Imagine Me & You

di Bomboletta
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Control ***
Capitolo 2: *** Experimental Lunch ***
Capitolo 3: *** Let's Party! ***
Capitolo 4: *** Pain ***
Capitolo 5: *** Drama ***
Capitolo 6: *** I just wanna know why.. ***
Capitolo 7: *** We WERE bestfriends! [Part 1] ***
Capitolo 8: *** We WERE bestfriends! [Part 2] ***
Capitolo 9: *** Talking about ***
Capitolo 10: *** Put your hands...where? ***
Capitolo 11: *** Wake up! ***



Capitolo 1
*** Control ***


 
 
 
 
 


 
“Donnine sono arrivati i copioni!” Esordì Dianna entrando nella camera da letto dove Lea,Naya ed Heater stavano chiacchierando sedute sul lettone.


“Era ora,se non si davano una mossa potevamo impararli di notte!” si lamentò Heather prendendo il malloppo che la ragazza le tendeva e iniziando a sfogliarlo.


“Me li ha appena portati Mark,è passato dagli studios stamattina…” spiegò la bionda sedendosi accanto alla coinquilina “Non l’ho nemmeno aperto…”


“Niente di meglio che iniziare il sabato studiando per il lunedì…quanto è bello fare gli attori!” iniziò Naya “E’ così divertente passare il tuo tempo a recitare,studiare ciò che devi recitare,recitare,recitare,studiare,cantare,studiare…”


“Ma di che ti lamenti!” Lea le pizzicò la gamba “Proprio tu hai che hai vinto persino un maledetto premio per il tuo operato in quella specie di coso latino o quello che diavolo era…e sei anche tra le donne più sexy del mondo…chiudi quella fogna,Rivera!”


“Non mi sto lamentando,sto solo facendo una considerazione” si difese la latina.


“Si certo,come no..”


“Lo sai perché sei così brava a interpretare una nana petulante e insopportabile?” alzò un sopracciglio accorciando le distanze e sporgendosi verso di lei “Perché SEI una nana petulante e insopportabile!”


“Pace e amore!” intervenne Heather.


“Hai dato un’occhiata alla penultima scena?” chiese Dianna avvicinandosi a Lea e indicandole la pagina sul copione.


La bruna la lesse velocemente assumendo un’espressione tanto sorpresa quanto divertita.


“Non ci credo!”


“L’ho riletta quattro volte per essere sicura di non aver capito male!”


“Che succede nella penultima scena?” chiese la latina cercando la pagina giusta.


“Sembra che abbiano deciso di far diventare amiche Rachel e Quinn…o almeno stanno provando!” disse Dianna.


“Ma se si sono sempre odiate!” Heather storse il naso.


“E poi così non è divertente…” aggiunse l’altra bionda “E’ troppo divertente odiarti e combinartele di tutti i colori!” disse voltandosi verso la mora.


“Oca di una Fabray!” Lea le mostrò la lingua.


“Ok,sei morta!” Dianna si accavalciò su di lei atterrandola sul letto e iniziò a farle il solletico.


“Noooo,dai ti prego! D. ti supplico ahahahahahah!” Lo squillo di un cellulare le bloccò.


“E’ il mio!” scattò Heather tirandolo fuori dalla tasca e alzandosi per cambiare stanza “Amore!” la sentirono rispondere quando fu fuori.


Naya scosse la testa e alzò gli occhi al cielo.


“Perché quella faccia?” chiese Lea approfittando della distrazione della compagna e scrollandosela di dosso.


“Niente..”


“Non ti piace proprio Taylor,eh?” le chiese Dianna.


“Non è che non mi piace…” iniziò “Solo…non lo so,non ce lo vedo con Heather…è noioso!” cercò di spiegare come se fosse ovvio.


“Però lei mi sembra felice…”


“E probabilmente lo è…contenta lei…” alzò le spalle.


“Donne single al potereeeee!” Lea alzò il pugno sinistro ridendo.


“Ma non fare tanto la sborona tu,che sei single da due giorni!” rise l’ispanica.


“Veramente sono due mesi e mezzo,prego!” protestò lei chiudendo gli occhi con sguardo saputello.


“Molto dispiaciuta,eh?” la prese in giro la ragazza.


“La signorina Michele è troppo impegnata a trovare nuove pose da regalare ai paparazzi per dedicare un po’ di tempo a un ragazzo!” rincarò la bionda prendendola in giro.


“Che idiote! Se fosse così anche Heather avrebbe dovuto mollare Taylor!”


“Heather non è pomposa come te!” rispose Naya a tono.


“Un punto per Naya!” canticchiò Dianna.


“Stronze tutte e due allora!”


“Beh,ragazze io vado a casa!” disse all’improvviso l’ispanica battendo le mani e alzandosi dal letto.


“Di già?” chiese Dianna “E’ presto!”


“Lo so,ma ho giurato a mia sorella che l’avrei chiamata questa sera…e poi sono così stanca…ho bisogno di indossare vestiti comodi e di morire sul divano davanti a qualche stupida commedia d’amore…non lo so…New Year’s Eve?” si beccò un cuscino in faccia non appena finì di dirlo mentre la bionda rideva di gusto.


“Sicura di non voler restare per cena?”


“Sicura…ci vediamo domani,così vediamo di iniziare con i copioni!” le baciò entrambe e poi uscì dalla camera da letto.


“Ti accompagno!” schizzò Lea.


“La strada la so,tranquilla!” le schiacciò l’occhio e uscì dalla stanza. Scendendo le scale si imbattè in Heather che stava ancora al telefono.


“Hey,io vado!” le sorrise facendole un cenno.


“Piccola,vai già via?” chiese lei allontanando il telefono dall’orecchio e avvicinandosi a lei.


“Si,ho un impegno!” alzò le spalle lei.


“Ok,ci sentiamo stasera!” le schioccò un forte bacio sulla guancia.


“D’accordo!” lei sorrise,le scompigliò i capelli e poi varcò la porta.





 
 
 
“Senti riproviamola,non mi sento convinta…”


“Cristo,D. è la dodicesima volta che la rifacciamo!” Si lamentò la mora alzandosi dalla sua comoda postazione a letto e portando indietro il cd.


“E’ che voglio registrarla solo una volta in studio…ti giuro che è l’ultima! Così provo anche la scena…e poi andiamo a dormire,promesso!”


“Direi! E’ l’una!” Lea fece partire la base e si sedette sul letto.


Di fronte a lei, Dianna chiuse gli occhi e si mise in una posizione rigida,quasi soldatesca,per poi prendere un respiro profondo e guardarla negli occhi:

 
“This is a story about control…”iniziò “My control…Control of what I say,control of what I do…And this time I’m gonna do at my way…”


Lea deglutì visibilmente impressionata.


“I hope you enjoy this as much as I do…Are you ready? …I am…’Cause is all about control…and I’ve got a lot of it!”  


La musica partì e Dianna smise di recitare e staccò la base all’improvviso,osservando l’amica che la fissava attonita dal suo angolo.


“Beh? Che te n’è parso?” le chiese ansiosa.


“Porca vacca!” esordì lei “Eri così…gelida e…inquietante e…sexy! Cazzo D. sei stata pazzesca!” sorrise mentre sbolliva la temperatura che era inspiegabilmente salita all’improvviso.


“Sul serio? Non lo dici tanto per?”


“No,giuro! Scommetto che Brad ti dirà la stessa cosa!”


“Speriamo!” sorrise lei stendendosi.


“Per stasera basta così,dai…vado a mettermi il pigiama,a dopo!” le disse scompigliandole i corti capelli biondi e alzandosi per poi uscire.


“Ok” la bionda ne approfittò per indossare anche lei il suo pigiama: pantaloni lunghi e larghi a quadri di diverse tonalità di blu e una leggera canotta bianca sopra.


Anche se faceva freddo non riusciva a dormire troppo coperta.


Si distese di nuovo e accese il portatile posizionandolo sulle sue gambe. Poi inforcò una leggerissima montatura trasparente,nel tentativo di far affievolire il dolore alla testa e addentò voracemente una mela rossa che aveva preso poco prima dalla cucina.


Mentre leggeva i commenti delle centinaia di fans che le scrivevano su twitter,Lea fece di nuovo capolino dalla porta in pigiama. Pantaloni stretti blu scuro e una maglia grigio chiaro a maniche lunghe.

I capelli che fino a poco prima erano legati in una coda,le ricadevano liberamente sulle spalle:


“Stavo pensando…” iniziò appoggiandosi allo stipite della porta con l’ombra di un sorriso in volto.


“Cosa?” la interruppe Dianna mordendo di nuovo il frutto e osservandola attraverso gli occhiali.


“Che potrei dormire con te!” la bionda rise.


“Ma davvero?” la prese in giro.


“Si!”


“Io direi di no!”


“Ah…ok…” abbassò lo sguardo e fece per andare in camera sua,quando l’altra la chiamò.


“Lea!” scosse la testa mentre la vedeva ricomparire “Stavo scherzando!” le indicò il letto e in men che  non si dica,la più bassa era già sotto le coperte accanto a lei. Si strinse al suo braccio e guardò lo schermo del pc.


“Che fai?”


“Davo un’occhiata a twitter” la mora le prese la mela dalle mani e l’addentò a sua volta “Hey!” protestò l’altra.


“Mmmmh…che buona!” rise,per finire in due morsi ciò che le restava.

La bionda a quel punto spense il pc,si tolse gli occhiali e si appoggiò esausta,affondando la testa nel cuscino. La camera era piombata nel buio,solo qualche luce dell’esterno la rischiarava. Dianna si girò dando le spalle all’amica e portò le ginocchia al petto:


“Notte Lea..”


“Notte D.”


Passarono pochi secondi,poi la bionda sentì un braccio avvolgerla per la vita e il mento dell’amica poggiarsi sulla sua spalla:


“Adesso che il tuo fidanzatino non c’è più ti sei ricordata della povera Dianna?” la prese in giro. Lei rise vicino al suo orecchio.


“No,non mi manca nemmeno un po’…E poi lui è mai stato pazzesco come te,da nessun punto di vista…e non è mai stato importante quanto lo sei tu,per me…” Dianna si sentì scaldare il cuore da quelle parole,e per fortuna nel buio Lea non si accorse che era arrossita.

Le prese la mano,la portò vicino alla labbra e vi depositò un lieve bacio.


“Notte Lea..”


“Notte D.” sussurrò lei,mentre un brivido le percorreva la schiena.










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Angolo dell'Autrice

Allooors! Da premettere che è la prima HeYa/Achele che scrivo,quindi non ho assolutamente idea di cosa ne verrà fuori,se sarà qualcosa di figo o meno. Se non dovesse piacere la cestiniamo,no problems u.u

Dunque,come avrete notato è un capitolo puramente introduttivo che vedrà svolgimenti su entrambi i piani,quello Heya e quello Achele,quindi vedremo capitoli prevalentemente Heya e capitoli prevalentemente Achele.

Per questa pubblicazione bisogna ringraziare (O colpevolizzare,dipende dai punti di vista u.u) una certa Gleek Panda,che mi ha rotto i maroni per una settimana prima per scriverla e poi per pubblicarla u.u

*Applausi,grazie*

Vi lascio DECISAMENTE la parola.

Sajonara :D

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Capitolo 2
*** Experimental Lunch ***


 






“Siamo state più brave noi!”


“Non lo so,penso che fossimo alla pari..”


“E’ stato quel dannato Bocca da Trota! Persino io ho sentito un fremito nelle mie parti femminili,quando ha fatto quel magico balletto sexy..” come da copione,Naya finse di truccare la collega,già truccatissima.


Dianna fece la sua comparsa sulla scena.


“Ok,signorine…Chiacchiere tra ragazze”


“No! Non provare a farci il discorso di incoraggiamento!” gesticolò.


“O a chiederci di tornare nelle New Directions. Non siamo interessate.”


“Aspettate,è davvero possibile? Pensate che vogliano sul serio riprenderci?” Heather si dipinse in volto un’espressione frastornata delle sue.


“Naturalmente,vogliono riprenderci,ma stammi a sentire,io non torno..”


“Lo sapete che comporta crescere? Che si perdono delle cose…tra sei mesi…ce ne saremo andate tutte,sparpagliate…”


“Resteremo in contatto!”


“Si,ma non sarà lo stesso…Quando ci vedremo sarà un’occasione speciale,sarà diverso…Non voglio ancora crescere,non sono pronta a perdervi,ragazze…”


“Ma cosa dovremmo farci? Tornare al Glee club e cantare sullo sfondo per Blaine e la Berry finchè non ci diplomeremo? Non lo farò di nuovo..” decretò Amber dura, mentre Naya scuoteva la testa “Ora sappiamo cosa si prova a stare in prima fila..”


“E che ne dite se Mr. Shue lasciasse cantare alle Troubletones almeno un numero in ogni competizione?”


“Beh,anche se Mr. Shue fosse d’accordo,Rachel non lo sarà mai..” la latina incrociò le braccia al petto.


“E se vi dicessi che entrambi sono già d’accordo?” la latina alzò un sopracciglio e guardò la collega.


“Sto ascoltando..”


“Sentite…lo so che ho dato di matto…” Naya sbuffò “Ma ora sono qui,ho diciassette anni,ho tutta la vita davanti a me…Amo il Glee club…voglio bene a voi,ragazze…e quando avremo ventisette o…ottantasette anni,vorrei che potessimo ripensare a questi prossimi mesi…e parlare di come questo sia stato il periodo più bello della nostra vita…non possiamo farlo se non siamo tutte insieme..” l’ispanica guardò Heather al suo fianco,e in un gesto non da copione,tese impercettibilmente la mano verso di lei,fino a sfiorarla.


La ballerina intrecciò le loro dita e lei si sentì avvampare mentre continuavano le riprese:


“Ci esibiremo nell’auditorium per festeggiare la vittoria e per prepararci alle regionali…potremmo avere bisogno di un paio di voci femminili in più…Fatemi sapere se sentite di qualcuno che vorrebbe unirsi…”


“EEEEE STOOOP! BUONA!” urlò il regista alle ragazze che si rasserenarono “BRAVA DIANNA,OTTIMA INTERPRETAZIONE! PER OGGI E’ TUTTO,TOGLIETEVI DALLE BALLE E ANDATE A FARVI UNA VITA!”


“Finalmente,sto morendo di fame!”  Lea si precipitò dalle altre quattro e si gettò su Naya “Andiamo a cibarci,ti prego!”


“Mi cambio e andiamo,ci manca solo uscire vestita da cheerleader…già questi abiti li indosso tutto il giorno!” si accorse di avere ancora le dita intrecciate a quelle della bionda che intanto chiacchierava con Amber.


“Ottimo! HeMo,voi venite con noi?” chiese la più bassa alla bionda.


“Non credo,mangeremo un panino al volo,Amber mi ha chiesto di accompagnarla dall’altra parte della città..” disse,interrompendo dolcemente il contatto con Naya.


“Ok,ci vediamo dopo allora…” Lea si avvicinò a Dianna con fare circospetto “Hey bella bionda,vieni a pranzo con me e Naya?” le chiese.


“Mi piacerebbe,ma mi aspettano in studio…Dobbiamo registrare Control!” si giustificò lei,mettendo su un’espressione affranta.


“Ah,già è vero! Spacca tutto,Dì,ci vediamo stasera a casa!” la baciò sulla guancia e raggiunse l’ispanica in camerino. Stava giusto finendo di indossare la felpa nera.


“Sono quasi pronta!”


“Sentito,pancino? E’ quasi pronta!” sussurrò guardandosi la pancia.

Naya alzò un sopracciglio e poi,afferrata la borsa,la spinse fuori dal camerino.


“Andiamo psicopatica,o mangerai me!”


“Bleah!”




 
Erano sedute una di fronte all’altra in un appartato ristorantino della periferia e avevano appena finito un abbondate pasto:


“Mamma mia,non mangerò per giorni!” esordì Lea.


“Tra due minuti avrai di nuovo fame,conoscendoti!”


“E’ stata molto carina la scena del bagno,sul serio,mi è piaciuta!” annuì fissando l’ispanica.


“Si,Dianna è stata bravissima!” sorrise lei.


“E sfido io,ha studiato quel copione fin troppo a mio parere! Comunque sei stata brava anche tu!”


“Grazie”


“E il fuori programma della mano è stato adorabile!” Naya arrossì ripensando alla scarica elettrica che aveva sentito quando Heather aveva intrecciato le loro dita.


Non riusciva nemmeno a spiegarselo.


“Oh,beh…Sai,Ryan adora queste improvvisate,ce lo dice sempre…”


“Certo…quindi era per fare felice Ryan…” la ragazza giunse le mani e la guardò.


“Mi sembra ovvio!” si schernì subito la latina.


“Non è ovvio…penso che tu ed Heather dovreste…vedervi un po’ di più,ecco…”


“Che vuoi dire,scusa?” Naya si mise sulla difensiva.


“Beh,siete migliori amiche,giusto?” Lea decise di non azzardare troppo.


“Giusto…”


“Come me e Dianna…”


“Si…”


“Forse dovreste prendere una casa insieme…” l’ispanica alzò un sopracciglio.


“Io ed Heather? Nella stessa casa? Ma che dici!”


“Beh,che c’è di strano?”


“C’è che io ho bisogno dei miei spazi,Lea,diventerebbe pesante! Per carità,Heather non è pesante e sai che la adoro,ma la vedo tutti i giorni tutto il giorno sul set…e poi che cambia?”


“Cambia tanto!”


“Io mi chiedo come facciate tu e Dianna…come fate a sopportare l’una la presenza dell’altra per ventiquattro ore al giorno?”


“E’ una cosa molto bella invece…quando torni a casa sai di non essere sola…sai che se hai voglia di chiacchierare c’è qualcuno lì,pronto ad ascoltarti e se è il caso a passare la notte in bianco per te… C’è sempre un sorriso che ti rassicura…” alzò le spalle.


“Non metto in dubbio che sia bello…” iniziò Naya,colpita “Ma…voglio dire…non c’è privacy…che succede se una delle due vuole portare un ragazzo in casa?”


“In realtà io e Dianna non lo abbiamo mai fatto…è un tacito accordo credo,ma il sesso lo lasciamo fuori dalla nostra casa…anche quando io ero fidanzata,andavamo altrove…Poi beh,se nel vostro caso non funzionasse così” disse mentre la latina beveva un po’ d’acqua “Al massimo di tanto in tanto la sentirai fare qualche verso,non è la fine del mondo!” a Naya andò l’acqua di traverso.


Si affogò e iniziò a tossire,soffocandosi ulteriormente.


Chiuse gli occhi mentre sentiva la gola bruciare e si diede forti colpi al petto.


Finalmente,con le lacrime agli occhi e il viso paonazzo,si  riprese e mandò giù altra acqua.


Immaginare Heather tra le braccia di Taylor,sentirla gemere,e lei nella stanza accanto…già lo sopportava a mala pena…


“E’ un’idea pessima,Cristo,non se ne parla! Preferisco la solitudine della mia casa che,se non altro,è silenziosa!”


“Perché?”


“Dimmi una cosa…Se tra te e Dì non ci fosse questo…tacito accordo” disse facendo le virgolette con le mani “Come ti sentiresti sentendola gemere nella stanza accanto,mentre è tra le braccia di un uomo?” si sporse per guardarla meglio negli occhi.


