Killer Queen

di Bush_Head
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quando tutto sembra perfetto... ***
Capitolo 2: *** Inaspettatamente... ***
Capitolo 3: *** It's a new day... ***
Capitolo 4: *** Keeps getting better... ***
Capitolo 5: *** A midsummer night's dream... ***
Capitolo 6: *** ....Don't suffer alone, Suffer with me.... ***
Capitolo 7: *** A night at the Opera....or a day in the park.... ***



Capitolo 1
*** Quando tutto sembra perfetto... ***


Quando tutto sembra perfetto...


 

-Basta una firma qui, per la deposizione-

-Erm...si, certo- dissi con voce tremante.

**11.30 del 25/07/2002

Il giorno più strano della mia vita. Ero da poco tornata a casa dopo una bellissima giornata con la mia migliore amica, Emma. Avevamo cominciato con lo shopping, poi andammo a cena ed infine al cinema. Come tutte le volte ci trovammo sull'orlo di una discussione perchè io volevo ovviamente vedere un film horror, nonostante sapessi che li odiava continuavo a sperare che , un giorno o l'altro, l'avrei convinta; alla fine mi arresi ed andammo a vedere uno di quei film demenziali che lei amava, e che comunque, neanch'io disprezzavo troppo. Uscimmo dal cinema - lo vuoi un passaggio?-

-mha no dai! vado a piedi!-

-sicura, non mi sembra l'ora adatta per andare in giro da sola...sul serio non è un problema per me-

-si, sicura. Non ti preoccupare, mi so difendere ora, sai che dopo Jhon ho iniziato a prendere lezioni di karate, ora sono una macchina micidiale, AHIA!!!!- disse improvvisando una mossa alla Jackie Chan

-non sono più la bambina che hai conosciuto al liceo- continuò sorridendomi.

Le sue parole non mi convinsero ma la lasciai andare, infondo era vero che era cresciuta...

-vabbene, però chiamami quando arrivi a casa-

-ok, MAMMA!- e mi fece la linguaccia mentre si allontanava- CIAO, EH!!!!!-

-ciao!!!- mi rispose ormai lontana.

Mi diressi alla macchina pensierosa. Avevo un presentimento molto strano, brutto.**

Il poliziotto diede un breve sguardo alla firma e disse -Perfetto, può anche andare adesso-

-Grazie- abbozzai un sorriso di circostanza.

Mi girai e mi diressi verso la porta. Uscii ed a quel punto non ce la feci più. Era troppo tempo che mi tenevo tutto dentro. Mi sentii mancare e le ginocchia non ressero più. Crollai. A quel punto le lacrime iniziarono a sgorgare a fiotti, uscivano senza controllo, al di fuori della mia volontà.

**02.17 del 25/07/2002

Non appena misi il piede nel letto il telefono squillò -Mha sarà quella pazza di Emma-

-Pronto??-

-Signorina Wellington? Susan Wellington?

-Si, sono io. Lei chi è?-

-Sono il comandante del distretto Nord-Est di Scotland Yard, bhè ecco vede signorina, non è facile da dire-

-Lo dica e basta- risposi seccamente, non ero mai stata tipa da giri di parole.

-Circa un'ora fa abbiamo trovato il corpo della sua amica, Emma Nelson, il suo era l'ultimo numero chiamato...-

-Come sarebbe a dire "abbiamo trovato il corpo", cosa le è successo?- Non avevo ancora recepito il messaggio, ero troppo scioccata.

-La sua amica è, è stata ritrovata morta in un vicolo di White Chapel, forse sarebbe meglio se venisse qui in centrale domani, per parlarne meglio...-

-domani?-

-si, puo farcela?-

-ehm, si ,si certo, a che ora?- chiesi con un filo di voce

-le va bene verso le dieci, domani mattina?-

-si, va bene, ci sarò- ed attaccai, forse aveva altro da dirmi, ma non m'interessava, non m'importava più di niente...Emma, la mia sorellina era...**

Cosi, mentre piangevo seduta scompostamente sulla moquette di quel maledetto ufficio, tutti i ricordi, le sensazioni, e soprattutto tutta la rabbia che avevo provato nel momento in cui ricevetti la terribile notizia mi si riversarono addosso come una valanga, facendomi ripensare a quella dannata sera in cui mi ero lasciata convincere...

-ehi, tutto bene?- chiese una voce estranea.

-hai bisogno di aiuto?- alzai gli occhi. Un ragazzo biondo, non molto più grande di me, mi si era accovacciato di fronte, forse per accertarsi del mio stato.

Ovviamente, che fosse così o no, seguii il mio primo istinto (che forse sapeva più di Emma che di me), e mi gettai al suo collo. Del tutto incurante del fatto che non conoscessi per niente quel ragazzo continuai imperterrita a piangere appoggiata alla sua spalla. Contrariamente a tutto cio che mi aspettavo, mi abbracciò, ed anche se probabilmente neanche lui mi aveva vista prima,iniziò a consolarmi. Dopo circa mezz'ora che singhiozzavo tra le sue braccia, mi sciolsi dalla stretta e lo guardai. Ora che lo guardavo meglio, anzi, che lo vedevo meglio senza le lacrime di mezzo, sembrava quasi un, un.. ma no dai, sto delirando.

-stai meglio?- domandò premuroso.

-erm, si, grazie- non sapevo come comportarmi, così spostai lo sguardo

-scusa per la camicia, io non volevo, e scusa se ti sono saltata addosso, è che in questo periodo non sto molto bene, davvero scusa...-

-EHI! Hai già chiesto scusa tre volte! Tranquilla è tutto a posto- m'interruppe, poi continuò -io mi chiamo Lee, e tu?-

-S_Susan, piacere- non lo conoscevo, ma una cosa di lui l'avevo già capita: aveva una talento naturale per cambiare discorso, cosa che non mi dispiaceva affatto...

