il primo amore non si scorda mai di YUMA (/viewuser.php?uid=10344)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** La verità fa male ***
Capitolo 3: *** Tutto è bene,quel che finisce bene ***
Capitolo 1 *** L'inizio ***
Erano le sette della mattina
IL PRIMO
AMORE NON SI SCORDA MAI
L'inizio
Erano le sette della mattina,la sveglia iniziava a suonare
ma senza alcun risultato.
*
Katerina aveva
tredici anni. Viveva con i nonni perché i suoi genitori erano molto impegnati
con il lavoro e non potevano accudirla. Lei era ancora a letto a quell’ora,ma
si svegliò di botto,aveva fatto un incubo.
Quando vide l’ora si alzò in
tutta fretta,non fece nemmeno colazione,andò subito in bagno a lavarsi i
denti,poi corse in camera a vestirsi. Si mise un paio di pantaloni di jeans,con
una maglia pesante con il cappuccio(la sua preferita... Nda).
Ormai erano le sette e mezza della mattina,tra mezz’ora iniziava la scuola.
Tutti i ragazzi e le ragazze si affrettavano a prendere il bus per arrivare al
dannato monumento che si chiamava "scuola"
Katerina uscì di casa e sapendo che aveva perso l’autobus corse a più non posso
verso la scuola. Anche se faceva freddo,Katerina sudava e le gocce di sudore
sfioravano le sue gote rossastre.
Corse e corse,vide molti ragazzi che correvano per la sua stessa via.. Erano
della quinta liceo e lei non aveva voglia di parlargli,faceva solo prima.
Vide Alex,il ragazzo più bello della scuola,tutte le ragazze sbavavano
dietro a lui solo per un semplice “Ciao”,ma lui non si vantava,cercava una
ragazza,ma nessuna era la persona adatta a lui.
Katerina in quel momento aveva pensato a mille cose: - lo saluto prima io o
aspetto che mi saluti lui?- oppure – Sarò io la ragazza giusta?-
Mentre pensava non si accorse che ci stava andando proprio
addosso…
Si trovarono per terra(non pensate male.. Nda),le cartelle sparse per la strada.
Katerina voleva alzarsi e correre via piangendo,ma si fermò. Questa era
l’occasione buona per parlargli.
Ma non ne ebbe il tempo,Alex si rialzò,le diede una mano con le cartelle e corse
verso la scuola imbarazzato.
*
-SIGNORINA MATAKI! !- Urlò la professoressa- LO SA CHE ORE SONO? LE 8.10,SI
RENDE CONTO? E’ IL QUARTO RITARDO IN CINQUE GIORNI,MA DOVE ABITA AL POLO NORD? -
- Mm…ma…no professoressa…e ... solo che ho incontrato…ho incontrato…una zia.. si
una zia- disse Katerina con le gote color pomodoro.
- LA ZIA PUO’ ASPETTARE!SE DOMANI ARRIVA TARDI LA PORTO DAL PRESIDE!VADA A
POSTO!- Disse ancora urlando la professoressa.
I compagni ridevano tutti,Katerina era la zimbella della classe. Ridevano tutti
tranne Alex,lui la guardava,ma non sapeva nemmeno il perché.
Katerina andò al suo posto,si sedette e ascoltò la lezione solo con lo
sguardo,in realtà la sua testa pensava totalmente ad altro. Pensava
all’incontro con Alex,gli sguardi imbarazzanti e la sua unica occasione di
parlargli,perduta.
La lezione sembrava non finire mai,ma finalmente la campanella suonò. Lei fu la
prima ad uscire,corse verso gli armadietti,prese i libri,ma si accorse di una
cosa,nell'armadietto c'era una lettera,era da parte di Alex.
Katerina non stava più nella pelle di leggerla,ma se l'avessero letta le
"amanti" di Alex sarebbero andate su tutte le furie. Decise allora di
correre a casa e aprila in un luogo sicuro,lontano da tutti.
Corse a casa,era felice anche se sapeva benissimo che la lettera parlava del
loro incontro capitato al momento sbagliato e nel posto sbagliato.
*
Alex era fuori,aspettava Katerina,voleva dirle che la lettera non era per lei,ma
che aveva sbagliato armadietto. Ma Katerina era uscita prima di lui e non si
sarebbero più incontrati fino all'indomani.
