Il sangue genera sangue di NonnaPapera (/viewuser.php?uid=72743)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il cattivo samaritano ***
Capitolo 2: *** Solo un'altra vittima ***
Capitolo 3: *** L'amore arriva per tutti ***
Capitolo 4: *** Sogni di bambina ***
Capitolo 5: *** La mano di Dio ***
Capitolo 6: *** L'ultimo ballo ***
Capitolo 7: *** Il fatidico incontro ***
Capitolo 8: *** Una morte inaspettata ***
Capitolo 9: *** La colpa e gli incubi ***
Capitolo 10: *** Aspettare per avere vendetta ***
Capitolo 11: *** Il secondo incontro ***
Capitolo 12: *** False promesse ***
Capitolo 13: *** La saggezza della morte ***
Capitolo 14: *** L'ironia della vita ***
Capitolo 15: *** Il sangue genera sangue ***
Capitolo 1 *** Il cattivo samaritano ***
Il
cattivo samaritano
Lui
era un Dio, nessuno era meglio di lui. La polizia non si
capacitava di quanto efferati ma geniali fossero i suoi crimini. I
giornali lo descrivevano
come un mostro solo perché avevano paura. Tutti sapevano che
nessuno sarebbe
mai riuscito a catturarlo. Si aggirava di notte, coperto da un mantello
nero e
da un cappello a tuba dello stesso colore. Solo questo si sapeva di
lui. Era
bravo a passare inosservato fintanto che non doveva colpire la sua
vittima.
Comunque non si trattava di vere e proprie vittime, erano delle cose,
delle
bambole usate che andavano buttate via. In fondo lui era un samaritano,
ripuliva le strade dalla feccia.
PICCOLO SPAZIO PRIVATO:
Partecipante alla Challenge
di Natale della WAR ( Writers Arena Rewind) per prompt
questa immagine
E alla Callenge Una
Longfic di Drabble ( e questo spiega perchè ci
sono 15 capitoli di circa 100 parole )
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Capitolo 2 *** Solo un'altra vittima ***
Solo
un’altra vittima
Vivere
quella vita non era un scelta, però non poteva farci
nulla. In fondo una volta abituati non era tanto male, bisognava solo
assecondare i voleri dei clienti e andare avanti. Solo una cosa da un
po’di
tempo la preoccupava. I giornali parlavano orami da mesi di uno
squartatore che
si aggirava per i vicoli bui e sgozzava le prostitute. Se non andava
errata
erano già nove i delitti. Però era inutile temere
una possibile aggressione,
tra tutte le prostitute che c’erano perché mai
avrebbe dovuto scegliere proprio
lei? Ecco perché non si preoccupò quando vide
avvicinarsi un uomo avvolto da un
mantello nero e con un cappello a tuba.
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Capitolo 3 *** L'amore arriva per tutti ***
L’amore
arriva per tutti
Non
vedeva l’ora di trovare la sua undicesima vittima. La decima
era stata fin troppo accomodante, e ormai non sentiva più lo
stesso brivido di
prima nell’uccidere quelle prostitute sporche e puzzolenti.
Voleva qualcosa di
meglio, si meritava di meglio!
Sapeva che quel pensiero era sbagliato, uccidere del puttane prive
dello
spirito cristiano era un bene, cercare un’altra vittima al di
fuori dei soliti
vicoli forse era peccato.
Però fu proprio in quel momento che la vide. La vide e
decise che l’avrebbe
uccisa, perché era troppo bella e pura e di certo qualcuno
prima o poi
l’avrebbe inzozzata. Lui l’avrebbe salvata, le
avrebbe misericordiosamente
uccisa prima che diventasse impura.
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Capitolo 4 *** Sogni di bambina ***
Sogni
di bambina
Adorava
ballare, le era sempre piaciuto fin da che era
piccolina. Nel cuore coltivava il sogno e la fortissima convinzione che
un
giorno avrebbe fatto di quella sua passione la sua stessa vita. Avrebbe
ballato
finché avesse avuto fiato in corpo e forse anche dopo. Era
giovane, nei suoi
tredici anni, ma sapeva benissimo quello che desiderava e non se lo
sarebbe
lasciato portare via da nessuno.