**12/03/2002

-tu cosa cerchi in un ragazzo?-chiese con voce innocente, all'apparenza, ma io che la conoscevo sapevo che in quel tono c'era molta malizia

-non lo so? tu cosa cerchi in un ragazzo?-

-mmm... vorrei che fosse... forte, sia di fisico che di carattere, dolce, romantico...e con gli occhi verdi, tu? RdG?-

-RdG?Ancora quel soprannome, è dalla seconda liceo che mi chiami così!!!-

-e continuerò a chiamarti così finche il tuo figlio più giovane non avrà una figlia uguale a te che andrà in seconda liceo con un'amica come me....COSA CERCHI IN UN RAGAZZO???-

-ok, ok, ok, ok, allora fammi pensare....dovrebbe essere...mmm, forte e dolce allo stesso tempo, ma non da diabete, per quello basti tu, deve essere la mia roccia, spiritoso, che sappia cambiare discorso, uno con cui si possa parlare anche di cose intelligenti, e visto che so dove vuoi che vada a parare, deve essere biondo, occhi chiari, magari azzurri, alto, con i muscoli ma non troppo, e non eccessivamente dotato...porcella!!!!-

-porcella, chi, io?!?!?-**

-dai alzati, non vorrai mica restare lì in eterno vero?-disse porgendomi la mano

-eh? ah no, no- e mi alzai -io ora devo andare a casa, comunque grazie ancora-

-figurati, ciao-sorrise

-ciao- e mi avviai verso l'uscita e mentre camminavo mi voltai un'ultima volta a guardare il mio soccorritore, solo che anche lui si era girato verso di me...



Iry's space:

ALLORA? VI PIACE COME INIZIO???? VI PREGO FATEMI SAPERE TUTTO QUELLO CHE PENSATE, ANCHE SE NEGATIVO, CI TENGO :)
IIIIIII 

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Capitolo 2
*** Inaspettatamente... ***


Anche se ho ricevuto solo UNA recensione e anche corta, ho deciso di essere buona e aggiornare. Però vi prego, recensite, sennò mi deprimo :'(
Buona lettura


Erano passate già tre settimane e la polizia non aveva ancora niente. Mi ero ormai resa conto che non potevo rimanere con le mani in mano per il resto della mia vita, così mi decisi ad uscire dal letto ed andare a lavoro. L'università ormai era finita e non ci sarei dovuta tornare fino a ottobre. Così mi alzai, feci colazione mi vestii ed uscii.

**07.36 del 19/02/2002

-ti vuoi muovere?!?!?!? se arriviamo tardi al primo giorno di lavoro nel migliore dei casi ci etichettranno come ritardatarie!!!- urlò Emma dal piano di sotto

-ma è quello che siamo!- ribattei indifferente

-si, e siamo anche agenti segreti della CIA, ma non vogliamo che si sappia...-scherzò

-che siamo ritardatarie o che siamo spie?- l'assecondai

-entrambe...ora però muoviti!-

-ehi genio, io sono già alla macchina, quella ancora sul pianerottolo sei tu!-

lei mi guardò sbigottita-ma come accidenti hai fatto?-

-me lo hanno insegnato a scuola- adoravo prenderla in giro, e lei adorava farlo con me

-quale scuola, Hogwarts?-

-mha no sciocchina, alla scuola del maestro Joda!!!!- ...**

Come tutte le mattine da due anni uscii sul pianerottolo, chiusi la porta a chiave e mi diressi verso la macchina, ma quella mattina c'era qualcosa che mancava. Niente più scherzi nè cretinate....

Dopo circa 20 minuti di macchina arrivai a lavoro dove trovai Jennifer mentre intratteneva una cliente. Non appena mi vide snobbò totalmente la signora e mi venne incontro per abbracciarmi. Dopo la notizia non ero quasi più uscita di casa e non avevo visto nessuno dei miei amici. La mia famiglia viveva in SudAmerica e non avevamo buoni rapporti, probabilmente non avevano ancora saputo niente, non che li importasse. Jenny mi abbracciò molto stretta nel tentativo di consolarmi. Stavo per ricominciare a piangere ma mi ero riproposta di essere forte e di affrontare la situazione col sangue freddo che mi caratterizzava, anche perchè Emma non avrebbe voulto vedermi debole, specialmente se la causa era lei. Mi sciolsi dall'abbraccio come avevo fatto con quel ragazzo il giorno prima, la guardai negli occhi, lei capì ed annuì, poi disse- sai mentre eri via ci siamo annoiati molto, nessuno qui ha il coraggio di trattare certa gente come si deve a parte te- si riferiva a quando alcuni spiacevoli clienti, di solito persone ricche o famose, venivano nel negozio e sbeffeggiavano tutti sentendosi superiori, ed io li rimettevo subito in riga; di solito bastava un'occhiataccia ma , a volte, alcuni erano paricolarmente snob ed avevano bisogno di una bella strigliata, ed appunto, l'unica con abbastanza coraggio ero io.

-e di che ti meravigli? Lo sai che sono io la più forte qui!!!- dissi allegramente

-ahahah hai ragione. Senti, Matt mi ha detto di dirti che se hai bisogno di altro tempo, puoi andare e tornare quando vuoi...-

-grazie ma no, devo farmi forza ed andare avanti, sarà dura e più tempo sto a deprimermi più tempo mi ci vorrà per superarla-

-hai ragione, oh guarda un pò, credo che fra pochi secondi avremo un cliente- affermò

-ma di che parli?- e mi girai verso la vetrina dove due persone, un ragazzo ed una ragazza stavano parlando. Era evidente che lei stesse cercando di convincerlo ad entrare, ed era altrettanto evidente che lui non volesse. Poi lei gli rivolse lo strategico sguardo da cucciolo e lo convinse- dai fratellino! L'idea di portarmi a fare shopping è stata tua, ora ne paghi le conseguenze!- disse trascinandolo nel negozio

-si ma, Gemma, questo è un negozio di intimo!!! Non è posto da uomini!!!!-

-e dai che di biancheria ne hai tolta tanta...e poi non vedo uomini qui intorno!!!!!- lo sbeffeggiò

-ah_ah_ah, davvero simpatica!- rispose lui sarcastico

A quel punto erano già di fronte a me e Jen, la quale si affrettò a ricevere la ragazza, e lasciò lui a me.

-come posso aiutarla?...Lee?!?!?!?!?!- non ci credo, era il ragazzo del giorno precedente!

-Susan! Ciao, come va oggi? Meglio?- si ricordava di me, ma soprattutto, io mi ricordavo di lui!!!

