Primi Baci - bacio al... di Kalie (/viewuser.php?uid=14203)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fred & Angelina - Bacio alle Merendine Marinare ***
Capitolo 2: *** Cedric & Cho – Bacio al succo d’arancia e alla ciliegia ***
Capitolo 3: *** Hermione & Viktor – Bacio da far girar le scale ***
Capitolo 4: *** Ginny & Michael – Bacio alle Api Frizzole ***
Capitolo 5: *** Dean & Luna – Bacio alla felicità da Nargilli ***
Capitolo 6: *** Lily & James – Bacio Malandrino ***
Capitolo 7: *** Rose & Scorpius – Bacio della Bella Addormentata ***
Capitolo 8: *** Sirius & Kalie – Bacio al Vento di Bergamotto ***
Capitolo 1 *** Fred & Angelina - Bacio alle Merendine Marinare ***
Fred &
Angelina – Bacio alle Merendine Marinare
Ridevano.
Ridevano insieme, di
pura felicità, mentre ballavano letteralmente scatenati una
delle canzoni delle
Sorelle Stravagarie; a Fred piaceva stringerla ogni tanto, attirarla a
sé per
quei breve istanti, prima di allontanarla di nuovo e farle fare la
giravolta,
fino a farle girare la testa. Gli piaceva il sorriso che le vedeva
stampato
sulle labbra ogni volta che i loro sguardi si incrociavano, talmente
tanto che
aveva voglia di rubarlo quel sorriso, in un bacio leggero. Si
guardò intorno e
vide il fratello ballare con Katie Bell, divertito almeno quanto lui;
gli fece distrattamente
l’occhiolino e lui gli sorrise di rimando, sapeva bene quanto
a Fred piacesse
la ragazza con cui stava ballando, quindi avrebbe lasciato spazio a lui
questa
sera, per lui ed Angelina. Sussurrò una semplice parola
all’orecchio della
ragazza, scansando le treccioline dei capelli, per poi prenderla per
mano e
trascinarla lontana dal Ballo del Ceppo.
“Fred!” l’aveva chiamato, scossa dalle
risate, mentre ancora lui la trascinava per
i corridoi di Hogwarts “dove stiamo andando, si
può sapere?”
“Lo saprai quando ci saremo arrivati”
l’aveva guardata per un istante, mentre
anche lui rideva. Era così stare con Fred Weasley: era
ridere e divertirsi.
“Non mi vorrai rifilare una di quelle Crostatine Canarine,
vero? Non ho
intenzione di passare il resto delle vacanze a perdere
piume!” ma sapeva che
non l’avrebbe mai fatto, non avrebbe mai voluto che lei
stesse male. Ogni volta
che lui l’aveva difesa, ogni volta che, dopo un fallo
scorretto dei Serpeverde
contro di lei, lui aveva lanciato un bolide ben piazzato contro chi
l’aveva
commesso. Prima, con un velo di tristezza, aveva pensato che fosse
dovuto al
dovere di battitore, di compagno di squadra e di casata. Ma quando
l’aveva
invitata al ballo… la speranza in lei si era accesa. Erano
secoli che sapeva
riconoscere Fred da George; che, ogni volta che poteva, si ritrovava a
guardarlo di nascosto. Era una vita che lo aspettava.
“Tranquilla, Angie! Puoi fidarti di me” una breve
risata in cui si sentivano
solo i passi veloci dei due ragazzi “però devo
dire che mi hai dato un’ottima
idea!” lei gli pizzicò piano il braccio, sapeva
che stava scherzando. Lo sapeva.
L’aveva sempre saputo.
“Mi fido, Fred”
Avevano corso ancora per un po’, nascondendosi ogni tanto
quando vedevano
qualche professore in giro, per poi ripartire alla volta di un
corridoio del
secondo piano, deserto, in fondo al quale si trovava un quadro
rappresentante
due innamorati. Ripresero per qualche istante il fiato, continuando a
scambiarsi occhiate furtive, imbarazzate: erano soli. Angelina
alzò
definitivamente lo sguardo su di lui, appoggiandosi contro il muro del
corridoio dietro di lei, con aria incuriosita: che cosa erano venuti a
fare lì?
Perché era voluto scappare all’improvviso dal
Ballo del Ceppo? E perché ora la
fissava con quegli occhi azzurri, puntati dritti nei suoi? E
perché lo stomaco
sembrava aver deciso di fare i salti mortali proprio in quel momento?
“Questo è il quadro di Rosalie,
l’innamorata. È raffigurata insieme ad un
astro, una costellazione a cui non è mai stato dato il nome,
almeno che io
sappia. Sono innamorati e dietro di loro c’è un
passaggio segreto. Basta dire
le parole magiche” Fred le fece l’occhiolino e la
ragazza arrossì vistosamente,
mentre ringraziava il fatto di trovarsi nella semioscurità.
“E quali sono?” gli sorrise, piano, mentre il
respiro di entrambi era tornato
regolare. Lui la guardò per un breve istante, per poi
tornare sul quadro.
“Siete la coppia più bella del mondo, speriamo di
poter, un giorno, diventare
una coppia quasi bella come la vostra” era arrossito anche
lui ora, mentre a
lei cominciò a battere il cuore talmente forte, che aveva
paura che Fred lo
potesse sentire. “emh… è la parola
d’ordine” le sorrise, imbarazzato.
“Sì… sì avevo
immaginato” ma lui le aveva preso di nuovo la mano,
stringendola
più forte di quando l’aveva trascinata fino a
lì.
“Oh… che carini. Direi che sono sulla buona
strada, non credi?” aveva sorriso
Rosalie al suo amante, per poi ricevere un segno d’assenso da
parte di lui e
finalmente fare spazio ai due, per entrare. Si ritrovarono in un
cunicolo
stretto, come un altro corridoio, semplicemente più
nascosto, e molto più
silenzioso. Aveva una debole luce, dovuta ad alcune candele volanti
sparse qua
e là.
“E’ pieno di professori che fanno il giro di ronda
a rompere le uova nel
paniere agli studenti” aveva scrollato le spalle, Fred,
cercando di dissimulare
indifferenza.
“Oh… ok. Come mai siamo qui?”
“Beh, Angie… pensavo fosse ovvio” aveva
sussurrato lui, avvicinandosi a lei,
che piano piano andava all’indietro, imbarazzata.
“Non proprio…” il cuore le bussava forte
nel petto, si ritrovò a deglutire con
forza, agitata.
“Mi piaci, Angelina” le aveva sorriso, mentre
sentiva che il sangue le saliva
completamente alle guance e al cervello, facendola arrossire almeno
quanto lui,
mandandole in tilt il cervello. Si bloccò
dall’indietreggiare, un po’ per le
parole che le aveva appena detto e un po’ perché
era arrivata al muro. “mi
piaci davvero” posò una mano sul fianco di lei e
l’altro braccio disteso sul
muro, appoggiandosi e avvicinandosi sempre di più a lei.
“Anche tu mi piaci, Fred Weasley” e si
abbandonò completamente al loro primo
bacio, assaporando le labbra del ragazzo che sapevano così
tanto di risate, di
felicità, dei suoi dolci, future merendine marinare, di lui.
Assaporò quel
lungo istante fino all’ultimo, abbandonandosi
all’abbraccio del ragazzo, che si
ritrovò a ricambiare nel giro di pochi istanti. Quella
cotta, pian piano si
sarebbe trasformata in un sentimento più forte, lo sapeva,
già cominciava a
cambiare tutto dopo quel bacio, perché non avrebbe
più dovuto guardare male le
ragazzine che lo fissavano affascinate, lui era solo suo. E, per quanto
sapesse
che erano ancora giovani, sapeva che l’avrebbe amato per
sempre, lo sperava con
tutta se stessa, perché l’ultima cosa che voleva
fare in quel mondo, era
dividersi da lui. Questi erano i pensieri e le speranze di Angelina
Johnson
mentre baciava Fred Weasley. Niente li avrebbe separati. Nemmeno la
morte.
*-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-*
Ciao a tutti
^.^
eccomi con
il primo capitolo di questa mia nuova fanfic, oggi ero molto
ispirata tant’è che ho già scritto tre
capitoli della storia. Come dice la descrizione
è una serie di missing moments, in cui vari personaggi danno
il loro primo
bacio. Siccome sono un’accanita fan di Fred &
Angelina, ho deciso di
dedicare il primo capitolo a loro due che sono bellissimi *_* non so
perché la
nostra amata J.K. Rowling ha deciso di far sposare Angie con George,
perché io
penso che sarebbe molto doloroso per entrambi, anche se secondo me
è un modo
per aiutarsi a vicenda (basta leggere il capitolo dedicato a loro in
‘Andare
avanti’). Anche se devo dire ç_ç che
tristezza: ‘Niente li avrebbe separati. Nemmeno
la morte.’ Mi veniva da piangere scrivendolo! FREEEEED!
Perché sei morto??!! Fatto sta che, in effetti
potrebbe anche non
essere stato il loro primo primo bacio, ma tra di loro lo è
di certo. Ovviamente
non vedrete baci tra Ron ed Hermione o Harry e Ginny, anche se come
coppie
saranno comunque presenti, come non vedrete il bacio tra Harry e Cho,
già
descritto nel libro, proprio come i primi tra le due coppie dette poco
fa. Che dire?
Amo questi due tipacci, e amo la saga di Harry Potter *_* per questo
oggi mi
sono messa a scrivere, quello e perché sto rileggendo HP 4
per la centesima
volta.
Spero
apprezzerete questa serie di one shot, ognuna a tema di una coppia
diversa. Fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacio,
Kalie
|
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Capitolo 2 *** Cedric & Cho – Bacio al succo d’arancia e alla ciliegia ***
Cedric
& Cho – bacio al succo d’arancia e alla
ciliegia
“…
Volevo dare la buonanotte…”
Aveva sorriso ad Harry, dopo avergli svelato il segreto
dell’uovo della seconda
prova: glielo doveva, no? Lui gli aveva detto la verità sui
draghi, era stato
corretto ed era giusto che lo fosse anche lui. Tornò da Cho,
che gli sorrideva
incuriosita, non importava in quel momento né della Coppa,
né del Quidditch, e
nemmeno di Harry che, anche se lui non lo sapeva, li guardava
accigliato. Prese
la mano di Cho e le sorrise di rimando, cominciando ad avviarsi verso
la sala
comune di Corvonero, dove le avrebbe dato quella famosa buonanotte.
Ancora non
ci credeva, erano anni che gli piaceva quella ragazza dai lunghi
capelli
corvini; si ritrovò a guardarla diverse volte, mentre
camminavano e
chiacchieravano della serata.
-
‘Ehi Cho! Vai a lezione?’
l’aveva
rincorsa per tutto il corridoio, fino ad arrivare a lei e al suo
gruppetto di
amiche che già ridacchiavano.
‘Ciao Cedric! Sì, ho Pozioni adesso’ gli
sorrise rassegnata, per poi fare cenno
alle altre ragazze di andare avanti.
‘Hai due minuti? Volevo chiederti una cosa’ non era
facile, decisamente non era
semplice invitare la ragazza per cui hai una cotta da anni ad andare al
ballo
con te. Erano quattro le prove del Tremaghi, solo che questa
l’avevano
camuffata fin troppo bene.
‘Certo, dimmi’ sentirono le ragazze, più
avanti, scoppiare in una risatina più
forte, facendoli arrossire entrambi.
‘Sai, noi campioni dobbiamo aprire le danze al Ballo
e…” strinse i pugni dentro
le tasche ‘mi chiedevo se…’
dov’era tutta la sua disinvoltura? Forse si sarebbe
trovato meglio a chiederglielo mentre volavano durante una partita di
Quidditch. Cho lo guardava incuriosita, ma le guance erano ancora rosse
dall’imbarazzo, Cedric si chiese se per caso non si
aspettasse già quello che
stava per chiederle ‘se ti andava di venire al ballo con me.
Sai…’
‘Certo che mi va, Cedric! Grazie per l’invito. Ora
però… devo proprio andare
io… farò tardi’ più rossa di
prima, forse per l’entusiasmo con cui gli aveva
risposto, aveva indicato le ragazze alle sue spalle ‘ci
vediamo!’ ed era corsa
via, verso le sue amiche, lasciandolo con un sorriso imbambolato,
mentre
cercava di assimilare il fatto che gli avesse detto sì.
-
“Eccoci qui, Cedric. Siamo arrivati”
indicò distrattamente il corvo d’argento che
faceva da guardia all’entrata della Torre di Corvonero.
“Già… grazie per la bella serata, Cho.
Sono stato veramente bene” le aveva
accarezzato la guancia con il dorso della mano, facendola tornare rossa.
“Anche io… grazie a te per avermi
invitata” la mano del ragazzo era scesa sulla
sua spalla e aveva ripercorso tutto il braccio, fino a prenderle la
esile mano.
“Magari, qualche volta” prese fiato, il tassorosso
“se ti fa piacere, possiamo
passare una giornata ad Hogsmeade insieme. Che ne dici?”
“Va bene” aveva risposto, ancora una volta
frettolosamente, per l’emozione.
L’aveva guardato negli occhi e lui si era avvicinato piano,
prendendole ora le
spalle ed avvicinandosi a lei. Si guardò attentamente
intorno, cercando di
vedere se qualcuno era nei paraggi, prima di tornare a guardare il
grazioso
viso della ragazza che tanto gli piaceva.
“Cho…” sussurrò, prima di
avvicinarsi ancora e vedere le palpebre di lei si
chiudevano piano ed alzava il volto verso di lui; quando aveva pensato
alla
buonanotte, non aveva premeditato il bacio, non voleva correre,
ma… voleva. E
lo fece, andò a stringere le spalle di lei, avvicinandola di
più e posando poi
le labbra sulle sue, delicatamente, tante volte che perse il conto. E
lei
ricambiò il gesto, lentamente, dolcemente, per poi andare ad
abbracciare i
fianchi del ragazzo, che la strinse a sé, chiudendola in un
abbraccio difficile
da sciogliere per due che, di farlo, proprio non ne avevano voglia.
