Solo tu nei miei pensieri

di Vahly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lacrime notturne ***
Capitolo 2: *** Mi scaldi l'anima ***
Capitolo 3: *** La voce del cuore parte 1 ***
Capitolo 4: *** La voce del cuore parte 2 ***
Capitolo 5: *** Bloody flower ***
Capitolo 6: *** lettere e ripensamenti ***
Capitolo 7: *** GoldLight ***
Capitolo 8: *** risveglio ***
Capitolo 9: *** Quando tutto sembra andare per il verso giusto ***
Capitolo 10: *** Abbandono ***
Capitolo 11: *** Sofferenza ***
Capitolo 12: *** Una mano tesa sull'orlo del precipizio ***
Capitolo 13: *** Speranza ***
Capitolo 14: *** Frattanto... (intermezzo) ***
Capitolo 15: *** Un sogno e molte verità ***
Capitolo 16: *** So cosa provi ***
Capitolo 17: *** Di nuovo insieme ***
Capitolo 18: *** La lucciola scarlatta ***



Capitolo 1
*** Lacrime notturne ***


01 lacrime notturne

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 01 – Lacrime notturne

 

Draco p.o.v.

 

 

 

 

Lo sapevo che non mi amavi, già, lo sapevo, eppure non riuscivo a fare altro che a pensare a te. Quando non c’eri, era come se mancasse l’aria, e mi sentivo soffocare… Ti cercavo incessantemente, tu non te ne sei mai reso conto, ma la tua sola presenza mi illuminava… Ti amavo Harry. Ti amavo così tanto da sembrarmi quasi impossibile, mentre tu non hai mai voluto vedere oltre, non hai mai cercato di guardare dentro il mio cuore, ma mi giudicavi dalle apparenze.

Sbagliavi.

Anche se da fuori potevo sembrare il solito ragazzino viziato e prepotente, dentro soffrivo tantissimo, tanto che più di una volta ho desiderato morire per porre fine a questa tortura. Ma quando vedevo il tuo viso, tutto il dolore spariva, lasciando posto solo a questo sentimento così forte che provo per te. Credo di non aver mai amato nessuno così tanto, così come credo di non essere stato mai odiato tanto da qualcuno.

Eppure si sa, l’odio e l’amore vanno di pari passo, ed io preferivo di certo il tuo odio alla tua indifferenza.

Almeno sapevi che esistevo.

Non so cos’avrei dato per sentirmi dire da te che mi amavi, anche se avevo la triste consapevolezza che non sarebbe mai accaduto. Ti guardavo ridere e scherzare con Ron ed Hermione, e desideravo ardentemente che, almeno una volta, quei tuoi sorrisi fossero per me.

Se solo mi fossi comportato diversamente, in passato

Se solo avessi avuto una possibilità di scelta…

Ma è troppo semplice dire “Non e stata colpa mia”, è troppo semplice nascondersi dietro a qualcun altro, e dargli la colpa di tutto. Perché è vero, mi sono sempre comportato così per via di mio padre, ma è anche vero che non mi sono mai ribellato. Mai…

Ero troppo vigliacco per farlo, e così ho perso la cosa a cui più tenevo al mondo: te, Harry.

No, non è colpa tua che non hai mai guardato oltre le apparenze, è colpa mia che non ho mai fatto nulla perché questo accadesse. Ho sempre cercato di mostrarmi superiore, di sembrare quello che non ero; e mentre tu con la tua spontaneità, con la tua dolcezza, riuscivi sempre a conquistare tutti, io continuavo a vivere nell’ombra, io, l’eterno secondo emarginato da tutti.

Ma in fondo andava bene anche così. Finché ancora mi parlavi, finché mi rivolgevi il tuo sguardo, mi facevo bastare questo per andare avanti.

Di certo non avrei potuto parlarne con nessuno: cosa sarebbe successo se qualcuno fosse venuto a sapere che Draco Malfoy era innamorato di un ragazzo… e per giunta proprio Harry Potter? Così dovetti tenermi tutto dentro, ed il peso di quei sentimenti repressi si faceva sentire ogni giorno di più… credevo che non ce l’avrei fatta ancora a lungo…

 

 

 

Finché una sera non decisi di fare un giro, tanto per schiarirmi le idee. Sapevo che se mi avessero scoperto avrei passato dei guai, ma oramai n mi importava più di nulla…

Quel pomeriggio avevo litigato di nuovo con te, tanto per farne una nuova, solo che stavolta la cosa era degenerata ed eravamo arrivati alle mani. Ovviamente la colpa era stata mia, che per non far trasparire i miei sentimenti nei tuoi confronti mi comportavo malissimo, ma non pensavo che saremmo arrivati fino a quel punto. Ci stavo malissimo, ed anche se tutti pensavano che fosse per essere stato battuto da te (in realtà più di tanto non avevo reagito, non avrei mai sopportato di vederti star male per causa mia), in realtà era perché mi ero definitivamente reso conto che non avevo chance. Non che fosse una novità, ma in quel momento avevo compreso tutto l’odio nei miei confronti. Ero a pezzi.

Uscii dal dormitorio dei serpeverde più o meno a mezzanotte, e cominciai a girovagare senza una meta. Camminai per almeno due ore, senza rendermi conto che il tempo passava, quando a un certo punto vidi una sagoma indistinta.

Mi era parso di sentire dei singhiozzi, così decisi di avvicinarmi. Forse non ero esattamente la persona con cui si ha voglia di parlare quando si sta male, ma in fondo anch’io avevo bisogno di una spalla su cui piangere, e la compagnia di qualcuno mi avrebbe fatto bene.

Almeno credevo.

Non mi sarei mai immaginato chi avrei trovato, rannicchiato in un angolo del corridoio…

< Harry Potter! Eilà, tutto a posto? >

= Malfoy!!! T-tu… tu che ci fai qui a quest’ora? =

Nei tuoi occhi lo stupore era misto alla rabbia, forse perché ti avevo visto piangere, forse perché non potevi sopportare la mia presenza… Non so che cosa tu avessi, ma era chiaro che non mi volevi

< Potrei fare la stessa domanda anche a te, Potter. >

= Non sono affari tuoi =

< Allora lo stesso vale per me >.

Vidi i tuoi occhi lucidi fissare i miei, come nel tentativo di dirmi qualcosa, mentre calde lacrime rigavano le tue guance.

Se solo tu ti fidassi di me… Se solo potessi fare qualcosa per alleviare il tuo dolore…” Mi ripetevo, senza sapere cosa fare.

< Che diavolo ti prende, eh Potter? Sei sempre così allegro… cosa è successo? >

= Ti stai divertendo, vero? Il grande Harry Potter in lacrime… non è una cosa da tutti i giorni, no? Devi essere contento, finalmente hai la possibilità di rifarti… Allora forza, che aspetti? Non vedi l’ora di prendermi per culo o vendicarti, ora puoi farlo… Non vorrai farti sfuggire quest’opportunità? Avanti, menami, ammazzami pure se vuoi… tanto è ciò che desideri, o mi sbaglio? =

Non risposi, non ne ebbi la forza. Vederti così mi faceva più male di quanto tu immaginassi… Mi sedetti al tuo fianco, cingendoti il collo con un braccio

< Passerà… di qualunque cosa si tratti… >

Mi guardasti come se fossi un fantasma. In fondo, mi aspettavo che tu reagissi peggio.

< Piangere non serve a niente, forza, ora calmati, ok? >

= Ma-malfoy, ma cosa… Insomma, tu… =

< Cosa pensi che sia, un mostro? , probabilmente sì, ed avresti ragione, ma non mi diverto affatto a vederti star male, se è questo che credi. >

= E cosa dovrei credere, allora? Che mi sei amico, che tutto questo tempo tu… =

Non terminasti la frase, ma capii ciò che pensavi

< Ho recitato una parte? Chissà, forse. >

Risposi, mentre mi allontanavo da te. Avrei tanto voluto rimanere al tuo fianco, mantenere quel contatto, ma sapevo che se lo avessi fatto, probabilmente avrei fatto qualcosa di cui mi sarei pentito.

= Aspetta! =

Mi girai.

Cosa?

= A-aspetta! Non puoi dirmi una cosa del genere e poi andartene come se nulla fosse! =

< E cosa dovrei fare, allora? >

= Non lo so. Magari un “Mi dispiace per oggi” ci starebbe bene. =

< Guarda che rischi di beccarti un altro pugno, Potter >

= Fino a prova contraria ho vinto io, oggi. Ti ho steso =

Finalmente sorridesti, anche se i tuoi occhi erano ancora colmi di lacrime

< Solo perché ti ho lasciato vincere. >

Cazzo.

Questa avrei fatto meglio a risparmiarmela.

= Cosa vuoi dire? =

< Niente, solo che oggi non ero in vena.>

= E come mai? =

< Niente, affari miei >

= È no, non puoi lasciare i discorsi a metà =

< E tu perché eri così disperato, Potter? >

La tua espressione si rabbuiò di nuovo. Complimenti a me. Ero unico nel risollevare il morale

= Lascia perdere Malfoy… =

< E dai… ti farà bene parlarne… >

= E tu perché “non eri in vena”, oggi? =

Tentennai un attimo. Dovevo dirtelo? No, non era il caso, ma un accenno, forse…

< Problemi di cuore. Contento ora? Adesso tocca a te. >

Mi guardasti stupito. Ebbi l’impressione che tu stessi facendo di tutto per trattenere le lacrime… era per quello che avevo detto, forse? No, mi sembrava impossibile…

= Allora siamo più simili di quanto pensassi =

< Che cosa intendi dire? >

= Che abbiamo gli stessi problemi. =

< Chi è? >

Mi guardasti come se fosse crollato il mondo.

< Allora? Chi è lei? >

A questa frase non riuscisti a trattenere una risata, ma poi tornasti triste come prima

= Lascia perdere =

< Dai, che ti costa? Parlarne ti farà bene. >

= Già e domani lo saprà tutta Hogwarts. =

Già, avevi ragione a dubitare di me. Non ti avevo mai dato un solo motivo per fidarti, o quanto meno per non odiarmi, e quella sera tutto d’un tratto mi mostravo così disponibile…

< Hai ragione a non fidarti. Ma non lo saprà nessuno, te lo giuro >

= Che diavolo ti prende, Malfoy? Mi hai sempre odiato, ed oggi all’improvviso sei così… =

< Gentile? > Conclusi.

Tu annuisti

< Forse ho solo bisogno di parlare con qualcuno che non sia un idiota totale come i miei compagni serpeverde. O forse non è vero che ti odio >

Avevo osato troppo. Mi stavo rovinando con le mie stesse mani, me lo sentivo.

= E va bene, facciamo finta di fidarci. Diciamo che mi sono innamorato dell’unica persona di cui non avrei mai dovuto farlo =

< E perché? >

= Mi odia. =

< Wow. Allora non sono l’unico a non sopportarti, Potter! >

Dissi scherzando. Ma il tuo sguardo in quel momento mi disse molto più di quanto avrei voluto sapere.

“Possibile che lui… Si riferisca a…” … no, ricacciai quel pensiero da dove era venuto. Era impossibile, e lo sapevo. 

= E tu, Malfoy? =

< Come? >

= , non puoi mica pretendere che io mi confidi senza che tu mi racconta niente, no? Dopotutto, anche tu hai un problema simile al mio, se non sbaglio. =

< Non si fida. Ed ha ragione. Ma soprattutto so che non potrà mai amarmi. >

= Hai mai provato a parlargliene? =

< Perché, tu lo hai fatto? >

= Lo sto facendo adesso. =

Ci misi un attimo a realizzare.

< C-che cosa? >

= Hai capito, Malfoy. Ed ora divertiti pure. =

< Pensavo di averti appena detto che non ti odio >

= Ma lo so che non è vero. E se anche lo fosse, mi odierai ora, no? =

Le lacrime ricominciarono a rigare il tuo volto, mentre il mio cuore cominciò a battere sempre più forte. “HarryHarry mi ama…” non riuscivo a crederci. Asciugai le tue lacrime con una mano, poi afferrai il tuo volto e lo avvicinai al mio. Ci baciammo a lungo, eppure sentivo le tue calde lacrime scorrere sulle tue gote arrossate.

= Ma-malfoy cosa… =

< Mh? >

= Ma tu… e lei? Insomma… Non… =

< Te l’ho detto, il mio problema è che non ti fidi. >

I tuoi occhi si riempirono ancora di più di lacrime, e cominciasti a singhiozzare così forte che ebbi paura che qualcuno ci avrebbe sentiti.

< Smettila. Non sopporto i piagnucoloni >

= Draco… io… ti amo. =

< Ti amo anch’io, Harry >

= Ma allora perché… Finora… =

< Mi sono comportato così? >

= Mh-mh! =

< Problemi di famiglia, diciamo. >

Feci una piccola pausa, come per riprendere fiato, per poi aggiungere

< Perdonami, Harry. >.

Mi sorridesti. Com’era bello e dolce il tuo sorriso… E com’era bello sapere che era per me, solo per me

= Fa niente. =

dicesti quasi in un sussurro, prima di annullare la distanza fra i nostri volti. Credevo che il cuore mi stesse per scoppiare. Troppe emozioni tutte assieme… Poi un dubbio si insinuò nella mia mente.

Mi staccai – non senza soffrirne, sarei potuto rimanere così per il resto della mia vita… – immediatamente, per poi chiederti

< Ma prima, non stavi piangendo per… >

= Oh, non ha importanza ora =

< Sì che ne ha invece! È… è colpa mia, vero? >

Abbassasti lo sguardo.

< È… per quello che è successo oggi? >

= … =

< Harry… >

= … =

< Cazzo, parla Harry, ti prego! >

= Sì =

< Come? >

= La risposta alla tua domanda. Sì, è per quello che è successo oggi. =

Ti guardai, confuso, per un attimo, prima di gettarti le braccia al collo

< Pedonami Harry! >.

Lo so, forse dovrei contare fino a dieci prima di agire. Forse anche fino a cinquanta. Ma quella sera dovevo aver lasciato il pudore affianco al cervello, a letto che dormiva. Beato lui, fra parentesi, perché io cominciavo ad avere sonno.

< Perdonami Harry! >

= Draco, non fa niente, davvero. Ora è passato =

< No che non fa niente. Sono un bastardo. È solo, che non sono mai stato bravo a mascherare i miei sentimenti e… >

ecco, da bravo coglione che sono avevo anche cominciato a piangere

< … quando tento di nasconderli, esagero sempre. Sono un idiota, uno stupido idiota, ecco. Ho cercato di ignorarti, ma non ci riuscivo, e così… Mi dispiace… Harry… >

Cominciasti ad accarezzarmi i capelli, mentre con il braccio libero mi stringevi a te, cercando di smettere di piangere, almeno tu. Probabilmente, se qualcuno ci avesse visti dall’esterno, avrebbe pensato che eravamo due deficienti, per piangere uno avvinghiato all’altro.

< Io… avrei voluto… ma non potevo fare altrimenti… Non solo non potevo esserti amico, ma non riuscivo neanche ad odiarti, e non potevo neanche parlarne con nessuno… non sai come ci stavo male… ho cercato in tutti i modi di reprimere i miei sentimenti per te ma… erano troppo forti, e non ci riuscivo. Sono uno stupido… invece di essere più gentile, con te, mi sono sempre comportato malissimo… Non merito il tuo amore… non merito niente… niente… >

Mi stringesti ancora più forte, com’era bello stare fra le tue braccia… e come mi faceva male pensare a come ti avevo sempre trattato

= No, non è vero. Sono io che ti ho sempre allontanato, fin dal primo momento che ci siamo incontrati, tu non ne hai colpa. Dovrei essere io a chiederti perdono… amore mio… =

Amore mio… che dolce suono, pronunciato dalle tue labbra…

< HarryI-io… non… non… >

= Tu parli troppo =

Mi dicesti, prima di azzittirmi con un bacio. Il terzo, quella sera. Dopo aver desiderato ardentemente quelle labbra morbide, così belle e ben disegnate, che ora si concedevano volontariamente a me. Rimanemmo a lungo, in silenzio, seduti uno accanto all’altro, dando il tempo ai nostri cuori di calmarsi ed ai nostri occhi di asciugarsi. Fino a che non sentimmo dei passi.

Era Piton.

 

 

 

Trovammo appena il tempo di alzarci da terra, che ce lo ritrovammo davanti.

_ Potter! Malfoy! Cosa ci fate fuori dalle vostre camere a quest’ora? _

Silenzio.

Cosa dovevamo dire? Cosa fare? Avrei potuto inventarmi qualcosa, se fossi stato da solo, ma… con Potter! Poi, un’idea geniale.

Mi accasciai a terra.

< Oddio… scusi professore… è… che mi sento poco bene. >

Dissi con il tono più lagnoso che mi veniva, mentre mi rialzavo lentamente

< Stavo… stavo andando in infermeria quando sono caduto. Devo aver fatto molto rumore, perché Potter si è svegliato ed è sceso. Gli ho detto di tornare su, ma SanPotter è troppo buono per lasciare qualcuno in difficoltà, e così si è offerto di accompagnarmi >

_ Commovente… Andate pure in infermeria, ma… _

Ci guardò entrambi, prima di parlare, come se avese in mente qualcosa di… diabolico

_ domani… una bella punizione non ve la toglierà nessuno. E dieci punti in meno per le vostre rispettive case._

= Ma, professore… =

Ti diedi una gomitata per farti star zitto. Troppo tardi

_ Anzi, forse dieci sono troppo pochi. Facciamo venti. Probabilmente se oggi non vi fosste presi a pugni ora lei sarebbe in perfetta forma, signor Malfoy. Si sbrighi ad andare in infermeria e veda di dormire, perché sono le quattro e mezza passate, e se domani mattina arriva anche con un solo minuto di ritardo… , lo vedrà. Buonanotte._

Appena se ne andò, partii con la ramanzina

< Tu e la tua stramaledetta mania di controbattere ogni cosa. Se imparassi a stare zitto una buona volta… Possibile che ancora non hai capitto com’è fatto il proff.? >

= Scusami tanto se io non sono un leccaculo come qualcun altro qua a fianco… =

< Vuoi litigare qià da subito? >

= Ma figurati, tesoruccio =

Mi dicesti, sorridendo, mentre mi mettevi un braccio intorno al collo

= Piuttosto… certo che sei proprio un bravo attore, eh? Spero che tu non facessi finta anche poco fa =

< No, caro >

Risposi con un sorrisetto malizioso

< Se vuoi te lo posso anche dimostrare! >

= Qui? Non credo sia il caso… magari più tardi, ok? Ah, hai ancora gli occhi lucidi sai? Non eri tu quello che non sopportava i piagnucoloni? =

< Solo quando sei tu a piangere, cherie >

Diventasti praticamente bordeaux. Dio com’eri cariiiiiino!!!

= Ehi, attento a come parli… potrei commuovermi! =

< Scherzi a parte, sul serio non mi piace vederti piangere. Mi fa male, ecco. >

Distolsi lo sguardo. Sapevo che sarei arrossato molto più di quanto non avrei voluto.

Ma tu togliesti il braccio dal mio collo per prendermi il mento e girare il mio viso verso di te

= Allora non piangerò più. Promesso. =

Ecco, lo sapevo. Sicuramente avevo cambiato colore. Di sicuro sentii una vampata di calore.

= Lo sai che sei proprio carino quando arrossisci =

< Io sono bellissimo per natura >

= Ah-ah-ah! No, sul serio, ti dona. Di solito sei cadaverico =

< Si vede che sei tu a farmi un bell’effetto >

= , modestia a parte =

< Tu non sei MAI stato modesto, per cui la cosa non dovrebbe risultarti difficile. >

= Perché ti da fastidio per caso? =

< Non c’è nulla di te o del tuo carattere che potrebbe mai darmi fastidio >

= Sai, non ti facevo così dolce ^__^ =

< >////< IO!? Dolce? Tu sei pazzo! >

= Sì di te… =

< Ma come ci siamo arrivati a questo punto… >

= Perché ti interessa? =

< Sinceramente no >

Ti dissi, prima di darti l’ultimo bacio, per quella sera. Eravamo arrivati in infermeria.

 

 

 

*** continua… ***

 

HOLAAAAAA!!! Evvai, si parte dubito sul vivo!!! Il che è abbastanza strano per me, considerando che ci metto sempre 20 anni per farli mettere assieme!

Questo perché originariamente doveva essere una one-shot(che tra l’altro prendeva una piega molto diversa rispetto a quella che è la stesura definitiva… vedi So Much Too Much – a proposito, ringrazio chi ha letto e commentato ^^ –), ma come al solito mi sono fatta prendere la mano *___* adoooro Harry e Draco!!! Ho tante idee in testa!!! Ed in questo momento mi sento particolarmente sadica… per cui non pensate che saranno tutte rose e fiori… ehehe… anche se in realtà questo chap è particolarmente melenso… ma mi piace com’è venuto, quindi penso che continuerò su questa linea (credo)

Ma dalla prossima volta si parte in terza persona…

Yuuulaaa!!!

Commentate!!!

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Mi scaldi l'anima ***


02 Mi scaldi l'anima

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 02 – Mi scaldi l’anima

 

 

 

 

La mattina dopo Harry si presentarono in perfetto orario a pozioni, nonostante quella notte non avessero praticamente dormito. Di certo, dopo quello che era successo, nessuno dei due era riuscito a prendere sonno.

Harry non riusciva a credere a quello che lui e Draco, il suo Draco, si erano detti. Gli sembrava impossibile che lui lo amasse. Eppure, era così. In realtà non si sentiva ancora sicuro dei suoi sentimenti, da poco si era accorto di provare qualcosa per il bel serpeverde, e di sentirsi irresistibilmente attratto da lui. Ma di sicuro c’era qualcosa. Ed era la prima volta che sentiva di amare così qualcuno.

Ora c’era un unico problema.

Anzi, due.

Ron ed Hermione.

I suoi migliori amici stavano insieme già da qualche mese, per cui sicuramente capivano ciò che Harry stava provando, ma il moretto non era sicuro che avrebbero accettato che si fosse innamorato non solo di un ragazzo, ma di quello che aveva sempre considerato il suo maggior nemico (a parte Voldemort): Draco Malfoy.  Aveva deciso di dirglielo quella stessa mattina, ma non sapeva se avrebbe trovato il coraggio… Stava ancora rimuginando sul “come” dirglielo, quando entrò inclasse il prof. Piton.

