Festivities di NorthStar (/viewuser.php?uid=127802)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Happy Halloween ***
Capitolo 2: *** Merry Christmas ***
Capitolo 3: *** Valentine's day ***
Capitolo 4: *** Happy Easter ***
Capitolo 1 *** Happy Halloween ***
A
Una one-shot tanto per
augurarvi un divertente e spensierato Halloween.
Quindi buon Halloween e
buon ponte!
ps: per gli altri
aggiornamenti ci si rivede martedì o mercoledì
post-Glee.
pps: c'è
un piccolo spoiler che riguarda la 3x04, occhio non spoilerati!
Un abbraccio!
Northstar
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"Non capisco, San." cominciò Brittany accoccolata
sul
divano, stretta al braccio di Santana, che continuava a pescare
distrattamente dei pop corn.
"Cosa Brittbritt?"
"Perchè dobbiamo guardare i film horror?"
"Perchè è Halloween, è la tradizione!"
rispose la mora alzando le spalle.
"Ma te non le rispetti nemmeno le tradizioni..." protestò la
bionda guardando la donna al suo fianco.
"Ah si?"
"L'anno scorso non sei venuta al baby shower di Tina..."
"A mia difesa posso dire che c'era un validissimo motivo." rispose
l'ispanica tornando a concentrarsi sulla tv.
"Ossia?"
"Non c'era nemmeno una goccia d'alcool!" spiegò Santana per
poi
indicare lo schermo e dire "E poi questa è più
che una
semplice tradizione. E' l'estremizzazione delle nostre paure
più
profonde e arcaiche... è salutare, sai?"
Ma quando Britt non rispose la mora si voltò per trovarla
con
un'espressione a metà fra lo spaventato ed il confuso "Che
c'è?"
"Avevi promesso che fuori dal tribunale non usavi parole difficili..."
"Hai ragione. Scusa." sorrise la mora avvicinandosi per dare un bacio
alla ragazza.
"E poi cosa ci troverai di bello in questo film..." commentò
la bionda.
"Nightmare!? Stai scherzando!? Io lo amo! E' il film più
cazzuto di sempre!" rispose Santana quasi offesa.
"Santana!" cominciò Brittany indicando un barattolo di
vetro,
posto sulla mensola più alta della libreria sopra la Tv
"Cosa
avevamo detto a proposito delle parolacce?"
"Oh, avanti Britt! Non vale!"
"Certo che vale! Avanti!"
"Ma nemmeno puo' sentire!" protestò Santana guardando il
pancione di Brittany, per poi lasciare un dollaro nel barattolo.
"Non è vero!"
"Ah si? E chi lo dice?"
"Il libro che mi hanno regalato Q e Rachel!" rispose Brittany facendo
la linguaccia a Santana.
"Mai che quelle due si facciano gli affari
loro..." sbuffò Santana "Avanti,
fammi vedere!"
"Prendi il libro!" rispose alla sfida la ballerina.
"Ok." disse la mora porgendo il libro alla ragazza, restando
in
piedi di fronte a lei, tamburellando impazientemente il piede a terra.
"Ecco. Leggi pure." sorrise Brittany restituendo il libro a Santana.
"Dunque." cominciò la mora indossando gli occhiali da vista
da
riposo, guadagnati nel corso degli anni di studio "Bla, bla, bla. Bla,
bla, bla." cominciò l'ispanica per poi fermarsi di colpo,
restituire il libro a Brittany e dire a bassa voce "Merda... Hai
ragione..."
"Santana!" esclamò la bionda indicando nuovamente il
barattolo.
"Sai Britt, se usassimo il contenuto del "Barattolo delle parolacce"
potremmo permetterci quella poltrona ad acqua che vuoi tanto..." la
tentò Santana.
"Non mi convincerai, San. Ascolta qui. Ehm-ehm..." cominciò
la ragazza schiarendosi la voce "E' stato
appurato che i feti riescono non solo a sentire i rumori all'esterno
del pancione, ma il 70% di essi riconosce subito la voce della madre
alla nascita."
"Quindi quando nascerà riconoscerà la tua voce."
disse
Santana poggiando delicatamente il mento sul grembo di Brittany.
"Riconoscerà anche la tua." la assicurò la bionda.
"Sei sicura?" insistette la mora sollevando le sopracciglia scettica.
"Certo, San! Se con me passa ventiquattro ore su ventiquattro, con te
ne passa..."
"Più o meno sedici... se poi contiamo le ore di sonno
diventano
otto ore su ventiquattro..." osservò la mora amaramente.
"Non funziona così!" cominciò Brittany passando
delicatamente una mano fra i capelli della mora "La telefonata di
controllo di dieci minuti di ogni ora? Ti sente! E la notte? Quando nel
sonno te la prendi con la segretaria? Sente anche quello!"
Santana sorrise al tentativo della ragazza di sollevarla, ma Brittany
aveva ovviamente notato la sua espressione.
"Ok." cominciò la bionda cercando di alzarsi dal divano
"Aiutami ad alzarmi per favore".
Santana subitò prese per i polsi Brittany tirando
delicatamente verso di sè.
"Grazie" sorrise la ballerina una volta in piedi, per poi prendere per
mano la mora e dirle "Vieni con me."
Arrivata nella "Camera
degli specchi" (la stanza che la ballerina
usava solitamente per ballare e che con l'avanzare della gravidanza era
diventata semplicemente il suo luogo di relax d'eccellenza )
Brittany fece cenno a Santana di sedersi sulla sua poltrona che proprio
lei le aveva regalato e posizionato sotto la finestra per poi passarle
il telecomando dell'impianto audio della stanza e dire "Premi play
quando vuoi.".
Santana rimase un momento a guardare la bionda per poi farsi prendere
dalla curiosità e premere il tasto play.
Per poco non le cadde a terra la mandibola quando sentì "Valerie" suonare a
tutto volume.
"Vai avanti." suggerì la bionda con un sorriso.
"Trouty Mouth!?"
esclamò scioccata la mora per poi chiedere "Come fai ad
avere questa roba!?"
"E' stata Rachel. Ha registrato tutte le canzoni che abbiamo cantato lo
scorso anno alla reunion delle New Directions, poi ha tagliato le tue
canzoni e le ha messe in un cd..." sorrise la bionda.
Santana continuò a scorrere.
"Landlslide".
"Candy man".
"Back to Black".
"Songbird".
Una volta trovata proprio la canzone che stava cercando la mora si
alzò per andare ad abbracciare Brittany, canticchiando di
tanto
in tanto qualche verso tra i capelli della bionda.
"Visto?" cominciò la bionda sorridendo sul collo della
latina
"Io qui ci passo tutto il giorno, e tutto il giorno ascoltiamo
te..." Fu allora che Santana
realizzò cosa stava combinando Brittany, che
continuò dicendo "Così
vedrai che non sarò l'unica che riconoscerà una
volta nato!"
"Ti amo, Britt." sospirò la mora nell'abbraccio.
"Ti amo anche io, San" rispose la ragazza stringendo la presa.
"Più di qualunque altra cosa..." aggiunse Santana
staccandosi per poterla guardare occhi.
"Più di Nightmare?"
"Ovviamente."
"Allora che ne dici di guardare qualcosaltro?"
"Al diavolo Nightmare! Vediamo per l'ennesima volta Mean
Girls!" sorrise l'ispanica avvicinandosi a baciare la bionda.
"Non si può resistere a Mean Girls..." rispose Brittany.
Una volta tornate nel salone Britt andò a riprendere il suo
posto sul divano, mentre Santana inseriva il dvd.
Proprio nel momento in cui Santana toccò a sua volta il
divano le due ragazze sentirono suonare il campanello.
"Maledizione!" esclamò la mora "Non è possibile!
Ho speso
sessanta dollari per quel maledetto lupo mannaro che prende vita al
minimo segno di movimento!"
"Hai fatto cosa!?" esclamò Brittany scioccata.
"Non volevo scocciature..." si giustificò Santana prima di
andare ad aprire la porta.
"Oh! Magnifico..." sbuffò la mora "Come ho fatto a non
pensarci,
solamente te potevi essere... Entra scricciolo..." disse Santana
arruffando i capelli della bambina che per salutarla si strinse alle
sue gambe.
"Ok, ok. Puoi anche staccarti ora." sorrise la mora al gesto, per poi
chiedere "Di un po', il lupo mannaro non ti ha spaventato nemmeno un
po?"
"Mamma dice sempre che non devo temere questi spauracchi,
poichè
sono solamente i simboli di una società passata,
fortunatamente
colpita da un rapido declino."
"Dio Santo. Sei sempre più Mini-Berry, Charlotte..."
"Britt, abbiamo ospiti!" disse Santana precedendo la bambina che
entrando corse verso Brittany abbracciandola forte.
"Ehi, vacci piano Mini B, se stringi ancora un po' le farai schizzare
via il bambino come una nocciolina dalla buccia..."
La bambina terrorizzata, guardò per
un momento
Brittany che spostandole i capelli dal viso, disse "Sta
scherzando, tesoro. Tranquilla."
"Allora" disse Santana tornando a sedersi sul divano "Da cosa saresti
vestita? Quello sembra un pianoforte a brandelli... Credevo
che Q stesse lavorando al vestito di Yoda... "
"Ed è corretto. Ma poi Mammi ha perso una scommessa con
Mamma..."
"Una scommessa? Che scommesa?" chiese la mora curiosa.
"Mamma dice che non è necessario che lo sappia."
"Oh... quel tipo di scommessa..." sorrise l'ispanica scuotendo la testa.
"Ad ogni modo, il mio vestito vuole rappresentare il decadimento delle
arti."
"Oh." esclamò Brittany non sapendo cosa dire per poi farsi
uscire a fatica un "Bello."
"Solo per curiosità, scricciolo, quanti dolciumi hai
rimediato finora?" chiese l'ispanica.
"Pochi..." rispose Charlotte mostrando la sacca a forma di stella
praticamente vuota.
"Vieni qui" disse Santana aprendo uno sportello della credenza pieno di
gomme, caramelle e cioccolate. "Serviti pure."
"Posso?" chiese la bambina quasi svenendo di fronte a tutta quella
abbondanza.
"Te l'ho appena detto, scricciolo. Fai con comodo" sorrise la mora per
poi voltarsi
e trovare Brittany col sorriso più grande di sempre "Che
c'è?"
"Allora ce li avevi i dolcetti..."
"Non potevo certo mandare via i pochi coraggiosi a mani vuote..."
spiegò la mora arrossendo per poi andare a prendere il
telefono
che squillava.
"E' Mama-B." sorrise Santana guardando il display per poi dire "Che
c'è Berry? Hai finito le idee perverse con cui far perdere
le
scommesse a Quinn?"
"Non so sinceramente di cosa tu stia parlando, Santana. Ad ogni modo,
non dare troppi dolciumi a Charlie."
"Spiacente, Rach, credo che ti stia sbagliando... Mini-Berry non
è qui...." provò l'ispanica.
"Bugiarda riesco a vederla"
"Come è possibile!" esclamò Santana guardandosi
intorno
"Sapevo che dovevate aver installato qualche telecamera "Perverse, mie
care, perverse!"
"La vedo dalla finestra del soggiorno" spiegò Rachel.
"Cosa!?" disse la mora andandosi ad affacciare alla grande finestra
laterale per notare che a sua volta poteva vedere la
brunetta al telefono "Berry! Mi auguro che questa sia la prima volta
che sbirci nella nostra sala da pranzo perchè altrimenti
davvero
non oso immaginare quello che puoi aver accidentalmente visto!"
"Preferisco non parlarne..." disse la ragazza velocemente "Ad ogni
modo, appena Charlie ha finito di riempire la sacca, perchè
non
venite di quà?"
"Perchè non venite qui voi?" ribattè.
"Perchè io l'ho chiesto per prima."
"Ma Britt è più incinta di Q." rispose l'ispanica.
"Di una settimana, Santana!"