Quel bacio
sapeva di vita, sapeva del succo d’arancia appena bevuto,
sapeva del
lucidalabbra alla ciliegia di Cho. E sentiva che avrebbe potuto vincere
il
Torneo con la forza che gli diede quel semplice gesto. Sentirono un
rumore
provenire alle loro spalle e la porta della sala comune si
aprì. Si separarono
e Cedric andò nuovamente ad accarezzarla, stavolta sui
capelli. “Buonanotte
Cho”
“Buonanotte Cedric” si erano scambiati un sorriso,
prima di voltarsi entrambi
nella direzione opposta. Quando la ragazza arrivò
all’entrata, dopo aver
risolto l’indovinello, si voltò verso il suo
compagno che si assicurava che
arrivasse sana e salva a destinazione. Lui la salutò con la
mano e lei, rossa,
ricambiò piano prima di entrare nella porticina appena
aperta. Sì, era stato
decisamente uno splendido saluto.
*-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-*
Ciao a tutti ^.^
eccomi di nuovo con il secondo capitolo di questa fan fic ^.^ come
avrete
capito, questa è dedicata a Cedric e Cho, nonostante io non
ami molto lei. Però
apprezzo molto il personaggio di Cedric, così leale ed
onesto, penso che meriti
di rientrare nei personaggi da ‘Primo Bacio’. Ho
deciso di mettere anche la
parte in cui lui le chiede di andare al ballo per allungarla un
po’, diciamo… non
mi piace molto scrivere fic troppo troppo corte, non rendono
abbastanza, a meno
che non identifichino un momento molto profondo. Ma il primo bacio
è anche attesa,
e questa va sempre ben descritta.
Spero apprezzerete questo capitolo! Fatemi sapere che ne pensate, un
bacio!
Kalie
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Capitolo 3 *** Hermione & Viktor – Bacio da far girar le scale ***
Hermione
& Viktor – Bacio da far girar le scale
Camminava al fianco di Viktor, mentre si dirigeva verso la torre di
Grifondoro;
il suo sguardo era ancora accigliato, perché nel giro di
ogni minuto le tornava
sempre in mente Ron e la sua… la sua… la sua
cosa? Mentre una sensazione simile
a quella provata all’inizio di una discesa sulle montagne
russe le attanagliava
lo stomaco, scartò la possibilità che fosse
geloso. No, Ronald Weasley era solo
tremendamente testardo. E stupido. Non si accorse dello sguardo di
Viktor,
posato su di lei già da diversi minuti con l’aria
enigmatica, era troppo
intenta a pensare al ragazzo dai capelli rossi. Lui le prese il
braccio,
delicatamente, facendola fermare nel bel mezzo delle scale.
“Herr-mioni” lo guardò sorpresa,
appoggiandosi alla ringhiera di marmo delle
scale.
“Viktor. Che succede?” abbozzò un
sorriso debole, perché nella sua testa c’era
ancora Ron. Lo scacciò malamente, cercando di concentrarsi
sul ragazzo davanti
a lei: dopotutto lui era gentile, un po’ chiuso, misterioso,
affascinante. Un
po’ l’esatto contrario del rosso, che
effettivamente di accattivante non aveva niente
con quel vestito da cerimonia.
“Ti fedefa assente, io… folefa parlare. Prima ti
arrivare a sala comune”
accennò ad un vago sorriso, di quelli che non si trovavano
spesso sul viso del
famoso Cercatore.
“Oh… oh, certo” era arrossita,
perché come la guardava lui non l’aveva mai
guardata nessun altro.
“Io trofo te molto carina, Herr-mioni. Io… tu
feramente bellissima stasera” si
era avvicinato al marmo e a lei, mentre il cuore di Hermione cominciava
a
battere all’impazzata. Non pensava che sarebbe stato
così diretto, né di
ricevere certi complimenti così all’improvviso.
Arrossì copiosamente, mentre
cercava di mantenere lo sguardo su quello del ragazzo.
“Grazie, Viktor. Io…” aveva tirato
dietro l’orecchio una ciocca di capelli
sfuggente.
“Io stato taffero bene questa sera” si era
avvicinato ancora fino a posare le
mani sul marmo, una per ogni lato di Hermione, tenendola bloccata li.
“Anche io” sapeva quello che voleva fare il
ragazzo, sapeva che stava per dare
il suo primo bacio. Era incerta, non sapeva se accettare o meno e,
inspiegabilmente, gli passò per la mente
l’immagine di Ron, i suoi capelli
rossi e gli occhi azzurri. Cacciandolo nuovamente dalla propria testa,
decise
di lasciare che le cose andassero così, chiuse gli occhi ed
attese fino a
quando le labbra di Viktor non toccarono le sue. Fu un bacio al sapore
di terra
straniera, un bacio inaspettatamente caldo, un bacio alla cioccolata
mangiata
poco prima di salire verso la torre. Un bacio da far girar…
le scale. Sì perché
in quell’istante le tanto famose scale a cui piace cambiare,
girarono e presero
un’altra direzione, ma il ragazzo non pareva averci fatto
caso finché non si
fermarono. Si staccò piano da lei, sorridendole dolce,
mentre lei lo guardava
stupita più da se stessa che dal gesto stesso.
“Antiamo? Tu sarà stanca” le aveva preso
la mano e si erano incamminati nella
direzione opposta a quella in cui stavano andando poco prima, visto che
dovevano cambiare rampa di scale.
“Sì… e mi gira un po’ la
testa” abbozzò un sorriso imbarazzato, mentre lo
seguiva fino all’altra rampa, per arrivare fino alla sala
comune, cinque minuti
dopo. Davanti all’ingresso c’era Ron, in attesa che
Harry tornasse dalla
chiacchierata con Cedric Diggory; quando la vide mano nella mano con
Viktor
assottigliò lo sguardo tanto da nascondere
l’azzurro delle iridi.
“Sei in ritardo, il Ballo è finito mezzora
fa” guardò male anche Viktor che gli
aveva appena sorriso, rimangiandosi subito dopo l’espressione.
“Non sono affari tuoi, Ronald Weasley” aveva
risposto semplicemente lei,
cercando di mantenere la calma.
“D’accordo” sembrava che Hermione
l’avesse appena schiaffeggiato
“d’accordo,
non sono affari miei. Mi ero solo preoccupato per la mia amica,
scusa!” aveva
esclamato, sarcastico ed arrabbiato.
“Luci Fatate” aveva intimato la ragazza alla
Signora Grassa, che subito dopo aprì
il passaggio “sto benissimo, non hai bisogno di
preoccuparti”
“Herr-mioni… io defe tornare alla nafe”
richiamò l’attenzione della ragazza,
che si voltò a sorridergli.
“Certo, buonanotte Viktor” si era avvicinata, per
dargli un leggero bacio sulla
guancia, ma ancora una volta la voce di Ron richiamò la sua
attenzione.
“Buonanotte Vicky!” aveva sorriso anche lui, ma
maligno e sarcastico. Il campione
di Durmstrang lo guardò arcigno.
“Non chiamarlo Vicky, te l’ho già
detto!” la voce di Hermione, si era alzata di
parecchio, mentre il campione del Tremaghi aveva provato a posarle una
mano sul
braccio, per calmarla.
“Tu lascia stare, Herr-mioni. Io…” ma
lei scansò la mano del ragazzo, come in
procinto di lanciare qualcosa in testa a Ron.
“Posso chiamarlo come mi pare” voleva
disperatamente prendere la bacchetta e
lanciargli una bella fattura Orcovolante, a quell’idiota.
“Ma qual è il tuo problema, Ron? Che ti importa se
sono venuta al Ballo del
Ceppo con Viktor?”
“Volete entrare sì o no? Io vorrei tornare a
dormire… con queste urla proprio
non ci riesco!” aveva pronunciato la Signora Grassa.
“Io non ho proprio nessun problema. Sei tu ad
averlo” lanciò un’occhiata
maligna al ragazzo di fianco a loro, che li guardava stupefatto, per
poi
entrare nel buco del ritratto.
“E quale sarebbe, di grazia?” chiese sibilando, per
poi seguirlo all’interno,
sbattendo il ritratto. Viktor rimase a bocca aperta, fissando la
signora del
ritratto.
“Ehi! Fai attenzione, ragazza!” le urlò
dietro il ritratto, risvegliandola
dalla lite con il ragazzo, andò così a riaprire
il ritratto, mentre un sorriso
estremamente soddisfatto spuntava sul viso di Ron.
“Scusami, Viktor! Quel ragazzo mi manda il sangue al
cervello… buonanotte! Ci
vediamo domani a colazione” gli sorrise, rossa in volto e
rientrò nella sala
comune, senza aspettare risposta.
“Il tuo problema…” questo è
l’unica cosa che riuscì a sentire poi Viktor,
prima
che il ritratto si chiudesse, la voce di Ron che ricominciava la
sfuriata con
la ragazza. “è che hai dei gusti
orribili!”
“Ma sei tu quello che ha il modellino di Krum nel
dormitorio!” gli urlò contro
lei “e credo di avere degli ottimi gusti…
è un ragazzo gentile e simpatico! Ci
si può parlare tranquillamente e, se proprio vuoi saperlo,
mi ci trovo
benissimo insieme!” era come se Hermione gli avesse appena
tirato un bolide
addosso.
“Certo! Starà cercando di risultarti simpatico per
poter sapere di più dei piani
di Harry!” Hermione diventò ancora più
rossa dalla rabbia, proprio come il
volto di Ron, che sembrava stesse per prendere fuoco in zona orecchie.
“Per la centesima volta, non ho la minima intenzione di
dirgli niente su Harry!
Lui è mio amico!” la voce ormai le era arrivata
alle stelle.
“E comunque non mi va che tu vada in giro con… il
nemico” lei lo guardò
sconvolta. In quel momento entrò Harry, ma Hermione non ci
fece caso, come Ron
del resto, almeno apparentemente.
“Beh, se non ti va, lo sai
qual è la
soluzione, eh?” gridò Hermione; i capelli le
stavano crollando dalla crocchia
elegante, e il suo volto era contratto dalla rabbia.
“Ah sì?” urlò Ron di rimando.
“E qual è?”
“La prossima volta che c’è un ballo,
invitami prima che lo faccia qualcun
altro, e non come ultima spiaggia” Ron aprì e
chiuse la bocca senza parlare
come un pesce rosso fuori dall’acqua, mentre Hermione girava
sui tacchi e
correva su per la scala delle ragazze. Non seppe
cosa successe dopo,
non salutò neanche Harry anche se, alla fine,
l’aveva scorto di sfuggita. Aveva
solo voglia di mettersi a letto e dimenticare quell’ultima
parte di serata,
dopotutto aveva dato il suo primo bacio! Eppure non poteva fare a meno
di
chiederselo: perché non era felice? Forse perché,
anche come la guardava Ron,
non l’aveva mai guardata nessuno. Nemmeno Viktor.
*-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-*
Ciao a tutti voi che leggete questo terzo capitolo ^.^
eccoci qui, con il fatidico, tanto odiato, bacio tra Hermione e Viktor,
che
fece infuriare Ron nel sesto libro, tanto da spingerlo ad ignorarla e a
mettersi con Lavanda. Grrrr! >.< quanto abbiamo dovuto
patire perché quei
due tonni si mettessero insieme?! Beh, ma comunque alla fine ci hanno
regalato
due bimbi bellissimi *_* quanto mi piace Rose! Che firulì
firulà, chissà se
finirà in uno dei capitolucci? *___* comunque, la parte
sottolineata e in
corsivo è tratta dal capitolo ‘Il Ballo del
Ceppo’ di Harry Potter e il Calice
di Fuoco, ovviamente, volevo concludere così *_* vorrei ringraziare tutti
quelli che hanno
messo la storia tra le seguite e le preferite *_* per me è
bello come leggere
una recensione! Tra l’altro vorrei ringraziare a questo
proposito…
ScreamingHeart:
grazie per la recensione *_* mi ha fatto tanto piacere leggerla! Non
preoccuparti
per la faccenda DracoXPansy, lei non mi piace affatto e sono certa che
lui non
l’abbia degnata mai di un vero e proprio sguardo.
È un personaggio troppo scemo
<,< ha quel carattere solo di riflesso a Draco secondo
me, poi ovviamente
è solo una mia opinione XD
Spero seguirete ancora tutti voi la mia fic, che pian piano va avanti!
Per ora
ho scritto di un’altra coppia, sto scrivendo su
un’altra, e ne ho in cantiere
almeno altre 6 xD sono tanti i nostri amati personaggi *_*
Un bacione! Al prossimo capitolo,
Kalie
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Capitolo 4 *** Ginny & Michael – Bacio alle Api Frizzole ***
Ginny
& Michael – Bacio alle Api Frizzole
‘Ahia… ahia, Neville!’
‘Scusami, Ginny!’
Ginny sbuffò, era già da un po’ che
stavano ballando e il ragazzo non aveva
passato cinque minuti senza pestarle i piedi almeno dieci volte. Le
scarpe eleganti
erano già un po’ macchiate e la ragazza
ringraziò di aver imparato ad usare
correttamente il ‘Tergeo’. Alla fine della canzone,
dopo aver tirato un sospiro
di sollievo, Ginny sorrise al grifondoro, dicendogli che sarebbe andata
a
prendere qualcosa da bere. Nel tragitto individuò Harry,
come sempre del resto:
quand’era che non trovava la sua figura nella folla?
Sospirò nuovamente, con lo
sguardo afflitto, perché sapeva che il suo sguardo era
diretto unicamente a Cho
Chang. Si morse le labbra, rammaricata, mentre si voltava verso un
fresco succo
di frutta che si versò subito dopo. Tornò a
guardare il ragazzo, notando il
litigio tra Ron ed Hermione con aria stupita. Scosse la testa: che si
stupiva a
fare, se quei due non facevano altro dalla mattina alla sera?
