Diario di un Cavaliere di riserva

di Dk86
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima pagina ***
Capitolo 2: *** Seconda pagina ***
Capitolo 3: *** Terza pagina ***



Capitolo 1
*** Prima pagina ***


Per prima cosa ringrazio la Musa Ispiratrice di questa storia, ovvero Twinstar, e la sua fenomenale fanfiction “Il diario di Evangelion”. Se volete farvi molte sane risate, leggeteli e non ne rimarrete delusi!
Avverto fin d’ora chiunque fosse stato distratto e non avesse letto gli avvertimenti: questa storia è OOC e AU, ed è stata scritta con l’intento di parodiare Eldest e i suoi personaggi, specialmente la parte in cui Eragon si allena presso gli elfi.
Tutti i personaggi appartengono a Christopher Paolini, tranne il Cavaliere di Riserva che invece è un personaggio originale.
Se siete dei fan scatenati della Trilogia dell’Eredità, non leggete questa storia.








DIARIO DI UN CAVALIERE DI RISERVA



Primo giorno

Caro diario,
sono circondato da emeriti cretini. O da elfi, dato che non riesco ancora a distinguere la differenza. Io l’avevo detto a mia madre: “Non voglio fare la prova dell’uovo di drago, voglio una vita tranquilla, senza quella tonnellata di turbe mentali che si portano dietro i guerrieri!”. Ma lei è stata irremovibile: o quello o avrebbe gettato in mare i miei libri.
Alla fine ho capitolato. E porco mondo, è possibile che quel maledetto uovo si sia schiuso proprio quando l’ho toccato io?
E così è iniziato il mio viaggio verso questa stradannatissima foresta elfica a Nord, insieme ad un cucciolo di drago che sarà sì piccolo, ma che ha un intestino abbondantemente sviluppato. Ovviamente prendere la strada più breve era impensabile, a causa di un certo tizio che ha il nome simile a quello di una marca di latticini che a quanto pare ha dei guai con la legge. Forse non ha pagato le tasse, tipo Pavarotti.
Comunque, abbiamo dovuto attraversare un enorme deserto; il draghetto, pur non avendo molto da mangiare, continuava a produrre letame in quantità industriali.
E dopo giorni e giorni di cammino estenuante sotto il sole a picco, evviva! Abbiamo raggiunto la foresta!
Vi prego, uccidetemi. Dopo una mezz’ora con questi cavolo di elfi intorno non ne posso già più; sono tutti così cortesi e stucchevoli che mi sembra di essere imprigionato in una pubblicità del Mulino Bianco.

Più tardi


Ho più o meno capito una cosa: gli elfi maschi sono degli hippie, mentre le femmine sono delle frigide per la maggior parte acide e dispotiche.
Arrivato finalmente ad Ellesmèra (non sembra un nome da disco-pub?), sono stato ricevuto dalla regina elfica, Islanzadi. La quale sembra aver ingoiato un manico di scopa o due, e si guarda intorno lanciando occhiate languide; vuole forse sostituire Galadriel nel cuore dei fan?
Durante il banchetto svoltosi in mio onore – anche se, se non ho capito male, ne hanno fatto uno uguale anche ieri. Non è che qui folleggiano sempre e hanno usato la scusa del party di benvenuto per giustificare l’ennesima festa? Mah – ho incontrato dei tizi che avevo già visto al Farthen Dur: Orik, un nano piuttosto simpatico, e poi un’elfa che sarebbe molto carina se non avesse la faccia di una a cui hanno appeso delle aringhe affumicate sotto le narici, e quell’altro tizio che vola sul drago. Si chiamano Arwen e Aragorn. Mi pare.
A quanto ho capito (ogni tanto ‘sti elfi cominciano a borbottare come Maurizio Costanzo, tanto che mi viene voglia di urlare: “Ma vuoi comprare una vocale?”) dovrò dormire in stanza con Aragorn e addestrarmi insieme a lui.
Mentre mangiavamo il draghetto me l’ha fatta sui vestiti. Due volte. Anche il drago di Aragorn ne sgancia così tanta? Indagherò.
Un’altra cosa: prima di arrivare al palazzo gli elfi hanno cercato di spiegarmi come si salutano fra loro (una stretta di mano, no, eh?). Non credo di aver afferrato bene il concetto, perché quando ho salutato la regina le ho infilato il dito in un occhio.
Bah, sono cose che capitano.


