Primi Baci - bacio al...

di Kalie
(/viewuser.php?uid=14203)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fred & Angelina - Bacio alle Merendine Marinare ***
Capitolo 2: *** Cedric & Cho – Bacio al succo d’arancia e alla ciliegia ***
Capitolo 3: *** Hermione & Viktor – Bacio da far girar le scale ***
Capitolo 4: *** Ginny & Michael – Bacio alle Api Frizzole ***
Capitolo 5: *** Dean & Luna – Bacio alla felicità da Nargilli ***
Capitolo 6: *** Lily & James – Bacio Malandrino ***
Capitolo 7: *** Rose & Scorpius – Bacio della Bella Addormentata ***
Capitolo 8: *** Sirius & Kalie – Bacio al Vento di Bergamotto ***



Capitolo 1
*** Fred & Angelina - Bacio alle Merendine Marinare ***


Fred & Angelina – Bacio alle Merendine Marinare

Ridevano. Ridevano insieme, di pura felicità, mentre ballavano letteralmente scatenati una delle canzoni delle Sorelle Stravagarie; a Fred piaceva stringerla ogni tanto, attirarla a sé per quei breve istanti, prima di allontanarla di nuovo e farle fare la giravolta, fino a farle girare la testa. Gli piaceva il sorriso che le vedeva stampato sulle labbra ogni volta che i loro sguardi si incrociavano, talmente tanto che aveva voglia di rubarlo quel sorriso, in un bacio leggero. Si guardò intorno e vide il fratello ballare con Katie Bell, divertito almeno quanto lui; gli fece distrattamente l’occhiolino e lui gli sorrise di rimando, sapeva bene quanto a Fred piacesse la ragazza con cui stava ballando, quindi avrebbe lasciato spazio a lui questa sera, per lui ed Angelina. Sussurrò una semplice parola all’orecchio della ragazza, scansando le treccioline dei capelli, per poi prenderla per mano e trascinarla lontana dal Ballo del Ceppo.

“Fred!” l’aveva chiamato, scossa dalle risate, mentre ancora lui la trascinava per i corridoi di Hogwarts “dove stiamo andando, si può sapere?”

“Lo saprai quando ci saremo arrivati” l’aveva guardata per un istante, mentre anche lui rideva. Era così stare con Fred Weasley: era ridere e divertirsi.

“Non mi vorrai rifilare una di quelle Crostatine Canarine, vero? Non ho intenzione di passare il resto delle vacanze a perdere piume!” ma sapeva che non l’avrebbe mai fatto, non avrebbe mai voluto che lei stesse male. Ogni volta che lui l’aveva difesa, ogni volta che, dopo un fallo scorretto dei Serpeverde contro di lei, lui aveva lanciato un bolide ben piazzato contro chi l’aveva commesso. Prima, con un velo di tristezza, aveva pensato che fosse dovuto al dovere di battitore, di compagno di squadra e di casata. Ma quando l’aveva invitata al ballo… la speranza in lei si era accesa. Erano secoli che sapeva riconoscere Fred da George; che, ogni volta che poteva, si ritrovava a guardarlo di nascosto. Era una vita che lo aspettava.

“Tranquilla, Angie! Puoi fidarti di me” una breve risata in cui si sentivano solo i passi veloci dei due ragazzi “però devo dire che mi hai dato un’ottima idea!” lei gli pizzicò piano il braccio, sapeva che stava scherzando. Lo sapeva. L’aveva sempre saputo.

“Mi fido, Fred”

Avevano corso ancora per un po’, nascondendosi ogni tanto quando vedevano qualche professore in giro, per poi ripartire alla volta di un corridoio del secondo piano, deserto, in fondo al quale si trovava un quadro rappresentante due innamorati. Ripresero per qualche istante il fiato, continuando a scambiarsi occhiate furtive, imbarazzate: erano soli. Angelina alzò definitivamente lo sguardo su di lui, appoggiandosi contro il muro del corridoio dietro di lei, con aria incuriosita: che cosa erano venuti a fare lì? Perché era voluto scappare all’improvviso dal Ballo del Ceppo? E perché ora la fissava con quegli occhi azzurri, puntati dritti nei suoi? E perché lo stomaco sembrava aver deciso di fare i salti mortali proprio in quel momento?

“Questo è il quadro di Rosalie, l’innamorata. È raffigurata insieme ad un astro, una costellazione a cui non è mai stato dato il nome, almeno che io sappia. Sono innamorati e dietro di loro c’è un passaggio segreto. Basta dire le parole magiche” Fred le fece l’occhiolino e la ragazza arrossì vistosamente, mentre ringraziava il fatto di trovarsi nella semioscurità.

“E quali sono?” gli sorrise, piano, mentre il respiro di entrambi era tornato regolare. Lui la guardò per un breve istante, per poi tornare sul quadro.

“Siete la coppia più bella del mondo, speriamo di poter, un giorno, diventare una coppia quasi bella come la vostra” era arrossito anche lui ora, mentre a lei cominciò a battere il cuore talmente forte, che aveva paura che Fred lo potesse sentire. “emh… è la parola d’ordine” le sorrise, imbarazzato.

“Sì… sì avevo immaginato” ma lui le aveva preso di nuovo la mano, stringendola più forte di quando l’aveva trascinata fino a lì.

“Oh… che carini. Direi che sono sulla buona strada, non credi?” aveva sorriso Rosalie al suo amante, per poi ricevere un segno d’assenso da parte di lui e finalmente fare spazio ai due, per entrare. Si ritrovarono in un cunicolo stretto, come un altro corridoio, semplicemente più nascosto, e molto più silenzioso. Aveva una debole luce, dovuta ad alcune candele volanti sparse qua e là.

“E’ pieno di professori che fanno il giro di ronda a rompere le uova nel paniere agli studenti” aveva scrollato le spalle, Fred, cercando di dissimulare indifferenza.

“Oh… ok. Come mai siamo qui?”

“Beh, Angie… pensavo fosse ovvio” aveva sussurrato lui, avvicinandosi a lei, che piano piano andava all’indietro, imbarazzata.

“Non proprio…” il cuore le bussava forte nel petto, si ritrovò a deglutire con forza, agitata.

“Mi piaci, Angelina” le aveva sorriso, mentre sentiva che il sangue le saliva completamente alle guance e al cervello, facendola arrossire almeno quanto lui, mandandole in tilt il cervello. Si bloccò dall’indietreggiare, un po’ per le parole che le aveva appena detto e un po’ perché era arrivata al muro. “mi piaci davvero” posò una mano sul fianco di lei e l’altro braccio disteso sul muro, appoggiandosi e avvicinandosi sempre di più a lei.

“Anche tu mi piaci, Fred Weasley” e si abbandonò completamente al loro primo bacio, assaporando le labbra del ragazzo che sapevano così tanto di risate, di felicità, dei suoi dolci, future merendine marinare, di lui. Assaporò quel lungo istante fino all’ultimo, abbandonandosi all’abbraccio del ragazzo, che si ritrovò a ricambiare nel giro di pochi istanti. Quella cotta, pian piano si sarebbe trasformata in un sentimento più forte, lo sapeva, già cominciava a cambiare tutto dopo quel bacio, perché non avrebbe più dovuto guardare male le ragazzine che lo fissavano affascinate, lui era solo suo. E, per quanto sapesse che erano ancora giovani, sapeva che l’avrebbe amato per sempre, lo sperava con tutta se stessa, perché l’ultima cosa che voleva fare in quel mondo, era dividersi da lui. Questi erano i pensieri e le speranze di Angelina Johnson mentre baciava Fred Weasley. Niente li avrebbe separati. Nemmeno la morte.



*-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-*

Ciao a tutti ^.^
eccomi con il primo capitolo di questa mia nuova fanfic, oggi ero molto ispirata tant’è che ho già scritto tre capitoli della storia. Come dice la descrizione è una serie di missing moments, in cui vari personaggi danno il loro primo bacio. Siccome sono un’accanita fan di Fred & Angelina, ho deciso di dedicare il primo capitolo a loro due che sono bellissimi *_* non so perché la nostra amata J.K. Rowling ha deciso di far sposare Angie con George, perché io penso che sarebbe molto doloroso per entrambi, anche se secondo me è un modo per aiutarsi a vicenda (basta leggere il capitolo dedicato a loro in ‘Andare avanti’). Anche se devo dire ç_ç che tristezza: ‘Niente li avrebbe separati. Nemmeno la morte.’ Mi veniva da piangere scrivendolo! FREEEEED! Perché sei morto??!!  Fatto sta che, in effetti potrebbe anche non essere stato il loro primo primo bacio, ma tra di loro lo è di certo. Ovviamente non vedrete baci tra Ron ed Hermione o Harry e Ginny, anche se come coppie saranno comunque presenti, come non vedrete il bacio tra Harry e Cho, già descritto nel libro, proprio come i primi tra le due coppie dette poco fa. Che dire? Amo questi due tipacci, e amo la saga di Harry Potter *_* per questo oggi mi sono messa a scrivere, quello e perché sto rileggendo HP 4 per la centesima volta.
Spero apprezzerete questa serie di one shot, ognuna a tema di una coppia diversa. Fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacio,

Kalie

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Cedric & Cho – Bacio al succo d’arancia e alla ciliegia ***


Cedric & Cho – bacio al succo d’arancia e alla ciliegia

“… Volevo dare la buonanotte…”

Aveva sorriso ad Harry, dopo avergli svelato il segreto dell’uovo della seconda prova: glielo doveva, no? Lui gli aveva detto la verità sui draghi, era stato corretto ed era giusto che lo fosse anche lui. Tornò da Cho, che gli sorrideva incuriosita, non importava in quel momento né della Coppa, né del Quidditch, e nemmeno di Harry che, anche se lui non lo sapeva, li guardava accigliato. Prese la mano di Cho e le sorrise di rimando, cominciando ad avviarsi verso la sala comune di Corvonero, dove le avrebbe dato quella famosa buonanotte. Ancora non ci credeva, erano anni che gli piaceva quella ragazza dai lunghi capelli corvini; si ritrovò a guardarla diverse volte, mentre camminavano e chiacchieravano della serata.

-

‘Ehi Cho! Vai a lezione?’ l’aveva rincorsa per tutto il corridoio, fino ad arrivare a lei e al suo gruppetto di amiche che già ridacchiavano.

‘Ciao Cedric! Sì, ho Pozioni adesso’ gli sorrise rassegnata, per poi fare cenno alle altre ragazze di andare avanti.

‘Hai due minuti? Volevo chiederti una cosa’ non era facile, decisamente non era semplice invitare la ragazza per cui hai una cotta da anni ad andare al ballo con te. Erano quattro le prove del Tremaghi, solo che questa l’avevano camuffata fin troppo bene.

‘Certo, dimmi’ sentirono le ragazze, più avanti, scoppiare in una risatina più forte, facendoli arrossire entrambi.

‘Sai, noi campioni dobbiamo aprire le danze al Ballo e…” strinse i pugni dentro le tasche ‘mi chiedevo se…’ dov’era tutta la sua disinvoltura? Forse si sarebbe trovato meglio a chiederglielo mentre volavano durante una partita di Quidditch. Cho lo guardava incuriosita, ma le guance erano ancora rosse dall’imbarazzo, Cedric si chiese se per caso non si aspettasse già quello che stava per chiederle ‘se ti andava di venire al ballo con me. Sai…’

‘Certo che mi va, Cedric! Grazie per l’invito. Ora però… devo proprio andare io… farò tardi’ più rossa di prima, forse per l’entusiasmo con cui gli aveva risposto, aveva indicato le ragazze alle sue spalle ‘ci vediamo!’ ed era corsa via, verso le sue amiche, lasciandolo con un sorriso imbambolato, mentre cercava di assimilare il fatto che gli avesse detto sì.

-

“Eccoci qui, Cedric. Siamo arrivati” indicò distrattamente il corvo d’argento che faceva da guardia all’entrata della Torre di Corvonero.

“Già… grazie per la bella serata, Cho. Sono stato veramente bene” le aveva accarezzato la guancia con il dorso della mano, facendola tornare rossa.

“Anche io… grazie a te per avermi invitata” la mano del ragazzo era scesa sulla sua spalla e aveva ripercorso tutto il braccio, fino a prenderle la esile mano.

“Magari, qualche volta” prese fiato, il tassorosso “se ti fa piacere, possiamo passare una giornata ad Hogsmeade insieme. Che ne dici?”

“Va bene” aveva risposto, ancora una volta frettolosamente, per l’emozione. L’aveva guardato negli occhi e lui si era avvicinato piano, prendendole ora le spalle ed avvicinandosi a lei. Si guardò attentamente intorno, cercando di vedere se qualcuno era nei paraggi, prima di tornare a guardare il grazioso viso della ragazza che tanto gli piaceva.