Ballare era la sua vita, tanto che lo faceva sempre, anche quando
camminava per
la strada mentre accompagnava la madre al mercato per vendere la
frutta. Ne era
certa sarebbe divenuta una ballerina famosa, amata e ammirata, sarebbe
stata
per sempre felice.
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Capitolo 5 *** La mano di Dio ***
La
mano di Dio
L’aveva
seguita per tutto il giorno, ne era diventato
ossessionato. Le movenze delicate i lineamenti perfetti. Era
bellissima, era
sua e presto anche lei se ne sarebbe resa conto. Certo era
giovanissima, però
già civettava con spudoratezza con gli uomini… Ma
non era un problema lui
l’avrebbe salvata dalla via della perdizione. Avrebbe lavato
i suoi peccati con
il colore rosse del sangue. Lo avrebbe fatto perché
l’amava ed anche perché in
fondo lui era la mano di Dio e Dio poteva fare qualsiasi cosa
desiderasse per
il bene dei suoi fedeli.
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Capitolo 6 *** L'ultimo ballo ***
L’ultimo
ballo
Quel
giorno indossava il vestito nuovo: era bianco, con le
maniche a sbuffo ed una gonna ampia e larga che ondeggiava quando lei
muoveva i
suoi passi di danza.
Adorava quell’abito, ci aveva messo mesi per convincere sua
madre a ordinarlo
alla sarta. Ora finalmente poteva indossarlo e ne era fiera.
Piroettò per la strada piena di gioia, rimanendo indietro
senza accorgersene.
Sua madre continuò la passeggiata mentre lei rimase sul
marciapiede a ballare.
Girò su se stessa fintanto che non le girò la
testa. Quando si fermò vide un
uomo distinto con un bel cappello a tuba che
l’applaudì sorridendole.
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Capitolo 7 *** Il fatidico incontro ***
Il
fatidico incontro
Batté le mani estasiato, sorridendo estatico davanti a tanta
bellezza e
pregustando dentro di sé quello che tra poco sarebbe
avvenuto. Le si avvicinò
cautamente guardando con la coda dell’occhio che nessuno lo
notasse e si
accostò alla ragazza con una scusa. Era bravo in queste
cose, arrivare tanto
vicino al suo obiettivo senza che questa si accorgesse delle sue vere
intenzioni purificatrici.
Fece così anche con lei, e le sorrise dicendole che era
veramente brava.
L’attirò nel vicolo a fianco, dove nessuno avrebbe
potuto vederlo mentre
svolgeva il suo compito e distraendola con una scusa estrasse dalla
fodera del
mantello un lungo pugnale affilato.
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Capitolo 8 *** Una morte inaspettata ***
Una
morte inaspettata
Non seppe neppure cosa era accaduto, si ritrovò sdraiata
sulla terra battuta
del vicolo, con il sangue che le sgorgava copioso dalla gola,
imbrattandole il
vestito nuovo.
Fu questo l’ultimo pensiero che sfiorò la sua
giovane mente prima di spegnersi
per sempre, quell’uomo dall’aspetto tanto gentile
le aveva sporcato il vestito nuovo
al quale teneva tanto.
Era triste per questo, avrebbe voluto che lui si scusasse per quel
gesto così
cattivo ma alla fine la morte la colse avvolgendola nelle sue nere
spire e lei
chiuse gli occhi lasciandosi trasportare via.
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Capitolo 9 *** La colpa e gli incubi ***
La
colpa e gli incubi
Era assurdo, forse stava perdendo la ragione, ma da quando aveva tolto
la vita
a quella ragazzina si sentiva strano.
La rivedeva nei vicoli bui che lo scrutava con sul viso uno sguardo di
odio, e
la scorgeva anche mentre la notte portava a termine i suoi compiti di
“pulizia”
Era come se Dio lo stesse punendo per aver ucciso un’anima
che –anche se per
poco- era ancora pura.
Non poteva continuare a svolgere il suo compito in quelle condizioni,
come poteva
uccidere mentre in lontananza vedeva una sagoma bianca che danzava.
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Capitolo 10 *** Aspettare per avere vendetta ***
Aspettare
per avere vendetta
Ormai
lei lo sapeva, sapeva cosa le aveva fatto e sapeva cosa ogni
notte faceva ad altre povere donne.
