Andromeda Tonks

di 365feelings
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capito 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Nickname sul forum: KumaCla
Nickname su Efp: KumaCla
Titolo della fanfiction: Andromeda Tonks
Titolo del contest: Rushed Wedding
Pairing: Andromeda/Ted
Personaggi: Andromeda Black, Ted Tonks, Narcissa, Bellatrix, Sirius Black e Malandrini
Generi: Malinconico, Introspettivo, Romantico
Warnings: Verde
Credits: Le citazioni sono rispettivamente di Jane Austen - Orgoglio e Pregiudizio (cap.1 e 2), del film Into the wild (cap.3), di Banana Yoshimoto (cap.4) e di Muriel Rukeyser (cap.5). I personaggi di Harry Potter non mi appartengono.
Note personali: Ok, titolo più banale non può esistere, me ne rendo conto. La storia sviluppa i punti di vista di cinque persone che più o meno indirettamente sono coinvolte nel matrimonio. Narcissa è sconcertata alla notizia che sua sorella è scappata di casa e si è sposata con Ted, non lo riteneva possibile; Bellatrix è arrabbiata, furiosa e offesa, non accetta di essere stata messa da parte per un nato babbano, si sente tradita; Sirius è felice perché sua cugina ha finalmente ottenuto ciò che voleva; Ted si rende conto che ora che lui e Andromeda sono sposati le cose si faranno ancora più difficili: se prima gli era parso un bel sogno poter stare con lei, ora attende il giorno in cui la realtà che li costringe a scappare e nascondersi si trasformerà a sua volta in sogno; Andromeda, infine, sceglie per la prima volta e sceglie la sua felicità. Il discorso che ho fatto fare a Remus può sembrare un po’ strano (effettivamente volevo farlo fare a Lily, ma poi mi sono resa conto che gli anni erano sfasati), ma lui è sempre stato il più maturo, in un certo senso, e considerando la sua natura di licantropo è più che normale che abbia una simile visione del matrimonio.

 

Andromeda Tonks

 

 

Capitolo 1 -

 

Dopo che ti avevo scritto quanto sopra, mia cara Lizzy, sono successe cose inaspettate e gravi. […] Si tratta della povera Lydia. Ieri, a mezzanotte, mentre eravamo già tutti a letto, giunse un messaggio del colonnello Foster per dirci che Lydia era partita per la Scozia, con uno dei suoi ufficiali e precisamente con Wickham. Per noi fu un fulmine a ciel sereno. […] Io ne sono molto, molto addolorata. Un’unione così poco ragionevole per tutti e due! […] La nostra povera madre è disperata. Il babbo sopporta meglio la cosa. Come abbiamo fatto bene a non raccontare nulla di quello che ci è stato riferito! Cerchiamo di dimenticarcene anche noi. Sono spariti sabato, pare verso mezzanotte, ma la loro assenza non è stata scoperta che ieri mattina, alle otto.

 

Non riuscivo a crederci, ma le voci che già si erano diffuse parlavano chiaro e, in cuor mio, sapevo che non mentivano: mia sorella era scappata con un Nato Babbano e lo aveva sposato.
Neanche due giorni prima aveva ammesso di essere innamorata di Ted Tonks. Ricordo perfettamente lansia nei movimenti e la paura negli occhi che avevano suscitato la curiosità di nostra madre: per Druella, forse, sarebbe stato meglio non venire a conoscenza di nulla. Ancora meglio ricordo quellinsolente e sconsiderata frase, «Io lo amo e voglio sposarlo», e le successiva urla. Nostra madre era sbiancata di colpo, salvo poi assumere un malsano colorito purpureo e gridarle, perso ormai ogni contegno, che era un disonore per lintera famiglia.
Andromeda aveva chinato il capo, incassando i rimproveri e gli insulti, sussultando ad ogni parola. Infine erano venute le lacrime, trasparenti e fluenti.
A quel punto era intervenuto nostro padre, che fino allora se ne era rimasto in silenzio, rigido. Le aveva alzato il mento, per poterla guardare negli occhi e poi, con spietata freddezza e calma, le aveva detto: «Se oserai vederti ancora con quel ragazzo, non sarai più la benvenuta in questa casa, non sarai più mia figlia»
Andromeda aveva riabbassato il capo, iniziando a singhiozzare sommessamente: sconfitta, così la credevamo tutti.
La mia cara sorella non aveva mai avuto un carattere forte, non sapeva imporsi; nel momento stesso in cui le era stato ordinato di scegliere tra uno sporco nato babbano e la sua famiglia, si era chiusa in uno dei suoi ermetici silenzi.
Incapace di ribellarsi sul serio, ecco com‘era. Credevamo tutti di aver piegato unaltra volta il suo debole volere al nostro.
Invece Andromeda, per la prima volta in tutta la sua vita, fuggendo con quel Ted - sposando quel Ted - aveva agito in direzione contraria alla famiglia. Si era ribellata e lo aveva fatto in grande stile.
Conoscevo mia sorella - o dovrei dire credevo di conoscere? -, sapevo che in passato si era vista con Ted Tonks - anche se pensavo che avesse smesso di frequentarlo, dopo che Bellatrix li aveva scoperti e minacciati di riferire tutto a nostra madre - e ancora di più sapevo che in Sirius vedeva quel punto di riferimento da seguire, che non riusciva a trovare né in me né in Bella. Ma io per prima non mi aspettavo nulla di tutto ciò.
Sconfitta, sì, ecco come lavevo vista lultima volta. Sconfitta, umiliata.