La stessa notte.

Aragorn in realtà si chiama Eragon. E russa come un cavallo. Se lo soffocassi con un cuscino qualcuno se ne accorgerebbe?



Secondo giorno

Caro diario,
stamattina, quando mi sono alzato, Eragon era davanti allo specchio e si toccava le orecchie. Che sia un feticista? Da stanotte credo che dormirò con in testa una cuffia da bagno.
Ah, ho incontrato il nostro maestro. Sembra una specie di incrocio fra Yoda, Mister Spock e il Signor Burns. Evviva!
Abbiamo fatto degli esercizi con la spada. Cioè, Oromis e Eragon li hanno fatti; dato che io non ho un’arma, non ho fatto altro che guardarli. E magari pensarci prima e procurare anche a me una spada, no, eh?
Eragon riesce a tirarsela anche mentre si esercita nella scherma. Come diavolo fa?
Quando Oromis ha proposto di toglierci di dosso il sudore nel fiume mi è preso un coccolone. Che vecchio porco! Ed Eragon che si spoglia davanti a lui tranquillamente! Io, con mia buona pace, mi sono tolto i vestiti dietro un cespuglio, nonostante non fossi per nulla sudato dato che non avevo fatto ancora un ciufolo.
Dopo il bagno abbiamo fatto meditazione; bisognava sedersi in una radura e aprire la mente per comprendere che uno è tutto e tutto è uno e altre cavolate pseudo-zen. Grazie a tutti i manuali di yoga che ho a casa, ci sono riuscito in un quarto d’ora.
Ciononostante Oromis non mi ha considerato manco di striscio, preferendo ascoltare Eragon che si era improvvisato entomologo. Se ti sei addormentato, caro mio, almeno trova una scusa un po’ più plausibile, eh?
Poi ci siamo esercitati con la scrittura, e anche lì sono andato molto meglio del mio caro compagno di studi (anche se ho la scocciatura di dovermi imparare ‘sto cavolo di elfico. E a che cosa mi servirà mai? A questo punto era più utile il francese, almeno potevo ordinare le baguettes!). Fra l’altro Eragon si è accorto di aver combinato una vaccata nel suo recente passato, qualcosa che riguardava una neonata (che sia un pedofilo pure lui?) e mi si è depresso. Beh, capita.
Quando il drago di Oromis e quello di Eragon sono tornati dal loro giro, ho dovuto ascoltarmi tutta una tiritera sulle responsabilità di un drago e di un cavaliere di condividere i pensieri. Bla bla bla. Bla.
Io con quel puzzone del mio drago non voglio condividere nemmeno il gabinetto, figuriamoci i miei pensieri. Ma stiamo scherzando?

Più tardi.

Non mi sembra vero. Ho trovato un elfo simpatico!
Si chiama Rhunon ed è una fabbra (o fabbro donna? Vabbè, il concetto è chiaro).
A quanto pare ha giurato di non forgiare più spade come quella per cui Eragon se la tira tanto; poi mi ha guardato aggirarmi scazzato per la bottega – il mio simpatico draghetto me l’aveva fatta di nuovo sui vestiti appena lavati, e cercavo qualcosa per potermi ripulire – e mi ha detto: “Per te potrei anche fare un’eccezione, però!”.
Se non fossi stato coperto di letame di lucertolone, mi sarei sentito lusingato.
Stranamente Arya – o Arwen, non sono ancora sicuro – non è vestita con la tenuta sadomaso sfoggiata la sera prima. Niente clienti, forse?
In compenso la ragazza ha iniziato a raccontare una storia noiosissima su una tizia entrata dentro un albero o qualcosa del genere; non so come sia finita, mi sono addormentato prima.

