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Lo sapevo
che non mi amavi, già, lo sapevo, eppure non riuscivo a fare altro che a
pensare a te. Quando non c’eri, era come se mancasse l’aria, e mi sentivo
soffocare… Ti cercavo incessantemente, tu non te ne sei mai reso conto, ma la
tua sola presenza mi illuminava… Ti amavo Harry. Ti amavo così tanto da sembrarmi quasi impossibile,
mentre tu non hai mai voluto vedere oltre, non hai mai cercato di guardare
dentro il mio cuore, ma mi giudicavi dalle apparenze.
Sbagliavi.
Anche
se da fuori potevo sembrare il solito ragazzino viziato e prepotente, dentro
soffrivo tantissimo, tanto che più di una volta ho desiderato morire per porre
fine a questa tortura. Ma quando vedevo il tuo viso,
tutto il dolore spariva, lasciando posto solo a questo sentimento così forte
che provo per te. Credo di non aver mai amato nessuno così tanto, così come
credo di non essere stato mai odiato tanto da qualcuno.
Eppure
si sa, l’odio e l’amore vanno di pari passo, ed io preferivo di certo il tuo
odio alla tua indifferenza.
Almeno
sapevi che esistevo.
Non so
cos’avrei dato per sentirmi dire da te che mi amavi, anche se avevo la triste
consapevolezza che non sarebbe mai accaduto. Ti guardavo
ridere e scherzare con Ron ed Hermione,
e desideravo ardentemente che, almeno una volta, quei tuoi sorrisi fossero per
me.
Se solo mi fossi comportato
diversamente, in passato…
Se
solo avessi avuto una possibilità di scelta…
Ma è
troppo semplice dire “Non e stata colpa mia”, è troppo semplice nascondersi
dietro a qualcun altro, e dargli la colpa di tutto. Perché
è vero, mi sono sempre comportato così per via di mio padre, ma è anche vero
che non mi sono mai ribellato. Mai…
Ero
troppo vigliacco per farlo, e così ho perso la cosa a cui più tenevo al mondo:
te, Harry.
No, non è
colpa tua che non hai mai guardato oltre le apparenze,
è colpa mia che non ho mai fatto nulla perché questo accadesse. Ho sempre
cercato di mostrarmi superiore, di sembrare quello che non ero;
e mentre tu con la tua spontaneità, con la tua dolcezza, riuscivi sempre a
conquistare tutti, io continuavo a vivere nell’ombra, io, l’eterno secondo
emarginato da tutti.
Ma in
fondo andava bene anche così. Finché ancora mi
parlavi, finché mi rivolgevi il tuo sguardo, mi facevo bastare questo per
andare avanti.
Di certo
non avrei potuto parlarne con nessuno: cosa sarebbe successo se qualcuno fosse
venuto a sapere che DracoMalfoy
era innamorato di un ragazzo… e per giunta proprio HarryPotter? Così dovetti tenermi tutto dentro, ed il peso
di quei sentimenti repressi si faceva sentire ogni giorno di più… credevo che
non ce l’avrei fatta ancora a lungo…
Finché una sera non decisi di fare un giro, tanto per schiarirmi le
idee. Sapevo
che se mi avessero scoperto avrei passato dei guai, ma oramai n mi importava più di nulla…
Quel
pomeriggio avevo litigato di nuovo con te, tanto per farne una nuova, solo che
stavolta la cosa era degenerata ed eravamo arrivati alle mani. Ovviamente la
colpa era stata mia, che per non far trasparire i miei sentimenti nei tuoi
confronti mi comportavo malissimo, ma non pensavo che
saremmo arrivati fino a quel punto. Ci stavo malissimo, ed anche se tutti
pensavano che fosse per essere stato battuto da te (in realtà più di tanto non
avevo reagito, non avrei mai sopportato di vederti star male per causa mia), in
realtà era perché mi ero definitivamente reso conto che non avevo chance. Non
che fosse una novità, ma in quel momento avevo compreso tutto l’odio nei miei confronti.
Ero a pezzi.
Uscii dal
dormitorio dei serpeverde più o meno a mezzanotte, e
cominciai a girovagare senza una meta. Camminai per almeno due ore, senza
rendermi conto che il tempo passava, quando a un certo
punto vidi una sagoma indistinta.
Mi era parso
di sentire dei singhiozzi, così decisi di avvicinarmi. Forse non ero
esattamente la persona con cui si ha voglia di parlare quando si sta male, ma
in fondo anch’io avevo bisogno di una spalla su cui piangere, e la compagnia di
qualcuno mi avrebbe fatto bene.
Almeno
credevo.
Non mi
sarei mai immaginato chi avrei trovato, rannicchiato in un angolo del
corridoio…
< HarryPotter! Eilà,
tutto a posto? >
= Malfoy!!!T-tu…
tu che ci fai qui a quest’ora? =
Nei tuoi
occhi lo stupore era misto alla rabbia, forse perché ti avevo visto piangere,
forse perché non potevi sopportare la mia presenza… Non so che cosa tu avessi,
ma era chiaro che non mi volevi lì
<
Potrei fare la stessa domanda anche a te, Potter.
>
= Non
sono affari tuoi =
<
Allora lo stesso vale per me >.
Vidi i
tuoi occhi lucidi fissare i miei, come nel tentativo di dirmi qualcosa, mentre
calde lacrime rigavano le tue guance.
“Se solo tu ti fidassi di me… Se solo potessi fare qualcosa
per alleviare il tuo dolore…” Mi ripetevo, senza sapere cosa fare.
< Che diavolo ti prende, eh Potter?
Sei sempre così allegro… cosa è successo? >
= Ti stai
divertendo, vero? Il grande HarryPotter
in lacrime… non è una cosa da tutti i giorni, no? Devi essere
contento, finalmente hai la possibilità di rifarti… Allora forza, che
aspetti? Non vedi l’ora di prendermi per culo
o vendicarti, ora puoi farlo… Non vorrai farti sfuggire quest’opportunità?
Avanti, menami, ammazzami pure se vuoi… tanto è ciò che desideri, o mi sbaglio? =
Non
risposi, non ne ebbi la forza. Vederti così mi faceva
più male di quanto tu immaginassi… Mi sedetti al tuo
fianco, cingendoti il collo con un braccio
< Passerà… di qualunque cosa si tratti…
>
Mi
guardasti come se fossi un fantasma. In fondo, mi aspettavo che tu reagissi
peggio.
< Piangere non serve a niente, forza, ora calmati, ok?
>
= Ma-malfoy, ma cosa… Insomma, tu… =
< Cosa pensi che sia, un mostro? Bè,
probabilmente sì, ed avresti ragione, ma non mi diverto affatto a vederti star
male, se è questo che credi. >
= E cosa dovrei credere, allora? Che mi sei
amico, che tutto questo tempo tu… =
Non
terminasti la frase, ma capii ciò che pensavi
< Ho
recitato una parte? Chissà, forse. >
Risposi,
mentre mi allontanavo da te. Avrei tanto voluto
rimanere al tuo fianco, mantenere quel contatto, ma sapevo che se lo avessi
fatto, probabilmente avrei fatto qualcosa di cui mi sarei pentito.
=
Aspetta! =
Mi girai.
Cosa?
= A-aspetta! Non puoi dirmi una cosa del genere e poi
andartene come se nulla fosse! =
< E cosa dovrei fare, allora?
>
= Non lo
so. Magari un “Mi dispiace per oggi” ci starebbe bene. =
< Guarda che rischi di beccarti un altro pugno, Potter >
= Fino a
prova contraria ho vinto io, oggi. Ti ho steso =
Finalmente sorridesti, anche se i tuoi occhi erano ancora
colmi di lacrime
< Solo perché ti ho lasciato vincere. >
Cazzo.
Questa avrei fatto meglio a risparmiarmela.
= Cosa vuoi dire? =
< Niente, solo che oggi non ero in vena.>
= E come mai? =
<
Niente, affari miei >
= È no, non puoi lasciare i discorsi a metà =
< E tu perché eri così disperato, Potter?
>
La tua
espressione si rabbuiò di nuovo. Complimenti a me. Ero
unico nel risollevare il morale
= Lascia
perdere Malfoy… =
< E dai… ti farà bene parlarne… >
= E tu perché “non eri in vena”, oggi? =
Tentennai
un attimo. Dovevo dirtelo? No, non era il caso, ma un accenno, forse…
< Problemi di cuore. Contento ora?
Adesso tocca a te. >
Mi
guardasti stupito. Ebbi l’impressione che tu stessi
facendo di tutto per trattenere le lacrime… era per quello che avevo detto,
forse? No, mi sembrava impossibile…
= Allora
siamo più simili di quanto pensassi =
< Che cosa intendi dire? >
= Che abbiamo gli stessi problemi. =
< Chi
è? >
Mi
guardasti come se fosse crollato il mondo.
<
Allora? Chi è lei? >
A questa
frase non riuscisti a trattenere una risata, ma poi tornasti triste come prima
= Lascia
perdere =
< Dai,
che ti costa? Parlarne ti farà bene. >
= Già e
domani lo saprà tutta Hogwarts. =
Già,
avevi ragione a dubitare di me. Non ti avevo mai dato un solo motivo per
fidarti, o quanto meno per non odiarmi, e quella sera tutto d’un tratto mi mostravo così disponibile…
< Hai ragione a non fidarti. Ma
non lo saprà nessuno, te lo giuro >
= Che diavolo ti prende, Malfoy? Mi
hai sempre odiato, ed oggi all’improvviso sei così… =
<
Gentile? > Conclusi.
Tu
annuisti
<
Forse ho solo bisogno di parlare con qualcuno che non sia
un idiota totale come i miei compagni serpeverde. O forse non è vero che ti odio >
Avevo
osato troppo. Mi stavo rovinando con le mie stesse mani, me
lo sentivo.
= E va bene, facciamo finta di fidarci. Diciamo che mi sono
innamorato dell’unica persona di cui non avrei mai dovuto farlo =
< E perché? >
= Mi
odia. =
< Wow.
Allora non sono l’unico a non sopportarti, Potter!
>
Dissi
scherzando. Ma il tuo sguardo in quel momento mi disse
molto più di quanto avrei voluto sapere.
“Possibile
che lui… Si riferisca a…” … no, ricacciai quel pensiero da dove era venuto. Era
impossibile, e lo sapevo.
= E tu, Malfoy? =
<
Come? >
= Bè, non puoi mica pretendere che io mi confidi senza che tu
mi racconta niente, no? Dopotutto, anche tu hai un problema
simile al mio, se non sbaglio. =
< Non
si fida. Ed ha ragione. Ma
soprattutto so che non potrà mai amarmi. >
= Hai mai
provato a parlargliene? =
< Perché, tu lo hai fatto? >
= Lo sto
facendo adesso. =
Ci misi
un attimo a realizzare.
< C-che cosa? >
= Hai
capito, Malfoy. Ed ora
divertiti pure. =
<
Pensavo di averti appena detto che non ti odio >
= Ma lo so che non è vero. E se anche lo fosse,
mi odierai ora, no? =
Le
lacrime ricominciarono a rigare il tuo volto, mentre il mio cuore cominciò a
battere sempre più forte. “Harry… Harry
mi ama…” non riuscivo a crederci. Asciugai le tue lacrime con una mano, poi afferrai
il tuo volto e lo avvicinai al mio. Ci baciammo a lungo, eppure sentivo le tue
calde lacrime scorrere sulle tue gote arrossate.
= Ma-malfoy cosa… =
< Mh? >
= Ma tu… e lei? Insomma… Non… =
< Te
l’ho detto, il mio problema è che non ti fidi. >
I tuoi
occhi si riempirono ancora di più di lacrime, e cominciasti a singhiozzare così
forte che ebbi paura che qualcuno ci avrebbe sentiti.
<
Smettila. Non sopporto i piagnucoloni >
= Draco… io… ti amo. =
< Ti
amo anch’io, Harry >
= Ma allora perché… Finora… =
< Mi
sono comportato così? >
= Mh-mh! =
<
Problemi di famiglia, diciamo. >
Feci una
piccola pausa, come per riprendere fiato, per poi aggiungere
<
Perdonami, Harry. >.
Mi
sorridesti. Com’era bello e dolce il tuo sorriso… E com’era bello
sapere che era per me, solo per me
= Fa niente. =
dicesti
quasi in un sussurro, prima di annullare la distanza fra i nostri volti.
Credevo che il cuore mi stesse per scoppiare. Troppe emozioni tutte assieme…
Poi un dubbio si insinuò nella mia mente.
Mi staccai – non senza soffrirne, sarei potuto rimanere così
per il resto della mia vita… – immediatamente, per poi chiederti
< Ma prima, non stavi piangendo per… >
= Oh, non
ha importanza ora =
< Sì
che ne ha invece! È… è colpa mia, vero? >
Abbassasti
lo sguardo.
< È…
per quello che è successo oggi? >
= … =
< Harry… >
= … =
<
Cazzo, parla Harry, ti prego!
>
= Sì =
<
Come? >
= La
risposta alla tua domanda. Sì, è per quello che è successo oggi. =
Ti guardai, confuso, per un attimo, prima di gettarti le
braccia al collo
< PedonamiHarry! >.
Lo so, forse dovrei contare fino a dieci prima di agire. Forse
anche fino a cinquanta. Ma quella sera dovevo aver
lasciato il pudore affianco al cervello, a letto che dormiva. Beato lui, fra parentesi, perché io cominciavo ad avere sonno.
<
Perdonami Harry! >
= Draco, non fa niente, davvero. Ora è passato =
< No che non fa niente. Sono un bastardo. È solo, che non sono mai stato bravo a
mascherare i miei sentimenti e… >
ecco,
da bravo coglione che sono avevo anche cominciato a piangere
< … quando tento di nasconderli, esagero sempre. Sono un idiota,
uno stupido idiota, ecco. Ho cercato di ignorarti, ma non ci riuscivo, e così…
Mi dispiace… Harry… >
Cominciasti
ad accarezzarmi i capelli, mentre con il braccio libero mi stringevi a te,
cercando di smettere di piangere, almeno tu. Probabilmente, se qualcuno ci
avesse visti dall’esterno, avrebbe pensato che eravamo
due deficienti, per piangere uno avvinghiato all’altro.
< Io…
avrei voluto… ma non potevo fare altrimenti… Non solo non potevo esserti amico,
ma non riuscivo neanche ad odiarti, e non potevo neanche parlarne con nessuno…
non sai come ci stavo male… ho cercato in tutti i modi
di reprimere i miei sentimenti per te ma… erano troppo forti, e non ci riuscivo.
Sono uno stupido… invece di essere più gentile, con
te, mi sono sempre comportato malissimo… Non merito il tuo amore… non merito
niente… niente… >
Mi
stringesti ancora più forte, com’era bello stare fra le tue braccia… e come mi
faceva male pensare a come ti avevo sempre trattato
= No, non
è vero. Sono io che ti ho sempre allontanato, fin dal primo momento che ci
siamo incontrati, tu non ne hai colpa. Dovrei essere io a chiederti perdono…
amore mio… =
Amore mio… che dolce suono, pronunciato dalle tue labbra…
< Harry… I-io… non… non… >
= Tu
parli troppo =
Mi
dicesti, prima di azzittirmi con un bacio. Il terzo, quella
sera. Dopo aver desiderato ardentemente quelle labbra morbide, così belle
e ben disegnate, che ora si concedevano volontariamente a me. Rimanemmo a
lungo, in silenzio, seduti uno accanto all’altro, dando il tempo ai nostri
cuori di calmarsi ed ai nostri occhi di asciugarsi. Fino a
che non sentimmo dei passi.
Era Piton.
Trovammo
appena il tempo di alzarci da terra, che ce lo
ritrovammo davanti.
_ Potter! Malfoy!
Cosa ci fate fuori dalle vostre camere a quest’ora? _
Silenzio.
Cosa
dovevamo dire? Cosa fare? Avrei potuto inventarmi
qualcosa, se fossi stato da solo, ma… con Potter!
Poi, un’idea geniale.
Mi
accasciai a terra.
< Oddio… scusi professore… è… che mi sento poco bene.
>
Dissi con
il tono più lagnoso che mi veniva, mentre mi rialzavo lentamente
<
Stavo… stavo andando in infermeria quando sono caduto.
Devo aver fatto molto rumore, perché Potter si è
svegliato ed è sceso. Gli ho detto di tornare su, ma SanPotter
è troppo buono per lasciare qualcuno in difficoltà, e
così si è offerto di accompagnarmi >
_ Commovente… Andate pure in
infermeria, ma… _
Ci guardò
entrambi, prima di parlare, come se avese in mente
qualcosa di… diabolico
_ domani…
una bella punizione non ve la toglierà nessuno. E
dieci punti in meno per le vostre rispettive case._
= Ma, professore… =
Ti diedi
una gomitata per farti star zitto. Troppo tardi
_ Anzi,
forse dieci sono troppo pochi. Facciamo venti. Probabilmente
se oggi non vi fosste presi a pugni ora lei sarebbe
in perfetta forma, signor Malfoy. Si sbrighi
ad andare in infermeria e veda di dormire, perché sono
le quattro e mezza passate, e se domani mattina arriva anche con un solo minuto
di ritardo… Bè, lo vedrà. Buonanotte._
Appena se ne andò, partii con la
ramanzina
< Tu e
la tua stramaledetta mania di controbattere ogni cosa. Se
imparassi a stare zitto una buona volta… Possibile che ancora non hai capitto com’è fatto il proff.?
>
= Scusami
tanto se io non sono un leccaculo come qualcun altro qua a fianco… =
< Vuoi
litigare qià da subito? >
= Ma figurati, tesoruccio =
Mi
dicesti, sorridendo, mentre mi mettevi un braccio intorno al collo
=
Piuttosto… certo che sei proprio un bravo attore, eh? Spero
che tu non facessi finta anche poco fa =
< No,
caro >
Risposi
con un sorrisetto malizioso
< Se
vuoi te lo posso anche dimostrare! >
= Qui? Non
credo sia il caso… magari più tardi, ok? Ah, hai ancora gli occhi lucidi sai?
Non eri tu quello che non sopportava i piagnucoloni? =
< Solo quando sei tu a piangere, cherie
>
Diventasti
praticamente bordeaux. Dio com’eri cariiiiiino!!!
= Ehi, attento a come parli… potrei
commuovermi! =
<
Scherzi a parte, sul serio non mi piace vederti
piangere. Mi fa male, ecco. >
Distolsi
lo sguardo. Sapevo che sarei arrossato molto più di
quanto non avrei voluto.
Ma tu
togliesti il braccio dal mio collo per prendermi il mento e girare il mio viso
verso di te
= Allora non piangerò più. Promesso. =
Ecco, lo
sapevo. Sicuramente avevo cambiato colore. Di sicuro sentii una vampata di
calore.
= Lo sai
che sei proprio carino quando arrossisci =
< Io
sono bellissimo per natura >
= Ah-ah-ah! No, sul serio, ti dona. Di
solito sei cadaverico =
< Si
vede che sei tu a farmi un bell’effetto >
= Bè, modestia a parte =
< Tu
non sei MAI stato modesto, per cui la cosa non
dovrebbe risultarti difficile. >
= Perché ti da fastidio per caso?
=
< Non
c’è nulla di te o del tuo carattere che potrebbe mai darmi fastidio >
= Sai,
non ti facevo così dolce ^__^ =
<
>////< IO!? Dolce? Tu sei pazzo! >
= Sì di
te… =
< Ma come ci siamo arrivati a questo punto… >
= Perché ti interessa? =
<
Sinceramente no >
Ti dissi,
prima di darti l’ultimo bacio, per quella sera. Eravamo arrivati in infermeria.
***
continua… ***
HOLAAAAAA!!!Evvai, si parte dubito sul vivo!!!
Il che è abbastanza strano per me, considerando che ci metto sempre 20 anni per
farli mettere assieme!
Questo
perché originariamente doveva essere una one-shot(che tra l’altro prendeva una piega molto diversa
rispetto a quella che è la stesura definitiva… vedi So MuchTooMuch – a proposito,
ringrazio chi ha letto e commentato ^^ –), ma come al solito mi sono fatta
prendere la mano *___* adoooroHarry
e Draco!!! Ho tante idee in testa!!! Ed in questo
momento mi sento particolarmente sadica… per cui non pensate che saranno tutte
rose e fiori… ehehe… anche se in realtà questo chap è particolarmente melenso… ma mi piace com’è venuto,
quindi penso che continuerò su questa linea (credo)
Ma
dalla prossima volta si parte in terza persona…
La
mattina dopo Harry si presentarono in perfetto orario
a pozioni, nonostante quella notte non avessero praticamente
dormito. Di certo, dopo quello che era successo,
nessuno dei due era riuscito a prendere sonno.
Harry
non riusciva a credere a quello che lui e Draco, il
suo Draco, si erano detti. Gli sembrava impossibile
che lui lo amasse. Eppure, era così. In realtà non si sentiva ancora sicuro dei suoi sentimenti, da poco si era
accorto di provare qualcosa per il bel serpeverde, e
di sentirsi irresistibilmente attratto da lui. Ma di
sicuro c’era qualcosa. Ed era la prima volta che
sentiva di amare così qualcuno.
Ora c’era
un unico problema.
Anzi,
due.
Ron
ed Hermione.
I suoi
migliori amici stavano insieme già da qualche mese, per cui
sicuramente capivano ciò che Harry stava provando, ma
il moretto non era sicuro che avrebbero accettato che si fosse innamorato non
solo di un ragazzo, ma di quello che aveva sempre considerato il suo maggior
nemico (a parte Voldemort): DracoMalfoy. Aveva
deciso di dirglielo quella stessa mattina, ma non sapeva se avrebbe trovato il
coraggio… Stava ancora rimuginando sul “come” dirglielo, quando entrò inclasse il prof. Piton.
