Guarda la luna

di Lina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lettere ***
Capitolo 2: *** Sorprese belle ***
Capitolo 3: *** Sorprese brutte ***
Capitolo 4: *** Lui c'era! ***
Capitolo 5: *** Il Risveglio ***
Capitolo 6: *** Una ragazza innamorata ***
Capitolo 7: *** Non capisci proprio niente! ***
Capitolo 8: *** Il sogno ***
Capitolo 9: *** Hermione, guarda la luna! ***
Capitolo 10: *** Ritorno al passato ***
Capitolo 11: *** A Grimmauld Place! ***
Capitolo 12: *** Natale, tra anelli e maledizioni! ***
Capitolo 13: *** Al San Mungo ***
Capitolo 14: *** Solo 5 minuti ***
Capitolo 15: *** La fine di un'era ***
Capitolo 16: *** Epilogo: Guarda la Luna ***



Capitolo 1
*** Lettere ***


Fan fiction 2

Ciao a tutti ragazzi, sono tornata, con il seguel della mia vecchia fiction! vi ricordate quella fic: IL mistero della bellezza delle rose? bene, ecco a voi il seguel. Abbiamo lasciato David ed Hermione in una serra ^^, sposati, Harry e Ginny hanno una bambina, Ron ha rimorchiato una bionda, con la quale si è lasciato il giorno dopo XD, e poi niente, abbiamo lasciato David ed Hermione al loro amore, si, direi di si! in questa nuova fic ci sono tante sorprese, scommetto che volete un anticipo! e no, io sn una serpe e non vi anticipo niente! vi dico solo che le soprese saranno belle e brutte, che in questa fic ritroveremo anche tutta la famiglia Wesley, tonks, remus la prof McGrannit molto più presente e anche, in qualche scena il più bel serpeverde del mondo magico: Draco Malfoy! spero che abbiate letto il 6° libro, perchè se nn l'avete letto penserete che sn una pazza a scrivere tutto ciò che ho scritto! XD dovreste leggere la descrizione di un bambino che ha preso tutto dalla madre...di chi sarà il figlio? mah...che serpe che sono... comunque leggete qui il primo capitolo e recensite!

P.s. la fic si intitola "Guarda la luna" XD XD che nomi strambi che do!

Guarda la luna

Capitolo 1: Lettere

Una bella ragazza dai capelli castani raccolti in un’alta coda, che lasciava intravedere ciocche di boccoli larghi e ordinati, era seduta, nel suo studio, e guardaava fuori dalla finetra, una giornata soleggiata illuminava la stanza. Dalla stanza si sentiva un vociare lontano, di ragazzini che giocavano, chiacchieravano e distucutevano animatamente. Una nuvola oscurò il sole per qualche secondo e lei tornò a concentrarsi sulla marea di compiti che aveva da correggere. Era felicissima di avere un posto ad Hogwarts, ma il suo lavoro era davvero stressante! Stava correggendo i compiti del primo anno, doveva ammettere che erano ben pochi coloro che avevano capito il concetto di alchimia. La materia che insegnava, Trasfigurazione, richiedeva concentrazione e studio, mentre la maggior parte degli alunni aveva copiato la definizione da un libro e l’aveva allungata con qualche aggettivo, pensò Hemrione, decisamente fuori luogo. Abbandonò il vano tentativo di dare almeno una “E” e finì di correggere i compiti velocemente. Quando ebbe finito, li mise da parte e prese una pergamena vuota. Rimase nel suo ufficio a scrivere la lettera fino a quando il sole non scomparì del tutto dietro le montagne che circondavano Hogwarts e rilesse la missiva:

Caro David,

Come stai? Io qui benone, mi piace tantissimo insegnare, ma è anche difficile, senza di te. David, amore, mi manchi tanto, non so più come contattarti di persona, hanno interrotto la Metropolvere, a causa dell’accatto dell’altro giorno, come vanno le cose lì a Londra?... Oh David mi manchi tanto. Vorrei che fossi qui, a dirmi che stai bene, sono preoccupata David, fatti sentire!. Ti Amo,

Un Bacio

la tua Hermione.

Hermione rilesse la lettera e poi la consegnò al gufo che stava appollaiato in un angolo.

La professoressa scese velocemente i gradini che portavano in un corridoio principale e si diresse in Sala Grande, per la cena. Si sedette al tavolo dei professori, ultimamente il discorso che animava la tavola era sempre quello: L’accatto da parte di alcuni Mangiamorte di qualche giorno prima. Hermione continuava a ripetere che era stato sciocco abbassare la guardia.

-       Sappiamo tutti che Voldemort non tornerà mai- disse lei – Ma ci sono pur sempre quei pazzi che gli sono fedeli!-

-       Sono d’accordo con lei Professoressa Granger- esclamò il professor Vitius

-       Io no- rispose prontamente Lumacorno, professore di Pozioni – Secondo me questo sarà il primo e l’ultimo accatto, non si faranno vivi di nuovo-

-       Le menti malvagie sono sempre imprevedibili- rispose la Preside – convengo con Hermione nel dire che non dovremmo e non dovremo abbassare la guardia, professor Lumacorno- continuò – La sicurezza prima di tutto- concluse e si alzò, allargò le braccia, congedando gli alunni ai loro letti.

Hermione si alzò, salutò i colleghi, evitando accuratamente Lumacorno, e andò nel suo studio, che nascondeva una stanza nella quale c’erano un enorme letto a baldacchino ad una piazza e mezzo, eleganti tende oro e rosse e una scrivania stile antico. La bruna si sdraiò e in men che non si dica si addormentò.

Qualche raggio di sole illuminò la stanza, raggiungendo il letto, dove un bel ragazzo con i capelli neri dormiva profondamente; appena un raggio di luce raggiunse il suo volto, il ragazzo si girò rapidamente, ma fu svegliato comunque dalla sveglia che aveva puntato alle 7.30 del mattino. Si alzò pigramente e si diresse in bagno; ne uscì avvolto dalla vita in giù da un asciugamano, che si tolse senza tanti scrupoli e si vestì. Un gufo entrò sbattendo violentemente le ali dalla finestra, lui prese la lettera e la lesse velocemnte, un caldo sorriso gli si disegnò sulla faccia, ma continuò a vestirsi. Alle 8.05 si sedette alla crivania ed inziò a scrivere con molta calma, alle 8.27 aveva finalmente terminato, rilesse la lettera:

Carissima Hermione,

sono felice di sentire che stai bene, un po’ meno di sapere che ti stai affaticando. Io sto bene qui, anche il mio lavoro è faticoso, ma al San Mungo hanno bisogno di un medimago specializzato in avvelenamento, quindi non mi posso tirare indietro. Qui a Londra si sta bene. Ho saputo da Harry e Ron dell’attacco, l’avevo detto io di non abbassare la guardia, cosa ne pensano i tuoi colleghi? Io non mi fiderei troppo. Qui il tempo è discreto, come si dice “non lo amo e non  lo odio”, ma a volte, quando ci sono le belle giornate, penso che vadano sprecate se non sei qui con me. Anche tu mi manchi tanto amore, tantissimo. Herm ti amo, e ti amerò sempre,

Un Bacione

Tuo David.

Il ragazzo rifilò la lettera al gufo e gli raccomandò di dargliela subito, qualunque cosa stesse facendo Hermione. David tornò a dedicarsi alla valigetta del lavoro e alle 8.30 si materializzò obbediente al San Mungo, per la consueta giornata di lavoro.

 

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Capitolo 2
*** Sorprese belle ***


Fan fiction 2

Capitolo 2: Soprese belle

Hermione stava spiegando ai ragazzi del 3° anno il concetto di animagus, quando un elegante gufo, il suo gufo, planò leggiadramente sulla scrivania, la classe guardò interessata, qualcuno cercò di spiare il nome del destinatario, ma per molti non ce ne fu bisogno, il gufo tese la zampa alla professoressa che prese la lettera e congedò l’animale. Hermione lesse la missiva e un sorriso enorme le si dipinse sul volto, e metà delle ragazze della classe la guardava con comprensione, comprendendo il mittente della lettera. La ragazza lesse la lettera 3 volte, ma quando si accorse che il bisbiglio nella classe stava crescendo di volume, decise di risprendere il controllo e si dedicò di nuovo ai suoi alunni.

Alle 13.00 si recarono tutti a pranzo, compresi i professori. Le porte erano state chiuse dall’ultimo arrivato, e si stavano dedicando tutti ad un crescente chiacchiericcio, quando le porte della Sala Grande si spalancarono e un giovane con i capelli neri e gli occhi azzurri apparve sulla porta; qualcuno si spaventò, credendo fosse un Mangiamorte, qualcuno si stranì, qualcuno addirittura urlò; solo una ragazza nella sala non si era mossa, era rimasta a bocca aperta, schoccata. Hermione si alzò lentamente e andò incontro al ragazzo, lui la guardava, come a volere assorbire tutta la sua bellezza, quella bellezza che gli era stata negata per un mese intero!. Anche lei lo guardava, si perdeva, come sempre negli occhi azzurri del ragazzo. Fu lui a prendere l’iniziativa, senza però staccare lo sguardo dalla ragazza, la baciò profondamente, il brusio nella stanza crebbe, ma ad Hermione e David sembrava di essere soli, in un stanza, racchiusi nel loro amore. Passò qualche istante, o forse una vita, David si staccò dolcemente da lei e si guardò intorno, gli occhi di centinaia di ragazzi erano puntati su loro. I due innamorati non sapevano che fare, ma non furono loro ad agire per primi, un fischio giunse lontano, poi qualche risata allegra ed infine una serie di applausi. Hermione arrossì violentemente e prese per mano David, le dava sempre sicurezza. David sorrise nervosamente, poi prese in braccio Hermione e la condusse nello studio che gli aveva descritto tanto accuratamente in una delle sue lettere. Si guardarono di nuovo.

-       Hermione- sussurrò David

-       David- rispose Hermione

-       Ti Amo, non sopportavo più quelle lettere che mi mettevano nostalgia- la baciò

Hermione non rispose, si lasciò trasportare dalla passione, e in men che non si dica furono avvolti dal loro amore lì, sul letto della professoressa di trasfigurazione.

David aprì gli occhi e osservò i lineamenti rilassati di Hermione, gli sebrava ancora più bella di quanto la ricordasse; osservò il profilo della sua fronte, il profilo del duo naso perfetto, delle sue labbra carnose, poi del bel collo magro di Hermione, poi risalì, osservando di nuovo il profilo del suo naso e l’impulso di sfiorarla fu incontrollabile; la toccò, con leggerezza, con calore, con amore. Hermione aprì gli occhi, svegliata da quel profondo calore, le due dita del ragazzo stavano sfiorando il suo naso, stavano scendendo sulla punta, inziando a sfiorarle le labbra calde e morbide, Hermione intrappolò le dita tra le labbra e David alzò lo sguardo sui suoi occhi, sorrise, la baciò. Hermione controllò l’orologio sul comodino, le 7.45, si doveva alzare. Anche David diede controvoglia un’occhiata all’orologio, consapevole che, riconoscendo l’ora, avrebbe dovuto alzarsi. Scostò piano le coperte, ma quando si accorse che anche la ragazza si stava alzando, le piombò addosso, facendola coricare nuovamente, iniziò a farle il solletico, prima come un bambino, poi però abbandonò i modi gioviali e iniziò a solletirle il collo con due dita che appena la sfioravano, Hermione smise di ridere a crepa pelle, ma continuava a rabbrividire per il leggero formicolio sul collo, sostituito poi da un dolce calore e poi da un tocco soffice di qualcosa di morbido, le labbra di David. Hermione chiuse gli occhi, avrebbe voluto che quel bacio non finisse mai, ma non fu così, dopo pochi istanti David si scostò, facendo alzare Hermione, ma abbracciandola da dietro, amorevolmente, baciandola ancora sul collo. Dopo pochi istanti di coccole Hermione si scostò e andò in bagno.

-       Amore, sei stato stupendo- disse lei

-       Ieri sera quando sono apparso all’improvviso o stanotte?- chiese sarcastico

-       In tutte e due le occasioni- rispose con un ridolino Hermione.

-       Ti Amo- rispose lui, semplicemente

-       Ti Amo- ripetè Hermione con tranquillità.

Questo capitolo è piuttosto leggero, niente di che, ma mi piace, perchè esprime la semplicità dell'amore che prova Herm, questo è quello che si dice amore puro!. Sono super contenta per in sole due ore hanno letto la mia fic in 13, a voi non sembrerà poi tanto, ma vi giuro che sn contenta, perchè per me è un grande traguardo, mi piace scrivere e non lo faccio solo per sapere che in tanti leggete, mi bastano due o tre, che sappiano ciò che esprimo a voi. le mie fic, spesso, non hanno una morale, ma servono a farvi capire che il vero amore esiste. una delusione amorosa può lasciare ferite profonde e non voglio che nessuno pensi anche solo per un secondo che l'amore fa schifo! L'amore è la cosa più bella che ci sia! perchè esistono milioni di persone, ma soprattutto di bambini che hanno bisogno del vero, puro e semplice amore! ragazzi grazie, perchè accogliete pazienti il mio messaggio! ringrazio Willow Malfoy che è stata la prima a recensire in questa nuovissima fic...grazie Willow Malfoy, sono contenta che la prima ti sia piaciuta, e farò del mio meglio per non deluderti! bacioni!