-si, molte grazie, e poi non vorrei sciuparti un'altra camicia...-

-ahah, già, comunque dai, era solo acqua, non eri nemmeno truccata...-

- no ma comunque...-

-capitooo, voui sentirti in colpa-

-nooo io, ok, cambiamo discorso... come mai da queste parti?-

- mi sono fatto convincere da mia madre a portare mia sorella a fare spese...e ora mi ritrovo in un negozio di intimo femminile pieno di donne, ed io sono l'unico maschio, è inquietante!!!!!-

-ahahahahahhah, davvero???? Io pensavo che a voi uomini piacessero certe cose, che le trovaste che so, eccitanti...-

-non so gli altri, ma io no- sembrava proprio un bravo ragazzo

-sicuro?-

-si-

-ook...oh scusa c'è una cliente devo andare, mi ha fatto piacere rivederti-

-si anche a me- e mi sorrise. Iniai a rendermi conto solo in quel momento di quanto fosse carino.

Feci per andare a ricevere la cliente ma qualcuno mi afferò il braccio. Era Lee. Mi lasciò e disse-so che non ci conosciamo da molto, e che forse sono un pò affrettao ma, ecco, io...ti andrebbe...-titubò un poco-ti andrebbe di uscire con me, qualche volta, per una pizza o un film, o tutt'e due...-

-mi stai chiedendo di uscire, come, come appuntamento?-

-s_si, se vuoi- stava tremando, doveva essergli costato non poco trovare il coraggio per chiedermelo così presto. Ci pensai un po'...

**17.47 del 13/06/2002

-quel tipo ti sta fissando da tre ore- le dissi

-e il suo amico sta fissando te da tre ore, siamo desiderate-

-se quei due sono gli unici a desiderarci siamo messe proprio male devo dire- considerai tristemente

-ma dai che non sono così male-

-dici????-

-si, e poi, dobbiamo divertirci un po', specialmente tu, RdG-

-la voui piantare con quel nome?!?!?!?-

-no- e dicendo questo si avviò da quei due tipi che, a me, non dicevano niente di buono...**

Dovevo divertirmi, distrarmi...decisi di dare ascolto ai consigli di Emma - va bene, questo...-dissi prendendogli la mano per scrivere - è il mio numero- ed andai dalla cliente.

Altre 6 ore e staccai dal lavoro. Andai a casa e sulla porta trovai una cosa inaspettata...

Iry says:
Al prossim capitolo!!!!!!!!!!! =D

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Capitolo 3
*** It's a new day... ***


Perchè sono così buona?? Non lo so nemmeno io, ma eccovi un altro capitolo.
Ah, e grazie per le vostre recensioni =D


-Oh! Signorina Wellington, finalmente è arrivata! La stavo aspettando...-

-Comandante!? E, e come mai? Ci sono forse sviluppi sul caso?- chiesi speranzosa; volevo che trovassero il mostro che aveva ucciso la mia sorellina, dovevo come minimo tagliarli una mano!

-Ehm, non proprio...- rispose vago

-Che vorrebbe dire? Oh la prego, entri- dissi aprendo la porta di casa e facendolo passare

-Grazie mille. Ecco, non abbiamo nuove piste per il momento, a dir la verità.- sembrava risentito

-E quindi? Vuole una tazze di thé, del caffè, qualcosa?-

-No sono in servizio, ma grazie. Vede oggi il corpo della sua amica è scomparso dall'obitorio-

Strabuzzai glio occhi-COME SPARITO?!?!?!? Non è possibile! - ecco ora ci mancava solo questa!

- Riteniamo che sia stato l'assassino, forse per occultare delle prove...-

-Ok, altre belle notizie?- chiesi sacastica- scusi, è una situazione un po difficile-

-Si figuri, la comprendo. A essere sincero non ci sono altre novità ma la terremo aggiornata. Inoltre la prego di stare attenta, nel caso l'omicida stia cercando anche lei...- disse andando verso la porta- e se le viene in mente qualcosa, anceh il minimo particolare, la prego ce lo dica-

-Certamente, voglio che troviate il mostro che l'ha uccisa, deve finire in prigione per il resto dei suoi giorni-

-Sono d'accordo-disse abbozzando un sorriso-Ora devo andare, arrivederci e buona serata-

-Grazie, anche a lei-

Chiusi la porta e mi diressiverso la cucina, avevo una volgia pazza di pasta al pesto!!!!

**20.30 del 30/09/2002

-Ora mi dici tu come facciamo a mangiare la pasta al pesto senza la pasta!-

-Mmmh, in effetti è un problema...- disse indifferente

-Un problema eh? Te lo do io il problema!!!!- urlai iniziando a correrle dietro.

Non c'era stato un solo istante di serietà nella mia vita da quando l'avevo conosciuta. Infondo gli amici servono a questo no? Servono per renderti sempre felici, e lei ci riusciva.**

-Questi ricordi mi uccideranno!- essclamai sedendomi sul divano. Il mio gattino sembrò aver capito e mi salì in collo, accoccolandosi e iniziando a fare le fusa; era troppo dolce il mio micetto!!!!

Mangiai, ma non la pasta come volevo. Mi feci una bella doccia, tanto per cambiare, ed andai a letto.

Dopo circa due ora mi svegliai. Era notte fonda. Fuori pioveva a dirotto; lampi e fulmini sferzavano il buio intenso della notte. Ad un certo punto sentii un rumore al piano di sotto. Mi alzai dal letto ed andai a controllare. In salotto non c'era niente di strano, in sala da pranzo nemmeno. Nessuna finestra aperta e la porta era chiusa. Uno strano senso di paura mi prese lo stomaco. Mi diressi verso la cucina, se in casa c'era qualcuno, doveva essere lì. Entrai con cautela e vidi che alcune delle pentole erano in terra. Sentii un altro rumore dietro di me, mi girai e...

-Cristo santo gatto, perchè mi devi far spaventare così tanto!!!!- Amavo quel gatto ma a volte mi spaventava davvero! Lo coccolai un po', misi a posto le pentole tornai a letto. Dopo un circa cinque minuti Angel, il gatto, saltò sul letto e si mise a dormire sul letto con me.

