Il lato tenero di Amaimon.

di Girasolefelicissimo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Re della Terra ***
Capitolo 2: *** Amaimon è premuroso? ***
Capitolo 3: *** Litigi tra i fidanzatini ***
Capitolo 4: *** La comparsa di un fratello.. ***
Capitolo 5: *** Lo Scontro Finale ***
Capitolo 6: *** L'Ultimo atto di gentilezza ***



Capitolo 1
*** Il Re della Terra ***


Natalie Rooney è una ragazza con dei capelli biondi cenere, ha degli occhi azzurri con sfumature bianche. Di carattere è Sensibile e dolce. Però se vuole può essere forte e decisa.
Siamo nell'Accademia Vera Croce, Natalie è entrata nella scuola non solo grazie alla sua intelligenza, ma anche grazie al lavoro ben pagato dei loro genitori.
Lei era consapevole del fatto che quell'accademia fosse molto costosa, quindi si impegnava a studiare ogni giorno senza sosta.
Natalie era in classe e stava seguendo con molta attenzione la lezione.
Quando le lezioni finirono si dirisse verso un parco, il parco è piccolo e silenzioso, stava solo lei, nessuno attorno, solo qualche uccellino che cinguettava.
Stava consumando il suo pranzo. Dopo che finì il pranzo era arrivato il momento del dolce, aveva messo nel cestino del pranzo dei Dorayaki* e dei Boky*. Stava per aprire i Boky q
uando vide un ragazzo scendere da un albero. Il ragazzo iniziò a dirigersi verso di lei e iniziò a fissare il pacchetto che lei aveva in mano.
-E molto carino..- Pensò Natalie.
Natalie prese 2-3 Boky e li porse al ragazzo.
-Ne, vuoi un pò?- Chiese imbarazzata.
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte. Quindi afferrò i 3 bastoncini di cioccolata. La ragazza notò che il Ragazzo non indossava la divisa scolastica.
-Emm, Scusa ma, tu non studi qui?- Gli chiese osservandolo da capo a piedi.
-No, non faccio parte di questa scuola- Rispose il ragazzo mentre mangiucchiava.
-E come ti chiami?-
-Amaimon- 
-Io Natalie!- Disse porgendogli la mano.
Amaimon prese con forza la mano di Natalie e la fece oscillare su e giù. Quando lasciò la presa la ragazza si guardò la mano.
-Un po di delicatezza no è?-  Pensò tra sè e sè. 
Amaimon iniziava a sentire un profumo, quindi con il naso cercò di capire da dove proveniva quel profumo..Iniziò ad odorarsi attorno e scoprì che il profumo proveniva da Natalie, profumava di Cioccolato. 
Si avvicinò con la testa. E con il naso iniziò a odorare il collo della ragazza. Natalie a vedere che il ragazzo si era avvicinato in quel modo diventò rossa in volto.
-Ma...Ma che stai f-facendo?- Chiese con estremo imbarazzo, Il suo viso diventava rosso, rosso come un peperone.
-Hai, un buon profumo- Gli disse Amaimon, senza smettere di annusarla. Lei presa dall'imbarazzo si alzò di scatto e raccattò in fretta le sue cose.
-Scusami, ma le lezioni stanno per cominciare!- Disse chinandosi di poco in segno di scusa e si dette alla fuga. Giunta in classe le sue amiche notarono che aveva le guance infiammate.
-Hey, Natalie perche sei cosi rossa?- Domandò una sua amica.
-Eh, Ah! No e che.. Oh, stanno per incominciare le lezioni!- Aveva trovato una buona scusa per non parlare di ciò che era successo nel parco.
Mentre il professore stava parlando un amica di Natalie gli chiese del perche non aveva voluto rispondere a ciò che gli avevano chiesto poco fa, e lei rispose che doveva seguire la lezione.
Amaimon nel frattempo la stava spiando da un albero che stava di 
fronte alla finestra dell'aula. Se ne stava li appostato, quando si annoio, e decise di andare a disturbare il fratello.
-Cosa c'è Amaimon?- Gli chiese mentre rovistava nel suo cassetto.
-Ho conosciuto una ragazza fatta di cioccolata-
-Una ragazza fatta di cioccolata?...- Alzò gli occhi al cielo.  -Amaimon, non esistono ragazze fatte di cioccolata!- Gli disse scuotendo la testa.
-Ma profumava di cioccolato!- Ribattè.
-Magari per lavarsi usa un bagnoschiuma al cioccolato, Non ci hai pensato?-
-Si può mangiare il bagnoschiuma?- 
-No! Il bagnoschiuma non si può mangiare e tossico!-
-Oh..- Gli rispose in tono "Triste".
-Allora, qual'e il nome della ragazza "Fatta di cioccolato"?- Gli domandò divertito Mephisto.
-Natalie- Rispose.
-Natalie?... E il Cognome?- Chiese incuriosito. Dato che nessun essere umano si era mai avvicinato ad Amaimon.
-Non lo so- Amaimon si era dimenticato di chiedergli il nome completo.
-Quando uscirà dalla scuola glielo chiedo- Tirò fuori dalla tasca del pantalone una collana.
-Cosi potrò ridargli la collana- Aveva trovato quella collana per terra, probabilmente, mentre la  ragazza se ne stava andando l'aveva persa.
Natalie aveva finito le lezioni e si stava dirigendo verso casa quando si accorse che aveva perso la collana che aveva indosso al collo.
-Oh no!.. Me l'aveva regalato mio fratello quando era andato in francia con i suoi amici!- Per Natalie quella collana era un oggetto prezioso. Fece marcia indietro e ripercorse tutto ciò che aveva fatto in giornata. Indago per tutta la scuola da cima a fondo. Quando si ricordò che era stata anche al parco, corse a tutta velocità nel parco in cui era stata oggi pomeriggio.
Quando arrivò vide Amaimon seduto sulla panchina che giocava con la collana di Natalie.
-Oh, Grazie al cielo c'è l'avevi tu!- Disse felice come una Pasqua. Si precipitò verso di lui e lo abbracciò forte. Prese la collana che aveva tra le dita Amaimon, e con la mano libera scombinò i capelli del ragazzo sorridendo. -Se c'è qualcosa che posso fare per ringraziarti dillo! Dillo pure!- Disse sorridendo.
Amaimon in quel momento era sconvolto, nessuno lo aveva mai abbracciato o gli avesse sorriso in quel modo, Lei... Lei era la prima.
-No figurati- Rispose Amaimon. Non riuscì a dire altro.
-Ah, un modo ci sarebbe!- Esclamò Natalie. 
La ragazza aprì lo zainetto e tirò fuori un pacchetto di Boky che li porse ad Amaimon. -Tieni! e per ringraziarti di aver trovato la collana!- 
Il ragazzo prese il pacchetto. -Come mai e cosi importante quella collana per te?- Chiese Amaimon mentre apriva il pacchetto.
-Ah, e che me l'aveva regalata mio fratello quando andò in francia, ci tengo molto.. Sai lui morto in un incidente poco dopo che torno a casa quindi.. e l'unica cosa che ho di lui come ricordo-    
-Oh, mi dispiace tanto-  Rispose Amaimon mentre mangiucchiava i Boky, Non se ne importava più di tanto che il fratello di Natalie fosse morto, e lei se ne accorse.
-Vabbè credo che non ti interessa quindi me ne torno a casa..- Disse con tono arrabbiato. 
-E vero dopotutto Amaimon non conosceva mio fratello, quindi che se ne poteva importare? però, almeno poteva far vedere che era dispiaciuto!- Penso fuoribonda Natalie. La ragazza si diresse verso casa.
Quando tornò a casa Natalie si ricordo di una cavolata che aveva detto una sua amica su un fatto di Satana, Riti Satanici, pentagoni e cretinate del genere.. Natalie non credeva a certe cose dato che lei era Atea. Allora si rinchiuse in camera, con un gessetto disegnò per terra un pentagono capovolto, con attorno un cerchio.
-Su dai, Facciamo questa cretinata.- Disse Natalie Pungendosi il dito con un ago, mise una goccia del suo sangue nel disegno.
-Poi devo dire una frase in latino che evochi un demone dei quattro elementi o qualcosa del genere..- Disse pensando ad una frase in latino.
-Mmm.. Uno dei quattro elementi?... Terra! Si perchè no! -  A Natalie la prima cosa che gli veniva in mente era la terra, non sapeva del perche la terra, ma pensava a quella.
-Domine terrae venit ad me. Confitebor tibi ante me RESPONSO te!- disse la frase in latino... Osservò il cerchio, ma non succedeva niente, neanche un segno.
-Tsk.. Ed io che credevo che sarebbe successo qualcosa! queste cose non esistono!- Disse sbuffando sedendosi alla scrivania per studiare.
Poco dopo, con la coda dell'occhio vide uscire dal cerchio un coso verde e appuntito. Natalie si girò e iniziò fissare il cerchio.. 
Pian piano il coso verde saliva e iniziava a formare una testa, saliva ancora di più e uscì anche il corpo dal cerchio. Da quel cerchio era uscito un ragazzo, Il ragazzo si volto...Era Amaimon. Natalie lo guardo perplessa. -E tu, da dove.. ma cosa?- Gli chiese balbettando.
-Ciao Natalie!- Disse con Nonchalance Amaimon.
-Che ci fai qui?!?- 
-Sei stata tu ad evocarmi- Rispose alla domanda. Natalie era Perplessa, non riusciva a capire, quindi Amaimon gli spiegò tutto.
-Vedi Natalie, io sono un Demone, Uno degli 8 Re di Gehenna Il re della terra! Credo che mi conosci..-
-No, Aspetta.. I Demoni non esistono! sono solo creature mitologiche!- 
-Ma, io sono un demone!- 
-Allora dimostralo!- Amaimon la prese in braccio e uscirono dalla finestra. Natalie incominciò ad urlare. Non si aspettava una cosa del genere. Amaimon incomincio a saltare sui tetti delle case con Natalie in braccio, e lei cercava di aggrapparsi il più possibile a lui. 
Amaimon giunse su una collina in cui poso la ragazza. Natalie si sedette per terra e iniziò a fissarlo.
-Ora hai paura di me?- Amaimon sapeva già che lei avrebbe risposto di si e che quindi non l'avrebbe più vista, Questa cosa lo rendeva triste in un certo senso.. Aveva trovato un essere umano che non aveva paura di lui e questa cosa lo rendeva "Felice"
-Non proprio..- Amaimon fisso la ragazza.
-Sono solo un po' sotto shock, però.. Non ho paura di te- Disse rialzandosi. Amaimon si avvicinò.
-Perche non hai paura di me?-  
-Bhe, io sono Atea, la storia di Demoni ecc. Io non le conosco, e forse e per questo che non ho paura di te. E poi.. A me non sembri malvagio- Disse con tranquillità.
-Io lo sono! Io sono Malvagio! Potrei farti del male in qualunque momento!- Disse infuriato.
-Tu.. Vuoi farmi del male?-  Gli chiese dolcemente.
-No, non ne avrei motivo non mi hai mai fatto arrabbiare o altre cose del genere- 
-Allora, non ho paura di te, io mi fido di te-  Amaimon dopo aver sentito queste parole rimase sbalordito, tutte le persone che fossero a conoscenza che lui fosse un demone, per di più uno degli 8 Re di Gehenna, erano fuggiti o chiedevano pietà. Ma nessuno, intendo nessuno aveva mai detto che non aveva paura di lui, dopo aver saputo ciò...
-Sul serio?- Gli domandò 
-Sul serio- Disse sicura di sè. Natalie si guardò attorno..
-Ehm, però adesso, mi puoi riaccompagnare a casa?-
-Oh, certo- Amaimon si era dimenticato che ora erano distanti Km da dove abitava Natalie. Quindi la prese in braccio e saltellando sui tetti la riportò a casa.
-Ehm, grazie del passaggio- Disse imbarazzata.
-Oh, Non c'è di che- Dopo questa frase Amaimon uscì dalla finestra e se ne andò.
Natalie si girò e iniziò a fissare il cerchio da cui era uscito Amaimon. Poi con la scopa spazzò via il segno del gessetto. Dopo aver finto questo lavoretto si mise al computer e fece delle ricerche sui Demoni per cercar di capire chi fosse Amaimon o che ruolo aveva.