*
Aveva appena aperto la porta di casa,quando sentì la mamma urlare:- KATERINA SEI
TU?-
- SI MAMMA! VADO SOPRA,HO TANTI COMPITI DA FARE!A DOPO!- disse Katerina
facendo tre gradini alla volta. Arrivata in camera sua era sfinita,si buttò sul
letto. Era agitata,ma allo stesso tempo felice. Non aveva mai ricevuto una
lettera,specialmente da un ragazzo e,non da un ragazzo qualunque,ma dal più
bello della scuola,ma per lei era il più bello del mondo!
Aprì la lettera con le mani che le tremavano,diceva:
Ciao,forse non sai chi
sono,sono Alex.
Beh,ti volevo dire che mi dispiace per quell'incidente,non saprei come farmi
perdonare.
Avresti voglia di uscire domani con me? Sai,ecco... è difficile da scrivere..
beh,tu mi piaci un sacco dal primo giorno che ti ho vista. La mia lettera era
una scusa per arrivare a te,ma vedo che l'ho dovuta mettere
nell'armadietto,visto che non c'eri mai.
Tuo Alex
La lettera finiva bruscamente,ma a lei non
importava! Il ragazzo più bello del mondo era innamorato di lei? Non riuscì a
tenere a bada le lacrime,erano lacrime d'amore,un amore che secondo lei e lui
poteva durare fino in eterno.
Non riuscì a non rispondere alla lettera,era troppo difficile parlargli,anche se
gli aveva appena confidato i suoi sentimenti. Prese la penna stilo dal suo
portapenne e iniziò a scrivere:
Caro Alex,
ho letto con attenzione la tua lettera,beh,anche tu mi sei sempre piaciuto dal
primo momento che ti ho visto.
Ormai ci conosciamo dalle elementari e quindi credo che sia arrivato il momento
che ho aspettato per anni,confidarti i miei sentimenti. Ho sempre pensato che io
non ti interessassi,invece da quello che mi hai scritto mi è sembrato proprio il
contrario. Sai, mentre scrivo la lettera,piango,le mie lacrime bagnano il
foglio,ma le mie sono lacrime vere. Nessuno ha mai ricambiato i miei sentimenti
e sono felice che almeno tu lo faccia.
Verrò molto volentieri al tuo incontro.
Good bye
Tua Katerina
Posò la
penna,la mano le tremava. Era felice,le sue gote erano bagnate di lacrime di
gioia. Chiuse la lettera e la mise dentro il suo diario. Voleva che quel momento
di felicità non svanisse mai,ma non fu così,la madre la chiamò per dirle che
qualcuno fuori dalla porta l'attendeva.
Katerina non se lo fece ripetere due volte,guardò dalla finestra per vedere chi
fosse. Alzò le tendine della sua camera e vide Alex,fuori dalla sua porta che
l'aspettava.
Presa dal panico,prese la lettera,corse di sotto,si guardò allo
specchio e andò alla porta.
- Ciao Alex! come va? ti ho risposto alla lettera,non dire niente!- disse
Katerina sicura di se.
- Emh... ecco... ti dovrei parlare,facciamo
due passi? - disse Alex imbarazzato.
-Guarda ora non posso,non voglio che leggi la lettera mentre ci sono io.-
rispose Katerina consegnandoli la lettera e salutandolo con un semplice "ciao".
Alex vide la porta chiudersi davanti a lui senza poter fare niente. Allora si
incamminò verso casa. Non sapeva se leggere la lettera o no,sapeva solo che
doveva dirle la verità.
Camminava e intanto guardava la lettera,non riusciva a toglierli gli occhi di
dosso. Decise di aprirla.
Stava leggendo,le mani gli sudavano,allora Katerina amava Alex? come avrebbe
fatto a dirle che era stato uno sbaglio?
Arrivò a casa,corse in camera sua,prese la penna e iniziò a scrivere:
Cara Katerina,
Ora ti scriverò una cosa che non ti farà molto piacere,ma te lo devo dire. Io
non volevo mandare la lettera a te,ho confuso armadietto. Perdonami!
La colpa è solo mia e quindi ti chiedo di parlarne domani finita la scuola.