"Ok, allora." disse la mora con nonchalanche, pronta a giocarsi il
jolly "Noi stavamo per vedere Mean Girls..."
"Aspetta un momento" disse Rachel voltandosi a parlare con Quinn,
probabilmente nella stessa posizione di Britt sul divano "Ok. Quinn
dice che in questo caso puo' fare un piccolo sforzo. Arriviamo."
rispose la brunetta attaccando.
"Come volevasi dimostrare..." sorrise Santana.
"Non si può resistere
a Mean Girls..." disse Britt terminando la frase della mora.
"Cazzo, si..." rispose ancora una volta la ragazza per sentirsi gridare
addosso da Britt e Charlotte "Santana!"
"Scommetto che per quando questo bambino
sarà nato avrà già
pronto il fondo college..." borbottò la mora lasciando
cadere l'ennesimo dollaro nel barattolo.
"Probabile" annuì Brittany.
"Un giorno mi ringrazierà per tutte le mie parolacce."
insistette Santana.
"Mi spiace deluderti, Santana, ma non succederà se lascerai
che
riceva la superiore educazione di Quinn." disse Rachel entrando e
tenendo la porta aperta per la bionda alle sue spalle.
"Ed ecco che ricomincia con le incredibili doti didattiche di Quinn!"
sbuffò Santana.
"Non è colpa mia se Quinn è straordinariamente
empatica e
sensibile alle problematiche infantili." rispose Rachel cominciando la
solita dicussione con Santana.
Quinn ignorando la ormai normalità delle due,
andò a
sedersi vicino a Brittany accarezzandole il pancione "Ehi Britt."
"Ehi Q!" sorrise la ragazza ricambiando il gesto.
"Siamo alle solite."
"Già"
"Pensi che se premo play la smetteranno di comportarsi come le due
eterne liceali che sono?"
"Solo se skippi fino alla scena di Glen Coco..."
"E Glen Coco sia..." sorrise la bionda afferrando il telecomando.
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Capitolo 2 *** Merry Christmas ***
as
Visto che in molti hanno
apprezzato
questa storiella ho deciso di trasformarla in una raccolta di one-shot
incentrata su varie festività...
Colgo l'occasione per
augurarvi un felicissimo Natale e come sempre vi auguro buona lettura :)
Un abbraccio
Northstar
ps: perdonatemi se non
sarò
precisissima nell'aggiornare le altre storie ma, come potrete
immaginare, sono piena di casini...
pps: un grazie immenso a tutti coloro che hanno letto il primo capitolo ed hanno commentato e aggiunto ai preferiti/seguiti/ricordati :D
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"Non credi di aver esagerato con le decorazioni, Santana?"
cominciò Rachel guardandosi attorno "Specialmente
con le luci... sembra di essere a Times Square...".
"Strano che proprio tu stia parlando di luci, visto che la settimana di
Hannukkah, ci sembrava improvvisamente di trovarci in discoteca
con tutte quelle luci ad intermittenza..." rispose Santana sbuffando.
"Non a caso Hannukah è la festa delle luci..."
"Non a caso lo è anche il Natale!" replicò ancora
la latina.
"Non è vero!" sbottò Rachel.
"Non è vero!"
la imitò Santana facendole una linguaccia.
"Santana se non la finisci giuro che- Ow!" esclamò la
brunetta chiamando "Quinn!"
"Shh! Smettetela, i bambini si erano quasi addormentati!"
esclamò la bionda affacciandosi alle scale dal piano di
sopra
seguita da Brittany.
"Ma mi ha tirato una palla dell'albero di Natale!"
"Santana!" esclamò la ballerina scioccata.
"Che c'è? Si stava comportando da rompi pa-"
cominciò la
mora per poi dare un'occhiata veloce al barattolo delle parolacce e
terminare con "rompi
tasche..."
"Non potreste per una volta almeno provare a portare avanti una normale
conversazione!?" insistette Quinn.
"Fatelo per noi... per Natale." provò Brittany.
Santana spostando lo sguardo tra le tre donne nella stanza, dopo
qualche secondo di indecisione, si
voltò sbuffando verso Rachel dicendo con un tono meccanico
"Devo
andare a ritirare la torta per questa sera. Vieni?" per poi sorridere
alle due bionde.
"Ehm..." si fece sentire Brittany schiarendo la voce.
"Ok, allora! Berry-" ricominciò Santana per poi riprendersi
al volo "-Rachel,
ti piacerebbe venire con me a ritirare la torta per questa sera?"
"Mi piacerebbe molto, Santana." rispose la brunetta sorridendo
soddisfatta "Prendo la giacca e possiamo andare."
"Cercate di tornare a casa con tutti gli arti e senza evidenti segni di
colluttazione..." scherzò Quinn sorridendo a Brittany.
"Non garantisco nulla..." commentò Santana a bassa voce.
Uscendo di casa Rachel si diresse verso la sua macchina dicendo
"Prendiamo la mia macchina. Guido io.".
"Si, come no, Nuvolari... Prendiamo la mia, e senza fare storie."
"Perchè!?"
"Vogliamo chiederlo alla Toyota che hai lasciato senza freno a
mano che
è andata a schiantarsi contro la macchina di Puck
che poi è andata a finire addosso a
quella di Finn?" insistette la mora sollevando le sopracciglia.
"E va bene. Puoi guidare tu. Per questa volta." rispose la diva salendo
nella macchina di Santana.
"Allora, come va con Christian?" chiese la latina uscendo dal vialetto.
"Benissimo..." sorrise la brunetta "Mangia e dorme. La notte un po'
meno, ma va più che bene! Ed è già
così
intelligente."
"Berry ha sei settimane..."
"E allora?"
"Come puoi dire che sia già intelligente?"
"Perchè lo sò. E' ovvio che sia intelligente...
è mio figlio."
"Certo..." sorrise Santana squotendo la testa.
"E voi neo mamme? Come ve la cavate con Grace?"
"Quella bambina è perfetta, lo giuro. Non piange mai, ha
sempre
un sorriso su quel minuscolo visino, ride per qualunque cosa... e
soprattutto, grazie al cielo, dorme sempre come un ghiro..."
"Mi ricorda qualcuno..." commentò Rachel con un sorriso.
"Appunto. E' perfetta come Brittany."
"Io parlavo del "dorme
sempre come un ghiro"..."
"Credi che sia possibile che mi somigli pur- beh, pur non essendo
geneticamente legate?"
"Stai scherzando?! Gli studi di un illustre pediatra austriaco sono
stati pubblicati giustappunto la settimana scorsa su una
famosa rivista per l'infanzia che io e Quinn leggiamo dal concepimento
di Charlotte, rivista che poi ovviamente ti suggerirò e..."
si
interruppe Rachel "Dicevo?"
"Cominci a perdere colpi, Barbra... Dicevi del pediatra austriac-"
"Oh già, dei suoi studi che dimostrano come nei
bambini, così come negli animali, abbiano più
influenza i comportamenti
inculcati che quelli innati. Quindi è ovvio che ti somigli,
sei
sua madre!"
"Davvero?"
"Guarda Charlotte." cominciò la brunetta "Chiunque al colpo
d'occhio direbbe che è la mia copia identica ed invece-"
"Diarrea verbale e fissa per i musical a parte è
incredibilmente simile a Quinn."
"Esatto! Ed anche nei piccoli gesti! Come quando sorride ed abbassa gli
occhi!" insistette la brunetta.
"Già...e per il lato psycho, aggiungerei..."
annuì la
latina continuando a guidare con un
sorriso sul volto, per poi cominciare "E bello pensare che Quinn e
Brittany ora ci staranno immaginando ridotte a brandelli e consumate
dall'odio reciproco..."
"Noi non ci odiamo..." rispose Rachel.
"Ne sei così sicura?" rispose Santana seria.
"Noi non ci odiamo, Santana!" insistette la diva.
"Maddai..." replicò ovvia la latina voltandosi un momento a
guardarla.
"Ogni tanto credo che gli altri Gleek ancora lo pensino davvero."
osservò Rachel.
"Lasciamoglielo pensare allora..." scherzò Santana
parcheggiando "Hai già dato il regalo a Quinn?"
"Quale degli innumerevoli?" sorrise soddisfatta la brunetta.
"Quello che ti ho suggerito io, ovviamente..."
"Oh, non ancora... quello glielo darò stasera in privato.
Rimarrà a bocca aperta."
"Vorrei vedere. Una collana scelta da Santana Lopez farebbe rimanere
tutti a bocca aperta. Cavolo, anche un ferro vecchio scelto da me
farebbe
faville..."
"Invece tu? Hai già dato il regalo speciale a Britt?"
"No. Stessa cosa. Voglio darglielo stasera." rispose la latina per pio
aggiungere "E spero per te che non ti sia lasciata sfuggire nulla,
altrimenti
rapirò vostro figlio e lo farò crescere come il
nuovo
Ozzy Osbourne tenendolo pericolosamente lontano dalle parole Broadway e
musical."
"Non oseresti."
"Oserei eccome." insistette la mora per poi rivolgersi al negoziante
"Salve, siamo qui per ritirare la torta al cioccolato a nome
Pierce-Lopez."
"Pierce-Lopez...
Ancora non riesco a crederci..." commentò Rachel con un
sorriso.
"E' stato un-..." rispose subito la mora per essere di nuovo interrotta.
"Un errore del notaio, si come no... "
"E poi sta zitta Fabray-Berry..." replicò Santana.
"E' Berry-Fabray." ribattè subito la brunetta.
"Si, nei tuoi sogni... li ho scritti io quei documenti e non hai idea
di quante volte si ripeta il nome Rachel Fabray-Berry... oh
e non dimentichiamo che ora abbiamo anche Charlotte e Christian Fabray-Berry!"
insistette la latina facendo
incassare il colpo a Rachel che rispose con un annoiato "E' chi comanda
in casa che conta davvero, per la cronaca..."
"A proposito di prole,
dov'è il mio scricciolo?"
"Il tuo scricciolo è da Mike e Tina a giocare con Philip e
Laura. Anzi a quest'ora l'avranno già riaccompagnata a casa
vostra. Quanto ci
mettono a prendere questa torta? La stanno preparando al momento?"
"Ehi, le battute astiose sono le mie. Torna ad essere quella noiosa e
logorroica, te..."
"E' quello che succcede a frequentarti ogni santo giorno..."
"Ammettilo che ti piace..." sorrise la mora.
"Ecco la torta Pierce-Lopez." disse il negoziante riapparendo dal retro.
"Grazie. E buon Natale" rispose Santana uscendo, seguita da Rachel.
Arrivate a casa le due ragazze avevano trovato come previsto Charlotte
ad aiutare la mamma e Brittany a preparare la tavola.
"Siamo a casa." esclamò Santana rientrando, tenendo la porta
aperta per Rachel e la torta, per poi aggiungere con un sorriso
"E siamo sorprendentemente tutte intere."
"Zia San!" esclamò Charlotte lanciandosi ad abbracciare le
gambe della mora.
"Ciao Scricciolo... qualcosa mi fa pensare che devi chiedermi
qualcosina..."
"Posso aprire un regalo, Zia? Uno solo? Per favore?"
supplicò
letteralmente la bambina esibendosi nella migliore performance mai
vista di occhioni dolci.
"Perchè lo stai chiedendo a me?" domandò confusa
la mora.
"Perche mamma ha detto che Babbo Natale si arrabbia se prima non si
chiede il permesso al padrone di casa..."
"Oh certo... quindi agli occhi dello stato sono Santana Pierce-Lopez,
ma agli occhi di Charlie sono la padrona di casa?" chiese ironicamente
Santana guardando Quinn e Brittany sorridere, e sentendo Rachel
mormorare "Te l'ho detto, è chi
comanda in casa che conta davvero...", per poi
tornare a
rivolgersi alla bambina "Sai che ti dico? Visto che io sono la padrona
di casa, quella che conta davvero, Babbo Natale non si
arrabbierà se aprirai due regali
invece di uno!"
