Hollywood Crash!

di Scar_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Salve a tutti!
Questa è una storia che è già stata proposta dalla sottoscritta sul sito, in seguito cancellata per vari ed eventuali accadimenti (:
Nel caso in cui qualcuno l'abbia già letta, forse ricorda che era scritta a quattro mani con la mia cara amica, co-protagonista della storia... In questo caso è solo opera mia, nel senso che i capitoli da lei scritti sono stati riscritti da me.
Non credo ci sia bisogno di dire altro... buona lettura! :D
Scar


H o l l y w o o d   C r a s h !

Prologo

- ragazzi! Guardate qua! – irrompo nel salotto dove i miei due fratelli stanno facendo pigramente colazione
- siamo ufficialmente in un disastro! – annuncia Nick scorrendo velocemente il titolo del giornale


LA HOLLYWOOD RECORDS COLLASSA!

LOS ANGELES – A causa degli ultimi investimenti forse un po’ troppo azzardati, la Hollywood Records ha dovuto dichiarare improvvisamente bancarotta. La notizia ha fatto il giro del globo in poche ore ed ha lasciato tutti a bocca aperta, reazione comprensibile vista la notizia assolutamente inaspettata. Nelle conferenze stampa dell’ultimo anno, infatti, i maggiori dirigenti della famosa casa produttrice musicale assicuravano che le voci di corridoio che preannunciavano la tremenda caduta erano tutte notizie infondate e che la situazione era assolutamente sotto controllo. A quanto pare, però, le cose non stavano esattamente così. I numerosissimi dipendenti si sono trovati senza la loro occupazione prima che riuscissero a rendersene conto, e la stessa sorte tocca ovviamente agli altrettanto numerosi artisti che si affidavano alla Hollywood Records per le loro produzioni.


- ahah! Dio che bella giornata, non poteva iniziare meglio! – dichiara Ashley lanciando il Los Angeles Post sull’enorme ripiano della sua scrivania
- immagino che tu abbia intenzione di fare un mucchio di quattrini grazie a questa storia – mi rilasso sulla poltrona di fronte alla sua, osservando attentamente le mie unghie fresche di manicure
- ovviamente. Christine! – strepita in direzione del portone che da sull’atrio, immediatamente una ragazza si precipita nell’ufficio
- si signorina Hoffman? -
- procurami un incontro coi Jonas Brothers. Immediatamente! E non farmi aspettare più di tre giorni – si raccomanda col suo solito tono duro
- Ash… i Jonas Brothers? – le chiedo raccattando un giornale di gossip e sfogliandolo pigramente
- assolutamente si, è la scelta migliore. Sono giovani, di talento, sull’onda del successo… -
- e al posto dei loro bei tre faccini non vedi nient’altro che mazzette di dollari -
- questo è molto poco carino da precisare. -
- ma è la triste realtà -
- che facciamo stasera Scar? – cambia prontamente argomento
- nulla, mi spiace. Ho la prima di un film e devo essere in prima fila col taccuino ad appuntarmi tutte le oscenità che le dive di Broadway riescono a mettersi addosso -
- stai diventando sempre più cinica con la vecchiaia -
- non sono vecchia maledizione! – strepito lanciandole contro la rivista che avevo ancora in mano
- hai ventiquattro anni, sei vecchia! – scherza rilanciandomelo
- ehm… signorina Hoffman? – la testa di Christine fa capolino dalla porta, la sua voce nel solito sussurro terrorizzato di chi spera di non infastidire le regine di ghiaccio di Los Angeles – i Jonas Brothers hanno accettato di incontrarla, ho fissato l’appuntamento per dopodomani mattina alle 10.30 -
- grazie – la liquida velocemente la mia amica, segretamente dispiaciuta per non aver trovato qualche motivo per urlarle contro. Povera, povera quella segretaria!

