Il sangue genera sangue

di NonnaPapera
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il cattivo samaritano ***
Capitolo 2: *** Solo un'altra vittima ***
Capitolo 3: *** L'amore arriva per tutti ***
Capitolo 4: *** Sogni di bambina ***
Capitolo 5: *** La mano di Dio ***
Capitolo 6: *** L'ultimo ballo ***
Capitolo 7: *** Il fatidico incontro ***
Capitolo 8: *** Una morte inaspettata ***
Capitolo 9: *** La colpa e gli incubi ***
Capitolo 10: *** Aspettare per avere vendetta ***
Capitolo 11: *** Il secondo incontro ***
Capitolo 12: *** False promesse ***
Capitolo 13: *** La saggezza della morte ***
Capitolo 14: *** L'ironia della vita ***
Capitolo 15: *** Il sangue genera sangue ***



Capitolo 1
*** Il cattivo samaritano ***


Il cattivo samaritano
Lui era un Dio, nessuno era meglio di lui. La polizia non si capacitava di quanto efferati ma geniali fossero i suoi crimini. I giornali lo descrivevano come un mostro solo perché avevano paura. Tutti sapevano che nessuno sarebbe mai riuscito a catturarlo. Si aggirava di notte, coperto da un mantello nero e da un cappello a tuba dello stesso colore. Solo questo si sapeva di lui. Era bravo a passare inosservato fintanto che non doveva colpire la sua vittima. Comunque non si trattava di vere e proprie vittime, erano delle cose, delle bambole usate che andavano buttate via. In fondo lui era un samaritano, ripuliva le strade dalla feccia.


 

PICCOLO SPAZIO PRIVATO:
Partecipante alla Challenge di Natale della WAR ( Writers Arena Rewind) per prompt questa immagine
E alla Callenge Una Longfic di Drabble ( e questo spiega perchè ci sono 15 capitoli di circa 100 parole )

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Capitolo 2
*** Solo un'altra vittima ***


Solo un’altra vittima
Vivere quella vita non era un scelta, però non poteva farci nulla. In fondo una volta abituati non era tanto male, bisognava solo assecondare i voleri dei clienti e andare avanti. Solo una cosa da un po’di tempo la preoccupava. I giornali parlavano orami da mesi di uno squartatore che si aggirava per i vicoli bui e sgozzava le prostitute. Se non andava errata erano già nove i delitti. Però era inutile temere una possibile aggressione, tra tutte le prostitute che c’erano perché mai avrebbe dovuto scegliere proprio lei? Ecco perché non si preoccupò quando vide avvicinarsi un uomo avvolto da un mantello nero e con un cappello a tuba.

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Capitolo 3
*** L'amore arriva per tutti ***


L’amore arriva per tutti
Non vedeva l’ora di trovare la sua undicesima vittima. La decima era stata fin troppo accomodante, e ormai non sentiva più lo stesso brivido di prima nell’uccidere quelle prostitute sporche e puzzolenti. Voleva qualcosa di meglio, si meritava di meglio!
Sapeva che quel pensiero era sbagliato, uccidere del puttane prive dello spirito cristiano era un bene, cercare un’altra vittima al di fuori dei soliti vicoli forse era peccato.
Però fu proprio in quel momento che la vide. La vide e decise che l’avrebbe uccisa, perché era troppo bella e pura e di certo qualcuno prima o poi l’avrebbe inzozzata. Lui l’avrebbe salvata, le avrebbe misericordiosamente uccisa prima che diventasse impura.

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Capitolo 4
*** Sogni di bambina ***


Sogni di bambina
Adorava ballare, le era sempre piaciuto fin da che era piccolina. Nel cuore coltivava il sogno e la fortissima convinzione che un giorno avrebbe fatto di quella sua passione la sua stessa vita. Avrebbe ballato finché avesse avuto fiato in corpo e forse anche dopo. Era giovane, nei suoi tredici anni, ma sapeva benissimo quello che desiderava e non se lo sarebbe lasciato portare via da nessuno.
Ballare era la sua vita, tanto che lo faceva sempre, anche quando camminava per la strada mentre accompagnava la madre al mercato per vendere la frutta. Ne era certa sarebbe divenuta una ballerina famosa, amata e ammirata, sarebbe stata per sempre felice.