“Cho…” sussurrò, prima di avvicinarsi ancora e vedere le palpebre di lei si chiudevano piano ed alzava il volto verso di lui; quando aveva pensato alla buonanotte, non aveva premeditato il bacio, non voleva correre, ma… voleva. E lo fece, andò a stringere le spalle di lei, avvicinandola di più e posando poi le labbra sulle sue, delicatamente, tante volte che perse il conto. E lei ricambiò il gesto, lentamente, dolcemente, per poi andare ad abbracciare i fianchi del ragazzo, che la strinse a sé, chiudendola in un abbraccio difficile da sciogliere per due che, di farlo, proprio non ne avevano voglia. Quel bacio sapeva di vita, sapeva del succo d’arancia appena bevuto, sapeva del lucidalabbra alla ciliegia di Cho. E sentiva che avrebbe potuto vincere il Torneo con la forza che gli diede quel semplice gesto. Sentirono un rumore provenire alle loro spalle e la porta della sala comune si aprì. Si separarono e Cedric andò nuovamente ad accarezzarla, stavolta sui capelli. “Buonanotte Cho”

“Buonanotte Cedric” si erano scambiati un sorriso, prima di voltarsi entrambi nella direzione opposta. Quando la ragazza arrivò all’entrata, dopo aver risolto l’indovinello, si voltò verso il suo compagno che si assicurava che arrivasse sana e salva a destinazione. Lui la salutò con la mano e lei, rossa, ricambiò piano prima di entrare nella porticina appena aperta. Sì, era stato decisamente uno splendido saluto.


*-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-*
Ciao a tutti ^.^
eccomi di nuovo con il secondo capitolo di questa fan fic ^.^ come avrete capito, questa è dedicata a Cedric e Cho, nonostante io non ami molto lei. Però apprezzo molto il personaggio di Cedric, così leale ed onesto, penso che meriti di rientrare nei personaggi da ‘Primo Bacio’. Ho deciso di mettere anche la parte in cui lui le chiede di andare al ballo per allungarla un po’, diciamo… non mi piace molto scrivere fic troppo troppo corte, non rendono abbastanza, a meno che non identifichino un momento molto profondo. Ma il primo bacio è anche attesa, e questa va sempre ben descritta.
Spero apprezzerete questo capitolo! Fatemi sapere che ne pensate, un bacio!

Kalie

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Hermione & Viktor – Bacio da far girar le scale ***


Hermione & Viktor – Bacio da far girar le scale

Camminava al fianco di Viktor, mentre si dirigeva verso la torre di Grifondoro; il suo sguardo era ancora accigliato, perché nel giro di ogni minuto le tornava sempre in mente Ron e la sua… la sua… la sua cosa? Mentre una sensazione simile a quella provata all’inizio di una discesa sulle montagne russe le attanagliava lo stomaco, scartò la possibilità che fosse geloso. No, Ronald Weasley era solo tremendamente testardo. E stupido. Non si accorse dello sguardo di Viktor, posato su di lei già da diversi minuti con l’aria enigmatica, era troppo intenta a pensare al ragazzo dai capelli rossi. Lui le prese il braccio, delicatamente, facendola fermare nel bel mezzo delle scale.

“Herr-mioni” lo guardò sorpresa, appoggiandosi alla ringhiera di marmo delle scale.

“Viktor. Che succede?” abbozzò un sorriso debole, perché nella sua testa c’era ancora Ron. Lo scacciò malamente, cercando di concentrarsi sul ragazzo davanti a lei: dopotutto lui era gentile, un po’ chiuso, misterioso, affascinante. Un po’ l’esatto contrario del rosso, che effettivamente di accattivante non aveva niente con quel vestito da cerimonia.

“Ti fedefa assente, io… folefa parlare. Prima ti arrivare a sala comune” accennò ad un vago sorriso, di quelli che non si trovavano spesso sul viso del famoso Cercatore.

“Oh… oh, certo” era arrossita, perché come la guardava lui non l’aveva mai guardata nessun altro.

“Io trofo te molto carina, Herr-mioni. Io… tu feramente bellissima stasera” si era avvicinato al marmo e a lei, mentre il cuore di Hermione cominciava a battere all’impazzata. Non pensava che sarebbe stato così diretto, né di ricevere certi complimenti così all’improvviso. Arrossì copiosamente, mentre cercava di mantenere lo sguardo su quello del ragazzo.

“Grazie, Viktor. Io…” aveva tirato dietro l’orecchio una ciocca di capelli sfuggente.

“Io stato taffero bene questa sera” si era avvicinato ancora fino a posare le mani sul marmo, una per ogni lato di Hermione, tenendola bloccata li.

“Anche io” sapeva quello che voleva fare il ragazzo, sapeva che stava per dare il suo primo bacio. Era incerta, non sapeva se accettare o meno e, inspiegabilmente, gli passò per la mente l’immagine di Ron, i suoi capelli rossi e gli occhi azzurri. Cacciandolo nuovamente dalla propria testa, decise di lasciare che le cose andassero così, chiuse gli occhi ed attese fino a quando le labbra di Viktor non toccarono le sue. Fu un bacio al sapore di terra straniera, un bacio inaspettatamente caldo, un bacio alla cioccolata mangiata poco prima di salire verso la torre. Un bacio da far girar… le scale. Sì perché in quell’istante le tanto famose scale a cui piace cambiare, girarono e presero un’altra direzione, ma il ragazzo non pareva averci fatto caso finché non si fermarono. Si staccò piano da lei, sorridendole dolce, mentre lei lo guardava stupita più da se stessa che dal gesto stesso.

“Antiamo? Tu sarà stanca” le aveva preso la mano e si erano incamminati nella direzione opposta a quella in cui stavano andando poco prima, visto che dovevano cambiare rampa di scale.

“Sì… e mi gira un po’ la testa” abbozzò un sorriso imbarazzato, mentre lo seguiva fino all’altra rampa, per arrivare fino alla sala comune, cinque minuti dopo. Davanti all’ingresso c’era Ron, in attesa che Harry tornasse dalla chiacchierata con Cedric Diggory; quando la vide mano nella mano con Viktor assottigliò lo sguardo tanto da nascondere l’azzurro delle iridi.

“Sei in ritardo, il Ballo è finito mezzora fa” guardò male anche Viktor che gli aveva appena sorriso, rimangiandosi subito dopo l’espressione.

“Non sono affari tuoi, Ronald Weasley” aveva risposto semplicemente lei, cercando di mantenere la calma.

“D’accordo” sembrava che Hermione l’avesse appena schiaffeggiato “d’accordo, non sono affari miei. Mi ero solo preoccupato per la mia amica, scusa!” aveva esclamato, sarcastico ed arrabbiato.

“Luci Fatate” aveva intimato la ragazza alla Signora Grassa, che subito dopo aprì il passaggio “sto benissimo, non hai bisogno di preoccuparti”

“Herr-mioni… io defe tornare alla nafe” richiamò l’attenzione della ragazza, che si voltò a sorridergli.

“Certo, buonanotte Viktor” si era avvicinata, per dargli un leggero bacio sulla guancia, ma ancora una volta la voce di Ron richiamò la sua attenzione.

“Buonanotte Vicky!” aveva sorriso anche lui, ma maligno e sarcastico. Il campione di Durmstrang lo guardò arcigno.

“Non chiamarlo Vicky, te l’ho già detto!” la voce di Hermione, si era alzata di parecchio, mentre il campione del Tremaghi aveva provato a posarle una mano sul braccio, per calmarla.

“Tu lascia stare, Herr-mioni. Io…” ma lei scansò la mano del ragazzo, come in procinto di lanciare qualcosa in testa a Ron.

“Posso chiamarlo come mi pare” voleva disperatamente prendere la bacchetta e lanciargli una bella fattura Orcovolante, a quell’idiota.

“Ma qual è il tuo problema, Ron? Che ti importa se sono venuta al Ballo del Ceppo con Viktor?”

“Volete entrare sì o no? Io vorrei tornare a dormire… con queste urla proprio non ci riesco!” aveva pronunciato la Signora Grassa.

“Io non ho proprio nessun problema. Sei tu ad averlo” lanciò un’occhiata maligna al ragazzo di fianco a loro, che li guardava stupefatto, per poi entrare nel buco del ritratto.

“E quale sarebbe, di grazia?” chiese sibilando, per poi seguirlo all’interno, sbattendo il ritratto. Viktor rimase a bocca aperta, fissando la signora del ritratto.

“Ehi! Fai attenzione, ragazza!” le urlò dietro il ritratto, risvegliandola dalla lite con il ragazzo, andò così a riaprire il ritratto, mentre un sorriso estremamente soddisfatto spuntava sul viso di Ron.

“Scusami, Viktor! Quel ragazzo mi manda il sangue al cervello… buonanotte! Ci vediamo domani a colazione” gli sorrise, rossa in volto e rientrò nella sala comune, senza aspettare risposta.

“Il tuo problema…” questo è l’unica cosa che riuscì a sentire poi Viktor, prima che il ritratto si chiudesse, la voce di Ron che ricominciava la sfuriata con la ragazza. “è che hai dei gusti orribili!”

“Ma sei tu quello che ha il modellino di Krum nel dormitorio!” gli urlò contro lei “e credo di avere degli ottimi gusti… è un ragazzo gentile e simpatico! Ci si può parlare tranquillamente e, se proprio vuoi saperlo, mi ci trovo benissimo insieme!” era come se Hermione gli avesse appena tirato un bolide addosso.

“Certo! Starà cercando di risultarti simpatico per poter sapere di più dei piani di Harry!” Hermione diventò ancora più rossa dalla rabbia, proprio come il volto di Ron, che sembrava stesse per prendere fuoco in zona orecchie.

“Per la centesima volta, non ho la minima intenzione di dirgli niente su Harry! Lui è mio amico!” la voce ormai le era arrivata alle stelle.

“E comunque non mi va che tu vada in giro con… il nemico” lei lo guardò sconvolta. In quel momento entrò Harry, ma Hermione non ci fece caso, come Ron del resto, almeno apparentemente.

“Beh, se non ti va, lo sai qual è la soluzione, eh?” gridò Hermione; i capelli le stavano crollando dalla crocchia elegante, e il suo volto era contratto dalla rabbia.

“Ah sì?” urlò Ron di rimando. “E qual è?”

“La prossima volta che c’è un ballo, invitami prima che lo faccia qualcun altro, e non come ultima spiaggia” Ron aprì e chiuse la bocca senza parlare come un pesce rosso fuori dall’acqua, mentre Hermione girava sui tacchi e correva su per la scala delle ragazze
. Non seppe cosa successe dopo, non salutò neanche Harry anche se, alla fine, l’aveva scorto di sfuggita. Aveva solo voglia di mettersi a letto e dimenticare quell’ultima parte di serata, dopotutto aveva dato il suo primo bacio! Eppure non poteva fare a meno di chiederselo: perché non era felice? Forse perché, anche come la guardava Ron, non l’aveva mai guardata nessuno. Nemmeno Viktor.


*-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-*
Ciao a tutti voi che leggete questo terzo capitolo ^.^
eccoci qui, con il fatidico, tanto odiato, bacio tra Hermione e Viktor, che fece infuriare Ron nel sesto libro, tanto da spingerlo ad ignorarla e a mettersi con Lavanda. Grrrr! >.< quanto abbiamo dovuto patire perché quei due tonni si mettessero insieme?! Beh, ma comunque alla fine ci hanno regalato due bimbi bellissimi *_* quanto mi piace Rose! Che firulì firulà, chissà se finirà in uno dei capitolucci? *___* comunque, la parte sottolineata e in corsivo è tratta dal capitolo ‘Il Ballo del Ceppo’ di Harry Potter e il Calice di Fuoco, ovviamente, volevo concludere così *_*  vorrei ringraziare tutti quelli che hanno messo la storia tra le seguite e le preferite *_* per me è bello come leggere una recensione! Tra l’altro vorrei ringraziare a questo proposito…
ScreamingHeart: grazie per la recensione *_* mi ha fatto tanto piacere leggerla! Non preoccuparti per la faccenda DracoXPansy, lei non mi piace affatto e sono certa che lui non l’abbia degnata mai di un vero e proprio sguardo. È un personaggio troppo scemo <,< ha quel carattere solo di riflesso a Draco secondo me, poi ovviamente è solo una mia opinione XD
Spero seguirete ancora tutti voi la mia fic, che pian piano va avanti! Per ora ho scritto di un’altra coppia, sto scrivendo su un’altra, e ne ho in cantiere almeno altre 6 xD sono tanti i nostri amati personaggi *_*
Un bacione! Al prossimo capitolo,

Kalie

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Ginny & Michael – Bacio alle Api Frizzole ***


Ginny & Michael – Bacio alle Api Frizzole


‘Ahia… ahia, Neville!’

‘Scusami, Ginny!’

Ginny sbuffò, era già da un po’ che stavano ballando e il ragazzo non aveva passato cinque minuti senza pestarle i piedi almeno dieci volte. Le scarpe eleganti erano già un po’ macchiate e la ragazza ringraziò di aver imparato ad usare correttamente il ‘Tergeo’. Alla fine della canzone, dopo aver tirato un sospiro di sollievo, Ginny sorrise al grifondoro, dicendogli che sarebbe andata a prendere qualcosa da bere. Nel tragitto individuò Harry, come sempre del resto: quand’era che non trovava la sua figura nella folla? Sospirò nuovamente, con lo sguardo afflitto, perché sapeva che il suo sguardo era diretto unicamente a Cho Chang. Si morse le labbra, rammaricata, mentre si voltava verso un fresco succo di frutta che si versò subito dopo. Tornò a guardare il ragazzo, notando il litigio tra Ron ed Hermione con aria stupita. Scosse la testa: che si stupiva a fare, se quei due non facevano altro dalla mattina alla sera? Tornò ad Harry che, da bravo amico, cercava di calmarlo; arrossì ancora una volta, mentre si immaginava al fianco del ragazzo al posto di quella Calì, avrebbe dato qualsiasi cosa pur di non aver detto a Neville di sì così in fretta. Era così immersa nel suo pensiero, che sobbalzò quando un ragazzo si appoggiò al tavolo, proprio di fianco a lei.

