Catena d'amore

di VasHappeningAnna
(/viewuser.php?uid=135555)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Uno sguardo di troppo ***
Capitolo 2: *** Merda ***



Capitolo 1
*** Uno sguardo di troppo ***


Catena d'amore
Uno sguardo di troppo

 

 

La ragazza correva,correva a più non posso. Sentiva i polmoni bruciare,chiedendo pietà,ma li ignorò; il cuore pompava veloce il sangue ed il viso le si arrossò violentemente. Ciuffi di capelli rossi le andavano davanti al viso disturbandola; stizzita,li portò tutti all'indietro.

Impacciata

Era il primo giorno di scuola superiore,il giorno in cui -secondo Destiny- si sarebbe deciso il suo gruppo e quello che l'avrebbe rappresentata fino alla fine dei cinque anni. E per questo,teneva più di ogni altra cosa far bella figura quel giorno.

Si fermò un attimo a respirare:era stanca e affaticata.

Terrorizzata.

 

Gli occhi enormi,color dell'oro,guizzavano da una porta all'altra cercando agitati la scritta “1 D “; innervosita,Destiny si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e si morse le labbra,sentendo il gusto dolce del burrocacao sciogliersi in bocca.

Ad un tratto,in fondo al corridoio si aprì una porta,che lei guardò speranzosa; il cuore,se avesse potuto,avrebbe battuto ancora più veloce e le sue guance si sarebbero fatte ancora più rosse. Una donna infatti,magra e spigolosa,uscì e le si avvicinò con fare infuriato.

-Signorina,è in ritardo! E' lei Mirto Destiny?-

La ragazza deglutì e aprì la bocca,quasi in cerca di aria; non riuscì a collegare il cervello con i muscoli facciali,così decise di richiudere la bocca e annuire semplicemente.

Goffa

La donna la guardò stranita e,in silenzio,la condusse verso quella che era la sua classe; con un cenno della testa le indicò di entrare e richiuse la porta alle sue spalle.

-Mirto,si sieda di fianco a Salmi...-

Destiny,imbarazzata,si sedette in prima fila nell'unico banco rimasto vuoto; sospirò,sentendosi maledettamente a disagio. Le girava la testa ed inoltre continuava a guardarsi intorno,quasi a volersi liberare da tutte le pesanti occhiate.

-Hey,piacere!Io sono America,tu?- sussurrò la bionda al suo fianco.

La rossa le sorrise,felice che finalmente qualcuno si fosse deciso a rivolgerle la parola,ma subito si rese conto che stava passando per ebete e così rispose.

-Destiny,piacere mio...- mormorò la giovane,a cui sembrava di essere stata catapultata in un vero e proprio incubo.

-Ahahah,dovresti vedere la tua faccia!- la bionda iniziò a ridere divertita,gli occhi azzurri stretti in due fessure.

Destiny strabuzzò gli occhi,sorpresa dall'esplosione della ragazza. La bionda,nel frattempo,dovete tapparsi da sola la bocca per non beccarsi un secondo rimprovero da parte della professoressa; era stata bocciata e la Zago sapeva ormai che un difetto di America era proprio il parlare.

-Tranquilla!Non ti mangiamo mica sai!- la giovane sembrava allegra e cercava di rassicurare la nuova arrivata.

-Lo so...devo sembrare ridicola,vero?- Domandò Destiny,mordendosi per l'ennesima volta il labbro inferiore;era uno sfogo per lei.

-Un pochino...-ammise America,incrociando le gambe. Dopodiché,lanciò uno sguardo di sbieco a Destiny,notando un lampo buio passar sui suoi dolci occhi.

-Ma comunque,vedrai che ti troverai bene qui!Dopo ti farò conoscere tutti,sono sicura che ti troveranno fantastica!- la biondina tutta pepe cercò di rimediare,sorridendo nuovamente a Destiny.