Lea abbassò lo sguardo e per qualche strana ragione un’immagine di Dianna che si divertiva con un uomo,le si dipinse vivida e forte nella mente. Strinse i pugni al pensiero,la infastidiva anche solo l’idea che qualcuno occupasse il posto del letto dove tante volte aveva dormito lei,stretta alla bionda.


Figurarsi pensare alla ragazza in balia del piacere,mentre lei si trovava in una stanza a pochi metri.


Rabbia.


Ecco cosa avrebbe provato.


Voglia di prendere il bastardo,chiunque egli fosse,e staccargli il pacco a colpi di accetta,una molto affilata possibilmente:


“N-non lo so…non so come mi sentirei…” mentì.


A Naya però non passò inosservato quel breve monologo interiore,tanto meno la rigidità improvvisa del corpo dell’amica.


Seppe,senza bisogno di approfondire la questione,che Lea la pensava proprio come lei.


“Piuttosto…Darren ti ha detto della festa?”


“Si,mi ha accennato qualcosa ieri…la fa a casa?”


“Si,ha un appartamento enorme a quanto pare…io non ci sono mai stata,comunque ci saranno fiumi di alcool e musica a palla…ci andiamo,vero?” ammiccò la latina.


“Certo che ci andiamo! Ma io non ho intenzione di guidare al ritorno,voglio bere così tanto da non ricordare nemmeno come mi chiamo!”


“Evvai!” si diedero il cinque “Non ce ne sarà bisogno,Jenna mi ha detto che abbiamo il permesso di pernottare,anche se ovviamente…chi vuoi che dorma,insomma!”


“Almeno non ci andremo a schiantare a folle velocità contro un muro…è già qualcosa!”


“Decisamente!” rise la ragazza.






 
Più tardi Lea riaccompagnò Naya a casa,visto che si erano mosse insieme,e dopo averla salutata si diresse verso la sua dimora. Mentre guidava si imbattè in un cartellone pubblicitario di Glee e sorrise,osservandolo attraverso i vetri oscurati della sua Ford.


Nel silenzioso viaggio,d’un tratto le tornò in mente il discorso con Naya e quella stupida quanto assurda reazione che aveva avuto immaginando Dianna con un uomo.


Ma allora perché adesso che quell’immagine era tornata,insistente,si stava innervosendo di nuovo?


Strinse le mani al volante e le nocche le divennero bianche.


E’ normale che ti infastidisca,Dì è come una sorella per te,darebbe fastidio a chiunque!


Le disse una voce nel suo cervello.

Si ma la violenza?


La voglia di uccidere chiunque le si avvicinasse ammiccando?


Ricordò quando un paio di mesi prima,a una festa,l’aveva vista con un tipo,e di come quest’ultimo ci stesse provando spudoratamente. In quell’occasione era con il suo ragazzo,ma l’aveva ugualmente chiamata con una scusa supplicandola di andare a casa perché non stava tanto bene.


Ovviamente Dianna non aveva fatto domande e aveva abbandonato il bell’imbusto per prendersi cura della sua amica,che aveva a sua volta lasciato il suo accompagnatore nel bel mezzo della pista da ballo.


Per non parlare del fatto che si era fatta risentire solo l’indomani mattina. Era per quello che lui aveva poi deciso di mollarla. Le tornarono in mente le sue ultime parole:


“Sai che ti amo…e sai che vivo costantemente con la paura di perderti,da quando sei stata proiettata nel mondo dello spettacolo… Ma io da un po’ di tempo sono passato in secondo piano… Ti avevo chiesto di fare un passo,un grande passo…quello di andare a convivere…mi hai detto no e mi sono detto che forse non eri pronta a mollare la tua famiglia e le tue abitudini…e poi una settimana dopo mi dici che hai deciso di andare a vivere con Dianna? Ci sono passato su,Lea,perché mi bastava averti accanto e sapere che mi volevi bene quanto te ne volevo io…Ma adesso…sei sempre a lavoro…fai una vita mondana piena di feste alle quali io non sono invitato,e quando decidi che è il caso di portare con te il tuo ragazzo sparisci all’improvviso e ti fai rivedere l’indomani…io non ce la faccio più a sopportare tutto ciò…”


Ricordava anche la fredda risposta che gli aveva dato senza pensarci due volte.


“Stiamo insieme da tanto…e so che le cose sono cambiate…ma adesso questa sono io…mi piace questa vita,mi piace andare alle feste,mi piace essere riconosciuta per strada…e mi piace anche vivere con Dianna…tu non fai parte di questo mondo…e mi rendo conto di quanto possa essere dura per te,capacitarti del fatto che io ne faccio parte…il fatto è che…forse non siamo fatti per stare insieme…non più…”


“Mi stai mollando?” Aveva chiesto lui sbigottito.


“Si…è giusto che tu stia con una ragazza che ti metta al primo posto nella sua vita…e io non lo faccio più…” poi si era voltata e si era allontanata.


Mentre posteggiava le venne in mente che in effetti era stata davvero cruda in quell’occasione.

Ma allora perché non si sentiva in colpa?


Perché era uscita da quella stanza sentendosi un enorme peso scivolare dallo stomaco?


Perché non si era mai più voltata indietro?


Sapeva solo che da quel giorno,due mesi prima,aveva vissuto i giorni più sereni della sua vita,fatti del suo lavoro che amava più di ogni altra cosa,dei pomeriggi in studio a registrare le canzoni che tanto amava,delle feste che erano un momento di stacco dallo stress del set,e dei piccoli momenti a casa con Dianna che riusciva a strapparle un sorriso in qualsiasi momento,anche quando lei si svegliava distrutta la domenica mattina e la trovava seduta sul suo letto con tazze di cappuccino fumanti e cornetti caldi.


Per quando assurdo potesse essere tutte quelle piccole cose erano la sua felicità.


Quando,dopo avere inserito la chiave,la serratura della porta di casa fece uno scatto,un piacevole odore invase l’aria:


“Arrivi giusto in tempo!” sentì la voce della bionda dalla cucina.


“Perché?” chiese richiudendosi la porta alle spalle e muovendosi verso la stanza.


“Perché ci sono due tazze di densa cioccolata fumante che aspettano solo noi e che riscalderanno il nostro pomeriggio davanti la tv,sul nostro bel divano!” sorrise lei quando la vide spuntare.


“Ma non eri in studio?”


“Ci hanno fatto registrare una sola volta,siamo stati bravi!” sorrise Dianna.


“Fantastico!” sorrise Lea sedendosi a gambe incrociate sul divano del salotto,che era collegato alla cucina,e prendendo una delle due tazze tra le mani. Dianna le fu subito accanto con un cucchiaino che immerse nel liquido denso:


“Apri la bocca” rise. Lei stette al gioco e si fece imboccare, sorridendo e mandando giù la bevanda calda.


“Mmmmh,che buono…” disse,poi le diede un bacio sulla guancia,con le labbra sporche,ridendo del segno marrone che le aveva lasciato.


“Heeeeey! Questa guancia vale milioni di dollari!”


“Si certo!” la mora accese la tv.


“Piccola peste ingrata!” rise la bionda scompigliandole i capelli.


“Questi capelli valgono MILIARDI di dollari!” la prese in giro.


“Aaaah,taci nana malefica!” a quel punto Dianna prese la sua tazza e si appoggiò sulla sua spalla,iniziando a sorseggiarla,con un enorme sorriso in volto,mentre iniziava a concentrarsi sulla tv…














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Angolo dell'Autrice

Hola gente :D

Tanto per cominciare vorrei ringraziare di cuore tutte quelle meraviglie che hanno recensito il primo capitolo,non me lo aspettavo,me commossa T.T

Detto ciò passiamo a noi!

Come avrete notato ho contrassegnato i pensieri dei diversi personaggi in corsivo,così come i flashback. Lo sottolineo per il semplice fatto che si vedrà anche nei prossimi capitoli u.ù

Dunque,compaiono per la prima volta i pensieri delle signorine qui,pensieri concreti che iniziano a mostrare il loro modo di vedere le cose,ma ovviamente è solo l'inizio :D

Avete letto,no? Ci sarà un party! perciò preparatevi a vederne delle belle :D

Besos!!!
 
 

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Capitolo 3
*** Let's Party! ***










La musica pompava nelle case a un volume totalmente irragionevole. Le luci psichedeliche illuminavano l’enorme salotto a intermittenza,di mille luci e a mille ritmi differenti,mentre la gente si scatenava su quella pista da ballo improvvisata.


Casa di Darren era una bolgia,c’erano almeno duecento persone,volti noti e non,ma sembravano divertirsi tutti:


“Su i bicchieri,giù i pensieriiii!” urlò Mark mentre tanti piccoli bicchierini colmi di tequila si alzavano contemporaneamente,accompagnati dalle urla allegre del resto del cast,quasi interamente riunito lì quella sera.


Mandarono giù il contenuto dei loro piccoli calici in un sorso,poi alcuni di loro strabuzzarono gli occhi:


“Cazzo,è appena mezzanotte e siamo già al settimo!” disse Heather con la voce roca.


“Finisce che ci fanno ubriacare tutti,pregherò se non altro di non vomitare!” le disse Naya all’orecchio,a voce molto alta,mentre le portava un braccio attorno alla vita.


La bionda le diede un bacio sulla tempia.


“Andiamo a ballare?”


“Certo!” la ballerina la prese per mano e la trascinò al centro della pista,lì dove la musica era più forte.


Si scatenò in una lunga serie di passi coordinati e perfetti,mentre la latina si sentiva quasi sminuita da tanta bravura.


Ciò nonostante si divertiva da morire a farla volteggiare o a vederla ancheggiare mentre strusciava la schiena contro il suo petto. Avrebbe passato la vita a guardarla ballare,adorava il modo in cui riusciva a fondersi con la musica,dimenticando tutto ciò che le stava attorno.


La afferrò saldamente per i fianchi e la avvicinò di più a sé,sculettando a ritmo e chinandosi lentamente lungo il suo corpo,fino a sfiorare il pavimento,mentre la bionda rideva estasiata e seguiva i suoi movimenti sinuosi.


Poi il pezzo dance su cui stavano improvvisando un ballo finì,e una melodia molto più lenta riempì l’aria. Ovviamente diverse coppie si strinsero tra loro.


Naya ed Heather si guardarono e scoppiarono a ridere,poi la latina le indicò i divanetti,lasciando intendere che voleva accomodarvisi,e fece retrofront,ma si sentì prendere per i fianchi e trascinare verso l’amica:


“Vuoi ballare un lento con me,Morris?” le chiese ridendo di gusto.


“Si! E non è una richiesta,è un ordine!”


“Ma sentila!” la prese in giro la più bassa allacciando le braccia intorno al suo collo e iniziando a muoversi piano.


“Sei ubriaca,tesoro? No perché ti vedo un po’ persa!”


“Tsk,io ubriaca! Ti piacerebbe! Così te ne approfitteresti di me!”


“Oh,ma per quello non ho bisogno di farti ubriacare,posso stuprarti quando mi pare!” ridacchiò.


“Ma davvero? E cosa direbbe il povero,cornificato,Taylor?” alzò un sopracciglio stando al gioco.


“Chi dice che lo verrebbe a sapere?” per un attimo Heather sembrò così seria che la latina fu costretta a puntare lo sguardo altrove,distogliendolo da quegli occhi azzurri,velati per colpa dell’alcool.


“A proposito,dov’è?” chiese per spezzare quel momento di imbarazzo.


“Oh,sarà qui a momenti!” annuì con un sorriso.


“Capisco…” disse con una smorfia impercettibile.



 
Nel frattempo,nella stanza accanto,dove se non altro era possibile parlare senza sgolarsi,Harry,Amber,Jenna,Mark,Chord,Dianna e Lea,stavano scherzando seduti sui divanetti e continuando inevitabilmente a far fuori bottiglie di super alcolici. I primi segni di ubriachezza erano visibili in alcuni di loro:


“Andiamo,ma è mai possibile che siate già ubriachi?!” chiese Chord ridendo e versando altro rum a tutti.


“Io non sono ubriaca!” alzò la mano Lea,che ancora ce ne capiva qualcosa.


“Io nemmeno!” le fece eco Dianna.


“Io si!” rise Amber,col la lingua impastata dall’alcool,mentre Harry si accasciava su di lei ridendo.


“Però scommetto che non ti reggi in piedi!” il biondo stuzzicò Dianna.


“Ah si? E che scommetti?”


“Se resisti dieci secondi puoi obbligarmi a fare qualunque cosa,se invece cadi è al contrario!” rise.


“E’ una scusa per cercare di portarmi a letto,Chord?” alzò un sopracciglio.


“Niente sesso,giuro!” lui scoppiò in una profonda risata.


“Devo solo stare in piedi?”


“Su un piede solo!” rincarò lui.


“Vedrai!” lei si alzò e si mise su un piede solo,sotto lo sguardo divertito dei presenti. Partì il conto alla rovescia.


“6…5…4…3…” a due secondi dalla vittoria,Dianna capitolò inevitabilmente per terra,mentre tutti gli altri scoppiavano a ridere,e lei a sua volta era scossa dalle risate e cercava di rialzarsi con l’aiuto di Mark.


“Cazzo,per due secondi!” si lamentò rimettendosi a sedere accanto alla sua coinquilina “Sentiamo,che vuoi che faccia?” gli disse con aria di sfida.


Lui la fissò per pochi secondi,mentre il suo cervello architettava qualcosa di malefico,ma poi la vide lì,con gli occhi lucidi di alcool e si impietosì.


“Daaah,non ce la faccio a essere un mostro,sei troppo persa! Per questa volta sarò clemente,dai un bacetto a Lea” indicò la ragazza seduta accanto a lei.


“E questa me la chiami penitenza?” lei rise mostrando la sua dentatura perfetta.


L’amica le porse la guancia alzando gli occhi al cielo e Dianna si avvicinò a lei.


Ma poi,con estremo stupore di tutti,la prese per il mento,la fece voltare e poggiò le labbra sulle sue. Chiuse gli occhi e mantenne quel contatto per una manciata di secondi,poi si allontanò con uno schiocco,mentre il cuore le batteva all’impazzata,ed esibì un altro sorriso.


“Woooooo! Io intendevo un bacio sulla guancia! Alla faccia Agron,sei una pazza!” rise il ragazzo visibilmente eccitato,mentre Harry le fissava con un’espressione ebete.


“Non sei capace nemmeno di obbligarmi a fare qualcosa di decente,ci penso da sola e gli aggiungo un po’ di pepe se non ti dispiace!”
Dal suo angolo Lea era rimasta completamente impietrita,con la bocca semichiusa e la testa che girava vertiginosamente.


Dire che non riusciva a proferire parola era riduttivo.


Era ancora bloccata al momento in cui le labbra della bionda si erano posate sulle sue,al suo cuore che minacciava di scoppiarle in petto da un secondo all’altro,agli occhi verdi e penetranti di Dianna che l’avevano fissata per un istante subito dopo quel contatto.

Si riscosse solo quando Naya fece il suo ingresso.


“Ragazzi qualcuno ha visto HeMo? Stavamo ballando,mi sono girata un attimo ed è sparita!”


“Era fuori a sbaciucchiare il suo amato!” rispose Chris che era appena entrato “Puah!”


“Ah…” quella risposta la fece inalberare.


D’accordo,era il suo ragazzo,ma almeno avvisare prima di andare a giocare alla piovra,no?


“Vieni,tesoro,bevi!” vedendola persa,Dianna la trascinò sul divano e le riempì da bere. Lei ingurgitò tutto in un sorso e se lo fece riempire nuovamente.


“Tocco magico!” intervenne Lea brandendo un’altra bottiglia e versandole anche un sorso di vodka alla menta nel bicchierino.


Poi riempirono allo stesso modo tutti gli altri bicchieri e fecero l’ennesimo brindisi. Con la bocca ancora in fiamme,Naya si alzò e uscì in balcone. L’aria fredda dell’inverno le provocò i brividi,ma non vi badò,le serviva un po’ di respiro:


“Stai bene,Nay?” si voltò al suono della voce scura di Mark,che la affiancò.


“Ciao Mark…alla grande,e tu?”


“Mi gira un po’ la testa…ma sto bene…” rise “Ti stai divertendo?”


“Abbastanza…anche se ci vorrebbe una bella scarica elettrica per riprendermi” lui scoppiò a ridere.


“Perché ridi?”


“Ahahahah scusa,credevo stessi per dire che ci vorrebbe una bella scopata!”


“Anche quella non sarebbe male!” rise anche lei.


“Stai cercando di abbordarmi,chica?” chiese lui avvicinandosi con un sorriso furbo.


“Non è che con te ce ne sia bisogno!” una forza inspiegabile la spinse ad afferrare Mark per la cravatta e a baciarlo.


Lui,ovviamente,non oppose alcun tipo di resistenza,e le cinse i fianchi approfondendo quel bacio.


Mark sapeva di menta,ma il sapore pungente dell’alcool si percepiva lo stesso.


Mentre lo baciava ripensò a come Heather l’aveva lasciata in tredici per correre dal suo imbecille,e si irrigidì con un sospiro. Lui si allontanò e la guardò con occhi liquidi,pieni di desiderio:


“Cerchiamo una stanza?” le chiese esitante.


Lei lo guardò e annuì senza parlare. Probabilmente le avrebbe fatto bene un po’ di sano sesso.


Rientrarono nella stanza e la attraversarono in pochi istanti. Per un attimo Naya incrociò lo sguardo perplesso di Lea,ma non vi badò e seguì il giovane oltre la porta e poi su per le scale.


Furono fortunati e si imbatterono subito in una camera da letto vuota. Così si fiondarono dentro e Mark chiuse la porta per avventarsi nuovamente sulle sue labbra. La sollevò per le natiche facendo aderire la sua schiena al muro,mentre lei,con un gemito si aggrappava al suo collo.


Le era sempre piaciuto Mark.


Oltre a trovarlo un bellissimo ragazzo,le piaceva anche il suo modo di fare.


E Naya sapeva benissimo che sarebbe stato solo sesso,che tra loro non ci sarebbe mai stato nulla,che si stavano solo divertendo. Sapeva anche che con ogni probabilità l’indomani se ne sarebbe pentita.


Ma non le importava,voleva dimenticare tutto per una volta.


Agire d’istinto era una di quelle poche cose che non riusciva a fare molto spesso,ma complice l’alcool e la voglia di evadere per una sera dalla sua vita e da tutto ciò che la circondava,non si fermò.


E non fermò Mark quando con un movimento rude le tolse il vestito verde che indossava,lasciandola in intimo. Le sue mani corsero alla camicia del giovane e la sbottonarono,per poi lasciarla cadere per terra insieme al vestito. A quel punto lui la fece stendere sul letto e la sovrastò,tendendo le braccia muscolose per non schiacciarla col suo peso.


Scese a baciarle il collo,mentre con una mano le stringeva il seno. Naya gemette inarcando la testa all’indietro e portando la mano di lui molto più in basso. Era una tacita richiesta di darsi una mossa. Intanto l’ispanica provvide a slacciargli i pantaloni,togliendoli e liberando la sua dolorosa erezione.


Quando il ragazzo le sfilò le mutandine,lei gli cinse i fianchi con le gambe,così lui smise di esitare e la penetrò con una spinta sicura,facendola quasi gridare per la sorpresa.