La stessa notte

Ci ha svegliati un vento fortissimo. Mentre Eragon tirava le tende anti-intemperie, ho guardato fuori da una finestra e ho visto una strega che passava volando su una bicicletta, ridacchiando. Di solito non è un buon segno.
E infatti al mio compagno di stanza è venuta una fitta fortissima alla schiena, e ho dovuto trascinarlo fino al letto!
Per ripicca gli ho rubato il cuscino.




Terzo giorno

Caro diario,
in questi giorni sta succedendo una cosa dietro l’altra. Credo che l’autore avrebbe dovuto dividere meglio gli eventi, ma chi sono io per giudicare?
Stamattina ad Eragon è venuto un altro attacco, mentre lui e Yoda… cioè, Oromis duellavano. Io gliel’avevo detto di non sforzarsi troppo, ma chi mi dà retta?
Poi l’eroe tragico è stato spedito di nuovo a meditare, mentre il caro Oromis si è messo a preparare il tè, comportandosi come se io non esistessi. Simpatico, mh? E la cosa migliore è stata al ritorno di Eragon! Oromis gli ha detto: “Potresti renderti meglio conto dei tuoi progressi se avessi un compagno di studi”. Ehi, e io chi sono? Il cameriere?
In effetti temo di sì, visto che il maestro mi ha fatto pure servire il tè.


Quel pomeriggio

Lo sapevo! Oromis è un vulcaniano, e ne ho le prove!
Prima di tutto ha le orecchie a punta; e poi ha affermato che secondo lui la cosa più importante è la logica! Quand’è che ci insegnerà la presa paralizzante?
Come al solito, comunque, Eragon se l’è tirata, dicendo che per lui ciò che più conta è un cuore puro. Certo, certo. Sappiamo tutti benissimo cos’è la cosa a cui tieni di più: ha i capelli neri e una passione per gli abiti di pelle.
Se non altro oggi pomeriggio ho riso un po’, dato che il mio caro compagno di studi, in uno dei suoi soliti attacchi di sboronaggine, ha cercato di tirare una sfera d’acqua creata con la magia contro Oromis e quello gliel’ha rispedita indietro, fra l’altro rendendola dura come il marmo. Esiste una giustizia a questo mondo, allora!


Quella sera

Abbiamo visitato i giardini reali.
Che palle, un sacco di elfi chiaramente sotto l’effetto di qualche erba e nessuno che ce ne offrisse nemmeno un tiro!
Dopo che eravamo tornati a casa, è arrivato Orik, completamente ubriaco. La bella pensata di Eragon: “Facciamolo dormire qui”. Massì, dai! In tre in un letto che non è neanche a due piazze!

Quella notte

Se Eragon non la smette di toccarmi il culo gli taglierò le mani e gliele farò ingoiare.









Un nuovo simpatico personaggio che ridicolizza il cavaliere in carica, Oromis sempre più colpito dall’arteriosclerosi, ed Arya che, nonostante rischi seri problemi di disordini intestinali, si ostina a vagolare seminuda per la foresta.
Tutto questo nella seconda parte!

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Capitolo 2
*** Seconda pagina ***


Quarto giorno

Caro diario,
Stamattina è arrivato un tipo, Vanir. Mi sta simpatico perché ha insultato un po’ Eragon. Poi all’eroe tragico è venuto un altro attacco alla schiena. Domanda: se gli elfi sono dei grandi maghi come dicono di essere, possibile che non esista un incantesimo per curarlo? Sospetto che i dolori siano solo un modo per ottenere attenzione. Come se non ne avesse già abbastanza!
Oromis, chiaramente in preda a demenza senile, ha cominciato a borbottare qualcosa riguardo a degli incantesimi mortali. Io voglio imparare la presa paralizzante, non queste belinate!
Eragon ad un certo punto si è incavolato non ho capito bene con chi, iniziando a lanciare una serie di moccoli degni di Eminem. Il commento di Oromis: “Non appestare l’aria”.
Il mio draghetto ne aveva appena mollata una delle sue, ma non ho avuto cuore di contraddire quel povero vecchietto arteriosclerotico.



