A mysterious world

di fairyvally
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'inizio di tutto ***
Capitolo 2: *** la scoperta ***
Capitolo 3: *** Il rapimento ***



Capitolo 1
*** l'inizio di tutto ***


Tutto ebbe inizio in un notte d'inverno, fuori nevicava e tutta la città sembrava dormire sotto quel candido manto bianco, ma non era cosi. In quella piacevole atmosfera si nascondeva qual cosa che avrebbe cambiato per sempre la mia vita. La mattina dopo, come al solito, andai a scuola ma tornando a casa mia accorsi subito che qual cosa non andava: una presenza incombeva sulla casa, però non riuscivo a capire cosa potesse essere. Allora entrai subito in casa e iniziai a girare in cerca di quella presenza. Alla fine mi trovai di fronte ad una porta che non avevo mai visto e, spinta dalla curiosità entrai. Era tutto buio ad eccezione di un tavolino poco illuminato con sopra un libro, nero e dall'aria un po' antica, ma aveva qual cosa di familiare: l'avevo visto in una vecchia foto di mia nonna. Mi avvicinai e lo presi in mano, ma appena lo aprii venni travolta da un fascio di luce e una volta riaperti gli occhi mi trovai in un altro luogo, in un mondo simile al mio ma con qualcosa di diverso:era un mondo misterioso che aspettava solo di essere scoperto. Quando mi alzai da terra provai a darmi qualche pizzicotto per vedere se era tutto un sogno, ma non era cosi, ero sveglia. Allora iniziai a guardarmi in giro e vidi alberi di forme strane, fiori colorati ma soprattutto vidi che dove ero caduta c'era il libro, lo stesso antico libro che c'era a casa. Lo raccolsi e iniziai a sfogliarlo, ma era scritto in una lingua incomprensibile piena di strani disegni e numeri. Dopo averlo sfogliato decisi di'incamminarmi, ma in quel fitto bosco non riuscivo a trovare niente che mi aiutasse ad orientarmi. Allora inizia a vagare alla cieca fino a quando non sentii un rumore di passi che si stavano avvicinando a gran velocità e ad un certo punto mi ritrovai a terra. Non ero sola, a pochi passi da me c'era qual cosa o qualcuno che si stava rialzando . Era un ragazzo , avrà avuto la mia età, era alto, con i capelli neri scompigliati dalla corsa, ma aveva qualcosa di diverso: i suoi occhi erano rossi come il fuoco. Mi alzai e gli chiesi:-Chi sei? Ma, soprattutto, dove mi trovo?-Lui mi rispose incuriosito:-Ma che domande sono noi ci troviamo su Genesis; comunque io mi chiamo Phoron e tu come ti chiami e da dove vieni? Non ti avevo mai vista da queste parti.--Io mi chiamo Viola e vengo dalla Terra.-- Stai scherzando non è possibile che tu venga dalla Terra! Se è cosi dobbiamo andarcene da qui perché siamo in pericolo le guardie di Arawn, il re dei demoni, mi stanno alle costole se ci dovessero catturare non so cosa ci potrebbero fare.- Non mi diede neanche il tempo d'aprir bocca che mi prese la mano e mi trascinò via dal sentiero battuto. Dopo ore di corsa ci trovammo in un paesino abbandonato e gli chiesi:-Perché siamo corsi via ci gran fretta? E poi perché le guardie ti stavano inseguendo?--Vedi, tu sei in pericolo perché qui, su questo pianeta, un'antica leggenda narra di una fanciulla ,venuta da molto lontano, che in un tempo passato riusci a sconfiggere il re dei demoni con l'aiuto di un libro in cui troverà la risposta ai suoi problemi. Però stai tranquilla, non è detto che sia tu la fanciulla in questione. E poi è solo un'antica leggenda per bambini. Cambiando discorso quelli mi stavano inseguendo perché gli ho rubato una spada, ne ho presa una qualunque, ne hanno cosi tante e a me ne serviva una per difendermi.- Io gli raccontai di come ero arrivata qui, poi tolsi dallo zaino il grande libro, lo vidi impallidire di colpo e poi lui urlò:- Non è possibile, questo significa che la leggenda è vera e che sei tua la fanciulla di cui parla! Allora devi venire con me dal Monaco Cremisi, lui ti insegnerà tutto sul libro e sul suo utilizzo. Non c'è tempo da perdere, dobbiamo andare.- Mi prese il braccio però questa volta mi staccai subito -Come posso essere io la prescelta se sono timida e impacciata?E poi-feci una pausa- perché dovrei fidarmi di te, ti conosco appena? Chi mi dice che tu non stai dalla parte dei demoni e che vuoi uccidermi per far si che la leggenda non si ripeta?-