Circa un’ora dopo crollarono esausti l’uno di fianco all’altra,completamente impregnati di sudore,i respiri affannati e veloci. Il petto di Naya si alzava e abbassava alla disperata ricerca d’aria,mentre sentiva i muscoli delle gambe e della schiena totalmente indolenziti. Grazie al cielo non doveva tornare a casa.

La testa le girò e sentì una fitta allo stomaco,probabilmente causata da tutto quell’alcool:


“Merda…”


“Che succede?” chiese Mark sporgendosi verso di lei.


“La testa..” sussurrò portandosi le mani sulle tempie.


“Fa male?”


“Quello non ancora…ma diciamo che mi sento dentro una lavatrice…” lui rise.


“Beh,non devi guidare,vero?”


“Scherzi? Sto per cadere del mondo dei sogni!” disse affondando la faccia sul cuscino e mettendosi supina.


Chiuse gli occhi e la risposta di Mark le giunse in un sussurro sempre più lontano,fino a quando non crollò in un sonno profondo e senza sogni… 









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Angolo dell' Autrice

OK PER FAVORE NON LANCIATEMI MALEDIZIONI!!!

Lo so,non ve lo aspettavate.

Ma avevo anticipato che ne avreste viste delle belle a questo Party. E il meglio deve ancora venire u.u 

Piuttosto vogliamo parlare di Lea e Dì? u.u 

Cucciole,vero? diciamo che il sequel riprenderà tutto ciò che ho lasciato in tredici...e confidando nelle vostre poco eccessive bestemmie...

Alla prossima :D

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Capitolo 4
*** Pain ***










Era l’alba in casa Criss e il sole aveva appena iniziato a rischiarare l’ampio salone attraverso le grandi finestre. Quando Heather si svegliò si ritrovò accucciata su un divanetto,in una posizione scomoda e con qualcosa di sconosciuto piantato nel fianco.


Aprì e richiuse gli occhi un paio di volte gli occhi per mettere a fuoco la stanza e poi si guardò intorno: il salotto era quasi deserto. Bicchieri vuoi e cartacce giacevano sul pavimento,insieme a grosse macchie di svariati alcolici che di certo,durante la notte,erano caduti dovunque. Su un divanetto poco distante da lei giacevano tre tizi che non conosceva,addormentati.


Nella poltrona vicina al suo divano,invece,dormiva Harry,il volto pallido e segnato dall’alcool. Quando sentì delle voci provenire dalla cucina decise di alzarsi e raggiungere la stanza. Dentro c’erano Darren,Lea,Dianna e Chord,che probabilmente erano rimasti svegli tutta la notte:


“Buongiorno HeMo!” sorrise il padrone di casa facendo voltare tutti.


“Giorno..” brontolò lei massaggiandosi gli occhi “Siete rimasti svegli tutta la notte?”


“Si” rispose Lea per tutti “E sarebbe il caso di andare a recuperare un po’ di sonno!” guardò Dianna con occhi stanchi.


“E’ quello che faremo a momenti!” sorrise lei in risposta.


“Dì…me lo daresti un passaggio a casa?” chiese la ballerina.


“Certo,tesoro…dobbiamo solo prendere i cappotti,dove sono,Darren?” chiese la ragazza al collega.


“Sono tutti di sopra,in una stanza…li ho fatti targare in modo da non perderli”


“Come sei sofisticato,Criss!” lo prese in giro Chord.


“Vado a prenderli io!” si offrì Heather,uscendo dalla stanza e salendo le scale.


Sperò di non perdersi vista l’immensità della casa. Quando giunse in quel lunghissimo corridoio aprì la prima stanza,constatando che era vuota. Così fece un paio di passi e aprì la seconda,che era socchiusa.


Quando la porta fu spalancata si ritrovò di fronte uno scenario alla quale non avrebbe mai voluto assistere: su un letto matrimoniale giaceva Naya,svestita e addormentata.


Stava a pancia in giù,le braccia sotto la testa e il respiro regolare. Accanto a lei Mark,altrettanto scoperto,russava sonoramente,mentre un braccio gli penzolava giù dal letto. I vestiti erano sparsi dappertutto.


Heather si portò una mano alla bocca,sconcertata,mentre una morsa le chiudeva lo stomaco e gli occhi le si riempivano di lacrime. Scappò da quella visione,cercando di non fare rumore e si morse la lingua per non piangere,poi trovò miracolosamente la stanza con i giubbotti e afferrò in fretta il suo e quelli delle amiche.


Scese velocemente mordendosi il labbro e cercando di assumere un’espressione semplicemente assonnata. Trovò le ragazze già all’ingresso:


“Andiamo?” le chiese Dianna prendendo il suo cappotto e indossandolo.


“Si” annuì lei.


“Ragazzi grazie della serata,ci vediamo domani sul set,sempre se qualcuno riesce ad alzarsi!” Lea sorrise e li baciò tutti,poi si diressero in macchina.


Il viaggio di ritorno fu veloce e silenzioso.


Le strade erano deserte,visto che era domenica ed erano solo le sette del mattino,e loro erano tutte talmente distrutte da non proferire parola. Heather stava con la testa appoggiata al vetro,sul sedile posteriore. Fissava le case di periferia scorrere sotto i suoi occhi,e in quel momento si sentiva svuotata di ogni emozione,lo stomaco sottosopra,una nausea insistente che non capiva se fosse causata dall’alcool o da qualcos’altro.


Si riscosse solo quando l’auto di Dianna rallentò e si fermò sotto casa sua:


“Siamo arrivati..” le annunciò la bionda cercando si sorridere.


“Grazie Dì…ci vediamo domani…” le salutò entrambe con un cenno e scese mollemente dall’auto.


Si trascinò fino all’ingresso ed entrò piano,ma la nausea si fece più forte all’improvviso,costringendola a schizzare al piano di sopra e ad aprire la porta del bagno come una furia.


Fece appena in tempo a ficcare la testa dentro il cesso,che iniziò a vomitare.


Si aggrappò con forza ai bordi del water mentre le sue tempie sembravano sul punto di esplodere e lei era scossa dai conati.


Pochi minuti dopo,lei era quasi certa che tra tutto quel vomito ci fosse anche il latte di quando era nata,si alzò barcollante,con forti dolori alla testa e si avvicinò al lavandino. Si sciacquò il viso con l’acqua fredda e lavò meticolosamente i denti,poi alzò la testa e guardò il suo riflesso allo specchio: aveva gli occhi rossi e lucidi per lo sforzo di poco prima,il volto pallido e l’espressione vuota e stanca.


Giunse a fatica fino alla sua stanza e si gettò sul letto tirandosi la coperta fin sopra le spalle.


Ripensò a quanto aveva visto pochi minuti prima e immaginò Naya avvolta dalle possenti braccia di Mark,in un modo in cui non avrebbe mai voluto immaginarla.


Le lacrime giunsero quasi involontariamente a bruciarle gli occhi e a premere per uscire,così si abbandonò a quel pianto assurdo:


Perché cazzo stai piangendo? Hai solo visto la tua migliore amica a letto con un ragazzo.



E’ solo Naya,maledizione,è normale che si diverta anche lei,probabilmente domani te lo verrà anche a raccontare!



Si,così do di matto!



Ma perché?!



E’ stupido! Maledettamente stupido! Tu ce l’hai un ragazzo,stupendo,che ti ama! Che importanza ha se nel frattempo la tua migliore amica non se ne sta con le mani in mano e decide di divertirsi visto che lei un ragazzo non ce l’ha?



Ha importanza eccome! E’ Naya,cazzo,non una qualunque!



E allora?



Già…e allora?



Dovevi immaginare che sarebbe arrivato il giorno in cui non saresti più stata la sua priorità,o l’unica a cui dedicarsi.



Dovevo esserci io al posto di Mark..



MA CHE CAZZ…?



“Ok,l’alcool mi ha dato alla testa!” ringhiò tirandosi su a sedere e asciugandosi nervosamente le lacrime con un braccio “Prendi nota,niente più tequila,razza di idiota!” si disse ad alta voce.


Ringraziò mentalmente chiunque ci fosse lassù di essere sola,altrimenti come minimo l’avrebbero presa per pazza e rinchiusa in una clinica psichiatrica,considerando che stava parlando da sola. Si alzò bruscamente e scese in cucina a prepararsi un caffè,nella speranza che riuscisse a farle passare quell’odioso mal di testa e quegli assurdi pensieri.





 
Nel frattempo Lea e Dianna erano appena arrivate a casa e avevano indossato vestiti comodi:


“Oddio,sono pallida come la morte!” si lamentò la bionda mentre si struccava allo specchio.


“Siamo giustificate,non dormiamo da almeno ventiquattr’ore!” rispose Lea,mentre si asciugava il viso su una tovaglia.


“E adesso si va a recuperarle!” la ragazza sparì nella sua camera da letto e quando la mora passò la vide a pancia sotto,con la faccia sprofondata nel cuscino.

Rise rumorosamente e percependo la sua presenza,la bionda parlò di nuovo:


“Vieni a dormire con me? Fa freddo!” le disse.


“E tu perché dormi praticamente nuda?” sussurrò la bionda indicando la sua canottiera bianca,mentre gattonava sul letto e la affiancava.


“Perché con i pigiamoni invernali mi sento incatenata!” spiegò come se fosse ovvio,infilandosi sotto le coperte seguita subito dopo dall’altra.


“Si,tu hai il cervello incatenato!”


“E’ che non ho la forza,ma ti devo un livido!” la bionda le fece una pernacchia,ma si zittì quando Lea si fece spazio tra le sue braccia e appoggiò la testa sul suo petto.


“Allora pensa a dormire,così quando ci svegliamo sarai di nuovo in forze…” le sussurrò,mentre posava una mano bollente sul braccio nudo e fresco di lei.


Dianna la osservò interdetta e le depositò un bacio sulla testa,poi la cinse con entrambe le braccia e si addormentò cullata dalla sua personale fonte di calore.



 
La bionda si svegliò lentamente,mentre un intenso odore di cibo le giungeva alle narici. Non sapeva esattamente quanto aveva dormito,ma fuori era buio,quindi era,con ogni probabilità,almeno ora di cena. Si tirò a sedere e nello stesso istante entrò Lea con un cartone di pizza:


“E’ arrivata la cena!” sorrise.


“Che ore sono?” le chiese spaesata.


“Le nove…già passate a dire il vero…”


“Oddio,abbiamo dormito tantissimo!” si portò una mano alla fronte.


“E allora?” rise la mora sedendosi sul letto e porgendole una fetta di pizza.


“E allora stasera non chiuderemo occhio,ci metteremo a guardare qualche stupido film e domattina giocheremo a fare gli zombie di Rachel e Quinn!” disse addentando famelica la pizza.


“Sarebbe stato utile quando abbiamo fatto thriller!” Lea mise su un’espressione pensierosa.


“Che scema!” la bionda scosse la testa e continuarono a mangiare in silenzio. Quando finirono,la più bassa arrotolò il cartone vuoto e lo gettò sbrigativamente nel cestino della cartacce dell’altra che la guardava divertita.


“Tranquilla,domani lo svuoto io!” le disse interpretando la sua espressione.


“Ecco,brava!” rise mentre la mora si sedeva sul bordo della finestra e guardava fuori. Dianna si alzò e riaccese il cellulare che aveva abbandonato sulla scrivania prima di mettersi a dormire.


“Dunque,se dovessimo fare un bilancio di questa festa…” iniziò Lea “Tre quarti dei presenti erano ubriachi persi…ho ballato,come forse non avevo mai ballato in vita mia…” iniziò a tenere il conto sulle dita mentre l’altra la guardava poco distante “Naya è sparita praticamente a metà serata…e anche Mark e Cory…Jenna ha vomitato dappertutto…e tu mi hai baciata…” concluse.


Deglutì ripensando al gesto dell’amica e cercò di indossare un’espressione divertita.


La bionda invece sorrise,quasi spavalda.


“Ho violato l’innocenza della piccola Lea Michele” la prese in giro.


“Che idiota…non hai violato proprio un bel niente!” le disse,simulando una tranquillità che non aveva e guardando un punto indefinito della stanza.


Dianna si parò di fronte a lei,mantenendo quell’espressione divertita,così lei fu costretta a guardarla.


“Ti ha fatto schifo?”


“Ma che dici…no!” le disse mentre sentiva le gote imporporarsi “Anzi…” si lasciò sfuggire. La bionda alzò un sopracciglio,sorpresa,incitandola a continuare “E poi c’era tutto quell’alcool di mezzo…”


“Guarda che non scherzavo quando l’ho detto a Chord…non ero ubriaca!” precisò lei facendosi seria. La guardò negli occhi e mise le mani sul bordo della finestra,quasi bloccandola.


Ma come ti salta in mente? Allontanati,rischi di combinare un guaio!


Le strillò una voce nel suo cervello,ma non vi badò. Era visibilmente nervosa e anche Lea lo era,continuava a far vagare lo sguardo che alla fine,per quanto smarrito,si posava nuovamente su di lei.


“Perché lo hai fatto?” le chiese.


“Non lo so…” rispose sinceramente l’altra “Ti ho trovata…invitante…” cercò le parole giuste.


Tu sei pazza!


Lea passò in rassegna il suo viso,concentrandosi sui suoi occhi verdi e leggendovi un composto imbarazzo e una sincerità tirata fuori quasi controvoglia. Poi il suo sguardo si posò accidentalmente sulle sue labbra,umide e rosee. Il respiro le si bloccò,mentre cercava di distogliere l’attenzione da lì,senza però riuscirvi.


“Non dovevi…assolutamente…farlo…” le disse piano mentre le parole le si strozzavano in gola.


“Perché?”


“Perché…” sussurrò continuando a fissare quelle labbra. Il suono di un telefono le fece sobbalzare e allontanare di due metri.


“Merda..” sussurrò la bionda mentre Lea rispondeva al suo cellulare.


“Pronto?”


Hey,zuccherino!”


“Ciao Cory…”


“Come va il post-sbornia?”


“B-Bene…alla…grande…” balbettò,mentre Dianna si stendeva sul letto e si passava una mano sul viso infuocato.


Perché all’improvviso faceva così caldo?


“Dianna?”


“Tutto bene anche lei…”


“Ascolta,domani pomeriggio abbiamo un’ora di studio,tutti quanti…mi hanno appena chiamato chiedendomi di spargere la voce…perciò dillo anche a lei,ok?”


“Va bene…” la giovane si sedette dall’altra parte del letto dando le spalle alla bionda.


“Un’ultima cosa…avete impegni questa sera?”


“Non lo so…perché?”


“Io e Mark pensavamo di andare a fare un altro giro di bevute,raccogliamo gente!”


“Non credo proprio,Cory…ci stiamo ancora riprendendo da ieri sera…se beviamo ancora come minimo ci restiamo secche,stavolta…”


“Ok,fa nulla…vuol dire che ci faremo un bicchierino anche per voi!”


“Fantastico!”


“Ci vediamo domani allora!”


“Ok…a domani…ciao…” chiuse la conversazione e restò un momento seduta,in quella posizione,a fissare il display del cellulare.


Poi,all’improvviso,si sentì agganciare per la vita e fu catapultata addosso a Dianna.


“Dì…” sussurrò mentre il suo cuore accelerava all’improvviso,sentendo il suo corpo così vicino a quello della bionda,il viso a un palmo dal suo. Si guardarono per un istante,poi fu proprio la bionda ad annullare quella distanza,poggiando le labbra sulle sue proprio come la sera prima.


Lea chiuse gli occhi tremante,questa volta non sarebbe riuscita a starsene ferma. Iniziò a muovere le labbra sulle sue,mentre la sentiva affondare le mani tra i suoi capelli scuri. Sentì il suo fresco respiro sul viso e non potè non sospirare.


Dal canto suo,Dianna stava per morire. Si sentiva tremendamente imbarazzata,ma continuava a muoversi senza esitazione.


Mio Dio…che sto facendo? …Sto baciando la mia migliore amica…


Quasi senza accorgersene intrufolò la lingua tra le labbra dell’altra,che con enorme sorpresa sussultò,prima di schiudere le labbra e lasciarla incontrare con la propria.


Quando accadde sospirarono entrambe,prima di lanciarsi in una lenta sessione di carezze. Lea si allontanò un momento.


“Ecco…ecco perché non dovevi baciarmi…” le sussurrò,annullando nuovamente quella distanza mentre la bionda sorrideva sulle sue labbra.


“Non lo farò mai più…giuro…” rispose lei per poi tornare a baciarla,mentre le accarezzava la schiena. Ok,aveva un mal di testa colossale e probabilmente l’indomani sarebbe stata uno straccio…ma quella festa aveva avuto dei risvolti decisamente positivi! 













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Angolo dell'Autrice

Sono tornataaaaa :D

Alloooora...come promesso ho dato largo spazio ai pensieri dei nostri personaggi,in particolare qui,è quasi interamente focalizzato sui pensieri di HeMo... Più in là sarà così un pò per tutti.

E che dire dell'Achele? Dolci loro :3

Va bene,ditemi che ne pensate,quando arrivo a 30 o 40 recensioni pubblico il prossimo u,u 

AHAHAHAHAHAHAH XD

Adiòs u.u

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Capitolo 5
*** Drama ***








“E cinque,sei,sette,otto,PASSO…tre,quattro,giro e su,destra,braccia,cinque,sei,sette,passo,passo,fianchi e stoooop!” la coreografa bloccò l’intero corpo di ballo interrompendo la musica di sottofondo.


Heather aveva inciampato bloccando un’esecuzione quasi perfetta.


“Heather,si può sapere che ti succede? Siamo qui da nemmeno un’ora e hai sbagliato già quattro volte. La bionda strinse i pugni.


“Scusa,è che sono un po’ stanca…” abbassò la testa e si alzò,tirando un po’ giù la canottiera nera e passandosi una mano sul collo sudato.


“Riprendiamo,ragazzi! Un,due,tre,quattro,tempo! Scendo,passo,doppio giro..” iniziò battendo le mani a tempo “Fianchi,braccia,passo eeee…stop!STOP!” quasi urlò osservando la ballerina di fronte a lei sbagliare completamente.


Heather sospirò di nuovo,colpevole.


“Senti,ho dormito poco stanotte…forse è meglio se sparisco…”


“Sei la nostra migliore ballerina,HeMo…perciò,per favore,sparisci da qui e torna quando i tuoi neuroni si rimetteranno a ballare,grazie!” gesticolò la donna in preda a una delle sue solite crisi mistiche.


“Grandioso!” prese la sua felpa e uscì a passi spediti dalla piccola palestra degli studios.


Bevve un caffè al volo e si diresse velocemente verso il suo camerino. Quando fu dentro,sola,tirò un calcio rabbioso a una sedia,facendola rotolare per terra.


“Maledizione!” gridò.


Odiava quando il nervosismo influiva sul suo lavoro.


E ancora di più odiava non riuscire a ballare.


Sei troppo emotiva,cazzo!


Si lasciò cadere sul divanetto rosso,passandosi una mano sul viso e reprimendo un urlo. Dio,quanto aveva voglia di strillare.


E si augurava,per il bene comune,che nessuno la provocasse in qualche modo,né sul set,né altrove,altrimenti avrebbe sfogato sul povero malcapitato tutta la rabbia repressa di quei due giorni.


La porta del suo camerino si aprì e le venne spontaneo guardare chi fosse.