Gli 8 Re di Gehenna in ordine alfabetico:
Amaimon : Il Re della terra
Astaroth : Il Re del marciume
Azazel : Il Re dell'aria

 
Natalie appena vide il nome di Amaimon non lesse gli altri e cliccò subito sulla scritta Amaimon : Il Re della terra ed uscirono le informazioni.
 
Amaimon :
E una delle autorità di Gehenna viene considerato il Re della terra, e a seconda delle epoche, dei paesi ecc. cambia aspetto, In diversi popoli prende nomi differenti, in alcune e venerato come un dio, e prende sembianze umane solo quando e sulla terra.
Gli esorcisti che tentavano di evocarlo non ci riuscirono e morivano in una lenta agonia, perche non erano abbastanza potenti. Al giorno d'oggi sono pochi quelli che riescono ad evocarlo senza morire, ma quando gli appariva davanti, venivano uccisi.
 
Natalie dopo aver letto questo si chiedeva del perche era riuscita ad evocarlo, non lo voleva neanche, però si sentiva attratta di lui, forse e per questo che non aveva paura di lui.
-Uccideva... Chiunque lo avesse evocato?- Disse sottovoce spaventata. Si mise le mani in viso.
-Ed ora? Che succederà?- Si chiese tra se e se. Fece i compiti e dopo cercò di addormentarsi cercando di non pensare a ciò che aveva trovato. Alla fine si addormentò.
 
Amaimon invece era andato dal fratello per dirgli ciò che era successo.
-Lei non aveva paura di me, ha detto che si fidava di me- 
-Non aveva paura di te?- Mephisto fece un ghigno.
-Tu gli hai detto che eri uno degli 8 Re di Gehenna?- Gli chiese interessato,  sorseggiando del tè.
-Si.. Ma non aveva paura-
-Allora, hai trovato un amica?-  Gli chiese sorridendo.
-Cos'e un Amica?- 
-Una persona a cui vuoi bene e quindi ti fidi di lei-
-Oh..- A sapere che aveva trovato un'amica, in un certo senso, ne era felice.
 
 
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Dorayaki* I Dorayaki sono due Pankake uniti con al centro una salsa dolce e rossatra ricavata dai fagioli azuki.
 
Boky* Sono dei bastoncini fatti di biscotti con della cioccolata (Avete ad esempio i Mikado?) ecco quelli!
 
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Wooooow mi è venuto  il disgusto più totale a scrivere questa cosa, però "penso" che sia una delle migliori! (penso, lo so che in realtà fa schifo) 
Il personaggio Natalie.. Bhè che dire.. Bhò non lo sò neanche io all'inizio non avevo pensato ad una ragazza dolce e sensibile quando la stavo realizzando ho pensato:
E se la creassi come Shiemi? Mi sono fermata  e ho detto:
-No per la mor di Dio! E una deficente Shiemi non fa un cacchio non ha poteri speciali l'unica cosa che ha e delle tette che se ci sbatti contro, ti scaraventa dall'altra parte del mondo! (Stavo guardando Kung fu panda) xD E poi Shiemi e una deficente ad esempio: quando Shura gli dice che puzza di latte.. Bhè HAHAHA!. No, no l'ho resa intelligente la povera Natalie. Sinceramente Volevo scrivere una Fanfiction in cui si dimostra che Amaimon ha un lato "Dolce"... *Vomita* Scusate, Scusate *si pulisce la bocca* Porco Giuda Maldetto, come ho fatto a scrivere sta cosa? Bhà.. 
 
Vabbè, Ah, una cosa, Natalie Si pronuncia Natalì non Nataliè
 
Aloha!

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Capitolo 2
*** Amaimon è premuroso? ***


Erano passati 4 giorni.
Natalie non aveva più visto Amaimon da ciò che era successo quella sera. 
Quindi decise di preparare dei dolci da condividere con lui nel parco in cui si erano conosciuti e dopo sarebbe andate alle lezioni mattutine.
Quando uscì si diresse verso il parco, il parco era silenzioso neanche gli uccellini cinguettavano. Si godette quel silenzio per qualche istante, quando sbucò da un cespuglio Amaimon.
-Oh! Sei tornata!- Disse entusiasto Amaimon
-Ne sei sorpreso?- 
-Si, di solito la gente dopo aver saputo ciò che ero veramente scappava o mi evitava in qualsiasi maniera o cambiava stato -
-Non credo di averne bisogno, siamo amici no?-
-Credo di si- Quando disse quella frase, notò che Natalie teneva un cestino, sentiva l'odore di vari dolci.
-Cosa c'è li?- Chiese incuriosito, uscendo dal cespuglio.
-Oh, pensavo di fare un picnik con te... Ti va?- Le chiese leggermente imbarazzata.
-Certo!- Amaimon trovò un posticino in cui potevano fare merenda. Natalie aveva preparato dei Bignè alla crema e un Gateau au Chocolate.  Si erano seduti, Amaimon ne era felice e si ingozzava come un maiale. Natalie a questo punto non era spaventata dal fatto che lui fosse un demone, ma dal modo in cui mangiava!
-Tu non mangi?- Gli chiese masticando con la bocca aperta. Si vedeva chiaramente che stava masticando dei Bignè alla crema..
-No, mi è passata la fame- Rispose in maniera schifata.
-Qualcosa non va?- Chiese preoccupato.
-No, niente- Amaimon stava per prendere il Gateau au Chocolate.
-Aspetta prendo il coltello...- Troppo tardi, giusto il tempo per girarsi per prendere il coltello, e lui aveva preso l'intera torta con le mani. Affondò la mano nella torta, ne prese un pezzo e lo porse alla ragazza.
-Sicura che non lo vuoi?-  Gli chiese. Il cioccolato si stava sciogliendo su tutta la sua mano. Di dolce.. Non c'era più niente, era tutto spappolato.
-No.. No grazie- Natalie incominciò a ridacchiare.. Amaimon nel frattempo si era portano in bocca persino il pezzo che le aveva offerto.
-Perche ridacchi?- Domandò.
-Haha.. Niente- Cercava di soffocare la sua risata e quasi ci riuscì. Notò che era tutto sporco di cioccolato, panna e per poco non si mangiava anche la sua stessa mano.
-Guarda che sei sporco.- Gli fece notare Natalie.
-Oh, dove?- 
-Su tutta la faccia... Aspetta- Natalie prese un tovagliolo, si avvicino ad Amaimon, si inginocchiò di fronte a lui e gli pulì l'intero viso.
-Potevi evitare di ingozzarti cosi.. Guarda come sei ridotto- Gli disse sorridendo. Finì di pulirgli il viso. -Fatto! Come nuovo!- Esclamò soddisfatta del suo lavoretto.
Amaimon posizionò la sua mano dietro la nuca di Natalie.
-C-Cosa c'è?- Chiese incuriosita. Amaimon si avvicino al suo viso.
-Hai dei bei occhi..- Quando finì di dire questa frase tentò di baciarla, Natalie presa dallo spavento urlò e cadde all'indietro, Amaimon non si fece sfuggire questa occasione quindi si posizionò sopra di lei, si avvicinava lentamente al suo viso, per baciarla..
-No, Non farlo!- Escalmò, posizionando la sua mano sul petto del ragazzo.
-Uh, Perchè?-  
-N-Non voglio baciarti..- Disse con voce tremolante, volgendo il suo sguardo da un'altra parte.
-Perche no?-
-Gli.. Gli amici non si baciano!- 
-Oh...-  Amaimon si sposto da sopra di lei.
Natalie si rialzò. Tra i due non ci fu più parola, regnava il silenzio, la ragazza guardò l'orologio e si accorse che le lezioni sarebbero incominciate tra 5 minuti.
-Oh no e tardi!- Si affrettò per andare a lezione.
-Dove vai?-
-A scuola! Ciao Amaimon! forse ci vedremo dopo- 
-Ok..-
Corse in fretta e in furia nell'edificio ed entrò nella sua classe.  Era arrivata in tempo mancava solo 1 minuto alla lezione.
 