Quel pomeriggio

Oggi ci siamo dati all’arte. Yoda ci ha consegnato una tavoletta spiegandoci che dovevamo concentrarci su qualcosa che ci ispirasse particolarmente. Ho cercato per un po’ la rotellina per spostare il puntatore, ma poi mi hanno spiegato che era una cosa diversa.
Nel frattempo è arrivata Sua Maestà la Regina del Sadomaso Arya, ed Eragon, allupato come sempre quando la vede, ha avuto la brillante idea di farle un ritratto.
Dipingendola fra l’altro come una strafiga che neanche nei manga – già al naturale l’elfa in questione è una gran bella ragazza, intendiamoci, non fosse che è acida come una piantagione di limoni -; quando lei ha visto il capolavoro, l’ha scagliato a terra e si è allontanata stizzita.
D’accordo, capisco che farsi sbavare dietro da un sedicenne con velleità di eroe non sia proprio il massimo della vita, però anche lei! Adesso devo scoprire quando compie gli anni, così le regalerò un frustino ed un paio di manette, chissà mai che capisca…
Per tutto il tragitto fino a casa e anche dopo, ho dovuto sorbirmi le lagne di Eragon. Ragazzo, pensaci un attimo: lei è un’elfa centenaria, per quanto porti bene i suoi anni, tu sei un adolescente umano, ci siamo? Anche se ti sono venute un po’ le orecchie a punta (che fra l’altro ti fanno sembrare ridicolo) non è che ogni volta che la vedi devi tentare di saltarle addosso, eh?




Ottavo giorno

Evento storico: oggi il mio drago ha parlato!
Forse non si può dire proprio che abbia “parlato” perché era telepatia… Peccato, mi sarebbe piaciuto se avesse aperto le mascelle per qualcosa che non fosse ingurgitare cibo e vomitare.
Mi ha detto (l’ha deciso lui da solo, a quanto pare) di chiamarsi Emerand. Da come si comporta, credo che “Flatulento” o “Ruttino” sarebbero stati più appropriati.



Dodicesimo giorno

Oromis non mi ha ancora insegnato un minimo di combattimento! Ogni volta che glielo chiedo fa finta di non sentire, ma quando hai dei padiglioni auricolari lunghi una spanna il giochino della pretesa sordità non riesce granchè bene.
Se non altro Eragon continua a prenderle da Vanir. Sto quasi pensando di chiedergli un autografo…



Tredicesimo giorno

Eragon ci ha cortesemente informato che ha trovato un nuovo nome per il dolore: l’Obliatore.
E a noi?
Oromis ancora una volta si è dimostrato il vecchio sporcaccione qual è, incominciando ad accarezzare Eragon dopo che quest’ultimo ha simulato l’ennesimo attacco di mal di schiena. Ma un po’ di dignità, dai!



Diciassettesimo giorno

Gioite, lettori tutti! Il Romeo e Giulietta di Ellesméra si sono chiariti, e adesso hanno deciso di restare amici (per quanto Eragon rimanga chiuso in bagno per ore e poi si lamenti di avere dei crampi alla mano destra quando si allena con la spada)!
Galeotti sono stati dei fiori; fra l’altro ho dovuto aiutare il giovane innamorato a coglierli, finendo anche dentro una macchia di ortiche. Eh, cosa non si fa per amicizia?
Ehi, aspetta un momento, che cavolo ho scritto? Temo che questi maledetti elfi mettano nel cibo una sostanza che rende tutti insopportabilmente svenevoli e buonisti…



Diciottesimo giorno

E’ ufficiale, Eragon è un cretino.
Mister Coerenza ha deciso di andare a caccia, stufo dell’insalatina scondita che questi hippie dalle orecchie lunghe insistono nel propinarci. Va tutto bello baldanzoso nei boschi, trova due conigli, li uccide, li arrostisce, e al momento di mangiarli… che fa? Li butta via!
E, vabbè, se non ti andavano potevi anche evitare di ammazzarli! Non lo sai che nel Surda c’è pieno così di bambini che muoiono di fame?
Ovviamente, per non sprecarli, me li sono mangiati io. Lui mi guardava come se gli stessi divorando la sorella.
Mancava giusto un po’ di sale.