By XxLinucciaxX

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Capitolo 3
*** Sorprese brutte ***


Fan fiction 2

Capitolo3: Sorprese brutte

-       Amore, devi proprio andare?- domandò afflitta Hermione

-       Herm, ho passato qui una settimana, la Preside McGrannit è stata fin troppo gentile, le devo un favore, e io devo tornare a lavoro!- rispose David, un po’ seccato, già per lui era difficile, se poi Hermione lo tratteneva, aveva paura che non ce l’avrebbe fatta a dirle no.

-       Ma, Amore, non crei nessun disturbo, e poi hai così tante ferie arretrate! Sono certa che ti darebbero un altro paio di giorni- rispose Hermione, mettendo il broncio

-       Ti prego amoricchio, non insistere, ti prego, è già abbastanza dura, mi mancherai, lo sai!- disse lui, le

scoccò un bacio passionale, si stava lasciando andare troppo, e poi erano circondati da ragazzini! La salutò ancora e le diede un leggero, ma amorevole, bacio sul naso e si incamminò verso il cancello. Solo quando sparì, ormai troppo lontano per essere visto ad occhio nudo, Hermione ritornò nel castello e si diresse nel suo studio, malinconica, non avrebbe mai voluto separarsi da David, ma purtroppo la sua professione lo implicava. La ragazza si sedette alla sua scrivania e si mise a preparare la futura lezione per i ragazzi del 7° anno.

David si svegliò la mattina dopo, e, come di routin, fece la doccia, si vestì, prese la valigia e si smaterializzò in ufficio.

Hermione era seduta al tavolo dei professori della sala comune, stava facendo silenziosamente colazione, quando due gufi planarono davanti a lei: uno con una copia della gazzetta del profeta, l’altro con una lettera. Hermione decise di leggere prima qualcosa sul Profeta. Aprì la pagina, quasi le prese un attacco di cuore, molti si girarono verso di lei, nessuno aveva ancora ricevuto la gazzetta, Hermione mostrò il titolo in prima pagina:

“Attacco dei Mangiamorte a londra, è panico per le strade”

Seguiva un articolo molto corto, visto che la maggior parte della pagina era invasa di foto di marchi neri e palazzi in fiamme, Hermione lesse velocemente l’articolo:

 

Ieri in tarda serata i Mangiamorte scampati ai numerosi arresti da parte degli Auror del Ministero hanno creato il panico tra le strade magiche e non di Londra, sono entrati oggi in servizio numerosi Auror e Obliviatori per placare le acque, si contano già numerosi feriti e altrettanti morti, tra i quali la maggior parte Babbani e Auror intervenuti per salvare i superstiti. Il Ministro non ha anora fatto sentire il suo parere sull’acaduto, le sue parole a riguardo sono state:

(segue a pagina 2,3,4,5)

Hermione non aprì il giornale, l’altro gufo le stava beccando dolorosamente la mano, così la ragazza, ancora scossa, posò il giornale e bevve un sorso di succo di zucca, staccando nel frattempo la lettera balla zampa tesa del gufo, la lettera aveva strani bordi neri, Hermione lesse, con calma:

Signorina Granger,

Siamo spiacenti di informarla che ieri è venuto a mancare Ronald Wesley, Auror Ministeriale , addetto alla sicurezza della High Strett e della Rome Street di Londra, a causa di un attacco Oscuro,

Siamo desolati per la sua perdita,

Distinti Saluti,

Argulus Andrew Kisloy, Vice-Capo Auror Ministeriale.

Il calice di cristallo in mano ad Hermione cadde e si ruppe. Hermione si guardò intorno, ma non capiva più niente, solo un brusio confuso, si sentiva come se qualcosa le stesse comprimento il cervello, non capiva niente. Vedeva la gente che la guardava, ma, anche se sentiva le loro voci, non riusciva a percepire il significato delle loro parole, non poteva essere. Rilesse la lettera. Rilesse la lettera. La rilesse ancora. Calde lacrime scesero sulle sue guance. No, Ron no. Sentiva il sapore delle proprio lacrime, che, ribelli, scendevano imperterrite sulle guance, non poteva essere vero, era solo uno scherzo di cattivo gusto. Girò piano la busta, l’esclusivo marchio del ministero era posto lì, dove in una lettera babbana c’era il francobollo. Alcune lacrime arrestarono il loro percorso morendo sulle labbra di Hermione, altre, invece, gocciolarono sulla lettera che Hermione teneva in mano. Si sentiva strana, in un’altra dimensione, tutti parlavano, sentiva le loro voci, ma non percepiva la loro utilità, non stava ascoltando, stava sentendo. Tornò bruscamente alla realtà, quando Hagrid le strappò la lettera dalle mani.

-       No- lo sentì sussurrare, per poi lasciarsi andare in un singhiozzo sommesso.

La professoressa McGrannit prese la lettera.

-       Oh Hermione. Mi dispiace, noi tutti eravamo affezionati a Wesley- disse

Anche quelle parole scivolarono via dalla testa di Hermione, non capiva più niente. La ragazza si lasciò cadere per terra, rimanendo inginocchiata, piangeva, Ron no. Non poteva essere, ma perché proprio Ronald, il suo Ronald?!. Alcune lacrime caddero sul dorso della sua mano, appoggiata per terra, calde lacrime le bagnarono la mano, poi tornò veramente alla realtà, sentì un forte dolore alle ginocchia e freddo, sotto il palmo della mano, il pavimento era gelido. Si alzò, ancora confusa. Uscì dalla grande sala, sotto gli sguardi di tutti. Uscì dalla scuola, attraversò il giardino, qualcosa la stava guidando fuori, non sapeva ancora dove stava andando. Uscì dai confini di Hogwarts e si smaterializzò, aveva fissato la sua meta.

Che batosta e? dal paradiso all'inferno in pochi istanti, incredibile, a dire la verità non sono del tutto soddisfatta di questo capitolo, avrei voluto colpire ancora più in profondità, ma non posso testare su me stessa, perchè l'ho scritta io ^^ quindi vi prego di dirmi cosa ne pensate, cono davvero suriosissima! perchè, sapete, a me piace creare scene drammatiche, ma...non so se ne sono all'altezza, avrete notato certamente che aggiorno molto in fretta, ma se nessuno recensisce, sono portata a pensare che la storia non vi piaccia poi tanto! quindi vi prego di recensire, anche critiche negative, così saprò se continuare! intanto ringrazio Master Ellie, ti capisco enissimo se all'inizio non volevi leggere la storia, perchè anch'io, quando vedo che non sono finite, oppure che ci sono dei personaggi nuovi, che magari non mi andranno a genio, evito la ff, sono contenta ti sia piaciuta, se vuoi continua a recenzire e dimmi dove sbaglio, ragazzi mi aspetto soprattutto consigli su come migliorarmi!

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Capitolo 4
*** Lui c'era! ***


Fan fiction 2

Capitolo4: Lui c’era!

La ragazza aprì gli occhi, e si ritrovò davanti una villetta stile inglese, suonò educatamente, sentiva il segno del passaggio delle lacrime sul suo volto. Le aprì un ragazzo con gli occhiali e gli occhi verdi e gonfi, i capelli scompigliati, era parecchio ferito. Non parlò, ma strinse forte a sé Hermione, sapeva cosa stava provando.

Rimase abbracciato ad Hermione per 10 minuti buoni, poi la lasciò andare, Hermione  ancora persa in singhiozzi. Nessuno sapeva cosa aveva bisogno di sentirsi dire, solo tristezza riempiva i loro animi. Hermione ci pensò bene, conosceva Ron da quando aveva 11 anni. Chiuse gli occhi forte, per non pensarci, ma vivido nella sua mente apparve un ricordo: Una ragazzina con i capelli crespi e ricci era entrata nello scompartimento di un treno e aveva salutato un po’ sgarbata due ragazzini seduti lì, uno con gli occhiali e moro, l’altro con i capelli rossi, coperto di lentiggini. Hermine riaprì gli occhi, come avrebbe potuto mai dimenticare Ron, come avrebbe potuto smettere di piangere, non sarebbe mai più stata felice, lo sentiva. Chiuse gli occhi, davanti a lei la vivida immagine di un ragazzo con i capelli rossi che le sventolava in faccia un topo brutto e molto magro, dall’aspetto malaticcio, Ron le stava urlando contro. Hermione aprì di nuovo gli occhi, come aveva potuto odiarlo per uno stupido gatto? Non si era mai scusata, il pianto la travolse di nuovo e nuovi ricordi affiorarono nella sua mente: lei e Ronald che litigavano al ballo del ceppo, lei e Ronald che parlavano con Harry gioiosamente, lei e Ronald che litigavano ancora, lei che arrossiva quando stava per invitarlo ad un’esclusivissima festa di Natale il 6° anno ad Hogwarts, Ronald disteso su un letto in infermeria, lei che abbracciava Ronal, e poi ancora, nottate passate insieme a Godric’s Allow, lei e Ronald che facevano ricerche, lei e Ronald…all’improvviso Hermione non riuscì più a ricordare un momento in cui non ci fosse Ron, un momento della sua vita, un solo momento importante in cui era mancato. C’era quando era stata pietrificata dal Basilisco, c’era quando si era presa la sua prima svista per Viktor Krum, c’era quando avevano lottato per gli Horcrux, c’era quando si era fidanzata e c’era al suo matrimonio, c’era sempre, non era mai mancato fino a quel momento, non era mai mancato fino a quel giorno. Lacrime calde continuarono a rigare il volto di Hermione, lei chiuse gli occhi per addormentarsi e, prima di cadere in un profondo sonno si rese conto che niente avrebbe potuto separare lei e Ron, se non la morte.

Piccolo capitolo riassuntivo, lo chiamerei così, per ora i capitoli non saranno nietne di speciale, diciamo che darò a Herm la possibilità di capire quali erano i veri sentimenti che provava verso Ronald, e poi, piano giungerà ad un'importante conclusione, la immaginate, tutti, è molto prevedibile, ma per lei non sarà tutto tanto semplice! Grazie roberta che sei tornata a recensire, mi metti davvero tanta allegria, e mi fai tornare ogni volta la voglia di scrivere, cercherò di non deluderti! lo so che sono una vera serpe, ricordi che ti avevo anticipato qualcosa prima? bhè questa è la grande sorpresa, mi è davvero dispiaciuto, ma l'idea me l'hai proprio fatta venire tu quando hai detto, nella tua prima recensione "Ron/Herm for ever" ed eccoti accontentata: "niente avrebbe potuto separare lei e Ron, se non la morte." La grande verità è questa, spero che tu non smetta di leggere, perchè ti garantisco che sei tu la mia vera musa ispiratrice! il mio contatto è: estrell@hotmail.it contattami oppure inviami una mail! ci tengo a parlarti, davvero! e chiunque mi voglia contattare può farlo! per pareri, chiarimenti, insulti e sputi in faccia XD li accetto tutti volentieri, cioè, gli sputi un pò meno, che schifo XD però i chiarimenti sono pronta a darveli! vvb!

By XxLinucciaxX 

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Capitolo 5
*** Il Risveglio ***


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Capitolo 5: IL risveglio

La ragazza si svegliò, stanca, il suo non era stato quello che si dice un sonno sereno. Un ragazzo con gli occhi azzurri e i capelli neri la guardò, ma non le sorrise come faceva sempre, la abbracciò, solo amarezza nel suo abbraccio, anche lui, evidentemente, troppo triste per trasmettere anche solo un minimo segno d’amore. Hermione si mise a sedere, era a casa di Harry, seduta su un divano rosso. Si ricordò quel divano, lo stesso su cui sonnecchiava Ron il giorno in cui ricevette la sua settima lettera da Hogwarts. Ron, si voltò speranzosa verso David, pregando che le dicesse che era stato solo un brutto sogno, ma non fu così, lui abbassò lo sguardo, afflitto. Hermione si guardò intorno, seduto su una poltrona, in un angolo, al buio, un ragazzo stringeva le ginocchia al petto, singhiozzi riempivano la stanza, Harry stava piangendo. Hermione si alzò, gli accarezzò la spalla, lui alzò lo sguardo, gli occhi gonfi dalle lacrime, un’espressione di chiaro dolore dipinta sul volto.

-       mi ha portato via anche lui, ed io non ho potuto fare niente, non ho potuto fare… l’ultima parola si perse in un altro singhiozzo, Hermione non aveva mai visto Harry piangere così.

La ragazza si sentì improvvisamente vuota, come se niente in quel momento potesse renderla felice. Si voltò di nuovo verso David, la faccia del ragazzo era sprofondata tra le mani, anche l’altro piangeva, Hermione ripensò a Ron, ancora una volta le lacrime le rigarono il volto, Ron.

Più che capitolo lo chiamerei intermezzo, l'ho detto che i capitoli sarebberp stati molto, molto piccoli, ma andate avanti perchè ho aggiornato anche l'altro, perchè questo mi sembrava, anzi è poco! ringrazio roberta che mi recensisce come sempre ;) ed è anche super simpaticaaaaaa!| grazie roberta, 6 mitica. ringrazio anche Master Ellie che è tornata a recensire, vorse vi ho un pò deluse con sta storia di Ron? lo so ragazze/i, ma non è molto colpa mia, anche Siletne è morto, ma non è colpa della Rowling! è colpa delle circostanze! Comunque spero non mi ucciderete, vedrete, accadranno tante di quelle cose in seguito, che Ron sembrerà solo un lontano ricordo! Ragazzi/e grazie perchè leggete in tanti, siete mitici! vvb!!!!!!!