* * * * *

- Kev, chi era? – chiedo non appena mio fratello maggiore mette giù il cordless
- la segretaria di Ashley Hoffman -
- Ashley Hoffman della Ashley Records? – chiede Nick mentre gli si illuminano gli occhi, forse non è tutto perduto
- proprio lei. Ha detto che vuole incontrarci, dopodomani mattina alle 10.30 -
- siiiiiiii! Questa sì che è fortuna! – balzo in piedi sul divano e improvviso la danza della vittoria sotto gli occhi rassegnati degli altri due presenti
- fossi in te non ne sarei così contento – mio fratello piccolo distrugge immediatamente la mia gioia – non lo sai? Lei e Scarlett Williams sono le “regine di ghiaccio di Los Angeles”. Non c’è da fidarsi troppo -
- sei troppo negativo fratellino, non so perché ma sento aria di grandi successi! – e non curandomi delle loro facce dubbiose riprendo la mia danza da dove l’avevo lasciata

fine prologo  

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Capitolo 2
*** capitolo 1 ***


Buongiorno a tutte! Sono tornata! :D
Vi è piaciuto il prologo? Spero proprio di sì!
Un sincero grazie a chi ha deciso di seguire la storia, e specialmente a chi l'ha commentata!
Non credo ci sia altro da aggiungere, vi lascio al capitolo 1 (:
Scar

Capitolo 1


Mi concedo un sorriso non appena vedo la mia adorata Mercedes che mi aspetta, ovviamente parcheggiata in seconda fila. Oggi c’è il primo incontro con i Jonas Brothers, un contratto estremamente vantaggioso per la sottoscritta mi aspetta nel mio ufficio trattino attico.
È meravigliosa la sensazione che deriva dall’avere in pugno tre giovani di talento senza più molte alternative per produrre, dico sul serio. La mia vita si riempie di bollicine per certe occasioni.
Ovviamente saranno ben lieti di lavorare con me… Io sono Ashley Hoffman, figlia del celeberrimo produttore di musica Patrick Hoffman, nonché direttrice della Ashley Records, una delle case di produzione più quotate e conosciute di L.A. Ok, ho solo 22 anni, ma adesso che anche la Hollywood Records mi ha fatto il piacere di soccombere, non ho più rivali.
Ho anche una figlia, ha solo due anni. È tutto quello che mi ha lasciato il mio ex fidanzato non appena ha saputo del lieto evento.
Dio, che stronzo.
Lei è tutto il mio mondo, dico sul serio, ma a causa dei riflettori perennemente puntati su di me non è il caso che tutti sappiano la verità. Non è proprio il caso, una delle regine di ghiaccio di Los Angeles non può avere dei legami affettivi! Ma questa è un’altra storia…
- Christine, spero per loro che i Jonas Brothers siano già in fila nel mio ufficio – neanche il tempo di arriva che già sbraito contro quella malcapitata della mia assistente
- veramente no… - mi risponde con la vocina piccola piccola, ben sapendo che tra qualche secondo la mia ira si abbatterà su di lei
- che. Cosa. Significa?! Dovrebbero essere loro ad aspettare me, non di certo il contrario! – e detto ciò sbatto la doppia porta, rinchiudendomi nel mio regno.
Il crash della Hollywood Records è stato una manna dal cielo! Quei tre tipi con le loro belle faccine sorridenti mi frutteranno una montagna di soldi!
Pienamente soddisfatta della piega che stanno prendendo le cose, butto in qualche angolo le mie scarpe di Prada e, comodamente stravaccata sulla poltrona, poggio i piedi nudi sulla scrivania, arraffo il telefono e chiamo la mia migliore amica Scar, che si trova al piano di sotto.