_ Buongiorno ragazzi _ cominciò, posando un paio di libri sulla cattedra _ Allora, prima di cominciare _ e qui lanciò un’occhiata gelida a Harry e Malfoy _ Volevo comunicare alle case di serpeverde e grifondoro che ieri notte mi sono visto costretto a togliere 20 punti a ciascuna delle vostre case per aver trovato in giro Potter e Malfoy.

Harry arrossì leggermente, al contrario di Draco, che riuscì a rimanere impassibile, mentre da entrambe le case cominciò a levarsi un brusio: tutti avevano cominciato a discutere della scazzottata del giorno prima e di un probabile regolamento di conti. Ron ed Hermione, che fino ad un attimo prima si stavano sbaciucchiando, scordandosi del resto del mondo, si staccarono e guardarono Harry

+ Ma sei impazzito? + esordì Hermione + avresti potuto farti male!!!+

<< Già, >> continuò Ron, con una strana luce negli occhi << quantomeno avresti potuto chiamarci, per farci assistere allo spettacolo ^__^ >>

= Ragazzi, non è come sembra… poi vi spiegherò tutto, promesso. Ma ora fatemi godere la punizione che sicuramente ci darà Piton. Non oso pensarci…

Harry aveva ragione: il suo insegnante di pozioni preferito (eeeh… non te dico…) non si era certo scordato della punizione promessa, e, dopo aver sbattuto per un paio di volte un libro sulla cattedra per richiamare l’attenzione dei suoi allievi, continuò _ Allora… se volete fare silenzio… ovviamente non basta togliere qualche punto per far imparare la lezione a questi due, ragion per cui ho deciso di far si che la cosa non si ripeta. Questa sera andrete entrambi nella foresta proibita. Hagrid vi spiegherà cosa dovete fare. Ed ora, cominciamo la lezione.

Ad Harry sembrò quasi di essere tornato al primo anno, quando aveva dovuto andare nella foresta proibita la prima volta, assieme a Draco. Entrambi protestarono un po’, tanto per fare scena (dovevano salvare le apparenze, mica potevano far capire a tutti di essere felici di avere una scusa per passare un po’ di tempo da soli…), ma poi la lezione era ripresa regolarmente. Ron aveva detto ad Harry che se avesse voluto lo avrebbe accompagnato, ma lui gli rispose che non ce n’era bisogno, ma che comunque doveva parlare sia a lui che a Hermione. Il ragazzo lo guardò un po’ smarrito, ma aveva risposto solo

<< va bene, Harry >>.

Quando la lezione finì agli studenti venne comunicato che avrebbero avuto un paio d’ore di buco, per cui potevano fare ciò che volevano, a patto però di stare tranquilli.

Finalmente aveva trovato il modo di stare da solo con i suoi due amici, e stava per dirgli tutto, quando davanti a loro si presentò Draco

< Potter, puoi venire un attimo con me? Devo parlarti. >

Ron lo guardò in cagnesco

<< Cosa vuoi, Malfoy? >> ma né lui né Harry sembrarrono notarlo.

= Arrivo. Ron, Herm, torno subito =.

I due stavano per dire qualcosa, ma Harry li guardò come per fargli capire che era tutto a posto, poi seguì il suo bel serpeverde.

 

 

I due ragazzi si chiusero in bagno, e dopo essersi assicurati che non ci fosse nessun altro, Draco posò le sue labbra su quelle dell’amato grifondoro.

< Allora, ti dispiace per la punizione di Piton? >

= Già… non credo che potrò sopportare di dover rimanere solo con te… =

< A chi lo dici… sarà davvero pesante, Potter >

= Non dirlo a me, Malfoy… = poi, dopo averlo guardato un attimo negli occhi, continuò = stavo per dirglielo. =

Draco gli accarezzò una guancia, e dolcemente rispose

< Mi spiace di averti interrotto… Allora vai > e fece un cenno con la testa verso la porta

= A te va bene che lo sappiano? = Chiese Harry, un po’ timoroso della possibile risposta

< Per te è importante, vero? >

Harry annuì

< Allora fallo. >

Si scambiarono un altro, veloce bacio, e poi Harry corse a raggiungere i suoi amici.

 

 

+Allora, cosa doveva dirti? +

= Niente di importante, riguardo stasera… = si fermò un secondo, per poi continuare = Riguardo a quello che… insomma… =

+ dovevi dirci… + continuò Hermione al posto di un Harry decisamente imbarazzato

= Si, ecco… il fatto è che io… insomma… oddio, mi sto impappinando… ti ricordi, Herm, che tempo fa ti ho detto che c’era una persona che mi interessava? =

Ron lo guardò, stupito, per un paio di secondi prima di realizzare

<< Ehi!!! A me non hai detto niente!!! >>

Hermione gli diede una gomitata.

+ Ricordo anche che allora non hai voluto dirmi di chi i trattava. +

Harry si sentì il cuore in gola

= Sì… , comunque, il fatto è che… … ho scoperto che ricambia =

I due amici cominciarono a sorridere, immaginando già il seguito

= Adesso stiamo insieme, più o meno. =

Hermione gli saltò letteralmente addosso, mentre un Ron piuttosto felice gli disse, raggiante

<< Congratulazioni, Harry ^__^ >>.

+ Chi è la fortunata? +

Harry cambiò colore

+ Che c’è? Non vuoi dircelo? +

= Sì, sì… diciamo che fortunata non è proprio il termine più adatto… =

<< In che senso? Non ti senti all’altezza? >>

= No, figurati, non è quello il punto, è che io… non so come dirvelo… =

Stava per aprire nuovamente la bocca quando arrivarono Dean Thomas e Neville Seamus a dire loro che c’era una sostituzione e che dovevano tornare in classe.

<< Ma come… era buco!!! >> protestò Ron, inutilmente.

Harry non sapeva se sentirsi sollevato o depresso. Non era facile,ma doveva dirlglielo.

I due amici lo guardarono, sorridenti

+ Più tardi facciamo due chiacchiere, Harry >__< +

Il moretto si limitò a ricambiare il sorriso e ad annuire.

 

 

La sera arrivò anche troppo in fretta, senza che Harry avesse avuto l’occasione di parlare nuovamente con Ron ed Hermione da solo. Non poteva semplicemente limitarsi a dire loro il nome della persona con cui stava e poi continuare a fare come se nulla fosse, non se la persona in questione era Draco Malfoy. Alla fine decise di terminare il discorso il giorno dopo, con più calma, e quando fu il momento, li salutò e si recò nella casa di Hagrid.

Entrò, un po’ titubante. A dirla tutta, non se la sentiva molto di andare avanti con Draco senza averlo detto ai suoi amici. Non che non lo amasse, anzi, ma gli sembrava quasi di tradire la fiducia di Ron e Hermione.

Quando aprì la porta, vide che ad attenderlo c’era solo il suo bel biondino.

< Buonasera, Potter >

= Buonasera… =

Il suo sguardo era triste. Draco non capiva, ma decise di non chiedergli nulla, se non fosse stato lui a parlargliene. Si avvicinò al volto del grifondoro, tentando di baciarlo, ma lui lo respinse.

= Scusa. Non sono dell’umore =

Draco lo guardò, con aria interrogativa.

= Io… non ce l’ho fatta. =

< Non lo sanno? >

= Mi spiace… non dovrei prendermela con te, ma… mi sembra quasi di ingannarli, capisci? =

< Vieni qui > disse, mentre lo abbracciava

< se vuoi aspettare, per me va bene, posso aspettarti anche in eterno… Solo non capisco come mai non sei riuscito a dirglielo. È perché… sono io? >

Harry scosse la testa

= Vedi, stavo per farlo, quando ci hanno avvisati che dovevamo tornare in classe. Per ora sono semplicemente felici per me e… ehm… la mia *ragazza* =

Draco rise, divertito. Allontanandosi, cominciò a camminare sculettando e a parlare con una voce femminile

< , allora dov’è il problema, amoruccio? Non pensi che accetterebbero la tua Drachina? >

Dallo sguardo di Harry, capì di aver fatto centro.

< Scusa… Se solo mi fossi comportato diversamente questi anni, le cose sarebbero più facili. >

= Non è colpa tua… =

Si avvicinò al ragazzo che amava, e gli diede un bacio dolcissimo. Ogni volta che era con lui, gli sembrava che tutti i problemi svanissero. Draco riusciva in qualche modo a scaldargli il cuore e l’anima… Si staccarono un attimo, fissandosi negli occhi, per riprendere a baciarsi. Erano talmente presi l’uno dall’altro, che non si accorsero che qualcuno stava aprendo la porta.

 

<< Ha… Harry? >>

 

  

 

  

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Ciao!!! Piaciuto il nuovo chap? (ma mi hai fatto passare per un imbranato!!! ndHarry Ma no, amore, sei così carino… ndDraco_adorante)…

Chi sarà ad aver sorpreso i nostri due piccioncini? Riuscirà a mandare giù la loro relazione?

Lo saprete nella prossima puntata!!!

 

Thanks a lot a chi ha commentato, ma grazie mille anche a chi legge solo

 

ROBY Thanks ^^ Sì è vero sono un po’ smielatini (forse troppo…) Per Piton, sinceramente mi sono stufata di vederlo sempre e solo togliere punti ai grifondoro… Ma in realtà c’è un motivo (anche se la cosa non influisce per niente sulla storia, per cui non mettetevi a rimuginare inutilmente su questo fatto)

 

Rowan_MayFair Ma… sinceramente non riesco ad immaginare dove tu possa averla letta… boh… ehehe comunque sono contenta che tu segua le mie ficcine ^^

 

LadyBlood Grazie ^^ Comunque l’avevo già messa su manga.it, quindi sicuramente l’hai vista lì

 

Sere Thanks a lot!!! Sono contenta che ti piaccia ^^ Sto scrivendo il quinto capitolo, per cui gli aggiornamenti saranno abbastanza frequenti, collegamento a internet permettendo. Anche a me piacciono moltissimo le Harry/Draco, calcola che praticamente leggo solo quello…

 

Entreri Grazie… Comunque non ti preoccupare, avranno anche i loro problemi… con la P maiuscola ^^ io non sono molto il tipo che lascia in pace i suoi personaggi…

 

 

Un kiss a tutti

 

Continuate a seguirmi!!! (e a commentare…)

 

 

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Capitolo 3
*** La voce del cuore parte 1 ***


03 - la voce del cuore 1

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 01 – Lacrime notturne

 

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 03 – La voce del cuore parte 1°

 

 

 

<< Ha… Harry? Cosa… >>

Ron era totalmente incapace di formulare una frase composta da più di due parole. Ed Hagrid era probabilmente nello stesso stato.

= Ron, fammi spiegare… =

<< No, non c’è nulla da spiegare! Sono felice per te e la tua… RAGAZZA!!! Ora capisco perché mi hai detto che *fortunata* non era il termine più adatto… sai, ero venuto a vedere se avevi bisogno di una mano… ma a quanto vedo, non credo che ti serva!!! >>

= Ron, aspetta!!! I-io… te l’avrei detto!!! Mi spiace Ron, oggi non ci sono riuscito, ma l’avrei fatto! =

<< E una volta che me l’avessi detto? Credevi che sarebbe cambiato qualcosa? Credevi davvero che l’avrei accettato? >>

= M-m-maRon… =

<< Dio santo, Harry!!! Ma ti rendi conto di chi è la persona con cui stai? Draco Malfoy!!! QUEL Draco Malfoy! Il bastardo che ha passato metà della sua vita a sfotterci, che odia i babbani e… le persone come Hermione! Che è odioso, strafottente, è… un Malfoy! >>

Harry rimase impietrito.

Non aveva tutti i torti. Ciononostante, Harry non riusciva proprio ad odiare Draco, anzi.

= Lo amo, Ron. Mi dispiace, ma è così. = Riuscì a dire alla fine con un filo di voce, mentre dentro di se si sentiva più agitato che mai.

<< Devi decidere, Harry. O lui o me! >> Concluse Ron, incavolato come mai prima d’ora.

Non diede a Harry il tempo di rispondere, si girò di scatto ed uscì, sbattendo la porta. Draco si avvicinò ad Harry e gli prese la mano

< Coraggio, Harry. Domani gli parlerai, quando si sarà calmato. Vedrai, si sistemerà tutto. >

= Lo spero = concluse il moretto con un filo di voce.

 

Hagrid tossì rumorosamente, per farsi notare.

= Hagrid… anche tu ce l’hai con me? =

||No, Harry. A me fa niente con che stai. Se sei felice tu, felice io per te. MaMalfoy || guardò il biondino con un’aria feroce || se tu fai soffrire Harry… Io non te la faccio passare liscia! ||

< Non potrei mai farlo soffrire… > poi gli rivolse uno sguardo, abbastanza triste < almeno… non più di quanto io abbia fatto finora >

= Smettila = disse Harry stringendo maggiormente la mano di Draco.

= MaRon… = continuò il grifondoro, guardando Hagrid

= Che… che cosa ci faceva qui? =

|| Dice che non ti poteva lasciare solo con quella canaglia di Malfoy, e così ha voluto venire pure lui. Io glio ho detto che a me mi faceva piacere se lui viene, ma non sapevo che tu… e lui… , lo sai. Sennò non gli dicevo di si ||

= Ho capito. , è colpa mia. Avrei dovuto dirglielo. Oggi stavo quasi per farlo, ma quando mi hanno chiesto chi è la persona con cui stavo, non mi è uscita la voce. Poi sono arrivati Dean Thomas e Neville Seamus, e ci hanno detto di tornare in classe… così non ci sono più riuscito, ma l’avrei fatto… =

< Hagrid… cos’è esattamente che dovremmo fare? > chiese Draco un po’ titubante un po’ per distrarre Harry da ciò che era successo, un po’ perché voleva veramente sapere che cosa li avrebbe aspettati

|| Ah, è vero. In realtà sono due le cose che dovete fare: la prima è andare nella foresta proibita a cercare un fiore particolare, l’Azalea della luna… l’altra, riguarda tutta questa settimana: dovreste… controllare tutte le sere che le piante che coltivo qui fuori in giardino siano a posto, perché Piton dice che il giardinaggio potrebbe rilassarvi e stancarvi abbastanza da farvi stare più tranquilli… Io gliel’ho detto a quello lì che per me non era una buona idea, ma adesso non penso che vi dispiace di stare da soli un po’… ||

Harry arrossì leggermente

< Com’è fatto questo fiore? >

Hagrid gli aprì davanti un libro illustrato. In una pagina era raffigurato un bellissimo fiore azzurrognolo tendente al lilla

|| Con la luna piena diventa bianco || Spiegò loro il gigante

< E noi come facciamo a trovarlo? >

|| Guardate per terra. Questo è tutto quello che ha detto Piton. ||

= Bell’aiuto che ci ha dato… = Era la prima volta che Harry apriva bocca per dire qualcosa che non riguardasse Ron.

< Andiamo bellezza? > chiese Draco al suo ragazzo.

Harry annuì.

Lasciò che Draco uscisse per primo, per rimanere solo con Harry

= Davvero non ce l’hai con me? Anche se non te l’ho detto? Anche se è Malfoy? E… = a questo punto la voce gli tremò un attimo = anche se… è un ragazzo? =

|| Harry, te l’ho detto, basta che te sei felice. Io non ho mai creduto che potevi diventare amico di Malfoy, ma mi fido di te. Se dici che va bene, vuol dire che è vero. Insomma, se ci stai insieme vuol dire che non è cattivo come pensavamo, no? ||

Il moretto scosse la testa

|| Solo che… perché non ce l’hai detto? ||

= Perché non ne ho avuto il tempo… vedi, io e lui… =

|| State insieme da poco? ||

= Già. =

|| Da quanto? ||

= Da quando Piton ci ha beccato nei corridoi. =

Ad Hagrid si illuminarono gli occhi

|| Ah… ora capisco… altro che litigata eh? ||

Sorrise strizzando un occhio ad Harry

= Vedi, io lo amavo già da tempo, solo che non credevo che lui ricambiasse, e perciò non mi sono mai fatto avanti. Poi, ieri sera si è dimostrato particolarmente gentile, e così mi sono detto “o la va o la spacca!”, e gliel’ho detto. =

|| E lui? Come si comporta? Ti tratta bene? ||

= Draco? È semplicemente meraviglioso. E poi è così dolce… non me lo sarei mai aspettato, sai? Ma ora, Ron… e poi ho paura che Hermione la prenda allo stesso modo. =

|| Che cosa vuoi fare in caso che ti dicono di lasciarlo? ||

Draco rimase impalato. Era rimasto ad origliare, anche se sapeva che non era carino, aveva bisogno di sapere come si sentiva Harry. Sentirsi dire che era “semplicemente meraviglioso” lo aveva reso davvero felice, ma ora… come avrebbe risposto a quella domanda?

= Non lo so… =

una pugnalata al petto

= …vedi, io… ci tengo a Ron ed Hermione, gli voglio bene, davvero. Sono i miei primi veri amici, gli unici che io abbia mai conosciuto, e non voglio rovinare tutto. Ma… =

A quel ma a Draco ricominciò a battere il cuore, che fino ad un attimo prima gli parve essersi fermato. E se harry avesse deciso di lasciarlo? Se avesse preferito, come d'altronde era ovvio, i suoi amici a lui?

= … io amo Draco. Sul serio. Non è la classica cottarella, non riesco a pensare a nessun altro che a lui da non so più quanto tempo. Non voglio… rischiare di perderlo ora… ora che finalmente… =

Gli occhi di Harry cominciarono a diventare lucidi. Allora era un vizio! Intuendo quello che di lì a poco sarebbe accaduto, si allontanò un po’ e cominciò a chiamarlo.

|| Non lo perderai. Ora vai, dovete sbrigarvi. ||

= Sì. =

 

 

Harry raggiunse Draco, i suoi occhi erano ancora un po’ lucidi per il magone  represso.

< Conversazione piacevole? >

= Già. =

< Che vi siete detti di interessante? >

= Ma, niente di ché… =

< Ho capito, qualcosa che non posso sapere… >

= Già, gli ho raccontato dei miei 20 amanti… =

< Così pochi? È, allora ho vinto io. Ne ho una quarantina… >

Harry non rispose. Era troppo preso dal pensiero di Ron. Non voleva lasciare Draco, ma… che cosa doveva fare?

Draco non ce la fece a vederlo così. Quando furono abbastanza lontani dalla casa di Hagrid (finalmente un po’ d’intimità, ekkekkavolo!!!) lo abbracciò forte, per sussurrargli

< Anche se tu dovessi lasciarmi, io non smetterò mai di amarti. Mai. > poi, con un tono un po’ più ironico, aggiunse < Ovviamente questo non ti autorizza a scaricarmi subito subito… almeno dammi il tempo di abituarmi un po’ a stare con te… > 

Harry si lasciò stringere fra le calde e confortanti braccia dell’amato, fino a che realizzò

= N-n-non avrai mica origliato, vero? =

< Chi? Io? Ma figurati… non avrei maaaai potuto… >

= Stronzo. =

< Ma dai, amore… non te la sarai mica presa?>

= E perché mai dovrei? =

Chiese Harry con una punta di risentimento, mentre si staccava dal biondino.

< Scusa. È solo che… non sapevo cosa fare per te… e credevo che con Hagrid ti saresti confidato, per cui… lo so non dovevo… mi dispiace. >

= L’ultima volta. Intesi? =

< Vuol dire che mi perdoni? >

= Intesi? =

< Certo amore >

Harry si girò verso di lui, dandogli un bacio da mozzargli il fiato.

= Ti amo, Draco. e non potrei mai lasciarti. =

< Ed io non ti permetterei di farlo. Ci tengo troppo a te. > poi, con uno sguardo di rimprovero, continuò < però, stavi per mancare alla promessa che mi hai fatto. >

= Quale? = chiese Harry che proprio non riusciva a capire

< Guardati, che occhi lucidi. Avevi detto che non avresti più pianto. >

= Hai ragione. Scusami.

Camminarono un altro po’, prima che a Draco tornò in mente una cosa

< Lo pensi davvero? >

= Che cosa? =

< “Draco? È semplicemente meraviglioso…” > disse con una finta (see… ma finta de che…) aria sognante

= No. L’ho detto solo per dare più enfasi al momento… >

Draco lo guardò, senza capire se stesse scherzando. In fondo ancora non riusciva a credere che Harry lo amasse. Il moretto lo notò, e scoppiando a ridere, disse

= Ma dai che scherzavo, scemo! Anzi, in un certo senso, quello che ho detto ad Hagrid non è del tutto vero. Per me tu sei molto più che meraviglioso. =

Draco diventò bordeaux.

= Eppoi… adesso che ci penso… che cosa volevi dire con “almeno dammi il tempo di abituarmi un po’ a stare con te…” ? =

Draco arrossì ancora più di prima, per quanto possibile

= Ti ci devi pure abituare? Non ti trovi abbastanza bene con me? = chiese, con una punta di sarcasmo.

< N-n-no!!! Non è questo… anzi… >

Si bloccò un attimo. Sperò che Harry dicesse qualcosa, ma non avvenne.

< anzi… al contrario. Sto talmente bene con te che non mi sembra vero. Non mi sembra vero che tu abbia accettato i miei sentimenti, che tu possa ricambiarmi, nonostante il modo in cui mi sono comportato in questi anni… ed ho quasi paura che tutto questo non sia… reale, ecco. >

Harry sorrise, per poi avvicinare le sue labbra a quelle del biondino.

= Non solo è reale… è la cosa più bella che mi sia mai capitata. =

< Grazie… > sussurrò Draco, prima di approfondire quel contatto.

Stavano insieme. Era vero. E da quel momento, nulla avrebbe mai più potuto dividerli.