Diciannovesimo giorno

Come si dice, tale padrone, tale drago.
Saphira oggi ha tentato un approccio con Glaedr, il drago del signor Spock. Ovviamente senza considerare il fatto che lui come minimo ha duecento anni e lei sì e no sei mesi (che poi, è normale per una razza che potenzialmente può essere considerata immortale raggiungere la propria maturità sessuale tanto in fretta? Mah).
Eragon sembrava preoccupato, Oromis se ne stava tutto tranquillo canticchiando Love is in the air. Povero vecchietto, ma è possibile che gli elfi non abbiano una casa di riposo dove rinchiuderlo?



Ventitreesimo giorno

Abbiamo fatto un altro giro per il palazzo degli elfi.
Mentre i due piccioncini tubavano in un angolo imprecisato, Emerand si è turbato in maniera piuttosto importante (ovvero, ne ha fatta un cumulo) in camera di Arya.
Ho usato uno dei suoi straccetti di latex per ripulire il tutto, tanto non se ne accorgerà mai, ne ha talmente tanti…



Ventottesimo giorno

Il maestro Oromis ha detto ad Eragon e a Saphira di preparare qualcosa per una festa che si terrà a breve (non chiedetemi il nome… so che stavolta la parola “orgia” non c’entra, tanto per cambiare). Quando gli ho chiesto se dovevo fare qualcosa anch’io mi ha guardato come se non sapesse bene chi fossi.



Trentunesimo giorno

Eragon si è improvvisato poeta e fa di tutto per costringermi ad ascoltare la sua opera in corso. La trovo pessima, ma non ho cuore di dirglielo… aspetto che lo faccia qualcun altro.











Ringrazio di vero cuore Elychan, Topomouse, Fenrir, Scuotivento e Bonny per avere letto e commentato questo delirio.



Nel terzo ed ultimo capitolo di questa trilogia: la Festa del Giuramento del Sangue, Eragon che fa campeggio, Eragon che si becca uno spogliarello, Eragon che diventa ancora più insopportabile… E poi altri personaggi di contorno che non sono importanti perché Eragon è il PROTAGONISTA e deve essere sempre al centro della scena.
Ah, e Arya si beccherà una colite.

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Capitolo 3
*** Terza pagina ***


Giorno della Celebrazione del Giuramento del Sangue



Possibile che in questo buco di foresta non si trovi una cabina del telefono nemmeno a pagarla oro? Devo chiamare la Polizia, i Carabinieri, i Pompieri (quel fuoco fatuo nell’albero a minuti appiccherà un incendio, sicuro come il fatto che respiro), la Finanza, la Buoncostume e anche Striscia la Notizia.
Giusto per farvi capire che roba tagliata male gira a certi festini elfici, ecco alcuni momenti di questa tre giorni non-stop:

