La dinastia continua

di MiRia Whitlock
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Il primo giorno di scuola ***
Capitolo 3: *** Un possibile amore impossibile ***
Capitolo 4: *** Un nuovo vampiro in città ***
Capitolo 5: *** avviso importante ***
Capitolo 6: *** avviso ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



Ciao...

“La dinastia continua”, come si può intuire dal titolo, parla di una nuova generazione di Cullen, tutta da scoprire e degna dei loro predecessori.

La storia parte dall'inizio della saga, ma con qualche piccola modifica.

Io sono Miria è la prima storia che scrivo e spero di riuscire a postare con regolarità...scuola permettendo!!!

Mi sembra di avervi detto tutto e sperando che la mia storia sia di vostro gradimento vi auguro:


BUONA LETTURA
MiriaWhitlock

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Capitolo 2
*** Il primo giorno di scuola ***



Il primo giorno di scuola

Pov Bella

Sono Isabella Marie Swan, per tutti Bella, e oggi è il mio primo giorno di scuola (se c'è una cosa che ho sempre odiato della scuola è proprio il primo giorno) e se ci si aggiunge il fatto che oggi lo sarà solo per me è ancora peggio.
Mi sono trasferita qui a Forks solo da qualche giorno, e dato che siamo a Novembre inoltrato, dovrò inserirmi in una scuola dove tutti già si conoscono e dove sarò sicuramente etichettata come:”quella nuova”, almeno fino alla fine dell'anno, cosa che mi fa al quanto rabbrividire, dato che odio stare al centro dell'attenzione anche per pochi secondi, figuriamoci per mesi e mesi.
Ho deciso di trasferirmi in questa, poco ridente, cittadina nello stato di Washington, per venire a stare con mio padre Charlie e mio fratello Chistopher e lasciare libera mia madre Renèe di seguire la tournée di Phil, suo secondo marito e poco famoso, ma brillante, trombettista in un quartetto Jazz.
Christopher ed io siamo praticamente due sconosciuti, a malapena ci rivolgiamo la parola e quando lo facciamo è per insultarci a vicenda.Ha un paio d'anni in meno di me ed è nato da una relazione che mio padre ebbe dopo che fu lasciato da mia madre.La sua invece è scomparsa subito dopo la sua nascita, dopo il parto non ha neppure voluto vedere suo figlio, se n'è andata facendo perdere per sempre le sue tracce, lasciando mio padre solo con un bimbo appena nato.Mio fratello ed io non potremmo essere più diversi di così e, durante le estati che io sono stata costretta a trascorrere qui, non abbiamo mai legato più di tanto.
Ora lui ed io stiamo andando a scuola insieme e, nonostante le insistenze di nostro padre di tentare di socializzare tra di noi, almeno quel poco che basta per non sembrare due estranei, da quando siamo partiti nessuno dei due ha mai aperto bocca.
Quando arriviamo noto che non ha niente a che vedere con la mia vecchia scuola, qui è tutto più piccolo e spartano, perfino il colore dei muri, un mix tra grigio tristezza e verde muffa, che rispecchia alla perfezione la scarsa vitalità di questa cittadina di provincia.
-Siamo arrivati!-mi dice Christopher, dopo aver parcheggiato il suo monovolume nel parcheggio della Forks High School.
-L'avevo intuito comunque grazie-gli dico scendendo.
-Tieni, questa è la cartina della scuola segui le indicazioni per la segreteria e là ci sarà chi saprà aiutarti; naturalmente papà saprà che t'ho fatto da guida tutto il giorno-mi spiega.
-Non preoccuparti Christopher meno tempo passo con te e più mi sei simpatico-dico girandogli le spalle e andando a sbattere contro un ragazzo molto più alto di me.
-Ehi Swan non m presenti la tua nuova conquista?-chiede il ragazzone a mio fratello.
-Lei non è una mia conquista, è solo mia sorella Isabella e se ne stava andando-dice Christopher, quasi offeso del malinteso.
Giro i tacchi e mi dirigo verso la segreteria lasciando sul posto il mio simpaticissimo fratello e il suo gigantesco amico.Arrivata a destinazione trovo ad accogliermi una donna sulla quarantina non molto bella, ma dall'aspetto gentile.
-Buongiorno io sono Isabella Swan e questo è il mio primo giorno-le dico.
-Oh buongiorno cara ti stavamo aspettando-mi dice lei, lasciandomi un po' perplessa.
-Come mi stavate aspettando?-chiedo stupita.
-Tutti qui in città sapevano dell'arrivo della primogenita del capo della polizia-mi risponde con un mega sorriso.
Direi che il mio piano di passare inosservata è andato completamente in fumo, in questa piccolissima cittadina accadono talmente pochi fatti interessanti che anche l'arrivo della figlia diciassettenne del capo è un evento degno di nota.
-Ecco cara questo è il tuo orario settimanale e questi sono i moduli che mi dovrai riportare domani firmati da tuo padre-mi dice la segretaria distogliendomi dai miei pensieri.
-La ringrazio molto!-le rispondo andando verso la porta.
A passo lento, ma deciso, in modo da non sembrare troppo insicura, parto alla ricerca del mio armadietto, che sfortunatamente trovo a pochi passi da quello di mio fratello.
-Vedo che, per pura disgrazia, non ti sei ancora persa-mi dice sghignazzando.
-E, purtroppo per te, non ho nessuna intenzione di farlo-gli dico io quasi sbattendogli lo sportello in faccia.
Quando lo richiudo mi accorgo che è già sparito e subito dopo sento la campanella che segna l'inizio delle lezioni.La mia prima lezione sarà letteratura inglese, non poteva andarmi meglio, la mia unica passione è leggere, soprattutto classici.Giro un po' per i corridoi, ormai già vuoti, quando incontro un ragazzo a cui decido di chiedere informazioni.Piuttosto di dare la soddisfazione a mio fratello di perdermi chiederei informazioni a chiunque.
-Ciao posso chiederti un'informazione?-chiedo picchiettando sulla spalla del ragazzo.
-Scusa?-mi chiede lui.
-Posso chiederti dov'è l'aula 44? Oggi è il mio primo giorno-chiedo ancora, prima che lui si giri completamente verso di me.
Quando incrocio i suoi occhi rimango come folgorata, sono di un colore stranissimo, giallo oro con piccole striature nere, ma appartengono alla creatura più bella che abbia mai visto.
-Letteratura col professor Taylor?-mi chiede lui.
Annuisco facendo un piccolo movimento con la testa e lui mi invita a seguirlo.
-Bene, allora saremo compagni di corso seguimi-mi dice.
Ora posso anche morire all'istante, ho appena trovato l'angelo che mi porterà in paradiso.