- ehm… signorina Hoffman, i Jonas Brothers sono arrivati -
- falli entrare – rispondo attraverso il piccolo citofono posato vicino a me
- buongiorno… - entrano timidamente, nemmeno mi sforzo di alzare lo sguardo dalla rivista di gossip che stavo sfogliando
- ah! Lo sapevo che si sarebbero lasciati! – alzo il pugno soddisfatta, dopo poco mi accorgo che sono tutti e tre davanti a me, che mi fissano abbastanza sconcertati – allora… vogliamo parlare di questo contratto? – chiedo, spezzando l’imbarazzante silenzio che si era venuto a creare
- innanzitutto, Miss Hoffman, volevamo ringraziarla per l’opportunità che ci sta dando… è veramente un onore lavorare con lei! – neanche il tempo di entrare che il Jonas n°3, quello riccio, comincia ad adularmi – avevamo iniziato l’incisione del nuovo album con la Hollywood Records ma sa benissimo quello che è successo -
- sono così dispiaciuta! Dico sul serio! – mi poso una mano sul petto con un’espressione drammatica – tutti quegli artisti rimasti improvvisamente senza nessuno al loro fianco… è terribile… io però sono disponibile! -
- ma che bella bambina! – il Jonas n°2 si permette di prendere la foto di Mel che tengo sulla scrivania, non sa quanto sta rischiando – è sua figlia? Anche se in effetti lei è troppo giovane… -
- no. – replico lapidaria, lui riposa immediatamente la cornice – fino a prova contraria, siamo qui per parlare di lavoro. Il contratto è già pronto, posso farlo portare qui dalla mia assistenze anche in questo momento… per quanto riguarda le tracce già incise, Nicholas, cercheremo di recuperarle, altrimenti dovremo inciderle di nuovo, e questo ci porterà via parecchio tempo… e lei, Kevin? – mi giro poi verso il Jonas n°1, che non ha proferito parola da quando è entrato – non dice nulla? -
- ehm… - rimane evidentemente spiazzato dal mio sorriso apparentemente innocente – ha già detto tutto Nick… non saprei cosa aggiungere… -
- oh, capisco. Bè, non potevo di certo aspettarmi poi tanta loquacità dal membro che passa più inosservato durante i concerti… voglio dire, lei non canta nemmeno, fa solo il coro! -
- ecco, signorina Hoffman, mio fratello è solo molto timido, magari col tempo avrà occasione di conoscerlo meglio e rivalutarlo, deve solo sciogliersi… cioè, volevo dire… non c’è assolutamente nessuna allusione al ghiaccio – si giustifica agitando le mani
- e perché dovrebbe esserci? – gli chiedo, facendo finta di non sapere ciò che dicono di me
- vogliamo firmare il contratto? – il Jonas n°2 cerca di salvare la situazione, cambiando prontamente argomento
- finalmente qualcosa di sensato esce dalla sua bocca, Joe! Ci sarebbe da festeggiare – commento sarcastica, avvisando poi Christine di portarmi il contratto
I Jonas rimangono i silenzio senza saper come rispondere ad un commento del genere, soprattutto se è il loro nuovo capo a farlo. La mia segretaria, come al solito, entra ed esce dal mio ufficio nel giro di quindici secondi, sperando di non farmi arrabbiare ancora.
Dopo averlo letto attentamente, firmano senza proferire parole. Non sto cercando in nessun modo di fregarli, il contratto è vantaggioso per entrambe le parti, e loro in ogni caso non sono nella posizione ideale per mettere in piedi una protesta.
Non c’è suono migliore di quello di una penna che scorre su un contratto danaroso.
- ciao tesoro mio! – la nostra riunione viene interrotto dalla mia Scar che, come al solito, entra senza farsi annunciare e senza bussare, sa benissimo di essere a casa qui dentro.
Noto uno sguardo veloce fra lei e il Jonas n°2, un’occhiata furtiva che però di certo non passa inosservata alla sottoscritta!
Qui gatta ci cova…

Fine capitolo 1

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Capitolo 3
*** capitolo 2 ***


Buooooongiorno a tutti!
Allora... Prima di passare al prossimo capitolo vorrei ringraziare theHeevsSky e CherryBooomb per aver recensito il capitolo 1 e il prologo, Gioggycrazyforyou e onethousandsun per aver inserito la fic fra le preferite e JustCryJ per averla inserita fra le seguite.
Detto ciò, vi lascio alla lettura!
Alla prossima :D
Scar

Capitolo 2


L’ascensore si apre silenziosamente e già la mia piccola, giovane assistente si precipita verso di me ricordandomi tutti gli impegni della giornata, passando in mezzo alle postazioni dei giornalisti vedo tutte le mie dipendenti alzarsi e salutarmi con un sorriso mieloso, forse sperando che addirittura le ricambi. Scuoto la testa ed entro nel mio enorme ufficio al 79esimo piano, lascio dove capita il cappotto di Gucci, sicura del fatto che arriverà qualcuno di corsa ad appenderlo. Che volete farci, sono disposti a tutto pur di compiacermi.

