Nessuna storia particolarmente interessante.

di Spilled a cup of apple juice
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01. ***
Capitolo 2: *** 02. ***
Capitolo 3: *** 03. ***
Capitolo 4: *** 04. ***
Capitolo 5: *** the end, ***



Capitolo 1
*** 01. ***


"Non capisco perchè le persone devono comportarsi in questa maniera.
Non capisco perchè alle ragazze piacciono soltanto quei deficienti,palloni gonfiati, con un sorriso falso e una catenaccia d'oro alla Eminem. 
Non penso di voler essere come gli altri. Ma così non va bene. A dire la verità,questo è il mio primo diario che scrivo. A dire la verità non so nemmeno trovare un motivo a questa mia scelta. Da quando un ragazzo di 16 anni tiene un diario segreto!? E' roba da poppanti,da femminucce,ma forse un po' lo sono. E poi ormai non m'interessa più niente di trovarmi una motivazione. La gente dovrebbe agire senza pensare,e invece molte volte non agisce perchè pensa troppo.
Io sono uno di questi. Cosa ho combinato in tutta la mia vita? L'unica storia che ho avuto con un ragazza è finita male, i miei genitori non ci sono mai, passo i pomeriggi uno peggio dell'altro. Mi rinchiudo in casa e mi butto sul divano a divorare cucchiaiate e cucchiaiate di burro d'arachidi fino a farmi venire l'indigestione. Mi sento solo. Ma non so come tutto questo potrebbe migliorare.
Adesso stacco,perchè mi sento abbastanza patetico."
 

Ebbene sì,ho cominciato a tenere un diario. L'ho scelto con la copertina verde,ma al contrario del solito non l'ho riempita di frasi o testi di canzoni. Non mi sento in vena.Ultimamente non mi sento mai in vena di fare niente. Ultimamente sento troppo spesso la parola 'apatico'. Mia madre mi rimprovera ogni santo giorno utilizzando questo termine,e non sapevo cosa significasse fino a pochi minuti fa. Ma non credo di meritarmi tale aggettivo. O forse se sono 'apatico' non è colpa mia. Sono gli altri che mi hanno reso così. E' il destino. Perchè in questo cazzo di posto non esiste una soddisfazione,e dico una sola, per un ragazzo di nome Matt Steven. Sono più le volte che me ne sto qui,a guardare le gocce d'autunno scivolare sul vetro gelido della finestra,che quelle in cui riesco a sorridere.
"Quanti amici hai? ","Sei fidanzato?","Sei nella squadra di Football della scuola?". NO, NO,NO. 
Non sono niente di questo, non ho amici. L'unico amico che ho è uno sfigato,come me,e abita dall'altra parte del mondo.Ma almeno lui se la spassa,là in Australia.Io invece mi ritrovo in questo paesino sperduto tra le brughiere del Devon e al pomeriggio tutto quello che posso fare è deprimermi qua in casa,come ho detto.
Quanto vorrei vivere come il mio amico,si chiama Kaen. E' uno sfigato però intanto si alza al mattino e va a surfare, mangia in spiaggia e male che vada passa il pomeriggio da suo nonno a studiare la specie di ragno più strana del posto. Direi che non si annoia.
E direi anche che non è del tutto sfigato.Non quanto me.
Lui ha più o meno una manciata d'amici,una vita sociale. Aveva anche una ragazza l'anno scorso,è finita male quando lei ha trovato un ragazzo più figo, un tipo alla Eminem. Però almeno la sua storia non è finita male come la mia.
Perchè ho detto una palla.
La mia storia non è mai cominciata. Mai stato fidanzato, il bacio non so neanche cosa sia. Sono uno sfigato,l'ho detto. Non c'è bisogno di ribadirlo ad ogni secondo.Mi deprime ancora di più,e di questo passo va a finire che mi ammazzo.
"Come va la scuola?" ,la scuola va male. Una F,una D sono tutto ciò che riesco a prendere ultimamente. Non capisco cosa ci sia di interessante nelle equazioni. A quale scopo trovare il valore di un'incognita? Se si chiama incognita ci sarà un motivo. O forse non ha motivazione, proprio come me.
Sto delirando, colpa del burro d'arachidi.
Non so che cazzo fare in questa casa vuota. Per fortuna c'è Bill,il mio cane. E' molto vecchio e tutto quello che fa è star sdraiato vicino a me a dormire. Non lo biasimo. Fossi un cane anche io me ne starei così. Ma sono un esemplare di Homo Sapiens,e alla fine non c'è molta differenza tra cosa faccio io e cosa fa lui. Piuttosto preoccupante direi.