Se ne pentì all’istante.


“Ciao tesorino!” Naya le sorrideva davanti all’uscio. Sentì una stretta allo stomaco.


“Ciao…” abbozzò per poi distogliere lo sguardo.


“Che hai?”


“Niente…” ovviamente quella risposta spinse l’ispanica ad entrare.


“Sono appena arrivata,Ryan mi ha detto che tra mezzora iniziamo a girare…ma tu non avevi due ore in palestra?” si chinò sul divano mentre la bionda evitava il contatto visivo.


“Sono andata via prima,sono stanca..” le disse fredda.


“Piccola…” la mora si chinò e le accarezzò la fronte,portandole indietro i capelli “sicura che va tutto bene?”


“Si… potresti lasciarmi sola? Vorrei cercare di riposare in questa mezzora..” Naya rimase spiazzata.


“Ok…certo…” deglutì “Ci vediamo dopo…” uscì e si richiuse la porta alle spalle.


Mentre percorreva il corridoio aveva un’espressione allucinata.


In tre anni che si conoscevano Heather non l’aveva mai mandata via. Anzi,proprio quando era stanca o stava male,le chiedeva di stendersi lì accanto a lei e di stringerla a sé. Aveva perso il conto di tutte le volte in cui aveva passato le ore distesa sul suo stesso letto,o molto più spesso proprio su quel divanetto,ad accarezzarle il viso mentre lei si addormentava cullata da quelle attenzioni che avevano il potere di farle persino passare quel terribile mal di testa in seguito a ore di faticoso lavoro.


E anziché chiederle di restare,come sempre,l’aveva mandata via con una freddezza inaudita.


Non l’aveva nemmeno guardata negli occhi. Questa era la cosa che la innervosiva maggiormente,perché con Heather era stato sempre tutto un gioco di sguardi. Ne bastava uno,uno soltanto e la mora capiva di che umore era,se stava male,se aveva bisogno di parlarle,se stava esprimendo un’allusione che non poteva fare ad alta voce.


Che diavolo le era preso?




 
Nel momento in cui Naya aveva abbandonato la stanza,Heather era scoppiata a piangere.


Anche se aveva evitato accuratamente di incrociare il suo sguardo,aveva intuito dal tono della sua voce che era rimasta ferita da quel trattamento.


Aveva letto sorpresa e delusione nelle sue parole.


E lei avrebbe voluto abbracciarla più forte che poteva,ma quando l’aveva vista le immagini di lei e Mark su quel letto le avevano fatto montare il sangue alla testa. Si era sentita improvvisamente arrabbiata,di nuovo e non ne capiva nemmeno la ragione.


Cristo,Morris,ma ti sei vista? Stai facendo un dramma per una cosa che non ti riguarda nemmeno! Dovresti farti pena!


Ma allora perché faceva così male?


Gettò un’occhiata all’orologio sulla parete e si accorse che tra cinque minuti avrebbe dovuto raggiungere il set. Dovevano anche girare alcune scene insieme quel giorno. Così si mise a sedere e dopo aver fatto un profondo respiro si alzò e si diresse sul set nella speranza di non fare qualche stupida scenata…





 
La mattinata era volata e così anche il pomeriggio,ma era stata probabilmente una delle giornate più assurde che Naya avesse vissuto.


Heather non l’aveva calcolata praticamente per tutto il giorno.


Avevano girato delle scene insieme,ma anche quando dovevano prendersi per mano o parlare,la sentiva terribilmente rigida,per nulla sciolta come al solito. E se proprio doveva risponderle,lo faceva a monosillabi e trovava una scusa qualunque per allontanarsi subito dopo.


Il cast al completo aveva passato parte del pomeriggio in studio a registrare i pezzi natalizi e avevano appena terminato. Così i ragazzi stavano iniziando a disperdersi.


Mentre Naya indossava nuovamente la felpa che aveva tolto per il troppo caldo,vide la bionda trafficare con la borsa poco lontano,in una stanzetta,e la raggiunse:


“Hey…” le disse quando fu a portata d’orecchio.


“Ciao..” rispose lei sobbalzando e osservandola davanti la porta.


“Andiamo a cenare insieme? Ti va?” le chiese.


“Non posso…devo tornare a casa…” rispose lei sbrigativa cercando di uscire,ma Naya la bloccò e sbattè la porta alle sue spalle,impedendole di uscire.


“Che hai?” cercò di mantenersi calma.


“Non ho niente…fammi passare…”


“No Heather,non cercare di prendermi per il culo!” urlò perdendo la pazienza “Mi hai praticamente cacciata dal tuo camerino oggi,non mi hai rivolto praticamente la parola e non fai che evitarmi da tutto il fottuto giorno,quindi ora mi dici che cazzo di problema hai!” ordinò.


La bionda la guardò per la prima volta,in un misto di paura e tristezza,che terrorizzarono la latina più di qualunque altra cosa.


“All’improvviso ti ricordi di me? Non mi sembra che sabato tu pensassi a dov’ero io,mentre te la spassavi con Mark!” sbottò,pentendosi all’istante di quelle parole.


L’ispanica boccheggiò un paio di volte,tutto si aspettava tranne quello.


“Co…Sei stata tu a sparire nel nulla mentre io prendevo da bere! E cinque minuti dopo Chris mi dice che sei fuori a sbaciucchiare il tuo ragazzo! Che cazzo dovevo fare? Aspettare che ti ricordassi di avermi lasciata in tredici e tornassi da me?” urlò arrabbiata.


“Certo che no! E quindi per ingannare il tempo ti sei scopata Mark!” anche la bionda alzò la voce penetrandola con quegli occhi di ghiaccio.


“Ma saranno pure cazzi miei con chi vado a letto! Mi stai facendo la paternale quando sei tu quella che molla la sua migliore amica da un momento all’altro per andare dal fidanzatino! Se non ti dispiace quello che faccio della mia vita non ti riguarda!” sbottò guardandola in cagnesco.


Heather la guardò per pochi istanti,sconfitta.


“Hai ragione,non mi riguarda…” disse piano “E adesso fammi passare…” la scansò piano e uscì sbattendo la porta con forza.


Naya rimase lì qualche istante,cercando di assimilare lentamente quell’assurda discussione.


Mentre gli occhi le si riempivano di lacrime rabbiose qualcuno aprì la porta:


“Naya,tesoro,che ti è successo?” chiese Dianna vedendola in quello stato e avvicinandosi a lei.


“Aiutami Dì…” riuscì a dire prima di abbracciarla senza più proferire parola.




 
 
“Allora…pensi che riuscirai a dirci cosa è successo entro l’anno?” chiese Dianna alla ragazza seduta di fronte a lei.


Erano a casa loro e Naya era lì da tutta la sera. Avevano consumato una cena veloce e silenziosa e aspettavano che la ragazza spiegasse loro qualcosa,considerando che la bionda l’aveva trovata praticamente in lacrime.


In Salotto,Lea e Dianna sul divano,si scambiavano di tanto in tanto un’occhiata preoccupata e continuavano a fissare la latina,che sorseggiava il suo the accucciata sulla poltrona con uno sguardo spento.


“Ho litigato con Heather…” riuscì a dire infine senza guardarle.


“Cosa?” chiese Lea “Tu ed Heather non avete mai litigato!” esclamò sorpresa.


“Ma perché?” chiese la bionda senza giri di parole.


“Non ne sono sicura ma…credo…se l’è presa con me perché sono andata a letto con Mark…”


“Prego?” le due ragazze di fronte a lei spalancarono la bocca.


“E quando sarebbe successo,di grazia?”


“Sabato…alla festa…” disse senza giustificarsi.


“Ecco dov’eri finita…” brontolò Dianna “Ma spiegami di Heather…”


“Non lo so nemmeno io cosa è successo,Dì…mi ha evitata per tutto il giorno e quando ho cercato di parlarle mi ha urlato contro…accusandomi di averla mollata per andarmi a divertire con lui…”


“Ma è assurdo,era con Taylor!” sbottò Lea.


“Appunto!” la latina si infervorò “Ma poi perché era così arrabbiata?” si chiese guardando finalmente le amiche.


“Gelosia?” azzardò la mora.


“Ma se non le è mai piaciuto Mark…”


“Non di Mark,di te,idiota!”


“Ma che dici!” l’ispanica la guardò scuotendo la testa.


“Che c’è di strano?”


“Pronto? Stiamo parlando della stessa Heather,vero? Quella fidanzata…da quattro anni…con quell’idiota di cui è innamoratissima…” Naya agitò le braccia nervosamente.


“E allora perché ti ha fatto una scenata? Sentiamo!” la ragazza incrociò le braccia al petto.


“Se lo sapessi non starei qui a rodermi,ti pare?” sbuffò.


“Ma come si è concluso il vostro…litigio?” chiese la bionda guardandola.


“Non si è concluso…mi ha lasciata lì ed è andata via…ma sai qual è la cosa che mi ha fatto più male?”


“Cosa?”


“Come mi ha guardata…ha evitato di farlo per tutto il giorno e quando finalmente si è decisa a farlo…Dio,sembrava quasi che mi odiasse…” le si inumidirono gli occhi mentre lo diceva.


A quel punto Dianna si chinò su di lei e le prese il viso tra le mani costringendola a guardarla.


“Naya…guardami…” lei la fissò mentre le scendeva una lacrima “Heather non potrebbe odiarti mai e poi mai…non devi nemmeno pensarlo…anzi,sono convinta che ti voglia fin troppo bene…” le sorrise incoraggiante.


“Non sai quanto vorrei esserne convinta Dì,sul serio…oggi non mi sembrava lei…”


“Passerà…e ne parlerete presto sicuramente…sai adesso cosa facciamo?” Naya scosse la testa “Ti presto un pigiama e ci mettiamo tutte quante nel mio letto a vedere uno di quei film dannatamente stupidi che il caro,vecchio internet ci offre…ok?”


“Ok…” sussurrò cercando di sorridere mentre seguiva la giovane al piano di sopra...













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Angolo dell'Autrice

Buonasera bella gente :D

Ecco qui un nuovo capitolo. Beh,le cose iniziano a farsi interessanti!

E qui abbiamo visto per la prima volta anche i pensieri di Naya..

Chiedo scusa per l'assenza di scene Achele,ma era fondamentale concentrarsi su questo scenario al momento :D

Beh,vi lascio la parola. Sajonara ^^

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Capitolo 6
*** I just wanna know why.. ***









Erano passati quattro giorni dal litigio di Naya ed Heather e ancora non si rivolgevano la parola. Ogni volta che si incontravano sul set o in studio,una delle due cambiava strada e il loro rapporto si era ridotto alle poche scene in cui dovevano necessariamente dialogare.


Fino a quando una mattina,appena arrivata sul set,Naya non la incontrò nella saletta del caffè.


Erano sole e la latina aveva deciso di preparare il suo caffè senza fare retromarcia come al solito; quando la bionda si era accorta della sua presenza,si era limitata a darle le spalle e a mescolare il contenuto del suo bicchierino appoggiata al tavolino.


Era una situazione imbarazzante: nessuna delle due parlava ed erano sole,quindi non potevano nemmeno contare su una possibile distrazione. Naya sperò che il caffè si sbrigasse a uscire così da potere abbandonare quella stanza,gelida come un freezer. Non potè non restare di stucco quando la bionda parlò:


“Mi manchi,Naya…” sussurrò. L’ispanica la osservò di spalle mentre il bicchiere le tremava tra le mani,poi sospirò.


“Io…Non voglio tutto questo…” le disse. A quel punto la bionda si girò,con occhi lucidi.


“Nemmeno io…e mi dispiace se ti ho aggredita in quel modo…hai ragione…non ho il diritto di giudicarti…ti chiedo scusa…”


“Io non sono arrabbiata…” la mora mosse qualche passo di lei “Solo,non ce la faccio più a reggere questa lontananza…”


“Nemmeno io…”


“Heather,abbiamo sempre parlato di tutto…non voglio che ci siano incomprensioni tra me e te…mai più…”


“E non ce ne saranno più…promettimi…che qualunque problema,qualunque cosa non vada tra noi,ne parleremo sempre…io ti faccio questa promessa…”


“Certo che te lo prometto,non chiedo altro…” finalmente Naya sorrise mentre la ballerina si avvicinava e la stringeva forte a sé.






 
 
“Tu che ne pensi?” chiese Lea all’amica.


“Di cosa?”


“Di questa…situazione tra Naya ed Heather…” spiegò lei.


Si trovavano nel camerino della mora,che seduta sul suo divano,osservava Dianna allacciare le scarpe che doveva indossare quel giorno sul set.


“E’ strano…non mi riesco a capacitare della sceneggiata di HeMo…se è andata davvero come Naya dice,ci sarebbe da porsi un paio di domande,no?” chiese fissandola.


“Infatti…è che mi dispiace davvero vederle così…si vogliono un gran bene,eppure non si parlano da giorni…” la mora si passò una mano tra i lunghi capelli.


“Si muoveranno a chiarire,vedrai…non penso che resisteranno molto una lontana dall’altra…un po’ come me e te…” la bionda le sorrise,raggiungendola e accavalciandosi sulle sue gambe.

Lea la guardò curiosa.


“Hey bionda,non ci starai prendendo un po’ troppo gusto?” le chiese nascondendo un sorriso.


“A far cosa?” chiese lei innocente.


“A baciarmi ogni volta che ne hai l’occasione” rispose con fare ovvio.


“E la cosa ti dispiace?”


“Assolutamente no!” decretò prima di attirarla a sé e far congiungere le loro labbra. Dianna le morse il labbro inferiore,sorridendo per la risposta dell’altra,poi cercò la sua lingua e quando la trovò iniziò ad accarezzarla lentamente,affondando le mani tra quei capelli scuri e profumati.



 
Naya stava percorrendo il lungo corridoio dei camerini,con indosso la sua divisa da cheerleader,pronta a entrare in scena,e stava per entrare speditamente nel camerino di Lea dove,ne era sicura,avrebbe trovato anche Dianna.


Ma qualcosa la bloccò sull’uscio.


La porta,semichiusa,rivelava una piccola frazione della stanza,precisamente l’angolo del divano,dove le due ragazze erano decisamente impegnate,e non certo a ripassare le loro battute.


L’ispanica spalancò leggermente la bocca quando si accorse che si stavano baciando,e in maniera tutt’altro che casta.


Voleva tornare indietro,o semplicemente superare quella stanza e andare sul set,ma qualcosa glielo impediva,così rimase per qualche minuto a osservare la scena.


Si ritrovò a sorridere apertamente: le sue amiche sembravano così prese da quel gesto,da dimenticare persino che si trovavano sul posto di lavoro e per quanto quel bacio potesse risultare fuori dai canoni,o in qualche modo sbagliato,non c’era niente in quella situazione che le sembrasse fuori posto.


Per un attimo le invidiò.


Sembravano aver creato un perfetto equilibrio senza farsi del male o litigare,ed erano lì a dirsi quanto si volessero bene senza bisogno di parole inutili e superflue.


Sorrise,prima di fare un paio di passi indietro,in modo da scomparire dalla loro possibile visuale,e chiamarle a gran voce per dar loro il tempo di ricomporsi:


“Ragazzeeee!” disse a voce molto alta.


Sentì dei rumori e dei passi svelti,poi aprì la porta del camerino nascondendo un sorriso. Trovò Dianna dalla parte opposta della stanza e Lea sempre seduta sul divanetto.


“Ciao bellezza!” le sorrise la bionda.


“Buongiorno!” sorrise “Tutto bene?”


“Alla grande!” annuì Lea.


Eh,ci credo!  Pensò l’ispanica.


“Tu? Come va con HeMo?”


“Abbiamo chiarito la situazione…credo…” spiegò.


“Finalmente una buona notizia!” acclamò Dianna “Allora stasera pizza da noi?”


“Certo,ti interessava per l’abbuffata di pizza,vero?” Naya le fece una pernacchia.


“E’ ovvio,se volete non parlarvi a vita affari vostri!”


“Certo…” la latina alzò gli occhi al cielo “Comunque per me va bene…intanto andiamo,sento Brad urlare e non è una gran bella cosa!”


“Corriiiii!” Lea schizzò fuori seguita dalle altre due e raggiunsero il set tra le risate.






 
La giornata era stata faticosa e piena di lavoro,ma era passata velocemente. Erano tutti,miracolosamente,di buon umore e avevano girato le loro scene abbastanza in fretta:


“Allora ci vediamo tra un’ora da noi?” aveva chiesto Lea a Naya mentre indossava il giubbotto.


“Certo! Voi iniziate pure ad andare,io devo cambiarmi e chiedere una cosa a Brad…ci vediamo lì!” sorrise mentre osservava Heather salire in macchina con le due ragazze.


“Perché siamo sempre le ultime ad andare via?” sbottò Dianna osservando il cielo ormai scuro “Di questo passo aiuteremo i custodi a chiudere!” borbottò mettendosi alla guida.


“A dopo!” la mora fece un cenno con la mano e le guardò partire.


Quando la loro macchina sparì dalla sua visuale rientrò nel suo camerino e mise in ordine il casino che aveva lasciato dopo essersi cambiata. Rimise in borsa il cellulare e indossò il cappotto,poi si diresse verso la grande sala delle riunioni dove probabilmente avrebbe trovato Brad: doveva chiedergli di posticipare di un’ora l’inizio delle riprese il mercoledì della settimana successiva,in quanto un altro impegno lavorativo l’avrebbe tenuta occupata.


Ma quando stava per bussare alla porta,già socchiusa,si fermò ad ascoltare una discussione evidentemente molto accesa che riguardava lei e non solo:


“Vogliamo parlare del bacio tra Brittany e Santana? Gli ascolti sono in calo,porca troia!” a parlare era stato Ryan.


“Che proponi?” chiese allora Brad in un tono più pacato. Naya so avvicinò di più alla porta inarcando un sopracciglio.


“Beh,di farlo! Non è più solo una questione di accontentare i fans…ormai il pubblico se lo aspetta! Sono una coppia,no? Kurt e Blaine hanno anche avuto la loro prima volta!”


“Ryan,sono mesi che dici di farlo e poi non lo fai!”


“Ma che posso farci? E’ Heather! Continua a supplicarmi di rimandare ogni volta che gliene parlo…non vuole baciarla,non capisco perché!” Naya si portò una mano alla bocca “Sono così amiche,è assurdo! Non mi sembra abbia mai avuto problemi a girare delle scene con lei,so solo che ogni volta mi chiede di aspettare ancora,con quello sguardo da cane bastonato! Non la capisco Brad,sul serio!” gli occhi dell’ispanica si riempirono di lacrime mentre sentiva quella voce come da un’enorme distanza.


Non è possibile..Si allontanò in fretta da quel posto,iniziando a singhiozzare.


Quando raggiunse la sua automobile girò la chiave nel quadro e partì facendo rombare il motore,schizzando a folle velocità,il volto rigato dalle lacrime.


Quando fu abbastanza lontana da quel posto prese il telefono con mani tremanti e digitò il numero di Dianna:


“Piccola,dove sei finita?” le chiese la giovane rispondendo con tono giovale.


“Dì,non vengo…” sussurrò.


“Naya,che succede? Stai piangendo?” chiese cambiando tono di voce.


“No…sto male…ci sentiamo domani…” chiuse il telefono e si abbandonò alle lacrime chinando la testa sul volante.