"Si!" esclamò la bambina saltellando "Grazie!"
"Ottimo lavoro. Ora qualunque cosa scarterà la
terrà lontana dalla cena..." commentò Rachel.
"Guarda il lato positivo... Charlie sarà talmente sfinita
dal
giocare con i suoi regali, da crollare appena toccherà il
suo
lettino, permettendoti così di scartare almeno un regalo
prima
di domattina..." replicò la mora indicando Quinn.
"Santana!" esclamò la brunetta arrossendo per poi guardare
la moglie "Quinn! Dille qualcosa, per favore!"
"E' Natale Rach, cerchiamo di essere tutti più pazienti...
ok?" sorrise la bionda.
"Wow!" esclamò nel frattempo Charlotte aprendo il suo primo
regalo.
"Fossi in te prenderei la macchina fotografica, Quinn..." sorrise
Brittany guardando la reazione della bambina.
"E' un karaoke!"
"E' un karaoke, professionale."
aggiunse Santana inginocchiandosi e indicando i vari tasti "Vedi?
Con questo puoi anche registrare e con questo puoi poi riascoltare la
tua voce..."
"Come faceva Babbo Natale a sapere che volevo proprio questo?!"
"Beh, diciamo solo che Babbo Natale sapeva che usavi un po' troppo
spesso quello nel seminterrato che appartiene ad una certa Rachel
Barbra
Berry... la conosci per caso?"
"E' la mia mamma!" sorrise la bambina per poi tornare ad osservare il
suo nuovo personalissimo karaoke.
"Non preoccupatevi" cominciò Brittany sorridendo alle due
ragazze "Ha il volume regolabile fino ad un massimo..."
Quinn tirò un evidente sospiro di sollievo per poi chiedere
"Di chi è stata l'idea?"
"Santana si è occupata dello shopping Natalizio... io avevo
troppo da fare con Grace..." sorrise Brittany fiera della moglie.
"E' stata davvero una bella idea questa... devo concedertelo
Santana..." ammise Rachel annuendo.
"Grazie, Yentl."
"Posso aprire anche questo, zia San?!" chiese eccitata Charlotte.
"Come da patti. Puoi aprirne un altro." ribadì la latina.
"Questo pacco l'ho già visto! Era sotto il nostro albero!"
cominciò la bambina scartando il regalo per poi voltarsi
confusa
verso le mamme "E' un casco?"
"Ed una lettera. Avanti, leggi cosa c'è scritto..."
la invitò Quinn piegandosi al
livello della figlia e voltando l'involucro dalla parte del mittente.
La bambina impiegò qualche secondo a leggere "Corso di
equitazione!?"
"Esattamente." spiegò Rachel "Babbo Natale ha saputo di
questa
tua passione e così a primavera comincerai il tuo corso di
equitazione ed il casco ovviamente è parte
dell'equipaggiamento!"
"Sempre se nel frattempo non diventerà una patita di
acrobazie
in bicicletta e preferirà una BMX al cavallo...."
commentò Santana sorridendo a Brittany e Quinn.
"Cosa che non succederà mai..." rispose Rachel.
"Tanto il casco ce lo ha già..."
insistette la mora.
"Non succederà mai." insistette la brunetta con uno sguardo
terrorizzato.
"Grazie mille!" esclamò la bambina andando ad
abbracciare le mamme
Dopo la cena, Santana aveva convinto Rachel e Quinn a far
scartare
un altro regalo a Charlotte, e le ragazze l'avevano presa in giro
dicendo
che come al solito la prima a cedere ai capricci della bambina era
sempre lei.
Stavolta il regalo di Charlotte era stato un blu ray del suo ultimo
cartone preferito ed educatamente la bambina aveva chiesto se poteva
andare subito a vederlo nel salone, cosa che le era stata ovviamente
permessa, visto che al momento il fratellino e la cuginetta avevano
bisogno di più attenzioni.
"Devo ammettere, Santana," cominciò Rachel "Che con Grace in
braccio sembri decisamente meno diabolica e più..."
"Angelica?" suggerì la mora senza staccare gli occhi dalla
bambina tra le sue braccia.
"Oh, no, no... stavo per dire umana..."
sorrise la brunetta.
"Grazie, anche te nelle vicinance di Christian e, sporadicamente di
Charlotte, perdi un po' della tua innata repellenza, Gimli."
"Gimli?" si intromise Quinn curiosa giocherellando con le manine di suo
figlio "Questo mi è nuovo."
"Già, sto leggendo "Il
signore degli anelli". Da quando siamo in
maternità ho riscoperto la passione per la lettura nel poco
tempo libero..."
"Ne abbiamo sentito parlare..." sorrise Rachel alzandosi a prendere un
pacco sotto l'albero per poi trascinarlo fino a Santana "Per te..."
"Non ne uscirà fuori un lurido, puzzolente, nano in armatura
pesante... vero?" sorrise la mora passando delicatamente Grace a
Brittany, per poi piegarsi a scartare lentamente l'involucro.
"Non mi ricordo di averlo incartato..." rispose Quinn.
"Libri!" sorrise Santana osservando distratta i pezzi all'interno, per
poi sollevare un volume e spalancare gli occhi ed esclamare "Porca put-"
"Santana!" la ripresero in coro le altre tre donne.
"Ti ho sentito zia San!" rispose dal salone la bambina.
"Paletta! Ho detto porca paletta!" si riprese la donna per poi tornare
a guardare i libri.
"Allora?" domandò Quinn curiosa, alzandosi "L'intera saga di
Harry Potter!"
"Ma non è un libro per bambini?" chiese Rachel.
"Per bambini!? Non scherziamo col Sacro!" esclamò quasi
offesa Santana per
poi aggiungere "Io non credo che voi abbiate realizzato il valore di
questa collezione..."
"Ah si?" chiese Quinn curiosa.
"Q. questi libri hanno praticamente la nostra età. Sono
prime stampe... in men che non si dica varranno una fortuna..."
"Ci stai suggerendo di riprenderci i libri?" chiese curiosa Rachel.
"Oh, no, no, no... Una cosa regalata è incatenata..."
rispose Santana imitando la voce di Charlotte.
"Ad ogni modo conosciamo il valore dei libri..." sorrise Quinn
"Consideratelo un investimento per il futuro... magari ci pagherete il
college per Grace..."
"Oh, no... per quello c'è già il barattolo delle
parolacce..." sorrise Brittany indicando il contenitore strapieno
"Grazie, davvero." sorrise felicissima la mora, per poi allontanarsi e
dire "Anche
noi abbiamo qualcosa per voi... per Quinn, nello specifico..."
La mora rientrò trascinando uno scatolone alto e stretto.
"E' un televisore?"
"No, è meglio..." sorrise Brittany soddisfatta.
La bionda scartò con sorprendente velocità il
regalo per
poi lasciarsi sfuggire un sospiro, capendo cosa aveva di fronte "Un
piano da disegno!?"
"Così la smetterai di disegnare sulla tua scrivania
inclinandola con dei libri sotto i piedi..." sorrise Santana.
"Come fai a saper-"
"Diciamo solo che abbiamo la stessa visione del tuo studio, che voi
avete del nostro salone..." spiegò la mora per poi
aggiugnere
"Una visione molto
chiara..." e sorridere soddisfatta una volta fatta arrossire Quinn.
"Vale sempre la storia del facciamo finta di niente?" chiese la bionda
imbarazzata.
"Per la sanità mentale comune, direi di si..."
annuì Santana.
"Bene!" esclamò Quinn in risposta avvicinandosi ad
abbracciare
le amiche, ringraziandole, per poi chiedere "Santana mi aiuteresti a
prendere una cosa dalla macchina?"
La mora annuendo seguì Quinn per rientrare poco dopo con un
ingombrante e pesante pacco, addobbato con un fiocco blu e la scritta
"Per Brittany".
"E questo è per te, Britt..." sorrise Rachel per poi
porgerle un
libretto "Ti conviene guardare qui invece di aprire la confezione..."
"E' una sedia a dondolo!" esclamò velocemente la ragazza
come
fosse stato un quiz "Come quella che avevamo nella stanza di Grace...".
"Abbiamo saputo da Santana che la vecchia sedia ha avuto un piccolo
inconveniente, dovuto ad attività di coppia non consone alle
effettive
possibilità di una sedia a dondolo..."
"Che c'è? Non c'era scritto tra gli avvertimenti... ho letto
prima!" tentò di giustificarsi la mora.
"San! Dobbiamo montarla prestissimo! A Grace piaceva tanto mangiare
mentre mi dondolavo!" esclamò Brittany.
"Già, quella poltrona manca anche a me..." sorrise sognante
la latina.
"Santana!" sbottò Rachel scioccata.
"Ad ogni modo ti prometto che sarà la prima cosa che faremo
domattina."
rispose Santana per poi correggersi con un sorriso soddisfatto
"Facciamo la seconda..."
"Beh, con questo anche i nostri regali sono finiti!"
continuò la latina cercando di provocare Rachel.
"Un momento- io- ed io?" chiese puntuale la brunetta.
"Il tuo regalo è il piano da disegno di Quinn! Non sei
felice
che ora la scrivania dello studio rimarrà solamente
l'ennesima
superficie utile ad incontri clandestini lontani dalle pure orecchie di
Charlie?"
"Cosa?"
"Stavo scherzando, Berry..." sorrise la mora prendendo una bustina
appesa all'albero per poi passarla alla ragazza, schiarirsi la voce e
cominciare a leggere parte del biglietto
"Cara Polly Pocket, anche quest'anno sei così fortunata da
passare il Natale con noi, invece che in una mensa per poveri a
litigarti l'ultima ala di pollo col barbone di turno, e per questo
siamo felici. Siamo felici di averti come vicina di casa anche quando
illumini a festa la nostra camera da letto nella settimana di Hannukkah
tanto da farla sembrare uno strip club. E per questo te ne sono veramente
grata. Seriamente, dal profondo del mio cuore." disse la mora
portandosi
una mano sul petto, annuendo "Ma soprattutto siamo felici di averti
come vicina di casa quando, puntuale, ogni sabato pomeriggio, invii la
tua loquace e instancabile prole a bussare alla nostra porta,
tanto per avere un po' di prezioso ed -ehm- rumoroso
intrattenimento con Quinn (e per questo abbiamo già in
mente un piano-vendetta da attuare nei prossimi quindici anni, ma
questa
è un'altra storia). Per questo il nostro regalo di Natale
include una settimana intera di baby sitting per Charlie e Christian e
quei due
pezzi di carta che troverai in questa busta... Buon Natale. Santana,
Brittany e Grace." terminò Santana passando la busta alla
ragazza.
"Posso aprire?" chiese la brunetta.
"No, Berry, usa i tuoi raggi x..." sbottò Santana.
La brunetta sorridendo apri lentamente la bustina di carta per poi
lasciarsi sfuggire un "OMMIODIO!"
"Ed ecco che parte..." commentò Brittany cercando di
proteggere le piccole orecchie di Grace.
"Sono i biglietti per le celebrazioni degli ottant'anni di Barbra!"
gridò Rachel guardando Quinn "A New York! Per sette giorni!"
"Esattamente." annuì la latina.
"Co-Come avete fatto a trovarli!? Sono terminati da mesi! Come!?"
gridò praticamente Rachel.
"Tesoro, forse dovresti calmarti..." provò Quinn poggiando
una mano sulla spalla della moglie.
"No! Devo sapere come! Questa- questa è magia! Anzi,
è stregoneria!"
"Ho chiesto ad un amico del consiglio d'amministrazione che conosce
gente ai piani alti..."
"Io- Santana, Brittany, io-" cominciò a balbettare Rachel
"Io- davvero non so come- questo è un sogno- io-"
"No. No, Berry se stai per piangere prendi direttamente la porta prima
che ti ci fiondi io in pieno e collaudato stile
buttafuori." disse Santana guardando
schifata la brunetta.