Le lezioni mattutine erano finite. Adesso c'era l'ora di spacco che durava un oretta e mezza, Natalie doveva ripassare Storia, perciò decise di andare al parco. Li nessuno ci entrava forse, perche era tetro. Si affrettò e si sedette su una panchina e iniziò subito a studiare. Amaimon appena la vide scese dall'albero è si diresse verso di lei. Salì sul tavolo calpestando i suoi libri.
-I miei libri!!- Urlò Natalie.
Amaimon fisso i libri su cui stava poggiando i piedi - Oh, scusami- Ormai sui libri si vedeva l'impronta dei suoi piedi. Scese dal tavolo e si sedette accanto a lei. Mise il suo braccio attorno il collo della ragazza e la tiro a sè. -Che stai facendo?- Gli chiese fissando i libri.
-Cerco di studiare, puoi evitare di disturbarmi?- Gli chiese in tono gentile, spostandogli il braccio che teneva attorno il suo collo.
-Posso osservarti?- Natalie lo guardò. -Se ci tieni tanto-
-Però ad una condizione- Amaimon prese i libri della ragazza in una mano.
-Cosa stai facendo?- Chiese perplessa. Amaimon porto i libri sotto al braccio, si diresse verso un albero, si sedette e appoggiò la schiena contro l'albero. Gli fece cenno di sedersi accanto a lui. Natalie si avvicina a e si siede affianco a lui. Amaimon la fissa e  scuote la testa.
-Non cosi,- 
Afferrò la gamba della ragazza con una mano e con l'altra la prese per il fianco sinistro, la sposta e la posiziona in mezzo alle sue gambe, e appoggia la sua testa sulla spalla della ragazza.
-Così.- Prese i suo libri e glieli diede. Lei non si oppose, ma non perche temeva una sua reazione negativa o ne aveva paura no, gli piaceva stare in quella posizione.
Natalie studiò per 1 ora intera senza pause, che per la stanchezza si addormentò senza neanche accorgersene.
-Ah, quindi e questa la ragazza- Mephisto osservò il viso della ragazza addormentata.
-Già- Amaimon, mentre accarezzava i capelli di Natalie, notò un Fiore, una Margherita per precisare. Raccolse la Margherita e la legò ad una ciocca dei capelli della ragazza.
-Cos'hai Amaimon?- Mephisto lo trovava strano in quel momento. Amaimon non rispose ignorò completamente il fratello. Mephisto notò che la ragazza stava per svegliarsi quindi di nascose.
Natalie appena aprì gli occhi non riusciva a riconoscere il posto in cui si ritrovava, sentiva qualcuno dietro di lei e quindi si voltò, quando vide Amaimon si tranquillizzò. 
-Per quanto tempo ho dormito?- Gli chiese mentre si stava strofinando gli occhi.
-40 minuti- Natalie per alzarsi si appoggiò alla gamba di Amaimon e si sollevò.
-Eri parecchio stanca eh?-
-Si.. Sai in questi recenti giorni non riesco a dormire bene, perciò va a finire che mi addormento senza neanche accorgermene- 
-Come mai non riesci a dormire?- Chiese incuriosito.
-Non saprei, forse perche studio fino a tardi-
-Allora smettila di studiare!-
-La fai facile per me la scuola, lo studio.. Sono molto importanti!- Guardò l'ora.
-Amaimon... Quanto tempo hai detto che ho dormito?- In quel momento era rimbambita e non capì ciò che aveva detto Amaimon.
-40 minuti-
-40 minuti?!- Era in ritardo l'ora di stacco durava 1 ora e mezza, erano passati 10 minuti di più. -Devo far in fretta a correre in classe o Il professore mi uccide- Disse preparandosi.
-Ti ucciderà? Non se lo ucciderò prima io..- Amaimon si stava alzando per andare ad ucciderlo, quando Natalie lo afferrò per il braccio.
-No, con "Mi uccide" non intendevo che mi uccide realmente, solo che mi domanderà del perche ho fatto tardi, e se gli dico che ero in ritardo perche mi ero addormentata, mi farà una ramanzina, questo intendevo!- Gli spiegò.
-Ah, capisco-
-Menomale che ha capito..- Pensò mettendosi una mano sul volto. -Meglio che vada in classe- Dopo questa frase era un fulmine nel correre per raggiungere presto la classe. Giunta in classe il professore lo fulminò con lo sguardo.
-Allora, Signorina Rooney.. Ci può dire del perche è in ritardo?- Chiese infuriato il professore.
-Ti pareva..- Disse sottovoce. -Ehm, stavo ripassando storia, e quindi.. Senza accorgermene era passata l'ora di spacco, perciò...- Il professore la interruppe;
-Allora che ne dice di venire all'interrogazione?- 
-Ah, Ok..- Fu interrogata, come sospettava.
Mentre Natalie veniva interrogata, Amaimon la spiava dalla finestra e si mangiucchiava le sue unghie.
Quando finì l'interrogazione Natalie torno al proprio posto e il professore continuò a spiegare. Un amico di Natalie, notò che la compagna aveva una margherita tra i capelli.
-Hey, Natalie hai una margherita tra i capelli- Disse sussurando.
-Eh?- Si toccò la testa, fece scivolare via la margherita che aveva tra i capelli, la posiziono sul banco e la fissò attentamente.
-Ma?.. -  Natalie non riusciva a capire di come fosse finito quel fiore tra i suoi capelli. 
Amaimon la fissava molto attentamente mentre teneva tra le dita il suo fiore. Quando vide che improvvisamente la ragazza strappò tutti i petali che aveva.
Rimase deluso, e quindi decise di andarsene.
Finite le lezioni Natalie si diresse verso casa. I suoi genitori non c'erano erano andati ad una riunione di lavoro. Natalie studiò come sempre, senza sosta.
Continuava a studiare e il sonno si stava facendo sentire. Chiuse per un attimo gli occhi e si addormento senza volerlo.
Ore; 3:20
Natalie sentiva qualcosa o qualcuno di pesante sopra di lei, all'inizio pensava che fosse il peso del libro di geografia ma si accorse che il peso era differente. 
Apri gli occhi ma non riusciva a mettere a fuoco, vedeva solo un ombra, un ombra posizionata sopra di lei. Natalie stette per urlare ma l'ombra la precede e gli tappò la bocca.
-Non urlare- Riconobbe subito quella voce e  l'ombra spostò la mano.
-A-Amaimon che ci fai qui?- Gli chiese spaventata.
-Stavi ancora studiando?-
-Si, ma ora sono sveglia- Incominciò a strofinarsi gli occhi.
-Mi passi il libro, che devo studiare?- Gli chiese sbadigliando.
-No -
-Ma devo studiare!-
-No, noi adesso facciamo un altra cosa..- Amaimon alzò la coperta e si mise pure lui lì sotto.
-Ma cosa?- Era preoccupata, è di brutto.
Amaimon posizionò il braccio destro attorno il collo della ragazza e l'altra mano la teneva attorno all'addome.
-Che stai facendo?- Era bloccata, non riusciva a muoversi.
-Devi smetterla di studiare senza sosta o ti ammalerai, quindi ora dormirai!- Amaimon era preoccupato per lei non voleva che stesse male.
Natalie non riusciva a liberarsi, quindi organizzò un piano: quando Amaimon si addormenterà, gli fara lascerà la presa e quindi potrà continuare a studiare.
Così avvenne. Amaimon si addormentò, allora lentamente staccò il braccio dal suo addome. Ma appena lo staccò Amaimon sbarrò gli occhi e la fissò furente.
-Cosa stai facendo?- Gli chiese turbato.
-Cavolo..- Disse sottovoce.
-Non ci siamo proprio, mi sa che non hai capito-
Amaimon si mise disteso, posiziono sopra di lui Natalie e la bloccò mettendo le sue gambe incrociate attorno il suo addome, con il braccio invece gli manteneva il collo.
-Tu devi dormire!- A Natalie questo sembrò un ordine, non poteva piu scappare le gambe di Amaimon la tenevano stretta per di più il braccio le bloccava la testa. I due rimasero in silenzio.. Un silenzio imbarazzante.
-Natalie perche hai strappato i petali del fiore che ti ho regalato?- Gli domando con tono leggermente infuriato.
-Quel fiore.. L'hai fatto tu?-
-Si- 
Natalie non sapeva che quel fiore era di Amaimon, lo aveva strappato facendo il gioco del m'ama, non m'ama. E il protagonista di quel gioco era Amaimon, ma non poteva dirgli di ciò che aveva fatto, l'avrebbe imbarazzata a morte.
-Mi dispiace, non volevo e solo che..-
-Non ti piaceva?-
-No, mi piaceva ma.. Ecco..- Non sapeva che dire, non era brava a dire bugie.
-Fa niente, domani te ne farò un altro- Disse accarezzandogli la testa. -Ora dormi- Natalie si addormentò, si sentiva sicura stando accanto ad Amaimon, nonostante fosse quel che è.
 