Tornò ad Harry che,
da bravo amico, cercava di calmarlo; arrossì ancora una
volta, mentre si
immaginava al fianco del ragazzo al posto di quella Calì,
avrebbe dato
qualsiasi cosa pur di non aver detto a Neville di sì
così in fretta. Era così
immersa nel suo pensiero, che sobbalzò quando un ragazzo si
appoggiò al tavolo,
proprio di fianco a lei.
‘Ciao’ cominciò lui, con un sorriso
amichevole ‘tu sei una Weasley, vero? La più
piccola’ Ginny inarcò le sopracciglia, scettica.
‘Mi chiamo Ginny, tu chi sei?’ rimase fredda: non
aveva mai visto quel ragazzo
prima, o forse non l’aveva semplicemente mai notato visto che
non sembrava
avere l’accento né di Beauxbatons né di
Durmstrang.
‘Michael Corner, di Corvonero. Sono al quarto anno’
le sorrise di nuovo ‘ehi,
tranquilla. Voglio solo fare amicizia’ Ginny si
rilassò, e accennò ad un
sorriso, spostando una ciocca di capelli dietro l’orecchio
‘ti ho vista ballare
con quel Paciock. Non è molto bravo, eh?’
‘I miei piedi possono confermartelo’ rise
‘tu non balli con la tua compagna?’
‘Mi ha dato forfait… per uno di
Durmstrang’ scrollò le spalle, sembrava che non
gli importasse davvero ‘vogliamo far vedere ai nostri
accompagnatori com’è che si
balla per davvero?’ le aveva teso la mano, e lei aveva
inarcato un
sopracciglio.
‘Non lo so… perché?’
‘Perché sei molto carina mentre balli, Ginny
Weasley’ fece una breve pausa,
fino a quando lei non afferrò la sua mano ‘anche
se devo dire che lo sei sempre’
la trascinò sulla pista da ballo, godendosi lo spettacolo
delle sue guance
scarlatte.
-
“Ti ha chiesto di uscire? E tu che gli hai detto,
Ginny?” Hermione le si era
avvicinata, sedendosi anche lei vicino al camino della sala comune,
approfittando del fatto che fosse semi deserta.
“Che ci dovevo pensare” arrossì di nuovo
la piccola Weasley.
“Ma Ginny! Michael Corner è davvero
carino” la rossa la guardò scettica.
“Lo sai che a me… insomma” le guance
presero lo stesso colore dei capelli “che
a me piace Harry” Hermione sospirò, dispiaciuta.
“Lo so, Gin. Ma voglio darti un consiglio”
l’attenzione della ragazza, dai vari
pensieri su
‘il-ragazzo-che-è-sopravvissuto’,
passò ad Hermione, un po’
spaventata “Vivi la tua vita! Cerca di allontanarti dalla
figura di Harry,
altrimenti non riuscirai mai ad essere te stessa mentre siete nello
stesso
posto. Non potrà mai vedere quale ragazza meravigliosa tu
sia, perché sei
troppo timida quando lui è nei paraggi”
“E che dovrei fare, Hermione? Ho provato tante volte a
dimenticarmi di lui!”
esclamò esasperata, mentre lei le sorrideva dolce.
“Prova ad uscire con Michael, o con qualcun altro se
preferisci” lei provò a
ribattere, ma Hermione la bloccò “pian piano
riuscirai ad essere di più… te
stessa davanti a lui, e magari ti noterà” le
sorrise ancora una volta e Ginny
non seppe più come controbattere. Dopotutto, Michael era
davvero carino.
-
Aveva passato davvero un bel pomeriggio in compagnia di Michael, era
riuscita a
ridere, a scherzare; ogni tanto Harry era passato tra i suoi pensieri,
ma lui
era riuscito a scansare quella figura con qualche frase divertente,
offrendole dolci,
portandola ovunque lei volesse andare. Camminando per la via principale
ricoperta di neve, le prese la mano, arrossendo leggermente per poi
sorridere
imbarazzato. Ginny non provava lo stesso sentimento che provava nei
momenti in
cui si trovava anche solo nella stessa stanza con Harry, ma si sentiva
bene.
Hermione aveva ragione: doveva distrarsi; strinse la mano di Michael
che girò
l’angolo, prendendo la direzione per la vista della Stamberga
Strillante: lì
era sempre bellissimo con la neve.
“Non volevi comprare altri dolci da Mielandia,
Michael?” gli aveva chiesto,
seguendolo.
“Dopo, non c’è fretta” le
sorrise teso, per poi fermarsi davanti alla
staccionata che riversava sul campo davanti al vecchio nascondiglio di
Sirius
e, ancora prima, di Lupin.
“Bene, perché io voglio comprare ancora un sacco
di cose! Ho quasi finito le
Api Frizzole e le Cioccorane!” gli aveva sorriso,
appoggiandosi allo steccato,
incurante della neve.
“Va bene, dopo ti ci porto” le aveva sorriso,
addolcito, per poi andare ad
appoggiarsi anche lei alla staccionata. “sto bene con te,
Ginny. Ti va se
usciamo più spesso, insieme?”
“Ma certo! La prossima volta possiamo andare anche a fare un
giro da… Zonko…”
era partita con entusiasmo, ma aveva rallentato nel momento in cui
aveva visto
il ragazzo avvicinarsi a lei e chinarsi verso il suo viso. Sorpresa, lo
guardò
con il cuore in gola: il suo primo bacio doveva essere di Harry.
Però,
stringendo gli occhi con forza, lasciò che Michael la
baciasse, in mezzo a
quello spettacolo bianco. Dopotutto, con lui stava bene, riusciva quasi
a non
pensare ad Harry, almeno non in continuazione. Si godette il suo primo
bacio,
mentre assaporava le Api Frizzole mangiate poco prima, ma forse non
erano solo
quelle a dare al bacio quel gusto leggermente aspro. Dopo qualche
istante, lui
si staccò e le sorrise, godendosi un altro spettacolo,
quello rosso dei capelli
e delle guance di lei.
“Mi piaci, Ginny Weasley” fece una breve pausa in
cui arrossì anche lui
“mettiti con me”. Mentre le parole di Hermione
tornavano a rimbombarle nella
testa, annuì debolmente, per poi ritrovarsi tra le braccia
del ragazzo che
tornò a baciarla, stavolta con un po’
più di sicurezza.
*-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-*
Ciao a tutti ^.^
eccomi con il nuovo capitolo, stavolta dedicato a Ginny e al suo primo
bacio. Io
vedo lei, così innamorata di Harry, come la figura di una
donna piena di
passione, innamorata, che non riesce a vedere altri che il ragazzo che
ama, che
però decide di fare le sue esperienze, come è
giusto che sia. Girando per
internet ho notato quante persone riescano a criticarla, anche se non
ne
capisco il motivo, dopotutto non è così perfetta
come chi la critica vuole dare
a vedere. Vogliamo parlare della canzoncina che ha mandato ad Harry per
San
Valentino?! È solo una ragazza innamorata, carina, che molti
apprezzano. A me,
sinceramente, piace tantissimo come personaggio *_* spero di aver reso
bene i
suoi sentimenti in questo capitolo! Vorrei ringraziare le nuove persone
che
hanno messo la storia tra le seguite *_* ben 9 ora! E poi ovviamente
chi ha
recensito la storia:
ScreamingHeart:
grazie per aver recensito anche questo capitolo *_* sono contenta che i
titoli
ti piacciano, un po’ rispecchiano i personaggi che ci sono
dentro, o le
sensazioni che penso abbia dato il bacio. In questo, il bacio per Ginny
esprime
un po’ l’amarezza per il fatto che il suo primo
bacio non fosse per Harry, e
dopotutto i gusti delle Api Frizzole sono limone, mandarino, arancia e
cedro! Spero
ti piaccia anche questo capitolo ^.^ un bacio!
Marge: sauuuu *_* ma guarda chi viene a commentare la mia fic! Sono
d’accordo
sulla realisticità della storia sìsì!
Dopotutto è normale che le persone
abbiano le loro prime esperienze, altrimenti si potrebbe anche avere
dei
rimpianti al riguardo un giorno. Anche io piango per Cedric
ç_ç specie al
discorso di Silente!! Diciamo che per Angelina e George… non
lo so, perché avendo
già scritto una fic al riguardo e non essendo proprio fan
della coppia (visto
che penso che sia un po’ strano xD) mi risulta un
po’ più difficile. Sto scrivendo
un’altra fic, anche se a toni un po’ diversi, visto
che è comunque incentrata
su Fred&Angelina, ma in un futuro di lei con George.comunque
non è detto
che in un momento di ispirazione io non scriva anche su di loro! Grazie
per le
belle recensioni *_* spero continuerai a leggere anche i prossimi
capitoli! Un bacione!
Un bacione anche a voi che avete letto e state leggendo la fic! Grazie
per il
supporto!
Kalie
|
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Capitolo 5 *** Dean & Luna – Bacio alla felicità da Nargilli ***
Dean &
Luna – Bacio alla felicità da Nargilli
“Andiamo, Luna”
Dean, passando, le
tese la mano; lei la prese e lo seguì. Non si era accorta subito di
quello che il
ragazzo le aveva detto, si era risvegliata all’improvviso
solo quando aveva
visto la sua mano tesa; prendendola, una strana sensazione
l’aveva avvolta:
sapeva che poteva fidarsi del suo nuovo amico, con cui già
ne aveva passate fin
troppe considerato quanto tempo avevano passato insieme. Gli sorrise
mentre
uscivano dalla Stanza delle Necessità di corsa, pronti per
la battaglia; lui
non sembrava intenzionato a lasciarle la mano, forse per cercare di
scaricare
la tensione, perché lo sapeva: aveva paura. Come lei, come
tutti intorno a
loro; come si poteva stare tranquilli in un momento come quello? Quando
sapevano che stavano per andare a combattere? Strinse la sua mano,
cercando di
fondere il loro coraggio in uno unico, nel tentativo di trasmetterne un
po’
all’altra persona. Luna si sentì forte: sapeva che
voleva vivere e rivederlo
una volta finita quell’assurda battaglia, anche se non sapeva
spiegarsene il
motivo. Lo seppe nell’istante stesso in cui lui si
voltò a guardarla.
“Luna” la chiamò debolmente, mentre lei
spostava lo sguardo stralunato su di
lui. Erano arrivati in Sala Grande e il ragazzo aveva approfittato del
momento
di confusione dopo l’annuncio di Voldemort, nel quale tutti i
minorenni e i
Serpeverde venivano fatti evacuare, per parlarle.
“Dean” l’aveva chiamato in risposta, con
aria enigmatica.
“Emh…” era rimasto spiazzato
evidentemente.
“Pensavo dovessimo ricordarci l’un
l’altro il proprio nome, nel caso l’avessimo
momentaneamente dimenticato per via dei Gorgosprizzi” Dean
rise piano: sapeva
sempre alleggerire la tensione e l’atmosfera quella ragazza.
“No, io…” scosse piano la testa, per poi
tornare a guardarla sempre sorridente
“durante la battaglia non saprò starti molto
vicino voglio che tu… che tu stia
attenta, mi raccomando! Non…” era inspiegabilmente
arrossito “non voglio che ti
succeda qualcosa, capito?”
“Grazie, Dean” gli aveva sorriso
“è molto carino da parte tua!”
“Emh…” Dean non era molto sicuro che
Luna avesse capito il vero significato
delle sue parole e la reazione di lei era stata alquanto strana, ma si
limitò a
sorriderle.
“Anche tu! Non voglio che ti accada qualcosa!”
rispose con un largo sorriso
anche lei, mentre già si figurava il nuovo dipinto per la
sua camera. Le
strinse la mano più forte, poi si voltarono entrambi. La
mezzora era quasi
scaduta e rimasero in silenzio, in attesa di ricevere eventuali
istruzioni o
dell’inizio della battaglia. Non serviva dire altro, erano
lì che si tenevano
per mano con lo sguardo fisso in avanti. Luna pensò a suo
padre e al fatto che
si sarebbe sicuramente preoccupato, a sua madre che sarebbe stata
così
orgogliosa, lo sapeva; ad Harry che stava per compiere un compito
più grande di
lui, ma era il suo destino, penso a Ginny, Hermione, Ron e Neville con
un moto
di gratitudine mentre riviveva i felici momenti con l’ES.
Pensò nuovamente a
Dean e ai giorni che avevano passato a Shell Cottage, alle sue frasi
allegre ma
gentili quando lei gli parlava di una delle sue amate creature magiche.
Un
boato improvviso la risvegliò da quei pensieri e seppe che
la battaglia stava
per avere inizio. Con un sorriso malinconico, si voltarono entrambi per
cercare
lo sguardo dell’altro.
“Buona fortuna, Dean”
“Buona fortuna, Luna” le loro mani scivolarono,
separandosi definitivamente per
quella lunga notte. Provò una strana sensazione di
malinconia e, con aria
distratta, scosse la testa convinta di essere nuovamente vittima dei
Gorgosprizzi.
-
Era fatta. Avevano vinto! I Mangiamorte erano morti o in
fuga, Harry aveva
appena sconfitto ed eliminato Voldemort e tutti sapevano che, questa
volta, era
per sempre! Si ritrovò a correre verso Harry che abbracciava
ancora Ron ed
Hermione, urlando dalla felicità. Era difficile dire che
cosa urlasse, perché
le voci di tutti sovrastavano le sue come quelle degli altri, cinse
l’addome di
Harry velocemente, per lasciarlo libero anche agli altri, ritrovandosi
successivamente immersa in un abbraccio collettivo, distinse Neville di
fianco
a lei, al quale strinse forte il braccio. Quando anche le altre persone
cominciarono a cercare di raggiungere il ragazzo, decise di
allontanarsi dalla
massa, mentre l’assaliva un’improvvisa voglia di
vedere Dean e di festeggiare
con lui.
