religiooon...) e dopo aver tentato in ogni
modo di seguire la lezione l'unica cosa che aleggia per la vostra testa
malata è la domanda "ma cosa staranno facendo Chris e
Darren,ora?"?
Bhe a me succede
tipo sempre...E questa OS è una risposta alternativa al
"fanno allegramente sesso selvaggio in qualsiasi luogo essi si trovino".
Stravaccato sul divano
della sala con le palpebre semichiuse,la bocca mezza aperta e
l'espressione più rencitrullita possibile,Darren era in
stato semi-comatoso da qualche ora.
Aveva guardato una
trentina di puntate di Dawson's Creek ingollando gelato,per poi
collassare pietosamente sul divano su cui giaceva da allora.
Stava per cedere alla
forza di volontà e addormentarsi quando uno strillo acuto
gli perforò i timpani e cadde dal divano.
«
DARREN!DARREN,VIENI! »Chris,dal piano di sopra,sembrava
leggermente isterico.
Poco.
Ancora intontito dalla
perdita dell'udito e dal dolore al fondoschiena dovuto alla caduta,il
ventiquatrenne riuscì a dare una sola risposta,che
racchiudeva tutti i suoi pensieri.
« Eh?
»
« Vieni qua!
»Sbottò il soprano,fuori di sè.
Ora che ci
pensava,Darren non vedeva Chris da un po'.
« Non ho
sentito nessun "per favore"! »
« DARREN
EVERETT CRISS,MUOVI QUELLA CAZZO DI COLITA E CATAPULTATI QUI O GIURO
CHE TI STRAPPO LA SPINA DORSALE E LA USO PER FRUSTARTI! »
Quel ragazzo
è un tesoro.
« Ma che
succede?! »Forse era il caso di allarmarsi?
« SUBITO!
»
Altro che "fa
naturale",Chris aveva raggiunto note talmente alte che ci sarebbe stata
una moria di pipistrelli.
« Arriva il
tuo superuomo! »Esclamò Darren sulle
scale,inciampando qua e la neanche fosse ubriaco.
« Ma che
cavolo...? »
In un angolo del bagno
c'era Chris,appallottolato contro il muro,gli occhi sbarrati dal
terrore.
Senza perdere nemmeno
un secondo Darren si inginocchiò accanto a
lui,spaventato.« Chris,che c'è?Cos'hai? »
Il soprano si
aggrappò spasmodicamente a lui,poi alzò una mano
tremante ed indicò il muro di fronte.
O
meglio,indicò il ragno appostato sul muro.
Darren
guardò l'aracnide,poi Chris.
Poi di nuovo
l'aracnide e di nuovo Chris.
E scoppiò a
ridere.
«
Cioè...Ahahah!Sei qua da mezz'ora-ahahah!-per quel ragno!?
»
Negli occhi di Chris
si potevano vedere distintamente le morti più atroci che
stava progettando per il suo amato.
« Ma lo
vedi?!Quello non è umanamente definibile "ragno"!E' un
OGM!E' enorme,potrebbe ingoiarmi! »Strillò il
soprano scattando all'indietro quando il suddetto OGM si mosse un po'.
« Va
bene,ahia,va bene! »Sbottò Darren,liberando la
mano dalla morsa letale in cui Chris l'aveva stretta in preda
all'ansia.« Ci penso io,okay? »Dichiarò
alzandosi e afferrando una ciabatta.
« Che stai
facendo? »Domandò Chris,apprensivo.
« Lo
ammazzo. »
«
Cosa?!NO!No,no,Darren aspetta! »
Il ventiquatrenne lo
fissò interdetto.« Cosa credevi che gli
facessi,una manicure?O vuoi torturarlo un po'?Mi sembra una cosa un
tantino eccessiva anche per te,ma se vuoi...Potremmo farlo ubriacare e
attendere che muoia di cirrosi... »
Il soprano lo
guardò con un'espressione quasi addolorata.« Non
potresti semplicemente...Buttarlo fuori?Cioè,non mi ha fatto
niente,solo perchè è diverso,inquietante e turba
il mio animo non merita di morire... »
« Non puoi
applicare questa regola a qualsiasi cosa,vivente e non vivente...
»Borbottò Darren,esasperato.
« E allora
dovrei buttare metà del tuo guardaroba.
»Ribattè il soprano,piccato.
« Questo
è un colpo basso! »
« Su misura
per te. »
Darren
spalancò la bocca,incredulo.
« Dovrei
lasciarti divorare da questo coso! »
«
No!No,Darren ti prego!Scherzavo,era una battutina,per ridere!
»Implorò Chris,rannicchiato di nuovo nell'angolino.
E poi era lui che
gliele offriva su vassoi d'argento,insomma!Non poteva stuzzicare
così il suo supersviluppato e decisamente ammirevole senso
dello humor e poi prendersela.
« Razza di
ingrato... »Borbottò
Darren,imbronciato.« Cosa faresti senza di me? »
Chris strinse le
labbra ingoiando sarcasmo e rimase in silenzio.
Darren,ignorando le
suppliche del fidanzato che lo implorava di non lasciarlo,scese in
cucina e tornò su con un bicchiere di plastica e un
foglietto di carta e nel giro di dieci secondi il ragno
provò l'emozione di fare bunjee-jumping senza paracadute
fuori dalla finestra.
Che poi,tanto valeva
ammazzarlo visto che probabilmente si sarebbe spiaccicato al suolo.Ma
forse era meglio non dirlo a Chris.
Ora che il pericolo
era passato e Chris non era più nel panico Darren si
concesse di deriderlo apertamente.
« Hai visto
che eroe?Ho messo a rischio la mia vita per salvare la tua,quel mostro
enorme avrebbe potuto uccidermi! »
Chris lo
guardò male.« Prendi in giro? »
«
Scherzi?Meriteresti una medaglia per essere sopravvissuto.Chi
è Godzilla in confronto a quel ragno?Cioè,se lo
sarà mangiato,Godzilla. »E riprese a
ridere.« Chris,ti prego,devo scriverlo su twitter!E su
Facebook!E sui muri di ogni casa di ogni città!Cavolo,avrei
dovuto fotografarti...Posso tornare fuori a riprendere il
ragno,così posso filmare la scena? Sai che i video che hanno
più visualizzazioni vengono pagati?Se non lo fossimo
già diventermmo ricchi! »
E riprese a ridere.
Chris
incrociò le braccia al petto,offeso,e scese in sala
ignorando le risate sguaiate dell'altro che lo inseguirono pure in
cucina,dove il soprano prese il barattolo dei biscotti
preferiti di Darren.
Il ventiquatrenne
smise di botto di sghignazzare.
Il soprano con
un'occhiata di pura superiorità si alzò
leggermente sulle punte e piazzò il barattolo sulla mensola
più alta della cucina.
« E non
provare a saltare sul tavolo. »Minacciò,lasciando
Darren a fissare con implorante desiderio il barattolo irraggiungibile.
Oh beh.Voleva dire che
la sua fonte di zuccheri sarebbe stata un'altra,e con ogni
probabilità le labbra di Chris.
Come se non era a
quello che aveva puntato il soprano fin dall'inizio...
Angolino
di Sara
Lo so,non
è niente di che...Ma con lo scorso capitolo ho esaurito un
po' le batterie xD
Come sempre,se
avete idee o suggerimenti per nuove OS non esitate a farmi sapere!Via
efp,facebook,via gufo...Come volete >.> A tal
proposito,riecco il link alla mia pagina,giusto per spammare ogni tanto
--> Paaaagina
Sapete che mi
sembra sempre di non riuscire a ringraziarvi
abbastanza?Cioè,davvero... Non so come sia umanamente
possibile,ma scrivere queste stupide OS mi viene abbastanza naturale
(...non c'è bisogno di farmelo notare,lo so che è
preocupante)e quando mi ritrovo a rispondere alle vostre (fantastiche!)
recensioni perdo la capacità di scrittura e di formulare
pensieri coerenti!Sarà l'imbarazzo del leggere complimenti
*w*
Comunque sia,vi
sarò tipo eternamente riconoscente per leggere,seguire e
mettere tra le preferite questa ff *_*
Alla prossima!!
|
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Capitolo 26 *** Damn,cigarette,give me a Darren! ***
Damn,cigarette,give
me a Darren!
Angolino di Sara
Oddio,non so se
questa OS possa essere considerata mini-spoiler O.O Non voglio
rovinare la sorpresa a nessuno,quindi se non sapete cosa
succederà nella 3x05 chiudete questa pagina e
dileguatevi!Andate a leggere qualcos'altro.O,come farei io,andate a
leggere cosa succederà nella 3x05 xD
...Ancora
qui?Allora continuo,eh...
Lo so che ci sono
parecchie OS su questa maledettissima scena di pre-Klaine Sex e che
questa non è niente di speciale,ma avevo voglia di scriverci
su qualcosa...Non so praticamente niente di quello che
succederà davvero nella scena,ho scritto quel che mi veniva
xD
Oh il titolo mi
è venuto in mente pensando all'intervista post-Klaine kiss
in cui Chris diceva che subito dopo le riprese lui ha pensato qualcosa
tipo "damn,Darren,give me a cigarette!" non è che c'entri
completamente,ma mi faceva ridere
(sì,sì,è patetico eccetera.)
See ya lateeeer!
Se qualcuno
fosse passato davanti alla roluotte di Chris mentre questo leggeva il
nuovo copione dell'episodio cinque sarebbe rimasto-nella migliore delle
ipotesi-traumatizzato a vita.
Invece delle fasi del
dolore,Chris stava passando le fasi dell'isteria più totale.
Fase 1: La negazione.
Man mano che leggeva
quello stramaledettissimo foglio i suoi occhi si facevano sempre
più sporgenti e pronti ad uscire dalle orbite,mentre
ripeteva con voce sempre più istericamente acuta "No...
No,no,no... ",sfondando i timpani di quei malcapitati che si aggiravano
nel raggio di cinque o sei chilometri,facendo sbandare e crollare a
terra storidti parecchi uccelli e mandando in frantumi non poche
finestre.
Fase 2: La rabbia.
Chris aveva cominciato
a marciare avanti e indietro nella roulotte,ringhiando insulti e
minacce. Li avrebbe uccisi. Avrebbe ucciso quei due megalomani con
manie di grandezza conosciuti anche come Ryan Murphy e Brad Falchuk.
Gli avrebbe messo del veleno nel caffè,avrebbe fatto cadere
loro un incudine in testa,li avrebbe fatti a pezzettini con i suoi
stessi sai!
Fase 3:Le auto-recriminazioni.
Forse era colpa sua.
Forse era tutta colpa sua. Era lui che aveva sempre detto che Kurt e
Blaine avrebbero dovuto sembrare una coppia vera e propria e di
conseguenza fare quello che fanno le coppie normali,come Quinn e Puck,o
Quinn e Finn,o Quinn e chiunque,insomma.
Quindi
passò almeno una decina di minuti a maledirsi
mentalmente,considerando l'idea di fuggire all'estero per andare ad
addestrare trichechi in Alaska. In effetti ci si vedeva...
Fase 4: La depressione.
Era arrivato quasi
alle lacrime immaginandosi la scena. Lui e Darren in
macchina,circondati da qualcosa come cinquecento telecamere in modo da
riprendere la scena da qualunque angolazione possibile e
immaginabile,con il resto del cast lì a guardarli e ridere e
fare commenti cretini che l'avrebbero non solo distratto,ma anche
imbarazzato a morte.
Si era lasciato cadere
a terra sperando di picchiare la testa da qualche parte e porre fine
alle sue sofferenze.
Fase 5: L'accettazione.
Dopo circa un paio
d'ore dall'inizio della crisi,il soprano si costrinse a farsi una
doccia fredda ghiacciata,schiarirsi le idee e tornare a comportarsi da
persona assennata e dotata di una parvenza di
professionalità.
Era un attore,doveva
saper recitare di tutto con chiunque.
A quel pensiero
avrebbe voluto ricominciare a ridere o piangere istericamente,ma
preferì schiaffarsi una mano in faccia e soffocare l'impulso
di espatriare accendendo la radio e alzando il volume per coprire i
suoi pensieri nefasti.
TOCK TOCK!
« Vattene!
»Sbottò Chris dal letto su cui ancora tentava di
soffocarsi col cuscino.
« Hai letto
il copione?! »Domandò Darren ancora fuori.
Già dal tono si capiva che era esaltato.
«
No. »
Sentì il
ventiquatrenne scoppiare a ridere come un cretino e fu assalito dal
feroce desiderio di picchiarlo. « Se mi lasci entrare
potremmo smettere di gridare e mantenere un minimo di privacy,sai?
»
« Anche se
te ne andassi potremmo smettere di urlare.
»Borbottò Chris tirandosi di malavoglia a sedere e
poi trascinandosi ad aprire.
Si era aspettato che
Darren cominciasse a saltellare impaziente qua e là versione
canguro sotto ecstasi,invece quando se lo ritrovò davanti
lui questo gli rivolse un sorriso quasi preocupato.
« Credevo di
trovarti in piena crisi. Tipo sul pavimento in preda alle convulsioni o
qualcosa del genere. »
Chris fece il
sostenuto,lanciandogli una sobria occhiata. « E
perchè mai? »
« Beh,quando
hai saputo del bacio Klaine non è che tu sia rimasto proprio
impassibile... »Fece Darren con un sorrisetto
irritantemente divertito,ricordando perfettamente Chris che lo scuoteva
tenendolo per le spalle urlando qualcosa come "non sono pronto al mio
terzo bacio in scena! ".
Il soprano
borbottò qualcosa di indistinto,poi lo guardò con
sdegno.
« Ero
giovane e senza esperienza. Ormai sono un uomo vissuto,niente mi
turba. »
E con questo sapeva di
essersi appena giocato il karma,che avrebbe sicuramente trovato un modo
per ritorcergli contro quella bugia grande come un palazzo di
ottantatrè piani.
Darren non parve molto
convinto ma annuì.
« Immagino
che non sarà niente di troppo sconvolgente,in
fondo. »Commentò,allegro. «
Ormai abbiamo capito come muoverci,no? »
«
Già. Niente di troppo sconvolgente.
»Ripetè il soprano.
*
Chris era sconvolto.
Era in quella cavolo
di auto da qualche minuto ed era già abbastanza fuori di
sè da progettare l'omicidio di massa di tutta la piccola
folla irritante che accerchiava il set. Aveva anche
già pensato ad un alibi inattaccabile e progettava di
produrre abbastanza prove da sviare qualunque poliziotto,facendo
ricadere tutta la colpa su Ryan.
In realtà
era abbastanza certo che a omicidio concluso qualsiasi giudice gli
avrebbe dato tutte le attenuanti del caso e non avrebbe passato in
carcere più di un paio di settimane,ma preferiva l'idea di
fregare il sistema investigativo.
A volte si faceva paura da solo.
Prese un respiro
profondo e tornò a guardare Darren,che se ne stava
lì seduto a cercare di immedesimarsi in un Blaine ubriaco
fradicio.
«
E...Azione! »
"Azione" un maledetto cavolo. Ti
odio. Pensò Chris con estrema stizza in un moto
di disprezzo verso il suo produttore.
Okay,era il momento di
far vedere a tutti quanto Chris Colfer fosse bravo negli strusciamenti
amorosi.
Doveva tentare di
slacciare la cintura di sicurezza di Blaine prima che questo si
decapitasse,ma il ragazzo lo afferrò per i fianchi
portandoselo in grembo e attirandolo a sè per baciarlo.
«
Mmh,Kurt... »Miagolò Darren poggiando le
labbra sulle sue e mordicchiandole appena.
E Chris
capì che quella sarebbe stata la vendetta karmika.
Quando Darren si
spinse in avanti stringendogli i fianchi Chris sentì il
sangue ribollirgli furiosamente nelle vene e per un attimo
dimenticò perfino di respirare.
Il suo prossimo tweet
sarebbe stato "Io non ero su quel set,non so come sia potuta accadere
la disgrazia. "
«
B-Blaine,no... »Tentò di dire,con voce
soffocata dalle labbra dell'altro,spostandosi appena per guardare
Darren negli occhi.
Tre secondi.
Tre secondi,e il
ventiquatrenne cominciò a ridere come un cretino.
« Ma che
hai? »Sbottò Chris,perplesso.
« Non lo so!
»Rispose il ventiquatrenne,senza riuscire a smettere di
ridere abbastanza istericamente.
In un istante anche il
sopranò schizzò a ridere e si dovette appoggiare
al sedile per non cadere dalle ginocchia dell'altro.
Darren era un genio
nello smorzare le tensioni -sessuali- delle riprese.
L'ilarità
generale durò qualche minuto,poi Darren si coprì
il viso con le mani e prese due respiri profondi. «
Okay,okay,ce la faccio. Sono serio. »
« Ma quando
mai... »
« Figuratevi
ragazzi,abbiamo tutto il giorno!Se volete anche guardare un film e
mangiare popcorn... »Arrivò la voce
sarcastica di Ryan,che però sorrideva.
« Oh se
fanno Harry Potter a me va bene! »Esclamò
immediatamente Darren,beccandosi l'ennesimo scappellotto dal soprano.
Ricominciarono a
girare.
E c'era sempre
qualcosa che non andava. O non c'era abbastanza feeling o non c'era
abbastanza atmosfera o le luci non andavano bene o un migliaio di
piccoli dettagli erano fuori posto.
Ennesimo "azione!".
Chris dopo aver finto
estrema titubanza intrecciò le dita ai ricci di Darren
mentre con le labbra stuzzicava quelle dell'altro,poi sentì
il corpo del ventiquatrenne spingersi verso il suo e il bacio crescere
di intensità.
Sentiva caldo. Non riusciva a pensare a qualcosa che non fossero le
labbra incandescenti di Darren o quanto fosse piacevole il suo
profumo,o quanto il suo respiro caldo e affrettato gli mandasse a fuoco
le guance.
Sono
solo riprese. Ora io sono Kurt,lui è Blaine,tutto questo mi
porterà alla pazzia e io farò causa alla serie
per i danni psicologici che riporterò.
Quando la lingua di
Darren si insinuò nella sua bocca dovette sforzarsi di
trattenere un gemito.
« Blaine,sei
ubriaco... Io...Devo andare. »Disse serio Chris.
Okay,ora Darren-Blaine
avrebbe dovuto balbettare qualcosa,guardarlo e lasciargli il tempo di
schizzare fuori dall'auto dicendogli che ne avrebbero parlato il giorno
dopo.
Quella era la
scena,quello era il copione.
Invece Darren gli
tappò la bocca con la sua strattonando in avanti la camicia
del soprano,facendo scontrare i loro bacini.
Uh
oh.
Okay,forse aveva
sbagliato set e quello che stavano girando doveva somigliare ad un
porno,perchè,beh,la mano di Darren sulla sua gamba e il
fatto che lui avesse appena stretto il bacino contro quello dell'altro
non era molto da Glee.
« Ragazzi?
»La voce sconcertata di Ryan li fece staccare con un
risucchio tipo ventosa.
Darren e Chris
rimasero a guardarsi negli occhi,abbastanza frastornati,ma stavolta
nessuno dei due rise.
«
Okaaay,qualunque cosa fosse quella... E' stata grandiosa. Ma visto che
non vorrei traviare una generazione di ragazzini e beccarmi querele per
oscenità sarebbe meglio che abbassaste un pò i
toni. Cinque minuti di pausa,prima che uno dei due resti incinto.
»Decretò Ryan un po' allibito. «
Lasciategli aria,devono darsi una calmata e tornare all'opera tra poco.
»
Era incredibile come
bastasse dire "pausa" per vedere tutti schizzare via a
velocità supersonica per godersi qualche attimo di relax.
Chris si
lasciò scivolare sul sedile e appoggiò la testa
allo schienale,espirando.
« Altro che
sigaretta. Me ne ci vorrebbero cinquanta pacchetti. Sai,ora potrei
davvero avere una crisi di nervi e avere le convulsioni.
»Commentò Chris. Tanto valeva scherzarci su.
Ma Darren,per la prima
volta nella sua vita,sembrava non aver voglia di scherzare,anzi,era
vagamente a disagio.
« Ero io
quello isterico quando ho ricevuto il copione,d'accordo?Un conto
è stato baciarti,insomma,c'era sempre un certo distacco
comunque,tra distanza fisica e telecamere riuscivo a mantenere il
controllo di me stesso... Ma stavolta nella macchina eri
così vicino,tutto il tempo!Ed è stato
così diverso dal solito... O no? »Si fece
improvvisamente dubbioso,lanciandogli un'occhiata incerta.
Quando Chris non gli
rispose ma rimase semplicemente lì,fisso,a guardarlo,Darren
andò in paranoia. « Oddio,mi sono immaginato
tutto?Sono il Kurt della situazione?Che poi alla fine Kurt aveva
ragione,Blaine era così ambiguo... Quindi tu saresti
Blaine?Perchè anche tu lanci segnali contrastanti,sai?Che
razza di scambio di ruoli è mai questo? »
Per quanto divertente
e adorabile fosse ascoltare Darren che si faceva mille paranoie,Chris
fu decisamente magnanimo e decise di zittirlo sporgendosi verso di lui
e facendo scontrare con una certa decisione le sue labbra con quelle
del ventiquatrenne istantaneamente ammutolito.
Per una volta liberi
dai vincoli delle telecamere,degli occhi indiscreti,delle regole del
copione e tutto il resto,si concessero un bacio di quelli reali,non
troppo sdolcinato ma nemmeno di quelli possessivi e incalzanti.
Era il loro primo vero
bacio,ed era speciale.
Darren se lo
tirò praticamente di nuovo in braccio e Chris strinse le
ginocchia attorno ai suoi fianchi assecondando i movimenti del
ventiquatrenne che gli stava esplorando la schiena con le
dita,facendolo inarcare appena sotto al suo tocco.
« Bene
così,Chris ora staccati e scendi dalla macchina! »
...
Dire che Darren e
Chris ci rimasero di sale è decisamente poco realistico.
Ci rimasero molto
peggio,ma è meglio evitare volgarità.
Ancora aggrovigliati
l'uno all'altro si girarono con lentezza e si ritrovarono a fissare una
telecamera attaccata al finestrino,la stessa telecamera che avevano
creduto spenta e che avevano visto poco prima al margine del set.
Il ringhio cupo che
salì nel petto di Chris si trasformò in un sibilo.
« Ci hanno
ripresi. »Sillabò incredulo,rosso come
un peperone.
Darren era ancora
stordito. Al momento potevano anche essere stati trasmessi in
mondovisione,non gliene importava un granchè.
Non sentì
nemmeno una parola della sfuriata epica di Chris,sfuriata che sarebbe
rimasta nei secoli dei secoli nella memoria dei presenti che vissero la
cosa come un'esperienza pre-morte e che si concluse con la
cancellazione della parte riguardante la dichiarazione di Darren e la
concessione a quei due megalomani di Ryan e Brad di usare quella in cui
si strusciavano e si baciavano.
Solo perchè
Ryan gli promise in cambio un incontro con Lady Gaga.
Che ci provassero i
fan,a dire che la scena era poco realistica.
Alla fine Darren aveva
deciso di intervenire trascinandolo lontano dal set tra schiamazzi e
applausi generali prima che il soprano decidesse di decapitare qualcuno
con una mossa ninja.In quanto a lui,non riusciva a prendersela
più di tanto perchè quella scena era diventata il
trampolino di lancio della loro relazione.
A fine giornata Chris
era certo di aver trovato un nuovo modo di ridurre lo stress.
Darren era meglio di
qualsiasi sigaretta.
Angolino
di Sara
Okay non so
quanto sia legale riprendere gente a sua insaputa,ma in Glee tutto
lecito!O almeno dovrebbe >.>
Nel caso non si
fosse capito,sono in astinenza da quel telefilm.
Okay,fuggo a
studiare diritto.(Non è vero.Vado a imparare trucchi con le
carte,perchè ho deciso che quello sarà il mio futuro.
Quindi se in un
angolo della strada trovate una povera scema che tenta di fare giochi
di magia sarebbe carino lasciarle una monetina.Anche falsa,giusto per
farmi contenta.)
Giusto per essere ripetitiva,qua c'è la mia pagina
fateci un salto se vi va e sentitevi liberi di esternare qualsiasi cosa
lì sopra u_u
Ancora una volta grazie
alle meravigliose (e forse addirittura più folli di me)
persone che leggono,recensiscono, seguono,ricordano o preferiscono
questa raccolta!*Q*
Ma quante
parentesi ho messo?O.O" Io dico che,solo per questo,il 6 in matematica
mi è dovuto...
|
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Capitolo 27 *** Chris Criss...Gossip Girl ***
Chris Criss,Gossip Girl.
Angolino
di Sara
Io lo
dico:è una cazzata IMMANE.
Non fa
nè ridere,nè piangere nè niente...Mi
spiace D:
« Ma te lo
puoi proprio scordare. »Sbottò Chris,disgustato.
« Stai scherzando,spero! »
« Ma neanche per idea!Chris
Criss?!E' la cosa più cacofonica di sempre,non
si può sentire!Sembra il verso di un grillo! »
« Ah beh perchè Darren Colfer suona meglio?
»
Sì,stavano discutendo di cognomi. Sui loro cognomi.
« Beh,sempre meglio dire "Piacere,sono Darren Colfer"
piuttosto che "Piacere,scusi per quello che sta sentire,sono
Christopher Criss,può chiamarmi Chris Criss." »
Darren rimase in silenzio qualche istante. « Okay,diciamo che
non suona un granchè... » Ammise alla fine
« Diciamo piuttosto che suona come Sid Vicious ai
concerti live:da cani. »Corresse il soprano,alzando gli occhi al soffitto.
« Ma sono affezionato al mio cognome!Potremmo fare in modo
che nessuno ti senta mai pronunciare il nome completo...Quando ti
presenti appena stai per dire"Criss" arrivo io e ti trascino
via,così non avrai mai l'imbarazzo della cosa. »Esclamò Darren entusiasta.
Chris lo guardò a lungo. « Tu non sei a
posto,Darren Colfer.
»
« Darren Criss,prego.
»Ribattè l'attore,incrociando le braccia.
« Ho subito abbastanza umiliazioni nella mia
vita,perchè devi farmi chiamare come il Grillo di Mulan!?
»
« Oh quindi prendere il mio cognome sarebbe un'umiliazione?!
»
« Darren.Chris Criss non è esattamente un nome di
cui vantarsi! »
« Beh cosa
dovrebbe dire la nostra vicina,Clara Bella!?
»Rilanciò velocemente Darren.
« Non dovrebbe dire proprio niente,dovrebbe prenderti a
schiaffi per quella volta che ti sei presentato da lei con un secchio
del latte chiedendole dove fosse Orazio
e hai rischiato la paralisi facciale ridendole in faccia come uno
scemo! »Ribattè Chris,inarcando le sopracciglia.
Touchè.
« Generazioni e generazioni di Criss hanno portato avanti le
caratteristiche che tanto ti piacciono! »
« Quello dipende dai geni,DAI GENI,non dal tuo maledetto
cognome!E NO,non provare a fare battute cretine,non sei un
genio. »
Darren aveva sempre sospettato che Chris gli leggesse nel pensiero.
Era mezz'ora che discutevano tanto amabilmente. Non sapevano nemmeno
loro come ci erano finiti,su quell'argomento,ma non ne uscivano.
« Chris Criss... »Borbottò irritato il
soprano. « Ma si può sapere perchè
stiamo litigando per questo,santo Chewbakka!? »
« Perchè ti voglio sposare,ecco perchè!
»Sbottò Darren,prima ancora di rendersene conto.
Il tempo parve dilatarsi in una maniera molto strana,lasciando un
frastornante silenzio nella stanza.
Chris,con gli occhi sgranati e un principio di infarto,sembrava
incapace di muoversi,di parlare e anche solo di pensare.
« Cioè,prima o poi... S-sempre che tu lo voglia...
»Mormorò Darren,imbarazzato e anche terrorizzato
di aver fatto un gran casino.
Vide gli occhi del soprano allargarsi e prima ancora che potesse
anche soltanto pensare di fare qualcosa,qualsiasi cosa,Chris
gli si gettò al collo.
«
Sì!Sì,sì,sì!Certo che
sì! »Continuò a ripetere il soprano
contro il torace di Darren,scandendo ogni parola con un bacio
incandescente sulle labbra del suo innamorato.
Darren lo strinse forte e ridacchiò piano quando il soprano
sussurrò « Chris Criss...Gossip
Girl. »
Angolino
di Sara
Oh io l'avevo
detto,eh. Una scemata senza capo nè coda. Che poi io non
guardo neanche Gossip Girl,quindi non so perchè mi sia
venuta quest'idea!xD
Breve
e,spero,indolore,almeno.Mi spiace,in questi giorni ho qualche problema
di concentrazione!Maledetta fase premestruale ._."
Farò
meglio la prossima volta,o almeno ci proverò,prometto!
Come sempre se
volete seguire qualche altra scemata o cose del genere questa
qua
è la mia pagina di fb,se vi va di dare un'occhiata ogni
tanto :)
|
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Capitolo 28 *** Stai per svenire? ***
Stai
per svenire?
Angolino
di Sara
Buona sera
carissimi e carissime!Okay,questa OS è ispirata a questa
gif.Che poi da quanto ho capito non ha davvero un piercing,ma
ormai la mia mente era partita,quindi non importa xD L'idea di Darren
accompagnato dal suo ragazzo a fare un piercing mi piaceva troppo!L'ho
scritta sotto uso eccessivo di caffeina,potrebbe aver influito?
Chris e
Darren se ne stavano in quell'auto ormai da quaranta
minuti,più o meno,e ancora non avevano intenzione di
scendere.
Okay,per associazione
di idee con "macchina" "Darren" e "Chris" i pensieri si fanno
decisamente torbidi e tendenti alla pornografia,e in altre occasioni
sarebbe stato più che azzeccato.
Ma stavolta Darren
fissava semplicemente Chris con una vaga apprensione mentre il soprano
inceneriva con gli occhi la vetrina del negozio davanti a cui avevano
parcheggiato,come se si aspettasse di vederlo saltare in aria per un
suo tacito comando.
<< Sai
che nessuno ti costringe,vero? >>Domandò
Darren,un po' impaziente.
Chris
annuì,le labbra strette e lo sguardo astioso fisso
sull'insegna.
<< E sai
che sono in ritardo per l'appuntamento di più di mezz'ora e
che sarebbe meglio scendere? >>
<< E sai
che ti sto per sbattere la testa contro il finestrino?
>>Sbottò Chris abbastanza istericamente.
Darren
sgranò gli occhi,impaurito.
Chris
arrossì appena.<< Scusa.Scatto di rabbia.Ho i
nervi a fior di pelle,anzi,penso di non averli nemmeno più.
>>
<<
Chris,dico davvero,non c'è bisogno che venga anche tu.
>>
<< Certo
che c'è bisogno,la tua capacità di giudizio te la
sei giocata con le carte dei Pokèmon a sette anni,ci vuole
qualcuno di responsabile là dentro.Devo soprassedere e
assicurarmi che non tentino di toglierti gli organi per venderli in
India o cose del genere. >>Spiegò
Chris,annuendo,per poi accorgersi dello sguardo stralunato dell'altro.
<< Sai
di essere una persona inquietante,vero? >>
Si strinse nelle
spalle.<< Ci provo. >>
Darren
sbuffò lanciando un'occhiata all'orologio.<<
Non capisco tutta la tua ansia.Prima di tutto sono io quello che si
vuole fare un piercing.E poi...E' solo un piercing!
>>Esclamò alzando gli occhi al cielo.
Chris lo
fissò esterrefatto,inspirando per riempirsi i polmoni prima
di esplodere<< So-solo un piercing?SOLO?!Una SBARRA di
METALLO conficcata nella tua LINGUA!Massì,l'Himalaya
è soltanto una collina
un tantino alta!Einstein era solo portato per la
matematica! >>
Darren si chiese cosa
sarebbe successo se fosse sgusciato fuori dall'auto e fosse corso il
più velocemente possibile nel negozio.Chris l'avrebbe
placcato a uomo e riportato in macchina a fare strane ed inquietanti
elocubrazioni mentali per tentare di fargli cambiare idea o gli sarebbe
soltanto venuto un colpo apoplettico e sarebbe morto lì?
<<
Chris,per l'amor del principe Eric,pensi di riuscire almeno a sganciare
la cintura di sicurezza?Sarebbe già un passo verso il
superare la cosa. >>
<<
Okay,okay,ho capito...Al mio "tre" andiamo,d'accordo? >>
Darren
annuì,sollevato.
...
...
...
<<
...Chris,non so dove tu abbia imparato a contare,ma penso ti manchi
qualche passaggio fondamentale.Tipo la fase del "cominciare a contare",tanto
per dirne una. >>Sospirò Darren,chiedendosi
quante giornate di sole avrebbero passato in quell'abitacolo.
Per fortuna aveva un
po' di Red Vines sparse per la macchina -probabilmente da Capodanno del
'99-nel caso avessero dovuto dormire lì.
<< E'
che...Darren,non farlo,ti prego! >>Implorò il
soprano guardandolo con gli occhi spalancati di
apprensione.<< Non dovrei permettertelo...
>>
<<
Ancora?Eddai,è un buchetto!E poi ci tengo tanto.Tanto
tanto!Tanto tanto tanto... >>
Vide Chris guardarlo
male.
<< Falla
finita. >>
<< Tanto
tanto tanto tanto!Taaaaaanto.Taaaantissimo.
>>
Il soprano
ringhiò.<< E va bene,muoviti.Voglio vedere
come riuscirai a parlare con quell'affare in bocca.
>>Okay forse c'era un lato positivo a quella follia.
E con questo
uscì dall'auto sbattendo la portiera.
Darren sorrise
malvagiamente.Irritare Chris era il modo migliore per ottenere qualcosa.
E poi cos'aveva da
agitarsi tanto?Era lui quello che sarebbe stato bucherellato.
Oddio.
Si era detto di non
pensare a quello che sarebbe successo in quel negozio perchè
altrimenti la paura l'avrebbe fatto tornare a casa,e ora per colpa di
Chris era sul punto di darsela a gambe.
Si fece forza ed
entrò,seguito dal soprano.
Chris intanto era
scioccato.Okay,la sua platonica avversione agli aghi era piuttosto
risaputa e aveva tentato di non influenzare Darren...Ma l'idea che il
suo amato si facesse trapanare la lingua che lui adorava
così tanto solamente per metterci una stupida perlina era
una cosa inconcepibile.Già vaccinarsi una volta ogni qualche
anno era abbastanza traumatico per Chris,decidere volontariamente nel
pieno delle proprie facoltà menta-Ah ecco.Doveva essere
quello il punto.Darren non aveva facoltà mentali!
Chi altro poteva
scegliere di farsi una cosa del genere?!
Un pazzo masochista
sadomaso,forse...
Una volta nel negozio
si guardarono un po' intorno,fissando le foto dei tatuaggi e dei vari
piercing eseguiti brillantemente,poi Darren si rivolse alla ragazza
dietro al bancone e poco dopo seguì entrambi in una saletta
dove disse a Darren di sedersi e aspettare.
Il ventiquatrenne
dondolò le gambe sulla sedia,lanciando un'occhiata al suo
ragazzo che fissava con orrore un paio di attrezzi dall'aria
letale;deglutì e fissò Darren con un certo panico.
Darren era certo che
Chris stesse organizzando una fuga rocambolesca e
pericolosa,probabilmente dalla finestra.
<< Non
mi stai aiutando. >>Sibilò il ventiquatrenne.
<<
Scusa.Hai ragione.Andrà tutto bene. >> E
esibì un sorriso forzato che voleva essere sinceramente
rassicurante.In realtà faceva un po' impressione.
Ma Darren era
piuttosto soddisfatto,sapendo benissimo che l'unico desiderio di Chris
al momento era fuggire il più lontano possibile da quel
luogo di atroci torture;e invece sarebbe rimasto lì accanto
a lui.
Quando
tornò la ragazza con colui che avrebbe eseguito il lavoro
sporco,Chris stritolò la mano di Darren nella sua.
Vedendo il tatuatore
infilarsi i guanti e sentendo tutta la sua forza di volontà
vacillare pericolosamente,Darren decise che era arrivato il momento di
serrare gli occhi e pensare a qualcos'altro.
Unicorni.Arcobaleni.Yoda.
Quando dovette tirar
fuori la lingua non sapeva se a prevalere fosse l'impazienza o il
piuttosto comprensibile timore.
Prese un respiro e si
concentrò sulla mano calda di Chris stretta nella sua,sul
movimento rilassante del pollice del soprano sul dorso della sua mano...
ZACK!
Il tizio gli mise un
panno vicino alla bocca per evitare inutili spargimenti di sangue.
Per un attimo
regnò in silenzio,poi,appena Darren ebbe superato il
trauma...
<< OH
FANTIFFIMO...!>> Avere la lingua gonfia e spessa come un
cocomero e non riuscire ad imprecare in modo decente senza sembrare
Duffy Duck rendeva tutto molto meno liberatorio.<<
MALE!Cazzo!Cazzoooo! >>Prese a urlare in preda
all'agonia,contorcendosi qua e là sulla sedia come un
ossesso sotto lo sguardo pietoso di colui che gli aveva appena aperto
una voragine sulla lingua.<< Ti odio!Ahia!Muoio!
>>
Descrivere l'evolversi
della scena sarebbe troppo patetico.Basti sapere che ci piovvero
lacrime e che Darren minacciò il suo aguzzino di aizzargli
contro uno sciame di fan per vendicarlo.
Soltanto quando si fu
calmato si rese conto che la lingua non faceva poi così
male,anche se continuava a pulsare,gonfia.
<< Ti
serve un po' d'aria? >>Domandò la ragazza
allarmata.
<<
No,no...Sto bene... >>Borbottò
Darren,guardando male il tuo torturatore che ridacchiava come un
idiota.Avrebbe detto alle sue adepte di non avere pietà.
<<
Veramente chiedevo a lui. >>Fece lei,accennando a
qualcosa dietro al ventiquatrenne.
E Darren si
girò finalmente a guardare Chris,che se ne stava aggrappato
allo schienale della sedia con gli occhi chiusi,il viso ancora
più pallido del solito e i denti serrati impegnato a
inspirare ed espirare a fondo.
<<
Ehm,Chris?Scusa,non volevo preocuparti.Sto bene.Ho esagerato un
pochino...Apri gli occhi,coraggio. >>
Il soprano scosse la
testa,serrandoli ancora di più.
<<
Chris,dai,guardami.Sto benissimo,dico sul serio.Guardami.
>>
Alla fine il Chris
aprì un occhio perchè aveva bisogno di
controllare che quello squinternato avesse ancora tutti gli organi al
loro posto.
Darren
sorrise,mostrando fiero la pallina d'argento ormai ancorata alla sua
bocca.
E Chris svenne.
*
Seduto di nuovo in
macchina,Darren non aveva la forza di mettere in moto.
<<
Quando lo racconteremo agli altri ometteremo qualche insignificante
dettaglio,d'accordo?Io non ho pianto. >>Propose
sbirciando il soprano accanto a lui intento a rovesciarsi una bustina
di zucchero in bocca.
<< E io
non sono svenuto. >>Acconsentì Chris,facendosi
aria con la mano.
Per un po' rimasero in
silenzio,mentre Chris cercava di non pensare assolutamente a quello che
era successo nel negozio.
<< Nella
versione ufficiale posso dire che è stato Mick Jagger a
farmelo? >>
Chris alzò
gli occhi al tettuccio.<< Se vuoi rendere la cosa
interessante,devi tirare in ballo il trapianto illegale di organi.
>>
<< Non
ce lo vedo Mick Jagger trafficante d'organi... >>
L'altro scosse la
testa.<< Ti prego,taci.E fammi dare un'occhiata a quella
ferraglia che ti sei fatto mettere in bocca,immagino che
dovrò abituarmici. >>Sospirò Chris.
Darren sorrise aprendo
la bocca.Quella stupida perlina argentea che era costata la loro
dignità-oltre che una trentina di dollari- brillava in mezzo
alla lingua di Darren.
Chris fece una
smorfia.Era strano.
Ormai conosceva la
bocca di Darren anche meglio della sua,e ora c'era quella cosa
lì in mezzo...
<< Pensi
di svenire di nuovo? >>Domandò il
ventiquatrenne un po' preocupato.
<< Non
ancora. >>Rispose Chris,inarcando un sopracciglio.
Darren capì
al volo e si chinò in avanti,il pierging ancora in bella
mostra.<< E adesso? >>Chiese
piano,guardandolo negli occhi azzurri con un sorriso luccicante.
<< Non
ancora... >>
Il riccioluto
sorrise,ad un soffio dalle labbra del soprano;avrebbe voluto chiedere
un'ultima volta ma l'altro colmò la distanza con una certa
impazienza,tuffando le mani nei ricci e baciandolo con estrema
passione,come se fosse un miracolo che fossero sopravvissuti.
Per la prima volta da
molto tempo però quando sentì le labbra di Darren
dischiudersi contro le sue ebbe un momento di incertezza,spostandosi
appena sotto lo sguardo perplesso del ventiquatrenne.
<< Ti fa
ancora male? >>Chiese Chris apprensivo,facendo scivolare
la mano sulla guancia dell'altro.
Quasi commosso da
tanta preocupazione Darren scosse la testa riappropriandosi delle
labbra del soprano che stavolta non si fece troppi scrupoli nel
saggiare la novità,passando con la lingua sulla pallina
rigida così in contrasto con la morbidezza di tutto il
resto.Era strano,ma in qualche modo estremamente piacevole.
Darren emise una
specie di gemito,tirandosi Chris addosso per essere più
comodo nello stringergli la schiena e dargli spazio per inclinare la
testa in modo da poter spostare le labbra sulla pelle chiara del
collo,premendo col piercing sulla gola del soprano che emise un gemito
strozzato.
<< E
ora?Stai per svenire? >>
Angolino
di Sara
Dico solo che per
informarmi sulle dinamiche di un piercing alla lingua mi sono guardata
un paio di video su youtube bloccandomi la crescita.
Sono ancora
traumatizzata.
Cioè,che
coraggio!Io da brava codarda quale sono rifuggo
aghi&simili
più che posso °__°"
(Quando mi
verrà tipo la
peste nera perchè mi sono rifiutata di
vaccinarmi non sarà più divertente.Per niente.)
Comunque
sia.Avete visto Pot 'O Gold?*-*
Tutto quello che
posso dire è Burt for President u__u
E ora posso
iniziare i melensi e sdolcinati ringraziamenti?C'è gente
meravigliosa che li merita u_u
Cioè
siete adorabili *w* Il capitolo scorso ha ottenuto 10 recensioni!!!**
Grazie,grazie,grazie!
E grazie alle 41 persone
che l'hanno infilata tra le preferite,le 12 che
l'hanno messa tra le ricordate e le addirittura 87 che
la seguono!!Assurdo!*w*
Prima di commuovermi e scoppiare in lacrime di commozione fuggo a
nascondermi :')
Se qualcuno dovesse cercarmi può trovarmi qua
:D!
Alla prossima!
|
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Capitolo 29 *** Impressione. ***
Impressione
Angolino
di Sara
Buongiorno folks!
Posso chiedere un
minuto di silenzio per la deceduta connessione ad internet del mio
pc?Il mio adorato pc ç__ç Mi ha abbandonata a me
stessa proprio nel momento del gleesogno (per chi avesse un cervello
ancora ben funzionante= bisogno+puntata di Glee),ma sono riuscita a
vedere,rivedere e soprattutto amare la Puntata *O*
Per chiunque sia
sopravvissuto quindi ecco un nuovo capitolo!
Spero che vi possa piacere :)
« Chris,ti prego,smettila di ridere così!Sei la
cosa più inquietante che abbia mai sentito!
»Esclamò Darren girandosi sul sedile per lanciare
un'occhiata allarmata al soprano che non faceva altro che ridacchiare
nervosamente da quando si erano messi in viaggio.
« Non lo faccio apposta!E poi se non ridessi probabilmente
piangerei,e non so cosa sia meglio. »Fece Chris tamburellando
freneticamente con le dita sul cruscotto,dondolandosi e agitandosi su
quel maledetto sedile facendo ondeggiare l'intero abitacolo.Altro che
mal d'auto,a Darren stava venendo il mal di mare.
« Sai,è bello vederti così rilassato e
calmo... »
« Sarà bello per me vederti rotolare
giù dalla macchina. »Sbottò Chris
isterico.
Darren lo guardò spaventato.
« Scusa. »Borbottò il soprano arrossendo
appena.« Se vuoi puoi lanciarmi tu giù dalla
macchina,so di essere leggermente fuori. »
« Proprio leggermente,eh.E rilassati un po'!Non dovrei essere
io quello in preda al panico,visto che sto per cenare con i tuoi?
»
TAN TAN TAAAAAN.
Ecco.
L'aveva detto.
Era tutto il giorno che Chris si riferiva alla cena come "la cosa di
stasera",il che la faceva suonare decisamente più
spaventosa,e ora Darren aveva trovato il coraggio di dirlo.
Ad alta voce,in versione Isabella Swan sprezzante del vampirismo.
In fondo la paura di un
nome non fa che incrementare la paura della cosa stessa.
Okay,niente citazioni
potteriane a cena,se no penseranno che sono più strano di
quanto già non sembri.
« Ma tu non sei troppo incosciente per essere nervoso.Come i
bambini che vanno a farsi vaccinare.Non piangono perchè non
sanno a cosa vanno incontro.Io sembravo l'unico pazzo che non voleva
entrare in ambulatorio. »*
Darren ridacchiò immaginandosi un mini Chris che si attacca
alle porte e si butta a terra per non entrare in
ambulatorio.« Non ho capito se era un insulto o meno,comunque
rilassati!I tuoi mi adorano già,di che ti preocupi?Se non
ricordo male gli avevo fatto un'ottima impressione... »
Chris non sapeva se lanciarsi giù dall'auto in corsa e darsi
alla fuga nei campi o buttare davvero giù Darren.«
Di che mi preocupo?Di che mi preocupo!?Oh,santissimo Kurt Cobain,mi
sembra di essere sul Titanic,vedere l'iceberg a un chilometro di
distanza e andarci volutamente contro...I miei genitori ti adoravano
prima! »
« Prima?Prima di cosa?E cosa c'entra il Titanic? »
« Prima,Darren,prima!Prima che gli dicessi di noi!Prima che
sapessero che passo mesi e mesi lontano da casa con il mio fidanzato
che attenta alla mia virtù!Prima! Quell'ottima impressione
non vale più niente! >>**
Darren non aveva mai temuto così tanto per la vita di
Chris.Gli occhi del soprano erano tanto strabuzzati e sgranati da far
paura e aveva uno sguardo spiritato.In più c'era
un'inquietante vena sulla sua tempia che non si era mai gonfiata
così tanto.
Forse ci sarebbe stata ancora per poco.
« Ah così sarei io il depravato che attenta alla
tua virtù?Non mi sembrava esattamente così
l'altro giorno... » Fece Darren,tornando a guardare la strada
per evitare di porre bruscamente fine alla loro vita finendo in un
fosso.« Se vorranno decapitarmi e sotterrarmi in un pozzo
giuro che non tornerò a perseguitarti,d'accordo? »
Il soprano incrociò le braccia al petto per impedirsi di
ricominciare a tormentare il cruscotto,poi prese due respiri profondi.E
altri due.
Nella testa di Darren intanto avevano cominciato a svilupparsi decine
di scenari disastrosi che prevedevano la sua fucilazione
post-mutilazione in un granaio e cose del genere.
Chris lo diceva sempre che guardava troppi horror.
Il soprano sospirò.<< Nella mia famiglia siamo
subdoli e non amiamo particolarmente gli spargimenti di
sangue.Probabilmente avranno messo del veleno nell'arrosto,o qualcosa
del genere. >>Commentò,lanciando un'occhiata
inquieta al suo fidanzato.
Quasi sorrise a pensare a quella parola.Gli faceva ancora un certo
effetto.
<< Vorrà dire che nasconderò il
cibo nel tovagliolo e che mi offrirai una pizza più tardi.Lo
facevo sempre da piccolo,non si accorgeranno di niente.
>>E gli fece l'occhiolino.
Chris espirò.<< Come fai ad essere
così tranquillo? >>
<< Conto sul fatto che se tuo padre tentasse di
accoltellarmi tu mi faresti da scudo col tuo corpo.
>>Rispose l'altro stringendosi nelle spalle.
Il soprano scosse la testa,chiedendosi come facesse quello scemo a
trovare sempre qualcosa di divertente da dire per calmarlo un po' e
come avesse imparato tanto in fretta come prenderlo.
Darren continuò<< E poi...E' davvero
così importante che mi apprezzino?Voglio dire,se anche non
dovesse andare bene questa sera...Beh,non credo che basterà
il fucile di tuo padre a tenermi lontano da te.Sono rilassato
perchè l'unico a cui voglio piacere sei tu,tutto qua.
>>
Chris rimase senza parole a fissarlo in adorazione,e tutti i suoi
timori per un attimo si volatilizzarono:chi nell'universo avrebbe mai
potuto non amare quel ragazzo?E poi aveva semplicemente ragione.Non
importava il parere di nessuno,in fondo,se non il loro.
Cavolo,ogni volta che Darren se ne usciva con quelle perle di saggezza
da Guru dell'Amore il povero,provato cuore di Chris perdeva decine e
decine di battiti.
<< Ma così,per caso,ti ho mai detto quanto io
ti ami? >>
Darren sorrise,pensandoci su.<< Mmh,credo di
sì,ma è sempre bello sentirtelo dire.
>>
<< Ti amo.
>>Ripetè il soprano,con voce intrisa di
sentimento.<< E grazie. >>
Finalmente erano arrivati.Cortile di casa Colfer.
Chris stava iperventilando.Assurdo,neanche per le conferenze davanti a
centinaia di persone faceva così.
Si girò a guardare Darren.<< Pronto?
>>
L'altro annuì,rivolgendogli un sorriso
rassicurante.<< Se salti tu salto anch'io,Jack.
>>***
Si stava allontanando dalla macchina per procedere verso la porta
quando Chris gli afferrò un braccio facendolo voltare e si
appropriò immediatamente delle sue labbra,spostando le mani
dal braccio alle spalle per stringerlo a sè.
Darren,una volta sparite le stelle e i fuochi d'artificio dalla sua
testa,lo assecondò volentieri seguendo i suoi movimenti e
lasciandosi spingere contro la portiera dell'auto,le labbra
incandescenti e impazienti del soprano contro le sue in un bacio che
aveva qualcosa di magico,di disperato e di amore.
<< Mi vuoi uccidere prima che ci provi tuo
papà? >>Domandò Darren a corto di
fiato.
Chris gli prese il viso tra le mani.<< Sei il migliore
antistress del mondo,non ci posso fare niente. E poi non si suol dire
"sogna come se dovessi vivere per sempre,goditi un momento col ragazzo
che ami e che rischia la morte da avvelenamento da parte della tua
famiglia come se non ci fosse un domani"? >>
<< Oh sì,James Dean diceva proprio
così... >>Annuì Darren,piuttosto
compiaciuto dalla piega che stava prendendo la situazione.
E dal movimento delle mani di Chris sotto la sua maglietta.
<< Ripeto,sono io quello che attenta alla tua
virtù,vero?Come l'altro giorno nella saletta relax...O nel
camerino di Cory... >>
Chissà come finivano sempre in quel modo,con Chris
praticamente avvinghiato a lui e una gran voglia di strappargli i
vestiti,al diavolo gli strati.
Stava per chiedergli di dire ai suoi che ritardavano di qualche ora o
qualche giorno quando qualcuno si schiarì appena la voce da
qualche parte alle sue spalle.
Vide Chris sbattere le palpebre più volte,passando in un
paio di secondi dal suo solito colorito candido ad un adorabile rosso
papavero.
Darren si girò sfoggiando prontamente un sorriso carico di
pura innocenza,abbagliando per un secondo il signor Colfer fermo sul
vialetto.
<< Buonasera! >>Esclamò
spingendo via le mani di Chris dal suo petto e pestandogli molto
elegantemente un piede per farlo riprendere a respirare.
Ci mancava solo che schiattasse lì,poi si che i suoi
genitori l'avrebbero odiato.
<< C-ciao papà.
>>Esalò Chris tirando di rimando una gomitata
tra le costole a Darren,con il piede dolorante.<< Siamo
in ritardo? >>
<< No figliolo,l'arrosto è ancora in forno.
>>Darren strinse la mano del
soprano,intimorito.<< Vado a dire a Kathrine che siete
arrivati,così per l'amore di James Dean potete continuare.
>>Ridacchiò allegro,girandosi e tornando verso
la casa lasciando i due ragazzi ammutoliti,l'uno contro l'altro.
Darren fu il primo a parlare,come al solito.
<< ...Che dici,ho fatto una buona impressione?
>>
Chris appoggiò la testa contro la sua spalla,forse cercando
di soffocarsi contro la stoffa .<< "Buona" non lo so,ma
di sicuro gli hai fatto impressione. >>
Angolino
di Sara
* Ditemi che non sono l'unica che quando va a farsi vaccinare ed
è circondata da bambini che ridono allegri e ignari di tutto
vorrebbe urlargli "che cazzo ti ridi,stanno per conficcarti un ago nel
braccio,idiota!!"
...Okay,forse sono l'unica.
** A furia di leggere e scrivere la parola "prima",ha perso ogni
significato.Lo so che non c'entra un cavolo,ma lasciatemi esternare! xD
*** Questa è probabilmente la nota più inutile
della storia delle note,comunque sia quella è una frase del
film Titanic.Non l'avreste mai detto,eh?
Che ne pensate?Cioè,Chris sull'isterico andante per
l'incontro di Darren con i suoi mi sembrava abbastanza
reale,però...Non so.
Come sempre grazie mille a tutti quanti!**
Alla prossima :)
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Capitolo 30 *** Ehm,sono cleptomane.Non te l'avevo detto? ***
Ehm,sono cleptomane.
Non te l'avevo detto?
Angolino di quella squinternata di Sara
Buongiorgio!Oddio
siamo al trentesimo capitolo *-* Potrei anche piangere **
Vaaa beh.Volevo
scrivere qualcosa di divertente ma...Questo è tipo il fluff
fatto a capitolo,credo °-° O quasi...Poca
azione,insomma XD
E pensare che
quando voglio scrivere fluffosità mi escono idiozie
assurde,è che ormai non ho più potere
decisionale!(Diritto mi dà alla testa.)Sono quei due
adorabbbili ragazzi che adesso prendono praticamente il controllo,io
vorrei scrivere una cosa,e loro ne fanno un'altra!
Spero possa
minimentissimamente piacervi :)
Chris si svegliò con fastidiosissimo dolore alla
schiena,un torcicollo da paura e le gambe indolenzite.
L'ultima volta che si
era ritrovato in quello stato pietoso aveva passato la giornata
precedente a provare e riprovare Single Ladies sotto le urla isteriche
e mai contente di Zach,il coreografo che probabilmente avrebbe voluto
spaccargli la testa contro la sbarra di legno per scoprire cosa
impedisse al suo cervello di imparare quei quattro passi,visto che
tutto il resto era movimento di bacino.
Massaggiandosi il
coppino dovette ammettere che quella di dormire sul davanzale della
finestra non era stata la più brillante delle sue idee,un
po'come quella di lasciare le sue amate scimmie d'acqua al sole per ore.
Come se avesse
veramente dormito,tral'altro.Le occhiaie violacee che gli partivano
dagli occhi e che gli arrivavano alle ginocchia erano solo l'ennesima
prova che tentare di riposarsi accartocciato sul davanzale non funzioni
un granchè.
Ma Chris sapeva benissimo che la sua mancanza di sonno non dipendeva
dalla posizione,dal torcicollo che probabilmente non gli sarebbe
passato mai più o dai maledetti spifferi che alle tre di
notte l'avevano costretto ad arrancare fino all'armadio e buttarsi
addosso una coperta prima di tornare alla sua postazione accanto alla
finestra;era semplicemente stato troppo in ansia tutta la notte per
poter prendere sonno decentemente e si era ritrovato a guardare l'ora
quasi ogni tre minuti,sperando che fosse finalmente mattina.
Non ne poteva
più,quell'attesa lo stava logorando.
Erano quattro
settimane santo Silente che Darren era partito,quattro
lunghissime,infinite settimane passate in assenza dei suoi abbracci,dei
suoi sorrisi luminosi,di tutto quello che rendeva Darren...Darren.
E che ora mancavano
poche ore al suo ritorno il tempo sembrava aver deciso di fermarsi a
prendere un caffè,e Chris stava uscendo di testa.
Riappoggiò la fronte al vetro freddo,sospirò e
chiuse gli occhi.
Poi guardò di nuovo l'ora.
Finalmente,dopo quella
che parve un'eternità,un rumore da qualche parte
là fuori:un'auto.
In una frazione di
secondo il soprano passò da uno stato semi-comatoso dovuto
alla mancanza di sonno ad uno stato di
iperattività,appiccicandosi al vetro della finestra per
osservare la strada con il cuore che martellava impazzito nel suo petto.
Guardò il
taxi giallo fermarsi e una figura che avrebbe riconosciuto tra
mille scendere e guardare istintivamente in alto,verso quella finestra.
L'istante dopo Chris
si stava precipitando fuori dalla porta,lasciandola spalancata mentre
scendeva le scale saltando agilmente gli ultimi gradini fino ad
arrivare al portoncino aperto da cui era appena entrato Darren.
E per un attimo il
tempo parve davvero fermarsi per dargli il tempo necessario ad ammirare
il viso che gli era mancato come l'aria,quei capelli praticamente
indomabili che che davano un'aria semplicemente adorabile,quegli occhi
ora accesi di contentezza e soprattutto quelle labbra che per troppo
tempo erano state lontane dalle sue.
Quindi gli si
buttò praticamente contro,trovando finalmente posto
nell'abbraccio caldo e affettuoso dell'attore che lo accolse
immediatamente stringendolo forte,impaziente quanto lui.
Darren
inspirò a fondo il profumo dolcissimo dei capelli di Chris
sentendosi finalmente a casa.<<
Ciao,amore... >>Mormorò piano prima di
spostare le labbra contro la guancia del soprano per poi raggiungere la
sua bocca e impadronirsene.
<<
Bentornato... >>Soffiò Chris,accoccolatosi
contro di lui tra le sue braccia.
Passato quel momento
che costò una moria di vecchietti diabetici in tutto il
palazzo i due tornarono al piano di sopra,all'appartamento di Chris.
<< Non
sono nemmeno andato a casa,ti dispiace se uso la tua doccia?
>>Domandò Darren appoggiando a terra il
trolley.
<< Figurati. >>
Chris lo
guardò entrare nel bagno e fu quasi tentato di seguirlo.Ma
sapeva che anche Darren doveva essere estremamente stanco,tra voli e
riprese,e decise lasciò quel quarto d'ora sotto al getto
d'acqua calda per riprendersi.
Avrebbero passato
insieme altro tempo.Molto,molto altro tempo.
Quando Darren
uscì dal bagno aveva un asciugamano legato in vita e con un
altro si stava frizionando i capelli ancora umidi;si era aspettato
Chris davanti alla porta pronto ad assalirlo di nuovo,ma quello che
trovò lo fece sorridere in maniera dolcissima.
Chris era addormentato
sul letto,rivolto verso la porta,un'espressione beata sul viso.
Darren rimase ad
ammirarlo per minuti interi,rilassato dal respiro regolare e calmo del
soprano.
Poi si
avvicinò all'armadio e cercò qualcosa da mettersi.
Adorava indossare i vestiti di Chris quasi quanto amava ammirare il
soprano con addosso i suoi.
<< Devo
fingere di dormire ancora per molto,prima che tu ti decida a
raggiungermi? >>Arrivò la voce di Chris,appena
irritata.
Darren
ridacchiò.<< Senza offesa,dovresti davvero
chiudere un po' gli occhi.Sembra che tu non dorma da settimane.
>>
Chris fece un po' di
pressione sui gomiti per guardare la schiena ancora umida di
Darren,seguire con gli occhi un paio di gocce d'acqua scendergli lungo
il collo...
<<
Ma...Cosa ci fa questa qua? >>Domandò l'attore
tirando fuori dall'armadio una maglietta di Star Wars.
La sua maglietta di
Star Wars.
Vide Chris sgranare
appena gli occhi per poi darsi un contegno.<< L'avrai
lasciata qui l'ultima volta... >>Mormorò.
Darren
scrollò le spalle.Poi,poco dopo,trovò una sua
felpa.E quella era certo di averla usata a casa sua.
E poi un'altra.
<<
Chris,ma cosa...? >>
Perplesso si
girò a guardare il soprano che si mordicchiava il labbro
inferiore,a disagio.
<<
Ehm,sono cleptomane.Non te l'avevo detto? >>
Darren gli rivolse
un'occhiata divertita.<< Dev'esserti sfuggito.Ma non me
ne sarei dovuto accorgere tempo fa? >>
Chris si strinse nelle
spalle.<< Non è colpa mia se sei tardo.Ora
pensi di venire qui?Siamo stati abbastanza lontani,mi pare.
>>
Darren
sorrise,lasciando la felpa a terra-chissene importava dei vestiti- e
arrampicandosi sul letto accanto al soprano che si accoccolò
immediatamente contro il suo petto,affondando il viso contro la pelle
umida,baciandogli il collo.
<< Ti
sei divertito a New York? >>
<<
Abbastanza.Quella città è incredibile,ma
sai,mancava qualcosa...
>>
Chris quasi fece le
fusa.<< Mmh,davvero? >>
<<
Certo. >>Rispose Darren guardandolo negli occhi,serio
come non mai.<< La pizzeria qua all'angolo.La migliore
che io abbia mai trovato. >>
E scoppiò
letteralmente a ridere in faccia a Chris,la cui espressione era passata
da adorante e scandalizzata in due secondi netti.
<< Razza
di...Bifolco!
>>Esclamò indignato,mollandogli una gomitata
tra le costole e liberandosi dalla dolce presa del ragazzo,ben deciso a
compiere un'uscita di scena teatrale degna della più furiosa
Rachel Berry e aspettare che Darren gli chiedesse perdono in ginocchio.
Le cose non andarono
esattamente così,prima di tutto perchè Darren,che
ancora si contorceva dal dolore,non gli permise di scendere dal letto e
poi perchè il soprano si immobilizzò a fissare il
lembo di stoffa che sbucava da sotto al suo cuscino.
E lo notò
anche Darren.
<< Ma
cosa... >>Darren lo sollevò appena e
tirò fuori un'altra sua camicia.<< Okay,pensi
di dirmi cosa ci fa questa qui,adesso? >>Chiese piuttosto
confuso l'attore,inclinando la testa di lato.
<<
No.Vai a quel paese.Anzi,vatti
a prendere una pizza,visto che ti sono mancate tanto.
>>Rispose acido Chris con un'adorabile espressione
stizzita e ancora sinceramente arrabbiata,abbassando lo sguardo suo
malgrado imbarazzato.
Darren si
chinò in avanti per riuscire ad incrociare gli occhi cerulei
del soprano.<< Dai,me lo dici?Per favore? >>
Per un istante Chris
sbattè le palpebre,frastornato.Dio,non era più
abituato a quegli occhi.<< S-sono cleptomane.Te l'ho
detto. >>
Darren scosse la
testa,stavolta deciso a scoprire perchè il suo guardaroba si
fosse trasferito lì.