""Tonight, I'm gonna have my self a real good time, I feel alive...°°

-Mmmh Freddy, sei un mito lo sai, ma perchè devi svegliarmi la mattina????- Sbiascicai assonnata al suono della sveglia. Mi sedetti sul letto, accesi la lucina sul comodino e spensi l'apparecchio. Diressi lo sguardo verso il limite del letto. Angel era ancora lì che ronfava spensierato. D'un tratto aprì gli occhi e si stiracchiò facendo una di quelle posizioni buffissime da gatti. Poi mi guardò, come per incitarmi ad alzarmi, saltò giù dal letto e una volta alla porta miagolò: voleva mangiare, e anch'io dopotutto.

Detti da mangiare al gatto, doccia, colazione e poi a lavoro.

Era ormai pomeriggio e la giornata era stata vermamente noiosa, infondo era sempre così durante la settimana: nemmeno un cliente tranne qualche ragazzina che stava marinando la scuola. Quando ormai pensavo che niente avrebbe cambiato il corso del dì, il telefono squillò:

era Lee

-Pronto?-

-Ciao Susan, sono Lee- Dio mio che bella voce

-Ciao, come va?-

-Bene, tu?-

-Tutt'a posto-

-Ehm, senti, non è che magari sabato sera sei libera?-

-Si, liberissima!-

-Che ne dici di uscire? C'è un film che sembra interessante, è un film horror, se non ti piace possiamo vedere un'altra cosa...-

-Scherzi? Io amo i film horror, allora a sabato?-

-Benissimo, si sabato, ehm alle sette sotto casa tua?-

-Si, perfetto, ti do l'indirizzo allora: Saint Jhon's street numero 14-

-Perfetto, quindi a sabato?-

-A sabato, ciao-

-Ciao- e attaccai.

AVEVO UN APPUNTAMENTO!!!!!!

Iry says:

MA GRRRRRRRRAZIEEEEE PER LE RECENSIONI A TUTTE =D


1 Elly: no, tu non sei scappata con Duncan!!!!
2 lisalasocia:  grazie davvero per la recensione, spero tu continui a leggere
3 Madreee ( meglio conosciuta come Roby =D) : Mi fa taaaaanto piacere che ti piaccia =D ti prego continua a recensire =D


AL PROSSIMO CAPITOLO!!!!

 

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Capitolo 4
*** Keeps getting better... ***


MA CIAOOOOOOO,,,,,  allora, penso che in questi giorni abbiate sofferto abbastanza pertanto vi graziero con un nuovo capitolo hihihihihi =)
buona lettura



Avete mai avuto un appuntamento con un ragazzo non bello, di più?

Io c'e l'avevo, sapevo di averlo e non avevo fatto assolutamente nulla a riguardo per un settimana: non avevo pensato al vestito, al trucco, a nulla e così mi ritrovai come sempre a dover pensare a tutto all'ultimo minuto in preda al panico più totale!!!

**19.45 del 20/06/2001

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH Emmaaaaa, panicoooooooooooooo!!!!!!!!!-

-Che succede?- chiese allarmata

-Non so che mettermi, ecco che succede!-

-Sai Sue, tu sei la persona col sangue più freddo che io abbia mai conosciuto, ti ho vista poche volte scomporti davanti a qualcosa, forse addirittura una volta sola e ti giuro non avrei MAI pensato che potessi innervosirti per un appuntamento con uno che non ti piace neanche! Lo sai che sei strana forte?!?!?-

La guardai di sbieco-Questo non risolve il mio problema, simpaticona!-

-Dai ci penso io, RdG-

-Prima o poi rimpiangerai di avermi dato questo soprannome!-**

'Ok' pensai ' sono le sei, ho un'ora per fare tutto.....-NON CE LA FARò MAI, GATTINO AIUTAMI TU!!!- terminai urlando. A volte pensavo seriamente che quel gatto comprendesse la lingua degli umani; era tutto intento a giocare con una mosca mezza morta (:3) e, non appena finii la mia frase drammatica lasciò stare la sua preda e si diresse al piano di sopra, dopo pochi secondi sentii un miagolio provenire dalla mia stanza. Seguii il mio animaletto e lo trovai sul mio letto come in attesa che facessi qualcosa. Mi guardò negli occhi e poi diresse lo sguardo verso il bagno e miagolò. Quel gatto mi stupiva ogni secondo di più!!!! Andai a farmi la doccia come "suggeritomi" da Angel; stetti 30 minuti sotto la doccia. Uscii da sotto l'acqua e andai frugare nell'armadio per trovare qualcosa da

mettermi.Trovai un bellissimo vestitino viola con una cordina dorata appena sottol il seno. Carino, sexy ma non troppo e anche elegante, perfetto per qualsiasi posto in cui mi avrebbe portata! Optai per un leggero trucco lilla, appena accennato, niente rossetto perchè le mie labbra sono troppo carnose, una leggera passata di lucidalabbra sarebbe bastato. Raccolsi i capelli con un fermaglio, viola, lasciandoli leggermente sciolti.Come calzature scelsi delle scarpe col tacco non troppo alto, viola e oro. Mi misi un ciondolino d'oro con un cuore, viola. (NdA: per chi non l'avesse notato il viola è il mio colore preferito). Una leggera passata di acqua di colonia e andai a preparare la borsa, ovviamente viola ;) .

Finiti i preparativi mi girai verso il gatto che mi aveva osservata durante tutto il processo; lui mi rispose con un sguardo di approvazione: lo so, sono pazza! Appena il tempo di pensarlo e il campanello suonò, questo doveva essere Lee. Scesi al piano di sopra, presi le chiavi ed uscii.

**20.15 del 20/06/2001

-Sue, sono arrivati-urlò Emma dal piano di sotto. Non riuscivo a credere che stavo uscendo con un ragazzo che non mi piaceva per nulla solo per fare da spalla, queste cose le avrei potute fare solo per Emma!

-Come mai sei pensierosa?-

-Naa nulla, tutt'a posto :)- finsi. Se avessi saputo cosa avrebbe portato quella recita non l'avrei mai portata avanti**

Scacciai quei brutti ricordi e mi dedicai interamente al mio appuntamento.
Cominciai col guardare Lee che, mi accorsi, stava fissandomi. Ecco lo sapevo, avevo qualcosa che non...

-Sei bellissima- interruppe i miei pensieri

-G_grazie, anche tu stai molto bene- Era vero, stava veramente molto bene; non solo era bello da far paura, ma aveva anche stile! Indossava dei jeans celesti chiari, una maglietta con scollo a V, che lasciava leggermente intravedere i suoi pettorali (o.O, sbaavvv) , una giacca di pelle e, cosa più importante indossava delle Converse nere alte, le mie scarpe preferite.