 

 

 

 

 

 

***SALA COMUNE DEI GRIFONDORO***

 

 

 

 

 

 

Era sera, e a quell’ora oramai quasi tutti erano andati a dormire. Solo una ragazza, attendeva che il suo fidanzato tornasse. Pazientemente, mentre lavorava una sciarpa ai ferri per l’amore della sua vita. Finché non udì un forte rumore di passi

 

+ Alla buon’ora, Ron. Che fine avevi fatto? È un sacco di tempo che ti aspetto… +

<< Lascia perdere, Herm. Guarda, meglio che non ne parliamo! >>

+ Maddai amore… che cosa può esserci di così terribile? +

<< Un contatto ravvicinato con Harry e la sua *ragazza*, per esempio! >>

+ Allora l’hai vista! Com’è? +

<< Molto carino. >>

+ Non intendevo Harry, fesso. Lui, lo vedo tutti i giorni… +

<< Neanch’io intendevo Harry. >>

 

Silenzio.

 

Ancora silenzio.

 

+ Vuoi dire che sta… +

<< Già, hai capito bene. >>

+ Ecco perché oggi era così titubante. Ma… in fondo, se lui è felice, perché la cosa dovrebbe crearti dei problemi? +

<< Tu non capisci! È Draco Malfoy, cazzo! Draco Malfoy!!! >>

Herm lo guardò un attimo, allibita. Poi distolse lo sguardo, e ricominciò a lavorare ai ferri. Era troppo shockata per dare un qualsiasi tipo di risposta.

 

 

 

***continua…***

 

 

 

Oddio… ma da dove caspita l’ho tirata fuori tutta ‘sta roba così melensa? Me lo chiedo sul serio… credo che se lo legge qualcuno che mi conosce, gli prende un colpo. Non sto scherzando… non sono mai stata così sentimentale… mi starò rovinando con la crescita…

 

 

Passando alla storia… direi che ne Ron ne Hermione l’hanno presa molto bene… quale sarà la reazione della ragazza nei confronti del moretto? E lui, farà pace con Ron? Lo saprete nella prossima puntata, ovviamente ^__^

In realtà sarebbe stato in questa, ma mi sono dilungata troppo con i due piccioncini e così ho diviso il chap in due parti…

Ma secondo voi sono troppo smielata?

 

 

  

 Scusatemi se stavolta non rispondo ma ho 39 di febbre (stamattina 39 e mezzo) e la forza a malapena necessaria per fare copia-incolla di questa frase su tutte le fan-fiction che sto postando.

Continuate a commentare!!!

Grazie a chi commenta ma anche a chi legge solo.

Un bacione a tutti!!!

 

 

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Capitolo 4
*** La voce del cuore parte 2 ***


04 - la voce del cuore parte 2

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 04 – La voce del cuore parte 2°

 

 

 

 

Harry e Draco camminavano già da più di un’ora, quando scorsero una luce bianco-bluastra in lontananza. Si avvicinarono, piano, fino a trovarsi di fronte ad un bellissimo fiore che sembrava risplendere di luce propria.

< Lo prendiamo? >

= Ma no, direi di lasciarlo qua… Certo che lo prendiamo, fesso = rispose Harry dandogli un buffetto sulla guancia.

Draco si chinò sul fiore candido, tentando di strapparlo da terra.

< Ahio!!! >

= Che è successo? = chiese Harry, preoccupato, mentre vedeva il fiore assumere una colorazione scarlatta.

< Questo coso mi ha… mi ha MORSO!!! >

= Ma dai che non è possibile! Ti sarai punto con qualche spina… =

< Quest’affare non ce le ha le spine! >

= E allora ci sarà qualche ortica qua intorno. =

< Ma pechè non mi credi! Mi ha proprio morso! E poi non lo vedi che ha cambiato colore? Si è nutrito DEL MIO SANGUE! >

Harry sbuffò. Quella situazione gli sembrava assurda.

= Forza, amore, vedrai che non sarà niente di grave… =

< E se poi mi ha trasmesso qualche strano virus? >

= Allora dovrai passare molto tempo in infermeria… e potrei sentirmi in dovere di chiedere a madama Chips di farti da infermiere… tanto per tenerti d’occhio, sai, dovessi complottare qualcosa di malvagio mentre sei convalescente… =

< Wow… Quasi quasi mi fingo malato ^__^ > Rispose il biondino con un pizzico di malizia mentre avvicinava le sue labbra a quelle del suo bel grifondoro

= Lo sai che non si fanno queste cose, bambino cattivo… = Concluse lui prima di baciarlo con trasporto e passione.

< Ecco > continuò Draco dopo essersi staccato dal suo ragazzo (almeno un quarto d’ora dopo) < Così se ho preso qualche malattia strana l’ho attaccata anche a te >

= Poco male, passerò qualche mese senza vedere Piton, il che non mi farà di certo male! =

< A meno che non sia un virus letale… > rispose scherzando il serpeverde

= Se ti succedesse qualcosa, ti seguirei nella morte comunque… =

Draco arrossì violentemente a quell’affermazione, ma rispose solo

< Prova a fare una cosa del genere e non te lo perdonerò mai… >.

Harry lo abbracciò, poi raccolse il fiore, accorgendosi del fatto che effettivamente aveva cambiato tonalità, e la cosa lo preoccupò un po’, ma per non spaventare Draco tenne i suoi dubbi per se.

Decise però che era il caso di fare un salto in infermeria, tanto per accertarsi del fatto che quelle fossero tutte fantasie.

Ipotesi che però, non venne confermata.

 

 

 

******

 

 

 

Erano passati almeno venti minuti da quando avevano lasciato il fiore ad Hagrid ed avevano spiegato all’infermiera della scuola l’accaduto, ed Harry si sentiva stranamente in ansia. Madama Chips aveva detto loro di non preoccuparsi, consigliando comunque a Draco di fermarsi lì per la notte, eppure il moretto non riusciva a levarsi il suo ragazzo dalla testa.

“Ma no, sarà solo autosuggestione… non è successo niente. Si disse, prima di recarsi alla torre dei grifondoro.

 

 

Dove trovò Hermione ad attenderlo.

 

 

= Ciao Herm! =

+ Harry… +

= Com’è ancora alzata? =

+ Ti aspettavo. + Disse la ragazza con una voce stranamente fredda.

= E… dovevi dirmi? =

+ Ron mi ha spiegato che oggi ha visto te e la tua… ehm… *ragazza*. C’è niente che vorresti dirmi? +

Harry avrebbe giurato che in quel momento Hermione somigliava tantissimo a Silente quando, il secondo anno, gli aveva chiesto se voleva parlargli di qualcosa. Era stato il periodo in cui tutti lo credevano che lui fosse l’erede dei serpeverde, e sicuramente Silente era a conoscenza dei suoi dubbi, e la sua più che una domanda suonava come un’offerta d’aiuto.

= Ovviamente ti avrà detto anche di chi si tratta, vero? =

+ Ovvio. +

= E la cosa ti da fastidio? =

+ Un po’. +

= Continuerai a rispondere a monosillabi ancora a lungo? =

+ Credo. +

Harry la fissò. Perché si comportava così freddamente con lui?

= E ti crea così tanti problemi il fatto che sto con un ragazzo? =

+ Non è il fatto che stai con un ragazzo, è il fatto che stai con Malfoy! +

= Non capisco, Herm! Perché non Malfoy? In fondo non è come sembra, lui è… è così dolce, gentile… =

+ Ma fammi il piacere! Ma ti rendi conto di chi stiamo parlando? È lo stesso Malfoy che finora ti ha sfottuto ogni giorno della sua misera vita, che ce l’ha con i mezzosangue e con i babbani, che probabilmente diventerà un mangiamorte, che… +

= SMETTILA!!! Lui non è così… si comportava a quel modo solo perché suo padre lo costringeva… lo costringe… ma lui è diverso da come appare!!! =

+ Credi quello che vuoi, ma io lo dico per il tuo bene: stagli alla larga. +

Harry la guardò con un po’ di titubanza… i suoi amici lo avrebbero abbandonato solo perché si era innamorato di Draco? Avrebbero dimenticato gli anni trascorsi insieme solo per… per i suoi sentimenti?

= E se non lo facessi? =

+ Sai, quando vi ha visti Ron era piuttosto contrariato… e mi ha chiaramente fatto capire che non ha alcuna intenzione di avere un qualche legame con Malfoy, ne tantomeno di essere amico del suo ragazzo. Per cui, Harry, a te la scelta. +

Harry si sentì malissimo, come se avesse ricevuto una pugnalata in pieno0 petto. Tentò comunque di mostrare indifferenza.

= E tu? =

+ Io, per il momento ti lascerò un po’ di tempo per riflettere. Quando avrai capito che lo facciamo solo per te, fammelo sapere. +

= In altre parole, non avete intenzione di parlarmi finché io e Draco non ci lasciamo? =

+ Se vuoi metterla su questi termini… sì. Mi spiace, Harry. Buonanotte. + Concluse la moretta, alzandosi per andare a letto.

Harry la fissò, allibito, finché non sparì dalla sua vista.

 

 

 

******

 

 

La mattina dopo tutti i grifondoro non poterono fare a meno di notare l’indifferenza che Ron Weasley ed Hermione Granger mostravano verso quello che fino a quel momento tutti avevano reputato il loro migliore amico, Harry Potter, senza alcuna ragione apparente. L’unico che intuì qualcosa fu Draco che, uscito dall’infermeria poco prima delle lezioni e non avendo dunque modo di poter parlare con Harry, riuscì ugualmente a comprendere cosa potesse essere successo.

Harry si sedette affianco a Draco a tutte le lezioni in comune con i serpeverde, in quello che tutti ritennero un atteggiamento di sfida e di cui solo i diretti interessati potevano intuire il reale significato.

 

Fu una ragazza corvonero, una certa Milene Darklight, l’unica che riuscì a dare voce a quelli che in realtà erano i pensieri di tutti, chiedendo ad Harry:

° Che cosa è successo? °

Harry le rispose solamente dicendole = Non è nulla, ho solo avuto un litigio con i miei… amici, tutto qui =.

Fu allora che Ginny, che aveva conosciuto la ragazza allo smistamento del suo primo anno (avevano la stessa età) trovò il coraggio di dire ad Harry che il fratello le aveva intimato di stargli alla larga, almeno per un periodo. Lei non ne aveva capito il motivo, ne aveva minimamente intenzione di farlo, ma voleva sentire la versione di Harry, dato che Ron sembrava non volerne parlare.

Harry lasciò Draco a chiacchierare con la corvonero (tra l’altro molto carina, troppo, per i gusti di Harry), e si chiuse nel bagno di Mirtilla con Ginny, per spiegarle la situazione.

Quando ebbe saputo la verità, la ragazza rimase un tantino di stucco, ma decise di appoggiare l’amico

§ Ascolta Harry, sicuramente non sono contenta di sapere che stai con un Malfoy, ma se dici che è cambiato, ti credo. E poi chi sono io per giudicare qualcuno? Lo sai che io per prima anni fa ho subito il fascino di tu-sai-chi… per cui non ti condanno per la storia con Draco, non potrei proprio permettermelo. Però stai attento, stando con lui potresti soffrirne… §

Le parole di Ginny, al contrario di quelle di Hermione, più che una minaccia suonarono come un monito, l’avvertimento di un’amica nei confronti di qualcuno che, ora Harry ne era certo, non avrebbe mai abbandonato. Il moretto l’abbracciò forte, sussurrandole

= Grazie, Ginny. =.

La ragazza arrossì un poco, sentendosi a disagio per l’atteggiamento del ragazzo, ed in parte anche un po’ in colpa.

 

 

 

Quando Harry uscì dal bagno, non trovò più nessuno ad attenderlo. Certo, capiva che era un po’ scocciante stare lì fuori per mezz’ora, ma Draco avrebbe anche potuto fare uno sforzo ed aspettarlo…

Harry si avvicinò a Milene, che stava chiacchierando, poco più in là, con un’amica

= Hai visto Dra… ehm… Malfoy? =

° No ^__^ se n’è andato poco fa… ha detto di essersi ricordato di un’impegno urgente… °

= Capisco… e ti ha per caso detto dove andava? =

° No, spiacente… ma se vuoi ti aiuto a cercarlo… ° gli propose la ragazza, che cominciava a sentirsi attratta da Harry, con un pizzico di malizia

= No, grazie. Fa niente, vorrà dire che gli parlerò più tardi =

Rispose Harry fingendo noncuranza, mentre in realtà gli rodeva da matti. Almeno avrebbe potuto fargli sapere qualcosa… certo che, pensò, stava diventando un po’ troppo possessivo con Draco, però…

Cominciò a darsi un’occhiatina in giro, tanto per vedere se era nei paraggi… non trovandolo, si convinse che era meglio lasciar perdere e, visto che si avvicinava l’ora di quello che sarebbe diventato il giornaliero appuntamento con Hagrid, cominciò ad avviarsi, fu così che vide il suo bel serpeverde, poco distante dalla casa dell’amico, svenuto e pieno di lividi.

 

 

 

***continua***

 

UAAAAAAAAAAAAAAAA!!! Come mi piace scrivere i dialoghi di Milene con i pallini!!! Sono carinissiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiii!!!!

Si, lo so, devo avere una paralisi mentale (ma va? ndDraco)…

Allora, che ne pensate di Ron? È un gran bastardo, vero? Certo che pure Herm… devo dire che però mi diverto abbastanza a farli litigare (anche questi sono gli effetti della paralisi di cui sopra)…

Poverino il nostro Draco… ma che gli sarà successo?

Ovviamente lo saprete nella prossima puntata…

Ma secondo voi che cosa è accaduto mentre Harry parlava con Ginny? E il nostro eroe farà pace con i nostri amici? E la bella (Bella? Non lo sapevamo, non l’hai nemmeno descritta ndNoiTutti) Milene avrà un qualche ruolo nella storia o è solo una comparsa? Ovviamente è tutto già deciso, ma… fatemi sapere voi che pensate, sono curiosa di sapere le vostre idee a proposito, e se sono riuscita a farvi venire qualche dubbio…

Tra l’altro ci infilerò in mezzo anche il nostro caro Voldy, ma questo accadrà fra un po’…

Ok, ok, basta spoiler, ho già detto pure troppo…

Voi leggete, leggete… e commentate!!!

 

 

Thanks a chi legge e a chi commenta (rispondo qui anche ai commenti del secondo chappy visto che in quello scorso non l’ho fatto)

 

Entreri Già povero Harryuccio… ma come vedi sarebbe stato meglio se Herm e Ron non lo avessero saputo…

 

LadyBlood Sono contenta che ti sia piaciuto, thanks!

 

Sere Come hai visto ci avevi azzeccato, era proprio Ron… Come va il tuo ‘blocco’? Riesci a scrivere di più? Spero di si visto che leggo la tua ficcy… comunque se ti può consolare io è praticamente un mese che non scrivo più niente, a parte il cap 05 di questa ficcy

 

Rowan_MayFair Thanks ^^

 

Roby Bah io Ron lo vedo un po’ tonto, per cui non credo si redimerà molto presto… Ma questo è da vedere perché ancora non ho deciso del tutto come va avanti la cosa… Sei ancora dell’idea che le femmine sono più comprensive? Io ho odiato Herm in questo chappy (ma sei scema? L’hai scritto tu!NdHarry_povero_cucciolotto ) … Comunque thanks a lot, mi fa piacere che ti piaccia e che non ti sembri troppo mieloso…

 

 

, continuate a commentare e, soprattutto, a leggere! Sto cominciando a scrivere il 6° chappy e devo dire che questa storia sta prendendo una piega assurda… Se vi sembra che le cose che scrivo siano troppo da psicopatica fatemelo sapere, ok?

Un bacione-one-one a tutti!

Siau!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Bloody flower ***


05 - bloody flower

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 05 – Bloody flower

 

 

 

 

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 05 – Bloody Flower

 

 

 

Harry p.o.v.

 

 

 

Quando vidi Draco svenuto e ferito mi spaventai a morte, e pregando che non gli fosse accaduto nulla di grave corsi verso di lui.

Mi chinai al suo fianco, e controllando se respirava, lo sentii sussurrare il mio nome.

Lo scossi leggermente nel tentativo di svegliarlo, ma ero totalmente nel panico e non sapevo che fare. Avevo già fronteggiato numerose volte Voldemort, ma non mi era mai capitata una cosa del genere.

Pian piano il mio ragazzo riaprì gli occhi, e mi si strinse il cuore guardando la sua espressione da cucciolo spaventato.

= Tutto ok? =

< Certo, non vedi come sono bello arzillo? > ridacchiò.

= Stupido… Cos’è successo? =

< Non lo so… io… non me lo ricordo, mi spiace. >

Ebbi l’impressione che mentisse.

Non so perché, forse per il fatto che allontanò il suo sguardo dai miei occhi, forse per l’ansia che traspariva dalla sua voce, ma c’era qualcosa che non mi convinceva.

= Sicuro? =

< Mh-h! > annuì delicatamente.

In fondo era ferito, e decisi di non stressarlo troppo.

Quando avesse voluto, mi avrebbe raccontato tutto spontaneamente.

Lo aiutai a rialzarsi, ma mi cadde addosso non appena lo lasciai.

< S-s-scusa… io… >

= Non fa niente = tentai di tranquillizzarlo, ma non ottenni l’effetto sperato.

Lo sentii tremare, e capii che stava soffrendo.

= Draco… cosa c’è ora? =

< Mi dispiace… Io… Mi dispiace Harry… >

Lo strinsi forte a me. Non sapevo cosa dirgli, perché non sapevo cosa gli fosse successo. Tentai di trasmettergli tutto il mio amore attraverso quell’abbraccio. E forse non riuscii completamente a tranquillizzarlo, ma mi sembrò leggermente sollevato.

Smise di tremare, ed ancora un po’ scosso mi guardò, ed accarezzandomi i capelli mi chiese

< Dobbiamo andare da Silente. Mi aiuteresti a camminare? Da solo non credo di farcela… >

Annuii debolmente.

Ci alzammo, ed arrivammo in silenzio alla capanna del nostro amico.

 

 

 

Draco p.o.v.

 

 

 

Quando mi svegliai, sentii una presenza al mio fianco.

Credo di aver pronunciato il nome di Harry, nell’inconscia speranza che fosse lui a soccorrermi.

Le palpebre erano incredibilmente pesanti, e non riuscii ad aprire immediatamente gli occhi.

La persona che mi era vicino mi scosse leggermente, forse per farmi riprendere i sensi.

Ricordo chiaramente quanto mi sentii sollevato nello scoprire che era stato il mio dolce angelo ad aiutarmi.

Ma nonostante ciò il mio cuore era ancora scosso al ricordo di quello che era successo.

Harry mi fissò, chiaramente preoccupato, e mi sentii un po’ in colpa per averlo fatto stare in pensiero a quel modo.

= Tutto ok? = mi chiese dolcemente

< Certo, non vedi come sono bello arzillo? > ridacchiai per non piangere. Ma in fondo non riuscivo a non trovare buffa quella situazione.

= Stupido… Cos’è successo? =

< Non lo so… io… non me lo ricordo, mi spiace. > mentii.

Mi fissò socchiudendo leggermente gli occhi, come nel tentativo di guardarmi dentro. Mi ricordò vagamente Silente in quell’istante, ma sperai profondamente che non avesse lo stesso intuito del vecchiaccio.

= Sicuro? = mi chiese. Ecco.

< Mh-h! > Risposi mentendo ancora. Dopotutto non potevo dirgli la verità. Cosa avrebbe detto se avesse scoperto che mi ero lasciato picchiare dal suo migliore amico? E poi non potevo permettere che il loro rapporto si rovinasse a causa mia. Certo non avevo mai potuto vedere quel rompipalle di Weasel, ma per il mio amore era importante, e non volevo che lui sapesse. E in fondo anche per il mio ego era un duro colpo. Già quando uscii fuori dal castello avevo cominciato a sentirmi debole, ma mai avrei creduto che quel pezzente avrebbe potuto ridurmi così. E invece…

Vidi l’espressione di Harry raddolcirsi leggermente, prima che mi aiutasse a rialzarmi (o quantomeno ci provò).

Ma io da bravo imbecille persi l’equilibrio.

< S-s-scusa… io… >

= Non fa niente = mi disse con la sua voce calda e rassicurante.

Ma io mi sentivo in colpa… troppo… avevo creato un bel casino, stavo rischiando di compromettere un’amicizia che durava da anni.

Tentai di trattenere le lacrime, ma più tentavo di soffocare il mio senso di colpa e più mi convincevo di essere io la causa di quello che era successo.

Cominciai a tremare leggermente, forse il nervosismo forse il magone represso, non saprei dirlo con precisione, ma stavo male.

= Draco… cosa c’è ora? =

Cazzo, non potevo farlo preoccupare così… no, lui non se lo meritava!

< Mi dispiace… Io… Mi dispiace Harry… >

perché non riuscivo a dire altro? Perché?

Lo sentii stringersi a me.

Non credo possa lontanamente immaginare quanto il suo abbraccio mi diede conforto.

Così mi imposi di non dargli altri pensieri e di sforzarmi di non far trasparire la mia ansia.

< Dobbiamo andare da Silente. Mi aiuteresti a camminare? Da solo non credo di farcela… >

Annuì debolmente.

Mi aiutò a rialzarmi, ed assieme arrivammo in silenzio alla capanna di Hagrid.

 

 

 

*** Aula di pozioni ***

(da qui si riparte in terza persona ndMe)

 

 

 

 

Madama chips si avvicinò a Piton

‘Allora lei crede davvero che…’

_ No, non lo credo. Ne sono certo. _

E quindi vorrebbe forse dire… che è lui? Ne è sicuro?’

Piton annuì leggermente con la testa.

 ‘Ma non è possibile Severus! Sa benissimo che il fiore di cui parla è estinto.’

_Se lo fosse ora noi non potremmo tenerlo in mano._

‘Ma… perché Draco?’

_, è un purosangue, su questo non ci sono dubbi. Ed è anche in qualche modo legato a lei sa chi. Ma non capisco come potrebbe…_

‘Dovremmo fare delle ricerche in merito.’

_O potremmo chiedere direttamente a lui_

‘No, non penso sia il caso… senza contare che si è sentito male di recente… Sono preoccupata per lui, povero ragazzo…’

_Solo una cosa non mi è chiara. Perché lui e non Potter?_

‘Sa, ho notato che ultimamente ha migliorato i suoi rapporti con Potter… crede che le due cose possano essere collegate?’