- La regina Islanzadi che racconta la storia del popolo elfico usando i pupazzetti di Winnie-The-Pooh.
- Oromis che, arrampicatosi su un ramo dell’albero di Menoa, canta a squarciagola Macho Man e I’m too sexy for my shirt prima di essere abbattuto a sassate (mi sembrava un peccato non usare quelle pietre).
- Eragon che, dopo aver ballato con un’elfa sgnoccosissima – ma d’altronde qui le ragazze sembrano tutte delle modelle, sembra di essere dentro a “Love Hina” di Ken Akamatsu, solo senza le terme – si getta ansante sul prato. Mi avvicino a lui e gli chiedo se pensa di fare campeggio. Lui mi fissa con aria stranita scuotendo la testa, e io, ammiccando ed accennando in maniera evidente al cavallo dei suoi pantaloni, gli chiedo perché allora stia montando una tenda. Lui continua a guardarmi, senza capire.
- Un misterioso uomo scuro di pelle con occhiali neri e spolverino che avvicina Eragon chiamandolo Neo e lo informa che lui è “L’Eletto”. Come se quell’imbecille del mio compagno di stanza non avesse già abbastanza motivi per montarsi la testa!
- Vanir, completamente sbronzo, sfida Eragon a verificare la lunghezza delle loro spade. L’altro mette mano all’impugnatura della sua arma, ma il fatto che l’elfo avesse i pantaloni abbassati doveva essere indicativo di un’altra cosa.
- Eragon che corre in giro con un alveare infilato in testa, inseguito da uno sciame di api. Non so come ci fosse riuscito, né mi interessa saperlo.
- Orik che esegue Sul Bel Danubio Blu a rutti.
- Arya che continua a fare smorfie e a correre in bagno. Altro che “E’ estate, scopri l’ombelico”! La sua flora batterica sta picchettando per condizioni di vita più umane, in questo momento! Le ci vorranno come minimo due carovane di fermenti lattici vivi prima di riuscire a ritrovare la regolarità, tiè!
- Gli elfi che di punto in bianco improvvisano un trenino conga, Oromis in testa.
- Islanzadi, ubriaca come una tegola, che parla con un albero credendolo la figlia (che in quel momento era in altre faccende affaccendata) e piange a dirotto quando la pianta in questione non le risponde.
- Eragon che legge quel suo cavolo di poema, e attutiti dalla distanza giungono dei colpi sommessi. Era Edgar Allan Poe, che si agitava nella tomba (Tolkien invece è qualche annetto che è in preda ad un Ballo di San Vito non stop).
- Eragon che rilegge il suo poema dopo che qualche cretino gliel’ha chiesto, mentre Islanzadi si addormenta ed inizia a parlare nel sonno, continuando a mormorare: “Tom Cruise è un figone”.


Poi, ad un certo punto, inizio a trovare degli bigliettini per terra, che riportano indizi alquanto criptici – ce n’era anche uno che diceva: “So cosa hai fatto l’estate scorsa”. Come hanno fatto a scoprire di quel party sulla spiaggia dove ci abbiamo dato dentro con l’erba-pipa? -; io, spinto dalla curiosità, li seguo, e alla fine di tutto il giro (era ormai quasi l’alba), trovo una specie di fischietto, fra l’altro anche rotto visto che non suona. A quel punto passa di lì un elfo che gentilmente riempie l’oggetto di una strana polverina e lo accende, si fa un tiro e me lo passa.
Ehi, non è affatto male! Allora gira anche della roba buona a queste festeeeeeeeeh… Ehi, perché il mondo gira tuttooooooooooooh… STUNK.




The day after

Mi sono svegliato nel mio letto, con un mal di testa talmente forte che avrei potuto prendere a capocciate una pila di mattoni e non avrei sentito la differenza.
La prima cosa che ho visto quando ho aperto gli occhi è stato Eragon che se la tirava in maniera smisurata davanti allo specchio. E se il buon giorno si vede dal mattino…
Poi il mio caro compagno di stanza si è voltato verso di me con un sorriso a quarantanove denti e ho pensato: “Ehi, fermi tutti! Che ci fa Orlando Bloom in camera mia?”.
E invece, guarda un po’! Era Eragon! A quanto pare ieri sera si è beccato uno spogliarello da parte di due elfe, e al suo risveglio era così. Non sapevo che lo strip-tease avesse questi effetti; beh, buono a sapersi!
Nel frattempo Orlando continuava a fissarmi come se si aspettasse che io mi profondessi in lodi sperticate verso il suo nuovo aspetto. Io mi sono stropicciato gli occhi, ho sbadigliato piuttosto a lungo e ho detto, in tono partecipativo: “Oh, poverino, che ti è successo? Beh, non preoccuparti, niente che una buona plastica facciale non possa sistemare…”.
Avreste dovuto vedere l’espressione della sua faccia.
Impagabile.
Gli avrei fatto una foto, se le macchine fotografiche fossero già state inventate.
Gli elfi di Ellesmèra, invece, perso l’ultimo patetico minuscolo brandello di dignità che ancora restava loro, hanno cominciato a leccare il fondoschiena al caro Eragon, manco come se durasse la notte fosse diventato di gelato alla vaniglia.
Persino il signor “La-Mia-Spada-E’-Più-Lunga-Della-Tua” Vanir (che non aveva ancora superato i postumi della sbornia dei tre giorni prima – l’ho capito dal fatto che all’inizio voleva combattere con un tubo per innaffiare), dopo essere stato battuto in modo ignominioso dal mio compagno di stanza si è gettato ai suoi piedi implorandolo di poter diventare il suo umile servetto. Cose da pazzi! L’unica che a quanto pare non importa dei cambiamenti di Eragon è Arya, che oggi era addobbata come la Regina delle Nevi e trangugiava chili e chili di Actimel; probabilmente il nostro caro ragazzo pensa che ora che è diventato un divo di Hollywood l’elfa cada subito ai suoi piedi. Ehm, magari ripassa più tardi, Eragon. L’amore nel mondo non funziona esattamente in questo modo; potrai esserti trasformato in Orlando Bloom, ma sempre un ragazzino spocchioso con la bocca ancora sporca di latte, la gamma di emozioni di un ferro da stiro e il quoziente intellettivo di un involtino primavera rimani!


