Festivities

di NorthStar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Happy Halloween ***
Capitolo 2: *** Merry Christmas ***
Capitolo 3: *** Valentine's day ***
Capitolo 4: *** Happy Easter ***



Capitolo 1
*** Happy Halloween ***


A
Una one-shot tanto per augurarvi un divertente e spensierato Halloween.
Quindi buon Halloween e buon ponte!

ps: per gli altri aggiornamenti ci si rivede martedì o mercoledì post-Glee.
pps: c'è un piccolo spoiler che riguarda la 3x04, occhio non spoilerati!

Un abbraccio!

Northstar

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"Non capisco, San." cominciò Brittany accoccolata sul divano, stretta al braccio di Santana, che continuava a pescare distrattamente dei pop corn.
"Cosa Brittbritt?"
"Perchè dobbiamo guardare i film horror?"
"Perchè è Halloween, è la tradizione!" rispose la mora alzando le spalle.
"Ma te non le rispetti nemmeno le tradizioni..." protestò la bionda guardando la donna al suo fianco.
"Ah si?"
"L'anno scorso non sei venuta al baby shower di Tina..."
"A mia difesa posso dire che c'era un validissimo motivo." rispose l'ispanica tornando a concentrarsi sulla tv.
"Ossia?"
"Non c'era nemmeno una goccia d'alcool!" spiegò Santana per poi indicare lo schermo e dire "E poi questa è più che una semplice tradizione. E' l'estremizzazione delle nostre paure più profonde e arcaiche... è salutare, sai?"
Ma quando Britt non rispose la mora si voltò per trovarla con un'espressione a metà fra lo spaventato ed il confuso "Che c'è?"
"Avevi promesso che fuori dal tribunale non usavi parole difficili..."
"Hai ragione. Scusa." sorrise la mora avvicinandosi per dare un bacio alla ragazza.
"E poi cosa ci troverai di bello in questo film..." commentò la bionda.
"Nightmare!? Stai scherzando!? Io lo amo! E' il film più cazzuto di sempre!" rispose Santana quasi offesa.
"Santana!" cominciò Brittany indicando un barattolo di vetro, posto sulla mensola più alta della libreria sopra la Tv "Cosa avevamo detto a proposito delle parolacce?"
"Oh, avanti Britt! Non vale!"
"Certo che vale! Avanti!"
"Ma nemmeno puo' sentire!" protestò Santana guardando il pancione di Brittany, per poi lasciare un dollaro nel barattolo.
"Non è vero!"
"Ah si? E chi lo dice?"
"Il libro che mi hanno regalato Q e Rachel!" rispose Brittany facendo la linguaccia a Santana.
"Mai che quelle due si facciano gli affari loro..." sbuffò Santana "Avanti, fammi vedere!"
"Prendi il libro!" rispose alla sfida la ballerina.
"Ok." disse la mora porgendo il libro alla ragazza, restando in piedi di fronte a lei, tamburellando impazientemente il piede a terra.
"Ecco. Leggi pure." sorrise Brittany restituendo il libro a Santana.
"Dunque." cominciò la mora indossando gli occhiali da vista da riposo, guadagnati nel corso degli anni di studio "Bla, bla, bla. Bla, bla, bla." cominciò l'ispanica per poi fermarsi di colpo, restituire il libro a Brittany e dire a bassa voce "Merda... Hai ragione..."
"Santana!" esclamò la bionda indicando nuovamente il barattolo.
"Sai Britt, se usassimo il contenuto del "Barattolo delle parolacce" potremmo permetterci quella poltrona ad acqua che vuoi tanto..." la tentò Santana.
"Non mi convincerai, San. Ascolta qui. Ehm-ehm..." cominciò la ragazza schiarendosi la voce "E' stato appurato che i feti riescono non solo a sentire i rumori all'esterno del pancione, ma il 70% di essi riconosce subito la voce della madre alla nascita."
"Quindi quando nascerà riconoscerà la tua voce." disse Santana poggiando delicatamente il mento sul grembo di Brittany.
"Riconoscerà anche la tua." la assicurò la bionda.
"Sei sicura?" insistette la mora sollevando le sopracciglia scettica.
"Certo, San! Se con me passa ventiquattro ore su ventiquattro, con te ne passa..."
"Più o meno sedici... se poi contiamo le ore di sonno diventano otto ore su ventiquattro..." osservò la mora amaramente.
"Non funziona così!" cominciò Brittany passando delicatamente una mano fra i capelli della mora "La telefonata di controllo di dieci minuti di ogni ora? Ti sente! E la notte? Quando nel sonno te la prendi con la segretaria? Sente anche quello!"
Santana sorrise al tentativo della ragazza di sollevarla, ma Brittany aveva ovviamente notato la sua espressione.
"Ok." cominciò la bionda cercando di alzarsi dal divano "Aiutami ad alzarmi per favore".
Santana subitò prese per i polsi Brittany tirando delicatamente verso di sè.
"Grazie" sorrise la ballerina una volta in piedi, per poi prendere per mano la mora e dirle "Vieni con me."
 Arrivata nella "Camera degli specchi" (la stanza che la ballerina usava solitamente per ballare e che con l'avanzare della gravidanza era diventata semplicemente il suo luogo di relax d'eccellenza ) Brittany fece cenno a Santana di sedersi sulla sua poltrona che proprio lei le aveva regalato e posizionato sotto la finestra per poi passarle il telecomando dell'impianto audio della stanza e dire "Premi play quando vuoi.".
Santana rimase un momento a guardare la bionda per poi farsi prendere dalla curiosità e premere il tasto play.
Per poco non le cadde a terra la mandibola quando sentì "Valerie" suonare a tutto volume.
"Vai avanti." suggerì la bionda con un sorriso.
"Trouty Mouth!?" esclamò scioccata la mora per poi chiedere "Come fai ad avere questa roba!?"
"E' stata Rachel. Ha registrato tutte le canzoni che abbiamo cantato lo scorso anno alla reunion delle New Directions, poi ha tagliato le tue canzoni e le ha messe in un cd..." sorrise la bionda.
Santana continuò a scorrere.
"Landlslide". "Candy man". "Back to Black". "Songbird".
Una volta trovata proprio la canzone che stava cercando la mora si alzò per andare ad abbracciare Brittany, canticchiando di tanto in tanto qualche verso tra i capelli della bionda.
"Visto?" cominciò la bionda sorridendo sul collo della latina "Io qui ci passo tutto il giorno, e tutto il giorno ascoltiamo te..." 
Fu allora che Santana realizzò cosa stava combinando Brittany, che continuò dicendo "Così vedrai che non sarò l'unica che riconoscerà una volta nato!"
"Ti amo, Britt." sospirò la mora nell'abbraccio.
"Ti amo anche io, San" rispose la ragazza stringendo la presa.
"Più di qualunque altra cosa..." aggiunse Santana staccandosi per poterla guardare occhi.
"Più di Nightmare?"
"Ovviamente."
"Allora che ne dici di guardare qualcosaltro?"
"Al diavolo Nightmare! Vediamo per l'ennesima volta Mean Girls!" sorrise l'ispanica avvicinandosi a baciare la bionda.
"Non si può resistere a Mean Girls..." rispose Brittany.


Una volta tornate nel salone Britt andò a riprendere il suo posto sul divano, mentre Santana inseriva il dvd.
Proprio nel momento in cui Santana toccò a sua volta il divano le due ragazze sentirono suonare il campanello.
"Maledizione!" esclamò la mora "Non è possibile! Ho speso sessanta dollari per quel maledetto lupo mannaro che prende vita al minimo segno di movimento!"
"Hai fatto cosa!?" esclamò Brittany scioccata.
"Non volevo scocciature..." si giustificò Santana prima di andare ad aprire la porta.

"Oh! Magnifico..." sbuffò la mora "Come ho fatto a non pensarci, solamente te potevi essere... Entra scricciolo..." disse Santana arruffando i capelli della bambina che per salutarla si strinse alle sue gambe.
"Ok, ok. Puoi anche staccarti ora." sorrise la mora al gesto, per poi chiedere "Di un po', il lupo mannaro non ti ha spaventato nemmeno un po?"
"Mamma dice sempre che non devo temere questi spauracchi, poichè sono solamente i simboli di una società passata, fortunatamente colpita da un rapido declino."
"Dio Santo. Sei sempre più Mini-Berry, Charlotte..."
"Britt, abbiamo ospiti!" disse Santana precedendo la bambina che entrando corse verso Brittany abbracciandola forte.
"Ehi, vacci piano Mini B, se stringi ancora un po' le farai schizzare via il bambino come una nocciolina dalla buccia..."
La bambina
terrorizzata, guardò per un momento Brittany che spostandole i capelli dal viso, disse "Sta scherzando, tesoro. Tranquilla."
"Allora" disse Santana tornando a sedersi sul divano "Da cosa saresti vestita? Quello sembra un pianoforte a brandelli... Credevo che Q stesse lavorando al vestito di Yoda... "
"Ed è corretto. Ma poi Mammi ha perso una scommessa con Mamma..."
"Una scommessa? Che scommesa?" chiese la mora curiosa.
"Mamma dice che non è necessario che lo sappia."
"Oh... quel tipo di scommessa..." sorrise l'ispanica scuotendo la testa.
"Ad ogni modo, il mio vestito vuole rappresentare il decadimento delle arti."
"Oh." esclamò Brittany non sapendo cosa dire per poi farsi uscire a fatica un "Bello."
"Solo per curiosità, scricciolo, quanti dolciumi hai rimediato finora?" chiese l'ispanica.
"Pochi..." rispose Charlotte mostrando la sacca a forma di stella praticamente vuota.
"Vieni qui" disse Santana aprendo uno sportello della credenza pieno di gomme, caramelle e cioccolate. "Serviti pure."
"Posso?" chiese la bambina quasi svenendo di fronte a tutta quella abbondanza.
"Te l'ho appena detto, scricciolo. Fai con comodo" sorrise la mora per poi voltarsi e trovare Brittany col sorriso più grande di sempre "Che c'è?"
"Allora ce li avevi i dolcetti..."
"Non potevo certo mandare via i pochi coraggiosi a mani vuote..." spiegò la mora arrossendo per poi andare a prendere il telefono che squillava.
"E' Mama-B." sorrise Santana guardando il display per poi dire "Che c'è Berry? Hai finito le idee perverse con cui far perdere le scommesse a Quinn?"
"Non so sinceramente di cosa tu stia parlando, Santana. Ad ogni modo, non dare troppi dolciumi a Charlie."
"Spiacente, Rach, credo che ti stia sbagliando... Mini-Berry non è qui...." provò l'ispanica.
"Bugiarda riesco a vederla"
"Come è possibile!" esclamò Santana guardandosi intorno "Sapevo che dovevate aver installato qualche telecamera "Perverse, mie care, perverse!"
"La vedo dalla finestra del soggiorno" spiegò Rachel.
"Cosa!?" disse la mora andandosi ad affacciare alla grande finestra laterale per notare che a sua volta poteva vedere la brunetta al telefono "Berry! Mi auguro che questa sia la prima volta che sbirci nella nostra sala da pranzo perchè altrimenti davvero non oso immaginare quello che puoi aver accidentalmente visto!"
"Preferisco non parlarne..." disse la ragazza velocemente "Ad ogni modo, appena Charlie ha finito di riempire la sacca, perchè non venite di quà?"
"Perchè non venite qui voi?" ribattè.
"Perchè io l'ho chiesto per prima." 
"Ma Britt è più incinta di Q." rispose l'ispanica.
"Di una settimana, Santana!"
"Ok, allora." disse la mora con nonchalanche, pronta a giocarsi il jolly "Noi stavamo per vedere Mean Girls..."
"Aspetta un momento" disse Rachel voltandosi a parlare con Quinn, probabilmente nella stessa posizione di Britt sul divano "Ok. Quinn dice che in questo caso puo' fare un piccolo sforzo. 
Arriviamo." rispose la brunetta attaccando.
"Come volevasi dimostrare..." sorrise Santana.
"Non si può resistere a Mean Girls..." disse Britt terminando la frase della mora.
"Cazzo, si..." rispose ancora una volta la ragazza per sentirsi gridare addosso da Britt e Charlotte "Santana!"
"
Scommetto che per quando questo bambino sarà nato avrà già pronto il fondo college..." borbottò la mora lasciando cadere l'ennesimo dollaro nel barattolo.
"Probabile" annuì Brittany.
"Un giorno mi ringrazierà per tutte le mie parolacce." insistette Santana.
"Mi spiace deluderti, Santana, ma non succederà se lascerai che riceva la superiore educazione di Quinn." disse Rachel entrando e tenendo la porta aperta per la bionda alle sue spalle.
"Ed ecco che ricomincia con le incredibili doti didattiche di Quinn!" sbuffò Santana.
"Non è colpa mia se Quinn è straordinariamente empatica e sensibile alle problematiche infantili." rispose Rachel cominciando la solita dicussione con Santana.
Quinn ignorando la ormai normalità delle due, andò a sedersi vicino a Brittany accarezzandole il pancione "Ehi Britt."
"Ehi Q!" sorrise la ragazza ricambiando il gesto.
"Siamo alle solite."
"Già"
"Pensi che se premo play la smetteranno di comportarsi come le due eterne liceali che sono?"
"Solo se skippi fino alla scena di Glen Coco..."
"E Glen Coco sia..." sorrise la bionda afferrando il telecomando.