“Dean! Ce l’abbiamo fatta! Ho mantenuto la mia
promessa!” l’aveva chiamato,
continuando a guardarsi intorno, con il sorriso che non le si voleva
proprio
togliere dalle labbra. Incrociò il suo sguardo nel giro di
pochi secondi,
mentre cercava di uscire anche lui dall’ammasso di persone
che circondavano
Harry.
“Luna!” la chiamò, anche lui sorridente,
euforico. Lo vide raggiungerla a passo
svelto e anche lei corse verso di lui, pronta ad abbracciarlo di
slancio.
“Luna! Luna!” la chiamò ancora, ancora
incredulo di ciò che era appena
successo. Una volta raggiunto, gli gettò le braccia al
collo, ma lui la prese
per i fianchi e la sollevò in aria, cominciando a girare su
se stesso.
“Ce l’abbiamo fatta, Dean! Abbiamo vinto”
rideva, divertita da quella strana
giostra. Girava e girava, come la sua testa, la forte sensazione di
felicità
aumentò esponenzialmente mentre lo guardava nei profondi
occhi scuri, immersi
in quelle grida di gioia nelle quali erano comprese anche le loro. Era
strano
stare lì a girare, dopo una simile esperienza, ma il cuore
le suggeriva che era
giusto così, che non sarebbe dovuta essere da
nessun’altra parte in quel momento.
“Sì, Luna! Sì!” il ragazzo si
fermò all’improvviso e lei pensò che
stesse per
farla scendere, quindi alleggerì la presa sulle spalle del
ragazzo, che però la
fece scendere solo di qualche centimetro e la baciò.
Lì, in mezzo a tutta
quella gente che fissava e cercava di raggiungere Harry. Lì,
a pochi metri dal
corpo di Voldemort, in mezzo al campo di battaglia, Dean
l’aveva baciata. La
strinse di più a lui e, senza sapere come e
perché, ricambiò la stretta,
avvicinandolo a sé. La sensazione calda di quando lo teneva
per mano aveva
preso nuovamente possesso di lei, solo che moltiplicata
all’infinito; un angolo
della sua testa decise che non avrebbe mai voluto separarsi da quel
dolce
contatto, incuriosita da quel sentimento così diverso da
quello provato per
Harry, o Ginny o per gli altri. Fu un bacio che sapeva di euforia, di
vittoria.
Era talmente felice da essere paragonato alla prima volta che aveva
scoperto
dell’esistenza dei Nargilli. Dopo parecchi istanti si
separarono e Dean,
estenuato dalla lunga battaglia, posò delicatamente a terra
la ragazza, mentre
ancora si sorridevano.
“Grazie Dean” lui l’aveva guardato
incuriosito, così lei continuò “Lo
sapevi
che esistono creature magiche che vivono sulle labbra delle persone, e
che
l’unico modo per liberarsene è dando un
bacio?” l’aveva guardato, con
un’espressione enigmatica e stupita, ma lui rise di
felicità ancora una volta.
“Sai, Luna? Credo che tu mi abbia affascinato con tutte
quelle storie sui
Nargilli e i Gorgosprizzi” le aveva sorriso, ma sembrava non
avere alcuna
intenzione di separarsi da lei.
“Certo, sono così affascinanti. Come farebbero a
non piacerti?” gli aveva
risposto seriamente lei, prima di ritrovarsi di nuovo attaccata a lui,
facendole
posare la testa sul suo petto.
“Intendevo che mi piaci anche tu, non solo loro!”
le prese la mano e condusse una
sorpresa Luna verso la Sala Grande. Non aveva ben capito cosa volesse
dire
tutto quello, ma ora sapeva di avere secoli per cercare di capirlo, per
realizzare che significato avessero le sue parole e se anche a lei
‘piaceva’
Dean. Eppure, confuso dall’euforia della vittoria, il suo
cuore che batteva a
mille, le stava urlando la risposta. Strinse di più la mano
di Dean, mentre
correvano felici all’interno della scuola con un sorriso
stampato sulle labbra
che poco aveva a che vedere con la battaglia appena vinta.
*-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-*
Ciao a tutti *__*
eccoci con il nuovo capitolo! Sono in versione super felice
perché ormai siamo
entrati nel periodo Natalizio *____* beh, ora parliamo della storia.
Ok, lo so
benissimo, Dean e Luna non sono una coppia ufficiale e che non si
sposeranno,
ma chi lo dice che il primo bacio di Luna sia stato con Rolf? Io me li
immagino
che stanno insieme, poi Luna parte alla ricerca di nuove Creature
Magiche e
Dean rimane per proseguire la sua carriera e sono costretti ad
allontanarsi *_*
però chi è che non ha pensato a loro come coppia
durante la parte del libro nel
capitolo ‘Il congedo di Severus Piton’? la parte
precisa è descritta nella
prima frase del capitolo, sottolineata e in corsivo. Dai sarebbero
così carini
*_* quindi ho deciso che il primo bacio di Luna è stato con
lui! Ahah che dire?
Anche questo capitolo è andato… ho in mente
diverse coppie, una è già pronta,
ma se avete richieste e suggerimenti (che siano possibili, non Ginny e
Draco,
Harry e Draco, o via dicendo). Per ora ho in mente: Teddy &
Victoire, Tonks
e Lupin, James e Lily, Lavanda e Ron, Neville e Hannah e…
un’altra sulla New
Generation, ma non vi dico qual è anche se in uno dei
capitoli c’è un indizio
u.u Una di queste è già scritta *_* e
sarà la prossima ad essere pubblicata, anche
se ne finisco prima un’altra probabilmente.
11 persone seguono la fic *___* che bello! Grazie mille! Spero
continuiate ad
apprezzarla, anche voi che leggete! Vorrei ora ringraziare chi ha
commentato l’ultimo
capitolo:
Marge: *___* che bello che continui a commentare! ^.^ beh, è
che quel capitolo
è stato l’inizio di molte cose secondo me, in
primis tra Fred e Angelina, penso
che Cedric e Cho si siano dati il loro primo bacio quella sera, e tra
Hermione
e Krum l’ho messo in modo da poter aggiungere la presenza di
Ron nella sua
mente, anche per altri motivi no? Hermione poteva fingere di pensarci
perché avevano
litigato per metà della serata. Per Ginny e Michael,
è scritto nel 5 libro che
loro si sono conosciuti al Ballo del Ceppo e ho voluto inserire il
come. Sono curiosa
di sapere cosa ne pensi della coppia Dean e Luna! Ahaha un bacione
Enide: wah *_* quante recensioni! Sono contenta che ti siano piaciuti i
capitoli! Vedo che mi capisci per Fred-Angelina-George. Io avrei
pensato che si
sarebbero consolati a vicenda, ma… George è
proprio uguale a Fred! È difficile
immaginare che ci si possa innamorare realmente, certo a meno che non
siano stati
poi così tanto insieme… tutto è
relativo. Ma rimane che per me non è stata una
scelta azzeccata da parte della nostra cara autrice *_* vedo che piace
anche a
te la scena del ballo *_* beh, io penso che in molti rivaluterebbero
Cedric se
non si soffermassero a vederlo come l’Edward-sbrilluccicante
ahah un po’ come i
membri della squadra che non lo sopportavano perché
l’anno prima li aveva
battuti a quidditch. Krum *_* che dire di Viktor? Poverino…
screditato al
massimo, poteva farlo venire in compagnia al matrimonio di Bill e
Fleur, però
almeno ora hai campo libero. Sono felice che tu abbia apprezzato il
titolo, mi
sembrava alquanto calzante xD ahahah
sììì Hermione è fantastica,
viva lei,
sennò Harry non si sarebbe mai svegliato. Sì
Ginny mi piace particolarmente,
lei è forte e piena di passione, per questo l’ho
inserita. Spero che
apprezzerai anche questo capitolo un po’ particolare *_* con
una coppia
mooooolto particolare! Grazie per i commenti *_* alla prossima!
Hayley_Gin91:
anche a me piacciono un sacco le raccolte *_* beh spero ti piaccia
anche questo
di titolo, che secondo me è adatto a Luna ahaha si come ho
scritto nel commento
del primo capitolo, probabilmente non è stato il loro primo
bacio, ma a me
piacciono così tanto insieme *_* anche io lo immagino come
un donnaiolo. xD
neanche a me piace Cho sinceramente… è troppo
piagnucolosa, oltre la carineria
e magari la dolcezza, ha poco di significativo. Eeeh… tra
Herm e Krum c’è stato
il bacio della discordia! Quello che ha mandato Ron fuori dai gangheri
ahah sì
quel pezzo l’ho messo per rendere un po’ comica la
situazione, io mi sono
immaginata benissimo nella testa la faccia di Viktor D: ahahahah per
Ginny e
Michael, sì io me lo sono immaginato dolcissimo con Ginny,
sicuramente sono
stati bene finchè Grifondoro non li ha battuti a Quidditch,
uno che è andato
alle riunioni dell’ES per stare con la sua ragazza *_* con il
nuovo capitolo ti
ho subito accontentata ahahah grazie per la recensione *_* comunque,
non mi
dispiace il 4, ma i miei preferiti sono il 3, 6 e 7. Però
penso che nel 4
inizino tutti i problemi amorosi, le vicende intricate, per questo ho
voluto
mettere tutti questi capitoli ispirati. Un bacione! Alla prossima
grazie a tutti voi che leggete e
che
seguite la storia! Un bacio!
Kalie
|
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Capitolo 6 *** Lily & James – Bacio Malandrino ***
Lily
& James – Bacio Malandrino
‘Lily, quando ci sposeremo saremo l’una la
Damigella d’Onore dell’altra, vero?’
‘Non importano le tue origini, Lily. L’importante
è dove vai’
‘Sei tu! Dì la verità: sei tu che hai
rubato la bacchetta e i poteri a mio
fratello! Per questo è un Magonò!’
‘Non mi serve l’aiuto di una piccola
schifosa Sanguemarcio’
‘Sei un mostro! Come potrei volere un mostro al mio
matrimonio?’
Cosa ci faceva lì? Perché era andata per sei anni
di seguito in quella scuola ed
era già a settimo anno inoltrato? Perché? Cosa
l’aveva spinta a lasciare la sua
casa, i suoi genitori… sua sorella? Prendendo quella scelta
sei anni fa, aveva
firmato la sua condanna. Sì, perché da quel
momento in poi si era sentita
respinta da entrambi i mondi, sia quello magico che quello babbano. In
un
momento come quello, più che mai. Seduta appoggiata al muro
della Torre di
Astronomia, aveva raccolto le gambe con le braccia, posando la testa
sulle
ginocchia, ormai sull’orlo delle lacrime. A che era valso
tutto quello? A cosa
valeva imparare tutte quelle formule, quei nomi, quando da una parte
Colui-che-non-deve-essere-nominato prendeva sempre più
potere, tentando
contemporaneamente di liberare il mondo magico da persone come lei, dai
Sanguemarcio. Un impeto di rabbia le
fece stringere i pugni, nel tentativo di cacciare indietro le lacrime,
impossibili da frenare nel momento in cui la figura di Petunia le
passò per la
mente. A che era servito perdere una sorella, se tanto veniva rifiutata
anche a
scuola? Tornare a casa e sentire su di sé lo sguardo
disgustato di Petunia:
come ci si può sentire? Cosa si prova nel sentirsi chiamare
‘mostro’ da colei
che, fino a pochi anni prima, era stata la sua migliore amica, con la
quale
progettava fastosi matrimoni e immaginandosi l’una la
damigella d’onore
dell’altra? A cosa serviva lottare contro quel mostro
chiamato Voldemort, ora
che non aveva più neanche il suo migliore amico?
“Evans?” sobbalzò sentendo la sua voce,
automaledicendosi per il fatto di non
avere un Mantello dell’Invisibilità.
“tutto… tutto bene?” si era seduto di
fianco a lei, lo sentì strusciare contro il muro. Fece dei
tentativi incerti
per posarle il braccio intorno alle spalle, ma alla fine
rinunciò.
“Che vuoi, Potter?” rispose brusca, senza degnarlo
di uno sguardo.
“Ero nei paraggi, ho sentito singhiozzare
e…” aveva lasciato la frase a metà,
arrossendo. Dalla tasca sbucava fuori una pergamena che in futuro in
molti
avrebbero utilizzato, specialmente Fred e George. Lily
sobbalzò, alzando per la
prima volta lo sguardo dalle ginocchia: non si era accorta di piangere,
per lo
meno non così tanto da singhiozzare.
“Oh… beh, ti sarei grata” rispose acida,
asciugandosi il viso con il dorso
della mano “se ti facessi gli affari tuoi e mi lasciassi in
pace”
“Evans…”
“Qual è il tuo problema, Potter? Ti tratto da cani
da anni e tu, ogni volta,
torni e mi chiedi di uscire, con quel sorriso che...” si
bloccò “ti diverti a
farmi innervosire? Cosa-cavolo-vuoi-da-me?”
“Voglio sapere che cos’hai” rispose
cercando di rimanere impassibile, ma era
evidentemente preoccupato.
“Che cos’ho?!” fece un verso sprezzante,
mentre continuava ad asciugarsi le
lacrime “Nessuno mi vuole! Qui un sacco di persone hanno
mille pregiudizi sulla
‘purezza di sangue’, molti mi trattano da
emarginata, e altri mi trattano come
spazzatura! Nel mondo babbano sono rinnegata dalla mia stessa sorella!
Lei…
l’hanno prossimo si sposa e… non mi vuole. Non mi
vuole lì, capisci? Io dovevo
essere la sua damigella d’onore!” ancora calde
lacrime le rigavano il volto, le
asciugò chiedendosi il motivo per cui stava dicendo tutte
quelle cose proprio a
lui “mi sarei accontentata di essere all’ultima
fila…” aveva aggiunto in un
sussurro.
“Evans…” aveva provato a cominciare lui,
ma lei lo bloccò prima che potesse
dire qualsiasi cosa, ricominciando la sfuriata.