Il mio nome è Scarlett Williams, e questo lo sanno tutti. Los Angeles mi conosce sotto diversi aspetti, primo quello della più giovane direttrice di una rivista che attualmente ha una tiratura di circa 2 milioni di copie … il che, bè, non è di certo poco. Quando ho avuto questo posto tutti pensavano che 22 anni fossero pochi per curare un’intera rivista e che il mio gentil nonnino, Luke Williams, Presidente della Williams Communications, avesse commesso un enorme errore fondando una nuova rivista di moda per un mio semplice capriccio. Nel giro di quattro mesi “Scar” era entrata nella top five delle riviste più vendute degli Stati Uniti e da lì non si è più spostata. Ovviamente, hanno smesso di pensare che non fossi fatta per questo ruolo.
Ma in compenso in questi tre anni hanno imparato ad odiarmi. E questo è il secondo motivo per cui mi conoscono: sono una delle due “regine di ghiaccio di Los Angeles”. Questo simpatico soprannome è dovuto al fatto che io e la mia amica, Ashley Hoffman, non siamo proprio amanti della vita mondana e il più delle volte ci mostriamo un tantino riservate di fronte ad eventi di questo tipo. I giornali di gossip hanno pensato di trovare Eldorado, c’hanno scritto su un paio di articoli e adesso l’intero mondo ci considera snob, calcolatrici e perfide. Il che in parte è vero, ma c’è da dire che lo siamo solo con chi se lo merita.
Il terzo motivo per cui sono incredibilmente famosa… ad essere onesta, è forse quello di cui vado più fiera. Le guardo con un incredibile moto d’affetto, le ammiro da ogni angolatura e controllo che siano perfette nella loro perfezione, che non ci sia nemmeno un minimo granello di polvere ad intaccare il loro perfetto nero laccato. Sospiro estasiata da questa meravigliosa visione.
Il terzo motivo per cui sono incredibilmente famosa, dicevo, è la mia collezione di scarpe. Oltre ad essere in assoluto la più numerosa di tutta Los Angeles, spicca per l’altissimo numero di esemplari di Christian LouBoutin che credo sia il più alto del mondo o giù di lì. Tanto si è sparsa la voce di questa assurda passione che il pilastro delle scarpe d’alta moda si è presentato qualche mese fa nel mio ufficio con l’ultimo modello, appena realizzato, come regalo personale per la sottoscritta. Gli ho dedicato la copertina del numero successivo, ma vi posso assicurare che è stata una totale coincidenza!

Neanche il tempo di posare la borsa, ovviamente Louis Vuitton, che subito una marcia di giornalisti irrompe gentilmente nel mio ufficio, pieni di foto, fogli di diverso colore e anche qualche capo di vestiario, nel classico disordine che accompagna il nostro mestiere. Accolgo di buon grado tutte le loro idee per il nuovo numero e anche qualche pettegolezzo che come al solito fa di contorno a tutte le riunioni ufficiose come questa. Il fatto che in presenza del resto del mondo della stampa sia fredda come il ghiaccio non sta a significare che debba trattar male anche i miei collaboratori… rendere infelice loro farebbe crollare la rivista, e non sono così stupida da non curare i miei interessi per fare la parte della snob. Ok, non sono esattamente amichevole, ma li adoro e loro lo sanno.

- allora tesoro? Com’è andata la prima del film? – Ray, uno dei miei capo redattori, mi passa affettuosamente un braccio attorno alle spalle. Sa di essere l’unico a poterlo fare e ne approfitta in pubblico ogni volta che può
- bene Ray, te l’ho detto… - resto sul vago, non è il caso che tutto l’ufficio sappia di ciò che ho combinato ieri sera dopo aver lasciato la festa
- ho capito non vuoi sbottonarti! – incrocia le braccia e mi guarda severo, non cambierà mai! – forse perché l’hai fatto troppo ieri sera?! – mi sussurra divertito prima di scoppiare a ridere ed allontanarsi in compagnia di qualche nuova modella mezza anoressica

Tempo mezz’ora e sono di nuovo sola nell’enorme ufficio, passeggio per l’asta ammirando il meraviglioso paesaggio che offre Los Angeles, la moquette smorza il classico suono dei tacchi.
Decido che per oggi ho dedicato abbastanza tempo alla mia rivista e che per ora i miei fidati giornalisti non hanno bisogno di me, e che se anche ne avessero bisogno, sanno benissimo dove trovarmi.
Riprendo la borsa e mi avvio a passo deciso verso l’ascensore, entro e premo il tasto dell’ottantesimo piano, controllo che la gonna sia apposto e mi stampo sulla faccia quella solita espressione che i giornalisti amano definire “il ghigno malefico alla Scarlett Williams”.
Entro senza alcun riguardo per nessuno, ignoro bellamente i saluti della security e di chiunque mi passi davanti, distribuisco qualche sguardo sprezzante a tutti quelli che si avvicinano troppo, raggiungo la doppia porta dell’ufficio di Ash e ne apro entrambe le ante, mi assicuro che la borsa non voli all’aria, sarebbe veramente un peccato.