Pov Jasper

Sto girovagando per i corridoi della Forks High School quando sento delle emozioni stranissime provenire da qualcuno alle mie spalle.
Io sono un vampiro e lo sono da più di cento anni, perciò non dovrei sentirmi confuso, ma in questo momento lo sono e pure parecchio.Ogni essere appartenente alla mia specie ha determinate caratteristiche in comune con gli tutti altri, ma poi ce ne sono alcune che ci distinguono uno dall'altro, come dei poteri soprannaturali che solo pochi di noi posseggono.Il mio è quello di poter sentire e manipolare le emozioni altrui, e quelle che sento provenire dalla piccola umana che ho davanti sono le più strane che abbia mai sentito e, associate al suo adorabile profumo, mi mandano in uno stato di confusione totale, che fortunatamente riesco a mascherare alla perfezione.Di solito, dagli umani che mi stanno così vicino, sento provenire stupore, attrazione, ma anche tanto timore, emozione che in lei è completamente assente.
Con fare disinvolto mi faccio seguire fino alla nostra classe e la presento al nostro professore, che la fa accomodare nel banco alla destra del mio, dato che nessun altro ha mai avuto il coraggio di occuparlo.
Il profumo che emana la mia nuova compagna è il più delizioso ed invitante che abbia mai sentito e nonostante io non mi sia mai cibato di umani in vita mia, devo dire che sto usando tutto il mio autocontrollo per non saltarle addosso e dissanguarla all'istante.
Alcuni minuti dopo qualcuno bussa alla porta e quando questa si apre vedo apparire mia sorella Alice.
-Salve professor Taylor!-dice lei educatamente.
-Salve signorina Cullen! Cosa posso fare per lei?-le chiede gentilmente il professore.
-Sono venuta ad avvisare mio fratello Jasper che è successo un imprevisto a nostro padre, niente di grave, ma dovremmo andare tutti subito a casa-risponde a lui, ma guardando me.
-Ci mancherebbe, la famiglia prima di tutto! Ecco la tua giustificazione-mi dice il professore invitandomi a seguire la mia strana sorella.
Quando arrivo in corridoio non c'è solo lei, ma tutti i miei fratelli, in totale quattro compresa Alice, che mi aspettano con tutti la stessa espressione minacciosa sul viso.
-Cos'è successo?-chiedo tra il preoccupato e il confuso.
-Questo devi dircelo tu!-mi dice mio fratello Edward.
-Perché non l'hai già visto dai miei pensieri cosa mi passa per la testa?-gli chiedo dato che il suo potere è quello di leggere i pensieri altrui.
-Fai poco lo spiritoso Jasper, ho appena avuto una visione in cui stavi attaccando la ragazza nuova-mi spiega Alice, che invece prevede il futuro.
-Avevi intenzione di farlo veramente?-mi chiede invece Rosalie, che come copertura, per gli umani finge di essere la gemella di Edward.
-Certo che no, ammetto che abbia il sangue più invitante che abbia mai sentito, ma non farei mai una cosa del genere, se avessi sentito di non farcela più sarei scappato.E se tu, cara la mia sorellina veggente ed impicciona, avessi aspettato un'altra visione prima di intervenire e avvisare tutto il mondo, l'avresti capito anche tu-rispondo.
-Beh, dato che ormai per noi le lezioni sono finite, cosa ne dite di una bella battuta di caccia?-ci chiede nostro fratello Emmett, che ha più le dimensioni di un gorilla che di un essere umano.
-Sei sempre il solito Emm pensi sempre solo a divertirti-lo riprende Rosalie, che fa coppia fissa con lui ormai da parecchi anni così come gli altri due fratelli, Edward ed Alice.
Tutti noi siamo vampiri, ovviamente, ma non ci siamo mai cibati di sangue umano, preferendo quello animale.Nostro padre Carlisle, noto agli umani come Dott.Cullen, ci ha, uno alla volta, creati e adottati nel corso della sua lunga vita.
Nessuno di noi se la passava un granché bene e lui per strapparci alla morte, con un morso ha iniettato il suo veleno nel nostro corpo salvandoci così la vita e rendendoci immortali.
Io, per esempio, sono stato il primo ad essere stato trasformato.Era il 1901 e una sera d'estate Carlisle mi trovò moribondo in un vicolo pestato a sangue da altri senza tetto come me, che mi avevano ridotto in fin di vita per pochi spiccioli.Avrei compiuto vent'anni dopo qualche mese, ma il mio aspetto è rimasto immutato da quella sera.
Esme, invece, quella che tutti noi consideriamo nostra madre, è arrivata qualche anno dopo e mio padre la trovò in obitorio, trasportata lì dal personale dell'ospedale che la credeva morta, viste le sue pessime condizioni dopo aver tentato il suicidio a causa della prematura perdita del suo unico figlio.
Poi venne il turno di Edward che stava morendo di spagnola, epidemia che intorno agli anni venti fece parecchie vittime in tutta America.
E poi Rosalie, quella con la “morte” più simile alla mia, poiché fu abbandonata sul ciglio di una strada dopo essere stata violentata e picchiata selvaggiamente da quello che sarebbe dovuto essere il suo futuro marito.E fu lei a trovare Emmett quasi morto in un bosco dopo che tentò di lottare con un orso, vizio che non ha perso, ma ora è lui ad avere la meglio.
Poi c'è l'ultima arrivata, Alice, che a causa dei frequenti elettroshock subiti in un istituto psichiatrico, in cui fu rinchiusa ingiustamente, arrivò vicino alla morte come tutti noi.
Noi figli siamo tutti stati trasformati poco prima dei vent'anni, il più giovane era Edward che ne aveva diciassette e i più grandi Emmett ed io vicini al nostro ventesimo compleanno.I nostri genitori ne avevano pochi di più, ma con il giusto trucco e il giusto atteggiamento siamo sempre riusciti a passare per la grande famiglia Cullen, lo stimato dottore e signora che aiutano ragazzi in difficoltà adottandoli.Cosa che probabilmente appare credibile perché non molto distante dalla realtà poiché ci consideriamo veramente una grande famiglia con legami forti ed indissolubili.