_Non lo so… ma stia tranquilla che se c’è qualcosa sotto, io lo scoprirò…_

I due rimasero in silenzio per alcuni minuti, senza accorgersi di due occhi che avevano spiato tutta la conversazione…

 

 

***

 

Quando Harry accompagnò Draco in infermeria, poco ci mancò che madama Chips si mettesse ad urlare.

Appena visto il povero serpeverde, Hagrid aveva detto ad Harry di accompagnarlo in infermeria, che lì ci avrebbe pensato lui.

Ovviamente il moretto non se l’era fatto ripetere due volte, ed aveva immediatamente accompagnato il suo ragazzo da Madama Chips, la quale chiese subito cosa fosse successo, ma non ottenne altra risposta se non un

< Non me lo ricordo >

da parte di Draco.

La donna lo guardò un po’ contrariata, ma non poté fare altro che credere al ragazzo e lasciarlo riposare.

Il serpeverde prese sonno dopo pochissimo, mentre Harry continuava ad osservare quel viso angelico e perfetto.

Rimase, così, immobile a lungo; almeno fino a che non sentì qualcuno entrare nella stanza.

§ Harry!!! Abbiamo saputo che tu e Malfoy stavate in infermeria… che c’è non vi sentite bene?§

= G-G-Ginny!? Milene!? =

° Aha! °

= C-c-come mai siete venute!? =

° Scusaci tanto se ci siamo preoccupate per te… °

= No, scusa, non era questo che intendevo… =

§ Allora, come va? §

= Io sto benissimo… lui un po’ meno. =

Rispose il moretto guardando tristemente Draco

° Cosa gli è successo? °

= Dice che non ricorda niente… =

° E tu ci hai creduto? °

Harry la guardò un po’ interdetto

= EH? =

 

 

 

 

Ciao!!!

Scusate il chappy un po’ cortino ma se lo facevo più lungo chissà quando lo leggevate…

Ringrazio chi legge e chi commenta

 

Entreri : Thanks a lot per le rece ^^, concordo pienamente con il tuo “sono dei bastardi figli di cane”, ma che ci vuoi fare, così è la vita… e sinceramente ancora non ho deciso se farli riappacificare o meno, soprattutto con Ron… mi diverto così tanto a far soffrire Harry ^^ eheheh… il fiore ‘ciucciasangue’ è un po’ raro, per cui non credo che si possa reperire un mazzo intero per la tua proffa, ma si potrebbe vedere se Piton ci cede quello che ha trovato Dracuccio mio…

 

Sere : Don’t worry per il capitolo perso, e grazie per le recensioni! Sono contenta che lo trovi appassionante, perché a me sembra più che altro delirante (uh ho fatto anche la rima…). Draco è andato in infermeria perché non capita tutti i giorni di essere ‘succhiati’ da un innocuo fiorellino, e quindi ha preferito farsi dare una controllata… e a quanto semra ha fatto bene. Il tuo capitolo 24 l’ho salvato ieri sera per poterlo leggere, ma sono appena tornata da scuola (oggi avevo le pagelle…), per cui non ne ho ancora avuto il tempo. Ma appena lo leggo commento, promesso!

 

Un bacione a tutti

 

 

 

 

Your

 

 

Vahly

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** lettere e ripensamenti ***


06 - lettere e ripensamenti

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 06 – Lettera e ripensamenti

 

 

 

 

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 06 – Lettera e ripensamenti

Vahly

 

 

 

Il signore oscuro aprì personalmente la lettera che gli era appena stata consegnata. Attese di rimanere solo, prima di leggere con attenzione le poche righe con la delicata calligrafia della sua amante.

 

“ Mio signore, finalmente sono riuscita a rintracciare il prescelto. È uno studente della mia scuola che credo tu conosca molto bene, in quanto figlio di uno dei tuoi più fedeli servitori. Ma so che tu ami le sorprese, per cui preferisco portarlo a te personalmente. Sono sicura che sarai lieto nel constatare di persona di chi si tratta.

La tua

Lucciola scarlatta”

 

Voldemort ripiegò la lettera, e con un ghigno la avvicinò lentamente al camino di fronte a lui, per ritirarla non appena prese fuoco. Con la voce tremante dalle risate, sussurrò appena

-- Sì, e poi rinascerò dalle sue ceneri… finalmente! --

 

 

 

 

*** *** *** *** *** *** *** *** 

 

 

 

 

Hermione era letteralmente infuriata. Continuava a camminare avanti e indietro, sempre più velocemente, tanto che Ron quasi cominciò a pensare che avrebbe potuto bucare il pavimento.

+ Che cosa vuol dire “Io non volevo?” Ma ti pare normale andare in giro a menare la gente solo perché si è messa con un tuo amico? +

<< Ex-amico. >>

+ Ma la vuoi piantare? Va bene la presa di posizione per cercare di fargli tornare un po’ di sale in zucca, ma questo è troppo!!! Tu sei completamente pazzo!!! +

<< Vuol dire che adesso hai deciso di punto in bianco di approvare la loro relazione? >>

+ Io non approvo proprio un bel niente, ma è la sua vita ed ha il diritto di farne quel che vuole. Possibile che tu non capisca? Siamo… eravamo suoi amici… e lo abbiamo deluso molto. Mi spiace solo di averci messo così tanto a comprendere chi di noi aveva torto. +

<< E a te starebbe bene che si sbattesse Malfoy? MALFOY??? >>

+ Io non ho alcun diritto di giudicarli, così come non ce l’hai tu. E quello che hai fatto, … è veramente troppo. Stavolta hai esagerato. +

<< Pensala come ti pare, ma io non ho alcuna intenzione di dargli la mia benedizione. >>

+ Ed infatti nessuno ti sta chiedendo di farlo. Possono stare insieme anche se tu sei contrario, ma forse faresti bene a chiarire con calma la situazione, ed a scusarti con entrambi. Ad ogni modo, io sto andando ora a farlo, sperando che non sia troppo tardi. Se vuoi seguirmi… +

<< MAI! VUOI ANDARE? FA PURE!!! MA NON SPERARE DI COINVOLGERE ANCHE ME!!! SAI QUANTO ODIO MALFOY, LUI E TUTTA LA SUA FAMIGLIA! E SE HARRY VUOLE FAR PARTE DELLA SUA VITA, CHE FACCIA… MA POI NON VENGA DA ME A PIANGERE QUANDO QUELLO STRONZO LO FARÀ SOFFRIRE!!! >>

+ Ma tu sei così sicuro che lo farà? Perché vedi, ho capito che finora chi lo ha più fatto soffrire siamo stati proprio noi… +

 

 

Ronald Weasley non rispose, e non tentò nemmeno di raggiungere Hermione quando questa raggiunse la porta e la superò. L’unico rumore udibile all’interno della stanza si ebbe quando la ragazza chiuse la porta alle sue spalle, sbattendola con forza.

Il rosso oramai aveva deciso, non avrebbe mai e poi mai che qualcuno a cui teneva si legasse alla famiglia dei Malfoy, anche a costo di perdere le sue amicizie. Amava molto Hermione, e non riusciva ad immaginare la sua vita senza di lei, ma in quel momento l’unico sentimento che riusciva a provare era la rabbia e il rancore. Si distese sul suo letto, cercando di calmarsi, ma capì ben presto quanto ogni tentativo in quella direzione fosse inutile, e così si costrinse a riflettere sulla situazione. Non ce l’aveva con Harry perché era gay, affatto. Certo, quando l’aveva visto baciarsi con Malfoy rimase letteralmente sconvolto dal fatto che l’amico avesse certe tendenze, ma aveva subito capito che l’avrebbe superata facilmente. Ma quel che gli bruciava ancora dentro era un'altra cosa. Che, nonostante tutto ciò che aveva fatto loro in quegli anni, Harry fosse ancora disposto a dare fiducia a Malfoy. Tutti sapevano che prima o poi si sarebbe unito a Voldemort, ed allora per Harry sarebbe stata la fine.

Eppure l’amico non voleva ascoltarlo. Si fidava più del nemico che di lui, dopo essergli stato vicino per anni non era ancora riuscito a conquistare la sua fiducia, evidentemente.

E non solo questo.

Avrebbe gettato tutto a puttane solo per seguire quel bastardo viziatelo figlio-di-papà: la loro amicizia, tutti gli scontri con Voldemort… tutto.

Ron sapeva bene che l’amore è cieco, e che non era colpa sua se si era innamorato di uno come lui; ma se Malfoy avesse deciso di seguire l’oscuro signore, davvero Harry sarebbe stato in grado di combatterlo? Davvero sarebbe andato contro la persona che amava?

No, non credeva.

Perfino lui per Hermione avrebbe fatto qualunque cosa, e di sicuro i sentimenti del moretto erano altrettanto forti.

D’altra parte, forse avrebbe potuto convertire Malfoy, ma… no, non era possibile. Non lo sarebbe mai stato…

 

 

 

*** *** *** *** *** *** *** ***

  

 

 

Harry si voltò di scatto quando sentì una voce ben nota chiamarlo alle sue spalle.

= He-Hermione? =

+ Mh-h! Proprio io ^^+

= Che cosa ci fai TU qui? Pensavo che non volessi più parlarmi! =

+ Sì lo so… ho sbagliato, e me ne sono resa conto. Perdonami Harry +

Disse a voce decisamente un po’ troppo alta.

Il moretto la fissò per un paio di secondi, stupito. Non sapeva cosa fare… Doveva darle una seconda possibilità? E soprattutto, doveva dargliela subito o…

Ma i suoi pensieri vennero interrotti da Milene, che mentre Hermione stava per aprire nuovamente bocca, si fece avanti attaccando la grifondoro

° Sbaglio o qui c’è qualcuno che sta male? Non per dire nulla, ma non mi sembra ne il momento ne il luogo per risolvere i casini che hai combinato con la tua testardaggine del cavolo. Per cui, anche se il tuo ego non ti concede di essere seconda a nessuno, gradirei che rispettassi chi è qui per dei motivi seri, penso che chi si sta riposando abbia la precedenza. Ed ora se non ti spiace, penso che sia meglio uscire. + Concluse facendo cenno ad Harry e Ginny di seguirla.

Hermione cambiò letteralmente colore, assumendo una pallida tonalità violacea, e quando furono usciti tutti e quattro sbottò

+ MA CHI TI CREDI DI ESSERE!?!? COME OSI PARLARMI IN QUESTO MODO? +

° Già, hai ragione… ° sorrise Milene, passandosi una mano tra i lunghi e segosi capelli neri ° Non mi sono ancora presentata. Milene Darklight, corvonero, padre mago e madre babbana. Sono nello stesso anno di Ginny. Piacere. °

Ma Hermione scansò la mano tesa della ragazza

+ Hermione Granger, grifondoro. Ora posso parlare con Harry? +

° No. °

Hermione la fissò interdetta.

+ Come scusa? +

° Ho detto di no. Enne O. se non lo capisci leggimi le labbra. °

+ E per quale motivo, di grazia? +

° Se non lo avessi capito, Harry è già preoccupato di suo per Malf--- Draco, non serve che ti ci metti pure tu a stressarlo ulteriormente. °

+ Ma come--- +

= Ehm… scusate ragazze… lo so che la conversazione si stava facendo interessante, ma devo interrompervi… Sempre che io abbia voce in capitolo, spero… Herm, parliamo più tardi, ok? Ora vorrei restare con Draco. EMilene? Grazie molte, ma non mi serve il tuo aiuto, so difendermi da solo. Io e Ginny rientriamo, voi fate quel che volete. =

E detto questo tornò nella stanza, lasciando le due ragazze a scannarsi tra di loro.

 

 

***continua***

 

 

Farà pace Harry con Hermione? E chi sarà stato/a spedire la lettera a Voldemort? Si riprenderà Draco? E ciò che gli è successo avrà conseguenze? E il nostro caro Voldy, come si comporterà?

Le risposte (forse…) nella prossima puntata.

Ringrazio chi legge e commenta, scusate se non rispondo ma sono talmente incasinata che è già tanto se riesco a postare…  

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** GoldLight ***


07 - GoldLight

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 07 – GoldLight

 

 

 

 

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 07 – GoldLight

Vahly

 

 

 

Da dentro la stanza si sentivano chiaramente gli urli di Hermione e Milene, ma Harry tentò di non farci caso. Ginny sorrise tristemente guardando Draco, poi si girò verso Harry facendo cenno con la testa di guardare oltre la porta semiaperta, alle loro spalle.

Harry dovette trattenersi non poco per non scoppiare a ridere mentre Madama Chips, che stava arrivando in quel momento, afferrava per le orecchie (no, non è un modo di dire…) le due ragazze e le trascinava lontano dall’infermeria, sbraitando loro qualcosa che però Harry non riusciva a capire.

Poi però l’attenzione del moretto fu attratta da un bagliore giusto dietro di lui. Si voltò di scatto, appena in tempo per vedere il corpo di Draco illuminarsi di una strana luce dorata, che lentamente si affievolì e sembrò come rientrare nel corpo del ragazzo.

Harry lo fissò con gli occhi fuori dalle orbite e si allontanò lentamente camminando all’indietro per un po’, per poi scattare verso la porta chiamando ad alta voce Madama Chips.

Ginny rimase nella stanza per un po’, per poi allontanarsi cercando di mantenere la calma.

Tremava leggermente, ma quando una sua compagna di stanza, incontrandola nel corridoio, gliene chiese il motivo, lei rispose semplicemente

§ Deve essere il freddo… §

 

Nel frattempo Madama Chips, letteralmente trascinata da Harry, entrò nella stanza con aria piuttosto interrogativa.      

Visitò Draco, ma a parte una febbre neanche troppo alta, non trovò nulla.

Chiese ad Harry se non si fosse sbagliato su ciò che diceva di aver visto, ma il ragazzo era più che sicuro e cominciava anche ad aver paura per il suo ragazzo. Continuò a chiedere insistentemente a Madama Chips di trovare un modo per aiutarlo, ma lei [poverina] non sapeva proprio dove mettere le mani, e forse – diceva – sarebbe riuscita a lavorare un filino meglio se Potter avesse smesso di rompere gli stinchi.

Ma il ragazzo non voleva proprio saperne, e fu dopo l’ennesima discussione con l’infermiera che udì un sussurro del suo amore, appena percettibile.

Si avvicinò immediatamente al suo capezzale esortandolo a ripetere ciò che aveva detto, metre gli accarezzava dolcemente il volto.

Ma, per quanto si sforzasse, Draco non riuscì a ripetere che alcuni frammenti di quella che proprio non riusciva a sembrare una frase con una propria coerenza

< Sarà… rinascerò… ceneri come l'araba… crollerà… domineremo… creato… >

= Cosa vuol dire, amore? = sussurrò Harry = Non ti capisco… =

<…cielo e… terra… nostro dominio… entrambi… per sempre… >

Harry si sentiva sempre più preoccupato mentre era costretto ad osservare Draco ansimare ed affaticarsi sempre di più senza poter far niente. Ma dopo aver terminato quell’ultima frase, con la parola per sempre, sembrò rilassarsi. Fino a che non riprese ad agitarsi maggiormente.

Harry tentò di calmarlo, sussurrandogli che lui era lì, che non c’era nulla di cui temere, che si sarebbe risolto tutto presto.

Ma non sembrava servire a molto, tanto che ad un certo punto cominciò ad urlare. È

< NOOO!!! NO, NON HARRY… PERCHÉ!!! NO… NON PUOI… NON … … TI PREGO, ASPETTA, NON FARLO!!! >

Harry si spaventò, se possibile, ancora di più

= Sono qui, Draco… Sono qui… che cos’è che non dovrei fare? =

< NO, NON HARRY NO!!! IO… IO… NON PUOI… … … INSIEME… MA COSÌ… NON LO FARAI… >

= Cosa, Draco? Fare cosa? =

< È INUTILE… NON PUOI… FERMARMI! AHAHA… HO CAPITO… ORA… HO CAPITO… … … … … >

Sembrò quasi che dopo quell’ultima esplosione di energia, Draco avesse esaurito tutte le sue risorse. All’improvviso si calmò, e tutto tacque.

Madama Chips, che aveva osservato (per l’ennesima volta) tutta la scena dalla fessura della porta socchiusa senza però intervenire, rabbrividì al pensiero che tutto ciò potesse avere a che fare con…

Ancora non aveva aperto la porta quando sentì qualcuno precipitarsi nella stanza

= MADAMA CHIIIPS!!! =

Harry… che cosa…’

= DracoDraco è… ha… =

Harry, è normale che un paziente possa parlare nel sonno. Anche Draco lo ha fatto altre volte. Tu non lo hai mai visto perché devi seguire le lezioni e non rimani mai troppo a lungo, ma ti assicuro che non è la prima volta che accade. E non sarà nemmeno l’ultima’

Ci fu una breve pausa di silenzio, prima che la Chips si decidesse a continuare.

‘Però c’è un fatto curioso: è la prima volta che Malfoy fa il tuo nome, forse deve aver sentito la tua presenza. Tra l’altro, è la prima volta che lo sento chiamarti in generale con il tuo nome. È strano che non ti chiami ‘‘sfregiato’’, Potter o in qualche altro modo dei suoi… forse tu sai dirmi il perché?’

Harry arrossì, forse fin troppo, e Madama Chips evidentemente se ne accorse perché glissò sul fatto e decise di passare oltre.

‘ In ogni modo,  di solito le crisi durano più a lungo, credo che la tua presenza gli faccia bene. Se vuoi, posso chiedere al professor Silente di farti un permesso per venire qui ogni volta che si renda necessario.’

Harry annuì con la testa, per poi accorrere dal “suo” paziente non appena lo sentì nuovamente chiamare

< Ha…rry… >

Ma quando si avvicinò, ebbe una bellissima sorpresa: Draco aveva riaperto gli occhi.

 

 

***continua***

 

Lo so, i capitoli si fanno sempre più corti… Ma che volete farci, con il poco tempo che ho a disposizione, questo è tutto ciò che al momento riesco a fare, sorry.

Ringrazio chi legge e chi commenta.

Però visto che mi sforzo tanto per aggiornare nonostante tutto il casino di compiti che ho ogni giorno (e sono convinta che quasi tutti voi mi capite benissimo)… che ne dite, me lo potete lasciare un commentino? Anche per dire solo ‘ Bella ’ o ‘ Non mi piace per niente ’ (fa schifo sarebbe un po’ triste, dai), o anche per dirmi che vi sembra dei personaggi, come pensate si evolverà la storia, se vi soddisfa o preferireste si svolgesse in un altro modo… sono sempre aperta ai suggerimenti… (anche se recentemente ho più po meno deciso come deve terminare. Non le ultime battute, quelle sono già stabilite da quando ho scritto il primo -secondo- capitolo… ma i fatti in se… quando sarà il momento capirete di cosa parlo).

Vabè, insomma il succo del discorso è: fatevi sentire!!!

Spero di essere stata abbastanza convincente.

E scusate gli aggiornamenti lenti (e non solo per questa fan fic), vi prometto che non appena terminerà la scuola sarò molto più veloce.

Buon fine anno scolastico a tutti

Ci si rilegge (penso) a Giugno, almeno su questa fic.

1 Kiss

Vahly

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** risveglio ***


08 - Risveglio

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 08 – Risveglio

 

 

 

 

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 08 – Goodbye

Vahly

 

 

 

Ma quando si avvicinò, ebbe una bellissima sorpresa: Draco aveva riaperto gli occhi.

 

 

Harry si accostò lentamente al letto, come se avesse paura di spezzare un qualche incantesimo. Poi avvicinanò tremante la mano al volto di Draco sussurrando

= Ti sei svegliato…

Draco annuì

< Così pare… ehi, ma che fai? Non starai mica piangendo? >

Harry non si era accorto delle calde lacrime di sollievo che scorrevano lungo le sue guance. Sorrise felice al suo ragazzo che gli stava delicatamente asciugando le gote salendo dolcemente ad accarezzargli gli occhi

< Calma… ehi, non è successo niente… >

= Scusami… è solo che io… ho avuto paura ecco. E vedere che stai bene è… così rassicurante…

Draco ridacchiò

< Se mai dovessi accorgermi che mi stai ignorando, penso di aver trovato il modo giusto di… >

Ma non riuscì a terminare la frase che Harry lo interruppe

= Prova un’altra volta a farmi prendere uno spavento del genere e ti giuro che se non ti succede niente in infermeria ti strangolo io con le mie mani! =

< Oh, ma tanto non lo faresti. >

= Scommettiamo? =

< Quanto ? >
Sorrise malizioso Draco

= Quello che vuoi =

Rispose con tono altrettanto malizioso e lascivo Harry

 

Avrebbero continuato a lungo se Madama Chips non avesse tossicchiato abbastanza rumorosamente per attirare la loro attenzione e richiamarli all’ordine.

Malfoy, vedo con piacere che si è perfettamente ripreso. Almeno all’apparenza. Ma ora se non le spiace vorrei visitarla, per cui Potter se non le spiace…’

Harry aveva capito l’antifona e dopo aver sussurrato al suo amore

= Ci vediamo più tardi =

Salutò l’infermiera ed uscì.

 

 

 

*** *** *** *** ***

 

 

 

Quando tornò nel suo dormitorio trovò Ron che stava litigando con Hermione.

Li ignorò bellamente e prese un paio di libri, alzando leggermente lo sguardo solo per guardare di scorcio Hermione che usciva inveendo contro il ragazzo.

 

Poco dopo Ron sembrava essersi leggermente calmato

<< Allora come sta? >>

= Da quando ti interessa? = rispose freddamente Harry

<< Stavo solo tentando di essere gentile. >>

= Non ce n’è più bisogno, grazie. =

 

Silenzio

 

= Comunque sta meglio. Si è appena svegliato. Madama Chips lo sta visitando. =

 

Ancora silenzio.

 

Harry sentiva il cuore fargli male.