_
Buongiorno ragazzi _ cominciò, posando un paio di libri sulla cattedra _
Allora, prima di cominciare _ e qui lanciò un’occhiata gelida a Harry e Malfoy _ Volevo
comunicare alle case di serpeverde e grifondoro che ieri notte mi sono
visto costretto a togliere 20 punti a ciascuna delle vostre case per aver
trovato in giro Potter e Malfoy.
Harry
arrossì leggermente, al contrario di Draco, che
riuscì a rimanere impassibile, mentre da entrambe le case cominciò
a levarsi un brusio: tutti avevano cominciato a discutere della scazzottata del
giorno prima e di un probabile regolamento di conti. Ron
ed Hermione, che fino ad un attimo prima si stavano
sbaciucchiando, scordandosi del resto del mondo, si staccarono e guardarono Harry
+ Ma sei impazzito? + esordì Hermione
+ avresti potuto farti male!!!+
<<
Già, >> continuò Ron, con una strana luce negli
occhi << quantomeno avresti potuto chiamarci, per farci assistere allo
spettacolo ^__^ >>
=
Ragazzi, non è come sembra… poi vi spiegherò tutto,
promesso. Ma ora fatemi godere la punizione che
sicuramente ci darà Piton. Non oso pensarci…
Harry
aveva ragione: il suo insegnante di pozioni preferito (eeeh…
non te dico…) non si era certo scordato della
punizione promessa, e, dopo aver sbattuto per un paio di volte un libro sulla
cattedra per richiamare l’attenzione dei suoi allievi, continuò _ Allora… se
volete fare silenzio… ovviamente non basta togliere qualche punto per far
imparare la lezione a questi due, ragion per cui ho deciso di far si che la
cosa non si ripeta. Questa sera andrete entrambi nella foresta proibita. Hagrid vi spiegherà cosa dovete fare. Ed
ora, cominciamo la lezione.
AdHarry sembrò quasi di essere tornato al primo anno, quando
aveva dovuto andare nella foresta proibita la prima volta, assieme a Draco. Entrambi protestarono un
po’, tanto per fare scena (dovevano salvare le apparenze, mica potevano far
capire a tutti di essere felici di avere una scusa per passare un po’ di tempo
da soli…), ma poi la lezione era ripresa regolarmente. Ron
aveva detto adHarry che se
avesse voluto lo avrebbe accompagnato, ma lui gli rispose che non ce n’era
bisogno, ma che comunque doveva parlare sia a lui che a Hermione.
Il ragazzo lo guardò un po’ smarrito, ma aveva risposto
solo
<<
va bene, Harry >>.
Quando la
lezione finì agli studenti venne comunicato che avrebbero
avuto un paio d’ore di buco, per cui potevano fare ciò che volevano, a patto
però di stare tranquilli.
Finalmente
aveva trovato il modo di stare da solo con i suoi due amici, e stava per dirgli
tutto, quando davanti a loro si presentòDraco
< Potter, puoi venire un attimo con me? Devo parlarti. >
Ron
lo guardò in cagnesco
<< Cosa vuoi, Malfoy? >> ma né lui né Harrysembrarrono notarlo.
= Arrivo.
Ron, Herm, torno subito =.
I due
stavano per dire qualcosa, ma Harry li guardò come
per fargli capire che era tutto a posto, poi seguì il suo bel serpeverde.
I due
ragazzi si chiusero in bagno, e dopo essersi assicurati che non ci fosse nessun
altro, Draco posò le sue labbra su quelle dell’amato grifondoro.
<
Allora, ti dispiace per la punizione di Piton? >
= Già…
non credo che potrò sopportare di dover rimanere solo con te… =
< A
chi lo dici… sarà davvero pesante, Potter >
= Non
dirlo a me, Malfoy… = poi, dopo averlo guardato un
attimo negli occhi, continuò = stavo per dirglielo. =
Draco
gli accarezzò una guancia, e dolcemente rispose
< Mi
spiace di averti interrotto… Allora vai > e fece un
cenno con la testa verso la porta
= A te va
bene che lo sappiano? = Chiese Harry,
un po’ timoroso della possibile risposta
< Per
te è importante, vero? >
Harry
annuì
<
Allora fallo. >
Si
scambiarono un altro, veloce bacio, e poi Harry corse
a raggiungere i suoi amici.
+Allora,
cosa doveva dirti? +
= Niente di importante, riguardo stasera… = si fermò un secondo, per
poi continuare = Riguardo a quello che… insomma… =
+ dovevi
dirci… + continuò Hermione al posto di un Harrydecisamente imbarazzato
= Si,
ecco… il fatto è che io… insomma… oddio, mi sto impappinando… ti ricordi, Herm, che tempo fa ti ho detto che c’era una persona che mi interessava? =
Ron lo
guardò, stupito, per un paio di secondi prima di realizzare
<<
Ehi!!! A me non hai detto niente!!! >>
Hermione
gli diede una gomitata.
+ Ricordo
anche che allora non hai voluto dirmi di chi i trattava.
+
Harry
si sentì il cuore in gola
= Sì… bè, comunque, il fatto è che… bè… ho scoperto che ricambia =
I due
amici cominciarono a sorridere, immaginando già il seguito
= Adesso
stiamo insieme, più o meno. =
Hermione
gli saltò letteralmente addosso, mentre un Ron
piuttosto felice gli disse, raggiante
<<
Congratulazioni, Harry ^__^ >>.
+ Chi è
la fortunata? +
Harry
cambiò colore
+ Che c’è? Non vuoi dircelo? +
= Sì, sì…
bè diciamo che fortunata non è proprio il termine più
adatto… =
<<
In che senso? Non ti senti all’altezza? >>
= No,
figurati, non è quello il punto, è che io… non so come dirvelo… =
Stava per
aprire nuovamente la bocca quando arrivarono DeanThomas e Neville Seamus a dire
loro che c’era una sostituzione e che dovevano tornare in classe.
<<
Ma come… era buco!!! >> protestò Ron, inutilmente.
Harry
non sapeva se sentirsi sollevato o depresso. Non era facile,ma
doveva dirlglielo.
I due
amici lo guardarono, sorridenti
+ Più
tardi facciamo due chiacchiere, Harry
>__< +
Il
moretto si limitò a ricambiare il sorriso e ad annuire.
La sera
arrivò anche troppo in fretta, senza che Harryavesse avuto l’occasione di parlare nuovamente con Ron ed Hermione da solo. Non
poteva semplicemente limitarsi a dire loro il nome della persona con cui stava
e poi continuare a fare come se nulla fosse, non se la persona in questione era
DracoMalfoy. Alla fine
decise di terminare il discorso il giorno dopo, con più calma, e quando fu il
momento, li salutò e si recò nella casa di Hagrid.
Entrò, un
po’ titubante. A dirla tutta, non se la sentiva molto di andare avanti con Draco senza averlo detto ai suoi amici. Non che non lo
amasse, anzi, ma gli sembrava quasi di tradire la fiducia di Ron e Hermione.
Quando
aprì la porta, vide che ad attenderlo c’era solo il suo bel biondino.
<
Buonasera, Potter >
= Buonasera…
=
Il suo
sguardo era triste. Draco non capiva, ma decise di
non chiedergli nulla, se non fosse stato lui a
parlargliene. Si avvicinò al volto del grifondoro,
tentando di baciarlo, ma lui lo respinse.
= Scusa.
Non sono dell’umore =
Draco
lo guardò, con aria interrogativa.
= Io… non
ce l’ho fatta. =
< Non
lo sanno? >
= Mi
spiace… non dovrei prendermela con te, ma… mi sembra
quasi di ingannarli, capisci? =
<
Vieni qui > disse, mentre lo abbracciava
< se vuoi aspettare, per me va bene, posso aspettarti anche in
eterno… Solo non capisco come mai non sei riuscito a dirglielo. È perché… sono
io? >
Harry
scosse la testa
= Vedi,
stavo per farlo, quando ci hanno avvisati che dovevamo
tornare in classe. Per ora sono semplicemente felici per me e… ehm… la mia
*ragazza* =
Draco
rise, divertito. Allontanandosi, cominciò a camminare sculettando e a parlare
con una voce femminile
< Bè, allora dov’è il problema, amoruccio?
Non pensi che accetterebbero la tua Drachina? >
Dallo
sguardo di Harry, capì di aver fatto centro.
<
Scusa… Se solo mi fossi comportato diversamente questi anni, le cose sarebbero
più facili. >
= Non è
colpa tua… =
Si
avvicinò al ragazzo che amava, e gli diede un bacio dolcissimo. Ogni volta che era con lui, gli sembrava che tutti i problemi svanissero. Draco riusciva in qualche modo a scaldargli il cuore e
l’anima… Si staccarono un attimo, fissandosi negli occhi, per riprendere a
baciarsi. Erano talmente presi l’uno dall’altro, che non si accorsero
che qualcuno stava aprendo la porta.
Ciao!!! Piaciuto il nuovo chap? (ma mi
hai fatto passare per un imbranato!!! ndHarry Ma no, amore, sei così carino… ndDraco_adorante)…
Chi sarà
ad aver sorpreso i nostri due piccioncini? Riuscirà a mandare giù la loro
relazione?
Lo
saprete nella prossima puntata!!!
Thanks
a lot a chi ha commentato, ma grazie mille anche a
chi legge solo
ROBYThanks ^^ Sì è vero sono un po’ smielatini (forse troppo…) Per Piton,
bè sinceramente mi sono stufata di vederlo sempre e
solo togliere punti ai grifondoro… Ma in realtà c’è
un motivo (anche se la cosa non influisce per niente sulla storia, per cui non mettetevi a rimuginare inutilmente su questo
fatto)
Rowan_MayFair Ma… sinceramente non riesco ad
immaginare dove tu possa averla letta… boh… ehehe comunque sono contenta che tu segua le mie ficcine ^^
LadyBloodGrazie ^^ Comunque l’avevo
già messa su manga.it, quindi sicuramente l’hai vista
lì
SereThanks a lot!!!
Sono contenta che ti piaccia ^^ Sto scrivendo il quinto capitolo, per cui gli
aggiornamenti saranno abbastanza frequenti, collegamento a internet
permettendo. Anche a me piacciono moltissimo le Harry/Draco, calcola che praticamente
leggo solo quello…
EntreriGrazie… Comunque non ti
preoccupare, avranno anche i loro problemi… con la P maiuscola ^^ io non sono
molto il tipo che lascia in pace i suoi personaggi…
Ron
era totalmente incapace di formulare una frase composta da
più di due parole. EdHagrid
era probabilmente nello stesso stato.
= Ron, fammi spiegare… =
<<
No, non c’è nulla da spiegare! Sono felice per te e la tua… RAGAZZA!!! Ora capisco perché mi hai detto che *fortunata* non era
il termine più adatto… sai, ero venuto a vedere se avevi bisogno di una mano…
ma a quanto vedo, non credo che ti serva!!! >>
= Ron, aspetta!!!I-io… te l’avrei detto!!! Mi spiace Ron,
oggi non ci sono riuscito, ma l’avrei fatto! =
<< E una volta che me l’avessi detto? Credevi che sarebbe
cambiato qualcosa? Credevi davvero che l’avrei accettato? >>
= M-m-ma… Ron…
=
<<
Dio santo, Harry!!! Ma ti
rendi conto di chi è la persona con cui stai? DracoMalfoy!!! QUEL DracoMalfoy! Il bastardo che ha passato metà della sua
vita a sfotterci, che odia i babbani e… le persone
come Hermione! Che è odioso,
strafottente, è… un Malfoy! >>
Harry
rimase impietrito.
Non aveva
tutti i torti. Ciononostante, Harry non riusciva
proprio ad odiare Draco, anzi.
= Lo amo,
Ron. Mi dispiace, ma è così. = Riuscì a dire alla
fine con un filo di voce, mentre dentro di se si sentiva più agitato che mai.
<<
Devi decidere, Harry. O lui
o me! >> Concluse Ron, incavolato come mai
prima d’ora.
Non diede
a Harry il tempo di rispondere, si girò di scatto ed
uscì, sbattendo la porta. Draco si avvicinò adHarry e gli prese la mano
<
Coraggio, Harry. Domani gli parlerai, quando si sarà
calmato. Vedrai, si sistemerà tutto. >
= Lo
spero = concluse il moretto con un filo di voce.
Hagrid
tossì rumorosamente, per farsi notare.
= Hagrid… anche tu ce l’hai con me?
=
||No,
Harry. A me fa niente con che stai. Se sei felice tu, felice io per te. Ma…
Malfoy || guardò il biondino con un’aria feroce || se
tu fai soffrire Harry… Io non te la faccio passare
liscia! ||
< Non
potrei mai farlo soffrire… > poi gli rivolse uno sguardo, abbastanza triste
< almeno… non più di quanto io abbia fatto finora
>
= Smettila = disseHarry stringendo
maggiormente la mano di Draco.
= Ma… Ron… = continuò il grifondoro, guardando Hagrid
= Che… che cosa ci faceva qui? =
|| Dice
che non ti poteva lasciare solo con quella canaglia di Malfoy,
e così ha voluto venire pure lui. Io glio ho detto che a me mi faceva
piacere se lui viene, ma non sapevo che tu… e lui… bè,
lo sai. Sennò non gli dicevo di si ||
= Ho
capito. Bè, è colpa mia. Avrei dovuto dirglielo. Oggi
stavo quasi per farlo, ma quando mi hanno chiesto chi è la persona con cui
stavo, non mi è uscita la voce. Poi sono arrivati DeanThomas e Neville Seamus, e
ci hanno detto di tornare in classe… così non ci sono più riuscito, ma l’avrei fatto… =
< Hagrid… cos’è esattamente che dovremmo fare? > chiese Draco un po’ titubante un po’ per distrarre Harry da ciò che era successo, un po’ perché voleva
veramente sapere che cosa li avrebbe aspettati
|| Ah, è
vero. In realtà sono due le cose che dovete fare: la prima è andare nella
foresta proibita a cercare un fiore particolare, l’Azalea della luna… l’altra,
riguarda tutta questa settimana: dovreste… controllare tutte le sere che le
piante che coltivo qui fuori in giardino siano a posto, perché Piton dice che il giardinaggio potrebbe rilassarvi e
stancarvi abbastanza da farvi stare più tranquilli… Io gliel’ho detto a quello
lì che per me non era una buona idea, ma adesso non
penso che vi dispiace di stare da soli un po’… ||
Harry
arrossì leggermente
<
Com’è fatto questo fiore? >
Hagrid
gli aprì davanti un libro illustrato. In una pagina era raffigurato un
bellissimo fiore azzurrognolo tendente al lilla
|| Con la
luna piena diventa bianco || Spiegò loro il gigante
< E
noi come facciamo a trovarlo? >
||
Guardate per terra. Questo è tutto quello che ha detto Piton.
||
= Bell’aiuto che ci ha dato… = Era la prima volta che Harry apriva bocca per dire qualcosa che non riguardasse Ron.
<
Andiamo bellezza? > chiese Draco al suo ragazzo.
Harry
annuì.
Lasciò
che Draco uscisse per primo, per rimanere solo con Harry
= Davvero
non ce l’hai con me? Anche se
non te l’ho detto? Anche se è Malfoy?
E… = a questo punto la voce gli tremò un attimo =
anche se… è un ragazzo? =
|| Harry, te l’ho detto, basta che te sei felice. Io non ho
mai creduto che potevi diventare amico di Malfoy, ma mi fido di te. Se dici che va
bene, vuol dire che è vero. Insomma, se ci stai insieme vuol dire che
non è cattivo come pensavamo, no? ||
Il
moretto scosse la testa
|| Solo
che… perché non ce l’hai detto? ||
= Perché
non ne ho avuto il tempo… vedi, io e lui… =
|| State
insieme da poco? ||
= Già. =
|| Da
quanto? ||
= Da quando Piton ci ha beccato nei corridoi. =
AdHagrid si illuminarono gli occhi
|| Ah…
ora capisco… altro che litigata eh? ||
Sorrise
strizzando un occhio adHarry
= Vedi,
io lo amavo già da tempo, solo che non credevo che lui
ricambiasse, e perciò non mi sono mai fatto avanti. Poi, ieri sera si è
dimostrato particolarmente gentile, e così mi sono detto “o la va o la
spacca!”, e gliel’ho detto. =
|| E lui?
Come si comporta? Ti tratta bene? ||
= Draco? È semplicemente meraviglioso. E poi è così dolce…
non me lo sarei mai aspettato, sai? Ma
ora, Ron… e poi ho paura che Hermione
la prenda allo stesso modo. =
|| Che
cosa vuoi fare in caso che ti dicono di lasciarlo? ||
Draco
rimase impalato. Era rimasto ad origliare, anche se sapeva che non era carino,
aveva bisogno di sapere come si sentiva Harry.
Sentirsi dire che era “semplicemente meraviglioso” lo aveva reso davvero
felice, ma ora… come avrebbe risposto a quella domanda?
= Non lo
so… =
una
pugnalata al petto
= …vedi,
io… ci tengo a Ron ed Hermione,
gli voglio bene, davvero. Sono i miei primi veri amici, gli unici che io abbia
mai conosciuto, e non voglio rovinare tutto. Ma… =
A quel ma
a Draco ricominciò a battere il cuore, che fino ad un
attimo prima gli parve essersi fermato. E se harry avesse deciso di lasciarlo? Se
avesse preferito, come d'altronde era ovvio, i suoi amici a lui?
= … io
amo Draco. Sul serio. Non è la classica cottarella,
non riesco a pensare a nessun altro che a lui da non so
più quanto tempo. Non voglio… rischiare di perderlo ora… ora che finalmente… =
Gli occhi
di Harry cominciarono a diventare lucidi. Allora era
un vizio! Intuendo quello che di lì a poco sarebbe accaduto, si allontanò un po’
e cominciò a chiamarlo.
|| Non lo
perderai. Ora vai, dovete sbrigarvi. ||
= Sì. =
Harry
raggiunse Draco, i suoi occhi erano ancora un po’
lucidi per il magonerepresso.
< Conversazione
piacevole? >
= Già. =
< Che
vi siete detti di interessante? >
= Ma,
niente di ché… =
< Ho
capito, qualcosa che non posso sapere… >
= Già,
gli ho raccontato dei miei 20 amanti… =
< Così
pochi? È, allora ho vinto io. Ne ho una quarantina…
>
Harry
non rispose. Era troppo preso dal pensiero di Ron.
Non voleva lasciare Draco, ma… che cosa doveva fare?
Draco
non ce la fece a vederlo così. Quando furono abbastanza lontani dalla casa di Hagrid (finalmente un po’ d’intimità, ekkekkavolo!!!) lo abbracciò forte, per sussurrargli
< Anche se tu dovessi lasciarmi, io non smetterò mai di
amarti. Mai. > poi, con un tono un po’ più ironico, aggiunse
< Ovviamente questo non ti autorizza a scaricarmi subito subito… almeno dammi il tempo di abituarmi un po’ a stare
con te… >
Harry
si lasciò stringere fra le calde e confortanti braccia dell’amato, fino a che
realizzò
= N-n-non avrai mica origliato,
vero? =
< Chi?
Io? Ma figurati… non avrei maaaai
potuto… >
=
Stronzo. =
< Ma dai, amore… non te la sarai mica presa?>
= E perché mai dovrei? =
Chiese Harry con una punta di risentimento,
mentre si staccava dal biondino.
<
Scusa. È solo che… non sapevo cosa fare per te… e credevo che con Hagrid ti saresti confidato, per cui…
lo so non dovevo… mi dispiace. >
=
L’ultima volta. Intesi? =
< Vuol
dire che mi perdoni? >
= Intesi?
=
< Certo
amore >
Harry
si girò verso di lui, dandogli un bacio da mozzargli il fiato.
= Ti amo,
Draco. e non potrei mai
lasciarti. =
< Ed io non ti permetterei di farlo. Ci tengo troppo a te.
> poi, con uno sguardo di rimprovero, continuò < però, stavi per mancare
alla promessa che mi hai fatto. >
= Quale?
= chiese Harry che proprio non riusciva a capire
<
Guardati, che occhi lucidi. Avevi detto che non avresti più pianto. >
= Hai
ragione. Scusami.
Camminarono
un altro po’, prima che a Dracotornò
in mente una cosa
< Lo
pensi davvero? >
= Che cosa? =
< “Draco? È semplicemente meraviglioso…”
> disse con una finta (see… ma finta de
che…) aria sognante
= No.
L’ho detto solo per dare più enfasi al momento… >
Draco
lo guardò, senza capire se stesse scherzando. In fondo ancora non riusciva a
credere che Harry lo amasse. Il moretto lo notò, e scoppiando a ridere, disse
= Ma dai
che scherzavo, scemo! Anzi, in un certo senso, quello che ho detto adHagrid non è del tutto vero.
Per me tu sei molto più che meraviglioso. =
Draco
diventò bordeaux.
= Eppoi… adesso che ci penso… che cosa volevi dire con
“almeno dammi il tempo di abituarmi un po’ a stare con te…” ? =
Draco
arrossì ancora più di prima, per quanto possibile
= Ti ci devi
pure abituare? Non ti trovi abbastanza bene con me? = chiese, con una punta di
sarcasmo.
< N-n-no!!! Non è questo… anzi… >
Si bloccò
un attimo. Sperò che Harry dicesse qualcosa, ma non
avvenne.
<
anzi… al contrario. Sto talmente bene con te che non mi sembra vero. Non mi
sembra vero che tu abbia accettato i miei sentimenti, che tu possa ricambiarmi,
nonostante il modo in cui mi sono comportato in questi
anni… ed ho quasi paura che tutto questo non sia… reale, ecco. >
Harry sorrise, per poi avvicinare le
sue labbra a quelle del biondino.
= Non
solo è reale… è la cosa più bella che mi sia mai capitata. =
<
Grazie… > sussurrò Draco, prima di approfondire
quel contatto.
Stavano
insieme. Era vero. E da quel momento, nulla avrebbe
mai più potuto dividerli.