Obiettivamente credo che tutto questo non cambierà mai.Passerà il tempo ma rimarrò sempre lo stesso sfigato che sono adesso, non avrò mai una ragazza,e non potrò mai dire al mio gruppo di amici fighi che "mi sono fatta una!". Io non sono questo.
E non penso di volerlo essere.
Io sono Matt. Matt e basta. Forse uno sfigato, ma in fondo non cambierei una virgola.
Dicono che tutto accade per un motivo. Dicono che se sei uno sfigato e non vedi una ragazza fino ai 50 anni ci dev'essere un motivo.Tutto serve.
Non ne sono convinto, ma tanto peggio di così non puo' andare.
Allora aspetto. Buffo, ma aspetto.
Ho detto che non cambierei una virgola,ma aspetto che questa virgola cambi da sola.
Non sono a posto. Probabilmente è colpa dell'ultima canna che avevo a disposizione fino a poco fa. 
Sono fatto? Puo' darsi, ma la gente dice anche che oltre ad essere uno sfigato mi comporto come un fattone tutto il tempo.
Ben venga.
Non c'è niente di meglio che una bella canna, se tutto il resto fa schifo.
Aspetterò.
Intanto vado a versarmi un bicchiere di Coca-Cola. 
E magari la smetto con i diari segreti, roba da froci. Non che abbia qualcosa in contrario ai froci, però è roba da froci.
Puo' darsi che sia un frocio,e si spiegherebbe perchè non ho ancora avuto una ragazza.
Ma non credo, perchè una che mi piace c'è.C'è eccome. Si chiama Emily, è della mia scuola.Ma non mi va di parlarne,non ora. Mi deprimerei ulteriormente. Magari ve ne parlerò più avanti.
Per ora ho solo una forte nausea.
E stacco veramente.