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Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!!
(Sto cercando di fare il mio meglio per creare un lato "Dolce" di Amaimon) Anche se e un pò complicato immaginarmelo in situazioni "Dolci"  Dato che lo odio.
Comunque spero che lo abbiate trovato "Dolce e Premuroso" in questo capitolo...... Oddio mi viene da ridere ad immaginarmi Amaimon dolce... xD Sto schiattando scusate! 
Recensiteeeeeeee!!!!!!!!

Al Prossimo capitolo!!
 

Aloha!

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Capitolo 3
*** Litigi tra i fidanzatini ***


E giorno. Natalie aveva riposato bene e questo solo grazie ad Amaimon.
Quando si svegliò Amaimon era ancora lì, però non come si erano addormentati, la abbracciava da dietro.
Natalie si accorse che Amaimon era in mutande, probabilmente mentre dormiva si sarà cambiato, dato che prima di farla dormire con la forza, era vestito.  Questa cosa la metteva in imbarazzo.
-Ehm.. Amaimon.. Scusami ehm..- Era imbarazzata, non riusciva a parlare, quindi incominciò a dargli dei colpetti sulle mani. Amaimon si svegliò e si sedette con le gambe incrociate affianco a lei.
-Hai dormito bene?- Gli chiese con tranquillità.
-Eh, si-
-Bene!- Si alzò e si diresse verso la sedia dove aveva poggiato i suoi vestiti, mentre si stava vestendo ogni tanto guardava Natalie.
-Tu non ti vesti?-  Questa domanda la fece imbarazzare parecchio.
-Eh, ecco, si, mi cambierò d'abito, quando te ne sarai andato- Balbettò. Non riusciva a guardarlo in faccia, quindi si girò da un altra parte. Vedere un ragazzo a torso nudo l'aveva "Eccitata".
-E perchè?-
-Bhe, ecco...- Cercò di coprirsi con la coperta e abbassò lo sguardo.
-Io sono una ragazza e tu un ragazzo..- Disse sottovoce. Amaimon capì subito e quindi uscì dalla finestra.
-Per fortuna..- Si sentì sollevata.
-Però... e davvero sexy..- Si blocco e si diede piccoli schiaffetti sul viso
-Ma che vai pensando Natalie! Certe cose non sono da te!!- Si cambiò, preparò la cartella e si diresse a scuola ancora rossa in viso. 
Giunta in classe Il professore chiese agli alunni di consegnargli i compiti che dovevano fare per casa.
-Oh no..- Natalie ieri sera è stata costretta ad addormentarsi con Amaimon, quindi non ha potuto nè scrivere il compito nè aveva studiato. 
Quando il professore passo per ritirare il compito vide che Natalie era "Disarmata"
-Allora signorina Rooney, che fine ha fatto il suo compito?- Chiese infuriato il professore.
-Ecco... Non l'ho fatto- Disse preparandosi ad una severa punizione.
Il professore sospirò.
-Dato che è la prima e spero unica volta.. Posso chiudere un occhio, se verrà all'interrogazione- Il professore era sicuro che non ci fosse stato bisogno di mandarla, dal preside dato che era una studente modello che studiava sempre, ma lei non aveva neanche studiato.
-Ecco.. Non ho studiato- Il professore guardò male Natalie.
-Mi dispiace Signorina Rooney ma dovrò metterle una nota- Natalie rimase sconvolta, in tutti questi anni non aveva mai preso una nota ne era stata mandata dal preside.
Il professore scrisse la nota e gli disse di andare dal preside per far avvertire casa.
Natalie era infuriata, per colpa di Amaimon aveva preso una nota, ed ora e stata mandata dal preside per avvertire casa e dopo ciò sarebbe stata sicuramente sgridata dai suoi genitori. 
Era giunta davanti alla porta del preside.
-Bene.. Benvenuti all'Inferno- Bussò. 
-Avanti- Aprì la porta e trovò il preside seduto alla scrivania con una penna in mano.
-Oh, signorina Rooney, come mai qui?- Rimase ferma sull'entrata, non aveva il coraggio di parlare.
Gli fece segno di accomodarsi sulla sedia. Chiuse la porte e si sedette.
-Cosa la porta qui?- Natalie gli consegnò il foglio restando in silenzio. Il Preside gli dette un occhiata e la guardò sbalordito.
-Non ha svolto i compiti? Lei signorina Rooney, che è uno studente modello? Posso chiedergli del perche non li ha svolti?- Chiese incuriosito, lui già sapeva del perchè.
Sapeva che Amaimon l'aveva costretta a dormire contro il suo volere. Voleva vedere se riusciva a trovare una scusa.
-Ed ora che gli dico? Non posso dirgli che un demone mi ha costretta a dormire perche era "preoccupato" per me! Mi manderebbe da uno psicologo- Pensò. Non riusciva ad elaborare una scusa, lei e le bugie erano 2 cose troppo differenti. Mephisto notò che la ragazza era nel panico.
-Mi dispiace signorina, la legge e uguale per tutti, ora chiamerò i suoi genitori- Il Preside chiamò a casa della ragazza.
Mentre Mephisto parlava al telefono con la madre della ragazza, Natalie notò che qualcuno era arrampicato sulla finestra. Era Amaimon. Natalie rimase paralizzata. 
-Oh, porca paletta che ci fa Amaimon li!!?- Natalie fece segno ad Amaimon di andarsene, il ragazzo non capiva. Appena finita la telefonata, il Preside notò che Natalie faceva dei segni alla finestra.
-Cosa sta facendo?- Non sapeva che dire, era paralizzata..
-....Lasci stare può anche andarsene adesso- Gli sorrise.
Natalie non disse parola, se ne andò e basta.
Dopo nell'ora di stacco, Natalie era  voluta rimanere in classe, se avrebbe incontrato Amaimon, lo avrebbe abbuffato di parole.
Natalie stava per tornarsene a casa, non aveva incontrato Amaimon per tutto il giorno e sperava di non incontrarlo mai più. Mentre camminava per la strada notò che qualcuno stava seduto su un lampione.
Appena lo vide accelerò il passo. Gli bastò uno sguardo per capire che quella persona fosse Amaimon. Amaimon scese dal lampione e la chiamò.
-Natalie!- Lei non si voltò, e continuò a camminare.
Amaimon s'infurio, non gli piaceva essere ignorato quindi la raggiunse e la prese in braccio.
-Kyaa! Lasciami andare- Incominciò ad urlare e tentava di fargli lasciare la presa con qualche pizzicotto ma lui non si faceva per niente male.
Erano giunti su una collina, la stessa in cui Amaimon aveva dimostrato a lei che era un Demone. Poggiò la ragazza per terra.
-PERCHE MI HAI PORTATA QUI!- Era Infuriata la sua calma era esplosa.
-Oggi non ci siamo incontrati e poi mi hai evitato quando ti ho chiamato- Gli disse con tono leggermente infuriato pronunciando l'ultima frase.
-Non m'importa io con te non ci voglio più avere a che fare!-
-E perche?-
-Mi hai fatto prendere una nota e sono stata richiamata dal preside!-
-E allora?-
-Allora un corno! Io non ho mai preso una nota! Ne stata mandata dal preside ed ora il mio Courriculum e rovinato! Mi ritroverò in mezzo ad una strada, e morirò al freddo senza vita e i cani mangeranno il mio corpo rinsecchito!! Ed e solo colpa tua!- 
Amaimon la guardò instranito. Estrasse una cosa dalla tasca, la prese in mano e si dirisse verso Natalie. Gli afferrò la mano, gliela aprì e gli poggiò l'oggetto che aveva in tasca.
Era un anello, un anello fatto con una margherita. Natalie lo guardò, ma era ancora infuriata e quindi presa dalla rabbia glielo lanciò in faccia, Amaimon rimase immobile e la guardò male.
-Non lo voglio il tuo stupido anello, fa schifo e mi fai schifo pure tu! Non voglio più rivederti!! Riportami a casa e basta!!-
Ci fù un attimo di silenzio tra i due, Amaimon tratteneva la rabbia, voleva farle del male, ma non riusciva a muoversi, qualcosa gli faceva male. Quindi la prese in braccio e la riportò a casa.
-Quindi questo è un addio?- 
-Si!- Gli sbatte la finestra in faccia. Amaimon a sentire queste parole ne fu addolorato e quindi se nè andò.
Natalie si cambiò e mise il pigiama, si mise nel letto e si addormentò ma dentro di lei.. Qualcosa non andava.
Amaimon invece andò da Mephisto.
-Aniue, mi fa male-
-Mhm? Cosa? Sei ferito?-
-No, qui- Amaimon indicava lo stomaco.
-E come mai?-
-Mi faceva male quando lei ha rifiutato il mio regalo, volevo picchiarla ma non riuscivo a muovermi, era come se qualcuno mi stesse mantenendo-
-Forse non riuscivi a picchiarla perche la Ami?-
-Che significa Ami?- Amaimon non conosceva le "Usanze" Umane.
-Ami dal verbo Amare, nonchè un sentimento che si prova verso una persona in cui si nutre un certo affetto e di solito quando ami una persona non riescia farle del male- Spiegò con naturalezza Mephisto.
-Quindi, io amo Natalie?- 
-Tu la ami?-
-Bho-
-Come bho? Se non la sai tu come posso saperlo io!-
-Tu sei mio fratello dovresti saperlo se la amo o no- Mephisto non ne poteva più di ascoltare le idiozie del fratello.
-Comunque, tu vuoi farti "Perdonare" Giusto?- Disse esasperato.
-Si come faccio a farmi "Perdonare"?-
-Che ne so.. Fa una ricerca sulle donne, ciò che gli piace, eccetera.-
-Mmm.. Ok- Amaimon decise di recarsi in biblioteca, per fare delle ricerche.
 