“Ma che cazzo sta succedendo?” singhiozzò mollando un pugno rabbioso al volante.


Scese dall’auto passandosi un braccio sul viso,ed entrò in quel locale che ormai era quasi un punto di riferimento,chiedendo una birra che poi portò via.


Si fermò a sorseggiarla appoggiata a una ringhiera che sovrastava il parco.


Mentre il liquido ghiacciato le scivolava in gola,nuove lacrime si fecero spazio sul suo viso.


Heather non voleva baciarla.


Era assurdo,maledettamente assurdo. Assurdo che dopo tutto quel tempo,e dopo aver creato con lei un legame così forte,non volesse compiere un gesto così semplice. Assurdo il modo in cui lei si era sempre convinta che fosse una scelta dettata esclusivamente dagli autori,quella di rimandare quel bacio in eterno.


Ma soprattutto,assurdo che non gliene avesse parlato.


Continuò a piangere lacrime amare,di rabbia e delusione,mentre le parole che aveva ascoltato poco prima le rimbombavano in testa:


Forse non vuole baciarti proprio perché siete amiche,idiota! E’ imbarazzante!



Che cazzata,meglio un’amica che una sconosciuta…c’è intesa almeno…



E’ il tuo punto di vista,non il suo!



Ma è solo un bacio,maledizione,di che ha paura?



C’è da chiedersi perché te la stai prendendo così tanto…



 
Già,perché se la stava prendendo così tanto?


Perché le faceva così male l’idea che Heather non volesse baciarla?


In realtà aveva la risposta a tutto ciò,ma aveva una paura tremenda anche solo di formulare il pensiero.


“Naya…” sobbalzò quando la quiete notturna fu interrotta “Ti ho cercata dappertutto…” non aveva bisogno di voltarsi per sapere che Heather era alle sue spalle.


“Vattene…” le disse in un tono freddo che non ammetteva repliche.


“Cosa?” sussurrò la giovane sconvolta “Che ti è successo? Dianna mi ha detto che piangevi…ti ho cercata ovunque…”


“Vai via!” ripetè la latina più decisa.


“Ma perché?” chiese la bionda muovendo alcuni passi verso di lei “Credevo avessimo risolto questa mattina!”


“Come puoi chiedermi…di farti una promessa…che nemmeno tu riesci a mantenere?” chiese cercando di non piangere.


“Ma di cosa stai parlando?” le chiese Heather confusa.


“Poco fa…ho accidentalmente ascoltato una conversazione tra Ryan e Brad…” si voltò di scatto a guardarla,con gli occhi lucidi “E Ryan ha detto…che tu non vuoi baciarmi…che gli chiedi continuamente di rimandare quella maledetta scena…” a pronunciare quelle parole le lacrime caddero contro la sua volontà a bagnarle nuovamente il viso.


Heather perse un colpo,impallidì di fronte a quella frase,e sentì la bocca completamente asciutta.


“Ora io mi chiedo,Heather,come puoi promettermi che non ci saranno segreti tra noi…e che vuoi sempre chiarire tutto…quando mi tenevi nascosta una cosa del genere…”


“Naya…” la bionda cercò di mantenere lo sguardo fisso su di lei,ma le si strinse il cuore a vederla piangere sapendo che era solo colpa sua.


“Non voglio sapere niente…voglio solo che te ne vai…e che mi lasci in pace…”


“No…” rispose lei automaticamente.


“Non puoi capire quanto fa male…”


“Perché ti fa tanto male?”


“Non sei esattamente nella posizione di fare domande!” ringhiò la mora.


“Ascoltami…” tentò lei.


“Non voglio ascoltarti,dannazione!” gridò “Vorrei solo capire perché!” seguì un lungo momento di stallo,interrotto solo dai singhiozzi che di tanto in tanto sfuggivano all’ispanica.


Continuava a guardare la ragazza a pochi metri da lei,che teneva lo sguardo basso senza una parola. Quando finalmente la bionda alzò la testa,la guardò con gli occhi pieni di lacrime.


“Perché ho paura…” disse piano “Ho paura di innamorarmi di te…” Naya rimase totalmente spiazzata da quella risposta.


“Co-sa?”


“Ogni giorno,sul set…vivo combattendo questa assurda battaglia interiore…ogni volta che mi sfiori,tremo…quando abbiamo girato l’episodio in cui eravamo su quel maledetto letto…e poi quando mi hai baciata in tour…ho creduto di non farcela,è stato terribile…se ci dovesse essere un bacio vero…ho paura che non ce la farò…” disse in un singhiozzo.


Naya non credeva alle sue orecchie.


Era impossibile…anche  lei…


“Hai Taylor…”


“E’ vero…e gli voglio un gran bene…ma quando lui mi prende per mano,mi bacia o…beh,hai capito…non c’è quella sensazione…quel brivido…quella scarica elettrica che avverto quando lo fai tu…anche solo guardarmi…e cerco di ignorare tutto questo da troppo…inizio a non farcela più,Naya…” la bionda mosse qualche passo e quando raggiunse l’ispanica le poggiò una mano sul viso in una carezza.


L’ispanica chiuse gli occhi a quel gesto e rabbrividì.


“Heather…” boccheggiò.


Sentì il respirò della ragazza sulle sue labbra,ma poi poggiò una mano sulla sua,ancora sul suo viso e aprì gli occhi “No” disse piano “Non così…” si allontanò da lei.


“Nay…”


“Devo andare…” si allontanò da lei e si precipitò in macchina spedita. Mise in moto e sfrecciò verso casa,le mani ancora tremanti e lo sguardo nuovamente appannato dalle lacrime…










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Angolo dell'Autrice

Tadàààààn u.u 

Non dico nulla,lascio tutto alle vostre considerazioni u.u

Alla prossima :D

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Capitolo 7
*** We WERE bestfriends! [Part 1] ***












“Sai,sono molto preoccupata…” Era giorno e Dianna e Lea stavano facendo colazione prima di raggiungere il set. La sera prima erano andate a dormire presto e così si erano svegliate di buon ora e avevano imbandito la tavola,cosa che generalmente non potevano fare,vista la fretta.


A parlare era stata Dianna,che si era appena seduta di fronte all’amica,con una tazza di latte e cioccolato tra le mani.


“Per cosa?” chiese lei sorseggiando il suo cappuccino.


“Per Naya ed Heather…non ci hanno più dato notizie…” notò la bionda.


“Ieri è successo tutto così in fretta che quasi non ce ne ho capito niente” asserì l’altra.


“Quando mi ha chiamata Naya ieri sera…Stava piangendo,Lea,ne sono sicura…”


“Lo hai anche detto ad alta voce…E perché HeMo è schizzata via? Non avevano chiarito?”


“Ma che ne so…non ci hanno mandato nemmeno un messaggio…giusto per sapere se stanno bene…Naya soprattutto…”


“Beh,le vedremo a momenti…” Lea alzò le spalle,poi fissò la ragazza di fronte a lei persa in chissà quali pensieri e la trovò splendida.

“Dì…”


“Si?” lei la guardò.


“Cosa siamo?”


“In che senso?”


“Nel senso…” la mora cercò le parole giuste “Dopo tutto quello che è successo negli ultimi giorni…questi baci…e il resto…insomma,non è più come prima…io sento che da parte mia è cambiato qualcosa…i miei sentimenti…non sono più gli stessi…” la guardò negli occhi,alla ricerca di un appiglio,e si accorse che Dianna sorrideva.


“Non mi prenderei mai gioco di te,questo lo sai,vero?” le chiese.


“Certo”


“Ho davvero sentito tutto quello che è successo tra di noi in questi giorni…ed è stato…incredibile…ma ora che so cosa significa fare quel passo,azzardare…buttarsi…non voglio perdere…solo…credo che potrei innamorarmi di te,Lea…” riuscì a dirle.


Lea si alzò e fece il giro del tavolo,affiancandola e chinandosi a guardarla negli occhi.


“Guardami Dì…” le disse accavalciandosi su di lei. La bionda la guardò seria,in attesa di una parola o un gesto.


“Lea…”
“Dopo questa…non ti mollo più,rassegnati!” la baciò senza darle il tempo di rispondere e Dianna si aggrappò al suo collo con forza,quasi a volersi accertare che non sarebbe andata via da un momento all’altro.


“Credo…credo che dovremmo andare a lavoro…” sussurrò la bionda tra un bacio e l’altro.


“Già…forse dovremmo” rise l’altra.





 
Nel frattempo Heather aveva passato una delle notti peggiori della sua vita.


Era tornata a casa in lacrime,distrutta dopo l’assurda discussione con Naya,che l’aveva portata quasi involontariamente a dichiararsi. E non solo non aveva risolto niente,era riuscita anche a incasinarsi ulteriormente l’esistenza.


Così non aveva fatto che rigirarsi in quel letto per tutta la notte,alla ricerca di una risposta,di un’idea per sistemare quel casino in un modo o nell’altro.


E la risposta le era arrivata,semplice e diretta.


Certo,non avrebbe risolto tutto quel casino,ma da qualche parte doveva pur cominciare. Stava indossando una felpa nera,pronta ormai per raggiungere il set,quando si trovò a passare davanti allo specchio della sua camera. Osservò il suo riflesso:


“Oggi la truccatrice dovrà sfoderare tutta la sua abilità,per coprire questo schifo!” disse ad alta voce mentre faceva una smorfia.


Rimase sorpresa quando sentì il campanello suonare.


Chi diavolo era alle sette del mattino?


Rimase spiazzata quando si ritrovò davanti Taylor.


“Taylor…che ci fai qui?” chiese.


“Buongiorno amore,sono felice anch’io di vederti!” disse lui abbracciandola.


“Scusa” cercò di sorridere lei “E’ che…” non ebbe il tempo di finire la frase,che il ragazzo la stava già baciando.


Sebbene fosse rigida,Heather decise di concederglielo,e gli permise di approfondire e prolungare quel gesto. Quando si staccarono lui parlò.


“Oggi inizio a lavorare alle nove…così ho pensato di darti un passaggio sul set…”


“Taylor…entra…devo parlarti…” gli disse piano.


“Piccola,che succede?” lui entrò senza fare storie.


“Siediti…” gli indicò il divano,mentre anche lei si sedeva.


“Ti ascolto…” la incitò.


“Ascoltami bene…prima di dirti…quello che ho da dirti…voglio che tu sappia che non hai nessuna colpa…di niente…”


“Heather…mi stai spaventando…” lui la guardò titubante mentre la bionda prendeva un respiro profondo e parlava di nuovo,irremovibile.


“io non sento più nei tuoi confronti….quello che sentivo prima…E’ vero,ti voglio un gran bene e in questi quattro anni sei stato il ragazzo migliore che si potesse desiderare…ma tutto ciò adesso…non mi basta più…perché non sono più…innamorata di te…” disse decisa,con tono pacato,mentre lo guardava negli occhi.


“Cosa?” lui sgranò gli occhi “Stai scherzando,vero?”


“No…”


“Non è affatto divertente,Heather…” disse terrorizzato.


“Non sto scherzando,Taylor!” lei alzò il tono di voce,nervosa.


“Ma…perché? C’è qualcun altro? Dimmi la verità…” lei esitò prima di rispondere.


“Si…”


“E chi è?” Taylor emanava rabbia e nervosismo “Lo conosco?”


“No…” Heather decise che era meglio mentire,almeno su quel punto.


“Non puoi lasciarmi così,Heather…” la supplicò.


“E’ quello che sto facendo Taylor…ti prego,non rendere le cose più difficili…”


“Almeno…prova lo stesso per te?” chiese lui con le lacrime agli occhi.


“Io…non lo so…” rispose la bionda,sinceramente “Ma non posso stare con te,se provo dei sentimenti per qualcun altro…”


“Ti prego,ripensaci…”


“No…non posso…” lui si diresse verso la porta sconfitto.


“Sei…sei un’egoista del cazzo,Heather…” disse prima di aprire la porta e andare via sbattendola.


La bionda si accasciò dietro la porta,scivolando lentamente sul pavimento,per abbandonarsi ancora una volta alle lacrime.





 
Naya era nel suo camerino.


Quel giorno era arrivata presto agli studios,e vista la nottataccia si era distesa sul suo divano con un braccio sugli occhi e si era immersa in un religioso silenzio.


Non voleva pensare a quanto era accaduto la sera precedente,ci aveva già pianto su per tutta la notte e non voleva perdere la concentrazione. Così stava ripassando mentalmente le sue battute,sebbene ogni volta che immaginava le scene con Brittany,le veniva un groppo alla gola.


“Naya in scena tra cinque minuti!” la voce di un operatore la riportò alla realtà. Annuì debolmente per mettersi poi a sedere,proprio nel momento in cui Lea apriva la porta del suo  camerino.


“Buongiorno!”


“Ciao” Naya cercò di sorridere. Senza preamboli la ragazza si sedette vicino a lei e la osservò.


“Come stai?”


“Così…” alzò le spalle l’ispanica.


“Vuoi dirmi cosa è successo ieri sera?” provò.


“Non ne ho voglia…scusa…” l’ispanica scosse la testa “Mi aspettano sul set…”


“Nay…non insisto,lo sai…ma è ovvio che c’entra Heather…”


“E quindi?”


“Stasera siamo invitati alla villa in montagna di Harry…è a un’ora di strada dalla città…perché non passi a prenderla e venite insieme? Così avrete modo di chiarire…”


“Non so se è il caso…”


“Le ho parlato poco fa…per lei va bene…” mentì la ragazza. Naya ci pensò un attimo.


“Allora va bene…la passo a prenderla per le otto…ma non sperare di vederci arrivare per mano,ti avverto…” la ragazza scosse la testa.


“Ok…”


“Devo andare,tocca a me…a dopo Lea…” la latina le diede un bacio in fronte e uscì dal camerino.



 
 
“Sarò breve,non mi piace questa situazione,per niente!” A differenza di Lea,Dianna riusciva a essere molto schietta e alle volte dura.


Aveva esordito in quel modo entrando nel camerino di Heather e chiudendosi dentro con lei.


“Di che parli?” le chiese la bionda sobbalzando quando la vide entrare.


“Sto parlando di quelle occhiaie,Heather,dei tuoi occhi rossi,del colore della tua pelle che è peggio di un cadavere in decomposizione! Voglio sapere che cazzo sta succedendo con Naya!” le si parò di fronte incrociando le braccia.


“Non succede niente con Naya…” sussurrò distogliendo lo sguardo.


“Ma davvero? Quindi è un caso che tu sia scappata da casa nostra,ieri sera,quando ho detto che piangeva!”


“E’ la mia migliore amica,Dì…mi sono solo preoccupata…” si schernì.


“Oh,certo! E perché sei in queste condizioni,di grazia?” Heather tacque,incapace di rispondere,e i suoi occhi si inumidirono.


A quel punto Dianna non riuscì a non addolcire il suo tono di voce.


“Ascolta,Heather…non so cosa sia successo tra di voi e non è necessario che io lo sappia…ma per favore,risolvete in un modo o nell’altro…”


“Non è facile…” riuscì a dire la giovane.


“Beh..ascolta…stasera siamo invitati da Harry…passerà a prenderti Naya…c’è un’ora di strada,avrete tutto il tempo per chiarire…”


“E’ fuori discussione!”


“Perché,scusa?”


“Non lo accetterà mai…non dopo…” tacque di colpo.


“E invece si! Si è offerta lei di farlo!” inventò.


“Davvero?” nella bionda si accese un barlume di speranza.


“Si!”


“Mmmh…allora d’accordo…Ma non ti assicuro nulla,Dì,davvero…”


“E’ pur sempre un inizio…” Dianna sorrise soddisfatta della sua opera buone e uscì dalla stanza senza aggiungere altro,lasciato Heather in preda a mille pensieri.



 
Naya stava seduta al volante indossando un’ansia che non le era mai appartenuta prima. Stava andando a prendere Heather e aveva ottimi motivi per essere nervosa: quel giorno non si erano rivolte la parola.


Nulla,nemmeno un saluto.


Si erano spontaneamente evitate a vicenda fino alla fine delle riprese e poi la mora era andata a chiudersi nel camerino di Harry con la scusa di farsi dare indicazioni per raggiungere la sua villa quella sera.


Che poi,perché di tutti doveva andare a prenderla proprio lei?


Per carità,era felice che Lea si preoccupasse per loro,peccato non sapesse che la sera prima Naya aveva scoperto perché non c’era ancora stato un bacio tra loro sul set.


Tanto meno che la bionda avesse esternato la sua paura di innamorarsi dell’ispanica.


Per non parlare di quel bacio che non c’era stato solo perché Naya l’aveva fermata. Ripensarci le fece aumentare il panico,mentre accostava sotto casa della collega e le inviava un messaggio di poche parole:


‘Sono qui’ scrisse.


Poi lo inviò e attese.









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Salve piccioncelli! :D

Scusate per il ritardo T.T maledetta università o.o

Avrete notato che il capitolo è diviso in due parti. Beh è venuto troppo lungo così ho deciso di spezzarlo.

Che dire? TAYLOR SI E' FINALMENTE TOLTO DALLE PALLE! (Scusate il francese :D)

E Dianna e Lea? Che giocano a fare Cupido?

Bah,non lo so *-*

Ne approfitto per fare un pò di pubblicità all'altra mia bimba,Brittana che per altro è appena stata aggiornata *-*
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=828788&i=1

U
n bacio :D

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Capitolo 8
*** We WERE bestfriends! [Part 2] ***








Ripensarci le fece aumentare il panico,mentre accostava sotto casa della collega e le inviava un messaggio di poche parole:


‘Sono qui’ scrisse.


Poi lo inviò e attese.


Pochi secondi dopo Heather uscì di casa e aprì lo sportello dell’auto,mettendosi a sedere e guardando di sfuggita l’ispanica:


“Ciao..” le disse.


“Ciao..” rispose Naya in tono neutrale,mentre accendeva l’auto e partiva.


Furono le uniche parole che si scambiarono.


La latina era a corto di argomentazioni ed era troppo nervosa per pensare anche solo lontanamente di toccare quell’argomento così delicato. Si stava concentrando sulla strada da seguire e sul paesaggio di montagna,che ormai era un susseguirsi di alberi da più di mezzora.


Heather,seduta accanto a lei,si torceva le mani in preda all’ansia.


Come la compagna,aveva percepito che dentro quell’auto il clima era più teso di una corda di violino,e ogni volta che apriva bocca per provare a parlare,o anche solo a dire qualcosa di divertente,qualcosa glielo impediva.


L’ispanica dal suo angolo,stava iniziando a perdere la pazienza: era ormai buio e quello stradone sembrava non volere finire mai. Era un susseguirsi di curve,che si arrampicavano sempre più in alto di tanto in tanto,ma secondo le indicazioni che le aveva dato Harry,a quest’ora avrebbe già dovuto vedere da un pezzo la piccola chiesa davanti alla quale avevano deciso di vedersi tutti.


Prese il telefono e chiamò il ragazzo:


“Pronto?” rispose quasi subito.


“Harry sono Naya…io qui continuo ad andare avanti,ma della chiesetta di cui hai parlato non c’è ancora traccia!”


“Hai superato il cartello con le indicazioni alla biforcazione?” chiese lui.


“Da più di un’ora…e vedo solo alberi!” sbottò.