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Capitolo 2
*** 02. ***


Non riesco a trovare un senso a questi giorni tutti uguali, non riesco a trovare un senso alla mia vita. Ecco tutto. Sì,penso di aver perso qualsiasi motivazione. A casa,a scuola,con gli amici,con le ragazze -inesistenti- .
A casa i miei genitori mi danno dell'apatico. A scuola i miei professori sfogliano il mio quaderno di poesia e mi dicono: "Matt sei un po' depresso per avere la tua età!". Depresso? Beh non posso dargli torto,anche se appena mi è stata detta quella frase sono andato su tutte le furie.
Ti fanno incazzare queste cose. Ti fa incazzare quando la gente ti giudica, soprattutto ti fa incazzare quando sai che quel giudizio è vero.
Sì,sono un cazzo di depresso! Me ne sto tutto il giorno rinchiuso in casa  e al venerdì sera ,invece di uscire come tutti i miei coetanei, me ne sto piegato sulla scrivania a inventarmi qualche cazzo di storia.
Come dico sempre,sono uno sfigato depresso. E faccio deprimere anche gli altri,ecco perchè ho solo un amico che abita dall'altra parte del mondo. Chi vorrebbe stare con un ragazzo che non ride mai? Sono tutti amici quando si tratta di scherzare, ridere, fare a botte e farsi le canne. Però non si è amici se non appena ti molla la ragazza o,come nel mio caso, se sei depresso nessuno ti viene a consolare. Nessuno ti viene a cercare. Mi ricordo quando avevo dodic'anni. Avevo un sacco di amici, di quelli fighi anche -per quanto si possa esser fighi a dodic'anni- e ce ne stavamo tutto il giorno a guardare le ragazze. Loro mi raccontavano di averglielo già sbattuto davanti,neanche fosse un mazzo di fiori. Io li stavo sempre a sentire e ridevo come un imbecille,ma non ho mai provato niente di ciò che mi raccontavano. E nemmeno loro l'avevano mai provato,secondo me.
Va sempre a finire che i fighi sono soltanto gente comune che si inventa qualcosa di grandioso. S'inventa di aver scopato, si spruzza da testa ai piedi di colonia, e si veste come un figlio di papà. Son capaci tutti, forse anche io ne sarei capace se avessi i soldi per permettermi una Jaguar o uno di quei maglioni da fighetti.
Ecco un altro punto. Quando mi guardo in giro non vedo nessuna persona che si veste come me.Eppure non penso di vestirmi in modo particolarmente eccentrico o esagerato. Non me ne vado in giro con abiti firmati e da fighetti, ho sempre pantaloni strettissimi e magliette scure. "Sei un frocio, Matt! :mi gridano. Perchè dovrei essere frocio se mi vesto in questo modo? E perchè sono strano se ascolto musica che nessuno ascolta?
Tutti a rimbambirsi di rap,hip-hop e musica techno. Mi sembra d'essere l'unico della mia scuola che ha gusti decenti. Non che voglia vantarmi, ma se tutti insultano me anche io mi metto a insultare gli altri. Cosa ascolto? Ascolto punk. E basta. Tutto quello che ascolto è punk. Ho cominciato ad appassionarmi a questo genere a tredic'anni e da allora esiste solo punk per me.
punk,punk,punk. Quant'è figo il punk? La gente puo' dire quel cazzo che gli pare,e sotto puo' piazzarci una chitarra,un basso o una batteria. Si puo' suonare anche se non si sa suonare, anche se un assolo è una parola che non si conosce, e si puo' liberarsi di tutto. Si puo' mandare affanculo chiunque, dai politici a tua madre. E' l'unica mia valvola di sfogo. Mi aiuta quando sono incazzato,represso,frustrato.Cioè ogni giorno.
Ma è da un po' di tempo che non ho più voglia di ascoltare i Nirvana,per esempio. Mi deprimono,ancora di più di quanto non lo sia già. Sarà questa pioggia? Sarà che mi sto rendendo conto che la mia vita è uno schifo? E che tutti se ne sono accorti?
Matt lo sfigato.
Matt il depresso.
Matt il frocio.
Matt il coglione che ascolta musica arretrata.
Matt che è pieno di brufoli -mangio troppo burro d'arachidi-.
Ormai sono un fallito famoso. Tutti mi conoscono.Ma non ho una buona fama,anzi. Sono l'ultima persona a cui qualcuno si vorrebbe avvicinare,l'ultimo ragazzo che una ragazza vorrebbe baciare, l'ultimo ragazzo a cui stringere la mano,l'ultimo con cui farsi una birra al pub sotto casa e parlare di sesso.
Me ne sto sempre da solo,e scrivo,ascolto punk. Mangio burro d'arachidi. E' tutto quello che faccio,che so fare.
Scrivo da quando sono piccolissimo,prima scrivevo soltanto cazzate patetiche del tipo 'La storia della mia vita',a 7 anni.
Adesso se mi capita in mano un foglio,cominciano a frullarmi nella testa un sacco di storie.
Sono sempre storie fighe, forti. Sono sempre storie che parlano di alieni e di un ragazzo.
Sono sempre storie che parlano di cospirazioni e di segreti sul fondo dell'armadio.
E il protagonista è sempre qualche sfigato che non ha la credibilità di nessuno.
Una specie di mio alter ego,per intenderci.
Ma lo trovo liberatorio. Gli altri non hanno mai letto nulla di quello che scrivo.Non me ne frega un cazzo di farmi fare i complimenti e sentirmi dare un giudizio. La scrittura è l'unica cosa su cui posso non aver giudizio,e non intendo volerlo. Nessuno mi mette il voto e nessuno mi abbraccia per quello che nasce dalla mia penna. Solo io so che scrivo. Soltanto io e forse il mio cane.
Penso che scriverò fin quando non sarò sul punto di morire. Anzi,anche sul letto di morte mi metterò a scrivere qualche storia sugli alieni.
Perchè mentre scrivo mi svuoto di tutto, e lascio sulla carta anche la mia frustrazione. Perchè mentre scrivo mi dimentico di tutto il resto,e mi concentro soltanto su come render entusiasmante il mio racconto.
Nemmeno Kaen sa che scrivo. Non mi va di dirlo,non mi fido. Forse non se ne andrebbe in giro a dire: "Guardate cosa scrive Matt lo sfigato!", ma già che ci sono non lo dico nemmeno a lui.
Scrivo sempre alla luce verde di una lava-lamp.E' il mio oggetto preferito.Se ne sta sulla scrivania,silenziosa e tranquilla. Non mi dice nulla se fisso le sue bolle oleose per minuti interi, non è come le ragazze.
Le ragazze appena le guardi si fanno qualche film.
Oppure ti dicono di piantarla.
Ora parlo come un esperto,ma io di ragazze non ne so nulla.
C'è Emily, la famosa Emily.
Ma non mi va di parlarne neanche questa volta.
Mi sto particolarmente annoiando,quindi chiudo questo diario da froci e vado ad aprirmi una lattina di Coca.
Ci si sente.