Natalie non aveva voglia di andare a scuola, perciò decise di rimanere a casa mentre i suoi genitori andavano a lavoro. Si preparò la colazione e sentì bussare alla finestra.
-Com'è possibile che bussino alla finestra? 'Sto al secondo piano- Pensò tra se e se.
Aprì la finestra e sorpresa delle sorprese era Amaimon, con in mano una scatola di cioccolatini e uno mazzo di rose.
-Questi sono per te- Gli porse la scatola. Entrò nella casa e cercò un vaso per i fiori. Quando lo trovò, lo riempii d'acqua e immerse i fiori.
-Vabbè almeno ha portato i cioccolatini- Ma appena aprii la scatola.. Ne trovò solo uno di cioccolatino, in una confezione da 30 pezzi ne ritrovò solo uno. E inutile dire che ci rimase male.
-Scusa e i cioccolatini?- Gli domandò.
-Avevo fame. Però vedi te ne ho rimasto uno- Disse con nonchalance. Natalie non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere. Amaimon la guardò con sguardo serio.
-Perche ridi?- Natalie smise di ridere, ma gli scappava ancora qualche risata.
-Perche mi hai "Regalato" dei cioccolatini e dei fiori?-
-Volevo farmi perdonare-
-Bhè non è molto per farsi perdonare-
-Però ho un altro regalo per te- Amaimon si inginocchiò difronte a lei e incominciò a cantare 'O Sole mio, in maniera più stonata che mai, sembrava un gatto che moriva in una lenta agonia.
E quando sbagliava la pronuncia ricominciava d'accapo. Natalie si tappò le orecchie.
-Ti prego, ti prego basta! Ti scongiuro! Smettila!- Aveva una voce stridula, così stridula che fece spaccare il vaso in cui aveva posato il mazzo di rose.
-Quindi mi perdoni?-
-Si, va bene ti perdono. Dopo tutto, è il pensiero che conta, no?-
-
Anche se poteva risparmiarselo..- Pensò. 
Amaimon sorrise e l'abbracciò, non sentiva più quel dolore al cuore. Si sentiva felice...
 
 
 
_____________________________________________________
 
 
Mi sa che di questi tempi non ho più voglia di scrivere e perciò scrivo capitolo Minuscoli. Sinceramente mi sa che ho reso Natalie peggio di Cody (Di Zack e Cody al ponte di comando)
 
"allora un corno! Io non ho mai preso una nota! ne stata mandata dal preside ed ora il mio Corriculum e rovinato! mi ritroverò in mezzo ad una strada, e morirò al freddo
 senza vita e i cani mangeranno il mio corpo rinsecchito!! Ed e solo colpa tua!" 
 
*Trool face* Ho esagerato, ma in quel momento stavo guardano Zack e Cody ù.ù 
Riguardo ad Amaimon sono schiattata dal ridere nel immaginarmelo che canto 'O Sole mio.. XD  
Ah e visto che ci sono vorrei ringraziare delle persone:
 
naotop4 che ha messo tra i preferiti la mia storia
 
deidara_love_artist Che la segue
 
*Sigh* sapere che queste due seguono in particolare le mie storie mi viene voglia di ringraziarle.. Non so perchè, bhò..
Ah, e naturalmente ringrazio anche tutti quelli che hanno recensito! 

Aloha!
Alòhà, al prossimo Capitolo! E come al solito Recensiteee!!!

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Capitolo 4
*** La comparsa di un fratello.. ***


Passarono giorni e i rapporti tra Natalie è Amaimon si rafforzarono, Amaimon di sera rimaneva in camera sua ad assicurarsi che lei dormisse le sue otto ore. Lei invece ogni giorno preparava un bel picnik per entrambi.
 