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Capitolo 2
*** Merry Christmas ***


as Visto che in molti hanno apprezzato questa storiella ho deciso di trasformarla in una raccolta di one-shot incentrata su varie festività...
Colgo l'occasione per augurarvi un felicissimo Natale e come sempre vi auguro buona lettura :)

Un abbraccio
Northstar

ps: perdonatemi se non sarò precisissima nell'aggiornare le altre storie ma, come potrete immaginare, sono piena di casini... pps: un grazie immenso a tutti coloro che hanno letto il primo capitolo ed hanno commentato e aggiunto ai preferiti/seguiti/ricordati :D


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"Non credi di aver esagerato con le decorazioni, Santana?" cominciò Rachel guardandosi attorno "Specialmente con le luci... sembra di essere a Times Square...".
"Strano che proprio tu stia parlando di luci, visto che la settimana di Hannukkah, ci sembrava improvvisamente di trovarci in discoteca con tutte quelle luci ad intermittenza..." rispose Santana sbuffando.
"Non a caso Hannukah è la festa delle luci..."
"Non a caso lo è anche il Natale!" replicò ancora la latina.
"Non è vero!" sbottò Rachel.
"Non è vero!" la imitò Santana facendole una linguaccia.
"Santana se non la finisci giuro che- Ow!" esclamò la brunetta chiamando "Quinn!"
"Shh! Smettetela, i bambini si erano quasi addormentati!" esclamò la bionda affacciandosi alle scale dal piano di sopra seguita da Brittany.
"Ma mi ha tirato una palla dell'albero di Natale!"

"Santana!" esclamò la ballerina scioccata.
"Che c'è? Si stava comportando da rompi pa-" cominciò la mora per poi dare un'occhiata veloce al barattolo delle parolacce e terminare con "rompi tasche..."
"Non potreste per una volta almeno provare a portare avanti una normale conversazione!?" insistette Quinn.
"Fatelo per noi... per Natale." provò Brittany.
Santana spostando lo sguardo tra le tre donne nella stanza, dopo qualche secondo di indecisione, si voltò sbuffando verso Rachel dicendo con un tono meccanico "Devo andare a ritirare la torta per questa sera. Vieni?" per poi sorridere alle due bionde.
"Ehm..." si fece sentire Brittany schiarendo la voce.
"Ok, allora! Berry-" ricominciò Santana per poi riprendersi al volo "-Rachel, ti piacerebbe venire con me a ritirare la torta per questa sera?"
"Mi piacerebbe molto, Santana." rispose la brunetta sorridendo soddisfatta "Prendo la giacca e possiamo andare."
"Cercate di tornare a casa con tutti gli arti e senza evidenti segni di colluttazione..." scherzò Quinn sorridendo a Brittany.
"Non garantisco nulla..." commentò Santana a bassa voce.

Uscendo di casa Rachel si diresse verso la sua macchina dicendo "Prendiamo la mia macchina. Guido io.".
"Si, come no, Nuvolari... Prendiamo la mia, e senza fare storie."
"Perchè!?"
"Vogliamo chiederlo alla Toyota che hai lasciato senza freno a mano che è andata a schiantarsi contro la macchina di Puck che poi è andata a finire addosso a quella di Finn?" insistette la mora sollevando le sopracciglia.
"E va bene. Puoi guidare tu. Per questa volta." rispose la diva salendo nella macchina di Santana.
"Allora, come va con Christian?" chiese la latina uscendo dal vialetto.
"Benissimo..." sorrise la brunetta "Mangia e dorme. La notte un po' meno, ma va più che bene! Ed è già così intelligente."
"Berry ha sei settimane..."
"E allora?"
"Come puoi dire che sia già intelligente?"
"Perchè lo sò. E' ovvio che sia intelligente... è mio figlio."
"Certo..." sorrise Santana squotendo la testa.
"E voi neo mamme? Come ve la cavate con Grace?"
"Quella bambina è perfetta, lo giuro. Non piange mai, ha sempre un sorriso su quel minuscolo visino, ride per qualunque cosa... e soprattutto, grazie al cielo, dorme sempre come un ghiro..."
"Mi ricorda qualcuno..." commentò Rachel con un sorriso.
"Appunto. E' perfetta come Brittany."
"Io parlavo del "dorme sempre come un ghiro"..."
"Credi che sia possibile che mi somigli pur- beh, pur non essendo geneticamente legate?"
"Stai scherzando?! Gli studi di un illustre pediatra austriaco sono stati pubblicati giustappunto la settimana scorsa su una famosa rivista per l'infanzia che io e Quinn leggiamo dal concepimento di Charlotte, rivista che poi ovviamente ti suggerirò e..." si interruppe Rachel "Dicevo?"
"Cominci a perdere colpi, Barbra... Dicevi del pediatra austriac-"
"Oh già, dei suoi studi che dimostrano come nei bambini, così come negli animali, abbiano più influenza i comportamenti inculcati che quelli innati. Quindi è ovvio che ti somigli, sei sua madre!"
"Davvero?"
"Guarda Charlotte." cominciò la brunetta "Chiunque al colpo d'occhio direbbe che è la mia copia identica ed invece-"
"Diarrea verbale e fissa per i musical a parte è incredibilmente simile a Quinn."
"Esatto! Ed anche nei piccoli gesti! Come quando sorride ed abbassa gli occhi!" insistette la brunetta.
"Già...e per il lato psycho, aggiungerei..." annuì la latina continuando a guidare con un sorriso sul volto, per poi cominciare "E bello pensare che Quinn e Brittany ora ci staranno immaginando ridotte a brandelli e consumate dall'odio reciproco..."
"Noi non ci odiamo..." rispose Rachel.
"Ne sei così sicura?" rispose Santana seria.
"Noi non ci odiamo, Santana!" insistette la diva.
"Maddai..." replicò ovvia la latina voltandosi un momento a guardarla.
"Ogni tanto credo che gli altri Gleek ancora lo pensino davvero." osservò Rachel.
"Lasciamoglielo pensare allora..." scherzò Santana parcheggiando "Hai già dato il regalo a Quinn?"
"Quale degli innumerevoli?" sorrise soddisfatta la brunetta.
"Quello che ti ho suggerito io, ovviamente..."
"Oh, non ancora... quello glielo darò stasera in privato. Rimarrà a bocca aperta."
"Vorrei vedere. Una collana scelta da Santana Lopez farebbe rimanere tutti a bocca aperta. Cavolo, anche un ferro vecchio scelto da me farebbe faville..."
"Invece tu? Hai già dato il regalo speciale a Britt?"
"No. Stessa cosa. Voglio darglielo stasera." rispose la latina per pio aggiungere "E spero per te che non ti sia lasciata sfuggire nulla, altrimenti rapirò vostro figlio e lo farò crescere come il nuovo Ozzy Osbourne tenendolo pericolosamente lontano dalle parole Broadway e musical."
"Non oseresti."
"Oserei eccome." insistette la mora per poi rivolgersi al negoziante "Salve, siamo qui per ritirare la torta al cioccolato a nome Pierce-Lopez."
"Pierce-Lopez... Ancora non riesco a crederci..." commentò Rachel con un sorriso.
"E' stato un-..." rispose subito la mora per essere di nuovo interrotta.
"Un errore del notaio, si come no... "
"E poi sta zitta Fabray-Berry..." replicò Santana.
"E' Berry-Fabray." ribattè subito la brunetta.
"Si, nei tuoi sogni... li ho scritti io quei documenti e non hai idea di quante volte si ripeta il nome Rachel Fabray-Berry... oh e non dimentichiamo che ora abbiamo anche Charlotte e Christian Fabray-Berry!" insistette la latina facendo incassare il colpo a Rachel che rispose con un annoiato "E' chi comanda in casa che conta davvero, per la cronaca..."
"A proposito di prole, dov'è il mio scricciolo?"
"Il tuo scricciolo è da Mike e Tina a giocare con Philip e Laura. Anzi a quest'ora l'avranno già riaccompagnata a casa vostra. Quanto ci mettono a prendere questa torta? La stanno preparando al momento?"
"Ehi, le battute astiose sono le mie. Torna ad essere quella noiosa e logorroica, te..."
"E' quello che succcede a frequentarti ogni santo giorno..."
"Ammettilo che ti piace..." sorrise la mora.
"Ecco la torta Pierce-Lopez." disse il negoziante riapparendo dal retro.
"Grazie. E buon Natale" rispose Santana uscendo, seguita da Rachel.