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Capitolo 3
*** 03. ***


Penso che questo sia il giorno metereologicamente peggiore dell'ultimo secolo. E forse non solo meteorologicamente. Il cielo è di un grigio deprimente, nuvole pesanti sembrano schiacciare i tetti delle case. Non vi è mai mancato il respiro in una giornata come questa? Ti affacci la finestra e ti viene da tagliarti le vene. Non fai in tempo a dire: "Fanculo! Mi vado a fare un giro!" che quelle goccioline insolenti cominciano ad imbrattare le strade. Come se ti sentissero.
I giorni così mi fanno pena, mi fanno letteralmente vomitare. Mi fanno pentire d'essere nato,e non esagero. Non c'è nulla da fare,nulla da dire,nessuno a cui chiamare. Hanno tutti qualche amico con cui stare al telefono per ore in una giornata di pioggia, con cui parlare di ragazze idiote o di film idioti o di qualche idiota. Tutti tranne me, perchè io sono Matt Steven.
Non ci si puo' far niente,è il sole che mette di buon umore. Quando qualche raggio comincia a filtrare dalle tende della mia camera e colpisce il muro azzurro, mi sento quasi rinascere. Mi sento come se potessi sorridere, come se ad un tratto fosse venuta a farmi visita una persona speciale. Ed è in quei momenti che mi vien voglia di accendere la radio e cominciare a ballare,come un idiota, su qualsiasi pezzo vomitevole.
Mi metto a ballare di tutto, dai pezzi depressi a quelli che mettono nei locali per fattoni alla sera. Anche la techno, anche il rap. Mi dimentico che ascolto il punk, perchè in quei momenti mi dimentico di tutto. Ed esisto solo io, un Matt felice.
Felice per cosa,poi? Senza un motivo,evidentemente. Ma come dicevo l'altro giorno, non sempre serve un motivo. Sui muri della mia scuola ci sono diversi graffiti, alcuni colorati di verde fosforescente, altri sono come schizzati da lapilli di sangue, altri rappresentano mostricciatoli vari. Non c'è nessuna firma, chi li ha fatti evidentemente non voleva essere riconosciuto. Perchè? Non c'è un perchè. E' così e basta. Fai qualcosa perchè ti senti di farla,e non hai bisogno di farti conoscere,di raccontarti, di spiegarti. Perchè sei felice di fare quella cosa.
Ed è esattamente ciò che succede a me quando c'è il sole.
Ma oggi non ne vedo nemmeno l'ombra. Come se non bastasse, mi sono rinchiuso a chiave in camera per non dover sopportare i discorsi dei miei genitori. Penso che mia madre abbia beccato mio padre a letto con una puttana ventenne. E' stato un gesto squallido da parte di quel coglione di mio padre,avrebbe potuto benissimo evitarselo. So che mia madre ti riduce le palle ai piedi, però non penso si meriti addirittura questo. Ancora non so,di preciso,come l'abbia scoperto. So soltanto che ora stanno urlando più forte del solito e non ho nemmeno voglia di ascoltare il punk per coprire le loro voci. Non mi va di fare nulla, mi sento tremendamente a terra.
Molte volte mi chiedo perchè nella mia vita tutto debba fare schifo. Guardo gli altri ragazzi, tutti vestiti bene come se dovessero essere sepolti da un momento all'altro, e ridono,e sono circondati da ragazze. E forse questa è la cosa per cui mi tormento di più. Le ragazze. Le ragazze portano davvero tutte quelle risate,tutta quella felicità? Se sì,ne vorrei tanto una anche io.
Ma non 'una' come articolo indeterminativo , 'una' perchè è una. Una ragazza sola e ben definita, e ce l'ho nella mia maledetta testa ogni secondo.
E' Emily. La famosa,famosissima Emily. Mi sembra arrivato il momento di parlarne,anche se non è che mi faccia fare i salti di gioia.
Emily ha i capelli rossi come lamponi appena nati,tendono al fucsia in realtà. E i suoi occhi sono come... Ok,non me la cavo con i paragoni. Perciò dirò le cose come stanno.
Emily penso sia una ragazza speciale. Come faccio a saperlo,non lo so. E' soltanto un presentimento,ma anche una certezza.