N/A
La storia si è classificata seconda al contest Rushed Weddings indetto da Silver sul CoS <3
Finalmente ho trovato il tempo per pubblicare e colgo l'occasione per ringranziare ancora la giudicia per bellissimo contest <3







nmmm 

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Capitolo 2
*** Capito 2 ***


Capitolo 2 -

Nostro padre e nostra madre fanno i più brutti pensieri. […] La povera mamma è proprio malata e non esce di camera. Se si facesse forza sarebbe meglio, ma non c’è da sperarlo; il babbo poi non l’ho mai visto così abbattuto. […] Il babbo sta per partire col colonnello Forest a ricercarli.

 
Sola, nella stanza dellarazzo di mia zia, contemplai i nomi dei miei illustri antenati fino a giungere al suo nome.
Stolta di una sorella. Folle Andromeda. Traditrice.
Che cosa aveva pensato? Quale pensiero aveva attraversato la sua testa?
Così simili eppure così diverse: siamo sempre state lo specchio distorto luna dellaltra, quello che nessuno delle due sarebbe mai potuta essere. Non ci siamo mai comprese appieno, ci siamo sempre limitate a specchiarci reciprocamente: la timida e laggressiva, la debole e la forte. Troppo lontane.
Mentre nostra madre si rigirava inquieta nel letto, invocando il nome di quella figlia ingrata, io osservavo lultima a di Andromeda scomparire dallarazzo di famiglia. Ma non cera dolore in me.
Aveva scelto, la piccola Dromeda, e aveva scelto lui, non me, non Cissy, non i Black. A noi aveva preferito un Nato Babbano. Aveva osato sposare quella feccia, mischiare il nostro sangue, macchiare lonore della casata, inquinare la nostra purezza.
Il suo nome scomparì definitivamente dal muro, inghiottito da una macchia nera, un abisso di oblio e vergogna.
Morta. Per me lei era morta.
Andromeda Tonks era unestranea che aveva deciso di unirsi alla feccia. Non era nessuno, se non unaltra persona da tormentare per le sue scelte.
Mia madre - mia e di Cissy - sprecava tempo ed energie a dibattersi in preda ai deliri tra le coltri del suo letto; inutile era labbattimento di mio padre - mio e di Cissy - e i tentativi di trovarla.
Se nera andata, ci aveva tradito, non si sarebbe più fatta né vedere né trovare. E anche nel caso in cui si fosse presentata davanti casa nostra, di certo nessuno lavrebbe più riaccolta. Dall’oblio non si esce.
Osservai unultima volta la macchia nera sul muro: lombra di un sadico sorriso attraversò il mio volto mentre il piano di una lenta vendetta si delineava lucido e preciso nella mia mente.
Che si godesse il suo miserevole idillio familiare, che lo consumasse nellonta, nella vergogna, nellombra, nascosta. Che fosse pure felice.
Tanto, non sarebbe durata a lunga.
Perché i Black non perdonano. 

 

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