"Si. Cioè no. Hai ragione." cominciò la diva
respirando
profondamente "Ora mi passa. Ora mi passa... Ma ci pensate!? Saremo a
New York per il compleanno della divina Barbra!"
"Ok. Ancora un fiato e prendo il cloroformio. Lo giuro." insistette
Santana per essere poi praticamente placcata da un abbraccio di Rachel.
"Grazie Santana. Grazie davvero..." mormorò la brunetta
stringendo l'amica.
"Ne hai ancora per molto?"
rispose Santana nascondendo un sorriso, cercando di sembrare scocciata.
"E grazie Britt!" sorrise Rachel andando a ringraziare anche Brittany,
facendo una carezza alla piccola testa di Grace.
"Che ne dite, vogliamo finalmente mangiare la torta?" propose Quinn
sorridendo alle altre donne.
"Era ora!" sorrise Brittany passando Grace a Santana per andarsi ad
occupare dellla torta.
Dopo aver praticamente terminato la torta ed aver parlato del
più e del meno per più di un'ora, Rachel e Quinn
decisero
di tornare a casa per mettere a letto Charlotte che era oramai
pesantemente addormentata sul divano del salone.
"Credo che sia arrivata l'ora di andare..." cominciò Quinn
andando a prendere in braccio un'alquanto insonnolita Charlotte dal
divano.
"Lasciate tutto qui, domani quando volete venite a recuperare i
regali." offrì Brittany.
"Grazie" sorrise Rachel recuperando però velocemente i suoi
due biglietti per ficcarli nella sua borsa.
"Hai intenzione di abbracciarli nel sonno stanotte?" domandò
Santana.
"Forse. Sicuramente li terrò sul comodino..." rispose la
brunetta coprendo Christian per poi sistemarlo nel suo passeggino per
poi aggiungere "Ripensandoci, saranno
più al sicuro sotto il
cuscino, .".
"Buonanotte ragazze... grazie per la serata e per tutto il
resto..." sorrise Quinn uscendo.
"Grazie a voi e buon Natale..." rispose Brittany.
"Buonanotte e buon Natale!" salutò Rachel seguendo Quinn.
"Allora... siamo rimaste solo noi donne di casa..." cominciò
Brittany.
"Andiamo ad accoccolarci sul lettone?" propose
Santana con un sorriso giocando con i piedini di Grace.
"Cominciate a salire. Tolgo le cose dal tavolo e vi
raggiungo."
"Non toccare niente, Brittbritt. Sistemiamo domattina con calma...
andiamo..." rispose la latina aspettando che Brittany la raggiungesse
per iniziare a salire le scale.
Come ogni sera le ragazze si erano piazzate ai loro rispettivi lati del
letto, sistemando Grace nel mezzo in un piccolo nido di coperte.
"E' bellissima..." cominciò Santana come ogni sera, da sei
settimane.
"Ora che è meno grinzosa e comincia a sorridere lo
è ancora di più..."
"Nah... è stata perfetta dal primo istante di vita. Forse
era un po' troppo rossastra, ma pur sempre splendida..."
"Guarda, guarda! Sta sbadigliando!" sussurrò la bionda "La
adoro quando sbadiglia, sembra un gattino..."
"Già... è super tenerissima... e del profumo
vogliamo
parlarne?" cominciò la mora poggiando il naso sulla testa
della
figlia "E' come il profumo dei libri nuovi, ma mille volte
più
buono e dolce!"
"Stai paragonando Grace ad un libro?" sorrise la bionda.
"Certo che no. E' difficile paragonarla a qualunque altra cosa... Lei
è la cosa più bella dell'universo..."
spiegò Santana accarezzando i capelli della bimba per poi
alzarsi.
"Dove vai?"
"Ho una cosa da darti..."
"San, avevamo detto niente regali tra noi quest'anno!"
"Mi conosci... non sono fatta per rispettare le regole, Britt..."
sorrise la mora tornando sul letto con un pacchettino "E questo
è per te..."
"San..."
"Avanti, aprilo."
Brittany aprì velocemente l'involucro, per poi aprire la
scatolina e scoprire un anello in oro bianco attraversato da una
striscia di minuscoli diamanti.
"Santana... io- non so cosa dire..."
"Guarda all'interno, c'è un incisione..."
"I love you like never
before" lesse Brittany sorridendo commossa "Ti amo anche io
San, come mai prima d'ora ed ogni giorno di più..."
"Ti piace?"
"Lo adoro... ma io non ho niente per te..."
"Lo so che queste parole suoneranno incredibilmente ridicole,
specialmente per il fatto che stanno uscendo dalla mia bocca... ma mi
hai fatto il regalo più bello e profondo ed immenso che
potessi farmi,
Britt... Non c'è niente di più bello di Grace ai
miei
occhi..." rispose Santana per poi aggiungere "In sincerità
comincio a pensare che lo sia anche agli occhi di molti..."
"Ora non so come ringraziarti..."
"Oh io un'idea ce l'avrei..." sorrise la mora.
"San!"
"Per una volta non è quello che pensi..."
"Ah no?"
"No stavo pensando che, solo per stanotte, potremmo tenere Grace a
dormire con noi... Infondo è il nostro primo Natale con
lei... dobbiamo
renderlo perfetto..."
"Hai ragione. Per stanotte può dormire tra noi. Ma solo per
questa notte, altrimenti conoscendoti la terrai tra noi
finchè
non avrà vent'anni."
"Vent'anni è un po' troppo... ma fino a quindici non ci
sarebbe niente di male..."
"E quando Grace avrà un fratellino, o una sorellina? Cosa
faremo?"
"Compreremo un letto più grande..." propose Santana con un
sorriso innocente "Un letto di quattro metri per sette!"
"Certo e poi dovremo comprarci una casa nuova..."
"Nah... dopo non saprei con chi divertirmi..." sorrise Santana
indicando con uno sguardo alla finestra la casa delle due amiche
accanto alla loro.
"A proposito credevo che volevi dare loro le foto che abbiamo scattato
il giorno della nascita di Grace e Christian... Loro ce le hanno
date..."
"Gliele ho date." rispose la mora continuando a giocherellare con i
capelli della figlia.
"Quando?"
"Ho preparato un album e gliel'ho lasciato incartato sotto l'albero..."
spiegò la latina.
"Aaw... sei così dolce..."
"Non lo diresti se avessi visto la foto che ho messo in copertina: una
splendida vista dei paesi bassi di Qui-"
"San!" scattò Brittany spalancando gli occhi.
"Nah, non è vero... Non sono così perfida...".
"Non lo sei affatto... Sei dolce e affettuosa e protettiva... sei
perfetta..."
"Ora non esagerare... o il mio ego sarà presto in
competizione con quello di Berry." rispose scherzando Santana.
"Buon Natale, San..." disse la
bionda avvicinandosi a baciare la moglie.
"Buon Natale, Britt..." rispose Santana con un sorriso nel bacio.
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Capitolo 3 *** Valentine's day ***
as
"Posso dirti un segreto Brittbritt?" disse la latina
corrugando le sopracciglia.
"Oh Dio!" esclamò Brittany.
"Cosa?"
"Non sei stata te ad investire Lord Tubbington Secondo, vero?"
"Britt! No, che non sono stata io!" sbottò la latina.
"Ma se fossi stata tu, me lo avresti detto... vero?"
"Certo che te lo avrei detto! Lo sai, fra noi non ci sono segreti..."
sorrise Santana allungando la mano fino a stringere quella della moglie
di fronte a lei.
"Tranne questo che devi dirmi..."
"Già..." annuì Santana abbassando lo sguardo, per
poi
alzare il viso e dire "Mi sento davvero in colpa a pensarlo, Britt...
ma sono contenta che per una sera siamo solamente io e te, come una
volta... Sei arrabbiata?"
"Cosa? No, San!" sorrise la bionda "Anche a me fa piacere starmente una
serata sole solette... e poi Grace starà benissimo con i
nonni!"
"Spero per lei che si siano ben ficcati in testa che, non importa
quanto le parleranno in spagnolo, non lo imparerà comunque
al
momento..." commentò Santana.
"Non vedo l'ora di sentirvi parlottare in spagnolo!" sorrise Brittany.
"Davvero?"
"Si! Sei fantastica quando parti con i tuoi sproloqui,
riesco già ad immaginare quanto sarà fantastico
vederti
insegnare la lingua a Grace..." insistette la bionda.
"Non ti farebbe sentire esclusa?" chiese Santana preoccupata.
"So che non sono mai stato un fenomeno nella classe di Mr. Schue ma
puoi sempre insegnarmelo..."
"Conosco un paio di trucchetti che di sicuro ti farebbero entrare in
testa lo spagnolo, sai?" sorrise la latina sollevando le sopracciglia
suggestivamente.
"San! Imparerei solamente frasi con "Dios" ed altre
parole, e parolacce soprattutto,
che non mi sembra il caso di tirare fuori in questo contesto..."
Santana sorrise alle parole della moglie per poi guardarsi intorno e
osservare "Qualche anno fa questo locale sarebbe stato stracolmo di
ragazzi..."
"Con qualche anno fa intendi dieci anni fa?"
"Già..." sorrise Santana nostalgica.
"Ricordo le feste di Kurt e Sugar come fossero ieri..." disse Brittany.
"Io ricordo in particolar modo quella di Sugar..." sorrise Santana per
poi aggiungere "Una delle notti più belle della mia vita."
"Quali sono le altre?" chiese Brittany curiosa.
"Beh, la sera del nostro matrimonio... la sera della festa del
diploma... la notte in cui è nata Grace..."
"La sera del matrimonio di Quinn e Rachel..." aggiunse Brittany.
"E ricordi quella sera in cui beccammo Schue e la Pillsbury presi dalla
passione? Beh, se
così si puo' chiamare..."
"La ricordo eccome... per evitare di schiantarci decidemmo di fermarci
direttamente al parcheggio della scuola!" sorrise Brittany.
"Quella sera si che abbiamo rischiato..." annuì Santana con
un brivido "Ma ne è valsa veramente la pena!"
"Puoi dirlo forte!" esclamò Brittany per poi dire "Guardati
attorno..."
"Mmm... dovrei notare qualcosa?" chiese Santana confusa.
"Beh, la metà delle persone in questo locale ha la nostra
età... forse anche loro erano qui ai party di Kurt e
Sugar..."
sorrise la bionda per poi aggiungere "Siamo solo cresciuti..."
"Britt..." sospirò Santana "Mi hai appena fatto sentire
vecchia..."
"Mpf... non sarai mai vecchia tu, San..." sorrise la bionda per poi
distrarsi e guardare confusa alle spalle della moglie.
"Che c'è?" chiese la latina voltandosi, cercando di
individuare
cosa stesse attirando l'attenzione di Brittany per poi concentrarsi e
sentire una voce familiare, nascosta da un cameriere.
"No!" esclamò Santana realizzando che quella voce poteva
appartenere alla sola ed unica Rachel Berry.
"No, no, non qui! Non stasera! No!" continuò la latina come
un
mantra per poi commentare "E come diavolo è vestita!? Sembra
che
l'abbiano bombardata con secchi di vernice gialla...".
"Non capisco quale è il problema..." disse Brittany
continuando ad osservare l'amica.
"Brittany! Nasconditi, vai sotto il tavolo, diventa invisibile, fa
qualunque cosa ma non-"
"BRITTANY!" esclamò Rachel superando agilmente il cameriere.
"Merda!" sbottò la latina, dando un pugno al tavolo.
"Santana!" esclamò Brittany allungando la mano sul tavolino
"Mi devi un dollaro..."
"Davvero Britt!? Il canarino Titti ci ha appena scovato nella nostra
serata, e terrei a specificare esclusivamente
nostra, e vuoi che sganci un dollaro per quel barattolo!?"
"Devi pagare comunque San..."
"San! Britt!" esclamò Rachel arrivando al tavolo di corsa.