Lei sì che è speciale, lei sì che non passa tutto il suo tempo a parlare di trucchi e dell'ultimo video di Britney Spears.  Lei non ascolta nessuno. Lei ha poche amiche, e quelle stronze della mia classe  la prendono sempre per il culo perchè se ne sta con altre ragazze che portano gli occhiali. Ma Emily non è stupida,e non è superficiale. E non si lascia sopraffarre dai giudizi della gente. Lei è una persona che vive perchè si sente di farlo,e fa tutto perchè vuole farlo. Non le si riesce mai ad imporre niente, a parte di studiare per la verifica di matematica.
Ed è bellissima. E quei suoi capelli le coprono appena l'occhio sinistro, infatti è sempre lì che cerca di scostarli per tornare a vederci qualcosa. I suoi occhi sono banalmente verdi, ma sono speciali anche loro. Non so trovare un motivo, il modo in cui scruta quello che la circonda e il suo sguardo quasi diffidente. I suoi occhi freddi, che cercano di nascondere un tesoro a cui solo pochissimi hanno il diritto d'accedere. Chissà se Emily ha mai avuto un ragazzo. Lei è così bella in tutto e per tutto, mi sembra ovvio che sia già stata fidanzata circa un centinaio di volte. 
Ma non è la solita puttana. Ripeto, lei è diversa. Lei è come vorrei essere io. Lei è il mio opposto,la mia parte mancante. Lei alza la mano e dice ciò che pensa, lei ha una rispostaccia sempre pronta ad ogni tipo d'insulto, e sembra che tutto ciò che la riguardi -che sia bello o che sia brutto- non la tocchi minimamente.
Prende il treno,io e lei abitiamo nelle due parti opposte di questa città in rovina. E mentre timbro il biglietto, il suo treno è già partito e la vedo sempre sola. La vedo con la testa appoggiata al finestrino, ma non guarda fuori come faccio sempre io. Ha soltanto due cuffiette bianche nelle orecchie, e la borsa pasticciata di scritte confusionarie sulle ginocchia. Ha gli occhi sempre chiusi, non ho mai capito se dorme o fa soltanto finta per evitare la multa dal controllore. Però è bellissima. Ed io so che è speciale, e so anche che ho ripetuto la parola 'speciale' fin troppe volte.
Ma non desidero farmela, come direbbero quegli altri idioti dei miei compagni. Ah, io e lei andiamo in classe insieme ma non ci parliamo quasi mai se non per dirci: "Hai capito questa lezione?" e: "No". Io desidero soltanto parlarle, stare a parlare con lei su una panchina per ore. Mentre le foglie d'autunno ci cascano in testa e si comincia a far buio. Le racconterei di me, di quello che faccio dal primo istante in cui mi alzo dal letto, all'ultimo istante prima di addormentarmi. Le racconterei persino dei miei genitori coglioni, le racconterei che adoro il burro d'arachidi,e forse anche che non sono mai stato fidanzato. Perchè lei non mi sfotterebbe, lei non direbbe - o penserebbe- mai che io sia uno sfigato. So che mi accetterebbe. E che,meglio ancora,mi capirebbe.
Ma allora qual è il problema? Il problema è che ho paura. E' da due anni che ho paura e allo stesso tempo fremo dalla voglia di parlarle. Ma questo non accade mai,fatta accezione per qualche domanda e qualche risposta monosillabica. Vorrei avere il coraggio di andare dritto da lei, e salutarla. E prenderla per mano, e portarla nel parco che c'è di fronte a casa mia. Le farei vedere il mio nascondiglio segreto,quello in cui vado da quando ho cinque anni. E cercherei di farla ridere imitando una colomba sul punto di morire. E forse non riderebbe, ma esploderei di contentezza per ogni frazione di millesimo di secondo che passerei con lei, a guardarla negli occhi,provando a farle capire che io posso essere qualcuno d'importante.
Se solo potessimo conoscerci meglio,eppure io ho paura. L'ho detto,ho paura. Sono terrorizzato. E non so di cosa. Ma non riesco a sbloccare questa situazione perchè ho paura di non interessarle minimamente,ho paura di darle fastidio.
Dicono che se non provi mai saprai, ma se io ho troppa paura non posso provarci. Non posso.
E ora stacco, che vado a farmi un giro.
Sotto la pioggia? Sì,tanto non è molto utile restare all'asciutto in una prigione di pensieri.