By XxLinucciaxX 

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Capitolo 6
*** Una ragazza innamorata ***


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Capitolo 6: Una ragazza innamorata

Passarono tre giorni, durante i quali né Hermione, né Harry mangiarono niente di tutto ciò che David offriva loro. Loro erano un trio, loro erano legati, aveva sempre pensato che non si sarebbero mai separati, mai. Non aveva pensato a quell’eventualità, ed Hermione non aveva mai parlato  sinceramente con Ron. La quarta sera una ragazza dai capelli lunghi e rossi uscì da una stanza, anche lei aveva il volto segnato da profonde occhiaie, Ginny aveva sofferto molto l’assenza di Ron. Ma, dopo 4 notti di pianti, era riuscita a superare lo shock, al contrario di Harry ed Hermione, che, proprio quando sembrava si fossero calmati, scoppiavano in lacrime. Hermione non poteva fare a meno di pensare che Ron non avrebbe mai saputo quello che provava per lui. Una sera, la sesta sera dopo la morte di Ronald, era riuscita a parlare.

-       Non ho fame David- sussurrò, la voce roca, per il poco uso

-       Amore, devi mangiare qualcosa, non mangi da cinque giorni, inizio a preoccuparmi-

-       David, non ho fame- continuò lei, il ricordo vivido di Ron che, appena si metteva a tavola, cercava di ficcare in bocca il più possibile di mercanzia. Un leggero sorriso le si disegnò sul volto, lasciando però posto, l’istante dopo, ad una smorfia di dolore, le lacrime avevano cominciato a scorrerle sulle guance.

Passarono altri 4 giorni, Hermione ed Harry erano tornati a parlare, ma erano comunque meno loquaci del solito.  Avevano fissato il funerale di Ronald per il 23 Ottobre, a tre giorni di distanza. Hermione andava e veniva dal servizio funerario, voleva che tutto fosse perfetto, per onorare la memoria di Ron. Ogni tanto a metà strada, evidentemente per alcuni ricordi emersi a galla, scoppiava a piangere e cadeva, ovunque fosse. Arrivò così il 23 Ottobre, la giornata tetra, il cielo coperto di nuvole, rispecchiavano del tutto l’umore di Hermione. Quella mattina la ragazza si alzò silenziosamente, andò in bagno, si tolse la camicia da notte di seta e si infilò sotto la doccia. Aprì l’acuqa e calde gocce caddero sui capelli di Hermione, rendendoli lisci e morbidi. L’acqua continuava a scendere sul proprio corpo, quella che sfiorava il suo viso si univa lentamente alle lacrime che solcavano il suo volto. Affondò la faccia tra le mani e pregò. Alzò di nuovo la testa, l’acqua scivolava lungo il suo corpo, solleticandola, ma nemmeno il solletico avrebbe potuto strapparle un sorriso. Hermione si insaponò bene ovunque, si risciacquò e uscì dalla doccia, quel piacevole calore che l’aveva avvolta, svanì, le calde gocce d’acqua non si mescolavano più alle proprie lacrime, ora c’erano lacrime e basta, e allora capì, insonnia, pianto, amarezza, quelle erano certamente le pene di una ragazza innamorata.

Avrete notato, in questo capitolo che l'ultima frase si riferisce certamente a Hermione ma non a David, e si, ragazzi, guardiamo in faccia la realtà! io non sono una Ron/Herm, io sn una Draco/Herm, ma non poteva non nascere questo dubbio in Hermione! In fondo l'autrice reale del libro ha fatto intendere che il feeling sarebbe perfetto, se non litigaserro ogni due secondi ^^, però, dai non è poi tanto...insomma,limitiamoci alla fic, dicendo che Hermione è sempre stata emotiva e pensierosa, e questo pensiero si alimenterà nella mente di Hermione, che, infine giungerà ad una strana conclusione! non vi dico altro, spero il cpaitolo vi sia piaciuto, soprattutto la scena della doccia, fa molto americanata, ma a me non dispiace, perchè nella mia mente ricreo una scena abbastanza realistica!. ciaoooooooooooooo

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Capitolo 7
*** Non capisci proprio niente! ***


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Capitolo 7: Non capisci proprio niente

Uomini e donne vestiti di nero si alzarono dalle sedie, poste in un enorme cimitero, e, piano piano, uno ad uno, si allontanarono, per poi smaterializzarsi, rimasero solo poche persone, un gruppetto di 4 ragazzi in prima fila: Hermione, David, Harry, Ginny. Poco lontano, un gurppo abbastanza numeroso: Molly e Arthur Wesley, Fred e George, Charlie, Bill e Fleur Delacour, Remus Lupin, mano nella mano con Tonks, Malocchio Moody e la professoressa McGrannit. Molly piangeva urlando, Arthur la consolava,in silenzio, Fred e George sembravano più seri che mai, anche loro avevano gli occhi gonfi. Bill, Charlie e Fleur, poco distanti, avevano la testa china; Remus e Ninfadora avevano l’aria afflitta, Malocchio sorseggiava dalla sua fiaschetta, la Professoressa McGrannit usava un fazzoletto scozzese, lo stesso che usò per Silente pensò Hermione, per asciugare le distinte lacrime che le segnavano il volto. Anche quel gruppo si congedò, rimasero solo Molly, Arthur, Hermione, David, Ginny e Harry. Piano, lentamente, si alzarono anche loro, e si smaterializzarono, dovevano riprendere la vita di sempre.

Hermione aprì gli occhi, e voltò lo sguardo alla sua sinistra, David le dava le spalle, si erano molto allontanati da un po’ di tempo. Si alzò cauta e si vestì, gli diede un bacio sulla fronte e andò in cucina, Hermione aveva chiesto un mese di aspettativa, dopo il funerale, non credeva che sarebbe riuscita a guardare in faccia i suoi alunni. Scese le scale, andò in cucina, preparò il caffè, ne bevve un morso, ma fu interrotta. Due braccia l’avvolsero da dietro, un bacio leggero le sfiorò il collo.

-       Buongiorno, amore-

-       Buongiorno…David- rispose lei, sottovoce

-       Amore, ne abbiamo già parlato, ma tentar non nuoce, Herm, amore, sei sicura di non voler andare da uno psicologo?- chiese lui

-       Sono sicurissima di non averne bisogno- rispose lei con calma

-       Ma, Amore, tu…io…-

-       David, ne abbiamo già parlato, non voglio- la ragazza iniziò ad alzare la voce

-       È sempre la stessa storia, Herm, ne hai bisogno, era il tuo migliore amico-

-       Tu non capisci niente, proprio niente!- Hermione si alzò dalla sedia, allontananosi da David, fissandolo negli occhi

-       Cosa non capisco, fammi capire!- urlò David, irato

-       Non capisci che io l’amavo!- le lacrime agli occhi, Hermione scappò via, non ci poteva credere. L’aveva

Detto!, gliel’aveva detto!, lei era sposata, ma aveva detto che amava Ronald Wesley. Aveva commesso un errore stratosferico.

La ragazza corse al piano di sopra, prese frettolosamente le sue cose, doveva andarsene, non voleva guardare la delusione di David in faccia, non voleva, per la prima volta in tutta la sua vita, vedere, incrociare, perdersi negli occhi di David. Chiuse la borsa e si Smaterializzò.

Aaaaaallora, non vi devo spiegare neinte, solo basta dire che FINALMENTE L'HA AMMESSO, NON SOLO A SE STESSA MA ANCHE A SUO MARITOOOOOOOO....questo capitolo è venuto fuori con molta semplicità, diciamocelo, Hermione però se la va a cercare, se è morto, che cacchio le importa se era innamorata?! giusto...l'ho scritta io quindi, vi do io la spiegazione: Hermione è molto sensibile, questo lo sappiamo tutti e, inoltre, non riesce a mentire a David...perchè...logico lo ama! ma come fa ad amare due persone insieme?! emh... cito celentano nel dire "c'è sempre un motivo " XD...chiariamo un punto NON MI PIACE CELENTANO...è mia madre quella fissata....comunque, tornando a noi....grazie a roberta e a Master Ellie che continuano a recensire.

roberta: sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto! non ti deluderò!

Master Ellie: XD che brutto colpo quello di Ron eh?! Bhe, ti dirò che Hermione, tonta com'è in fatto d'amore, non avrebbe mai capito che l'amava se prima non fosse morto, quindi...comunque sono contenta ti sia piaciuto, spero continuerai a leggere!

Vi premetto che questa fic si sta rivelando più lunga del previsto...quindi cercherò di aggiornare prest, per non lasciarvi troppo col fiato sospeso, ho un mare di ideeeee

By XxLinucciaxX

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Capitolo 8
*** Il sogno ***


Fan fiction 2

Capitolo 8: Il sogno

Hermioine aprì gli occhi, davanti a sé una splendida distesa di rose, racchiusa in una serra, ma che sembrava infinita. Si sedette sull’erba, strinse le ginocchia al petto e pensò a ciò che aveva detto, era vero, aveva amato Ron, ma non quanto David, eppure aveva fatto capire che lo aveva sempre amato, che l’amava anche da sposata, che l’avrebbe amato sempre. Una parte di sé pensò che era vero, una parte di sé pensò che era Ron l’uomo della sua vita. Eppure non era lui quello che le aveva giurato eterna fedeltà, no, non era lui, era David, che le sorrideva sull’altare, era David, che la svegliava la mattina, era David che le regalava le rose, era David l’uomo della sua vita, lo sarebbe stato sempre. Hermione pensò bene e arrivò ad una conclusione: Ron era l’uomo perfetto per lei, ma David era l’uomo che amava, c’era differenza, e l’amore batteva tutto, anche la perfezione. Quindi le lacrime tornarono a scivolare sulle guance di Hermione, aveva commesso un errore, David non l’avrebbe perdonata. Il sonno prese il sopravvento, la ragazza chiuse gli occhi e si lasciò scivolare di lato.

Aprì gli occhi dopo poche ore, sentiva freddo, erano in pieno inverno, prese tutti i maglioni che aveva e si coprì accuratamente le gambe, il busto e le braccia, cercando di riscalsarsi come poteva. Il sonno si impadronì di nuovo di Hermione. La ragazza aprì gli occhi, c’era caldo, ora, David le stava sorridendo.

-       Amore- disse Hermione

-       Herm- disse lui, gelido, - ho capito, Herm, lo sapevo che era Ron l’uomo della tua vita, ho già chiesto il divorzio-

-       No, no, no David, mi sbagliavo, tu sei l’uomo della mia vita, io Ti Amo- urlò Hermione

-       Hermione non continuare a prendermi in giro, rispetto la tua scelta, addio- David si era alzato e smaterializzato

-       David- sussurrò Hermione, poi, insospettita da un rumore si voltò, Ron la guardava con aria ebete

-       Davvero mi ami?- chiese il ragazzo

-       NO!, io amo David, non te, David- urlò Hermione

Ron si trasfigurò in David, le stava urlando contro “come hai potuto tradire il mio amore?!?!?!”, poi tornava Ron, che urlava ugualmente “Fai sparire quel gatto, guarda com’è ridotto crosta!”, poi all’improvviso spuntò Harry, dal nulla, “Non è Crosta, è Peter Minus, se sconfiggiamo lui, Voldemort non potrà mai tornare, così non ucciderà Ron”, Hermione prese il topo tra le mani, questo scappò via, un lupo mannaro arrivò dal nulla, “hermione cos’hai fatto? Ora Voldemort tornerà! Ron morirà” il lupo Mannaro le urlava contro, Molly Wesley piangeva, i gemelli stavano per ucciderla, doveva pagare, era colpa sua!, Ginny la guardava afflitta, l’aveva delusa, David, le si avvicinò, ghignò malvagiamente e una luce verde scaturì dalla sua bacchetta, urla e poi niente. Hermione aprì gli occhi, aveva la fronte imperlata dal sudore, si alzò velocemente, e si smaterializzò davanti ad una villetta in Godric’s Allow. Suonò alla porta e le aprì una ragazza con dei lunghi capelli rossi. Le sorrise educatamente e la invitò ad entrare.

-       È tutta colpa mia se Ron è morto- sussurrò

-       Non dire sciocchezze, è colpa dei mangiamorte!- disse Ginny con fermezza

-       Ma…ma- Hermione raccontò il suo sogno

-       Tu non ricordi i fatti come stanno Hermione- disse una voce maschile alle sue spalle – È successo tanti anni fa- concluse Harry

-       È stata colpa mia, lo ricordo-

-       Fu colpa di Lupin, che si era trasformato in Lupo Mannaro, non ricordi? Minus approfittò della confusione e scappò- continuò – E comunque qualcun altro avrebbe pensato a far risorgere Voldemort, non è colpa tua, né mia, né tanto meno di Lupin- concluse

-       Grazie Harry, grazie- rispose la ragazza

-       Come mai sei qui a parlarne con noi, e non sei a parlarne con David?!- chiese ginny curiosa

Hermione scoppiò in lacrime e raccontò della sua sfuriata e poi spiego tutto, come aveva pensato alla serra. Ginny le sorrise comprensiva

-       Lo sai che David ti perdonerà, è sempre stato buono, se gli spieghi- disse la rossa

-       No, tutto ha un limite, anche la pazienza di David, sparirò dalla circolazione, non mi farò vedere mai più, non posso, voglio fuggire-

-       Scappare non risolve i problemi, Hermione- intervenne Harry

-       Oh Harry, voglio lasciare da parte tutta questa storia, ricominciare da capo, ma visto che voi non siete d’accordo, me ne andrò senza salutarvi- si smaterializzò, Harry e Ginny si guardarono preoccupati, e seppero che non avrebbero rivisto Hermione tanto presto.