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Capitolo 2
*** la scoperta ***


Lui estrasse la spada e mi disse:- Questo è un giuramento sacro che facevano i miei antenati, quindi io ti giuro che non ti farò del male ma tu devi promettermi che non scapperai e che mi aiuterai a salvare il mio mondo.- Con aria perplessa giurai perché, infondo, quel ragazzo mi ispirava fiducia. Poi lui continuò:- Comunque se uno di noi non manterrà la promessa l'altro avrà diritto ad ucciderlo. Ma nel nostro caso...-sorrise -...sono più che convinto che non ci tradiremo.- Spinta da non so cosa decisi di seguirlo e cosi ci incamminammo in un sentiero sperduto in quella fitta boscaglia. Mentre camminavo mi guardavo intorno con gli occhi spalancati, come quelli di un bambino: cerano alberi tutti colorati dalle forme più strane, fiori che sembravano appena usciti da un dipinto, con colori di ogni genere. Camminammo per ore e cosi arrivo la sera, allora decidemmo di trovare un posto dove accamparci. Qualche minuto dopo ci trovammo in una radura vicino ad un ruscello, lì crescevano dei fiori che rilucevano al pallore della luna , che quella notte sembrava più grande che mai. Preparammo la cena con quello che avevamo trovato e poi ci sdraiammo. Ma quella notte non avevo proprio voglia di dormire, mi alzai e andai al fiume per riflettere in pace su ciò che mi era accaduto;ma poco dopo arrivò anche Phoron, che mi fece sobbalzare. Si sedette accanto a me mi chiese se potevo raccontargli qualcosa sulla Terra. Iniziai a descrivergli la mia città, a raccontargli dei miei amici e poi mi chiese:- E la tua famiglia? Parlami un po' di loro.- Ebbi un momento di tristezza, ma poi ripresi a parlare:- Vedi, i miei genitori non li ho mai conosciuti, sono morti quando io ero piccola e da allora di me si è presa cura mia nonna, ma...-iniziai a piangere come una bambina, allora lui si avvicinò e mi abbracciò-... anche lei è morta, pochi mesi fa.- Lui mi lasciò e mi disse:- Non piangere, non sei sola, ora ci sono qui io, e ti posso capire perché...- trasse un profondo respiro-... la mia famiglia e il mio villaggio sono stati massacrati da Arawn, il re dei demoni in persona. Io mi sono salvato perché ero uscito a fare la legna e quando tornai, vidi il mio villaggio in fiamme e gli uomini di Arawn che lo stavano saccheggiando. Presi un bastone e iniziai a correre verso di lui con l'intenzione di ucciderlo, ma quando mi trovai al suo cospetto non riusci più a fare nulla, mi paralizzai perché lui mi lanciò un occhiata con i suoi occhi color del sangue, mi guardò dall'alto in basso e mi disse che io e lui eravamo simili e che ci saremmo rivisti presto. Per questo motivo mi lasciò in vita. Ma non perdiamoci in brutti ricordi! Se non ti dispiace vorrei saperne qualcosa di più di te e della Terra- Continuai a raccontargli di com'era la Terra, ma mentre parlavamo qualcuno ci stava osservando, non eravamo soli. All'improvviso sentimmo un rumore e dal cespuglio uscì un tenero animaletto, sembrava quasi un peluche. Ma non era cosi: quel rumore era stato provocato dalla fuga di un demone che stava cacciando in quelle zone e che aveva sentito tutto ciò che ci eravamo detti, e che ora stava andando dal suo padrone a riferirgli tutto. Arrivato da Arawn gli disse:- Mio signore, mentre cacciavo nella foresta ho visto il ladruncolo che ha rubato la spada ed era in compagnia di una ragazza, ma non mi sembrava una di questo pianeta, era vestita in modo strano. In più l'ho sentita dire che veniva dalla Terra e che è arrivata qui grazie ad un libro; magari è la ragazza della leggenda.- Arawn batte il pugno sul trono e pensò tra se:- Non è possibile, non un altra volta!- Poi rispose freddamente all'altro demone:- Se è cosi, dovete portarla da me prima che impari ad usare il libro, altrimenti siamo spacciati!- La guardia, sull'attenti- Vado subito, mio signore e le porterò la ragazza.- Detto ciò prese e partì come un fulmine.