"Ed ecco che la nostra serata va a farsi benedire..."
sussurrò Santana.
"Ehi! Anche voi dal caro vecchio Breadstix?" sorrise la bionda.
"Non proprio..." cominciò Rachel spostando lo sguardo tra
Santana e Brittany, per poi dire "Non pensavo sarebbe stato
così
pieno... non ho prenotato..."
"Woah! Questa non me l'aspettavo!" esclamò Santana
scoppiando a
ridere "Rachel Berry che non prenota per la sera di San Valentino!?"
"Non ridere San..." disse Brittany sotto sotto divertita.
"Che c'è, Barbra? Cominciamo a perdere colpi?"
continuò Santana piegata in due per le risate.
"Ero presa dalla programmazione del viaggio a New York per il
compleanno della divina Barbra e-"
"E ad aprile, Berry!"
"Non si è mai troppo preparati per Barbra!" cercò
di giustificarsi Rachel.
"Oh, quindi non si è mai abbastanza preparati per Barbra...
ma
non per Quinn?" sorrise Santana "Non vedo l'ora di ripeterle questa
frase..."
"Non oseresti!"
"A proposito... Quinn?"
"E' andata a portare i bambini dai nonni e sarà qui a
momenti..." rispose la brunetta guardandosi attorno preoccupata, per
poi chiudere gli occhi, prendere un respiro e dire "Ok. Sto per farvi
una proposta che non potrete rifiutare."
"Qualcuno ha visto il Padrino di recente?" sorrise Santana.
"Si. Quinn ha voluto che lo vedessi e-" cominciò Rachel per
poi
interrompersi e riprendere "L'offerta. Parliamo dell'offerta."
"Sono tutta orecchi." sorrise la latina.
"Se direte a Quinn che avevo organizzato la serata di San Valentino,
qui, con voi... vi offro una settimana intera di baby-sitting a Grace,
così che potrete passare non una serata... ma un'intera
settimana solamente per voi..."
Brittany annuì praticamente già convinta, mentre
Santana sembrò pensarci su.
"Santana hai intenzione di pensarci ancora per molto!?"
sbottò la brunetta "Il tempo stringe!"
"Se aggiungi all'offerta la videocamera super accessoriata di Quinn,
col super Hd-blu ray-quello che è, accetto..." rispose la
mora.
"Santana so esattamente cosa vorresti fare con quella telecamera e non
sono disposta a concederti la preziosa videocamera di Quinn, che tra
l'altro è la stessa con cui riprendiamo i nostri bambini!"
"Oh, che peccato..." commentò Santana "Dì a Quinn
che le
auguro una magnifica serata in uno di quei pochi locali, squallidi per
forza di cose, che ancora avranno posto per questa serata..."
"Ok! Ok! Accetto!" esclamò la brunetta dopo qualche secondo
di
combattimento interiore "Ma prima di restituirmela promettimi che
controllerai di non aver lasciato nessun video nella memoria e
promettimi che sarà perfettamente disinfettata..."
"Abbiamo un accordo, Berry..." sorrise Santana, per poi fare cenno al
cameriere chiedendo di aggiungere due posti al loro tavolo.
"Ed ora spera che Q, non impieghi una vita ad arrivare qui... o potrei
cambiare idea..." commentò la latina.
Mezzora dopo Quinn non si era ancora fatta vedere, cosa che cominciava
a mandare Santana su una cattiva direzione.
"Eccola!" esclamò finalmente Rachel scattando in piedi per
farsi
vedere dalla bionda, che avvicinandosi rimase un momento confusa a
guardare il tavolo.
"Sorpresa... Yay..." disse Santana con l'espressività di un
frigorifero.
"Cosa ci fate voi qui!?" chiese la bionda con un sorriso.
"La domanda sarebbe un'altra in realta..." cominciò Santana
guardando Rachel "Ma siamo qui per festeggiare San Valentino. Insieme."
"Un doppio appuntamento come ai tempi del college!" sorrise Brittany
battendo le mani eccitata.
"Wow, Rach... è stata un'idea fantastica questa!"
esclamò
sorridente Quinn prendendo il suo posto vicino a Brittany.
Santana guardò un momento confusa Rachel, seduta al suo
fianco, per poi
domandare "Mi spieghi per quale motivo finisci sempre per sederti
vicina a me?"
"Non mi siedo sempre vicina a te."
"Scommettiamo?" rispose provocatoria Santana.
"Scommettiamo che morirò di fame se non ordiniamo entro
cinque
minuti?" si intromise Brittany afferrando sul tavolo la mano della
moglie, sollevando suggestivamente le sopracciglia.
La cena, piccoli incidenti a parte, era andata alla grande.
Quinn e Brittany si erano ritrovate come sempre a fare da arbitri ai
momenti di reciproco fastidio delle mogli, ma la cena era stata un
successo in fine dei conti.
"Mi sta mettendo tristezza vedere Breadstix senza una degna festa di
San Valentino..." cominciò Brittany "Che ne dite se andiamo
a
farci una passeggiata?"
"Per me va più che bene." si disse daccordo Quinn.
"Vogliamo andare?" propose Santana.
"C'è il conto da pagare, Santana..." osservò
Rachel.
"Ti sbagli, ovviamente, visto che abbiamo già sistemato
tutto quando abbiamo
prenotato..." rispose Santana guardando l'amica in
cagnesco.
"Giusto!" esclamò Rachel riprendendosi.
"Dove andiamo ora?" chiese Quinn.
"Io ho un'idea." sorrise Brittany.
Quindici minuti dopo, Brittany aveva guidato le altre fino al vecchio
McKinley High.
Una volta scesa dalla macchina Quinn chiese curiosa "Cosa ci
facciamo qui?"
"Ci facciamo un giretto sulla memory
lane!" sorrise Brittany prendendo per mano Santana, per
guidarla verso il campo di football.
"E come pensi di entrare Brittany?" domandò Rachel
preoccupata.
"Vedrai, Rach..." rispose la bionda lanciando un'occhiata a Quinn che
improvvisamente rispose "Oh-oh! Ho capito!"
Santana corse verso il vecchio angolo di rete che sapeva era fissata a
malapena da un paio di giri di fil di ferro, per poi guardare Quinn e
Brittany ed esclamare "Si! Nemmeno la Sylvester se ne è mai
accorta a quanto pare!".
"Avanti!" sorrise la mora aprendo uno spiraglio per far passare le
altre.
"Wow..." sospirò Quinn andandosi a sedere sugli stessi primi
spalti su cui si era seduta un'infinità di volte con Santana
e
Brittany nella loro divisa da Cheerios.
"E' strano ritrovarsi qui dopo tanti anni..." osservò Rachel
andandosi a sedere vicino a Quinn.
"E' strano ritrovarsi qui dopo tanti anni ed avere finalmente una
maledetta luce accesa..." osservò Santana "Una volta qui era
buio da far paura!"
"Già..." osservò Quinn sospirando.
"Ok, ora prima che finiamo per piangere sui bei vecchi tempi"
cominciò Santana prendendo
un pacchetto dalla sua borsa "se
non vi dispiace, dovrei dare un pensierino
alla mia
Brittbritt..."
"Posso aprirlo!?" chiese Brittany spalancando gli occhi. .
"Ovviamente..." sorrise la mora.
Brittany impiegò un quarto di secondo ad aprire il
pacchetto, rivelando un ciondolo a forma di colomba.
"Oh, San..." sorrise Brittany guardando l'oggetto nel suo palmo.
"E' oro bianco. E l'occhio è un diamante..."
indicò Santana.
"E' una paperella finalmente!" esclamò la ragazza.
"No, veramente è una colomba..." sorrise la mora.
"Era troppo difficile regalarle un cuore?"
chiese Rachel scherzando.
"Le ho regalato il mio cuore tanti e tanti anni fa, Berry... avrebbe
avuto poco senso, non trovi? Per quanto ricordi abbiamo un solo cuore.
Ed il mio è tra le mani di Britt da una vita..."
"E poi mi regalò un ciondolo a forma di cuore la
sera della
festa di Sugar..." spiegò Brittany "Da quella sera ogni San
Valentino mi regala un ciondolo che rappresenta l'anno passato
insieme..."
"Di fatti" ricominciò Santana guardando Rachel "La
colomba è il simbolo della della nuova vita, quella che mi
hai
donato Britt con Grace... Per questo sul retro è inciso il
suo
nome e la sua data di nascita...".
"Aaaw, San!" esclamò Brittany voltando il ciondolo, per poi
lanciarsi tra le braccia della moglie.
"Wow!" esclamò Quinn stupita "Profonda questa, San!"
"Io sono sempre profonda, Q..." sorrise la latina soddisfatta.
"Ok!" disse Brittany prendendo dalla borsa una busta da lettere "Ora
è il mio turno..."
"Mi hai scritto una lettera strappa lacrime, Brittbritt?"
domandò curiosa Santana.
"No..." sorrise ancora la bionda aspettando che Santana scoprisse il
contenuto della busta.
"Oh..." fu l'unico suono che uscì dalla bocca della latina.
"Che c'è? Il gatto ti ha mangiato la lingua?" sorrise
Brittany.
"Britt... io non- come-"
"Sei stata un anno intero a prenderti stra-cura di me, tra la
gravidanza e tutto il resto, sei stata perfetta San, semplicemente
perfetta... immagina questa settimana a Cabo San Lucas come il mio
piccolo grazie e la mia occasione di ricambiare il favore in minima
parte..."
"Io..." cominciò Santana stupita per poi abbracciare e
baciare la moglie "Sono senza parole, Brittbritt..."
"Wow! Cabo San Lucas!" esclamò Quinn "Scusate ma... come te
lo sei potuto permettere Britt!?"
"Beh, diciamo solamente che qualcuno ha la tendenza a dire tante,
tante, tante parolacce..."
"Oh, non c'è assolutamente alcuna possiblità che
abbia
prodotto così tanti dollari-parolacce, Britt!" sorrise
Santana.
"Ne hai prodotti milleduecentosessantaquattro. negli ultimi tredici
mesi. Beh, milleduecentosessantacinque con la parolaccia di poco fa..."
spiegò Brittany.
"Milleduecento-" cominciò Santana scioccata.
"Per il resto ho preso i soldi dalla mia liquidazione."
continuò la bionda.
"Liquidazione!?"
"Già... Ho lasciato la scuola di danza..." sorrise Brittany
per
poi aggiungere "Mr. Schue mi ha offerto il posto come nuova Coach delle
Cheerios al caro, vecchio McKinley..."
"Non ci credo!" esclamò Rachel spalancando la bocca.
"Credici. Da lunedì sarò ufficialmente Coach."
sorrise Brittany.
"Questa è una grande notizia!" sorrise Quinn.
"Specialmente perchè da lunedì, ogni qual volta
vorremo
venire qui a farci due chiacchiere da liceali, potremmo farlo usando le
mie chiavi!" sorrise la bionda.
"Oh, sei un genio Brittany..." commentò Rachel con un
sorriso.
"Dove stai andando Santana?" chiese Quinn vedendo Santana allontanarsi
dietro gli spalti.
"Voglio vedere se ci sono altre cose che non sono cambiate..." rispose
la mora in lontananza, per poi esclamare "Oh, gracias a Dios!".
"Cosa?" chiese Rachel curiosa.
"I ragazzini tengono ancora qui i loro alcolici segreti!" sorrise la
mora tornando con una bottiglia di tequila ancora intatta "Certe cose
proprio sembrano non cambiare eh!"
"Quindi stiamo per davvero rivivendo una serata da cattive Cheerios?"
sorrise Quinn.
"Diciamo che è una serata Unholy Trinity, con la gentile ma
non troppo desiderata
partecipazione di Rachel Berry..." sorrise Santana guardando la
brunetta che portandosi le mani al petto, con tutta la sua
teatralità, rispose al sorriso dicendo "Ne sono
profondamente
lusingata, Santana..."