Caio raga... scusate il ritardo...sn successe un mare di cose...comunque ecco a voi un nuovissimo capitolo! non so cosa vi aspettiate dal capitolo successiovo...ma non vi premetto niente....soltanto che Hermione non cambierà mai! forse il fatto che vuole lasciarsi tutto alle spalle è anche logico...ma nn è da Herm...quindi.... hou spremetevi le meningi! XD come sono sadica! comunque vi dico che nn è del tutto scontato...ma nn è nemmeno così poco prevedibile...si insomma...dovrete aspettare un pò...perchè ho qlc problema col pc....però intanto.. se volete...potete scrivere qualche recensione e dirmi cosa farà secondo voi Hemrione nu!?!?!? comunque ringrazio:roberta (la mia mente ha in mente un lunghissimo intreccio di problemi per Herm....comunque secondo me Herm...nonostante sia intelligentissima non è finita a corvonero proprio perchè non sempre nella vita ha gli occhi aperti alla realtà), Master Ellie (ho lasciato un commento in una delle tue ultime fic...mih sei trp simpatica...e pazza come me...Herm un giorno capirà....potremmo chiamarla miss indecisione....o meglio miss qui comando io ma alla fine sn trp storta! ^^), Willow Malfoy (quel noooo era per la tristezza...per la schifezza o per la sorpresa?! accetto qualunque cosa ma rispondi sennò non dormo la notte!) grazie a tutte ragazze!!! vvb

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Capitolo 9
*** Hermione, guarda la luna! ***


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Capitolo 9: Hermione, guarda la luna!

 Hermione percorse uno stretto corridoio alberato, con in mano un mazzo di fiori di campo. Girò a sinistra, questa volta era circondata da numerose lapidi, che, nonostante fossero maestose e imponenti, non le inquotevano timore, ma dolcezza. Raggiunse due tra le più piccole, in fondo alla fila, erano più vicine di quanto fossero le altre. Su una lapide, a lettere cubitali la scritta “Daniel Granger” e, proprio lì accanto un’altra lapide “Allison Jonson Granger”. Hermione divise il mazzo in due e ne posò la metà su entrambe le tombe.

-       Mamma, cosa devo fare?- chiese, con le lacrime agli occhi

-       Papà, ti prego, aiutami non so che fare- Hermione serrò i pugni

-       Ho sbagliato, ho commesso un errore, ma non so a chi chiedere aiuto, a chi chiedere consiglio, non ci siete nemmeno voi- Hermione posò lo sguardo sulla tomba della madre, lo sguardo annebbiato, dalle lacrime che tratteneva, una scritta attirò la sua attenzione: “Madre… il resto era coperto dalla neve; Hermione la scostò con un gesto della mano, ora poteva leggere il resto della scritta: “… e moglie esemplare”, le lacrime sceserò dagli occhi di Hermione, riscaldandole le guance, “madre e MOGLIE esemplare” ecco cos’era anche lei, era una moglie, era prima di tutto una moglie. Scostò lo sguardo sulla tomba del padre “Padre e marito esemplare”, e David era suo marito, era il suo sposo, era il suo amore, lui rappresentava l’amore, Hermione lo sapeva bene, anche quando aveva ceduto a quella spiacevole confessione, lei AMAVA David, e David amava lei… quelle parole risuonarono nella testa della ragazza: David l’amava, David le era sempre stato accanto, David l’amava, era David che era sempre stato presente, non Ron, Ron non era stato vicino a lei quando si era innamorata di David, non le aveva regalato centinaia di rose, non le aveva regalato costosissimi ciondoli, non le aveva regalato quella piuma, non le aveva regalato il suo amore. Ancora una lacrima scese sul volto di Hermione, non avrebbe mai vissuto con Ron quei momenti, la ragazza singhiozzò, ma lei non voleva viverli, erano momenti incancellabili, indelebili nella sua memoria, momenti che aveva già vissuto…con DAVID!.

Hermione si sedette per terra, tra le lapidi dei suoi genitori, il cielo diventò man mano più roseo, ma più sereno, il sole sparì dietro le colline che circondavano la cittadina natale di Hermione, il buio prese pian piano il posto del cielo roseo. Una mano accarezzò la spalla di Hermione. La ragazza si voltò, due splendendi occhi azzurri la guardavano, David sorrideva.

-       David- sussurrò alzandosi e avvicinandosi, ma David voltò lo sgurdo

-       Oh David, ti prego perdonami, io…-

-       Hermione, guarda la luna- David aveva la voce gentile, quasi dolce

-       Si- la ragazza ubbidì

-       Hermione, guarda le stelle-

-       Si- ripetè

-       Hermione, guarda il cielo-

-       Si- la ragazza si accorse solo in quel momento quando fosse serena quella sera di Novembre.

-       Hermione, il mio amore finirà solo quando tutto questo non esisterà mai più-

-       Oh, David…-

-       Hermione, guarda la luna-

-       David- sussurrò, ma tornò a volgere il suo sguargo al cielo, ubbidiente

-       Hermione, quella che brilla lassù non è la luna, ma il mio amore-

-       David- Hermione assunse un’aria autoritaria, ma dolce

-       David, non il tuo amore, David, il NOSTRO amore!-

Hermione non diede al ragazzo il tempo di ribatterè e gli si agganciò al collo, calde lacrime le rigavano il volto. David le alzò il volto, ora la guardava dritta negli occhi, le asciugò dolcemente le lacrime e, senza dire una parola, la baciò dolcemente.

 

Hermione aprì cautamente la porta dell’ufficio della preside

-       Avanti!- una dura voce l’accoglieva

-       Buongiorno Minerva- rispose la ragazza

-       Buongiorno, siediti- e fece un cenno alla sedia

-       Innanzitutto volevo chiederti scusa…- intervenne Hermione

-       Oh cara, non ti devi scusare con me, so bene cos’hai passato, ma purtroppo, in certi casi, non sono io a decidere, lo sai bene- la McGrannit abbassò la testa

-       Albus non avrebbe permesso che ciò accadesse- si scaldò la mora

-       Io NON SONO ALBUS SILENTE!- scoppiò urlando la preside

-       Non ho le sue stesse capacità, non ho la sua stessa potenza, né tanto meno fermezza, ti prego di accettare la faccenda- la vecchia riprese il controllo

-       Minerva, accetto il licenziamento, ciò che non accetto è questo continuo prendere in giro noi e gli alunni, dicendo che sei tu a gestire la scuola, pur sapendo che non è affatto vero, hai perso il controllo Minerva, ammettilo!- Hermione si alzò di scatto e sbattè la porta.

probabilmente i miei capitoli vi sembrano sempre più corti...ma non è così! vi assicuro che su word sembravano molto molto molto più lunghi! questo è 4 pagine su word....comuqnue visto che nn so proprio fare di meglio....allora logico Herm David for ever...quindi ri'eccoli insieme, Herm è tornata quella di sempre! qualcuno pensa *ccimmancava* (come dicono dalle mie parti) nn solo che le ho fatto morire il grande amore della sua vita...dovevo anche allontanarla dal suo secondo grande amore?! nono ecco a voi il capitolo più mieloso della storiaaaaa....comunque sappiayte che ora aggiornerò molto presto...perchè ho altri capitoli pronti...veramente sn tanti i capitoli pronti...in realtà mi manca la finale...ma ho deciso che mi prendo un pò di tempo per scriverla...quindi nn vi posso dire come va a finire.... Ringrazio Willow Malfoy XD roberta e Master Ellie.

P.S. credo che conclusa qst fic mi darò alla comicità! XD XD

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Capitolo 10
*** Ritorno al passato ***


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Capitolo 10: Ritorno al passato

David prese il giornale posato sulla sua scrivania e iniziò a leggere attentamente, altri attacchi di Mangiamorte avevano portato il panico in diverse città dell’Inghilterra, la situazione stava pian piano degradando, e il Ministero era del tutto impreparato all’accaduto. Qualcuno bussò alla porta.

-       Avanti- urlò David gentilmente

-       Eih David, come te la passi?- Harry si fece avanti e si parò davanti a David, stringendogli la mano

-       Bene Harry, se questo- indicò il giornale – è sottinteso-

-       Sono venuto apposta per questo- iniziò Harry, accomodandosi sulla poltrona davanti alla scrivania

-       Abbiamo intenzione di rimettere insieme il vecchio gruppo, L’Ordine della Fenice, sei dei nostri? Hermione ha già confermato- continuò Harry

-       Sicuro Harry, lo sai che sono sempre pronto-

-       Bene, anche perché ci serve un informatore all’interno del San Mungo, tutte le strane maledizioni, o incantesimi, anatemi o pozioni devono essere passati all’ordine, capisci l’importanza di tutto ciò?-

-       Certo, conoscere le armi del nemico e fondamentale Harry, confermo anch’io, sarò fedele all’ Ordine, non ti preoccupare-

-       Bene, grazie, ora vado, devo ancora radunare parecchi conoscenti, ciao- Harry si smaterializzò e David tornò a rivolgersi al giornale, non avrebbe mai permesso che accadesse qualcosa ad Hermione, doveva esserle il più vicino possibile, soprattutto ora, che aveva perso il lavoro.

 

Hermione prese un’enorme borsa e la incantò, facendola veleggiare in salotto.

-       David, dovremmo avere tutto il necessario- disse

-       Ok Herm, amore, ma non capisco perché dobbiamo trasferirci in quella vecchia casa, quando qui stiamo benissimo!- ribattè David

-       Oh David, è molto più comodo, e poi è meglio che non notino troppi spostamenti in quella zona tanto desolata, inoltre, David, ora più che mai dobbiamo stare uniti, lottare!- Hermione prese David per mano

Lo guardò e insieme si smaterializzarono a Grimmauld Place, numero 12.

David ed Hermione si fecero avanti. Bussarono cautamente alla porta e una bella donna dai capelli rosa cicca li accolse, aveva una trentina di anni, era magra e aveva il viso a forma di cuore.

-       Tonks!- Hermione baciò frettolosamente la ragazza, per poi scrutarla attentamente, non era cambiata di una virgola, sorrideva, ma aveva un’aria più “adulta”

-       Herm, quanto tempo, non ti vedo da…un bel po’ di tempo direi, sisi, proprio tanto tempo-

-       Già, Tonks, conosci David, mio marito, c’eri al matrimonio!-

-       Oh si, David, che piacere rivederti…Remus, sono arrivati, David ed Hermione- Tonks fece per correre

A chiamare Lupin, ma cadde, inciampando nei lacci della sua scarpa, legati malamente.

- Tonks, cara, ti sei fatta male?!- il vecchio Lupin accorse dall’altra stanza, aveva in braccio un bimbo coi capelli di colore blu elettrico, identico alla madre, con un’espressione divertita e furbetta, aveva gli occhi verdi, l’unica cosa che prendeva dal padre, era molto piccolo.

- Oh mio Dio, Tonks, è vostro?- Hermione corse verso Lupin, ma guardando con aria avida solo il bambino

- Oh si Herm, James è nato 3 mesi fa, putroppo, con tutto questo trambusto ben pochi dei nostri amici sono venuti a saperlo…-

- James…- sussurrò Hermione, sapeva perché aveva quel nome

- é bellissimo, Ninphadora, bellissimo, posso prenderlo?-

Remus tese il piccolo James ad Hermione e la ragazza si girò verso David

-       Hai visto David? Hai visto quanto è bello?- sussurrò

-       Oh si amore, è stupendo, quando ti deciderai…- ma si interruppe, fin troppi lo stavano guardando

-       Harry, Neville, Luna, come state?- Hermione si

Catapultò verso i tre ragazzi sorridenti che erano sbucati fuori dalla porta accanto a loro.

Successivamente arrivarono anche i gemelli Wesley, Molly Arthur Bill e Charli Wesley, Fleur Delacour, che si era coraggiosamente unita al marito, Seamus Finnigan e Dean Thomas, ma anche Angelina Jonhson e molti altri membri dell’ordine: la preside McGrannit, con enorme dispiacere di Hermione, Kingsley Shekelbot e moltissimi nuovi ragazzi, che potevano avere si e no 25 anni. Si riunirono tutti in soggiorno, facendo amorevoli chiacchiere tra amici, poi però discussero del motivo per cui l’Ordine della Fenice, vecchia istituzione del grande Albus Percival Wulfric Brian Silente, era tornato in vita. Si chiarì l’importanza della totale serietà e soprattutto dedizione e segretezza, inoltre l’abilità anche in alcuni particolari incantesimi di protezione e di attacco, ma soprattutto la possibilità che qualcosa, o qualcuno, avesse fatto rinascere il gruppo dei Mangiamorte. Alla fine della riunione molti se ne andarono, ma alcuni coinquilini della grande villa ereditata da Harry rimasero: Ninphadora e Remus, Hermione e David, Neville e Luna ed, infine, Harry e Ginevra. La cena fu preparata dalle mani esperte di Hermione e Ginny, si chiacchierò allegramente e poi ognuno andò nelle rispettive stanze, in ale opposte dell’enorme villa.

 

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Capitolo 11
*** A Grimmauld Place! ***


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Capitolo 11: A Grimmauld Place!