“A cosa vale combattere per una posizione che non sono
più sicura di volere?”
“Evans…”
“Perché continuare a cercarmi un posto in un mondo
che non mi accetterà mai?”
“Lily…”
“Perché combattere un mostro che tanto
impedirà a chiunque di volermi bene?”
inutile fermare le lacrime ormai.
“Lily, cacchio, ascoltami!” le aveva urlato,
afferrandole i polsi: stritolava
le proprie mani con talmente tanta forza da essersi tagliata con le
unghie. “tu
vuoi stare qui! Sono sei anni che combatti per rimanerci, basta solo
vedere
come mi sfidi ogni volta. In un mondo che non ti accetta? Ma di cosa
stai
parlando?! Qui hai mille amici, Lily! Hai tante persone che ti vogliono
bene!
Mary, Kalie, Remus, Jane, i professori, basta che pensi a Lumacorno!
E…” era
arrossito, abbassando lo sguardo.
“E?” aveva chiesto, talmente stupefatta da non
capire che ci fosse qualcosa
sotto l’affermazione seguente.
“E io. Anche io ti sono vicino, Evans”
tornò a guardarla negli occhi “io so
quanto vali. E vale la pena vivere… vale la pena combattere,
per cercare un
mondo migliore in cui vivere, anche per chi verrà in
futuro!” riprese fiato per
un secondo “un mondo in cui i tuoi figli vivranno al
sicuro” Lily scostò con
forza le mani del ragazzo per liberare le proprie.
“Lo so… solo che a volte è
così difficile” si era calmata, e anche le lacrime
avevano smesso di scorrerle sulle guance, ora nuovamente asciugate
dalla mano.
“E’ vero, ma noi siamo più
forti” Lily si voltò per guardarlo, con aria
stupita
ancora una volta “non è una battaglia che devi
combattere da sola. Io” si mise
una mano sul cuore e l’altra brandiva una spada invisibile,
come il primo
giorno di scuola sul treno “prode e valoroso Grifondoro,
combatterò al tuo
fianco contro Tu-sai-chi e tutti coloro che ti chiameranno, o
chiameranno
altri, Tu-sai-come!” Lily rise di cuore, cosa che
lasciò totalmente spiazzato
il ragazzo.
“Va bene, Potter. Combatteremo insieme” gli
sorrise, forse per la prima o la
seconda volta in vita sua. Ora, effettivamente, lo vedeva sotto una
luce
diversa, anche se era già da un po’ che aveva
notato un certo cambiamento in
lui.
“Perfetto! Saremo una grande squadra! Anche con Sirius,
Remus, Peter… e anche
Mary, Kalie ed Jane farebbero i salti di gioia pur di entrare in un
gruppo così
fantastico!” lei scoppiò di nuovo a ridere,
ritrovandosi a pensare che non era
poi così spiacevole chiacchierare con lui. “Bene,
Evans. Ora ti lascio con i
tuoi pensieri… quando vorrai, mi troverai in sala
comune” le sorrise e fece per
allontanarsi.
“Potter?” l’aveva chiamato senza pensarci.
“Sì?” si riaffacciò dal muro,
guardandola stupefatto.
“Oggi non me lo chiedi?” era arrossita
impercettibilmente, decisa a non
guardarlo in faccia.
“Che cosa?” aveva inarcato le sopracciglia.
“Se voglio” si morse le labbra “uscire
con te” a quel punto era arrossito anche
lui.
“Beh, io ho pensato… ecco… non
è il momento, forse?” lei si stritolò
le mani,
nervosa.
“Perché non provi a chiedermelo?” lui
era tornato di fianco a lei, con gli
occhi spalancati ed il viso completamente rosso, lo sguardo speranzoso
fisso
sul suo.
“Eh? Davvero?” non ricevendo risposta, si
schiarì la voce cercando di scacciare
l’imbarazzo “vuoi uscire con me, Evans?”
“Sì, per questa volta…”
finalmente Lily spostò lo sguardo su di lui, che
sembrava aver appena subito l’Incanto della Pastoia.
-
“Fate largo! Fate largo ai Malandrini! Qui passiamo
noi!” urlava di qua e di là
James, mentre si avviavano verso l’entrata dopo aver lasciato
le carrozze che
li avevano riportati da Hogsmeade. Ormai a nessuno sembrava
più tanto strano,
ma faceva un certo effetto vedere il braccio di James Potter intorno
alle
spalle di Lily Evans, mentre lei rideva alle sceneggiate del ragazzo.
Poco
dietro di loro, c’erano gli altri tre e una ragazza bionda di
nome Kalie,
intenta come al solito a litigare con Sirius.
“James, sei sempre il solito!” lo
rimproverò, continuando comunque a ridere.
Mentre si dirigevano alla sala comune, troppo sazi per andare al
banchetto, gli
occhi verdi di Lily incontrarono quelli di Severus; un tuffo al cuore
la avvertì
di quanto sentisse ancora la sua mancanza ma, l’aria di
disprezzo che le
rivolse, cancellò ogni malinconia. Mordendosi le labbra, si
strinse un po’ di
più a James, nel tentativo di consolarsi: ormai era
diventato la sua forza, uno
dei pochi che era riuscito ad accettarla totalmente per quella che era,
portando anche i suoi amici a fare lo stesso. Lasciandosi Severus alle
spalle,
continuò nel suo tragitto fino alla sala comune, dove si
sedettero a
chiacchierare per diverse ore. La sensazione di calore, tipica di
quando stava
in compagnia di quel gruppo, l’avvolse nuovamente, facendola
sorridere e posare
la testa sulla spalla di James, a dirla tutta anche un po’
stanca per la lunga
giornata. Mentre il ragazzo diventava una specie di lastra di cemento
ed arrossiva
violentemente, lei pensava ai due mesi appena trascorsi in sua
compagnia, a
come le fosse sempre stato vicino e, soprattutto, come piano piano si
fosse
insinuato nel suo cuore. Ormai ne era certa, quella sensazione che solo
lui
sapeva darle, significava che le piaceva James Potter.
“Io me ne vado a dormire… dopo una giornata del
genere ho solo voglia di
ficcarmi nel letto” aveva sbadigliato Sirius, alzandosi dalla
poltrona vicino
al camino. Ormai lì nella sala comune erano rimasti solo
lui, James, Lily e
Kalie, che si era alzata subito dopo dal pavimento, stiracchiandosi.
“Credo che andrò anche io. Domani ci aspetta una
lunga giornata di lezioni” si
era quindi incamminata.
“Non vorrai venire a dormire nel letto con me,
Moran” l’aveva sbeffeggiata Sirius,
beccandosi un pugno in pancia.
“Non lo farei neanche se mi pregassi”
lanciò un’occhiata allusiva ai due
ragazzi ancora seduti, anche se non la notarono, per far capire che
voleva
lasciarli soli e, prima che Sirius se ne accorgesse, lo stava spingendo
verso
la scala del dormitorio maschile, per poi andare anche lei, verso
quello
femminile. “Buonanotte!” proferì,
lasciandoli finalmente soli.
“Tu non hai sonno, Lily?” sentì il suo
braccio scivolare ancora una volta sulle
sue spalle, stringendola un po’ di più a
sé.
“Un po’… ma ora non ho molta voglia di
salire le scale” sbuffò una risata
“tu?”
“Ti assicuro che non sono mai stato più sveglio in
vita mia” lei lo guardò, lo
sguardo stupito.
“Davvero? Ma se non abbiamo fatto altro che
andare in giro tutto il giorno!”
sbatté un paio di volte le palpebre,
incredula “non devi fare il super macho solo
perché ci sono io, eh?” sorrise.
“No è che…” ed era arrossito
nuovamente, questa volta Lily lo vide “non è che
sia proprio… insomma… avere sonno mentre tu mi
sei così vicina è una cosa
impossibile” dall’impacciato cronico, era diventato
immediatamente serio,
mentre ora toccava a Lily arrossire.
“Oh. Io…” si portò una ciocca
di capelli dietro l’orecchio, imbarazzata
“grazie. Immagino che sia un complimento un po’
contorto” rise, ancora rossa in
volto.
“Lo era, sì. Sia un complimento, che un
po’ contorto, insomma… sì”
abbozzò un
sorriso “Lily, mi piaci da impazzire”
“Io…”
“Ma questo era chiaro già da un po’,
più o meno a tutta la scuola” sorrise,
vedendola arrossire violentemente. “vorrei sapere cosa ne
pensi tu”
“James, non penso che avrei
passato
tanto tempo insieme a te o…” abbassò lo
sguardo “o sarei rimasta da sola qui in
sala comune una volta andati via Sirius e Kal se tu non mi fossi
piaciuto”
provò ad alzare lo sguardo, ritrovando quello castano del
ragazzo a pochi
centimetri da lei, stupito ma euforico.
“Non mi aspettavo una risposta così”
prese fiato “tempestiva. Io… sono
felice!”
l’abbracciò di slancio e scoppiarono a ridere.
“Che tipi strani che siamo” commentò
lei, una volta esaurita la scossa di
risate.
“Sì… ehi, Lily?”
“Sì?” nel momento stesso in cui lei si
girò, lui si sporse per baciarla
delicatamente, con il sorriso ancora stampato sulle labbra. Fu
malandrino
perché lui le aveva rubato quel bacio al sapor di Burrobirra
e Cioccocalderoni,
da degno Ramoso qual era, ma a Lily non era affatto dispiaciuto. Prima
che se
ne rendessero conto erano lì, che si tenevano stretti in un
abbraccio
confortevole e pieno d’amore. A Lily non importava
più di quello che poteva
pensare Petunia, o le passate parole di Severus, voleva stare bene con
James e
gli altri suoi amici, sapeva che lui l’avrebbe fatta felice
per il resto della
sua vita. Immersi nel tepore del camino, continuarono a baciarsi per
diversi
minuti, mentre Lily assaporava quello che non era di certo il suo primo
bacio,
ma il primo di una lunga serie che diede vita alla speranza per un
futuro
migliore, per se stessa, perché nessun altro le aveva
toccato il cuore così da
vicino come aveva fatto James Potter.
*-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-*
Ciao a tutti *____*
eccomi con il nuovo capitolo! Innanzitutto: 13 persone
l’hanno messa tra le seguite
*___* oh che bellooooo! Grazie mille! 1 l’ha messa tra le
ricordate! Spero che
sia memorabile u.u e due tra le preferite *_* grazie grazie grazie!
*Coff* sì…
dopo questo momento di pazzia, torniamo a parlare della fic: Lily e
James *_*
chiunque mi conosca sa quanto io ami i Malandrini (specialmente Sirius,
ovvio
visto che il mio nick viene dal personaggio che ho inventato per lui
<3)
sono felice che alla fine si siano incontrati a metà strada.
Io non credo che
Lily si sia solamente arresa alle insistenti richieste di James per
uscire
insieme, credo che lui abbia fatto qualcosa che ha colpito
profondamente la
nostra Lily. Immagino anche come si dovesse sentire Lily in un momento
come
quello, mentre Voldemort diventava sempre più forte. Ho
cercato di esprimere i
suoi sentimenti al meglio, non sono sicura di esserci riuscita al 100%
XD spero
che comunque lo apprezzerete! Bacio Malandrino… beh,
c’è doppio riferimento no?
Un po’ al nome del gruppo di James, e ovviamente
perché lui gliel’aveva
‘rubato’
all’improvviso. Giusto per precisare, la parte sottolineata
è presa dal 5
libro: ‘Il peggior ricordo di Piton’, e
‘Sanguemarcio’ è come stato tradotto
‘mudblood’
nella versione economica, visto che la differenza tra quello e
Half-blood non
era stata inserita nei vecchi libri. Ho preferito modificare anche qui
per
rendere meglio la sensazione di Lily. Passiamo
ai ringraziamenti *_*
Hayley_Gin91:
anche a me questa fic sta facendo uscire il lato sdolcinato e romantico
*_*
beh, con tutti questi baci! Sì,
ho
pensato che questo titolo fosse il più adatto a Luna. Ahaha
grazie per i
complimenti *_* sono contenta che ti piacciano. Probabilmente era un
chiaro
riferimento al loro rapporto, ma poi ha preferito fargli avere solo una
‘storia’
nella mente dei ragazzi, ma ovviamente sono due tipi molto diversi,
quindi ha
preferito non far continuare la storia. Si meritano comunque un
capitolo nella
mia fic perché io li adoro *_* hai visto che ti ho
accontentata? Ahah senza
saperlo, era proprio quello che avevo scritto. A presto con il prossimo
capitolo *_* kiss
ScreamingHeart:
non preoccuparti, l’importante è che tu
l’abbia apprezzato ahaha non è che mi
sta antipatica comunque, Cho. Semplicemente non mi sa di niente,
capisco che
sia triste e tutto, però è anche vero che
potresti mostrare un po’ di carattere
xD sarà che io sono una tipa molto ‘yuppi
yaya’ e non capisco chi si strugge
per troppo tempo ahah sììì la faccia
di Ginny in quel momento è impagabile ahah
povera però… lei è così
innamorata! Harry è proprio un tonno u.u grazie per il
commento *_* al prossimo capitolo! Kiss
Enide: ahahh anche a me piace un sacco Luna, ed è stato
difficile cercare di
seguire il suo filo logico mentale, dopotutto lei è tutta a
sé, si sa
benissimo! Però la amiamo proprio per questo *_* un mio
amico è il suo fan
numero uno dopo che ha visto HP7parte1, gli è piaciuto
quando con molta nonchalance
ha detto ad Harry ‘Forse dovremmo chiudergli gli
occhi’, e da allora l’ha
sempre vista come una tutta d’un pezzo. Sono contenta che ti
sia piaciuto anche
questo *_* beh, è una frase piccola, può
sfuggire, ma io che sono malata di HP
noto tutti i dettagli ahaha no infatti, come dicevo prima a Hayley,
secondo me
una ‘storiella’ l’hanno avuta e la
Rowling ha voluto inserire appositamente
questa frase per crearla nella nostra mente fantasiosa *_*
però è anche vero
che sono dei tipi troppo diversi, non sarebbero mai riusciti a stare
insieme…
lui è decisamente più concreto. Grazie ancora per
la recensione e per i
complimenti *_* al prossimo capitolo! Spero apprezzerai questo di James
e Lily
^.^ un bacio!
grazie anche a tutti voi che leggete e seguite la fic ^.^ spero vi
piaccia
anche questo capitolo!
un bacio
Kalie
|
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Capitolo 7 *** Rose & Scorpius – Bacio della Bella Addormentata ***
Rose
& Scorpius – Bacio della Bella Addormentata
Rose Weasley correva per i corridoi sapendo benissimo che, diversi
metri dietro
di lei, c’era il suo amico che cercava di raggiungerla. I
capelli rossi e ricci
che le arrivavano poco sotto le spalle, ondeggiavano ad ogni suo
movimento,
rimbalzando da una parte all’altra; le braccia invece erano
immobili davanti al
petto, tenendovi stretto un pesante libro di scuola. La faccia era
contratta,
sembrava un misto tra rabbia e dolore, voleva piangere ma non sapeva
spiegarsene il motivo. Si sentiva tradita da quello che doveva essere
uno dei
suoi due migliori amici, da quello che aveva detto di amarla quella
sera di
Natale a casa Potter dove era stato invitato una volta tanto. Come
aveva
potuto? Non le aveva detto che era difficile per lui dimenticarsi di
lei?