‘Ciao’ cominciò lui, con un sorriso amichevole ‘tu sei una Weasley, vero? La più piccola’ Ginny inarcò le sopracciglia, scettica.

‘Mi chiamo Ginny, tu chi sei?’ rimase fredda: non aveva mai visto quel ragazzo prima, o forse non l’aveva semplicemente mai notato visto che non sembrava avere l’accento né di Beauxbatons né di Durmstrang.

‘Michael Corner, di Corvonero. Sono al quarto anno’ le sorrise di nuovo ‘ehi, tranquilla. Voglio solo fare amicizia’ Ginny si rilassò, e accennò ad un sorriso, spostando una ciocca di capelli dietro l’orecchio ‘ti ho vista ballare con quel Paciock. Non è molto bravo, eh?’

‘I miei piedi possono confermartelo’ rise ‘tu non balli con la tua compagna?’

‘Mi ha dato forfait… per uno di Durmstrang’ scrollò le spalle, sembrava che non gli importasse davvero ‘vogliamo far vedere ai nostri accompagnatori com’è che si balla per davvero?’ le aveva teso la mano, e lei aveva inarcato un sopracciglio.

‘Non lo so… perché?’

‘Perché sei molto carina mentre balli, Ginny Weasley’ fece una breve pausa, fino a quando lei non afferrò la sua mano ‘anche se devo dire che lo sei sempre’ la trascinò sulla pista da ballo, godendosi lo spettacolo delle sue guance scarlatte.


-

“Ti ha chiesto di uscire? E tu che gli hai detto, Ginny?” Hermione le si era avvicinata, sedendosi anche lei vicino al camino della sala comune, approfittando del fatto che fosse semi deserta.

“Che ci dovevo pensare” arrossì di nuovo la piccola Weasley.

“Ma Ginny! Michael Corner è davvero carino” la rossa la guardò scettica.

“Lo sai che a me… insomma” le guance presero lo stesso colore dei capelli “che a me piace Harry” Hermione sospirò, dispiaciuta.

“Lo so, Gin. Ma voglio darti un consiglio” l’attenzione della ragazza, dai vari pensieri su ‘il-ragazzo-che-è-sopravvissuto’, passò ad Hermione, un po’ spaventata “Vivi la tua vita! Cerca di allontanarti dalla figura di Harry, altrimenti non riuscirai mai ad essere te stessa mentre siete nello stesso posto. Non potrà mai vedere quale ragazza meravigliosa tu sia, perché sei troppo timida quando lui è nei paraggi”

“E che dovrei fare, Hermione? Ho provato tante volte a dimenticarmi di lui!” esclamò esasperata, mentre lei le sorrideva dolce.

“Prova ad uscire con Michael, o con qualcun altro se preferisci” lei provò a ribattere, ma Hermione la bloccò “pian piano riuscirai ad essere di più… te stessa davanti a lui, e magari ti noterà” le sorrise ancora una volta e Ginny non seppe più come controbattere. Dopotutto, Michael era davvero carino.

-

Aveva passato davvero un bel pomeriggio in compagnia di Michael, era riuscita a ridere, a scherzare; ogni tanto Harry era passato tra i suoi pensieri, ma lui era riuscito a scansare quella figura con qualche frase divertente, offrendole dolci, portandola ovunque lei volesse andare. Camminando per la via principale ricoperta di neve, le prese la mano, arrossendo leggermente per poi sorridere imbarazzato. Ginny non provava lo stesso sentimento che provava nei momenti in cui si trovava anche solo nella stessa stanza con Harry, ma si sentiva bene. Hermione aveva ragione: doveva distrarsi; strinse la mano di Michael che girò l’angolo, prendendo la direzione per la vista della Stamberga Strillante: lì era sempre bellissimo con la neve.

“Non volevi comprare altri dolci da Mielandia, Michael?” gli aveva chiesto, seguendolo.

“Dopo, non c’è fretta” le sorrise teso, per poi fermarsi davanti alla staccionata che riversava sul campo davanti al vecchio nascondiglio di Sirius e, ancora prima, di Lupin.

“Bene, perché io voglio comprare ancora un sacco di cose! Ho quasi finito le Api Frizzole e le Cioccorane!” gli aveva sorriso, appoggiandosi allo steccato, incurante della neve.

“Va bene, dopo ti ci porto” le aveva sorriso, addolcito, per poi andare ad appoggiarsi anche lei alla staccionata. “sto bene con te, Ginny. Ti va se usciamo più spesso, insieme?”

“Ma certo! La prossima volta possiamo andare anche a fare un giro da… Zonko…” era partita con entusiasmo, ma aveva rallentato nel momento in cui aveva visto il ragazzo avvicinarsi a lei e chinarsi verso il suo viso. Sorpresa, lo guardò con il cuore in gola: il suo primo bacio doveva essere di Harry. Però, stringendo gli occhi con forza, lasciò che Michael la baciasse, in mezzo a quello spettacolo bianco. Dopotutto, con lui stava bene, riusciva quasi a non pensare ad Harry, almeno non in continuazione. Si godette il suo primo bacio, mentre assaporava le Api Frizzole mangiate poco prima, ma forse non erano solo quelle a dare al bacio quel gusto leggermente aspro. Dopo qualche istante, lui si staccò e le sorrise, godendosi un altro spettacolo, quello rosso dei capelli e delle guance di lei.

“Mi piaci, Ginny Weasley” fece una breve pausa in cui arrossì anche lui “mettiti con me”. Mentre le parole di Hermione tornavano a rimbombarle nella testa, annuì debolmente, per poi ritrovarsi tra le braccia del ragazzo che tornò a baciarla, stavolta con un po’ più di sicurezza.


*-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-*

Ciao a tutti ^.^
eccomi con il nuovo capitolo, stavolta dedicato a Ginny e al suo primo bacio. Io vedo lei, così innamorata di Harry, come la figura di una donna piena di passione, innamorata, che non riesce a vedere altri che il ragazzo che ama, che però decide di fare le sue esperienze, come è giusto che sia. Girando per internet ho notato quante persone riescano a criticarla, anche se non ne capisco il motivo, dopotutto non è così perfetta come chi la critica vuole dare a vedere. Vogliamo parlare della canzoncina che ha mandato ad Harry per San Valentino?! È solo una ragazza innamorata, carina, che molti apprezzano. A me, sinceramente, piace tantissimo come personaggio *_* spero di aver reso bene i suoi sentimenti in questo capitolo! Vorrei ringraziare le nuove persone che hanno messo la storia tra le seguite *_* ben 9 ora! E poi ovviamente chi ha recensito la storia:
ScreamingHeart: grazie per aver recensito anche questo capitolo *_* sono contenta che i titoli ti piacciano, un po’ rispecchiano i personaggi che ci sono dentro, o le sensazioni che penso abbia dato il bacio. In questo, il bacio per Ginny esprime un po’ l’amarezza per il fatto che il suo primo bacio non fosse per Harry, e dopotutto i gusti delle Api Frizzole sono limone, mandarino, arancia e cedro! Spero ti piaccia anche questo capitolo ^.^ un bacio!
Marge: sauuuu *_* ma guarda chi viene a commentare la mia fic! Sono d’accordo sulla realisticità della storia sìsì! Dopotutto è normale che le persone abbiano le loro prime esperienze, altrimenti si potrebbe anche avere dei rimpianti al riguardo un giorno. Anche io piango per Cedric ç_ç specie al discorso di Silente!! Diciamo che per Angelina e George… non lo so, perché avendo già scritto una fic al riguardo e non essendo proprio fan della coppia (visto che penso che sia un po’ strano xD) mi risulta un po’ più difficile. Sto scrivendo un’altra fic, anche se a toni un po’ diversi, visto che è comunque incentrata su Fred&Angelina, ma in un futuro di lei con George.comunque non è detto che in un momento di ispirazione io non scriva anche su di loro! Grazie per le belle recensioni *_* spero continuerai a leggere anche i prossimi capitoli! Un bacione!
Un bacione anche a voi che avete letto e state leggendo la fic! Grazie per il supporto!

Kalie

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Dean & Luna – Bacio alla felicità da Nargilli ***


Dean & Luna – Bacio alla felicità da Nargilli

“Andiamo, Luna” Dean, passando, le tese la mano; lei la prese e lo seguì.  Non si era accorta subito di quello che il ragazzo le aveva detto, si era risvegliata all’improvviso solo quando aveva visto la sua mano tesa; prendendola, una strana sensazione l’aveva avvolta: sapeva che poteva fidarsi del suo nuovo amico, con cui già ne aveva passate fin troppe considerato quanto tempo avevano passato insieme. Gli sorrise mentre uscivano dalla Stanza delle Necessità di corsa, pronti per la battaglia; lui non sembrava intenzionato a lasciarle la mano, forse per cercare di scaricare la tensione, perché lo sapeva: aveva paura. Come lei, come tutti intorno a loro; come si poteva stare tranquilli in un momento come quello? Quando sapevano che stavano per andare a combattere? Strinse la sua mano, cercando di fondere il loro coraggio in uno unico, nel tentativo di trasmetterne un po’ all’altra persona. Luna si sentì forte: sapeva che voleva vivere e rivederlo una volta finita quell’assurda battaglia, anche se non sapeva spiegarsene il motivo. Lo seppe nell’istante stesso in cui lui si voltò a guardarla.

“Luna” la chiamò debolmente, mentre lei spostava lo sguardo stralunato su di lui. Erano arrivati in Sala Grande e il ragazzo aveva approfittato del momento di confusione dopo l’annuncio di Voldemort, nel quale tutti i minorenni e i Serpeverde venivano fatti evacuare, per parlarle.

“Dean” l’aveva chiamato in risposta, con aria enigmatica.

“Emh…” era rimasto spiazzato evidentemente.

“Pensavo dovessimo ricordarci l’un l’altro il proprio nome, nel caso l’avessimo momentaneamente dimenticato per via dei Gorgosprizzi” Dean rise piano: sapeva sempre alleggerire la tensione e l’atmosfera quella ragazza.

“No, io…” scosse piano la testa, per poi tornare a guardarla sempre sorridente “durante la battaglia non saprò starti molto vicino voglio che tu… che tu stia attenta, mi raccomando! Non…” era inspiegabilmente arrossito “non voglio che ti succeda qualcosa, capito?”

“Grazie, Dean” gli aveva sorriso “è molto carino da parte tua!”

“Emh…” Dean non era molto sicuro che Luna avesse capito il vero significato delle sue parole e la reazione di lei era stata alquanto strana, ma si limitò a sorriderle.

“Anche tu! Non voglio che ti accada qualcosa!” rispose con un largo sorriso anche lei, mentre già si figurava il nuovo dipinto per la sua camera. Le strinse la mano più forte, poi si voltarono entrambi. La mezzora era quasi scaduta e rimasero in silenzio, in attesa di ricevere eventuali istruzioni o dell’inizio della battaglia. Non serviva dire altro, erano lì che si tenevano per mano con lo sguardo fisso in avanti. Luna pensò a suo padre e al fatto che si sarebbe sicuramente preoccupato, a sua madre che sarebbe stata così orgogliosa, lo sapeva; ad Harry che stava per compiere un compito più grande di lui, ma era il suo destino, penso a Ginny, Hermione, Ron e Neville con un moto di gratitudine mentre riviveva i felici momenti con l’ES. Pensò nuovamente a Dean e ai giorni che avevano passato a Shell Cottage, alle sue frasi allegre ma gentili quando lei gli parlava di una delle sue amate creature magiche. Un boato improvviso la risvegliò da quei pensieri e seppe che la battaglia stava per avere inizio. Con un sorriso malinconico, si voltarono entrambi per cercare lo sguardo dell’altro.

“Buona fortuna, Dean”

“Buona fortuna, Luna” le loro mani scivolarono, separandosi definitivamente per quella lunga notte. Provò una strana sensazione di malinconia e, con aria distratta, scosse la testa convinta di essere nuovamente vittima dei Gorgosprizzi.

-

Era fatta. Avevano vinto! I Mangiamorte erano morti o in fuga, Harry aveva appena sconfitto ed eliminato Voldemort e tutti sapevano che, questa volta, era per sempre! Si ritrovò a correre verso Harry che abbracciava ancora Ron ed Hermione, urlando dalla felicità. Era difficile dire che cosa urlasse, perché le voci di tutti sovrastavano le sue come quelle degli altri, cinse l’addome di Harry velocemente, per lasciarlo libero anche agli altri, ritrovandosi successivamente immersa in un abbraccio collettivo, distinse Neville di fianco a lei, al quale strinse forte il braccio. Quando anche le altre persone cominciarono a cercare di raggiungere il ragazzo, decise di allontanarsi dalla massa, mentre l’assaliva un’improvvisa voglia di vedere Dean e di festeggiare con lui.