Hermione aprì gli occhi, lentamente, osservò i lineamenti del volto rilassato del bel marito, poi, piano, si alzò, premurandosi di coprire le sue nudità. Andò cauta nel bagno della camera da letto e si ficcò sotto la doccia, la doccia era il miglior posto per pensare. "In fondo è una fortuna che io non abbia più alcun impegno, poi David ha un posto che frutta, non abbiamo problemi finanziari, quindi che male c'è se io sto a casa? C'è di male che non posso fare proprio niente di utile! Che ci sono affare qui? In fondo io non esco, mi toccherà fare come Molly? Ginevra serve da informatore nel reparto riservato del San Mungo, David per gli avvelenamenti, Harry è un Auror, come Neville, Luna lavora nell'ufficio Misteri, estremamente utile, e io, io dovrò stare a casa con Fleur e Molly, a fare pulizie, e già, la mia vita in questo momento non ha alcun senso, tranne David, bhe, un senso lo potrebbe avere se. no, no, per ora non se ne parla!". Hermione girò la manopola dell'acqua calda e l'acqua smise di scendere, prese il lungo asciugamano accanto alla doccia, se lo sistemò intorno al corpo e tornò in camera da letto, David stava ancora dormendo; gli si avvicinò, qualche gocciolina cadde sul piumone, Hermione si sporse, con l'intenzione di svegliare il marito con un romanticissimo bacio, ma qualche goccia scivolò dai capelli fluttuanti sulla testa del ragazzo, che aprì piano gli occhi, sorridendo.

-       'Giorno amore- si mise a sedere e baciò cautamente la moglie

-       'Giorno David, dormito bene?-

-       Perché, abbiamo dormito?, tu mi sembravi molto sveglia ieri notte-

-       David, lo sai che non piace quando alludi a queste cose!- Hermione però sorrise maliziosa e si mise a cavalcini su David

-       Amore, devo andare a lavoro!- David la scostò dolcemente

-       'More, sei davvero poco, pochissimo romantico, meglio il lavoro che me?- un cipiglio alla signora Wesley si dipinse sul volto di Hermione

-       Amore, lo sai che salterei volentieri, ma ora, oltre agli abituali doveri, devo anche lavorare per l'Ordine!-

-       Ah certo, l'Ordine è moooolto importante, mentre io, la ragazza che non fa niente tutto il giorno, non conto niente!, David io non servo proprio a niente- la faccia di Hermione si trasformò e divenne cupa, era pronta a scoppiare in lacrime

-       Amore, tu sei la cosa più importante della mia vita, tu servi a tenermi in vita, perché io ti amo, capito Herm, ti amo! Tu sei importante più di ogni altra cosa, Herm, non pensare che non servi a niente, sei importante, vedrai che Harry ti troverà qualcosa da fare- David rimpiansse di aver detto quest'ultima frase. - Herm, intendevo.-

-       David, vai, che è meglio, non mi hai mai saputa tirare su in questi momenti, vai, prima che ti uccida-

David si vestì velocemente e si smaterializzò.

Hermione scese in cucina, dove l'attendevano Tonks, Remus e Fleur.

-       Bonjour, dormiliona, ti abiamo lasiato qualcosa, me non molto, nono, tiu sei una verà dormiliona!-

-       Buongiorno Herm, siediti, oggi noi 4 siamo di guardia al quartier generale, domani tocca ad altri 4, non ti preoccupare- disse la ragazza coi capelli rosa

-       Si, Harry mi ha detto che ha un compito importante per te, devi andare nella Londra babbana, sei la più esperta diciamo così, e devi controllare che la situazione sia sotto controllo, dovrai controllarela Hight Street e.

-       La Rome Street, erano le strade che controllava Ronald- Hermione, per un nano secondo, pensò che sarebbe scoppiata a piangere, ma poi riprese il controllo e si sedette insieme agli altri a chicchierar.

-       Allora, Remus, com'è essere padre?- cominciò Hermione

-       Già amore, com'è essere padre?- Tonks si inserì, per sentire il parere del marito

-       È stupendo, mi piace tanto, se solo avesse dei capelli normali.-

-       Come, non sei contento che sia anche lui un metamorphomagus? È fortunatissimo! Pensa se volesse fare l'auror, supererebbe molti esami senza studiare-

-       Amore, secondo me dovrebbe dedicarsi allo studio più di ogni altra cosa, ne abbiamo già parlato! E comunque sono contentissimo che sia un metamorphomagus! assomiglia alla madre e, perciò, è fortunatissimo!- Lupin si avvicinò alla moglie e le diede un bacio a fior di labbra.

Hermione passò una piacevole mattinata, chiacchierando del più e del meno, ma soprattutto del piccolo James. La mora pensava sempre più che era magnifico avere un bambino, ma cambiava sempre discorso quando il solo pensiero la sfiorava. All'ora di pranzo David e Ginny fecero ritorno insieme, perché lavoravano entrambi al san mungo, pranzarono tutti insieme i manicaretti preparati da Hermione, mentre tutti evitarono accuratamente di mangiare tutto ciò che aveva preparato Tonks.

- Insomma, non sono Molly, ma non fanno poi tanto schifo, guardate!- prese un biscotto informe di colore viola, a macchie blu e lo mise in bocca, diventò improvvisamente

Pallida, poi il colore del suo viso variò sul verde, i capelli, impazziti, cambiavano colore alla velocità della luce, poi cadde dalla sedia. David corse alla sua valigetta, non sapendo bene di cosa si trattasse prese l'antidono per veleni casalinghi e glielo somministrò, piano i capelli di Tonks diventarono verdi e si stabilizzarono, la faccia tornò pallida, aveva la fronte sudata.

-       Tonks, amore, stai bene?- Remus le stava asciugando la fronte chino sulla moglie stesa a terra

-       Si remus, sto bene, ti giuro che io non ci ho messo niente di male in quel biscotto- si mise a sedere - Te lo garantisco, non credo sia colpa mia.-

Il pomeriggio passò velocemente, perché i 6 esaminarono uno per uno le pietanze che avevano preparato, nella maggior parte riscontrarono un certo numero di veleni che, ne erano certi, non possedevano in casa.

-       Dobbiamo dirlo a Harry, probabilmente è qualcosa di veramente pericoloso, Ninphadora poteva morire-

-       Mi fate il piacere di chiamarmi Tonks?- la ragazza era particolarmente nervosa, perché i suoi capelli non tornavano rosa

-       Uffa, il verde non mi dona, perché riesco a tramutarmi come prima tranne che i capelli?- Tonks si stava guardando nello specchio in salotto

-       Dovrei avere qualcosa di sopra, in camera da letto, corro a prenderlo- affermò Ninphadora alla fine

Iniziò a correre, ma, arrivata alle scale, inciampò nel secondo gradino, provocando un tonfo particolarmente violento

-       Sto bene!- urlò e si rialzò per correre di sopra.

Remus tratteneva appena le risate e scuoteva la testa con ara divertita e di chi la sa lunga, Hermione e David, che si stavano baciando appassionatamente accovacciati sul tappeto davanti al camino, non si accorsero di niente.

Tra un bacio e l'altro David sussurrava qualche parola

-       Hermione ti amo-

-       Ti amo anch'io David-

-       Herm, perché non andiamo in camera da letto?-

-       No dai stiamo qui-

-       Ma Herm, ci stanno guardando.-

-       Che guardino e imparino- Hermione sorrise ulle labbra di David e tornò a dedicarsi al marito, baciandolo sul collo.

-       Hem, hem-

Hermione e David si girarono e videro l'intera famiglia Wesley, al completo tranne Percy e Ron, che li guarda con aria divertita

-       Ragazzi, siamo tutti, possiamo andare a mangiare- disse Arthur

-       Si, arriviamo- Hermione si alzò di scatto, seguita da David e si diressero tutti nella spaziosa sala da pranzo, per cenare ^^.

-       Li abbiamo scollati- annunciò George Wesley

-       Si, li abbiamo scollati- ripetè Fred

-       Erano così carini Harry, li dovevi vedere!- disse Ginny

-       Li ho visti, chiunque sia passato di lì li ha notati- rispose

-       Perché, chi è passato?- David si stava bagnando le labbra

-       Quasi tutti i membri, o forse tutti tranne Minerva e Kingsley, si, direi che è così- concluse Harry

-       Oh- la voce di Hermione era sorpresa e imbarazzata

-       Mangiamo!- venne in suo soccorso David e tutti si sedettero a tavola. La cena fu lunga, perché

Spesso si interrompevano per discutere dell'accaduto durante il pomeriggio e il pranzo.

-       Dobbiamo alzare la guardia comunque- concluse Harry, dopo il caffè e si alzò, congedando tutti. David prese per mano Hermione e la condusse in camera correndo, tutti, nella sala, compresa Hermione, pensarono bene che a David i baci non erano bastati.

Ed eccomi di nuovo qui...scusate se nn aggiorno spesso...vi prometto che da ora in poi aggiornerò tutti i giorni! Però per piacere recensite! perchè io leggo che visitate in tanti la fic....ma in pochi recensiscono.... a questo proposito ringrazio Willow Malfoy e Master Ellie...ormai fedelissime della fic ^^...grazie ragazze....siete la mia forza! comunque riguardo al capitolo...un pò malizioso...si...bhe ogni tanto ci vuole un pizzico di pepe sennò diventa noiosa! e poi dopo che si fa pace.... XD a buon intenditori poche parole! comunque la storia nn finisce qui! la conclusione di questo cap mi piace trp trp! XD ...vabbè parlando di cose serie...purtroppo per voi il prossimo capitolo è un pò...strano...vabbè...vedrete...vi premetto solo che David è molto molto ricco...bhe si...insomma famiglia benestante è un importante medimago...vabbè basta...leggerete! e recensiteeeeeeeeee

vvb

Baci

XxLinucciaxX

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Capitolo 12
*** Natale, tra anelli e maledizioni! ***


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Capitolo 12: Natale, tra anelli e maledizioni

Il mese di Dicembre trascorse tranquillamente, senza altri incidenti o pozioni o veleni mortali, l’unica cosa divertente in casa erano le numerose cadute di Tonks, che inciampava ovunque, era persino caduta inciampando nel suo stesso vestito da sera il giorno di Natale!

-       Oh, David, è magnifico!- Hermione stava facendo vedere a Molly l’anello d’oro bianco con un enorme diamante incastonato in cima, erano tutti radunati attorno all’albero di Natale e si stavano scambiando i regali.

-       Prego amore, per te solo le cose più belle, perché possano essere all’altezza della tua bellezza- e la baciò dolcemente.

Ginny e Fleur guardavano Hermione con invidia, i loro mariti non potevano permettersi quel lusso, benchè Harry fosse un Auror di successo, non pteva spendere il suo denaro in anelli, perché dovevano mantere la loro piccola Lily, che aveva ormai 7 anni e, inoltre, avevano in mente di mandare avanti una famiglia ancora più numerosa. Fleur dal canto suo, poteva permettersi una spesa simile, ma Bill non glielo permetteva, perchè voleva risparmiare in quei tempi bui. Si scambiarono tutti quanti i regali, quali più costosi, quali meno, e passarono la mezzanotte accovacciati davanti al camino, ognuno perso nei suoi pensieri, qualcuno come Hermione e David, o Harry e Ginny,perso nei propri dolci, teneri e passionali baci Natalizi. Tonks era andata si sopra per controllare che il bambino dormisse e nessuno si meravigliò quando un tonfo giunse dai piani di sopra, ma quasi tutti si alzarono di scatto, sfoderando le bacchette quando Tonks urlò e un’ Avada Kedavra giunse alle loro orecchie. Si guardarono intorno, c’era la calma più assoluta, Hermione guardò David, che ricambiò lo sguardo all’erta, Hermione si girò verso Harry e l’attimo dopo era il caos. Mangia morte erano spuntati dal nulla, arrivavano maledizioni ovunque, Hermione prese di mira una figura alta davanti a sé, incappucciata e lanciò senza paura l’anatema che uccide, venne scossa, qualcuno l’aveva urtata, si voltò, ma fu subito costretta a rigirarsi, un bruciore alla spalla l’aveva colta, sangue le sgorgava la braccio destro, guardò avanti, un ragazzo alto con i capelli biondi e gli occhi color ghiaccio la guardava malignamente.

-       è arrivato il momento della vendetta, lurida mezzosangue.-

-       Malfoy, morirai!- Hermione urlò dal dolore, un bruciore fortissimo alle viscere, stava morendo, sapeva che sarebbe morta, stava andando a fuoco? Forse si, stava morendo, poi una voce lontana

-       Lasciala stare!- urlava David

Calde lacrime percorsero il viso di Hermione, sarebbe morta, si rigirò, Neville disteso a terra, senza vita, la professoressa McGrannit le correva incontro, lo sforzo di non perdere conoscenza cresceva, non vedeva bene, la preside le si parò davanti, poi intravide un lampo di luce verde e il colpo le si accasciò addosso. Sentì ancora delle urla, maledizioni che colpivano le pareti, voci spente all’improvviso, si rigirò, David era accasciato al suolo, era morto? NO, David non poteva essere morto. Hermione scostò il corpo della professoressa, e si alzò, si girò a sinistra, era faccia a faccia con Malfoy, e, senza esitare, la rabbia che cresceva ogni istante di più, gli puntò la bacchetta al cuore “ Avada Kedavra”, un fascio di luce verde uscì dalla bacchetta di Hermione, poi ci fu buio, poi una luce bianchissima, accecante, poi di nuovo buio, il viso di David, le sorrideva, ancora Bianco accecante, buio e, infine, buio ancora.