***SALA
COMUNE DEI GRIFONDORO***
Era sera,
e a quell’ora oramai quasi tutti erano andati a dormire. Solo una ragazza,
attendeva che il suo fidanzato tornasse. Pazientemente, mentre lavorava una sciarpa ai ferri per l’amore
della sua vita. Finché non udì un forte rumore
di passi
+ Alla buon’ora, Ron. Che fine avevi fatto? È un sacco di tempo che ti aspetto… +
<<
Lascia perdere, Herm. Guarda, meglio che non ne
parliamo! >>
+ Maddai amore… che cosa può esserci di così terribile? +
<<
Un contatto ravvicinato con Harry e la sua *ragazza*, per esempio! >>
+ Allora
l’hai vista! Com’è? +
<<
Molto carino. >>
+ Non
intendevo Harry, fesso. Lui,
lo vedo tutti i giorni… +
<< Neanch’io intendevo Harry.
>>
Silenzio.
Ancora
silenzio.
+ Vuoi
dire che sta… +
<<
Già, hai capito bene. >>
+ Ecco perché oggi era così titubante. Ma… in
fondo, se lui è felice, perché la cosa dovrebbe crearti dei problemi? +
<<
Tu non capisci! È DracoMalfoy,
cazzo! DracoMalfoy!!! >>
Herm
lo guardò un attimo, allibita. Poi distolse lo sguardo, e ricominciò a lavorare
ai ferri. Era troppo shockata per dare un qualsiasi
tipo di risposta.
***continua…***
Oddio… ma
da dove caspita l’ho tirata fuori tutta ‘sta roba così melensa? Me lo chiedo
sul serio… credo che se lo legge qualcuno che mi conosce, gli prende un colpo.
Non sto scherzando… non sono mai stata così
sentimentale… mi starò rovinando con la crescita…
Passando
alla storia… direi che neRon
ne Hermione l’hanno presa molto bene… quale sarà la
reazione della ragazza nei confronti del moretto? E
lui, farà pace con Ron? Lo saprete nella prossima
puntata, ovviamente ^__^
In realtà
sarebbe stato in questa, ma mi sono dilungata troppo
con i due piccioncini e così ho diviso il chap in due
parti…
Ma
secondo voi sono troppo smielata?
Scusatemi se stavolta non rispondo
ma ho 39 di febbre (stamattina 39 e mezzo) e la forza a malapena necessaria per fare
copia-incolla di questa frase su tutte le fan-fiction che sto postando.
Harry
e Draco camminavano già da più di un’ora, quando
scorsero una luce bianco-bluastra in lontananza. Si avvicinarono, piano, fino a
trovarsi di fronte ad un bellissimo fiore che sembrava risplendere di luce
propria.
< Lo
prendiamo? >
= Ma no,
direi di lasciarlo qua… Certo che lo prendiamo, fesso
= rispose Harry dandogli un buffetto sulla guancia.
Draco
si chinò sul fiore candido, tentando di strapparlo da terra.
< Ahio!!! >
= Che è successo? = chiese Harry, preoccupato, mentre vedeva il fiore assumere una
colorazione scarlatta.
<
Questo coso mi ha… mi ha MORSO!!! >
= Ma dai che non è possibile! Ti sarai punto con qualche
spina… =
<
Quest’affare non ce le ha le spine! >
= E allora ci sarà qualche ortica qua intorno. =
< Mapechè non mi credi! Mi ha
proprio morso! E poi non lo vedi che ha cambiato
colore? Si è nutrito DEL MIO SANGUE! >
Harry
sbuffò. Quella situazione gli sembrava assurda.
= Forza,
amore, vedrai che non sarà niente di grave… =
< E se poi mi ha trasmesso qualche strano virus? >
= Allora
dovrai passare molto tempo in infermeria… e potrei
sentirmi in dovere di chiedere a madama Chips di
farti da infermiere… tanto per tenerti d’occhio, sai, dovessi complottare
qualcosa di malvagio mentre sei convalescente… =
< Wow…
Quasi quasi mi fingo malato
^__^ > Rispose il biondino con un pizzico di malizia mentre avvicinava le
sue labbra a quelle del suo bel grifondoro
= Lo sai
che non si fanno queste cose, bambino cattivo… = Concluse
lui prima di baciarlo con trasporto e passione.
< Ecco
> continuò Draco dopo essersi staccato dal suo
ragazzo (almeno un quarto d’ora dopo) < Così se ho preso qualche malattia
strana l’ho attaccata anche a te >
= Poco
male, passerò qualche mese senza vedere Piton, il che
non mi farà di certo male! =
< A
meno che non sia un virus letale… > rispose
scherzando il serpeverde
= Se ti
succedesse qualcosa, ti seguirei nella morte comunque…
=
Draco
arrossì violentemente a quell’affermazione, ma rispose solo
<
Prova a fare una cosa del genere e non te lo perdonerò mai… >.
Harry
lo abbracciò, poi raccolse il fiore, accorgendosi del fatto che effettivamente
aveva cambiato tonalità, e la cosa lo preoccupò un po’, ma per non spaventare Draco tenne i suoi dubbi per se.
Decise però che era il caso di fare un salto in infermeria, tanto per
accertarsi del fatto che quelle fossero tutte fantasie.
Ipotesi
che però, non venne confermata.
******
Erano passati
almeno venti minuti da quando avevano lasciato il fiore adHagrid ed avevano spiegato all’infermiera della
scuola l’accaduto, ed Harry si sentiva stranamente in
ansia. Madama Chips aveva detto loro di non
preoccuparsi, consigliando comunque a Draco di fermarsi lì per la notte, eppure il moretto non
riusciva a levarsi il suo ragazzo dalla testa.
“Ma no,
sarà solo autosuggestione… non è successo niente.” Si
disse, prima di recarsi alla torre dei grifondoro.
Dove trovò Hermione ad attenderlo.
= Ciao Herm! =
+ Harry… +
= Com’è
ancora alzata? =
+ Ti
aspettavo. + Disse la ragazza con una voce stranamente fredda.
= E… dovevi dirmi? =
+ Ron mi ha spiegato che oggi ha visto te e la tua… ehm… *ragazza*. C’è niente che vorresti dirmi? +
Harry
avrebbe giurato che in quel momento Hermione
somigliava tantissimo a Silente quando, il secondo anno, gli aveva chiesto se
voleva parlargli di qualcosa. Era stato il periodo in cui tutti lo credevano
che lui fosse l’erede dei serpeverde,
e sicuramente Silente era a conoscenza dei suoi dubbi, e la sua più che
una domanda suonava come un’offerta d’aiuto.
=
Ovviamente ti avrà detto anche di chi si tratta, vero? =
+ Ovvio.
+
= E la cosa ti da fastidio? =
+ Un po’.
+
=
Continuerai a rispondere a monosillabi ancora a lungo? =
+ Credo.
+
Harry
la fissò. Perché si comportava così freddamente con
lui?
= E ti crea così tanti problemi il fatto che sto con un
ragazzo? =
+ Non è il fatto che stai con un ragazzo, è il fatto che stai con Malfoy! +
= Non
capisco, Herm! Perché non Malfoy? In fondo non è come sembra, lui è… è così dolce,
gentile… =
+ Ma fammi il piacere! Ma ti rendi
conto di chi stiamo parlando? È lo stesso Malfoy che
finora ti ha sfottuto ogni giorno della sua misera vita, che ce
l’ha con i mezzosangue e con i babbani, che
probabilmente diventerà un mangiamorte, che… +
=
SMETTILA!!! Lui non è così… si comportava a quel modo
solo perché suo padre lo costringeva… lo costringe… ma lui è diverso da come
appare!!! =
+ Credi
quello che vuoi, ma io lo dico per il tuo bene: stagli alla larga. +
Harry
la guardò con un po’ di titubanza… i suoi amici lo avrebbero
abbandonato solo perché si era innamorato di Draco?
Avrebbero dimenticato gli anni trascorsi insieme solo per… per i suoi
sentimenti?
= E se non lo facessi? =
+ Sai,
quando vi ha visti Ron era piuttosto contrariato… e
mi ha chiaramente fatto capire che non ha alcuna intenzione
di avere un qualche legame con Malfoy, ne tantomeno
di essere amico del suo ragazzo. Per cui, Harry, a te
la scelta. +
Harry
si sentì malissimo, come se avesse ricevuto una pugnalata in pieno0 petto.
Tentò comunque di mostrare indifferenza.
= E tu? =
+ Io, per
il momento ti lascerò un po’ di tempo per riflettere. Quando avrai
capito che lo facciamo solo per te, fammelo sapere. +
= In
altre parole, non avete intenzione di parlarmi finché io e Draco
non ci lasciamo? =
+ Se vuoi metterla su questi termini… sì. Mi spiace, Harry.
Buonanotte. + Concluse la moretta, alzandosi per
andare a letto.
Harry
la fissò, allibito, finché non sparì dalla sua vista.
******
La
mattina dopo tutti i grifondoro non poterono fare a
meno di notare l’indifferenza che RonWeasley ed HermioneGrangermostravano verso quello
che fino a quel momento tutti avevano reputato il loro migliore amico, HarryPotter, senza alcuna
ragione apparente. L’unico che intuì qualcosa fu Draco
che, uscito dall’infermeria poco prima delle lezioni e non avendo dunque modo
di poter parlare con Harry, riuscì ugualmente a
comprendere cosa potesse essere successo.
Harry
si sedette affianco a Draco
a tutte le lezioni in comune con i serpeverde, in
quello che tutti ritennero un atteggiamento di sfida e di cui solo i diretti
interessati potevano intuire il reale significato.
Fu una
ragazza corvonero, una certa MileneDarklight, l’unica che riuscì a dare voce a quelli
che in realtà erano i pensieri di tutti, chiedendo adHarry:
° Che cosa è successo? °
Harry
le rispose solamente dicendole = Non è nulla, ho solo
avuto un litigio con i miei… amici, tutto qui =.
Fu allora
che Ginny, che aveva conosciuto la ragazza allo
smistamento del suo primo anno (avevano la stessa età) trovò il coraggio di
dire adHarry che il
fratello le aveva intimato di stargli alla larga, almeno per un periodo. Lei
non ne aveva capito il motivo, ne aveva minimamente
intenzione di farlo, ma voleva sentire la versione di Harry,
dato che Ron sembrava non volerne parlare.
Harry
lasciò Draco a chiacchierare con la corvonero (tra l’altro molto carina, troppo, per i gusti di
Harry), e si chiuse nel bagno di Mirtilla con Ginny, per spiegarle la situazione.
Quando
ebbe saputo la verità, la ragazza rimase un tantino di stucco, ma decise di
appoggiare l’amico
§ Ascolta
Harry, sicuramente non sono contenta di sapere che
stai con un Malfoy, ma se dici che è cambiato, ti
credo. E poi chi sono io per giudicare qualcuno? Lo
sai che io per prima anni fa ho subito il fascino di tu-sai-chi… per cui non ti condanno per la storia con Draco, non potrei proprio permettermelo. Però
stai attento, stando con lui potresti soffrirne… §
Le parole
di Ginny, al contrario di quelle di Hermione, più che una minaccia suonarono come un monito,
l’avvertimento di un’amica nei confronti di qualcuno che, ora Harryne era certo, non avrebbe
mai abbandonato. Il moretto l’abbracciò forte, sussurrandole
= Grazie,
Ginny. =.
La
ragazza arrossì un poco, sentendosi a disagio per l’atteggiamento del ragazzo,
ed in parte anche un po’ in colpa.
QuandoHarry uscì dal bagno, non trovò più nessuno ad
attenderlo. Certo, capiva che era un po’ scocciante stare lì fuori per
mezz’ora, ma Dracoavrebbe anche
potuto fare uno sforzo ed aspettarlo…
Harry
si avvicinò a Milene, che stava chiacchierando, poco
più in là, con un’amica
= Hai
visto Dra… ehm… Malfoy? =
° No ^__^
se n’è andato poco fa… ha detto di essersi ricordato di un’impegno urgente… °
=
Capisco… e ti ha per caso detto dove andava? =
° No,
spiacente… ma se vuoi ti aiuto a cercarlo… ° gli propose
la ragazza, che cominciava a sentirsi attratta da Harry,
con un pizzico di malizia
= No,
grazie. Fa niente, vorrà dire che gli parlerò più tardi =
Rispose Harry fingendo noncuranza, mentre in realtà gli rodeva da
matti. Almeno avrebbe potuto fargli sapere qualcosa… certo che, pensò, stava diventando un po’ troppo possessivo con Draco, però…
Cominciò
a darsi un’occhiatina in giro, tanto per vedere se era
nei paraggi… non trovandolo, si convinse che era meglio lasciar perdere e,
visto che si avvicinava l’ora di quello che sarebbe diventato il giornaliero
appuntamento con Hagrid, cominciò ad avviarsi, fu
così che vide il suo bel serpeverde, poco distante
dalla casa dell’amico, svenuto e pieno di lividi.
***continua***
UAAAAAAAAAAAAAAAA!!! Come mi piace scrivere i dialoghi di Milene
con i pallini!!! Sono carinissiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiii!!!!
Si,
lo so, devo avere una paralisi mentale (ma va? ndDraco)…
Allora,
che ne pensate di Ron? È un gran bastardo, vero?
Certo che pure Herm… devo dire che però mi diverto
abbastanza a farli litigare (anche questi sono gli effetti della paralisi di
cui sopra)…
Poverino
il nostro Draco… ma che gli sarà successo?
Ovviamente
lo saprete nella prossima puntata…
Ma
secondo voi che cosa è accaduto mentre Harry parlava
con Ginny? E il nostro eroe
farà pace con i nostri amici? E la bella (Bella? Non
lo sapevamo, non l’hai nemmeno descritta ndNoiTutti) Milene avrà un
qualche ruolo nella storia o è solo una comparsa? Ovviamente è tutto già
deciso, ma… fatemi sapere voi che pensate, sono curiosa di sapere le vostre
idee a proposito, e se sono riuscita a farvi venire qualche dubbio…
Tra
l’altro ci infilerò in mezzo anche il nostro caro Voldy, ma questo accadrà fra un po’…
Ok, ok,
basta spoiler, ho già detto pure troppo…
Voi
leggete, leggete… e commentate!!!
Thanks
a chi legge e a chi commenta (rispondo qui anche ai commenti del secondo chappyvisto che in quello scorso non
l’ho fatto)
Entreri Già povero Harryuccio…
ma come vedi sarebbe stato meglio se Herm e Ron non lo avessero saputo…
LadyBlood Sono contenta che ti sia
piaciuto, thanks!
Sere Come hai visto ci avevi
azzeccato, era proprio Ron… Come va
il tuo ‘blocco’? Riesci a scrivere di più? Spero di si
visto che leggo la tua ficcy… comunque se ti può
consolare io è praticamente un mese che non scrivo più niente, a parte il cap 05 di questa ficcy…
Rowan_MayFairThanks
^^
Roby Bah io Ron
lo vedo un po’ tonto, per cui non credo si redimerà
molto presto… Ma questo è da vedere perché ancora non ho deciso del tutto come
va avanti la cosa… Sei ancora dell’idea che le femmine sono più comprensive? Io
ho odiato Herm in questo chappy
(ma sei scema? L’hai scritto tu!NdHarry_povero_cucciolotto ) … Comunquethanks a lot, mi fa piacere che ti piaccia e che non ti sembri
troppo mieloso…
Bè,
continuate a commentare e, soprattutto, a leggere! Sto cominciando a scrivere il 6° chappy e devo dire che
questa storia sta prendendo una piega assurda… Se vi sembra che le cose che
scrivo siano troppo da psicopatica fatemelo sapere, ok?
Quando
vidi Draco svenuto e ferito mi spaventai a morte, e
pregando che non gli fosse accaduto nulla di grave corsi
verso di lui.
Mi chinai
al suo fianco, e controllando se respirava, lo sentii sussurrare il mio nome.
Lo scossi
leggermente nel tentativo di svegliarlo, ma ero totalmente nel panico e non
sapevo che fare. Avevo già fronteggiato numerose volte Voldemort,
ma non mi era mai capitata una cosa del genere.
Pian
piano il mio ragazzo riaprì gli occhi, e mi si strinse il cuore guardando la
sua espressione da cucciolo spaventato.
= Tutto
ok? =
<
Certo, non vedi come sono bello arzillo? >
ridacchiò.
= Stupido… Cos’è successo? =
< Non
lo so… io… non me lo ricordo, mi spiace. >
Ebbi
l’impressione che mentisse.
Non so
perché, forse per il fatto che allontanò il suo
sguardo dai miei occhi, forse per l’ansia che traspariva dalla sua voce, ma
c’era qualcosa che non mi convinceva.
= Sicuro?
=
< Mh-h! > annuì delicatamente.
In fondo
era ferito, e decisi di non stressarlo troppo.
Quando
avesse voluto, mi avrebbe raccontato tutto spontaneamente.
Lo aiutai
a rialzarsi, ma mi cadde addosso non appena lo lasciai.
< S-s-scusa… io… >
= Non fa
niente = tentai di tranquillizzarlo, ma non ottenni
l’effetto sperato.
Lo sentii
tremare, e capii che stava soffrendo.
= Draco… cosa c’è ora? =
< Mi dispiace… Io… Mi dispiaceHarry…
>
Lo
strinsi forte a me. Non sapevo cosa dirgli, perché non sapevo cosa gli fosse
successo. Tentai di trasmettergli tutto il mio amore attraverso
quell’abbraccio. E forse non riuscii completamente a
tranquillizzarlo, ma mi sembrò leggermente sollevato.
Smise di
tremare, ed ancora un po’ scosso mi guardò, ed accarezzandomi i capelli mi
chiese
<
Dobbiamo andare da Silente. Mi aiuteresti a camminare? Da solo non credo di
farcela… >
Annuii
debolmente.
Ci
alzammo, ed arrivammo in silenzio alla capanna del nostro amico.
Dracop.o.v.
Quando
mi svegliai, sentii una presenza al mio fianco.
Credo di
aver pronunciato il nome di Harry, nell’inconscia
speranza che fosse lui a soccorrermi.
Le palpebre erano incredibilmente pesanti, e non riuscii ad aprire
immediatamente gli occhi.
La
persona che mi era vicino mi scosse leggermente, forse
per farmi riprendere i sensi.
Ricordo chiaramente quanto mi sentii sollevato nello scoprire che era
stato il mio dolce angelo ad aiutarmi.
Ma nonostante ciò il mio cuore era ancora scosso al ricordo di quello
che era successo.
Harry
mi fissò, chiaramente preoccupato, e mi sentii un po’ in colpa per averlo fatto
stare in pensiero a quel modo.
= Tutto
ok? = mi chiese dolcemente
<
Certo, non vedi come sono bello arzillo? >
ridacchiai per non piangere. Ma in fondo non riuscivo
a non trovare buffa quella situazione.
= Stupido… Cos’è successo? =
< Non
lo so… io… non me lo ricordo, mi spiace. > mentii.
Mi fissò
socchiudendo leggermente gli occhi, come nel tentativo di guardarmi dentro. Mi
ricordò vagamente Silente in quell’istante, ma sperai profondamente che non
avesse lo stesso intuito del vecchiaccio.
= Sicuro?
= mi chiese. Ecco.
< Mh-h! > Risposi mentendo ancora. Dopotutto non potevo
dirgli la verità. Cosa avrebbe detto se avesse
scoperto che mi ero lasciato picchiare dal suo migliore amico? E poi non potevo permettere che il loro rapporto si
rovinasse a causa mia. Certo non avevo mai potuto vedere quel rompipalle di Weasel, ma per il mio amore era importante, e non volevo
che lui sapesse. E in fondo anche per il mio ego era
un duro colpo. Già quando uscii fuori dal castello
avevo cominciato a sentirmi debole, ma mai avrei creduto che quel pezzente
avrebbe potuto ridurmi così. E invece…
Vidi
l’espressione di Harry raddolcirsi leggermente, prima
che mi aiutasse a rialzarmi (o quantomeno ci provò).
Ma io da bravo imbecille persi l’equilibrio.
< S-s-scusa… io… >
= Non fa niente = mi disse con la sua voce calda e rassicurante.
Ma io
mi sentivo in colpa… troppo… avevo creato un bel casino, stavo rischiando di
compromettere un’amicizia che durava da anni.
Tentai di
trattenere le lacrime, ma più tentavo di soffocare il mio senso di colpa e più
mi convincevo di essere io la causa di quello che era
successo.
Cominciai
a tremare leggermente, forse il nervosismo forse il magone
represso, non saprei dirlo con precisione, ma stavo male.
= Draco… cosa c’è ora? =
Cazzo,
non potevo farlo preoccupare così… no, lui non se lo meritava!
< Mi dispiace… Io… Mi dispiaceHarry…
>
perché
non riuscivo a dire altro? Perché?
Lo sentii
stringersi a me.
Non credo
possa lontanamente immaginare quanto il suo abbraccio mi diede conforto.
Così mi imposi di non dargli altri pensieri e di sforzarmi di non
far trasparire la mia ansia.
<
Dobbiamo andare da Silente. Mi aiuteresti a camminare? Da solo non credo di
farcela… >
Annuì
debolmente.
Mi aiutò
a rialzarmi, ed assieme arrivammo in silenzio alla capanna di Hagrid.
*** Aula
di pozioni ***
(da qui
si riparte in terza persona ndMe)
Madama chips si avvicinò a Piton
‘Allora
lei crede davvero che…’
_ No, non
lo credo. Ne sono certo. _
‘E quindi vorrebbe forse dire… che è lui? Ne
è sicuro?’
Piton
annuì leggermente con la testa.
‘Ma non è possibile Severus! Sa benissimo che il fiore di cui parla è estinto.’
_Se lo fosse ora noi non potremmo tenerlo in mano._
‘Ma…
perché Draco?’