La rossa però,impallidì: gli occhi le si spalancarono diventando enormi e lo sguardo fece intuire alla bionda che era andata in completo panico. America allora si preoccupò e posò una mano sulla spalla alla rossa,sospirando; non ne combinava una giusta,quell'anno.

-Che c'è?....-

-...Ma tu..tu come fai a conoscere già gli altri?...- si bloccò un attimo,timorosa di pronunciare le parole seguenti. -Sei stata forse...bocciata?- Gli occhi nocciola cercarono lo sguardo della bionda,in modo da capire se l'aveva ferita o no.

Quello che vide,infatti,fu orribile: gli occhi azzurri quasi argento di America si abbassarono arrabbiati,delusi e tristi.

-Si...ma non solo io.Anche Mirko è stato bocciato!- America sembrava imbronciata,ma alla fine non riuscì a resistere e si sciolse in un sorrisone. Destiny avrebbe voluto abbracciarla all'istante,ma sapeva di non potere: si sarebbe trovata in meno di due secondi fuori dalla porta,il primo giorno!

Si limitò così a sorriderle rassicurante,vendendo interrotta solamente da un sospiro di America.

-...Sono sicura che io e te diventeremo grandi amiche,me lo sento...-

 

 

 

 

 

 

 

Il suono della campanella,limpido,scosse l'intera classe che in men che non si dica era già fuori dall'aula.

America e Destiny,tranquille,ci misero qualche secondo in più ed uscirono da sole,per conto loro.

-Ora ti faccio conoscere un pochino di persone!- la biondina fece un saltello elettrizzata,prendendo per mano Destiny e conducendola verso l'inizio del corridoio.

Proprio dove lei,qualche ora prima,si era fermata.

-Allora,adesso sorridi e sii te stessa...lei è una vipera,ma è importante per la vita di tutti i giorni...cerca di non risponderle,intesi?- America sussurrò sull'orecchio di Destiny poche parole concise,ma di forte impatto. La rossa annui poco convinta,sforzandosi di camminare con la schiena dritta e fiera.

Si fermarono di colpo davanti ad un gruppetto di 5 o 6 ragazze: era tutte vestite all'ultima moda,con i capelli acconciati in modo impeccabile e d il trucco perfetto; sembravano del quarto,massimo quinto anno.

America tossicchiò,con fare spazientito ed annoiato; non le era proprio,ma la bionda recitava in modo perfetto.

-Ragazze...devo presentarvi una persona.Lei è Destiny ed è nuova,ma è molto simpatica e carinissima.-

A quelle parole,Destiny arrossì imbarazzata ed abbassò lo sguardo dorato; America nel frattempo le diede una spintarella,buttandola in mezzo al cerchio formato dalle ragazze. Attorno a sé,la rossa sentiva mormorii di apprezzamento e risatine divertite,mentre si torturava il labbro inferiore.

A quel punto allora,prese la parola una ragazza davvero...affascinante: molto alta,magra ma con le forme al posto giusto,i lunghi capelli neri le scendevano eleganti sulle spalle dandole un senso di assoluta bellezza.

-Allora...diciamo,ammettiamo, che sei una ragazza molto carina;Non c'è che dire,hai un'aria dolce che ti rende irresistibile. Noi ci fidiamo molto di America e,se lei ritiene che tu sei una brava ragazza,noi le crediamo.- Fece un sorrisino non privo di malizia e poi,scattante,si voltò e si diresse elegante verso il bagno delle ragazze.

-Ammessa- urlò da lontano,dandole comunque le spalle.

-Grazie!A dopo Alexia!- trillò,colma di gioia,America.

Poi,con il sorriso stampato sulle labbra,abbracciò Destiny facendola quasi cadere all'indietro.

-Hai visto?? Non era mai successo prima! Alexia non aveva mai accettato qualcuno prima che passassero come minimo 5/6 settimane d'osservazione....wow!- America zompettò avanti e indietro,felice come non mai.