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Capitolo 3
*** Il rapimento ***


html PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 Transitional//EN"> Nel frattempo Phoron si era già svegliato e stava spegnendo il fuoco per non lasciare tracce, quando anchio mi alzai. Decidemmo di conyinuare la strada, camminammo per ore senza vedere anima viva, fino a quando non ci comparve davanti un paesino. Arrivati nei pressi del paesino entrammo in una locanda per riposare e mangiare, dato che non mettevo sotto i denti qualcosa di commestibile da tempo; lui mi consigliò lo stufato tipico di quella zona, incominciammo a mangiare e con mia grande sorpresa quello stufato era buono, dopo un po' mi accorsi che lui mi stava fissando imbambolato... Eravamo a pochi centimetri di distanza e più la guardavo e più mi accorgevo di quanto fosse bella, ma non quella bellezza mozzafiato, più che altro era una bellezza insolita: i suoi capelli color covino sempre legati con un nastrino lilla in una coda di cavallo, le sue labbra piccole e rosee, il nasino alla francese, ma quello che in lei mi colpiva di più erano i suoi occhi grandi e viola come due ametisti, tutto ciò in uno viso che non stonava con il resto del corpo, dato che non era molto alta. ...Dopo qualche secondo iniziai:-Pianeta Terra chiama Phoron, ci sei?- si riprese-Si,scusa mi ero imbambolato.--Me ne ero accorta, che ne diresti se ora ce ne andassimo da qui?--Ottima idea, pago e andiamo.- Quando uscimmo ci trovammo davanti le ultime persone che avremmo pensato di incontrare, ovvero le guardie del re, che ci dissero:-Venite con noi senza opporre resistenza oppure vi porteremo via con la forza.-Di tutta risposta Phoron sguainò la spada e iniziò a combattere, però erano in troppi. Mi ordinò di nascondermi e mi disse che se le cose si fossero messe male avrei dovuto scappare verso la cima della montagna, lì avrei trovato il Monaco Cremisi. Mi nascosi e non potei fare altro che rimanere li immobile a guardare la disfatta del mio amico, dato che se mi fossi intromessa avrei peggiorato le cose. Dopo qualche minuto un demone lo colpì sulla testa con un bastone, lui cadde a terra svenuto e in quel momento mi scappò un gridolino che fece voltare una delle guardie, ma poco dopo il bestione se lo caricò sulle spalle. Non feci in tempo a raggiungerli perchè come erano arrivati, quei demoni sparirono in un lampo. -Non posso farmi prendere dal panico e non posso neanche lasciarlo nelle mani di quei mostri.-Pensai tra me e me e poi presi la decisione di andare a salvarlo, non mi incamminai verso la foresta ma andai in città per chiedere informazioni sulla residenza di Arawn. Nessuno sapeva rispondermi o non voleva, ma io non mi diedi per vinta e continuai la ricerca fino a quando non arrivai di fronte all'ultima bottega dove c'era un cartello su cui era scritto "Si vendono articoli magici e di ogni altro genere". Entrai e vidi una cosa che non avrei mai immaginato di vedere in tutta la mia vita,  ovvero un nano, un ometto piccolo e vecchio con una barba lunga e orecchie appuntite che mi chiese:-Csa ti serve ragazzina?--Vorrei tanto sapere dove si trova il castello di Arawn e come posso raggingerlo.- Rimase perplesso e se ne stette zitto, ma poi mi rispose:-Il suo castello si trova in una caverna sotto il monte Artiglio del Drago, però quel posto è ben protetto, è impossibile entrarci! Ma scusa perchè voui andarci?--Devo recuperare un mio amico, costi quel che costi.- Il nano andò dietro il bancone,prese un oggetto avvolto in un teloe me lo consegnò dicendomi:-Questa è un spada, ti proteggerà durante il cammino.-Lo ringraziai e andai per la mia strada.

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