 

Capitolo piccolino....uno dei più difficili perchè nn è facile descrivere le sequenze d'azione...comunque il finale lascia un pò così....spiattellati....quello che ha provato Hermione....è davvero ciò che si prova alla fine di tutto....ciò che si prova qnd si muore?! andate al capitolo successivo...ho aggiornato anche quello!!!!!!!!!!

Baci

XxLinucciaxX

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Capitolo 13
*** Al San Mungo ***


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Capitolo 13: Al San Mungo

Una luce bianchissima l’accecò, poi riuscì piano a distinguere una torcia di legno posta proprio sopra la sua testa, aprì pianissimo gli occhi e cercò felocemente di capire dove fosse, ricordò solamente una luce verde e poi più niente, girò la testa, un ragazzo stava dormento su una poltrona accanto al suo letto, dall’altra marte invece c’era un numeroso gruppo di persone che chiacchierava a bassa voce, erano proprio tanti. Hermione cercò di non fare rumore e si toccò piano la testa, sentiva come se fosse fatta di vetro, si sentiva tutta rotta. Tornò a voltarsi a destra, il ragazzo stava aprendo piano gli occhi, che si rivelarono di uno stupendo azzurro, appena la vide spalancò ancora di più gli occhi, li stropicciò e poi si alzò di scatto.

-       Amore!- urlò David, molta gente si girò, tutti con gli occhi spalancati.

-       David- sussurrò la ragazza.

-       Oh, Herm, non avremmo mai permesso che ti uccidessero, David ti ha presa subito e ti ha portata qui!- Harry piangeva come una fontana

-       Su, Harry, non fare così, dai-

-       Herm, ci sono stati morti- sussurrò Tonks

-       Chi!- Hermione era allarma, chi?

-       Herm, la Professoressa McGrannit, Neville e Luna non ce l’hanno fatta e…- Tonks aveva nascosto il viso tra le mani

-       E Remus è in fin di vita, non credono ce la farà…- continuò David.

-        Oh no…- anche Hermione cominciò a piangere, anche Harry e Ginny, avevano conosciuto Remus quando avevano solo 13, era troppo, anche Remus era davvero troppo

-       Ce la farà, Tonks, ce la farà, vedrai!- Hermione scattò in piedi, dolorante.

-       Amore, devi stare a letto, il medimago ha detto che…-

-       David, sto benissimo, lasciami stare, ora noi, tutti, usciamo di qui e andiamo a cercare quei, quei- nemmeno le parole potevano descrivere cosa fossero.

-       Dai, su, prende tutto quello che ci occorre! Deve finire tutto questo, prima Ronald, ora Neville, Luna, la Preside, Remus…- la faccia di Hermione si rabbuiò

-       Herm, non abbiamo la minima idea di dove sia il loro covo!- Harry aveva un’espressione durissima.

-       Lo cerchiamo Harry, non sarà più difficile che trovare gli Horcrux, lo sai, non ci stiamo impegnando come avremmo dovuto fare!- Hermione si tolse velocemente la camicia da notte che indossava, la signora Wesley urlò, nonostante Hermione avesse addosso la biancheria intima era pur sempre una donna! Hermione non ci badò e, sotto gli sguardi di tutti, col braccio e la testa fasciati accuratamente, si vestì e uscì dalla sala.

Tutti i presenti la seguirono attraverso i corridoi dell’ospedale, Tonks si fermò per un secondo davanti alla porta del marito, mon la mano sulla maniglia, ma, incrociandomlo sguardo di Hermione, capì che non serviva a niente piancere sul corpo in fin di vita di Lupin e continuarono il loro percorso. Arrivati nell’autrium, l’infermiera portinaia si stranì immediatamente della moltitudine di persone che camminava in fila indiana e chiese frettolosamente una spiegazione, nessuno però le degnò di un solo sguardoe, tutti quanti usciron dall’enorme ospedale, diretti al covo dell’Ordine della fenice, Grimmauld Place numero 12.

Piccolo anche sto capitolo...vabbè l'ho aggiornato subito...Herm nn è morta...(cimmancava^^) e come vedete se l'è capita che non è più una ragazzina e ciò che sta vivendo è completamente diverso da quello che aveva passato con Harry e Ron...lì erano di meno...c'erano meno vite in gioco e soprattutto erano meno distratti...concentrati! quindi ora Herm torna la solita Herm...la solita Herm studiosa....quasi sempre pronta al pianto...ma nel suo cuore alimenterà anche la nuova Herm...che nn si lascerà sfuggire un'occasione partitolarmente romantica da passare con David....si insomma vedrete...ho cercato comunque di aumentare un pò di più la tenzione...si insomma leggerete! Grazie a tutte le raga che recensiscono e prego i nuovi lettori di recensire....co che è un pò seccante...ma mi permette di migliorarmi e quindi di fornire un materiale migliore! grazie a tutti

Baci

XxLinucciaxX

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Capitolo 14
*** Solo 5 minuti ***


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Capitolo 14: Solo 5 minuti

Hermione aprì la tenda della doccia, girò la manopola dell’acqua calda, che iniziò a scendere silenziosamente, solleticandole il corpo. Non era possibile, continuare in quel modo, prima il paradiso, poi l’inferno in un secondo in un solo, semplice istante. L’acqua scese calma lungo la schiena e lei rabbrividì, le faceva ancora male la testa, doveva pensare, pensare, dove potevano nascondersi i mangiamorte? di certo era un luogo indisegnabile, ma soprattutto impensabile, calde lacrime si mescolarono alle gocce d’acqua che cadevano dall’alto, erano accadute tante cose, in così poco tempo! Non c’erano più i suoi amici, i suoi professori, i suoi maestri di vita, c’erano solo l’amore di David e l’amicizia di Harry, chi l’avrebbe mai detto che Harry e lei sarebbero stati gli ultimi a sopravvivere del vecchio gruppo dell’ E.S.? il caro, vecchio esercito di Silente! Oh, Silente, la scuola, le piccole avventure quotidiane, come le mancavano quei tempi, durante i quali il problema più grande sembrava davvero solo e soltanto lo studio! Si preoccupava per gli esami, i compiti, le ricerche (anche quelle non necessarie), si preoccupava per gli elfi domestici, il C.R.E.P.A., aveva sempre pensato che essere adulti fosse semplice, non c’erano più i compagni che ti prendevano in giro!, non c’erano tutti quei compiti, non c’erano così tante responsabiità, e invece le responsabilità era raddoppiate, se non triplicate! C’era la famiglia, l’Ordine, il lavoro, David, gli amici, era tutto più difficile, era tutto troppo difficile! Altre lacrime rigarono il suo volto, possibile che non poteva proprio essere felice? Era davvero destinata all’infelicità? In quel momento le sembrava proprio di si, solo momenti bui riempivano le sue giornate! Svegliarsi chiedendosi quanti erano morti quel giorno, col pensiero di mille cose da fare, senza avere mai il tempo di farle, era davvero destinata all’infelicità!. Chiuse l’acqua e uscì dalla doccia, mettendosi frettolosamente l’accappatoio per riscaldarsi dal freddo che riempiva la stanza. Uscì dal bagno ed entrò in camera da letto, dove, disteso dul letto, David fissava il soffitto. Hermione si vestì velocemente, mise i Jeans più comodi che aveva e un bel maglione pesante, di colore azzurro, con dei cuoricini verdi ricamati sul petto. Si coricò accanto a David e gli strinse forte la mano.

-       Ho avuto tanta paura di perderti, Herm, non mi ero mai sentito così…perso…- incominciò David

-       Anch’io mi sono sentita così, quando ti ho visto lì, per terra, ho avuto paura, tanta paura-

-       Ma io ero solo caduto sul corpo di Luna, tu eri lì, immobile, Hermione, ho ucciso-

-       Chi, David, chi hai ucciso?- chiese Hermione incuriosita

-       Quello che ti ha fatto la maledizione-

-       Non so chi fosse, David, io ho scagliato la maledizione contro Malfoy e poi non ricordo più niente-

-       Era un uomo alto, un po’ vecchio, con i capelli biondi e lunghi, anche lui si chiamava Malfoy, Herm, chi era?-

-       Probabilmente Lucius Malfoy, il padre di Draco Malfoy, tutti e due mangiamorte, che schifo…-

-       Amore, non ci pensare, ora sei qui-

-       David, dobbiamo…dobbiamo vendicare tutti coloro che sono morti, lo voglio più di qualunque altra cosa al mondo, lo voglio davvero-

-       Amore, li troveremo, che ne dici di iniziare le ricerche? Ora-

-       Certo David…- la ragazza stava per alzarsi, ma bloccò il marito per un braccio

-       David, ti amo- sussurrò lei

-       Ti amo, Herm, ti amo- e insieme si diressero nella grande biblioteca Black.

 

La pioggia cadeva rumorosamente dal cielo, Hermione era seduta su una comoda poltrona di colore verde smeraldo, mentre David, con Harry e Tonks era seduto su uno spazioso divano, dello stesso colore, tutti erano chini su enormi volumi e nessuno osava proferir parola. Nessuno dei quattro interruppe quel maestoso silenzio per delle ore, poi, verso le 17 del pomeriggio una donna corpulenta si presentò sulla porta dell’enorme biblioteca.

-       Ragazzi, pausa, vi ho portato una cioccolata calda, Ginny è appena tornata dal San Mungo- Molly Wesley squittiva ad alta voce, allegramente

-       Buone notizie, amici, Remus ha ripreso conoscenza!- esclamò Ginny, sbucando dal nulla

-       Oh mio Dio, è un miracolo!- i capelli di Tonks si colorarono di arancione e la ragazza pianse lacrime di gioia

-       Si, un miracolo veramente, tutti i colleghi lo davano per morto!- esclamò allegramente Ginny, ma il suo sorriso fu interrotto da un’occhiataccia di Harry.

-       Bhè, l’importante è che ora sia vivo!- concluse, e si accomodò accnato al marito, porgendogli una cioccolata calda e baciandolo profondamente.

-       Su ragazzi, bevete e fate una pausa, è bella calda!- Molly porse le tazze a ciascuno dei presenti, e si dileguò, probabilmente per preparare la cena.

-       Amore, adoro questa cioccolata, mi riscalda- sussurrò Hermione

-       Si, Molly fa della cioccolata ottima- concordò

-       Ma io conosco qualcosa che mi riesce a scaldare ancora di più- sussurò Hermione maliziosa.

David si voltò tanto in fretta che il collo gli fece male.

Spalancò gli occhi e poi sorrise anche lui malizioso.

-       Herm, non qui- David risprese il controllo

-       E chi ha detto qui, perché non facciamo una pausa?- sussurrò pianissimo

-       Ragazzi, io e mia moglie facciamo un…pausa, si, facciamo una pausa- e sorrise

-       Si certo, andate a riposare, anzi a stendervi, sempre che non preferiate altre po…- Harry si interruppe, scosso da una gomitata della moglie.

-       Si, andate, ne avete proprio bisogno- decise che era il modo migliore di alludere al piano degli amici e si voltò, evidentemente per convincere la moglie a fare la stessa cosa.

-       No Harry, noi stiamo ancora un po’ qui con Tonks a cercare qualcosa, Herm, dammi il libro che stavi leggendo!- Ginny si accomò vicino al marito, prese il libro che le porgeva Hermione e poggiò la testa sulla spalla del marito, ma immergendosi immediatamente nella lettura, da dove l’aveva abbandonata Hermione.

I due innamorati invece si dileguarono immediatamente, per non far sfumare la crescente passione che li aveva colti in un istante.

Dopo un’ora circa, Hermione si riscosse dallo stato di dormiveglia nel quale era sprofondata da più o meno 10 minuti, e fu lieta di constatare non solo che il marito era in perfetta forma, ma anche che la loro passione non si era affatto affievolita con gli anni, anzi, sperimentavano sempre “esperienze” nuove e, lo doveva ammettere, estremamente piacevoli!. Si alzò pianissimo e scosse altrettanto piano il marito, che, piano, aprì i lucenti occhi azzurri, sorridendole.

-       Dobbiamo proprio alzarci ‘more?- chiese lui

-       Certo, non abbiamo ancora finito le ricerche, insomma David, come sei noioso!- esclamò quando lui la prese da dietro e la baciò sul collo.

-       Non mi sembravi dello stesso parere poco fa!- sorrise malizioso

-       Non sei noioso, ma mi costringi a rifiutarti- Hermione era davvero seccata.

-       Va bene, ti lascio, solo se… mi assecondi 5 minuti!- continuò David

-       Va bene… ma solo 5 minuti!- Hermione si rigirò tra le braccia di David e lo baciò appassionatamente, sospirando pesantemente.

-       Amore, quanto sei bella- continuò il ragazzo allontanandosi quel poco che aveva bisogno per guardarla negli occhi

-       Anche tu sei stupendo, sennò non ti avrei sposato!-

-       A no?! Quindi non ti importa se ti dico che mi hanno promosso a lavoro?- chiese lui fintamente offeso

-       Oh, amore, veramente? Ti hanno promosso?- chiese lei incredula

-       Si, ora sono il Primario della sezione avvelenamenti, amore, diciamo che guadagno più di Harry e tutta la sezione auror messa assieme!- disse entusiasta

-       Oh David, non penso minimamente ai soldi, penso solo che stai facendo una carriera brillante e il tuo sogno si sta avverando-

-       Hermione, il mio sogno sei tu…volevo solo dire che potremmo spendere molto, direi anche che potremmo permetterci un bambino ed essere comunque benestanti…- David cercò di individuare la reazione di Hermione, e capì subito che la ragazza non voleva affrontare la questione

-       Oh, David, ne abbiamo già parlato, ecco, sono passati cinque minuti David! Dobbiamo scendere sotto a dare una mano! Su dai, vestiti- la ragazza si scostò velocemente, si infilò i Jeans e il maglione e sparì dietro la porta.