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Capitolo 4
*** 04. ***


Ancora non riesco a crederci! Dio mio, non riesco proprio a crederci!
Nessuno indovinerebbe mai cosa mi è successo l'altro giorno! Sì,proprio l'altro giorno in cui ci è mancato poco che non mi sparassi dalla depressione. No, non ho trovato un pacchetto di erba gratis,nemmeno una confezione nuova di cartine. E no,Emily non mi ha rivolto la parola.
E' stato qualcosa di totalmente diverso,inaspettato. Qualcosa che molti considererebbero sciocco e futile, ma che mi ha gasato tantissimo!
Non si tratta neanche di un biglietto per il concerto dei Nirvana trovato a terra.
Si tratta di un'altra cosa,trovata a terra. Sì,a terra! Proprio sull'asfalto bagnato, appiccicato ad un chewin' gum masticato e sputato. Stavo camminando tranquillamente -no,tranquillamente mica tanto!- quando ad un tratto scostando lo sguardo sui miei piedi, ho intravisto con la coda dell'occhio un oggetto abbandonato vicino ad una macchina rossa. Mi sono avvicinato, la figura misteriosa assumeva sempre più forma, sempre più dettagli erano visibili. Passo dopo passo, mi sono ritrovato davanti a..
Un cd! Sì, un disco. Un disco di musica. Un disco di musica punk, per l'aggiunta. Un disco di un gruppo che prima avevo soltanto sentito nominare.
Di chi si tratta? Di Enema Of The State, dei Blink-182.
A questo punto potreste darmi del deficiente o dell'esaltato,a questo punto potreste chiedervi come mai tutto questo entusiasmo per un cd trovato a terra sotto la pioggia.
Ma obiettivamente, quante volte al giorno si trova una cosa del genere? Non mi era mai capitato in vita mia.
E' vero,potrei tranquillamente andare al primo negozio di musica vicino a casa e comprarmene uno identico, addirittura meglio conservato e senza graffi sulla custodia.
Ma non m'importa dei graffi, non m'importa se a questo punto sto diventando patetico.
L'ho aperto, presunti ragazzi mezzi nudi in coda. Ho estratto quello che avrebbe dovuto essere il libretto dei testi, ed in effetti da una parte lo era, e mi sono trovato davanti una schiera di uomini con espressioni idiote che aspettavano per entrare in uno stanzino. Osservando la figura della copertina, deduco che tutta quella gente stesse aspettando il proprio turno per esser visitata da un'infermiera piuttosto sexy. 
Il disco era intatto, nessun graffio,nessuna rigaccia. Nessuna traccia di acqua. Avrebbe potuto andarmi decisamente peggio.
L'ho tolto e l'ho tenuto in mano infilando l'indice nel buco centrale. L'ho osservato luccicare sotto la luce grigiastra di quel pomeriggio.
E ho improvvisamente deciso che una volta tornato nella mia stanza,l'avrei ascoltato.

E' una cosa molto strana. Matt Steven che trova un cd dei Blink-182 abbandonato per strada. Matt Steven che trova qualcosa, qualcosa d'interessante. Un evento particolare nella vita di Matt Steven. Tutto questo è da segnare!
Sinceramente,non l'ho ancora ascoltato. In questi giorni sono stato troppo depresso o troppo impegnato a sfracellarmi il cervello sui libri. Non ho ascoltato nessun tipo di musica, non ho fatto niente. Però presto lo farò.
Sono curioso di sapere se ne rimarrò deluso o se -cosa poco probabile- questo Enema Of The State potrà cambiarmi la vita.
La musica è molto potente,puo' cambiare la vita di un individuo se è quella giusta.
Lancia dei messaggi vitali,e ti salva. Molte volte ti aiuta ad agire, altre ti aiuta a piangere ancora più di prima.
Ma,purtroppo,non riesce mai a farti sentire meno solo. E nemmeno meno depresso.
O almeno,a me non è mai capitato.
Ho dei forti dubbi riguardo al fatto che i Blink-182 possano riuscirci. Perchè mai dovrebbero aiutare un coglione come me?
Perchè mai un cd che si intitola Clistere Dello Stato dovrebbe tornarmi utile?
I miei compagni dicono che i Blink-182 sono dei coglioni,e che non sanno nemmeno fare un accordo di chitarra. Non solo loro li odiano, ma più o meno tutti quelli che ascoltano punk qui in città. Ogni volta in cui ho sentito nominare i Blink è sempre stato nell'occasione in cui qualcuno ha detto: "Chi? Quei deficienti incapaci? ".
Percui,boh, non so a cosa credere.
Non crederò a niente e a nessuno,facciamo così!
Mi limiterò ad ascoltarli e a trarne un mio giudizio personale.


Che i Blink-182 ,malfamata band di San Diego e composta da non so neanche quante persone, mi possano cambiare la vita lo dubito fortemente!
Ma che possano diventare uno dei tanti gruppi del mio iPod,questo potrebbe accadere.
Quindi,tanto vale tentare!
Adesso vado ad accendere lo stereo.
Come ho detto,sono proprio curioso!