_Bè, è un purosangue, su questo non ci sono dubbi. Ed è anche in qualche modo legato a lei sa chi. Ma non capisco come potrebbe…_
‘Dovremmo
fare delle ricerche in merito.’
_O
potremmo chiedere direttamente a lui_
‘No,
non penso sia il caso… senza contare che si è sentito male di recente… Sono
preoccupata per lui, povero ragazzo…’
_Solo una
cosa non mi è chiara. Perché lui e non Potter?_
‘Sa,
ho notato che ultimamente ha migliorato i suoi rapporti con Potter…
crede che le due cose possano essere collegate?’
_Non lo
so… ma stia tranquilla che se c’è qualcosa sotto, io
lo scoprirò…_
I due
rimasero in silenzio per alcuni minuti, senza accorgersi di due occhi che
avevano spiato tutta la conversazione…
***
QuandoHarry accompagnò Draco in
infermeria, poco ci mancò che madama Chips si mettesse
ad urlare.
Appena
visto il povero serpeverde, Hagrid
aveva detto adHarry di
accompagnarlo in infermeria, che lì ci avrebbe pensato lui.
Ovviamente
il moretto non se l’era fatto ripetere due volte, ed aveva immediatamente
accompagnato il suo ragazzo da Madama Chips, la quale
chiese subito cosa fosse successo, ma non ottenne altra risposta se non un
< Non
me lo ricordo >
da
parte di Draco.
La donna
lo guardò un po’ contrariata, ma non poté fare altro che credere al ragazzo e
lasciarlo riposare.
Il serpeverde prese sonno dopo pochissimo, mentre Harry continuava ad osservare quel viso angelico e
perfetto.
Rimase,
così, immobile a lungo; almeno fino a che non sentì qualcuno entrare nella
stanza.
§ Harry!!! Abbiamo saputo che tu e Malfoy stavate in infermeria… che c’è non vi sentite bene?§
= G-G-Ginny!? Milene!? =
° Aha! °
= C-c-come mai siete venute!? =
° Scusaci
tanto se ci siamo preoccupate per te… °
= No,
scusa, non era questo che intendevo… =
§ Allora,
come va? §
= Io sto
benissimo… lui un po’ meno. =
Rispose
il moretto guardando tristemente Draco
° Cosa gli è successo? °
= Dice
che non ricorda niente… =
° E tu ci hai creduto? °
Harry
la guardò un po’ interdetto
= EH? =
Ciao!!!
Scusate
il chappy un po’ cortino ma
se lo facevo più lungo chissà quando lo leggevate…
Ringrazio
chi legge e chi commenta
Entreri:Thanks
a lot per le rece ^^, concordo pienamente con il tuo “sono
dei bastardi figli di cane”, ma che ci vuoi fare, così è la vita… e
sinceramente ancora non ho deciso se farli riappacificare o meno, soprattutto con
Ron… mi diverto così tanto a far soffrire Harry ^^ eheheh… il fiore ‘ciucciasangue’ è un po’ raro, per cui non credo che si
possa reperire un mazzo intero per la tua proffa, ma
si potrebbe vedere se Piton ci cede quello che ha
trovato Dracuccio mio…
Sere :Don’t worry per il capitolo perso, e grazie per le recensioni! Sono
contenta che lo trovi appassionante, perché a me sembra più che altro delirante
(uh ho fatto anche la rima…). BèDraco
è andato in infermeria perché non capita tutti i giorni di essere ‘succhiati’
da un innocuo fiorellino, e quindi ha preferito farsi dare una controllata… e a
quanto semra ha fatto bene. Il tuo capitolo 24 l’ho
salvato ieri sera per poterlo leggere, ma sono appena tornata da scuola (oggi
avevo le pagelle…), per cui non ne ho ancora avuto il
tempo. Ma appena lo leggo commento, promesso!
Il
signore oscuro aprì personalmente la lettera che gli era appena stata
consegnata. Attese di rimanere solo, prima di leggere con attenzione le poche
righe con la delicata calligrafia della sua amante.
“ Mio signore, finalmente sono riuscita a
rintracciare il prescelto. È uno studente della mia scuola che credo tu conosca molto bene, in quanto figlio di uno dei tuoi più
fedeli servitori. Ma so che tu ami le sorprese, per cui
preferisco portarlo a te personalmente. Sono sicura che sarai lieto nel
constatare di persona di chi si tratta.
La tua
Lucciola scarlatta”
Voldemort
ripiegò la lettera, e con un ghigno la avvicinò lentamente al camino di fronte
a lui, per ritirarla non appena prese fuoco. Con la voce tremante dalle risate,
sussurrò appena
--
Sì, e poi rinascerò dalle sue ceneri… finalmente! --
*** ***
*** *** *** *** *** ***
Hermione
era letteralmente infuriata. Continuava a camminare avanti e indietro, sempre
più velocemente, tanto che Ron quasi cominciò a
pensare che avrebbe potuto bucare il pavimento.
+ Che
cosa vuol dire “Io non volevo?” Ma ti pare normale
andare in giro a menare la gente solo perché si è messa con un tuo amico? +
<< Ex-amico. >>
+ Ma la vuoi piantare? Va bene la presa di posizione per
cercare di fargli tornare un po’ di sale in zucca, ma questo è troppo!!! Tu sei completamente pazzo!!! +
<<
Vuol dire che adesso hai deciso di punto in bianco di approvare la loro
relazione? >>
+ Io non
approvo proprio un bel niente, ma è la sua vita ed ha il diritto di farne quel
che vuole. Possibile che tu non capisca? Siamo… eravamo
suoi amici… e lo abbiamo deluso molto. Mi spiace solo di averci messo così
tanto a comprendere chi di noi aveva torto. +
<< E a te starebbe bene che si sbattesse Malfoy?
MALFOY??? >>
+ Io non
ho alcun diritto di giudicarli, così come non ce l’hai
tu. E quello che hai fatto, bè…
è veramente troppo. Stavolta hai esagerato. +
<<
Pensala come ti pare, ma io non ho alcuna intenzione
di dargli la mia benedizione. >>
+ Ed infatti nessuno ti sta chiedendo di farlo. Possono stare
insieme anche se tu sei contrario, ma forse faresti
bene a chiarire con calma la situazione, ed a scusarti con entrambi. Ad ogni modo, io sto andando ora a farlo, sperando che non sia
troppo tardi. Se vuoi seguirmi… +
<<
MAI! VUOI ANDARE? FA PURE!!! MA NON SPERARE DI
COINVOLGERE ANCHE ME!!! SAI QUANTO ODIO MALFOY, LUI E TUTTA LA SUA FAMIGLIA! E
SE HARRY VUOLE FAR PARTE DELLA SUA VITA, CHE FACCIA… MA POI NON VENGA DA ME A
PIANGERE QUANDO QUELLO STRONZO LO FARÀ SOFFRIRE!!!
>>
+ Ma tu sei così sicuro che lo farà? Perché vedi, ho capito
che finora chi lo ha più fatto soffrire siamo stati proprio noi… +
RonaldWeasley non rispose, e non tentò nemmeno di
raggiungere Hermione quando questa raggiunse la porta
e la superò. L’unico rumore udibile all’interno della stanza si ebbe quando la ragazza chiuse la porta alle sue spalle, sbattendola con
forza.
Il rosso
oramai aveva deciso, non avrebbe mai e poi mai che
qualcuno a cui teneva si legasse alla famiglia dei Malfoy,
anche a costo di perdere le sue amicizie. Amava molto Hermione,
e non riusciva ad immaginare la sua vita senza di lei, ma in quel momento
l’unico sentimento che riusciva a provare era la rabbia e il rancore. Si
distese sul suo letto, cercando di calmarsi, ma capì ben presto quanto ogni
tentativo in quella direzione fosse inutile, e così si
costrinse a riflettere sulla situazione. Non ce l’aveva
con Harry perché era gay, affatto. Certo, quando
l’aveva visto baciarsi con Malfoy
rimase letteralmente sconvolto dal fatto che l’amico avesse certe tendenze, ma
aveva subito capito che l’avrebbe superata facilmente. Ma
quel che gli bruciava ancora dentro era un'altra cosa. Che,
nonostante tutto ciò che aveva fatto loro in quegli anni, Harry
fosse ancora disposto a dare fiducia a Malfoy.
Tutti sapevano che prima o poi si sarebbe unito a Voldemort, ed allora per Harry
sarebbe stata la fine.
Eppure
l’amico non voleva ascoltarlo. Si fidava più del nemico che di lui, dopo
essergli stato vicino per anni non era ancora riuscito a conquistare la sua
fiducia, evidentemente.
E non
solo questo.
Avrebbe gettato tutto a puttane solo per seguire quel bastardo
viziatelofiglio-di-papà: la loro amicizia, tutti gli scontri con Voldemort… tutto.
Ron
sapeva bene che l’amore è cieco, e che non era colpa
sua se si era innamorato di uno come lui; ma se Malfoy
avesse deciso di seguire l’oscuro signore, davvero Harry
sarebbe stato in grado di combatterlo? Davvero sarebbe andato
contro la persona che amava?
No, non
credeva.
Perfino
lui per Hermione avrebbe fatto qualunque cosa, e di
sicuro i sentimenti del moretto erano altrettanto
forti.
D’altra
parte, forse avrebbe potuto convertire Malfoy, ma…
no, non era possibile. Non lo sarebbe mai stato…
*** ***
*** *** *** *** *** ***
Harry
si voltò di scatto quando sentì una voce ben nota chiamarlo alle sue spalle.
= He-Hermione? =
+ Mh-h! Proprio io ^^+
= Che cosa ci fai TU qui? Pensavo che non volessi più
parlarmi! =
+ Sì lo
so… ho sbagliato, e me ne sono resa conto. Perdonami Harry
+
Disse a
voce decisamente un po’ troppo alta.
Il
moretto la fissò per un paio di secondi, stupito. Non sapeva cosa fare… Doveva
darle una seconda possibilità? E soprattutto, doveva dargliela
subito o…
Ma i suoi
pensieri vennero interrotti da Milene,
che mentre Hermione stava per aprire nuovamente
bocca, si fece avanti attaccando la grifondoro
° Sbaglio
o qui c’è qualcuno che sta male? Non per dire nulla, ma non mi sembra ne il momento ne il luogo per risolvere i casini che hai
combinato con la tua testardaggine del cavolo. Per cui, anche se il tuo ego non
ti concede di essere seconda a nessuno, gradirei che
rispettassi chi è qui per dei motivi seri, penso che chi si sta riposando abbia
la precedenza. Ed ora se non ti spiace, penso che sia
meglio uscire. + Concluse facendo cenno adHarry e Ginny di seguirla.
Hermione
cambiò letteralmente colore, assumendo una pallida tonalità violacea, e quando
furono usciti tutti e quattro sbottò
+ MA CHI
TI CREDI DI ESSERE!?!? COME OSI PARLARMI IN QUESTO
MODO? +
° Già,
hai ragione… ° sorrise Milene, passandosi una mano
tra i lunghi e segosi capelli neri ° Non mi sono
ancora presentata. MileneDarklight,
corvonero, padre mago e madre babbana.
Sono nello stesso anno di Ginny. Piacere. °
Ma Hermione scansò la mano tesa della ragazza
+ HermioneGranger, grifondoro. Ora posso parlare con Harry?
+
° No. °
Hermione
la fissò interdetta.
+ Come
scusa? +
° Ho
detto di no. Enne O. se non lo capisci leggimi le labbra. °
+ E per quale motivo, di grazia? +
° Se non
lo avessi capito, Harry è
già preoccupato di suo per Malf--- Draco, non serve che ti ci metti pure tu a stressarlo
ulteriormente. °
+ Ma come--- +
= Ehm…
scusate ragazze… lo so che la conversazione si stava facendo interessante, ma
devo interrompervi… Sempre che io abbia voce in capitolo, spero… Herm, parliamo più tardi, ok? Ora vorrei restare con Draco. E… Milene?
Grazie molte, ma non mi serve il tuo aiuto, so
difendermi da solo. Io e Ginnyrientriamo,
voi fate quel che volete. =
E detto
questo tornò nella stanza, lasciando le due ragazze a scannarsi tra di loro.
***continua***
Farà pace
Harry con Hermione? E chi sarà stato/a spedire la lettera a Voldemort?
Si riprenderà Draco? E ciò
che gli è successo avrà conseguenze? E il nostro caro Voldy, come si comporterà?
Le
risposte (forse…) nella prossima puntata.
Ringrazio
chi legge e commenta, scusate se non rispondo ma sono talmente incasinata che è
già tanto se riesco a postare…
Da dentro la stanza si sentivano
chiaramente gli urli di Hermione e Milene, ma Harry tentò di non
farci caso. Ginny sorrise tristemente guardando Draco, poi si girò verso Harry
facendo cenno con la testa di guardare oltre la porta semiaperta, alle loro
spalle.
Harry
dovette trattenersi non poco per non scoppiare a ridere mentre Madama Chips, che stava arrivando in quel momento, afferrava per
le orecchie (no, non è un modo di dire…) le due ragazze e le trascinava
lontano dall’infermeria, sbraitando loro qualcosa che però Harry
non riusciva a capire.
Poi però l’attenzione del moretto fu
attratta da un bagliore giusto dietro di lui. Si voltò di scatto, appena in
tempo per vedere il corpo di Draco illuminarsi di una
strana luce dorata, che lentamente si affievolì e sembrò come rientrare nel corpo
del ragazzo.
Harry
lo fissò con gli occhi fuori dalle orbite e si
allontanò lentamente camminando all’indietro per un po’, per poi scattare verso
la porta chiamando ad alta voce Madama Chips.
Ginny
rimase nella stanza per un po’, per poi allontanarsi cercando di mantenere la
calma.
Tremava leggermente, ma quando una
sua compagna di stanza, incontrandola nel corridoio, gliene chiese il motivo,
lei rispose semplicemente
§ Deve essere il freddo… §
Nel frattempo Madama Chips, letteralmente trascinata da Harry,
entrò nella stanza con aria piuttosto interrogativa.
Visitò Draco,
ma a parte una febbre neanche troppo alta, non trovò
nulla.
Chiese adHarry se non si fosse sbagliato su ciò che diceva di aver
visto, ma il ragazzo era più che sicuro e cominciava anche ad aver paura per il
suo ragazzo. Continuò a chiedere insistentemente a Madama Chips
di trovare un modo per aiutarlo, ma lei [poverina] non sapeva proprio dove
mettere le mani, e forse – diceva – sarebbe riuscita a
lavorare un filino meglio se Potter avesse smesso di
rompere gli stinchi.
Ma
il ragazzo non voleva proprio saperne, e fu dopo l’ennesima discussione con
l’infermiera che udì un sussurro del suo amore, appena percettibile.
Si avvicinò immediatamente al suo
capezzale esortandolo a ripetere ciò che aveva detto, metre
gli accarezzava dolcemente il volto.
Ma,
per quanto si sforzasse, Draco non riuscì a ripetere
che alcuni frammenti di quella che proprio non riusciva a sembrare una frase
con una propria coerenza
< Sarà… rinascerò… ceneri come
l'araba… crollerà… domineremo… creato… >
= Cosa vuol
dire, amore? = sussurrò Harry = Non
ti capisco… =
<…cielo e… terra… nostro dominio…
entrambi… per sempre… >
Harry
si sentiva sempre più preoccupato mentre era costretto ad osservare Draco ansimare ed affaticarsi sempre di più senza poter far
niente. Ma dopo aver terminato quell’ultima frase, con
la parola per sempre, sembrò rilassarsi. Fino a che non riprese ad agitarsi
maggiormente.
Harry
tentò di calmarlo, sussurrandogli che lui era lì, che non c’era nulla di cui
temere, che si sarebbe risolto tutto presto.
Ma
non sembrava servire a molto, tanto che ad un certo punto cominciò ad urlare. È
< NOOO!!!
NO, NON HARRY… PERCHÉ!!! NO… NON PUOI… NON … … TI PREGO, ASPETTA, NON FARLO!!!
>
Harry
si spaventò, se possibile, ancora di più
= Sono qui, Draco…
Sono qui… che cos’è che non dovrei fare? =
< NO, NON HARRY NO!!! IO… IO… NON PUOI… … … INSIEME… MA COSÌ… NON LO FARAI…
>
= Cosa, Draco? Fare cosa? =
< È INUTILE…
NON PUOI… FERMARMI! AHAHA… HO CAPITO… ORA… HO
CAPITO… … … … … >
Sembrò quasi che dopo quell’ultima
esplosione di energia, Draco
avesse esaurito tutte le sue risorse. All’improvviso si calmò, e tutto tacque.
Madama Chips,
che aveva osservato (per l’ennesima volta) tutta la scena dalla fessura della
porta socchiusa senza però intervenire, rabbrividì al pensiero che tutto ciò potesse avere a che fare con…
Ancora non aveva aperto la porta
quando sentì qualcuno precipitarsi nella stanza
= MADAMA CHIIIPS!!!
=
‘ Harry…
che cosa…’
= Draco… Dracoè… ha… =
‘ Harry, è
normale che un paziente possa parlare nel sonno. AncheDraco lo ha fatto altre volte. Tu non lo hai mai visto
perché devi seguire le lezioni e non rimani mai troppo a lungo, ma ti assicuro
che non è la prima volta che accade. E non sarà
nemmeno l’ultima’
Ci fu una breve pausa di silenzio,
prima che la Chips si decidesse a continuare.
‘Però
c’è un fatto curioso: è la prima volta che Malfoy fa
il tuo nome, forse deve aver sentito la tua presenza. Tra l’altro, è la prima
volta che lo sento chiamarti in generale con il tuo nome. È strano che non ti
chiami ‘‘sfregiato’’, Potter o in qualche altro modo dei suoi… forse tu sai dirmi il perché?’
Harry
arrossì, forse fin troppo, e Madama Chips
evidentemente se ne accorse perché glissò sul fatto e
decise di passare oltre.
‘ In ogni modo,di solito le crisi durano più a lungo, credo
che la tua presenza gli faccia bene. Se vuoi, posso
chiedere al professor Silente di farti un permesso per venire qui ogni volta che si renda necessario.’
Harry
annuì con la testa, per poi accorrere dal “suo” paziente non appena lo sentì
nuovamente chiamare
< Ha…rry…
>
Ma
quando si avvicinò, ebbe una bellissima sorpresa: Draco
aveva riaperto gli occhi.
***continua***
Lo so, i capitoli si fanno sempre
più corti… Ma che volete farci, con il poco tempo che ho a disposizione, questo
è tutto ciò che al momento riesco a fare, sorry.
Ringrazio chi legge e chi commenta.
Però visto che
mi sforzo tanto per aggiornare nonostante tutto il casino di compiti che ho
ogni giorno (e sono convinta che quasi tutti voi mi capite benissimo)… che ne
dite, me lo potete lasciare un commentino? Anche per dire solo ‘ Bella ’ o ‘
Non mi piace per niente ’ (fa schifo sarebbe un po’ triste, dai), o anche per
dirmi che vi sembra dei personaggi, come pensate si evolverà
la storia, se vi soddisfa o preferireste si svolgesse in un altro modo… sono
sempre aperta ai suggerimenti… (anche se recentemente ho più po meno deciso come deve terminare. Non le ultime battute,
quelle sono già stabilite da quando ho scritto il primo -secondo- capitolo… ma i fatti in se… quando sarà il momento capirete
di cosa parlo).
Vabè,
insomma il succo del discorso è: fatevi sentire!!!
Spero di essere stata abbastanza
convincente.
E
scusate gli aggiornamenti lenti (e non solo per questa fan fic),
vi prometto che non appena terminerà la scuola sarò molto più veloce.
Buon fine anno scolastico a tutti
Ci si rilegge (penso) a Giugno,
almeno su questa fic.
Ma
quando si avvicinò, ebbe una bellissima sorpresa: Draco
aveva riaperto gli occhi.
Harry
si accostò lentamente al letto, come se avesse paura di spezzare un qualche
incantesimo. Poi avvicinanò tremante la mano al volto
di Dracosussurrando
= Ti sei svegliato…
Draco
annuì
< Così pare… ehi, ma che fai? Non
starai mica piangendo? >
Harry
non si era accorto delle calde lacrime di sollievo che scorrevano lungo le sue
guance. Sorrise felice al suo ragazzo che gli stava delicatamente asciugando le
gote salendo dolcemente ad accarezzargli gli occhi
< Calma… ehi, non è successo
niente… >
= Scusami… è solo che io… ho avuto
paura ecco. E vedere che stai bene è… così
rassicurante…
Draco
ridacchiò
< Se mai dovessi
accorgermi che mi stai ignorando, penso di aver trovato il modo giusto di… >
Ma non riuscì a terminare la frase
che Harry lo interruppe
= Prova un’altra volta a farmi
prendere uno spavento del genere e ti giuro che se non ti succede niente in
infermeria ti strangolo io con le mie mani! =
< Oh, ma tanto non lo faresti.
>
= Scommettiamo? =
< Quanto ? >
Sorrise malizioso Draco
= Quello che vuoi
=
Rispose con tono altrettanto
malizioso e lascivo Harry
Avrebbero continuato a lungo se
Madama Chips non avesse tossicchiato abbastanza
rumorosamente per attirare la loro attenzione e
richiamarli all’ordine.
‘ Malfoy,
vedo con piacere che si è perfettamente ripreso. Almeno all’apparenza. Ma ora
se non le spiace vorrei visitarla, per cuiPotter se non le spiace…’
Harry
aveva capito l’antifona e dopo aver sussurrato al suo amore
= Ci vediamo più tardi =
Salutò l’infermiera ed uscì.
*** *** *** *** ***
Quando
tornò nel suo dormitorio trovò Ron che stava litigando
con Hermione.
Li ignorò bellamente e prese un paio
di libri, alzando leggermente lo sguardo solo per guardare di scorcio Hermione che usciva inveendo contro il ragazzo.