5 Giorni dopo. Giorno; Domenica. Ore; 8:20
 
Natalie come ogni mattina si stava dirigendo verso "Il loro parco" per portare il suo cestino da Picnick pieno di cose che adorava mangiare Amaimon, ormai conosceva a memoria i dolci che preferiva.
Ma mentre stava per entrare nel loro parco notò un aria insolita, un aria diversa più cupa iniziava ad avere i brividi quando sentì una voce provenire dal nulla.
-Oh, è quindi tu sei quella ragazza che sta rimbecillendo mio fratello?- Natalie a sentire queste parole dal nulle iniziò a tremare.
-C-chi chi è?- Disse quelle parole con una paura incredibile, quella voce non proveniva da Amaimon ma da qualcun'altro.
La voce misteriosa non rispose si limitò a sghignazzare. Quando decise di fare la sua comparsa, uscì dalla fitta vegetazione e si diresse verso di lei a passo lento.
Aveva i capelli lunghi fino alle spalle di color argento quasi bianco, aveva gli occhi blu ghiaccio, la pelle era candida come la neve, indossava una maglia con le maniche lunghe fino al gomito di color azzurrino, sopra la maglietta indossava un jilet bianco, corto d'avanti e lungo dietro, aveva dei bottoni azzurri, indossava dei pantaloni bianchi e aveva delle scarpe eleganti di colore azzurro. Appena lo vide rimase terrorizzata, perchè l'uomo aveva in volto un sorriso maligno. L'uomo era giunto davanti a lei.
-Chi sei?- Disse abbassando leggermente il volto.
-Io? Il mio nome è Azazel- Disse continuando a sorridere. Natalie avvertì uno strane odore, un odore come quello di Amaimon.
-S-sei u-un Demone?-
-Si- Gli parve familiare quel nome.
-Uno... Degli otto Re di Gehenna?-
-Esattamente- Azazel la guardò meglio e gli accarezzò i capelli, Natalie incominciava ad avere paura, non sapeva se quel Demone poteva essere buono come Amaimon.
-Mmm..- Disse il demone sorridendo -A quanto pare il mio caro fratellino è rimasto abbagliato da te perche sei molto bella..- Natalie arrossì a quelle parole. Azazel con le dite prese il mento della ragazza e si avvicinò alle sue labbra per baciarla e cosi fu. La baciò. Natalie cercava di staccarsi, fece cadere il cestino per terra e con le mani tentò di staccarlo ma non ci riuscì. Azazel con una mano teneva la nuca della ragazza e con l'altra gli manteneva la schiena. Si stacco un attimo dalle sue labbra e gli sorrise diabolicamente.
-Ma.. Ma che fai?!- Gli chiese infuriata. Mettendo le sue mani sul suo petto cercando di staccarlo. Azazel fece un altro sorriso.
-Perchè?... Non vuoi divertirti?- Fece un ghigno terrificante.
-No! Lasciami andare!-
-Oh, Ma su andiamo, sono solo all'inizio- Le disse baciandola con la forza. Poi si stacco leggermente e Natalie urlò.
-Kyaaaaa! Lasciami andare!- Tentò di tirargli dei calci nel tentativo di fargli cedere la presa ma non ci riuscì. Il Demone era molto più forte di lei.
-Hey, fratello, cosa stai facendo a Natalie?- Natalie appena sentì quella voce si senti sollevata. Era Amaimon.
Amaimon aveva un espressione arrabbiata.
-Oh! Fratellino caro, avevo intenzione di divertirmi con il tuo giocattolino..- 
-Non, Ci, Provare!!- Amaimon prese una rincorsa e stava per attaccarlo, Azazel prese in braccio la ragazza e se la portò su un albero.
-Non dirmi, che tieni davvero a questa ragazza, che mi viene da ridere- Amaimon ringhiò e saltò sull'albero cercando di salvare Natalie, Appena giunse sull'albero tentò di tirargli un pugno in faccia ma il fratello gli bloccò la mano, con la mano che aveva libera gli diete una botta sul fianco che lo fece cadere per terra.
-Amaimon!- Urlò Natalie. Azazel sorrise, a quanto pare si divertiva nel vedere che la ragazza teneva al suo fratellino.
Amaimon stava per alzarsi ma Azazel con un capriola scese dall'albero rimanendo Natalie sopra l'albero e con i piedi atterrò sullo stomaco di Amaimon.
-Ghaa..- Amaimon si riprese un po' dal dolore e battè il pugno per terra, dalla voragine che si aprì uscirono delle stalagmiti che attaccarono il corpo di Azazel, ma lui con un solo gesto della mano cacciò via le stalagmiti, saltò in alto e facendo un movimento veloce con la mano fece atterrare una stalagmite sul corpo di Amaimon.
-Aaaargh!- Amaimon provò un dolore immenso, quell'appuntita stalagmite gli perforò la pancia.
-Tsk, fratellino, come pensi di sconfiggermi? Dopotutto, il mio elemento batte il tuo, dovresti esserne consapevole, no?- Amaimon non riusciva a muoversi, riuscì solo a spostare la stalagmite dal suo corpo ormai ferito, privo di forze, mise una mano per terra e tentò di alzarsi.
-Da-dannato..-
-Mi fai ridere, una volta riuscivi a tenermi testa (Anche se vincevo sempre alla fine) Ma adesso che hai conosciuto quella ragazzina sei diventato non solo più debole, ma anche più patetico!-
Azazel guardò il fratello che stava cercando di rialzarsi e gli venne da ridere. Guardò Natalie ancora bloccata sull'albero. Natalie notò che la stava guardando e si spaventò.
-Bhe, dolcezza, ci divertiremo un'altra volta- La salutò con la mano, gli sorrise e se ne andò. Amaimon ancora a terra cerca di rialzarsi.
-A-Amaimon! Stai Bene?!- Amaimon non gli diede retta.
-Torna indietro bastardo!- Si Alzò lentamente e cercò di inseguire il fratello ormai tornato a Gehenna.
-Amaimon, lascialo stare!- Amaimon si voltò verso la ragazza e vide che era troppo in alto per scendere da sola, quindi usò le sue ultime forze per farla scendere dall'albero. Salì sull'albero prese in braccio Natalie e la portò a terra.
-Amaimon!- Amaimon se ne stava andando, tutto barcollante senza forze. 
-Non puoi andare in giro cosi! Devi essere curato!- Lo raggiunse e gli afferrò il braccio.
-Non preoccuparti per me... Sono un Demone, guarirò in fretta..- Disse senza volgerle il minimo sguardo. 
-Idiota!- Urlò. Amaimon la guardò strana.
-Solo perche sei un Demone non vuol dire che non devi prenderti cura di te stesso!- 
-Perche ti preoccupi per me?-
-Perche ti voglio bene, sei un mio caro amico e non voglio vederti ridotto in questo modo..- Amaimon rimase pietrificato, nessuno al mondo, neanche in tutte queste epoche in cui aveva vissuto ci fosse stata una sola persona, che lo avesse considerato un amico o che tenesse a lui in quel modo.
-Su, andiamo a casa mia che non c'è nessuno cosi posso curarti in santa pace, C'è la fai a camminare?-
-Si-
-Bene, su, ora andiamo!- Prese Amaimon per il braccio e si diressero verso la casa della ragazza. Giunti all'abitazione Natalie accompagna Amaimon in camera sua e lo fa distendere sul letto.
-Aspettami qui, vado a prendere il kit di pronto soccorso-
-Ok- Natalie fece in fretta si diresse a gran velocità verso il mobiletto e prese il Kit. Tornò in camera sua e vide che Amaimon stava in piedi difronte alla sua scrivania.
-Amaimon!-
-Si?-
-Torna subito a letto!- Posò il kit sulla scrivania. Con una mano prese il braccio del ragazzo e lo fece distendere sul letto.
-Ma insomma! Sei ferito non dovresti muoverti!-
-Scusa..- Natalie sbuffò.
-Su fa vedere, dove ti sei ferito?-
-Tutto qui- Con le mani indicò il petto, lo stomaco e la pancia.
-Ti fa tanto male?-
-Un po'- Natalie prese il Kit e lo poggiò affianco al letto. Provò ad alzargli la maglietta tentando di curarlo ma Amaimon emise un lamento. 
-Oddio scusa...-
-Fa niente..- Disse quelle parole con tale dolore che la fece soffrire.
-Ri-riesci a levarti la maglietta?-
-Ne dubito-
-Allora mettiti un attimo seduto-
-Non ci riesco-
-Aspetta ti aiuto io- Prese il ragazzo da dietro la schiena e lo fece sedere.
-Fa male, mi fa male, non riesco a stare seduto- Stava soffrendo e molto.
-Aspetta un minuto- Natalie gli sbottonò in fretta il jilet di color giallo chiaro e glielo sfilò in fretta, fece lo stesso con la camicia. Mentre fece tutto questo Amaimon emetteva piccoli lamenti. Dopo aver sfilato tutti i vestiti che gli coprivano le ferite. Notò le pesanti ferite che aveva e rimase sbalordita. Il suo corpo era rovinato, il sangue si era seccato le ferite si stavano rimarginando anche se molto lentamente.
-Natalie... Posso ristendermi non riesco a stare seduto-
-No non puoi, devo metterti le bende... Senti, perche non ti appoggi alle mie spalle, cosi almeno hai un sostegno-
-Ok..- Amaimon con le mani si aggrappò alle sue spalle. Invece Natalie stava inginocchiata difronte a lui che lo curava. Finì di medicarlo e finì anche di fasciarlo.
-Bene ho finito!- Ora l'addome di Amaimon era completamente fasciato. Natalie alzò lo sguardo per guardare in faccia Amaimon, Ma lui aveva lo sguardo abbassato, cupo, perso nel vuoto.
-Amaimon.. Hai dolore da qualche altra parte?- Pensava che quella espressione era dovuta al fatto che era stato ferito.
-No...-
-E allora perche stai cosi?-
-Perche.. Non.. C'è la faccio più..-
-Eh?- Natalie si alzò leggermente.
-Ti ho curato male? Se vuoi chiamo l'ambulanza!-
-N-no..- Amaimon si alzò, Barcollando ancora.
-Riesci a camminare?-
-S-si..- Amaimon si avvicinò lentamente a Natalie che stava difronte a lei. 
-Ne sei sicuro?- Amaimon non rispose si limitò a mettersi difronte a lei e a mettergli le braccia attorno al collo. Natalie poggiò delicatamente la sua mano sul suo petto ferito.
-No..- Amaimon cadde in avanti con sotto di lui Natalie.
-A-Amaimon! Che ti succede su alzati!- Amaimon stava poggiato con la testa sul petto di Natalie.
-Non ci riesco.. Mi fa male da per tutto..-
-Bhe.. Allora alzati cosi ti metti sul letto... Amaimon?... Amaimon?... Sei ancora vivo?- Amaimon non rispondeva, stava dormendo sopra di lei.
-Bene, si è addormentato.. è per di più sopra di me- Tentò di spostarlo cosi da metterlo sopra al letto, ma teneva le sue braccie intorno al suo collo. Per di più pesava molto.
-Non posso svegliarlo, si è fatto questi danni per colpa mia.. Ha tentanto di difendermi.. Se non fosse stato per me tutto questo non sarebbe successo!- Pensò tristamente.
Mise le sue mani sulla  testa del ragazzo aspettando che si svegli e che si riprenda dalle ferite.
 
Dopo 3 ore è Pomeriggio.
 