“Dean! Ce l’abbiamo fatta! Ho mantenuto la mia promessa!” l’aveva chiamato, continuando a guardarsi intorno, con il sorriso che non le si voleva proprio togliere dalle labbra. Incrociò il suo sguardo nel giro di pochi secondi, mentre cercava di uscire anche lui dall’ammasso di persone che circondavano Harry.

“Luna!” la chiamò, anche lui sorridente, euforico. Lo vide raggiungerla a passo svelto e anche lei corse verso di lui, pronta ad abbracciarlo di slancio. “Luna! Luna!” la chiamò ancora, ancora incredulo di ciò che era appena successo. Una volta raggiunto, gli gettò le braccia al collo, ma lui la prese per i fianchi e la sollevò in aria, cominciando a girare su se stesso.

“Ce l’abbiamo fatta, Dean! Abbiamo vinto” rideva, divertita da quella strana giostra. Girava e girava, come la sua testa, la forte sensazione di felicità aumentò esponenzialmente mentre lo guardava nei profondi occhi scuri, immersi in quelle grida di gioia nelle quali erano comprese anche le loro. Era strano stare lì a girare, dopo una simile esperienza, ma il cuore le suggeriva che era giusto così, che non sarebbe dovuta essere da nessun’altra parte in quel momento.

“Sì, Luna! Sì!” il ragazzo si fermò all’improvviso e lei pensò che stesse per farla scendere, quindi alleggerì la presa sulle spalle del ragazzo, che però la fece scendere solo di qualche centimetro e la baciò. Lì, in mezzo a tutta quella gente che fissava e cercava di raggiungere Harry. Lì, a pochi metri dal corpo di Voldemort, in mezzo al campo di battaglia, Dean l’aveva baciata. La strinse di più a lui e, senza sapere come e perché, ricambiò la stretta, avvicinandolo a sé. La sensazione calda di quando lo teneva per mano aveva preso nuovamente possesso di lei, solo che moltiplicata all’infinito; un angolo della sua testa decise che non avrebbe mai voluto separarsi da quel dolce contatto, incuriosita da quel sentimento così diverso da quello provato per Harry, o Ginny o per gli altri. Fu un bacio che sapeva di euforia, di vittoria. Era talmente felice da essere paragonato alla prima volta che aveva scoperto dell’esistenza dei Nargilli. Dopo parecchi istanti si separarono e Dean, estenuato dalla lunga battaglia, posò delicatamente a terra la ragazza, mentre ancora si sorridevano.

“Grazie Dean” lui l’aveva guardato incuriosito, così lei continuò “Lo sapevi che esistono creature magiche che vivono sulle labbra delle persone, e che l’unico modo per liberarsene è dando un bacio?” l’aveva guardato, con un’espressione enigmatica e stupita, ma lui rise di felicità ancora una volta.

“Sai, Luna? Credo che tu mi abbia affascinato con tutte quelle storie sui Nargilli e i Gorgosprizzi” le aveva sorriso, ma sembrava non avere alcuna intenzione di separarsi da lei.

“Certo, sono così affascinanti. Come farebbero a non piacerti?” gli aveva risposto seriamente lei, prima di ritrovarsi di nuovo attaccata a lui, facendole posare la testa sul suo petto.

“Intendevo che mi piaci anche tu, non solo loro!” le prese la mano e condusse una sorpresa Luna verso la Sala Grande. Non aveva ben capito cosa volesse dire tutto quello, ma ora sapeva di avere secoli per cercare di capirlo, per realizzare che significato avessero le sue parole e se anche a lei ‘piaceva’ Dean. Eppure, confuso dall’euforia della vittoria, il suo cuore che batteva a mille, le stava urlando la risposta. Strinse di più la mano di Dean, mentre correvano felici all’interno della scuola con un sorriso stampato sulle labbra che poco aveva a che vedere con la battaglia appena vinta.

*-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-*
Ciao a tutti *__*
eccoci con il nuovo capitolo! Sono in versione super felice perché ormai siamo entrati nel periodo Natalizio *____* beh, ora parliamo della storia. Ok, lo so benissimo, Dean e Luna non sono una coppia ufficiale e che non si sposeranno, ma chi lo dice che il primo bacio di Luna sia stato con Rolf? Io me li immagino che stanno insieme, poi Luna parte alla ricerca di nuove Creature Magiche e Dean rimane per proseguire la sua carriera e sono costretti ad allontanarsi *_* però chi è che non ha pensato a loro come coppia durante la parte del libro nel capitolo ‘Il congedo di Severus Piton’? la parte precisa è descritta nella prima frase del capitolo, sottolineata e in corsivo. Dai sarebbero così carini *_* quindi ho deciso che il primo bacio di Luna è stato con lui! Ahah che dire? Anche questo capitolo è andato… ho in mente diverse coppie, una è già pronta, ma se avete richieste e suggerimenti (che siano possibili, non Ginny e Draco, Harry e Draco, o via dicendo). Per ora ho in mente: Teddy & Victoire, Tonks e Lupin, James e Lily, Lavanda e Ron, Neville e Hannah e… un’altra sulla New Generation, ma non vi dico qual è anche se in uno dei capitoli c’è un indizio u.u Una di queste è già scritta *_* e sarà la prossima ad essere pubblicata, anche se ne finisco prima un’altra probabilmente.
11 persone seguono la fic *___* che bello! Grazie mille! Spero continuiate ad apprezzarla, anche voi che leggete! Vorrei ora ringraziare chi ha commentato l’ultimo capitolo:
Marge: *___* che bello che continui a commentare! ^.^ beh, è che quel capitolo è stato l’inizio di molte cose secondo me, in primis tra Fred e Angelina, penso che Cedric e Cho si siano dati il loro primo bacio quella sera, e tra Hermione e Krum l’ho messo in modo da poter aggiungere la presenza di Ron nella sua mente, anche per altri motivi no? Hermione poteva fingere di pensarci perché avevano litigato per metà della serata. Per Ginny e Michael, è scritto nel 5 libro che loro si sono conosciuti al Ballo del Ceppo e ho voluto inserire il come. Sono curiosa di sapere cosa ne pensi della coppia Dean e Luna! Ahaha un bacione
Enide: wah *_* quante recensioni! Sono contenta che ti siano piaciuti i capitoli! Vedo che mi capisci per Fred-Angelina-George. Io avrei pensato che si sarebbero consolati a vicenda, ma… George è proprio uguale a Fred! È difficile immaginare che ci si possa innamorare realmente, certo a meno che non siano stati poi così tanto insieme… tutto è relativo. Ma rimane che per me non è stata una scelta azzeccata da parte della nostra cara autrice *_* vedo che piace anche a te la scena del ballo *_* beh, io penso che in molti rivaluterebbero Cedric se non si soffermassero a vederlo come l’Edward-sbrilluccicante ahah un po’ come i membri della squadra che non lo sopportavano perché l’anno prima li aveva battuti a quidditch. Krum *_* che dire di Viktor? Poverino… screditato al massimo, poteva farlo venire in compagnia al matrimonio di Bill e Fleur, però almeno ora hai campo libero. Sono felice che tu abbia apprezzato il titolo, mi sembrava alquanto calzante xD ahahah sììì Hermione è fantastica, viva lei, sennò Harry non si sarebbe mai svegliato. Sì Ginny mi piace particolarmente, lei è forte e piena di passione, per questo l’ho inserita. Spero che apprezzerai anche questo capitolo un po’ particolare *_* con una coppia mooooolto particolare! Grazie per i commenti *_* alla prossima!
Hayley_Gin91: anche a me piacciono un sacco le raccolte *_* beh spero ti piaccia anche questo di titolo, che secondo me è adatto a Luna ahaha si come ho scritto nel commento del primo capitolo, probabilmente non è stato il loro primo bacio, ma a me piacciono così tanto insieme *_* anche io lo immagino come un donnaiolo. xD neanche a me piace Cho sinceramente… è troppo piagnucolosa, oltre la carineria e magari la dolcezza, ha poco di significativo. Eeeh… tra Herm e Krum c’è stato il bacio della discordia! Quello che ha mandato Ron fuori dai gangheri ahah sì quel pezzo l’ho messo per rendere un po’ comica la situazione, io mi sono immaginata benissimo nella testa la faccia di Viktor D: ahahahah per Ginny e Michael, sì io me lo sono immaginato dolcissimo con Ginny, sicuramente sono stati bene finchè Grifondoro non li ha battuti a Quidditch, uno che è andato alle riunioni dell’ES per stare con la sua ragazza *_* con il nuovo capitolo ti ho subito accontentata ahahah grazie per la recensione *_* comunque, non mi dispiace il 4, ma i miei preferiti sono il 3, 6 e 7. Però penso che nel 4 inizino tutti i problemi amorosi, le vicende intricate, per questo ho voluto mettere tutti questi capitoli ispirati. Un bacione! Alla prossima

grazie a tutti voi che leggete  e che seguite la storia! Un bacio!
Kalie

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Lily & James – Bacio Malandrino ***


Lily & James – Bacio Malandrino

‘Lily, quando ci sposeremo saremo l’una la Damigella d’Onore dell’altra, vero?’

‘Non importano le tue origini, Lily. L’importante è dove vai’

‘Sei tu! Dì la verità: sei tu che hai rubato la bacchetta e i poteri a mio fratello! Per questo è un Magonò!’

‘Non mi serve l’aiuto di una piccola schifosa Sanguemarcio’

‘Sei un mostro! Come potrei volere un mostro al mio matrimonio?’


Cosa ci faceva lì? Perché era andata per sei anni di seguito in quella scuola ed era già a settimo anno inoltrato? Perché? Cosa l’aveva spinta a lasciare la sua casa, i suoi genitori… sua sorella? Prendendo quella scelta sei anni fa, aveva firmato la sua condanna. Sì, perché da quel momento in poi si era sentita respinta da entrambi i mondi, sia quello magico che quello babbano. In un momento come quello, più che mai. Seduta appoggiata al muro della Torre di Astronomia, aveva raccolto le gambe con le braccia, posando la testa sulle ginocchia, ormai sull’orlo delle lacrime. A che era valso tutto quello? A cosa valeva imparare tutte quelle formule, quei nomi, quando da una parte Colui-che-non-deve-essere-nominato prendeva sempre più potere, tentando contemporaneamente di liberare il mondo magico da persone come lei, dai Sanguemarcio. Un impeto di rabbia le fece stringere i pugni, nel tentativo di cacciare indietro le lacrime, impossibili da frenare nel momento in cui la figura di Petunia le passò per la mente. A che era servito perdere una sorella, se tanto veniva rifiutata anche a scuola? Tornare a casa e sentire su di sé lo sguardo disgustato di Petunia: come ci si può sentire? Cosa si prova nel sentirsi chiamare ‘mostro’ da colei che, fino a pochi anni prima, era stata la sua migliore amica, con la quale progettava fastosi matrimoni e immaginandosi l’una la damigella d’onore dell’altra? A cosa serviva lottare contro quel mostro chiamato Voldemort, ora che non aveva più neanche il suo migliore amico?

“Evans?” sobbalzò sentendo la sua voce, automaledicendosi per il fatto di non avere un Mantello dell’Invisibilità. “tutto… tutto bene?” si era seduto di fianco a lei, lo sentì strusciare contro il muro. Fece dei tentativi incerti per posarle il braccio intorno alle spalle, ma alla fine rinunciò.

“Che vuoi, Potter?” rispose brusca, senza degnarlo di uno sguardo.

“Ero nei paraggi, ho sentito singhiozzare e…” aveva lasciato la frase a metà, arrossendo. Dalla tasca sbucava fuori una pergamena che in futuro in molti avrebbero utilizzato, specialmente Fred e George. Lily sobbalzò, alzando per la prima volta lo sguardo dalle ginocchia: non si era accorta di piangere, per lo meno non così tanto da singhiozzare.

“Oh… beh, ti sarei grata” rispose acida, asciugandosi il viso con il dorso della mano “se ti facessi gli affari tuoi e mi lasciassi in pace”

“Evans…”

“Qual è il tuo problema, Potter? Ti tratto da cani da anni e tu, ogni volta, torni e mi chiedi di uscire, con quel sorriso che...” si bloccò “ti diverti a farmi innervosire? Cosa-cavolo-vuoi-da-me?”

“Voglio sapere che cos’hai” rispose cercando di rimanere impassibile, ma era evidentemente preoccupato.

“Che cos’ho?!” fece un verso sprezzante, mentre continuava ad asciugarsi le lacrime “Nessuno mi vuole! Qui un sacco di persone hanno mille pregiudizi sulla ‘purezza di sangue’, molti mi trattano da emarginata, e altri mi trattano come spazzatura! Nel mondo babbano sono rinnegata dalla mia stessa sorella! Lei… l’hanno prossimo si sposa e… non mi vuole. Non mi vuole lì, capisci? Io dovevo essere la sua damigella d’onore!” ancora calde lacrime le rigavano il volto, le asciugò chiedendosi il motivo per cui stava dicendo tutte quelle cose proprio a lui “mi sarei accontentata di essere all’ultima fila…” aveva aggiunto in un sussurro.

“Evans…” aveva provato a cominciare lui, ma lei lo bloccò prima che potesse dire qualsiasi cosa, ricominciando la sfuriata.