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Capitolo 3
*** Un possibile amore impossibile ***


Un possibile amore impossibile

Pov Alice

Da quando mio fratello Jasper ha incrociato lo sguardo di quella nuova ragazza è cambiato, diverso; lui ha sempre avuto un autocontrollo impeccabile e non l'ho mai visto attratto da un essere umano come da lei.La paura di farle del male è talmente tanta che, ogni giorno, costantemente, va a caccia per cercare di avere meno sete possibile quando la incontrerà.
La cosa più strana è che, nonostante il suo sangue gli sembri irresistibile, non riesce a starle lontano neanche per un giorno.
Quando uno di noi sente questa specie di attrazione verso il sangue di qualche umano, di solito basta allontanarsi il minimo indispensabile per non sentire più quel dolce aroma e, ovviamente, cercare di non incontrare più quell'individuo tentatore.Il mio fratellino, invece, sembra essere attratto da lei come lo possono essere solo due anime gemelle che non possono stare separate.Stare vicino a lei lo fa stare male, gli fa bruciare la gola all'inverosimile; ma, nonostante questo, ogni giorno la deve vedere anche solo per qualche minuto, tanto che nei giorni di sole si accontenta di guardarla da lontano mentre lei va a scuola o fa qualsiasi altra cosa.Non hanno neanche mai avuto una vera e propria conversazione, ma questo non gli impedisce di fantasticare su di lei.
Non credo che un vampiro si sia mai innamorato di una ragazza umana, ma dallo sguardo di Jasper, credo che ora assisteremo anche a questo.

Pov Esme

Non ho mai pensato che mio figlio Jasper avesse bisogno di una compagna, lui è sempre stato uno spirito libero, ha sempre fatto quello che voleva e quando voleva, spesso anche senza il nostro consenso.Non che sia uno di cui non ci si possa fidare, questo no, solo che è sempre stato il più difficile da tenere a freno e molte volte questo suo amore per la libertà s'è scontrato con l'autorità di mio marito, che cerca, sempre invano di imporgli le sue regole.
Carlisle, mio marito, non si arrabbia spesso e la maggior parte delle volte lo fa con Jasper; anche se nessuno dei due lo ammetterà mai, hanno la stessa testa dura e questo li fa scontrare spesso, esattamente com'è successo poco fa.
Da quando Jasper ha conosciuto la figlia del capo della polizia, è ancora più intrattabile, nonostante stare vicino a lei gli faccia bruciare la gola in un modo terribile, s'è messo in testa di doverla conoscere meglio a tutti costi e, quando suo padre gli ha detto che ci saremmo dovuti trasferire per impedirgli di fare del male a quella ragazza, ha risposto che se volevamo partire avremmo dovuto farlo senza di lui e che niente e nessuno gli impedirà di conoscere meglio Bella Swan.