Destiny si sorprese: Alexia era davvero una vipera,da come si era comportava e da quello che aveva capito; ma,quello che la sorprese di più ancora era che,ad essere felice di quella notizia,non era lei ma America!

-Emm...ok!- Destiny sorrise,sentendosi però improvvisamente a disagio. Sentiva uno sguardo,malandrino,fissarsi su di lei e squadrarla da capo a piedi ; imbarazzata si morse il labbro,sentendosi nuda. Si guardò attorno,come a cercare il colpevole di quella spiacevole situazione,ma davanti loro due non c'era nessuno; dubbiosa,si avvicinò ad America.

-America..? Dietro di noi,c'è qualcuno che mi fissa?- la rossa guardò,in ansia,gli occhi argentei della bionda che guardavano alle sue spalle. All'improvviso,colse tra questi un guizzo eccitato e si preoccupò un poco.

-Allora?-

-Destiny,penso proprio che Evans ti stia guardando non proprio indifferente...penso che sarai la sua prossima vittima- America le fece l'occhiolino maliziosa,facendo arrossire vistosamente Destiny.

-Che vuoi dire?- Imbarazzata,la rossa cercò di saperne di più.

-Che Dave Evans è il ragazzo più figo della scuola e sta guardando proprio te!Di solito le ragazze gli cadono ai piedi e lui va davvero poco a caccia,ma sembra che abbia appena trovato la sua prossima preda...- la bionda posò lo sguardo su Destiny,guardandola dall'alto. - E' un privilegio,sai-

La giovane si sentì ancora più a disagio,ma volle comunque voltarsi per vedere in faccia questo Evans.

Si pentì amaramente di quello che aveva osato fare.

Una scarica elettrica la fece sobbalzare ma tremolante,decise inconsapevolmente di continuare con la sua tortura. Alzò lo sguardo e puntò gli occhi dorati su quelli del ragazzo,di un blu impressionante; il ragazzo se ne accorse ma fece “finta” di niente. Guardò la rossa in profondità,scavandole nella mente e nel corpo;Destiny si sentì nuda,per la seconda volta in quella giornata.

Lei,quella ragazzina innocente,non era stata capace di allontanarsi da quello sguardo ipnotico e aveva osservato,imbarazzata,che Evans era bellissimo.

Era alto tre spanne più di lei e questo pensiero la fece ridacchiare,cosa che lasciò interdetto Dave. La stava ancora fissando,con un interesse malcelato, e il sorriso sulle labbra della giovane lo fece sentire strano.

Destiny pensò anche che,sotto la felpa nera,si nascondessero degli eleganti muscoli,ne troppo pompati ma nemmeno troppo flosci. S'immagino la sua bella tartaruga,che s'intonava così tanto con il suo sguardo ed i suoi occhi blu.

-Destiny?E' finita la gara di...- la bionda non finì la domanda perché venne bruscamente interrotta da Destiny.

-Shh...- mormorò la rossa,incantata.

-Ah..ho capito. Evans ha già fatto colpo- America sbuffò innervosita e corrugò la fronte,nascondendo però una gioia immensa per la sua nuova amica.

-No,lo stavo solo guardando-

Con uno sforzo immane Destiny scollò il suo sguardo da quello di Dave,posticipando ad un altro momento la “gara” con l'affascinante ragazzo. Si voltò indifferente verso America,facendo finta di niente ; le lesse però nello sguardo un qualcosa che non riusciva a percepire,come se stesse per accadere un fatto unico nella storia.

-A me non la dai a bere,piccolo scherzo del destino.

Una voce,roca e sensuale,la fece trasalire. Un brivido le attraversò la schiena e questo non passò inosservato al ragazzo,che sogghignò divertito.

-Cos'è,ti disturba la mia presenza?