Il bel moro si rabbuiò un istante, poi si vestì e si costrinse a sorridere, prima di raggiungere la moglie in biblioteca.

Ragazzi...la nostra Herm...nasconde qualche segreto...provate ad indovinare! che segreto cela nel suo cuore? Mah...solo scopriremo nella prossima puntata/capitolo...comunque scusa Willow Malfoy se nn sn stata abbastanza chiara...Hermione ha puntato la bacchetta contro Malfoy junior...mentre David contro il senior...bhe ragazze visvelo un segreto ^^ le apparenze ingannano! pensateci e ditemi cosa ne pensate!raga...vi premetto anche che l'avventura sta per finire...questo è il terzultimo capiltolo....duole anche a me...sapete ormai sono come dei figli...ma nn possiamo monitorare per sempre la vita diHerm e David. Questo in verità è il penultimo capitolo...poi ci sarà l'ultimo e infine l'epilogo...sapete che vi dico...aggiorno tutto su dai andate avanti e leggete la fine della storia!!!!!!

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Capitolo 15
*** La fine di un'era ***


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Capitolo 15: La fine di un’era

Era il 24 Gennaio e le ricerche, benchè non fossero assidue e stressanti quanto aveva creduto Hermione, avevano dato i loro frutti!. Il campo di ricerca si era ridotto in tre luoghi ben distinti, che, Hermione forse ci avrebbe messo la mano sul fuoco, non erano luoghi di poca importanza, ma, comunque, luoghi del tutto inesplorati fino ad allora. La missione definitiva era prevista per l’1 Febbraio, il piano era ben congegnato; si sarebbero divisi in tre gruppi, il primo composto da Hermione e David, il secondo da Harry e Ginny, il terzo da Ninphadora e Remus, che aveva insistito per partecipare. Si sarebbero appostati e nascosti, appena notato il più assurdo spostamento gli altri avrebbero avvertito tutti i componenti dell’Ordine, che raggiungevano più o meno la cinquantina, un numero abbastanza consistente, considerato che il giorno di Natale avevano attaccato più o meno una ventina di mangiamorte, e ne erano morti una decina, loro erano in netto vantaggio!. Erano tutti preparati, e quasi tutti convinti che il possibile ritrovo dei nemici fosse in una di quelle tre zone!. I giorni che li dividevano dalla “visita”, come la chiamava Harry, passarono molto lentamente, o almeno così sembrò ad Hermione, ogni giorno si allenavano assiduamente, duellando, spesso anche per delle ore, con i membri più giovani, non solo per mantenere un fisico allenato ad una possibile battaglia, ma anche per addestrare i novellini. Hermione cercava di evitare David, oppure lo zittiva con lunghi e profondi baci, conducendolo sulla strada della passione sfrenata, senza lasciargli il tempo di toccare, anche solo sfiorare l’argomento “bambini”. David sapeva che la moglie non voleva affrontare l’argomento, ma prima o poi avrebbe dovuto guardare in faccia la realtà: “Perché non voleva avere figli? Non lo amava ancora abbastanza?” David sapeva già la risposta alla seconda domanda, ma non riusciva a trovare la soluzione al primo quesito!.

Era la sera del 31 Gennaio, quello dopo sarebbe stato il grande giorno, Harry aveva ordinato a tutti di riposare, anche se nessuno sembrava intenzionato a dormire. Hermione si diresse comunque in camera e si coricò lentamente di fianco a David, entrambi guardavano davanti a sé e avevano le spalle appoggiate alla testiera del letto. David si girò lentamente verso Hermione, che, percepito il movimento del marito, lo imitò.

-       Herm, potremmo morire-

-       Lo so, David-

-       Herm, mi dispiace, so che non ne vuoi parlare, ma io devo sapere perché non vuoi, o forse non vorrai mai, un bambino da me, i bimbi ti piacciono tanto…-

-       David- lo interrupe Hermione, consapevole che era arrivato il momento di parlare.

-       David, io ti amo, e niente mi farebbe più felice di condividere con te l’amore per un bambino, ma non mi sento ancora al sicuro, oh David, per tutta la mia vita, diciamo così, ho avuto davanti agli occhi Harry, che, mi dispiace ammetterlo, non era mai felice, perché gli mancava quella stupenda figura della madre e del padre, David, io, non credo che ora come ora sia sicuro-

-       Oh, Herm, ma perché non me ne hai parlato?- chiese lui comprensivo…

-       David, non ho finito…c’è un altro motivo, David, c’è un altro motivo-

-       Dimmi, amore, io capirò, perché ti amo… lo sai-

-       David, io, David, io una…una…una volta è capitato che, ecco David, ero così giovane, io…-

-       Herm, cosa stai cercando di dirmi?- David spalancò gli occhi, sperando non fosse ciò che pensava.

-       Oh, David, io, all’età di, si David a 14 anni ho conosciuto il mio primo grande amore, si proprio ecco…-

-       Herm, sto inziando a preoccuparmi- no, non si stava preoccupando, si stava arrabbiando…

-       Oh, David, QUANDO AVEVO 14 ANNI SONO RIMASTA INCINTA, ASPETTAVO UN BAMBINO, DA, DA, DA Viktor Krum, si ecco, l’ho detto!- ora stava urlando

-       COSA?! HERMIONE, COSA MI STAI DICENDO, VUOL DIRE CHE HAI UN FIGLIO ILLEGGITTIMO?- David era davvero furioso, perché non ne sapeva niente?

-       No, David, no, io, non ho avuto quel bambino, l’ho perso dopo poche settimane, David, tu avevi detto che mi avresti capito, e credimi, mi fa più male aver perso quel bambino che le tue urla- la ragazza scoppiò in lacrime

-       Oh, Herm, io ti amo, io avrei accettato, accetto, qualunque cosa, mi sono arrabbiato perché non me l’avevi detto- David aveva abbassato il tono della voce

-       Oh, Amore, immagino solo quanto sia stato difficile per te, vieni qui! Vieni qui- David la strinse a sé, comprensivamente e le baciò i capelli che gli sfioravano la spalla.

-       David, ti Amo, davvero David, ti amo, non morire!-

-       Oh, amore, anch’io ti amo, io non morirò, farò di tutto e il tuo pensiero mi sosterrà, e tu non morire Herm, non morire-

-       No, David, io voglio vivere tante cose con te, voglio un bambino, e voglio una famiglia normale, o David, ti Amo!-

-       Ti amo Hermione, io ti amo!- David la strinse ancora.

I due innamorati passarono ore abbracciati, finchè non si addormentarono, così, avvolti nel loro amore.

 

Alle ore 4.30 David aprì gli occhi, ancora abbracciato ad Hermione, anche lei, come se le loro menti avessero puntato una sveglia invisibile, aprì gli occhi, e, stranamente, gli sorrise, il suo cuore batteva fortissimo, ma non si era mai sentita più felice in vita sua, a pensarci bene, era la prima volta in tutta la sua vita che aveva fatto e stava per fare ciò che le suggeriva il cuore. Poche ore prima aveva parlato a David col cuore, come le suggeriva il cuore, e presto avrebbe reso giustizia a tutti coloro che erano morti, come le suggeriva il cuore. I due si guardarono, ma non a lungo, come facevano solitamente, si guardarono un istante e i loro cuori, le loro menti, loro capirono che si amavano.

Entrambi si alzarono e scesero in cucina, silenziosamente, l’appuntamento era stato fissato per le 6.30 del mattino, mancavano ancora due ore, non si aspettavano di trovare tutti, ma proprio tutti i coinquilini nella grande sala da pranzo, qualcuno sorseggiava del caffè, qualcun altro invece della dolcissima cioccolata calda. Hermione e David si presero per mano e varcarono la grande soglia, sorridendo a tutti i presenti. Anche gli altri, che nel profondo del loro cuore provavano una profonda paura, sembravano invece piuttosto sereni, calmi, e anche stanchi all’apparenza. I signori Wesley avevano volentieri preso il posto di Neville e Luna nella grande villa, lasciando la vecchia tana a Bill e ad una riluttante Fleur. David ed Hermione si sedettero intorno all’enorme tavolo, l’uno vicino all’altra. Presero entrambi una cioccolata calda e la bevvero piano, nessuno parlava, solo pesanti sospiri riempivano la stanza.

-       Allora, ragazzi, siete ben carichi? Manca ancora un’ora e mezza!- disse in tono preoccupato Molly

-       Oh, Molly, non iniziare ad assillarli!- intervenne frettoloso Arthur

-       Oh, no, Arthur, ha fatto bene a rompere ‘sto silenzio!- intervenne festosa Tonks, e i suoi capelli tornarono del consueto colore rosa, fino ad allora erano stati un po’ grigiastri, con qualche ciocca nera.

-       Ragazzi, non so voi, ma io mi sento benissimo!- esclamò all’improvviso Hermione

-       Si, anch’io- il rosa sui capelli di Tonks si fece ancora più acceso

-       Io non mi sono mai sentito meglio- anche Remus, che fin’ora aveva fissato il suo caffè intervenne.

-       Ragazzi, io…vi volevo solo dire che siete stati i migliori amici del mondo, Ron sarebbe orgoglioso, e anche un po’ spaventato, per ciò che stiamo facendo, ma so che colui che sarebbe ancora più felice sarebbe Silente, perché finalmente abbiamo ottenuto ciò che sognava…- Harry parlava piano, con sicurezza.

-       Harry, cosa sognava Silente, solo tu, in effetti, conosci i suoi veri piani-

-       Oh no Herm, in fondo lo sappiamo tutti cosa voleva Silente, non voleva che ci cimentassimo in una battaglia così ardua, ma so che non ce l’avrebbe negata, ma so per certo che sarebbe stato ben lieto di vedere come ognuno di noi abbia coltivato il più grande potere di questo mondo magico…- tutti nella sala lo guardarono comprensivi.

-       L’amore- finì Harry

-       Il vero…- continuò Hermione

-       Il puro…- disse David

-       L’autentico- Tonks stampò un bacio sulle labbra del marito

-       Il magico…- sontinuò Remus

-       Amore- completò Ginny

Si guardarono tutti per un secondo, poi, insieme, con una sinergia perfetta, spinti forse da quella complicità che solo l’amicizia può alimentare, scoppiarono a ridere,una risata piena di gioia, la risata che metteva fine ad un’era, e, nel frattempo, dava il via ad una nuova, bellissima, vita.

Ragazzi...quasi piangevo mentre scrivevo questo capitolo! :°° ) lacrime di gioia naturalmente...eh si ragazzi...tutti qui...innamorati felici come ai tempi dei primi anni ad Hogwarts! Ricordate l'innamoratissima Ginny? e Harry..alla fine del secondo anno...decisamente soddisfatto e molto molto felice...I carissimi Ron ed Hermione che nn litigavano quasi mai all'inizio e che flirtavano! e Remus e Tonks? Quanto amore...quanto amore! e Herm e David...nn si può proprio descrivere! Ragazzi...dedico qst fic ad Albus Silente...perchè sappia sempre che abbiamo conservato nel cuore tutte le sue parole e che nn abbiamo smesso mai di amare, come lui ci ha insegnato! vi giuro mi viene da piangere! nn lo so nemmeno io il perchè! ragazzi vi ricordo che non è facile conservare la profonda amicizia in così tanti anni! ve lo dice chi...come me... ne sa qualcosa...ragazzi continuo questo importante discorso finale nell'epilogo...andate avanti!

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Capitolo 16
*** Epilogo: Guarda la Luna ***


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Epilogo

Guarda la Luna

Hermione guardò silenziosamente fuori dalla finestra, era felice. Si, felice. Non era la solita felicità da ragazzina che provava tanto tempo prima, era una felicità più adulta, una felicità da donna. Oh, quanto tempo era passato, quanti ricordi le tornavano alla mente ora, dopo tanto tempo. Ricordava ancora ogni singolo momento trascorso ad Hogwarts, ricordava gli attimi tristi e gli attimi felici. Ricordava i lunghi, ormai considerati anche sciocchi, pianti nei bagni delle ragazze, quando le compagne la prendevano in giro, ricordava il sapore di quelle lacrime amare e davvero sofferte; ricordava i momenti orrendi passati quando litigava con Harry o Ron, ricordava la gioia quando aveva conosciuto Viktor, ricordava la felicità che le poteva regalare l’odore di una pergamena nuova di zecca. Sorrise. Si sentiva così sciocca, chi sano di mente avrebbe mai potuto amare l’odore di libri e pergamene?, nessuno a dir la verità. Il sole spuntò da dietro una nuvola e le riscaldò il volto, adorava il tramonto d’estate. Quanti ricordi. Più che altro tristi a dir la verità, si convinse lei. I suoi genitori, morti in un tragico inidente d’auto, Ronald, ucciso da quegli schifosissimi Mangiamorte, tutti gli amici che ci avevano rimesso la pelle, la sua adorata Professoressa Mc Grannit, per non dimenticare anche i primi sacrifici, Sirius, Albus Silente, Cedric Diggory, oh si, lo ricordava come se fosse ieri, il corpo di Diggory tra le braccia di Harry, quei fatidici istanti durante i quali Sirius aveva oltrepassato il velo…”non avevo mai letto di quel velo, in effetti” si ritrovò a pensare. E poi, l’infermeria, ed Harry che annuncia tragicamente, con un semplice sguardo, la morte di Silente. E poi ancora la lettera ricevuta durante la colazione, la lettera di Ronald, oppure l’attacco dei Mangiamorte, e la morte immediata di Luna e Neville, della nuova Preside, e di molti amici membri dell’ordine. E poi la battaglia finale, la vera battaglia finale…

Flash-back

Era tutto buio e lampi verdi squarciavano l’oscurità, un dolore lancinante alla spalla sinistra, un forte bruciore allo stomaco, tutto girava nella stanza, niente era come doveva essere.