Potremmo andare a fare due passi e chiarire tutto.
Perdonami!
Tuo Alex
Posò la penna,chiuse la lettera e la mise nel diario. Domani l'avrebbe data a
Katerina.
*
Ormai erano le 23.30 della notte. Katerina però non dormiva,anzi,pensava,alla
lettera e all'incontro con Alex. Era veramente bello che lui si era
innamorato di lei,ma lei conosceva la verità?
Note di YUMA:
La storia non è solo mia,l'ho creata specialmente io,ma la mia amica NAGYSA93
che spera di iscriversi al più presto qui,mi ha dato un piccolo aiutuino! Quindi
quando farete le recensioni(se ne farete!),saranno anche per la mia amica!
Questa ff è nata così,ho avuto l'ispirazione e ho scritto! Non ci ho messo tanto
per scriverla,quattro giorni!
Mi è piaciuta questa fine,lascia un pò sulle spine,non trovate?
Recensite!
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Capitolo 2 *** La verità fa male ***
Nuova pagina 1
IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI
La verità fa male
Katerina ricevette la lettera e la lesse. Rimase sconvolta dalle parole. Allora
tutte le parole scritte da Alex erano solo parole a vuoto. Lei aveva
veramente pensato che il ragazzo più bello della scuola si fosse innamorato di
lei. Quante figuracce si era fatta davanti a lui. Gli aveva dato la lettera e
non gli aveva rivolto parola,forse se gli avrebbe lasciato il tempo di parlare
non si sarebbe illusa così tanto.
Ora per lei la vita era come prima,era sempre la zimbella della classe e tutti
l’avrebbero sempre guardata come la ragazza bruttina della prima E.
Voleva scrivergli una lettera dove si sarebbe sfogata,così lui avrebbe capito
che aveva sbagliato.
Iniziò a scrivere ma qualcosa la fermò. Rilesse la lettera mandata da Alex,vi
era scritto che voleva uscire con lei,quindi non c’era bisogno di una lettera
per spiegare tutto,bastava semplicemente parlargli di persona e sfogarsi con
lui,ma non era la cosa più semplice.
Lei era attratta da lui,aveva paura di parlargli,di sfogarsi l’avrebbe
considerata una ragazza noiosa,che si dispera sempre. Decise di non andare
all’invito di Alex,anche se gli sarebbe costato molto perché non gli sarebbe mai
capitato di uscire con il ragazzo più bello.
Alex era lì,sul suo letto,pensava,pensava alla lettera e alla sofferenza che
aveva provocato a una ragazza. Si sentiva uno schifo,non lo aveva mai pensato
prima,anzi,si credeva un ragazzo modello anche se non lo dava a vedere.
Aveva il numero di Katerina,la voleva chiamare,ma non ne aveva il coraggio.
Katerina era la zimbella della classe,se qualcuno avesse scoperto che l’aveva
chiamata,l’avrebbero preso in giro fino alla fine della maturità.
Ma lui si sentiva in colpa,aveva rovinato la reputazione(non è che lei c’è
l’avesse proprio bellissima) a una ragazza,cosa che non avrebbe mai pensato di
fare.
Fuori incominciava a piovere,il sole stava tramontando e la luce nella camera di
Alex era quasi svanita. Si riuscivano solo a intravedere i lineamenti della sua
faccia e il suo letto.
Stava pensando,lo faceva da tutto il pomeriggio.
Katerina ora era in salotto,aveva il telefono in mano,stava componendo il numero
di Alex,voleva parlargli,stava impazzendo. Compose il numero…il telefono
squillava. Voleva staccare la chiamata,la mano le sudava da morire,ma non ne
ebbe il tempo perché sentì dall’altra parte una voce di donna,subito pensò che
fosse la madre di Alex,invece si sbagliava,era la cameriera(Alex era
ricco,viveva in una villa fuori città…Nda)
-Pronto,pronto,chi parla?- disse la voce al di là della cornetta.
Ci furono minuti di silenzio totale,poi Katerina prese tutto il coraggio che
aveva in un metro e sessanta e rispose:- SS…S…sono una compagna di Alex,per
caso è in casa?- disse Katerina. In quel momento sperava non ci fosse,voleva
scappare dal telefono e lasciarsi il dolore alle spalle,ma non lo fece,l’amore
per Alex era ancora più grande della paura.