“A cosa vale combattere per una posizione che non sono più sicura di volere?”

“Evans…”

“Perché continuare a cercarmi un posto in un mondo che non mi accetterà mai?”

“Lily…”

“Perché combattere un mostro che tanto impedirà a chiunque di volermi bene?” inutile fermare le lacrime ormai.

“Lily, cacchio, ascoltami!” le aveva urlato, afferrandole i polsi: stritolava le proprie mani con talmente tanta forza da essersi tagliata con le unghie. “tu vuoi stare qui! Sono sei anni che combatti per rimanerci, basta solo vedere come mi sfidi ogni volta. In un mondo che non ti accetta? Ma di cosa stai parlando?! Qui hai mille amici, Lily! Hai tante persone che ti vogliono bene! Mary, Kalie, Remus, Jane, i professori, basta che pensi a Lumacorno! E…” era arrossito, abbassando lo sguardo.

“E?” aveva chiesto, talmente stupefatta da non capire che ci fosse qualcosa sotto l’affermazione seguente.

“E io. Anche io ti sono vicino, Evans” tornò a guardarla negli occhi “io so quanto vali. E vale la pena vivere… vale la pena combattere, per cercare un mondo migliore in cui vivere, anche per chi verrà in futuro!” riprese fiato per un secondo “un mondo in cui i tuoi figli vivranno al sicuro” Lily scostò con forza le mani del ragazzo per liberare le proprie.

“Lo so… solo che a volte è così difficile” si era calmata, e anche le lacrime avevano smesso di scorrerle sulle guance, ora nuovamente asciugate dalla mano.

“E’ vero, ma noi siamo più forti” Lily si voltò per guardarlo, con aria stupita ancora una volta “non è una battaglia che devi combattere da sola. Io” si mise una mano sul cuore e l’altra brandiva una spada invisibile, come il primo giorno di scuola sul treno “prode e valoroso Grifondoro, combatterò al tuo fianco contro Tu-sai-chi e tutti coloro che ti chiameranno, o chiameranno altri, Tu-sai-come!” Lily rise di cuore, cosa che lasciò totalmente spiazzato il ragazzo.

“Va bene, Potter. Combatteremo insieme” gli sorrise, forse per la prima o la seconda volta in vita sua. Ora, effettivamente, lo vedeva sotto una luce diversa, anche se era già da un po’ che aveva notato un certo cambiamento in lui.

“Perfetto! Saremo una grande squadra! Anche con Sirius, Remus, Peter… e anche Mary, Kalie ed Jane farebbero i salti di gioia pur di entrare in un gruppo così fantastico!” lei scoppiò di nuovo a ridere, ritrovandosi a pensare che non era poi così spiacevole chiacchierare con lui. “Bene, Evans. Ora ti lascio con i tuoi pensieri… quando vorrai, mi troverai in sala comune” le sorrise e fece per allontanarsi.

“Potter?” l’aveva chiamato senza pensarci.

“Sì?” si riaffacciò dal muro, guardandola stupefatto.

“Oggi non me lo chiedi?” era arrossita impercettibilmente, decisa a non guardarlo in faccia.

“Che cosa?” aveva inarcato le sopracciglia.

“Se voglio” si morse le labbra “uscire con te” a quel punto era arrossito anche lui.

“Beh, io ho pensato… ecco… non è il momento, forse?” lei si stritolò le mani, nervosa.

“Perché non provi a chiedermelo?” lui era tornato di fianco a lei, con gli occhi spalancati ed il viso completamente rosso, lo sguardo speranzoso fisso sul suo.

“Eh? Davvero?” non ricevendo risposta, si schiarì la voce cercando di scacciare l’imbarazzo “vuoi uscire con me, Evans?”

“Sì, per questa volta…” finalmente Lily spostò lo sguardo su di lui, che sembrava aver appena subito l’Incanto della Pastoia.

-

“Fate largo! Fate largo ai Malandrini! Qui passiamo noi!” urlava di qua e di là James, mentre si avviavano verso l’entrata dopo aver lasciato le carrozze che li avevano riportati da Hogsmeade. Ormai a nessuno sembrava più tanto strano, ma faceva un certo effetto vedere il braccio di James Potter intorno alle spalle di Lily Evans, mentre lei rideva alle sceneggiate del ragazzo. Poco dietro di loro, c’erano gli altri tre e una ragazza bionda di nome Kalie, intenta come al solito a litigare con Sirius.

“James, sei sempre il solito!” lo rimproverò, continuando comunque a ridere. Mentre si dirigevano alla sala comune, troppo sazi per andare al banchetto, gli occhi verdi di Lily incontrarono quelli di Severus; un tuffo al cuore la avvertì di quanto sentisse ancora la sua mancanza ma, l’aria di disprezzo che le rivolse, cancellò ogni malinconia. Mordendosi le labbra, si strinse un po’ di più a James, nel tentativo di consolarsi: ormai era diventato la sua forza, uno dei pochi che era riuscito ad accettarla totalmente per quella che era, portando anche i suoi amici a fare lo stesso. Lasciandosi Severus alle spalle, continuò nel suo tragitto fino alla sala comune, dove si sedettero a chiacchierare per diverse ore. La sensazione di calore, tipica di quando stava in compagnia di quel gruppo, l’avvolse nuovamente, facendola sorridere e posare la testa sulla spalla di James, a dirla tutta anche un po’ stanca per la lunga giornata. Mentre il ragazzo diventava una specie di lastra di cemento ed arrossiva violentemente, lei pensava ai due mesi appena trascorsi in sua compagnia, a come le fosse sempre stato vicino e, soprattutto, come piano piano si fosse insinuato nel suo cuore. Ormai ne era certa, quella sensazione che solo lui sapeva darle, significava che le piaceva James Potter.

“Io me ne vado a dormire… dopo una giornata del genere ho solo voglia di ficcarmi nel letto” aveva sbadigliato Sirius, alzandosi dalla poltrona vicino al camino. Ormai lì nella sala comune erano rimasti solo lui, James, Lily e Kalie, che si era alzata subito dopo dal pavimento, stiracchiandosi.

“Credo che andrò anche io. Domani ci aspetta una lunga giornata di lezioni” si era quindi incamminata.

“Non vorrai venire a dormire nel letto con me, Moran” l’aveva sbeffeggiata Sirius, beccandosi un pugno in pancia.

“Non lo farei neanche se mi pregassi” lanciò un’occhiata allusiva ai due ragazzi ancora seduti, anche se non la notarono, per far capire che voleva lasciarli soli e, prima che Sirius se ne accorgesse, lo stava spingendo verso la scala del dormitorio maschile, per poi andare anche lei, verso quello femminile. “Buonanotte!” proferì, lasciandoli finalmente soli.

“Tu non hai sonno, Lily?” sentì il suo braccio scivolare ancora una volta sulle sue spalle, stringendola un po’ di più a sé.

“Un po’… ma ora non ho molta voglia di salire le scale” sbuffò una risata “tu?”

“Ti assicuro che non sono mai stato più sveglio in vita mia” lei lo guardò, lo sguardo stupito.

“Davvero? Ma se non abbiamo fatto altro che  andare in giro tutto il giorno!” sbatté un paio di volte le palpebre, incredula “non devi fare il super macho solo perché ci sono io, eh?” sorrise.

“No è che…” ed era arrossito nuovamente, questa volta Lily lo vide “non è che sia proprio… insomma… avere sonno mentre tu mi sei così vicina è una cosa impossibile” dall’impacciato cronico, era diventato immediatamente serio, mentre ora toccava a Lily arrossire.

“Oh. Io…” si portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio, imbarazzata “grazie. Immagino che sia un complimento un po’ contorto” rise, ancora rossa in volto.

“Lo era, sì. Sia un complimento, che un po’ contorto, insomma… sì” abbozzò un sorriso “Lily, mi piaci da impazzire”

“Io…”

“Ma questo era chiaro già da un po’, più o meno a tutta la scuola” sorrise, vedendola arrossire violentemente. “vorrei sapere cosa ne pensi tu”

“James, non penso che  avrei passato tanto tempo insieme a te o…” abbassò lo sguardo “o sarei rimasta da sola qui in sala comune una volta andati via Sirius e Kal se tu non mi fossi piaciuto” provò ad alzare lo sguardo, ritrovando quello castano del ragazzo a pochi centimetri da lei, stupito ma euforico.

“Non mi aspettavo una risposta così” prese fiato “tempestiva. Io… sono felice!” l’abbracciò di slancio e scoppiarono a ridere.

“Che tipi strani che siamo” commentò lei, una volta esaurita la scossa di risate.

“Sì… ehi, Lily?”

“Sì?” nel momento stesso in cui lei si girò, lui si sporse per baciarla delicatamente, con il sorriso ancora stampato sulle labbra. Fu malandrino perché lui le aveva rubato quel bacio al sapor di Burrobirra e Cioccocalderoni, da degno Ramoso qual era, ma a Lily non era affatto dispiaciuto. Prima che se ne rendessero conto erano lì, che si tenevano stretti in un abbraccio confortevole e pieno d’amore. A Lily non importava più di quello che poteva pensare Petunia, o le passate parole di Severus, voleva stare bene con James e gli altri suoi amici, sapeva che lui l’avrebbe fatta felice per il resto della sua vita. Immersi nel tepore del camino, continuarono a baciarsi per diversi minuti, mentre Lily assaporava quello che non era di certo il suo primo bacio, ma il primo di una lunga serie che diede vita alla speranza per un futuro migliore, per se stessa, perché nessun altro le aveva toccato il cuore così da vicino come aveva fatto James Potter.

*-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-*

Ciao a tutti *____*
eccomi con il nuovo capitolo! Innanzitutto: 13 persone l’hanno messa tra le seguite *___* oh che bellooooo! Grazie mille! 1 l’ha messa tra le ricordate! Spero che sia memorabile u.u e due tra le preferite *_* grazie grazie grazie! *Coff* sì… dopo questo momento di pazzia, torniamo a parlare della fic: Lily e James *_* chiunque mi conosca sa quanto io ami i Malandrini (specialmente Sirius, ovvio visto che il mio nick viene dal personaggio che ho inventato per lui <3) sono felice che alla fine si siano incontrati a metà strada. Io non credo che Lily si sia solamente arresa alle insistenti richieste di James per uscire insieme, credo che lui abbia fatto qualcosa che ha colpito profondamente la nostra Lily. Immagino anche come si dovesse sentire Lily in un momento come quello, mentre Voldemort diventava sempre più forte. Ho cercato di esprimere i suoi sentimenti al meglio, non sono sicura di esserci riuscita al 100% XD spero che comunque lo apprezzerete! Bacio Malandrino… beh, c’è doppio riferimento no? Un po’ al nome del gruppo di James, e ovviamente perché lui gliel’aveva ‘rubato’ all’improvviso. Giusto per precisare, la parte sottolineata è presa dal 5 libro: ‘Il peggior ricordo di Piton’, e ‘Sanguemarcio’ è come stato tradotto ‘mudblood’ nella versione economica, visto che la differenza tra quello e Half-blood non era stata inserita nei vecchi libri. Ho preferito modificare anche qui per rendere meglio la sensazione di Lily.  Passiamo ai ringraziamenti *_*
Hayley_Gin91: anche a me questa fic sta facendo uscire il lato sdolcinato e romantico *_* beh, con tutti questi baci!  Sì, ho pensato che questo titolo fosse il più adatto a Luna. Ahaha grazie per i complimenti *_* sono contenta che ti piacciano. Probabilmente era un chiaro riferimento al loro rapporto, ma poi ha preferito fargli avere solo una ‘storia’ nella mente dei ragazzi, ma ovviamente sono due tipi molto diversi, quindi ha preferito non far continuare la storia. Si meritano comunque un capitolo nella mia fic perché io li adoro *_* hai visto che ti ho accontentata? Ahah senza saperlo, era proprio quello che avevo scritto. A presto con il prossimo capitolo *_* kiss
ScreamingHeart: non preoccuparti, l’importante è che tu l’abbia apprezzato ahaha non è che mi sta antipatica comunque, Cho. Semplicemente non mi sa di niente, capisco che sia triste e tutto, però è anche vero che potresti mostrare un po’ di carattere xD sarà che io sono una tipa molto ‘yuppi yaya’ e non capisco chi si strugge per troppo tempo ahah sììì la faccia di Ginny in quel momento è impagabile ahah povera però… lei è così innamorata! Harry è proprio un tonno u.u grazie per il commento *_* al prossimo capitolo! Kiss
Enide: ahahh anche a me piace un sacco Luna, ed è stato difficile cercare di seguire il suo filo logico mentale, dopotutto lei è tutta a sé, si sa benissimo! Però la amiamo proprio per questo *_* un mio amico è il suo fan numero uno dopo che ha visto HP7parte1, gli è piaciuto quando con molta nonchalance ha detto ad Harry ‘Forse dovremmo chiudergli gli occhi’, e da allora l’ha sempre vista come una tutta d’un pezzo. Sono contenta che ti sia piaciuto anche questo *_* beh, è una frase piccola, può sfuggire, ma io che sono malata di HP noto tutti i dettagli ahaha no infatti, come dicevo prima a Hayley, secondo me una ‘storiella’ l’hanno avuta e la Rowling ha voluto inserire appositamente questa frase per crearla nella nostra mente fantasiosa *_* però è anche vero che sono dei tipi troppo diversi, non sarebbero mai riusciti a stare insieme… lui è decisamente più concreto. Grazie ancora per la recensione e per i complimenti *_* al prossimo capitolo! Spero apprezzerai questo di James e Lily ^.^ un bacio!

grazie anche a tutti voi che leggete e seguite la fic ^.^ spero vi piaccia anche questo capitolo!
un bacio

Kalie

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Rose & Scorpius – Bacio della Bella Addormentata ***


Rose & Scorpius – Bacio della Bella Addormentata

Rose Weasley correva per i corridoi sapendo benissimo che, diversi metri dietro di lei, c’era il suo amico che cercava di raggiungerla. I capelli rossi e ricci che le arrivavano poco sotto le spalle, ondeggiavano ad ogni suo movimento, rimbalzando da una parte all’altra; le braccia invece erano immobili davanti al petto, tenendovi stretto un pesante libro di scuola. La faccia era contratta, sembrava un misto tra rabbia e dolore, voleva piangere ma non sapeva spiegarsene il motivo. Si sentiva tradita da quello che doveva essere uno dei suoi due migliori amici, da quello che aveva detto di amarla quella sera di Natale a casa Potter dove era stato invitato una volta tanto. Come aveva potuto? Non le aveva detto che era difficile per lui dimenticarsi di lei? L’aveva già fatto invece? Anche se lei non aveva saputo dargli una risposta decente a quella dichiarazione, lui aveva baciato un’altra. Non era la prima volta, negli ultimi due anni aveva visto diverse volte Scorpius Malfoy uscire con innumerevoli ragazze, ma non più dopo la sua dichiarazione sotto vicino al loro albero di Natale.