"Alla nostra allora..." sorrise la mora prendendo un sorso dalla
bottiglia, per poi spalancare gli occhi e sospirare "Woah! Era quello
che ci voleva!".
"Dai qui!" sorrise Quinn afferrando la bottiglia dalle mani dell'amica.
Dopo un paio di giri e svariate chiacchiere, Santana disse sorridendo "Al
diavolo Breadstix... questo è stato un bel San Valentino
alternativo!" sorrise Santana.
"Magari questa potrebbe diventare una nuova tradizione..." disse
Brittany stringendosi a Santana "Sarebbe bello..."
"Quindi per questa neonata tradizione stiamo
davvero
rinunciando alla libertà, e tutto quello che ne consegue, di
cui potremmo godere una volta
all'anno, in questa notte, per passare una serata insieme in stile
liceale?"
"Ti stai lamentando, Yentl?!" sbottò scherzosa Santana.
"No..." sorrise la brunetta guardando le amiche, sentendosi
veramente felice "Niente affatto..."
__________________________________________________________________________________________
Prima cosa.
Sono in ritardo,
scusatemi xD
Ed ora... San
Valentino alternativo, eh!
Perchè sono
ancora tutta gattini e coniglietti e ovviamente
paperelle dall'episodio San Valentino e non sarei mai riuscita a
scrivere roba super dolciotta senza sentirmi male!
Spero di avervi
strappato qualche sorriso e ci rivediamo... per Pasqua a questo punto
credo!
Un abbraccio e si,
voglio rompervi le scatole e ricordarvi ancora che mi trovate su
twitter!
http://twitter.com/#!/NorthStar_Efp
Northstar
ps: sono un po'
stanchina e non ho riletto il capitolo, se trovate casini temporali o
errori gravi fatemeli presenti please! ;)
|
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Capitolo 4 *** Happy Easter ***
as
Arrivo sempre in ritardo
io...
Tranquille/i. Per me
è una cosa suuuuuuper normale...
Dunque, vi auguro Buona
Pasqua in
ritardo e spero di aver scritto qualcosa di carino/simpatico per
riprendere come promesso le festività nel circolo
Faberrittana :)
Un abbraccio immenso a
tutti voi,
fatevi leggere!
Northstar
ps: per Silence dovrete
ancora pazientare, perdonatemi ma ho il capitolo mezzo scritto a casa e
sono ancora in vacanza!
_______________________________________________________________________________________________
Brittany: "Domani siete invitate
da noi! Trovate delle orecchie da coniglio da indossare!"
"Quinn?"
"Mmm?"
"Credi sia possibile che Brittany si sia di nuovo drogata di
antidolorifici?"
"E' successo una volta, Rach... e credeva fossero Tic-Tac..." sorrise
Quinn per poi aggiungere "Perchè me lo chiedi?"
"Leggi questo messaggio..." spiegò la brunetta passando il
telefono alla moglie.
"Mmm... Sai come è fatta Britt... Sarà una sua
nuova trovata."
"Un altro messaggio, vediamo un po'..."
Brittany: "Santana dice
che con "orecchie da coniglio" non intende il costume
aberrante e ridicolo che
indossavi alla festa in maschera dell'anno scorso."
"Ero vestita da Roger Rabbit!" piagnucolò Rachel guardando
Quinn.
"Lo sò e stavi benissimo." sorrise la bionda "Non pensarci,
ok?"
"Perchè dovremmo vestirci da conigli poi?" chiese la
brunetta
confusa "La Pasqua ebraica cade il prossimo giovedì, e la
vostra
Pasqua è domenica prossima! Questa storia non mi convince...
e se fosse uno scherzo di
Santana?"
"Come quella volta che ci ha fatto presentare in pieno stile piratesco
ad una festa che non era in maschera?" sorrise nostalgica la bionda.
"Esattamente!"
"Ok, allora." rispose Quinn prendendo il cellulare "Chiamiamola"
"Non ti risponderà quando vedrà il mio numero."
la avvertì Rachel.
"Ah, si?"
"Me lo ha detto quando ho salvato il suo numero."
"Mpfff..." sbottò Quinn per poi passare il telefono alla
brunetta e cominciare "Tre squilli, massimo quattro e vedrai..."
"Uno" cominciò Rachel "Due... Tr-"
"Hobbit, prima di emettere il minimo suono dammi ascolto, è
chiaro? Si, ovviamente lo è. Sono disposta ad ascoltarti per
soli tre motivi, quindi apri bene le orecchie. Numero uno: Barbra ha
raggiunto il paradiso dei cantanti, ed in questo caso ti
concederò ben quarantacinque secondi di pianto
dopodichè
attaccherò senza preavviso. Numero due: stai indossando
qualcosa
di diverso da una delle tue solite gonne oscene, e fosse
così
scandisci immediatamente e chiaramente dove ti trovi perchè
non
è qualcosa che ho intenzione di perdere. Numero tre:
c'è
un qualche problema con Britt, Quinn o uno dei bambini e fosse questa
la situazione dì subito, esclama "tre" e spara. Ora
è la numero uno,
due o tre?"
"Santan-" cominciò la diva.
"Che strano... Non ricordavo che il mio nome fosse un numero! Ci si
sente, Berry." rispose la mora attaccando.
"Te l'avevo detto!" esclamò Rachel passando il telefono alla
bionda che velocemente ricompose il numero.
"Yentl te l'ho già detto. Che numero hai scelto?"
ripetè la mora rispondendo.
"Sono io." rispose la bionda,
"Ehi Q."
"Perchè si ostina a rispondere male solo a me!?" chiese
Rachel.
"Perchè sei l'unica che ancora le da spago." rispose
sorridendo
Quinn per poi tornare a rivolgersi alla latina "San, Britt ci ha
mandato un messaggio invitandoci a casa vostra, domani, chiedendoci di
indossare delle orecchie da coniglio... cosa sta combinando?"
"Oh. Quello..." rispose la mora.
"Quello cosa?"
"Beh... Io e Britt abbiamo realizzato che per Pasqua sarete a New York
per i festeggiamenti del compleanno della vecchia nasona-"
"TI HO SENTITO SANTANA! NON OFFENDERE LA DIVINA BARBRA!"
gridò praticamente Rachel al telefono.
"Oh, per la miseria! Mi ha distrutto un timpano! Ficcale qualcosa in
bocca Quinn..." riprese Santana "Stavo dicendo che abbiamo scoperto che
per
Pasqua non ci sarete e siccome abbiamo passato le ultime insieme,
abbiamo pensato di anticipare il pranzo a domani... tanto per non
rompere la tradizione..."
"Che pensata dolce... specialmente da parte tua... Non ti facevo
così legata alle tradizioni..." sorrise Quinn stuzzicando
l'amica.
"Non tirare troppo la corda, Q. Allora, vi aspettiamo non è
vero? Vengono anche Mike, Tina ed i bambini..."
"Ci vediamo domattina San... Ma non aspettarti di vederci arrivare con
delle orecchie in testa..."
"Posso chiudere un occhio in proposito... A domani!"
_________________________________________________________________________________________
Anche se consapevole di avere per pranzo il clan Fabray-Berry e quello
Chang-Cohen-Chang, Santana
non aveva intenzione di alzarsi prima delle undici, come ogni santa
domenica d'altro canto.
Così, ai primi lontani rumori provenienti dal piano
di
sotto, la latina si ficcò con la testa sotto al cuscino
cercando
di continuare a sonnecchiare.
"San..." provò delicatamente Brittany sedendosi sul letto.
"Mmh..."
"San... svegliati, su..." insistette la bionda accarezzando i capelli
della moglie.
"Che ore sono Britt?"
"Sono le nove..."
"Perchè sei già in piedi?" chiese la latina
confusa senza ancora aprire gli occhi.
"Sto preparando le uova per la caccia in giardino! Sarà
divertente vedere Charlie, Phil e Laura correre alla
ricerca delle uova! Pensa quando Grace sarà grande
abbastanza
per divertirsi con loro!" sorrise la bionda eccitata.
"Devo alzarmi quindi?"
"Si, perchè c'è qualcuno ansioso di andare dalla
sua mamma..." disse
la bionda poggiando i piccoli pugni della bimba che aveva in braccio,
sulle spalle di Santana che al primissimo contatto si lasciò
sfuggire un gran sorriso.
"Sai esattamente come invogliarmi ad alzarmi eh..."
"Beh una volta le cose erano due: la colazione da Breadstix e le
coccole
mattutine.." sorrise Brittany "ora c'è anche la
Grace-sveglia!".
"La mia sveglia preferita..." sorrise la latina mettendosi lentamente a
sedere.
"Più del sesso mattutino?!" chiese la bionda sorpresa.
"Shh!" esclamò Santana coprendo le minuscole orecchie della
bambina "Non dire queste cose davanti a Grace!"
"Sesso?"
"Britt!" insistette Santana.
"Non puo' capire di cosa parliamo!" sorrise divertita Brittany.
"Non importa! Non si parlerà di sesso di fronte a Grace fino
a
che non avrà compiuto almeno diciotto anni!"
stabilì
Santana prendendo in braccio la bimba, per poi sorriderle.
"San..." cominciò Brittany alzando le sopracciglia.
"Che c'è?"
"A diciotto anni io e te eravamo delle esperte..." sorrise la bionda.
"Ok. Posso rilanciare a sedici anni, ma non scendo da lì!"
"E' già meglio..." annuì Brittay avvicinandosi a
baciare
la moglie "Vi aspetto di sotto, ti ho preparato il caffè..."
"Mh-mh... Dacci ancora cinque minuti...." sorrise Santana tornandosi a
sdraiare con la bimba.
"Il caffè è una di quelle cose che adorerai,
Grace. E'
nei tuoi geni, sai? Esattamente come il canto, la danza, le paperelle e
la
stronzaggine... ma non dire a mamma che te l'ho detto ok?" sorrise
Santana per poi sorridere ad un gridolino della bimba "Lo prendo per un
sì...".
Con molta (molta) calma, Santana si decise finamente a scendere in
cucina trovando Brittany presa a lavorare al tavolo della sala da
pranzo.
"Cosa stai facendo Britt?"
"Dipingo le uova!" sorrise la bionda mostrando dei vasetti di colore
"Ho comprato degli ovetti di cioccolato, poi su internet ho letto la
ricetta per fare la glassa da dipingere ed ora sto dipingendo!"
"Come è andata con la ricetta?" chiese la mora curiosa,
sedendosi a guardare la bionda al lavoro
"Ho dovuto rifare un paio di uova perchè la glassa era
troppo
liquida, ma poi ce l'ho fatta!" sorrise soddisfatta Brittany.
"Hai un po' di colore sul naso Britt..." sorrise Santana senza stupirsi
nemmeno.
"Che colore è?" chiese la bionda lasciando confusa la moglie.
"Azzurro... perchè?"
"Così!" sorrise la bionda tornando a dipingere.
Santana rimase a giocherellare con Grace per poi osservare un momento i
colori e sgranare gli occhi.
"Britt... quelli sono colori ad olio!"
"Già!"
"Non- Non sono coloranti..."
"Eccome se sono coloranti, San!" esclamò la bionda mostrando
le uova già decorate.
"No, volevo dire che non sono commestibili, Britts... Non si possono
mangiare quei colori, sono tossici..."
"Certo che si possono mangiare! L'olio si mangia!"
Santana rimase qualche secondo a valutare se dire o meno alla bionda
che tutto il lavoro che aveva fatto finora era stato totalmente inutile
e deleterio, per poi decidere di far finta di niente e lasciar
continuare la bionda pensando ad un altro espediente che impedisse ai
bambini di non mangiare le uova.
"Tieni un momento Grace, per favore..." cominciò Santana
passando la bimba alla moglie "Vado a mettermi il marsupio e andiamo a
fare una passeggiata..."
"Dove vuoi andare?"
"Da Quinn e Rachel." rispose la mora dall'ingresso.
"Ma è presto, San..." obiettò Brittany.