L’aveva già fatto invece? Anche se lei non aveva
saputo dargli una risposta
decente a quella dichiarazione, lui aveva baciato un’altra.
Non era la prima
volta, negli ultimi due anni aveva visto diverse volte Scorpius Malfoy
uscire
con innumerevoli ragazze, ma non più dopo la sua
dichiarazione sotto vicino al
loro albero di Natale.
“Rose! Vuoi rallentare?” la chiamò lui,
inutilmente “lascia che ti spieghi!”
aveva provato ancora una volta e lei aveva frenato di botto, voltandosi
a
guardarlo negli occhi.
“Cosa c’è da spiegare? Tu non mi devi
nessun chiarimento, Scorpius!” si era
morsa le labbra sentendosi ancora ferita, cercando di nasconderlo.
“E allora perché sei scappata a quel modo? E
perché non ti sei fermata quando
ti ho chiamata più e più volte?”
Scorpius l’aveva guardata, inarcando un
sopracciglio, con tono inquisitorio.
“Io… io…” aveva il fiatone e
non era più per la corsa appena fatta, abbassò lo
sguardo estremamente imbarazzata.
“Tu?” una strana sensazione di euforia aveva
avvolto il biondo figlio di Draco:
non aveva certo dimenticato i suoi sentimenti per la rossa.
“Non avevi detto di amare solo me? Perché vai in
giro a baciare un’altra?” era
tornato a guardarla e gli aveva urlato quelle parole con tutta la voce
ed il
fiato che aveva in corpo, tanto che fece girare tutti gli studenti
presenti nel
corridoio.
“Vieni con me”
“Eh?” era riuscita a dire, prima che il ragazzo la
trascinasse via da quel
posto fin troppo affollato. “Scorpius? Dove… ehi
io non… non ho nient’altro da
dirti!” aveva continuato lei, mentre lui non sembrava avere
la minima
intenzione di lasciarle la mano, né tantomeno di
risponderle. “capito? Non devo
più dirti…” ma lui aveva girato
l’angolo in un corridoio più stretto e
totalmente deserto, l’aveva fatta appoggiare malamente al
muro, sul quale aveva
sbattuto poi lui il palmo della mano, irritato al massimo.
“Che cavolo vuol dire? Che cos’era quella
scenata?” adesso era lui ad urlare
però.
“Sei tu che mi hai chiesto…”
“Non è questo il punto! Io mi sono dichiarato e
tu… tu… non solo non mi
rispondi, ma tornati ad Hogwarts hai fatto come se niente
fosse!” Rose abbassò
lo sguardo, tirandosi indietro una ciocca di capelli, imbarazzata. Lui
si
abbassò, cercando il suo viso.
“Ma… ma…”
“Ti ha dato fastidio?” lei era tornata a guardarlo,
stupefatta.
“Cosa?” si era morsa le labbra: da
quand’era che non riusciva a reggere lo
sguardo dell’amico?
“Ti ha dato fastidio il fatto che stessi baciando
un’altra?” come faceva lui ad
essere così impassibile mentre le chiedeva una cosa del
genere? Lei era
arrossita ancora di più, chiedendosi dove volesse arrivare.
“Io…” rimase in silenzio per diversi
secondi.
“Smettila di parlare a monosillabi! Hai idea di quanto sia
difficile per me
stare qui a un passo da te e non… non…”
era arrossito anche lui stavolta “Sono
anni che ti amo. Anni! Cercavo di dimenticarti provando a stare con
altre
ragazze ma nessuna è alla tua altezza
loro…” sospirò.
“Ti ho visto stare con ragazze molto più carine di
quanto io possa mai essere”
l’aveva guardato male.
“Ma loro non sono te! Lo vuoi capire?” da
quant’era che il cuore aveva
cominciato a batterle all’impazzata? Da quant’era
che lo stargli così vicino le
dava quella strana stretta allo stomaco, quella sensazione di
formicolio?
“Sono comunque più carine di me” si era
morsa il labbro: voleva sentirglielo
dire a tutti i costi, voleva che non vedesse altre che lei.
Perché?
“Per me, nessuna è più bella di
te” le aveva sorriso, tornando nuovamente alla
sua altezza, cercando di guardarla in viso. Lei lo guardò
rossissima,
specialmente in zona orecchie che le stavano andando letteralmente a
fuoco.
“Non avevo mai notato prima questo tuo interesse nei miei
confronti” inarcò le
sopracciglia, spiaccicandosi per bene al muro.
“Hai seri problemi di vista, allora”
sospirò, posando la fronte su quella della
ragazza, esausto “hai idea di quanto sia difficile”
riprovò a dire lui, forse
più certo dei sentimenti della ragazza, persino di quanto lo
fosse lei “starti
così vicino e non poterti baciare” stavolta
sì che era arrossita, anche le
lentiggini erano diventate bordeaux. Rimasero in silenzio per
parecchio, poi
lei sentì il ragazzo sospirare ed il profumo del suo respiro
le arrivò fino ai
polmoni, odore come di Zuccotti di Zucca, i preferiti del ragazzo.
Quell’odore,
mescolato a quello della pelle di Scorpius, la confuse mandandole una
scarica
improvvisa di adrenalina e di coraggio.
“E allora perché non l’hai ancora
fatto?” l’aveva guardato con aria di sfida;
in tutta risposta il ragazzo la guardò esterrefatto e quasi
paralizzato.
“Rose… non… tu non vuoi”
sentì il biondo deglutire a fatica
“vuoi?” chiese poi
speranzoso, mentre lei si mordeva le labbra. Sentì il cuore
urlarle sì almeno
un migliaio di volte mentre lo guardava dritto negli occhi, le gridava
quella
piccola risposta in ogni battito accelerato, ogni volta che le mandava
il
sangue alle guance per arrossire in modo così vistoso solo
quando lei era con
lui. Decise che non era più il momento di aspettare, non
voleva vedere Scorpius
con nessun’altra ragazza al mondo: lui doveva essere solo
suo. Si alzò in punta
dei piedi, piegando leggermente la testa di lato e, con il libro ancora
stretto
tra le braccia, lo baciò. Si può solo immaginare
la faccia di Scorpius a tale
gesto, ma nel giro di cinque, sei secondi, una volta elaborata la
situazione,
l’aveva stretta a sé ed aveva immerso una delle
mani nei capelli ricci e rossi
della ragazza. Rose lasciò cadere il libro, incurante di
quello che potesse
capitargli, ed andò a cingergli il collo, godendosi il suo
primo bacio ai
Zuccotti di Zucca e da Bella Addormentata, visto che era riuscita
finalmente a
svegliarsi e a capire quanto amasse il ragazzo di fronte a lei. Dopo
diversi
istanti, si separarono entrambi rossi in volto.
“Direi che… sì, voglio”
risero, mentre lui le metteva un braccio intorno alle
spalle e si muoveva verso il corridoio principale.
“Certo che, per essere così intelligente, ce ne
hai messo di tempo a capirlo.
Eh, Weasley?” le fece la linguaccia, in tutta risposta Rose
gli diede un
leggero pizzicotto sul fianco.
“Tu l’avevi capito?” Rose aveva abbassato
lo sguardo, incerta.
“Sì e no” Scorpius scrollò le
spalle, dissimulando indifferenza.
“Che vuol dire sì e no?”
“A lezione di pozioni, quando c’era quella cosa
lì” storse le labbra
“l’Amorizia”
“L’Amortentia” lo corresse lei, per poi
scoppiare a ridere.
“Beh quella roba lì… il filtro
d’amore. Mentre elencavi i profumi che sentivi
tu…” ed era arrossito violentemente.
“quelli che ti attraggono di più”
“Libri nuovi, torta moretta e muschio bianco”
elencò nuovamente lei, con aria
incuriosita.
“Sì, insomma. Per i libri e la torta tutto bene,
sono i tuoi preferiti, ma”
l’aveva guardata con un mezzo sorriso, ancora imbarazzato
“l’avrai detto senza
pensarci probabilmente e… non è che io ne fossi
proprio sicuro, non sono l’unico
dopotutto”
“Scorpius, tu non hai affatto il dono della sintassi. Taglia
corto” rise lei.
“Della che? Vabbè, dicevo” prese fiato
“il mio profumo, quello che porto da
anni, è al muschio bianco” stavolta fu lei ad
arrossire.
“Cavoli, che stupida che sono stata! Ecco perché
lo conoscevo così bene
quell’odore!” si batté un palmo sulla
fronte, sentendo Scorpius che scoppiava a
ridere.
“Dai su, andiamo da Al! Sono anni che cerca di farti capire
che ti piaccio.
Sarà al settimo cielo” le prese quindi la mano e
affrettò il passo.
“Mio padre un po’ meno” la faccia
terrorizzata di Scorpius era talmente comica
che si piegò in due dalle risate.
“Non c’è niente da ridere, Rose! Proprio
niente!”
-
“Scorpius! Scorpius, vieni con me!” la voce di Rose
lo fece alzare dalla zuppa
di pesce di fronte a lui: che era venuta a fare fino al tavolo dei
Serpeverde?
“Che c’è, Rose? Sto
mangiando…” sbuffò lui, fintamente
scocciato.
“No devi venire immediatamente, ti devo far vedere una
cosa” aveva lo sguardo
luminoso, il sorriso stampato sulle labbra talmente eccitato che fece
sciogliere il suo ragazzo, ancora poco convinto però.
“E’ una cosa che scappa via, se non vengo
subito?”
“Beh, no ma…”
“E allora ci andiamo dopo” Scorpius Malfoy
scrollò le spalle, incurante, ma lei
gli riafferrò il braccio e lo costrinse a guardarla in
faccia.
“Ho detto che devi venire con me!” il tono e lo
sguardo non ammettevano repliche
“per favooooore” sventolò un paio di
volte le ciglia e lui, stanco e
rassegnato, inghiottì un altro sorso di zuppa e si
alzò.
“Uff… poi mi offri qualcuno dei tuoi
dolcì però” borbottò
fintamente seccato,
mentre lei lo trascinava per il corridoio principale del secondo piano.
“dove
stiamo andando?” chiese, finalmente incuriosito.
“Tra poco lo vedrai” girò poi
l’angolo, in un corridoio un po’ più
stretto, lo
stesso di quando si erano dati il primo bacio. Scorpius la
guardò stupito.
“Non sarà mica qualche mesiversario,
giornoversario o oraversario?!” l’aveva
guardata, ironico: da subito avevano deciso di festeggiare solo
l’anniversario,
se ne avessero avuto voglia. Per loro stare insieme era sempre speciale.
“No no” scosse lei la testa, prima di venire
bloccata dal braccio del biondo
che la fece posare contro il muro. “beh?” ma lui
l’aveva baciata, come il primo
giorno, con più passione, con più dolcezza, meno
impazienza perché sapeva che
era solo sua.
“Volevi rivivere il bacio?” la prese in giro,
beccandosi poi un pugno in
pancia.
“Stupido, vieni” con le guance ancora rosse, lo
condusse fino alla fine del
corridoio, dove si trovava un quadro che indicò al ragazzo
“eccoci qua”
“Un quadro? Mi hai trascinato fino a qui per farmi vedere un
quadro?” inarcò le
sopracciglia.
“E’ IL quadro!” gli sorrise, indicandogli
la targhetta sotto “Rosalie ed il suo
innamorato” lesse lui, ancora dubbioso, per poi tornare a
guardare il soggetto
nella cornice, raffigurante una donna dai lunghi capelli rossi ed un
uomo
biondo contornato di stelle, brillante.
“Non capisco” la guardò interrogativo.
“Lei si chiama Rosalie! E si è innamorata di un
astro! LUI rappresenta una
costellazione!” per lei era chiarissimo.
“E che costellazione?” cominciava a capire ed
arrossì.
“Non ha nome…” proferì la
voce della donna dal quadro.
“Potremmo darglielo noi! Insomma… Rosalie
e…” aveva cominciato la rossa.
“… Scorpio” finì in un
sospiro, sorridendo poi alla sua ragazza.
“Mi piace come nome. E anche come suona: Rosalie e Scorpio.
La rosa e lo
scorpione” asserì la donna, con il sorriso sulle
labbra, mentre anche l’uomo
annuiva compiaciuto. Rose si buttò tra le braccia del
ragazzo con un sorriso
felice, mentre anche a lui ne nasceva uno dolce, quello che rivolgeva
solo a
lei.