Amaimon si svegliò dal suo lungo sonnellino, si inginocchiò ignaro di dove si trovasse. Dopo di ciò si sveglio anche Natalie che lo guardò preoccupata.
-Amaimon?- Sbadigliò -Stai bene? Ti fa male da qualche parte?- Gli chiese un po' stordita.
-Si, sto bene..- Si alzò lentamente e si sedette sul letto. Natalie si alzo dal pavimento e si sgranchì la schiena.
-Hai fame? Vuoi qualcosa da mangiare o da bere?-
Amaimon non rispose, rimase con lo sguardo perso nel vuoto. Allora preoccupata si avvicina e lo guarda in viso.
-Amaimon?- Amaimon girò leggermente la testa e la guardò. Di scatto gli afferrò il polso e la fece sedere affianco a lui. Poggiò la sua mano sul petto della ragazza e la distese di scatto, si mise disteso sopra di lei e la fissò. Natalie diventò leggermente rossa in viso.
-Perche?-
-Perche cosa?- Amaimon fissò con aria fredda gli occhi azzurri della ragazza.
-Perche mi hai curato?-
-Te l'ho detto, Amaimon. Tu per me sei importante, sei un mio amico, perciò ti ho voluto curare..-
-E perche mi definisci un tuo amico?-
-Perche mi stai simpatico..-
-E perche ti sono simpatico?-
-Eh..e?..- Non sapeva che rispondergli..
-Perche mi definisci un tuo amico?- Chiese quella domanda con una tale freddezza da far venire i brividi a chiunque. Natalie non sapeva che rispondere, era imbarazzata. Amaimon si accorse del suo imbarazzo quindi decise di smetterla con le domande.
-Natalie, dobbiamo smetterla, smetterla di frequentarci, io sono un Demone e tu un Umano, quindi smettila di starmi sempre attaccata- Una tale freddezza, una tale crudeltà.. Natalie non poteva  sopportare quelle parole. Amaimon si alzò lentamente e Natalie si sedette. Natalie stette per scoppiare in lacrime, ma, non voleva apparire sciocca è infantile davanti a un Demone, quindi si alzò si diresse verso la finestra della sua camera, la aprì, si mise ferma davanti alla finestra, aspettando che Amaimon se ne uscisse da quella camera. Amaimon in silenzio si diresse davanti alla finestra e se ne uscì senza neanche salutarla. Dopo che è uscito chiuse la finestra.
"Ho sete.." Pensò. Si diresse nella cucina come uno zombie, senza vitalità, la tristezza le pervadeva dentro, si sentì inutile. Giunse davanti al frigo, prese dell'acqua naturale la versò in un bicchiere di plastica. Bevve quel bicchiere d'acqua tutto d'un sorso. Tenette tra le mani quel bicchiere vuoto e si sedette sulla sedia. 
-Non posso crederci..-
"Dobbiamo smetterla, smetterla di frequentarci" Iniziò a sentire la voce di Amaimon nella sua testa.
-Ti prego no..-
"Io sono un Demone e tu un Umano"
-Ti prego smettila..- Le parole di Amaimon risuonavano nella sua testa senza fine.
"Quindi smettila di starmi sempre attaccata"
-No..- Iniziò a singhiozzare
"Natalie" Il modo in cui diceva il suo nome le faceva perdere la testa.
"Dobbiamo smetterla, smetterla di frequentarci, io sono un Demone e tu un Umano, quindi smettila di starmi sempre attaccata" Quella frase le risuonò nella testa per molto tempo. I singhiozzi di Natalie presto si trasformarono in lacrime, lacrime amare che riempirono quel bicchiere vuoto. Le sue guance diventarono rosse e gli occhi si riempirono di lacrime che gli rigavano l'intero volto. Quelle parole l'avevano fatta soffrire, soffrire dall'interno. Non aveva mai conosciuto una persona come Amaimon e non voleva separarsene. Improvvisamente ci fu una folata di vento anche se tutte le finestre erano chiuse.
"Come è possibile che tiri del vento qui dentro?" Pensò singhiozzando.
-Oh, su, su non piangere piccolina!- Una mano comparve sopra la spalla di Natalie e un altra gli porgeva un tovaiolo. 
-Eh?- Natalie si spaventò e si girò di scatto. Era Azazel Il Re dell'aria. Appena lo vide si alzò dalla sedia e indietreggiò.
-Oh, tranquilla! Non voglio farti niente di male- Disse sedendosi elegantemente sul tavolo.
-C-che vuoi? Che cosa ci fai qui?- Gli chiese restando immobile a distanza.
-Sono qui per consolarti-
-Non ho bisogno di consolazioni!- Disse infuriata asciugandosi le lacrime.
-Hmpf- Sorrise. Scese con delicatezza dal tavolo e si avvicinò alla piccola Natalie. Gli accarezzò il viso.
-Non mi sembra.. Mi sembri molto triste, Indovino.. e a causa di quello che è successo tra te è Amaimon?-
"Come è possibile?" Pensò. Non voleva dargli soddisfazioni quindi mentì.
-Certo che no!- Peccato che non funzionò, il Demone si accorse della sua menzogna.
-Bugia, Bugia..- Le disse sorridendole.
-Con me puoi confidarti!- 
Natalie gli poggiò con forza la mano sul petto e lo allontanò.
-Vattene da qui, subito!- Il Demone Ghignò. Non accettava che un comune mortale, debole come quello potesse usare un tono cosi arrogante con lui. Ma fece buon viso a cattivo gioco. 
Quindi si avvicinò alla ragazza e la prese in braccio.
-Ehi! Ma che fai! Mollami!- La ignorò totalmente, si diresse verso il salotto con la ragazza in braccio e si sedette sul divano, posizionò Natalie sopra le sue gambe e la fissò. Tentò di alzarsi ma Azazel la teneva stretta a sè.
-Lasciami Andare!-
-Oh, su su!- Mise una mano sulla testa di Natalie e portò la sua testa vicino al suo petto.
-Su! Confidati con me!- Gli disse accarezzandogli la testa.
-Spiegami il perche!-
-Perche sei triste lo sento.. Forse se ti confiderai con me ti sentirai meglio!-
-Non sono triste e poi tu che ne sai..- La interruppe.
-Quindi non sei triste per le paroli dure che ha detto il mio fratellino?- Rimase ferma.
-"Natalie, dobbiamo smetterla, smetterla di frequentarci, io sono un Demone e tu un Umano, quindi smettila di starmi sempre attaccata" Come si fa ad essere cosi crudeli con una ragazza? Sopratutto
 dirlo in quel tono cosi freddo..- A Natalie iniziarono ad uscire delle piccole lacrime.
-Forse è per questo che stavi piangendo, non è vero? Ti eri affezionata a lui, e lui invece ti ha gettato via, come se fossi spazzatura, forse, è perche per lui non sei importante, insomma, se fossi stata importante per lui ti avrebbe "Salvata". Salvata poi, non stavo facendo niente di male..- Natalie ricominciò a singhiozzare e a cacciare delle lacrime. 
Interrompendo le parole del Demone.
-Oh, Su non piangere..- Le disse asciugandogli le lacrime -Non volevo farti piangere..- (Come no..) Era questo l'obiettivo del Demone farla piangere per poi consolarla.
-Che cosa vuoi da me?- Gli disse infuriata alzando la testa dal suo petto.
-Tu gli volevi bene giusto? E adesso ti senti triste perche...- Gli diede uno schiaffo. Azazel teneva la testa rivolta verso il basso.
"Oh, no... Che cosa ho fatto!?" Il viso di Azazel non si vedeva più i suo capelli argentati gli coprivano il viso lasciando solo intravedere il suo ghigno diabolico. Iniziò ad avere paura.
-Oh, oh..- Disse massaggiandosi la guancia leggermente dolorante.
-Non avresti dovuto farlo..- Disse sorridendo. Velocemente con la sua mano fredda prese per il collo la ragazza e la gettò con violenza per terra.
-Hmpf..- Disse sorridendo. Mentre gli stritolava il collo. Natalie tentava di fargli lasciare la presa ma non ci riuscì.
-L-lasciami..- Stava per soffocare, non riusciva più a respirare l'ultima cosa che vide era il  malvagio sorriso di Azazel...
 
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Io.. Vi chiedo perdono! Scusate, scusate scuuusaaaate! >.< I-io pensavo che fossero passati solo una decina di giorni dall'ultima volta che ho pubblicato il capitolo.. e invece..
Sono passati 25 giorni!! *Si inginocchia* Scusateee! Il tempo vola e manco me ne sono accorta!! Scusate ancora! Mi dispiace, mi dispiace! *Si inginocchia ancora* Mi dispiaaaace!
Spero che accettiate le mie scuse, vi prometto che il prossimo capitolo sarà pubblicato a breve, massimo 5 o 6 giorni!
 
Sempre riguardo la storia: La storia vi piace? Siete tristi nel sapere che tra poco non vedrete più il vostro piccolo Amaimon fare azioni "Dolci"? ù.ù
Se ci sono errori di grammatica o ecc. ditemelo che correggo in meno di 3 secondi!
 
Aloha!

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Capitolo 5
*** Lo Scontro Finale ***