- ciao tesoro mio, quel gran figlio di puttana di Adam Brody ieri sera si è offerto di riaccompagnarmi a casa e nel tragitto ha tentato in tutti i modi di farmi ubriacare -
- e tu?! – mi guarda a bocca aperta, adoro quando la mia migliore amica pende dalle mie labbra
- e io ci sono stata, che me lo chiedi a fare? -
- quindi te lo sei fatta? -
- certo – mi compare un sorriso sulle labbra rosso sangue, si alza e mi viene incontro con un gridolino isterico e le braccia tese
- ehm… signorina Hoffman… potremmo riprendere il discorso? – una voce estranea interrompe i nostri saltelli gioiosi, solo allora noto i Jonas Brothers seduti su uno dei divanetti dell’ufficio di Ash
- scusatemi… lei è Scarlett Williams, la direttrice di Scar Magazine – si ricompone e mi presenta, immediatamente si alzano tutti e tre da veri gentiluomini
- oh mio dio, i Jonas Brothers! – mi poso una mano sul petto, facendo attenzione a non rovinare la camicia in seta di Chanel, con un meraviglioso effetto drammatico – è un piacere conoscervi! Sai Ash, non sapevo facessero beneficenza in un istituto per non vedenti, che carini! – torno a rivolgermi alla mia amica, che mi guarda confusa non riuscendo a capire quello che sto dicendo
- ma veramente noi non… - uno dei tre, non chiedetemi quale, tenta di obiettare
- ah no? E chi li ha vestiti allora? – continuo con il sorriso più perfidamente gentile che mi riesce, mi guardano offesi e sconvolti
- mi perdoni signorina Hoffman, ma mi sembra totalmente irrispettoso che questa signorina, per quanto possa essere sua amica, entri qui senza bussare, interrompendo la riunione, per insultarci e parlare delle sue relazioni private! – sbotta il maggiore, quello con gli occhi chiari, che mi fissa con decisamente mal celato odio
- suvvia Kevin, non è il caso di scaldarsi tanto… sono sicuro che la signorina Scarlett voleva fare un po’ di amichevole ironia. Io sono Joe Jonas comunque, è un piacere conoscerla – il ragazzo avanza fino a piazzarsi davanti a me, mi tende elegante la sua mano. Porca vacca, chi si aspettava di trovarselo qui?!
- è un piacere anche per me, sono felice che Ashley vi abbia proposto questo contratto. Mi dispiace per la battuta di prima, mi rendo conto solo ora che poteva risultare offensiva – controllo la voce e sorrido dolce anche agli altri due, la mia amica mi fissa curiosa… possibile che abbia già intuito qualcosa?

- Scar, mio piccolo tesoro… - Ash mi guarda maliziosa una volta rimaste da sole, i Jonas Brothers sono appena andati via tutti contenti per il nuovo lavoro
- dimmi cara – le rispondo col tono più innocente che mi riesce, mi avvicino al minibar che l’ho costretta a fare
- cosa mi dici di Joe Jonas? -
- io? Niente – guardo angelica prima lei e poi la bottiglia di Martini bianco, prendo il bicchiere e cerco il ghiaccio
- non dirmi cazzate, io li riconosco gli sguardi di chi si vuole saltare addosso -
- gli ho fatto un succhiotto sul collo, contenta? – mi siedo di fronte a lei sul comodo divanetto di pelle anni novanta, mi fissa a bocca aperta
- coooooosa?! – per fortuna è seduta, sono sicura che sarebbe caduta a terra – dove? Come? Quando? -
- ma credo una settimana e mezzo fa, era la solita serata di gala. Lui non faceva altro che rompermi le palle e starmi intorno, per sfinimento l’ho trascinato in privato e gli ho fatto un succhiotto per levarmelo dalle palle. Cos’è, un reato? – chiedo prendendo un altro sorso
- giurami che gli hai fatto solo un succhiotto! – mi guarda avida d’informazioni, tortura il cuscino ricamato e si morde le labbra
- ovvio che si, ha vent’anni cristo! Per chi m’hai preso? E poi c’è tutta quella storia dell’anello… -
- ma se avessi potuto… - tenta in tutti i modi di stuzzicarmi, sa che non sono del tutto indifferente ad un fisico come quello di Joe Jonas!
- non essere ridicola. Mi faceva pena, tutto qua -
- tu non hai ancora idea del guaio in cui ti sei cacciata! – si leva le scarpe e sale in piedi sul divano, entusiasta all’idea di potermi ricattare e mettermi nei casini
- Ash! Ash non ti azzardare! Te ne faccio pentire e lo sai! -
- l’unica che si pentirà sei tu tesoro mio, e presto te ne renderai conto! -
- Ash ti odio! -