“Sono certo che staranno insieme per tutta la vita. Come noi
due” e si chinò a
baciarla di nuovo.
-
L’atmosfera in casa Weasley era anche troppo tesa.
C’era un silenzio innaturale
in quella casa dove, in genere, tra le urla affettuose di Ron e
Hermione, gli
scherzi di Hugo e gente che andava e veniva, non c’era mai
pace. Diverse
persone erano sedute su divano e poltrone, intorno ad un tavolino in
legno, sul
quale erano stati magicamente posati diverse tazze da the, una teiera e
un
vassoio di dolci. Sul divano erano seduti Ron Weasley con, da un lato
la moglie
Hermione, e dall’altro il suo migliore amico Harry e sua
sorella Ginny. Tutti
fissavano spaventati il padrone di casa, che guardava con aria truce il
ragazzo
biondo di fronte a lui, seduto vicino a sua figlia Rose. Hugo, il
più piccolo
era su una poltrona e fissava il padre in un totale e innaturale
silenzio.
“Tu, piccolo stupido Purosangue, figlio di Malfoy, che cavolo
vuoi da…” sbottò
all’improvviso il rosso.
“Ron!” lo chiamò Hermione, con aria di
rimprovero.
“Hermione, tesoro” si calmò per un
istante, voltandosi verso di lei, con un
sorriso tirato “mi permetti di spaccare la faccia a questo
qui?” Scorpius
impallidì, cercando aiuto nello sguardo di Rose, che era
indecisa se scoppiare
a ridere o a piangere.
“Non dire stupidaggini, Ronald Weasley! Ora tu lo lasci
parlare” si sentì un
sospiro di sollievo dall’altro fianco di Ron.
“Neanche una padellata in testa? Piccola piccola,
davvero!”
“No!” rispose risoluta Hermione, tra le risate
generali, meno quelle di Scorpius
ovviamente.
“Per fortuna Hermione riesce sempre a mantenere la
calma” disse Harry,
abbandonandosi sullo schienale del divano, mentre sua moglie Ginny
scoppiava a
ridere.
“Bene! Benissimo” Ron tornò a guardare,
male tanto per cambiare, il povero
ragazzo che sembrava in procinto di vomitare.
“cos’hai da dire, tu?” fece un
sorriso forzato e forse fin troppo maligno.
“Io…”
“Che cavolo vuoi tu? Che pretendi tu?!” era tornato
ad urlare ed Harry l’aveva
prontamente bloccato per un braccio, costringendolo a rimanere seduto.
“Non l’hai fatto parlare,
Papà!” lo sguardo di Rose si era assottigliato:
era
tutta suo padre per capelli e occhi, ma lo sguardo accigliato era
quello tipico
e severo di Hermione Granger.
“Giusto… prego, Scorpius” convenne Ron,
continuando comunque a guardarlo male,
nel tentativo di terrorizzarlo.
“La prego Signor Weasley” prese fiato e la mano
della ragazza seduta di fianco
a lui “mi lasci sposare sua figlia”
*-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-*
Salve a tutti ^.^
ecco il nuovo capitolo della fan fiction! *_* stavolta ci sono Rose e
Scorpius.
Non sono sicura al 100% di tenere per questa coppia, però
l’idea di Ron mi
faceva troppo ridere, quindi l’ho messa. Penso comunque che
siano molto carini
insieme *___* hanno un grande futuro! Eheh ovviamente il quadro
è lo stesso che
appare nel 1° capitolo, quello con Fred e Angelina,
chissà magari lo metterò
anche in un capitolo della vecchia vecchia generazione ahaha non ho
molto da
dire al riguardo, penso che si commenti da solo, un po’
leggero e frivolo,
dolce e anche un po’ comico. Me lo immagino proprio Ron
incavolato a morte con
Scorpius ahah
vorrei ringraziare ancora una volta chi ha messo la mia fic tra le
seguite che
ormai sono ben 15 *_* uno dei prossimi capitoli parteciperà
ad un contest *_*
sono emozionata e felice *_* speriamo vada bene! ora passiamo ai
ringraziamenti
per le recensioni ^.^
Marge:
sono contenta che ti sia piaciuto *_* provvederò il prima
possibile a cambiare
alcune parole >.< cacchio non me n’ero proprio
resa conto. Sì, Luna è
davvero favolosa *_* sono contenta che tu l’abbia apprezzata
in questa fic. Quindi
ci sta come coppia vero?? *_* non sono adorabili? Spero leggerai e
apprezzerai
anche i prossimi, questo appena pubblicato e quello su Lily e James ^.^
a
quello ci tengo particolarmente *_* sarà che io adoro la
saga dei Malandrini! Alla
prossima! Un bacio ^.^
Hayley_Gin91:
Sono contenta che anche questo capitolo ti sia piaciuto *_* grazie per
i
complimenti! Spero apprezzerai anche quest’altro. Ho pensato
che fosse giusto
mettere il cambiamento di Lily, anche perché quello che
sappiamo sulla loro
storia è basata principalmente sul grande amore di James.
Baci alla prossima
^.^
Enide:
neanche io ci avevo proprio pensato fino a qualche giorno fa, poi
rileggendo
HP7 ho letto le parole di Petunia, quelle di Severus e ho pensato a
Mary
MacDonald (che secondo me è Mary Cuttermole xD ahahah),
entrambe screditate nel
mondo magico. Mi sono detta che, per quanto possa essere forte Lily,
non è
facile sentirsi rifiutati da così tanta gente, specialmente
da quella che
dovrebbe essere la tua migliore amica, chi ti dovrebbe stare vicino per
sempre,
come può essere solo una sorella. È vero, non si
pensa a come può essere
cambiato il suo sentimento, ma principalmente al cambiamento di James
nel modo
di comportarsi. Grazie per questi bei complimenti *_* spero di leggere
una
recensione anche per il prossimo capitolo! Un bacio! *_*
MaryApple:
uh una dichiarazione d’amore per la mia fic *_* ahahah grazie
per avermi
recensita! Sono contenta che ti sia piaciuta, specie quel punto
perché io adoro
Sirius Black, ho creato Kalie appositamente per lui, e adoro anche lei
*_*
anche io ho riso scrivendo quel pezzo, mentre elaboro le cose da
mettere delle
fic la mia faccia è lo specchio delle mie emozioni e spesso
dei sentimenti dei
personaggi provano in quel momento. Mi succede anche mentre disegno,
che faccio
le stesse espressioni facciali ahahah spero apprezzerai anche questo
capitolo
^.^ un bacio
grazie a tutti voi che leggete la fic *_* spero continuerete a farlo!
Un bacione
a tutti!
Kalie
|
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Capitolo 8 *** Sirius & Kalie – Bacio al Vento di Bergamotto ***
Nickname:
Kalie (efp), Kalie_Yume88
(forum)
Titolo: Sirius & Kalie – Bacio al Vento di Bergamotto
Genere: Generale/Sentimentale/Romantico
Raiting: Verde
Avvertimenti: One shot, missing moments
Introduzione: Era difficile stare lontani da Kalie Moran per Sirius
Black, in
un modo o nell’altro se la ritrovava sempre tra i piedi. Era
come il vento che
lo rincorreva? O forse era lui che la cercava in ogni luogo e in ogni
cosa che
faceva?
Note: non so bene che scrivere nelle note… mh…
ciao XD Kalie Moran è il
personaggio che ho inventato per Sirius perché io lo adoro e
ho pensato che non
fosse giusto che stesse tutto solo soletto u.u che dire…
eccolo il capitolo del
loro primo bacio *_* che è il primissimo di Sirius
ovviamente, per lo meno per
come la vedo io in questo capitolo. Spero piacciano anche a te insieme!
Ho
aspettato un po’ ad inviarlo perché volevo fare
anche questo *_* per
divertimento tuo personale ahah però non guardare
finché non avrai finito di
leggere la storia perché c’è un
gigantesco spoiler! http://img13.imageshack.us/img13/6994/scansione0001mp.jpg spero ti piaccia anche
questo! Un bacio!
Capitolo partecipante al Contest
‘Una
carrellata di Primi Baci’ indetto da Acquamarine_!!!
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10039849&&tid=80a5d3f8f68be38a758d4ad33a02e3bd00483b4d68faaf0f7b9f4230a6ad31d1
Personaggio: Sirius Black
Prompt: Vento
Luogo: Parco
Sirius &
Kalie – Bacio al Vento di Bergamotto
A Sirius Black non piaceva particolarmente Cura delle Creature Magiche,
non gli
interessassero affatto gli Ippogrifi, i Thestral o quei Maridi di cui,
proprio
quel giorno, il Professor Kettleburn stava parlando con estremo
interesse; eppure
non si era mai sognato di perdersi nemmeno una lezione di quella
materia.
Seduti su delle rocce del Parco di Hogwarts, nei pressi del Lago Nero,
gli
studenti del quinto anno di Grifondoro e Tassorosso spostavano lo
sguardo dal
libro di testo, al Professore ed infine all’acqua di fianco a
loro, nella
speranza di intravedere qualche esemplare. Ci sarebbe da pensare che,
con una
giornata come quella di fine maggio, ci fosse qualcosa di
più interessante da
fare, eppure né lui né il suo migliore amico,
James Potter, avevano provato a
svignarsela. Non quel giorno, no. Ed il vero motivo avevano cercato di
nasconderlo a tutti, persino a loro stessi. Proprio nel momento in cui
l’intorpidimento da ‘sole e lezione
noiosa’ stava per colpirlo, una folata di
vento lo colpì in pieno volto, scompigliandogli i capelli e
facendolo tornare
totalmente sveglio; sì perché, da un
po’ di tempo a quella parte, che fosse
forte ed impetuoso, o leggero e delicato, quel soffio aveva sempre lo
stesso
profumo. Inaspettatamente il suo sguardo si spostò su una
figura poco più
avanti di lui, con i corti capelli biondi e di corporatura esile,
seduta di
fianco ad una ragazza dai capelli rossi. Sapeva benissimo che quel
profumo non
poteva essere che suo, avrebbe riconosciuto la fragranza al bergamotto,
che si
combinava perfettamente con la pelle di Kalie Moran, anche a chilometri
di
distanza.
Un moto di irritazione lo travolse nel momento in cui la vide ridere
insieme a
Lily dopo averle bisbigliato qualcosa all’orecchio: non gli
piaceva il fatto
che con lui riuscisse solo a discutere: erano rare le volte in cui
erano
riusciti a parlare senza sfociare in una lite. Sirius lo sapeva
benissimo che
in quel vento non c’era solo il suo profumo: era Kalie stessa
la brezza che gli
scompigliava i capelli, era lei che gli sfuggiva ogni volta che provava
a
prenderla, a sfiorarla con le dita tra le quali sfuggiva via,
lasciandogli
solamente una debole carezza. Si chiese se mai sarebbe riuscito ad
afferrarla
un giorno, se quel vento si sarebbe mai fermato da lui per farsi
prendere. Gli
sarebbe bastata una volta soltanto. Immerso nei suoi pensieri, non si
accorse
immediatamente che la lezione era finita; raggiunse James, Remus e
Peter solo
un metro più in là e passò un braccio
intorno alle spalle del primo, mentre il
solito sorriso beffardo gli spuntava sul viso cacciando, anche se di
malavoglia, il pensiero della strega bionda.
“Ehi, Ramoso! Finalmente quella barba è terminata,
eh? Non che tu l’abbia seguita
molto questa lezione”. Gli diede poi un colpo di gomito,
scoppiando a ridere.
“Io sono sempre attento alle lezioni, Felpato”.
James lo guardò nel tentativo
di apparire serio “da cosa l’hai capito?”
sospirò infine, sotto lo sguardo
accusatore di quello che sarebbe dovuto essere il suo migliore amico.
“Per tutta la durata della lezione non hai tolto gli occhi di
dosso alla
Evans”. E lui a Kalie, ma quello era un fattore secondario
che preferiva
nascondere a James.
“Figurati” disse James, seguito da un verso
sprezzante “sarò diventato
momentaneamente strabico, non l’ho guardata neanche per un
secondo” ma era
arrossito e, seguito dall’amico, decise di raggiungere la
coppia di amiche poco
più avanti “ehilà Evans”
“Oh no…” sussurrò Lily, sotto
le risate di Kalie.
“Come va? Ti diverti a fare i turni di ronda insieme al
nostro Remus?” le
sorrise, cercando di posarle una mano sulla spalla, ma lei lo respinse
prontamente.
“James…” provò ad ammonirlo
il lupo mannaro, preoccupato.
“Lasciami stare, Potter” sibilò lei,
irritata, lasciando James impietrito e
ferito.
“La tua amica è nervosetta. Eh, Moran?”.
Sirius raggiunse la nominata, dandole
poi una schicchera sulla fronte.
“E tu sei insopportabile come al solito, Black?”
gli sorrise, fredda. Per
Sirius fu peggio di un Gelum.
“Non ti va neanche di fare due chiacchiere? Come siamo
maleducate! Qualcuno
dovrebbe insegnarti le buone maniere”. Le
scompigliò i capelli con aria
beffarda.
“Non toccarmi”. Lo guardò accigliata,
allontanandosi di qualche passo.
“Evans, ti conviene portar via Kalie prima
che…” provò a dire James.
“Non dirmi quello che devo fare, Potter!” gli
rispose malamente Lily, cercando
però di prendere il braccio della ragazza per allontanarla,
preoccupata. Remus
e Peter, abituati alla solita sceneggiata quotidiana, si andarono a
sedere
all’ombra di un albero vicino, dopo essersi scambiati uno
sguardo rassegnato.
“Cosa mi fai se ti tocco ancora una volta?”. Sirius
le rivolse uno sguardo penetrante,
cercando di innervosirla ancora di più. La fissò
per parecchi istanti negli
occhi ambrati, rendendosi conto solo in quel momento di quanto gli
piacessero
quel viso arrossato dall’irritazione e le pupille dilatate
che quasi si
mescolavano con il colore caldo delle iridi.