Poco dopo Ron
sembrava essersi leggermente calmato
<< Allora come sta? >>
= Da quando ti interessa?
= rispose freddamente Harry
<< Stavo solo tentando di essere gentile. >>
= Non ce n’è più bisogno, grazie. =
Silenzio
= Comunque
sta meglio. Si è appena svegliato. Madama Chips lo
sta visitando. =
Ancora silenzio.
Harry
sentiva il cuore fargli male.
Per quanto ancora sarebbe durata
quella situazione? Si diede mentalmente dello stupido. Ron
aveva cercato di fare un passo avanti e lui… lui…
= Ron? =
<< MH-h?>>
= Non voglio litigare con te per una
cosa del genere. Lo sai che tengo alla tua amicizia =
<< Non quanto tieni a
quella di Malfoy, però.
Oooops… scusa, dimenticavo, Draco…
>>
= Potrei fare lo stesso discorso con
Hermione, volendo. =
<< Non è la stessa cosa
>>
= Oh sì che lo è
=
<< Hermione
non ci ha preso per il culo
da quando ha messo piede in questa cosa >>
= Lui non voleva. Ha DOVUTO farlo.
Credevo lo avessi capito. =
<< Ed
io credevo che tu fossi un po’ più sveglio. >>
= Senti, se anche non sopporti lui, almeno fallo per me. Siamo amici no? =
<< Eravamo. È
inutile girarci attorno, non è più come una volta. E
tu hai fatto la tua scelta Harry. Tu la tua ed io la
mia. Per quanto possiamo cercare di venirci incontro, sai
bene che non è possibile. Malfoy si unirà a tu-sai-chi e tu non ci potrai fare
nulla. Credi davvero che se suo padre gli chiederà di unirsi a lui, il tuo
adorato ragazzo rifiuterà e si lascerà massacrare dai mangiamorte
solo in nome del vostro grande amore? Andiamo, sii realista Harry…
non potrà dire di no e vi troverete su fronti opposti. E
allora per te non sarà più così semplice scegliere. Cosa
farai? Resterai ugualmente con lui sapendo che potresti
essere la sua prossima vittima… o lo lascerai spezzando il cuore ad entrambi? O
forse sarai solo tu a soffrirne… chi ti dice che già
ora non stia fingendo? Che anche in questo momento
lui… >>
Ma Ron non
riuscì a concludere. Harry,
già paonazzo in volto, gli urlò
= BASTA!!!
ORA SMETTILA!!! MA CHI TI CREDI DI ESSERE PER SAPERE GIÀ COSA FARÀ DRACO? CHE NE SAI DI QUALI SARANNO LE SUE SCELTE? LUI MI AMA, COME
IO AMO LUI, E NON SARANNO QUEI FIGLI DI PUTTANA DEGLI AMICHETTI DI SUO PADRE A DIVIDERCI. NON LO PERMETTERÒ, E NEMMENO LUI
LO FARÀ!!! PUOI NON CREDERCI, MA LUI NON STA FINGENDO!
LO SENTO CHE È SINCERO,E MI FIDO DI LUI! PERCHÉ NON RIESCI AD ACCETTARLO… PERCHÉ NON RIESCI AD ESSERE FELICE PER
ME? =
<< Come faccio ad essere
felice per te quando so già che ne soffrirai di questa cosa? >>
= Tu non puoi dirlo Ron… nessuno può sapere cosa accadrà in futuro, men che meno noi. Se così fosse,
troppe volte sarei già dovuto essere morto a sentire la Cooman.
Non è successo. Come cazzofai
a sapere cosa accadrà e cosa NON accadrà? =
<< È evidente. Sei solo tu a non accorgertene. Ma se la pensi a questo modo, non posso far nulla per farti cambiare idea…
non trovi? Per cui credo sia inutile continuare questa conversazione. >>
Harry
non riuscì a ribattere.
Era totalmente sconvolto dal
comportamento che ultimamente aveva quello che credeva essere il suo migliore
amico.
Era semplicemente assurdo.
Dopo tutti quegli anni trascorsi
insieme, dopo tutti quegli anni in cui avevano fatto di tutto per aiutarsi a
vicenda…
Che
cosa stava succedendo?
Perché
si comportava così?
Perché?
*** continua ***
Modo decisamente
bastardo di chiudere il capitolo… mah, ancora non ho scelto se farli
riappacificare o meno… si vedrà.
Il prossimo chappycercherò di farlo più lungo ^^ promesso!!!
È dal capitolo 5
che non rispondo alle recensioni… scusate, scusate ^^’’’ rimedio subito
Sere _ siau!!! Ma quand’è che aggiorni la tua ficcy?
Spero che tu continui a leggermi… le tue domande
avranno una risposta, prima o poi ^^’’’’’ ma sono contenta che tu me le abbia
poste perché sono tra i punti fondamentali della mia ficcina…
thanksthanks
Entreri
_ hai ragione non se lo merita di riappacificarsi con Harry,
e lo sta dimostrando sempre di più… vedremo, vedremo… ma può essere che
riceverà la sua punizione divina ^^ smiiilee… ah per
gli aggiornamenti… penso che ora che la scuola è finita
(finalmente!) le congiunzioni astrali saranno un filino più frequenti. Baci
anche a te
__ROBY__ _ Hermione
come hai visto qualche tentativo di riappacificazione
ha deciso di farlo. Ci riuscirà? Non ci riuscirà? Leggi e saprai! Draco si è ripreso, e qui avevi
ragione perché se Draco muore la storia finisce. Per
la lucciola… ahahaha no, non è il fiore… ma quando
l’ho letto sono scoppiata a ridere… no, non è lui, e fra questi capitoli gli
indizi sono talmente minimi che è praticamente
impossibile vederli. Ed è una cosa voluta perché siete tutti talmente bravi che
mi avreste sgamata subito, come hai fatto in un altafic… non te l’ho detto lì
perché ancora devo aggiornare e comunque non do mai spoiler “direttamente”, ma
mi sa tanto che hai ragione… Ahhh sì la scuola è
finita ed ora si sta una pacchia… W L’OZIO!!! W W!!! Per
le frasi di Draco… lo saprai presto (tu ed Harryucio) …
Capitolo 9 *** Quando tutto sembra andare per il verso giusto ***
Solo tu nei miei pensieri
Solo tu nei miei pensieri
Capitolo 09 – Quando tutto sembra andare per il verso giusto…
Solo tu nei miei pensieri
Capitolo 09 – Quando tutto sembra
andare per il verso giusto…
Vahly
Madama Chips
era già uscita dalla stanza da un quarto d’ora buono, ed aveva rassicurato Draco sulle sue condizioni.
Andava tutto bene, ora, e qualunque
cosa avesse avuto, sembrava essere svanita nel nulla.
Il ragazzo però non riusciva affatto
a sentirsi sollevato.
Ricordava perfettamente quello che
aveva visto, quello che aveva… percepito.
Era come se una parte nascosta di
lui si fosse risvegliata, e gli mostrasse qualcosa…
… ne era
sicuro, non era un semplice sogno…
Non erano coincidenze, no…
Sapeva. Ora sapeva.
Non doveva accadere.
Era totalmente immerso nei suoi
pensieri, tanto che non si accorse di una figura che vivace si avvicinò a lui
per ridestarlo da essi.
° Heilà!
Allora? Sembri un cadavere… su con la vita! °
< Oh, Milene…
Buongiorno… >
° Come ti senti? °
< Meglio, ora. Grazie… >
° Ho sentito Madama Chips che parlava con Piton, e
indovina un po’ chi era l’argomento principale? °
< Posso immaginarlo… e che cosa
avevano tanto da sparlare quei due? >
° Bè, pare che tu abbia detto qualcosa durante il
sonno… e il professor Piton sembrava essere parecchio
interessato alla cosa! °
< Sul serio? Perché
dovrebbe far caso ai deliri di un povero malato? >
° Perché
secondo loro, forse non stavi solo delirando… °
‘Perfetto’
pensò il biondino
< E che altro hai
sentito? >
° Solo Piton
che diceva alla Chips di tenerti d’occhio.
E di non farti uscire dall’infermeria, almeno per il
momento °
< Meraviglioso. Mi si prospetta
un periodo molto divertente, a quanto pare. >
° Ah, e ovviamente la tua punizione
è sospesa a tempo indeterminato. °
< Cosa?
>
° Bè, è
così che è cominciata, no? Hai cercato il fiore per la punizione di Piton, ricordi? °
< A-ha
>
° E viste
le tue condizioni, il tuo caro prof ti ha esonerato dal continuarla. °
< Almeno una nota positiva… >
° Harry,
invece, si fermerà a pozioni oltre l’orario scolastico. Aiuterà Piton a studiare quel coso. °
< Il fiore? >
° Esatto °
< Non ti pare che diano tutti un po’ troppa importanza a questa vicenda? >
° Sono solo preoccupati per te… di
che ti lamenti? °
< Non penso sia solo per questo…
>
° E per
cosa, allora? °
< No, niente, niente…
supposizioni. Grazie per gli aggiornamenti >
° Figurati! °
La ragazza si voltò per andarsene,
ma prima di farlo, lo guardò un ultima volta, per poi
dirgli
° Ah, Draco…
e stai attento… °
***Nella sala comune dei grifondoro, intanto…***
+ Harry! +
Il ragazzo si voltò
= Sì? =
+ Io… volevo… parlarti… un… at… attimo +
Affermò la ragazza a fatica, a causa
del fiatone.
Aveva visto Harry
da lontano, ma per qualche ragione sembrava volersene andare.
= Dimmi pure =
Rispose il moretto, forse fin troppo
freddamente.
Era ancora molto arrabbiato per la
discussione con Ron, e non aveva affatto voglia di
dover litigare con qualcun altro. Né di fingere di essere
gentile.
+ I-io…
scusa Harry. Avrei voluto dirtelo prima, ma con i
casini selle ultime ore non ci sono riuscita, e… non so
che altro dire, se non perdonami. Ti voglio bene, e sei il mio migliore amico
con Ron. Siamo stati due stupidi, abbiamo sbagliato
tutto con te… e non avrei dovuto reagire così… non con
te… ti capirei se non volessi perdonarmi, e so che non ho il diritto di
chiedertelo, ma… ti prego, accetta le mie scuse… e dammi un’altra possibilità…
+
Harry
sentì un tuffo al cuore.
Era come se fosse improvvisamente
più leggero.
Hermione,
oramai, era quasi sull’orlo delle lacrime. Fece una breve pausa nel suo
discorso, ma quando fece per continuare Harry non le
diede modo di farlo.
Scattò in avanti, istintivamente,
abbracciandola.
A quel punto sentì Hermione tremare leggermente, forse per il nervosismo, e
poi rilassarsi, mentre le diceva
= Grazie… =
Dio, era così felice che almeno lei
avesse capito… Che almeno tra loro due le cose si fossero risolte…
Non sapeva ancora se sarebbe riuscito
a riappacificarsi o meno con Ron,
ma per il momento decise che gli bastava così.
Era talmente felice che in un attimo
tutti i pensieri negativi svanirono, e la rabbia scivolò via dal suo corpo
lasciando solo una limpida sensazione di benessere. Si sentiva bene.
Harry
si sentiva così felice, che quasi non gli sembrava vero.
Draco
stava bene, ed Hermione aveva fatto pace con lui.
Decisamente
era una bella giornata.
Una bellissima giornata.
E
non stava tanto bene da giorni, oramai.
Sicuramente niente sarebbe potuto
andar storto a quel punto, e le cose sarebbero a poco a poco migliorate.
Decise di condividere la sua gioia
con la persona che più amava al mondo [chi, il suo cane? Ahahaha!!!ndMe], e si recò velocemente
in infermeria.
Aveva finito di cenare da poco, e
non aveva alcuna voglia di tornare al dormitorio.
Rapidamente, arrivò nei pressi
dell’infermeria dove incontrò Madama Chips, che
subito gli andò incontro
‘ Ancora in giro, a quest’ora, eh? ’
= Lo so che tecnicamente non potrei,
ma… è solo che volevo vedere Draco =
‘ Capisco. Bè,
non credo che ora sia possibile. Il ragazzo sta riposando. ’
= Ah, certo… =
Disse Harry
abbassando leggermente la testa.
In effetti
ci era rimasto un po’ male.
Ma
era ovvio che avesse bisogno di riposo. Dopotutto, era ancora convalescente
= È normale che gli serva qualche
giorno per riprendersi, no? =
‘ Esatto Potter.
Inoltre si è sentito poco bene questa sera, per cui
non deve essere disturbato. Tutt--- ’
Ma Harry
non la lasciò concludere.
= Che cosa
vuol dire che si è sentito poco bene, questa sera? =
‘ Nulla di cui preoccuparsi, Potter. Tuttavia, come le dicevo, se sta
attento a non turbare la quiete sua e degli altri pazienti, e se non combinerà
nulla di… strano, come al suo solito, potrei anche darle il permesso di entrare
un attimo. ’
= Grazie Madama Chips!
È un’angelo! =
La donna stava quasi per ribattere
qualcosa, ma vedendo il ragazzo dirigersi velocemente nella stanza dove giaceva
Draco, addormentato, decise di lasciar perdere e non
dire nulla.
Harry
entrò in riverente silenzio, senza mai staccare gli occhi dal suo ragazzo,
osservandolo riposare apparentemente tranquillo.
Gli scostò una ciocca di capelli
dorati dalla fronte per osservarne meglio il volto dai lineamenti perfetti, che
ora appariva così rilassato e al contempo fragile.
Si chiese come fosse possibile ce un
semplice essere umano racchiudesse in se tanta bellezza, e se un giorno o
l’altro sarebbe mai svanita.
Mano mano
che passavano i giorni si rendeva sempre più conto di quanto lo amava e di
quanto avesse bisogno di lui.
Avrebbe lottato per il loro amore, a
qualunque costo.
Draco
emise un gemito, e quasi nello stesso istante Harry
sentì una dolorosa fitta alla fronte, mista ad una generale sensazione di…
felicità.
Sì, era proprio felicità.
Voldemort
doveva essere felice, e questa gioia in qualche modo intaccò quella di Harry, facendo vacillare il benessere che fino a poco prima
lo pervadeva.
Si sentì vagamente preoccupato, ma
decise di non dar peso alla cosa.
Strinse la mano di Draco, sussurrandogli
= Non hai nulla da temere. Io sono
qui con te, ora. E ci sarò sempre, te lo prometto =
< Harry…
no… >
Rispose Draco.
Il moretto era convinto che stesse
ancora delirando, e gli portò una mano sulla guancia, accarezzandolo dolcemente
mentre gli ripeteva
= Devi pensare solo a riprenderti,
adesso =
Ma
il biondino, lentamente, stava riaprendo gli occhi.
Sorrise tristemente adHarry
< Grazie di essere venuto >
Disse a bassa voce.
Harry
sorrise a sua volta.
C’era molta più gioia nel suo
sguardo che non in quello del biondino.
= Come avrei potuto fare altrimenti?
Sai che non ti avrei mai abbandonato, amore. =
Draco
si mise a sedere. Non riuscendo a sostenere lo sguardo del moretto, girò
leggermente la testa e prese a fissare molto attentamente le piastrelle del
pavimento, di un azzurro-verde chiaro molto delicato che riprendeva pienamente
l’idea che il serpeverde aveva sempre avuto di ospedale.
< Harry,
io… ti ringrazio di tutto. Davvero. Ma… >
Fece una breve pausa. La sua voce
sembrava quasi rotta da lacrime represse, ma si sforzò di continuare
< Preferisco prendere un periodo
di pausa. Credo… che dovresti frequentare altre persone; e anch’io forse. E poi… >
= Vuoi lasciarmi? =
Chiese Harry
con un filo di voce.
Draco
annuì, lentamente.
= Perché? =
< I…io… penso che sia giusto
così. >
= Giusto? GIUSTO? = esclamò Harry con gli occhi lucidi = Cosa vuol
dire che è “giusto”? Se tu veramente mi ami… cosa ci
può essere di giusto nel lasciarmi? =
< Forse… forse non ti amavo
veramente come credevo. >
Mentì Draco.
Si sentiva malissimo, ed una forte
sensazione di nausea assieme ad un’insistente fitta allo stomaco si impadronì di lui
= No… tu… stai mentendo… =
< Harry,
seriamente…non so neanch’io
cosa provo, mi spiace. Ho bisogno di un periodo per rifletterci su, e credo che
per il momento dovremmo smettere di vederci, anzi forse è il caso che tu non
venga più in infermeria, dopotutto sto meglio adesso e posso benissimo
cavarmela… > disseDraco
tutto di un fiato, rimandando giù le lacrime che prepotenti cercavano di farsi
strada lungo i suoi occhi.
Sapeva che se si fosse fermato non
sarebbe più riuscito a riprendere.
“ Ti prego, Harry,
perdonami” pensò.
Oramai erano le uniche parole che la
sua mente riusciva a formulare.
… perdonami …
Ma
d’altra parte, sapeva che era necessario.
= Tu… no, non lo stai pensando
seriamente… =
< Certo che dico seriamente! >
Esclamò Draco, sull’orlo della disperazione.
Perché Harry
non se ne andava?
Perché
doveva a tutti i costi rendergli tutto così difficile?
= Dicevi di amarmi… =
< Mentivo. Andiamo Potter, l’ho sempre fatto… da quando mi conosci… come puoi
credere che io sia cambiato da un momento all’altro?>
Disse alla fine il biondo, sperando
che questo riuscisse finalmente a convincere Harry.
Il moro lo fissò, allibito.
= Tu… =
Si alzò lentamente
= Tu… tu… sei veramente uno stronzo! TI ODIO! =
Draco
scoppiò in una risata forzata e per nulla felice
< E
credi davvero che possa importarmene qualcosa? >
Harry
non riusciva a crederci.
No… ma con chi era che si era
fidanzato, lui?
Dov’era
finito il ragazzo che si era dimostrato così dolce e umano?
Esisteva veramente, poi?
Una fitta lancinante sembrava squarciargli il petto, e gli occhi ormai gonfi di lacrime
erano fissi sul suo ormai ex ragazzo.
Continuava ad amarlo, da impazzire,
eppure ci fu un attimo in cui provò un odio profondo verso di lui.
I due sentimenti si scontrarono
ferocemente, in una lotta all’ultimo sangue che lo dilaniava dentro.
Ma
l’amore vinse.
Nonostante
tutto, non riusciva ad odiarlo quanto avrebbe voluto.
E
questo gli faceva ancora più male.
Avrebbe voluto dirgli qualcosa,
sommergerlo di cattiverie, ferirlo se ci riusciva. O implorarlo di non abbandonarlo, di restare con lui. ma non ne aveva la forza.
L’unica cosa che riuscì a fare fu
voltargli le spalle ed allontanarsi da lui, sussurrando un
= Addio =
appena
percettibile.
CheDraco udì benissimo.
Ma
fu solo quando il grifondoro varcò la soglia, e si
udirono i suoi passi secchi sempre più lontani, che Draco
si lasciò andare ad un pianto che, sapeva, non sarebbe riuscito a consolarlo.
E
i suoi singhiozzi riempirono la stanza fino a tarda notte, unico rumore
percettibile in quella notte densa e soffocante che lo circondava.
*** continua ***
Ehm… questa volta è meglio che io mi
limiti ad un “NO COMMENT”, vero?
… ma mi
credete se vi dico che risistemo tutto, poi?
MichelleMalfoy _ Grazie ^^. Quella era solo
una visione, non ti preoccupare. Se poi si avvererà o meno,
è da vedere…
Severus_Pyton
_ Lo sai che sono mesi che penso di ammazzare Ron in
una delle mie fic e non riesco a decidere dove? Bè, diciamo che il tuo lo potrei
considerare un segno del destino e seguire il suggerimento…
__ROBY__ _ Ehm… è inutile che io ti
dica che per il momento non posso risponderti, vero? L’hai detto tu stessa che
tanto non ti dicevo nulla, per cui non credo te la
prenderai… Baci a te!
… Ora corro a nascondermi in Alaska
(o, porc****… mi sono fatta sfuggire dove andavo!!!)
Se non mi ammazzate nel frattempo,
ci sentiamo nel proxcapitolo
La ragazza si avvicinò lentamente a Voldemort, aspettando che lui le mostrasse un segno.
Passarono alcuni
secondi prima che il Lord Oscuro le fece un cenno con la testa,
dicendole con la sua voce calda
# Avvicinati. #
La ragazza annuì,
poi chinò il capo, in segno di riverenza. Infine si avvicinò.
Il Lord le porse la mano, che lei
prontamente baciò.
# È giunta l’ora #
Disse con un sogghigno
“ E tutto
sarà perfetto, mio Lord. Il ragazzo è ormai pronto, tutti i
poteri sono fluiti in lui, ed attendono solo di essere risvegliati… ”
# Giacciono in un corpo indegno, ma
presto verrà il momento che il giusto padrone ne faccia
buon uso. Ed allora potrò finalmente rinascere e dominare il mondo magico,
distruggendo tutti gli esseri inferiori… Babbani,
mezzosangue, e babbanofili… tremate!!!
#
La ragazza alzò lo sguardo, come in
una muta richiesta.
Voldemort
ridacchiò
# C’è qualcosa che non va, mia dolce
lucciola? #
“ Io… no, mio signore. Nulla. ”
Voldemort
sorrise, stavolta più dolcemente
# Suvvia, so cosa turba il tuo cuore
e il tuo animo. Ma tu mi sei stata vicina, e sei la
mia serva più fedele. Avrai senz’altro la mia riconoscenza, non temere… #
Allungò la mano sul suo volto, e le
passò il pollice sulle labbra
# … non mi scorderò di te # concluse
in un sussurro.
“ Vi ringrazio, mio signore. ”
Voldemort
si fece più serio, ed il tono della sua voce più grave.
# Che mi
dici di Potter? #
“ Non sarà un problema. È tutto
pronto. ”
# Non ci saranno
errori, spero. #
“ Nessuno. ” concluse
lei, semplicemente.