“Rose! Vuoi rallentare?” la chiamò lui, inutilmente “lascia che ti spieghi!” aveva provato ancora una volta e lei aveva frenato di botto, voltandosi a guardarlo negli occhi.

“Cosa c’è da spiegare? Tu non mi devi nessun chiarimento, Scorpius!” si era morsa le labbra sentendosi ancora ferita, cercando di nasconderlo.

“E allora perché sei scappata a quel modo? E perché non ti sei fermata quando ti ho chiamata più e più volte?” Scorpius l’aveva guardata, inarcando un sopracciglio, con tono inquisitorio.

“Io… io…” aveva il fiatone e non era più per la corsa appena fatta, abbassò lo sguardo estremamente imbarazzata.

“Tu?” una strana sensazione di euforia aveva avvolto il biondo figlio di Draco: non aveva certo dimenticato i suoi sentimenti per la rossa.

“Non avevi detto di amare solo me? Perché vai in giro a baciare un’altra?” era tornato a guardarla e gli aveva urlato quelle parole con tutta la voce ed il fiato che aveva in corpo, tanto che fece girare tutti gli studenti presenti nel corridoio.

“Vieni con me”

“Eh?” era riuscita a dire, prima che il ragazzo la trascinasse via da quel posto fin troppo affollato. “Scorpius? Dove… ehi io non… non ho nient’altro da dirti!” aveva continuato lei, mentre lui non sembrava avere la minima intenzione di lasciarle la mano, né tantomeno di risponderle. “capito? Non devo più dirti…” ma lui aveva girato l’angolo in un corridoio più stretto e totalmente deserto, l’aveva fatta appoggiare malamente al muro, sul quale aveva sbattuto poi lui il palmo della mano, irritato al massimo.

“Che cavolo vuol dire? Che cos’era quella scenata?” adesso era lui ad urlare però.

“Sei tu che mi hai chiesto…”

“Non è questo il punto! Io mi sono dichiarato e tu… tu… non solo non mi rispondi, ma tornati ad Hogwarts hai fatto come se niente fosse!” Rose abbassò lo sguardo, tirandosi indietro una ciocca di capelli, imbarazzata. Lui si abbassò, cercando il suo viso.

“Ma… ma…”

“Ti ha dato fastidio?” lei era tornata a guardarlo, stupefatta.

“Cosa?” si era morsa le labbra: da quand’era che non riusciva a reggere lo sguardo dell’amico?

“Ti ha dato fastidio il fatto che stessi baciando un’altra?” come faceva lui ad essere così impassibile mentre le chiedeva una cosa del genere? Lei era arrossita ancora di più, chiedendosi dove volesse arrivare.

“Io…” rimase in silenzio per diversi secondi.

“Smettila di parlare a monosillabi! Hai idea di quanto sia difficile per me stare qui a un passo da te e non… non…” era arrossito anche lui stavolta “Sono anni che ti amo. Anni! Cercavo di dimenticarti provando a stare con altre ragazze ma nessuna è alla tua altezza loro…” sospirò.

“Ti ho visto stare con ragazze molto più carine di quanto io possa mai essere” l’aveva guardato male.

“Ma loro non sono te! Lo vuoi capire?” da quant’era che il cuore aveva cominciato a batterle all’impazzata? Da quant’era che lo stargli così vicino le dava quella strana stretta allo stomaco, quella sensazione di formicolio?

“Sono comunque più carine di me” si era morsa il labbro: voleva sentirglielo dire a tutti i costi, voleva che non vedesse altre che lei. Perché?

“Per me, nessuna è più bella di te” le aveva sorriso, tornando nuovamente alla sua altezza, cercando di guardarla in viso. Lei lo guardò rossissima, specialmente in zona orecchie che le stavano andando letteralmente a fuoco.

“Non avevo mai notato prima questo tuo interesse nei miei confronti” inarcò le sopracciglia, spiaccicandosi per bene al muro.

“Hai seri problemi di vista, allora” sospirò, posando la fronte su quella della ragazza, esausto “hai idea di quanto sia difficile” riprovò a dire lui, forse più certo dei sentimenti della ragazza, persino di quanto lo fosse lei “starti così vicino e non poterti baciare” stavolta sì che era arrossita, anche le lentiggini erano diventate bordeaux. Rimasero in silenzio per parecchio, poi lei sentì il ragazzo sospirare ed il profumo del suo respiro le arrivò fino ai polmoni, odore come di Zuccotti di Zucca, i preferiti del ragazzo. Quell’odore, mescolato a quello della pelle di Scorpius, la confuse mandandole una scarica improvvisa di adrenalina e di coraggio.

“E allora perché non l’hai ancora fatto?” l’aveva guardato con aria di sfida; in tutta risposta il ragazzo la guardò esterrefatto e quasi paralizzato.

“Rose… non… tu non vuoi” sentì il biondo deglutire a fatica “vuoi?” chiese poi speranzoso, mentre lei si mordeva le labbra. Sentì il cuore urlarle sì almeno un migliaio di volte mentre lo guardava dritto negli occhi, le gridava quella piccola risposta in ogni battito accelerato, ogni volta che le mandava il sangue alle guance per arrossire in modo così vistoso solo quando lei era con lui. Decise che non era più il momento di aspettare, non voleva vedere Scorpius con nessun’altra ragazza al mondo: lui doveva essere solo suo. Si alzò in punta dei piedi, piegando leggermente la testa di lato e, con il libro ancora stretto tra le braccia, lo baciò. Si può solo immaginare la faccia di Scorpius a tale gesto, ma nel giro di cinque, sei secondi, una volta elaborata la situazione, l’aveva stretta a sé ed aveva immerso una delle mani nei capelli ricci e rossi della ragazza. Rose lasciò cadere il libro, incurante di quello che potesse capitargli, ed andò a cingergli il collo, godendosi il suo primo bacio ai Zuccotti di Zucca e da Bella Addormentata, visto che era riuscita finalmente a svegliarsi e a capire quanto amasse il ragazzo di fronte a lei. Dopo diversi istanti, si separarono entrambi rossi in volto.

“Direi che… sì, voglio” risero, mentre lui le metteva un braccio intorno alle spalle e si muoveva verso il corridoio principale.

“Certo che, per essere così intelligente, ce ne hai messo di tempo a capirlo. Eh, Weasley?” le fece la linguaccia, in tutta risposta Rose gli diede un leggero pizzicotto sul fianco.

“Tu l’avevi capito?” Rose aveva abbassato lo sguardo, incerta.

“Sì e no” Scorpius scrollò le spalle, dissimulando indifferenza.

“Che vuol dire sì e no?”

“A lezione di pozioni, quando c’era quella cosa lì” storse le labbra “l’Amorizia”

“L’Amortentia” lo corresse lei, per poi scoppiare a ridere.

“Beh quella roba lì… il filtro d’amore. Mentre elencavi i profumi che sentivi tu…” ed era arrossito violentemente. “quelli che ti attraggono di più”

“Libri nuovi, torta moretta e muschio bianco” elencò nuovamente lei, con aria incuriosita.

“Sì, insomma. Per i libri e la torta tutto bene, sono i tuoi preferiti, ma” l’aveva guardata con un mezzo sorriso, ancora imbarazzato “l’avrai detto senza pensarci probabilmente e… non è che io ne fossi proprio sicuro, non sono l’unico dopotutto”

“Scorpius, tu non hai affatto il dono della sintassi. Taglia corto” rise lei.

“Della che? Vabbè, dicevo” prese fiato “il mio profumo, quello che porto da anni, è al muschio bianco” stavolta fu lei ad arrossire.

“Cavoli, che stupida che sono stata! Ecco perché lo conoscevo così bene quell’odore!” si batté un palmo sulla fronte, sentendo Scorpius che scoppiava a ridere.

“Dai su, andiamo da Al! Sono anni che cerca di farti capire che ti piaccio. Sarà al settimo cielo” le prese quindi la mano e affrettò il passo.

“Mio padre un po’ meno” la faccia terrorizzata di Scorpius era talmente comica che si piegò in due dalle risate.

“Non c’è niente da ridere, Rose! Proprio niente!”

-

“Scorpius! Scorpius, vieni con me!” la voce di Rose lo fece alzare dalla zuppa di pesce di fronte a lui: che era venuta a fare fino al tavolo dei Serpeverde?

“Che c’è, Rose? Sto mangiando…” sbuffò lui, fintamente scocciato.

“No devi venire immediatamente, ti devo far vedere una cosa” aveva lo sguardo luminoso, il sorriso stampato sulle labbra talmente eccitato che fece sciogliere il suo ragazzo, ancora poco convinto però.

“E’ una cosa che scappa via, se non vengo subito?”

“Beh, no ma…”

“E allora ci andiamo dopo” Scorpius Malfoy scrollò le spalle, incurante, ma lei gli riafferrò il braccio e lo costrinse a guardarla in faccia.

“Ho detto che devi venire con me!” il tono e lo sguardo non ammettevano repliche “per favooooore” sventolò un paio di volte le ciglia e lui, stanco e rassegnato, inghiottì un altro sorso di zuppa e si alzò.

“Uff… poi mi offri qualcuno dei tuoi dolcì però” borbottò fintamente seccato, mentre lei lo trascinava per il corridoio principale del secondo piano. “dove stiamo andando?” chiese, finalmente incuriosito.

“Tra poco lo vedrai” girò poi l’angolo, in un corridoio un po’ più stretto, lo stesso di quando si erano dati il primo bacio. Scorpius la guardò stupito.

“Non sarà mica qualche mesiversario, giornoversario o oraversario?!” l’aveva guardata, ironico: da subito avevano deciso di festeggiare solo l’anniversario, se ne avessero avuto voglia. Per loro stare insieme era sempre speciale.

“No no” scosse lei la testa, prima di venire bloccata dal braccio del biondo che la fece posare contro il muro. “beh?” ma lui l’aveva baciata, come il primo giorno, con più passione, con più dolcezza, meno impazienza perché sapeva che era solo sua.

“Volevi rivivere il bacio?” la prese in giro, beccandosi poi un pugno in pancia.

“Stupido, vieni” con le guance ancora rosse, lo condusse fino alla fine del corridoio, dove si trovava un quadro che indicò al ragazzo “eccoci qua”

“Un quadro? Mi hai trascinato fino a qui per farmi vedere un quadro?” inarcò le sopracciglia.

“E’ IL quadro!” gli sorrise, indicandogli la targhetta sotto “Rosalie ed il suo innamorato” lesse lui, ancora dubbioso, per poi tornare a guardare il soggetto nella cornice, raffigurante una donna dai lunghi capelli rossi ed un uomo biondo contornato di stelle, brillante.

“Non capisco” la guardò interrogativo.

“Lei si chiama Rosalie! E si è innamorata di un astro! LUI rappresenta una costellazione!” per lei era chiarissimo.

“E che costellazione?” cominciava a capire ed arrossì.

“Non ha nome…” proferì la voce della donna dal quadro.

“Potremmo darglielo noi! Insomma… Rosalie e…” aveva cominciato la rossa.

“… Scorpio” finì in un sospiro, sorridendo poi alla sua ragazza.

“Mi piace come nome. E anche come suona: Rosalie e Scorpio. La rosa e lo scorpione” asserì la donna, con il sorriso sulle labbra, mentre anche l’uomo annuiva compiaciuto. Rose si buttò tra le braccia del ragazzo con un sorriso felice, mentre anche a lui ne nasceva uno dolce, quello che rivolgeva solo a lei.