- Si è in casa,te lo passo,Ciao- disse la signora.
Ma Katerina non stava ascoltando…non rispose. Aspettava che la signora al di la
della cornetta le dicesse se era in casa o no,ma niente,allora iniziò a capire
che era stato uno sbaglio chiamare quella casa,voleva chiudere il telefono,ma
rispose Alex.
-Pronto,chi parla?-
Lo disse in un modo così tranquillo che Katerina stava per addormentarsi.
- Sono Katerina- disse- lasciami parlare e poi potrai dirmi tutto quello che
vorrai-
-Va bene,ma…- disse Alex ma non ebbe nemmeno il tempo di parlare che già
Katerina diceva:
-Senti,per il fatto della lettera,beh,insomma…scusa ma sono agitata. Allora,per
il fatto della lettera,cercherò di dimenticare tutto,anche se è difficile perché
i sentimenti per te sono veri .-
A questa frase Alex volle rispondere,ma non ne ebbe il tempo,Katerina gli stava
dicendo che non sarebbe uscita con lui e che non avrebbe mai accettato le scuse
da una persona che si era presa gioco di lei,forse involontariamente.
Alex era al di la della cornetta e ascoltava tutto,voleva parlarle,dirle
qualcosa,ma non ne ebbe il coraggio. Aveva paura di farla arrabbiare ancora di
più e di farla soffrire più di quanto aveva fatto fino ad adesso. Decise allora
di ascoltare gli insulti di Katerina senza bestemmiare,fino a prova contraria
aveva ragione.
Starono al telefono più di due ore. Alex non aprì bocca,si limitava ad
ascoltare,ma voleva dire a Katerina che aveva sbagliato lui e che avrebbe pagato
in qualunque modo il suo sbaglio,ma non lo disse,forse per timore.
Finirono la chiamata dopo più di due ore. Katerina aveva mal di gola,non aveva
mai urlato così tanto e non si era mai sentita più importante di così perché
qualcuno l’ aveva ascoltata per ben due ore.
Era fiera di lei,si lodava da sola,stava per dimenticarsi la litigata con Alex.
Chiuse la chiamata senza dire nemmeno un semplice “Ciao”,niente,Alex dall’altra
parte sentì solo un “Tu,tu,tu,tu”.
*
Katerina quando andò a letto,era felice,felice di aver superato la sua paure più
grande,parlare con Alex senza tremare o essere insicura.
Si addormentò con questo pensiero fisso in testa.
Stava sognando.
Era in un mondo dove nessuno la poteva svegliare,un mondo dove si può pensare
quello che si vuole e nessuno lo verrà mai a sapere.
Note di YUMA:
La continuazione che mi avevate chiesto è qui. Io non volevo sinceramente far la
finire così, ma l’ ho continuata in un altro modo e quindi non ho potuto fare
il finale che volevo io.
Visto che la storia non deve e non finirà così,farò un altro capitolo,dove spero
di finire tutto il racconto “Il primo amore non si scorda mai”
Tanto so che non lo finirò subito,perché ho in mente una continuazione molto
ricca. Beh,non so,se faccio un capitolo lungo almeno quattro pagine allora la
storia sarà lunga tre capitoli,se non vediamo.
Allora che aspettate? Leggete e recensite!
Ah,un ultima cosa,questa ff l’ ho scritta solo io,non più con la
mia amica,perché io mi trovavo al mare.
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Capitolo 3 *** Tutto è bene,quel che finisce bene ***
Nuova pagina 1
IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI
Tutto è bene,quel che finisce
bene
Era mattina,faceva freddo,erano le sette e mezza e Alex era già sveglio,ma non
voleva andare a scuola,aveva paura che Katerina avrebbe detto a tutti del
litigio tra lui e lei. L’avrebbero preso in giro per un sacco di tempo e per lui
questo voleva dire,niente più ragazze.
Per la prima volta Alex aveva paura di una ragazza,anche se era la zimbella
della scuola.
*
Katerina era già in piedi da secoli,oggi si voleva vestire da sballo,voleva far
vedere ad Alex che si era sbagliato su di lei. Voleva fargli credere che era una
bella ragazza come le altre.