"Se io sono sveglia, non c'è motivo per cui loro debbano
ancora dormire..." sorrise
divertita la mora riprendendo Grace e piazzandola attentamente nel
marsupio, ricevendo uno sguardo incredulo dalla moglie.
"Non preoccuparti... Non sveglierò Charlie se è
questo
che ti preoccupa..." sorrise Santana avvicinandosi a lasciare un bacio
sulle labbra della bionda "Ci vediamo fra poco...".
"Come suggerisci di agire, Grace?" cominciò Santana
giocherellando con le manine della figlia, ferma sulla veranda delle
amiche "Scampanelliamo ad intermittenza o buttiamo giù la
porta
a pugni? Eh? Cosa ne pensi?".
La bimba si limitò ad alzare lo sguardo curiosa guardando la
mamma.
"Ok, cominciamo a scampanellare e vediamo che ne esce fuori..." sorrise
Santana avvicinandosi alla porta per poi sentire l'inconfondibile voce
di
Rachel gridare "Non è una parola!".
La mora si fermò immediatamente per poi rimanere un momento
ad ascoltare confusa.
"E' una parola ti dico!" rispose Quinn
"Non lo è, Quinn!"
"Charlotte, tesoro, prendimi il telefono per favore...".
"Non è possibile. Cos'hanno in questa casa!?"
esclamò
Santana guardando l'orologio, per poi decidersi a suonare il campanello.
"Santana, buong-" cominciò Rachel.
"Qual è il vostro problema?"
"Cosa?"
"Sono le nove e trenta di domenica mattina, e voi siete tutti
già in piedi!?"
"E' una così bella mattina! E poi stiamo aspettando Tina e
Mike!" sorrise la brunetta facendo cenno alla mora di entrare.
"Abbiamo visite!" sorrise Rachel facendo strada a Santana fino al
salone.
"Oh, ehi San!" sorrise Quinn seduta per terra vicino a Charlie.
"Ciao zia!"
Santana si fermò un momento cercando di realizzare cosa
stavano
facendo, per poi esclamare "Scarabeo!? La domenica mattina, alle nove e
trenta, voi giocate a Scarabeo!?"
"Rachel sostiene che è un buon modo per cominciare la
giornata... e così facendo Charlie puo' imparare nuove
parole..." spiegò Quinn alzando le spalle.
"Voi non siete una famiglia normale..." sospirò Santana
arrendendosi.
"Ciaaaao Graaace!" cominciò Rachel con un tono super acuto,
sorridendo alla bimba nel marsupio.
"Non parlarle così Berry, non voglio che le rimangano traumi
infantili di questa portata..."
"Anche tu le parli così..." si giustificò Rachel
continuando a sorridere alla bimba.
"Si ma io sono la madre, è un mio diritto parlarle in quel
modo... e la mia voce acuta non è acuta come la tua... io
non
rischio di danneggiarle le orecchie..." sorrise Santana.
"Vuoi giocare, zia?" chiese Charlotte poggiando un cuscino per terra
vicino a lei.
"Perchè no?" sorrise Santana.
"Vieni, lasciamo Grace con Christian." propose Rachel indicando
il
box a due passi da loro, dove il bambino era già impegnato
con i
suoi giocattoli.
"Meglio per te se tuo figlio non allunga le mani, Berry..." disse
Santana ricevendo un'occhiata scioccata dalla brunetta.
"Scherzavo, ovviamente!" sorrise la latina lasciando la bimba, per poi
chiedere a bassa voce "Ci sono delle regole particolari?".
"Niente parolacce, o termini violenti, o sessuali..." spiegò
Rachel.
Santana stava per obiettare qualcosa quando la brunetta la riprese
immediatamente "Si, Santana. Sono banditi anche i termini sessuali
allusivi.".
"Uffa... dov'è il divertimento?" sbuffò Santana
prendendo il suo posto vicino a Charlie "Allora chi comincia?".
Un'ora più tardi, quando erano rimaste solamente Quinn e
Santana
a contendersi la palma della vittoria, erano arrivati anche
Tina,
Mike e prole a gustarsi la battaglia all'ultimo sangue.
"Da quanto va avanti questa storia?" chiese Tina osservando le due
ragazze.
"Una buona quarantina di minuti. Charlotte si è stancata
quasi
subito di giocare ed io subito dopo di lei..." spiegò Rachel.
"A proposito, dove sono i bambini?" chiese Santana notando lo strano
silenzio nella stanza.
"A giocare tra i nostri giardini."
"Oh... Ok..." rispose la mora per poi spalancare gli occhi ed alzarsi
di colpo, facendo spaventare gli altri.
"Santana?" chiese Rachel preoccupata guardando la latina sfrecciare
verso il giardino.
La ragazza prese un sospiro di sollievo quando vide i bambini presi a
giocare sull'altalena di Charlotte e Brittany ancora presa in cucina.
"Zia San!" sorrise Philip, il più grande dei Chang "Vieni a
giocare con noi?"
"Più tardi..." rispose la mora per poi avvicinarsi ai
bambini e dire "Anzi... facciamo un gioco che ne dite?"
I bambini, interessati, si avvicinarono a Santana che
cominciò
"Presto comincerà la caccia alle uova... siete felici?"
"Siii!" esclamarono in coro.
"Esattamente! Ma quest'anno vince chi raccoglie più uova, ma
non
ne mangia nemmeno una!" spiegò la mora con un sorriso ebete,
battendo le mani, cercando di far sembrare la cosa super divertente
"Eh? Che ne dite?"
"Ma non è divertente così..." obbiettò
Laura.
Santana sospirò cominciando "Allora facciamo
così... Se a
fine giornata mi avrete riconsegnato tutte le uova, dalla prima
all'ultima, senza averne mangiata o assaggiata nemmeno
una... vi do
cinque dollari a testa! Che ve ne pare, ora?"
I bambini rimasero confusi a valutare la proposta.
"Quante uova si comprano con cinque dollari?" chiese Charlotte.
A volte l'intelligenza della ragazzina lasciava Santana senza parole, e
anche se avrebbe voluto dire loro che con cinque dollari potevano
acquistare cento uova, la mora si decise ad essere sincera "Ne potete
comprare due a testa..."
"Ma sono poche..." osservò Phil.
"Facciamo quindici dollari a testa, allora?"
I bambini continuarono a guardarsi indecisi.
"Avanti, non posso spendere sessanta dollari per non farvi rischiare un
avvelenamento!" sbottò la mora per poi prendere un respiro
ed
aggiungere "Quindici dollari a testa ed un gelato al parco! Ultima
offerta!".
"Ok!" esclamò Charlotte convincendo gli altri ad accettare
la proposta.
"Qui le mani..." disse Santana stringendo una ad una le mani dei
bambini "Ora che mi avete stretto la mano non potete barare, non potete
assolutamente, è chiaro?".
I bambini annuirono decisi per poi tornare a giocare
sull'altalena.
"Tutto ok?" chiese Quinn avvicinandosi alla latina con Grace in braccio.
"Certo!" rispose Santana cercando di suonare spontanea e tranquilla.
"Sei fuggita via come avessi avuto il demonio alle calcagna..."
insistette la bionda.
"Dovevo solamente assicurarmi di una cosa." spiegò Santana
per poi notare la figlia tra le braccia della migliore amica.
"Ha fame..." spiegò la bionda allungando la bambina.
"Qualcuno ha in programma una visita speciale alle gemelle della
mamma!" sorrise Santana facendo svolazzare per qualche secondo la
bimba, per poi sorridere a Quinn e dirle "Ci vediamo di là,
Q.".
"Brittbritt?" chiamò Santana entrando in casa.
"Di quà!" rispose la bionda dalla cucina.
"Ehi! Finito di fare il Michelangelo della situazione?" sorrise Santana.
"Che c'entrano le tartarughe ninja?" chiese Brittany confusa cercando
di slacciarsi il grembiule.
"Non quel
Michelangelo... quello vero, l'artista..." spiegò la mora
avvicinandosi ad aiutare la moglie.
"Tutto bene di là?" chiese Brittany sorridendo "Ti stavi
divertendo?".
"Tutto alla grande, ed è arrivata anche la famiglia
Chang-Cohen-Chang. Ma..." cominciò Santana per poi indicare
Grace tra le sue braccia e dire "...qualcuno è affamato,
quindi
eccomi qui".
"Oh, siamo in anticipo oggi!" sorrise Brittany muovendosi verso il
salone.
La bionda pese il suo solito posto sul divano, seguita da Santana.
"Ok, pronta!" disse Brittany facendosi passare la bimba.
Dopo qualche minuto la ballerina sorrise alla moglie che, sentendosi
osservata, domandò "Perchè mi guardi? Ho qualcosa
sul
viso?"
"No..." spiegò Brittany "E' che mi guardi sempre con
quell'aria incredula quando allatto..."
"E' che- è strano pensare che dipenda così tanto
da te... è straordinario, capisci?".
"Già..."
"Fa male?"
Brittany sorrise prima di rispondere "Non fa male, San... E dovresti
saperlo visto che me lo chiedi ogni giorno da quasi sei mesi..."
"E' che sono curiosa di sapere cosa si prova..." spiegò la
latina avvicinandosi ad accarezzare i capelli della bimba.
"Magari lo saprai più o meno presto..." cominciò
Brittany.
"Cosa intendi?"
"Stavo pensando che non voglio che Grace sia troppo
grande quando
decideremo di avere il nostro secondo bambino..." cominciò
la
ragazza "E che magari sarebbe una buona idea aspettare che Grace compia
un anno, per iniziare a provare con l'inseminazione..."
"Non pensi che sarebbe un po' troppo presto?" chiese Santana.
"Non voglio che Grace diventi gelosa del fratellino o della
sorellina... capisci? Non voglio correre questo rischio..."
"Tu... Tu sei stata gelosa di tua sorella?"
"Molto, inizialmente... Proprio perchè c'era troppa
differenza tra di
noi..." spiegò Brittany per poi domandare "San... sei
ancora sicura di voler essere te ad avere il bambino stavolta?
Non
è un problema se ci hai ripensato, sai?"
"No! Assolutamente, voglio farlo! Specialmente ora che abbiamo Grace e
so come tutto funziona e quanto le cose siano fantastiche, voglio farlo
Britt! Voglio farlo!" esclamò decisa Santana.
"Bene... perchè non vedo l'ora di ricambiare le coccole ed i
massaggi e le super attenzioni che mi hai dedicato per tutta la
gravidanza. Ma soprattutto..." sorrise Brittany, accarezzando
dolcemente il
volto della moglie "... non vedo l'ora di vederti col pancione...".
"Sembrerò una balena Britt..."
"Come? Dicevi sempre che io ero fantastica!" sbottò la
bionda passando Grace a Santana per il ruttino di rito.
"Perchè lo eri davvero! Ma sei più alta di me,
più slanciata... eri fantastica per davvero..."
"Qualcosa mi dice che riuscirai ad essere ancora più
splendida
con tanto di pancione..." insistette Brittany sorridendo alla moglie
per poi avvicinarsi a lasciarle un altro bacio sulle labbra.
"Mmm..." cominciò Santana tra un bacio e l'altro "Per quanto
vorrei andare avanti così tutto il giorno, senza contare che
stiamo aspettando gente per pranzo, credo sia ora di andare a
nascondere le uova Brittbritt..."
"Giusto! Le uova!" esclamò la bionda voltandosi di colpo
verso la cucina "Vai fuori a distrarre i bambini!"
"Come dovrei distrarli?" chiese la mora.
"Non lo so! Inventa qualcosa San!" insistette Brittany.
"Berry!" esclamò Santana uscendo in giardino continuando a
dondolare Grace.
"Santana! Quante volte devo dirti di non chiamarmi Berry, o simili, di
fronte ai
bambini?! Confondi loro le idee!" rispose Rachel avvicinandosi.
"Come preferisci, Barbra...