**16.30 del 08/11/1997

-A che pensi Sue?-

-Penso al fatto che devo comprarmi un altro paio di scarpe...-

qualce ora dopo...

-Non ci credo!-

-Che c'è?Che ho fatto di male?-

-Hai comprato un altro paio di Converse!-

-Si, e quindi?!?!?!-

-Magari nere e alte, eh?!?-

-Certo, perche?!?!?-

-Come perche!??!?! Ne hai gia 4 paia! Tutte nere! Potresti almeno cambiare colore!-

-Ma gli altri colori non mi ispirano, non sono fighi come il nero, non sulle Converse!-

-Se lo dici tu...-**

Mi accompagnò alla macchina, una Porsche Carrera nera, molto "affascinante". Mi aprì la portiera, poi fece il giro della macchina e salì. Prima di mettere in moto mi guardò

-Scusa se mi ripeto, ma stasera sei veramente mozzafiato!- arrosii

-Goditi questa vista perchè di solito non mi vesto così- risposi mentre partiva

-Ah no? E come ti vesti allora?-

-Bhè, diciamo che sono molto più casual, del tipo jeans felpa e sneakers-

-Ah bhè! Sono sicuro che sei così bella anche in quel modo!-

-Grazie, sei molto gentile. Ma dove andiamo di bello?- tagliai corto

-Ti piace il sushi?-

-Amo il sushi, ne vado letteralmente pazza-

-Bene, perchè stiamo andando in sushi bar, poi ti porto al cinema, a vedere quel film di cui ti avevo parlato, ti va l'idea?-

-Certo che si!-

Dopo circa una mezz'oretta di macchina arrivammo al ristorante. 




Bhebhe, che ne dite?!?!?!?
Spero vi sia piaciuto, e vi avverto, le cose non saranno sempre cosi rosee =P  io sono perfida muahahahahah

Grazie mille delle recensioni, e grazie anche a chi ha messo la storia tra le preferite o le seguite anche senza recensire =D


Alla prossimaaa, $ëê  ŷðü  $øøñ  =þ

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Capitolo 5
*** A midsummer night's dream... ***



Vi chiedo umilmente perdono per avervi fatto aspetta così tanto, ma volevo scrivere almeno un altro capitolo prima di aggiornare, e sono stata puntualmente presa dal temuto BLOCCO DELLO SCRITTORE!     AArgh!!! adesso però è passato e pre festeggiare ecco a voi il capitolo....

 

Ero lì a quel tavolo seduta in attesa che arrivasse il cameriere per ordinare e pensavo, pensavo.
Pensavo che forse non sarei dovuta essere lì.
La mia migliore amica, l'unica persona con cui mi ero mai veramente aperta era morta da appena due mesi.
Lei era stata la mia famiglia quando quella vera se ne era andata; era stata la mia roccia quelle volte in cui la mia forza era sparita.
Mi aveva aiutato a superare l'orribile rottura col mio ragazzo storico.
 Lei era la mia fan più sfegatata, era la mia migliore amica.
Ora non c'era più e io me ne stavo lì, a quel tavolo con un ragazzo; forse la stavo prendendo un po' troppo bene...

-Volete ordinare?- il cameriere interrupe i miei pensieri

-Vorrei dell'Urumaki di merluzzo, per favore- disse Lee vedendomi disorientata

-Lei signorina, cosa desidera?-fece poi il cameriere rivolgendosi a me

-Io dell' HosoMaki di tonno, per favore-

-Da bere?- continuò

-Tu cosa vuoi?- mi chiese Lee

-Vorrei un vino rosso, per favore-

-Lo stesso anche per me-

-Perfetto- e se ne andò

Lee mi guardò negli occhi e mi chiese-Sembri pensierosa, va tutto bene?-

-Si, tranquillo, non è nulla di che...- terminai incrociando il suo sguardo. Queglio occhi, non li avevo mai notati: così chiari, cristallini, quasi inumani, ma bellissimi, puri.

-Non è nulla di che ma è qualcosa, e ti rende nervosa, si vede sai?- proseguì lui con nonchalance

-Lee, sul serio, sto bene...e comunque non è qualcosa, ma qualcuno o meglio, il suo ricordo- aggiunsi malinconica. Distolsi lo sguardo, per non doverlo guardare di nuovo negli occhi, ma lui lo ritrovò

-Il tuo ex, forse?- fece curioso

-No, mister vogliosaperetutto, la mia migliore amica...- mi guardò strano

-Perchè? Forse non voleva che uscissi con me?-

-No, anzi, è grazie a lei se ci siamo consciuti, in un certo senso...-

-Dai non tenermi sulla spine, racconta!- disse mettendo su uno sguardo da cucciolo irresistibile. A quel punto mi arresi e risposi- è morta, per questo ero al commissariato quel giorno-

Suppongo che in quel momento volesse sotterrarsi sotto 10 metri di terra perchè la sua faccia esprimeva proprio questo.

-Oh scusa se ho insistito, non immaginavo fosse una cosa del genere-fece dispiaciuto

-Tranquillo, è tutto a posto, anzi mi fa bene parlarne :) -

-Oook, cambiando disinvoltamente discorso...- ridemmo -posso chiederti quanti anni hai?-

-Ahah, ne ho 19, tu?-

- 21, su parlami un po' di te, sono curioso..-

-Davvero?!?! Non l'avevo notato! Comunque, ho 19 anni,sono al secondo anno di università,

lavoro in un negozio d'intimo, ma questo la sai gia- conclusi divertita alludendo al nostro precedente incontro

-Sii, me lo ricordavo!- disse divertito

-Tu invece, che fai nella vita?-

-Studio anch'io all'università, lettere antiche, e lavoro alla reception di un albergo, che c'è, perchè mi guardi in quel modo?-

-Anch'io studio lettere antiche! A quale università vai?-

-Cambridge, tu?-

-Oxford-

-Wow, mi batti decisamente, ma scusa, se hai 19 anni, come fai ad essere gia al secondo anno?-

-Bhè, diciamo che ho un intelligenza leggermente sopra la media- risposi vaga, non mi piaceva dirlo, mi faceva sentire un fenomeno da baraccone, lui sembrò rendersene conto

-Niente male, della tua famiglia che mi dici invece?-

-Meglio non cominciare questo discorso, ti basti sapere che io e la mia famiglia non abbiamo un bel rapporto! Tu invece?-

-Per quanto riguarda mia madre e mia sorella è tutto rose e fiori, ma per il resto è un disastro, nemmeno io vado molto d'accordo coi miei familiari- disse malinconico. La cena andò avanti così, finimmo e usciimo diretti al cinema.