“Ma sei sicura? Perché dopo che giri a destra saranno pochi minuti di…”


“Aspetta…” lo interruppe la ragazza “Hai detto…a destra?”


“Si…”


“Merda! Ho girato a sinistra!” sbottò frenando all’improvviso.


“Brava!” lui la rimbeccò rassegnato “Torna indietro,dai…vi aspettiamo…”


“Porca…va bene…” chiuse la comunicazione e lanciò in malo modo il telefono sul cruscotto,invertendo all’improvviso la rotta di marcia e percorrendo al contrario la strada che aveva fatto fino a quel momento.


Strinse i pugni al volante,mentre cercava di vedere qualcosa fuori. Purtroppo c’era talmente buio che i fari dell’auto riuscivano a illuminare solo un paio di metri fuori dalla vettura,e la cosa la spaventava abbastanza.


Heather,che aveva ascoltato la sua conversazione con Harry,era terrorizzata da quell’imprevisto e non aveva avuto il coraggio di proferire parola. Sperava soltanto di arrivare prima possibile.


Procedettero in silenzio per circa dieci minuti,poi avvenne l’impensabile: sentirono uno scoppio proprio vicino a loro e la macchina iniziò a sbandare:


“Cazzo!” Naya piantò i freni mentre Heather gridava e l’auto si fermò nel mezzo della strada “Che diavolo è successo?” disse scendendo dalla macchina e osservandola da fuori “No…non ci credo…” sussurrò mentre osservava la ruota anteriore sgonfia e bucata.


“Che è successo?” la bionda si sporse verso il sedile del guidatore.


“Abbiamo forato…” rispose lei in automatico.


“Cazzo…e adesso?”


“Chiamo qualcuno che ci dia una mano!” disse agitata mentre afferrava di nuovo il telefono abbandonato sul cruscotto.


Poi un’espressione di puro terrore le si dipinse in volto e il telefono le tremò tra le mani.


A Heather non sfuggì.


“Naya…che c’è?” chiese.


“Non…non c’è campo…” sussurrò in un brivido.


A quel punto il panico travolse entrambe: Naya rimise il telefono in tasca e si allontanò a piedi dalla macchina,a grandi passi,con i pugni stretti fino a farle male. Quando si fermò emise un grido fortissimo:


“DAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!” mentre HeMo la osservava tremante dalla macchina,incapace di dire o fare qualcosa.


L’ispanica si piegò in avanti reggendosi sulle ginocchia e riprendendo aria a fatica mollò un calcio a una pigna che si schiantò contro un tronco lì vicino,sbriciolandosi in mille pezzi. Rimase lì qualche minuto,a maledirsi e a pensare a una qualunque,plausibile,soluzione. Ma non le venne in mente nulla.


Così,sconfitta,tornò a piccoli passi alla sua macchina e aprì il cofano,dal quale estrasse due coperte pesanti. Poi si mise comoda nel sedile posteriore e lanciò una coperta alla bionda:


“Qualcosa mi dice che passeremo la notte qui…mettiti comoda,c’è un gelo pauroso…” le disse.


Heather la guardò per un istante,poi scavalcò e raggiunse Naya,sedendosi dal lato opposto al suo.


L’ispanica si avvolse la coperta sulle spalle poggiando la testa al finestrino e sbuffando: doveva sbollire un po’ di rabbia o come minimo avrebbe distrutto la sua macchina e non ne aveva proprio voglia.


Quella situazione era assurda,inverosimile.


Da sola con l’ultima persona con cui sarebbe dovuta essere,a tempo indeterminato.


Si rese lentamente conto della cosa e prese a sudare freddo,così osservò il paesaggio fuori per distrarsi.


Erano letteralmente in mezzo al bosco: a parte la stradella sulla quale si trovavano,erano circondate dalla vegetazione. Gli alberi innalzavano i loro rami verso il cielo,sembrava quasi che volessero raggiungerlo,e le ombre della notte li facevano apparire spaventosi. Le foglie erano costantemente agitate dalla brezza invernale e di tanto in tanto si sentiva o intravedeva appena qualche movimento nel fitto bosco.


Naya fece scattare la sicura con il telecomando dell’auto e la bionda si voltò a guardarla:


“Perché hai messo la sicura?” chiese.


“Siamo in mezzo alle montagne…” rispose lei.


“E allora?”


“Animali…” disse semplicemente. Si sorprese a sentirla ridere sommessamente.


“…”


“Che c’è da ridere?” chiese irritata.


“Hai paura che un orso bruno apra lo sportello e ti mangi in un sol boccone?” trattenne un’altra risata.


“No…sto solo più tranquilla così…” mentì in imbarazzo.


Poi cadde di nuovo il silenzio che durò oltre un quarto d’ora.


Ognuna di loro era immersa nei suoi pensieri,quasi non si rendessero conto di essere da sole,ne di quella paradossale circostanza.


Dopo un tempo lunghissimo,e quel silenzio sembrava davvero che la stesse uccidendo lentamente,Naya parlò in un tono appena udibile a orecchio umano,che però nella quiete sembrò quasi un urlo:


“Perché non me lo hai mai detto?” seguì un'altra lunga pausa di silenzio,che grazie al cielo Heather interruppe.


“Avevo paura di come l’avresti presa… ero terrorizzata dall’idea di perderti…” sussurrò guardando in basso.


L’ispanica la guardò.


“Eravamo migliori amiche…in qualunque modo l’avessi presa…non ti avrei mai allontana…e avresti dovuto saperlo…”


“Eravamo?” la bionda era rimasta alla prima frase,che l’aveva fatta tremare nel senso più negativo del termine.


“Si,eravamo…ieri sera è cambiato tutto…e lo sai…” disse dura.


Gli occhi della bionda si riempirono di lacrime.


Doveva immaginare che sarebbe successo,solo non riusciva ad accettarlo.


Quando tirò su col naso Naya si accorse che stava piangendo.


“Tutto questo non è giusto…”


“Ho sempre detestato Taylor…” disse piano l’ispanica “Ha il tuo amore e probabilmente lo ha anche ottenuto senza faticare troppo...quando tre anni fa sei spuntata lì agli studios per la prima volta ho pensato…Dio mio,quanto è bella…e poi è spuntato lui…ho scelto di esserti amica,tanto lo saremmo state a prescindere…e mi ci ero quasi abituata,sul serio…ma ogni volta che spuntava lui e ti portava via da me,qualunque cosa stessimo facendo…avrei voluto urlargli contro…e dopo tre anni…mi sconvolgi la vita in questo modo…E’ normale che le cose siano cambiate…”


“Sono una stupida…” la bionda scosse la testa “Pensavo che non ti avrei mai detto quel che provavo…e alla fine te l’ho detto nel peggiore dei modi,ho rovinato tutto!” la guardò di sottecchi “Interpreto un personaggio che non mi rispecchia per niente,sono l’esatto contrario…sono terrorizzata dall’idea di cosa sarebbe potuto succedere…ma tanto alla fine ho mandato lo stesso tutto all’aria! Come sempre!”


“Se può consolarti,ci stiamo male in due…” Naya distolse lo sguardo e si passò nervosamente una mano tra i capelli.


L’abitacolo fu,ancora una volta,inghiottito da un breve silenzio,due,forse tre minuti.


Poi la bionda si avvicinò a lei e la guardò.


“Ho rotto con Taylor questa mattina…” disse piano. L’ispanica sussultò impercettibilmente e ci mise un paio di secondi a recepire la notizia.


Poi si voltò verso di lei e i loro sguardi,finalmente,si incontrarono.


“Perché?” riuscì a chiedere.


“Non poteva più funzionare…”


“E cosa te lo fa credere?”


“Non potevo restare ancora con lui,perché sono più che sicura di non amarlo…e l’ho capito perché non riuscivo più a guardarlo negli occhi...” iniziò a parlare velocemente,in preda all’ansia “perchè quando mi diceva di amarmi non potevo più rispondere che era così anche per me…perché quando questa mattina è venuto a casa mia e mi ha baciata,ho immaginato che ci fossi tu al suo posto…e perché se lui non…” in un attimo si ritrovò messa a tacere dalle labbra di Naya,mentre il suo cuore perdeva un colpo.


Nel momento in cui le loro labbra si erano toccate,ogni pensiero razionale era sparito.


Nella sua testa c'erano solo loro due,lì,insieme,in un modo che aveva sempre vissuto solo nei suoi sogni più belli. Invece Naya era lì e la stava davvero baciando.


Le prese il volto tra le mani e la avvicinò di più a sé,mentre l'ispanica si scrollava di dosso quella stupida coperta e si voltava completamente verso di lei,sempre convinta che un principio di infarto stesse per coglierla senza pietà.


Si allontanò un momento,da quel gesto sentito,quanto puro e delicato,e la guardò negli occhi azzurri come il mare. Fu in quel momento che sentì il bisogno irrefrenabile di dirle quanto importante fosse per lei:


"Heather…io…ti…vorrei dire tante di quelle cose che.."


“Shhh…” la bionda sentì un fremito attraversarle il corpo e si avvicinò di nuovo,bisognosa,alle sue labbra.


Questa volta non si accontentò di un semplice,sebbene intenso,sfiorarsi di labbra,e timorosa,ma decisa,lo approfondì,facendosi spazio con la lingua tra le sue labbra carnose e incontrando subito dopo la sua. Naya non aspettava altro e lasciò che le loro lingue si accarezzassero con una dolcezza,che mai aveva conosciuto con nessun altro.


Heather la trascinò a cavalcioni su di sè senza interrompere quel paradisiaco contatto,mentre con un sospiro si lasciava sfilare il maglioncino verde. La sua pelle si increspò e non solo per il freddo. Realizzò cosa stava per succedere e sentì il bisogno di abbandonare un istante le sue labbra per immergersi nuovamente in quei pozzi neri:


"Se solo,non stessi per perdere le facoltà mentali...non sai quante cose vorrei dirti…" le disse piano,e vide l'ombra di un sorriso su quelle labbra che ben presto le furono nuovamente addosso.


La latina,con il cuore impazzito e il respiro pesante,scese lungo la mandibola della bionda,per poi concentrarsi su quel collo profumato che tante volte aveva desiderato.


Si emozionò quando,togliendo la leggera maglia della bionda,si trovò davanti quel corpo perfetto coperto solo dal reggiseno.


Mentre continuava a tormentare il suo collo,vagò con le mani lungo quegli addominali scolpiti,sentendola gemere impaziente. Brividi caldi le percorrevano la schiena,e quasi non si capacitava del fatto che fuori da quella macchina ci fossero due gradi.


Lì dentro,la temperatura,stava salendo piuttosto velocemente.


E quando la bionda iniziò a spogliarla a sua volta,portandole via il maglione nero,unico indumento che la proteggeva dalle intemperie,credette davvero di cedere all'emozione. Con non poche difficoltà, Naya le portò via i pantaloni,sfiorando le sue mutandine umide di eccitazione.


Prima però volle concentrarsi su quel seno perfetto che tante volte aveva bramato,nelle sue fantasie,e fu percossa dai brividi,quando,slacciandole il reggiseno,vi si trovò davanti. Si chinò,come attratta da una calamita invisibile,poggiandovi le labbra e iniziando a baciarne un capezzolo. A quel punto Heather si fece rumorosa:


"Nay...ah...sbrigati..." gemette.


La mora strinse l'altro seno,con forza,ma allo stesso tempo delicata,e prese a giocarvi con le dita. Con l'altra mano,invece,calò quelle mutandine rosse quanto bastava,facendosi spazio e raggiungendo finalmente in centro del suo piacere:


"Oh Dio..." ansimò la bionda quando la latina prese a tracciare dei piccoli cerchi invisibili,con un dito,sul suo clitoride.


Aveva abbandonato il suo seno e appoggiato la fronte alla sua: voleva guardala negli occhi in quel momento che probabilmente avrebbero ricordato per il resto della loro vita,e le sorrise dolcemente,quando la vide con la bocca schiusa e l'espressione implorante,ormai completamente avvolta dal piacere.


Naya non si fermò in quei gesti,e quando i gemiti di Heather si fecero più pesanti,l'ispanica si fece più insistente e incisiva,senza mai distogliere lo sguardo:


"Nay...sto...Mh...ah..." la bionda raggiunse il culmine del piacere,chiudendo gli occhi i preda a quella prolungata scarica di adrenalina e gemendo incontrollabilmente.


Passarono alcuni minuti prima che il suo respiro affannato si regolarizzasse e riuscisse ad aprire gli occhi ancor colmi di piacere.


Poi,ripresasi del tutto,la baciò di nuovo,lasciando che la sua lingua tracciasse una scia bagnata dal suo collo fino al seno. In pochi istanti,come se non potesse non farlo immediatamente,le tolse i restanti indumenti e Naya si ritrovò inspiegabilmente denudata persino delle mutandine.


Avvenne così velocemente che si chiese come avesse fatto,ma non riuscì più a badarvi,quando un dito della bionda,lungo a sottile,la penetrò all'improvviso:


"AH!" quasi gridò per lo stupore.


L'ispanica era ancora accavalciata su di lei e aprì di più le gambe,mentre rivoli caldi avvolgevano la sua intimità.


Heather mosse piano quel dito,lentamente,in una meravigliosa tortura,che la vedeva accarezzare ogni singolo punto,mentre si beava dei gemiti della ragazza,immergendolo poi,nuovamente,in quel lago bollente.


L'eccitazione di Naya era così tanta,che la bionda non trovò nessuna difficoltà nell'inserire il secondo dito,sentendola aprire ancora di più le gambe con un gemito:


"Heather..." sussurrò,mentre avvolgeva le braccia intorno al suo collo e portava la testa all'indietro,permettendo così alla ragazza di avventarsi sul suo,di collo.


Mentre incalzava con un movimento continuo,penetrandola con un ritmo lento e intenso,l'ispanica,ormai presa totalmente da quella situazione,iniziò a portarsi in avanti sulle lue gambe,intensificando quel movimento:


"Heather...sto...sto..." biascicò mentre la bionda aumentava la velocità.


Naya emise un piccolo urlo,che l'altra soffocò baciandola,mentre gli umori della latina le scendevano in rivoli copiosi lungo le dita. Sorrise,senza fermarsi finchè non la vide accasciarsi esausta sul suo petto.


A quel punto la strinse forte a sé,baciandole la guancia e realizzando lentamente che il suo più grande desiderio,quella sera,aveva preso forma.


Qualche istante dopo afferrò la coperta abbandonata sul sedile e avvolse entrambe,per ripararsi dal freddo che sarebbe giunto a breve.


Le loro labbra si incontrarono l'ultima volta,prima che si addormentassero distrutte,ma con il cuore colmo di gioia e di speranze per ciò che sarebbe avvenuto da quel giorno in poi...












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Angolo dell'Autrice

Sono tornataaaa!

Dunque,ringrazio tutti per le splendide recensioni al capitolo precedente. Devo dire che dopo la 3x11 è stato abbastanza faticoso riprendere piene facoltà mentali. Dico solo che quella notte ho fatto un sogno molto poco casto su me e Santana,ma DETTAGLI!

Eccovi il sequel,vi lascio la parola :D
 

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Capitolo 9
*** Talking about ***









“Sapete,volevo solo dire che sapevo avresti reso giustizia a questa canzone...e centrato in pieno il punto di questo compito…” esordì Naya,seria,nella choir room “Oh,aspettate un secondo…il compito era quello di attirare l’attenzione su Rachel Berry e forzare tutti a guardarla,giusto?” disse voltandosi appena verso Heather e indirizzando sguardi fuggenti a Lea e Cory,abbracciati di fronte a lei.


“Vacci piano,Santana!” la richiamò Matt,nei panni di Schuster “Va bene,era bellissima,Rachel!” si alzò per complimentarsi con la ragazza.


“STOP! BUONA!PAUSA PRANZO,CI VEDIAMO TRA DUE ORE!”  l’urlo di Ryan segnalò l’interruzione delle riprese e i giovani attori riassunsero un’aria serena e divertita. Si alzarono dalle sedie e scivolarono via dalla stanza.


“Sono distruttaaaa!” si stiracchiò Dianna raggiungendo Heather e Lea.


“Hey,Naya!” Brad gesticolò verso l’ispanica,che lo raggiunse.


“Dimmi,Brad”


“Sei stata bravissima”


“Grazie”  sorrise. Adorava sentirsi fiera del suo lavoro.


“Volevo dirti che per quanto riguarda San Valentino…ieri abbiamo discusso con Ali,Ryan e gli altri…e abbiamo deciso di rendere la storia di Brittany e Santana un po’ più…calda!” cercò di spiegare.


“Calda in che senso?” chiese confusa la ragazza.


“Ecco…beh,ammettiamolo,nella seconda stagione sembrava che voi vi divertiste da morire a fare sano e divertente sesso e adesso che state insieme…sembra che,contro ogni aspettativa,la situazione si sia ammosciata…se così si può dire…” Naya incrociò le braccia al petto,divertita dall’imbarazzo dell’uomo.


“Sono mesi che il mondo intero cerca di farvelo capire…se siete tonti non è colpa di nessuno!” disse in un perfetto tono da Santana.


“Non do torto a nessuno infatti…”


“Insomma,volete vederci strapparci i vestiti di dosso?” incalzò,maliziosa,imbarazzando ulteriormente il suo interlocutore.


“Non esageriamo,no…ma pensiamo sia giunto il momento del tanto desiderato bacio…” disse cauto,non sapendo che reazione aspettarsi.


“Va bene…” annuì.


“Ecco,mi chiedevo che ne pensassi,tutto qui…” l’uomo di grattò la testa.


“Devo essere sincera?”


“Certo…”


“Se fosse dipeso da me,le avrei fatte baciare un secolo fa…probabilmente a New York,piuttosto che incentrare l’unica scena romantica sulla coppia più scontata della serie…e se fosse andata così,adesso saremmo qui a discutere di una scena di sesso tra donne non prevista dal nostro contratto,piuttosto che di uno stupido bacio!” concluse seria.


“Mi fai paura Naya,sul serio…” lui sgranò gli occhi “Comunque vai pure a pranzare,ci vediamo dopo!”


“Ok Brad…e tagliati la barba!” sorrise prima di sparire. Quando aprì la porticina della sua roulotte,la trovò curiosamente sovraffollata.


“Guarda chi è arrivata!” esclamò Lea,distendendosi meglio sul letto di Naya.


“Hey,cos’è tutta questa folla?” chiese l’ispanica osservando prima lei,poi Dianna e infine Heather.


“Siamo in pausa!” alzò gli occhi l’altra mora.


“E dovreste essere in pausa nelle vostre roulotte,giusto?” inarcò un sopracciglio.


“Giusto” si intromise Dianna “Ma volevamo farti compagnia!” sorrise.


“Scordatelo,Agron,io ho bisogno di dormire in queste due ore…dormire! E non posso farlo con voi qui!”


“Hey,Chord mi ha scritto che ci sono i copioni pronti!” Lea scatto sul letto “Andiamo a prenderli e torniamo subito!”  la ragazza afferrò Dianna per il braccio e furono fuori dal camper prima che le altre due se ne rendessero effettivamente conto.


Naya si sedette dul letto,vicino ad Heather che vi sostava con le gambe incrociate.


“Quelle due mi fanno paura…” disse.


“Che voleva Brad?” le chiese la bionda.