Voldemort
la strattonò per un braccio, avvicinandola a se
# Perfetto #
Mormorò prima di posare le sue
labbra fredde e sottili su quelle più calde e carnose della ragazza. I suoi
capelli lunghi ondeggiarono lievemente, mentre sentiva il profumo della morte
avvicinarlesi.
# Mi piace il tuo sapore… #
“ Ne sono lieta “
# Questa sera rimarrai qui. È tanto
che non rendo mio il tuo corpo… non vorrei mi stessi
evitando. #
“ Vi prego mio signore, non è così,
ma non posso rischiare che si noti la mia assenza ”.
# È solo questo? #
“ Non vi fidate? ” Rispose lei,
questa volta più freddamente. Stava diventando audace; questo poteva essere un
notevole rischio, ma aveva il suo fascino “ Conoscete il motivo che mi ha
spinto a seguirvi ”
# Già, lo conoscEVO #
Rispose l’uomo – se tale poteva
definirsi – sottolineando il passato
“ Sapete bene che non sto mentendo.
Non sarei qui, ora ”
Disse scansando lo sguardo.
Se si fossero guardati i suoi occhi
con attenzione, si avrebbero potuto notare due lacrime
solitarie sgorgare da essi e scendere veloci sulle sue guance, fino a sfiorarle
le labbra
# D’accordo. Voglio fidarmi, ma non
deludermi. #
“ Non accadrà, mio signore ”
Rispose la ragazza, trattenendo i
singhiozzi
# Puoi andare, ora. Ci vedremo
quando ti invierò il segnale. #
La ragazza si fece coraggio.
Alzò il volto; gli occhi erano
leggermente arrossati, ma lo sguardo deciso.
“ Resto. ”
Voldemort
la fissò stupito.
Non si aspettava una cosa simile,
tantomeno da lei.
Dovevano essere le cattive
compagnie, pensò.
# Come? #
“ Vo-volete la prova della mia
fedeltà? Ebbene, resto. ”
# Sei coraggiosa a parlarmi così… #
“ Chiedo scusa se ho detto qualcosa di offensivo verso la Vostra Persona, ma non ritengo di
averlo fatto. ”
Voldemort
rise.
Una risata divertita, non affatto
forzata.
# D’accordo. Recati
nelle mie stanze, sai dove si trovano. #
La ragazza fece un inchino, e si
voltò.
Mentre usciva un mangiamorte
annunciò al suo signore l’arrivo di un’altra sua seguace, che avrebbe dovuto
tenere d’occhio Potter e MalfoyadHogwarts.
Milene.
La ragazza incrociò lo sguardo con
la mora, che sembrò osservarla con disprezzo.
° Ora capisco
molte cose… ° le sussurròMilene passandole
affianco.
La ragazza trasalì e si voltò di
scatto per guardarla, ma oramai Milene sembrava non
curarsi più di lei.
Alla fine uscì, pensando che d’ora
in poi sarebbe dovuta stare più attenta.
HOGWARTS, la mattina dopo…
Harry
si svegliò, gli occhi gonfi e stanchi di chi aveva
passato una notte insonne a piangere.
Ancora dormivano tutti quando si
alzò, fortunatamente. Non gli andava di sentire le loro domande o di incrociare
nuovamente lo sguardo carico di rancore di quello che era stato il suo migliore
amico.
“ Ora che mi ha lasciato sei contento, Ron? “ Si disse fra
sé e sé, dando un fugace sguardo all’amico ancora addormentato.
Si andò a lavare il viso per cercare
di migliorare un po’ il suo aspetto, ma fu tutto inutile. Alla fine dopo una
veloce doccia decise di uscire dal dormitorio prima
che gli altri si svegliassero.
Sperava di non incontrare nessuno
nei corridoi. Al momento voleva solo essere lasciato in pace.
Ora che non aveva più neRon ne Draco
si sentiva così dannatamente solo!
E si rese conto della grande fortuna che aveva quando c’era qualcuno con cui
parlare, perché non aveva mai pensato che fosse così triste aver voglia di
confidarsi con qualcuno ma non avere nessuno con cui poterlo fare… ma forse era
stata anche colpa sua.
Negli anni passati, senza rendersene
conto, a parte Ron ed Hermione
non aveva costruito nessun altro rapporto d’amicizia particolarmente significativo, ed era sempre stato così fottutamente
preso da se stesso da non rendersene neanche conto.
Ed
ora ne stava pagando le conseguenze.
Camminando senza una meta si trovò a
capitare nel posto dove per la prima volta aveva dichiarato il suo amore a Draco, dove si erano baciati e compresi per la prima volta…
dove credeva di aver trovato qualcuno da amare…
Ed
all’improvviso le lacrime tornarono a sgorgare dai suoi occhi.
Così calde e amare, non riusciva a
trattenerle… e per quanto si sforzasse, i suoi occhi
non volevano saperne di obbedire al suo volere, e continuavano a far sgorgare
quell’intensa sofferenza che scaturiva dal suo cuore.
Si allontanò velocemente, quasi
correndo, finché non andò a sbattere contro qualcuno,
cadendo.
Non alzò lo guardo,
ma rimase lì immobile sperando che chiunque fosse, avesse il buon gusto di
andarsene e di lasciarlo stare.
Ma
la persona in questione non fece così, e porgendogli la mano, chiese dolcemente
+ Harry? Tutto
a posto? +
Sentendo la voce dell’amica, il
ragazzo afferrò la mano e si alzò
= Hermione…
=
La ragazza non ebbe il tempo di dire
nulla. Il moro le gettò le braccia al collo, e singhiozzando la strinse a sé.
+ Va tutto bene, Harry… Va tutto bene… +
Cercò di rassicurarlo lei pur non
sapendo il motivo della sua sofferenza.
= No, non va affatto bene Hermione! Dio, mi sento così… =
Ma
non finì la frase.
+ Te la senti di parlarne? +
Il moretto annuì, ancora stretto a
lei.
Quella mattina nessuno dei due andò
a lezione.
***continua***
Capitolo breve - breve… ma rimedierò
col prossimo ^///^’’’
Scusate se non posso rispondervi,
oggi sto veramente di fretta.
Lo so che vorreste che Draco ed harry tornassero
insieme, ma datemi un po’ di tempo, ok?
Capitolo 12 *** Una mano tesa sull'orlo del precipizio ***
12 - una mano tesa sull'orlo del precipizio
Solo tu nei miei pensieri
Capitolo 12 – Una mano tesa sull’orlo del precipizio
Solo tu nei miei pensieri
Capitolo 12 – Una mano tesa
sull’orlo del precipizio
Vahly
Harry
rientrò nella sua stanza a notte inoltrata.
Aveva trascorso tutto il pomeriggio
con Hermione, che aveva cercato di trovare un modo
per consolarlo o per lo meno di farlo star meglio. Inutilmente,
com’era ovvio.
La sera però aveva preferito restare
da solo.
Hermione
era andata a parlare con i professori con cui avevano lezione quel giorno nel
tentativo di trovare una scusa abbastanza convincente per la loro assenza,
mentre Harry si era recato nella stanza delle
necessità nella speranza di trovare con la solitudine un po’ di pace.
Alla fine però era riuscito solo a
pensare a Draco tutto il tempo, e così verso l’una di
notte aveva deciso che era inutile restare lì a crivellarsi il cervello per
cercare qualche pensiero che avrebbe potuto sostituirlo: non l’avrebbe trovato comunque.
Cercando di fare il più piano
possibile, entrò nella stanza e silenziosamente si cambiò. Gli sembrava che
dormissero tutti, perciò non poté fare a meno di sentirsi stupito quando vide
una luce accendersi e qualcuno avvicinarsi a lui.
La sorpresa aumentò, se possibile,
ancora di più quando si rese conto di CHI si era avvicinato.
= RON?! =
Il rosso annuì.
<< Sei tornato tardi, stasera…
>>
= Non credo che la cosa ti riguardi.
= rispose Harry freddamente. Probabilmente Ron si era preoccupato per lui, ma dopo come si era
comportato, non si meritava una risposta migliore.
Ron
sospirò. Poi, abbassando leggermente lo sguardo, disse a voce più bassa di
prima e di quanto non avrebbe voluto.
<< Hai ragione. Me lo merito.
>>
= Già il fatto che te ne accorga è un passo avanti. =
Disse Harry
cercando di apparire calmo. In realtà aveva da una parte il forte istinto di
prenderlo a pugni, dall’altro quello di abbracciarlo e dirgli che potevano
lasciar perdere l’ultimo periodo, di tornare amici come prima.
<< Mi spiace Harry. Per tutto… io ho sbagliato,
perdonami. >>
Alla fine il sentimento di amicizia vinse, ma Harry stava
ancora male per Draco.
Ripensò che forse in fondo Ronaveva avuto ragione, ma non
per questo aveva il diritto di trattarlo a quel modo.
= Meglio tardi che mai, no? =
<< Sì, io… ci ho pensato
molto. Non potrò mai essere amico di Malfoy, ma… per
te potrei anche accettarlo. >>
Harry
sentì come una pugnalata al cuore.
Già, il parlare di Draco gli faceva troppo male…
= Arrivi tardi. =
<< Come? >>
= Mi ha mollato. Forse avevi ragione
tu, dopotutto. Dovresti esserne contento. =
Ron
lo guardò stupito. Sapeva che Draco era uno stronzo, ma alla fine in un qualche modo che neppure lui
sapeva, era riuscito ad autoconvincermi che se Harry
aveva scelto di stare con lui, forse sotto sotto
aveva qualcosa di buono. Evidentemente aveva sbagliato.
<< Mi dispiace, Harry… non avrei voluto che
succedesse. >>
A quel punto Harry
sentì la rabbia montargli dentro.
= SÌ CHE LO VOLEVI, INVECE! LO HAI
DETTO TU, NO? “MALFOY TI FARÀ SOFFRIRE…” ED ECCO CHE È SUCCESSO. DOVRESTI
RITENERTI SODDISFATTO DI TE STESSO, SAI? BRAVO. AVEVI
RAGIONE ED IO TORTO. SEI CONTENTO ORA? =
<< No, Harry…
ti sbagli. Ho sbagliato e lo ammetto, ma non mi augurerei mai la sofferenza di
un amico solo per sentirmi dire che avevo ragione >>
= Senti, non mi va
di discuterne ora. Domani ne riparliamo, ok? Buonanotte. =
Ron
alla fine si rassegnò. In fondo se l’era meritato. Davvero.
<< ‘notte
Harry >>
E
le luci si spensero in quella stanza come in quasi tutto il castello, mentre
tutti due dormivano.
O meglio, quasi tutti: mancavano
all’appello un serpeverde che non riusciva a non
tormentarsi per l’aver lasciato la presona che amava,
ed una ragazza che ora giaceva tra le braccia di TomRiddle, il cui letto adHogwarts era vuoto…
La mattina dopo Harry,
per quanto praticamente non avesse dormito, si alzò di
buon ora.
Arrivò primo alle lezioni, e cercò
di non pensare a Draco.
“Chi nonmi vuole non mi merita”, continuava a
ripetersi mentalmente.
Notò che il biondino ancora mancava
all’appello, probabilmente era ancora in infermeria.
Ma poi si impose
di distogliere i suoi pensieri da quel lurido bastardo che lo stava facendo
soffrire deliberatamente.
Sì, far incanalare la sua sofferenza
nel sentimento di rabbia sembrava funzionare, e lo fece andare piuttosto bene
anche in incantesimi e trasfigurazione, dove fu quasi più bravo di Hermione.
Dopo le lezioni doveva
vedersi con Piton per quella faccenda del fiore.
Prima, però, decise di sistemare le
cose con Ron.
Dopo pranzo gli
chiese di vederlo, ed i due si incontrarono in un aula vuota, dopo
averla sigillata con un incantesimo.
<<
Harry, io… >>
= No, Ron. Fammi
parlare. =
Lo interruppe il moretto.
<< Va bene >>
Acconsentì il
rosso. Era l’unica cosa che poteva fare, dopotutto.
= Bene. = cominciò
Harry = Allora, prima di tutto voglio dirti
una cosa. In quest’ultimo perido ti sei comportato
veramente da stronzo. Sul serio. Voglio dire, capisco
tutto, è ovvio che il fatto che mi piacesse Malfoy ti
stupisca, ed avrei accettato anche un po’ di fastidio
da parte tua, ma sempre nei limiti dell’accettabili, in quento
è la mia vita e credo di avere il diritto di condurla come meglio credo. Ed un comportamento simile dal mio migliore amico, non me lo
sarei mai aspettato. =
Ron
stava per aprire nuovamente la bocca, forse per scusarsi ancora. MaHarry non gliene diede modo.
= Ciononostante, è anche vero che in
fondo ti sei preoccupato per me. E non credo tu l’abbia fatto
con cattiveria. In senso lato, naturalmente, visto che non sei
stato esattamente uno zuccherino. Però sei stato uno dei
miei primi veri amici, e mi sei mancato. =
Ron sorrise.
Harry
gli tese la mano.
= Amici? =
Ron
la strinse, con le lacrime agli occhi. QuandoHarry fece per allontanarsi, il rosso gli si avvicinò per
abbracciarlo.
<< Mi dispiace, Harry. Spero che tu e Malf… Draco, riusciate a tornare assieme… >>
= Non so se sarà possibile. Comunque grazie. =
Harry
sembrava aver ritrovato un minimo di serenità dopo la riappacificazione con Ron. Non avrebbe mai creduto che parlare di nuovo con lui
gli avrebbe fatto così bene.
Dopo aver chiarito, gli aveva
raccontato cosa era successo tra lui e DracoMalfoy nell’ultimo periodo, e Ron
gli aveva promesso che lo avrebbe aiutato.
Per una qualche strana ragione, il
rosso grifondoro sembrava non credere alle parole
cattive che il biondo aveva rivolto adHarry.
Così rassicurò l’amico e questo
sembrò aiutare molto Harry.
Il quale, poco dopo, si recò da Piton per aiutarlo col fiore, in quanto
era stato proprio lui, assieme a Draco, a trovarlo.
Alla fine il professor Piton scoprì che quello non era il fiore che lui aveva
detto loro di cercare, ma che , sebbene fosse uguale
nell’aspetto, ad un esame chimico risultava assai diverso. E cosa ancora più
strana, nonostante il passare del tempo, non dava alcun segno di appassimento ed anzi sembrava sempre più vitale.
Il prof aveva anche chiesto se Draco in quel periodo si era
comportato stranamente.
AdHarry l’unica cosa che venne in mente era che il
biondino aveva parlato nel sonno, ma non gli sembrava di ricordare null’altro,
e così alla fine i due si separarono con un nulla di fatto.
A quanto pare
il professore riceveva degli aggiornamenti continui da Madama Chgips, e questo insospettì molto il grifondoro.
Certo, Draco
era stato poco bene, ma in fondo incidenti magici capitavano praticamente
tutti i giorni, ed ogni studente in quella scuola era dovuto andare in
infermeria almeno una volta nell’arco della sua carriera scolastica.
E
allora perché tanta preoccupazione?
I giorni che seguirono Harry e Piton non fecero alcun
passo avanti, apparentemente.
Milene
continuava a chiacchierare con loro, oramai la consideravano un’amica, e Ginny si dimostrò molto felice che Harry
e Ron avessero fatto pace, quando suo fratello la
informò della cosa. Un paio di volte adHarry fece leggermente male la cicatrice, ma nessuno voleva
dare peso alla cosa, tanto oramai era considerato normale.
Il grifondoro
passò le lezioni a fissare la sedia vuota del ragazzo, e a sforzarsi senza
alcun risultato di non pensare a lui.
Ed una mattina della settimana seguente
poco mancò che adHarry
prendesse un infarto tornando in classe.
Draco
era di nuovo lì, poggiato ad una parete in attesa
dell’arrivo della professoressa McGrannit, che rideva
e scherzava con alcuni tra i suoi compagni di casa.
Quando
entrò Draco si voltò un attimo, ma sembrò non dar
peso alla cosa e velocemente tornò a parlare con i suoi compagni come se nulla
fosse.
AdHarry parve di scorgere un velo di tristezza nel suo
sguardo, ma poi pensò di essersi sbagliato.
Ma adHermione non fuggì l’evidente arrossamento di quegli stessi
occhi e l’aspetto trascurato del ragazzo.
Soffriva anche lui.
Al termine delle lezioni ne parlò
con Harry, ma il ragazzo non sembrava convinto della
sua tesi.
+ Eppure, se non sbaglio, prima di
stare con te era parecchio più loquace e spavaldo,
sai? +
= dimentichi che è stato male. Forse
non si è ancora ripreso. =
+ Forse. O
forse no. Sai che raramente mi sbaglio… +
= Evviva la
modestia! =
+ Ma è
vero. Ora smettila di piangerti addosso e fai qualcosa, se lo rivuoi… +
= Certo che lo rivoglio.
Non riesco a dimenticarlo… ma il problema è che non credo che la cosa sia
reciproca. =
+ E se ti
avesse lasciato per un altro motivo? E se fosse a
conoscenza di qualcosa che non sappiamo, e volesse tentare di proteggerti? +
= Avrebbe potuto… proteggermi, come
dici tu, anche standomi accanto. E lo sa. =
+ Ma supponiamo che fosse così. +
= Allora a maggior ragione non vorrà
tornare con me. =
<< Scusami tanto, Harry, ma perché invece di stare qui a perdere tempo a
parlare di lui, non agisci? Fai qualcosa, qualunque cosa, e vedi
come reagisce! >>
+ Oh, ciao amore! + sorrisseHermione al ragazzo
sbucato alle loro spalle.
<< Ciao… >> Ron diede un veloce bacio sulle labbra alla sua ragazza
prima di tornare a parlare con Hary.
<< Quindi
dati una mossa, capito?! >>
Il moretto annuì.
Tanto sapeva che non l’avrebbe mai
fatto…
Almeno, così credeva.
***Continua…***
Domani torno a scuola… non ci posso pensare!!!
Quest’estate è trascorsa velocissima,
sembra ieri che ho salutato tutti i compagni e ho
cominciato a svegliarmi a mezzogiorno, andare a letto all’una, passare le mie
giornate come volevo senza pensare allo studio e ai compiti (non ho nemmeno
fatto quelli per le vacanze… :-P)… da una parte sono felice di ricominciare, ma
dall’altra non credo sarà facile ricominciare a prendere l’auto alle 7 quando
di solito a quell’ora sono beatamente addormentata, sig…
Quindi
ora aggiorno per consolarmi.
Nel prox
capitolo rispondo ai vostri commenti.
Un paio di cose, però, vorrei chiedervi:
1 – sono indecisa sul finale. SeHarry o Draco
dovessero fare una brutta fine, ve la prendereste?
Questa è solo
un’ipotesi, ma fatemi sapere se preferite un finale alla “e vissero tutti
felici e contenti”, o se anche qualcosina di triste
può andar bene…
2 – che ne pensate della
riappacificazione tra Harryuccio tesoro bello e Ron?
Salutoni!
Un buon ritorno a scuola a chi
inizia in questi giorni ^^
Era veramente triste per Harry vedere Draco da lontano
senza potergli parlare, senza sapere se il biondino VERAMENTE lo odiasse o meno.
Una volta, quando ancora litigavano
e credevano di odiarsi a vicenda, per lo meno avevano un qualche contatto, ed
anche se Harry credeva che Draco
provasse solo rancore nei suoi confronti, poteva sempre avere una scusa per
averlo vicino e potergli parlare.
Ora non c’era neanche questo.
Solo l’indifferenza.
L’indifferenza più totale e
assoluta.
Draco
non gli parlava più; era vero che ogni tanto lo sbeffeggiava pubblicamente
tanto per salvare le apparenze, ma restavano comunque
episodi sporadici e Harry non riusciva più neanche a
rispondere.
Ron
ed Hermione gli avevano più e più volte detto di
provare almeno a parlare con lui, ma la verità è che Harry
aveva sì paura che le parole di Draco fossero vere,
ma soprattutto (dopo aver riflettuto sulle parole dei suoi amici) temeva che
avesse visto qualcosa che aveva a che fare con loro in quei giorni in cui era
stato privo di coscienza, e che tornando insieme potevano
correre dei rischi.
“Sì, ma standotene qui fermo come se
nulla fosse non potrai certo aiutarlo” gli continuava a ripetere una vocetta
insolente dentro di lui che cercava ad ogni costo di reprimere, spesso senza
successo.
Ma intanto era passato di nuovo un
mese e lui non aveva mai tentato di far alcunché per
riprendersi il suo Draco, limitandosi ad osservarlo
in silenzio.
In quel periodo sembrava essere
anche lui triste, ed Harry a volte non poteva fare a
meno di pensare di avere ancora un posto nel cuore del biondino, sebbene la sua
mente fosse ancora divisa tra la possibilità che fosse così e quella che fosse
tutta una sua illusione.
Intanto nel regno magico tutto sembrava andare per il meglio, neppure Voldemort
aveva più dato segni di vita. I suoi seguaci, in realtà, stavano solo
attendendo su suo ordine che i tempi fossero maturi e
le sue spie erano sguinzagliate su tutto il territorio.
O
almeno, così credeva…
Era un pomeriggio come tanti, quando
Harry si recò per l’ennesima volta da Piton. Non avevano scoperto molto su quel fiore, tanto che Harry aveva più volte chiesto al suo insegnante di lasciar
perdere, credendo fosse inutile.
Eppure
il professore sovente estraeva dalla tasca un taccuino per gli appunti e
cominciava a trascrivere informazioni nel bel mezzo dei loro esperimenti, non
in tutti, ma solo quando sembrava succedere qualcosa.
Harry
cercò di scoprire cosa avesse compreso l’uomo, ma fu
totalmente inutile: Piton si rifiutava di riferire
alcunché, e naturalmente non lasciava in giro ne appunti ne altri elementi che
potessero fornirgli indicazioni sul procedere del lavoro.