-Ti va di andare a piedi o preferisci prendere la macchina?- mi chiese alludendo ai tacchi

-Se non è molto lontano va bene anche a piedi-

- è infondo alla strada, pensi di farcela?-

-Si certo- detto questo ci avviammo.

Durante il tragitto continuammo a parlare dell'università, dei nostri amici.
Mi colpi quando parlò dei suoi tre migliori amici, Duncan, Antony e Simon, suoi compagni di scuola dal liceo. Per come ne parlava si vedeva che erano molto uniti.
Ad un certo punto mi prese la mano ed io sentii come un brivido percorrermi il braccio e poi tutto il corpo; era tanto che qualcuno non mi faceva quell'effetto. Ricambiai il suo gesto stringendogli la mano e avvicinandomi a lui.
Arrivammo al cinema, entrammo e prendemmo posto. Il film era piuttosto interessante, mi piacque, ma mi aggradò molto di più il fatto che Lee verso metà film mise il suo braccio sulla mia spalla avvicinadomi a sè.

Dopo il cinema tronammo alla macchina passando per un parco illuminato solo da alcuni lampioni, si stava creando un atmosfera molto intima e suggestiva.
Continuavamo a tenerci per mano parlando, era così soddisfacente parlare con lui, un vero piacere.
Arrivammo alla macchina, salimmo e mi riaccompagnò a casa. Una volta arrivati...

-Sono stata benissimo stasera-

-Si anch'io, mi sono davvero divertito, dovremmo rifarlo-

-Decisamente si, oh ma è già l'una! Scusa ma ora devo proprio andare...-

-I tuoi genitori?-

-No, il mio gatto, mi avrà gia distrutto mezza casa!- Lui rise, com'era bello...

-Allora ciao...-

-Ciao- lo salutai e scesi dalla macchina. Mi avviai alla porta di casa. Mentre frugavo nella borsa per cercare le chiavi mi aspettavo di sentire il rumore del motore, ma nulla.
Non ci feci caso, ero così felice che probabilmente non avrei sentito nemmeno un palla di cannone.
Trovai la chiave e la misi nella serratura. La girai ed aprii. Non appena mossi il piede per entrare sentii qualcuno dietro di me. Sobbalzai. Quel qualcuno mi prese il braccio per farmi girare. Scoprii con sollievo che era Lee. Mi scrutò come in cerca di un risposta

    -Scusa, ma non potevo andare via senza fare questo-

 

    A quel punto persi del tutto la congizione del tempo, del mondo, persino di me stessa. Il tocco delle sue labbra sulle mie mi fece girare la testa. Sentii le farfalle allo stomaco. Ero inebriata dal suo profumo. Le nostre labbra erano ormai un tutt'uno, ballavano un danza lenta, dolce, romantica. Sentivo l'aria fredda della sera sulle gambe ma non m'importava, contavamo solo lui ed io, avvolti nel nostro bacio. Dopo qualche minuto ci staccammo e lui mi guardò negli occhi. Ancora una volta durante quella sera incrocia il suo sguardo, i suoi occhi. In quel momento capii che tra di noi sarebbe nato qualcosa di speciale, di vero. Lo lasciai andare via controvoglia, era ancora presto per spingerci oltre. Lo guardai risalire in macchina e partire. Entrai in casa, chiusi la porta dietro di me. Andai di sopra e mi preparai per andare a letto. Tutto molto più che distrattamente. Non riuscivo a distogliere il pensiero da lui. Che fossi gia innamorata? Non lo so. Andai a dormire e sognai. Sognai Lee, i suoi occhi e il nostro bacio...  


Iry says:

Alloooora, tanto per cominciare nell'ultima parte, si quella del bacio, lo so che molto probablimente non è ciò a cui siete abituate, specia dopo storie com London Eye della mia amica Ellie97, che vi consiglio vivamente di leggere se non lo avete ancora fatto, il punto è che io non sono brava a scrivere quel tipo di scena, non ci so fare, le cose sdlcinate non sono per me; perdono =D
Ovviamente se avete critche da fare o suggerimetni da dare, fate pure =)
Aspetto con ansia le vostre recensioni, ciao e


AL PROSSIMO CAPITOLO!!!!
aaaaaALSIry 


  

   


       

A quel punto persi del tutto la congizione del tempo, del mondo, persino di me stessa. Il tocco delle sue labbra sulle mie mi fece girare la testa. Sentii le farfalle allo stomaco. Ero inebriata dal suo profumo. Le nostre labbra erano ormai un tutt'uno, ballavano un danza lenta, dolce, romantica. Sentivo l'aria fredda della sera sulle gambe ma non m'importava, contavamo solo lui ed io, avvolti nel nostro bacio. Dopo qualche minuto ci staccammo e lui mi guardò negli occhi. Ancora una volta durante quella sera incrocia il suo sguardo, i suoi occhi. In quel momento capii che tra di noi sarebbe nato qualcosa di speciale, di vero. Lo lasciai andare via controvoglia, era ancora presto per spingerci oltre. Lo guardai risalire in macchina e partire. Entrai in casa, chiusi la porta dietro di me. Andai di sopra e mi preparai per andare a letto. Tutto molto più che distrattamente. Non riuscivo a distogliere il pensiero da lui. Che fossi gia innamorata? Non lo so. Andai a dormire e sognai. Sognai Lee, i suoi occhi e il nostro bacio... 