“Sono certo che staranno insieme per tutta la vita. Come noi due” e si chinò a baciarla di nuovo.

-

L’atmosfera in casa Weasley era anche troppo tesa. C’era un silenzio innaturale in quella casa dove, in genere, tra le urla affettuose di Ron e Hermione, gli scherzi di Hugo e gente che andava e veniva, non c’era mai pace. Diverse persone erano sedute su divano e poltrone, intorno ad un tavolino in legno, sul quale erano stati magicamente posati diverse tazze da the, una teiera e un vassoio di dolci. Sul divano erano seduti Ron Weasley con, da un lato la moglie Hermione, e dall’altro il suo migliore amico Harry e sua sorella Ginny. Tutti fissavano spaventati il padrone di casa, che guardava con aria truce il ragazzo biondo di fronte a lui, seduto vicino a sua figlia Rose. Hugo, il più piccolo era su una poltrona e fissava il padre in un totale e innaturale silenzio.

“Tu, piccolo stupido Purosangue, figlio di Malfoy, che cavolo vuoi da…” sbottò all’improvviso il rosso.

“Ron!” lo chiamò Hermione, con aria di rimprovero.

“Hermione, tesoro” si calmò per un istante, voltandosi verso di lei, con un sorriso tirato “mi permetti di spaccare la faccia a questo qui?” Scorpius impallidì, cercando aiuto nello sguardo di Rose, che era indecisa se scoppiare a ridere o a piangere.

“Non dire stupidaggini, Ronald Weasley! Ora tu lo lasci parlare” si sentì un sospiro di sollievo dall’altro fianco di Ron.

“Neanche una padellata in testa? Piccola piccola, davvero!”

“No!” rispose risoluta Hermione, tra le risate generali, meno quelle di Scorpius ovviamente.

“Per fortuna Hermione riesce sempre a mantenere la calma” disse Harry, abbandonandosi sullo schienale del divano, mentre sua moglie Ginny scoppiava a ridere.

“Bene! Benissimo” Ron tornò a guardare, male tanto per cambiare, il povero ragazzo che sembrava in procinto di vomitare. “cos’hai da dire, tu?” fece un sorriso forzato e forse fin troppo maligno.

“Io…”

“Che cavolo vuoi tu? Che pretendi tu?!” era tornato ad urlare ed Harry l’aveva prontamente bloccato per un braccio, costringendolo a rimanere seduto.

“Non l’hai fatto parlare, Papà!” lo sguardo di Rose si era assottigliato: era tutta suo padre per capelli e occhi, ma lo sguardo accigliato era quello tipico e severo di Hermione Granger.

“Giusto… prego, Scorpius” convenne Ron, continuando comunque a guardarlo male, nel tentativo di terrorizzarlo.

“La prego Signor Weasley” prese fiato e la mano della ragazza seduta di fianco a lui “mi lasci sposare sua figlia”

*-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-*

Salve a tutti ^.^

ecco il nuovo capitolo della fan fiction! *_* stavolta ci sono Rose e Scorpius. Non sono sicura al 100% di tenere per questa coppia, però l’idea di Ron mi faceva troppo ridere, quindi l’ho messa. Penso comunque che siano molto carini insieme *___* hanno un grande futuro! Eheh ovviamente il quadro è lo stesso che appare nel 1° capitolo, quello con Fred e Angelina, chissà magari lo metterò anche in un capitolo della vecchia vecchia generazione ahaha non ho molto da dire al riguardo, penso che si commenti da solo, un po’ leggero e frivolo, dolce e anche un po’ comico. Me lo immagino proprio Ron incavolato a morte con Scorpius ahah
vorrei ringraziare ancora una volta chi ha messo la mia fic tra le seguite che ormai sono ben 15 *_* uno dei prossimi capitoli parteciperà ad un contest *_* sono emozionata e felice *_* speriamo vada bene! ora passiamo ai ringraziamenti per le recensioni ^.^

Marge: sono contenta che ti sia piaciuto *_* provvederò il prima possibile a cambiare alcune parole >.< cacchio non me n’ero proprio resa conto. Sì, Luna è davvero favolosa *_* sono contenta che tu l’abbia apprezzata in questa fic. Quindi ci sta come coppia vero?? *_* non sono adorabili? Spero leggerai e apprezzerai anche i prossimi, questo appena pubblicato e quello su Lily e James ^.^ a quello ci tengo particolarmente *_* sarà che io adoro la saga dei Malandrini! Alla prossima! Un bacio ^.^
Hayley_Gin91: Sono contenta che anche questo capitolo ti sia piaciuto *_* grazie per i complimenti! Spero apprezzerai anche quest’altro. Ho pensato che fosse giusto mettere il cambiamento di Lily, anche perché quello che sappiamo sulla loro storia è basata principalmente sul grande amore di James. Baci alla prossima ^.^
Enide: neanche io ci avevo proprio pensato fino a qualche giorno fa, poi rileggendo HP7 ho letto le parole di Petunia, quelle di Severus e ho pensato a Mary MacDonald (che secondo me è Mary Cuttermole xD ahahah), entrambe screditate nel mondo magico. Mi sono detta che, per quanto possa essere forte Lily, non è facile sentirsi rifiutati da così tanta gente, specialmente da quella che dovrebbe essere la tua migliore amica, chi ti dovrebbe stare vicino per sempre, come può essere solo una sorella. È vero, non si pensa a come può essere cambiato il suo sentimento, ma principalmente al cambiamento di James nel modo di comportarsi. Grazie per questi bei complimenti *_* spero di leggere una recensione anche per il prossimo capitolo! Un bacio! *_*
MaryApple: uh una dichiarazione d’amore per la mia fic *_* ahahah grazie per avermi recensita! Sono contenta che ti sia piaciuta, specie quel punto perché io adoro Sirius Black, ho creato Kalie appositamente per lui, e adoro anche lei *_* anche io ho riso scrivendo quel pezzo, mentre elaboro le cose da mettere delle fic la mia faccia è lo specchio delle mie emozioni e spesso dei sentimenti dei personaggi provano in quel momento. Mi succede anche mentre disegno, che faccio le stesse espressioni facciali ahahah spero apprezzerai anche questo capitolo ^.^ un bacio

grazie a tutti voi che leggete la fic *_* spero continuerete a farlo! Un bacione a tutti!

Kalie

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Sirius & Kalie – Bacio al Vento di Bergamotto ***


Nickname: Kalie (efp), Kalie_Yume88 (forum)
Titolo: Sirius & Kalie – Bacio al Vento di Bergamotto
Genere: Generale/Sentimentale/Romantico
Raiting: Verde
Avvertimenti: One shot, missing moments
Introduzione: Era difficile stare lontani da Kalie Moran per Sirius Black, in un modo o nell’altro se la ritrovava sempre tra i piedi. Era come il vento che lo rincorreva? O forse era lui che la cercava in ogni luogo e in ogni cosa che faceva?
Note: non so bene che scrivere nelle note… mh… ciao XD Kalie Moran è il personaggio che ho inventato per Sirius perché io lo adoro e ho pensato che non fosse giusto che stesse tutto solo soletto u.u che dire… eccolo il capitolo del loro primo bacio *_* che è il primissimo di Sirius ovviamente, per lo meno per come la vedo io in questo capitolo. Spero piacciano anche a te insieme! Ho aspettato un po’ ad inviarlo perché volevo fare anche questo *_* per divertimento tuo personale ahah però non guardare finché non avrai finito di leggere la storia perché c’è un gigantesco spoiler! http://img13.imageshack.us/img13/6994/scansione0001mp.jpg  spero ti piaccia anche questo! Un bacio!

Capitolo partecipante al Contest ‘Una carrellata di Primi Baci’ indetto da Acquamarine_!!!
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10039849&&tid=80a5d3f8f68be38a758d4ad33a02e3bd00483b4d68faaf0f7b9f4230a6ad31d1

Personaggio: Sirius Black
Prompt: Vento
Luogo: Parco



Sirius & Kalie – Bacio al Vento di Bergamotto


A Sirius Black non piaceva particolarmente Cura delle Creature Magiche, non gli interessassero affatto gli Ippogrifi, i Thestral o quei Maridi di cui, proprio quel giorno, il Professor Kettleburn stava parlando con estremo interesse; eppure non si era mai sognato di perdersi nemmeno una lezione di quella materia. Seduti su delle rocce del Parco di Hogwarts, nei pressi del Lago Nero, gli studenti del quinto anno di Grifondoro e Tassorosso spostavano lo sguardo dal libro di testo, al Professore ed infine all’acqua di fianco a loro, nella speranza di intravedere qualche esemplare. Ci sarebbe da pensare che, con una giornata come quella di fine maggio, ci fosse qualcosa di più interessante da fare, eppure né lui né il suo migliore amico, James Potter, avevano provato a svignarsela. Non quel giorno, no. Ed il vero motivo avevano cercato di nasconderlo a tutti, persino a loro stessi. Proprio nel momento in cui l’intorpidimento da ‘sole e lezione noiosa’ stava per colpirlo, una folata di vento lo colpì in pieno volto, scompigliandogli i capelli e facendolo tornare totalmente sveglio; sì perché, da un po’ di tempo a quella parte, che fosse forte ed impetuoso, o leggero e delicato, quel soffio aveva sempre lo stesso profumo. Inaspettatamente il suo sguardo si spostò su una figura poco più avanti di lui, con i corti capelli biondi e di corporatura esile, seduta di fianco ad una ragazza dai capelli rossi. Sapeva benissimo che quel profumo non poteva essere che suo, avrebbe riconosciuto la fragranza al bergamotto, che si combinava perfettamente con la pelle di Kalie Moran, anche a chilometri di distanza.
Un moto di irritazione lo travolse nel momento in cui la vide ridere insieme a Lily dopo averle bisbigliato qualcosa all’orecchio: non gli piaceva il fatto che con lui riuscisse solo a discutere: erano rare le volte in cui erano riusciti a parlare senza sfociare in una lite. Sirius lo sapeva benissimo che in quel vento non c’era solo il suo profumo: era Kalie stessa la brezza che gli scompigliava i capelli, era lei che gli sfuggiva ogni volta che provava a prenderla, a sfiorarla con le dita tra le quali sfuggiva via, lasciandogli solamente una debole carezza. Si chiese se mai sarebbe riuscito ad afferrarla un giorno, se quel vento si sarebbe mai fermato da lui per farsi prendere. Gli sarebbe bastata una volta soltanto. Immerso nei suoi pensieri, non si accorse immediatamente che la lezione era finita; raggiunse James, Remus e Peter solo un metro più in là e passò un braccio intorno alle spalle del primo, mentre il solito sorriso beffardo gli spuntava sul viso cacciando, anche se di malavoglia, il pensiero della strega bionda.

“Ehi, Ramoso! Finalmente quella barba è terminata, eh? Non che tu l’abbia seguita molto questa lezione”. Gli diede poi un colpo di gomito, scoppiando a ridere.

“Io sono sempre attento alle lezioni, Felpato”. James lo guardò nel tentativo di apparire serio “da cosa l’hai capito?” sospirò infine, sotto lo sguardo accusatore di quello che sarebbe dovuto essere il suo migliore amico.

“Per tutta la durata della lezione non hai tolto gli occhi di dosso alla Evans”. E lui a Kalie, ma quello era un fattore secondario che preferiva nascondere a James.

“Figurati” disse James, seguito da un verso sprezzante “sarò diventato momentaneamente strabico, non l’ho guardata neanche per un secondo” ma era arrossito e, seguito dall’amico, decise di raggiungere la coppia di amiche poco più avanti “ehilà Evans”

“Oh no…” sussurrò Lily, sotto le risate di Kalie.

“Come va? Ti diverti a fare i turni di ronda insieme al nostro Remus?” le sorrise, cercando di posarle una mano sulla spalla, ma lei lo respinse prontamente.

“James…” provò ad ammonirlo il lupo mannaro, preoccupato.

“Lasciami stare, Potter” sibilò lei, irritata, lasciando James impietrito e ferito.

“La tua amica è nervosetta. Eh, Moran?”. Sirius raggiunse la nominata, dandole poi una schicchera sulla fronte.

“E tu sei insopportabile come al solito, Black?” gli sorrise, fredda. Per Sirius fu peggio di un Gelum.

“Non ti va neanche di fare due chiacchiere? Come siamo maleducate! Qualcuno dovrebbe insegnarti le buone maniere”. Le scompigliò i capelli con aria beffarda.

“Non toccarmi”. Lo guardò accigliata, allontanandosi di qualche passo.

“Evans, ti conviene portar via Kalie prima che…” provò a dire James.

“Non dirmi quello che devo fare, Potter!” gli rispose malamente Lily, cercando però di prendere il braccio della ragazza per allontanarla, preoccupata. Remus e Peter, abituati alla solita sceneggiata quotidiana, si andarono a sedere all’ombra di un albero vicino, dopo essersi scambiati uno sguardo rassegnato.

“Cosa mi fai se ti tocco ancora una volta?”. Sirius le rivolse uno sguardo penetrante, cercando di innervosirla ancora di più. La fissò per parecchi istanti negli occhi ambrati, rendendosi conto solo in quel momento di quanto gli piacessero quel viso arrossato dall’irritazione e le pupille dilatate che quasi si mescolavano con il colore caldo delle iridi.