Così quel giorno non credeva che
avrebbe visto altro.
Entrando nell’ufficio del suo
professore vide Milene uscirne, e salutandola si
diresse all’interno.
Come al
solito Harry si limitava a passare ingredienti al
professore o cose simili (tanto che spesso pensava “Che cavolo ci resto a fare
qui…”), quando all’improvviso vide il fiore risplendere di una calda luce
dorata.
Il professore si sentì affascinato e
soddisfatto della nuova scoperta, ma senza comprenderne la reale importanza,
finché Harry, fissando il bagliore che emanava, non
disse stupefatto
= M-MA… IO QUESTA LUCE
L’HO GIÀ VISTA! =
_ DOVE?!_
Chiese immediatamente il professore.
= Draco …
=
Piton
lo fissò interrogativo, finché Harry non continuò
= Draco… cioèMalfoy…ho visto una volta un bagliore identico attorno
a lui! non posso sbagliarmi!!! =
_ Quindi ci
sarebbe una consequenzialità fra le due cose… se sono collegate, si
spiegherebbero molte cose… _
Il professore non disse altro e
cominciò complicate operazioni per misurare l’intensità magica che emanava il
fiore.
= Professore… ? =
_ Sì Potter?
_
= Gentilmente potrebbe dirmi CHE
COSA sta succedendo? =
_ No _
Rispose semplicemente Piton
= Ma… =
_ E niente
discussioni! _
= Io la aiuto praticamente
ogni giorno!!! =
_ E con
questo? _
Harry
sentì la rabbai salirgli dentro, incontrollabile
= E CON
QUESTO?! = sbottò = AVRÒ IL DIRITTO A SAPERE CHE CAZZO CI FACCIO
QUA DENTRO, SE PERMETTE!!! =
_ NON USI QUEL TONO CON ME, POTTER!
_
S’infuriò Piton
I due si fissarono senza dare segni
di cedimento sulle rispettive posizioni. Alla fine Piton
disse freddamente
_ Non serve più il tuo aiuto, qui.
Puoi anche andare. _
= Ma io… =
_ Ora. _
Harry
non tentò neanche di rispondere.
Uscì, sbattendo rumorosamente la
porta, e giurò a se stesso che Piton non l’avrebbe
mai più visto in quella stanza.
Fu proprio uscendo che vide Draco.
Il biondo camminava solitario per i
corridoi di Hogwarts con una pergamena in mano,
probabilmente un tema o comunque qualcosa del genere.
Sembrò non notare il moretto che lo
fissava, con il battito del cuore accelerato e indeciso se fare qualcosa o
meno.
Era tantissimo che non si ritrovava
solo col serpeverde… non se n’era quasi reso conto,
ma in effetti questa era la prima volta che gli si
presentava veramente l’occasione per fare qualcosa… qualunque cosa…
Ma… ce l’avrebbe
fatta? Sarebbe servito?
E
se lo avesse respinto? E se avesse capito che Draco non lo amava veramente più? E
se non fosse stata la cosa giusta da fare? E se non
fosse riuscito a far capire a Draco quanto voleva
stare con lui?
E
se… e se…
Migliaia di interrogativi
tempestavano la sua testa mentre, quasi automaticamente e senza rendersene
conto, raggiunse Draco e lo strattonò verso di se
prendendolo per la spalla, facendolo voltare.
Il serpeverde
non fece in tempo a dire o fare nulla che Harry
incurante del fatto che draco poteva non volerlo o
che qualcuno poteva vederli o di qualunque altra cosa, lo afferrò per la vita e
posò le proprie labbra sulle sue.
Draco
sentì le gambe tremargli mentre dentro di se si faceva spazio una dura lotta
fra l’istinto che voleva rispondere a quel bacio così inaspettato e dolce e la
razionalità che gli impediva di farlo.
Ma
quando Harry lo strinse maggiormente a se, e mentre
con la mano libera gli accarezzava i capelli, contemporaneamente cercava di
approfondire quel bacio, il cervello del biondo smise di funzionare e lui non
poté far altro che rispondere con passione, mentre le braccia si aggrappavano
saldamente al collo di Harry, lasciando cadere la
pergamena che teneva in mano.
Dio, quanto gli era mancato
il sapore delle sue labbra, il contatto con la sua pelle, e quel dolce profumo
che lo avvolgeva e lo cullava trasportandolo quasi in un'altra dimensione…
quanto gli mancava Harry… il SUO Harry
… … …
Ma
non poteva…
No…
All’improvviso si staccò dal
ragazzo, spingendolo via da sé.
Come cavolo aveva potuto essere così
stupido? Come?!
Guardò Harry,
cercando di trattenere le emozioni che provava e le lacrime che si spingevano
dai suoi occhi, cercando di fuoriuscire.
Abbassò un attimo lo sguardo, giusto
il tempo di calmare un attimo il suo cuore che batteva ormai all’impazzata e di
interrompere quella sorta di magnetismo che lo legava adharry ogni qualvolta si rispecchiava nelle sue
bellissime iridi verdi.
Alzò poi il volto, e
guardando Harry con cattiveria, gli disse
freddamente
< Lasciami stare Potter… >
Per poi scappare via.
Harry
lo guardò, spiazato.
Certo, non avevano chiarito nulla…
ma ora aveva la prova che non lo aveva scordato…
Ancora c’era una possibilità per
lui… per loro…
***continua***
Ciao a tutti!!!!!!!!!!!!!!!
Allora??? Non commentate più??? Non vi piace la storia? C’è qualcosa che non vi
convince? Ditemelo!
In effetti
capisco che con la ripresa della scuola è un periodo stressante per tutti, ma
su… che vi costa lasciare un commentino-ino-ino???
Intanto vorrei ringraziare: Severus_Pyton (però piano piano
risolvono, vedi?) e MichelleMalfoy
(grazie cara, sei rimasta una dei pochissimi a
commentare… in questi due chappo l’unica… e non te la prendere troppo con Milene ;-) … sul finale ci sto meditando su… ma mi sto
convincendo a lasciarli vivi, poveri, anche perché sennò potrebbe esserci
qualcuno che mi viene a cercare, non si sa mai… scherzi a parte, sono più per
l’ “happy end” ma non ne sono sicura)
Un salutone
a tutti… e fatevi sentire!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La mattina seguente Harry si svegliò molto più stanco di quanto non fosse
quando era andato a letto. Quella notte non aveva quasi chiuso occhio, troppo
occupato a pensare a Draco e a tutto quello che era
successo in quell’ultimo periodo per riuscire ad
addormentarsi, e quel poco tempo che era riuscito quasi a prendere sonno aveva
avuto un incubo che non riusciva più a ricordare, ma che lo aveva scosso
parecchio.
Così l’alba era arrivata troppo
presto per lui, e poche ore dopo era già a lezione, le occhiaie evidenti e la
stanchezza che sempre più si faceva sentire.
Ron
ed Hermione avevano notato il suo stato, ma non
potevano parlargli in quel momento perché prima ad Erbologia
era stato praticamente impossibile comunicare dato che
erano molto distanti tra di loro (infatti la prof. aveva deciso di assegnare
lei stessa i posti, e così si erano trovati ad essere divisi), mentre poi, con
Pozioni, avevano trovato un Piton particolarmente
irritato e suscettibile, perfino più del solito. Nessuno dei tre aveva la
minima intenzione di sfidarlo, ed in particolar modo Harry,
visto quello che era successo il giorno prima.
Così dovettero aspettare la fine
delle lezioni, e finalmente Harry poté raccontare ai
suoi amici quello che era successo.
+ Ma è
fantastico! + disse Hermione entusiasta alla fine del
racconto + Questo vuole dire che hai ancora qualche
possibilità! +
= Già… peccato che nonostante tutto
lui sembri non volerne proprio sapere di tornare assieme… =
<< Ma… sbaglio, o oggi si è tenuto mooolto alla
larga? >> Chiese Ron pensieroso
= Esatto… =
<< Allora forse sarà per
quello che è successo! >>
+ Ma dai? Che cosa te lo fa credere?! +
Ron
la guardò storto
<< PiantalaHerm. >>
+ Non è colpa mia sei tu che hai
delle uscite pietose. +
<< Era solo un’osservazione!
>>
= BASTA! =
Urlò Harry
ai due che già stavano incominciando a litigare.
= Finitela, ok? =
+ Va bene..
+
<< Scusa Harry…
>>
Risposero i due a capo chino.
“ Oh, ora va meglio! ” pensò il moro
In quel momento vide qualcuno
passare.
Draco…
con Tiger, Goyle e la Parkinson… poi c’era anche un altro ragazzo, si chiamava Zabini o qualcosa del genere… sembravano
essere tutti particolarmente tranquilli, Tigher e Goyle ridevano sguaiatamente mentre la Parkinson
camminava con un atteggiamento di superiorità quasi palpabile, come se ce
l’avesse solo lei. MaDraco…
c’era qualcosa di strano… i suoi occhi erano tristi…
° Ciao Harryyyyyyyyyyyyy!!! °
Il moro si voltò di scatto
= Milene! Ciao! Come va? =
° Abbastanza bene, grazie… e voi,
ragazzi, come ve la passate? °
Chiese la
ragazza rivolgendosi al gruppo
+ Bene, grazie! +
<< Ah-ah!
Ma tu non stavi con mia sorella? >>
Milene
distolse un attimo lo sguardo da loro, poi sorrise al rosso
° Sì, infatti… ma non la trovo! Che sbadata, eh? °
<< Mh…
mah, pensavo fosse con te. Sai ultimamente mi sembra che abbia qualcosa… ma non
capisco. >>
° Io non ci ho
fatto caso, mi spiace °
Rispose Milene
distrattamente
<< Non ti preoccupare, era
solo una mia impressione! >>
+ Sarà così. Anche perché da quel
che ho capito si è innamorata di una ragazzo
dell’ultimo anno, per cui… +
<< LEI COSA?! MA SE ANDAVA DIETRO A SEMUS FINO A POCO TEMPO FA! >>
° E prima
di lui ci sono stati un tassorosso e due corvonero… non preoccuparti, Ron,
è normale! °
<< SÌ MA LEI NON PUÒ FARE COSÌ!!!!!!!!!!!! TUTTA LA SCUOLA SA DELLE SUE “COTTE”… E NON MI
PARE UNA BELLA COSA! >>
° Oh, andiamo… non mi dire che tu
non ti sei mai innamorato prima di Hermione! °
Ron
non riuscì a rispondere. Effettivamente un paio di ragazze c’erano
state prima di lei, però…
<< Sì, ma è diverso! >>
Riuscì solo a borbottare, ma nessuno
gli diede peso.
***Ufficio di SeverusPiton, intanto…***
Madama Chips
entrò trafelata e con l’aspetto di chi non vedeva un ferro da stiro magico da
giorni.
‘ Puff…
buongiorno Severus… anfanf… sono arrivata… anf … … appena … anf … ho potuto…
’
Disse una volta all’interno della
stanza mentre si metteva a posto il camice candido totalmente scomposto
_ Lei non è abituata a fare molta
attività fisica, eh? _
Ridacchiò il professore di pozioni
ghignando
‘ Oh, piantalaSeverus. Ora vuoi spiegarmi che succede? È vero che avresti capito… ’
_ Cosa è
successo al giovane Malfoy? _ la interruppe lui _ Sì,
certo che l’ho capito. Avevi dubbi? _
‘ Allora ’
_ È una cosa non troppo semplice da
spiegare. Ma se vuoi sederti… _
Madama Chips
si accomodò. Il suo sguardo tradiva aspettativa ed
eccitazione. Era stata sveglia notti intere per cercare di capirci qualcosa in
tutta quella storia; sia per poter aiutare DracoMalfoy, sia per amore della scoperta scientifica. Ma nulla.
Ora, finalmente Severus
sembrava poterle dare delle risposte…
***continua***
Scusate, è solo un intermezzo… ma
leggendo fra le righe ci sono un paio di indizi, per
cui non è un capitolo poi così inutile come sembra a prima vista.
Uffi,
sono staaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaancaaaaaaaaaaaaaaaa!!!
Andare la mattina a scuola e dover
prendere l’auto alle 7… semplicemente mi ammazza. Non ci ero
abituata, cavolo!
Per cui mi ci vorrà un po’ a
riprendere i ritmi… ed anche gli aggiornamenti dipenderanno molto dal mio grado
di stanchezza mentale per il momento.
Però
anche se non c’è olto, me lo commentate questo chappo
che ho scritto nonostante tutto?
Scusate se non vi ringrazio
‘stavolta… ma ho gli occhi che mi si chiudono!
_ Esatto. Verrà
sacrificato per la causa dei mangiamorte. _
‘ Ma suo
padre… sua madre… non possono fare una cosa del genere! Non possono volerlo sul
serio! ’
Piton
capiva benissimo quello che la donna provava. I genitori del loro giovane
studente avrebbero lasciato che Voldemort si servisse
di lui. questo non l’avrebbe ucciso, ma Draco ne avrebbe sicuramente gravi danni a livello sia
fisico che mentale.
‘ Ma perché
Draco? E che cos’è realmente
quell’affare? ’
Chiese nervosamente la donna facendo
un cenno al fiore posato sul tavolo, all’interno di un contenitore di
cristallo.
_ Beh, questa è la cosa che mi ha
sorpreso di più. Non è un fiore… anzi, se vogliamo andare a vedere non ha
neanche una sua propria forma a quanto ne sappiamo.
Silente è sicuro che Dracoera
esattamente il suo obiettivo, e questo lo dimostra. Infatti
ha preso esattamente la forma di ciò che Draco
cercava. _
Madama Chips
lo guardò interrogativa
‘ E così il fiore non è un fiore… ’
_ Esattamente. Presente i mollicci?
Il principio è più o meno lo stesso. Ti leggono nella mente: i mollicci
riflettono le tue paure, e questi… affari,
i tuoi desideri, ciò che stai cercando. Questo in particolare, non è un coso comune nei cosi della sua famiglia _
Madama Chips
lo interruppe
‘ Ma perché
continua a chiamarli cosi? ’
_ Perché il loro scopritore, un tale
che credeva di aver trovato tanto oro da poter campare di rendita per tutta la
sua vita ed anche oltre, quando scoprì di essere stato preso per i fondelli si arrabbiò tanto e gli diede un nome lunghissimo,
che tempo che l’hai detto per intero si è fatto notte. I colleghi in genere lo
chiamano pseudomolliccio. _
‘ Capisco ’
_ Comunque
dicevo… questo… pseudomolliccio non è un comune pseudomolliccio. Ma è un tramite. Infatti migliaia di anni fa esisteva un mago potentissimo,
che alla sua morte sigillò i suoi immensi poteri in quest’affare e fece in modo
che vivesse finché non avesse trovato l’eletto a cui cederli. Capisce che lo pseudomolliccio non aveva molta voglia di morire, per cui non si avvicinava mai a nessuno: se qualcuno degno
dei poteri si avvicinava a lui, lui semplicemente si trasformava in qualcosa
che gli serviva ma non che desiderava troppo profondamente, infatti il mago lo
aveva costretto con un incantesimo ad attirare i potenziali successori ma se
non si trasformava in qualcosa di estremamente irresistibile, spesso non veniva
quasi notato. Così passarono anni, secoli, e i poteri rimasero racchiusi in
lui. finché Il Lord oscuro non lo scoprì, e cercò di
farlo trovare per impossessarsi dei suoi poteri. Ma
senza successo. Poi uno dei suoi mangiamorte venne a
sapere che si trovava nella foresta proibita… e così quando grazie alle spie adHogwarts seppe della punizione
di Draco, qualcuno fece in modo che Draco lo trovasse. _
‘ Ma perché
Draco? PerchéVold… tu-sai-chi non se n’è
impossessato lui stesso?! ’
_ Già. Perchè?
Me lo sono chiesto anch’io… e finalmente sono arrivato ad una
conclusione: il Lord non può impossessarsene per un semplice motivo: è un
mezzosangue. _
‘ Quindi? ’
_ E quindi il mago che ha creato l’incantesimo
era un conservatore, calcola che è vissuto migliaia di
anni fa… e ha fatto sì che solo un purosangue potesse impossessarsi dei suoi
poteri. _
‘ Quindi Draco
serve solo a far sì che tu-sai-chi…
’
_ Sì. Draco
è solo il tramite. Ora non ha ancora ricevuto tutti i suoi poteri… ma sono
sicuro che c’è qualcuno che lo tiene d’occhio qui adHogwarts. E appena li avrà ricevuti tutti…
Il Lord Oscuro verrà a reclamare ciò che ritiene essere suo di diritto
_
********Dormitorio
Grifondoro, quella notte********
Il
lord oscuro si avvicinò lentamente a Draco. Sfiorò le
sue labbra con le proprie dita fredde, per poi chinarsi e baciarlo
delicatamente. Quando si risollevò, un ghigno era già
apparso sul suo volto.
Il
biondino si agitò per tentare di liberarsi da quelle catene che lo tenevano
imprigionato al muro di pietra, ma fu totalmente inutile.
#
È inutile agitarsi, Malfoy… è
inutile… #
Draco continuò a muoversi. Non
rispondeva, ma cercava solo di liberarsi.
#
Ahahahahahahahahahahahaha!!!
È davvero divertente ammirarti ora, giovane Malfoy…
sei bello, sai… quasi quanto tuo padre… è un vero peccato doverti uccidere… un
vero peccato… #
Harry
si alzò dal letto di scatto.
Era stato solo un sogno… solo un
brutto sogno…
O
no?
E se quelle visioni… no, non
potevano accadere in quel momento, Draco era adHogwarts…
E
se fosse stato Voldemort a mandargliele?
Doveva fare qualcosa… eppure era
proprio ciò che Voldemort voleva…
Cosa
doveva fare?
COSA?
Una sola cosa era certa: non avrebbe
lasciato che Draco finisse nelle mani di Voldemort, a qualunque costo.
********La
mattina dopo…********
Nonostante tutto
quella mattinata non fu peggiore della precedente.
Piton
non c’era, ed al suo posto gli studenti avevano avuto un’ora di supplenza con Hagrid.
Il mezzogigante
non sapeva ancora nulla di ciò che era successo fra lui e Draco
in quell’ultimo periodo, e quando chiese innocentemente al moretto in che modo
andassero le cose fra loro, quest’ultimo colse l’occasione per aggiornarlo e
chiedergli un consiglio.
L’omone non sapeva come fare per
aiutarlo, ciononostante parlare con lui si rivelò piuttosto liberatorio per Harry.
Più tardi il moretto aveva raccontato tutto a Ron ed Hermione, e le loro reazioni erano state piuttosto
prevedibili.
Ron
si era spaventato ed Hermione gli aveva consigliato
di Parlarne con Silente.
Lo avrebbe fatto,
si disse.
Ma prima voleva vedere Draco… era dal giorno prima che
non lo vedeva e non si sentiva tranquillo.
Lo cercò per mezza Hogwarts, voleva provare anche a parlargli, eppure non
c’era…
Cavoli, dove poteva essersi
cacciato?
Possibile che quello che aveva visto
la sera prima fosse accaduto veramente?
No, non doveva essere impulsivo…
Eppure il dubbio lo stava
dilaniando, e nella sua testa si faceva largo l’ipotesi che Dracopotesse veramente essere stato preso da Voldemort…
Finché
ad un tratto non lo vide.
Era tranquillo, almeno
all’apparenza, e stava parlando ad alta voce con Zabini
ed un altro paio di serpeverde ancora non meglio
identificati.
Il suo cuore sembrò cessare di
battere per un istante, per poi riprendere ancora più veloce di prima.
“
Ora basta… ”
Pensò, avvicinandosi a lui.
Non ce la faceva
più ad andare avanti così… dovevano parlare. Doveva capire se lo amava
ancora, come credeva. E in quel caso avrebbe dovuto convincerlo che qualunque
cosa lo turbasse, insieme ce l’avrebbero fatta.
Si avvicinò ulteriormente,
abbastanza da poterlo toccare con la mano, se solo avesse allungato un po’ il
braccio.
Non andò oltre: rischiava di non
riuscire a controllare le emozioni ed i sentimenti repressi, lo sapeva.
< Che
vuoi Potter?
>
=
Devo parlarti. =
Draco
non riuscì molto bene a nascondere un’ondata di puro terrore.
Aveva già rischiato di perdere il
controllo una volta, non poteva rischiare che accadesse di nuovo.
< Avanti allora. >
Harryinspirò, poi stringendo i pugni e cercando di apparire
tranquillo, gli disse serio.
= Non qui. Ci possiamo vedere più
tardi… in biblioteca? =
Draco
guardò di sottecchi i suoi compagni di casa, cercando di capire che cosa si aspettassero da lui. Non vide nulla.
Inspirò a sua volta.
< Tra un’ora. Puntuale, non ho
tempo da perdere con te, Potter. >
Il cognome del suo ex-ragazzo
pronunciato con quello che voleva sembrare disprezzo e disgusto, ma risultò
solo fremere di tensione e aspettative.
Harry
sorrise.
= Sarò puntualissimo, Malfoy =
Andandosene, Harry
sfiorò il braccio di Draco con il suo.
Fu un tocco lieve e appena
accennato, ma Harry percepì chiaramente un fremito
del biondo.
Non si voltò a guardarlo, ma sapeva
che se lo avesse fatto avrebbe potuto notare tutto il
suo nervosismo, tanto evidente da essere quasi palpabile.
E
sul suo volto non poté impedirsi di sbocciare un sorriso vagamente ebete… fra
meno di un’ora, pensò, meno di un’ora… …
***continua***
Oddio, questa storia sta prendendo
una piega sempre più assurda ad ogni capitolo…
Vabè,
spero che apprezziate lo sforzo: lo so che posto poo,
ma adesso ho la scuola e sto anche maaaaleee!!! (37.1 di febbre… mah, non rischierò di morire per una
temperatura così alta?)