Chris
sbuffò roteando gli occhi e prendendo a tormentare con le
dita il bordo del lenzuolo.<< Mi
mancavi,d'accordo?E...Avevo bisogno di qualcosa che mi ricordasse
te,contento? >>Sbottò con le guance
praticamente in fiamme,tornando ad arrabbiarsi.<< E sappi
che forzare la porta sul retro di casa tua non è impresa
facile.Nei film la fanno sembrare una cosa da niente,due secondi con
una forcina e via...Lo sai che c'ho messo quaranta minuti io e che i
tuoi vicini avrebbero potuto pensare che fossi un ladro,chiamare la
polizia farmi arrestare e-e... e ora sto straparlando perchè
mi sento stupido,quindi vatti a prendere la tua cazzo di pizza.Stronzo.
>>E con questo balzò giù dal letto
e fece in fretta le scale quasi quattro gradini alla
volta,lasciando Darren lì,intontito dal fiume di parole che
gli aveva riversato addosso il soprano e con un allucinante senso di
colpa.
Quindi si
lanciò al suo inseguimento.<<
Chris,dai,scherzavo! >>Urlò affacciandosi in
sala << Ma che cazz-dove sei?Dio,Chris...Okay,ho
capito,è il mio momento,giusto?Va bene.Va bene!Stavo
cercando di fare lo spiritoso perchè non volevo ammettere
che ho filmato delle scene da
schifo a New York perchè tutto quello che
riuscivo a pensare in ogni momento era "vorrei essere con lui"!Ero io a
stare da schifo,capisci?Ero
ossessionato dal pensiero di te,qui,ad aspettarmi... >>
<< E
meno male che sei tu quello romantico,eh.Accusarmi di essere causa di
un tuo possibile licenziamento...La frase che ognuno aspetta di
sentirsi da una vita. >>Borbottò Chris alle
sue spalle,le braccia conserte e un sopracciglio inarcato e un
sorrisetto palesemente soddisfatto sulle labbra rosa.
Darren lo raggiunse
immediatamente,circondandogli la vita con le braccia e baciandolo con
impeto.
<< Lo
sai che mi sei mancato infinitamente.E
che ti amo... >>Mormorò al suo orecchio
facendolo fremere.
<<
Darren... >>Sospirò l'altro,semplicemente perso nel suo
abbraccio.Innamorato
perso.
<<
Cavolo però. >>Commentò Darren dopo
un po'.<< Avresti dovuto dirmelo. >>
Chris lo
guardò spaesato.<< Che cosa? >>
<< Che
sei cleptomane.Sarei stato più preparato al furto del mio
cuore. >>
Angolino
di Sara
Oh io l'avevo
detto,tanto fluff e poca azione...Non so nemmeno io se ne sono
soddisfatta,sono un po' in paranoia ultimamente xD Comunque spero
davvero che vi sia piaciuto lo stesso :)
Okay è
da un po' che mi sto scervellando alla ricerca di qualche soprannome
legato alla -a suo modo notevole- statura di Darren da mettere in
un'altra OS,ma essendo particolarmente cinica&nervosa oggi
tutto quello che mi è venuto in mente è
"Onorevole Brunetta".
E nemmeno il
più furioso dei Chris potrebbe dire una tale cattiveria.
Quindi mi rivolgo
direttamente a voi,menti diaboliche,avete qualche suggerimento?:D
Come sempre grazie infiniiiiiiiiite (e oltre)
a quelle care persone che leggono e perdono pure tempo a recensire *-*
|
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Capitolo 31 *** Team Darren ***
Team Darren
Angolino
di Sara
Buooona sera miei
adorati!*w*
Questo capitolo
è abbastanza cretino,sarà che dopo tutte le
recensioni dell'altro quel che restava del mio cervello si è
completamente fritto?Sì,esatto,sto dando la colpa proprio a
voi,gente maledettamente adorabile!xD
Cooooomunque,ovviamente
è nato sia dal fatto che in Glee Kurt ammette che una delle
sue fantasie era Taylor Lautner,sia dal fatto che ultimamente ovunque
uno si giri si ritrova davanti a qualcosa che ha a che fare con Breakin
Dawn (e si pronuncia con la "o"!Ho rischiato il linciaggio per aver
sbagliato una volta,ora correggo chiunque mi capiti a tiro con estrema
severità per ripicca).
Spero vi piaccia
:)
Labbra strette.
Mandibola contratta.
Occhi che scagliavano
saette qua e là.
Darren in pigiama
nell'ingresso non era esattamente l'immagine della gioia.
Stringeva tra le mani
una busta di carta e tentava di incenerirla con quello sguardo da pazzo
che tirava fuori nei momenti di collera più sfrenata.
Chris invece,ignaro di
tutto,se ne stava appoggiato al bancone della cucina impegnato a
mescolare un impasto in una ciotola chiara;quando Darren
entrò come una furia lui non alzò nemmeno gli
occhi,concentrato com'era.
<<
Ehi,Torquato Basso,mi
passi quel cucchiaio por
favor? >>Domandò distrattamente
accennando al tavolo con la testa,scuotendosi insieme al dolce.
Darren non
sentì nemmeno,troppo impegnato nella personale rivisitazione
di Vernon Dursley nella sua crociata contro la
corrispondenza.<< Maledetti...Addirittura a casa...Odio
la posta! >>Sbottò aprendo cassetti a caso
alla ricerca di chissà che cosa.
Il soprano
inarcò un sopracciglio accanendosi contro un grumo di
impasto.<< Ehi,parlo con te,Puffo Riccioluto.Il
cucchiaio.Ma si può sapere che hai,Brontolo?Wow,stamattina
sono uno spasso,me ne escono a ruota libera. >>
Darren
digrignò i denti,buttando all'aria foglietti e cianfrusaglie
varie.
Chris si decise a
distogliere l'attenzione dal cibo per osservare quel raro esemplare di homo stupidus che si
ritrovava per fidanzato.
<< Ma
così,per sapere,stai cercando
di farti picchiare?Perchè se non rimetti tutto in ordine ti
fracasso amorevolmente la testa contro il tavolo,eh.
>>Fece il soprano tenendo d'occhio quello squinternato
che gli stava ribaltando la cucina come una specie di tornado
riccioluto.
<< Un
accendino.Mi serve un accendino,perchè non ne abbiamo!?
>>
<< Forse,e la tiro un
po' a casaccio,perchè nessuno dei due fuma? >>
<< Beh,
allora è il momento di cominciare!
>>Ribattè l'altro istericamente,sbattendo il
cassetto e adocchiando i fornelli.
Al che Chris,che ci
teneva alla casa e non voleva vederla distrutta da un incendio, gli si
parò prontamente di fronte.<< Alt!Fermo
lì.Immobile. >>Lo bloccò portandosi
davanti al piano cottura agitando minacciosamente il cucchiaio
grondante crema pasticcera.<< Pietrificus Totalus.
>>
Far leva
sull'irrazionale e incontrastabile spirito potteriano di Darren era
tanto sleale quanto efficace visto che Darren si arrestò
lì,impalato nel tentativo di raggiungere il
fuoco,l'espressione ancora rabbiosa.
Chris
sospirò,passandosi il dorso della mano sulla
fronte.<< Allora,cos'ha combinato il servizio postale di
così grave?Non ti hanno ancora spedito Topolino con la
Gippippa da costruire*? >>
Darren strinse i denti
fino a sentirli scricchiolare,poi alzò una mano.
Niente gestacci,gente
malfidata.Gli mostrò semplicemente cos'era appena arrivato
per posta.
L'altro rimase a
fissare la busta che Darren teneva sollevata,poi lanciò uno
strilletto e si affrettò ad appoggiare il recipiente - che
ormai rischiava di diventare un prolungamento del suo braccio - per
strappargli di mano la carta e cominciare a saltellare molto virilmente
sul posto,stringendo forte i biglietti per la prima di Breakin Dawn.
<<
Finalmente!Erano settimane che li aspettavo!
>>Trillò allegro il soprano continuando i suoi
festeggiamenti finchè non si rese conto delle ondate di puro
e sincero disprezzo
che si stavano infrangendo nella sua direzione.
...
<<
A cosa ti serviva l'accendino? >>Indagò Chris
inarcando sospettosamente un sopracciglio.
<< A
dare fuoco a quei cosi! >>Rispose Darren tentando di
riappropriarsi dei biglietti dalle mani di Chris,che li
sollevò abbastanza da tenerli fuori pericolo.
Era troppo, troppo
facile.
<<
Darren Everett Criss,Frodo Baggins fuggito dalla Contea,CHE DIAVOLO
VOLEVI FARE?! >>Strillò incredulo il
soprano,perforandogli i timpani.
Frastornato,con una
probabile perdita parziale dell'equilibrio,Darren rispose alzando la
voce.<< Bruciarli!B-r-u-c-i-a-r-l-i! >>
Aveva sempre desiderato fare una gara di spelling,da piccolo.L'idea di
dover mettere la parola "australopitecus" in una frase lo
elettrizzava.<< E lo farò! >>
Chris per poco non gli
mozzò la testa con una mossa alla Raffaello delle tartarughe
ninja anche soltanto per aver proposto una cosa del genere.
Pensando che
però,in fondo in fondo,avere Darren in giro per casa non era
poi così male e che non aveva posto per nascondere il
cadavere-non che ce ne volesse molto,comunque- decise di sopprimere gli
istinti e tentare di capire che cosa diavolo passasse nella testa di
quel mentecatto.<< E,di grazia,posso sapere che cosa ti
hanno fatto questi poveri e indifesi cartoncini?Hanno tentato di
rubarti l'Anello?
>>
Era inarrestabile.
Darren lo
incenerì con gli occhi.<< Il problema,caro
Chris, non sono i biglietti della prima.
>>Sputò Darren tra i denti.<< Ma
chi ci sarà
alla Prima. >>
Chris
aggrottò le sopracciglia,cadendo dal pero.<< E
chi ci sarà alla prima? >>
Darren avrebbe voluto
strozzarlo,Chris glielo leggeva negli occhi.<< Il cane!Jacob!Taylor
Lautner!Quel poco di buono... >>
I bulbi oculari di
Chris gli sgusciarono fuori dalla sorpresa e presero a rimbalzare
allegramente per la cucina.
<< Da
quando hai qualche problema con Taylor Lautner?
>>Domandò basito,cercando di far tornare gli
occhi nelle rispettive orbite senza troppo successo.
<< Da
quando abbiamo girato quella dannata puntata di Glee!Pensi che non mi
sia accorto che ora il tuo cellulare è pieno di sue
foto?Ma,per Dio,che hanno fine hanno fatto le camicie di quel ragazzo?!
>>
<<
Probabilmente sono insieme ai calzini di Blaine*.
>>Ribattè l'altro roteando gli
occhi.<< Comunque sia il mio cellulare ha bisogno di uno
sfondo.Non mi sono mai lamentato del tuo desktop con Anakin Skywalker
mi pare,e so perfettamente quanto tu lo ami. >>Fece con
tutta la sobrietà del mondo,spingendolo indietro per tornare
al suo dolce.
Darren invece non si
era ancora calmato.<< Anakin Skywalker non se ne
va in giro per i campi di lillà mezzo nudo!
>>Esclamò con un filo di idrofobia nella
voce.
<< E
piantala... >>Sospirò Chris
esasperato<< Ci sarai anche tu,cosa pensi che potremo
fare io e Taylor? >>Domandò il soprano
ironico,scuotendo la testa.
Tante scenate per una
sciocchezza.
<<
Proprio niente. >>Sibilò
Darren.<< Anche perchè non so se ricordi,ma
agli Mtv Awards lui e Robert si sono baciati...E non credo che la
prenderebbe tanto bene,se Taylor sparisse con te per un po'.E poi sai
come vanno queste cose,rimasti da soli io e Robert... >>
Non aveva neanche
finito la frase che si era ritrovato Chris addosso,a mezzo centimetro
dalla faccia.
<< Tu e
Robert COSA?
>>Sbottò pungolandogli il petto con un
dito.<< Tu e Robert CHE COSA,mongolo?
>>
Darren
corrugò la fronte.<< Come chi viene dalla
Mongolia? >>
<< NO.
>>Rispose Chris soffiandogli in faccia. << Mongolo come
l'ottavo nano.Quello che se si avvicina a Pattinson diventa Disintegralo.
>>
<<
Ah,ecco,mi sembrava... >>Balbettò
Darren,abbastanza spaventato dalla scintilla omicida che brillava negli
occhi dell'altro.
A volte dimenticava
quanto inquietante potesse essere Chris nei momenti di gelosia e quanto
potesse diventare spaventoso il cipiglio furibondo del suo adorabile
amore.
Incapace di resistere
oltre Darren gli prese il viso tra le mani e lo trascinò
contro le sue labbra,assalendole con una certa
possessività,soddisfatto del sentire Chris rispondere con
altrettanta ferocia.
Quindi si
tirò appena indietro,il maledetto,e il soprano quasi perse
l'equilibrio per seguire la sua bocca.
L'altro irradiava
soddisfazione.
<< Tu
cerca soltanto di stare lontano da Taylor e da campi di
lillà.Anzi,fa in modo che tra te e Taylor ci sia io.In
cambio terrò a posto le mani. >>Darren
esibì un sorriso melenso altamente irritante.
Odioso!
Chris
sibilò come un come un serpente a sonagli.<<
D'accordo. >>Gli alitò in
faccia<< Tanto io sono team Edward. >>
<< Ah davvero? >>Domandò
l'altro,appoggiando la fronte contro quella del soprano, salendo con la
mano dal braccio di Chris fino al suo collo con lentezza disarmante,ben
consapevole dei piacevoli brividi simili a scariche elettriche che
attraversavano il corpo dell'altro.
<< No. >>Ammise
Chris,sbuffando.<< Sono Team Darren. >>
Angolino
di Sara
* Per chi -a
differenza di me- non avesse passato tipo gli ultimi diciassette anni
della sua vita a leggere fumetti di Topolino,la Gippippa è
la mitica auto di Indiana Pipps!*w*
**Dai.Ditemi che
non vi siete mai chiesti che cosa ne abbia fatto Blaine dei suoi
calzini.Cioè,com'è possibile che non li indossi
MAI?Li ha venduti al diavolo in cambio di un paio di centimetri in
più?In cambio di una scorta annuale di gel?Sono aperta a
tutte le ipotesi.
Bom,Twilight e
CrissColfer,penso di aver provato di tutto ormai xD
Tral'altro
è vero che Robert e Taylor si sono baciati agli Mtv Qualcosa
Awards,mi ricordo di aver visto qualche foto!E poi ormai i miei occhi
vedono coppie omosessuali praticamente ovunque,a dispetto di relazioni
sentimentali,matrimoni ufficiali,figli e altre sciocchezze simili
>__>
No ma va
bene,eh...Cioè,non è che io mi sia commossa o
cose del genere per il vostro entusiasmo dello scorso capitolo, quando
mai...
*singhiozza
in un angolo*
Va bene,evito sviolinate
varie perchè stavolta non la finirei più xD Mi
limito a ringraziarvi di cuore
per
seguire questa raccolta e continuare ad incoraggiarmi così
*-*
|
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Capitolo 32 *** Mio,tuo,suo. ***
Mio,tuo,suo.
Angolino
di Sara
Oh miei
adorati,rieccomi!:)
Vi chiedo
anticipatamente scusa:ho scritto questa cosa mentre ero praticamente
isterica,quindi non so giudicarla nemmeno io :S Tra una
Serata-FallimentoCosmico,nervosismo da sindrome premestruale,ore e ore
di studio che mi hanno logorata (Matematica sarà la mia fine
ç__ç) e balle varie ero decisamente bisognosa di
sfogarmi...E quale modo migliore?xD E poi avevo sempre voluto scrivere
qualcosa su Mia,l'ex ragazza di Darren e...
°___°"
Giù coltelli e mazze da baseball,please!
Insomma,è
stata parte della vita di Darren...
Va bene,ho
capito,continuate ad affilare le vostre armi ._.
Non so come altro
prepararvi alla scleroticità del capitolo,quindi a dopo!
Due occhi.Neanche
azzurri o verdi,ma di un banale castano.Tsk.
Un naso.Che quello di
Barbra Streisand in confronto è grazioso.
Una bocca.Una tagliola
di denti dall'aria inquietante,ecco cos'era.E in più non
stava mai chiusa.
Chris
staccò gli occhi dalla ragazza prima di esprimere
inavvertitamente i suoi pensieri ad alta voce.Si stava comportando da
vero idiota.
Lei non aveva niente che non
andava e forse era proprio quello il punto.
Più che
altro era lui ad avere dei problemi,mentali per lo più visto
che aveva progettato almeno cinque modi di defenestrare Mia e riuscire a farlo passare
per un incidente.
Mia...Che razza di nome.
Non che "Christopher"
fosse chissà che roba,ma almeno non era un pronome
possessivo.
Okay la doveva
smettere perchè stava cadendo troppo in basso,anche lui
aveva dei limiti di decenza.
E poi
perchè Mia gli aveva appena passato la vaschetta del pollo
alle mandorle.
<<
Grrrrrrazie. >>Ringhiò il soprano assalendo
furiosamente il cibo usando una bacchetta a mò di pugnale.
Lei gli rivolse un
sorriso e lui avrebbe voluto rovesciarle addosso qualcosa.
Darren lo
fissò,inarcando quei triangoli che aveva al posto delle
sopracciglia.<< Credo che quel pollo sia già
morto,sai? >>
Il soprano lo
fucilò con gli occhi e Darren ebbe la chiara visione di
Chris balzava sul tavolo e gli infilava la bacchetta su per il naso;la
prese come una premonizione se non avesse chiuso la bocca,quindi
evitò altri commenti.
Mia scoppiò
a ridere.
Falsa
lecchina ipocrita.
Trasformazione da
Chris a "Grinch versione zitella acida" avviata con successo!
Doveva darsi una
calmata,respirare a fondo e fare buon viso a pessimo gioco,tutto qua.E poi a fine
serata avrebbe potuto trovare una scusa qualunque per picchiare Darren
per aver avuto la brillante idea di organizzare quella fantastica
serata con Mia e Chris,i suoi amici,le persone importanti.
Chris ancora non se ne
capacitava,e dire che di pessime idee Darren ne aveva tutti i giorni!Ma
quella era l'apoteosi delle pessime idee,la regina incontrastata delle
pessime idee nella storia delle pessime idee.
E lui che aveva
accettato,poi!Quello era masochismo,brutale violenza contro
sè stessi!Avrebbe potuto inventare una dozzina di scuse per
evitare quella stupida cena,avrebbe potuto fornirsi alibi
inattaccabili,mentire spudoratamente all'ultimo momento improvvisando
una qualche malattia -a cosa serviva fare l'attore,altrimenti!?- e
invece quando Darren gli aveva proposto la cosa sfoggiando quel suo
sorriso idiota totalmente estasiato alla
sola idea,tutto quello che era riuscito a rispondergli era stato un "ma
certo!"
MA CERTO?!
In realtà
nella sua testa era "Ma certo che NO",ma chissà come aveva
omesso l'ultima parte.
Stupido masochista.
Quando Mia rise per
l'ennesima battuta di Darren e gli appoggiò la mano
inanellata sul braccio Chris agguantò una bacchetta del cibo
cinese deciso a fare harakiri,così non solo avrebbe posto
fine alle sue sofferenze ma avrebbe anche rovinato la loro cenetta
romantica.
Nella sua testa
rieccheggiò un teatralissimo "muahahahah!" degno del peggior cattivo
dei film.
La sua psicosi stava
peggiorando.
Ingollò in
una sorsata il resto del vino nel suo bicchiere tanto per fare
qualcosa,poi si accorse che Darren lo stava fissando con una strana
espressione.
Oddio.Forse si era perso qualcosa
di importante della conversazione?Gli aveva fatto una
domanda?Perchè i suoi pensieri distruttivi l'avevano
distratto tanto?
E se Darren fosse
diventato un Legilimen e gli avesse letto il pensiero scoprendo il suo
diabolico piano per rovinargli la serata?
Doveva creare un
diversivo per distogliere l'attenzione di Darren da lui e permettergli
di capire perchè lo stesse fissando,qualcosa tipo fingere di
strozzarsi col cibo o roba del genere,così Darren sarebbe
corso in suo aiuto e dopo la manovra di Heilmich nessuno si sarebbe
ricordato più nulla di quel momento.
Chissà
quando,precisamente,era impazzito.Forse tra il suo quattordicesimo e il
quindicesimo compleanno,quando erano morte le sue scimmie d'acqua...
Darren
sobbalzò appena.<< Mi ero incantato!
>>
Chris si trattenne dal
picchiare la testa ripetutamente contro lo spigolo del tavolo fino a
riportare un trauma cranico: lui rischiava la paranoia
perchè quel citrullo si incantava!
<<
Sì,lo so,capita a tutti guardandomi...
>>Commentò ammirandosi le unghie ostentando
disinvoltura.
Darren alzò
gli occhi al soffitto con una risata e quando riprese a parlare con la
ragazza con cui "si sentiva" Chris tornò alle
sue paturnie.
"Non stiamo
assieme,ci sentiamo"ecco
cosa diceva Darren di Mia.
Ah beh.
Si sentivano.
Grazie al
cielo,perchè sarebbe stato triste se fossero stati entrambi
sordi.
Stupidi modi di dire.
Sbuffò
sonoramente,attirando di nuovo l'attenzione.
<<
C'è qualche problema? >>
<<
No,macchè,figurati... >>
Niente
che non possiamo risolvere io e Mia con una chiacchierata.Lei mi
dirà i suoi problemi,io le dirò i suoi
problemi,lei sgancerà la mascella e minaccerà di
mangiarmi la testa e allora,soltanto allora la farò a pezzi
con i miei sai per legittima difesa.
Ormai era andato.
Ci voleva Ashley a
schiaffeggiarlo fino a farlo rinsavire.Oppure fino a tramortirlo,una
delle due.
La serata procedette
tranquillamente,tra pensieri acidi e istinti omicidi malamente
repressi,fino a quando Chris non fece una scoperta a dir poco
agghiacciante.
<<
COSA?! >>Strillò,certo di aver sentito non
male, MALISSIMO.
Mia lo
guardò un po' spaventata.<< C-Che
c'è? >>
<<
Tu...Tu davvero...Non hai mai...Noo...
>>Balbettò incredulo,occhi sgranati e mani
aperte.
Mia si
mordicchiò un labbro,innocente.<< E'
così grave che non abbia mai letto Harry Potter?
>>
Chris avrebbe voluto
pestarla a sangue.Certo che era grave!Era inconcepibile,assurdo,irreale!
<< So
che Dare lo ama,non fa che parlarne!
>>Raccontò la ragazza
sorridendo<< Ormai mi sembra di averli letti per
osmosi,standogli vicino. >>
Ma vaffanculo.
Chris rimase a
fissarla con notevole disprezzo,ringhiando quasi,finchè qualcuno non gli
mollò un doloroso calcio sotto la sedia e allora
trasformò la smorfia di dolore in un sorriso forzato.Molto
forzato e molto inquietante.
<< Ma
no,figurati,cosa vuoi che sia... >>Si sarebbe punito in
seguito per quelle eresie << Ma non so cosa tu abbia
fatto negli ultimi quattordici anni della tua esistenza,allora.
>>
E così
scoprì che Mia,persona molto più psicologicamente
a posto di lui,aveva passato gli ultimi quattordici anni a fare cose
normali,come suonare in un gruppo e studiare seriamente.
Assurdo,esistevano
persone del genere al di fuori del mondo dei nerd senza speranza?
Finalmente la serata si concluse e appena Chris ebbe richiuso la porta
si fiondò in cucina a mangiare gelato e ascoltare Adele.Il
tipico rituale per uscire dalla depressione.
Due giorni dopo Darren
e Chris,seduti a terra praticamente appiccicati al televisore,avevano
appena finito l'ennesima avventura a Lego Star Wars per l'xbox dopo una
notevole sequela di imprecazioni ad ogni partita persa.
Finalmenet Darren,con
un possibile caso di tunnel carpale alla mano destra,si decise a
chiedere quello che voleva chiedere da un paio di giorni a quella parte.
<<
Allora...Allora che ne pensi? >>
<< Che
avremmo potuto evitare una decina di morti di Luke se i tuoi pollici
opponibili fossero minimamente coordinati. >>
Darren
sbuffò:i suoi pollici funzionavano alla grande,erano i tasti
ad essere sbagliati!Ma non era quello che intendeva.<<
Prima di tutto io non ho il tuo allenamento a quell'affare,e comunque
parlavo di Mia. >>
<< Ah.
>>
Darren
allargò le mani.<< Allora...Che ne pensi?La
verità! >>
Chris lo
guardò.La verità?
D'accordo.
Penso
che sia una piattola,sgraziata col mascellone da rinoceronte e un naso
che a confronto quello di Lea è perfetto;è troppo
alta,non ha senso dell'umorismo e non ha mai letto Harry
Potter!Cioè,davvero,che razza di persona è?
Questo è in
sintesi quello che avrebbe tanto voluto rispondere.
Ma quello che
uscì dalle sue labbra fu leggermente
diverso.<< E'...A posto.Voglio dire,per gli standard
maschili direi che è una ragazza carina...E sopporta il tuo
umorismo di bassa lega e la tua fastidiosa abitudine di cantare e
suonare ad orari improponibili,il che è decisamente
ammirevole,visto che la considero una delle dieci cose che ti
porteranno ad una morte prematura. >>
Probabilmente prendere
il coltello da burro e conficcarselo nel petto sarebbe stato meno
doloroso,anche se abbastanza impegnativo vista la punta arrotondata.
Ma se c'era una cosa
che aveva imparato dal guardare e riguardare i cartoni animati della
Disney era che " se ami qualcuno devi lasciarlo andare".Ed era
esattamente quello che stava facendo.
<<
Ah,davvero?Non mi sembrava ti stesse molto simpatica...Quando ha
parlato di Harry Potter credevo la sgozzassi! >>Ridacchiò il
ragazzo riccioluto massaggiandosi la mano,ormai vicina all'amputazione.
<< Maddai,scherzi? >>Tono di voce
molto naturale,davvero Chris,complimenti.Si schiarì
la gola.<< E comunque non è a me che
deve piacere. >>Mugugnò il soprano,trattenendo
un sospiro.
<<
Immagino di no... >>Mormorò
Darren.<< Comunque non credo che la rivedrai molto
presto.Le ho detto che non me la sento di continuare. >>
Chris si
voltò talmente in fretta da prendersi una distorsione al
collo.<< Cosa?Perchè?
>>Domandò,avvertendo distintamente i suoi
ormoni ballare la conga.
Si sarebbe sicuramente
sentito dispiaciuto se fosse stata Mia a mollarlo,ma visto che era
stata una sua scelta si sentiva ben in diritto di festeggiare
internamente.
<< Non
so...Forse mi aspetto troppo,ma con lei mi sembrava di non sentirmi
come avrei dovuto..,E la distanza non aiuta,e nemmeno il fatto che io
debba passare qualcosa come diciotto ore al giorno a
provare,no?Tral'altro,non è sfruttamento il
nostro?Perchè Amnesty International non è ancora
intervenuta,ci trattano come schiavi! >>
Chris decise di
assecondarlo e cambiare discorso:che altro c'era da
dire?<< Penso che l'unica cosa che li fermi sia il nostro
stipendio.Oserei dire che gli schiavi prendano un filino di meno...
>>
<< Ah
accidenti,hanno pensato a tutto Ryan e Brad! >>
Chris sorrise,poi gli
rivolse un'occhiata un po' preocupata.<< Quindi stai
bene? >>
Darren
annuì,con convinzione.<< Sto
benissimo,è giusto così.E poi non ha letto Harry
Potter,come potrei mai stare con una persona che non ha letto Harry
Potter!? >>
<<
Già,impossibile! >>Concorò
Chris,ridendo.<< Ragazze...Preferiscono letture
impegnate... >>
<<
Mmh,potrei darmi agli uomini.Tanto se lo aspettano tutti...
>>
E i loro occhi si
incrociarono per un secondo.
Chris
sogghignò,nascondendo soddisfazione con un po' di sano
umorismo.<< E potresti cominciare a porti delle domande
sul perchè se lo aspettano tutti,sai? >>
<< Solo perchè
metà della popolazione maschile mi vorrebbe nel suo
letto,che credi? >>
<<
Oh,sì,dev'essere quello.Non c'entrano niente smalti
arcobaleno,mossette idiote decisamente poco da etero,occhiali fucsia...
>>Ribattè Chris,ironico,mollandogli una
gomitata amichevole.
<<
Nah,non credo proprio. >>Rispose l'altro ridendo.
Si accoccolarono sul
divano,l'uno contro l'altro,e Chris sorrise quando sentì la
testa di Darren appoggiarsi placidamente alla sua spalla.
Al momento Chris era
certo di una cosa:prima o poi sarebbe riuscito a conquistarlo.
Non sapeva -e forse
non se ne era ancora accorto nemmeno l'altro- che Darren fosse
già suo.
Angolino di Sara
Ehm,io ve l'avevo detto!Sclerotica,poco senso...Direi che ci siamo
xD
Mi era capitato di leggere qualche storia con Mia e aveva sempre fatto
la parte dell'orrida oca odiosa...Io dico che Darren debba avere un
minimo di gusto almeno in amore,no?xD Quindi non me la sentivo di
renderla troppo antipatica,ma solo attraverso gli occhi-spiritati- di
Chris xD
Ma sapete che vi amo,vero?XD Mi fate morire dal ridere con le vostre
recensioni,siete fantastiche *O*
|
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Capitolo 33 *** Lavatrici e spade laser ***
LS
Lavatrici e spade laser
Angolino
di Sara
Cretinata nuova
di zecca,di pulce e di qualsiasi altro piccolo insetto vogliate :)
Darren non era mai stato tanto
annoiato in vita sua,nemmeno quando a scuola gli era toccato studiare
l'evoluzione dei bruchi in crisalidi,mentre le uniche evoluzioni che
gli interessavano erano quelle del suo Squirtle.
E Chris continuava a parlare,parlare...
E le sue labbra continuavano a distrarlo...
E lui non stava capendo un accidente,ma annuiva per restare sveglio.
« Darren.Amore.
»Chris gli prese il viso tra le mani,fissandolo negli
occhi.« Lo so che non mi stai ascoltando.Lo so.Ma se tu non
impari a fare la lavatrice ti metto l'ammorbidente nel caffè
ogni mattina da
qui all'eternità,perchè non è
possibile che alla tua età non sia in grado di farti il
bucato.Chiaro? »
« Christallino
» Ridacchiò l'altro,stupido.
Il soprano lo fissò allibito.« Ma cosa,che cosa
è andato storto con te? »
L'attore si limitò a scrollare le spalle,sperando che
forse,finalmente distratto,Chris si sarebbe dimenticato
dell'enciclopedica spiegazione sul funzionamento di una maledetta
lavatrice.
Tutto era nato quando qualche giorno prima Chris,prima di uscire,gli
aveva gentilmente chiesto di dare un'occhiata alla lavatrice e stendere
i panni una volta finito il ciclo,per poi ricordarsi solo
più tardi di non averla accesa.Ma quando era tornato a casa
aveva trovato i vestiti,ancora sporchi,appesi allo stendino,con un
Darren decisamente compiaciuto del suo lavoro.
Chris aveva riso per venti minuti buoni prima di capire che non c'era
proprio niente da ridere.
« Allora,capi bianchi e capi colorati posso
metterli assieme a lavare? »
Darren strinse gli occhi,concentrato.
Quella era una domanda trabocchetto,ne era certo.
Doveva
essere una domanda trabocchetto: il bianco è un
colore!
Aprì la bocca e ne uscì una specie di
sibilo.« Ssss- »Che si tramutò in fretta
alla vista del sopracciglio di Chris che cominciava a
sollevarsi.« No.Ma certo che no,si sa,vanno separati.
» Rispose con tutta la serietà del mondo.
Ancora un po' e Chris l'avrebbe infilato nella lavatrice.Per fargli
capire da vicino come
funzionasse e fargli capire
come distinguere quando quell'affare fosse acceso o spento.
Il soprano tornò a guardare la sua dolce metà,
deciso a infrangere il muro della ritardata cocciutaggine di Darren per
imprimergli i suoi saggi insegnamenti, ma tutto quello che
uscì dalla sua bocca fu una specie di rantolo
strozzato.« M-ma che fai? »
« Ti dò qualcosa da lavare...
»Rispose l'altro, continuando a sbottonarsi la camicia con
indifferenza.
Indifferenza.
Maledetto.
« Darren. »Sbuffò il soprano,
mordendosi le labbra.
« Chris. »Lo scimmiottò
l'altro, con un sorrisetto sghembo alla Edward Cullen.
Ci mancava solo che sbrilluccicasse...
Il soprano deglutì mentre Darren si liberava della camicia e
la lanciava sulla lavatrice con un gesto secco.Che razza di...
Doveva essersi guastato il termostato, perchè all'improvviso
faceva così caldo!
« Sei una persona orribile.
»Sbottò Chris avventandosi contro di lui,
allacciando le mani dietro al suo collo.« Sfruttare il tuo
corpo per distrarmi...Dovresti vergognati. »
« Mah, magari più tardi.Ora sono
impegnato. »
*
Chris arrivò a casa
praticamente sommerso di buste e sacchetti di carta:quando andava a
fare la spesa era come se subisse una trasformazione, come Dr Jeckil e
Mr Hide, una specie di mutazione che lo portava a comprare qualsiasi
cosa vedesse, per quanto inutile e inservibile.
Darren una volta aveva provato a fermarlo prima che acquistasse un
porta palline da ping pong -non avevano nemmeno il tavolo per
giocarci!- e Chris l'aveva morso sul braccio.Da
allora lo lasciava andare da solo a fare la spesa, nonostante il loro
capitale perdesse consistenza di volta in volta.
L'attore si torse le mani, cominciando incerto.« Chris, io
devo...Devo dirti una cosa... »
L'altro
spostò la borsa della spesa sul tavolo, cominciando a tirar
fuori roba.« Beh, fallo. »
Darren lo
guardò per quella che probabilmente sarebbe stata l'ultima
volta perchè Chris gli avrebbe probabilmente strappato i
bulbi oculari.« E' che...Io...Non ci riesco. »
Chris si
fermò.
Gli occhi saettarono su di lui e allargò le narici fiutando il
pericolo.
Immobile, con una
scatola di lenticchie in mano, pronto a scaraventarla in fronte a qualcuno.
Lo
fissò.« Che.Hai.Combinato?
»Sillabò, senza nemmeno il coraggio di immaginare
a quale immane disastro dovesse prepararsi.
Darren si morse il
labbro inferiore, gli occhi spalancati per cercare di impietosirlo, un
leggero tremito alle mani per il terrore.
« O-Okay,
io te lo dico, ma tu mi prometti di non uccidermi, mutilarmi, pagare
qualcuno per eliminarmi o qualsiasi altra cosa che preveda un mio sommo
dolore fisico? »
Le vene sulle tempie
del soprano presero a pulsare pericolosamente.
Posò la
scatola sul tavolo con un tonfo sordo che risuonò nell'aria,
una specie di cupo presagio.
« Allora p-prometti? »
Per un secondo Chris
quasi si fece commuovere dagli occhi pieni di puro panico di Darren,
persino i suioi riccioli sembravano essersi appiattiti per la
paura.« Prometto. »Ringhiò.
Darren
esalò un sospiro di sollievo.« D'accordo, ehm,
forse dovresti sederti.Sì, credo sia meglio... »
Chris
obbedì, il cuore che gli stava risalendo in gola per l'ansia.
Ora era lui ad essere
sinceramente spaventato.
Darren
ridacchiò nervosamente.« E' una di quelle cose
che...Sul momento vorresti lapidarmi
ma tra qualche anno...O decennio...O millennio...Beh, ci riderai su, ne
sono sicuro! »
« Darren.Sputa
il rospo. »
« Va
bene, va bene, ma ricordati che hai promesso.Allora, l'altro giorno
volevo farti una sorpresa facendo la lavatrice e... »
Le pupille di Chris si
dilatarono mentre ricacciava indietro un attacco di panico.
Darren
lanciò un'occhiata alla finestra, chiedendosi quanto male si
sarebbe fatto lanciandosi di sotto per sfuggire alla furia che si
sarebbe scatenata di lì a poco.
« Ehm,
ho seguito le tue istruzioni!Ammorbidente, gradi... »
Chris non capiva:la
casa era ancora al suo posto, Darren non stava porgendo boccale e pinne
quindi non rischiavano l'allagamento...
« Ecco,
stavo mettendo i capi
colorati nella
lavatrice e non so come sia successo ma...Ma...C'è finito
dentro anche Chewbacca. »
Per un attimo parve che tutto si fosse fermato e che tutta l'aria fosse
stata risucchiata via dalla cucina.
Chris rimase immobile,
congelato con quell'espressione incolore dettata dallo stato catatonico
in cui era piombato.
Darren sentì la
stanza riempirsi di elettricità.
Il suo istinto di
sopravvivenza prese ad urlargli a pieni polmoni di darsi alla fuga,
espatriare e non tornare mai più in America.
Per almeno trenta
secondi, i più lunghi della vita dell'attore,
regnò il più assordante dei silenzi.
« Tu...Tu
hai...Tu hai CHE COSA!? »
Darren
squittì, terrorizzato, cominciando ad arretrare in salotto
con le mani sollevate in segno di resa.
« E'
stato un incidente!Non volevo!Chris, ti prego, non uccidermi!
»Piagnucolò rannichiandosi su sè stesso.
Chris prese un respiro
profondissimo, provocando una decina di Tornado da qualche parte nel
mondo.« Voglio vederlo. »
« Ehm, non
credo che- »
« VOGLIO
VEDERLO! »
Darren
sobbalzò, filando in corridoio per poi tornare con
un'espressione rammaricata.Tra le mani stringeva quello che una volta
era stato il nerdissimo zainetto di Chris, ma che ora sembrava una
specie di pupazzo spelacchiato.
Completamente rosa.
« Hai
gayzzato Chewbecca. »Boccheggiò il soprano,
prendendo il suo compagno di viaggi tra le mani, sull'orlo del pianto.
Darren si sentiva
malissimo.
Lo guardò stringere a sè il pupazzo tutto rosa
come se fosse stato il suo migliore amico, accarezzargli appena il pelo
fucsia ormai rovinato, passare un dito sulla cerniera.
Soltanto il suo orgoglio gli impedì di crollare in ginocchio
e piangere tutte le sue lacrime.
Si voltò di scatto verso Darren.« Tu! »
Darren cacciò uno strillo, agghiacciato, serrando di colpo
gli occhi per non guardare in faccia la morte« Non mollarmi,
ti prego! »
Gli si scagliò addosso.« IO TI DISINTEGRO, TI
TRUCIDO, TI SPIAC-che hai detto? »
Darren aprì appena gli occhi per capire perchè
Chris si fosse fermato dal pestarlo a sangue.
Sbattè le palpebre.« Ehm, "ti prego"? »
« Prima,
rovinatore di zainetti a tempo perso. »Sbottò
l'altro, corrucciato.
Darren arrossì appena, spostando lo sguardo al
tappeto.« Non mollarmi...Cioè, lo so quanto ci
tenevi a quello zainetto e quanto tu abbia dovuto pregare Ashley
perchè te lo desse, che ha un valore affettivo e
che è insostituibile, e mi dispiace per averlo rovinato,
davvero!E so che ora sei arrabbiato e probabilmente vorresti
decapitarmi o abbandonarmi in mezzo ad un'autostrada, ma tempo fa ho
preparato una lista di dieci buoni motivi per non lasciarmi,
nonostante i miei errori, i miei difetti e i disastri che combino...
»Si frugò nelle tasche per qualche istante sotto
lo sguardo sbigottito del soprano, per poi esultare tirando fuori un
pezzetto di carta e cominciare a srotolarlo.« Motivo numero
uno: Ryan ti ucciderebbe. Motivo numero Due: I fan ti ucciderebbero.
Numero tre: non avresti più nessuno con cui parlare di cose
nerd, e Ashley e Amber finirebbero per farti internare. Quattro:
saresti costretto a restituirmi la collezione di carte dei
Pokèmon, anche
quelle brillanti. Cinque: ti amo. Sei: So che ora ne stai dubitando,ma
anche tu mi ami. Sett- >>
« Io ti detesto! »Strillà Chris
tirandogli una pacca sul braccio,furioso.
« Lo so... »Sospirò Darren,
abbattuto.« Ma è stato un incidente! »
« Non per quello!Perchè lo sai perfettamente che
non potrei vivere senza di te ma non mi lasci nemmeno sfogare per
avermi distrutto una delle cose a cui tenevo di più al
mondo, uscendotene con queste cose
assurde e io non riesco a restare arrabbiato
perchè sei troppo maledettamente e stupidamente adorabile!
»
« Beh, scusa! »Boccheggiò
Darren,sorpreso.
« No! Non ti scuso!Voglio che tu ora stia qui,
zitto, con quell'espressione cretina che hai di solito e aspetti che io
abbia finito di imprecare e insultarti,poi potremo fare pace!
»
Darren fece del suo meglio per assumere l'espressione richiesta.
L'altro si gonfiò i polmoni per prepararsi.
...
Espirò, sgonfiandosi come un palloncino bucato.«
Niente.Non ci riesco, è passato il momento.Vuol dire che la
prossima volta mi arrabbierò il doppio. »
« E se mi facessi perdonare subito?
»Ammiccò il riccioluto, con un sorriso smagliante.
« Darren, sono in lutto! »Esclamò
Chris scandalizzato.
« Non mi riferivo a quello!
A meno che tu non voglia, sai, per esorcizzare il dolore, allora...
»
« Darren! »
« Scherzavo,
scherzavo! »
*
« Non ci
posso credere! »Esclamò Chris semplicemente
estasiato.« Me l'hai presa davvero?Cioè,
è mia?Mia mia? »
« No,
tua
di
quell'uomo laggiù.Ora, se smettessi di saltare e mollassi
quel coso potrei andare a pagartelo... »
In
effetti da quando Darren gli aveva mostrato la riproduzione ufficiale
della spada laser di Star Wars, di quelle che fanno quello strano suono
quando le agiti, perfettamente identica a quella dei film dicendogli
che gliel'avrebbe comprata, Chris aveva preso a saltellare sul posto in
preda all'euforia, abbracciando Darren e scoccandogli ripetuti baci.
« Non posso fermarmi, mi stai comprando una spada laser!Ti
amo! »
Darren non poteva far a meno di sorridere, contento di vedere Chris
contento.
E pensare che bastavano cinquemila dollari a renderlo così
felice.
Giusto per essere poco venali, eh.
<< Non
posso crederci... >>Sospirò Chris estasiato
prendendo posto in auto,stringendo la spada come se fosse qualcosa di
inestimabile valore.
Clic.
Laser.
Clic.
Niente laser.
Clic.
Clic.Clic.Clic.Clic.
« Non la smetterai mai, vero? » Chiese
Darren, rassegnato.
« Mai. »
« E sarà la mia punizione per averti
rovinato Chewbecca, vero? »
« Già. »
« E continuerai a sorridere in quel modo per il
resto della tua vita? »
« Oh, sì.Assolutamente sì.
»
Darren scrollò le spalle.« Allora va bene.
»
Angolino
di Sara
Ehilà
:)
Sopravvissuti
all'ennesima scemata?xD Ma quanto adoro immaginarmeli alle prese con la
quotidianità?Cioè, Darren che tenta di fare la
lavatrice, Chris che fa la spesa in preda a strani raptus...Voglio
vivere con loro ç__ç
Breve storia
sulla nascita di questa OS: era una fredda notte del '64 quand-Va
bene,tento di fare la persona seria... Diciamo che ho passato le mie
ultime giornate a guardarmi i Live dei Green Day (*w*) (Don't judge
me!) e sì, sono sempre d'ispirazione!Quindi mi è
venuto in mente un aneddoto raccontato da Billie Joe in cui dice che il
suo gatto è morto nella lavatrice. (Okay, you can judge me)
E da cosa nasce
cosa...(Ma cosa?) e niente, questo è il risultato xD In
più sono stata tre giorni a casa e ne ho approfittato per
guardarmi Staaaaar Waaars un'altra volta, quindi la mia fissa per le
spade laser è tornata alla carica! *O*
Come sempre
grazie infinite a chi legge e recensisce,vi adoro!!:)
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Capitolo 34 *** Rughe e tacchini da combattimento ***
Rughe
e tacchini da combattimento
Angolino
di Sara
Okay,questo capitolo l'ho odiato,davvero.Non riuscivo a scriverlo
decentemente!L'ho cancellato una decina di volte,questa è
l'ultima versione,la 4s come l'iphone.Solo molto meno perfetta.Quella
che spero sia accettabile,perchè detesto farvi leggere
qualcosa di deludente...Tutta colpa dei giorni di
vacanza,perchè io funziono al contrario:ho più
voglia di scrivere quando sono tipo sommersa da compiti e non ho tempo
per farlo,se non ho niente di importante da fare il mio cervello si
disattiva...
Se
Chris non avesse amato così tanto i mobili di legno della
sua cucina non c'avrebbe pensato due volte a usare il coltello che
teneva in mano per togliersi personalmente la vita dopo la sua
fantastica e stupefacente idea brillante di luce propria,come Edward
Cullen in spiaggia a mezzogiorno.
Roba che si sarebbe preso a schiaffi da solo,se ne avesse avuto tempo.
Ma non ne aveva,quindi cercò di raccimolare tutto il suo
coraggio per fare quello che doveva.
Chissà chi era la fonte di quella situazione?
Forse un ammasso di ricci e stupidità noto al mondo con il
nome di Darren Criss?
O forse era tutta colpa di Chris e delle sue paranoie,anche.
Fatto sta che ora il soprano se ne stava in cucina con una specie di
machete in mano e un tacchino,probabilmente cresciuto mangiando altri
tacchini visto le dimensioni,davanti.
Chris chiuse gli occhi,domandandosi per la centesima volta
perchè lo stesse facendo...
*flashback*
Chris arrivò a casa
praticamente demolito dopo una giornata passata a provare coreografie e
si diresse subito in cucina,perdendosi in una marea di volantini e
listini di pizzerie e take-away di qualsiasi nazionalità.
Con il tempo lui e
Darren avevano provato la maggior parte dei take-away della
città,eliminando quelli col cibo immangiabile e appendendo
sul frigorifero quelli da ricordare.<< Allora,cosa
preferisci stasera? >>Chiese ad alta voce rivolto a
Darren,da qualche parte in sala.<< So che se fosse per te
si vivrebbe di cibo italiano,ma che ne dici di qualcosa thailandese?
>>
Non ottenne
risposta,quindi sbuffò e andò a controllare che
il suo ragazzo non fosse andato in overdose da Katy Perry o avesse
ingoiato un microfono durante le registrazioni.Cosa del tutto possibile
visto che sembrava non capire che i microfoni non fossero degli enormi
lecca-lecca.
Lo trovò sul
bordo della poltrona,proiettato in avanti,completamente assorto e
concentrato sulla televisione.
Per un attimo Chris
pensò che stesse spudoratamente guardando un porno,poi si
accorse che quello nel megaschermo era Gordon Ramsay che sminuzzava
qualche strana verdura.
<< O
magari qualcosa di più...Piccante? >>
Miagolò con gli ormoni a mille,cercando di attirare
l'attenzione di Darren.
Che non si
girò neanche.
La mandibola di Chris
divenne una specie di yo-yo visto che raggiunse il pavimento e
tornò al suo posto un paio di volte prima che Chris
riuscisse a mandare giù la stizza e riprendere il
controllo.<< Ohi,Terra di Mezzo chiama Darren,sei
richiesto nella Contea! >>Esclamò parandosi
davanti a lui schioccando ripetutamente le dita.
<< Eh?Ah
ciao! >>Esclamò sorpreso trovandosi Chris di
fronte all'improvviso,sorridendo spontaneamente, illuminando la
stanza.<< Stavo guardando la televisione,non ti avevo
sentito arrivare... >>
<<
Arrangiati,ero in vena di "cosacce",ma mi è passata,ti sei
perso il momento.Che vuoi per cena?Pane elfico? >>
Darren rispose appena,distratto di nuovo dallo chef biondo in
televisione.<< Fai tu... >>
Il soprano quasi lo strangolò sedutastante.
Bene,avrebbe deciso lui,e avrebbe ordinato tutte le cose che a Darren
non piacevano.E magari anche qualcosa a cui era
allergico,così imparava ad ignorarlo in quel modo!
E poi da quando era così interessato alla cucina?
Oh,cavolo.
Una strana idea serpeggiò nella testa del
soprano,inquietandolo.
Che quell'hobbit stesse tentando di mandargli un messaggio?
Ora che ci pensava,l'ultima volta che avevano mangiato del cibo fatto
in casa era stato...Un paio di settimane prima...A casa di Lea.
Non che lui non sapesse cucinare,ma la sua era una cucina di
sopravvivenza:cucinava qualcosa di più o meno commestibile
che gli permettesse di tirare avanti per qualche altra ora.
Però i dolci gli uscivano una meraviglia.
Ma quando arrivavano a casa dopo ore di prove,errori,crisi isteriche e
distruzione fisica e mentale il suo ultimo pensiero era quello di
mettersi ai fornelli.Il primo era chiamare una pizzeria,appollaiarsi
sul divano e bere Diet Coke guardando un film.
E ora che Darren non riusciva a staccare gli occhi da programmi di
cucina come avrebbe dovuto interpretarlo?
E quindi ora Chris
stava fronteggiando quel pennuto enorme che pesava più di
lui.
Se fosse stato vivo probabilmente avrebbe divorato il soprano nel giro
di qualche secondo.
Forse era stato un tacchino da combattimento,il Rocky dei pennuti,forse
aveva fondato un Fight Club anche lui.Se ce n'era uno alla Dalton
poteva benissimo esistere anche in un pollaio.
Comunque restava il fatto che lui dovesse infilare la
mano...Là dentro.
Okay,coraggio,bisognava
agire, prendere il toro per le corna,il tacchino per il ... Beh, per l'arrière.
Trattenendo il respiro e chiudendo gli occhi affondò il
braccio tra le natiche della morta bestiola.<<
Schifo.Schifo,schifo,schifo! >>Prese a ripetere
agitandosi sul posto in preda al ribrezzo,saltellando disgustato con
gli occhi serrati.
Non che fosse una persona particolarmente schizzinosa,anzi,ma infilare
le mani in un animale morto non era mai stato nella lista di "cose da
fare prima di morire".
Era tutto così viscido e molliccio...
Fece ciò che doveva fare il più in fretta
possibile,spingendo dentro con rabbia il ripieno di castagne
smaciullate,prezzemolo fatto a brandelli e una notevole
quantità di frustrazione.
Il tutto condito con tanto amore,perchè lo stava facendo
solo per Darren.
Il suo Darren.
Perchè le dichiarazioni d'amore normali erano passate di
moda,ora per dimostrare affetto bisognava immergersi in interiora di
gallinaceo.
Alla faccia di quell'esibizionista spocchioso di Gordon Ramsay.
In fondo cos'aveva più di lui?Eh?EH?
D'accordo,era più alto,più robusto,sapeva
cucinare qualsiasi cosa,faceva collezione di ristoranti sparsi per il
mondo,aveva un affascinante accento scozzese...
Ma non ci voleva così tanto a cucinare!
No?
*
<<
Wendy,sono a casa tesoro! >>Esclamò Darren
trotterellando nell'ingresso con ancora la chitarra a tracolla visto
che non aveva smesso un attimo di suonare e canticchiare per tutto il
tragitto fino a casa guadagnandosi sguardi ammirati,divertiti e pure
dieci dollari da una vecchietta adorabile che gli aveva infilato la
banconota in tasca.
Non sentendo risposta si affacciò in sala,vuota e
silenziosa,per poi passare alla cucina,dove rimase qualche secondo a
contemplare la scena che si ritrovò di fronte.
A parte scodelle e posate varie sparse un po' dovunque,pezzetti di
rosmarino disseminati qua e là,rimasugli di
chissà cosa spaccicati su una parete,Chris stava fissando
con un'espressione sconcertata e un cipiglio carico d'odio un qualcosa
completamente carbonizzato in una teglia.
<< Hai adottato un gabbiano ricoperto di catrame del
Messico? >>Domandò avvicinandosi
guardingo,prendendo una forchetta per punzecchiare la massa
abbrustolita.
<< Una volta era un tacchino.
>>Mormorò Chris,con ancora il grembiule pieno
di macchie e rimasugli di ripieno addosso.
<< E...Che cosa gli è successo,per tutti gli
occhiali fucsia del mondo?Quale mutazione genetica può
averlo ridotto così? >>Darren
scoppiò a ridere.
<< Non c'è niente su cui scherzare,cretino!Stavo
cercando di fare qualcosa di carino per te nel caso non l'avessi
capito!E sappi che quel pollastro ha opposto una notevole resistenza!E
mi sono pure bruciato. >>Borbottò mettendo su
un adorabile broncio,mostrando la mano sinistra che si era fasciato con
un panno,prima di sospirare.<< Non sono capace.La cucina
impegnativa non rientra nelle mie innumerevoli capacità,mi
dispiace. >>
Darren non capiva di
cosa,esattamente si stesse scusando.<<
Chris,io sono una fogna,mettimi
davanti qualcosa di apparentemente
commestibile e lo mangerò!Non complicarti la vita...
>>
Chris lo guardò corrucciato.<< Ma...Ma l'altro
giorno...Perchè eri così interessato a quel
programma di cucina?!Credevo mi stessi mandando dei segnali!
>>
L'altro strabuzzò gli occhi<< Ma che razza di
segnale ti avrei mandato? >>
<< E allora... >>Chris fu attraversato da
un lampo di comprensione e gli tirò una botta sul
braccio<< Ti sei preso una cotta per Gordon Ramsay!Ma che
c'è che non va in te?Il mio orgoglio è
ufficialmente ferito!Potevo accettare chessò,Kurt Cobain o
Jim Morrison,ma Gordon
Ramsay!? >>
<< Quindi posso innamorarmi solo di gente morta,eh?
>>Darren
alzò gli occhi al cielo.<< Tu.Stupido
essere.Sì,stavo guardando Gordon Ramsay...
>>
Chris fece un verso scandalizzato prima che Darren gli mettesse un dito
sulle labbra,costringendolo al silenzio.
Darren continuò guardandolo esasperato.<<
Dicevo.Stavo guardando Gordon Ramsay...Perchè stavo cercando
di contare le sue rughe,razza
di pazzoide paranoico! >>
Chris era
ammutolito.
Contare le...Ma che razza di idiota!
<< Ma...Quindi non ti interessa che io non sappia
cucinare? >>Mugugnò Chris,imbarazzato,gli
occhi puntati al pavimento e un sorriso sollevato sulle labbra.
<< Ma no,certo che no...Fammi vedere cosa ti sei
fatto,piuttosto. >>Fece Darren sollevando la mano
infortunata di Chris con estrema delicatezza,sciogliendo piano il panno
e osservando attentamente la pelle arrossata del soprano.
<< Non è niente,davvero.Non credevo scottasse
così tanto il forno. >>Mormorò al
piacevole contatto delle dita di Darren che scorrevano fresche sulla
sua pelle.
L'altro alzò gli occhi al cielo<<
Già,perchè un forno dovrebbe essere caldo?
>>Domandò baciandogli il palmo della mano in
un tocco morbido e dolce.
Chris chiuse gli occhi,abbandonandosi alla meravigliosa sensazione di
Darren che si prendeva cura di lui.
L'attore rifece la fasciatura,chiudendola con un fiocco.
<< Poco femminile,mi dicono.
>>Commentò Chris,divertito
Darren scoppiò a ridere<< Che ne dici di
andare a scegliere un film,mentre ordino da mangiare? >>
Chris annuì,soddisfatto.<< Prima
però devo fare una cosa. >>
Darren,incuriosito,lo guardò avvicinarsi al
tagliere,prendere un coltello dall'aria letale e avvicinarsi
all'ammasso di carbone che una volta era stato un tacchino.
Poi cominciò ad accoltellarlo con rabbia.<<
Brutto-maledetto-essere-spennacchiato!
>>
Darren sbattè le ciglia,in soggezione.<< Hai
finito? >>
Chris lanciò un'occhiata al suo operato,diede un altro paio
di colpi di coltello e tornò a sorridere al suo
Darren.<< Sì,ora sì.
>>
Angolino
di Sara
Ehilà
forestieri :)
Okay,lo
ammetto,penso di amare Gordon Ramsay xD Non in Hell's Kitchen
però perchè lì mi fa abbastanza paura
O.O" Ma guardando altri suoi programmi (anche perchè ne ha
tipo dieci,ogni volta che cambio canale me lo ritrovo davanti) diciamo
che non ho saputo resistere al suo fascino scozzese e alle sue rughe *-*
Stendendo una
trapunta pietosa (un velo sarebbe decisamente troppo poco)
sui miei gusti e su questo capitolo dico soltanto che se Chris e Darren
continuano a tweettarsi così qualcuno morirà
d'infarto *-* E con "qualcuno" intendo me e gran parte del resto della
popolazione mondiale.
E come sempre grazie mille!*O* Mi sembra quasi assurdo che 100 persone
seguano questa raccolta *W*
So much love *-*
|
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Capitolo 35 *** CrissColfer roll ***
CrissColfer
roll
Angolino
di Sara
*Let it snooow
let it snooow let it snooow* Okay,nonostante la mia scarsa passione per
la Klaine non posso non amare i loro duetti (Made in CrissColfer
>.>) *w* Quindi sto tipo vivendo di quella canzone.
Cooomunque
sia...Questa OS è nata dai loro stupidi
tweet
che si scambiano ormai giornalmente per far capire che non è
vero che si odiano come qualcuno gli ha chiesto =___=
Ed è
inutile che tu,Chris,risponda a Darren con stupide domande
perchè lo sappiamo tutti che eri lì con lui!
è__é
Chris:
M-ma...Ma non è vero!
*Me
inarca eloquentemente un sopracciglio*
Darren:
Mi sa che ha imparato da te a farlo...
Darren,seduto
al ristorante giapponese,stava mostrando tutto il suo disappunto
agitando all'aria le bacchette con fare
irritato<< 'ioè...Ma 'o dico...
>>
<< Darren,sei disgustoso.Ho appena avuto una visione a
trecentosessanta gradi del contenuto della tua bocca e ti assicuro che
ne avrei anche potuto a fare a meno,quindi puoi inghiottire prima di
parlare? >>
Darren mandò giù un boccone enorme di riso e
pesce rischiando,molto elegantemente,di strozzarsi.
Quando mangiava aveva la finezza di Ron Weasley,giusto per rendere
l'idea.
<< Che cosa pretendono?Se ci rivolgiamo anche solo un
saluto partono pensando che stiamo per sposarci,se non ci tweettiamo
per più di due giorni pensano che ci odiamo...Sono
incontentabili! >>Esclamò il ventiquatrenne
infervorato,battendo una mano sul tavolo facendo sobbalzare i due
nagiri nel suo piatto.
<< Beh,ultimamente abbiamo dato poco di cui parlare...
>>Commentò Chris bevendo un sorso di Diet Coke.
<< Oh,ma insomma,potremmo anche fare sesso davanti a loro che
non sarebbero comunque soddisfatti! >>Sbottò
Darren irritato mentre a Chris andava di traverso la bibita e
cominciava a tossire sputacchiando qua e là.
Fare cosa?!
Darren continuò,troppo preso dalla sua tirata per rendersi
conto che il soprano stava lentamente spirando davanti a
lui.<< Direbbero che siamo poco naturali o che sarebbe
sesso riappacificatore e quindi partirebbe un nuovo dramma sul
perchè potremmo aver litigato... >>
Chris,ormai blu,si contorceva sulla sedia a corto di aria mentre nella
sua testa vedeva scorrere tutta la sua vita.
<< ...E poi si dividerebbero in "team Darren" e "team
Chris",distribuendo spille e fiocchi come quando si sono lasciati
Lorelai e Luke e-ti senti bene? >>
Il soprano era finalmente riuscito a tornare in possesso delle sue
capacità polmonari e stava cercando di
riprendersi.<< Abbiamo dei fan inaccontentabili.Non
prendertela. >>Sussurrò senza voce,guardando
con diffidenza il suo bicchiere e decidendo di imparare ad assorbire
liquidi dai pori della pelle.
<< E' che è...Fastidioso!Mi sembra di
sbagliare qualsiasi cosa faccia. >>
<< E quindi affoghi il tuo dolore nel sushi.Mi sembra
comprensibile,c'è chi si dà al gelato e chi al
pesce crudo... >>
Darren sbuffò<< Come fai a restare
indifferente al fatto che ogni nostra mossa venga vista a rallentatore
e analizzata da un gruppo di scienziati comportamentali per decriptare
il nostro linguaggio del corpo?! >>
<< Darren,stanno a contare anche le nostre sopracciglia
-e con te perdono anni e anni di vita- e me ne preocupo già
abbastanza durante feste ed eventi.Per una volta che abbiamo una serata
libera preferirei pensare a qualcos'altro e se proprio un paparazzo
sbucasse da un nagiri lo potremmo sempre chiudere in un congelatore di
là un cucina. >>Rispose Chris portandosi alla
bocca un gambero.
Darren rimase a guardarlo qualche secondo,poi
annuì.<< Okay,d'accordo,parliamo d'altro...Per
esempio,mi spieghi come fanno gli altri a lasciarci sempre da soli?
>>Domandò perplesso e suo malgrado
impressionato.
In effetti quella sarebbe dovuta essere una "cena di gruppo" ma
chissà tutti gli altri membri del cast aveva trovato una
brillante scusa per rinunciare all'ultimo minuto.
Naya era con Heather a ripassare i passi di ABC.Che non avrebbero mai dovuto ballare.
Kevin aveva detto che il suo nuovo credo religioso gli impediva di
mangiare nei giorni che finivano con una vocale.
Chord aveva detto di essere morto.
Lea e Dianna,in vivavoce,avevano balbettato parole incoerenti,poi la
bionda aveva urlato "scusa Chris,la casa sta entrando in una galleria!"
e aveva riattaccato.
Mark aveva mandato un messaggio a Darren con scritto:
Stasera sono troppo sexy
per uscire,entrerei nella top 5 delle cause di morte in America.
Cogli la mia assenza per
farti
qualche amico.
Chris,per esempio.
Darren era rimasto a guardare il messaggio con la mandibola che si
spalancava di qualche metro ad ogni lettura,rendendosi conto solo dopo
di aver cominciato ad arrossire.
Poi aveva collegato la scusa di Mark e quella di Chord e,per
salvaguardare la sua sanità mentale e quel che restava della
sua pudicità, aveva deciso di tentare di rimuovere il tutto
dalla sua testa.
<< Mark li sta traviando tutti,uno dopo l'altro.Lui e la
sua stupida filosofia di vita pro-CrissColfer...Non capisco cosa si
aspettino facendoci cenare sempre da soli. >>
Borbottò Chris agitando le bacchette in aria,lieto di non
avere davanti quel depravato del suo amico perchè altrimenti
gliele avrebbe conficcate in un braccio.