Destiny mando giù il groppo che che le si era formato in gola e prese a mordicchiarsi il labbro inferiore,intenzionata ad ignorare Evans. Puntò lo sguardo,fiero,sugli occhi argentei di America e fece finta di nulla,muovendo qualche passo in avanti; voleva solo andarsene e dimenticare al più presto quell'incontro.

-Così non va bene,piccolina.

Il solo sentire quella voce la fece rabbrividire un'altra volta,ma non fece in tempo ad allontanarsi abbastanza che il ragazzo le prese le spalle,con una presa forte ma misurata. Le fece fare un giro di 180 gradi,in modo da poter incatenare di nuovo il suo sguardo con quello nocciola della rossa; Dave sapeva che i suoi occhi la mettevano in soggezione e,in futuro,l'avrebbe piegata al suo volere proprio con quello sguardo.

-Com'è che ti chiami?...mi sfugge il tuo nome- Evans soffiò quelle poche parole direttamente nel suo orecchio,lasciandolo incandescente.

-Non ti è dovuto saperlo- Destiny sporse il labbro inferiore in avanti,a mo' di sfida. Dave Evans era un ragazzo bellissimo ed estremamente affascinante,ma non si sarebbe fatta condizionare da un ragazzino già al primo giorno.

-Ah si?- Dave si avvicinò pericolosamente a Destiny,sfiorandole il naso. - Io invece penso che mi sia dovuto eccome. E sai perché? - Il ragazzo piegò un po' la testa su un lato,guardandola in modo seducente.

La rossa avvertiva,ad ogni parola di Evans,un bruciore caldissimo dove il fiato del ragazzo si posava e questa la faceva sentire malissimo. A quel punto,non sapeva più se considerare di nuovo Evans come un ragazzo bello e buono.

-No. Ma,per tua informazione,non m'interessa saperlo.- Destiny cercava di sembrare dura ed ostinata,cosa che però in realtà non era.

E questo,Dave lo sapeva benissimo.

-Ah no?Beh,io te lo dico lo stesso: tu,prima o poi,ti stenderai ai miei piedi e mi implorerai di rivolgerti anche solo uno sguardo,proprio come tutte le altre. E allora,dico io,perché non approfittarne ora? Ora che io mi sono gentilmente dichiarato disponibile ad una nuova amicizia?- Evans la guardò malizioso,facendo scorrere il suo sguardo sul corpo della giovane.

Destiny stava per controbattere,quando la campanella suonò e gli alunni,con lentezza,tornarono nelle oro aule; prima di andare però,la rossa lanciò un ultimo sguardo di fuoco al ragazzo,borbottando qualcosa di comprensibile solo a se stessa. Lui,contrariato,le sorrise malizioso e mormorò qualche parola,che Destiny gli lesse sulle sue labbra: Che bello scherzo del destino.

 

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 Allora,buonasera a tutti! Io sono Anna,e questa è la mia pria fan fiction su efp, quindi vi prego di essere clementi con me :)
Spero inoltre che questa storia vi piaccia:già dal primo capitolo si intuisce che tra la giovanissima Destiny e lo spavaldo Dave Evans nascerà qualcosa...ma non vi anticipo niente!:D
Ora,voglio solo comunicarvi che io ho un'unica,grande,fobia: quella di non essere osservata xD Quindi,.per far si che questo terrore prenda vita,vi prego con tutto il mio cuore di recensire,leggere e commentare!Vi prego,vi prego,vi prego...RECENSITE!Per me è importantissimo *w*
Per ora,vi saluto e ci vediamo al prossimo capitolo...sempre se ci sarà xD

 

Bacioni,Anna

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Merda ***


-Sai una cosa,Matteo?- Evans alzò il sopracciglio,annoiato. -Voglio andare a torturare quella Destiny...sai,è divertente quella bimba-

Il biondo ghignò divertito,scuotendo la testa. Si,d'accordo,Dave era un ragazzo bello e posato,ma era davvero stronzo. Stava rompendo alla rossa da più di due mesi e lei ancora non dava segni di cedimento,cosa che fece accrescere in Matteo un briciolo di rispetto in più per quella primina. In fondo,era stata la prima capace di resistere al suo migliore amico.