Pov Carlisle

Discutere con mio figlio Jasper è spesso tempo perso, quando si mette in testa una cosa non c'è niente che gli faccia cambiare idea.Ora vuole assolutamente conoscere la nuova ragazza appena arrivata in città e la litigata che abbiamo appena avuto non è valsa a niente, non s'è mosso di centimetro, lui deve diventare amico di Bella Swan; nessuno gli farà cambiare proposito.Spero solo che non commetta qualche stupidaggine, nessuno della mia famiglia ha mai fatto del male ad un essere umano, ma questa volta è diverso, Jasper è attratto da lei da due punti di vista, quello del vampiro assetato e pericoloso e quello del ragazzo ventenne attratto dalla nuova arrivata.Lui ha sempre avuto un autocontrollo impeccabile e mi fido di questo, ma quello che mi spaventa è che sembra non riuscire più a vivere standole lontano, sembrano due poli negativi che si attraggono e, se per caso, dovesse farle del male, il rimorso lo distruggerebbe.
Parlando col padre della ragazza, che ha accompagnato l'altro figlio al pronto soccorso per uno scontro sul campo di football, ho scoperto che Bella è una ragazza solitaria, che preferisce la compagnia dei suoi libri a quella dei coetanei, trasferitasi qui a Forks per far si che sua madre possa seguire la tournée del suo nuovo marito musicista.Dal modo in cui il padre ne parlava, si sentiva tutto l'amore e l'orgoglio che prova verso la figlia e, dal modo in cui il fratello sbuffava durante tutta questa nostra chiacchierata, si sentiva quanta rivalità fraterna ci fosse tra i due, mi faceva quasi ridere mentre tentava di fare il duro e lottare contro il dolore che gli provocava la spalla lussata, scocciandosi come un bambino, di sentire il padre che elogiava la sorella, secondo lui venuta da lontano per portargli via l'affetto del padre.
Mi sembrava già di conoscerla questa ragazza misteriosa che ha fatto tornare a battere il cuore di mio figlio, talmente il padre e il fratello la descrivevano, in modi completamente diversi visto che avevano due punti di vista opposti per descrivere la stessa persona; infatti, di attimo in attimo, me la facevano diventare un po' più reale.