Come se in una serata Chris potesse capire di essere
follemente,perdutamente,miserevolmente innamorato di Darren,del suo
sorriso,dei suoi occhi o della sua voce.Semplicemente era piacevole da guardare.E ascoltare.E
qualsiasi altra cosa.
Come se in una serata Darren potesse ammettere a sè stesso
una volta per tutte che forse guardava il soprano in un modo non adatto
al proprio migliore amico,che forse avrebbe dovuto cominciare a
chiedersi perchè volesse passare sempre più tempo
con lui.
<< Come se avessimo bisogno di loro per divertirci...
>>Commentò Darren con fare superiore e Chris
non potè fare a meno di sorridere.
Darren stava praticamente leccando il piatto quando le sue orecchie
captarono istantaneamente l'inizio di "Santa Claus is coming to
town",nella versione di Andrea Bocelli.
Praticamente saltò sulla sedia,agitato.<< Amo
questa canzone! >>
<< Non so come dirtelo ma l'avevo intuito dalla tua
reazione quando hai scoperto che non l'avresti cantata tu nella puntata
di Natale.Credo di non aver mai visto niente di più
patetico... >>Scoppiò a ridere il soprano
ricordando la plateale scenata del ventiquatrenne e la sua minaccia di
aizzare contro al produttore un'orda di fan se non avesse cambiato
idea.Ovviamente Ryan l'aveva ignorato.
Darren gli lanciò un'occhiata sarcastica.<<
Scusa,credo che tu abbia lasciato tutta la tua credibilità
sugli spalti del McKingley mentre gli altri ballavano "Thriller" e tu
singhiozzavi appena le telecamere si spostavano. >>
Chris smise subito di ridere.
Era una ferita ancora aperta,quella di "Thriller".
Darren,soddisfatto,prese a canticchiare sottovoce muovendo appena la
testa a tempo di musica.
<< You
better watch out
You better not cry
You better not pout,I'm
telling you why... >>
Chris ridacchiò.<< Non ti basta
cantare,tipo,venti ore al giorno,vero? >>
<< Oh non rovinare l'atmosfera!Be good for goodness sake!
>>
E riprese a cantare,con l'aggiunta della voce di Chris che dopo
un'occhiata tra il divertito e l'esasperato non aveva saputo resistere.
Insomma,era un cantante anche lui!
E non importava che fossero in un locale pubblico circondati da
sconosciuti che ora li guardavano incuriositi,perchè l'unica
cosa che importava era la musica e le loro voci che si armonizzavano
insieme in una spirale di note alte e basse da lasciare incantati.
Alla fine scoppiarono a ridere e decisero che fosse meglio andare a
pagare prima di mettersi ancora più in mostra e rischiare un
assalto da qualche fan.
Stavano per uscire dal locale quando si bloccarono entrambi nello
stesso momento.
Chris lo guardò,spalancando la bocca.<< Noo...
>>
<< Sìì!
>>Esclamò l'altro,emozionato.
Li stavano trasmettendo in radio.
La loro versione di "Baby it's cold outside".Subito dopo Andrea Bocelli!
Rimasero a guardarsi negli occhi,meravigliati,con due sorrisi
decisamente ebeti.
Okay,era abbastanza strano sentire la propria voce così
all'improvviso risuonare in un locale.Ma era strano in un modo
incredibilmente bello!
Si scambiarono un'occhiata di intesa.
<< Se canti
tu canto
anch'io,Jack. >>
E ovviamente l'istante dopo Darren stava saltellando per l'entrata
cantando allegramente sopra la sua voce che usciva piacevole dalle
casse del locale.
I really can't stay - But baby
it's cold outside
I've got to go away - But baby
it's cold outside
This evening has been - Been
hoping that you'd drop in
So very nice - I'll hold your
hands, they're just like ice...
E quindi
uscirono in strada continuando a cantare senza musica,le mani
intrecciate,agitandosi sul marciapiede,ridendo come due cretini con
povere vecchiette che gli lanciavano occhiate di rimprovero.
E tutto quello che loro due potevano fare era riderne e continuare a
saltellare tenendosi per mano,enfatizzando le frasi.
E quando la canzone finì,si ritrovarono con ancora due
sorrisi stampati in faccia,l'uno di fronte all'altro,il respiro appena
affannato che si perdeva in nuvolette d'aria calda.
<< Hai una voce incredibilmente femminile.
>>Fu il commento di Chris,che ancora non riusciva a
spostarsi.
<< Ha parlato... >>Borbottò
l'altro,divertito.
Chris era così
vicino....Poteva respirare il suo profumo,perdersi e
ritrovarsi negli occhi azzurri del soprano...
<< E baciatevi! >>Sbottò una
voce furiosa da un'auto lì accanto,facendoli sussultare e
voltare di scatto.<< Ma insomma,li avete gli ormoni o
hanno tentato tutti il suicidio visto che con voi non si combina
niente!? >>
Chris e Darren,sgomenti,sentirono Mark continuare ad imprecare dalla
vettura,poi si accorsero che il veicolo era pieno,con Naya ed Heather
soverchiate di popcorn per ingannare l'attesa,Lea e Dianna con un paio
di occhiali neri ciascuna e un binocolo in mano e Chord e Mark
davanti,due tazze di caffè e una fotocamera appesa al collo.
<< Di che altro avete bisogno,si può
sapere?C'era tutto,atmosfera,canzone romantica,pupille a forma di
cuore,sprizzavate insulina da tutti i pori!Credo che una vecchia sia
morta poco fa a causa vostra... >>Andò avanti
Mark,fucilandoli con gli occhi<< Vi odio!Che altro
mancava,per l'amor di Dio!? >>
Al che Darren rispose praticamente urlando.<< Non mancava
proprio niente,animale!Stavo
per baciarlo quando ti sei messo ad urlare!E voi,branco di
maniaci,avete rovinato tutto!Ma fatevi una vita,insomma...
>>
<< Tu stavi per cosa?!
>>Squittì Chris,voltandosi di
scatto.
<< Sei soddisfatto Mark?Eh? >>
Mark era ammutolito,con una smorfia di puro orrore dipinta in viso.Non
poteva davvero aver rovinato IL
momento.Il momento che lui stesso aspettava da due anni!NO!
Naya ed Heather stavano singhiozzando abbracciate
<< Ma...Ma...I-io,voi... >>
<< Niente "ma"!E ora andatevene,che avete già
fatto abbastanza. >>Sbottò irritato,agitando
una mano verso la strada.
Mark era troppo sconvolto per guidare,quindi ci pensò Chord
a prendere la guida del mezzo e portarli nel bar più vicino
per bere e tentare di superare la delusione più grande della
loro vita.
Chris e Darren,rimasti soli,guardarono con cipiglio corrucciato la
macchina sparire dietro una curva.
<< Quando pensi di dirglielo?
>>Domandò il soprano,scuotendo la testa.
<< Di noi? Non so,tra qualche anno?Anche se non so quanto
reggeranno,ancora... >>Rispose Darren
soddisfatto,passando un braccio attorno alla schiena di Chris
stringendolo a sè.
<< E poi sarei io quello cattivo... >>
Angolino
di Sara
Ehilà!:)
Okay,avevo
bisogno di mettere Mark da qualche parte perchè amo troppo
quel ragazzo *w* E i suoi muscoli.E i
suoi bicipiti,tricipiti e tutto il resto.
Va
bene,metto da parte gli ormoni.
Oh la scusa del "la casa sta entrando in una galleria!" la uso sempre
io quando non voglio rispondere a domande infide (tipo "Sara come fai
ad essere in ritardo di quaranta minuti?!"...Un esempio a caso,eh...)
Ma vi ho mai detto che vi adoro?*o* Prima o poi per colpa vostra potrei
cominciare a pensare di essere una persona divertente,e allora nessuno
si salverà più dalle mie idiozie *muahahah*!
No,davvero,è fantastico sapere di riuscire a farvi
sorridere,anche se non merito di certo tutti i vostri complimenti!
A presto!
|
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Capitolo 36 *** Mai dire mai ***
Mai
dire mai
Angolino
di Sara
E siamo al
36esimo capitolo!Son traguardi, questi u_u
L'idea per questo
capitolo me l'ha data Medea00
(lo so,sono passati tipo secoli, ma ormai si sa che ho il metabolismo e
i tempi di un bradipo . _. ) ed è ispirato a questo
video ,
quello dell'intervista del "never say never" eccetera, su cui immagino
abbiate fantasticato almeno quanto me xD
Non è niente
di speciale,ma non riuscivo a togliermi quest'idea dalla testa quindi
spero vi piaccia :)
Darren aveva sempre saputo che prima o poi la sua ossessione
per i telefilm si sarebbe ritorta contro di lui.
E ora ne stava avendo conferma.
Avete presente quella puntata epica di Grey's Anatomy in cui Meredith
non voleva alzarsi dal letto perchè sentiva che se l'avesse
fatto sarebbe schiattata,
e poi effettivamente si è ritrovata con un ordigno esplosivo
in mano (nel torace di un uomo, tral'altro)?
Bene, Darren si sentiva esattamente come lei.
Se si fosse alzato, era certo che non sarebbe arrivato a fine giornata.
Però era abbastanza certo che non gli sarebbe toccato
infilare le mani in ferite altrui, al massimo nelle sue per bloccare
eventuali emorragie.
Chris l'avrebbe ammazzato, e, conoscendolo, in modo terribilmente
doloroso.
L'avrebbe ridotto ad una poltiglia di riccioli.
Maciullato con i suoi sai e venduto al mercato nero i suoi resti.
E tutto perchè aveva fatto qualche semplice battutina appena un filino
ambigua.
Con Mark e Ashley.
In un'intervista che avrebbe visto solo qualche migliaio di persone.
Niente di così grave insomma, no?
No?
Okay, no.
Non era nemmeno sicuro che restare a letto fosse la soluzione migliore
perchè si aspettava che Chris sfondasse la fiancata della
roulotte a craniate da un momento all'altro per disintegrarlo.
Forse se fosse stato in mezzo ad altra gente Chris non avrebbe potuto
attaccarlo, o magari qualche anima coraggiosa sarebbe potuta correre in
suo aiuto... In fondo Mark gli doveva qualcosa, visto che era tutta
colpa sua che aveva tirato in ballo il bacio durante l'intervista!
Che poi in realtà bastasse nominare un oggetto qualunque
perchè Darren si mettesse a fare ambigue dichiarazioni su
lui e Chris ovviamente non era preocupante, figuriamoci.
Raccimolando tutto il suo coraggio si mosse verso la porta e
cacciò fuori la testa per controllare la situazione.
Tutto tranquillo.
Con estrema circospezione scese i tre scalini e stava per schizzare di
corsa negli studi -alla ricerca di testimoni
oculari- quando senti qualcosa che gli gelò il
sangue nelle vene.
« Hem-hem. »
Darren serrò gli occhi.
Fà che sia la
Umbridge. Ti prego, ti prego fà che sia la Umbridge.
« Buongiorno anche a te,
eh. »Sbuffò Chris mentre il
ventiquatrenne si girava lentamente a fronteggiare il fato.
Chris allungò immediatamente il braccio e Darren
tentò di prepararsi psicologicamente ad un pugno, che
però non arrivò mai, lasciandolo con una smorfia
idiota e già sofferente in faccia.
« Ma sei più cretino del
solito, stamattina? »Domandò Chris inclinando la
testa di lato. « Mi si sta atrofizzando il braccio, pensi di
prendere il caffè? »
Darren prese subito il bicchiere che gli veniva porto, lanciando
un'occhiata intorno.
Forse era, tipo, l'ultimo pasto del condannato...
Si era sprecato eh, un misero caffè e nemmeno una
sigaretta...
« Dai, muoviti che non mi va di sentirmi le
lamentele di Brad anche stamattina. »Lo
incitò il soprano mollandogli una pacca sulla spalla.
Stranamente non sembrava deciso a lussargliela.
Forse non aveva calibrato bene il colpo...
Darren si portò a qualche passo di distanza, per
precauzione, e scrutò Chris alla ricerca dei tipici segni da
"incazzamento-Colfer" quali vena pulsante sulla tempia, occhi
assottigliati tipo vipera -biforcamento della lingua?- e il segnale
più importante, quello che tutti avevano imparato a
riconoscere: il passarsi una mano tra i capelli prendendo un respiro
profondo.
Quello era il gesto.
Il Segnale.
La Distruzione imminente, la Morte Nera, Il Presagio.
Quando qualcuno vedeva Chris compiere quel gesto si sentiva
così in obbligo ad avvertire gli altri che sul set avevano
scelto un segnale per far capire a tutti di non contraddire il soprano
per un po' e cercare di offrirgli quante più Diet Coke
possibile per addolcirlo.
Ma al momento non c'era nessuna vena pulsante o accenno di furia cieca
nell'espressione appena perplessa di Chris, e la cosa stava preocupando
Darren ancora di più.
Che non avesse ancora visto l'intervista o l'isteria dilagante su
qualsiasi social network possibile e immaginabile?
Deglutì a vuoto un paio di volte immaginandosi la reazione
di Chris che scopriva il misfatto in diretta davanti a lui.
Ricacciò indietro risatine isteriche poco virili e
lanciò un'altra occhiata al soprano che sorseggiava
tranquillo il suo caffè.
Bene, ora dovevano dividersi, Chris doveva andare a registrare e lui a
provare coreografie.
Non c'era modo di rubargli il cellulare purtroppo, ma magari sarebbe
stato abbastanza impegnato da non venire a conoscenza dell'intervista
e...
*BlackOut*
Chris si era appena sporto verso di lui afferrandogli i lembi della
giacca per trascinarlo contro di sè e far incontrare le loro
labbra in un bacio veloce ma abbastanza intenso da lasciarlo
disorientato.
« Oh, i miei genitori arriveranno stasera, non
vedono l'ora di conoscerti dopo ieri. »Chris gli rivolse un
gran sorriso prima di girare i tacchi e dirigersi verso gli studi.
Darren rimase lì, confuso e sconcertato, chiedendosi quanto
una persona dovesse star male per avere allucinazioni di
quell'entità.
Non capiva.
Non capiva per niente, forse perchè si era appena giocato
cuore e cervello in una botta sola.
Probabilmente sarebbe rimasto così tutto il giorno, una mano
sulle labbra che ancora sapevano di Chris e un'espressione sbalordita
sul viso, se qualcuno non gli fosse saltato direttamente al collo
singhiozzando e rischiando di strozzarlo.
« Lo sapevo!Lo sapevo, lo sapevo! »
« L-Lea, non respiro... »
La ragazza però non sembrava intenzionata a lasciarlo
andare, anzi si abbarbicò ancora di più al
ventiquatrenne decisamente spaventato.
« C'hai messo così tanto, ma sapevo che
prima o poi l'avresti ammesso! »Esclamò la ragazza
saltellando iperattiva.
Sembrava Darren in versione femminile.
« Lea, se non mi lasci come faccio ad applaudire le
tue doti di veggente?E, tra parentesi, cos'è che sapevi?
»
« Che sei cotto di Chris!In realtà lo
sapevamo tutti, ma dopo la tua conferma... Oh, lo sapevo!
»Continuò a strillare irrefrenabile la ragazza,
alternando abbracci a singhiozzi.
Oltre alla confusione, nelle viscere di Darren cominciava a nascere un
vago sentore di panico.
« Dai vieni, anche gli altri si vogliono
congratulare! »Trillò la ragazza agguantandogli un
braccio per trascinarlo dentro.
Darren non fece in tempo a muovere un paio di passi che si
ritrovò una quantità indefinita di mani a
battergli soddisfatte e trionfanti pacche su ogni centimetro di
pelle;come avrebbe spiegato gli ematomi che gli sarebbero sicuramente
spuntati?
« Ragazzo! »Tuonò Mark
assestandogli quella che voleva essere una gomitata amichevole ma che
fu molto più simile ad un'impalatura da parte a parte.
« Non avevo capito quanto fossi serio ieri!Credevo fosse una
delle tue solite cretinate per far esaltare fan, ma quando Chris ha
cominciato a rifletterci... »
Oh.
Dio.
Chris l'aveva preso sul serio?
Ma. . . Ma da quando Chris lo prendeva sul serio?!
CHI l'aveva mai preso sul serio, in effetti?
Che momento idiota per cominciare!Insomma, era chiaro come il sole che
stava scherzando per via delle telecamere...
« Chris... Chris ha... Ma... »
« D'accordo, all'inizio pensava che stessi facendo
l'imbecille come al solito, ma poi gli abbiamo fatto notare l'enfasi e
le occhiate alle telecamere che hai lanciato, e tutte le scorse
dichiarazioni che hai fatto e... Insomma, ha capito. Finalmente,
aggiungerei, visto che hai passato anni
a dargli indizi che si rifiutava di cogliere...
»
Darren apriva e chiudeva la bocca senza emettere alcun suono.
Ma...
Ma...
Per poco non si mise a cantare "Poker Face".
Aveva bisogno di ossigeno al cervello.
« ... E poi sua mamma ha chiamato dicendo che avevano visto
la tua intervista su internet e che ora volevano assolutamente
conoscerti e che avrebbe cercato di convincere suo marito a togliere il
fucile da caccia dalla valigia. E' già qualcosa, no?
»
Darren era semplicemente sconcertato.
Non era così che sarebbero dovute andare le cose!Niente
fraintendimenti, niente scenate e niente fucili!
Soprattutto niente fucili.
Era troppo giovane e carino per morire!
Stava per lasciarsi andare ad una crisi di panico in piena regola
quando qualcuno scoppiò a ridere incontrollabilmente alle
sue spalle, e in un secondo anche Mark, Lea e tutti gli altri erano
praticamente piegati in due, troppo impegnati a ridere per riprendere
fiato.
Il povero ventiquatrenne sull'orlo di un infarto si girò di
scatto solo per ritrovarsi a fissare Chris che se ne stava con le mani
sulle ginocchia, incapace di smettere di ridere.
E in qualche assurdo modo anche Darren si sorprese a sorridere,
nonostante la sua dipartita fosse alquanto imminente.
« Darren, la tua faccia... »Lea
era abbracciata a Dianna e si sostenevano a vicenda per restare in
piedi.
« Era uno scherzo, hobbit! »
Oh...
Oh.
Oh.
« Darren, respira, non è il
caso di morire qua per uno scherzo... »
Darren guardò il soprano con sommo disappunto. «
Tu... Tu sei... Una persona orribile! »
« E tu ti sopravvaluti un po', pensi davvero che
basti così poco a farmi innamorare perdutamente di te?
»Ribattè Chris, incrociando le braccia al petto.
« Ragazzi, ho bisogno di parlare un po' da solo con Darren
prima che ci rimanga secco... »
« Oh ma io voglio assistere!Pensi di picchiarlo?Ho
anche i popcorn, li ho presi apposta per queste occasioni! »
« Non puoi cacciarci!Vogliamo sapere come va a
finire, siamo stati tuoi complici! »
Chris sbuffò. « Ragazzi, c'è un
posto fantastico non lontano da qui, in Via dalle Balle.
Che ne dite di farci un salto? »
Tra sbuffi e imprecazioni i loro amici uscirono di scena e Chris
rivolse un'occhiata carica di sarcasmo al suo amico.
Darren stava ancora tentando di ricacciare indietro l'infarto.
« Ti odio. Tantissimo. Credevo che tuo padre mi avrebbe
impallottolato, già mi vedevo imbalsamato nel vostro
salotto! »
« Mah, non staresti bene con l'arredamento. Magari
in garage... »Considerò Chris,
soppesando l'idea. « Oh dai, non fare il melodrammatico,
è stato divertente. Magari così la smetterai di
dire cretinate in pubblico, prima o poi potrei cominciare a
pensare di piacerti davvero, sai?Insomma, dichiari di amarmi e non mi
hai ancora nemmeno chiesto di uscire! »Il soprano
alzò gli occhi al cielo, ironico.
Darren cincischiò qualcosa, imbronciato.
<< E smettila di fare l'offeso,te lo sei meritato.
>>Ridacchiò divertito il soprano,superandolo
con una pacca sulla spalla.
Chris se ne stava andando in sala registrazione sentendosi appena un
pochino in colpa quando la porta si aprì di scatto.
Darren lo fissò allontanarsi per un istante e poi
urlò« Ti va di uscire? »
Il soprano si voltò, sorpreso,e annuì.
Tornò alla sua Diet Coke con un sorriso smagliante,
irradiando soddisfazione.
Angolino di Sara
Oh era da un po' che mi
immaginavo una bella ripicca da parte di Chris per tutte le varie
uscite spropositate di quel bonsai umano che è Darren xD E
cosa c'è meglio del padre armato di fucile? >.>
Visto che in questi
giorni sarò piuttosto occupata a sentirmi dire quanto io sia
"sciupata" dai miei nonni, mettere da parte grasso e provviste per
l'inverno e tentare di sopravvivere a pranzi e cene con parenti vari,
colgo l'occasione per augurarvi tantissimissimi auguri di buon
Natale, augurarvi di mangiare tutto quello che
potete&volete senza prendere un grammo, di godervi un po' di
meritato riposo, di ricevere tutti i regali che desiderate e di
divertirvi tanto :)
Buone Feste
e
Buon Natale!
|
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Capitolo 37 *** Verde e fucsia è l'agrifoglio...O qualcosa del genere. ***
Verde e fucsia
Angolino
di Sara
Buonasera,
vacanzieri lettori!:) Spero abbiate passato delle buone feste
e abbiate ingurgitato abbastanza cibo da poter sopravvivere qualche
decennio senza risorse in versione "Into the wild", come hanno tentato
di farmi fare tutti i parenti :S Comincio a
pensare che mi stiano allevando per spedirmi al macello, ma per ora
sono
solo teorie...
Non pensavo di riuscire a postare così in fretta e
soprattutto di nuovo sul Natale,in periodo natalizio!Che il mio
orologio biologico si stia mettendo a posto??
L'idea per questa
OS è stata gentilmente offerta da hale_y,(
Amo la vostra partecipazione *w*) che ringrazio ancora *-*
Spero che possa piacere!
Verde
e fucsia
è l'agrifoglio...
O
qualcosa del genere.
Chris si girò un paio di volte nel letto, cercando di
trovare da
qualche parte dentro di sè la forza di aprire gli occhi e
uscire
dal limbo sonnolento in cui si sentiva ancora intrappolato.
Si decise a socchiudere le palpebre soltanto quando capì di
essersi avvicinato abbastanza a Darren perchè sentiva il suo
respiro sulla pelle;era lui la prima cosa che voleva vedere ogni
mattina.
Ed eccolo lì, ancora addormentato, con un braccio sotto al
cuscino
e l'altro allungato sul materasso, la mano rivolta verso di lui, i
ricci
che non si appiattivano nemmeno dopo una notte contro al cuscino.
Erano una specie di mistero, sfidavano pure le leggi della natura.
Rimase a contemplare il suo ragazzo per un lasso di tempo
indefinito, seguendo i suoi lineamenti, soffermandosi sulle labbra e
scendendo a seguire le vene sul collo.
Dio, se non fosse stato così innamorato si sarebbe sentito
patetico.
Darren cominciò a muoversi appena accanto a lui e dopo
qualche
istante Chris si ritrovò a specchiarsi negli occhi
incredibilmente grandi e vicini di Darren, ancora assonnati.
« Buongiorno... »Sorrise il soprano, dolce.
« Mmf... »Mugugnò Darren affondando la
faccia nel cuscino.
« Interpreterò il tuo grugnito come un "buongiorno
anche a te, mio adorato Chris"... »
Darren sorrise e tornò a concentrare tutti i suoi sforzi
psichici per comunicare mentalmente con il soprano per chiedergli il
primo bacio della giornata, visto che aveva ancora la bocca impastata
dal sonno e non aveva ancora preso possesso dei suoi muscoli facciali.
Ma al momento Chris sembrava troppo interessato al suo viso per
cogliere i messaggi mentali dell'altro.
« Che cos'ho? »Si decise a chiedere
Darren, perplesso, passandosi una
mano sulla faccia per svegliarsi e accertarsi che l'altro non gli
avesse tipo
disegnato i baffi con un pennarello in un raptus alla Jigglypuff.
« Niente... Le tue sopracciglia sono più
impressionanti del solito. »Scherzò il
soprano. « Salve,
qui sono le sopracciglia di Darren. Stamattina stiamo bene e ci
sentiamo più triangolari del solito. »
L'altro scoppiò a ridere, troppo di buon umore anche
soltanto per
fingersi offeso, afferrando Chris per i fianchi per trascinarlo contro
di sè e impossessarsi delle sue labbra.
Era quello il momento migliore della loro giornata, quegli istanti
dorati in cui sentivano di esistere semplicemente l'uno per l'altro.
Fin troppo presto il soprano sospirò« Darren, dai,
devo alzarmi... »
« Ma... E' la Vigilia di Natale, pensavo di passare la
giornata a
letto a coccolarci! »Esclamò Darren speranzoso.
« Ah certo, ecco perchè hai invitato tutti i
nostri
amici, stasera. »Ribattè Chris piccato, che non
avrebbe
desiderato altro se non passare la giornata abbarbicato al suo
Darren. « Ma nel caso non te ne fossi accorto casa nostra
è più simile ad un magazzino di cianfrusaglie
varie e
inutili, oltre che patria di qualche decina di colonie di
stafilococchi. Quindi sarà tuo compito aiutarmi a rendere
presentabile- »
Darren gli aveva tappato la bocca con un altro bacio.
« Credevo dovesse essere un bacio, non una lavanda gastrica!
»Rise Chris, accoccolandosi meglio contro il torace di
Darren.
« Ma quanto sei spiritoso stamattina? »
« Mah, non sta a me giudicare. Ma sono contento, è
il nostro
primo Natale assieme... » E si avvicinò di nuovo
alla
bocca dell'altro. « Quindi non possiamo far prendere la peste
nera ai
nostri ospiti, stasera. »
In tutta risposta Darren si lasciò andare a peso morto sul
soprano, affondando il viso contro la sua spalla, ben deciso a restare
in
quella posizione per il resto della sua vita.
Chris permettendo.
« Darren, dai... Ma che idiota... Alzati! »Forse
avrebbe
voluto sembrare minimamente severo, ma non riusciva a non sorridere e
questo toglieva gran parte della credibilità ai suoi ordini.
Quando l'altro non si mosse sospirò. « Darren,
dico sul serio... »
L'attore si strinse ancora di più al suo ragazzo.
« Oh, d'accordo, è così che la metti?
»
Forse
istinto di conservazione di Darren avrebbe dovuto dare qualche
segno di allarme e lui
avrebbe dovuto riconoscere quel tono di sfida che aveva già
sentito centinaia di volte, ma era troppo impegnato a fare il
bambino per cogliere segnali.
Un istante prima le mani di Chris si erano trovate sulle sue spalle a
cercare di spingerlo indietro, ma ora erano scivolate lungo i suoi
fianchi e... Avevano cominciato -molto slealmente- a fargli il solletico.
Per dare a Cesare quel che è di Cesare, Darren
resistette
una manciata di secondi prima di cominciare a contorcersi e rotolarsi
nel letto ridendo come un ossesso. « No, il solletico
no!Ah-N-non
vale!Parlè!
»Invocare il diritto di non essere torturato prima di parlare
col capitano di bordo sembrava la soluzione migliore.
« Spiacente, non siamo pirati francesi del diciassettesimo
secolo, niente parlè. Ma puoi sempre arrenderti e giurarmi
schiavitù a vita, o promettermi di aiutarmi a mettere a
posto oggi invece di passare la tua giornata attaccato al pianoforte.
»Ribattè Chris, evidentemente divertito,
attaccando
tutti i punti che con il tempo aveva scoperto essere i più
sensibili sulla pelle di Darren.
Adorava sapere di essere l'unico a conoscere così bene il
corpo
dell'attore, ad aver esplorato ogni centimetro di pelle e imparato a
memoria ogni singolo particolare, dalle cicatrici della varicella che
si
era preso a dodici anni a quei punti in cui bastava sfiorarlo per farlo
sobbalzare e ridere incontrollabilmente.
E soprattutto adorava vederlo ridere in quel modo, era così
incredibilmente
naturale...
Se Darren non fosse stato così impegnato a ridere come un
matto e non si stesse divertendo anche lui
probabilmente l'avrebbe minacciato di svuotare tutte le lattine di Diet
Coke della casa nel water, ma tutto quello che uscì dalle
sue
labbra tra un fiotto di risate e l'altro fu «
Sì!Prometto!Basta! »
Chris si fermò, soddisfatto, chinandosi in avanti per
baciargli le labbra. « Bravo ragazzo. »
Stremato, cercando di riprendere fiato, Darren lo guardò
malissimo. « Ricattatore... »
« Oh, no. Ricatta-attore, prego. E ora vieni, abbiamo un
sacco di cose da fare, insieme,
come ogni coppia che si rispetti. La doccia, prima di
tutto. »
*
Crash.
« Un'altra?! »Sbottò Chris
rivolto alla sala, dove Darren aveva il compito di addobbare l'albero.
Peccato che fossero più le palline in frantumi di quelle
effettivamente appese.
« Mi spieghi che diavolo ce ne facciamo di queste palle di
vetro!? »
Niente doppi sensi,
Chris. Non è il momento.
« Se bisognasse distruggere ogni cosa inutile,
mio caro, a quest'ora saresti un mucchietto d'ossa. »
Maledetto il momento in cui aveva acconsentito a dividersi i
compiti. A lui toccavano i dolci, a Darren le decorazioni.
Insomma, aveva cercato di fare la scelta più sicura per
tutti, quella che non prevedesse un'irruzione da parte dei pompieri e
che non prevedesse il ritrovo dei loro cadaveri carbonizzati... Non
credeva che anche appendere palline e festoni potesse essere
così dannoso!
Stranamente Darren non rispose e solo dopo un po' Chris
sentì dei tonfi provenire dall'altra stanza.
Prese un respiro. « Darren?Sei ancora vivo? »
« Sì. »Arrivò la voce
stranamente affaticata dell'altro.
Con un sospiro un po' allarmato Chris si affacciò in sala
giusto
in tempo per vedere Darren saltellare sulle punte, il braccio allungato
verso uno dei rametti dell'albero di Natale finto che avevano messo
nell'angolo.
« Ma che stai facendo? »Domandò basito.
Darren brontolò qualcosa a voce troppo bassa
perchè Chris
capisse, giocherellando con una palla color arcobaleno. Di sicuro un
suo
acquisto.
« Eh? »
« Non c'arrivo! »
Cinque secondi di silenzio.
Cinque secondi, e Chris schizzò a ridere come una iena.
Darren sembrava sinceramente offfeso. « Non c'è
proprio niente da ridere, persona insensibile! »
Chris stava per rispondergli che non era colpa sua se madre natura era
stata tanto crudele con lui, ma le parole gli morirono in bocca quando
Darren lo superò dirigendosi alla porta.
« Ma... Dove stai andando? »Era disorientato.
« A cercare qualcuno che almeno a Natale non mi prenda in
giro! »Ribattè l'altro uscendo e sbattendo la
porta alle sue
spalle.
Il soprano rimase lì, incredulo, a chiedersi che diavolo
fosse
successo, perchè aveva la netta sensazione di essersi perso
qualche passaggio fondamentale.
Ma..!
Dov'è che stava andando quel cretino!?
Si tuffò in cucina, ad affogare la disperazione tra zenzero
e pasta frolla.
Mescolava a velocità supersonica. Se gli fosse partito di
mano il
cucchiaio probabilmente sarebbe finito in orbita, oppure avrebbe
centrato qualcuno ammazzandolo.
Sentì la porta.
Darren passò davanti alla cucina, fermandosi un attimo con
un
sorriso cretino. « Non c'era nessuno nei dintorni, quindi
riec-Chris ma... Piangi?! »
Sembrava sconcertato.
« Ma vai a quel paese... »Sbottò il
soprano isterico mentre Darren gli si avvicinava incredulo.
In un secondo Chris se lo ritrovò affianco. «
Chris, meno male che sono io quello stupido dei due, eh. Chris. Stavo scherzando. Facevo
il coglione. Dove
vuoi che vada?E chi vuoi che mi voglia?!Probabilmente finirei in
qualche giardino insieme a Biancaneve. »
« Cretino... Credevo... Io... Dove sei andato allora?
»
Darren alzò gli occhi al cielo, circondandogli le spalle con
un
braccio e sussurrando al suo orecchio, provocando non pochi
brividi. Che sleale. « A prendere la scala. Non so se
l'hai notato, ma sono basso.
»
« Non te la sei presa davvero? »
« No. Facevo lo stupido. Credevo fossi abituato, ormai. Mi
farò perdonare con il mio regalo, okay? »
Il soprano lo guardò un po' perplesso. « Mi hai
preso un regalo? »
« Non è a questo che serve il Natale?
Perchè sei così sorpreso? »
« Beh... Sei qui, stai con me... Non è
già abbastanza?
»
Per un attimo Darren rimase semplicemente sbigottito da quella
risposta, con la tipica espressione da pesce-Blaine in adorazione.
Si avventò sulle sue labbra con passione, rischiando di far
perdere l'equilibrio ad entrambi.
« Ti amo... »
« Ah, ecco perchè mi stai sempre attorno...
»Commentò Chris abbandonandosi ad un sorriso
contro le
sue labbra. « Credevo fossi uno stalker. »
*
Con circospezione
Darren si avvicinò al forno e
lanciò un'occhiata furtiva al suo interno. « Con
tutto il
rispetto, cosa sarebbero quei cosi?
»
Chris seguì il suo sguardo. « Biscotti di
zenzero. »
Darren sbattè le ciglia. « Ma che biscotti di
zenzero hai
visto?Quelli di Shrek quando vengono semi-distrutti? »
Chris gli rivolse un'occhiataccia.
« E poi sono bruciati! »Continuò Darren,
appena un filino polemico.
« E di chi sarebbe la colpa? »Domandò
Chris
agguantando un coltello e facendolo abilmente roteare passandoselo tra
le dita cercando di non amputarsele drasticamente.
L'altro deglutì.
« Sono i biscotti più invitanti che io abbia mai
visto. »Dichiarò Darren annuendo con
convinzione, posandogli un
bacio sulla fronte.
Presto anche a lui sarebbe toccato un Golden Globe.
*
«
Darren... Dimmi soltanto perchè.
Ho bisogno di sapere che cosa passa per quella riccioluta testa bacata
che chissà come ti ritrovi ancora attaccata al collo.
»
L'altro trotterellò in sala piuttosto perplesso«
Di che parli, stavolta? »
Chris si guardò intorno con fare ovvio, ma all'espressione
confusa del suo fidanzato non potè che arrendersi e
sospirare. « Non so se l'hai notato, ma casa nostra
è
completamente verde e fucsia.
Non voglio nemmeno sapere dove tu abbia trovato quei festoni,
probabilmente in soffitta dove hai lasciato il buonsenso, ma...
Fucsia, Darren?Fucsia?!A Natale?! »
Darren era immensamente oltraggiato. « Ma... Crea l'atmosfera
giusta!E poi c'è anche la canzone, no?Verde e fucsia è
l'agrifoglio, la la la... O qualcosa del genere...
»
Chris non aveva più nemmeno la forza di tentare di capirlo,
e
poi, anche se non riusciva ancora a capacitarsene, lo amava
così. Quindi si avvicinò, gli baciò
dolcemente le
labbra e commentò « Fortuna che sei
carino. »
*
Mark scoppiò in una risata soddisfatta mentre appendeva il
cappotto. « Cory mi deve ufficialmente venti dollari. Credeva
che
Darren stasera sarebbe stato occupato a distribuire i regali con Babbo
Natale. L'avevo detto che avrebbe chiesto un congedo per stavolta!
»
Quando si rese conto
che nessuno stava ridendo o anche soltanto
accennando ad un sorriso la sua autostima da persona divertente
subì un duro colpo, ma quando entrò nella sala
CrissColfer
anche a lui passò la voglia di ridere e la sua mascella
raggiunse quelle degli altri, a livello pavimento.
Per un attimo credette
di aver perso la vista, accecato dai colori sgargianti della stanza.
Come aveva potuto
Chris permettere una cosa del genere?
Poi lanciò
un'occhiata alle cibarie sparse un po' ovunque, per lo più
sbruciacchiate.
E Darren e Chris se ne
stavano lì, con due sorrisi
ebeti, abbracciati nel giorno del loro primo Natale assieme emanando
ondate di amore che si infrangevano contro di
loro, che non osavano nemmeno parlare per non rovinare il momento.
Mark fece una smorfia.
« Oh, no... Sono in uno di quei momenti insopportabili da
"sei la cozza del mio scoglio, il così del mio cosà, il ding del mio dong, la Mary Sue del mio Gary Stue... ". Non
credo che il mio diabete possa reggere una serata del genere. Quindi
che
ne dite di levare le tende e trasferirci a casa mia, che ho una caterva
di
alcolici pronti a farci dimenticare tutta questa incompetenza?
» Con un brivido di finto disgusto si rivolse a Darren
e Chris, che cercavano di non dare a vedere il loro sollievo.
«
Quando avrete finito di colare
miele sul
pavimento potrete raggiungerci... Anche se non vi aspetteremo senza
respirare. »E alzando gli occhi al cielo ma poi
rivolgendo loro
un sorriso quasi compassionevole spinse tutti fuori di casa, verso
quella che sarebbe stata una gran sbronza natalizia.
Angolino di Sara
Non sono molto sicura della parte dell'incomprensione,ma ho imparato
che durante le feste ci deve essere almeno un dramma xD
Non so da voi, ma a casa mia i preparativi per le feste sono sempre un
delirio. Anche perchè c'è qualcuno *fischietta*
che fa sempre
battute cretine e inappropriate, scatenando reazioni a catena che
nemmeno il domino, provocando qualche sporadica crisi di nervi.
Ma non lo faccio apposta, giuro.
Per cercare di sviare dalle discussioni ho pure pensato di alzarmi e
urlare "sono incinta!" ma ho deciso che lo terrò per le
situazioni di emergenza.
Passando a cose più serie... Ma io vi amo. Cioè,
pure a
Natale trovate un po' di tempo per me *-* Se potessi vi regalerei un
Chris Colfer a ognuna, davvero. Tanto lo so che quel ragazzo ci sta
lavorando, all'ubiquità.
Infine (finalmente) colgo l'occasione per augurarvi un 2012
fantastico,meraviglioso...
Da fine del mondo.
...
Devo imparare a trattenermi, ogni tanto.
Come sempre grazie mille per continuare a sopportare tutto questo!
|
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Capitolo 38 *** Possiamo fare un altro giro? ***
Angolino
di Sara
E rieccoci!Spero
abbiate passato anche un buon Capodanno!:) Avete sparato abbastanza
petardi rimbambendo (ancora
di più) i piccioni delle vostre città?No,
perchè da
me sono davvero rintronati, poverini! D:
Per dimostrare
che a essersi rimbambiti però non sono solo i piccioni, sono
tornata con una nuova OS, nata un po' per merito/causa di un sogno (mi
sento molto Stephanie Meyer al momento, se comincio a scrivere di Chris
che sbrilluccica ABBATTETEMI ) estremamente fluffoso con Darren e un
po' ripensando al mio primo volo, verso Londra *w*
Non
è una delle più divertenti,anzi,ma capitemi,sto
ancora cercando di esorcizzare la cosa xD
Possiamo fare un altro
giro?
|
Darren era in
fermento.
Che novità.
Ed era in aereoporto.
Se ne stava lì, impaziente, con il suo trolley molto discreto accanto,
in attesa.
Mark aveva appena finito di accanirsi - armato di sarcasmo pesante e
battutacce - contro il suo amico e il suo bagaglio rosa e nero in
perfetto stile Avril Lavigne, preferendo andare a rifornirsi di
schifezze varie da trangugiare durante il volo.
Tanto Darren era talmente abituato alle sue prese in giro che non c'era
nemmeno più gusto a chiedergli se avesse lasciato gli
attributi
nella trousse di Hello Kitty.
Il simpaticone.Lo spasso fatto ad ammasso di muscoli.
Ma cos'avevano tutti contro i suoi gusti?
Bah...
Era un povero genio incompreso, sperava almeno di diventare famoso
prima
di finire dietro al Velo di Harry Potter, e non in seguito alla sua
dipartita come succedeva di solito ai geni incompresi.
Alla ricerca di un po' di consolazioni si mise a girovagare per
l'aereoporto, dov'era Chris quando ne aveva bisogno?
Alla fine lo trovò seduto a terra con la schiena appoggiata
alla fiancata del distributore di bevande e la testa china.
« Avrei dovuto immaginarlo.Stai cercando di scassinarla?Lo
sai che la Diet Coke sarà la tua rovina, vero?
»
Ma Chris non rispose.Sembrava in trance.
Il ventiquatrenne si avvicinò preocupato che tentando di
manomettere i fili del distributore si fosse beccato una scossa.
Il soprano se ne stava immobile, con gli occhi chiusi, le mani serrate
attorno alla maniglia del suo trolley, il viso ancora più
bianco
del solito.
Altro che pan carrè*, era bianco latte, bianco muro appena
verniciato, bianco bianco.
Però sembrava vivo.
Lo scrutò allarmato a mezzo centimetro dalla sua
faccia.« Chris?Ti senti bene? »
« Benissimo.Mai stato meglio. »Sussurrò
l'altro
senza uno straccio di convinzione, incassando la testa tra le spalle.
Sembrava un gufetto.
Darren era sinceramente preocupato.« ...D'accordo...Posso
unirmi a te, allora? »
Il soprano sospirò contrariato mentre si spostava per fargli
un
po' di spazio.« E' inutile chiederti di lasciarmi morire
qui, vero? »
Darren prese posto accanto a lui« Dipende.Mi hai citato nel
testamento? »
Chris aprì gli occhi soltanto per prendere la mira prima di
mollargli una gomitata tra le costole facendolo ridacchiare come un
idiota.
« Posso sapere almeno se ci stiamo nascondendo da qualcosa di
orribile? »
« Diciamo che sto cercando una cosa.
»Mugugnò
Chris, appoggiando le braccia alle ginocchia e nascondendo la
faccia.« Il coraggio di prendere l'aereo.Dai, ridi, so che
non
aspetti altro.Sì, esatto, non mi piace prendere l'aereo,
è
contronatura, è spaventoso ed è inutile che tu mi
fissi in
quell'irritante modo incredulo. »
« Ma se non mi stai neanche guardando! »
« Non ho bisogno di guardarti per sapere che stai facendo
quella
faccia odiosa, ancora peggio di quella da triglia lessa che hai
imparato a fare
per Glee. »Ribattè Chris irritato, ancora
rannicchiato su
sè stesso.
Darren cercò di assumere un'espressione decente.«
Sorvolando sulla tua mancanza di tatto, non ho alcuna intenzione di
ridere delle tue fobie.Sono una persona troppo meravigliosa per fare
una cosa simile, al contrario di qualcuno.
»
Chris quasi sorrise.« Modestamente parlando. »
« Molto modestamenet parlando. »Annuì
Darren.« E anzi, mi ritengo ufficialmente il tuo trainer per
superare questa paura. »
Chris alzò la testa di scatto, agghiacciato.«
No.No, no, no. »
« Mi riempi di gioia dimostrando tanta fiducia in me, sto per
commuovermi.Ma non c'è niente che tu possa dire o fare, o di
cui
tu possa minacciarmi per farmi cambiare idea, quindi
parliamone, qual'è il problema con gli aerei? »
Chris stava calcolando la distanza dall'uscita più
vicina.Magari
sfruttando il fattore sorpresa, abbandonando lì il trolley e
correndo più velocemente possibile avrebbe potuto
salvarsi...Darren non sarebbe riuscito ad acchiapparlo, no?Con quelle
gambette corte c'avrebbe impiegato un'eternità a
raggiungerlo, anche se gli hobbit erano famosi per
l'agilità...
« Non ci pensare neanche. »Arrivò la
voce severa di Darren.
Cavolo.
Passavano troppo tempo assieme.
« Darren, dico davvero, non ce n'è bisogno.Non
farò
scenate e non mi aggrapperò alla scaletta piangendo, me ne
starò semplicemente in ansia tutto il tempo contando
mentalmente
i secondi senza disturbare nessuno con i miei drammi. »
Darren scosse la testa, ormai deciso ad aiutare il suo migliore amico,
e
per evitare che il soprano si desse alla fuga non lo lasciò
solo
nemmeno un secondo, ignorando apertamente i suoi sbuffi e la sua aria
ancora più avvilita...
Nonchè le sue suppliche alle guardie sparse qua e
là per
l'aereoporto di salvarlo, sostenendo che il Mezzuomo accanto a lui
stesse tentando di trascinarlo a Mordor come prigioniero di guerra.
Darren l'aveva addirittura trascinato via di peso mentre il soprano
cercava di
passare una banconota da cento dollari ad un paio di ragazzini
chiedendogli di infilare
qualcosa di illegale nel suo trolley per farlo arrestare, e alla fine
Chris si era
arreso all'agghiacciante verità: Darren avrebbe cercato di
aiutarlo.
Quindi doveva prepararsi al peggio.
*
Presero posto e Darren si sedette accanto al finestrino pensando che
non era il caso che Chris guardasse giù.
Il soprano si limitò a lasciarsi scivolare contro al sedile
cercando di non dare a vedere il suo nervosismo.
A volte si dava sui nervi da solo.
Milioni di persone prendevano l'aereo ogni giorno, perchè
lui si faceva tanti problemi?
Forse perchè fino a non troppo tempo prima aveva vissuto
pensando di non mettere mai piede fuori dal suo paesello sperduto tra
capre e ignoranza, e di aerei ne aveva visti soltanto in televisione.
Stupida Clovis.
Emise un gemito soffocato quando un'hostess chiuse il portellone e
Darren gli lanciò un'occhiata.
« Non dire una parola. »Ringhiò Chris.
« Potresti cominciare a collaborare, vorrei davvero aiutarti!
»
« Nessuno può aiutarmi...
»Mormorò Chris, spiritato.
Darren roteò gli occhi.
« L'uomo non è fatto per volare. »Parve
rifletterci un secondo. « Beato te che sei un hobbit.
»
Non perde un colpo, il ragazzo.
Le due assistenti di volo presero posto davanti a tutti e cominciarono
a parlare delle uscite di emergenza, dei paracadute, delle maschere
d'ossigeno.
« Rassicurante, no? »Sibilò il soprano
incenerendole con gli occhi.
« Cercano solo di farti capire che se anche succedesse
qualcosa
all'aereo non moriresti schiacciato tra le lamiere o intrappolato qua
dentro destinato ad affogare nell'oceano. »Spiegò
Darren
risoluto, per poi accorgersi dell'espressione di panico che si era via
via dipinta sul viso dell'altro.
« E questo dovrebbe essermi d'aiuto?!
»Sbottò il
soprano, che se fossero stati in volo l'avrebbe lanciato giù
dall'aereo.
« Non lo so, non ti senti rassicurato? »
Chris affondò contro lo schienale, costringendosi a non
fracassargli la testa contro il finestrino.
Diventava un tantino violento quando era nervoso.
Voleva una Diet Coke.
Quando l'aereo cominciò a muoversi Darren guardò
curioso
il suo compagno di viaggio sospirare profondamente, stringendo le mani
e
abbassando la testa.
L'inquietante mezzo di trasporto cominciò a salire e Chris
sapeva che Darren era sul punto di dirgli qualcosa di fintamente
rassicurante con quel tono grondante spensieratezza.
Ma stranamente non
disse niente, lasciandolo alla certezza di aver appena abbandonato il
suo stomaco da qualche parte laggiù sulla pista di decollo.
Probabilmente guardando fuori avrebbe visto le sue membra salutarlo.
Magari gliele avrebbero mandate in Europa insieme alle valigie...
Aveva davvero bisogno di una Diet Coke.
Soltanto quando l'aereo ebbe finito la sua scalata e si fu stabilizzato
in linea retta Chris si decise ad aprire gli occhi e guardò
Darren aspettandosi qualche commento divertito o compassionevole che
gli permettesse di sfogare il nervosismo malmenandolo, o qualcosa del
genere.
Ma l'altro sembrava stranamente assorto a fissare la sua stessa
mano, incredibilmente intrecciata a quella del soprano, che quando
l'aereo aveva accennato un movimento era scattata
involontariamente verso la sua, stringendola in una morsa come una
tagliola.
Chris ritirò immediatamente il braccio, sconvolto dal suo
gesto innaturale e involontario.
Aveva lasciato anche l'autocontrollo a terra, fantastico.
Stava per abbandonarsi ad una crisi isterica in piena regola quando una
mano enorme ed
estremamente fastidiosa sbucò dal nulla e prese ad
arruffargli i
capelli.
« Allora, siamo sopravvissuti anche a questo
decollo!Miracolo! »Esclamò Chord sotto gli occhi
ridotti a fessure del
soprano che stava per strappargli il braccio a morsi.
Forse l'altro se ne accorse, perchè allontanò la
mano.
Quando lui e Mark erano assieme diventavano insopportabili.
Se lui era Pinocchio loro due erano Il Gatto e La Volpe.
Mark si avvicinò a Darren come se dovesse dirgli un gran
segreto « Darren,non vorrei allarmarti,ma...Stai attento.
»
L'altro lo guardò interrogativo.
« C'è
una ragazzina di là che ha messo gli occhi sul tuo
trolley.Penso abbia sette anni e sembrava molto agguerrita.
»
Darren roteò gli occhi.
Chris gli afferrò il bavero della camicia, strattonandolo in
avanti e sibilandogli addosso con tono basso e letale.«
Mark.Ho
una gran voglia di scoprire se quello che ti tieni in testa da mesi
è o no uno scoiattolo volante.Quindi
che ne dici di starci lontano da qui al resto del viaggio?E
possibilmente anche dopo. »
L'altro deglutì a vuoto.
« Mi sembra un'ottima idea... »Mormorò
con quel poco di fiato che gli era rimasto.
Il gatto e la volpe filarono via ad importunare il prossimo.
« Penso che sia la prima volta che mi difendi, sai?
»
Chris sospirò, poi gli rivolse un mezzo sorriso.«
Sono
convinto che il pessimo umorismo di Mark possa creare seri danni
cerebrali.E come potrei affrontare il viaggio senza il mio
trainer
per superare l'aviofobia? »
Il viso di Darren parve illuminarsi.«
Allora dimmi,cosa ti preocupa? »
« Malfunzionamento dei motori, avaria, precipitare...
»
Non era difficile avvertire la tensione del soprano, e Darren si
sentiva male soltanto a guardarlo in quello stato.
Chris stava cercando di togliersi dalla mente l'immagine di lui e i
suoi compagni che finivano su un'isola deserta tra indigeni e fumo nero
e...Forse doveva smetterla di guardare Lost.
Già si vedeva a cacciare lucci nell'oceano.
Sempre che durante l'atterraggio di emergenza non gli fosse piombata
una valigia in testa e non fosse morto sul colpo.
Oddio.
Ecco perchè Darren aveva scelto il posto più
lontano dai portabagagli, il bastardo...
L'aereo prese un vuoto d'aria e Chris serrò labbra e pugni,
trattenendo il fiato.
Era troppo giovane e talentuoso per morire!
« Okay, Chris, guardami. »Ordinò la voce
di Darren, da qualche parte alla sua destra.
Lui scosse la testa, prima di tutto perchè si vergognava e
poi
perchè non voleva vedere la fatidica valigia arrivargli in
testa, preferiva l'effetto sorpresa.
« Chris... »
Qualche forza a lui sconosciuta costrinse il soprano a lanciargli
un'occhiata svelta.
E la potenza degli occhi di Darren lo investì con forza
decisamente maggiore di quella di qualsiasi bagaglio, ammaliandolo e
stordendolo quasi con la sua espressione apprensiva e le iridi
cangianti tutte per lui.
Tra la paura per gli scossoni dell'aereo e l'inaspettata vicinanza di
Darren il soprano si sentiva decisamente frastornato.
Ma forse era soltanto panico da imminente incidente aereo.
Sì, doveva essere quello.
« Di cosa hai paura, ora? »
Che domanda idiota.
Chris sbuffò, ma Darren, per la prima volta nella sua vita,
sembrava serio.
« Beh...Di precipitare?E...Uhm, morire qua dentro in qualche
strano modo doloroso alla Final Destination, immagino.E di star male
durante il viaggio, Mark non la smetterebbe più di prendermi
in
giro.Ma anche di problemi ai motori che ci potrebbero costringere ad
atterraggi di emergenza su isole deserte dove nessuno ci troverebbe mai
o ammaraggi tra squali... »
Per un attimo Darren rimase spiazzato, e anche un po' traumatizzato:
non aveva mai pensato a tutte quelle eventualità.
La vita da naufrago non faceva per lui, aveva bisogno della connessione
ad internet e della tv via cavo, doveva sapere come sarebbe finito
Desperate Housewifes!
« ...finire sfracellati sulle rocce della costa e-
»Si interruppe, perplesso.« Che diavolo stai
facendo, Darren? »
Ci mancavano solo le uscite alla "Arnold".
Ma cosa poteva dire, Darren si era praticamente stirato un muscolo
sporgendosi verso di lui tanto da finirgli quasi attaccato.
« Cerco di distrarti.E mi godo il viaggio.
»
Chris impiegò qualche istante a recepire il messaggio.
Le labbra di Darren ad un soffio dal suo orecchio divennero un indizio
decisamente più chiaro.
Oddio.
Non era così che si era immaginato la cosa.
Non che si fosse immaginato la loro dichiarazione d'amore, ovviamente.
Non tante volte, almeno.
Non troppe, insomma.
Dov'era la sua Diet Coke?!
Di sicuro nelle sue versioni mentali non erano su un maledetto aereo
che sarebbe potuto diventare la loro tomba!E poi l'immagine di
un'hostess che passava a distribuire noccioline non gli era mai
sembrato il massimo del romanticismo.
Ma i gusti sono gusti.
Ovviamente si stava concentrando su quei pensieri inutili
perchè era troppo sconvolto per pensare alla
realtà.
L'aveva detto che quel viaggio sarebbe stato la sua fine!Non bastava il
panico da aereo, ora si aggiungeva quello da prestazione!
Come faceva Darren a fare sempre la cosa giusta al momento sbagliato?
Qual'era il problema di quel ragazzo, per l'amor di Beyoncè?!
E qual'era il suo, visto che aveva Darren Criss a disposizione e se ne
stava lì, inerme, come un idiota?
Se Ashley l'avesse saputo l'avrebbe presto a calci visto che avevano
passato serate intere a parlare dello strano rapporto tra i due attori.
Quando finalmente le labbra di Darren trovarono le sue
scattò qualcosa in Chris e prima ancora di rendersene conto
stava assalendo
l'altro, spingendosi contro di lui e aggrappandosi al suo collo,
avventandosi contro le sue labbra.
Darren parve quasi spaventato da tanta irruenza, ma accettò
la cosa di buon grado.
Di ottimo grado.
Per un po' Chris gli fece dimenticare anche del bracciolo del sedile
che ormai si era conficcato nella schiena;d'accordo, l'aereo non
è il posto ideale dove pomiciare senza ritegno.
« I signori viaggiatori sono
pregati di prendere i propri posti e allacciare la cintura...
»
« Siamo già arrivati?
»Esclamò Chris sorpreso, smontando da
Darren.
« C-Che peccato, eh? »Mormorò
Darren disorientato, cercando di riprendere possesso delle sue
capacità intellettive.
E di togliersi il bracciolo dalla schiena, anche se ormai gli aveva
probabilmente incrinato qualche vertebra.
L'hostess passò svogliatamente a controllare che fossero
tutti seduti e Chris ne approfittò per agitare una mano
attirando la sua attenzione.
« Mi scusi, possiamo fare un altro giro? »
Angolino di Sara
*Mi riferisco
ovviamente a questo
tweet
Mmh, non credo che Chris sia davvero aviofobico, ma l'idea di Darren
come antistress -e che antistress- mi piaceva xD E un po' di frasi qua
e la sugli aerei sono parti di messaggi che ho mandato quando ero in
agitazione da partenza, tipo:
"l'uomo non
è fatto per volare!!!
...Grazie al
cielo sono una donna."
In
più mi sto accorgendo che vengono decisamente più
lunghe ultimamente le OS,spero che non vi scocci troppo :S
Rubo qualche
altro momento per dire che ho passato gli ultimi giorni con gli
occhi lucidi pensando a Darren, al suo debutto a Broadway e a
quanto si
meriti tutto questo *-* Sono così contenta per lui!!! :')
MA.
Sì,
c'è un "ma".
...Chris aveva
detto di usare "Rain" di Marc Jacobs come profumo.
Darren ha
dichiarato di usare "Rain" di Marc Jacobs come profumo.
Solo io rido
come una scema perchè usano lo stesso profumo da
donna? (L'aveva
detto Chris!) xD
Cioè, loro possono anche mettersi in reggicalze e push-up
che li amo comunque, ma...Ma Darren, che diavolo!Convincerci di essere
etero?Lo stai facendo nel modo sbagliato, caro.
Ora la smetto
perchè ho passato tipo la notte a giocare a Guitar Hero per
fare l'ultima dannata canzone, ma l'unico risultato è che mi
dovranno amputare la mano sinistra =_=
Grazie mille come sempre,vi adoro troppo *w*
Alla prossima :)
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Capitolo 39 *** Darren,Chris e la fine del mondo. ***
Angolino
di Sara
Credetemi,checcè
dica Platone "sapere di non sapere" non è una bella
sensazione.
Soprattutto se il giorno dopo hai un'interrogazione importante.
Quindi ho scritto quasi metà di questa OS in puro stato di
demenza,e l'altro in stato di depressione/ansia da scuola,dando vita ad
un mix inquietante...
Chiedo perdono, a Flurry in particolare,perchè lei mi ha
dato
l'idea che è veramente fantastica e io sono riuscita a
scrivere solo questo D:
Darren,Chris e la fine del
mondo
Darren si sentiva una specie di
medusa arenata sulla sabbia o qualche altro viscido tipo di
mollusco,tanto stava male.
Che razza di sfigato,si
era beccato l'influenza.
Rantolò
girandosi nel
letto alla ricerca del cellulare,aggrovigliandosi nelle coperte e
rimanendo abbagliato dalla luce del display.
Si era appena giocato
la retina.
Praticamente cieco
scrisse un
messaggio sperando che almeno quella notte il T9 del suo telefono non
facesse strani scherzi e cercò il numero del suo ragazzo
nella
rubrica,poi inviò. "Per quando
leggerai questo messaggio: non sto molto bene oggi,nnt di grave ma non
vengo sul set...Buon lavoro! <3 "
Aveva cercato di fare
lo
stoico e minimizzare il suo malessere nonostante si sentisse una vera
schifezza,lì accartocciato tra le lenzuola come un
salame,passando da brividi di freddo a vampate di calore.
Non erano passati
nemmeno
dieci secondi che il suo cellulare prese a vibrare come un
matto,sfuggendogli di mano e atterrando da qualche parte nel
letto;finalmente rispose.
<<
Pronto? >>
Fu costretto ad
allontanare il
cellulare dall'orecchio perchè temeva che gli arrivasse
qualche isterico sputo di saliva .<< Che
cos'hai,hai chiamato il dottore,se
sì cos' ha detto,se no che cavolo
aspetti,idiota!?Ti serve qualcosa?Hai le
medicine? >>
<< Ma
chi...Chris? >>Domandò incerto.
Sentì
distintamente lo
sbuffo del soprano nel suo orecchio.<< Ma no,un
macaco.Chi vuoi
che sia?!E rispondimi! >>
Nonostante
l'assurdità
della cosa Darren non potè proprio non sorridere.Chris era
quasi
maniacale quando si trattava della sua salute,era capace di farsi
partire un embolo per la preocupazione.<<
Chris,Chris,respira.Sono vivo,i miei segni vitali sono stabili...Mi
sono beccato un'influenza,tutto qua... >>
Ci vollero dieci minuti
buoni
per convincere Chris che non era in pericolo di vita e che quindi
poteva evitare di andare da lui alle tre di mattina soltanto per
trovarlo in uno stato abbastanza deprimente,con un naso rosso e gonfio
tipo Rudolph la renna di Babbo Natale,delle occhiaie paurose e un
castello di
fazzoletti usati,perchè le carte sono passate di
moda.
Sbadigliando e borbottando qualcosa con voce nasale Darren
rotolò nel letto e in qualche modo strisciò in
sala
lanciandosi sul divano per poi ricoprirsi di strati su strati di
coperte.
Kurt e i suoi vestiti erano niente a confronto.
Quindi,rantolando,allungò il braccio fino al tavolino col
telecomando rischiando di ribaltarsi dal divano e una volta accesa la
televisione su un canale a caso rimase a fissare assorto il tizio del
programma,chiedendosi dove potesse trovare anche lui una giacca
argentata come quella che stava indossando e chiedendosi
perchè stesse agitando un'orribile statuetta davanti alle
telecamere.
*
Chris era certo di aver appena battuto ogni record di
velocità e di essersi ufficialmente beccato una decina di
multe,oltre ad una quantità smisurata di gestacci da parte
di
automobilisti sconvolti dalla sua guida sportiva.
O distruttiva,a scelta.
Per fortuna non aveva capito nemmeno uno degli epiteti che gli erano
stati urlati dai vari finestrini perchè altrimenti avrebbe
fatto
strage di pneumatici con i suoi sai.
E magari anche di automobilisti.
Appena aveva terminato l'ultima ripresa aveva lasciato i suoi polpacci
disintegrati in sala prove e si era catapultato in
macchina,direzione casa,per assicurarsi che quell'impiastro del suo
ragazzo non si fosse lasciato morire di fame perchè troppo
pigro
per arrancare fino in cucina.
Conoscendolo era molto probabile.
Arrivò davanti alla porta,prese un respiro profondo
perchè probabilmente Darren avrebbe cominciato con le sue
scenate da povera vittima malata e abbandonata a sè stessa
nonostante fosse stato lui ad insistere perchè Chris non
restasse a casa,quindi entrò.
E tornò fuori a controllare il numero civico per assicurarsi
di essere entrato dalla porta giusta.
Purtroppo sì.
Tornò dentro,circospetto.
Si sentiva molto Tony Dinozzo durante un sopralluogo,per poco non
urlò "libero!" superando l'entrata.
<< Darren? >>Chiamò con un
filino d'agitazione arrivando in sala,dove si immobilizzò
disorientato.
A parte le imposte ancora serrate,le finestre chiuse e la luce soffusa
che veniva da candele sparse qua e là - candele?!-
c'era
un'inquietante figura appollaiata sul divano sotto uno strato di mezzo
metro di coperte.
Uno strano incrocio tra il Gobbo di Notre Dame e Gollum che fissava la
televisione come Mowgly mentre parla con Kaa il serprente:ipnotizzato.
<< Dimmi che non stai guardando Supernatural,non ho
voglia di
sorbirmi i tuoi piagnistei su demoni con gli occhi gialli...
>>
<< Shh! >>
...
Che cosa?!
Shh?Shh?A
lui!?Shh a lui dopo che aveva rischiato di morire in una curva a gomito
prendendola su due ruote?!