-Tanto non cederà neanche stavolta...io fossi in te la lascerei perdere- Matteo guardò la ragazza per un attimo,per poi tornare a fissare il moro. Lui scosse la testa leggermente irritato,mentre un lampo di...di...era frustrazione quella? Credo di si. Beh,stavo dicendo,un lampo di frustrazione attraversò gli occhi blu di Dave.

-Ma stai scherzando?! Dave Evans che rinuncia ad una preda? - Un ghignò,tipico del cattivo ragazzo,gli fece stendere le labbra rosee. - Mai Matteo-

Detto questo,il bel moro si alzò dal muro,dirigendosi con fare noncurante verso Destiny; le si avvicinò da dietro,come sempre ormai,circondandole la vita con le braccia muscolose.

-Quanto tempo,piccolina.-

Un affermazione che sapeva di vera e propria frustrazione.

-Punto primo,lasciami. Punto secondo,è vero,hai ragione...peccato che tu sia tornato a rompere ancora le palle!- La giovane prese le mani di Dave e gliele spinse indietro,facendole cozzare contro le sue gambe scolpite; mosse qualche passo in avanti verso America e -non ci crederete mai- Alexia,ma Evans la fermò,tenendole stretto il polso. Lei continuò imperterrita per la sua strada,ma rimbalzò indietro. Non pensava davvero che Dave Evans avesse così tanta forza.

-Frena frena frena...piccolina,dove credi di scappare?...Non vuoi passare un po' di tempo con me?- Il moro la fece girare e incatenò il suo sguardo con quello dorato della rossa. Poté percepire all'istante il disagio di Destiny alla visione dei suoi occhi blu,così si avvicinò ancora di più; si leccò le labbra,con fare involontariamente sexy,e posò il suo naso su quello leggermente all'insù della ragazza.

-Io...io non ti voglio. E poi...ci stanno guardando tutti.- La voce di Destiny uscì tremolante ed imbarazzata,cosa che fece scoppiare a ridere Dave. Si sentiva leggermente offeso per quel “Io non ti voglio”,ma era certo che una volta poggiate le sue labbra su quelle della ragazza,avrebbe cambiato decisamente idea. Ripensando al tono di voce della giovane,il moro allentò la presa al polso,che però diede l'opportunità a Destiny di divincolarsi e sparire il più velocemente possibile.

All'improvviso,Dave per poco non si strozzò dallo stupore: dove cazzo era finita quella ragazza?! Possibile che le piacesse così tanto da farla scappare alla prima occasione possibile?!O forse le faceva paura?!

Turbato,il ragazzo abbassò lo sguardo osservando che davanti a lui c'erano ancora America e l'affascinante Alexia.

-Ragazze mie,dove è sparita Destiny?-

La bionda sembrò non sentirlo,continuando a saltellare qua e là,mentre Alexia gli rispose.

-Ragazzo mio -lo imitò- pensò che la tua lady sia nel bagno delle ragazze. Ma,ti avviso,se osi farle qualsiasi cosa senza il suo consenso,giuro che non risponderò delle mie azioni. - Avanzò di un passo,minacciosa,facendo capire ad Evans che avrebbe potuto davvero farlo. Lui fece un sorriso falso,infastidito da come quella ragazza solitamente così acida con tutti potesse difendere una come Destiny,una nuova arrivata.

-Grazie mille Alexia cara. Ma da quand'è che difendiamo le primine?-

-Non ne sei venuto a conoscenza? - fece un tono falsamente deluso- Sai,mi dispiace davvero molto!Beh,te lo dico di persona: mi sono affezionata a Destiny,come già ero molto amica di America. Questo le crea disturbo,oh grande principe della scuola?- La ragazza,sarcastica,lanciò un'occhiata omicida a Dave.