“Provaci!” lo sfidò lei, con un
sorrisetto sarcastico.
“Kal…” provò a richiamarla
Lily, con aria ansiosa.
“No, Lily! Mi voglio liberare di questo sbruffone. Lo
capirà prima o poi che
non lo sopporto più” non distoglieva lo sguardo
dagli occhi del ragazzo che, di
rimando, cercava di guardarla impassibile. Non poteva davvero pensarla
così.
Non era vero. Non voleva liberarsi di lui definitivamente,
lei… una paura
improvvisa lo assalì, mentre sentiva il cuore salirgli in
gola. Dov’era la
sicurezza che aveva fino a poco prima? Perché aveva pensato
che anche lei
potesse essere interessata a lui? Aveva creduto che il suo modo di
sfuggirgli
via fosse dovuto solamente alla paura. Ancora, come il vento, gli
sfuggiva via.
Deglutì a fatica, prima di riprendere lo stesso
atteggiamento di sempre, quel
sorriso che tante volte Kalie avrebbe voluto strappargli via dalle
labbra. Le
si avvicinò, chinandosi alla sua altezza: avrebbe voluto
toccarla, certo, ma
con un bacio, anche lì davanti a tutti, poco gli importava,
per farla irritare
di più questo ed altro. Sbuffò un sorriso,
prendendosi in giro perché ancora
cercava scuse con sé stesso, quando sapeva benissimo il
motivo di tale
desiderio. Per qualche istante pensò sul serio di farlo, di
avvicinarsi ancora
di qualche centimetro e baciarla, ma non era proprio il caso, non in
quel
momento. Allungò quindi la mano per poi schiacciarle la
guancia con un dito.
“Sirius… poi dì dire che non te la sei
cercata” rise ironico James; Kalie tirò
fuori la bacchetta e Ramoso la indicò all’amico
“vedi? È piuttosto combattiva,
mi sembra”.
“Andiamo, Moran. Non farai sul serio?”.
“Non mettermi alla prova” sibilò lei,
cacciando Lily che provava a tirarla per
il braccio con la bacchetta.
“Se volevi davvero farlo, mi avresti già
colpito” rise Sirius, cacciando via le
brutte sensazioni di poco prima, voltandosi verso il suo migliore
amico. “non
avevo dubbi, Ramoso. Di che ti preo…”
“Impedimenta!” esclamò Kalie con voce
estremamente acuta e fu tutta questione
di un attimo. Sarà stata l’irritazione, il
nervosismo per le parole di Sirius,
l’adrenalina che le era andata in circolo, ma
l’incantesimo di ostacolo
funzionò anche troppo bene e, si sa, se è
abbastanza potente, l’impedimenta può
scagliarti molto lontano. E fu in quell’attimo che Sirius
venne scaraventato
contro James, facendo cadere entrambi a terra con aria stupefatta, il
difficile
era capire se fosse per l’inaspettata potenza
dell’incanto, o perché Sirius era
caduto con le labbra proprio su quelle dell’altro Grifondoro.
Si rialzarono
dopo appena un secondo, con il viso sconvolto e pallido, guardandosi
negli
occhi senza trovare una sola parola da dirsi. Neanche Lily e Kalie
avevano
parole, ma perché erano troppo impegnate a ridere a
crepapelle. Sirius si
rialzò da terra con l’aria più
minacciosa e furibonda che qualcuno gli avesse
mai visto, si avvicinò alla bionda che smise immediatamente
di sogghignare,
guardandolo terrorizzata.
“Ehm…” riuscì appena a dire,
mentre lui si avvicinava ancora e ancora. “non…
non era il tuo primo… ehm…”.
“Quello non è stato un bacio!”
esclamarono in coro i due Malandrini, mentre gli
altri due ridevano di cuore, accompagnati da Lily. Kalie
arrossì ed
indietreggiò di un paio di passi, pronta a scappare.
“Certo. Certo che no”. Kalie scosse la testa,
agitata. Tentò di scappare,
vedendo che il ragazzo si avvicinava ancora di più, ma lui
la bloccò con la
mano, afferrandole malamente il braccio e cominciò a
trascinarla per il Parco
di Hogwarts, lontano dagli altri studenti, lontano da tutti. Non gli
importava
di aver dato il primo bacio a James, innanzitutto perché
dava poca importanza
ad una cosa così futile, in secondo luogo perché
si erano a malapena toccati
per più di un istante. Quello che lo mandava in bestia era
che la causa fosse
stata proprio lei, quella che poco prima aveva desiderato baciare. E
aveva
anche riso! Quello era il colmo. Voleva forse dire che non gli
importava? Il
sangue ormai gli era andato al cervello, non aveva neanche pensato che
forse
lei non lo considerava davvero un bacio, che poco gli importasse che
avesse
sbattuto labbra e denti contro quelli di James. Era così
incavolato e perso nei
suoi pensieri che non si accorse delle urla della ragazza che cercava
di
liberarsi dalla sua presa. “Black, lasciami! Lasciami
immediatamente!”. Kalie strattonava
il braccio, cercava con la mano libera di staccare quella del ragazzo,
chiusa
anche troppo stretta per i suoi gusti. Da lontano, Lily chiamava lei e
il
ragazzo: aveva provato a raggiungerli per aiutarla, ma James si era
prontamente
alzato e le aveva bloccato la strada. “Vuoi lasciarmi andare?
Mi fai male,
Sirius!” lo chiamò infine la bionda, quasi
urlante, una volta raggiunta una
zona ben lontana dagli altri ragazzi. Lui si bloccò, la fece
girare su sé
stessa e l’appoggiò con malagrazia contro un
albero: erano finiti nei pressi
della Foresta Proibita e i primi ceppi cominciavano a sbucare fuori.
“Si può sapere che diavolo ti è preso,
Moran?” le abbaiò contro lui, con il
volto contratto dalla rabbia.
“A me?”. Kalie lo guardò stupefatta
“non sono io quella che ti ha trascinato
per un chilometro nel…”.
“Non sto parlando di questo!”. Kalie
arrossì, in difficoltà.
“Sei tu… tu mi hai provocata
e…” balbettò, mordendosi le labbra
nervosa.
“Beh, non sai stare agli scherzi”. Sirius aveva
abbassato i toni, ma lo
sguardo, fisso su di lei, era ancora serio. L’aveva vista
borbottare una risposta
mentre riprendeva lucidità e si chiedeva perché
Kalie cercasse di evitare i
suoi occhi, proprio lei che lo sfidava in continuazione, lei che si
divertiva a
fissarlo per un quarto d’ora pur di non essere la prima ad
staccare gli occhi
dai suoi. Si era chinato un po’ di più, cercando
il suo volto, tenendola
intrappolata contro l’albero con un braccio sopra la sua
testa, con una mano
appoggiata sulla pianta mentre l’altra si spostava sulla
spalla di lei,
riscuotendola dal borbottio.
“Non volevo che finisse così… mi sono
impegnata troppo” rise lei, imbarazzata,
risvegliandolo improvvisamente dai pensieri di poco prima.
“Ti perdono se…”.
“Non ti ho chiesto scusa” precisò
guardandolo di sottecchi e lui sorrise
soddisfatto.
“Vorrà dire che mi prenderò da solo
quello che voglio, Moran”. Gli occhi di
Kalie lampeggiarono, ancora fissi sui suoi, con aria di sfida.
“E cosa sare…?” ma lui aveva
già accorciato la distanza posando le labbra su
quelle della ragazza, stupefatta dal gesto improvviso. Sirius si
sentiva
strano: non sapeva bene come funzionasse un bacio, che cosa si dovesse
realmente fare, però era piacevole stare lì,
senza alcuna distanza a separarli,
averla per sé e fregarsene di tutto e tutti. Lui sapeva che
il vento stava per
scivolargli via dalle mani, dalle braccia, che stava per scappare via
ancora
una volta e una morsa allo stomaco lo attanagliò
improvvisamente. Cacciò via
quella sensazione e godette di quell’istante avvicinandosi
ancora di più a lei,
in attesa di una sua brusca reazione; la mano sul tronco
andò a posarsi dietro
la nuca di Kalie, nel tentativo di avvicinarla, stesso motivo per cui
quella
sulla spalla scese sulla schiena della ragazza. Non seppe quantificare
il
tempo, sapeva solamente che la reazione di Kalie sarebbe arrivata da un
momento
all’altro, magari con uno schiaffo o con un altro
incantesimo. Ed arrivò eccome
la risposta, solo che nel modo che lui non si sarebbe mai aspettato:
Kalie circondò
la schiena del ragazzo con le braccia, persa nella sensazione del
sapore e del
profumo che le mandò in tilt il cervello. Ora Sirius ne era
certo: era come
quel vento che sapeva solo del suo odore, così simile al
sapore delle sue
labbra; era come la brezza capace di svegliarlo la mattina o di
sgridarlo
durante una marachella. L’aveva sempre saputo ma solo in quel
momento si
accorse che quel vento non aveva mai cercato di sfuggirgli, era li ad
accarezzarlo,
cercava di penetrarlo, di entrare e rimanerci per sempre, bramosa di un
contatto più che fisico, forse più di quanto non
fosse mai stato lui. Si staccò
da lei con aria stupita, la stessa sul volto di Kalie che lo guardava
con gli
occhi sgranati ed il volto rosso ed imbarazzato almeno quanto il suo.
“Non ti ho ancora perdonata, però”.
Sirius la fissò dritto negli occhi per
diversi istanti prima di girarsi e prenderle il braccio di nuovo.
“Eh? Come no? Avevi detto…”
“Che mi sarei preso da solo quello che volevo”.
Scrollò le spalle, dissimulando
indifferenza anche se aveva ancora le guance rosse. “non mi
pare che me l’abbia
dato tu”. Le sorrise beffardo.
“Non… non vale!”. Si bloccò
all’improvviso, scuotendo la testa “ehi, ma io non
ho niente di cui farmi perdonare!”. Sirius scoppiò
a ridere, voltandosi verso
di lei.
“Quando sarai pronta a chiedermi scusa” fece una
piccola pausa, chinandosi
ancora verso di lei che si addentò le labbra “sai
cosa devi fare per essere
perdonata”. Con quel sorriso maledetto, si
avvicinò ancora dandole un leggero
bacio a fior di labbra, facendola arrossire di nuovo.
“Non pensarci nemmeno, Black!”. Sirius
scoppiò in una risata, seguita da quella
imbarazzata di Kalie. Si azzardò a guardarla per qualche
istante ora che l’aveva
affiancato e camminava con lui, con lo sguardo fisso davanti a lei. Il
vento
era scivolato ancora una volta tra le sue dita, ma una folata di quel
profumo
al bergamotto gli ricordò che presto sarebbe tornato ad
avvolgerlo.
*-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-*
Salve a tutti ^.^
Eccomi con il nuovo capitolo della fic. C’ho messo un
po’ a scriverlo perché,
come avete letto, partecipa ad un contest *_* ‘Una carrellata
di primi baci’
per la precisione. Mi sono divertita a scriverlo *_* non pensavo di
inserire
Sirius tra i personaggi da primo bacio, ma io ho creato Kalie
appositamente per
lui *_* ci sono poche cose da dire su questa fic, se volete vedere il
disegno
fate pure *_* però dopo averlo letto. Riecco il link: http://img13.imageshack.us/img13/6994/scansione0001mp.jpg
ben 16 persone seguono la storia *_* che bello! Comunque Kalie
è un personaggio
vecchio, che ho messo in diverse fan fic, specie nell’ultima
che sto scrivendo
sui malandrini. Spero di essermi giocata bene Sirius che sinceramente
non mi
piace molto come super Playboy, che gli importa solo di una
‘cosa’. Secondo me
lui è leale anche in quello, da molta importanza alle
persone. Non vuol dire
che non sia strafottente, ma addirittura andare con tutte le ragazze
della
scuola mi sembra esagerato u.u diventa lo stereotipo di Sirius Black
poi XD
comunque ecco qui il capitolo *_* ora passiamo ai ringraziamenti:
TriciaMcMillan:
ciao *_* grazie per aver recensito questo capitolo! Sono contenta che
ti
piaccia la fic *_* ahahah si ce lo vedo proprio Ron a voler ammazzare
Scorpius
(anche se me lo immagino geloso di chiunque nei confronti della sua
unica
figlia femmina *_* spero seguirai anche i prossimi capitoli! Un bacio
Enide: eccola *_* che recensisce anche questo capitolo <3 grazie
*_* sono
contenta che ti piaccia anche questo! Sì ho pensato che
dovesse essere un po’
uno e un po’ l’altra, poi ho pensato che non doveva
essere neanche ‘perfetta’ e
prendere gli aspetti solo positivi dell’uno e
dell’altra. Per esempio il fatto
che sia dura di comprendonio riguardo ai sentimenti è un
ovvio riferimento alla
tontaggine di Ron u.u quanto lo amiamo? *_* ahahah per
l’Amortentia, sì ho
fatto appositamente il collegamento contrario, in modo che Scorpius
potesse
avere speranze, ma secondo me neanche Ron c’era arrivato al
fatto che l’odore
fosse di Hermione quando sono entrati nell’aula di pozioni al
6 anno ahah se
non mettevo la parte finale penso che me ne sarei pentita per il resto
della
vita u.u Ron ce lo vedo troppo come padre iper protettivo,
assolutamente contro
la relazione della ragazza conil figlio di Malfoy!!! Diciamo che ho
messo il
tranello apposta, non ho detto che erano cresciuti Rose e Scorp. Volevo
che si
pensasse allo stare insieme, non al matrimonio, proprio per lasciare di
stucco
ahahaha crepi il basilisco! Fammi sapere che ne pensi di questo
capitolo *_*
che è proprio quello che partecipa al contest! Un bacione
grazie a tutti voi che leggete *_* spero apprezzerete anche questo!
un bacione!
Kalie
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