Arrivate a casa le due ragazze avevano trovato come previsto Charlotte ad aiutare la mamma e Brittany a preparare la tavola.
"Siamo a casa." esclamò Santana rientrando, tenendo la porta aperta per Rachel e la torta, per poi aggiungere con un sorriso "E siamo sorprendentemente tutte intere."
"Zia San!" esclamò Charlotte lanciandosi ad abbracciare le gambe della mora.
"Ciao Scricciolo... qualcosa mi fa pensare che devi chiedermi qualcosina..."
"Posso aprire un regalo, Zia? Uno solo? Per favore?" supplicò letteralmente la bambina esibendosi nella migliore performance mai vista di occhioni dolci.
"Perchè lo stai chiedendo a me?" domandò confusa la mora.
"Perche mamma ha detto che Babbo Natale si arrabbia se prima non si chiede il permesso al padrone di casa..."
"Oh certo... quindi agli occhi dello stato sono Santana Pierce-Lopez, ma agli occhi di Charlie sono la padrona di casa?" chiese ironicamente Santana guardando Quinn e Brittany sorridere, e sentendo Rachel mormorare "Te l'ho detto,
è chi comanda in casa che conta davvero...", per poi tornare a rivolgersi alla bambina "Sai che ti dico? Visto che io sono la padrona di casa, quella che conta davvero, Babbo Natale non si arrabbierà se aprirai due regali invece di uno!"
"Si!" esclamò la bambina saltellando "Grazie!"
"Ottimo lavoro. Ora qualunque cosa scarterà la terrà lontana dalla cena..." commentò Rachel.
"Guarda il lato positivo... Charlie sarà talmente sfinita dal giocare con i suoi regali, da crollare appena toccherà il suo lettino, permettendoti così di scartare almeno un regalo prima di domattina..." replicò la mora indicando Quinn.
"Santana!" esclamò la brunetta arrossendo per poi guardare la moglie "Quinn! Dille qualcosa, per favore!"
"E' Natale Rach, cerchiamo di essere tutti più pazienti... ok?" sorrise la bionda.
"Wow!" esclamò nel frattempo Charlotte aprendo il suo primo regalo.
"Fossi in te prenderei la macchina fotografica, Quinn..." sorrise Brittany guardando la reazione della bambina.
"E' un karaoke!"
"E' un karaoke, professionale." aggiunse Santana inginocchiandosi e indicando i vari tasti "Vedi? Con questo puoi anche registrare e con questo puoi poi riascoltare la tua voce..."
"Come faceva Babbo Natale a sapere che volevo proprio questo?!"
"Beh, diciamo solo che Babbo Natale sapeva che usavi un po' troppo spesso quello nel seminterrato che appartiene ad una certa Rachel Barbra Berry... la conosci per caso?"
"E' la mia mamma!" sorrise la bambina per poi tornare ad osservare il suo nuovo personalissimo karaoke.
"Non preoccupatevi" cominciò Brittany sorridendo alle due ragazze "Ha il volume regolabile fino ad un massimo..."
Quinn tirò un evidente sospiro di sollievo per poi chiedere "Di chi è stata l'idea?"
"Santana si è occupata dello shopping Natalizio... io avevo troppo da fare con Grace..." sorrise Brittany fiera della moglie.
"E' stata davvero una bella idea questa... devo concedertelo Santana..." ammise Rachel annuendo.
"Grazie, Yentl."
"Posso aprire anche questo, zia San?!" chiese eccitata Charlotte.
"Come da patti. Puoi aprirne un altro." ribadì la latina.
"Questo pacco l'ho già visto! Era sotto il nostro albero!" cominciò la bambina scartando il regalo per poi voltarsi confusa verso le mamme "E' un casco?"
"Ed una lettera. Avanti, leggi cosa c'è scritto..." la invitò Quinn piegandosi al livello della figlia e voltando l'involucro dalla parte del mittente.
La bambina impiegò qualche secondo a leggere "Corso di equitazione!?"
"Esattamente." spiegò Rachel "Babbo Natale ha saputo di questa tua passione e così a primavera comincerai il tuo corso di equitazione ed il casco ovviamente è parte dell'equipaggiamento!"
"Sempre se nel frattempo non diventerà una patita di acrobazie in bicicletta e preferirà una BMX al cavallo...." commentò Santana sorridendo a Brittany e Quinn.
"Cosa che non succederà mai..." rispose Rachel.
"Tanto il casco ce lo ha già..." insistette la mora.
"Non succederà mai." insistette la brunetta con uno sguardo terrorizzato.
"Grazie mille!" esclamò la bambina andando ad abbracciare le mamme

Dopo la cena, Santana aveva convinto Rachel e Quinn a far scartare un altro regalo a Charlotte, e le ragazze l'avevano presa in giro dicendo che come al solito la prima a cedere ai capricci della bambina era sempre lei.
Stavolta il regalo di Charlotte era stato un blu ray del suo ultimo cartone preferito ed educatamente la bambina aveva chiesto se poteva andare subito a vederlo nel salone, cosa che le era stata ovviamente permessa, visto che al momento il fratellino e la cuginetta avevano bisogno di più attenzioni.
"Devo ammettere, Santana," cominciò Rachel "Che con Grace in braccio sembri decisamente meno diabolica e più..."
"Angelica?" suggerì la mora senza staccare gli occhi dalla bambina tra le sue braccia.
"Oh, no, no... stavo per dire umana..." sorrise la brunetta.
"Grazie, anche te nelle vicinance di Christian e, sporadicamente di Charlotte, perdi un po' della tua innata repellenza, Gimli."
"Gimli?" si intromise Quinn curiosa giocherellando con le manine di suo figlio "Questo mi è nuovo."
"Già, sto leggendo "Il signore degli anelli". Da quando siamo in maternità ho riscoperto la passione per la lettura nel poco tempo libero..."
"Ne abbiamo sentito parlare..." sorrise Rachel alzandosi a prendere un pacco sotto l'albero per poi trascinarlo fino a Santana "Per te..."
"Non ne uscirà fuori un lurido, puzzolente, nano in armatura pesante... vero?" sorrise la mora passando delicatamente Grace a Brittany, per poi piegarsi a scartare lentamente l'involucro.
"Non mi ricordo di averlo incartato..." rispose Quinn.
"Libri!" sorrise Santana osservando distratta i pezzi all'interno, per poi sollevare un volume e spalancare gli occhi ed esclamare "Porca put-"
"Santana!" la ripresero in coro le altre tre donne.
"Ti ho sentito zia San!" rispose dal salone la bambina.
"Paletta! Ho detto porca paletta!" si riprese la donna per poi tornare a guardare i libri.
"Allora?" domandò Quinn curiosa, alzandosi "L'intera saga di Harry Potter!"
"Ma non è un libro per bambini?" chiese Rachel.
"Per bambini!? Non scherziamo col Sacro!" esclamò quasi offesa Santana per poi aggiungere "Io non credo che voi abbiate realizzato il valore di questa collezione..."
"Ah si?" chiese Quinn curiosa.
"Q. questi libri hanno praticamente la nostra età. Sono prime stampe... in men che non si dica varranno una fortuna..."
"Ci stai suggerendo di riprenderci i libri?" chiese curiosa Rachel.
"Oh, no, no, no... Una cosa regalata è incatenata..." rispose Santana imitando la voce di Charlotte.
"Ad ogni modo conosciamo il valore dei libri..." sorrise Quinn "Consideratelo un investimento per il futuro... magari ci pagherete il college per Grace..."
"Oh, no... per quello c'è già il barattolo delle parolacce..." sorrise Brittany indicando il contenitore strapieno "Grazie, davvero." sorrise felicissima la mora, per poi allontanarsi e dire "Anche noi abbiamo qualcosa per voi... per Quinn, nello specifico..."
La mora rientrò trascinando uno scatolone alto e stretto.
"E' un televisore?"
"No, è meglio..." sorrise Brittany soddisfatta.
La bionda scartò con sorprendente velocità il regalo per poi lasciarsi sfuggire un sospiro, capendo cosa aveva di fronte "Un piano da disegno!?"
"Così la smetterai di disegnare sulla tua scrivania inclinandola con dei libri sotto i piedi..." sorrise Santana.
"Come fai a saper-"
"Diciamo solo che abbiamo la stessa visione del tuo studio, che voi avete del nostro salone..." spiegò la mora per poi aggiugnere "Una visione molto chiara..." e sorridere soddisfatta una volta fatta arrossire Quinn.
"Vale sempre la storia del facciamo finta di niente?" chiese la bionda imbarazzata.
"Per la sanità mentale comune, direi di si..." annuì Santana.
"Bene!" esclamò Quinn in risposta avvicinandosi ad abbracciare le amiche, ringraziandole, per poi chiedere "Santana mi aiuteresti a prendere una cosa dalla macchina?"
La mora annuendo seguì Quinn per rientrare poco dopo con un ingombrante e pesante pacco, addobbato con un fiocco blu e la scritta "Per Brittany".
"E questo è per te, Britt..." sorrise Rachel per poi porgerle un libretto "Ti conviene guardare qui invece di aprire la confezione..."
"E' una sedia a dondolo!" esclamò velocemente la ragazza come fosse stato un quiz "Come quella che avevamo nella stanza di Grace...".
"Abbiamo saputo da Santana che la vecchia sedia ha avuto un piccolo inconveniente, dovuto ad attività di coppia non consone alle effettive possibilità di una sedia a dondolo..."
"Che c'è? Non c'era scritto tra gli avvertimenti... ho letto prima!" tentò di giustificarsi la mora.
"San! Dobbiamo montarla prestissimo! A Grace piaceva tanto mangiare mentre mi dondolavo!" esclamò Brittany.
"Già, quella poltrona manca anche a me..." sorrise sognante la latina.
"Santana!" sbottò Rachel scioccata.
"Ad ogni modo ti prometto che sarà la prima cosa che faremo domattina." rispose Santana per poi correggersi con un sorriso soddisfatto "Facciamo la seconda..."
"Beh, con questo anche i nostri regali sono finiti!" continuò la latina cercando di provocare Rachel.
"Un momento- io- ed io?" chiese puntuale la brunetta.
"Il tuo regalo è il piano da disegno di Quinn! Non sei felice che ora la scrivania dello studio rimarrà solamente l'ennesima superficie utile ad incontri clandestini lontani dalle pure orecchie di Charlie?"
"Cosa?"
"Stavo scherzando, Berry..." sorrise la mora prendendo una bustina appesa all'albero per poi passarla alla ragazza, schiarirsi la voce e cominciare a leggere parte del biglietto "Cara Polly Pocket, anche quest'anno sei così fortunata da passare il Natale con noi, invece che in una mensa per poveri a litigarti l'ultima ala di pollo col barbone di turno, e per questo siamo felici. Siamo felici di averti come vicina di casa anche quando illumini a festa la nostra camera da letto nella settimana di Hannukkah tanto da farla sembrare uno strip club. E per questo te ne sono veramente grata. Seriamente, dal profondo del mio cuore." disse la mora portandosi una mano sul petto, annuendo "Ma soprattutto siamo felici di averti come vicina di casa quando, puntuale, ogni sabato pomeriggio, invii la tua loquace e instancabile prole a bussare alla nostra porta, tanto per avere un po' di prezioso ed -ehm- rumoroso intrattenimento con Quinn (e per questo abbiamo già in mente un piano-vendetta da attuare nei prossimi quindici anni, ma questa è un'altra storia). Per questo il nostro regalo di Natale include una settimana intera di baby sitting per Charlie e Christian e quei due pezzi di carta che troverai in questa busta... Buon Natale. Santana, Brittany e Grace." terminò Santana passando la busta alla ragazza.
"Posso aprire?" chiese la brunetta.
"No, Berry, usa i tuoi raggi x..." sbottò Santana.
La brunetta sorridendo apri lentamente la bustina di carta per poi lasciarsi sfuggire un "OMMIODIO!"
"Ed ecco che parte..." commentò Brittany cercando di proteggere le piccole orecchie di Grace.
"Sono i biglietti per le celebrazioni degli ottant'anni di Barbra!" gridò Rachel guardando Quinn "A New York! Per sette giorni!"
"Esattamente." annuì la latina.
"Co-Come avete fatto a trovarli!? Sono terminati da mesi! Come!?" gridò praticamente Rachel.
"Tesoro, forse dovresti calmarti..." provò Quinn poggiando una mano sulla spalla della moglie.
"No! Devo sapere come! Questa- questa è magia! Anzi, è stregoneria!"
"Ho chiesto ad un amico del consiglio d'amministrazione che conosce gente ai piani alti..."
"Io- Santana, Brittany, io-" cominciò a balbettare Rachel "Io- davvero non so come- questo è un sogno- io-"
"No. No, Berry se stai per piangere prendi direttamente la porta prima che ti ci fiondi io in pieno e collaudato stile buttafuori." disse Santana guardando schifata la brunetta.
"Si. Cioè no. Hai ragione." cominciò la diva respirando profondamente "Ora mi passa. Ora mi passa... Ma ci pensate!? Saremo a New York per il compleanno della divina Barbra!"
"Ok. Ancora un fiato e prendo il cloroformio. Lo giuro." insistette Santana per essere poi praticamente placcata da un abbraccio di Rachel.
"Grazie Santana. Grazie davvero..." mormorò la brunetta stringendo l'amica.
"Ne hai ancora per molto?" rispose Santana nascondendo un sorriso, cercando di sembrare scocciata.
"E grazie Britt!" sorrise Rachel andando a ringraziare anche Brittany, facendo una carezza alla piccola testa di Grace.
"Che ne dite, vogliamo finalmente mangiare la torta?" propose Quinn sorridendo alle altre donne.
"Era ora!" sorrise Brittany passando Grace a Santana per andarsi ad occupare dellla torta.
Dopo aver praticamente terminato la torta ed aver parlato del più e del meno per più di un'ora, Rachel e Quinn decisero di tornare a casa per mettere a letto Charlotte che era oramai pesantemente addormentata sul divano del salone.
"Credo che sia arrivata l'ora di andare..." cominciò Quinn andando a prendere in braccio un'alquanto insonnolita Charlotte dal divano.
"Lasciate tutto qui, domani quando volete venite a recuperare i regali." offrì Brittany.
"Grazie" sorrise Rachel recuperando però velocemente i suoi due biglietti per ficcarli nella sua borsa.
"Hai intenzione di abbracciarli nel sonno stanotte?" domandò Santana.
"Forse. Sicuramente li terrò sul comodino..." rispose la brunetta coprendo Christian per poi sistemarlo nel suo passeggino per poi aggiungere "
Ripensandoci, saranno più al sicuro sotto il cuscino, .".
"Buonanotte ragazze... grazie per la serata e per tutto il resto..." sorrise Quinn uscendo.
"Grazie a voi e buon Natale..." rispose Brittany.
"Buonanotte e buon Natale!" salutò Rachel seguendo Quinn.