<< Vuoi che ti uccida qui sul divano o in camera mentre
abbracci il poster gigante di Katy Perry?
>>Sbottò il soprano irritato,mentre i suoi
occhi cominciavano ad abituarsi a quelle strane luci soffuse.
E dire che per un attimo si era illuso che Darren avesse preparato
qualcosa di romantico.
Ma quando mai,quel bonsai in forma umana qualcosa di romantico...
Darren si girò di scatto a guardarlo facendolo spaventare e
balzare indietro,dove inciampò dolorosamente in qualcosa a
lui sconosciuto.
Prese a saltellare sul posto in preda al lancinante dolore
all'alluce.<< Merrrr-curio!Ma che diavolo...?
>>
<< Chris puoi evitare di distruggere le nostre riserve di
legna e cibo!? >>Chiese Darren istericamente
rivolgendogli un'occhiata allucinata che lo avrebbe spaventato a morte
se non fosse stato troppo impegnato a decriptare le sue parole.
<< Okay,andiamo con ordine.Perchè dovremmo
avere riserve di legna e cibo?Perchè dovremmo avere riserve
di legna e cibo qui in
sala?E soprattutto,perchè hai un...talismano in
fronte!? >>
<< Oh,giusto,ce n'è uno anche per te,tieni!
>>E gli lanciò una collana con un ciondolo
orribile che Chris si rigirò tra le dita chiedendosi quando
si sarebbe finalmente svegliato da quello strano incubo<<
E comunque quando pensavi di cominciare a fare provviste,tu?Siamo
già in ritardo sulla tabella di marcia,manca un anno!
>>
Chris lo stava per picchiare.<< Darren,a cosa manca un
anno!? >>
E il ventiquatrenne spalancò gli occhi con un'espressione
spiritata,accentuata dalla luce tremolante delle
candele.<< ALLA FINE DEL MONDO! >>
...
Un minuto di silenzio perchè la pazienza di Chris si era
appena impiccata.
Il soprano era basito.
Non poteva crederci.O forse
non voleva crederci.
Prese un respiro profondissimo esaurendo l'ossigeno della stanza,mentre
cercava di aprire i suoi chakra per mantenere la calma.
Ma cosa si era bevuto quel citrullo?Il cervello?
<< Darren,tesoro caro,sai che ora è?
>>
L'altro scosse la testa<< Credo di aver perso la
cognizione del tempo qua dentr- >>
<< E' ora
che tu ti faccia furbo!Ed è ora
di smetterla di credere a qualunque cosa dicano in tv!
>>
Darren era indignato.<< Non lo dicono solo in tv!L'hanno
detto i Maya,Chris!I Maya non sbagliano! >>
Il soprano si inginocchiò davanti a lui,gli prese la testa
tra le mani e la scosse un
po',avvicinando l'orecchio come per sentire qualche
rumore.<< Ma
c'è qualcosa lì dentro?Qualsiasi cosa?Un
neurone,anche solo uno? Che almeno funzioni,però.Darren,trèsor,spero
che sia la febbre a farti delirare,perchè io ti avverto,se
quando starai bene continuerai così ti ritroverai alla
neuro,eh.Che
lo so che hai dei problemi al cervelletto,ma non credevo
così
gravi. >>
<< Ma tu,tu che ne sai?Che ne sai di un campo di grano?
>>
Chris lo fissò interdetto borbottando un "ma che ho fatto di
male..!?"
Forse aveva bisogno dell'elettroshock per rimettersi a posto,quel
decerebrato.
Sbuffando il soprano si avvicinò alle finestre e
spalancò di scatto le
imposte,e Darren cacciò un urlo cadendo dal divano per la
luce
improvvisa che gli aveva definitivamente bruciato retina,cornea e
qualsiasi altro organo visivo.
Agitò le mani alla cieca tentando di aggrapparsi al divano e
tirarsi su,ma non ne aveva neanche la forza.
Tossì un paio di volte.
<< Ma alzati da terra che prendi freddo,idiota.
>>Sbottò Chris apprensivo,nonostante
fosse ancora
irritato da tutta quella stupidità concentrata nel loro
salotto.
Nel loro salotto irriconoscibile,ad essere sinceri;ora che vedeva a
causa di cosa aveva rischiato di rompersi l'osso del collo era ancora
più sconcertato.
I pavimenti erano
ricoperti di scatole di cartone,ciocchi di legna,imballaggi
sparsi,polistirolo un po'
ovunque e poi decine di bottiglie d'acqua,pacchi di pasta,riso e
lattine
di fagioli.
<< Ma...Ma che hai fatto?! >>
Darren si guardò un po' in giro,anche se per ora vedeva
soltanto
le ombre e i contorni degli oggetti.<< Eh,stavo facendo
provviste per quando ci
rinchiuderemo nel bunker. >>
Il soprano spalancò occhi,bocca,orecchie e
quant'altro.<< Stavi facendo che cosa per quando
noi cosa?! >>
<< Oh,già,non te l'ho detto ma ho intenzione
di far
costruire un bunker in giardino,sai,per le emergenze,così
aspetteremo il momento sicuro per uscire illesi... >>
<< Darren,tu hai bisogno ora di un bunker
perchè sto per
farti molto,molto male. >>Ringhiò Chris prima
di lanciare
uno strilletto balzando indietro indicando un... Un qualcosa appoggiato
al muro.<< Che cosa sarebbe quell'affare!?
>>
Darren sembrava deliziato<< Una maschera scaccia
paura,l'ho vista
in una televendita cingalese,sul libretto c'è scritto che
tiene
lontano spiriti,disgrazie,sventure e calamità naturali di
ogni
genere.Ci starà un amore,nel bunker.
>>Spiegò con un certo orgoglio.
Chris era semplicemente incredulo.
<< Tu...Tu non stai bene.
>>Balbettò,massaggiandosi
le tempie,cercando di reprimere l'istinto di buttare fuori Darren,la
sua follia e tutto quello che si era fatto arrivare a tempo record.
<< No,in effetti credo di avere ancora un po' di feb-
>>
<< Tu non stai AFFATTO bene se pensi che io tenga
quell'orrore in
casa! >>Strillettò Chris immaginando il trauma
di trovarsi
di fronte quell'obriobrio di notte.
E non stava esagerando,quella maschera era proprio brutta.
Ma brutta brutta,eh.
Di qualche strano legno scuro,o chissà che materiale
probabilmente tossico,con una bocca aperta in un ghigno ben poco
rassicurante e delle piume verdi e rosa in testa.
Era certo che Darren l'avesse presa soltanto per le piume.
Avrebbe potuto accettare la maschera da Hannibal Lecter,quella di Darth
Fener,magari addirittura la maschera Aku Aku di Crash Bandicoot.
Ma quel coso che ispirava soltanto riti satanici assolutamente no.
<< Oh,non fare quella faccia!Non puoi vedere tutto questo
come un
gesto romantico?Sto cercando di salvare anche te dalla
distruzione,è una dimostrazione d'affetto!
>>Esclamò Darren irritato,anche se con la voce
nasale che
si ritrovava era già tanto che Chris non scoppiasse a
ridergli
in faccia.
<< Dimostrazione d'affetto...
>>Ripetè il soprano tra i
denti.<< Sì,affetto
da una grave malattia.Tu.Al cervello. >>Rispose Chris
tentando di
non spaccargliela direttamente in testa.Continuava a ripetersi che non
poteva picchiarlo perchè era ancora ammalato e non sarebbe
stato
umano infierire,ma
per un
attimo,un attimo solo,immaginò di fracassargli tutti i suoi
acquisti deliranti dritti in testa,e si sentì subito meglio.
L'altro parve immaginare i pensieri del soprano perchè un
vago
senso di panico si impadronì del suo stomaco e si
rigettò sul divano soffiandosi il naso e
tossendo,rannicchiandosi su sè stesso come per tentare di
trattenere calore.
Quel maledetto stava solo cercando di fargli pena,sapendo fin troppo
bene
che Chris non avrebbe avuto la forza di continuare ad inveire contro di
lui in quelle condizioni.
E infatti l'istinto da chioccia iperprotettiva prese il sopravvento sul
soprano che si sedette accanto a Darren sospirando.<< Sai
di
avere addosso più ferraglia tu di qualsiasi
cavaliere medievale? >>
Chiaramente accennava ai vari amuleti che il ventiquatrenne aveva
addosso,compreso la collana che si era messo in fronte a mò
di
diadema che gli conferiva un'aria ancora più stupida del
solito-
<< Avrò una salute di ferro allora...
>>
Chris gli lanciò addosso la coperta,forse più
intenzionato a soffocarlo che altro << Io devo ancora
capire se sentirmi preocupato o ammirato dalle idiozie che spari anche
quando stai male.Per quanto fuori luogo potrebbe essere un talento.
>>
Darren gli lanciò un'occhiata da cucciolo bastonato,con
quegli occhi grandi,per
impietosire meglio.<< Mi farai restituire
tutta questa roba,vero? >>
<< Assolutamente sì,e spero che tu abbia
tenuto le
ricevute perchè altrimenti ti ficco i tuoi medaglioni su per
le
appendici nasali. >>Rispose Chris con un sorriso
adorabile,accarezzandogli la fronte per capire se avesse ancora la
febbre.
Darren fece una smorfia insoddisfatta.<< Ma...Il
2012,Chris!Non
voglio che il mondo finisca,non voglio che tu schiatti insieme al resto
del mondo! >>
Chris stava per rispondere che presto gli sarebbe arrivato il premio
per essere la persona con più tatto della città
quando un
lampo di comprensione gli attraversò la mente,bloccandogli
le parole in gola.
Oh...
Oh.
Oh.
Merry Christmas.
<< Darren,tu non hai fatto tutto questo casino per
me e perchè sei preocupato che l'anno prossimo io tiri le
cuoia
allo scoccare della mezzanotte del ventuno dicembre,vero?
>>Domandò inclinando la testa a sinistra.
Darren mugugnò qualcosa di indistinto,affondando la faccia
contro la sua spalla.
Chris impiegò alcuni secondi a riprendere l'autocontrollo
necessario a non rispondere che sì,avrebbe passato il resto
della sua vita insieme a lui in una fossa sottovuoto in giardino se
fosse servito a farlo sentire meglio.
<< Perchè sarebbe una cosa un po' malata,tesoro.Adorabile
eh,ma esagerata.Perchè anche io ho sempre,costantemente paura
che ti succeda qualcosa,è per questo che mi arrabbio quando
non
allacci la cintura di sicurezza o sfidi le leggi di umana decenza e
gravità con Cory e gli altri,ma non ho mai pensato di
chiuderti
ed incatenarti da qualche parte.Non per tenerti al sicuro,almeno.
>>Si corresse con un sorrisetto malizioso che fece
partire
completamente Darren.
Si sentivano i suoi ormoni scoppiettare come popcorn.
<< Non mi basta un altro anno con te.
>>Mugugnò
Darren stringendogli la mano,riflettendo finalmente sul vero motivo
delle crisi di nervi di Chris ogni volta che lui e gli altri facevano i
cretini.E dire che era il soprano ad appendersi a testa in
giù
appeso a qualsiasi ripiano minimamente rialzato,facendogli prendere un
attacco cardiaco dopo l'altro.
Ennesima prova che tenesse più a Darren che a sè
stesso.
Chris sorrise,commosso da quelle poche semplici parole,baciandogli la
fronte prima di tentare di farlo ragionare.<< Darren,so
che tu
non sai nemmeno cosa sia la razionalità,ma permettimi di
spiegarti che credere a profezie di una tribù di qualche
millennio fa che si vestiva di foglie di palma e sacrificava di tutto e
di più a immaginarie divinità sanguinarie mi
sembra un
tantino azzardato anche per te. >>Affermò
convinto,mentre
gli prendeva il viso tra le mani per guardarlo negli occhi appena
lucidi.<< E poi lo sappiamo entrambi che riuscirai a
trovare il
modo di trovarmi,assillarmi e stressarmi per tutta
l'eternità
anche quando saremo...Insomma...Dipartiti. >>Gli
lanciò
un'occhiata quasi implorante.<< Vero? >>
Darren gli circondò il collo con le
braccia,annuendo.<< Non ti libererai mai di me.
>>
<< Anche se molti la prenderebbero come una minaccia
penso che la
interpreterò come una promessa.Che se non mantieni ti
uccido,anche se sei già morto. >>
Darren scoppiò a ridere sdraiandosi di nuovo sul divano
trascinando Chris accanto a sè,stringendolo forte.
<< Oh,giusto,dimenticavo!
>>Esclamò Chris saltando
su all'improvviso<< Aspettavo di accertarmi che non fossi
sul letto di
morte per poterti dire... >>Gli puntò un
indice
contro,urlando << Sfigaaaato!Sfigaaaato!Cos'è
che avevi
detto il mese scorso,quando mi hai accompagnato a farmi
vaccinare?Eh?Cosa,coglione?
Lo so io!"Oh,non ho bisogno di queste
cose da nonnetto cagionevole...Anticorpi d'acciaio,le malattie mi
vedono e si debellano da sole..." E mi prendevi pure in giro!Sfigato!
>>
Darren non poteva crederci,lo stava apertamente,spudoratamente e
spietatamente deridendo!D'accordo,forse in quell'occasione non era
stato molto d'aiuto al soprano continuando a fare stupide battute su
aghi infetti e cose simili,giocando sulla sua repulsione per siringhe e
similia,ma era sleale vendicarsi in quel momento!
<< M-ma...Sei senza cuore!Ma va
bene,d'accordo,infierisci.Complimenti,davvero!
>>Esclamò
indignato l'attore riccioluto,rigirandosi offeso sul divano per dargli
le spalle.
Chris scoppiò a ridere,alzando gli occhi al
cielo,avvicinandosi.<< Ma ringrazia che mi sia
vaccinato,se no
col cavolo che rischiavo il contagio facendo questo>>Disse
il soprano mentre Darren si voltava giusto in tempo perchè
Chris
si impadronisse delle sue labbra in un bacio quasi doloroso tanto era
intenso.
La lontananza non faceva per niente bene.
Sdraiati assieme sul divano,ancora circondati da cianfrusaglie inutili
di cui avrebbero impiegato settimane a disfarsi,Chris e Darren stavano
abbracciati l'uno all'altro.
<< Oh,ehm,Darren...Sai...L'altro giorno potrei inavvertitamente aver
indossato
la tua camicia,e qualche paparazzo potrebbe avermi scattato delle foto
e...I tuoi fan hanno una memoria maledettamente
buona,Criss,perchè l'hanno riconosciuta.E sai cosa si sta
scatenando in questo momento su qualsiasi social network?
>>
Darren lo guardò,fingendosi spaventato.<< La
fine del mondo? >>
<< La fine del mondo. >>
Angolino
di Sara
Dico solo
che,rileggendo,ad un certo punto mi sono accorta che invece
di scrivere "scrollò le spalle" avevo scritto
"scrollò le
palle".
Okay che si
parlava di gesti scaramantici,ma non mi sembrava il caso di lasciarlo xD
Oh,la suddetta
maschera inquietante esiste davvero.Ed è a casa
di mia zia.E sperando che nessun parente legga mai queste
stronzate,posso dire che è inquietantissima e di pessimo
gusto ( ti voglio bene zia,vai trà )
Non so proprio
cosa dire stavolta,sono praticamente distrutta dalla scuola,dallo
studio e dalla caduta dai pattini di stamattina,perchè
sì,noi per educazione fisica andiamo a pattinare sul
ghiaccio.E dico solo che era la prima volta che ci mettevo piede.Ma
sono viva!
Quindi niente,mi
dispiace che in questi giorni sia più fuori del
solito,cercherò di riprendermi in fretta e tornare alla
solita stupidità moderata.Basta,la smetto e torno nel mio
cantuccio a studiare filosofia fino a
tarda notte xD
Vi adoro.Ormai lo sapete *w*
A presto!:)
|
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Capitolo 40 *** Meglio un topo oggi che una mandibola dislocata domani ***
Angolino di Sara
Udite udite:
quarantesimo capitolo! *-*
Okaaay allora, si sa che quando la stupidità chiama ( e ha
il mio numero tra le chiamate rapide) io rispondo...
Quindi sì, avrei voluto scrivere un capitolo epico per
festeggiare il traguardo ma è uscita sta scemata. Purtroppo
non
sono come Chris, che più va avanti più migliora,
diciamo che faccio il contrario.
Meglio
un topo oggi
che una mandibola dislocata domani
<< Mmh, stavo pensando... >>
Cominciò Chris
lanciando in aria un popcorn e prendendolo al volo in bocca
<<
Non ho più voglia di cercare di convincerti che tu saresti
Seamus, che fa esplodere tutto,
e non Harry se fossimo un personaggio della saga. Ma io chi sarei? Uno
dei gemelli Weasley, forse... Fred..?
>>Considerò pensieroso,
ficcandosi una manciata di popcorn direttamente nello stomaco.
Darren, inarcò le sopracciglia, si girò a
guardarlo, gli posò una mano
sulla spalla e scosse la testa.<< No Chris. Tu sei la Mc
Granitt. >>
Per poco Chris, scoppiando a ridere, non si strozzò
mandandosi un popcorn nella trachea. << La McGranitt?!
>>
<< Mi sembra ovvio! Rispettato, rompiballe...Ahia!
>> Okay, forse quello scappellotto se l'era meritato.
<< E tu allora dovresti essere Vitious: basso...
e basta. >>Ribattè il soprano appollaiato
contro di lui, a cui in realtà si
era aperto un mondo grazie alla sua nuova figura guida, la Mc Granitt.
A volte Darren era geniale.
Altre volte invece era solo stupido, come in quel momento, con
quell'espressione da pesce lesso. << Basso e basta? Se
mai basso e bellissimo.
O basso e superdotato.
O... >>
<< Basso e poco realista?
>>Suggerì Chris scoppiando a ridere.
Darren, spiazzato, gli rivolse un'occhiata come indeciso se offendersi
o mettersi a piangere.
Scelse la prima opzione, allontanando Chris da sè per
incrociare le braccia al petto e puntare gli occhi alla
televisione.
Il soprano, decisamente contrario alla nuova posizione, alzò
gli occhi al soffitto, ironico.<< Anche basso e
suscettibile mi sembra andar bene. Oh non guardarmi così,
stavo scherzando... Va bene, va bene... Tu e il Tirannosauro salvato
dall'estinzione che ti ritrovi nei pantaloni acceterete le mie scuse?
>>
<< Sorvolerò sul tuo totalmente immotivato
tono sarcastico soltanto perchè ci stiamo perdendo il film.
>> Rispose Darren ignorando il "come se non lo sapessimo
a memoria" borbottato dal suo ragazzo, tornando ad appoggiarsi allo
schienale in modo che Chris potesse accoccolarsi di nuovo contro la sua
spalla.
Il soprano sorrise, soddisfatto, avvicinandosi sempre di più
al cantante, respirando il suo profumo, sentendo già il
sapore delle labbra di Darren contro le sue...
<< Che schifo! >>Strillò Darren
scattando indietro.
Eeeee...Stop. Dimentica.
Come sarebbe a dire "che
schifo"?
Chris, spiazzato, stava già sprofondando in preda al terrore
che
gli fosse spuntato qualcosa di orribile come un brufolo, un terzo
occhio in mezzo alla fronte o chissà che altro mentre Darren
continuava a rischiare di farsi partire una corda vocale tanto
strillava.
<< Che cos'era!? >>
Il soprano lo guardò perplesso<< Cos'era cosa?
>>
<< Quel... Coso!
>>
Chris avrebbe volentieri speso qualche minuto ad applaudire la
proprietà di linguaggio di Darren se questo non fosse
sembrato sull'orlo di un arresto cardiaco.<< Mi dici cosa
ti ha fatto
interrompere quello che sarebbe potuto essere il nostro bacio migliore
lasciandomi insoddisfatto ed irritato? Più insoddisfatto che
irritato, se vuoi rimediare. >>
Darren smise di guardarsi in giro in preda all'ansia.<<
Pochi secondi fa qualcosa
è passato dietro al televisore! >>
Chris era interdetto.
<< Fammi capire, tu mi baci e intanto guardi Harry
Potter? >>
<< Ehm, era una scena importante... >>
Il soprano si schiaffò una mano in fronte.<<
Hai ufficialmente la mia autostima sulla coscienza. E tutta questa
scenata per Aragog? Come puoi reagire sempre così, l'abbiamo
visto diecimila volte... >>
<< Non era per quello! Chris, qualcosa si è
mosso là dietro, davvero, era un ratto! Ci
trasmetterà il tifo, la
peste nera, l'AIDS! >>Urlò afferrandolo per le
spalle,
scuotendolo come il caffè nello shaker.
Chris lo fissò, impassibile.<< L'AIDS?
>>
<< Non mi veniva in mente nient'altro. Ora la smetti di
fare il
razionale e ti decidi ad entrare anche tu nel panico perchè
c'è un portatore sano di morte in casa
nostra? >>
<< Quanto sei esagerato, sarà stata la tua
stupida
immaginazione a farti credere di aver visto qualc-DARREN C'E' UN
TOPO! >>
Chi l'avrebbe mai detto.
*
Chris e Darren si aggiravano per la casa con circospezione, gli occhi
socchiusi per cogliere ogni minimo movimento.
<< Chris, non sono sicuro sia la cosa giusta.
>> Bisbigliò Darren, ansioso.
<< Cosa vuoi dire? >>
<< Non so, non ti hanno insegnato niente "Tom e Jerry"
o"Un topolino sotto sfratto"? I topi vincono sempre... Finiremo senza
casa, senza soldi, senza niente! >>
<< Darren, ti stai ammutinando? E' quello che vuole Lui,
lo sai!
Dobbiamo restare uniti contro il nemico, fare fronte comune contro il
coinquilino che si è autoimposto... E poi credo si sia
diretto verso il tuo
armadio. >>Buttò lì Chris con fare
vago, lanciandosi
per terra a guardare sotto al letto.
Niente occhietti assatanati o baffetti tremolanti pronti a scattare
all'attacco.
In realtà non sapeva all'attacco di cosa, non aveva mai
sentito
di topi assassini, ma aveva bisogno di motivarsi. Dare la caccia ad un
topo non è divertente come si può ingenuamente
pensare.
<< Il topo va eliminato.
>>Sillabò Darren con
un'inquietante luce omicida negli occhi, pronto a difendere con la vita
la sua proprietà.
Chris sì che sapeva come convincerlo.
<< Come vuoi procedere, ci dividiamo le zone? Io il piano
di
sotto e tu di sopra?Spargiamo trappole per tutta la casa? Non
avrà scampo quel roditore attentatore di poveri vestiti
indifesi, assolutamente no... >>
Chris ascoltò un po' preocupato i borbottii di Darren,
chiedendosi se non dovesse in realtà averne paura.
Effettivamente si stava lasciando un po' prendere la mano, lo
dimostrava il fatto che si fosse appiattito contro la parete con un
libro in mano.
<< Che stai facendo? Vuoi annoiarlo a morte
con uno dei tuoi manuali di giardinaggio? Anche se, secondo me, gli
basterebbe a darti un'occhiata per essere stroncato da un attacco
epilettico. Io sono abituato, ma il tuo pigiama, le stelline, tutti
quei colori... Sì, sarebbero sicuramente fatali.
>>
Darren gli rivolse un'occhiata di sufficienza.<< Quindi
è
perchè non ti piace che me l'hai strappato di dosso ieri
sera?
>>
<< Può darsi. E poi I like you so much better when
you're naked... >>Canticchiò
Chris scrollando le spalle, riprendendo la sua caccia.
In realtà nessuno dei due sapeva esattamente cosa fare per
stanare l'intruso.
La conoscenza di Darren sui topi si fermava ai cartoni e agiva
soltanto perchè l'idea che il roditore posasse la
pelliccetta
sui suoi vestiti rischiava di fargli venire una sincope.
D'altra parte, l'unico roditore con cui Chris aveva avuto a che fare
era stato un coniglio obeso che i suoi nonni avevano tenuto per qualche
mese e poi era misteriosamente scomparso una domenica; quando aveva
chiesto spiegazioni i nonni gli avevano detto di finire di mangiare
quello strano pollo che
gli avevano ribaltato nel piatto e anche se cercò
più volte di scoprire che fine avesse fatto l'animale
restò un mistero.
<< Forse dobbiamo batterlo con l'astuzia...
>>Mormorò Darren pensieroso, illuminandosi
quando i suoi
occhi si posarono sul comodino.
Chris incrociò le braccia al petto e si appoggiò
al muro,
curioso di scoprire la brillante idea del suo ragazzo che aveva preso
la bottiglietta d'acqua accanto all'abat-jour.
Darren gli rivolse un'occhiata convinta prima di cominciare ad agitare
la bottiglietta, mettendosi una mano a coppa vicino alla bocca,
urlando<< C'è una falla! Imbarchiamo acqua!
Emergenza!
>>
Okay, c'è una cosa che Chris dovette ammettere: Darren
riusciva continuamente a
sorprenderlo.
Non importa se in bene o in male, no?
<< Dare, non che mi dispiaccia guardarti mentre ti agiti
come un cretino, ma come potrebbe aiutarci tutto questo?
>>
<< Beh, si sa, quando
la nave affonda i topi scappano, no? >>
Chris, disarmato, gli rivolse un'occhiata incredula prima di lasciare
la stanza.
*
Darren arrivò a casa praticamente demolito: aveva perso la
sensibilità alle corde vocali e si muoveva strisciando sui
gomiti tanto aveva provato quel pomeriggio.
<< Chris prepara la motosega, credo di aver una gamba da
amputare. Zach ci ha fatto ballare ininterrottamente per tre ore,
quello struzzo peloso che non è altro... Ma non ha una
ragazza
con cui sfogare le sue frustrazioni!?
>>Domandò lasciando
cadere il borsone col cambio per aprire il frigo e finire le scorte
d'acqua per tentare di compensare lo stato di completa disidratazione
in cui si trovava.<< Per Natale che ne dici di regalargli
un po'
di umanità? >>
<< Darren prendi la macchina fotografica, sta mangiando!
>>Arrivò la voce euforica di Chris, che
probabilmente non
l'aveva nemmeno sentito.
Chiedendosi se fosse il caso di fingersi offeso Darren
arrivò in
sala dove trovò il suo ragazzo inginocchiato per terra
davanti
ad una gabbietta.
<< L'hai preso? Grande! Come ce ne liberiamo?
>>
Chris lo fulminò con gli occhi.<< Prova a
fargli del male
e ti disloco la mandibola. >> Minacciò serio,
tornando ad
osservare il piccolo animaletto.<< Oh, ma l'hai visto
Darren? Non
potevo mica ucciderlo, mi ha guardato con quegli occhietti... E' solo
un topolino! >>
Il ragazzo riccioluto si avvicinò a controllare che quello
che
Chris aveva scambiato per un animaletto da compagnia non fosse in
realtà un ratto portatore sano di rabbia.
Sospirò.<< Okay, è carino.
>>Ammise sorridendo suo malgrado.
Non erano una coppia normale, come aveva potuto sperare che il loro
animale da compagnia sarebbe potuto essere un cane, un gatto o una
tartaruga?
Darren guardò nella gabbietta, dove il roditore stava ritto
su due zampette.<< Secondo te che sta facendo?
>>
<< Probabilmente quello che fa tutte le sere: tenta di
conquistare il mondo. >>Rispose il soprano risoluto,
girandosi
verso Darren con un sorriso strano, quasi orgoglioso<<
Non sa di
essere arrivato troppo tardi perchè c'hai già
pensato tu.
>>
Sorpreso da quell'uscita stranamente dolce Darren non potè
far altro che dimenticarsi del dolore ad ogni singola articolazione e
spingerlo sul tappeto senza troppe cerimonie.
Meno male che Zach non era a conoscenza delle loro acrobazie,
altrimenti avrebbe trovato un modo di infilarle in qualche coreografia.
Angolino di Sara
Link vari e in-utili: Qua
c'è il video di Chris che racconta di quando Darren gli ha
detto
che, se fosse un personaggio di Harry Potter, sarebbe la Mc
Granitt. (E Chris dice "I have never loved you more,Darren". L'accusa
ha terminato, vostro onore. )
"I like you so much better when you're naked" che canticchia Chris
è una citazione di una canzone a cui sono assuefatta, dovrei
unirmi ad un gruppo di sostegno per smettere di ascoltarla --> "I
like you so much better when you're naked" by Ida Maria
:)
Oddio quaranta capitoli...Assurdo. Non l'avrei mai detto. E ora lo so
che sperate che la smetta qua... Ma no, ho intenzione di andare avanti
ad oltranza, finchè qualcuno non mi abbatterà xD
Mi perderei in lunghi ringraziamenti patetici ma forse non sarebbe il
caso... Quindi dico soltanto grazie infinite a chi legge, chi mette tra
seguite/ricordate/preferite e a chi recensisce!*O*
Ora vado a prepararmi psicologicamente ad un'altra cena dai nonni
durante la quale fingerò di ascoltare i rimproveri vari ed
eventuali ma in realtà leggerò il mio Rat-Man
appositamente nascosto da qualche parte tra il tavolo e le mie gambe.
( Tra l'altro, se anche voi leggete Rat-Man non avete idea di quanto vi
ami xD Se non lo conoscete nemmeno ma volete un fumetto idiota, con
battute nonsense... Compratelo!!!)
|
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Capitolo 41 *** Discarica ***
Discarica
Appoggiato
con la schiena alla gamba del suo lucidissimo pianoforte, il
suo adorato,
Darren era praticamente sommerso da spartiti, fogli riempiti dalla sua
calligrafia disordinata con disegnini insensati qua e là,
pezzi
di canzoni iniziate chissà quando...
Quella stanza era, più o meno, la riproduzione della sua
mente: disordine e musica, musica e disordine.
E tanto Chris Colfer, perchè quando componeva era sempre a
lui che pensava.
Stava scarabocchiando qualcosa di indistinto quando sentì il
citofono suonare e picchiò una notevole craniata contro al
legno
scuro facendosi un male cane.
Semiaccecato dalle lacrime si alzò traballando. «
Arrivo! »Urlò rivolto al piano di sotto come se
qualcuno potesse sentirlo, scavalcando l'asse del
ferro da stiro abbandonato per terra e facendo slalom gigante tra le
varie lattine di birra e i pacchetti di patatine sparsi un po' ovunque.
Voleva proprio sapere chi avrebbe traumatizzato con la maglietta
bucherellata che aveva agguantato al volo dal corrimano e si era
infilato in corsa.
Il campanello suonò di nuovo.
« Ho capito! Arrivo! »Esclamò saltando
lo
scatolone del televisore che gli era arrivato, giorno più
giorno
meno, tre mesi prima.
Con quel percorso a ostacoli aveva bruciato un sacco di calorie, ma si
sa, l'ordine non è fatto per gli uomini. E Darren era un
caso
estremamente grave. Motivo per cui era riuscito a tenere lontano Chris
da quell'appartamento per tutto quel tempo a parte qualche eccezione
programmata con mesi d'anticipo, così che avesse il tempo di
sbarazzarsi di tutto quello che poteva contaminare l'ambiente.
Aprì la porta aspettandosi la vicina pluriottantenne che
chiedendo un po' di classico zucchero ne approfittava per farsi un po'
di fatti suoi e lanciargli occhiate abbastanza inquietanti che non
aveva ancora capito se fossero assassine o lussuriose.
Preferiva la prima ipotesi, comunque, ed era anche la più
probabile visto che il più delle volte Darren imbracciava la
sua
chitarra in piena notte, fulminato dall'ispirazione.
Invece degli occhi catarattici ingigantiti dalle lenti di trenta
centimetri della vecchia del quarto piano, però, Darren si
ritrovò a fissare due occhi azzurro cielo che si
illuminarono
appena lo videro.
« Buongiorno! »Esclamò Chris allegro
aprendosi in
un sorriso luminoso che si trasformò in un ghigno divertito
alla vista della maglietta logorata
da chissà quali intemperie e dei pantaloni
della tuta tirati su in versione pensionato.
Ma Darren non aveva tempo di imbarazzarsi.
Chris.
Casa sua.
Disastro.
In preda al panico Darren fece l'unica cosa possibile: gli
sbattè la porta in faccia.
« Chris, un attimo! »Strillò lanciandosi
senza ritegno nel
corridoio rischiando un'altra capocciata, stavolta contro il tavolino
all'ingresso, mentre sfrecciava qua e là raccattando tutto
quello
che incontrava sul suo cammino per cercare di rendere l'ambiente presentabile.
« D-Darren? »Chris sembrava vagamente sconcertato.
E altamente incazzato.« Guarda che non c'è bisogno
che ti
cambi, ti ho visto in condizioni peggiori. E con "condizioni peggiori"
intendo quello che ti metti tutti i giorni... »
« Non fa più ridere, rinnova il repertorio!
»Gridò Darren scivolando in curva rischiando di
srotolarsi una rotula, trascinando l'aspirapolvere -rotto- fuori dalla
sala.
« Le battute sul tuo abbigliamento faranno sempre ridere,
fattene una ragione. E vieni ad aprire! »
Calciando la porta dello sgabuzzino in cui aveva appena lanciato un
ammasso informe di panni sporchi afferrando solo una felpa dall'aria
ancora accettabile Darren ritornò all'ingresso, aprendo
di nuovo la porta con un sorriso smagliante.
« Ma sei deficiente? Perchè mi hai lasciato qua?
»
« L'attesa prolunga il piacere. »Spiegò
Darren prendendogli il viso tra le mani per dargli un bacio.«
Cosa ti porta da queste parti? »
Chris corrugò le sopracciglia.« Volevo fare
colazione con
te. Non... Non vuoi? Sei occupato? »Domandò
mortificato.
« Ma no, che dici? Dammi il tempo di mettermi una
giacca e
poi andiamo al bar... »Disse sollevato girandosi per scattare
all'appendiabiti che rischiava di crollare. E non per il peso,
perchè preferiva ammonticchiare giubbotti e affini sulla
sedia
della cucina, ma perchè si era scardinato e
Chris sorrise, prendendogli la mano.« Ho già
pensato a
tutto! Ho portato i cornetti con la panna, così possiamo
starcene qui al caldo... »
In un'altra occasione Darren soltanto sentendo il tono con
cui Chris aveva detto "panna" e "caldo" l'avrebbe già
trascinato
in qualche solitario anfratto lontano dal mondo, ma stavolta
sgranò gli occhi, agghiacciato.
Trattenne delle risatine isteriche.« Che idea meravigliosa hai
avuto! »
In realtà voleva scoppiare a piangere.
Okay, lui si presentava a casa di Chris ad ogni ora del giorno e della
notte senza farsi troppi problemi prima di tutto perchè non
riusciva a stare lontano da lui per più di un paio d'ore, e
poi
perchè non aveva mai pensato che piombare da Chris avrebbe
potuto provocare al soprano una crisi di panico simile a quella che
stava vivendo lui.
Anche perchè lui non aveva mai rischiato il contagio di
qualche
rara malattia entrando in contatto con i mobili del soprano,
nè
era mai rimasto parzialmente schiacciato da qualche lampadario, come
quello nel suo ingresso che era pericolosamente inclinato da quando
lui, Mark e Cory avevano improvvisato una partita di Rugby in casa.
Non che casa Colfer fosse uno spettacolo di ordine, ma era, come lo
definiva Chris stesso, un "disordine ordinato" in cui lui sapeva
muoversi e trovare tutto quello che gli serviva senza il minimo
problema, e a cui gli altri imparano ad adeguarsi piuttosto in fretta,
dopo i primi momenti di smarrimento
da " che diavolo ci fa un Golden Globe su un piedistallo all'entrata?!".
Chissà come avrebbe reagito Chris se avesse scoperto in che
condizioni da uomo delle caverne viveva.
L'avrebbe costretto ad assumere una squadra di colf?
Se ne sarebbe andato disgustato?
Il sospiro divertito di Chris lo riportò alla
realtà« Lo sai che quando ho detto "starcene qui
al
caldo" non intendevo in senso letterale fare colazione qua sul
pianerottolo, vero? »
« Oh! Ehm, giusto, entra... »Darren lo spinse in
cucina il più in fretta possibile facendolo
anche sbattere contro lo stipite della porta nel tentativo di non
dargli tempo di guardarsi intorno.
Sì, era riuscito a nascondere parte delle cianfrusaglie
sbattendole giù dalle scale o nello sgabuzzino, ma era certo
che
da qualche parte tra i cuscini del divano ci fossero ancora i popcorn
di
quando un paio di mesi prima Chris era andato da lui per guardare "La
Principessa e Il Ranocchio" e che l'asse da stiro ribaltato e coperto
di biancheria sporca non fosse esattamente una cosa da mostrare al
proprio ragazzo.
« Stai cercando di uccidermi? » Protestò
Chris
divincolandosi senza troppo successo mentre Darren lo trascinava
scompostamente nei meandri oscuri della sua ben poco umile dimora.
Chris si lasciò scaricare rudemente su una sedia che Darren
aveva appena liberato da un cartone di pizza con un calcio, osservando
il suo ragazzo appoggiarsi al bancone della cucina tentando di coprire
alla vista quello che probabilmente in un'altra epoca avrebbe potuto
assomigliare ad un forno microonde ma ora, tra ammaccature varie e il
vaso di fiori dentro, era un oggetto dalla dubbia utilità.
« Sei più strano del solito, il che è
tutto dire. »
« E' domenica, ed è mattina. C'è altro
da
aggiungere? »Borbottò Darren, ringraziando
mentalmente
il suo buonsenso che la sera prima lo aveva fatto strisciare fino ai
bidoni della spazzatura in fondo alla strada per buttare i rifiuti
accumulati nelle ultime due settimane, che fino a quel momento erano
rimasti in un angolo della cucina in attesa di decomposizione.
« Ehm, vuoi qualcosa da bere? Dovrebbe esserci dell'aranciata
da qualche parte, e del latte... »
Chris scosse appena il cartone di latte appoggiato sul tavolo,
ridendo« Parzialmente
scaduto? »
« Mai sentito parlare di fermenti lattici?
»Ribattè Darren con tutta la dignità
che
riuscì a raccimolare.
E non era molta.
Chris ridacchiò addentando il suo cornetto, sentendo la
dolcezza della panna sulle labbra, e prima ancora di capire come Darren
avesse fatto a raggiungerlo così in fretta
avvertì la bocca del venticinquenne sulla sua, la sua lingua
intenta a ripulirlo di ogni traccia di zucchero...
SBAM!
Attimi di silenzio.
Chris e Darren si guardarono negli occhi, sbattendo le palpebre.
Darren sospirò, rassegnato, mentre Chris scivolava via dalla
sua presa per andare a vedere che diavolo fosse successo.
Lo sgabuzzino era esploso, riversando un po' ovunque tutto quello che
Darren aveva tentato di nasconderci, dalle lattine vuote
all'aspirapolvere inutilizzabile.
Chris si girò a guardare Darren, allibito.
Prima che potesse dire qualcosa però l'attore lo
precedette« Sono un disastro, lo so. Non riesco a tenere in
ordine nemmeno casa
mia, e probabilmente le inalazioni nocive che respiri qua dentro ti
causeranno un cancro al fegato prima o poi... Non volevo vedessi tutto
questo. »
Chris gli accarezzò una guancia, scuotendo la
testa.« Darren. Girano leggende
su quello che si potrebbe trovare a casa tua. Mark giura
di essersi preso la peste bubbonica dopo una cena da te! E poi ti
conosco abbastanza da sapere cosa aspettarmi, ho una maschera antigas
nella borsa, mi chiedevo quando tirarla fuori. »
Darren scoppiò a ridere, sollevato, baciandogli le labbra
che sapevano ancora di panna.
Soltanto parecchi minuti dopo Chris riuscì a finire il suo
discorso, giocherellando con il colletto della sua
maglietta.« Quindi... Che ne dici di venire a stare da me,
per disintossicarti? »
Darren lo fissò sbalordito.« M-Mi stai chiedendo
di venire a vivere con te? »
« No! Cioè, sì! Forse.
Dipende. Quanto conti di sopravvivere ancora in queste condizioni?
»
« Se con "queste condizioni" intendi "lontano da te"
allora nemmeno un minuto. »
Chris rise, riappoggiando le labbra alle sue« Sai di essere
melenso e stucchevole, vero? »
« E tu sai che renderò anche casa tua una
discarica, vero? »
Chris sospirò, rassegnato.« Sì, lo so.
Per farti sentire a casa potremmo far aprire una centrale nucleare in
giardino... Potresti andare in astinenza da radiazioni tossiche...
»
Angolino di Sara
Penso di
essere l'unica a trovare ispirazione mentre ascolta
l'intervista di Monti ( che, non so voi, ma a me ricorda tanto una
tartaruga gigante, di quelle di terra, bicentenarie, avete presente? )
a "Che
tempo che fa". Bah.
Comuuunque,
ecco svelato come casa Colfer divenne casa CrissColfer *-* In attesa di
una casa tutta loro, ovviamente >.>
Chiedo scusa
se non ho ancora risposto alle voste fantastiche recensioni, ma il pc
è tornato in vita poco fa e avevo voglia di pubblicare!
Quindi risponderò domani, con tutto il tempo che vi meritate
:)
Grazie mille a
tutti come sempre! *O* A presto! :D
|
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Capitolo 42 *** Quello che succede ai Golden Globes... ***
Avvertenze
Stupido contenuto Achele, CrissColfer, SallingStreet ed Heaya. Il
casino che ho in testa ultimamente si dovrà riflettere da
qualche parte, immagino...
Quello che succede ai Golden
Globe...
( Resta su twitter. )
Chris continuava a lanciare
occhiate guardinghe intorno a sè, pronto a tuffarsi dietro a
un vaso di
fiori o direttamente sotto al tappeto rosso nonappena avesse visto
qualche
energumeno della security in avvicinamento rapido; in effetti era
sorpreso che nessuno fosse
ancora intervenuto per portarlo via di peso e che non si fosse ancora
beccato nemmeno un ceffone da una delle decine di attrici e cantanti
che non riusciva a fare a meno di fissare con qualcosa di simile alla
pura venerazione. E questo poteva sembrare un
filino ambiguo,
dati i vestiti semi-trasparenti, cortissimi e scollati da cui era
praticamente circondato.
Non che lui fosse interessato in quel senso, ma i suoi occhi
praticamente fuori dalle orbite potevano essere motivo di
fraintendimento.
Ma
come avrebbe potuto evitare di uscire di testa? O che il suo
cuore gli sgusciasse fuori dal
petto dopo aver intravisto Meryl Streep? C'avrebbe messo ore a
ritrovarlo, ma ormai era una tradizione.
Sapeva già cosa dire, comunque, per discolparsi davanti a
chiunque tentasse di accusarlo di qualsiasi cosa: un semplice quanto
efficace "Sono ubriaco! "
E non sarebbe stata nemmeno una bugia, visto che ogni volta che
passava a portata di braccio di qualsiasi intervistatore questo lo
afferrasse rischiando di strappargliolo per trascinarlo davanti ad una
telecamera più grande
di lui, ficcargli in mano un bicchiere riempendolo di champagne e
urlargli nelle
orecchie "ora puoi!".
Nessuno sembrava capire che erano
mesi che
ormai poteva scolarsi quanta più tequila
riuscisse a reggere senza
crollare sul pavimento in preda a risate convulse e che comunque
avrebbe potuto farlo anche prima, se proprio si voleva scavare nella
sua vita da giovane criminale.
E più
tentava
disperatamente di evitare altri brindisi più gli
intervistatori
sembravano accanirsi per riprenderlo mentre mandava giù
qualsiasi sostanza gli mettessero nel bicchiere, cosa a cui non faceva
neanche più caso. Avrebbero anche potuto metterci della
benzina
e dargli fuoco, ormai era completamente partito, e l'alcool c'entrava
soltanto in piccola parte: i Golden Globe lo mandavano in estasi. Era
un Golden Globe dipendente, presto si sarebbe dovuto unire ad un
gruppo di sostegno per uscire dal giro degli eventi mondani.
All'improvviso si ritrovò due braccia a stringergli il collo
e
impiegò parecchi istanti a capire che non stavano tentando
di
soffocarlo.
<< Chris! Stai benissimo!
>>Esclamò Lea abbracciandolo, raggiante nel
suo vestito luccicante.
Il soprano, agghiacciato, controllò ogni centimetro della
sua giacca
per assicurarsi che non avesse riportato danni irreparabili.
Si diventa un po'
paranoici, quando si indossano vestiti di qualche migliaio di dollari.
<< Grazie, anche t- >>
La ragazza lo interruppe lanciandosi un paio di occhiate disperate
attorno << Hai visto Dianna? Siamo venute assieme ma
penso di
aver passato troppo tempo all'entrata con i fotografi, non riuscivo a
decidere quale fosse il mio lato migliore! All'inizio ho scelto il sinistro ma
ho pensato che potesse essere inquietante,
l'hai capita? >>Ridacchiò da sola,
istericamente << Sono nel
panico. Quindi ho cambiato idea e ora ho solo foto dal lato destro...
Che ne dici? E lei intanto è andata avanti e l'ho persa! E
ora
Dianna potrebbe essere con chiunque a fare qualunque cosa
perchè quello
che succede ai Golden Globe rimane ai Golden Globe e... >>
Chris, abbastanza spaventato dall'isteria della sua amica, l'aveva
afferrata per le spalle e con un sospiro quasi esasperato l'aveva fatta
voltare di trecentosessanta gradi fino a farle trovare di fronte
Dianna, che si avvicinava con un sorriso estasiato e un paio di
bicchieri di champagne.
Che sorpresa.
Forse gli organizzatori volevano far ubriacare tutti i presenti per
immortalare momenti di infinito imbarazzo con cui minacciarli di
distruggere loro la reputazione.
<< Oh. Grazie. >>
Da quando
Lea si era liberata di quello che al mondo era noto come Il
Portaborse o, per i più intimi, L'Inutile, -insomma,il suo
ex- Lea e
Dianna avevano cominciato a passare davvero tanto tempo assieme in un
legame quasi simbiotico che, unito alla loro genetica gelosia, le
portava a spaventose crisi di nervi ogni qualvolta una delle due si
allontanasse troppo, soprattutto se in giro c'erano attori palestrati,
attrici di fama internazionale e fotografi che chiedevano strane pose
ambigue.
Chris alzò gli occhi al cielo ficcandosi le mani in tasca
mentre
salutava con sobri cenni del capo chiunque gli capitasse a tiro,
conosciuto o sconosciuto che
fosse. Probabilmente gli sarebbe venuta una paralisi facciale visto che
stava rivolgendo sorrisi radiosi ininterrottamente da quasi due ore
mentre si fermava a parlare con chiunque,
facendosi presentare una media di dieci-dodici persone al minuto.
*
Stava lasciando il tavolo di Elton John quando un paio di mani si
fecero strada tra la piccola folla chiacchiereccia e lo trascinarono in
un angolo.
Dopo l'ennesimo accurato rapporto sulle condizioni del suo vestito il
soprano alzò gli occhi.<< Ho paura a
chiedertelo, ma cosa
vuoi? >>Chiese
fissando con diffidenza Mark e la sua espressione decisamente troppo vivace.
<< Ecco, io... Mi dispiace, non volevo chiedertelo in
questo
modo, avrei voluto avere più tempo ma non riuscivo a
trovarti,
quindi.... >>Cominciò Mark con aria
tremendamente
solenne.<< Christopher Paul Colfer, vuoi aiutarmi ad
immortalare uno dei momenti
più imbarazzanti della vita di Chord e tentare di farlo
entrare nelle
registrazioni ufficiali, rendendomi l'uomo più felice della
terra? >>
Chris era interdetto.<< Generalmente non voglio
intromettervi
nella vostra vita di coppia e so già che quello che hai in
mente
ci farà uccidere...
O peggio, espellere¹.
>>Non riuscì proprio a fare a meno di
dirlo.
Per un attimo Chris si girò pronto a battere il cinque a
Darren
per la citazione potteriana, ricordandosi troppo tardi che lui non
c'era.
<< ...Ma quello
che succede ai Golden Globe, rimane ai Golden Globe. L'ha
detto Lea... >>
<< Non penso ci uccideranno, ma potrebbero effettivamente
cacciarci, immagino. Devo appropriarmi di una delle telecamere
ufficiali. >>Spiegò Mark con fare cameratesco,
appoggiandogli una mano sulla spalla e lanciando occhiate furtive
attorno a loro.
Chris continuava ad essere perplesso.
<< E che cosa c'entra Chord in tutto questo?
>>
<< Abbiamo fatto una scommessa. Gli ho detto che se
avesse
cantato "Baby" di Justin Bieber a quelle ragazze là in fondo
gli
avrei fatt- ehm, gli avrei dato
venti dollari. Quindi tra pochi minuti
lui si metterà a cantare e ballare e devo essere certo che
venga
ripreso e mandato in mondovisione! >>
L'omertà nel cast di Glee regnava sovrana: tutti sapevano
delle
varie coppie-cotte non ufficiali più o meno corrisposte, ma
nessuno ne parlava. O meglio, si
facevano battutine, allusioni e riferimenti ma niente di esplicito.
Quindi Chris sorvolò su quello che sarebbe in
realtà
stato il premio della scommessa e si fece curioso.
Il suo spirito da delinquente in canna era appena stato destato, quando
si tratta
di atti potenzialmente illeciti non può
resistere.<< Cosa
dovrei fare? >>
<< Semplice: distrarre il cameramen, farlo allontanare e
lasciarmi libero controllo della camera per... Quattro minuti,
più o
meno. >>
<< Posso dartene dieci.
>>Assicurò il soprano,
annuendo mentre perlustrava la sala con circospezione con Mark che gli
spiegava esattamente di quale
telecamera avrebbe dovuto impadronirsi e dargli le
coordinate di Chord.
<< Missione "Immortala l'Allocco" ufficialmente iniziata.
>>Affermò Mark con un saluto militare
scivolando
nell'ombra per controllare la situazione e lasciare campo libero al
soprano.
Chris si avvicinò all'ignaro cameramen appostato davanti
alla
ringhiera e vi si appoggiò con nonchalance e leggendo
velocemente il
cartellino di riconoscimento dell'uomo.<< Ehi, ti stanno
portando via la macchina. >>
Scusa vecchia come Silente, ma in genere funzionante.
Quell'altro, un po' in soggezione perchè l'aveva
riconosciuto,
rispose senza staccare la faccia dalla camera.<<
Interessante,
perchè sono venuto a piedi... >>
Chris imprecò mentalmente e lanciò un'occhiata di
sotto,
dove un Chord dall'aria determinata si stava facendo largo per
raggiungere un gruppetto di ragazze, probabilmente attrici di qualche
serie, ridacchiavano allegre.
Doveva fare in fretta, e a mali estremi estremi rimedi.
Se Darren fosse stato lì probabilmente non avrebbe mai
pensato di fare una cosa del genere, ma lui non c'era e
per quanto Chris fosse contento della sua opportunità a
Broadway la lontananza non gli faceva affatto piacere.
Quindi mise su lo sguardo più accattivante e languido che
riusciva a rivolgere a qualcuno che non fosse il suo Hobbit personale e
si rivolse al cameramen.<< Ti posso offrire da bere?
>>
Al che il povero sventurato cameramen si decise a togliere gli occhi
dalla telecamera per guardarlo con un certo velato panico.
Chris si sentiva un po' in colpa. Già era abbastanza
difficile
rifiutare delle avances normalmente, se poi erano di una delle persone
più influenti del mondo, vincitrice di un Golden Globe,
protagonista di uno degli show di successo del momento, blah blah
blah... La cosa diventava davvero difficile.
Vide chiaramente il
vuoto negli occhi dell'altro.
<< Ecco... Io... >>Si guardò
intorno
freneticamente.<< Scusami, devo andare, mi stanno rubando
la
macchina! >>E saltò giù dalla sua
postazione per
dileguarsi a velocità supersonica.
Mark fissò Chris per parecchi secondi, ammutolito, poi si
abbarbicò alla telecamera alla ricerca della sua vittima².
*
Cosa c'è
di meglio dei Golden Globes?
Gli after party dei Golden Globes, ovviamente.
Chris stava cercando di stimare quanto tempo ci sarebbe voluto prima
che gli si riformassero i primi strati di pelle sulle mani dopo tutti
quegli applausi quando si lasciò cadere, stremato, sulla
sedia accanto a Naya.
<<
T-ti senti bene? >>Domandò preocupato,
scuotendo
delicatamente la ragazza che con un tonfo sordo si era accasciata sul
tavolo sbattendo volontariamente la testa.
<< Alla grande. >>
Chris quasi sorrise, lanciandole un'occhiata
sarcastica.<<
Immagino che quando hai detto ad Heather che " si può
sopravvivere senza di lei per una sera" stessi mentendo spudoratamente.
>>
<< Non so di cosa tua stia parlando, Colfer.
>>Mugugnò la sua amica cercando a tentoni un
bicchiere di
vino ancora pieno tra quelli tristemente svuotati sparpagliati
sul tavolo.
Chris scrollò le spalle, ben poco convinto<<
Mmh, d'accordo... Allora come procede la ser- >>
Naya aveva alzato la testa di scatto, scostandosi i capelli dalla
faccia.<< Come ha potuto? Perchè ha preferito
andare a DisneyWorld con... Con... Tizio.
Coso. Quello!
>>
<< Si chiama Taylor... >>
<< No me
importa!
>>Sbottò Naya incenerendolo con gli
occhi.Quando le sue
origini portoricane tornavano a galla c'era da
preocuparsi.<< La chica
mi ha lasciata qui per andare con quel estupido muchacho!
>>
Chris portò fuori dalla sua portata la bottiglia di vino che
la
ragazza aveva tentato di acchiappare e la lasciò continuare
a
sfogarsi in una sequela di imprecazioni portoricane che non erano poi
così difficili da capire.
<< Hai finito? >>Le chiese quando lei
incrociò le braccia al petto con uno sbuffo.
<< Credo di sì. Tocca a te, dai. Spara a zero
su quello
stupido musical che tiene occupato Darren da giorni, è il
tuo momento. >>
Chris sbuffò, frustrato.<< Ma non posso! E' il
suo
momento e sono contento per lui, credo. Si merita così
tanto... >>
<< E stai parlando da amico, giusto?
>>Domandò Naya con un sorrisetto che fece
distogliere lo
sguardo al soprano. Cosa di cui Naya approfittò
immediatamente
per tentare di sottrargli la bottiglia di vino dalle mani.
Chris appoggiò la bottiglia sul vassoio di un cameriere di
passaggio che non si accorse dello sguardo supplichevole dell'attrice e
si allontanò in fretta.<< Certo. Amici. Solo
amici.
Esattamente come te ed Heather, giusto?
>>
<< Giusto. >> Borbottò Naya
infilandosi una mano nella scollatura del vestito tirandone fuori una
fiaschetta.
Chris la fissò indignato. << Ma... Ma...
>>
<< Oh, non farti venire un infarto solo per questo. E
alza gli
occhi dalle mie tette, grazie. Te ne offrirei un goccio ma non credo
che tu voglia essere trasmesso in mondovisione mentre improvvisi balli
hawaiani sul tavolo di Meryl Streep. >>
Il soprano rabbrividì alla sola idea, ma non voleva avere la
reputazione di Naya sulla coscienza quindi si sporse verso di lei sul
tavolo.<< Ascolta, hai due opzioni: passare la serata ad
ubriacarti
pateticamente distrutta dal dolore per l'assenza della tua amica oppure
fingere di avere qualcosa di simile all'amor proprio, cercare di
divertirti e non dare questa soddisfazione a Tayl-Ehm, Quello.
>>
Naya lo guardò per parecchi secondi, mordicchiandosi il
labbro inferiore.
Poi scrollò le spalle e cacciò la testa
all'indietro mandando giù un altro sorso dalla sua
fiaschetta.
Chris represse un verso scandalizzato e
sospirò.<<
Peccato, perchè solo da sobria avresti potuto trovare il
modo di movimentare
la loro serata... >>
La fiaschetta volò attraverso la stanza e Naya lo
fissò con << Parla. >>
Il soprano alzò gli occhi al cielo, avvicinandosi alla sua
amica
per sussurrarle all'orecchio il suo malefico piano geniale.
Avrebbe dovuto farsi pagare per le sue consulenze.
Soddisfatto guardò la sua amica alzarsi, scoccargli un bacio
sulla guancia e dirigersi in mezzo alla sala dove si schiarì
la
voce e portò una mano alla fronte urlando in perfetto stile
Elizabeth Swan<< Mi sento svenire! >>
Poi successero molte cose in rapida successione: Naya
cominciò
l'inesorabile caduta verso il tappeto, tutti i maschi etero nel raggio
di cinquecento metri cominciavano una vera e propria corsa ad ostacoli
verso di lei pronti a soccorrerla e Chris tirò fuori
il suo iPhone a velocità innaturale, scattando una foto e
affrettandosi a cercare il numero a cui mandarla.
Mentre un paio di ragazzi si contorcevano dal dolore dopo essere caduti
rovinosamente dal tavolo che avevano tentato di saltare per raggiungere
Naya, lei
venne sollevata da una
piccola folla adorante e portata a prendere un po' d'aria;
passò
accanto al soprano che assisteva alla scena con un sorrisetto
ammirato e che alzò i pollici in segno di vittoria quando la
ragazza
gli fece furtivamente l'occhiolino.
*
Darreb
se ne stava sul letto con il portatile sulle gambe cercando una
posizione comoda e allo stesso tempo in grado di farlo restare nel
raggio visivo della web-cam.<<
Quindi potremmo davvero vedere Chord esibirsi in "Baby" in televisione?
>>
<< Purtroppo no, Mark ha combinato un casino con
quella telecamera ed diventato un ricercato ufficiale dei Golden
Globes, ora è latitante. Non avrei mai dovuto aiutarlo...
>>Rispose Chris abbandonandosi ad un sospiro rassegnato,
sul suo schermo.
Darren scoppiò a ridere.<< E davvero quel
cameramen
è scappato via lasciandovi la sua postazione solo
perchè gli hai detto che c'era un
ragno? >>
Al che Chris quasi si strozzò con la Diet Coke che stava
bevendo, sputacchiandone un po' sullo schermo. << Ehm,
sì,
certo! Vedi, non sei l'unico fissato con gli insetti... Comunque non ti
ho ancora detto di Naya! Non erano passati nemmeno cinque minuti dal
suo finto svenimento
che Heather ha cominciato a chiamarla sul
cellulare in preda all'isteria più totale per sapere come
stava
e ovviamente hanno
passato il resto del tempo al telefono. Che razza di rapporto
è
il loro?! >>Domandò alzando gli occhi al cielo
mentre
asciugava con la manica la sua web-cam.
Darren stava ancora ridendo dopo essersi immaginato Naya intenta a
sfilarsi
fiaschette dal reggiseno e soprattutto l'espressione di Chris durante
il procedimento.<< Immagino un rapporto simile al
nostro, siamo su Skype da quasi quattro ore... >>
<< Perchè, avresti di meglio da fare?
>>
<< No, direi di no... Ehi, ti va di fare un brindisi? Al
Golden Globe mancato, alla mia splendida esibizione di stasera...
>>
<< Alla tua sconfinata modestia...
>>Aggiunse Chris, lanciando alla telecamera un'occhiata
divertita.
Darren si limitò a riempire il bicchiere che teneva accanto
e avvicinarlo alla webcam in un "cin cin" virtuale.<<
Tanto ora puoi! >>
E Chris per poco non interruppe la videochiamata.
Angolino
di Sara
Non potevo non
scrivere qualcosa sul mancato Golden Globe di Glee,
no? Ma c'è chi ci sperava? Ormai si sa che Modern
Family
vince su qualsiasi cosa, è
come l'Asso Pigliatutto... Ma come non adorare tutte le foto e le
interviste del nostro cast preferito? Chris mi ha fatta morire dal
ridere definendosi una " Golden Globe whore"xD
Passiamo alle
note, ignorando la loro banalità:
¹
E'-ovviamente- una citazione di Harry Potter e la Pietra Filosofale.
²
Dovevo dare una spiegazione a questa foto!
* Mentre gli
altri erano ai GG Heather era davvero a DisneyWorld con il suo
ragazzo ... ... ... ...
* Da quanto ho
sentito Naya è davvero svenuta durante i Golden Globe
:(
Se ve lo state
chiedendo ( ma non credo ) riguardo al sopracitato
Justin Bieber, dò la mia risposta standard: non sono una
belibier ( Perchè conosco questi termini? D: ), non sono
un'hater, sono un' Idontgiveashitter. Per rendere l'idea...
Filo a tradurre francese con Google Traduttore. Voi non fatelo, a casa,
è quasi sempre una tragedia, ma a mali estremi...
Grazie come sempre a chi recensisce, preferisce, ricorda, segue, legge
o qualsiasi altra cosa faccia con questa raccolta! :)
A presto!
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Capitolo 43 *** Super Darren ***
rubinetto
Super
Darren
« Chris, mi
passeresti la chiave a pappagallo? »
Il soprano, seduto a
gambe incrociate sulle fredde piastrelle del
bagno, rivolse un'occhiata scettica alla mano bagnata che sbucava dal
mobiletto
sotto al lavandino.« Da quando sai cos'è una
chiave a
pappagallo? »
Darren
sbuffò « La tua scarsa fiducia nelle mie
conoscenze idrauliche mi offende. »
In realtà
non sapeva davvero cosa fosse una chiave a pappagallo ma
l'aveva sentita nominare in molti telefilm, quindi a qualcosa doveva
pur servire.
« Non
è questione di fiducia, è che ti conosco.
E so che farai un disastro. Come è successo con la
lavatrice, il
tritarifiuti e il condizionatore. »Sospirò il
soprano,
passandogli un affare a caso. Tanto sarebbe riuscito a fare danni con
qualsiasi cosa.
Purtroppo ogni tanto
Darren subiva la trasformazione da persona
relativamente normale a Bob l'Aggiustatutto, o in questo caso, Super
Mario. Ogni tanto, non si sa perchè, il suo spirito
primordiale
da crocerossina gli imponeva di trovare qualcosa e aggiustarlo, che
fosse rotto o meno.
Quella volta era
toccato al lavandino del bagno, che perdeva una goccia
ogni dieci anni; mentre Chris stava guardando un programma
strappalacrime sulla vita delle tartarughe marine, Darren era arrivato
in sala con la cassetta degli attrezzi facendogli gelare il sangue.
Aveva tentato di
fermarlo in ogni modo, cercando di distrarlo
proponendogli addirittura di andare a comprare un'altra chitarra, ma
l'impulso di Darren di rendere servizio alla casa era stato
irrefrenabile.
Quindi ora se ne stava
con la testa infilata sotto quello stupido
lavandino, circondato da tubature e viti, sotto lo sguardo rassegnato
di Chris.
« Spero
tanto che esca un basilisco da uno di quei tubi. »
« Guarda che
lo sto facendo anche per te, mio
ingrato amore.
Sto
cercando di rendere la nostra abitazione un luogo migliore, nel caso
non te ne fossi accorto... »
« E io, tesoro caro, sto cercando di evitare che
tu ti faccia del male e che inondi la casa, nel caso tu
non te ne fossi accorto. »
Darren gli fece il
verso e Chris guardò la chiave inglese accanto a lui
chiedendosi quanti anni di
carcere gli avrebbero dato se avesse accoppato la sua dolce
metà.