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Capitolo 5
*** the end, ***


Durante la mia vita, se devo essere sincero, non mi sono mai legato più di tanto alla musica. E' risaputo che il mio genere prediletto sia il punk, e che la mia band preferita siano i Nirvana. I Nirvana sono stati sempre capaci di alleviare, in qualche modo, le mie sofferenze e i miei dubbi. Ma quest'effetto durava per poco. Mi mettevo lì,con le mie cuffie nelle orecchie, e ascoltavo Kurt Cobain che urlava 'I hate myself and I want to die'. La loro musica mi ha sempre dato grande carica,stranamente, e per qualche minuto riuscivo a dimenticare i problemi che mi affliggevano. Mi ritrovavo con i capelli sudati, dopo aver saltato per tutta la casa con le loro canzoni.
Ma una volta passato un po' di tempo, mi accorgevo che tutto ciò che avevo fatto per cancellare il mio dolore e la mia frustrazione, era soltanto uno stupido castello di sabbia. E allora mi sedevo per terra, proprio sotto la finestra della mia camera,e chiudevo gli occhi. Cominciavo a respirare a fondo per non perdere l'ultimo briciolo di buon senso che era rimasto in me, e non appena sentivo che le gocce di pioggia cominciavano a ticchettare sui vetri, scoppiavo in un pianto che sfiora l'infantile.
In realtà, oltre a darmi dello 'sfigato', altre persone mi hanno sempre dato del 'frignone'. E queste persone sono proprio coloro che dovrebbero invece rassicurarmi, parlo dei miei genitori. Sì, per loro sono sempre stato un bambino ingenuo che fa i capricci per qualche problema a scuola, perchè "la sua apatia non gli permette di fare amicizia e così si dispera dando la colpa al mondo, quando la colpa è tutta sua".
Non c'è da sorprendersi. Qui, quelli che mi danno una mano o hanno in serbo per me una parola di conforto non esistono. Ci sono soltanto io, Matt. Io che devo darmela da solo una mano! 
Ma dicevo, nessuno si è mai sforzato di capirmi. E così mi sono sempre dovuto arraggiare. Però,come credo tutti sappiano, quando ci si porta un grande disagio dentro ci vuole ben altro che un'opera di autoconvincimento, o una terapia-fai-da-te di autostima.
Per 'terapia-fai-da-te' intendo dire che, sin da quando ero piccolo per me esiste questo bizzarro metodo. Consiste nell'appuntarsi su un foglio,che puntualmente il giorno dopo verrà perso, tutto ciò che pensi non vada in te e tutte quelle cose che pensi siano le cause del tuo scontento. A quel punto, cerchi di concentrarti su ogni causa e decidi come 'sciogliere il nodo', come eliminarla.
Se vi posso dare un consiglio..non fatelo mai. E' assolutamente inutile, detto proprio sinceramente fareste prima a togliervi la vita.
Sono del parere che un uomo, rimuginando anche un'intera vita sui suoi problemi personali, non sarà mai capace di cavarne più di una futile sottigliezza.
E' così! Non si sta meglio senza l'aiuto, il supporto di qualcuno o di qualcosa.
E proprio per questo, da quando sono diventato adolescente ho cercato aiuto in QUALCOSA. Un QUALCOSA chiamato 'musica'.
Devo dire che anche qui, come ho spiegato prima, i risultati sono sempre stati abbastanza scarsi.
Credo di non aver mai trovato nulla che facesse veramente al mio caso. Se un pomeriggio ero triste e afflitto, ascoltare i Nirvana mi faceva stare ancora peggio. Ma non solo loro, non sto dando la colpa a nessuno. In generale, dico che il punk che ho ascoltato fino a poco fa,la musica che ho ascoltato fino a poco fa non aiuta o supporta un bel niente!
Ma si tratta di Matt Steven, di me. Forse è un caso particolare. Non me ne sorprenderei.
Ma il nocciolo di tutto questo discorso articolato e incasinato che sto scrivendo qui, oggi, su questo diario da froci è proprio questo:
ho conosciuto una nuova band.
Enema Of The State non vi dice nulla?
Sto parlando dei Blink-182. Sono loro che ho conosciuto, sono loro! Quelli del cd sotto la pioggia, abbandonato sull'asfalto. Quelli che avrei dovuto ascoltare per curiosità. Quelli che tutti,qui in paese, odiano.
Ma da oggi, in questo posto sperduto tra le brughiere, c'è una persona che li difende.
D'ora in poi non accetterò più di sentire insulti a loro riguardo. Lo giuro, è una promessa che ho fatto a me stesso.
In effetti non mi è ancora capitata l'occasione di difenderli. E penso che quando capiterà i ragazzi che mi ascolteranno ne rimarranno parecchio sorpresi. E cominceranno a fare domande, del tipo: "da quando sei diventato un fan di quegli idioti?".
O forse, come molto più probabilmente penso succederà, nessuno mi ascolterà.
Perchè è naturale. Ma poco importa, dovrò farmi valere questa volta.