"Allora... siamo rimaste solo noi donne di casa..." cominciò Brittany.
"Andiamo ad accoccolarci sul lettone?"
propose Santana con un sorriso giocando con i piedini di Grace.
"Cominciate a salire. Tolgo le cose dal tavolo e vi raggiungo."
"Non toccare niente, Brittbritt. Sistemiamo domattina con calma... andiamo..." rispose la latina aspettando che Brittany la raggiungesse per iniziare a salire le scale.
Come ogni sera le ragazze si erano piazzate ai loro rispettivi lati del letto, sistemando Grace nel mezzo in un piccolo nido di coperte.
"E' bellissima..." cominciò Santana come ogni sera, da sei settimane.
"Ora che è meno grinzosa e comincia a sorridere lo è ancora di più..."
"Nah... è stata perfetta dal primo istante di vita. Forse era un po' troppo rossastra, ma pur sempre splendida..."
"Guarda, guarda! Sta sbadigliando!" sussurrò la bionda "La adoro quando sbadiglia, sembra un gattino..."
"Già... è super tenerissima... e del profumo vogliamo parlarne?" cominciò la mora poggiando il naso sulla testa della figlia "E' come il profumo dei libri nuovi, ma mille volte più buono e dolce!"
"Stai paragonando Grace ad un libro?" sorrise la bionda.
"Certo che no. E' difficile paragonarla a qualunque altra cosa... Lei è la cosa più bella dell'universo..." spiegò Santana accarezzando i capelli della bimba per poi alzarsi.
"Dove vai?"
"Ho una cosa da darti..."
"San, avevamo detto niente regali tra noi quest'anno!"
"Mi conosci... non sono fatta per rispettare le regole, Britt..." sorrise la mora tornando sul letto con un pacchettino "E questo è per te..."
"San..."
"Avanti, aprilo."
Brittany aprì velocemente l'involucro, per poi aprire la scatolina e scoprire un anello in oro bianco attraversato da una striscia di minuscoli diamanti.
"Santana... io- non so cosa dire..."
"Guarda all'interno, c'è un incisione..."
"I love you like never before" lesse Brittany sorridendo commossa "Ti amo anche io San, come mai prima d'ora ed ogni giorno di più..."
"
Ti piace?"
"Lo adoro... ma io non ho niente per te..."
"Lo so che queste parole suoneranno incredibilmente ridicole, specialmente per il fatto che stanno uscendo dalla mia bocca... ma mi hai fatto il regalo più bello e profondo ed immenso che potessi farmi, Britt... Non c'è niente di più bello di Grace ai miei occhi..." rispose Santana per poi aggiungere "In sincerità comincio a pensare che lo sia anche agli occhi di molti..."
"Ora non so come ringraziarti..."
"Oh io un'idea ce l'avrei..." sorrise la mora.
"San!"
"Per una volta non è quello che pensi..."
"Ah no?"
"No stavo pensando che, solo per stanotte, potremmo tenere Grace a dormire con noi... Infondo è il nostro primo Natale con lei... dobbiamo renderlo perfetto..."
"Hai ragione. Per stanotte può dormire tra noi. Ma solo per questa notte, altrimenti conoscendoti la terrai tra noi finchè non avrà vent'anni."
"Vent'anni è un po' troppo... ma fino a quindici non ci sarebbe niente di male..."
"E quando Grace avrà un fratellino, o una sorellina? Cosa faremo?"
"Compreremo un letto più grande..." propose Santana con un sorriso innocente "Un letto di quattro metri per sette!"
"Certo e poi dovremo comprarci una casa nuova..."
"Nah... dopo non saprei con chi divertirmi..." sorrise Santana indicando con uno sguardo alla finestra la casa delle due amiche accanto alla loro.
"A proposito credevo che volevi dare loro le foto che abbiamo scattato il giorno della nascita di Grace e Christian... Loro ce le hanno date..."
"Gliele ho date." rispose la mora continuando a giocherellare con i capelli della figlia.
"Quando?"
"Ho preparato un album e gliel'ho lasciato incartato sotto l'albero..." spiegò la latina.
"Aaw... sei così dolce..."
"Non lo diresti se avessi visto la foto che ho messo in copertina: una splendida vista dei paesi bassi di Qui-"
"San!" scattò Brittany spalancando gli occhi.
"Nah, non è vero... Non sono così perfida...".
"Non lo sei affatto... Sei dolce e affettuosa e protettiva... sei perfetta..."
"Ora non esagerare... o il mio ego sarà presto in competizione con quello di Berry." rispose scherzando Santana.
"Buon Natale, San..." disse la bionda avvicinandosi a baciare la moglie.
"Buon Natale, Britt..." rispose Santana con un sorriso nel bacio.


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Capitolo 3
*** Valentine's day ***


as "Posso dirti un segreto Brittbritt?" disse la latina corrugando le sopracciglia.
"Oh Dio!" esclamò Brittany.
"Cosa?"
"Non sei stata te ad investire Lord Tubbington Secondo, vero?"
"Britt! No, che non sono stata io!" sbottò la latina.
"Ma se fossi stata tu, me lo avresti detto... vero?"
"Certo che te lo avrei detto! Lo sai, fra noi non ci sono segreti..." sorrise Santana allungando la mano fino a stringere quella della moglie di fronte a lei.
"Tranne questo che devi dirmi..."
"Già..." annuì Santana abbassando lo sguardo, per poi alzare il viso e dire "Mi sento davvero in colpa a pensarlo, Britt... ma sono contenta che per una sera siamo solamente io e te, come una volta... Sei arrabbiata?"
"Cosa? No, San!" sorrise la bionda "Anche a me fa piacere starmente una serata sole solette... e poi Grace starà benissimo con i nonni!"
"Spero per lei che si siano ben ficcati in testa che, non importa quanto le parleranno in spagnolo, non lo imparerà comunque al momento..." commentò Santana.
"Non vedo l'ora di sentirvi parlottare in spagnolo!" sorrise Brittany.
"Davvero?"
"Si! Sei fantastica quando parti con i tuoi sproloqui, riesco già ad immaginare quanto sarà fantastico vederti insegnare la lingua a Grace..." insistette la bionda.
"Non ti farebbe sentire esclusa?" chiese Santana preoccupata.
"So che non sono mai stato un fenomeno nella classe di Mr. Schue ma puoi sempre insegnarmelo..."
"Conosco un paio di trucchetti che di sicuro ti farebbero entrare in testa lo spagnolo, sai?" sorrise la latina sollevando le sopracciglia suggestivamente.
"San! Imparerei solamente frasi con "Dios" ed altre parole, e parolacce soprattutto, che non mi sembra il caso di tirare fuori in questo contesto..."
Santana sorrise alle parole della moglie per poi guardarsi intorno e osservare "Qualche anno fa questo locale sarebbe stato stracolmo di ragazzi..."
"Con qualche anno fa intendi dieci anni fa?"
"Già..." sorrise Santana nostalgica.
"Ricordo le feste di Kurt e Sugar come fossero ieri..." disse Brittany.
"Io ricordo in particolar modo quella di Sugar..." sorrise Santana per poi aggiungere "Una delle notti più belle della mia vita."
"Quali sono le altre?" chiese Brittany curiosa.
"Beh, la sera del nostro matrimonio... la sera della festa del diploma... la notte in cui è nata Grace..."
"La sera del matrimonio di Quinn e Rachel..." aggiunse Brittany.
"E ricordi quella sera in cui beccammo Schue e la Pillsbury presi dalla passione? Beh, se così si puo' chiamare..."
"La ricordo eccome... per evitare di schiantarci decidemmo di fermarci direttamente al parcheggio della scuola!" sorrise Brittany.
"Quella sera si che abbiamo rischiato..." annuì Santana con un brivido "Ma ne è valsa veramente la pena!"
"Puoi dirlo forte!" esclamò Brittany per poi dire "Guardati attorno..."
"Mmm... dovrei notare qualcosa?" chiese Santana confusa.
"Beh, la metà delle persone in questo locale ha la nostra età... forse anche loro erano qui ai party di Kurt e Sugar..." sorrise la bionda per poi aggiungere "Siamo solo cresciuti..."
"Britt..." sospirò Santana "Mi hai appena fatto sentire vecchia..."
"Mpf... non sarai mai vecchia tu, San..." sorrise la bionda per poi distrarsi e guardare confusa alle spalle della moglie.
"Che c'è?" chiese la latina voltandosi, cercando di individuare cosa stesse attirando l'attenzione di Brittany per poi concentrarsi e sentire una voce familiare, nascosta da un cameriere.