Per quanto ancora sarebbe durata quella situazione? Si diede mentalmente dello stupido. Ron aveva cercato di fare un passo avanti e lui… lui…

 

= Ron? =

<< MH-h? >>

= Non voglio litigare con te per una cosa del genere. Lo sai che tengo alla tua amicizia =

<< Non quanto tieni a quella di Malfoy, però. Oooops… scusa, dimenticavo, Draco… >>

= Potrei fare lo stesso discorso con Hermione, volendo. =

<< Non è la stessa cosa >>

= Oh sì che lo è =

<< Hermione non ci ha preso per il culo da quando ha messo piede in questa cosa >>

= Lui non voleva. Ha DOVUTO farlo. Credevo lo avessi capito. =

<< Ed io credevo che tu fossi un po’ più sveglio. >>
= Senti, se anche non sopporti lui, almeno fallo per me. Siamo amici no? =

<< Eravamo. È inutile girarci attorno, non è più come una volta. E tu hai fatto la tua scelta Harry. Tu la tua ed io la mia. Per quanto possiamo cercare di venirci incontro, sai bene che non è possibile. Malfoy si unirà a tu-sai-chi e tu non ci potrai fare nulla. Credi davvero che se suo padre gli chiederà di unirsi a lui, il tuo adorato ragazzo rifiuterà e si lascerà massacrare dai mangiamorte solo in nome del vostro grande amore? Andiamo, sii realista Harry… non potrà dire di no e vi troverete su fronti opposti. E allora per te non sarà più così semplice scegliere. Cosa farai? Resterai ugualmente con lui sapendo che potresti essere la sua prossima vittima… o lo lascerai spezzando il cuore ad entrambi? O forse sarai solo tu a soffrirne… chi ti dice che già ora non stia fingendo? Che anche in questo momento lui… >>

Ma Ron non riuscì a concludere. Harry, già paonazzo in volto, gli urlò

= BASTA!!! ORA SMETTILA!!! MA CHI TI CREDI DI ESSERE PER SAPERE GIÀ COSA FARÀ DRACO? CHE NE SAI DI QUALI SARANNO LE SUE SCELTE? LUI MI AMA, COME IO AMO LUI, E NON SARANNO QUEI FIGLI DI PUTTANA DEGLI AMICHETTI DI SUO PADRE A DIVIDERCI. NON LO PERMETTERÒ, E NEMMENO LUI LO FARÀ!!! PUOI NON CREDERCI, MA LUI NON STA FINGENDO! LO SENTO CHE È SINCERO,E MI FIDO DI LUI! PERCHÉ NON RIESCI AD ACCETTARLO… PERCHÉ NON RIESCI AD ESSERE FELICE PER ME? =

<< Come faccio ad essere felice per te quando so già che ne soffrirai di questa cosa? >>

= Tu non puoi dirlo Ron… nessuno può sapere cosa accadrà in futuro, men che meno noi. Se così fosse, troppe volte sarei già dovuto essere morto a sentire la Cooman. Non è successo. Come cazzo fai a sapere cosa accadrà e cosa NON accadrà? =

<< È evidente. Sei solo tu a non accorgertene. Ma se la pensi a questo modo, non posso far nulla per farti cambiare idea… non trovi? Per cui credo sia inutile continuare questa conversazione. >>

Harry non riuscì a ribattere.

Era totalmente sconvolto dal comportamento che ultimamente aveva quello che credeva essere il suo migliore amico.

Era semplicemente assurdo.

Dopo tutti quegli anni trascorsi insieme, dopo tutti quegli anni in cui avevano fatto di tutto per aiutarsi a vicenda…

Che cosa stava succedendo?

Perché si comportava così?

Perché?

 

 

*** continua ***

 

Modo decisamente bastardo di chiudere il capitolo… mah, ancora non ho scelto se farli riappacificare o meno… si vedrà.

Il prossimo chappy cercherò di farlo più lungo ^^ promesso!!!

 

È dal capitolo 5 che non rispondo alle recensioni… scusate, scusate ^^’’’ rimedio subito

 

Sere _ siau!!! Ma quand’è che aggiorni la tua ficcy? Spero che tu continui a leggermi… le tue domande avranno una risposta, prima o poi ^^’’’’’ ma sono contenta che tu me le abbia poste perché sono tra i punti fondamentali della mia ficcinathanks thanks

 

Entreri _ hai ragione non se lo merita di riappacificarsi con Harry, e lo sta dimostrando sempre di più… vedremo, vedremo… ma può essere che riceverà la sua punizione divina ^^ smiiilee… ah per gli aggiornamenti… penso che ora che la scuola è finita (finalmente!) le congiunzioni astrali saranno un filino più frequenti. Baci anche a te

 

__ROBY__ _ Hermione come hai visto qualche tentativo di riappacificazione ha deciso di farlo. Ci riuscirà? Non ci riuscirà? Leggi e saprai! Draco si è ripreso, e qui avevi ragione perché se Draco muore la storia finisce. Per la lucciola… ahahaha no, non è il fiore… ma quando l’ho letto sono scoppiata a ridere… no, non è lui, e fra questi capitoli gli indizi sono talmente minimi che è praticamente impossibile vederli. Ed è una cosa voluta perché siete tutti talmente bravi che mi avreste sgamata subito, come hai fatto in un alta fic… non te l’ho detto lì perché ancora devo aggiornare e comunque non do mai spoiler “direttamente”, ma mi sa tanto che hai ragione… Ahhh sì la scuola è finita ed ora si sta una pacchia… W L’OZIO!!! W W!!! Per le frasi di Draco… lo saprai presto (tu ed Harryucio) …

 

 

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Capitolo 9
*** Quando tutto sembra andare per il verso giusto ***


Solo tu nei miei pensieri

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 09 – Quando tutto sembra andare per il verso giusto…

 

 

 

 

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 09 – Quando tutto sembra andare per il verso giusto…

Vahly

 

 

 

Madama Chips era già uscita dalla stanza da un quarto d’ora buono, ed aveva rassicurato Draco sulle sue condizioni.

Andava tutto bene, ora, e qualunque cosa avesse avuto, sembrava essere svanita nel nulla.

Il ragazzo però non riusciva affatto a sentirsi sollevato.

Ricordava perfettamente quello che aveva visto, quello che aveva… percepito.

Era come se una parte nascosta di lui si fosse risvegliata, e gli mostrasse qualcosa…

ne era sicuro, non era un semplice sogno…

Non erano coincidenze, no…

Sapeva. Ora sapeva.

Non doveva accadere.

 

Era totalmente immerso nei suoi pensieri, tanto che non si accorse di una figura che vivace si avvicinò a lui per ridestarlo da essi.

° Heilà! Allora? Sembri un cadavere… su con la vita! °

< Oh, Milene… Buongiorno… >

° Come ti senti? °

< Meglio, ora. Grazie… >

° Ho sentito Madama Chips che parlava con Piton, e indovina un po’ chi era l’argomento principale? °

< Posso immaginarlo… e che cosa avevano tanto da sparlare quei due? >
° , pare che tu abbia detto qualcosa durante il sonno… e il professor Piton sembrava essere parecchio interessato alla cosa! °

< Sul serio? Perché dovrebbe far caso ai deliri di un povero malato? >

° Perché secondo loro, forse non stavi solo delirando… °

‘Perfetto’ pensò il biondino

< E che altro hai sentito? >

° Solo Piton che diceva alla Chips di tenerti d’occhio. E di non farti uscire dall’infermeria, almeno per il momento °

< Meraviglioso. Mi si prospetta un periodo molto divertente, a quanto pare. >

° Ah, e ovviamente la tua punizione è sospesa a tempo indeterminato. °

< Cosa? >

° , è così che è cominciata, no? Hai cercato il fiore per la punizione di Piton, ricordi? °

< A-ha >

° E viste le tue condizioni, il tuo caro prof ti ha esonerato dal continuarla. °

< Almeno una nota positiva… >

° Harry, invece, si fermerà a pozioni oltre l’orario scolastico. Aiuterà Piton a studiare quel coso. °

< Il fiore? >

° Esatto °

< Non ti pare che diano tutti un po’ troppa importanza a questa vicenda? >

° Sono solo preoccupati per te… di che ti lamenti? °

< Non penso sia solo per questo… >

° E per cosa, allora? °

< No, niente, niente… supposizioni. Grazie per gli aggiornamenti >

° Figurati! °

La ragazza si voltò per andarsene, ma prima di farlo, lo guardò un ultima volta, per poi dirgli

° Ah, Draco… e stai attento… °

 

 

 

***Nella sala comune dei grifondoro, intanto…***

 

 

+ Harry! +

Il ragazzo si voltò

= Sì? =

+ Io… volevo… parlarti… un… at… attimo +

Affermò la ragazza a fatica, a causa del fiatone.

Aveva visto Harry da lontano, ma per qualche ragione sembrava volersene andare.

= Dimmi pure =

Rispose il moretto, forse fin troppo freddamente.

Era ancora molto arrabbiato per la discussione con Ron, e non aveva affatto voglia di dover litigare con qualcun altro. Né di fingere di essere gentile.

+ I-io… scusa Harry. Avrei voluto dirtelo prima, ma con i casini selle ultime ore non ci sono riuscita, e… non so che altro dire, se non perdonami. Ti voglio bene, e sei il mio migliore amico con Ron. Siamo stati due stupidi, abbiamo sbagliato tutto con te… e non avrei dovuto reagire così… non con te… ti capirei se non volessi perdonarmi, e so che non ho il diritto di chiedertelo, ma… ti prego, accetta le mie scuse… e dammi un’altra possibilità… +

Harry sentì un tuffo al cuore.

Era come se fosse improvvisamente più leggero.

Hermione, oramai, era quasi sull’orlo delle lacrime. Fece una breve pausa nel suo discorso, ma quando fece per continuare Harry non le diede modo di farlo.

Scattò in avanti, istintivamente, abbracciandola.

A quel punto sentì Hermione tremare leggermente, forse per il nervosismo, e poi rilassarsi, mentre le diceva

= Grazie… =

Dio, era così felice che almeno lei avesse capito… Che almeno tra loro due le cose si fossero risolte…

Non sapeva ancora se sarebbe riuscito a riappacificarsi o meno con Ron, ma per il momento decise che gli bastava così.

Era talmente felice che in un attimo tutti i pensieri negativi svanirono, e la rabbia scivolò via dal suo corpo lasciando solo una limpida sensazione di benessere. Si sentiva bene.

 

 

*** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** *** ***

 

 

Draco era rimasto nuovamente solo nella stanza, ora che anche Milene se n’era andata.

Ragazza particolare, pensò.

Molto carina, e decisamente sveglia. Ma aveva un nonsochè di misterioso.

Era come se nascondesse qualcosa.

Pensò che fosse solo la sua impressione, e non ci diede più di tanto peso.

Anche se aveva l’impressione… l’impressione che assomigliasse a qualcuno

Ma forse si sbagliava.

Fece per alzarsi, quando lo colse un fortissimo mal di testa.

Tenendo le mani premute sulle tempie, si accasciò a terra, incapace di compiere qualunque altra azione.

Il dolore era talmente forte da impedirgli perfino di urlare…

Vide una luce accecante, e poi un volto…

Era lui… Voldemort.

Poi vide se stesso, ed Harry

Come l’altra volta.

Solo che questa volta qualcosa era cambiato.

Nella sua nuova visione, Harry era morto.

Si vide, mentre lo stringeva a se, e piangeva all’ombra di un Voldemort risorto e con nuovi poteri…

Era lì, dietro di loro, e si preparava ad attaccarli… Anzi, ad attaccarlo… Perché Harry era… era…

No… Harry

NO!!!

HARRY… NON POTEVA ESSERE MORTO…

Cosa doveva fare adesso? Come poteva farcela senza di lui?

Si girò a guardare l’assassino…

C’era una strana luce nei suoi occhi…

Non era una luce omicida, però.

C’era qualcos’altro…

 

 

 

***continua***

 

 

Sono tornataaaaaaaa!!!!

Grazie a chi legge e commenta ^^, la prossima volta rispondo a tutti

Thanks and kiss a lot

-Vahly-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Abbandono ***


10 - abbandono

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 10 – Abbandono

 

 

 

 

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 09 – Abbandono

Vahly

 

 

 

Harry si sentiva così felice, che quasi non gli sembrava vero.

Draco stava bene, ed Hermione aveva fatto pace con lui.

Decisamente era una bella giornata.

Una bellissima giornata.

E non stava tanto bene da giorni, oramai. 

Sicuramente niente sarebbe potuto andar storto a quel punto, e le cose sarebbero a poco a poco migliorate.

Decise di condividere la sua gioia con la persona che più amava al mondo [chi, il suo cane? Ahahaha!!! ndMe], e si recò velocemente in infermeria.

Aveva finito di cenare da poco, e non aveva alcuna voglia di tornare al dormitorio.

Rapidamente, arrivò nei pressi dell’infermeria dove incontrò Madama Chips, che subito gli andò incontro

‘ Ancora in giro, a quest’ora, eh? ’

= Lo so che tecnicamente non potrei, ma… è solo che volevo vedere Draco =

‘ Capisco. , non credo che ora sia possibile. Il ragazzo sta riposando. ’

= Ah, certo… =

Disse Harry abbassando leggermente la testa.

In effetti ci era rimasto un po’ male.

Ma era ovvio che avesse bisogno di riposo. Dopotutto, era ancora convalescente

= È normale che gli serva qualche giorno per riprendersi, no? =

‘ Esatto Potter. Inoltre si è sentito poco bene questa sera, per cui non deve essere disturbato. Tutt--- ’

Ma Harry non la lasciò concludere.

= Che cosa vuol dire che si è sentito poco bene, questa sera? =

‘ Nulla di cui preoccuparsi, Potter. Tuttavia, come le dicevo, se sta attento a non turbare la quiete sua e degli altri pazienti, e se non combinerà nulla di… strano, come al suo solito, potrei anche darle il permesso di entrare un attimo. ’

= Grazie Madama Chips! È un’angelo! =

La donna stava quasi per ribattere qualcosa, ma vedendo il ragazzo dirigersi velocemente nella stanza dove giaceva Draco, addormentato, decise di lasciar perdere e non dire nulla.

Harry entrò in riverente silenzio, senza mai staccare gli occhi dal suo ragazzo, osservandolo riposare apparentemente tranquillo.

Gli scostò una ciocca di capelli dorati dalla fronte per osservarne meglio il volto dai lineamenti perfetti, che ora appariva così rilassato e al contempo fragile.

Si chiese come fosse possibile ce un semplice essere umano racchiudesse in se tanta bellezza, e se un giorno o l’altro sarebbe mai svanita.

Mano mano che passavano i giorni si rendeva sempre più conto di quanto lo amava e di quanto avesse bisogno di lui.

Avrebbe lottato per il loro amore, a qualunque costo.

Draco emise un gemito, e quasi nello stesso istante Harry sentì una dolorosa fitta alla fronte, mista ad una generale sensazione di… felicità.

Sì, era proprio felicità.

Voldemort doveva essere felice, e questa gioia in qualche modo intaccò quella di Harry, facendo vacillare il benessere che fino a poco prima lo pervadeva.

Si sentì vagamente preoccupato, ma decise di non dar peso alla cosa.

Strinse la mano di Draco, sussurrandogli

= Non hai nulla da temere. Io sono qui con te, ora. E ci sarò sempre, te lo prometto =

< Harry… no… >

Rispose Draco.

Il moretto era convinto che stesse ancora delirando, e gli portò una mano sulla guancia, accarezzandolo dolcemente mentre gli ripeteva

= Devi pensare solo a riprenderti, adesso =

Ma il biondino, lentamente, stava riaprendo gli occhi.

Sorrise tristemente ad Harry

< Grazie di essere venuto >

Disse a bassa voce.

Harry sorrise a sua volta.

C’era molta più gioia nel suo sguardo che non in quello del biondino.

= Come avrei potuto fare altrimenti? Sai che non ti avrei mai abbandonato, amore. =

Draco si mise a sedere. Non riuscendo a sostenere lo sguardo del moretto, girò leggermente la testa e prese a fissare molto attentamente le piastrelle del pavimento, di un azzurro-verde chiaro molto delicato che riprendeva pienamente l’idea che il serpeverde aveva sempre avuto di ospedale.

< Harry, io… ti ringrazio di tutto. Davvero. Ma… >

Fece una breve pausa. La sua voce sembrava quasi rotta da lacrime represse, ma si sforzò di continuare

< Preferisco prendere un periodo di pausa. Credo… che dovresti frequentare altre persone; e anch’io forse. E poi… >

= Vuoi lasciarmi? =

Chiese Harry con un filo di voce.

Draco annuì, lentamente.

= Perché? =

< I…io… penso che sia giusto così. >

= Giusto? GIUSTO? = esclamò Harry con gli occhi lucidi = Cosa vuol dire che è “giusto”? Se tu veramente mi ami… cosa ci può essere di giusto nel lasciarmi? =

< Forse… forse non ti amavo veramente come credevo. >

Mentì Draco.

Si sentiva malissimo, ed una forte sensazione di nausea assieme ad un’insistente fitta allo stomaco si impadronì di lui

= No… tu… stai mentendo… =

< Harry, seriamente…  non so neanch’io cosa provo, mi spiace. Ho bisogno di un periodo per rifletterci su, e credo che per il momento dovremmo smettere di vederci, anzi forse è il caso che tu non venga più in infermeria, dopotutto sto meglio adesso e posso benissimo cavarmela… > disse Draco tutto di un fiato, rimandando giù le lacrime che prepotenti cercavano di farsi strada lungo i suoi occhi.

Sapeva che se si fosse fermato non sarebbe più riuscito a riprendere.

“ Ti prego, Harry, perdonami” pensò.

Oramai erano le uniche parole che la sua mente riusciva a formulare.

… perdonami …

Ma d’altra parte, sapeva che era necessario.

= Tu… no, non lo stai pensando seriamente… =

< Certo che dico seriamente! > Esclamò Draco, sull’orlo della disperazione.

Perché Harry non se ne andava?

Perché doveva a tutti i costi rendergli tutto così difficile?

= Dicevi di amarmi… =

< Mentivo. Andiamo Potter, l’ho sempre fatto… da quando mi conosci… come puoi credere che io sia cambiato da un momento all’altro?>

Disse alla fine il biondo, sperando che questo riuscisse finalmente a convincere Harry.

Il moro lo fissò, allibito.

= Tu… =

Si alzò lentamente

= Tu… tu… sei veramente uno stronzo! TI ODIO! =

Draco scoppiò in una risata forzata e per nulla felice

< E credi davvero che possa importarmene qualcosa? >

Harry non riusciva a crederci.

No… ma con chi era che si era fidanzato, lui?

Dov’era finito il ragazzo che si era dimostrato così dolce e umano?

Esisteva veramente, poi?

Una fitta lancinante sembrava squarciargli il petto, e gli occhi ormai gonfi di lacrime erano fissi sul suo ormai ex ragazzo.

Continuava ad amarlo, da impazzire, eppure ci fu un attimo in cui provò un odio profondo verso di lui.

I due sentimenti si scontrarono ferocemente, in una lotta all’ultimo sangue che lo dilaniava dentro.

Ma l’amore vinse.

Nonostante tutto, non riusciva ad odiarlo quanto avrebbe voluto.

E questo gli faceva ancora più male.

Avrebbe voluto dirgli qualcosa, sommergerlo di cattiverie, ferirlo se ci riusciva. O implorarlo di non abbandonarlo, di restare con lui. ma non ne aveva la forza.

L’unica cosa che riuscì a fare fu voltargli le spalle ed allontanarsi da lui, sussurrando un

= Addio =

appena percettibile.

Che Draco udì benissimo.

Ma fu solo quando il grifondoro varcò la soglia, e si udirono i suoi passi secchi sempre più lontani, che Draco si lasciò andare ad un pianto che, sapeva, non sarebbe riuscito a consolarlo.

E i suoi singhiozzi riempirono la stanza fino a tarda notte, unico rumore percettibile in quella notte densa e soffocante che lo circondava.

 

 

 *** continua ***

 

Ehm… questa volta è meglio che io mi limiti ad un “NO COMMENT”, vero?

ma mi credete se vi dico che risistemo tutto, poi?

 

 

 

Michelle Malfoy _ Grazie ^^. Quella era solo una visione, non ti preoccupare. Se poi si avvererà o meno, è da vedere…

 

Severus_Pyton _ Lo sai che sono mesi che penso di ammazzare Ron in una delle mie fic e non riesco a decidere dove? , diciamo che il tuo lo potrei considerare un segno del destino e seguire il suggerimento…

 

__ROBY__ _ Ehm… è inutile che io ti dica che per il momento non posso risponderti, vero? L’hai detto tu stessa che tanto non ti dicevo nulla, per cui non credo te la prenderai… Baci a te!

 

 

 

… Ora corro a nascondermi in Alaska (o, porc****… mi sono fatta sfuggire dove andavo!!!)

Se non mi ammazzate nel frattempo, ci sentiamo nel prox capitolo

Kiss a lot (mi perdonate *___*)

Vahly

 

 

 

 

 

 

= Harry

< Draco

<< Ron

+ Hermione

|| Hagrid

° Milene °

_ Piton

§ Ginny

‘ Madama Chips

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** Sofferenza ***


11 - sofferenza

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 11 – Sofferenza

 

 

 

 

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 11 – Sofferenza 

Vahly

 

 

 

La ragazza si avvicinò lentamente a Voldemort, aspettando che lui le mostrasse un segno.

Passarono alcuni secondi prima che il Lord Oscuro le fece un cenno con la testa, dicendole con la sua voce calda

# Avvicinati. #

La ragazza annuì, poi chinò il capo, in segno di riverenza. Infine si avvicinò.

Il Lord le porse la mano, che lei prontamente baciò.

# È giunta l’ora #

Disse con un sogghigno 

E tutto sarà perfetto, mio Lord. Il ragazzo è ormai pronto, tutti i poteri sono fluiti in lui, ed attendono solo di essere risvegliati… ”

# Giacciono in un corpo indegno, ma presto verrà il momento che il giusto padrone ne faccia buon uso. Ed allora potrò finalmente rinascere e dominare il mondo magico, distruggendo tutti gli esseri inferiori… Babbani, mezzosangue, e babbanofili… tremate!!! #

La ragazza alzò lo sguardo, come in una muta richiesta.