“Provaci!” lo sfidò lei, con un sorrisetto sarcastico.

“Kal…” provò a richiamarla Lily, con aria ansiosa.

“No, Lily! Mi voglio liberare di questo sbruffone. Lo capirà prima o poi che non lo sopporto più” non distoglieva lo sguardo dagli occhi del ragazzo che, di rimando, cercava di guardarla impassibile. Non poteva davvero pensarla così. Non era vero. Non voleva liberarsi di lui definitivamente, lei… una paura improvvisa lo assalì, mentre sentiva il cuore salirgli in gola. Dov’era la sicurezza che aveva fino a poco prima? Perché aveva pensato che anche lei potesse essere interessata a lui? Aveva creduto che il suo modo di sfuggirgli via fosse dovuto solamente alla paura. Ancora, come il vento, gli sfuggiva via. Deglutì a fatica, prima di riprendere lo stesso atteggiamento di sempre, quel sorriso che tante volte Kalie avrebbe voluto strappargli via dalle labbra. Le si avvicinò, chinandosi alla sua altezza: avrebbe voluto toccarla, certo, ma con un bacio, anche lì davanti a tutti, poco gli importava, per farla irritare di più questo ed altro. Sbuffò un sorriso, prendendosi in giro perché ancora cercava scuse con sé stesso, quando sapeva benissimo il motivo di tale desiderio. Per qualche istante pensò sul serio di farlo, di avvicinarsi ancora di qualche centimetro e baciarla, ma non era proprio il caso, non in quel momento. Allungò quindi la mano per poi schiacciarle la guancia con un dito.

“Sirius… poi dì dire che non te la sei cercata” rise ironico James; Kalie tirò fuori la bacchetta e Ramoso la indicò all’amico “vedi? È piuttosto combattiva, mi sembra”.

“Andiamo, Moran. Non farai sul serio?”.

“Non mettermi alla prova” sibilò lei, cacciando Lily che provava a tirarla per il braccio con la bacchetta.

“Se volevi davvero farlo, mi avresti già colpito” rise Sirius, cacciando via le brutte sensazioni di poco prima, voltandosi verso il suo migliore amico. “non avevo dubbi, Ramoso. Di che ti preo…”

“Impedimenta!” esclamò Kalie con voce estremamente acuta e fu tutta questione di un attimo. Sarà stata l’irritazione, il nervosismo per le parole di Sirius, l’adrenalina che le era andata in circolo, ma l’incantesimo di ostacolo funzionò anche troppo bene e, si sa, se è abbastanza potente, l’impedimenta può scagliarti molto lontano. E fu in quell’attimo che Sirius venne scaraventato contro James, facendo cadere entrambi a terra con aria stupefatta, il difficile era capire se fosse per l’inaspettata potenza dell’incanto, o perché Sirius era caduto con le labbra proprio su quelle dell’altro Grifondoro. Si rialzarono dopo appena un secondo, con il viso sconvolto e pallido, guardandosi negli occhi senza trovare una sola parola da dirsi. Neanche Lily e Kalie avevano parole, ma perché erano troppo impegnate a ridere a crepapelle. Sirius si rialzò da terra con l’aria più minacciosa e furibonda che qualcuno gli avesse mai visto, si avvicinò alla bionda che smise immediatamente di sogghignare, guardandolo terrorizzata.

“Ehm…” riuscì appena a dire, mentre lui si avvicinava ancora e ancora. “non… non era il tuo primo… ehm…”.

“Quello non è stato un bacio!” esclamarono in coro i due Malandrini, mentre gli altri due ridevano di cuore, accompagnati da Lily. Kalie arrossì ed indietreggiò di un paio di passi, pronta a scappare.

“Certo. Certo che no”. Kalie scosse la testa, agitata. Tentò di scappare, vedendo che il ragazzo si avvicinava ancora di più, ma lui la bloccò con la mano, afferrandole malamente il braccio e cominciò a trascinarla per il Parco di Hogwarts, lontano dagli altri studenti, lontano da tutti. Non gli importava di aver dato il primo bacio a James, innanzitutto perché dava poca importanza ad una cosa così futile, in secondo luogo perché si erano a malapena toccati per più di un istante. Quello che lo mandava in bestia era che la causa fosse stata proprio lei, quella che poco prima aveva desiderato baciare. E aveva anche riso! Quello era il colmo. Voleva forse dire che non gli importava? Il sangue ormai gli era andato al cervello, non aveva neanche pensato che forse lei non lo considerava davvero un bacio, che poco gli importasse che avesse sbattuto labbra e denti contro quelli di James. Era così incavolato e perso nei suoi pensieri che non si accorse delle urla della ragazza che cercava di liberarsi dalla sua presa. “Black, lasciami! Lasciami immediatamente!”. Kalie strattonava il braccio, cercava con la mano libera di staccare quella del ragazzo, chiusa anche troppo stretta per i suoi gusti. Da lontano, Lily chiamava lei e il ragazzo: aveva provato a raggiungerli per aiutarla, ma James si era prontamente alzato e le aveva bloccato la strada. “Vuoi lasciarmi andare? Mi fai male, Sirius!” lo chiamò infine la bionda, quasi urlante, una volta raggiunta una zona ben lontana dagli altri ragazzi. Lui si bloccò, la fece girare su sé stessa e l’appoggiò con malagrazia contro un albero: erano finiti nei pressi della Foresta Proibita e i primi ceppi cominciavano a sbucare fuori.

“Si può sapere che diavolo ti è preso, Moran?” le abbaiò contro lui, con il volto contratto dalla rabbia.

“A me?”. Kalie lo guardò stupefatta “non sono io quella che ti ha trascinato per un chilometro nel…”.

“Non sto parlando di questo!”. Kalie arrossì, in difficoltà.

“Sei tu… tu mi hai provocata e…” balbettò, mordendosi le labbra nervosa.

“Beh, non sai stare agli scherzi”. Sirius aveva abbassato i toni, ma lo sguardo, fisso su di lei, era ancora serio. L’aveva vista borbottare una risposta mentre riprendeva lucidità e si chiedeva perché Kalie cercasse di evitare i suoi occhi, proprio lei che lo sfidava in continuazione, lei che si divertiva a fissarlo per un quarto d’ora pur di non essere la prima ad staccare gli occhi dai suoi. Si era chinato un po’ di più, cercando il suo volto, tenendola intrappolata contro l’albero con un braccio sopra la sua testa, con una mano appoggiata sulla pianta mentre l’altra si spostava sulla spalla di lei, riscuotendola dal borbottio.

“Non volevo che finisse così… mi sono impegnata troppo” rise lei, imbarazzata, risvegliandolo improvvisamente dai pensieri di poco prima.

“Ti perdono se…”.

“Non ti ho chiesto scusa” precisò guardandolo di sottecchi e lui sorrise soddisfatto.

“Vorrà dire che mi prenderò da solo quello che voglio, Moran”. Gli occhi di Kalie lampeggiarono, ancora fissi sui suoi, con aria di sfida.

“E cosa sare…?” ma lui aveva già accorciato la distanza posando le labbra su quelle della ragazza, stupefatta dal gesto improvviso. Sirius si sentiva strano: non sapeva bene come funzionasse un bacio, che cosa si dovesse realmente fare, però era piacevole stare lì, senza alcuna distanza a separarli, averla per sé e fregarsene di tutto e tutti. Lui sapeva che il vento stava per scivolargli via dalle mani, dalle braccia, che stava per scappare via ancora una volta e una morsa allo stomaco lo attanagliò improvvisamente. Cacciò via quella sensazione e godette di quell’istante avvicinandosi ancora di più a lei, in attesa di una sua brusca reazione; la mano sul tronco andò a posarsi dietro la nuca di Kalie, nel tentativo di avvicinarla, stesso motivo per cui quella sulla spalla scese sulla schiena della ragazza. Non seppe quantificare il tempo, sapeva solamente che la reazione di Kalie sarebbe arrivata da un momento all’altro, magari con uno schiaffo o con un altro incantesimo. Ed arrivò eccome la risposta, solo che nel modo che lui non si sarebbe mai aspettato: Kalie circondò la schiena del ragazzo con le braccia, persa nella sensazione del sapore e del profumo che le mandò in tilt il cervello. Ora Sirius ne era certo: era come quel vento che sapeva solo del suo odore, così simile al sapore delle sue labbra; era come la brezza capace di svegliarlo la mattina o di sgridarlo durante una marachella. L’aveva sempre saputo ma solo in quel momento si accorse che quel vento non aveva mai cercato di sfuggirgli, era li ad accarezzarlo, cercava di penetrarlo, di entrare e rimanerci per sempre, bramosa di un contatto più che fisico, forse più di quanto non fosse mai stato lui. Si staccò da lei con aria stupita, la stessa sul volto di Kalie che lo guardava con gli occhi sgranati ed il volto rosso ed imbarazzato almeno quanto il suo.

“Non ti ho ancora perdonata, però”. Sirius la fissò dritto negli occhi per diversi istanti prima di girarsi e prenderle il braccio di nuovo.

“Eh? Come no? Avevi detto…”

“Che mi sarei preso da solo quello che volevo”. Scrollò le spalle, dissimulando indifferenza anche se aveva ancora le guance rosse. “non mi pare che me l’abbia dato tu”. Le sorrise beffardo.

“Non… non vale!”. Si bloccò all’improvviso, scuotendo la testa “ehi, ma io non ho niente di cui farmi perdonare!”. Sirius scoppiò a ridere, voltandosi verso di lei.

“Quando sarai pronta a chiedermi scusa” fece una piccola pausa, chinandosi ancora verso di lei che si addentò le labbra “sai cosa devi fare per essere perdonata”. Con quel sorriso maledetto, si avvicinò ancora dandole un leggero bacio a fior di labbra, facendola arrossire di nuovo.

“Non pensarci nemmeno, Black!”. Sirius scoppiò in una risata, seguita da quella imbarazzata di Kalie. Si azzardò a guardarla per qualche istante ora che l’aveva affiancato e camminava con lui, con lo sguardo fisso davanti a lei. Il vento era scivolato ancora una volta tra le sue dita, ma una folata di quel profumo al bergamotto gli ricordò che presto sarebbe tornato ad avvolgerlo.  



*-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-**-.__.-*

Salve a tutti ^.^
Eccomi con il nuovo capitolo della fic. C’ho messo un po’ a scriverlo perché, come avete letto, partecipa ad un contest *_* ‘Una carrellata di primi baci’ per la precisione. Mi sono divertita a scriverlo *_* non pensavo di inserire Sirius tra i personaggi da primo bacio, ma io ho creato Kalie appositamente per lui *_* ci sono poche cose da dire su questa fic, se volete vedere il disegno fate pure *_* però dopo averlo letto. Riecco il link: http://img13.imageshack.us/img13/6994/scansione0001mp.jpg 
ben 16 persone seguono la storia *_* che bello! Comunque Kalie è un personaggio vecchio, che ho messo in diverse fan fic, specie nell’ultima che sto scrivendo sui malandrini. Spero di essermi giocata bene Sirius che sinceramente non mi piace molto come super Playboy, che gli importa solo di una ‘cosa’. Secondo me lui è leale anche in quello, da molta importanza alle persone. Non vuol dire che non sia strafottente, ma addirittura andare con tutte le ragazze della scuola mi sembra esagerato u.u diventa lo stereotipo di Sirius Black poi XD
comunque ecco qui il capitolo *_* ora passiamo ai ringraziamenti:
TriciaMcMillan: ciao *_* grazie per aver recensito questo capitolo! Sono contenta che ti piaccia la fic *_* ahahah si ce lo vedo proprio Ron a voler ammazzare Scorpius (anche se me lo immagino geloso di chiunque nei confronti della sua unica figlia femmina *_* spero seguirai anche i prossimi capitoli! Un bacio
Enide: eccola *_* che recensisce anche questo capitolo <3 grazie *_* sono contenta che ti piaccia anche questo! Sì ho pensato che dovesse essere un po’ uno e un po’ l’altra, poi ho pensato che non doveva essere neanche ‘perfetta’ e prendere gli aspetti solo positivi dell’uno e dell’altra. Per esempio il fatto che sia dura di comprendonio riguardo ai sentimenti è un ovvio riferimento alla tontaggine di Ron u.u quanto lo amiamo? *_* ahahah per l’Amortentia, sì ho fatto appositamente il collegamento contrario, in modo che Scorpius potesse avere speranze, ma secondo me neanche Ron c’era arrivato al fatto che l’odore fosse di Hermione quando sono entrati nell’aula di pozioni al 6 anno ahah se non mettevo la parte finale penso che me ne sarei pentita per il resto della vita u.u Ron ce lo vedo troppo come padre iper protettivo, assolutamente contro la relazione della ragazza conil figlio di Malfoy!!! Diciamo che ho messo il tranello apposta, non ho detto che erano cresciuti Rose e Scorp. Volevo che si pensasse allo stare insieme, non al matrimonio, proprio per lasciare di stucco ahahaha crepi il basilisco! Fammi sapere che ne pensi di questo capitolo *_* che è proprio quello che partecipa al contest! Un bacione

grazie a tutti voi che leggete *_* spero apprezzerete anche questo!
un bacione!

Kalie

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=885036