-       Credevi di avermi ucciso, eh? Sporca, piccola, sudicia Mezzosangue- ringhiò la voce spavalda del giovane Malfoy, la bacchetta puntata contro Hermione

-       È quello che ti… è quello che…ahhhhh- il dolore straziava Hermione, le lacrime sgorgarono disobbedienti dal volto insanguinato della giovane

-       Piangi, sudicia Mezzosangue? Si, implorami, e ti risparmierò il dolore!- cantilenò il biondo

-       Mai! Morirei piuttosto!- ringhiò la mora

-       Muori allora! Avada…-

-       Nooooooooooo- un urlo era giunto poco distante da lei, una voce calda, dolce, la voce del suo David

-       Chi osa disturbarmi, chi vuole morire prima della Sudicia!- gridò il biondo

-       Se la uccidi, giuro che la pagherai, tu devi morire!- urlò David

Due attimi, fulminei, una luce verde, Hermione sentì il freddo scorrerle nelle vene, molto più lentamente di quanto si aspettasse, qualcosa la colpì alla testa, poi allo stomaco, sentì una costola infrangersi sotto il peso di qualcosa. Aprì gli occhi, lei stessa sorpresa di ritrovare il buio gelido, qualcosa, o meglio qualcuno, le oscurava la vista, il corpo di Draco Malfoy era steso sul proprio, esanime. Hermione lo scostò, senza tanti scrupoli, anche David era lì, a terra, disteso.

-       NO!- esclamò Hermione

-       No- David aprì piano gli ochhi

-       Oh amore, sei…- l’ormai familiare dolore allo stomaco, il bruciore, si sentì andare in fiamme, il dolore la invase, urlò.

Hermione voltò la testa di scatto, una massa di capelli neri, sporchi, veleggiava sopra di sé, Piton.

-       Lei…- Hermione sussurrò

-       Io, si, IO! Il prediletto del Signore Oscuro, ancora qui, in vita, a continuare ciò che lui aveva lasciato in sospeso, vi ucciderò tutti, sudici Mezzosangue!-

-       Lei, lei è uno di noi!- esclamò ansimante Hermione, il dolore non era cessato

-       Io sono diverso, io non sono come voi, taci!-

Il dolore aumentò, le orecchie fischiavano una pressione stava per spaccarle la testa in due, dolore, nient’altro che dolore, ogni cosa le faceva male, urla le consumavano le corde vocali, urla straziate dal dolore, proprio come lei…poi all’improvviso il dolore si attenuò, Piton doveva aver abbassato la guardia, la ragazza aprì gli occhi, il vecchio professore di pozioni era girato, rivolto verso Harry. “No, anche Harry no, non te lo permetterò!”. Hermione scattò in piedi, con una forza che non sapeva nemmeno lei di avere, si trascinò dietro Piton, era disarmata, tutto sembrava essersi fermato, raccolse tutte le energie che le erano rimaste e gli diede un pugno ben assestato sulla mascella. Un secondo ci volle, per farla ragionare, prese velocemente la bacchetta dalle mani dell’assassino e gliela puntò alla testa.

-       Non la ucciderò, l’ammazzerò- sussurrò Hermione all’orecchio del nemico

-       CRUCIO!- urlò la ragazza, con tutta la forza che le era rimasta in gola

-       CRUCIO! CRUCIO! CRUCIO!- continuò lei, Piton che urlava dal dolore, per terra, quasi morto, i capelli unticci sul viso, il naso adunco con le narici dilatate dal dolore, la bocca spalancata svelava denti giallastri e poco curati.

-       CRUCIO!- Hermione esalò così la sua ultima parola, appena in tempo per vedere Piton chiudere gli occhi scuri per sempre, poi cadde, sentendo giusto il dolore alla nuca, prima di svenire.

Fine Flash-Back

Hermione portò istintivamente la mano alla nuca, dove una piccola cicatrice era testimone di quella dolorosa caduta, alla fine della battaglia. Il sole era ormai calato, e altri ricordi affiorarono alla mente di Hermione, Lei, distesa accanto a David al San Mungo, Harry che la fissava, un po’ stanco, tutto bendato, Ginny, che poco distante sonnecchiata sulla poltrona. Ricordò l’odore che aveva Harry quando l’aveva abbracciata, Hermione si seccava ad ammetterlo, si sentiva stupida, ma lei, sentiva l’odore della vittoria, lo ricordava bene, quell’odore di sangue, sudore, ma certamente un odore di vittoria. Lei aveva istintivamente sorriso e aveva di nuovo dedicato le sue attenzioni al marito. David non si era svegliato molto dopo lei, e le aveva rivolto un grande, enorme, amorevole sorriso. I momenti passati con David, Hermione doveva ammetterlo, erano i più belli di tutta la sua vita, i più belli che avesse mai vissuto. Ricordò stranamente il brillio negli occhi di Daivd quando l’aveva vista la prima volta, in realtà non gli aveva mai chiesto se avevano davvero brillato, ricordò anche il dolce bacio in biblioteca, e le scappò una grande risata, David non sapeva proprio disegnarle le Lune ^^, tornò a guardare fuori dalla finestra, stava per tornare ad uno dei ricordi più belli quando qualcuno bussò alla porta.

-       Ehm, è permesso?- chiese una ragazza, con lunghi capelli castani e occhi azzurri

-       Certo Stella, entra, vieni qui- rispose Hermione

-       Che fai ‘Ma?- chiese la ragazza, che doveva avere si e no 14 anni

-       Niente Ste, stavo guardando il tramonto!- rispose la madre, sarcasticamente

-       Ma, mamma, il tramonto è finito da un pezzo!- ribattè la ragazza

-       Allora, sto guardando le stelle!- continuò la madre, un po’ seccata

-       Sta sera è nuvoloso, al massimo stai guardando la Luna-

-       Esatto, guardavo la Luna- si arrese Hermione

-       Che fanno le mie belle tutte sole? Spettegolano forse?- David entrò nella stanza, aveva il pizzetto e indossava un paio di jeans e una maglietta a maniche corte verde acqua, che gli metteva gli occhi in risalto.

-       No, in realtà, Stella mi stava facendo il terzo grado, come sempre- Hermione sorrise

-       Io non ti faccio il terzo grado, ti correggo e ti faccio notare le cose ovvie!- ribattè Stella mettendo il muso

-       Si, vabbè, allora che volete tutti quanti qui?- chiese Hermione frettolosamente

-       Io ti volevo dire che sto uscendo, con Logan- rispose la ragazza dagli occhi azzurri

-       Chi è ‘sto Logan? Non uscivi con un certo John?- chiese David sospettoso

-       Oh pa’, quello un mese fa! E poi mi ero proprio stufata, era troppo appiccicoso!- concluse la figlia e si avvicinò alla porta – Logan è mooolto meglio!-

-       Stai attenta e torna presto!- la rimproverò la madre

-       Si, mami, giusto il tempo di una pomiciata!- fece l’occhiolino e uscì.

David raggiunse frettolosamente la porta.

-       Dove vai?-

-       A prendere il mantello dell’invisibilità, La seguo!- rispose il moro

-       Non dire scemenze, non lo sai che lo fa già da tempo?- rispose la moglie

-       Cosa?!?!!?!?!?- David spalancò gli occhi – Perché sono sempre l’ultimo a sapere le cose?- chiese David arrabbiato

-       Perché sei un papà!-

-       Esatto, sono suo padre! Vado a prendere il mantello dell’invisibilità, torno tra poco, ciao-

-       Fermo, Stella si infurierà, lasciala stare, le parlerò io quando torna!-

-       Va bene, ma dille che se nn ti ascolta, non uscirà fino a quando non avrà 50 anni!-

-       Va bene…Ora rilassati!-

-       Certo amore…-

David si sedette davanti alla moglie e la guardò…il volto della bella Hermione illuminato dai riflessi dorati della luna.

-       Ti Amo- disse David guardandola.

Un brivido fece sussultare Hermione, ogni volta che quelle due parole le giungevano alle orecchie sentiva una strana sensazione di allegria, euforia, eccitazione.

-       Ti Amo- rispose.

-       Amore…ti ricordi quando ci siamo conosciuti?- chiese David

-       Certo che me lo ricordo!-

-       E tutti i momenti che abbiamo passato assieme? Tutti?-

-       Ogni singolo istante…ogni singolo secondo…ogni singolo respiro…- rispose lei…

-       Hermione, Guarda la Luna…- David sorrise

La ragazza guardò stranita il marito…si, si ricordava anche quel momento se era ciò che intendeva…ma guardò ugualmente la Luna…curiosa.

-       Sei Bellissima-

Una altro brivido percorse la schiena di Hermione, stavano insieme, erano sposati da 20 anni…e ancora non si era abbituata a sentirglielo dire.

-       E dovevo guardare la Luna per fartelo capire?- chiese lei sarcastica

-       Hermione, guarda la Luna- ricominciò il moro

-       Oh, David, basta con…- fu interrotta da un bacio a fior di labbra.

Hermione tornò a guardare la Luna…ma non vide la solita Luna, brillante, giallo pallido e con quelle strane macchie grigiastre che la rendevano ancora più bella e romantica… centinaia, migliaia di Rose formavano un cuore che contornava quella stupenda Luna piena.

-       Ti Amo- ripetè David

-       Ti Amo- concluse Hermione, prima di baciarlo profondamente.

Ed ecco cosa rimase di loro…due cuori ma una sola anima…le rose…un bacio sfocato perso nella notte…ma sempre ritrovato…grazie ai magici…chiari raggi d’amore…i chiari raggi della Luna.

 

Ragazzi...è finita...del tutto questa volta...non ci saranno seguel...nn mi sembra vero...mi sembra passata una vita da quando ho scritto il mistero della bellezza delle rose...che anni stupendi ho vissuto insieme a David ed Herm...anni d'amore a questo proposito ecco cosa vi volevo dire:

A qualcuno questa fic sembrerà banale, mielosa, un pò senza senso...ma nn è così! ragazzi io mi immedesimo spesso nei libri di Harry Potter...anche troppo e vi confesso che alla morte di Silente ho pianto come una disperata! Ho pensato che le sue prediche, mai pesanti o noiose, non raggiungeranno più le nostre orecchie e non colpiranno più i nostri cuori...vi garantisco che ho sofferto molto la morte di Silente...e questo mi porta al motivo della fic...ragazzi questa fic è dedicata a Silente e a tutti coloro che credono nell'amore! vi prego nn smettete mai di credere nell'amore...perchè, anche al di fuori nel mondo della grande J.K. Rowling, l'amore è magico! L'amore è capace di dare un senso nuovo ad ogni giorno, di farvi svegliare felici, perchè sapete che al mondo c'è amore, e siete capaci di provarlo, quindi ve lo chiedo per favore, non smettete mai, mai, mai di credere nell'amore!

Questa fic la dedico anche ad un altro sentimento che in fondo da un senso ad ogni giorno: L'amicizia! ragazzi purtroppo devo ammettere, che nn sempre i rapporti di amicia rimangono immutati nel tempo, le amicizie finiscono è vero, io ne so qualcosa, ma ricordate che nel vostro cuore non smetterete mai di voler bene ad una persona! QUalunque cosa accada! Ragazzi l'amicizia è una cosa bellissima! coltivatela e vivetela in pieno, siate buoni amici, e vedrete che sarete rispettati e riuscirete a vivere momenti intensi e stupendi con le persone che vi stanno accanto! Dio quasi mi metto a piangere!

Non avrò più l'occasione di ringraziarvi...so che continuerete a leggere...spero continuerete a leggere qst fic ma intanto ringrazio:

roberta!

Master Ellie!

Willow Malfoy!

_Laura_!

Ginny93!

 

Ragazze...mi avete regalato momenti di gioia indescrivibili! non so come avrei fatto senza di voi! sono contentissima...e anche se poche, mi bastano e avanzano le vostre recensioni, perchè so che siete state sincere! spero di poter entrare in contatto con voi! Perchè mi dispiacerebbe, dopo tutto sto tempo trascorso relativamente assieme, perdere ogni contatto quasi mi metto apiangere! :°) ragazze vi voglio davvero beneeeeeeeee! ringrazio anche le 303 persone che hanno letto il mistero della bellezza delle rose, spero che il numero salga :-) e anche le 141 persone che hanno letto "Guarda la Luna" spero che anche sto numero salga...ragazzi...insomma...momento dell'addio...anzi no dell'arrivederci!

Ciao ragazzi spero di poter tornare presto con una nuova fic!

Ciaoooooooooooooooooooooooooooo

Bacioni a tutti

XxLinucciaxX

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