Voldemort ridacchiò

# C’è qualcosa che non va, mia dolce lucciola? #

“ Io… no, mio signore. Nulla. ”

Voldemort sorrise, stavolta più dolcemente

# Suvvia, so cosa turba il tuo cuore e il tuo animo. Ma tu mi sei stata vicina, e sei la mia serva più fedele. Avrai senz’altro la mia riconoscenza, non temere… #

Allungò la mano sul suo volto, e le passò il pollice sulle labbra

# … non mi scorderò di te # concluse in un sussurro.

“ Vi ringrazio, mio signore. ”

Voldemort si fece più serio, ed il tono della sua voce più grave.

# Che mi dici di Potter? # 

“ Non sarà un problema. È tutto pronto. ”

# Non ci saranno errori, spero. #

“ Nessuno. ” concluse lei, semplicemente.

Voldemort la strattonò per un braccio, avvicinandola a se

# Perfetto #

Mormorò prima di posare le sue labbra fredde e sottili su quelle più calde e carnose della ragazza. I suoi capelli lunghi ondeggiarono lievemente, mentre sentiva il profumo della morte avvicinarlesi.

# Mi piace il tuo sapore… #

“ Ne sono lieta “

# Questa sera rimarrai qui. È tanto che non rendo mio il tuo corpo… non vorrei mi stessi evitando. #

“ Vi prego mio signore, non è così, ma non posso rischiare che si noti la mia assenza ”.

# È solo questo? #

“ Non vi fidate? ” Rispose lei, questa volta più freddamente. Stava diventando audace; questo poteva essere un notevole rischio, ma aveva il suo fascino “ Conoscete il motivo che mi ha spinto a seguirvi ”

# Già, lo conoscEVO #

Rispose l’uomo – se tale poteva definirsi – sottolineando il passato

“ Sapete bene che non sto mentendo. Non sarei qui, ora ”

Disse scansando lo sguardo.

Se si fossero guardati i suoi occhi con attenzione, si avrebbero potuto notare due lacrime solitarie sgorgare da essi e scendere veloci sulle sue guance, fino a sfiorarle le labbra

# D’accordo. Voglio fidarmi, ma non deludermi. #

“ Non accadrà, mio signore ”

Rispose la ragazza, trattenendo i singhiozzi

# Puoi andare, ora. Ci vedremo quando ti invierò il segnale. #

La ragazza si fece coraggio.

Alzò il volto; gli occhi erano leggermente arrossati, ma lo sguardo deciso.

“ Resto. ”

Voldemort la fissò stupito.

Non si aspettava una cosa simile, tantomeno da lei.

Dovevano essere le cattive compagnie, pensò.

# Come? #

Vo-volete la prova della mia fedeltà? Ebbene, resto. ”

# Sei coraggiosa a parlarmi così… #

“ Chiedo scusa se ho detto qualcosa di offensivo verso la Vostra Persona, ma non ritengo di averlo fatto. ”

Voldemort rise.

Una risata divertita, non affatto forzata.

# D’accordo. Recati nelle mie stanze, sai dove si trovano. #

La ragazza fece un inchino, e si voltò.

Mentre usciva un mangiamorte annunciò al suo signore l’arrivo di un’altra sua seguace, che avrebbe dovuto tenere d’occhio Potter e Malfoy ad Hogwarts.

Milene.

La ragazza incrociò lo sguardo con la mora, che sembrò osservarla con disprezzo.

° Ora capisco molte cose… ° le sussurrò Milene passandole affianco.

La ragazza trasalì e si voltò di scatto per guardarla, ma oramai Milene sembrava non curarsi più di lei.

Alla fine uscì, pensando che d’ora in poi sarebbe dovuta stare più attenta.

 

 

 

HOGWARTS, la mattina dopo…

 

 

Harry si svegliò, gli occhi gonfi e stanchi di chi aveva passato una notte insonne a piangere.

Ancora dormivano tutti quando si alzò, fortunatamente. Non gli andava di sentire le loro domande o di incrociare nuovamente lo sguardo carico di rancore di quello che era stato il suo migliore amico.

“ Ora che mi ha lasciato sei contento, Ron? “ Si disse fra sé e sé, dando un fugace sguardo all’amico ancora addormentato.  

Si andò a lavare il viso per cercare di migliorare un po’ il suo aspetto, ma fu tutto inutile. Alla fine dopo una veloce doccia decise di uscire dal dormitorio prima che gli altri si svegliassero.

Sperava di non incontrare nessuno nei corridoi. Al momento voleva solo essere lasciato in pace.

Ora che non aveva più ne Ron ne Draco si sentiva così dannatamente solo!

E si rese conto della grande fortuna che aveva quando c’era qualcuno con cui parlare, perché non aveva mai pensato che fosse così triste aver voglia di confidarsi con qualcuno ma non avere nessuno con cui poterlo fare… ma forse era stata anche colpa sua.

Negli anni passati, senza rendersene conto, a parte Ron ed Hermione non aveva costruito nessun altro rapporto d’amicizia particolarmente significativo, ed era sempre stato così fottutamente preso da se stesso da non rendersene neanche conto.

Ed ora ne stava pagando le conseguenze.

Camminando senza una meta si trovò a capitare nel posto dove per la prima volta aveva dichiarato il suo amore a Draco, dove si erano baciati e compresi per la prima volta… dove credeva di aver trovato qualcuno da amare…

Ed all’improvviso le lacrime tornarono a sgorgare dai suoi occhi.

Così calde e amare, non riusciva a trattenerle… e per quanto si sforzasse, i suoi occhi non volevano saperne di obbedire al suo volere, e continuavano a far sgorgare quell’intensa sofferenza che scaturiva dal suo cuore.

Si allontanò velocemente, quasi correndo, finché non andò a sbattere contro qualcuno, cadendo.

Non alzò lo guardo, ma rimase lì immobile sperando che chiunque fosse, avesse il buon gusto di andarsene e di lasciarlo stare.

Ma la persona in questione non fece così, e porgendogli la mano, chiese dolcemente

+ Harry? Tutto a posto? +

Sentendo la voce dell’amica, il ragazzo afferrò la mano e si alzò

= Hermione… =

La ragazza non ebbe il tempo di dire nulla. Il moro le gettò le braccia al collo, e singhiozzando la strinse a sé.

+ Va tutto bene, Harry… Va tutto bene… +

Cercò di rassicurarlo lei pur non sapendo il motivo della sua sofferenza.

= No, non va affatto bene Hermione! Dio, mi sento così… =

Ma non finì la frase.

+ Te la senti di parlarne? +

Il moretto annuì, ancora stretto a lei.

Quella mattina nessuno dei due andò a lezione.

 

 

 

***continua***

 

 

Capitolo breve - breve… ma rimedierò col prossimo ^///^’’’

Scusate se non posso rispondervi, oggi sto veramente di fretta.

Lo so che vorreste che Draco ed harry tornassero insieme, ma datemi un po’ di tempo, ok?

Che ne pensate della prima parte?

Kiss kiss

-Vahly-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** Una mano tesa sull'orlo del precipizio ***


12 - una mano tesa sull'orlo del precipizio

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 12 – Una mano tesa sull’orlo del precipizio

 

 

 

 

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 12 – Una mano tesa sull’orlo del precipizio   

Vahly

 

 

 

Harry rientrò nella sua stanza a notte inoltrata.

Aveva trascorso tutto il pomeriggio con Hermione, che aveva cercato di trovare un modo per consolarlo o per lo meno di farlo star meglio. Inutilmente, com’era ovvio.

La sera però aveva preferito restare da solo.

Hermione era andata a parlare con i professori con cui avevano lezione quel giorno nel tentativo di trovare una scusa abbastanza convincente per la loro assenza, mentre Harry si era recato nella stanza delle necessità nella speranza di trovare con la solitudine un po’ di pace.

Alla fine però era riuscito solo a pensare a Draco tutto il tempo, e così verso l’una di notte aveva deciso che era inutile restare lì a crivellarsi il cervello per cercare qualche pensiero che avrebbe potuto sostituirlo: non l’avrebbe trovato comunque.

Cercando di fare il più piano possibile, entrò nella stanza e silenziosamente si cambiò. Gli sembrava che dormissero tutti, perciò non poté fare a meno di sentirsi stupito quando vide una luce accendersi e qualcuno avvicinarsi a lui.

La sorpresa aumentò, se possibile, ancora di più quando si rese conto di CHI si era avvicinato.

= RON?! =

Il rosso annuì.

<< Sei tornato tardi, stasera… >>

= Non credo che la cosa ti riguardi. = rispose Harry freddamente. Probabilmente Ron si era preoccupato per lui, ma dopo come si era comportato, non si meritava una risposta migliore.

Ron sospirò. Poi, abbassando leggermente lo sguardo, disse a voce più bassa di prima e di quanto non avrebbe voluto.

<< Hai ragione. Me lo merito. >>

= Già il fatto che te ne accorga è un passo avanti. =

Disse Harry cercando di apparire calmo. In realtà aveva da una parte il forte istinto di prenderlo a pugni, dall’altro quello di abbracciarlo e dirgli che potevano lasciar perdere l’ultimo periodo, di tornare amici come prima.

<< Mi spiace Harry. Per tutto… io ho sbagliato, perdonami. >>

Alla fine il sentimento di amicizia vinse, ma Harry stava ancora male per Draco.

Ripensò che forse in fondo Ron aveva avuto ragione, ma non per questo aveva il diritto di trattarlo a quel modo.

= Meglio tardi che mai, no? =

<< Sì, io… ci ho pensato molto. Non potrò mai essere amico di Malfoy, ma… per te potrei anche accettarlo. >>

Harry sentì come una pugnalata al cuore.

Già, il parlare di Draco gli faceva troppo male…

= Arrivi tardi. =

<< Come? >>

= Mi ha mollato. Forse avevi ragione tu, dopotutto. Dovresti esserne contento. =

Ron lo guardò stupito. Sapeva che Draco era uno stronzo, ma alla fine in un qualche modo che neppure lui sapeva, era riuscito ad autoconvincermi che se Harry aveva scelto di stare con lui, forse sotto sotto aveva qualcosa di buono. Evidentemente aveva sbagliato.

<< Mi dispiace, Harry… non avrei voluto che succedesse. >>

A quel punto Harry sentì la rabbia montargli dentro.

= SÌ CHE LO VOLEVI, INVECE! LO HAI DETTO TU, NO? “MALFOY TI FARÀ SOFFRIRE…” ED ECCO CHE È SUCCESSO. DOVRESTI RITENERTI SODDISFATTO DI TE STESSO, SAI? BRAVO. AVEVI RAGIONE ED IO TORTO. SEI CONTENTO ORA? =

<< No, Harry… ti sbagli. Ho sbagliato e lo ammetto, ma non mi augurerei mai la sofferenza di un amico solo per sentirmi dire che avevo ragione >>

= Senti, non mi va di discuterne ora. Domani ne riparliamo, ok? Buonanotte. =

Ron alla fine si rassegnò. In fondo se l’era meritato. Davvero.

<<notte Harry >>

E le luci si spensero in quella stanza come in quasi tutto il castello, mentre tutti due dormivano.

O meglio, quasi tutti: mancavano all’appello un serpeverde che non riusciva a non tormentarsi per l’aver lasciato la presona che amava, ed una ragazza che ora giaceva tra le braccia di Tom Riddle, il cui letto ad Hogwarts era vuoto…

 

 

La mattina dopo Harry, per quanto praticamente non avesse dormito, si alzò di buon ora.

Arrivò primo alle lezioni, e cercò di non pensare a Draco.

“Chi non  mi vuole non mi merita”, continuava a ripetersi mentalmente.

Notò che il biondino ancora mancava all’appello, probabilmente era ancora in infermeria.

Ma poi si impose di distogliere i suoi pensieri da quel lurido bastardo che lo stava facendo soffrire deliberatamente.

Sì, far incanalare la sua sofferenza nel sentimento di rabbia sembrava funzionare, e lo fece andare piuttosto bene anche in incantesimi e trasfigurazione, dove fu quasi più bravo di Hermione.

Dopo le lezioni doveva vedersi con Piton per quella faccenda del fiore.

Prima, però, decise di sistemare le cose con Ron.

Dopo pranzo gli chiese di vederlo, ed i due si incontrarono in un aula vuota, dopo averla sigillata con un incantesimo.

<< Harry, io… >>

= No, Ron. Fammi parlare. =

Lo interruppe il moretto.

<< Va bene >>

Acconsentì il rosso. Era l’unica cosa che poteva fare, dopotutto.

= Bene. = cominciò Harry = Allora, prima di tutto voglio dirti una cosa. In quest’ultimo perido ti sei comportato veramente da stronzo. Sul serio. Voglio dire, capisco tutto, è ovvio che il fatto che mi piacesse Malfoy ti stupisca, ed avrei accettato anche un po’ di fastidio da parte tua, ma sempre nei limiti dell’accettabili, in quento è la mia vita e credo di avere il diritto di condurla come meglio credo. Ed un comportamento simile dal mio migliore amico, non me lo sarei mai aspettato. =

Ron stava per aprire nuovamente la bocca, forse per scusarsi ancora. Ma Harry non gliene diede modo.

= Ciononostante, è anche vero che in fondo ti sei preoccupato per me. E non credo tu l’abbia fatto con cattiveria. In senso lato, naturalmente, visto che non sei stato esattamente uno zuccherino. Però sei stato uno dei miei primi veri amici, e mi sei mancato. =

Ron sorrise.

Harry gli tese la mano.

= Amici? =

Ron la strinse, con le lacrime agli occhi. Quando Harry fece per allontanarsi, il rosso gli si avvicinò per abbracciarlo.

<< Mi dispiace, Harry. Spero che tu e MalfDraco, riusciate a tornare assieme… >>

= Non so se sarà possibile. Comunque grazie. =

 

 

Harry sembrava aver ritrovato un minimo di serenità dopo la riappacificazione con Ron. Non avrebbe mai creduto che parlare di nuovo con lui gli avrebbe fatto così bene.

Dopo aver chiarito, gli aveva raccontato cosa era successo tra lui e Draco Malfoy nell’ultimo periodo, e Ron gli aveva promesso che lo avrebbe aiutato.

Per una qualche strana ragione, il rosso grifondoro sembrava non credere alle parole cattive che il biondo aveva rivolto ad Harry.

Così rassicurò l’amico e questo sembrò aiutare molto Harry.

Il quale, poco dopo, si recò da Piton per aiutarlo col fiore, in quanto era stato proprio lui, assieme a Draco, a trovarlo.

Alla fine il professor Piton scoprì che quello non era il fiore che lui aveva detto loro di cercare, ma che , sebbene fosse uguale nell’aspetto, ad un esame chimico risultava assai diverso. E cosa ancora più strana, nonostante il passare del tempo, non dava alcun segno di appassimento ed anzi sembrava sempre più vitale.

Il prof aveva anche chiesto se Draco in quel periodo si era comportato stranamente.

Ad Harry l’unica cosa che venne in mente era che il biondino aveva parlato nel sonno, ma non gli sembrava di ricordare null’altro, e così alla fine i due si separarono con un nulla di fatto.

A quanto pare il professore riceveva degli aggiornamenti continui da Madama Chgips, e questo insospettì molto il grifondoro.

Certo, Draco era stato poco bene, ma in fondo incidenti magici capitavano praticamente tutti i giorni, ed ogni studente in quella scuola era dovuto andare in infermeria almeno una volta nell’arco della sua carriera scolastica.

E allora perché tanta preoccupazione?

 

 

I giorni che seguirono Harry e Piton non fecero alcun passo avanti, apparentemente.

Milene continuava a chiacchierare con loro, oramai la consideravano un’amica, e Ginny si dimostrò molto felice che Harry e Ron avessero fatto pace, quando suo fratello la informò della cosa. Un paio di volte ad Harry fece leggermente male la cicatrice, ma nessuno voleva dare peso alla cosa, tanto oramai era considerato normale.

Il grifondoro passò le lezioni a fissare la sedia vuota del ragazzo, e a sforzarsi senza alcun risultato di non pensare a lui.

Ed una mattina della settimana seguente poco mancò che ad Harry prendesse un infarto tornando in classe.

Draco era di nuovo lì, poggiato ad una parete in attesa dell’arrivo della professoressa McGrannit, che rideva e scherzava con alcuni tra i suoi compagni di casa.

Quando entrò Draco si voltò un attimo, ma sembrò non dar peso alla cosa e velocemente tornò a parlare con i suoi compagni come se nulla fosse.

Ad Harry parve di scorgere un velo di tristezza nel suo sguardo, ma poi pensò di essersi sbagliato.

Ma ad Hermione non fuggì l’evidente arrossamento di quegli stessi occhi e l’aspetto trascurato del ragazzo.

Soffriva anche lui.

Al termine delle lezioni ne parlò con Harry, ma il ragazzo non sembrava convinto della sua tesi.

+ Eppure, se non sbaglio, prima di stare con te era parecchio più loquace e spavaldo, sai? +

= dimentichi che è stato male. Forse non si è ancora ripreso. =

+ Forse. O forse no. Sai che raramente mi sbaglio… +

= Evviva la modestia! =

+ Ma è vero. Ora smettila di piangerti addosso e fai qualcosa, se lo rivuoi… +

= Certo che lo rivoglio. Non riesco a dimenticarlo… ma il problema è che non credo che la cosa sia reciproca. =

+ E se ti avesse lasciato per un altro motivo? E se fosse a conoscenza di qualcosa che non sappiamo, e volesse tentare di proteggerti? +

= Avrebbe potuto… proteggermi, come dici tu, anche standomi accanto. E lo sa. =

+ Ma supponiamo che fosse così. +

= Allora a maggior ragione non vorrà tornare con me. =

<< Scusami tanto, Harry, ma perché invece di stare qui a perdere tempo a parlare di lui, non agisci? Fai qualcosa, qualunque cosa, e vedi come reagisce! >>

+ Oh, ciao amore! + sorrisse Hermione al ragazzo sbucato alle loro spalle.

<< Ciao… >> Ron diede un veloce bacio sulle labbra alla sua ragazza prima di tornare a parlare con Hary.

<< Quindi dati una mossa, capito?! >>

Il moretto annuì.

Tanto sapeva che non l’avrebbe mai fatto…

Almeno, così credeva.

 

 

***Continua…***

 

Domani torno a scuola… non ci posso pensare!!!

Quest’estate è trascorsa velocissima, sembra ieri che ho salutato tutti i compagni e ho cominciato a svegliarmi a mezzogiorno, andare a letto all’una, passare le mie giornate come volevo senza pensare allo studio e ai compiti (non ho nemmeno fatto quelli per le vacanze… :-P)… da una parte sono felice di ricominciare, ma dall’altra non credo sarà facile ricominciare a prendere l’auto alle 7 quando di solito a quell’ora sono beatamente addormentata, sig…

Quindi ora aggiorno per consolarmi.

Nel prox capitolo rispondo ai vostri commenti.

 

Un paio di cose, però, vorrei chiedervi:

1 – sono indecisa sul finale. Se Harry o Draco dovessero fare una brutta fine, ve la prendereste?

Questa è solo un’ipotesi, ma fatemi sapere se preferite un finale alla “e vissero tutti felici e contenti”, o se anche qualcosina di triste può andar bene…

2 – che ne pensate della riappacificazione tra Harryuccio tesoro bello e Ron?

 

Salutoni!

 

Un buon ritorno a scuola a chi inizia in questi giorni ^^

 

-Vahly-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** Speranza ***


13 - speranza

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 13 – Speranza

 

 

 

 

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 13 – Speranza  

Vahly

 

 

 

Era veramente triste per Harry vedere Draco da lontano senza potergli parlare, senza sapere se il biondino VERAMENTE lo odiasse o meno.

Una volta, quando ancora litigavano e credevano di odiarsi a vicenda, per lo meno avevano un qualche contatto, ed anche se Harry credeva che Draco provasse solo rancore nei suoi confronti, poteva sempre avere una scusa per averlo vicino e potergli parlare.

Ora non c’era neanche questo.

Solo l’indifferenza.

L’indifferenza più totale e assoluta.

Draco non gli parlava più; era vero che ogni tanto lo sbeffeggiava pubblicamente tanto per salvare le apparenze, ma restavano comunque episodi sporadici e Harry non riusciva più neanche a rispondere.

Ron ed Hermione gli avevano più e più volte detto di provare almeno a parlare con lui, ma la verità è che Harry aveva sì paura che le parole di Draco fossero vere, ma soprattutto (dopo aver riflettuto sulle parole dei suoi amici) temeva che avesse visto qualcosa che aveva a che fare con loro in quei giorni in cui era stato privo di coscienza, e che tornando insieme potevano correre dei rischi.

“Sì, ma standotene qui fermo come se nulla fosse non potrai certo aiutarlo” gli continuava a ripetere una vocetta insolente dentro di lui che cercava ad ogni costo di reprimere, spesso senza successo.

Ma intanto era passato di nuovo un mese e lui non aveva mai tentato di far alcunché per riprendersi il suo Draco, limitandosi ad osservarlo in silenzio.

In quel periodo sembrava essere anche lui triste, ed Harry a volte non poteva fare a meno di pensare di avere ancora un posto nel cuore del biondino, sebbene la sua mente fosse ancora divisa tra la possibilità che fosse così e quella che fosse tutta una sua illusione.

 

Intanto nel regno magico tutto sembrava andare per il meglio, neppure Voldemort aveva più dato segni di vita. I suoi seguaci, in realtà, stavano solo attendendo su suo ordine che i tempi fossero maturi e le sue spie erano sguinzagliate su tutto il territorio.

O almeno, così credeva…

 

Era un pomeriggio come tanti, quando Harry si recò per l’ennesima volta da Piton. Non avevano scoperto molto su quel fiore, tanto che Harry aveva più volte chiesto al suo insegnante di lasciar perdere, credendo fosse inutile.

Eppure il professore sovente estraeva dalla tasca un taccuino per gli appunti e cominciava a trascrivere informazioni nel bel mezzo dei loro esperimenti, non in tutti, ma solo quando sembrava succedere qualcosa.