Un ombra oscura, intorno a lei sentiva una voce, cercò di muoversi ma qualcosa la bloccava, cercò di aprire gli occhi... Ma appena li aprì pensò subito che forse sarebbe stato meglio se non li avesse mai aperti. Il cielo era viola con delle sfumature nere, la nebbia l'avvolgeva, il terreno era marrone e molliccio. Accanto a lei stava Azazel.
-Finalmente ti sei svegliata- Gli disse mentre si stava inginocchiando difronte a lei. Natalie si guardò attorno spaventata, non riusciva a capire di dove si trovasse.
-D-dove sono? Dove mi hai portata?- Chiese parlando a fatica, qualcosa gli impediva di parlare, forse è stato a causa del fatto che Azazel la stava strangolando. Azazel si alzò in piedi.
-Benvenuta a Gehenna!- Esclamò mentre apriva le braccia in segno di benvenuto.
-Ge..Henna?-
-O meglio dire.. L'inferno..- Sul suo viso si era creata un espressione maligna.
-Perche mi hai portato qui?- Il Demone sghignazzò.
-Presto lo scoprirai..- Si guardò attorno come se stesse aspettando qualcuno. Apparve qualcuno in lontananza. -Oh, eccolo!- Esclamò soddisfatto. 
-Fratello, guarda!- Disse indicando Natalie.
-Perche lei è qui?- Quando sentii quella voce per poco non gli venne da piangere.
-Volevo fare un gioco con te e con lei- Amaimon stette in silenzio e cercò di non guardare Natalie e lei fece lo stesso.
-Guarda..- Si chinò vicino alla ragazza, gli fece inclinare la testa e fece scorrere la sua unghia affilata sul suo collo in modo da fargli fuoriuscire del sangue. Si avvicinò con la testa e con la lingua leccò il sangue che scorreva. Natalie chiuse gli occhi per lo spavento e strinse i denti. Amaimon guardò l'espressione contorta e spaventata di Natalie.
-Smettila..-
-Che cosa hai detto?- Gli chiese mentre si staccò leggermente dal collo della ragazza.
-Smettila, lasciala andare, lei non centra niente-
-No. Lei centra eccome!- Si alzò. -Sai pensavo di ucciderla- Dopo quella frase Amaimon iniziò a fissarlo male, però, rimase immobile.
-Sai perche? Perche penso che sia lei la causa della tua debolezza, e a causa sua sei diventato ancora più debole, non riesci manco più a tenermi testa e per di più ti sei fatto curare da lei, perciò, la ucciderò- Si chinò verso di lei, gli tirò i capelli e puntò le sue unghie affilate verso il suo collo cosi da trafiggerlo. Iniziò a infilare la punta delle unghie nel suo collo. Natalie emise un piccolo lamento. Amaimon non resistette e diede un calcio al fratello che lo fece volare ad una distanza di 30 metri. Si avvicinò a Natalie e slegò la corda che gli teneva legate le mani.
-Presto, torniamo sulla terra- Disse Amaimon aiutandola ad alzarsi.
-Ok..- 
-Oh, oh caro fratellino, pensavi che bastasse un calcio per liberarti di me?- Azazel era davanti ai due con uno sguardo divertito. Amaimon mise dietro di sè Natalie per proteggerla.
-Perche ci tieni tanto a quell'umano?- (...) Amaimon non rispose, e lui sorrise.
-Facciamo un gioco, ti va'? Se riuscirai a sconfiggermi, non ucciderò la ragazza, se invece non ci riuscirai, dovrò ucciderla. Allora? Ci stai?-
-D'accordo..- Rispose senza pensarci su. Non voleva che la sua amica venisse uccisa, per di più lei era stata l'unica a non aver avuto paura di lui. Diciamo che gli voleva.. "Bene".
-Allora... Incominciamo!- Azazel fece un gesto con la mano che fece volare via Amaimon. Si avvicinò a Natalie ormai priva di protezione.
-Mi sa che tra poco sarà la tua fine!- Disse sorridendo. Lei indietreggiò spaventata quando poi venne Amaimon che gli diede un pugno in faccia . Azazel restituì il pugno, però nel suo stomaco, Lo fece volare per un paio di metri quando si fermò. Sbattè il piede destro sul terreno. Da sotto il terreno comparvero delle stalagmiti, una più grande e una più piccola. 
Natalie si spostò dal "Campo di Combattimento". Amaimon lanciò prima la stalagmite più grande verso il fratello, lui ovviamente la scansò, poi mentre lui scansava la stalagmite tirò anche quella più piccola che gli trafisse la spalla. Azazel si piegò leggermente ed estrasse la stalagmite che aveva perforato la sua spalla.
-Oh, sei riuscito a colpirmi eh?- Sghignazzò -Finalmente, sei migliorato!- Gli lanciò contro la stalagmite che lo aveva ferito, Amaimon saltò per evitarla ma Azazel con un gesto delle dita la fece rigirare e con grande velocità trafisse la nuca del fratello.
-Uaargh!- Amaimon cercò di togliersi lentamente la stalagmite. Il sangue scorreva come non mai, mentre cercava di estrarla emetteva piccoli lamenti.
-Amaimon!- Urlò Natalie. Si stava dirigendo verso Amaimon con l'intenzione di aiutarlo ma Azazel l'allontanò appena vide che cercava di avvicinarsi.
-Non intrometterti in "Questioni Familiari"- Amaimon si fece forza ed estrasse la stalagmite che gli aveva piantato nella nuca. Azazel se ne stava li, immobile, aspettando una sua prossima mossa. Amaimon stava respirava a fatica (Dopotutto, non fa bene a nessuno una stalagmite conficcata nella nuca). Dopo aver ripreso fiato lo attaccò, lo scontro era mozzafiato era un testa a testa.
I due Demoni si fermarono per prendersi una piccola pausa, poi ricominciarono ad attaccarsi: Azazel si scagliò contro di lui, lo afferrò per il collo con entrambe le mani e conficcò le sue dita nella nuca di Amaimon (Dove prima si era ferito) Amaimon urlò di dolore. Cercò di tirargli un calcio e con le mani di staccarlo dal suo collo, peccato che non ci riuscì, il dolore era immenso, cosi immenso da impedirgli di muoversi. Azazel affondò le sue dita nella nuca dal fratello. Amaimon stava urlando di dolore, Azazel si scocciò di sentirlo frignare come un bambino quindi lo lasciò ma gli diede un pugno in faccia. Amaimon cadde a terra... Era stanco, sfinito, sapeva di aver perso... Presto venne circondato da una pozza di sangue.
-Hai perso.. Ma che peccato- Si leccò le dita che ora erano ricoperte dal sangue di Amaimon. Azazel rivolse il suo sguardo a Natalie e sfoggiò un sorriso malefico. Natalie non ci fece caso, stava piangendo... La persona che amava più al mondo stava per morire e tra poco sarebbe morta pure lei. Azazel si diresse verso di lei, la prese per il collo e l'alzo verso l'alto. Natalie stava singhiozzando.
-Oh, su, su.. Il dolore durerà solo un attimo...- Posizionò la sua mano insanguinata vicino al suo viso, pronto a staccarle la testa.
-No..- Le lacrime gli rigavano il volto... Era giunta la sua fine...
Poi si sentì un tonfo, una stalagmite comparve da destra e una da sinistra, le stalagmite trafissero Il Demone. .. Natalie cadde a terra, non riusciva a capire da dove venissero quelle stalagmiti.
In lontananza vide Amaimon che stava cercando di rialzarsi.
-Amaimon!- Si diresse verso di lui in lacrime e lo abbracciò.
-Natalie..-
-è tutta colpa mia..- Tra una parola e l'altra singhiozzava -Mi dispiace, Mi dispiace.. Se non fosse stato per me, tutto questo non sarebbe successo-
-Natalie..- Amaimon guardò la ragazza, mise una mano dietro la sua nuca e la baciò appassionatamente..
 
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è un po' corto o è una mia impressione? A bhè, l'importante e che l'abbia terminato >.<" E Prima del previsto! Che dite vi è piaciuto il combattimento? E quel figaccione di Azazel? :Q_____
Natalie: Hey tu! Sbavi dietro al nemico?!
Autrice: Però.. è fiiigooo! *Sbava*
 
Su dai, non ditemi che non è figo!... Bhè.. Dopo di questo ci sarà il gran finale! *Sigh* Si commuove.. Sarà l'ultimo capitolo che scriverò.. *Sigh*  Mi mancherete tutti ragazzi! 
(Sopratutto quel figaccione di Azazel :Q__ ) 
 
Alòhà! (Recensite mi raccomando! ^__^ )

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Capitolo 6
*** L'Ultimo atto di gentilezza ***


Quando leggete questo capitolo ascoltate questa canzone!  
 
http://www.youtube.com/watch?v=MNAb6h6WL_A&feature=related  (Airplanes)

__
 
Ormai era tutto finito, Azazel è stato sconfitto, Amaimon e guarito dalle sue ferite e Natalie.. Bhe.. Lei sembra aver dimenticato la spiacevole discussione che c'era stata tra lei e Amaimon. Come se non fosse mai esistita.
 
-Amaimon! Non ti ingozzare come un maiale!- Le disse rimproverandolo di come stesse mangiando. 
-Ma è buono- Disse mangiando con la bocca aperta.
-Lo so che è buono.. Ma non per questo significa che ti devi ingozzare come un maiale!-
-Oh, è finito!- 
-E normale..- Amaimon notò che Natalie aveva vicino alle labbra un pezzettino microscopico di cioccolata. Si avvicinò velocemente vicino a lei e gli mantenne le spalle.
-A-Amaimon?-
-C'è un pezzo di cioccolata, proprio qui- Indicò con il dito il posto in cui si trovava, dopodichè si avvicinò con la lingua e leccò il pezzetto di cioccolata. Natalie non sapeva come reagire.
Non sapeva se: Sgridarlo, rimanere in silenzio o rimanere shokkata.
Amaimon si allontanò e si ricordò di una cosa. Iniziò a frugare nelle sue tasche dei pantaloni ed estrasse un piccolo oggetto. Prese la mano di Natalie e infilò un anello nel suo dito. Era l'anello fatto con la margherita che gli aveva regalato, ma che poi, lei glielo aveva gettato in faccia perche in quel periodo era arrabbiata a causa della nota. Natalie arrossì leggermente in viso e poi gli sorrise.
-E bellissimo.. Mi piace molto. Grazie!-
-Ti piace? Sul serio?-
-Si- Gli sorrise un altra volta. In quel momento si stava creando una strana sensazione dentro Amaimon.. Vedere quel suo sorriso smagliante che farebbe sciogliere a chiunque il cuore, gli metteva felicità, e vedere che apprezzava il suo regalo lo rendeva ancora più felice. Amaimon gli sorrise, una cosa che non aveva mai fatto in tutta la sua vita Demoniaca, quella persona, era stata l'unica a farlo sorridere in tutti questi anni. era stata l'unica a fargli provare diverse emozioni. Si avvicinò ancora di più a Natalie e la abbracciò.  
(Come per ringraziarla di tutte le bellissime emozioni che gli faceva provare)
-Amaimon?- Amaimon si staccò leggermente da lei, mise la mano dietro la sua testa, si avvicinò alle labbra e la baciò. Natalie poggiò le sue dita sul mento di Amaimon nel tentativo di staccarlo e si staccò di poco.
-A-Amaimon..- La baciò ancora, interrompendo le sue parole. Poi si staccò di nuovo e la lasciò parlare. -C-Che.. Stai.. facendo..?- Chiese imbarazzatissima posizionando le mani sul suo petto.
Non gli rispose e riprese a baciarla appassionatamente. Si staccò lentamente e si avvicinò al suo orecchio.
-Ti amo.. Natalie- Gli sussurrò con dolcezza. -Tu.. Mi ami?- La guardò sorridendogli.
-S-si..- Disse con imbarazzo. Poggiò la mano sulla sua spalla, si avvicinò al suo viso e lo baciò. Amaimon rimase sorpreso inizialmente, ma poi ricambiò il suo bacio dolcemente....
 
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Domande sulla storia:
1° Vi piace la canzone che vi ho suggerito di ascoltare mentre leggevate?
2° Vi è piaciuta come storia? E il finale? Vi piace di come l'ho scritta? Qual'è il capitolo che vi piace di più?
3° Cosa ne pensate di Amaimon? Vi piace quando commette azioni "Dolci"? Vi è piaciuto di come l'ho fatto agire?
4° Invece cosa ne pensate di Natalie? Vi è simpatica? La odiate? Che cosa vi piace o non vi piace di lei?
5° Vi è piaciuto Azazel? pensate che sia un B******??  Vi piace di come me lo sono inventata?
6° Pensate che la storia sia finita qui?? Bhè.. Miei cari.. Se pensate che sia finita cosi... Commettete un grosso errore :D
 
Aloha!

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