Quel pomeriggio

Eragon sembra essere diventato bravo in tutte le cose che fa. Cioè, più bravo di prima.
Che noia…
Beh, almeno continua a piagnucolare perché Arya gli ha dato un due di picche. Però che lo faccia in silenzio, o perlomeno da un’altra parte.
Al contrario di lui, io ho dei difetti, primo dei quali è non sopportare i compagni di stanza che hanno tutte le fortune di questo mondo e nonostante ciò si lamentano, e fare loro molto, molto male alla prima occasione.



Un paio di settimane dopo

Domanda che mi tormenta da un po’: se gli elfi sono così potenti, perché non scendono tutti in campo e non fanno il culo a Galbanino o come diavolo si chiama?
Oh, già, è vero. E’ perché sono dei deficienti spinellomani privi di nerbo. Avrei dovuto capirlo.



Due giorni dopo

Un paio di mesi dopo che io sono riuscito a farlo, Eragon ha passato la prova della meditazione. Perché Oromis con lui si congratula e con me no?
Il caro vecchietto, poi, ci ha spiegato che è possibile estrarre energia dalle creature viventi per poter usare la magia. Ah, interessante!
E allora perché Galbusera non usa questa tecnica per risucchiare la vita dai suoi potenziali nemici e ucciderli prima che possano creare un’efficace controffensiva?
Questo mondo è sballato! E’ sballato! Non è possibile che la magia sia la risposta per tutto! Non poteva essere, chessò… l’amore, o il burro d’arachidi? Mh, burro d’arachidi…



Nove giorni dopo

Oromis ci ha raccontato che gli elfi non credono in nulla. Per loro non esistono dei, non esiste l’anima al di fuori del corpo, e, sospetto, non esiste nemmeno un programma decente in televisione. Ora, seguite il mio ragionamento: gli elfi sono dei maghi, giusto? Quindi, maledizione, devono credere nel soprannaturale! Sarebbe come un ingegnere nucleare che credesse che l’atomo è indivisibile!
Vi prego, ditemi che non è vero. Proprio il personaggio di un libro di un adolescente pomposo, agnostico e con svariati problemi riguardanti la propria sessualità dovevo essere?
Ed Emerand me l’ha fatta di nuovo sui vestiti buoni!



Quel pomeriggio

Ci ho ripensato. Il discorso che ci ha fatto Oromis è la prova evidente che gli elfi in realtà sono dei Vulcaniani.
Ma nessuno mi ha ancora insegnato la presa paralizzante!
E, vaffanculo! Eragon se la tira sempre di più!
Beh, una cosa buona in tutto questo squallore c’è: la simpaticissima Arya si è defilata, probabilmente stufa del fiato del fastidioso spasimante sul collo, e soprattutto per svernare verso climi più caldi, dove poter sfoggiare i propri striminziti completini senza rischiare di morire per congestione.