“Voleva parlarmi…a proposito dell’episodio di San Valentino…”


“Perché?” domandò HeMo guardandola.


“Perché è arrivato il momento…del bacio che temi tanto,Morris…”


“Ah,si?”


“Direi proprio di si…” la ballerina si lasciò cadere sul cuscino mentre la mora seguiva i suoi movimenti.


“Allora mi sa tanto che è il caso di iniziare a provarlo subito…sai,si aspetteranno un bacio perfetto!” spiegò prima di strattonarla a sé e congiungere le loro labbra.


Naya non potè non sorridere spudoratamente a quel contatto,mentre il suo cuore accelerava senza preavviso. Come se fosse qualcosa che aveva fatto un miliardo di volte,affondò la lingua tra le sue labbra,trovandovi subito una dolce accoglienza,mentre portava una mano sul viso di Heather in una carezza.


La porta si spalancò senza preavviso.


“Ragazze avete visto che…OH CAZZO!” Dianna si portò una mano alla bocca,mentre Naya si allontanava fulminea sentendo il viso in fiamme. Heather si portò le mani in viso pregando che avessero fatto in tempo,mentre Lea,alle spalle di Dianna aveva la bocca leggermente spalancata.


“Potevi bussare!” ringhiò l’ispanica a corto di parole. L’espressione di Lea si trasformò presto in una rumorosa risata.


“Dì,andiamo via,abbiamo interrotto un incontro a luci rosse!” se possibile Naya arrossì ulteriormente.


“Ma che dici!” esclamò “Stavamo solo provando la scena del bacio!” inventò.


“E’ nel copione!” aggiunse HeMo,riacquistando improvvisamente l’uso della parola. Lea chiuse la porta e si avvicinò al letto,seguita dalla bionda.


“Ho già letto la scena” spiegò “E non mi pare di aver letto ‘lingua’ da nessuna parte!” Dianna scoppiò a ridere,mentre Heather avvampava.


“Ma veramente…noi…”


“Lasciale perdere,Heather,non siamo noi a dovere dare spiegazioni!” sbottò Naya voltandosi verso la bionda “Lea se la fa con Dì,non so nemmeno io da quanto!” rise malefica.


“Prego?” la situazione si invertì in un secondo,e Dianna sgranò gli occhi.


“E’ vero!” continuò la latina “Vi ho viste sul divanetto del camerino alcuni giorni fa,e non mi risulta che i vostri copioni prevedano incontri così ravvicinati!”


“Merda!” la mora si sentì infuocare il viso,mentre la ballerina rotolava sul letto in preda alle risate. Non immaginava certo che la discussione avrebbe avuto tale svolta.


“Non ci credoooo ahahahahah!” continuò soffocandosi sul cuscino.


“Non è divertente!” sibilò Dianna tra i denti mentre il suo viso assumeva lo stesso colore della divisa delle cheerios che ancora le due indossavano.


“Si che lo è!” quasi urlò HeMo “Non puoi capire quantooooo!”


“Tesori,qui non si parla di noi,ma di voi!” si riprese Lea “Vi abbiamo lasciate per due minuti e vi abbiamo trovate a pomiciare,che avete da dire in vostra discolpa?”


L’insistente bussare di un operatore,tolse loro l’impiccio di rispondere.


“Avanti!” disse Naya.


“Agron,Morris,siete richieste in sala riunioni!” disse burbero. Le due ragazze si guardarono e poi uscirono in fretta,seguendolo.


“Credo che andrò a riposare…” provò Lea.


“Tu non vai da nessuna parte!” Naya la trattenne per la veste,costringendola a sedersi nuovamente sul letto,mentre lei si sdraiava comodamente.


“Che c’è?” chiese nervosa la ragazza.


“Devi raccontarmi un paio di cosette!”


“No,TU devi raccontarmi un paio di cosette,Rivera! Io e Dì pensavamo che vi sareste prese a botte durante il tragitto…e invece sparite per tutta la notte,l’indomani un messaggio di poche righe che ci informa che state bene e questa mattina sprizzavate energia da tutti i pori…per concludere,questo!” disse indicando il letto sul quale erano sedute con fare eloquente.


“Ci siamo perse…”


“Come?”


“L’altra notte,mentre eravamo in macchina…abbiamo sbagliato strada…e mentre cercavamo di tornare abbiamo forato…così abbiamo passato la notte all’addiaccio…”


“E…?” la più bassa la invitò a continuare.


“Dovrei partire da molto prima Lea…”


“Sono tutta orecchie!”


“Beh,ricordi che avevamo litigato,no?”


“Certo!”


“L’indomani avevamo chiarito…ma la sera,quando dovevo venire da voi…ho ascoltato una conversazione tra Brad e Ryan…e ho scoperto che se non c’è ancora stato un bacio tra Brittany e Santana…E’ per colpa di Heather…”


“Che vuoi dire?”


“Non voleva baciarmi…” sospirò l’ispanica.


“Dici sul serio?” Lea spalancò gli occhi.


“Si…ed ero distrutta quando l’ho sentito…dopo avervi avvisate…ero vicina al parco e lei mi ha raggiunta…e abbiamo litigato…le ho buttato in faccia tutto quello che pensavo chiedendole di darmi una maledetta spiegazione…” Naya si rigirò nervosamente le mani “A quel punto lei…mi ha detto che non voleva baciarmi perché ha paura di innamorarsi di me…”


“Come?” la ragazza era sempre più impressionata.


La latina le raccontò la discussione nel dettaglio,compreso quel quasi bacio e la situazione di totale gelo mentre erano in macchina,fino a quando non arrivò alla ruota bucata e loro due nel sedile posteriore.


“Quel silenzio era insopportabile,Lea,dovevo dire qualcosa! Le ho chiesto perché non me lo avesse mai detto…abbiamo discusso ancora,lei ha pianto…poi mi ha detto di aver mollato Taylor…”


“HA ROTTO CON TAYLOR?” sbraitò Lea.


“Si…perché,da quel che mi ha detto non…poteva fingere di non provare nulla per me…” un brivido le percorse la schiena al ricordo di quelle parole e del suo stomaco che faceva le acrobazie,costringendola a chiudere gli occhi “L’ho baciata…” sussurrò.


E Lea sorrise dolcemente.


“Piccola…”


“Lea…è stato…non lo so,come rinascere…Come se mi venisse restituita la pace interiore che avevo perso negli ultimi giorni…come se la vedessi sul serio per la prima volta…” lo disse con gli occhi che le brillavano.


“E poi cosa è successo?” a quel punto Naya arrossì e la cosa non sfuggì all’amica “Naya…”


“Beh…ecco…”


“Non ci credo…” boccheggiò “Lo avete fatto?” chiese senza mezzi termini.


“E’ successo…” si giustificò la latina “Non dirmi che tu e Dianna non lo avete…”


“No,non ancora!” la interruppe l’altra “E…come è stato?” chiese emozionata.


“Non penso si possa definire a parole…è qualcosa di talmente bello che…Dio,ho i brividi se ci ripenso…” si fermò e respirò profondamente per poi guardarla negli occhi “Non era sesso…era qualcosa di molto,molto più profondo…come se stessimo continuando a parlare con i gesti…è stata la cosa più incredibile che mi sia mai successa…” concluse.


“Sei riuscita a farmi venire la pelle d’oca solo ad ascoltarti” sorrise Lea poggiando una mano sulla sua.


“Piuttosto,non pensare di scamparla,Michele,raccontami di te e Dì!” la latina riassunse quel tipico tono di chi si prende gioco del mondo intero.


“Ti assicuro che dopo il tuo racconto il mio non è niente!”


“Lo so,io ed Heather siamo molto più fighe insieme,ma lo siete anche voi,quindi perderò tempo ad ascoltare questa pallosa storia!” la prese in giro.


“E’ stato strano a dire il vero…la sera della festa,dopo che tu sei sparita con Mark c’è stato un bacio tra noi due…eravamo davanti agli altri,è stato abbastanza innocente ed eravamo anche brille ma…mi ha scatenato qualcosa,non lo so…e l’indomani ne stavamo parlando in toni scherzosi e all’improvviso ci siamo ritrovate sul suo letto,a baciarci e a sorridere,come se fosse naturale baciare la tua migliore amica…da lì è stato inarrestabile,una scarica di emozioni continue e…credo…stiamo insieme,insomma…” balbettò in imbarazzo.


Naya la guardò fissa negli occhi,poi sorrise affabile.


“Quando vi ho viste l’altro giorno,nel camerino,mentre vi baciavate…vi ho trovate adorabili…sul serio…”


“Avrebbe potuto vederci qualcun altro che non eri tu…”


“Vuol dire che starete più attente…Non vogliamo essere invasi dai paparazzi,giusto? Anche se scommetto che i fans dell’Achele impazzirebbero!” rise.


“Già…se non altro ci coprirete le spalle…e noi le copriremo a voi!” le schiacciò l’occhio.


“Farete dei turni di guardia davanti la nostra roulette,si!” annuì mettendo su un’espressione seria.


“Eccoci qui!” trillò Heather riaprendo la porta seguita da Dianna.


“Che volevano?” chiese Lea.


“Niente,parlare di una coreografia,che come sempre dirigerà la bionda più sexy del cast!” HeMo si indicò sussurrando quella frase in uno sguardo infuocato che nascondeva il suo divertimento.


“Non così in fretta,spilungona!” la rimbeccò Dianna.


“Arrenditi all’evidenza!”


“Comunque,di che parlavate?” chiese la bionda più bassa rivolgendosi alle due ragazza mentre scuoteva la testa.


“Nulla di particolare…” iniziò Naya guardandosi le unghia con interesse “Definivamo i particolari di una cosa a quattro…”














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Angolo dell'Autrice

Salveeee :D Ancora umilmente perdono per il ritardo...è tutto un casino,giuro o.o

Dovrei studiare (cosa che non sto facendo) e per di più sto gestendo 2 ff qui, e 2 che sono ancora in fase di preparazione,ecco perchè aggiorno molto meno spesso.

Capitolo di transizione,come avrete notato :D

A voi :D

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Capitolo 10
*** Put your hands...where? ***







“Certo che se ci pensi un momento è proprio assurdo…”


“Cosa è assurdo?”


Dianna e Lea stavano distese sul divano. La tv era accesa e trasmetteva una commedia demenziale alla quale nessuna delle due prestava effettivamente attenzione. La più bassa era distesa,la testa poggiata sulle gambe della bionda che le accarezzava i capelli.


“Beh…tutto quanto!” gesticolò. Lea la invitò a proseguire.


“Ti ascolto…”


“Naya ed Heather,Dio,ci pensi? Heather sta con Taylor da sempre! Cioè,lo ha mollato per la sua migliore amica!”


“E come darle torto!”


“Ma Taylor non le ha fatto nulla di male…”


“Ma evidentemente è innamorata di Naya…e poi,cazzo,l’hai vista Naya? Cioè,l’hai mai squadrata?”


“Che vuol dire?” la bionda alzò un sopracciglio.


“Che è bellissima! Ha un corpo che fa invidia a una modella,altezza a parte,le curve sono generose e al posto giusto..e poi guarda HeMo con sguardo adorante!” spiegò.


“Non ci starai prendendo troppo gusto ad ammirare le ragazze?” brontolò Dianna. Lea rise divertita guardandola dal basso.


“Scema!”


“Le curve generose,il fisico da modella…” la stuzzicò.


“Ti ho mai detto che ho un debole per le bionde?”


“Anche se le curve non sono generose?”


“Devo dirlo io se sono generose”


“Diciamo non come quelle di Naya…”


“Mmmmh…Naya non ha due splendidi occhi verdi…”


“Ha due tette paurose però…”


“Non sei tu,quindi chi se ne frega…” la afferrò per il davanti della felpa leggera e unì le loro labbra in un bacio. Dianna sorrise,sistemandosi più comodamente e sollevando la ragazza all’altezza del suo viso.


“Se me l’avessero detto un po’ di tempo fa…ti giuro,non ci avrei creduto…” disse poi Lea quando si furono allontanate.


“Cosa?”


“Che sono un’idiota…”


“Perché?”


“Perché è da oltre tre anni che ho tutto quel che ho sempre desiderato proprio qui,sotto i miei occhi…e non me ne ero mai accorta…” spiegò la più bassa.


“Meglio tardi che mai!” la prese in giro la bionda.


“Ho troppo da recuperare con te…” disse seria.


“Sono a tua disposizione” rise l’altra.


“Allora inizio subito…”


“Mmmmh…tutto ciò sarebbe fantastico…se non fossero le otto e mezza…”


“OH MERDA,SIAMO IN RITARDO DI MEZZORA!” Lea si alzò di scatto e si precipitò su per le scale,lasciando l’amica in un mare di risate..





 
Heather stava percorrendo il corridoio degli studios,con indosso la solita divisa delle cheerios. Procedeva a passo spedito verso il set,dove doveva fare la sua comparsa a breve,ma si fermò di scatto quando vide la porta del camerino di Naya aperta.


Lei era lì dentro,anche lei con gli abiti di scena addosso, e seduta su uno sgabello,di spalle alla porta,stava ripassando sul suo copione con aria concentrata. Sembrava quasi fuori dal mondo. La ballerina sorrise ed entrò nella stanza con un passo che gli anni di danza avevano reso felpato e morbido.


Si avvicinò alla giovane passo dopo passo,fino a raggiungerla,e quando fu alla sua portata le coprì gli occhi con entrambe le mani. La mora sobbalzò impercettibilmente e portò le mani su quelle della ragazza: sorrise prima ancora di toccarle.


“Lasciamo perdere il fatto che riconosco le tue mani anche senza vederle…ma il tuo profumo si sente a chilometri,Morris,come puoi pretendere di provare a fregarmi in questo modo?”


“Uffa,ma così non valeee!” protestò HeMo mollando la presa e sbuffando nel tentativo di crogiolare il suo divertimento.


“Non vale? Volevi spaventarmi a morte,se non altro sono riuscita a fermarti!”


“Stronza rovina idee!” la bionda incrociò le braccia e mise su un broncio che avrebbe sciolto i ghiacciai.


“Vuoi picchiarmi?” Naya la incitò scherzosamente a farsi avanti.


“No,ma devi pagare pegno!”


“Cioè?”


“Voglio un bacio!”


“Scordatelo!”


“Non era una richiesta,Rivera!” disse avanzando e bloccandole i polsi.


“Ciò non significa che non mi opporrò,non provarci nemmeno!”


“E invece si!”


“NO! Non sul lavoro,altrimenti poi…” non continuò la frase e sembrò dimenticare i suoi buoni propositi quando Heather sfiorò le sue labbra.


“Ah no?” le sussurrò.


“Ti odio,Morris!” sussurrò la latina.


“Mi piace l’odio…è un sentimento carico,forte…” la baciò lievemente,scaturendo un sorriso spontaneo da parte dell’altra.


“Potrei picchiarti per questo! O denunciarti…per molestie sessuali sul posto di lavoro…”


“Però…non opponi molta resistenza per una che viene molestata…”


“Ragazze vi aspett…!” l’entrata di Kevin le fece sobbalzare e allontanare “Hey! Che stavate facendo?”


“Ciao Kev…” HeMo arrossì.


“Hey! Provavamo la scena del bacio… Sai,vorremmo girarla una volta soltanto!” inventò Naya.


“Sapete una cosa?”


“Cosa?”


“Sembrava…cavolo! Sembrava proprio che faceste sul serio! Sarà una scena memorabile,non vedo l’ora di vederla!” saltellò elettrizzato “Volevo solo dirvi che aspettano voi per iniziare”


“Arriviamo subito!” disse in fretta la bionda.


“A tra poco!” il ragazzo sparì così come era arrivato.


“Heather…ti uccido!” ringhiò la ragazza in preda a una crisi di panico.


“Scusa,oh mio dio,mi dispiace,Nay!”


“Poteva succedere un disastro!” la guardò dura.


“Mi dispiace,non dovevo baciarti! C’era la porta aperta e…”


“Non ce l’ho con te perché mi hai baciata!” disse con ovvietà.


“Ah no?” la ballerina rimase interdetta “E perché,scusa?”


“Perché…sei fottutamente bella,non riesco a dirti no!” scosse la testa ridacchiando. Heather boccheggiò un paio di volte,poi scoppiò a ridere.


“Ma sei assurda!” le diede uno scappellotto.


“IO!”


“Si,tu!”


“Andiamo,prima che Ryan inizi a perdere i capelli…!” l’ispanica prese la ragazza per mano e la trascinò sul set tra le risate.





 
“Insomma,ne è venuta fuori una gran bella scena,nulla a che fare con la vostra relazione segretissima,complimenti Naya,complimenti davvero!” Dianna rideva a crepapelle mentre si spogliava dei suoi costumi di scena dentro la roulotte dell’amica.


“Molto divertente Agron,lo so bene che pagheresti per un bacio Faberry,che vuoi farci…ho tutte le fortune!”


“E a che mi serve un bacio Faberry se al momento me la spasso con l’Achele!?” la bionda portò alle labbra un bicchiere d’acqua fredda.


“Non ne parliamo,oggi per poco Kevin non ci beccava!” l’acqua le andò di traverso.


“Ma che dici!”


“Già…c’era la porta aperta…e dannazione,mi ha baciata e lui è entrato proprio in quel momento!”  Naya si stravaccò sul letto portandosi le mani sul viso.


“Porta aperta,certo che ve le cercate proprio! E che gli avete detto?”


“Che stavamo provando la scena del bacio…”


“E se l’è bevuta?”


“Grazie al cielo si…”


“Meno male,porca miseria…piuttosto…volevo chiederti una cosa…”


“Dimmi”


“Ecco…tu ed HeMo avete…insomma…beh…” Naya la squadrò divertita.


“Stai balbettando,Dì!” rise osservandola mentre arrossiva.


“Scusa…ehm,insomma…lo avete fatto?”


“Vuoi parlare di sesso con me?” prese a ridere.


“Lo sai che sei una stronza?” disse nervosa “Mi stai imbarazzando!”


“Hey! Sei tu che mi chiedi se ho fatto sesso con la mia migliore amica,chi sta imbarazzando chi?” Dianna le lanciò uno sguardo omicida “D’accordo,ok,scusami!” cambiò espressione.


“Sto ancora aspettando una risposta!”


“Ehm…si,certo che si…perché vuoi saperlo?”


“Perché credo che…beh,succederà a momenti e io non…non so esattamente come muovermi ecco…mi chiedevo se…” concluse la frase con un gesto eloquente.


“Ok,fermati,non dire altro ti prego!” Naya agitò le braccia.


“Che posso farci!”


“Ascoltami bene,biondina,perché non lo ripeterò due volte…” la guardò “Verrà tutto spontaneo ok?”


“No che non è ok! Non ti ho detto che voglio programmare la cosa,ma io…cazzo,parlo della parte pratica della cosa,mio dio,devi proprio farmelo dire? Non so dove mettere le mani!” disse piano,mentre il suo viso si imporporava e il suo sguardo si concentrava su una macchia particolarmente interessante nelle sue scarpe.


Naya trattenne a stento una risata.


“Dì…sei solo nervosa ok? Nemmeno io ed Heather sapevamo cosa fare…eppure…non ricordo sesso più pazzesco e appagante di quello!”


“I dettagli non mi interessano,grazie!” disse arrossendo ulteriormente “E non dirmi che era la tua prima volta perché non ci crederò mai!”