Comunque…
che ne pensate?
Scusate se – tanto per cambiare – non
rispondo ai vostri commenti…
Milene
stava camminando tranquillamente per i corridoi, quando vide una ragazza Grifondoro che sembrava avere molta fretta, e le passò
oltre come se non l’avesse vista.
Milene
la afferrò per il colletto, costringendola a girarsi.
§ Oh, Milene…
buongiorno! §
Ridacchiò Ginny
cercando di svignarsela.
° Che diavolo stai
combinando, si può sapere??? °
§ Non so di che parli! §
° Oh, sì che lo sai invece…
e farai bene a stare attenta, anche. Sai che Ron ha notato qualcosa di strano in te, ultimamente? °
§ Beh, si sbaglia, e di grosso
anche. Io non sto facendo nulla che… §
° Ginny,
NON SONO STUPIDA, sai? E già ti ho coperta una volta,
non costringermi a farlo ancora! °
§ Non ne ho bisogno, della tua
protezione! E smettila di intrometterti in cose che
non ti riguardano! §
° E invece
mi riguardano eccome! E non solo me… °
Ginny
si voltò dall’altra parte
§ Tu non puoi capirmi… §
° NON POSSO CAPIRTI? ° le fece eco Milene in una risata ° NON POSSO
CAPIRTI? AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!! Andiamo, Ginny… non sparare cazzate, ti
prego… °
Ginny
cercò di divincolarsi, ma Milene la strinse per il
polso
§ Lasciami andare…
§ sibilò la rossa grifondoro in un soffio
EMilene lo fece.
° Stai attenta a ciò che fai… Molto
attenta… °
Le disse Milene
prima di voltarle le spalle ed andarsene.
Ginny
si lasciò cadere in ginocchio, piangendo lacrime silenziose…
*** Biblioteca ***
Harry
era appena arrivato, ma notò come non ci fosse nessuno
in giro.
“Strano” pensò, ma
in effetti non lo era poi molto.
Ultimamente gli unici a frequentarla
erano Hermione ed alcuni corvonero,
per cui non c’era nulla di cui preoccuparsi.
Si diede
un’occhiata intorno, alla ricerca di Draco.
“Forse non è ancora arrivato…” si
disse, ma un leggero fruscio di pagine attirò la sua attenzione. Andò nel luogo
da cui proveniva il suono, dietro una libreria, nell’angolo più nascosto di
tutta la stanza.
E
lì, con la schiena poggiata contro il muro e le mani che sfogliavano
distrattamente un consunto volume di storia della magia, trovò Draco.
Notò che si mordicchiava leggermente
il labbro, forse per il nervosismo… Quanto avrebbe voluto poter assaggiare di
nuovo quelle stesse labbra, ed inspirare ancora il
dolce profumo dei suoi capelli setosi mentre li accarezzava lentamente…
Tossicchiò leggermente, e Draco alzò lo sguardo dal libro.
< Oh, ce l’hai
fatta, Potter… sono dieci minuti buoni che aspetto!
>
Disse con tono seccato il serpeverde.
= Scusami, non mi ero reso conto di
che ora fosse… =
Rispose il moretto avvicinandosi,
fino ad arrivare a pochi passi da lui, abbastanza vicino da poter prendergli il
libro di mano per posarlo sullo sgabello più vicino.
< Allora, cosa volevi? >
Chiese il serpeverde,
che ben conosceva la risposta
= Questo… =
Rispose solamente il grifondoro, che raccolto tutto il suo coraggio posò le
proprie labbra sulle sue.
Draco
per un po’ dovette lottare con sé stesso per non cedere, ma poi la ragione prese
il sopravvento. Con una spinta lo allontanò da sé, e
cercando di non fargli notare l’ansia e la tensione repressa, sibilò acido
< Non provarci mai più, Potter! >
= So che anche tu lo vuoi! =
< Non è vero!!!>
= Ah sì? E
Allora cos’è quel fremito che percepisco non appena mi avvicino? =
< TU SEI PAZZO POTTER!!! >
Esclamò infine raco
quasi urlando, con una nota di isteria nella voce.
Harry
prese fiato. Il serpeverdestava
cedendo, lo sentiva…
= Draco…
non nascondermi cosa provi, ti prego… io so cosa c’è nel tuo cuore, perché io sento
le tue stesse emozioni… =
Si riavvicinò di nuovo a Draco, per sfiorargli lentamente i capelli
= … le tue stesse sensazioni… =
Dracodistolse lo sguardo, gli occhi si stavano facendo
pericolosamente lucidi
= … perché
non vuoi capire? Insieme possiamo farcela, di
qualunque cosa si tratti… =
< Perché?
>
Draco
stava piangendo. Harry gli asciugò le lacrime con il
dorso della mano, per poi baciarlo sulle guance.
< Perché
fai così? Perché devi rendere tutto più difficile? Perché non vuoi rispettare la mia scelta? Perché?
PERCHÉ?! >
Harry
non ce la fece più. Con uno scatto in avanti annullò definitivamente le
distanze tra loro.
= Perché non
voglio perderti, Draco… Ti amo troppo per potermi
permettere un simile lusso… dammi una possibilità, ti prego… =
< Rischieresti la vita… >
= È un rischio che sono disposto a correre. =
Draco
rispose quasi in un sussurro.
< Io no. Non sono
forte come te… non lo sono mai stato. >
Harry
lo strinse ancora di più a sé
= Non posso provare ad esserlo io
abbastanza per tutti e due? =
Draco
non riuscì a ribattere altro. E si lasciò andare a
quell’abbraccio, stringendo Harry a sua volta.
Gli erano mancate quelle braccia
così forti e protettive, e dopo aver tanto combattuto i suoi sentimenti, sentì che finalmente poteva provare ad essere felice.
“ Lo saremo insieme ”, pensò.
“ Lo saremo insieme… ”
***continua…***
Ehm… capitolo corto ma intenso,
diciamo ^^’’’ … lo so che scrivo capitoli veramente corti, ma è il meglio che riesco a fare…
Cavoli, è dal capitolo 13 che non vi
ringrazio decentemente!!!
Allora, uno special thanks a tutti coloro che
commentano, e nello specifico: MichelleMalfoy,
Ran_pyon,
Severus_Pyton,
e Aviendha…
Grazie ragazzi/e …
Solo la Luna li vide, quando quella sera si concedettero uno all’altro. Mentre si dimostravano tutto l’amore che provavano, così intenso e vivo dentro di loro, mentre mettendo a nudo tutti i loro sentimenti riscoprivano nuovamente cosa voleva dire la parola “amore”. E mentre si unirono, chiamando ognuno il nome dell’altro, quando si abbracciarono, e si addormentarono l’uno affianco all’altro.
Solo un timido raggio di Sole osò svegliarli, riscaldando con il suo tepore i loro corpi e le loro anime.
Draco si alzò a sedere sul letto, e stropicciandosi assonnato gli occhi, si guardò intorno. Non era nella sua camera. Solo quando sentì un mugolio al suo fianco ricordò cosa era successo. Era nella stanza delle necessità… in realtà lui ed Harry erano andati lì per parlare, ma presto la passione aveva preso il sopravvento, e loro non avevano fatto nulla per resistergli.
Sorrise al ricordo della notte passata con il suo (ora lo era di nuovo) ragazzo.
Aveva ceduto troppo facilmente? Forse.
Ma non ricordava di essere stato tanto bene fin da quando si erano lasciati.
O meglio, fin da quando lo aveva lasciato.
Si girò verso il moretto. Era veramente bello, non c’era dubbio.
Qualcosa, in lui, richiamava dolcezza, e spingeva gli altri a proteggerlo. Ma nello stesso tempo, lo stargli accanto lo faceva sentire al sicuro… ed era meraviglioso.
Semplicemente meraviglioso.
Gli accarezzò delicatamente i capelli, scansandogliene una ciocca dal viso per poterlo vedere meglio. Come aveva potuto stare tanto tempo senza di lui? Non se lo sapeva spiegare…
Continuò ad accarezzargli una guancia con il dorso della mano, mentre godeva del semplice calore emanato dal suo corpo accanto al proprio.
Quando Harry si svegliò, non ci fu imbarazzo, come si era aspettato.
Solo un sorriso radioso, un bacio a fior di labbra e tanta dolcezza non espressa a parole, ma solo con lo sguardo.
Harry lo abbracciò, sussurrandogli
= Mi sei mancato… =
< Anche tu, Harry. Non sai quanto… >
Harry lo strinse più forte.
= E… grazie. =
< Di cosa? >
= Per questa possibilità. Sai, ci sono stati dei momenti in cui ho creduto che fra noi fosse veramente finita per sempre… per cui grazie, grazie per avermi dato un’altra chance. =
Draco si staccò leggermente dal moretto per baciarlo delicatamente.
< Grazie a te per aver insistito… per aver creduto in noi. E per aver tentato in ogni modo di farmi capire che stavo sbagliando… >
= Ed ora lo hai capito? =
< Non lo so. >
Harry lo guardò stupito.
= Perché? =
< Perché ho paura che ti possa venire fatto del male a causa mia… ed io non voglio che questo succeda >
Il moro lo baciò su una guancia e lo strinse di nuovo a sé.
= Non succederà. =
< Non puoi saperlo… >
= E tu non puoi essere sicuro del contrario. =
< No, non posso ma… >
= Ma…? =
< È probabile, molto probabile che ci sia questo rischio… > tremò quasi impercettibilmente < Harry, non voglio che ti accada nulla… Non a causa mia… >
= Ehi, tu non sarai la causa di nulla… =
< Sì invece. >
Disse deciso staccandosi dal moro, che lo guardò basito.
= Calmati Draco… Spiegami che sta succedendo =
Il biondo, per quanto nervoso, si sedette.
E cominciò a raccontare…
***Intanto, da qualche altra parte… … … ***
+ Ron? Hai visto Harry? +
Hermione si avvicinò al suo ragazzo velocemente. Aveva il fiatone, segno che aveva corso parecchio.
<< No… perché lo cerchi? >>
+ Io… Credo di aver scoperto una cosa… su Milene. E su Piton. Vedi, loro… +
Ma un rumore di passi, sempre più vicini, interruppe la ragazza.
+ Insomma, com’è andato il compito con la McGrannit? +
Continuò alzando leggermente il tono di voce.
<< B-bene… Ma cosa…? >>
+ Beh, se non sbagli c’era quella cosa che dovevi chiarire con la professoressa… perché non andiamo a chiederle spiegazioni? +
Continuò lei strizzandogli l’occhio.
<< Sì… d’accordo Herm… >>
La moretta non perse tempo, ed afferrandolo per un polso lo trascinò via.
Non appena furono lontani da occhi indiscreti, Ron sbottò.
<< Ma si può sapere che cosa diavolo ti ha preso? >>
+ Non volevo che qualcun altro sentisse… +
<< Sentisse cosa? >>
+ Beh, veramente io volevo parlarne anche con Harry… forse è il caso di cercarlo, che cosa ne dici? +
Ron fece un’alzatina di spalle
<< Come vuoi. Ma almeno puoi spiegarmi che cos’è di tanto importante? >>
+ Si tratta di Milene. Ma ti dirò tutto dopo… Ora cerchiamo Harry! +
Ron sbuffò
<< E va beh, cerchiamo Harry… >>
***In un corridoio… ***
§ Milene! Aspetta! §
La ragazza si voltò di scatto
° Oh, Ginny, sei tu. Che cosa c’è? °
La ragazza si avvicinò Milene, e poi si fermò un attimo per riprendersi dalla corsa fatta per poterla raggiungere.
§ Senti, io… volevo chiederti un favore… §
Milene la fissò seria
° Dipende da cosa si tratta. °
§ Beh, vedi… lo so che l’altra volta ti ho risposto male, mi dispiace. Però… Devi… devi aiutarmi. Non posso farlo da sola… §
° Non so a che cosa tu ti riferisca. °
Rispose, imitando il tono che l’altra aveva utilizzato con lei, l’ultima volta che si erano parlate.
§ Sì che lo sai. C’eri. Per favore… §
° No. Non farò mai una cosa del genere! °
§ Ma io… ho bisogno di aiuto! §
Milene la guardò, pensierosa.
Era difficile decidere che cosa fare in quel caso… sapeva bene i rischi che correva Ginny, sia in caso di successo, sia in caso di insuccesso. E sapeva bene che loro non glielo avrebbero mai perdonato.
Però…
Sospirò rumorosamente, poi si voltò, dando le spalle alla ragazza.
° Va bene, Ginny. Lo farò. Ci proverò almeno… ma non ti prometto niente, capito? °
Ginny annuì, per poi sorriderle apertamente.
§ Sì. Grazie. §
NOTE DELL'AUTRICE
Scusate se non rispondo ai commenti, ma visto che è tanto tempo che non posto ed ora che ho finito gli scritti ho trovato cinque minuti per farlo, preferisco mandare il capitolo subito (sennò chissà fra quanto lo leggerete...), ringrazio comunque tutti coloro che ancora seguono questa storia.
L'htlm me lo sono fatto io a mano, dato che la webmistress preferisce non venga usato quello di word, per cui credo che la formattazione non sarà come al solito, sorry, ma ancora mi ci impiccio non poco.
Ci rileggiamo quando avrò finito anche gli orali...
Un kissotto a tutti, e scusate ancora il ritardo (e la brevità dei capitoli...)
Solo tu nei miei pensieri
Capitolo 18 – La lucciola scarlatta
Ginny era stesa sul suo letto, lo sguardo perso nel vuoto.
Non poteva fare a meno di pensare alla direzione che stava prendendo la sua vita, alle azioni, probabilmente sbagliate, che stava compiendo.
Solo per amore.
Per amore di un uomo che sapeva non la ricambiava… ma, ciononostante, non riusciva a reprimere quel sentimento tanto intenso che provava per lui.
Era semplicemente assurdo.
Come tutto il resto, in effetti.
Erano passati quasi sei mesi da quando aveva ricevuto il marchio.
All’inizio non aveva capito PERCHÈ Tom l’avesse voluta con sé… si era illusa fosse amore.
Si sbagliata, ed ora cominciava a capire. A capire davvero.
Fin da quando era stata ipnotizzata dal suo spirito nel diario, lui l’aveva sempre sfruttata. Fu proprio allora che Ginny cominciò a sentirsi attratta da Tom Riddle… ad amarlo, forse. Aveva avuto l’impressione che lui la capisse, che ci tenesse a lei… come nessun altro al mondo…
E lui, lui l’ascoltava sempre con pazienza e le dava dei consigli, lui la incoraggiava, la faceva sentire al sicuro.
Forse dipendeva dal fatto che era troppo giovane, che soffriva per l’amore non ricambiato verso Harry, che stava male per via della sua situazione economica, perché si sentiva costantemente messa alla prova, ed in competizione con i suoi fratelli maggiori; ma era caduta ai suoi piedi.
E si sentiva una stupida per questo.
Tom Riddle la contattò alla fine del precedente anno scolastico.
Cominciò ad apparirle in sogno, a parlare con lei, a prometterle grandi cose, a dirle che non sarebbe stata più sola… ora che c’era lui ad amarla, a volerla con sé.
All’inizio lei aveva tentato di resistergli, ma non ci era riuscita.
Sentiva troppo la sua mancanza, e le sue amicizie erano poche e non poi così solide… aveva l’impressione di trovarsi davanti ad un baratro, nel fondo del quale c’era solo la sofferenza e la solitudine.
Così, infine, all’inizio dell’anno aveva accettato di incontrarlo.
Tom aveva organizzato tutto alla perfezione, e la mandò a prendere un giorno in cui c’era una gita ad Hogsmeade.
Ginny seguì un po’ timorosa il mangiamorte inviato da Tom Riddle, che la condusse da quest’ultimo.
E Tom le parlò a lungo di tutto ciò che avrebbe potuto avere al suo fianco, e le confessò di essere rimasto affascinato da lei. Sebbene infatti il Tom del diario fosse stato distrutto, era come se lui avesse percepito ciò che quel ragazzo provava per lei… come se quel Tom avesse voluto trasmettergli quell’amore e quella comprensione così intensi, ed ora lui, Voldemort, non poteva fare più a meno di Ginny.
§ Mentivi, brutto bastardo… ed io, come una cretina, ci sono cascata… dovevo essere davvero cieca… come ho potuto… § sussurrò fra sé Ginny, nel ripensare a quei momenti.
Dopo che lei aveva accettato, infatti, Tom cominciò a mandarle messaggi sempre più spesso, ed a fare di lei una valida collaboratrice.
Ginny controllava ciò che succedeva al castello, ed a riferirlo a lui.
Aveva donato tutta sé stessa a Tom Riddle, il suo corpo e la sua anima.
Lui la reclamava ogni voltaiche lei si recava da lui per fargli rapporto, e Ginny all’inizio era felice di questo, perché sentiva che Tom la desiderava… che l’amava.
Nulla di più lontano dalla verità.
Ora cominciava a rendersi conto che lui la considerava come un oggetto, e se falliva nei suoi compiti era inutile.
La teneva con sé solo perché lei poteva servirgli. Chissà se quando avesse esaurito il suo compito, Tom si sarebbe sbarazzato di lei…
E così l’aveva ribattezzata la sua “lucciola scarlatta”.
Già… una lucciola, come quell’insetto che di notte è visibile solo per la sua luce, ma di cui non è possibile vederne il reale aspetto… come lui diceva che era lei. In realtà tutti guardavano l’apparente innocenza dei suoi occhi, così nessuno si rendeva conto del decadimento profondo della sua anima.
Ma era una lucciola anche perché era come una prostituta… la sua prostituta personale. Che gli si donava ogni qualvolta lui avesse voluto, solo per un po’ di gratitudine e di rispetto.
Ed era scarlatta, come il colore dei suoi capelli, come il colore del sangue che avrebbe prima o poi versato, in qualità di mangiamorte.
Quando aveva accettato di prendere il marchio, non aveva pensato DAVVERO a che cosa stava facendo.
Forse, tornando indietro non lo avrebbe rifatto.
Ma la vita può solo andare avanti, e lei si trovava con quel simbolo d’infamia tatuato sul braccio, in maniera indelebile.
Si chiese che cosa avrebbe pensato Harry se l’avesse saputo…
L’avrebbe odiata? Sarebbe rimasto disgustato dal suo comportamento? O forse sarebbe riuscito a capirla, ed infine, a perdonarla?
Di certo se avesse fatto ciò che Tom… che Voldemort, le aveva chiesto, l’avrebbe odiata per sempre… non voleva farlo. Davvero, avrebbe solo voluto tirarsene fuori, ma non poteva.
Era troppo invischiata in tutta quella situazione per poter semplicemente dire basta. E non poteva chiedere aiuto, non voleva mettere in pericolo altre persone. Eppure, non farlo e continuare ad eseguire gli ordini del lord oscuro, li avrebbe messi in pericolo ugualmente.
Se anche lei avesse fallito di proposito, lui se ne sarebbe reso conto.
Così, infine, aveva deciso che l’unica cosa possibile era continuare a rimanere con lui.
aveva perfino chiesto aiuto a Milene… ma chissà se poteva davvero fidarsi di lei.
Quando aveva scoperto per la prima volta che la ragazza era un mangiamorte, ci era rimasta di sasso.
Si era recata da Tom di soppiatto, durante l’ennesima gita ad Hogsmeade, e l’aveva trovata lì, di fronte a lui, che gli parlava.
Era evidente la differenza del rapporto che la legava a Voldemort, rispetto a quello che avevano lui e Ginny. Lei era una semplice sottoposta, e lui la guardava come se non gli importasse davvero nulla di lei.
La cosa aveva rincuorato la ragazza, perché per un momento si era sentita speciale, per lui.
Poi Milene se n’era andata, ed aveva guardato Ginny negli occhi con disprezzo.
La rossa non capì perché. In fondo anche lei era una mangiamorte…
Più tardi le due si rincontrarono ad Hogsmeade, poco prima del rientro al castello di Hogwarts, e Milene l’aveva avvertita di fare più attenzione.
C’era qualcuno che aveva notato le sue continue sparizioni… e lei, di certo, non le avrebbe retto il gioco.
Nonostante la diffidenza e le difficoltà iniziali, però, le due avevano finito con il diventare quasi amiche, ed in parte a sostenersi a vicenda.
Ginny non sapeva perché Milene avesse deciso di sottostate a Voldemort, ma, d’altra parte, neppure lei le aveva rivelato i suoi motivi, per cui andava bene così.
Era grata, dopotutto, di avere qualcuno che conoscesse il suo segreto, perché a volte diventava fin troppo difficile da sopportare. Con Milene si era sfogata, aveva riso ed aveva pianto, ed in parte la ragazza sembrava capirla.
Sperava solo che l’aiutasse sul serio…
Chissà, forse infine ce l’avrebbe fatta.
NOTE DELL'AUTRICE
Ringrazio tutti coloro che ancora leggono questa storia... prima o poi vi risponderò.
Avete visto, che mi ci sto mettendo d'impegno per aggiornare un po' tutte le fic? Eh, che brava che sooonooo... ... ... (massì, l'importante è crederci!)
Beh, come avete notato, iniziano i "capitoli delle rivelazioni"... cioè, dopo aver sparso indizi qua e la, comincio pure a dare delle risposte (il che mi pare anche giusto in effetti...). Che ne pensate di Ginny? A me un po' spiace per lei, poverina. Però non ci posso fare niente: così è e così deve essere. Non sono mica io che deciodo le trame, no?
Comunque... in effetti niente Draco/Harry per questo capitolo. Ma visto che in quello precedente sono tornati assieme, possimao anche concedergli un chappy di riposo, no?
Ah, quasi me ne scordavo: pubblicità: ho pubblicato nella sezione fan fic su attori la mia prima one shot su Tom Felton/Daniel Radcliffe: "Solo un bacio... o forse no?". Se vi va, leggetela!
Un bacione, e commentate!!!
Vahly