Non ho molta voglia di dilungarmi nello spiegare ciò che mi è accaduto da ormai mesi a questa parte. Perciò sarò breve,e sincero.
La verità è che ho cominciato ad ascoltare quel cd per farmi quattro risate, per confermare ciò che la gente diceva sul conto di questa band americana.
Mi sono ricreduto già alla seconda canzone.
Il fatto è che.. credo che questo album mi abbia cambiato la vita. Quando ho ascoltato per la prima volta Adam's Song e ho cercato il significato di questo testo, ne sono rimasto sbalordito. Mi sono messo a piangere. Ma per una volta, ho pianto dalla felicità.
Semplicemente perchè mi sembrava di aver trovato quell'appiglio,quel supporto di cui parlavo prima. Perchè non appena Mark, si chiama così il bassista e uno dei due cantanti, ha cominciato a pronunciare 'non ho mai pensato che sarei morto da solo' mi è venuta una fitta al petto. Per poco non mi veniva un infarto.
Già mi stavo totalmente immedesimando nella storia di questo ragazzo così depresso e alienato dall'esistenza, quando verso la fine tutto è cambiato. Tutto è esploso in un enorme fuoco d'artificio colorato di speranza. La speranza che potessi ancora trovare un senso alle mie giornate vuote e sole, mi ha inondato all'improvviso.
E non ho più potuto continuare a recitare la parte dell'ipercritico che da un giudizio restrittivo ad ogni assolo,e trova le pulci in qualsiasi rullata di batteria.
Credo che i Blink-182 siano una buona band, intendo se si parla di suonare. Travis, Tom e anche Mark sono indubbiamente capaci.
Ma se si comincia a guardare ciò che mi hanno insegnato con i loro testi, allora bisogna spendere qualche parola di più.
Ho sempre ascoltato band capaci di farmi affogare sempre di più,spingendomi la testa sotto la superficie di un mare denso di paranoie. 
Per la prima volta, ho trovato qualcuno di diverso.
Qualcuno che mi ha preso per il ridere, e mi ha fatto riflettere.
Qualcuno di cui guardando un videoclip, mi ha fatto contorcere e cadere dalla sedia dalle risate.
Qualcuno che mi ha ricordato che "la vita è una cosa seria, ma tu non devi esserlo".
Qualcuno che mi insegnato che i problemi esistono per essere affrontati e assimilati, per diventare persone più forti. Ma non è detto che questi problemi bisogna sempre risolverli in lacrime.
Qualcuno che mi ha ricordato che il sorriso è l'arma migliore per proteggersi da qualsiasi giudizio o cattiveria.
Qualcuno che mi ha fatto comprendere il vero significato della parola 'cambiare'.
Grazie ai Blink-182 Matt Steven è cambiato.
Ha messo da parte la sua immagine imposta da ragazzino incompreso e autolesionista, e ha scoperto di essere molto altro. Un ragazzo pieno di energia,e colmo di coraggio. Un ragazzo che se vuole, puo' arrivare a tutto. Un ragazzo che non si scoraggia facilmente. Un ragazzo che trova nel buono nelle piccole cose,nei piccoli gesti e nelle piccole parole di una giornata. In una sfumatura particolare di cielo. Un ragazzo che addirittura ha imparato ad essere allegro anche sotto questa costante pioggia. E che,soprattutto, ha imparato a non essere troppo serio. A godersi questi anni di cazzate e innocenti divertimenti, perchè non ritorneranno mai più indietro.
Sì, sono stato trasformato.
E..sapete una cosa? Ho trovato il coraggio anche per parlare ad Emily,quella ragazza che mi piaceva da parecchio.
Adesso siamo amici, e ci parliamo ogni giorno. Ci  tiriamo le palle di neve fuori da scuola, e gli m&m's in testa mentre fingiamo di studiare.
Ho trovato lei. E ho capito che non m'interessa per forza averla come ragazza da 'farmi'.
Mi basta anche solo aver trovato una persona con cui condividere i miei pensieri, e indovinate?.. anche la musica! Le piacciono i Blink!

Beh, che dire, non poteva andarmi meglio.
So che tutta questa positività e tutti questi insegnamenti non sono nulla di effimero.
Dureranno nel tempo perchè ho capito la lezione.

DEVO LA VITA AI BLINK-182.
E farò un culo grande come una casa a qualsiasi stronzo proverà ad insultarli!
Anzi..gli dirò: 

shit,piss, fuck, cunt, cocksucker, 
motherfucker, tit,fart, turd and twat! 


 

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