Andò in bagno,si fece una doccia ultra,era profumatissima.
corse in camera sua,prese un paio di jeans bellissimi,con una cintura azzeccata
con i jeans,una maglia bianca con il risvolto al collo. Una collana della
morellato a forma di stella,due anelli,i capelli sciolti fatti con la piastra,e
il trucco.Non si era mai truccata così bene,mascara,matita nera,ombretto
bianco,lucidalabbra e un po’ di phard per dare colore alla faccia.
Sembrava un'altra.
Ora erano le sette e quarantacinque,tutti i ragazzi e le ragazze stavano
prendendo il bus per la scuola e tra di loro c’era Katerina,per la prima volta
in orario.
Nel bus la guardavano tutti. Le ragazze erano estremamente gelose nel vedere che
i ragazzi non le guardavano più,ma guardavano solo Katerina.
Arrivati a scuola,scese per prima dall’autobus e vide Alex davanti all’entrata
con degli amici. Arrivò anche lei lì e lo salutò con un semplice “Ciao” e se ne
andò. Alex rimase sorpreso dal suo cambiamento e corse verso di lei. Stava per
raggiungerla ma suonò la campanella e Alex si fermò,non voleva che tutti i
ragazzi e ragazze lo guardassero mentre correva verso Katerina,avrebbero pensato
che fossero fidanzati.
Entrati in classe tutti si misero a posto e iniziarono a mandare bigliettini a
Katerina scrivendogli: “oggi sono libero,hai voglia di uscire con me? Oggi sei
molto più bella!” oppure “ Come sei carina oggi ! le ragazze sono gelose di te!”
Katerina rispondeva molto volentieri ai corteggiamenti dei compagni e pensava
che fino al giorno prima l’avevano presa in giro per la sua bruttezza.
Ma Alex la guardava e non riusciva a togliere gli occhi di dosso da lei e i suoi
compagni che si erano fatti coraggio e l’avevano invitata. Lui però non era
così,aveva paura,paura di fare una brutta figura con lei. Ma doveva
invitarla,doveva parlarle,prese tutto il suo coraggio è iniziò a scrivere: “
Ciao,oggi sei veramente diversa,non sembri nemmeno tu!ha voglia di uscire con
me? Ti devo parlare! Alex”
Accartocciò il biglietto e lo buttò tra gli altri mille che sovrastavano il
banco di Katerina.
Katerina appena vide che il biglietto arrivava da Alex lo lesse subito.
Era felice che il suo piano di bellezza aveva funzionato!
Gli fece segno con la testa,significava che sarebbe uscita con lui dopo la
scuola. La giornata passò molto velocemente e il momento più bello si
avvicinava,ormai era fuori dalla scuola con Alex,andavano verso il parco,un
posto romanticissimo per tutti gli adolescenti. Alex era nervoso anche se non lo
voleva dare a vedere.Non voleva parlare,si sarebbe fatto una figura pessima.
Stavano camminando verso il centro del parco,Alex era più teso che mai,le mani
gli si stavano sciogliendo.Anche Katerina era agitata,nella mente stava facendo
degli esercizi su come calmarsi,ma sembrava non servissero a niente. Rimasero
per più di un ora in silenzio,distanti l’uno dall’altro tre chilometri. Fino a
quando Katerina non fece il primo passo.
Era ancora più testa di prima,ma se non avrebbe agito,non sarebbe successo
niente.
Si avvicinò di più ad Alex,gli prese la mano e camminarono mano nella mano.
Alex aveva le mani più sudate di prima,ma ora Katerina lo poteva sentire.
Si avvicinò di più a lei,le mosse i capelli e la fece sedere su una panchina.
Le labbra di Alex sfiorarono il collo di Katerina,le sue labbra si appoggiarsi
dolcemente a quelle di lei. Alex la stava baciando e lei faceva lo stesso.
Note di Yuma:
E’ bene quel che finisce bene,no???
Basta,credo che io abbia finito questa storia composta da tre capitoli,ora se
volete leggete la trilogia del “ primo amore non si scorda mai”!!!
Però mi piacerebbe anche l’idea di continuare la storia,facendo invecchiare i
personaggi e fargli emergere i ricordi del loro primo amore! Datemi il vostro
parere!!!!
Good bye
Yuma
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