Harry cercò di scoprire cosa avesse compreso l’uomo, ma fu totalmente inutile: Piton si rifiutava di riferire alcunché, e naturalmente non lasciava in giro ne appunti ne altri elementi che potessero fornirgli indicazioni sul procedere del lavoro.

Così quel giorno non credeva che avrebbe visto altro.

Entrando nell’ufficio del suo professore vide Milene uscirne, e salutandola si diresse all’interno.

Come al solito Harry si limitava a passare ingredienti al professore o cose simili (tanto che spesso pensava “Che cavolo ci resto a fare qui…”), quando all’improvviso vide il fiore risplendere di una calda luce dorata.

Il professore si sentì affascinato e soddisfatto della nuova scoperta, ma senza comprenderne la reale importanza, finché Harry, fissando il bagliore che emanava, non disse stupefatto

= M-MA… IO QUESTA LUCE L’HO GIÀ VISTA! =

_ DOVE?! _

Chiese immediatamente il professore.

= Draco … =

Piton lo fissò interrogativo, finché Harry non continuò

= Dracocioè Malfoy  ho visto una volta un bagliore identico attorno a lui! non posso sbagliarmi!!! =  

_ Quindi ci sarebbe una consequenzialità fra le due cose… se sono collegate, si spiegherebbero molte cose… _

Il professore non disse altro e cominciò complicate operazioni per misurare l’intensità magica che emanava il fiore.

= Professore… ? =

_ Sì Potter? _

= Gentilmente potrebbe dirmi CHE COSA sta succedendo? =

_ No _

Rispose semplicemente Piton

= Ma… =

_ E niente discussioni! _

= Io la aiuto praticamente ogni giorno!!! =

_ E con questo? _

Harry sentì la rabbai salirgli dentro, incontrollabile

= E CON QUESTO?! = sbottò = AVRÒ IL DIRITTO A SAPERE CHE CAZZO CI FACCIO QUA DENTRO, SE PERMETTE!!! =

_ NON USI QUEL TONO CON ME, POTTER! _

S’infuriò Piton

I due si fissarono senza dare segni di cedimento sulle rispettive posizioni. Alla fine Piton disse freddamente

_ Non serve più il tuo aiuto, qui. Puoi anche andare. _

= Ma io… =

_ Ora. _

Harry non tentò neanche di rispondere.

Uscì, sbattendo rumorosamente la porta, e giurò a se stesso che Piton non l’avrebbe mai più visto in quella stanza.

 

 

Fu proprio uscendo che vide Draco.

Il biondo camminava solitario per i corridoi di Hogwarts con una pergamena in mano, probabilmente un tema o comunque qualcosa del genere.

Sembrò non notare il moretto che lo fissava, con il battito del cuore accelerato e indeciso se fare qualcosa o meno.

Era tantissimo che non si ritrovava solo col serpeverde… non se n’era quasi reso conto, ma in effetti questa era la prima volta che gli si presentava veramente l’occasione per fare qualcosa… qualunque cosa…

Ma… ce l’avrebbe fatta? Sarebbe servito?

E se lo avesse respinto? E se avesse capito che Draco non lo amava veramente più? E se non fosse stata la cosa giusta da fare? E se non fosse riuscito a far capire a Draco quanto voleva stare con lui?

E se… e se…

Migliaia di interrogativi tempestavano la sua testa mentre, quasi automaticamente e senza rendersene conto, raggiunse Draco e lo strattonò verso di se prendendolo per la spalla, facendolo voltare.

Il serpeverde non fece in tempo a dire o fare nulla che Harry incurante del fatto che draco poteva non volerlo o che qualcuno poteva vederli o di qualunque altra cosa, lo afferrò per la vita e posò le proprie labbra sulle sue.

Draco sentì le gambe tremargli mentre dentro di se si faceva spazio una dura lotta fra l’istinto che voleva rispondere a quel bacio così inaspettato e dolce e la razionalità che gli impediva di farlo.

Ma quando Harry lo strinse maggiormente a se, e mentre con la mano libera gli accarezzava i capelli, contemporaneamente cercava di approfondire quel bacio, il cervello del biondo smise di funzionare e lui non poté far altro che rispondere con passione, mentre le braccia si aggrappavano saldamente al collo di Harry, lasciando cadere la pergamena che teneva in mano.

Dio, quanto gli era mancato il sapore delle sue labbra, il contatto con la sua pelle, e quel dolce profumo che lo avvolgeva e lo cullava trasportandolo quasi in un'altra dimensione… quanto gli mancava Harry… il SUO Harry … … …

Ma non poteva…

No…

All’improvviso si staccò dal ragazzo, spingendolo via da sé.

Come cavolo aveva potuto essere così stupido? Come?!

Guardò Harry, cercando di trattenere le emozioni che provava e le lacrime che si spingevano dai suoi occhi, cercando di fuoriuscire.

Abbassò un attimo lo sguardo, giusto il tempo di calmare un attimo il suo cuore che batteva ormai all’impazzata e di interrompere quella sorta di magnetismo che lo legava ad harry ogni qualvolta si rispecchiava nelle sue bellissime iridi verdi.

Alzò poi il volto, e guardando Harry con cattiveria, gli disse freddamente

< Lasciami stare Potter… >

Per poi scappare via.

Harry lo guardò, spiazato.

Certo, non avevano chiarito nulla… ma ora aveva la prova che non lo aveva scordato…

Ancora c’era una possibilità per lui… per loro…

 

  

***continua***

 

Ciao a tutti!!!!!!!!!!!!!!! Allora??? Non commentate più??? Non vi piace la storia? C’è qualcosa che non vi convince? Ditemelo!

In effetti capisco che con la ripresa della scuola è un periodo stressante per tutti, ma su… che vi costa lasciare un commentino-ino-ino???

Intanto vorrei ringraziare: Severus_Pyton (però piano piano risolvono, vedi?) e Michelle Malfoy (grazie cara, sei rimasta una dei pochissimi a commentare… in questi due chappo l’unica… e non te la prendere troppo con Milene ;-) … sul finale ci sto meditando su… ma mi sto convincendo a lasciarli vivi, poveri, anche perché sennò potrebbe esserci qualcuno che mi viene a cercare, non si sa mai… scherzi a parte, sono più per l’ “happy end” ma non ne sono sicura)

Un salutone a tutti… e fatevi sentire!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

  

 

 

 

 

 

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Capitolo 14
*** Frattanto... (intermezzo) ***


14 - Frattanto... (intermezzo)

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 14 – Frattanto… (intermezzo)

 

 

 

 

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 14 – Frattanto… (intermezzo)  

Vahly

 

 

 

La mattina seguente Harry si svegliò molto più stanco di quanto non fosse quando era andato a letto. Quella notte non aveva quasi chiuso occhio, troppo occupato a pensare a Draco e a tutto quello che era successo in quell’ultimo periodo per riuscire ad addormentarsi, e quel poco tempo che era riuscito quasi a prendere sonno aveva avuto un incubo che non riusciva più a ricordare, ma che lo aveva scosso parecchio.

Così l’alba era arrivata troppo presto per lui, e poche ore dopo era già a lezione, le occhiaie evidenti e la stanchezza che sempre più si faceva sentire.

Ron ed Hermione avevano notato il suo stato, ma non potevano parlargli in quel momento perché prima ad Erbologia era stato praticamente impossibile comunicare dato che erano molto distanti tra di loro (infatti la prof. aveva deciso di assegnare lei stessa i posti, e così si erano trovati ad essere divisi), mentre poi, con Pozioni, avevano trovato un Piton particolarmente irritato e suscettibile, perfino più del solito. Nessuno dei tre aveva la minima intenzione di sfidarlo, ed in particolar modo Harry, visto quello che era successo il giorno prima.

Così dovettero aspettare la fine delle lezioni, e finalmente Harry poté raccontare ai suoi amici quello che era successo.

+ Ma è fantastico! + disse Hermione entusiasta alla fine del racconto + Questo vuole dire che hai ancora qualche possibilità! +

= Già… peccato che nonostante tutto lui sembri non volerne proprio sapere di tornare assieme… =

<< Ma… sbaglio, o oggi si è tenuto mooolto alla larga? >> Chiese Ron pensieroso

= Esatto… =

<< Allora forse sarà per quello che è successo! >>

+ Ma dai? Che cosa te lo fa credere?! +

Ron la guardò storto

<< Piantala Herm. >>

+ Non è colpa mia sei tu che hai delle uscite pietose. +

<< Era solo un’osservazione! >>

= BASTA! =

Urlò Harry ai due che già stavano incominciando a litigare.

= Finitela, ok? =

+ Va bene.. +

<< Scusa Harry… >>

Risposero i due a capo chino.

“ Oh, ora va meglio! ” pensò il moro

In quel momento vide qualcuno passare.

Draco… con Tiger, Goyle e la Parkinson… poi c’era anche un altro ragazzo, si chiamava Zabini o qualcosa del genere… sembravano essere tutti particolarmente tranquilli, Tigher e Goyle ridevano sguaiatamente mentre la Parkinson camminava con un atteggiamento di superiorità quasi palpabile, come se ce l’avesse solo lei. Ma Draco… c’era qualcosa di strano… i suoi occhi erano tristi… 

 

° Ciao Harryyyyyyyyyyyyy!!! °

Il moro si voltò di scatto

= Milene! Ciao! Come va? =

° Abbastanza bene, grazie… e voi, ragazzi, come ve la passate? °

Chiese la ragazza rivolgendosi al gruppo

+ Bene, grazie! +

<< Ah-ah! Ma tu non stavi con mia sorella? >>

Milene distolse un attimo lo sguardo da loro, poi sorrise al rosso

° Sì, infatti… ma non la trovo! Che sbadata, eh? °

<< Mh… mah, pensavo fosse con te. Sai ultimamente mi sembra che abbia qualcosa… ma non capisco. >>

° Io non ci ho fatto caso, mi spiace °

Rispose Milene distrattamente

<< Non ti preoccupare, era solo una mia impressione! >>

+ Sarà così. Anche perché da quel che ho capito si è innamorata di una ragazzo dell’ultimo anno, per cui… +

<< LEI COSA?! MA SE ANDAVA DIETRO A SEMUS FINO A POCO TEMPO FA! >>

° E prima di lui ci sono stati un tassorosso e due corvonero… non preoccuparti, Ron, è normale! °

<< SÌ MA LEI NON PUÒ FARE COSÌ!!!!!!!!!!!! TUTTA LA SCUOLA SA DELLE SUE “COTTE”… E NON MI PARE UNA BELLA COSA! >>

° Oh, andiamo… non mi dire che tu non ti sei mai innamorato prima di Hermione! °

Ron non riuscì a rispondere. Effettivamente un paio di ragazze c’erano state prima di lei, però…

<< Sì, ma è diverso! >>

Riuscì solo a borbottare, ma nessuno gli diede peso.

 

 

***Ufficio di Severus Piton, intanto…***

 

 

Madama Chips entrò trafelata e con l’aspetto di chi non vedeva un ferro da stiro magico da giorni.

Puff… buongiorno Severusanf anfsono arrivata… anf … … appena … anf … ho potuto… ’

Disse una volta all’interno della stanza mentre si metteva a posto il camice candido totalmente scomposto

_ Lei non è abituata a fare molta attività fisica, eh? _

Ridacchiò il professore di pozioni ghignando

‘ Oh, piantala Severus. Ora vuoi spiegarmi che succede? È vero che avresti capito… ’

_ Cosa è successo al giovane Malfoy? _ la interruppe lui _ Sì, certo che l’ho capito. Avevi dubbi? _

‘ Allora ’

_ È una cosa non troppo semplice da spiegare. Ma se vuoi sederti… _

Madama Chips si accomodò. Il suo sguardo tradiva aspettativa ed eccitazione. Era stata sveglia notti intere per cercare di capirci qualcosa in tutta quella storia; sia per poter aiutare Draco Malfoy, sia per amore della scoperta scientifica. Ma nulla.

Ora, finalmente Severus sembrava poterle dare delle risposte…  

 

 

***continua***

 

 

Scusate, è solo un intermezzo… ma leggendo fra le righe ci sono un paio di indizi, per cui non è un capitolo poi così inutile come sembra a prima vista.

Uffi, sono staaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaancaaaaaaaaaaaaaaaa!!!

Andare la mattina a scuola e dover prendere l’auto alle 7… semplicemente mi ammazza. Non ci ero abituata, cavolo!

Per cui mi ci vorrà un po’ a riprendere i ritmi… ed anche gli aggiornamenti dipenderanno molto dal mio grado di stanchezza mentale per il momento.

Però anche se non c’è olto, me lo commentate questo chappo che ho scritto nonostante tutto?

Scusate se non vi ringrazio ‘stavolta… ma ho gli occhi che mi si chiudono!

Un bacione a tutti!

 

 

  

 

 

 

   

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 15
*** Un sogno e molte verità ***


15 - Un sogno e molte verità

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 15 – Un sogno e molte verità

 

 

 

 

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 15 – Il sogno  

Vahly

 

 

 

Madama Chips era a dir poco sconvolta.

‘ E così Draco Malfoy

Piton annuì.

_ Esatto. Verrà sacrificato per la causa dei mangiamorte. _

Ma suo padre… sua madre… non possono fare una cosa del genere! Non possono volerlo sul serio! ’

Piton capiva benissimo quello che la donna provava. I genitori del loro giovane studente avrebbero lasciato che Voldemort si servisse di lui. questo non l’avrebbe ucciso, ma Draco ne avrebbe sicuramente gravi danni a livello sia fisico che mentale.

Ma perché Draco? E che cos’è realmente quell’affare? ’

Chiese nervosamente la donna facendo un cenno al fiore posato sul tavolo, all’interno di un contenitore di cristallo.

_ Beh, questa è la cosa che mi ha sorpreso di più. Non è un fiore… anzi, se vogliamo andare a vedere non ha neanche una sua propria forma a quanto ne sappiamo. Silente è sicuro che Draco era esattamente il suo obiettivo, e questo lo dimostra. Infatti ha preso esattamente la forma di ciò che Draco cercava. _

Madama Chips lo guardò interrogativa

‘ E così il fiore non è un fiore…

_ Esattamente. Presente i mollicci? Il principio è più o meno lo stesso. Ti leggono nella mente: i mollicci riflettono le tue paure, e questi… affari, i tuoi desideri, ciò che stai cercando. Questo in particolare, non è un coso comune nei cosi della sua famiglia _

Madama Chips lo interruppe

Ma perché continua a chiamarli cosi? ’

_ Perché il loro scopritore, un tale che credeva di aver trovato tanto oro da poter campare di rendita per tutta la sua vita ed anche oltre, quando scoprì di essere stato preso per i fondelli si arrabbiò tanto e gli diede un nome lunghissimo, che tempo che l’hai detto per intero si è fatto notte. I colleghi in genere lo chiamano pseudomolliccio. _

‘ Capisco ’

_ Comunque dicevo… questo… pseudomolliccio non è un comune pseudomolliccio. Ma è un tramite. Infatti migliaia di anni fa esisteva un mago potentissimo, che alla sua morte sigillò i suoi immensi poteri in quest’affare e fece in modo che vivesse finché non avesse trovato l’eletto a cui cederli. Capisce che lo pseudomolliccio non aveva molta voglia di morire, per cui non si avvicinava mai a nessuno: se qualcuno degno dei poteri si avvicinava a lui, lui semplicemente si trasformava in qualcosa che gli serviva ma non che desiderava troppo profondamente, infatti il mago lo aveva costretto con un incantesimo ad attirare i potenziali successori ma se non si trasformava in qualcosa di estremamente irresistibile, spesso non veniva quasi notato. Così passarono anni, secoli, e i poteri rimasero racchiusi in lui. finché Il Lord oscuro non lo scoprì, e cercò di farlo trovare per impossessarsi dei suoi poteri. Ma senza successo. Poi uno dei suoi mangiamorte venne a sapere che si trovava nella foresta proibita… e così quando grazie alle spie ad Hogwarts seppe della punizione di Draco, qualcuno fece in modo che Draco lo trovasse. _

Ma perché Draco? Perché Voldtu-sai-chi non se n’è impossessato lui stesso?! ’

_ Già. Perchè? Me lo sono chiesto anch’io… e finalmente sono arrivato ad una conclusione: il Lord non può impossessarsene per un semplice motivo: è un mezzosangue. _

Quindi? ’

_ E quindi il mago che ha creato l’incantesimo era un conservatore, calcola che è vissuto migliaia di anni fa… e ha fatto sì che solo un purosangue potesse impossessarsi dei suoi poteri. _

‘ Quindi Draco serve solo a far sì che tu-sai-chi

_ Sì. Draco è solo il tramite. Ora non ha ancora ricevuto tutti i suoi poteri… ma sono sicuro che c’è qualcuno che lo tiene d’occhio qui ad Hogwarts. E appena li avrà ricevuti tutti… Il Lord Oscuro verrà a reclamare ciò che ritiene essere suo di diritto _ 

 

 

 

********Dormitorio Grifondoro, quella notte********

 

 

 

Il lord oscuro si avvicinò lentamente a Draco. Sfiorò le sue labbra con le proprie dita fredde, per poi chinarsi e baciarlo delicatamente. Quando si risollevò, un ghigno era già apparso sul suo volto.

Il biondino si agitò per tentare di liberarsi da quelle catene che lo tenevano imprigionato al muro di pietra, ma fu totalmente inutile. 

# È inutile agitarsi, Malfoy… è inutile… #

Draco continuò a muoversi. Non rispondeva, ma cercava solo di liberarsi.

# Ahahahahahahahahahahahaha!!! È davvero divertente ammirarti ora, giovane Malfoy… sei bello, sai… quasi quanto tuo padre… è un vero peccato doverti uccidere… un vero peccato… #

 

Harry si alzò dal letto di scatto.

Era stato solo un sogno… solo un brutto sogno…

O no?

E se quelle visioni… no, non potevano accadere in quel momento, Draco era ad Hogwarts

E se fosse stato Voldemort a mandargliele?

Doveva fare qualcosa… eppure era proprio ciò che Voldemort voleva…

Cosa doveva fare?

COSA?

Una sola cosa era certa: non avrebbe lasciato che Draco finisse nelle mani di Voldemort, a qualunque costo.

 

 

 

********La mattina dopo…********

 

  

Nonostante tutto quella mattinata non fu peggiore della precedente.

Piton non c’era, ed al suo posto gli studenti avevano avuto un’ora di supplenza con Hagrid.

Il mezzogigante non sapeva ancora nulla di ciò che era successo fra lui e Draco in quell’ultimo periodo, e quando chiese innocentemente al moretto in che modo andassero le cose fra loro, quest’ultimo colse l’occasione per aggiornarlo e chiedergli un consiglio.

L’omone non sapeva come fare per aiutarlo, ciononostante parlare con lui si rivelò piuttosto liberatorio per Harry.

Più tardi il moretto aveva raccontato tutto a Ron ed Hermione, e le loro reazioni erano state piuttosto prevedibili.

Ron si era spaventato ed Hermione gli aveva consigliato di Parlarne con Silente.

Lo avrebbe fatto, si disse.

Ma prima voleva vedere Draco… era dal giorno prima che non lo vedeva e non si sentiva tranquillo.

Lo cercò per mezza Hogwarts, voleva provare anche a parlargli, eppure non c’era…

Cavoli, dove poteva essersi cacciato?

Possibile che quello che aveva visto la sera prima fosse accaduto veramente?

No, non doveva essere impulsivo…

Eppure il dubbio lo stava dilaniando, e nella sua testa si faceva largo l’ipotesi che Draco potesse veramente essere stato preso da Voldemort

Finché ad un tratto non lo vide.

Era tranquillo, almeno all’apparenza, e stava parlando ad alta voce con Zabini ed un altro paio di serpeverde ancora non meglio identificati.

Il suo cuore sembrò cessare di battere per un istante, per poi riprendere ancora più veloce di prima.

“ Ora basta… ”

Pensò, avvicinandosi a lui.

Non ce la faceva più ad andare avanti così… dovevano parlare. Doveva capire se lo amava ancora, come credeva. E in quel caso avrebbe dovuto convincerlo che qualunque cosa lo turbasse, insieme ce l’avrebbero fatta.

Si avvicinò ulteriormente, abbastanza da poterlo toccare con la mano, se solo avesse allungato un po’ il braccio.

Non andò oltre: rischiava di non riuscire a controllare le emozioni ed i sentimenti repressi, lo sapeva.

< Che vuoi Potter? >

= Devo parlarti. =

Draco non riuscì molto bene a nascondere un’ondata di puro terrore.

Aveva già rischiato di perdere il controllo una volta, non poteva rischiare che accadesse di nuovo.

< Avanti allora. >

Harry inspirò, poi stringendo i pugni e cercando di apparire tranquillo, gli disse serio.

= Non qui. Ci possiamo vedere più tardi… in biblioteca? =

Draco guardò di sottecchi i suoi compagni di casa, cercando di capire che cosa si aspettassero da lui. Non vide nulla.

Inspirò a sua volta.

< Tra un’ora. Puntuale, non ho tempo da perdere con te, Potter. >

Il cognome del suo ex-ragazzo pronunciato con quello che voleva sembrare disprezzo e disgusto, ma risultò solo fremere di tensione e aspettative.

Harry sorrise.

= Sarò puntualissimo, Malfoy =

Andandosene, Harry sfiorò il braccio di Draco con il suo.

Fu un tocco lieve e appena accennato, ma Harry percepì chiaramente un fremito del biondo.

Non si voltò a guardarlo, ma sapeva che se lo avesse fatto avrebbe potuto notare tutto il suo nervosismo, tanto evidente da essere quasi palpabile.

E sul suo volto non poté impedirsi di sbocciare un sorriso vagamente ebete… fra meno di un’ora, pensò, meno di un’ora… …

 

 

***continua***

 

 

Oddio, questa storia sta prendendo una piega sempre più assurda ad ogni capitolo…

Vabè, spero che apprezziate lo sforzo: lo so che posto poo, ma adesso ho la scuola e sto anche maaaaleee!!! (37.1 di febbre… mah, non rischierò di morire per una temperatura così alta?)