“Con una donna,intendi?”


“No,con un cane randagio!”


“Mi prendi per il culo? Certo che era la mia prima volta!” Naya allargò le braccia.


“Sul serio?” chiese la bionda cambiando espressione.


“Ovvio,ti risulta che vada in giro a scopare con le donne? Capisco che ti sarebbe piaciuto e ne avresti già approfittato ma,giuro,Heather è stata la prima!”


“Oh…” Dianna cambiò espressione “E…non eri imbarazzata?”


“Non saprei…provavo così tante di quelle emozioni…tutte in una sola volta…che l’imbarazzo era l’ultimo dei miei pensieri…anche se non ti nascondo che ho creduto di morire di infarto… fidati,Dì…verrà tutto talmente spontaneo che ti darai dell’idiota per essertene preoccupata subito dopo…” le sorrise incoraggiante.


“Lo spero…”


“Beh,mi auguro di essere la prima a saperlo quando succedera!”


“E anche l’ultima!” precisò Dianna ridendo,poi aprì la porta della roulotte “Vado a prendere la mia roba,ci vediamo più tardi!”


“Ok!”


“Nay…Grazie…” le riservò uno sguardo riconoscente. L’ispanica esibì un sorriso smagliante che diceva più di un’infinità di inutili discorsi,poi la osservò richiudersi la porta alle spalle.


Si distese sul letto e pensò di nuovo a quella notte.


“Ti stai innamorando,Rivera…Brava!”









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Angolo dell'autrice

Mi credevate morta,eh? 

Ebbene,mi dispiace per voi ma no! non vi vo abbandonati,sono solo la persona più incasinata del mondo tra università,casa,studio,lavoro e svariati altri casini.

Non aggiorno da un secolo e chiedo perdono,ma sto lavorando ad altre idee Brittana e ho il cervellletto in panne.

Beh,spero sia un primo piccolo passo per la mia redenzione :D

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Capitolo 11
*** Wake up! ***












Dianna fu svegliata dal canto di un passerotto fuori dalla sua finestra. Il sole stava sorgendo,lo vedeva farsi strada,lentamente,al di là delle montagne. Illuminava le cime ricoperte dagli alberi,rendendo tutto più luminoso e vivo.


Sospirò e sorrise,tornando al mondo all’interno di quella stanza.


Era rannicchiata verso la finestra,le ginocchia vicine al petto,il lenzuolo era l’unico tessuto che la copriva parzialmente. Un braccio più scuro del suo le cingeva un fianco e quel morbido contatto la fece sorridere.


Si voltò lentamente cercando di non svegliarla e osservò il suo esile corpo nudo.


Lea dormiva profondamente,distesa supina,col viso rivolto verso di lei. Le parve la cosa più bella che avesse mai visto. Ripensò alla notte appena trascorsa e il suo sorriso si allargò: non c’era assolutamente nulla che si potesse paragonare alle sensazioni che aveva provato anche al solo sfiorare la pelle della ragazza…e tutto ciò che era venuto dopo…magico,ecco la parola adatta.


Era stato magico.


Lea la toccava con delicatezza,quasi avesse paura di vederla infrangersi sotto le sue mani,ma allo stesso tempo era decisa,sicura,la guardava negli occhi continuamente e ripeteva il suo nome.



Voleva convincersi,forse,di avere davvero Dianna lì di fronte,e l’idea la divertì.



Passò la mano sulla sua schiena,in una soffice carezza e si beò vedendo la sua pelle che increspava lievemente:



“Mmmmh” mugugnò.



“Sveglia,dormigliona” le disse piano. La mora sorrise,con gli occhi ancora chiusi.



“Che ore sono?” chiese con la voce impastata dal sonno.



“Le sette…”



“Che palle,tra un’ora dobbiamo essere sul set…” finalmente si decise ad aprire gli occhi.



“Lo so…”



“Non voglio andarci!”



“Sei una bimba capricciosa,lo sai?” la prese in giro la bionda.



“Resta il fatto che non voglio andarci!”



“Devi,o Ryan ti ucciderà…e poi che giustificazione daresti?” Lea afferrò una cornetta invisibile.



“Ciao Pelatone,non posso venire oggi al lavoro…ho una relazione segreta con Dianna e stanotte non ho chiuso occhio…come dici? Hai sentito le mie voci?” rise.



“Quanto sei scema!!” Dianna prese a farle il solletico.



“Senti Ryan? Mi violenta! Continuamente!!” cercò di mantenere all’orecchio l’apparecchio invisibile.



“Ciao Ryan,sei uno stronzo!” la bionda stette al gioco e finse di fregarle il telefono “Stiamo venendo al lavoro,fingiamo che questa conversazione non sia mai esistita,ciao!”



“Me lo hai salutato almeno?”



“Si,dice che c’è un manipolo di paparazzi ad attenderci sotto casa!”



“Ci conviene darci una mossa allora,e preparare una fuga dai flash in grande stile!” la mora divenne seria.



“E potremmo cominciare,ad esempio,alzandoci!” Dianna si alzò,lasciando scivolare il lenzuolo dal suo corpo che rimase scoperto,e iniziò a cercare nel suo armadio gli indumenti che avrebbe indossato.


Lea deglutì alla vista della sua schiena candida segnata da lievi graffi e il ricordo della notte appena trascorsa la fece avvampare. Scese silenziosa dal letto,e raggiunse la giovane con passo felpato,per poi cingerle la vita con le braccia e appoggiare le labbra sulla sua spalla sinistra. La più alta si bloccò e portò indietro la testa,per appoggiarla sull’altra,mentre la pelle le si increspava dove l’altra aveva poggiato le labbra.



“Non mi avevi ancora dato il buongiorno…” mugolò la mora. Dianna si voltò e incollò le labbra alle sue,prima che potesse finire di parlare.



“Buongiorno…” sussurrò mordendole piano il labbro inferiore e avvolgendola in un abbraccio. Inspirò il suo profumo a pieni polmoni,per poi sorridere con quella che vista da fuori era,probabilmente,una faccia da idiota.



“Che faccia” ridacchiò,per l’appunto l’altra “Ti ho stravolta così tanto?”  la bionda inarcò un sopracciglio.



“Non più di tanto a dire il vero…mi son fatta tutte le nostre colleghe donne prima di giungere dalle tue parti,compreso il corpo di ballo” la prese in giro guardandosi le unghia con aria distratta.



“Hai lasciato la parte migliore per ultima!”



“Mmmmh…beh,Naya è un tantino più brava di te!” assunse un’espressione seria guardandola negli occhi.



“Quanto sei stronza!” la più bassa le schiaffeggiò il braccio.



“Sul serio! Non mi credi? Chiedi ad Heather!”



“E tu comincia a scappare Agron! Hai risvegliato una belva dormiente!”



“Che strano,avrei detto che si è risvegliata questa notte!” La bionda rise e si precipitò giù per le scale,ridendo mentre l’altra la seguiva e una pantofola le passava forse a due millimetri dall’orecchio sinistro.






 
Diversi isolati più in là,agli studios della Fox,Naya era appena arrivata nel suo camerino.



Canticchiava allegramente quella mattina,era così di buon umore che avrebbe potuto tranquillamente sostenere 5 giorni di riprese ininterrotte con Ryan in preda alle sue crisi da checca isterica.


Un dolce messaggio le aveva dato il buongiorno mezzora prima:



Spero che tu abbia lavato i denti questa mattina,perché ho proprio voglia di baciarti!



Aveva sorriso come un’idiota,ma al secondo messaggio il suo sorriso si era allargato ulteriormente,




A pensarci bene…ti bacerò anche se non li hai lavati *-*



Era possibile che il suo umore potesse dipendere da poche righe?



E cosa ancora più grave…possibile che Naya Rivera,nota tra tutti i suoi colleghi per essere la più ritardataria,fosse in anticipo di quasi un’ora sul lavoro?



Doveva avere la febbre!



Scosse la testa ridacchiando mentre rileggeva spensierata quei messaggi:



“Come siamo allegre stamattina!” per poco l’iphone non le cadde per lo spavento.



“Bee! Mi hai fatto prendere un colpo!” esclamò fissando il ragazzo che sostava sorridente davanti la porta.



“L’ho notato! Buongiorno a lei dolce donzella!”



“Oh…buongiorno” disse interdetta.



“Cosa ti è successo? Non arrivi mai puntuale,ma in anticipo è assurdo!”



“Me lo chiedevo anch’io,sai? E tu come mai sei in anticipo?” chiese invitandolo a sedersi con un gesto.



“Se tu fossi mai arrivata anche solo in orario,cara Naya,sapresti che io arrivo sempre con anticipo…ho bisogno di calarmi nei panni di uno sfigato!” alzò le spalle.



“E mi tocca scoprirlo in una fredda e silenziosa mattina come tante!” esclamò lei lugubre e teatrale.



“Bee…che ti è successo?” chiese lui con un’espressione corrucciata.



“In che senso?”



“Ci vediamo ogni maledetto giorno da tra anni circa…giorno più,giorno meno” iniziò il ragazzo fissandola “E credo di non averti mai vista così…viva,come nell’ultimo periodo!”



Naya lo guardò e si accorse che era serio.



“Viva?” ripeté.



“Si,Naya,viva! Quale delle due sillabe vuoi che ti spieghi?” sorrise ovvio.



La giovane si guardò un attimo intorno come a volersi assicurare che non ci fosse nessun altro cervello pensante nel raggio di chilometri,poi lo guardò di nuovo.



“Bee…sai mantenerlo un segreto?” gli chiese.



“Certo..” annuì lui. La latina chiuse la porta del camerino e si sedette di fronte a lui,poi sospirò e cercò di costruire un discorso breve e conciso.



“Hai ragione…è successo qualcosa in effetti…”



“Mi stai facendo morire di curiosità! Avanti raccontami!” la sollecitò Kevin.



“Ecco io…mi vedo con qualcuno…”



“Ma dai! E chi è? Lo conosco?”



“Si…è successo da poco ma,cavolo,va davvero bene…e sto proprio sbarellando!” lei rise nervosamente passandosi le dita tra i lunghi capelli.



“Cristo sei cotta! E ad HeMo lo hai detto? Scommetto che sa già ogni dettaglio!”



“Kevin…sto con Heather…” disse abbassando il tono di voce.



“Cosa?”



“La persona che sto frequentando…è Heather…lei…si è lasciata con Taylor perché…cavolo,non gliene fregava più niente di quel pesce lesso da non so nemmeno io quanto e…stiamo insieme,io sono totalmente fuori controllo e non faccio che sorridere come una scema e prima o poi sarò investita da un camion perché sorrido da sola come una povera pazza anziché guardare la strada e….” balbettò ma fu interrotta dalle risate del suo collega “Perché stai ridendo?” chiese cambiando repentinamente espressione e assumendone una alquanto scocciata.



“Perché sta per venirti un infarto hahahahah guarda che lo sapevo già! Sapevo che si trattava di HeMo,volevo solo assicurarmi che quel magico nome fuoriuscisse dalle tue dolci e imbarazzatissime labbra!”



“Come sarebbe a dire lo sapevi già?”



“Oh,andiamo è palese! Dio,siete sempre state affiatate,ma era ovvio che da un po’ c’è qualcosa in più! E poi dovresti imporle una sciarpa dopo i vostri giochetti perversi!”



“Oh cristo!” l’ispanica arrossì e non volle nemmeno pensare a cosa avesse visto il ragazzo insieme a chissà quanti altri.



“Andiamo Bee,Keep Calm,sono solo io! Cioè…wow,se questo è l’effetto Morris chiedile se ha una cugina lontana o…non so,una sua familiare single e sexy!” scherzò lei.



Naya rise,ma la sua risposta fu bloccata dall’ingresso della bionda in questione,che aprì la porta sorridendo smagliante:



“Qualcuno ha detto Morris? Eccomi!”



“Toh,eccoti qui! Ci chiedevamo proprio che fine avessi fatto!”  Kevin la salutò con un cenno della mano “Parlavamo proprio di te!”



“E che dicevate?”



“Che dovresti scendere dal piedistallo,Heather…sei proprio noiosa…e antipatica!” Naya si calò perfettamente nel suo personaggio e alzò gli occhi al cielo.



“Sei dolce come il succo di limone,lo sapevi?”



“Me lo dicono tutti!” portò indietro la chioma.



“Ragazze,io vado a cambiarmi! Devo essere sul set tra poco,ci vediamo lì!” Kevin uscì dal camerino,non prima di aver strizzato l’occhio alla mora.



Passarono pochi secondi.



“Noiosa e antipatica,eh?”



“Da morire!” annuì l’ispanica scandendo ogni sillaba.



“Il piedistallo te lo do in testa!” la bionda si avventò su di lei e iniziò a colpirla ovunque arrivasse.



“Aaaaargh,mi piace quando ti arrabbi!” rise Naya bloccando i suoi colpi.



“Non sono arrabbiata,sono incazzata!” la ragazza non volle demordere.



“Sono terrorizzata come una pantera di fronte a un cucciolo di panda!” finalmente la bloccò per i polsi e si portò vicina a lei con uno scatto.



“Perché non mi molli?”



“Avevo sentito parlare di un dolce buongiorno,invece vieni qui e mi attacchi!”



“Non lo meriti il dolce buongiorno!”  HeMo scosse i biondi capelli,mandandole una vampata di profumo. E quando avvenne Naya aveva già catturato le sue labbra.



E cos’erano quelle?



 Ah,si,farfalle!



Farfalle che svolazzavano impertinenti su e giù per il suo stomaco,risaliva nolo sterno,arrivavano perfino in gola e le mozzavano il respiro.



E mentre l’essenza zuccherina di quella meraviglia che aveva di fronte la avvolgeva,e le solleticava il labbro inferiore con la lingua,ecco che uno di quegli impertinenti animaletti le si incastrava all’altezza della giugulare e iniziava a sbattere forte le ali per liberarsi.



“Buongiorno..” sussurrò quando finalmente potè immergersi nei suoi occhi azzurri.



“Ciao..” le sorrise lei di rimando,mentre le sue mani vagavano beate sul suo volto.



“Mi sei mancata,sai?”



“Anche tu…”



“Detesto interrompere queste rivoltanti scenette degne del sequel di Twilight,ma mi serve la Rivera!” Dianna stava appoggiata allo stipite della porta e ridacchiò quando sobbalzarono.



“Datti fuoco Agron!” ringhiò la latina fulminandola con lo sguardo.



“Sono caliente anche senza fuoco e fiamme!” rise lei,spregiudicata come sempre.



“Cosa vuoi?”



“Te!” si morse il labbro,nascondendo una risata.



“Mi spiace,ho una bionda più sexy a cui pensare!”



“Muovi quel culo statuario,Naya,devo parlarti!”



“Adesso?” sbuffò.



“Si! Adesso!”



“Amore,se tu non ci fossi ancora arrivata,la piccola e innocente Dì,non è più tanto innocente e ha bisogno di sfogarsi con qualcuno!”
Naya bloccò la sua concentrazione su quell’appellativo.



Pochi istanti dopo registrò il resto della frase e le sue labbra si aprirono a formare una O perfetta quanto stupita.



Dianna,dal suo angolo,voleva sprofondare.



“Giusto” annuì la mora.



“E io vado a spolpare Lea,ci vediamo sul set!” Heather trotterellò fuori allegramente,lasciando le due ragazze da sole. Quando la porta fu chiusa con uno scatto,Naya sorrise beffarda.



“Qualcosa in quella simpatica espressione smarrita e in quel colorito acceso,mi dice che Heather ci ha preso…” si stravaccò sul divano e si arrotolò le maniche della maglia.



“Può darsi!” iniziò la bionda sedendosi di fronte a lei. E sospirò.



Non il sospiro di chi è stanco.



Non il sospiro di chi ha noia.



Il sospiro di chi sta per raccontare la storia più incredibile della sua vita.



“Sono tutta orecchie” sorrise. Ma era un sorriso dolce.



“Dio…non so da dove cominciare…” provò Dianna osservando l’amica in cerca del suo sguardo.



“Ti do una mano io…ieri sono finite le riprese,tu e Lea siete tornate a casa ed è iniziata un’innocente sessione di coccole…”



“Mmmh…non proprio innocente…”



“Ah no?” Naya inarcò un sopracciglio.



“No…era diverso,c’era qualcosa nell’aria…un diverso sentore…e poi sai,un bacio tira l’altro,e mi sono presa di coraggio…così le mie mani hanno iniziato ad esplorare…probabilmente anche lei si è lasciata sopraffare da questa cosa perché ha iniziato a fare lo stesso…via i primi vestiti e …prima che potessimo accorgere stava succedendo davvero!”



“Ed era anche ora! Come ti senti?”



“Diversa” rispose prontamente la bionda,con fare sognante “Ma in maniera positiva direi…so che era tutto nuovo,ma non c’era nulla che mi potesse fermare…e poi sai,i sentimenti hanno giocato il ruolo più importante…è stata la prima volta che andare a letto con qualcuno mi ha sortito un simile effetto…e come se avessi un tornado in petto!” concluse,guardandola soddisfatta.



“Al diavolo le smancerie,Dì! Voglio i dettagli piccanti!” disse come se fosse ovvio. La bionda rise.



“Ti ha dato di volta il cervello?”



“Eddai,su! Hai usato la lingua? Le dita? Quante dita? E lei urlava? Implorava il tuo nome?”



“PIANTALA NAYA!” Dianna arrossì come un peperone e la mise a tacere con un colpo sulla nuca.



“AHI!”



“Vado a cambiarmi,razza di pervertita!” la ragazza si avvicinò alla porta,ma fu bloccata dall’amica che la trattenne per il polso.



Quando si voltò,la ragazza la strinse forte a sé,in un abbraccio che le comunicava davvero,tutto ciò che Naya avrebbe voluto dirle.



“Dì…”



“Mh?” mugugnò lei,ricambiando quella stretta.



“Sono contenta di poter condividere tutto questo con te…”



“Anch’io Nay…”



Ed ecco che anche quel momento fu interrotto da quella maledetta porta che si apriva bruscamente.



“NAYA HO LA VERSIONE DI LEA CON TANTO DI DETTAGLI PICCANTI! Oh,ciao Dì,sei ancora qui?” la biondina cambiò espressione alla vista della collega,che adesso era diventata paonazza e stringeva i pugni.



“Direi!”



“Io non volevo dire che…insomma,Lea non mi ha davvero…” balbettò.



“Scusate ragazze,vado a uccidere la mia donna!” annunciò prima di precipitarsi fuori. A quel punto HeMo chiuse la porta e vi si appoggiò contro ridendo.



“Perché ridi?”



“Perché non era vero…era solo una scusa per farla andare via!” spiegò allacciando le braccia attorno al suo collo.



“Ah si? E perché?”



“Lo scoprirai a momenti…” le disse prima di incollare le labbra alle sue..










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Angolo dell'Autrice

Avevate perso le speranze eh?

Ebbene sbagliavate,il mio cervelletto,finalmente,è riuscito a distaccarsi dallo studio disumano di "anatomia comparata dei vertebrati" ed è riuscita a concludere questo capitolo che era lì in sospeso da troppo e implorava pietà.

Non so quando avrò il tempo di proseguire.

Sul serio,vivo alla giornata T.T 

Ma nel frattempo attendo pareri :D

Have a nice night :D
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
 

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