"No!" esclamò Santana realizzando che quella voce poteva appartenere alla sola ed unica Rachel Berry.
"No, no, non qui! Non stasera! No!" continuò la latina come un mantra per poi commentare "E come diavolo è vestita!? Sembra che l'abbiano bombardata con secchi di vernice gialla...".
"Non capisco quale è il problema..." disse Brittany continuando ad osservare l'amica.
"Brittany! Nasconditi, vai sotto il tavolo, diventa invisibile, fa qualunque cosa ma non-"
"BRITTANY!" esclamò Rachel superando agilmente il cameriere.
"Merda!" sbottò la latina, dando un pugno al tavolo.
"Santana!" esclamò Brittany allungando la mano sul tavolino "Mi devi un dollaro..."
"Davvero Britt!? Il canarino Titti ci ha appena scovato nella nostra serata, e terrei a specificare esclusivamente nostra, e vuoi che sganci un dollaro per quel barattolo!?"
"Devi pagare comunque San..."
"San! Britt!" esclamò Rachel arrivando al tavolo di corsa.
"Ed ecco che la nostra serata va a farsi benedire..." sussurrò Santana.
"Ehi! Anche voi dal caro vecchio Breadstix?" sorrise la bionda.
"Non proprio..." cominciò Rachel spostando lo sguardo tra Santana e Brittany, per poi dire "Non pensavo sarebbe stato così pieno... non ho prenotato..."
"Woah! Questa non me l'aspettavo!" esclamò Santana scoppiando a ridere "Rachel Berry che non prenota per la sera di San Valentino!?"
"Non ridere San..." disse Brittany sotto sotto divertita.
"Che c'è, Barbra? Cominciamo a perdere colpi?" continuò Santana piegata in due per le risate.
"Ero presa dalla programmazione del viaggio a New York per il compleanno della divina Barbra e-"
"E ad aprile, Berry!"
"Non si è mai troppo preparati per Barbra!" cercò di giustificarsi Rachel.
"Oh, quindi non si è mai abbastanza preparati per Barbra... ma non per Quinn?" sorrise Santana "Non vedo l'ora di ripeterle questa frase..."
"Non oseresti!"
"A proposito... Quinn?"
"E' andata a portare i bambini dai nonni e sarà qui a momenti..." rispose la brunetta guardandosi attorno preoccupata, per poi chiudere gli occhi, prendere un respiro e dire "Ok. Sto per farvi una proposta che non potrete rifiutare."
"Qualcuno ha visto il Padrino di recente?" sorrise Santana.
"Si. Quinn ha voluto che lo vedessi e-" cominciò Rachel per poi interrompersi e riprendere "L'offerta. Parliamo dell'offerta."
"Sono tutta orecchi." sorrise la latina.
"Se direte a Quinn che avevo organizzato la serata di San Valentino, qui, con voi... vi offro una settimana intera di baby-sitting a Grace, così che potrete passare non una serata... ma un'intera settimana solamente per voi..."
Brittany annuì praticamente già convinta, mentre Santana sembrò pensarci su.
"Santana hai intenzione di pensarci ancora per molto!?" sbottò la brunetta "Il tempo stringe!"
"Se aggiungi all'offerta la videocamera super accessoriata di Quinn, col super Hd-blu ray-quello che è, accetto..." rispose la mora.
"Santana so esattamente cosa vorresti fare con quella telecamera e non sono disposta a concederti la preziosa videocamera di Quinn, che tra l'altro è la stessa con cui riprendiamo i nostri bambini!"
"Oh, che peccato..." commentò Santana "Dì a Quinn che le auguro una magnifica serata in uno di quei pochi locali, squallidi per forza di cose, che ancora avranno posto per questa serata..."
"Ok! Ok! Accetto!" esclamò la brunetta dopo qualche secondo di combattimento interiore "Ma prima di restituirmela promettimi che controllerai di non aver lasciato nessun video nella memoria e promettimi che sarà perfettamente disinfettata..."
"Abbiamo un accordo, Berry..." sorrise Santana, per poi fare cenno al cameriere chiedendo di aggiungere due posti al loro tavolo.
"Ed ora spera che Q, non impieghi una vita ad arrivare qui... o potrei cambiare idea..." commentò la latina.

Mezzora dopo Quinn non si era ancora fatta vedere, cosa che cominciava a mandare Santana su una cattiva direzione.
"Eccola!" esclamò finalmente Rachel scattando in piedi per farsi vedere dalla bionda, che avvicinandosi rimase un momento confusa a guardare il tavolo.
"Sorpresa... Yay..." disse Santana con l'espressività di un frigorifero.
"Cosa ci fate voi qui!?" chiese la bionda con un sorriso.
"La domanda sarebbe un'altra in realta..." cominciò Santana guardando Rachel "Ma siamo qui per festeggiare San Valentino. Insieme."
"Un doppio appuntamento come ai tempi del college!" sorrise Brittany battendo le mani eccitata.
"Wow, Rach... è stata un'idea fantastica questa!" esclamò sorridente Quinn prendendo il suo posto vicino a Brittany.
Santana guardò un momento confusa Rachel, seduta al suo fianco, per poi domandare "Mi spieghi per quale motivo finisci sempre per sederti vicina a me?"
"Non mi siedo sempre vicina a te."
"Scommettiamo?" rispose provocatoria Santana.
"Scommettiamo che morirò di fame se non ordiniamo entro cinque minuti?" si intromise Brittany afferrando sul tavolo la mano della moglie, sollevando suggestivamente le sopracciglia.

La cena, piccoli incidenti a parte, era andata alla grande.
Quinn e Brittany si erano ritrovate come sempre a fare da arbitri ai momenti di reciproco fastidio delle mogli, ma la cena era stata un successo in fine dei conti.
"Mi sta mettendo tristezza vedere Breadstix senza una degna festa di San Valentino..." cominciò Brittany "Che ne dite se andiamo a farci una passeggiata?"
"Per me va più che bene." si disse daccordo Quinn.
"Vogliamo andare?" propose Santana.
"C'è il conto da pagare, Santana..." osservò Rachel.
"Ti sbagli, ovviamente, visto che abbiamo già sistemato tutto quando abbiamo prenotato..." rispose Santana guardando l'amica in cagnesco.
"Giusto!" esclamò Rachel riprendendosi.
"Dove andiamo ora?" chiese Quinn.
"Io ho un'idea." sorrise Brittany.

Quindici minuti dopo, Brittany aveva guidato le altre fino al vecchio McKinley High.
Una volta scesa dalla macchina Quinn chiese curiosa "Cosa ci facciamo qui?"
"Ci facciamo un giretto sulla memory lane!" sorrise Brittany prendendo per mano Santana, per guidarla verso il campo di football.
"E come pensi di entrare Brittany?" domandò Rachel preoccupata.
"Vedrai, Rach..." rispose la bionda lanciando un'occhiata a Quinn che improvvisamente rispose "Oh-oh! Ho capito!"
Santana corse verso il vecchio angolo di rete che sapeva era fissata a malapena da un paio di giri di fil di ferro, per poi guardare Quinn e Brittany ed esclamare "Si! Nemmeno la Sylvester se ne è mai accorta a quanto pare!".
"Avanti!" sorrise la mora aprendo uno spiraglio per far passare le altre.
"Wow..." sospirò Quinn andandosi a sedere sugli stessi primi spalti su cui si era seduta un'infinità di volte con Santana e Brittany nella loro divisa da Cheerios.
"E' strano ritrovarsi qui dopo tanti anni..." osservò Rachel andandosi a sedere vicino a Quinn.
"E' strano ritrovarsi qui dopo tanti anni ed avere finalmente una maledetta luce accesa..." osservò Santana "Una volta qui era buio da far paura!"
"Già..." osservò Quinn sospirando.
"Ok, ora prima che finiamo per piangere sui bei vecchi tempi" cominciò Santana 
prendendo un pacchetto dalla sua borsa "se non vi dispiace, dovrei dare un pensierino alla mia Brittbritt..."
"Posso aprirlo!?" chiese Brittany spalancando gli occhi. 
.
"Ovviamente..." sorrise la mora.
Brittany impiegò un quarto di secondo ad aprire il pacchetto, rivelando un ciondolo a forma di colomba.
"Oh, San..." sorrise Brittany guardando l'oggetto nel suo palmo.
"E' oro bianco. E l'occhio è un diamante..." indicò Santana.
"E' una paperella finalmente!" esclamò la ragazza.
"No, veramente è una colomba..." sorrise la mora.
"Era troppo difficile regalarle un cuore?" chiese Rachel scherzando.
"Le ho regalato il mio cuore tanti e tanti anni fa, Berry... avrebbe avuto poco senso, non trovi? Per quanto ricordi abbiamo un solo cuore. Ed il mio è tra le mani di Britt da una vita..."
"E poi mi regalò un ciondolo a forma di cuore la sera della festa di Sugar..." spiegò Brittany "Da quella sera ogni San Valentino mi regala un ciondolo che rappresenta l'anno passato insieme..."
"Di fatti" ricominciò Santana guardando Rachel "
La colomba è il simbolo della della nuova vita, quella che mi hai donato Britt con Grace... Per questo sul retro è inciso il suo nome e la sua data di nascita...".
"Aaaw, San!" esclamò Brittany voltando il ciondolo, per poi lanciarsi tra le braccia della moglie.
"Wow!" esclamò Quinn stupita "Profonda questa, San!"
"Io sono sempre profonda, Q..." sorrise la latina soddisfatta.
"Ok!" disse Brittany prendendo dalla borsa una busta da lettere "Ora è il mio turno..."
"Mi hai scritto una lettera strappa lacrime, Brittbritt?" domandò curiosa Santana.
"No..." sorrise ancora la bionda aspettando che Santana scoprisse il contenuto della busta.
"Oh..." fu l'unico suono che uscì dalla bocca della latina.
"Che c'è? Il gatto ti ha mangiato la lingua?" sorrise Brittany.
"Britt... io non- come-"
"Sei stata un anno intero a prenderti stra-cura di me, tra la gravidanza e tutto il resto, sei stata perfetta San, semplicemente perfetta... immagina questa settimana a Cabo San Lucas come il mio piccolo grazie e la mia occasione di ricambiare il favore in minima parte..."
"Io..." cominciò Santana stupita per poi abbracciare e baciare la moglie "Sono senza parole, Brittbritt..."
"Wow! Cabo San Lucas!" esclamò Quinn "Scusate ma... come te lo sei potuto permettere Britt!?"
"Beh, diciamo solamente che qualcuno ha la tendenza a dire tante, tante, tante parolacce..."
"Oh, non c'è assolutamente alcuna possiblità che abbia prodotto così tanti dollari-parolacce, Britt!" sorrise Santana.
"Ne hai prodotti milleduecentosessantaquattro. negli ultimi tredici mesi. Beh, milleduecentosessantacinque con la parolaccia di poco fa..." spiegò Brittany.
"Milleduecento-" cominciò Santana scioccata.
"Per il resto ho preso i soldi dalla mia liquidazione." continuò la bionda.
"Liquidazione!?"
"Già... Ho lasciato la scuola di danza..." sorrise Brittany per poi aggiungere "Mr. Schue mi ha offerto il posto come nuova Coach delle Cheerios al caro, vecchio McKinley..."
"Non ci credo!" esclamò Rachel spalancando la bocca.
"Credici. Da lunedì sarò ufficialmente Coach." sorrise Brittany.
"Questa è una grande notizia!" sorrise Quinn.
"Specialmente perchè da lunedì, ogni qual volta vorremo venire qui a farci due chiacchiere da liceali, potremmo farlo usando le mie chiavi!" sorrise la bionda.
"Oh, sei un genio Brittany..." commentò Rachel con un sorriso.
"Dove stai andando Santana?" chiese Quinn vedendo Santana allontanarsi dietro gli spalti.
"Voglio vedere se ci sono altre cose che non sono cambiate..." rispose la mora in lontananza, per poi esclamare "Oh, gracias a Dios!".
"Cosa?" chiese Rachel curiosa.
"I ragazzini tengono ancora qui i loro alcolici segreti!" sorrise la mora tornando con una bottiglia di tequila ancora intatta "Certe cose proprio sembrano non cambiare eh!"
"Quindi stiamo per davvero rivivendo una serata da cattive Cheerios?" sorrise Quinn.
"Diciamo che è una serata Unholy Trinity, con la gentile ma non troppo desiderata partecipazione di Rachel Berry..." sorrise Santana guardando la brunetta che portandosi le mani al petto, con tutta la sua teatralità, rispose al sorriso dicendo "Ne sono profondamente lusingata, Santana..."
"Alla nostra allora..." sorrise la mora prendendo un sorso dalla bottiglia, per poi spalancare gli occhi e sospirare "Woah! Era quello che ci voleva!".
"Dai qui!" sorrise Quinn afferrando la bottiglia dalle mani dell'amica.
Dopo un paio di giri e svariate chiacchiere, Santana disse sorridendo
"Al diavolo Breadstix... questo è stato un bel San Valentino alternativo!" sorrise Santana.
"Magari questa potrebbe diventare una nuova tradizione..." disse Brittany stringendosi a Santana "Sarebbe bello..."
"Quindi per questa neonata tradizione stiamo davvero rinunciando alla libertà, e tutto quello che ne consegue, di cui potremmo godere una volta all'anno, in questa notte, per passare una serata insieme in stile liceale?"
"Ti stai lamentando, Yentl?!" sbottò scherzosa Santana.
"No..." sorrise la brunetta guardando le amiche,
sentendosi veramente felice "Niente affatto..."