-Le tue azioni non potrebbero mai crearmi fastidio,anzi.- Il ragazzo utilizzò una voce a metà tra il malizioso e l'ironico,dopodiché le lasciò lì avviandosi verso il bagno femminile; Alexia,vecchia fiamma del ragazzo,era abituata alle sue uscite e così lo fissò andarsene con aria innervosita,alzando un sopracciglio.

-America....se n'è andato scema!- La mora guardò divertita la sua amica,che finalmente sollevò lo sguardo.

-Sisi,me ne sono accorta- America sorrise imbarazzata,mangiucchiandosi le unghie continuando a zompettare.

-E allora perché sei così?- Alexia,come suo solito,alzò il sopracciglio.

-Perché...perché insomma Ale,tu sei stata l'unica ragazza fissa di Evans...ora non ti da fastidio che corra dietro a Destiny?- La biondina sputò fuori tutto quello che pensava dall'inizio dell'anno riguardo quell'argomento. Insomma,Alexia prima di conoscere Evans era una semplice bella ragazza,ma dopo essere stata fidanzata con lui per cinque mesi -cinque mesi!-,si era rivestita di ghiaccio. Non aveva vere amiche,se non America e la new-entry Destiny,perché tutte le altre erano solo lecchine:stavano con lei,la imitavano e la lodavano,ma nel momento del bisogno non c'erano mai state per Alexia. Da tre anni ormai aveva il suo gruppetto di ragazze alla moda e trendy,in cui entrare era difficilissimo; ovviamente i membri speciali erano la fondatrice,America e Destiny.

-Se è per questo,si è portato a letto tutta la scuola. Non sono gelosa di Destiny,sono dispiaciuta per lei.- La mora,dicendo ciò,si irrigidì e la sua voce mutò in atona e fredda.

-Se lo dici tu...- La bionda era sicura che Alexia pensasse tutto il contrario,ma stette in silenzio. Puntò lo sguardo verso il bagno,cercando Destiny,ma non trovandola decise di rientrare in classe; la campanella era appena suonata e le lezioni avrebbero ripreso il loro corso.

Prima di chiudere la porta però,fissò un'ultima volta Alexia,trovandola a sospirare con gli occhi bassi.

Ne era sicura: era certamente gelosa,più di qualsiasi altra cosa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi diressi velocemente verso il bagno e mi sedetti sul davanzale,accendendomi una Lucky Strike. Puntai lo sguardo davanti a me e,non soddisfatta, in cielo fissando le tipiche nubi grigie di ottobre/novembre. Sospirai,rigirandomi tra le mani la sigaretta.

Continuavo a pensare a quelle parole,a quei gesti maledetti; quanto mi davano fastidio!

 

-Quanto tempo,piccolina.-

Beh,è stato un sollievo non averti tra le palle.

 

-Frena frena frena...dove credi di scappare?...

Cos'è,pensi che il mondo ti giri attorno principino?!

 

-...Non vuoi passare un po' di tempo con me?-

Non so perché,ma a questa domanda la mia voce ha tremato. Cazzo,proprio la cosa che non doveva accadere in assoluto! No no no no! Io non voglio passare neanche più di un minuto,sola con te!

Cavolo,capisco il primo giorno: ero terrorizzata,avevo paura di restare da sola ed era un mondo completamente nuovo per me...ma ora,sono passati due mesi!Questa è la vera me,ragazza testarda e,lo ammetto,che ama fumare; e giuro sulle mie vans che non mi piegherò a te!

Mi accorsi di essere arrivata al filtro,così aprii la finestra e gettai fuori la sigaretta.

Scesi dal davanzale,sistemandomi i capelli davanti allo specchio;stavo per andarmene,ma lui fece maledettamente prima di me.