Pov Jasper

Dal giorno in cui ho visto per la prima volta Bella Swan niente mi sembra più come prima, non riesco a togliermela dalla testa, starle vicino mi fa bruciare la gola in un modo quasi insopportabile, ma starle lontano è ancora più difficile, è come se mi togliessero l'aria di cui ho bisogno per vivere.
La mia famiglia, soprattutto mio padre, ha cercato in tutti i modi di convincermi a starle lontano, ma non ci riesco, è più forte di me, io devo conoscerla.Stamattina cercherò di convincerla a saltare una lezione o due e a venire al parco con me, il tempo è dalla mia parte e potrò camminare all'aperto senza problemi, forse l'unico sarà riuscire a convincerla a seguirmi, anche se il fatto che lei non abbia paura di me mi potrà aiutare in questo.
Ora siamo nel parcheggio della scuola, lei è appena arrivata col fratello, appena sarà sola mi avvicinerò e le chiederò di venire con me.
Il fratello mi passa accanto e dalle sue emozioni deduco che è parecchio arrabbiato, credo che la spalla che s'è lussato ieri in allenamento gli abbia compromesso tutta la stagione di football e per di più si deve far portare ovunque dalla sorella, a cui sto per avvicinarmi (più lo faccio più il suo profumo sublime mi inebria, sembra quasi che mi mandi in estasi).
Quando vedo i suoi meravigliosi occhi da vicino non capisco più niente e anche la mia super mente vampiresca sembra essere andata in tilt.
-Jasper giusto?-mi chiede lei, facendomi uscire da quello stato catatonico in cui la sua presenza m'ha fatto sprofondare.
-Si giusto!-le rispondo.
-Hai bisogno di qualcosa?-mi chiede.
-Veramente si, anche se la mia proposta ti sembrerà un po' strana-rispondo sinceramente.
-Dimmi tutto!-mi dice, con un enorme sorriso che mi lascia senza fiato.
-Ti andrebbe di saltare una o due lezioni e di venire a fare una passeggiata con me?-le chiedo, quasi più titubante di un ragazzino alle prime armi.
-Ok va bene, alla prima ora ho ginnastica e farei di tutto per saltare quella lezione, anche passeggiare con uno sconosciuto-mi dice, sorridendo ancora.
-Mi fa piacere di esserti utile-le dico io, sorridendo insieme a lei.
-Allora dove mi porti?-mi chiede.
-Te la senti di salire in macchina con me? O preferisci andare a piedi?-le chiedo dubbioso, io preferirei la prima opzione, ma non vorrei sembrarle troppo precipitoso e poi voglio che si possa fidare di me.
-Per me va bene anche andare in macchina, anzi lo preferisco, non mi sono ancora abituata alle temperature artiche di questo posto-mi risponde.
-Ok allora andiamo! La mia macchina è quella laggiù!-le dico, indicando la Jeep di mio fratello Emmett.
-Hai una scala per farmici salire?-mi chiede ironica.
-No me la sono dimenticata!-le dico, fingendomi sbadato.
-Credo proprio che tu mi debba aiutare, non credo che a mio padre faccia tanto piacere passare un altro giorno al pronto soccorso, oltretutto, indubbiamente, non saprei come spiegargli il fatto che mi sono fatta male salendo su un auto nel parcheggio invece di essere a scuola-mi spiega.
Ho fatto più che bene a volerla conoscere meglio, oltre che bellissima è anche molto simpatica.
-Per lei questo ed altro mia signora!-le dico, porgendole la mano.
Al contatto con la mia pelle sembra non notare che le nostre temperature non sono esattamente uguali, che la mia di umano non ha proprio niente.Questa ragazza mi stupisce sempre di più.La aiuto a salire in auto e vado al posto di guida, l'abitacolo è già saturo del suo profumo e stranamente non mi provoca sete, ma una strana attrazione fisica verso di lei, all'improvviso m'è venuta una gran voglia di abbracciarla e fortunatamente riesco a trattenermi, non vorrei che mi scambiasse per un manico che le salta addosso appena saliti in auto.