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Prima cosa.
Sono in ritardo, scusatemi xD
Ed ora... San Valentino alternativo, eh!
Perchè sono ancora tutta gattini e coniglietti e ovviamente paperelle dall'episodio San Valentino e non sarei mai riuscita a scrivere roba super dolciotta senza sentirmi male!

Spero di avervi strappato qualche sorriso e ci rivediamo... per Pasqua a questo punto credo!

Un abbraccio e si, voglio rompervi le scatole e ricordarvi ancora che mi trovate su twitter!
http://twitter.com/#!/NorthStar_Efp

Northstar

ps: sono un po' stanchina e non ho riletto il capitolo, se trovate casini temporali o errori gravi fatemeli presenti please! ;)

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Capitolo 4
*** Happy Easter ***


as Arrivo sempre in ritardo io...
Tranquille/i. Per me è una cosa suuuuuuper normale...

Dunque, vi auguro Buona Pasqua in ritardo e spero di aver scritto qualcosa di carino/simpatico per riprendere come promesso le festività nel circolo Faberrittana :)

Un abbraccio immenso a tutti voi,
 fatevi leggere!

Northstar

ps: per Silence dovrete ancora pazientare, perdonatemi ma ho il capitolo mezzo scritto a casa e sono ancora in vacanza!


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Brittany: "Domani siete invitate da noi! Trovate delle orecchie da coniglio da indossare!"
"Quinn?"
"Mmm?"
"Credi sia possibile che Brittany si sia di nuovo drogata di antidolorifici?"
"E' successo una volta, Rach... e credeva fossero Tic-Tac..." sorrise Quinn per poi aggiungere "Perchè me lo chiedi?"
"Leggi questo messaggio..." spiegò la brunetta passando il telefono alla moglie.
"Mmm... Sai come è fatta Britt... Sarà una sua nuova trovata."
"Un altro messaggio, vediamo un po'..."
Brittany: "Santana dice che con "orecchie da coniglio" non intende il costume aberrante e ridicolo che indossavi alla festa in maschera dell'anno scorso."
"Ero vestita da Roger Rabbit!" piagnucolò Rachel guardando Quinn.
"Lo sò e stavi benissimo." sorrise la bionda "Non pensarci, ok?"
"Perchè dovremmo vestirci da conigli poi?" chiese la brunetta confusa "La Pasqua ebraica cade il prossimo giovedì, e la vostra Pasqua è domenica prossima! Questa storia non mi convince... e se fosse uno scherzo di Santana?"
"Come quella volta che ci ha fatto presentare in pieno stile piratesco ad una festa che non era in maschera?" sorrise nostalgica la bionda.
"Esattamente!"
"Ok, allora." rispose Quinn prendendo il cellulare "Chiamiamola"
"Non ti risponderà quando vedrà il mio numero." la avvertì Rachel.
"Ah, si?"
"Me lo ha detto quando ho salvato il suo numero."
"Mpfff..." sbottò Quinn per poi passare il telefono alla brunetta e cominciare "Tre squilli, massimo quattro e vedrai..."
"Uno" cominciò Rachel "Due... Tr-"
"Hobbit, prima di emettere il minimo suono dammi ascolto, è chiaro? Si, ovviamente lo è. Sono disposta ad ascoltarti per soli tre motivi, quindi apri bene le orecchie. Numero uno: Barbra ha raggiunto il paradiso dei cantanti, ed in questo caso ti concederò ben quarantacinque secondi di pianto dopodichè attaccherò senza preavviso. Numero due: stai indossando qualcosa di diverso da una delle tue solite gonne oscene, e fosse così scandisci immediatamente e chiaramente dove ti trovi perchè non è qualcosa che ho intenzione di perdere. Numero tre: c'è un qualche problema con Britt, Quinn o uno dei bambini e fosse questa la situazione dì subito, esclama "tre" e spara. Ora è la numero uno, due o tre?"
"Santan-" cominciò la diva.
"Che strano... Non ricordavo che il mio nome fosse un numero! Ci si sente, Berry." rispose la mora attaccando.
"Te l'avevo detto!" esclamò Rachel passando il telefono alla bionda che velocemente ricompose il numero.
"Yentl te l'ho già detto. Che numero hai scelto?" ripetè la mora rispondendo.
"Sono io." rispose la bionda,
"Ehi Q."
"Perchè si ostina a rispondere male solo a me!?" chiese Rachel.
"Perchè sei l'unica che ancora le da spago." rispose sorridendo Quinn per poi tornare a rivolgersi alla latina "San, Britt ci ha mandato un messaggio invitandoci a casa vostra, domani, chiedendoci di indossare delle orecchie da coniglio... cosa sta combinando?"
"Oh. Quello..." rispose la mora.
"Quello cosa?"
"Beh... Io e Britt abbiamo realizzato che per Pasqua sarete a New York per i festeggiamenti del compleanno della vecchia nasona-"
"TI HO SENTITO SANTANA! NON OFFENDERE LA DIVINA BARBRA!" gridò praticamente Rachel al telefono.
"Oh, per la miseria! Mi ha distrutto un timpano! Ficcale qualcosa in bocca Quinn..." riprese Santana "Stavo dicendo che abbiamo scoperto che per Pasqua non ci sarete e siccome abbiamo passato le ultime insieme, abbiamo pensato di anticipare il pranzo a domani... tanto per non rompere la tradizione..."
"Che pensata dolce... specialmente da parte tua... Non ti facevo così legata alle tradizioni..." sorrise Quinn stuzzicando l'amica.
"Non tirare troppo la corda, Q. Allora, vi aspettiamo non è vero? Vengono anche Mike, Tina ed i bambini..."
"Ci vediamo domattina San... Ma non aspettarti di vederci arrivare con delle orecchie in testa..."
"Posso chiudere un occhio in proposito... A domani!"

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Anche se consapevole di avere per pranzo il clan Fabray-Berry e quello Chang-Cohen-Chang, Santana non aveva intenzione di alzarsi prima delle undici, come ogni santa domenica d'altro canto.
Così, ai primi lontani rumori provenienti dal piano di sotto, la latina si ficcò con la testa sotto al cuscino cercando di continuare a sonnecchiare.

"San..." provò delicatamente Brittany sedendosi sul letto.
"Mmh..."
"San... svegliati, su..." insistette la bionda accarezzando i capelli della moglie.
"Che ore sono Britt?"
"Sono le nove..."
"Perchè sei già in piedi?" chiese la latina confusa senza ancora aprire gli occhi.
"Sto preparando le uova per la caccia in giardino! Sarà divertente vedere Charlie, Phil e Laura correre alla ricerca delle uova! Pensa quando Grace sarà grande abbastanza per divertirsi con loro!" sorrise la bionda eccitata.
"Devo alzarmi quindi?"
"Si, perchè c'è qualcuno ansioso di andare dalla sua mamma..." disse la bionda poggiando i piccoli pugni della bimba che aveva in braccio, sulle spalle di Santana che al primissimo contatto si lasciò sfuggire un gran sorriso.
"Sai esattamente come invogliarmi ad alzarmi eh..."
"Beh una volta le cose erano due: la colazione da Breadstix e le coccole mattutine.." sorrise Brittany "ora c'è anche la Grace-sveglia!".
"La mia sveglia preferita..." sorrise la latina mettendosi lentamente a sedere.
"Più del sesso mattutino?!" chiese la bionda sorpresa.
"Shh!" esclamò Santana coprendo le minuscole orecchie della bambina "Non dire queste cose davanti a Grace!"
"Sesso?"
"Britt!" insistette Santana.
"Non puo' capire di cosa parliamo!" sorrise divertita Brittany.
"Non importa! Non si parlerà di sesso di fronte a Grace fino a che non avrà compiuto almeno diciotto anni!" stabilì Santana prendendo in braccio la bimba, per poi sorriderle.
"San..." cominciò Brittany alzando le sopracciglia.
"Che c'è?"
"A diciotto anni io e te eravamo delle esperte..." sorrise la bionda.
"Ok. Posso rilanciare a sedici anni, ma non scendo da lì!"
"E' già meglio..." annuì Brittay avvicinandosi a baciare la moglie "Vi aspetto di sotto, ti ho preparato il caffè..."
"Mh-mh... Dacci ancora cinque minuti...." sorrise Santana tornandosi a sdraiare con la bimba.
"Il caffè è una di quelle cose che adorerai, Grace. E' nei tuoi geni, sai? Esattamente come il canto, la danza, le paperelle e la stronzaggine... ma non dire a mamma che te l'ho detto ok?" sorrise Santana per poi sorridere ad un gridolino della bimba "Lo prendo per un sì...".

Con molta (molta) calma, Santana si decise finamente a scendere in cucina trovando Brittany presa a lavorare al tavolo della sala da pranzo.
"Cosa stai facendo Britt?"
"Dipingo le uova!" sorrise la bionda mostrando dei vasetti di colore "Ho comprato degli ovetti di cioccolato, poi su internet ho letto la ricetta per fare la glassa da dipingere ed ora sto dipingendo!"
"Come è andata con la ricetta?" chiese la mora curiosa, sedendosi a guardare la bionda al lavoro
"Ho dovuto rifare un paio di uova perchè la glassa era troppo liquida, ma poi ce l'ho fatta!" sorrise soddisfatta Brittany.
"Hai un po' di colore sul naso Britt..." sorrise Santana senza stupirsi nemmeno.
"Che colore è?" chiese la bionda lasciando confusa la moglie.
"Azzurro... perchè?"
"Così!" sorrise la bionda tornando a dipingere.
Santana rimase a giocherellare con Grace per poi osservare un momento i colori e sgranare gli occhi.
"Britt... quelli sono colori ad olio!"
"Già!"
"Non- Non sono coloranti..."
"Eccome se sono coloranti, San!" esclamò la bionda mostrando le uova già decorate.
"No, volevo dire che non sono commestibili, Britts... Non si possono mangiare quei colori, sono tossici..."
"Certo che si possono mangiare! L'olio si mangia!"
Santana rimase qualche secondo a valutare se dire o meno alla bionda che tutto il lavoro che aveva fatto finora era stato totalmente inutile e deleterio, per poi decidere di far finta di niente e lasciar continuare la bionda pensando ad un altro espediente che impedisse ai bambini di non mangiare le uova.
"Tieni un momento Grace, per favore..." cominciò Santana passando la bimba alla moglie "Vado a mettermi il marsupio e andiamo a fare una passeggiata..."
"Dove vuoi andare?"
"Da Quinn e Rachel." rispose la mora dall'ingresso.
"Ma è presto, San..." obiettò Brittany.
"Se io sono sveglia, non c'è motivo per cui loro debbano ancora dormire..." sorrise divertita la mora riprendendo Grace e piazzandola attentamente nel marsupio, ricevendo uno sguardo incredulo dalla moglie.
"Non preoccuparti... Non sveglierò Charlie se è questo che ti preoccupa..." sorrise Santana avvicinandosi a lasciare un bacio sulle labbra della bionda "Ci vediamo fra poco...".