Sapeva che era un mostro ma lei ormai non poteva più fare
nulla, lui le aveva
portato via tutto, il suo vestito nuovo, i suoi sogni, la sua vita
giovane e
spensierata.
Però mentre stava per lasciare il mondo reale qualcosa
l’aveva trattenuta, era
rimasta legata a quell’uomo, perché il suo
desiderio di fermarlo era troppo
forte.
Ormai non avrebbe trovato pace fintanto che anche lui non fosse morto.
Le ci
erano voluti molti giorni prima di acquistare la forza necessaria per
potersi
avvicinare, per poterlo toccare, per poter parlare con lui.
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Capitolo 11 *** Il secondo incontro ***
Il
secondo incontro
Se
ne stava in un angolo con il cuore in gola, ormai era certo
di non essere pazzo, sapeva che quello spirito fluttuante che gli stava
dinnanzi, e che lo fissava con occhi rossi di sangue, era
l’anima della giovane
danzatrice che un mese prima aveva ucciso. Era un fantasma ma era oltre
modo
reale.
Lei ora poteva anche toccarlo, gli aveva graffiato tutta la faccia solo
pochi
attimi prima, lui invece per quanto fendesse l’aria con il
suo coltello non
riusciva a ferirla.
Non aveva ancora capito cosa voleva da lui, ma era certo che presto lo
avrebbe
scoperto.
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Capitolo 12 *** False promesse ***
False
promesse
Lo
sentì piangere, invocare perdono per averla uccisa. Forse le
sarebbe anche bastato se non avesse scoperto che lei non era
l’unica. Sapeva
che avrebbe ricominciato perciò senza dire una parola tese
l’indice in avanti e
indicò il coltello che l’uomo stringeva nella
mano.
L’unica soluzione equa e giusta era quella che anche lui
morisse, che perisse
sotto la lama di quel coltello insanguinato che usava sempre.
Lui tentò di prendere tempo e poi urlò che se lo
lasciava vivere si sarebbe
redento, che se lo voleva sarebbe andato dalla polizia per costituirsi,
per
dire che era stato lui ad ucciderla.
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Capitolo 13 *** La saggezza della morte ***
La
saggezza della morte
Quella
soluzione per un attimo le parve giusta. Le sembrò che
quella sarebbe stata la perfetta conclusione per tutta la triste
vicenda. Era
strano ma ora che era morta le pareva di non avere più solo
tredici anni, le
sembrava di essere cresciuta, di avere dentro di sé tutta la
saggezza del tempo
infinito.
Stava per annuire, per andarsene quando un pensiero la colse. No, lui
non era
pentito, non del tutto. Era convinto di aver sbagliato ad uccidere lei,
ma
andava addirittura orgoglioso di tutte le altre morti che aveva causato.
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Capitolo 14 *** L'ironia della vita ***
L’ironia
della vita
La
vide scuotere il capo con fare negativo, la vide avvicinarsi
a sé sempre più velocemente, lesse nei suoi occhi
rosso sangue la sua fine
imminente. L’ironia della situazione per un istante lo colse,
ora lui era nella
stessa situazione delle sue vittime, ora era lui ad urlare per chiedere
pietà,
era lui che sarebbe morto per soddisfare un fine più grande.
Così per un unico
istante, per la prima volta lucido nella sua stessa follia, si rese
conto che
forse quello che aveva fatto fino a quel momento non era giusto come
aveva
sempre creduto.
Ma non ebbe il tempo di pentirsi dei suoi errori.
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Capitolo 15 *** Il sangue genera sangue ***
Il
sangue genera sangue
Quando
lo vide cadere a terra, inondando la strada con il
sangue, sorrise soddisfatta.
Giustizia era stata fatta, le sue numerose vittime vendicate.
Però quella sensazione le era piaciuta, per un istante,
mente affondava la lama
fredda nella gola di quell’uomo, si era sentita nuovamente
viva, non più uno
spirito senza pace. Così si rese conto che ora la sua
esistenza aveva un nuovo
scopo, punire i colpevoli. Con la forza del suo pensiero fece sparire
il
coltello nel nulla –lo avrebbe tenuto da parte per le
prossime occasioni- e si
allontanò danzando. Continuò a danzare
finché non scomparve nel nulla, andando
alla ricerca di un nuovo colpevole da punire.
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