Spalancai gli occhi sorpresa,incontrando i suoi. Gli sorrisi acida e lo evitai,cercando di sgusciare fuori dalla porta; Evans però stese il braccio davanti a me,sbarrandomi il passaggio.

Cazzo.

-Piccolina,sei così innocente.-

-Non sai quanto ti sbagli...- sibilai,stressata.

-Davvero?- colsi della vera sorpresa nei suoi occhi blu,che solitamente erano inespressivi.

-Si mio caro -sorrisi,soddisfatta di me stessa- Posso sembrarti piccolina,ma non lo sono affatto.

-Umh,se lo dici tu.- Tornò il solito stronzo che avevo imparato a conoscere dal primo giorno.-Vuoi?- mi offrì una sigaretta. Anche lui fumava,mi trovai a pensare.

-No grazie- lo guardai di sottecchi,aspettando la sua reazione.

-Cos'è?Alla mia santarellina non piace il fumo?- Rise,fissandomi negli occhi. I suoi,blu,dovevo ammettere che erano molto belli.

-Ho appena finito,non ho voglia di un'altra.- Parlai lentamente,in modo da fargli capire che mi stavo davvero stancando di stare nello stesso luogo con lui per più di cinque secondi.

-Ah,piccolo scherzo del destino si crede grande solo perché fuma!- Ghignò sarcastico,facendomi innervosire non poco.

-Non.Mi.Sento.Grande.- sibilai,offesa.

-Uuuuuh...si è offesa!- Si avvicinò a me,quasi cercando un bacio per farsi perdonare. Mi sfiorò sensuale la guancia,soffermandosi sulle mie labbra morbide; mi portò una ciocca rossa dietro l'orecchio leccandosi le labbra,per poi avvicinarsi pericolosamente. Sentivo il suo respiro caldo sulla pelle,i suoi occhi puntati suoi miei.

-Allontanati.- Decisa,feci qualche passo indietro e mi diressi fuori dal bagno. Evans,turbato,mi guardò male e corrugò la fronte;infine,si decise a seguirmi.

Uscendo,mi accorsi che la ricreazione era finita e dovevo sbrigarmi a tornare in classe,ma di nuovo Dave mi tornò tra i piedi,stavolta però molto più deciso a raggiungere lo scopo. Infatti,mi prese per i polsi e mi sbatté al muro,facendomi anche un po' di male; mi baciò,violento e bramoso,chiedendo prepotente l'accesso alla mia bocca. Io ovviamente cedetti e le nostre lingue si persero in un gioco passionale,che però dovemmo interrompere per riprendere fiato.

-Allora piccolina...ora sarai ancora così acida con me?- Mi sorrise in modo irresistibile,respirando affannato.

-Dopo questo,penso che riuscirò a provare solo disprezzo per te.- Lo guardai assassina. Come si era permesso di baciarmi?Che cosa voleva da me?! A scuola,me ne ero già resa conto,c'erano un sacco di sciaquette da potersi scopare!Che cosa voleva da me?!

-Sappi che questo mi eccita ancora di più- Ghignò e scoppiò in una risata sarcastica,piena di cattiveria.

-Dovrei avere paura?- Alzai un sopracciglio sprezzante,ma allo stesso tempo mi morsi il labbro: forse avevo osato un po' troppo.

-Io dico di sì- Poggiò le sua labbra sulle mie,questa volta in modo delicato,come se avesse paura di rompermi. Iniziò a mordicchiarmi il labbro,ma poi si bloccò.

-Sei fidanzata?- Mi guardò male, geloso,scrutandomi l'anima.

-Dovrei dirtelo?- Non volevo dirgli del mio mordermi le labbra,poi avrebbe saputo quando ero a disagio e quando no,e con un rompiballe del genere è meglio non far sapere le proprie debolezze.

-Ovvio- Era sincero e stupito,forse non si rendeva conto che non era un principe.