Grazie al cielo lo
squillo del telefono lo distrasse dal suo progetto
omicida e a malincuore scese le scale cercando il cordless, pregando
che non fosse finito di nuovo sotto al divano perchè aveva
paura
di quello che avrebbe potuto trovare là sotto.
Fortunatamente non ci
fu bisogno di tentare la sorte e disturbare la
colonia di stafilococchi alberganti sotto al mobile perchè
il
telefono era appoggiato sulla libreria.
«
Sì? »Fece salendo i gradini tre a tre per
tornare a supervisionare il lavoro di Darren, che intanto si era
incastrato tra un tubo e l'altro e stava cercando di liberarsi.
Il soprano non
potè evitare di mordersi il labbro inferiore
mentre osservava la maglieta di Darren sollevarsi lasciandogli
ampiamente scoperti i fianchi e parte del ventre, quindi si
schiaffò una mano in fronte per tentare disperatamente di
tornare in possesso delle sue capacità neuronali e
rispondere coerentemente a quello che sua madre gli stava strillando
nelle orecchie.
«
Sì mamma, tutto okay... Darren è bello e il tempo è stupido. No, cioè, volevo
dire, Darren è stupido e il tempo è bello, ho
sbagliato! »
Darren
sbucò da sotto al lavandino solo per lanciargli
un'occhiata irritantemente divertita, a cui un Chris particolarmente
rosso in viso rispose pestandogli un piede.
« Torna
lì sotto e datti da fare, idiota...
»Ringhiò il soprano appollaiandosi sull'asse del
water
rendendosi conto troppo tardi che la frase appena detta poteva sembrare
ambigua. Non poteva stare al telefono con sua mamma nella stessa stanza
di Darren, il suo cervello faticava a concentrarsi.
« No mamma,
non sono impegnato! E ti prego non usare mai
più quel tono... Darren sta tentando di distruggere il
bagno, penso
che entro un paio d'ore saremo ufficialmente due profughi. No, non
c'è bisogno che chiedi a papà, appena Darren si
sarà arreso chiameremo un idraulico... »
« Ti ricordo
che ci sento benissimo, eh! »Arrivò
la voce alterata del riccioluto che ancora armeggiava con una strana
pinza trovata chissà dove, svitando qualcosa ottenendo uno
spruzzo d'acqua dritto in faccia.« E di' a tua madre che le
peonie che mi ha mandato per il compleanno sono bellissime! »
Chris
incastrò il telefono tra la spalla e l'orecchio, passando
a Darren un asciugamano.« Mà, Darren dice che i
fiori che
hai mandato gli fanno schifo. »
« CHRIS!
»
Il soprano
ridacchiò, lanciandogli il telefono.« Stai
calmo, aveva già riattaccato. E comunque dovresti smetterla
di
fare
il lecchino con mia madre, ogni volta lasci scie di bava che nemmeno
una lumaca... »
L'altro lo
guardò malissimo borbottando un "ma che simpatico"
mentre si stava massaggiando la testa che aveva violentemente
sbattuto tentando di scivolare fuori dal mobile, raggiungere il
telefono e dire a quella santa donna che era la madre di Chris che non
era colpa sua se aveva un figlio così cretino.
Il soprano
appoggiò la testa alle ginocchia, sbuffando annoiato.
« Non puoi
soltanto arrenderti, ammettere che l'idraulica non
è il tuo forte e passare ad altro? Hai ancora un sacco di
talenti da scoprire di non avere... »
Darren si
tirò su di scatto, irritato.« Ma si può
sapere qual'è il problema?! Sono ore che contesti tutto! Se
suono non va bene, se aggiusto il
lavandino non va bene... »
Chris provò
a contare fino a dieci prima di rispondere. Davvero, ci
provò. Ma arrivò a tre ed esplose.
« Il problema, ameba
invertebrato,
è che dopo settimane ci capita una giornata libera e tu cosa
fai? Passi il tuo tempo ad aggiustare
quel rubinetto di merda
che non perde neanche! Cosa vuoi fare dopo, metterti a studiare le
tecniche dell'uncinetto? Farti le sopracciglia? Che altro, piuttosto
che fare qualcosa con me? »
Darren lo fissava
stordito, non capiva come Chris riuscisse sempre a sconvolgerlo in quel
modo esplodendo all'improvviso.
Il soprano
tirò un calcio alla cassetta degli attrezzi capendo
troppo tardi che non era una gran mossa visto che era di ferro, e mezzo
zoppicante fece per marciare fuori dal bagno.
Ovviamente Darren lo
acchiappò prima ancora che riuscisse a
raggiungere la porta, intrappolandolo tra le sue braccia, baciandogli
le labbra.
« Chris...
Io voglio fare tutto con te, sempre. Ma non voglio
soffocarti! Abbiamo fatto colazione a letto, abbiamo guardato
quell'assurdo programma da casalinghe... Credevo ti servisse una pausa.
»
« Non
voglio pause da te. »Mormorò il soprano inspirando
il profumo della sua pelle.
« Scusa.
» Ripetè Darren, baciandogli la fronte.
« Come puoi riuscire sempre a farmi sentire un idiota?
»
« Mai
pensato che non sia io il problema? »Sogghignò il
soprano, più calmo.
Darren si
limitò ad esibire la sua espressione più
altezzosa possobile.« Intanto il rubinetto è a
posto,
come la mettiamo? »
« Hai
ragione, sei stato bravissimo. Ora finalmente possiamo fare
qualcos'altro, magari in camera? »
Darren
scoppiò a ridere, decisamente entusiasta
Chris
lanciò un'occhiata al pavimento, che si stava via via
allagando perchè uno dei tubi aveva cominciato a perdere
incessantemente, buttò un paio di asciugamani per terra e
uscì chiudendo la porta.
Avrebbe chiamato
l'idraulico il prima possibile, ma non c'era motivo di dirlo a Darren,
dopotutto.
Angolino di Sara
Ehilà,
come vanno le cose a CittaLaggiù?
Scusate, ma devo
aprire una parentesi che non c'entra più di tanto:
Devo fare un appello.
"I think I just
dropped my ovaries somewhere between
Chris Colfer and his talent, so if anybody sees them please give them
back to me."
Ogni riferimento
a discorsi di Chris Colfer ai Golden Globe è puramente non casuale e ovviamente non imparato a memoria dopo
averlo visto decine di migliaia di volte.
ma
l'avete
visto il trailer si SBL? Io sono un po' morta e un po' esplosa, forse
le cose sono legate.
Se
qualcuno volesse fare un film-biografia su di me, comunque,
può tranquillamente chiamarlo "Struck by Trailer".
( Se invece non l'avete ancora visto, lo potete trovare tra una scemata
e l'altra sulla mia pagina
Facebook )
Con questo chiudo la parentesi "Ama Chris Colfer come te stesso" e
chiedo venia per il capitolo demente! Darren alle prese con basilari
concetti idraulici non mi usciva più dalla testa...
A presto, se sopravvivo alla puntata shock di Glee! ( Dave
ç___ç)
|
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Capitolo 44 *** Spiedini di gufo ***
Santi Gufi
Angolino
di Sara
Sono viva! Cominciavate a nutrire speranze sulla mia sparizione da
questo lido, eh? Ma no, vivo per infastidirvi con cacchiate
spaventose, fatevene una ragione. O cacciatemi.
Brevissima introduzione per iniziarvi al capitolo: avete letto i tweet
di Chris contro i gufi?
( Tipo questo,
questo
o questo
)
Mi sembrava doveroso infilarli da qualche parte!
Spiedini di gufo
Giorno
1# Il buongiorno si vede dal gufo
Il risveglio era sempre stato il passaggio più traumatico
nella
travagliata vita di Chris Colfer, passare dalla fase rem ad uno stato
di
necessaria consapevolezza era qualcosa di sconvolgente per la sua
macchinosa mente geniale quanto per il suo fisico.
Per un po' aveva tentato di capire quale
fosse il famigerato "piede giusto" con cui alzarsi al mattino per
iniziare bene la giornata, arrivando a scendere dal letto di
testa
per tentare di sviare il problema ma non aveva avuto troppo
successo, visto che era
riuscito solo a guadagnarsi un bernoccolo che lo aveva reso
intrattabile per il resto della giornata.
Ma quella mattina c'era qualcosa di diverso.
Quella mattina si era svegliato
con il suo abituale alone di nervosismo
e pessimismo cosmico che a confronto Leopardi era una persona
ottimista, ma era bastata un'occhiata fuori dalla finestra
perchè un innaturale e del tutto immotivato coretto d'angeli
si
diffondesse attorno a lui mentre un sorriso gli si stampava in faccia.
*
Chris
trotterellò verso il set canticchiando, il caffè
in
mano e un sorriso allegro sulle labbra; salutò uno dei
fonici a
cui, chissà perchè, appena l'aveva visto si erano
dilatate le pupille e ora stava tentando la fuga attraverso la
finestra, e si diresse allegramente verso la sala relax dove
trovò i suoi amici in stato semi-comatoso, arenati sui
vari divanetti ancora comprensibilmente in fase rem visto che era
ancora praticamente l'alba.
E a giudicare dalle condizioni dei compagni
era l'alba dei morti viventi.
<< Buongiorno mondo! >>Esclamò
il soprano in un
moto di gioia, beccandosi una bottiglietta vuota in testa, gentilmente
offerta da una Lea spiaccicata
su una sedia.
<< Chris, lo sai che amo la tua voce e che se potessi la
sposerei, ma
se tu ora non porti i tuoi ultrasuoni fuori di qui potrei non
rispondere delle mie azioni. >>Naya, con gli occhi
ermeticamente
chiusi, rotolò sul divano muovendo le mani alla cieca verso
il
tavolino alla ricerca del suo caffè ultraristretto.
Il soprano non parve particolarmente impressionato dalla minaccia,
forse perchè era certo che l'unica cosa che Naya sarebbe
stata
in grado di fare al momento era rantolare sul pavimento e russargli
addosso.
Comunque l'esperienza gli aveva insegnato che non era buona cosa far
arrabbiare le sue colleghe: lui e gli altri ragazzi avevano
ancora
incubi terribili da quando, qualche mese prima, Lea, Naya, Amber e
Jenna, tutte in preda all'isteria mestruale, avevano dato vita ad una
litigata epica che
aveva comportato il lancio con conseguente distruzione di parecchi
oggetti, tra cui l'iPhone di Kevin che sfidando la sorte aveva tentato
di riprendere il tutto per passarlo a National Geographic come
documentario sulla lotta per il cibo degli esemplari femmina di gorilla.
Quando Darren poi se ne era uscito con una delle sue battutine
inopportune
dicendo che " lui non parla con qualcosa che sanguina per
sette giorni e
non muore", erano dovuti intervenire in quattro per intercedere alla
sua
morte perchè Jenna era sembrata particolarmente decisa a far
sanguinare lui per sette giorni.
Perfino Brad era stato costretto a concedere una pausa, anche
perchè altrimenti Amber gli avrebbe fatto la ceretta a secco sul petto.
Quindi fu soltanto il suo istinto di conservazione a far allontanare
Chris alla ricerca di qualcuno con cui condividere il suo buon umore,
qualcuno il cui assurdo metabolismo gli permettesse di essere allegro e
irritante anche alle sei di mattina, qualcuno... Darren, insomma.
Per questo quando arrivò al camerino del suo ragazzo
entrò
senza nemmeno bussare, troppo impaziente, spalancando la porta
esclamando allegro<< C'era un gufo! >>
<< Il riccio rotola di sera! >>
Esclamò Darren a
sua volta, lanciando via la rivista che stava leggendo. Rivista che
assomigliava terribilmente a "Cioè".
<< Eh? >>Chris aggrottò le
sopracciglia, interdetto.
<< Non lo so, hai cominciato tu a dire frasi senza senso!
Io stavo solo leggendo... >>
<< Perchè, sai leggere?
>>Domandò Chris sorpreso.
<< Questa battuta non ha mai fatto ridere e mai lo
farà. >>Ribattè Darren
rivolgendogli una smorfia ad
alto contenuto infantile. << Comunque come mai non sei in
giro a
disseminare crisi isteriche? Di prima mattina sei intrattabile. Quella
volta che ho inavvertitamente
rovesciato le tue Diet Coke credevo mi avresti
flagellato... >>
<< A parte il fatto che non c'era niente di inavvertito
nel
Disastro della Diet Coke, soltanto la tua solita incompetenza,
stamattina sono di buon umore. >>Affermò Chris
annuendo,
ignorando lo stupore dell'altro che per poco non cadde dallo
sgabello.<< Perchè c'era un gufo davanti a
casa mia. E
questo vuol dire... >>
Non fece nemmeno in tempo a finire che Darren era saltato in piedi
puntandogli un dito contro. << La lettera per Hogwarts!
>>
E Chris non potè non aprirsi in un sorriso smagliante: ecco
perchè aveva cercato Darren.
<< Ti manderò un gufo dalla Sala Comune...
>>Concesse il soprano con un sorriso soddisfatto.
Se soltanto avessero scoperto prima che bastava un gufo a mettere Chris
di buon umore avrebbero evitato molte crisi di nervi mattutine.
Giorno 3# Quando finisce un caffè.
Darren stava per entrare nella saletta relax quando la porta si
spalancò di botto e uno degli artigli di Dianna
per poco non gli cavò un occhio.
<< Ti ammazzo! Sei morto, Chris! >>Dianna
si agitava
scompostamente tra le braccia di Mark che tentava di trascinarla fuori
dalla stanza senza rimetterci organi vitali, a cui gli artigli della
ragazza attentavano assiduamente.
Abbastanza spaventato Darren infilò la testa nella saletta,
trovando Naya con un paio di enormi occhiali dalle lenti scure in stato
di catatonia, abbandonata sul divanetto; Lea se ne stava con la fronte
appoggiata al muro, ripetendo a voce bassa e inquietante " è
finito...Finito... "
Darren si girò quindi verso Chord, che abbandonato per terra
fissava il vuoto tentando di uscire dal coma vegetativo in cui sembrava
in procinto di ricadere.
<<
Ma che succede? >>
<< Chris ha finito il caffè.
>>Spiegò il
biondo con aria lugubre. << Nel senso che l'ha bevuto
lui.
Tutto.
Dianna non riesce a farsene una ragione. >>
Darren si grattò la testa, lanciando un'occhiata alla porta
dalla quale temeva di veder rientrare la sua amica psicopatica.
<< Ho notato. Dove sono i resti di Chris? Gli hanno
già staccato
la testa a morsi? >>
Chord
fece un debole sorriso.<< No, si è barricato
in bagno
prima che potessero farlo a pezzettini e bruciare i resti.
>>
Darren ridacchiò, avviandosi al bagno ermeticamente
chiuso.
Bussò un paio di volte. << Sono io, Darren, e
vengo in pace, mi apri? >>
<< No. C'è Dianna dietro di te, vero? Ha un
machete? Penso
che vivrò qua dentro, il bagno delle ragazze è
così
bello... Poi sono loro quelle discriminate, noi non abbiamo nemmeno la
carta igienica... >>
Darren roteò gli occhi. << Non c'è
Dianna, Mark
l'ha portata da un esorcista. Ci sono solo Lea e Naya, ma prima di
ucciderti dovrebbero uscire dal coma... >>
<< Giuri? >>
<< Giuro... >>
<< Parola di lupetto? >>
<< Sì, Chris, parola di lupetto.
>>
<< Croce su- >>
<< Chris! >>
Sentì la serratura scattare e la porta si aprì di
qualche
millimetro, mentre un occhio ceruleo sbucava dalla fessura per
controllare che non fosse una trappola per consegnarlo al nemico.
Darren spinse la porta roteando gli occhi ed entrò nel
bagno, rimanendo abbagliato dalle luci a cinquecentomila watt che gli
frissero cornea, retina e radice dei bulbi oculari.
Chris se ne stava lì, con la brocca del caffè in
mano completamente vuota, tremando leggermente.
O forse erano spasmi.
Aveva anche un tic all'occhio.
Darren lo fissò per parecchi istanti, incerto se ridere o
spaventarsi. << Ti senti bene? >>Chiese
alla fine, notando
le occhiaie spaventose del soprano.
<< Sì. Benissimo. Alla grande. Non dormo da...
Non lo so da quanto. Ma sto bene. Sì. Bene. Ho perso la
sensibilità
alle gambe, ma sto bene. >>
<< Ah, certo. Si vede. Sembri la versione schizofrenica
di Mr Hyde. >>
Per un attimo pensò che Chris lo avrebbe gambizzato, non gli
aveva mai visto quella luce sinistra negli occhi.
<< Ti ricordi quel gufo? Ora sono due. Due gufi. Anzi,
due
conigli in amore nel corpo di due gufi. Non è piacevole, non
è bello, e non mi fanno dormire. >>
<< Non credi di aver comunque esagerato un pochino? Quel
caffè doveva bastare per tutti noi più qualche
tecnico.
Probabilmente andrai in overdose , dovranno eliminare il personaggio di
Kurt dalla serie, le fan Klainer tenteranno il suicidio di massa
dopo aver ammazzato Ryan che tornerà dalla tomba
soltanto per
ucciderti. >>
Chris tamburellò freneticamente le dita sul marmo del
lavello.
<< E mi stai facendo questa rassicurante anticipazione
perchè...? >>
<< Perchè stamattina non avevo ancora bevuto
la mia razione di caffè. >>
E con questo uscì dal bagno lasciando il soprano a picchiare
ripetutamente la testa contro il muro.
Giorno
5#Sguardo da "ma va che pirla..."
Darren stava placidamente sognando di essere nella Sala Comune
Grifondoro a svolazzare qua e là quando tutto
cominciò a
tremare con un rumore assordante, e... Si svegliò di
soprassalto mentre il comodino accanto a lui vibrava fastidiosamente e
la luce del suo cellulare illuminava la stanza di sole e
d'azzurro.
Prima di rispondere guardò il numero e sospirò
pesantemente cercando di ricordarsi come si fa a tenere gli occhi
aperti.
<< Ti odio. >> Fu la prima cosa che disse
avvicinando il cellulare all'orecchio.
Chris ignorò quel momento d'affetto. << Mi
serve un fucile ad aria compressa. >>
<< Sei un maniaco telefonico piuttosto strano, sai?
>>
<< Prima mi dai una mano con quei maledetti gufi che non
mi fanno dormire, poi se vuoi mi metterò a sussurrare "leccami" e ti
chiederò cosa indossi, anche se posso immaginare: il pigiama
con C1-P8. >>
Darren tossì un paio di volte tentando di evitare che la sua
voce si alzasse di un ottava, cosa che capita ogni volta che mente, per
poter rispondere con il miglior tono indignato<< Ti
sbagli di
grosso! C'è Yoda. >>
Sentì Chris sbuffare una risata.<< Ma si
può sapere cosa mangiano questi gufi? Topi aromatizzati al viagra? Vanno
avanti da ore! >>
<< Tu non mi hai davvero chiamato alle tre di notte per
parlare
della vita sessuale dei gufi e della dubbia alimentazione dei topi,
vero? Perchè se fosse così potrei non rivolgerti
la parola tipo mai più, Christopher Paul Colfer. Mai, mai,
mai
più. Ho bisogno delle mie nove ore di sonno per essere bello
e
splendente. >>
<< Senti, raggio
di sole, se non vieni qui ad aiutarmi a cacciare quei prolificatori folli
dal mio giardino domani sarò di nuovo nervoso, Dianna
vorrà di nuovo uccidermi e io me la prenderò con
te e dirò di nuovo a Ryan di farti slushizzare.
>>
Attimi di silenzio.
Nonostante
la lontananza fisica Chris sentì distintamente il criceto
obeso
nidificato nel cervello di Darren muovere qualche passo sulla ruota.
<< "Di nuovo"? Tu hai detto a Ryan... Sei stato tu! Come
hai potuto?!
>>Strillò Darren incapace di credere che Chris
gli avesse
fatto davvero una cosa del genere.
Chris sbuffò, colpevole.<< Da quando fai caso
ai dettagli di quello che dico? >>
<< Si può sapere che gli hai detto per fargli
mettere quella scena così drammatica?! >>
<< Niente! Niente di grave... Sì, beh, quel
giorno ero nervoso e
potrei aver accennato a Ryan il fatto che ora che la granita in faccia
è un rito di passaggio... Che Blaine potrebbe sembrare
più unito alle New Directions... E che se non l'avesse
inserito
nel copione me ne sarei andato. >>
Darren
era indignato. << Ma... Ma perchè!?
>>
<< Avevi appena rovesciato le mie Diet Coke mattutine!
>>
Non si sa bene per quale motivo, forse voleva ucciderlo con le sue
mani, forse non osava immaginare cosa il soprano avrebbe potuto
consigliare a Ryan durante un accesso di caffeina, fatto
sta che alle tre e mezza Darren si trovava a casa di Chris e stava
fissando con un
certo interesse i due volatili intenti a procreare sull'albero di
fronte alla finestra.
Inclinò la testa di lato, seguendo i movimenti contorti dei
due
animali.<< Non credevo fossero così... Snodabili.
>>
<< Quando avrai finito di fare il guardone mi darai la
pistola a
pallini che mi hai portato? >>Sbuffò Chris,
pronto a tutto
ormai pur di liberarsi di quella prolifica presenza pennuta fuori dalla
sua finestra.
<< Non so, non credo di voler assistere alla cosa. E poi
mi fai
già abbastanza paura di solito, non voglio vederti con una
pistola. >>Borbottò l'attore prendendo dalla
borsa l'arma
giocattolo di quando aveva dodici anni.<< Ma non starai
un po' esagerando? Ammetto che fanno un notevole casino, ma sono
animali protetti... >>
<< Darren, tu non capisci, rischio anch'io l'estinzione!
Non la
smettono mai, e poi mi sento sempre osservato. Se ne stanno
lì,
con quegli occhi inquietanti così... Così
rotondi... >>
<< Oh sì, gli occhi rotondi sono una cosa
proprio strana. >>Annuì Darren, evidentemente
divertito.
Per
un attimo pensò che Chris gli avrebbe scaricato la pistola
addosso.
Di
sicuro aveva preso in considerazione la cosa.
Ne
era certo.
Ma
lo stridio particolarmente acuto da parte di uno dei due uccelli
là fuori probabilmente aveva fatto rivedere al soprano le
sue
priorità facendo passare l'impellente bisogno di far male a
Darren in secondo piano, perchè Chris si avvicinò
minacciosamente alla finestra spalancandola con uno ringhio malamente
trattenuto.
Faceva
un po' paura.
<<
Ma li vedi? Mi stanno sfidando. Dici che posso farli a pezzi con i miei
coltelli? >>
<<
Chris! >>
<<
Dai! Gliene tiro uno.
Uno solo. Non è detto che li colpisca, no? E poi non sei
stufo
di cibo cinese? Posso offrirti spiedini di gufo... >>
Darren stava cercando di decidere se ridere o darsi alla fuga come un
pokèmon selvatico sbucato per caso dall'erba alta.
<< Quanto sei esagerato... Sei sempre così
violento!
Lascia fare a me, risolverò la cosa senza spargimenti di
piume.
>>Affermò il riccioluto con convinzione,
avvicinandosi
alla finestra facendo cenno a Chris di lasciargli spazio.
Il soprano incrociò le braccia al petto inarcando un
sopracciglio mentre lo guardava con curiosità.
Darren prese posizione sporgendosi appena dal davanzale, fece
scrocchiare le dita e con tutta la sobrietà del mondo prese
ad
agitare le braccia.
<< Via! Sciò, circolare! >>
Esclamò cercando di spaventare i due pennuti, che si
fermarono un secondo inclinando le teste rotonde di lato rivolgendogli
il tipico sguardo da "ma va che pirla".
Sguardo molto simile a quello di Chris in quel momento, tral'altro, che
però lo lasciò continuare per alcuni minuti
perchè
era comunque divertente.
Alla fine in un impeto di irritazione Darren si era diretto al divano
rovesciando la sua borsa e scuotendola per sparpagliare il contenuto un
po' ovunque finchè non trovò la pistola
giocattolo, che agguantò con nervosismo.
<< Ehi, serial
pirler, credevo volessi evitare proiettili volanti.
Pensavo ti volessi arruolare
al WWF, già ti ci vedevo in missione in Zamibia
a difendere i Dodo estinti qualche secolo fa... >>
Stava per aggiungere che se fosse stato sbranato da una tigre mentre
era in missione in Malesia avrebbe dato tutti i suoi vestiti ai bambini
poveri quando si rese conto che Darren stava indossando la camicia che
gli aveva regalato lui.
E che quell'aria da cacciatore in azione non era affatto male.
Darren mentre agguantò con destrezza l'arma e la
caricò di pallini gialli.
E Chris svalvolò.
Doveva essere l'irrsistibile fascino di Rambo.
O di Tomb Raider.
O forse era soltanto l'assenza di sonno e la lontananza da lui degli
ultimi giorni a fargli salire la temperatura
in tre secondi netti.
Fatto sta che Darren fece appena in tempo ad alzare gli occhi per
notare il cambiamento nell'espressione del soprano, quel mutamento
quasi inquietante che aveva portato le iridi azzurre a prendere la
forma di una parola.
Indizio?
Parola che inizia per "s" e continua con il nome di un distributore di
benzina.
Un ulteriore indizio potrebbe essere Darren che lancia la pistola da
qualche parte dietro al divano per accogliere Chris tra le braccia
prima che il soprano lo spingesse con irruenza contro al muro aprendo
la camicia con un gesto secco, facendo saltare tutti i bottoni.
<< Facciamo concorrenza a quei dannati gufi!
>>
Angolino
di Sara
Allora, sono stata brava o no ad evitare battute facili e scontate su uccelli
vari? Siete orgogliosi di me?:D
Anche se forse potrei aver rovinato i
miei sforzi con questa nota finale...
Comunque. Ultimamente sono stata così poco al pc (maledetta
scuola!) che continuavo a sbagliare a digitare, quindi ci saranno
più errori di battitura che parole corrette :S
Cercherò di correggere a mente fresca :)
A presto! :D
|
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Capitolo 45 *** Versione ufficiale ***
Disaster Date
Versione
ufficiale
Darren
non aveva mai pensato molto a come sarebbe morto, ma morire affogato
dalla pioggia scrosciante su una strada deserta, mentre pedalava come
un forsennato, non gli sembrava affatto un buon modo per andarse.
Se mai era un modo un po' triste.
Elucubrazioni funebri a parte, era certo che gli sarebbe presto esploso
un muscolo, nella migliore delle ipotesi.
Pedalava da così tanto che era un miracolo che avesse ancora
le
gambe attaccate al corpo e non accantonate sul ciglio della strada da
qualche parte.
Ed era bagnato fradicio, perchè ovviamente chiedere che
smettesse di piovere anche solo per mezzo minuto, giusto il tempo di
svuotarsi
i polmoni dall'acqua assorbita un po' da tutti i pori, era troppo.
*
Un
paio d'ore prima....
Lea e Ashley arrivarono a casa
Criss battendo ogni record di
velocità dopo la chiamata d'emergenza-vestiti del ragazzo.
Ashley era
abbastanza sicura di aver seminato il suo stomaco una decina di
chilometri prima, quando Lea aveva schiacciato a tavoletta
l'accelleratore e lei si era aggrappata spasmodicamente al sedile,
terrorizzata dalla guida dell'altra che sembrava indiavolata. Dio solo
sa come arrivarono tutte intere a destinazione, anche se effettivamente
Ashley si era appena giocata una ventina d'anni di vita.
<<
Chiunque ti abbia dato la patente dovrebbe essere denunciato per
crimini contro l'umanità. >>
Balbettò la ragazza tremante inginocchiandosi a terra per
baciare l'asfalto.
L'unica cosa positiva
era che, dopo quel viaggio, sarebbe sopravvissuta a qualunque cosa.
O almeno
così credeva.
Arrivando nella camera
di Darren, infatti, si ritrovarono a fronteggiare l'armadio del
ventiquatrenne.
Ashely
inclinò la testa da un lato. << Ma dove
diavolo le trova certe cose? >>
Lea
inclinò la testa dalla parte opposta. << Non
so, ma spero
di non scoprirlo mai. >>
Sospirò,
immaginandosi la mole di lavoro
che ci sarebbe voluta. << Darren, dove sei?
>>
In tutta risposta la
porta del
bagno si spalancò e Darren ne uscì con un sorriso
trionfante. << Che ne dite? >>
Le
mandibole delle due ragazze presero a rimbalzare senza ritegno per la
stanza, per poi tentare il suicidio lanciandosi dalla finestra.
<<
Toglimi gli occhi. Ti prego. Non m'importa del dolore, toglimeli.
>>Boccheggiò Ashley, sconcertata.
<<
Non posso, lo shock mi ha fatto perdere l'uso dei muscoli. Se gli
facessi una foto e la postassi su twitter non riuscirei nemmeno a
mettere i soliti quindici punti esclamativi. >>
Allora la cosa era
proprio grave.
Darren intanto era
rimasto lì, con un sorriso smagliante, le braccia spalancate
in attesa di giudizio.
Come se ci fossero
commenti da fare per il completo che stava sfoggiando.
Lea non
riuscì ad emettere altro che un rantolo. Forse anche le sue
corde vocali erano state danneggiate dallo shock...
<<
A che ora hai appuntamento con Chris?
>>Domandò Ashley,
riprendendosi, prima di cominciare a frugare con comprensibile ansia
nell'armadio di Darren.
Chris e Darren
avrebbero dovuto
passare un
perfetto primo appuntamento ufficiale, non le loro stupide seratine a
casa a guardare film eccessivamente nerd, quella era la sua missione. E
Darren non
sarebbe riuscito a mandare tutto all'aria con il suo opinabilissimo
gusto. O meglio, con la sua totale mancanza di gusto.
Quindi
scosse Lea per una spalla in modo da farla riprendere, lanciando
addosso a Darren una coperta per coprire l'orrore che si era messo.
<<
All'opera, ragazza. C'è un sacco di lavoro
qua. >>
Le
due ragazze si scambiarono un'occhiata decisa e annuirono, voltandosi
in sincrono verso un Darren un po' deluso e parecchio preocupato, che
si ritrovò immobilizzato da Ashley mentre Lea cercava di
mettere
ordine tra quei rovi che Darren si coltivava in testa.
<<
Mi avete praticamente strappato lo scalpo! I miei capelli sono fatti
così! >>Piagnucolò il
ventiquatrenne fissando con orrore Lea e
la spazzola che brandiva come un'arma.
Gli aveva
raschiato il cervello con quell'affare!
<< Ma
stai zitto, ci vuole solo olio di gomito. >>
<< NO! A
Chris piacciono così, e a me pure. Grazie tante.
>>
Lea
sospirò, appoggiando il pettine e scrutando Darren
scrupolosamente:camicia a posto, pantaloni a posto, scarpe a posto,
capelli... Non molto a posto, ma avevano fatto il possibile.
<<
Sorridi. >>
Darren
obbedì.
Era decisamente a
posto.
La
ragazza aveva quasi le lacrime agli occhi. << Abbiamo
fatto un
lavoro grandioso. >>Singhiozzò con
una mano al viso.
<<
Sicure? E se non dovesse piacergli questo colore? E se mi macchiassi? E
se... >>
<<
E se stessi zitto e andassi a prendere Chris? Così, tanto
per dirne una. >>Suggerì Ash,
spingendolo verso la porta. << Chiudiamo noi, non ti
preocupare.
Divertitevi! >>Si
raccomandò praticamente lanciandolo giù dalle
scale.
Se avesse continuato
così probabilmente non sarebbe arrivato da Chris tutto
intero.
Preso dalla frenesia
dei preparativi non si era nemmeno accorto che
aveva cominciato a piovere, ma non aveva tempo di tornare a cercare un
ombrello nel marasma di cose accatastate che giacevano in ogni angolo
della sua casa quindi cercò di sfrecciare fino all'auto
facendo
slalom gigante tra le gocce di pioggia.
Non funzionò
un granchè.
Sgocciolò
una cascata d'acqua sul sedile di pelle e per poco non
scoppiò a piangere per il danno fatto, ma poi si rese conto
di
non aver tempo nemmeno per piangere i suoi interni rovinati e represse
il magone e le lacrime partendo alla volta di casa Colfer.
Accese il riscaldamento
al massimo sperando di riuscire ad asciugarsi
in tempo e che i suoi capelli non si gonfiassero indecentemente come
probabilmente sarebbe invece successo.
Probabilmente Ashley
l'avrebbe ammazzato, se l'avesse scoperto.
Impiegò parecchi secondi a rendersi conto che nonostante
avesse
schiacciato l'accelleratore a tavoletta la macchina era ancora immobile.
E altri dieci secondi a fare mente locale per collegare il serbatoio di
benzina tristemente vuoto al fatto che l'auto non partisse.
Un sonoro "DOH!" degno del più sconvolto Homer Simpson gli
rimbombò in testa.
Effettivamente quello era
il
momento giusto per una piccola crisi di panico e sì, anche
un
piantino, ma un po' per l'impazienza, un po' perchè ora era
questione di principio riuscire a superare il vialetto di casa, si
slanciò di nuovo fuori dall'abitacolo, inciampando qua e
là fino al garage, dove si mise alla ricerca del suo fidato
mezzo di locomozione.
Probabilmente sarebbe affogato durante la traversata della
città in bicicletta, ma c'erano cose per cui valeva morire.
O farsi saltare un legamento del polpaccio.
Anche se forse Chris non avrebbe mai saputo dei suoi sforzi per
raggiugerlo nonostante il destino avverso, perchè aveva la
netta
sensazione che non sarebbe mai arrivato dal soprano senza un paio di
branchie e la perdita dell'uso della parola.
Ora che ci pensava sarebbe stato così comodo chiedere a Lea
di prestargli la sua auto...
Anche chiamare un taxi non sarebbe stato così terribile.
Per non parlare di come sarebbe stata utile la capacità di
saper riflettere e prendere decisioni decenti, con un
minimo di logica dietro,
anche sotto pressione.
Harry Potter, che in sette libri ha fatto capire che l'unica cosa che
sa fare è decidere in fretta quale idiozia fare e da chi
farsi salvare, almeno ogni tanto riusciva a compiere qualcosa con una
parvenza di intelligenza.
Quindi perchè lui, che aveva imparato a
memoria i libri come Benigni con la Divina Commedia, aveva interpretato
Harry in un musical, non aveva appreso per osmosi un tantino di quella
capacità? Mah.
Vent'anni passati a leggere quei sette libri non erano serviti a niente.
La percentuale di acqua nel suo corpo stava salendo paurosamente.
Sentiva la mutazione in medusa di mare avanzare inesorabile.
Sputacchiò una boccata d'acqua, giusto per fare qualcosa, e
quando si rese conto di essere quasi arrivato a destinazione quasi non
riuscì a crederci.
Praticamente demolito
Darren trascinò le sue membra per gli ultimi metri che lo
separavano dalla meta.
Se fosse collassato in quel momento, a pochi passi dalla porta di
Chris, avrebbe chiesto il rimborso dei danni morali a chiunque l'avesse
accolto là sopra, e come minimo L'Onnipotente avrebbe dovuto
dargli una nuvola residenziale speciale, tipo Speedy di Dragon Ball.
Suonò il campanello appoggiandoci la fronte sopra e rimase
ad
aspettare agitando la gamba destra per capire se ne aveva ancora il
possesso o stesse attaccata al suo corpo perchè non aveva di
meglio da fare.
Suonò di nuovo il campanello, nel caso il soprano non
l'avesse sentito.
...
<< Chris, dai, aprimi! Siamo ancora in tempo
per la seconda parte del
film! Mentre andiamo possiamo leggere su wikipedia cos'è
successo nella prima metà!
>>Esclamò inclinando la
testa a destra e picchiandosi un po' la tempia per far uscire tutta
l'acqua e gli eventuali pesci che potevano averci colonizzato nel
tragitto.
Niente.
<< Lo so, sono un disastro, nemmeno al nostro primo
appuntamento
riesco ad arrivare in orario e presentabile, ma... Sono qui, e
non
me ne andrò finchè non mi apri. O
finchè non
chiami la polizia e mi fai portare via a forza, ma sarebbe una cosa
troppo cattiva anche per te, quindi... >>
La porta si aprì.
Darren e Chris si fissarono per un intero minuto.
<< Che ti è successo?! >>Quasi
urlarono nello stesso momento.
<< La macchina... >>
<< Quello stupido ferro da stiro... >>
<< ...e quindi ho lasciato la testa nella spazzola di
Lea... >>
<< ...ho dato fuoco alla giacca. >>
Due assi delle spiegazioni.
Effettivamente che Chris avesse avuto un incontro ravvicinato del terzo
tipo con una fiamma era vagamente intuibile, sia dal filo di fumo che
saliva a spirali da una ciocca dei suoi capelli, sia dalla forma del
ferro da stiro annerita sul fianco destro della sua camicia.
<< Mi piace il tuo stile. Molto elegante.
>>Commentò Darren.
<< Buono il tuo profumo. Acqua Piovana?
>>Ribattè Chris trascinandolo in casa prima
che quel cretino si beccasse una polmonite.
*
Divano,
coperta, Matrix in dvd sullo schermo al plasma gigante.
Quello fu
il loro primo appuntamento.
<< La versione ufficiale sarà un'altra.
>>Lo avvertì Chris, accoccolandosi meglio sul
divano.
Darren annuì con convinzione. << Nella
versione ufficiale ci siamo guardati Harry Potter. >>
Angolino di Sara
*
Sì ragazzuole mie, la prima frase è una citazione
di
Twilight e non me ne vergogno.
...Okay, forse un
pochino me ne vergogno, ma solo perchè non
approvo quello che ne è venuto dopo. Cioè gli
altri
libri.
Strambe teorie su
saghe che non sarebbero dovute diventare saghe a
parte... Questo capitolo era quello che avevo in mente per San
Valentino. Ma visto che la mia natura mi impedisce di scrivere una Shot
di San Valentino a San Valentino e che
è passato un considerevole lasso di tempo dalla festa sono
riuscita a scriverla xD
Ultimamente ci sto
mettendo un sacco a scrivere anche schifezzuole del genere,
è un periodo un po' così... Boh! Se qualcuno
volesse demolire la mia scuola, mi farebbe molto piacere :)
Ma recentemente vi ho
detto che vi adoro? No, davvero, siete una gioia ** Davvero, prima o
poi mi farete cominciare a pensare di essere divertente, cosa che il
resto del mondo vi assicuro nega da diciassette anni...Quindi
grazie!!!
Torno a non fare
niente di produttivo e utile per la società.
Alla prossima!! :D
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Capitolo 46 *** Pesi, fughe ed mp3 ***
Gym
Okay, parte di tutto questo
è nato guardando this video
Pesi, fughe ed mp3
« "Oh, Lea, diventa attrice, col tuo bel faccino
dovrai solo
sorridere alla telecamera..." Sai una cosa zia? Non vedo telecamere, e
non ho mai avuto
meno voglia di sorridere! »Ringhiò Lea strappando
con i
denti il tappo della bottiglietta d'acqua e sputandolo per terra con
rabbia.
« Amo la tua finezza da scaricatore di porto.
»Commentò Chris dando via l'ultimo soffio d'aria
che gli
era rimasto, certo che il suo polmone destro stesse per collassare. Per
il sinistro aveva già perso le speranze.
« Ho perso la mia finezza insieme a quel quarto
di etto
che avevo preso ieri al Burger King. »Ribattè lei
fissando con sommo disprezzo la cyclette su cui pedelava furiosamente
da più di un'ora.
« Basta, ho bisogno di una pausa, le mie corde vocali si
stanno
stancando per solidarietà alle gambe.
»Annunciò la ragazza mollando un pugno sul display
dell'attrezzo per farlo fermare, e si accasciò sul manubrio
con la
testa tra le braccia cercando di non morire.
« Chris, vedo la luce... E' così abbagliante...
»
« E' il tuo cellulare. »
« Ah. »
Il soprano alzò gli occhi al cielo cercando di ricordarsi
cosa
significhi avere il controllo delle proprie gambe, perchè al
momento erano un ammasso di muscoli e dolore in movimento su quella
stupida pedana, ed era certo si stessero muovendo per inerzia e
sicuramente non per sua volontà.
Correva su quell'aggeggio infernale da qualcosa come mille ore e ancora
non si capacitava di come il genere umano avesse potuto creare una
trappola tanto crudele: correre per ore senza arrivare da nessuna
parte?!
« Lea, ti vedo bene oggi. Sembri fatta della stessa sostanza
di Alien, o Blob. »
Mark probabilmente non si rendeva conto di quanto fosse vicino alla
morte mentre superava la panca con le borse di Lea e Chris battendo il
cinque a quell'altra iena ridens in forma umana, nota al mondo con il
nome di Harry.
Lea si voltò di scatto verso Darren rivolgendogli
un'occhiata velenosa in attesa di un suo commento
che le permettesse di riversare su qualcuno la sua ira
funestissima.
Ma le bastò uno sguardo per capire che avrebbe dovuto
aspettare
che qualcun altro azzardasse una stupida battuta per sfogarsi,
perchè
Darren aveva la tipica espressione da pesce lesso che indicava lo stato
di catatonia-da-Chris in cui piombava più volte al giorno,
in
genere quando si ritrovava il soprano davanti all'improvviso.
Ma anche vederlo in palestra era causa di scompensi neuronali,
soprattutto se lo guardava in quel modo.
Che per Chris voleva essere uno sguardo implorante perchè
non
riusciva più a reggersi in piedi, ma per lui semplicemente fuorviante.
Il soprano stava per cedere e strisciare fino al distributore di bibite
e romperne il vetro a testate - non aveva abbastanza monete
per soddisfare il suo bisogno Diet Coke - quando Darren si tolse la
tuta
e
si chinò a prendere i pesi.
E Chris si
ritrovò a pensare che, forse,
ce l'avrebbe fatta a reggere un altro po'.
Lea spostò lo sguardo da un cretino all'altro e si rivolse a
Chris, esasperata e divertita allo stesso tempo. « Ti
chiederei
di venire con me a mangiare qualcosa di ipocalorico e tristemente senza
zuccheri ma so che ormai non uscirai più da qui senza
l'hobbit e
immagino che al momento tu non sia in grado di elaborare una
scusa decente, o comunque lo sforzo ti finirebbe. Spero che tu non
muoia su quel
tapis roulant perchè dopo devo usarlo io. »
E con questo raggiunse la porta strisciando sui gomiti e
sparì.
Chris aveva afferrato solo qualche parola sconnessa del discorso della
sua amica perchè, per quanto si sforzasse di mantenere un
comportamento dignitoso, i suoi occhi riuscivano a mettere a fuoco
soltanto Darren e le sue contorsioni
da stretching.
Sì, avrebbe sicuramente potuto reggere ancora qualche minuto.
Forse si sarebbe dovuto preocupare dell'insensibilità alla
gamba
sinistra, ma il suo cervello non era più in grado di
cogliere
gli stimoli di dolore, concentrato com'era a reprimere istinti
primordiali
di tutt'altra natura.
Sapeva che non fosse normale tutto quello scompenso ormonale che si
scatenava in quelle occasioni.
La cosa irritante era che Darren sapeva.
Sapeva
delle gare di cucaracha che si tenevano nelle viscere di Chris
ogni volta che lui faceva -più o meno- qualsiasi cosa.
Sapeva che
ogni suo movimento era costantemente monitorato da due occhi azzurri
attenti ad ogni sua mossa.
Lo sapeva e sapeva come approfittarne per divertirsi. e per questo fece
l'occhiolino al soprano prima di chinarsi
a terra con un mezzo sorriso sfacciatamente divertito e cominciare a
fare le flessioni rivolgendogli di tanto in tanto qualche occhiata.
Chris sibilava di frustrazione.
Stranamente non si sentiva più così stanco.
Era un miracolo che Mark non si fosse ancora accorto delle occhiate
decisamente inopportune di Darren e dei bulbi oculari di Chris che gli
rimbalzavano intorno.
I suoi ormoni ora si stavano dando alla breakdance.
Chris stava giusto pensando che era fortunato ad avere un ragazzo in
forma, interessante, intelligente, talentuoso, sexy...
Mark pose fine a quei pensieri assurdi lanciando uno dei pesi con cui
stava tentando di far crescere i suoi muscoli a dimensione umana a
Darren, che lo afferrò al volo e cominciò a farlo
roteare
forse in preda ad una crisi di identità, credendosi Chris
con
uno dei suoi sai.
O forse era solo Darren nel pieno delle sue facoltà mentali
che faceva l'idiota.
Faceva
l'idiota.
Sperando che non valesse la teoria di Forrest Gump "stupido
è
chi lo stupido fa", il soprano inarcò le sopracciglia fino
al
livello delle massime vette raggiunto dal loro inarcamento osservando
con rassegnazione crescente quei tre esseri giocare,
considerando che forse avevano troppo talento per pretendere avessero
anche un gran cervello.
Ovviamente anche Harry si unì presto ai giochi di quei due
ormai
senza speranza, e continuarono a lanciarsi pesi e fare mosse
idiote finchè qualcosa non andò storto.
Perchè qualcosa va sempre storto in queste occasioni, e
stavolta toccò al lancio di Harry.
Tutti e quattro osservarono la loro palla improvvisata roteare in aria
e con precisione inquietante atterrare con l'eleganza che solo un peso
da quindici chili può avere, finendo sulla panca con un
tonfo
metallico.
E fin qui tutto bene.
Se non fossero stati così impegnati a ringraziare il cielo
di
non esserselo ritrovato in testa probabilmente avrebbero preso
quell'affare prima che cominciasse a rotolare per chissà
quale
legge fisica - o forse per una qualche maledetta legge di Murphy- fino
a raggiungere il bordo e cadere, atterrando di nuovo su qualcosa.
Qualcosa che non poteva che essere la borsa di Chris, ovviamente, che
rimase di sasso nel vedere il suo amato mp3 fare capolino dalla borsa,
leggermente rotto.
« Finirete lapidati! Trucidati! Partorirete con dolore!
»Urlò Chris appena
un filino fuori di sè.
Giusto per non smentirsi, ecco.
Harry cercò di prendere in mano la situazione prima che
fosse
troppo tardi « Non è messo poi così
male, guarda,
basta un po' di scotch qua, un pizzico di colla vinilica
lì... »Mentre illustrava con esattezza dove si dovesse
applicare cosa
per farlo tornare come nuovo, il lettore musicale pensò che
fosse un buon momento per lasciar cadere a terra qualche frammento di
vetro del suo schermo ed illuminarsi un'ultima volta prima di spegnersi
defenitivamente.
Mark guardò l'oggetto, poi Chris e, molto coraggiosamente,
se la
diede a gambe, scomparendo alla vista nel giro di quattro secondi netti.
Harry guardò la porta che si stava ancora chiudendo dopo la
fuga
dell'amico, sperando probabilmente nella grazia divina che gli
concedesse una via d'uscita; anche essere rapito dagli alieni a quel
punto era un'opzione più che ragionevole, che avrebbe
accolto
con gioia.
C'era un solo modo per uscirne vivi.
« Una Diet Coke con le ali!
»Esclamò indicando la finestra,
approfittando del momento di distrazione per mollare l'mp3 a
Darren prima di seguire l'esempio di Mark e fuggire, lasciandosi alle
spalle un sinistro silenzio, probabile presagio di morte.
Darren era certo che quegli attimi di silenzio se li sarebbe ricordati
per tutta la vita.
Anche perchè forse la sua vita non sarebbe durata
più di
un'altra manciata di secondi, il tempo che Chris si riprendesse dallo
shock e pensasse a qualcosa di abbastanza doloroso da infliggergli per
soddisfare la sua sete di vendetta.
Se non avesse pensato che c'aveva già pensato Madre Natura,
il soprano gli avrebbe tagliato le gambe a metà.
Si buttò praticamente in ginocchio, osservando con le
lacrime
agli occhi lo schermo sfondato del suo compagno di viaggi abbandonato
sul pavimento.
Intanto Mark ed Harry stavano battendo parecchi record di
velocità.
Roba che Bolt se la sognava.
Darren invece era stoicamente rimasto nella stanza, un po'
perchè il terrore lo aveva paralizzato, come le lepri in
autostrada che vedono il camion arrivare e vorrebbero darsela a gambe
ma il terrore le paralizza, e un po' perchè era
abbastanza sicuro che a Chris sarebbe venuto un attacco di qualche tipo
e non voleva lasciarlo morire lì da solo.
Per qualche istante regnò uno strano silenzio inquietante.
« Vuoi che tenti di rianimarlo? Una respirazione bocca a chip? Non
so se è mai stata effettuata, ma magari funziona!
»Propose Darren, afferrando freneticamente i due auricolari
per
sfregarli tra loro e usarli come defibrillatori. « Uno, due.
tre... Libera! »
Chris sospirò, alzandosi. « Darren, non
c'è più niente da fare... »
Ma Darren, come al solito, si era immedesimato un po'
troppo.«
No! Non è vero, non dire così! Libera! »
« Darren, è andato, fattene una ragione. Dichiara
il decesso. »
Il cantante stava per concedersi qualche minuto di lutto quando gli
venne in mente che sarebbe dovuto essere Chris quello disperato per la
perdita, e invece il soprano stava chiudendo la porta della palestra a
chiave.
Deglutì un paio di volte, temendo che fosse finalmente
giunta la
sua fine, che aveva sempre sospettato sarebbe avvenuta per mano di
Chris.
« Chris, non fare cose avventate, possiamo parlarne...
»
Il soprano scosse la testa, sbuffando« Darren, il mio mp3
è rotto da una settimana. Si
è sfrantecato
a terra mentre facevo jogging, quindi puoi
toglierti quella faccia da agnello sacrificale nel giorno di Pasqua,
quell'occhio da mucca che vede il ferro per marchiarla. Sei una mucca?
No. Sto per marchiarti a fuoco una chiappa? Forse. Probabilmente. Ma
non credo sarà una cosa così terribile.
»
Darren era certo di essersi da qualche parte tra il "marchiare a fuoco"
e "chiappa".
« Ma... Quella scenata... Trucidare, lapidare... Partorire
con dolore...? »
L'altro sospirò, rassegnato « Non ti ho ancora
insegnato
niente, vero? Darren. Darren, Darren, Darren. Avevo bisogno che se ne
andassero. E anche tu avevi bisogno che se ne andassero.
Basta sfruttare il fatto che siate stupidi di natura, fermi allo stato
primordiale e che stiate imparando ora ad usare gli utensili e il gioco
è fatto. »
« Mi dai un minuto? Devo riflettere e capire se sei una
persona orribile o un genio. »
« C'è un dibattito in corso a riguardo. Ora vuoi
tacere e spogliarti, please?
Credo di aver perso completamente l'uso delle gambe dal ginocchio in
giù, e probabilmente ho il braccio destro in cancrena, ma il
resto dovrebbe funzionare. »
Dedicato
a Bernardo.
Eri molto più di un semplice mp3, per me.
Angolino di Sara
All credit
go to... Love
Mojito!Che oltre a sopportare le mie tirate contro Blaine
evita di mandarmi a quel paese, mi ha "commissionato"
qualcosa del genere un sacco di tempo fa, ma
essendo io un disastro ambulante sono riuscita a scriverci su solo ora,
e nemmeno un granchè D: Il modo di dire "Meglio tardi che
mai" nel caso non lo sappiate lo hanno
inventato apposta per me.
Non c'è
molto da dire, effettivamente parlando di palestra, Chris e Darren ci
sarebbe stata bene una smut xD Ma per ora non credo di essere in grado
di scrivere cose decenti di quel genere, quindi nada... Per ora,
comunque xD
Va beeeene ora ovviamente c'è una cosa da dire, anche se un
pochino in anticipo (per la prima volta nella mia vita)...
...
*Momento suspance*
Buona Pasquaaaaaaaaa!
Mi raccomando, non
date retta a
quelle brutte persone che dicono che "alla tua età basta
uova!"
(ogni riferimento a parenti vari è puramente non
casuale) perchè no, non si è mai troppo grandi
per il
cioccolato e chiunque affermi il contrario è un
eretico.
Quindi mangiatene come se non ci fosse un domani!!!
|
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Capitolo 47 *** Dio! ***
Pattinaggio
Dio!
«
Ma... E' una cosa impossibile! Non sono capace!
»Sbottò Darren con una nota di isterismo nella
voce.
« Ho notato.
»Commentò Chris girandogli attorno decisamente
divertito.
Darren prese in
considerazione l'idea di rivolgergli una delle sue occhiate
strappalacrime per farlo sentire in colpa, ma probabilmente per farlo
avrebbe dovuto aprire gli occhi, cosa che si rifiutava di fare da
quando erano arrivati alla pista di pattinaggio e lui si era
abbarbicato alla balaustra.
« Se la
smettessi di
dimenarti come un pinguino in agonia e mi ascoltassi le
probabilità che tu ti rompa una gamba scenderebbero dal
settecento per cento a qualcosa di più ragionevole.
»Disse Chris descrivendo un ampio cerchio sul ghiaccio,
fermandosi davanti a lui che lo fissava con astio dalla sua posizione
imbarazzante, abbarbicato alla balaustra.
« Se tu mi
lasciassi uscire
da qui e andare a casa anche la probabilità che io
userò
l'ingessatura della mia gamba rotta per picchiarti potrebbe diminuire.
»Ribattè acido provando cautamente a spostare la
mano dal
suo appiglio, per poi riaggrapparcisi spasmodicamente sentendo di
perdere l'equilibrio.
Chris
ridacchiò.« E' divertente vederti nel panico.
»
L'unica cosa che
Darren trovava
divertente al momento era il cappello del soprano, che assomigliava
molto ad un castoro rovesciato.
« Vuoi
davvero passare tutto il tuo tempo così? »
« No, vorrei
andare a prendermi una cioccolata veramente. »
Chris
sbuffò.« Non ci
stai nemmeno provando! Sono sicuro che ti divertiresti se mi dessi
retta. »Affermò convinto, piroettando qua e
là.
« Puoi
tenere per te i tuoi
virtuosismi? Non tutti siamo bravi in qualsiasi cosa, come te. Devi
capire che il resto del mondo è umano e ha dei limiti. »
« Quindi
sarebbe umano
saper
suonare qualcosa come quindicimila strumenti? »
« Puoi farmi suonare un mandolino di ghiaccio se ti rende
felice, ma stare in equilibrio su queste trappole mortali che rischiano
di mozzarmi un arto di netto in caso di caduta è una
crudeltà che supera i tuoi standard! »
Chris alzò gli occhi al cielo« Ma che fifone! Se
mi darai
retta non ti farai niente. Dai, un giro e poi ce ne andiamo! »
Darren gli rivolse un'occhiata diffidente.« Un giro solo?
»
« Beh, anche due se ti va... »
« Uno mi basta. »Prese un respiro
profondo.« Cosa devo fare? »
Chris si aprì in un sorriso luminoso.« Ti fidi di
me? »
« Per niente, Jack. »
Soffocando una risata il soprano tese le mani in avanti, invitando
Darren ad afferrarle.
Darren scosse la testa.« Ti farò cadere. Ci
romperemo
qualcosa e Ryan e Brad ci romperanno qualcos'altro, probabilmente il
contratto, e quando saremo due disoccupati e dovremo ipotecare la mia
chitarra me la prenderò con te. »
« Sai di avere un talento nelle previsioni disastrose?
Dovresti
sfruttarlo. Comunque muovendoci non saremo più a rischio
congelamento. Stai diventando blu, sai? Un puffo in piena regola.
»
Darren strinse i denti, incerto, cercando di bilanciare il peso
corporeo in modo da resistere qualche frazione di secondo senza
rovinare a terra, frantumare il ghiaccio e qualsiasi altra cosa
drammatica sarebbe potuta succedere.
Chris assistette alla manovra in silenzio tenendolo, spiegandogli poi
che per fermarsi basta piegarsi in avanti e qualche altra nozione di
pattinaggio elementare.
« Chris, ho sentito un "crack". »
« Sarà stata la Borsa americana. O uno spacciatore
in cerca di clienti. »
« E se il ghiaccio non ci reggesse? »
« E se io non
ti reggessi? Sei uno stress. Dov'è finito
il tuo spirito d'avventura, la tua leggerezza d'animo...L'incoscienza,
dove l'hai lasciata? »
L'altro mugugnò qualcosa, traballando terrorizzato.
Si sentiva molto Bambi nella scena in cui sgambetta sul laghetto
congelato.
« Okay, bravo, così... Non sei ancora morto,
è già qualcosa no? »
« Sì, li chiamo progressi...
»Borbottò l'altro, praticamente immobile,
deglutendo rumorosamente.
« Citare Kurt Hummel non ti servirà a niente se
non ti muovi di lì. Ma per restare in tema, tu mi emozioni, Darren.
Ho cercato un cretino
come te da sempre. Con affetto parlando. »
Al momento l'unica cosa che veniva in mente a Darren con la parola affetto era lui con
una sega circolare che spezzettava Chris.
Se non avesse avuto l'emisfero sìnistro del cervello
semi-congelato, probabilmente l'idea che guardasse troppi telefilm
horror gli sarebbe passata per la testa, ma visto il suo attuale
principio di congelamento era già tanto che riuscisse a
mandare impulsi motori coordinati.
Non che ci stesse riuscendo un granchè bene, comunque, visto
che
era certo di essere sull'orlo di un crollo, in senso letterale oltre
che figurato.
« Con questa tortura sappi di esserti giocato la
potestà
di scelta del film della domenica per i prossimi tre mesi.
»Bofonchiò Darren, malfermo mentre si teneva al
soprano e
si muoveva molto cautamente.
« Come se avessi mai davvero
scelto io. Finisci sempre per cambiare dvd mentre io vado
a prendere i popcorn! »
« Soltanto perchè i tuoi gusti in fatto di film
lasciano
parecchio a desiderare. » Controbattè l'altro a
denti
stretti, lanciando mentali terribili maledizioni a quel folle che aveva
inventato quella tortura che spacciavano slealmente per uno sport.
« Darren, posso darti un consiglio? Non insultare i gusti
della
gente che ti sta insegnando qualcosa di potenzialmente pericoloso in
cui tu sei totalmente incapace. Potrebbe irritarsi e
abbandonarti, chessò, in mezzo ad una pista di pattinaggio.
Per
fare un esempio. »
Darren spalancò gli occhi, tutto innocenza« Scusa?
Ero distratto dal tuo bellissimo
sorriso e dai tuoi meravigliosi
occhi... »
Chris provò a restare serio, ma davanti a quel concentrato
di
stupidità in equilibrio precario c'era poco da fare;
concentrò la sua forza di volontà per non dargli
una
gomitata perchè probabilmente sarebbe stata fatale e si
limitò a roteare gli occhi ridacchiando.
Continuarono a muoversi sulla pista, Darren che stringeva
spasmodiscamente le mani del soprano mentre sbatteva i piedi per
restare in equilibrio, sentendo di perdere di minuto in minuto sempre
più credibilità.
Poi, quando sembravano aver trovato il giusto ritmo abbastanza lento da
non spaventare il riccioluto ma che permettesse a Chris di non perdere
l'uso delle gambe per lo scarso utilizzo, successe qualcosa.
Darren si fermò di colpo e Chris potè quasi
avvertire l'atmosfera cambiare.
Chris guardò Darren e Darren guardò Chris.
Furono attimi di silenzio carichi di pura tensione.
« Sono Dio! »Esclamò alla fine
il ragazzo riccioluto, forse in un accesso di autostima.
Il soprano contò fino a cento per non sbattergli la testa
contro alla balaustra « Non ti starai sopravvalutando un
pochino? »
Darren scosse la testa, parlando concitato « Dovresti
portarmi più rispetto. Tecnicamente,
il ghiaccio è acqua congelata. Quindi sto
camminando sull'acqua! »
Chris si schiaffò una mano in fronte « Oh Signore
degli Anelli, dammi la forza. Darren, tecnicamente, praticamente e
assolutamente sei
uno stupido. Hai vinto, d'accordo? Prima che tu cominci a moltiplicare
pani e ricci e ti ritrovi ad essere un Barbapapà umano ce ne
andiamo. »Sospirò alzando gli occhi al cielo
avviandosi
Beh, forse non era Dio, ma la sua capacità di esasperare
Chris non era mica umana.
Angolino di Sara
Prima di
tutto pardon per
il ritardo praticamente in tutto: capitolo, risposta alle recensioni
(domani, appena finito di studiare italiano, rispondo a tutti,
giuro)... Ma non è colpa mia!
Okay, in realtà un po' colpa mia, ma ho una sola parola da
dire a mia discolpa: Supernatural.
Ogni momento libero -tra ore di matematica, stage struggenti e un po'
di tutto- mi sono riguardata tipo quattro stagioni in due settimane per
prepararmi psicologicamente alla sesta e alla settima.
Ossessiva? Io?? Noooo... Non sia mai.
*punta il dito* UN'ALTRA OS INVERNALE IN PRIMAVERAAAAAAA! (Che attrice
intensa sono, eh??)
Che ci volete fare, i ricordi di quando per educazione fisica siamo
andati alla pista di pattinaggio mi hanno traumatizzata abbastanza da
far venir fuori questa OS.
Dico soltanto che era la prima volta che mettevo i pattini ed
è stato... Neanche un trauma, di più! Ma sono
sopravvissuta, e questo è bene.
Basta, vi lascio tornare ai vostri festeggiamenti da "Klaine insieme
sempre&comunque" che immagino di aver interrotto xD Io invece
torno a shippare Chandler o Sebastian (o entrambi) con me stessa.
A presto! :D
|
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Capitolo 48 *** Certe cose possono succedere solo nei bagni ***
Lontananza
Angolino
di quella ritardataria di Sara
Ehm, sono
ancora viva! Lascio le scuse per il ritardo alla fine,
avverto solo che in questo capitolo ci sono un po' di parolacce, e che
è abbastanza diversa dalle solite cose comiche.
E che ho
scritto questa OS in preda alla disperazione post Braveheart. Non
guardatelo mai, quel film ç_ç
Certe
cose possono succedere solo in un bagno.
Chris se ne stava sul letto a fissare intensamente il soffitto.
Tentava di mettere a posto le idee prendendo esempio da Katniss
Everdeen di Hunger Games.
Mettere in ordine le cose, da quelle certe a quelle più
generiche.
Sono Christopher Colfer.
Ho ventidue anni. Sono nato a Clovis.
E sto di merda.
Forse stava diventando un po' troppo teatrale.
Non era una tragedia.
Ma forse un dramma sì.
Sono anche piuttosto
patetico.
Sospirò, rotolando sul letto per cercare di
togliersi di
dosso il viscido velo di sudore con il quale si era svegliato dopo il
sogno.
L'incubo.
Quel che è.
In fondo, come puoi definire incubo
qualcosa di tanto bello?
Come puoi definire incubo
quegli occhi?
Okay, sono molto
patetico.
Chris sbuffò, stufo di quella situazione, stufo
di
sentirsi di merda, di soffrire, di svegliarsi con quella sensazione di
vuoto, di niente.
Stufo della convinzione che una parte di lui, la parte migliore di lui,
gli fosse stata strappata dal profondo, lasciandolo... Svuotato.
Un involucro.