fine capitolo 2 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Salve a tutti!
Si lo so, non aggiorno da una vita e per questo mi scuso profondamente! Ho avuto dei problemi col computer, roba da bruciarlo e poi buttarlo giù da un dirupo! ahahah :D
Ringrazio profondamente chi ha la pazienza di seguire la mia storia, i vostri commenti sono fin troppo buoni (:
Buona lettura,
Scar

Capitolo 3


Finalmente è venerdì!
Il venerdì è il giorno più bello della settimana, quello che aspetto con più ansia, mi provoca più gioia del ringraziamento, di Natale e del mio compleanno messi assieme… Il venerdì è il giorno dello shopping!
Io e la mia dolce metà, ovvero Scar, andiamo in giro per la città, senza vedere i nostri rispettivi uffici, i nostri assistenti… senza nemmeno pensarli minimamente!
La cosa più bella del venerdì, soprattutto, è che passo tutta la mia giornata con la piccola Mel, la mia bellissima bambina, che passa il resto della settimana coi suoi nonni… ovviamente evito il più possibile di portarla in ufficio, non vorrei che qualcuno possa in qualche modo venire a sapere la verità!
- ciao cuore – saluto Scar non appena uscita di casa
- mh? – alza la testa dal BlackBerry e mi lascia un bacio veloce sulla guancia – vedo che anche oggi sei completa di passeggino… -
- bè, oggi è l’unico giorno che posso passare con lei… - ribatto sulla difensiva, ci avviamo verso il centro, ovviamente anche oggi Los Angeles è illuminata da un bel sole tiepido
- dì la verità, senti la mancanza dei rimproveri a Christine – mi stuzzica inforcando i suoi amati occhiali da sole Marc Jacobs
- oddio sì! Indovina chi ha chiamato oggi?! – sbotto, ricordandomene all’improvviso – quella maledetta mocciosa di Miley Cyrus! Come diavolo si permette? Oggi è il giorno senza lavoro, guai a chi me lo tocca! -
- l’hai mandata male, sì? -
- ovviamente le ho sbattuto il telefono in faccia, che domande. Ma, visto che è in vetta alle classifiche, ho detto a Christine di fissarmi un appuntamento con lei… -
- sempre per fare un mucchio di soldi… - precisa addentando una brioche
- ovvio! Oh mio dio che bella la nuova borsa di gucci – subito butto all’aria il discorso, fiondandomi verso la vetrina
E questo sono solitamente i nostri discorsi, parliamo di moda, di tutte le scarpe che vorremmo comprare, di tutti i soldi che vorremmo spendere per riempire i nostri armadi! Entriamo ed usciamo da un’infinità di negozi, ogni con volta sempre con più borse, sempre più grandi e pesanti, solitamente piene soprattutto di tantissima soddisfazione!
- passiamo in qualche negozio per bambini? La mia Mel dev’essere impeccabile, proprio come la sottoscritta – suggerisco una boutique poco lontana
- ok… - mi risponde Scar, concentrata sul telefono
- ma si può sapere a chi mandi tutti quei messaggi? È da stamattina che stai attaccata al telefono -
- non ti riguarda. Pensa alle tutine. – mi guarda velenosa prima di tornare al suo amato cellulare