Brittany deve nascondere le uova in
giardino, trova un modo per distrarre i bambini... Ti concedo anche
l'utilizzo di canzoni di qualunque genere per questa volta..."
"Davvero!? Hai detto qualunque?
Perchè secondo la regola numero
quattro del "codice di
pseudo-amicizia" che hai stilato quando ci siamo
trasferite qui, non posso cantare showtunes in tua presenza..."
precisò Rachel.
"Sto per rimangiarmi la mia concessione... ti rimangono cinque,
quattro, tre-"
"Bambini! Cantiamo una canzone! Che ne dite?" esclamò la
brunetta attirando l'attenzione dei più piccoli.
Come previsto Rachel attaccò a cantare praticamente subito
la
prima canzone che le era saltata in mente, non sorprendendo Santana
quando attaccò con "Do-Re-Mi" dal musical "The
sound of
music" (Tutti insieme appassionatamente).
Dopo qualche secondo Santana si voltò a guardare verso il
loro
giardino, trovando però Brittany ad ondeggiare al suono
della
musica, canticchiando quà e là qualche parola.
"Britt!" sussurrò Santana cercando di cogliere l'attenzione
della moglie "Britt! Le uova!".
La bionda sembrò ricordarsi all'improvviso del suo compito,
scattando di nuovo nel giardino a cercare dei validi nascondigli.
Ovviamente l'unica tra i bambini che non era totalmente rapita dalla
canzoncina di Rachel era proprio Charlotte che probabilmente aveva ogni
giorno a che fare con gli show in casa, così Santana ne
approfittò ancora una volta per assicurarsi che le cose
andassero lisce.
"Psst... Scricciolo! Vieni qui..." sussurrò la latina
inginocchiandosi di fronte alla nipotina.
"Cosa c'è zia?"
"Ricordi i patti di prima?"
"Certo." annuì la bambina facendo l'occhiolino.
"Ora... se prometti di assicurarti che nè Phil
nè Laura avvicineranno quelle uova alla loro bocca, la zia
San
ti promette che per tutti e dieci i giorni che passerai da noi, ti
farà guardare un cartone e ti porterà a prendere
il
gelato."
"Il gelato al parco?!?"
"Ovviamente..." replicò Santana.
"Più i quindici dollari ed il gelato con Phil e Laura?!"
"Non ti sfugge niente, vero?"
"No..." rispose compiaciuta la bambina.
"Io e te avremo di che divertirci fra qualche anno, Scricciolo..."
sorrise divertita la mora "Allora affare fatto?"
"Affare fatto, zia San!"
"Non riesco a credere che provieni dalla stessa Rachel Berry che
è riuscita a farsi rifilare tredici biglietti falsi per
Cats...
Sei fin troppo sveglia..." sorrise Santana, fiera della bambina che
aveva contribuito a crescere e "plasmare".
"Ora va a finire la canzoncina con tua mamma, falla contenta... e non
dimenticare i patti..."
"Subito!" rispose la bambina avvicinandosi di nuovo agli altri bambini.
"Cosa stavate confabulando voi due?" chiese Quinn curiosa spuntando
alle spalle di Santana, in compagnia di Christian.
La mora tirò un sospiro, per poi dire "Prima giura che
questa cosa rimarrà fra noi..."
"Va bene..."
"No, seriamente, giuralo!"
"Qualunque cosa sia giuro che non dirò nulla a nessun
altro..." si arrese la bionda.
"Ok... le uova che Britt sta nascondendo per il giardino sono state
decorate con colori ad olio, quindi non sono assolutamente
commestibili..."
"Che importa, nessuno mangia mai le uova sode! Specialmente i
bambini..." sorrise Quinn.
"Sono uova di cioccolato..." spiegò la latina.
"Oh... questo potrebbe essere un problema in effetti..."
"Per questo ho promesso quindici dollari a testa ai bambini, a patto
che poi mi riportino tutte e diciotto le uova di Britt..."
"Glielo hai detto che non erano commestibili?"
"Si, ma lei era convinta che i colori ad olio si potessero mangiare ed
era tutta presa e contenta e sorridente che non ho avuto il cuore di
dirle che rischiava di avvelenare i bambini..." spiegò la
latina
arrossendo.
"Aaaw... sei sempre più cotta Santana! Più passa
il tempo e più le lasceresti fare di tutto!"
"Senti chi parla, faresti lo stesso per Rachel..."
"Infatti mi ritrovo a giocare a Scarabeo la domenica mattina..."
sorrise Quinn per poi aggiungere "Ti sei accorta che l'hai chiamata
Rachel e non Berry, Barbra, Yentl, o-"
"Hobbit." la interruppe Santana "Sono i nomignoli che uso di
più... in sua presenza..."
"Che vuol dire?"
"Che uso quei soprannomi solamente quando sono sicura che possa
sentirmi, vero Barbra?"
sorrise Santana salutando la brunetta tanto per ottenere la sua
attenzione, per poi voltarsi verso Quinn e spiegare "Mi diverto con
poco..."
"La cosa non mi stupisce, San..." sorrise la bionda.
"Avanti bambini! Cominciate a cercare le uova!" esclamò
Brittany dal giardino appena terminata la canzone di Rachel.
"Tieni gli occhi aperti Q..." disse Santana avviandosi verso il
giardino "Io vado sul retro, te occupati del fronte".
"Vediamo di scongiurare un avvelenamento pasquale..." annuì
la bionda.
"Bambini, ricordate le regole!" gridò Santana scambiando uno
sguardo d'intesa con i più piccoli.
"Quali regole?" chiese Brittany confusa.
"Beh, sai... non rubare le uova altrui, non spingere, non... fare i
bravi, insomma!" spiegò Santana.
"Giusto! Rispettate le regole!" ripetè Brittany sorridendo.
"Giuro, se stavolta ne usciamo tutti sani e salvi le
regalerò un
corso di cucina per le prossime occasioni..." sospirò
Santana
prendendo il suo posto nel retro del giardino.
Fortunatamente la caccia alle uova si era poi svolta senza incidenti e,
come promesso, Santana non solo diede i suoi quarantacinque dollari ai
bambini ma si decise infine a portarli davvero a prendere un gelato
(cosa che contava in realtà di non fare).
Il resto della giornata, tra il pranzo e altre mille chiacchiere era
volato via, come tutte le giornate che le ragazze passavano con le
migliori amiche e la famiglia Chang. Ma per quanto Santana amasse
quelle domeniche in compagnia, amava ancora di più il
momento in
cui Mike o Tina annunciavano che era ora di tornare a casa, o il
momento in cui Quinn e Rachel se ne uscivano fuori con qualche scusa
(evidente) per andare a ritagliarsi a loro volta qualche ora di
intimità familiare.
"Finalmente sole!" sorrise Santana chiudendo la porta principale, per
poi raggiungere il salone e trovare Brittany a giocare sul tappeto con
Grace ed aggiungere "Beh, quasi... ma posso decisamente
accontentarmi!".
"E' stata una bella giornata vero?"
"Molto bella... e mi è piaciuto vedere i bambini correre per
i
giardini... mi fa immaginare un po' come sarà fra qualche
anno..."
"Fra qualche giorno..." sorrise Brittany.
"Oh, giusto! Il compleanno della Streisand..." ricordò
Santana "Non sono preoccupata però..."
"No?"
"Nah... Christian è un bambino d'oro, e Charlie è
sempre un tesoro... Sai che adoro quella bambina..."
"E Grace?" chiese la bionda alzando la manina della piccola.
"Beh, Grace è semplicemente la migliore..." sorrise Santana
accarezzando i capelli della figlia, per poi aggiungere "Vedrai, non
sarà una gran faccenda averli con noi..."
"Parli bene te! Sei in ufficio fino alle cinque!"
"Pensavi davvero che ti avrei lasciato sola a giostrarti con due
neonati ed una bambina iperattiva?" cominciò Santana
sollevando
le sopracciglia "Ho preso una settimana di ferie Britt..."
"Aaaw, San!" sospirò la bionda avvicinandosi a baciare la
moglie, per poi avvicinarle Grace e dire "Torno subito!"
"Cosa hai dimenticato?" domandò Santana curiosa
giocherellando con la bimba sul tappeto.
"Ho una cosina per noi..." spiegò la bionda tornando con un
uovo di cioccolato fra le mani.
"Britt! E' gigantesco! Non mangeremo mai tutto quel cioccolato!".
"Io dico di si..." sorrise la bionda sedendosi di fronte alla moglie,
piazzando l'uovo nel mezzo "Avanti, aprilo!"
"Aprilo?"
"Rompilo!"
"Britt... rischio di spaccarmi una mano! Ci vuole un coltello!"
insistette la mora.
"Fidati di me, San! Dagli un pugno nel centro!"
Santana guardò un momento l'uovo di cioccolato, per poi
seguire
le istruzioni della moglie e colpirlo nel centro con il pugno,
facendolo spaccare in più parti.
"E' cavo, Britt..." osservò la latina confusa "Ti hanno
fregato..."
"No! E' così che fanno in Europa!" sorrise la
ballerina "Ora guarda cosa c'è dentro!"
"Una lettera... Come hai fatto a metterla lì!?" chiese
Santana curiosa.
"Sono stata in una cioccolateria, ho portato la lettera et
voilà!" rispose brevemente Brittany.
"Mi hai scritto una lettera?" sorrise Santana "Per Pasqua?"
"Apri e leggi..." insistette la bionda prendendo la piccola Grace dalle
braccia della mora.
"Una piccola sorpresa, per te che riesci a sorprendermi ogni giorno di
più..." lesse ad alta voce Santana, sorridendo emozionata,
continuando a cercare nella busta "Britt... cosa hai escogitato
stavolta?"
"Oh, no, non troverai più niente lì... non
potevano
inserire altre cose o rischiavano di attaccarsi alla cioccolata..."
spiegò la bionda porgendo un foglietto alla moglie.
"E' una prenotazione..." commentò Santana.
"Beh... Grace ormai è abbastanza grande stare con i nonni...
così noi possiamo rilassarci per un paio di
giorni in quel centro benessere di cui parlano sempre Quinn e Rachel..."
"Solo io e te?" chiese Santana spalancando gli occhi.
"Solo io e te... e saremo sole per davvero, perchè ho
prenotato una dependance al di fuori dell'albergo..."
"Il che significa-"
"Niente "Shh"
o "Fa piano"
o "Oddio di questo passo
verrà Rachel a farci la ramanzina"..." sorrise
Brittany suggestiva.
"Quando!?" chiese Santana impaziente.
"Giovedì e venerdì..."
"Questi
giovedì e venerdì?!"
"Esatto..."
"Britt, se non fossimo già sposate ti chiederei di
sposarmi in questo esatto momento lo sai?"
"Non mi dispiacerebbe risposarti..." rispose Brittany mangiando un
pezzo di cioccolata.
"Oh, ti risposerei ogni santo giorno, credimi..."
"Ogni giorno sarebbe un po' difficile... specialmente il doversi alzare
presto dopo la prima notte di nozze..." sorrise ancora la bionda.
"E' quando te ne esci con queste perle che capisco che sei al cento per
cento la donna della mia vita..."
"L'unica
donna della tua vita..." aggiunse Brittany sorridendo.
"In realtà c'è anche Grace..." obiettò
la latina sorridendo.
"Ma Grace è una bambina! Il chè
significa che sono ancora io l'unica donna della tua vita..."
replicò la bionda compiaciuta
"Sei l'unica donna della mia vita... E qualcosa mi dice che lo sarai
per sempre visto che per me Grace rimarrà sempre una
bambina..."
sorrise Santana "Hai ragione, Brittbritt...".
"Io ho sempre ragione...".
"Ti amo, Britt..." disse seria la mora, baciando la moglie.
"Ti amo anche io San... ma se non assaggi subito quell'uovo
credo
che non ne rimarrà molto per te... quindi meno dichiarazioni
d'amore... e più cioccolata!" sorrise Brittany ficcandosi in
bocca un altro pezzo di cioccolata.
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