"Come suggerisci di agire, Grace?" cominciò Santana giocherellando con le manine della figlia, ferma sulla veranda delle amiche "Scampanelliamo ad intermittenza o buttiamo giù la porta a pugni? Eh? Cosa ne pensi?".
La bimba si limitò ad alzare lo sguardo curiosa guardando la mamma.
"Ok, cominciamo a scampanellare e vediamo che ne esce fuori..." sorrise Santana avvicinandosi alla porta per poi sentire l'inconfondibile voce di Rachel gridare "Non è una parola!".
La mora si fermò immediatamente per poi rimanere un momento ad ascoltare confusa.
"E' una parola ti dico!" rispose Quinn
"Non lo è, Quinn!"
"Charlotte, tesoro, prendimi il telefono per favore...".
"Non è possibile. Cos'hanno in questa casa!?" esclamò Santana guardando l'orologio, per poi decidersi a suonare il campanello.
"Santana, buong-" cominciò Rachel.
"Qual è il vostro problema?"
"Cosa?"
"Sono le nove e trenta di domenica mattina, e voi siete tutti già in piedi!?"
"E' una così bella mattina! E poi stiamo aspettando Tina e Mike!" sorrise la brunetta facendo cenno alla mora di entrare.
"Abbiamo visite!" sorrise Rachel facendo strada a Santana fino al salone.
"Oh, ehi San!" sorrise Quinn seduta per terra vicino a Charlie.
"Ciao zia!"
Santana si fermò un momento cercando di realizzare cosa stavano facendo, per poi esclamare "Scarabeo!? La domenica mattina, alle nove e trenta, voi giocate a Scarabeo!?"
"Rachel sostiene che è un buon modo per cominciare la giornata... e così facendo Charlie puo' imparare nuove parole..." spiegò Quinn alzando le spalle.
"Voi non siete una famiglia normale..." sospirò Santana arrendendosi.
"Ciaaaao Graaace!" cominciò Rachel con un tono super acuto, sorridendo alla bimba nel marsupio.
"Non parlarle così Berry, non voglio che le rimangano traumi infantili di questa portata..."
"Anche tu le parli così..." si giustificò Rachel continuando a sorridere alla bimba.
"Si ma io sono la madre, è un mio diritto parlarle in quel modo... e la mia voce acuta non è acuta come la tua... io non rischio di danneggiarle le orecchie..." sorrise Santana.
"Vuoi giocare, zia?" chiese Charlotte poggiando un cuscino per terra vicino a lei.
"Perchè no?" sorrise Santana.
"Vieni, lasciamo Grace con Christian." propose Rachel indicando il box a due passi da loro, dove il bambino era già impegnato con i suoi giocattoli.
"Meglio per te se tuo figlio non allunga le mani, Berry..." disse Santana ricevendo un'occhiata scioccata dalla brunetta.
"Scherzavo, ovviamente!" sorrise la latina lasciando la bimba, per poi chiedere a bassa voce "Ci sono delle regole particolari?".
"Niente parolacce, o termini violenti, o sessuali..." spiegò Rachel.
Santana stava per obiettare qualcosa quando la brunetta la riprese immediatamente "Si, Santana. Sono banditi anche i termini sessuali allusivi.".
"Uffa... dov'è il divertimento?" sbuffò Santana prendendo il suo posto vicino a Charlie "Allora chi comincia?".

Un'ora più tardi, quando erano rimaste solamente Quinn e Santana a contendersi la palma della vittoria, erano arrivati anche Tina, Mike e prole a gustarsi la battaglia all'ultimo sangue.
"Da quanto va avanti questa storia?" chiese Tina osservando le due ragazze.
"Una buona quarantina di minuti. Charlotte si è stancata quasi subito di giocare ed io subito dopo di lei..." spiegò Rachel.
"A proposito, dove sono i bambini?" chiese Santana notando lo strano silenzio nella stanza.
"A giocare tra i nostri giardini."
"Oh... Ok..." rispose la mora per poi spalancare gli occhi ed alzarsi di colpo, facendo spaventare gli altri.
"Santana?" chiese Rachel preoccupata guardando la latina sfrecciare verso il giardino.
La ragazza prese un sospiro di sollievo quando vide i bambini presi a giocare sull'altalena di Charlotte e Brittany ancora presa in cucina.
"Zia San!" sorrise Philip, il più grande dei Chang "Vieni a giocare con noi?"
"Più tardi..." rispose la mora per poi avvicinarsi ai bambini e dire "Anzi... facciamo un gioco che ne dite?"
I bambini, interessati, si avvicinarono a Santana che cominciò "Presto comincerà la caccia alle uova... siete felici?"
"Siii!" esclamarono in coro.
"Esattamente! Ma quest'anno vince chi raccoglie più uova, ma non ne mangia nemmeno una!" spiegò la mora con un sorriso ebete, battendo le mani, cercando di far sembrare la cosa super divertente "Eh? Che ne dite?"
"Ma non è divertente così..." obbiettò Laura.
Santana sospirò cominciando "Allora facciamo così... Se a fine giornata mi avrete riconsegnato tutte le uova, dalla prima all'ultima, senza averne mangiata o assaggiata nemmeno una... vi do cinque dollari a testa! Che ve ne pare, ora?"
I bambini rimasero confusi a valutare la proposta.
"Quante uova si comprano con cinque dollari?" chiese Charlotte.
A volte l'intelligenza della ragazzina lasciava Santana senza parole, e anche se avrebbe voluto dire loro che con cinque dollari potevano acquistare cento uova, la mora si decise ad essere sincera "Ne potete comprare due a testa..."
"Ma sono poche..." osservò Phil.
"Facciamo quindici dollari a testa, allora?"
I bambini continuarono a guardarsi indecisi.
"Avanti, non posso spendere sessanta dollari per non farvi rischiare un avvelenamento!" sbottò la mora per poi prendere un respiro ed aggiungere "Quindici dollari a testa ed un gelato al parco! Ultima offerta!".
"Ok!" esclamò Charlotte convincendo gli altri ad accettare la proposta.
"Qui le mani..." disse Santana stringendo una ad una le mani dei bambini "Ora che mi avete stretto la mano non potete barare, non potete assolutamente, è chiaro?".
I bambini annuirono decisi per poi tornare a giocare sull'altalena.

"Tutto ok?" chiese Quinn avvicinandosi alla latina con Grace in braccio.
"Certo!" rispose Santana cercando di suonare spontanea e tranquilla.
"Sei fuggita via come avessi avuto il demonio alle calcagna..." insistette la bionda.
"Dovevo solamente assicurarmi di una cosa." spiegò Santana per poi notare la figlia tra le braccia della migliore amica.
"Ha fame..." spiegò la bionda allungando la bambina.
"Qualcuno ha in programma una visita speciale alle gemelle della mamma!" sorrise Santana facendo svolazzare per qualche secondo la bimba, per poi sorridere a Quinn e dirle "Ci vediamo di là, Q.".

"Brittbritt?" chiamò Santana entrando in casa.
"Di quà!" rispose la bionda dalla cucina.
"Ehi! Finito di fare il Michelangelo della situazione?" sorrise Santana.
"Che c'entrano le tartarughe ninja?" chiese Brittany confusa cercando di slacciarsi il grembiule.
"Non quel Michelangelo... quello vero, l'artista..." spiegò la mora avvicinandosi ad aiutare la moglie.
"Tutto bene di là?" chiese Brittany sorridendo "Ti stavi divertendo?".
"Tutto alla grande, ed è arrivata anche la famiglia Chang-Cohen-Chang. Ma..." cominciò Santana per poi indicare Grace tra le sue braccia e dire "...qualcuno è affamato, quindi eccomi qui".
"Oh, siamo in anticipo oggi!" sorrise Brittany muovendosi verso il salone.
La bionda pese il suo solito posto sul divano, seguita da Santana.
"Ok, pronta!" disse Brittany facendosi passare la bimba.
Dopo qualche minuto la ballerina sorrise alla moglie che, sentendosi osservata, domandò "Perchè mi guardi? Ho qualcosa sul viso?"
"No..." spiegò Brittany "E' che mi guardi sempre con quell'aria incredula quando allatto..."
"E' che- è strano pensare che dipenda così tanto da te... è straordinario, capisci?".
"Già..."
"Fa male?"
Brittany sorrise prima di rispondere "Non fa male, San... E dovresti saperlo visto che me lo chiedi ogni giorno da quasi sei mesi..."
"E' che sono curiosa di sapere cosa si prova..." spiegò la latina avvicinandosi ad accarezzare i capelli della bimba.
"Magari lo saprai più o meno presto..." cominciò Brittany.
"Cosa intendi?"
"Stavo pensando che non voglio che Grace sia troppo grande quando decideremo di avere il nostro secondo bambino..." cominciò la ragazza "E che magari sarebbe una buona idea aspettare che Grace compia un anno, per iniziare a provare con l'inseminazione..."
"Non pensi che sarebbe un po' troppo presto?" chiese Santana.
"Non voglio che Grace diventi gelosa del fratellino o della sorellina... capisci? Non voglio correre questo rischio..."
"Tu... Tu sei stata gelosa di tua sorella?"
"Molto, inizialmente... Proprio perchè c'era troppa differenza tra di noi..." spiegò Brittany per poi domandare "San... sei ancora sicura di voler essere te ad avere il bambino stavolta? Non è un problema se ci hai ripensato, sai?"
"No! Assolutamente, voglio farlo! Specialmente ora che abbiamo Grace e so come tutto funziona e quanto le cose siano fantastiche, voglio farlo Britt! Voglio farlo!" esclamò decisa Santana.
"Bene... perchè non vedo l'ora di ricambiare le coccole ed i massaggi e le super attenzioni che mi hai dedicato per tutta la gravidanza. Ma soprattutto..." sorrise Brittany, accarezzando dolcemente il volto della moglie "... non vedo l'ora di vederti col pancione...".
"Sembrerò una balena Britt..."
"Come? Dicevi sempre che io ero fantastica!" sbottò la bionda passando Grace a Santana per il ruttino di rito.
"Perchè lo eri davvero! Ma sei più alta di me, più slanciata... eri fantastica per davvero..."
"Qualcosa mi dice che riuscirai ad essere ancora più splendida con tanto di pancione..." insistette Brittany sorridendo alla moglie per poi avvicinarsi a lasciarle un altro bacio sulle labbra.
"Mmm..." cominciò Santana tra un bacio e l'altro "Per quanto vorrei andare avanti così tutto il giorno, senza contare che stiamo aspettando gente per pranzo, credo sia ora di andare a nascondere le uova Brittbritt..."
"Giusto! Le uova!" esclamò la bionda voltandosi di colpo verso la cucina "Vai fuori a distrarre i bambini!"
"Come dovrei distrarli?" chiese la mora.
"Non lo so! Inventa qualcosa San!" insistette Brittany.