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Capitolo 5
*** La mano di Dio ***


La mano di Dio
L’aveva seguita per tutto il giorno, ne era diventato ossessionato. Le movenze delicate i lineamenti perfetti. Era bellissima, era sua e presto anche lei se ne sarebbe resa conto. Certo era giovanissima, però già civettava con spudoratezza con gli uomini… Ma non era un problema lui l’avrebbe salvata dalla via della perdizione. Avrebbe lavato i suoi peccati con il colore rosse del sangue. Lo avrebbe fatto perché l’amava ed anche perché in fondo lui era la mano di Dio e Dio poteva fare qualsiasi cosa desiderasse per il bene dei suoi fedeli.

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Capitolo 6
*** L'ultimo ballo ***


L’ultimo ballo
Quel giorno indossava il vestito nuovo: era bianco, con le maniche a sbuffo ed una gonna ampia e larga che ondeggiava quando lei muoveva i suoi passi di danza.
Adorava quell’abito, ci aveva messo mesi per convincere sua madre a ordinarlo alla sarta. Ora finalmente poteva indossarlo e ne era fiera.
Piroettò per la strada piena di gioia, rimanendo indietro senza accorgersene. Sua madre continuò la passeggiata mentre lei rimase sul marciapiede a ballare.
Girò su se stessa fintanto che non le girò la testa. Quando si fermò vide un uomo distinto con un bel cappello a tuba che l’applaudì sorridendole.

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Capitolo 7
*** Il fatidico incontro ***


Il fatidico incontro
Batté le mani estasiato, sorridendo estatico davanti a tanta bellezza e pregustando dentro di sé quello che tra poco sarebbe avvenuto. Le si avvicinò cautamente guardando con la coda dell’occhio che nessuno lo notasse e si accostò alla ragazza con una scusa. Era bravo in queste cose, arrivare tanto vicino al suo obiettivo senza che questa si accorgesse delle sue vere intenzioni purificatrici.
Fece così anche con lei, e le sorrise dicendole che era veramente brava.
L’attirò nel vicolo a fianco, dove nessuno avrebbe potuto vederlo mentre svolgeva il suo compito e distraendola con una scusa estrasse dalla fodera del mantello un lungo pugnale affilato.


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Capitolo 8
*** Una morte inaspettata ***


Una morte inaspettata
Non seppe neppure cosa era accaduto, si ritrovò sdraiata sulla terra battuta del vicolo, con il sangue che le sgorgava copioso dalla gola, imbrattandole il vestito nuovo.
Fu questo l’ultimo pensiero che sfiorò la sua giovane mente prima di spegnersi per sempre, quell’uomo dall’aspetto tanto gentile le aveva sporcato il vestito nuovo al quale teneva tanto.
Era triste per questo, avrebbe voluto che lui si scusasse per quel gesto così cattivo ma alla fine la morte la colse avvolgendola nelle sue nere spire e lei chiuse gli occhi lasciandosi trasportare via.

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Capitolo 9
*** La colpa e gli incubi ***


La colpa e gli incubi
Era assurdo, forse stava perdendo la ragione, ma da quando aveva tolto la vita a quella ragazzina si sentiva strano.
La rivedeva nei vicoli bui che lo scrutava con sul viso uno sguardo di odio, e la scorgeva anche mentre la notte portava a termine i suoi compiti di “pulizia”
Era come se Dio lo stesse punendo per aver ucciso un’anima che –anche se per poco- era ancora pura.
Non poteva continuare a svolgere il suo compito in quelle condizioni, come poteva uccidere mentre in lontananza vedeva una sagoma bianca che danzava.