-E perché lo vuoi sapere?- Gli chiesi,un po' scocciata; mi incuriosiva sapere perché si interessava tanto a me.

-Perché tu sei mia,non penso proprio che qualcun'altro possa mordicchiarti il labbro al mio posto.-

Ho sentito bene?Io sarei sua?!Oddio,preferirei andare a letto con il biondino o con Mirko!E poi,io non sono assolutamente di nessuno!

-Io non sono tua. Ed il labbro me lo mordo da sola.- Lo guardai malissimo,ricordandomi che sarei dovuta tornare tornare a lezione. Stavo pensando ad una scusa da appioppare alla Zago,quando Evans improvvisamente si allontana da me.

-Tu sei mia,ricordatelo. Prima o poi cederai.- Si voltò,muovendosi veloce verso il piano superiore; stava tornando in classe.

-Io non sono di nessuno!- urlai,in modo che mi sentisse bene.

Poi,mi diressi verso la mia aula; appena aprii la porta,la donna mi guardò accigliata,esclamando:

-Mirto!Ma dov'era finita?-

-Emh...prof,una ragazza si era sentita male in bagno e non potevo non aiutarla. Mi scusi....- parlai con un tono di voce da santarellina,non volevo beccarmi una punizione per colpa di quel bastardo!

-Va bene,per stavolta accetto le sue scuse. Comunque stavamo parlando della gita in programmazione per il prossimo mese....dato che siete una prima veramente lodevole,abbiamo deciso che farete una gita di tre giorni già dal primo anno. Non sarete da soli,ovviamente: sarete in dolce compagnia con le due quarte,in modo che possiate prendere il buon esempio da ragazzi più grandi di voi.-

Un mormorio contento si diffuse in classe: tutti erano eccitati e felici per la notizia. Ragazzi,una gita di tre giorni in prima superiore è fantastico!

La Zago fece un gesto con le mani per farci smettere di parlare;riprese così il discorso.

-Ragazzi,la gita sarà dal giorno 30 novembre al 1 dicembre. Andremo in Inghilterra,più precisamente a Londra; saremo ospitati in un hotel a quattro stelle e le camerate saranno miste.-

Alla parola miste,tutte le ragazze in aula scoppiarono in gridolini di gioia;tutte tranne me,ovvio. America mi guardò sorridente,battendo velocemente le mani.

-Miste non s'intende tra maschi e femmine!Miste s'intende tra alunni di prima e alunni di quarta;il piano femminile sarà al quarto piano,mentre le camerate maschili saranno due piani più sotto. La disposizione è studiata in modo che i contatti tra ragazzi e ragazze siano minimi.-

Sentito questo,un coro di “Uffi...no....” invase la classe e la professoressa sorrise acida,contenta di vedere la delusione sui nostri volti.

Dopo aver dato l'annuncio,la donna proseguì con le lezioni normali,come se nulla fosse accaduto. In classe però non eravamo presenti:stavamo già pensando al viaggio e a quante cose stupende avremmo potuto fare.

-Destiny....ci saranno tutti!Ci sarà Alexia,ci sarà Matteo,ci sarà anche Evans!-America sorrise felice,gli occhi ghiaccio illuminati da una luce allegra.

-Co...cosa?!- Al sentire le sue parole mi ero immobilizzata: non era possibile!Quel cazzo di ragazzo mi avrebbe torturato anche in gita,che palle!

-Sisi. Matteo,il biondino,è in classe con Evans e so per certo che è in quarta,quindi...- Mi guardò gongolante e intuii che quel Matteo doveva piacerle. Al pensiero sorrisi,ma America dovette fraintendermi perché esclamò:- Allora sei felice!L'avevo detto che Dave iniziava a piacerti!-

-America,sbagli completamente. E ho il presentimento che questa gita sarà un vero e proprio disastro.- Abbassai gli occhi,incazzata.

Io

Non

Voglio

Più

Tra

Le

Palle

Dave

Evans

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=882287