 


 

 

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Capitolo 6
*** ....Don't suffer alone, Suffer with me.... ***


** 08.15 del 21/06/2001

-Sveeglia dormigliona!!!! Il Sole splende, gli uccellini cantano e tu devi raccontarmi cosa è successo ieri sera!- urlò Emma entrando nella mia stanza e spalancando la finestra

-Ragazza tu stai fuori! Sono le 8 di mattina, io voglio dormire!-

-NO, non se ne parla! Tu ora ti alzi e mi racconti tutto, voglio sapere cosa avete combinato tu e Jack...-

-Cosa vuoi che sia successo, ci siamo baciati, purtroppo- dissi tristemente, ormai sveglia

-Aah, menomale non ti piaceva! E com'è, bacia bene?-

-Non lo so penso di si, ero troppo impegnata a pensare al terribile errore che stavo commettendo per far caso alle sue doti di baciatore-

-Errore?-

-Si, a me lui non piace, non voglio dargli false speranze, e sopratutto non voglio che mi venga dietro!-

-Capito. Dai, stai tranquilla, troverai qualcuno che ti piaccia e che ti faccia sentire speciale-

...**

"Amica mia non sai quanta ragione avevi" sospirai mentre mi svegliavo. A differenza della volta precedente, quella mattina ero felice di cio che avevo fatto, quel bacio, era stato speciale. Sorrisi nel cuscino a quel pensiero, prima che un altro mi passasse per il cervello" UFFANONVOGLIOALZARMI......MA ASPETTA UN MOMENTO OGGI é DOMENICA......YUPPI POSSO RESTARE A LETTO!!!!"

Avvolta dal piacevole tepore del letto allungai il braccio e presi il cellulare sul comodino, un messaggio

-Di chi sarà?- pensai ad alta voce. Aprii il messaggio, era di Lee :°° Buon giorno raggio di Sole!! Sai, questa mattina il mio primo pensiero è andato a te... come stai dolcezza? =) °°

"Ommiddio santissimo, quant'è dolce!!!! Ok, ok, calma Sue, tu non ti puoi star innamorando....

ACCIDENTI! certo che posso!!!!"

-Cosa rispondiamo? Pensa come se fossi Emma, pensa Emma pensa Emma Ah-hA, ci sono!-

°°Bhè, allora direi che siamo sintonizzati su radio simili, anch'io ho pensato a te =) E, visto che me lo chiedi, sto moolto bene, ed è merito tuo, sappilo =D°°-Invia, perfetto!-

Rimasi a letto ancora un po, poi mi alzai e andai a fare colazione con i miei amati cereali. Mentre mangiavo arrivò un altro messaggio di Lee, il primo di una lunga serie. Infatti cominciammo a messaggiare al mattino e finimmo solo la sera con un suo tenerissimo:°°Buona notte stellina =D°°

Era strano l'effetto che mi faceva. Non so come definirlo esattamente, ma penso che strano sia decisamente l'aggettivo giusto. Ero sempre stata una ragazza piuttosto distaccata, scostante, alle volte persino fredda, era uno dei miei punti di forza, ma quando c'era lui di mezzo, era diverso, molto diverso. Non pensavo che qualcuno avrebbe mai potuto farmi quell'effetto, ci speravo,ma non pensavo sarebbe mai successo davvero.

 

Passò la domenica, il lunedì e poi anche il martedì. Continuai ad andare a lavoro e il mio umore andava migliorando di giorno in giorno, anche grazie alla mia nuova fiamma. Mi sentivo in colpa per Emma, ma non potevo farci nulla. Poi, un giorno a lavoro

-Hey Sue, perchè non andiamo a prenderci un caffè al bar?-

-Eh? Si certo, andiamo- risposi a Jen mentre prendevo la borsa.

Arrivammo al bar, ci sedemmo e ordinammo...

-Allora...- fece lei disinvolta- che mi dici di quel biondino con cui parlavi al negozio l'altro giorno?-

-Chi Lee?-

-Se si chiama così, si lui-

-Bhè, siamo usciti insieme sabato sera-

-Ah si? E vi siete più risentiti?-

-Abbiamo messaggiato domenica, poi basta-

E fu così che cominciammo a parlare di me e Lee, dell'appuntamento, del bacio e alla fine

-Bhè, se ti piace richiamalo tu-

-Ma no dai, non voglio sembrare una appiccicosa, voglio lasciargli i suoi spazi- mentii spudoratamente

-Lui ti ha chiesto di uscire la seconda volta che vi siete visti!-

-Si ma io non sono lui ahah- dissi facendole una linguaccia

Mentre scherzavamo il mio telefonò squillo

-Pronto?-

-Hey, ciao Susan, come va?-

-Oh ciao Lee! Tutto bene, te?-

-Benissimo! Senti, io e miei amici, quelli di cui ti ho parlato l'altra sera, andiamo a passare un pomeriggio in campagna questo finesettimana, e dal momento che due di loro si portano la ragazza volevo sapere se ti andava di venire...-

-Si, mi piacerebbe molto, ma scusa, se siete quattro e solo in tre vi portate la ragazza, il quarto cosa fa, suona la chitarra davanti al falò?-

-Bhè in effetti non ci avevamo pensato, povero Ant...perchè non porti una tua amica con te?-

-Mmh aspetta un secondo che chiedo...- abbassai il telefono e mi rivolsi a Jen- Cosa fai questo weekend?-

-Nulla a dir la verità-

-Ti va una scampagnata?-

-Si, perchè no- sorrisi e tornai al telefono- Ho l'amica da portare!- annunciai a Lee

-Perfetto! Allora, ti va bene se vi passiamo a prendere verso le 8 di mattina sabato?-

Ci accordammo per il finesettimana e poi ci salutammo. Tornai a dare attenzioni all povera Jen che avevo ignorato per una buona mezz'ora. Continuammo a parlare per un po' e dopo tornammo a lavoro. La giornata finì e andai a casa. Cena, doccia e letto.

Mi addormentai dopo poco e mi abbandonai al mondo dei sogni....



Iry Says:


Hello everybody!!!!! Lo so , mi sono fatta desiderare, ma sto traslocando e potete immaginare quanto sia incasinata!
Comunque ringrazio sempre le mie fedeli lettrici e anche un'altra, che non so se vuole essere nominata, ma che comunque ringrazio di cuore

Al prossimo capitolo =D

 

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Capitolo 7
*** A night at the Opera....or a day in the park.... ***


 

....Se vivessimo la realtà come se fosse un sogno, i sogni diverrebbero realtà....

 

Sono un posto buio, molto buio. Non c'è nessuno, almeno non mi pare....