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Capitolo 10
*** Aspettare per avere vendetta ***


Aspettare per avere vendetta
Ormai lei lo sapeva, sapeva cosa le aveva fatto e sapeva cosa ogni notte faceva ad altre povere donne.
Sapeva che era un mostro ma lei ormai non poteva più fare nulla, lui le aveva portato via tutto, il suo vestito nuovo, i suoi sogni, la sua vita giovane e spensierata.
Però mentre stava per lasciare il mondo reale qualcosa l’aveva trattenuta, era rimasta legata a quell’uomo, perché il suo desiderio di fermarlo era troppo forte.
Ormai non avrebbe trovato pace fintanto che anche lui non fosse morto. Le ci erano voluti molti giorni prima di acquistare la forza necessaria per potersi avvicinare, per poterlo toccare, per poter parlare con lui.

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Capitolo 11
*** Il secondo incontro ***


Il secondo incontro
Se ne stava in un angolo con il cuore in gola, ormai era certo di non essere pazzo, sapeva che quello spirito fluttuante che gli stava dinnanzi, e che lo fissava con occhi rossi di sangue, era l’anima della giovane danzatrice che un mese prima aveva ucciso. Era un fantasma ma era oltre modo reale.
Lei ora poteva anche toccarlo, gli aveva graffiato tutta la faccia solo pochi attimi prima, lui invece per quanto fendesse l’aria con il suo coltello non riusciva a ferirla.
Non aveva ancora capito cosa voleva da lui, ma era certo che presto lo avrebbe scoperto.

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Capitolo 12
*** False promesse ***


False promesse
Lo sentì piangere, invocare perdono per averla uccisa. Forse le sarebbe anche bastato se non avesse scoperto che lei non era l’unica. Sapeva che avrebbe ricominciato perciò senza dire una parola tese l’indice in avanti e indicò il coltello che l’uomo stringeva nella mano.
L’unica soluzione equa e giusta era quella che anche lui morisse, che perisse sotto la lama di quel coltello insanguinato che usava sempre.
Lui tentò di prendere tempo e poi urlò che se lo lasciava vivere si sarebbe redento, che se lo voleva sarebbe andato dalla polizia per costituirsi, per dire che era stato lui ad ucciderla.

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Capitolo 13
*** La saggezza della morte ***


La saggezza della morte
Quella soluzione per un attimo le parve giusta. Le sembrò che quella sarebbe stata la perfetta conclusione per tutta la triste vicenda. Era strano ma ora che era morta le pareva di non avere più solo tredici anni, le sembrava di essere cresciuta, di avere dentro di sé tutta la saggezza del tempo infinito.
Stava per annuire, per andarsene quando un pensiero la colse. No, lui non era pentito, non del tutto. Era convinto di aver sbagliato ad uccidere lei, ma andava addirittura orgoglioso di tutte le altre morti che aveva causato. 

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Capitolo 14
*** L'ironia della vita ***


L’ironia della vita
La vide scuotere il capo con fare negativo, la vide avvicinarsi a sé sempre più velocemente, lesse nei suoi occhi rosso sangue la sua fine imminente. L’ironia della situazione per un istante lo colse, ora lui era nella stessa situazione delle sue vittime, ora era lui ad urlare per chiedere pietà, era lui che sarebbe morto per soddisfare un fine più grande. Così per un unico istante, per la prima volta lucido nella sua stessa follia, si rese conto che forse quello che aveva fatto fino a quel momento non era giusto come aveva sempre creduto.
Ma non ebbe il tempo di pentirsi dei suoi errori.

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Capitolo 15
*** Il sangue genera sangue ***


Il sangue genera sangue
Quando lo vide cadere a terra, inondando la strada con il sangue, sorrise soddisfatta.
Giustizia era stata fatta, le sue numerose vittime vendicate.
Però quella sensazione le era piaciuta, per un istante, mente affondava la lama fredda nella gola di quell’uomo, si era sentita nuovamente viva, non più uno spirito senza pace. Così si rese conto che ora la sua esistenza aveva un nuovo scopo, punire i colpevoli. Con la forza del suo pensiero fece sparire il coltello nel nulla –lo avrebbe tenuto da parte per le prossime occasioni- e si allontanò danzando. Continuò a danzare finché non scomparve nel nulla, andando alla ricerca di un nuovo colpevole da punire.

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