Per dirla alla Supernatural, un contenitore.
Un contenitore di rabbia, delusione, frustrazione e furia.
Ma vaffanculo.
Pensò
stizzito tirandosi di scatto a sedere, calciando via le coperte
aggrovigliate e spalancando la porta del bagno con una
spallata.
Non c'era Darren con la bocca piena di schiuma e lo spazzolino in mano
a salutarlo spargendo dentifricio sullo specchio.
Non c'era Darren e basta.
Vaffanculo, Darren.
Dov'è che devi andare? Affanculo. Stronzo. Tu e quel coso
che ti sei portato a
letto.
Quattro mesi.
Quattro. Mesi.
Quattro merdosissimi mesi passati in quello stupido stato di catatonico
coma.
Chi l'avrebbe mai detto, Chris Colfer, una delle cento persone
più influenti del mondo, ridotto così...
A pezzi.
Finito, come la sua vita.
Ridotto ad ascoltare canzoni tristi e deprimenti, a mangiare gelato a
casa il sabato sera e ad avere sporadiche crisi di nervi.
A star male, ventiquatr'ore su ventiquattro.
Si preparò il caffè più forte della
storia dei
caffè e guardò il sole là fuori. Da
quant'è
che non usciva al sole?
Probabilmente quando l'avesse fatto si sarebbe sciolto.
Una mozzarella umana.
La memorabile immagine di sè spalmato su una quattro
stagioni fu bruscamente interrotta dal campanello impazzito.
DING DONG. DING DONG. DING DONG.
Ma che diavolo...?!
Sbadigliò, sperando che il disturbatore se ne
andasse.
DING DONG! DING DONG!
Il soprano si trascinò all'ingresso, infilò
un'occhio nello spioncino e arretrò agghiacciato.
<< Chris, sappiamo che sei in casa. Arrenditi, sei
circondato. E non costringerci a fare irruzione, perchè sai
che ne saremmo capaci. >>
Lea Michele e Ashley Fink, in abiti splendenti, stavano
valutando l'idea di usare la cassetta delle lettere come un ariete per
sfondare la porta quando questa si aprì mostrando un Chris
Colfer come non si era mai visto.
<< Non sei ancora pronto?!
>>Esclamò Lea cercando di
ignorare il fatto che il suo amico sembrava essere appena uscito da un
film di Tim Burton, mentre marciava dentro la casa di Chris prima che
quello le chiudesse fuori.
<< Lea, mi era sembrato di essere stato abbastanza chiaro
al
telefono... >> Replicò Chris,
stanco.<< Quale parte
di "col cavolo che ci vengo, caso chiuso" ti devo ripetere?
>>
<< E quale parte di "se non vai subito a vestirti ci
pensiamo noi
e ti trasciniamo alla festa di peso" devo urlarti addosso prima che tu
vada davvero a prepararti? >>
Chris aveva la tipica espressione da "vorrei proprio vedere", e Ashley
doveva averla riconosciuta perchè prima che lui potesse fare
qualsiasi cosa, con due spintoni secchi lo fece capitolare in camera.
Dove lui si chiuse dentro a chiave prima che loro potessero fare
qualcosa.
Tiè!
Lea e Ashley si scambiarono un'occhiata.
Che amico imbecille che
si ritrovavano.
<< Sei davvero un genio, Chris. Un GENIO. Chiudersi a
chiave in
camera, che colpo di scena formidabile.
>>Esclamò Lea
grondando sarcasmo da ogni singolo poro ostruito dal trucco
<<
Peccato che il tuo carissimo Golden Coso sia qua in sala.
>>
Chris sentì un brivido lungo la schiena.
No, non diceva sul serio. Il Golden Globe era intoccabile.
La voce di Lea si fece pensierosa, << Ehi, Ash, secondo
te... Se lo mettiamo nel forno, cosa succede? >>
<< Non so... Magari riusciamo a fonderlo. Potremmo farci
dei braccialetti! >>
<< O degli orecchini! Oppure potremmo metterlo su ebay...
Scommetto che lo venderemmo in meno di dieci secondi. >>
Chris non resistette più. << Mi arrendo! Okay?
Avete
vinto, sono quasi pronto! Ma non toccate il mio piccolo. Non guardatelo
neanche. Non pensate nemmeno lontanamente a lui. >>
Lea e Ash si batterono il cinque, continuando a pensare che, comunque,
quella statuetta sarebbe stata più interessante sotto
un'altra
forma.
Per esempio quella di un anello, per dirne una.
La porta si spalancò di scatto mostrando un Chris Colfer
vagamente umano.
Le occhiaie erano state coperte in fretta e furia, i capelli annodati
erano pieni di gel che almeno li teneva fermi, e cosa più
importante Chris si era tolto la maglietta bucherellata e i pantaloni
della tuta che si era tenuto addosso per almeno due settimane di fila.
Sono traguardi.
<< Immagino che meglio di così non possiamo
ottenere.
>>Sospirò Ash, tenendo d'occhio l'amico pronta
ad
agguantarlo se avesse tentato una fuga.
Era diventato così prevedibile, quel ragazzo...
<< Perchè mi state facendo questo? Non voglio
vederlo. >>
Credo.
Lea premette le mani sul clacson, mostrando
elegantemente
il medio al conducente di una jeep palesemente intenzionata a
spiaccicarli. << Le distanze di sicurezza, idiota!
>>Urlò infuriata sventolando una mano dal
finestrino.
E meno male che era Chris quello nervoso.
<< Chris. Non cominciare a dare di matto. Ti abbiamo
guardato
rovinarti giorno dopo giorno, abbiamo assistito alla tua trasformazione
in un ameba zombieficato. Ora basta, devi uscire, riprendere il
controllo! E sì, stasera ci sarà anche Darren, ma
non
puoi evitarlo per sempre. Siete nello stesso ambiente, capiteranno
altri eventi del genere, non puoi disertarli tutti... >>
Chris sospirò. << Immagino di no. E poi non
è detto
che ci inconreremo, il posto è enorme, ci sarà un
sacco
di gente... No? >>
Lea lanciò un'occhiata ad Ash dallo specchietto.
<< Già, non è detto.
>>
*
<< Chris, se non
la smetti ti
tiro un pugno. >>L'avvertimento di Cory suonava fin
troppo serio;
lanciò un'occhiataccia al ragazzo accanto a sè,
il quale -un
po' per la posa, un po' perchè continava a guardarsi intorno
alla ricerca di eventuali pericoli- assomigliava molto ad un suricata.
La prospettiva di un
pugno, magari ben assestato dritto in fronte, non
era poi così male. Magari, ferito, avrebbe potuto lasciare
la
festa.
Anche in barella
sarebbe andato bene.
Continuava a guardarsi
intorno, con continui tuffi al cuore: quei
capelli sembrano i suoi, quel puntino blu dall'altra parte della stanza
potrebbe essere lui...
Una tortura.
In più
sapeva che se l'avesse davvero visto, se si fossero trovati a distanza
ravvicinata... Sarebbe successo un casino.
Non era sicuro del suo
autocontrollo in quel caso.
L'impulso di prenderlo
a pugni avrebbe preso il sopravvento su quello
di saltargli addosso? Gli sarebbe venuto un infarto? Sarebbe morto
lì, ad una festa lussuosa e piena di gente famosa? Non era
poi così male,
come prospettiva... Magari Tom Cruise avrebbe tentato di rianimarlo con
una respirazione bocca a bocca.
Lea gli si
avvicinò sorridendo, brancandogli il
braccio.<<
Chris, mi accompagni in bagno? Devo incipriarmi il naso.
>>
Lui inarcò
un soparcciglio.
<< Va
bene, devo fare pipì. Comunque, mi accompagni?
Potrei incontrare Barbra Streisand, e ho bisogno di una mano da
stritolare in preda all'emozione. >>
Chris stava per
seguirla in bagno quando si accorse di alcuni piccoli dettagli.
Forse a furia di
guardare Final Destination era diventato un po'
paranoico su segnali e coincidenze varie, ma c'era qualcosa di sospetto
nell'occhiata che Lea aveva appena rivolto ad Amber, e nel fatto che
Chord e Mark, non troppo lontani, li tenevano d'occhio a distanza.
O forse lo tenevano d'occhio a distanza.
Si fermò di
colpo, ignorando lo strattone di Lea che invece aveva proseguito.
<< Che sta succedendo? >>
<<
Niente, non sta succedendo niente. Solo umani bisogni fisici...
>>
Chris
arretrò.
C'era qualcosa di
strano.
Lea
sospirò<< Senti, Chris, non dare di matto,
okay? Ne
avete bisogno. Non vi sopportiamo più. Quindi cerca soltanto
di
prendere la cosa con filosofia e non
ucciderlo! >>
E prima che il soprano
potesse chiedere aiuto con un urlo, pensare di
farlo, o mettersi a correre verso l'uscita di sicurezza più
vicina, Mark lo sollevò di peso.
Lo sollevò
letteralmente
dal pavimento, bloccandogli le braccia lungo i fianchi, e lo
scaraventò in bagno mentre Chris si dimenava e malediva ogni
singolo bicipite di quel ragazzo che non poteva che essere l'anello
mancante tra l'uomo e gli steroidi.
<< Che
diavolo volete fare!? E' un bagno, la gente dovrà
usarlo! Fatemi uscire, deficienti! >>Sbottò il
soprano
picchiando contro la porta.
<< Per
questo abbiamo rubato un cartello con la scritta "fuori servizio",
piccolo genio. Ora smettila di ribellarti e accetta le cose come vengono.
>>
Un'accetta era esattamente quello di cui
aveva bisogno, in effetti.
Non osava nemmeno
immaginare cosa avessero in mente quei malati dei suoi... Conoscenti. Non
amici. Assolutamente no, lo avevano appena chiuso in un bagno accidenti!
Continuò a
picchiare contro la porta finchè quella non si
aprì per una frazione di secondo.
Il tempo di lanciare
dentro Darren.
Oddio,
no.
Chris
avrebbe voluto urlare le peggiori cose ai quei sadici
là fuori, ma si ritrovava a corto di saliva. E di aria. E di
spina dorsale.
Non
guardarlo.
Nonostante
la sua forza di volontà Chris lanciò
un'occhiata fugacissima al ragazzo ancora scombussolato che era andato
a sbattere contro la parete, giusto per accertarsi che si
fosse fatto
male; poi, prima che Darren potesse dire qualsiasi cosa, il soprano si
chiuse in uno dei bagni.
Quello sì
che era un incubo.
<< Beh, ciao anche
a te!
>> Darren sembrava stranamente
arrabbiato.<< Molto, molto
maturo da parte tua. Ma in fondo è questo che fai, no?
Sparisci.
Ti chiudi in te e basta, non si può fare più
niente.
Decidi tu, no? Decidi tutto tu. >>
Ma che cazzo stava
dicendo?
Era... Era lui quello
arrabbiato? Stava scherzando?!
Doveva sbattergli la
testa contro il muro per farlo tornare sano?
Poi Chris
capì.
Era il suo modo per
farlo parlare. Faceva leva sul suo spirito combattivo e sull'orgoglio,
il bastardo.
Ma non avrebbe ceduto.
Poteva starsene lì a parlare da solo
anche tutta la notte, in fondo gli aveva sempre detto che era pazzo.
<< Forse
l'altra volta hai già detto tutto quello che dovevi, in modo
estremamente gentile,
se non ricordo male. E ora cosa fai? L'offeso? Non hai più
cattiverie da dirmi? Non hai altri mezzi per ferirmi? >>
Click.
Qualcosa
era appena scattato nel cervello di Chris.
Un secondo era
lì, a pensare che la terra avrebbe dovuto
inghiottire Lea e tutti gli altri, e quello dopo aveva spalancato la
porta e si era lanciato fuori, contro Darren, urlandogli praticamente
in faccia in un accesso di rabbia. << Non ci provare, non
ci
provare! Non osare fare la parte della vittima, perchè
è
la volta buona che ti disintegro! Tu sei quello ferito? Tu sei... Dio
quanto ti odio! Quattro mesi! Quattro mesi, brutto idiota, che me ne
sto in casa per colpa di chi? Eh? Tua! Quattro mesi di merda! E ora con
che presunzione vieni qui e... E vaffanculo. Ti detesto!
>>
Quanto avrebbe voluto
prendere a schiaffi quella faccia idiota! Darren
era lì, che lo fissava in silenzio mentre lui sbraitava come
un
matto...
Quanto avrebbe voluto
anche solo toccarlo. Un secondo. Un ricordo.
Quanto era bello....
Ormai Chris era
partito, << Spero che almeno ne sia valsa la pena,
stronzo! Rovinare tutto
quello
che avevamo... Ma non puoi venire qui e dirmi di essere stato cattivo,
o ingiusto, perchè mentre tu ti scopavi quello là
ero io
quello che stava male, che si faceva delle seghe mentali da rimanere
ciechi, che metteva su chili mangiando gelato! >>
Urlò
cercando da qualche parte dentro di sè la forza di odiare
quegli
occhi spalancati che lo guardavano atterriti, o quel nido di
condor tutto
arruffato.
Qualcosa si smosse nel
cervello di Darren, che dopo averlo fissato
imbambolato durante tutta la sfuriata si rianimò
all'improvviso.
<< Pensi che per me sia stato facile? Non volevi vedermi,
non mi
hai neanche dato modo di spiegare! >>
Chris dovette
impiegare tutti i suoi chakra per non mutilarlo, << C'era
anche da spiegare? Cosa c'era da
spiegare?! Non voglio i dettagli di come te lo sei portato a letto, mi
sono bastate le foto. >>
<< Non
ci sono andato a letto, Chris! Ci siamo baciati, abbiamo
limonato, ma nient'altro! Quando Mark mi ha visto mi ha tirato un pugno
di cui ho ancora il livido... Ed ero ubriaco, ubriaco fradicio
perchè
avevamo appena litigato, ed ero perso! Me ne sono pentito
all'istante, te lo giuro, ma ormai era fatta... Pensi di essere stato
l'unico a star male? Mi sono odiato ogni singolo giorno per quella
sera!
>>
<< Tu
non puoi farti il primo che passa ogni volta che litighiamo! Non
importa quanto c'andiamo pesante! >>
Darren
picchiò una mano contro il lavandino,
sbottando<<
Chris mi avevi appena sbattuto fuori! E non in senso figurato!
>>
<< Ero
arrabbiato! Cos'avrei dovuto fare? Volevi andare in
Germania otto mesi per girare uno stupido film del cavolo! E poi
saresti tornato? O tra una Beck's e un' Erdinger ti saresti innamorato
del primo che fosse capitato? O della tua controfigura? O di qualche
fonico biondo con gli occhi azzurri... >>
<< Era
questo il problema? Grazie tante per la fiducia,
tral'altro. Potevi dirlo e basta invece che cominciare a inveire sui
rapporti a distanza e su di noi e tutto il resto! >>
Il soprano
alzò la testa di scatto, inchiodandolo con i suoi
occhi << E tu avresti potuto chiedermi di venire con te.
>>
Darren
boccheggiò, senza parole. << Ma... Era ovvio
che ti avrei voluto con me! >>
<< Ah
davvero? Non sembrava quando parlavi di quanto ami
l'Europa, di quanto ti fossi divertito in Italia, di quanto tutto fosse
diverso da qua... Oh non fare quella faccia, a cosa dovrei pensare? Sei
bello, sei divertente e vuoi andare a circondarti di ragazze e ragazzi
bellissimi a centinaia di chilometri di distanza! >>
Darren si
passò una mano tra i capelli, agitato. <<
Credo che ci sia solo una cosa per non doverci continuamente preocupare
di tutto questo. >>
Ma certo che c'era una
sola soluzione.
Lasciarci.
Definitivamente.
<<
Sposarci. >>
E da una tasca
tirò fuori una scatola. Piccola, blu, con dentro un anello.
Panico.
Panicissimo.
Probabilmente tutte le
sigarette che si era fumato in quei mesi gli avevano offuscato il
cervello.
Chris dovette prendere
un respiro profondo prima di recepire davvero quella affermazione.
Sposarci.
E prima che potesse
impedirlo la sua mente era partita, e vagava tra i
ricordi del tempo passato assieme: il primo incontro sul set, gli
appuntamenti segreti, i concerti di Darren, le cene, il suo corpo sul
suo...
Ne riemerse ancora
sconcertato.
<<
C-che? >>
<< Chris
maledizione, mi vuoi sposare? >>
Il soprano sapeva
esattamente cosa fare.
Infatti gli si
scagliò addosso, furioso.
<< Sei
uno stronzo! Maledetto! Dammi
quell'anello, ora! Mettimelo a quel cazzo di dito, muoviti! E se provi
ad
andartene un'altra volta giuro che ti uccido! >>
Un po' incredulo anche
lui, e anche un po' spaventato, Darren si
affrettò a obbedire infilando quella piccola fedina d'oro
segno
del loro amore all'anulare
del soprano.
<< Mai
più. Non me ne andrò mai più, sono
stato chiaro? >> Mormorò Darren prendendogli
il viso tra
le mani e guardandolo dritto negli occhi un istante prima di
aggredirgli le labbra.
Il soprano lo spinse
con foga contro al muro, imprimendo infiniti baci
su ogni singolo centimetro di pelle raggiungibile mentre Darren lo
sollevava per farlo sedere sul marmo del lavandino in modo che gli
stringesse le gambe attorno al bacino, inspirando forte il suo profumo.
Si erano mancati
così tanto, e la voglia semplicemente di sentirsi era così tanta che
si ritrovarono semplicemente abbracciati a guardarsi e scambiarsi baci
appoggiati alla parete.
All'improvviso la
porta si spalancò di colpo e fece irruzione
un'emozionatissima Ashley che, ignorando la loro occupazione e la loro
posa, strinse entrambi in un abbraccio urlando
<< Era ora! Non vi sopportavamo proprio più,
stare con voi era diventato uno strazio! >>
Che carina.
Lea sbattè
ripetutamente il piede sulle piastrelle bianche,
guardando Chris, palesemente offesa. << Sto ancora
aspettando che tu lo dica, Colfer. >>
Accoccolato da qualche
parte contro Darren il soprano
sospirò.<< Hai ragione. Grazie, Lea, per
avermi chiuso in
un bagno per un'ora e mezza, per aver rischiato che spaccassi la testa
a Darren contro il lavandino, e per architettato quest'assurdo piano
che ha pure funzionato. >>
<<
Sì, sì, prego. Ma non è questo che sto
aspettando. >>
Chris
scoppiò a ridere, capendo cosa volesse <<
Sì, sarai la damigella d'onore. Contenta? >>
Finalmente la ragazza
si aprì in un sorriso smagliante -tutti si
aspettavano di veder spuntare altre due file di denti, tipo squalo- e
si potè ritenere soddisfatta del suo operato.
Per un attimo
regnò il silenzio.
<< Okay,
ragazzi non per rovinare il bel momento, ma ho bevuto un sacco
di quei drink alla fragola e... Ho bisogno di un bagno. O di un
cespuglio. Perchè non andate a casa a godervi la ritrovata
intimità?>> Fece Mark spingendo entrambi fuori
dalla stanza in tutta fretta, chiudendo la porta alle loro spalle.
<< Perchè l'hai fatto? Sono mesi che non
stiamo tutti insieme! >>Si lamentò Cory,
sbuffando.
Mark li guardò come se fossero un branco di idioti,
<< Ho piazzato le telecamere in camera loro.
>>
Angolino di
Sara!
Oddio non so neanche
cosa dire per questi mesi di assenza! Immagino vi chiediate che cosa
cavolo abbia fatto in tutto questo tempo.
E la risposta è... Assolutamente niente!
A parte studiare matematica e diritto fino al tredici giugno (il
tredici giugno Santo Panino!) per riuscire nell'impresa "media
decente", ed essermi poi data al nulleggio più totale. Mi sono presa un po' di tempo per fare shopping (che odio fare, è una delle attività che mi innervosiscono in 0-10 secondi) e occuparmi della mia cucciola :) Ma ora sono pronta a tornare a scrivere cose stupide e costringervi a leggere.
Vaneggiamenti
a parte, non so che dire di questa OS, non è il mio
solito... Spero non abbia fatto schifo :S E' da un sacco che mi
immagino una cosa del genere, sarà che le mie amiche hanno
fatto una cosa un po' simile lasciando me e una persona con cui avevo
litigato CONTINUAMENTE da sole, facendoci pure finire in coppia ai
giochi da tavolo xD
Mmh c'è qualche citazione sparsa qua e là, tipo
all'inizio... Io ho letto la trilogia di Hunger Games in quattro
giorni, quasi un libro a botta.
Ossessionata? Io? Mavvvvà, sono solo diversamente
interessata. Molto diversamente. E molto interessata.
Ora vado a cantare "Summer Lovin'" in giro per casa traumatizzando il
mio cane, e probabilmente avrò un incontro ravvicinato del
terzo tipo con un'ape che ho visto prima nella zona finestra, ma ora
è sparita. Quindi può essere ovunque. Oddio.
Ultima cosa: martedì parto per la Scozia con i miei (William
Wallace, aspettami!) e andrò pure agli Studios di Harry
Potter. Quindi se siete potteriani sfegatati posso postare le foto sul profilo
facebook appena torno, il quattro luglio :)
A presto, godetevi le vacanze! E a tutti i maturandi in ascolto: tenete
duro!
Alla prossima! :)
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Capitolo 49 *** L'amore CrissColfer ai tempi di Facebook ***
FB
Angolino
di Sara
Piccoli
avvertimenti: OS pallosa (anche se mi sono divertita a scriverla xD) AU (che non è il verso del
lupo, ma sta per "Alternative Universe)visto che Whashington
DC
e CC sono due normalissimi adolescenti e... Niente, ho finito.
L'amore CrissColfer ai tempi del colera
di Facebook.
In una classifica di pateticità da uno a dieci Darren si
sarebbe meritato un bel mille.
Stava raggiungendo livelli sorprendenti anche per lui, che ne aveva
fatte di cose imbarazzanti, patetiche o imbarazzanti e patetiche allo
stesso tempo.
Cioè, un conto è riprendersi con la webcam mentre
si
cantano canzoni della Disney, un altro è passare venti
minuti a
fissare lo schermo del pc, in attesa.
Uff.
E dire che si era creato il profilo di Facebook sotto
costrizione dei suoi amici, certo che non gli sarebbe mai importata
più di tanto la questione "richieste di amicizia".
Cazzo, quanto si era sbagliato.
Aggiornò di nuovo il suo profilo sul social network.
Niente iconcina rossa in alto a sinistra.
Nessuna richiesta di amicizia.
Cazzo.
Era tutta colpa di Lea. Quando gli aveva proposto di uscire quel
pomeriggio non si era aspettato che lei portasse qualcun altro, e
soprattutto non un qualcun altro così.
Con quegli occhi azzurri che non riusciva a togliersi dalla testa, e
quella voce...
Stava degenerando.
Okay, d'accordo, non lo voleva come amico.
E allora?
Sarebbe sopravvissuto.
E poi si erano conosciuti quel pomeriggio stesso, forse stava
esagerando.
E magari Christopher non
era ancora tornato a casa.
Si erano salutati da poco, no?
Aggiorna, aggiorna,
aggiorna.
Niente.
Sbuffò, aggiornò la pagina altre tre volte e poi
chiuse il portatile di scatto.
Stava per alzarsi e uscire dalla porta per andare a cercare del gelato
o qualcosa di incommensurabilmente dolce quando un pensiero gli
attraversò la mente.
Magari è
tornato.
Riaprì Gandalf, il computer, subito dopo, e andò
immediatamente sulla pagina di Facebook.
Altro che dipendenza, quella era una vera e propria ossessione.
Dai. Dai, dai, dai.
Mandami qualcosa. Perchè
sono triste e patetico e ho bisogno di una stupida richiesta su uno
stupido sito per essere contento.
Dai.
*
Chris
se ne stava
davanti al computer in camera sua, lo schermo del pc acceso, il dito
sul tasto del mouse, il cursore sul tasto azzurro con la scritta
"richiedi amicizia".
Uno dei tre neuroni di Chris, quello con in dotazione un minimo di
buonsenso, entrò in azione.
No. Chris, dai, no. Stai
addosso. Vi siete appena salutati e cosa fai? Gli rompi le palle online.
Chiuse la pagina, andando su un sito di giochi in linea.
Doveva distrarsi, perchè non poteva fare lo stalker fino a
quel
punto. Quindi cosa c'è di meglio di impersonare il Capitano
Kirk
online?
Insomma, se lui avesse
voluto futuri contatti gli avrebbe lasciato il numero.
O l'indirizzo mail.
O quello di casa.
Un gufo, un piccione viaggiatore, o della legna da ardere e una coperta
per mandargli segnali di fumo.
E invece no, se n'era andato con un sorriso stramaledettamente
adorabile e lo aveva lasciato lì, frastornato, a cercare di
capire perchè all'improvviso il mondo sembrasse
più
luminoso.
Rotolò nel letto, sbuffando.
Non l'avrebbe fatto, non poteva rendersi ridicolo anche a distanza,
sarebbe stato troppo anche per lui.
Darren avrebbe pensato che è un maniaco e non gli avrebbe
più rivolto la parola.
O il sorriso.
Dio, quel sorriso...
Aveva bisogno d'aria.
E dire che non gliene era mai importato nulla di quel maledetto social
network portatore sano di scompensi ormonali, riot, e ansia.
Tanta ansia, visto che il cuore gli martellava nel petto tanto da
fargli temere un imminente attacco di cuore, di panico o di qualsiasi
altro tipo potesse venirgli.
Ma Mark Zuckerberg non poteva inventare qualcosa di anche solo
lontanamente utile invece
di Facebook?
L'aveva inventato solo per tormentarlo, ne era sicuro.
Perchè ora non riusciva a pensare a niente che non fosse
quello
stupido social network che gli avrebbe permesso di accedere al mondo di
Darren in un paio di click.
Scoprire i suoi interessi. Analizzare le sue foto. Capire se fosse
fidanzato o meno.
Riaprì la pagina di Zuccavuoterberg.
*
Darren stava per prendere a testate il muro.
E avrebbe dovuto farlo anche violentemente, perchè la sua
massa
incolta di capelli avrebbe attutito il colpo e lui sperava di prendere
una botta abbastanza forte da farlo rinsavire, visto che aveva la
sensazione di star impazzendo.
Non aveva nemmeno voglia di cantare, e questo la diceva lunga.
Era rimasto davanti al monitor del computer fino a che non gli si era
addormentata una gamba e quando aveva cercato di alzarsi per far
circolare il sangue prima che gli andasse in cancrena era caduto.
Non poteva continuare così.
Per un po' aveva pensato di prendere l'iniziativa lui, poi si era reso
conto che l'idea che qualcosa, qualsiasi cosa, potesse nascere da una
cosa impersonale e fredda come una chat gli faceva ribrezzo.
Quindi sentendosi il Detective Conan dei poveri fece una cosa geniale:
cercò "Colfer" sull'elenco telefonico e trovò
l'indirizzo.
Perchè, essendo coerente con sè stesso, se
scrivergli su
Facebook era esagerare, andare a cercarlo sotto casa era normale.
Una logica di ferro.
Ma al momento non sapeva neanche cosa fosse la logica.
Sua nonna gli diceva sempre "ci sono cose che si possono fare solo alla
tua età. Sii giovane e incosciente, fai quello che senti.
Quando sarai grande non potrai permettertelo".
Mentre scendeva le scale tre gradini alla volta -cadendo rovinosamente
a terra e facendosi un male cane- si ritrovò a immaginare un
sacco di possibili scenari del loro incontro, se mai l'avesse trovato.
Anche l'idea di appostarsi da qualche parte e spiarlo non era da
buttare, comunque.
Se poi Chris
avesse chiamato
la polizia avrebbe detto di soffrire di qualche tipo di decifit di
memoria e di credere di essere uno scoiattolo.
Era troppo agitato per escogitare un piano decente.
Probabilmente se ne sarebbe pentito, gli stalker hanno vita breve.
Era perso nelle sue macchinazioni criminali quando si rese conto di una
cosa.
Una cosa che lo fece fermare, corrugare le sopracciglia fino a fare
diventare due triangoli equilateri e temere di avere le allucinazioni.
<< Ehm, ciao. >> Borbottò Chris
imbarazzato, sconcertato quanto lui, con l'espressione di chi
è stato appena colto sul fatto. << Ehm...
Soffro di decifit di memoria, mi sono perso. >>
Darren non era l'unico sociopatico in città.
<< Forse posso darti una mano allora. Abito da queste
parti. >>
*
Tre mesi dopo tutti i
loro amici sapevano che Chris e Darren avevano una relazione complicata,
ma Facebook non c'entrava proprio nulla.
Angolino
di Sara
Questa
non era la OS che avevo intenzione di pubblicare, ne ho un'altra in
cantiere. Una più stupida, ovviamente.
Ma
questa è nata così all'improvviso che non ho
potuto farci niente! Avete presente quelle storie che scrivete, poi la
cancellate, la riscrivete di nuovo finchè non va bene? Ecco,
questa è il contrario. Dopo venti minuti a guardare la
pagina di Facebook (non sono il Darren della situazione, ma quando
maaaai...) mi son detta "ma 'cavolo fai, scema? Se proprio devi fare
qualcosa di inutile almeno scrivi qualcosa" così ho chiuso
quel maledetto sito e ho scritto questa.
Oh,
tral'altro sono contentissima che abbiate apprezzato la scorsa OS! :D
Alla
prossima :)
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Capitolo 50 *** Storie d'amore non tanto segrete... ***
Storie d'amore non tanto segrete...
Cory non si era mai sentito così piccolo.
E, diciamocelo, per far sentire Cory Monteith piccolo ce ne vuole.
Lui e Lea se ne stavano sul divanetto in mezzo alla saletta relax, sovrastati da un Ryan Murphy furioso che camminava avanti e indietro mentre entrambi si chiedevano se fosse o meno il caso di fare una foto alla vena che pulsava in maniera abbastanza inquietante sulla tempia del produttore, prima che gli partisse un embolo e schiattasse davanti a loro.
Sarebbe stato un ricordo carino, in fondo.
« Io vi ho dato la celebrità, io ve la tolgo e vi disintegro! »
Forse non è proprio così il modo di dire, ma a nessuno venne in mente di protestare quella licenza poetica.
« Ryan, forse dovresti sederti... »Propose Cory, evitando con cura lo sguardo assassino deciso a fulminarlo sedutastante.
Chris, appollaiato su una sedia in un angolo insieme a tutti gli altri -ben decisi a godersi lo spettacolo- si sentì in diritto di intervenire. « Mah, non so se da seduto riuscirebbe a trovare l'angolazione giusta per strangolarvi... »
« Grazie dell'aiuto, Chris. »Sibilò Lea cercando di togliersi un tacco per lanciarglielo dritto in mezzo agli occhi. Ryan si massaggiò le tempie come per rilassare tutti i chakra prima di fare qualcosa di cui si sarebbe potuto -più o meno- pentire.
« Ditemi quando. »
Lea e Cory si lanciarono un'occhiata perplessa, poi il ragazzo azzardò un « Quando. »
E Lea si sbattè una mano in fronte, probabilmente cercando di causarsi un trauma cranico.
« Ma l'ha detto lui! Ha detto "ditemi quando" e io l'ho detto... »
Chris inarcò un sopracciglio. « Ogni tanto mi ricordi Darren. »
Ryan sembrava sul punto di esplodere. O di lanciare qualcuno dalla finestra, anche soltanto per sfogarsi visto che erano al piano terra.
« Intendevo. »Ringhiò « Quando avete cominciato a frequentarvi fuori dal set. »
« Beh, potevi essere più chiar-ahia! »
Il pestone di Lea gli aveva appena rotto qualcosa come tre dita del piede.
« Da poco. Molto poco. »Bofonchiò la ragazza.
« Qualcosa mi dice che non è vero. »
Chris si sentì nuovamente autorizzato a parlare, « Se è per il suo naso: non credo cresca perchè dice bugie. Anche se spiegherebbe molte cose. »
Nell'occhiata che gli venne rivolta il soprano lesse che entro fine giornata gli sarebbe stato asportato qualche organo interno se non avesse chiuso la bocca in tempi brevi.
« Una cosa vi avevo chiesto. Una sola cosa, perchè sono il miglior produttore e regista che il mondo potrà mai conoscere. »
Chris annuì vigorosamente girandosi a guardare gli altri, « Ed è anche così modesto! »
« Chris, se trovi del veleno nella tuo Coke, sappi che sono stata io. »
Ryan riprese a marciare, consumando la moquette.« Di non innamorarvi. O, in caso fosse successo, di non farmelo mai scoprire. Produttore non vede, produttore non duole. E voi cosa fate? Finite su tutti i social network in atteggiamenti amorosi! E cosa dovrei fare ora? Come posso mandare avanti una serie tv in questo modo?! E se vi lasciaste? Devo disintegrare la Finchel. E questo vuol dire incentrare la cosa su Rachel e Finn. E questo il pubblico non lo sopporta più, e sinceramente neanche io, li detesto ormai! Ho altri dieci personaggi da far evolvere! Lea, sei licenziata. »
Sincope in arrivo per Lea tra 4, 3, 2...
« No, scherzavo, non posso farlo, mi faresti causa. Basta, fuori da qui, tutti quanti. Devo pensare. »
E quando Ryan deve pensare, è meglio correre ai ripari.
O, come preferì Chris, a prendere in giro Lea e Cory perchè era decisamente troppo divertente.
*
« Non ti senti nemmeno un pochino... In colpa? » Domandò Darren mentre Chris lo trascinava per la giacca attraverso il corridoio deserto.
« Perchè? Non è colpa mia se si sono fatti beccare... Tsk, stanno insieme da pochi mesi e la loro copertura è già saltata... Dilettanti. Non hanno il nostro allenamento. Riesci a tacere per dieci secondi? Ryan avrà messo telecamere o spie -o entrambe le cose, in effetti- dappertutto per prevenire effusioni tra altri del cast... E probabilmente avrà disseminato il panico anche tra i vari addetti a qualsiasi cosa... Nessuno avrà più il coraggio di guardare qualcun altro negli occhi per paura che Ryan li faccia a pezzi con un machete. »
« E noi non abbiamo paura di essere fatti a pezzi con un machete? Perchè mi è capitato di pensare alla mia fine, ma era una cosa più tipo "ragazzo stroncato da infarto davanti a Daniel Radcliffe"... »
Chris si appiattì contro al muro e lanciò un paio di occhiate furtive al corridoio, assicurandosi che non ci fosse nessuno, « Un po' forse l'abbiamo. Ma conto sul fatto che Ryan si accanisca sul primo che riesce ad acchiappare, e con le tue gambette corte posso andare sul sicuro. »
Darren stava per ribattere che c'era un girone all'inferno per le persone come lui, ma fu spinto con una certa impazienza in una stanza buia.
« Niente più sala costumi? »
« Meglio non rischiare... E poi non importa dove. Importa cosa. »
« Non sono sicuro fosse proprio così. Perchè la gente cambia i modi di dire oggi? Devo farlo anche io? Occhio non vede...Sarai miope. »
Era abbastanza certo che il soprano avesse roteato gli occhi,
« E comunque non mi piace questa stanza. La confondo sempre con la saletta relax. »
« Lo so, tu e l'orientamento non andate d'accordo. Così come tu e l'ordine, o tu e la lavatrice, o tu e qualsiasi cosa richieda un minimo di coerenza... »
Darren sbuffò, contrariato.« Sei piacevole quanto la "ù" che si schiaccia per sbaglio quando si vuole andare a capo. »
« Ci siamo scambiati abbastanza effusioni, possiamo smetterla con i preliminari. »Commentò Chris sbrigativo, tappandogli la bocca con una mano e sbottonandogli la camicia con l'altra.
Romanticismo a go-go, insomma.
*
Qualche giorno dopo i nostri paladini si stavano dando ad attività extralavorative nel corridoio, impegnati in quella che si potrebbe definire un razionale e ragionevole scambio di opinioni tra lingue.
Distrutto dalle prove du ballo Chris lasciava che Darren lo strattonasse per condurlo ovunque volesse, anche perchè era piuttosto certo che la meta fosse la loro nuova base segreta di effusioni, la loro Bat Caverna.
Quindi non gli venne neanche in mente di protestare quando Darren aprì una porta e lo trascinò dentro con sè.
Non ci mise più di qualche secondo per capire che qualcosa non andava.
Sarà stata l'improvvisa mancanza d'aria nella stanza, risucchiata all'istante dai una dozzina di sorpresissimi polmoni.
Lui era ancora da qualche parte ancora perso contro il petto di Darren e, sinceramente, non aveva una gran voglia di scoprire il motivo di quel silenzio innaturale.
Sospirò.
« Hai sbagliato stanza. »
Darren era affranto. « Già. »
« E siamo nella saletta relax. Durante la pausa. »
« Già. »
« E immagino che la tecnica "resta immobile così non ti vede" funzioni solo con i T-Rex. »
« Potremmo tentare comunque... »
« E lo sai che ti ucciderò? »
« No, pechè in previsione di una situazione del genere ti ho nascosto i cd dei Nirvana e se mi uccidi non saprai mai dove sono. » Spiegò Darren guardando uno ad uno i suoi amici e i suoi datori di lavoro, totalmente sconvolti.
Per un attimo nessuno disse niente.
Poi Mark cominciò ad applaudire e ululare dalle risate, urlando « Ryan, ti prego, facci un film! Ti do puer il titolo: "L'idiota storia d'amore mica tanto segreta di Gnomeo e Chrisetta"! Probabilmente finirà anche in tragedia... »
« TU! » Lo strillo di Lea fu udito anche in Burundi. « Christopher Paul Colfer, non ci posso credere! »
Quando Lea usa il tuo nome completo, non è mai una bella cosa.
Lo aveva scoperto a sue spese Naya Marie Rivera, che quando le aveva fregato il mascara per ciglia lunghe-lunghe-lunghe-in-modo-assurdo* aveva seriamente temuto che le strappasse le ciglia una ad una per vendetta, e lo sapeva Mark Wayne Salling, che da quando aveva tentato di spiare le ragazze nello spogliatoio si ritrovava un tacco dodici di Lea conficcato da qualche parte tra lo sterno e la quinta costola.
E Chris aveva sempre saputo che prima o poi sarebbe toccato anche a lui.
Solo che al momento sperava che una calamità naturale di qualche tipo la mettesse fuori gioco.
Un piccolo cataclisma.
Un disastro di qualche tipo.
In fondo lui era Chris Colfer! E poi aveva lavorato ai suoi poteri da supereroe da quando aveva compiuto quattro anni...
Niente, era ancora lì che si avvicinava a balzi come una leonessa che sta per appropriarsi della natica di una gazzella indifesa.
« Darren, proteggimi. »Sussurrò il ragazzo, spalancando gli occhioni azzurri in un patetico tentativo di intenerire Lea, che tral'altro era in piena crisi perchè la sua parte di fan CrissColfer stava lottando per liberarsi e dare inizio ai festeggiamenti mentre la parte furiosa e bramosa di sangue Colfer reclamava vendetta.
Per questo intervallava occhiate assassine a saltelli entusiasti.
Non era un bello spettacolo.
« Fammi capire, tu stamattina hai aizzato Ryan contro me e Cory perchè stiamo assieme... E voi due state assieme?! »
Intanto Darren, che non era in pericolo di morte, poteva -o doveva?- prendere parte alle manifestazioni di giubilio da parte degli altri, che dopo i primi attimi della più pura incredulità si erano dati a quello che si potrebbe definire lo spupazzamento di Darren.
Tra chi gli singhiozzava su una spalla in preda alla gioia, chi gli saltellava attorno urlando di aver appena vinto cinquecento dollari di scommessa e chi si medicava le ferite perchè era svenuto per lo shock ed era andato a sbattere da qualche parte, il povero hobbit extralarge non sapeva da che parte girarsi.
Chris intanto era arretrato fino alla porta e tentava di far ragionare Lea.
« Cerca di capire, non volevo dirtelo anche perchè ti avrei messa in una posizione scomoda! Non avresti dovuto raccontarlo a nessuno, e sappiamo come sei pessima a tenere segreti... »
« Quindi l'hai fatto per me? » Lea si aprì in un dolce sorriso «Sei proprio un tesoro, Chris. Per questo ora ti seppellisco. »
E dire che per un attimo il soprano aveva creduto di averla scampata.
Stava per darsi alla fuga nel corridoio preparando già un percorso mentale per raggiungere la macchina, salterci dentro dal finestrino e partire a tutta birra -magari investendo Lea, per avere un minimo di vantaggio- quando andò a sbattere contro qualcosa.
Un "qualcosa" dalle sembianze di Ryan Murphy, che fin'ora era rimasto in totale silenzio.
"Dalla padella alla brace" è troppo riduttivo.
"Dalla più incandescente brace ad un vero e proprio vulcano" forse renderebbe meglio l'idea.
« Mark, smettila di ballare. » Sospirò il produttore, schivando all'ultimo minuto Kevin e Grant che correvano per la stanza in piena fase imbecille, urlando parole a caso, inframmentate da un "Chris" e "Darren".« Qualcuno mi ricorda perchè li ho assunti? »
« Eravamo disperati. » Gli rammentò Brad sbucando dalla porta, rassettandosi la camicia.
Ryan annuì, in balia dei ricordi, « Ah giusto. E anche ubriachi, se ricordo bene... Mi mancano quei tempi, sai? »
Progettando di andare a scolarsi uno scotch subito dopo, Ryan tornò a fronteggiare il suo cast.
La sua pelata non era mai stata così inquietante, con la luce del sole che gli si rifletteva sopra.
« R-Ryan, ti hanno mai detto che sembri Lex Luthor? Hai quel cipiglio assassino così incisivo... » Tentò Darren abbozzando un sorriso conciliante, che non funzionò affatto.
Chris si buttò in ginocchio, disperato. « Ryan uccidi lui, è stato lui a sedurmi! Ho provato a respingerlo, ma si è incollato... »
« Ehi! »Protestò Darren, zittito subito da entrambi.
La ramanzina di Ryan fu quasi interminabile.
Il produttore ad un certo punto tentò di far firmare loro un contratto in cui stabilivano di stare assieme per almeno altri due anni, per sicurezza. Alla fine li congedò e quando Darren e Chris uscirono dalla stanza trovarono gli altri per terra a fare scommesse su chi dei due avrebbe pianto e di quante ottave sarebbe salita la voce di Ryan.
Grant li vide e balzò in piedi « Ora che siete tutti usciti allo scoperto, anche io e Kevin stiamo assieme. Facciamo una cosa a sei? »
*
« Non ti senti nemmeno un pochino ipocrita? »Domandò Brad, premuto contro la parete della sala di produzione.
O riproduzione, che dir si voglia.
« Assolutamente no. Questo è... Completamente... Diverso. »Rispose Ryan baciandolo con trasporto.« E poi non è colpa nostra se sono degli incompetenti. Stanno insieme da così poco e si sono già fatti scoprire, noi stiamo insieme da anni e nessuno sospetta nulla... »
Angolino di Sara
Olè, Cinquanta sfumature capitoli di "Beh credo che... eccetera".
Tral'altro, che razza di nome ho dato a questa raccolta? Con tutti i gruppi del mondo ho scelto i Lunapop? Bah...
Cinquanta capitoli è tantissimo! Non so se sentirmi orgogliosa o imbarazzata per la quantità di stronzate presenti in tutto questo. Probabilmente la seconda.
A parte che non ho ancora capito se Lea e Cory stanno assieme o meno (ma a giudicare dalle foto immagino di sì?) mi sembrava giusto dedicare qualcosa anche a loro >.>"
Mi dispiace di essere così indietro nelle risposte alle recensioni. Sono un disastro, ma ultimamente il mio computer sta sdando e devo scrivere/pubblicare da quello di mia sorella... E, a parte che non mi ci trovo affatto, ogni volta che lo uso le serve. Mah... Spero di riavere il mio funzionante al più presto!
Spero che le vostre vacanze stiano procedendo bene, io sono tornata ieri dal campeggio e credo che la mia schiena o almeno qualche vertebra sia rimasta là...
Buon Ferragosto, alla prossima :)
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Capitolo 51 *** Di rotture e Bat-cose ***
Scena
*okay, c'è parecchio fluff. Capitemi, mi sento
sola e
triste. Mi devo rifare con loro. *
Prima della lettura è meglio consultare un medico guardare questa
foto!
Di
rotture e Bat-cose.
Chris si sentiva debole.
Guardava quel Darren diverso,
e si chiedeva per quanto ancora dovesse trattenere le lacrime.
« Io... Io credo che sia meglio così per entrambi.
»Mormorò Darren affranto, abbassando lo sguardo.
Cazzo.
« Non può funzionare a distanza,
Kurt. »
Kurt.
Non Chris.
Kurt.
Ormai c'era così tanto di lui in quel
personaggio che era
difficile distinguere la realtà dalla finzione, soprattutto
ora
che Darren lo incatenava con quello sguardo stravolgente, straziato,
disarmante.
Chris stava per crollare, lo sentiva.
« E... Stop! »Arrivò la voce di Ryan,
palesemente soddisfatto.
Chris si rese conto di star trattenendo il fiato e si
affrettò ad inalare aria fresca, sperando di tornare lucido.
Darren era ancora lì, solo che adesso un sorriso compiaciuto
gli illuminava il viso.
Il soprano fece un passo indietro, il respiro affannato e una gran
voglia di mettersi a correre.
Un secondo dopo era dietro uno degli alberi di Central Park e cercava
di liberarsi di quello stupido cappotto.
« Siamo stati grandi, vero Chris? ...Chris? Cos'hai?
»Il
tono di Darren passò da terribilmente fiero a
incredibilmente
preocupato in due secondi netti.
« Niente. »Mormorò l'altro, ancorando lo
sguardo a terra.« Siamo stati grandi. »
« Chris... »
« Sto bene. »
« Sì, certo, e io so giocare a pallacanestro.
»Ribattè Darren seccato,
posandogli le mani sulle spalle. « Chris, guardami.
Cos'è
successo? »
Il soprano lo guardò negli occhi finalmente dolci, e non
potè che sentirsi sollevato.
« Non lasciarmi mai. » Sussurrò
sentendosi un idiota, certo che le sue guance fossero diventate
scarlatte.
Cosa che non aiutava affatto.
Darren sgranò gli occhi ma rispose subito, senza
esitazione.« Mai. »
Il soprano si abbandonò ad un sospiro profondo, fermando a
mezz'aria la mano che avrebbe voluto stringere quella di Darren e
ficcandosela in tasca.
Niente effusioni in
pubblico, ragazzi. La voce di Brad gli risuonava ancora
nelle orecchie.
In effetti dare spettacolo davanti a tutti quei fan arrivati per
assistere alle riprese, ad uno scorcio della vita di Kurt e Blaine, non
sarebbe stato esattamente l'ideale.
A meno che non volessero vedere la piccola folla impazzire, far
dilagare la notizia nel web ed essere accusati di aver provocato una
serie di collassi di
massa.
Erano potenti.
« Vuoi che ce ne andiamo? Dovremmo aver finito per ora.
»Propose Darren, un po' preoccupato.
« Sì. »
« E mi dirai cosa c'è che non va? »
« Non credo. » Rispose Christopher, avviandosi
comunque con lui lontano dagli altri.
Rimasero in silenzio per un po' e mentre Chris sembrava perso nei suoi
pensieri Darren continuava a scrutarlo in attesa che esplodesse e desse
di matto, che lo sgridasse per qualcosa di stupido che non si era
nemmeno accorto di aver fatto.
Invece arrivarono fino al bar più vicino senza che il
soprano
aprisse bocca, nonostante le ricerche dell'altro ragazzo di
spiegazioni, segni di vita e battito cardiaco.
« Una Diet Coke per i tuoi pensieri. »Propose
Darren
sedendosi di fronte al soprano, che stirò le labbra in un
sorriso.
« Non mi vendo per così poco, Criss. Almeno due.
»Rilanciò subito, rilassandosi un po'.
« Una adesso e una quando mi avrai spiegato cosa ti
è
successo. Cos'ho fatto? E' perchè ieri ho cambiato canale
mentre
guardavi quel programma pallosissimo sullo sport? »
« Si chiamano Olimpiadi, Darren. »
« C'era Desperate Housewifes, che ha la priorità
su
tutto. »Spiegò lui contento che Chris sembrasse un
po'
più calmo e aperto al dialogo.
Ordinò sorridendo gentilmente alla cameriera che sembrava
sul punto di svenire e attese che il soprano dicesse qualcosa.
« Non mi piace quella scena. »Bofonchiò
Chris alla
fine, spostandosi per permettere alla cameriera di appoggiare
davanti a lui la sua lattina argentata e il bicchiere di vetro.
« Non ci crederai, ma l'avevo intuito. »Fece
Darren, ironico ma attento. « Dimmi perchè.
»
Chris prese a giocherellare con il bicchiere, sorseggiando la sua
bibita. « Kurt e Blaine non possono lasciarsi. Kurt e Blaine
sono fatti per stare assieme, Kurt e Blaine... Non sono niente l'uno senza
l'altro. »
« Kurt e Blaine non esistono, Chris. Sono personaggi
inventati
da quella mente diabolica e un po' malata del nostro capo. Chris e
Darren non possono lasciarsi, Chris e Darren
sono fatti per stare
assieme, Chris e Darren
non sono niente l'uno senza l'altro. »
Il soprano posò il bicchiere sul tavolo, scuotendo piano la
testa. « Kurt e Blaine sono due ragazzi idioti, giovani, che
non
sanno
niente del mondo. Sono noi, Darren. Sono come noi, e quella che abbiamo
girato prima... Se non fosse soltanto la scena di un telefim? Se
diventasse la scena della nostra vita? »
Darren aggrottò le sopracciglia. « Spero che non
sarà trasmessa in tv, la nostra vita. »
Chris si tirò indietro appoggiandosi allo schienale della
sedia,
irritato. « Lo vedi? Non prendi niente sul serio. Non ho
più voglia di parlarne. »
Stavolta toccò a Darren sospirare, pentito. «
Scusa, hai
ragione. Cercavo di sdrammatizzare. E' che non so cosa dire, in
realtà. Non so perchè tu stia reagendo
così, noi
stiamo bene, la nostra relazione va bene...
»Lanciò
un'occhiata allarmata all'altro « Va bene, vero? »
Chris alzò gli occhi al cielo. « Sì,
Darren, ma... »
« E poi eri tu a sostenere che Kurt e Blaine avevano bisogno
di
qualcosa del genere, per rendere il loro rapporto più
realistico. »
« E continuo a pensarlo, persino Rachel ha avuto
più
ragazzi di Kurt. Ma prima, mentre mi dicevi quelle cose... »
« Le stavo dicendo a Kurt! Chris, noi non siamo
così. Kurt e Blaine sono confusi, sono giovani e non sanno
quello che vogliono. Io so perfettamente quello che voglio, e sei tu.
»
Chris chiuse gli occhi e sospirò, soffisfatto. «
E' bello
sentirtelo dire, ogni tanto. Sai,saresti dovuto essere tu quello
distrutto. Mi aspettavo giorni di pianti e crisi di astinenza Klaine!
Voglio dire, sei
il più grande Klainer del mondo, credevo avresti tentato
di corrompere Ryan o intrufolarti illegalmente nel suo studio
travestito da Spiderman per rubare il copione, modificarlo e aggiungere
tante scene di sesso Klaine un po' ovunque. »
Bastò
un'occhiata per capire
che il criceto in sovrappeso nel cervelletto bacato di Darren aveva
cominciato a muovere qualche passo lento e atrofizzato sulla sua ruota
tutta fucsia.
*
« Sono
il terrore che
svolazza nella notte! » Esclamò Chris balzando qua
e
là nel suo costume di Halloween. « E credo di
avere una
nuova OTP: me e questo mantello. Credo ci scriverò sopra una
Fanfiction. Christello is
on, bitches. »
« Fidato
Robin a Scimmia
d'acqua: siamo in missione segreta, smettila di pomiciare
con quel coso. Non
sappiamo neanche che materiale sia, potrebbe essere velenoso.
»
Chris smise di sbaciucchiare il suo mantello, ma lo
accarezzò
sussurrando « Non ti preoccupare piccolo, è solo
geloso. Non
pensi che il tuo costume sia un pochino... Eccessivo? »
Darren si guardò: la sua calzamaglia verde gli metteva
meravigliosamente in risalto gli occhi, il mantello giallo spezzava e
quei guanti neri erano il top. « Non direi. Sono Robin.
»
« Ho capito che sei Robin, ma non potevi scegliere un altro
supereroe? Uno un pochino meno vistoso e meno gay? »
« Robin non è gay! »
« Sì, certo, e nella Bat-Caverna cosa credi che
facciano lui e Batman tutto il tempo? »
Darren rimase in silenzio mentre un mito della sua infanzia si
sgretolava trasformandosi in un trauma, tipo la morte di Mufasa o la
morte della mamma di Bambi.
« Detto da uno vestito da scimmia d'acqua luccicante non
credo
abbia credibilità. »Rimbeccò cercando
di
nascondere il turbamento.
Svolazzarono intorno alle roulotte fino a raggiungere quella del
Professor X dei poveri, pronti a fare irruzione dalla finestra,
raccimolare tutte le scartoffie possibili e immaginabili per andare sul
sicuro e riscrivere completamente il copione.
In realtà ora che gli era passata la crisi del momento Chris
era tornato dell'idea che una pausa tra quei due avrebbe fatto solo
bene, ma l'idea di sorbirsi Darren che scoppiava in lacrime ogni volta
che veniva nominata la parola "Klaine" non gli piaceva più
di tanto.
« Vorrei non dovervelo chiedere ragazzi, ma... Cosa state
facendo, a
parte brutalizzare quel briciolo di parvenza di virilità che
vi
era rimasta? »
Chris e Darren si scambiarono un'occhiata colpevole.
« ...Ce la Bat-tiamo? »
« Brutta Bat-tuta. »
Intanto a Ryan era passato di mente scoprire che cosa ci facessero due
tonti mascherati in giro per le roulotte perchè la talpa
senza
pelo -gli animali somigliano ai padroni, no?- che aveva nel cervello
aveva cominciato a muoversi.
Fu con una luce
destra
sinistra negli occhi che guardò di nuovo il suo Robin Darren
« Tu, non buttare quel costume. Lo metterai in una puntata di
Glee. »
« Anche questa è una brutta Bat-tuta. »
« No invece, ho già in mente tutto, ormai
è
deciso. Tornate pure nella vostra Bat-mobile, o Bat-roulotte, o quel
che è. »
« Le scimmie d'acqua non hanno qualche superpotere? Tipo
sparaflashare la gente come i Men in Black, o far esplodere le cose?
»
« No, ma se schiacci qui.. » Rispose Chris
indicando un
bottone del suo costume « Una delle antenne spara acqua.
»
« Acqua contaminata che farà dimenticare a Ryan il
suo progetto imbarazzante? »
« No, acqua del rubinetto. E credo che sia calda, ora...
Proviamo. » E gli spruzzò un getto d'acqua tiepida
sulla calzamaglia, beccandosi un'occhiataccia dall'altro.
« Come sei Bat-tagliero stasera... »
* Non ho idea di quello che si dicano nella fatidica puntata. (no, dai,
non ricominciate a piangere... Non volevo!)
Mi sento decisamente insensibile a non essere per niente turbata dalla
loro rottura, potete insultarmi un po' se volete sfogarvi!
Angolino di Sara
Quando scrivo cose come quelle nella parte finale mi sento proprio
scema. Poi ci rifletto un attimo e mi rendo conto che lo sono davvero,
quindi no problem.
Spero che vi stiate godendo le ultime settimane di vacanza, io all'idea
di dover affrontare l'ultimo anno di liceo non so se urlare di gioia o
farmi prendere dall'ansia per l'esame...
Torno ad ascoltare i Green Day preparando per l'I-Day Festival di
domenica prossima *w* Qualcuno ci va? :D
A presto!! :)
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Capitolo 52 *** Speed Date ***
Tre minuti
Speed
Date!
Quanto bisogna essere disperati per andare ad uno speed date, da uno a
dieci?
Chris si sarebbe dato un bel dodici al momento, ma probabilmente il suo
disperatrometro avrebbe
raggiunto presto nuovi livelli.
E dire che non ricordava nemmeno come ci fosse
finito, in quel posto.
In quel posto squallido, triste e per gente disperata.
Lui non era disperato, era diversamente pieno di speranze, ecco
tutto... Non c'era bisogno di farne un dramma.
La cosa drammatica, piuttosto, era che quello che stava succedendo al
suo tavolo.
« D'accordo,
Peter, cosa fai nella vita? » Domandò
fingendo un interesse che aveva perso nel momento in cui era entrato in
quel locale.
O meglio, nel momento in cui la sua amica Lea lo aveva spinto dentro
facendolo inciampare al gradino d'entrata e capitolare all'interno.
« Allevo capre. »
Chris lo guardò.
Lo guardo intensamente, mucho
intensamente, per capire se fosse serio o meno.
Poi non si trattenne più. « Ti
chiami Peter e allevi capre? Dimmi che ne hai una che si chiama Fiocco
di Neve e vengo a vivere con te. »
Din din din!
Come si suol dire, salvato
sul gong.
Peter continuò a guardarlo male mentre lui si
alzava e si
lasciava cadere sull'altra sedia, di fronte ad uno che sembrava quasi
normale.
« Mi chiamo Phil, e non ascolto Lady Gaga da quattro mesi.
»
Le apparenze ingannano.
« Mi chiamo Chris, e spero che quella campanella suoni in
fretta. »
Passò i restanti due minuti e cinquatadue secondi -contati
mentalmente uno per uno- a chiedersi se lui e Peter avrebbero fondato
un club per picchiarlo. Un fight club, ecco.
Sospirò, evitando accuratamente lo sguardo stranito
dell'altro
che evidentemente era pulito da Lady Gaga, ma si doveva essere fumato
qualcosa prima di entrare.
Non avrebbe mai immaginato che in soli tre minuti, perchè
è questo il tempo con cui si può parlare con
l'ipotetica
anima gemella, potesse capire così tante cose di una persona.
Si sentiva un po' Sherlock Holmes a osservare in quel modo chi gli
stava di fronte, ma in fondo è a questo che servono gli
speed
dating, no? Capire il più possibile dell'altro per scoprire
se
passerete il resto della vita insieme oppure no.
Tipo quelle applicazioni del telefono, che se mandi un sms al numero
giusto con il tuo nome e il nome di lui ti esce l'affinità
di
coppia.
Solo che qui te la misuravi da solo l'affinità, e per alcuni
bastava uno sguardo: un'occhiata alla maglietta di Numero Tre gli era
bastata e avanzata.
Numero Cinque occupava tre posti della panca.
« Il mio ultimo ragazzo è morto. »
Con il dubbio che forse se l'era mangiato, il suo ultimo ragazzo, Chris
tenne per sè i
suoi commenti che erano diventati via via più seccati e
sarcastici che gli si affollavano in testa.
Numero Sette voleva tredici figli.
Numero Otto pianse per tutti e tre i minuti.
Numero Nove era etero.
Arrivato a Numero quindici Chris aveva stabilito un metodo infallibile.
Una domanda secca, precisa, o la va o la spacca. O meglio, o la va o
Chris spacca, tipo Hulk.
Una domanda fondamentale, la domanda capo, l'asso pigliatutto delle
domande.
« Ti piace Star Wars? » Chiese con aria
inquisitoria
prima ancora di sedersi davanti a Sedici, che tanto era arabo e non
avrebbe mai saputo pronunciare il suo nome.
« Non l'ho mai visto... »
« DIN DIN DIN! » Urlò Chris cacciando in
malo modo
quello seduto dopo e rivolgendo un'occhiata irritata al nuovo possibile
futuro.
Forse Robert non era poi così male, sicuramente
era il
più normale tra tutti quelli che aveva incontrato in quella
stanza.
Chris si
appoggiò alla sedia fissandolo, cercando di far scattare il meccanismo.
L'innamoramento.
L'imprinting, alla
Jacob Black.
Quella cosa lì, insomma.
Ancora non aveva capito come funzionasse esattamente, se era una cosa di pancia o
di testa, ma non scattò un bel niente.
Se non fosse riuscito a trovare nessuno nemmeno lì, l'ultima
spiaggia, Lea gli avrebbe dato il tormento per l'eternità
Arrivato al ventesimo
ragazzo, Chris aveva perso ogni speranza,
tipo anima dannata davanti alla porta dell'Inferno. « Sono
Chris, ho ventun anni, sì, sono gay, no, non porto le lenti
a
contatto e no, assolutamente no, non voglio fare cose a cinque, sei o
più persone. » Mitragliò ancora prima
di guardare
l'altro, cercando una via di fuga, tipo una finestra da rompere a
spallate o qualcosa del genere.
« Sono Darren, e non ho idea di cosa tu stia parlando. Ma se
anche tu storpi la citazione di Woody e dici "ho un serpente nei
pantaloni" me ne andrò da quella porta e giuro che non
tornerò mai più. »
Chris alzò gli occhi.
Per un attimo tutto quello che vide fu verde, e fu grato non ci fosse
nemmeno uno specchio perchè doveva avere l'espressione
più imbambolata del mondo.
Okay.
D'accordo.
Respirare, giusto?
Com'è che si
fa?
Quella cosa di inspirare- espirare- spirare miseramente sul posto...
Tentò vagamente di ricomporsi.
Molto vagamente, e poco ricomporsi. « E se tu dici di
"non essere
strano, ma in edizione limitata" potrei picchiarti. »
Darren sorrise,
e Chris si domandò se era un problema delle lampadine o la
stanza fosse diventata davvero più luminosa.
Darren aveva gli occhi verdi e i capelli neri.
Darren era bello.
E il suo cervello era retrocesso al modello base, 0.0, in grado solo di
formulare frasi soggetto-predicato.
« E cosa ci fai qui, Chris?
E' la prima volta che vieni ad uno di questi incontri? »
Lui annuì, cercando di non fissare gli occhi verdissimi che
brillavano davanti a lui e di spostare la sua attenzione ai ricci
scompigliati, o alla barba sfatta, o alle labbra rosa, alla ricerca di
qualcosa di meno
attraente.
Tentativo miseramente fallito.
Game over, Colfer.
Darren continuò, disinvolto. « Per me è
la quinta. Ogni
tanto qualcuno di interessante
capita, ma poi viene fuori che è uno psicopatico o peggio
ancora
che è repubblicano. Tu a quale categoria appartieni?
»
« Sto lavorando sulla psicopatia, al momento. »
Bofonchiò certo di essere arrossito da qualche parte tra il
"Sono Darren" e quella risposta.
Darren sorrise di nuovo -forse aveva una paralisi facciale?- e Chris
era pronto a giurare che una parte di lui si era appena accasciata sul
tavolo, morta sul colpo.
« A quanti hai già lasciato il tuo numero?
»
« Nessuno... Per ora. »
Non era sicuro che avrebbe trovato il coraggio di lasciarlo a Darren,
era una cosa così... Triste? Patetica?
Forse però cominciava a capire il meccanismo.
L'imprinting.
Quella cosa lì.
In effetti lui il colorito alla Isabella Swan l'aveva. Forse lui era la
versione di base, e invece di dover scegliere tra un vampiro e un
licantropo gli spettava un hobbit.