* * * * *
- signorina Hoffman? – Christine bussa timidamente al mio ufficio, è già arrivato il lunedì, sono tragicamente dovuta tornare in ufficio – le riviste che mi ha chiesto sono arrivate, gliele porto? -
- stai aspettando che facciano un po’ di muffa? – le chiedo dolcemente – certo che le voglio! -
In una frazione di secondo entra e torna con le riviste in mano, le posa delicatamente sulla scrivania laccata e sparisce di nuovo
- ma questi non sanno come farmi infuriare?? -
Lancio malamente la rivista sulla scrivania ed esco a passo di marci dal mio ufficio, diretta ovviamente al 79esimo piano, ovvero da Scar. La security mi accoglie con un gesto del capo, percorro in fretta il lungo corridoio della redazione fino ad arrivare alla doppia porta dell’ufficio della mia amica, la apro senza troppa grazia e gentilezza.
- ti vedo particolarmente felice! Martini? – Scar mi accoglie facendo dondolare il suo bicchiere nella mia direzione
- non ce la faccio più! Hai letto People stamattina? -
- veramente no, non do mica retta a tutti i buzzurri che scrivono su quel giornale… -
- ray! – urlo verso l’anticamera dell’ufficio – portami una copia di People! -
- ecco a lei – il bel ragazzo arriva con la rivista fra le mani, prima di uscire fa un’occhiolino mooolto sospetto alla mia Scar, che lei ovviamente ignora… mmm, indagherò più tardi! – guarda! Guarda la copertina! -
- ci siamo io, te e Mel… e quindi? Dov’è il problema? -
- dov’è il problema?? – le faccio l’eco buttandomi sul suo divano anni ’60 – quella è la figlia che spaccio per sorella! Non voglio che la verità venga fuori e che lei finisca su tutti i giornali a due anni! -
- non c’è scritto nulla di male, Ash… “le regine di ghiaccio si sciolgono davanti ad una bambina”… bè? – si siede accanto a me, porgendomi il the che tiene in frigo appositamente per le mie crisi
- leggi l’articolo! Ci sono troppe domande sulla somiglianza fra me e la bambina -
- se siete sorelle vi dovete assomigliare per forza, c’hai mai pensato? – puntualizza prendendo un altro sorso di Martini – dai, non ci pensare… - mi sorride e mi accarezza i capelli

* * * Kevin POV * * *

- ragazzi, guardate! – entro in salone con una copia di People fra le mani, in copertina una foto del nostro capo assieme ad una bambina
- non è la stessa bambina delle foto nell’ufficio della Hoffman? – chiede Joe, che in certi casi diventa improvvisamente sveglio
- si, e allora? Che male c’è? -
- Nick, come che male c’è? Qui dice che è sua sorella… ma se fosse sua figlia? – li guardo interrogativi, cala un attimo il silenzio
- ma dai, ti pare che una ha una figlia a 22 anni? -
- e tu che ne sai che ha 22 anni, scusa? – Joe si rivolge a Nick, sospettoso
- perché ho cercato qualche informazione prima di andare da lei per il colloquio… e fidatevi, si trovano notizie su di lei su qualunque giornale o rivista della città -
- e a proposito della bambina? – chiedo, continuando a guardare la foto
- a quanto pare è sua sorella, ma nessuno sa quanto sia vero… -
- potremmo chiederglielo noi! – propone Joe, brillante, come al solito, quanto un cactus
- vuoi perdere il lavoro? – Nick ribatte sarcastico
- bè magari col passare del tempo la signorina Hoffman si aprirà con noi, ci darà del tu e ci chiamerà per nome, diventeremo grandi amici e ci dirà tutta la verità! -
- certo Kevin, continua pure a sognare… - Nick mi fa ok col pollice, prima di tornare al suo videogioco
- Nick sei un guastafeste! Perché rovini i nostri sogni? – Joe gli tira addosso un cuscino
- perché nostri? Solo io sto fantasticando… o qualcuno qui ha qualcosa da dirci? -
- io? – Joe si guarda intorno, con la faccia più innocente che gli riesce – che c’entro io? sono una vittima innocente -
- si, e io ho i capelli lisci e biondi! Non è che qualcuno ha una cotta… -
- … per una certa Scarlett Williams? – Nick completa la mia domanda, ci diamo il cinque mentre Joe cerca una qualunque scusa a cui aggrapparsi
- ma che state dicendo, ma per favore… ha tipo 3 anni in più di me… ma dai… - attimo di silenzio – si! Si, va bene! Sono disperatamente cotto di lei, contenti?! – si butta sul divano, broncio e braccia incrociate
- sai che se Ashley Hoffman dovesse venire a saperlo farà di tutto per combinare qualche occasione romantica? Lei vive di gossip! -
- si, so anch’io che la Hoffman è fatta così… - dice sconsolato, subito dopo si apre in un sorriso enorme – bè, facciamo in modo che lo sappia, allora! -

fine capitolo 3

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