-Allora dove mi porti?-mi chiede.
-Avevo pensato al parco in fondo alla città, a quest'ora non c'è molta gente-le rispondo.
-Ok, vada per il parco-mi dice lei, che sembra apprezzare veramente la mia proposta.
Durante il breve tragitto in auto c'è un leggero imbarazzo tra di noi che ci impedisce di parlare, ma comunque la vedo sorridere e la sento rilassata al mio fianco, segnale che conferma che continua a non aver paura di me.
-Eccoci arrivati ad una delle poche attrazioni di Forks che, visto il perenne clima artico, come lo chiami tu, è anche una delle meno frequentate-le spiego appena arrivati a destinazione.
-Wow, una città piena di risorse!-esclama, guardandosi un po' intorno.
-In effetti non è il massimo da quel punto di vista, ma ci vive gente simpatica-le dico riferendomi, scherzosamente, a me stesso.
-Se lo dici tu!-puntualizza sgusciando fuori dall'auto, stavolta senza il mio aiuto.
Mentre camminiamo non smetto mai di monitorare le sue emozioni e, con mio sommo piacere, non solo non ha paura di me, ma sembra anche felice di stare qua.
Ho fatto bene a non ascoltare i miei famigliari, anche se questo ha voluto dire scontrarsi con loro.Bella non è una semplice umana per me. Lei non è come tutte le altre e questo non lo potevo di certo ignorare.Queste quattro chiacchiere con lei m'hanno confermato quello che già supponevo, la parte di me che è attratta da lei non è quella vampiresca, ma bensì quella umana, è il Jasper uomo che la desidera ardentemente, non il Jasper vampiro e, anche se è un po' troppo presto per dirlo, credo di essermi innamorato di lei.



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Capitolo 4
*** Un nuovo vampiro in città ***


Un nuovo vampiro in città

Pov Bella

Sono passate alcune settimane da quella chiacchierata tra me e Jasper. Da allora, ogni mercoledì, lui ed io saltiamo le prime due ore, andiamo al parco a chiacchierare come vecchi amici che si conoscono da tanto tempo e dopo si ritorna alla vecchia routine.Jasper è un tipo molto cordiale, come se provenisse da un'altra epoca, alcune volte usa dei modi molti gentili come si faceva molti secoli fa, ma non è il solo ad essere strano, tutta la sua famiglia lo è.Ho conosciuto tutti i suoi fratelli e devo dire che sono molto simpatici oltre ad essere strani, ho instaurato un grande rapporto di amicizia con Rosalie e Alice, patite dello shopping, infatti, ora mi ritrovo in giro per negozi con loro per “rinnovare” il mio guardaroba.
-Bella, prova questo!- mi dice Alice passandomi un abito con la gonna a palloncino.
-Anche questo, Bella!- mi dice a sua volta Rose passandomi una camicia bianca e un jeans aderente.
Dopo molti cambi d'abito, con approvazioni e disapprovazioni, finalmente usciamo dai negozi e andiamo in un bar. Alla fine di questa giornata sono esausta, ma contenta perché mi sono divertita molto con le mie nuove amiche.
Mentre raggiungiamo le auto appare improvvisamente un ragazzo molto bello, alto e muscoloso, con i capelli biondi legati in una coda, ma quello che mi terrorizza di lui sono i suoi occhi, di uno strano rosso cremisi.
Sento delle buste cadere e vedo Alice e Rosalie pararsi davanti a me e dalle loro bocche sento uscire dei ringhi. Il ragazzo si avvicina a loro molto velocemente e le scaraventa a terra.
Poi, si avvicina a me e la sua bellezza è l'unica cosa che riesco a vedere.
-Ciao bocconcino, addio bocconcino!-mi dice, mentre affonda i denti nel mio collo. Vedo arrivare Jasper,ma non riesco nemmeno a capire cosa succede che perdo i sensi.