Un hobbit decisamente carino.
Din din din!
Il tipo accanto a Chris lo guardò in attesa che
si alzasse e proseguisse il giro, ma Chris non si mosse.
« E' suonata la campanella... »
Cosa siamo, a scuola? Vattene. Sto parlando. Sparisci. Evapora.
Dissolviti, sciogliti, schiatta.
« Dovresti...
»Cominciò quello, lanciando un'occhiatina a Darren.
« Perchè non torni tra un po? »
Suggerì
lui invece, chinandosi in avanti sul tavolo, lasciando Chris un po'
tramortito.
Okay, un po' tanto.
Con quegli occhi, e quel sorrisetto...
Scosse la testa un paio di volte, cercando di tornare in
sè.
Lui non era così, non credeva neanche nei colpi di fulmine a
dirla tutta! E adesso era lì che balbettava incoerentemente,
completamente preso alla sprovvista.
Non riusciva neanche ad essere sarcastico, il che è tutto
dire
perchè nelle sue vene non scorreva sangue ma pura sagacia
accumulata in risposte taglienti distribuite in quel liceo bigotto di
paese dimenticato da Dio.
« Non sembri il tipo che viene agli speed date. »
« Mi ha costretto un'amica. Coercizione. Io volevo stare a
casa
a fare la maratona Doctor Who e lei ha minacciato di farmi a pezzetti
con la mia riproduzione della spada laser di Anakin. »
Ecco, se l'era appena giocato.
Darren se la sarebbe data a gambe di fronte alle sue manie da nerd e
lui avrebbe finito la serata a ubriacarsi in un bar, o qualcosa del
genere.
« Se io ti dicessi che faccio cover di canzoni
Disney e le metto su youtube, cosa diresti? »
« Ti chiederei di fare il coretto di "in fondo al
mar", immagino. »
Nessuno dei due si schiodò dalle rispettive sedie nonostante
gli scampanellii continui e soltanto quando l'incontro finì
Darren si giocò il tutto per tutto.
«
Okay, senti... Dopodomani esce lo Hobbit e i miei amici non vogliono
saperne di accompagnarmi, e mi chiedevo se- »
« Otto
al cinema? »
Darren sorrise per la
milionesima volta. « Sai Chris, credo che questo sia l'inizio
di una bella amicizia... »
Angolino di Sara
*I would give
myself a twelve. Ma che zuzzurrellona che sono, eh? xD
Argh. Dopo
mesi e mesi si ritorna, sperando che a qualcuno possa ancora interessare..! Pensate al lato positivo, non ho infierito
durante la rottura Klaine! Perchè sì, avrei
infierito. Sono malvagia.
Dopo ore di studio di Hegel intensivo (cosa che non auguro a nessuno!)
ho dovuto finire questa OS che ho in ballo da troppo, e non potevo non
mettere Lo Hobbit da qualche parte. Tral'altro per me sarà
un trauma quel film perchè passerò il tempo
aspettandomi Benedict Cumberbatch (<3) sbucare e urlare
"BORING!. Anche perchè so che lui è coinvolto nel
film quindi lo pretendo.
Spero che
qualcuno sappia di cosa parlo, ma potete anche sorvolare xD
Va bene, vado
a nannare che ho messo la sveglia presto per finire filosofia ._.
Chiunque sia in quinta liceo penso possa capire il mio stato d'animo
attuale.
Spero che
tutto vi vada bene, e nel caso sparissi di nuovo per un po'... Buone feste :)
|
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Capitolo 53 *** San Schifino ***
San
Schifino
« Lea, credo di star morendo. »
Okay, pausa.
Prima di cominciare questo capitolo ci vuole una premessa.
Una premessa sulla malattia maschile, perchè una
frase del genere, rantolata in quel modo poi, di solito può
portare ad attacchi di ansia, crisi di nervi, chiamate d'emergenza
all'ambulanza e corse sfrenate verso il pronto soccorso... Se viene
pronunciata da una donna.
Se invece quelle parole escono dalla bocca di un uomo, allora siamo
tutti in diritto di ignorarle e continuare a fare quello che stavamo
facendo prima della dichiarazione di imminente dipartita.
Perchè l'ipocondria maschile è qualcosa di
allucinante.
E' una piaga d'Egitto taciuta, viene subito dopo le cavallette, son
sicura.
E' quel momento di totale follia che attanaglia l'uomo nel momento in
cui crede di
essere in pericolo, perchè il suo cervello con annessa
concezione del dolore è andata a farsi benedire intorno
al decimo anno di età.
Si è data alla fuga, come un pokèmon selvatico
davanti a Charizard.
E' quel raptus imbecille che li porta a pensare a soluzioni finali per
malattie inventate.
Quindi, che gli sia entrata una ciglia nell'occhio o che una zanzara
l'abbia punto, l'unica soluzione sarà operare o rassegnarsi
ad una vita da ibrido zanzaro-umano.
Fine premessa.
« Sai Chris? Hai ragione. Sto per ucciderti. »
Sbottò Lea leggermente inalberata.
Stava saltellando sul posto tentando di infilarsi in un vestitino molto ino che
le aveva regalato Cory in uno dei suoi momenti di romanticismo di
quelli che capitano una volta ogni morte di Papa. Anzi, neanche, una
volta ogni Papa che si dimette.
A ognuno il suo.
« Lea, non è un tantino esagerato? Ti vedo quasi
le tette dall'orlo del vestito, tanto è corto. »
Lea girò la testa di centottanta gradi tanto velocemente da
sembrare una civetta spastica. « Non dovevi morire?
»
Il soprano sciabolò le sopracciglia, spiaccicato sul divano.
« Ammetti che era divertente. »
« Mai. »Ribattè lei cercando di
allungarsi le ciglia il più possibile con il
mascara.
Chris sbuffò.« Non capisco perchè la
gente impazzisca ogni volta il quattordici febbraio. Voglio dire, non
bisognerebbe dimostrarsi amore ogni giorno? E' la festa più
commerciale, pacchiana, triste... »
« Senti un po' Chris "SonoCinicoEMeNeVanto" Colfer, le coppie si dimenticano di ricordarsi quanto
si amano ogni giorno. Si litiga, si fa pace, e l'abitudine uccide il
romanticismo. Ma poi arriva San Valentino, e allora metti da parte le
litigate, le volte il cui il tuo ragazzo ti porta in un ristorante di
sola carne quando tu sei vegana, e ti focalizzi sui ricordi piacevoli,
sui gesti gentili, su tutte quelle piccole cose che ti piacciono tanto
di lui... » Spiegò Lea con aria sognante.
Chris era ammutolito. Sentirla parlare in quel modo gli aveva fatto
passare la voglia di demolire la festa.
« E poi vuoi dire che tu e Darren non avreste fatto
nulla anche se tu non ti fossi ammalato? »
Chris era quasi oltraggiato. « Certo che no! Abbiamo deciso
di non dar credito a questa festa inutile e commerciale. Senza offesa.
»
Lea gli rivolse un'ultima occhiata scettica, poi decise di lasciar
perdere.
Quando poi si rese conto di che ora fosse, lanciò un
gridolino che di umano aveva ben poco.
« Chris io vado. Chiamami solo se sei seriamente in
fin di vita, e non come l'ultima volta, che mi sono precipitata da te e
tu avevi il singhiozzo. »
« D'accordo, d'accordo. Grazie per essere passata. »
« Dovere. Passate un buon San Valentino tu e la tua
influenza! »Esclamò alla fine Lea uscendo e
chiudendosi la porta alle spalle.
Chris sospirò, guardando lo scempio di fazzoletti semi-usati
sparpagliati un po' ovunque intorno a lui. Stava ancora aspettando che
l'aspirina facesse il suo effetto e gli passasse il mal di testa.
Lanciò un'occhiata all'iphone, orribilmente silenzioso.
Okay che aveva detto lui a Darren di uscire e non preoccupaarsi, ma un
messaggio ogni tanto, giusto per assicurarsi che non fosse deceduto,
poteva anche mandarglielo.
Sbuffò: stava diventando patetico.
Cambiò canale ancora e ancora, cercando qualcosa di
vagamente non romantico e sdolcinato, ma fallì miseramente:
non c'era scampo, doveva beccarsi un film d'amore.
Ma neanche un bel film d'amore alla Titanic, che ti lascia in lacrime e
con il magone per il resto dei tuoi giorni, ma quei filmetti
adolescenziali che fanno venire il latte alle ginocchia.
La tristezza, insomma.
In più aveva mal di gola.
E mal di testa.
E il suo naso era più rosso di Rudolph la renna.
Maledetti germi.
Stava per mettersi a faccia in giù contro al cuscino e
tentare di auto-soffocarsi fino a perdere i sensi e addormentarsi
quando suonò il citofono e lui rantolò qualcosa
di inintelligibile.
Il campanello suonò di nuovo.
Questa volta quello che borbottò il soprano era
assolutamente comprensibile, ma decisamente volgare.
Si trascinò in stato pietoso fino alla porta e la
spalancò pronto a svuotarsi i polmoni contro un testimone di
Geova in cerca di guai, ma si sgonfiò come un palloncino
bucato quando riconobbe chi c'era alla porta.
« Che diavolo ci fai qui? » Questo è
ciò che tentò di esclamare in tono sorpreso, ma
gli uscì un borbottio piuttosto roco e imbarazzante.
« Controllo che tu sopravviva alla notte, mi sembra chiaro.
» Rispose Darren sorridendo, mentre passava sotto al braccio
di Chris e si accomodava in casa Colfer.
Un po' per la malattia, un po' per la sorpresa, Chris non
trovò la forza di ricacciarlo fuori.
« Vattene. » Mugugnò. « Ti
ammalerai anche tu. »
« Tsk, ti piacerebbe! Io, al contrario di te, sono vaccinato,
e immune ad ogni malattia. »
Chris lo seguì in cucina borbottando.« Ma tu, al
contrario di me, sei un idiota. »*
Darren appoggiò un sacchetto sul ripiano di marmo.
« Non hai altro da fare? Tipo tossire, stramazzare a terra...
»
« Bravo, sfotti, quando sarà troppo tardi
e piangerai sulla mia tomba ti sarai meritato tutto quel senso di
colpa. »
Darren corrugò quelle triangolarissime sopracciglia che si
ritrovava. « Non credevo l'avrei mai detto proprio a te, ma
tu guardi troppo Glee. Sembri Rachel »
Chris si lanciò di nuovo sul divano, tossendo un po' per
enfatizzare la sua sofferenza e un po' perchè gli bruciava
la gola in maniera allucinante.
Vedendolo in quello stato pietoso Darren non potè che
roteare gli occhi.« Chris è solo un'influenza.
L'ha avuta anche Mark, ti passerà nel giro di qualche
giorno... »
« No, tu non capisci. Morirò, me lo sento. Sono
tutto indolenzito, mi sento debole, sento la voce di un angelo... Ah no
è la mia. »
Darren si schiaffò una mano in faccia.
« Chris, voglio che tu prenda lo sciroppo e chiuda la bocca.
»
« E io voglio Misha Collins in giro per casa mezzo nudo, e
allora? Non si può sempre ottenere quello che si
vuole.»
Click.
Modalità infantile: on
« Tieni e bevi. » Sospirò
Darren sbattendogli sul tavolino il flacone, ignorando il broncio
dell'altro che, tra uno sbuffo e una smorfia, obbedì.
In realtà Darren lo beccò mentre cercava di
rovesciare la sua dose di sciroppo sotto i cuscini del divano e lo
minacciò di farglielo ingerire a forza per vie traverse,
quindi alla fine Chris ingollò quello che spacciavano per
sciroppo ma lui era certo fosse una poltiglia senza capo nè
coda.
« Perchè non ti metti a guardare la televisione, a
dormire, o fare quello che fanno i malati? »
« I malati stanno sdraiati e si lamentano, il che
è esattamente quello che sto facendo. E mi riesce anche
piuttosto bene, credo. »
« Concordo. Ti viene magnificamente bene. »
Chris assunse l'aria piuttosto compiaciuta di chi sa di riuscire bene
in qualsiasi cosa, poi tornò serio.
« Darren, davvero, vattene. Sono a pezzi, non riesco a
dormire da due giorni, sono più nervoso del solito... Non
c'è bisogno che stai qui. Rischi -più del solito-
che ti picchi. E poi... »
« E poi? »
« Beh, è San Valentino. Vuoi davvero
passarlo così? »
« Credevo non ti importasse di San Valentino. O
Schifino, vista la quantità di catarro in questa stanza.
»
« Infatti non mi importa, ma rende la cosa ancora
più triste, non trovi? »
Darren riflettè un attimo, poi annuì.«
In effetti hai ragione. Vado a cercarmi un accompagnatore per stasera
allora, a dopo. »
« Lo sai che il karma ti punirà per il
tuo umorismo inopportuno, vero? »
Darren ridacchiò, facendosi spazio sul divano. «
Qui di inopportuno c'è solo quella lampada di Hello Kitty.
»
« Me l'hai regalata tu. »
« Ah, già. »
Chris si stiracchiò e guardò il suo ragazzo che
aveva la pazienza di sopportare il suo sarcasmo, la sua ipocondria e
tutti i suoi difetti con quel sorriso maledettamente accattivante.
Sospirò. « Se proprio vuoi restare... Vai in
cucina a prendere i popcorn? Possiamo prendere in giro i film per
ragazzine. »
Al suo ritorno Darren trovò un cioccolatino a forma di cuore
sul cuscino del divano.
« E questo cos'è? » Chiese
divertito.
Il soprano roteò gli occhi, imbarazzato.« Mah, a
te cosa sembra? »
L'altro ridacchiò e lo scartò, trovandoci dentro,
oltre al cioccolatino, un biglietto tipo Bacio Perugina.
Solo che era scritto a penna, con l'inconfondibile calligrafia di
quell'essere spatasciato sul divano che fissava con fin troppa
attenzione il televisore.
Se il tuo ragazzo è
malato e rompe più del solito... Perdonalo.
Ha degli
occhi troppo belli per lasciarlo.
E poi ti ama,
anche se in un modo inquietante, strano e possessivo.
Darren fissò il biglietto per un minuto intero,
prima di riuscire a dire qualcosa.
« Certo che scrivi proprio male. »
E scoppiarono entrambi a ridere.
« Non vale però, tu mi hai
fatto una specie di regalo. Ora tocca a me, anche se non ho preparato
niente. » E dicendo questo allungò una mano dietro
al divano e prese una chitarra.
Chris era sconvolto. « Adesso mi dici da dove l'hai presa.
Non è possibile che ovunque tu vada trovi una chitarra!
»
« Segreto professionale. Ora taci e cerca di
dormire, okay? »
« Mmh. »Borbottò piuttosto
contrariato, appoggiando la testa contro la spalla di Darren che aveva
cominciato a suonare.
« Never
knew I coul feel like this
Like I've never seen the sky, before
Want to vanish inside your kiss
Every day I love you more, and more... »
A fine canzone Chris nascose gli occhi appena
lucidi contro la spalla di Darren, e bofonchiò. «
Beh, questo san Schifino non ha fatto poi così schifo, eh?
»
« No, direi proprio di no. » Concluse
Darren dandogli un bacio sulla fronte, per poi tornare alla sua
chitarra.
Angolino
di Sara
Oddio, è
San Valentino e io ho scritto una OS su San Valentino!
Assurdo.
E quindi auguri alle
ragazze che amano ragazzi, ai ragazzi che amano ragazzi, ai ragazzi che
amano ragazze, alle ragazze che amano ragazze, e alle ragazze e ragazzi
che amano Aaron Tveit.
Ammettete che non ve
l'aspettavate.
Sì, ora che
un po' di gente ha scoperto la sua esistenza, posso palesare il mio
amore per Aaron. (No, non è un errore di battitura,
malfidati. Si chiama Aaron. Non so come si pronunci una cosa del
genere. Una "a" allungata, immagino, anche se non ne vedo
l'utilità. Bah. )
Amore che va avanti da
troppi anni segretamente xD
Scusate se ci sono
errori di qualsiasi genere e numero, sono stancherrima, controllo
domani. Mi sembrava giusto postare entro la mezzanotte :) E scusate le
pubblicazioni così saltuarie, ma è un periodo
stressantissimo. Ho mai detto che odio l'ultimo anno? Ecco. Spero che
sia rimasto qualcuno a leggere, altrimenti avete tutta la mia
comprensione xD Alla prossima :)
|
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Capitolo 54 *** Matematica ***
Matematica
<< Okay,
quindi tu quando vai dal panettiere dici "salve, vorrei un logaritmo
di dodici in base tre di pane arabo e un limite
di x che tende a quattro di pane integrale"? Stai
cercando di dirmi questo? >>
Ogni tanto Chris
prendeva le cose un po' troppo alla lettera.
<< No.
Non mi piace il pane integrale. >>
<<
Darren, calcola tra quanto partirà il mio "ma vaffanculo",
se riesci. >>
<< Non
ho la calcolatrice a portata di mano ma immagino tra molto poco.
>>
<< Ecco.
>>
Questo simpatico
siparietto andava avanti da almeno tre quarti d'ora, cioè da
quando Chris, in piena crisi pre-esame, aveva lanciato sul tavolo libri
e quaderno e si era imposto di capirci qualcosa di numeri. Insomma, era
giovane, non era pronto a rinunciare all'istruzione. O almeno,
così pensava prima di prendere in mano il libro di
matematica, un volume mastodontico che faceva paura solo a guardarlo.
Dopo i primi dieci
minuti in cui aveva sbuffato una quasi ininterrottamente rischiando
l'iperventilazione, Darren si era avvicinato e visto che se l'era
sempre cavata piuttosto bene con i numeri aveva deciso di aiutarlo.
O morire nel tentativo.
Così dagli
sbuffi Chris era passato al "facciamo lezione fuori?".
Il suo masochismo non
era arrivato ai livelli esponenziali di prendere in mano un libro di
matematica per puro gusto dell'orrido, ma c'era un motivo di quell'atto
contronatura, un motivo chiamato esame.
Insomma, avete
presente quel momento in cui siete a scuola, è l'ora di
matematica, la professoressa sta spiegando, voi non state capendo una radice
quadrata di niente e
sperate soltanto che l'insegnante venga colta da un attacco di diarrea
fulminante?
Ecco, Chris aveva
vissuto di quei momenti per anni, e ora doveva recuperare il programma
di una vita in pochi giorni.
Solo che non ne aveva
per niente voglia.
<< Qui
è sbagliato. Non devi... >>
Chris si
infervorò all'improvviso, battè un pugno sul
tavolo e balzò in piedi.<< Sai
cos'è sbagliato? La povertà. E le carestie. E i
repubblicani. E tutte le cose brutte che succedono nel mondo, anche in
questo momento. Ma ci pensi? C'è la fame là fuori
e noi cosa facciamo? Matematica. Matematica! Per le mutande di Maga
Magò, c'è un mondo da salvare! >>
Darren attese con
pazienza che si risedesse. << Hai finito? >>
<<
Quasi. Ho parlato delle carestie? >>
<<
Sì. >>
<<
Allora sì, ho finito. >>
Darren scosse la
testa, desolato da tanta stupidità.<< Tu rendi
conto che sto cercando di aiutarti, vero? >>
<<
Sì, scusa, è che la matematica mi fa questo
effetto. Tira fuori la parte più schizofrenica di me,
è la mia kryptonite rossa. >>
<< Okay
Clark, ma andiamo avanti. Per calcolare il punto della bisettrice...
>>
Darren riprese a
parlare matematichese, e Chris a fingere di capire, annuendo di tanto
in tanto mentre lo osservava concentrarsi e districarsi in mezzo a
numeri, rette, punti introvabili e altre cose al di fuori dalla portata
della sua comprensione.
Certo, gli avessero
chiesto di trovare l'intersezione del color verde e nocciola negli
occhi di Darren sarebbe stato un gioco da ragazzi. O
<< Hai
capito qualcosa? >>
L'altro
annuì<< Credo di aver appena capito che il mio
futuro sarà il porno. >>
Darren
scoppiò a ridere, passandosi una mano tra i capelli
ravvivandoli un po'.<< Certo che sei proprio scemo...
>>
<<
Specchio riflesso, buttati nel- >>
<<
Chris! >>
<< Fesso! Stavo per dire fesso, parlavo di me. Sono una
persona estremamente autoironica. >>
Darren
continuò a guardarlo male finchè l'altro non si
arrese.
<< Va
bene, scusa. Te l'ho detto, la matematica mi rende una persona
peggiore. >>
Da quel momento Chris
cercò seriamente di fare qualcosa di minimamente giusto, e
tra uno scatto di rabbia e una sfiorata crisi isterica arrivarono alla
conclusione che quel pomeriggio di studio intensivo era servito a
qualcosa, e che forse Chris avrebbe potuto evitare di mettere in mostra
i suoi orefizi e abbandonare l'idea di una carriera nel porno.
Darren ne era uscito
abbastanza distrutto e quando si alzò per stiracchiarsi e
prendersi un bicchiere d'acqua tentò di rimettere in moto la
circolazione del braccio destro, certo che la sindrome del tunnel
carpale sarebbe stata crudele con lui dopo quel pomeriggio.
Quando alla fine,
rassegnato all'imminente perdita del braccio, era tornato a sedersi,
aveva trovato un bigliettino sul tavolo: I log you
Angolino
di Sara
Cazzatina di
mezzanotte :)
Visto che io e la
matematica siamo due rette parallele che mai si incontreranno e che in
un po' di interviste Chris ha dichiarato la sua ostilità
alla materia, dopo una giornata passata tra grafici vari e rompimenti
cubici di balle, mi è venuta questa OS che sinceramente non
so ambientare nemmeno io. E' a libera interpretazione, può
essere AU o meno.
Ehi, se qualcuno ha
idee/suggerimenti/prompt per questa raccolta ben vengano, potete
scrivermi in privato, mandarmi un gufo, un segnale di fumo...
Alla prossima, un
bacio!
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Capitolo 55 *** Di castelli infestati, strade bloccate, pecore e cibo agghiacciante. ***
On the Road
Di
castelli infestati, strade bloccate, pecore, e cibo agghiacciante.
Darren aveva avuto
paura di Chris tante volte.
Quando l'aveva rincorso brandendo i suoi sai minacciando di castrarlo solo perchè
gli aveva riempito la boccetta di shampoo con la schiuma da barba, per
esempio.
O quando l'aveva minacciato di disintegrare i suoi cofanetti delle
puntate di Star Trek soltanto
perchè
l'aveva svegliato alle quattro per chiedergli di usare il suo cellulare
per chiamare il numero verde e acquistare immediatamente il set di
coltelli Miracle Blade, certo che prima o poi nella vita ti possa
capitare di dover sfilettare
un filetto , tagliare un'ananas al volo o segare uno
scarpone.
Ma mai come in quel momento aveva temuto per la sua
incolumità.
E dire che la rabbia di Chris non era nemmeno completamente rivolta a
lui!
« Che idea geniale, eh? Perchè
non facciamo una vacanza on the road, Chris? Perchè
fa schifo! Ci siamo persi in mezzo al niente! E mentre
Lea e Cory ci mostreranno i filmini di loro due a rotolarsi sulla
sabbia delle Galapagos a sotterrare le loro uova come le tartarughe noi
cosa mostreremo? La montagna di letame
di bufalo che abbiamo appena superato? Portiamo pecore come souvenir?
Sempre che riusciremo a tornare a casa sani e salvi, cosa di cui
sinceramente dubito molto perchè questa cosa è da
pazzi!
Ma che hanno nel Regno Unito che non va?! Guidare a sinistra!? E poi fa
freddo! »
Darren stava cercando di valutare quanto avrebbe impiegato a slacciarsi
la cintura di sicurezza, aprire la portiera e lanciarsi fuori dall'auto
in corsa prima che il soprano facesse un'inversione a U e tentasse di
investirlo per vendetta.
Chris continuò il suo monologo « Chi sei, Jack
Keruac? Assomiglio a Kristen Stewart? »
« Mah, l'espressione da pesce lesso c'è. Eddai,
stai andando bene! A parte che continui a imballare la
macchina, che ogni volta che passa anche solo un ciclista nella corsia
a fianco rallenti di botto e sterzi, e andiamo a qualcosa come cinque
all'ora... »
« Non è colpa mia, sono traumatizzato! Quando ci
ha superati quel tir... »
« Era un calesse. »
« ... che andava velocissimo... »
« Ho visto una lumaca sorpassarlo, veramente. »
« E' stato terribile, okay? Vuoi guidare tu?
»Sbottò Chris irritato, stringendo spasmodicamente
il
volante che ormai aveva i solchi a forma di mano Colfer impressi.
Su Ebay li avrebbero pagati un sacco di soldi.
In realtà Darren aveva provato a guidare, ma farlo
con Chris accanto era stata un'esperienza piuttosto traumatica, anche
perchè avevano rischiato di schiantarsi qualcosa come dodici
volte in tre minuti netti.
Dopo essere uscito dal parcheggio con una decina di manovre si era
immesso nel traffico cercando di tenere a mente di dover stare a
sinistra, cosa che il suo cervello sembrava incapace di ricordarsi.
« Tra
quattrocentocinquantadue metri e mezzo, girare a destra. »
Chris lanciò un'occhiata di fuoco a quel maledettissimo
navigatore satellitare dalla voce seducente.
« Io lo lancio fuori. Non pretende davvero che io sappia
calcolare quattrocentocinquantadue metri e mezzo, vero? »
Era già stato abbastanza snervante impostare quello
stupido coso; quando aveva chiesto con quella voce vagamente
pornografica se preferivano "la
strada più veloce" o "quella più breve"
Darren era dovuto intervenire prontamente perchè il soprano
l'avrebbe scaraventato giù dall'auto.
« Non potrebbe dire "alla
prossima capra gira a destra?" O "vai dritto fino al niente
più assoluto e sappi che appena vedi un paio di case sei
arrivato?" »
Darren non lo stava nemmeno ascoltando, intento com'era a infilare cd
nel lettore dell'auto per un bel sottofondo.
« Mi prendi in giro, vero? Katy Perry non è per
niente da
viaggio! » Quando Chris era nervoso in genere diventava
polemico.
Molto polemico.
« Sì, beh, sempre meglio di Higway to Hell, no?
Non mi
sembra il caso di essere sarcastici con il destino, con te al
volante... Puoi scegliere:
Kary Perry, Keane o uno strano gruppo scozzese che coverizza
canzoni
rock. »
Che ardua scelta.
« Vada per gli scozzesi rockettari, perchè se
cominci a
cantare "I kissed a girl" potrei avere un attacco di rabbia. E i
Keane... Sono una lagna, Darren. Fattene una ragione, perchè
presto troverai i loro cd sull'asfalto. O meglio, non troverai i
loro cd perchè saranno sull'asfalto. »
Darren si chiuse in un silenzio passivo-aggressivo per il resto del
viaggio.
*
« Posso avere paura? »
« No. »
« Allora dimmi quando posso, perchè questo posto
mi
incute una leggera ansia. Giusto un filino, eh...
So che è strano, visto che siamo in un posto così
accogliente. Sembra la versione agghiacciante
della casa di American Horror Story. »Borbottò
Darren lanciando un'occhiata sospettosa ad
un'armatura che era certo avesse cambiato posizione.
« Hem hem. »
La guida si schiarì minacciosamente
la gola, rivolgendo uno sguardo truce che si intonava pazzescamente
bene all'atmosfera della stanza.
Darren lo guardò con gli occhi sgranati. « E' la
Umbridge sotto copertura! »
« O è una guida che sta per cacciarci, dipende dai
punti
di vista. »Commentò Chris dando una gomitata a
Darren che
emise un "oof" che soffocò in fretta, prima di un'altro "hem
hem" di ammonimento.
La suddetta guida l'aveva preso vagamente
in antipatia quando, dopo
aver indicato un quadro esaltando i colori, aveva detto che l'uomo al
centro del dipinto pareva "toccare il cielo con un dito" e Darren, con
tutta la finezza di cui era capace, aveva commentato con un "minchia,
che dito lungo doveva avere."
Che quel posto fosse inquietante era indiscutibile, e le storie di
fantasmi che stava raccontando la guida-Umbridge non rendevano il posto
molto
più accogliente.
« Chris, se non ce ne andiamo subito, tra un po' ci
sarà
un altro fantasma ad abitare questo castello. Racconteranno che un
promettente e bellissimo attore è
morto di noia nei meandri inquietanti di questa sala.
»Mormorò Darren spostandosi un po' più
vicino a Chris.
« Cosa stai-Darren! » La voce di Chris era salita
di almeno tre
ottave quando una mano gli
si piazzò sul fondoschiena.
« Shh. »
« Darren! » Ebbe un singulto. « Che diavolo...
»
« E' la tipica mano
morta. Per restare in tema. » Gli
sussurrò Darren all'orecchio, ridacchiando come un idiota.
Approfittando del fatto che tutti erano troppo impegnati a osservare le
armature e i drappi sparsi per la stanza, Darren si avventò
sul
collo di Chris seguendone il profilo con il naso, lasciandogli un bacio
appena sotto l'orecchio.
Chris resistette qualcosa come dieci secondi.« Quanto ti
odio! »Sbottò voltandosi di scatto
Mentre veniva trascinato nella prima stanza disponibile -nonostante il
cartello dicesse che era vietato l'accesso al pubblico- Darren si
ritrovò a rivalutare la noiosità dei castelli,
che, tutto
sommato, non erano poi così male.
*
« Secondo te cos'è l'haggis?
»Domandò Chris scorrendo il menù.
Erano seduti in un pub, distrutti dopo una scarpinata in mezzo a un
mucchietto di rovine che sui depliant erano sembrate tanto interessanti
ma che dopo un'accurata riflessione di mezzo secondo erano risultate
essere una delle dieci cose più noiose del mondo.
« Non ne ho idea, ma è praticamente su ogni
menù e
la Guida delle Giovani Marmotte impone di assaggiare piatti tipici
quando si va in vacanza, quindi... »
Quando il cameriere portò una specie di salsiccia gigante in
un letto d'insalata la situazione era ancora sostenibile.
Sembrava qualcosa di anche solo lontanamente commestibile, anzi,
sembrava proprio buono.
Era buono.
Poi, a fine cena, dopo aver chiesto il conto, in un impeto di
curiosità domandarono cosa
esattamente fosse l'haggis.
« L'haggis
è un
insaccato di interiora di pecora macinate insieme a cipolla, grasso di
rognone, farina d'avena, sale e spezie. »
Tornarono all'hotel sentendosi in colpa come non mai, con la certezza
che i loro stomaci non sarebbero stati mai più gli stessi.
*
« E' uno scherzo, vero? »
« Sarebbe stato divertente organizzarlo, ma no. Credo siamo
sfigati e basta. »
Effettivamente alla gente normale non capita di trovarsi la strada
-l'unica strada, sterrata e strettissima- invasa da pecore.
« Se le investo tutte dici che mi fanno causa? O posso fare
io
causa al Regno Unito perchè permette cose del genere?
Già
che siamo qui potrei reclamare il mio diritto al trono inglese...
»
« Ma smettila! Guarda che carine! Oh, c'è un
agnellino!
Lo portiamo a casa, Chris? Dai! Prendiamo un animale domestico a Brian!
»
Il soprano suonò il clacson, e un paio di pecore gli
belarono placidamente contro.
« No, ma se vuoi puoi unirti a loro. Con quei capelli
entrerai subito nel gruppo come la
pecora nera. Se ci rigano la macchina? »
Domandò improvvisamente agghiacciato.
Darren era troppo occupato a tentare di far passare un adorabile
agnello dal finestrino per rispondere.
« Darren, lascialo! E' come Jurassic Park, se prendi le uova
ti ritrovi i velociraptor addosso! »
« Ma è così carino... »
« Mollalo. »
« Ma... »
« METTILO GIÚ! »
*
« Non sei felice? Sei in un posto carino, con la persona che
ami... »
Chris sobbalzò sulla sedia facendo scivolare la coperta
termica in cui era avvolto, poi sgranò gli occhi e si
guardò intorno freneticamente. « Tom Hiddleston
è
qui?! »
Darren non battè ciglio. « Sei consapevole di non
essere divertente, vero? »
« Mah, devi ammettere che ho i miei momenti. »
Erano seduti al tavolo di un bed and breakfast a mezza stella, una
specie di baracca abbandonata sul ciglio della strada, a cui erano
arrivati quando durante un temporale degno del giudizio universale la
macchina li aveva lasciati a piedi ed erano dovuti arrivare a
destinazione camminando, o meglio, nuotando.
Poi si era scoperto che
si era solo staccato il cavo della batteria e che ci sarebbe voluto un
secondo a far ripartire l'auto, ma nessuno dei due voleva pensarci.
Darren sbuffò indignato, ritraendosi e appoggiandosi allo
schienale. « Stavo facendo un discorso serio! »
« Chiedo venia, non volevo interrompere un simile evento.
Riprendi pure. »
« No, arrangiati. Hai rovinato il bel momento, non
tornerà mai più. »
Chris levò gli occhi al cielo.
« Sì Darren, questa vacanza non è stato
un totale
disastro, okay? E' stato divertente. Forse non sul momento, e nemmeno
il giorno dopo, ma ora che siamo bloccati in un albergo a un quarto di
stella riesco a cogliere l'ironia della sorte e apprezzare quasi la
vacanza. Insomma, hai tentato di
rubare un agnello, abbiamo fatto sesso in un castello infestato e
mangiato qualcosa che mi farà sentire
in colpa a vita, e ci siamo fatti cinque chilometri sotto il
temporale... Cosa potevamo chiedere di più? »
Fu in quel momento che la cameriera di turno gli portò un
piatto di haggis come omaggio della casa.
Quando
il giorno dopo Chris stava guidando verso l'autonoleggio per riportare
la macchina
ancora incredibilmente intatta Darren si schiarì
la voce.
« Credo sia
giunto il momento di dirti che nel bagagliaio c'è una
pecora. Dici che ci faranno storie all'imbarco? »
*American Horror Story
è un altro telefilm ideato da Ryan e
Brad, che sono due geni e chiunque affermi il contrario è fuori
de capa.
** Brian è
il gatto di Chris. Il gatto che tutti noi vorremmo essere.
*** Tom
Hiddleston, alias l'amor mio
Angolino di Sara
Ovviamente NON HO preso spunto dagli isterismi vari della mia vacanza
in Scozia xD E' stato divertente e spaventoso allo stesso tempo, dico
solo questo.
E per chi non lo
sapesse, sì, esiste l'haggis. Non dico altro.
Scusate se non
aggiorno da una vita, ma qualcosa come le dodicimila
interrogazioni e simulazioni di fastidiosissime prime,seconde e terze
prove mi hanno abbastanza demolita, e arrivare a tre settimane
dall'esame con matematica da recuperare non è bello. Proprio
no. Quindi il mio consiglio spassionato del giorno è: Non
fate mai la quinta liceo.
Che palle mi rendo conto di non rispondere a recensioni da un boato di
tempo, chiedo perdono! Indi per cui ringrazio in particolare Medea00
(Sì, QUELLA Medea00. Che non so perchè legga
ancora queste cose. ), Sakuraelisa,
Betty97,
e Columbia20 che hanno recensito lo scorso idiotissimo capitolo e tutti
quelli che lo hanno coraggiosamente letto :D
Hasta la vista, e pregate che io passi il compito di matematica
settimana prossima xD
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Facebook in caso vogliate sclerare su qualsiasi cosa con me,
che sono sempre pronta agli scleri. In questo momento precisamente su
"Il Grande Gatsby".
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Capitolo 56 *** Voglia di studiar saltami addosso... ***
STUDIO intensitvo
Nota: è
un'altra AU,
perchè no, non potevo non scrivere della
maturità. E lo
so che in America non funziona esattamente così, quindi la
cosa
è vissuta all'italiana.
Voglia
di studiar saltami addosso...
La seduta di studio a casa Criss non stava proseguendo esattamente
secondo i piani.
Il tutto era cominciato con un messaggio di Lea: "ore 15, da Darren.
Studio intensivo livello 3.0. Portate caffè. Tanto
caffè."
Ma dopo i primi dodici -massimo quindici- minuti di studio semi-serio
la cosa era degenrata fino alla situazione attuale, con Mark
stravaccato sul divano con un pacchetto di patatine in mano, Darren a
suonare la chitarra infastidendo un po' tutti, Kevin e Grant a giocare
a battaglia navale in un angolo.
Lea, Naya e Dianna erano sedute al tavolo di legno in mezzo alla
stanza, chine sul tavolo, che apparentemente cercavano di immagazzinare
quante più informazioni possibili ma che in
realtà si
contavano le doppie punte o constatavano lo stato del loro smalto dopo
due giorni di tenuta perfetta.
Alla fine Dianna sbadigliò « Questa è
per Mark:
quando è scoppiata la seconda guerra mondiale? »
Il ragazzo finì placidamente di sgranocchiare le sue
patatine prima di
rispondere a colpo sicuro « Dopo la prima! » e
levò i pugni in segno di vittoria.
Naya alzò gli occhi al cielo.
«Tecnicamente ha ragione...» commentò
Darren, abbracciando la sua chitarra rosa che strimpellava da
più di un'ora tentando di scrivere una canzone sulla
rivoluzione
russa.
«Ehi, Hannah
Montana»
intervenne Chris
guardandolo «ti ho mai fatto notare che quella chitarra
rientra
nella classifica delle dieci cose meno virili del mondo
intero?»
«Sì, un sacco di volte. Invece di ripeterti,
trovami una rima con "Stalin"»
«Ragazzi,
doveva essere una
seduta di studio serio e proficuo!» si lamentò
Cory,
immerso nella matematica. Era
abbastanza sicuro che la radice di quindicimila non fosse un terzo,
come invece sosteneva il libro, ma proprio non capiva dove avesse
sbagliato.
Christopher si limitò a scrollare le spalle.
Quando aveva
accettato di unirsi agli amici per "studiare" sapeva perfettamente che
avrebbero bighellonato molto e studiato poco, è una delle
regole dei maturandi: mai riunirsi per studiare.
Mai.
«Non posso credere che manchi così
poco!»
strillò Lea emergendo dal libro di statistica «E'
un
disastro! Non so niente, verrò bocciata!»
Tutti, contemporaneamente, rotearono gli occhi, ma nessuno si prese la
briga di consolarla; al più si trattennero dallo
scotennarla: aveva la media più alta dell'Everest e
avrebbe preso qualcosa come cento e lode mentre loro avrebbero dato un
rene per un voto vagamente più alto di sessanta.
«Non so niente, niente...»
La lasciarono mugolare sempre più piano -come i
rondinini del X
Agosto di Pascoli,
pensò acutamente Dianna annuendo tra
sè- riguardo il suo futuro
da accattona che tutti sapevano non si sarebbe mai realizzato.
Kevin sbadigliò, dopo aver perso l'ennesima nave posta
strategicamente in F5, accasciandosi sul tavolo con la chiara
intenzione di recuperare le ore di sonno perse le notte scorsa per
studiare diritto.
Naya, al contrario, bevve l'ennesima sorsata di Red Bull che d'accordo,
non metteva le ali, ma la stava rendendo iperattiva e sempre
più
simile a Scattino, lo scoiattolo folle di "Cappuccetto Rosso e gli
insoliti sospetti" « Avrei potuto
fare qualsaisi cosa. La spogliarellista, la ballerina, la modella, e io
cosa scelgo? Di studiare. Di studiare! Cos'ho che non va? »
Dopo un'altra ora a tutti pareva di star facendo uno di quei test
psicologici
in cui qualcuno dice una parola e tu devi dire la prima cosa che ti
viene in
mente.
«10 giugno 1940?»
«Entrata in guerra di quella paraculo dell'Italia!»
«Concezione Hegelliana della realtà?»
Chris battè freneticamente la mano sul tavolo «Tutto
ciò che è reale è razionale e tutto
ciò che è razionale è reale!»
Al terzo giro di domande le cose cominciavano a degenerare.
«Cinque per cinque?»
«Venticinque!»
Finchè...
«Rosso di sera?»
«Bel tempo si spera!»
«Impara l'arte...»
«E mettila da parte!»
«Chi va con lo zoppo..?»
«Wilson!»
Al che tutti fissarono Darren con aria perplessa e un po' infastidita
per l'aver posto fine a quella ruota libera di idiozie.
Una sola domanda aleggiava nella stanza e fu espressa da Naya, che
ormai aveva un tic all'occhio e una dipendenza dalla Red Bull
«Chi accidenti è Wilson?»
Darren sospirò, empatizzando molto con Scar che in mezzo
alle iene pensava "sono
circondato da idioti"
«Dottor House, ragazzi. Chi va con lo zoppo? Wilson. E'
palese.
E' canon.
Non shippate Hilson?» di fronte alle espressioni un po'
sconvolte dei presenti Darren si schiaffò una mano in
faccia,
facendosi peraltro abbastanza male anche se cercò di non
darlo a vedere « Perchè vi rivolgo
ancora la
parola?»
Grant si
rannicchiò dietro la schiena di Kevin «Chris, il
tuo ragazzo mi sta facendo paura.»
«Ho cercato di fargli smettere di leggere fanfiction ma
è peggio delle sigarette. » ammise Chris affranto,
con
Lea che gli batteva una mano sulla spalla «
Credo ne abbia anche scritta qualcuna. Smut.»
La scena, già triste di per sè, fu coronata da un
sonoro rutto di Mark.
Chord era impressionato «Certo che se il battito d'alli di
una
farfalla può provocare un'uragano dall'altra parte del
mondo, tu
hai appena provocato un tornado forza mille».
*
«Okay
ragazzi, ora
disegnerò un evento storico importante e voi dovrete
indovinare
qual è!» annunciò Dianna,
agitando un pennarello nero gigantesco
«Pronti...via!»
Per un attimo la osservarono tracciare strane linee contorte qua e
là sulla lavagna bianca che avevano recuperato in camera di
Darren, cancellando inavvertitamente il testo di una sua nuova canzone
provocandogli una sincope, poi cominciarono a tentare di indovinare.
Naya convintissima: «Un'invasione aliena!»
«Dico la seconda guerra mondiale solo perchè
l'abbiamo ripassata prima e potresti aver preso spunto...»
«Certo che disegni proprio male. Lo sbarco in
Normandia?»
Dianna scosse la testa, aggiungendo spennellate di nero qua e
là
vicino a quello che sembrava essere un cubo un po' sbilenco.
«E' il trailer di Star Trek, con tutte le stelle e i pezzi di
astronave distrutti!»
«L'avete
visto? Ma quanto è bello Khan?» si aggiunse Lea
con aria sognante.
«Non ci
pensare neanche, Benedict Cumberbatch è mio»
l'avvertì Naya con aria terribilmente seria.
Furono tutti
richiamati all'ordine
da uno strillo particolarmente acuto della bionda che si stava
sbizzarrendo in disegnini sempre più contorti.
Alla fine, tra lo
sconcerto
generale, Dianna annunciò «Ragazzi, era Hitler che
dà fuoco al Reichstag... Gli avevo fatto
anche i baffetti, più chiaro di
così!»
«Quelli non sono baffetti! Sono palesemente due scarabocchi
in
mezzo ad uno scarabocchio più grande! » fece
Darren
indignatissimo « Meno male che non hai intenzione di
iscriverti
all'Accademia delle Arti...»
Non si sa bene come, ma Darren si ritrovò il pennarello
gigante su per la narice destra.
*
Tentarono anche di
motivarsi con dei premi.
« Benvenuti
alla prima
edizione del Quizzettone dei Maturandi!» annunciò
allegramente Kevin usando l'astuccio come
microfono. «Colui o colei che darà il maggior
numero di
risposte giuste si aggiudicherà tutto quello che
c'è
nella dispensa di Darren!»
Ma la cosa finì molto male perchè lo spirito di
competitività era tanto che dopo la terza domanda c'erano
già state due crisi di nervi -i giochi a premi mettono
troppa
tensione- e una rissa sfiorata.
« Secono voi
è meglio
se i miei libri li butto nel cassonetto o li brucio?»
domandò Grant con aria dubbiosa «Voglio che
soffrano tanto
quanto ho sofferto io studiandoli...»
«Matematica
finirà
dritta nel caminetto, per quanto mi riguarda.»
affermò
Cory infervorato, scoccando un'occhiata malevola alla copertina blu e
gialla del suddetto libro.
Lea sospirò
«Io tenterò di rivenderli, non manderò in fumo -letteralmente- tutti quei
soldi... »
Per un po' stettero
tutti in silenzio, cercando di convincersi a porre fine alla pausa e
ricominciare a studiare.
Poi Mark
urlò «Chi fa
una partita a Call of Duty con me?» e il divano quasi cedette
sotto il peso di tutti loro che si affannavano per acchiappare per
primi il joystick.
*
A fine giornata erano
rimasti solo loro due, Chris e Darren, in mezzo ad uno scempio di
appunti, libri,
matite, fogli volanti con disegnini più o meno osceni e con
ancora un sacco di roba da studiare.
«Secondo te abbiamo anche solo una recondita
possibilità di passarlo, quest'esame?»
«Scherzi? Assolutamente no. Per questo ho preparato delle
mazzette da lasciare nei fogli protocollo.»
Darren scoppiò a ridere, poi gli venne il dubbio che forse
Chris
non stesse scherzando e che avrebbe dovuto pensarci prima lui e si
rabbuiò.
Erano seduti sul
divano, le dita
intrecciate e un libro di filosofia abbandonato sulle ginocchia
perchè rischiavano un sovraccarico di informazioni.
«Voglia di
studiar saltami
addosso...» borbottò Darren passandosi una mano
tra i
ricci afflosciati dallo stress.
Un istante dopo Chris si era lanciato su di lui, atterrandolo sul
divano.
«Che stai-»
«Piacere, sono la voglia di studiare!»
esclamò allegramente Chris, stringendogli pure la mano.
«Quanto sei
scemo...» fece appena in tempo a dire, prima che le sue
labbra si impegnassero a fare ben altro.
Il libro di filosofia
cadde sul pavimento con un tonfo sordo, e rimase lì, ben
chiuso e dimenticato, per parecchio tempo.
Angolino di Sara
Dopo un sacco di tempo eccomi qua di nuovo! Scusate tutto questo
ritardo ._.
Ma quanto sono scema? Mi mancava scrivere cose senza il
benchè
minimo filo logico infilando un po' tutto quello che mi va
(BENEDICT CUMBERBATCH IN STAR TREK QUANTO E' BELLO/BRAVO/TUTTO?).
E sì, shippavo, shippai, shippo, e shipperò per
sempre Wilson e House di Dr House. OTP. OTP ovunque.
Ho finalmente finito con la maturità, in modo anche
dignitoso
credo, e quindi posso dire addio a libri, numeri e liceo. FUCK YEAH.
Ora, per tutti quelli che ancora si devono "maturare", sappiate che
finirete a fare cose cretine e inutili con i vostri compagni perdendo
un sacco di tempo prezioso, pentendovene infinitamente il giorno
dell'esame. Ma sono esperienze da maturandi, quindi don't
worry.
Per tutti quelli già maturi invece, ditemi che le vostre
sessioni di studio erano più serie di quella del cast. Dai.
Vi
sfido
Come sempre se avete idee crisscolfer da propormi, io son qua apposta ;)
Alla prossima, e comunque
buon
CrissColfer Day e BUONA ESTATE!
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Capitolo 57 *** Fiori e motori ***
Giardinaggio
Fiori e motori
Chris ricordava
perfettamente com'era iniziata quell'Odissea
giardiniera, era una di quelle cose che non si sarebbe mai potuto
dimenticare.
Al contrario del pin
del cellulare, che ora era bloccato e non sapeva sbloccarlo, ma questa
è un'altra storia.
Era una tiepida
giornata di maggio e lui se ne stava sul bordo del
divano, una mano ancora a mezz'aria, a guardare la corsa di MotoGP
facendo un tifo sfrenato.
«
Dai...Dai... Mancano due giri, Marc! Due giri! Tira con quella moto,
che lo prendi! »
Accartocciato sul
bracciolo, stava stringendo il cuscino tanto da far quasi schizzar
fuori tutta l'imbottitura.
Ultimo giro.
Christopher
lanciò uno strillo.
« Dai
Marquez, superalooooo! »
Niente, quel maledetto
spagnolo blu continuava a stargli davanti.
Chris era esausto,
nemmeno la stesse guidando lui quella moto da cinquantamila cavalli
imbizzarriti.
Erano finalmente
all'ultima curva quando Chris notò un
movimento sospetto con la coda dell'occhio, e per una frazione di
secondo, colto da un primordiale senso di puro panico, girò
la
testa di centottanta gradi per guardare il suo compagno che
attraversava la sala in direzione giardino.
E in quell'istante
successero tante cose diverse.
Uno: Darren
andò a sbattere contro la porta a vetri.
Due: Chris
sgranò gli occhi a cerbiatto in mezzo all'autostrada nel
notare cosa Darren stesse reggendo: una pala.
Tre: Marc Marquez
superò Lorenzo all'ultima curva.
Quando Chris si
voltò di nuovo verso il televisore, circa una
frazione di secondo dopo, era già troppo tardi: Marquez
sfrecciava indisturbato al traguardo dopo un sorpasso pazzesco.
« NOOO!
CAAA...VOLFIORE
FRITTO! PORCO BOLIDE! » Gridò fuori di
sè facendo sobbalzare Brian accovacciato
nella cesta, poi prese a imprecare senza ritegno alcuno.
« Chris, non
farti venire un infarto. E' solo una gara! »
Christopher aveva un
tic all'occhio che lo faceva sembrare vagamente uno psicopatico.
Non
farti venire un infarto, Chris.
Solo una gara.
Solo.
Una.
Gara.
«
E' solo una gara, Darren? E' solo- Se vedi un'aurora
dici "è solo un'aurora"? O "è solo Emma Watson
quella
seduta al nostro tavolo"? Eh Darren? EH? » Darren era
vagamente
inquieto « E' solo una gara, dice lui... »
« Chris,
è un maledetto sport! »
« Disse
quello a cui viene un crampo anche solo se respira. »
borbottò il cantante ancora pieno di odio.
« Ehi, io
sono in forma smagliante! » ribattè l'altro con
orgoglio, petto in fuori come un pollo.
«
Sì, in smagliante forma sferica. »
« Alle mie
fan piace la mia pancetta, okay?! »
« Beh se tu
mi fai perdere un'altra gara io giuro che la tua
pancetta finirà affumicata, come il resto del tuo miserabile
corpo molliccio e fuori allenamento! E comunque che diavolo ci fai con
una pala? »
« La uso per
infilzarti in pieno stile "San Valentino di
Sangue", ecco cosa ci faccio. Quando ti troveranno spatasciato in
salotto mi daranno tutte le attenuanti del caso. »
replicò lui mentre Chris alzava gli occhi al cielo
« E
comunque si
dà il caso che oggi faremo del giardinaggio! »
esclamò raggiante, agitando qua e là la pala,
già
dimentico delle minacce.
« Non posso.
Devo tornare indietro nel tempo a cinque minuti fa,
lasciarti sfondare la vetrata e guardare da dodici angolazioni diverse
il momento in cui Marquez l'ha superato, lasciandoti morire un lago di
sangue. »
« Hai una
mente così pacifica Chris, così poco
inquietante... »
« Detto da
te che hai appena minacciato di smaciullarmi con una
pala non è proprio il massimo della credibilità,
no? E
hai mai pensato che sia tu a scatenare i miei istinti omicidi?
»
Darren
scrollò le spalle, e Chris per poco non gli tirò
il vaso con le peonie di sua madre.
Un'ora e mezza dopo il
giardino era ridotto, più o meno, a un campo di battaglia.
Darren non era
esattamente un tipo ordinato, e non stava seguendo
alcuno schema nel piantare fiori, il che stava portando ad una specie
di campo minato solo che al posto delle mine c'erano fiori.
Alcuni dei quali anche
piuttosto costosi.
Chris, d'altra parte,
era così annoiato che si limitava a
scavare buche qua e là buttandoci dentro semi presi a caso
da
sacchettini colorati.
« Darren, la
prossima volta che ti viene un'idea malsana come
questa dimmelo, così facciamo sesso e nessuno si ritrova in
giardino coperto di terra e pieno di piaghe. Anzi, diciamo solo che
nessuno si ritrova in giardino... In teoria. »
e ammiccò insistentemente alla "se sai cosa intendo".
Darren gli
passò altre primule « Vorrei che prendessi questa
cosa seriamente. »
« Darren.
Parliamone. Ho preso sul serio la tua mania della pesca, e abbiamo
finito con il rigettare in acqua tutti i pesci perché ci
sentivamo in colpa. Ho preso sul serio la tua passione per la scherma,
e ci siamo infilzati a vicenda. Ora sono serissimo quando dico che il
giardinaggio è noioso. »
« Beh, non
è come correre su una moto a trecentomila chilometri orari
ma ha il suo fascino... »
« Mah.
» borbottò l'altro scavando svogliatamente
per poi lasciarci cadere dentro le primule viola, che ormai avevano
perso parecchi petali perchè le aveva agitate qua e
là. « Non potevi metterti a giocare a prato
fiorito sul
computer per saziare la tua voglia di giardinaggio? »
« Chris.
Smettila di lamentarti. Guarda che spettacolo, tutti questi colori,
tutta questa vita... »
«
Sì, di merda... » borbottò l'altro,
scansando un'ape.
« Come hai
detto? »
« Ho detto
che hai perfettamente ragione, tesoro. Comunque sto
pensando di comprarmi una moto. » buttò
lì
passandosi una mano guantata sulla fronte sudata.
Darren lo
guardò molto male « Provaci, e sappi che se non
ti spacchi la testa contro un palo al primo giro lo farò io
personalmente. Una moto... Ma se non sai nemmeno pattinare...
»
Chris era indignato,
sbigottito, offeso « Guarda che è un
miracolo della scienza e della gravità che tu sappia
pattinare
quando fai fatica persino a stare in piedi senza inciampare!
» rispose lui oltraggiato, strappando un'erbaccia.
Al che Darren
lanciò uno strillo indignato « Che cosa fai?!
»
« Quello che
mi hai detto di fare prima! Sto togliendo le erbacce! »
Darren si
schiaffò una mano in faccia « Quella non era
un'erbaccia, idiota. Hai appena tranciato via
duecento dollari di pianta. »
« CHE!? Quel
trionfo di foglie smunte?! »
Chris tentò
di rimettere le foglie su quello stelo ormai raggrinzito, quasi fece la
respirazione bocca-a-pianta.
« Chris,
lascialo andare, ormai è troppo tardi. »
« NO! Non
dirlo... Io... Non volevo, è stata una disgrazia!
»
Darren levò
gli occhi al cielo azzurro « Ora del decesso: quindici e
smettila. »
Chris
sbuffò ma tornò alla sua occupazione. Solo che
stavolta fece molta più attenzione a cosa strappava, prima
di
estirpare qualcosa dal valore complessivo di un'auto.
Se non era amore
quello... Si stava pure perdendo le interviste
post-gara per fare quella stupida cosa con Darren, era un suo
sacrosanto diritto quello di lamentarsi.
Mentre era
lì intento a leggere il retro delle confezioni di
semi per capire dove piantare cosa in base all'umidità e
alla
quantità di luce necessaria realizzava come nascevano i
serial
killer.
Presto lui sarebbe
passato alla storia come lo Squarta-attore.
Stava più o
meno cominciando a rassegnarsi a quella strana occupazione quando si
accorse dello sguardo di Darren.
« Che
c'è? »
« Mi
assicuravo non avessi avuto un attacco. Non apri bocca da
quasi dieci minuti, cominciavo a preoccuparmi... O a sperare.
»
« Spera solo
che non me ne venga uno omicida, di attacco... »
Al che Darren, da
persona matura quale era, replicò con una boccaccia e lo
imitò malamente « Spera solo
che non mi venga un attacco omicida! Siamo pallosetti oggi,
eh?»
Quando la zolla di
terra lo colpì in piena guancia dovette
ammettere con sè stesso che forse un filino se l'era cercata.
« Non l'hai
fatto davvero. »
Chris
scrollò le spalle « Hai ragione, non l'ho fatto
davvero. Indi per cui non c'è bisogno di nessuna vendetta o
rappresaglia, giusto? »
Per un attimo rimasero
a fissarsi nelle palle degli occhi.
Bulbo oculare a bulbo
oculare, giusto per restare in tema, con quei quattro neuroni condivisi
che si agitavano qua e là.
Poi una generosa
manciata di terriccio arrivò alla maglietta di
Chris, ed entrambi seppero che quello era l'inizio della fine.
Le buche scavate per
piantare fiori e piante divennero trincee, ogni
oggetto nel raggio di cento metri divenne una possibile arma.
« Credo di
aver appena ingoiato un insetto. »
Alla fine, quando
Chris acchiappò un fiore giallognolo e particolarmente
brutto estirpandolo alla radice urlando "e questo quanto vale, Darren?"
l'altro attore gli si avventò direttamente contro,
atterrandolo.
«
Perchè qualsiasi cosa facciamo finiamo sempre uno sopra
l'altro con il respiro affannato? >
« Non lo so,
ma tendo a non lamentarmi. »
Darren, che
torreggiava su di lui, annuì tra sè poi
tornò a guardarlo « Chiedimi scusa e possiamo
tranquillamente fare sesso. »
« Io non
chiedo proprio niente! Mi hai trascinato qui a fare
questa cosa pallosa... Era il minimo che potessi aspettarti. Ora, se
volessi gentilmente alzarti dalla mia trachea... »
« Non
credo. Non sei più spigoloso del solito. Già che
siamo qui e non sei in una posizione favorevole, che ne dici di parlare
del film da vedere stasera? »
« Sarebbe
bello parlarne, ma hai una vespa gigantesca sulla spalla e mi sta
distraendo. »
Non fece in tempo a
finire la frase che Darren era già schizzato in piedi
battendosi i guanti sulla maglietta, agitandosi e urlando "toglimela!".
Chris, con l'aria
più soddisfatta che mai, si rialzò «
Non c'è più mio impavido giardiniere. Sei salvo.
Ora io vado a farmi una doccia, e tu hai due possibilità: la
prima è raggiungermi. La seconda è restare qui
con i tuoi fiori, i tuoi semi e il rischio di essere attaccato da uno
sciame di api assassine. A te la scelta. »
Darren lo
guardò allontanarsi con un'espressione particolarmente ebete.
Poi lanciò
i guanti a terra e con un « Al diavolo i fiori, sono pure
allergico » si lanciò all'inseguimento di Chris.
Quel Natale mentre
Chris spacchettava la sua tuta da motociclista Darren osservava
ammirato la sua nuova rampicante Fleur de Jade.
Angolino di Sara
Ahh da quanto tempo! Devo dire che cominciava a mancarmi questo sito e
soprattutto Chris e Darren <3
Partiamo dall'inizio: nel MotoGP corrono davvero Marc Marquez e Lorenzo
(oltre al nostro Valentino) e il grandioso sorpasso dell'ultima curva
è avvenuto davvero ( video del
sorpasso!). Okay, potrei vagamente amare il motociclismo.
E' l'unico sport che amo particolarmente. Se c'è qualche
altro appassionato fatemi sapere che mi sento sempre molto sola ._.
Anche il Fleur
de Jade esiste, ed è un fiore meraviglioso
<3
Spero che vi sia piaciuta questa OS, per quelli che iniziano la scuola
ancora una volta: stay strong.
Alla prossima :D
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Capitolo 58 *** Le cronache del Darren e del Chris ***
Husky-fezza
Le
cronache del Darren
e del Chris.
Per dare a Cesare quel che è di Cesare e a Chris Colfer quel
che è di Chris Colfer, bisogna dire che è che
è
una persona che quando vuole qualcosa, lo fa capire facilmente.
Il primo di Dicembre di due anni prima Darren era entrato in
cucina e aveva sgranato gli
occhi, allibito.
«Chris, perchè hai tappezzato il frigorifero di
foto del nuovo Mario Kart per la Wii? »
«Perchè manca poco a Natale. » era stata
la sua
pacata risposta mentre si versava il caffè nella tazza a
forma
di Tardis.
A un mese e mezzo dal suo compleanno Chris aveva portato Darren in
libreria ogni singolo giorno per indicargli "Lo Hobbit a fumetti"
dicendogli che se qualcuno glielo avesse regalato per il suo compleanno
sarebbe stato la ninfa del bosco più felice del mondo.
Quando aveva spacchettato il suo
regalo trovandoci un manuale di cucina con un post-it in copertina che
diceva "così la smetti di farmi le uova in camicia. Camicia
di
Tom Hanks in Castaway: tutte sfracellate."
Chris non aveva parlato a
Darren per una settimana.
E ora lui era nel letto, la lampada sul comodino accesa e la testa nel
castello dei Lannister.
Chiuse il libro di scatto e, folgorato, si girò a guardare
Darren, fissandolo con disapprovazione perchè stava già dormendo.
All'alba delle tre di notte.
Che vecchio.
«Darren? »
Niente.
«Daaaarren.
Sono la tua coscienza che parla: smettila di essere stupido e
svegliati. Adesso. Dai. »
In tutta risposta Darren rotolò un po' sul letto, russando
contro il cuscino.
«DARREN! »
Ogni tanto avere dei polmoni da cantante serve.
L'altro scattò a sedere, disorientato «E' stato
Misha, io non volevo! »
Per un attimo si guardarono: occhi assonnati e ancora appicicaticci per
il sonno e occhi azzurri, fissi gli uni negli altri.
«Misha... Barton? »Fece Chris indignato,
«Quella di OC? »
«Misha Collins. Quello di Supernatural. »
«Ah, allora va bene. »
Darren si stiracchiò pronto a iniziare la giornata, poi si
rese
conto che la sveglia segnava le tre e dodici e quasi pianse.
«Christopher, c'è un motivo anche solo
lontanamente
valido per cui tu mi abbia svegliato a quest'ora o dovrò
portarti rancore a
vita? »
«Ma certo che c'è un motivo valido. »
Era il suo momento.
Voglio un meta-lupo. »
Il sorriso di Darren vacillò
e poi crollò definitivamente, e lui affondò la
faccia nel
cuscino «Chris, no. Chris, davvero, no. Non mi hai
svegliato per la tua ennesima,
assurda, incomprensibile fissa, vero? »
«Voglio un meta-lupo tutto mio. » ripetè
l'altro, gli occhioni spalancati.
«E io vorrei tanto mollarti uno schiaffone, di quelli a mano
aperta, dolorosissimi, hai presente? »
Era cominciata così, quella
mattina.
Era comincito così il
disastro.
«Se non la smetti di leggere quel libro te lo
brucio.
Non ti fa bene. » Darren aveva ripetuto quella frase talmente
tante volte nell'ultima settimana da non avere più il
benchè minimo effetto sull'altro.
«Shh. Taci.
E' un momento cruciale, gli Stark stanno- »
«L'unico Stark di cui mi interessa è Tony, quello
di Robert Downey Junior, il
resto tienitelo pure per te. » ribattè inacidito
Darren,
che stava diventando sempre più geloso di quel libro e che
per
consolarsi poteva solo pensare a Robert Downey Junior, con o senza
armatura alla Iron Man.
Quel maledettissimo libro.