"Berry!" esclamò Santana uscendo in giardino continuando a dondolare Grace.
"Santana! Quante volte devo dirti di non chiamarmi Berry, o simili, di fronte ai bambini?! Confondi loro le idee!" rispose Rachel avvicinandosi.
"Come preferisci, Barbra... Brittany deve nascondere le uova in giardino, trova un modo per distrarre i bambini... Ti concedo anche l'utilizzo di canzoni di qualunque genere per questa volta..."
"Davvero!? Hai detto qualunque? Perchè secondo la regola numero quattro del "codice di pseudo-amicizia" che hai stilato quando ci siamo trasferite qui, non posso cantare showtunes in tua presenza..." precisò Rachel.
"Sto per rimangiarmi la mia concessione... ti rimangono cinque, quattro, tre-"
"Bambini! Cantiamo una canzone! Che ne dite?" esclamò la brunetta attirando l'attenzione dei più piccoli.
Come previsto Rachel attaccò a cantare praticamente subito la prima canzone che le era saltata in mente, non sorprendendo Santana quando attaccò con "Do-Re-Mi" dal musical "The sound of music" (Tutti insieme appassionatamente).
Dopo qualche secondo Santana si voltò a guardare verso il loro giardino, trovando però Brittany ad ondeggiare al suono della musica, canticchiando quà e là qualche parola.
"Britt!" sussurrò Santana cercando di cogliere l'attenzione della moglie "Britt! Le uova!".
La bionda sembrò ricordarsi all'improvviso del suo compito, scattando di nuovo nel giardino a cercare dei validi nascondigli.
Ovviamente l'unica tra i bambini che non era totalmente rapita dalla canzoncina di Rachel era proprio Charlotte che probabilmente aveva ogni giorno a che fare con gli show in casa, così Santana ne approfittò ancora una volta per assicurarsi che le cose andassero lisce.
"Psst... Scricciolo! Vieni qui..." sussurrò la latina inginocchiandosi di fronte alla nipotina.
"Cosa c'è zia?"
"Ricordi i patti di prima?"
"Certo." annuì la bambina facendo l'occhiolino.
"Ora... se prometti di assicurarti che nè Phil nè Laura avvicineranno quelle uova alla loro bocca, la zia San ti promette che per tutti e dieci i giorni che passerai da noi, ti farà guardare un cartone e ti porterà a prendere il gelato."
"Il gelato al parco?!?"
"Ovviamente..." replicò Santana.
"Più i quindici dollari ed il gelato con Phil e Laura?!"
"Non ti sfugge niente, vero?" 
"No..." rispose compiaciuta la bambina.
"Io e te avremo di che divertirci fra qualche anno, Scricciolo..." sorrise divertita la mora "Allora affare fatto?"
"Affare fatto, zia San!"
"Non riesco a credere che provieni dalla stessa Rachel Berry che è riuscita a farsi rifilare tredici biglietti falsi per Cats... Sei fin troppo sveglia..." sorrise Santana, fiera della bambina che aveva contribuito a crescere e "plasmare".
"Ora va a finire la canzoncina con tua mamma, falla contenta... e non dimenticare i patti..."
"Subito!" rispose la bambina avvicinandosi di nuovo agli altri bambini.

"Cosa stavate confabulando voi due?" chiese Quinn curiosa spuntando alle spalle di Santana, in compagnia di Christian.
La mora tirò un sospiro, per poi dire "Prima giura che questa cosa rimarrà fra noi..."
"Va bene..."
"No, seriamente, giuralo!"
"Qualunque cosa sia giuro che non dirò nulla a nessun altro..." si arrese la bionda.
"Ok... le uova che Britt sta nascondendo per il giardino sono state decorate con colori ad olio, quindi non sono assolutamente commestibili..."
"Che importa, nessuno mangia mai le uova sode! Specialmente i bambini..." sorrise Quinn.
"Sono uova di cioccolato..." spiegò la latina.
"Oh... questo potrebbe essere un problema in effetti..."
"Per questo ho promesso quindici dollari a testa ai bambini, a patto che poi mi riportino tutte e diciotto le uova di Britt..."
"Glielo hai detto che non erano commestibili?"
"Si, ma lei era convinta che i colori ad olio si potessero mangiare ed era tutta presa e contenta e sorridente che non ho avuto il cuore di dirle che rischiava di avvelenare i bambini..." spiegò la latina arrossendo.
"Aaaw... sei sempre più cotta Santana! Più passa il tempo e più le lasceresti fare di tutto!"
"Senti chi parla, faresti lo stesso per Rachel..."
"Infatti mi ritrovo a giocare a Scarabeo la domenica mattina..." sorrise Quinn per poi aggiungere "Ti sei accorta che l'hai chiamata Rachel e non Berry, Barbra,  Yentl, o-"
"Hobbit." la interruppe Santana "Sono i nomignoli che uso di più... in sua presenza..."
"Che vuol dire?"
"Che uso quei soprannomi solamente quando sono sicura che possa sentirmi, vero Barbra?" sorrise Santana salutando la brunetta tanto per ottenere la sua attenzione, per poi voltarsi verso Quinn e spiegare "Mi diverto con poco..."
"La cosa non mi stupisce, San..." sorrise la bionda.
"Avanti bambini! Cominciate a cercare le uova!" esclamò Brittany dal giardino appena terminata la canzone di Rachel.
"Tieni gli occhi aperti Q..." disse Santana avviandosi verso il giardino "Io vado sul retro, te occupati del fronte".
"Vediamo di scongiurare un avvelenamento pasquale..." annuì la bionda.

"Bambini, ricordate le regole!" gridò Santana scambiando uno sguardo d'intesa con i più piccoli.
"Quali regole?" chiese Brittany confusa.
"Beh, sai... non rubare le uova altrui, non spingere, non... fare i bravi, insomma!" spiegò Santana.
"Giusto! Rispettate le regole!" ripetè Brittany sorridendo.
"Giuro, se stavolta ne usciamo tutti sani e salvi le regalerò un corso di cucina per le prossime occasioni..." sospirò Santana prendendo il suo posto nel retro del giardino.

Fortunatamente la caccia alle uova si era poi svolta senza incidenti e, come promesso, Santana non solo diede i suoi quarantacinque dollari ai bambini ma si decise infine a portarli davvero a prendere un gelato (cosa che contava in realtà di non fare).
Il resto della giornata, tra il pranzo e altre mille chiacchiere era volato via, come tutte le giornate che le ragazze passavano con le migliori amiche e la famiglia Chang. Ma per quanto Santana amasse quelle domeniche in compagnia, amava ancora di più il momento in cui Mike o Tina annunciavano che era ora di tornare a casa, o il momento in cui Quinn e Rachel se ne uscivano fuori con qualche scusa (evidente) per andare a ritagliarsi a loro volta qualche ora di intimità familiare.

"Finalmente sole!" sorrise Santana chiudendo la porta principale, per poi raggiungere il salone e trovare Brittany a giocare sul tappeto con Grace ed aggiungere "Beh, quasi... ma posso decisamente accontentarmi!".
"E' stata una bella giornata vero?"
"Molto bella... e mi è piaciuto vedere i bambini correre per i giardini... mi fa immaginare un po' come sarà fra qualche anno..."
"Fra qualche giorno..." sorrise Brittany.
"Oh, giusto! Il compleanno della Streisand..." ricordò Santana "Non sono preoccupata però..."
"No?"
"Nah... Christian è un bambino d'oro, e Charlie è sempre un tesoro... Sai che adoro quella bambina..."
"E Grace?" chiese la bionda alzando la manina della piccola.
"Beh, Grace è semplicemente la migliore..." sorrise Santana accarezzando i capelli della figlia, per poi aggiungere "Vedrai, non sarà una gran faccenda averli con noi..."
"Parli bene te! Sei in ufficio fino alle cinque!"
"Pensavi davvero che ti avrei lasciato sola a giostrarti con due neonati ed una bambina iperattiva?" cominciò Santana sollevando le sopracciglia "Ho preso una settimana di ferie Britt..."
"Aaaw, San!" sospirò la bionda avvicinandosi a baciare la moglie, per poi avvicinarle Grace e dire "Torno subito!"
"Cosa hai dimenticato?" domandò Santana curiosa giocherellando con la bimba sul tappeto.
"Ho una cosina per noi..." spiegò la bionda tornando con un uovo di cioccolato fra le mani.
"Britt! E' gigantesco! Non mangeremo mai tutto quel cioccolato!".
"Io dico di si..." sorrise la bionda sedendosi di fronte alla moglie, piazzando l'uovo nel mezzo "Avanti, aprilo!"
"Aprilo?"
"Rompilo!"
"Britt... rischio di spaccarmi una mano! Ci vuole un coltello!" insistette la mora.
"Fidati di me, San! Dagli un pugno nel centro!"
Santana guardò un momento l'uovo di cioccolato, per poi seguire le istruzioni della moglie e colpirlo nel centro con il pugno, facendolo spaccare in più parti.
"E' cavo, Britt..." osservò la latina confusa "Ti hanno fregato..."
"No! E' così che fanno in Europa!" sorrise la ballerina "Ora guarda cosa c'è dentro!"
"Una lettera... Come hai fatto a metterla lì!?" chiese Santana curiosa.
"Sono stata in una cioccolateria, ho portato la lettera et voilà!" rispose brevemente Brittany.
"Mi hai scritto una lettera?" sorrise Santana "Per Pasqua?"
"Apri e leggi..." insistette la bionda prendendo la piccola Grace dalle braccia della mora.
"Una piccola sorpresa, per te che riesci a sorprendermi ogni giorno di più..." lesse ad alta voce Santana, sorridendo emozionata, continuando a cercare nella busta "Britt... cosa hai escogitato stavolta?"
"Oh, no, non troverai più niente lì... non potevano inserire altre cose o rischiavano di attaccarsi alla cioccolata..." spiegò la bionda porgendo un foglietto alla moglie.
"E' una prenotazione..." commentò Santana.
"Beh... Grace ormai è abbastanza grande stare con i nonni... così noi possiamo rilassarci per un paio di giorni in quel centro benessere di cui parlano sempre Quinn e Rachel..."
"Solo io e te?" chiese Santana spalancando gli occhi.
"Solo io e te... e saremo sole per davvero, perchè ho prenotato una dependance al di fuori dell'albergo..." 
"Il che significa-"
"Niente "Shh" o "Fa piano" o "Oddio di questo passo verrà Rachel a farci la ramanzina"..." sorrise Brittany suggestiva.
"Quando!?" chiese Santana impaziente.
"Giovedì e venerdì..."
"Questi giovedì e venerdì?!"
"Esatto..."
"Britt, se non fossimo già sposate ti chiederei di sposarmi in questo esatto momento lo sai?"
"Non mi dispiacerebbe risposarti..." rispose Brittany mangiando un pezzo di cioccolata.
"Oh, ti risposerei ogni santo giorno, credimi..."
"Ogni giorno sarebbe un po' difficile... specialmente il doversi alzare presto dopo la prima notte di nozze..." sorrise ancora la bionda.
"E' quando te ne esci con queste perle che capisco che sei al cento per cento la donna della mia vita..."
"L'unica donna della tua vita..." aggiunse Brittany sorridendo.
"In realtà c'è anche Grace..." obiettò la latina sorridendo.
"Ma Grace è una bambina! Il chè significa che sono ancora io l'unica donna della tua vita..." replicò la bionda compiaciuta
"Sei l'unica donna della mia vita... E qualcosa mi dice che lo sarai per sempre visto che per me Grace rimarrà sempre una bambina..." sorrise Santana "Hai ragione, Brittbritt...".
"Io ho sempre ragione...".
"Ti amo, Britt..." disse seria la mora, baciando la moglie.
"Ti amo anche io San... ma se non assaggi subito quell'uovo credo che non ne rimarrà molto per te... quindi meno dichiarazioni d'amore... e più cioccolata!" sorrise Brittany ficcandosi in bocca un altro pezzo di cioccolata.

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