Pov Jasper

Ormai io e Bella siamo diventati amici e le ho fatto conoscere la mia famiglia. Ne è rimasta molto sorpresa e così anche la mia famiglia nei suoi riguardi. A tutti loro Bella è simpatica, soprattutto ad Alice e Rose, che di solito detesta parlare con gli umani, mentre Emm e Ed sono contenti che io abbia conosciuto qualcuno che mi renda felice semplicemente guardandola negli occhi.
Ed mi ha detto che non riesce a leggere i pensieri di Bella, come se avesse uno scudo che glielo impedisca, così come Alice riesce a vedere Bella solo quando prende decisioni importanti, non come gli altri essere umani che riesce a vedere anche per quanto riguarda le minime decisioni. Oggi Bella è insieme a quelle pazze delle mie sorelle a fare shopping, poverina chissà quali torture sta subendo, io e miei fratelli ci siamo proposti come chauffeur ma le mie sorelle non erano d’accordo. Sono passate ormai quattro ore da quando le mie sorelle e Bella sono al centro commerciale, mi sto iniziando a preoccupare, anche Edward e Emmett sono preoccupati per le loro rispettive fidanzate. Insieme iniziamo a correre verso il centro commerciale e sentiamo una scia sconosciuta, allora io e i ragazzi corriamo ancora di più e arrivati sul posto la scena che vediamo è agghiacciante: Ali e Rose sono a terra mentre un vampiro è vicino alla gola di Bella. Sento dire dalla bocca di quel viscido –Ciao bocconcino, addio bocconcino- e la morde. Prima che io possa raggiungerlo lui fugge. Bella è a terra in preda a forti dolori, le ragazze si sono riprese e insieme andiamo a casa con le loro auto mentre dalla bocca di Bella escono urla di dolore e disperazione. Nel tragitto penso a come Bella reagirà nello scoprire di essere vampira e spero che non la prenda in modo tragico.































Eccomi qua sono ritornata con un nuovo capitolo. Lo so sono imperdonabile per avere postato così tardi ma tra le ultime verifiche del primo quadrimestre, interrogazioni e progetti non ho avuto tempo quindi se non vorrete continuare a leggere la storia vi capirò. baci MiRia

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Capitolo 5
*** avviso importante ***


Cari Lettori,
io odio postare avvisi ma questo è importante allora io tra meno di una settimana vado in gita e sarò fuori tre giorni il capitolo è quasi completo mi mancano poche righe e a maggio non so se riuscrirò a postare perchè essendo l'ultimo mese di scuola ci tartasseranno di compiti e interrogazioni.
In estate sarò tutta per voi e non vi preoccupate questo capitolo che sto scrivendo lo posterò appena sarà completo.

Baci Miria

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Capitolo 6
*** avviso ***


Cari Lettori,
eccomi di nuovo a darvi un altro avviso so cosa penserete ma lei non vuole scrivere questa storia, non è così il 16 giugno è stato il mio compleanno e quindi non ho potuto continuare, comunque neanche questa settimana non posso postare perchè sorpresa delle sorprese la mia bisnonna compie 102 anni!! Quindi per favore capitemi il 4 capitolo è quasi terminato e anche il 5 grazie a mia cugina che mi aiuta un po'.


Grazie,
Miria Whitlock

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