Il giorno dopo

Prima di tutto, le belle notizie.
Eragon parte oggi. Questo significa che la casa sarà tutta per me! Niente mani moleste che mi palpano mentre dormo, niente calzini sporchi appesi ovunque, niente sospette macchie bianche nei dintorni del gabinetto!
Secondo, ciò che invece mi sta un po’ qui.
Gli elfi lo hanno riempito di regali. Beh, quelli di Oromis facevano un po’ pena: una fiaschetta piena di quel liquore elfico che sa di frutta marcia, un cinturone kitschissimo che nessuna persona sana di mente indosserebbe, e una copia del poema scritto da Eragon stesso. E che diavolo se ne fa?
L’ha scritto lui!
L’arco della regina Islanzadi, per l’occasione vestita come Anthy Imemiya, se non altro era passabile… ma il mio dono batteva tutti! Ho consegnato ad Eragon una scatolina finemente intagliata (non l’ho fatta io, l’ho rubata dalla camera di Arya. Tanto lei non c’è, non può accorgersene), dicendogli di aprirla solo in caso di estremo bisogno.
Mi piacerebbe essere lì quando il caro cavaliere, in pericolo di vita, la spalancherà e ci troverà dentro un bell’esempio secco della produzione di Emerand.
Peccato non poter essere lì a vedere la sua faccia!
Mentre Saphira prendeva il volo, un coro di elfe ha intonato l’ultimo successo di Cristina D’Avena.



Due settimane dopo

A quanto pare Eragon è stato sconfitto ed umiliato, sebbene purtroppo sia ancora vivo.
E si è scoperto che Murtagh è suo fratello.
Chi cavolo è Murtagh?
Comunque, ho deciso una cosa: Oromis non mi ha ancora insegnato nulla, dal giorno in cui Eragon è andato via (e non è che prima si sprecasse). Vuol dire forse che non sono abbastanza bravo? Non sono abbastanza forte? Non sono abbastanza perfetto per competere con il valoroso Eragon?
Bene.
Ciao a tutti, cari i miei elfetti. Me ne vado da Galbatorix. Lui, almeno, mi darà ascolto, se non altro. E giusto per concludere in bellezza, Emerand oggi ha sputato la sua prima fiammata. Peccato che il povero vecchietto fosse proprio davanti a lui! E così, addio, Oromis!
Ho raccolto i miei pochi bagagli e mi preparo a partire verso Uru’Baen. Il mio drago non può ancora volare, ma tanto questi hippie dalle orecchie enormi non mi cagano neanche di striscio, quindi andarmene non sarà certo un problema!
Oh, ho notato solo ora che dalle mascelle di Emerand spuntano delle piume bianche. Credo fossero di quel fastidiosissimo corvo bianco della regina.
Ah, beh.
Se ne procurerà un altro.












Beh, non credo che il Cavaliere di Riserva sia da biasimare, eh? Io, fossi stato al suo posto, avrei fatto lo stesso. Beh, forse avrei anche ammazzato Eragon con le mie mani, ma questa è un’altra storia.
Passiamo alle risposte:
Per AyaCere: No, il nome del Cavaliere non lo dico apposta! Così ci si riesce ad identificare meglio con lui (perlomeno, io ci riesco benissimo, eheheh…)!

Per Rik: Non vedo l’ora di vedere la tua fanfiction ispirata ad Eragon e alla sua gioiosa compagnia! Sono sicuro che sarà migliore e più divertente di questa!

Per Topy: No, sono lombardo! Ma una mia amica genovese mi ha attaccato la mania di usare il termine “belinate”… e lo trovo particolarmente divertente!

Per Fenrir: Vuoi sposare il Cavaliere? Beh, a lui la cosa fa piuttosto piacere! Dice che basta che tu non sia un’elfa perché non ne può veramente più…

Per Elychan: Oddio, spero che tu riesca a smettere! Anche se in effetti ridere troppo non ha mai ucciso nessuno (sono sopravvissuto relativamente indenne alla lettura di Eldest, te lo posso assicurare…).

Bien, signori della corte, io ho concluso! Ci vediamo alla prossima parodia sul mondo fatato di Christopher Paolini!

E ricordate, che la Forza sia con voi!

Davide (Dk86)

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