Un rumore! Che sarà? Oddio, panico; sento qualcosa che mi sfiora, mi tocca, rafforza la presa e mi gira. Oddio, ho paura, non so cosa fare: lottare, scappare, arrendermi

-Tesoro, sono io- la voce di Lee scaccia i miei strani pensieri ed anche la paura

-Amore, sei tu, per fortuna, mi hai fatto prendere un colpo!- risposi ancora col fiatone per la paura

-Scusa, non volevo, adesso però non fiatare, non siamo soli e nemmeno in buona compagnia- si affrettò a dire. Lo guardo interrogativa ma lui no può vedermi a causa dell'oscurità, mi afferra un braccio e mi trascina in una specie di sgabuzzino, ancora più buio. Mi mette la mano sulla bocca, come se volesse impedirmi di urlare, ma perché dovrei farlo? Perché dovrei avere paura? Mi stringo a lui, come in cerca protezione ed attendo in silenzio, col solo suono del battito del suo cuore, accelerato, impaurito....

Passano cinque minuti, o forse dieci non so, e sento un rumore, sussulto e Lee con me. Il fatto che sia terrorizzato anche lui non mi aiuta a calmarmi. La porta della stanza si apre, la luce si accende, si sentono dei passi, lenti, di qualcuno che cerca qualcosa, qualcuno, senza farsi sentire.

I passi si avvicinano, si fanno più lenti. La velocità dei miei respiri aumenta e con essa la stretta di Lee . Oh no! Allora è ciò che temevo, ma no! NON PUO ESSERE! Se lo fosse....sarebbe la fine, la FINE!!!!

Non appena finii il pensiero, la porta si schiuse, lentamente. Lee mi stringe ancora di più a sé, mi fa quasi male, la luce filtra nello sgabuzzino, si intravede una figura, nera.

 

 

Il weekend arrivò presto e per evitare ritardi Jen venne a dormire da me. Improvvisammo un pijama party: mettemmo su un paio di film horror, popcorn e cuscini; non fu niente male.

Verso le 2.00 ci addormentammo stravaccate sul divano.

Il mattino seguente...

DRIIIN, DRIIIN

-Mmmh, che succede, ancora dieci minuti...-

DRIIN DRIIIN

-Oh accidenti, Jen svegliati!!!!- mi alzai di soprassalto ed andai alla porta.

-Ciao Lee, come va?- risposi mezza addormentata

-Ciao Sue. Tu e la tua amica venite vestite così?- chiese divertito

-No! Ecco vedi, ieri abbiamo improvvisato un pijama party e ci siamo addormentate sul divano dimenticandoci la sveglia e...-

-ALT! Stop con le scuse e andate a vestirvi!- disse ridendo

-Ok, ma entra per favore......ah, dimenticavo- e gli stampai un bacio a stampo

-Oh che bel buongiorno!- esclamò

Feci entrare Lee ed andai di sopra a vestirmi con Jen

Ci vestimmo, lavammo i denti e corremmo di sotto. Prendemmo le nostre cose ed uscimmo con Lee.

 

Salimmo in macchina, una station-wagon grigio scuro a otto posti.

-Ciao- esordii rivolta ai passeggeri dell'auto

-Susan, Jennifer, a proposito ciao, questi sono Duncan, Simon, Antony, e le loro dolci metà Claire e Mary Gente, queste sono Susan e Jennifer. Bene presentazioni fatte, ora partiamo, ho fame!- concluse molto semplicemente

-E perché non mangi?- Lo interrogò Antony

-Beh, perché il nostro signor ciuffo mi ha detto prima di partire "Lee" fece imitando il vocione di Duncan " se ti vedo mangiare qualcosa prima che inizi il pic-nic, giuro su quanto ho di più caro al mondo che ti faccio diventare più nero di Simon!" per questo non mangio- finì con il suo normale tono di voce scatenando l'ilarità di tutti, tranne di Simon e Mary che pensavano ai fatti loro.

Nel mentre Duncan aveva messo in moto ed era partito, stavamo per raggiungere l'autostrada. Intanto, Jennifer e Antony avevano subito attaccato bottone e ridevano allegramente. Simon e Mary, beh, loro già si sa. Claire cercava di ottenere un po’ di attenzione dal suo ragazzo che per sua sfortuna era troppo intento a guardare la strada ( cosa che poi ho scoperto succedeva solo in casi molto rari ) .

Dal canto nostro io Lee c'eravamo presi un angolino di macchina, nell'ultima fila di posti, proprio accanto al finestrino. Lui sedeva in mezzo ed io accanto allo sportello, stavo appoggiata alla sua spalla mentre parlavamo del più e del meno. Ad un certo punto, proprio allo sbocco dell'autostrada Antony interruppe la calma, distraendo persino Simon e Mary dal loro, ehm, "passatempo" .

-Allora, siamo quasi in autostrada, e tutti voi sapete cosa significa, vero?-

-Noi no- rispose Jen per entrambe. Lee saltò sul sedile, Antony s'irrigidì, e Simon sgranò gli occhi; l'unico dei ragazzi che rimase impassibile fu Duncan, e solo perché era alla guida.

-Voi non conoscete La Tradizione? Lee, ma non hai istruito queste ragazze?- fece Antony con aria schioccata

-No, io...- non seppe cosa rispondere

-Allora dovrò farlo io- irruppe Simon - Bene ragazze, dovete sapere che, ogni volta che andiamo a fare una scampagnata, una gita o cose del genere, prendiamo l'autostrada, non perché facciamo prima, non per il panorama, ma per la musica- fece una pausa per dare solennità alla cosa, nonostante Duncan, Claire e Mary stessero sghignazzando dall'inizio della lezione- ogni volta, discutiamo per la musica, Duncan vuole mettere Marvin Gaye, Antony Grease, io Stevie Wonder e il biondino Elton John. Poi finiamo sempre col mettere i Queen, ma è un rito che non si può non fare- finì serio

-Queen? Vi piacciono i Queen?- chiesi estasiata

-Si certo, conosciamo tutte le loro canzoni!- rispose Antony

-Bene, allora che aspettate a mettere la musica?-

Risero tutti e Claire mise su A Night At The Opera, uno degli album più belli.

Cantammo per tutto il tragitto ogni singola canzone dei Queen, soffermandoci su Bohemian Rapsody, Save Me, I Want It All e Friends Will Be Friends.

Già stimavo quei ragazzi!


 

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