Che poi non è un libro, è
un'enciclopedia.
Una saga di enciclopedie.
E per di più incompleta, visto che non è ancora
finita.
George Martin sarebbe sicuramente schiattato prima di completarla,
anche perchè aveva una mezza idea di eliminarlo lui stesso.
Okay, forse essere gelosi di un libro può sembrare una cosa
da pazzi.
Forse.
Se qualcuno non è mai stato appassionato ad una saga e non
sa
cosa voglia dire vivere e respirare soltanto per poter leggere qualche
altra pagina, allora non può capire quanto Darren si
sentisse
messo da parte.
Aveva anche tentato di lanciarlo nel camino acceso una volta, ma poi si
era reso conto che Chris si sarebbe lanciato tra le fiamme per
riprenderlo e sinceramente non aveva voglia di passare il Natale in
ospedale, quindi si era limitato a ripromettersi di lanciare almeno tre
occhiatacce al giorno a quel libro, meditando vendetta.
*
«Assassino!
Assassino, come hai potuto... Come hai potuto... » le spalle
di
Chris erano scosse dai singhiozzi mentre lui, accasciato sul tappeto,
stringeva spasmodicamente il bracciolo del divano.
Si sentiva vuoto.
Ormai era solo lo sbiadito ricordo
di ciò che era stato un tempo, quando il mondo aveva ancora
un
senso e la vita degna di essere vissuta.
«Brutto maledetto sadico
barbuto! George Martin, disonore su tutta la tua famiglia, disonore su
di te, disonore sulla tua mucca!
PERCHE' ME L'HAI AMMAZZATO?! »
Stava vagamente impazzendo.
Erano venti minuti che intervallava urla isteriche a maledizioni, il
tutto costellato di improperi, minacce e singhiozzi.
«Il tuo libro fa schifo, tu
fai schifo! Pagherai per quello che hai fatto, Martin, pagherai...
Iniziando con le mie sedute di psicoterapia! »
Era una persona vuota ormai.
Distrutta.
Era sicuro di aver appena creato almeno una decina di Horcrux, la sua
anima era irrimediabilmente spaccata in dodicimila pezzi.
Era quello lo stato di disperazione in cui riversava Chris quando
sentì la serratura scattare; si passò la manica
della
maglia sulla faccia per asciugarsi le lacrime e tirò su con
il
naso.
Doveva essere forte, per Darren.
Prese un respiro profondissimo, quasi finendo tutto l'ossigeno della
stanza, le pareti quasi ripiegarono su loro stesse, e si fece coraggio;
un po' barcollante raggiunse l'ingresso e
proprio mentre stava per salutare il suo ragazzo qualcosa gli
andò a sbattere contro le caviglie.
Una palla di pelo grigia e bianca.
Chris era esterrefatto. «Mi hai preso un meta-lupo »
«Beh, non esattamente, è un qualcosa
incrociato con un
Husky, ma era quello che assomigliava di più ad un lupo e io
ho sempre voluto un cane quindi ho colto al volo il tuo raptus per
prenderlo...»
«Mi spieghi come fai? »
«Ad essere sempre incredibilmente sexy, simpatico e
bellissimo? »
L'altro roteò gli occhi, scoppiando a ridere
«Sì, esatto. »
«Come lo chiamiamo? »
Darren guardò il muso peloso che si agitava contro la sua
maglietta «Che ne dici di Bruttino?
»
«Nah, se siamo in giro e devo chiamarlo poi la gente
penserà che sto cercando te. » ignorando la risata
finta
dell'altro, continuò «Agamennone? »
«Non ha la faccia da Agamennone... Pinco? »
«Non cominciare coi nomi banali tipo Pepe o Lucky, voglio
qualcosa di unico che rappresenti sia lui che noi... »
«Se ne avessimo presi due avremmo potuto dare loro nomi
combinati, qualcosa tipo Furia Cieca, o »
«O Stupido Idiota? » lo interruppe l'altro, tra il
divertito e l'esasperato.
Erano seduti sul tappeto della sala con il piccolo mostriciattolo
peloso che mordicchiava loro le dita e si ribaltava cercando di salire
sulle loro gambe.
«Anche. Un
po' stupido mi
sa che lo è. » poi si battè una mano
sulla frotne «Pensa, se invece fosse stato un gatto lo
avremmo
potuto chiamare Sid! »
Chris era confuso «Sid? »
«Sid Micious! »
L'altro non si prese nemmeno la briga di rispondere.
Darren appoggiò la testa contro la sua spalla e
guardò il cucciolo acciambellarsi nell'incavo tra le loro
gambe.
*
Un mese dopo le cose
erano decisamente cambiate. Il povero piccolo e impaurito canide era
diventato un mostriciattolo dalle zampe lunghe e il pelo arruffato che
non faceva altro che giocare con qualsiasi cosa a qualsiasi ora.
«Raffa*!
Ridammela subito!
Pensa ai cani poveri che vivono in canile e sappi
che se non ti fermi immediatamente finirai con loro! »
urlò Chris
lanciandosi giù dalle scale all'inseguimento del fuggitivo
«Ma che razza di cane è?! »
sbottò
sfrecciando davanti al divano su cui Darren era stravaccato.
«Un Husky »
«Sì,
un'Husky-fezza!
» sibilò l'altro di rimando «Mi ha
mangiato
già due paia di scarpe e sta attentando al terzo! »
«Motivo in più per andare a fare shopping, mi
piace sempre di più questo cane. »
Chris, accucciato per terra cercando di attirare il
maledetto agitando
una ciabatta di Darren, aggrottò le sopracciglia
«Lo sai
che a volte mi sembra di stare con una sedicenne, vero? Femmina,
sottolineo. Se ti fai crescere i capelli e te li piastri abbastanza
potrei scambiarti per Lea, la cosa è inquietante. »
«A me invece sembra di stare con qualcuno che ha fatto
colazione con yogurt e limoni e non è per niente simpatico,
caro il mio acido ragazzo. Potrei
insegnare a Raffa ad attaccarti alle spalle... »
«Non dargli strane idee, l'ho visto guardarmi in modo strano
prima... » borbottò l'altro
scattando in avanti per afferrare cane e scarpa, ma il quadrupede che
fino a quel momento era rimasto a fissarlo in posizione di gioco
-acquattato sulle zampe anteriori con il sedere il alto e la coda che
sventolava allegramente- balzò di lato andando a nascondersi
sotto al divano; da lì osservò i suoi padroni con
aria
estremamente soddisfatta.
«Mi spieghi come fa a scegliere esattamente gli oggetti a cui
teniamo di più? Ogni tanto potrebbe anche prendere le cose
brutte, no? Tipo qualsiasi cosa tua, per dire... »
«Ha buon gusto, che ci vuoi fare? Tale cane tale padrone...
»
«Allora siamo a posto... » bofonchiò
Chris ormai
rassegnato all'idea di aver perso l'ennesimo paio di calzature.
Quell'animale era incredibilmente dispendioso.
Affranto, si
lasciò scivolare contro il divano e un attimo dopo la mano
di Darren era tra i suoi capelli.
«Dai,
prendila con filosofia. E' solo una fase, come quella degli N sync e
dei capelli rasati... »
Chris gli
lanciò un'occhiata «Quindi secondo te esagero
quando prende e distrugge oggetti a caso? »
Darren girò
a malincuore la pagina, abbandonando l'immagine di
Tom Hiddleston e Chris Hemsworth intervistati
«Già. »
«E dovrei
mantenere la calma e prenderla con filosofia? »
«Esattamente.
Fai un bel respiro e conta fino a dieci, venti, trenta... »
«Sai, forse
hai ragione. Ah, Darren? »
«Dimmi
»
«Raffa sta
rosicchiando il tuo Mago di Dungeon's and Dragons. »
Le pupille di Darren
si restrinsero in maniera allarmante e per contro le sue narici si
dilatarono in modo innaturale.
«TU,
IGNOBILE RATTO GIGANTE, LASCIALO SUBITO ANDARE O TI PROMETTO
CHE GIOCHERO' A SHANGAI CON LE TUE COSTOLE! Ti farò guardare
l'esibizione di Miley Cyrus agli MTV Music Awards per il resto dei tuoi
giorni! Ti... Ti... Dammi una mano Chris, non mi viene in mente
più niente. »
«Calmati,
Darren. E' solo una fase. Conta fino a dieci. E poi
l'hai detto: tale cane tale padrone: abbiamo un cane nerd. »
Angolino di Sara
* Fan de "Il signore degli anelli", venite a me! Credo che i
più
appassionati, anzi, quelli che come che si ricordano le cose inutili
della saga, abbiano capito
che Raffa è il nome di uno dei cani del signor Maggot. In
dialetto vorrebbe dire "rapina" (arraffare, rapinare) e vista la
propensione della palletta di pelo a rubare scarpe e ciabatte mi
sembrava azzeccato ;D
Non sono molto convinta di questo capitolo... Mmh.
Comunque sia chi ha o ha avuto un cane sa cosa vuol dire inseguirlo
mentre quello
con tutta la giocosità del mondo ti ruba e distrugge le cose
a
cui tieni più al mondo (sono una persona molto venale, nel
caso
non si fosse capito). Tra le vittime del mio "topino" di trentacinque
chili c'è anche il cellulare di mio padre, non chiedetemi
perché xD
Tral'altro quel "perché me l'hai ammazzato" di Chris mentre
legge Game Of Thrones non è minimamente spoiler visto che Il
Fetentone (così chiamo affettuosamente Martin) fa fuori una
media di dodici
personaggi ogni tre pagine. Quelli a cui sei più
affezionato,
oltretutto.
Poniamo fine a queste note d'autore: la mia vita da universitaria sta
ingranando, la mia vita sociale sta quasi esistendo, cominciavo
a credere fosse solo una leggenda, e sto per cominciare Doctor Who.
Pagina
Facebook! Groupiezzatemi.
Account Facebook!
Aggiungetemi :D
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Capitolo 59 *** Mi casa es tu casa...Ma fino a un certo punto ***
Convivenza
Mi
casa es tu casa...
ma fino a un certo punto.
« Non ci
pensare neanche ».
La mano di Chris, in rotta verso la mensola, si fermò a
mezz'aria.
« Come sarebbe a dire "non ci pensare neanche"? »
« Sarebbe a dire: prova a mettere quello Squirtle sulla
mensola
e ti do fuoco. » minacciò Darren sillabando.
Chris era indignato « Ma..! Perchè mai?!
»
Darren lo guardò male« Forse
perchè la tua collezione di Digimon ha già
invaso e preso possesso della mensola del caminetto? Questa mi spetta
di diritto! »
« Sì ma tu ti sei aggiudicato tre cassetti su
cinque in camera, dovremmo tenerne conto! »
« Mi servono per i miei calzini! »
ribattè l'altro indignatissimo e molto offeso.
« E va bene, c'è un solo
modo di risolverla da persone civili e mature » disse con
aria
terribilmente seria, guardandolo negli occhi « pari o
dispari? »
Chris strinse gli occhi in cerca di concentrazione divina o di qualche
rivelazione mistica, poi li riaprì.
« Pari. » decretò con aria solenne.
Darren annuì, poi entrambi agitarono i pugni in aria.
« Bim, bum, bam, pesce fritto e baccalà!
»
Chris fissò le sue dita sperando che una si staccasse
magicamente per farlo vincere, al diavolo il dolore, ma niente: erano
sempre due, e quelle di Darren erano sempre cinque.
Stupido karma.
« Sì! Giustizia divina! »
esclamò Darren
vittorioso, lanciandosi per terra con le mani alzate.
L'altro sbuffò, sollevando le mani in segno di resa
« Va bene, va bene... Che
palle... »
Tutto gioioso Darren si infilò in uno dei suoi scatoloni e
ne tirò fuori due Transformers grandi quasi quanto lui.
Non poi così grandi, insomma.
Chris li fissò « E li vuoi piazzare lì?
Così appena uno entra gli viene un infarto? »
« No, meglio tappezzare la casa di Pokémon,
così
pensano che siamo dei deficienti. » fece Darren, grondando
scarcasmo da ogni singolo ricciolo ormai un po' floscio.
« Già, Optimus Prime invece fa proprio pensare che
siamo
persone a posto e di alto livello culturale, eh? »
ribattè Chris roteando i
bulbi oculari.
Okay, arredare la nuova casa si stava rivelando molto meno divertente e
molto meno rilassante di quanto entrambi si erano immaginati.
Molto, molto meno.
All'inizio era stato quasi piacevole: Darren tirava fuori le cose dagli
scatoloni e le lanciava a Chris, il quale aveva l'importante compito di
posizionarle al loro nuovo posto.
Purtroppo, un po' per la scarsa mira di Darren e un po'
perchè
continuavano entrambi a ridere, tre piatti e un pornografico
soprammobile con due pappagalli, regalo per la casa nuova da parte di
Mark, si erano brutalmente schiantati e infranti sul pavimento.
Quando però erano passati a sistemare gli oggetti personali,
le cose avevano cominciato a degenerare.
C'erano stati sacrifici: « Chris, davvero, non c'è
problema, la parte destra dell'armadio è tua. »
C'erano state battute: « Non so dove mettere Syd e Diego.
Pensavo al comodino in camera da letto... Ehi, secondo te se fossi un
dinosauro cosa sarei? »
« Un idiota dai denti a sciabola. »
C'erano state frecciatine: « Grande idea, Darren! Quel quadro
inquietante e vagammente raccapricciante ci sta da dio in
sala.
» aveva esclamato Chris con aria entusiasta.
« L'ho messo lì apposta, fa pandan con la foto di
tua zia, sai? » aveva ribattuto prontamente Darren.
E ora astio e rancore si libravano nell'aria.
Quando per caso Darren
fece cadere la foto incorniciata delle scimmie d'acqua dell'orologio di
Chris per poco non venne disintegrato.
Grazie al cielo i coltelli di Chris erano ancora
inscatolati.
« Cosa. Hai. Fatto. »
« Non l'ho fatto apposta, lo giuro! Però
ammettiamolo, non era esattamente un Picasso... »
« Sai cosa diventerà un Picasso? La tua faccia tra
due
minuti. » fece l'altro, minaccioso, avvicinandosi a lui con
gli
occhi ridotte a fessure in versione Lord Voldemort con il naso.
Darren fece allora l'unica cosa che poteva garantirgli salva la pelle:
afferrò il pupazzo di Squirtle e le forbici che avevano
usato
fino a poco prima per rompere lo scotch degli scatoloni, e le
puntò contro il povero, inerme pokémon
« Un altro
passo e lo squarto! »
Che gioco di parole spassoso, e dire che gli uscivano così,
di getto.
Chris si immobilizzò, poi affilò lo sguardo
« Non lo faresti davvero. » disse avanzando di un
passo.
Darren inarcò talmente tanto le sopracciglia che presero la
forma di due triangoli isosceli, ancora un po' e avrebbero strabordato
dalla fronte « Certo che lo farei. Sai che lo
farei. »
Chris fece un altro passo in avanti, e la mano di Darren che reggeva le
forbici tremò appena.
Si guardavano negli occhi senza quasi sbattere le palpebre.
« Chris. Arretra. Mi stai facendo paura. »
« Sai come si dice: occhio per occhio... »
« Sessantaquattro? »
Disarmato da cotanta stupidità Christopher si arrese e
scuotendo la testa si immerse di nuovo nel suo scatolone.
E dire che ci avrebbe dovuto passare la vita, con quel cretino
lì.
*
« Quando tra quarant'anni ti ritroverai in un ospizio senza
un
amico e senza una visita chiedendoti perché il tuo
meraviglioso
uomo ti abbia rinchiuso lì dentro voglio che tu ripensi a
questi
momenti e ammetta con te stesso che ho fatto dannatamente bene!
»
« Tu sei pazzo!
Tu e i tuoi monologhi inquietanti! »
« Sì, beh, sto con te, non posso mica essere tanto
sano di mente, no!? »
Darren non ebbe nemmeno bisogno di aprir bocca, Chris glielo leggeva in
faccia: un enorme scritta a caratteri cubitali "VAFFANCULO".
Stavano probabilmente per decapitarsi a vicenda quando la porta si
spalancò con uno schianto.
Se non avessero entrambi pensato che fosse appena arrivato Hagrid a
consegnare le loro lettere di ammissione per Hogwarts non si sarebbero
mai girati.
Purtroppo era solo Lea.
Una Lea vagamente assatanata, per giunta.
« Io lo odio! » urlò furiosa marciando
dentro, poi si
rese conto della situazione e li fissò entrambi: Chris stava
usando uno scatolone vuoto come scudo e Darren minacciava di lanciargli
addosso le Sette Sfere del Drago che avevano comprato assieme a
chissà quale Convention.
« Che
diavolo state facendo? »
« Ha occupato i cassetti! » sbottò il
soprano indicandolo.
« Vuole tutte le mensole! » ringhiò
Darren di rimando, lanciandogli una delle sfere in testa come vendetta
di tutti gli scappellotti ricevuti negli anni.
Lea li zittì con un gesto « La mia era una domanda
di
circostanza, ora dovete concentrarvi su di me e chiedermi cosa ci
faccio qui »
« E se non ci interessasse minimamente cosa ci faccia tu qui?
» rilanciò Darren, ancora sulla difensiva.
Lea inarcò un sopracciglio « Mi accamperei a casa
vostra e comincerei a raccontarvi della
mia vita da quando ero appena un piccolo talentuoso embrione canterino
nell'utero di mia mam- »
« OKAY, D'ACCORDO! » urlò Chris
tappandosi le orecchie « Che diavolo ci fai qui,
Lea? »
« Grazie per avermelo chiesto, Chris! »
trillò
zuccherosa, poi il suo sguardo si fece truce « Cory. Lo
detesto.
Non facciamo sesso da tre settimane, ormai ci sono le ragnatele nella
mia
vag- »
« LEA! » sbraitò Darren interrompendola
un po' schifato.
« Che c'è? Non abbiamo mai avuto un periodo di
magra così
magro! »
« Lea, sinceramente, non ce ne importa nulla della vostra
vita
sessuale, anzi, ci ripugna un po'. Senza offesa, foste Jensen Ackles e
Misha Collins o Benedict Cumberbatch e Mattew Smith ci importerebbe
eccome... »
L'altro annuì freneticamente, completamente d'accordo, ma
lei lo fulminò.
« State perdendo punti nella mia
tabella dei migliori amici, lo sapete? »
« E quanti punti perderei se ti lanciassi fuori dalla
finestra, indicativamente? »
Darren si avvicinò bisbigliando « Secondo me ne
guadagneresti, di punti. Proprio qui in fronte, dove sta per tirarti il
mio Optimus Prime. Sapevo che sarebbe servito a qualcosa. »
Schivò per un pelo la gomitata diretta alla sua settima
costola.
Lea scavalcò il modellino gigante dell'Enterprise atterrato
sul
tappeto in cerca di una sistemazione e si sedette sul divano
già
macchiato di caffè, lanciando un'occhiata alla maschera Aku
Aku
di Crash Bandicoot appoggiata contro lo schienale, poi incrociò
braccia e gambe in una maniera tale che ci avrebbe
messo settimane a districarsi.
« E' sempre
impegnato, e quando non è impegnato lui lo sono io... Credo
di star diventando isterica. »
« Credi?
»
« Star
diventando? »
La cantante si passò una mano tra i capelli mossi«
Fred e George, sono seria. »
« Scusaci se siamo troppo simpatici per te. » fece
Darren, per niente pentito.
Certo che quei due quando ci si mettevano erano stressanti.
La ragazza levò gli occhi al cielo...e vide il modellino di
Nimbus 2000 girare in tondo attorno al lampadario
« E stamattina abbiamo litigato. Sapete cos'ha detto? Che
faccio troppo shopping. E che parlo
troppo. Al che io gli ho lanciato le bacchette della batteria fuori
dalla finestra. »
Darren e Chris la guardarono allibiti.
« Cosa? »
« Quelle di Tico Torres?! Non credi di aver esagerato appena
un filino? In fondo è vero che parli tanto e fai un sacco di
shopping! »
Darren vide distintamente tutta la sua vita passargli davanti a
rallentatore e fargli "ciao ciao" con la mano.
Lea stava evidentemente per decapitarlo con una carta di credito quando
inciampò nel cappellino di Android di Chris.
« Ragazzi
siete consapevoli di avere un sacco di roba inutile? »
Prima che Chris e Darren le potessero dire contemporaneamente che era
solo una babbana
la porta si spalancò di nuovo « Lea! »
Chris si voltò di scatto verso il suo boyfriend «
Sembra di essere in una sit-com! Perchè non chiudi mai la
porta? »
« Non lo so, forse il mio inconscio spera che entri
un serial killer e ti uccida. »
Chris ci rimase così male che non disse più
niente.
Per un paio di secondi.
« Cory! » Lea si era alzata di scatto dal divano
rischiando di calpestare il mantello da Dissennatore di Chris e
inciampando quindi nel portachiavi a forma di Yoda di Darren
« Come facevi a sapere che ero qui?»
« Diciamo che il tuo biglietto con scritto "vado da Chris e
Darren, ti conviene venire armato di scuse" mi ha aiutato. »
« Ah giusto. Hai portato le scuse? »
Lui sventolò il piccolo mazzo di fiori che teneva in mano
come se fosse una bandiera, quindi lei sorrise e lo baciò,
tirando fuori dalla borsetta le due bacchette che nell'attimo di ira
funesta aveva scagliato giù dal balcone.
Chris e Darren li guardavano a occhi sbarrati.
« Ma... Stavate litigando! Tu eri
arrabbiatissima, credevo avresti usato una tua corda vocale per
strangolarlo! »
« Quindi? » chiese lei confusa.
« Quindi... Avete fatto pace in due secondi! Non è
normale! »
Lea e Cory si scambiarono uno sguardo.
« Chris, noi ci amiamo. » sillabò Cory
parlando come se stesse spiegando una cosa elementare a un bimbo di
cinque anni.
« Sì, ma... Voi... Tu... »
incespicò Darren, scombussolato.
« Oh andiamo ragazzi... Non so perchè steste
litigando ma
sappiate che ce ne saranno di momenti così, cari miei.
Ci saranno migliaia di momenti in cui l'unica cosa che vorrete fare
sarà prendere l'oggetto contundente più vicino a
voi e
provocare all'altro più dolore possibile, e ci saranno
milioni
di volte in cui crederete di star per essere malmenati nel modo
più violento e doloroso del mondo e- »
« Ma » la interruppe Cory, rapido «
proprio mentre
starete per trafiggervi l'un l'altro con coltelli dalla punta
arrotondata fatti di materiali riciclati appositamente costruiti per
tagliare il tofu, perchè sì, avrete acconsentito
a
diventare vegetariani nonostante amiate la carne come non avete mai
amato nessun altra cosa, vi ricorderete di quella volta in cui la
vostra dolce metà vi ha accompagnato allo stadio invece di
andare in una spa
di lusso in qualche isola italiana... »
« O di quella volta in cui il vostro lui si è
perso la
partita più importante del campionato per andare fuori a
cena
per il vostro compleanno, e allora vi renderete conto che non importa
quanto vi faccia arrabbiare, o quanti errori commetta, o quante
magliette ti rovini sbagliando a fare la lavatrice perché
proprio non gli entra in testa che certe cose vanno lavate a mano.
»
« Quello che vogliamo dire » intervenne di nuovo
Cory
« è che...Chissene importa delle magliette, o
delle
bistecche, o delle bacchette autografate da Tico Torres lanciate dalle
finestre.
Non sono queste le cose importanti. E sì, capita di
litigare, ma
si sa...La cosa più bella è fare pace. Quindi
scusate, ma
io e Lea ora andiamo a fare pace a casa nostra. » concluse
sorridendo, guardando la sua ragazza.
Un attimo dopo Lea quasi sparì nel suo abbraccio.
Quando uscirono dalla porta
« Senti... Puoi prendere le mensole. »
borbottò Chris guardando il pavimento.
« E tu i cassetti. Non ho così tanti calzini.
»
« Si invece. E i miei digimon possono stare in garage ancora
un po', magari se andrò a riprenderli tra qualche mese si
saranno tutti digievoluti. »
Darren scoppiò a ridere e lo attirò a se per
baciargli le labbra.
« So che abbiamo ancora diecimila cose da sistemare
ma... »
« Sesso riparatore? »
« Esatto. Bancone della cucina? »
« Andata. Sai, credo che dovremmo litigare un po'
più spesso. »
Angolino di Sara
*coff coff* ehm...Ciao! Vi ricordate ancora di me? Stupida, con un
senso dell'umorismo molto opinabile, Crisscolfer shipper... Rieccomi!XD
Prima di tutto scusate per la mancanza di notizie da parte mia. In mia
discolpa posso dire che l'università e il cercare lavoro mi
stanno un filino stressando, e che anche il fatto che la mia
università sia organizzata suddivisa in bimestri invece che
semestri rende le cose piuttosto frustranti e difficili. Sono un po' arrugginita con Chris e Darren ma mi mancava tantissimo scrivere di questi due <3
Detto questo, ringrazio pubblicamente Zenn
per la bellissima
recensione che mi ha lasciato pochi giorni fa e che mi ha aiutata a
trovare ispirazione per finire questa OS iniziata tantiiiiissimi mesi
fa
ma che non sapevo come continuare. Scrivere di Cory non è
facile e c'ho messo davvero un sacco di tempo a scrivere alcune parti.
Insomma, grazie Zenn, mi hai ridato la voglia di scrivere.
(Ah, Tico Torres è il batterista dei Bon Jovi <3)
Detto questo spero che ci sia ancora qualcuno a leggere i miei deliri
di onnipotenza/spiritosaggini idiote, buon qualunque cosa stiate
facendo e alla prossima! :D
Ps: Se avete prompt (si chiamano così vero? xD) o insomma,
idee per nuove OS scrivetemele pure da qualsiasi parte e
provvederò :)
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Capitolo 60 *** Nome in codice PC: Padre Cretino ***
Figlia
Angolino
di Sara
okay
avrei potuto mettere come
titolo "Non lo so" perché effettivamente non mi veniva in
mente
un titolo adatto a questa OS. Non so come sia possibile. Se avete
suggerimenti a fine lettura fatemelo sapere xD Ci si legge in fondo :)
Nome in codice PC: Personal
Computer Padre Cretino
«
Ma io non capisco... >> esplose Darren in un attimo di
sbigottimento.
« Che novità per
te,
eh? >> domandò Chris alzando gli occhi dal suo
cruciverba solo
per lanciare un'occhiatina alla sua dolcissima metà che
scuoteva la
testa davanti alla televisione.
«
Adesso spiegami come fanno le donne delle pubblicità ad
avere sì e
no vent'anni e un figlio di quindici. E' irreale. Agghiacciante. E
contronatura. >>
« Disse
l'uomo gay, sposato e con dei figli... C'è chi lo troverebbe
ironico. >>
Darren non lo
ascoltò nemmeno, infervorato
com'era «
E poi perchè negli spot dei profumi ci sono solo donne che
si
denudano e felini di varie specie che scorrazzano qua e là?
Cosa
c'entrano? Eau
de jaguar?
Chi vorrebbe un profumo al pelo
di
tigre?
>>
Chris
sospirò, alzando gli occhi al cielo.« Darren,
calmati. Detto
sinceramente? Chissene importa. Sono solo pubblicità, non
far
sconvolgere il tuo precario equilibrio mentale da queste cose...
>>
Joanne entrò in cucina in
jeans e maglietta dei
Sex Pistols che
ormai era diventata una specie di seconda pelle,
e prese una bottiglietta di Diet Coke dal frigo. « Oh,
padri, io
esco. Vado con quell'ameba
dal cervello
ipersviluppato - alias
Matt - in biblioteca a
studiare O meglio,
lui farà il sapientone e io cercherò di capirci
qualcosa.
Vi avverto, se comincia a ripetere "ovviamente" dovrete
venire a pagare la cauzione per scarcerarmi, perchè
finirò con il
ficcargli il libro di trigonometria su per il naso, e
ha circa seicento pagine.
>>
Darren
roteò gli occhi « Dovresti baciare la terra dove
cammina quel
ragazzo, è
merito suo se i tuoi voti di
matematica ora rasentano la decenza. »
Lei
levò gli occhi al cielo, ficcandosi la bottiglietta nella
borsa e
tirandone fuori gli occhiali da sole rosa « Sì,
sì pà,
lo so che lo adori. Mi aspetto sempre di trovare un altarino in suo
onore in camera tua. Sappi che quando succederà, io me ne
andrò di
casa. »
Chris si sentì in dovere di
intervenire « In realtà Darren si è
già messo in contatto con i
genitori di Matt per comprare loro figlio. Vuole scambiarlo con tua
sorella. »
La ragazza fece una
smorfia ampiamente schifata « Non pensavo l'avrei mai detto,
ma
preferisco tenermi April. »
« Lo
sappiamo tutti che mi adori, sorellona. » la testa bionda di
April
fece capolino dalla porta.
« Non dire
assurdità, rospo! » sbottò l'altra,
fucilandola con gli occhi in
un accesso di amore fraterno.
« Okay,
okay, non cominciate. » intervenne Chris, sbadigliando
« Joanne,
credo sia arrivato Matt. »
Lei guardò
fuori dalla finestra, vide
il ragazzo un
po' allampanato sventolare la mano in sua direzione,
sbuffò sonoramente e si piazzò la tracolla in
spalla. « Ditemi
addio, non sono sicura di sopravvivere alla matematica. »
«
Addio! » esclamò prontamente April « Se
muore
davvero posso prendere io i suoi vestiti, papà? »
continuò sfoggiando un sorriso angelico.
«
Mah, c'era un top che piaceva molto anche a me... » rispose
Darren
facendo scoppiare a ridere
*
«
Papà, ti piace il mio disegno? »
Domandò la bambina estremamente
orgogliosa, sventolando la sua opera d'arte.
Chris prese il foglio e lo guardò. Poi
inclinò la testa. « April, non te
la prendere ma è davvero orrib-ahia! »
Darren gli aveva mollato una gomitata centrandogli
lo stomaco.« E'
bellissimo. Gli alberi viola danno un tocco di colore... »
April,
tutta contenta, raccattò i suoi pennarelli e corse di nuovo
in
camera sua a lavorare alla prossima opera.
« Darren, non credo sia giusto
illuderla in questo modo. Non sa
disegnare, non erano nemmeno lontanamente degli alberi quelli,
dovrebbe fare qualcos'altro... »
« Chris, ha dieci anni. Sarebbe
strano se i
suoi alberi fossero verdi! Lasciala vivere pensando di essere la nuova
Raffaello ancora per un po'. »
« Mah, io una visita dall'oculista gliela farei fare... Ma in
effetti tu vivi tutt'ora nell'illusione di
essere una persona divertente, a ognuno il suo. » fece
l'altro,
aspettandosi una risposta più o meno acida.
Che
non arrivò.
Sospettoso, Chris si
voltò a guardare Darren che a sua volta guardava fuori dalla
finestra con
un'espressione di puro orrore dipinta in faccia.
«
Cosa diavolo... Oh. »
Joanne e Matt erano appoggiati all'auto di
lui, si stavano baciando.
Per un attimo regnò un silenzio innaturale.
Poi Darren
si mise a picchiare contro il vetro con tutte le sue forze «
EHI TU, TOGLI LE MANI DA MIA
FIGLIA HAI CAPITO?! Quando avrò finito con te dovranno
incollarti
con l'attack, screanzato! »
«
Darren, smettila! » fece Chris cercando di allontanarlo dalla
finestra prima che i due ragazzi si accorgessero della sua evidente
crisi di nervi.
« Io lo ammazzo. Questa
è la goccia
che fa traboccare il vaso. La misura è colma, quando
è troppo è
troppo! » urlò Darren fuori di sè.
«
Moglie e buoi dei paesi tuoi! Rosso di sera bel tempo si spera! Cielo
a pecorelle... Scusa. » Chris chiuse la bocca con aria
colpevole.
Darren sembrava sul punto
di esplodere.
« Chris, tua
figlia si sta
facendo mettere la
lingua in bocca da quel pervertito! Ma io lo sapevo, oh se lo sapevo,
non me la contava giusta quel piccolo subdolo mostriciattolo
lentigginoso... »
« Oh sì, per
questo lo inviti a cena ogni mercoledì, dopo che ha dato
ripetizioni
a quella che credevo fosse nostra
figlia. »
Darren
« Non è il momento di essere pignoli, dammi i tuoi
Sai,
Chris. Ho una vita da stroncare. »
Il
soprano sospirò, passandosi una mano sulla fronte.
« Killer,
calmati che ti sale la pressione. E' tutto okay. Respira. »
«
Non è "tutto okay", non dirmi che è tutto okay!
La nostra
piccola, innocente bambina è stata contagiata da quel
delinquente
che se non le
toglie subito le mani di
dosso finirà gambizzato! Ma io alla
loro età pensavo ai miei pokèmon, la lingua la
usavo per parlare in
elfico mentre guardavo Il Signore degli Anelli! Non startene
lì a
fissarmi, chiama qualcuno... La polizia, i pompieri... L'esercito!
» continuò a imprecare come Neymar quando sbaglia
un rigore.
In ricordo dei bei vecchi tempi, lo
scappellotto che gli arrivò precisamente sul coppino lo
lasciò
quasi tramortito.
« Abbiamo già
ampiamente appurato che eri un adolescente inquietante, non voglio
scoprire altri altarini. Certe cose devono restare segrete. Passami i
piatti, che devo apparecchiare. E comunque non stanno facendo niente
di male... Era anche ora! »
Per un
attimo Chris pensò seriamente che a Darren sarebbe esploso
qualcosa.
Vide proprio la vita
lasciare i suoi occhi per un istante.
«
E-Era anche ora?
»
ripetè allucinato.
« Beh, si
piacciono da un sacco di tempo... Mi sembrava strano non avessero
ancora fatto niente. I piatti, grazie. »
Darren,
che cercava di raggiungere la mensola con i piatti, era decisamente
sconcertato « Ma... Non si piacevano! Lei lo definisce sempre
"ameba" e "palloso ultracellulare" e "
ineffabile"! »
« Al massimo
"inaffidabile"... Ma dai, è così che si fa alla
loro età,
sforza le tue piccole e contorte meningi e torna ai nostri tempi
d'oro, quando ci davamo soprannomi più o meno divertenti per
nascondere la nostra cotta. Io ti chiamavo "versione capellona
di Frodo" e tu mi chiamavi... Come mi chiamavi? »
«
Io non ti ho mai dato dei soprannomi offensivi per coprire il fatto
che mi piacevi! »
« Ah. Beh, non
potevi nasconderlo, in effetti. Si capiva subito che eri follemente
innamorato di me. » commentò Chris baciandogli la
guancia. «
Comunque si vedeva lontano un miglio che le piaceva quel ragazzo.
Quando gli ha lanciato il libro di geometria addosso rischiando di
lussargli la spalla è scattata la scintilla. »
«
Sì, la scintilla omicida! Ma si vogliono staccare? Non
prendono
nemmeno fiato! Chiama Guinnes World record. »
«
Darren, siediti e bevi un po' d'acqua, se ti viene un attacco
cardiaco non credo di aver voglia di portarti all'ospedale: ho una
figlia da spiare. »
Darren si
sedette. « Mi fa male il braccio sinistro, credo di avere un
infarto. »
« Shh.
»
« Vedo la luce. »
« Cerca di vedere questo
coltello, piuttosto, e tienilo sotto controllo
perché potrei conficcartelo da qualche parte. »
Rimasero
attaccati alla finestra, Darren in preda a spasmi assassini e Chris
con l'aria soddisfatta di chi la sa lunga.
«
Cosa state guardando? Perchè Matt sta mangiando la faccia a
mia
sorella? Non poteva, tipo,
investirla?
»
Darren fece un balzo che nemmeno un
gatto a cui all'improvviso tiri una secchiata d'acqua addosso sarebbe
riuscito a
fare « April! » strillò « Non
permetterò che anche
tu venga traviata, torna subito in camera tua! E sappi che non
uscirai di qui per i prossimi trent'anni, studierai a casa! E io e
Chris non te l'abbiamo mai detto, ma i ragazzi sono velenosi, se stai
vicino a un ragazzo ti intossichi e muori, capito? Quindi stai
lontana dai ragazzi! » urlò Darren alle scale.
Chris
scosse la testa, schiaffandosi una mano in faccia « Sai,
riesci
ancora a preoccuparmi dopo tutto questo tempo. Dovresti essere fiero
di te. »
« Aspetta di vedermi con un
fucile a canne mozze... »
« Darren,
è giunto il momento che tu ti dia una calmata prima che io
ti tiri
uno schiaffo. Ha sedici anni, è normale che abbia un
ragazzo. E noi
dovremmo essere grati che sia un bravo
ragazzo come Matt, okay?
»
Darren mugugnò qualcosa di
incomprensibile, in preda ad un'evidente crisi mistica interiore.
«
Ecco, bravo. Ora zitto, stanno entrando in casa. Nonchalance,
Darren, nonchalance.
»
« Nonchache? »
Sentirono
la porta aprirsi e richiudersi, poi Joanne e Matt apparvero in
cucina tranquilli come fringuelli, ignari che la stagione di caccia
fosse appena iniziata.
« Com'è andata la vostra
giornata di studi? E' stata proficua? »
«
O dovremmo dire prolifica?
» intervenne Darren con un
ringhio.
Joanne gli lanciò la sua
solita occhiata da "pà,
qual-è-il-tuo-problema-smettila-di-essere-imbarazzante",
poi scrollò le spalle « La chimica non fa per me.
Credo
che prenderò una "T" di Troll, come Harry in Pozioni, ma
almeno
potrò dirle di averle provate tutte... »
Darren
intanto squadrò il ragazzino dalla testa ai piedi e prese a
girargli attorno con fare inquisitorio « Cosa intendi fare
del
tuo futuro? Che college frequenterai? Come sono i tuoi voti? Quanto
fa sei per otto? »
Il povero ragazzo
sgranò un attimo gli occhi. Poco ci mancava che Darren lo
schiaffasse su una sedia e gli puntasse la torcia del cellulare in
faccia. « H-ho buoni voti, direi. Anche perché do
ripetizioni a
Joanne... »
« Non rispondergli,
Matt. Sta facendo lo
strano,
devi solo ignorarlo, poi gli passa. » lo avvertì
la
ragazza
roteando gli occhi, visibilmente scocciata, mentre appendeva la borsa
alla sedia e si toglieva l'elastico scompigliandosi un po' i capelli
per ravvivarli << Non è colpa tua se ho un PC:
Padre Cretino. >>
Darren
aspettò che la figlia fosse andata a posare la giacca in
salotto
prima di agguantare Matt per una spalla con fare un po' troppo
inquietante« Ti tengo d'occhio ragazzo,
ricordatelo.
Ho occhi e orecchie ovunque, chiaro? Alle
scale piace cambiare! »
quasi urlò
senza alcun nesso logico.
Chris staccò le mani di Darren
dalla maglietta del ragazzo e sorrise gentilmente « Matt,
credo che dovresti andare prima che ti dica che farai
presto un giro coi pesci. Ieri
abbiamo visto the Wolf of Wall Street e la vista di DiCaprio mezzo
nudo gli ha dato davvero alla testa, scusalo. Non ha più
l'età per reggere certe cose. »
« Ti ho accolto come un figlio, e tu cosa fai, Bruto? Mi
pugnali alle spalle. Tu
quoque, Matt, non
fili mi! »
Ormai era andato, l'ultimo neurone si era fritto. Chris aveva sempre
saputo che sarebbe successo prima o poi.
Joanne gli rivolse un'occhiata di sufficienza
« Pà, dagli del Valium santo cielo, sembra che gli
stia
per venire un infarto. E comunque sarebbe gentile da parte vostra
evitare di spiare vostra figlia.» disse acidamente
chiudendosi la porta alle spalle. Poi guardò il suo ragazzo,
che aveva l'aria di chi sa di essere un sopravvissuto <
Beh il peggio è andato. Il dramma arriverà quando
verrà a sapere che non ti piace Lady Gaga. »
Angolino
di Sara
*coff coff in versione
Umbridge* Buonasera!!! Dopo decenni rieccomi a delirare un po', se
ancora c'è qualcuno a leggere.
Come state? Spero sinceramente tutto bene, che la maturità
sia stata una passeggiata, che la sessione estiva sia stata debellata,
che l'estate si decida ad arrivare e che Tom Hiddleston si decida a
chiedermi di sposarlo. Non vi mancavano per niente le mie cretinate,
ammettetelo.
E questa OS è tipo lunghissima, pardon.
Scrivere di Chris e Darren quarantenni mi ha turbata, io vi avverto. Mi
sentivo un po' male a farlo, ma ormai è andata. Poi con due
figlie...Ho grandi progetti per quelle due.
Se vi sembro un po' più delirante del solito è
perché sono stata al Giffoni e Dylan O'Brien mi è
passato a uno sputo di distanza, credo di avergli urlato in un orecchio
che lo amo...
Okay penso di poterla smettere di blaterare, come sempre se avete idee
da darmi per FF o OS varie ditemi pure perché voglio passare
l'estate a scrivere xD
Alla prossima :D
|
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Capitolo 61 *** Chocolat ***
Chocolate
Mentre
sgattaiolava furtivamente nel corridoio, Chris
pensò con un certo orgoglio che passare tutti quei pomeriggi
a
guardare "Ninja Turtles" era servito a qualcosa.
Alla faccia di chi
aveva denigrato la sua vita sociale, Raffaello e Michelangelo gli
avevano insegnato un sacco di cose.
Furtivo come un gatto,
rapido come una lepre e scaltro come una faina si acquattò
dietro al tavolino e si guardò alle spalle per assicurarsi
di non essere inseguito, poi controllò davanti a
sè.
Via libera.
Il più
silenziosamente possibile scese le scale, rischiando di
cadere e farsi i restanti dieci scalini in testacoda perchè
non
aveva acceso la luce e non vedeva un accidenti, nemmeno la chitarra
acustica abbandonata lì da qualche parte
nell'oscurità nella quale inciampò malamente.
Ci sono cose per cui
vale la pena rischiare di morire in modo stupido.
Saltando gli ultimi
due gradini perchè scricchiolanti, Chris
atterrò con l'agilità di un gatto sul
tappeto
all'ingresso e rotolò su un fianco per poi procedere verso
la meta strisciando
sui gomiti come un soldato.
La
meta.
Niente avrebbe potuto
impedirgli di raggiungerla e appropriarsene.
Si appiattì
al pavimento, orecchio contro le piastrelle fredde, captando le vibrazioni del terreno.
Tutto tranquillo.
Superò con
cautela la poltrona malridotta cercando di cogliere
ogni minimo rumore, strisciò sotto al tavolo,
scavalcò la
sedia e inalò dal tappeto una gran quantità di
acari che si depositarono direttamente nei suoi polmoni fondandovi una
colonia.
Ma non aveva tempo di
pensare a tutte le malattie che stava rischiando di prendere
così a contatto con la polvere e insetti di varia natura.
Ora vedeva la meta.
I suoi riflessi
argentei e il vago sentore di immenso che emanava lo stavano attirando
come una calamita.
Si sentiva come Sauron
quando percepiva l'anello.
C'era quasi.
Una goccia di sudore
gli scese lungo la tempia.
Ancora pochi metri e
ce l'avrebbe fatta, se il cuore non avesse deciso di mollarlo
all'improvviso per la troppa tensione.
Una capriola qua, un
doppio salto carpiato di là e finalmente l'aveva raggiunta.
Si sentiva un po' come Armstrong prima di piantare la bandiera
americana sulla Luna.
Un
piccolo passo per l'umanità, un grande passo per Chris
Colfer. O
qualcosa del genere. Solo che lui non aveva tempo da perdere con
bandiere megalomani.
Al buio e a tentoni
finalmente raggiunse l'oggetto del desiderio, la meravigliosa carta
argentata scivolava sotto le sue dita e...
« Mani
in alto o sparo! » urlò una voce alle sue spalle,
facendogli venire un infarto multiplo. Per poco non cadde a terra a
gambe irrigidite come le caprette domestiche dei video, quelle che
svengono se qualcosa le spaventa.
Ghiacciato sul posto,
l'unica cosa che Chris riuscì a fare fu tentare miseramente
di mimetizzarsi con l'ambiente rimanendo completamente immobile.
Tentò anche di smettere di respirare ma era troppo giovane e
carino per morire in modo così stupido, quindi riprese
presto a far circolare aria nei polmoni.
La realtà
gli piombò dolorosamente addosso: aveva fallito.
Era finita.
Game over.
Darren, sulla soglia
con in mano il cacciavite sonico del Decimo Dottore, roteò
gli occhioni.
« Chris,
perché continui a pensare che la tecninca del "non mi muovo
- non mi vede" funzioni anche con me? Ti sembro un T-Rex? So che
l'imminente uscita di Jurassic Park ti ha fritto il cervello, ma non ho
le squame e le mie braccia sono di una lunghezza dignitosa. »
« Sì,
se proporzionate al resto del tuo corpo formato mignon... »
borbottò il colpevole, scettico.
« Non
mi sembri così insoddisfatto del mio corpo, signorino. Ma
non tentare di sviarmi. Metti immediamente le mani dietro la testa e
arrenditi. Allontanati dal corpo del reato, è un ordine!
»
« Ma
Darren, ti prego! Ne ho bisogno, potrei morire senza! » quasi
pianse l'altro, vicino alla disperazione.
« E
allora avresti dovuto evitare di finire le tue uova di cioccolato in
ventiquattr'ore! Non avrai nemmeno un pezzo delle mie, a costo di
doverle covare per tenerle al sicuro. »
La vita era
così ingiusta... Pasqua era passata da così poco
tempo e lui aveva già finito la sua razione annuale di
cioccolato a forma ovoidale. Aveva ingurgitato così tanto
cioccolato nelle ultime ore da essere arrivato ad un soffio dalla
lavanda gastrica, ma ormai era come una droga... E Darren aveva ancora
una scorta consistente...
Aveva provato a
corromperlo offrendo delle prestazioni sessuali, ma Darren aveva
rifiutato.
Allora si era offerto
di comprarlo, tutto quel cioccolato, ma Darren aveva semplicemente
fatto molto finemente il gesto dell'ombrello scandendo un "te lo
scordi".
Non gli era rimasta
altra scelta se non rubarlo.
« E'
l'ultimo avvertimento, arretra, delinquente. E' finita, arrenditi!
»
Con la mente offuscata
dal profumo di cacao e l'adrenalina in circolo Chris agì
d'istinto e balzò in avanti.
« Giammai!
» urlò lanciandosi contro l'uovo tentando il tutto
per tutto. « Non mi importa cosa succederà dopo!
» gridò afferrandone pezzi a caso e infilandoseli
direttamente nell'esofago rischiando il soffocamento; si diede poi ad
una rocambolesca fuga che consistè in una corsa
disorganizzata e patetica in giro per la stanza con Darren che lo
inseguiva urlandogli dietro maledizioni a non finire.
« Chris,
fermati o giuro sul settimo film di Guerre Stellari che ti spoilero
Game of Thrones! » strillò Darren schiacciando
tasti a caso sul suo cacciavite sonico che ormai si illumnava a caso.
Christopher si
immobilizzò come se gli avesse lanciato contro un
Pietrificus Totalus « Non puoi farlo, sarebbe troppo crudele
anche per te! » esclamò con le pupille dilatate
dal terrore.
Darren lo raggiunse e
glì strappò l'uovo dalle mani «
Così impari, Lupin dei poveri. Ora rimpiangi di avermi
regalato tutti i libri, eh? »
« Darren
tu non capisci, il cioccolato è una droga per me, mi
chiamava! E' il mio tessssoro! » disse sibilando
e sputacchiando una notevole quantità di saliva.
« Il
tuo tesssoro non è per niente tuo, ho pure appiccicato il
nome sulla carta! Dovresti vergognarti. »
« Perdonami.
Vuoi che sputi quello che ho mangiato? Possiamo fare come gli uccelli,
sai, i genitori che masticano il cibo e poi lo passano ai piccoli...
»
« Smettila
di disgustarmi a morte. Giura sulla tua riproduzione della bacchetta di
Sambuco che non toccherai mai più la mia riserva personale.
»
Roteando gli occhi
Chris alzò la mano destra « Lo giuro, lo giuro...
» borbottò, immusonito « Tanto domani
vado al supermercato e mi compro tutte le uova rimaste. »
« Possiamo
tornare a dormire, ora? »
« Sì,
direi di sì. In ogni caso ho ottenuto quello che volevo,
anche se ho rischiato di strangolarmi. » rispose
stiracchiandosi con aria fastidiosamente soddisfatta.
Stavano uscendo dalla
stanza quando Darren lo richiamò « Ah, Chris?
»
« Dimmi
»
« Al Red
Wedding
... »
Lo strillo
spaccatimpani che Chris lanciò subito dopo fu udito in circa
centosettanta paesi.
Angolino di Sara
Ehm... C'è nessuuuuuno?
Che dire, sono ingiustificabile. Ispirazione sparita, volatilizzata
come un DODO dopo l'estinzione fino a qualche giorno fa, precisamente a
mezzanotte e trentotto di due giorni fa, quando mi sono ritrovata a
scrivere di ladri di cioccolato senza alcuna ragione... E niente, non
è proprio il massimo ma avevo bisogno di riprendere un po'
il ritmo, della serie "se non pubblico questo non
pubblicherò mai più niente", non so se potete
capire xD
Vorrei dirvi un sacco di cose ma cercherò di essere breve e
concisa.
Non so quando pubblicherò altre OS, ma probabilmente non
reputerò mai terminata questa raccolta fino a novant'anni.
Ho qualche ideuzza qua e là e un po' di OS iniziate e mai
finite...Insomma, non perdete le speranze, perché torno.
Potrebbero esserci periodi da dieci one-shot alla settimana e mesi di
assenza, ma ormai mi conoscete, sono una persona troppo poco costante
ahah
Ho scribacchiato una storia originale vagamente autobiografica ma non
è nè finita nè ho cominciato a
pubblicarla proprio perché ho paura di non riuscire a darle
un finale. Non so se vi può interessare, ma almeno vi
informo :)
E niente, ho finito con le comunicazioni. Spero veramente che per voi
stia andando tutto alla grandissima o che comunque stiate bene e siate
forti per contrastare ogni male del mondo perché in questi
mesi mi sono spesso ritrovata a rileggere le recensioni ai capitoli
passati ed erano tipo un'iniezione di positività.
Va bene, basta, ho rotto abbastanza i cocomeri, posso ritirarmi nella
mia stanza a mangiare marshmallows come se non ci fosse un domani.
Alla prossima, folks!
|
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Capitolo 62 *** Baguette ***
Baguette
« When
the weather outside is frightful... »
« Darren.
>>
« And
the light is so delightful... >>
« Darren,
smettila. >>
« And
if you have no other places to go... >>
« Ma
cos'ho fatto di male? >>
« Let
it snow, let it snow, let it snooooooooooow! >>
concluse Darren tutto soddisfatto mentre un'anziana signora gli
lanciava una monetina.
Chris si
massaggiò le tempie sospirando.
L'unico “snow” di cui poteva interessargli in quel
momento era
Jon Snow, e possibilmente poco vestito.
Erano
al supermercato da un quarto d'ora e già rimpiangeva di non
essere
rimasto a casa a guardarsi la maratona “Lo Hobbit”
più “Il
signore degli anelli” per un totale di diciotto ore non-stop
di
film.
« Ma
quando eri piccolo i tuoi genitori ti
lanciavano in aria e non ti riprendevano? >>
Darren
fece una piccola corsa e si appoggiò al carrello,
svolazzando con il
braccio teso alla Superman nella corsia della frutta« Ma
quando eri piccolo ti nutrivi delle lacrime degli altri bambini?
Chris, suvvia, è Natale! >>
« Ma
se è il dieci di Ottobre... Come fanno ad esserci delle
fragole
ad ottobre? >> domandò allibito sollevando un
cestino di
frutti rossi dall'aria piuttosto letale, viste le dimensioni.
Darren
agguantò il cestino e lo lanciò nel carrello
senza nemmeno pensarci « Riesci a smettere di essere cinico
per qualcosa come venti
secondi? >>
« Sì,
ma ti conviene giocarteli meglio quei venti secondi. Perché
stiamo comprando delle noci di cocco? >>
« Non
lo so, sai che quando entro in modalità
“spesa” non capisco
più niente. Comunque tutti dovrebbero avere del cocco in
frigorifero. >>
Chris
ormai aveva imparato che non aveva senso discutere e si
limitò a
immaginare un uso alternativo per quella noce di cocco. Probabilmente
l'avrebbe usata come arma contro Darren
in uno dei litigi per il telecomando.
Fare
la spesa con il suo boyfriend era sempre
più simile ad un
incubo che alla realtà perché Darren subiva una
trasformazione
appena varcava la soglia di qualsivoglia negozio.
Entrava
irrimediabilmente in modalità “lo compro”.
Un
ferro da stiro in marmo? Lo compro.
Un
albero di Natale ad agosto? Lo compro.
Un
cincillà grigio grande quanto una palla da bowling? Beh,
l'avrebbe comprato se Christopher non si fosse messo in mezzo.
« Ti
devo legare o pensi di riuscire a starmi vicino? Guarda, là
ci
sono i guinzagli, giuro che non ho problemi a mettertene uno. E anche
una museruola. >>
« E
anche una museruola
>>
gli fece il verso Darren dimostrando la maturità dei suoi
ventisei
anni « Lasciati trasportare dall'incredibilità di
questo
posto...Come puoi non coglierne il fascino? >>
E
intanto andava qua e là infilando le mani negli scaffali e
infilando
prodotti a caso nel carrello già pieno in modo inquietante di
cose inutili.
Chris
tirò fuori dal marasma di prodotti accatastati una paperella
di
gomma e un improbabile bevanda al gusto lavanda.
« Il fascino
di un supermercato? >> chiese
lo scetticismo fatto ad essere umano con notevoli capacità
attoriali. Per lui era uno dei posti più noiosi
dell'universo conosciuto.
« Ma certo, qualunque
cosa tu desideri è qui, non è bellissimo?
>>
« Ah, giusto,
dunque laggiù troviamo pace nel mondo
sott'olio, giusto?
E di là c'è Johnny Depp
insaccato, no?
>>
Darren
alzò gli occhi al lucernario impolverato «
Ma Johnny
Depp ormai
assomiglia ad un prosciutto di per sé, hai visto che si
è
incicciottito? E'
sferico! Ma comunque
perché
mi ostino a parlarti delle cose belle? >>
« Ma
perché mi ostino a portarti con me a fare la spesa, più
che altro. Ogni
volta spendi l'equivalente del prodotto interno lordo del Belgio.
Comunque
un'altra parola su
Johnny e ti faccio ingoiare un sacco di sabbia per gatti.
Ora chiudi
il becco, apri
le orecchie
e guardami negli
occhi, ascoltando attentamente: tu ti atterrai alla lista della
spesa. »
lo prese per
le spalle fissandolo negli occhi, cercando un po' di ipnotizzarlo
«
La. Lista. Della. Spesa. E
niente
più
improvvisazioni. Claro?
O devo tatuartela in faccia? »
« Non
credo sarebbe molto comodo per me riuscire a leggerla, ma se
vuoi... »
Chris
gli sbattè il foglietto in fronte.
Darren
lesse la lista un paio di volte, molto deluso. Non c'era neanche un
cucciolo di pavone o un pupazzo a forma di triceratopo nella lista...
Che
fidanzato noioso, che
aveva.
« Ma sai che
scrivi proprio male? Che razza di parola è mai questa?
Pe... Pene!? Chris! »
Darren era oltraggiato « Siamo nel negozio sbagliato, il sexy
shop è di là- »
« Ma
c'è scritto pane,
babbuino analfabeta! »
« Se mai sei tu che devi
imparare a scrivere, questa
è
chiaramente una “e”. Il
tuo subconscio sta cercando di parlarti, è
chiaro.
»
Chris
sbuffò e appoggiò la testa al manico del
carrello. In
quel momento era il suo io conscio quello
di cui Darren avrebbe dovuto preoccuparsi.
L'idea
di chiudersi in una cella frigorifera insieme alle pizze surgelate e
tentare una morte per assideramento non sembrava poi così
male in
confronto all'idea di proseguire quella giornata.
« E cos'è questo
scarabocchio
qua? Rapaci? Sempre in tema
di uccelli, vedo. »
Chris
sospirò. Cos'aveva fatto...
« Spinaci, Darren. Quei
cosi verdi che tu odi. »
L'altro fece una smorfia di
orrore e raccapriccio « Mi rifiuto di portare in macchina
quelle cose, ti avverto. »
« Io
mi chiedo perché la macchina non si rifiuti di portare te,
pensa
un po'... »
Darren
andò avanti con la lista.
« Cosa
sarebbe la cacca per capelli? »
« LACCA! Lacca per
capelli, deficiente! » strillò
Chris con un colorito tendente al violaceo e con un polmone a
metà
strada tra l'esofago e la gola.
« Beh io te
l'ho detto che scrivi di merda... »
« Ma come puoi scambiare una
“c” per una “l”…. Basta,
vattene.
Ti
prego torna a casa prima che io ti conficchi un pollo allo spiedo su
per qualche orefizio poco piacevole. »
« Ma taci che
senza di me a rallegrarti le giornate saresti perso come
un pinguino nel deserto. Comunque
se tu mi dai una lista e non si capisce niente non è colpa
mia, sei
poco chiaro nelle tue istruzioni. » disse
con tutta la serietà e l'altezzosità che
riuscì a raccimolare in
quei pochi secondi.
« Darren, dimmelo, tu mi odi?
E' così? »
Il
cantante gli diede solo un bacio in fronte e continuò a
scaraventare
cose nel carrello.
Chris
sentiva la vena sulla sua tempia pulsare ferocemente « Cosa
c'è adesso, non va bene la carne? »
« E
se io volessi diventare vegetariano? » buttò
lì Darren, un
po' a casaccio a dirla tutta.
Chris
strabuzzò gli occhi tanto
che la sua dolce metà riuscì a vedere tutti i
nervi ottici «
Non dire fesserie, tu adori la carne... Non voglio venire allo zoo
con te perché temo che tu possa addentare una gazzella
ruspante.
Perché quando dobbiamo comprare petti di cose ti
fai
problemi? »
« Non so,
mi sento in colpa... Potrei
sempre decidere... »
« Ma cosa
vuoi decidere che non sai neanche sceglierti lo shampoo... Ti
ricordo che mi hai azzannato un braccio quando eravamo in montagna.
Vegetariano, tsk.
»
Il
senso di colpa del signor Criss comunque durò più
o meno dieci
secondi, dopodichè riagguantò il carrello e corse
verso un nuovo
scaffale a una velocità che neanche Schumacher nei
suoi
GP migliori « Guarda, i cereali! Se prendiamo questi possiamo
vincere una
vacanza! E quelli non hanno zuccheri! Quelli lì snelliscono!
Questi
qua hanno il centosessantasei percento di scontooooo! »
A
quel punto il colpo al coppino fu inevitabile, Darren stava andando
troppo oltre « E venti punti in meno a Grifondoro.
»
decretò irritato.
Darren
abbassò la testa, sconfitto, e lo
seguì più mogio che mai... facendo inavvertitamente
cadere
dentro al carrello una decina di pacchi di cereali diversi.
Poi
si passò ai condimenti.
Chris ormai aveva
rinunciato ad ogni parvenza di serietà e ormai si trascinava
in giro per le corsie indeciso se ridere o piangere. Ridere per Darren
e piangere per il portafogli, ovviamente.
Darren invece era
instancabile.
« Cosa
dice il sale arrabbiato al pepe? Ti olio! »
raccontò ridendo come un ossesso, prendendo scatole di sale
grosso, fino e marino e buttandole nel carrello con nonchalance
mentre Chris si schiaffava le mani in faccia e chiedeva
perché a dio « E sai cosa risponde il pepe? Io ti aceto
così
come sei! »
« E sai cosa dice
Chris a Darren?
Smettila. »
E
dire che si ricordava perfettamente le loro prime spese
assieme. Erano
state esperienze
carine, divertenti, a basso contenuto irrazionale. Poi Darren era
impazzito e
la frenesia per
la spesa
aveva preso il sopravvento. Era anche stato esilarante, le
prime volte, e anche adesso doveva ammettere che c'era un che di
divertente nel vedere il suo ragazzo così esaltato.
Ovviamente non gliel'avrebbe mai detto.
« Nooo, guarda, patatine
al gusto zuppa di pesce! Con calamari! »
« Ma che
schifezza immonda, chi produce queste cose?! Non ti azzardare, mi
viene la nausea solo a pensarci! »
« Ma è
scontato! C'è il mille percento di sconto, è un
affare! »
« Darren, o lo posi o
te lo infilo su per il- »
« Okay,
okay... » e lo posò. Nel carrello, ovviamente.
Arrivare
alla cassa fu un'impresa. Niente aveva preparato Chris a spingere
oltre tredici chili di spesa e stava usando tutta la forza delle sue
braccine per arrivare alla meta.
« Sai,
se mi dessi una mano forse potremmo spingere il carrello a
più di
due millimetri per volta… »
« Shh,
sto controllando la lista. »
« Ma non
ci
siamo attenuti per niente alla lista, cosa controlli... »
« Senti,
devo trovarmi una scusa per non aiutarti a spingere quella
montagna di roba okay? Puoi accettare la prima giustificazione che mi
viene in mente e non fare storie? »
Non
investirlo con il carrello, non investirlo con il carrello...
Sconsolato,
Christopher guardò lo scontrino che ormai aveva la lunghezza
più
simile ad un rotolone regina srotolato che ad uno
scontrino «
Non riesco neanche a guardare… »
« Già...
» annuì Darren, dandogli piccole pacche sulla
schiena, rammaricandosi di aver lasciato al loro posto le pizze
gorgonzola, mele e cozze.
« Ora che
abbiamo riserve di
cibo per circa un anno e mezzo dobbiamo cominciare a farle fuori,
cosa mangiamo stasera? »
« Non
saprei... »
«
Arrosto? »
« Meh...
»
« Quella
stupida pasta piccante dall'aria
letale che hai insistito a prendere? »
« Non ne
ho
particolarmente voglia... »
« Quelle
crocchette di
pollo, pesce e probabilmente topi morti? »
Darren scosse
la testa, mogio.
Chris sapeva
già come sarebbe andata a finire,
quindi non la tirò per le lunghe « Ordiniamo
cinese? »
« Andata.
Comunque se hai ancora voglia di pane la mia baguette è
pronta. >>
Angolino
di Sara
Buonissima
sera,
regà!
Eh lo so, sono una donna poco di parola. Sono più una donna
di
parolacce, forse. Comunque sia dopo un periodo di crisi varie ed
eventuali sono ancora viva (più o meno) e
ancora con
qualche cartuccia da sparare :D
Ci tengo a ringraziare tanterrimo le persone che hanno recensito lo
scorso capitolo in particolare ponetta
e zenn.
Scusate se sono pessima e non rispondo ma procrastino tutto talmente
tanto... Sono una capra insomma. Ma ho apprezzato tantissimo, lo
gggiuro.
Spero che ci sia ancora qualcuno a leggere, come sempre alla prossima sperando
che non sia tra un altro decennio
❤
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