Comunque… che ne pensate?

Scusate se – tanto per cambiare – non rispondo ai vostri commenti…

Un bax a tutti!

Siau!

- Vahly -

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 16
*** So cosa provi ***


16 - so cosa provi

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 16 – So cosa provi

 

 

 

 

Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 16 – So cosa provi  

Vahly

 

 

 

Milene stava camminando tranquillamente per i corridoi, quando vide una ragazza Grifondoro che sembrava avere molta fretta, e le passò oltre come se non l’avesse vista.

Milene la afferrò per il colletto, costringendola a girarsi.

§ Oh, Milene… buongiorno! §

Ridacchiò Ginny cercando di svignarsela.

° Che diavolo stai combinando, si può sapere??? °

§ Non so di che parli! §

° Oh, sì che lo sai invece… e farai bene a stare attenta, anche. Sai che Ron ha notato qualcosa di strano in te, ultimamente? °

§ Beh, si sbaglia, e di grosso anche. Io non sto facendo nulla che… §

° Ginny, NON SONO STUPIDA, sai? E già ti ho coperta una volta, non costringermi a farlo ancora! °

§ Non ne ho bisogno, della tua protezione! E smettila di intrometterti in cose che non ti riguardano! §

° E invece mi riguardano eccome! E non solo me… °

Ginny si voltò dall’altra parte

§ Tu non puoi capirmi… §

° NON POSSO CAPIRTI? ° le fece eco Milene in una risata ° NON POSSO CAPIRTI? AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!! Andiamo, Ginny… non sparare cazzate, ti prego… °

Ginny cercò di divincolarsi, ma Milene la strinse per il polso

§ Lasciami andare… § sibilò la rossa grifondoro in un soffio

E Milene lo fece.

° Stai attenta a ciò che fai… Molto attenta… °

Le disse Milene prima di voltarle le spalle ed andarsene.

Ginny si lasciò cadere in ginocchio, piangendo lacrime silenziose…

 

 

*** Biblioteca ***

 

 

Harry era appena arrivato, ma notò come non ci fosse nessuno in giro.

“Strano” pensò, ma in effetti non lo era poi molto.

Ultimamente gli unici a frequentarla erano Hermione ed alcuni corvonero, per cui non c’era nulla di cui preoccuparsi.

Si diede un’occhiata intorno, alla ricerca di Draco.

“Forse non è ancora arrivato…” si disse, ma un leggero fruscio di pagine attirò la sua attenzione. Andò nel luogo da cui proveniva il suono, dietro una libreria, nell’angolo più nascosto di tutta la stanza.

E lì, con la schiena poggiata contro il muro e le mani che sfogliavano distrattamente un consunto volume di storia della magia, trovò Draco.

Notò che si mordicchiava leggermente il labbro, forse per il nervosismo… Quanto avrebbe voluto poter assaggiare di nuovo quelle stesse labbra, ed inspirare ancora il dolce profumo dei suoi capelli setosi mentre li accarezzava lentamente…

Tossicchiò leggermente, e Draco alzò lo sguardo dal libro.

< Oh, ce l’hai fatta, Potter… sono dieci minuti buoni che aspetto! >

Disse con tono seccato il serpeverde.

= Scusami, non mi ero reso conto di che ora fosse… =

Rispose il moretto avvicinandosi, fino ad arrivare a pochi passi da lui, abbastanza vicino da poter prendergli il libro di mano per posarlo sullo sgabello più vicino.

< Allora, cosa volevi? >

Chiese il serpeverde, che ben conosceva la risposta

= Questo… =

Rispose solamente il grifondoro, che raccolto tutto il suo coraggio posò le proprie labbra sulle sue.

Draco per un po’ dovette lottare con sé stesso per non cedere, ma poi la ragione prese il sopravvento. Con una spinta lo allontanò da sé, e cercando di non fargli notare l’ansia e la tensione repressa, sibilò acido

< Non provarci mai più, Potter! >

= So che anche tu lo vuoi! =

< Non è vero!!! >

= Ah sì? E Allora cos’è quel fremito che percepisco non appena mi avvicino? =

< TU SEI PAZZO POTTER!!! >

Esclamò infine raco quasi urlando, con una nota di isteria nella voce.

Harry prese fiato. Il serpeverde stava cedendo, lo sentiva

= Draco… non nascondermi cosa provi, ti prego… io so cosa c’è nel tuo cuore, perché io sento le tue stesse emozioni… =

Si riavvicinò di nuovo a Draco, per sfiorargli lentamente i capelli

= … le tue stesse sensazioni… =

Draco distolse lo sguardo, gli occhi si stavano facendo pericolosamente lucidi

= … perché non vuoi capire? Insieme possiamo farcela, di qualunque cosa si tratti… =

< Perché? >

Draco stava piangendo. Harry gli asciugò le lacrime con il dorso della mano, per poi baciarlo sulle guance.

< Perché fai così? Perché devi rendere tutto più difficile? Perché non vuoi rispettare la mia scelta? Perché? PERCHÉ?! >

Harry non ce la fece più. Con uno scatto in avanti annullò definitivamente le distanze tra loro.

= Perché non voglio perderti, Draco… Ti amo troppo per potermi permettere un simile lusso… dammi una possibilità, ti prego… =

< Rischieresti la vita… >

= È un rischio che sono disposto a correre. =

Draco rispose quasi in un sussurro.

< Io no. Non sono forte come te… non lo sono mai stato. >

Harry lo strinse ancora di più a sé

= Non posso provare ad esserlo io abbastanza per tutti e due? =

Draco non riuscì a ribattere altro. E si lasciò andare a quell’abbraccio, stringendo Harry a sua volta.

Gli erano mancate quelle braccia così forti e protettive, e dopo aver tanto combattuto i suoi sentimenti, sentì che finalmente poteva provare ad essere felice.

“ Lo saremo insieme ”, pensò.

“ Lo saremo insieme… ” 

  

 

***continua…***

 

Ehm… capitolo corto ma intenso, diciamo ^^’’’ … lo so che scrivo capitoli veramente corti, ma è il meglio che riesco a fare…

Cavoli, è dal capitolo 13 che non vi ringrazio decentemente!!!

Allora, uno special thanks a tutti coloro che commentano, e nello specifico: Michelle Malfoy, Ran_pyon, Severus_Pyton, e Aviendha… Grazie ragazzi/e …

Un bacione a tutti!!!

- Vahly -

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 17
*** Di nuovo insieme ***


Solo tu nei miei pensieri

Capitolo 17 – Di nuovo insieme




Solo la Luna li vide, quando quella sera si concedettero uno all’altro. Mentre si dimostravano tutto l’amore che provavano, così intenso e vivo dentro di loro, mentre mettendo a nudo tutti i loro sentimenti riscoprivano nuovamente cosa voleva dire la parola “amore”. E mentre si unirono, chiamando ognuno il nome dell’altro, quando si abbracciarono, e si addormentarono l’uno affianco all’altro.
Solo un timido raggio di Sole osò svegliarli, riscaldando con il suo tepore i loro corpi e le loro anime.


Draco si alzò a sedere sul letto, e stropicciandosi assonnato gli occhi, si guardò intorno. Non era nella sua camera. Solo quando sentì un mugolio al suo fianco ricordò cosa era successo. Era nella stanza delle necessità… in realtà lui ed Harry erano andati lì per parlare, ma presto la passione aveva preso il sopravvento, e loro non avevano fatto nulla per resistergli.
Sorrise al ricordo della notte passata con il suo (ora lo era di nuovo) ragazzo.
Aveva ceduto troppo facilmente? Forse.
Ma non ricordava di essere stato tanto bene fin da quando si erano lasciati.
O meglio, fin da quando lo aveva lasciato.

Si girò verso il moretto. Era veramente bello, non c’era dubbio.
Qualcosa, in lui, richiamava dolcezza, e spingeva gli altri a proteggerlo. Ma nello stesso tempo, lo stargli accanto lo faceva sentire al sicuro… ed era meraviglioso.
Semplicemente meraviglioso.

Gli accarezzò delicatamente i capelli, scansandogliene una ciocca dal viso per poterlo vedere meglio. Come aveva potuto stare tanto tempo senza di lui? Non se lo sapeva spiegare…
Continuò ad accarezzargli una guancia con il dorso della mano, mentre godeva del semplice calore emanato dal suo corpo accanto al proprio.
Quando Harry si svegliò, non ci fu imbarazzo, come si era aspettato.
Solo un sorriso radioso, un bacio a fior di labbra e tanta dolcezza non espressa a parole, ma solo con lo sguardo. Harry lo abbracciò, sussurrandogli
= Mi sei mancato… =
< Anche tu, Harry. Non sai quanto… >
Harry lo strinse più forte.
= E… grazie. =
< Di cosa? >
= Per questa possibilità. Sai, ci sono stati dei momenti in cui ho creduto che fra noi fosse veramente finita per sempre… per cui grazie, grazie per avermi dato un’altra chance. =
Draco si staccò leggermente dal moretto per baciarlo delicatamente.
< Grazie a te per aver insistito… per aver creduto in noi. E per aver tentato in ogni modo di farmi capire che stavo sbagliando… >
= Ed ora lo hai capito? =
< Non lo so. >
Harry lo guardò stupito.
= Perché? =
< Perché ho paura che ti possa venire fatto del male a causa mia… ed io non voglio che questo succeda >
Il moro lo baciò su una guancia e lo strinse di nuovo a sé.
= Non succederà. =
< Non puoi saperlo… >
= E tu non puoi essere sicuro del contrario. =
< No, non posso ma… >
= Ma…? =
< È probabile, molto probabile che ci sia questo rischio… > tremò quasi impercettibilmente < Harry, non voglio che ti accada nulla… Non a causa mia… >
= Ehi, tu non sarai la causa di nulla… =
< Sì invece. >
Disse deciso staccandosi dal moro, che lo guardò basito.
= Calmati Draco… Spiegami che sta succedendo =
Il biondo, per quanto nervoso, si sedette.
E cominciò a raccontare…





***Intanto, da qualche altra parte… … … ***





+ Ron? Hai visto Harry? +
Hermione si avvicinò al suo ragazzo velocemente. Aveva il fiatone, segno che aveva corso parecchio.
<< No… perché lo cerchi? >>
+ Io… Credo di aver scoperto una cosa… su Milene. E su Piton. Vedi, loro… +
Ma un rumore di passi, sempre più vicini, interruppe la ragazza.
+ Insomma, com’è andato il compito con la McGrannit? +
Continuò alzando leggermente il tono di voce.
<< B-bene… Ma cosa…? >>
+ Beh, se non sbagli c’era quella cosa che dovevi chiarire con la professoressa… perché non andiamo a chiederle spiegazioni? + Continuò lei strizzandogli l’occhio.
<< Sì… d’accordo Herm… >>
La moretta non perse tempo, ed afferrandolo per un polso lo trascinò via.

Non appena furono lontani da occhi indiscreti, Ron sbottò.
<< Ma si può sapere che cosa diavolo ti ha preso? >>
+ Non volevo che qualcun altro sentisse… +
<< Sentisse cosa? >>
+ Beh, veramente io volevo parlarne anche con Harry… forse è il caso di cercarlo, che cosa ne dici? +
Ron fece un’alzatina di spalle
<< Come vuoi. Ma almeno puoi spiegarmi che cos’è di tanto importante? >>
+ Si tratta di Milene. Ma ti dirò tutto dopo… Ora cerchiamo Harry! +
Ron sbuffò
<< E va beh, cerchiamo Harry… >>





***In un corridoio… ***




§ Milene! Aspetta! §
La ragazza si voltò di scatto
° Oh, Ginny, sei tu. Che cosa c’è? °
La ragazza si avvicinò Milene, e poi si fermò un attimo per riprendersi dalla corsa fatta per poterla raggiungere.
§ Senti, io… volevo chiederti un favore… §
Milene la fissò seria
° Dipende da cosa si tratta. °
§ Beh, vedi… lo so che l’altra volta ti ho risposto male, mi dispiace. Però… Devi… devi aiutarmi. Non posso farlo da sola… §
° Non so a che cosa tu ti riferisca. °
Rispose, imitando il tono che l’altra aveva utilizzato con lei, l’ultima volta che si erano parlate.
§ Sì che lo sai. C’eri. Per favore… §
° No. Non farò mai una cosa del genere! °
§ Ma io… ho bisogno di aiuto! §
Milene la guardò, pensierosa.
Era difficile decidere che cosa fare in quel caso… sapeva bene i rischi che correva Ginny, sia in caso di successo, sia in caso di insuccesso. E sapeva bene che loro non glielo avrebbero mai perdonato.
Però…
Sospirò rumorosamente, poi si voltò, dando le spalle alla ragazza.
° Va bene, Ginny. Lo farò. Ci proverò almeno… ma non ti prometto niente, capito? °
Ginny annuì, per poi sorriderle apertamente.
§ Sì. Grazie. §





NOTE DELL'AUTRICE

Scusate se non rispondo ai commenti, ma visto che è tanto tempo che non posto ed ora che ho finito gli scritti ho trovato cinque minuti per farlo, preferisco mandare il capitolo subito (sennò chissà fra quanto lo leggerete...), ringrazio comunque tutti coloro che ancora seguono questa storia.
L'htlm me lo sono fatto io a mano, dato che la webmistress preferisce non venga usato quello di word, per cui credo che la formattazione non sarà come al solito, sorry, ma ancora mi ci impiccio non poco.
Ci rileggiamo quando avrò finito anche gli orali...
Un kissotto a tutti, e scusate ancora il ritardo (e la brevità dei capitoli...)

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Capitolo 18
*** La lucciola scarlatta ***


Solo tu nei miei pensieri
Capitolo 18 – La lucciola scarlatta







Ginny era stesa sul suo letto, lo sguardo perso nel vuoto.
Non poteva fare a meno di pensare alla direzione che stava prendendo la sua vita, alle azioni, probabilmente sbagliate, che stava compiendo. Solo per amore.
Per amore di un uomo che sapeva non la ricambiava… ma, ciononostante, non riusciva a reprimere quel sentimento tanto intenso che provava per lui. Era semplicemente assurdo.
Come tutto il resto, in effetti.

Erano passati quasi sei mesi da quando aveva ricevuto il marchio.
All’inizio non aveva capito PERCHÈ Tom l’avesse voluta con sé… si era illusa fosse amore.
Si sbagliata, ed ora cominciava a capire. A capire davvero.

Fin da quando era stata ipnotizzata dal suo spirito nel diario, lui l’aveva sempre sfruttata. Fu proprio allora che Ginny cominciò a sentirsi attratta da Tom Riddle… ad amarlo, forse. Aveva avuto l’impressione che lui la capisse, che ci tenesse a lei… come nessun altro al mondo…
E lui, lui l’ascoltava sempre con pazienza e le dava dei consigli, lui la incoraggiava, la faceva sentire al sicuro.
Forse dipendeva dal fatto che era troppo giovane, che soffriva per l’amore non ricambiato verso Harry, che stava male per via della sua situazione economica, perché si sentiva costantemente messa alla prova, ed in competizione con i suoi fratelli maggiori; ma era caduta ai suoi piedi.
E si sentiva una stupida per questo.

Tom Riddle la contattò alla fine del precedente anno scolastico.
Cominciò ad apparirle in sogno, a parlare con lei, a prometterle grandi cose, a dirle che non sarebbe stata più sola… ora che c’era lui ad amarla, a volerla con sé. All’inizio lei aveva tentato di resistergli, ma non ci era riuscita.
Sentiva troppo la sua mancanza, e le sue amicizie erano poche e non poi così solide… aveva l’impressione di trovarsi davanti ad un baratro, nel fondo del quale c’era solo la sofferenza e la solitudine.
Così, infine, all’inizio dell’anno aveva accettato di incontrarlo.
Tom aveva organizzato tutto alla perfezione, e la mandò a prendere un giorno in cui c’era una gita ad Hogsmeade.
Ginny seguì un po’ timorosa il mangiamorte inviato da Tom Riddle, che la condusse da quest’ultimo.
E Tom le parlò a lungo di tutto ciò che avrebbe potuto avere al suo fianco, e le confessò di essere rimasto affascinato da lei. Sebbene infatti il Tom del diario fosse stato distrutto, era come se lui avesse percepito ciò che quel ragazzo provava per lei… come se quel Tom avesse voluto trasmettergli quell’amore e quella comprensione così intensi, ed ora lui, Voldemort, non poteva fare più a meno di Ginny.

§ Mentivi, brutto bastardo… ed io, come una cretina, ci sono cascata… dovevo essere davvero cieca… come ho potuto… § sussurrò fra sé Ginny, nel ripensare a quei momenti.

Dopo che lei aveva accettato, infatti, Tom cominciò a mandarle messaggi sempre più spesso, ed a fare di lei una valida collaboratrice.
Ginny controllava ciò che succedeva al castello, ed a riferirlo a lui.
Aveva donato tutta sé stessa a Tom Riddle, il suo corpo e la sua anima.
Lui la reclamava ogni voltaiche lei si recava da lui per fargli rapporto, e Ginny all’inizio era felice di questo, perché sentiva che Tom la desiderava… che l’amava. Nulla di più lontano dalla verità.
Ora cominciava a rendersi conto che lui la considerava come un oggetto, e se falliva nei suoi compiti era inutile.
La teneva con sé solo perché lei poteva servirgli. Chissà se quando avesse esaurito il suo compito, Tom si sarebbe sbarazzato di lei…

E così l’aveva ribattezzata la sua “lucciola scarlatta”.
Già… una lucciola, come quell’insetto che di notte è visibile solo per la sua luce, ma di cui non è possibile vederne il reale aspetto… come lui diceva che era lei. In realtà tutti guardavano l’apparente innocenza dei suoi occhi, così nessuno si rendeva conto del decadimento profondo della sua anima.
Ma era una lucciola anche perché era come una prostituta… la sua prostituta personale. Che gli si donava ogni qualvolta lui avesse voluto, solo per un po’ di gratitudine e di rispetto.
Ed era scarlatta, come il colore dei suoi capelli, come il colore del sangue che avrebbe prima o poi versato, in qualità di mangiamorte.
Quando aveva accettato di prendere il marchio, non aveva pensato DAVVERO a che cosa stava facendo.
Forse, tornando indietro non lo avrebbe rifatto.
Ma la vita può solo andare avanti, e lei si trovava con quel simbolo d’infamia tatuato sul braccio, in maniera indelebile. Si chiese che cosa avrebbe pensato Harry se l’avesse saputo…
L’avrebbe odiata? Sarebbe rimasto disgustato dal suo comportamento? O forse sarebbe riuscito a capirla, ed infine, a perdonarla?
Di certo se avesse fatto ciò che Tom… che Voldemort, le aveva chiesto, l’avrebbe odiata per sempre… non voleva farlo. Davvero, avrebbe solo voluto tirarsene fuori, ma non poteva.
Era troppo invischiata in tutta quella situazione per poter semplicemente dire basta. E non poteva chiedere aiuto, non voleva mettere in pericolo altre persone. Eppure, non farlo e continuare ad eseguire gli ordini del lord oscuro, li avrebbe messi in pericolo ugualmente.
Se anche lei avesse fallito di proposito, lui se ne sarebbe reso conto.
Così, infine, aveva deciso che l’unica cosa possibile era continuare a rimanere con lui.
aveva perfino chiesto aiuto a Milene… ma chissà se poteva davvero fidarsi di lei.
Quando aveva scoperto per la prima volta che la ragazza era un mangiamorte, ci era rimasta di sasso.
Si era recata da Tom di soppiatto, durante l’ennesima gita ad Hogsmeade, e l’aveva trovata lì, di fronte a lui, che gli parlava.
Era evidente la differenza del rapporto che la legava a Voldemort, rispetto a quello che avevano lui e Ginny. Lei era una semplice sottoposta, e lui la guardava come se non gli importasse davvero nulla di lei.
La cosa aveva rincuorato la ragazza, perché per un momento si era sentita speciale, per lui.
Poi Milene se n’era andata, ed aveva guardato Ginny negli occhi con disprezzo.
La rossa non capì perché. In fondo anche lei era una mangiamorte…
Più tardi le due si rincontrarono ad Hogsmeade, poco prima del rientro al castello di Hogwarts, e Milene l’aveva avvertita di fare più attenzione.
C’era qualcuno che aveva notato le sue continue sparizioni… e lei, di certo, non le avrebbe retto il gioco.
Nonostante la diffidenza e le difficoltà iniziali, però, le due avevano finito con il diventare quasi amiche, ed in parte a sostenersi a vicenda.
Ginny non sapeva perché Milene avesse deciso di sottostate a Voldemort, ma, d’altra parte, neppure lei le aveva rivelato i suoi motivi, per cui andava bene così.
Era grata, dopotutto, di avere qualcuno che conoscesse il suo segreto, perché a volte diventava fin troppo difficile da sopportare. Con Milene si era sfogata, aveva riso ed aveva pianto, ed in parte la ragazza sembrava capirla.
Sperava solo che l’aiutasse sul serio…
Chissà, forse infine ce l’avrebbe fatta.



NOTE DELL'AUTRICE


Ringrazio tutti coloro che ancora leggono questa storia... prima o poi vi risponderò.
Avete visto, che mi ci sto mettendo d'impegno per aggiornare un po' tutte le fic? Eh, che brava che sooonooo... ... ... (massì, l'importante è crederci!)
Beh, come avete notato, iniziano i "capitoli delle rivelazioni"... cioè, dopo aver sparso indizi qua e la, comincio pure a dare delle risposte (il che mi pare anche giusto in effetti...). Che ne pensate di Ginny? A me un po' spiace per lei, poverina. Però non ci posso fare niente: così è e così deve essere. Non sono mica io che deciodo le trame, no?
Comunque... in effetti niente Draco/Harry per questo capitolo. Ma visto che in quello precedente sono tornati assieme, possimao anche concedergli un chappy di riposo, no?

Ah, quasi me ne scordavo: pubblicità: ho pubblicato nella sezione fan fic su attori la mia prima one shot su Tom Felton/Daniel Radcliffe: "Solo un bacio... o forse no?". Se vi va, leggetela!
Un bacione, e commentate!!!
Vahly





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